MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA
N U M E R O
37
MAGGIO 2006
anno
iv
-
numero
37
-
maggio
2006
-
poste
italiane. spe dizione
DIRETTORE ALBERTO BARBERA
in
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d.c.i. torino
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pagata
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perçue
/
ordinario
Pesce luna (2000)
Il filo dell’orizzonte
Il Portogallo fra cinema e letteratura
Anime perdute - II parte
Il cinema di Miike Takashi
España Cinema - II parte
Nuovi autori (2000-2005) / Omaggio a Carlos Saura
Parole e immagini
Il cinema greco e i suoi romanzi
Quando a partire eravamo noi
L’emigrazione italiana in Europa al cinema
Anniversari al cinema
Samuel Beckett e Sigmund Freud
Crossroads
Carmen + Leningrad Cowboys
Cult!
The Weather Underground + Tarnation
MENSILE DEL MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA
ANNO IV - NUMERO 37 – MAGGIO 2006
REG. TRIB. TORINO N. 5560 DEL 17/12/2001
Direttore Responsabile
ALBERTO BARBERA
Resp. Programmazione e Coord. Redazionale
STEFANO BONI
Schede Filmografiche
STEFANO BONI, GRAZIA PAGANELLI
Hanno collaborato a questo numero
SILVIO ALOVISIO, JOÃO BÉNARD DA COSTA,
MARCO FARANO, LUCA SCARLINI,
MICAELA VERONESI
Ricerche Iconografiche
SILVIO ALOVISIO, ANTONELLA ANGELINI,
SONIA DEL SECCO
(BIBLIOTECA INTERNAZIONALE DI CINEMA
E FOTOGRAFIA “MARIO GROMO”)
Redazione
VIA MONTEBELLO 15 - 10124 TORINO
TEL. 011.813.85.20 - FAX 011.813.85.30
[email protected]
Ufficio Stampa
VERONICA GERACI
MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA
FONDAZIONE MARIA ADRIANA PROLO
ARCHIVI DI CINEMA, FOTOGRAFIA ED IMMAGINE
VIA MONTEBELLO 15 - 10124 TORINO
TEL. 011.813.85.11 - FAX 011.839.47.47
www.museocinema.it
Progetto grafico
ATELIER ABC
Presidente
ALESSANDRO CASAZZA
Stampa
STIGE
Direttore
ALBERTO BARBERA
Comunicazione e Promozione
MARIA GRAZIA GIROTTO
La pubblicazione è realizzata con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Direzione Generale per il Cinema (Promozione per la Cultura Cinematografica)
Si ringrazia REAR per il contributo alle attività del Museo
Ringraziamenti Giaime Alonge, Torino * Ambasciata del Portogallo, Roma * Ass. Cult. Carignano, Genova * Ass. Piemonte-Grecia
“Santorre di Santarosa”,Torino * Bollati Boringhieri Ed.,Torino * Bruno Boschetto,Torino * Centro del Libro greco,
Atene * Centro Sperimentale di Cinematografia/SNC – Cineteca Nazionale, Roma * Cinemateca Portuguesa, Lisboa * Cineteca del Comune
di Bologna * Cineteca D.W. Griffith, Genova * Cineteca Lucana, Potenza * Circuito Cinema, Genova * Codess Cultura,Torino * Comune di
Rivoli (TO) * Comune di Sanremo (IM) * Conneissance du Cinéma, Paris * Consolato del Portogallo, Milano * Consulta Torinese per la Laicità
delle Istituzioni * Ente Mostra Internazionale del Cinema Libero, Bologna * Fabulafilm, Roma * Fiera del Libro,Torino * Filmoteca Española,
Madrid * Fondazione Cineteca Italiana, Milano * Fondazione Solares, Parma * Fondazione Vera Nocentini, Torino * George Eastman House,
Rochester, NY * Giulia Carluccio,Torino * Goethe Institut-Turin * Greek Film Center, Athens * Villi Hermann, Lucerne * Instituto Camoes,
Lisboa * ISR – Centro Culturale Svizzero, Milano * Istituto Cervantes, Roma-Milano * Istituto de la Cinematografia y de las Artes
Audiovisuales, Madrid * Istituto Stensen, Firenze * K3,Torino * Kadokawa Pictures Co.,Tokyo * KG Production, Paris * Klockworx,Tokyo *
Ghiorgos Korras, Athens * Alice Massa,Torino * Ministerio de Asuntos Exteriores y de Cooperacion de España, Madrid * Neo(N)eiga,Torino
* Neon Subber, Borgo d’Ale (VC) * NIP,Torino * Pyramide Films, Paris * Mauro Regis,Torino * Scuola Holden,Torino * Shochiku Co. Ltd.,
Tokyo * Toei Corp.,Tokyo * Dario Tomasi,Torino * TTV, Riccione * Ventana Film, Bologna
Cineteca del Museo Nazionale del Cinema * Personale della Multisala Massimo * Un ringraziamento particolare a La Stampa – Torino Sette per il contributo alla
diffusione della rivista.
MUSEO
NAZIONALE
DEL CINEMA
Le Rassegne
del Massimo3
programmamaggio
Il filo dell’orizzonte.
Il Portogallo fra cinema e letteratura
di João Bénard da Costa
Questo ciclo di film portoghesi, prodotti fra il 1982 e il 2004, copre un un periodo in
cui il cinema portoghese ha goduto di un riconoscimento internazionale che non
aveva mai avuto fino ad allora. Infatti, fino agli anni Sessanta, anche nelle più esaustive
storie del cinema mondiale, il cinema portoghese era liquidato in poche righe, in cui
si citavano due o tre registi interessanti, fra i quali spiccava già allora il nome di Manoel
de Oliveira. A partire dagli anni Sessanta, con il cosiddetto Cinema novo português, i
nomi di Paulo Rocha, Fernando Lopes,António de Macedo,António da Cunha Telles
o José Fonseca e Costa cominciano a circolare, ma tra un pubblico ristretto: il cinema
portoghese rimane fuori dai grandi circuiti e dai festival più importanti fino agli anni
Ottanta. Negli ultimi 25 anni, oltre all’enorme prestigio ottenuto da Manoel de
Oliveira,anche João César Monteiro ha raggiunto un enorme successo,assieme ad altri
registi di generazioni molto diverse: António Reis, Paulo Rocha, Fernando Lopes,
Pedro Costa, João Botelho e, per quanto riguarda le generazioni più giovani, João
Pedro Rodrigues e Margarida Cardoso. Questo per essere il più sintetico possibile,
considerando che si tratta di una retrospettiva che ha luogo in una città, il cui festival
da tempo dedica una grande attenzione e una validissima bibliografia al cinema portoghese. Questo ciclo ruota attorno a due temi: il mare e i rapporti fra la letteratura e
il cinema portoghese. È curioso che il mare non sia mai stato fra i temi privilegiati dal
nostro cinema, dal momento che il Portogallo è un paese rivolto al mare e che il suo
nome è associato ai più grandiosi viaggi per mare compiuti in epoca moderna. Se cerchiamo nel cinema un’impresa pari a quelle che al tema hanno dedicato la letteratura
o le arti figurative, l’esempio più radicale – e più bello – è il film di Paulo Rocha, A
ilha dos amores, basato sulla vita dello scrittore Wenceslau de Moraes che, verso la fine
del XIX secolo, partì per l’Oriente per assorbire la lingua e la cultura giapponesi e non
ritornare più. A ilha dos amores (isola leggendaria creata da Camões nel XVI secolo, nel
suo poema Os Lusíadas, paradiso dei piaceri, ricompensa per il coraggio dei marinai
portoghesi, che per primi raggiunsero l’India), è il Giappone, unico luogo dove ancora la radice della vita e della morte può essere compresa e l’amore vissuto nella sua pienezza. Il film è stato girato nell’arco di dieci anni: Rocha è riuscito a fondere l’immaginario portoghese con quello orientale, restituendo così alla nostra secolare avventura il suo senso culturale profondo. Legati al mare, ma in modo molto diverso, sono À
flor do mar di João César Monteiro e A balada da praia dos cães di José Fonseca e Costa.
Il primo film, che fece conoscere Monteiro al pubblico italiano, è una meditazione
dolorosa su “un paese perso” (come il poeta Camilo Pessanha chiamava il Portogallo)
e sulla sua impossibilità di armonizzare la luce mediterranea con una disperata oscurità. Il film di Fonseca e Costa, tratto dall’omonimo romanzo del grande scrittore José
Cardoso Pires, è un film con forti implicazioni politiche, basato sull’episodio, realmente accaduto, di un ufficiale rivoluzionario assassinato, non dalla polizia, come si disse
all’epoca, bensì dai compagni con i quali era evaso. Il filo dell’orizzonte è il titolo del
romanzo di Antonio Tabucchi che Fernando Lopes ha adattato nel 1993. Il tema dell’identità, sempre molto importante nell’opera di Fernando Lopes, è portato all’estremo in questo film, dove un personaggio si sdoppia – un doppio che è un uno e allo
stesso tempo non lo è. Ovviamente l’influenza di Fernando Pessoa, già visibile nel
romanzo di Tabucchi, è molto presente nel film di Lopes. Di Manoel de Oliveira
vedremo Party, girato nell’isola di São Miguel nelle Azzorre. In quest’isola due coppie
vivono una storia che inizia come un gioco galante per poi trasformarsi in un’implacabile resa dei conti. Questo film, tra i più buñueliani di de Oliveira, è anche quello
dove il regista sviluppa meglio la sua idea della complementarità tra i due sessi, parti
integranti l’uno dell’altro. I dialoghi e il testo sono della grande scrittrice Agustina
Bessa-Luís. Un altro momento importante sul nostro passato in Oriente è il film di
João Mário Grilo, Os olhos da Ásia, basato sulla storia vera dei primi giapponesi convertiti al cristianesimo.Anche João Mário ha girato in Giappone, ma ha sottolineato la
differenza piuttosto che l’identità, il confronto tra culture più che il loro dialogo. Ha
una marcata origine letteraria il film di João Botelho Quem és tu?. È tratto, infatti, da
uno dei più noti lavori teatrali del romanticismo portoghese, Frei Luís de Sousa, di
Almeida Garrett. Quem és tu? (“chi sei tu?”) è una famosa battuta di dialogo in cui l’opera raggiunge il suo culmine drammatico. Scegliendola come titolo, João Botelho
sottolinea che la storia del film è una storia di identità e, in fondo, pessimisticamente,
la storia dell’identità perduta del Portogallo. Della stessa generazione di João Botelho,
José Álvaro Morais, recentemente scomparso, ha seguito un percorso molto diverso,
disperdendosi in storie e temi incrociati, in famiglie fatte e disfatte. Peixe Lua é una
potente ricreazione dell’immaginario del Sud del Portogallo,delle grandi proprietà,dei
balli, delle touradas. L’opera è allo stesso tempo intimista e poetica, vive di rime delicate e sottili, che rendono questo regista quasi il Zurlini del cinema portoghese. Mário
Barroso ha alle spalle una prestigiosa carriera da direttore della fotografia. Ha lavorato
in alcuni dei capolavori di Manoel de Oliveira e di João César Monteiro. Il suo primo
film da regista – O milagre segundo Salomé – è un’altra trasposizione cinematografica di
un celebre romanzo portoghese (di un grande scrittore della prima metà del XX secolo, José Rodrigues Miguéis) ed è ambientato nell’anno delle Apparizioni di Fátima. Fra
il miracolo e la vita di una prostituta corre una narrazione che Mário Barroso ha saputo svolgere evitando approssimazioni troppo evidenti. Il film permane in una zona
ambigua, ci lascia nel mistero. Cronologicamente, l’ultima delle opere qui presentate è
anche l’opera che rappresenta la generazione più giovane, quella della regista
Margarida Cardoso. In questo film interviene un altro grande tema della storia del
Portogallo: la colonizzazione, la guerra coloniale e le tragedie di questa guerra e della
sua violenza. Il film è un adattamento di un libro di un altro grande nome della nostra
letteratura – la scrittrice Lídia Jorge. Così, se questo ciclo presenta alcune opere dei più
importanti cineasti portoghesi contemporanei, ci propone anche delle rivisitazioni di
universi letterari affascinanti, quali sono quelli di Wenceslau de Mores, Tabucchi,
Agustina,Almeida Garret, Rodrigues Miguéis e Lídia Jorge. E, più lontana o più vicina, la presenza insidiosa o possente del mare. Nostro limite e nostro orizzonte.
La retrospettiva - organizzata dal Museo Nazionale del Cinema in collaborazione con la Cinemateca
Portuguesa e l’Instituto Camões, grazie all’interessamento dell’Ambasciata portoghese di Roma e del
Consolato portoghese a Milano – è stata realizzata in occasione della Fiera Internazionale del Libro
(Torino, Lingotto Fiere, 4-8 maggio), che ha quest’anno il Portogallo come Paese ospite.
primo piano / 5-15 maggio
Il filo dell’orizzonte.
Il Portogallo fra cinema e letteratura
Manoel de Oliveira
Party
Portogallo/Francia 1996, 95’, col., v.o. sott.it.
dopo, Michel e Irène, di passaggio alle Azzorre, vanno a cena
dalla giovane coppia. Leonor, che non ha dimenticato la festa,
rinnova il suo interesse per Michel e medita di lasciare il
marito. “Un quartetto sui dialoghi di Agustina Bessa-Luís, sul
conflitto latente tra maschile e femminile” (M. de Oliveira).
Sc.: M. de Oliveira; Fot.: Renato Berta; Int.: Michel Piccoli,
Irene Papas, Leonor Silveira.
trent’anni prima. Così inizia una ricerca personale che lo
condurrà in un labirinto di perdizioni.
VEN 5, H. 20.30, DOM 7, H. 18.15
Fernando Lopes
Il filo dell’orizzonte
O fio do horizonte
Leonor e Rogério organizzano una festa in giardino nella loro
bella proprietà delle Azzorre. Iréne e Michel sono tra gli
invitati. Leonor si lascia corteggiare da Michel, un dongiovanni
non più giovane. Una tempesta interrompe tutto. Cinque anni
2
Portogallo/Francia 1993, 91’, col., v.o. sott.it.
Spino, un patologo cinquantenne, lavora all’obitorio. Una notte
arriva il cadavere non identificato di un giovane. Spino sembra
riconoscere il corpo, è come se vedesse su quel tavolo se stesso
Sc.: Christopher Frank, Jean Nachbaur, dal racconto
di Antonio Tabucchi; Fot.: Javier Aguirresarobe;
Int.: Claude Brasseur, Andréa Ferréol, Ana Padrão.
VEN 5, H. 22.15, DOM 7, H. 16.30
Le Rassegne del Massimo3programmamaggio
João César Monteiro
Fiore del mare / À flor do mar
Portogallo 1986, 145’, col., v.o. sott.it.
Forte de Elvas. L’ispettore Elias, un uomo solitario, crede che si
tratti di una resa dei conti per motivi politici. Man mano che
avanzano le ricerche, Elias ricostruisce una violenta relazione
amorosa fra una bella ragazza, Mena, e i fuggitivi...
Sc.: Pedro Bandiera-Freire, J. Fonseca e Costa,
Antonio Larretta, dal romanzo di José Cardoso Pires;
Fot.: Acàcio de Almeida; Int.: Assumpta Serna, Raúl Solnado,
Patrick Bauchau.
VEN 12, H. 16.30
João Mário Grilo
Gli occhi dell’Asia
Os olhos da Asia
Portogallo/Francia 1996, 86’, col., v.o. sott.it.
Quando Laura Rossellini parte all’improvviso per Roma,
portando i figli con sé, è convinta di non tornare più in
Portogallo e, inoltre, di essersi lasciata alle spalle, per sempre, un
“paese morto”. Invece, dopo circa un anno, ritorna nella casa
in riva al mare, ritrova ciò che resta della famiglia e una
sorpresa...
Sc.: J.C. Monteiro; Fot.: Acácio de Almeida;
Int.: Laura Morante, Philip Spinelli, Teresa Villaverde.
Chi sei tu? / Quem es tu?
L’isola degli amori / A ilha dos amores
Portogallo/Giappone 1982, 167’, col., v.o. sott.it.
José Fonseca e Costa
La spiaggia dei cani
A balada da Praia dos Cães
Portogallo/Spagna 1987, 100’, col., v.o. sott.it.
In Portogallo, all’inizio degli anni Sessanta, sulla Praia dos Cães
viene ritrovato il cadavere di un uomo brutalmente assassinato.
Viene identificato in seguito, si tratta del capitano Luís Dantas,
rivoluzionario evaso assieme ad altri dal carcere militare di
Portogallo/Francia 2004, 97’, col., v.o. sott.it.
