CONSIGLIO COMUNALE DEL 17 FEBBRAIO 2006
[Il Segretario Generale procede all'appello]
BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio:
Constatato il numero dei presenti, dichiaro valida e aperta la
seduta.
Nomino scrutatori per la maggioranza i Consiglieri Ghirardello e
Zanini, per la minoranza il Consigliere Agnoletto Giulia.
Prima di iniziare i punti all'ordine del giorno volevo dire due cose.
Nell'ultima riunione dei Capigruppo abbiamo deciso di aggiungere
due punti all'ordine del giorno, erano 11 e sono diventati 13,
abbiamo aggiunto due interpellanze, con l'impegno però di
chiudere i lavori entro la mezzanotte. Questo lo abbiamo fatto
perché da un esame dei punti all'ordine del giorno sembrava un
Consiglio
leggero,
cioè
facile,
comunque
caso
mai
non
arrivassimo, le ultime interpellanze le rimanderemo. Questo è
stato deciso nell'ultima riunione dei Capigruppo ed è giusto che lo
dica prima di iniziare i lavori perché tutti lo sappiano.
A tutti i Consiglieri verrà consegnato l'atto di deposito del bilancio
di previsione; il termine per la presentazione degli emendamenti è
giovedì 2 marzo, fino alle ore 13. E` stato allargato il termine per
dare modo a tutti di presentare eventuali emendamenti.
Detto questo, passiamo all'ordine del giorno.
PUNTO N. 1
BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio:
Punto n. 1 all'OdG: Approvazione verbale seduta del Consiglio
comunale
del
25
gennaio
2006,
ai
sensi
dell'art.
Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale.
1
63
del
Preso atto che il verbale integrale della seduta consiliare del
giorno 25 gennaio 2006, così come redatto dalla ditta incaricata
della stenotipia, è stato depositato il giorno 31 gennaio 2006
presso l'Ufficio di Segreteria a disposizione dei Consiglieri
comunali affinché questi potessero prenderne visione e proporre
eventuali osservazioni ai sensi del comma 1 dell'art. 63 del
Regolamento.
Accertato che non è pervenuta all'Ufficio di Presidenza alcuna
osservazione scritta in merito al suddetto verbale circa eventuali
proposte di rettifica o di precisazione.
Il sottoscritto Presidente del Consiglio dà per letto ed approvato il
verbale di cui sopra, ai sensi dell'art. 63 del vigente Regolamento
per il funzionamento del Consiglio comunale.
2
PUNTO N. 2
BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio:
Punto n. 2 all'OdG: Comunicazione del Presidente del Consiglio
inerente variazioni avvenute in seno ad alcuni Gruppi Consiliari.
Dò lettura delle lettere pervenute.
"Lendinara, 2 febbraio, prot. n. 279.
Al Presidente del Consiglio comunale di Lendinara, rag. Roberto
Bisi.
Con la presente, visto il regolamento comunale art. 14, punto 5
"Costituzione dei Gruppi Consiliari", la sottoscritta Furegato
Gabriella comunica alla S.V. che a seguito degli eventi incresciosi
recentemente
avvenuti,
non
intende
più
riconoscere
nel
Consigliere Bassani Piero il Capogruppo del Gruppo Arcobaleno.
Alla luce di quanto affermato, ribadisce che, pur continuando ad
appartenere al Gruppo Arcobaleno, nella cui lista è stata eletta, a
far data dalla presente comunicazione intende entrare nel Gruppo
misto "Patto per la città", rappresentato in Consiglio comunale dal
Consigliere
Zanini
Pier
Luca,
di
cui
allega
copia
della
dichiarazione per accettazione.
Coglie l'occasione per porgere cordiali saluti".
Ho poi la lettera di accettazione del Capogruppo.
"Al Presidente del Consiglio comunale di Lendinara rag. Roberto
Bisi.
Con la presente il sottoscritto Zanini Pier Luca, Capogruppo della
lista "Patto per la Città", così come previsto dall'art. 14, punto 1
del Regolamento comunale, dichiara di accettare con la presente
nel gruppo suddetto il Consigliere Furegato Gabriella, eletta nella
lista Arcobaleno.
In fede, Pier Luca Zanini".
In data 3 febbraio 2006, con prot. n. 2864, altra lettera:
3
"Egregio Presidente del Consiglio comunale Roberto Bisi, egregio
Capogruppo Pier Luca Zanini.
Oggetto: Adesione gruppo consiliare.
Il sottoscritto Tognolo Lauro, in base all'art. 14 del regolamento
per il funzionamento del Consiglio comunale, con la presente
afferma che pur appartenendo al partito politico di Alleanza
Nazionale fa richiesta di volere fare parte del gruppo consiliare
misto denominato "Patto per la Città", e chiede al Capogruppo
Zanini Pier Luca l'accettazione.
Cordiali saluti".
La firma del Consigliere Tognolo Lauro e sotto, per accettazione,
Pier Luca Zanini.
Dò lettura poi della lettera con la quale, dovendo convocare la
Conferenza
dei
dell'intervenuta
Capigruppo,
decisione
ho
della
dato
Consigliere
comunicazione
Furegato
al
Capogruppo Bassani Piero.
"In data 7 febbraio 2006, a prot. n. 3171, al Consigliere comunale
Bassani Piero, Largo Carducci Lendinara, e per conoscenza al
Sindaco Alessandro Ferlin, al Segretario Generale Peduto dott.
Francesco, all'Assessore ai rapporti con il Consiglio comunale
Tognolo Lauro.
Oggetto: comunicazione.
Preso atto della lettera della Consigliere Furegato Gabriella in
data 2 febbraio c.a., prot.gen. n. 2791.
Visto l'art.14, comma 2, del regolamento per il funzionamento del
Consiglio comunale, che quantifica in due Consiglieri il numero
minimo per la costituzione dei gruppi consiliari.
Considerato
che
attualmente
il
Gruppo
Arcobaleno,
da
lei
rappresentato come Capogruppo, non presenta più la consistenza
numerica per costituire gruppo consiliare, mi rincresce informarla
di non poterla invitare alla riunione della Conferenza dei
Capigruppo del giorno 10 febbraio c.a.
4
A disposizione per eventuali ulteriori chiarimenti, porgo cordiali
saluti".
A seguito di questa lettera, c'è stata la risposta del Consigliere
Bassani Piero.
"Al signor Presidente del Consiglio comunale, Lendinara, e per
conoscenza ai signori Capigruppo consiliari Lendinara.
Oggetto: risposta alla comunicazione del 7/2/06, a prot. n. 3171.
Signor Presidente, con la presente sono a rispondere alla pregiata
sua in oggetto e a formularle le seguenti considerazioni e
controdeduzioni,
sulle
quali
riterrei
decente
che
ella
mi
rispondesse con la massima urgenza, dopo avere interpellato
almeno sulla questione la Conferenza che ella ha convocato per
domani sera.
Ella
ha
dichiarato
il
sottoscritto
decaduto
dalla
carica
di
Capogruppo, senza che questa competenza le sia attribuita né
dallo
statuto,
né
dai
regolamenti.
Ella
ha
dichiarato
immediatamente eseguibili le sue personalissime interpretazioni
della norma senza che né lo statuto, né i regolamenti chiarissero
la questione. I gruppi consiliari, infatti, si costituiscono in
Consiglio comunale e solo la presa d'atto di tale organo, il
massimo
del
Comune,
può
originare
mutamenti
nella
sua
organizzazione. Del resto, nell'ultima Conferenza questo era stato
l'orientamento unanime dei presenti alla discussione.
L'articolo del regolamento che ella cita, riguarda la costituzione
dei gruppi, cioè l'atto costitutivo, e non regola affatto la fattispecie
di cui stiamo discutendo, cioè l'uscita di un Consigliere da un
gruppo. E` pertanto necessario che su queste osservazioni si
pronuncino gli uffici competenti del Comune, la Conferenza dei
Capigruppo e il Consiglio comunale ed anche forse il signor
Prefetto per la Provincia di Rovigo, al quale le chiedo formalmente
di inviare questa mia per conoscenza ed eventuale formulazione
di un parere".
5
Direi di fermarmi qua, anche perché il resto penso che possiamo
tralasciarlo, è una serie di frasi irriguardose che non fanno bene,
penso, alle istituzioni e neanche alla città di Lendinara, quindi
direi di tralasciarle. Comunque, la lettera è stata ampiamente
divulgata dalla stampa locale, io l'ho data a tutti i Capigruppo, e
dico anche che nell'ultima Conferenza dei Capigruppo ne abbiamo
parlato, però come articolo di chiusura, non avevamo più il
numero
legale
per
potere
prendere
decisioni,
perché
un
Capogruppo aveva dovuto scappare perché è stato chiamato al
cellulare.
