MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA N U M E R O 37 MAGGIO 2006 anno iv - numero 37 - maggio 2006 - poste italiane. spe dizione DIRETTORE ALBERTO BARBERA in a . p. 7 0 % d.c. / d.c.i. torino - tassa pagata / taxe perçue / ordinario Pesce luna (2000) Il filo dell’orizzonte Il Portogallo fra cinema e letteratura Anime perdute - II parte Il cinema di Miike Takashi España Cinema - II parte Nuovi autori (2000-2005) / Omaggio a Carlos Saura Parole e immagini Il cinema greco e i suoi romanzi Quando a partire eravamo noi L’emigrazione italiana in Europa al cinema Anniversari al cinema Samuel Beckett e Sigmund Freud Crossroads Carmen + Leningrad Cowboys Cult! The Weather Underground + Tarnation MENSILE DEL MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA ANNO IV - NUMERO 37 – MAGGIO 2006 REG. TRIB. TORINO N. 5560 DEL 17/12/2001 Direttore Responsabile ALBERTO BARBERA Resp. Programmazione e Coord. Redazionale STEFANO BONI Schede Filmografiche STEFANO BONI, GRAZIA PAGANELLI Hanno collaborato a questo numero SILVIO ALOVISIO, JOÃO BÉNARD DA COSTA, MARCO FARANO, LUCA SCARLINI, MICAELA VERONESI Ricerche Iconografiche SILVIO ALOVISIO, ANTONELLA ANGELINI, SONIA DEL SECCO (BIBLIOTECA INTERNAZIONALE DI CINEMA E FOTOGRAFIA “MARIO GROMO”) Redazione VIA MONTEBELLO 15 - 10124 TORINO TEL. 011.813.85.20 - FAX 011.813.85.30 [email protected] Ufficio Stampa VERONICA GERACI MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA FONDAZIONE MARIA ADRIANA PROLO ARCHIVI DI CINEMA, FOTOGRAFIA ED IMMAGINE VIA MONTEBELLO 15 - 10124 TORINO TEL. 011.813.85.11 - FAX 011.839.47.47 www.museocinema.it Progetto grafico ATELIER ABC Presidente ALESSANDRO CASAZZA Stampa STIGE Direttore ALBERTO BARBERA Comunicazione e Promozione MARIA GRAZIA GIROTTO La pubblicazione è realizzata con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali Direzione Generale per il Cinema (Promozione per la Cultura Cinematografica) Si ringrazia REAR per il contributo alle attività del Museo Ringraziamenti Giaime Alonge, Torino * Ambasciata del Portogallo, Roma * Ass. Cult. Carignano, Genova * Ass. Piemonte-Grecia “Santorre di Santarosa”,Torino * Bollati Boringhieri Ed.,Torino * Bruno Boschetto,Torino * Centro del Libro greco, Atene * Centro Sperimentale di Cinematografia/SNC – Cineteca Nazionale, Roma * Cinemateca Portuguesa, Lisboa * Cineteca del Comune di Bologna * Cineteca D.W. Griffith, Genova * Cineteca Lucana, Potenza * Circuito Cinema, Genova * Codess Cultura,Torino * Comune di Rivoli (TO) * Comune di Sanremo (IM) * Conneissance du Cinéma, Paris * Consolato del Portogallo, Milano * Consulta Torinese per la Laicità delle Istituzioni * Ente Mostra Internazionale del Cinema Libero, Bologna * Fabulafilm, Roma * Fiera del Libro,Torino * Filmoteca Española, Madrid * Fondazione Cineteca Italiana, Milano * Fondazione Solares, Parma * Fondazione Vera Nocentini, Torino * George Eastman House, Rochester, NY * Giulia Carluccio,Torino * Goethe Institut-Turin * Greek Film Center, Athens * Villi Hermann, Lucerne * Instituto Camoes, Lisboa * ISR – Centro Culturale Svizzero, Milano * Istituto Cervantes, Roma-Milano * Istituto de la Cinematografia y de las Artes Audiovisuales, Madrid * Istituto Stensen, Firenze * K3,Torino * Kadokawa Pictures Co.,Tokyo * KG Production, Paris * Klockworx,Tokyo * Ghiorgos Korras, Athens * Alice Massa,Torino * Ministerio de Asuntos Exteriores y de Cooperacion de España, Madrid * Neo(N)eiga,Torino * Neon Subber, Borgo d’Ale (VC) * NIP,Torino * Pyramide Films, Paris * Mauro Regis,Torino * Scuola Holden,Torino * Shochiku Co. Ltd., Tokyo * Toei Corp.,Tokyo * Dario Tomasi,Torino * TTV, Riccione * Ventana Film, Bologna Cineteca del Museo Nazionale del Cinema * Personale della Multisala Massimo * Un ringraziamento particolare a La Stampa – Torino Sette per il contributo alla diffusione della rivista. MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA Le Rassegne del Massimo3 programmamaggio Il filo dell’orizzonte. Il Portogallo fra cinema e letteratura di João Bénard da Costa Questo ciclo di film portoghesi, prodotti fra il 1982 e il 2004, copre un un periodo in cui il cinema portoghese ha goduto di un riconoscimento internazionale che non aveva mai avuto fino ad allora. Infatti, fino agli anni Sessanta, anche nelle più esaustive storie del cinema mondiale, il cinema portoghese era liquidato in poche righe, in cui si citavano due o tre registi interessanti, fra i quali spiccava già allora il nome di Manoel de Oliveira. A partire dagli anni Sessanta, con il cosiddetto Cinema novo português, i nomi di Paulo Rocha, Fernando Lopes,António de Macedo,António da Cunha Telles o José Fonseca e Costa cominciano a circolare, ma tra un pubblico ristretto: il cinema portoghese rimane fuori dai grandi circuiti e dai festival più importanti fino agli anni Ottanta. Negli ultimi 25 anni, oltre all’enorme prestigio ottenuto da Manoel de Oliveira,anche João César Monteiro ha raggiunto un enorme successo,assieme ad altri registi di generazioni molto diverse: António Reis, Paulo Rocha, Fernando Lopes, Pedro Costa, João Botelho e, per quanto riguarda le generazioni più giovani, João Pedro Rodrigues e Margarida Cardoso. Questo per essere il più sintetico possibile, considerando che si tratta di una retrospettiva che ha luogo in una città, il cui festival da tempo dedica una grande attenzione e una validissima bibliografia al cinema portoghese. Questo ciclo ruota attorno a due temi: il mare e i rapporti fra la letteratura e il cinema portoghese. È curioso che il mare non sia mai stato fra i temi privilegiati dal nostro cinema, dal momento che il Portogallo è un paese rivolto al mare e che il suo nome è associato ai più grandiosi viaggi per mare compiuti in epoca moderna. Se cerchiamo nel cinema un’impresa pari a quelle che al tema hanno dedicato la letteratura o le arti figurative, l’esempio più radicale – e più bello – è il film di Paulo Rocha, A ilha dos amores, basato sulla vita dello scrittore Wenceslau de Moraes che, verso la fine del XIX secolo, partì per l’Oriente per assorbire la lingua e la cultura giapponesi e non ritornare più. A ilha dos amores (isola leggendaria creata da Camões nel XVI secolo, nel suo poema Os Lusíadas, paradiso dei piaceri, ricompensa per il coraggio dei marinai portoghesi, che per primi raggiunsero l’India), è il Giappone, unico luogo dove ancora la radice della vita e della morte può essere compresa e l’amore vissuto nella sua pienezza. Il film è stato girato nell’arco di dieci anni: Rocha è riuscito a fondere l’immaginario portoghese con quello orientale, restituendo così alla nostra secolare avventura il suo senso culturale profondo. Legati al mare, ma in modo molto diverso, sono À flor do mar di João César Monteiro e A balada da praia dos cães di José Fonseca e Costa. Il primo film, che fece conoscere Monteiro al pubblico italiano, è una meditazione dolorosa su “un paese perso” (come il poeta Camilo Pessanha chiamava il Portogallo) e sulla sua impossibilità di armonizzare la luce mediterranea con una disperata oscurità. Il film di Fonseca e Costa, tratto dall’omonimo romanzo del grande scrittore José Cardoso Pires, è un film con forti implicazioni politiche, basato sull’episodio, realmente accaduto, di un ufficiale rivoluzionario assassinato, non dalla polizia, come si disse all’epoca, bensì dai compagni con i quali era evaso. Il filo dell’orizzonte è il titolo del romanzo di Antonio Tabucchi che Fernando Lopes ha adattato nel 1993. Il tema dell’identità, sempre molto importante nell’opera di Fernando Lopes, è portato all’estremo in questo film, dove un personaggio si sdoppia – un doppio che è un uno e allo stesso tempo non lo è. Ovviamente l’influenza di Fernando Pessoa, già visibile nel romanzo di Tabucchi, è molto presente nel film di Lopes. Di Manoel de Oliveira vedremo Party, girato nell’isola di São Miguel nelle Azzorre. In quest’isola due coppie vivono una storia che inizia come un gioco galante per poi trasformarsi in un’implacabile resa dei conti. Questo film, tra i più buñueliani di de Oliveira, è anche quello dove il regista sviluppa meglio la sua idea della complementarità tra i due sessi, parti integranti l’uno dell’altro. I dialoghi e il testo sono della grande scrittrice Agustina Bessa-Luís. Un altro momento importante sul nostro passato in Oriente è il film di João Mário Grilo, Os olhos da Ásia, basato sulla storia vera dei primi giapponesi convertiti al cristianesimo.Anche João Mário ha girato in Giappone, ma ha sottolineato la differenza piuttosto che l’identità, il confronto tra culture più che il loro dialogo. Ha una marcata origine letteraria il film di João Botelho Quem és tu?. È tratto, infatti, da uno dei più noti lavori teatrali del romanticismo portoghese, Frei Luís de Sousa, di Almeida Garrett. Quem és tu? (“chi sei tu?”) è una famosa battuta di dialogo in cui l’opera raggiunge il suo culmine drammatico. Scegliendola come titolo, João Botelho sottolinea che la storia del film è una storia di identità e, in fondo, pessimisticamente, la storia dell’identità perduta del Portogallo. Della stessa generazione di João Botelho, José Álvaro Morais, recentemente scomparso, ha seguito un percorso molto diverso, disperdendosi in storie e temi incrociati, in famiglie fatte e disfatte. Peixe Lua é una potente ricreazione dell’immaginario del Sud del Portogallo,delle grandi proprietà,dei balli, delle touradas. L’opera è allo stesso tempo intimista e poetica, vive di rime delicate e sottili, che rendono questo regista quasi il Zurlini del cinema portoghese. Mário Barroso ha alle spalle una prestigiosa carriera da direttore della fotografia. Ha lavorato in alcuni dei capolavori di Manoel de Oliveira e di João César Monteiro. Il suo primo film da regista – O milagre segundo Salomé – è un’altra trasposizione cinematografica di un celebre romanzo portoghese (di un grande scrittore della prima metà del XX secolo, José Rodrigues Miguéis) ed è ambientato nell’anno delle Apparizioni di Fátima. Fra il miracolo e la vita di una prostituta corre una narrazione che Mário Barroso ha saputo svolgere evitando approssimazioni troppo evidenti. Il film permane in una zona ambigua, ci lascia nel mistero. Cronologicamente, l’ultima delle opere qui presentate è anche l’opera che rappresenta la generazione più giovane, quella della regista Margarida Cardoso. In questo film interviene un altro grande tema della storia del Portogallo: la colonizzazione, la guerra coloniale e le tragedie di questa guerra e della sua violenza. Il film è un adattamento di un libro di un altro grande nome della nostra letteratura – la scrittrice Lídia Jorge. Così, se questo ciclo presenta alcune opere dei più importanti cineasti portoghesi contemporanei, ci propone anche delle rivisitazioni di universi letterari affascinanti, quali sono quelli di Wenceslau de Mores, Tabucchi, Agustina,Almeida Garret, Rodrigues Miguéis e Lídia Jorge. E, più lontana o più vicina, la presenza insidiosa o possente del mare. Nostro limite e nostro orizzonte. La retrospettiva - organizzata dal Museo Nazionale del Cinema in collaborazione con la Cinemateca Portuguesa e l’Instituto Camões, grazie all’interessamento dell’Ambasciata portoghese di Roma e del Consolato portoghese a Milano – è stata realizzata in occasione della Fiera Internazionale del Libro (Torino, Lingotto Fiere, 4-8 maggio), che ha quest’anno il Portogallo come Paese ospite. primo piano / 5-15 maggio Il filo dell’orizzonte. Il Portogallo fra cinema e letteratura Manoel de Oliveira Party Portogallo/Francia 1996, 95’, col., v.o. sott.it. dopo, Michel e Irène, di passaggio alle Azzorre, vanno a cena dalla giovane coppia. Leonor, che non ha dimenticato la festa, rinnova il suo interesse per Michel e medita di lasciare il marito. “Un quartetto sui dialoghi di Agustina Bessa-Luís, sul conflitto latente tra maschile e femminile” (M. de Oliveira). Sc.: M. de Oliveira; Fot.: Renato Berta; Int.: Michel Piccoli, Irene Papas, Leonor Silveira. trent’anni prima. Così inizia una ricerca personale che lo condurrà in un labirinto di perdizioni. VEN 5, H. 20.30, DOM 7, H. 18.15 Fernando Lopes Il filo dell’orizzonte O fio do horizonte Leonor e Rogério organizzano una festa in giardino nella loro bella proprietà delle Azzorre. Iréne e Michel sono tra gli invitati. Leonor si lascia corteggiare da Michel, un dongiovanni non più giovane. Una tempesta interrompe tutto. Cinque anni 2 Portogallo/Francia 1993, 91’, col., v.o. sott.it. Spino, un patologo cinquantenne, lavora all’obitorio. Una notte arriva il cadavere non identificato di un giovane. Spino sembra riconoscere il corpo, è come se vedesse su quel tavolo se stesso Sc.: Christopher Frank, Jean Nachbaur, dal racconto di Antonio Tabucchi; Fot.: Javier Aguirresarobe; Int.: Claude Brasseur, Andréa Ferréol, Ana Padrão. VEN 5, H. 22.15, DOM 7, H. 16.30 Le Rassegne del Massimo3programmamaggio João César Monteiro Fiore del mare / À flor do mar Portogallo 1986, 145’, col., v.o. sott.it. Forte de Elvas. L’ispettore Elias, un uomo solitario, crede che si tratti di una resa dei conti per motivi politici. Man mano che avanzano le ricerche, Elias ricostruisce una violenta relazione amorosa fra una bella ragazza, Mena, e i fuggitivi... Sc.: Pedro Bandiera-Freire, J. Fonseca e Costa, Antonio Larretta, dal romanzo di José Cardoso Pires; Fot.: Acàcio de Almeida; Int.: Assumpta Serna, Raúl Solnado, Patrick Bauchau. VEN 12, H. 16.30 João Mário Grilo Gli occhi dell’Asia Os olhos da Asia Portogallo/Francia 1996, 86’, col., v.o. sott.it. Quando Laura Rossellini parte all’improvviso per Roma, portando i figli con sé, è convinta di non tornare più in Portogallo e, inoltre, di essersi lasciata alle spalle, per sempre, un “paese morto”. Invece, dopo circa un anno, ritorna nella casa in riva al mare, ritrova ciò che resta della famiglia e una sorpresa... Sc.: J.C. Monteiro; Fot.: Acácio de Almeida; Int.: Laura Morante, Philip Spinelli, Teresa Villaverde. Chi sei tu? / Quem es