Portogallo, 1917. Il paese sta vivendo un periodo di profonda
inquietudine politica e sociale e si dice che a Fatima la Vergine
Maria sia apparsa a tre pastorelli. Salomé è una prostituta che
lavora in uno dei più noti bordelli di Lisbona. Ammirata da
tutti, un giorno incontra un benestante che viene sopraffatto
dal suo splendore e la invita a convivere, introducendola all’alta
società portoghese. Ma il suo passato non l’abbandona e così
Salomé, che credeva di poter cominciare una nuova vita, si
trova a perdere ogni cosa e a diventare una delle protagoniste
del miracolo che aveva tanto disturbato il paese.
Sc.: Carlos Saboga, dal romanzo di Josè Rodrigues Miguéis;
Fot.: Edmundo Díaz; Int.: Nicolau Breyner, Ana Bandiera,
Ricardo Pereira.
João Botelho
Paulo Rocha
GIO 11, H. 16.30
Il miracolo secondo Salomé
O milagre segundo Salomé
SAB 13, H. 18.30, DOM 14, H. 22.30
MAR 9, H. 16.30, SAB 13, H. 20.30
La vita di Wenceslau de Moraes, scrittore nippo-portoghese
nato a Lisbona nel 1854 e morto a Tokushima nel 1929.
Ossessionato dall’idea dell’estremo Oriente, de Moraes è da
tempo migrato in Giappone, ma ora torna in Portogallo per
far visita alla sorella Francisca, a Isabel, sua vecchia amante, e al
marito di questa, un pittore. Dopo un soggiorno a Macao, de
Moraes decide di tornare definitivamente in Giappone.
Sc.: Sumiko Haneda, Jorge L. Neto, P. Rocha, dalle memorie
di Wenceslau De Moraes; Fot.: Kozo Okazaki, Elso Roque,
Acácio de Almeida; Int.: Luís Miguel Cintra, Clara Joana,
Zita Duarte.
Mário Barroso
Julião, un prete giapponese della Società di Gesù,
era uno dei quattro giovani ambasciatori mandati a Roma
nel 1538 dai Gesuiti come prova che il Giappone era stato
convertito al cristianesimo. Cinquant’anni dopo, Julião
è costretto a dare prova della sua fede ancora una volta.
Tradito, è sottoposto a tremende torture fino alla morte,
diventando il simbolo del fallimento nel dialogo tra
Oriente e Occidente. “Un film sull’intolleranza irrazionale
e disumana che si sarebbe potuta trovare a Auschwitz
o in Piazza Tiananmen… eppure abbiamo scelto di
ambientare la nostra storia nel XVII in Giappone, epoca
di grande violenza religiosa” (J.M.Grilo).
Sc.: Paulo Filipe, J.M. Grilo; Fot.: João Paulo da Costa;
Int.: Geraldine Chaplin, José Eduardo, Rui Gomes.
Portogallo 2001, 112’, col., v.o. sott.it.
Maria Noronha è una tredicenne pallida e cagionevole, afflitta
da una grave forma di tubercolosi. Per alleviare il dolore coglie
papaveri, che di notte adagia sul suo cuscino. I fiori hanno
però uno strano effetto collaterale evocando fantasmi terribili e
allucinazioni sulla decadenza del Portogallo del XVII secolo, i
cui protagonisti sono i Gesuiti e l’Inquisizione.
Sc.: J. Botelho; Fot.: Elso Roque; Int.: Suzana Borges,
Francisco d’Orey, Patrícia Guerreiro.
LUN 15, H. 16.30
José Álvaro de Morais
Pesce luna / Peixe-Lua
Portogallo/Francia 2000, 124’, col., v.o. sott.it.
VEN 12, H. 22.45
Margarida Cardoso
Il mormorio della costa
A Costa dos Murmurios
Portogallo 2004, 115’, col., v.o. sott.it.
Alla fine degli anni Sessanta, Evita arriva in Mozambico per
sposare Luis, uno studente che sta facendo il servizio militare.
Con il passare dei giorni Evita si rende conto che Luis non
é più lo stesso e che, turbato dalla guerra, si é trasformato
in una triste imitazione del suo capitano Forza Leal.
Gli uomini partono per una grande operazione militare
a Nord. Evita rimane sola e disperata tentando di capire
cosa ha cambiato Luis. Sarà Helena, la donna di Forza Leal
a mostrarle il lato più oscuro di Luis. “La mia relazione
con il romanzo è molto personale, poiché si sviluppa in un
tempo e in un luogo che sono stati quelli della mia infanzia:
gli anni ’60. Una città coloniale africana. Un hotel occupato,
dove vivevano i militari e le loro famiglie. Una guerra lontana.
La routine e l’ipocrita normalità di un paese dimenticato,
vivendo una guerra dimenticata” (M. Cardoso).
Sc.: Cedric Basso, M. Cardoso, Lídia Jorge;
Fot.: Lisa Hagstrand; Int.: Beatriz Batarda, Filipe Duarte,
Monica Calle.
Film con molti personaggi, molti richiami, rime, echi di altri
film di José Álvaro de Morais.Torna il Sud, tema caro alla sua
opera: l’Alentejo e l’Andalusia, l’immaginario delle grandi
proprietà, delle touradas, del flamenco, il ricordo di Garcia
Llorca, una barca chiamata “Zéfiro”. Storia di separazioni e
disgregazioni familiari, il film unisce uno sguardo al presente
portoghese agli echi del passato che ancora persistono.
Sc.: J.A. de Morais, Jeanne Waltz; Fot.: Edgar Moura;
Int.: Beatriz Batarda, Marcello Urgeghe, Ricardo Aibéo.
LUN 15, H. 18.30
SAB 13, H. 16.15, DOM 14, H. 20.20
Notiziario Associazione MNC
Il nuovo appuntamento proposto dall’associazione Museo Nazionale del Cinema
(lo ricordiamo ancora una volta: è un’associazione che affianca l’attività della
Fondazione Maria Adriana Prolo) è contrassegnato dalla proposta al pubblico
torinese di un grande capolavoro della storia del cinema italiano che è stato
recentemente restaurato nel suo primitivo splendore. Si intitola L’oro di Napoli, la
regia è di Vittorio De Sica che lo ha scritto assieme a Zavattini traendo spunto da
alcuni straordinari racconti di Giuseppe Marotta, la produzione è firmata da Dino
de Laurentiis e Carlo Ponti, tra gli interpreti ci sono Sophia Loren,Totò, Eduardo
De Filippo, Silvana Mangano e Paolo Stoppa e la copia è messa a disposizione del
pubblico italiano e di tutto il mondo da Aurelio de Laurentiis, il grande prosecutore dell’attività dello zio.
Si tratta di un appuntamento da non perdere, e proprio per questo la serata prevista per mercoledì 3 maggio alle 21.15 si svolgerà presso la sala 1 del cinema
Massimo, appositamente riservata a questo grande evento a ingresso gratuito.
Nel corso della stessa serata, oltre a aggiungere un nuovo elemento per la conoscenza del grande cinema italiano, la nostra associazione sarà protagonista anche
con un’altra attività, diretta questa volta verso le giovani generazioni. Sarà infatti
ufficializzata in questa occasione la Borsa di Studio per una ricerca a livello
universitario che ogni anno viene assegnata d’accordo con la Compagnia di San
Paolo. La borsa del 2005 viene assegnata a Simone Natale, che in quella occasione annuncerà l’argomento della sua ricerca.
Per gli appuntamenti successivi possiamo anticipare che il 6 giugno sarà presentata, sempre presso il cinema Massimo, la copia restaurata di Il gatto a nove code,
uno dei capolavori che Dario Argento ha girato a Torino, e che sabato 1 luglio a
Gavi sarà consegnato il premio Maria Adriana Prolo alla carriera a Ugo
Gregoretti, nell’ambito del Festival Internazionale Lavagnino. (Stefano Della Casa)
3
Le Rassegne del Massimo3programmamaggio
storia del cinema / 16-21 maggio
Parole e immagini. Il cinema greco
e i suoi romanzi
La rassegna, a cura di Ghiannis Bakoyannopulos, è un progetto dell’Associazione Piemonte-Grecia “Santorre di Santarosa”
realizzato in collaborazione con il Museo Nazionale del
Cinema, il Greek Film Center e il Centro del Libro greco che
si inserisce nel quadro di Torino Capitale Mondiale del
Libro con Roma (Aprile 2006-Aprile 2007).
Christos Shiopachàs
Nikos Panaghiotopulos
La discesa dei nove
I càthodos ton ennià
Sogno i miei amici
Onirèvome tus filus mu
Grecia 1984, 102’, col., v.o. sott.it.
Grecia 1992, 114’, col., v.o. sott.it.
Il film si svolge in un arco di tempo di venticinque anni, dal
1965 al 1990, e sembra un viaggio nella generazione dei
cinquantenni di oggi. Protagonista è Kiriakos, da quando aveva
venticinque anni fino al giorno in cui ne compie cinquanta, in
un percorso che si snoda dalla Germania del 1965 all’Atene
del 1990. In questo modo il regista Panaghiotopulos sogna i
suoi amici “senza donne” in quello che è il suo film più
personale: ci si sente come introdotti furtivamente in un
circuito chiuso di ricordi, intenti ad origliare la conversazione
privata del regista con i suoi fantasmi.
Sc.: N. Panaghiotopulos, dal libro di Dimitris Nollas; Fot.:
Ghiorgos Frentzos; Int.: Lefteris Voghiatzìs, Akilas Karazìsis,
Ghiannis Karatzoghiannis.
Michalis Kakoghiannis
Stella
I Stélla me ta ròdina gàntia
Grecia 1955, 100’, b/n, v.o. sott.it.
GIO 18, H. 22.30,VEN 19, H. 18.15
Intransigente nel suo essere emotivamente indipendente dai
suoi amanti, una cantante di un locale notturno nega il
matrimonio e sfida le regole della moralità convenzionale.
Rompe con il giovane ricco quando le chiede di sposarlo e
offende i suoi parenti. S’innamora di un giovane calciatore e
accetta di sposarlo ma, ancora una volta, all’ultimo momento è
incapace di soccombere all’idea del matrimonio e lo affronta
all’altare. Alla fine paga con la vita la libertà che desidera e che
le viene negata.
Sc.: M. Kakoghiannis dal testo teatrale di Iakovos
Kampanellis; Fot.: Kostas Theodoridis; Int.: Melina Mercuri,
Ghiorgos Fundas, Alekos Alexandrakis.
Fine della guerra civile in Grecia: estate 1949. L’ultima banda
di partigiani dell’Armata Democratica si vede costretta ad
abbandonare il Monte Taygetus e dirigersi verso il mare.Tutto
dietro di loro è crollato e non possono contare sull’aiuto di
nessuno. In questa lunga marcia, senza speranza né meta, il
gruppo verrà annientato dall’Armata Nazionale e dai paesani
armati. Dei nove uomini solo il più giovane della banda, un
ragazzo diciottenne, sopravviverà.
Sc.:Thanassis Valtinòs, dal suo romanzo; Fot.: Nikos Kavukìdis;
Int.: Christos Kalavruzos, Antònis Antonìu,Vassilis Tsànglos.
Kostas Vrettàkos
I figli di Chelidona
Ta pedià tis Chelidònas
Grecia 1987, 118’, col., v.o. sott.it.
Alexis Damianòs
Fino alla nave / Méchri to plio
MAR 16, H. 18.15, MER 17, H. 22.15
Sotiris Gorìtsas
Balcanizzatore / Balkanisater
Grecia 1998, 98’, col., v.o. sott.it.
Kavafis
Grecia 1996, 85’, col., v.o. sott.it.
MER 17, H. 16.30, GIO 18, H. 20.15
MAR 16, H. 16.30, MER 17, H. 20.30
Grecia 1966, 93’, b/n, v.o. sott.it.
Tre tappe della vita di un contadino che lascia i monti per
scendere alla valle da cui, in un secondo momento, partirà per
il Pireo per emigrare in Australia. La prima parte, ispirata ad
uno dei racconti di Passaghiannis, è una ricostruzione della vita
paesana, con i propri conflitti e le conseguenti ripercussioni
emotive, basata quasi interamente sugli sguardi più che sulle
parole. La seconda parte oppone la sfida dell’amore all’angoscia
del peccato e a un sentimento di autodifesa. La terza parte,
infine, oltrepassa i limiti del realismo con una crudezza brutale,
lasciando i personaggi tremanti, messi a nudo nel più intimo
del loro essere.
Sc.: A. Damianòs; Fot.: Ghiorgos Panussopulos, Ghiannis
Velopulos, Christos Mangos; Int.: A. Damianòs, Christos
Tsangas, Eleni Burbuchaki.
Ghiannis Smaragdìs
Konstantinos Kavafis giace morente in un ospedale di Alessandria
d’Egitto.Attraverso una serie di flashback, rivediamo alcuni
momenti della sua vita: l’infanzia, l’influenza della madre, la vita
ad Alessandria, i viaggi in Grecia e a Costantinopoli, il rapporto
con le antiche culture, i desideri erotici e le segrete relazioni con
molti giovani uomini. Non una biografia fedele del poeta, ma
l’attenta descrizione dell’atmosfera sensuale di Alessandria che si
ritrova intatta nelle poesie di Kavafis.
Sc.: G. Smaragdìs, Dimitris Nollas, Dimitris Katalifòs, Stelios
Ronkàkos; Fot.: Nikos Smaragdìs; Int.: Dimitris Katalifòs,
Vassilis Diamandòpulos, Maghia Liberopulu.
VEN 19, H. 16.30, SAB 20, H. 20.30, DOM 21, H. 18.15
Eftimis Chazis
Le spiagge rosate / Ta ròdina akroghiàlia
Un giornalista e un giovane direttore televisivo stanno
conducendo una ricerca su sei fratelli e sorelle di una tipica
famiglia greca.Tentando di definire la storia greca attraverso i
membri di questa famiglia, si confrontano con contraddizioni,
animosità personali, faide politiche, ossessioni e l’imprevista
presenza del passato nel presente. La verità che mettono a
nudo non ha nulla di semplice o di trasparente che ne
permetta una lineare comprensione; assomiglia piuttosto ad un
tuffo in un torrente impetuoso, che cambia repentinamente
percorso e profondità.
Sc.: K.Vrettàkos, Sula Drakòpulu; Fot.: Aris Stavru;
Int.: Alekos Alexandràkis, Mary Chronopulu,Vassilis
Diamantòpulos.
GIO 18, H. 16.15,VEN 19, H. 20.15, SAB 20, H. 22.15
Grecia 1998, 100’, col., v.o. sott.it.
Alexandros, un giovane molto innamorato, è incantato da una
donna che non osa avvicinare. Ruba una barca e insegue la sua
visione che è diventata una finestra nell’oscurità.Trova rifugio
nel mare. A mezzanotte, nuota e dorme tra le onde. Arriva in
una grotta vicino alla spiaggia dove tre eccentrici uomini lo
tengono sveglio tutta la notte, raccontandogli le loro stesse
particolari, divertenti e fallite storie d’amore. In questi
racconti, Alexandros rivede se stesso e comprende che amava
una illusione fugace e non una persona vera.
Sc.: E. Chazis, in collaborazione con Dimitris Nollas;
Fot.: Pètros Klidaràs; Int.: Stefanos Iatridis, Anna Maria
Papacharalambus, Dimitris Pulikàkos.
SAB 20, H. 16.30, DOM 21, H. 20.30
Lakis Papastathis
Sotiris Goritsas
L’unico viaggio della sua vita
To monon tis zois tu taxidiòn
Dalla neve / Ap to hioni
Grecia/Turchia/Bulgaria 2001, 87’, col., v.o. sott.it.
Grecia 1993, 90’, col., v.o. sott.it.
Nello sforzo di trovare il denaro di cui hanno bisogno, due
amici quarantenni vanno in Bulgaria e vendono al cambio
estero ciò che possiedono in dollari. Sperano, basandosi su un
elaborato piano da loro escogitato, di raddoppiare le proprie
finanze. Il secondo film di Sotiris Gorìtsas è un film di viaggio
divertente, girato con lo stile del documentario e con molta
ironia. Un viaggio che porta entrambi faccia a faccia con due
mondi e due stili di vita differenti.
Sc.: S. Gorìtsas, da un romanzo di Sakis Totlis; Fot.: Stamatis
Ghiannùlis; Int.: Gerassimos Skiadaresis, Stelios Màinas,
Ghiota Festa.
MAR 16, H. 21.00 (INGRESSO LIBERO), MER 17, H. 18.45
La proiezione di martedì 16 sarà preceduta da un incontro con Ghiannis
Bakoyannopulos e con Ghiorgos Korras.