Comunque,
sulla
questione,
come
richiesto
dal
Consigliere
Bassani, ho chiesto un parere legale, che chiedo al messo di
consegnare a tutti i Consiglieri. A questo punto darei la parola al
dott. Peduto per illustrare, perché penso che al di là della lettura
semplice possa dare anche una interpretazione più appropriata
della mia. Quindi cedo la parola al dott. Peduto per illustrare
questo parere legale.
Dr. FRANCESCO PEDUTO - Segretario Generale:
Non è un parere legale, preciso subito, perché il parere legale lo
danno gli esimi avvocati, anche se il parere che sto per leggere
l'ho stilato con la collaborazione del responsabile degli affari
legali del Comune di Lendinara. E` un parere che viene previsto
dall'art. 2, comma 5, del nostro regolamento, il quale dice: "Le
eccezioni sollevate dai Consiglieri comunali" - e qui abbiamo un
sollevamento di eccezione - "al di fuori delle adunanze, relative ad
interpretazione di norme del presente regolamento, devono essere
presentate per iscritto al Presidente". E questo è avvenuto. "Il
Presidente incarica immediatamente il Segretario Generale di
istruire la pratica con il suo parere, e sottopone la stessa nel più
breve tempo alla Conferenza di Capigruppo". Allora mi fermo un
attimo qua prima di andare avanti. Il Presidente ha incaricato me,
io ho espresso il parere unitamente con il responsabile degli affari
6
legali, il passaggio che doveva essere fatto era quello di riunire in
breve tempo la Conferenza dei Capigruppo, e non è stato fatto.
Adesso, se siete tutti d'accordo, andiamo avanti, nel senso che
bypassiamo o diamo come se fosse già fatta la Conferenza dei
Capigruppo, o la fate dopo, e io illustro il parere, perché non
vorrei che qualcuno sollevasse qualche eccezione, perché il
successivo
comma
6
dice:
"Qualora
nella
Conferenza
dei
Capigruppo, l'interpretazione prevalente non ottenga il consenso
della maggioranza dei Consiglieri e dei Capigruppo rappresentati,
la soluzione è rimessa al Consiglio il quale decide in via definitiva
con
il
voto
favorevole
della
maggioranza
dei
Consiglieri
assegnati". Quindi sono due passaggi importanti, che se c'è la
volontà unanime del Consiglio, seguiamo questa prassi, una
prassi un po' originale, dove io illustro il parere e dopo il tutto è
demandato alla Conferenza dei Capigruppo e al voto favorevole
della maggioranza, che poi verrà fatto in Consiglio, se ritenete di
farlo.
BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio:
Chiedo al Consiglio. Diamo la parola al Segretario per illustrare il
parere e poi facciamo una riunione dei Capigruppo, oppure
apriamo la discussione ed eventualmente sospendiamo per una
riunione? Se il parere va bene a tutti non c'è problema e quindi la
questione è risolta. Se qualcuno chiede una sospensione e una
votazione da parte dei Capigruppo sulle eventuali richieste...
Prego Consigliere Brasioli.
BRASIOLI LUCA - Consigliere:
Per mozione d'ordine. Infatti, dopo le esplicazioni del Segretario,
doverose e chiarissime, ritengo sia opportuno che si riunisca
prima la Conferenza dei Capigruppo, perché bisogna attendere a
quanto prevede l'art. 2 del regolamento, che lascia al Consiglio
l'ultima
decisione,
che
può
essere
7
anche
eventualmente
differente, se nei discorsi emersi dalla Conferenza dei Capigruppo
non ci fosse unanimità. Fra l'altro il parere lo riceviamo testé, io
personalmente non sono ancora riuscito a leggerlo e penso che
un parere così articolato abbia necessità di essere ben letto prima
di dire che siamo tutti d'accordo con questo parere. Materialmente
adesso non c'è neanche il tempo per leggerlo se non c'è una
sospensione del Consiglio, quindi è dovuta la riunione a mio
avviso della Conferenza dei Capigruppo. Chiaramente intendo in
questo come avere già parlato a favore, ed eventualmente
lasciamo il tempo per chi voglia parlare contro.
BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio:
Qualcuno vuole parlare contro? Io dico che lo leggiamo assieme e
poi
caso
mai
decidiamo,
però,
ripeto,
se
qualcuno
vuole
esprimersi, prego.
BASSAL NABEEL - Consigliere:
Qua, signor Presidente, ci stiamo infangando sempre di più nel
problema e fuori dal regolamento. Intanto bisogna vedere se ai
Capogruppo viene invitato il Consigliere Bassani o no, visto che
tuttora non è stato votato che lui non è Capogruppo, allora
bisogna vedere se è invitato o non è invitato. Secondo, noi
sappiamo che attualmente per quanto riguarda il Capogruppo ci
sono tanti problemi fra rappresentanza e non rappresentanza, non
dico nomi e cognomi ma tutti sapete quello che sto dicendo;
perciò, io penso che i Consiglieri sono sovrani a votare anche
contrario a quello che dice il Capogruppo. A questo punto, visto
che si tratta di alcune pagine da leggere attentamente, perché
stiamo parlando di legge, e cito una cosa: "La questione riguarda
la
competenza
a
dichiarare
lo
scioglimento
di
un
gruppo
consiliare", cioè, dove è scritto che un Presidente o qualcuno può
sciogliere un gruppo? Impossibile? Non è chiaro da nessuna
parte. A questo punto, secondo me, questo è un argomento che,
8
se vogliamo finire entro mezzanotte, è sbagliato avere inserito 13
punti all'ordine del giorno, perché questo è da discutere fra i
gruppi prima, poi presentarsi qua con idee chiare e poi si decide
in Consiglio comunale. Attualmente né io, né Carla, né il nostro
gruppo, anzi, due gruppi hanno guardato questo regolamento, e
permetta che noi dobbiamo leggerlo. Quindi io chiedo due cose.
Primo, che venga ritirata questa comunicazione del Presidente e
ripresentare al più presto questo ordine del giorno per dare la
possibilità a tutti i Consiglieri di leggere attentamente e informarsi;
e io ammiro e rispetto le dichiarazioni del Segretario, perché non
è facile, visto che il nostro regolamento non è chiaro a questo
proposito, perciò i Consiglieri devono prendere atto che sarà
inserito nel regolamento nuovo. Secondo, sospendiamo un quarto
d'ora, che ogni gruppo si riunisca e si parli, e poi torniamo in
Consiglio comunale. Così almeno, se iniziamo a discutere,
dobbiamo avere la risposta definitiva, ma se non la guardiamo o la
studiamo non abbiamo questa risposta, perciò ci saranno sempre
problemi. Quindi abbiamo due scelte, o il ritiro dell'ordine del
giorno, cioè la comunicazione del Presidente, o sospendiamo
cinque o dieci minuti ed ogni gruppo si riunisce a sé, chiediamo al
Segretario e al Presidente che diano una piccola aula ad ognuno
di noi per leggere attentamente, e torniamo in Consiglio comunale
per votare.
BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio:
Sospendiamo dieci minuti il Consiglio, facciamo una riunione di
Capigruppo e decidiamo il da farsi.
[Il Consiglio comunale viene temporaneamente sospeso]
La Conferenza dei Capigruppo ha così deciso. Ridare la parola al
Segretario Generale per illustrare a tutto il Consiglio il parere
legale, poi potranno esserci interventi..., la proposta inoltre è di
ritirare il punto all'ordine del giorno per eventuale ulteriore
riunione dei Capigruppo per prendere una decisione. Comunque
9
direi intanto di ridare a parola al Segretario Generale per
l'illustrazione del parere.
Dr. FRANCESCO PEDUTO - Segretario Generale:
Grazie l'autorizzazione, io ho anche piacere di illustrare questo
parere in Consiglio comunale, ribadisco ancora che non è un
parere legale, ed aggiungo anche che non è un parere vincolante,
come tutti i pareri in genere, secondo il Diritto amministrativo, ma
è un parere che va praticamente a spiegare quali sono le posizioni
dell'Anci e del Ministero sui regolamenti dei Comuni.
Leggo la risposta alla lettera del Presidente.
Con riferimento alla sua risposta di esprimere un parere in ordine
alla conformità regolamentare della comunicazione n. 3171 del 7
febbraio, formulata verbalmente il giorno 13 febbraio 2006, si
espone quanto segue.
La
questione
riguarda
sia
la
competenza
a
dichiarare
lo
scioglimento di un gruppo consiliare e la conseguente decadenza
dalla carica di Capogruppo, sia la possibilità di costituire gruppi
consiliari unipersonali". Cioè, cosa vuol dire questo? Che la
competenza di dichiarare sciolto un gruppo e per quanto riguarda
la possibilità di formare i gruppi uniconsiliari, cioè, un gruppo si
scioglie nel senso che il Capogruppo rimane come Capogruppo
perché lui moralmente è fedele alla sua scelta e rimane lì, l'altro si
allontana, cioè lascia il gruppo e va nel gruppo misto.
