11.1 ARCHIVIO DELLA CASSA DI RISPARMIO DI RAVENNA Descrizione dell’archivio L’archivio della Cassa di Risparmio di Ravenna costituisce un complesso documentario assai interessante per lo studio della storia non solo economica di Ravenna e della sua provincia, ma anche per la ricostruzione delle vicende sociali, culturali e civili che hanno caratterizzato lo sviluppo della città dalla metà del secolo XIX ai giorni nostri. La documentazione rinvenuta all’interno delle 500 e più scatole esaminate in questa prima fase dei lavori costituisce per buona parte, l’archivio storico della Cassa di Risparmio di Ravenna. A partire dall’elenco di consistenza su base topografica, precedentemente realizzato sull’intero archivio, costituito da circa 2000 scatole, è stato infatti possibile individuare la documentazione più antica e quella maggiormente rappresentativa dell’attività svolta dalla Cassa nel corso del tempo. Questo materiale è stato in seguito riordinato, inventariato e informatizzato, avvalendosi del software Gea per la descrizione archivistica e per la redazione dell’inventario, secondo gli standard internazionali di descrizione archivistica (norme ISAD G). Benché ancora provvisorio e suscettibile di ulteriori incrementi, possibili soltanto in seguito all’esame dell’intero complesso documentario, si sono comunque evidenziati diversi nuclei e serie archivistiche in grado di fornire un quadro d’insieme dell’attività dell’ente e delle funzioni a cui era preposto. Il materiale è stato esaminato, prelevandolo dalle diverse scatole in cui si trovava riposto in modo abbastanza casuale e frammisto a documentazione eterogenea per tipologia e contenuto. Si sono ricostruite diverse serie archivistiche, ripristinando i vincoli e le connessioni esistenti tra le carte, costituite da nuclei di materiale omogeneo, prodotte dalla Cassa di Risparmio nel corso del tempo e nell’esercizio delle proprie funzioni. La schedatura è stata rivolta soprattutto al materiale ottocentesco e a quello dei primi anni del secolo XX, quando la Cassa di Risparmio, fondata nel 1839 da un gruppo di azionisti cittadini ravennati, iniziò la propria attività. Un primo nucleo, denominato “Storia della Cassa”, comprende diversi volumi e carte che costituiscono una sorta di raccolta storica relativa alle origini e allo sviluppo della società: si sono posti in questa aggregazione anche opuscoli a stampa, pubblicazioni e materiale celebrativo realizzato in occasione di commemorazioni e anniversari. La Cassa di Risparmio ebbe un ruolo di non secondaria importanza nello sviluppo dell’economia e della società ravennati, convogliando il risparmio, concedendo prestiti e favorendo lo sviluppo delle attività agricole ed artigianali, erogando sussidi, mutui, crediti agrari e beneficenze. L’archivio comprende anche la documentazione relativa all’asilo infantile, aperto nel 1851 e creato per iniziativa dell’amministrazione della Cassa di Risparmio. Dalla lettura delle carte (verbali del Consiglio di amministrazione che lo gestiva, statuti, corrispondenza e documentazione contabile) si possono trarre interessanti notizie sulle condizioni sociali ed economiche della società ravennate, sugli orientamenti delle politiche scolastiche e sulle condizioni dell’infanzia dalla seconda metà dell’Ottocento fino all’epoca attuale. Le operazioni di riordino ed inventariazione si sono concretate nella realizzazione e riconoscimento delle aggregazioni archivistiche (serie e sottoserie) al cui interno sono state organizzate e descritte le carte. Sebbene, come già evidenziato, i diversi raggruppamenti siano suscettibili di ulteriori accrescimenti in seguito all’esame dell’intero complesso documentario costituente l’archivio della Cassa e molte serie risultino frammentarie e con vistose lacune, si ritiene opportuno prevedere la disposizione della documentazione, per lo meno per quella relativa ai primi cento anni di attività della Cassa di Risparmio, secondo il titolario indicato nell’inventario. Questo anche ai fini di una corretta fruizione della documentazione. Al nucleo degli statuti e regolamenti, che illustrano l’evoluzione delle norme sull’andamento e la gestione della Cassa di Risparmio fino agli anni ’70 del Novecento, seguiranno pertanto le serie dei verbali delle assemblee dei soci e quelle del Consiglio di amministrazione, conservati fino al 1980 In seguito al piccolo nucleo comprendente la corrispondenza dei presidenti (abbastanza lacunoso) è stato individuato allo stato attuale dell’intervento un piccolo nucleo di carteggio, suddiviso in fascicoli di pratiche già impostati in origine dall’ente e relativo alla fusione del Monte Pegni di Ravenna con la Cassa di Risparmio. Pur non essendo stato a tutt’oggi rinvenuto tra le carte alcun titolario di classificazione la corrispondenza dell’ente è stata riordinata in base alle intitolazioni riportate sui fascicoli, che presentano anche l’indicazione della classificazione e posizione d’archivio riportata sui registri di protocollo, la segnatura e l’indicazione della originaria collocazione topografica. Il carteggio è corredato da alcuni registri di protocollo generale della corrispondenza della cassa, di epoca ottocentesca. In seguito potrà essere disposta sulle scaffalature la documentazione relativa ai depositi e agli impieghi del denaro evidenziando l’evoluzione storica delle modalità di prestito e di organizzazione contabile dell’istituto. Di particolare rilievo è la documentazione relativa all’attività di beneficenza svolta dalla Cassa, testimonianza del ruolo di primo piano assunto dall’istituto nel contesto della società ravennate. La schedatura della documentazione rinvenuta è stata quindi eseguita in modo approfondito e puntuale, segnalando le intitolazioni dei fascicoli e sottofascicoli a suo tempo apposte sulla documentazione e i numerosi opuscoli stampa. Si è ritenuto in questo modo di documentare la grande varietà di istituti, comitati assistenziali e singoli cittadini a cui la Cassa di Risparmio erogò contributi e sussidi, svolgendo un ruolo di primo piano nel campo dell’impegno sociale ed umanitario. Documentata in questo nucleo è anche l’attività di sussidio e sponsorizzazione di manifestazioni culturali e sportive in collegamento con gli istituti culturali e scolastici della città. Si veda il fondo “Beneficenza” all’interno dell’inventario. Il fondo relativo all’Asilo Infantile, aperto, come già ricordato, per esplicita iniziativa dell’istituto, testimonia le finalità e gli orientamenti dell’ente nell’ambito del contesto sociale ed economico cittadino. Data la peculiarità della documentazione si reputa di conservare ed esporre sulle scaffalature approntate tutta la documentazione rinvenuta fino ad ora nelle scatole. Si fa presente che, pur disponendo di un elenco di consistenza che dà ragione del contenuto di ogni singola scatola, materiale appartenente alle serie e alle aggregazioni descritte, potrebbe comunque essere presente nelle scatole che non sono state ancora oggetto di riordino ed inventariazione analitica.