CONSIGLIO COMUNALE DEL 17 FEBBRAIO 2006 [Il Segretario Generale procede all'appello] BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio: Constatato il numero dei presenti, dichiaro valida e aperta la seduta. Nomino scrutatori per la maggioranza i Consiglieri Ghirardello e Zanini, per la minoranza il Consigliere Agnoletto Giulia. Prima di iniziare i punti all'ordine del giorno volevo dire due cose. Nell'ultima riunione dei Capigruppo abbiamo deciso di aggiungere due punti all'ordine del giorno, erano 11 e sono diventati 13, abbiamo aggiunto due interpellanze, con l'impegno però di chiudere i lavori entro la mezzanotte. Questo lo abbiamo fatto perché da un esame dei punti all'ordine del giorno sembrava un Consiglio leggero, cioè facile, comunque caso mai non arrivassimo, le ultime interpellanze le rimanderemo. Questo è stato deciso nell'ultima riunione dei Capigruppo ed è giusto che lo dica prima di iniziare i lavori perché tutti lo sappiano. A tutti i Consiglieri verrà consegnato l'atto di deposito del bilancio di previsione; il termine per la presentazione degli emendamenti è giovedì 2 marzo, fino alle ore 13. E` stato allargato il termine per dare modo a tutti di presentare eventuali emendamenti. Detto questo, passiamo all'ordine del giorno. PUNTO N. 1 BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio: Punto n. 1 all'OdG: Approvazione verbale seduta del Consiglio comunale del 25 gennaio 2006, ai sensi dell'art. Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale. 1 63 del Preso atto che il verbale integrale della seduta consiliare del giorno 25 gennaio 2006, così come redatto dalla ditta incaricata della stenotipia, è stato depositato il giorno 31 gennaio 2006 presso l'Ufficio di Segreteria a disposizione dei Consiglieri comunali affinché questi potessero prenderne visione e proporre eventuali osservazioni ai sensi del comma 1 dell'art. 63 del Regolamento. Accertato che non è pervenuta all'Ufficio di Presidenza alcuna osservazione scritta in merito al suddetto verbale circa eventuali proposte di rettifica o di precisazione. Il sottoscritto Presidente del Consiglio dà per letto ed approvato il verbale di cui sopra, ai sensi dell'art. 63 del vigente Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale. 2 PUNTO N. 2 BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio: Punto n. 2 all'OdG: Comunicazione del Presidente del Consiglio inerente variazioni avvenute in seno ad alcuni Gruppi Consiliari. Dò lettura delle lettere pervenute. "Lendinara, 2 febbraio, prot. n. 279. Al Presidente del Consiglio comunale di Lendinara, rag. Roberto Bisi. Con la presente, visto il regolamento comunale art. 14, punto 5 "Costituzione dei Gruppi Consiliari", la sottoscritta Furegato Gabriella comunica alla S.V. che a seguito degli eventi incresciosi recentemente avvenuti, non intende più riconoscere nel Consigliere Bassani Piero il Capogruppo del Gruppo Arcobaleno. Alla luce di quanto affermato, ribadisce che, pur continuando ad appartenere al Gruppo Arcobaleno, nella cui lista è stata eletta, a far data dalla presente comunicazione intende entrare nel Gruppo misto "Patto per la città", rappresentato in Consiglio comunale dal Consigliere Zanini Pier Luca, di cui allega copia della dichiarazione per accettazione. Coglie l'occasione per porgere cordiali saluti". Ho poi la lettera di accettazione del Capogruppo. "Al Presidente del Consiglio comunale di Lendinara rag. Roberto Bisi. Con la presente il sottoscritto Zanini Pier Luca, Capogruppo della lista "Patto per la Città", così come previsto dall'art. 14, punto 1 del Regolamento comunale, dichiara di accettare con la presente nel gruppo suddetto il Consigliere Furegato Gabriella, eletta nella lista Arcobaleno. In fede, Pier Luca Zanini". In data 3 febbraio 2006, con prot. n. 2864, altra lettera: 3 "Egregio Presidente del Consiglio comunale Roberto Bisi, egregio Capogruppo Pier Luca Zanini. Oggetto: Adesione gruppo consiliare. Il sottoscritto Tognolo Lauro, in base all'art. 14 del regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale, con la presente afferma che pur appartenendo al partito politico di Alleanza Nazionale fa richiesta di volere fare parte del gruppo consiliare misto denominato "Patto per la Città", e chiede al Capogruppo Zanini Pier Luca l'accettazione. Cordiali saluti". La firma del Consigliere Tognolo Lauro e sotto, per accettazione, Pier Luca Zanini. Dò lettura poi della lettera con la quale, dovendo convocare la Conferenza dei dell'intervenuta Capigruppo, decisione ho della dato Consigliere comunicazione Furegato al Capogruppo Bassani Piero. "In data 7 febbraio 2006, a prot. n. 3171, al Consigliere comunale Bassani Piero, Largo Carducci Lendinara, e per conoscenza al Sindaco Alessandro Ferlin, al Segretario Generale Peduto dott. Francesco, all'Assessore ai rapporti con il Consiglio comunale Tognolo Lauro. Oggetto: comunicazione. Preso atto della lettera della Consigliere Furegato Gabriella in data 2 febbraio c.a., prot.gen. n. 2791. Visto l'art.14, comma 2, del regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale, che quantifica in due Consiglieri il numero minimo per la costituzione dei gruppi consiliari. Considerato che attualmente il Gruppo Arcobaleno, da lei rappresentato come Capogruppo, non presenta più la consistenza numerica per costituire gruppo consiliare, mi rincresce informarla di non poterla invitare alla riunione della Conferenza dei Capigruppo del giorno 10 febbraio c.a. 4 A disposizione per eventuali ulteriori chiarimenti, porgo cordiali saluti". A seguito di questa lettera, c'è stata la risposta del Consigliere Bassani Piero. "Al signor Presidente del Consiglio comunale, Lendinara, e per conoscenza ai signori Capigruppo consiliari Lendinara. Oggetto: risposta alla comunicazione del 7/2/06, a prot. n. 3171. Signor Presidente, con la presente sono a rispondere alla pregiata sua in oggetto e a formularle le seguenti considerazioni e controdeduzioni, sulle quali riterrei decente che ella mi rispondesse con la massima urgenza, dopo avere interpellato almeno sulla questione la Conferenza che ella ha convocato per domani sera. Ella ha dichiarato il sottoscritto decaduto dalla carica di Capogruppo, senza che questa competenza le sia attribuita né dallo statuto, né dai regolamenti. Ella ha dichiarato immediatamente eseguibili le sue personalissime interpretazioni della norma senza che né lo statuto, né i regolamenti chiarissero la questione. I gruppi consiliari, infatti, si costituiscono in Consiglio comunale e solo la presa d'atto di tale organo, il massimo del Comune, può originare mutamenti nella sua organizzazione. Del resto, nell'ultima Conferenza questo era stato l'orientamento unanime dei presenti alla discussione. L'articolo del regolamento che ella cita, riguarda la costituzione dei gruppi, cioè l'atto costitutivo, e non regola affatto la fattispecie di cui stiamo discutendo, cioè l'uscita di un Consigliere da un gruppo. E` pertanto necessario che su queste osservazioni si pronuncino gli uffici competenti del Comune, la Conferenza dei Capigruppo e il Consiglio comunale ed anche forse il signor Prefetto per la Provincia di Rovigo, al quale le chiedo formalmente di inviare questa mia per conoscenza ed eventuale formulazione di un parere". 5 Direi di fermarmi qua, anche perché il resto penso che possiamo tralasciarlo, è una serie di frasi irriguardose che non fanno bene, penso, alle istituzioni e neanche alla città di Lendinara, quindi direi di tralasciarle. Comunque, la lettera è stata ampiamente divulgata dalla stampa locale, io l'ho data a tutti i Capigruppo, e dico anche che nell'ultima Conferenza dei Capigruppo ne abbiamo parlato, però come articolo di chiusura, non avevamo più il numero legale per potere prendere decisioni, perché un Capogruppo aveva dovuto scappare perché è stato chiamato al cellulare. Comunque, sulla questione, come richiesto dal Consigliere Bassani, ho chiesto un parere legale, che chiedo al messo di consegnare a tutti i Consiglieri. A questo punto darei la parola al dott. Peduto per illustrare, perché penso che al di là della lettura semplice possa dare anche una interpretazione più appropriata della mia. Quindi cedo la parola al dott. Peduto per illustrare questo parere legale. Dr. FRANCESCO PEDUTO - Segretario Generale: Non è un parere legale, preciso subito, perché il parere legale lo danno gli esimi avvocati, anche se il parere che sto per leggere l'ho stilato con la collaborazione del responsabile degli affari legali del Comune di Lendinara. E` un parere che viene previsto dall'art. 2, comma 5, del nostro regolamento, il quale dice: "Le eccezioni sollevate dai Consiglieri comunali" - e qui abbiamo un sollevamento di eccezione - "al di fuori delle adunanze, relative ad interpretazione di norme del presente regolamento, devono essere presentate per iscritto al Presidente". E questo è avvenuto. "Il Presidente incarica immediatamente il Segretario Generale di istruire la pratica con il suo parere, e sottopone la stessa nel più breve tempo alla Conferenza di Capigruppo". Allora mi fermo un attimo qua prima di andare avanti. Il Presidente ha incaricato me, io ho espresso il parere unitamente con il responsabile degli affari 6 legali, il passaggio che doveva essere fatto era quello di riunire in breve tempo la Conferenza dei Capigruppo, e non è stato fatto. Adesso, se siete tutti d'accordo, andiamo avanti, nel senso che bypassiamo o diamo come se fosse già fatta la Conferenza dei Capigruppo, o la fate dopo, e io illustro il parere, perché non vorrei che qualcuno sollevasse qualche eccezione, perché il successivo comma 6 dice: "Qualora nella Conferenza dei Capigruppo, l'interpretazione prevalente non ottenga il consenso della maggioranza dei Consiglieri e dei Capigruppo rappresentati, la soluzione è rimessa al Consiglio il quale decide in via definitiva con il voto favorevole della maggioranza dei Consiglieri assegnati". Quindi sono due passaggi importanti, che se c'è la volontà unanime del Consiglio, seguiamo questa prassi, una prassi un po' originale, dove io illustro il parere e dopo il tutto è demandato alla Conferenza dei Capigruppo e al voto favorevole della maggioranza, che poi verrà fatto in Consiglio, se ritenete di farlo. BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio: Chiedo al Consiglio. Diamo la parola al Segretario per illustrare il parere e poi facciamo una riunione dei Capigruppo, oppure apriamo la discussione ed eventualmente sospendiamo per una riunione? Se il parere va bene a tutti non c'è problema e quindi la questione è risolta. Se qualcuno chiede una sospensione e una votazione da parte dei Capigruppo sulle eventuali richieste... Prego Consigliere Brasioli. BRASIOLI LUCA - Consigliere: Per mozione d'ordine. Infatti, dopo le esplicazioni del Segretario, doverose e chiarissime, ritengo sia opportuno che si riunisca prima la Conferenza dei Capigruppo, perché bisogna attendere a quanto prevede l'art. 2 del regolamento, che lascia al Consiglio l'ultima decisione, che può essere 7 anche eventualmente differente, se nei discorsi emersi dalla Conferenza dei Capigruppo non ci fosse unanimità. Fra l'altro il parere lo riceviamo testé, io personalmente non sono ancora riuscito a leggerlo e penso che un parere così articolato abbia necessità di essere ben letto prima di dire che siamo tutti d'accordo con questo parere. Materialmente adesso non c'è neanche il tempo per leggerlo se non c'è una sospensione del Consiglio, quindi è dovuta la riunione a mio avviso della Conferenza dei Capigruppo. Chiaramente intendo in questo come avere già parlato a favore, ed eventualmente lasciamo il tempo per chi voglia parlare contro. BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio: Qualcuno vuole parlare contro? Io dico che lo leggiamo assieme e poi caso mai decidiamo, però, ripeto, se qualcuno vuole esprimersi, prego. BASSAL NABEEL - Consigliere: Qua, signor Presidente, ci stiamo infangando sempre di più nel problema e fuori dal regolamento. Intanto bisogna vedere se ai Capogruppo viene invitato il Consigliere Bassani o no, visto che tuttora non è stato votato che lui non è Capogruppo, allora bisogna vedere se è invitato o non è invitato. Secondo, noi sappiamo che attualmente per quanto riguarda il Capogruppo ci sono tanti problemi fra rappresentanza e non rappresentanza, non dico nomi e cognomi ma tutti sapete quello che sto dicendo; perciò, io penso che i Consiglieri sono sovrani a votare anche contrario a quello che dice il Capogruppo. A questo punto, visto che si tratta di alcune pagine da leggere attentamente, perché stiamo parlando di legge, e cito una cosa: "La questione riguarda la competenza a dichiarare lo scioglimento di un gruppo consiliare", cioè, dove è scritto che un Presidente o qualcuno può sciogliere un gruppo? Impossibile? Non è chiaro da nessuna parte. A questo punto, secondo me, questo è un argomento che, 8 se vogliamo finire entro mezzanotte, è sbagliato avere inserito 13 punti all'ordine del giorno, perché questo è da discutere fra i gruppi prima, poi presentarsi qua con idee chiare e poi si decide in Consiglio comunale. Attualmente né io, né Carla, né il nostro gruppo, anzi, due gruppi hanno guardato questo regolamento, e permetta che noi dobbiamo leggerlo. Quindi io chiedo due cose. Primo, che venga ritirata questa comunicazione del Presidente e ripresentare al più presto questo ordine del giorno per dare la possibilità a tutti i Consiglieri di leggere attentamente e informarsi; e io ammiro e rispetto le dichiarazioni del Segretario, perché non è facile, visto che il nostro regolamento non è chiaro a questo proposito, perciò i Consiglieri devono prendere atto che sarà inserito nel regolamento nuovo. Secondo, sospendiamo un quarto d'ora, che ogni gruppo si riunisca e si parli, e poi torniamo in Consiglio comunale. Così almeno, se iniziamo a discutere, dobbiamo avere la risposta definitiva, ma se non la guardiamo o la studiamo non abbiamo questa risposta, perciò ci saranno sempre problemi. Quindi abbiamo due scelte, o il ritiro dell'ordine del giorno, cioè la comunicazione del Presidente, o sospendiamo cinque o dieci minuti ed ogni gruppo si riunisce a sé, chiediamo al Segretario e al Presidente che diano una piccola aula ad ognuno di noi per leggere attentamente, e torniamo in Consiglio comunale per votare. BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio: Sospendiamo dieci minuti il Consiglio, facciamo una riunione di Capigruppo e decidiamo il da farsi. [Il Consiglio comunale viene temporaneamente sospeso] La Conferenza dei Capigruppo ha così deciso. Ridare la parola al Segretario Generale per illustrare a tutto il Consiglio il parere legale, poi potranno esserci interventi..., la proposta inoltre è di ritirare il punto all'ordine del giorno per eventuale ulteriore riunione dei Capigruppo per prendere una decisione. Comunque 9 direi intanto di ridare a parola al Segretario Generale per l'illustrazione del parere. Dr. FRANCESCO PEDUTO - Segretario Generale: Grazie l'autorizzazione, io ho anche piacere di illustrare questo parere in Consiglio comunale, ribadisco ancora che non è un parere legale, ed aggiungo anche che non è un parere vincolante, come tutti i pareri in genere, secondo il Diritto amministrativo, ma è un parere che va praticamente a spiegare quali sono le posizioni dell'Anci e del Ministero sui regolamenti dei Comuni. Leggo la risposta alla lettera del Presidente. Con riferimento alla sua risposta di esprimere un parere in ordine alla conformità regolamentare della comunicazione n. 3171 del 7 febbraio, formulata verbalmente il giorno 13 febbraio 2006, si espone quanto segue. La questione riguarda sia la competenza a dichiarare lo scioglimento di un gruppo consiliare e la conseguente decadenza dalla carica di Capogruppo, sia la possibilità di costituire gruppi consiliari unipersonali". Cioè, cosa vuol dire questo? Che la competenza di dichiarare sciolto un gruppo e per quanto riguarda la possibilità di formare i gruppi uniconsiliari, cioè, un gruppo si scioglie nel senso che il Capogruppo rimane come Capogruppo perché lui moralmente è fedele alla sua scelta e rimane lì, l'altro si allontana, cioè lascia il gruppo e va nel gruppo misto. "La normativa alla regolamentazione quale fare riferimento comunale, che nel caso è del data dalla Comune di Lendinara è costituita dal regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale approvato con delibera di Consiglio comunale n. 34 del 23 maggio 2004. Per quanto riguarda il primo profilo, va detto innanzitutto che il regolamento non attribuisce ad organo specifico la competenza a dichiarare lo scioglimento da un gruppo consiliare e la relativa decadenza dalla carica di Capogruppo 10 del Consigliere precedentemente nominato". Quindi, penso che sia abbastanza chiara la frase, cioè non c'è nel regolamento una previsione normativa che attribuisce a un organo, qualsiasi organo del Comune, la competenza a dichiarare decaduto un Capogruppo consiliare, qualora il gruppo venga diviso. "In assenza di espressa previsione normativa, tale competenza può essere ravvisata in via interpretativa nell'art.10, comma 3 di detto regolamento, che disciplina i compiti ed i poteri del Presidente del Consiglio comunale, che dice: "laddove il Presidente esercita i poteri necessari, per mantenere l'ordine e per assicurare l'osservanza della legge, dello statuto e del regolamento". Infatti la norma appena citata deve essere intesa come norma di chiusura del sistema di funzionamento dell'organo politico dell'ente, avente lo scopo di attribuire al suo Presidente tutti quei compiti necessari per il buon funzionamento del Consiglio e che non possono essere compresi in maniera minuziosa tassativamente riferiti a tutte le situazioni che si possono verificare. Rileva piuttosto la natura dell'atto che il Presidente deve adottare nella fattispecie, al quale deve essere riconosciuta efficacia dichiarativa e non certo costitutiva, in ordine allo scioglimento del gruppo consiliare. In altre parole, il Presidente constata solamente la cessazione dell'entità giuridica costituita dall'aggregazione volontaria dei Consiglieri e provvede alle dovute comunicazioni. Cioè, in sostanza, il Presidente non dichiara decaduto il gruppo o lo scioglimento del gruppo, ma si limita solamente a constatare lo scioglimento del gruppo. "Tale assunto rimane valido se si ritiene di applicare l'art.14 del regolamento nel senso automatico e immediato scioglimento dei gruppi al venire meno della pluralità dei componenti, ad esclusione dell'ipotesi di una lista rappresentata da un solo Consigliere eletto, che lo prevede al comma 3. In sostanza, aderendo a questa interpretazione, il gruppo in questione è venuto 11 meno di diritto, cioè per diretta applicazione della disposizione regolamentare, con il verificarsi del presupposto dell'uscita del secondo Consigliere. Del resto, questa interpretazione appare convalidata dal fatto che dal testo dell'art. 14 non risulta assegnata al Consiglio la competenza ad accertare, mediante specifica deliberazione, lo scioglimento dei gruppi consiliari, facendo partire da quel momento gli effetti giuridici che ne conseguono. Ad ogni buon conto, si ritiene comunque necessario che la relativa comunicazione sia data al Consiglio per la dovuta presa d'atto, considerato anche che lo stesso, nell'ambito delle funzioni di controllo attribuite dalla legge, resta l'organo competente a dirimere ogni questione che lo riguardi. Per quanto concerne il secondo aspetto della questione in esame, va preliminarmente evidenziato che per consolidata giurisprudenza e dottrina, i presupposti per la costituzione dei gruppi consiliari sono stabiliti dal regolamento per il funzionamento del Consiglio; questo significa che solo all'interno di questo provvedimento normativo devono essere individuate le regole e desunte le chiavi interpretative per la disciplina dell'attività dell'organo di governo dell'ente. E` noto, infatti, che il D.Lsg. 18 agosto 2000, n. 267, a differenza di quanto avviene per altre articolazioni funzionali dei Consigli, come le Commissioni, non contiene disposizioni che riguardino specificamente l'istituzione e la costituzione dei gruppi, la fonte regolamentare, dunque, deve consentire di individuare con precisione le caratteristiche del gruppo consiliare sulla base dei requisiti determinati, di conseguenza lo stesso, pur non essendo dotato di una soggettività appartenenza, in giuridica quanto distinta da articolazione quella interna dell'organo allo di stesso, rappresentante la proiezione dei partiti o gruppi politici all'interno del Comune, deve avere nell'ente di riferimento uno status correttamente definito. 