*
*
*
MODALITÀ PER LA SOTTOSCRIZIONE DELL’ABBONAMENTO:
1) Effettuare un versamento di 15 euro sul conto corrente postale 269019 intestato a:
FIJLKAM
Banca Nazionale del Lavoro - CONI
Viale Tiziano, 70
00196 Roma
2) Inviare per posta o via fax o per e-mail copia della ricevuta del versamento effettuato, a:
Fijlkam – Ufficio Stampa
Via dei Sandolini, 79
00122 Ostia Lido RM
fax 06 56 47 05 23
e-mail: [email protected]
indicando in maniera leggibile il nome e cognome,
l’indirizzo completo ed il recapito telefonico dell’intestatario dell’abbonamento.
Tariffa Roc: Poste Italiane S.p.A. Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB - ROMA
Il costo di un abbonamento alla rivista ATHLON
per l’anno 2007 è di Euro 15.
L’abbonamento è valido dal 1 gennaio al 31 dicembre,
e dà diritto a ricevere i numeri della intera annata.
In caso di mancato recapito restituire a: FIJLKAM Via dei Sandolini, 79 - 00122 Ostia Lido RM
ABBONAMENTI 2007
PERIODICO MENSILE DELLA FIJLKAM • ANNO 25°
12•2006
LA FIJLKAM
VERSO PECHINO
MATTEO
PELLICONE:
2007/2008
DUE ANNI
DI DURO
LAVORO!
JUDO: MONDIALI JUNIORES
KARATE: CAMPIONATO DEL MEDITERRANEO
LOTTA: ASSOLUTI GRECO ROMANA
IN TO
QUEMSERO
NU
Periodico della FIJLKAM • n. 12 Dicembre 2006
Direttore
Matteo Pellicone
Direttore responsabile
Giorgio Sozzi
Comitato di Redazione
Aldo Albanese, Franco Capelletti, Domenico Falcone,
Vanni Lòriga, Giuseppe Pellicone e Giancarlo Bagnulo
Progetto e impaginazione
Sergio Fuselli
Hanno collaborato
Silvano Addamiani, Bruno Carmeni, Claudio Culasso,
Enzo De Denaro, Mario Dell’Aquila, Vittorio Fasone,
Giovanna Grasso, Istruttori di Polizia Penitenziaria, Vanni
Lòriga, Renato Manno, Matteo Pellicone, Alessandro
Rucci, Giorgio Sozzi, Leandro Spadari, Stefano Stefanel,
Livio Toschi.
Servizi fotografici
Archivio Fijlkam, Archivio Toschi, Claudio Culasso,
Emanuele Di Feliciantonio, Giorgio Sozzi, Leandro
Spadari
Direzione, Amministrazione, Pubblicità
Viale Tiziano, 70 - 00196 Roma - Tel. 06/36858230
Abbonamenti:
annuale (gen/dic) E 15,00
versamento in c/c post. n° 269019 intestato a:
FIJLKAM-BNL CONI - Viale Tiziano, 70 - 00196 Roma
Copia del versamento effettuato
deve essere inviato per posta o via fax (06 5647.0523) a:
FIJLKAM-UFFICIO STAMPA
Via dei Sandolini, 79 - 00122 Ostia Lido
Sito Internet
http:/www.fijlkam.it - e-mail: [email protected]
06, che riporta
del dicembre 20 nsa attività
to
es
qu
o,
er
m
ll’inte
Un nu
i ultimi eventi de e la Fijlkam
le cronache degl
ch
ile
in
m
m
ile e fe
i”
agonistica masch fascia di età, dagli “Esordient
ni
og
r
pe
e.
organizza
e nazional
ssando per l’élit scientifica e
ai “Master” pa
a
rc
ce
ri
ort. Anche
rienze
Ma non solo sp
e culturale, espe
o
ic
cn
te
to
en
m
na
co
or
ri
perife .
storica; aggi
soltanto i
lo centrale che
el
liv
a
a
si
li
i Athlon registra etico che, dalle
na
cu
di
e
on
zi
promozio
re
di
attivismo fren
ntinuo in ogni
tecnici
Un impegno co nti, la punta dell’iceberg di un
ie a dirigenti e
va
az
le
gr
ri
e,
ù
ol
pi
Is
ti
en
lle
de
om
e
m
o, per non parlar
orienta
Alpi al Mar Ioni portato avanti senza tregua.
me, coordina e , in
su
as
e
ri
e
en
vi
on
ti
lic
na
el
e Lotta
appassio
Matteo P
impico: per Judo
cui il Presidente
Un impegno di traguardo più ambìto, quello ol ardo al Karate, per
il
rigu
le energie verso sta delle medaglie a Pechino;
e, malgrado
ui
one ai Giochi ch
si
nq
is
co
m
am
ta
na
og
ordine alla
ag
mente la tanto
zzonte.
inseguire tenace ente in regola, è ancora all’ori di dare seppur incompleta
m
rca
le carte assoluta del quale lo staff di Athlon ce
le
ta
to
Un impegno
nuovo anno alla
auguri a tutti un
pa
am
St
o
ci
testimonianza.
ffi
dazione e dell’U
GS
A nome della re
!
de
gran
l.
e testi per e-mai
ni livello di inviar n didascalie
og
di
i
nt
de
on
mente ai corrisp
da fotografie co
Si ricorda cortese o diversamente e non corredato
ut
Materiale perven o in considerazione.
es
non può essere pr
SOMMARIO
ATTIVITÀ INTERNAZIONALE
4 JUDO
8
24
32
35
38
ATTIVITÀ NAZIONALE
42 LOTTA
Segreteria
Stefano Federici, Giovanna Grasso
Via dei Sandolini, 79 - 00122 Ostia Lido (RM)
Tel. 06/56470894 Fax 06/56470523
e-mail: [email protected]
45
Redazione
Via Bosco, 2/0 - 26100 Cremona
Tel. 0372/454884 - Fax 0372 431672
e-mail: [email protected]
51
Fotocomposizione e stampa
Stab. Tipolit. Ugo Quintily S.p.A.
Viale Enrico Ortolani, 149-151 - 00125 Acilia, Z.I. (Roma)
Autorizzazione Tribunale di Roma n. 3418 dell’11.08.1953
Iscrizione al R.O.C. n. 7498 del 29.08.2001
Associato all’USPI
Unione Stampa
Periodica Italiana
Campionati Mondiali Juniores
di Vanni Lòriga
Campionato Europei “Under 23”
di Giorgio Sozzi
KARATE
Campionato del Mediterraneo
di Claudio Culasso
Open di Germania
di Claudio Culasso
Open di Austria
di Claudio Culasso
Campionato Europeo per Regioni
di Leandro Spadari
48
59
63
55
Assoluti G.R./Coppa Italia Femminile
di Vittorio Fasone
Il “circolo virtuoso”
di Vanni Lòriga
Cadetti: Cus Torino in testa
di Giovanna Grasso
JUDO
Torneo Pechino
di Enzo de Denaro
Campionato Italiano a Squadre
di Giorgio Sozzi
Spigolature Judoistiche
di Silvano Addamiani
KARATE
Campionati Italiani a Squadre
di Leandro Spadari
66
64
Campionati Italiani Esordienti
di Alessandro Rucci
LOTTA
Trofeo Borgo Affori
di Vittorio Fasone
I SERVIZI
2 Intervista a Matteo Pellicone
20
71
72
74
76
77
di Vanni Lòriga
Il Karate Azzurro sul tetto del mondo
di Matteo Pellicone
Sport Expò 2006 a Napoli
di Mario Dell’Aquila
Stage nazionale di Aikido
di Bruno Carmeni
Polizia Penitenziaria e MGA
Gli Istruttori di difesa Personale
Kata e Master di Judo
di Stefano Stefanel
La volpe e l’uva
di Giorgio Sozzi
LE RUBRICHE
69 I Personaggi: La Famiglia Minguzzi
78
80
82
di Giovanna Grasso
Fijlkam e Scienza:
Formazione Teorica
di Renato Manno
Storia: Curiosità olimpiche
di Livio Toschi
Notiziario Federale
OTTOBRE 2006
1
INTERVISTA AL PRESIDENTE FEDERALE MATTEO PELLICONE
Ci attende un biennio
d’impegnativo lavoro
Indispensabile agire sul doppio fronte dell’alto agonismo e dei giovani
di Vanni Lòriga
S
iamo giunti al termine del
secondo anno del quadriennio
olimpico 2005-2008: i Giochi
di Atene sono ormai lontani nel ricordo e quelli di Pechino appaiono sempre più vicini nelle prospettive.
Siamo alle soglie del 2007, l’anno
che fra l’altro prevede, nel suo calendario agonistico, l’inizio delle prove
di qualificazione per l’ammissione ai
Giochi della XXIX edizione moderna.
Si partirà, per la Lotta, con i Campionati Mondiali di Baku (18 -23 settembre; ammessi i primi otto di ogni
categoria di peso) e per il Judo con i
campionati Europei in programma a
Belgrado dal 6 all’8 aprile. Il momento cruciale per il Judo coinciderà
comunque con la disputa dal 13 al 16
settembre dei Campionati Mondiali a
Rio de Janeiro (ammessi di diritto
alle Olimpiadi i primi sei di ogni
categoria di peso).
Sempre per il Judo ci saranno poi
altre 14 prove, oltre ai Campionati
Europei di Lisbona 2008 (11-13 aprile); per la Lotta i Campionati Europei
di Tampere (1-6 aprile) ed altri sei
tornei.
“E’ evidente – dice il Presidente Matteo Pellicone – che le Olimpiadi
costituiscono, per Lotta e Judo,
l’obiettivo principale. Ma non ci sono
soltanto i Giochi di Pechino: la
nostra è una Federazione che in
campo agonistico si muove a tridente, con la terza punta del Karate che
si dirige verso altri bersagli, fra cui
spiccano i Campionati Mondiali del
2008 a Rio de Janeiro”.
“Aggiungerò inoltre che non esistono
2
DICEMBRE 2006
soltanto le Olimpiadi: ad esse, che
sono certamente l’appuntamento più
prestigioso e qualificante di un quadriennio, tutti guardano con estremo
interesse ma in definitiva sono in
pochi coloro che vi parteciperanno,
grosso modo uno su ogni 5.000 tesserati Fijlkam. Noi siamo impegnati al
massimo per gli atleti che ci rappresenteranno ai più alti livelli, ma non
vogliamo né possiamo assolutamente
trascurare tutti gli altri, con un particolare occhio di riguardo per i giovani ed i giovanissimi”.
“Prima di affrontare questo cruciale
periodo di lavoro - prosegue il Presidente - il Consiglio Federale, nella
sua ultima riunione dell’anno 2006,
ha anche effettuato il bilancio del
lavoro svolto nel primo biennio postAtene, e varato la programmazione
per il futuro”.
“Bilancio, è doveroso dirlo, che
ritengo molto positivo. Parto proprio
dal Karate, di cui peraltro parlo
separatamente in questo numero di
Athlon, per ricordare come questo
sport sempre più emergente stia
facendo onore alle tradizioni della
nostra Federazione. La Lotta ci ha
dato soddisfazioni soprattutto in
campo femminile con Francine De
Paola, Sabrina Esposito, Valentina
Minguzzi senza dimenticare che
Diletta Giampiccolo ha illuminato il
suo ultimo anno di attività, il 2005,
con l’oro dei Giochi del Mediterraneo”.
“Il Judo ha visto nel 2005 la disputa
dei Campionati Mondiali del Cairo,
con l’argento di Francesco Bruyere
che poi, ad inizio di quest’anno, si è
affermato (primo italiano) nella prestigiosa Jigoro Kano Cup. Con
Bruyere (il nuovo che avanza, anche
con il fratello Alessandro e con
Marco Maddaloni, altro fratello
d’arte) si sono sempre battuti ai massimi livelli, soprattutto ai Giochi del
Mediterraneo ed agli Europei, gli
Azzurri fondamentali della Nazionale, da Ylenia Scapin a Lucia Morico,
da Pino Maddaloni a Roberto Meloni, a Paolo Bianchessi. Si fanno
avanti altri atleti di talento, fra cui
Antonio Ciano che ha già colto
importanti risultati, per cui guardiamo al futuro con fondate speranze”.
“Considerate queste premesse, che ci
ricordano come fra tutti i compiti
affidati alla Federazione ci sia sicuramente il conseguimento di buoni
risultati agonistici ma anche (e forse
soprattutto) la promozione e la diffusione dei nostri sport, i Consigli di
Settore ed il Consiglio Federale, al
termine di questo biennio 2005-2006,
hanno esaminato con estrema cura la
nostra struttura tecnica”.
“Partiamo dal Judo. E’ stato preso
atto, come ho appena ricordato, dei
brillanti risultati conseguiti nelle due
scorse stagioni. Per cui sia il Consiglio di Settore che quello Federale
hanno espresso apprezzamento e
riconoscenza per il determinante
contributo fornito dal Vice Presidente Maestro Franco Capelletti, che per
l’intero biennio ha rivestito anche il
massimo incarico di Direttore Tecnico Nazionale. Il tutto senza venir
meno agli onerosi compiti legati
appunto alla sua carica di Vice Presidente Fijlkam ed a quelle che ricopre
in campo internazionale, a livello
Mondiale (IJF) ed europeo (EJU). Il
Maestro Capelletti ha assolto il non
facile compito che gli era stato affidato e che doveva garantire la continuità di rendimento in un settore
federale che sotto la guida del Maestro Vittoriano Romanacci aveva toccato i massimi risultati”.
“Ho citato Vittoriano Romanacci:
alla fine dell’anno ha lasciato il servizio attivo presso il CONI e con la
nostra Federazione. Ripromettendomi di testimoniare in forma più adeguata i meriti che ha acquisito in
anni di lavoro di altissima qualità,
ricordo che al suo nome ed alla sua
Scuola sono legati dapprima i risultati nella Lotta (su tutti le Medaglia
olimpiche di Claudio Pollio, oro a
Mosca 1960, e di Vincenzo Maenza,
oro a Los Angeles 1984 ed a Seul
1988 ed argento a Barcellona 1992) e
successivamente quelli nel Judo”.
“Tornando a Capelletti, non era facile prendere il testimone da un così
qualificato predecessore e continuare
la corsa verso nuovi traguardi. Il
Maestro 9° Dan Franco Capelletti
c’è brillantemente riuscito, coadiuvato da Felice Mariani (Allenatore
Federale maschile e femminile), da
Marino Beccacece (Assistente del
DT), dai collaboratori tecnici Luigi
Guido e Dario Romano e dal Preparatore Atletico Alberto Di Mario.
Varcato il guado del primo biennio
olimpico non si poteva però pretendere che continuasse all’infinito nelle
sue polivalenti e stressanti prestazioni e non si è ritenuto giusto che una
responsabilità di natura tecnica
venisse in via definitiva affidata ad
un Dirigente eletto. Capelletti, nella
sua qualità di Vice Presidente
Fijlkam, sarà comunque sempre
supervisore del settore Judo e consegna la carica di DT a Felice Mariani
che a sua volta avrà come referente,
per la Nazionale femminile, Dario
Romano. Confermato nel suo incarico Luigi Guido, viene nel frattempo
esteso il campo d’azione di Marino
Beccacece”.
“Il Maestro Beccacece continuerà ad
essere il coordinatore dei Centri Tecnici di Specializzazione (Torino,
Milano, Bologna, Trieste e Napoli) e
di tutti i Centri Tecnici esistenti nella
varie Regioni.
E soprattutto dovrà dividersi in due
importanti funzioni: da una parte
sarà al fianco del Direttore Tecnico
nazionale nella fase di programmazione e degli adempimenti indicati
dalla Preparazione Olimpica del
CONI, che anno dopo anno segue
con sempre maggiori attenzione il
lavoro delle Federazioni in questo
campo; dall’altra provvederà a suggerire, programmare, attuare tutte le
misure atte a valorizzare il lavoro nei
Centri che agiscono sul territorio.
Bisogna tener presente che per i giovani ancora in età scolare è difficile
allontanarsi dalla propria sede e che,
alla prova dei fatti, non sempre il
distacco dal proprio ambiente familiare, sociale, scolastico e tecnico
risulta produttivo. Certamente è invece utile e doveroso intervenire a favore di chi lavora sul territorio, attuando varie forme di collaborazione, che
prevedono l’invio per stage e per
allenamenti di Tecnici Nazionali e di
Atleti di alto valore”.
“Concetto, quest’ultimo, che vale
anche per il altri sport federali.”
“Per la Lotta (confermato il DT
Carlo Marini, con gli Allenatori
Federali Robert Asrian (nella GrecoRomana e con la collaborazione di
Giuseppe Giunta) ed Aldo Martinez
(nello stile libero e femminile con la
collaborazione di Salvatore Finizio)
si incrementerà l’attività nei Centri
Regionali, che potranno ripetutamente fruire della assistenza diretta dei
Tecnici nazionali, che in questa azione di diffusione del verbo tecnico
potranno contare anche sull’apporto
fornito da Vincenzo Maenza e da
Giovanni Schillaci”.
“Il settore lotta trarrà sicuramente
vantaggio dall’accordo di collaborazione che sarà stipulato con la Federazione Ungherese, cooperazione che
prevede allenamenti in comune ad
Ostia ed a Budapest e partecipazione
delle due squadre nazionali ai Tornei
Italiani di maggior spicco, cioè il
Milone ed il Città di Sassari ed a
quelli magiari più qualificati”.
“Concludo questo appuntamento con
i nostri tesserati (ma sarà soltanto il
primo di una lunga serie) con una
notizia che parla dei nostri rapporti
con il mondo della cultura e della
scienza e che pertanto si può legittimamente inserire nel più ampio
discorso della conduzione tecnica
che ho appena concluso. La Fjlkam
ha recentemente avviato, insieme
all’Istituto di Medicina e di Scienza
dello Sport del CONI una ricerca,
promossa dal Settore Karate ed affidata per la nostra parte al Professor
Pier Luigi Aschieri, tesa ad accertare
una più completa comprensione del
sistema biologico umano e che, attraverso una mappatura della corteccia
celebrale, consente di valutare le
problematiche relative ai tempi di
reazione ed al controllo dell’equilibrio, il tutto in funzione delle prestazioni di eccellenza”.
“Interessante anche la ricerca intrapresa con il Dipartimento di Neuroscienze dell’Università degli studi di
Tor Vergata per valutare in maniera
funzionale gli aspetti nutrizionali
relativi al sempre presente problema
del calo peso”.
DICEMBRE 2006
3
J U D O
CAMPIONATI MONDIALI JUNIORES A SANTO DOMINGO
Sono giovani, ma cresceranno
di Vanni Lòriga
I
l Consigliere Federale Antonio Di
Maggio (a parte pubblichiamo una
sua breve scheda informativa) è
stato il Capo Delegazione Italiana ai
Campionati Mondiali Juniores di
Judo.
“La squadra italiana – premette Di
Maggio – si è presentata a Santo
Domingo, dove la Federazione della
Repubblica Dominicana ha organizzato dal 12 al 15 ottobre 2006 la XIII
rassegna iridata giovanile, con una
formazione di dieci elementi, cinque
donne e cinque uomini. La scelta è
stata effettuata dal Settore Tecnico
(DT Franco Capelletti e suoi collaboratori Marino Beccacece, Luigi Guido
e Dario Romano) sulla base dei risultati della stagione agonistica, della
dimostrazione di efficienza fisica e
tecnica e valutando le possibilità di
ben figurare a livello mondiale. Posso
premettere che alla resa dei conti
hanno confermato, nella grande maggioranza, la bontà della decisione,
con un rendimento soddisfacente, con
molti degli azzurrini che hanno vinto
almeno due incontri. Teniamo inoltre
presente che ci siamo presentati con
una squadra relativamente giovane,
con 5 elementi classe 1987; 4 della
classe 1988 ed una del 1989: il futuro
è per loro”.
Entrando immediatamente nel campo
delle valutazioni tecniche, il Maestro
Di Maggio stila una sua graduatoria di
merito esaminando azzurro dopo
azzurro.
“Debbo doverosamente partire da
coloro che si sono classificati fra i
primi otto. Indico subito Valentina
Moscatt: settima e bravissima. Nel
primo incontro ha affrontato la cinese
Shugen Wu Cha, poi vincitrice della
medaglia d’argento. Si è andati al
4
DICEMBRE 2006
golden score, 4 minuti più altri quattro e poi decisione alle bandierine. A
favore della cinese: ed è stato giusto,
ma Valentina ha dimostrato ancora
una volta di essere una giovane campionessa su cui si può sicuramente
contare. Senza dubbio c’è ancora
qualcosa di registrare, soprattutto in
fase d’attacco in quanto talora dimostra una certa evanescenza, ma anche
in questi campionati iridati ha confermato nei nripescaggi tutta la sua validità. Ha superato per ippon in meno
di tre minuti la venezuelana Rosmelyn
Rodrigueze e poi per waza-ari
l’ucraina Olha Sukha; alla fine ha
ceduto alla kazaka Alexandra
Podryadova. Non è mancato un
momento di incertezza arbitrale, con
incomprensione fra l’arbitro all’angolo che segnalava un “mulinello” e
l’arbitro centrale. Comunque non
resta che confermare quanto ho detto
in apertura: l’azzurra è stata bravissima”.
“Se la Moscatt ha impressionato nella
minore categoria di peso, nell’altro
versante si è fatta apprezzare Lucia
Tangorre. E’ una vera forza della
natura, anche se poi si trova opposta
ad avversarie a cui deve rendere troppi chilogrammi. Ma questo è un problema che dovrà essere risolto e che
non riguarda solo la Tangorre. Per
lei, inoltre, esiste un altro problema,
cioè quello di chi affrontare in allenamento. Si tratta di una atleta impostata benissimo tecnicamente ma tutti
sappiamo che negli sport di relazione
abbiamo la necessità di confrontarci
con antagonisti della stessa categoria
di peso. Nelle maggiori categorie si
tratta di un problema di non facile
soluzione. Lucia a Santo Domingo ha
Valentina Moscatt,
settima nei 48 kg.
J U D O
affrontato nell’esordio la russa Ksenia Chibisova; costretta ai ripescaggi
ha battuto al golden score la venezuelana Edit Alvarez e nella finale per il
quinto posto contro l’inglese Abbia
Cunnigham dopo 45 secondi si è portata in vantaggio per yuko ma poi è
stata sconfitta per ippon”.
“Gara da includere fra quelle ad alta
tensione la prova sostenuta da Elio
Verde nella categoria dei 60 chili e
che lo ha visto classificato al settimo
posto. Il napoletano si è presentato
subito con autorità vincendo i primi
due confronti, contro l’inglese
Natham Burns battuto per waz-ari ed,
al golden score, con il russo Arsen
Galstyan. Poi lo scoglio del durissimo
giapponese Masaori Suzuki da cui
subisce un severo ippon. Energica la
reazione del napoletano che s’impone,
sempre per waza-ari, sul coreano
Young Joo Kim. Il grande temperamento agonistico è però anche il limite di Elio Verde che paga la sua
irruenza affrontando Yosmani Piker,
da cui subisce ippon allo scadere del
tempo mentre era in vantaggio per
yuko. Un vero peccato ed una lezione
da imparare”.
Antonio Di Maggio ricorda poi le altre
gare femminili. Elena Moretti (nona in
classifica) si afferma in apertura di
Elio Verde, settimo nei 60 kg.
torneo sulla ucraina Shushana Hevondian (11.0-10.1) ma viene poi letteralmente sorpresa (ippon in 8 secondi)
dalla olandese Mauren Groffsema, poi
vicecampionessa del mondo. Nei ripescaggi la bresciana elimina in 2’26”
Adriana Pineda (Costarica) ed infine
si arrende per koka alla cubana Yamilka Del Valle.
Nono posto anche per Alessia Regis.
Avvio molto incoraggiante con ippon
in 3’46” all’israeliana Yarden Gerbi;
successivamente vittoria al golden
score per yuko al 3’35” sulla canadese
Maude Melene Benoit. Ma il resto del
cammino è assai arduo: sconfitta in
1’58” contro la slovena Tajda Ketis ed
in 2’12” con la giapponese Kaori Matsumoto. “E’ molto giovane – ricorda il
Capodelegazione – e fra due anni
potrà esprimersi veramente al massimo. Da parte sua la Moretti ha disputato due grandi incontri”.
“Un elogio merita anche Jennifer Pitzanti (anche lei al nono posto). Il suo
non è stato un torneo facile: dopo la
sconfitta iniziale per l’ippon subito
dalla giapponese Tomoe Ueno, ecco
la volitiva rivalsa con la cinese di Taipei Wang Lee Wan (ippon in 3’57”) e
la bella resistenza contro la brasiliana
Mayra Aguiar”.
Esaminando il comportamento degli
altri azzurrini, Di Maggio assegna
buoni voti a Walter Facente (vittorie
nette su Manuele Perez e Maxim
Tremblay ed eliminazione per mano
dell’estone Aleksander Marmeljuk) ed
a Guido Carnebianca, brillantissimo
in avvio di gara con l’australiano
Addison Carlyon (ippon in 31”) ma
poi stoppato dal russo Magomedov e
dal moldavo Toma.
Alessio Mascetti, che ha dovuto fare
subito i conti con il formidabile francese Cyrille Maret, deve fare anche
esperienza a questi livelli; Lorenzo
Romano deve trovare la sua giusta
dimensione, mostrando due faccie
della medaglia: da una parte quello del
dominatore con yuoko ed ippon inflitto all’inglese Thedor Spalding senza
dargli respiro; dall’altra tanta ingenuità affrontando lo sloveno Mitie Jenus.
Il bilancio finale di Antonio Di Maggio non può prescindere da altre considerazioni. Organizzazione “volenterosa” che ha dovuto fare i conti con le
condizioni ambientali (caldo, difficoltosa erogazione elettrica con le conseguenze del caso); grande dimostrazione di rendimento di Francia, Giappone, Cina e Corea.
“La considerazione tecnica finale – conclude il Capodelegazione italiano, Consigliere Nazionale Antonio Di Maggio –
è doverosamente ed
inevitabilmente sempre la stessa: il parametro più importante,
quello da cui non si
può prescindere, è il
bagaglio
tecnico.
Tutti ormai sono preparati fisicamente e
pertanto prevalgono
quelli che conoscono
bene l’arte del judo.
Che va imparata da
giovanissimi: poi non
c’è più tempo. Il futuro e della Tecnica e
non solamente della
Forza”.
Lucia Tangorre,
settima nei
+ 78 kg.
DICEMBRE 2006
5
J U D O
CAMPIONATO MONDIALE JUNIORES
Santo Domingo (DOM), 12-15 ottobre 2006
MASCHILE
CAT. kg 100
1) Maret
CAT. kg 60
1)
2)
3)
3)
7)
Shikhalizade
Suzuki
Draksic
Gkornteev
Verde
Nijat
Masanori
Rok
Alexandros
Elio
AZE
JPN
SVN
GRE
ITA
1)
2)
3)
3)
Zintiridis
Lim
Kowalski
Aboulkher
Tariel
Sergey
Tomasz
Ahmed Awad
GRE
UZB
POL
EGY
CAT. kg 73
1)
2)
3)
3)
Remilien
Nishioka
Magomedov
Wang
Mickael
Kazushi
Serazhoudi
Ki-Chun
FRA
JPN
RUS
KOR
CAT. kg 81
1)
2)
3)
3)
Bashkaev
Amirkani
Clerget
Kakita
Alibek
Iraj
Axel
Kyohei
RUS
IRI
FRA
JPN
Cyrille
FRA
2) Braciulis
Alius
LTU
3) Yamamoto
Norihide
JPN
3) Renev
Dmitri
RUS
Teddy
FRA
2) Bondarenko
Stanislav
UKR
3) Bierau
Tino
GER
3) Sterkhov
Dmitry
RUS
1)
2)
3)
3)
De la Croes
Fichot
Masmanidis
Mohammadnia
Marvin
Hervé
Tentore
Ali
NED
FRA
GRE
IRI
FEMMINILE
Irina
Viola
Olena
Dóra
RUS
GER
UKR
HUN
Cortés
Kozawa
Rousey
Oliveira
Onix
Rina
Ronda
Amanda
CUB
JPN
USA
BRA
Ueno
Mészáros
Kuijpers
Aguiar
Tomoe
Anett
Jennifer
Mayra
JPN
HUN
NED
BRA
Haruna
Sally
Houda
Jia
JPN
GBR
TUN
CHN
Xi
Ketty
Na-Yung
Rochele
Lucia
CHN
FRA
KOR
BRA
ITA
Cat. kg 48
1) Bermoit
Yanet
CUB
CAT. kg 78
2) Wu
Shugen
CHN
3) Ibe
Shoko
JPN
1)
2)
3)
3)
3) Podryadova
Alexandra
KAZ
7) Moscatt
Valentina
ITA
Kawashima
Conway
Miled
Zhao
CAT. kg + 78
1) Kawasaki
Moe
JPN
2) Groefsema
Maureen
NED
3) Hakobyan
Anush
ARM
3) García
María
DOM
CHI È ANTONIO DI MAGGIO
Originario di San Pancrazio (Brindisi) ma sin da giovane cittadino romano, Antonio Di Maggio apprende il
judo a Tor Pignattara nella Polisportiva Ludovico Pavoni del Maestro
Gennaro Maccaro. Maestro nel Judo
Club Torrevecchia e fondatore del CS
Osaka alla Borgata del Trullo, in un
trentennio avvia allo sport intere
DICEMBRE 2006
1)
2)
3)
3)
1)
2)
3)
3)
Antonio Di Maggio,
Capo Delegazione a Santo Domingo
6
Zabludina
Wächter
Sayko
Hegedus
CAT. kg 70
CAT. kg 52
CAT. kg 90
1)
2)
3)
3)
CAT. kg 63
CAT. kg + 100
1) Riner
CAT. kg 66
CAT. kg 57
1)
2)
3)
3)
7)
Qin
Mathe
Kim
Nunes
Tangorre
generazioni di giovani romani: un
nome per tutti quello di Massimo
Sulli, gran campione ed ora Arbitro
Mondiale.
Frequenta l’Accademia Nazionale di
Judo all’EUR; viene nominato segretario Generale della Fikda e successivamente del Taekwondo. Transitato nei
ruoli del CONI è coordinatore della
Pesistica e successivamente responsabile dell’Ufficio Gare federale. Dopo il
collocamento in pensione è stato eletto
Consigliere Nazionale della FIJLKAM.