tu? L’isola degli amori / A ilha dos amores Portogallo/Giappone 1982, 167’, col., v.o. sott.it. José Fonseca e Costa La spiaggia dei cani A balada da Praia dos Cães Portogallo/Spagna 1987, 100’, col., v.o. sott.it. In Portogallo, all’inizio degli anni Sessanta, sulla Praia dos Cães viene ritrovato il cadavere di un uomo brutalmente assassinato. Viene identificato in seguito, si tratta del capitano Luís Dantas, rivoluzionario evaso assieme ad altri dal carcere militare di Portogallo/Francia 2004, 97’, col., v.o. sott.it. Portogallo, 1917. Il paese sta vivendo un periodo di profonda inquietudine politica e sociale e si dice che a Fatima la Vergine Maria sia apparsa a tre pastorelli. Salomé è una prostituta che lavora in uno dei più noti bordelli di Lisbona. Ammirata da tutti, un giorno incontra un benestante che viene sopraffatto dal suo splendore e la invita a convivere, introducendola all’alta società portoghese. Ma il suo passato non l’abbandona e così Salomé, che credeva di poter cominciare una nuova vita, si trova a perdere ogni cosa e a diventare una delle protagoniste del miracolo che aveva tanto disturbato il paese. Sc.: Carlos Saboga, dal romanzo di Josè Rodrigues Miguéis; Fot.: Edmundo Díaz; Int.: Nicolau Breyner, Ana Bandiera, Ricardo Pereira. João Botelho Paulo Rocha GIO 11, H. 16.30 Il miracolo secondo Salomé O milagre segundo Salomé SAB 13, H. 18.30, DOM 14, H. 22.30 MAR 9, H. 16.30, SAB 13, H. 20.30 La vita di Wenceslau de Moraes, scrittore nippo-portoghese nato a Lisbona nel 1854 e morto a Tokushima nel 1929. Ossessionato dall’idea dell’estremo Oriente, de Moraes è da tempo migrato in Giappone, ma ora torna in Portogallo per far visita alla sorella Francisca, a Isabel, sua vecchia amante, e al marito di questa, un pittore. Dopo un soggiorno a Macao, de Moraes decide di tornare definitivamente in Giappone. Sc.: Sumiko Haneda, Jorge L. Neto, P. Rocha, dalle memorie di Wenceslau De Moraes; Fot.: Kozo Okazaki, Elso Roque, Acácio de Almeida; Int.: Luís Miguel Cintra, Clara Joana, Zita Duarte. Mário Barroso Julião, un prete giapponese della Società di Gesù, era uno dei quattro giovani ambasciatori mandati a Roma nel 1538 dai Gesuiti come prova che il Giappone era stato convertito al cristianesimo. Cinquant’anni dopo, Julião è costretto a dare prova della sua fede ancora una volta. Tradito, è sottoposto a tremende torture fino alla morte, diventando il simbolo del fallimento nel dialogo tra Oriente e Occidente. “Un film sull’intolleranza irrazionale e disumana che si sarebbe potuta trovare a Auschwitz o in Piazza Tiananmen… eppure abbiamo scelto di ambientare la nostra storia nel XVII in Giappone, epoca di grande violenza religiosa” (J.M.Grilo). Sc.: Paulo Filipe, J.M. Grilo; Fot.: João Paulo da Costa; Int.: Geraldine Chaplin, José Eduardo, Rui Gomes. Portogallo 2001, 112’, col., v.o. sott.it. Maria Noronha è una tredicenne pallida e cagionevole, afflitta da una grave forma di tubercolosi. Per alleviare il dolore coglie papaveri, che di notte adagia sul suo cuscino. I fiori hanno però uno strano effetto collaterale evocando fantasmi terribili e allucinazioni sulla decadenza del Portogallo del XVII secolo, i cui protagonisti sono i Gesuiti e l’Inquisizione. Sc.: J. Botelho; Fot.: Elso Roque; Int.: Suzana Borges, Francisco d’Orey, Patrícia Guerreiro. LUN 15, H. 16.30 José Álvaro de Morais Pesce luna / Peixe-Lua Portogallo/Francia 2000, 124’, col., v.o. sott.it. VEN 12, H. 22.45 Margarida Cardoso Il mormorio della costa A Costa dos Murmurios Portogallo 2004, 115’, col., v.o. sott.it. Alla fine degli anni Sessanta, Evita arriva in Mozambico per sposare Luis, uno studente che sta facendo il servizio militare. Con il passare dei giorni Evita si rende conto che Luis non é più lo stesso e che, turbato dalla guerra, si é trasformato in una triste imitazione del suo capitano Forza Leal. Gli uomini partono per una grande operazione militare a Nord. Evita rimane sola e disperata tentando di capire cosa ha cambiato Luis. Sarà Helena, la donna di Forza Leal a mostrarle il lato più oscuro di Luis. “La mia relazione con il romanzo è molto personale, poiché si sviluppa in un tempo e in un luogo che sono stati quelli della mia infanzia: gli anni ’60. Una città coloniale africana. Un hotel occupato, dove vivevano i militari e le loro famiglie. Una guerra lontana. La routine e l’ipocrita normalità di un paese dimenticato, vivendo una guerra dimenticata” (M. Cardoso). Sc.: Cedric Basso, M. Cardoso, Lídia Jorge; Fot.: Lisa Hagstrand; Int.: Beatriz Batarda, Filipe Duarte, Monica Calle. Film con molti personaggi, molti richiami, rime, echi di altri film di José Álvaro de Morais.Torna il Sud, tema caro alla sua opera: l’Alentejo e l’Andalusia, l’immaginario delle grandi proprietà, delle touradas, del flamenco, il ricordo di Garcia Llorca, una barca chiamata “Zéfiro”. Storia di separazioni e disgregazioni familiari, il film unisce uno sguardo al presente portoghese agli echi del passato che ancora persistono. Sc.: J.A. de Morais, Jeanne Waltz; Fot.: Edgar Moura; Int.: Beatriz Batarda, Marcello Urgeghe, Ricardo Aibéo. LUN 15, H. 18.30 SAB 13, H. 16.15, DOM 14, H. 20.20 Notiziario Associazione MNC Il nuovo appuntamento proposto dall’associazione Museo Nazionale del Cinema (lo ricordiamo ancora una volta: è un’associazione che affianca l’attività della Fondazione Maria Adriana Prolo) è contrassegnato dalla proposta al pubblico torinese di un grande capolavoro della storia del cinema italiano che è stato recentemente restaurato nel suo primitivo splendore. Si intitola L’oro di Napoli, la regia è di Vittorio De Sica che lo ha scritto assieme a Zavattini traendo spunto da alcuni straordinari racconti di Giuseppe Marotta, la produzione è firmata da Dino de Laurentiis e Carlo Ponti, tra gli interpreti ci sono Sophia Loren,Totò, Eduardo De Filippo, Silvana Mangano e Paolo Stoppa e la copia è messa a disposizione del pubblico italiano e di tutto il mondo da Aurelio de Laurentiis, il grande prosecutore dell’attività dello zio. Si tratta di un appuntamento da non perdere, e proprio per questo la serata prevista per mercoledì 3 maggio alle 21.15 si svolgerà presso la sala 1 del cinema Massimo, appositamente riservata a questo grande evento a ingresso gratuito. Nel corso della stessa serata, oltre a aggiungere un nuovo elemento per la conoscenza del grande cinema italiano, la nostra associazione sarà protagonista anche con un’altra attività, diretta questa volta verso le giovani generazioni. Sarà infatti ufficializzata in questa occasione la Borsa di Studio per una ricerca a livello universitario che ogni anno viene assegnata d’accordo con la Compagnia di San Paolo. La borsa del 2005 viene assegnata a Simone Natale, che in quella occasione annuncerà l’argomento della sua ricerca. Per gli appuntamenti successivi possiamo anticipare che il 6 giugno sarà presentata, sempre presso il cinema Massimo, la copia restaurata di Il gatto a nove code, uno dei capolavori che Dario Argento ha girato a Torino, e che sabato 1 luglio a Gavi sarà consegnato il premio Maria Adriana Prolo alla carriera a Ugo Gregoretti, nell’ambito del Festival Internazionale Lavagnino. (Stefano Della Casa) 3 Le Rassegne del Massimo3programmamaggio storia del cinema / 16-21 maggio Parole e immagini. Il cinema greco e i suoi romanzi La rassegna, a cura di Ghiannis Bakoyannopulos, è un progetto dell’Associazione Piemonte-Grecia “Santorre di Santarosa” realizzato in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema, il Greek Film Center e il Centro del Libro greco che si inserisce nel quadro di Torino Capitale Mondiale del Libro con Roma (Aprile 2006-Aprile 2007). Christos Shiopachàs Nikos Panaghiotopulos La discesa dei nove I càthodos ton ennià Sogno i miei amici Onirèvome tus filus mu Grecia 1984, 102’, col., v.o. sott.it. Grecia 1992, 114’, col., v.o. sott.it. Il film si svolge in un arco di tempo di venticinque anni, dal 1965 al 1990, e sembra un viaggio nella generazione dei cinquantenni di oggi. Protagonista è Kiriakos, da quando aveva venticinque anni fino al giorno in cui ne compie cinquanta, in un percorso che si snoda dalla Germania del 1965 all’Atene del 1990. In questo modo il regista Panaghiotopulos sogna i suoi amici “senza donne” in quello che è il suo film più personale: ci si sente come introdotti furtivamente in un circuito chiuso di ricordi, intenti ad origliare la conversazione privata del regista con i suoi fantasmi. Sc.: N. Panaghiotopulos, dal libro di Dimitris Nollas; Fot.: Ghiorgos Frentzos; Int.: Lefteris Voghiatzìs, Akilas Karazìsis, Ghiannis Karatzoghiannis. Michalis Kakoghiannis Stella I Stélla me ta ròdina gàntia Grecia 1955, 100’, b/n, v.o. sott.it. GIO 18, H. 22.30,VEN 19, H. 18.15 Intransigente nel suo essere emotivamente indipendente dai suoi amanti, una cantante di un locale notturno nega il matrimonio e sfida le regole della moralità convenzionale. Rompe con il giovane ricco quando le chiede di sposarlo e offende i suoi parenti. S’innamora di un giovane calciatore e accetta di sposarlo ma, ancora una volta, all’ultimo momento è incapace di soccombere all’idea del matrimonio e lo affronta all’altare. Alla fine paga con la vita la libertà che desidera e che le viene negata. Sc.: M. Kakoghiannis dal testo teatrale di Iakovos Kampanellis; Fot.: Kostas Theodoridis; Int.: Melina Mercuri, Ghiorgos Fundas, Alekos Alexandrakis. Fine della guerra civile in Grecia: estate 1949. L’ultima banda di partigiani dell’Armata Democratica si vede costretta ad abbandonare il Monte Taygetus e dirigersi verso il mare.Tutto dietro di loro è crollato e non possono contare sull’aiuto di nessuno. In questa lunga marcia, senza speranza né meta, il gruppo verrà annientato dall’Armata Nazionale e dai paesani armati. Dei nove uomini solo il più giovane della banda, un ragazzo diciottenne, sopravviverà. Sc.:Thanassis Valtinòs, dal suo romanzo; Fot.: Nikos Kavukìdis; Int.: Christos Kalavruzos, Antònis Antonìu,Vassilis Tsànglos. Kostas Vrettàkos I figli di Chelidona Ta pedià tis Chelidònas Grecia 1987, 118’, col., v.o. sott.it. Alexis Damianòs Fino alla nave / Méchri to plio MAR 16, H. 18.15, MER 17, H. 22.15 Sotiris Gorìtsas Balcanizzatore / Balkanisater Grecia 1998, 98’, col., v.o. sott.it. Kavafis Grecia 1996, 85’, col., v.o. sott.it. MER 17, H. 16.30, GIO 18, H. 20.15 MAR 16, H. 16.30, MER 17, H. 20.30 Grecia 1966, 93’, b/n, v.o. sott.it. Tre tappe della vita di un contadino che lascia i monti per scendere alla valle da cui, in un secondo momento, partirà per il Pireo per emigrare in Australia. La prima parte, ispirata ad uno dei racconti di Passaghiannis, è una ricostruzione della vita paesana, con i propri conflitti e le conseguenti ripercussioni emotive, basata quasi interamente sugli sguardi più che sulle parole. La seconda parte oppone la sfida dell’amore all’angoscia del peccato e a un sentimento di autodifesa. La terza parte, infine, oltrepassa i limiti del realismo con una crudezza brutale, lasciando i personaggi tremanti, messi a nudo nel più intimo del loro essere. Sc.: A. Damianòs; Fot.: Ghiorgos Panussopulos, Ghiannis Velopulos, Christos Mangos; Int.: A. Damianòs, Christos Tsangas, Eleni Burbuchaki. Ghiannis Smaragdìs Konstantinos Kavafis giace morente in un ospedale di Alessandria d’Egitto.Attraverso una serie di flashback, rivediamo alcuni momenti della sua vita: l’infanzia, l’influenza della madre, la vita ad Alessandria, i viaggi in Grecia e a Costantinopoli, il rapporto con le antiche culture, i desideri erotici e le segrete relazioni con molti giovani uomini. Non una biografia fedele del poeta, ma l’attenta descrizione dell’atmosfera sensuale di Alessandria che si ritrova intatta nelle poesie di Kavafis. Sc.: G. Smaragdìs, Dimitris Nollas, Dimitris Katalifòs, Stelios Ronkàkos; Fot.: Nikos Smaragdìs; Int.: Dimitris Katalifòs, Vassilis Diamandòpulos, Maghia Liberopulu. VEN 19, H. 16.30, SAB 20, H. 20.30, DOM 21, H. 18.15 Eftimis Chazis Le spiagge rosate / Ta ròdina akroghiàlia Un giornalista e un giovane direttore televisivo stanno conducendo una ricerca su sei fratelli e sorelle di una tipica famiglia greca.Tentando di definire la storia greca attraverso i membri di questa famiglia, si confrontano con contraddizioni, animosità personali, faide politiche, ossessioni e l’imprevista presenza del passato nel presente. La verità che mettono a nudo non ha nulla di semplice o di trasparente che ne permetta una lineare comprensione; assomiglia piuttosto ad un tuffo in un torrente impetuoso, che cambia repentinamente percorso e profondità. Sc.: K.Vrettàkos, Sula Drakòpulu; Fot.: Aris Stavru; Int.: Alekos Alexandràkis, Mary Chronopulu,Vassilis Diamantòpulos. GIO 18, H. 16.15,VEN 19, H. 20.15, SAB 20, H. 22.15 Grecia 1998, 100’, col., v.o. sott.it. Alexandros, un giovane molto innamorato, è incantato da una donna che non osa avvicinare. Ruba una barca e insegue la sua visione che è diventata una finestra nell’oscurità.Trova rifugio nel mare. A mezzanotte, nuota e dorme tra le onde. Arriva in una grotta vicino alla spiaggia dove tre eccentrici uomini lo tengono sveglio tutta la notte, raccontandogli le loro stesse particolari, divertenti e fallite storie d’amore. In questi racconti, Alexandros rivede se stesso e comprende che amava una illusione fugace e non una persona vera. Sc.: E. Chazis, in collaborazione con Dimitris Nollas; Fot.: Pètros Klidaràs; Int.: Stefanos Iatridis, Anna Maria Papacharalambus, Dimitris Pulikàkos. SAB 20, H. 16.30, DOM 21, H. 20.30 Lakis Papastathis Sotiris Goritsas L’unico viaggio della sua vita To monon tis zois tu taxidiòn Dalla neve / Ap to hioni Grecia/Turchia/Bulgaria 2001, 87’, col., v.o. sott.it. Grecia 1993, 90’, col., v.o. sott.it. Nello sforzo di trovare il denaro di cui hanno bisogno, due amici quarantenni vanno in Bulgaria e vendono al cambio estero ciò che possiedono in dollari. Sperano, basandosi su un elaborato piano da loro escogitato, di raddoppiare le proprie finanze. Il secondo film di Sotiris Gorìtsas è un film di viaggio divertente, girato con lo stile del documentario e con molta ironia. Un viaggio che porta entrambi faccia a faccia con due mondi e due stili di vita differenti. Sc.: S. Gorìtsas, da un romanzo di Sakis Totlis; Fot.: Stamatis Ghiannùlis; Int.: Gerassimos Skiadaresis, Stelios Màinas, Ghiota Festa. MAR 16, H. 21.00 (INGRESSO LIBERO), MER 17, H. 18.45 La proiezione di martedì 16 sarà preceduta da un incontro con Ghiannis Bakoyannopulos e con Ghiorgos Korras. 