12 Ciò premesso, il comma 2 del citato art. 14 così dispone: "Ciascun gruppo è costituito da almeno 2 Consiglieri"; mentre il comma 3 recita: "Nel caso che una lista sia rappresentata da un solo Consigliere, a questi sono riconosciuti i diritti e la rappresentanza spettante ad un gruppo consiliare". Da questa formulazione pare corretto dedurre che la regola generale sia costituita dalla pluralità dei componenti, il che giustifica il concetto di gruppo inteso nel senso di aggregazione di consiglieri, mentre l'ipotesi di gruppo monocellulare risulti, collegata a titolo di eccezione, alla sola fattispecie del comma 3. Sul punto si segnala come questa ultima anomalia sia dalla giurisprudenza ritenuta legittima alla luce delle disposizioni che disciplinano gli enti locali, infatti, legittimamente lo statuto comunale prevede la costituzione di gruppi consiliari unipersonali corrispondenti a forze politiche che hanno conquistato un solo seggio e che esprimono rappresentanti di orientamenti contrapposti (Tar Lombardia, Milano, 19 febbraio 1996 n. 214). In aggiunta, il Ministero dell'Interno, con risoluzione n. 15900, 129/2001, ha confermato la possibilità, già realizzata di molte amministrazioni comunali, di prevedere nel proprio regolamento di Consiglio la costituzione di gruppi consiliari non vincolati dalle risultanze delle elezioni e costituiti anche da un solo componente. Più precisamente il Ministero ritiene che sia derogabile la regola secondo la quale la formazione dei gruppi avvenga in relazione alle liste dei candidati, in modo che la composizione dei gruppi rispecchi quella espressa nelle elezioni. Ed ancora, il Ministero ritiene altresì lecito prevedere una norma per consentire che la costituzione del gruppo si determini in un momento successivo alle elezioni. Tutto questo, però, ovvero i mutamenti all'interno delle forze politiche presenti in Consiglio, comportanti la costituzione di nuovi gruppi consiliari, ovvero la modifica numerica di quelli esistenti, può avvenire solo se codificato dal regolamento dell'ente, 13 nell'esercizio della propria autonomia normativa, e ciò vale anche per la costituzione di gruppi composti da un solo Consigliere. Infatti, il Ministero, nella risoluzione anzidetta, in risposta al quesito del Comune che aveva regolamentato tale possibilità, precisa: "Va soggiunto che nel caso in questione è lo stesso regolamento composto comunale da un che solo fissa la Consigliere". possibilità Alla del luce gruppo di dette argomentazioni si ritiene, quindi, che l'ente locale, nell'ambito della propria potestà di auto-organizzazione ha ammesso la possibilità di costituire gruppi consiliari anche di un solo Consigliere, indipendentemente dalla circostanza che detto gruppo sia riferibile o meno alle liste di candidati presentata nel corso della campagna elettorale. Siffatto emendamento, attenua la rigidità di taluni Comuni, nei quali gli unici gruppi sono quelli corrispondenti alle liste che si sono presentate alle elezioni, e che l'unico gruppo ulteriore rispetto a quelli appena indicati è il gruppo misto. Se ne deduce, dunque, che seppure non vietate dalla legge, le ipotesi di gruppo unipersonali devono essere specificamente previste, in quanto eccezioni alla regola generale. Questa affermazione discende dall'applicazione del principio generale appena richiamato, così sintetizzato dagli esperti dell'Anci: "L'autonomia organizzativa di cui è dotato l'ente nella disciplina de quo, deve pertanto esprimersi pienamente e con sufficiente precisione in ordine all'istituzione dei gruppi, ai tempi e alle modalità della stessa, nonché alle prerogative dei gruppi e dei loro componenti nel contesto dei lavori consiliari, alle modifiche degli stessi etc., cercando di evitare situazioni estemporanee disordinate, che potrebbero pregiudicare la corretta applicazione delle disposizioni sopra citate" (parere del 27 giugno 2002). Nel caso del Comune di Lendinara, l'autonomia regolamentare è stata esercitata solamente per l'ipotesi del comma 3, e non per la fattispecie del gruppo monocellulare derivante da dissociazione di 14 altri membri dall'originario gruppo di appartenenza. Questo non toglie che il Consiglio comunale, nell'esercizio della sua potestà normativa, possa in futuro prevedere la legittimità di gruppi monocratici derivanti da gruppi in origine plurimi, quanto meno per non pregiudicare quel Consigliere che esercitando fin dall'inizio le facoltà di Capogruppo si veda poi cessare dal ruolo e dalla rappresentanza del relativo programma politico amministrativo per comportamenti non imputabili alla sua volontà. Sotto questo profilo, si fa presente che la perdita della rappresentanza politica del gruppo originario, conseguente allo scioglimento del medesimo per l'uscita di altri componenti, non è trascurata dalla dottrina; tanto gli esperti dell'Anci non escludono il riconoscimento del diritto di un solo Consigliere a conservare le prerogative del gruppo consiliare anche come unico componente, purché ciò sia in linea con la disciplina che l'ente locale si è dato, cioè con il regolamento. Sul punto, l'Anci, con parere del 24 settembre 2004, ha in effetti riaffermato: piuttosto consigliamo di verificare se è possibile che tale Consigliere residuo possa continuare a formare un gruppo unipersonale, tale verifica va fatta esaminando le norme del regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale, che stabilisce in quali casi è possibile costituire gruppi unipersonali e in quali casi no. Infine, il Consiglio potrebbe prevedere in modo ancora più liberale la possibilità per qualsiasi Consigliere di costituire un gruppo uniconsiliare, anche se in questo caso, come sostenuto dagli esperti dell'Anci, si tratterebbe di una disposizione alquanto insolita. Resta chiaro che l'intera argomentazione poggia sul presupposto che il termine costituito, usato dal comma 2 dell'art. 14, vada intesa non nel senso di iniziale costituzione immediatamente successiva all'elezione dei Consiglieri, bensì nel senso di sinonimo di composto o di formato, e quindi che la composizione minima di due membri debba permanere per tutto il mandato. 15 In questo senso muove il fatto che sia la giurisprudenza succitata, sia il Ministero utilizzano tale dell'Interno, termine nella senza risoluzione una precisa rammentata, specificazione temporale, e non per riferirsi al momento genetico del gruppo. Inoltre, indirizzo diverso non emerge neppure da una lettura sistematica del regolamento, o quanto meno non traspare in maniera così preponderante da costituire l'evidente eccezione, non scritta, alla regola generale sopra evidenziata. Va aggiunto poi, sotto il profilo terminologico, che se il regolamento avesse inteso imporre la pluralità dei membri esclusivamente nel momento della nascita dei gruppi consiliari, immediatamente dopo le elezioni, avrebbe dovuto utilizzare il termine "istituito", che meglio contestualizza il presupposto numerico minimo ad un dato momento storico. Nella speranza di avere contribuito a fare chiarezza intorno ad una questione che presenta alcuni aspetti controversi, anche eventualmente per i procedimenti di cui all'art. 2, comma 5 del regolamento più volte richiamato. Volevo aggiungere solo un'altra cosa. Pareri dell'Anci ce ne sono diversi per quanto riguarda i gruppi consiliari, volevo sottolinearne solo uno che credo sia il più importante di tutti, e dice: "Con l'adozione del TUEL, le norme relative al funzionamento del Consiglio sono rimesse ad apposito regolamento approvato secondo le modalità descritte dall'art. 38 (del TUEL); in mancanza si applicano per analogia, ove possibile, le norme dettate dalla Camera (cioè la Camera dei Deputati) per la costituzione dei gruppi, che di solito devono essere formati da più di un membro. In ogni caso, al fine di evitare probabili contestazioni da parte del Consigliere, si consiglia di approvare apposita norma regolamentare. Di seguito si riporta un esempio di tale norma, adatto per un Comune..." qua parlano di meno di 5 mila abitanti, ma comunque è la stessa cosa. 16 E voglio leggere come consiglia L'Anci di costruire la norma regolamentare. "Art. 1: I Consiglieri eletti nella medesima lista formano di regola un gruppo consiliare; il Consigliere che intenda appartenere ad un gruppo diverso da quello in cui è stato eletto, deve darne comunicazione scritta al Presidente del Consiglio, allegando la dichiarazione di accettazione da parte del Presidente del nuovo gruppo. Ciascun gruppo è costituito da almeno due Consiglieri. Nel caso che una lista sia rappresentata da un solo Consigliere, a questi sono riconosciuti i diritti e la rappresentanza spettante ad un gruppo consiliare. I singoli gruppi devono comunicare per iscritto al Presidente del Consiglio e al Segretario comunale il nome del proprio Capogruppo entro il giorno precedente della prima riunione del Consiglio neoeletto. Con la stessa procedura dovranno segnalarsi le successive variazioni della persona del Capogruppo". Lo sto leggendo perché in effetti è la fotocopia del nostro regolamento, e per arrivare a capire se anche l'Anci preveda che cosa succede nel caso che in un gruppo composto da due Consiglieri, uno abbandona il gruppo e l'altro rimane. "Art. 6: In mancanza di tale comunicazione, viene considerato Capogruppo ad ogni effetto per la maggioranza il Consigliere che abbia riportato il maggior numero di voti, per la minoranza il candidato Sindaco neoeletto. In caso di assenza del Capogruppo a una seduta consiliare, le funzioni vengono svolte da un Consigliere da designare. Il Consigliere che si distacca dal gruppo in cui è stato eletto e non aderisce ad altri gruppi, non acquisisce le prerogative di cui al precedente comma 3", cioè in effetti non può fare un gruppo uninominale. "Qualora più Consiglieri vengano a trovarsi nella predetta condizione, essi possono costituire gruppi misti. I componenti del gruppo eleggono al proprio interno un Capogruppo.." e via di seguito. "Qualora, dopo l'avvenuta costituzione del gruppo, ai sensi del precedente comma, venga a mancare il numero minimo previsto dal precedente articolo, il 17 gruppo si scioglie; dell'avvenuto scioglimento ne dà notizia al Presidente.." etc.. Cioè, voglio dire questo, che l'Anci, nel consigliare come deve essere fatto un regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale e dei Capigruppo, neanche lui prevede che cosa succede, che destinazione ha il Capogruppo che rimane isolato perché il compagno che era nel gruppo ha lasciato il gruppo. A questo punto, bisogna solamente rifarsi al nostro regolamento, che andando avanti nella procedura che abbiamo intrapresa, si deve ricorrere alla Conferenza dei Capigruppo e poi il successivo comma dice che nel caso non ci sia accordo, il Consiglio comunale vota sulla decisione dei Capigruppo. Ho anche predisposto, nonostante ci siano già questi pareri dell'Anci, ma per ulteriore conoscenza, un quesito da trasmettere all'Anci che manderemo lunedì e chiederemo di dare una risposta il più breve tempo possibile. Il quesito è questo: "In questo Comune, i Consiglieri della lista che hanno vinto le elezioni sono suddivisi in quattro gruppi consiliari, di cui uno composto da due membri. Successivamente, uno dei due Consiglieri non Capogruppo ha comunicato al Presidente del Consiglio la volontà di uscire da tale aggregazione per confluire nel gruppo misto. In materia l'art. 14 del regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale così dispone.." non sto a leggere tutto quello che dice l'art. 14, che lo sappiamo già. "Ciò premesso si pongono i seguenti quesiti: 1) il Consigliere prerogative di rimasto può Capogruppo, continuare o il gruppo ad esercitare deve le ritenersi automaticamente sciolto per essere venuta meno la pluralità dei componenti? 2) Poiché il regolamento non disciplina il gruppo unipersonale, in tale fattispecie è legittima l'interpretazione del termine "costituito", art. 14 comma 2, nel senso che la pluralità dei Consiglieri deve sussistere solo all'inizio del mandato, mentre nel corso dello 18 stesso il gruppo può continuare ad esistere anche con un solo componente? 3) Nell'ipotesi che il Consiglio comunale manifestasse l'intenzione di modificare il regolamento per sancire espressamente la possibilità di costituire gruppo unipersonale derivante da gruppi composti in origine da più Consiglieri e successivamente fuoriusciti, nel caso in oggetto, il Consigliere rimasto potrebbe continuare ad esercitare il ruolo di Capogruppo o tale facoltà può essere concessa solo a regolamento modificato?" Questa è una bozza di quesito che io intendevo trasmettere all'Anci e che ho voluto rendere noto, in modo che poi la richiesta verrà conosciuta da tutti. BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio: Grazie dottore della sua illustrazione. A questo punto la Conferenza dei Capigruppo avrebbe deciso di ritirare il punto, però chiedo se qualcuno vuole dire qualcosa, sulle comunicazioni del Presidente si può parlare uno per gruppo per cinque minuti. BASSANI PIERO - Consigliere: Non per parlare sulle comunicazioni del Presidente, ma per fatto personale tre volte reiterato questa sera, nel senso che sono tre i fatti personali di cui purtroppo devo dire alcune cose. Parto dall'ultimo che si è verificato purtroppo questa sera. Il Presidente del Consiglio ha detto che io, nella mia risposta del 9 febbraio ultimo scorso avrei usato frasi ingiuriose nei suoi confronti, tali da non dovere essere nemmeno lette in Consiglio comunale. Poiché la lettera che io ho inviato, l'ho inviata soltanto al Presidente ed ai Capigruppo consiliari, qui ci sono altri Consiglieri comunali e il pubblico, ritengo doveroso leggere velocemente la parte che non è stata letta, perché ritengo assolutamente non ingiuriosa anche se fortemente censoria quella parte della lettera, per cui per altro 19 io chiedo al Presidente del Consiglio di querelarmi per ingiurie, altrimenti tocca a me per diffamazione, non so bene a che punto siamo da questo punto di vista. Leggo: "Alla luce di quanto successo, inoltre, le comunico che sulla base anche di come ella ha condotto l'ultima Conferenza dei Capigruppo, sia su questo tema che su quello della richiesta di Consiglio comunale aperto, laddove ella ha ritenuto di entrare nel merito della richiesta, e di non attenersi al rispetto delle questioni di legittimità, ritengo che ella abbia gravemente contravvenuto all'obbligo - questo sì espressamente previsto dallo Statuto e dal regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale - di imparzialità ed equità attribuito alla sua carica. Pertanto, ella non è più, a mio parere, in grado di continuare a svolgere serenamente il suo compito, essendole venuta a mancare anche la fiducia dell'intero organismo che l'ha chiamata alla presidenza. Mancandole la fiducia di uno, l'organismo non è più intero. Mi rendo perfettamente conto che queste mie affermazioni sono assolutamente prive di conseguenze giuridiche, ma ritengo indispensabile esprimere con chiarezza tutto il mio disappunto per il suo intervento che reputo politico, nel senso deteriore che purtroppo stesso si dà a questa parola, e non istituzionale. La prego, infine, di risparmiarsi, in eventuali altre missive che mi dovesse inviare, le espressioni di dispiacere contenute nella lettera di cui all'oggetto, espressioni che, oltre ad essere fuori luogo, vengono lette dallo scrivente come scherno". Quest'ultima riga, è bene testimoniata non all'interno, ma in un pre-Consiglio, fatto di maggioranza, fu il Presidente stesso a chiedere una riorganizzazione dei Capigruppo, per cui ritenni appunto schernitoria nei miei confronti l'espressione di dispiacere. Se in queste righe esistono le fattispecie dell'ingiuria, sono disposto a pagare; se non esistono, pretendo quanto meno le scuse del Presidente del Consiglio comunale. 20 Secondo fatto personale. La lettera con cui l'Assessore Furegato ha comunicato al Presidente del Consiglio comunale la sua intenzione di uscire dal gruppo Arcobaleno. In quella lettera, l'abbiamo sentito tutti questa sera, l'Assessore ha parlato... [Audiocassetta n. 1 - Lato B] ...permettersi di giudicare le scelte che liberamente le persone fanno e pertanto non mi azzardo nemmeno a fare ipotesi sui motivi che hanno indotto l'Assessore ad abbandonare il gruppo consiliare che insieme avevamo costituito all'inizio di questo mandato amministrativo. Resta solo l'amarezza di una decisione presa dopo un periodo un po' da era glaciale nei nostri rapporti amministrativi, senza che venisse fatto alcun tentativo di addivenire a un appianamento delle divergenze. L'atto è stato notificato al sottoscritto soltanto dal Presidente Bisi, senza che l'Assessore abbia nemmeno ritenuto di inviarmi la stessa lettera per conoscenza. Ottimo esempio di stile, ma tant'è... sic transit gloria mundi. Rimane però il desiderio di capire quali sono questi eventi incresciosi recentemente avvenuti, perché non mi è dato di sapere, nulla mi risulta, quanto meno a livello istituzionale, ma stasera scopro di avere ingiuriato senza volere il Presidente, quindi probabilmente è la mia stessa presenza incresciosa. Ma su questi eventi vorrei che l'Assessore illuminasse me e l'intero Consiglio. Comunque, lo diceva Dante, lo dico anch'io: "a te fia bello averti fatto parte per te stesso". Rimane richiesta di sapere, ora che è entrata nel gruppo del Sindaco, se risponderà positivamente ai suoi appelli a cui finora ha detto di no, quelli sul settimo Assessore, dimissione dalla Casa Albergo, riduzione delle indennità, se, visto che dice che vuole rimanere nel gruppo Arcobaleno, continua a credere nelle sue priorità, che erano quelle riferite all'urbanistica, ricordiamo che l'ultimo fatto su cui ci siamo trovati in preciso disaccordo è quello dei Magazzini Marchiori, su cui chiesi un momento di ripensamento ed anche l'Assessore votò contro la mia richiesta di 21 ripensamento, oppure la istituzione del Consiglio comunale dei ragazzi che da due anni chiediamo e non vediamo. Questo è il problema. Sull'altra questione, terzo fatto personale, la lettera, non quella che ho spedito ma quella che ho ricevuto. Non entro nel merito, potrei, volendo dire molte cose sul parere, ma il parere è stato letto stamattina, giuridicamente mi sembra ben costruito, anche condivisibile soprattutto nella parte in cui demanda a una Commissione del regolamento, ma poi lo dirò, di fare alcune cose. C'è l'ultima parte, io non sono un giurista ma, permettete, sono un linguista, vorrei che qualcuno mi spiegasse che differenza esiste fra costituire ed istituire. Qui sfido chiunque, anche il massimo giurista italiano, a dirmi che esiste differenza. Costituire è l'atto costitutivo; il Segretario ha letto un regolamento facsimile del nostro, in cui, per buttare fuori uno da Capogruppo ci ha scritto espressamente. Quella è a mio parere la risposta, senza bisogno di venti pagine giuridiche per la questione in parola. Comunque attendiamo il parere dell'Ancitel, ma chiedo anche formalmente che lo stesso parere sia inviato tramite Prefettura, come ho fatto già per lettera, al Ministero dell'Interno, che su queste questioni è sicuramente una autorità in grado di tagliare la testa al toro, come si suol dire. Una cosa è rimasta comunque da dirci: su quella lettera e sull'ora di interruzione di questa sera, perché tanta fretta? Il 2 di febbraio, l'Assessore Furegato comunica l'uscita dal gruppo, il 7 di febbraio mi viene notificata l'estromissione da Capogruppo. Per nominare il sostituto dell'Assessore Brasioli, il Sindaco ha superato abbondantemente i tempi rigorosamente previsti dallo statuto, per rispondere in termini negativi a una interpellanza pure. Il bilancio di previsione arriverà in Consiglio, se va bene, con almeno due mesi e mezzo di ritardo sulla data promessa e da tempo raccomandata dallo stesso Presidente, che non ha mai richiamato il Sindaco stesso al rispetto scrupoloso dei tempi previsti da statuto comunale, regolamenti e impegni assunti 22 in questa sede. Ma per eliminare un Capogruppo divenuto probabilmente scomodo, senza che le fonti normative fossero chiare e stasera lo abbiamo capito, il tempo è stato immediato. Accetto le proposte di rivedere la cosa, chiedo due azioni preliminari: la sospensione della decisione affrettatamente presa e l'apertura della Commissione per la revisione dello statuto e dei regolamenti, presieduta dal solerte Consigliere Zanini, da oggi Capogruppo di maggioranza relativa, che non ci ha più riuniti dopo la bocciatura da parte di questa della proposta del "settimo sigillo". Forse non c'era da parlare soltanto del "settimo sigillo" in quella Commissione, c'era da parlare di tante altre cose, come più spesso avevo detto, ma è quasi un anno che non ci si vede più. Tra l'altro, e qua c'è un'altra annotazione che devo fare, stasera andiamo a sostituire l'Assessore Tognolo in due Commissioni, ma siccome non si parla più del "settimo sigillo", di quella ci siamo dimenticati. L'Assessore Tognolo, non più orfanello ma ormai ben protetto, Assessore delegato alle questioni del Consiglio comunale, non si ricorda che doveva essere sostituito anche nella Commissione per lo statuto e i regolamenti. Bel modo di cominciare... BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio: Consigliere, scusi, chiuda perché sono passati cinque minuti. BASSANI PIERO - Consigliere: Sì, ma ne avrei 15, Presidente, perché i fatti personali sono tre. Purtroppo non è colpa mia... BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio: No, il fatto personale è uno, non esistono nel regolamento tre fatti personali. BASSANI PIERO - Consigliere: 23 No, sono tre, perché ho ingiuriato lei, ho fatto fatti incresciosi... BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio: Chiuda l'intervento e smetta da continuare a... BASSANI PIERO - Consigliere: Presidente, io sto semplicemente dicendo ed utilizzando quelli che sono gli strumenti, tra l'altro all'ordine del giorno lei non ha messo "comunicazione", lei ha messo "comunicazioni". BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio: "comunicazione". BASSANI PIERO - Consigliere: Ma se per "comunicazione" lei mi mette tre cose... BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio: Chiuda il discorso perché le tolgo la parola. BASSANI PIERO - Consigliere: Prima di togliermi la parola, caso mai c'è l'appello al Consiglio comunale, prima che mi tolga la parola sul fatto personale, per potere finire, e comunque, avevo concluso, e lei capisce perché, ma se non lo capisce lei spero che l'abbia capito il resto del Consiglio comunale, perché senza ingiuriarla io ritengo che a lei sia venuta meno la serenità... BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio: Sono serenissimo. BASSANI PIERO - Consigliere: E' di una serenità... sì, serenissimo esisteva qualche secolo fa, e gli austriaci l'hanno fatto fuori. 