J U D O
Gli azzurri
a Mosca
Alessandro Frezza
Rosalba Forciniti
Elio Verde
Jennifer Pitzanti
Marco Maddaloni
Lucia Tangorre
Valentina Moscatt
Marianna Marinosci
Yuri Contegreco
8
DICEMBRE 2006
J U D O
MOSCA – EUROPEI “ UNDER 23”
Fumata nera, ma…
Quinto posto per Marianna Marinosci e settimo per Alessandro Frezza – Marco Maddaloni fallisce il terzo
oro – Prima la Russia nei maschi e l’Olanda nelle femmine – Livello agonistico molto alto
Testo e foto di Giorgio Sozzi
S
empre più difficile! Infatti il livello di questa gara cresce di anno in
anno e strappare una medaglia non
è cosa semplice. Un nome per tutti, Ilias
Iliadis, campione europeo ed olimpico
2004, vice campione del mondo 2005,
era in gara anche qui a Mosca dove ha
vinto l’oro ma senza passeggiare, anzi!
Contro il tedesco Behrla l’ha spuntata
grazie al decisivo intervento del “quarto
giudice”, quello di tavolo, che ha ribaltato la valutazione della terna arbitrale
(rivelatasi in seguito esatta!)
Fumata nera in fatto di medaglie – per la
prima volta tutti giù dal podio - ma qualcosa di buono gli azzurri lo hanno mostrato specie in ordine a potenzialità tecniche
e prediposizione agonistica. Certo c’è
ancora molto da lavorare sotto il profilo
tattico e, a parere di chi scrive, nella lotta
a terra (hai, hai…) ma il nostro staff tecnico ha sicuramente operato le opportune
analisi e saprà prendere i giusti correttivi.
Non ce l’ha fatta Marco Maddaloni oro a Lubiana e Kiev - a fare il tris: un
vero peccato! Anche perché, malgrado
fosse teso oltre misura e avesse vinto i
DICEMBRE 2006
9
J U D O
Marco Maddaloni
parte col Kataguruma...
Battaglia per la medaglia di bronzo fra
la Marinosci e l’austriaca Schauer
O-soto-gari di Maddaloni
sul polacco Krecielewski
Marco Maddaloni alla presa
con il francese Etienne
primi due incontri col minimo scarto,
contro il francese Etienne piazzava il suo
Kata-guruma assolutamente regolare in
ordine all’area e che solo una terna arbitrale, nella migliore delle ipotesi, miope,
andava ad annullare. Un “ippon” che
sicuramente l’avrebbe portato al podio e
che invece lo ha minato nel già precario
equilibrio psicologico.
10
DICEMBRE 2006
Non ce l’ha fatta Marianna Marinosci
malgrado una prova convincente. Partita
male contro la svizzera Hari, andava ad
inanellare tre vittorie consecutive nei
recuperi per poi cedere la medaglia di
bronzo, al “golden score”, all’austriaca
Schauer. Una prestazione decisamente in
crescita la sua rispetto a Kiev 2005 quando era uscita al primo incontro.
Buono il debutto di Elio Verde nella
categoria 60 kg. il quale però, dopo due
sicure vittorie contro il francese Berthelot, inchiodato con un Seoi-nage e contro
il polacco Rowicki, fulminato con un
Kata-guruma cedeva vistosamente
all’olandese Mooren, finalista poi della
categoria, ed al ceko Petrikov nei recuperi.
J U D O
e marca “ippon”: E’
nettamente dentro ma la
terna annulla!
Un altro Kata-guruma di
Maddaloni sul bielorusso Yuranau
Marianna Marinosci attacca la
turca Karadag in O-uchi-gari
O-uchi-gari della Marinosci sulla russa Gubaryeva
Nulla di fatto per Valentina Moscatt,
che si è imposta all’azera Seyidi ma ha
dovuto inchinarsi alla francese Lafont e,
nei recuperi, alla polacca Kubicka pur
non essendo qualitativamente inferiore
alle avversarie. Atleta generosa, non riesce sempre ad ordinare gli schemi di
attacco cedendo d’istinto alla naturale
aggressività: può solo migliorare!
Stesso discorso per Jennifer Pitzanti,
sicuramente brava e tecnica ma in alcune circostanze troppo ripetitiva sia negli
attacchi che nelle direzioni e, alla lunga,
abbastanza prevedibile così da essere
esposta a rischi di Kaeshi-waza, come è
puntualmente avvenuto contro la serba
Delibasic, avversaria tosta e non imbattibile che però l’ha messa fuori!
Alessandro Frezza non ha saputo ripetersi nel podio di Kiev 2005. Una stazza
fisica, la sua, di tutto rispetto, accompagnata da una buona tecnica ma probabilmente l’azzurro non è ancora sorretto
dalla sufficiente convinzione nei propri
mezzi e dalla necessaria determinazione.
Vittoria netta sull’inglese Delahay seguita dalla sconfitta altrettanto netta contro
DICEMBRE 2006
11
J U D O
Seoi-nage del francese
Bonvoisin su Frezza
Alessandro Frezza blocca
il montenegrino Radulovich
Marianna Marinosci in difficoltà ma…
saprà reagire!
O-uchi-gari di Valentina Moscatt
sulla polacca Kubicka
il tozzo ma tecnico e attivo quanto basta
francese Bonvoisin e, nei recuperi, dopo
aver superato agevolmente il montenegrino Radulovich veniva fermato dal
tedesco Hubert. Un settimo posto non
disprezzabile che rispecchia il suo attuale valore.
Una Lucia Tangorre, impegnata nella
categoria + 78 kg., determinata e con
12
DICEMBRE 2006
sprazzi di buona tecnica, non è riuscita
ad aver ragione della spagnola Gutierrez
che la sovrastava per prestanza fisica.
Gutierrez eliminata in seguito dalla bielorussa Barysik e fine della gara per
Lucia Tangorre: comunque la sua rimane
una prestazione positiva.
Idem per Rosalba Forciniti, nei 57 kg.,
che ha ceduto di misura a Marien Hein.
Dopo dieci interminabili minuti tra
tempo regolare e “golden score” i giudici hanno visto una seppur leggera superiore vitalità dell’atleta tedesca premiandola all’hantei. Marien Hein che,
superata poi dalla finlandese Koivumaki, negava all’azzurra l’accesso ai recuperi.
Ibidem per Juri Contegreco, arenatosi
Elio Verde in Seoi-nage
sul francese Berthelot
J U D O
Frezza contro il tedesco
Hubert
Alessandro Frezza ha
ragione di Joe Delahay
Kata-guruma di Elio Verde
sul polacco Rowicki
Concentratissimo Elio Verde
alla presa
contro Jean Yves Bottieau, rivelatosi
peraltro troppo forte del pur volonteroso
azzurro. Belga poi eliminato dall’olandese Jong a sua volta estromesso dal
tedesco Focke…
Una strada per il podio, quella della categoria 66 kg., veramente molto difficile,
tanto che un atleta esperto come il greco
Revazi Zidiridis, già argento europeo
senior 2004, ha dovuto accontentarsi del
bronzo.
I migliori? Sicuramente il tedesco Nick
Hein, vincitore nella categoria al limite
degli 81 kg. che nei caricamenti ricorda
alla lontana l’immenso Koga: un concentrato di aggressività e di potenza! Poi è
doveroso citare Ilias Iliadis. Il Campione
olimpico di Atene 2004 in due anni è pas-
sato dalla categoria 81 kg. a quella dei
100 kg. e qui a Mosca ha sofferto il maggiore peso degli avversari e ne ha subìto
a volte la fisicità, ma quando si è ricordato di fare judo… Bravo anche il russo
vincitore nei 60 kg., Shchamil Nash, che
ha impressionato per agilità e potenza
mentre, in campo femminile, la palma
della migliore spetta alla portoghese
DICEMBRE 2006
13
J U D O
Valentina Moscatt in Seoi-nage
sulla francese Lafont
La Moscatt in Kata-guruma sulla Azera Seyidi
Fase di studio fra Rosalba
Forciniti e Marine Hein
r
Jennife
in
,
ti
n
a
Pitz
ta
uchi ma
Jennifer Pitzanti cerca l’apertura
con la lituana Labalaukyte
Telma Montero argento lo scorso anno a
Kiev ma oggi medaglia d’oro nei 52 kg.
Insomma, come già detto in apertura,
una competizione, questo Campionato
d’Europa “Under 23” che, nata in sordina, sta acquistando sempre più spessore
e nella quale affermarsi diventerà di
anno in anno più difficile anche perché la
maggior parte di questi atleti “Under 23”
14
DICEMBRE 2006
di giovane hanno ben poco: tatticismo
esasperato, fisicità, pochi rischi…
Un’occhiata al medagliere maschile
vede i quattordici finalisti appartenere a
dodici paesi diversi e soltanto la Russia,
è riuscita a piazzare sei atleti in medaglia
sulle sette categorie. In campo femminile le medaglie d’oro sono andate tre
all’Olanda e due al Portogallo ma è stata
l’Ungheria a presentare il maggior
numero di atlete sul podio – cinque –
nelle canoniche sette categorie. Concludendo, quindici paesi si sono divisi le
ventotto medaglie della classifica
maschile in palio e quattordici quelle
della classifica femminile. Per quanto ci
riguarda, speriamo di ritornare sul podio
il prossimo anno a Linz!
Rosalba Forciniti
subisce il Tomoenage della tedesca
Hein ma riesce a
limitare i danni
Fase in newaza fra
Lucia Tangorre e
Susana Gutierrez Vila
Lucia Tangorre in
Ashi-guruma sulla
spagnola Gutierrez
Yuri Contegreco alla presa
con il belga Bottieau
Jennifer Pitzanti all’attacco
della serba Delibasic
DICEMBRE 2006
15
J U D O
Tomoe-nage di Bottieau su
Contegreco
Finale 81 kg: il tedesco Hein
carica il montenegrino
Mrvaljevich
Finale terzo posto 100 kg fra
il tedesco Behrla in Tomoenage sul portoghese Taveira
Pochi problemi per
Claudio Raimondi
Seoi-nage del greco Iliadis
sul russo Kostoev
La portoghese Monteiro
(blu) fa suo l’oro dei 52
kg sulla russa Kharitonova
16
DICEMBRE 2006
La finnica Koivomaku attacca
a ripetizione la russa
Alexandrova ma i giudici…
J U D O
Finale terzo posto fra il francese Bonvoisin
che attacca in O-uchi-gari il bulgaro Iliev
Iliadis in Kata-guruma sul tedesco Behrla
Luigi Guido...
...e Dario Romano sempre attenti a
guidare gli azzurri dalla panchina
Mario Vecchi nel pasticciaccio di
Via Merulana, ovvero Iliadis/Behrla
DICEMBRE 2006
17
:
onteiro
Telma M
za
esultan
a colpi
di flash
ni:
addalo
Pino M nto
e
incitam
r
Jennife
:
ti
n
a
z
Pit
ne
delusio
a Prill:
Wasilis …
to
n
rimpia
dis:
Ilias Ilia te sono io!
r
fo
iù
il p
18
DICEMBRE 2006
K A R AT E
LE SOLENNI PREMIAZIONI A ROMA ED AD OSTIA DEI CAMPIONI IRIDATI
Il Karate Azzurro
sul tetto del mondo
Il CIO cambia le regole e ci sono nuove possibilità per i Giochi Olimpici
di Matteo Pellicone
“S
ono lieto ed orgoglioso di
poter raccontare ai Lettori
di ATHLON una bellissima
giornata di sport, che ho vissuto insieme ai ragazzi del Karate. Premetto, e
lo capirete da quanto andrò raccontando, che si è trattato di una full-immersion in un mondo ed in un ambiente che
mi hanno assolutamente esaltato e
completamente gratificato”.
“Tutto è successo il 13 dicembre, esattamente due mesi dopo la disputa della
rassegna iridata di Tampere, quando
gli Azzurri che hanno onorato il Karate italiano sono stati degnamente
festeggiati in differenti sedi”.
“Nel primo pomeriggio il Salone
d’Onore del Comando Generale della
Guardia di Finanza, in Viale XXI aprile a Roma, ha ospitato la cerimonia di
premiazione dei karateka che militano
nel Gruppo Sportivo delle Fiamme
Gialle. Si tratta di una realtà veramente determinante e lo ha sottolineato il
Comandante Generale della Guardia
dei Finanza, Generale di Corpo d’Armata Roberto Speciale, che ha ricordato <come da sempre la GdF annetta
grande importanza all’attività svolta
dai propri atleti ed ai
20
DICEMBRE 2006
valori fondamentali posti a base della
cultura sportiva. Ciò in quanto lo sport
esercita una positiva influenza verso la
Società civile e, soprattutto, verso i
giovani>. Il Generale Speciale, che era
accompagnato dal Generale di Corpo
d’Armata Sergio Favaro recentissimamente nominato Comandante in Seconda, ha quindi consegnato, alla presenza dei più alti gradi del Corpo, fra cui
il Generale Gianni Gola, Presidente
del Consiglio Internazionale dello
Sport Militare e Comandante del Centro Sportivo Fiamme Gialle, i riconoscimenti ai Marescialli Luca Valdesi e
Lucio Maurino ed ai finanzieri Stefano
Maniscalco; presenti Salvatore Loria e
Giuseppe Di Domenico, che erano
accompagnati dal Comandante del
Gruppo Polisportivo “Fiamme Gialle”
Colonnello Vincenzo Parrinello e dal
Direttore Tecnico per il karate, luogotenente Claudio Culasso”.
“In serata appuntamento per tutti nel
nostro Centro Olimpico. Ad accogliere
gli Azzurri di Tampere c’erano, al mio
fianco, il Vice Presidente Giuseppe
Pellicone, il Consi-
gliere Nazionale Giovanni Barbone, il
Segretario Generale Domenico Falcone, il Direttore del Centro Olimpico
Dominic Aloisio. Arrivato a questo
punto, ritengo doveroso ed indispensabile ricordare quali siano stati gli
Azzurri che hanno partecipato ai Campionati Mondiali di Tampere, XVIII
edizione, 12-15 ottobre”.
“Oltre ai citati finanzieri Valdesi (due
medaglie d’oro che si vanno ad
aggiungere alle altre due conquistate
nel 2004 a Monterrey); Maurino (oro a
Tampere come a Monterrey); Stefano
Maniscalco (un oro ed un bronzo e set-
K A R AT E
timo a squadre); Salvatore Loria (quinto nel Kumite e settimo a squadre) e
Giuseppe Di Domenico (settimo a
squadre) elenco, in ordine di piazzamento in questi Mondiali di Tampere,
Vincenzo Figuccio (Carabinieri –
medaglia d’oro, ripetendo il successo
del 2004); Sara Battaglia (Olimpia
Bergamo - primo oro mondiale italiano
al femminile); Luigi Busà (CS Esercito
– oro nel kumite e settimo a squadre);
Selene Guglielmi (Fiamme Oro argento nel kumite e quinta a squadre);
Greta Vitelli (Guazzaroni Terni – settima nel kumite e quinta a squadre);
Roberta Minet (Forestale – quinta a
squadre); Susanna Mischiatti (Olimpia
Bergamo – quinta a squadre); Francesco Ortu (Carabinieri – settimo a
squadre); Ciro Massa (Fiamme Oro –
settimo a squadre); Samantha Piccolo
(Ponte di Piave – kata a squadre) e
Viviana Bottaro (Colle degli Ometti –
kata a squadre)”.
“Erano presenti naturalmente, ed in
prima linea, i Tecnici che hanno seguito la Nazionale: con il DT Nazionale
Pierluigi Aschieri, Vito Simmi, Claudio Guazzaroni, Roberta Sodero e
Santo Torre. Un tavolo d’onore anche
agli Arbitri che hanno diretto ai Mondiali: Elsa Epifani, Pietro Antonacci,
Enzo Cappelli, Nando Olivelli, Giovanni Poltronieri, Roberto Tanini e
Giuseppe Zaccaro.
“A tutti abbiamo consegnato una
medaglia commemorativa appositamente coniata; una pubblicazione intitolata, come questo mio articolo, IL
KARATE AZZURRO SUL TETTO
DEL MONDO; le riviste Athlon e
Samurai che hanno dedicato i loro
pezzi di apertura all’impresa italiana a
Tampere”.
“E come Presidente mi sono congratulato con le ragazze ed i ragazzi del
Karate: ho con enorme soddisfazione
sottolineato non solo l’eccezionalità
della loro prestazione (nella lunga
storia della nostra Federazione
è la prima volta che ci
affermiamo
nel
m e d a g l i e re
gene-
rale, precedendo oltre 80 Nazioni, in
testa a tutte il Giappone) ma non solo.
Sono rimasto molto favorevolmente
impressionato soprattutto dal loro spirito di gruppo, allegro, spigliato,
caldo. Il momento magico della serata
è legato ad una iniziativa dei nostri
Ragazzi del Karate, che hanno unito i
quattro tavoli in cui erano stati suddivisi. Un abbraccio che è andato al di là
di ogni parola e di ogni elogio. E che è
stato sottolineato in un lungo servizio
radiofonico trasmesso su RADIORAI,
nello Speciale Zona Cesarini
andato in onda su RADIO
UNO la sera successiva,
a cura di Paolo
Zauli. Questo
perché
alla
Gli azzurri alla
festa della Fijlkam
DICEMBRE 2006
21
K A R AT E
serata hanno preso parte alcuni giornalisti amici del Karate e delle Arti
Marziali, fra cui mi piace ricordare
Spartaco Bertoletti; Daniele Poto di
Tuttosport; Giorgio Lo Giudice e Riccardo Buffalino della Gazzetta dello
Sport; Leandro Spadari, prima firma
di Athlon per il Karate”
“Sempre rimanendo nel campo della
Comunicazione, mi piace segnalare che
a cura della Fijlkam è stato realizzato
un DVD (Digital Video Disc), proiettato durate l’incontro di Ostia e messo in
onda dalla 7/SPORT che riassume le
fasi salienti del Mondiale: una realizzazione di TimeOut di Franco Di Feliciantonio con il commento di Davide
Benetello e di Vincenzo Figuccio”.
“Avrei tante altre cose da dire, ma per
farlo mi affido a quando ho scritto nel
Saluto che apre la già citata pubblicazione <IL KARATE AZZURRO SUL
TETTO DEL MONDO>. Ne riassumo i
contenuti, che sono aperti soprattutto
alla speranza che questo nostro meraviglioso Sport trovi la meritata collocazione nella grande famiglia olimpica”.
“Guardando all’indietro e, senza
andare molto in là - ho scritto - risaliamo ai Mondiali del 1990, disputati in
Messico e dove l’Italia si comportò
molto bene, con la conquista di un oro,
di 4 argenti e di un bronzo. Ma nella
stessa edizione dei Campionati iridati
il Giappone dominò la scena con 6 ori,
3 argenti e 3 bronzi. Praticamente i
rapporti di forza si sono ribaltati e per
questo progresso dobbiamo rendere
merito a tutti coloro che hanno lavorato per renderlo possibile”.
“Si tratta di un successo che però non è
giunto all’improvviso. Molti erano i
segnali che indicavano che il nostro
Karate stava andando avanti per la sua
strada. Non dimentichiamo che già a
Monterrey due anni fa registrammo la
grande vittoria nel Kata maschile individuale ed a squadre; che nei Giochi del
Mediterraneo di Almeria gli Azzurri si
sono comportati da protagonisti; che
nei World Games (le “olimpiadi” degli
sport non olimpici) i nostri rappresentanti sono andati tutti a medaglia”.
“Queste vittorie di Tampere sono inoltre estremamente significative perché
segnano una inversione di tendenza,
con l’ottimo comportamento nel Kumite, soprattutto con le forze emergenti.
C’è stato un grande progresso nel combattimento mentre si era sempre, ed
erroneamente pensato, che fosse subalterno ai Kata. Ma io ritengo che in
definitiva i due aspetti siano strettamente legati ed interdipendenti”.
“Teniamo anche conto che il mondo
del Karate Fijlkam si muove in un
ambiente interdisciplinare e che poggia su una organizzazione federale di
altissimo livello. Nel nostro ambiente
non manca nulla: cultura, preparazione dei tecnici e degli arbitri, disponibilità assoluta per gli allenamenti e per
la logistica. La nostra Scuola Nazionale Federale ha abilitato oltre 3000
tecnici di vario livello, selezionati ed
istruiti con criteri ispirati alla massima
severità, così come molto rigide sono le
regole per il passaggio di grado. Inoltre il nostro impegno non è rivolto soltanto all’alto livello ma la spinta viene
dal basso. Si è lavorato nel mondo giovanile e della Scuola, si parte proprio
dai bambini per seminare in maniera
opportuna e per puntare al futuro”.
“Le affermazioni che abbiamo conseguito in campo internazionale sono ancora
più gratificanti perché i vari campionati
vengono indetti dalla WKF, l’unica istituzione riconosciuta dal CIO e la sola ed
essere ammessa alla disputa delle grandi
manifestazioni, come i già citati Wold
Games, i Giochi Continentali (Panamericani, Asiatici, Africani, del Pacifi-
Da sx: Maurino, i
Generali Gola e
Speciale, Matteo
Pellicone, Maniscalco,
Valdesi.
Accosciati: Di Domenico
e Loria
22
DICEMBRE 2006
K A R AT E
co, del Commonwealth e del Mediterraneo) e quelli delle grandi organizzazioni
polisportive mondiali, Universitari della
FISU e Militari del CISM”.
“Ho accennato al CIO, cioè al Comitato Internazionale Olimpico, e colgo l’occasione per chiarire una volta per tutte
l’atteggiamento della FIJLKAM e del
CONI nei confronti dell’ammissione del
Karate nel palinsesto dei Giochi Olimpici. La nostra Federazione, ed io in testa,
auspica ed attende con fiducia la sua
inclusione nel programma olimpico. A
Singapore, dove dal 6 all’8 luglio 2005
si tenne la 117^ Sessione del CIO, venne
anche esaminata l’ammissione del
Karate. Dopo una prima votazione vennero eliminate, a far data dal 2012 e cioè
dai giochi di Londra, Baseball e Softball.
Si venivano a così a creare due posti da
assegnare ed in una prima votazione fra
gli sport aspiranti all’inclusione nel programma olimpico venivano eliminati
golf, rotelle e rugby. Restavano in corsa
due sport, fra cui il Karate. Il Presidente
del CIO Jacques Rogge proponeva la
loro eliggibilità con votazione per alzata
di mano, ma i Membri chiedevano lo
scrutinio segreto”.
“Che non raggiungeva il
necessario 70 per
cento
dei
con-
sensi. So per certo che si è trattato di
un voto non avverso al Karate ma contro il sistema; un NO che non approvava il metodo con cui erano state proposte le cancellazione degli Sport nel
Programma Olimpico e non un diniego
al nostro Sport”.
“Posso anche aggiungere che autorevoli membri del CIO ritengono che il
Karate abbia tutti i requisiti per essere
incluso nel Programma Olimpico”.
“E’ questo, lo ripeto, l’obiettivo primario della politica federale. Lo ribadisco
per correggere interpretazioni che vengono da persone poco informate o
troppo interessate a soluzioni differenti
da quelle che il nostro mondo del
Karate FIJLKAM vuole e per le quali
fortemente si batte”.
“A convalida di quanto ho appena
sostenuto alcuni giorni orsono, cioè il
28 novembre scorso, il Comitato Esecutivo del CIO ha stabilito che per il
futuro l’ammissione di nuovi sport nel
programma si prenderà a maggioranza semplice. Se questo criterio fosse
stato adottato a Singapore 2005, il
Karate farebbe già parte del programma olimpico. Per noi si tratta di una
buona notizia e sarà ancora migliore
quella che dalle Olimpiadi del 2016 la
Fijlkam sarà rappresentata ai
Giochi dai suoi tre sport:
lotta, judo e karate. Per
questo noi viviamo e
non per altro”.
La copertina dell’opuscolo
realizzato a ricordo del
Mondiale di Tampere
DICEMBRE 2006
23
K A R AT E
XV CAMPIONATO DEL MEDITERRANEO
Italia… sempre!
8 ori, 2 argenti e 4 bronzi, questo il “bottino” di medaglie che nell’impegnativo appuntamento
nordafricano ha laureato l’Italia prima nella classifica per Nazioni ed in quella a punti, davanti
a Tunisia ed Egitto - Un risultato beneaugurante in vista degli imminenti Mondiali di Tampere
testo e foto di Claudio Culasso
A
Tunisi, presso il Palazzetto
dello Sport “La Cupola” situato allo stadio del Manza - che
in lingua tunisina significa giardino -,
dal 2 al 3 Settembre 2006 si è disputata la XV Edizione del Campionato del
Mediterraneo.
La competizione, bene organizzata
dalla Federazione Tunisina di Karate,
sotto l’Egida dell’Unione delle Federazioni Mediterranee di Karate (UFMK),
Organismo Sportivo Internazionale che
riunisce 21 Paesi che si affacciano sul
Mar Mediterraneo, ha visto tra maschi
e femmine la presenza di 114 Atleti, per
una totale di 8 Nazioni partecipanti
(Algeria, Egitto, Francia, Italia, Libia,
Marocco, Tunisia e Turchia).
Stante l’alternarsi, ogni anno, dei Mondiali Assoluti con quelli Giovanili
(Cadetti-Juniores), con i primi in programma a Tampere (Finlandia) il prossimo metà Ottobre, ancora una volta il
Campionato del Mediterraneo ha svolto la particolare funzione di un’ utile ed
attendibile “tappa di avvicinamento” al
Mondiale Assoluto.
Prima della gara c’è stato il XV Seminario Tecnico, diretto dal Prof. Pierluigi Aschieri nella sua veste di Direttore
Tecnico della UFMK, ed il X Corso per
Ufficiali di Gara per l’acquisizione
della “Qualifica di Internazionale”,
diretto da una Commissione presieduta
dall’Arbitro Mondiale Maestro Giuseppe Zaccaro. Gli Ufficiali di Gara
presenti per l’Italia, sono stati per l’occasione i Signori: Francesco Danese
(Abruzzo), Giuseppe Notarianni (Calabria) e Francesco Rizzuto (Veneto), i
quali, dopo aver brillantemente superato gli esami, hanno fornito un importante contributo professionale nel corso
Manifesto
della gara
Viviana Bottaro guida il Team di Kata
femminile al successo
24
DICEMBRE 2006
K A R AT E
di tutto l’intero svolgersi del Campionato.
Oltre loro, era presente anche il Maestro Claudio Scattini, Ufficiale di Gara
Mondiale, il quale si è particolarmente
distinto nel delicato ed importante
ruolo di Direttore di Gara nell’arco dell’intera manifestazione, di cui ha curato anche la gestione informatica.
LA GARA
(Sabato 2 Settembre)
Il primo giorno di gara prevedeva tutte
competizioni a livello individuale, che
sono iniziate la mattina con le eliminatorie di kata. A scendere in campo per i
nostri colori, sono stati Luca Valdesi e
Daniela Berrettoni. Per ambedue
c’era trepida attesa in prospettiva Mondiale, soprattutto per Valdesi che dovrà
difendere il titolo così brillantemente
conquistato a Monterey nel 2004. La
gara ha messo in chiara evidenza sin
dalle prime battute la sua eccellente
condizione, che gli ha permesso, nelle
fasi eliminatorie, di avere la meglio
senza troppe preoccupazioni sui suoi
diretti antagonisti. In finale Valdesi,
opposto al determinato tunisino Hadhri
Skander, con grande autorevolezza si
imponeva con Gankaku per 5 a 0.
Anche la Berrettoni ha fatto la sua
buona prestazione, superando prima
l’egiziana Sara Asem e in finale la tunisina Chaabene Ibtissem. Con quest’ul-
O
T
A
N
O
CAMPI
DEL TERRANEO
MEDI
Il Trio di Kata
Campione del Mondo
Cerimonia di apertura del
Campionato
Luca Valdesi ancora
protagonista
DICEMBRE 2006
25
K A R AT E
tima c’è stata una bella sfida, risolta
dall’Azzurra con una inaspettata ed
elegante prova di kata Matzumura No
Bassai.
Applausi per gli Azzurri meritoriamente sul podio più alto, premiati per l’occasione dal Ministro dello Sport Tunisino, il Signor Abdallah Kaabi, che ha
voluto essere presente a questo Campionato, conferendogli così particolare
lustro e rilevanza, affiancato dal nostro
Professor Giuseppe Pellicone, nel
ruolo di Presidente dell’UFMK, e dal
Signor Bechir Cherif, Presidente della
Federazione Tunisina e Segretario
Generale dell’UFMK.
Nella stessa giornata, la nostra Rappresentativa è salita in vetta alla classifica
provvisoria per Nazioni, oltre che per
La squadra azzurra
prima classificata
le due medaglie d’oro conquistate nei
kata, anche per altre 3 medaglie d’oro
ottenute nel kumite, tallonata dalla
Tunisia e dall’ Egitto.
Nel kumite gli altri tre podi più alti gli
Azzurri li hanno ottenuti, per opera
della Guardia Forestale Roberta
Minet, del Soldato Luigi Busà e del
Finanziere Stefano Maniscalco.
Per prima Roberta Minet, portacolori
Azzurra da oltre 10 anni (pluricampionessa d’Europa, ha fatto parte del forte
team Vice Campione del Mondo, assieme alle eccellenti Chiara Stella Bux e
Michela Nanni): a causa di “acciacchi”
vari, negli ultimi tempi ha fatto fatica a
esprimersi come al suo solito. Ritrovata in questa gara (-65 kg) lo smalto giu-
sto e la necessaria motivazione, la
nostra Roby ha combattuto bene, riuscendo negli ultimi e decisivi incontri
ad esprimere le sue buone doti tecniche, oltre alla sua consolidata esperienza tattica. Risultato: 3 a 1 alla tunisina
Aissa Fater e 4 a 1 in finale alla marocchina Kherraf Hassana. Se Roberta riuscirà a rifinire la sua preparazione,
potrà autorevolmente continuare a dire
la sua e rappresentare un saldo punto di
riferimento della squadra femminile in
prospettiva mondiale!…
Il secondo successo è arrivato per
opera di Luigi Busà, (-80 kg.). Il giovanissimo siciliano (18 anni) -da poco
in forza al C.S. Esercito, ancora Atleta
della Nazionale Giovanile militando
nella quale ha ottenuto
eccellenti risultati-, è andato gradatamente crescendo,
fino ad entrare negli ultimi
tempi prepotentemente nel
giro
della
Nazionale
Senior. In questa gara ha
confermato i suoi progressi
La forte
squadra
femminile
egiziana
Il giovane Luigi
Busà grande
rivelazione nei
Senior
26
DICEMBRE 2006
K A R AT E
sul piano tecnico e del carattere, decisivi nel permettergli di superare tutti i
suoi diretti avversari, compreso il tunisino Hannachi Med Hedi, il beniamino
di casa, da lui dominato nell’incontro
di finale per 6 a 1.
