PROVINCIA DI BERGAMO Via Torquato Tasso, 8 - 24121 Bergamo - http://www.provincia.bergamo.it SETTORE CULTURA, SPETTACOLO, IDENTITÀ E TRADIZIONI Via Borgo Santa Caterina 19 - 24124 Bergamo - Tel. 035-387.604 - Fax 035-387.606 e_mail: [email protected] PROVINCIA DI BERGAMO ASSOCIAZIONE ARLECCHIN BERGAMASK PRESENTANO IL PROGETTO “BergaMask” NELLA COMMEDIA DEI BERGAMASCHI TUTTA L’ARTE DELLA VITA MOSTRA MULTIMEDIALE DI ANTICHI TESTI DELLA COMMEDIA DELL’ARTE BERGAMO, SPAZIO VITERBI DELLA PROVINCIA DI BERGAMO, 2012 _________________________ Il progetto consiste in una mostra di antichi testi della Commedia dell’Arte, in seguito ad una ricerca documentale del Prof. Adriano Freri. I testi verranno acquisiti da biblioteche italiane di carattere nazionale e la mostra si completerà con interpretazioni ed elaborazioni multimediali a cura dell’Associazione Arlecchin Bergamask. L’iniziativa si propone la promozione e la valorizzazione del patrimonio culturale locale e l’approfondimento delle tematiche relative all’identità della comunità bergamasca. In particolare si intende recuperare all’attenzione della contemporaneità l’antica espressione della Commedia dell’Arte e del caratteristico Teatro di Figura bergamasco. Come è noto la Commedia dell’Arte veniva identificata anche con altri nomi: “commedia all'improvviso”, “commedia a braccio” o “commedia degli Zanni”. Il protagonista di queste rappresentazioni teatrali è comunque sempre il contadino delle Prealpi bergamasche eletto a umile eroe delle grandi e dolorose vicende storiche che interessarono le terre lombarde dalla fine del Trecento in poi. Restringendo all’ambito di pertinenza locale le modalità espressive della commedia dell’arte, occorre dire che nel secolo XVI nasceva e si diffondeva una singolare letteratura popolaresca destinata a portare il nome di Bergamo nelle più remote località, non solo d’Italia, ma d’Europa. Il “Bergamasco” si configura infatti come uno dei caratteri più significativi sin dall’origine della Commedia dell’Arte, nel momento della fondazione del teatro professionale europeo. Dal tardo Medio Evo in poi la lingua, il modo di essere e le caratteristiche del bergamasco sono entrati nel teatro, rappresentando una parte legata alla vita e alla storia. Gli attori facevano stampare i testi delle loro recite in opuscoli di poche pagine impreziosite da immagini suggestive. La vendita di questi opuscoli al pubblico della piazza dopo la recita costituiva di fatto l’incasso ed era il guadagno dell’attore. La curiosa letteratura che si andava formando, di carattere popolare e farsesco, aveva ricevuto particolare impulso dallo spirito attribuito ai bergamaschi e ricavato con intendimento buffonesco dalla lingua che essi avevano portato ovunque, ma soprattutto a Venezia, ove esercitavano, accanto alle arti più nobili della pittura e dell’architettura, anche gli umili mestieri del carbonaio, del servitore e specialmente del facchino. Forme linguistiche arieggianti la lingua bergamasca, si affermarono sempre di più con la Commedia dell’Arte, costruita sulla improvvisazione e sui tipi fissi, ossia sulle maschere, tra le quali fu caratteristico lo Zanni. Il personaggio dello Zanni si venne svolgendo originariamente come un tipo capace di furberie, amabilmente ammaestrato a fare un po’ di tutto. Da lui derivano, per la stoltezza, la voracità e la poltroneria, Arlecchino, e per la matricolata furberia e per gli imbrogli di ogni genere, Brighella: l’uno e l’altro, con la faccia nera dei carbonai, sono attribuiti a Bergamo, e più precisamente alle montagne il primo e alla città il secondo. Ma occorre dire che non sempre lo spirito e la tempra dello Zanni e di Arlecchino furono inquadrati nella giusta considerazione. Presero infatti a circolare gratuite esasperazioni, giocate sul registro della comicità, che miravano a mettere in caricatura la comunità bergamasca che viveva e operava nella città lagunare. Forse fu proprio da un atteggiamento di autonoma e critica rivalsa al protrarsi di un dileggio indesiderato che nacque lo spirito di Arlecchino, ad opera certamente di un bergamasco. Arlecchino non smette