* * * MODALITÀ PER LA SOTTOSCRIZIONE DELL’ABBONAMENTO: 1) Effettuare un versamento di 15 euro sul conto corrente postale 269019 intestato a: FIJLKAM Banca Nazionale del Lavoro - CONI Viale Tiziano, 70 00196 Roma 2) Inviare per posta o via fax o per e-mail copia della ricevuta del versamento effettuato, a: Fijlkam – Ufficio Stampa Via dei Sandolini, 79 00122 Ostia Lido RM fax 06 56 47 05 23 e-mail: [email protected] indicando in maniera leggibile il nome e cognome, l’indirizzo completo ed il recapito telefonico dell’intestatario dell’abbonamento. Tariffa Roc: Poste Italiane S.p.A. Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB - ROMA Il costo di un abbonamento alla rivista ATHLON per l’anno 2007 è di Euro 15. L’abbonamento è valido dal 1 gennaio al 31 dicembre, e dà diritto a ricevere i numeri della intera annata. In caso di mancato recapito restituire a: FIJLKAM Via dei Sandolini, 79 - 00122 Ostia Lido RM ABBONAMENTI 2007 PERIODICO MENSILE DELLA FIJLKAM • ANNO 25° 12•2006 LA FIJLKAM VERSO PECHINO MATTEO PELLICONE: 2007/2008 DUE ANNI DI DURO LAVORO! JUDO: MONDIALI JUNIORES KARATE: CAMPIONATO DEL MEDITERRANEO LOTTA: ASSOLUTI GRECO ROMANA IN TO QUEMSERO NU Periodico della FIJLKAM • n. 12 Dicembre 2006 Direttore Matteo Pellicone Direttore responsabile Giorgio Sozzi Comitato di Redazione Aldo Albanese, Franco Capelletti, Domenico Falcone, Vanni Lòriga, Giuseppe Pellicone e Giancarlo Bagnulo Progetto e impaginazione Sergio Fuselli Hanno collaborato Silvano Addamiani, Bruno Carmeni, Claudio Culasso, Enzo De Denaro, Mario Dell’Aquila, Vittorio Fasone, Giovanna Grasso, Istruttori di Polizia Penitenziaria, Vanni Lòriga, Renato Manno, Matteo Pellicone, Alessandro Rucci, Giorgio Sozzi, Leandro Spadari, Stefano Stefanel, Livio Toschi. Servizi fotografici Archivio Fijlkam, Archivio Toschi, Claudio Culasso, Emanuele Di Feliciantonio, Giorgio Sozzi, Leandro Spadari Direzione, Amministrazione, Pubblicità Viale Tiziano, 70 - 00196 Roma - Tel. 06/36858230 Abbonamenti: annuale (gen/dic) E 15,00 versamento in c/c post. n° 269019 intestato a: FIJLKAM-BNL CONI - Viale Tiziano, 70 - 00196 Roma Copia del versamento effettuato deve essere inviato per posta o via fax (06 5647.0523) a: FIJLKAM-UFFICIO STAMPA Via dei Sandolini, 79 - 00122 Ostia Lido Sito Internet http:/www.fijlkam.it - e-mail: [email protected] 06, che riporta del dicembre 20 nsa attività to es qu o, er m ll’inte Un nu i ultimi eventi de e la Fijlkam le cronache degl ch ile in m m ile e fe i” agonistica masch fascia di età, dagli “Esordient ni og r pe e. organizza e nazional ssando per l’élit scientifica e ai “Master” pa a rc ce ri ort. Anche rienze Ma non solo sp e culturale, espe o ic cn te to en m na co or ri perife . storica; aggi soltanto i lo centrale che el liv a a si li i Athlon registra etico che, dalle na cu di e on zi promozio re di attivismo fren ntinuo in ogni tecnici Un impegno co nti, la punta dell’iceberg di un ie a dirigenti e va az le gr ri e, ù ol pi Is ti en lle de om e m o, per non parlar orienta Alpi al Mar Ioni portato avanti senza tregua. me, coordina e , in su as e ri e en vi on ti lic na el e Lotta appassio Matteo P impico: per Judo cui il Presidente Un impegno di traguardo più ambìto, quello ol ardo al Karate, per il rigu le energie verso sta delle medaglie a Pechino; e, malgrado ui one ai Giochi ch si nq is co m am ta na og ordine alla ag mente la tanto zzonte. inseguire tenace ente in regola, è ancora all’ori di dare seppur incompleta m rca le carte assoluta del quale lo staff di Athlon ce le ta to Un impegno nuovo anno alla auguri a tutti un pa am St o ci testimonianza. ffi dazione e dell’U GS A nome della re ! de gran l. e testi per e-mai ni livello di inviar n didascalie og di i nt de on mente ai corrisp da fotografie co Si ricorda cortese o diversamente e non corredato ut Materiale perven o in considerazione. es non può essere pr SOMMARIO ATTIVITÀ INTERNAZIONALE 4 JUDO 8 24 32 35 38 ATTIVITÀ NAZIONALE 42 LOTTA Segreteria Stefano Federici, Giovanna Grasso Via dei Sandolini, 79 - 00122 Ostia Lido (RM) Tel. 06/56470894 Fax 06/56470523 e-mail: [email protected] 45 Redazione Via Bosco, 2/0 - 26100 Cremona Tel. 0372/454884 - Fax 0372 431672 e-mail: [email protected] 51 Fotocomposizione e stampa Stab. Tipolit. Ugo Quintily S.p.A. Viale Enrico Ortolani, 149-151 - 00125 Acilia, Z.I. (Roma) Autorizzazione Tribunale di Roma n. 3418 dell’11.08.1953 Iscrizione al R.O.C. n. 7498 del 29.08.2001 Associato all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana Campionati Mondiali Juniores di Vanni Lòriga Campionato Europei “Under 23” di Giorgio Sozzi KARATE Campionato del Mediterraneo di Claudio Culasso Open di Germania di Claudio Culasso Open di Austria di Claudio Culasso Campionato Europeo per Regioni di Leandro Spadari 48 59 63 55 Assoluti G.R./Coppa Italia Femminile di Vittorio Fasone Il “circolo virtuoso” di Vanni Lòriga Cadetti: Cus Torino in testa di Giovanna Grasso JUDO Torneo Pechino di Enzo de Denaro Campionato Italiano a Squadre di Giorgio Sozzi Spigolature Judoistiche di Silvano Addamiani KARATE Campionati Italiani a Squadre di Leandro Spadari 66 64 Campionati Italiani Esordienti di Alessandro Rucci LOTTA Trofeo Borgo Affori di Vittorio Fasone I SERVIZI 2 Intervista a Matteo Pellicone 20 71 72 74 76 77 di Vanni Lòriga Il Karate Azzurro sul tetto del mondo di Matteo Pellicone Sport Expò 2006 a Napoli di Mario Dell’Aquila Stage nazionale di Aikido di Bruno Carmeni Polizia Penitenziaria e MGA Gli Istruttori di difesa Personale Kata e Master di Judo di Stefano Stefanel La volpe e l’uva di Giorgio Sozzi LE RUBRICHE 69 I Personaggi: La Famiglia Minguzzi 78 80 82 di Giovanna Grasso Fijlkam e Scienza: Formazione Teorica di Renato Manno Storia: Curiosità olimpiche di Livio Toschi Notiziario Federale OTTOBRE 2006 1 INTERVISTA AL PRESIDENTE FEDERALE MATTEO PELLICONE Ci attende un biennio d’impegnativo lavoro Indispensabile agire sul doppio fronte dell’alto agonismo e dei giovani di Vanni Lòriga S iamo giunti al termine del secondo anno del quadriennio olimpico 2005-2008: i Giochi di Atene sono ormai lontani nel ricordo e quelli di Pechino appaiono sempre più vicini nelle prospettive. Siamo alle soglie del 2007, l’anno che fra l’altro prevede, nel suo calendario agonistico, l’inizio delle prove di qualificazione per l’ammissione ai Giochi della XXIX edizione moderna. Si partirà, per la Lotta, con i Campionati Mondiali di Baku (18 -23 settembre; ammessi i primi otto di ogni categoria di peso) e per il Judo con i campionati Europei in programma a Belgrado dal 6 all’8 aprile. Il momento cruciale per il Judo coinciderà comunque con la disputa dal 13 al 16 settembre dei Campionati Mondiali a Rio de Janeiro (ammessi di diritto alle Olimpiadi i primi sei di ogni categoria di peso). Sempre per il Judo ci saranno poi altre 14 prove, oltre ai Campionati Europei di Lisbona 2008 (11-13 aprile); per la Lotta i Campionati Europei di Tampere (1-6 aprile) ed altri sei tornei. “E’ evidente – dice il Presidente Matteo Pellicone – che le Olimpiadi costituiscono, per Lotta e Judo, l’obiettivo principale. Ma non ci sono soltanto i Giochi di Pechino: la nostra è una Federazione che in campo agonistico si muove a tridente, con la terza punta del Karate che si dirige verso altri bersagli, fra cui spiccano i Campionati Mondiali del 2008 a Rio de Janeiro”. “Aggiungerò inoltre che non esistono 2 DICEMBRE 2006 soltanto le Olimpiadi: ad esse, che sono certamente l’appuntamento più prestigioso e qualificante di un quadriennio, tutti guardano con estremo interesse ma in definitiva sono in pochi coloro che vi parteciperanno, grosso modo uno su ogni 5.000 tesserati Fijlkam. Noi siamo impegnati al massimo per gli atleti che ci rappresenteranno ai più alti livelli, ma non vogliamo né possiamo assolutamente trascurare tutti gli altri, con un particolare occhio di riguardo per i giovani ed i giovanissimi”. “Prima di affrontare questo cruciale periodo di lavoro - prosegue il Presidente - il Consiglio Federale, nella sua ultima riunione dell’anno 2006, ha anche effettuato il bilancio del lavoro svolto nel primo biennio postAtene, e varato la programmazione per il futuro”. “Bilancio, è doveroso dirlo, che ritengo molto positivo. Parto proprio dal Karate, di cui peraltro parlo separatamente in questo numero di Athlon, per ricordare come questo sport sempre più emergente stia facendo onore alle tradizioni della nostra Federazione. La Lotta ci ha dato soddisfazioni soprattutto in campo femminile con Francine De Paola, Sabrina Esposito, Valentina Minguzzi senza dimenticare che Diletta Giampiccolo ha illuminato il suo ultimo anno di attività, il 2005, con l’oro dei Giochi del Mediterraneo”. “Il Judo ha visto nel 2005 la disputa dei Campionati Mondiali del Cairo, con l’argento di Francesco Bruyere che poi, ad inizio di quest’anno, si è affermato (primo italiano) nella prestigiosa Jigoro Kano Cup. Con Bruyere (il nuovo che avanza, anche con il fratello Alessandro e con Marco Maddaloni, altro fratello d’arte) si sono sempre battuti ai massimi livelli, soprattutto ai Giochi del Mediterraneo ed agli Europei, gli Azzurri fondamentali della Nazionale, da Ylenia Scapin a Lucia Morico, da Pino Maddaloni a Roberto Meloni, a Paolo Bianchessi. Si fanno avanti altri atleti di talento, fra cui Antonio Ciano che ha già colto importanti risultati, per cui guardiamo al futuro con fondate speranze”. “Considerate queste premesse, che ci ricordano come fra tutti i compiti affidati alla Federazione ci sia sicuramente il conseguimento di buoni risultati agonistici ma anche (e forse soprattutto) la promozione e la diffusione dei nostri sport, i Consigli di Settore ed il Consiglio Federale, al termine di questo biennio 2005-2006, hanno esaminato con estrema cura la nostra struttura tecnica”. “Partiamo dal Judo. E’ stato preso atto, come ho appena ricordato, dei brillanti risultati conseguiti nelle due scorse stagioni. Per cui sia il Consiglio di Settore che quello Federale hanno espresso apprezzamento e riconoscenza per il determinante contributo fornito dal Vice Presidente Maestro Franco Capelletti, che per l’intero biennio ha rivestito anche il massimo incarico di Direttore Tecnico Nazionale. Il tutto senza venir meno agli onerosi compiti legati appunto alla sua carica di Vice Presidente Fijlkam ed a quelle che ricopre in campo internazionale, a livello Mondiale (IJF) ed europeo (EJU). Il Maestro Capelletti ha assolto il non facile compito che gli era stato affidato e che doveva garantire la continuità di rendimento in un settore federale che sotto la guida del Maestro Vittoriano Romanacci aveva toccato i massimi risultati”. “Ho citato Vittoriano Romanacci: alla fine dell’anno ha lasciato il servizio attivo presso il CONI e con la nostra Federazione. Ripromettendomi di testimoniare in forma più adeguata i meriti che ha acquisito in anni di lavoro di altissima qualità, ricordo che al suo nome ed alla sua Scuola sono legati dapprima i risultati nella Lotta (su tutti le Medaglia olimpiche di Claudio Pollio, oro a Mosca 1960, e di Vincenzo Maenza, oro a Los Angeles 1984 ed a Seul 1988 ed argento a Barcellona 1992) e successivamente quelli nel Judo”. “Tornando a Capelletti, non era facile prendere il testimone da un così qualificato predecessore e continuare la corsa verso nuovi traguardi. Il Maestro 9° Dan Franco Capelletti c’è brillantemente riuscito, coadiuvato da Felice Mariani (Allenatore Federale maschile e femminile), da Marino Beccacece (Assistente del DT), dai collaboratori tecnici Luigi Guido e Dario Romano e dal Preparatore Atletico Alberto Di Mario. Varcato il guado del primo biennio olimpico non si poteva però pretendere che continuasse all’infinito nelle sue polivalenti e stressanti prestazioni e non si è ritenuto giusto che una responsabilità di natura tecnica venisse in via definitiva affidata ad un Dirigente eletto. Capelletti, nella sua qualità di Vice Presidente Fijlkam, sarà comunque sempre supervisore del settore Judo e consegna la carica di DT a Felice Mariani che a sua volta avrà come referente, per la Nazionale femminile, Dario Romano. Confermato nel suo incarico Luigi Guido, viene nel frattempo esteso il campo d’azione di Marino Beccacece”. “Il Maestro Beccacece continuerà ad essere il coordinatore dei Centri Tecnici di Specializzazione (Torino, Milano, Bologna, Trieste e Napoli) e di tutti i Centri Tecnici esistenti nella varie Regioni. E soprattutto dovrà dividersi in due importanti funzioni: da una parte sarà al fianco del Direttore Tecnico nazionale nella fase di programmazione e degli adempimenti indicati dalla Preparazione Olimpica del CONI, che anno dopo anno segue con sempre maggiori attenzione il lavoro delle Federazioni in questo campo; dall’altra provvederà a suggerire, programmare, attuare tutte le misure atte a valorizzare il lavoro nei Centri che agiscono sul territorio. Bisogna tener presente che per i giovani ancora in età scolare è difficile allontanarsi dalla propria sede e che, alla prova dei fatti, non sempre il distacco dal proprio ambiente familiare, sociale, scolastico e tecnico risulta produttivo. Certamente è invece utile e doveroso intervenire a favore di chi lavora sul territorio, attuando varie forme di collaborazione, che prevedono l’invio per stage e per allenamenti di Tecnici Nazionali e di Atleti di alto valore”. “Concetto, quest’ultimo, che vale anche per il altri sport federali.” “Per la Lotta (confermato il DT Carlo Marini, con gli Allenatori Federali Robert Asrian (nella GrecoRomana e con la collaborazione di Giuseppe Giunta) ed Aldo Martinez (nello stile libero e femminile con la collaborazione di Salvatore Finizio) si incrementerà l’attività nei Centri Regionali, che potranno ripetutamente fruire della assistenza diretta dei Tecnici nazionali, che in questa azione di diffusione del verbo tecnico potranno contare anche sull’apporto fornito da Vincenzo Maenza e da Giovanni Schillaci”. “Il settore lotta trarrà sicuramente vantaggio dall’accordo di collaborazione che sarà stipulato con la Federazione Ungherese, cooperazione che prevede allenamenti in comune ad Ostia ed a Budapest e partecipazione delle due squadre nazionali ai Tornei Italiani di maggior spicco, cioè il Milone ed il Città di Sassari ed a quelli magiari più qualificati”. “Concludo questo appuntamento con i nostri tesserati (ma sarà soltanto il primo di una lunga serie) con una notizia che parla dei nostri rapporti con il mondo della cultura e della scienza e che pertanto si può legittimamente inserire nel più ampio discorso della conduzione tecnica che ho appena concluso. La Fjlkam ha recentemente avviato, insieme all’Istituto di Medicina e di Scienza dello Sport del CONI una ricerca, promossa dal Settore Karate ed affidata per la nostra parte al Professor Pier Luigi Aschieri, tesa ad accertare una più completa comprensione del sistema biologico umano e che, attraverso una mappatura della corteccia celebrale, consente di valutare le problematiche relative ai tempi di reazione ed al controllo dell’equilibrio, il tutto in funzione delle prestazioni di eccellenza”. “Interessante anche la ricerca intrapresa con il Dipartimento di Neuroscienze dell’Università degli studi di Tor Vergata per valutare in maniera funzionale gli aspetti nutrizionali relativi al sempre presente problema del calo peso”. DICEMBRE 2006 3 J U D O CAMPIONATI MONDIALI JUNIORES A SANTO DOMINGO Sono giovani, ma cresceranno di Vanni Lòriga I l Consigliere Federale Antonio Di Maggio (a parte pubblichiamo una sua breve scheda informativa) è stato il Capo Delegazione Italiana ai Campionati Mondiali Juniores di Judo. “La squadra italiana – premette Di Maggio – si è presentata a Santo Domingo, dove la Federazione della Repubblica Dominicana ha organizzato dal 12 al 15 ottobre 2006 la XIII rassegna iridata giovanile, con una formazione di dieci elementi, cinque donne e cinque uomini. La scelta è stata effettuata dal Settore Tecnico (DT Franco Capelletti e suoi collaboratori Marino Beccacece, Luigi Guido e Dario Romano) sulla base dei risultati della stagione agonistica, della dimostrazione di efficienza fisica e tecnica e valutando le possibilità di ben figurare a livello mondiale. Posso premettere che alla resa dei conti hanno confermato, nella grande maggioranza, la bontà della decisione, con un rendimento soddisfacente, con molti degli azzurrini che hanno vinto almeno due incontri. Teniamo inoltre presente che ci siamo presentati con una squadra relativamente giovane, con 5 elementi classe 1987; 4 della classe 1988 ed una del 1989: il futuro è per loro”. Entrando immediatamente nel campo delle valutazioni tecniche, il Maestro Di Maggio stila una sua graduatoria di merito esaminando azzurro dopo azzurro. “Debbo doverosamente partire da coloro che si sono classificati fra i primi otto. Indico subito Valentina Moscatt: settima e bravissima. Nel primo incontro ha affrontato la cinese Shugen Wu Cha, poi vincitrice della medaglia d’argento. Si è andati al 4 DICEMBRE 2006 golden score, 4 minuti più altri quattro e poi decisione alle bandierine. A favore della cinese: ed è stato giusto, ma Valentina ha dimostrato ancora una volta di essere una giovane campionessa su cui si può sicuramente contare. Senza dubbio c’è ancora qualcosa di registrare, soprattutto in fase d’attacco in quanto talora dimostra una certa evanescenza, ma anche in questi campionati iridati ha confermato nei nripescaggi tutta la sua validità. Ha superato per ippon in meno di tre minuti la venezuelana Rosmelyn Rodrigueze e poi per waza-ari l’ucraina Olha Sukha; alla fine ha ceduto alla kazaka Alexandra Podryadova. Non è mancato un momento di incertezza arbitrale, con incomprensione fra l’arbitro all’angolo che segnalava un “mulinello” e l’arbitro centrale. Comunque non resta che confermare quanto ho detto in apertura: l’azzurra è stata bravissima”. “Se la Moscatt ha impressionato nella minore categoria di peso, nell’altro versante si è fatta apprezzare Lucia Tangorre. E’ una vera forza della natura, anche se poi si trova opposta ad avversarie a cui deve rendere troppi chilogrammi. Ma questo è un problema che dovrà essere risolto e che non riguarda solo la Tangorre. Per lei, inoltre, esiste un altro problema, cioè quello di chi affrontare in allenamento. Si tratta di una atleta impostata benissimo tecnicamente ma tutti sappiamo che negli sport di relazione abbiamo la necessità di confrontarci con antagonisti della stessa categoria di peso. Nelle maggiori categorie si tratta di un problema di non facile soluzione. Lucia a Santo Domingo ha Valentina Moscatt, settima nei 48 kg. J U D O affrontato nell’esordio la russa Ksenia Chibisova; costretta ai ripescaggi ha battuto al golden score la venezuelana Edit Alvarez e nella finale per il quinto posto contro l’inglese Abbia Cunnigham dopo 45 secondi si è portata in vantaggio per yuko ma poi è stata sconfitta per ippon”. “Gara da includere fra quelle ad alta tensione la prova sostenuta da Elio Verde nella categoria dei 60 chili e che lo ha visto classificato al settimo posto. Il napoletano si è presentato subito con autorità vincendo i primi due confronti, contro l’inglese Natham Burns battuto per waz-ari ed, al golden score, con il russo Arsen Galstyan. Poi lo scoglio del durissimo giapponese Masaori Suzuki da cui subisce un severo ippon. Energica la reazione del napoletano che s’impone, sempre per waza-ari, sul coreano Young Joo Kim. Il grande temperamento agonistico è però anche il limite di Elio Verde che paga la sua irruenza affrontando Yosmani Piker, da cui subisce ippon allo scadere del tempo mentre era in vantaggio per yuko. Un vero peccato ed una lezione da imparare”. Antonio Di Maggio ricorda poi le altre gare femminili. Elena Moretti (nona in classifica) si afferma in apertura di Elio Verde, settimo nei 60 kg. torneo sulla ucraina Shushana Hevondian (11.0-10.1) ma viene poi letteralmente sorpresa (ippon in 8 secondi) dalla olandese Mauren Groffsema, poi vicecampionessa del mondo. Nei ripescaggi la bresciana elimina in 2’26” Adriana Pineda (Costarica) ed infine si arrende per koka alla cubana Yamilka Del Valle. Nono posto anche per Alessia Regis. Avvio molto incoraggiante con ippon in 3’46” all’israeliana Yarden Gerbi; successivamente vittoria al golden score per yuko al 3’35” sulla canadese Maude Melene Benoit. Ma il resto del cammino è assai arduo: sconfitta in 1’58” contro la slovena Tajda Ketis ed in 2’12” con la giapponese Kaori Matsumoto. “E’ molto giovane – ricorda il Capodelegazione – e fra due anni potrà esprimersi veramente al massimo. Da parte sua la Moretti ha disputato due grandi incontri”. “Un elogio merita anche Jennifer Pitzanti (anche lei al nono posto). Il suo non è stato un torneo facile: dopo la sconfitta iniziale per l’ippon subito dalla giapponese Tomoe Ueno, ecco la volitiva rivalsa con la cinese di Taipei Wang Lee Wan (ippon in 3’57”) e la bella resistenza contro la brasiliana Mayra Aguiar”. Esaminando il comportamento degli altri azzurrini, Di Maggio assegna buoni voti a Walter Facente (vittorie nette su Manuele Perez e Maxim Tremblay ed eliminazione per mano dell’estone Aleksander Marmeljuk) ed a Guido Carnebianca, brillantissimo in avvio di gara con l’australiano Addison Carlyon (ippon in 31”) ma poi stoppato dal russo Magomedov e dal moldavo Toma. Alessio Mascetti, che ha dovuto fare subito i conti con il formidabile francese Cyrille Maret, deve fare anche esperienza a questi livelli; Lorenzo Romano deve trovare la sua giusta dimensione, mostrando due faccie della medaglia: da una parte quello del dominatore con yuoko ed ippon inflitto all’inglese Thedor Spalding senza dargli respiro; dall’altra tanta ingenuità affrontando lo sloveno Mitie Jenus. Il bilancio finale di Antonio Di Maggio non può prescindere da altre considerazioni. Organizzazione “volenterosa” che ha dovuto fare i conti con le condizioni ambientali (caldo, difficoltosa erogazione elettrica con le conseguenze del caso); grande dimostrazione di rendimento di Francia, Giappone, Cina e Corea. “La considerazione tecnica finale – conclude il Capodelegazione italiano, Consigliere Nazionale Antonio Di Maggio – è doverosamente ed inevitabilmente sempre la stessa: il parametro più importante, quello da cui non si può prescindere, è il bagaglio tecnico. Tutti ormai sono preparati fisicamente e pertanto prevalgono quelli che conoscono bene l’arte del judo. Che va imparata da giovanissimi: poi non c’è più tempo. Il futuro e della Tecnica e non solamente della Forza”. Lucia Tangorre, settima nei + 78 kg. DICEMBRE 2006 5 J U D O CAMPIONATO MONDIALE JUNIORES Santo Domingo (DOM), 12-15 ottobre 2006 MASCHILE CAT. kg 100 1) Maret CAT. kg 60 1) 2) 3) 3) 7) Shikhalizade Suzuki Draksic Gkornteev Verde Nijat Masanori Rok Alexandros Elio AZE JPN SVN GRE ITA 1) 2) 3) 3) Zintiridis Lim Kowalski Aboulkher Tariel Sergey Tomasz Ahmed Awad GRE UZB POL EGY CAT. kg 73 1) 2) 3) 3) Remilien Nishioka Magomedov Wang Mickael Kazushi Serazhoudi Ki-Chun FRA JPN RUS KOR CAT. kg 81 1) 2) 3) 3) Bashkaev Amirkani Clerget Kakita Alibek Iraj Axel Kyohei RUS IRI FRA JPN Cyrille FRA 2) Braciulis Alius LTU 3) Yamamoto Norihide JPN 3) Renev Dmitri RUS Teddy FRA 2) Bondarenko Stanislav UKR 3) Bierau Tino GER 3) Sterkhov Dmitry RUS 1) 2) 3) 3) De la Croes Fichot Masmanidis Mohammadnia Marvin Hervé Tentore Ali NED FRA GRE IRI FEMMINILE Irina Viola Olena Dóra RUS GER UKR HUN Cortés Kozawa Rousey Oliveira Onix Rina Ronda Amanda CUB JPN USA BRA Ueno Mészáros Kuijpers Aguiar Tomoe Anett Jennifer Mayra JPN HUN NED BRA Haruna Sally Houda Jia JPN GBR TUN CHN Xi Ketty Na-Yung Rochele Lucia CHN FRA KOR BRA ITA Cat. kg 48 1) Bermoit Yanet CUB CAT. kg 78 2) Wu Shugen CHN 3) Ibe Shoko JPN 1) 2) 3) 3) 3) Podryadova Alexandra KAZ 7) Moscatt Valentina ITA Kawashima Conway Miled Zhao CAT. kg + 78 1) Kawasaki Moe JPN 2) Groefsema Maureen NED 3) Hakobyan Anush ARM 3) García María DOM CHI È ANTONIO DI MAGGIO Originario di San Pancrazio (Brindisi) ma sin da giovane cittadino romano, Antonio Di Maggio apprende il judo a Tor Pignattara nella Polisportiva Ludovico Pavoni del Maestro Gennaro Maccaro. Maestro nel Judo Club Torrevecchia e fondatore del CS Osaka alla Borgata del Trullo, in un trentennio avvia allo sport intere DICEMBRE 2006 1) 2) 3) 3) 1) 2) 3) 3) Antonio Di Maggio, Capo Delegazione a Santo Domingo 6 Zabludina Wächter Sayko Hegedus CAT. kg 70 CAT. kg 52 CAT. kg 90 1) 2) 3) 3) CAT. kg 63 CAT. kg + 100 1) Riner CAT. kg 66 CAT. kg 57 1) 2) 3) 3) 7) Qin Mathe Kim Nunes Tangorre generazioni di giovani romani: un nome per tutti quello di Massimo Sulli, gran campione ed ora Arbitro Mondiale. Frequenta l’Accademia Nazionale di Judo all’EUR; viene nominato segretario Generale della Fikda e successivamente del Taekwondo. Transitato nei ruoli del CONI è coordinatore della Pesistica e successivamente responsabile dell’Ufficio Gare federale. Dopo il collocamento in pensione è stato eletto Consigliere Nazionale della FIJLKAM. J U D O Gli azzurri a Mosca Alessandro Frezza Rosalba Forciniti Elio Verde Jennifer Pitzanti Marco Maddaloni Lucia Tangorre Valentina Moscatt Marianna Marinosci Yuri Contegreco 8 DICEMBRE 2006 J U D O MOSCA – EUROPEI “ UNDER 23” Fumata nera, ma… Quinto posto per Marianna Marinosci e settimo per Alessandro Frezza – Marco Maddaloni fallisce il terzo oro – Prima la Russia nei maschi e l’Olanda nelle femmine – Livello agonistico molto alto Testo e foto di Giorgio Sozzi S empre più difficile! Infatti il livello di questa gara cresce di anno in anno e strappare una medaglia non è cosa semplice. Un nome per tutti, Ilias Iliadis, campione europeo ed olimpico 2004, vice campione del mondo 2005, era in gara anche qui a Mosca dove ha vinto l’oro ma senza passeggiare, anzi! Contro il tedesco Behrla l’ha spuntata grazie al decisivo intervento del “quarto giudice”, quello di tavolo, che ha ribaltato la valutazione della terna arbitrale (rivelatasi in seguito esatta!) Fumata nera in fatto di medaglie – per la prima volta tutti giù dal podio - ma qualcosa di buono gli azzurri lo hanno mostrato specie in ordine a potenzialità tecniche e prediposizione agonistica. Certo c’è ancora molto da lavorare sotto il profilo tattico e, a parere di chi scrive, nella lotta a terra (hai, hai…) ma il nostro staff tecnico ha sicuramente operato le opportune analisi e saprà prendere i giusti correttivi. Non ce l’ha fatta Marco Maddaloni oro a Lubiana e Kiev - a fare il tris: un vero peccato! Anche perché, malgrado fosse teso oltre misura e avesse vinto i DICEMBRE 2006 9 J U D O Marco Maddaloni parte col Kataguruma... Battaglia per la medaglia di bronzo fra la Marinosci e l’austriaca Schauer O-soto-gari di Maddaloni sul polacco Krecielewski Marco Maddaloni alla presa con il francese Etienne primi due incontri col minimo scarto, contro il francese Etienne piazzava il suo Kata-guruma assolutamente regolare in ordine all’area e che solo una terna arbitrale, nella migliore delle ipotesi, miope, andava ad annullare. Un “ippon” che sicuramente l’avrebbe portato al podio e che invece lo ha minato nel già precario equilibrio psicologico. 