24 BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio: Prego Consigliere, chiuda. BASSANI PIERO - Consigliere: Le manca appunto la serenità, e l'imparzialità per lasciare a chi per tre motivi ha inteso parlare e che tra l'altro stava chiudendo, perché queste erano le ultime parole, e quindi mi ha fatto usare altri due minuti di cui la ringrazio. BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio: La ringrazio, Consigliere. BASSANI PIERO - Consigliere: Lasci stare i ringraziamenti. BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio: Vede che è nervoso? Allora le devo dire una cosa. Prima cosa, io non ho parlato di ingiuria, ma di frasi irriguardose, l'ho scritto qua, frasi irriguardose, quindi da ingiuria a frasi irriguardose... vede, nella foga ha modificato il termine. Comunque, le dico che ho interpretato il regolamento, se lei ha sentito il parere del Segretario Generale, e io mi sento calmo, non sono in condizioni che mi descrive lei. Grazie. Comunque, se qualcun altro vuole intervenire ne ha facoltà. MERLO CARLO ALBERTO - Consigliere: Come Capogruppo, come ha già riferito il Presidente, abbiamo proposto di ritirare l'ordine del giorno, il motivo è che il parere ci è pervenuto solo stasera, c'è necessità di ragionare all'interno dei gruppi, come si fa di solito per qualsiasi argomento venga posto alla nostra attenzione. Una unica sottolineatura. Intanto riteniamo che in questo modo si rispetti 25 il regolamento, perché il regolamento, proprio all'art. 2 prevede che ci siano questi passaggi, il Presidente chiede il parere al Segretario, che questa sera ci è stato consegnato e comunicato, convoca i Capigruppo e poi si delibera eventualmente in Consiglio comunale se non c'è il numero sufficiente per approvare questa interpretazione. Ho ribadito anche in Commissione Capigruppo che l'organo che dà l'interpretazione dei documenti che ha emanato non può essere altri che l'organo stesso, quindi in questo caso il Consiglio comunale. L'altra cosa su cui abbiamo insistito è il fatto di dire che se nessuna decisione può essere presa, perché ancora aperta, ci sono dei pareri, delle discussioni, una prevedibile nuova convocazione del Consiglio comunale con questo punto all'ordine del giorno, noi riteniamo che per il momento il Consigliere Bassani sia ancora Capogruppo, rappresenta ovviamente se stesso, però, nelle more del regolamento, perché è chiaro che non c'è niente nel regolamento che dica cosa fare per lo scioglimento di un gruppo, dice solo cosa fare per la costituzione, e questo l'ha ribadito anche il Segretario Generale, noi siamo per mantenere questa composizione dei Capigruppo, poi se ci saranno decisioni diverse, la composizione sarà diversa. Per il momento questi sono i Capigruppo e questi debbono restare. GHIRARDELLO CLAUDIO - Consigliere: Volevo dire che sono d'accordo sul fatto di rinviare il punto all'ordine del giorno, come è stato espresso anche nella Conferenza dei Capigruppo, proprio per dare la possibilità di valutare meglio da parte di tutti i gruppi questo argomento. Per quanto ci riguarda, accogliamo quelli che sono comunque i pareri degli uffici perché riteniamo che siano espressi in funzione di un regolamento che è stato fatto, un regolamento che probabilmente avrà bisogno sicuramente di qualche ritocco e che più avanti la Commissione addetta 26 avrà la possibilità eventualmente di essere convocata e di prenderne visione ed eventualmente fare le variazioni che sarà giusto fare. Per il momento accogliamo questo parere, il regolamento secondo noi è giusto che venga rispettato, la nostra interpretazione è pari diciamo a quella che è stata espressa dal Presidente e dagli uffici, per cui riteniamo più opportuno questo momento che, come appunto si vede dal regolamento, chi non fa parte di un gruppo e per gruppo è inteso almeno due persone, non possa essere Capogruppo, per cui, fino a che non sarà presa una definizione dai Capigruppo che si riuniranno, e dal Consiglio comunale successivo, penso che almeno per quanto ci riguarda, non dico mi dispiace, non dico niente perché altrimenti rischio di dire qualcosa che non è interpretata bene, però ritengo che il nostro gruppo accolga il parere che è stato espresso. BRASIOLI LUCA - Consigliere: Non era mia intenzione intervenire, ma dopo l'intervento del Capogruppo di Presenza Cristiana mi corre l'obbligo di intervenire, perché in una discussione di cui si propone il ritiro dell'ordine del giorno, abbiamo anche assistito ad una dichiarazione di voto. Il Segretario nella sua esposizione ha detto non prendete il mio parere come parere legale ma solo come parere consultivo per agevolare il discorso degli uffici, e qualcuno già avanza la sentenza definitiva. Allora, dall'esperienza pregressa che ho sempre avuto di Assessore agli affari generali e legali di questo Comune, vi voglio anche avvisare di un'altra cosa, sarebbe opportuno, proprio per il bene del Comune, quindi della cittadinanza, non arrivare a conclusioni affrettate, perché se la discussione di stasera, riguardo alla permanenza in carica del Capogruppo Bassani nelle sue funzioni, venga traslata al di fuori di questa sala, per suo diritto, al Tribunale Amministrativo Regionale, non so quanti soldi andrà a spendere il Comune solo per una costituzione, per 27 qualcosa che, con tutto il rispetto per le figure di Capogruppo, non mi sembra debba pesare così sul Comune e sulla cittadinanza stessa. Per cui vorrei invitare un po' più alla ragionevolezza come è stato anche invitato sia dal Presidente che dal Segretario, a una attenta analisi del parere, a ritrovare nella Conferenza dei Capigruppo un parere unanime; se questo non ci sarà, come il Consigliere Merlo ha suggerito, l'organo supremo su queste decisioni sarà il Consiglio, però ritengo che da questa serata, dal banco della presidenza si debba chiarire la posizione del Consigliere Bassani, perché altrimenti siamo ad un punto morto che potrebbe creare, secondo me, delle storture nel proseguo anche del sereno dibattito a cui penso siamo tutti dovuti nel rispetto soprattutto dell'istituzione che rappresentiamo. AGNOLETTO EGIDIO - Consigliere: Non voglio dilungare ulteriormente questo Consiglio comunale su questa questione; abbiamo fatto una riunione di Capigruppo, sono per onorare gli impegni che abbiamo preso, abbiamo dato mandato di ritirare questo punto all'ordine del giorno, lo metta in votazione ed andiamo avanti. BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio: Altri interventi? BASSANI PIERO - Consigliere: Chiedo la parola su mozione d'ordine, chiamatela come volete. Cosa ritiriamo che non c'era nessuna proposta di deliberazione qui? Che cosa viene ritirato? Una comunicazione? Non viene data comunicazione, allora tornano ad esistere i gruppi come prima, torna tutto come prima? BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio: 28 Posso fare due proposte? Io propongo di ritirare il punto all'ordine del giorno e di porre questa proposta in votazione al Consiglio, e successivamente di porre in votazione la provvisoria possibilità del Consigliere Bassani, come ha detto il Consigliere Merlo, di partecipare alla riunione di Capigruppo e di rappresentare solo se stesso. Con questo provvedimento siamo andati oltre a quello che è stato deciso nella riunione dei Capigruppo, perché nella riunione dei Capigruppo abbiamo detto solo di ritirare il punto all'ordine del giorno, per ponderarlo all'interno dei gruppi e di rifare la riunione dei Capigruppo. FERIOTTO MARIA CARLA - Consigliere: Davvero mi spiace che venga perso così tanto tempo per una questione da un lato delicata, perché va ad intaccare quella che è l'interpretazione del nostro regolamento, e siccome il regolamento non prevede la casistica di cui parliamo stasera, si va ad interpretazione. Quindi c'è l'interpretazione del Segretario, supportata dal dirigente all'ufficio Anagrafe e Affari Generali, è l'interpretazione. Allora, io credo, come ho chiesto nella Conferenza dei Capigruppo, che visto che siamo in carenza di normativa, perché non prevede il regolamento il nostro caso, dovrebbe supplire il buon senso che dovrebbe nascere da ognuno di noi. Allora, se consideriamo che le persone umane danno tutte il loro contributo ed arricchiscono tutte la dialettica e lo scambio per il bene delle scelte che si vanno a compiere, in questa fase transitoria io faccio appello al buon senso di tutti i Consiglieri, affinché non siano davvero le interpretazioni di un regolamento che non ci dà davvero spazio e luce stasera, ma sia davvero il buon senso che va a diramare questa nebbia che si è fermata stasera sul nostro Consiglio, e va a dare il giusto ruolo ad ogni singolo Capogruppo, che quindi, se adesso non abbiamo la giusta norma, ma santo Dio, ma sarà un mese adesso che ci darà la nota 29 di demerito come Comune che non ha osservato il regolamento? Per cui, mi auguro davvero che il Consiglio comunale stasera esca con un documento finale condiviso, ma che sia soprattutto di buon senso e di ragionevolezza. AGNOLETTO EGIDIO - Consigliere: Proprio parlando di buon senso, prima abbiamo fatto una riunione, io non mi sono permesso di entrare nel merito o di fare valutazioni, o di trovare elementi di strumentalità da una parte o dall'altra, ho detto: per correttezza di questo Consiglio, io rispetto il suo punto di vista, però lei è venuto qui questa sera, dopo che abbiamo fatto la riunione, a dire: la Commissione Capigruppo mi ha invitato di proporvi il ritiro di questo punto all'ordine del giorno. Lo metta in votazione, Presidente, perché lei ha fatto questa proposta, oppure la ritiri. BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio: Chi è favorevole a ritirare il punto all'ordine del giorno, è pregato di alzare la mano. 2 astenuti, i Consiglieri Feriotto e Bassani. Chiuso il punto, è stato ritirato e lo tratteremo in riunione dei Capigruppo. 30 PUNTO N. 3 BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio: Punto n. 3 all'Odg: Criteri per l'aggiornamento dei contributi di urbanizzazione e di monetizzazione degli standards urbanistici. Do la parola all'Assessore Zambello Emanuele per l'illustrazione del punto all'ordine del giorno. ZAMBELLO EMANUELE - Assessore: Il Comune di Lendinara è dotato di Piano Regolatore Generale approvato con deliberazione di Giunta Regionale Veneta 2618 del settembre 2002 per le aree del centro storico, e deliberazione di Giunta Regionale Veneta 2858 del 4 ottobre 2005 per le rimanenti aree del territorio comunale. Attualmente è in vigore la deliberazione del Consiglio comunale n. 11 del gennaio '86, che recepiva le disposizioni della legge regionale 26 giugno '85, n. 61, per la determinazione del contributo commisurato all'incidenza delle spese per gli oneri di urbanizzazione; e delibera di Giunta comunale n. 661 dell'ottobre '92, che attuava l'aggiornamento disposto dal provvedimento del Presidente del Consiglio regionale n. 385 del maggio '92. La recente modifica generale al Piano Regolatore Generale, avvenuta con gli atti di Giunta regionale soprarichiamati, ridefinisce su base cartografica le zone territoriali omogenee ai sensi della legge 61/85, pertanto, si rende opportuno aggiornare l'incidenza del contributo per gli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria, e della monetizzazione degli standard urbanistici in funzione delle nuove zone territoriali omogenee. Testo unico sull'edilizia, approvato con D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, integrato con il D.Lgs 27 dicembre 2002 n. 301, prevede l'aggiornamento secondaria ogni degli oneri cinque di anni, 31 urbanizzazione in conformità primaria alle e relative disposizioni regionali e in relazione ai risconti e prevedibili costi delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria e generale. Previsto all'art. 16. In difetto di esplicite disposizioni normative, spetta ai Comuni la competenza ad assumere determinazioni di aggiornamento del contributo relativo agli oneri di urbanizzazione. Considerato che dal '92 ad oggi la Regione Veneto non ha adottato alcun provvedimento di riferimento per l'aggiornamento degli oneri di urbanizzazione; che la legislazione regionale vigente prevede la monetizzazione degli standard urbanistici per le aree edificate ed edificabili qualora non siano realizzabili o reperibili e si ritenga aderire alla richiesta del privato; si rende opportuno perseguire l'interesse pubblico in termini di economicità, efficacia ed efficienza dell'azione amministrativa e il principio di equità con coloro che realizzano gli standard direttamente, individuando costi congrui a cui accordare la monetizzazione. Ai fini di individuare importi equi per la monetizzazione, si rende necessario definire in modo esplicito i criteri di monetizzazione con riferimento ai valori venali delle aree fabbricabili, in relazione alle zone territoriali omogenee di appartenenza, alle destinazioni d'uso ed agli indici di edificabilità, in modo da applicare gli stessi valori per aree di identica valenza ed edilizio urbanistica. Dato atto che è congruo aggiornare i valori tabellari degli oneri di urbanizzazione stabiliti aggiornati provvedimento con dalla legge del regionale Presidente 61/85, del come Consiglio regionale del maggio '92, recepiti dal Comune di Lendinara con delibera di Giunta 661 del '92, applicando il valore della sommatoria dell'incremento medio annuale dell'indice Istat dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e di impiegati del periodo 1 gennaio 1993 - 31 dicembre 2005. I valori per la determinazione dell'imposta comunale sugli immobili sono riferiti alle aree edificabili in funzione delle singole zone territoriali omogenee, sono stati approvati con delibera di Giunta comunale e 32 possono essere utilizzati come valori di riferimento del valore delle aree ai fini della quantificazione della monetizzazione degli standard. Tutto ciò premesso, si chiede che con questa delibera: - Si approvi il criterio di aggiornamento degli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria sulla base della sommatoria delle medie annuali degli incrementi degli indici Istat dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e di impiegati. - Di approvare l'aggiornamento degli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria dal '92 e ad oggi, con una percentuale del 41% arrotondato per eccesso, come risulta dall'aggiornamento dell'elenco tabellare degli oneri di urbanizzazione per singola destinazione d'uso denominato "Allegato A" in questa delibera. - Di stabilire che l'aggiornamento degli importi tabellari relativi ai contributi concessori di urbanizzazione primaria e secondaria, secondo l'Allegato A, in base al criterio della sommatoria delle medie annuali di incremento degli indici Istat dei prezzi al consumo per famiglie di operai e di impiegati, avverrà con deliberazione di Giunta comunale ogni cinque anni entro il mese di marzo. - Di precisare che il contributo di costruzione è applicato su valori base aggiornati ogni anno con deliberazione già oggi di Giunta comunale. - Di stabilire che per i piani attuativi già approvati, si dovrà fare riferimento a quanto stabilisce la convenzione urbanistica, per gli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria a scomputo totale e che il conguaglio oneri è aggiornato secondo la presente deliberazione. - di autorizzare la monetizzazione degli standard sulla base delle norme vigenti. - di definire i criteri di quantificazione dei valori di monetizzazione degli standard urbanistici in funzione dei costi reali di realizzazione delle aree a parcheggio e a verde pubblico, quale 33 sommatoria tra i valori a fini Ici delle aree edificabili a metro quadro, per singola zona territoriale omogenea, definite con apposita deliberazione comunale, Giunta municipale 81 dell'aprile 2005, il costo unitario a metro quadro per realizzazione di parcheggio e verde attrezzato con relativi arredi, stabiliti dall'ufficio comunale lavori pubblici, con specifico computo metrico estimativo allegato alla presente delibera ai punti B e C. - Di autorizzare il responsabile del quarto servizio, quarto settore alla definizione dei valori tabellari di monetizzazione degli standard per l'anno 2006, e di approvare con la deliberazione di Giunta comunale. - Di procedere alla revisione periodica dei valori tabellari di monetizzazione mediante deliberazione di Giunta comunale, con l'aggiornamento dei valori unitari dei costi delle opere a parcheggio e a verde, mediante l'indice generale nazionale Istat del costo di costruzione di un fabbricato residenziale, contestualmente alla revisione del valore delle aree edificabili ai fini Ici, con apposita deliberazione. - Di applicare quanto finora stabilito per i contributi concessori urbanistici e i valori di monetizzazione delle aree a standard, a decorrere dalla data di esecutività della presente deliberazione, facendo riferimento alla disciplina vigente alla data di presentazione della domanda al protocollo del Comune. BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio: Il punto è stato visto dalla Seconda Commissione Politiche per il territorio, dò la parola al Presidente Luciano Conti per il parere della Commissione. CONTI LUCIANO - Consigliere: La Commissione consiliare si è riunita il 10 febbraio, erano presenti i Consiglieri Conti, Micheletti, Ghirardello, Bassani, Bassal e l'Assessore Zambello. Il punto è stato quindi visto e i 34 componenti della Commissione, dopo l'introduzione da parte del Presidente, prendono atto dell'esposizione fatta dal coordinatore del settore quarto, geom. Brunetto Piola. Dopo un'ampia discussione così si esprimono: i Consiglieri Conti, Micheletto, Ghirardello esprimono parere favorevole; il Consigliere Bassal, pure essendo soddisfatto della presentazione tecnica, si riserva di esprimere il proprio parere in sede di Consiglio comunale; il Consigliere Bassani si astiene. BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio: Sul punto apro la discussione, se qualcuno vuole prendere la parola ne ha facoltà. BASSANI PIERO - Consigliere: Quanti minuti ho? BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio: Lo sa benissimo com'è il regolamento, prego Consigliere. BASSANI PIERO - Consigliere: No, chiedo se ne ho dieci o se ne ho cinque, è una domanda legittima, perché non ho avuto risposta prima. BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio: Dieci minuti. BASSANI PIERO - Consigliere: Perfetto, allora ho capito. Spiego il voto di astensione che ho dato in Commissione, con estrema chiarezza. Avevo chiesto quella sera, senza ottenerne una risposta precisa e convincente, che si potesse procedere a questa delibera spalmando l'aumento del 40% degli oneri di urbanizzazione in un 10% annuo. 