infatti i panni dello Zanni, servo umile e sciocco delle prime rappresentazioni, ma, a un certo punto, nella definizione del suo carattere cresce il grado di una incontrovertibile simpatia capace di capovolgere a suo favore ogni altro ruolo, sovvertendo addirittura la superiorità emblematica dei padroni di casa, Pantalone compreso. Fin qui è determinante nell’evoluzione di Arlecchino l’aspetto corale degli Zanni, quale matrice di confronto dei vari personaggi che a più riprese animarono la “commedia dell’arte”, che dalla vita quotidiana traeva il suo naturale fondamento. Il Bergamasco è elemento primario della Commedia dell’Arte sia dal punto di vista cronologico che per l’importanza del ruolo che in essa interpreterà: è proprio attorno a tale figura che prende forma e si sviluppa quell’attitudine a fare teatro improvvisando dal vivo la sequenza delle battute su una trama prefissata. La Mostra vuole recuperare gli antichi testi della Commedia dell’Arte per proporli alla visione e al godimento del pubblico con lo scopo di restituire al territorio la conoscenza del proprio passato e delle proprie origini. Si tratta di veri e propri cimeli della più antica e autentica tradizione teatrale; canovacci che riportano la trama sintetica delle commedie sulle quali gli attori andavano costruendo la rappresentazione. Di pregio particolare sono inoltre le illustrazioni che sono riportate sul frontespizio dei libretti: straordinarie sintesi del gusto artistico popolaresco. L’esposizione dei materiali sarà gestita con il supporto delle più avanzate tecniche della comunicazione visuale e la mostra stessa, nel suo complesso, sarà progettata in senso tipicamente multimediale. La Mostra si effettuerà nello lo Spazio Viterbi della Provincia di Bergamo nei primi mesi dell’anno 2012. Alla Mostra saranno aggiunti elementi di corredo che troveranno concretezza nella realizzazione di un catalogo appositamente predisposto, Un importante complemento alla Mostra sarà costituito da un volume che verrà edito in concomitanza con l’inaugurazione dell’evento. Il volume avrà per tema “Il bergamasco in commedia” e sarà promosso in collaborazione con il Dipartimento di Storia delle Arti e dello Spettacolo dell’Università degli Studi di Bergamo. Progetto artistico della Mostra a cura di Oreste Castagna – Presidente dell’Associazione Arlecchin Bergamask. I linguaggi nei nostri giorni si moltiplicano, si generano e si rigenerano. Nell'era della RETE la multimedialità o meglio cross-medialità affianca e in certi casi sostituisce le modalità' primarie di comunicazione. È certo che una modalità non può vivere senza l'interfaccia con l'altra. Anche nella Cultura e nel suo sviluppo la Rete e il suo muoversi ha un ruolo fondamentale. L'abilita del progetto e degli operatori è che il RACCONTO EMOZIONALE sia ancora disegnato dalla persona in azione e che la RETE sia un amplificatore e un moltiplicatore di conoscenza. È naturale che anche una mostra sulla storia sociale e di tradizione sulla Commedia all'improvviso nella Bergamasca e in Bergamo può essere concepita in forma multi o transmediale. Ambiente e racconto con la luce. La mostra sarà un percorso di luci e cromatismi che conducono il visitatore in un viaggio emozionale che ricorda i "sapori" di tempi passati. Tutto questo con l'aiuto di una evolutissima tecnologia con fari motorizzati e led e par led a più colori. Le stanze. Ogni tema della mostra sarà diviso e collocato in STANZE del RACCONTO: Lavoro e la migrazione; La parola e la parodia; La parola e la liricità; L'attualità e il sentire della gente; ed altri temi ancora. Ogni stanza sarà allestita con visori con video interattivi e messi in RETE tra loro e con altre piattaforme di colloquio mediale. Sarà particolarmente interessante il rapporto mediale e quello dell'oggetto teatrale e del testo scritto in mostra e del racconto dell'attore dal vivo. Il progetto è realizzato con contributo di: FONDAZIONE CONGREGAZIONE MISERICORDIA MAGGIORE DI BERGAMO CAMERA DI COMMERCIO DI BERGAMO FONDAZIONE DELLA COMUNITA’ BERGAMASCA FONDAZIONE ISTITUTI EDUCATIVI DI BERGAMO BANCA POPOLARE DI BERGAMO