10 DICEMBRE 2006 Non ce l’ha fatta Marianna Marinosci malgrado una prova convincente. Partita male contro la svizzera Hari, andava ad inanellare tre vittorie consecutive nei recuperi per poi cedere la medaglia di bronzo, al “golden score”, all’austriaca Schauer. Una prestazione decisamente in crescita la sua rispetto a Kiev 2005 quando era uscita al primo incontro. Buono il debutto di Elio Verde nella categoria 60 kg. il quale però, dopo due sicure vittorie contro il francese Berthelot, inchiodato con un Seoi-nage e contro il polacco Rowicki, fulminato con un Kata-guruma cedeva vistosamente all’olandese Mooren, finalista poi della categoria, ed al ceko Petrikov nei recuperi. J U D O e marca “ippon”: E’ nettamente dentro ma la terna annulla! Un altro Kata-guruma di Maddaloni sul bielorusso Yuranau Marianna Marinosci attacca la turca Karadag in O-uchi-gari O-uchi-gari della Marinosci sulla russa Gubaryeva Nulla di fatto per Valentina Moscatt, che si è imposta all’azera Seyidi ma ha dovuto inchinarsi alla francese Lafont e, nei recuperi, alla polacca Kubicka pur non essendo qualitativamente inferiore alle avversarie. Atleta generosa, non riesce sempre ad ordinare gli schemi di attacco cedendo d’istinto alla naturale aggressività: può solo migliorare! Stesso discorso per Jennifer Pitzanti, sicuramente brava e tecnica ma in alcune circostanze troppo ripetitiva sia negli attacchi che nelle direzioni e, alla lunga, abbastanza prevedibile così da essere esposta a rischi di Kaeshi-waza, come è puntualmente avvenuto contro la serba Delibasic, avversaria tosta e non imbattibile che però l’ha messa fuori! Alessandro Frezza non ha saputo ripetersi nel podio di Kiev 2005. Una stazza fisica, la sua, di tutto rispetto, accompagnata da una buona tecnica ma probabilmente l’azzurro non è ancora sorretto dalla sufficiente convinzione nei propri mezzi e dalla necessaria determinazione. Vittoria netta sull’inglese Delahay seguita dalla sconfitta altrettanto netta contro DICEMBRE 2006 11 J U D O Seoi-nage del francese Bonvoisin su Frezza Alessandro Frezza blocca il montenegrino Radulovich Marianna Marinosci in difficoltà ma… saprà reagire! O-uchi-gari di Valentina Moscatt sulla polacca Kubicka il tozzo ma tecnico e attivo quanto basta francese Bonvoisin e, nei recuperi, dopo aver superato agevolmente il montenegrino Radulovich veniva fermato dal tedesco Hubert. Un settimo posto non disprezzabile che rispecchia il suo attuale valore. Una Lucia Tangorre, impegnata nella categoria + 78 kg., determinata e con 12 DICEMBRE 2006 sprazzi di buona tecnica, non è riuscita ad aver ragione della spagnola Gutierrez che la sovrastava per prestanza fisica. Gutierrez eliminata in seguito dalla bielorussa Barysik e fine della gara per Lucia Tangorre: comunque la sua rimane una prestazione positiva. Idem per Rosalba Forciniti, nei 57 kg., che ha ceduto di misura a Marien Hein. Dopo dieci interminabili minuti tra tempo regolare e “golden score” i giudici hanno visto una seppur leggera superiore vitalità dell’atleta tedesca premiandola all’hantei. Marien Hein che, superata poi dalla finlandese Koivumaki, negava all’azzurra l’accesso ai recuperi. Ibidem per Juri Contegreco, arenatosi Elio Verde in Seoi-nage sul francese Berthelot J U D O Frezza contro il tedesco Hubert Alessandro Frezza ha ragione di Joe Delahay Kata-guruma di Elio Verde sul polacco Rowicki Concentratissimo Elio Verde alla presa contro Jean Yves Bottieau, rivelatosi peraltro troppo forte del pur volonteroso azzurro. Belga poi eliminato dall’olandese Jong a sua volta estromesso dal tedesco Focke… Una strada per il podio, quella della categoria 66 kg., veramente molto difficile, tanto che un atleta esperto come il greco Revazi Zidiridis, già argento europeo senior 2004, ha dovuto accontentarsi del bronzo. I migliori? Sicuramente il tedesco Nick Hein, vincitore nella categoria al limite degli 81 kg. che nei caricamenti ricorda alla lontana l’immenso Koga: un concentrato di aggressività e di potenza! Poi è doveroso citare Ilias Iliadis. Il Campione olimpico di Atene 2004 in due anni è pas- sato dalla categoria 81 kg. a quella dei 100 kg. e qui a Mosca ha sofferto il maggiore peso degli avversari e ne ha subìto a volte la fisicità, ma quando si è ricordato di fare judo… Bravo anche il russo vincitore nei 60 kg., Shchamil Nash, che ha impressionato per agilità e potenza mentre, in campo femminile, la palma della migliore spetta alla portoghese DICEMBRE 2006 13 J U D O Valentina Moscatt in Seoi-nage sulla francese Lafont La Moscatt in Kata-guruma sulla Azera Seyidi Fase di studio fra Rosalba Forciniti e Marine Hein r Jennife in , ti n a Pitz ta uchi ma Jennifer Pitzanti cerca l’apertura con la lituana Labalaukyte Telma Montero argento lo scorso anno a Kiev ma oggi medaglia d’oro nei 52 kg. Insomma, come già detto in apertura, una competizione, questo Campionato d’Europa “Under 23” che, nata in sordina, sta acquistando sempre più spessore e nella quale affermarsi diventerà di anno in anno più difficile anche perché la maggior parte di questi atleti “Under 23” 14 DICEMBRE 2006 di giovane hanno ben poco: tatticismo esasperato, fisicità, pochi rischi… Un’occhiata al medagliere maschile vede i quattordici finalisti appartenere a dodici paesi diversi e soltanto la Russia, è riuscita a piazzare sei atleti in medaglia sulle sette categorie. In campo femminile le medaglie d’oro sono andate tre all’Olanda e due al Portogallo ma è stata l’Ungheria a presentare il maggior numero di atlete sul podio – cinque – nelle canoniche sette categorie. Concludendo, quindici paesi si sono divisi le ventotto medaglie della classifica maschile in palio e quattordici quelle della classifica femminile. Per quanto ci riguarda, speriamo di ritornare sul podio il prossimo anno a Linz! Rosalba Forciniti subisce il Tomoenage della tedesca Hein ma riesce a limitare i danni Fase in newaza fra Lucia Tangorre e Susana Gutierrez Vila Lucia Tangorre in Ashi-guruma sulla spagnola Gutierrez Yuri Contegreco alla presa con il belga Bottieau Jennifer Pitzanti all’attacco della serba Delibasic DICEMBRE 2006 15 J U D O Tomoe-nage di Bottieau su Contegreco Finale 81 kg: il tedesco Hein carica il montenegrino Mrvaljevich Finale terzo posto 100 kg fra il tedesco Behrla in Tomoenage sul portoghese Taveira Pochi problemi per Claudio Raimondi Seoi-nage del greco Iliadis sul russo Kostoev La portoghese Monteiro (blu) fa suo l’oro dei 52 kg sulla russa Kharitonova 16 DICEMBRE 2006 La finnica Koivomaku attacca a ripetizione la russa Alexandrova ma i giudici… J U D O Finale terzo posto fra il francese Bonvoisin che attacca in O-uchi-gari il bulgaro Iliev Iliadis in Kata-guruma sul tedesco Behrla Luigi Guido... ...e Dario Romano sempre attenti a guidare gli azzurri dalla panchina Mario Vecchi nel pasticciaccio di Via Merulana, ovvero Iliadis/Behrla DICEMBRE 2006 17 : onteiro Telma M za esultan a colpi di flash ni: addalo Pino M nto e incitam r Jennife : ti n a z Pit ne delusio a Prill: Wasilis … to n rimpia dis: Ilias Ilia te sono io! r fo iù il p 18 DICEMBRE 2006 K A R AT E LE SOLENNI PREMIAZIONI A ROMA ED AD OSTIA DEI CAMPIONI IRIDATI Il Karate Azzurro sul tetto del mondo Il CIO cambia le regole e ci sono nuove possibilità per i Giochi Olimpici di Matteo Pellicone “S ono lieto ed orgoglioso di poter raccontare ai Lettori di ATHLON una bellissima giornata di sport, che ho vissuto insieme ai ragazzi del Karate. Premetto, e lo capirete da quanto andrò raccontando, che si è trattato di una full-immersion in un mondo ed in un ambiente che mi hanno assolutamente esaltato e completamente gratificato”. “Tutto è successo il 13 dicembre, esattamente due mesi dopo la disputa della rassegna iridata di Tampere, quando gli Azzurri che hanno onorato il Karate italiano sono stati degnamente festeggiati in differenti sedi”. “Nel primo pomeriggio il Salone d’Onore del Comando Generale della Guardia di Finanza, in Viale XXI aprile a Roma, ha ospitato la cerimonia di premiazione dei karateka che militano nel Gruppo Sportivo delle Fiamme Gialle. Si tratta di una realtà veramente determinante e lo ha sottolineato il Comandante Generale della Guardia dei Finanza, Generale di Corpo d’Armata Roberto Speciale, che ha ricordato <come da sempre la GdF annetta grande importanza all’attività svolta dai propri atleti ed ai 20 DICEMBRE 2006 valori fondamentali posti a base della cultura sportiva. Ciò in quanto lo sport esercita una positiva influenza verso la Società civile e, soprattutto, verso i giovani>. Il Generale Speciale, che era accompagnato dal Generale di Corpo d’Armata Sergio Favaro recentissimamente nominato Comandante in Seconda, ha quindi consegnato, alla presenza dei più alti gradi del Corpo, fra cui il Generale Gianni Gola, Presidente del Consiglio Internazionale dello Sport Militare e Comandante del Centro Sportivo Fiamme Gialle, i riconoscimenti ai Marescialli Luca Valdesi e Lucio Maurino ed ai finanzieri Stefano Maniscalco; presenti Salvatore Loria e Giuseppe Di Domenico, che erano accompagnati dal Comandante del Gruppo Polisportivo “Fiamme Gialle” Colonnello Vincenzo Parrinello e dal Direttore Tecnico per il karate, luogotenente Claudio Culasso”. “In serata appuntamento per tutti nel nostro Centro Olimpico. Ad accogliere gli Azzurri di Tampere c’erano, al mio fianco, il Vice Presidente Giuseppe Pellicone, il Consi- gliere Nazionale Giovanni Barbone, il Segretario Generale Domenico Falcone, il Direttore del Centro Olimpico Dominic Aloisio. Arrivato a questo punto, ritengo doveroso ed indispensabile ricordare quali siano stati gli Azzurri che hanno partecipato ai Campionati Mondiali di Tampere, XVIII edizione, 12-15 ottobre”. “Oltre ai citati finanzieri Valdesi (due medaglie d’oro che si vanno ad aggiungere alle altre due conquistate nel 2004 a Monterrey); Maurino (oro a Tampere come a Monterrey); Stefano Maniscalco (un oro ed un bronzo e set- K A R AT E timo a squadre); Salvatore Loria (quinto nel Kumite e settimo a squadre) e Giuseppe Di Domenico (settimo a squadre) elenco, in ordine di piazzamento in questi Mondiali di Tampere, Vincenzo Figuccio (Carabinieri – medaglia d’oro, ripetendo il successo del 2004); Sara Battaglia (Olimpia Bergamo - primo oro mondiale italiano al femminile); Luigi Busà (CS Esercito – oro nel kumite e settimo a squadre); Selene Guglielmi (Fiamme Oro argento nel kumite e quinta a squadre); Greta Vitelli (Guazzaroni Terni – settima nel kumite e quinta a squadre); Roberta Minet (Forestale – quinta a squadre); Susanna Mischiatti (Olimpia Bergamo – quinta a squadre); Francesco Ortu (Carabinieri – settimo a squadre); Ciro Massa (Fiamme Oro – settimo a squadre); Samantha Piccolo (Ponte di Piave – kata a squadre) e Viviana Bottaro (Colle degli Ometti – kata a squadre)”. “Erano presenti naturalmente, ed in prima linea, i Tecnici che hanno seguito la Nazionale: con il DT Nazionale Pierluigi Aschieri, Vito Simmi, Claudio Guazzaroni, Roberta Sodero e Santo Torre. Un tavolo d’onore anche agli Arbitri che hanno diretto ai Mondiali: Elsa Epifani, Pietro Antonacci, Enzo Cappelli, Nando Olivelli, Giovanni Poltronieri, Roberto Tanini e Giuseppe Zaccaro. “A tutti abbiamo consegnato una medaglia commemorativa appositamente coniata; una pubblicazione intitolata, come questo mio articolo, IL KARATE AZZURRO SUL TETTO DEL MONDO; le riviste Athlon e Samurai che hanno dedicato i loro pezzi di apertura all’impresa italiana a Tampere”. “E come Presidente mi sono congratulato con le ragazze ed i ragazzi del Karate: ho con enorme soddisfazione sottolineato non solo l’eccezionalità della loro prestazione (nella lunga storia della nostra Federazione è la prima volta che ci affermiamo nel m e d a g l i e re gene- rale, precedendo oltre 80 Nazioni, in testa a tutte il Giappone) ma non solo. Sono rimasto molto favorevolmente impressionato soprattutto dal loro spirito di gruppo, allegro, spigliato, caldo. Il momento magico della serata è legato ad una iniziativa dei nostri Ragazzi del Karate, che hanno unito i quattro tavoli in cui erano stati suddivisi. Un abbraccio che è andato al di là di ogni parola e di ogni elogio. E che è stato sottolineato in un lungo servizio radiofonico trasmesso su RADIORAI, nello Speciale Zona Cesarini andato in onda su RADIO UNO la sera successiva, a cura di Paolo Zauli. Questo perché alla Gli azzurri alla festa della Fijlkam DICEMBRE 2006 21 K A R AT E serata hanno preso parte alcuni giornalisti amici del Karate e delle Arti Marziali, fra cui mi piace ricordare Spartaco Bertoletti; Daniele Poto di Tuttosport; Giorgio Lo Giudice e Riccardo Buffalino della Gazzetta dello Sport; Leandro Spadari, prima firma di Athlon per il Karate” “Sempre rimanendo nel campo della Comunicazione, mi piace segnalare che a cura della Fijlkam è stato realizzato un DVD (Digital Video Disc), proiettato durate l’incontro di Ostia e messo in onda dalla 7/SPORT che riassume le fasi salienti del Mondiale: una realizzazione di TimeOut di Franco Di Feliciantonio con il commento di Davide Benetello e di Vincenzo Figuccio”. “Avrei tante altre cose da dire, ma per farlo mi affido a quando ho scritto nel Saluto che apre la già citata pubblicazione <IL KARATE AZZURRO SUL TETTO DEL MONDO>. Ne riassumo i contenuti, che sono aperti soprattutto alla speranza che questo nostro meraviglioso Sport trovi la meritata collocazione nella grande famiglia olimpica”. “Guardando all’indietro e, senza andare molto in là - ho scritto - risaliamo ai Mondiali del 1990, disputati in Messico e dove l’Italia si comportò molto bene, con la conquista di un oro, di 4 argenti e di un bronzo. Ma nella stessa edizione dei Campionati iridati il Giappone dominò la scena con 6 ori, 3 argenti e 3 bronzi. Praticamente i rapporti di forza si sono ribaltati e per questo progresso dobbiamo rendere merito a tutti coloro che hanno lavorato per renderlo possibile”. “Si tratta di un successo che però non è giunto all’improvviso. Molti erano i segnali che indicavano che il nostro Karate stava andando avanti per la sua strada. Non dimentichiamo che già a Monterrey due anni fa registrammo la grande vittoria nel Kata maschile individuale ed a squadre; che nei Giochi del Mediterraneo di Almeria gli Azzurri si sono comportati da protagonisti; che nei World Games (le “olimpiadi” degli sport non olimpici) i nostri rappresentanti sono andati tutti a medaglia”. “Queste vittorie di Tampere sono inoltre estremamente significative perché segnano una inversione di tendenza, con l’ottimo comportamento nel Kumite, soprattutto con le forze emergenti. C’è stato un grande progresso nel combattimento mentre si era sempre, ed erroneamente pensato, che fosse subalterno ai Kata. Ma io ritengo che in definitiva i due aspetti siano strettamente legati ed interdipendenti”. “Teniamo anche conto che il mondo del Karate Fijlkam si muove in un ambiente interdisciplinare e che poggia su una organizzazione federale di altissimo livello. Nel nostro ambiente non manca nulla: cultura, preparazione dei tecnici e degli arbitri, disponibilità assoluta per gli allenamenti e per la logistica. La nostra Scuola Nazionale Federale ha abilitato oltre 3000 tecnici di vario livello, selezionati ed istruiti con criteri ispirati alla massima severità, così come molto rigide sono le regole per il passaggio di grado. Inoltre il nostro impegno non è rivolto soltanto all’alto livello ma la spinta viene dal basso. Si è lavorato nel mondo giovanile e della Scuola, si parte proprio dai bambini per seminare in maniera opportuna e per puntare al futuro”. “Le affermazioni che abbiamo conseguito in campo internazionale sono ancora più gratificanti perché i vari campionati vengono indetti dalla WKF, l’unica istituzione riconosciuta dal CIO e la sola ed essere ammessa alla disputa delle grandi manifestazioni, come i già citati Wold Games, i Giochi Continentali (Panamericani, Asiatici, Africani, del Pacifi- Da sx: Maurino, i Generali Gola e Speciale, Matteo Pellicone, Maniscalco, Valdesi. Accosciati: Di Domenico e Loria 22 DICEMBRE 2006 K A R AT E co, del Commonwealth e del Mediterraneo) e quelli delle grandi organizzazioni polisportive mondiali, Universitari della FISU e Militari del CISM”. “Ho accennato al CIO, cioè al Comitato Internazionale Olimpico, e colgo l’occasione per chiarire una volta per tutte l’atteggiamento della FIJLKAM e del CONI nei confronti dell’ammissione del Karate nel palinsesto dei Giochi Olimpici. La nostra Federazione, ed io in testa, auspica ed attende con fiducia la sua inclusione nel programma olimpico. A Singapore, dove dal 6 all’8 luglio 2005 si tenne la 117^ Sessione del CIO, venne anche esaminata l’ammissione del Karate. Dopo una prima votazione vennero eliminate, a far data dal 2012 e cioè dai giochi di Londra, Baseball e Softball. Si venivano a così a creare due posti da assegnare ed in una prima votazione fra gli sport aspiranti all’inclusione nel programma olimpico venivano eliminati golf, rotelle e rugby. Restavano in corsa due sport, fra cui il Karate. Il Presidente del CIO Jacques Rogge proponeva la loro eliggibilità con votazione per alzata di mano, ma i Membri chiedevano lo scrutinio segreto”. “Che non raggiungeva il necessario 70 per cento dei con- sensi. So per certo che si è trattato di un voto non avverso al Karate ma contro il sistema; un NO che non approvava il metodo con cui erano state proposte le cancellazione degli Sport nel Programma Olimpico e non un diniego al nostro Sport”. “Posso anche aggiungere che autorevoli membri del CIO ritengono che il Karate abbia tutti i requisiti per essere incluso nel Programma Olimpico”. “E’ questo, lo ripeto, l’obiettivo primario della politica federale. Lo ribadisco per correggere interpretazioni che vengono da persone poco informate o troppo interessate a soluzioni differenti da quelle che il nostro mondo del Karate FIJLKAM vuole e per le quali fortemente si batte”. “A convalida di quanto ho appena sostenuto alcuni giorni orsono, cioè il 28 novembre scorso, il Comitato Esecutivo del CIO ha stabilito che per il futuro l’ammissione di nuovi sport nel programma si prenderà a maggioranza semplice. Se questo criterio fosse stato adottato a Singapore 2005, il Karate farebbe già parte del programma olimpico. Per noi si tratta di una buona notizia e sarà ancora migliore quella che dalle Olimpiadi del 2016 la Fijlkam sarà rappresentata ai Giochi dai suoi tre sport: lotta, judo e karate. Per questo noi viviamo e non per altro”. La copertina dell’opuscolo realizzato a ricordo del Mondiale di Tampere DICEMBRE 2006 23 K A R AT E XV CAMPIONATO DEL MEDITERRANEO Italia… sempre! 8 ori, 2 argenti e 4 bronzi, questo il “bottino” di medaglie che nell’impegnativo appuntamento nordafricano ha laureato l’Italia prima nella classifica per Nazioni ed in quella a punti, davanti a Tunisia ed Egitto - Un risultato beneaugurante in vista degli imminenti Mondiali di Tampere testo e foto di Claudio Culasso A Tunisi, presso il Palazzetto dello Sport “La Cupola” situato allo stadio del Manza - che in lingua tunisina significa giardino -, dal 2 al 3 Settembre 2006 si è disputata la XV Edizione del Campionato del Mediterraneo. La competizione, bene organizzata dalla Federazione Tunisina di Karate, sotto l’Egida dell’Unione delle Federazioni Mediterranee di Karate (UFMK), Organismo Sportivo Internazionale che riunisce 21 Paesi che si affacciano sul Mar Mediterraneo, ha visto tra maschi e femmine la presenza di 114 Atleti, per una totale di 8 Nazioni partecipanti (Algeria, Egitto, Francia, Italia, Libia, Marocco, Tunisia e Turchia). Stante l’alternarsi, ogni anno, dei Mondiali Assoluti con quelli Giovanili (Cadetti-Juniores), con i primi in programma a Tampere (Finlandia) il prossimo metà Ottobre, ancora una volta il Campionato del Mediterraneo ha svolto la particolare funzione di un’ utile ed attendibile “tappa di avvicinamento” al Mondiale Assoluto. Prima della gara c’è stato il XV Seminario Tecnico, diretto dal Prof. Pierluigi Aschieri nella sua veste di Direttore Tecnico della UFMK, ed il X Corso per Ufficiali di Gara per l’acquisizione della “Qualifica di Internazionale”, diretto da una Commissione presieduta dall’Arbitro Mondiale Maestro Giuseppe Zaccaro. Gli Ufficiali di Gara presenti per l’Italia, sono stati per l’occasione i Signori: Francesco Danese (Abruzzo), Giuseppe Notarianni (Calabria) e Francesco Rizzuto (Veneto), i quali, dopo aver brillantemente superato gli esami, hanno fornito un importante contributo professionale nel corso Manifesto della gara Viviana Bottaro guida il Team di Kata femminile al successo 24 DICEMBRE 2006 K A R AT E di tutto l’intero svolgersi del Campionato. Oltre loro, era presente anche il Maestro Claudio Scattini, Ufficiale di Gara Mondiale, il quale si è particolarmente distinto nel delicato ed importante ruolo di Direttore di Gara nell’arco dell’intera manifestazione, di cui ha curato anche la gestione informatica. LA GARA (Sabato 2 Settembre) Il primo giorno di gara prevedeva tutte competizioni a livello individuale, che sono iniziate la mattina con le eliminatorie di kata. A scendere in campo per i nostri colori, sono stati Luca Valdesi e Daniela Berrettoni. Per ambedue c’era trepida attesa in prospettiva Mondiale, soprattutto per Valdesi che dovrà difendere il titolo così brillantemente conquistato a Monterey nel 2004. La gara ha messo in chiara evidenza sin dalle prime battute la sua eccellente condizione, che gli ha permesso, nelle fasi eliminatorie, di avere la meglio senza troppe preoccupazioni sui suoi diretti antagonisti. In finale Valdesi, opposto al determinato tunisino Hadhri Skander, con grande autorevolezza si imponeva con Gankaku per 5 a 0. Anche la Berrettoni ha fatto la sua buona prestazione, superando prima l’egiziana Sara Asem e in finale la tunisina Chaabene Ibtissem. Con quest’ul- O T A N O CAMPI DEL TERRANEO MEDI Il Trio di Kata Campione del Mondo Cerimonia di apertura del Campionato Luca Valdesi ancora protagonista DICEMBRE 2006 25 K A R AT E tima c’è stata una bella sfida, risolta dall’Azzurra con una inaspettata ed elegante prova di kata Matzumura No Bassai. Applausi per gli Azzurri meritoriamente sul podio più alto, premiati per l’occasione dal Ministro dello Sport Tunisino, il Signor Abdallah Kaabi, che ha voluto essere presente a questo Campionato, conferendogli così particolare lustro e rilevanza, affiancato dal nostro Professor Giuseppe Pellicone, nel ruolo di Presidente dell’UFMK, e dal Signor Bechir Cherif, Presidente della Federazione Tunisina e Segretario Generale dell’UFMK. Nella stessa giornata, la nostra Rappresentativa è salita in vetta alla classifica provvisoria per Nazioni, oltre che per La squadra azzurra prima classificata le due medaglie d’oro conquistate nei kata, anche per altre 3 medaglie d’oro ottenute nel kumite, tallonata dalla Tunisia e dall’ Egitto. Nel kumite gli altri tre podi più alti gli Azzurri li hanno ottenuti, per opera della Guardia Forestale Roberta Minet, del Soldato Luigi Busà e del Finanziere Stefano Maniscalco. Per prima Roberta Minet, portacolori Azzurra da oltre 10 anni (pluricampionessa d’Europa, ha fatto parte del forte team Vice Campione del Mondo, assieme alle eccellenti Chiara Stella Bux e Michela Nanni): a causa di “acciacchi” vari, negli ultimi tempi ha fatto fatica a esprimersi come al suo solito. Ritrovata in questa gara (-65 kg) lo smalto giu- sto e la necessaria motivazione, la nostra Roby ha combattuto bene, riuscendo negli ultimi e decisivi incontri ad esprimere le sue buone doti tecniche, oltre alla sua consolidata esperienza tattica. Risultato: 3 a 1 alla tunisina Aissa Fater e 4 a 1 in finale alla marocchina Kherraf Hassana. Se Roberta riuscirà a rifinire la sua preparazione, potrà autorevolmente continuare a dire la sua e rappresentare un saldo punto di riferimento della squadra femminile in prospettiva mondiale!