Le difese del mare I luoghi fortificati lungo la costa ionica Una delle escursioni più interessanti nella Sicilia Orientale è percorrere, via mare, il tratto costiero che va dalla foce del fiume Alcantara a quella del Simeto. Mancando di una valida rete stradale, sin dai tempi più antichi, il mare era il percorso più agevole per raggiungere località costiere tra loro distanti. Dal mare, la terra mostra la sua natura vulcanica e tutto ciò che la violenza dell’uomo ha creato. Il Castello di Calatabiano Attraverso un basso portale si entra all'interno di un'ampia corte da cui si accedeva un tempo alle altre stanze interne. Nella parte ovest, di costruzione aragonese, si ammira un magnifico arco, ancora intatto, su cui sta uno stemma, mentre sui ruderi di fronte a Taormina si notano delle immagini confuse che probabilmente sono decorazioni scomparse. Dal lato sud attraverso un piccolo portone si accede alla vera rocca della fortezza. Essa rappresenta la costruzione più antica in seguito trasformata per la difesa del castello. Il paesaggio che circonda i lati del castello e stupendo. Davanti si vede il mare dalle coste di Taormina a Riposto; a sinistra a alle spalle si osserva la vallata dell'Alcantara.; a destra l'Etna con i paesi montani degradant verso Giarre. Per la china del monte, coltivata a mandorli, ulivi, fichi d'india, si trovano ancora i ruderi dell'antico borgo dove si trova l'antichissima Chiesa del Crocifisso, sul cui frontespizio si legge una complicata iscrizione. Ai piedi della collina, sulla vallata orientale dell'Alcantara, in una fertile piana, verde di agrumeti e di vigneti sorge il paese di Calatabiano. La fortezza del Tocco Dopo la battaglia di Lepanto si intensificarono le scorrerie turche sulle coste italiane. Acireale venne interessata nel 1582 dal tentativo di sbarco del pirata Luccialì con al seguito sette galee turche nei pressi di Santa Tecla. Il tentativo di sbarco, che venne contrastato e respinto dalla mobilitazione della popolazione, spinse comunque la città a dotarsi di un sistema di difesa dalle scorrerie. Così alla fine del XVI secolo vennero intraprese alcune importanti opere di fortificazione da parte degli spagnoli nel litorale di Acireale, fra cui la Torre Alessandrano e la quadrangolare Torre di Sant'Anna nel borgo di Capo Mulini (1585), la Garitta di S. Tecla e la Fortezza del Tocco (Fortezza seu Bastione) sulla Timpa di Santa Maria La Scala (1592-1616). Le opere si andavano ad innestare in quello che fu il sistema di fortificazioni federiciane, d'epoca sveva. Le Torre di S.Anna a Capo Mulini Superata la Timpa di Acireale, la costa discende gradatamente verso il mare fino a Capo Mulini. Qui si vede la vecchia torre circolare capitozzata per non impedire al fuoco delle colubrine della retrostante Torre di Sant’Anna, di tenere lontane le piraterie. La Torre di Sant’Anna, oggi nota come come Torre del Faro di Capo Mulini è stata costruita negli ultimi anni del XVI secolo. Essa è nata come elemento di difesa costiera A cura di Arnaldo Alessandrini Bruna Messina Adriana Gravagna Pietra Scuderi Manuela Chisari