"La
normativa
alla
regolamentazione
quale
fare
riferimento
comunale,
che
nel
caso
è
del
data
dalla
Comune
di
Lendinara è costituita dal regolamento per il funzionamento del
Consiglio comunale approvato con delibera di Consiglio comunale
n. 34 del 23 maggio 2004.
Per quanto riguarda il primo profilo, va detto innanzitutto che il
regolamento non attribuisce ad organo specifico la competenza a
dichiarare lo scioglimento da un gruppo consiliare e la relativa
decadenza
dalla
carica
di
Capogruppo
10
del
Consigliere
precedentemente nominato". Quindi, penso che sia abbastanza
chiara la frase, cioè non c'è nel regolamento una previsione
normativa che attribuisce a un organo, qualsiasi organo del
Comune, la competenza a dichiarare decaduto un Capogruppo
consiliare, qualora il gruppo venga diviso.
"In assenza di espressa previsione normativa, tale competenza
può essere ravvisata in via interpretativa nell'art.10, comma 3 di
detto regolamento, che disciplina i compiti ed i poteri del
Presidente
del
Consiglio
comunale,
che
dice:
"laddove
il
Presidente esercita i poteri necessari, per mantenere l'ordine e
per assicurare l'osservanza della legge, dello statuto e del
regolamento". Infatti la norma appena citata deve essere intesa
come norma di chiusura del sistema di funzionamento dell'organo
politico dell'ente, avente lo scopo di attribuire al suo Presidente
tutti quei compiti necessari per il buon funzionamento del
Consiglio e che non possono essere compresi in maniera
minuziosa tassativamente riferiti a tutte le situazioni che si
possono verificare.
Rileva piuttosto la natura dell'atto che il Presidente deve adottare
nella fattispecie, al quale deve essere riconosciuta efficacia
dichiarativa e non certo costitutiva, in ordine allo scioglimento del
gruppo consiliare. In altre parole, il Presidente constata solamente
la cessazione dell'entità giuridica costituita dall'aggregazione
volontaria dei Consiglieri e provvede alle dovute comunicazioni.
Cioè, in sostanza, il Presidente non dichiara decaduto il gruppo o
lo scioglimento del gruppo, ma si limita solamente a constatare lo
scioglimento del gruppo.
"Tale assunto rimane valido se si ritiene di applicare l'art.14 del
regolamento nel senso automatico e immediato scioglimento dei
gruppi
al
venire
meno
della
pluralità
dei
componenti,
ad
esclusione dell'ipotesi di una lista rappresentata da un solo
Consigliere eletto, che lo prevede al comma 3. In sostanza,
aderendo a questa interpretazione, il gruppo in questione è venuto
11
meno di diritto, cioè per diretta applicazione della disposizione
regolamentare, con il verificarsi del presupposto dell'uscita del
secondo Consigliere. Del resto, questa interpretazione appare
convalidata dal fatto che dal testo dell'art. 14 non risulta
assegnata al Consiglio la competenza ad accertare, mediante
specifica deliberazione, lo scioglimento dei gruppi consiliari,
facendo partire da quel momento gli effetti giuridici che ne
conseguono.
Ad ogni buon conto, si ritiene comunque necessario che la relativa
comunicazione sia data al Consiglio per la dovuta presa d'atto,
considerato anche che lo stesso, nell'ambito delle funzioni di
controllo attribuite dalla legge, resta l'organo competente a
dirimere ogni questione che lo riguardi.
Per quanto concerne il secondo aspetto della questione in esame,
va
preliminarmente
evidenziato
che
per
consolidata
giurisprudenza e dottrina, i presupposti per la costituzione dei
gruppi
consiliari
sono
stabiliti
dal
regolamento
per
il
funzionamento del Consiglio; questo significa che solo all'interno
di questo provvedimento normativo devono essere individuate le
regole
e
desunte
le
chiavi
interpretative
per
la
disciplina
dell'attività dell'organo di governo dell'ente. E` noto, infatti, che il
D.Lsg. 18 agosto 2000, n. 267, a differenza di quanto avviene per
altre articolazioni funzionali dei Consigli, come le Commissioni,
non
contiene
disposizioni
che
riguardino
specificamente
l'istituzione e la costituzione dei gruppi, la fonte regolamentare,
dunque,
deve
consentire
di
individuare
con
precisione
le
caratteristiche del gruppo consiliare sulla base dei requisiti
determinati, di conseguenza lo stesso, pur non essendo dotato di
una
soggettività
appartenenza,
in
giuridica
quanto
distinta
da
articolazione
quella
interna
dell'organo
allo
di
stesso,
rappresentante la proiezione dei partiti o gruppi politici all'interno
del Comune, deve avere nell'ente di riferimento uno status
correttamente definito.
12
Ciò premesso, il comma 2 del citato art. 14 così dispone: "Ciascun
gruppo è costituito da almeno 2 Consiglieri"; mentre il comma 3
recita: "Nel caso che una lista sia rappresentata da un solo
Consigliere, a questi sono riconosciuti i diritti e la rappresentanza
spettante ad un gruppo consiliare". Da questa formulazione pare
corretto dedurre che la regola generale sia costituita dalla
pluralità dei componenti, il che giustifica il concetto di gruppo
inteso nel senso di aggregazione di consiglieri, mentre l'ipotesi di
gruppo monocellulare risulti, collegata a titolo di eccezione, alla
sola fattispecie del comma 3. Sul punto si segnala come questa
ultima anomalia sia dalla giurisprudenza ritenuta legittima alla
luce delle disposizioni che disciplinano gli enti locali, infatti,
legittimamente lo statuto comunale prevede la costituzione di
gruppi consiliari unipersonali corrispondenti a forze politiche che
hanno conquistato un solo seggio e che esprimono rappresentanti
di orientamenti contrapposti (Tar Lombardia, Milano, 19 febbraio
1996 n. 214).
In aggiunta, il Ministero dell'Interno, con risoluzione n. 15900,
129/2001, ha confermato la possibilità, già realizzata di molte
amministrazioni comunali, di prevedere nel proprio regolamento di
Consiglio la costituzione di gruppi consiliari non vincolati dalle
risultanze delle elezioni e costituiti anche da un solo componente.
Più precisamente il Ministero ritiene che sia derogabile la regola
secondo la quale la formazione dei gruppi avvenga in relazione
alle liste dei candidati, in modo che la composizione dei gruppi
rispecchi quella espressa nelle elezioni. Ed ancora, il Ministero
ritiene altresì lecito prevedere una norma per consentire che la
costituzione del gruppo si determini in un momento successivo
alle elezioni.
Tutto questo, però, ovvero i mutamenti all'interno delle forze
politiche presenti in Consiglio, comportanti la costituzione di nuovi
gruppi consiliari, ovvero la modifica numerica di quelli esistenti,
può avvenire solo se codificato dal regolamento dell'ente,
13
nell'esercizio della propria autonomia normativa, e ciò vale anche
per la costituzione di gruppi composti da un solo Consigliere.
Infatti, il Ministero, nella risoluzione anzidetta, in risposta al
quesito del Comune che aveva regolamentato tale possibilità,
precisa: "Va soggiunto che nel caso in questione è lo stesso
regolamento
composto
comunale
da
un
che
solo
fissa
la
Consigliere".
possibilità
Alla
del
luce
gruppo
di
dette
argomentazioni si ritiene, quindi, che l'ente locale, nell'ambito
della propria potestà di auto-organizzazione ha ammesso la
possibilità di costituire gruppi consiliari anche di un solo
Consigliere,
indipendentemente
dalla
circostanza
che
detto
gruppo sia riferibile o meno alle liste di candidati presentata nel
corso della campagna elettorale. Siffatto emendamento, attenua la
rigidità di taluni Comuni, nei quali gli unici gruppi sono quelli
corrispondenti alle liste che si sono presentate alle elezioni, e che
l'unico gruppo ulteriore rispetto a quelli appena indicati è il gruppo
misto.
Se ne deduce, dunque, che seppure non vietate dalla legge, le
ipotesi di gruppo unipersonali devono essere specificamente
previste, in quanto eccezioni alla regola generale. Questa
affermazione discende dall'applicazione del principio generale
appena
richiamato,
così
sintetizzato
dagli
esperti
dell'Anci:
"L'autonomia organizzativa di cui è dotato l'ente nella disciplina
de quo, deve pertanto esprimersi pienamente e con sufficiente
precisione in ordine all'istituzione dei gruppi, ai tempi e alle
modalità della stessa, nonché alle prerogative dei gruppi e dei
loro componenti nel contesto dei lavori consiliari, alle modifiche
degli stessi etc., cercando di evitare situazioni estemporanee
disordinate, che potrebbero pregiudicare la corretta applicazione
delle disposizioni sopra citate" (parere del 27 giugno 2002).