Il terzo Oro per i nostri colori è arrivato da Stefano Maniscalco, con una vittoria in un certo senso “preannunciata”
per le grandi doti tecniche ed agonistiche dell’Azzurro, che noi ben conosciamo! Infatti, prese bene “le misure”
degli avversari, il forte Atleta delle
Fiamme Gialle ha superato senza tentennamenti i suoi antagonisti, compreso in finale di poule l’ostico egiziano
Mohend Rajdi (punteggio 7 a 1)! Però
la sua grande preparazione tecnica il
palermitano l’ ha manifestata nell’incontro in cui era contrapposto al noto
ed esperto francese Yann Baillon:
incontro nel quale il nostro Atleta si è
valso di una superiore maturità tattica
che gli ha permesso di neutralizzare e
battere il transalpino per 3 a 1. Nella
stessa giornata Stefano, impegnato
anche agli Open in finale, ha dovuto
cedere lo scettro al beniamino di casa,
il Tunisino Arfaoui Wissen, ottenendo
comunque una prestigiosa medaglia
d’argento.
Dopo il bronzo da lui conquistato nell’Edizione Mondiale di Monterey
2004, è da parte nostra legittimo, anche
da lui, aspettarsi ai Mondiali una grande prestazione!
O
T
A
N
O
CAMPI
DEL TERRANEO
MEDI
Per l’Italia un altro argento, lo ha ottenuto Selene Guglielmi (- 55 kg.). La
Selly, in questo particolare periodo di
grazia, dopo che nello scorso Agosto
a Nassau County (New York) ha conquistato il Campionato Mondiale Universitario - che ha fatto seguito al suo
Il francese Baylon
contro Maniscalco
La squadra di
Kumite maschile
DICEMBRE 2006
27
K A R AT E
ingresso nel corpo della Polizia di
Stato - non ha avuto difficoltà ha raggiungere la finale, dopo un incontro
di finale di poule, vinto con estrema
sicurezza con la tunisina Ben
Othmen, (punteggio 6 a 1). In finale
però l’Azzurra, si è fatta sorprendere
da una tecnica risolutiva (all’enchosen) dall’egiziana Shimaa Magdi, tra
le più forti combattenti della Terra dei
Faraoni, che sul 2 a 2 si aggiudicava
l’incontro.
Lo stessa piazza d’onore la otteneva
Marivin Chiari che ha combattuto
bene nella categoria Open, ma in finale
nulla ha potuto contro la rapidità e scelta di tempo della brava egiziana Heba
Salah, già vincitrice dei 50 kg.
Da citare positivamente le prestazioni
di altri Azzurri agli individuali, che
hanno ottenuto un più che rispettabile
bronzo, come Giuseppe Di Domenico (70 Kg.): memorabile il suo Sambon di calcio jodan, con cui ha “fulminato” il fortissimo ed esperto turco
Alagas, Campione Mondiale di qualche anno fa, nell’ incontro conclusosi
a favore dell’Azzurro per 6 a 2; di
Chiara Ronchetti (-50 kg.), di
Susanna Mischiatti (+55 kg.) e
Greta Vitelli (+65 kg).
Sul podio, a pari merito della Vitelli, è
salita anche la forte francese Laurence
Fischer, pluricampionessa, che ha
perso per squalifica (contatto eccessivo al viso), l’incontro decisivo di finale di poule contro l’algerina Zioui
Chahrazede. La stessa Algerina si è
aggiudicata poi la categoria, superando in finale l’egiziana Heba Abdel
Rahaman.
Non valutabili le prestazioni di Ciro
Massa (65 kg.), anche lui Neo-Campione Mondiale Universitario a Nassau
County (New York) e di Salvatore
Loria (-75 kg.): presentatisi entrambi
all’appuntamento tunisino in tutt’altro
che buone condizioni fisiche per precedenti infortuni, non si sono potuti esprimere ai loro consueti livelli, uscendo di
scena purtroppo già nelle fasi eliminatorie.
Per il kumite, sui due opposti quadrati
di gara, si sono schierate quasi contemporaneamente la formazione Italiana maschile e quella femminile.
La prima, con Massa e Loria infortunati ai quali si è aggiunto anche La
Forgia, ha dovuto vedersela nel primo
incontro con la Tunisia, padrona di
casa. La partenza per gli Azzurri è
stata buona, con Busà e Maniscalco
vincitori e Di Domenico che pareggiava, ma nei rimanenti incontri decisivi i nostri La Forgia e Loria non
hanno retto agli orgogliosi e ripetuti
assalti dei tunisini, sostenuti da una
folla da stadio.
Alla fine la Tunisia si è aggiudicato
l’incontro, superando il turno, per differenza di ippon.
La stessa Squadra Tunisina, battendo in
finale la formazione turca, capitanata
Domenica (3 Settembre)
In programma le sole gare a squadre di
kumite e di kata.
Il Presidente della UFMK, Giuseppe
Pellicone, con il Ministro dello Sport
della Tunisia, Sig. Abdallah Kaabi alla
premiazione di Daniela Berrettoni
Gli Ufficiali
di Gara
italiani
28
DICEMBRE 2006
K A R AT E
dal fuoriclasse Alagas, si è aggiudicata
la gara a squadre, mentre l’Italia battendo l’Egitto nei ripescaggi si è classifica al terzo posto.
Decisamente meglio le nostre ragazze
con Minet, Guglielmi e Mischiatti,
che, dopo aver eliminato le Tunisine,
hanno incontrato in finale le Egiziane.
Nella sfida decisiva le nostre Azzurre,
chiudendo l’incontro sul 2 a 0 con Minet
e Guglielmi, hanno ottenuto per l’Italia
un’altra prestigiosa medaglia d’oro!
A completare l’opera ci hanno pensato
le squadre Azzurre di kata maschile e
femminile, due formazioni che rappresentano l’elite del kata mondiale,
essendo Campioni del Mondo Seniores
nel maschile (Maurino-ValdesiFiguccio) e Campioni Mondiali Juniores nel femminile (Bottaro-BattagliaPiccolo).
I maschi con un’ ineccepibile prova di
Unsu (punteggio 5 a 0), hanno superato
la Squadra della Tunisia. Nella finale che vedeva anche qui gli Azzurri opposti al team dell’Egitto - dopo un entusiasmante confronto sulla stessa prova di
Gankaku e Bunkai, si sono imposti con
la stessa superiorità tecnica (5 a 0).
Lo stesso successo lo hanno ottenuto
anche le Azzurre di Scuola Shito, le
quali hanno dimostrato la loro netta
crescita in prospettiva mondiale senior,
battendo prima l’Egitto con Nipaipo e
in finale l’Algeria con l’Annan e bunkai, anche loro con un netto punteggio
di 5 a 0!
Successo ancora dell’Italia che, forte di
un bottino di 8 ori, 2 argenti e 4 bronzi,
si è classificata prima nel medagliere
per Nazioni e nella classifica a punti,
seguita dalla Tunisia e dall’Egitto.
O
T
A
N
O
CAMPI
DEL TERRANEO
MEDI
Roberta Minet in
grande ripresa
Luigi Busà in
tecnica di Tzuki
I Coach Simmi e
Guazzaroni con la
squadra di Kumite
femminile
DICEMBRE 2006
29
K A R AT E
XV CAMPIONATO DEL MEDITERRANEO SENIOR M / F
Tunisi (TUN), 2-3 settembre 2006
MASCHILE
KATA
1)
2)
3)
3)
VALDESI
HADHRI
BENTCHAKAL
KARIM
LUCA
SKANDER
MOHAMED
SHERIF
ITA
TUN
ALG
EGY
KATA SQUADRE
1)
2)
3)
3)
Italia
Egitto
Algeria
Tunisia
KUMITE
CAT. kg 60
1) SEVKET
2) TEBBENE
3) MOHAMED
3) TALAH
BASTURK
MONTASSAR
ABDELLAH
MOHAMED CHERIF
TUR
TUN
EGY
ALG
CAT. kg 65
1) COSSOU
2) HASNAOUI
3) SEID
3) DJERIR
MASSA
MATHIEU
MED AMINE
SALEM
AWAHEB
CIRO
FRA
TUN
EGY
ALG
ITA
CAT. kg 70
1) DHRIFI
2) MOHAMED
3) HAMADINI
3) DI DOMENICO
RIDHA
IBRAHEM
KOCEILA
GIUSEPPE
TUN
EGY
ALG
ITA
CAT. kg 75
1) JOMAA
2) KUL
3) MEDELICE
3) AMARA
LORIA
CAT. kg 80
1) BUSA’
2) HANNACHI
3) COSSOU
3) TARI
LUIGI
MED HEDI
GUILLAME
MAHFOUD
ITA
TUN
FRA
ALG
CAT. kg +80
1) MANISCALCO
2) BAILLON
3) JEGHAM
3) MOHEND
STEFANO
YANN
HANNIBAL
MAJDI
ITA
FRA
TUN
EGY
CAT. OPEN
1) ARFAOUI
2) MANISCALCO
3) IMED
3) ABOUYAHYA
WISSEN
STEFANO
ALI MESSOUD
REDOUANE
TUN
ITA
LBY
MAR
KUMITE SQUADRE
1)
2)
3)
3)
Tunisia
Turchia
Italia
Algeria
FEMMINILE
KATA
1)
2)
3)
3)
BERRETTONI
CHAABENE
TAGRARA
SARA
MOHAMED
MURAT
DAVID
LYES
SALVATORE
TUN
TUR
FRA
ALG
ITA
1)
2)
3)
3)
ITA
TUN
ALG
EGY
SALAH
NOUR
LYNDA
CHIARA
EGY
TUN
ALG
ITA
CAT. kg 55
1) SHIMAA
2) GUGLIELMI
3) EL
3) BEN
MAGDI
SELENE
DJOU ILHEM
OTHMEN DHOJHA
EGY
ITA
ALG
TUN
CAT. kg 60
1) HASNAOUI
2) NAGLAA
3) MISCHIATTI
3) PERET
BOUTHEINA
FATHJ
SUSANNA
LOLITA
TUN
EGY
ITA
FRA
CAT. kg 65
1) MINET
2) KHERRAF
3) ZENTAR
3) AISSA
ROBERTA
HASSANA
MALIKA
FATEN
ITA
MAR
ALG
TUN
CAT. kg +65
1) ZIOUI
2) HEBA
3) VITELLI
3) FISCHER
CHAHRAZEDE
ABDEL RAHAMAN
GRETA
LAURENCE
ALG
EGY
ITA
FRA
CAT. OPEN
1) HEBA
2) CHIARI
3) MAHMOUDI
3) PERET
SALAH
MARIVIN
FATIMA ZAHRA
LOLITÀ
EGY
ITA
MAR
FRA
KUMITE SQUADRE
1) Italia
2) Egitto
3) Algeria
3) Tunisia
Italia
Algeria
Tunisia
Egitto
NAZIONE
ORO
ARGENTO
BRONZO
TOTALE
ITALIA
8
3
5
16
TUNISIA
5
6
6
17
EGITTO
3
5
6
15
TURCHIA
1
2
ALGERIA
1
1
13
14
FRANCIA
1
1
5
7
MAROCCO
LIBIA
DICEMBRE 2006
DANIELA
IBTISSEM
KHADIDJA
ASEM
CAT. kg 50
1) HEBA
2) BOU OUN
3) ZAGHIA
3) RONCHETTI
KATA SQUADRE
MEDAGLIERE
PER NAZIONI
30
KUMITE
1
3
2
3
1
1
K A R AT E
GOLDEN LEAGUE “OPEN DI GERMANIA”
Italia über alles!
Continuano le superbe prestazioni dei nostri rappresentanti, che alla gara internazionale
con 4 medaglie d’oro, 2 d’argento e 4 di bronzo,
fanno ottenere all’Italia il primo posto nella classifica per nazioni
di Claudio Culasso - foto di Emanuele Di Feliciantonio
G
li Open di Germania, terza e
penultima tappa della Golden
League, si sono disputati ad
Hannau ( Francoforte), il 23 e 24 Settembre scorsi. Una manifestazione
alla quale hanno preso parte oltre 500
Atleti in rappresentanza, tra Squadre
Nazionali e Club, di ben 23 Paesi non
soltanto europei.
Il successo della manifestazione è
stato garantito dalla presenza di affermati Atleti, lì presenti - oltre che per
affinare ulteriormente la preparazione
in vista degli imminenti Campionati
Mondiali di Tampere (Finlandia) anche per contendersi il primato nella
classifica della Golden League 2006.
Ennesimo successo in questa gara
della Squadra Azzurra, che, con quattro medaglie d’oro, due d’argento e
quattro di bronzo, ha ottenuto il primo
posto nella classifica per Nazioni,
seguita dall’Olanda e dal Venezuela.
Degli Azzurri a conquistare il podio
più alto sono stati Luca Valdesi nel
kata individuale; la Squadra di Kata
con lo stesso Valdesi, Lucio Maurino e
Vincenzo Figuccio, mentre nel kumite
hanno ottenuto l’oro Selene Guglielmi
e il giovane Luigi Busà. I posti d’onore sono andati a Lucio Maurino (kata)
e ad Antonia di Rella (kumite),
entrambi medaglie d’argento, mentre
Sara Battaglia (Kata), Francesco Ortu
e Aniello Iarnone (kumite) hanno ottenuto la medaglia di bronzo.
Kata
Il Campione Mondiale Luca Valdesi,
incontrastato dominatore di questa
prestigiosa gara (vincitore già delle
32
DICEMBRE 2006
edizioni del biennio 2004-05), ha raggiunto la finale, dopo una impegnativa
fase eliminatoria, dove ha affrontato
vari avversari compreso, in finale di
poule, il forte venezuelano Antonio
Diaz. Questo incontro, l’Atleta delle
Fiamme Gialle se lo è aggiudicato vincendo con Unsu su Chatan Jahara
Kushanku del Sudamericano (punteggio netto di 5 a 0). In finale Valdesi si
è ritrovato contro Lucio Maurino. I
due colleghi Ispettori della Guardia di
Finanza, Atleti di assoluto livello mondiale, si sono confrontati sullo stesso
kata Gankaku , dando vita all’ennesimo sfida, che ha visto alla fine Valdesi
aggiudicarsi il successo con punteggio
di 4 a 1. Nella stessa gara erano presenti anche gli Azzurri Vincenzo
Figuccio e Luca Brancaleon i quali,
nonostante una buona prestazione, che
aveva consentito loro di superare brillantemente varie fasi eliminatorie,
nelle prove decisive si sono dovuti
arrendere rispettivamente al bravo
svizzero Yanik Gereon e al Croato Kristian Novak (quest’ultimo dopo verrà
superato dallo stesso Maurino).
Anche nella gara femminile si è assistito ad una grande sfida tra Atlete di
valore come la Venezuelana Yohana
Sanchez, la Ceca Petra Nova e la
Croata Mirna Senjung, contro le quali
si sono contrapposte le nostre Azzurre: Sara Battaglia, Daniela Berrettoni,
Viviana Bottaro e Samanta Piccolo.
Ma, a sorpresa, tra tutte emergeva la
vietnamita Houng Ngan Nguyen, che
con grande talento agonistico, oltre
che con una tecnica raffinata di scuola
Shito-ryu, ha avuto la meglio su tutte
le sue dirette antagoniste, compresa le
nostre Battaglia e, in finale di poule,
Berrettoni. La Houng Ngan in finale,
contro la favorita Croata Senjung, che
in finale di poule aveva avuto il merito
di eliminare la venezuelana Sanchez
sullo stesso confronto di Annan, si
impone, con autorevolezza, per 4 a 1.
Nei recuperi ritorno delle nostre
Azzurre, che guadagnano ottimi posti
d’onore con la Battaglia medaglia di
bronzo a pari merito della Sanchez,
mentre la Berrettoni e la Bottaro arrivano entrambe al quinto posto pari
merito.
Agli individuali hanno fatto seguito le
gare di kata a Squadre.
Puntuali e determinati più che mai i
nostri “Mondiali” Valdesi, Maurino e
Figuccio, i quali si sono espressi ai
livelli di prestazione tali da non lasciare scampo ai loro diretti antagonisti e
dominando per ordine la Germania,
l’Austria e, nel decisivo incontro di
finale, la Croazia.
Altrettanto valida è stata la gara a
Squadre delle ragazze del kata Viviana Bottaro, Sara Battaglia e Samanta
Piccolo: dopo un incerto confronto che le aveva viste soccombere contro
le ragazze del Club Austriaco dell’Osterreichischer Karate Bund-, rientrando brillantemente nei ripescaggi,
in conclusione della gara si sono classificate al terzo posto.
Kumite
Nella stessa giornata, al termine delle
gare di kata, hanno avuto l’avvio quelle di kumite.
Per gli Azzurri nel maschile la parten-
Il sincronismo
perfetto di
Valdesi Maurino
e Figuccio
Valdesi in Jion agli Shitei
La vietnamita
Houng Ngan,
sorprendente
vincitrice
K A R AT E
La determinazione di Sara Battaglia
za non è stata tra le migliori, a causa di
un infortunio accaduto subito a Stefano Maniscalco, uno dei nostri Atleti
più rappresentativi, costretto a dare
forfait per infortunio, dopo che aveva
concluso l’incontro a suo favore con
un ucraino per 3 a 0.
A questo imprevisto, si è aggiunta
l’inaspettata sconfitta di un altro
Azzurro, Giuseppe Di Domenico,che
veniva eliminato, seppure di misura
(1-2), dall’Atleta di casa, il tedesco
Sascha Meier, che lo poneva a rischio
nella classifica alta della Golden League.
Ma, a sollevare le sorti della Squadra
Italiana, provvederà Luigi Busà, il più
giovane e promettente Atleta Azzurro,
appena fresco vincitore ai Campionati
del Mediterraneo di Tunisi. Il “torello
di Avola ” (città in provincia di Siracusa dove Luigi è nato) è stato schierato
nella categoria dei 75 chili dove riusciva, con grande spirito di volontà e
determinazione, a vincere tutti gli
Daniela Berrettoni in Seipai
Selene Guglielmi, la migliore del Torneo
incontri, compreso quello di finale
dove si è reso artefice di una bella
prova, che lo ha visto imporsi sul forte
olandese Timothy Petersen, Campione
d’Europa Senior 2005, con il punteggio netto di 2 a 0.
Ad arricchire il bottino di medaglie
per gli Azzurri, contribuivano anche
Francesco Ortu (60 kg) e Aniello Iarnone (80 kg.), i due nostri portacolori,
i quali, dopo un incerto e perdente
avvio, si riscattavano ampiamente,
ottenendo con merito entrambi la
medaglia di bronzo.
(USA), Selene Guglielmi, impegnata
nella categoria dei -53 kg. L’agente
della Polizia di Stato si è espressa ai
livelli che ormai le competono, conducendo una gara di alto contenuto
tecnico, che le ha permesso di avere la
meglio su tutte le sue dirette antagoniste, compresa quella della finale, dove
ha trovato ad attenderla Antonia Di
Rella, sua compagna di scuderia della
Kyhoan Simmi di Bari, anche lei artefice di una eccellente condotta di gara
che ha svolto all’insegna del coraggio
e della combattività. La sfida in finale
tra le due ha visto prevalere la più
esperta Guglielmi che superava la Di
Rella di misura per 1 a 0. Da tale risultato, derivava un’evidente soddisfazione non solo del Team Azzurro ma
anche, in particolare, del Maestro Vito
Simmi che è apparso visibilmente
emozionato!
Il 2° giorno (Domenica 24 Settembre)
si sono svolte le competizioni di
kumite femminili!
Protagonista assoluta è stata, ancora
una volta, la neo-campionessa del
Mondo Universitaria di New York
Nel ranking della Golden League, al
termine della gara figurano l’Azzurro
DICEMBRE 2006
33
K A R AT E
Francesco Ortu, 1° nel kumite maschile (30 punti), seguito dall’olandese
Timothy Petersen (28 punti), mentre
Giuseppe Di Domenico, è rimasto al
livello già conseguito (24 punti).
Nel femminile la Guglielmi, dopo il
successo di Monza agli Open d’Italia
e la riconferma al primo posto qui in
Germania, è rientrata a pieno titolo
(24 punti) nella corsa per il successo
finale assieme alla slovacca di Bratislava Eva Medvedova, vincitrice, in
questa gara, della categoria dei -60 kg.
A rincorrere ambedue, la tedesca
Nadine Ziemer, che, pur sconfitta dall’olandese Vanesca Nortan, rimane in
testa alla classifica (30 punti).
Tra i migliori stranieri nel kumite
maschile giova sottolineare la superba
prestazione del venezuelano Luis Plumacher, Campione del Mondo in carica, il quale impegnato nella categoria
dei 65 kg., ha battuto tutti, vincendo la
gara, dando prova di possedere un grande talento, dimostrando di essere uno
dei migliori di questa competizione.
In conclusione, ci fa piacere mettere in
evidenza la buona riuscita dell’intera
manifestazione per opera della Federazione Tedesca, la quale non ha trascurato nulla da un punto di vista
organizzativo, affinché tutto potesse
andare secondo il previsto programma. Bravissimi, quindi, il Presidente
Roland Hantsche, il Direttore Tecnico
Peter Betz ed i loro validi collaboratori, tutti ottimi amici dell’Italia.
V TORNEO OPEN DI GERMANIA M / F / KA / KUM
Hanau – Francoforte (GER), 23-24 settembre 2006
KATA
KUMITE FEMMINILE
CAT. KG 65
1) Plumacher
FEMMINILE INDIVIDUALE
1)
2)
3)
3)
5)
5)
Houng Ngan
Senjug
Battaglia
Sanchez
Berrettoni
Bottaro
Nguyen
Mirna
Sara
Yohana
Daniela
Viviana
VIE
CRO
ITA
VEN
ITA
ITA
MASCHILE INDIVIDUALE
1)
2)
3)
3)
Valdesi
Maurino
Diaz
Novak
Luca
Lucio
Antonio
Kristian
FEMMINILE A SQUADRE
1)
2)
3)
3)
Germania
Austria
Italia
Croazia
MASCHILE A SQUADRE
1)
2)
3)
3)
34
Italia
Croazia
Austria
Germania
DICEMBRE 2006
ITA
ITA
VEN
CRO
Luis
VEN
CAT. KG 53
2) Mladenovski Reste
BEL
1)
2)
3)
3)
3) Hasnaoui
Med Amine
TUN
3) Grüner
Christian
GER
1) Pena
Jean
VEN
2) Koirunen
Jukka
FIN
Guglielmi
Di Rella
Jordanova
Groffilier
Selene
Antonia
Gergana
Elaine
ITA
ITA
GER
LUX
CAT. KG 60
1)
2)
3)
3)
Medvedova
Schwab
Mah
Fajkowska
Eva
Diana
Kristina
Anna
SVK
SUI
BEL
POL
CAT. KG 70
3) VanderschrickDiego
FRA
3) Dhrifi
Ridha
TUN
1) Busà
Luigi
ITA
2) Petersen
Timothy
NED
3) Mondolu
Christo
INA
3) Reuter
Frank
GER
1) Sabanovic
Daniel
NED
2) Khair
Mutacmbellalij JOR
3) Löwenstein
Viktor
GER
KUMITE MASCHILE
3) Iarnone
Aniello
ITA
CAT. KG 60
CAT. KG + 80
CAT. KG + 60
1)
2)
3)
3)
5)
7)
1)
2)
3)
3)
Nortan
Ziemer
Clavien
Gustafsson
Vitelli
Chiari
Montassar
Tollenaar
Ortu
Berens
Vanesca
Nadine
Fanny
Heidi
Greta
Marivin
Tebben
Giovanni
Francesco
Geoffrey
NED
GER
SUI
FIN
ITA
ITA
TUN
NED
ITA
NED
CAT. KG 75
CAT. KG 80
1) Guba
Milan
HUN
2) Lang
Alexander
GER
3) Jegham
Hannibal
FRA
3) Lindsey
Wayne
FRA
K A R AT E
GOLDEN LEAGUE “OPEN D’AUSTRIA”
Tre su quattro!
A Salisburgo, dove si è disputata la quarta ed ultima tappa della Golden League 2006,
l’Italia si aggiudica nel ranking finale tre dei quattro podi in palio.
di Claudio Culasso – foto di Emanuele Di Feliciantonio
A
ppena terminati gli Open di
Germania, a distanza di una
settimana dal 30 Settembre
al 1 Ottobre scorso, a Salisburgo
ecco svolgersi gli Open d’Austria,
ultima e decisiva tappa della Golden
League, valevole per definire la classifica finale 2006 di questo prestigioso Torneo a tappe. Questa competizione internazionale ha oramai sostituito gli Open di Francia, ed essendo,
il suo inserimento nel circuito della
Golden League ancora in via sperimentale, i punteggi ottenuti dagli
Atleti ai fini della classifica definitiva sono stati assegnati al 50% rispetto alle precedenti gare ufficiali.
Della nostra Nazionale, appena rientrata dagli Open di Germania, ed in
procinto di partire per il Campionato
del Mondo di Tampere (Finlandia),
su meditata decisione del Direttore
Tecnico Nazionale, Prof. Pierluigi
Aschieri, ha partecipato una ridotta
schiera di Atleti, scelti tra coloro che
si sono trovati in buona posizione di
classifica nel ranking della Golden
League e, pertanto, in possesso di
concrete possibilità di successo finale.
E i nostri portacolori, non hanno
voluto mancare l’appuntamento,
compiendo l’impresa di ottenere, su
10 Azzurri partecipanti (7 Atleti nel
kata e 3 nel kumite), ben 8 medaglie
Luca Valdesi
vincitore della
Golden League
per il terzo
anno
consecutivo
Mirna Senjug,
prima nel kata
Femminile e
seconda nella
Golden League
2006
e precisamente 5 di kata (due ori, un
argento e due bronzi) e 3 medaglie di
kumite (due ori e un bronzo)!
Primo fra tutti a salire sul podio più
alto è stato ancora una volta Luca
Valdesi che, come agli Open di Germania, si è di nuovo ritrovato in finale opposto al collega delle “Fiamme
Gialle” Lucio Maurino. Dal confronto tra due grandi rappresentanti della
scuola italiana della specialità, ha
prevalso il Campione del Mondo
individuale Valdesi, dopo una disfida
di altissimo contenuto tecnico.
La squadra del kata Maschile,
vincitrice per il quarto anno
consecutivo
DICEMBRE 2006
35
K A R AT E
Selene Guglielmi,
protagonista
assoluta nella gara
di Salisburgo
Nadine Ziemer, sul
gradino più alto
della Golden
League 2006
Francesco Ortu, primo
ex aequo alla Golden
League 2006
Giuseppe Di Domenico,
vince la gara e si
aggiudica ex aequo la
Golden League 2006
Lucio Maurino,
ancora tra i
protagonisti
nella Golden
League
Terzi a pari merito si sono classificati il carabiniere Vincenzo Figuccio
ed il soldato Luca Brancaleon, altri
due Campioni del Mondo, i quali
hanno fatto registrare un ottimo
“trend positivo”, che è stato interrotto dai due compagni di squadra finalisti.
Congratulazioni al nostro Luca Valdesi che, in virtù di questo ennesimo
successo, è diventato di diritto il
“Re” incontrastato della competizione, risultando vincitore -con questa
del 2006- della terza edizione consecutiva della Golden League! Ottima
anche la posizione in classifica di
Lucio Maurino, che si piazza al terzo
posto in un ranking misto, dove a
raggiungere il secondo posto alle
spalle di Valdesi, risulta esserci la
36
DICEMBRE 2006
brava croata Mirna Senjug. La slava
ha ottenuto questo successo dopo
aver vinto la gara di kata femminile,
nella quale la nostra Sara Battaglia
ha ottenuto una preziosa medaglia di
bronzo.
L’Italia ha ottenuto un altro successo
con i fuoriclasse del kata maschile
Valdesi, Maurino e Figuccio i quali,
dopo aver avuto la meglio, come era
già capitato nella finale in Germania,
anche qui a Salisburgo sulla brava
Squadra della Croazia, capitanata dal
forte Novak: questo ulteriore successo ha consentito loro di fare un entusiasmante ” en plein” (quattro vittorie su quattro).
Con questa vittoria del 2006, la squadra di kata maschile consolida a sua
volta il primato di quattro successi
consecutivi nella Golden League!
Note di merito, anche, per la brava
formazione italiana di kata femminile, composta da Viviana Bottaro,
Sara Battaglia e Samanta Piccolo la
quale, dopo la riconferma della
medaglia di bronzo in questa gara
come in Germania, ha ottenuto il
terzo posto nel ranking finale, dietro
agli insuperabili compagni di squadra italiani ed alla forte formazione
tedesca, seconda classificata.
kumite
Anche nel Kumite abbiamo riconfermato il nostro valore con tre attuali
grandi protagonisti del karate italiano: Giuseppe Di Domenico ( cat.70
kg.), Francesco Ortu (60 kg.) e Sele-
K A R AT E
ne Guglielmi (cat-53 kg.). I primi
due, il finanziere Di Domenico e il
carabiniere Ortu, avendo ottenuto in
questa gara rispettivamente il primo
ed il terzo posto, sono riusciti ad
aggiudicarsi ex-aequo il primo posto
nella classifica finale della Golden
League 2006, davanti agli Olandesi
Timothy Peterson (cat.-75 kg.) e
Daniel Sabanovic (cat.-80 kg.),
secondi classificati a pari merito.
Diversamente è andata nel kumite
femminile alla nostra Selene Gugliemi
la quale, nonostante l’ulteriore successo -anche in questa gara si è classificata al primo posto, battendo in finale
l’indonesiana Jenny Zeannet- (tre consecutive affermazioni agli Open d’Ita-
lia, di Germania e quest’ultima d’
Austria), non è riuscita ad “agguantare” la forte tedesca Nadine Ziemer
(cat.+65 kg), che si è aggiudicata la
Golden League, distanziando la nostra
Azzurra delle Fiamme Oro, seconda
classificata, con un margine contenutissimo, di soli due punti (30 la Ziemer
e 28 la Guglielmi).
TORNEO INTERNAZIONALE OPEN DI AUSTRIA
Wals – Salisburgo (AUT), 30 set/1 ott 2006
KATA IND. FEMMINILE
CAT. KG 65
KUMITE SQUADRE MASCH.