… Il secondo successo è arrivato per opera di Luigi Busà, (-80 kg.). Il giovanissimo siciliano (18 anni) -da poco in forza al C.S. Esercito, ancora Atleta della Nazionale Giovanile militando nella quale ha ottenuto eccellenti risultati-, è andato gradatamente crescendo, fino ad entrare negli ultimi tempi prepotentemente nel giro della Nazionale Senior. In questa gara ha confermato i suoi progressi La forte squadra femminile egiziana Il giovane Luigi Busà grande rivelazione nei Senior 26 DICEMBRE 2006 K A R AT E sul piano tecnico e del carattere, decisivi nel permettergli di superare tutti i suoi diretti avversari, compreso il tunisino Hannachi Med Hedi, il beniamino di casa, da lui dominato nell’incontro di finale per 6 a 1. Il terzo Oro per i nostri colori è arrivato da Stefano Maniscalco, con una vittoria in un certo senso “preannunciata” per le grandi doti tecniche ed agonistiche dell’Azzurro, che noi ben conosciamo! Infatti, prese bene “le misure” degli avversari, il forte Atleta delle Fiamme Gialle ha superato senza tentennamenti i suoi antagonisti, compreso in finale di poule l’ostico egiziano Mohend Rajdi (punteggio 7 a 1)! Però la sua grande preparazione tecnica il palermitano l’ ha manifestata nell’incontro in cui era contrapposto al noto ed esperto francese Yann Baillon: incontro nel quale il nostro Atleta si è valso di una superiore maturità tattica che gli ha permesso di neutralizzare e battere il transalpino per 3 a 1. Nella stessa giornata Stefano, impegnato anche agli Open in finale, ha dovuto cedere lo scettro al beniamino di casa, il Tunisino Arfaoui Wissen, ottenendo comunque una prestigiosa medaglia d’argento. Dopo il bronzo da lui conquistato nell’Edizione Mondiale di Monterey 2004, è da parte nostra legittimo, anche da lui, aspettarsi ai Mondiali una grande prestazione! O T A N O CAMPI DEL TERRANEO MEDI Per l’Italia un altro argento, lo ha ottenuto Selene Guglielmi (- 55 kg.). La Selly, in questo particolare periodo di grazia, dopo che nello scorso Agosto a Nassau County (New York) ha conquistato il Campionato Mondiale Universitario - che ha fatto seguito al suo Il francese Baylon contro Maniscalco La squadra di Kumite maschile DICEMBRE 2006 27 K A R AT E ingresso nel corpo della Polizia di Stato - non ha avuto difficoltà ha raggiungere la finale, dopo un incontro di finale di poule, vinto con estrema sicurezza con la tunisina Ben Othmen, (punteggio 6 a 1). In finale però l’Azzurra, si è fatta sorprendere da una tecnica risolutiva (all’enchosen) dall’egiziana Shimaa Magdi, tra le più forti combattenti della Terra dei Faraoni, che sul 2 a 2 si aggiudicava l’incontro. Lo stessa piazza d’onore la otteneva Marivin Chiari che ha combattuto bene nella categoria Open, ma in finale nulla ha potuto contro la rapidità e scelta di tempo della brava egiziana Heba Salah, già vincitrice dei 50 kg. Da citare positivamente le prestazioni di altri Azzurri agli individuali, che hanno ottenuto un più che rispettabile bronzo, come Giuseppe Di Domenico (70 Kg.): memorabile il suo Sambon di calcio jodan, con cui ha “fulminato” il fortissimo ed esperto turco Alagas, Campione Mondiale di qualche anno fa, nell’ incontro conclusosi a favore dell’Azzurro per 6 a 2; di Chiara Ronchetti (-50 kg.), di Susanna Mischiatti (+55 kg.) e Greta Vitelli (+65 kg). Sul podio, a pari merito della Vitelli, è salita anche la forte francese Laurence Fischer, pluricampionessa, che ha perso per squalifica (contatto eccessivo al viso), l’incontro decisivo di finale di poule contro l’algerina Zioui Chahrazede. La stessa Algerina si è aggiudicata poi la categoria, superando in finale l’egiziana Heba Abdel Rahaman. Non valutabili le prestazioni di Ciro Massa (65 kg.), anche lui Neo-Campione Mondiale Universitario a Nassau County (New York) e di Salvatore Loria (-75 kg.): presentatisi entrambi all’appuntamento tunisino in tutt’altro che buone condizioni fisiche per precedenti infortuni, non si sono potuti esprimere ai loro consueti livelli, uscendo di scena purtroppo già nelle fasi eliminatorie. Per il kumite, sui due opposti quadrati di gara, si sono schierate quasi contemporaneamente la formazione Italiana maschile e quella femminile. La prima, con Massa e Loria infortunati ai quali si è aggiunto anche La Forgia, ha dovuto vedersela nel primo incontro con la Tunisia, padrona di casa. La partenza per gli Azzurri è stata buona, con Busà e Maniscalco vincitori e Di Domenico che pareggiava, ma nei rimanenti incontri decisivi i nostri La Forgia e Loria non hanno retto agli orgogliosi e ripetuti assalti dei tunisini, sostenuti da una folla da stadio. Alla fine la Tunisia si è aggiudicato l’incontro, superando il turno, per differenza di ippon. La stessa Squadra Tunisina, battendo in finale la formazione turca, capitanata Domenica (3 Settembre) In programma le sole gare a squadre di kumite e di kata. Il Presidente della UFMK, Giuseppe Pellicone, con il Ministro dello Sport della Tunisia, Sig. Abdallah Kaabi alla premiazione di Daniela Berrettoni Gli Ufficiali di Gara italiani 28 DICEMBRE 2006 K A R AT E dal fuoriclasse Alagas, si è aggiudicata la gara a squadre, mentre l’Italia battendo l’Egitto nei ripescaggi si è classifica al terzo posto. Decisamente meglio le nostre ragazze con Minet, Guglielmi e Mischiatti, che, dopo aver eliminato le Tunisine, hanno incontrato in finale le Egiziane. Nella sfida decisiva le nostre Azzurre, chiudendo l’incontro sul 2 a 0 con Minet e Guglielmi, hanno ottenuto per l’Italia un’altra prestigiosa medaglia d’oro! A completare l’opera ci hanno pensato le squadre Azzurre di kata maschile e femminile, due formazioni che rappresentano l’elite del kata mondiale, essendo Campioni del Mondo Seniores nel maschile (Maurino-ValdesiFiguccio) e Campioni Mondiali Juniores nel femminile (Bottaro-BattagliaPiccolo). I maschi con un’ ineccepibile prova di Unsu (punteggio 5 a 0), hanno superato la Squadra della Tunisia. Nella finale che vedeva anche qui gli Azzurri opposti al team dell’Egitto - dopo un entusiasmante confronto sulla stessa prova di Gankaku e Bunkai, si sono imposti con la stessa superiorità tecnica (5 a 0). Lo stesso successo lo hanno ottenuto anche le Azzurre di Scuola Shito, le quali hanno dimostrato la loro netta crescita in prospettiva mondiale senior, battendo prima l’Egitto con Nipaipo e in finale l’Algeria con l’Annan e bunkai, anche loro con un netto punteggio di 5 a 0! Successo ancora dell’Italia che, forte di un bottino di 8 ori, 2 argenti e 4 bronzi, si è classificata prima nel medagliere per Nazioni e nella classifica a punti, seguita dalla Tunisia e dall’Egitto. O T A N O CAMPI DEL TERRANEO MEDI Roberta Minet in grande ripresa Luigi Busà in tecnica di Tzuki I Coach Simmi e Guazzaroni con la squadra di Kumite femminile DICEMBRE 2006 29 K A R AT E XV CAMPIONATO DEL MEDITERRANEO SENIOR M / F Tunisi (TUN), 2-3 settembre 2006 MASCHILE KATA 1) 2) 3) 3) VALDESI HADHRI BENTCHAKAL KARIM LUCA SKANDER MOHAMED SHERIF ITA TUN ALG EGY KATA SQUADRE 1) 2) 3) 3) Italia Egitto Algeria Tunisia KUMITE CAT. kg 60 1) SEVKET 2) TEBBENE 3) MOHAMED 3) TALAH BASTURK MONTASSAR ABDELLAH MOHAMED CHERIF TUR TUN EGY ALG CAT. kg 65 1) COSSOU 2) HASNAOUI 3) SEID 3) DJERIR MASSA MATHIEU MED AMINE SALEM AWAHEB CIRO FRA TUN EGY ALG ITA CAT. kg 70 1) DHRIFI 2) MOHAMED 3) HAMADINI 3) DI DOMENICO RIDHA IBRAHEM KOCEILA GIUSEPPE TUN EGY ALG ITA CAT. kg 75 1) JOMAA 2) KUL 3) MEDELICE 3) AMARA LORIA CAT. kg 80 1) BUSA’ 2) HANNACHI 3) COSSOU 3) TARI LUIGI MED HEDI GUILLAME MAHFOUD ITA TUN FRA ALG CAT. kg +80 1) MANISCALCO 2) BAILLON 3) JEGHAM 3) MOHEND STEFANO YANN HANNIBAL MAJDI ITA FRA TUN EGY CAT. OPEN 1) ARFAOUI 2) MANISCALCO 3) IMED 3) ABOUYAHYA WISSEN STEFANO ALI MESSOUD REDOUANE TUN ITA LBY MAR KUMITE SQUADRE 1) 2) 3) 3) Tunisia Turchia Italia Algeria FEMMINILE KATA 1) 2) 3) 3) BERRETTONI CHAABENE TAGRARA SARA MOHAMED MURAT DAVID LYES SALVATORE TUN TUR FRA ALG ITA 1) 2) 3) 3) ITA TUN ALG EGY SALAH NOUR LYNDA CHIARA EGY TUN ALG ITA CAT. kg 55 1) SHIMAA 2) GUGLIELMI 3) EL 3) BEN MAGDI SELENE DJOU ILHEM OTHMEN DHOJHA EGY ITA ALG TUN CAT. kg 60 1) HASNAOUI 2) NAGLAA 3) MISCHIATTI 3) PERET BOUTHEINA FATHJ SUSANNA LOLITA TUN EGY ITA FRA CAT. kg 65 1) MINET 2) KHERRAF 3) ZENTAR 3) AISSA ROBERTA HASSANA MALIKA FATEN ITA MAR ALG TUN CAT. kg +65 1) ZIOUI 2) HEBA 3) VITELLI 3) FISCHER CHAHRAZEDE ABDEL RAHAMAN GRETA LAURENCE ALG EGY ITA FRA CAT. OPEN 1) HEBA 2) CHIARI 3) MAHMOUDI 3) PERET SALAH MARIVIN FATIMA ZAHRA LOLITÀ EGY ITA MAR FRA KUMITE SQUADRE 1) Italia 2) Egitto 3) Algeria 3) Tunisia Italia Algeria Tunisia Egitto NAZIONE ORO ARGENTO BRONZO TOTALE ITALIA 8 3 5 16 TUNISIA 5 6 6 17 EGITTO 3 5 6 15 TURCHIA 1 2 ALGERIA 1 1 13 14 FRANCIA 1 1 5 7 MAROCCO LIBIA DICEMBRE 2006 DANIELA IBTISSEM KHADIDJA ASEM CAT. kg 50 1) HEBA 2) BOU OUN 3) ZAGHIA 3) RONCHETTI KATA SQUADRE MEDAGLIERE PER NAZIONI 30 KUMITE 1 3 2 3 1 1 K A R AT E GOLDEN LEAGUE “OPEN DI GERMANIA” Italia über alles! Continuano le superbe prestazioni dei nostri rappresentanti, che alla gara internazionale con 4 medaglie d’oro, 2 d’argento e 4 di bronzo, fanno ottenere all’Italia il primo posto nella classifica per nazioni di Claudio Culasso - foto di Emanuele Di Feliciantonio G li Open di Germania, terza e penultima tappa della Golden League, si sono disputati ad Hannau ( Francoforte), il 23 e 24 Settembre scorsi. Una manifestazione alla quale hanno preso parte oltre 500 Atleti in rappresentanza, tra Squadre Nazionali e Club, di ben 23 Paesi non soltanto europei. Il successo della manifestazione è stato garantito dalla presenza di affermati Atleti, lì presenti - oltre che per affinare ulteriormente la preparazione in vista degli imminenti Campionati Mondiali di Tampere (Finlandia) anche per contendersi il primato nella classifica della Golden League 2006. Ennesimo successo in questa gara della Squadra Azzurra, che, con quattro medaglie d’oro, due d’argento e quattro di bronzo, ha ottenuto il primo posto nella classifica per Nazioni, seguita dall’Olanda e dal Venezuela. Degli Azzurri a conquistare il podio più alto sono stati Luca Valdesi nel kata individuale; la Squadra di Kata con lo stesso Valdesi, Lucio Maurino e Vincenzo Figuccio, mentre nel kumite hanno ottenuto l’oro Selene Guglielmi e il giovane Luigi Busà. I posti d’onore sono andati a Lucio Maurino (kata) e ad Antonia di Rella (kumite), entrambi medaglie d’argento, mentre Sara Battaglia (Kata), Francesco Ortu e Aniello Iarnone (kumite) hanno ottenuto la medaglia di bronzo. Kata Il Campione Mondiale Luca Valdesi, incontrastato dominatore di questa prestigiosa gara (vincitore già delle 32 DICEMBRE 2006 edizioni del biennio 2004-05), ha raggiunto la finale, dopo una impegnativa fase eliminatoria, dove ha affrontato vari avversari compreso, in finale di poule, il forte venezuelano Antonio Diaz. Questo incontro, l’Atleta delle Fiamme Gialle se lo è aggiudicato vincendo con Unsu su Chatan Jahara Kushanku del Sudamericano (punteggio netto di 5 a 0). In finale Valdesi si è ritrovato contro Lucio Maurino. I due colleghi Ispettori della Guardia di Finanza, Atleti di assoluto livello mondiale, si sono confrontati sullo stesso kata Gankaku , dando vita all’ennesimo sfida, che ha visto alla fine Valdesi aggiudicarsi il successo con punteggio di 4 a 1. Nella stessa gara erano presenti anche gli Azzurri Vincenzo Figuccio e Luca Brancaleon i quali, nonostante una buona prestazione, che aveva consentito loro di superare brillantemente varie fasi eliminatorie, nelle prove decisive si sono dovuti arrendere rispettivamente al bravo svizzero Yanik Gereon e al Croato Kristian Novak (quest’ultimo dopo verrà superato dallo stesso Maurino). Anche nella gara femminile si è assistito ad una grande sfida tra Atlete di valore come la Venezuelana Yohana Sanchez, la Ceca Petra Nova e la Croata Mirna Senjung, contro le quali si sono contrapposte le nostre Azzurre: Sara Battaglia, Daniela Berrettoni, Viviana Bottaro e Samanta Piccolo. Ma, a sorpresa, tra tutte emergeva la vietnamita Houng Ngan Nguyen, che con grande talento agonistico, oltre che con una tecnica raffinata di scuola Shito-ryu, ha avuto la meglio su tutte le sue dirette antagoniste, compresa le nostre Battaglia e, in finale di poule, Berrettoni. La Houng Ngan in finale, contro la favorita Croata Senjung, che in finale di poule aveva avuto il merito di eliminare la venezuelana Sanchez sullo stesso confronto di Annan, si impone, con autorevolezza, per 4 a 1. Nei recuperi ritorno delle nostre Azzurre, che guadagnano ottimi posti d’onore con la Battaglia medaglia di bronzo a pari merito della Sanchez, mentre la Berrettoni e la Bottaro arrivano entrambe al quinto posto pari merito. Agli individuali hanno fatto seguito le gare di kata a Squadre. Puntuali e determinati più che mai i nostri “Mondiali” Valdesi, Maurino e Figuccio, i quali si sono espressi ai livelli di prestazione tali da non lasciare scampo ai loro diretti antagonisti e dominando per ordine la Germania, l’Austria e, nel decisivo incontro di finale, la Croazia. Altrettanto valida è stata la gara a Squadre delle ragazze del kata Viviana Bottaro, Sara Battaglia e Samanta Piccolo: dopo un incerto confronto che le aveva viste soccombere contro le ragazze del Club Austriaco dell’Osterreichischer Karate Bund-, rientrando brillantemente nei ripescaggi, in conclusione della gara si sono classificate al terzo posto. Kumite Nella stessa giornata, al termine delle gare di kata, hanno avuto l’avvio quelle di kumite. Per gli Azzurri nel maschile la parten- Il sincronismo perfetto di Valdesi Maurino e Figuccio Valdesi in Jion agli Shitei La vietnamita Houng Ngan, sorprendente vincitrice K A R AT E La determinazione di Sara Battaglia za non è stata tra le migliori, a causa di un infortunio accaduto subito a Stefano Maniscalco, uno dei nostri Atleti più rappresentativi, costretto a dare forfait per infortunio, dopo che aveva concluso l’incontro a suo favore con un ucraino per 3 a 0. A questo imprevisto, si è aggiunta l’inaspettata sconfitta di un altro Azzurro, Giuseppe Di Domenico,che veniva eliminato, seppure di misura (1-2), dall’Atleta di casa, il tedesco Sascha Meier, che lo poneva a rischio nella classifica alta della Golden League. Ma, a sollevare le sorti della Squadra Italiana, provvederà Luigi Busà, il più giovane e promettente Atleta Azzurro, appena fresco vincitore ai Campionati del Mediterraneo di Tunisi. Il “torello di Avola ” (città in provincia di Siracusa dove Luigi è nato) è stato schierato nella categoria dei 75 chili dove riusciva, con grande spirito di volontà e determinazione, a vincere tutti gli Daniela Berrettoni in Seipai Selene Guglielmi, la migliore del Torneo incontri, compreso quello di finale dove si è reso artefice di una bella prova, che lo ha visto imporsi sul forte olandese Timothy Petersen, Campione d’Europa Senior 2005, con il punteggio netto di 2 a 0. Ad arricchire il bottino di medaglie per gli Azzurri, contribuivano anche Francesco Ortu (60 kg) e Aniello Iarnone (80 kg.), i due nostri portacolori, i quali, dopo un incerto e perdente avvio, si riscattavano ampiamente, ottenendo con merito entrambi la medaglia di bronzo. (USA), Selene Guglielmi, impegnata nella categoria dei -53 kg. L’agente della Polizia di Stato si è espressa ai livelli che ormai le competono, conducendo una gara di alto contenuto tecnico, che le ha permesso di avere la meglio su tutte le sue dirette antagoniste, compresa quella della finale, dove ha trovato ad attenderla Antonia Di Rella, sua compagna di scuderia della Kyhoan Simmi di Bari, anche lei artefice di una eccellente condotta di gara che ha svolto all’insegna del coraggio e della combattività. La sfida in finale tra le due ha visto prevalere la più esperta Guglielmi che superava la Di Rella di misura per 1 a 0. Da tale risultato, derivava un’evidente soddisfazione non solo del Team Azzurro ma anche, in particolare, del Maestro Vito Simmi che è apparso visibilmente emozionato! Il 2° giorno (Domenica 24 Settembre) si sono svolte le competizioni di kumite femminili! Protagonista assoluta è stata, ancora una volta, la neo-campionessa del Mondo Universitaria di New York Nel ranking della Golden League, al termine della gara figurano l’Azzurro DICEMBRE 2006 33 K A R AT E Francesco Ortu, 1° nel kumite maschile (30 punti), seguito dall’olandese Timothy Petersen (28 punti), mentre Giuseppe Di Domenico, è rimasto al livello già conseguito (24 punti). Nel femminile la Guglielmi, dopo il successo di Monza agli Open d’Italia e la riconferma al primo posto qui in Germania, è rientrata a pieno titolo (24 punti) nella corsa per il successo finale assieme alla slovacca di Bratislava Eva Medvedova, vincitrice, in questa gara, della categoria dei -60 kg. A rincorrere ambedue, la tedesca Nadine Ziemer, che, pur sconfitta dall’olandese Vanesca Nortan, rimane in testa alla classifica (30 punti). Tra i migliori stranieri nel kumite maschile giova sottolineare la superba prestazione del venezuelano Luis Plumacher, Campione del Mondo in carica, il quale impegnato nella categoria dei 65 kg., ha battuto tutti, vincendo la gara, dando prova di possedere un grande talento, dimostrando di essere uno dei migliori di questa competizione. In conclusione, ci fa piacere mettere in evidenza la buona riuscita dell’intera manifestazione per opera della Federazione Tedesca, la quale non ha trascurato nulla da un punto di vista organizzativo, affinché tutto potesse andare secondo il previsto programma. Bravissimi, quindi, il Presidente Roland Hantsche, il Direttore Tecnico Peter Betz ed i loro validi collaboratori, tutti ottimi amici dell’Italia. V TORNEO OPEN DI GERMANIA M / F / KA / KUM Hanau – Francoforte (GER), 23-24 settembre 2006 KATA KUMITE FEMMINILE CAT. KG 65 1) Plumacher FEMMINILE INDIVIDUALE 1) 2) 3) 3) 5) 5) Houng Ngan Senjug Battaglia Sanchez Berrettoni Bottaro Nguyen Mirna Sara Yohana Daniela Viviana VIE CRO ITA VEN ITA ITA MASCHILE INDIVIDUALE 1) 2) 3) 3) Valdesi Maurino Diaz Novak Luca Lucio Antonio Kristian FEMMINILE A SQUADRE 1) 2) 3) 3) Germania Austria Italia Croazia MASCHILE A SQUADRE 1) 2) 3) 3) 34 Italia Croazia Austria Germania DICEMBRE 2006 ITA ITA VEN CRO Luis VEN CAT. KG 53 2) Mladenovski Reste BEL 1) 2) 3) 3) 3) Hasnaoui Med Amine TUN 3) Grüner Christian GER 1) Pena Jean VEN 2) Koirunen Jukka FIN Guglielmi Di Rella Jordanova Groffilier Selene Antonia Gergana Elaine ITA ITA GER LUX CAT. KG 60 1) 2) 3) 3) Medvedova Schwab Mah Fajkowska Eva Diana Kristina Anna SVK SUI BEL POL CAT. KG 70 3) VanderschrickDiego FRA 3) Dhrifi Ridha TUN 1) Busà Luigi ITA 2) Petersen Timothy NED 3) Mondolu Christo INA 3) Reuter Frank GER 1) Sabanovic Daniel NED 2) Khair Mutacmbellalij JOR 3) Löwenstein Viktor GER KUMITE MASCHILE 3) Iarnone Aniello ITA CAT. KG 60 CAT. KG + 80 CAT. KG + 60 1) 2) 3) 3) 5) 7) 1) 2) 3) 3) Nortan Ziemer Clavien Gustafsson Vitelli Chiari Montassar Tollenaar Ortu Berens Vanesca Nadine Fanny Heidi Greta Marivin Tebben Giovanni Francesco Geoffrey NED GER SUI FIN ITA ITA TUN NED ITA NED CAT. KG 75 CAT. KG 80 1) Guba Milan HUN 2) Lang Alexander GER 3) Jegham Hannibal FRA 3) Lindsey Wayne FRA K A R AT E GOLDEN LEAGUE “OPEN D’AUSTRIA” Tre su quattro! A Salisburgo, dove si è disputata la quarta ed ultima tappa della Golden League 2006, l’Italia si aggiudica nel ranking finale tre dei quattro podi in palio. di Claudio Culasso – foto di Emanuele Di Feliciantonio A ppena terminati gli Open di Germania, a distanza di una settimana dal 30 Settembre al 1 Ottobre scorso, a Salisburgo ecco svolgersi gli Open d’Austria, ultima e decisiva tappa della Golden League, valevole per definire la classifica finale 2006 di questo prestigioso Torneo a tappe. Questa competizione internazionale ha oramai sostituito gli Open di Francia, ed essendo, il suo inserimento nel circuito della Golden League ancora in via sperimentale, i punteggi ottenuti dagli Atleti ai fini della classifica definitiva sono stati assegnati al 50% rispetto alle precedenti gare ufficiali. Della nostra Nazionale, appena rientrata dagli Open di Germania, ed in procinto di partire per il Campionato del Mondo di Tampere (Finlandia), su meditata decisione del Direttore Tecnico Nazionale, Prof. Pierluigi Aschieri, ha partecipato una ridotta schiera di Atleti, scelti tra coloro che si sono trovati in buona posizione di classifica nel ranking della Golden League e, pertanto, in possesso di concrete possibilità di successo finale. E i nostri portacolori, non hanno voluto mancare l’appuntamento, compiendo l’impresa di ottenere, su 10 Azzurri partecipanti (7 Atleti nel kata e 3 nel kumite), ben 8 medaglie Luca Valdesi vincitore della Golden League per il terzo anno consecutivo Mirna Senjug, prima nel kata Femminile e seconda nella Golden League 2006 e precisamente 5 di kata (due ori, un argento e due bronzi) e 3 medaglie di kumite (due ori e un bronzo)! Primo fra tutti a salire sul podio più alto è stato ancora una volta Luca Valdesi che, come agli Open di Germania, si è di nuovo ritrovato in finale opposto al collega delle “Fiamme Gialle” Lucio Maurino. Dal confronto tra due grandi rappresentanti della scuola italiana della specialità, ha prevalso il Campione del Mondo individuale Valdesi, dopo una disfida di altissimo contenuto tecnico. La squadra del kata Maschile, vincitrice per il quarto anno consecutivo DICEMBRE 2006 35 K A R AT E Selene Guglielmi, protagonista assoluta nella gara di Salisburgo Nadine Ziemer, sul gradino più alto della Golden League 2006 Francesco Ortu, primo ex aequo alla Golden League 2006 Giuseppe Di Domenico, vince la gara e si aggiudica ex aequo la Golden League 2006 Lucio Maurino, ancora tra i protagonisti nella Golden League Terzi a pari merito si sono classificati il carabiniere Vincenzo Figuccio ed il soldato Luca Brancaleon, altri due Campioni del Mondo, i quali hanno fatto registrare un ottimo “trend positivo”, che è stato interrotto dai due compagni di squadra finalisti. Congratulazioni al nostro Luca Valdesi che, in virtù di questo ennesimo successo, è diventato di diritto il “Re” incontrastato della competizione, risultando vincitore -con questa del 2006- della terza edizione consecutiva della Golden League! Ottima anche la posizione in classifica di Lucio Maurino, che si piazza al terzo posto in un ranking misto, dove a raggiungere il secondo posto alle spalle di Valdesi, risulta esserci la 36 DICEMBRE 2006 brava croata Mirna Senjug. La slava ha ottenuto questo successo dopo aver vinto la gara di kata femminile, nella quale la nostra Sara Battaglia ha ottenuto una preziosa medaglia di bronzo. L’Italia ha ottenuto un altro successo con i fuoriclasse del kata maschile Valdesi, Maurino e Figuccio i quali, dopo aver avuto la meglio, come era già capitato nella finale in Germania, anche qui a Salisburgo sulla brava Squadra della Croazia, capitanata dal forte Novak: questo ulteriore successo ha consentito loro di fare un entusiasmante ” en plein” (quattro vittorie su quattro). Con questa vittoria del 2006, la squadra di kata maschile consolida a sua volta il primato di quattro successi consecutivi nella Golden League! Note di merito, anche, per la brava formazione italiana di kata femminile, composta da Viviana Bottaro, Sara Battaglia e Samanta Piccolo la quale, dopo la riconferma della medaglia di bronzo in questa gara come in Germania, ha ottenuto il terzo posto nel ranking finale, dietro agli insuperabili compagni di squadra italiani ed alla forte formazione tedesca, seconda classificata. kumite Anche nel Kumite abbiamo riconfermato il nostro valore con tre attuali grandi protagonisti del karate italiano: Giuseppe Di Domenico ( cat.70 kg.), Francesco Ortu (60 kg.) e Sele- K A R AT E ne Guglielmi (cat-53 kg.). I primi due, il finanziere Di Domenico e il carabiniere Ortu, avendo ottenuto in questa gara rispettivamente il primo ed il terzo posto, sono riusciti ad aggiudicarsi ex-aequo il primo posto nella classifica finale della Golden League 2006, davanti agli Olandesi Timothy Peterson (cat.-75 kg.) e Daniel Sabanovic (cat.-80 kg.), secondi classificati a pari merito. Diversamente è andata nel kumite femminile alla nostra Selene Gugliemi la quale, nonostante l’ulteriore successo -anche in questa gara si è classificata al primo posto, battendo in finale l’indonesiana Jenny Zeannet- (tre consecutive affermazioni agli Open d’Ita- lia, di Germania e quest’ultima d’ Austria), non è riuscita ad “agguantare” la forte tedesca Nadine Ziemer (cat.+65 kg), che si è aggiudicata la Golden League, distanziando la nostra Azzurra delle Fiamme Oro, seconda classificata, con un margine contenutissimo, di soli due punti (30 la Ziemer e 28 la Guglielmi). TORNEO INTERNAZIONALE OPEN DI AUSTRIA Wals – Salisburgo (AUT), 30 set/1 ott 2006 KATA IND. FEMMINILE CAT. KG 65 KUMITE SQUADRE MASCH. 1)Senjug Mirna CRO 1)Dharmawan Doni IDN 1)Champions C. BEL 2)Schneider Sabine GER 2)Cvetkovski Ivo MKD 2)BKB Germania 3)Battaglia Sara ITA 3)Mladenovski Reste BEL 3)Champions C. II BEL 3)Gungor Yasemin AUT 3)Mesnaoui Salah BEL 3)Croazia KATA IND. MASCHILE KUMITE FEMMINILE CAT. KG 70 1)Valdesi Luca ITA 2)Maurino Lucio ITA 3)Figuccio Vincenzo ITA 3)Brancaleon Luca ITA KATA SQUADRE FEMM. 1)Di Domenico Giuseppe ITA 2)Mohsen Salimi IRI 3)Romary Leon BEL 3)Acimovic Zoran SUI CAT. KG 75 1)Germania 2)Austria 3)Italia 3)Svizzera 1)Krol Michael DEN 2)Krylovsky Denys UKR 3)Tsurzsumia Nika Wolk GER 3)Matijevic Matija SLO KATA SQUADRE MASCH. 