4 La discesa all’inferno di tre rifugiati membri di una minoranza greca che vive nel nord dell’Albania. Il film descrive il loro viaggio “dalla neve” del loro luogo di partenza, fino al centro caotico di Atene. Nel loro percorso incontrano rabbia, disillusione, razzismo.“In Albania ci chiamano greci e in Grecia ci chiamano Albanesi”, dice uno dei due protagonisti al suo compagno di viaggio poco prima della fine della loro avventura. Sc.: S. Goritsas, da un breve racconto di Sotiris Dimitriou; Fot.: Stamatis Yannoulis; Int.: Gerassimos Skiadaressis,Vassilis Eleftheriadis, Antonis Manolas. GIO 18, H. 18.30,VEN 19, H. 22.30, DOM 21, H. 16.30 Verso la fine del XIX secolo lo scrittore Gheorghios Viziinòs venne ricoverato in un ospedale psichiatrico di Atene. Durante la permanenza, cerca di riportare alla mente i ricordi dell’infanzia a Costantinopoli e in Tracia.Allo stesso tempo rilegge la sua opera letteraria, che è basata su queste memorie. La realtà e la finzione si confondono nella sua mente. Il protagonista dei suoi ricordi è il nonno che ha passato i primi dieci anni della sua vita vestito da ragazza, costretto a nascondere la sua identità per evitare di essere arruolato nell’esercito turco. Il nonno di Viziinòs è considerato come una pietra miliare della letteratura greca. Dai suoi racconti è stato tratto questo film. Sc.: Elena Penga, L. Papastathis, Marianna Kutalu; Fot.: Ghiannis Daskalothanassis; Int.: Elias Logothetis, Frangiski Mustaki, Rula Pateraki. SAB 20, H. 18.30, DOM 21, H. 22.30 Le Rassegne del Massimo3programmamaggio primo piano / 2-9 maggio Anime perdute. Il cinema di Miike Takashi - II parte La retrospettiva Anime perdute. Il cinema di Miike Takashi, a cura di Stefano Boni, Dario Tomasi e neo(N)eiga, è un progetto del Museo Nazionale del Cinema realizzato con la collaborazione del Far East Film di Udine e grazie alla disponibilità di Kadokawa Pictures, Shochiku, Excellent Films, Toei, Klockworx, Emperor Movies, Blue Dolphin Films,The Coproduction Company, Mikado Film. Takashi Miike Young Thugs: Nostalgia Giappone 1998, 94’, col., v.o. sott.it. è probabilmente coinvolto in prima persona nel traffico di organi umani gestito da Wang. Proteggere il fratello diventa l’unico scopo del detective sconvolto… Sc.: Fujita Ichiro; Fot.: Imaizumi Naosuke; Int.: Shiina Kippei, Izutsu Shinsuke, Taguchi Tomorowo. VEN 5, H. 16.15, SAB 6, H. 18.30 Takashi Miike Zebraman Giappone 2004, 115’, col., v.o. sott.it. Takashi Miike Agitator Giappone 2002, 150’, col., v.o. sott.it. Il gruppo Tensei, la più estesa organizzazione malavitosa della città, si sta preparando per la successione al comando. La famiglia Kaito e la gang Shirane ordiscono un piano per unire le proprie forze, inglobando anche una terza famiglia rivale, gli Yokomizo, e, una volta costituito il raggruppamento, imporsi alla direzione del Tensei. Mizushima e Muroi, i due luogotenenti dei Shirane, con un pretesto provocano la famiglia Yokomizo allo scopo di innescare una rappresaglia, far saltare vicendevolmente gli anziani leader di entrambi i gruppi e, in ultimo, proporre un’alleanza alla nuova generazione di presidenti. Sc.: Takechi Shigenori, da un suo romanzo; Fot.: Ito Kiyoshi; Int.: Kato Masaya, Takenaka Naoto, Matsukata Hiroki. MAR 2, H. 16.00, GIO 4, H. 22.00 Il padre di Nakaba Riichi è un uomo assente, dedito all’alcol e al gioco d’azzardo. Il piccolo Riichi passa così gran parte del suo tempo fuori casa, imparando la dura vita della strada di Osaka e lottando contro Sada, il suo giovane avversario. Quando la madre decide di abbandonare la casa, a causa della spogliarellista portata sotto il tetto familiare dal padre, Riichi sceglie di fuggire. La mattina seguente con gli amici Tetsuo e Yuji, decide di intraprendere un viaggio verso l’isola di Shikoku. Il viaggio finirà molto prima di pervenire all’agognata meta, infatti i tre riescono ad arrivare solo in prossimità del mare. Dopo il rientro a casa, il loro nuovo obiettivo diventa la realizzazione di un modello della sonda lunare Apollo.Tuttavia la gang di Sada decide di sferrare un attacco decisivo contro Riichi, e durante lo scontro la riproduzione viene inesorabilmente distrutta. Sc.: Nakamura Masa, da un romanzo di Nakaba Riichi; Fot.:Yamamoto Hideo; Int.: Takenaka Naoto, Takaoka Saki, Nagata Yuki. MER 3, H. 18.30, DOM 7, H. 22.30 Takashi Miike Visitor Q Giappone 2001, 84’, col., v.o. sott.it. Takashi Miike Fudoh: The New Generation Giappone 1996, 98’, col., v.o. sott.it. La famiglia Fudo e gli Yasha sono due clan alleati appartenenti alla yakuza. Tra i due gruppi, però, scoppia una faida causata dal figlio maggiore dei Fudo, Ryu, per interrompere la quale il padre è chiamato ad uccidere il ragazzo. Ancora bambino, Riki assiste accidentalmente alla scena dell’uccisione del fratello maggiore. Dieci anni dopo, i mandanti della morte di Ryu cominciano a morire uno ad uno in maniera violenta. Dietro a questi assassinii misteriosi c’è proprio la mano di Riki, ora studente modello di un istituto superiore, il quale con la propria organizzazione criminale, composta da un gigante sterminatore, feroci bambini killer, un ermafrodito che spara dardi dalla vagina, sta portando a termine la propria vendetta. Sc.: Morioka Toshiyuki, da un manga di Tanimura Hitoshi; Fot.:Yamamoto Hideo; Int.: Tanihara Shosuke, Takeuchi Riki, Minegishi Toru. MAR 2, H. 18.45 Takashi Miike Young Thugs: Innocent Blood Giappone 1997, 108’, col., v.o. sott.it. Una signora sta aspettando il suo turno dalla parrucchiera quando, seraficamente, le si avvicina una zebra. Nel mondo stanno accadendo strani avvenimenti: creature mutanti, migrazioni di massa di tartarughe, uomini con comportamenti a dir poco strani; il governo e l’esercito sono in allarme. Ichikawa è un professore e padre di famiglia in crisi. La sua unica vera passione è quella per un super eroe degli anni Settanta: Zebraman, che combatteva contro gli alieni. Nonostante la serie che lo vedeva protagonista fosse stata chiusa dopo soli sette episodi, il personaggio è rimasto nel cuore del professore, al punto da spingerlo a confezionare un costume simile a quello del suo idolo, e di tanto in tanto lo indossa per andare a prendere delle bibite al distributore dell’angolo. Sc.: Kodo Kankuro; Fot.: Tanaka Kazunari; Int.: Aikawa Sho, Suzuki Kyoka, Oosugi Ren. VEN 5, H. 18.15, LUN 8, H. 22.30 Takashi Miike Gozu Gli Yamazaki sono una famiglia alla deriva. Il padre Kiyoshi è un giornalista televisivo, umiliato dai propri colleghi. La moglie Keiko fa uso di droghe e, nel tempo libero, si prostituisce. La figlia Miki è scappata di casa e, per mantenersi, segue le orme della madre. Una sera Kiyoshi è colpito violentemente con un masso da un ragazzone allampanato. Kiyoshi lo invita casa propria e inizia a chiamarlo Mr. Q. Quando Keiko rientra a casa, Mr Q. l’abbraccia, riuscendo a farle provare un piacere dimenticato; la donna allora si tocca insistentemente i seni, facendone fuoriuscire del latte. Anche Miki è a sua volta stata colpita da Mr Q. ma quando rientra a casa vede dalla finestra del giardino il padre attaccato ad un capezzolo della madre. La figlia si unisce all’abbraccio dei genitori, mentre il figlio gioca nel lago di latte fioriuscito dai seni della madre. Sc.: Era Itaru; Fot.:Yamamoto Hideo; Int.: Endo Ken’ichi, Uchida Shungiku, Nakahara Shoko. Giappone 2003, 130’, col., v.o. sott.it. Il giovane Minami accompagna in un viaggio Ozaki, un gangster di mezza età perseguitato da assurde fobie su cani e automobili. In realtà, Minami ha ricevuto dal suo boss l’ordine di uccidere il lunatico Ozaki se non fosse che, durante il tragitto, quest’ultimo scompare. Le ricerche portano Minami a stretto contatto con i bizzarri abitanti della città di Nagoya. Quando scopre dove potrebbe essere il suo compagno, Minami decide di attenderlo restando sveglio tutta la notte: riceve così la visita di un bavoso Minotauro che gli mostra come Ozaki si sia tramutato in donna. L’incredulo Minami porta la bella ragazza al quartier generale ma poi, invaghitosene, la strappa dalle grinfie del proprio boss. Durante il rapporto sessuale che ne segue il ‘vero’ Ozaki, come tutti lo conoscevano, fuoriesce dalla giovane donna. Minami, Ozaki e la ragazza sono ora una famiglia. Sc.: Sato Sakichi; Fot.: Tanaka Kazunari; Int.: Sone Hideki, Aikawa Sho,Yoshino Kimika. SAB 6, H. 16.00, MAR 9, H. 22.00 GIO 4, H. 20.30 Takashi Miike Takashi Miike Shinjuku Triad Society Giappone 1995, 100’, col., v.o. sott.it. Riichi, la sua ragazza Ryoko e i suoi due amici Yuji e Tetsuo, sono degli indisciplinati studenti all’ultimo anno di liceo. Dopo aver passato un’estate all’insegna del vandalismo e del divertimento, fanno il loro ingresso nel mondo del lavoro. Ryoko trova un impiego come shampista, mentre Riichi inizia a vendere ciabatte ai bordi della strada, alternando il lavoro a sporadiche risse con Sada, l’avversario di sempre. Nella vita di Riichi incombe casualmente Naomi, un’amica d’infanzia, dalla quale si sente subito attratto, ma quando Ryoko scopre la relazione tra i due, decide di lasciare Riichi e, in preda al risentimento, si reca da Yuji, chiedendogli di sbarazzarsi delle foto che la vedevano ritratta col suo ex ragazzo. Sc.: Nobumoto Keiko e Nakamura Masa, da un manga di Nakaba Riichi; Fot.:Yamamoto Hideo; Int.: Chihara Koji, Suzuki Sarina, Chihara Yasushi. MER 3, H. 16.30, DOM 7, H. 20.30 Il detective Kiriya Tatsuhito della polizia di Tokyo è chiamato ad indagare intorno ad alcuni omicidi nel quartiere di Shinjuku ad opera di una triade cinese comandata da Wang Zhiming. Inizialmente vende le proprie informazioni sul caso al gruppo rivale, gli Yamane, presto, però, scopre che Yoshihito, il giovane fratello avvocato, difende gli interessi della triade ed Blues Harp Giappone 1998, 106’, col., v.o. sott.it. Oltre a lavorare come barista in una sala per concerti, Chuji, ragazzo dall’esistenza travagliata con la passione della musica, spaccia droga per conto della gang Okada. Una sera, però, nasconde nel retro del locale Kenji, appartenente al gruppo Hanamura, opposto agli Okada. I due diventano amici e Kenji promette a Chuji che un giorno si sdebiterà del favore ricevuto. In seguito, mentre Kenji decide di allearsi con i rivali per uccidere Hanamura e assumere il potere, Chuji inizia a suonare e diventa, con la sua band, l’attrazione principale del locale. La sera del provino, Chuji è costretto dalla propria gang ad uccidere il boss Hanamura ma, a causa del fallimento dei piani di Kenji, tradito dalla moglie del boss, si trova a fronteggiare un agguato. Sc.: Matsuo Toshihiko, Morioka Toshiyuki, da un romanzo di Shiina Makoto; Fot.:Yamamoto Hideo; Int.: Ikeuchi Hiroyuki, Tanabe Seiichi, Sekino Saori. LUN 8, H. 16.30 5 Le Rassegne del Massimo3programmamaggio Takashi Miike Kikoku - Yakuza Demon Giappone 2003, 100’, col., v.o. sott.it. giovane Seiji, però, preoccupato per i rischi che il maestro correrebbe in una simile missione, lo fa arrestare dalla polizia per proteggerlo e, in seguito, assieme al compagno Yoshihumi, procura al clan il denaro richiesto. Non pago di ciò, uccide anche il presidente del clan Tendo, iniziando una lotta personale nel nome del proprio capo. Ma la vendetta degli avversari sarà implacabile. Sc.: Takechi Shigenori; Int.: Takeuchi Riki, Miki Ryosuke, Natsuki Yoko. impiccò davanti ai suoi occhi, trova un alleato in Hiroshi, la cui sorella Ritsuko è stata anch’ella assassinata dopo aver ricevuto la solita telefonata. Le indagini porteranno ad una sorprendente scoperta. LUN 8, H. 18.30, MAR 9, H. 20.15 Takashi Miike The Call – Non rispondere In previsione di una guerra contro la potente organizzazione malavitosa Tendo, il clan Date chiede al boss Muto di dividere parte dei propri proventi per sostenere i costi del conflitto. Avendo però speso tale denaro per curare la moglie, Muto non può soddisfare la richiesta e, per ripagare il suo debito, si assume l’impegno di uccidere il capo del clan avversario. Il Giappone 2003, 112’, col. L’adolescente Yumi vede morire ad una ad una le sue amiche dopo che queste hanno ricevuto una terrificante chiamata sul loro cellulare. L’assassino lascia sempre una caramella rossa nella bocca delle sue vittime.Yumi, che da piccola aveva subito le violenze della madre sino al momento in cui questa non si Sc.: Miwako Daira, da un romanzo di Akimoto Yasushi; Fot.:Yamamoto Hideo; Int.: Shibasaki Ko, Tsutsumi Shin’ichi, Fukiishi Kazue. LUN 8, H. 20.30 España Cinema: nuovi autori (2000-2005) Omaggio a Carlos Saura La manifestazione, che prevede una finestra sul nuovo cinema spagnolo, accanto ad un omaggio al maestro Carlos Saura, è un progetto realizzato da Cineteca del Comune di Bologna, Mostra Internazionale del Cinema Libero, Museo Nazionale del Cinema, Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale, Fondazione Cineteca Italiana, Istituto Niels Stensen, Fondazione Solares, Cineteca D.W. Griffith,Associazione Culturale Carignano, Circuito Cinema Genova in collaborazione con Istituto Cervantes di Roma, Istituto Cervantes di Milano, Filmoteca Española, Istituto de la Cinematografia y de las Artes Audiovisuales, Ministerio de Asuntos Exteriores y de Cooperacion de España. cinema del presente / 1-2, 4, 23, 29-30 maggio España Cinema:nuovi autori (20002005) / Omaggio a Carlos Saura - II parte Nuovi autori (2000-2005) Juan Carlos Fresnadillo Intacto Spagna 2001, 108’, col., v.o. sott.it. attraverso i volti e le voci di ‘superstiti’ sospesi fuori del