Concorso “Marketing sociale e comunicazione per la salute” V edizione Lezioni di sicurezza e legalità - Prefetto di Oristano 2. Finalità del progetto La salute dei giovani è tra gli elementi fondamentali delle politiche l'UE1. Negli ultimi anni, nei 27 paesi della UE, la salute dei giovani risulta essere migliorata. Si riscontrano però motivi di preoccupazione rappresentati da alcuni comportamenti a rischio come, l’eccessivo consumo di alcol e fumo, l’uso di stupefacenti, l’incidentalità stradale, la vita sedentaria carente di attività fisica. Tutto ciò incide sensibilmente sulla salute pubblica e sul degrado sociale generando costi in campo sanitario e nelle misure di repressione per il mancato rispetto della legge e dell'ordine pubblico e conseguentemente rappresenta una possibile causa del mancato sviluppo economico e della collettività sociale nel suo insieme Già nella 2005 l’unione Europea considerava la collaborazione istituzionale strategia d'azione imprescindibile promossa col Piano Nazionale di iniziative per il "2005 - Anno Europeo della Cittadinanza democratica attraverso l'educazione", che ribadiva, in tema di convivenza civile, "il ruolo, il contributo e le responsabilità educative della famiglia, delle istituzioni della scuola nonché delle Regioni, degli Enti Territoriali e delle altre formazioni sociali nel territorio". Il 27 aprile 2009 la Commissione dell’Unione Europea ha adottato una nuova strategia per le politiche europee a favore della gioventù, intitolata "Investire nei giovani e conferire loro maggiori responsabilità" che rappresenta il seguito dell'agenda sociale rinnovata presentata dalla Commissione europea nel 2008. Nella nuova strategia, la Commissione riconosce la vulnerabilità dei giovani, in particolare nell'attuale crisi economica e finanziaria e pone l’accento sulla necessità di prestare maggior attenzione al nostro giovane capitale umano 1 Fonte sito dell’Unione Europea. 1 individuandolo come una preziosa risorsa in diminuzione: si prevede una riduzione di 5 punti percentuali entro il 2050: dall’attuale 20% al 15% della popolazione. Accogliendo l’approccio trans-settoriale della Commissione per affrontare le questioni concernenti i giovani, questa Prefettura si pone l’obiettivo di mitigare alcune delle condizioni di disagio sociale rilevate nei giovani oristanesi attuando una campagna di sensibilizzazione e di informazione sui temi della legalità e della guida responsabile tendente a modificare alcuni dei comportamenti a rischio (il consumo di stupefacenti, alcool, fumo, episodi di vandalismo, infrazioni del codice della strada, incidentalità stradale) posti in essere dai ragazzi sul territorio provinciale. 3.Criteri che ispirano il progetto. • Eliminare o comunque attenuare fortemente le situazioni di sofferenza psico-fisica e di devianza tra i giovani di età compresa tra i 12 e 19 anni. • Promuovere azioni coordinate e sinergiche tra gli operatori scolastici, sociali, medici, e di polizia che per dovere istituzionale seguono queste tematiche. • Agevolare programmi congiunti tra i predetti specie nella fase della prevenzione. 4. Istituzioni che si prevede di coinvolgere nel progetto: Questura di Oristano, Comparto di Polizia Stradale di Oristano, A.S.L. n° 5, Ufficio Scolastico provinciale, Enti Territoriali, CONI. 5. Descrizione del progetto Analisi di contesto. Anche il nostro territorio provinciale è caratterizzato da un andamento in diminuzione della popolazione totale e giovanile residente. Popolazione Provinciale al 31 Dicembre 2007 Popolazione del capoluogo (Oristano) al 31 Dicembre 2007 Popolazione Giovani 12/19 anni al 31/12/2007 in provincia Popolazione Giovani 12/19 anni al 31/12/2007 nel capoluogo Popolazione Provinciale al 31 Dicembre 2008 Popolazione del capoluogo (Oristano) al 31 Dicembre 2008 Popolazione Giovani 12/19 anni al 31/12/2008 in provincia Popolazione Giovani 12/19 anni al 31/12/2008 nel capoluogo M. 2.620 F. 5.321 Tot.167.941 M.15.532 F. 7.086 Tot. 32.618 M. 7.011 F. 6.500 Tot. 13.511 M. 1.424 F. 1.272 Tot. M.82.306 M.15.404 M. 6.807 M. 1.359 F. 84.989 F. 16.974 F. 6.290 F. 1.254 2.696 Tot.167.295 Tot. 32.378 Tot. 13.097 Tot. 2.613 I fatti di cronaca che vedono coinvolti adolescenti e preadolescenti in atti devianti e antisociali, risultano nella nostra provincia in progressiva crescita con risvolti emotivi preoccupanti ed allarmanti determinati soprattutto dalla gravità degli atti compiuti. Nella nostra realtà provinciale solo alcune delle forme di micro-criminalità comparse di recente rientrano nella casistica degli ultimi anni: il furto di veicoli per scopi ricreativi; il furto e l’appropriazione di cose mediante coercizione del proprietario; altre forme