1)Italia CAT. KG 80 2)Croazia 1)Hammed Amirinasab IRI 3)Austria 2)Kez Vitali GER 3)Iran 3)Vucic Pero CRO 3)Leistenschneider Heinrich KUMITE MASCHILE 5)Zampolli CAT. KG 60 CAT. KG + 80 GER Iacopo Dojo J. ITA CAT. KG 53 1)Guglielmi Selene ITA 2)Zeannet Jenny IDN 3)Visnovska Monika SVK 3)Linhartova Pavla CZE Anjela GER CAT. KG 60 1)Tazidinova 2)Sperner Silvia GER 3)Steland Sonja LUX 3)Mah Kristina BEL 1)Pindeville Ariane BEL 2)Kreibich Anita GER 3)Kosubeck Beate GER 3)Ruckwardt Julia GER CAT. + 60 KUMITE SQUADRE FEMM. 1)Maulidin Bambang IDN 1)Mayer Jean-Marc AUT 1)Indonesia 2)Falco Sylvain FRA 2)Mujcinovic Emir CRO 2)BKB Germania Wayne BEL 3)Niedersachsen GER Radovan SUI 3)Belgio 3)Ortu Francesco ITA 3)Lindsey 3)Moor Alexander GER 3)Simic DICEMBRE 2006 37 K A R AT E I l Campionato Europeo per Regioni rappresenta un appuntamento agonistico di recentissima nascita, ma nel corso della sua ancor “giovane” vita non ha mancato di regalare più di una bella soddisfazione alle nostre compagini di volta in volta partecipanti, sulla base delle selezioni effettuate, come noto, con lo svolgimento del Campionato Italiano a Rappresentative Regionali (Kata e Kumite, Maschili e Femminili). Vale la pena ricordare, in una velocissima cronistoria, che alla 1ª Edizione di questo Europeo tenutasi a Oviedo, Spagna, nel giugno 2003 con circa 300 Atleti partecipanti. La Sicilia si aggiudicò un 3° posto p.m. con la squadra delle Asturias nel kata maschile. Alla 2ª edizione, a Bratislava, con più di 400 Atleti presenti, ecco un successo piu’ ampio con ben 3 bronzi: quello della Lombardia nel kata femminile, a p.m. con l’Alta Austria; della Sicilia, conquistato ancora nel kata maschile a p.m. con la rappresentativa tedesca del Baden Wurttemberg e del Lazio, nel kumite femminile, a p.m. con la squadra ungherese di Budapest. Nel 2005 a Lipsia, in una competizione sempre più difficile quantitativamente e qualitativamente, i migliori risultati sono stati appannaggio della rappresentativa del Lazio, con un più che onorevole 5° posto nel kumite maschile, e con più ampio margine di quella della Sicilia, con analogo piazzamento nel kumite maschile e femminile e nel kata maschile. E parliamo ora di questa quarta edizione, svoltasi sempre sotto l’egida della European Karate Federation e con l’organizzazione - senz’altro più che efficiente per ogni aspetto, dobbiamo riconoscere della Federation Francaise de Karate et Arts Martiaux Affinitaires. Quasi 500 gli Atleti datisi appuntamento all’Halle Georges Carpentier Stadium, uno dei più grandi centri sportivi polivalenti parigini. All’Italia era stata accreditata, sulla base dei regolamenti in vigore, la partecipazione di 4 Regioni: ciò avrebbe permesso la presenza di 4 differenti Rappresentative Regionali, ognuna schierante 4 Squadre, 1 per ogni categoria prevista (kata maschile - kata 38 DICEMBRE 2006 4° CAMPIONATO EUROPEO PER REGIONI Solo la Campania sul podio testo e foto di Leandro Spadari femminile - kumite maschile - kumite femminile) od, al limite, di 16 Rappresentative Regionali, ciascuna con 1 Squadra (il range tra le due possibilità, 4 squadre o 16, era variamente articolabile, con la sola limitante che una Regione non avrebbe comunque potuto schierare più di 1 Squadra per ciascuna categoria). All’atto pratico, si sono presentate all’appuntamento parigino Veneto, Puglia, Abruzzo, Lombardia, Campania, Lazio, Sicilia e Toscana con 36 rappresentanti maschili e 27 femminili, rispetto ad un totale di 484 presenti, di cui 325 maschi e 159 femmine. Seguire compiutamente la successione delle gare, in un contesto così “affollato”, che vedeva oltretutto impegnate in simultanea più di una compagine italiana, si è rivelata impresa piuttosto ardua: pur scontando qualche possibile incompletezza sui dati, cercheremo, comunque, di offrire un’ accettabile cronaca della giornata… Kumite Maschile 271 Atleti in gara. Nella Pool A1, la Rappresentativa Laziale (Christian Verrecchia, Federico Tonti, Flavio Zuppante, Michele Belviso, Luca Fiocchi, Edoardo Mormorato accompagnati dal Maestro Luigi Grisanti, D.T. Regionale, dal Maestro Giancarlo Troiano, Responsabile CTR kumite, e dal Maestro Remo Capra, collaboratore ) passa il primo turno per sorteggio ma è purtroppo messa fuori gioco dall’ incontro con quella ungherese di Budapest, a sua volta regolata poi dalla Squadra Spagnola di Castilla Y Leon (3-1), uscita vittoriosa dal confronto con la Serbia. La Squadra Turca di Marmara si impone su quella croata di Samobor (3-0) e, quindi, con analogo punteggio su quella tedesca di Baden Wurttemberg e quella greca di Kent Macedonia, per poi aggiudicarsi lo scontro con Castilla Y Leon (sempre 3-0), vittoria che la consacra finalista di Pool. Nella Pool A2 è di scena la valida Rappresentativa Pugliese (Domenico Teodoro, Biagio La Forgia, Vito Durante, Francesco Loseto, Fabio Fasano, Alessandro Nacci; accompagnatori: Maestro Nicola Simmi, Responsabile CTR; Maestro Luigi Nosi, Responsabile Kata; Commissario Straordinario Regionale Maestro Giuseppe Lodeserto ed il signor Alessandro Maiorano, amministratore delegato della ditta “Maior” di Bari, dinamico ed attivo sponsor del Comitato Regionale) che ha ragione dell’inglese Northern Region (3-1), ma viene fermata subito dopo dalla Squadra di Herzegovija, Bosnia Erzegovina (3-0), che a sua volta si aggiudica (3-0) il confronto con la Rappresentativa Svedese di Stoccolma, vincitrice nell’altro girone su Finlandia del Sud (3-1) e Nordrhein Westfalia, Germania (2-1). Nella Pool B1 un’altra titolata rappresentativa nostrana, quella della Lombardia (Manuel Bonaita, Guido Fenaroli, Jacopo Zampolli, Giovanni Ferlinghetti, Mauro De Marchi, Gianluca Bergomi, accompagnati da Riccardo Zambotto, Presidente Regionale; Valter Topino, Responsabile CTR; Maestri Marco Cividini e Mauro Genocchio, allenatori kumite; Maestro Franco Genocchio, altro riferimento tecnico insostituibile), viene estromessa dal confronto perdente (2-3) con la Squadra Inglese Midlands - che con la for- K A R AT E La rappresentativa della Campania sul podio La rappresentativa della Lombardia mula open schiera Atleti nazionali e di stazza ben superiore a quella dei nostri pur validissimi rappresentanti - sulla quale si impone poi la compagine Serbomontenegrina della Vojvodina (3-0), che si laurea trionfatrice di Pool, battendo la macedone Region 1 (2-0). Nella Pool B2 la Campania (Salvatore Serino, Nicola Di Matola, Salvatore Portoghese, Vincenzo Iarnone, Antonio Piccirillo, Angelo La Sorella - ad accompagnarli il Maestro Domenico Maurino, Responsabile CTR; Emilio Fotino, DT Regionale; Vincenzo Benincasa, Allenatore kumite; Nicola Mirabella, Vicepresidente Regionale e Capodelegazione) passa il turno per sorteggio e si aggiudica ampiamente il confronto con la tedesca Saarland (3-0), ma viene poi fermata dalla francese Touraine Berry O (3-1) che nella finale di Pool sarà sconfitta a sua volta dalla Squadra Turca Icanadolu (3-1). La finale tra le due compagini turche, iniziata con relativa tranquillità, diventa mano mano più nervosa sino a conoscere episodi piuttosto “cruenti”, ma sui quali non riteniamo di doverci oltre intrattenere… Classifica finale: 1° MARMARA (Turchia); 2° ICANADOLU (Turchia) 3° p.m. HERZEGOVINA (Bosnia Erzegovina) e VOJVODINA (Serbia Montenegro). La Campania al completo La squadra della Sicilia in azione Kumite Femminile Nella Pool A di scena due nostre rappresentative, Sicilia e Lazio. La Sicilia (Laura Pasqua, Lorena Busà, Loredana Mantaci, Katiuscia Durante (accompagnate dai Maestri Sebastiano Busà, CT Regionale, Francesco Pasqua, D.T. del CTR, Ruggero Bosco e Santo Torre, quest’ultimo Allenatore Federale) al primo turno supera con merito la Squadra Svedese di Stoccolma (1-0), poi quella tedesca del Bayern (2-1), ma è fermata, con analogo punteggio, dalla francese Provenza. Anche il Lazio (Michela Zega, Pamela Di Candia, Tiziana De Angelis, Francesca Acquaviva) parte bene superando la Russia del Sud (2-1) e successivamente la spagnola Madrid (2-1), venendo poi fermato dalla Tuzla, Bosnia Erzegovina (2-1), che perderà la finale di Pool DICEMBRE 2006 39 K A R AT E con la Provenza (2-0). Nei ripescaggi la Sicilia supera brillantemente la Finlandia del Sud, ma cede le armi, per un’ingenuità, alla Squadra di Tuzla (02) che soccomberà a sua volta nella finale di Pool con la Provenza per 0-2. Nella Pool B di scena le ben agguerrite Veneto e Lombardia: la prima (Maddalena Musolino, Martina Gai, Stefania Florian, accompagnate dai Tecnici Elena Sorgato, Gianpaolo Zacchè, Coach e Dirigente del CTR Veneto e Leone Volpin, membro della Delegazione) supera la polacca Wielkopolska (2-0), ma si arresta nel confronto successivo con l’inglese Southern Region (0-2). La Lombardia, nonostante l’indubbia caratura delle sue rappresentanti (Susanna Mischiatti, Marivin Chiari, Roberta Minet) perde al primo incontro con la svizzera Berna (Marilena Volante, Diana Schwab, Fanny Clavien), che si classificherà seconda dietro alla Provenza (Nelly Moussaid, Tiffany Fanjat, Lolita Peret) e sempre la Lombardia, nei ripescaggi, non ottiene miglior sorte in quanto estromessa da più ambiziose (e legittime) velleità dalla francese Lorraine, sia pur di strettissima misura (1-2). Classifica finale: 1° PROVENZA (Francia); 2° BERNE (Svizzera); 3° p.m. TUZLA (Bosnia Erzegovina) e ISLAS CANARIAS (Spagna). Kata Femminile Il buon Kanku-dai delle Atlete siciliane (Selenia Beninato, Giovanna Noto, Alessandra Cremona) si aggiudica il confronto con il Seienchin della Squadra Inglese Midlands, ma nel prosieguo il pur buono Gojushiho-sho viene superato nel giudizio arbitrale dal Gojushiho-dai della Squadra di Podgorica, Serbia Montenegro (Marina Kis, Milena Milacic, Tijana Radulovic). Nei ripescaggi non miglior sorte spetta al Kankusho delle nostre rappresentanti che perdono il confronto con la rappresentativa tedesca di Rheinland Pfalz (Gojushiho-Dai). L’Abruzzo (Lucia Campeti, Giorgia Iacovoni, Stefania Visciano accompagnate dal Vicepresidente Karate Abruzzo Maestro Gianni Visciano, Dirigente CTR 40 DICEMBRE 2006 Maestro Pietro Mammarella e Allenatore Kata CTR Maestro Anna Micomonaco) si produce in un buon Bassai Dai non sufficiente però ad aver ragione del Seienchin della Squadra di Madrid (forte di Almedena Munoz, Miriam Cogolludo, addirittura Campionessa Europea in carica!, Ruth Jimenez), poi dominatrice assoluta, e nei ripescaggi analoga sorte con il Kururunfa della Moravia Sud. Non miglior fortuna tocca alla Rappresentativa Pugliese (Marcella Remiasova, Mariangela Marzo, Desirèe Santoro) al cui Bassai Dai viene preferito il Jion della Vojvodina, ed a quella della Campania (Veronica Santacroce, Mara Milione, Arianna Cornera) superata dalla tedesca Thuringen. Classifica finale: 1° MADRID (Spagna); 2° PODGORICA (Serbia Montenegro); 3° p.m. VOJVODINA (Serbia Montenegro) e THURINGEN (Germania). Kata Maschile 57 Atleti in lizza nella Categoria che, grazie alla Campania, ci riserverà l’ affermazione più rimarchevole della giornata. Nella Pool A, la Campania (Alfredo Tocco, Alessandro Bresciani, Alessandro Ferrante), infatti, supera per sorteggio il primo turno e si scontra con la fortissima Squadra Spagnola di Madrid che con Seienchin si aggiudica l’incontro sul Jion portato dai nostri. Nei ripescaggi, la Campania tira fuori il meglio di se stessa e con ottimo Unsu supera la Squadra Turca di Icanadolu (Enpi), e nello scontro tutto made in Italy con la Sicilia (Gankaku per entrambe) raggiunge un pregevolissimo terzo posto. Per la cronaca la Sicilia (Manuel Aidala, Salvatore Buscema, Giacomo Pardo), a sua volta si era assicurata la sfida contro l’Alto Douro, Portogallo, grazie ad un ottimo Jion opposto ad un discreto Kanku Dai; superando poi Novi Sad, Serbia Montenegro, con Enpi e venendo fermata dai fortissimi spagnoli di Madrid (Hanan di questi ultimi contro il nostro Unsu), che si laureano vincitori di Pool. Nella Pool B, di scena la Puglia e la Toscana. La prima nostra rappresentativa (Angelo Mangione, Vincenzo Oliva, Davide Capone) supera anch’essa il primo turno per sorteggio, e perde poi il confronto su Kanku-dai con la francese Essonne, che si laureerà vincitrice di pool. Il Jion eseguito dalla Toscana (Lorenzo Scudiero, Brian Cabus, Domenico Digilio, m° Massimo Costanzo DT Kata CTR) viene battuto dal Kankudai della francese Hauts De Seine, mentre nei ripescaggi l’Empi della Puglia soccombe nel confronto con il Gojushiho sho della rappresentativa di Parigi. La finale, senz’altro avvincente, vede poi vincere Madrid (Suparimpei) con gli Atleti Fernando San Josè, Rosè Mateos e Sergio Martines ai danni di Essonne (Kankusho) con gli esponenti Joanathan Plagnol, Jonatan Maruani e Roman Lacoste. Classifica finale: 1° MADRID (Spagna); 2° ESSONNE (Francia); 3° p.m. CAMPANIA (Italia) e VOJVODINA (Serbia Montenegro). MEDAGLIERE REGIONE MADRID (SPAGNA) PROVENZA (FRANCIA) MARMARA (TURCHIA) ESSONNE (FRANCIA) BERNA (SVIZZERA) PODGORICA (SERBIA MONTENEGRO) ICANADOLU (TURCHIA) VOJVODINA (SERBIA MONTENEGRO) CAMPANIA (ITALIA) HERZEGOVIJA (BOSNIA ERZEGOVINA) TUZLA (BOSNIA ERZEGOVINA) ISLAS CANARIAS (SPAGNA) THURINGEN (GERMANIA) ORO 2 1 1 ARGENTO BRONZO 1 1 1 1 3 1 1 1 1 1 K A R AT E ASSOLUTI DI GRECO ROMANA E COPPA ITALIA FEMMINILE Fiamme... d’Oro! di Vittorio Fasone B ari ha festeggiato il 25 novembre scorso al PalaLaforgia, con il 103° campionato italiano assoluto di grecoromana, il centenario della Società Ginnastica Angiulli. Inoltre sono stati ricordati i sessant’anni della scomparsa del primo presidente della federazione italiana: il marchese Luigi Monticelli Obizzi, al quale è stato intitolato questo assoluto individuale. In questi ultimi anni, l’Angiulli è riuscita a sostenere lo sport della lotta con tutti i mezzi a sua disposizione, rispettando i canoni dell’educazione giovanile per lo sport. Infatti questo club è sempre stato un esempio da seguire, non solo per il territorio barese, dove opera in modo capillare, ma anche a livello nazionale, se si considera che da questo territorio il progetto 42 DICEMBRE 2006 di “Sport a Scuola” è stato messo subito in atto, approfondendo e sviluppando molte tematiche che sono state divulgate a tutte le Regioni. Tra i ricordi di campioni del passato, che ancora oggi sono ben presenti nelle menti dei più anziani del nostro settore, un pensiero particolare è stato rivolto ad una degli atleti di casa (il quale non ha bisogno di presentazioni), che ha contribuito a redigere le pagine di storia moderna della greco-romana italiana: Francesco Costantino (appartenente alla società Franco Quarto Bari) ha conquistato in questa edizione il suo quattordicesimo tricolore, e ha detto addio all’agonismo. Ma certamente uno dei suoi eredi è pronto per guidare la categoria: il giovanissimo Manea del Lotta Club Rovereto il quale, dopo avere vinto la prima ripresa, ha ceduto per atterramento nella seconda. Un “assoluto”, comunque, ad alto contenuto tecnico (le finali ne hanno dato dimostrazione) fin dai primi incontri. Molti pretendenti al titolo si sono incontrati prima dei gironi di ripescaggio, non facendo mancare sorprese : per molti titolati si è trattato di una conferma, per altri un ritorno agli allori. Grande sorpresa nella categoria di peso dei 96 chili, dove il campione italiano uscente Daigoro Timoncini (tesserato da quest’anno per il Gruppo Forestale di Roma) ha ceduto il passo a Beniamino Scibilia (delle Fiamme Oro Roma), al suo primo oro assoluto. Così è successo anche nei kg. 66, fra i due diretti rivali, Fabio Spanò (Forestale K A R AT E Ficara (R) - Lipari Corriga-Scaramuzzi Minguzzi (R) Sabatini Sara Da ColChiara Latella Roma) e Tiziano Corriga (Pol. Mandraccio Genova). Da evidenziare anche la prima vittoria di un titolo assoluto per Alessandro Saglietti del CUS Torino (chilogrammi 74) che ha battuto a sopresa il bravo Marco Arfè delle Fiamme Oro Roma. Primo podio assoluto anche per Daniele Ficara del Cus Catania, che ha superato in finale il liberista palermitano Vincenzo Lipari del Gruppo Lottatori Palermo, il quale è stato lontano dalle competizioni per quasi un anno per un infortunio ad un ginocchio. Altro oro per le Fiamme Oro con Andrea Minguzzi, che si è confermato a 84 chili, lasciandosi dietro le spalle ancora una volta Thomas Sabatini del Lotta Club Rovereto. Tra le sorprese del campionato, si è affermato anche Paolo Fucile (kg. 60) che è ritornato sul gradino più alto del podio, superando in finale anche Alfio Finocchiaro suo compagno di club (Fiamme Oro). In testa alla classifica per società, si è piazzato con 68 punti, il forte gruppo delle Fiamme Oro Roma, che con un team al completo ha messo tutti a tacere confermando, con la presenza dei suoi uomini migliori in tutte le categorie di peso, di avere surclassato quest’anno tutte la società sia in Libera che in questo torneo. In seconda posizione, ancora una volta la Polisportiva Mandraccio di Genova, con soltanto 33 punti totalizzati; a seguire in ordine di posizione: terzo il CUS Torino con 24 punti, quarto il club di casa Angiulli Bari con 23 punti, quinto il Lotta Club Rovereto con 22 punti e sesto il Gruppo Forestale Roma con 21 punti. In questa stessa sede di gara è stata disputata anche la Coppa Italia over e under 17 femminile. Le classifiche generali per società di tali gare sono state guidate dai clubs catanesi Militello e Magic Moment, rispettivamente con 56 e 82 punti. Gara da seguire con attenzione quella della classe over, con varie conferme : Silvia Felice (Fiamme Oro Roma), Simona Corbani (Mandraccio Genova) e Simona Diana (CUS Bari). Nella classe cadette, già qualcuna inizia a pensare giustamente al futuro, come Valentina Molfino, Francesca Rogolino, Sara Da Col e Katia Risicato. DICEMBRE 2006 43 K A R AT E Ilaria Cherubini-Maddalena Turturro Finocchiaro (B) - Fucile Il consigliere Vitucci con il Presidente Pellicone Un momento della festa 44 DICEMBRE 2006 QUESTO IL PODIO COMPLETO DELLA GRECO-ROMANA: kg55 - 1. Costantino - Franco Quarto BA; 2. Manea - L.C. Rovereto; 3. Chessa e Majela della Mandraccio; kg60 - 1. Fucile - Fiamme Oro; 2. Finocchiaro - Fiamme Oro; 3. Guidi - Modigliana e V.Pira - CUS Torino; kg66 - 1. T.Corriga - Mandraccio; 2. Scaramuzzi - Angiulli BA; 3. Stedile - LC Rovereto e Spanò - Forestale; kg74 - 1. A. Saglietti - CUS Torino; 2. M. Arfè - Fiamme Oro; 3. Circottola - Angiulli e Dotta - Mandraccio; kg84 - 1- Minguzzi - Fiamme Oro; 2. Sabatini - LC Rovereto; 3. V. Scibilia VV.F.Merolillo RC e Bombardi - Portuali Ravenna; kg96 - 1. B. Scibilia - Fiamme Oro; 2. Fracassi Forestale; 3. Biondi CUS Torino e Timoncini - Forestale; kg120 - 1. Ficara - CUS Catania; 2. Lipari - Lottatori Palermo; 3. Pezza - Fiamme Oro e Guidi - Pro Patria Ancona. COPPA ITALIA FEMMINILE OVER & UNDER 17. LE VINCITRICI. SENIORES: kg48 Azzurra Castriotta - Franco Quarto Bari; kg51 Silvia Felice Fiamme Oro; kg55 Simona Diana - CUS Bari; kg59 Caterina Licitra Fujiyama Belmonte Mezzagno; kg63 Simona Corbani - Mandraccio Genova; kg67 Rosa Minoia - CUS Bari; kg72 Sofia Lombardo - Militello Catania. CLASSIFICA PER SOCIETÀ: 1. Militello CT punti 56; 2. CUS Bari 28; 3. Mandraccio 22; 4. Franco Quarto Bari; 5. Portuali Ravenna; 6. Fujiyama Belmonte Mezzagno. CADETTE: kg38 Katia Risicato - Magic Moment Catania; kg40 Giuseppina Scirè Europa Sport Catania; kg43 Valentina Molfino - Gruppo Lottatori Ternani “Alberto Molfino”; kg46 Costanza Belloni - Lottatori Ternani “Alberto Molfino”; kg49 Caterina Lucania - Fujiyama Belmonte Mezzagno; kg52 - Francesca Rogolino Fortitudo 1903 Reggio Calabria; kg56 Sara Da Col - Lotta Club Rovereto; kg60 Luna Ercoli - Borgo Prati Roma; kg65 Ilaria Cherubini Angiulli Bari; kg70 - Valeria Virgata - Magic Moment CT. CLASSIFICA PER SOCIETÀ: 1. Magic Moment Catania punti 82; 2. Lotta Club Rovereto 30; 3. Europa Sport Catania 25; 4. Gruppo Lottatori Ternani “Alberto Molfino” 20; 5. Portuali Ravenna 19; 6. Fortitudo 1903 Reggio Calabria. L O T T A CENTENARIO CON IL 103° CAMPIONATO DI GRECO ROMANA Il “circolo virtuoso” della Angiulli Bari di Vanni Lòriga I l Palazzetto dello Sport “Oberdan La Forgia” al quartiere San Paolo di Bari ha ospitato il 25 novembre la 103^ edizione dei Campionati Italiani Assoluti di lotta greco-romana – Memorial Luigi Monticelli Obizzi, organizzati dalla Società Ginnastica Angiulli che ha così celebrato in forma solennemente agonistica i 100 anni della sua fondazione, avvenuta nel 1906 per volere del filosofo e pedagogo Andrea Angiulli. La cronaca della gara viene pubblicata su questo stesso numero di Athlon; noi vogliamo invece evidenziare aspetti e risvolti della manifestazione che riteniamo importantissimi per i suoi contenuti etici e sociali. Per meglio descrivere cosa abbiamo provato in una giornata trascorsa in assoluta immersione nell’atmosfera barese, respirando ricordi antichi e vivendo sensazioni e realtà attualissime, dobbiamo partire dalle radici storiche di questa società centenaria, altamente benemerita in campo agonistico (brillano su tutti i tre ori olimpici del ginnasta Francesco Martino, due volte vincitore nel 1924 a Parigi, e del lottatore Pietro Lombardi, trionfatore nel 1948 a Londra) ma altrettanto esemplare nell’azione educativa. Il Ricreatorio festivo Angiulli (in certi documenti si parla di “Ricreatorio civico”) fu fondato il 1 gennaio 1906 proprio da Andrea Angiulli, definito “…atleta del pensiero e precursore in Italia della Pedagogia scientifica… molta parte corresse ed integrò del sapere filosofico, meditando, scrivendo, operando…altra paura non ebbe che di offendere l’intima voce della coscienza ed il suo nobile ideale di padre, di cittadino, di uomo…” In un incontro conviviale nella Sede di via Cotugno abbiamo l’opportunità di scambiare opinioni e notizie sul sodalizio con l’attuale dirigenza: Presidente Gaetano Ingravallo; Vice Presidente Piero Carlone; Segretario Generale Il Presidente della Angiulli dott Ingravallo Domenico Magno; Direttore Sportivo Giorgio Rocchini; responsabile per il judo Nicola Ladina. Ma, considerate anche le circostanze, la maggior attenzione viene rivolta alla Lotta. E’ una delle nove sezioni della Polisportiva (le altre sono judo, tennis, basket, calcio, Lombardi con il Sindaco Emiliano ed il Consigliere Barbone Il manifesto di presentazione DICEMBRE 2006 45 L O T T A pallavolo, ginnastica, pattinaggio e pesistica) ed è diretta dal Dottor Giuseppe Vitucci che conta sulla collaborazione del Maestro Giuseppe Noia. Vitucci da agonista è stato fra i lottatori più tricolori di tutta la Puglia, con 11 titoli italiani conquistati dal 1970 al 1985 militando anche nell’Angiulli, nel GS Maiellaro, nel Lotta Club, nel CUS Bari di Loiacono e Bisignani. Ed è il primo in una speciale classifica che tenga conto delle vittorie conseguite in rappresentanza di sodalizi pugliesi: con 9 titoli tricolori svetta su tutti, in compagnia di Giuseppe Colaianni, precedendo Francesco Costantino a quota otto. “Pino” Vitucci è ora Consigliere Nazionale nella FIJLKAM ma non ha certo trascurato il lavoro di base che è fondamento della stessa essenza dell’Angiulli, peraltro un sodalizio ed un club d’èlite che può vantare fra i Soci oltre 700 nuclei familiari per oltre 2000 aderenti. Parlando con il dottor Vitucci (biologo Dirigente nel Laboratorio di Patologia Medica presso la Clinica Universitaria del Policlinico di Bari) e con il suo “braccio operativo” professor Giuseppe Noia, si prende atto di una realtà che i Campionati Assoluti 2006 hanno evidenziato: fra le iniziative promosse dall’ Angiulli assume particolare rilievo quella denominata “ScuolaLotta”, un progetto che ha come finalità l’introduzione della pratica della Lotta in alcune scuole baresi. L’esperimento parte nel 1994 come attività extracurriculare nella SM Manfredi Azzarita-Eduardo De Filippo del Quartiere San Paolo, zona di Bari individuata (o rappresentata) fra quelle cosiddette a rischio. I rapporti con la Scuola di via Barisano da Trani sono ottimi, propiziati dalla assoluta disponibilità del Dirigente Scolastico Eugenio “Gegè” Scardaccione, uomo d’impegno, aperto alle problematiche giovanili, scrittore (ricordiamo il suo libro, dedicato proprio alle esperienze scolastiche “Tu bocci. Io sboccio”): con lui si inizia un progetto che interessa la Lotta ed il Laboratorio Informatico della Scuola. Il professor Noia (diplomato ISEF a Foggia con una tesi sulla Forza e meccanismi per l’incremento 46 DICEMBRE 2006 delle capacità di prestazione e specializzato alla facoltà di Pedagogia dell’Università di Bari nell’Insegnamento del Sostegno) avvia i ragazzi sia alla pratica della Lotta che alle attività informatiche. Il CD di presentazione dei Giochi del Mediterraneo “Bari 1997” è realizzato dai ragazzi “difficili” dell’Azzarita ed adottato ufficialmente dal Comitato Organizzatore. La Scuola Media Azzarita ha anche un sito Internet www.smsazzarita.it gestito dagli stessi studenti. Se Noia è uomo di scuola, resta pur sempre e soprattutto uomo di sport. Ha praticato anche lui la lotta nel CUS Bari, inevitabilmente allievo di Mario Bisignani; è stato avviato alla nostra forte disciplina dal suo professore di matematica presso l’Istituto Tecnico industriale per l’Informatica “Panetti”. Sarebbe Apriamo qui una parentesi: Vitucci si avvicina alla lotta all’età di 17 anni dopo essere stato appassionato praticante di Atletica Leggera nelle specialità di fondo. Il suo primo Maestro, ed anche qui è facile indovinare, è proprio Mario Bisignani che allora insegnava ancora all’Angiulli. Per Vitucci il passo dall’agonismo alla diffusione del suo sport preferito è breve: e viene varato il programma di ScuolaLotta che abbiamo appena citato. In principio sono una decina i ragazzi che “giocano alla lotta”, dopo lentamente cresceranno. Parlare di giochi di lotta è quanto mai opportuno. Facciamo riferimento subito al “Progetto Sport a Scuola” ed a quanto è stato pubblicato, a firma del Presidente Federale dottor Matteo Pellicone, sul Alcuni atleti della Angiulli facile indovinare chi fosse quell’ Insegnante di Matematica, nel percorre il “circolo virtuoso” di cui ci stiamo interessando. Altri non potevamo incontrare se non il