La montagna Osserva le immagini e spiega cosa è una montagna Cosa è l'ALTITUDINE ? 1) Osservate il disegno: secondo voi qual è il segmento più breve che unisce il punto A della montagna con il livello del mare rappresentato dalla linea orizzontale m? AC AB CIMA r AD A MONTAGNA m B C MARE D Il segmento più breve è AC , esso è perpendicolare alla retta m, cioè, incontrandola, forma un angolo......acuto, retto o ottuso?..................... AC, quindi, viene chiamato DISTANZA. L'ALTITUDINE è la DISTANZA tra un punto della montagna ed il livello del mare. Punto preso come riferimento. Percorriamo con lo sguardo la linea dell'orizzonte dell'immagine a fianco. Vedremo un versante del M. Cimone. Quanto è alto il nostro monte Cimone? Scriviamolo nel cerchio. Molti metri più in basso c'è il MARE Le parole della montagna: cima – versante – passo – ghiacciaio – valle. In ogni forma scriviamo il termine adatto Ecco altre foto della catena di monti della nostra regione: gli Appennini. Riusciamoa scoprire il particolare per dire che , sì, la catena di monti è la stessa? Un giro quasi completo su noi stessi. Cambiamenti di direzione sull'orizzonte. Gli Gran Sasso APPENNINI Monti Sibillini Aspromonte Monte Amiata SOLLEVAMENTO RIPIEGAMENTO Come nascono le MONTAGNE ? ERUZIONE La montagna vive, cambia,si modifica, si sgretola... Clicchiamo sul link e cerchiamo : Val Fiscalina la grande frana di Cima Uno http://youtube/iEh9SX9-pzg Il disastro del Vajont: la frana del monte Toc Una frana di fango e detriti scende a valle distruggendo la vegetazione e modificando l'ambiente L' Etna in eruzione : le varie fasi. Dove si trova l'Etna? Cerchiamolo su 1 - Premonizione Google Earth. 2 Eruzione : Esplosiva o Effusiva 3Emanazione FLORA E FAUNA della MONTAGNA Cerchiamo su una pagina internet i links sottostanti Http:// www.scuolacavasso.it/montagna/flora_fauna.htm http://www.webalice.it/ivo.gervasoni/video.html VIVERE IN MONTAGNA : le risorse naturali di cui l'uomo può disporre • L’acqua è nelle falde dei monti, nelle sorgenti, nei ruscelli, nelle fontane di pietra e nei lavatoi delle borgate, nell’energia delle cascate, nella calma delle dighe, nel tepore delle terme. • L’acqua è “racconto” di sali minerali, di particelle organiche della terra e delle rocce che incontra, attraversa, percorre. • L’acqua è energia in movimento. L' acqua L' alpeggio • “L’idolo della mia infanzie era il nonno e l’alpeggio dove sorgeva la sua baita. I mesi passati all’alpeggio con il nonno furono effettivamente una grande lezione di coraggio.” (C. Compagnoni, alpinista). • L’alpeggio è un insieme di percezioni, di odori, di suoni, di voci. • L’alpeggio è lavoro, animali e uomini, fatica di mille generazioni di montanari. L’alpeggio è latte, burro e formaggio, cani, pecore e lana, vacche e cuoio, “ciochin” (campanelle) e “rodon” (campanacci). • L’alpeggio è garanzia di tradizione e di cultura attraverso espressioni di saperi e di organizzazione del lavoro e della vita dei margari. • L’alpeggio è flusso migratorio di vite, movimento di incontri, di separazioni, di ritorni. • “Di quella prima scalata ricordo che partii spinto da una grande curiosità. Mi chiesi: “Cosa ci sarà lassù?” e via verso la cima. E’ stato l’inizio. Penso che quasi tutti siano partiti spinti da una grande curiosità.” (B. Cassin, alpinista). • Le nevi persistenti sono silenzio, suono del vento, fragore della slavina e della valanga, grido dell’aquila. • Le nevi persistenti sono luoghi di sentieri e di mulattiere, di rifugi, di valichi, di gole dei monti, di morene e di pendii rocciosi, emozione per chi pratica lo sci-alpinismo e l’alpinismo. • Le nevi persistenti sono un habitat prezioso di presenze come lo stambecco, il camoscio, l’aquila reale, la poiana ed anche la stella alpina e il giglio di montagna. • Le nevi persistenti assorbono le particelle dell’atmosfera che, potendo anche essere altamente inquinate, diventano così un indicatore ambientale. LE NEVI PERENNI • “Io ho cominciato ad andare al pascolo alle capre, avevo sette anni, andavo nei boschi su di là solo, con 30 capre dal mattino alla sera. Mia madre mi aveva fatto una saccoccia per la merenda che portavo a tracolla, dentro avevo un pezzo di pane e di toma.” (N. Revelli, scrittore). • Il bosco è emozione di profumo, di essenze resinose, di muschi, è rumore di cadute di tronchi. • Il bosco di tipo forestale è ricco di “informazioni” visive, tattili e di suoni per capire ed orientarsi. • Il bosco è un eco-sistema complesso, di risorse naturali ed economiche; è presenza di rossi scoiattoli, di rari occhi di lince, di cinghiali, di caprioli, cervi, daini e voli di galli forcelli, di gufi e barbagianni. È presenza di code di volpi, di cinghiali, del riccio, di faine e lepre selvatiche, del tamburellare dei picchi, grida di civette, allocchi… e gallerie di talpe. • Il bosco è il faggio, il rovere, la betulla, l’abete, ma anche il larice e il pino cembro Il bosco questi ultimi limite della vegetazione arborea ed indicatori di altitudine. È la quercia, il salice, il sorbo, l’acero e il castagno ed il sottobosco racchiude tra le sue luci e le sue ombre mirtilli, fragole, funghi, felci, muschi; il bosco è farmacia naturale dell’uomo con le sue erbe medicinali. • Il bosco è luogo di patrimonio ambientale, di argine a frane, a smottamenti ed erosioni, ricchezza di legni compatti, duttili per riscaldare, per costruire e progettare. • Il bosco è luogo misterioso, stimolo dell’immaginario collettivo, raccontato in favole, leggende, storie popolate di “masche”, di diavoli, di animali dei miti. • Il bosco è composizione di segni, tracce, fonte di scoperte, di stratagemmi utili per un gioco avventuroso. • Il bosco era ricchezza economica, di cultura, di sopravvivenza per gli abitanti della montagna, è patrimonio ambientale da tutelare. • Il bosco è espressione di storia dell'intervento umano, trasformazioni di superfici boschive in attività agricola.