4
La discesa all’inferno di tre rifugiati membri di una minoranza
greca che vive nel nord dell’Albania. Il film descrive il loro
viaggio “dalla neve” del loro luogo di partenza, fino al centro
caotico di Atene. Nel loro percorso incontrano rabbia,
disillusione, razzismo.“In Albania ci chiamano greci e in Grecia
ci chiamano Albanesi”, dice uno dei due protagonisti al suo
compagno di viaggio poco prima della fine della loro avventura.
Sc.: S. Goritsas, da un breve racconto di Sotiris Dimitriou;
Fot.: Stamatis Yannoulis; Int.: Gerassimos Skiadaressis,Vassilis
Eleftheriadis, Antonis Manolas.
GIO 18, H. 18.30,VEN 19, H. 22.30, DOM 21, H. 16.30
Verso la fine del XIX secolo lo scrittore Gheorghios Viziinòs
venne ricoverato in un ospedale psichiatrico di Atene. Durante la
permanenza, cerca di riportare alla mente i ricordi dell’infanzia a
Costantinopoli e in Tracia.Allo stesso tempo rilegge la sua opera
letteraria, che è basata su queste memorie. La realtà e la finzione si
confondono nella sua mente. Il protagonista dei suoi ricordi è il
nonno che ha passato i primi dieci anni della sua vita vestito da
ragazza, costretto a nascondere la sua identità per evitare di essere
arruolato nell’esercito turco. Il nonno di Viziinòs è considerato
come una pietra miliare della letteratura greca. Dai suoi racconti è
stato tratto questo film.
Sc.: Elena Penga, L. Papastathis, Marianna Kutalu;
Fot.: Ghiannis Daskalothanassis; Int.: Elias Logothetis,
Frangiski Mustaki, Rula Pateraki.
SAB 20, H. 18.30, DOM 21, H. 22.30
Le Rassegne del Massimo3programmamaggio
primo piano / 2-9 maggio
Anime perdute.
Il cinema di Miike Takashi - II parte
La retrospettiva Anime perdute. Il cinema di Miike
Takashi, a cura di Stefano Boni, Dario Tomasi e neo(N)eiga,
è un progetto del Museo Nazionale del Cinema realizzato
con la collaborazione del Far East Film di Udine e grazie alla
disponibilità di Kadokawa Pictures, Shochiku, Excellent
Films, Toei, Klockworx, Emperor Movies, Blue Dolphin
Films,The Coproduction Company, Mikado Film.
Takashi Miike
Young Thugs: Nostalgia
Giappone 1998, 94’, col., v.o. sott.it.
è probabilmente coinvolto in prima persona nel traffico di
organi umani gestito da Wang. Proteggere il fratello diventa
l’unico scopo del detective sconvolto…
Sc.: Fujita Ichiro; Fot.: Imaizumi Naosuke;
Int.: Shiina Kippei, Izutsu Shinsuke, Taguchi Tomorowo.
VEN 5, H. 16.15, SAB 6, H. 18.30
Takashi Miike
Zebraman
Giappone 2004, 115’, col., v.o. sott.it.
Takashi Miike
Agitator
Giappone 2002, 150’, col., v.o. sott.it.
Il gruppo Tensei, la più estesa organizzazione malavitosa della
città, si sta preparando per la successione al comando. La
famiglia Kaito e la gang Shirane ordiscono un piano per unire
le proprie forze, inglobando anche una terza famiglia rivale, gli
Yokomizo, e, una volta costituito il raggruppamento, imporsi
alla direzione del Tensei. Mizushima e Muroi, i due
luogotenenti dei Shirane, con un pretesto provocano la
famiglia Yokomizo allo scopo di innescare una rappresaglia, far
saltare vicendevolmente gli anziani leader di entrambi i gruppi
e, in ultimo, proporre un’alleanza alla nuova generazione di
presidenti.
Sc.: Takechi Shigenori, da un suo romanzo; Fot.: Ito Kiyoshi;
Int.: Kato Masaya, Takenaka Naoto, Matsukata Hiroki.
MAR 2, H. 16.00, GIO 4, H. 22.00
Il padre di Nakaba Riichi è un uomo assente, dedito all’alcol e
al gioco d’azzardo. Il piccolo Riichi passa così gran parte del
suo tempo fuori casa, imparando la dura vita della strada di
Osaka e lottando contro Sada, il suo giovane avversario.
Quando la madre decide di abbandonare la casa, a causa della
spogliarellista portata sotto il tetto familiare dal padre, Riichi
sceglie di fuggire. La mattina seguente con gli amici Tetsuo e
Yuji, decide di intraprendere un viaggio verso l’isola di
Shikoku. Il viaggio finirà molto prima di pervenire all’agognata
meta, infatti i tre riescono ad arrivare solo in prossimità del
mare. Dopo il rientro a casa, il loro nuovo obiettivo diventa la
realizzazione di un modello della sonda lunare Apollo.Tuttavia
la gang di Sada decide di sferrare un attacco decisivo contro
Riichi, e durante lo scontro la riproduzione viene
inesorabilmente distrutta.
Sc.: Nakamura Masa, da un romanzo di Nakaba Riichi;
Fot.:Yamamoto Hideo; Int.: Takenaka Naoto, Takaoka Saki,
Nagata Yuki.
MER 3, H. 18.30, DOM 7, H. 22.30
Takashi Miike
Visitor Q
Giappone 2001, 84’, col., v.o. sott.it.
Takashi Miike
Fudoh: The New Generation
Giappone 1996, 98’, col., v.o. sott.it.
La famiglia Fudo e gli Yasha sono due clan alleati
appartenenti alla yakuza. Tra i due gruppi, però, scoppia una
faida causata dal figlio maggiore dei Fudo, Ryu, per
interrompere la quale il padre è chiamato ad uccidere il
ragazzo. Ancora bambino, Riki assiste accidentalmente alla
scena dell’uccisione del fratello maggiore. Dieci anni dopo, i
mandanti della morte di Ryu cominciano a morire uno ad
uno in maniera violenta. Dietro a questi assassinii misteriosi
c’è proprio la mano di Riki, ora studente modello di un
istituto superiore, il quale con la propria organizzazione
criminale, composta da un gigante sterminatore, feroci
bambini killer, un ermafrodito che spara dardi dalla vagina,
sta portando a termine la propria vendetta.
Sc.: Morioka Toshiyuki, da un manga di Tanimura Hitoshi;
Fot.:Yamamoto Hideo; Int.: Tanihara Shosuke, Takeuchi Riki,
Minegishi Toru.
MAR 2, H. 18.45
Takashi Miike
Young Thugs: Innocent Blood
Giappone 1997, 108’, col., v.o. sott.it.
Una signora sta aspettando il suo turno dalla parrucchiera
quando, seraficamente, le si avvicina una zebra. Nel mondo
stanno accadendo strani avvenimenti: creature mutanti,
migrazioni di massa di tartarughe, uomini con comportamenti
a dir poco strani; il governo e l’esercito sono in allarme.
Ichikawa è un professore e padre di famiglia in crisi. La sua
unica vera passione è quella per un super eroe degli anni
Settanta: Zebraman, che combatteva contro gli alieni.
Nonostante la serie che lo vedeva protagonista fosse stata
chiusa dopo soli sette episodi, il personaggio è rimasto nel
cuore del professore, al punto da spingerlo a confezionare un
costume simile a quello del suo idolo, e di tanto in tanto lo
indossa per andare a prendere delle bibite al distributore
dell’angolo.
Sc.: Kodo Kankuro; Fot.: Tanaka Kazunari; Int.: Aikawa Sho,
Suzuki Kyoka, Oosugi Ren.
VEN 5, H. 18.15, LUN 8, H. 22.30
Takashi Miike
Gozu
Gli Yamazaki sono una famiglia alla deriva. Il padre Kiyoshi è
un giornalista televisivo, umiliato dai propri colleghi. La moglie
Keiko fa uso di droghe e, nel tempo libero, si prostituisce. La
figlia Miki è scappata di casa e, per mantenersi, segue le orme
della madre. Una sera Kiyoshi è colpito violentemente con un
masso da un ragazzone allampanato. Kiyoshi lo invita casa
propria e inizia a chiamarlo Mr. Q. Quando Keiko rientra a
casa, Mr Q. l’abbraccia, riuscendo a farle provare un piacere
dimenticato; la donna allora si tocca insistentemente i seni,
facendone fuoriuscire del latte. Anche Miki è a sua volta stata
colpita da Mr Q. ma quando rientra a casa vede dalla finestra
del giardino il padre attaccato ad un capezzolo della madre. La
figlia si unisce all’abbraccio dei genitori, mentre il figlio gioca
nel lago di latte fioriuscito dai seni della madre.
Sc.: Era Itaru; Fot.:Yamamoto Hideo; Int.: Endo Ken’ichi,
Uchida Shungiku, Nakahara Shoko.
Giappone 2003, 130’, col., v.o. sott.it.
Il giovane Minami accompagna in un viaggio Ozaki, un
gangster di mezza età perseguitato da assurde fobie su cani e
automobili. In realtà, Minami ha ricevuto dal suo boss l’ordine
di uccidere il lunatico Ozaki se non fosse che, durante il
tragitto, quest’ultimo scompare. Le ricerche portano Minami a
stretto contatto con i bizzarri abitanti della città di Nagoya.
Quando scopre dove potrebbe essere il suo compagno, Minami
decide di attenderlo restando sveglio tutta la notte: riceve così
la visita di un bavoso Minotauro che gli mostra come Ozaki si
sia tramutato in donna. L’incredulo Minami porta la bella
ragazza al quartier generale ma poi, invaghitosene, la strappa
dalle grinfie del proprio boss. Durante il rapporto sessuale che
ne segue il ‘vero’ Ozaki, come tutti lo conoscevano, fuoriesce
dalla giovane donna. Minami, Ozaki e la ragazza sono ora una
famiglia.
Sc.: Sato Sakichi; Fot.: Tanaka Kazunari; Int.: Sone Hideki,
Aikawa Sho,Yoshino Kimika.
SAB 6, H. 16.00, MAR 9, H. 22.00
GIO 4, H. 20.30
Takashi Miike
Takashi Miike
Shinjuku Triad Society
Giappone 1995, 100’, col., v.o. sott.it.
Riichi, la sua ragazza Ryoko e i suoi due amici Yuji e Tetsuo,
sono degli indisciplinati studenti all’ultimo anno di liceo. Dopo
aver passato un’estate all’insegna del vandalismo e del
divertimento, fanno il loro ingresso nel mondo del lavoro.
Ryoko trova un impiego come shampista, mentre Riichi inizia
a vendere ciabatte ai bordi della strada, alternando il lavoro a
sporadiche risse con Sada, l’avversario di sempre. Nella vita di
Riichi incombe casualmente Naomi, un’amica d’infanzia, dalla
quale si sente subito attratto, ma quando Ryoko scopre la
relazione tra i due, decide di lasciare Riichi e, in preda al
risentimento, si reca da Yuji, chiedendogli di sbarazzarsi delle
foto che la vedevano ritratta col suo ex ragazzo.
Sc.: Nobumoto Keiko e Nakamura Masa, da un manga di
Nakaba Riichi; Fot.:Yamamoto Hideo; Int.: Chihara Koji,
Suzuki Sarina, Chihara Yasushi.
MER 3, H. 16.30, DOM 7, H. 20.30
Il detective Kiriya Tatsuhito della polizia di Tokyo è chiamato
ad indagare intorno ad alcuni omicidi nel quartiere di
Shinjuku ad opera di una triade cinese comandata da Wang
Zhiming. Inizialmente vende le proprie informazioni sul caso
al gruppo rivale, gli Yamane, presto, però, scopre che Yoshihito,
il giovane fratello avvocato, difende gli interessi della triade ed
Blues Harp
Giappone 1998, 106’, col., v.o. sott.it.
Oltre a lavorare come barista in una sala per concerti, Chuji,
ragazzo dall’esistenza travagliata con la passione della musica,
spaccia droga per conto della gang Okada. Una sera, però,
nasconde nel retro del locale Kenji, appartenente al gruppo
Hanamura, opposto agli Okada. I due diventano amici e Kenji
promette a Chuji che un giorno si sdebiterà del favore
ricevuto. In seguito, mentre Kenji decide di allearsi con i rivali
per uccidere Hanamura e assumere il potere, Chuji inizia a
suonare e diventa, con la sua band, l’attrazione principale del
locale. La sera del provino, Chuji è costretto dalla propria gang
ad uccidere il boss Hanamura ma, a causa del fallimento dei
piani di Kenji, tradito dalla moglie del boss, si trova a
fronteggiare un agguato.
Sc.: Matsuo Toshihiko, Morioka Toshiyuki, da un romanzo
di Shiina Makoto; Fot.:Yamamoto Hideo; Int.: Ikeuchi
Hiroyuki, Tanabe Seiichi, Sekino Saori.
LUN 8, H. 16.30
5
Le Rassegne del Massimo3programmamaggio
Takashi Miike
Kikoku - Yakuza Demon
Giappone 2003, 100’, col., v.o. sott.it.
giovane Seiji, però, preoccupato per i rischi che il maestro
correrebbe in una simile missione, lo fa arrestare dalla polizia
per proteggerlo e, in seguito, assieme al compagno Yoshihumi,
procura al clan il denaro richiesto. Non pago di ciò, uccide
anche il presidente del clan Tendo, iniziando una lotta
personale nel nome del proprio capo. Ma la vendetta degli
avversari sarà implacabile.
Sc.: Takechi Shigenori; Int.: Takeuchi Riki, Miki Ryosuke,
Natsuki Yoko.
impiccò davanti ai suoi occhi, trova un alleato in Hiroshi, la
cui sorella Ritsuko è stata anch’ella assassinata dopo aver
ricevuto la solita telefonata. Le indagini porteranno ad una
sorprendente scoperta.
LUN 8, H. 18.30, MAR 9, H. 20.15
Takashi Miike
The Call – Non rispondere
In previsione di una guerra contro la potente organizzazione
malavitosa Tendo, il clan Date chiede al boss Muto di dividere
parte dei propri proventi per sostenere i costi del conflitto.
Avendo però speso tale denaro per curare la moglie, Muto non
può soddisfare la richiesta e, per ripagare il suo debito, si
assume l’impegno di uccidere il capo del clan avversario. Il
Giappone 2003, 112’, col.
L’adolescente Yumi vede morire ad una ad una le sue amiche
dopo che queste hanno ricevuto una terrificante chiamata sul
loro cellulare. L’assassino lascia sempre una caramella rossa nella
bocca delle sue vittime.Yumi, che da piccola aveva subito le
violenze della madre sino al momento in cui questa non si
Sc.: Miwako Daira, da un romanzo di Akimoto Yasushi;
Fot.:Yamamoto Hideo; Int.: Shibasaki Ko, Tsutsumi Shin’ichi,
Fukiishi Kazue.
LUN 8, H. 20.30
España Cinema: nuovi autori (2000-2005)
Omaggio a Carlos Saura
La manifestazione, che prevede una finestra sul nuovo cinema spagnolo, accanto ad
un omaggio al maestro Carlos Saura, è un progetto realizzato da Cineteca del
Comune di Bologna, Mostra Internazionale del Cinema Libero, Museo Nazionale
del Cinema, Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca
Nazionale, Fondazione Cineteca Italiana, Istituto Niels Stensen, Fondazione Solares,
Cineteca D.W. Griffith,Associazione Culturale Carignano, Circuito Cinema Genova
in collaborazione con Istituto Cervantes di Roma, Istituto Cervantes di Milano,
Filmoteca Española, Istituto de la Cinematografia y de las Artes Audiovisuales,
Ministerio de Asuntos Exteriores y de Cooperacion de España.
cinema del presente / 1-2, 4, 23, 29-30 maggio
España Cinema:nuovi autori (20002005) / Omaggio a Carlos Saura - II parte
Nuovi autori (2000-2005)
Juan Carlos Fresnadillo
Intacto
Spagna 2001, 108’, col., v.o. sott.it.
attraverso i volti e le voci di ‘superstiti’ sospesi fuori
del tempo e della storia.
Sc.: M. Álvarez, Arturo Redin; Int.: Elías Álvarez,
M. Álvarez, Peio Azketa.
LUN 1, H. 18.15
Roger G. Gual/Julio D.Wallovits
momenti di grande complicità e ilarità, attraversando
idealmente la storia del cinema.
Sc.: C. Saura, Agustín Sánchez Vidal; Fot.: José Luis
López-Linares; Int.: El Gran Wyoming, Pere Arquillué,
Ernesto Alterio.
LUN 1, H. 22.30
Smoking Room
Carlos Saura
Spagna 2002, 88’, col., v.o. sott.it.