giovane Dottor Pino Vitucci! Correvano i primi anni ’80 e Vitucci aveva già partecipato ai Giochi Olimpici di Montreal 1976, ai Campionati Mondiali del 1979 e del 1980. L O T T A volume numero 19 della Collana Fijlkam, pubblicazione realizzata, lo ricordiamo, proprio da Giuseppe Vitucci, dal DT nazionale Carlo Marini, dai tecnici Giuseppe Noia e Maurizio Galli e piacevolmente illustrata dal nostro Giulio Ricci. “Cresce l’importanza – viene ricordato - dell’opera di proselitismo, di affiancamento alla Scuola e del suo coinvolgimento” aggiungendo che non bisogna dimenticare “l’importanza che rivestono i Giochi di Lotta nella formazione delle abilità di base per qualsiasi sport e che ne fanno una delle esercitazioni fondamentali dell’avviamento all’attività giovanile”. Aumenta il numero dei praticanti e nel 2002 alle Finali Nazionali dei Giochi della Gioventù l’Angiulli (e sono praticamente i ragazzi dell’Azzarita) si afferma in tutte le classifiche: femminile, maschile e generale. Intanto la Scuola è diretta dal Preside Giuseppe Capozza ed attualmente i praticanti sono saliti ad una quarantina. Il progetto inoltre si allarga verso Bari Centro (nel Massari Galileo) e nel XXII Circolo Didattico di San Girolamo. Assume dimensione supernazionale con un finanziamento della Commissione Finanze della Comunità Europea, che nel 2007 consentirà di coinvolgere almeno altri trenta ragazzi, che potranno essere anche seguiti da un Tutor esterno, con 65 ore di lezioni ed agendo in rete con l’Istituto Professionale Gorjoux e con la Gazzetta del Mezzogiorno. L’ultimo segnale dell’ottimo lavoro svolto in un ambiente purtroppo segnato dalla devianza giovanile è La premiazione del Consigliere Vitucci Il Presidente Ingravallo con il consigliere Barbone giunto proprio dai Campionati Assoluti di greco-romana: fra i ragazzi dell’Angiulli che si sono distinti (il migliore è stato Saverio Scaramuzzi, argento nei kg66) è bello notare che i vari Nicola Caradonna, Beniamino “Dino” Circottola, Christian Cascione provengono dal progetto ScuolaLotta. Così come il campione italiano cadetti Vito Abbinante e la bravissima Ilaria Cherubini. A fianco di Pino Vitucci e di Giuseppe Noia collaborano Nicola Caradonna (22 anni) e Nicola Vitucci (26 anni, laureato in informatica) figlio di Pino e bravo lottatore anche lui. Insomma, l’Angiulli può legittimamente vantarsi di aver creato veramente un “Circolo virtuoso”. Dal ricreatorio del pedagogo Andrea ai ragazzi del Rione San Paolo di Vitucci e Noia. La premiazione di Scaramuzzi, atleta dell’anno Il Sindaco di Bari dott Emiliano con il presentatore Stornaiuolo DICEMBRE 2006 47 L O T T A Il CUS Torino guida il Campionato Italiano Cadetti Greco Romana di Giovanna Grasso - foto di Emanuele Di Feliciantonio N ell’ambito del semestre dell’anno agonistico dedicato alla greco romana il PalaFijlkam di Ostia ha ospitato il Campionato Italiano Cadetti lo scorso 28 ottobre. La competizione si è svolta in un clima caldo sia per partecipazione, con ben 130 atleti di 44 Società sportive, che per il tifo a supporto degli atleti. I giovani competitori che si sono alternati sui tappeti hanno dato prova del un buon livello della lotta giovanile, anche se lontana dagli standard dei paesi più tradizionalmente legati alla disciplina, così come lo strapotere di Russia, Turchia e Ucraina ha impietosamente mostrato negli ultimi Campionati Europei di Istanbul. Senza voler assumere atteggiamenti giustificazionistici, c’è da dire che le condizioni economiche e culturali dei paesi dell’area medio orientale e dell’est europeo sono ben diverse dal resto d’Europa. Il fatto che lo sport sia una delle poche strade di affermazione sociale di cui dispongono gli individui in questi paesi spiega ampiamente la loro eccezionale riuscita nello sport e nel nostro in particolare. Al di là delle analisi di sociologia spicciola, questo campionato ha offerto uno spettacolo interessante anche quanto a partecipazione delle società che tradizionalmente praticano lo stile libero. Difatti c’è stata una buona adesione di atleti che praticano - per tradizione societaria - l’altro stile di lotta, anche se in misura minore rispetto al corrispondente campionato in stile libero. Probabilmente a frenare una massiccia adesione i timori per la “rischiosità” delle tecniche - e della rebour in particolare che devono essere portate obbligatoriamente per regolamento. Comunque sia non sono mancati, nei primi posti in classifica, nomi noti nel panorama dello stile libero quali Giu- 48 DICEMBRE 2006 seppe Castronovo, (Acc. Enzo Scuderi), che nei 46 chilogrammi detiene il titolo di Campione italiano e che ha bissato il successo anche in greco romana. Tra le medaglie d’argento e di bronzo numerosi gli atleti, soprattutto siciliani, che con successo si destreggiano tra i due stili (vedi tabella medaglie). Altri volti noti che affiorano dalla compagine dei Campionati Europei di Istanbul sono quelli di Giorgio Garofalo (Angiulli Bari), che si è riconfermato in oro negli 85 chilogrammi, Nicola Chiusole (Lotta Club Rovereto) e Carmelo Lumia (Club Atletico Termini Imerese) che rispettivamente nei 58 e nei 69 chilogrammi hanno conquistato l’argento. Ma la parte del leone l’hanno senz’altro interpretata i giovani atleti del CUS Torino, che conquistando complessivamente 43 punti e due titoli italiani nelle categorie 50 e 58 chilogrammi, hanno confermato la loro ascesa nei campionati dedicati alle classi giovanili. Segno questo che il lavoro svolto dai fratelli Saglietti, in linea di continuità con la Sisport e di concerto con l’attuale indirizzo del Comitato Regionale Fijlkam, sta producendo i risultati auspicati. Una curiosità è costituita dal neo Campione torinese dei 58 chilogrammi, Vincenzo Macrì: con doppio passaporto Italiano/Svedese, detiene il titolo di campione cadetto anche in Svezia; al momento ha deciso di competere in campo internazionale per la sua patria d’adozione, anche se il Coordinatore della Commissione Giovanile Mauro Massaro si opererà sicuramente per invogliarlo a rivestire il tricolore. Da evidenziare anche, sempre a livello societario, il secondo posto conquistato dalla società barese Judo Club Franco Quarto, che ha portato sul tappeto ben 16 atleti, segno che l’attività di recluta- mento delle leve giovanili viene svolto con entusiasmo e profitto. Per ultimo una nota sull’attuale regolamento internazionale e sulle difficoltà che la sua applicazione comporta per l’arbitraggio: la compagine arbitrale, ben diretta dal coordinatore Antonio Laganà ed alla presenza della “memoria storica” dell’arbitraggio italiano nonché membro della Commissione arbitrale, Franco Bruschi, si è mosso con sicurezza e tranquillità padroneggiando i tappeti ed affrontando limpidamente le diverse contestazioni cui un regolamento “ambiguo” lascia ampio spazio. I CAMPIONI D’ITALIA CADETTI 2006 kg. 42 Alessio De Carna (Scuola Lotta Torino) kg. 46 Giuseppe Castronovo (Acc. Scuderi Palermo) kg. 50 Nitipong Vognoi (CUS Torino) kg. 54 Federico Laghi (L.C. Modigliana) kg. 58 Vincenzo Macrì (CUS Torino) kg. 63 Francesco Rogolino (Fortitudo Reggio Calabria) kg. 69 Francesco Bincoletto (Borgo Prati Roma) kg. 76 Vito Abbinante (Angiulli Bari) kg. 85 Giorgio Garofalo (Angiulli Bari) kg. 100 Luca Amato (Pol. Lib. Molfetta). CLASSIFICA PER SOCIETÀ 1. CUS Torino; 2. J.C. Franco Quarto Bari; 3. Pol. Lib. Molfetta; 4. Acc. Scuderi Palermo; 5. Angiulli Bari; 6. LC Rovereto. L O T T A kg 42 Todaro-De Carna kg 46 CastronuovoArusa kg 50 Attoma-Vongnoi kg 54 Mondini-Laghi kg 58 Chiusole-Macrì kg 69 Bincoletto-Lumia kg 85 Garofalo-Andreis kg 76 La CorteAbbinante Il podio dei 63 kg con Francesco Rogolino kg 100 Di Chiara-Amato DICEMBRE 2006 49 J U D O TORNEO PECHINO Salotto del judo di Enzo De Denaro – foto di Giorgio Sozzi I l Torneo Pechino ha espresso la tipologia di gara cui tutti desiderano assistere. Due tatami, solo atleti selezionati, ritmo rarefatto, come si usa nelle grandi gare internazionali, arbitraggio di ottimo livello, ben bilanciato dalla presenza di alcuni ottimi arbitri stranieri. Bingo! La ricetta è semplice, ma irripetibile. Sembra infatti, che le società chiamate ad indicare proposte alternative per le qualificazioni ai campionati italiani, si siano orientate più sulla qualificazione diretta o comunque sull’ampliamento dei qualificati, che a indirizzi simili a quelli applicati a Brescia. A parole si vorrebbe la luna, ma nei fatti si preferisce guardare il dito che la indica. E Brescia, rimane un fatto isolato, un sogno. Nella sostanza si è trattato di una gara con 50 atleti nelle cate- gorie maschili, in programma il sabato pomeriggio e 43 atlete per la domenica mattina. Categorie da sette, otto persone, che hanno registrato l’assenza in blocco dei “big” azzurri, fatto non apprezzato da tutti, ma che ha reso l’approccio ai confronti più equilibrato ed aperto ad ogni soluzione. Sul piano tecnico c’è stata anche qualche sorpresa, come si evince dalle classifiche, ma in particolare ha dato per la prima volta un momento di visibilità alla realtà degli intercentri o centri tecnici di specializzazione. Ed è proprio ai responsabili dei cinque intercentri costituiti nel 2005, che abbiamo chiesto il commento della gara. Paolo Natale (Responsabile Intercentro di Bologna) «Questa gara rappresenta la finalizzazione di un anno di lavoro, gli intercen- Bagnoli-Alessio: finale …infinita! Una fase Borin-Tomasetti DICEMBRE 2006 51 J U D O tri infatti, hanno avviato ufficialmente i lavori nel settembre 2005. Siamo arrivati a questa gara, che doveva essere una vetrina per gli atleti emergenti da impiegare nelle gare di qualificazione olimpica del 2007 e che è il primo tentativo finalizzato a creare un rapporto diretto fra le squadre nazionali ed il territorio. Un modo per curare la formazione e l’allenamento di chi non si sta a Ostia o nei gruppi sportivi ed allargare la base degli atleti di alto livello. È stato il primo esempio, dopo tanti anni, di una gara in cui sono stati selezionati i migliori e ne è uscita una gara agile e gradevole per il pubblico. Si tratta di un obiettivo importantissimo che è stato raggiunto dopo troppi anni di campionati caotici e nonostante l’assenza dei probabili olimpici è stata una gara di valore. L’esperimen- to va senz’altro ripetuto e deve diventare di routine, perchè ci devono essere questi momenti spettacolari in cui mettere in risalto i contenuti tecnici». Diego Brambilla (Responsabile Intercentro di Milano) «Ritengo che fare questo tipo di gara, sia una buona idea e ancora meglio sarebbe se vi partecipassero tutti i migliori. E non certamente perchè si vogliono mettere in discussione le leadership di categoria, ma perchè l’eventuale sconfitta di un leader offre un riferimento in più su chi sta emergendo alle sue spalle. Mettere in gioco anche i migliori offre informazioni utili sugli altri. Per quanto riguarda questa gara, non lo so se si farà ancora e se la formula sarà la stessa, ma sarebbe interessante sce- Franco Capelletti premia Piergianni Prosperini, ex judoka ed oggi Assessore allo Sport della Regione Lombardia Marika Franchini all’attacco di Gilda Rovere Il dottor Fedrigo in azione Un premio anche per l’Assessore Walter Braghini rappresentante il Comune di Brescia Intervista a Franco Bonometti dell’OMR sponsor della manifestazione 52 DICEMBRE 2006 J U D O gliere a tavolino 4-5 nomi per categoria e farli incontrare in un girone all’italiana. Le indicazioni che se ne ricaverebbero sarebbero utili, anche se non necessariamente il valore del vincitore sarebbe di livello internazionale». Raffaele Toniolo (Responsabile Intercentro di Trieste) «È un’iniziativa che va bene, è corretto fare una gara di alto livello che sia breve e spettacolare, come dovrebbero essere gli assoluti. Comunque si tratta di una gara di valutazione per lo staff tecnico e dello stress dei ragazzi. Dispiace che i migliori abbiano rinunciato, perchè non è in discussione il loro valore e sarebbero stati importanti soprattutto per “misurare” i potenziali outsider. L’organizzazione è stata ottima, ma una cosa che si può migliorare è di fare una rotazione più ampia delle categorie, aumentando in questo modo i tempi di recupero, visto che il tipo di gara lo consente. Un’ottima cosa è stata anche la scelta di affiancare ai nostril migliori arbitri, due internazionali di prestigio come il croato Hrast e il serbo Skrbic». Gianni Maddaloni (Responsabile Intercentro di Napoli) «Il torneo ha applicato un sunto della qualità e in questo modo ha espresso spettacolo. Questo fatto è qualcosa che al judo fa bene. Anche la struttura è a misura di judo, con due tatami e la presenza del pubblico, un’espressione di partecipazione positive. Sotto il profilo arbitrale ritengo che le modifiche si sarebbero dovute portare subito e che i tempi di sanzione andrebbero ridotti». Pierangelo Toniolo (Responsabile Intercentro di Torino) «A livello organizzativo, di gare come questa, ce ne vorrebbero di più. Questo tipo di organizzazione è importante per valorizzare gli atleti e il livello tecnico ha evidenziato chi può affrontare l’esperienza dei tornei di qualificazione olimpica. Purtroppo qualcuno ha rinunciato, e tutti avremmo voluto vedere in gara anche i migliori, ma è l’inizio di un percorso che porta a crescere. Bisogna cercare di fare grandi gruppi per far crescere il judo e se gli intercentri diventeranno dei raduni con tanti atleti, il judo italiano crescerà.» Valentina Aloisi all’attacco Finale tutta bresciana per il terzo posto 52 kg. fra Moretti che marca una leva sulla Ardesi Kata-guruma di Poeta su Crollo Te guruma della Pitzanti sulla Cantoni DICEMBRE 2006 53 J U D O TORNEO “PECHINO 2008” – M / F MASCHILE Cat. kg 60 1) CAUDANA MARCO 2) GRASSI MARCO 3) PIATTI FABRIZIO 3) VERDE ELIO Cat. kg 66 1) BRUYERE ALESSANDRO 2) CASALE G. NICOLA 3) D`ALLURA ORAZIO 3) FARALDO FRANCESCO Cat. kg 73 1) POETA LUCA 2) CAROLLO GIOVANNI 3) CARNEBIANCA GUIDO 3) CHIMENTO FABRIZIO Cat. kg 81 1) BAGNOLI LORENZO 2) ALESSIO GIOVANNI 3) FAVARO MARCO 3) PALATINI LUCA Cat. kg 90 1) TOMASETTI BRUNO IVAN 2) BORIN ALBERTO 3) ALLEGRA SALVATORE 3) PICA ANTONIO G.S. FIAMME AZZURRE G.S.FIAMME GIALLE ROMA C.S.CARABINIERI SEZ. JUDO ROMA CTS NAPOLI G.S. FIAMME AZZURRE G.S.FIAMME GIALLE ROMA G.S.FIAMME GIALLE ROMA G.S. FIAMME AZZURRE CTS BOLOGNA CTS TORINO CTS TORINO C.S.CARABINIERI SEZ. JUDO ROMA CTS MILANO G.S. FIAMME AZZURRE CTS TORINO CTS MILANO C.S.CARABINIERI SEZ. JUDO ROMA G.S. FIAMME AZZURRE G.S.FIAMME GIALLE ROMA CTS NAPOLI Pino Maddaloni «I tornei fatti in questo modo fanno bene al judo. I giovani possono scegliere come affrontarli, ma l’inserimento nel calendario è positivo. Il periodo non è il migliore, ma è un DICEMBRE 2006 G.S.FIAMME ORO ROMA G.S.FIAMME GIALLE ROMA CTR LAZIO C.S.CARABINIERI SEZ. JUDO ROMA Cat. kg + 100 1) FREZZA ALESSANDRO 2) ISABELLA PAOLO 3) ROMANO LORENZO 3) MANCINELLI LUIGI C.S.CARABINIERI SEZ. JUDO ROMA C.S.CARABINIERI SEZ. JUDO ROMA CTS BOLOGNA CTS NAPOLI FEMMINILE Felice Mariani «Questa gara è stata inserita nel programma per fare selezione e definire la leadership in quelle categorie che ancora non ce l’hanno. In fondo, è una chances in più per mettersi in luce. Siamo nella fase finale del primo biennio di lavoro ed è necessario raccogliere dati in quelle categorie in cui manca la leadership, come i 66 e i 100 kg, ma anche altre categorie. Nel corso dell’anno si è ritenuto di dare, agli atleti del club olimpico, la possibilità di scegliere e, inizialmente, avrebbero dovuto esserci, ma poi per problemi tecnici o fisici o altro ancora, si è lasciata facoltà di scelta a ciascuno. Comunque ho visto una gara di buon livello tecnico che ha dato le risposte che ci si attendeva e ha messo in luce anche un ottimo Faraldo nei 66 kg; nei 100 kg, che il dopo-Monti aveva aperto delle possibilità a 4/5 persone, si inizia a stringere il cerchio. Ci sono delle ipotesi che vanno verificate.» 54 Cat. kg 100 1) CAPEZZUTO IGNAZIO 2) PARISI A. GIOVANNI 3) PELLINO CLAUDIO 3) GIACCAGLIA GIANLUCA Cat. kg 48 1) CONGIA FRANCESCA 2) SALVATORE TIZIANA 3) FIORINI RUBINA 3) UGON ILARIA CENTRO SPORTIVO ESERCITO ROMA CTS NAPOLI CTS TORINO CTS NAPOLI Cat. kg 52 1) CUOMO ANTONIA 2) MAGNOLFI CAMILLA 3) GRASSI ROBERTA 3) MORETTI ELENA G.S.FIAMME GIALLE ROMA G.S.FIAMME GIALLE ROMA CENTRO SPORTIVO ESERCITO ROMA CTS MILANO Cat. kg 57 1) FORCINITI ROSALBA 2) MADDALONI LAURA C.S.CARABINIERI SEZ. JUDO ROMA G.S.FIAMME GIALLE ROMA utile richiamo alle attività sportive dopo le vacanze. Per quanto mi riguarda, inizio la settimana prossima a Coimbra e a 30 anni non si possono fare tante gare. I giovani hanno bisogno di sentirsi protagonisti e devo stare attento a non togliere questo ruolo ai giovani, perchè so benissimo che dopo Pechino loro dovranno essere già pronti a diventare protagonisti veri. La gara ha espresso il migliore livello giovanile di cui oggi l’Italia dispone, ma si deve tener conto che qualcuno è appena tornato dagli Europei juniores e fra poco partirà per i mondiali, i senior preparano la gara a squadre e quindi non tutti sono al massimo della condizione. Questo significa che potremo vedere ancora di meglio.» Domenico Falcone «Gli sforzi sono stati premiati e l’iniziativa ha dato le risposte auspicate. Ottima l’organizzazione e gli atleti da cui ci si attendeva un risultato, questo è venuto. Si è trattato di un impegno agonistico elevato per questo ulteriore test di valutazione che completa la panoramica prima di iniziare il lavoro finalizzato direttamente alle Olimpiadi. Sono stati applicati per la prima volta i nuovi regolamenti, che a livello inter- 3) QUINTAVALLE GIULIA 3) REGIS ALESSIA G.S.FIAMME GIALLE ROMA CTS TORINO Cat. kg 63 1) PIANO ROBERTA 2) MARINOSCI MARIANNA 3) FERRAIOLI LUCIA 4) MANZO EMANUELA CENTRO SPORTIVO ESERCITO ROMA C.S.CARABINIERI SEZ. JUDO ROMA CTR LAZIO CTR LAZIO Cat. kg 70 1) PITZANTI JENNIFER 2) CRAIGHERO TERESA 3) CELLETTI MARISA 3) CANTONI GIULIA CTS TORINO CTS TRIESTE CTS TRIESTE CTS BOLOGNA Cat. kg 78 1) ROVERE GILDA 2) FRANCHINI MARIKA 3) SGUAZZO ANTONIETTA 3) GALEONE ASSUNTA C.S.CARABINIERI SEZ. JUDO ROMA CTS TORINO CENTRO SPORTIVO ESERCITO ROMA CTS NAPOLI Cat. kg + 78 1) TORRENTI MICHELA 2) LO PRETE TERESA 3) TANGORRE LUCIA 4) ARGELLI DAIANA G.S.FIAMME GIALLE ROMA CTS MESSINA CTS NAPOLI CTS BOLOGNA nazionale sono in vigore dal 1° gennaio 2006 e gli arbitri si sono dimostrati a proprio agio. Del resto, l’alto valore della manifestazione ci ha indotto a convocare i migliori arbitri italiani e due stranieri, Aleksandar Hrast e Sinisa Skrbic, per assicurare giudizi imparziali e le cose sono andate per il meglio, perchè non è stata riscontrata alcuna protesta nè intemperanza. Da segnalare la finale degli 81 kg, finita a giudizio al termine del golden score, ma in cui entrambi gli atleti hanno dato sfoggio di grande resistenza appassionando tutto il pubblico che, alla fine, è esploso in applause spontaneo molto significativo». Ylenia Scapin «Ho visto soltanto la gara femminile, ma l’idea mi sembra buona, un torneo con i migliori e con un’impostazione spettacolare. Chiaro che tutto il significato di questa gara si lega alle Olimpiadi di Pechino, almeno così è nata e poi qualcosa è cambiato in corsa. Mi dispiace che la nostra assenza abbia un pò penalizzato la gara e certamente avremmo potuto partecipare, ma non con finalità così importanti. Per me è diverso combattere in Italia e preferisco una situazione chiara in cui scelgo cosa mettere in gioco». K A R AT E I l Palafijlkam di Ostia Lido ha ospitato, sotto la valida e collaudata regia organizzativa della società Azzurro Sporting Club e per essa, in particolare, del maestro Claudio Granatiero, lo svolgimento della seconda grande manifestazione agonistica nazionale del 2006, il XXI Campionato Italiano Assoluto a Squadre Sociali. Un evento che nell’edizione 2005 aveva visto le affermazioni dell’A.S. Colle degli Ometti Genova (kata femminile) e G.S. Fiamme Gialle Roma (kata maschile); dell’A.S.D. Kyohan Simmi Bari (kumite femminile) ed ancora G.S. Fiamme Gialle Roma (kumite maschile). Tratteggiamo qui una cronaca della nuova ed assolutamente “forte” giornata agonistica, che non ha mancato di riserbare sia conferme che sorprese rispetto ai pronostici della vigilia… Kata femminile Nella prima poule l’A.S.D. Colle degli Ometti, trionfatrice come abbiamo appena ricordato dell’edizione 2005 e rappresentata dalle plurititolate e validissime Valeria e Viviana Bottaro, con l’innesto di Samantha Piccolo (eccellente “prestito”, ricordiamo, dell’A.S. Ponte di Piave – TV ed allieva del maestro Moretto) cala subito i suoi assi e si annette il primo confronto con unsu sulle forti antagoniste del Master Milano (Lopez, Di Campi, Luppino, Carmignani) che eseguono gojushosho (5-0) mentre, parallelamente, il nipaipo delle rappresentanti de Il Poliedro CFS, soccombe nel confronto con l’hanan dell’A.S. Bushido Tivoli (0-5). Il successivo turno di semifinale, con l’aggiunta del bunkai, tra quest’ultima compagine (kururunfa) e quella dell’A.S.D. Colle degli Ometti (hanan) vede la netta affermazione delle esponenti genovesi (0+0; 5+5), che approdano così alla finale. Nella seconda poule il CSKS Lanciano con unshu prevale sul Vestina Karate Club Penne (5-0) mentre il Centro Studi Karate Shotokan Catania (Beninato, Cremona, Noto) supera il turno per poi, nella semifinale, cedere con unsu all’hanan del CSKS Lancia- Le Fiamme Gialle sul gradino più alto del kumite Fiamme vincenti… Al XXI Campionato Italiano Assoluto a Squadre Sociali, il G.S. Fiamme Gialle si afferma sia nel kata che nel kumite maschile ripetendo il successo dell’edizione 2005 L’A.S.D. Colle degli Ometti di Genova domina per il secondo anno consecutivo nel kata femminile, mentre l’A.S. D. G. Guazzaroni Terni svetta nel kumite femminile. di Leandro Spadari no (0+5; 5+0: vittoria attribuita, a norma di regolamento, per il miglior punteggio riportato nell’esecuzione del kata federale). Nei turni di ricupero, l’A.S. Master Milano con unsu (5+5) prevale sul kururunfa dell’A.S. Bushido Tivoli (0+0) mentre è un altro unsu (4+5) a decretare il successo del Centro Studi KRT Shotokan sul Vestina Karate Club Penne che esegue chatan jahara kushanku (1+0). L’avvincente finale con kata (e bunkai) di libera composizione vede trionfare per la seconda volta consecutiva le fuoriclasse genovesi che si producono in un più convincente “Savavi” ai danni delle esponenti del CSKS Lanciano prodottesi con “Ultimo”. Il maestro ligure Claudio Albertini commenta: “La squadra di scena oggi è forte, lo ricordo, di un prestigioso oro ai mondiali a squadre juniores di Cipro del novembre scorso e di un eccellente argento a squadre conseguito al Cam- pionato Europeo di Podgorica, svoltosi una settimana fa. Stante in particolare la concomitanza di quest’ultimo impegno, per il quale le mie ragazze sono state affiancate da Sara Battaglia del Karate Club Olimpia di Bergamo, la squadra non ha avuto modo di ulteriormente affinare il kata di libera composizione ed esprimersi meglio di quanto fece un anno fa. Complimenti alle avversarie abruzzesi, ma la vittoria è stata comunque meritatissima.” Interviene ora il maestro Pietro Antonacci: “La nostra squadra era capitanata da Luisa Gandelli, master, che non gareggiava dal 2002, con al suo attivo un 7° posto ai campionati italiani assoluti e due volte in nazionale di kata; altre componenti, Grazia Antonacci, campionessa in carica cadetti, 7° agli Europei individuali di Podgorica e bronzo a squadre e Miriana Fantini, nel 2003 e 2004, 3° entrambe le volte al CamDICEMBRE 2006 55 K A R AT E pionato cadetti. Il kata “Ultimo” è un kata di impronta shotokan ma connotato di quella fluidità tipicamente interstile con tre tecniche acrobatiche. Il secondo posto è stata una piacevole sorpresa, tanto più che anche loro hanno avuto poco tempo per prepararsi al meglio.” 1° ASD COLLE DEGLI OMETTI GENOVA; 2° CSKS LANCIANO; 3° P.M. MASTER MILANO e CENTRO STUDI KARATE SHOTOKAN CATANIA; 5° P.M. A.S. BUSHIDO TIVOLI e VESTINA KARATE CLUB PENNE. Kata Maschile Nella prima poule l’enpi del Master Rodano prevale sull’enpi dell’Atletic Civitanova Marche (4-1) ma il successivo confronto con la fortissima squadra delle Fiamme Gialle, che supera il primo turno senza avversari – entrambe eseguono unsu – vede il successo di quest’ultima per 5-0. l’A.S.D. Dojo Kokko Do si annette con enpi il duello con l’A.S. Bushido Tivoli, che esegue nipaipo (5-0), ma successivamente il suo unsu cede all’hanan del CSKS Lanciano (1-4). Nella semifinale il gankaku magistralmente eseguito dalla compagine con le stellette “oscura” il pur buon gankaku degli abruzzesi (5+5; 0+0). Nella seconda poule il Centro Studi Karate Shotokan supera la Nuova Kankudai (5-0) per essere poi superata al successivo turno dal gankaku Centro Studi Karate Shotokan (0-5) mentre l’unsu del Master Milano fa sua la posta nel confronto con l’enpi dell’O-Nami Karate Firenze (5-0). Nella semifinale è il Centro Studi Karate Shotokan a prevalere, con unsu (4+2) sul gankaku del Master Milano (1+3). Nei turni di ricupero il gankaku del CSKS Lanciano (Farina, Vittorini, Chesi) con 5+5 supera il sochin del Master Rodano (0+0) mentre il gankaku del Master Milano (Miano, Sorbino, Pati) con 5+5 si aggiudica il confronto con il meikyo dello Shotokan Karate Sicilia (0+0). Nella bellissima finale, ricalcata su quella dell’edizione 2005, il kata di libera composizione “Fiamme Gial56 DICEMBRE 2006 le” del G.S. Fiamme Gialle (5+5) – “dai contenuti tecnici - spiega Lucio Maurino - altamente spettacolari, sunto dell’esperienza maturata sui tatami di tutto il mondo da me, Luca Valdesi e Fulvio Sole, perfezionato ed arricchito di tecniche atletiche, calci volanti (quali tobi-ura-mawashi-geri), proiezioni impegnative”, trionfa sul pur eccellente “Sagima” (0+0), connotato da contenuti innovativi, ritmi incalzanti, combinazioni e tecniche lunghe ed ampie – portato dai siciliani del Centro Studi Karate Shotokan, Salvatore Buscema (cap.), Giacomo Pardo e Manuel Aidala. “I nostri atleti – commenta il maestro Santo Torre – allenati da me e dai collaboratori in seno al CTR Sicilia maestri Sebastiano Buscema e Enzo La Porta, possono considerarsi gli indiscussi campioni civili del kata italiano. Hanno difeso i colori della Sicilia per cinque anni consecutivi e sono saliti ben due volte sul podio agli europei CTR e sono oramai pronti per un grande risultato, lo sento, agli imminenti europei CTR di Parigi a giugno. Certo le difficoltà sono tante: la squadra è formata da due studenti, uno solo, Pardo, lavora e nonostante ciò, l’anno scorso si è classificato vicecampione continentale e terzo a Salonicco. Cogliamo oggi il frutto di un lavoro collegiale di grande impegno e sacrificio, portato avanti tutti i sabati e le domeniche con Le ragazze della Società Colle degli Ometti vincitrici della gara a squadre di kata un gruppo selezionato di circa 20 atleti isolani…”. 