35 Quella sera, perché il prossimo... e questo lo spiego ai non commissari, perché il prossimo aggiornamento non lo possiamo fare fra un anno ma lo possiamo fare solo tra cinque anni. Quindi, poiché gli indici Istat sono quelli che sono, sono non aggiornati dal 1992, bisogna aggiornarli adesso e fra cinque anni. L'aggiornamento, in base agli indici Istat, porta ad un aumento medio del 40% per gli oneri di urbanizzazione e per il costo di costruzione, e quindi da questo punto di vista abbiamo che chi è riuscito a concludere la pratica nel dicembre del 2005 ha pagato una cifra, chi la conclude nel marzo del 2006 o addirittura nel gennaio del 2006 (questa è interpretazione diversa) pagherà un 40% di oneri in più. Non sono cifre colossali, né per chi costruisce, né per il Comune di Lendinara che incassa, sono comunque cifre che improvvisamente spostato del 40% gli oneri a carico di chi costruisce. La proposta di una delibera che prevedesse nei quattro anni da qui in avanti un aumento progressivo, era per andare incontro alle esigenze di chi va a costruire, anche perché da un certo punto di vista il peso sulle casse del Comune non si sarebbe fatto particolarmente sentire. Questa sera mi è stato detto che una delibera di questo genere sarebbe anche stata possibile. Bene, allora, per lo stesso motivo per il quale mi sono astenuto, io propongo (se questo è ancora nei termini, ma la risposta l'ho avuta stasera, quindi per iscritto non l'ho potuta mettere), se questa è la volontà del Consiglio, di spalmare per i prossimi quattro anni, allora c'è assolutamente il mio voto favorevole; se il Consiglio non ha questa volontà, il mio voto va contrario per il motivo che ho appena spiegato, spero, con chiarezza. BASSAL NABEEL - Consigliere: Modifico il mio intervento. Quello che ha detto il Consigliere Bassani a dire il vero è diverso da quello che è stato spiegato nella Commissione; nella Commissione, alla proposta del Consigliere Bassani è stato risposto che non si poteva fare questo 36 per motivi legali. Adesso qua il Consigliere Bassani dà una notizia che secondo me è positiva, ma non ho capito da chi l'ha presa, se è veramente un dato ufficiale; io penso che è vero che le cifre non sono alte, è vero che c'è stato un po' di sbaglio anche nelle delibere e nella presentazione, perché quello che è arrivato a noi nella Commissione parlava di 36% e invece è risultato... INTERVENTO DI... [fuori microfono - incomprensibile] BASSAL NABEEL - Consigliere: Non mi piace venga messo in dubbio quello che dico, perché io non dico mai balle. Qua è scritto 36, se non lo vedete andate a vedere. Scusi Presidente, però, quando danno ad uno del bugiardo non posso non contestare, questa è la prima volta, il foglio che è arrivato, il 36%. Se il Consigliere non è attenta, la prego di essere più attenta a contraddire uno come me che è difficile che sbagli con i numeri, perché sono bravo in matematica, in lingue no, ma in matematica sì. Il problema è questo, la percentuale, da 36 a 41, per carità è una cifra misera anche il 41%, se noi guardiamo i conti, che io ho dato il parere favorevole sulla presentazione tecnica, che è stata esaurientemente spiegata, che la cifra non è alta. Io ho chiesto, perché secondo me dobbiamo stare attenti, anche alla luce delle riunioni che sono state fatte ieri per il rilancio di Lendinara, che come Comune deve faticare tanto per essere inserito nelle cosiddette macroaree e il Pati, dobbiamo faticare troppo per entrare, siamo tagliati fuori. Allora, a questo punto io, nella Commissione, anche se non è stato annotato, ho invitato ad abbassare il prezzo anche di poco, per dare l'incentivo e stimolare la gente a venire a Lendinara, e che i lendinaresi rimangano a Lendinara. Questa è stata una proposta che non è stata accettata. A mio parere, se noi veramente riflettiamo attentamente, visto che 37 la cifra non è tanta, però a qualcuno, per esempio un operaio che prende neanche mille euro, ridurre 5 euro di qua e 5 euro di là, io penso che può essere utile per lui una piccola riduzione e così stimoliamo la gente a venire a Lendinara, visto che non abbiamo le fabbriche, però abbiamo un servizio che possiamo dare ai cittadini eccellente; convinciamo i nostri a rimanere a Lendinara. Questa è stata una proposta che io presenterò di nuovo al Consiglio comunale da votare a favore di questa proposta, cioè di ridurre la base di partenza se vogliamo essere concorrenziali e non essere tagliati fuori. Seconda cosa, vorrei sapere dal Presidente se veramente è fattibile la proposta del Consigliere Bassani, formulata nella Commissione, e se è fattibile io chiederei una attenta riflessione dell'Assessore e del Sindaco alla proposta che è stata fatta, che mi trova d'accordo se, ripeto, è fattibile legalmente. FERIOTTO MARIA CARLA - Consigliere: Faccio il mio intervento, perché avrei bisogno di un chiarimento da parte dell'Assessore. Leggendo questa proposta di delibera, al comma 2, fatidico, quello del 3641, viene detto che questo aumento risulta dal calcolo dell'aggiornamento Istat. Ma facendo proprio due conti, non sono brava in matematica, però mi risulta che c'è un adeguamento Istat davvero alto, perché in 13 anni, dal '92 al 2005, risulta esserci un adeguamento Istat di più del 3% annuo, che è oltre quello che è... Quindi, se l'Assessore poi magari mi illumina. Dopo di che resto stupita che un commissario in Commissione faccia una proposta che mi sembra legittima, perché va a favorire i cittadini del nostro paese e diminuire loro se non altro anno per anno degli oneri che andrebbero a pagare tutti sull'unghia in un unico anno, e la proposta viene bocciata seduta stante. Dopo di che si sa verbalmente in Consiglio che invece questa cosa è fattibile. Allora chiedo, questa delibera era urgente o può rientrare 38 con la manovra del bilancio che andremo ad approvare a marzo? Se non è urgente, quindi si può fare rientrare nel bilancio di marzo come manovra dell'attuale Amministrazione, vediamo se è possibile stemperarla nei cinque anni. Dopo di che, però, mi sorge anche un altro sospetto, che questa Amministrazione non ha nessuna voglia di ridurre niente, perché ho visto che c'è già pronta la delibera di Giunta già approvata che dal primo marzo sono aumentati tutti i servizi a domanda individuale: trasporto scolastico, mensa scolastica, utilizzo delle palestre. Le avete aumentate l'anno scorso, e adesso aumentate ancora! CONTI LUCIANO - Consigliere: Volevo prendere un attimo la parola per rispondere al Consigliere Feriotto. La proposta di Bassani quando abbiamo discusso questo punto, era stata recepita dal geom. Brunetto Piola, il capo del settore, il quale aveva risposto che non era possibile, però che si sarebbe visto l'argomento e che il Consigliere Bassani avrebbe poi spiegato eventualmente la sua proposta in Consiglio comunale. Il Consigliere Bassal aveva detto che la presentazione tecnica gli garbava e quindi dopo ha preso la parola per spiegare per quali motivi esprimeva il proprio voto in Consiglio comunale. Quindi, la proposta poi è venuta a conoscenza del Consigliere Bassani dal Presidente del Consiglio, per cui io neanche sapevo, e quindi lui ha dato spiegazione di quanto poteva fare con una revisione di questo punto. BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio: Se non ci sono altri interventi, la parola all'Assessore Zambello. ZAMBELLO EMANUELE - Assessore: Per quanto riguarda la proposta del Consigliere Bassani di dilazionare nei cinque anni il 10% l'anno, semplicemente la risposta è che si devono aggiornare gli oneri secondo quello che è 39 stata la perdita di valore d'acquisto del denaro dall'anno in cui non si è più aggiornato. A rafforzare questa tesi, per altro, guardando un po' in giro per l'Italia, ci sono Comuni che non hanno aggiornato oneri solo da tre - quattro anni a questa parte, o cinque, il minimo previsto, e che per leggi regionali interne sono più attenti a questa cosa, che rischiano il commissariamento per una cosa che noi consideriamo di poco conto, cioè di poterci permettere di non aggiornarli. Diciamo che non è errore adesso o politicamente scorretto adesso aggiornare gli oneri, è stato sbagliato fino adesso non aggiornarli, questo è quello che non è andato bene. Per altro, ricordo che questo aggiornamento degli oneri è previsto primo dalla legge Bucalossi, 1977, che già prevedeva in un suo articolo questo aggiornamento degli oneri sulla parte del costo di costruzione. Poi, non è che ne sia venuta fuori con il testo unico del 2001 questa esigenza di aggiornare gli oneri ogni cinque anni, questo fatto è stato per la prima volta posto in essere in maniera pesante da una Finanziaria del dicembre '93, quindi Finanziaria '94, e... [Audiocassetta n. 2 - Lato A] ...le tabelle parametriche da parte della Regione, che non è avvenuto, e fino alla definizione delle tabelle stesse, i Comuni provvedono in via provvisoria con deliberazione del Consiglio comunale. Provvedono in via provvisoria! Ogni cinque anni i Comuni provvedono ad aggiornare gli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria in conformità alle relative disposizioni regionali in relazione ai risconti e prevedibili costi delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria e generale. Quindi provvede, non c'è una facoltà di potere fare a meno. Questo è quanto mi sento di dire. Poi, per quanto riguarda il fatto che è stato richiamato, penso che anche da un altro punto di vista sia corretto... corretto tra virgolette, è logico che l'imposizione di una tassa è sempre una cosa non facile da fare per i cittadini; è vero anche che siamo 40 andati ad approvare un nuovo Piano Regolatore che, tramite quella che è la cosiddetta rendita di posizione, dà nuove possibilità a terreni di passare da un valore che pur essendo un terreno sempre molto... sempre terreno è, passa da un valore agricolo immediatamente, solo perché gli è stato fatto un quadrettino, ad un valore enormemente più alto perché poi con una futura lottizzazione diventa edificabile, quindi non è altro che una distribuzione, tra virgolette, di una fortuna che è avvenuta per pochi, perché non tutti hanno la fortuna di avere terreni nelle zone limitrofe del Comune, viene distribuita tramite una imposizione che arriva al Comune in un certo modo, che poi usa per il bene comune, compresi tutti i servizi che ha il Comune di Lendinara. Quindi, penso che sia, oltre che doveroso per legge, anche il momento giusto, visto che non è stato fatto finora, dato che ci siamo dotati di un nuovo Piano Regolatore Generale. BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio: La parola al Sindaco Alessandro Ferlin. FERLIN ALESSANDRO - Sindaco: Brevemente. Mi verrebbe da dire ritiriamo il punto all'ordine del giorno perché siamo in carenza di legislazione, nel senso che la legge ci dice che dobbiamo fare una cosa, ma non ci dice che cosa succede se non la facciamo. Sono 15 anni che non abbiamo ottemperato (o 13) a un adempimento, però continuiamo ad andare avanti così. Prima dovevamo spaccare il capello in quattro, ora siamo pronti anche a rateizzare. A me starebbe anche bene rateizzare, però non dice neanche questo. Ed allora, cosa ci mettiamo a discutere sulla legge regionale? Sospendiamo? Io dico che ci possono essere delle leggi, le leggi si devono ottemperare, si devono seguire, si deve anche avere il coraggio, come abbiamo detto prima, se non vanno, di cambiarle o modificarle come da nostro regolamento. Io dico che questo è un chiaro esempio di 41 carenza, però cosa facciamo? Sospendiamo? Io credo che siano tutte migliorabili e rivedibili le cose, però bisogna andare avanti. Qui si dice "deve", come interpretiamo la parola "deve"? Probabilmente, chi ci ha preceduto, o perché non gli è stato sottoposto, o perché aveva tutte le sue buone ragioni per non farlo, non lo ha fatto. Noi ci assumiamo la responsabilità di fare quello che la legge ci dice: "deve". Sul fatto poi che l'adeguamento le sembra alto, questo non è altro che un calcolo puramente matematico, estrapolato indicando dalla data a cui non si è fatto, ad oggi, al 31 dicembre 2005, quindi questo è il dato aggiornatissimo. L'altra cosa, è vero, abbiamo aumentato i servizi a domanda individuale, ma neanche questa è una sorpresa, noi, fino dal primo giorno in cui ci siamo insediati, abbiamo detto e ritenuto corretto aumentare tutti i servizi di quella cifra che il costo della vita e l'indice Istat ci permette. Vorrei vedere se, a fine anno o a fine mese il suo stipendio non fosse adeguato al costo della vita, cosa succederebbe. Allora non facciamo altro che recepire quello che la legge ci dice. E' puramente demagogia quella di non aumentare e poi magari chi verrà, fra cinque anni o o quattro, oppure aumentare l'ultimo anno, tanto poi chi ci sarà subirà, oppure fare un calcolo puramente politico. Noi, fin dal primo giorno abbiamo detto: ogni anno aumenteremo di quell'importo che il costo della vita e l'indice Istat deciderà che è giusto fare per l'anno in corso. Ce lo diremo per quattro anni... Noi ci siamo impegnati a recuperare questo costo. Nulla di più. Sul bilancio parleremo fra pochi giorni. BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio: Con questo intervento è terminata la discussione, la parola per dichiarazione di voto al Consigliere Bassani. BASSANI PIERO - Consigliere: 42 In dichiarazione di voto e questione sospensiva, mi bastano abbondantemente i cinque minuti. La signora Feriotto, come il sottoscritto, non mi pare sia stato chiesto di non applicare il tributo, su quel "devono i Comuni" siamo tutti d'accordo, questo ci è stato detto, i Comuni devono aggiornare. Stasera, evidentemente, c'è qualche difetto di comunicazione, io prima ho fatto tutta una serie di domande e ho avuto mezza risposta. Adesso è stato chiesto soltanto se è possibile, anzi, è stato detto di sì, che è possibile rateizzare in quattro anni, che è cosa completamente diversa dal "devono", "non devono". E la signora Feriotto non aveva proposto di non votare questa cosa, ma semplicemente di rimandare la votazione su questa cosa una volta acquisito un parere formale su questa possibilità, se non avevo capito male, e quindi di andare a bilancio con questa proposta di deliberazione. Quindi, la questione sospensiva è quella di rinviare ad un altro Consiglio comunale la deliberazione in oggetto, con l'accertamento se è possibile realmente, quindi con un parere tecnico legale dell'ufficio che ci dica se è possibile o non è possibile quella proposta. Altrimenti, la dichiarazione di voto, per i motivi detti precedentemente, è forzatamente contraria. Un'altra questione che devo dire al Sindaco, semplicemente per correttezza, in un Consiglio comunale recentemente ha parlato della creazione di posti dell'imprenditoria; di capisco lavoro e e sono delle problematiche anche d'accordo all'adeguamento automatico dei costi, onde evitare quello che sta succedendo con gli oneri di urbanizzazione, di farli lievitare di un colpo solo, purtroppo, però, la informo che la scala mobile è stata abolita da circa l'adeguamento vent'anni, Istat dello e per stipendio i lavoratori interviene dipendenti solo con contrattazione collettiva nazionale di lavoro, che per taluni settori si fa aspettare anche quei dieci - quindici anni degli oneri di urbanizzazione di Lendinara, per cui, almeno da questo punto di 43 vista, a noi poveri lavoratori dipendenti che abbiamo tutte le colpe del mal funzionamento d'Italia, lasciateci almeno questo. Non abbiamo la rivalutazione automatica dello stipendio. Ci fu tolta da un certo Presidente del Consiglio che si chiamava Bettino Craxi, il quale riuscì su questo a vincere anche un referendum. Se è giusto o se é sbagliato non lo so, ma questa è la storia d'Italia. BASSAL NABEEL - Consigliere: Mi scusi, Presidente, prima di fare la dichiarazione di voto, io penso che la Giunta stessa non è informata di quello che il Presidente del Consiglio ha detto al Consigliere Bassani. Perché quello che sto capendo dall'Assessore competente e dall'Assessore al Bilancio e dal Sindaco, dal loro modo di discutere, che a loro risulta ancora la stessa risposta data nella Commissione, cioè non si può ammortizzarlo in cinque anni, mentre il Presidente, cioè lei, e il Consigliere Bassani dite il contrario. Allora, è giusto, prima di dare la dichiarazione di voto, sentiamo cosa dice il Presidente, è fattibile o non è fattibile? Perché l'Assessore dice di no. Chiariamo questo punto e poi diamo il voto. L'Assessore al bilancio dice che non si può, però allora sentiamo il Presidente, che si è informato, poi mettiamo al voto. BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio: Assessore, chiarisca bene quello che ha detto questa mattina. ZAMBELLO EMANUELE - Assessore: Io non so cosa ha recepito il Presidente del Consiglio, però, quando io ho ripetuto il discorso "devono" è perché intendevo dire che tutto è possibile, anche non rispettare la legge, cioè ad un certo punto sappiamo che questi aggiornamenti devono essere fatti, noi sappiamo che siamo in ritardo di un 40%, calcolato secondo un calcolo matematico - e quindi rispondo anche al 44 Consigliere Feriotto che mi aveva chiesto di questo calcolo sappiamo che abbiamo un ritardo del 40%, abbiamo in certe zone d'Italia che hanno ritardi minimi di pochi anni e hanno problemi di commissariamento addirittura per cose del genere, perché logicamente in certi Comuni sono diverse le cifre in gioco, e noi facciamo un adeguamento solo parziale. Questa è la risposta "devono". Di più non mi esprimo. Poi, sul fatto dell'eventuale problema di non favorire le zone industriali, le zone produttive etc., l'abbiamo letto in delibera, la delibera è molto lunga e complicata, però lo spiego in due parole. Le zone produttive vengono fatte con dei piani che prevedono una convenzione; nella convenzione si può decidere sia la commistione degli oneri, sia la separazione, e cioè si può decidere che le strade, le reti che fanno, vadano a scomputo delle urbanizzazioni primarie, o anche delle secondarie, perché in genere ciò che spendono per fare queste opere è molto superiore agli oneri che tirerebbero fuori pagando il Comune. Quindi, molto spesso già concedendo con la convenzione lo scomputo degli oneri in base a ciò che fanno sul campo, gli si dà già una possibilità, cioè spendono già molto di più, quindi non tirano fuori cinque lire, tra virgolette, quindi non è che si va ad influire su queste zone produttive in maniera pesante, si va ad influire su quella che è l'edilizia distribuita e diffusa; per altro è anche fatta bene, perché negli anni si è sempre aggiustata, nelle zone centrali dove si cerca di favorire il riutilizzo degli edifici, la ristrutturazione, gli oneri, se vi guardate le tabelle ed andate a vedere, hanno dei coefficienti bassi, per altre zone hanno coefficienti altissimi; nelle zone agricole ci sono coefficienti altissimi, però il coltivatore diretto agricolo non paga. Questo per fare qualche esempio. E` logico che un argomento del genere richiederebbe una trattazione anche molto più ampia di quello che fa l'Assessore, perché in certe zone bisogna esserci proprio dentro e provarlo tutti i giorni negli uffici, però dal punto di vista 45 dell'impianto generale è corretta. L'unica cosa che si può sindacare è che il 40% è tanto, sì, ma sono tanti anche 13 anni, quindi, abbiamo anche messo in questa delibera, se avete ascoltato con attenzione, che dopo, con questa delibera di Consiglio comunale si dà la facoltà alla Giunta di aggiornarlo automaticamente di cinque anni in cinque anni senza ritornare in Consiglio comunale. Spero di essere stato chiaro. BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio: Il Consigliere Bassani propone la questione sospensiva, leggo il paragrafo 2 dell'art. 49: "La questione sospensiva si ha quando viene chiesto il rinvio della trattazione dell'argomento ad altra adunanza, precisandone i motivi; può essere posta anche prima della votazione della deliberazione, chiedendo che la stessa sia rinviata ad altra riunione". Io dico che questa delibera è propedeutica al bilancio, quindi, se andiamo a mettere mano su questa delibera, dovremo andare a rimettere mano a tutto il discorso del bilancio. Quindi, chiedo ai Consiglieri di valutare attentamente la proposta, perché tutto si può fare, però ripeto, questa è propedeutica al bilancio, bilancio che è stato chiuso, di cui vi sono stati consegnati i documenti; se andiamo a mettere mano al discorso, l'architrave, i conti non quadrano più. Questo per precisare, quindi io lo ripeto. E comunque mettiamo in votazione, perché dobbiamo mettere in votazione la proposta del Consigliere Bassani. Qualcuno vuole dire qualcosa? FERIOTTO MARIA CARLA - Consigliere: Mi ero infatti prenotata perché, nonostante l'Assessore abbia davvero cercato di illustrare pienamente il motivo per cui si è arrivati a questa delibera, il punto su cui cerchiamo di porre l'attenzione è la prerogativa che poi può prendere la Giunta, e questo bisogna chiederlo appunto al responsabile del servizio 46 finanziario, se nonostante il Consiglio deliberi l'adeguamento dei 13 anni degli oneri, questo possa essere suddiviso. Tutto qua, non è che chiediamo di non adeguare gli oneri. Adeguiamoli, però la domanda che noi facciamo, ed è da fare al tecnico, quella solo di dividere nei quattro anni successivi questo aumento del 41%. Chiediamo di andare incontro alle famiglie; chiediamo di potere dare una risposta che non sia solo di aumenti su quelle che sono le tasse, gli oneri e i servizi, credo che questo sia sacrosanto, nonostante l'affermazione del Sindaco, che dice che ogni anno ci devono essere aumenti. BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio: Se non ci sono altri interventi, mettiamo in votazione questa proposta di sospensione, chi è favorevole alla sospensione del punto all'ordine del giorno è pregato di alzare la mano. Presenti 18, voti contrari alla sospensione 10, voti favorevoli all'astensione 7, e 1 astenuto, quindi la proposta del Consigliere Bassani è stata respinta, andiamo avanti per dichiarazione di voto sul punto all'ordine del giorno. BASSAL NABEEL - Consigliere: Veramente, nella Commissione abbiamo discusso in modo più positivo che in questa seduta. A me non può soddisfare la risposta del Presidente del Consiglio e dell'Assessore che non possiamo mettere le mani perché è già stato fatto il bilancio. Allora, signori miei, non state a portarla in Commissione a farci perdere del tempo! L'ho già detto un'altra volta, o le Commissioni hanno un certo ruolo o non ce l'hanno. La Commissione ha chiesto un parere, è stato esplicito, è stata data una risposta, che si poteva farlo in cinque anni. Questo era il succo del discorso. L'Assessore l'ha capito bene, però non venite a dirmi non si può perché bisogna rifare tutto il bilancio. Allora ripeto la domanda, ma perché ci avete fatto perdere una serata intera a discutere una 47 cosa che non si poteva fare niente perché già inserita nel bilancio? Allora io vi inviterei, la prossima volta, o ci date il tempo per discuterla o non state a portarla in Commissione, ed ognuno assume la sua responsabilità. A questo punto, nonostante nel blocco totale, elaborazione totale i conti contano 41%, perché l'abbiamo fatto anche noi, ero quasi favorevole e adesso io personalmente, non mi sono consultato con il mio capogruppo, personalmente a questo punto mi sento quasi preso in giro e voterei contro, perché non si può dirmi, dopo ampia discussione in Commissione, si chiede chiarimenti e poi mi dice non si può perché va a toccare il bilancio. A questo punto mi sento di avere perso un'altra serata invece che stare con la mia famiglia, per una cosa da nulla, a questo punto io voto contro. BRASIOLI LUCA - Consigliere: Effettivamente l'intervento del Consigliere Bassal ci dovrebbe fare riflettere tutti un attimo, perché se una Amministrazione parla per atti, e gli atti in una Amministrazione sono le delibere, e questa sera c'è stata la notifica, la consegna del deposito degli atti di bilancio, consegnati dal messo comunale all'inizio del Consiglio, io adesso mi chiedo e mi domando, e chiedo a tutti voi, come fa un bilancio a stare in piedi se prevede una delibera che deve essere ancora votata. O si esautora il Consiglio comunale dal prendere le sue decisioni, il Consiglio comunale questa sera ha tutta la libertà di votare a favore o contrario o astenersi su una delibera di bilancio, ma come fa lo schema già depositato a prevedere nelle entrate del bilancio una delibera che deve essere ancora votata? Mi lascia alquanto perplesso. BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio: Non ho sentito la dichiarazione di voto. BRASIOLI LUCA - Consigliere: 48 La dichiarazione di voto è non favorevole. BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio: Altri interventi per dichiarazione di voto? Se non ci sono altri interventi pongo in votazione il punto n. 3 all'ordine del giorno. Chi è favorevole a questo punto è pregato di alzare la mano. Presenti 19, voti favorevoli 10, contrari 7, astenuti 2 (Conti e Agnoletto). Il Consiglio approva. Votiamo per l'immediata eseguibilità del provvedimento, chi è favorevole è pregato di alzare la mano. Presenti 18, voti favorevoli 12, contrari 6. Il Consiglio approva. 