1)Senjug
Mirna
CRO
1)Dharmawan
Doni
IDN
1)Champions C. BEL
2)Schneider
Sabine
GER
2)Cvetkovski
Ivo
MKD
2)BKB Germania
3)Battaglia
Sara
ITA
3)Mladenovski
Reste
BEL
3)Champions C. II BEL
3)Gungor
Yasemin
AUT
3)Mesnaoui
Salah
BEL
3)Croazia
KATA IND. MASCHILE
KUMITE FEMMINILE
CAT. KG 70
1)Valdesi
Luca
ITA
2)Maurino
Lucio
ITA
3)Figuccio
Vincenzo
ITA
3)Brancaleon
Luca
ITA
KATA SQUADRE FEMM.
1)Di Domenico
Giuseppe
ITA
2)Mohsen
Salimi
IRI
3)Romary
Leon
BEL
3)Acimovic
Zoran
SUI
CAT. KG 75
1)Germania
2)Austria
3)Italia
3)Svizzera
1)Krol
Michael
DEN
2)Krylovsky
Denys
UKR
3)Tsurzsumia
Nika Wolk
GER
3)Matijevic
Matija
SLO
KATA SQUADRE MASCH.
1)Italia
CAT. KG 80
2)Croazia
1)Hammed
Amirinasab IRI
3)Austria
2)Kez
Vitali
GER
3)Iran
3)Vucic
Pero
CRO
3)Leistenschneider Heinrich
KUMITE MASCHILE
5)Zampolli
CAT. KG 60
CAT. KG + 80
GER
Iacopo Dojo J. ITA
CAT. KG 53
1)Guglielmi
Selene
ITA
2)Zeannet
Jenny
IDN
3)Visnovska
Monika
SVK
3)Linhartova
Pavla
CZE
Anjela
GER
CAT. KG 60
1)Tazidinova
2)Sperner
Silvia
GER
3)Steland
Sonja
LUX
3)Mah
Kristina
BEL
1)Pindeville
Ariane
BEL
2)Kreibich
Anita
GER
3)Kosubeck
Beate
GER
3)Ruckwardt
Julia
GER
CAT. + 60
KUMITE SQUADRE FEMM.
1)Maulidin
Bambang
IDN
1)Mayer
Jean-Marc AUT
1)Indonesia
2)Falco
Sylvain
FRA
2)Mujcinovic
Emir
CRO
2)BKB Germania
Wayne
BEL
3)Niedersachsen GER
Radovan
SUI
3)Belgio
3)Ortu
Francesco
ITA
3)Lindsey
3)Moor
Alexander
GER
3)Simic
DICEMBRE 2006
37
K A R AT E
I
l Campionato Europeo per Regioni
rappresenta un appuntamento agonistico di recentissima nascita, ma
nel corso della sua ancor “giovane”
vita non ha mancato di regalare più di
una bella soddisfazione alle nostre
compagini di volta in volta partecipanti, sulla base delle selezioni effettuate,
come noto, con lo svolgimento del
Campionato Italiano a Rappresentative
Regionali (Kata e Kumite, Maschili e
Femminili). Vale la pena ricordare, in
una velocissima cronistoria, che alla 1ª
Edizione di questo Europeo tenutasi a
Oviedo, Spagna, nel giugno 2003 con
circa 300 Atleti partecipanti. La Sicilia
si aggiudicò un 3° posto p.m. con la
squadra delle Asturias nel kata maschile. Alla 2ª edizione, a Bratislava, con
più di 400 Atleti presenti, ecco un successo piu’ ampio con ben 3 bronzi:
quello della Lombardia nel kata femminile, a p.m. con l’Alta Austria; della
Sicilia, conquistato ancora nel kata
maschile a p.m. con la rappresentativa
tedesca del Baden Wurttemberg e del
Lazio, nel kumite femminile, a p.m.
con la squadra ungherese di Budapest.
Nel 2005 a Lipsia, in una competizione sempre più difficile quantitativamente e qualitativamente, i migliori
risultati sono stati appannaggio della
rappresentativa del Lazio, con un più
che onorevole 5° posto nel kumite
maschile, e con più ampio margine di
quella della Sicilia, con analogo piazzamento nel kumite maschile e femminile e nel kata maschile. E parliamo
ora di questa quarta edizione, svoltasi
sempre sotto l’egida della European
Karate Federation e con l’organizzazione - senz’altro più che efficiente per
ogni aspetto, dobbiamo riconoscere della Federation Francaise de Karate et
Arts Martiaux Affinitaires. Quasi 500
gli Atleti datisi appuntamento all’Halle Georges Carpentier Stadium, uno
dei più grandi centri sportivi polivalenti parigini.
All’Italia era stata accreditata, sulla
base dei regolamenti in vigore, la partecipazione di 4 Regioni: ciò avrebbe
permesso la presenza di 4 differenti
Rappresentative Regionali, ognuna
schierante 4 Squadre, 1 per ogni categoria prevista (kata maschile - kata
38
DICEMBRE 2006
4° CAMPIONATO EUROPEO PER REGIONI
Solo la Campania
sul podio
testo e foto di Leandro Spadari
femminile - kumite maschile - kumite
femminile) od, al limite, di 16 Rappresentative Regionali, ciascuna con 1
Squadra (il range tra le due possibilità,
4 squadre o 16, era variamente articolabile, con la sola limitante che una
Regione non avrebbe comunque potuto schierare più di 1 Squadra per ciascuna categoria). All’atto pratico, si
sono presentate all’appuntamento parigino Veneto, Puglia, Abruzzo, Lombardia, Campania, Lazio, Sicilia e
Toscana con 36 rappresentanti maschili e 27 femminili, rispetto ad un totale
di 484 presenti, di cui 325 maschi e
159 femmine. Seguire compiutamente
la successione delle gare, in un contesto così “affollato”, che vedeva oltretutto impegnate in simultanea più di
una compagine italiana, si è rivelata
impresa piuttosto ardua: pur scontando
qualche possibile incompletezza sui
dati, cercheremo, comunque, di offrire
un’ accettabile cronaca della giornata…
Kumite Maschile
271 Atleti in gara. Nella Pool A1, la
Rappresentativa Laziale (Christian
Verrecchia, Federico Tonti, Flavio
Zuppante, Michele Belviso, Luca
Fiocchi, Edoardo Mormorato accompagnati dal Maestro Luigi Grisanti,
D.T. Regionale, dal Maestro Giancarlo
Troiano, Responsabile CTR kumite, e
dal Maestro Remo Capra, collaboratore ) passa il primo turno per sorteggio
ma è purtroppo messa fuori gioco dall’
incontro con quella ungherese di
Budapest, a sua volta regolata poi dalla
Squadra Spagnola di Castilla Y Leon
(3-1), uscita vittoriosa dal confronto
con la Serbia. La Squadra Turca di
Marmara si impone su quella croata di
Samobor (3-0) e, quindi, con analogo
punteggio su quella tedesca di Baden
Wurttemberg e quella greca di Kent
Macedonia, per poi aggiudicarsi lo
scontro con Castilla Y Leon (sempre
3-0), vittoria che la consacra finalista
di Pool. Nella Pool A2 è di scena la
valida Rappresentativa Pugliese
(Domenico Teodoro, Biagio La Forgia,
Vito Durante, Francesco Loseto, Fabio
Fasano, Alessandro Nacci; accompagnatori: Maestro Nicola Simmi,
Responsabile CTR; Maestro Luigi
Nosi, Responsabile Kata; Commissario Straordinario Regionale Maestro
Giuseppe Lodeserto ed il signor Alessandro Maiorano, amministratore
delegato della ditta “Maior” di Bari,
dinamico ed attivo sponsor del Comitato Regionale) che ha ragione dell’inglese Northern Region (3-1), ma viene
fermata subito dopo dalla Squadra di
Herzegovija, Bosnia Erzegovina (3-0),
che a sua volta si aggiudica (3-0) il
confronto con la Rappresentativa Svedese di Stoccolma, vincitrice nell’altro
girone su Finlandia del Sud (3-1) e
Nordrhein Westfalia, Germania (2-1).
Nella Pool B1 un’altra titolata rappresentativa nostrana, quella della Lombardia (Manuel Bonaita, Guido Fenaroli, Jacopo Zampolli, Giovanni Ferlinghetti, Mauro De Marchi, Gianluca
Bergomi, accompagnati da Riccardo
Zambotto, Presidente Regionale; Valter Topino, Responsabile CTR; Maestri Marco Cividini e Mauro Genocchio, allenatori kumite; Maestro Franco Genocchio, altro riferimento tecnico insostituibile), viene estromessa dal
confronto perdente (2-3) con la Squadra Inglese Midlands - che con la for-
K A R AT E
La rappresentativa
della Campania sul
podio
La rappresentativa
della Lombardia
mula open schiera Atleti nazionali e di
stazza ben superiore a quella dei nostri
pur validissimi rappresentanti - sulla
quale si impone poi la compagine Serbomontenegrina della Vojvodina (3-0),
che si laurea trionfatrice di Pool, battendo la macedone Region 1 (2-0).
Nella Pool B2 la Campania (Salvatore
Serino, Nicola Di Matola, Salvatore
Portoghese, Vincenzo Iarnone, Antonio Piccirillo, Angelo La Sorella - ad
accompagnarli il Maestro Domenico
Maurino, Responsabile CTR; Emilio
Fotino, DT Regionale; Vincenzo
Benincasa, Allenatore kumite; Nicola
Mirabella, Vicepresidente Regionale e
Capodelegazione) passa il turno per
sorteggio e si aggiudica ampiamente il
confronto con la tedesca Saarland
(3-0), ma viene poi fermata dalla francese Touraine Berry O (3-1) che nella
finale di Pool sarà sconfitta a sua volta
dalla Squadra Turca Icanadolu (3-1).
La finale tra le due compagini turche,
iniziata con relativa tranquillità, diventa mano mano più nervosa sino a conoscere episodi piuttosto “cruenti”, ma
sui quali non riteniamo di doverci oltre
intrattenere…
Classifica finale: 1° MARMARA (Turchia); 2° ICANADOLU (Turchia) 3° p.m.
HERZEGOVINA (Bosnia Erzegovina) e
VOJVODINA (Serbia Montenegro).
La Campania
al completo
La squadra
della Sicilia in
azione
Kumite Femminile
Nella Pool A di scena due nostre rappresentative, Sicilia e Lazio. La Sicilia
(Laura Pasqua, Lorena Busà, Loredana
Mantaci, Katiuscia Durante (accompagnate dai Maestri Sebastiano Busà, CT
Regionale, Francesco Pasqua, D.T. del
CTR, Ruggero Bosco e Santo Torre,
quest’ultimo Allenatore Federale) al
primo turno supera con merito la Squadra Svedese di Stoccolma (1-0), poi
quella tedesca del Bayern (2-1), ma è
fermata, con analogo punteggio, dalla
francese Provenza. Anche il Lazio
(Michela Zega, Pamela Di Candia,
Tiziana De Angelis, Francesca Acquaviva) parte bene superando la Russia
del Sud (2-1) e successivamente la
spagnola Madrid (2-1), venendo poi
fermato dalla Tuzla, Bosnia Erzegovina (2-1), che perderà la finale di Pool
DICEMBRE 2006
39
K A R AT E
con la Provenza (2-0). Nei ripescaggi
la Sicilia supera brillantemente la Finlandia del Sud, ma cede le armi, per
un’ingenuità, alla Squadra di Tuzla (02) che soccomberà a sua volta nella
finale di Pool con la Provenza per 0-2.
Nella Pool B di scena le ben agguerrite Veneto e Lombardia: la prima (Maddalena Musolino, Martina Gai, Stefania Florian, accompagnate dai Tecnici
Elena Sorgato, Gianpaolo Zacchè,
Coach e Dirigente del CTR Veneto e
Leone Volpin, membro della Delegazione) supera la polacca Wielkopolska
(2-0), ma si arresta nel confronto successivo con l’inglese Southern Region
(0-2). La Lombardia, nonostante l’indubbia caratura delle sue rappresentanti (Susanna Mischiatti, Marivin
Chiari, Roberta Minet) perde al primo
incontro con la svizzera Berna (Marilena Volante, Diana Schwab, Fanny
Clavien), che si classificherà seconda
dietro alla Provenza (Nelly Moussaid,
Tiffany Fanjat, Lolita Peret) e sempre
la Lombardia, nei ripescaggi, non
ottiene miglior sorte in quanto estromessa da più ambiziose (e legittime)
velleità dalla francese Lorraine, sia pur
di strettissima misura (1-2).
Classifica finale: 1° PROVENZA (Francia); 2° BERNE (Svizzera); 3° p.m.
TUZLA (Bosnia Erzegovina) e ISLAS
CANARIAS (Spagna).
Kata Femminile
Il buon Kanku-dai delle Atlete siciliane (Selenia Beninato, Giovanna Noto,
Alessandra Cremona) si aggiudica il
confronto con il Seienchin della Squadra Inglese Midlands, ma nel prosieguo il pur buono Gojushiho-sho viene
superato nel giudizio arbitrale dal
Gojushiho-dai della Squadra di Podgorica, Serbia Montenegro (Marina Kis,
Milena Milacic, Tijana Radulovic).
Nei ripescaggi non miglior sorte spetta
al Kankusho delle nostre rappresentanti che perdono il confronto con la rappresentativa tedesca di Rheinland
Pfalz (Gojushiho-Dai). L’Abruzzo
(Lucia Campeti, Giorgia Iacovoni,
Stefania Visciano accompagnate dal
Vicepresidente Karate Abruzzo Maestro Gianni Visciano, Dirigente CTR
40
DICEMBRE 2006
Maestro Pietro Mammarella e Allenatore Kata CTR Maestro Anna Micomonaco) si produce in un buon Bassai
Dai non sufficiente però ad aver ragione del Seienchin della Squadra di
Madrid (forte di Almedena Munoz,
Miriam Cogolludo, addirittura Campionessa Europea in carica!, Ruth
Jimenez), poi dominatrice assoluta, e
nei ripescaggi analoga sorte con il
Kururunfa della Moravia Sud. Non
miglior fortuna tocca alla Rappresentativa Pugliese (Marcella Remiasova,
Mariangela Marzo, Desirèe Santoro) al
cui Bassai Dai viene preferito il Jion
della Vojvodina, ed a quella della
Campania (Veronica Santacroce, Mara
Milione, Arianna Cornera) superata
dalla tedesca Thuringen.
Classifica finale: 1° MADRID (Spagna);
2° PODGORICA (Serbia Montenegro);
3° p.m. VOJVODINA (Serbia Montenegro) e THURINGEN (Germania).
Kata Maschile
57 Atleti in lizza nella Categoria che,
grazie alla Campania, ci riserverà l’
affermazione più rimarchevole della
giornata. Nella Pool A, la Campania
(Alfredo Tocco, Alessandro Bresciani,
Alessandro Ferrante), infatti, supera
per sorteggio il primo turno e si scontra
con la fortissima Squadra Spagnola di
Madrid che con Seienchin si aggiudica
l’incontro sul Jion portato dai nostri.
Nei ripescaggi, la Campania tira fuori il
meglio di se stessa e con ottimo Unsu
supera la Squadra Turca di Icanadolu
(Enpi), e nello scontro tutto made in
Italy con la Sicilia (Gankaku per
entrambe) raggiunge un pregevolissimo terzo posto. Per la cronaca la Sicilia (Manuel Aidala, Salvatore Buscema, Giacomo Pardo), a sua volta si era
assicurata la sfida contro l’Alto Douro,
Portogallo, grazie ad un ottimo Jion
opposto ad un discreto Kanku Dai;
superando poi Novi Sad, Serbia Montenegro, con Enpi e venendo fermata
dai fortissimi spagnoli di Madrid
(Hanan di questi ultimi contro il nostro
Unsu), che si laureano vincitori di
Pool. Nella Pool B, di scena la Puglia e
la Toscana. La prima nostra rappresentativa (Angelo Mangione, Vincenzo
Oliva, Davide Capone) supera anch’essa il primo turno per sorteggio, e perde
poi il confronto su Kanku-dai con la
francese Essonne, che si laureerà vincitrice di pool. Il Jion eseguito dalla
Toscana (Lorenzo Scudiero, Brian
Cabus, Domenico Digilio, m° Massimo Costanzo DT Kata CTR) viene battuto dal Kankudai della francese Hauts
De Seine, mentre nei ripescaggi l’Empi della Puglia soccombe nel confronto
con il Gojushiho sho della rappresentativa di Parigi. La finale, senz’altro
avvincente, vede poi vincere Madrid
(Suparimpei) con gli Atleti Fernando
San Josè, Rosè Mateos e Sergio Martines ai danni di Essonne (Kankusho)
con gli esponenti Joanathan Plagnol,
Jonatan Maruani e Roman Lacoste.
Classifica finale: 1° MADRID (Spagna);
2° ESSONNE (Francia); 3° p.m. CAMPANIA (Italia) e VOJVODINA (Serbia
Montenegro).
MEDAGLIERE
REGIONE
MADRID (SPAGNA)
PROVENZA (FRANCIA)
MARMARA (TURCHIA)
ESSONNE (FRANCIA)
BERNA (SVIZZERA)
PODGORICA (SERBIA MONTENEGRO)
ICANADOLU (TURCHIA)
VOJVODINA (SERBIA MONTENEGRO)
CAMPANIA (ITALIA)
HERZEGOVIJA (BOSNIA ERZEGOVINA)
TUZLA (BOSNIA ERZEGOVINA)
ISLAS CANARIAS (SPAGNA)
THURINGEN (GERMANIA)
ORO
2
1
1
ARGENTO
BRONZO
1
1
1
1
3
1
1
1
1
1
K A R AT E
ASSOLUTI DI GRECO ROMANA E COPPA ITALIA FEMMINILE
Fiamme... d’Oro!
di Vittorio Fasone
B
ari ha festeggiato il 25
novembre scorso al PalaLaforgia, con il 103° campionato italiano assoluto di grecoromana, il centenario della Società
Ginnastica Angiulli. Inoltre sono
stati ricordati i sessant’anni della
scomparsa del primo presidente
della federazione italiana: il marchese Luigi Monticelli Obizzi, al
quale è stato intitolato questo assoluto individuale.
In questi ultimi anni, l’Angiulli è
riuscita a sostenere lo sport della
lotta con tutti i mezzi a sua disposizione, rispettando i canoni dell’educazione giovanile per lo sport.
Infatti questo club è sempre stato
un esempio da seguire, non solo
per il territorio barese, dove opera
in modo capillare, ma anche a
livello nazionale, se si considera
che da questo territorio il progetto
42
DICEMBRE 2006
di “Sport a Scuola” è stato messo
subito in atto, approfondendo e sviluppando molte tematiche che sono
state divulgate a tutte le Regioni.
Tra i ricordi di campioni del passato, che ancora oggi sono ben presenti nelle menti dei più anziani
del nostro settore, un pensiero particolare è stato rivolto ad una degli
atleti di casa (il quale non ha bisogno di presentazioni), che ha contribuito a redigere le pagine di storia moderna della greco-romana
italiana: Francesco Costantino
(appartenente alla società Franco
Quarto Bari) ha conquistato in
questa edizione il suo quattordicesimo tricolore, e ha detto addio
all’agonismo. Ma certamente uno
dei suoi eredi è pronto per guidare
la categoria: il giovanissimo
Manea del Lotta Club Rovereto il
quale, dopo avere vinto la prima
ripresa, ha ceduto per atterramento
nella seconda.
Un “assoluto”, comunque, ad alto
contenuto tecnico (le finali ne
hanno dato dimostrazione) fin dai
primi incontri. Molti pretendenti al
titolo si sono incontrati prima dei
gironi di ripescaggio, non facendo
mancare sorprese : per molti titolati si è trattato di una conferma, per
altri un ritorno agli allori. Grande
sorpresa nella categoria di peso dei
96 chili, dove il campione italiano
uscente Daigoro Timoncini (tesserato da quest’anno per il Gruppo
Forestale di Roma) ha ceduto il
passo a Beniamino Scibilia (delle
Fiamme Oro Roma), al suo primo
oro assoluto. Così è successo
anche nei kg. 66, fra i due diretti
rivali, Fabio Spanò (Forestale
K A R AT E
Ficara (R) - Lipari
Corriga-Scaramuzzi
Minguzzi (R) Sabatini
Sara Da ColChiara Latella
Roma) e Tiziano Corriga (Pol.
Mandraccio Genova). Da evidenziare anche la prima vittoria di un
titolo assoluto per Alessandro
Saglietti del CUS Torino (chilogrammi 74) che ha battuto a sopresa il bravo Marco Arfè delle Fiamme Oro Roma. Primo podio assoluto anche per Daniele Ficara del
Cus Catania, che ha superato in
finale il liberista palermitano Vincenzo Lipari del Gruppo Lottatori
Palermo, il quale è stato lontano
dalle competizioni per quasi un
anno per un infortunio ad un
ginocchio.
Altro oro per le Fiamme Oro con
Andrea Minguzzi, che si è confermato a 84 chili, lasciandosi dietro
le spalle ancora una volta Thomas
Sabatini del Lotta Club Rovereto.
Tra le sorprese del campionato, si è
affermato anche Paolo Fucile (kg.
60) che è ritornato sul gradino più
alto del podio, superando in finale
anche Alfio Finocchiaro suo compagno di club (Fiamme Oro).
In testa alla classifica per società,
si è piazzato con 68 punti, il forte
gruppo delle Fiamme Oro Roma,
che con un team al completo ha
messo tutti a tacere confermando,
con la presenza dei suoi uomini
migliori in tutte le categorie di
peso, di avere surclassato quest’anno tutte la società sia in Libera che in questo torneo. In seconda
posizione, ancora una volta la
Polisportiva Mandraccio di Genova, con soltanto 33 punti totalizzati; a seguire in ordine di posizione:
terzo il CUS Torino con 24 punti,
quarto il club di casa Angiulli Bari
con 23 punti, quinto il Lotta Club
Rovereto con 22 punti e sesto il
Gruppo Forestale Roma con 21
punti.
In questa stessa sede di gara è stata
disputata anche la Coppa Italia
over e under 17 femminile. Le
classifiche generali per società di
tali gare sono state guidate dai
clubs catanesi Militello e Magic
Moment, rispettivamente con 56 e
82 punti.
Gara da seguire con attenzione
quella della classe over, con varie
conferme : Silvia Felice (Fiamme
Oro Roma), Simona Corbani
(Mandraccio Genova) e Simona
Diana (CUS Bari).
Nella classe cadette, già qualcuna
inizia a pensare giustamente al
futuro, come Valentina Molfino,
Francesca Rogolino, Sara Da Col
e Katia Risicato.
DICEMBRE 2006
43
K A R AT E
Ilaria Cherubini-Maddalena Turturro
Finocchiaro
(B) - Fucile
Il consigliere Vitucci con
il Presidente Pellicone
Un momento
della festa
44
DICEMBRE 2006
QUESTO IL PODIO COMPLETO
DELLA GRECO-ROMANA:
kg55 - 1. Costantino - Franco Quarto BA; 2. Manea - L.C. Rovereto; 3.
Chessa e Majela della Mandraccio;
kg60 - 1. Fucile - Fiamme Oro; 2.
Finocchiaro - Fiamme Oro; 3. Guidi
- Modigliana e V.Pira - CUS Torino;
kg66 - 1. T.Corriga - Mandraccio;
2. Scaramuzzi - Angiulli BA; 3. Stedile - LC Rovereto e Spanò - Forestale; kg74 - 1. A. Saglietti - CUS Torino; 2. M. Arfè - Fiamme Oro; 3. Circottola - Angiulli e Dotta - Mandraccio; kg84 - 1- Minguzzi - Fiamme
Oro; 2. Sabatini - LC Rovereto; 3. V.
Scibilia VV.F.Merolillo RC e Bombardi - Portuali Ravenna; kg96 - 1. B.
Scibilia - Fiamme Oro; 2. Fracassi Forestale; 3. Biondi CUS Torino e
Timoncini - Forestale; kg120 - 1.
Ficara - CUS Catania; 2. Lipari - Lottatori Palermo; 3. Pezza - Fiamme
Oro e Guidi - Pro Patria Ancona.
COPPA ITALIA FEMMINILE OVER &
UNDER 17. LE VINCITRICI.
SENIORES:
kg48 Azzurra Castriotta - Franco
Quarto Bari; kg51 Silvia Felice Fiamme Oro; kg55 Simona Diana
- CUS Bari; kg59 Caterina Licitra Fujiyama Belmonte Mezzagno;
kg63 Simona Corbani - Mandraccio
Genova; kg67 Rosa Minoia - CUS
Bari; kg72 Sofia Lombardo - Militello Catania.
CLASSIFICA PER SOCIETÀ:
1. Militello CT punti 56; 2. CUS Bari
28; 3. Mandraccio 22; 4. Franco
Quarto Bari; 5. Portuali Ravenna; 6.
Fujiyama Belmonte Mezzagno.
CADETTE:
kg38 Katia Risicato - Magic Moment
Catania; kg40 Giuseppina Scirè Europa Sport Catania; kg43 Valentina Molfino - Gruppo Lottatori
Ternani “Alberto Molfino”; kg46 Costanza Belloni - Lottatori Ternani
“Alberto Molfino”; kg49 Caterina
Lucania - Fujiyama Belmonte Mezzagno; kg52 - Francesca Rogolino Fortitudo 1903 Reggio Calabria;
kg56 Sara Da Col - Lotta Club Rovereto; kg60 Luna Ercoli - Borgo Prati
Roma; kg65 Ilaria Cherubini Angiulli Bari; kg70 - Valeria Virgata
- Magic Moment CT.
CLASSIFICA PER SOCIETÀ:
1. Magic Moment Catania punti 82;
2. Lotta Club Rovereto 30; 3. Europa Sport Catania 25; 4. Gruppo
Lottatori Ternani “Alberto Molfino”
20; 5. Portuali Ravenna 19; 6. Fortitudo 1903 Reggio Calabria.
L O T T A
CENTENARIO CON IL 103° CAMPIONATO DI GRECO ROMANA
Il “circolo virtuoso”
della Angiulli Bari
di Vanni Lòriga
I
l Palazzetto dello Sport “Oberdan
La Forgia” al quartiere San Paolo
di Bari ha ospitato il 25 novembre
la 103^ edizione dei Campionati Italiani Assoluti di lotta greco-romana –
Memorial Luigi Monticelli Obizzi,
organizzati dalla Società Ginnastica
Angiulli che ha così celebrato in
forma solennemente agonistica i 100
anni della sua fondazione, avvenuta
nel 1906 per volere del filosofo e
pedagogo Andrea Angiulli.
La cronaca della gara viene pubblicata su questo stesso numero di Athlon;
noi vogliamo invece evidenziare
aspetti e risvolti della manifestazione
che riteniamo importantissimi per i
suoi contenuti etici e sociali.
Per meglio descrivere cosa abbiamo
provato in una giornata trascorsa in
assoluta immersione nell’atmosfera
barese, respirando ricordi antichi e
vivendo sensazioni e realtà attualissime, dobbiamo partire dalle radici storiche di questa società centenaria, altamente benemerita in campo agonistico
(brillano su tutti i tre ori olimpici del
ginnasta Francesco Martino, due volte
vincitore nel 1924 a Parigi, e del lottatore Pietro Lombardi, trionfatore nel
1948 a Londra) ma altrettanto esemplare nell’azione educativa.
Il Ricreatorio festivo Angiulli (in certi
documenti si parla di “Ricreatorio
civico”) fu fondato il 1 gennaio 1906
proprio da Andrea Angiulli, definito
“…atleta del pensiero e precursore in
Italia della Pedagogia scientifica…
molta parte corresse ed integrò del
sapere filosofico, meditando, scrivendo, operando…altra paura non ebbe
che di offendere l’intima voce della
coscienza ed il suo nobile ideale di
padre, di cittadino, di uomo…”
In un incontro conviviale nella Sede di
via Cotugno abbiamo l’opportunità di
scambiare opinioni e notizie sul sodalizio con l’attuale dirigenza: Presidente
Gaetano Ingravallo; Vice Presidente
Piero Carlone; Segretario Generale
Il Presidente della Angiulli
dott Ingravallo
Domenico Magno; Direttore Sportivo
Giorgio Rocchini; responsabile per il
judo Nicola Ladina. Ma, considerate
anche le circostanze, la maggior attenzione viene rivolta alla Lotta. E’ una
delle nove sezioni della Polisportiva (le
altre sono judo, tennis, basket, calcio,
Lombardi con il Sindaco Emiliano
ed il Consigliere Barbone
Il manifesto di presentazione
DICEMBRE 2006
45
L O T T A
pallavolo, ginnastica, pattinaggio e
pesistica) ed è diretta dal Dottor Giuseppe Vitucci che conta sulla collaborazione del Maestro Giuseppe Noia.
Vitucci da agonista è stato fra i lottatori più tricolori di tutta la Puglia, con 11
titoli italiani conquistati dal 1970 al
1985 militando anche nell’Angiulli, nel
GS Maiellaro, nel Lotta Club, nel CUS
Bari di Loiacono e Bisignani. Ed è il
primo in una speciale classifica che
tenga conto delle vittorie conseguite in
rappresentanza di sodalizi pugliesi: con
9 titoli tricolori svetta su tutti, in compagnia di Giuseppe Colaianni, precedendo Francesco Costantino a quota
otto. “Pino” Vitucci è ora Consigliere
Nazionale nella FIJLKAM ma non ha
certo trascurato il lavoro di base che è
fondamento della stessa essenza dell’Angiulli, peraltro un sodalizio ed un
club d’èlite che può vantare fra i Soci
oltre 700 nuclei familiari per oltre 2000
aderenti.
Parlando con il dottor Vitucci (biologo
Dirigente nel Laboratorio di Patologia
Medica presso la Clinica Universitaria
del Policlinico di Bari) e con il suo
“braccio operativo” professor Giuseppe
Noia, si prende atto di una realtà che i
Campionati Assoluti 2006 hanno evidenziato: fra le iniziative promosse
dall’ Angiulli assume particolare rilievo
quella denominata “ScuolaLotta”, un
progetto che ha come finalità l’introduzione della pratica della Lotta in alcune
scuole baresi. L’esperimento parte nel
1994 come attività extracurriculare
nella SM Manfredi Azzarita-Eduardo
De Filippo del Quartiere San Paolo,
zona di Bari individuata (o rappresentata) fra quelle cosiddette a rischio.