1° G.S. FIAMME GIALLE 2° CENTRO STUDI KARATE SHOTOKAN CATANIA; 3° p.m. CSKS LANCIANO e MASTER MILANO; 5° p.m. MASTER RODANO e SHOTOKAN KARATE SICILIA. Kumite femminile Concentriamo il focus sulla sola finale, che vede di fronte la compagine dell’A.S.D. G. Guazzaroni, allenata dal maestro Claudio Guazzaroni, (3° classificata nell’edizione 2005 a p.m. con l’Arezzo Karate) e quella romana del Nagashi Club, allenata dal maestro Luigi Grisanti (2° classificata K A R AT E Zega e Carlini ovvero la squadra della Nagashi contro la Guazzaroni in finale Maniscalco decide le sorti della finale a squadre nella medesima edizione dell’anno scorso, dietro all’A.S.D. Kyohan Simmi Bari). Nel primo duello, per i 50 kg, l’umbra Ilaria Silvani galvanizza la propria squadra aggiudicandosi, sia pur di misura (1-0) il confronto con la titolata ed esperta Simona Acquaviva. Nei 55 kg vivace combattimento, scandito da ritmo sostenuto e numerosi scambi, con protagoniste Raffaella Carlini e Michela Zega, che consolida il margine della rappresentativa umbra (1-0). Nei 60 kg Paola Di Candia se la vede con Viviana Giannotti: è questa a portarsi quasi subito in vantaggio di 1 ippon, quindi nel proseguire del combattimento – anche per una serie di ammonizioni comminate all’avversaria – raggiunge quota 4 ed a nulla vale la pur bella tecnica di calcio finale che frutta nihon all’avversaria (2-4). Per i 65 kg Chiara Silveri è contrapposta a Eleonora Platania in un incontro che si decide all’enchosen a favore della rappresentante della squadra romana, mentre l’ultimo incontro, per i + 65 kg, vede di scena Chiara Vitelli e Sara Ferrone. Dopo 2 tecniche di tsuki con 1 ippon per parte, è la Vitelli ad annettersi la posta con un ulteriore ippon che ferma il risultato dell’incontro sul 2-1. Vince quindi la squadra umbra con punteggio finale di 6-4. Soddisfatto, il maestro Guazzaroni commenta: “Voglio ringraziare le mie atlete per la loro grande costanza e spirito di sacrificio. Rappresentano oramai una squadra ben amalgamata, ero fiducioso che avrebbero saputo cogliere i frutti di un lavoro validamente impostato da tempo, e certo è che si sono sapute imporre su delle avversarie di tutto rispetto!”. Una nota sinceramente elogiativa vogliamo comunque rivolgere anche alle atlete della compagine napoletana (Anna Carotenuto, Luisa Russo, Elena Ernano, Diletta Falconieri, Rosa Tammaro) ed aretina (Martina Pisanu, Chiara Ronchetti, Giulia e Roberta Venturini, Marivin Chiari), terze classificate p.m., che in particolare con i valori mostrati sul campo hanno contribuito ad arricchire di significative valenze tecnico-agonistiche la manifestazione. 1° A.S.D. G. GUAZZARONI 2° NAGASHI CLUB ROMA 3° p.m. A.S.D. UNIVERSAL CENTER NAPOLI e AREZZO KARATE; 5° p.m. EUROPA INTERNATIONAL e POLO VERDE PALERMO DICEMBRE 2006 57 K A R AT E Sole, Maurino e Valdesi ancora per il nono anno consecutivo sul podio dei kata Kumite maschile La finale ripropone la tradizionale “disfida” tra il C.S. Carabinieri ed il G.S. Fiamme Gialle, trionfatore dell’edizione 2005. Nei 60 kg con una serie di ben piazzati - per scelta di tempo e potenza - tsuki, il sempre elogiabile Francesco Ortu costruisce il suo successo sul finanziere Luca Romano fermando l’incontro con un vantaggio di 3-1. Per i 65 kg scendono in campo Andrea Calzola e Giovanni Testa. Il finanziere si porta sul 2-0 con due successive tecniche di tsuki; il carabiniere lo riacciuffa con tecnica di calcio valutata nihon. Di nuovo in vantaggio Calzola per 3-2, recupera Testa sul 3-3 e poi passa in vantaggio con tsuki 4-3, recupera il carabiniere e la vittoria finale è a suo appannaggio. La categoria 70 kg vede contrapposti Walter Maddonni e Alessandro Lancione. E’ il carabiniere a portarsi subito in vantaggio di 1 ippon con tsuki, in un’azione molto irruenta Maddonni accusa un forte colpo al viso (ammonizione per il finanziere) e negli ultimi istanti, dopo una serie di azioni sostenute anche se un po’ confuse, un altro ippon messo a segno con tecnica di tsuki consacra la terza vittoria a favore dei carabinieri (2-0). L’entusiasmo dei rappresentanti della 58 DICEMBRE 2006 “Benemerita” è già alle stelle, mentre per le Fiamme Gialle il momento è decisamente critico… Il successivo incontro, 75 kg, segna l’inizio della rimonta giallo-verde grazie all’affermazione su Luigi Scognamiglio di Giuseppe Di Domenico, che consegue 1 ippon con tsuki. Segue un’ammonizione per entrambi ed un’ultima ammonizione al carabiniere per contatto al viso, con il che l’incontro si ferma sul 2-0 a favore di Di Domenico. Negli 80 kg si fronteggiano Alessandro Nardi e Salvatore Loria. Dopo un’iniziale 1-1 con tsuki, Loria si porta con tecnica di calcio valutata nihon sul 3-1. Il carabiniere con tsuki si porta a sua volta a quota 2, quindi ammonizione a Nardi per contatto al viso, Loria è poi bravo a mettere a segno un altro tsuki, ed è con il punteggio di 4-2 che il combattimento termina a favore del finanziere. Gli 85 kg vedono in campo David Lanna e Corrado Ferrara. Dopo un richiamo iniziale per scarsa combattività, è il carabiniere a portarsi in vantaggio con tsuki per 10. Accusa poi un fortissimo calcio al fianco che lo piega in due e fa cadere a terra. Intervento medico, l’atleta encomiabilmente fa cenno di voler proseguire e con estremo coraggio prosegue, ma è chiaramente in difficoltà e ne esce infortunato. L’incon- tro termina sul 3-2 a favore del finanziere Ferrara… Sul punteggio di parità, 3 vittorie per parte, tensione massima per l’incontro decisivo delle sorti della sfida, responsabilità che viene a ricadere su Vincenzo Serio e Stefano Maniscalco nella categoria + 85 kg. E’ Serio a portarsi in vantaggio con sambon (3-0) ma Maniscalco dapprima gli rende la pariglia con tecnica di calcio parimenti valutata sambon (3-3) e ferma infine l’incontro sul 6-3, regalando alle Fiamme Gialle una vittoria tanto bella quanto inaspettata rispetto alle sorti iniziali dell’incontro. Claudio Culasso, DT del G.S. Fiamme Gialle così chiosa l’esito della giornata: “Avevo previsto un possibile vantaggio iniziale per i Carabinieri, forti di un Ortu ed un Calzola attualmente in stato di grazia, ma non ho mai smesso di credere nel successo finale ben conoscendo il carattere e la determinazione dei nostri portacolori: così è stato e gli atleti giallo-verdi si sono riconfermati protagonisti assoluti. Rimango sinceramente dispiaciuto per l’infortunio occorso al carabiniere Lanna. Si è trattato del resto di un incidente dal carattere assolutamente fortuito – poteva capitare a chiunque – ed a grande merito del nostro avversario va ascritto il fatto di aver voluto fermamente continuare a combattere, dando così prova di uno spirito agonistico che non esito a definire eccezionale.” Un’ ultima nota elogiativa si deve rivolgere alle compagini delle FF.OO e del C.S. Esercito che al di là del risultato finale – che le vede affiancate all’intramontabile Champion Center partenopea ed alla World Wellness – danno prova anche in questo importante appuntamento di una continuità di risultati che testimonia dell’ottimo lavoro collegialmente portato avanti al loro interno. 1° G.S. FIAMME GIALLE 2° C.S. CARABINIERI 3° p.m. FIAMME ORO e A.S.D. CHAMPION CENTER NAPOLI 5° p.m. C.S. ESERCITO e WORLD WELLNESS KRT SORSO. J U D O Antonio Ciano in O-uchi-gari La formazione dei Carabinieri, ancora in argento CAMPIONATI ITALIANI A SQUADRE Bis delle Fiamme Azzurre Testo e foto di Giorgio Sozzi C ala il sipario su questa edizione 2006 del Campionato Italiano a Squadre che ha visto gli atleti dei quattro Gruppi sportivi militari/para militari occupare i primi posti sul podio: Fiamme Azzurre, Carabinieri, Fiamme Gialle e Fiamme Oro. Ancora la stessa finale di Asti 2005 fra gli atleti della Polizia Penitenziaria e dei Carabinieri ma, a differenza dello scorso anno, non c’è stato bisogno del “golden score”. Le Fiamme Azzurre si sono imposte per il secondo anno consecutivo nel titolo di Campione d’Italia, grazie ad una politica che ha permesso loro di rastrellare il meglio degli atleti civili ancora sul mercato i quali, grazie a condizioni particolarmente favorevoli, accorrono sotto la loro bandiera. Fiamme Azzurre che, forti di atleti “nazionali” fra cui spicca quel Francesco Bruyere, argento mondiale 2005 al Cairo, hanno superato in semi finale le Fiamme Gialle e, in finale, i Carabinieri, formazioni, queste ultime, che da sempre hanno dominato la competizione dando vita a scontri epici e appassionanti. Senza nulla togliere ai vincitori di Asti 2005 e di San Giustino 2006, siamo lontani dalle emozioni che ci hanno fatto vivere Carabinieri e Finanzieri: una rivalità agonistica senza pari, battaglie memorabili per ardore agonistico e passione sportiva capaci di infiammare come di dividere ogni presente alla gara, dai “vip” in tribuna d’onore al custode dell’impianto; dal Presidente di Giuria, all’Arbitro, al semplice spettatore: tutti tifosi per l’una o per l’altra formazione, mai indifferenti! Finali, quelle degli ultimi tempi, all’insegna del “politically DICEMBRE 2006 59 J U D O Bagnoli in Harai-makikomi Quando Francesco Bruyere accelera Vastarella in azione correct”: ben poca cosa, con il dovuto rispetto, alle battaglie all’ultimo koka (per tacere degli improperi…) fra i vari Mariani, Vecchi, Landi, Daminelli da una parte e Rosati, Gamba, Lanzi, Beccacece dall’altra, tanto per fermarsi ai nomi della prima generazione di atleti che ho avuto la ventura (leggi “fortuna”) di seguire, e rigorosamente imitati da quelli delle generazioni successive. Ritornando a San Giustino 2006, ai terzi posti, pari merito, troviamo le Fiamme Gialle, risalite sul podio dopo il poco onorevole - per loro - settimo posto del 2005 e le Fiamme Oro, costanti nel loro rendimento. All’Akiyama Settimo, unica formazione “civile” in grado di opporsi allo strapotere delle “stellette”, non sono bastati due grossi olandesi per salire sul podio; né è stata sufficiente la grinta agonistica alla Libertas Firenze per contrastare le Fiamme Gialle nel60 DICEMBRE 2006 l’incontro per la medaglia di bronzo. La gara femminile sia pur con meno squadre partecipanti, è stata - riguardo al podio - pressoché la fotocopia di quella maschile. La formazione delle Fiamme Gialle, forte delle medaglie olimpiche Scapin e Morico, si è imposta all’Akiyama Settimo, vincitrice lo scorso anno ad Asti, ai Carabinieri e alla squadra dell’Esercito: a conferma che da quando i Gruppi Sportivi militari hanno aperto alle donne, raccogliendo i migliori elementi in circolazione, le probabilità di affermazione delle società civili si sono di molto ridotte. Ritorniamo in Padania imboccando la super sconnessa super strada verso Cesena. I ricordi sportivi ed i paragoni fra presente, passato prossimo e remoto si rincorrono e intrecciano. Difficile fare una classifica… Forse l’ultimo, in ordine di tempo, quello che rimane nella Alessio: un’occhiata al cronometro mente - e non solo sono le tagliatelle al tartufo nero e il porcellino arrosto accompagnati da un pregevole rosso di Montalcino ammirati - e non solo - da “Ventura” a Sansepolcro! CLASSIFICA MASCHILE 1 - Fiamme Azzurre Perugia 2 - Carabinieri Roma 3 - Fiamme Gialle Roma Fiamme Oro Roma CLASSIFICA FEMMINILE 1 - Fiamme Gialle Roma 2 - Akiyama Settimo 3 - Carabinieri Roma C.S. Esercito Tomoe-nage di Piatti J U D O Fiamme Azzurre, campioni d’Italia Tomasetti in difficoltà Una fase Maddaloni-Chimento Tutto lo sforzo di Ignazio Capezzuto nella leva vincente DICEMBRE 2006 61 a colpi h di flas o Sulli: Massim ggia ’sti a “Mann ” i… r it b r a Meloni: Roberto ette m “Qui si ” … le ma ri: dro Ge Alessan dove vi , “Ovvia i d credete Alt!” : e r a d n a Fabrizio i: “Il tt Marche o è mio n microfo sco io!“ sti e g lo e si: ianches Paolo B erdiamo “Pota, p volta…” ta anche s 62 DICEMBRE 2006 J U D O Spigolature Judoistiche di Silvano Addamiani S an Giustino non è “ Lo centro de lo munnu “ come dicono i Folignati, loro vicini, ma, per due giorni, è stato il centro del mondo judoistico italiano. In questo lindo paesetto umbro, nei pressi di Città di Castello, Tiferno per gli antichi romani, si sono svolti, il 45 Novembre u.s., i Campionati Italiani a squadre di Judo Maschili & Femminili. La gara, a nostro parere, più importante e spettacolare del ventaglio agonistico federale. Non è della competizione però che desideriamo parlare ma, della parentesi sportiva d’intrattenimento che si è svolta in quella sede, prima della finale del campionato a squadre maschile. Un pubblico numeroso (finalmente!) festante, eccitato dal risultato che la squadra del cuore (Le Fiamme Azzurre per la cronaca) aveva appena raggiunto con l’accesso alla finale, copriva la voce dello speaker della serata, che forniva dati dei contendenti dall’inizio della giornata come un computer. Cosicché, quando cessò di parlare purtroppo pochi avevano capito cosa stesse dicendo e quello che lo speaker aveva annunciato. Una musica potente e frastornante ammutoliva gli astanti e con essa si materializzarono, sul tatami, delle leggiadre e giovani ginnaste, una piccolissima cintura marrone e due atleti cintere nere. Noi non lo sapevamo, ma loro erano lì per dimostrare che anche nello sport, l’armonia non ha barriere di forme, il gesto tecnico di una disciplina sportiva si può plasmare con altri gesti tec- nici di altre discipline cercando, nei loro movimenti gestuali agonistici quella simbiosi, tra pensiero ed azione, che ne crea un movimento armonico tale, da procurare un effetto sportivo spettacolare. Il judo e la ginnastica erano, questa volta, i test su cui dimostrare questo assunto. Una serie di proiezioni judoistiche fu l’antefatto, ben eseguite, sia al rallentatore che a tempo normale poi, il connubio con la ginnastica, le medesime tecniche venivano applicate alle ginnaste che, con la loro elasticità e plasticità davano, all’immagine di Uke, una figura leggiadra ed armonica. La proiezione era eseguita al punto da conseguire il risultato, ma l’armonia del movimento non si interrompeva nel gesto finale dell’impatto, l’Uke “ginnico” lo sovvertiva riuscendo con acrobatica grazia a completare il cer- chio di caduta, ritornando sulle gambe per dar vita così a nuovi movimenti. (Il Cerchio è il segno geometrico dell’armonia) Sorpresa prima ed applausi poi del pubblico, seguita da ovazioni di apprezzamento. Man mano le tecniche divenivano più ardite ed acrobatiche ed il risultato era sempre sorprendente. L’armonia del movimento era entrata in quel connubio, Judo – ginnastica rendendo apparentemente facile una cosa estremamente difficile. L’atto giusto al momento giusto. E’ stato un’omaggio allo Sport artisticamente interpretato. Gli atleti attori meritano di essere citati: le cinture nere Daniele Bondi e Simone Innocente e le ginnaste Angelica Mariotti e Giulia Medici ma non ci siamo dimenticati delle Stars di questo pregevolissimo acquarello sportivo che sono: Matteo Alunni che ha sciorinato un “Judo da Grande” e Federica Landi che ha ingentilito ed addolcito ancor di più, una prestazione tecnica pari a quella delle sue colleghe più grandi. La coreografia “Judo & Ginnastica” è stata ideata e diretta dal Prof. Augusto Mariotti e dalla Prof.ssa Cristina Polverini. E’ stata una parentesi, che ben ci ha preparato ad assistere alla finale agonistica dell’evento sportivo. La medaglia, come si sa, ha sempre due facce ed in questa occasione abbiamo veduto due facce della medaglia del judo; l’artistica e l’agonistica, ma, lo ricordiamo il Judo è sempre uno pur se talvolta ci compare in molte forme. DICEMBRE 2006 63 L O T T A Affori vince il “suo” Torneo testo e foto di Vittorio Fasone C on grande entusiasmo, il 22 ottobre, la Polisportiva Affori Milano ha festeggiato il suo trentesimo compleanno con la vittoria del secondo Torneo “Borgo Affori”. Alla manifestazione, organizzata dal veterano Enzo La Macchia e dal maestro Vittorio Pesci (sostenuta pienamente dal responsabile attività promozionali dott. Angelo Rossi) hanno preso parte sedici rappresentative (98 i lottatori) tra le più quotate del centro e del nord Italia, e una delegazione francese del Lotta Club Nizza. Da sottolineare in maniera positiva che il torneo ha assunto carattere internazionale, in quanto molte società hanno partecipato con i loro atleti stranieri, provenienti dalla Moldavia, Romania, Albania, Russia e Polonia. Inoltre, ancora oggi, questa società sportiva è considerata il punto di riferimento di questo borgo milanese per molti ragazzi, i quali, grazie alle iniziative socio-sportive dei dirigenti sociali, giorno dopo giorno trovano nuovi stimoli per praticare questa disciplina. Comunque, un plauso va a tutti i clubs lombardi, per il loro importante lavoro accompagnato da enormi sacrifici per fare in modo che 64 DICEMBRE 2006 la lotta in Lombardia continui a vivere. La seconda posizione è andata alla rappresentativa Liguria, capitanata dall’olimpionico Giuseppe Bognanni, la terza invece è stata occupata dai Vigili del Fuoco di Pisa guidati da Mario Cerrai; al quarto posto troviamo l’altro club di punta di questa regione e cioè il Lotta Club Mozzanica, sotto piena osservazione dei responsabili Marrone e Dragos. Il livello tecnico degli incontri di competizione è stato buono, e, in qualche categoria di peso si è potuto assistere a match di grande rilievo internazionale. Queste le medaglie per la classe cadetti: kg. 50 1° Jon Mica L.C. Falchera (TO), 2° Filippo Ferro Affori (MI), 3° Mirko Ferruggio P.G. Gozzi (C. Balsamo); kg. 58 oro, argento ed il primo bronzo per i VV.F. Pisa, rispettivamente con: Mickey Massei, Rems Lancellari e Antonio Guidi, l’altro bronzo è andato a Otel Khdjev del L.C. Nice (Francia); kg. 66 1° MIhail Mica L.C. Falchera (TO), seconda posizione e terza per i fratelli Claudin e Razuan Nechifor del CUS (TO), secondo bronzo andato a Daniele Mistrangelo del Chiavari Ring; kg. 74 1° Gabriel Cuiorpanu del L.C. Mozzanica (BG), 2° Fabio Fichera del S.L. Torino, bronzi per Davide Del Carratore e Fabrizio Palladino rispettivamente dei VV.F, il primo di Pisa, il secondo di Roma. A seguire con gli 85 chili, 1° Stefano Clefi ancora atleta di Pisa, 2° Antonio Marrone del Mozzanica e terzo posto ancora per i pisani con Mirco Acconito; l’ultima categoria, quella dei kg. 85 ha visto vincitore Marco De Tommaso dei padroni di casa, secondo David Fraudet del L.C. Nice (Francia) e terzo Davide Vallucci del S.L. Torino. Per la classe seniores e master A, in L O T T A ordine di categoria di peso: Kg. 55 1° cl. Vincenzo Vella Liguria 2° cl. Isac Marroncini Popey Club Livorno 3° cl. Ivan Giannattasio Pol. Affori Milano Kg. 60 1° cl. Vincenzo Pira Cus Torino 2° cl. Euri De Lucia Liguria 3° cl. Roberto Lolli VV.F. Roma e Salvatore Marchionni Popey Club Livorno Kg. 66 1° cl. Argiuna Tardanico Liguria 2° cl. Jura Arabu L.C. falchera Torino 3° cl. Bassir Alibiev L.C. Nice e Artur Alcimi Affori Milano Kg. 74 1° cl. Pietro Piscitelli Liguria 2° cl. Stefano Cucci S.E.F. Mediolanum Milano 3° cl. Marco Barcellona VV.F. Roma e Valentin Daescu Mozzanica (BG) Kg. 84 1° cl. Tudo Zuz Mozzanica (BG) 2° cl. Marco Besagno Liguria 3° cl. Artan Aakobyan L.C. Nice e Marco De Vita Mozzanica (BG) Kg. 96 1° cl. Alexa Bogdan Cus To 2° cl. Vadimir Branovitchi L.C. Falchera (TO) 3° cl. Luca Trovino e Cristian Viglianti entrambi della Liguria Kg.+96 1° cl. Igor Nencioni Popey Club Livorno 2° cl. Simone Dragonetti Affori Milano 3° cl. Fausto Gobbi Affori Milano e Minail Hristov L.C. Falchera (TO) In questa stessa occasione, la Polisportiva Affori ha rinnovato l’invito al prossimo anno, per la terza edizione di questo torneo, che mira a traguardi sempre più importanti. Grosso impegno agonistico, buon livello tecnico e tanto entusiasmo nei partecipanti al Torneo “Borgo Affori”, vinto dalla Polisportiva organizzatrice Angelo Rossi, Enzo La Macchia, Vittorio Pesci DICEMBRE 2006 65 K A R AT E XII CAMPIONATO ITALIANO ESORDIENTI Le giovani promesse del Karate sulla scia di Tampere… di Alessandro Rucci – foto di Emanuele Di Feliciantonio I l momento più significativo del Karate azzurro ai suoi massimi livelli di sempre richiama nella splendida cornice del PalaFijlkam di Ostia, le atlete e gli atleti delle fasce esordienti nell’appuntamento sportivo più ambito dai giovani talenti. Il XII Campionato Italiano Esordienti maschile e femminile ha registrato la partecipazione di circa 350 atleti/e provenienti da tutta Italia, pronti a darsi battaglia nella finalissima dopo aver superato le fasi di qualificazione in Regione. L’elevato tasso tecnico della manifestazione non delude le attese dei presenti che vivono le finali ripartite per categorie di peso maschili e femminili con grande orgoglio agonistico ed ammirabile passione sportiva. Buona l’organizzazione del C.S. Aprilia che ha gestito nei minimi dettagli gli aspetti organizzativi dell’evento tanto atteso. Per le fasce esordienti il giudizio arbitrale a bandiera assegna la vittoria finale per Hantei tenendo in considerazione parametri tecnici, precisione e controllo della tecnica. In scena prima la finale maschile con 195 atleti in gara, in rappresentanza di 108 società. Nei 40 Kg. importante affermazione di Angelo Crescenzo (Shirai S. Valentino) su Luca Renna, cresciuto nel vivaio della Kyohan Simmi Bari. Entrambi, all’esordio assoluto in tale competizione, si impongono con autorevolezza nelle rispettive poule dimostrando notevoli doti tecniche ed abilità nell’utilizzo delle tecniche di gamba; il vincitore vanta dalla sua un ottimo 2° posto conquistato agli Open di Milano. Terzi a pari merito Diego Castrignano 66 DICEMBRE 2006 (Shu Ren Kan) e Claudio Monaldi (ASD Master Milano). Interessante il duello nella categoria 45 Kg: Gianluca De Vivo (Shirai S. Valentino) bissa il successo ottenuto dal compagno di squadra nella precedente categoria di peso, imponendosi in finale su Marco Mignano (Health Center). Pregevole l’esecuzione di tecniche combinate con buon utilizzo dell’uramauashi: seconda medaglia d’oro per De Vivo dopo l’affermazione agli Open di Milano. Alle spalle dei due finalisti si piazzano ex equo Andrea Rivolta (WaYu Kai Lombardia) ed Enrico Ferialdi (Shot. Ryu Venezia). Equilibratissima la finale della categoria 50 Kg. in cui Mattia Busato (ASI Karate Veneto) si aggiudica la prima posizione, avendo la meglio sul campano Emanuele Gaito (Champion Center Napoli). Il combattimento è caratterizzato da una fase di studio iniziale; la prevalenza tecnica di un atleta sull’altro non si concretizza: tuttavia un miglior atteggiamento tattico dell’atleta veneto che controlla la gara in maniera attenta consente allo stesso di assicurarsi la vittoria; pesa sulla lodevole prestazione dell’atleta campano un keikoku comminato per doppia ammonizione. Buoni i terzi posti conquistati da Alessandro Iodice (Dimensione 3) e Antonino Caruso (Cam. Avola). Nella successiva categoria di peso riservata ai 55 Kg. è grande battaglia: ben 36 gli atleti in gara. Approdano in finale Cristian Altamura (Athletic Ryu Dojo) e Simone Belometti (SKC Valcalepio Credaro). Entrambi sbaragliano i propri avversari e raggiungono l’accesso in finale; il primo forte dell’esperienza acquisita negli Open di Milano 2005 e 2006 (1° classificato) e nell’Open di Grado (2° classificato) evidenzia abilità e versatilità nell’utilizzo delle gambe e conquista la vittoria finale contro un avversario all’altezza. Importanti piazzamenti sul terzo gradino del podio di Domenico Pintomalli (ASD Karate Catona) e di Leonardo Valente (Kyohan Simmi Bari). Nei 60 Kg. Umberto Palmiero (Athlon Maurino) e Alessandro Tinè (Sport C.) danno prova di abilità tecnico – tattiche importanti, dimostrando di poter gestire un combattimento a breve distanza. Tinè riesce a portare una buona combinazione con finalizzazione in Giakutzuki; sull’ottima prestazione del campano influiscono le ammonizioni comminate per azione scorretta. Salgono sul terzo gradino del podio a pari merito Davide Terracciano (Athletic Ryu Dojo) e Andrea Bosetti (Karate Genocchio). Vince e convince nei 65 Kg. Andrea Penna (Il Poliedro), capace di portare a distanza corretta combinazioni di arti inferiori e superiori e di rispolverare al momento opportuno il “giakutzuki di anticipo” dinanzi a Carmine Donadio (Shizoku Avellino) avversario assai ostico; peccato che quest’ultimo si complichi la vita incorrendo nella