49 PUNTO N. 4 BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio: Punto n. 4 all'Odg: Esame approvazione schema di convenzione e Protocollo Operativo di concertazione per il proseguimento - anno 2006 - delle attività relative alla rete provinciale informaimmigrati. Dò la parola all'Assessore Gasparetto per illustrare il punto all'ordine del giorno. GASPARETTO RODOLFO - Assessore: Presento brevemente la proposta di delibera. Si tratta appunto di approvare la convenzione per il proseguo per l'anno 2006 della convenzione inerente all'apertura e gestione dello Sportello Informaimmigrati nel Comune di Lendinara. Ricordo che il nostro Comune aderisce già da diversi anni allo Sportello provinciale Informaimmigrati, in collaborazione con la Provincia di Rovigo ed altri Comuni sempre inerenti alla provincia. Questa consiste in una di quelle che sono le azioni trainanti per quanto riguarda le politiche relative all'immigrazione di questa Amministrazione. Considerato che la ormai consolidata affluenza ed utenza allo Sportello Informaimmigrati, nonché l'evidente possibilità di risoluzione di reali e quotidiane problematiche, lasciano intendere che le progettualità poste in essere negli anni passati hanno conseguito utili e più che positivi risultati. Il proseguo della collaborazione con la rete provinciale degli Sportelli Informaimmigrati consentirà da una parte di assicurare continuità al lavoro sin qui avviato dagli operatori di sportello e dai mediatori culturali, nel promuovere ed incentivare l'accesso dell'utenza considerata, e dall'altra di proseguire nella attuazione di una vera e propria politica dell'accoglienza. Vediamo ora nel dettaglio la convenzione. Per quanto riguarda il Comune di Lendinara, la convenzione prevede l'apertura dello 50 sportello per quattro ore e mezza alla settimana, e più precisamente per due ore settimanali per quanto riguarda l'ambito culturale dell'Est europeo, due ore settimanali per quanto riguarda l'ambito culturale asiatico cinese, e una ora ogni quindici giorni per quanto riguarda la cultura araba. Per quanto riguarda gli orari, sono invariati rispetto allo scorso anno e il costo orario previsto è di 20 euro l'ora, che vengono finanziati per metà parte direttamente dal Comune con apposito capitolo di bilancio, e per metà parte dal contributo provinciale. Oltre è da rilevare che i dati statistici relativi all'affluenza e alle varie problematiche agli sportelli vanno a confluire nella rete provinciale e regionale che definiscono l'osservatorio dei flussi migratori. Quindi, non si tratta solamente, come già detto più volte, di un servizio di informazione rivolto alla popolazione migrata, ma un vero e proprio osservatorio che va a monitorare e tenere aggiornati i dati relativi ai flussi migratori. BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio: Il punto è stato visto dalla terza Commissione consiliare politiche per la persona, la parola al vice Presidente per portare il parere della Commissione. GHIRARDELLO CLAUDIO - Consigliere: Il 14 febbraio, alle ore 18, è stata convocata, presso la sede municipale, la Commissione consiliare politiche per la persona per visionare l'ordine del giorno. Erano presenti, oltre a sottoscritto, il Consigliere Zanini Pier Luca; erano assenti i Consiglieri Agnoletto, Bassani e Galvan. Erano presenti per assistere ai lavori gli Assessori Gasparetto e Viaro, e la Consigliere Feriotto, assistente Tognolo come segretario. Dopo avere constatato per l'ultima volta il numero dei presenti, è stata dichiarata ufficialmente deserta la seduta, per mancanza del numero legale. 51 BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio: Sul punto apro la discussione, se qualcuno vuole prendere la parola ne ha facoltà. MERLO CARLO ALBERTO - Consigliere: Dispiace intanto sentire che questa Commissione non si sia tenuta proprio per mancanza delle presenze necessarie. Forse magari cercando di concordare prima gli orari potevano essere risolti i problemi di qualcuno e arrivare alla regolare tenuta della riunione. Entrando del merito, noi siamo favorevoli a questa proposta di delibera, anche perché ormai è una attività consolidata da tempo, pure avendo un numero ridotto di ore a disposizione, pur a fronte dell'aumento del numero degli immigrati, riteniamo che il servizio sia positivo, come lo è in altri Comuni, sappiamo a livello provinciale che viene dato un giudizio positivo. I costi tra l'altro sono piuttosto ridotti perché a fronte di un servizio che viene dato, di un numero sempre più alto di persone immigrate, la spesa affrontata dal Comune è solo di 2.340 euro, quindi riteniamo sia opportuno andare avanti ed eventualmente anche cercare di incrementare questo servizio, perché i bisogni ci sono e sono di vario tipo, e le necessità vanno affrontate il più possibile tempestivamente. BASSAL NABEEL - Consigliere: Concordo con quello che ha detto il Consigliere Merlo. Però torno un attimo indietro al problema della Commissione. Da nove anni insisto, bisogna essere chiari nell'importanza delle Commissioni, visto che è saltato fuori un altro problema nella Commissione, direi al Sindaco, al Presidente del Consiglio e al Segretario di prendere nota e mettere mano al regolamento, che in caso un commissario per qualche motivo che non possa essere presente per malattia o per lavoro, visto che i tempi non vengono 52 concordati, se può essere sostituito dal Capogruppo, non parlo di qualsiasi Consigliere ma dal suo Capogruppo, con diritto di voto e di discussione, altrimenti spesso succede che viene a mancare il numero legale. Penso che possiamo studiare il regolamento, visto che è saltato fuori questo problema, che il commissario che non può essere presente possa essere sostituito a pieno titolo dal suo Capogruppo. Spero che prendiate atto di questo, e se riusciamo a inserire qualche punto sarebbe utile, se diamo importanza alle Commissioni. AGNOLETTO EGIDIO - Consigliere: Credo che riconfermare questa convenzione sia un atto importante, perché ha agevolato il lavoro, l'incontro di tante comunità con la nostra attraverso servizi all'altezza di problemi che sono stati posti. Penso, e in questo caso ne approfitto per dirlo, che noi dovremmo in prospettiva fare un passo avanti. Il nostro statuto prevede, nel rapporto con gli immigrati di trovare forme di partecipazione un po' più dirette, è nell'interesse nostro, perché siamo in grado di dare interlocutori diretti, ed è nell'interesse della comunità, perché credo che meglio noi riusciamo ad integrare nel nostro territorio queste comunità o attraverso associazioni, ad aiutarle a sentirsi organizzati, potremmo avere interlocutori più concreti, più garanti di qualsiasi forma di complicazione in rapporto della partecipazione civile che ci può essere. Non mi dilungo più di tanto, basterebbe prendere qualche giornale o ascoltare la televisione per capire le problematiche che molte volte insorgono. Credo sia nostro dovere, invece, agevolare questo incontro, per far sì che chi nei fatti ospitiamo o che desidera abitare nel nostro territorio, trovi tutte le condizioni per operare nel modo migliore. D'altronde lo facciamo con le associazioni sportive, con le associazioni del tempo libero e tante altre cose, credo sia importante creare questi presupposti, come d'altronde prevede il nostro statuto, a parte che ancora non 53 abbiamo completato in termini di applicazione, perché per quanto riguarda le frazioni siamo riusciti ad organizzare i Consigli, credo che un'altra scadenza sia proprio legata a come pensiamo meglio organizzare questo incontro fra le nostre comunità. Penso che questo sia un fatto importante perché ne va anche della elevazione della partecipazione democratica nel nostro territorio. GHIRARDELLO CLAUDIO - Consigliere: Per dire solamente che sono favorevole a questo punto all'ordine del giorno, ed ovviamente a tutto ciò che aiuta l'integrazione degli immigrati nel nostro paese, è un fattore anche proprio di accoglienza e di cultura che speriamo aumenti sempre più questa possibilità di accoglienza e di integrazione. Sono favorevole anche a quanto detto dal Consigliere Bassal, anche se in realtà è la prima volta che succede, almeno in questa Amministrazione, che va deserta una Commissione; comunque sono d'accordo nella possibilità -se questo ovviamente è possibile inserirlo del regolamento - della sostituzione di un commissario eventualmente con il Capogruppo, in modo di non perdere occasioni come queste per discutere di argomenti molto importanti. BRASIOLI LUCA - Consigliere: Sicuramente è indubbia l'importanza che questa convenzione riveste al giorno d'oggi anche in un moderno ente locale. Effettivamente, chiamiamolo al virtuale sportello dei servizi sociali, ma non solo, ma anche ormai di altri importanti uffici del Comune, il confronto con persone non appartenenti alla nostra cultura è sempre più frequente. Penso sia necessario per una Amministrazione moderna mettersi al passo con i tempi e garantire quel minimo, con quelle ore previste dalla convenzione, un minimo di agevolazione anche per chi è già in difficoltà, per motivi di lingua o altro, a raffrontarsi con l'istituzione Comune. 54 Per quanto concerne la proposta del Consigliere Bassal, appare evidente che questo Consiglio ha già deliberato a suo tempo una estensione dei poteri alla Commissione dello Statuto per revisionare il regolamento, e quella è l'unica maniera che abbiamo per potere inserire quella clausola, o altre clausole migliorative alla normativa vigente adesso, quindi, al più presto, come è stato anche già accennato nel corso di questo dibattito consiliare, sarà opportuno provvedere a ridare pieni poteri alla Commissione nel senso di accelerare sostituire l'iter il membro anche di divenuto revisione incompatibile di tutta la e di nostra regolamentazione. CONTI LUCIANO - Consigliere: Per dichiarazione di voto su questa delibera, esprimo voto favorevole del gruppo di Forza Italia per quanto riguarda questo argomento che ritengo di estrema importanza per il nostro Comune. FERIOTTO MARIA CARLA - Consigliere: Esprimo il mio voto favorevole alla proposta di delibera, è un servizio che senz'altro è valido, e soprattutto esprime quelle che sono le reali funzioni anche dell'ente, in quanto promotore di aggregazione e di integrazione. Questo anche in funzione proprio del lavoro che viene svolto con gli altri Comuni che partecipano alla medesima convenzione, per cui, se un determinato giorno della settimana lo Sportello Informaimmigrati è chiuso a Lendinara perché non c'è la lingua cinese, il cittadino sa che può andare per esempio a Badia e può svolgere il medesimo servizio che non può avere in quel giorno a Lendinara. Questo è motivo di crescita per i Comuni che si scambiano quelle informazioni che sono strutturali e servono proprio per migliorare i servizi. BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio: 55 Se non ci sono altri interventi per dichiarazione di voto, metterei in votazione il punto n. 4 all'ordine del giorno. Chi è favorevole a questo punto è pregato di alzare la mano. 17 voti favorevoli, il Consiglio approva. Dobbiamo esprimere un'altra votazione perché atto urgente e dobbiamo dichiararlo immediatamente eseguibile. Approvato all'unanimità. 56 PUNTO N. 5 BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio: Punto n. 5 all'Odg: Esame ed approvazione schema di convenzione con l'A.T.E.R. di Rovigo per l'istruttoria delle domande di assegnazione alloggi E.R.P. - Bando anni 2005 2006. La parola all'Assessore Gasparetto Rodolfo per illustrare il punto. GASPARETTO RODOLFO - Assessore: Presento anche in questo caso brevemente la delibera. La legge regionale 10/96, che regola la gestione del patrimonio relativo all'edilizia residenziale pubblica, attribuisce al Comune l'onere finanziario per il funzionamento della Commissione per l'assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale, in maniera proporzionale al numero di pratiche esaminate. C'è la possibilità che l'Ater possa essere delegata dal Comune per l'istruttoria delle domande e l'assegnazione degli alloggi. Questo Comune è già ininterrottamente, dal 1998, appunto convenzionato con l'Ater per le pratiche relative alla Commissione. L'Ater di Rovigo, essendo scaduta la convenzione in essere, ha presentato lo scorso dicembre uno schema di convenzione con riferimento ai bandi di concorso per gli anni 2005 - 2006, relativi alle istruttorie delle domande di assegnazione di alloggi Erp, al riaccertamento dei requisiti, alle gestioni della mobilità negli alloggi Erp, e l'esecuzione di ordinanze di decadenza ed annullamento emesse dai Comuni. Preso atto che il costo per ogni singola pratica è definito con 70 euro più Iva, e che è previsto un costo aggiuntivo forfettario di 400 euro più Iva per l'istruttoria delle procedure connesse al riaccertamento dei requisiti, alle consulenze alla mobilità e alla decadenza, importi che sono uguali alla convenzione scaduta, che 57 era quindi presente fino allo scorso anno. La proposta è di approvare detta convenzione e proseguire con le stesse modalità previste per l'anno scorso, per i prossimi due anni. BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio: Sul punto, poiché la Commissione non l'ha visto, apro immediatamente la discussione. Chi vuole prendere la parola ne ha facoltà. BRASIOLI LUCA - Consigliere: Anche in questo caso valgono le considerazioni fatte per il punto precedente. Ritengo che la convenzione con l'Ater sia uno strumento anche in questo caso indispensabile, soprattutto in virtù del fatto che anche le politiche della casa sono state in tempo relativamente breve trasferite dall'Ufficio Urbanistica, che si avvaleva dell'opera di tecnici competenti, all'Ufficio Servizi Sociali, che mi sembra sia uno dei servizi fra i più oberati, come carico di lavoro; mi sembra giusto, dove possibile, a un costo compatibile per l'Amministrazione, di potere snellire le procedure e i carichi di lavoro, garantendo anche un puntuale adempimento di queste domande, che come ci ricordiamo servono per preparare le graduatorie che sono sempre più cospicue di anno in anno, pertanto, anticipando un po' anche la dichiarazione di voto, non posso che essere favorevole alla adozione di questa convenzione. FERIOTTO MARIA CARLA - Consigliere: Anch'io esprimo la mia dichiarazione di voto assieme all'intervento. Magari sottolineando anche una possibile soluzione per il futuro, se l'Amministrazione vorrà recepire. Visto che il carico dell'Ater, adesso appunto è passato, come diceva il Consigliere Brasioli, all'Ufficio Servizi Sociali, questo ha comportato poi un aumento notevole proprio del numero delle domande stesse, quindi vuol dire che è stato fatto con cura ed è 58 stato anche pubblicizzato in maniera precisa. Chiedevo se era possibile, visto che i tecnici dell'Urbanistica si sono sgravati di questa parte di lavoro, se potevano essere utilizzati in un futuro proprio per formare la Commissione di valutazione per le domande Ater. Questo darebbe modo all'ente di risparmiare sulle domande stesse, quindi fare in modo di avere un rientro nelle entrate. BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio: Se non ci sono altri interventi, poniamo in votazione il punto n. 5 all'ordine del giorno. Chi è favorevole è pregato di alzare la mano. 18 voti favorevoli, il Consiglio approva all'unanimità. Dobbiamo procedere ad una seconda votazione perché il punto è urgente, per dichiarare l'immediata eseguibilità. Approvato all'unanimità. 59 PUNTO N. 6 BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio: Punto n. 6 all'Odg: Individuazione dell'aliquota massima per l'anno 2006 della riserva di assegnazioni alloggi E.R.P. per emergenze abitative. La parola all'Assessore Gasparetto per l'illustrazione. GASPARETTO RODOLFO - Assessore: Sempre la Legge Regionale 10 del '96, prima citata, definisce che il Comune, per emergenze abitative, quali sgomberi a seguito di calamità, può riservare una percentuale fino ad un massimo del 15% degli alloggi da assegnare annualmente per l'assegnazione diretta. Tenendo conto che gli alloggi annualmente assegnati sono nell'ordine di 10 - 12, ponendo anche il massimo della percentuale prevista del 15%, il numero di alloggi assegnabili per emergenza risulta comunque essere pari a 1 per il nostro Comune, quindi, la proposta è quella di definire il 15%, perciò il massimo della percentuale prevista, nonché c'è la possibilità di assegnare annualmente l'aliquota pari al 10% degli alloggi assegnabili per gli appartenenti alle Forze dell'ordine, con possibilità di sommare quest'ultima alle precedenti in caso di inutilizzo totale o parziale. Questo vale quanto prima, comunque per gli alloggi assegnati sono sempre 1 alloggio anche per quanto riguarda le Forze dell'ordine, con la possibilità di assegnarlo in emergenza nel caso questo non venga utilizzato. La proposta è, quindi, di prendere il massimo dell'aliquota, del 15% e il 10% per gli appartenenti alle Forze dell'ordine. BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio: Sul punto apro la discussione. 60 BRASIOLI LUCA - Consigliere: Solo per un chiarimento, e mi rivolgo all'Assessore, perché non ho compreso molto bene. Praticamente abbiamo un alloggio con la percentuale per le emergenze abitative, e un alloggio, sempre in percentuale per le Forze dell'ordine. Nel caso, decorsi i termini, nessuno degli appartenenti alle Forze dell'ordine proponesse domanda, potremmo assegnarne due per le emergenze abitative. Ho compreso bene il senso? GASPARETTO RODOLFO - Assessore: Sì. BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio: Se non ci sono altri interventi poniamo in votazione il punto n. 6, chi è favorevole è pregato di alzare la mano. Il Consiglio approva all'unanimità. Procediamo alla votazione per immediatamente eseguibile. Il Consiglio approva all'unanimità. 61 dichiarare questo punto PUNTO N. 7 BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio: Punto n. 7 all'Odg: Approvazione atto aggiuntivo e modificativo al contratto di concessione attualmente in essere con la Società Italgas. La parola al Sindaco Alessandro Ferlin per l'illustrazione del punto. FERLIN ALESSANDRO - Sindaco: Questa proposta di delibera è già stata trattata anche dalla Commissione, che poi leggerà il suo parere. Io non voglio fare la cronistoria, la materia è alquanto complessa e articolata, parte dal decreto Letta, al successivo Marzano, e a finire con l'ultima approvazione di qualche giorno fa, la settimana scorsa del decreto Milleproroghe. In sostanza, questa legge tende a interrompere quelle convenzioni decennali, in questo caso parliamo di gas, che nel nostro caso doveva esaurirsi nel 2017, il decreto dice che siamo in questo momento obbligati a riconoscere tale convenzione al massimo fino al 2009. Abbiamo discusso come Amministrazione, la Giunta tutta, con la società Italgas da molti mesi a questa parte, quando le cose erano ancora in movimento e non definite. A quel tempo l'Italgas aveva naturalmente un forte interesse ad ottenere tutte le proroghe possibili, per il momento si pensava fino al 2012, ma i vari decreti potevano mettere in discussione questo già fin dal 2005. Comunque, ad oggi, la società Italgas ha per legge, per decreto, la possibilità di rimanere in convenzione con il Comune di Lendinara fino al 2009. Per questo, come è scritto nella delibera, e per ottenere un ulteriore anno che la legge ci consente, quindi estendere la convenzione al 2005, la società Italgas ci propone l'importo di 20.000 euro all'anno, a partire dal 2005, che è un po' 62 anomalo, visto che poi il decreto che è stato approvato di recente fissa solo in un anno in più la possibilità da parte nostra per estendere la convenzione. La delibera dice anche che l'Italgas si impegna, a fronte dell'eventuale convenzione sottoscritta, ad investire ulteriormente nel nostro territorio per la rete del gas, relativa ad un chilometro. E` un importo minimo stimato di investimenti di almeno altri 100.000 euro. Ho chiesto alla Commissione, venerdì corso, di potere avere mandato per contrattare ulteriormente questo importo, visto che dai contatti avuti e dalle discussioni avviate a suo tempo, quando la cosa sembrava essere più limitata e quindi l'Italgas avesse molto più interesse anche ad alzare la posta, le cifre erano leggermente superiori. Mi sono riservato insieme alla Giunta di contattare ancora l'Italgas, e di cercare di portarli quanto meno più vicini alle proposte iniziali. Abbiamo forzato un po' la mano, c'è stato uno scambio intenso di telefonate ai vari livelli, naturalmente verso l'Italgas per cercare di capire se la nostra richiesta poteva essere soddisfatta. Alla fine, siamo giunti ad ottenere un aumento di 5.000 euro all'anno per i 6 anni, più un bonus di ulteriori 10.000 euro. Quindi, rispetto alla delibera che abbiamo questa sera, se l'approviamo in questo senso, cioè chiedendo all'Italgas di aumentare da 20 a 25.000 euro per i 6 anni, e chiedere a loro ulteriori 10.000 euro, a mio avviso ci sono ottime possibilità, anzi direi ne ho la certezza, di riuscire a chiudere la convenzione con questi importi. Direi che alla fine, ottenere 160.000 euro e un chilometro di rete per solamente la proroga di un anno, credo sia un risultato importante, estremamente vantaggioso per il nostro Comune. Al tempo stesso, stante la legislazione attuale, abbiamo 5 anni davanti per preparare eventualmente il successivo bando di gara, fermo restando naturalmente queste regole. 