tempo e della storia. Sc.: M. Álvarez, Arturo Redin; Int.: Elías Álvarez, M. Álvarez, Peio Azketa. LUN 1, H. 18.15 Roger G. Gual/Julio D.Wallovits momenti di grande complicità e ilarità, attraversando idealmente la storia del cinema. Sc.: C. Saura, Agustín Sánchez Vidal; Fot.: José Luis López-Linares; Int.: El Gran Wyoming, Pere Arquillué, Ernesto Alterio. LUN 1, H. 22.30 Smoking Room Carlos Saura Spagna 2002, 88’, col., v.o. sott.it. La filiale spagnola di un’azienda americana è costretta a istituire il divieto di fumo all’interno della fabbrica. Ramirez, uno degli operai di quest’azienda, considerando ingiusta la decisione, cerca di convincere gli altri a ribellarsi facendo loro firmare una petizione. Quello che Ramirez vorrebbe è la realizzazione di una sala fumatori, ma quando si trovano di fronte il foglio su cui firmare, lentamente, tutti gli altri accampano le scuse più inverosimili per tirarsi indietro. Sc.: R. Gual, J.D. Wallovits; Fot.: Cobi Migliora; Int.: Eduard Fernández, Juan Diego, Chete Lera. L’amore stregone / El amor brujo Spagna 1986, 100’, col. MAR 2, H. 22.30 La fortuna è un bene da mettere in gioco in un giro di gare e scommesse clandestine. L’assunto metafisico guida le esistenze dei protagonisti – tutti miracolosamente scampati a qualche catastrofe – di un originale fanta-thriller. C’è Tomas, un giovane ladro, sopravvissuto ad un incidente aereo, Federico, coinvolto in un terribile terremoto, Sam, il proprietario di un casino, reduce dalla Seconda Guerra Mondiale, e Sara, una poliziotta, unica sopravvissuta all’incidente d’auto nel quale è rimasta uccisa tutta la sua famiglia. Sc.: J.C. Fresnadillo, Andrés M. Koppel; Fot.: Xavi Giménez; Int.: Leonardo Baraglia, Eusebio Poncela, Monica Lopez. LUN 1, H. 16.15 Mercedes Álvarez El cielo gira Spagna 2004, 115’, col., v.o. sott.it. Omaggio a Carlos Saura Carlos Saura In fretta, in fretta / De prisa, de prisa Spagna/Francia 1981, 99’, col., v.o. sott.it. Pablo, Angela, El Meca e Sebas, quattro adolescenti di Madrid, sono costretti a vivere una vita di piccoli furti per il solo scopo di sopravvivere e sottrarsi alla loro povertà. “Ebbi fortuna a fare un film come Deprisa, deprisa che fu un successo dappertutto ed è un tipo di cinema che ho voluto fare sempre e a cui sempre torno. Si tratta di un cinema più cittadino, più attuale, più simile… mi piace vedere come cambia Madrid, specialmente i sobborghi. Al film dettero l’Orso d’Oro a Berlino” (C: Saura). Sc.: C. Saura; Fot.: Teo Escamilla; Int.: José Antonio Valdelomar, José Maria Hernas Roldan, Jesus Arias Aranzeque. LUN 1, H. 20.30 In un campo gitano alla periferia di una città, due padri promettono in matrimonio i rispettivi ragazzi, José e Candela. Pochi anni dopo si festeggiano con canti e danze le nozze. Durante una rissa, José viene ucciso e Carmelo, da sempre innamorato di Candela, se ne addossa la colpa andando in galera. Al suo ritorno offre il suo amore alla donna, ma lei rifiuta. Candela è come colpita da una strana malia: ogni notte si alza, invoca il marito amato e perduto e danza allucinata per lui. Perché il delirio finisca occorrerà un esorcismo, da esperire con la danza rituale del fuoco. “Vedo il cinema musicale come un cinema parallelo al cinema di finzione, sebbene a volte siano mischiati come nel caso di Carmen o di L’amore stregone” (C. Saura). Sc.: C. Saura, Antonio Gades, dal balletto di Manuel De Falla; Fot.: Teo Escamilla; Int.: A. Gades, Laura del Sol, Cristin Hoyos. MAR 2, H. 20.30 Carlos Saura Nel villaggio di La Aldea sono rimasti solo quattordici vecchi abitanti. L’esperienza (autobiografica) dell’emigrazione e la scomparsa della memoria storica di un’intera comunità 6 Buñuel e la tavola del re Salomone Buñuel y la mesa del rey Salomon Carlos Saura Spagna/Messico 2001, 105’, col., v.o. sott.it. Toledo, anni Trenta. Il padre del surrealismo cinematografico, Luis Buñuel, il poeta Federico Garcia Lorca e il pittore Salvador Dalí sono alla ricerca delle mitiche tavole di re Salomone, noto per aver avuto il potere di conoscere il passato, il presente e il futuro. L’impresa porta i tre protagonisti a vivere Spagna 1966, 91’, col., v.o. sott.it. Quattro personaggi, tre della “generazione colpevole” e uno della “generazione innocente”, ripercorrono il passato utilizzando la stessa violenza e la stessa magmatica carica d’odio. Lentamente, infatti, una battuta di caccia tra amici si trasforma in una mattanza reciproca che prelude La caccia / La caza Le Rassegne del Massimo3programmamaggio all’imminente tragedia. “Quando cercai di fare La caza la portai ad un sacco di produttori e, nonostante fosse a basso costo, nessuno voleva farla” (C. Saura). Sc.: Angelino Fons, C. Saura; Fot.: Luis Cuadrado; Int.: Ismael Merlo, Alfredo Mayo, José María Prada. GIO 4, H. 16.30 Carlos Saura Pajarico Spagna 1997, 100’, col., v.o. sott.it. Manu, un adolescente, è stato mandato da alcuni parenti che vivono a Murcia, mentre i suoi genitori stanno divorziando. La casa, però, è abitata da strani personaggi: Juanc che sogna di fare il pittore, Fernando, un pasticcere gay che suona il violoncello, e Emilio, che ha un laboratorio nel seminterrato. Sc.: C. Saura; Fot.: José Luis López Linares; Int.: Alejandro Martinez, Dafne Fernàndez, Francisco Rabal. GIO 4, H. 18.15 Carlos Saura Nozze di sangue / Bodas de sangre Spagna 1981, 71’, col. La storia di una madre che attende alla “vestizione” dello sposo ma, quasi presaga di un pericolo, gli sottrae la sua “navaja”. Nella casa di Leonardo, la moglie davanti alla culla del figlio danza per lui, ma l’uomo è irritato e come assente. Nella terza scena Leonardo, rimasto solo, vaneggia e mima un sogno, nel quale gli pare di danzare con la sposa un ballo liricamente intenso: poi la visione scompare. Nella casa degli sposi il giorno della festa Leonardo riesce a danzare con la sposa ma la moglie, gelosa, li separa: tuttavia egli rapisce la sposa stessa e si allontana a cavallo, inseguito da uno dei presenti, mentre la madre dello sposo consegna al figlio la “navaja”, affinché egli riporti a casa la sua donna e possa vendicare il proprio onore. Sc.: Alfredo Mañas, C. Saura, dal dramma di Federico Garcia Lorca; Fot.: Teo Escamilla; Int.: Elvira Andrei, Pepe Blanco, Pilar Cardenas. MAR 23, H. 16.30 Carlos Saura El Dorado Spagna/Italia/Francia 1987, 151, col. Nel 1560, una spedizione di conquistadores inizia un viaggio sul Rio delle Amazzoni per conquistare l’El Dorado. I componenti della truppa trovano subito grandi difficoltà, sia per la mancanza di viveri sia per gli scontri sanguinosi con gli indigeni. Le presunte guide non sanno dove dirigersi, e dell’El Dorado nessuna traccia. Il malcontento generale provoca Quando a partire eravamo noi. L’emigrazione italiana in Europa al cinema di Marco Farano La rassegna di film sull’emigrazione italiana nel secondo dopoguerra, inaugurata in aprile con la proiezione del film Solino, e che prosegue nel mese di maggio presso Cinema Massimo, Cinema Baretti e Goethe-Institut, affronta una pagina importante della storia del nostro paese e delle sue relazioni con l’Europa. Si tratta di un fenomeno che ha portato milioni di italiani, sia dal sud che dal nord, a trasferirsi all’estero, soprattutto in Germania e Svizzera, ma anche in paesi come Francia e Belgio, dove hanno vissuto a lungo come “lavoratori ospiti” e dove in molti si sono fermati e sono oggi fra le comunità di stranieri più numerose. Un’emigrazione spesso assistita da accordi governativi bilaterali per il reclutamento di manodopera, ma che ha visto spesso, come mostrano questi film, la necessità di rischiare la vita attraversando una feroce lotta per il potere. Sc.: C. Saura; Fot.: Teo Escamilla; Int.: Omero Antonutti, Eusebio Poncela, Gabriela Roel. LUN 29, H. 17.00 Carlos Saura Carmen Story Spagna 1983, 100’, col. Maestro di danza di grande fama, Antonio, accompagnato dall’amico e musicista Paco, crede di avere scoperto, girando per la scuole di ballo della città, la sua futura Carmen, la danzatrice di flamenco destinata ad essere la stella del balletto che intende mettere in scena. La donna entra così a fare parte del corpo di ballo di Antonio. Sotto la guida della più esperta e bravissima Cristina, Carmen si rivela allieva docile, paziente e tenace. Antonio si innamora follemente della sua nuova ballerina. Fra prove di balletto, lezioni individuali e un’intesa perfetta, passa un po’ di tempo, finché esce di prigione Juan, marito di Carmen, che la donna, però, non ama più. Sc.: C. Saura, dal libretto di Prosper Merimée per l’opera di Georges Bizet; Fot.: Teo Escamilla; Int.: Antonio Gades, Laura del Sol, Paco de Lucia. le frontiere da clandestini, il costante timore dell’espulsione, la precarietà dei permessi di lavoro e di soggiorno, famiglie divise dall’impossibilità di ricongiungimenti familiari, accuse da parte della popolazione e di politici locali di “rubare il lavoro” e importare delinquenza, discriminazioni nella ricerca di abitazioni e sul luogo di lavoro. Aspetti per lo più rimossi dalla memoria del nostro paese e che acquistano rinnovato valore e attualità nel momento in cui l’Italia diviene a sua volta sempre più terra d’immigrazione. A raccontare le loro storie si sono cimentati alcuni dei protagonisti del cinema italiano, spesso affiancati, in qualità di sceneggiatori dei film di finzione o autori del commento nei documentari, da nomi altrettanto celebri della cultura italiana come Ennio Flaiano, Dacia Maraini, Cesare Pavese, Pier Paolo Pasolini, Leonardo Sciascia. I film più recenti sono firmati da alcuni giovani registi, che ricostruiscono, come nel film di Mario Di Carlo, l’esperienza dei loro genitori e quella dei loro coetanei immigrati di seconda o terza generazione. La manifestazione è organizzata da Goethe-Institut Turin e Museo Nazionale del Cinema di Torino in collaborazione con Istituto di Cultura Svizzera di Roma, Associazione Documè, Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico. Programma completo della manifestazione: www.goethe.de/turin un certo sguardo / 3, 22, 25, 27-28 maggio Quando a partire eravamo noi. L’emigrazione italiana in Europa al cinema Villi Hermann Cerchiamo per subito operai, offriamo… Svizzera 1974, 68’, b/n Film sul fenomeno dei “frontalieri”, circa 30.000 lavoratori italiani che attraversavano ogni giorno come pendolari il confine per recarsi in Svizzera, dove avevano il permesso di lavorare ma non di abitare o pernottare. Realizzato in un periodo, i primi anni Settanta, in cui crisi economica e strumentalizzazioni politiche alimentano in Svizzera un clima di forte “paura dello straniero”, al film venne negato il sostegno di enti pubblici, televisione e sindacati. Prodotto con un budget estremamente ridotto e l’impegno gratuito di tutti i collaboratori, fra i quali si segnala la Comune di Dario Fo autrice delle musiche, costituisce uno degli esempi più riusciti di “cinema militante” dell’epoca, presentato con successo ai maggiori festival cinematografici. Frutto di una ricerca durata diversi anni, il film dà la parola direttamente ai frontalieri, ma anche ai rappresentanti di istituzioni come le aziende, il sindacato, la Chiesa. Comm.: Giovanni Orelli; Fot.:V. Hermann. degli operai. “Non ho fatto il film per affermare una volta di più che queste due colossali imprese sono capitali per l’Europa intera né per esaltarne la tecnologia. Ho voluto distruggere qualche mito creatosi attorno al traforo del Gottardo. Ho voluto mostrare come si decidono queste imprese, chi le realizza e a quale prezzo. Lo sciopero del Gottardo è un momento importante del film. Io ne do un’interpretazione che non si trova nei libri di storia svizzeri (Villi Hermann, 1979. Citazione tratta da: Domenico Lucchini, Villi Hermann, Il castoro cinema, 2005 Milano)”. Per l’originale linguaggio cinematografico, che unisce materiali d’archivio, interviste ai protagonisti e ricostruzione narrativa, vinse il Pardo d’Argento al Festival di Locarno. San Gottardo Svizzera 1977, 90’, col. Il film mette in parallelo i lavori dei primi due grandi trafori del San Gottardo: lo scavo della galleria ferroviaria (18721882) e quello del tunnel autostradale (1969-1980).Vi si trova uno spaccato della storia svizzera attraverso il quale è possibile conoscere gli interessi politici ed economici di coloro che concepirono la costruzione del tunnel, ma anche la dura lotta LUN 22, H. 16.30, GIO 25, H. 18.30 Mario Soldati Fuga in Francia Sc.:V. Hermann, Eve Martin; Fot.: Renato Berta, Hans Stürm; Int.: Hans-Dieter Zeidler, Maurice Aufair, Roger Jendly. Italia 1948, 95’, b/n Riccardo Torre, criminale di guerra, evade di prigione e si rifugia in un collegio torinese, il cui rettore, suo amico d’infanzia, gli procura abiti civili e denaro. Si unisce a lui il figlio Fabrizio, allievo del collegio. Insieme si recano ad Oulx, presso il confine francese. La cameriera dell’albergo, Pierina, riconosce in Torre il suo padrone d’altri tempi.Torre, temendo che Pierina lo denunci, la uccide, quindi parte con Fabrizio. In alta montagna incontrano tre persone: Gino,Tembien e un musicista detto “il Tunisino”. Nel rifugio, dove i cinque si riparano dalla tormenta, il Tunisino riconosce nel compagno di viaggio il criminale Torre, che i tre riducono all’impotenza e decidono di portare al paese e di consegnare alla giustizia. Sc.: Ennio Flaiano, Carlo Musso, M. Soldati; Fot.: Domenico Scala; Int.: Folco Lulli, Enrico Olivieri, P. Germi. MER 3, H. 20.30 – INGRESSO LIBERO LUN 22, H. 18.30, GIO 25, H. 16.30 La proiezione sarà preceduta da un incontro con Villi Hermann Francesco Rosi Pietro Germi Villi Hermann disonesto si vendica denunciando Vanni che riesce ad eclissarsi mentre la polizia ferma tutti gli altri. Provvisti di foglio di via, dovrebbero tornare al paese ma molti riescono a fuggire e a continuare il loro viaggio verso il nord… Sc.: Federico Fellini, P. Germi, Tullio Pinelli, ispirato al romanzo di Nino di Maria; Fot.: Leonida Barboni; Int.: Raf