sanzione pesante di Hanso ku. Nei turni di recupero per accedere al terzo posto, si impongono sugli avversari Davide De Felice (Universal Center) e Simone Borelli (ASD G. Guazzaroni). Entusiasmante la finale per la categoria 70 Kg.: duello tutto campano tra Marco Sarnataro (Champion Center Napoli) e Arcangelo K A R AT E Cat. 40: Dalila Ansalone, già nota nei film e spot televisivi, si afferma in finale su Elena Spagnuolo Cat. 40: Angelo Crescenzo (dx) in mawashi contro Luca Renna Elisabetta Gramigna, vincitrice della categoria kg 50, in una bellissima azione di mawashi in finale Finale dei kg 60 tra Palmieri (rosso) e Tinè, vinta da quest’ultimo La vincitrice dei 65 kg Laura Maniscalco, sorella del plurititolato Stefano, in finale contro Alice Gherardi Emanuele Sarnataro sul gradino più alto degli 80 kg Piccirillo (Athlon Maurino). Grande versatilità nell’utilizzo di entrambe le gambe e livello tecnico eccellente; Sarnataro costruisce sull’agilità e la precisione le premesse per la conquista di un titolo che vide sfumare nella scorsa edizione del Campionato Esordienti per la categoria 65 Kg. Resta notevole la prestazione di Piccirillo, il quale ha già all’attivo un 3° posto agli Open di Grado e due piazzamenti di rilievo nel Kata e nel Kumite agli Open di Milano. Alle sue spalle terzi a pari merito Massimo Milani (ASD KS Angelo di Piove) e Davide Calderone (ASD Cintura Nera). Ancora un atleta partenopeo in finale nella categoria 80 Kg., a testimonianza di una crescita costante del Karate campano: Emanuele Sarnataro del Champion Center Napoli deve fare i conti con Andrea Carli (Centro Ginna- stico Torino) in una finale ad armi pari. Tale è il filo conduttore di una gara di attesa in cui i due avversari colpiscono in rimessa; il verdetto arbitrale assegna all’Hantei (3 a 2) la medaglia d’oro al piemontese che migliora il terzo posto conseguito nella passata stagione. Salgono sul terzo gradino del podio Giacomo Montironi (SSD Palestra Energy) e Giacomo Pimazzoni (ASI Karate Veneto). Classifica finale per Società: 1° CHAMPION CENTER Napoli – 2° ASI KARATE Veneto – 3° SHIRAI San Valentino – 4° KARATE GENOCCHIO. Nella finale femminile quasi 140 atlete si danno battaglia per il podio finale. Nella prima categoria di peso (40 Kg..) Dalila Ansalone dello Sport Village Bologna dimostra nelle fasi eliminatorie grandi doti tecniche nell’attacco e nella difesa. L’atleta felsinea trova in finale Elena Spagnuolo (Dragon’s Karate), riportando una vittoria convincente e abbastanza netta. La campionessa italiana vanta dalla sua, diversi ori conquistati agli Open di Milano, all’Open di Grado ed in altri Trofei rilevanti. Terze a pari merito Melissa Martinetti (Karate Genocchio) e Roberta Vannelli (ASD Gymnic Shiro Dojo). In scena nella finalissima per la categoria 45 Kg. , un duello veemente e dagli esiti sempre incerti sino al termine: Jessica Bisignano (SSD Arcobaleno), campionessa in carica, affronta Piera Minelli (Karate Genocchio). Le atlete in gara si equivalgono: Piera Minelli all’esordio assoluto in questa competizione e affatto intimorita dall’avversaria decide di attaccare, costringendo in difesa la prima della classe all’utilizzo del giaku di anticipo. DICEMBRE 2006 67 K A R AT E Jessica Bisignano con una vittoria di misura per 3 a 2 si conferma campionessa in carica, dimostrando tutto il proprio valore tecnico – tattico. Non vanno dimenticate delle terze classificate: Rita Acampa (Universal Center) e Beatrice Bonino(Europa International). Nei 50 Kg. Elisabetta Gramegna (Kyohan Simmi) conferma l’assoluto valore della squadra pugliese nel kumite . L’atleta, giunta 5° nella scorsa edizione del Campionato Esordienti e allenata dal M° Vito Simmi, Responsabile Tecnico della Nazionale femminile di Kumite, è protagonista di una gara intraprendente al cospetto di Federica Cavallaro (Shito SR), in cui l’esecuzione di combinazioni vincenti ben si sposa con una tattica attenta. Appaiate sul terzo gradino del podio Noemi Lisitano (Remb. Villasm) e Giulia Monti (Shotokan Karate Ryu). Finale assai equilibrata nella categoria 55 Kg.: Andrea Saleri (Forza e Costanza) ha la meglio con uno scarto minimo sull’avversaria Viviana De Martino (ASD Gymnic SH): all’Hantei vince la prima con il risultato di 3 a 2 che premia con tutta probabilità il maggior utilizzo degli arti inferiori. Buoni terzi posti per Irene Lusetti (Karate Pozzuolo ASD) e Martina Tomarchio (ACC Bartolo). La categoria 65 Kg. chiude il calendario gare di questa edizione e riassume i temi dominanti della presente manifestazione: da un lato le conferme nel Kumite femminile, con Laura Maniscalco (ASD Lorenzo Livigni) che si laurea per la seconda volta campionessa italiana, dall’altro il primato dello Sport Village Bologna in classifica generale, grazie proprio ai piazzamenti ottenuti nella stessa categoria: notevole la prestazione di Alice Gherardi (2° class.) che non demorde dinanzi alla sorella del pluridecorato campione del mondo. L’incontro è davvero intenso, le combinazioni simmetriche di braccia e gambe denotano un livello tecnico agonistico itinerante nella corsa al titolo. Condividono la terza posizione Sonia Samaritani dello stesso Sport Village Bologna e Maria Zappulla (Budokan). In classifica generale il Karate Genocchio è seconda; seguono ASD Gymnic SH e Shot. Ryu Venezia. Il commento tecnico sull’evento sportivo di maggior rilevanza per i giovani praticanti è affidato al parere autorevole del M° Culasso, Coordinatore Tecnico dell’attività giovanile FIJLKAM: “il Campionato Italiano esordienti fa registrare una crescita tendenziale verso un Karate sempre più completo e l’assimilazione dei parametri essenziali da parte di Tecnici, atleti e addetti ai lavori. L’esecuzione combinata, la simmetria e l’abbinamento di tecniche plurime nel rispetto delle regole e del controllo della tecnica premia chi è in possesso di abilità e versatilità tecnico-tattiche”. Tale stagione va a concludersi con un bilancio più che positivo che rende il giusto omaggio a lunghi anni di lavoro e impegno costante. Affidiamo alle parole di Claudio Culasso l’orgoglio azzurro: “la vittoria azzurra funge da stimolo per i giovani che si avvicinano al karate e continuano a praticarlo nella consapevolezza di poter condividere questo momento magico del karate italiano a livello internazionale”. Sono anni ormai che il karate italiano primeggia sulla scena mondiale, per qualità e risultati; oggi siamo fieri e possiamo dirlo forte: abbiamo raggiunto gli apici. KARATE CAMPIONATO ITALIANO ESORDIENTI MASCHILE 40 KG 1° Angelo Crescenzo (Shirai San Valentino) 2° Luca Renna (Kyohan Simmi) (Il vincitore è arrivato 2° agli Open di Milano) 45 KG 1°Gianluca De Vivo (Shirai S. Valentino) 2°Marco Mignano (Health Center). (Il vincitore è arrivato 2° agli Open di Milano) 50 KG 1° Mattia Busato (ASI Karate Veneto) 2° Emanuele Gaito (Champion Center Napoli). 55 KG 1° Cristian Altamura (Athletic Ryu Dojo) 2° Simone Belometti (SKC Valcalepio Credaro). Altamura -Open di Milano 2005 e 2006 (1° classificato) e nell’Open di Grado (2° classificato) 60 KG 1° Umberto Palmiero (Athlon Maurino) 2° Alessandro Tinè (Sport C.) 68 DICEMBRE 2006 65 KG 1° Andrea Penna (Il Poliedro) 2° Carmine Donadio( Shizoku Avellino) 70 KG 1° Marco Sarnataro ( Champion Center Napoli) 2° Arcangelo Piccirillo ( Athlon Maurino). Il vincitore disputo’ già la finale nella scorsa edizione (2°classificato nei 65 kg.), mentre Piccirillo,ha già all’attivo un 3° posto agli Open di Grado e due piazzamenti di rilievo nel Kata e nel Kumite agli Open di Milano. 80 KG 1° Andrea Carli (Centro Ginnastico Torino) 2° Emanuele Sarnataro ( Champion Center Napoli) il vincitore arrivo 3° nella scorsa edizione. 45 KG 1° Jessica Bisignano (SSD Arcobaleno) 2° Piera Minelli (Karate Genocchio). Bisignano 2 volte campionessa italiana negli Esordienti. 50 KG 1° Elisabetta Gramegna (Kyohan Simmi) - 5° nella scorsa edizione 2° Federica Cavallaro (Shito SR) - 2° nei Kata Esordienti 2006 55 KG 1° Andrea Saleri (Forza e Costanza) 2° Viviana De Martino (ASD Gymnic SH) FEMMINILE 40 KG 1° Dalila Ansalone dello Sport Village Bologna 2° Elena Spagnuolo (Dragon’s Karate) ori conquistati agli Open di Milano, all’Open di Grado ed in altri Trofei rilevanti. 65 KG 1° Laura Maniscalco (ASD Lorenzo Livigni) 2° Alice Gherardi (Sporting Village Bologna) Maniscalco conferma il titolo ottenuto già nella scorsa edizione. Famiglia Minguzzi: Famiglia di Campioni di Giovanna Grasso U na famiglia che fa parlare di sé pur parlando poco di sé. Il carattere serio, concentrato, a volte un po’ schivo è comune a tutti i membri di questa famiglia che ha fatto della Lotta uno dei suoi centri di interesse. Valentina ha conquistato, nel luglio scorso, il suo bronzo europeo juniores, mentre tra le ultime fatiche di Andrea c’è l’affermazione nel prestigioso Torneo Ion Cornianu svoltosi in Romania ad agosto. E ultima in ordine di tempo c’è la medaglia di bronzo conquistata da Luca nel Campionato Esordienti greco romana. La Lotta, ma più correttamente lo sport agonistico, è un aspetto importante nella vita di questa instancabile famiglia. Numerosa con i suoi cinque figli, energica con le sue forti radici legate all’agricoltura ed alla bellezza della terra emiliana. Massimo, il capofamiglia, ha iniziato a lottare per affrontare la poliomielite, una malattia purtroppo molto diffusa fino a qualche decennio fa in Italia. Lo “scontro diretto” con il suo limite muscolare lo spingeva a percorrere la distanza tra Imola e Faenza in bicicletta ed a darsi da fare sulla materassina della CISA senza risparmiarsi. Il suo primo allenatore è stato Benedetti al quale si sono succeduti Ranzi e Sanna; la sua carriera agonistica è stata impreziosita di diversi titoli italiani nella categoria juniores fino ad approdare alle Universiadi nel 1973, dove ha conquistato una doppia medaglia di bronzo: sia nello stile libero che nella greco romana. Al di là da venire la specializzazione, il territorio emiliano vantava numerosi campioni e un’ampia schiera di praticanti stile liberisti, alla quale anche Massimo Minguzzi apparteneva. Ci racconta ridendo delle sue epiche sfide con Giuseppe Bognanni, la sua “bestia nera”, che gli riservavano sempre il secondo posto ai Campionati italiani seniores, mentre la sua unica vittoria in finale è stata annullata a seguito di una squalifica... Celestina Becca, moglie di Massimo, giocatrice di serie A con il Faenza Volley Valentina, Andrea, Serena, Celestina, Mirko, Luca, Massimo DICEMBRE 2006 69 Massimo premiato alle Universiadi del 1973 Massimo (al centro) in Nazionale Massimo in azione contro Pelletier (FRA) alle Universiadi ridendo dice che non era nel suo destino il titolo italiano, mentre al contrario lo era la Lotta che lo ha portato ancora in Bulgaria ed in Svizzera ai Mondiali Master non più di otto anni fa. Ma Massimo si schermisce indicando come “quella brava della famiglia” la moglie, Celestina Becca, giocatrice di pallavolo in serie A prima a Imola e poi a Faenza: la signora Minguzzi è una bella donna dal sorriso aperto, fisico atletico e temperamento energico. Appassionata di sport, ma prima di tutto della sua famiglia, è presente tanto in palestra quanto in gara a fianco dei suoi “atleti”. La sua scelta agonistica è ripercorsa dalla terzogenita Serena, l’unica della famiglia a non essere stata “catturata” dalla Lotta. Mentre i più piccoli Luca, 12 anni, e Mirko di 8 stanno condividendo appieno la passione prevalente in famiglia. “Ho montato una materassina nel capannone dei trattori, così da potermi allenare di ritorno dal lavoro, quando non ho tempo di andare in palestra - dice Massimo - non c’è 70 DICEMBRE 2006 niente di più naturale per i miei figli di giocare a far la Lotta con me, divertendoci insieme e... sfidando anche il freddo d’inverno! Ma ci divertiamo tanto e il segreto è tutto qui. Se la Lotta fosse un obbligo, non credo che avrebbe tutto questo successo in casa mia. Il divertimento innanzitutto! Sono, ovviamente, molto orgoglioso del successo dei miei figli, è chiaro che non sarei meno orgoglioso di loro se avessero scelto una strada diversa... ma io non ho mai smesso di coltivare questa passione per la Lotta e loro sono sempre stati con me. Siamo una famiglia molto unita e quando non c’è obbligo è naturale condividere interessi e passioni. Sia Andrea che Valentina sono cresciuti in palestra, così come gli altri tre. Per Luca e Mirko anche Andrea costituisce un grande punto di riferimento: è il classico fratello maggiore da “emulare”. E ce la mettono tutta, soprattutto il piccolo che è uno scatenato! Valentina ad un certo punto della sua carriera ha optato per la pallavolo; poi in palestra è capitato per puro caso Giorgio D’Antonio trasferitosi in Emilia come insegnante di liceo, ma lottatore proveniente dalle Fiamme Oro di Napoli. Con lui in palestra Valentina ha avuto un punto di riferimento sia come insegnante che come “partener”... era l’unico stile liberista in circolazione! E grazie a lui le è tornata la passione per la Lotta; sono molto legati anche ora che Valentina è spesso via per gli allenamenti con la nazionale e le gare. Luca ha vinto il bronzo negli ultimi campionati esordienti di greco romana, ma si allena anche in stile libero come il fratellino... ora che non c’è più una limitazione alla pratica degli stili tutti i bambini in palestra si allenano così: il doppio canale è una buona opportunità, come tutte le situazioni in cui viene data un’alternativa... e questo vale tanto in palestra quanto nella vita!” JU JITSU JU JITSU A NAPOLI La Scuola Militare della “Nunziatella” allo “Sport Expo” di Napoli di Mario Dell’Aquila L a Scuola Militare “Nunziatella” di Napoli è la più antica istituzione per la formazione scolastica ad indirizzo militare. E’ stata, infatti, fondata nel 1787 da Ferdinando IV di Borbone come “Real Accademia Militare” ed è oggi al suo 219° anno di corso. Gli allievi di questa scuola, che studiano e vivono all’interno della struttura, seguono il normale corso di studi (Liceo Scientifico o Classico) di qualsiasi scuola italiana integrato però dalle attività che ricadono nell’ambito dell’ “Addestramento Militare” quali il combattimento corpo a corpo, tiro con armi o di bomba a mano, istruzione formale, sanitaria e regolamenti. Proprio per la peculiarità del programma di addestramento degli allievi, la Dirigenza della Scuola, Col. Domenico PACE, e dell’Ufficio Addestramento, Ten.Col. Giampiero BATTIPAGLIA, hanno ritenuto che il Ju Jitsu potesse fornire le abilità marziali richieste agli allievi ed hanno affidato il compito di redigere una progettazione didattica specifica al M° Mario DELL’AQUILA, Fiduciario Ju Jitsu per la regione Campania nonché l’attivazione di un Corso di Ju Jitsu rivolto agli allievi della Scuola e che è partito nell’a.s. 2002/03, diretto dallo stesso m° Dell’Aquila coadiuvato dall’I.T. Gabriele MUOIO. Il prestigio della Scuola e la progettazione mirata ad ottimizzare l’acquisizione del Programma Federale hanno consentito di stilare un protocollo d’intesa tra la F.I.J.L.K.A.M., e per essa nella sua emanazione locale il competente Comitato Regionale Cam- pano presieduto dal m° Aldo Nasti, e la Scuola Militare “Nunziatella” che consente agli allievi dell’ultimo anno di corso di sostenere gli esami federali per I dan di Ju Jitsu. Dell’importanza dello Sport in generale ha potuto parlare il Comandante della “Nunziatella” in un intervento dal titolo “L’attività sportiva nella formazione degli allievi”, inserito nel programma della conferenza “LO SPORT MILITARE” organizzata dall’Esercito Italiano e tenutosi a Napoli lo scorso 19 ottobre. Nel suo intervento il Colonnello PACE ha voluto rimarcare con forza il ruolo e l’importanza che lo sport (e tra questi quelli a vocazione marziale) assumono sia nella formazione che nelle aspettative dei giovani allievi delle scuole militari. Nelle giornate immediatamente successive la Scuola ha partecipato allo Sport Expò, una delle più importanti fiere del fitness e delle discipline del movimento, tenutosi negli stands della Mostra d’Oltremare di Napoli dal 20 al 22 ottobre. La partecipazione della Scuola e degli allievi si è concretizzata in una serie di dimostrazioni, articolate sull’intera durata della manifestazione, degli sport che meglio potevano rappresentare le attività sportive che accompagnano la vita scolastica degli studenti, nella fattispecie il Ju Jitsu e la Scherma. Con i maestri Dell’Aquila e Muoio sono gli allievi Pane, Della Corte, Carbone, Fazio e gli allievi in uniforme storica Boerner e D’Alessio e il Ten. Col. Battipaglia DICEMBRE 2006 71 A I K I D O La locandina dello stage STAGE NAZIONALE Grande successo organizzativo, oltre 120 i partecipanti di Bruno Carmeni N ella ridente cittadina di Conegliano (Treviso) definita la “Perla del Veneto” per la sua collocazione collinare e per la vicinanza sia del mare (Venezia) che dei campi da sci (Dolomiti), sabato 27 e domenica 28 maggio si è svolto il 1° Stage Nazionale di Aikido. Lo stage è stato organizzato dalla FIJLKAM, in collaborazione dell’Associazione Sportiva Dilettantistica Judo Club Conegliano con il Patrocinio del Comune cittadino e del CONI Provincia di Treviso. Il Generale Ezio Evangelisti ha voluto personalmente visitare l’impianto per rendersi conto che tutto fosse predisposto affinché il soggiorno dei partecipanti corrispon- 72 DICEMBRE 2006 desse alle loro esigenze. Durante l’anno sono due i corsi nazionali di aggiornamento Aikido FIJLKAM, questo per permettere a chi si trova nelle isole a non dover percorrere tutta l’Italia per parteciparvi. Normalmente uno si svolge a Roma ed un altro al nord. La massa di partecipanti provenienti da tutta l’Italia è stata sorprendente tanto da fare considerare questo primo stage nazionale straordinario per l’afflusso. Agli oltre 120 praticanti arrivati da tutta la penisola hanno dato il benvenuto il Presidente Onorario della FIJLKAM, Generale Ezio Evangelisti il quale ha portato il saluto del Presidente, Dr. Matteo Pellicone; Il Vice Presidente vicario del CONI Provinciale di Treviso, Dr. Sanson; il Presidente del Comitato Regionale, Maestro Benemerito Berardino De Carlo e l’Assessore allo Sport della Città di Conegliano, Gentile Sig.ra Paola Mirto, la quale oltre ai saluti convenzionali ha dato la disponibilità del suo ufficio ad accogliere qualsiasi altra manifestazione che la FIJLKAM vorrà organizzare a Conegliano. Il maestro Fausto De Compadri ha raccolto attorno a sé il professore Adornato ed i maestri presenti che insegnano in altre organizzazioni; egli si è detto pronto ad un dialogo tranquillo e proficuo affinché tutti siano sotto una sola Federazione, la A I K I D O Il Presidente Onorario Ezio Evangelisti con il Maestro Carmeni Una fase dello stage FIJLKAM, ed ottenere un maggior credito sia in campo nazionale che internazionale. Il Settore Aikido FIJLKAM è in netta divulgazione in campo nazionale, anche se data la sua peculiarità non è possibile parlare di agonismo. Vedere praticare tutti assieme, con serietà ed intensità tecnica, nell’immenso tatami dell’ASD Judo Conegliano è stato uno spettacolo incredibile. Intervistati alcuni convenuti si sono detti entusiasti della condotta tecnica del corso e dell’accoglienza ricevuta. Tra i partecipanti due gentili signore giapponesi; Michiyo Ogata che pratica a Mantova e l’insegnante Wakabayashi Keiko. Quest’ultima insegna al Gruppo Paracadutisti della Folgore a Livorno. La 75enne Keiko è stata alla ribalta con un servizio mandato in onda dalla RAI TV mentre allena gli ufficiali e la truppa nella difesa personale. Al termine del corso, domenica 28, a tutti è stato fatto un simpatico omaggio consistente in una bottiglia di prosecco, visto che Conegliano è definita “Città d’arte e patria del prosecco”; è stata consegnata la locandina del corso ed il diploma di partecipazione. Nel pomeriggio solamente alcuni si sono cimentati negli esami per ottenere il 1° ed il 2° dan, mentre la maggioranza ha avuto l’opportunità di visitare la casa natale di Gio- vambattista Cima, la bellissima Sala dei Battuti presso il Duomo, il castello cittadino contenente una raccolta di opere e dipinti che raccontano la storia di Conegliano. Hanno scoperto una località italiana per loro sconosciuta e si sono detti così entusiasti da volerla visitare più profondamente in futuro. Unico dispiacere è stato di non poter assistere alla “Dama Castellana” che si svolge ogni anno nel mese di giugno. È uno spettacolo unico nel suo genere dove nella meravigliosa piazza Cima i personaggi della dama, in costume epocale, si spostano al comando dei giocatori finalisti. Molti hanno assicurato la loro presenza all’edizione pittoresca del 2007. DICEMBRE 2006 73 LA POLIZIA PENITENZIARIA E MGA Un progetto in dinamica evoluzione I l mondo Penitenziario, generalmente sconosciuto alla grande maggioranza delle persone , è spesso percepito dall’immaginario collettivo come qualcosa di oscuro e di minaccioso perché è il luogo ove viene custodita la parte più negativa della società cioè quella che infrange le regole della convivenza civile. E’ indubbio che la restrizione della propria libertà personale è una condizione innaturale e di per sé violenta per l’essere umano e finisce per essere frequentemente generatrice, essa stessa, di aggressività, di frustrazione, di disperazione. La popolazione detenuta è composita e ne fanno parte persone che provengono dalle fasce marginali della società, ma anche persone di elevata pericolosità sociale e criminale. Al Poliziotto Penitenziario sono affidati compiti e servizi molto variegati, che implicano competenze differenziate e requisiti professionali specifici. L’esposizione continua ad una situazione di stress richiede inoltre particolare equilibrio e padronanza personale. Il contatto continuo con le persone che sono in stato di detenzione implica prima di tutto competenze relazionali molto spiccate per rapportarsi in modo corretto da un punto di vista professionale e valido da un punto di vista etico. Nello svolgere il proprio lavoro i Poliziotti non sempre hanno a disposizione le armi in dotazione il cui uso è riservato ad alcuni specifici servizi. In particolare durante il servizio nei reparti detentivi è espressamente vietato dalla norma detenere armi. Dati questi presupposti, nei corsi di for- 74 DICEMBRE 2006 mazione per l’immissione in servizio dei Poliziotti Penitenziari, è sempre stato riservato uno spazio, ancorché limitato, per l’ addestramento alla Difesa Personale attingendo alle arti marziali più diffuse. I risultati non erano di particolare significato sia dal punto di vista dell’efficacia sia da quello dell’apprendimento. Si verificavano infatti disomogeneità di metodo poiché ogni istruttore si riferiva alla sua disciplina e, di fatto, si vanificava l’intervento poiché per porre in grado un operatore di difendersi occorreva una pratica costante di molti anni. Nel 2004 l’Amministrazione Penitenziaria stipula una convenzione con la FIJLKAM per la formazione di istruttori di difesa personale – metodo MGA appartenenti al Corpo di polizia penitenziaria selezionati tra personale interno in possesso di requisiti tecnici e titoli sportivi indicati dalla stessa Federazione. L’obiettivo di avere risorse interne professionalizzate e di adottare un metodo omogeneo in tutte le sedi formative si coniuga in questo modo con la particolare rispondenza dell’MGA alle esigenze operative e con la neces- eo artolom mpli, B a atto C i G D e sepp iu ancesco G r , F o x ll s se da no Pres Corso: lla, Stefa anti al O ip c io te z r na ttori pa grino, Ig Gli istru io Pelle d u la C i, Buscem sità di raggiungere, in tempi brevi, una buona preparazione rivolta esclusivamente alla tutela dell’incolumità sia di chi lo pratica sia di eventuali aggressori. L’utilizzo di tecniche di facile realizzazione, ma al tempo stesso efficaci, è stata costantemente accompagnata dal riferimento alla filosofia di fondo di una tecnica centrata solo sulla difesa e non sull’aggressione che si colloca in particolare sintonia con l’impostazione etica e deontologica del poliziotto penitenziario, di ridurre al minimo la violenza e di garantire condizioni ove vengano rispettati i diritti delle persone detenute. I 26 istruttori qualificati dall’Amministrazione hanno già effettuato corsi di difesa personale per il personale neoassunto ed hanno cominciato a realizzare corsi direttamente negli Istituti Penitenziari per il personale già in servizio. La risposta del personale è stata di particolare gradimento poiché è stata percepita l’efficacia, il rafforzamento dell’autocontrollo ed, in generale, della propria sicurezza personale nell’affrontare situazioni di criticità. Per la positiva risonanza del lavoro fin qui svolto dagli istruttori di difesa personale l’Amministrazione ha deciso di riservare loro uno spazio nell’ambito della Festa nazionale della Polizia Penitenziaria che si è tenuta a Roma il 4 ottobre scorso. Gli istruttori hanno mostrato le tecniche di base ed alcune applicazioni operative del metodo al vasto pubblico presente. ma anche momenti di autoaggiornamento in cui vengono chiamati ad un lavoro di ricerca ed approfondimento nell’intento di adattare sempre di più il metodo alle reali e specifiche esigenze operative. Anche in questa fase la supervisione della Federazione è imprescindibile, ma la ricerca di soluzioni che ne scaturirà risulterà molto più condivisa adottando un metodo partecipativo che stimoli le persone nella costruzione attiva della propria professionalità. Gli Istruttori di Difesa personale della Polizia Penitenziaria Il percorso formativo degli istruttori della Polizia Penitenziaria prevede un aggiornamento semestrale d’intesa ed in collaborazione con la FIJLKAM, A iche MG di Tecn e n io z u Esec nto nettame l’amma e r r o p redis gi per p Bloccag llo da colte Difesa llagente dello sfo o s u l’ e con Tecnich DICEMBRE 2006 75 J U D O KATA E MASTER Si riparte! di Stefano Stefanel I l Consiglio di settore nell’ultima riunione del 2006 ha messo in cantiere alcuni importanti e innovativi appuntamenti per il 2007 che riguardano l’attività Master e Kata. La comunicazione è arrivata ai Comitati regionali, che rimangono il referente per tutta l’attività federale. Per i Master viene confermato il Trofeo Master Italia, che prevede due appuntamenti internazionali (il World Master Open in Brasile a giugno e i Campionati Europei Master in Germania a novembre) e cinque appuntamenti nazionali (Trofeo Città di Vittorio Veneto, Trofeo Sankaku a Bergamo, Master Toscana a Firenze, Torneo dei Vecchi Maestri a Tarcento e Torneo Master della Capitale a Roma). E’ di fondamentale importanza che i Master italiani partano dall’attività nazionale per poi fare quella internazionale. Per i Kata invece ci sono novità e conferme: cui potranno accedere solo gli Arbitri regionali, lo stage del 2007 è un fondamentale punto di passaggio. Anche perché dopo gli Europei di Malta ci sarà lo Stage arbitrale in Svezia a cui parteciperanno i nostri arbitri internazionali (Strazzeri, Gobbi, Erissini, Ferrante, Vetturini) e dunque è importante che i quadri federali siano stabilizzati e possano permettere un effettivo miglioramento della qualità dei kata nazionali. La Commissione giu- dicante è formata dal M.o Stefano Stefanel e dagli Arbitri internazionali Gian Piero Gobbi e Giovanni Strazzeri. Lo Stage a Lignano Sabbiadoro sarà tenuto da un docente del Kodokan di Tokyo. Inoltre il Consiglio di settore ha deciso per questo quadrienno olimpico di prevedere il passaggio di dan fino al conseguimento del 5° per i Campioni europei di Kata. • 6° Stage nazionale a Lignano Sabbiadoro dal 2 al 4 febbraio 2007 con la qualifica di nuovi docenti federali, la possibilità per gli arbitri di kata di ottenere le qualifiche che non hanno ottenuto e la possibilità per le regioni con meno arbitri di poterne avere un numero sufficiente; • Torneo delle Regioni di Kata: gara per squadre regionali che si svolgerà nella seconda parte dell’anno. Poiché nel 2008 si procederà ai primo esame per Arbitri Nazionali di Kata, a 76 DICEMBRE 2006 Il Consigliere Stefano Stefanel è soddisfatto del primato europeo degli italiani sia nel 2005 che nel 2006 …ma guai fermarsi sugli allori! J U D O IN MARGINE AGLI EUROPEI DI KATA La volpe e l’uva… di Giorgio Sozzi B énoit Huon scrive a “L’Esprit du Judo”, una nuova e lussuosa rivista francese, dicendo di aver sentito da alcuni suoi amici cose turche (très mauvais échos) sui Campionati d’Europa di Kata di Torino e, dato che lui, Bénoit, non c’era, chiede lumi. L’editorialista risponde titolando il pezzo CHAMPIONNAT D’EUROPE DE KATA: “UNE MASCARADE” e riporta le dichiarazioni di Eric Villant, Presidente del Comitato dell’ Ile de France, il quale afferma che si è trattato appunto di “une mascarade”: lo spirito del kata tradito; nulla l’efficacia; kata eseguiti come danza; i francesi umiliati mentre gli italiani, giocando in casa e favoriti dagli arbitri, hanno lasciato le briciole agli altri. A questo punto, conclude Eric Villant, “non bisogna più partecipare così da non perdere il nostro patrimonio!”