63 Io mi sento di ringraziare sicuramente la Giunta che mi è stata vicina anche in questa trattativa, ed anche la Commissione che ha accettato questo mio ulteriore rilancio, se così si può dire. Naturalmente i ringraziamenti vanno anche alla società Italgas, che in questo frangente non ha fatto retromarcia sulle proposte iniziali, proposte che, ripeto, presupponevano allungamenti alla convenzione molto superiori all'anno stesso che questa sera abbiamo concesso. Quindi, ribadisco, a mio avviso è una convenzione che per il Comune da Lendinara è sicuramente vantaggiosa. BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio: Il punto è stato visto dalla Seconda Commissione, la parola al Presidente Luciano Conti per il parere della Commissione. CONTI LUCIANO - Consigliere: Questo punto, come abbiamo sentito dalla spiegazione del Sindaco, è stato visto anche dalla Commissione e i componenti, dopo l'introduzione da parte del Presidente, prendono atto dell'esposizione fatta dal responsabile del servizio patrimonio contratti, geom. Giuseppe Guaraldo. Dopo discussione, si erano espressi, come anche ha detto il Sindaco, dandogli l'incarico di contattare appunto l'Italgas per vedere se era possibile portare questo importo da 20.000 a 25.000 euro annui. Inoltre, la Commissione aveva anche chiesto di estendere la rete da 1.000 a 1.500 metri lineari, per coprire quelle due zone che attualmente sono scoperte della distribuzione del gas. Come abbiamo sentito dal Sindaco, sembra che la trattativa sia positiva, e abbiamo anche successivamente dato l'incarico alla Giunta di portare avanti il discorso. BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio: 64 Sul punto apro la discussione, chi vuole prendere la parola ne ha facoltà. MERLO CARLO ALBERTO - Consigliere: Direi che è una decisione anche difficile da prendere, perché quando ci sono delle gare, ci sono più ditte che partecipano, ci sono offerte che possono essere confrontabili, allora lì ci sono degli elementi concreti e paragonabili sui quali si può dire che una è meglio dell'altra o viceversa. In questo caso, anche avendo fatto qualche approfondimento con gli uffici, non c'è stata nessuna altra ditta che si sia proposta, anche perché fare una proposta per un anno solo non è conveniente per nessuno, è insostenibile la gara con Italgas che già è residente, ha tutte le sue tubazioni esposte i suoi uffici, se uno deve partire, parte quando c'è una gara effettiva, quando ci sarà l'apertura, questa liberalizzazione famosa, questa possibilità di ottenere anche sconti, allora lì sarà possibile. Al momento, pure essendo convinti che ci sia stato il massimo sforzo da parte del Sindaco e della Giunta, non ci sentiamo di esprimere un parere, né positivo e né negativo, siamo per accogliere positivamente quello che si porta a casa, però dire si poteva fare di più o non si poteva fare di meno, non esprimiamo neanche giudizi, diciamo che siamo convinti che ci sia stato l'impegno necessario, però non ci sentiamo neanche di dire va bene e siamo contenti. BASSAL NABEEL - Consigliere: Solo una domanda. Sono contento della risposta del Sindaco, era presente nella Commissione, però come sempre i segretari, quando scrivono la discussione nella Commissione, non scrivono tutto. Io ho fatto una domanda all'Assessore e al Sindaco, se si poteva fare la stessa cosa che ha fatto l'Enel, cioè per una ora o due ore alla settimana aprire uno sportello. Pensavo che il 65 Sindaco mi desse la risposta perché su questo argomento ho fatto una domanda. BRASIOLI LUCA - Consigliere: Solo per chiedere una delucidazione alla Giunta, se è possibile, se questo è già stato magari pensato, per chilometro di rete, se si è già individuato un ambito territoriale dove intervenire o seppure le cose sono ancora in itinere, pertanto l'Amministrazione non ha ancora delle idee precise su dove fare quel chilometro di estensione di rete. BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio: Se non ci sono altri interventi, la parola al Sindaco se vuole rispondere. FERLIN ALESSANDRO - Sindaco: Al Consigliere Bassal rispondo che anche qui non abbiamo dormito. Molto probabilmente a livello sperimentale, ma direi ormai al 99%, sul Comune di Lendinara ci sarà la possibilità, almeno due volte al mese, con possibilità di arrivare a una volta alla settimana, la presenza di uno sportello informatizzato, telematico, dove il cittadino potrà rivolgersi e fare tutte le pratiche inerenti all'Italgas. E` in dirittura d'arrivo la sottoscrizione di questo accordo, di questa convenzione, ripeto a livello sperimentale, perché non è una cosa che normalmente Italgas fa; ha già fatto le sue scelte in passato e stiamo subendo anche i disagi. Credo che potere riportare a Lendinara presso gli uffici comunali la possibilità di fare contratti, disdire, variazioni e quant'altro, anche se una mattina o un pomeriggio due volte al mese, ma quasi sicuramente una volta alla settimana, sia un altro successo. La stiamo seguendo, per noi è cosa già fatta, formalmente non abbiamo ancora l'atto, ma abbiamo queste informazioni. 66 Ho capito al volo sulla necessità del chilometro di rete. Anche qui c'è una richiesta inevasa, una promessa fatta alla precedente Amministrazione, che era rimasta inevasa, e quindi cercheremo di portare la rete del gas ai cittadini di via San Rocco (è via San Rocco dopo la regionale), che ho incontrato anche di recente, li avevo invitati a riformulare la domanda e quindi anche questi cittadini, mi sento di dire, avranno buone speranze di essere raggiunti dalla rete del gas. Poi c'è un'altra richiesta che credo sia già arrivata, sulla zona di Rasa, anche qui c'è una richiesta dei cittadini, e tenteremo con questa possibilità di andarla a soddisfare. BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio: Ci sono interventi per dichiarazione di voto? FERIOTTO MARIA CARLA - Consigliere: Per dichiarazione di voto, però mi è sfuggito di dirlo prima, quindi se vorrete rispondermi lo stesso, altrimenti mettetelo magari come annotazione. Nel momento della convenzione non so se si può introdurre anche la possibilità, come fanno altri gestori del gas, della fatturazione mensile, soprattutto nel periodo invernale. Questo comporterebbe per le famiglie che si vedono arrivare bollette... e vi garantisco arrivano delle bollette mega, la possibilità di suddividere il costo mensilmente, quanto meno da novembre - dicembre a marzo. Questo sarebbe già una prima risposta che si potrebbe dare. Il parere è comunque favorevole. AGNOLETTO EGIDIO - Consigliere: Condivido anch'io questa esigenza che ha posto adesso il Consigliere Feriotto. Se si riesce a creare le condizioni attraverso un ulteriore incontro da farsi con Italgas, procedere in questa direzione, come d'altronde fanno altri, è meglio. Naturalmente 67 prendo atto dei passi avanti che sono stati fatti, sono per dire: va bene, quello che mi date è mio e il reso si vedrà. Quello che mi viene dato, o lo prendo o non lo prendo, e io sono per prenderlo, però dichiarando che sarebbe meglio sostenere questa ipotesi come prima formulato, perché può aiutare tante famiglie che hanno difficoltà economiche in questi periodi, purtroppo, e si vedono delle spese sostenute. CONTI LUCIANO - Consigliere: Anche il mio gruppo è favorevole è a questa delibera, comunque vorrei specificare che già con Italgas, dando la lettura anche di mese per mese, si può ottenere la rateizzazione mensile. BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio: Poniamo in votazione il punto all'ordine del giorno. Prima della votazione devo sostituire uno scrutatore della minoranza, la Consigliere Agnoletto Giulia che è uscita, con Daziale Giuliano. Andiamo a mettere in votazione questo punto n. 7 modificato, cioè nella delibera è scritto 20.000 ma noi andiamo a deliberare per 25.000 come specificato dal Sindaco, più 10.000. Pongo in votazione il punto all'ordine del giorno, chi è favorevole è pregato di alzare la mano. 19 votanti, 16 favorevoli e 3 astenuti. Il Consiglio approva. 68 PUNTO N. 8 BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio: Punto n. 8 all'Odg: Nuova nomina dei componenti effettivi e supplenti della Commissione Elettorale Comunale ai sensi dell'art. 12 del D.P.R. n. 223/69, modificato dal D.L. n. 1/206, convertito con modificazioni con Legge n. 22/2006. Dò lettura in sintesi del testo di delibera. Questo Consiglio comunale, con deliberazione n. 8 del 25 febbraio 2006, ha provveduto a nominare la Commissione elettorale comunale nella composizione numerica di 4 membri effettivi e 4 membri supplenti. Vista la circolare n. 6 del 2006, in data 28 febbraio 2006, dell'Ufficio territoriale del Governo, Prefettura di Rovigo, concernente la modifica della composizione numerica della Commissione elettorale comunale, che trascrive la circolare del Ministero dell'Interno Direzione centrale per i servizi elettorali n. 6 del 2006. Preso atto che è necessario procedere alla nomina della Commissione elettorale comunale nella composizione numerica di 3 membri, oltre al Sindaco, come da modifica da ultimo introdotta anche per quei Comuni che hanno già provveduto alla nomina ai sensi dell'art. 10 della legge n. 270 del 2005, nel rispetto dei termini fissati dalla medesima disposizione. Dato atto che il Consiglio comunale dovrà attenersi nella nomina ai criteri specificati dall'art. 13 del Testo Unico 223 del 1967. Ripeto le modalità della elezione. L'elezione deve essere effettuata con unica vocazione, a mezzo di scheda segreta e con la presenza di almeno metà dei Consiglieri assegnati al Comune. Il Sindaco non prende parte alla votazione. 69 Risultano eletti effettivi e supplenti i Consiglieri che hanno avuto il maggiore numero di voi, purché non inferiore a 3. Nella Commissione deve essere rappresentata la minoranza. Nel caso in cui non riesca eletto alcun Consigliere di minoranza, dovrà essere chiamato a fare parte della Commissione, in sostituzione dell'ultimo eletto della maggioranza, il Consigliere di minoranza che ha ottenuto il maggiore numero di voti. A parità di voti è proclamato eletto il più anziano di età. Con votazione separata e con le stesse modalità, si procede alla votazione dei membri supplenti. Abbiamo già votato, quindi siamo esperti, servono due votazioni, una per la Commissione effettiva e una per la Commissione supplente. Ogni Consigliere deve esprimere un unico nominativo. Chiedo al messo la consegna delle schede. BASSANI PIERO - Consigliere: Ritirerò la scheda per i membri effettivi, perché la maggioranza ha designato i Consiglieri Conti e Zanini. Non ritiro la scheda per i membri supplenti, perché permane la presenza, a mio modo di vedere, ancora più ingiustificata questa sera, dell'Assessore Tognolo come membro supplente. L'Assessore Tognolo, oltre ad essere Assessore, è anche l'Assessore di riferimento proprio per questo tipo di problematiche, perché è l'Assessore agli affari legali, quindi anche l'ufficio elettorale, l'anagrafe e quant'altro. L'ho già dichiarato e lo dichiaro ufficialmente, credo che sia, dei tanti Consiglieri presenti, quello che meno si addice ad entrare a fare parte della Commissione elettorale, anche come supplente, perché ci ritroveremmo una persona che da un lato sovrintende alla istruzione delle pratiche di Commissione elettorale, che stanno diventando sempre più delicate, che è stato superato il tema del sorteggio, cioè la scelta un pochino diciamo arbitraria, tra virgolette, degli scrutatori, e quindi io ritengo che chi già come Assessore delegato ha il compito di predisporre gli atti, non possa 70 poi essere nemmeno come supplente membro della Commissione che su quegli atti va ad operare le scelte. Pertanto, mentre ritiro la scheda per la elezione del membro effettivo, non ritiro la scheda per il membro supplente, per significare fino in fondo tutta la mia contrarietà a questa designazione. BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio: La parola all'Assessore Tognolo. TOGNOLO LAURO - Assessore: Se la mia candidatura o la mia nomina diventa un problema, o potrebbe diventare un problema, ritiro la mia candidatura e se ci sono degli altri Consiglieri che vogliono candidarsi per me va bene, così almeno avremo, almeno su questo punto all'ordine del giorno, una votazione unanime. BRASIOLI LUCA - Consigliere: In merito a quanto abbiamo appena sentito, io ritengo che la candidatura del Consigliere e Assessore Tognolo sia valida a tutti gli effetti, anche perché questa non è una Commissione consiliare specifica, pertanto, non vedo, se da un punto di vista politico... ma queste sono osservazioni personali, ma invito il Consigliere Tognolo a non ritirare la candidatura, se queste sono le ragioni, perché non vedo incompatibilità fra il ruolo di Assessore ai servizi demografici, che ho ricoperto fino a ieri, con il ruolo che è stato proposto, fra l'altro come supplente, quindi in eccezione alquanto rara alla sostituzione. BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio: Direi di sospendere due minuti, facciamo una riunione e definiamo questo discorso. [Il Consiglio comunale viene temporaneamente sospeso] La parola all'Assessore Tognolo. 71 TOGNOLO LAURO - Assessore: Dopo la riunione fatta e i chiarimenti e l'intervento del Consigliere Brasioli, non ritiro la mia candidatura, la lascio ed andiamo alla votazione. BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio: Chiedo al messo di distribuire le schede per le votazioni. [Il Consiglio comunale procede alla votazione a scrutinio segreto] Proclamo l'esito della votazione. Per la Commissione effettiva hanno ottenuto voti: Conti Luciano 7, Zanini Pier Luca 5, Feriotto Maria Carla 5, Bassal Nabeel 1. Quindi, proclamo eletti nella Commissione elettorale quali membri effettivi Conti Luciano e Zanini Pier Luca per la maggioranza, e Feriotto Maria Carla per l'opposizione. Per quanto riguarda i supplenti, hanno ottenuti voti: Lauro Tognolo 6, Claudio Ghirardello 5, Carlo Alberto Merlo 3, Piero Bassani 2, Luigi Viaro 1. Quindi, proclamo eletti nella Commissione elettorale supplente Tognolo Lauro e Ghirardello Claudio per la maggioranza, e Merlo Carlo Alberto per l'opposizione. Anche questo punto dobbiamo votare l'immediata eseguibilità. il Consiglio delibera all'unanimità. 72 PUNTO N. 9 BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio: Punto n. 9 all'Odg: Nomina componente in sostituzione dell'Assessore Comunale Tognolo Lauro in seno alla 1^ e 3^ Commissione Consiliare Permanente. Come sapete, dobbiamo votare un Consigliere per ogni Commissione, cioè per la 1^ e la 3^, perché l'Assessore Tognolo era presente sia nella 1^ che nella 3^. Voterà soltanto la maggioranza, perché è un Consigliere di maggioranza. Se qualcuno ha qualche osservazione? BASSANI PIERO - Consigliere: L'avevo chiesto prima, lo chiedo adesso, perché votiamo soltanto la sostituzione del Consigliere Tognolo Lauro nella 1^ e nella 3^ Commissione, e non anche nella Commissione per la revisione dello Statuto e del regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale, della quale pur fa parte, e non può più fare parte, quindi deve essere sostituito? Il fatto può essere insignificante, ma visto che si sta parlando sempre di modifica delle statuto, e io dico soprattutto di modifica dei regolamenti, e proprio l'Assessore competente anche per queste cose abbia dimenticato o volutamente trascurato di farsi sostituire in questa che forse in questo momento è la Commissione più importante di cui fa parte, è un fatto che va quanto meno segnalato. BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio: E` stato un errore purtroppo, capita che si possa dimenticare una cosa, Consigliere. Comunque purtroppo è stato dimenticato e chiediamo umilmente venia, lo faremo la prossima volta. Se non ci sono altri interventi, possiamo distribuire le schede solo alla maggioranza. 73 [Il Consiglio comunale procede alla votazione a scrutinio segreto] Proclamo il risultato della votazione. Per la 1^ Commissione hanno ottenuto voti: Luca Brasioli n. 7; e per la 3^ Commissione ha ottenuto voti Micheletto Maria n. 10; Luigi Viaro ha ottenuto 1 voto per la 1^ Commissione. Quindi, dichiaro eletti nella 1^ Commissione Brasioli Luca, nella 3^ Commissione Micheletto Maria. La delibera prevede di dichiarare il provvedimento urgente, quindi immediatamente eseguibile. Il Consiglio approva all'unanimità l'immediata eseguibilità. 74 PUNTO N. 10 BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio: Punto n. 10 all'Odg: Interpellanza presentata dai Consiglieri comunali Brasioli Luca, Conti Luciano e Bassani Piero, assunta al Protocollo Generale al n. 99 in data 03.01.2006, avente oggetto: "Politiche per la sicurezza urbana". BRASIOLI LUCA - Consigliere: Ottemperando all'accordo a cui lei aveva citato all'inizio del Consiglio comunale, e visto l'approssimarsi dell'ora tarda, come lei aveva chiesto, chiediamo che le interpellanze vengano poste come primi punti all'ordine del giorno del prossimo Consiglio comunale. BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio: L'obiettivo chiaramente era diverso, era quello di chiudere entro mezzanotte per fare delle economie. A questo punto abbiamo passati la mezzanotte, quindi io direi di chiudere i lavori di questo Consiglio, perché ritengo che il fine era chiaro, non l'avevo detto, però il fine era chiaro. Il Consigliere Merlo, che aveva proposto di aggiungere i punti all'ordine del giorno, lo ha e lo abbiamo spiegato bene nella Conferenza dei Capigruppo che l'intendimento era quello di chiudere entro mezzanotte per contenere i costi. Metto in votazione la proposta, qualcuno vuole parlare a favore o qualcuno contrario? BASSAL NABEEL - Consigliere: Per agevolare il lavoro a tutti, visto che ci sono altre quattro interpellanze oltre a questa, e visto che il prossimo Consiglio comunale si parla di bilancio, è obbligatorio mettere ogni volta, almeno sei, secondo l'accordo. A questo punto chiedo, possiamo 75 ritirarne quattro, e si fa Consiglio comunale con tutte le interpellanze a disposizione, perché le interpellanze che sono già arrivate in Commissione non può rinviarle oltre marzo, anche se c'è il bilancio deve metterle lo stesso. A questo punto facciamo una unica. BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio: Non c'è nessun termine per la presentazione delle interpellanze, quindi... BASSAL NABEEL - Consigliere: Ma se per l'interpellanza passano tre mesi o quattro mesi, finisce il suo scopo. BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio: Il regolamento dice che decide il Presidente, sentito il Sindaco. VIARO LUIGI - Assessore: Credo che adesso dividerci su queste questioni, visto che questa sera è stata già una serata un po', tra sospensioni ed altre cose, piuttosto impegnativa. Direi una cosa, Presidente, possiamo anche... è indifferente credo rinviare la trattazione di queste quattro interpellanze ad un prossimo Consiglio, però la proposta che faccio è che lei tenga conto, in considerazione del prossimo incontro dei Capigruppo, di spostare l'orario di inizio dei Consigli comunali e di anticiparlo, visto che abbiamo tutti la possibilità di avere una giornata di permesso, moltissimi la utilizzano, quindi, anziché iniziare alle ore 21, iniziare alle 16 del pomeriggio, e così possiamo arrivare a notte inoltrata avendo esaurito gli ordini del giorno e possiamo fare le cose fatte per bene tutti. Questo che questo sia un atteggiamento, organizzando i tempi chiaramente, periodi che possono permettere queste cose, altri periodi avremo delle difficoltà operative, parlando a livello di Capigruppo e a 76 livello di Consiglieri, sentendo le disponibilità, si può organizzare un programma di lavoro, a volte li organizziamo per le 16 e a volte per le 21. Però arrivare a mezzanotte, poi sforare di un'ora, è inutile, e non è né retorica la mia e né tanto meno volere prendere le difese dell'Amministrazione comunale, però avere dei costi quando dopo ci dividiamo su mille euro l'aumento di qualcosa in particolare, credo sia una cosa che ormai potremmo superare insieme, rivalutando, rivedendo un pochino quella che può essere la logistica e la tempistica per l'organizzazione dei lavori del Consiglio. Quindi direi di tenere conto anche di queste cose. BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio: A questo punto metto in votazione la proposta. Chi è favorevole al ritiro dei 4 punti è pregato di alzare la mano. La proposta è respinta, quindi andiamo avanti con i punti all'ordine del giorno. Dò lettura dell'interpellanza al punto n. 10. "Al signor Sindaco di Lendinara. Al signor Presidente del Consiglio comunale di Lendinara. Oggetto: Interpellanza "politiche per la sicurezza urbana". Siamo all'ultimo dell'anno e si legge sulla stampa dell'ennesima azione criminosa perpetrata ai danni di anziani sul territorio cittadino Evidenziato che entro la fine del mese di novembre 2005, ossia più di un mese fa, così come riferito in Consiglio il 30/11/2005 dall'allora Assessore alle politiche per la sicurezza urbana Luca Brasioli, era stato consegnato alla tipografia per la stampa un opuscolo di consigli per difendersi dal reato in parola, e non solo, si chiede di conoscere : 1) Per quali motivi il suddetto opuscolo, già finanziato e pronto alla stampa tipografica, nonché già pubblicato nel sito internet di codesta Amministrazione, non è stato ancora distribuito alla popolazione interessata tramite gli annunciati canali. 