Gli indicatori trofici per le acque
marino costiere
Emiliano Sparacino
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Indice Trofico (TRIX)
• Sviluppato appositamente per il monitoraggio
dello stato trofico delle acque marino-costiere
• Attualmente è l’unico indice riconosciuto
• Il D.Lgs. 258/00 associa ai valori di TRIX (2-8)
uno ”stato ambientale” a cui corrispondono
una serie di specifiche condizioni
SCALA
TROFICA
2-4
4-5
5-6
6-8
STATO
CONDIZIONI
Elevato
Acque scarsamente produttive
Livello di trofia basso
Buona trasparenza delle acque
Assenza di anomale colorazioni delle acque
Assenza di ipossie/anossie
Buono
Acque moderatamente produttive
Livello di trofia medio
Occasionali intorbidimenti delle acque
Occasionali anomale colorazioni delle acque
Occasionali ipossie
Mediocre
Acque molto produttive
Livello di trofia elevato
Scarsa trasparenza delle acque
Anomali colorazioni delle acque
Ipossie e occasionali anossie
Stato di sofferenza a livello di ecosistema bentonico
Scadente
Acque fortemente produttive
Livello di trofia molto elevato
Elevata torbidità delle acque
Diffuse e persistenti anomalie nella colorazione delle acque
Diffuse e persistenti ipossie/anossie
Morie di organismi
Alterazione/semplificazione delle comunità bentoniche
Danni economici nei settori del turismo, pesca ed acquacoltura
Calcolo del TRIX
• Fattori che sono espressione diretta di
produttività biologica:
– Clorofilla-a [mg/m3];
– Ossigeno disciolto espresso in percentuale, come
deviazione in valore assoluto dalla saturazione:
|100 − O%|.
• Fattori nutrizionali:
– Fosforo totale [µg/l];
– Azoto minerale disciolto (DIN) [µg/l].
Calcolo del TRIX
log 10 (Chl  100  O2 %  N  P)  a
TRIX 
b
a e b sono determinati sulla base di dati sperimentali
(per il Mar Adriatico Settentrionale a=1.5, b=1.2)
Indice trofico (TRIX)
• integrare più fattori che indicano il livello di trofia
ed eliminare valutazioni soggettive basate su
singoli parametri;
• ridurre la complessità dei sistemi costieri
consentendo di assumere un valore quantitativo
anche su un unico campione prelevato;
• discriminare tra diverse situazioni spaziotemporali, rendendo possibile un confronto di
tipo quantitativo.
Caratterizzazione della torbidità
(TRBIX)
la trasparenza è la risultante di almeno tre componenti che determinano
l’assorbimento della luce:
• le sostanze organiche disciolte come ad
esempio gli acidi umici
• la biomassa fitoplanctonica
• la torbidità dovuta al particellato inorganico
minerale
Caratterizzazione della torbidità
(TRBIX)
• Se l’assorbimento della luce è dovuto principalmente alla
biomassa allora le acque, a qualsiasi grado di trasparenza,
sono “biomasse saturate”
• Se è presente una torbidità di carattere minerale, allora le
acque non possono essere “biomasse saturate “ e le
concentrazioni di queste biomasse sono al di sotto del loro
potenziale.
Esiste una relazione quantificabile tra la trasparenza (espressa come
profondità di disco di Secchi) ed il massimo possibile di biomassa (mg/m3)
Caratterizzazione della torbidità
(TRBIX)
Relazione empirica tra la trasparenza e la clorofilla
Rapporto “Torbidità/Clorofilla”

(trasp. potenziale (p), trasp. Misurata (a))
Indice di torbidità
30
TRSP( p) 
1 Chlo0.7
TRSP( p)
TRBR 
TRSP(a)
TRBIX
 log 2 (TRBR)

Caratterizzazione della torbidità
(TRBIX)
• TRBIX = 0, le acque sono otticamente saturate
dalla biomassa, in termini di clorofilla
• TRBIX = 1, l’effetto della clorofilla è uguale a
quello del particellato inorganico
• TRBIX = 2, la clorofilla contribuisce alla
torbidità per ¼
• …
C
A
D
4
5
6
B
3
TRIX
7
8
TRBIX E TRIX: Indice generalizzato
di qualità
0
1
2
TRBIX
3
4
5
Utilizzo dell’LWQI in mare
O2 % SAT
Chl-a
DIP
DIN
Macroalghe
Piante radicate
0.15
0.15
0.12
0.12
0.23
0.23
0.23
0.17
0.20
0.20
0.10
0.10
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