Nel caso del Comune di Lendinara, l'autonomia regolamentare è
stata esercitata solamente per l'ipotesi del comma 3, e non per la
fattispecie del gruppo monocellulare derivante da dissociazione di
14
altri membri dall'originario gruppo di appartenenza. Questo non
toglie che il Consiglio comunale, nell'esercizio della sua potestà
normativa, possa in futuro prevedere la legittimità di gruppi
monocratici derivanti da gruppi in origine plurimi, quanto meno per
non pregiudicare quel Consigliere che esercitando fin dall'inizio le
facoltà di Capogruppo si veda poi cessare dal ruolo e dalla
rappresentanza del relativo programma politico amministrativo per
comportamenti non imputabili alla sua volontà.
Sotto
questo
profilo,
si
fa
presente
che
la
perdita
della
rappresentanza politica del gruppo originario, conseguente allo
scioglimento del medesimo per l'uscita di altri componenti, non è
trascurata dalla dottrina; tanto gli esperti dell'Anci non escludono
il riconoscimento del diritto di un solo Consigliere a conservare le
prerogative del gruppo consiliare anche come unico componente,
purché ciò sia in linea con la disciplina che l'ente locale si è dato,
cioè con il regolamento.
Sul punto, l'Anci, con parere del 24 settembre 2004, ha in effetti
riaffermato: piuttosto consigliamo di verificare se è possibile che
tale Consigliere residuo possa continuare a formare un gruppo
unipersonale, tale verifica va fatta esaminando le norme del
regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale, che
stabilisce in quali casi è possibile costituire gruppi unipersonali e
in quali casi no. Infine, il Consiglio potrebbe prevedere in modo
ancora più liberale la possibilità per qualsiasi Consigliere di
costituire un gruppo uniconsiliare, anche se in questo caso, come
sostenuto dagli esperti dell'Anci, si tratterebbe di una disposizione
alquanto insolita.
Resta chiaro che l'intera argomentazione poggia sul presupposto
che il termine costituito, usato dal comma 2 dell'art. 14, vada
intesa non nel senso di iniziale costituzione immediatamente
successiva all'elezione dei Consiglieri, bensì nel senso di
sinonimo di composto o di formato, e quindi che la composizione
minima di due membri debba permanere per tutto il mandato.
15
In questo senso muove il fatto che sia la giurisprudenza succitata,
sia
il
Ministero
utilizzano
tale
dell'Interno,
termine
nella
senza
risoluzione
una
precisa
rammentata,
specificazione
temporale, e non per riferirsi al momento genetico del gruppo.
Inoltre, indirizzo diverso non emerge neppure da una lettura
sistematica del regolamento, o quanto meno non traspare in
maniera così preponderante da costituire l'evidente eccezione,
non scritta, alla regola generale sopra evidenziata.
Va
aggiunto
poi,
sotto
il
profilo
terminologico,
che
se
il
regolamento avesse inteso imporre la pluralità dei membri
esclusivamente nel momento della nascita dei gruppi consiliari,
immediatamente dopo le elezioni, avrebbe dovuto utilizzare il
termine "istituito", che meglio contestualizza il presupposto
numerico minimo ad un dato momento storico.
Nella speranza di avere contribuito a fare chiarezza intorno ad
una questione che presenta alcuni aspetti controversi, anche
eventualmente per i procedimenti di cui all'art. 2, comma 5 del
regolamento più volte richiamato.
Volevo aggiungere solo un'altra cosa. Pareri dell'Anci ce ne sono
diversi per quanto riguarda i gruppi consiliari, volevo sottolinearne
solo uno che credo sia il più importante di tutti, e dice: "Con
l'adozione del TUEL, le norme relative al funzionamento del
Consiglio sono rimesse ad apposito regolamento approvato
secondo le modalità descritte dall'art. 38 (del TUEL); in mancanza
si applicano per analogia, ove possibile, le norme dettate dalla
Camera (cioè la Camera dei Deputati) per la costituzione dei
gruppi, che di solito devono essere formati da più di un membro.
In ogni caso, al fine di evitare probabili contestazioni da parte del
Consigliere,
si
consiglia
di
approvare
apposita
norma
regolamentare. Di seguito si riporta un esempio di tale norma,
adatto per un Comune..." qua parlano di meno di 5 mila abitanti,
ma comunque è la stessa cosa.
16
E voglio leggere come consiglia L'Anci di costruire la norma
regolamentare. "Art. 1: I Consiglieri eletti nella medesima lista
formano di regola un gruppo consiliare; il Consigliere che intenda
appartenere ad un gruppo diverso da quello in cui è stato eletto,
deve darne comunicazione scritta al Presidente del Consiglio,
allegando la dichiarazione di accettazione da parte del Presidente
del nuovo gruppo. Ciascun gruppo è costituito da almeno due
Consiglieri. Nel caso che una lista sia rappresentata da un solo
Consigliere, a questi sono riconosciuti i diritti e la rappresentanza
spettante ad un gruppo consiliare. I singoli gruppi devono
comunicare per iscritto al Presidente del Consiglio e al Segretario
comunale il nome del proprio Capogruppo entro il giorno
precedente della prima riunione del Consiglio neoeletto. Con la
stessa procedura dovranno segnalarsi le successive variazioni
della persona del Capogruppo". Lo sto leggendo perché in effetti è
la fotocopia del nostro regolamento, e per arrivare a capire se
anche l'Anci preveda che cosa succede nel caso che in un gruppo
composto da due Consiglieri, uno abbandona il gruppo e l'altro
rimane.
"Art. 6: In mancanza di tale comunicazione, viene considerato
Capogruppo ad ogni effetto per la maggioranza il Consigliere che
abbia riportato il maggior numero di voti, per la minoranza il
candidato Sindaco neoeletto. In caso di assenza del Capogruppo
a una seduta consiliare, le funzioni vengono svolte da un
Consigliere da designare. Il Consigliere che si distacca dal gruppo
in cui è stato eletto e non aderisce ad altri gruppi, non acquisisce
le prerogative di cui al precedente comma 3", cioè in effetti non
può fare un gruppo uninominale. "Qualora più Consiglieri vengano
a trovarsi nella predetta condizione, essi possono costituire gruppi
misti. I componenti del gruppo eleggono al proprio interno un
Capogruppo.."
e
via
di
seguito.
"Qualora,
dopo
l'avvenuta
costituzione del gruppo, ai sensi del precedente comma, venga a
mancare il numero minimo previsto dal precedente articolo, il
17
gruppo si scioglie; dell'avvenuto scioglimento ne dà notizia al
Presidente.." etc.. Cioè, voglio dire questo, che l'Anci, nel
consigliare come deve essere fatto un regolamento per il
funzionamento del Consiglio comunale e dei Capigruppo, neanche
lui prevede che cosa succede, che destinazione ha il Capogruppo
che rimane isolato perché il compagno che era nel gruppo ha
lasciato il gruppo. A questo punto, bisogna solamente rifarsi al
nostro regolamento, che andando avanti nella procedura che
abbiamo
intrapresa,
si
deve
ricorrere
alla
Conferenza
dei
Capigruppo e poi il successivo comma dice che nel caso non ci
sia accordo, il Consiglio comunale vota sulla decisione dei
Capigruppo.
Ho anche predisposto, nonostante ci siano già questi pareri
dell'Anci, ma per ulteriore conoscenza, un quesito da trasmettere
all'Anci che manderemo lunedì e chiederemo di dare una risposta
il più breve tempo possibile. Il quesito è questo: "In questo
Comune, i Consiglieri della lista che hanno vinto le elezioni sono
suddivisi in quattro gruppi consiliari, di cui uno composto da due
membri.
Successivamente,
uno
dei
due
Consiglieri
non
Capogruppo ha comunicato al Presidente del Consiglio la volontà
di uscire da tale aggregazione per confluire nel gruppo misto. In
materia l'art. 14 del regolamento per il funzionamento del
Consiglio comunale così dispone.." non sto a leggere tutto quello
che dice l'art. 14, che lo sappiamo già. "Ciò premesso si pongono
i seguenti quesiti:
1)
il
Consigliere
prerogative
di
rimasto
può
Capogruppo,
continuare
o
il
gruppo
ad
esercitare
deve
le
ritenersi
automaticamente sciolto per essere venuta meno la pluralità dei
componenti?
2) Poiché il regolamento non disciplina il gruppo unipersonale, in
tale fattispecie è legittima l'interpretazione del termine "costituito",
art. 14 comma 2, nel senso che la pluralità dei Consiglieri deve
sussistere solo all'inizio del mandato, mentre nel corso dello
18
stesso il gruppo può continuare ad esistere anche con un solo
componente?