77 2) Preso atto delle eventuali motivazioni che vorrete fornire, desideriamo sapere se e con quale tempistica l'Amministrazione intende portare avanti il programma di distribuzione del predetto opuscolo, dato il ritardo, evidenziata la notoria consapevolezza di questa tipologia di reati (vedi i picchi di perpetrazione proprio in prossimità delle ormai passate feste natalizie di fine anno). 3) Stanno ancora continuando i controlli, in particolare quelli serali, da parte della nostra Polizia locale? Confidando in una puntuale e precisa risposta nel corso del prossimo Consiglio comunale, si porgono distinti saluti. Firmato i Consiglieri comunali Luca Brasioli, Luciano Conti, Piero Bassani". Al Consigliere Luca Brasioli, primo firmatario, la parola per l'illustrazione della interpellanza. BRASIOLI LUCA - Consigliere: Chiaramente non rileggo il testo dell'interpellanza, perché l'ha già fatto per me il Presidente del Consiglio comunale. Il tema della sicurezza è un tema che ha interessato il Consiglio comunale di fine anno scorso, il Consiglio del 30 novembre 2005. Un tema, quello della sicurezza, ritenuta scottante in quei giorni, perché riteniamo tutti che in quel periodo si è vissuto un grande momento di tensione e di preoccupazione a Lendinara per i fatti che erano accaduti, non ultimo anche una rapina a mano armata. In questi giorni, immediatamente i sono susseguiti numerosi articoli sulla stampa locale, c'è stato un grande fermento sul problema della sicurezza a Lendinara, si sono a più voci richiesti interventi della Amministrazione comunale per tentare di arginare, con i mezzi a disposizione, non dico il problema di arginarlo, perché magari l'Amministrazione comunale potesse avere questa capacità!, ma sicuramente di porre in essere una serie di interventi atti a ridurre per quanto possibile il fenomeno della criminalità. 78 Fra questi interventi, l'Amministrazione comunale ha pensato di iniziare con la messa a disposizione di alcuni fondi che erano contenuti nel Peg del Comandante della Polizia Locale, del Piano esecutivo di gestione riguardante le politiche per la sicurezza urbana, per organizzare dei turni notturni della Polizia municipale. Chiaramente, per fare questo, se bene ricordate, abbiamo proposto anche delle variazioni di bilancio proprio in quella sede, e purtroppo, per una contrattazione sindacale interna agli uffici del Comune non è stato possibile eseguire i turni notturni ma si sono svolti dei turni serali. Un turno serale è iniziato proprio la sera antecedente al Consiglio comunale del 30 novembre, ne abbiamo avuto conferma anche dalle dichiarazioni del Consigliere Merlo, che in quella occasione ha dichiarato di avere visto in orario serale passare la pattuglia della nostra Polizia urbana. Pertanto, essendo che alcuni giorni dopo non ho più ricoperto la carica di Assessore, e quindi non ho potuto monitorare il servizio svolto nei giorni e nei mesi a seguire, si è nella domanda n. 3 richiesto alla Amministrazione comunale di conoscere se stanno ancora continuando questi controlli, in particolare quelli serali da parte della nostra Polizia locale, perché il problema della sicurezza, anche se non messo in risalto, per fortuna, per grossi eventi criminosi nel corso delle ultime settimane e mesi, sicuramente non è un problema da tenere in secondo piano, quindi, alcune misure per le quali erano anche stanziati dei fondi vogliamo conoscere se sono state continuate in questo periodo. Per quanto invece riguarda l'opuscolo, il vademecum di consigli che questa Amministrazione aveva già intenzione di fare e che ha reso l'occasione in quel determinato periodo di porre in essere, perché era già previsto nel programma esecutivo di gestione fin dall'inizio dell'anno, devo ribadire che ci ha lasciato alquanto perplessi il fatto che un opuscolo che era già stato confezionato, collezionato, portato in tipografia per l'urgenza con la quale si riteneva di doverlo consegnare, alla data dell'ormai 18 febbraio 79 non è ancora stato consegnato. Chiaramente abbiamo letto oggi sulla stampa locale alcune motivazioni, cioè che il lavoro, sebbene ben fatto, è da rivisitare con disegni, fumetti per bambini e memorandum per le medicine da parte degli anziani, però ci tengo a ribadire quanto ho dichiarato quella sera in Consiglio comunale a proposito dell'opuscolo. Testualmente, estratto dal verbale, dichiaravo: "Per quanto invece riguarda l'opuscolo, cui prima facevo cenno, abbiamo consegnato già una bozza alla tipografia; la pubblicheremo in 2.500 copie, avendo privilegiato il numero rispetto magari alla qualità, perché riteniamo che sia in questo caso l'informazione che deve girare e non fare un prodotto, una vetrina, in situazioni così gravi, solo per dare magari lustro all'iniziativa. Quindi, abbiamo puntato proprio al numero più che alla forma. Spero, contrariamente alla disponibilità della tipografia, di poterlo distribuire al più presto possibile. Mi prendo anche l'impegno, nel frattempo, che questo vademecum, anche se mi rendo conto che per le persone anziane questo è uno strumento forse po' difficile, di pubblicarlo anche sul sito internet dell'Amministrazione comunale". Ribadendo un concetto, che in quel determinato periodo, che antecedeva di circa un mese le feste natalizie, che per statistica sono il periodo dove le truffe vengono effettuate con maggiore frequenza, ritenevo urgente di non aspettare oltre modo a distribuire questo opuscolo che in numero di 2.500 copie vuol dire che potrebbe coprire quasi il 60% dei nuclei familiari della città di Lendinara, e a mio avviso sembra, visto che era pronto per la stampa, sembra che sia stato vanificato un impegno che si riteneva urgente sulla questione. Penso che come introduzione sia più che sufficiente, aspettiamo le risposte dell'Amministrazione. BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio: Assessore Tognolo, se vuole prendere la parola, lo faccia con il microfono altrimenti non viene sentito. 80 TOGNOLO LAURO - Assessore: Dialogavo così, perché aveva detto "dopo eventualmente", ma dopo cosa? Se lo presentava tutto o in parte, questo chiedevo al Consigliere Brasioli. Io invece prendo lo spunto dal loro scritto per rispondere punto per punto. Per il primo punto, tutti sanno i tempi in cui io ho preso l'incarico, sono succeduto proprio al suo mandato. Proprio i primi giorni sono stato indirizzato dal Sindaco di presentarmi al Comando dei nostri Vigili urbani perché c'era questo lavoro, questo opuscolo da mandare in tipografia. L'informazione che ho avuto in quel momento è che era sì stato detto che sarebbe stato consegnato alla tipografia, ma non era ancora stato consegnato perché mancava la presentazione che nei momenti prima era stata costruita dall'Assessore uscente, e che dato che in stampa andava in quei giorni in cui io avevo avuto l'incarico, avrei dovuto presentarlo o perlomeno avere messo la firma io. Mi sono portato al Comando della Polizia municipale, o incontrato il Comandante Dallagà e mi sono fatto presentare l'opuscolo, il prodotto fatto dal mio predecessore. Me l'ha mostrato nel Pc, io gli ho chiesto una copia, ha tentato di stamparla ma non si poteva stampare in quel momento, non so il perché, comunque me l'ha messo su un supporto magneto-ottico e me ne ha dato una copia. Io l'opuscolo l'ho visto da solo, me lo sono portato a casa, l'ho valutato, ho valutato il prodotto e, considerando i fatti, le necessità, ho valutato sia l'obiettivo per cui era stato pensato, e quindi anche a chi doveva essere indirizzato, persone che erano nelle loro case, queste persone sono di massima persone anziane o bambini, chi trascorre la gran parte delle ore in casa sono le persone anziane e bambini o chi non va a lavorare. Visto e stampato, perché sono riuscito a stamparlo anche se era prodotto in un programma PDF che non si poteva correggere in 81 nessun modo con i normali programmi, prodotto l'opuscolo, non ho condiviso al cento per cento gli obiettivi e il prodotto. Cosa ho fatto? La prima riunione di Giunta ho portato il lavoro fatto dal mio predecessore ai miei colleghi, anche perché non volevo prendermi questa responsabilità e l'abbiamo visto insieme; i miei colleghi di Giunta mi hanno riferito che di questo opuscolo loro non avevano visto nulla, che non era stato mai portato in Giunta tanto per dare una opinione. Dal primo momento in cui ho partecipato alle riunioni di Giunta, tutti i miei colleghi hanno sempre parlato anche fuori sacco di tutto, ho contribuito sull'operato dei miei colleghi anche se non erano di mia competenza tante cose, loro per quelle poche cose che fino ad oggi e in special modo nei primi giorni ho potuto fare, hanno contribuito sui lavori. Per non averlo visto prima molto probabilmente non hanno potuto i miei colleghi essere di aiuto al Consigliere Brasioli per stimolarlo a verificare dei concetti che poi ho espresso. Quando io poi l'ho avuto in mano, e qui ne ho una copia che potete verificare il tipo di prodotto che con i soldi dell'azienda... dell'USL... pardon, dell'Amministrazione si andava a produrre... INTERVENTO DI... [fuori microfono - incomprensibile] TOGNOLO LAURO - Assessore: Io lavoro in USL e sono prestato alla politica, se voi siete dei politici prestati alla lavoro, me ne dispiace. BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio: Vada avanti, Assessore. TOGNOLO LAURO - Assessore: Io vado avanti, però se i colleghi rispettano un po' le persone... Questo è l'opuscolo e lo potete verificare. 82 Nell'analisi fatta in Giunta, verificato gli obiettivi e quindi anziani e bambini quelli che erano i più sensibili a questi atti, e parlato con il Comandante dei Vigili urbani, il quale ha condiviso il concetto che io esprimevo, cioè che era una buona raccolta fatta dal sito dei Carabinieri, una buona raccolta di leggi, una buona raccolta di suggerimenti che tutti possono andare a leggere con un semplice pc e in linea Internet presso appunto il sito dei Carabinieri, come buona raccolta, secondo noi avrebbe avuto bisogno di quello che noi oggi stiamo cercando di fare. Oltre tutto, visto che era una raccolta tratta dal sito dei Carabinieri, sono stato al Comando della Stazione dei Carabinieri e ho parlato con il Comandante della Stazione, chiedendoli se era a conoscenza di questo lavoro, al che mi ha detto: sì, me ne ha parlato l'Assessore uscente che avrebbe fatto queste cose. Però lui non l'aveva visto. Alla informazione sul contenuto e su come era costruito, anche il Comandante della Stazione di Carabinieri di Lendinara condivideva il fatto che, aggiunto a questo lavoro, per lo meno aggiunto a questo lavoro, un qualcosa di fatto con o figure o qualcosa che balzasse alla mente o all'occhio dei bambini e degli anziani sarebbe stato utile. Se qualcuno lo vuole vedere è qui a disposizione. Appunto per il punto 1, valutati i fatti, abbiamo prodotto una delibera di Giunta di integrarlo o di costruirlo usufruendo pure delle informazioni che sono comunque utili, perché non sono stupidaggini, e costruirlo in maniera appropriata, secondo noi. Quindi, i tempi sono quelli di andare a raccogliere, tramite una persona interpellata, alcuni lavori per poi produrlo. Per il punto 2, l'informazione è questa. L'opuscolo si intende produrlo sicuramente, con le migliorie che abbiamo elencato, sarà necessario concentrare i concetti più importanti, rappresentarli con le vignette, di immediata comprensione, perché l'anziano, fintanto che legge tutto quello che c'è scritto qua e che lo ricorda, diventa molto probabilmente di poco uso. Sarà importante 83 leggerlo, che lo possa leggere qualcuno che ha meno difficoltà con la vista e che sia un po' più giovane. Gli scritti li ho portati, come ho detto... BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio: Assessore, se può stringere, perché siamo... TOGNOLO LAURO - Assessore: Ha fatto una richiesta dettagliata e volevo informarlo in modo che fosse sicuro il mio predecessore che non era sperperato il lavoro che lui aveva fatto, sarà tenuto in considerazione, ma certamente migliorato, dato che copiare dal sito web sono capaci tutti e costruire un qualcosa di più definito è un po' più difficile. Comunque, tra l'altro l'opuscolo non è stato portato alla visione della Consulta degli anziani, anche per avere da loro il parere, e questo invece sarà fatto, quando sarà costruito secondo il nostro indirizzo andrà alla consulta degli anziani e sarà prodotto. Sulla questione del terzo punto che chiedono i tre Consiglieri, stanno ancora continuando controlli. Su questo passaggio mi riferisce il Comandante Dallagà che già a dicembre aveva risposto per iscritto al mio predecessore, oggi Consigliere Brasioli, quindi credo che già sappia di preciso come sono andate le cose fino a quel momento. Sicuramente sappiamo tutti che è un problema, i Vigili urbani non hanno possibilità, secondo il loro contratto, di fare dei turni notturni dopo la mezzanotte, in special modo con un certo numero di dotazione organica. Comunque, si sono impegnati, almeno in quel periodo, di farlo, e l'hanno fatto una o due volte, fino a poco tempo fa. E tra l'altro sarà anche impegno dell'Amministrazione verificare fino a che punto e in che modo sarà possibile continuare nel tempo queste uscite, almeno fino a mezzanotte, come ha già detto il Consigliere Brasioli. L'altra cosa è che il Comandante della Stazione dei Carabinieri mi ha anche informato che con l'inizio dell'anno ha avuto un aumento 84 del personale, della dotazione organica, e ha aumentato anche le uscite sul territorio, e questo a suo riferimento ha diminuito in maniera sensibile i reati. Quindi, siamo convinti che l'agire solo e soltanto con i Vigili urbani o agire solo attraverso altre forme comunque individuali non sia produttivo, e che sia necessario coordinare tutte le forze sul territorio, sia i Vigili, sia i Carabinieri, e questo sarà fatto, perché c'è già stato un incontro con il Comandante dei Carabinieri. C'è anche da informare che c'è già il Commissariato on-line attivo dal 15 febbraio, di cui i cittadini possono usufruire in attesa di questo indirizzo, sicuramente che di questo l'abbiano opuscolo, le famiglie. che E è importante sulla questione dell'informazione sulla stampa del calendario, riteniamo che il calendario sia un qualcosa di più facile che rimanga sotto gli occhi delle persone anziane per il fatto che ha già espresso anche il Consigliere Brasioli che nel calendario è facile segnare le necessità delle persone anziane, quindi anche avere sott'occhio le cose che sono utili per salvaguardare dai furti le famiglie. Volevo anche segnalare che i furti ci sono stati negli anni scorsi, nelle frazioni di Valdentro e Molinella, senza essere stati nel centro di Lendinara; tutti gli anni ci sono tanti furti, è importante comunque dare un segnale ai cittadini e stimolare i cittadini a diventare una comunità, stare tutti allerta ed aiutare uno con l'altro a salvaguardare i propri territori. BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio: Volevo solo ricordare che per la risposta, il Sindaco o l'Assessore hanno dieci minuti e non cinque, ha sforato di qualcosa, comunque erano dieci i minuti a disposizione. La parola ritorna al Consigliere Brasioli, interpellante, per dichiararsi soddisfatto o meno della risposta avuta. BRASIOLI LUCA - Consigliere: 85 Grazie, Assessore, per le precise informazioni che ci ha dato. Per quanto riguarda i punti 2 e 3 mi posso anche considerare parzialmente soddisfatto, ma per quanto riguarda il punto 1 la mia insoddisfazione è palese, ed esplicitiamo anche i motivi. Da quello che lei ha riferito, per il quale la ringrazio e sono sicuro che lei compirà un lavoro egregio nelle nuove funzioni cui è assegnato, ma l'insoddisfazione nasce dal fatto che tutto quello che ci ha raccontato è qualcosa che lei ha fatto, mentre l'interpellanza da noi presentata porta la data del 3 gennaio, quindi, in data bene antecedente alla sua nomina ad Assessore, e già c'era un ritardo. Sulle motivazioni dell'opuscolo, chiaramente, con la lettura che ho fatto prima e che non vado nemmeno a ripetere, abbiamo detto: non privilegiamo la forma, ma privilegiamo la sostanza dell'informazione. E su questo è stato copiato un vademecum pronto, fatto da esperti dell'Arma dei Carabinieri, che non mirava a volere portare nulla di stravolgente ma solo di dare quelle basilari informazioni capillarmente a più persone possibile. Il fatto... e qui è l'unica inesattezza, ma lei non era presente, quindi non lo può sapere, quindi è totalmente da estromettere da qualsiasi tipo di responsabilità, era già stato consegnato in tipografia, perché l'abbiamo portato personalmente io accompagnato dal Comandante Dallagà, quindi mi sembra un po' strano che si rivalutasse se mandarlo in tipografia o meno: c'era già. Però, quello che abbiamo capito a chiare lettere è che il motivo principale per cui non è stato dato alle stampe era perché c'era l'introduzione a firma di un Assessore che non era più Assessore. Per carità, io penso che quella, di tutto l'opuscolo, possa essere la pagina che possa essere anche stralciata completamente, perché aveva un messaggio politico che poco può interessare ai cittadini rispetto alle più importanti notizie contenute quell'opuscolo che tutti possono fare scaricandolo da Internet. Chiaramente, adesso, sono sicuro che sarà migliorato, attenzione a non ricopiare le cose dei Carabinieri, perché 86 modificando si potrebbe violare il diritto del copyright, quindi è meglio fare proprio una operazione ex novo, e sono convinto e spero che sia distribuito al più presto, benissimo con l'ausilio anche delle associazioni degli anziani, ma vi invito comunque a fare presto, perché fra il 27 - 30 novembre ad oggi, purtroppo, altri anziani hanno subito delle ingenti perdite a causa delle truffe. Non voglio dire che il vademecum li avrebbe risparmiati da questi dolorosi atti di criminalità, però tutto contribuisce a rendere più agevole l'intervento anche delle Forze dell'ordine. Vista l'ora tarda non mi dilungo con ulteriori considerazioni, che non mi sembra proprio il caso, vista l'ora e visto che abbiamo altre tre interpellanze da discutere questa sera, e ripeto, fondamentalmente non mi ritengo soddisfatto. BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio: La parola al Segretario Generale perché deve intervenire. Dr. FRANCESCO PEDUTO - Segretario Generale: L'Assessore Tognolo prima ha parlato di una delibera che è stata fatta in Giunta; non è una delibera, è stato portato un argomento su cui è stato discusso poco tempo fa, quindi non esistono delibere di Giunta che modificano. Voglio rettificare, in modo che dopo non si cerchi la delibera. 