Vallone, Elena Varzi, Saro Urzì. Il cammino della speranza Italia 1950, 101’, b/n Quando viene chiusa l’unica solfatara di un piccolo paese della Sicilia, molti lavoratori si ritrovano senza risorse. All’arrivo di un ingaggiatore che promette di farli passare clandestinamente in Francia, molti partono con le mogli e i figli, dopo aver versato 20.000 lire a testa. L’ingaggiatore, ad un certo punto, tenta di abbandonarli ma viene bloccato da Vanni, un personaggio ambiguo che fa parte del gruppo. L’impresario I magliari Italia 1959, 119’, col. Copia appartenente al Fondo Rosi del Museo Nazionale del Cinema Mario Balducci, un giovane operaio, sta per lasciare Hannover dove ha tentato invano di far fortuna, per tornare in Italia. Incontra per caso Totò, astuto trafficante romano, che si è arricchito vendendo stoffe e tappeti e si fa convincere a restare. Mario si mette a lavorare con Totò, poi entra al servizio di Raffaele, un intraprendente napoletano che ha organizzato su vasta scala, per mezzo di un gruppo di magliari, la vendita di 7 Le Rassegne del Massimo3programmamaggio stoffe in tutta la Germania Occidentale.Totò, che si vuol fare una posizione indipendente, convince i magliari ed anche Mario a lasciare don Raffaele e a lavorare con lui per conto di un certo Mayer, un ricco tedesco. I magliari si trasferiscono da Hannover ad Amburgo, ma qui cominciano i guai. Sc.: Suso Cecchi d’Amico, Giuseppe Patroni Griffi, F. Rosi; Fot.: Gianni di Venanzo; Int.: Alberto Sordi, Belinda Lee, Renato Salvatori. SAB 27, H. 16.15, DOM 28, H. 22.15 sente rispettata,Vincenzo invece è combattuto tra l’amore per la giovane e il desiderio di tornare in Italia. Sc.: L. Emmer,Vinicio Marinucci, Luciano Martino, Pier Paolo Pasolini; Fot.: Otello Martelli; Int.: Antonio Badas, Lino Ventura, Magalì Noel. Franco Brusati e per l’interpretazione a Nino Manfredi. Sc.: F. Brusati, Nino Manfredi, Jaja Fiastri; Fot.: Luciano Tovoli; Int.: N. Manfredi, Johnny Dorelli, Anna Karina. SAB 27, H. 18.30, DOM 28, H. 20.30 Ettore Scola Franco Brusati Pane e cioccolata La ragazza in vetrina Italia 1974, 115’, col. Copia conservata da Centro Sperimentale di Cinematografia/SNC – Cineteca Nazionale Italia 1960, 90’, b/n Copia conservata da Centro Sperimentale di Cinematografia/SNC – Cineteca Nazionale Insieme con un gruppetto di italiani,Vincenzo giunge in Olanda per lavorare in una miniera di carbone. La sua prima esperienza è drammatica: imprigionato nelle viscere della terra da un crollo, si salva per miracolo. Deciso a tornare a casa, Vincenzo accetta di passare il fine settimana da Federico, un altro minatore italiano. Ad Amsterdam Federico è di casa nella ‘strada delle vetrine’, dove le prostitute si offrono agli occhi dei passanti. Esortato dall’amico, anche Vincenzo comincia a frequentare l’ambiente. Lo colpisce la bellezza di Els e, a poco a poco, tra i due nasce un sentimento. Els per la prima volta si Un italiano emigrato in Svizzera perde il permesso di soggiorno. Viene salvato da un industriale che, in crisi economica e sentimentale, si suicida. Lo sfortunato emigrato decide allora di fingersi svizzero per poter restare, ma non tutto va come aveva previsto. Il film ha ottenuto il David di Donatello per la regia a Luciano Emmer SAB 27, H. 20.15, DOM 28, H. 16.15 Trevico-Torino. Viaggio nel Fiat-nam Italia 1973, 101’, col. Fortunato Santospirito è un giovane che da Trevico (Av) è giunto a Torino, convocato dalla Fiat. La prima sistemazione la trova nell’atrio della stazione, poi alla mensa per i poveri e nel dormitorio pubblico. Un prete gli espone la situazione precaria degli immigrati meridionali e gli fornisce i primi orientamenti. Assunto in fabbrica, Fortunato osserva, ascolta, riflette e fa amicizia con un sindacalista, anch’egli del Sud. Frequenta gli ambienti dei meridionali, sente e legge gli incitamenti degli studenti di gruppi dell’estrema sinistra, fra i quali Vicky, ragazza saccente, simpatica e sincera a modo suo, fuggita da una famiglia priva di calore umano. Intanto ai suoi familiari comincia a mandare i primi soldi guadagnati e a scrivere loro le proprie impressioni. La sceneggiatura è stata scritta da Scola insieme a Diego Novelli, giornalista militante, nonché sindaco di Torino dal 1975 al 1985. Sc.: Diego Novelli, E. Scola; Fot.: Claudio Cirillo; Int.: Paolo Turco,Vittoria Franzinetti, Stefania Casini. SAB 27, H. 22.30, DOM 28, H. 18.30 Gli eventi del mese crossroads / 24 e 31 maggio Carmen + Leningrad Cowboys Doppio appuntamento, questo mese, per Crossroads, dopo la pausa di aprile. La prima serata è un evento eccezionale. Per la prima volta, dopo la storica proiezione alle Giornate del Cinema Muto di Pordenone nel 1991, torna in Italia il restauro della Carmen di Cecil B. DeMille, curato dalla George Eastman House e accompagnato dal vivo dal gruppo Alma Flamenca. La seconda è invece un omaggio ad Aki Kaurismäki, che sarà a Cannes col suo nuovo film. Riproponiamo per l’occasione il mitico rockumentary Total Balalaika Show, con i Leningrad Cowboys che si esibiscono davanti ad una folla oceanica sulla piazza del Senato di Helsinki accompagnati dal coro e dall’orchestra dell’Armata Rossa. A seguire due spassosissimi videoclip dei Cowboys diretti da Aki. The Weather Underground Usa 2002, 92’, col., v.o. sott.it. la sua vita all’infanzia. Occupata la Polonia dai nazisti non aveva voluto abbandonare i bambini ebrei dell’orfanotrofio che dirigeva e si era fatto rinchiudere nel ghetto insieme con loro. Sc.: Agnieszka Holland; Fot.: Robby Müller; Int.: Parolina Czernicka, Ewa Dalkowska, Wojcieh Klata. VEN 12, H. 18.30 Costa-Gavras Amen Negli anni Sessanta e Settanta la politica americana era tutta concentrata sulla guerra in Vietnam da una parte e sulla lotta per i diritti civili dall’altra. I movimenti giovanili, insoddisfatti per gli scarsi esiti delle manifestazioni pacifiste e di protesta, finirono per dar vita ad una fazione estremista che intendeva far sentire la propria voce con metodi più energici. Questa fazione, che prese il nome di Weather Underground, tentò di unirsi ai Black Panthers per affrontare il governo di Washington con azioni violente che andavano dalle rivolte nelle strade agli attentati nei confronti di precisi obiettivi politici. Il film, utilizzando materiale di repertorio e interviste ai protagonisti di quella stagione, ricostruisce i fatti dalle origini fino alla fine dei movimenti, contro i quali l’FBI non esitò ad utilizzare metodi illegali e contrari all’etica.Vincitore dei Festival di Seattle e di San Francisco, il documentario è stato accolto con clamore al Sundance e ha ottenuto una nomination agli Oscar. Francia/Germania/Romania 2002, 132’, col. Il rapporto tra la macchina da morte allestita dai nazisti e la diplomazia vaticana, o meglio, lo scontro tra due uomini che combattono questi apparati dall’interno. Uno, Kurt Gerstein, realmente esistito, è un chimico, ufficiale delle SS, si occupa della fornitura del gas Zyklon B usato dai nazisti nelle camere a gas e al tempo stesso denuncia questi crimini, avvertendo gli alleati e il Papa. L’altro, personaggio di fantasia, è Riccardo, un giovane padre gesuita che simboleggia tutti i sacerdoti che hanno lottato contro il nazismo spesso anche a costo della vita. Sc.: Costa-Gavras, Jean-Claude Grumberg, da un testo teatrale di Rolf Hochhuth; Fot.: Patrick Blossier; Int.: Ulrich Tukur, Mathieu Kassovitz, Ulrich Muhe. VEN 12, H. 20.30 Peter Mullan LUN 22, H. 21.45, MER 31, H. 18.00 Magdalene / The Magdalene Sisters Cecil B. DeMille Jonathan Caouette Carmen Tarnation Usa 1915, 60’, b/n, did.or. sott.it. Copia restaurata da George Eastman House Il tragico amore tra la bella zingara Carmen e il soldato José, disertore per amore e assassino per gelosia del torero Escamillo. Il film si è ispirato al racconto di Merimée perché i diritti dell’opera di Bizet erano troppo cari. Esordio al cinema della cantante lirica Geraldine Farrar, messa sotto contratto da Jesse L. Lasky. Sc.: William C. DeMille, dal testo di Prosper Merimée; Int.: Pedro De Cordoba, Geraldine Farrar, Wallace Reid. Usa 2003, 88’, col., v.o. sott.it. Gran Bretagna/Irlanda 2002, 119’, col. Il film narra le vicende accadute nell’ultimo degli istituti religiosi irlandesi fondati nel diciannovesimo secolo perché vi fossero rinchiuse le donne rifiutate dalle famiglie. Donne colpevoli di aspettare un figlio al di fuori del matrimonio, di aver abbandonato il tetto coniugale o ritenute potenzialmente pericolose perché troppo carine, troppo brutte o troppo intelligenti. Dentro le mura del convento si nascondevano in realtà delle vere e proprie lavanderie industriali e le donne venivano sottoposte ad umiliazioni fisiche e verbali. Sc.: P. Mullan; Fot.: Nigel Willoughby; Int.: Geraldine McEwan, Anne-Marie Duff, Nora-Jane Noone. Aki Kaurismäki Documentario, film di finzione, home-movie e viaggio lisergico, il film di Caouette è un percorso psichedelico che mischia istantanee, filmini Super8, vecchi messaggi lasciati in segreteria, videodiari, cortometraggi, frammenti della pop-culture degli anni Ottanta e messinscene per dar vita all’epico ritratto di una famiglia americana molto sui generis. Realizzato con soli 218 dollari e montato con un Mac, il film di Caouette è stato prodotto da Gus Van Sant e John Cameron Mitchell. Ha vinto premi a Los Angeles e Londra ed è stato selezionato a Cannes,Toronto e al Sundance. Total Balalaika Show GIO 25, H. 22.45, MER 31, H. 16.30 Finlandia 1994, 59’, col. Una delle più coinvolgenti ed entusiasmanti esibizioni live dei Leningrad Cowboys, che si cimentano con cover dei Beatles, Led Zeppelin, Rolling Stones accompagnati dal coro e dall’orchestra dell’Armata Rossa. La proiezione sarà seguita dai video Rocky VI e Thru the Wire. Ingresso alle proiezioni euro 2,50 MER 24, H. 21.00 Accompagnamento musicale dal vivo di Alma Flamenca (Carmine Nobile: chitarra.Toti Canzonieri: flauto. Franco Gandino: violino.Vito Miccolis: percussioni. Elisa Diaz: nacchere). MER 31 H. 22.00 Ingresso alle serate euro 2,50 cult! / 22, 25 e 31 maggio The Weather Underground + Tarnation Doppio appuntamento anche per Cult!, nuova serie di proiezioni dedicate al cinema dimenticato,sommerso o nascosto nelle programmazioni sempre più schizofreniche dei festival internazionali. 8 Sam Green/Bill Siegel un certo sguardo / 12 e 25 maggio Prima rassegna del cinema laico La rassegna, organizzata dalla Consulta Torinese per la Laicità delle Istituzioni in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema e con l’incoraggiamento attivo dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Torino, prosegue a maggio con tre nuovi titoli. Andrzej Wajda Dottor Korczak / Korczak Polonia/Germania/Gran Bratagna 1987, 115’, b/n, v.o. sott.it. Il dottor Korczak era un celebre pedagogo che aveva dedicato GIO 25, H. 20.30 Ingresso a tutte le proiezioni della rassegna euro 2,50 cinema del presente / 26 maggio Tony Gatlif e il cinema nomade L’appuntamento del 2006 con la non-stop cinematografica organizzata dal Centro Interculturale della Città di Torino in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema, i C.T.P. “Braccini” e “Parini”, il Cinecircolo “L’Incontro”, l’Università della Terza Età e l’A.S.A.I. vede questa volta protagonista il grande cineasta Tony Gatlif, del quale vengono proposti i titoli meno noti, mai usciti ufficialmente nelle sale italiane. Tony Gatlif Gaspard et Robinson Francia 1990, 93’, col., v.o. sott.it. Mamie, un’anziana donna, viene abbandonata dai familiari in prossimità di una spiaggia semideserta, mentre dorme ignara. La scorge il bizzarro Robinson, che insieme all’amico Gaspard ha deciso di ristrutturare un rudere sulla spiaggia per farne un bar. Robinson se la porta a casa, ossia nell’unico stanzone- Le Rassegne del Massimo3programmamaggio alloggio del rudere rabberciato alla meglio. Ma Gaspard non è contento di trovarsi in casa Mamie, addormentata su una branda in mezzo agli altri materiali di ricupero, che Robinson va raccogliendo in vista del bar da costruire. I due amici sono entrambi allo sbando, senza risorse e senza famiglia, entrambi nevrotici in maniera diversa, differiscono però quanto a indole: estroso, sognante e incline alla compassione Robinson, pessimista e misogino Gaspard. Sc.: T. Gatlif, Michel Legrand, Marie-Helene Rudel; Fot.: Dominique Chapuis; Int.: Gerard Darmon, Suzanne Flon, Christian Gazio. VEN 26, H. 14.30 Tony Gatlif Latcho Drom Francia 1993, 103’, col., v.o. sott.it. Copia proveniente da KG Productions Un documentario sui viaggi, le musiche, le danze dei gruppi gitani provenienti da Rajastan, Egitto,Turchia, Romania, Ungheria, Slovacchia, Francia e Spagna. Secondo film della trilogia che Gatlif ha dedicato ai gitani iniziata nel 1983 con Les Princes – L’uomo spezzato e conclusasi con Gadjo Dilo – Lo straniero pazzo del 1997. Sc.: T. Gatlif; Fot.: Eric Guichard. VEN 26, H. 16.30 Tony Gatlif L’uomo perfetto / Les Princes Francia 1983, 100’, col. Nara è uno zingaro che con la vecchia madre e la figlioletta vive alla periferia di una città francese.Tira avanti con lavoretti da poco e si considera ormai un integrato, a differenza della madre, custode saldissima delle tradizioni dei nomadi, mentre Zorka, la bambina, è la prima della classe nella scuola locale e sogna di diventare veterinaria. Nara, che ama teneramente Zorka, impedisce tuttavia che essa incontri la madre: ripudiata da lui poiché faceva uso di anticoncezionali. I tre rissosi fratelli della giovane donna vorrebbero invece che la famigliola si ricostituisse, ma Nara non cede. Un giorno la polizia sfratta Nara, la vecchia e la bambina dal loro modestissimo alloggio. Nella sua sete di giustizia, la vecchia si incammina allora a piedi in direzione della lontana città dove abita un avvocato che già si è occupato di loro. Sc.: T. Gatlif; Fot.: Jacques Loiseleux; Int.: Gerard Darmon, Muse Dalbray, Celine Militon. VEN 26, H. 18.30 Tony Gatlif La ragazza senza fissa dimora Rue du