3) Nell'ipotesi che il Consiglio comunale manifestasse l'intenzione
di modificare il regolamento per sancire espressamente la
possibilità di costituire gruppo unipersonale derivante da gruppi
composti
in
origine
da
più
Consiglieri
e
successivamente
fuoriusciti, nel caso in oggetto, il Consigliere rimasto potrebbe
continuare ad esercitare il ruolo di Capogruppo o tale facoltà può
essere concessa solo a regolamento modificato?"
Questa è una bozza di quesito che io intendevo trasmettere
all'Anci e che ho voluto rendere noto, in modo che poi la richiesta
verrà conosciuta da tutti.
BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio:
Grazie dottore della sua illustrazione.
A questo punto la Conferenza dei Capigruppo avrebbe deciso di
ritirare il punto, però chiedo se qualcuno vuole dire qualcosa,
sulle comunicazioni del Presidente si può parlare uno per gruppo
per cinque minuti.
BASSANI PIERO - Consigliere:
Non per parlare sulle comunicazioni del Presidente, ma per fatto
personale tre volte reiterato questa sera, nel senso che sono tre i
fatti personali di cui purtroppo devo dire alcune cose. Parto
dall'ultimo che si è verificato purtroppo questa sera. Il Presidente
del Consiglio ha detto che io, nella mia risposta del 9 febbraio
ultimo scorso avrei usato frasi ingiuriose nei suoi confronti, tali da
non dovere essere nemmeno lette in Consiglio comunale. Poiché
la lettera che io ho inviato, l'ho inviata soltanto al Presidente ed ai
Capigruppo consiliari, qui ci sono altri Consiglieri comunali e il
pubblico, ritengo doveroso leggere velocemente la parte che non
è stata letta, perché ritengo assolutamente non ingiuriosa anche
se fortemente censoria quella parte della lettera, per cui per altro
19
io chiedo al Presidente del Consiglio di querelarmi per ingiurie,
altrimenti tocca a me per diffamazione, non so bene a che punto
siamo da questo punto di vista.
Leggo:
"Alla luce di quanto successo, inoltre, le comunico che sulla base
anche
di
come
ella
ha
condotto
l'ultima
Conferenza
dei
Capigruppo, sia su questo tema che su quello della richiesta di
Consiglio comunale aperto, laddove ella ha ritenuto di entrare nel
merito della richiesta, e di non attenersi al rispetto delle questioni
di legittimità, ritengo che ella abbia gravemente contravvenuto
all'obbligo - questo sì espressamente previsto dallo Statuto e dal
regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale - di
imparzialità ed equità attribuito alla sua carica. Pertanto, ella non
è
più,
a
mio
parere,
in
grado
di
continuare
a
svolgere
serenamente il suo compito, essendole venuta a mancare anche la
fiducia dell'intero organismo che l'ha chiamata alla presidenza.
Mancandole la fiducia di uno, l'organismo non è più intero.
Mi rendo perfettamente conto che queste mie affermazioni sono
assolutamente prive di conseguenze giuridiche, ma ritengo
indispensabile esprimere con chiarezza tutto il mio disappunto per
il suo intervento che reputo politico, nel senso deteriore che
purtroppo stesso si dà a questa parola, e non istituzionale.
La prego, infine, di risparmiarsi, in eventuali altre missive che mi
dovesse inviare, le espressioni di dispiacere contenute nella
lettera di cui all'oggetto, espressioni che, oltre ad essere fuori
luogo, vengono lette dallo scrivente come scherno".
Quest'ultima riga, è bene testimoniata non all'interno, ma in un
pre-Consiglio, fatto di maggioranza, fu il Presidente stesso a
chiedere una riorganizzazione dei Capigruppo, per cui ritenni
appunto schernitoria nei miei confronti l'espressione di dispiacere.
Se in queste righe esistono le fattispecie dell'ingiuria, sono
disposto a pagare; se non esistono, pretendo quanto meno le
scuse del Presidente del Consiglio comunale.
20
Secondo fatto personale. La lettera con cui l'Assessore Furegato
ha comunicato al Presidente del Consiglio comunale la sua
intenzione di uscire dal gruppo Arcobaleno. In quella lettera,
l'abbiamo sentito tutti questa sera, l'Assessore ha parlato...
[Audiocassetta n. 1 - Lato B]
...permettersi di giudicare le scelte che liberamente le persone
fanno e pertanto non mi azzardo nemmeno a fare ipotesi sui motivi
che
hanno
indotto
l'Assessore
ad
abbandonare
il
gruppo
consiliare che insieme avevamo costituito all'inizio di questo
mandato amministrativo. Resta solo l'amarezza di una decisione
presa dopo un periodo un po' da era glaciale nei nostri rapporti
amministrativi,
senza
che
venisse
fatto
alcun
tentativo
di
addivenire a un appianamento delle divergenze.
L'atto è stato notificato al sottoscritto soltanto dal Presidente Bisi,
senza che l'Assessore abbia nemmeno ritenuto di inviarmi la
stessa lettera per conoscenza. Ottimo esempio di stile, ma
tant'è... sic transit gloria mundi. Rimane però il desiderio di capire
quali sono questi eventi incresciosi recentemente avvenuti, perché
non mi è dato di sapere, nulla mi risulta, quanto meno a livello
istituzionale, ma stasera scopro di avere ingiuriato senza volere il
Presidente, quindi probabilmente è la mia stessa presenza
incresciosa.
Ma
su
questi
eventi
vorrei
che
l'Assessore
illuminasse me e l'intero Consiglio. Comunque, lo diceva Dante, lo
dico anch'io: "a te fia bello averti fatto parte per te stesso".
Rimane richiesta di sapere, ora che è entrata nel gruppo del
Sindaco, se risponderà positivamente ai suoi appelli a cui finora
ha detto di no, quelli sul settimo Assessore, dimissione dalla Casa
Albergo, riduzione delle indennità, se, visto che dice che vuole
rimanere nel gruppo Arcobaleno, continua a credere nelle sue
priorità, che erano quelle riferite all'urbanistica, ricordiamo che
l'ultimo fatto su cui ci siamo trovati in preciso disaccordo è quello
dei
Magazzini
Marchiori,
su
cui
chiesi
un
momento
di
ripensamento ed anche l'Assessore votò contro la mia richiesta di
21
ripensamento, oppure la istituzione del Consiglio comunale dei
ragazzi che da due anni chiediamo e non vediamo. Questo è il
problema.
Sull'altra questione, terzo fatto personale, la lettera, non quella
che ho spedito ma quella che ho ricevuto. Non entro nel merito,
potrei, volendo dire molte cose sul parere, ma il parere è stato
letto stamattina, giuridicamente mi sembra ben costruito, anche
condivisibile soprattutto nella parte in cui demanda a una
Commissione del regolamento, ma poi lo dirò, di fare alcune cose.
C'è l'ultima parte, io non sono un giurista ma, permettete, sono un
linguista, vorrei che qualcuno mi spiegasse che differenza esiste
fra costituire ed istituire. Qui sfido chiunque, anche il massimo
giurista italiano, a dirmi che esiste differenza. Costituire è l'atto
costitutivo; il Segretario ha letto un regolamento facsimile del
nostro, in cui, per buttare fuori uno da Capogruppo ci ha scritto
espressamente. Quella è a mio parere la risposta, senza bisogno
di venti pagine giuridiche per la questione in parola. Comunque
attendiamo il parere dell'Ancitel, ma chiedo anche formalmente
che lo stesso parere sia inviato tramite Prefettura, come ho fatto
già per lettera, al Ministero dell'Interno, che su queste questioni è
sicuramente una autorità in grado di tagliare la testa al toro, come
si suol dire. Una cosa è rimasta comunque da dirci: su quella
lettera e sull'ora di interruzione di questa sera, perché tanta
fretta? Il 2 di febbraio, l'Assessore Furegato comunica l'uscita dal
gruppo, il 7 di febbraio mi viene notificata l'estromissione da
Capogruppo. Per nominare il sostituto dell'Assessore Brasioli, il
Sindaco ha superato abbondantemente i tempi rigorosamente
previsti dallo statuto, per rispondere in termini negativi a una
interpellanza pure. Il bilancio di previsione arriverà in Consiglio,
se va bene, con almeno due mesi e mezzo di ritardo sulla data
promessa e da tempo raccomandata dallo stesso Presidente, che
non ha mai richiamato il Sindaco stesso al rispetto scrupoloso dei
tempi previsti da statuto comunale, regolamenti e impegni assunti
22
in questa sede. Ma per eliminare un Capogruppo divenuto
probabilmente scomodo, senza che le fonti normative fossero
chiare e stasera lo abbiamo capito, il tempo è stato immediato.