La filiale spagnola di un’azienda americana è costretta a
istituire il divieto di fumo all’interno della fabbrica. Ramirez,
uno degli operai di quest’azienda, considerando ingiusta la
decisione, cerca di convincere gli altri a ribellarsi facendo loro
firmare una petizione. Quello che Ramirez vorrebbe è la
realizzazione di una sala fumatori, ma quando si trovano di
fronte il foglio su cui firmare, lentamente, tutti gli altri
accampano le scuse più inverosimili per tirarsi indietro.
Sc.: R. Gual, J.D. Wallovits; Fot.: Cobi Migliora; Int.: Eduard
Fernández, Juan Diego, Chete Lera.
L’amore stregone / El amor brujo
Spagna 1986, 100’, col.
MAR 2, H. 22.30
La fortuna è un bene da mettere in gioco in un giro di gare e
scommesse clandestine. L’assunto metafisico guida le esistenze
dei protagonisti – tutti miracolosamente scampati a qualche
catastrofe – di un originale fanta-thriller. C’è Tomas, un
giovane ladro, sopravvissuto ad un incidente aereo, Federico,
coinvolto in un terribile terremoto, Sam, il proprietario di un
casino, reduce dalla Seconda Guerra Mondiale, e Sara, una
poliziotta, unica sopravvissuta all’incidente d’auto nel quale è
rimasta uccisa tutta la sua famiglia.
Sc.: J.C. Fresnadillo, Andrés M. Koppel; Fot.: Xavi Giménez;
Int.: Leonardo Baraglia, Eusebio Poncela, Monica Lopez.
LUN 1, H. 16.15
Mercedes Álvarez
El cielo gira
Spagna 2004, 115’, col., v.o. sott.it.
Omaggio a Carlos Saura
Carlos Saura
In fretta, in fretta / De prisa, de prisa
Spagna/Francia 1981, 99’, col., v.o. sott.it.
Pablo, Angela, El Meca e Sebas, quattro adolescenti di Madrid,
sono costretti a vivere una vita di piccoli furti per il solo scopo
di sopravvivere e sottrarsi alla loro povertà. “Ebbi fortuna a fare
un film come Deprisa, deprisa che fu un successo dappertutto ed
è un tipo di cinema che ho voluto fare sempre e a cui sempre
torno. Si tratta di un cinema più cittadino, più attuale, più
simile… mi piace vedere come cambia Madrid, specialmente i
sobborghi. Al film dettero l’Orso d’Oro a Berlino” (C: Saura).
Sc.: C. Saura; Fot.: Teo Escamilla; Int.: José Antonio
Valdelomar, José Maria Hernas Roldan, Jesus Arias
Aranzeque.
LUN 1, H. 20.30
In un campo gitano alla periferia di una città, due padri
promettono in matrimonio i rispettivi ragazzi, José e Candela.
Pochi anni dopo si festeggiano con canti e danze le nozze.
Durante una rissa, José viene ucciso e Carmelo, da sempre
innamorato di Candela, se ne addossa la colpa andando in
galera. Al suo ritorno offre il suo amore alla donna, ma lei
rifiuta. Candela è come colpita da una strana malia: ogni notte
si alza, invoca il marito amato e perduto e danza allucinata per
lui. Perché il delirio finisca occorrerà un esorcismo, da esperire
con la danza rituale del fuoco. “Vedo il cinema musicale come
un cinema parallelo al cinema di finzione, sebbene a volte
siano mischiati come nel caso di Carmen o di L’amore stregone”
(C. Saura).
Sc.: C. Saura, Antonio Gades, dal balletto di Manuel
De Falla; Fot.: Teo Escamilla; Int.: A. Gades, Laura del Sol,
Cristin Hoyos.
MAR 2, H. 20.30
Carlos Saura
Nel villaggio di La Aldea sono rimasti solo quattordici vecchi
abitanti. L’esperienza (autobiografica) dell’emigrazione
e la scomparsa della memoria storica di un’intera comunità
6
Buñuel e la tavola del re Salomone
Buñuel y la mesa del rey Salomon
Carlos Saura
Spagna/Messico 2001, 105’, col., v.o. sott.it.
Toledo, anni Trenta. Il padre del surrealismo cinematografico,
Luis Buñuel, il poeta Federico Garcia Lorca e il pittore
Salvador Dalí sono alla ricerca delle mitiche tavole di re
Salomone, noto per aver avuto il potere di conoscere il passato,
il presente e il futuro. L’impresa porta i tre protagonisti a vivere
Spagna 1966, 91’, col., v.o. sott.it.
Quattro personaggi, tre della “generazione colpevole”
e uno della “generazione innocente”, ripercorrono il passato
utilizzando la stessa violenza e la stessa magmatica carica
d’odio. Lentamente, infatti, una battuta di caccia tra amici
si trasforma in una mattanza reciproca che prelude
La caccia / La caza
Le Rassegne del Massimo3programmamaggio
all’imminente tragedia. “Quando cercai di fare La caza
la portai ad un sacco di produttori e, nonostante fosse
a basso costo, nessuno voleva farla” (C. Saura).
Sc.: Angelino Fons, C. Saura; Fot.: Luis Cuadrado;
Int.: Ismael Merlo, Alfredo Mayo, José María Prada.
GIO 4, H. 16.30
Carlos Saura
Pajarico
Spagna 1997, 100’, col., v.o. sott.it.
Manu, un adolescente, è stato mandato da alcuni parenti che
vivono a Murcia, mentre i suoi genitori stanno divorziando.
La casa, però, è abitata da strani personaggi: Juanc che sogna
di fare il pittore, Fernando, un pasticcere gay che suona il
violoncello, e Emilio, che ha un laboratorio nel seminterrato.
Sc.: C. Saura; Fot.: José Luis López Linares;
Int.: Alejandro Martinez, Dafne Fernàndez, Francisco Rabal.
GIO 4, H. 18.15
Carlos Saura
Nozze di sangue / Bodas de sangre
Spagna 1981, 71’, col.
La storia di una madre che attende alla “vestizione” dello sposo
ma, quasi presaga di un pericolo, gli sottrae la sua “navaja”.
Nella casa di Leonardo, la moglie davanti alla culla del figlio
danza per lui, ma l’uomo è irritato e come assente. Nella terza
scena Leonardo, rimasto solo, vaneggia e mima un sogno, nel
quale gli pare di danzare con la sposa un ballo liricamente
intenso: poi la visione scompare. Nella casa degli sposi il
giorno della festa Leonardo riesce a danzare con la sposa ma la
moglie, gelosa, li separa: tuttavia egli rapisce la sposa stessa e si
allontana a cavallo, inseguito da uno dei presenti, mentre la
madre dello sposo consegna al figlio la “navaja”, affinché egli
riporti a casa la sua donna e possa vendicare il proprio onore.
Sc.: Alfredo Mañas, C. Saura, dal dramma di Federico Garcia
Lorca; Fot.: Teo Escamilla; Int.: Elvira Andrei, Pepe Blanco,
Pilar Cardenas.
MAR 23, H. 16.30
Carlos Saura
El Dorado
Spagna/Italia/Francia 1987, 151, col.
Nel 1560, una spedizione di conquistadores inizia un viaggio
sul Rio delle Amazzoni per conquistare l’El Dorado. I
componenti della truppa trovano subito grandi difficoltà, sia
per la mancanza di viveri sia per gli scontri sanguinosi con gli
indigeni. Le presunte guide non sanno dove dirigersi, e dell’El
Dorado nessuna traccia. Il malcontento generale provoca
Quando a partire eravamo noi.
L’emigrazione italiana in Europa
al cinema
di Marco Farano
La rassegna di film sull’emigrazione italiana nel secondo dopoguerra, inaugurata in
aprile con la proiezione del film Solino, e che prosegue nel mese di maggio presso
Cinema Massimo, Cinema Baretti e Goethe-Institut, affronta una pagina importante della storia del nostro paese e delle sue relazioni con l’Europa. Si tratta di un fenomeno che ha portato milioni di italiani, sia dal sud che dal nord, a trasferirsi all’estero, soprattutto in Germania e Svizzera, ma anche in paesi come Francia e Belgio,
dove hanno vissuto a lungo come “lavoratori ospiti” e dove in molti si sono fermati e sono oggi fra le comunità di stranieri più numerose. Un’emigrazione spesso assistita da accordi governativi bilaterali per il reclutamento di manodopera, ma che ha
visto spesso, come mostrano questi film, la necessità di rischiare la vita attraversando
una feroce lotta per il potere.
Sc.: C. Saura; Fot.: Teo Escamilla; Int.: Omero Antonutti,
Eusebio Poncela, Gabriela Roel.
LUN 29, H. 17.00
Carlos Saura
Carmen Story
Spagna 1983, 100’, col.
Maestro di danza di grande fama, Antonio, accompagnato
dall’amico e musicista Paco, crede di avere scoperto, girando
per la scuole di ballo della città, la sua futura Carmen, la
danzatrice di flamenco destinata ad essere la stella del balletto
che intende mettere in scena. La donna entra così a fare parte
del corpo di ballo di Antonio. Sotto la guida della più esperta e
bravissima Cristina, Carmen si rivela allieva docile, paziente e
tenace. Antonio si innamora follemente della sua nuova
ballerina. Fra prove di balletto, lezioni individuali e un’intesa
perfetta, passa un po’ di tempo, finché esce di prigione Juan,
marito di Carmen, che la donna, però, non ama più.
Sc.: C. Saura, dal libretto di Prosper Merimée per l’opera
di Georges Bizet; Fot.: Teo Escamilla; Int.: Antonio Gades,
Laura del Sol, Paco de Lucia.
le frontiere da clandestini, il costante timore dell’espulsione, la precarietà dei permessi di lavoro e di soggiorno, famiglie divise dall’impossibilità di ricongiungimenti
familiari, accuse da parte della popolazione e di politici locali di “rubare il lavoro” e
importare delinquenza, discriminazioni nella ricerca di abitazioni e sul luogo di
lavoro. Aspetti per lo più rimossi dalla memoria del nostro paese e che acquistano
rinnovato valore e attualità nel momento in cui l’Italia diviene a sua volta sempre
più terra d’immigrazione. A raccontare le loro storie si sono cimentati alcuni dei
protagonisti del cinema italiano, spesso affiancati, in qualità di sceneggiatori dei film
di finzione o autori del commento nei documentari, da nomi altrettanto celebri
della cultura italiana come Ennio Flaiano, Dacia Maraini, Cesare Pavese, Pier Paolo
Pasolini, Leonardo Sciascia. I film più recenti sono firmati da alcuni giovani registi,
che ricostruiscono, come nel film di Mario Di Carlo, l’esperienza dei loro genitori
e quella dei loro coetanei immigrati di seconda o terza generazione.
La manifestazione è organizzata da Goethe-Institut Turin e Museo Nazionale del Cinema di
Torino in collaborazione con Istituto di Cultura Svizzera di Roma, Associazione Documè,
Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico. Programma completo della manifestazione: www.goethe.de/turin
un certo sguardo / 3, 22, 25, 27-28 maggio
Quando a partire eravamo noi.
L’emigrazione italiana in Europa
al cinema
Villi Hermann
Cerchiamo per subito operai, offriamo…
Svizzera 1974, 68’, b/n
Film sul fenomeno dei “frontalieri”, circa 30.000 lavoratori
italiani che attraversavano ogni giorno come pendolari il
confine per recarsi in Svizzera, dove avevano il permesso di
lavorare ma non di abitare o pernottare. Realizzato in un
periodo, i primi anni Settanta, in cui crisi economica e
strumentalizzazioni politiche alimentano in Svizzera un clima
di forte “paura dello straniero”, al film venne negato il
sostegno di enti pubblici, televisione e sindacati. Prodotto con
un budget estremamente ridotto e l’impegno gratuito di tutti i
collaboratori, fra i quali si segnala la Comune di Dario Fo
autrice delle musiche, costituisce uno degli esempi più riusciti
di “cinema militante” dell’epoca, presentato con successo ai
maggiori festival cinematografici. Frutto di una ricerca durata
diversi anni, il film dà la parola direttamente ai frontalieri, ma
anche ai rappresentanti di istituzioni come le aziende, il
sindacato, la Chiesa.
Comm.: Giovanni Orelli; Fot.:V. Hermann.
degli operai. “Non ho fatto il film per affermare una volta di
più che queste due colossali imprese sono capitali per l’Europa
intera né per esaltarne la tecnologia. Ho voluto distruggere
qualche mito creatosi attorno al traforo del Gottardo. Ho
voluto mostrare come si decidono queste imprese, chi le
realizza e a quale prezzo. Lo sciopero del Gottardo è un
momento importante del film. Io ne do un’interpretazione che
non si trova nei libri di storia svizzeri (Villi Hermann, 1979.
Citazione tratta da: Domenico Lucchini, Villi Hermann, Il
castoro cinema, 2005 Milano)”. Per l’originale linguaggio
cinematografico, che unisce materiali d’archivio, interviste ai
protagonisti e ricostruzione narrativa, vinse il Pardo d’Argento
al Festival di Locarno.
San Gottardo
Svizzera 1977, 90’, col.
Il film mette in parallelo i lavori dei primi due grandi trafori
del San Gottardo: lo scavo della galleria ferroviaria (18721882) e quello del tunnel autostradale (1969-1980).Vi si trova
uno spaccato della storia svizzera attraverso il quale è possibile
conoscere gli interessi politici ed economici di coloro che
concepirono la costruzione del tunnel, ma anche la dura lotta
LUN 22, H. 16.30, GIO 25, H. 18.30
Mario Soldati
Fuga in Francia
Sc.:V. Hermann, Eve Martin; Fot.: Renato Berta,
Hans Stürm; Int.: Hans-Dieter Zeidler, Maurice Aufair,
Roger Jendly.
Italia 1948, 95’, b/n
Riccardo Torre, criminale di guerra, evade di prigione e si
rifugia in un collegio torinese, il cui rettore, suo amico
d’infanzia, gli procura abiti civili e denaro. Si unisce a lui il
figlio Fabrizio, allievo del collegio. Insieme si recano ad Oulx,
presso il confine francese. La cameriera dell’albergo, Pierina,
riconosce in Torre il suo padrone d’altri tempi.Torre, temendo
che Pierina lo denunci, la uccide, quindi parte con Fabrizio. In
alta montagna incontrano tre persone: Gino,Tembien e un
musicista detto “il Tunisino”. Nel rifugio, dove i cinque si
riparano dalla tormenta, il Tunisino riconosce nel compagno di
viaggio il criminale Torre, che i tre riducono all’impotenza e
decidono di portare al paese e di consegnare alla giustizia.
Sc.: Ennio Flaiano, Carlo Musso, M. Soldati; Fot.: Domenico
Scala; Int.: Folco Lulli, Enrico Olivieri, P. Germi.
MER 3, H. 20.30 – INGRESSO LIBERO
LUN 22, H. 18.30, GIO 25, H. 16.30
La proiezione sarà preceduta da un incontro con Villi Hermann
Francesco Rosi
Pietro Germi
Villi Hermann
disonesto si vendica denunciando Vanni che riesce ad eclissarsi
mentre la polizia ferma tutti gli altri. Provvisti di foglio di via,
dovrebbero tornare al paese ma molti riescono a fuggire e a
continuare il loro viaggio verso il nord…
Sc.: Federico Fellini, P. Germi, Tullio Pinelli, ispirato
al romanzo di Nino di Maria; Fot.: Leonida Barboni;
Int.: Raf Vallone, Elena Varzi, Saro Urzì.
Il cammino della speranza
Italia 1950, 101’, b/n
Quando viene chiusa l’unica solfatara di un piccolo paese della
Sicilia, molti lavoratori si ritrovano senza risorse. All’arrivo di
un ingaggiatore che promette di farli passare clandestinamente
in Francia, molti partono con le mogli e i figli, dopo aver
versato 20.000 lire a testa. L’ingaggiatore, ad un certo punto,
tenta di abbandonarli ma viene bloccato da Vanni, un
personaggio ambiguo che fa parte del gruppo. L’impresario
I magliari
Italia 1959, 119’, col.
Copia appartenente al Fondo Rosi del Museo Nazionale
del Cinema
Mario Balducci, un giovane operaio, sta per lasciare Hannover
dove ha tentato invano di far fortuna, per tornare in Italia.
Incontra per caso Totò, astuto trafficante romano, che si è
arricchito vendendo stoffe e tappeti e si fa convincere a restare.
Mario si mette a lavorare con Totò, poi entra al servizio di
Raffaele, un intraprendente napoletano che ha organizzato su
vasta scala, per mezzo di un gruppo di magliari, la vendita di
7
Le Rassegne del Massimo3programmamaggio
stoffe in tutta la Germania Occidentale.Totò, che si vuol fare
una posizione indipendente, convince i magliari ed anche
Mario a lasciare don Raffaele e a lavorare con lui per conto di
un certo Mayer, un ricco tedesco. I magliari si trasferiscono da
Hannover ad Amburgo, ma qui cominciano i guai.