I rapporti con la Scuola di via Barisano da Trani sono ottimi, propiziati
dalla assoluta disponibilità del Dirigente Scolastico Eugenio “Gegè”
Scardaccione, uomo d’impegno, aperto alle problematiche giovanili, scrittore (ricordiamo il suo libro, dedicato
proprio alle esperienze scolastiche
“Tu bocci. Io sboccio”): con lui si inizia un progetto che interessa la Lotta
ed il Laboratorio Informatico della
Scuola. Il professor Noia (diplomato
ISEF a Foggia con una tesi sulla
Forza e meccanismi per l’incremento
46
DICEMBRE 2006
delle capacità di prestazione e specializzato alla facoltà di Pedagogia dell’Università di Bari nell’Insegnamento del Sostegno) avvia i ragazzi sia
alla pratica della Lotta che alle attività
informatiche. Il CD di presentazione
dei Giochi del Mediterraneo “Bari
1997” è realizzato dai ragazzi “difficili” dell’Azzarita ed adottato ufficialmente dal Comitato Organizzatore. La
Scuola Media Azzarita ha anche un
sito Internet www.smsazzarita.it gestito dagli stessi studenti.
Se Noia è uomo di scuola, resta pur
sempre e soprattutto uomo di sport. Ha
praticato anche lui la lotta nel CUS Bari,
inevitabilmente allievo di Mario Bisignani; è stato avviato alla nostra forte
disciplina dal suo professore di matematica presso l’Istituto Tecnico industriale
per l’Informatica “Panetti”. Sarebbe
Apriamo qui una parentesi: Vitucci si
avvicina alla lotta all’età di 17 anni
dopo essere stato appassionato praticante di Atletica Leggera nelle specialità di fondo. Il suo primo Maestro, ed
anche qui è facile indovinare, è proprio Mario Bisignani che allora insegnava ancora all’Angiulli.
Per Vitucci il passo dall’agonismo alla
diffusione del suo sport preferito è
breve: e viene varato il programma di
ScuolaLotta che abbiamo appena citato.
In principio sono una decina i ragazzi
che “giocano alla lotta”, dopo lentamente cresceranno. Parlare di giochi
di lotta è quanto mai opportuno. Facciamo riferimento subito al “Progetto
Sport a Scuola” ed a quanto è stato
pubblicato, a firma del Presidente
Federale dottor Matteo Pellicone, sul
Alcuni atleti della Angiulli
facile indovinare chi fosse quell’ Insegnante di Matematica, nel percorre il
“circolo virtuoso” di cui ci stiamo interessando. Altri non potevamo incontrare
se non il giovane Dottor Pino Vitucci!
Correvano i primi anni ’80 e Vitucci
aveva già partecipato ai Giochi Olimpici di Montreal 1976, ai Campionati
Mondiali del 1979 e del 1980.
L O T T A
volume numero 19 della Collana
Fijlkam, pubblicazione realizzata, lo
ricordiamo, proprio da Giuseppe
Vitucci, dal DT nazionale Carlo Marini, dai tecnici Giuseppe Noia e Maurizio Galli e piacevolmente illustrata dal
nostro Giulio Ricci.
“Cresce l’importanza – viene ricordato - dell’opera di proselitismo, di
affiancamento alla Scuola e del suo
coinvolgimento” aggiungendo che
non bisogna dimenticare “l’importanza che rivestono i Giochi di Lotta
nella formazione delle abilità di base
per qualsiasi sport e che ne fanno una
delle esercitazioni fondamentali dell’avviamento all’attività giovanile”.
Aumenta il numero dei praticanti e nel
2002 alle Finali Nazionali dei Giochi
della Gioventù l’Angiulli (e sono praticamente i ragazzi dell’Azzarita) si
afferma in tutte le classifiche: femminile, maschile e generale.
Intanto la Scuola è diretta dal Preside
Giuseppe Capozza ed attualmente i
praticanti sono saliti ad una quarantina. Il progetto inoltre si allarga verso
Bari Centro (nel Massari Galileo) e
nel XXII Circolo Didattico di San
Girolamo. Assume dimensione supernazionale con un finanziamento della
Commissione Finanze della Comunità
Europea, che nel 2007 consentirà di
coinvolgere almeno altri trenta ragazzi, che potranno essere anche seguiti
da un Tutor esterno, con 65 ore di
lezioni ed agendo in rete con l’Istituto
Professionale Gorjoux e con la Gazzetta del Mezzogiorno.
L’ultimo segnale dell’ottimo lavoro
svolto in un ambiente purtroppo
segnato dalla devianza giovanile è
La premiazione del Consigliere Vitucci
Il Presidente Ingravallo con il
consigliere Barbone
giunto proprio dai Campionati Assoluti di greco-romana: fra i ragazzi dell’Angiulli che si sono distinti (il
migliore è stato Saverio Scaramuzzi,
argento nei kg66) è bello notare che i
vari Nicola Caradonna, Beniamino
“Dino” Circottola, Christian Cascione
provengono dal progetto ScuolaLotta.
Così come il campione italiano cadetti Vito Abbinante e la bravissima Ilaria
Cherubini.
A fianco di Pino Vitucci e di Giuseppe
Noia collaborano Nicola Caradonna
(22 anni) e Nicola Vitucci (26 anni,
laureato in informatica) figlio di Pino
e bravo lottatore anche lui. Insomma,
l’Angiulli può legittimamente vantarsi
di aver creato veramente un “Circolo
virtuoso”. Dal ricreatorio del pedagogo Andrea ai ragazzi del Rione San
Paolo di Vitucci e Noia.
La premiazione di Scaramuzzi, atleta dell’anno
Il Sindaco di Bari dott Emiliano
con il presentatore Stornaiuolo
DICEMBRE 2006
47
L O T T A
Il CUS Torino guida il Campionato Italiano
Cadetti Greco Romana
di Giovanna Grasso - foto di Emanuele Di Feliciantonio
N
ell’ambito del semestre dell’anno agonistico dedicato alla
greco romana il PalaFijlkam di
Ostia ha ospitato il Campionato Italiano
Cadetti lo scorso 28 ottobre.
La competizione si è svolta in un clima
caldo sia per partecipazione, con ben
130 atleti di 44 Società sportive, che per
il tifo a supporto degli atleti.
I giovani competitori che si sono alternati sui tappeti hanno dato prova del un
buon livello della lotta giovanile, anche
se lontana dagli standard dei paesi più
tradizionalmente legati alla disciplina,
così come lo strapotere di Russia, Turchia e Ucraina ha impietosamente
mostrato negli ultimi Campionati Europei di Istanbul.
Senza voler assumere atteggiamenti
giustificazionistici, c’è da dire che le
condizioni economiche e culturali dei
paesi dell’area medio orientale e dell’est europeo sono ben diverse dal resto
d’Europa. Il fatto che lo sport sia una
delle poche strade di affermazione
sociale di cui dispongono gli individui
in questi paesi spiega ampiamente la
loro eccezionale riuscita nello sport e
nel nostro in particolare.
Al di là delle analisi di sociologia spicciola, questo campionato ha offerto uno
spettacolo interessante anche quanto a
partecipazione delle società che tradizionalmente praticano lo stile libero.
Difatti c’è stata una buona adesione di
atleti che praticano - per tradizione
societaria - l’altro stile di lotta, anche se
in misura minore rispetto al corrispondente campionato in stile libero. Probabilmente a frenare una massiccia adesione i timori per la “rischiosità” delle
tecniche - e della rebour in particolare che devono essere portate obbligatoriamente per regolamento.
Comunque sia non sono mancati, nei
primi posti in classifica, nomi noti nel
panorama dello stile libero quali Giu-
48
DICEMBRE 2006
seppe Castronovo, (Acc. Enzo Scuderi), che nei 46 chilogrammi detiene il
titolo di Campione italiano e che ha bissato il successo anche in greco romana.
Tra le medaglie d’argento e di bronzo
numerosi gli atleti, soprattutto siciliani,
che con successo si destreggiano tra i
due stili (vedi tabella medaglie).
Altri volti noti che affiorano dalla compagine dei Campionati Europei di Istanbul sono quelli di Giorgio Garofalo
(Angiulli Bari), che si è riconfermato in
oro negli 85 chilogrammi, Nicola Chiusole (Lotta Club Rovereto) e Carmelo
Lumia (Club Atletico Termini Imerese)
che rispettivamente nei 58 e nei 69 chilogrammi hanno conquistato l’argento.
Ma la parte del leone l’hanno senz’altro
interpretata i giovani atleti del CUS
Torino, che conquistando complessivamente 43 punti e due titoli italiani nelle
categorie 50 e 58 chilogrammi, hanno
confermato la loro ascesa nei campionati dedicati alle classi giovanili. Segno
questo che il lavoro svolto dai fratelli
Saglietti, in linea di continuità con la
Sisport e di concerto con l’attuale indirizzo del Comitato Regionale Fijlkam,
sta producendo i risultati auspicati. Una
curiosità è costituita dal neo Campione
torinese dei 58 chilogrammi, Vincenzo
Macrì: con doppio passaporto Italiano/Svedese, detiene il titolo di campione cadetto anche in Svezia; al momento
ha deciso di competere in campo internazionale per la sua patria d’adozione,
anche se il Coordinatore della Commissione Giovanile Mauro Massaro si opererà sicuramente per invogliarlo a rivestire il tricolore.
Da evidenziare anche, sempre a livello
societario, il secondo posto conquistato
dalla società barese Judo Club Franco
Quarto, che ha portato sul tappeto ben
16 atleti, segno che l’attività di recluta-
mento delle leve giovanili viene svolto
con entusiasmo e profitto.
Per ultimo una nota sull’attuale regolamento internazionale e sulle difficoltà
che la sua applicazione comporta per
l’arbitraggio: la compagine arbitrale,
ben diretta dal coordinatore Antonio
Laganà ed alla presenza della “memoria
storica” dell’arbitraggio italiano nonché
membro della Commissione arbitrale,
Franco Bruschi, si è mosso con sicurezza e tranquillità padroneggiando i tappeti ed affrontando limpidamente le
diverse contestazioni cui un regolamento “ambiguo” lascia ampio spazio.
I CAMPIONI D’ITALIA CADETTI 2006
kg. 42 Alessio De Carna
(Scuola Lotta Torino)
kg. 46 Giuseppe Castronovo
(Acc. Scuderi Palermo)
kg. 50 Nitipong Vognoi
(CUS Torino)
kg. 54 Federico Laghi
(L.C. Modigliana)
kg. 58 Vincenzo Macrì
(CUS Torino)
kg. 63 Francesco Rogolino
(Fortitudo Reggio Calabria)
kg. 69 Francesco Bincoletto
(Borgo Prati Roma)
kg. 76 Vito Abbinante
(Angiulli Bari)
kg. 85 Giorgio Garofalo
(Angiulli Bari)
kg. 100 Luca Amato
(Pol. Lib. Molfetta).
CLASSIFICA PER SOCIETÀ
1. CUS Torino;
2. J.C. Franco Quarto Bari;
3. Pol. Lib. Molfetta;
4. Acc. Scuderi Palermo;
5. Angiulli Bari;
6. LC Rovereto.
L O T T A
kg 42
Todaro-De
Carna
kg 46
CastronuovoArusa
kg 50
Attoma-Vongnoi
kg 54
Mondini-Laghi
kg 58
Chiusole-Macrì
kg 69
Bincoletto-Lumia
kg 85
Garofalo-Andreis
kg 76 La CorteAbbinante
Il podio dei
63 kg con
Francesco
Rogolino
kg 100
Di Chiara-Amato
DICEMBRE 2006
49
J U D O
TORNEO PECHINO
Salotto del judo
di Enzo De Denaro – foto di Giorgio Sozzi
I
l Torneo Pechino ha espresso la
tipologia di gara cui tutti desiderano
assistere. Due tatami, solo atleti
selezionati, ritmo rarefatto, come si usa
nelle grandi gare internazionali, arbitraggio di ottimo livello, ben bilanciato
dalla presenza di alcuni ottimi arbitri
stranieri. Bingo! La ricetta è semplice,
ma irripetibile. Sembra infatti, che le
società chiamate ad indicare proposte
alternative per le qualificazioni ai campionati italiani, si siano orientate più
sulla qualificazione diretta o comunque
sull’ampliamento dei qualificati, che a
indirizzi simili a quelli applicati a Brescia. A parole si vorrebbe la luna, ma
nei fatti si preferisce guardare il dito che
la indica. E Brescia, rimane un fatto isolato, un sogno. Nella sostanza si è trattato di una gara con 50 atleti nelle cate-
gorie maschili, in programma il sabato
pomeriggio e 43 atlete per la domenica
mattina. Categorie da sette, otto persone, che hanno registrato l’assenza in
blocco dei “big” azzurri, fatto non
apprezzato da tutti, ma che ha reso l’approccio ai confronti più equilibrato ed
aperto ad ogni soluzione. Sul piano tecnico c’è stata anche qualche sorpresa,
come si evince dalle classifiche, ma in
particolare ha dato per la prima volta un
momento di visibilità alla realtà degli
intercentri o centri tecnici di specializzazione. Ed è proprio ai responsabili dei
cinque intercentri costituiti nel 2005,
che abbiamo chiesto il commento della
gara.
Paolo Natale (Responsabile Intercentro di Bologna)
«Questa gara rappresenta la finalizzazione di un anno di lavoro, gli intercen-
Bagnoli-Alessio: finale …infinita!
Una fase Borin-Tomasetti
DICEMBRE 2006
51
J U D O
tri infatti, hanno avviato ufficialmente i
lavori nel settembre 2005. Siamo arrivati a questa gara, che doveva essere
una vetrina per gli atleti emergenti da
impiegare nelle gare di qualificazione
olimpica del 2007 e che è il primo tentativo finalizzato a creare un rapporto
diretto fra le squadre nazionali ed il
territorio. Un modo per curare la formazione e l’allenamento di chi non si
sta a Ostia o nei gruppi sportivi ed
allargare la base degli atleti di alto
livello. È stato il primo esempio, dopo
tanti anni, di una gara in cui sono stati
selezionati i migliori e ne è uscita una
gara agile e gradevole per il pubblico.
Si tratta di un obiettivo importantissimo che è stato raggiunto dopo troppi
anni di campionati caotici e nonostante l’assenza dei probabili olimpici è
stata una gara di valore. L’esperimen-
to va senz’altro ripetuto e deve diventare di routine, perchè ci devono essere
questi momenti spettacolari in cui mettere in risalto i contenuti tecnici».
Diego Brambilla (Responsabile Intercentro di Milano)
«Ritengo che fare questo tipo di gara,
sia una buona idea e ancora meglio
sarebbe se vi partecipassero tutti i
migliori. E non certamente perchè si
vogliono mettere in discussione le
leadership di categoria, ma perchè
l’eventuale sconfitta di un leader
offre un riferimento in più su chi sta
emergendo alle sue spalle. Mettere in
gioco anche i migliori offre informazioni utili sugli altri. Per quanto
riguarda questa gara, non lo so se si
farà ancora e se la formula sarà la
stessa, ma sarebbe interessante sce-
Franco Capelletti premia Piergianni
Prosperini, ex judoka ed oggi Assessore
allo Sport della Regione Lombardia
Marika Franchini all’attacco di Gilda Rovere
Il dottor Fedrigo in azione
Un premio anche per
l’Assessore Walter
Braghini rappresentante il
Comune di Brescia
Intervista a Franco Bonometti
dell’OMR sponsor della
manifestazione
52
DICEMBRE 2006
J U D O
gliere a tavolino 4-5 nomi per categoria e farli incontrare in un girone
all’italiana. Le indicazioni che se ne
ricaverebbero sarebbero utili, anche
se non necessariamente il valore del
vincitore sarebbe di livello internazionale».
Raffaele Toniolo (Responsabile Intercentro di Trieste)
«È un’iniziativa che va bene, è corretto fare una gara di alto livello che sia
breve e spettacolare, come dovrebbero essere gli assoluti. Comunque si
tratta di una gara di valutazione per
lo staff tecnico e dello stress dei
ragazzi. Dispiace che i migliori
abbiano rinunciato, perchè non è in
discussione il loro valore e sarebbero
stati importanti soprattutto per
“misurare” i potenziali outsider.
L’organizzazione è stata ottima, ma
una cosa che si può migliorare è di
fare una rotazione più ampia delle
categorie, aumentando in questo
modo i tempi di recupero, visto che il
tipo di gara lo consente. Un’ottima
cosa è stata anche la scelta di affiancare ai nostril migliori arbitri, due
internazionali di prestigio come il
croato Hrast e il serbo Skrbic».
Gianni Maddaloni (Responsabile
Intercentro di Napoli)
«Il torneo ha applicato un sunto della
qualità e in questo modo ha espresso
spettacolo. Questo fatto è qualcosa
che al judo fa bene. Anche la struttura
è a misura di judo, con due tatami e la
presenza del pubblico, un’espressione
di partecipazione positive. Sotto il profilo arbitrale ritengo che le modifiche
si sarebbero dovute portare subito e
che i tempi di sanzione andrebbero
ridotti».
Pierangelo Toniolo (Responsabile
Intercentro di Torino)
«A livello organizzativo, di gare come
questa, ce ne vorrebbero di più. Questo
tipo di organizzazione è importante per
valorizzare gli atleti e il livello tecnico
ha evidenziato chi può affrontare
l’esperienza dei tornei di qualificazione olimpica. Purtroppo qualcuno ha
rinunciato, e tutti avremmo voluto
vedere in gara anche i migliori, ma è
l’inizio di un percorso che porta a crescere. Bisogna cercare di fare grandi
gruppi per far crescere il judo e se gli
intercentri diventeranno dei raduni con
tanti atleti, il judo italiano crescerà.»
Valentina Aloisi all’attacco
Finale tutta bresciana per il terzo posto
52 kg. fra Moretti che marca una leva
sulla Ardesi
Kata-guruma di Poeta su Crollo
Te guruma della Pitzanti sulla Cantoni
DICEMBRE 2006
53
J U D O
TORNEO “PECHINO 2008” – M / F
MASCHILE
Cat. kg 60
1) CAUDANA MARCO
2) GRASSI MARCO
3) PIATTI FABRIZIO
3) VERDE ELIO
Cat. kg 66
1) BRUYERE ALESSANDRO
2) CASALE G. NICOLA
3) D`ALLURA ORAZIO
3) FARALDO FRANCESCO
Cat. kg 73
1) POETA LUCA
2) CAROLLO GIOVANNI
3) CARNEBIANCA GUIDO
3) CHIMENTO FABRIZIO
Cat. kg 81
1) BAGNOLI LORENZO
2) ALESSIO GIOVANNI
3) FAVARO MARCO
3) PALATINI LUCA
Cat. kg 90
1) TOMASETTI BRUNO IVAN
2) BORIN ALBERTO
3) ALLEGRA SALVATORE
3) PICA ANTONIO
G.S. FIAMME AZZURRE
G.S.FIAMME GIALLE ROMA
C.S.CARABINIERI SEZ. JUDO ROMA
CTS NAPOLI
G.S. FIAMME AZZURRE
G.S.FIAMME GIALLE ROMA
G.S.FIAMME GIALLE ROMA
G.S. FIAMME AZZURRE
CTS BOLOGNA
CTS TORINO
CTS TORINO
C.S.CARABINIERI SEZ. JUDO ROMA
CTS MILANO
G.S. FIAMME AZZURRE
CTS TORINO
CTS MILANO
C.S.CARABINIERI SEZ. JUDO ROMA
G.S. FIAMME AZZURRE
G.S.FIAMME GIALLE ROMA
CTS NAPOLI
Pino Maddaloni
«I tornei fatti in questo modo fanno
bene al judo. I giovani possono scegliere come affrontarli, ma l’inserimento nel calendario è positivo. Il
periodo non è il migliore, ma è un
DICEMBRE 2006
G.S.FIAMME ORO ROMA
G.S.FIAMME GIALLE ROMA
CTR LAZIO
C.S.CARABINIERI SEZ. JUDO ROMA
Cat. kg + 100
1) FREZZA ALESSANDRO
2) ISABELLA PAOLO
3) ROMANO LORENZO
3) MANCINELLI LUIGI
C.S.CARABINIERI SEZ. JUDO ROMA
C.S.CARABINIERI SEZ. JUDO ROMA
CTS BOLOGNA
CTS NAPOLI
FEMMINILE
Felice Mariani
«Questa gara è stata inserita nel programma per fare selezione e definire
la leadership in quelle categorie che
ancora non ce l’hanno. In fondo, è
una chances in più per mettersi in
luce. Siamo nella fase finale del primo
biennio di lavoro ed è necessario raccogliere dati in quelle categorie in cui
manca la leadership, come i 66 e i 100
kg, ma anche altre categorie. Nel
corso dell’anno si è ritenuto di dare,
agli atleti del club olimpico, la possibilità di scegliere e, inizialmente,
avrebbero dovuto esserci, ma poi per
problemi tecnici o fisici o altro ancora, si è lasciata facoltà di scelta a ciascuno. Comunque ho visto una gara di
buon livello tecnico che ha dato le
risposte che ci si attendeva e ha messo
in luce anche un ottimo Faraldo nei
66 kg; nei 100 kg, che il dopo-Monti
aveva aperto delle possibilità a 4/5
persone, si inizia a stringere il cerchio. Ci sono delle ipotesi che vanno
verificate.»
54
Cat. kg 100
1) CAPEZZUTO IGNAZIO
2) PARISI A. GIOVANNI
3) PELLINO CLAUDIO
3) GIACCAGLIA GIANLUCA
Cat. kg 48
1) CONGIA FRANCESCA
2) SALVATORE TIZIANA
3) FIORINI RUBINA
3) UGON ILARIA
CENTRO SPORTIVO ESERCITO ROMA
CTS NAPOLI
CTS TORINO
CTS NAPOLI
Cat. kg 52
1) CUOMO ANTONIA
2) MAGNOLFI CAMILLA
3) GRASSI ROBERTA
3) MORETTI ELENA
G.S.FIAMME GIALLE ROMA
G.S.FIAMME GIALLE ROMA
CENTRO SPORTIVO ESERCITO ROMA
CTS MILANO
Cat. kg 57
1) FORCINITI ROSALBA
2) MADDALONI LAURA
C.S.CARABINIERI SEZ. JUDO ROMA
G.S.FIAMME GIALLE ROMA
utile richiamo alle attività sportive
dopo le vacanze. Per quanto mi
riguarda, inizio la settimana prossima
a Coimbra e a 30 anni non si possono
fare tante gare. I giovani hanno bisogno di sentirsi protagonisti e devo
stare attento a non togliere questo
ruolo ai giovani, perchè so benissimo
che dopo Pechino loro dovranno essere già pronti a diventare protagonisti
veri. La gara ha espresso il migliore
livello giovanile di cui oggi l’Italia
dispone, ma si deve tener conto che
qualcuno è appena tornato dagli
Europei juniores e fra poco partirà
per i mondiali, i senior preparano la
gara a squadre e quindi non tutti sono
al massimo della condizione. Questo
significa che potremo vedere ancora
di meglio.»
Domenico Falcone
«Gli sforzi sono stati premiati e l’iniziativa ha dato le risposte auspicate.
Ottima l’organizzazione e gli atleti da
cui ci si attendeva un risultato, questo
è venuto. Si è trattato di un impegno
agonistico elevato per questo ulteriore
test di valutazione che completa la
panoramica prima di iniziare il lavoro
finalizzato direttamente alle Olimpiadi.
Sono stati applicati per la prima volta i
nuovi regolamenti, che a livello inter-
3) QUINTAVALLE GIULIA
3) REGIS ALESSIA
G.S.FIAMME GIALLE ROMA
CTS TORINO
Cat. kg 63
1) PIANO ROBERTA
2) MARINOSCI MARIANNA
3) FERRAIOLI LUCIA
4) MANZO EMANUELA
CENTRO SPORTIVO ESERCITO ROMA
C.S.CARABINIERI SEZ. JUDO ROMA
CTR LAZIO
CTR LAZIO
Cat. kg 70
1) PITZANTI JENNIFER
2) CRAIGHERO TERESA
3) CELLETTI MARISA
3) CANTONI GIULIA
CTS TORINO
CTS TRIESTE
CTS TRIESTE
CTS BOLOGNA
Cat. kg 78
1) ROVERE GILDA
2) FRANCHINI MARIKA
3) SGUAZZO ANTONIETTA
3) GALEONE ASSUNTA
C.S.CARABINIERI SEZ. JUDO ROMA
CTS TORINO
CENTRO SPORTIVO ESERCITO ROMA
CTS NAPOLI
Cat. kg + 78
1) TORRENTI MICHELA
2) LO PRETE TERESA
3) TANGORRE LUCIA
4) ARGELLI DAIANA
G.S.FIAMME GIALLE ROMA
CTS MESSINA
CTS NAPOLI
CTS BOLOGNA
nazionale sono in vigore dal 1° gennaio 2006 e gli arbitri si sono dimostrati
a proprio agio. Del resto, l’alto valore
della manifestazione ci ha indotto a
convocare i migliori arbitri italiani e
due stranieri, Aleksandar Hrast e Sinisa Skrbic, per assicurare giudizi
imparziali e le cose sono andate per il
meglio, perchè non è stata riscontrata
alcuna protesta nè intemperanza. Da
segnalare la finale degli 81 kg, finita a
giudizio al termine del golden score,
ma in cui entrambi gli atleti hanno
dato sfoggio di grande resistenza
appassionando tutto il pubblico che,
alla fine, è esploso in applause spontaneo molto significativo».
Ylenia Scapin
«Ho visto soltanto la gara femminile,
ma l’idea mi sembra buona, un torneo
con i migliori e con un’impostazione
spettacolare. Chiaro che tutto il significato di questa gara si lega alle Olimpiadi di Pechino, almeno così è nata e
poi qualcosa è cambiato in corsa. Mi
dispiace che la nostra assenza abbia
un pò penalizzato la gara e certamente avremmo potuto partecipare, ma
non con finalità così importanti. Per
me è diverso combattere in Italia e
preferisco una situazione chiara in cui
scelgo cosa mettere in gioco».
K A R AT E
I
l Palafijlkam di Ostia Lido ha
ospitato, sotto la valida e collaudata regia organizzativa della società
Azzurro Sporting Club e per essa, in
particolare, del maestro Claudio Granatiero, lo svolgimento della seconda
grande manifestazione agonistica
nazionale del 2006, il XXI Campionato Italiano Assoluto a Squadre Sociali.
Un evento che nell’edizione 2005
aveva visto le affermazioni dell’A.S.
Colle degli Ometti Genova (kata femminile) e G.S. Fiamme Gialle Roma
(kata maschile); dell’A.S.D. Kyohan
Simmi Bari (kumite femminile) ed
ancora G.S. Fiamme Gialle Roma
(kumite maschile). Tratteggiamo qui
una cronaca della nuova ed assolutamente “forte” giornata agonistica, che
non ha mancato di riserbare sia conferme che sorprese rispetto ai pronostici della vigilia…
Kata femminile
Nella prima poule l’A.S.D. Colle
degli Ometti, trionfatrice come abbiamo appena ricordato dell’edizione
2005 e rappresentata dalle plurititolate
e validissime Valeria e Viviana Bottaro, con l’innesto di Samantha Piccolo
(eccellente “prestito”, ricordiamo, dell’A.S. Ponte di Piave – TV ed allieva
del maestro Moretto) cala subito i suoi
assi e si annette il primo confronto con
unsu sulle forti antagoniste del Master
Milano (Lopez, Di Campi, Luppino,
Carmignani) che eseguono gojushosho (5-0) mentre, parallelamente, il
nipaipo delle rappresentanti de Il
Poliedro CFS, soccombe nel confronto con l’hanan dell’A.S. Bushido
Tivoli (0-5). Il successivo turno di
semifinale, con l’aggiunta del bunkai,
tra quest’ultima compagine (kururunfa) e quella dell’A.S.D. Colle degli
Ometti (hanan) vede la netta affermazione delle esponenti genovesi (0+0;
5+5), che approdano così alla finale.
Nella seconda poule il CSKS Lanciano con unshu prevale sul Vestina
Karate Club Penne (5-0) mentre il
Centro Studi Karate Shotokan Catania
(Beninato, Cremona, Noto) supera il
turno per poi, nella semifinale, cedere
con unsu all’hanan del CSKS Lancia-
Le Fiamme Gialle
sul gradino più
alto del kumite
Fiamme vincenti…
Al XXI Campionato Italiano Assoluto a Squadre Sociali,
il G.S. Fiamme Gialle si afferma sia nel kata che nel kumite
maschile ripetendo il successo dell’edizione 2005
L’A.S.D. Colle degli Ometti di Genova domina per il secondo
anno consecutivo nel kata femminile, mentre l’A.S. D. G.
Guazzaroni Terni svetta nel kumite femminile.
di Leandro Spadari
no (0+5; 5+0: vittoria attribuita, a
norma di regolamento, per il miglior
punteggio riportato nell’esecuzione
del kata federale). Nei turni di ricupero, l’A.S. Master Milano con unsu
(5+5) prevale sul kururunfa dell’A.S.
Bushido Tivoli (0+0) mentre è un altro
unsu (4+5) a decretare il successo del
Centro Studi KRT Shotokan sul Vestina Karate Club Penne che esegue chatan jahara kushanku (1+0). L’avvincente finale con kata (e bunkai) di
libera composizione vede trionfare per
la seconda volta consecutiva le fuoriclasse genovesi che si producono in
un più convincente “Savavi” ai danni
delle esponenti del CSKS Lanciano
prodottesi con “Ultimo”. Il maestro
ligure Claudio Albertini commenta:
“La squadra di scena oggi è forte, lo
ricordo, di un prestigioso oro ai mondiali a squadre juniores di Cipro del
novembre scorso e di un eccellente
argento a squadre conseguito al Cam-
pionato Europeo di Podgorica, svoltosi una settimana fa. Stante in particolare la concomitanza di quest’ultimo
impegno, per il quale le mie ragazze
sono state affiancate da Sara Battaglia del Karate Club Olimpia di Bergamo, la squadra non ha avuto modo
di ulteriormente affinare il kata di
libera composizione ed esprimersi
meglio di quanto fece un anno fa.
Complimenti alle avversarie abruzzesi, ma la vittoria è stata comunque
meritatissima.” Interviene ora il maestro Pietro Antonacci: “La nostra
squadra era capitanata da Luisa Gandelli, master, che non gareggiava dal
2002, con al suo attivo un 7° posto ai
campionati italiani assoluti e due
volte in nazionale di kata; altre componenti, Grazia Antonacci, campionessa in carica cadetti, 7° agli Europei individuali di Podgorica e bronzo
a squadre e Miriana Fantini, nel 2003
e 2004, 3° entrambe le volte al CamDICEMBRE 2006
55
K A R AT E
pionato cadetti. Il kata “Ultimo” è un
kata di impronta shotokan ma connotato di quella fluidità tipicamente
interstile con tre tecniche acrobatiche.