Accetto le proposte di rivedere la cosa, chiedo due azioni
preliminari: la sospensione della decisione affrettatamente presa e
l'apertura della Commissione per la revisione dello statuto e dei
regolamenti, presieduta dal solerte Consigliere Zanini, da oggi
Capogruppo di maggioranza relativa, che non ci ha più riuniti dopo
la bocciatura da parte di questa della proposta del "settimo
sigillo". Forse non c'era da parlare soltanto del "settimo sigillo" in
quella Commissione, c'era da parlare di tante altre cose, come più
spesso avevo detto, ma è quasi un anno che non ci si vede più.
Tra l'altro, e qua c'è un'altra annotazione che devo fare, stasera
andiamo a sostituire l'Assessore Tognolo in due Commissioni, ma
siccome non si parla più del "settimo sigillo", di quella ci siamo
dimenticati. L'Assessore Tognolo, non più orfanello ma ormai ben
protetto,
Assessore
delegato
alle
questioni
del
Consiglio
comunale, non si ricorda che doveva essere sostituito anche nella
Commissione per lo statuto e i regolamenti. Bel modo di
cominciare...
BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio:
Consigliere, scusi, chiuda perché sono passati cinque minuti.
BASSANI PIERO - Consigliere:
Sì, ma ne avrei 15, Presidente, perché i fatti personali sono tre.
Purtroppo non è colpa mia...
BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio:
No, il fatto personale è uno, non esistono nel regolamento tre fatti
personali.
BASSANI PIERO - Consigliere:
23
No, sono tre, perché ho ingiuriato lei, ho fatto fatti incresciosi...
BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio:
Chiuda l'intervento e smetta da continuare a...
BASSANI PIERO - Consigliere:
Presidente, io sto semplicemente dicendo ed utilizzando quelli che
sono gli strumenti, tra l'altro all'ordine del giorno lei non ha messo
"comunicazione", lei ha messo "comunicazioni".
BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio:
"comunicazione".
BASSANI PIERO - Consigliere:
Ma se per "comunicazione" lei mi mette tre cose...
BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio:
Chiuda il discorso perché le tolgo la parola.
BASSANI PIERO - Consigliere:
Prima di togliermi la parola, caso mai c'è l'appello al Consiglio
comunale, prima che mi tolga la parola sul fatto personale, per
potere finire, e comunque, avevo concluso, e lei capisce perché,
ma se non lo capisce lei spero che l'abbia capito il resto del
Consiglio comunale, perché senza ingiuriarla io ritengo che a lei
sia venuta meno la serenità...
BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio:
Sono serenissimo.
BASSANI PIERO - Consigliere:
E' di una serenità... sì, serenissimo esisteva qualche secolo fa, e
gli austriaci l'hanno fatto fuori.
24
BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio:
Prego Consigliere, chiuda.
BASSANI PIERO - Consigliere:
Le manca appunto la serenità, e l'imparzialità per lasciare a chi
per tre motivi ha inteso parlare e che tra l'altro stava chiudendo,
perché queste erano le ultime parole, e quindi mi ha fatto usare
altri due minuti di cui la ringrazio.
BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio:
La ringrazio, Consigliere.
BASSANI PIERO - Consigliere:
Lasci stare i ringraziamenti.
BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio:
Vede che è nervoso? Allora le devo dire una cosa. Prima cosa, io
non ho parlato di ingiuria, ma di frasi irriguardose, l'ho scritto qua,
frasi irriguardose, quindi da ingiuria a frasi irriguardose... vede,
nella foga ha modificato il termine.
Comunque, le dico che ho interpretato il regolamento, se lei ha
sentito il parere del Segretario Generale, e io mi sento calmo, non
sono in condizioni che mi descrive lei. Grazie.
Comunque, se qualcun altro vuole intervenire ne ha facoltà.
MERLO CARLO ALBERTO - Consigliere:
Come Capogruppo, come ha già riferito il Presidente, abbiamo
proposto di ritirare l'ordine del giorno, il motivo è che il parere ci è
pervenuto solo stasera, c'è necessità di ragionare all'interno dei
gruppi, come si fa di solito per qualsiasi argomento venga posto
alla nostra attenzione. Una unica sottolineatura. Intanto riteniamo
che
in
questo
modo
si
rispetti
25
il
regolamento,
perché
il
regolamento, proprio all'art. 2 prevede che ci siano questi
passaggi, il Presidente chiede il parere al Segretario, che questa
sera ci è stato consegnato e comunicato, convoca i Capigruppo e
poi si delibera eventualmente in Consiglio comunale se non c'è il
numero sufficiente per approvare questa interpretazione. Ho
ribadito anche in Commissione Capigruppo che l'organo che dà
l'interpretazione dei documenti che ha emanato non può essere
altri che l'organo stesso, quindi in questo caso il Consiglio
comunale.
L'altra cosa su cui abbiamo insistito è il fatto di dire che se
nessuna decisione può essere presa, perché ancora aperta, ci
sono
dei
pareri,
delle
discussioni,
una
prevedibile
nuova
convocazione del Consiglio comunale con questo punto all'ordine
del giorno, noi riteniamo che per il momento il Consigliere Bassani
sia ancora Capogruppo, rappresenta ovviamente se stesso, però,
nelle more del regolamento, perché è chiaro che non c'è niente
nel regolamento che dica cosa fare per lo scioglimento di un
gruppo, dice solo cosa fare per la costituzione, e questo l'ha
ribadito anche il Segretario Generale, noi siamo per mantenere
questa composizione dei Capigruppo, poi se ci saranno decisioni
diverse, la composizione sarà diversa. Per il momento questi sono
i Capigruppo e questi debbono restare.
GHIRARDELLO CLAUDIO - Consigliere:
Volevo dire che sono d'accordo sul fatto di rinviare il punto
all'ordine
del
giorno,
come
è
stato
espresso
anche
nella
Conferenza dei Capigruppo, proprio per dare la possibilità di
valutare meglio da parte di tutti i gruppi questo argomento.
Per quanto ci riguarda, accogliamo quelli che sono comunque i
pareri degli uffici perché riteniamo che siano espressi in funzione
di un regolamento che è stato fatto, un regolamento che
probabilmente avrà bisogno sicuramente di qualche ritocco e che
più
avanti
la
Commissione
addetta
26
avrà
la
possibilità
eventualmente di essere convocata e di prenderne visione ed
eventualmente fare le variazioni che sarà giusto fare. Per il
momento accogliamo questo parere, il regolamento secondo noi è
giusto che venga rispettato, la nostra interpretazione è pari
diciamo a quella che è stata espressa dal Presidente e dagli uffici,
per cui riteniamo più opportuno questo momento che, come
appunto si vede dal regolamento, chi non fa parte di un gruppo e
per gruppo è inteso almeno due persone, non possa essere
Capogruppo, per cui, fino a che non sarà presa una definizione
dai Capigruppo che si riuniranno, e dal Consiglio comunale
successivo, penso che almeno per quanto ci riguarda, non dico mi
dispiace, non dico niente perché altrimenti rischio di dire qualcosa
che non è interpretata bene, però ritengo che il nostro gruppo
accolga il parere che è stato espresso.
BRASIOLI LUCA - Consigliere:
Non era mia intenzione intervenire, ma dopo l'intervento del
Capogruppo
di
Presenza
Cristiana
mi
corre
l'obbligo
di
intervenire, perché in una discussione di cui si propone il ritiro
dell'ordine
del
giorno,
abbiamo
anche
assistito
ad
una
dichiarazione di voto. Il Segretario nella sua esposizione ha detto
non prendete il mio parere come parere legale ma solo come
parere consultivo per agevolare il discorso degli uffici, e qualcuno
già avanza la sentenza definitiva.
Allora,
dall'esperienza
pregressa
che
ho
sempre
avuto
di
Assessore agli affari generali e legali di questo Comune, vi voglio
anche avvisare di un'altra cosa, sarebbe opportuno, proprio per il
bene del Comune, quindi della cittadinanza, non arrivare a
conclusioni affrettate, perché se la discussione di stasera,
riguardo alla permanenza in carica del Capogruppo Bassani nelle
sue funzioni, venga traslata al di fuori di questa sala, per suo
diritto, al Tribunale Amministrativo Regionale, non so quanti soldi
andrà a spendere il Comune solo per una costituzione, per
27
qualcosa che, con tutto il rispetto per le figure di Capogruppo, non
mi sembra debba pesare così sul Comune e sulla cittadinanza
stessa. Per cui vorrei invitare un po' più alla ragionevolezza come
è stato anche invitato sia dal Presidente che dal Segretario, a una
attenta analisi del parere, a ritrovare nella Conferenza dei
Capigruppo un parere unanime; se questo non ci sarà, come il
Consigliere Merlo ha suggerito, l'organo supremo su queste
decisioni sarà il Consiglio, però ritengo che da questa serata, dal
banco della presidenza si debba chiarire la posizione del
Consigliere Bassani, perché altrimenti siamo ad un punto morto
che potrebbe creare, secondo me, delle storture nel proseguo
anche del sereno dibattito a cui penso siamo tutti dovuti nel
rispetto soprattutto dell'istituzione che rappresentiamo.