Sc.: Suso Cecchi d’Amico, Giuseppe Patroni Griffi, F. Rosi;
Fot.: Gianni di Venanzo; Int.: Alberto Sordi, Belinda Lee,
Renato Salvatori.
SAB 27, H. 16.15, DOM 28, H. 22.15
sente rispettata,Vincenzo invece è combattuto tra l’amore per
la giovane e il desiderio di tornare in Italia.
Sc.: L. Emmer,Vinicio Marinucci, Luciano Martino,
Pier Paolo Pasolini; Fot.: Otello Martelli; Int.: Antonio Badas,
Lino Ventura, Magalì Noel.
Franco Brusati e per l’interpretazione a Nino Manfredi.
Sc.: F. Brusati, Nino Manfredi, Jaja Fiastri; Fot.: Luciano
Tovoli; Int.: N. Manfredi, Johnny Dorelli, Anna Karina.
SAB 27, H. 18.30, DOM 28, H. 20.30
Ettore Scola
Franco Brusati
Pane e cioccolata
La ragazza in vetrina
Italia 1974, 115’, col.
Copia conservata da Centro Sperimentale di
Cinematografia/SNC – Cineteca Nazionale
Italia 1960, 90’, b/n
Copia conservata da Centro Sperimentale di
Cinematografia/SNC – Cineteca Nazionale
Insieme con un gruppetto di italiani,Vincenzo giunge in
Olanda per lavorare in una miniera di carbone. La sua prima
esperienza è drammatica: imprigionato nelle viscere della terra
da un crollo, si salva per miracolo. Deciso a tornare a casa,
Vincenzo accetta di passare il fine settimana da Federico, un
altro minatore italiano. Ad Amsterdam Federico è di casa nella
‘strada delle vetrine’, dove le prostitute si offrono agli occhi dei
passanti. Esortato dall’amico, anche Vincenzo comincia a
frequentare l’ambiente. Lo colpisce la bellezza di Els e, a poco
a poco, tra i due nasce un sentimento. Els per la prima volta si
Un italiano emigrato in Svizzera perde il permesso di soggiorno.
Viene salvato da un industriale che, in crisi economica e
sentimentale, si suicida. Lo sfortunato emigrato decide allora di
fingersi svizzero per poter restare, ma non tutto va come aveva
previsto. Il film ha ottenuto il David di Donatello per la regia a
Luciano Emmer
SAB 27, H. 20.15, DOM 28, H. 16.15
Trevico-Torino. Viaggio nel Fiat-nam
Italia 1973, 101’, col.
Fortunato Santospirito è un giovane che da Trevico (Av) è giunto
a Torino, convocato dalla Fiat. La prima sistemazione la trova
nell’atrio della stazione, poi alla mensa per i poveri e nel
dormitorio pubblico. Un prete gli espone la situazione precaria
degli immigrati meridionali e gli fornisce i primi orientamenti.
Assunto in fabbrica, Fortunato osserva, ascolta, riflette e fa amicizia
con un sindacalista, anch’egli del Sud. Frequenta gli ambienti dei
meridionali, sente e legge gli incitamenti degli studenti di gruppi
dell’estrema sinistra, fra i quali Vicky, ragazza saccente, simpatica e
sincera a modo suo, fuggita da una famiglia priva di calore umano.
Intanto ai suoi familiari comincia a mandare i primi soldi
guadagnati e a scrivere loro le proprie impressioni. La
sceneggiatura è stata scritta da Scola insieme a Diego Novelli,
giornalista militante, nonché sindaco di Torino dal 1975 al 1985.
Sc.: Diego Novelli, E. Scola; Fot.: Claudio Cirillo;
Int.: Paolo Turco,Vittoria Franzinetti, Stefania Casini.
SAB 27, H. 22.30, DOM 28, H. 18.30
Gli eventi del mese
crossroads / 24 e 31 maggio
Carmen + Leningrad Cowboys
Doppio appuntamento, questo mese, per Crossroads,
dopo la pausa di aprile.
La prima serata è un evento eccezionale. Per la prima
volta, dopo la storica proiezione alle Giornate del
Cinema Muto di Pordenone nel 1991, torna in Italia il
restauro della Carmen di Cecil B. DeMille, curato dalla
George Eastman House e accompagnato dal vivo dal
gruppo Alma Flamenca.
La seconda è invece un omaggio ad Aki Kaurismäki, che
sarà a Cannes col suo nuovo film. Riproponiamo per l’occasione il mitico rockumentary Total Balalaika Show, con i
Leningrad Cowboys che si esibiscono davanti ad una folla
oceanica sulla piazza del Senato di Helsinki accompagnati
dal coro e dall’orchestra dell’Armata Rossa. A seguire due
spassosissimi videoclip dei Cowboys diretti da Aki.
The Weather Underground
Usa 2002, 92’, col., v.o. sott.it.
la sua vita all’infanzia. Occupata la Polonia dai nazisti non
aveva voluto abbandonare i bambini ebrei dell’orfanotrofio che
dirigeva e si era fatto rinchiudere nel ghetto insieme con loro.
Sc.: Agnieszka Holland; Fot.: Robby Müller;
Int.: Parolina Czernicka, Ewa Dalkowska, Wojcieh Klata.
VEN 12, H. 18.30
Costa-Gavras
Amen
Negli anni Sessanta e Settanta la politica americana era tutta
concentrata sulla guerra in Vietnam da una parte e sulla lotta per
i diritti civili dall’altra. I movimenti giovanili, insoddisfatti per gli
scarsi esiti delle manifestazioni pacifiste e di protesta, finirono per
dar vita ad una fazione estremista che intendeva far sentire la
propria voce con metodi più energici. Questa fazione, che prese
il nome di Weather Underground, tentò di unirsi ai Black Panthers
per affrontare il governo di Washington con azioni violente che
andavano dalle rivolte nelle strade agli attentati nei confronti di
precisi obiettivi politici. Il film, utilizzando materiale di repertorio
e interviste ai protagonisti di quella stagione, ricostruisce i fatti dalle
origini fino alla fine dei movimenti, contro i quali l’FBI non esitò
ad utilizzare metodi illegali e contrari all’etica.Vincitore dei Festival
di Seattle e di San Francisco, il documentario è stato accolto con
clamore al Sundance e ha ottenuto una nomination agli Oscar.
Francia/Germania/Romania 2002, 132’, col.
Il rapporto tra la macchina da morte allestita dai nazisti e la
diplomazia vaticana, o meglio, lo scontro tra due uomini che
combattono questi apparati dall’interno. Uno, Kurt Gerstein,
realmente esistito, è un chimico, ufficiale delle SS, si occupa
della fornitura del gas Zyklon B usato dai nazisti nelle camere
a gas e al tempo stesso denuncia questi crimini, avvertendo gli
alleati e il Papa. L’altro, personaggio di fantasia, è Riccardo, un
giovane padre gesuita che simboleggia tutti i sacerdoti che
hanno lottato contro il nazismo spesso anche a costo della vita.
Sc.: Costa-Gavras, Jean-Claude Grumberg, da un testo
teatrale di Rolf Hochhuth; Fot.: Patrick Blossier;
Int.: Ulrich Tukur, Mathieu Kassovitz, Ulrich Muhe.
VEN 12, H. 20.30
Peter Mullan
LUN 22, H. 21.45, MER 31, H. 18.00
Magdalene / The Magdalene Sisters
Cecil B. DeMille
Jonathan Caouette
Carmen
Tarnation
Usa 1915, 60’, b/n, did.or. sott.it.
Copia restaurata da George Eastman House
Il tragico amore tra la bella zingara Carmen e il soldato José,
disertore per amore e assassino per gelosia del torero Escamillo. Il
film si è ispirato al racconto di Merimée perché i diritti dell’opera
di Bizet erano troppo cari. Esordio al cinema della cantante lirica
Geraldine Farrar, messa sotto contratto da Jesse L. Lasky.
Sc.: William C. DeMille, dal testo di Prosper Merimée;
Int.: Pedro De Cordoba, Geraldine Farrar, Wallace Reid.
Usa 2003, 88’, col., v.o. sott.it.
Gran Bretagna/Irlanda 2002, 119’, col.
Il film narra le vicende accadute nell’ultimo degli istituti
religiosi irlandesi fondati nel diciannovesimo secolo perché vi
fossero rinchiuse le donne rifiutate dalle famiglie. Donne
colpevoli di aspettare un figlio al di fuori del matrimonio, di
aver abbandonato il tetto coniugale o ritenute potenzialmente
pericolose perché troppo carine, troppo brutte o troppo
intelligenti. Dentro le mura del convento si nascondevano in
realtà delle vere e proprie lavanderie industriali e le donne
venivano sottoposte ad umiliazioni fisiche e verbali.
Sc.: P. Mullan; Fot.: Nigel Willoughby; Int.: Geraldine
McEwan, Anne-Marie Duff, Nora-Jane Noone.
Aki Kaurismäki
Documentario, film di finzione, home-movie e viaggio lisergico, il
film di Caouette è un percorso psichedelico che mischia
istantanee, filmini Super8, vecchi messaggi lasciati in segreteria,
videodiari, cortometraggi, frammenti della pop-culture degli anni
Ottanta e messinscene per dar vita all’epico ritratto di una famiglia
americana molto sui generis. Realizzato con soli 218 dollari e
montato con un Mac, il film di Caouette è stato prodotto da Gus
Van Sant e John Cameron Mitchell. Ha vinto premi a Los Angeles
e Londra ed è stato selezionato a Cannes,Toronto e al Sundance.
Total Balalaika Show
GIO 25, H. 22.45, MER 31, H. 16.30
Finlandia 1994, 59’, col.
Una delle più coinvolgenti ed entusiasmanti esibizioni live
dei Leningrad Cowboys, che si cimentano con cover dei
Beatles, Led Zeppelin, Rolling Stones accompagnati dal coro
e dall’orchestra dell’Armata Rossa. La proiezione sarà seguita
dai video Rocky VI e Thru the Wire.
Ingresso alle proiezioni euro 2,50
MER 24, H. 21.00
Accompagnamento musicale dal vivo di Alma Flamenca
(Carmine Nobile: chitarra.Toti Canzonieri: flauto.
Franco Gandino: violino.Vito Miccolis: percussioni. Elisa Diaz: nacchere).
MER 31 H. 22.00
Ingresso alle serate euro 2,50
cult! / 22, 25 e 31 maggio
The Weather Underground + Tarnation
Doppio appuntamento anche per Cult!, nuova serie di proiezioni
dedicate al cinema dimenticato,sommerso o nascosto nelle programmazioni sempre più schizofreniche dei festival internazionali.
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Sam Green/Bill Siegel
un certo sguardo / 12 e 25 maggio
Prima rassegna del cinema laico
La rassegna, organizzata dalla Consulta Torinese per la
Laicità delle Istituzioni in collaborazione con il Museo
Nazionale del Cinema e con l’incoraggiamento attivo
dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Torino, prosegue
a maggio con tre nuovi titoli.
Andrzej Wajda
Dottor Korczak / Korczak
Polonia/Germania/Gran Bratagna 1987, 115’, b/n, v.o. sott.it.
Il dottor Korczak era un celebre pedagogo che aveva dedicato
GIO 25, H. 20.30
Ingresso a tutte le proiezioni della rassegna euro 2,50
cinema del presente / 26 maggio
Tony Gatlif e il cinema nomade
L’appuntamento del 2006 con la non-stop cinematografica
organizzata dal Centro Interculturale della Città di Torino in
collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema, i C.T.P.
“Braccini” e “Parini”, il Cinecircolo “L’Incontro”, l’Università
della Terza Età e l’A.S.A.I. vede questa volta protagonista il
grande cineasta Tony Gatlif, del quale vengono proposti i titoli
meno noti, mai usciti ufficialmente nelle sale italiane.
Tony Gatlif
Gaspard et Robinson
Francia 1990, 93’, col., v.o. sott.it.
Mamie, un’anziana donna, viene abbandonata dai familiari in
prossimità di una spiaggia semideserta, mentre dorme ignara.
La scorge il bizzarro Robinson, che insieme all’amico Gaspard
ha deciso di ristrutturare un rudere sulla spiaggia per farne un
bar. Robinson se la porta a casa, ossia nell’unico stanzone-
Le Rassegne del Massimo3programmamaggio
alloggio del rudere rabberciato alla meglio. Ma Gaspard non è
contento di trovarsi in casa Mamie, addormentata su una
branda in mezzo agli altri materiali di ricupero, che Robinson
va raccogliendo in vista del bar da costruire. I due amici sono
entrambi allo sbando, senza risorse e senza famiglia, entrambi
nevrotici in maniera diversa, differiscono però quanto a indole:
estroso, sognante e incline alla compassione Robinson,
pessimista e misogino Gaspard.
Sc.: T. Gatlif, Michel Legrand, Marie-Helene Rudel; Fot.:
Dominique Chapuis; Int.: Gerard Darmon, Suzanne Flon,
Christian Gazio.
VEN 26, H. 14.30
Tony Gatlif
Latcho Drom
Francia 1993, 103’, col., v.o. sott.it.
Copia proveniente da KG Productions
Un documentario sui viaggi, le musiche, le danze dei gruppi
gitani provenienti da Rajastan, Egitto,Turchia, Romania,
Ungheria, Slovacchia, Francia e Spagna. Secondo film della
trilogia che Gatlif ha dedicato ai gitani iniziata nel 1983 con
Les Princes – L’uomo spezzato e conclusasi con Gadjo Dilo – Lo
straniero pazzo del 1997.
Sc.: T. Gatlif; Fot.: Eric Guichard.
VEN 26, H. 16.30
Tony Gatlif
L’uomo perfetto / Les Princes
Francia 1983, 100’, col.
Nara è uno zingaro che con la vecchia madre e la figlioletta
vive alla periferia di una città francese.Tira avanti con lavoretti
da poco e si considera ormai un integrato, a differenza della
madre, custode saldissima delle tradizioni dei nomadi, mentre
Zorka, la bambina, è la prima della classe nella scuola locale e
sogna di diventare veterinaria. Nara, che ama teneramente
Zorka, impedisce tuttavia che essa incontri la madre: ripudiata
da lui poiché faceva uso di anticoncezionali. I tre rissosi fratelli
della giovane donna vorrebbero invece che la famigliola si
ricostituisse, ma Nara non cede. Un giorno la polizia sfratta
Nara, la vecchia e la bambina dal loro modestissimo alloggio.
Nella sua sete di giustizia, la vecchia si incammina allora a
piedi in direzione della lontana città dove abita un avvocato
che già si è occupato di loro.
Sc.: T. Gatlif; Fot.: Jacques Loiseleux; Int.: Gerard Darmon,
Muse Dalbray, Celine Militon.
VEN 26, H. 18.30
Tony Gatlif
La ragazza senza fissa dimora
Rue du départ
Francia 1986, 93’, col., v.o. sott.it.
Copia proveniente da Connaissance du Cinéma
Clara Lombard è una ragazza di buona famiglia che si è
allontanata da casa per dissapori con i genitori. Non sa dove
andare e vaga in una città portuale alla ricerca di qualcuno o
qualcosa a cui attaccarsi. Incontra un giovane distinto, Paul, e
lo segue; ma l’uomo le fa capire che intende essere lasciato in
pace. Arrestata per vagabondaggio, in carcere conosce Mimì,
ladruncola ben conosciuta dalla polizia: entrambe vengono
rilasciate e fra le due nasce un’amicizia che si protrae anche
fuori dal carcere. In un ambiente miserevole, ai margini della
città, le due donne portano avanti le loro esistenze, ma presto
la vita di Clara tornerà a incrociare il destino di Paul.
Sc.: T. Gatlif, Marie-Helene Rudel; Fot.: Bernard
Zitzermann; Int.: Francois Cluzet, Ann-Gisel Glass, Christine
Boisson, Gerard Depardieu.
VEN 26, H. 20.30
Tony Gatlif
Sono nato da una cicogna
Je suis né d’une cicogne
Francia 1999, 80’, col., v.o. sott.it.
Copia proveniente da Pyramide Distribution
Il film più anticapitalista e strutturalmente libero di Tony Gatlif, Je
suis né d’une cicogne ha per protagonisti due disoccupati, Otto e
Louna, le cui esistenze disperate finiscono per incrociarsi con
quella di Ali, un immigrato algerino che vive a Parigi.
Sc.: T. Gatlif; Fot.: Claude Garnier, Eric Guichard;
Int.: Romain Duris, Rona Hartner, Ouassini Embarek.