Il secondo posto è stata una piacevole
sorpresa, tanto più che anche loro
hanno avuto poco tempo per prepararsi al meglio.”
1° ASD COLLE DEGLI OMETTI
GENOVA; 2° CSKS LANCIANO;
3° P.M. MASTER MILANO e
CENTRO STUDI KARATE SHOTOKAN CATANIA; 5° P.M. A.S.
BUSHIDO TIVOLI e VESTINA
KARATE CLUB PENNE.
Kata Maschile
Nella prima poule l’enpi del Master
Rodano prevale sull’enpi dell’Atletic
Civitanova Marche (4-1) ma il successivo confronto con la fortissima squadra delle Fiamme Gialle, che supera il
primo turno senza avversari – entrambe eseguono unsu – vede il successo
di quest’ultima per 5-0. l’A.S.D. Dojo
Kokko Do si annette con enpi il duello con l’A.S. Bushido Tivoli, che esegue nipaipo (5-0), ma successivamente il suo unsu cede all’hanan del
CSKS Lanciano (1-4). Nella semifinale il gankaku magistralmente eseguito
dalla compagine con le stellette “oscura” il pur buon gankaku degli abruzzesi (5+5; 0+0). Nella seconda poule il
Centro Studi Karate Shotokan supera
la Nuova Kankudai (5-0) per essere
poi superata al successivo turno dal
gankaku Centro Studi Karate Shotokan (0-5) mentre l’unsu del Master
Milano fa sua la posta nel confronto
con l’enpi dell’O-Nami Karate Firenze (5-0). Nella semifinale è il Centro
Studi Karate Shotokan a prevalere,
con unsu (4+2) sul gankaku del
Master Milano (1+3). Nei turni di
ricupero il gankaku del CSKS Lanciano (Farina, Vittorini, Chesi) con 5+5
supera il sochin del Master Rodano
(0+0) mentre il gankaku del Master
Milano (Miano, Sorbino, Pati) con
5+5 si aggiudica il confronto con il
meikyo dello Shotokan Karate Sicilia
(0+0). Nella bellissima finale, ricalcata su quella dell’edizione 2005, il kata
di libera composizione “Fiamme Gial56
DICEMBRE 2006
le” del G.S. Fiamme Gialle (5+5) –
“dai contenuti tecnici - spiega Lucio
Maurino - altamente spettacolari,
sunto dell’esperienza maturata sui
tatami di tutto il mondo da me, Luca
Valdesi e Fulvio Sole, perfezionato ed
arricchito di tecniche atletiche, calci
volanti (quali tobi-ura-mawashi-geri),
proiezioni impegnative”, trionfa sul
pur eccellente “Sagima” (0+0), connotato da contenuti innovativi, ritmi
incalzanti, combinazioni e tecniche
lunghe ed ampie – portato dai siciliani
del Centro Studi Karate Shotokan,
Salvatore Buscema (cap.), Giacomo
Pardo e Manuel Aidala. “I nostri atleti – commenta il maestro Santo Torre
– allenati da me e dai collaboratori in
seno al CTR Sicilia maestri Sebastiano Buscema e Enzo La Porta, possono
considerarsi gli indiscussi campioni
civili del kata italiano. Hanno difeso i
colori della Sicilia per cinque anni
consecutivi e sono saliti ben due volte
sul podio agli europei CTR e sono
oramai pronti per un grande risultato,
lo sento, agli imminenti europei CTR
di Parigi a giugno. Certo le difficoltà
sono tante: la squadra è formata da
due studenti, uno solo, Pardo, lavora
e nonostante ciò, l’anno scorso si è
classificato vicecampione continentale e terzo a Salonicco. Cogliamo oggi
il frutto di un lavoro collegiale di
grande impegno e sacrificio, portato
avanti tutti i sabati e le domeniche con
Le ragazze della Società
Colle degli Ometti
vincitrici della gara a
squadre di kata
un gruppo selezionato di circa 20 atleti isolani…”.
1° G.S. FIAMME GIALLE 2° CENTRO STUDI KARATE SHOTOKAN CATANIA; 3° p.m. CSKS
LANCIANO e MASTER MILANO;
5° p.m. MASTER RODANO e
SHOTOKAN KARATE SICILIA.
Kumite femminile
Concentriamo il focus sulla sola finale, che vede di fronte la compagine
dell’A.S.D. G. Guazzaroni, allenata
dal maestro Claudio Guazzaroni, (3°
classificata nell’edizione 2005 a p.m.
con l’Arezzo Karate) e quella romana
del Nagashi Club, allenata dal maestro Luigi Grisanti (2° classificata
K A R AT E
Zega e Carlini ovvero
la squadra della
Nagashi contro la
Guazzaroni in finale
Maniscalco decide le sorti
della finale a squadre
nella medesima edizione dell’anno
scorso, dietro all’A.S.D. Kyohan
Simmi Bari). Nel primo duello, per i
50 kg, l’umbra Ilaria Silvani galvanizza la propria squadra aggiudicandosi, sia pur di misura (1-0) il confronto con la titolata ed esperta Simona Acquaviva. Nei 55 kg vivace combattimento, scandito da ritmo sostenuto e numerosi scambi, con protagoniste Raffaella Carlini e Michela
Zega, che consolida il margine della
rappresentativa umbra (1-0). Nei 60
kg Paola Di Candia se la vede con
Viviana Giannotti: è questa a portarsi
quasi subito in vantaggio di 1 ippon,
quindi nel proseguire del combattimento – anche per una serie di ammonizioni comminate all’avversaria –
raggiunge quota 4 ed a nulla vale la
pur bella tecnica di calcio finale che
frutta nihon all’avversaria (2-4). Per i
65 kg Chiara Silveri è contrapposta a
Eleonora Platania in un incontro che
si decide all’enchosen a favore della
rappresentante della squadra romana,
mentre l’ultimo incontro, per i + 65
kg, vede di scena Chiara Vitelli e Sara
Ferrone. Dopo 2 tecniche di tsuki con
1 ippon per parte, è la Vitelli ad annettersi la posta con un ulteriore ippon
che ferma il risultato dell’incontro sul
2-1. Vince quindi la squadra umbra
con punteggio finale di 6-4. Soddisfatto, il maestro Guazzaroni commenta: “Voglio ringraziare le mie
atlete per la loro grande costanza e
spirito di sacrificio. Rappresentano
oramai una squadra ben amalgamata, ero fiducioso che avrebbero saputo cogliere i frutti di un lavoro validamente impostato da tempo, e certo è
che si sono sapute imporre su delle
avversarie di tutto rispetto!”. Una
nota sinceramente elogiativa vogliamo comunque rivolgere anche alle
atlete della compagine napoletana
(Anna Carotenuto, Luisa Russo,
Elena Ernano, Diletta Falconieri,
Rosa Tammaro) ed aretina (Martina
Pisanu, Chiara Ronchetti, Giulia e
Roberta Venturini, Marivin Chiari),
terze classificate p.m., che in particolare con i valori mostrati sul campo
hanno contribuito ad arricchire di
significative valenze tecnico-agonistiche la manifestazione.
1° A.S.D. G. GUAZZARONI 2°
NAGASHI CLUB ROMA 3° p.m.
A.S.D. UNIVERSAL CENTER
NAPOLI e AREZZO KARATE; 5°
p.m. EUROPA INTERNATIONAL
e POLO VERDE PALERMO
DICEMBRE 2006
57
K A R AT E
Sole,
Maurino e
Valdesi
ancora per il
nono anno
consecutivo
sul podio dei
kata
Kumite maschile
La finale ripropone la tradizionale
“disfida” tra il C.S. Carabinieri ed il
G.S. Fiamme Gialle, trionfatore dell’edizione 2005. Nei 60 kg con una
serie di ben piazzati - per scelta di
tempo e potenza - tsuki, il sempre
elogiabile Francesco Ortu costruisce
il suo successo sul finanziere Luca
Romano fermando l’incontro con un
vantaggio di 3-1. Per i 65 kg scendono in campo Andrea Calzola e Giovanni Testa. Il finanziere si porta sul
2-0 con due successive tecniche di
tsuki; il carabiniere lo riacciuffa con
tecnica di calcio valutata nihon. Di
nuovo in vantaggio Calzola per 3-2,
recupera Testa sul 3-3 e poi passa in
vantaggio con tsuki 4-3, recupera il
carabiniere e la vittoria finale è a suo
appannaggio. La categoria 70 kg
vede contrapposti Walter Maddonni
e Alessandro Lancione. E’ il carabiniere a portarsi subito in vantaggio di
1 ippon con tsuki, in un’azione molto
irruenta Maddonni accusa un forte
colpo al viso (ammonizione per il
finanziere) e negli ultimi istanti,
dopo una serie di azioni sostenute
anche se un po’ confuse, un altro
ippon messo a segno con tecnica di
tsuki consacra la terza vittoria a
favore dei carabinieri (2-0). L’entusiasmo dei rappresentanti della
58
DICEMBRE 2006
“Benemerita” è già alle stelle, mentre per le Fiamme Gialle il momento
è decisamente critico… Il successivo
incontro, 75 kg, segna l’inizio della
rimonta giallo-verde grazie all’affermazione su Luigi Scognamiglio di
Giuseppe Di Domenico, che consegue 1 ippon con tsuki. Segue un’ammonizione per entrambi ed un’ultima
ammonizione al carabiniere per contatto al viso, con il che l’incontro si
ferma sul 2-0 a favore di Di Domenico. Negli 80 kg si fronteggiano Alessandro Nardi e Salvatore Loria.
Dopo un’iniziale 1-1 con tsuki, Loria
si porta con tecnica di calcio valutata nihon sul 3-1. Il carabiniere con
tsuki si porta a sua volta a quota 2,
quindi ammonizione a Nardi per
contatto al viso, Loria è poi bravo a
mettere a segno un altro tsuki, ed è
con il punteggio di 4-2 che il combattimento termina a favore del
finanziere. Gli 85 kg vedono in
campo David Lanna e Corrado Ferrara. Dopo un richiamo iniziale per
scarsa combattività, è il carabiniere a
portarsi in vantaggio con tsuki per 10. Accusa poi un fortissimo calcio al
fianco che lo piega in due e fa cadere a terra. Intervento medico, l’atleta
encomiabilmente fa cenno di voler
proseguire e con estremo coraggio
prosegue, ma è chiaramente in difficoltà e ne esce infortunato. L’incon-
tro termina sul 3-2 a favore del
finanziere Ferrara… Sul punteggio
di parità, 3 vittorie per parte, tensione massima per l’incontro decisivo
delle sorti della sfida, responsabilità
che viene a ricadere su Vincenzo
Serio e Stefano Maniscalco nella
categoria + 85 kg. E’ Serio a portarsi
in vantaggio con sambon (3-0) ma
Maniscalco dapprima gli rende la
pariglia con tecnica di calcio parimenti valutata sambon (3-3) e ferma
infine l’incontro sul 6-3, regalando
alle Fiamme Gialle una vittoria tanto
bella quanto inaspettata rispetto alle
sorti iniziali dell’incontro. Claudio
Culasso, DT del G.S. Fiamme Gialle
così chiosa l’esito della giornata:
“Avevo previsto un possibile vantaggio iniziale per i Carabinieri, forti di
un Ortu ed un Calzola attualmente in
stato di grazia, ma non ho mai smesso di credere nel successo finale ben
conoscendo il carattere e la determinazione dei nostri portacolori: così è
stato e gli atleti giallo-verdi si sono
riconfermati protagonisti assoluti.
Rimango sinceramente dispiaciuto
per l’infortunio occorso al carabiniere Lanna. Si è trattato del resto di
un incidente dal carattere assolutamente fortuito – poteva capitare a
chiunque – ed a grande merito del
nostro avversario va ascritto il fatto
di aver voluto fermamente continuare a combattere, dando così prova di
uno spirito agonistico che non esito
a definire eccezionale.” Un’ ultima
nota elogiativa si deve rivolgere alle
compagini delle FF.OO e del C.S.
Esercito che al di là del risultato
finale – che le vede affiancate all’intramontabile Champion Center partenopea ed alla World Wellness –
danno prova anche in questo importante appuntamento di una continuità
di risultati che testimonia dell’ottimo
lavoro collegialmente portato avanti
al loro interno.
1° G.S. FIAMME GIALLE 2° C.S.
CARABINIERI 3° p.m. FIAMME
ORO e A.S.D. CHAMPION CENTER NAPOLI 5° p.m. C.S. ESERCITO e WORLD WELLNESS KRT
SORSO.
J U D O
Antonio Ciano
in O-uchi-gari
La formazione dei Carabinieri,
ancora in argento
CAMPIONATI ITALIANI A SQUADRE
Bis delle Fiamme Azzurre
Testo e foto di Giorgio Sozzi
C
ala il sipario su questa edizione
2006 del Campionato Italiano a
Squadre che ha visto gli atleti dei
quattro Gruppi sportivi militari/para
militari occupare i primi posti sul podio:
Fiamme Azzurre, Carabinieri, Fiamme
Gialle e Fiamme Oro.
Ancora la stessa finale di Asti 2005 fra
gli atleti della Polizia Penitenziaria e dei
Carabinieri ma, a differenza dello scorso anno, non c’è stato bisogno del “golden score”. Le Fiamme Azzurre si sono
imposte per il secondo anno consecutivo
nel titolo di Campione d’Italia, grazie ad
una politica che ha permesso loro di
rastrellare il meglio degli atleti civili
ancora sul mercato i quali, grazie a condizioni particolarmente favorevoli,
accorrono sotto la loro bandiera.
Fiamme Azzurre che, forti di atleti
“nazionali” fra cui spicca quel Francesco Bruyere, argento mondiale 2005 al
Cairo, hanno superato in semi finale le
Fiamme Gialle e, in finale, i Carabinieri, formazioni, queste ultime, che da
sempre hanno dominato la competizione dando vita a scontri epici e appassionanti.
Senza nulla togliere ai vincitori di Asti
2005 e di San Giustino 2006, siamo lontani dalle emozioni che ci hanno fatto
vivere Carabinieri e Finanzieri: una
rivalità agonistica senza pari, battaglie
memorabili per ardore agonistico e passione sportiva capaci di infiammare
come di dividere ogni presente alla gara,
dai “vip” in tribuna d’onore al custode
dell’impianto; dal Presidente di Giuria,
all’Arbitro, al semplice spettatore: tutti
tifosi per l’una o per l’altra formazione,
mai indifferenti! Finali, quelle degli ultimi tempi, all’insegna del “politically
DICEMBRE 2006
59
J U D O
Bagnoli in Harai-makikomi
Quando Francesco Bruyere accelera
Vastarella
in azione
correct”: ben poca cosa, con il dovuto
rispetto, alle battaglie all’ultimo koka
(per tacere degli improperi…) fra i vari
Mariani, Vecchi, Landi, Daminelli da
una parte e Rosati, Gamba, Lanzi, Beccacece dall’altra, tanto per fermarsi ai
nomi della prima generazione di atleti
che ho avuto la ventura (leggi “fortuna”)
di seguire, e rigorosamente imitati da
quelli delle generazioni successive.
Ritornando a San Giustino 2006, ai terzi
posti, pari merito, troviamo le Fiamme
Gialle, risalite sul podio dopo il poco
onorevole - per loro - settimo posto del
2005 e le Fiamme Oro, costanti nel loro
rendimento. All’Akiyama Settimo,
unica formazione “civile” in grado di
opporsi allo strapotere delle “stellette”,
non sono bastati due grossi olandesi per
salire sul podio; né è stata sufficiente la
grinta agonistica alla Libertas Firenze
per contrastare le Fiamme Gialle nel60
DICEMBRE 2006
l’incontro per la medaglia di bronzo. La
gara femminile sia pur con meno squadre partecipanti, è stata - riguardo al
podio - pressoché la fotocopia di quella
maschile. La formazione delle Fiamme
Gialle, forte delle medaglie olimpiche
Scapin e Morico, si è imposta all’Akiyama Settimo, vincitrice lo scorso anno ad
Asti, ai Carabinieri e alla squadra dell’Esercito: a conferma che da quando i
Gruppi Sportivi militari hanno aperto
alle donne, raccogliendo i migliori elementi in circolazione, le probabilità di
affermazione delle società civili si sono
di molto ridotte.
Ritorniamo in Padania imboccando la
super sconnessa super strada verso
Cesena. I ricordi sportivi ed i paragoni
fra presente, passato prossimo e remoto
si rincorrono e intrecciano. Difficile fare
una classifica… Forse l’ultimo, in ordine di tempo, quello che rimane nella
Alessio:
un’occhiata al
cronometro
mente - e non solo sono le tagliatelle al
tartufo nero e il porcellino arrosto accompagnati da un
pregevole rosso di
Montalcino ammirati
- e non solo - da
“Ventura” a Sansepolcro!
CLASSIFICA MASCHILE
1 - Fiamme Azzurre Perugia
2 - Carabinieri Roma
3 - Fiamme Gialle Roma
Fiamme Oro Roma
CLASSIFICA FEMMINILE
1 - Fiamme Gialle Roma
2 - Akiyama Settimo
3 - Carabinieri Roma
C.S. Esercito
Tomoe-nage di
Piatti
J U D O
Fiamme Azzurre, campioni d’Italia
Tomasetti in difficoltà
Una fase
Maddaloni-Chimento
Tutto lo sforzo di Ignazio Capezzuto
nella leva vincente
DICEMBRE 2006
61
a colpi h
di flas
o Sulli:
Massim ggia ’sti
a
“Mann ”
i…
r
it
b
r
a
Meloni:
Roberto ette
m
“Qui si
”
…
le
ma
ri:
dro Ge
Alessan dove vi
,
“Ovvia i
d
credete Alt!”
:
e
r
a
d
n
a
Fabrizio i: “Il
tt
Marche o è mio
n
microfo sco io!“
sti
e
g
lo
e
si:
ianches
Paolo B erdiamo
“Pota, p volta…”
ta
anche s
62
DICEMBRE 2006
J U D O
Spigolature Judoistiche
di Silvano Addamiani
S
an Giustino non è “ Lo centro de
lo munnu “ come dicono i Folignati, loro vicini, ma, per due
giorni, è stato il centro del mondo
judoistico italiano.
In questo lindo paesetto umbro, nei
pressi di Città di Castello, Tiferno per
gli antichi romani, si sono svolti, il 45 Novembre u.s., i Campionati Italiani
a squadre di Judo Maschili & Femminili.
La gara, a nostro parere, più importante e spettacolare del ventaglio agonistico federale.
Non è della competizione però che
desideriamo parlare ma, della parentesi sportiva d’intrattenimento che si è
svolta in quella sede, prima della finale del campionato a squadre maschile.
Un pubblico numeroso (finalmente!)
festante, eccitato dal risultato che la
squadra del cuore (Le Fiamme Azzurre per la cronaca) aveva appena raggiunto con l’accesso alla finale, copriva la voce dello speaker della serata,
che forniva dati dei contendenti dall’inizio della giornata come un computer.
Cosicché, quando cessò di
parlare purtroppo pochi avevano capito cosa stesse
dicendo e quello che lo speaker aveva annunciato.
Una musica potente e frastornante ammutoliva gli
astanti e con essa si materializzarono, sul tatami, delle
leggiadre e giovani ginnaste,
una piccolissima cintura
marrone e due atleti cintere
nere.
Noi non lo sapevamo, ma
loro erano lì per dimostrare
che anche nello sport, l’armonia non ha barriere di
forme, il gesto tecnico di una
disciplina sportiva si può
plasmare con altri gesti tec-
nici di altre discipline cercando, nei
loro movimenti gestuali agonistici
quella simbiosi, tra pensiero ed azione, che ne crea un movimento armonico tale, da procurare un effetto sportivo spettacolare.
Il judo e la ginnastica erano, questa
volta, i test su cui dimostrare questo
assunto.
Una serie di proiezioni judoistiche fu
l’antefatto, ben eseguite, sia al rallentatore che a tempo normale poi, il
connubio con la ginnastica, le medesime tecniche venivano applicate alle
ginnaste che, con la loro elasticità e
plasticità davano, all’immagine di
Uke, una figura leggiadra ed armonica.
La proiezione era eseguita al punto da
conseguire il risultato, ma l’armonia
del movimento non si interrompeva
nel gesto finale dell’impatto, l’Uke
“ginnico” lo sovvertiva riuscendo con
acrobatica grazia a completare il cer-
chio di caduta, ritornando sulle gambe
per dar vita così a nuovi movimenti.
(Il Cerchio è il segno geometrico dell’armonia)
Sorpresa prima ed applausi poi del
pubblico, seguita da ovazioni di
apprezzamento.
Man mano le tecniche divenivano più
ardite ed acrobatiche ed il risultato era
sempre sorprendente.
L’armonia del movimento era entrata
in quel connubio, Judo – ginnastica
rendendo apparentemente facile una
cosa estremamente difficile.
L’atto giusto al momento giusto.
E’ stato un’omaggio allo Sport artisticamente interpretato.
Gli atleti attori meritano di essere citati: le cinture nere Daniele Bondi e
Simone Innocente e le ginnaste Angelica Mariotti e Giulia Medici ma non
ci siamo dimenticati delle Stars di
questo pregevolissimo acquarello
sportivo che sono: Matteo Alunni che
ha sciorinato un “Judo da Grande” e
Federica Landi che ha ingentilito ed addolcito ancor di
più, una prestazione tecnica
pari a quella delle sue colleghe più grandi.
La coreografia “Judo & Ginnastica” è stata ideata e diretta dal Prof. Augusto Mariotti
e dalla Prof.ssa Cristina Polverini.
E’ stata una parentesi, che
ben ci ha preparato ad assistere alla finale agonistica
dell’evento sportivo.
La medaglia, come si sa, ha
sempre due facce ed in questa occasione abbiamo veduto due facce della medaglia
del judo; l’artistica e l’agonistica, ma, lo ricordiamo il
Judo è sempre uno pur se talvolta ci compare in molte
forme.
DICEMBRE 2006
63
L O T T A
Affori vince il “suo” Torneo
testo e foto di Vittorio Fasone
C
on grande entusiasmo, il 22
ottobre, la Polisportiva Affori
Milano ha festeggiato il suo
trentesimo compleanno con la vittoria
del secondo Torneo “Borgo Affori”.
Alla manifestazione, organizzata dal
veterano Enzo La Macchia e dal maestro Vittorio Pesci (sostenuta pienamente dal responsabile attività promozionali dott. Angelo Rossi) hanno
preso parte sedici rappresentative (98 i
lottatori) tra le più quotate del centro e
del nord Italia, e una delegazione francese del Lotta Club Nizza. Da sottolineare in maniera positiva che il torneo
ha assunto carattere internazionale, in
quanto molte società hanno partecipato con i loro atleti stranieri, provenienti dalla Moldavia, Romania, Albania,
Russia e Polonia.
Inoltre, ancora oggi, questa società
sportiva è considerata il punto di riferimento di questo borgo milanese per
molti ragazzi, i quali, grazie alle iniziative socio-sportive dei dirigenti
sociali, giorno dopo giorno trovano
nuovi stimoli per praticare questa
disciplina. Comunque, un plauso va a
tutti i clubs lombardi, per il loro
importante lavoro accompagnato da
enormi sacrifici per fare in modo che
64
DICEMBRE 2006
la lotta in Lombardia continui a vivere. La seconda posizione è andata alla
rappresentativa Liguria, capitanata
dall’olimpionico Giuseppe Bognanni,
la terza invece è stata occupata dai
Vigili del Fuoco di Pisa guidati da
Mario Cerrai; al quarto posto troviamo l’altro club di punta di questa
regione e cioè il Lotta Club Mozzanica, sotto piena osservazione dei
responsabili Marrone e Dragos.
Il livello tecnico degli incontri di competizione è stato buono, e, in qualche
categoria di peso si è potuto assistere
a match di grande rilievo internazionale.
Queste le medaglie per la classe cadetti:
kg. 50 1° Jon Mica L.C. Falchera
(TO), 2° Filippo Ferro Affori (MI), 3°
Mirko Ferruggio P.G. Gozzi (C. Balsamo); kg. 58 oro, argento ed il primo
bronzo per i VV.F. Pisa, rispettivamente con: Mickey Massei, Rems
Lancellari e Antonio Guidi, l’altro
bronzo è andato a Otel Khdjev del
L.C. Nice (Francia); kg. 66 1° MIhail
Mica L.C. Falchera (TO), seconda
posizione e terza per i fratelli Claudin
e Razuan Nechifor del CUS (TO),
secondo bronzo andato a Daniele
Mistrangelo del Chiavari Ring; kg. 74
1° Gabriel Cuiorpanu del L.C. Mozzanica (BG), 2° Fabio Fichera del S.L.
Torino, bronzi per Davide Del Carratore e Fabrizio Palladino rispettivamente dei VV.F, il primo di Pisa, il
secondo di Roma. A seguire con gli 85
chili, 1° Stefano Clefi ancora atleta di
Pisa, 2° Antonio Marrone del Mozzanica e terzo posto ancora per i pisani
con Mirco Acconito; l’ultima categoria, quella dei kg. 85 ha visto vincitore Marco De Tommaso dei padroni di
casa, secondo David Fraudet del L.C.
Nice (Francia) e terzo Davide Vallucci del S.L. Torino.
Per la classe seniores e master A, in
L O T T A
ordine di categoria di peso:
Kg. 55 1° cl. Vincenzo Vella Liguria
2° cl. Isac Marroncini
Popey Club Livorno
3° cl. Ivan Giannattasio Pol.
Affori Milano
Kg. 60 1° cl. Vincenzo Pira Cus
Torino
2° cl. Euri De Lucia Liguria
3° cl. Roberto Lolli VV.F.
Roma e Salvatore Marchionni Popey Club Livorno
Kg. 66 1° cl. Argiuna Tardanico
Liguria
2° cl. Jura Arabu L.C. falchera Torino
3° cl. Bassir Alibiev L.C.
Nice e Artur Alcimi Affori
Milano
Kg. 74 1° cl. Pietro Piscitelli Liguria
2° cl. Stefano Cucci S.E.F.
Mediolanum Milano
3° cl. Marco Barcellona
VV.F. Roma e Valentin
Daescu Mozzanica (BG)
Kg. 84 1° cl. Tudo Zuz Mozzanica
(BG)
2° cl. Marco Besagno Liguria
3° cl. Artan Aakobyan L.C.
Nice e Marco De Vita Mozzanica (BG)
Kg. 96 1° cl. Alexa Bogdan Cus To
2° cl. Vadimir Branovitchi
L.C. Falchera (TO)
3° cl. Luca Trovino e Cristian Viglianti entrambi
della Liguria
Kg.+96 1° cl. Igor Nencioni Popey
Club Livorno
2° cl. Simone Dragonetti
Affori Milano
3° cl. Fausto Gobbi Affori
Milano e Minail Hristov L.C.
Falchera (TO)
In questa stessa occasione, la Polisportiva Affori ha rinnovato l’invito al
prossimo anno, per la terza edizione di
questo torneo, che mira a traguardi
sempre più importanti.
Grosso impegno agonistico, buon livello tecnico e tanto entusiasmo
nei partecipanti al Torneo “Borgo Affori”, vinto dalla Polisportiva organizzatrice
Angelo Rossi, Enzo La Macchia, Vittorio Pesci
DICEMBRE 2006
65
K A R AT E
XII CAMPIONATO ITALIANO ESORDIENTI
Le giovani promesse del Karate
sulla scia di Tampere…
di Alessandro Rucci – foto di Emanuele Di Feliciantonio
I
l momento più significativo del
Karate azzurro ai suoi massimi
livelli di sempre richiama nella
splendida cornice del PalaFijlkam di
Ostia, le atlete e gli atleti delle fasce
esordienti nell’appuntamento sportivo
più ambito dai giovani talenti.
Il XII Campionato Italiano Esordienti
maschile e femminile ha registrato la
partecipazione di circa 350 atleti/e provenienti da tutta Italia, pronti a darsi
battaglia nella finalissima dopo aver
superato le fasi di qualificazione in
Regione.
L’elevato tasso tecnico della manifestazione non delude le attese dei presenti
che vivono le finali ripartite per categorie di peso maschili e femminili con
grande orgoglio agonistico ed ammirabile passione sportiva.
Buona l’organizzazione del C.S. Aprilia che ha gestito nei minimi dettagli gli
aspetti organizzativi dell’evento tanto
atteso.
Per le fasce esordienti il giudizio arbitrale a bandiera assegna la vittoria finale per Hantei tenendo in considerazione
parametri tecnici, precisione e controllo della tecnica.
In scena prima la finale maschile con
195 atleti in gara, in rappresentanza di
108 società.
Nei 40 Kg. importante affermazione di
Angelo Crescenzo (Shirai S. Valentino)
su Luca Renna, cresciuto nel vivaio
della Kyohan Simmi Bari.
Entrambi, all’esordio assoluto in tale
competizione, si impongono con autorevolezza nelle rispettive poule dimostrando notevoli doti tecniche ed abilità nell’utilizzo delle tecniche di gamba;
il vincitore vanta dalla sua un ottimo 2°
posto conquistato agli Open di Milano.
Terzi a pari merito Diego Castrignano
66
DICEMBRE 2006
(Shu Ren Kan) e Claudio Monaldi
(ASD Master Milano).
Interessante il duello nella categoria 45
Kg: Gianluca De Vivo (Shirai S. Valentino) bissa il successo ottenuto dal
compagno di squadra nella precedente
categoria di peso, imponendosi in finale su Marco Mignano (Health Center).
Pregevole l’esecuzione di tecniche
combinate con buon utilizzo dell’uramauashi: seconda medaglia d’oro per
De Vivo dopo l’affermazione agli
Open di Milano.
Alle spalle dei due finalisti si piazzano
ex equo Andrea Rivolta (WaYu Kai
Lombardia) ed Enrico Ferialdi (Shot.
Ryu Venezia).
Equilibratissima la finale della categoria 50 Kg. in cui Mattia Busato (ASI
Karate Veneto) si aggiudica la prima
posizione, avendo la meglio sul campano Emanuele Gaito (Champion Center
Napoli).
Il combattimento è caratterizzato da
una fase di studio iniziale; la prevalenza tecnica di un atleta sull’altro non si
concretizza: tuttavia un miglior atteggiamento tattico dell’atleta veneto che
controlla la gara in maniera attenta
consente allo stesso di assicurarsi la
vittoria; pesa sulla lodevole prestazione
dell’atleta campano un keikoku comminato per doppia ammonizione.
Buoni i terzi posti conquistati da Alessandro Iodice (Dimensione 3) e Antonino Caruso (Cam. Avola).