AGNOLETTO EGIDIO - Consigliere:
Non voglio dilungare ulteriormente questo Consiglio comunale su
questa questione; abbiamo fatto una riunione di Capigruppo, sono
per onorare gli impegni che abbiamo preso, abbiamo dato
mandato di ritirare questo punto all'ordine del giorno, lo metta in
votazione ed andiamo avanti.
BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio:
Altri interventi?
BASSANI PIERO - Consigliere:
Chiedo la parola su mozione d'ordine, chiamatela come volete.
Cosa ritiriamo che non c'era nessuna proposta di deliberazione
qui? Che cosa viene ritirato? Una comunicazione? Non viene data
comunicazione, allora tornano ad esistere i gruppi come prima,
torna tutto come prima?
BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio:
28
Posso fare due proposte? Io propongo di ritirare il punto all'ordine
del giorno e di porre questa proposta in votazione al Consiglio, e
successivamente di porre in votazione la provvisoria possibilità
del Consigliere Bassani, come ha detto il Consigliere Merlo, di
partecipare alla riunione di Capigruppo e di rappresentare solo se
stesso.
Con questo provvedimento siamo andati oltre a quello che è stato
deciso nella riunione dei Capigruppo, perché nella riunione dei
Capigruppo abbiamo detto solo di ritirare il punto all'ordine del
giorno, per ponderarlo all'interno dei gruppi e di rifare la riunione
dei Capigruppo.
FERIOTTO MARIA CARLA - Consigliere:
Davvero mi spiace che venga perso così tanto tempo per una
questione da un lato delicata, perché va ad intaccare quella che è
l'interpretazione del nostro regolamento, e siccome il regolamento
non prevede la casistica di cui parliamo stasera, si va ad
interpretazione.
Quindi
c'è
l'interpretazione
del
Segretario,
supportata dal dirigente all'ufficio Anagrafe e Affari Generali, è
l'interpretazione.
Allora,
io
credo,
come
ho
chiesto
nella
Conferenza dei Capigruppo, che visto che siamo in carenza di
normativa, perché non prevede il regolamento il nostro caso,
dovrebbe supplire il buon senso che dovrebbe nascere da ognuno
di noi. Allora, se consideriamo che le persone umane danno tutte
il loro contributo ed arricchiscono tutte la dialettica e lo scambio
per il bene delle scelte che si vanno a compiere, in questa fase
transitoria io faccio appello al buon senso di tutti i Consiglieri,
affinché non siano davvero le interpretazioni di un regolamento
che non ci dà davvero spazio e luce stasera, ma sia davvero il
buon senso che va a diramare questa nebbia che si è fermata
stasera sul nostro Consiglio, e va a dare il giusto ruolo ad ogni
singolo Capogruppo, che quindi, se adesso non abbiamo la giusta
norma, ma santo Dio, ma sarà un mese adesso che ci darà la nota
29
di demerito come Comune che non ha osservato il regolamento?
Per cui, mi auguro davvero che il Consiglio comunale stasera esca
con un documento finale condiviso, ma che sia soprattutto di buon
senso e di ragionevolezza.
AGNOLETTO EGIDIO - Consigliere:
Proprio parlando di buon senso, prima abbiamo fatto una riunione,
io non mi sono permesso di entrare nel merito o di fare
valutazioni, o di trovare elementi di strumentalità da una parte o
dall'altra, ho detto: per correttezza di questo Consiglio, io rispetto
il suo punto di vista, però lei è venuto qui questa sera, dopo che
abbiamo fatto la riunione, a dire: la Commissione Capigruppo mi
ha invitato di proporvi il ritiro di questo punto all'ordine del giorno.
Lo metta in votazione, Presidente, perché lei ha fatto questa
proposta, oppure la ritiri.
BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio:
Chi è favorevole a ritirare il punto all'ordine del giorno, è pregato
di alzare la mano.
2 astenuti, i Consiglieri Feriotto e Bassani.
Chiuso il punto, è stato ritirato e lo tratteremo in riunione dei
Capigruppo.
30
PUNTO N. 3
BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio:
Punto n. 3 all'Odg: Criteri per l'aggiornamento dei contributi di
urbanizzazione e di monetizzazione degli standards urbanistici.
Do la parola all'Assessore Zambello Emanuele per l'illustrazione
del punto all'ordine del giorno.
ZAMBELLO EMANUELE - Assessore:
Il Comune di Lendinara è dotato di Piano Regolatore Generale
approvato con deliberazione di Giunta Regionale Veneta 2618 del
settembre 2002 per le aree del centro storico, e deliberazione di
Giunta Regionale Veneta 2858 del 4 ottobre 2005 per le rimanenti
aree
del
territorio
comunale.
Attualmente
è
in
vigore
la
deliberazione del Consiglio comunale n. 11 del gennaio '86, che
recepiva le disposizioni della legge regionale 26 giugno '85, n. 61,
per la determinazione del contributo commisurato all'incidenza
delle spese per gli oneri di urbanizzazione; e delibera di Giunta
comunale n. 661 dell'ottobre '92, che attuava l'aggiornamento
disposto dal provvedimento del Presidente del Consiglio regionale
n. 385 del maggio '92.
La recente modifica generale al Piano Regolatore Generale,
avvenuta
con
gli
atti
di
Giunta
regionale
soprarichiamati,
ridefinisce su base cartografica le zone territoriali omogenee ai
sensi della legge 61/85, pertanto, si rende opportuno aggiornare
l'incidenza del contributo per gli oneri di urbanizzazione primaria e
secondaria, e della monetizzazione degli standard urbanistici in
funzione delle nuove zone territoriali omogenee.
Testo unico sull'edilizia, approvato con D.P.R. 6 giugno 2001, n.
380, integrato con il D.Lgs 27 dicembre 2002 n. 301, prevede
l'aggiornamento
secondaria
ogni
degli
oneri
cinque
di
anni,
31
urbanizzazione
in
conformità
primaria
alle
e
relative
disposizioni regionali e in relazione ai risconti e prevedibili costi
delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria e generale.
Previsto all'art. 16. In difetto di esplicite disposizioni normative,
spetta ai Comuni la competenza ad assumere determinazioni di
aggiornamento del contributo relativo agli oneri di urbanizzazione.
Considerato che dal '92 ad oggi la Regione Veneto non ha
adottato alcun provvedimento di riferimento per l'aggiornamento
degli oneri di urbanizzazione; che la legislazione regionale
vigente prevede la monetizzazione degli standard urbanistici per
le aree edificate ed edificabili qualora non siano realizzabili o
reperibili e si ritenga aderire alla richiesta del privato; si rende
opportuno
perseguire
l'interesse
pubblico
in
termini
di
economicità, efficacia ed efficienza dell'azione amministrativa e il
principio di equità con coloro che realizzano gli standard
direttamente, individuando costi congrui a cui accordare la
monetizzazione.
Ai
fini
di
individuare
importi
equi
per
la
monetizzazione, si rende necessario definire in modo esplicito i
criteri di monetizzazione con riferimento ai valori venali delle aree
fabbricabili, in relazione alle zone territoriali omogenee di
appartenenza, alle destinazioni d'uso ed agli indici di edificabilità,
in modo da applicare gli stessi valori per aree di identica valenza
ed edilizio urbanistica.
Dato atto che è congruo aggiornare i valori tabellari degli oneri di
urbanizzazione
stabiliti
aggiornati
provvedimento
con
dalla
legge
del
regionale
Presidente
61/85,
del
come
Consiglio
regionale del maggio '92, recepiti dal Comune di Lendinara con
delibera di Giunta 661 del '92, applicando il valore della
sommatoria dell'incremento medio annuale dell'indice Istat dei
prezzi al consumo per le famiglie di operai e di impiegati del
periodo 1 gennaio 1993 - 31 dicembre 2005. I valori per la
determinazione dell'imposta comunale sugli immobili sono riferiti
alle aree edificabili in funzione delle singole zone territoriali
omogenee, sono stati approvati con delibera di Giunta comunale e
32
possono essere utilizzati come valori di riferimento del valore
delle aree ai fini della quantificazione della monetizzazione degli
standard.
Tutto ciò premesso, si chiede che con questa delibera:
-
Si
approvi
il
criterio
di
aggiornamento
degli
oneri
di
urbanizzazione primaria e secondaria sulla base della sommatoria
delle medie annuali degli incrementi degli indici Istat dei prezzi al
consumo per le famiglie di operai e di impiegati.