VEN 26, H. 22.30
ingresso libero a tutte le proiezioni
cinema di carta / 11 e 29 maggio
Rossellini, Marilyn
e il cinema americano classico
L’11 maggio Gianni Rondolino presenta la nuova edizione
del suo Rossellini (UTET Libreria), una delle opere più
ampie ed esaustive mai dedicate al padre del neorealismo italiano. Dopo l’incontro verrà proiettato Giovanna d’Arco al
rogo, uno dei classici meno conosciuti del cineasta romano, di
cui quest’anno ricorre il centenario della nascita.
Roberto Rossellini
Giovanna d’Arco al rogo
Italia/Francia 1954, 80’, b/n
In cielo, Giovanna d’Arco ha un colloquio con San
Domenico: lei gli chiede di raccontarle che cosa gli uomini
abbiano scritto di lei.Vengono passati in rassegna gli episodi
salienti della sua vita e della sua passione. Scene campestri,
l’entrata a Rouen, episodi relativi alla scelta dei giudici, la
morte sul rogo. Alla fine Giovanna è accolta fra i Santi.
Sc.: R. Rossellini; Fot.: Gabor Pogany; Int.: Ingrid Bergman,
Tullio Carminati, Plinio Clabassi.
GIO 11, H. 20.30
Il 29 maggio doppio appuntamento per la presentazione di due
volumi di recentissima pubblicazione: La bellezza di Marilyn.
Percorsi intorno e oltre il cinema,a cura di Giulia Carluccio
(Ed. Kaplan), e Il cinema americano classico di Giaime
Alonge e Giulia Carluccio (Ed.Laterza).Al termine dell’incontro con gli Autori, sarà proiettata una rara copia d’epoca di
Quando la moglie è in vacanza di Billy Wilder.
Billy Wilder
Quando la moglie è in vacanza
Seven Year Itch
Usa 1955, 105’, b/n
Rimasto a Manhattan dopo aver spedito la moglie e il figlio
nel Maine per le vacanze estive, il direttore di una piccola casa
editrice, Richard Sherman, marito esemplare da sette anni, si
trova alla prese con l’avvenente e ingenua nuova vicina di casa,
la cui bellezza mette in pericolo la sua onestà di marito. Ma la
gelosia nei confronti della moglie farà si che Richard metta da
parte le sue tentazioni per raggiungere Helen in vacanza.
Sc.: Gorge Axelrod, B. Wilder; Fot.: Milton R. Krasner;
Int.: Marilyn Monroe, Tom Ewel, Evelyn Keyes.
LUN 29, H. 20.30
Ingresso alle proiezioni euro 2,50
non-fiction / 22 e 30 maggio
La memoria del lavoro
e un ricordo di Italo Calvino
Il 23 maggio, in occasione della mostraTorino al lavoro. Dalla
ricostruzione allo sviluppo (Palazzo dei Quartieri Militari,
via del Carmine 14, Torino, fino al 2 giugno), il Museo
Nazionale del Cinema, la Fondazione Vera Nocentini,
l’Associazione Museo Nazionale del Cinema, CGIL-CISLUIL e la Regione Piemonte presentano il documentario
Memorie dell’altoforno: una fonderia e la sua città di
Davide Longo e Davide Vavalà. Oltre agli Autori, saranno presenti al dibattito Giampaolo Fissore (Irre Piemonte), Marcella
Filippa (Fond.Vera Nocentini) e Piero Sampò (Ass. Infondere).
Davide Longo/Davide Vavalà
Memorie dell’altoforno:
una fonderia e la sua città
Italia 2006, 60’, col.
Carmagnola negli anni Sessanta era un paese, prevalentemente
agricolo, di quindicimila abitanti. Poi venne la Teksid e in dieci
anni la città superò i ventimila abitanti, diventando una delle
tante aree FIAT-dipendenti della cintura torinese. La parabola
oggi si è conclusa: la Teksid è un fossile, quel che ne rimane –
pochissimo – non è più affare della FIAT. Il documentario
ricostruisce, attraverso interviste e materiale d’archivio, le storie
di chi ha vissuto un fonderia.
dall’occhio poetico della telecamera digitale di Paolo Ferrari, la
conoscenza dei testi calviniani dello sceneggiatore Pierpaolo
Andriani. Un viaggio nelle radici (nel vero senso della parola) e nella
formazione di un autore che ha unito scienza e creatività, botanica e
poesia. Uno scrittore che a me, come a tantissimi nel mondo, ha
fatto scoprire l’amore per la letteratura” (R. Giannarelli).
Sc.: Pierpaolo Andriani, R. Giannarelli; Fot.: Paolo Ferrari;
Pr.: Fabulafilm.
Mario Monicelli
Renzo e Luciana
Italia 1962, 35’, col.
Copia conservata da Centro Sperimentale
di Cinematografia/SNC – Cineteca Nazionale
Luciana, per una clausola del suo contratto di lavoro deve
tenere segreto a tutti il suo matrimonio con Renzo, che lavora
nella stessa azienda. Un giorno però vengono scoperti dal loro
capoufficio che li licenzia. Con le liquidazioni riescono ad
affittare un appartamento e riusciranno anche a stare insieme
tutto il giorno, senza dover più lavorare in orari diversi per
non essere sorpresi. Episodio del film Boccaccio ’70, diretto oltre
che da Monicelli, anche da Vittorio De Sica, Federico Fellini e
Luchino Visconti. Nella versione internazionale, però,
l’episodio di Monicelli è stato omesso.
Sc.: Giovanni Arpino, Italo Calvino, Suso Cecchi D’Amico, M.
Monicelli, dal racconto di Calvino L’avventura di due sposi; Fot.:
Armando Nannuzzi; Int.: Germano Figlioli, Marisa Solinas.
MAR 30, H. 20.30 – INGRESSO EURO 2,50
il cinema degli altri / 10 maggio
Puglia CentoMinutiCorti
Puglia Centominuticorti è un evento itinerante che ha preso il
via da Milano per poi toccare le città di Torino, Bologna, Firenze
e Roma. Undici cortometraggi, selezionati dal Film Festival
internazionale “Salento Finibus Terrae”,vengono proiettati nelle
varie città. L’iniziativa è stata ideata da Romeo Conte, direttore del Film Festival Salento Finibus Terrae (IV edizione,23-30
luglio 2006, San Vito dei Normanni, Brindisi). La manifestazione è patrocinata da: Assessorato Cultura Mediterraneo
Regione Puglia,Assessorato alla Cultura e Turismo Provincia di
Brindisi, Assessorato alla Cultura e Turismo Comune di San
Vito dei Normanni (BR) e Provincia di Torino. Durante il tour
il pubblico può votare i tre migliori cortometraggi e il vincitore
sarà poi proiettato nel circuito CortiContro a cura di Onscreen.
Il tour si avvale della collaborazione dell’Istituto Europeo di
Design di Milano, Deha abbigliamento per la danza, Mottura
vini del Salento e della rivista Enjoy-in.
Il programma:
Bbobbolone! di Daniele Cascella.
Lebess di Hedy Krissane.
Costanza di Daniele Riccioni.
I fratelli semaforo di Simone Salvemini.
Il favoloso destino di Candy di Maurizio Buttazzo.
Il provino di Andrea Costantino.
Il Segreto di Virginia di Romeo Conte.
Lo spaventapasseri di Cesare Fragnelli.
Ritorno indietro di Luciano Schito.
L’Ultimo Pistolero di Alessandro Dominici.
Ué paisà! Atto I. Frankein di Gianni Torres.
MER 10, H. 19.00/21.30
Ingresso: intero euro 5,00, ridotto euro 2,50.
MAR 23, H. 21.00 – INGRESSO LIBERO
Il 30 maggio, in occasione della mostra Calvino e le sue
radici (Casa del Conte Verde, via Fratelli Piol 8, Rivoli, fino
all’11 giugno), la Regione Piemonte, il Museo Nazionale del
Cinema, la Città di Rivoli, la Città di Sanremo e Codess
Cultura presentano il documentario L’isola di Calvino di
Roberto Giannarelli. Oltre all’Autore, saranno presenti alla
serata Ernesto Ferrero (Direttore Fiera del Libro), Paola
Forneris e Loretta Marchi (curatrici della mostra). Al termine
del documentario verrà proiettato Renzo e Luciana di Mario
Monicelli, episodio del film collettivo Boccaccio ’70.
Roberto Giannarelli
L’isola di Calvino
Italia 2006, 60’, b/n e col.
“Non è un documentario sui libri di Italo Calvino. Non ci sono
critici che parlano né storici che analizzano la produzione letteraria
del grande scrittore. C’è la vita di un uomo alla perenne ricerca di
un rapporto felice con le proprie aspirazioni, i propri desideri, in
continuo spostamento da una città all’altra, da un continente all’altro,
per trovare lavoro, affetto, amore. Ci sono tanti amici: Scalfari, Pigati,
Luzzati,Vidal, Piano... È un viaggio nei luoghi calviniani filtrati
9
Le Rassegne del Massimo3programmamaggio
Lo sguardo selvaggio.
Il cinema di Samuel Beckett
di Luca Scarlini
L’occhio belva è uno dei nodi fondamentali dell’opera beckettiana, la relazione con
il mondo delle immagini, quella stessa per cui fu a lungo in dialogo con artisti estremi
come Giacometti e i fratelli Van Velde. L’attrazione per il cinema è evidente fino dal
primissimo esperimento drammaturgico ai tempi del college, quel Le Kyd, che
mischiava insieme risonanze classiche da Corneille e beffarde allusioni a Chaplin.
Negli anni lo scrittore irlandese, che cercò di frequentare la scuola di cinema di
Mosca di Ejzenstein, giunse infine a una realizzazione cinematografica: Film, firmata
insieme al fedele collaboratore americano Alan Schneider, mentre la collaborazione
con la televisione, prima in Inghilterra e poi, soprattutto, in Germania, sarà uno degli
assi principali della sua produzione tarda. Il concetto del “savage eye”, della
telecamera vista come creatura aliena, spietata, nei confronti di identità umane
sempre più labili esplode alla fine degli anni Sessanta in Eh, Joe, nella versione della
BBC con uno strepitoso Jack MacGowran, per approdare agli esiti estremi degli anni
Ottanta con le televisioni tedesche, in cui la rarefazione tocca, in Quad, una
dimensione quasi da teatro-danza. Una selezione di questi materiali di rara visione
viene affiancata in questa rassegna alle migliori produzioni di Beckett on Film, progetto
realizzato da Channel 4 e RTE, nel quale la partecipazione di numerosi registi e
attori celebri, impegnati a rivisitare l’opera completa dello scrittore, produce esiti
molto dissimili che ribadiscono l’estrema vitalità del lascito beckettiano.
La rassegna, a cura di Luca Scarlini, è un progetto della Scuola Holden realizzato in collaborazione
con Museo Nazionale del Cinema e Riccione TTV. La manifestazione fa parte di Respiro. 1906
– 2006. Il secolo di Samuel Beckett. Lezioni, letture immagini, a cura della Scuola Holden
(Torino, 11 – 14 giugno, [email protected] www.scuolaholden.it), inserito nel più ampio
quadro di Torino Capitale Mondiale del Libro con Roma (Aprile 2006-Aprile 2007).
un certo sguardo / 15, 22, 23, 31 maggio
Lo sguardo selvaggio.
Il cinema di Samuel Beckett
I programma °
II programma *
Act Without Words I, Karel Reisz, 2000, 16’
Un uomo, in mezzo al deserto, cerca con tutte le sue forze un
po’ d’acqua, inutilmente, né si prospetta davanti ai suoi occhi
alcuna possibilità di fuga. “Come sempre in Beckett, nell’agonia c’è tristezza, comprensione e umanità. Servendosi della
ripetizione, Beckett ha cercato di dare un senso alla sua personale esperienza del mondo” (K. Reisz)
Catastrophe, David Mamet, 2000, 14’
Scritto nel 1982, Catastrophe vede protagonisti un regista
teatrale e la sua assistente, che si occupa con estrema attenzione
e premura di lui. Con John Gielgud, Rebecca Pidgeon
e Harold Pinter.
Act Without Words II, Enda Hughes, 2000, 11’
Due attori avvolti ognuno in un sacco che si chiamano A e B.
Il film è realizzato come fosse un film muto degli anni Venti.
Al posto del palcoscenico, Beckett immagina che l’azione si
svolga “dentro” la bobina di un film che, ad un certo punto, si
interrompe quando il proiettore viene spento.
Breath, Damien Hirst, 2000, 2’
Su un palcoscenico pieno di spazzatura una persona urla e
piange e smette solo per respirare. “Quando mi è stato chiesto
di dirigere questo film ho letto il testo e ho pensato che fosse
incredibilmente ricco e preciso. Mentre mi preparavo alle
riprese ho continuato a leggerlo e ciò che mi ha davvero condizionato è stata una nota di Beckett che diceva: “Trattenere
per circa dieci minuti”. È stato così che ho compreso il suo
particolare senso dell’umorismo” (D. Hirst).
Film, Alan Schneider e Samuel Beckett, 1965, 22’
Venti minuti in quasi completo silenzio, in cui Buster Keaton
cerca di fuggire gli sguardi. Il film si ispira all’affermazione del
vescovo di Berkeley secondo cui “essere è essere percepiti”.
Alla fine, sconfitto nel suo desiderio di non essere visto,
Keaton si gira e intima il silenzio dello spettatore. Fotografato
dal mitico Boris Kaufman.
Nacht und Träume, Alfred Behrens e Michael Kuball,
1983, 15’
Un uomo solo sta seduto su un tavolo e dorme. Sogna di
cantare alcuni brani di un pezzo di Schubert. Succede qualcosa
ma, poco dopo, lo si vede nuovamente dormire, il suo sogno si
ripete, solo più lentamente. Sceneggiatura di Samuel Beckett.
LUN 15, H. 21.00
Krapp’s Last Tape, Atom Egoyan, 2000, 58’
Un anziano passa in rassegna la sua vita ascoltando
i vecchi nastri che ha registrato nel corso degli anni.
Veniamo così a conoscenza delle esperienze vissute nei
suoi 69 anni di vita sul palcoscenico. Il racconto, però,
nasce non dalle sue parole ma da un nastro, l’ultimo
da lui registrato, che l’uomo ha deciso di ascoltare.
“Ho iniziato come drammaturgo e Beckett era uno dei miei
maggiori punti di riferimento. Questa pièce in particolare
ha avuto un enorme influenza su di me quando ero
adolescente. Ha completamente cambiato la mia vita
e il mio punto di vista su come la gente reagisce alla
tecnologia e sulla sua influenza nella memoria” (A. Egoyan).
LUN 22, H. 20.30
amoroso raccontato da ciascun protagonista.
Nel film la macchina da presa prende il posto
provocatorio delle luci che Beckett usava
sul palcoscenico come ideale interlocutore dei tre attori.
Con Alan Rickman e Kristin Scott Thomas.
Ohio Impromptu, Charles Sturridge, 2000, 12’
Un unico personaggio vestito di nero, dai lunghi
capelli bianchi e seduto a un tavolo tutto bianco.
Due sono i personaggi: un Lettore e un Ascoltatore.
Il primo è un misterioso messaggero d’amore
che legge al secondo messaggi da parte di qualcuno
che è morto e che è stato a suo tempo da lui
molto amato. Con Jeremy Irons.
Rockaby, Richard Eyre, 2000, 14’
Una vecchia vestita di nero ascolta una storia che lei stessa
ha inciso su un nastro. La narrazione è concentrata su
un personaggio alla ricerca di qualcuno che le assomigli.
Alla fine, però, l’impresa si esaurisce quando scende il buio.
MAR 23, H. 18.30
IV programma *
III programma *
Footfalls, Walter Asmus, 2000, 29’
La conversazione “immaginaria” tra May e sua madre, o
meglio, la voce di sua madre, fino a quando la voce stessa di
May sembra fondersi con quella della madre. L’andamento del
discorso si fa sempre più lento, la luce si affievolisce e tutto
sembra scomparire.
Rough for Theatre I, Kieron J. Walsh, 2000, 19’
Un cieco e un disabile si incontrano per caso e prendono in
considerazione la possibilità di unire le loro forze per
sopravvivere. Ciascuno di loro ha avuto una donna, ma ora
non c’è nessuno che li aiuti.
Play, Anthony Minghella, 2000, 16’
Due donne e un uomo stanno ognuno dentro una giara.
Tra loro si consuma la storia di un amaro triangolo
Not I, Neil Jordan, 2000, 14’
Un’attrice sta seduta sul palcoscenico. Solo la sua bocca
è illuminata ed è questa che ci offre un lungo monologo
su alcuni dei temi più frequentati dal teatro di Beckett.
Con Julianne Moore.