. Ben comprendo la stizza dei francesi che non ci stanno a perdere, specie con gli italiani, ma corre l’obbligo di qualche precisazione. a) Il regolamento di gara - opinabile fin che si vuole - era quello stabilito dall’ Uej e pertanto ben noto a tutti, dirigenti e atleti dei paesi iscritti i quali, dunque, conoscevano perfettamente le regole del gioco, ovvero i metri di valutazione; b) nello Stage indetto dall’Uej per l’abilitazione degli arbitri internazionali di Kata a Malta, c’era anche una judoka francese che aveva ampia possibilità di contestare tutto e tutti, cosa che non ha fatto, sottoponendosi diligentemente alle c) d) e) f) prove di esame; presente a Malta, sia ben chiaro, non a titolo personale bensì inviata dalla Federazione francese; Le finali di Torino erano giudicate da cinque arbitri di nazionalità diversa dalle coppie finaliste con l’esclusione dei punteggi più alto e più basso, e dunque risultava abbastanza difficile combinare favoritismi; Si può discutere sugli arbitri - esiste una competizione dove non ci sia qualcosa da dire sugli arbitri? - ma è mai possibile pensare ad un accordo trasversale fra giudici internazionali solo per bastonare i francesi? Al tavolo dell’Uej a Torino c’era, tra gli altri, Jean Luc Rougé, Presidente della Federazione Francese e, in tribuna d’onore, un ospite come il Maestro Daigo Toshio, custode dell’ortodossia dei Kata del Judo Kodokan i quali, anziché stracciarsi le vesti, si sono congratulati con i vincitori; Nel 2005 a Londra il risultato della competizione – Italia e Spagna di gran lunga in testa - fu pressoché identico a quello di Torino 2006 e gli italiani non giocavano in casa ! E dunque, la redazione di “Esprit du Judo” invece di reggere la coda al sig. Eric Villant, avrebbe dovuto meglio informarsi prima di scrivere un titolo offensivo, sia nei confronti degli oltre 150 judoisti impegnati sul tatami a Torino, sia dei dirigenti europei che con lungimiranza portano avanti il discorso delle competizioni di “kata”! A proposito, ma non è che questo sig. Eric Villant, per essere così fegatoso, avesse magari motivi personali? Non sarà perché, in gara anche lui a Torino, in coppia con Laurent Dosne, pur interpretando l’autentico spirito del Kime-no-kata ancor meglio di Jigoro Kano buon’anima e malgrado la loro straordinaria, superba, incomparabile, perfetta esecuzione del Kime-no-kata, quei somari incompetenti dei giudici internazionali hanno rilevato nella loro esecuzione ben 298 fra imperfezioni ed errori (contro gli 88 di Verano/Gonzalez – spagnoli, non italiani – vincitori ), classificandoli al 16° posto, ultimi, sulle sedici coppie in gara? Il vecchio Esopo, uno che di uomini se ne intendeva, ebbe un giorno a raccontare la favola di una certa volpe che saltava e saltava per acchiappare un grappolo d’uva… Non sarà la stessa storia? Ps. Suvvia, non se la prenda Sig. Eric Villant, Presidente del Comitato dell’Ile de France; anzi, magari sponsorizzato da “L’esprit du Judo”, perché non si mette sotto a produrre video dei suoi kata , perfetti, va da sé, così da illuminare dirigenti, arbitri e atleti di tutta Europa (e poi del mondo)? Altrimenti, “obtorto collo”, dovranno continuare a “danzare” kata, avendo come riferimento i video, imperfetti, del Kodokan di Tokyo! DICEMBRE 2006 77 a cura di Renato Manno La formazione tecnica negli sport di combattimento di Renato Manno La tecnica sportiva è un movimento appreso ed automatizzato frutto dell’apprendimento dell’allievo e dell’insegnamento del maestro. Affinché la tecnica sia definita tale deve essere padroneggiata da parte dell’allievo che attraverso un numero elevato di ripetizioni ne acquisisce gradualmente una certa maestria guadagnandone in fluidità, precisione, velocità; tutto ciò si realizza completamente quando l’allievo esegue la sua tecnica senza una dettagliata partecipazione cosciente. L’apprendimento motorio è un processo complesso che coinvolge la dimensione cognitiva specifica del movimento, al tempo stesso però è un passaggio obbligato nelle tappe della specializzazione. Nell’apprendimento motorio perciò è necessario che le proposte dei primi insegnamenti tecnici siano collegati sia al livello delle capacità fisiche dell’allievo che alle sue precedenti esperienze motorie. Si è già specificato che la ripetizione del movimento è il mezzo più importante per l’apprendimento motorio, però quando gli sport richiedono situazioni sia variabili che imprevedibili bisogna arricchire la tecnica delle ripetizioni in situazioni reattive e variate, cioè sin dall’inizio bisogna ambientare la tecnica in una situazione di attacco o risposta o combinazione, secondo opportune metodiche 78 DICEMBRE 2006 molte delle quali determinanti ai fini della formazione tecnico-tattica dell’atleta e delle possibilità di vittoria. Negli sport di combattimento, open skill per eccellenza, “la situazione si caratterizza per una marcata incertezza, ed in essi normalmente vi prevale l’atleta che crea la maggior difficoltà situazionale all’antagonista” (Aschieri). Inoltre il confronto è diretto, la mutevolezza della situazione è determinata dall’interazione motoria oppositiva tra i due atleti che attivano comportamenti (attacchi, combinazioni, difese, finte) finalizzati al conseguimento della supremazia. L’automatizzazione delle tecniche, quindi, negli sport di combattimento si confronta sempre con le componenti tattiche, l’allenamento tecnico-tattico è molto ricco e variabile ed occupa una grande parte del tempo di preparazione e rende le situazioni agonistiche molto incerte. Nell’allenamento la tecnica e tattica si saldano, sia con le componenti fisiche di forza velocità e resistenza che coordinative che cognitive, quest’ultime quale punto finale di registrazione di tutte le esperienze esecutive in allenamento ed in gara, simulata ed ufficiale. Nel movimento degli sport di situazione, le tappe della prestazione nel suo complesso od azione motoria si possono identificare nelle tre seguenti: - La finalità del movimento - Il programma di movimento - L’esecuzione del movimento La finalità del movimento è decisa dopo l’analisi dell’ambiente, è evidente che in un ambiente variabile come negli sport di combattimento, la velocità con cui si riconosce una situazione tecnica scatenante un attacco è determinante, e dipende anche da quanto l’atleta è stato allenato ad essere abile in questo frangente. Una volta determinata la finalità di movimento la scelta del “cosa fare” è la scelta del programma di movimento opportuna, che perciò dipende direttamente dalla finalità; l’esecuzione del programma è la naturale conseguenza della scelta, nella esecuzione sono determinanti il livello di automatizzazione, ma soprattutto il livello di efficienza delle capacità condizionali, la velocità e la forza per la rapidità del colpo e la resistenza nel numero delle volte di applicazione delle tecniche e della forza e precisione nelle diverse fasi. Nelle diverse tappe della realizzazione del movimento il vero “fluidificante” è la ripetizione essa permette l’acquisizione dell’automatizzazione, essa consente una esecuzione senza controllo cosciente, condizione che permette all’atleta di pensare all’obbiettivo dell’azione ed al suo evolversi tecnico tattico. Negli sport di situazione e negli sport di combattimento è necessario dare un grande valore alla fase interpretativa, che è una fase cognitiva, di comprensione o “intuizione”, l’ambiente di combattimento è altamente variabile e necessita di una continua analisi che permetta una reazione adeguata, in questo senso le fasi dell’apprendimento tecnica possono essere riassunte nella fig. 1. TAPPE DI ELABORAZIONE DELL’INFORMAZIONE IDENTIFICAZIONE DELLO STIMOLO SELEZIONE DELLA RISPOSTA PROGRAMMAZIONE DELLA RISPOSTA FIGURA UNO Nella figura uno si vede chiaramente come l’elaborazione della informazione ha una sua complessità, ha diverse tappe che complessivamente formano le ragioni di una risposta ad una fase della competizione (attacco, difesa) cioè una “situazione-stimolo” che va allenata rendendo l’allievo in grado di riconoscere il più precocemente possibile i segni di una eventuale situazione agonistica, solo così si raggiungono le velocità di reazioni adeguate al combattimento, la velocità totale è la somma del tempo di decisione + il tempo di esecuzione, qualunque velocità esecutiva è insufficiente se non sostenuta da una elevata velocità decisionale. Nell’insieme la prestazione di combattimento porta ad una sequenza di tappe che si accavallano continuamente; parte dalla identificazione dello stimolo per passare alle finalità della risposta con le conseguenti fasi FIGURA DUE Nella figura due si vede come la fase esecutiva e solo la parte finale della scelta della finalità e quest’ultima è influenzata dalle capacità condizionali e coordinative. L’automatizzazione rende più veloce la scelta e la consecutiva esecuzione, ma l’identificazione può essere molto lunga anche se la fase esecutiva è molto rapida, per cui una preparazione fisica discostata dalla competenza tecnica e quindi la fase mentale-cognitiva non permette una tempestività efficace ed aumenta la prevedibilità deter- minando una bassa competitività tecnico-tattica. Molte vie sono possibili nella formazione di un futuro atleta, ma alcune vie sono sicuramente molto lunghe e di non certa riuscita; alcune tradizioni hanno coltivato rituali consolidati di ripetizione di fondamenti, essi vanno considerati un importante mezzo di formazione e di valutazione ma possono essere parziali e non essere sufficienti per una preparazione dei giovanissimi alla moderna competizione. DICEMBRE 2006 79 CURIOSITÀ OLIMPICHE Le mascotte: simpatici animali portafortuna di Livio Toschi N ei precedenti numeri di Athlon ho parlato prima delle medaglie assegnate ai vincitori dei Giochi Olimpici, poi dei francobolli emessi in occasione delle Olimpiadi. Questa volta ci occupiamo di un argomento davvero piacevole: le mascotte. Mascotte è una parola che deriva dal provenzale e significa «strega» oppure «persona, animale, oggetto, considerati dei portafortuna». Il termine si diffonde grazie al successo dell’omonima operetta, musicata da Edmond Audran nel 1880. Visto il successo della cantante, alcune gioiellerie realizzano un ciondolo che rappresenta l’artista nel costume di scena e che va subito a ruba, divenendo da quel momento sinonimo di portafortuna. Questa è l’origine della moderna mascotte, come racconta Marie-Hélène Roukhadzé in un articolo apparso sulla rivista Message olympique nell’agosto 1991. La prima mascotte in assoluto, seppure non ufficiale, fa la sua comparsa ai Giochi invernali di Grenoble, nel 1968 (il suo nome è Schuss). Quattro anni dopo, a Monaco di Baviera, entra in scena la prima mascotte delle Olimpiadi estive: il bassotto Waldi, testa e coda blu e corpo variamente colorato a strisce verticali diseguali. Le mascotte delle Olimpiadi successive sono: a Montreal il castoro Amik, che nella lingua degli indiani Algonchini vuol dire proprio «castoro», animale paziente e laborioso che figura negli stemmi di Montreal e Kingston; a Mosca l’orsetto Misha, creato da Victor Chizikov (caricaturista e noto illustratore di libri per bambini) dopo sei mesi di lavoro e un centinaio di disegni; a Los Angeles l’aquilotto Sam, ideato da 80 DICEMBRE 2006 C. Robert Moore e associati, della casa di produzione Walt Disney (l’aquila è il simbolo degli USA); a Seul il tigrotto Hodori (ho vuol dire «tigre», dori è un diminutivo), disegnato da Hyun Kim, uno dei direttori della Società coreana di estetica; a Barcellona il cane Cobi, ideato da Javier Mariscal, una mascot- te “cubista” così diversa dalle precedenti da essere in un primo tempo molto criticata; ad Atlanta una strana creatura blu dai grandi occhi, chiamata Izzy. Elaborata al computer da John Ryan, grafico 45enne della società Designefx, inizialmente il suo nome è Whatizit, ossia «Che cos’è?», ma viene Misha (Mosca 1980) cambiato in seguito ai suggerimenti giunti da ogni parte del mondo, valutati da 32 bambini di Atlanta di età compresa tra 7 e 12 anni. Ai Giochi invernali di Calgary, nel 1988, compare la prima coppia: sono gli orsi polari Hidy e Howdy, fratello e sorella, disegnati da Sheila Scott. Per i Giochi estivi di Sydney Matthew Hatton crea tre mascotte: l’ornitorinco Syd, il kookaburra Millie e l’echidna Olly, nomi che derivano da Sydney, Millennio e Olimpiadi. Due le mascotte di Atene 2004: i fratelli Atena e Febo, omonimi delle due potenti divinità greche (Minerva e Apollo, per i romani). La Paragraph Design Ltd, vincitrice della gara internazionale cui hanno partecipato 196 concorrenti, si è ispirata a una bambola dell’antica Grecia. Sam (Los Angeles 1984) Dobbiamo rilevare che i 5 cerchi, simbolo delle Olimpiadi, sono disegnati anche sulle mascotte: sulla cintura di Misha, sul cilindro di Sam, sul collare di Hodori, ecc. A Izzy, invece, hanno infilato nella coda tre spessi cerchi simili a ciambelle, colorati in rosso, nero e giallo. A partire dal 1980 le mascotte vengono raffigurate mentre praticano i vari sport olimpici. Hodori, per esempio, sempre con il sangmo in testa (è il copricapo usato nei balli dei contadini), subisce 23 variazioni per rappresentare le discipline sportive ammesse ai Giochi di Seul. La Revue olympique informa che Beijing (Pechino) per i Giochi del 2008 ha scelto ben 5 mascotte, chiamate Fuwa (piccoli amici), i cui colori riprendono quelli dei cerchi olimpici. Si tratta del pesce Beibei, del panda Jingjing, della fiamma olimpica Huanhuan, dell’antilope tibetana Yingying e della rondine Nini. Mettendo di seguito la prima sillaba di ciascun nome si ottiene «Beijing Huanying Ni», ossia «Benvenuti a Pechino». * Dal 1996 anche il Museo Olimpico di Losanna ha la sua mascotte, ideata da Jacques Vallotton (detto Valott) e Bertrand Lehmann: una torcia sorridente la cui capigliatura è costituita dalla fiamma. Il suo nome è Pyrsos, che in greco significa proprio «torcia», ed è stato scelto tra quelli proposti da 516 ragazzi durante la Settimana olimpica. Hodori (Seul 1988) DICEMBRE 2006 81 Calendario 2007 agosto 04-05 11-12 13/17 gennaio 27-28 28 Trofeo Int. Città di Taranto (Trofeo Italia) Trofeo Int. Alpe Adria (Grand Prix CA) Taranto Lignano Sabbiadoro/UD febbraio 10-11 10-11 17-18 17-18 17-18 24-25 Trofeo Int. Città di Vittorio Veneto (Trofeo Italia) Super “A” World Cup Parigi Seniores World Cup “A” Budapest Seniores - M World Cup “A” Leonding Seniores - F Campionato Italiano Cadetti - M/F Super “A” World Cup Amburgo Seniores Vittorio Veneto /TV Parigi (FRA) Budapest (HUN) Leonding (AUT) Lido di Ostia/RM Amburgo (GER) Campionato Italiano Juniores - M/F World Cup “A” Varsavia Seniores - M Trofeo Int. Città di Giano (Trofeo Italia) Torneo Int. Cadetti EJU A Torneo Int. Masters Bremen - CA/M Torneo Int. Città di Colombo (Grand Prix CA) Torneo Int. Fuengirola - CA-M/F Campionato Italiano Kata Foligno/PG Varsavia (POL) Spoleto/PG Zagabria (CRO) Brema (GER) Genova Fuengirola (SPA) Roma marzo 03-04 03-04 10-11 10-11 24 24-25 30-31 31 mar-01 apr aprile 01 06/08 08 21-22 28-29 28-29 Torneo Int. “Città del Palio Campionato Europeo Seniores - M/F S. PASQUA Campionato Italiano Under 23 - M/F World Cup “A” Lido di Roma Seniores - M World Cup “A” Den Vejen Seniores - F Siena Belgrado (SERBIA) Lecce Lido di Ostia/RM Den Vejen (DEN) Super “A” World Cup Mosca Seniores Trofeo Topolino Torneo Int. Città di Valenza Campionato Europeo Kata Torneo Int. Cadetti -F Trofeo Int. Città dell’Aquila (Trofeo Italia) World Cup “A” Bucharest Seniores -M World Cup “A” Lisbona Seniores - F Torneo Int. Juniores - M/F Campionato Nazionale Universitario Torneo Int. Cadetti Trofeo Int. Vallo di Diano (Trofeo Italia) Mosca (RUS) Torino Valenza Po/AL Malta Berlino (GER) L’Aquila Bucharest (ROM) Lisbona (POR) Lione (FRA) Iesolo/VE Szczyrk (POL) S.Rufo/SA Trofeo Int. “Tre Torri” Torneo Int. Città di Ventimiglia Campionato Italiano a Squadre - JU/SE - M/F Torneo Int. Città di Messina (Grand Prix CA) P.S.Elpidio/AP Ventimiglia/IM Mantova Messina Campionato Europeo Cadetti - M/F Torneo Int. Juniores - M/F Festival Olimpico Gioventù Europea EYOF La Valletta (MLT) Paks (HUN) Belgrado (SERBIA) maggio 05-06 06 12 12-13 12-13 12-13 19-20 19-20 19-20 19-20 26-27 26-27 giugno 02-03 09-10 16-17 23-24 luglio 06-08 21-22 21/28 82 DICEMBRE 2006 Torneo Int. Juniores -M/F Torneo Int. Juniores -M/F Universiade Jicin (CZE) Berlino (GER) Bangkok (THA) settembre 13/16 22-23 22-23 29-30 30 Campionato Mondiale Seniores - M/F World Cup “A” Birmingham Seniores - M World Cup “A” Tallin Seniores - F Super “A” World Cup Rotterdam Seniores Trofeo Int. di Tarcento (Grand Prix JU/SE) Rio de Janeiro (BRA) Birmingham (GBR) Tallin (EST) Rotterdam (HOL) Tarcento/UD Campionato Europeo Juniores - M/F Trofeo Int. Romagna (Trofeo Italia) World Cup “A” Baku Seniores - M World Cup “A” Minsk Seniores - F Trofeo Int. Sankaku (Trofeo Italia) Campionato Europeo a Squadre - M/F Trofeo Int. di Bellizzi (Trofeo Italia) Praga (CZE) Castelbolognese/RA Baku (AZE) Minsk (BLR) Bergamo Minsk (BLR) Bellizzi/SA ottobre 05/07 13-14 13-14 13-14 20-21 27 27-28 novembre 03-04 16/18 17 18 24-25 24-25 63° Campionato Italiano Assoluto - M 42° Campionato Italiano Assoluto - F Campionato Europeo Master - M/F Torneo Int. “Open d’Italia” (Grand Prix JU/SE) Campionato Italiano a Squadre - CA - M/F Campionato Europeo U.23 - M/F Campionato Italiano Esordienti - M/F Monza/MI (ISR) Pomigliano d’Arco/NA Pesaro Linz (AUT) Lido di Ostia/RM dicembre 01 08-09 08-09 15 16 25 Torneo della Capitale (Grand Prix JU/SE) Campionato Europeo OPEN - M/F Coppa Italia JU/SE - M/F Torneo “Londra 2012” Torneo delle Regioni S. NATALE Lido di Ostia/RM Varsavia (POL) Torino Lido di Ostia/RM Lido di Ostia/RM gennaio 27-28 Torneo Int. “Cristo Lutte” - GR Creteil (FRA) febbraio 03 08/10 10 24-25 24 Campionato Italiano Esordienti B - GR Torneo Int. Memorial “Dave Schultz” - SL Torneo Int. Flatz Turnier - CA Femm. Torneo Int. “Kiev Senior - Femm. Campionato Italiano Cadetti - GR Lido di Ostia/RM Colorado Springs (USA) Wolfurt (AUT) Kiev (UKR) Lido di Ostia/RM XX Trofeo Int. Milone - SL - F G.P. d’Ungheria - GR Campionato Italiano Juniores - GR Campionato Italiano Esordienti B - SL Lido di Ostia/RM Szombathely (HUN) Lido di Ostia/RM Lido di Ostia/RM marzo 10 10-11 17 31 aprile 08 14 17/22 28 marzo S. PASQUA Campionato Italiano Cadetti - SL Lido di Ostia/RM Campionato Europeo Seniores - SL/GR e Femm. Varna (BUL) Coppa Italia - Femm. over 17 e Campionato Italiano Cadette Asti maggio 05 19 21 25-26 27 Campionato Italiano Juniores - SL Palermo Giochi della Gioventù Es. A e B - GR e - Femm Lido di Ostia/RM Criterium Nazionale Universitario - GR Iesolo/VE XII Torneo Int.”Città di Sassari” - GR/SL e Femm. Sassari 2° Torneo Int. Beach Wrestling Sardinia Sassari giugno 02 08-09 09 15/17 22/24 23-24 26 giu-01 lug 28/30 Torneo Int.”Memorial Mauro Savron” Trieste Torneo Int.”Austrian Ladies Open” - SE/CA - Femm. Gotzis (AUT) Campionato Italiano a Squadre over 18 - GR Bari Torneo Int. G.P. di Germania - GR Dortmund (GER) Torneo Int. G.P. di Germania - SL Leipzig (GER) Torneo Int.”Kwik’s Int.” - SL - CA Beveren (BEL) Campionato Europeo Juniores - SL/GR e Femm. Belgrado (SERBIA) Stockholm Summer Games - GR - CA Stoccolma (SWE) luglio 24/29 Campionato Europeo Cadetti - SL/GR e Femm. Torneo Int. “Ziolkowski”- SL Torneo Int. “Pytlasinski” -GR Torneo Int. “Varsavia Cup” - Femm. Campionato Mondiale Juniores - SL/GR e Femm. Siedlce (POL) Varsavia (POL) Varsavia (POL) Pechino (CHN) 25 Arezzo Monza/MI KUMITE/KATA – 2°Open U.S.A. - CA/JU/SE M/F Las Vegas (USA) S. PASQUA KUMITE/KATA - 20° Torneo Int. “Bosphorus Cup” - SE M/F Istanbul (TUR) maggio 04/06 19-20 KUMITE/KATA - 42° Campionato Europeo Seniores - M/F KUMITE/KATA - 20° Campionato Nazionale Universitario KUMITE/KATA – 2° Ladies Open “Costa Smeralda” -F Olbia/SS KUMITE/KATA – 5° Campionato Europeo per Regioni Novi Sad (SERBIA) Bratislava (SVK) Iesolo/VE Grand Prix Sicily Palermo Campionato Mondiale Seniores - SL/GR e Femm. Baku (AZE) 76° Campionato Italiano Assoluto - SL Giochi della Gioventù Es. A e B - SL e Femm. Lido di Ostia/RM 11° Camp. It. Ass. Femm. e Coppa Italia Under 17 Rovereto/RA 104° Campionato Italiano Assoluto - GR Trofeo delle Regioni under 18 - SL/GR & Campionato Italiano a Squadre over 18 - SL S. NATALE 09 agosto 25 dicembre 01 08 Monza/MI Rabat (MAR) giugno novembre 10 17 24 San Paolo (BRA) aprile 06/08 08 21-22 Varsavia (POL) settembre 14-15 18/23 Torneo Int. Seniores KATA - Campionato Italiano - CA/ASS - M/F KATA - Campionato Italiano - ES/JU - M/F 17-18 Torneo Int. “Mohammed VI” 24-25 KUMITE - 42° Campionato Italiano Assoluto –M KUMITE - 25° Campionato Italiano Assoluto - F 31 mar-01 apr KUMITE/KATA – Golden League 8° Open d’Italia - CA/JU/SE - M/F 26-27 agosto 10/12 16/18 16/18 21/26 10-11 10-11 Reggio Calabria KUMITE/KATA - 22° Open di Grado - CA/JU/SE M/F 31 ago-02 set KUMITE/KATA - 16° Campionato del Mediterraneo - CA/JU- M/F Grado/GO (CYP) settembre 15-16 29-30 KUMITE/KATA – Golden League 6° Open di Germania - SE M/F KUMITE - Campionato Italiano Cadetti - M/F Aschaffenburg (GER) Lido di Ostia/RM KUMITE/KATA - 5° Campionato Mondiale CA/JU - M/F KUMITE - Campionato Italiano Esordienti - M/F Istanbul (TUR) Lido di Ostia/RM ottobre 18/21 Lido di Ostia/RM 27-28 novembre gennaio 21 28 1° Gran Prix Int. “Città di Cesenatico” - CA/JU Cesenatico/FO KUMITE/KATA - 21° Campionato Italiano a Rappresentative Regionali Lido di Ostia/RM febbraio 09/11 25 KUMITE/KATA - 34° Campionato Europeo Cadetti Juniores - M/F KUMITE/KATA - Campionato Italiano Assoluto a Squadre Sociali - M/F 03-04 17-18 24-25 KUMITE - Campionato Italiano Juniores - M/F Lido di Ostia/RM KUMITE/KATA – Golden League - 2° Open d’Austria - SE M/F (AUT) KUMITE/KATA - 18^ Finale Nazionale GdG - 2° Trofeo Nazionale Sound Karate Macerata dicembre 01-02 Smirne (TUR) 09 Lido di Ostia/RM 25 KUMITE/KATA 6° Open di San Marino - CA/JU/SE M/F KUMITE/KATA - Campionato Italiano Giovanile a Squadre Sociali - CA/JU - M/F S. NATALE Rep.San Marino (RSM) Lido di Ostia/RM DICEMBRE 2006 83