87 PUNTO N. 11 BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio: Punto n. 11 all'Odg: Interpellanza presentata dai Consiglieri comunali Brasioli Luca, Conti Luciano e Bassani Piero, assunta al Protocollo Generale al n. 101 in data 03.01.2006, avente oggetto: "Viabilità e sicurezza stradale su quartiere residenziale". Al signor Sindaco di Lendinara, al signor Presidente del Consiglio. Oggetto: Interpellanza "Viabilità e sicurezza stradale su quartiere residenziale". Avendo avuto sentore da parte di alcuni residenti del quartiere comprendente le vie Francesco Mossa, Ugo La Malfa, Domenico Montagnana, Angelo Rasi, Duode, circa la pericolosa situazione della viabilità stradale dovuta a scarsa visibilità nelle curve, negli stop, ed altre difficoltà derivanti dal doppio senso di marcia su carreggiate alquanto strette, con la presente siamo a chiedere: 1) Quali misure intende prendere l'Amministrazione per risolvere i problemi lamentati; 2) tenuto conto degli ingenti proventi derivanti dall'utilizzo delle apparecchiature autovelox, nel corso del 2005, per altro destinati per legge a migliorie della sicurezza stradale, ritiene codesta Amministrazione doveroso stanziare a bilancio di previsione 2006 una somma di almeno 5.000 euro da destinare alla segnaletica stradale? Confidando in una puntuale e precisa risposta nel corso del prossimo Consiglio comunale, si porgono distinti saluti. I Consiglieri comunali Luca Brasioli, Luciano Conti, Piero Bassani. [Audiocassetta n. 3 - lato B] Prego Consigliere. BRASIOLI LUCA - Consigliere: 88 Come ben conosciamo, dato che siamo tutti lendinaresi, stiamo parlando di alcune vie che costituiscono uno dei quartieri più recenti come costruzione e come denominazione topografica di quartiere, che Lendinara ha conosciuto negli ultimi tempi, uno dei quartieri anche più densamente popolati, e che appunto riguarda quel Pep che è stato costituito nel 1995 e anni seguenti, per appunto questo piano di edilizia integrata. La viabilità però di questo quartiere è sicuramente degna di una rivisitazione sul piano proprio della viabilità e della sicurezza stradale, perché vi sono numerose tipologie di problemi inerenti a quel quartiere, dovute a delle carreggiate, anche a detta dei residenti, abbastanza strette, con murette e siepi che non permettono nemmeno una piena visibilità nelle curve; una curva in particolare in via Ugo La Malfa, proprio a 90 gradi, che è stata anche fonte di incidenti, mentre su via Mossa, alcuni stop, soprattutto la sera, non sono nemmeno molto percettibili dai conducenti di motoveicoli o autoveicoli. Chiaramente, interessato anche all'epoca il Comandante della polizia municipale, lo stesso mi evidenziava il fatto che sulla questione sarebbe opportuno provvedere a una ridisegnazione più ampia della viabilità, perché correggere il singolo problema potrebbe originarne degli altri, data la conformità della zona. In questo senso tende la prima domanda della nostra interpellanza. Per quanto invece riguarda la seconda domanda, mi rispondo in automatico quasi da solo, visto che anche in questo caso l'interpellanza era datata 3 gennaio, ma da un attento esame degli atti vediamo che in data 13 febbraio, quindi alcuni giorni fa, la Giunta, con una deliberazione, la n. 27, di destinazione proventi e sanzioni amministrative per violazione norme del codice della strada anno 2006, che ha revocato una precedente delibera del 31 gennaio 2006, ha stanziato 8.598,53 euro, per potenziamenti e miglioramento della segnaletica stradale. Il fatto che questa revisione sia avvenuta dopo la nostra interpellanza ci rende 89 orgogliosi che il nostro suggerimento abbia portato l'Amministrazione a ripensare le somme da prevedere per il miglioramento della segnaletica stradale. BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio: La parola al Sindaco Alessandro Ferlin. FERLIN ALESSANDRO - Sindaco: Agli atti non risultano a questa Amministrazione lamentele da parte dei residenti del quartiere interessato, tuttavia non abbiamo e non ho motivo di dubitare che ci possano essere delle lamentele e delle difficoltà. Ricordo solo che quella zona è frutto di un progetto di lottizzazione approvato solo qualche anno fa dalle precedenti Amministrazioni comunali. Si tratta naturalmente di un insediamento nuovo, anche ad alta densità abitativa, e che per effetto del fatto che è proprio stato approvato di recente non ho motivo ulteriore di dubitare che quanto fatto corrisponda alle norme almeno minime di rispetto della dimensione e della viabilità in generale. Tuttavia, se all'atto pratico per qualsiasi motivo o ragione abbiamo a riscontrare problemi, credo che non ci sia nulla di sensazionale o comunque nulla di grave se si va a discutere e cercare di mettere in ordine l'area. Mi farò carico di portare nella Commissione consiliare competente una planimetria dell'area con la viabilità, farmi fare una relazione dal Comandante del Polizia locale e, se ci sono strade in particolare, incroci che a voi risultano particolarmente pericolosi, sicuramente è doveroso da parte dell'Amministrazione intervenire quanto prima. Sul fatto di una recente delibera, non è per togliere l'entusiasmo dell'interpellanza, ma sono automatismi che vengono fatti, e gli importi poi a bilancio sul fatto della segnaletica mediamente sono almeno di 35.000 - 40.000 mila euro all'anno. Non sono mai sufficienti, perché la segnaletica sia verticale che orizzontale ha sempre bisogno di continua manutenzione, però questo è quello 90 che permette il bilancio, e quindi anche qui, se carente di segnaletica orizzontale e verticale, nella Commissione consiliare che andrà ad interessarsi di questa zona, se necessaria, sicuramente appunto sarà nostra premura segnalarlo agli uffici competenti. BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio: La parola torna al Consigliere Luca Brasioli per dichiararsi soddisfatto o meno della risposta. BRASIOLI LUCA - Consigliere: Non posso che dichiararmi soddisfatto perché, come al solito, le domande a cui risponde il Sindaco sono sempre puntualmente attese e le risposte sono precise. Ci attendiamo chiaramente questo impegno di rivisitazione tramite l'opportuna Commissione consiliare. Tengo solo a precisare, come fra l'altro scritto e firmato dai Consiglieri che insieme a me hanno siglato l'interpellanza, che quanto abbiamo attestato non è una idea che è nata dalle nostre menti, ma da cittadini che ci hanno contattato. Nel caso specifico, senza volere assumere alcun onore o onere, alcuni cittadini ci avevano chiesto se era necessario fare una petizione o raccolta firme, o se bastava parlare con alcuni Consiglieri per portare avanti il problema. Ritengo che senza scomodare petizioni o raccolte di firme popolari per un problema che un Consigliere può tranquillamente portare avanti con l'istituto dell'interpellanza e dell'interrogazione di avere fatto, insieme ai miei colleghi, il nostro dovere di Consigliere Comunale. 91 PUNTO N. 12 BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio: Punto n. 12 all'Odg: Interpellanza presentata dal Gruppo Consigliare "Agnoletto - Centrosinistra", assunta al Protocollo Generale al n. 1388 in data 17.01.2006, avente oggetto: "Rimozione bacheche affisse sulla parete del Palazzo Pretorio in via Adua". Dò lettura all'interpellanza. "Al signor Presidente del Consiglio, al signor Sindaco, Comune di Lendinara. Oggetto: Interpellanza "Rimozione bacheche". Da oltre vent'anni le bacheche affisse sulla parete del Palazzo Pretorio di via Adua erano individuate come un momento di informazione per tutti i cittadini della vita dei partiti e delle varie associazioni che operano nel nostro paese, e la rimozione toutcourt ci sembra alquanto sbagliata. Il luogo dell'affissione era stato individuato dalle passate Amministrazioni per convergere in un solo punto le sparse collocazioni. Alla luce di quanto sopra si chiede, nell'ottica di un miglioramento urbano, quali sono i provvedimenti conseguenti che l'Amministrazione intende adottare per concentrare in un solo posto le rimosse bacheche, al fine di continuare a garantire l'informazione locale utile alla partecipazione democratica dei nostri concittadini. E' un problema questo, sentito anche presso le frazioni, le quali richiedono uno spazio che non sia il semplice tabellone su cui incollare manifesti. Certo della vostra disponibilità a ragionare su questo problema, che si ritiene di grande importanza 92 per la democrazia dell'informazione, si attende una risposta nel prossimo Consiglio comunale. Cordiali saluti. Per la Lista Centrosinistra, Agnoletto Egidio". La parola va al Consigliere Agnoletto per illustrare ulteriormente l'interpellanza. AGNOLETTO EGIDIO - Consigliere: Lei già con la lettura ha dato un quadro dell'osservazione, della richiesta che io ho fatto, primo perché penso che non si risolva il problema del degrado urbano della città avendo spostato... avendo eliminato un po' d'imperio, cosa che poi ha riguardato una parte e non tutti, come mi ha suggerito poco fa anche il Consigliere Merlo, non tutte le bacheche sono state spostate. Io penso fosse più utile creare le condizioni, con tutti gli interlocutori, ma anche con altri, di trovare altri siti, altre modalità per potere incrociare le informazioni sulla nostra partecipazione democratica fra i nostri concittadini. E` un problema che si sente al centro, è un problema che si sente in periferia. A suo tempo, nelle modalità dovute, l'avevano risolto uniformando in un unico posto questa occasione di informazione, credo che sia doveroso da parte dell'Amministrazione, anche per recuperare l'atto in se stesso, che è stato un po' d'imperio, creare le condizioni per trovare un altro sito, sia per quanto riguarda il centro del paese, sia per quanto riguarda le frazioni, dove ci sia l'occasione che chi è rappresentato nel Consiglio comunale, chi è rappresentato nella cosiddetta partecipazione democratica, abbia la possibilità di avere un mezzo di informazione con la gente. Credo che questo sarebbe doveroso da parte nostra, anche per dare un segnale importante di livello anche di considerazione che ha la nostra Amministrazione fra chi vuole trasmettere informazione alla comunità. BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio: 93 conoscenze e La parola al Sindaco Alessandro Ferlin per la risposta. FERLIN ALESSANDRO - Sindaco: C'è diciamo una generale ambizione di mettere un po' d'ordine a tutte quelle cose che negli anni passati, non per cattiva volontà sicuramente, ma perché frutto di abitudini del tempo, così come sono state dati in uso locali pubblici ad associazioni di volontariato, sportive etc., così più o meno è successo anche per la posa di queste bacheche. Abbiamo fatto una indagine, alcune erano autorizzate, altre erano totalmente abusive, ed anche sulla spinta di alcuni cittadini che da anni ed anni ci chiedevano la rimozione dal Palazzo Pretorio di queste bacheche, siamo proprio reduci da una discussione molto lunga sul famoso tubo dell'Enel, io credo che se con altrettanto impegno ci fossimo dedicati anche a quello che stava a qualche metro sotto al tubo, probabilmente, o degnato di uno sguardo più attento, sicuramente quelle bacheche non erano collocate nel posto giusto o per lo meno più ideale. Non è stata neanche volontà di togliere spazio alle comunicazioni dei partiti e delle associazioni, ma era una volontà di mettere in ordine quella parete. Per altro, come previsto dal piano generale degli impianti di pubbliche affissioni che è stato approvato nel dicembre del 2003, c'è un articolo dove si parla di pubblicità diretta, cioè quella pubblicità, o avvisi che quant'altro, che può essere affissa da chiunque, e naturalmente non per scopi commerciali o scopo di lucro; abbiamo in questo regolamento la possibilità di aggiungere ulteriori 16 impianti simili agli attuali che sono stati dislocati, per la pubblicità a pagamento, sulle vie di Lendinara ed anche uno per ogni frazione. Intendevamo dare risposta con la futura posa di queste ulteriori 16 tabelle per 72 metri quadrati di superficie, proprio andando ad installare nelle vie, nel territorio, deciso appunto dal Consiglio comunale, dare questa opportunità. 94 Nel bilancio 2006 ci sono anche i fondi per acquistare questi ulteriori tabelloni, e sono circa 6 mila euro, che a bilancio approvato e quindi nelle prossime settimane, poi potremo acquistare e successivamente posare. Ciò non toglie che se qualche associazione, qualche partito avesse la necessità di una bacheca intesa come un vetro o qualcosa che si chiude, siamo pronti e disponibili a valutare eventuali riposizionamenti, naturalmente magari in prossimità, se serve, delle sedi oppure in altri luoghi, ma che siano più consoni alla messa appunto a dimora di queste bacheche. BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio: La parola torna al Consigliere Agnoletto, interpellante, per dichiararsi soddisfatto o meno della risposta. AGNOLETTO EGIDIO - Consigliere: La risposta va nella direzione giusta, quella di garantire questa opportunità, penso che sia anche importante, come si è stati così zelanti nei confronti di alcuni cittadini, recuperare anche con chi di dovere per comunicare a questi partiti che avevano queste bacheche, della opportunità che l'Amministrazione metterà in campo, per dare a Cesare quello che è di Cesare, nel senso che io penso che sarebbe stato la soluzione migliore quella di mandare a chiamare, trovare un'altra soluzione e poi levarle. Averle levate e poi dire troveremo soluzione, penso che non sia stato il modo più esatto. Questa disponibilità recupera in questo senso e quindi vanno coinvolti i proprietari di quelle bacheche per spiegare che la volontà dell'Amministrazione va nella direzione non di depotenziare ma di potenziare le occasioni di informazione, sia per il centro che per la periferia. 95 PUNTO N. 13 BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio: Punto n. 13 all'Odg: Interpellanza presentata dal Gruppo Consiliare "Agnoletto - Centrosinistra" assunta al Protocollo Generale al n. 1389 in data 17.01.2006, avente oggetto: "Degrado urbano di via Sciacca". Chiede la parola il Consigliere Bassani. BASSANI PIERO - Consigliere: Presidente, io volevo fare notare una cosa. Era stato chiesto, prima della discussione delle interpellanze, di posticipare questa discussione. Vorrei che notasse, perché poi possa prendere almeno il provvedimento del richiamo, che la stragrande maggioranza dei Consiglieri che hanno votato per discutere le interpellanze ha abbandonato definitivamente l'aula consiliare; a garantire il mantenimento del numero legale sono coloro che hanno presentato interpellanze e coloro che si sono astenuti su quella richiesta. Mi sembra che il comportamento sia quanto meno scorretto, quindi la prego, nella sua serenità, di richiamare i Consiglieri alla coerenza quanto meno con ciò che hanno votato dieci minuti prima. Noi continuiamo a rimanere per rispetto del Consigliere Agnoletto perché sarebbe a questo punto estremamente comodo uscire in alcuni e fare venire meno il numero legale. Ma il comportamento di troppi colleghi credo che quello sì sia veramente censurabile questa sera. BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio: Grazie, Consigliere, di avere fatto notare, condivido la sua osservazione, perché se tutti abbiamo accettato di continuare il Consiglio, tutti si doveva continuare a rimanere in Consiglio. 96 Interpellanza presentata dal Gruppo Consiliare "Agnoletto Centrosinistra" assunta al Protocollo Generale al n. 1389 in data 17.01.2006, avente oggetto: "Degrado urbano di via Sciacca". Al signor Presidente del Consiglio comunale, al signor Sindaco del Comune di Lendinara. Oggetto: "Degrado urbano di via Sciacca". Si chiede alla S.V. quali sono i provvedimenti che l'Amministrazione comunale intende adottare per la sistemazione di via Sciacca. La via è l'ultima strada di accesso al centro del paese dalla strada regionale n. 88, che non ha trovato in questi ultimi anni alcun intervento manutentivo: illuminazione al lumicino, marciapiedi inesistenti, segnaletica ridotta al minimo; è a doppio senso di marcia ma con uscita a senso unico; sicurezza degli accessi dalle vie laterali (vedi via Tito Vecelio e via Gallani) sono solo alcuni dei problemi che rendono gravosa la viabilità della via in oggetto. In attesa di una concreta proposta di intervento a questa mia interpellanza, invio cordiali saluti. Per Centrosinistra, Egidio Agnoletto. La parola al Consigliere Agnoletto per illustrare ulteriormente l'interpellanza. AGNOLETTO EGIDIO - Consigliere: Con l'occasione ringrazio il Consigliere Bassani dell'osservazione che ha fatto al Presidente, perché è una questione di coerenza nell'impegno partecipativo. Poi prendiamo atto che l'ora è tarda e posso capire, però non c'è ombra di dubbio che va fatto presente, almeno in termini di impegno quando questo viene onorato con un voto. Io ho presentato questa interpellanza perché è noto, l'ho fatta anche verbalmente al signor Sindaco, le condizioni di questa strada, la mancanza di marciapiedi, condizioni anche di insicurezza per come si propone, un senso unico che ha un 97 doppio senso, nel senso che crea delle condizioni anche di insicurezza per chi ci abita; zona che molte volte è sottoposta purtroppo agli allagamenti quando ci sono piogge consistenti come talvolta capita, una strada che è a ridosso del centro storico, è a pochi metri dalla chiesa di Santa Sofia, con passaggi di bambini, perché ci sono scuole, quindi io penso che è importante da parte dell'Amministrazione prendere atto dello stato di degrado e di insicurezza e di intervenire concretamente, almeno per dare un segnale di attenzione alla comunità che lì vi abita, che molte volte ha dovuto sopportare condizioni di insicurezza anche di vivibilità piuttosto discutibili, quindi chiedo che in questa direzione si intervenga al più presto, cominciando a dare dei segnali concreti, proprio di attenzione da parte dell'Amministrazione. BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio: La parola al Sindaco Alessandro Ferlin per la risposta. FERLIN ALESSANDRO - Sindaco: Non posso che concordare con quanto segnalato dal Consigliere Agnoletto, perché il problema non è nuovo, per altro aveva già segnalato problematiche sul vicolo, sulla stradina, cosa che non abbiamo ancora ottemperato, e comunque l'impegno è di trovare una soluzione con i residenti che vada nel senso di agevolare la viabilità per quelle famiglie. Per altro interessa specificatamente solo due famiglie, e altri hanno anche possibilità ulteriori di entrata ed uscita. In questi giorni si stanno completando sul territorio del centro di Lendinara la messa a norma di tutti gli impianti elettrici di pubblica illuminazione, credo che si possa notare che nell'arco dell'ultimo anno molte vie sono state rimesse a nuovo, l'ultima credo sia in lavoro via Valli, via XXV Maggio, abbiamo risolto dei problemi all'interno di via Guardi, da sempre al buio nelle zone delle case Ater, lì abbiamo portato la luce, per chi è abituato ad avere la 98 pubblica illuminazione sotto casa sembra una cosa scontata, ma a pochi metri dal centro c'era una via completamente al buio, e il problema è stato risolto. E` rimasta per ultima nei programmi del centro via Sciacca. C'è tutta l'intenzione di farla, è previsto non solo il potenziamento e la messa a norma ma anche la posa di nuovi pali. Stiamo concordando con la Telecom e l'Enel il possibile interramento di tutti i cavi, in modo da fare una completa pulizia della via, visto che dovremo scavare per mettere la linea elettrica pubblica, vorremmo al tempo stesso, nello scavo introdurre anche la linea generale dell'energia elettrica ed anche quella telefonica. Questo è un lavoro che poi snellisce molto sui cigli delle strade la presenza di colonne e tralicci, in modo successivamente di progettare un marciapiede. Tra l'altro ho già fatto fare un progetto preliminare del marciapiede su via Sciacca, e l'importo è orientativamente attorno ai 114 mila euro per fare il marciapiede dalla strada regionale entrando verso il Duomo a destra, questa sarebbe l'ipotesi costruttiva. Confermo anche le richieste che sono state fatte nel tempo e che recentemente ho fatto ripresentare ad un gruppo di cittadini, proprio perché ci sia sempre attenzione da parte dell'Amministrazione. Non ultimo, questa mattina qualcuno mi poneva proprio il problema dell'uscita dei bambini dalla scuola, e quindi anche la richiesta di posa di dissuasori. Concludo dicendo che l'impianto di illuminazione e l'interramento dei cavi lo faremo appena concorderemo con gli enti interessati la possibilità di pulire questa situazione. Potremmo sicuramente rafforzare la segnaletica verticale ed anche mettere qualche dissuasore. Sul fatto della costruzione del marciapiede, che condividiamo, anche perché potrebbe allacciarsi al pista ciclabile, quindi creare delle direttive verso il centro in sicurezza, sarà una questione di scelte nei lavori pubblici e di disponibilità di bilancio. Avere già un progetto preliminare, una indicazione del costo ci 99 permetterà di meglio valutare, e ho tutta l'intenzione di fare passare tutte queste scelte alle Commissioni consiliari competenti, abbiamo già cinque o sei progetti da decidere e priorità da fare. Non appena il bilancio sarà approvato ci metteremo attorno ad un tavolo e decideremo tutti assieme quali priorità dare ai lavori pubblici. BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio: La parola torna al Consigliere Agnoletto per dichiararsi soddisfatto o meno della risposta. AGNOLETTO EGIDIO - Consigliere: Il quadro che si presenta in termini di proposta è interessate e soddisfa la richiesta. Mi auguro che queste soluzioni trovino, a partire dalle cose fattibili, concrete risposte. I dissuasori, o comunque sensi unici o rivedere le strade, chiedo che queste scelte, o almeno quelle che non comportano grandi spese vengano onorate al più presto. BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio: Con questo punto abbiamo concluso l'ordine del giorno. Prima di sciogliere la seduta una comunicazione rapida. Sabato 25 febbraio, alle ore 17, presso la Biblioteca comunale, convegno per i 150 anni di Buffetti. Comunque arriveranno a tutti a casa gli inviti, intanto se volete, potete metterlo in agenda. Detto questo, dichiaro sciolta la seduta ed auguro la buona notte a tutti. 100 INDICE DEI PUNTI ALL’O.D.G. PUNTO N. 1 1 PUNTO N. 2 3 PUNTO N. 3 31 PUNTO N. 4 50 PUNTO N. 5 57 PUNTO N. 6 60 PUNTO N. 7 62 PUNTO N. 8 69 PUNTO N. 9 73 PUNTO N. 10 75 PUNTO N. 11 88 PUNTO N. 12 92 PUNTO N. 13 96 101