… nur noch Gewölk…, Samuel Beckett, 1977, 17’
Das Letzte Band, Samuel Beckett, 1969, 60’
I due rarissimi lavori realizzati da Beckett per la televisione
della Repubblica Federale Tedesca.
MER 31, H.20.30
° ingresso libero
* ingresso euro 2,50
Tutti i film sono sottotitolati in italiano
un certo sguardo / 6 e 14 maggio
Psicoanalisi e cinema:
un affascinante equivoco centenario
La rassegna, a cura di Simona Argentieri, è un progetto della
Bollati Boringhieri realizzato in collaborazione con il Museo
Nazionale del Cinema in occasione del centocinquantesimo
anniversario della nascita di Sigmund Freud. La manifestazione, che proseguirà nei mesi di giugno e luglio, si inserisce
nel quadro di Torino Capitale Mondiale del Libro con
Roma (Aprile 2006-Aprile 2007).
Alfred Hitchcock
Io ti salverò / Spellbound
Usa 1945, 111’, b/n
La giovane dottoressa Petersen, assistente in una casa di cura
per malati di mente, apprende che il dottor Edward è stato
nominato nuovo direttore. Un complesso di indizi molto seri
fa pensare alla dottoressa di trovarsi di fronte ad un caso di
sostituzione di persona. Dopo qualche giorno, il nuovo diret-
10
tore le confessa di non essere Edward, bensì il suo assassino.
Durante la notte l’uomo lascia la clinica. Quando riesce a rintracciarlo, la dottoressa si convince di aver da fare con un
malato di mente…
Sc.: Ben Hecht; Fot.: George Barnes; Int.: Ingrid Bergman,
Gregory Peck, Michael Chekhov.
SAB 6, H. 20.30, INGRESSO LIBERO
Woody Allen
Zelig
Usa 1983, 78’, b/n, v.o. sott.it.
Leonard Zelig, nato a New York, figlio di una matriarca e di
un fallito attore yiddish, è un poveraccio con un’insaziabile
sete di affetto che risale alla sua triste infanzia di emarginato
ebreo. Invece di carezze e baci ha ricevuto un sacco di bastonate. Questa carenza affettiva porta Zelig a identificarsi psicologicamente e fisicamente con le persone che incontra: è un
camaleonte umano…
Sc.: W. Allen; Fot.: Gordon Willis; Int.: W. Allen, Mia Farrow.
DOM 14, H. 16.30
Mark Sandrich
Girandola / Carefree
Usa 1938, 80’, b/n
Steven e Amanda si amano ma la loro relazione sta attraversando un momento di crisi da cui non riescono ad uscire. Per
smuovere la situazione, Steve convince Amanda a chiedere
aiuto al suo amico, il dottor Flagg. L’imprevisto, però, ci mette
lo zampino perché la donna, dopo una serie di incomprensioni, si innamora proprio del dottore e quando questi ricorre
all’ipnosi per cercare di rafforzare il legame tra Amanda e
Steven, qualcosa si intromette e complica ulteriormente una
situazione già difficile.
Sc.: Ernest Pagano, Allan Scott; Fot.: Robert DeGrasse;
Int.: Fred Astaire, Ginger Rogers.
DOM 14, H. 18.00
Parole & Immagini libri, riviste&dvdmaggio
MUSEO
NAZIONALE
Parole &
Immagini DEL CINEMA
a cura di Silvio Alovisio e Micaela Veronesi
libri, riviste&dvdmaggio
I LIBRI DEL MESE
Mariapaola Pierini
Prima del cinema.
Il teatro di Orson Welles
Roma, Bulzoni, 2005, 287 pagine, 19,00 euro.
Orson Welles è stato uno dei pochi artisti
totali del Novecento, con la sua intelligenza
ha saputo rinnovare e sperimentare
tutte le arti e forme di spettacolo
in cui si è cimentato. Ma se come
cineasta è stato abbondantemente studiato
e indagato, il suo lavoro per il teatro,
osserva l’autrice, risentendo della mancanza
del testo-spettacolo corrispondente,
è sempre stato trattato in subordine
al cinema, come fonte da cui attingere
informazioni e aneddoti sul Welles attore
e regista, o come semplice preludio
all’attività cinematografica. Eppure, anche
solo considerando i dati anagrafici,Welles
aveva sedici anni quando debuttava sulle
scene teatrali in Irlanda e appena ventisei
quando realizzava Quarto Potere. In questo
decennio, poco più che adolescente, egli
scardina i canoni del teatro classico, rinnova
la messa in scena, introduce attori non
professionisti, sposta l’azione classica in età
contemporanea, realizza quindi, nella non
semplice atmosfera di Broadway, una sorta
di rivoluzione.Tuttavia l’attività teatrale svolta
in questo periodo, scrive l’autrice, non è
da considerarsi “alla stregua di un’esperienza
giovanile, ma è a tutti gli effetti un primo
punto di arrivo”. Il libro scandisce attraverso
i suoi capitoli le varie fasi di questa breve
ma intensa stagione teatrale, gli anni della
formazione, gli scritti (immancabili in tutta
la produzione wellesiana), le implicazioni
con la cultura e la politica degli anni Trenta,
l’istituzione del Mercury Theatre e, infine,
l’analisi - per linee essenziali – delle regie
(Macbeth, Julius Caesar, Five Kings, ecc.).
Aldo Tassone
François Truffaut: professione
cinema. Interviste inedite
Milano, Il Castoro, 2006, 270 pagine,
20,00 euro
suddivise in capitoli con titoli significativi
(“La Nouvelle Vague”, “L’eterno femminino”,
ecc.) per agevolarne la lettura. Anticipato
da un’analisi della corrispondenza del regista
svolta dallo stesso Tassone e da un acuto
profilo del regista firmato da Paola Malanga,
l’autoritratto delineato da queste interviste
è integrato dalle testimonianze inedite di
alcuni amici e collaboratori: Claude Chabrol,
Claude de Givray e Jean Gruault, Claude Jade,
Madeleine Morgenstern e altri. Mancano
tuttavia alcune donne celebri, come Fanny
Ardant che, ci confessa Tassone, ha declinato
l’invito in modo singolare (“inventi… gli ha consigliato - io non voglio, e non posso,
parlare di François…”).
David Bruni
Roberto Rossellini,
Roma città aperta
Torino, Lindau, 2006, 205 pagg., 16,00 euro
Lindau pubblica il volume dedicato a Roma città
aperta nel centenario della nascita di Rossellini.
Sulla genesi, la costruzione estetica, il valore di
documentazione storica e la straordinaria
bellezza di Roma città aperta è stato scritto
moltissimo, al punto che ci si chiede se vi sia
ancora qualcosa di nuovo da aggiungere. La
monografia di Bruni, seria e documentata,
smentisce questi dubbi e propone un’utile sintesi
degli studi e delle testimonianze intorno al film
che segnò l’avvio della stagione neorealista.
L’autore s’impegna in un’approfondita analisi dei
diversi aspetti del film: la struttura narrativa (con
le numerose suggestioni legate al racconto della
Passione), la complessa drammaturgia, il sistema
dei personaggi, i luoghi, il peso della Storia, la
modernità stilistica. Particolarmente interessante
il capitolo introduttivo in cui l’autore
ricostruisce la genesi del film, utilizzando le
testimonianze precedentemente raccolte da Ugo
Pirro per il romanzo Celluloide, arricchite con
dichiarazioni dello stesso Rossellini, di Amidei,
di Carlo Di Palma. Bruni attinge informazioni
preziose anche dalle recensioni d’epoca, (come
quella di Lizzani del novembre 1945), e sfata
qualche luogo comune, (non è vero, ad esempio,
che furono usati spezzoni di pellicola scaduta,
così come non è vero che sul set si lavorasse
senza una sceneggiatura rigorosa). Fra gli episodi
più curiosi, Bruni ricorda le difficoltà incontrate
dal regista nel convincere le comparse a
interpretare le truppe naziste. Un episodio che
restituisce molto bene il clima della Roma
appena liberata dall’occupazione ma ancora
profondamente ferita.
L’INTROVABILE DEL MESE.
RARITÀ DALLA BIBLIOTECA DEL MUSEO
Le interviste inedite a François Truffaut
raccolte in volume da Aldo Tassone risalgono
al periodo tra il 1974 e il 1981. Già pubblicate
nel 2004 in un’edizione fuori commercio
dalla Provincia di Napoli e da France Cinéma,
sono riproposte ora dal Castoro grazie a un
contributo della Cineteca Italiana di Milano.
Truffaut ci ha regalato, scrive Tassone, una
ventina di ore del suo tempo: “considerava
le interviste come una sorta di simpatica
autoanalisi… se l’interlocutore gli andava
a genio si lasciava andare volentieri alle
confidenze”. Rilasciate in epoca matura,
in prossimità della morte avvenuta nel 1984,
queste testimonianze dirette costituiscono
una sorta di “ritratto dell’artista da grande”
e ne denotano l’abilità di interpretare il
cinema e il suo tempo. Le interviste sono
Cinecittà cercasi
Milano-Roma, Omega, 1942, 16 pagg.
“Tutti, anche voi potete fare del cinema!
Cinecittà ricerca tipi belli, brutti, grassi,
magri, giovani, vecchi…” così si legge
sulla copertina di questo opuscolo,
che di certo ha l’intento di promuovere
il cinema come istituzione nazionale
e di reclamizzarne i suoi apparati
(la scuola di recitazione presso il
Centro sperimentale di cinematografia
per esempio), ma che ha soprattutto
lo scopo di far sognare tutti i suoi lettori,
assicurando che la speranza di poter diventare
una stella del cinema non è solo un’illusione.
Riportando storie esemplari di divi
famosi venuti dal nulla (Rodolfo Valentino
era una semplice comparsa e prima ancora
un ballerino di tango, Grata Garbo
una commessa) e di colpi di fulmine
casuali (Maria Denis fu notata da Amleto
Palermi mentre attraversava la strada)
questo divertente opuscolo ci restituisce
il clima di un epoca tanto diversa
dalla presente, dove la posta in gioco
non era certo un contratto da velina,
perché “il cinema può essere per tutti”
ma solo “partendo dal presupposto
che l’individuo sia in possesso
di una certa cultura e di una certa
intelligenza”. “Mai disperare” consigliano
quindi gli autori e per supportare la tesi
che al cinema si può arrivare attraverso
le strade più imprevedibili e che l’unica
prerogativa è avere dei meriti,
arricchiscono il testo di numerosi buoni
consigli per gli aspiranti attori. Inviare
una foto “riuscitissima” ad esempio
è uno dei modi per arrivare ai produttori,
ma le foto devono essere scattate
da un fotografo professionista, si intenda,
e ben trattate come inquadratura
e come toni e giochi di luce”.
Vengono dati inoltre alcuni consigli
per poter accedere alla scuola del CSC
e qualche suggerimento su come sostenere
un provino. Con tono che oggi ci pare
paternalistico, gli autori di questo libretto
elargiscono speranza, o meglio,
usando le loro parole, “costanza e fede.
LA RIVISTA DEL MESE
L’Avant-Scène Cinéma
Paris, Mensile, 15 euro.
L’Avant-Scène Cinéma rappresenta
un caso quasi unico nel vasto panorama
internazionale delle riviste cinematografiche:
dal 1961 la rivista propone ogni mese
la sceneggiatura completa “après montage”
(ossia desunta) di un intero film.
Dopo oltre quarant’anni di pubblicazioni,
il suo catalogo (interamente conservato
presso la Biblioteca del Museo) può
ormai vantare più di 550 titoli, selezionati
con la massima libertà: per limitarci
ai fascicoli più recenti si spazia dal cinema
americano classico (Una notte all’opera,
Casablanca, La vita è meravigliosa)
al cinema d’autore contemporaneo
(In the Mood for Love, L’uomo senza passato,
Il pianista), dalla nuova Hollywood
(Il mucchio selvaggio, L’esorcista,Taxi Driver)
a – ovviamente – molto cinema francese
(Renoir, ma anche Truffaut, Melville,Varda,
Pialat ecc.). L’ultimo numero è dedicato
a La grande abbuffata di Marco Ferreri.
Con l’avvento delle videocassette,
nei primi anni Ottanta, vi fu chi profetizzò
la rapida fine della rivista (nata in un’epoca
in cui non era possibile “rileggere”
con facilità il testo filmico): l’Avant-scène
ha invece saputo superare agevolmente
questo passaggio epocale. I découpage
sono scritti con grande accuratezza
e precisione tecnica, anche se l’assenza
dei dialoghi in lingua originale rappresenta
spesso un limite. Molto utili i numerosi
videogrammi che accompagnano le singole
sceneggiature. Queste ultime sono sempre
accompagnate da un ricco dossier, costituito
da lunghe interviste inedite a registi
e collaboratori dei film, approfondite
analisi e documentate antologie critiche.
Nel corso degli ultimi anni, inoltre,
l’Avant-Scène ha esteso lo spazio
degli articoli che fanno da contorno
alla sceneggiatura e al suo dossier,
introducendo rubriche di recensioni
di film in sala, di libri e DVD.
IL DVD DEL MESE
Roberto Faenza
Forza Italia!
Italia, 1978, col. e b/n, 88’.
Rizzoli, 19,50 euro
Dopo quasi trent’anni di assenza,
ritorna visibile uno dei titoli più noti
del cinema politico italiano: il film
di Faenza, accolto nelle sale con
imprevedibile successo nella primavera
del 1978, fu improvvisamente ritirato
il 16 marzo di quell’anno, poche ore
dopo il sequestro Moro. Un anno
di ricerche in Italia e all’estero
(tra cui in Rai, all’Istituto Luce, negli
archivi tedeschi della ZDF), 400.000
metri di pellicola visionata, 2.700 metri
di montato, con l’aiuto di Silvano Agosti.
Un ininterrotto collage senza commento
di immagini di repertorio, alcune integre
e altre manipolate, ma sempre così artificiali
da rendere indistinguibile il vero
dal contraffatto. Tutto questo per raccontare,
con ironia, trent’anni di storia italiana,
dalla cacciata dei comunisti dal governo,
nel 1947, agli anni bui della presidenza
Leone. Il risultato non è solo un ritratto,
più entomologico che comico, di come
la Democrazia Cristiana gestiva il potere
pubblicamente, nei comizi nelle cerimonie
(da non perdere la sequenza del pranzo
ufficiale di Nixon a Roma, come scrisse
Casiraghi, “sembra girata da René Clair”),
ma anche dietro le quinte, nelle segrete
lotte di correnti. Forza Italia!, come
aveva già intuito all’epoca Morandini,
“è un documento antropologico
più che storico o politico”. I servizi
cine-televisivi che celebrano un’Italia
superstiziosa e clericale, pettegola
e ridanciana, intollerante e conformista
esprimono un’involontaria e inquietante
denuncia dei condizionamenti che il potere
politico esercitava ed esercita sul pubblico
dei mass media. Il dvd è accompagnato
da un ricco volume storico-critico,
con le testimonianze di chi collaborò
al progetto (non solo Faenza ma anche
Marco Tullio Giordana, Antonio Padellaro
e Carlo Rossella) e un’interessante antologia
di recensioni (in cui si riportano, tra l’altro,
i giudizi positivi di Natalia Ginzburg
e Alberto Moravia).
11
Il Calendario dei Filmappuntamentimaggio
LUNEDÌ 1 MAGGIO
h. 16.15 Intacto di J.C. Fresnadillo (E 2001, 108’, v.o. sott.it.)
h. 18.15 El cielo gira di M. Alvarez (E 2004, 115’, v.o. sott.it.)
h. 20.30 In fretta, in fretta di C. Saura (E/F 1981, 99’, v.o. sott.it.)
h. 22.30 Buñuel e la tavola del re Salomone di C.Saura (E/Mex 2001,
105’, v.o. sott.it.)
VENERDÌ 12 MAGGIO
h. 16.30 La spiaggia dei cani di J. Fonseca e Costa (P/E 1987, 100’,
v.o. sott.it.)
h. 18.30 Dottor Korczak di A.Wajda (Pl/G 1990, 115’, v.o. sott.it.) *
h. 20.30 Amen di Costa-Gavras (F/G 2002, 132’, v.o. sott.it.) *
h. 22.45 Gli occhi dell’Asia di J.M. Grilo (P/F 1996, 86’, v.o. sott.it.)
LUNEDÌ 22 MAGGIO
h. 16.30 Il cammino della speranza di P. Germi (I 1950, 101’)
h. 18.30 Fuga in Francia di M. Soldati (I 1948, 95’)
h. 20.30 Programma Samuel Beckett – II parte *
h. 21.45 The Weather Underground di S. Green/B. Siegel (Usa 2002,
92’, v.o. sott.it.) *
MARTEDÌ 2 MAGGIO
h. 16.00 Agitator di T. Miike (J 2001, 150’, v.o. sott.it.)
h. 18.45 Fudoh di T. Miike (J 1996, 98’, v.o. sott.it.)
h. 20.30 L’amore stregone di C. Saura (E 1986, 100’)
h. 22.30 Smoking Room di R. Gual/J.D.Wallovits (E 2002, 88’,
v.o. sott.it.)