Nella successiva categoria di peso
riservata ai 55 Kg. è grande battaglia:
ben 36 gli atleti in gara.
Approdano in finale Cristian Altamura
(Athletic Ryu Dojo) e Simone Belometti (SKC Valcalepio Credaro).
Entrambi sbaragliano i propri avversari
e raggiungono l’accesso in finale; il
primo forte dell’esperienza acquisita
negli Open di Milano 2005 e 2006 (1°
classificato) e nell’Open di Grado (2°
classificato) evidenzia abilità e versatilità nell’utilizzo delle gambe e conquista la vittoria finale contro un avversario all’altezza. Importanti piazzamenti
sul terzo gradino del podio di Domenico Pintomalli (ASD Karate Catona) e
di Leonardo Valente (Kyohan Simmi
Bari).
Nei 60 Kg. Umberto Palmiero (Athlon
Maurino) e Alessandro Tinè (Sport C.)
danno prova di abilità tecnico – tattiche
importanti, dimostrando di poter gestire un combattimento a breve distanza.
Tinè riesce a portare una buona combinazione con finalizzazione in Giakutzuki; sull’ottima prestazione del campano influiscono le ammonizioni comminate per azione scorretta.
Salgono sul terzo gradino del podio a
pari merito Davide Terracciano (Athletic Ryu Dojo) e Andrea Bosetti (Karate
Genocchio).
Vince e convince nei 65 Kg. Andrea
Penna (Il Poliedro), capace di portare a
distanza corretta combinazioni di arti
inferiori e superiori e di rispolverare al
momento opportuno il “giakutzuki di
anticipo” dinanzi a Carmine Donadio
(Shizoku Avellino) avversario assai
ostico; peccato che quest’ultimo si
complichi la vita incorrendo nella sanzione pesante di Hanso ku.
Nei turni di recupero per accedere al
terzo posto, si impongono sugli avversari Davide De Felice (Universal Center) e Simone Borelli (ASD G. Guazzaroni).
Entusiasmante la finale per la categoria
70 Kg.: duello tutto campano tra Marco
Sarnataro
(Champion Center Napoli) e Arcangelo
K A R AT E
Cat. 40: Dalila Ansalone, già nota
nei film e spot televisivi, si afferma in
finale su Elena Spagnuolo
Cat. 40: Angelo Crescenzo (dx)
in mawashi contro Luca Renna
Elisabetta Gramigna, vincitrice della
categoria kg 50, in una bellissima
azione di mawashi in finale
Finale dei kg 60 tra Palmieri (rosso)
e Tinè, vinta da quest’ultimo
La vincitrice dei 65 kg Laura Maniscalco,
sorella del plurititolato Stefano, in finale
contro Alice Gherardi
Emanuele Sarnataro sul gradino
più alto degli 80 kg
Piccirillo (Athlon Maurino).
Grande versatilità nell’utilizzo di
entrambe le gambe e livello tecnico
eccellente; Sarnataro costruisce sull’agilità e la precisione le premesse per
la conquista di un titolo che vide sfumare nella scorsa edizione del Campionato Esordienti per la categoria 65 Kg.
Resta notevole la prestazione di Piccirillo, il quale ha già all’attivo un 3°
posto agli Open di Grado e due piazzamenti di rilievo nel Kata e nel Kumite
agli Open di Milano. Alle sue spalle
terzi a pari merito Massimo Milani
(ASD KS Angelo di Piove) e Davide
Calderone (ASD Cintura Nera).
Ancora un atleta partenopeo in finale
nella categoria 80 Kg., a testimonianza
di una crescita costante del Karate
campano: Emanuele Sarnataro del
Champion Center Napoli deve fare i
conti con Andrea Carli (Centro Ginna-
stico Torino) in una finale ad armi pari.
Tale è il filo conduttore di una gara di
attesa in cui i due avversari colpiscono
in rimessa; il verdetto arbitrale assegna
all’Hantei (3 a 2) la medaglia d’oro al
piemontese che migliora il terzo posto
conseguito nella passata stagione. Salgono sul terzo gradino del podio Giacomo Montironi (SSD Palestra Energy) e Giacomo Pimazzoni (ASI Karate
Veneto).
Classifica finale per Società: 1°
CHAMPION CENTER Napoli – 2°
ASI KARATE Veneto – 3° SHIRAI
San Valentino – 4° KARATE GENOCCHIO.
Nella finale femminile quasi 140 atlete
si danno battaglia per il podio finale.
Nella prima categoria di peso (40 Kg..)
Dalila Ansalone dello Sport Village
Bologna dimostra nelle fasi eliminatorie grandi doti tecniche nell’attacco e
nella difesa. L’atleta felsinea trova in
finale Elena Spagnuolo (Dragon’s
Karate), riportando una vittoria convincente e abbastanza netta. La campionessa italiana vanta dalla sua, diversi
ori conquistati agli Open di Milano,
all’Open di Grado ed in altri Trofei rilevanti. Terze a pari merito Melissa Martinetti (Karate Genocchio) e Roberta
Vannelli (ASD Gymnic Shiro Dojo).
In scena nella finalissima per la categoria 45 Kg. , un duello veemente e dagli
esiti sempre incerti sino al termine: Jessica Bisignano (SSD Arcobaleno),
campionessa in carica, affronta Piera
Minelli (Karate Genocchio).
Le atlete in gara si equivalgono: Piera
Minelli all’esordio assoluto in questa
competizione e affatto intimorita dall’avversaria decide di attaccare,
costringendo in difesa la prima della
classe all’utilizzo del giaku di anticipo.
DICEMBRE 2006
67
K A R AT E
Jessica Bisignano con una vittoria di
misura per 3 a 2 si conferma campionessa in carica, dimostrando tutto il
proprio valore tecnico – tattico. Non
vanno dimenticate delle terze classificate: Rita Acampa (Universal Center) e
Beatrice Bonino(Europa International).
Nei 50 Kg. Elisabetta Gramegna (Kyohan Simmi) conferma l’assoluto valore
della squadra pugliese nel kumite .
L’atleta, giunta 5° nella scorsa edizione
del Campionato Esordienti e allenata
dal M° Vito Simmi, Responsabile Tecnico della Nazionale femminile di
Kumite, è protagonista di una gara
intraprendente al cospetto di Federica
Cavallaro (Shito SR), in cui l’esecuzione di combinazioni vincenti ben si
sposa con una tattica attenta. Appaiate
sul terzo gradino del podio Noemi Lisitano (Remb. Villasm) e Giulia Monti
(Shotokan Karate Ryu).
Finale assai equilibrata nella categoria
55 Kg.: Andrea Saleri (Forza e Costanza) ha la meglio con uno scarto minimo
sull’avversaria Viviana De Martino
(ASD Gymnic SH): all’Hantei vince la
prima con il risultato di 3 a 2 che premia con tutta probabilità il maggior utilizzo degli arti inferiori.
Buoni terzi posti per Irene Lusetti
(Karate Pozzuolo ASD) e Martina
Tomarchio (ACC Bartolo).
La categoria 65 Kg. chiude il calendario gare di questa edizione e riassume i
temi dominanti della presente manifestazione: da un lato le conferme nel
Kumite femminile, con Laura Maniscalco (ASD Lorenzo Livigni) che si
laurea per la seconda volta campionessa italiana, dall’altro il primato dello
Sport Village Bologna in classifica
generale, grazie proprio ai piazzamenti
ottenuti nella stessa categoria: notevole
la prestazione di Alice Gherardi (2°
class.) che non demorde dinanzi alla
sorella del pluridecorato campione del
mondo.
L’incontro è davvero intenso, le combinazioni simmetriche di braccia e
gambe denotano un livello tecnico agonistico itinerante nella corsa al titolo.
Condividono la terza posizione Sonia
Samaritani dello stesso Sport Village
Bologna e Maria Zappulla (Budokan).
In classifica generale il Karate Genocchio è seconda; seguono ASD Gymnic
SH e Shot. Ryu Venezia.
Il commento tecnico sull’evento sportivo di maggior rilevanza per i giovani
praticanti è affidato al parere autorevole
del M° Culasso, Coordinatore Tecnico
dell’attività giovanile FIJLKAM: “il
Campionato Italiano esordienti fa registrare una crescita tendenziale verso un
Karate sempre più completo e l’assimilazione dei parametri essenziali da parte
di Tecnici, atleti e addetti ai lavori.
L’esecuzione combinata, la simmetria
e l’abbinamento di tecniche plurime
nel rispetto delle regole e del controllo
della tecnica premia chi è in possesso
di abilità e versatilità tecnico-tattiche”.
Tale stagione va a concludersi con un
bilancio più che positivo che rende il
giusto omaggio a lunghi anni di lavoro
e impegno costante. Affidiamo alle
parole di Claudio Culasso l’orgoglio
azzurro: “la vittoria azzurra funge da
stimolo per i giovani che si avvicinano
al karate e continuano a praticarlo
nella consapevolezza di poter condividere questo momento magico del karate italiano a livello internazionale”.
Sono anni ormai che il karate italiano
primeggia sulla scena mondiale, per
qualità e risultati; oggi siamo fieri e
possiamo dirlo forte: abbiamo raggiunto gli apici.
KARATE CAMPIONATO ITALIANO ESORDIENTI
MASCHILE
40 KG
1° Angelo Crescenzo (Shirai San Valentino)
2° Luca Renna (Kyohan Simmi)
(Il vincitore è arrivato 2° agli Open di Milano)
45 KG
1°Gianluca De Vivo (Shirai S. Valentino)
2°Marco Mignano (Health Center).
(Il vincitore è arrivato 2° agli Open di Milano)
50 KG
1° Mattia Busato (ASI Karate Veneto)
2° Emanuele Gaito (Champion Center Napoli).
55 KG
1° Cristian Altamura (Athletic Ryu Dojo)
2° Simone Belometti (SKC Valcalepio Credaro).
Altamura -Open di Milano 2005 e 2006 (1° classificato) e nell’Open di Grado (2° classificato)
60 KG
1° Umberto Palmiero (Athlon Maurino)
2° Alessandro Tinè (Sport C.)
68
DICEMBRE 2006
65 KG
1° Andrea Penna (Il Poliedro)
2° Carmine Donadio( Shizoku Avellino)
70 KG
1° Marco Sarnataro ( Champion Center Napoli)
2° Arcangelo Piccirillo ( Athlon Maurino).
Il vincitore disputo’ già la finale nella scorsa edizione
(2°classificato nei 65 kg.), mentre Piccirillo,ha già
all’attivo un 3° posto agli Open di Grado e due piazzamenti di rilievo nel Kata e nel Kumite agli Open di
Milano.
80 KG
1° Andrea Carli (Centro Ginnastico Torino)
2° Emanuele Sarnataro ( Champion Center Napoli)
il vincitore arrivo 3° nella scorsa edizione.
45 KG
1° Jessica Bisignano (SSD Arcobaleno)
2° Piera Minelli (Karate Genocchio).
Bisignano 2 volte campionessa italiana negli Esordienti.
50 KG
1° Elisabetta Gramegna (Kyohan Simmi) - 5° nella
scorsa edizione
2° Federica Cavallaro (Shito SR) - 2° nei Kata Esordienti 2006
55 KG
1° Andrea Saleri (Forza e Costanza)
2° Viviana De Martino (ASD Gymnic SH)
FEMMINILE
40 KG
1° Dalila Ansalone dello Sport Village Bologna
2° Elena Spagnuolo (Dragon’s Karate)
ori conquistati agli Open di Milano, all’Open di Grado
ed in altri Trofei rilevanti.
65 KG
1° Laura Maniscalco (ASD Lorenzo Livigni)
2° Alice Gherardi (Sporting Village Bologna)
Maniscalco conferma il titolo ottenuto già nella scorsa
edizione.
Famiglia Minguzzi:
Famiglia di Campioni
di Giovanna Grasso
U
na famiglia che fa parlare di
sé pur parlando poco di sé. Il
carattere serio, concentrato,
a volte un po’ schivo è comune a tutti
i membri di questa famiglia che ha
fatto della Lotta uno dei suoi centri di
interesse.
Valentina ha conquistato, nel luglio
scorso, il suo bronzo europeo juniores, mentre tra le ultime fatiche di
Andrea c’è l’affermazione nel prestigioso Torneo Ion Cornianu svoltosi
in Romania ad agosto. E ultima in
ordine di tempo c’è la medaglia di
bronzo conquistata da Luca nel Campionato Esordienti greco romana.
La Lotta, ma più correttamente lo
sport agonistico, è un aspetto importante nella vita di questa instancabile
famiglia. Numerosa con i suoi cinque
figli, energica con le sue forti radici
legate all’agricoltura ed alla bellezza
della terra emiliana.
Massimo, il capofamiglia, ha iniziato
a lottare per affrontare la poliomielite, una malattia purtroppo molto diffusa fino a qualche decennio fa in Italia. Lo “scontro diretto” con il suo
limite muscolare lo spingeva a percorrere la distanza tra Imola e Faenza
in bicicletta ed a darsi da fare sulla
materassina della CISA senza risparmiarsi. Il suo primo allenatore è stato
Benedetti al quale si sono succeduti
Ranzi e Sanna; la sua carriera agonistica è stata impreziosita di diversi
titoli italiani nella categoria juniores
fino ad approdare alle Universiadi
nel 1973, dove ha conquistato una
doppia medaglia di bronzo: sia nello
stile libero che nella greco romana.
Al di là da venire la specializzazione,
il territorio emiliano vantava numerosi campioni e un’ampia schiera di
praticanti stile liberisti, alla quale
anche Massimo Minguzzi apparteneva. Ci racconta ridendo delle sue epiche sfide con Giuseppe Bognanni, la
sua “bestia nera”, che gli riservavano
sempre il secondo posto ai Campionati italiani seniores, mentre la sua
unica vittoria in finale è stata annullata a seguito di una squalifica...
Celestina Becca, moglie
di Massimo, giocatrice
di serie A con il Faenza
Volley
Valentina, Andrea, Serena,
Celestina, Mirko, Luca, Massimo
DICEMBRE 2006
69
Massimo premiato alle
Universiadi del 1973
Massimo (al centro)
in Nazionale
Massimo in azione
contro Pelletier (FRA)
alle Universiadi
ridendo dice che non era nel
suo destino il titolo italiano,
mentre al contrario lo era la
Lotta che lo ha portato
ancora in Bulgaria ed in Svizzera ai
Mondiali Master non più di otto anni
fa.
Ma Massimo si schermisce indicando
come “quella brava della famiglia” la
moglie, Celestina Becca, giocatrice
di pallavolo in serie A prima a Imola
e poi a Faenza: la signora Minguzzi è
una bella donna dal sorriso aperto,
fisico atletico e temperamento energico. Appassionata di sport, ma
prima di tutto della sua famiglia, è
presente tanto in palestra quanto in
gara a fianco dei suoi “atleti”. La sua
scelta agonistica è ripercorsa dalla
terzogenita Serena, l’unica della
famiglia a non essere stata “catturata” dalla Lotta. Mentre i più piccoli
Luca, 12 anni, e Mirko di 8 stanno
condividendo appieno la passione
prevalente in famiglia.
“Ho montato una materassina nel
capannone dei trattori, così da potermi allenare di ritorno dal lavoro,
quando non ho tempo di andare in
palestra - dice Massimo - non c’è
70
DICEMBRE 2006
niente di più naturale per i miei figli
di giocare a far la Lotta con me,
divertendoci insieme e... sfidando
anche il freddo d’inverno! Ma ci
divertiamo tanto e il segreto è tutto
qui. Se la Lotta fosse un obbligo, non
credo che avrebbe tutto questo successo in casa mia. Il divertimento
innanzitutto!
Sono, ovviamente, molto orgoglioso
del successo dei miei figli, è chiaro
che non sarei meno orgoglioso di
loro se avessero scelto una strada
diversa... ma io non ho mai smesso di
coltivare questa passione per la Lotta
e loro sono sempre stati con me.
Siamo una famiglia molto unita e
quando non c’è obbligo è naturale
condividere interessi e passioni. Sia
Andrea che Valentina sono cresciuti
in palestra, così come gli altri tre.
Per Luca e Mirko anche Andrea
costituisce un grande punto di riferimento: è il classico fratello maggiore
da “emulare”. E ce la mettono tutta,
soprattutto il piccolo che è
uno scatenato!
Valentina ad un certo punto
della sua carriera ha optato
per la pallavolo; poi in palestra è
capitato per puro caso Giorgio
D’Antonio trasferitosi in Emilia
come insegnante di liceo, ma lottatore proveniente dalle Fiamme Oro di
Napoli. Con lui in palestra Valentina
ha avuto un punto di riferimento sia
come insegnante che come “partener”... era l’unico stile liberista in
circolazione! E grazie a lui le è tornata la passione per la Lotta; sono
molto legati anche ora che Valentina
è spesso via per gli allenamenti con
la nazionale e le gare.
Luca ha vinto il bronzo negli ultimi
campionati esordienti di greco romana, ma si allena anche in stile libero
come il fratellino... ora che non c’è
più una limitazione alla pratica degli
stili tutti i bambini in palestra si allenano così: il doppio canale è una
buona opportunità, come tutte le
situazioni in cui viene data un’alternativa... e questo vale tanto in palestra quanto nella vita!”
JU JITSU
JU JITSU A NAPOLI
La Scuola Militare della “Nunziatella”
allo “Sport Expo” di Napoli
di Mario Dell’Aquila
L
a Scuola Militare “Nunziatella”
di Napoli è la più antica istituzione per la formazione scolastica ad indirizzo militare.
E’ stata, infatti, fondata nel 1787 da
Ferdinando IV di Borbone come
“Real Accademia Militare” ed è oggi
al suo 219° anno di corso.
Gli allievi di questa scuola, che studiano e vivono all’interno della struttura, seguono il normale corso di
studi (Liceo Scientifico o Classico) di
qualsiasi scuola italiana integrato
però dalle attività che ricadono nell’ambito dell’ “Addestramento Militare” quali il combattimento corpo a
corpo, tiro con armi o di bomba a
mano, istruzione formale, sanitaria e
regolamenti.
Proprio per la peculiarità del programma di addestramento degli allievi, la
Dirigenza della Scuola, Col. Domenico PACE, e dell’Ufficio Addestramento, Ten.Col. Giampiero BATTIPAGLIA, hanno ritenuto che il Ju Jitsu
potesse fornire le abilità marziali
richieste agli allievi ed hanno affidato
il compito di redigere una progettazione didattica specifica al M° Mario
DELL’AQUILA, Fiduciario Ju Jitsu
per la regione Campania nonché l’attivazione di un Corso di Ju Jitsu rivolto
agli allievi della Scuola e che è partito
nell’a.s. 2002/03, diretto dallo stesso
m° Dell’Aquila coadiuvato dall’I.T.
Gabriele MUOIO.
Il prestigio della Scuola e la progettazione mirata ad ottimizzare l’acquisizione del Programma Federale hanno
consentito di stilare un protocollo
d’intesa tra la F.I.J.L.K.A.M., e per
essa nella sua emanazione locale il
competente Comitato Regionale Cam-
pano presieduto dal m° Aldo Nasti, e
la Scuola Militare “Nunziatella” che
consente agli allievi dell’ultimo anno
di corso di sostenere gli esami federali per I dan di Ju Jitsu.
Dell’importanza dello Sport in generale ha potuto parlare il Comandante
della “Nunziatella” in un intervento
dal titolo “L’attività sportiva nella formazione degli allievi”, inserito nel
programma della conferenza “LO
SPORT MILITARE” organizzata dall’Esercito Italiano e tenutosi a Napoli
lo scorso 19 ottobre.
Nel suo intervento il Colonnello
PACE ha voluto rimarcare con forza il
ruolo e l’importanza che lo sport (e tra
questi quelli a vocazione marziale)
assumono sia nella formazione che
nelle aspettative dei giovani allievi
delle scuole militari.
Nelle giornate immediatamente successive la Scuola ha partecipato allo
Sport Expò, una delle più importanti
fiere del fitness e delle discipline del
movimento, tenutosi negli stands della
Mostra d’Oltremare di Napoli dal 20
al 22 ottobre.
La partecipazione della Scuola e degli
allievi si è concretizzata in una serie
di dimostrazioni, articolate sull’intera
durata della manifestazione, degli
sport che meglio potevano rappresentare le attività sportive che accompagnano la vita scolastica degli studenti,
nella fattispecie il Ju Jitsu e la Scherma.
Con i maestri Dell’Aquila e Muoio sono gli allievi Pane,
Della Corte, Carbone, Fazio e gli allievi in uniforme
storica Boerner e D’Alessio e il Ten. Col. Battipaglia
DICEMBRE 2006
71
A I K I D O
La locandina
dello stage
STAGE NAZIONALE
Grande successo organizzativo,
oltre 120 i partecipanti
di Bruno Carmeni
N
ella ridente cittadina di Conegliano (Treviso) definita la
“Perla del Veneto” per la sua
collocazione collinare e per la vicinanza sia del mare (Venezia) che dei
campi da sci (Dolomiti), sabato 27 e
domenica 28 maggio si è svolto il 1°
Stage Nazionale di Aikido.
Lo stage è stato organizzato dalla
FIJLKAM, in collaborazione dell’Associazione Sportiva Dilettantistica
Judo Club Conegliano con il Patrocinio del Comune cittadino e del CONI
Provincia di Treviso. Il Generale Ezio
Evangelisti ha voluto personalmente
visitare l’impianto per rendersi conto
che tutto fosse predisposto affinché il
soggiorno dei partecipanti corrispon-
72
DICEMBRE 2006
desse alle loro esigenze.
Durante l’anno sono due i corsi nazionali di aggiornamento Aikido
FIJLKAM, questo per permettere a
chi si trova nelle isole a non dover percorrere tutta l’Italia per parteciparvi.
Normalmente uno si svolge a Roma
ed un altro al nord. La massa di partecipanti provenienti da tutta l’Italia è
stata sorprendente tanto da fare considerare questo primo stage nazionale
straordinario per l’afflusso. Agli oltre
120 praticanti arrivati da tutta la penisola hanno dato il benvenuto il Presidente Onorario della FIJLKAM,
Generale Ezio Evangelisti il quale ha
portato il saluto del Presidente, Dr.
Matteo Pellicone; Il Vice Presidente
vicario del CONI Provinciale di Treviso, Dr. Sanson; il Presidente del
Comitato Regionale, Maestro Benemerito Berardino De Carlo e l’Assessore allo Sport della Città di Conegliano, Gentile Sig.ra Paola Mirto, la
quale oltre ai saluti convenzionali ha
dato la disponibilità del suo ufficio ad
accogliere qualsiasi altra manifestazione che la FIJLKAM vorrà organizzare a Conegliano.
Il maestro Fausto De Compadri ha
raccolto attorno a sé il professore
Adornato ed i maestri presenti che
insegnano in altre organizzazioni;
egli si è detto pronto ad un dialogo
tranquillo e proficuo affinché tutti
siano sotto una sola Federazione, la
A I K I D O
Il Presidente
Onorario Ezio
Evangelisti con il
Maestro Carmeni
Una fase dello stage
FIJLKAM, ed ottenere un maggior
credito sia in campo nazionale che
internazionale. Il Settore Aikido
FIJLKAM è in netta divulgazione in
campo nazionale, anche se data la sua
peculiarità non è possibile parlare di
agonismo.
Vedere praticare tutti assieme, con
serietà ed intensità tecnica, nell’immenso tatami dell’ASD Judo Conegliano è stato uno spettacolo incredibile. Intervistati alcuni convenuti si
sono detti entusiasti della condotta
tecnica del corso e dell’accoglienza
ricevuta. Tra i partecipanti due gentili
signore giapponesi; Michiyo Ogata
che pratica a Mantova e l’insegnante
Wakabayashi Keiko. Quest’ultima
insegna al Gruppo Paracadutisti della
Folgore a Livorno. La 75enne Keiko è
stata alla ribalta con un servizio mandato in onda dalla RAI TV mentre
allena gli ufficiali e la truppa nella
difesa personale.
Al termine del corso, domenica 28, a
tutti è stato fatto un simpatico omaggio consistente in una bottiglia di
prosecco, visto che Conegliano è
definita “Città d’arte e patria del prosecco”; è stata consegnata la locandina del corso ed il diploma di partecipazione. Nel pomeriggio solamente
alcuni si sono cimentati negli esami
per ottenere il 1° ed il 2° dan, mentre
la maggioranza ha avuto l’opportunità di visitare la casa natale di Gio-
vambattista Cima, la bellissima Sala
dei Battuti presso il Duomo, il castello cittadino contenente una raccolta
di opere e dipinti che raccontano la
storia di Conegliano. Hanno scoperto
una località italiana per loro sconosciuta e si sono detti così entusiasti
da volerla visitare più profondamente
in futuro. Unico dispiacere è stato di
non poter assistere alla “Dama
Castellana” che si svolge ogni anno
nel mese di giugno. È uno spettacolo
unico nel suo genere dove nella
meravigliosa piazza Cima i personaggi della dama, in costume epocale, si
spostano al comando dei giocatori
finalisti. Molti hanno assicurato la
loro presenza all’edizione pittoresca
del 2007.
DICEMBRE 2006
73
LA POLIZIA PENITENZIARIA E MGA
Un progetto in
dinamica evoluzione
I
l mondo Penitenziario, generalmente sconosciuto alla grande maggioranza delle persone , è spesso percepito dall’immaginario collettivo come
qualcosa di oscuro e di minaccioso perché è il luogo ove viene custodita la
parte più negativa della società cioè
quella che infrange le regole della convivenza civile.
E’ indubbio che la restrizione della propria libertà personale è una condizione
innaturale e di per sé violenta per l’essere umano e finisce per essere frequentemente generatrice, essa stessa, di
aggressività, di frustrazione, di disperazione.
La popolazione detenuta è composita e
ne fanno parte persone che provengono
dalle fasce marginali della società, ma
anche persone di elevata pericolosità
sociale e criminale.
Al Poliziotto Penitenziario sono affidati compiti e servizi molto variegati, che
implicano competenze differenziate e
requisiti professionali specifici.
L’esposizione continua ad una situazione di stress richiede inoltre particolare
equilibrio e padronanza personale.
Il contatto continuo con le persone che
sono in stato di detenzione implica
prima di tutto competenze relazionali
molto spiccate per rapportarsi in modo
corretto da un punto di vista professionale e valido da un punto di vista
etico.
Nello svolgere il proprio lavoro i Poliziotti non sempre hanno a disposizione
le armi in dotazione il cui uso è riservato ad alcuni specifici servizi.
In particolare durante il servizio nei
reparti detentivi è espressamente vietato dalla norma detenere armi.
Dati questi presupposti, nei corsi di for-
74
DICEMBRE 2006
mazione per l’immissione in servizio
dei Poliziotti Penitenziari, è sempre
stato riservato uno spazio, ancorché
limitato, per l’ addestramento alla Difesa Personale attingendo alle arti marziali più diffuse.
I risultati non erano di particolare significato sia dal punto di vista dell’efficacia sia da quello dell’apprendimento. Si
verificavano infatti disomogeneità di
metodo poiché ogni istruttore si riferiva
alla sua disciplina e, di fatto, si vanificava l’intervento poiché per porre in
grado un operatore di difendersi occorreva una pratica costante di molti anni.
Nel 2004 l’Amministrazione
Penitenziaria
stipula una convenzione con la
FIJLKAM per la formazione di istruttori di difesa personale – metodo MGA
appartenenti al Corpo di polizia penitenziaria selezionati tra personale interno in possesso di requisiti tecnici e titoli sportivi indicati dalla stessa Federazione.
L’obiettivo di avere risorse interne professionalizzate e di adottare un metodo
omogeneo in tutte le sedi formative si
coniuga in questo modo con la particolare rispondenza dell’MGA alle esigenze operative e con la
neces-
eo
artolom
mpli, B
a
atto
C
i
G
D
e
sepp
iu
ancesco
G
r
,
F
o
x
ll
s
se
da
no Pres
Corso:
lla, Stefa
anti al
O
ip
c
io
te
z
r
na
ttori pa
grino, Ig
Gli istru
io Pelle
d
u
la
C
i,
Buscem
sità di raggiungere, in tempi brevi, una
buona preparazione rivolta esclusivamente alla tutela dell’incolumità sia di
chi lo pratica sia di eventuali aggressori.
L’utilizzo di tecniche di facile realizzazione, ma al tempo stesso efficaci, è
stata costantemente accompagnata dal
riferimento alla filosofia di fondo di una
tecnica centrata solo sulla difesa e non
sull’aggressione che si colloca in particolare sintonia con l’impostazione etica
e deontologica del poliziotto penitenziario, di ridurre al minimo la violenza
e di garantire condizioni ove vengano
rispettati i diritti delle persone detenute.
I 26 istruttori qualificati dall’Amministrazione hanno già effettuato corsi di
difesa personale per il personale neoassunto ed hanno cominciato a realizzare
corsi direttamente negli Istituti Penitenziari per il personale già in servizio.
La risposta del personale
è stata di
particolare gradimento poiché è stata
percepita l’efficacia, il rafforzamento
dell’autocontrollo ed, in generale, della
propria sicurezza personale nell’affrontare situazioni di criticità.
Per la positiva risonanza del lavoro fin
qui svolto dagli istruttori di difesa personale l’Amministrazione ha deciso di
riservare loro uno spazio nell’ambito
della Festa nazionale della Polizia Penitenziaria che si è tenuta a Roma il 4
ottobre scorso.
Gli istruttori hanno mostrato le tecniche
di base ed alcune applicazioni operative
del metodo al vasto pubblico presente.
ma anche momenti di autoaggiornamento in cui vengono chiamati ad un
lavoro di ricerca ed approfondimento
nell’intento di adattare sempre di più il
metodo alle reali e specifiche esigenze
operative.
Anche in questa fase la supervisione
della Federazione è imprescindibile, ma
la ricerca di soluzioni che ne scaturirà
risulterà molto più condivisa adottando
un metodo partecipativo che stimoli le
persone nella costruzione attiva della
propria professionalità.
Gli Istruttori di Difesa personale
della Polizia Penitenziaria
Il percorso formativo degli istruttori
della Polizia Penitenziaria prevede un
aggiornamento semestrale d’intesa ed
in collaborazione con la
FIJLKAM,
A
iche MG
di Tecn
e
n
io
z
u
Esec
nto
nettame
l’amma
e
r
r
o
p
redis
gi per p
Bloccag
llo
da colte
Difesa
llagente
dello sfo
o
s
u
l’
e con
Tecnich
DICEMBRE 2006
75
J U D O
KATA E MASTER
Si riparte!
di Stefano Stefanel
I
l Consiglio di settore nell’ultima
riunione del 2006 ha messo in cantiere alcuni importanti e innovativi
appuntamenti per il 2007 che riguardano l’attività Master e Kata. La
comunicazione è arrivata ai Comitati
regionali, che rimangono il referente
per tutta l’attività federale.