départ Francia 1986, 93’, col., v.o. sott.it. Copia proveniente da Connaissance du Cinéma Clara Lombard è una ragazza di buona famiglia che si è allontanata da casa per dissapori con i genitori. Non sa dove andare e vaga in una città portuale alla ricerca di qualcuno o qualcosa a cui attaccarsi. Incontra un giovane distinto, Paul, e lo segue; ma l’uomo le fa capire che intende essere lasciato in pace. Arrestata per vagabondaggio, in carcere conosce Mimì, ladruncola ben conosciuta dalla polizia: entrambe vengono rilasciate e fra le due nasce un’amicizia che si protrae anche fuori dal carcere. In un ambiente miserevole, ai margini della città, le due donne portano avanti le loro esistenze, ma presto la vita di Clara tornerà a incrociare il destino di Paul. Sc.: T. Gatlif, Marie-Helene Rudel; Fot.: Bernard Zitzermann; Int.: Francois Cluzet, Ann-Gisel Glass, Christine Boisson, Gerard Depardieu. VEN 26, H. 20.30 Tony Gatlif Sono nato da una cicogna Je suis né d’une cicogne Francia 1999, 80’, col., v.o. sott.it. Copia proveniente da Pyramide Distribution Il film più anticapitalista e strutturalmente libero di Tony Gatlif, Je suis né d’une cicogne ha per protagonisti due disoccupati, Otto e Louna, le cui esistenze disperate finiscono per incrociarsi con quella di Ali, un immigrato algerino che vive a Parigi. Sc.: T. Gatlif; Fot.: Claude Garnier, Eric Guichard; Int.: Romain Duris, Rona Hartner, Ouassini Embarek. VEN 26, H. 22.30 ingresso libero a tutte le proiezioni cinema di carta / 11 e 29 maggio Rossellini, Marilyn e il cinema americano classico L’11 maggio Gianni Rondolino presenta la nuova edizione del suo Rossellini (UTET Libreria), una delle opere più ampie ed esaustive mai dedicate al padre del neorealismo italiano. Dopo l’incontro verrà proiettato Giovanna d’Arco al rogo, uno dei classici meno conosciuti del cineasta romano, di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita. Roberto Rossellini Giovanna d’Arco al rogo Italia/Francia 1954, 80’, b/n In cielo, Giovanna d’Arco ha un colloquio con San Domenico: lei gli chiede di raccontarle che cosa gli uomini abbiano scritto di lei.Vengono passati in rassegna gli episodi salienti della sua vita e della sua passione. Scene campestri, l’entrata a Rouen, episodi relativi alla scelta dei giudici, la morte sul rogo. Alla fine Giovanna è accolta fra i Santi. Sc.: R. Rossellini; Fot.: Gabor Pogany; Int.: Ingrid Bergman, Tullio Carminati, Plinio Clabassi. GIO 11, H. 20.30 Il 29 maggio doppio appuntamento per la presentazione di due volumi di recentissima pubblicazione: La bellezza di Marilyn. Percorsi intorno e oltre il cinema,a cura di Giulia Carluccio (Ed. Kaplan), e Il cinema americano classico di Giaime Alonge e Giulia Carluccio (Ed.Laterza).Al termine dell’incontro con gli Autori, sarà proiettata una rara copia d’epoca di Quando la moglie è in vacanza di Billy Wilder. Billy Wilder Quando la moglie è in vacanza Seven Year Itch Usa 1955, 105’, b/n Rimasto a Manhattan dopo aver spedito la moglie e il figlio nel Maine per le vacanze estive, il direttore di una piccola casa editrice, Richard Sherman, marito esemplare da sette anni, si trova alla prese con l’avvenente e ingenua nuova vicina di casa, la cui bellezza mette in pericolo la sua onestà di marito. Ma la gelosia nei confronti della moglie farà si che Richard metta da parte le sue tentazioni per raggiungere Helen in vacanza. Sc.: Gorge Axelrod, B. Wilder; Fot.: Milton R. Krasner; Int.: Marilyn Monroe, Tom Ewel, Evelyn Keyes. LUN 29, H. 20.30 Ingresso alle proiezioni euro 2,50 non-fiction / 22 e 30 maggio La memoria del lavoro e un ricordo di Italo Calvino Il 23 maggio, in occasione della mostraTorino al lavoro. Dalla ricostruzione allo sviluppo (Palazzo dei Quartieri Militari, via del Carmine 14, Torino, fino al 2 giugno), il Museo Nazionale del Cinema, la Fondazione Vera Nocentini, l’Associazione Museo Nazionale del Cinema, CGIL-CISLUIL e la Regione Piemonte presentano il documentario Memorie dell’altoforno: una fonderia e la sua città di Davide Longo e Davide Vavalà. Oltre agli Autori, saranno presenti al dibattito Giampaolo Fissore (Irre Piemonte), Marcella Filippa (Fond.Vera Nocentini) e Piero Sampò (Ass. Infondere). Davide Longo/Davide Vavalà Memorie dell’altoforno: una fonderia e la sua città Italia 2006, 60’, col. Carmagnola negli anni Sessanta era un paese, prevalentemente agricolo, di quindicimila abitanti. Poi venne la Teksid e in dieci anni la città superò i ventimila abitanti, diventando una delle tante aree FIAT-dipendenti della cintura torinese. La parabola oggi si è conclusa: la Teksid è un fossile, quel che ne rimane – pochissimo – non è più affare della FIAT. Il documentario ricostruisce, attraverso interviste e materiale d’archivio, le storie di chi ha vissuto un fonderia. dall’occhio poetico della telecamera digitale di Paolo Ferrari, la conoscenza dei testi calviniani dello sceneggiatore Pierpaolo Andriani. Un viaggio nelle radici (nel vero senso della parola) e nella formazione di un autore che ha unito scienza e creatività, botanica e poesia. Uno scrittore che a me, come a tantissimi nel mondo, ha fatto scoprire l’amore per la letteratura” (R. Giannarelli). Sc.: Pierpaolo Andriani, R. Giannarelli; Fot.: Paolo Ferrari; Pr.: Fabulafilm. Mario Monicelli Renzo e Luciana Italia 1962, 35’, col. Copia conservata da Centro Sperimentale di Cinematografia/SNC – Cineteca Nazionale Luciana, per una clausola del suo contratto di lavoro deve tenere segreto a tutti il suo matrimonio con Renzo, che lavora nella stessa azienda. Un giorno però vengono scoperti dal loro capoufficio che li licenzia. Con le liquidazioni riescono ad affittare un appartamento e riusciranno anche a stare insieme tutto il giorno, senza dover più lavorare in orari diversi per non essere sorpresi. Episodio del film Boccaccio ’70, diretto oltre che da Monicelli, anche da Vittorio De Sica, Federico Fellini e Luchino Visconti. Nella versione internazionale, però, l’episodio di Monicelli è stato omesso. Sc.: Giovanni Arpino, Italo Calvino, Suso Cecchi D’Amico, M. Monicelli, dal racconto di Calvino L’avventura di due sposi; Fot.: Armando Nannuzzi; Int.: Germano Figlioli, Marisa Solinas. MAR 30, H. 20.30 – INGRESSO EURO 2,50 il cinema degli altri / 10 maggio Puglia CentoMinutiCorti Puglia Centominuticorti è un evento itinerante che ha preso il via da Milano per poi toccare le città di Torino, Bologna, Firenze e Roma. Undici cortometraggi, selezionati dal Film Festival internazionale “Salento Finibus Terrae”,vengono proiettati nelle varie città. L’iniziativa è stata ideata da Romeo Conte, direttore del Film Festival Salento Finibus Terrae (IV edizione,23-30 luglio 2006, San Vito dei Normanni, Brindisi). La manifestazione è patrocinata da: Assessorato Cultura Mediterraneo Regione Puglia,Assessorato alla Cultura e Turismo Provincia di Brindisi, Assessorato alla Cultura e Turismo Comune di San Vito dei Normanni (BR) e Provincia di Torino. Durante il tour il pubblico può votare i tre migliori cortometraggi e il vincitore sarà poi proiettato nel circuito CortiContro a cura di Onscreen. Il tour si avvale della collaborazione dell’Istituto Europeo di Design di Milano, Deha abbigliamento per la danza, Mottura vini del Salento e della rivista Enjoy-in. Il programma: Bbobbolone! di Daniele Cascella. Lebess di Hedy Krissane. Costanza di Daniele Riccioni. I fratelli semaforo di Simone Salvemini. Il favoloso destino di Candy di Maurizio Buttazzo. Il provino di Andrea Costantino. Il Segreto di Virginia di Romeo Conte. Lo spaventapasseri di Cesare Fragnelli. Ritorno indietro di Luciano Schito. L’Ultimo Pistolero di Alessandro Dominici. Ué paisà! Atto I. Frankein di Gianni Torres. MER 10, H. 19.00/21.30 Ingresso: intero euro 5,00, ridotto euro 2,50. MAR 23, H. 21.00 – INGRESSO LIBERO Il 30 maggio, in occasione della mostra Calvino e le sue radici (Casa del Conte Verde, via Fratelli Piol 8, Rivoli, fino all’11 giugno), la Regione Piemonte, il Museo Nazionale del Cinema, la Città di Rivoli, la Città di Sanremo e Codess Cultura presentano il documentario L’isola di Calvino di Roberto Giannarelli. Oltre all’Autore, saranno presenti alla serata Ernesto Ferrero (Direttore Fiera del Libro), Paola Forneris e Loretta Marchi (curatrici della mostra). Al termine del documentario verrà proiettato Renzo e Luciana di Mario Monicelli, episodio del film collettivo Boccaccio ’70. Roberto Giannarelli L’isola di Calvino Italia 2006, 60’, b/n e col. “Non è un documentario sui libri di Italo Calvino. Non ci sono critici che parlano né storici che analizzano la produzione letteraria del grande scrittore. C’è la vita di un uomo alla perenne ricerca di un rapporto felice con le proprie aspirazioni, i propri desideri, in continuo spostamento da una città all’altra, da un continente all’altro, per trovare lavoro, affetto, amore. Ci sono tanti amici: Scalfari, Pigati, Luzzati,Vidal, Piano... È un viaggio nei luoghi calviniani filtrati 9 Le Rassegne del Massimo3programmamaggio Lo sguardo selvaggio. Il cinema di Samuel Beckett di Luca Scarlini L’occhio belva è uno dei nodi fondamentali dell’opera beckettiana, la relazione con il mondo delle immagini, quella stessa per cui fu a lungo in dialogo con artisti estremi come Giacometti e i fratelli Van Velde. L’attrazione per il cinema è evidente fino dal primissimo esperimento drammaturgico ai tempi del college, quel Le Kyd, che mischiava insieme risonanze classiche da Corneille e beffarde allusioni a Chaplin. Negli anni lo scrittore irlandese, che cercò di frequentare la scuola di cinema di Mosca di Ejzenstein, giunse infine a una realizzazione cinematografica: Film, firmata insieme al fedele collaboratore americano Alan Schneider, mentre la collaborazione con la televisione, prima in Inghilterra e poi, soprattutto, in Germania, sarà uno degli assi principali della sua produzione tarda. Il concetto del “savage eye”, della telecamera vista come creatura aliena, spietata, nei confronti di identità umane sempre più labili esplode alla fine degli anni Sessanta in Eh, Joe, nella versione della BBC con uno strepitoso Jack MacGowran, per approdare agli esiti estremi degli anni Ottanta con le televisioni tedesche, in cui la rarefazione tocca, in Quad, una dimensione quasi da teatro-danza. Una selezione di questi materiali di rara visione viene affiancata in questa rassegna alle migliori produzioni di Beckett on Film, progetto realizzato da Channel 4 e RTE, nel quale la partecipazione di numerosi registi e attori celebri, impegnati a rivisitare l’opera completa dello scrittore, produce esiti molto dissimili che ribadiscono l’estrema vitalità del lascito beckettiano. La rassegna, a cura di Luca Scarlini, è un progetto della Scuola Holden realizzato in collaborazione con Museo Nazionale del Cinema e Riccione TTV. La manifestazione fa parte di Respiro. 1906 – 2006. Il secolo di Samuel Beckett. Lezioni, letture immagini, a cura della Scuola Holden (Torino, 11 – 14 giugno, [email protected] www.scuolaholden.it), inserito nel più ampio quadro di Torino Capitale Mondiale del Libro con Roma (Aprile 2006-Aprile 2007). un certo sguardo / 15, 22, 23, 31 maggio Lo sguardo selvaggio. Il cinema di Samuel Beckett I programma ° II programma * Act Without Words I, Karel Reisz, 2000, 16’ Un uomo, in mezzo al deserto, cerca con tutte le sue forze un po’ d’acqua, inutilmente, né si prospetta davanti ai suoi occhi alcuna possibilità di fuga. “Come sempre in Beckett, nell’agonia c’è tristezza, comprensione e umanità. Servendosi della ripetizione, Beckett ha cercato di dare un senso alla sua personale esperienza del mondo” (K. Reisz) Catastrophe, David Mamet, 2000, 14’ Scritto nel 1982, Catastrophe vede protagonisti un regista teatrale e la sua assistente, che si occupa con estrema attenzione e premura di lui. Con John Gielgud, Rebecca Pidgeon e Harold Pinter. Act Without Words II, Enda Hughes, 2000, 11’ Due attori avvolti ognuno in un sacco che si chiamano A e B. Il film è realizzato come fosse un film muto degli anni Venti. Al posto del palcoscenico, Beckett immagina che l’azione si svolga “dentro” la bobina di un film che, ad un certo punto, si interrompe quando il proiettore viene spento. Breath, Damien Hirst, 2000, 2’ Su un palcoscenico pieno di spazzatura una persona urla e piange e smette solo per respirare. “Quando mi è stato chiesto di dirigere questo film ho letto il testo e ho pensato che fosse incredibilmente ricco e preciso. Mentre mi preparavo alle riprese ho continuato a leggerlo e ciò che mi ha davvero condizionato è stata una nota di Beckett che diceva: “Trattenere per circa dieci minuti”. È stato così che ho compreso il suo particolare senso dell’umorismo” (D. Hirst). Film, Alan Schneider e Samuel Beckett, 1965, 22’ Venti minuti in quasi completo silenzio, in cui Buster Keaton cerca di fuggire gli sguardi. Il film si ispira all’affermazione del vescovo di Berkeley secondo cui “essere è essere percepiti”. Alla fine, sconfitto nel suo desiderio di non essere visto, Keaton si gira e intima il silenzio dello spettatore. Fotografato dal mitico Boris Kaufman. Nacht und Träume, Alfred Behrens e Michael Kuball, 1983, 15’ Un uomo solo sta seduto su un tavolo e dorme. Sogna di cantare alcuni brani di un pezzo di Schubert. Succede qualcosa ma, poco dopo, lo si vede nuovamente dormire, il suo sogno si ripete, solo più lentamente. Sceneggiatura di Samuel Beckett. LUN 15, H. 21.00 Krapp’s Last Tape, Atom Egoyan, 2000, 58’ Un anziano passa in rassegna la sua vita ascoltando i vecchi nastri che ha registrato nel corso degli anni. Veniamo così a conoscenza delle esperienze vissute nei suoi 69 anni di vita sul palcoscenico. Il racconto, però, nasce non dalle sue parole ma da un nastro, l’ultimo da lui registrato, che l’uomo ha deciso di ascoltare. “Ho iniziato come drammaturgo e Beckett era uno dei miei maggiori punti di riferimento. Questa pièce in particolare ha avuto un enorme influenza su di me quando ero adolescente. Ha completamente