di aggressione fisica verso sconosciuti selezionati sulle strade urbane ed extraurbane; ed infine, il “bum fighting”, emerso per la prima volta negli Stati Uniti, consistente in sfide, che 2 includono prevalentemente aggressione fisica, lotta e boxing. Perdurano, anche, devianze derivanti da evoluzioni negative di fenomeni sociali arcaici, diffusi maggiormente nelle zone interne della provincia, come la “balentia”. Evoluzioni e risvolti che sfociano in forma di soprusi verso vittime adolescenziali maggiormente fragili, in forme di bullismo, spesso femminile. Uguale origine di derivazione (zone interne della provincia) hanno alcuni atti vandalici rivolti ai beni pubblici come il cartelli stradali impallinati e altri vandalismi compiuti da ragazzi verso edifici ed oggetti pubblici, monumenti storici. L’abuso di alcol e il maggior consumo soprattutto da parte delle ragazze è, invece di derivazione anglosassone L'alleanza educativa Scuola/Famiglia che per molto tempo ha rappresentato un punto di forza, sta diventando sempre più debole. Di contro si rileva una maggior attenzione della comunità nel suo complesso, sempre più attenta, sensibile e disponibile a considerare le esigenze sociali e psicologiche dei ragazzi come gruppo e come individui. Per educare alla legalità e al senso civico i giovani, diventa fondamentale fornire agli stessi adeguati strumenti di conoscenza, come la distinzione basilare tra la violazione di una norma e uno scherzo di cattivo gusto. Informarli sulle possibili conseguenze derivanti dai comportamenti che ai loro occhi potrebbero sembrare semplici “bravate” Portarli a sviluppare un pensiero critico per poter attuare scelte lecite, consapevoli e prive di conseguenze. Obiettivi operativi 1. Individuare le situazioni di disagio sociale. 2. Informare i giovani dei danni fisici derivanti dall’uso di droghe, alcol, fumo e delle conseguenze legali che ne posso derivare, nonché sul bullismo e sugli atti vandalici. 3. Ridurre il rischio correlato a comportamenti sbagliati e a rischio. Obiettivi della comunicazione e dell’informazione • incrementare il grado di consapevolezza dei giovani rispetto ai rischi connessi all’uso/abuso d’alcol e del fumo e l’assunzione di stupefacenti. • sensibilizzare i giovani al senso civico, allo stato di diritto e sviluppare auto-coscienza e senso di responsabilità. Target di riferimento I fruitori diretti sono quantificati, sulla base di dati rilevati a livello provinciale2, dalla popolazione scolastica per l’anno scolastico 2008/09 è risultano essere un totale di 20.802 alunni. Per il solo capoluogo di Oristano la popolazione scolastica è di 9.305 alunni. 1. scolari e studenti delle scuole medie e degli istituti scolastici. 2. giovani con fascia di età compresa tra i 12 e i 19 anni. Strumenti • questionario di rilevazione sulle conoscenze dei giovani circa il fenomeno del bullismo e le norme del codice della strada. • relazione finale sull’elaborazione dei dati rilevati con i questionari strumento di conoscenza locale dei comportamenti a rischio. 2 Fonte: Ufficio Scolastico provinciale di Oristano. 3 • slide di presentazione in power- point per incrementare la consapevolezza degli alunni delle scuole maggiormente a rischio in ordine ai predetti temi. • Internet • Opuscoli Informativi distribuiti nelle scuole sull’articolo 75 del testo unico delle tossicodipendenze. Descrizione dell’intervento Realizzare una campagna di sensibilizzazione e di informazione attraverso una serie di interventi sui maggiori comportamenti a rischio dei giovani coinvolgendoli direttamente mediante gli strumenti indicati. Azioni in sintesi • Costituzione gruppo di lavoro e programmazione: Il gruppo definisce i ruoli e concorda le iniziative da mettere in campo. • Coinvolgimento dei gruppi di interesse: Consiste nel censimento dei fruitori diretti dell’attività di sensibilizzazione come attori chiave dell’iniziativa. • Realizzazione di un programma di interventi con il coinvolgimento e la partecipazione dei giovani, attraverso le scuole, delle forze di polizia; di testimonial; e altri soggetti che attraverso lezioni di legalità, focus group, attività di testimonianza diretta. A ciò si affianca una campagna informativa sul sito della Prefettura, sulla stampa locale e con opuscoli da diffondere nelle scuole. Verifica dei risultati e predisposizione di ulteriori iniziative integrate con i progetti correlati: consiste nell’integrare l’iniziativa proposta con altre attività e di verificare l’impatto delle attività svolte. Eventualmente proporre la prosecuzione dell’iniziativa collegando opportunamente altri progetti in corso e l’avvio di ulteriori azioni ed iniziative collaterali sui temi ad essa correlati. 4