Per i Master viene confermato il Trofeo Master Italia, che prevede due
appuntamenti internazionali (il World
Master Open in Brasile a giugno e i
Campionati Europei Master in Germania a novembre) e cinque appuntamenti nazionali (Trofeo Città di Vittorio Veneto, Trofeo Sankaku a Bergamo, Master Toscana a Firenze, Torneo
dei Vecchi Maestri a Tarcento e Torneo Master della Capitale a Roma). E’
di fondamentale importanza che i
Master italiani partano dall’attività
nazionale per poi fare quella internazionale.
Per i Kata invece ci sono novità e conferme:
cui potranno accedere solo gli Arbitri
regionali, lo stage del 2007 è un fondamentale punto di passaggio. Anche
perché dopo gli Europei di Malta ci
sarà lo Stage arbitrale in Svezia a cui
parteciperanno i nostri arbitri internazionali (Strazzeri, Gobbi, Erissini,
Ferrante, Vetturini) e dunque è importante che i quadri federali siano stabilizzati e possano permettere un effettivo miglioramento della qualità dei
kata nazionali. La Commissione giu-
dicante è formata dal M.o Stefano Stefanel e dagli Arbitri internazionali
Gian Piero Gobbi e Giovanni Strazzeri.
Lo Stage a Lignano Sabbiadoro sarà
tenuto da un docente del Kodokan di
Tokyo.
Inoltre il Consiglio di settore ha deciso per questo quadrienno olimpico di
prevedere il passaggio di dan fino al
conseguimento del 5° per i Campioni
europei di Kata.
• 6° Stage nazionale a Lignano Sabbiadoro dal 2 al 4 febbraio 2007 con
la qualifica di nuovi docenti federali, la possibilità per gli arbitri di kata
di ottenere le qualifiche che non
hanno ottenuto e la possibilità per le
regioni con meno arbitri di poterne
avere un numero sufficiente;
• Torneo delle Regioni di Kata: gara
per squadre regionali che si svolgerà nella seconda parte dell’anno.
Poiché nel 2008 si procederà ai primo
esame per Arbitri Nazionali di Kata, a
76
DICEMBRE 2006
Il Consigliere Stefano Stefanel è soddisfatto del primato europeo degli italiani
sia nel 2005 che nel 2006 …ma guai fermarsi sugli allori!
J U D O
IN MARGINE AGLI EUROPEI DI KATA
La volpe e l’uva…
di Giorgio Sozzi
B
énoit Huon scrive a “L’Esprit
du Judo”, una nuova e lussuosa rivista francese, dicendo di
aver sentito da alcuni suoi amici cose
turche (très mauvais échos) sui Campionati d’Europa di Kata di Torino e,
dato che lui, Bénoit, non c’era, chiede
lumi.
L’editorialista risponde titolando il
pezzo CHAMPIONNAT D’EUROPE
DE KATA: “UNE MASCARADE” e
riporta le dichiarazioni di Eric Villant,
Presidente del Comitato dell’ Ile de
France, il quale afferma che si è trattato appunto di “une mascarade”: lo
spirito del kata tradito; nulla l’efficacia; kata eseguiti come danza; i francesi umiliati mentre gli italiani, giocando in casa e favoriti dagli arbitri,
hanno lasciato le briciole agli altri. A
questo punto, conclude Eric Villant,
“non bisogna più partecipare così da
non perdere il nostro patrimonio!”.
Ben comprendo la stizza dei francesi
che non ci stanno a perdere, specie
con gli italiani, ma corre l’obbligo di
qualche precisazione.
a) Il regolamento di gara - opinabile
fin che si vuole - era quello stabilito dall’ Uej e pertanto ben noto a
tutti, dirigenti e atleti dei paesi
iscritti i quali, dunque, conoscevano
perfettamente le regole del gioco,
ovvero i metri di valutazione;
b) nello Stage indetto dall’Uej per
l’abilitazione degli arbitri internazionali di Kata a Malta, c’era anche
una judoka francese che aveva
ampia possibilità di contestare tutto
e tutti, cosa che non ha fatto, sottoponendosi diligentemente alle
c)
d)
e)
f)
prove di esame; presente a Malta,
sia ben chiaro, non a titolo personale bensì inviata dalla Federazione
francese;
Le finali di Torino erano giudicate
da cinque arbitri di nazionalità
diversa dalle coppie finaliste con
l’esclusione dei punteggi più alto e
più basso, e dunque risultava abbastanza difficile combinare favoritismi;
Si può discutere sugli arbitri - esiste
una competizione dove non ci sia
qualcosa da dire sugli arbitri? - ma
è mai possibile pensare ad un
accordo trasversale fra giudici
internazionali solo per bastonare i
francesi?
Al tavolo dell’Uej a Torino c’era,
tra gli altri, Jean Luc Rougé, Presidente della Federazione Francese e,
in tribuna d’onore, un ospite come
il Maestro Daigo Toshio, custode
dell’ortodossia dei Kata del Judo
Kodokan i quali, anziché stracciarsi le vesti, si sono congratulati con
i vincitori;
Nel 2005 a Londra il risultato della
competizione – Italia e Spagna di
gran lunga in testa - fu pressoché
identico a quello di Torino 2006 e
gli italiani non giocavano in casa !
E dunque, la redazione di “Esprit du
Judo” invece di reggere la coda al sig.
Eric Villant, avrebbe dovuto meglio
informarsi prima di scrivere un titolo
offensivo, sia nei confronti degli oltre
150 judoisti impegnati sul tatami a
Torino, sia dei dirigenti europei che
con lungimiranza portano avanti il
discorso delle competizioni di “kata”!
A proposito, ma non è che questo sig.
Eric Villant, per essere così fegatoso,
avesse magari motivi personali?
Non sarà perché, in gara anche lui a
Torino, in coppia con Laurent Dosne,
pur interpretando l’autentico spirito
del Kime-no-kata ancor meglio di
Jigoro Kano buon’anima e malgrado
la loro straordinaria, superba, incomparabile, perfetta esecuzione del
Kime-no-kata, quei somari incompetenti dei giudici internazionali hanno
rilevato nella loro esecuzione ben 298
fra imperfezioni ed errori (contro gli
88 di Verano/Gonzalez – spagnoli,
non italiani – vincitori ), classificandoli al 16° posto, ultimi, sulle sedici
coppie in gara?
Il vecchio Esopo, uno che di uomini se
ne intendeva, ebbe un giorno a raccontare la favola di una certa volpe che
saltava e saltava per acchiappare un
grappolo d’uva…
Non sarà la stessa storia?
Ps.
Suvvia, non se la prenda Sig. Eric Villant, Presidente del Comitato dell’Ile
de France; anzi, magari sponsorizzato da “L’esprit du Judo”, perché non
si mette sotto a produrre video dei
suoi kata , perfetti, va da sé, così da
illuminare dirigenti, arbitri e atleti di
tutta Europa (e poi del mondo)?
Altrimenti, “obtorto collo”, dovranno
continuare a “danzare” kata, avendo
come riferimento i video, imperfetti,
del Kodokan di Tokyo!
DICEMBRE 2006
77
a cura di Renato Manno
La formazione tecnica
negli sport
di combattimento
di Renato Manno
La tecnica sportiva è un movimento
appreso ed automatizzato frutto dell’apprendimento dell’allievo e dell’insegnamento del maestro.
Affinché la tecnica sia definita tale
deve essere padroneggiata da parte
dell’allievo che attraverso un numero
elevato di ripetizioni ne acquisisce
gradualmente una certa maestria guadagnandone in fluidità, precisione,
velocità; tutto ciò si realizza completamente quando l’allievo esegue la sua
tecnica senza una dettagliata partecipazione cosciente.
L’apprendimento motorio è un processo complesso che coinvolge la dimensione cognitiva specifica del movimento, al tempo stesso però è un passaggio obbligato nelle tappe della specializzazione. Nell’apprendimento
motorio perciò è necessario che le
proposte dei primi insegnamenti tecnici siano collegati sia al livello delle
capacità fisiche dell’allievo che alle
sue precedenti esperienze motorie.
Si è già specificato che la ripetizione
del movimento è il mezzo più importante per l’apprendimento motorio,
però quando gli sport richiedono
situazioni sia variabili che imprevedibili bisogna arricchire la tecnica delle
ripetizioni in situazioni reattive e
variate, cioè sin dall’inizio bisogna
ambientare la tecnica in una situazione di attacco o risposta o combinazione, secondo opportune metodiche
78
DICEMBRE 2006
molte delle quali determinanti ai fini
della formazione tecnico-tattica dell’atleta e delle possibilità di vittoria.
Negli sport di combattimento, open
skill per eccellenza, “la situazione si
caratterizza per una marcata incertezza, ed in essi normalmente vi prevale
l’atleta che crea la maggior difficoltà
situazionale all’antagonista” (Aschieri). Inoltre il confronto è diretto, la
mutevolezza della situazione è determinata dall’interazione motoria oppositiva tra i due atleti che attivano comportamenti (attacchi, combinazioni,
difese, finte) finalizzati al conseguimento della supremazia.
L’automatizzazione delle tecniche,
quindi, negli sport di combattimento
si confronta sempre con le componenti tattiche, l’allenamento tecnico-tattico è molto ricco e variabile ed occupa
una grande parte del tempo di preparazione e rende le situazioni agonistiche
molto incerte.
Nell’allenamento la tecnica e tattica si
saldano, sia con le componenti fisiche
di forza velocità e resistenza che coordinative che cognitive, quest’ultime
quale punto finale di registrazione di
tutte le esperienze esecutive in allenamento ed in gara, simulata ed ufficiale.
Nel movimento degli sport di situazione, le tappe della prestazione nel suo
complesso od azione motoria si possono identificare nelle tre seguenti:
- La finalità del movimento
- Il programma di movimento
- L’esecuzione del movimento
La finalità del movimento è decisa
dopo l’analisi dell’ambiente, è evidente che in un ambiente variabile come
negli sport di combattimento, la velocità con cui si riconosce una situazione tecnica scatenante un attacco è
determinante, e dipende anche da
quanto l’atleta è stato allenato ad essere abile in questo frangente.
Una volta determinata la finalità di
movimento la scelta del “cosa fare” è
la scelta del programma di movimento opportuna, che perciò dipende
direttamente dalla finalità; l’esecuzione del programma è la naturale conseguenza della scelta, nella esecuzione
sono determinanti il livello di automatizzazione, ma soprattutto il livello di
efficienza delle capacità condizionali,
la velocità e la forza per la rapidità del
colpo e la resistenza nel numero delle
volte di applicazione delle tecniche e
della forza e precisione nelle diverse
fasi.
Nelle diverse tappe della realizzazione
del movimento il vero “fluidificante”
è la ripetizione essa permette l’acquisizione dell’automatizzazione, essa
consente una esecuzione senza controllo cosciente, condizione che permette all’atleta di pensare all’obbiettivo dell’azione ed al suo evolversi
tecnico tattico.
Negli sport di situazione e negli sport
di combattimento è necessario dare un
grande valore alla fase interpretativa,
che è una fase cognitiva, di comprensione o “intuizione”, l’ambiente di
combattimento è altamente variabile e
necessita di una continua analisi che
permetta una reazione adeguata, in
questo senso le fasi dell’apprendimento tecnica possono essere riassunte
nella fig. 1.
TAPPE DI ELABORAZIONE
DELL’INFORMAZIONE
IDENTIFICAZIONE
DELLO STIMOLO
SELEZIONE
DELLA RISPOSTA
PROGRAMMAZIONE
DELLA RISPOSTA
FIGURA UNO
Nella figura uno si vede chiaramente
come l’elaborazione della informazione ha una sua complessità, ha diverse
tappe che complessivamente formano
le ragioni di una risposta ad una fase
della competizione (attacco, difesa)
cioè una “situazione-stimolo” che va
allenata rendendo l’allievo in grado di
riconoscere il più precocemente possibile i segni di una eventuale situazione agonistica, solo così si raggiungono le velocità di reazioni adeguate al
combattimento, la velocità totale è la
somma del tempo di decisione + il
tempo di esecuzione, qualunque velocità esecutiva è insufficiente se non
sostenuta da una elevata velocità decisionale.
Nell’insieme la prestazione di combattimento porta ad una sequenza di
tappe che si accavallano continuamente; parte dalla identificazione dello stimolo per passare alle finalità della
risposta con le conseguenti fasi
FIGURA DUE
Nella figura due si vede come la fase
esecutiva e solo la parte finale della
scelta della finalità e quest’ultima è
influenzata dalle capacità condizionali e coordinative. L’automatizzazione rende più veloce la scelta e la
consecutiva esecuzione, ma l’identificazione può essere molto lunga
anche se la fase esecutiva è molto
rapida, per cui una preparazione fisica discostata dalla competenza tecnica e quindi la fase mentale-cognitiva
non permette una tempestività efficace ed aumenta la prevedibilità deter-
minando una bassa competitività tecnico-tattica.
Molte vie sono possibili nella formazione di un futuro atleta, ma alcune
vie sono sicuramente molto lunghe e
di non certa riuscita; alcune tradizioni hanno coltivato rituali consolidati
di ripetizione di fondamenti, essi
vanno considerati un importante
mezzo di formazione e di valutazione
ma possono essere parziali e non essere sufficienti per una preparazione dei
giovanissimi alla moderna competizione.
DICEMBRE 2006
79
CURIOSITÀ OLIMPICHE
Le mascotte:
simpatici animali portafortuna
di Livio Toschi
N
ei precedenti numeri di Athlon
ho parlato prima delle medaglie assegnate ai vincitori dei
Giochi Olimpici, poi dei francobolli
emessi in occasione delle Olimpiadi.
Questa volta ci occupiamo di un argomento davvero piacevole: le mascotte.
Mascotte è una parola che deriva dal
provenzale e significa «strega» oppure
«persona, animale, oggetto, considerati
dei portafortuna». Il termine si diffonde
grazie al successo dell’omonima operetta, musicata da Edmond Audran nel
1880. Visto il successo della cantante,
alcune gioiellerie realizzano un ciondolo che rappresenta l’artista nel costume
di scena e che va subito a ruba, divenendo da quel momento sinonimo di
portafortuna. Questa è l’origine della
moderna mascotte, come racconta
Marie-Hélène Roukhadzé in un articolo apparso sulla rivista Message olympique nell’agosto 1991.
La prima mascotte in assoluto, seppure
non ufficiale, fa la sua comparsa ai
Giochi invernali di Grenoble, nel 1968
(il suo nome è Schuss). Quattro anni
dopo, a Monaco di Baviera, entra in
scena la prima mascotte delle Olimpiadi estive: il bassotto Waldi, testa e coda
blu e corpo variamente colorato a strisce verticali diseguali.
Le mascotte delle Olimpiadi successive sono: a Montreal il castoro Amik,
che nella lingua degli indiani Algonchini vuol dire proprio «castoro», animale
paziente e laborioso che figura negli
stemmi di Montreal e Kingston; a
Mosca l’orsetto Misha, creato da Victor
Chizikov (caricaturista e noto illustratore di libri per bambini) dopo sei mesi
di lavoro e un centinaio di disegni; a
Los Angeles l’aquilotto Sam, ideato da
80
DICEMBRE 2006
C. Robert Moore e associati, della casa
di produzione Walt Disney (l’aquila è il
simbolo degli USA); a Seul il tigrotto
Hodori (ho vuol dire «tigre», dori è un
diminutivo), disegnato da Hyun Kim,
uno dei direttori della Società coreana
di estetica; a Barcellona il cane Cobi,
ideato da Javier Mariscal, una mascot-
te “cubista” così diversa dalle precedenti da essere in un primo tempo
molto criticata; ad Atlanta una strana
creatura blu dai grandi occhi, chiamata
Izzy. Elaborata al computer da John
Ryan, grafico 45enne della società
Designefx, inizialmente il suo nome è
Whatizit, ossia «Che cos’è?», ma viene
Misha (Mosca 1980)
cambiato in seguito ai suggerimenti
giunti da ogni parte del mondo, valutati da 32 bambini di Atlanta di età compresa tra 7 e 12 anni.
Ai Giochi invernali di Calgary, nel
1988, compare la prima coppia: sono
gli orsi polari Hidy e Howdy, fratello e
sorella, disegnati da Sheila Scott. Per i
Giochi estivi di Sydney Matthew Hatton crea tre mascotte: l’ornitorinco Syd,
il kookaburra Millie e l’echidna Olly,
nomi che derivano da Sydney, Millennio e Olimpiadi. Due le mascotte di
Atene 2004: i fratelli Atena e Febo,
omonimi delle due potenti divinità greche (Minerva e Apollo, per i romani).
La Paragraph Design Ltd, vincitrice
della gara internazionale cui hanno partecipato 196 concorrenti, si è ispirata a
una bambola dell’antica Grecia.
Sam (Los Angeles 1984)
Dobbiamo rilevare che i 5 cerchi, simbolo delle Olimpiadi, sono disegnati
anche sulle mascotte: sulla cintura di
Misha, sul cilindro di Sam, sul collare
di Hodori, ecc. A Izzy, invece, hanno
infilato nella coda tre spessi cerchi
simili a ciambelle, colorati in rosso,
nero e giallo.
A partire dal 1980 le mascotte vengono
raffigurate mentre praticano i vari sport
olimpici. Hodori, per esempio, sempre
con il sangmo in testa (è il copricapo
usato nei balli dei contadini), subisce
23 variazioni per rappresentare le discipline sportive ammesse ai Giochi di
Seul.
La Revue olympique informa che Beijing (Pechino) per i Giochi del 2008 ha
scelto ben 5 mascotte, chiamate Fuwa
(piccoli amici), i cui colori riprendono
quelli dei cerchi olimpici. Si tratta del
pesce Beibei, del panda Jingjing, della
fiamma olimpica Huanhuan, dell’antilope tibetana Yingying e della rondine
Nini. Mettendo di seguito la prima sillaba di ciascun nome si ottiene «Beijing Huanying Ni», ossia «Benvenuti a
Pechino».
*
Dal 1996 anche il Museo Olimpico di
Losanna ha la sua mascotte, ideata da
Jacques Vallotton (detto Valott) e Bertrand Lehmann: una torcia sorridente la
cui capigliatura è costituita dalla fiamma. Il suo nome è Pyrsos, che in greco
significa proprio «torcia», ed è stato
scelto tra quelli proposti da 516 ragazzi durante la Settimana olimpica.
Hodori (Seul 1988)
DICEMBRE 2006
81
Calendario 2007
agosto
04-05
11-12
13/17
gennaio
27-28
28
Trofeo Int. Città di Taranto (Trofeo Italia)
Trofeo Int. Alpe Adria (Grand Prix CA)
Taranto
Lignano Sabbiadoro/UD
febbraio
10-11
10-11
17-18
17-18
17-18
24-25
Trofeo Int. Città di Vittorio Veneto (Trofeo Italia)
Super “A” World Cup Parigi Seniores
World Cup “A” Budapest Seniores - M
World Cup “A” Leonding Seniores - F
Campionato Italiano Cadetti - M/F
Super “A” World Cup Amburgo Seniores
Vittorio Veneto /TV
Parigi (FRA)
Budapest (HUN)
Leonding (AUT)
Lido di Ostia/RM
Amburgo (GER)
Campionato Italiano Juniores - M/F
World Cup “A” Varsavia Seniores - M
Trofeo Int. Città di Giano (Trofeo Italia)
Torneo Int. Cadetti EJU A
Torneo Int. Masters Bremen - CA/M
Torneo Int. Città di Colombo (Grand Prix CA)
Torneo Int. Fuengirola - CA-M/F
Campionato Italiano Kata
Foligno/PG
Varsavia (POL)
Spoleto/PG
Zagabria (CRO)
Brema (GER)
Genova
Fuengirola (SPA)
Roma
marzo
03-04
03-04
10-11
10-11
24
24-25
30-31
31 mar-01 apr
aprile
01
06/08
08
21-22
28-29
28-29
Torneo Int. “Città del Palio
Campionato Europeo Seniores - M/F
S. PASQUA
Campionato Italiano Under 23 - M/F
World Cup “A” Lido di Roma Seniores - M
World Cup “A” Den Vejen Seniores - F
Siena
Belgrado (SERBIA)
Lecce
Lido di Ostia/RM
Den Vejen (DEN)
Super “A” World Cup Mosca Seniores
Trofeo Topolino
Torneo Int. Città di Valenza
Campionato Europeo Kata
Torneo Int. Cadetti -F
Trofeo Int. Città dell’Aquila (Trofeo Italia)
World Cup “A” Bucharest Seniores -M
World Cup “A” Lisbona Seniores - F
Torneo Int. Juniores - M/F
Campionato Nazionale Universitario
Torneo Int. Cadetti
Trofeo Int. Vallo di Diano (Trofeo Italia)
Mosca (RUS)
Torino
Valenza Po/AL
Malta
Berlino (GER)
L’Aquila
Bucharest (ROM)
Lisbona (POR)
Lione (FRA)
Iesolo/VE
Szczyrk (POL)
S.Rufo/SA
Trofeo Int. “Tre Torri”
Torneo Int. Città di Ventimiglia
Campionato Italiano a Squadre - JU/SE - M/F
Torneo Int. Città di Messina (Grand Prix CA)
P.S.Elpidio/AP
Ventimiglia/IM
Mantova
Messina
Campionato Europeo Cadetti - M/F
Torneo Int. Juniores - M/F
Festival Olimpico Gioventù Europea EYOF
La Valletta (MLT)
Paks (HUN)
Belgrado (SERBIA)
maggio
05-06
06
12
12-13
12-13
12-13
19-20
19-20
19-20
19-20
26-27
26-27
giugno
02-03
09-10
16-17
23-24
luglio
06-08
21-22
21/28
82
DICEMBRE 2006
Torneo Int. Juniores -M/F
Torneo Int. Juniores -M/F
Universiade
Jicin (CZE)
Berlino (GER)
Bangkok (THA)
settembre
13/16
22-23
22-23
29-30
30
Campionato Mondiale Seniores - M/F
World Cup “A” Birmingham Seniores - M
World Cup “A” Tallin Seniores - F
Super “A” World Cup Rotterdam Seniores
Trofeo Int. di Tarcento (Grand Prix JU/SE)
Rio de Janeiro (BRA)
Birmingham (GBR)
Tallin (EST)
Rotterdam (HOL)
Tarcento/UD
Campionato Europeo Juniores - M/F
Trofeo Int. Romagna (Trofeo Italia)
World Cup “A” Baku Seniores - M
World Cup “A” Minsk Seniores - F
Trofeo Int. Sankaku (Trofeo Italia)
Campionato Europeo a Squadre - M/F
Trofeo Int. di Bellizzi (Trofeo Italia)
Praga (CZE)
Castelbolognese/RA
Baku (AZE)
Minsk (BLR)
Bergamo
Minsk (BLR)
Bellizzi/SA
ottobre
05/07
13-14
13-14
13-14
20-21
27
27-28
novembre
03-04
16/18
17
18
24-25
24-25
63° Campionato Italiano Assoluto - M
42° Campionato Italiano Assoluto - F
Campionato Europeo Master - M/F
Torneo Int. “Open d’Italia” (Grand Prix JU/SE)
Campionato Italiano a Squadre - CA - M/F
Campionato Europeo U.23 - M/F
Campionato Italiano Esordienti - M/F
Monza/MI
(ISR)
Pomigliano d’Arco/NA
Pesaro
Linz (AUT)
Lido di Ostia/RM
dicembre
01
08-09
08-09
15
16
25
Torneo della Capitale (Grand Prix JU/SE)
Campionato Europeo OPEN - M/F
Coppa Italia JU/SE - M/F
Torneo “Londra 2012”
Torneo delle Regioni
S. NATALE
Lido di Ostia/RM
Varsavia (POL)
Torino
Lido di Ostia/RM
Lido di Ostia/RM
gennaio
27-28
Torneo Int. “Cristo Lutte” - GR
Creteil (FRA)
febbraio
03
08/10
10
24-25
24
Campionato Italiano Esordienti B - GR
Torneo Int. Memorial “Dave Schultz” - SL
Torneo Int. Flatz Turnier - CA Femm.
Torneo Int. “Kiev Senior - Femm.
Campionato Italiano Cadetti - GR
Lido di Ostia/RM
Colorado Springs (USA)
Wolfurt (AUT)
Kiev (UKR)
Lido di Ostia/RM
XX Trofeo Int. Milone - SL - F
G.P. d’Ungheria - GR
Campionato Italiano Juniores - GR
Campionato Italiano Esordienti B - SL
Lido di Ostia/RM
Szombathely (HUN)
Lido di Ostia/RM
Lido di Ostia/RM
marzo
10
10-11
17
31
aprile
08
14
17/22
28
marzo
S. PASQUA
Campionato Italiano Cadetti - SL
Lido di Ostia/RM
Campionato Europeo Seniores - SL/GR e Femm. Varna (BUL)
Coppa Italia - Femm. over 17 e Campionato Italiano Cadette
Asti
maggio
05
19
21
25-26
27
Campionato Italiano Juniores - SL
Palermo
Giochi della Gioventù Es. A e B - GR e - Femm Lido di Ostia/RM
Criterium Nazionale Universitario - GR
Iesolo/VE
XII Torneo Int.”Città di Sassari” - GR/SL e Femm. Sassari
2° Torneo Int. Beach Wrestling Sardinia
Sassari
giugno
02
08-09
09
15/17
22/24
23-24
26 giu-01 lug
28/30
Torneo Int.”Memorial Mauro Savron”
Trieste
Torneo Int.”Austrian Ladies Open” - SE/CA - Femm. Gotzis (AUT)
Campionato Italiano a Squadre over 18 - GR
Bari
Torneo Int. G.P. di Germania - GR
Dortmund (GER)
Torneo Int. G.P. di Germania - SL
Leipzig (GER)
Torneo Int.”Kwik’s Int.” - SL - CA
Beveren (BEL)
Campionato Europeo Juniores - SL/GR e Femm. Belgrado (SERBIA)
Stockholm Summer Games - GR - CA
Stoccolma (SWE)
luglio
24/29
Campionato Europeo Cadetti - SL/GR e Femm.
Torneo Int. “Ziolkowski”- SL
Torneo Int. “Pytlasinski” -GR
Torneo Int. “Varsavia Cup” - Femm.
Campionato Mondiale Juniores - SL/GR e Femm.
Siedlce (POL)
Varsavia (POL)
Varsavia (POL)
Pechino (CHN)
25
Arezzo
Monza/MI
KUMITE/KATA – 2°Open U.S.A. - CA/JU/SE M/F Las Vegas (USA)
S. PASQUA
KUMITE/KATA - 20° Torneo
Int. “Bosphorus Cup” - SE M/F
Istanbul (TUR)
maggio
04/06
19-20
KUMITE/KATA - 42° Campionato Europeo
Seniores - M/F
KUMITE/KATA - 20° Campionato Nazionale
Universitario
KUMITE/KATA – 2° Ladies Open
“Costa Smeralda” -F
Olbia/SS
KUMITE/KATA – 5° Campionato Europeo
per Regioni
Novi Sad (SERBIA)
Bratislava (SVK)
Iesolo/VE
Grand Prix Sicily
Palermo
Campionato Mondiale Seniores - SL/GR e Femm. Baku (AZE)
76° Campionato Italiano Assoluto - SL
Giochi della Gioventù Es. A e B - SL e Femm.
Lido di Ostia/RM
11° Camp. It. Ass. Femm. e Coppa Italia Under 17 Rovereto/RA
104° Campionato Italiano Assoluto - GR
Trofeo delle Regioni under 18 - SL/GR &
Campionato Italiano a Squadre over 18 - SL
S. NATALE
09
agosto
25
dicembre
01
08
Monza/MI
Rabat (MAR)
giugno
novembre
10
17
24
San Paolo (BRA)
aprile
06/08
08
21-22
Varsavia (POL)
settembre
14-15
18/23
Torneo Int. Seniores
KATA - Campionato Italiano - CA/ASS - M/F
KATA - Campionato Italiano - ES/JU - M/F
17-18
Torneo Int. “Mohammed VI”
24-25
KUMITE - 42° Campionato Italiano Assoluto –M
KUMITE - 25° Campionato Italiano Assoluto - F
31 mar-01 apr KUMITE/KATA – Golden League 8° Open d’Italia - CA/JU/SE - M/F
26-27
agosto
10/12
16/18
16/18
21/26
10-11
10-11
Reggio Calabria
KUMITE/KATA - 22° Open di Grado
- CA/JU/SE M/F
31 ago-02 set KUMITE/KATA - 16° Campionato del
Mediterraneo - CA/JU- M/F
Grado/GO
(CYP)
settembre
15-16
29-30
KUMITE/KATA – Golden League 6° Open di Germania - SE M/F
KUMITE - Campionato Italiano Cadetti - M/F
Aschaffenburg (GER)
Lido di Ostia/RM
KUMITE/KATA - 5° Campionato
Mondiale CA/JU - M/F
KUMITE - Campionato Italiano Esordienti - M/F
Istanbul (TUR)
Lido di Ostia/RM
ottobre
18/21
Lido di Ostia/RM
27-28
novembre
gennaio
21
28
1° Gran Prix Int. “Città di Cesenatico” - CA/JU Cesenatico/FO
KUMITE/KATA - 21° Campionato Italiano a
Rappresentative Regionali
Lido di Ostia/RM
febbraio
09/11
25
KUMITE/KATA - 34° Campionato Europeo
Cadetti Juniores - M/F
KUMITE/KATA - Campionato Italiano
Assoluto a Squadre Sociali - M/F
03-04
17-18
24-25
KUMITE - Campionato Italiano Juniores - M/F Lido di Ostia/RM
KUMITE/KATA – Golden League - 2° Open d’Austria - SE M/F (AUT)
KUMITE/KATA - 18^ Finale Nazionale
GdG - 2° Trofeo Nazionale Sound Karate
Macerata
dicembre
01-02
Smirne (TUR)
09
Lido di Ostia/RM
25
KUMITE/KATA 6° Open di
San Marino - CA/JU/SE M/F
KUMITE/KATA - Campionato Italiano
Giovanile a Squadre Sociali - CA/JU - M/F
S. NATALE
Rep.San Marino (RSM)
Lido di Ostia/RM
DICEMBRE 2006
83
Scarica

Dicembre 2006 - Università Ca` Foscari di Venezia