cambiato la mia vita e il mio punto di vista su come la gente reagisce alla tecnologia e sulla sua influenza nella memoria” (A. Egoyan). LUN 22, H. 20.30 amoroso raccontato da ciascun protagonista. Nel film la macchina da presa prende il posto provocatorio delle luci che Beckett usava sul palcoscenico come ideale interlocutore dei tre attori. Con Alan Rickman e Kristin Scott Thomas. Ohio Impromptu, Charles Sturridge, 2000, 12’ Un unico personaggio vestito di nero, dai lunghi capelli bianchi e seduto a un tavolo tutto bianco. Due sono i personaggi: un Lettore e un Ascoltatore. Il primo è un misterioso messaggero d’amore che legge al secondo messaggi da parte di qualcuno che è morto e che è stato a suo tempo da lui molto amato. Con Jeremy Irons. Rockaby, Richard Eyre, 2000, 14’ Una vecchia vestita di nero ascolta una storia che lei stessa ha inciso su un nastro. La narrazione è concentrata su un personaggio alla ricerca di qualcuno che le assomigli. Alla fine, però, l’impresa si esaurisce quando scende il buio. MAR 23, H. 18.30 IV programma * III programma * Footfalls, Walter Asmus, 2000, 29’ La conversazione “immaginaria” tra May e sua madre, o meglio, la voce di sua madre, fino a quando la voce stessa di May sembra fondersi con quella della madre. L’andamento del discorso si fa sempre più lento, la luce si affievolisce e tutto sembra scomparire. Rough for Theatre I, Kieron J. Walsh, 2000, 19’ Un cieco e un disabile si incontrano per caso e prendono in considerazione la possibilità di unire le loro forze per sopravvivere. Ciascuno di loro ha avuto una donna, ma ora non c’è nessuno che li aiuti. Play, Anthony Minghella, 2000, 16’ Due donne e un uomo stanno ognuno dentro una giara. Tra loro si consuma la storia di un amaro triangolo Not I, Neil Jordan, 2000, 14’ Un’attrice sta seduta sul palcoscenico. Solo la sua bocca è illuminata ed è questa che ci offre un lungo monologo su alcuni dei temi più frequentati dal teatro di Beckett. Con Julianne Moore. … nur noch Gewölk…, Samuel Beckett, 1977, 17’ Das Letzte Band, Samuel Beckett, 1969, 60’ I due rarissimi lavori realizzati da Beckett per la televisione della Repubblica Federale Tedesca. MER 31, H.20.30 ° ingresso libero * ingresso euro 2,50 Tutti i film sono sottotitolati in italiano un certo sguardo / 6 e 14 maggio Psicoanalisi e cinema: un affascinante equivoco centenario La rassegna, a cura di Simona Argentieri, è un progetto della Bollati Boringhieri realizzato in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema in occasione del centocinquantesimo anniversario della nascita di Sigmund Freud. La manifestazione, che proseguirà nei mesi di giugno e luglio, si inserisce nel quadro di Torino Capitale Mondiale del Libro con Roma (Aprile 2006-Aprile 2007). Alfred Hitchcock Io ti salverò / Spellbound Usa 1945, 111’, b/n La giovane dottoressa Petersen, assistente in una casa di cura per malati di mente, apprende che il dottor Edward è stato nominato nuovo direttore. Un complesso di indizi molto seri fa pensare alla dottoressa di trovarsi di fronte ad un caso di sostituzione di persona. Dopo qualche giorno, il nuovo diret- 10 tore le confessa di non essere Edward, bensì il suo assassino. Durante la notte l’uomo lascia la clinica. Quando riesce a rintracciarlo, la dottoressa si convince di aver da fare con un malato di mente… Sc.: Ben Hecht; Fot.: George Barnes; Int.: Ingrid Bergman, Gregory Peck, Michael Chekhov. SAB 6, H. 20.30, INGRESSO LIBERO Woody Allen Zelig Usa 1983, 78’, b/n, v.o. sott.it. Leonard Zelig, nato a New York, figlio di una matriarca e di un fallito attore yiddish, è un poveraccio con un’insaziabile sete di affetto che risale alla sua triste infanzia di emarginato ebreo. Invece di carezze e baci ha ricevuto un sacco di bastonate. Questa carenza affettiva porta Zelig a identificarsi psicologicamente e fisicamente con le persone che incontra: è un camaleonte umano… Sc.: W. Allen; Fot.: Gordon Willis; Int.: W. Allen, Mia Farrow. DOM 14, H. 16.30 Mark Sandrich Girandola / Carefree Usa 1938, 80’, b/n Steven e Amanda si amano ma la loro relazione sta attraversando un momento di crisi da cui non riescono ad uscire. Per smuovere la situazione, Steve convince Amanda a chiedere aiuto al suo amico, il dottor Flagg. L’imprevisto, però, ci mette lo zampino perché la donna, dopo una serie di incomprensioni, si innamora proprio del dottore e quando questi ricorre all’ipnosi per cercare di rafforzare il legame tra Amanda e Steven, qualcosa si intromette e complica ulteriormente una situazione già difficile. Sc.: Ernest Pagano, Allan Scott; Fot.: Robert DeGrasse; Int.: Fred Astaire, Ginger Rogers. DOM 14, H. 18.00 Parole & Immagini libri, riviste&dvdmaggio MUSEO NAZIONALE Parole & Immagini DEL CINEMA a cura di Silvio Alovisio e Micaela Veronesi libri, riviste&dvdmaggio I LIBRI DEL MESE Mariapaola Pierini Prima del cinema. Il teatro di Orson Welles Roma, Bulzoni, 2005, 287 pagine, 19,00 euro. Orson Welles è stato uno dei pochi artisti totali del Novecento, con la sua intelligenza ha saputo rinnovare e sperimentare tutte le arti e forme di spettacolo in cui si è cimentato. Ma se come cineasta è stato abbondantemente studiato e indagato, il suo lavoro per il teatro, osserva l’autrice, risentendo della mancanza del testo-spettacolo corrispondente, è sempre stato trattato in subordine al cinema, come fonte da cui attingere informazioni e aneddoti sul Welles attore e regista, o come semplice preludio all’attività cinematografica. Eppure, anche solo considerando i dati anagrafici,Welles aveva sedici anni quando debuttava sulle scene teatrali in Irlanda e appena ventisei quando realizzava Quarto Potere. In questo decennio, poco più che adolescente, egli scardina i canoni del teatro classico, rinnova la messa in scena, introduce attori non professionisti, sposta l’azione classica in età contemporanea, realizza quindi, nella non semplice atmosfera di Broadway, una sorta di rivoluzione.Tuttavia l’attività teatrale svolta in questo periodo, scrive l’autrice, non è da considerarsi “alla stregua di un’esperienza giovanile, ma è a tutti gli effetti un primo punto di arrivo”. Il libro scandisce attraverso i suoi capitoli le varie fasi di questa breve ma intensa stagione teatrale, gli anni della formazione, gli scritti (immancabili in tutta la produzione wellesiana), le implicazioni con la cultura e la politica degli anni Trenta, l’istituzione del Mercury Theatre e, infine, l’analisi - per linee essenziali – delle regie (Macbeth, Julius Caesar, Five Kings, ecc.). Aldo Tassone François Truffaut: professione cinema. Interviste inedite Milano, Il Castoro, 2006, 270 pagine, 20,00 euro suddivise in capitoli con titoli significativi (“La Nouvelle Vague”, “L’eterno femminino”, ecc.) per agevolarne la lettura. Anticipato da un’analisi della corrispondenza del regista svolta dallo stesso Tassone e da un acuto profilo del regista firmato da Paola Malanga, l’autoritratto delineato da queste interviste è integrato dalle testimonianze inedite di alcuni amici e collaboratori: Claude Chabrol, Claude de Givray e Jean Gruault, Claude Jade, Madeleine Morgenstern e altri. Mancano tuttavia alcune donne celebri, come Fanny Ardant che, ci confessa Tassone, ha declinato l’invito in modo singolare (“inventi… gli ha consigliato - io non voglio, e non posso, parlare di François…”). David Bruni Roberto Rossellini, Roma città aperta Torino, Lindau, 2006, 205 pagg., 16,00 euro Lindau pubblica il volume dedicato a Roma città aperta nel centenario della nascita di Rossellini. Sulla genesi, la costruzione estetica, il valore di documentazione storica e la straordinaria bellezza di Roma città aperta è stato scritto moltissimo, al punto che ci si chiede se vi sia ancora qualcosa di nuovo da aggiungere. La monografia di Bruni, seria e documentata, smentisce questi dubbi e propone un’utile sintesi degli studi e delle testimonianze intorno al film che segnò l’avvio della stagione neorealista. L’autore s’impegna in un’approfondita analisi dei diversi aspetti del film: la struttura narrativa (con le numerose suggestioni legate al racconto della Passione), la complessa drammaturgia, il sistema dei personaggi, i luoghi, il peso della Storia, la modernità stilistica. Particolarmente interessante il capitolo introduttivo in cui l’autore ricostruisce la genesi del film, utilizzando le testimonianze precedentemente raccolte da Ugo Pirro per il romanzo Celluloide, arricchite con dichiarazioni dello stesso Rossellini, di Amidei, di Carlo Di Palma. Bruni attinge informazioni preziose anche dalle recensioni d’epoca, (come quella di Lizzani del novembre 1945), e sfata qualche luogo comune, (non è vero, ad esempio, che furono usati spezzoni di pellicola scaduta, così come non è vero che sul set si lavorasse senza una sceneggiatura rigorosa). Fra gli episodi più curiosi, Bruni ricorda le difficoltà incontrate dal regista nel convincere le comparse a interpretare le truppe naziste. Un episodio che restituisce molto bene il clima della Roma appena liberata dall’occupazione ma ancora profondamente ferita. L’INTROVABILE DEL MESE. RARITÀ DALLA BIBLIOTECA DEL MUSEO Le interviste inedite a François Truffaut raccolte in volume da Aldo Tassone risalgono al periodo tra il 1974 e il 1981. Già pubblicate nel 2004 in un’edizione fuori commercio dalla Provincia di Napoli e da France Cinéma, sono riproposte ora dal Castoro grazie a un contributo della Cineteca Italiana di Milano. Truffaut ci ha regalato, scrive Tassone, una ventina di ore del suo tempo: “considerava le interviste come una sorta di simpatica autoanalisi… se l’interlocutore gli andava a genio si lasciava andare volentieri alle confidenze”. Rilasciate in epoca matura, in prossimità della morte avvenuta nel 1984, queste testimonianze dirette costituiscono una sorta di “ritratto dell’artista da grande” e ne denotano l’abilità di interpretare il cinema e il suo tempo. Le interviste sono Cinecittà cercasi Milano-Roma, Omega, 1942, 16 pagg. “Tutti, anche voi potete fare del cinema! Cinecittà ricerca tipi belli, brutti, grassi, magri, giovani, vecchi…” così si legge sulla copertina di questo opuscolo, che di certo ha l’intento di promuovere il cinema come istituzione nazionale e di reclamizzarne i suoi apparati (la scuola di recitazione presso il Centro sperimentale di cinematografia per esempio), ma che ha soprattutto lo scopo di far sognare tutti i suoi lettori, assicurando che la speranza di poter diventare una stella del cinema non è solo un’illusione. Riportando storie esemplari di divi famosi venuti dal nulla (Rodolfo Valentino era una semplice comparsa e prima ancora un ballerino di tango, Grata Garbo una commessa) e di colpi di fulmine casuali (Maria Denis fu notata da Amleto Palermi mentre attraversava la strada) questo divertente opuscolo ci restituisce il clima di un epoca tanto diversa dalla presente, dove la posta in gioco non era certo un contratto da velina, perché “il cinema può essere per tutti” ma solo “partendo dal presupposto che l’individuo sia in possesso di una certa cultura e di una certa intelligenza”. “Mai disperare” consigliano quindi gli autori e per supportare la tesi che al cinema si può arrivare attraverso le strade più imprevedibili e che l’unica prerogativa è avere dei meriti, arricchiscono il testo di numerosi buoni consigli per gli aspiranti attori. Inviare una foto “riuscitissima” ad esempio è uno dei modi per arrivare ai produttori, ma le foto devono essere scattate da un fotografo professionista, si intenda, e ben trattate come inquadratura e come toni e giochi di luce”. Vengono dati inoltre alcuni consigli per poter accedere alla scuola del CSC e qualche suggerimento su come sostenere un provino. Con tono che oggi ci pare paternalistico, gli autori di questo libretto elargiscono speranza, o meglio, usando le loro parole, “costanza e fede. LA RIVISTA DEL MESE L’Avant-Scène Cinéma Paris, Mensile, 15 euro. L’Avant-Scène Cinéma rappresenta un caso quasi unico nel vasto panorama internazionale delle riviste cinematografiche: dal 1961 la rivista propone ogni mese la sceneggiatura completa “après montage” (ossia desunta) di un intero film. Dopo oltre quarant’anni di pubblicazioni, il suo catalogo (interamente conservato presso la Biblioteca del Museo) può ormai vantare più di 550 titoli, selezionati con la massima libertà: per limitarci ai fascicoli più recenti si spazia dal cinema americano classico (Una notte all’opera, Casablanca, La vita è meravigliosa) al cinema d’autore contemporaneo (In the Mood for Love, L’uomo senza passato, Il pianista), dalla nuova Hollywood (Il mucchio selvaggio, L’esorcista,Taxi Driver) a – ovviamente – molto cinema francese (Renoir, ma anche Truffaut, Melville,Varda, Pialat ecc.). L’ultimo numero è dedicato a La grande abbuffata di Marco Ferreri. Con l’avvento delle videocassette, nei primi anni Ottanta, vi fu chi profetizzò la rapida fine della rivista (nata in un’epoca in cui non era possibile “rileggere” con facilità il testo filmico): l’Avant-scène ha invece saputo superare agevolmente questo passaggio epocale. I découpage sono scritti con grande accuratezza e precisione tecnica, anche se l’assenza dei dialoghi in lingua originale rappresenta spesso un limite. Molto utili i numerosi videogrammi che accompagnano le singole sceneggiature. Queste ultime sono sempre accompagnate da un ricco dossier, costituito da lunghe interviste inedite a registi e collaboratori dei film, approfondite analisi e documentate antologie critiche. Nel corso degli ultimi anni, inoltre, l’Avant-Scène ha esteso lo spazio degli articoli che fanno da contorno alla sceneggiatura e al suo dossier, introducendo rubriche di recensioni di film in sala, di libri e DVD. IL DVD DEL MESE Roberto Faenza Forza Italia! Italia, 1978, col. e b/n, 88’. Rizzoli, 19,50 euro Dopo quasi trent’anni di assenza, ritorna visibile uno dei titoli più noti del cinema politico italiano: il film di Faenza, accolto nelle sale con imprevedibile successo nella primavera del 1978, fu improvvisamente ritirato il 16 marzo di quell’anno, poche ore dopo il sequestro Moro. Un anno di ricerche in Italia e all’estero (tra cui in Rai, all’Istituto Luce, negli archivi tedeschi della ZDF), 400.000 metri di pellicola visionata, 2.700 metri di montato, con l’aiuto di Silvano Agosti. Un ininterrotto collage senza commento di immagini di repertorio, alcune integre e altre manipolate, ma sempre così artificiali da rendere indistinguibile il vero dal contraffatto. Tutto questo per raccontare, con ironia, trent’anni di storia italiana, dalla cacciata dei comunisti dal governo, nel 1947, agli anni bui della presidenza Leone. Il risultato non è solo un ritratto, più entomologico che comico, di come la Democrazia Cristiana gestiva il potere pubblicamente, nei comizi nelle cerimonie (da non perdere la sequenza del pranzo ufficiale di Nixon a Roma, come scrisse Casiraghi, “sembra girata da René Clair”), ma anche dietro le quinte, nelle segrete lotte di correnti. Forza Italia!, come aveva già intuito all’epoca Morandini, “è un documento antropologico più che storico o politico”. I servizi cine-televisivi che celebrano un’Italia superstiziosa e clericale, pettegola e ridanciana, intollerante e conformista esprimono un’involontaria e inquietante denuncia dei condizionamenti che il potere politico esercitava ed esercita sul pubblico dei mass media. Il dvd è accompagnato da un ricco volume storico-critico, con le testimonianze di chi collaborò al progetto (non solo Faenza ma anche Marco Tullio Giordana, Antonio Padellaro e Carlo Rossella) e un’interessante antologia di recensioni (in cui si riportano, tra l’altro, i giudizi positivi di Natalia Ginzburg e Alberto Moravia). 