SABATO 13 MAGGIO
h. 16.15 Il mormorio della costa di M. Cardoso (P 2004, 115’,
v.o. sott.it.)
h. 18.30 Il miracolo secondo Salomé di M. Barroso (P/F 2004, 97’,
v.o. sott.it.)
h. 20.30 A flor do mar di J.C. Monteiro (P 1986, 145’, v.o. sott.it.)
MARTEDÌ 23 MAGGIO
h. 16.30 Nozze di sangue di C. Saura (E 1981, 71’)
h. 18.30 Programma Samuel Beckett – III parte *
h. 21.00 Memorie dell’altoforno di D. Longo/D.Vavalà (I 2006, 60’) °
Il film sarà preceduto da un incontro con gli autori
MERCOLEDÌ 3 MAGGIO
h. 16.30 Young Thugs: Innocent Blood di T. Miike (J 1997, 108’,
v.o. sott.it.)
h. 18.30 Young Thugs: Nostalgia di T. Miike (J 1998, 94’, v.o. sott.it.)
h. 20.30 Incontro con Villi Hermann °
segue Cerchiamo per subito operai, offriamo… di V. Hermann
(Ch 1974, 68’)
segue San Gottardo di V. Hermann (Ch 1977, 90’)
DOMENICA 14 MAGGIO
h. 16.30 Zelig di W. Allen (Usa 1983, 78’, v.o. sott.it.)
h. 18.00 Girandola di M. Sandrich (Usa 1938, 80’)
h. 20.20 Il mormorio della costa di M. Cardoso (P 2004, 115’,
v.o. sott.it.)
h. 22.30 Il miracolo secondo Salomé di M. Barroso (P/F 2004, 97’,
v.o. sott.it.)
h. 21.15 – Sala Uno L’oro di Napoli di V. De Sica (I 1954, 118’) °
GIOVEDÌ 4 MAGGIO
h. 16.30 La caccia di C. Saura (E 1966, 91’, v.o. sott.it.)
h. 18.15 Pajarico di C. Saura (E 1997, 100’, v.o. sott.it.)
h. 20.30 Visitor Q di T. Miike (J 2001, 84’, v.o. sott.it.)
h. 22.00 Agitator di T. Miike (J 2001, 150’, v.o. sott.it.)
VENERDÌ 5 MAGGIO
h. 16.15 Shinjuku Triad Society di T. Miike (J 1995, 100’, v.o. sott.it.)
h. 18.15 Zebraman di T. Miike (J 2004, 115’, v.o. sott.it.)
h. 20.30 Party di M. de Oliveira (P/F 1996, 95’, v.o. sott.it.)
h. 22.15 Il filo dell’orizzonte di F. Lopes (P/F 1993, 91’, v.o. sott.it.)
SABATO 6 MAGGIO
h. 16.00 Gozu di T. Miike (J 2003, 130’, v.o. sott.it.)
h. 18.30 Shinjuku Triad Society di T. Miike (J 1995, 100’, v.o. sott.it.)
h. 20.30 Io ti salverò di A. Hitchcock (Usa 1945, 111’) °
Il film sarà preceduto da una presentazione di Simona Argentieri
DOMENICA 7 MAGGIO
h. 16.30 Il filo dell’orizzonte di F. Lopes (P/F 1993, 91’, v.o. sott.it.)
h. 18.15 Party di M. de Oliveira (P/F 1996, 95’, v.o. sott.it.)
h. 20.30 Young Thugs: Innocent Blood di T. Miike (J 1997, 108’,
v.o. sott.it.)
h. 22.30 Young Thugs: Nostalgia di T. Miike (J 1998, 94’, v.o. sott.it.)
LUNEDÌ 8 MAGGIO
h. 16.30 Blues Harp di T. Miike (J 1998, 106’, v.o. sott.it.)
h. 18.30 Kikoku di T. Miike (J 2003, 100’, v.o. sott.it.)
h. 20.30 The Call – Non rispondere di T. Miike (J 2003, 112’)
h. 22.30 Zebraman di T. Miike (J 2004, 115’, v.o. sott.it.)
MARTEDÌ 9 MAGGIO
h. 16.30 A flor do mar di J.C. Monteiro (P 1986, 145’, v.o. sott.it.)
h. 20.15 Kikoku di T. Miike (J 2003, 100’, v.o. sott.it.)
h. 22.00 Gozu di T. Miike (J 2003, 130’, v.o. sott.it.)
MERCOLEDÌ 10 MAGGIO
h. 19.00/21.30 Puglia CentoMinutiCorti
GIOVEDÌ 11 MAGGIO
h. 16.30 A ilha dos amores di P. Rocha (P/J 1982, 170’, v.o. sott.it.)
h. 20.30 Giovanna d’Arco al rogo di R. Rossellini (I/F 1954, 80’) *
Il film sarà preceduto da un incontro con Gianni Rondolino
Gli Eventi del Mese
LUNEDÌ 15 MAGGIO
h. 16.30 Chi sei tu? di J. Botelho (P 2001, 112’, v.o. sott.it.)
h. 18.30 Pesce luna di J.A. Morais (P/F 2000, 124’, v.o. sott.it.)
h. 21.00 Programma Samuel Beckett – I parte °
Le proiezioni saranno precedute da un incontro con Luca Scarlini
MARTEDÌ 16 MAGGIO
h. 16.30 Stella di M. Kakoghiannis (Gr 1966, 93’, v.o. sott.it.)
h. 18.15 Fino alla nave di A. Damianos (Gr 1966, 93’, v.o. sott.it.)
h. 21.00 Balcanizzatore di S. Goritsas (Gr 1997, 97’, v.o. sott.it.) °
La proiezione sarà introdotta da Ghiannis Bakoghiannopulos
e Ghiorgos Korras
MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA
INAUGURAZIONE
«CINEMA E PSICANALISI»
Sabato 6 maggio, h. 20.30
Sala Tre – Ingresso libero
CARMEN + ALMA FLAMENCA
Mercoledì 24 maggio, h. 21.00
Sala Tre – Ingresso euro 2,50
mar.mer.gio.ven.dom. 9.00 - 20.00
sab. 9.00 - 23.00, lun. chiuso
INAUGURAZIONE «SAMUEL BECKETT»
Lunedì 15 maggio, h. 21.00
Sala Tre – Ingresso libero
L’ISOLA DI CALVINO
Martedì 30 maggio, h. 20.30
Sala Tre – Ingresso euro 2,50
INAUGURAZIONE
«PAROLE E IMMAGINI»
Martedì 16 maggio, h. 21.00
Sala Tre – Ingresso libero
LENINGRAD COWBOYS
Mercoledì 31 maggio, h. 22.00
Sala Tre – Ingresso euro 2,50
Mole Antonelliana
Via Montebello 20,Torino - Tel 011.81.38.560-1
intero euro 5,20 / ridotto euro 4,20
gratuito per Abbonamento Musei, Torino Card
48/72 ore e bambini fino a 10 anni
Week-end al Museo:
visite guidate senza prenotazione
Tutti i sabati, ore 15.00 (anche per bambini);
ore 17.00 visita alle mostre temporanee.
Tutte le domeniche, ore 15.00 e 17.00.
euro 7,30 a persona, riduzione per bambini.
Visite guidate su prenotazione
Gruppi (max 25 pers.):
Visita in italiano: euro 80,00
+ biglietto di ingresso
Visita guidata in inglese, francese, tedesco
e spagnolo: euro 96,00
+ biglietto di ingresso
Volete ricevere via mail o per posta informazioni e inviti alle serate organizzate dal Museo Nazionale del
Cinema? Compilate questo modulo e consegnatelo alla cassa del Cinema Massimo oppure
speditelo a Museo Nazionale del Cinema – Programmazione, via Montebello 15, 10124 Torino.
Nome e cognome:
Museo + Ascensore Panoramico
intero euro 6,80 / ridotto euro 5,20
gratuito per Torino Card 48/72 ore
e bambini fino a 10 anni.
CINEMA MASSIMO
BIBLIOTECA
Via San Pietro in Vincoli 28 - Torino
Tel. 011 81.38.590-591-592
Fax 011 52.14.784
[email protected]
Orari di apertura:
lun./ven. 9.00 - 13.00
mar./gio. 9.00 -.13.00, 13.30 - 17.30
mer. chiuso
Via Verdi 18 - Torino - Tel. 011 81.38.574
MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA
Sale 1 e 2
Intero euro 6,50
Ridotto Aiace, CineFreeCard, militari, under 18
e studenti universitari euro 4,50
Anziani over 60 euro 3,00
Fondazione Maria Adriana Prolo
Archivi di cinema, fotografia ed immagine
Via Montebello 15 - 10124 Torino
Tel. 011 81.38.511 - Fax 011 83.94.747
[email protected]
Sala 3
Intero euro 5,00
Ridotto Aiace, CineFreeCard, militari, under 18
e studenti universitari (spett. serali) euro 3,50
Anziani over 60 e studenti universitari
(spett. pomeridiani) euro 2,50
abbonamento sale 1 e 2 (5 ingr.) euro 20,00
abbonamento sala 3 (10 ingr.) euro 30,00
Io sottoscritto, estensore della presente richiesta, dichiaro di prendere atto dell’informativa fornitami dalla
Fondazione ai sensi dell’art.10 della Legge 675/1996 ed acconsento liberamente, ai fini e per gli effetti di
quanto previsto dall’art.11,comma 1° della Legge 675/1996 al trattamento dei dati forniti alla Fondazione,alla
comunicazione e diffusione degli stessi ai sensi ed effetti di quanto disposto dall’art.20 della Legge 675/1996,
per lo svolgimento di tutte le operazioni connesse alla preparazione e spedizione del programma. Dichiaro
altresì di essere a conoscenza dei diritti riconosciutomi dall’art.13 della Legge 675/1996.
Data e firma:
Età e professione:
SABATO 27 MAGGIO
h. 16.15 I magliari di F. Rosi (I 1959, 119’)
h. 18.30 La ragazza in vetrina di L. Emmer (I 1960, 90’)
h. 20.15 Pane e cioccolata di F. Brusati (I 1974, 115’)
h. 22.30 Trevico-Torino.Viaggio nel Fiat-nam di E.Scola (I 1973,101’)
Prenotazione: Tel. 011.8138564/565
Orario: mar.-gio.: 9.00-16.30,
lun. e ven.: 9.00-14.00
Indirizzo (via, città, provincia, c.a.p.):
E-mail:
VENERDÌ 26 MAGGIO
h. 14.30 Gaspard e Robinson di T. Gatlif (F 1990, 91’, v.o. sott.it.) °
h. 16.30 Latcho Drom di T. Gatlif (F 1993, 103’, v.o. sott.it.) °
h. 18.30 L’uomo perfetto di T. Gatlif (F 1983, 100’) °
h. 20.30 La ragazza senza fissa dimora di T. Gatlif (F 1986, 92’,
v.o. sott.it.) °
h. 22.30 Sono nato da una cicogna di T. Gatlif (F 1999, 80’, v.o. sott.it.) °
Info
MEMORIE DELL’ALTOFORNO
Martedì 23 maggio, h. 21.00
Sala Tre – Ingresso libero
INCONTRO CON GIAIME ALONGE
E GIULIA CARLUCCIO
Lunedì 29 maggio, h. 20.30
Sala Tre – Ingresso euro 2,50
GIOVEDÌ 25 MAGGIO
h. 16.30 Fuga in Francia di M. Soldati (I 1948, 95’)
h. 18.30 Il cammino della speranza di P. Germi (I 1950, 101’)
h. 20.30 Magdalene di P. Mullan (Gb/Irl 2002, 119’) *
h. 22.45 Tarnation di J. Caouette (Usa 2003, 88’, v.o. sott.it.) *
MERCOLEDÌ 17 MAGGIO
h. 16.30 La discesa dei nove di C.Siopachas (Gr 1984,125’, v.o.sott.it.)
h. 18.45 Balcanizzatore di S. Goritsas (Gr 1997, 97’, v.o. sott.it.)
DOMENICA 28 MAGGIO
h. 20.30 Stella di M. Kakoghiannis (Gr 1966, 93’, v.o. sott.it.)
h. 16.15 Pane e cioccolata di F. Brusati (I 1974, 115’)
h. 22.15 Fino alla nave di A. Damianos (Gr 1966, 93’, v.o. sott.it.)
h. 18.30 Trevico-Torino.Viaggio nel Fiat-nam di E.Scola (I 1973,101’)
h. 20.30 La ragazza in vetrina di L. Emmer (I 1960, 90’)
GIOVEDÌ 18 MAGGIO
h. 22.15 I magliari di F. Rosi (I 1959, 119’)
h. 16.15 I figli di Chelidona di K.Vrettakos (Gr 1987, 118’, v.o. sott.it.)
h. 18.30 Dalla neve di S. Goritsas (Gr 1993, 90’, v.o. sott.it.)
LUNEDÌ 29 MAGGIO
h. 20.15 La discesa dei nove di C.Siopachas (Gr 1984,125’, v.o.sott.it.) h. 17.00 El Dorado di C. Saura (E/I/F 1987, 151’)
h. 20.30 Quando la moglie è in vacanza di B.Wylder (Usa 1955,105’) *
h. 22.30 Sogno i miei amici di N. Panaghiotopulos (Gr 1993, 100’,
Il film sarà preceduto da un incontro con Giaime Alonge
v.o. sott.it.)
e Giulia Carluccio
VENERDÌ 19 MAGGIO
h. 16.30 Kavafis di G. Smaragdis (Gr 1996, 85’, v.o. sott.it.)
MARTEDÌ 30 MAGGIO
h. 18.15 Sogno i miei amici di N. Panaghiotopulos (Gr 1993, 100’,
h. 17.00 Carmen Story di C. Saura (E 1983, 100’)
h. 20.30 L’isola di Calvino di R. Giannarelli (I 2006, 60’) *
v.o. sott.it.)
h. 20.15 I figli di Chelidona di K.Vrettakos (Gr 1987, 118’, v.o. sott.it.) segue Renzo e Luciana di M. Monicelli (I 1962, 30’)
I film saranno preceduti da un incontro con Ernesto Ferrero
h. 22.30 Dalla neve di S. Goritsas (Gr 1993, 90’, v.o. sott.it.)
e Roberto Giannarelli
SABATO 20 MAGGIO
h. 16.30 Le spiaggie rosate di E. Chatzis (Gr 1998, 100’, v.o. sott.it.)
MERCOLEDÌ 31 MAGGIO
h. 18.30 L’unico viaggio della sua vita di L. Papastathis (Gr 2001, 87’, h. 16.30 Tarnation di J. Caouette (Usa 2003, 88’, v.o. sott.it.) *
v.o. sott.it.)
h. 18.00 The Weather Underground di S. Green/B. Siegel (Usa 2002,
h. 20.30 Kavafis di G. Smaragdis (Gr 1996, 85’, v.o. sott.it.)
92’, v.o. sott.it.) *
h. 22.15 I figli di Chelidona di K.Vrettakos (Gr 1987, 118’, v.o. sott.it.) h. 20.30 Programma Samuel Beckett – IV parte *
h. 22.00 Total Balalaika Show di A. Kaurismäki (SF 1994, 59’) *
DOMENICA 21 MAGGIO
segue Rocky VI di A. Kaurismäki (SF 1986, 9’)
h. 16.30 Dalla neve di S. Goritsas (Gr 1993, 90’, v.o. sott.it.)
segue Thru the Wire di A. Kaurismäki (SF 1987, 6’)
h. 18.15 Kavafis di G. Smaragdis (Gr 1996, 85’, v.o. sott.it.)
h. 20.30 Le spiaggie rosate di E. Chatzis (Gr 1998, 100’, v.o. sott.it.)
h. 22.30 L’unico viaggio della sua vita di L. Papastathis (Gr 2001, 87’,
* ingresso euro 2,50
v.o. sott.it.)
° ingresso libero
INCONTRO CON VILLI HERMANN
Mercoledì 3 maggio, h. 20.30
Sala Tre – Ingresso libero
INCONTRO CON GIANNI RONDOLINO
Giovedì 11 maggio, h. 20.30
Sala Tre – Ingresso euro 2,50
MERCOLEDÌ 24 MAGGIO
h. 21.00 Carmen di C.B. DeMille (Usa 1915, 60’, did.or. sott.it.) *
Accompagnamento musicale dal vivo del gruppo Alma Flamenca
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