11 Il Calendario dei Filmappuntamentimaggio LUNEDÌ 1 MAGGIO h. 16.15 Intacto di J.C. Fresnadillo (E 2001, 108’, v.o. sott.it.) h. 18.15 El cielo gira di M. Alvarez (E 2004, 115’, v.o. sott.it.) h. 20.30 In fretta, in fretta di C. Saura (E/F 1981, 99’, v.o. sott.it.) h. 22.30 Buñuel e la tavola del re Salomone di C.Saura (E/Mex 2001, 105’, v.o. sott.it.) VENERDÌ 12 MAGGIO h. 16.30 La spiaggia dei cani di J. Fonseca e Costa (P/E 1987, 100’, v.o. sott.it.) h. 18.30 Dottor Korczak di A.Wajda (Pl/G 1990, 115’, v.o. sott.it.) * h. 20.30 Amen di Costa-Gavras (F/G 2002, 132’, v.o. sott.it.) * h. 22.45 Gli occhi dell’Asia di J.M. Grilo (P/F 1996, 86’, v.o. sott.it.) LUNEDÌ 22 MAGGIO h. 16.30 Il cammino della speranza di P. Germi (I 1950, 101’) h. 18.30 Fuga in Francia di M. Soldati (I 1948, 95’) h. 20.30 Programma Samuel Beckett – II parte * h. 21.45 The Weather Underground di S. Green/B. Siegel (Usa 2002, 92’, v.o. sott.it.) * MARTEDÌ 2 MAGGIO h. 16.00 Agitator di T. Miike (J 2001, 150’, v.o. sott.it.) h. 18.45 Fudoh di T. Miike (J 1996, 98’, v.o. sott.it.) h. 20.30 L’amore stregone di C. Saura (E 1986, 100’) h. 22.30 Smoking Room di R. Gual/J.D.Wallovits (E 2002, 88’, v.o. sott.it.) SABATO 13 MAGGIO h. 16.15 Il mormorio della costa di M. Cardoso (P 2004, 115’, v.o. sott.it.) h. 18.30 Il miracolo secondo Salomé di M. Barroso (P/F 2004, 97’, v.o. sott.it.) h. 20.30 A flor do mar di J.C. Monteiro (P 1986, 145’, v.o. sott.it.) MARTEDÌ 23 MAGGIO h. 16.30 Nozze di sangue di C. Saura (E 1981, 71’) h. 18.30 Programma Samuel Beckett – III parte * h. 21.00 Memorie dell’altoforno di D. Longo/D.Vavalà (I 2006, 60’) ° Il film sarà preceduto da un incontro con gli autori MERCOLEDÌ 3 MAGGIO h. 16.30 Young Thugs: Innocent Blood di T. Miike (J 1997, 108’, v.o. sott.it.) h. 18.30 Young Thugs: Nostalgia di T. Miike (J 1998, 94’, v.o. sott.it.) h. 20.30 Incontro con Villi Hermann ° segue Cerchiamo per subito operai, offriamo… di V. Hermann (Ch 1974, 68’) segue San Gottardo di V. Hermann (Ch 1977, 90’) DOMENICA 14 MAGGIO h. 16.30 Zelig di W. Allen (Usa 1983, 78’, v.o. sott.it.) h. 18.00 Girandola di M. Sandrich (Usa 1938, 80’) h. 20.20 Il mormorio della costa di M. Cardoso (P 2004, 115’, v.o. sott.it.) h. 22.30 Il miracolo secondo Salomé di M. Barroso (P/F 2004, 97’, v.o. sott.it.) h. 21.15 – Sala Uno L’oro di Napoli di V. De Sica (I 1954, 118’) ° GIOVEDÌ 4 MAGGIO h. 16.30 La caccia di C. Saura (E 1966, 91’, v.o. sott.it.) h. 18.15 Pajarico di C. Saura (E 1997, 100’, v.o. sott.it.) h. 20.30 Visitor Q di T. Miike (J 2001, 84’, v.o. sott.it.) h. 22.00 Agitator di T. Miike (J 2001, 150’, v.o. sott.it.) VENERDÌ 5 MAGGIO h. 16.15 Shinjuku Triad Society di T. Miike (J 1995, 100’, v.o. sott.it.) h. 18.15 Zebraman di T. Miike (J 2004, 115’, v.o. sott.it.) h. 20.30 Party di M. de Oliveira (P/F 1996, 95’, v.o. sott.it.) h. 22.15 Il filo dell’orizzonte di F. Lopes (P/F 1993, 91’, v.o. sott.it.) SABATO 6 MAGGIO h. 16.00 Gozu di T. Miike (J 2003, 130’, v.o. sott.it.) h. 18.30 Shinjuku Triad Society di T. Miike (J 1995, 100’, v.o. sott.it.) h. 20.30 Io ti salverò di A. Hitchcock (Usa 1945, 111’) ° Il film sarà preceduto da una presentazione di Simona Argentieri DOMENICA 7 MAGGIO h. 16.30 Il filo dell’orizzonte di F. Lopes (P/F 1993, 91’, v.o. sott.it.) h. 18.15 Party di M. de Oliveira (P/F 1996, 95’, v.o. sott.it.) h. 20.30 Young Thugs: Innocent Blood di T. Miike (J 1997, 108’, v.o. sott.it.) h. 22.30 Young Thugs: Nostalgia di T. Miike (J 1998, 94’, v.o. sott.it.) LUNEDÌ 8 MAGGIO h. 16.30 Blues Harp di T. Miike (J 1998, 106’, v.o. sott.it.) h. 18.30 Kikoku di T. Miike (J 2003, 100’, v.o. sott.it.) h. 20.30 The Call – Non rispondere di T. Miike (J 2003, 112’) h. 22.30 Zebraman di T. Miike (J 2004, 115’, v.o. sott.it.) MARTEDÌ 9 MAGGIO h. 16.30 A flor do mar di J.C. Monteiro (P 1986, 145’, v.o. sott.it.) h. 20.15 Kikoku di T. Miike (J 2003, 100’, v.o. sott.it.) h. 22.00 Gozu di T. Miike (J 2003, 130’, v.o. sott.it.) MERCOLEDÌ 10 MAGGIO h. 19.00/21.30 Puglia CentoMinutiCorti GIOVEDÌ 11 MAGGIO h. 16.30 A ilha dos amores di P. Rocha (P/J 1982, 170’, v.o. sott.it.) h. 20.30 Giovanna d’Arco al rogo di R. Rossellini (I/F 1954, 80’) * Il film sarà preceduto da un incontro con Gianni Rondolino Gli Eventi del Mese LUNEDÌ 15 MAGGIO h. 16.30 Chi sei tu? di J. Botelho (P 2001, 112’, v.o. sott.it.) h. 18.30 Pesce luna di J.A. Morais (P/F 2000, 124’, v.o. sott.it.) h. 21.00 Programma Samuel Beckett – I parte ° Le proiezioni saranno precedute da un incontro con Luca Scarlini MARTEDÌ 16 MAGGIO h. 16.30 Stella di M. Kakoghiannis (Gr 1966, 93’, v.o. sott.it.) h. 18.15 Fino alla nave di A. Damianos (Gr 1966, 93’, v.o. sott.it.) h. 21.00 Balcanizzatore di S. Goritsas (Gr 1997, 97’, v.o. sott.it.) ° La proiezione sarà introdotta da Ghiannis Bakoghiannopulos e Ghiorgos Korras MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA INAUGURAZIONE «CINEMA E PSICANALISI» Sabato 6 maggio, h. 20.30 Sala Tre – Ingresso libero CARMEN + ALMA FLAMENCA Mercoledì 24 maggio, h. 21.00 Sala Tre – Ingresso euro 2,50 mar.mer.gio.ven.dom. 9.00 - 20.00 sab. 9.00 - 23.00, lun. chiuso INAUGURAZIONE «SAMUEL BECKETT» Lunedì 15 maggio, h. 21.00 Sala Tre – Ingresso libero L’ISOLA DI CALVINO Martedì 30 maggio, h. 20.30 Sala Tre – Ingresso euro 2,50 INAUGURAZIONE «PAROLE E IMMAGINI» Martedì 16 maggio, h. 21.00 Sala Tre – Ingresso libero LENINGRAD COWBOYS Mercoledì 31 maggio, h. 22.00 Sala Tre – Ingresso euro 2,50 Mole Antonelliana Via Montebello 20,Torino - Tel 011.81.38.560-1 intero euro 5,20 / ridotto euro 4,20 gratuito per Abbonamento Musei, Torino Card 48/72 ore e bambini fino a 10 anni Week-end al Museo: visite guidate senza prenotazione Tutti i sabati, ore 15.00 (anche per bambini); ore 17.00 visita alle mostre temporanee. Tutte le domeniche, ore 15.00 e 17.00. euro 7,30 a persona, riduzione per bambini. Visite guidate su prenotazione Gruppi (max 25 pers.): Visita in italiano: euro 80,00 + biglietto di ingresso Visita guidata in inglese, francese, tedesco e spagnolo: euro 96,00 + biglietto di ingresso Volete ricevere via mail o per posta informazioni e inviti alle serate organizzate dal Museo Nazionale del Cinema? Compilate questo modulo e consegnatelo alla cassa del Cinema Massimo oppure speditelo a Museo Nazionale del Cinema – Programmazione, via Montebello 15, 10124 Torino. Nome e cognome: Museo + Ascensore Panoramico intero euro 6,80 / ridotto euro 5,20 gratuito per Torino Card 48/72 ore e bambini fino a 10 anni. CINEMA MASSIMO BIBLIOTECA Via San Pietro in Vincoli 28 - Torino Tel. 011 81.38.590-591-592 Fax 011 52.14.784 [email protected] Orari di apertura: lun./ven. 9.00 - 13.00 mar./gio. 9.00 -.13.00, 13.30 - 17.30 mer. chiuso Via Verdi 18 - Torino - Tel. 011 81.38.574 MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA Sale 1 e 2 Intero euro 6,50 Ridotto Aiace, CineFreeCard, militari, under 18 e studenti universitari euro 4,50 Anziani over 60 euro 3,00 Fondazione Maria Adriana Prolo Archivi di cinema, fotografia ed immagine Via Montebello 15 - 10124 Torino Tel. 011 81.38.511 - Fax 011 83.94.747 [email protected] Sala 3 Intero euro 5,00 Ridotto Aiace, CineFreeCard, militari, under 18 e studenti universitari (spett. serali) euro 3,50 Anziani over 60 e studenti universitari (spett. pomeridiani) euro 2,50 abbonamento sale 1 e 2 (5 ingr.) euro 20,00 abbonamento sala 3 (10 ingr.) euro 30,00 Io sottoscritto, estensore della presente richiesta, dichiaro di prendere atto dell’informativa fornitami dalla Fondazione ai sensi dell’art.10 della Legge 675/1996 ed acconsento liberamente, ai fini e per gli effetti di quanto previsto dall’art.11,comma 1° della Legge 675/1996 al trattamento dei dati forniti alla Fondazione,alla comunicazione e diffusione degli stessi ai sensi ed effetti di quanto disposto dall’art.20 della Legge 675/1996, per lo svolgimento di tutte le operazioni connesse alla preparazione e spedizione del programma. Dichiaro altresì di essere a conoscenza dei diritti riconosciutomi dall’art.13 della Legge 675/1996. Data e firma: Età e professione: SABATO 27 MAGGIO h. 16.15 I magliari di F. Rosi (I 1959, 119’) h. 18.30 La ragazza in vetrina di L. Emmer (I 1960, 90’) h. 20.15 Pane e cioccolata di F. Brusati (I 1974, 115’) h. 22.30 Trevico-Torino.Viaggio nel Fiat-nam di E.Scola (I 1973,101’) Prenotazione: Tel. 011.8138564/565 Orario: mar.-gio.: 9.00-16.30, lun. e ven.: 9.00-14.00 Indirizzo (via, città, provincia, c.a.p.): E-mail: VENERDÌ 26 MAGGIO h. 14.30 Gaspard e Robinson di T. Gatlif (F 1990, 91’, v.o. sott.it.) ° h. 16.30 Latcho Drom di T. Gatlif (F 1993, 103’, v.o. sott.it.) ° h. 18.30 L’uomo perfetto di T. Gatlif (F 1983, 100’) ° h. 20.30 La ragazza senza fissa dimora di T. Gatlif (F 1986, 92’, v.o. sott.it.) ° h. 22.30 Sono nato da una cicogna di T. Gatlif (F 1999, 80’, v.o. sott.it.) ° Info MEMORIE DELL’ALTOFORNO Martedì 23 maggio, h. 21.00 Sala Tre – Ingresso libero INCONTRO CON GIAIME ALONGE E GIULIA CARLUCCIO Lunedì 29 maggio, h. 20.30 Sala Tre – Ingresso euro 2,50 GIOVEDÌ 25 MAGGIO h. 16.30 Fuga in Francia di M. Soldati (I 1948, 95’) h. 18.30 Il cammino della speranza di P. Germi (I 1950, 101’) h. 20.30 Magdalene di P. Mullan (Gb/Irl 2002, 119’) * h. 22.45 Tarnation di J. Caouette (Usa 2003, 88’, v.o. sott.it.) * MERCOLEDÌ 17 MAGGIO h. 16.30 La discesa dei nove di C.Siopachas (Gr 1984,125’, v.o.sott.it.) h. 18.45 Balcanizzatore di S. Goritsas (Gr 1997, 97’, v.o. sott.it.) DOMENICA 28 MAGGIO h. 20.30 Stella di M. Kakoghiannis (Gr 1966, 93’, v.o. sott.it.) h. 16.15 Pane e cioccolata di F. Brusati (I 1974, 115’) h. 22.15 Fino alla nave di A. Damianos (Gr 1966, 93’, v.o. sott.it.) h. 18.30 Trevico-Torino.Viaggio nel Fiat-nam di E.Scola (I 1973,101’) h. 20.30 La ragazza in vetrina di L. Emmer (I 1960, 90’) GIOVEDÌ 18 MAGGIO h. 22.15 I magliari di F. Rosi (I 1959, 119’) h. 16.15 I figli di Chelidona di K.Vrettakos (Gr 1987, 118’, v.o. sott.it.) h. 18.30 Dalla neve di S. Goritsas (Gr 1993, 90’, v.o. sott.it.) LUNEDÌ 29 MAGGIO h. 20.15 La discesa dei nove di C.Siopachas (Gr 1984,125’, v.o.sott.it.) h. 17.00 El Dorado di C. Saura (E/I/F 1987, 151’) h. 20.30 Quando la moglie è in vacanza di B.Wylder (Usa 1955,105’) * h. 22.30 Sogno i miei amici di N. Panaghiotopulos (Gr 1993, 100’, Il film sarà preceduto da un incontro con Giaime Alonge v.o. sott.it.) e Giulia Carluccio VENERDÌ 19 MAGGIO h. 16.30 Kavafis di G. Smaragdis (Gr 1996, 85’, v.o. sott.it.) MARTEDÌ 30 MAGGIO h. 18.15 Sogno i miei amici di N. Panaghiotopulos (Gr 1993, 100’, h. 17.00 Carmen Story di C. Saura (E 1983, 100’) h. 20.30 L’isola di Calvino di R. Giannarelli (I 2006, 60’) * v.o. sott.it.) h. 20.15 I figli di Chelidona di K.Vrettakos (Gr 1987, 118’, v.o. sott.it.) segue Renzo e Luciana di M. Monicelli (I 1962, 30’) I film saranno preceduti da un incontro con Ernesto Ferrero h. 22.30 Dalla neve di S. Goritsas (Gr 1993, 90’, v.o. sott.it.) e Roberto Giannarelli SABATO 20 MAGGIO h. 16.30 Le spiaggie rosate di E. Chatzis (Gr 1998, 100’, v.o. sott.it.) MERCOLEDÌ 31 MAGGIO h. 18.30 L’unico viaggio della sua vita di L. Papastathis (Gr 2001, 87’, h. 16.30 Tarnation di J. Caouette (Usa 2003, 88’, v.o. sott.it.) * v.o. sott.it.) h. 18.00 The Weather Underground di S. Green/B. Siegel (Usa 2002, h. 20.30 Kavafis di G. Smaragdis (Gr 1996, 85’, v.o. sott.it.) 92’, v.o. sott.it.) * h. 22.15 I figli di Chelidona di K.Vrettakos (Gr 1987, 118’, v.o. sott.it.) h. 20.30 Programma Samuel Beckett – IV parte * h. 22.00 Total Balalaika Show di A. Kaurismäki (SF 1994, 59’) * DOMENICA 21 MAGGIO segue Rocky VI di A. Kaurismäki (SF 1986, 9’) h. 16.30 Dalla neve di S. Goritsas (Gr 1993, 90’, v.o. sott.it.) segue Thru the Wire di A. Kaurismäki (SF 1987, 6’) h. 18.15 Kavafis di G. Smaragdis (Gr 1996, 85’, v.o. sott.it.) h. 20.30 Le spiaggie rosate di E. Chatzis (Gr 1998, 100’, v.o. sott.it.) h. 22.30 L’unico viaggio della sua vita di L. Papastathis (Gr 2001, 87’, * ingresso euro 2,50 v.o. sott.it.) ° ingresso libero INCONTRO CON VILLI HERMANN Mercoledì 3 maggio, h. 20.30 Sala Tre – Ingresso libero INCONTRO CON GIANNI RONDOLINO Giovedì 11 maggio, h. 20.30 Sala Tre – Ingresso euro 2,50 MERCOLEDÌ 24 MAGGIO h. 21.00 Carmen di C.B. DeMille (Usa 1915, 60’, did.or. sott.it.) * Accompagnamento musicale dal vivo del gruppo Alma Flamenca