- Di approvare l'aggiornamento degli oneri di urbanizzazione
primaria e secondaria dal '92 e ad oggi, con una percentuale del
41% arrotondato per eccesso, come risulta dall'aggiornamento
dell'elenco tabellare degli oneri di urbanizzazione per singola
destinazione d'uso denominato "Allegato A" in questa delibera.
- Di stabilire che l'aggiornamento degli importi tabellari relativi ai
contributi concessori di urbanizzazione primaria e secondaria,
secondo l'Allegato A, in base al criterio della sommatoria delle
medie annuali di incremento degli indici Istat dei prezzi al
consumo per famiglie di operai e di impiegati, avverrà con
deliberazione di Giunta comunale ogni cinque anni entro il mese
di marzo.
- Di precisare che il contributo di costruzione è applicato su valori
base aggiornati ogni anno con deliberazione già oggi di Giunta
comunale.
- Di stabilire che per i piani attuativi già approvati, si dovrà fare
riferimento a quanto stabilisce la convenzione urbanistica, per gli
oneri di urbanizzazione primaria e secondaria a scomputo totale e
che il conguaglio oneri è aggiornato secondo la presente
deliberazione.
- di autorizzare la monetizzazione degli standard sulla base delle
norme vigenti.
- di definire i criteri di quantificazione dei valori di monetizzazione
degli
standard
urbanistici
in
funzione
dei
costi
reali
di
realizzazione delle aree a parcheggio e a verde pubblico, quale
33
sommatoria tra i valori a fini Ici delle aree edificabili a metro
quadro, per singola zona territoriale omogenea, definite con
apposita deliberazione comunale, Giunta municipale 81 dell'aprile
2005, il costo unitario a metro quadro per realizzazione di
parcheggio e verde attrezzato con relativi
arredi, stabiliti
dall'ufficio comunale lavori pubblici, con specifico computo metrico
estimativo allegato alla presente delibera ai punti B e C.
- Di autorizzare il responsabile del quarto servizio, quarto settore
alla definizione dei valori tabellari di monetizzazione degli
standard per l'anno 2006, e di approvare con la deliberazione di
Giunta comunale.
- Di procedere alla revisione periodica dei valori tabellari di
monetizzazione mediante deliberazione di Giunta comunale, con
l'aggiornamento
dei
valori
unitari
dei
costi
delle
opere
a
parcheggio e a verde, mediante l'indice generale nazionale Istat
del
costo
di
costruzione
di
un
fabbricato
residenziale,
contestualmente alla revisione del valore delle aree edificabili ai
fini Ici, con apposita deliberazione.
- Di applicare quanto finora stabilito per i contributi concessori
urbanistici e i valori di monetizzazione delle aree a standard, a
decorrere dalla data di esecutività della presente deliberazione,
facendo
riferimento
alla
disciplina
vigente
alla
data
di
presentazione della domanda al protocollo del Comune.
BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio:
Il punto è stato visto dalla Seconda Commissione Politiche per il
territorio, dò la parola al Presidente Luciano Conti per il parere
della Commissione.
CONTI LUCIANO - Consigliere:
La Commissione consiliare si è riunita il 10 febbraio, erano
presenti i Consiglieri Conti, Micheletti, Ghirardello, Bassani,
Bassal e l'Assessore Zambello. Il punto è stato quindi visto e i
34
componenti della Commissione, dopo l'introduzione da parte del
Presidente, prendono atto dell'esposizione fatta dal coordinatore
del
settore
quarto,
geom.
Brunetto
Piola.
Dopo
un'ampia
discussione così si esprimono: i Consiglieri Conti, Micheletto,
Ghirardello esprimono parere favorevole; il Consigliere Bassal,
pure essendo soddisfatto della presentazione tecnica, si riserva di
esprimere il proprio parere in sede di Consiglio comunale; il
Consigliere Bassani si astiene.
BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio:
Sul punto apro la discussione, se qualcuno vuole prendere la
parola ne ha facoltà.
BASSANI PIERO - Consigliere:
Quanti minuti ho?
BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio:
Lo sa benissimo com'è il regolamento, prego Consigliere.
BASSANI PIERO - Consigliere:
No, chiedo se ne ho dieci o se ne ho cinque, è una domanda
legittima, perché non ho avuto risposta prima.
BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio:
Dieci minuti.
BASSANI PIERO - Consigliere:
Perfetto, allora ho capito.
Spiego il voto di astensione che ho dato in Commissione, con
estrema chiarezza. Avevo chiesto quella sera, senza ottenerne
una risposta precisa e convincente, che si potesse procedere a
questa delibera spalmando l'aumento del 40% degli oneri di
urbanizzazione
in
un
10%
annuo.
35
Quella
sera,
perché
il
prossimo... e questo lo spiego ai non commissari, perché il
prossimo aggiornamento non lo possiamo fare fra un anno ma lo
possiamo fare solo tra cinque anni. Quindi, poiché gli indici Istat
sono quelli che sono, sono non aggiornati dal 1992, bisogna
aggiornarli adesso e fra cinque anni. L'aggiornamento, in base
agli indici Istat, porta ad un aumento medio del 40% per gli oneri
di urbanizzazione e per il costo di costruzione, e quindi da questo
punto di vista abbiamo che chi è riuscito a concludere la pratica
nel dicembre del 2005 ha pagato una cifra, chi la conclude nel
marzo del 2006 o addirittura nel gennaio del 2006 (questa è
interpretazione diversa) pagherà un 40% di oneri in più. Non sono
cifre colossali, né per chi costruisce, né per il Comune di
Lendinara che incassa, sono comunque cifre che improvvisamente
spostato del 40% gli oneri a carico di chi costruisce. La proposta
di una delibera che prevedesse nei quattro anni da qui in avanti
un aumento progressivo, era per andare incontro alle esigenze di
chi va a costruire, anche perché da un certo punto di vista il peso
sulle casse del Comune non si sarebbe fatto particolarmente
sentire. Questa sera mi è stato detto che una delibera di questo
genere sarebbe anche stata possibile. Bene, allora, per lo stesso
motivo per il quale mi sono astenuto, io propongo (se questo è
ancora nei termini, ma la risposta l'ho avuta stasera, quindi per
iscritto non l'ho potuta mettere), se questa è la volontà del
Consiglio, di spalmare per i prossimi quattro anni, allora c'è
assolutamente il mio voto favorevole; se il Consiglio non ha
questa volontà, il mio voto va contrario per il motivo che ho
appena spiegato, spero, con chiarezza.
BASSAL NABEEL - Consigliere:
Modifico il mio intervento. Quello che ha detto il Consigliere
Bassani a dire il vero è diverso da quello che è stato spiegato
nella
Commissione;
nella
Commissione,
alla
proposta
del
Consigliere Bassani è stato risposto che non si poteva fare questo
36
per motivi legali. Adesso qua il Consigliere Bassani dà una notizia
che secondo me è positiva, ma non ho capito da chi l'ha presa, se
è veramente un dato ufficiale; io penso che è vero che le cifre non
sono alte, è vero che c'è stato un po' di sbaglio anche nelle
delibere e nella presentazione, perché quello che è arrivato a noi
nella Commissione parlava di 36% e invece è risultato...
INTERVENTO DI...
[fuori microfono - incomprensibile]
BASSAL NABEEL - Consigliere:
Non mi piace venga messo in dubbio quello che dico, perché io
non dico mai balle. Qua è scritto 36, se non lo vedete andate a
vedere. Scusi Presidente, però, quando danno ad uno del
bugiardo non posso non contestare, questa è la prima volta, il
foglio che è arrivato, il 36%. Se il Consigliere non è attenta, la
prego di essere più attenta a contraddire uno come me che è
difficile che sbagli con i numeri, perché sono bravo in matematica,
in lingue no, ma in matematica sì.
Il problema è questo, la percentuale, da 36 a 41, per carità è una
cifra misera anche il 41%, se noi guardiamo i conti, che io ho dato
il parere favorevole sulla presentazione tecnica, che è stata
esaurientemente spiegata, che la cifra non è alta. Io ho chiesto,
perché secondo me dobbiamo stare attenti, anche alla luce delle
riunioni che sono state fatte ieri per il rilancio di Lendinara, che
come Comune deve faticare tanto per essere inserito nelle
cosiddette macroaree e il Pati, dobbiamo faticare troppo per
entrare, siamo tagliati fuori. Allora, a questo punto io, nella
Commissione, anche se non è stato annotato, ho invitato ad
abbassare il prezzo anche di poco, per dare l'incentivo e stimolare
la gente a venire a Lendinara, e che i lendinaresi rimangano a
Lendinara. Questa è stata una proposta che non è stata accettata.
A mio parere, se noi veramente riflettiamo attentamente, visto che
37
la cifra non è tanta, però a qualcuno, per esempio un operaio che
prende neanche mille euro, ridurre 5 euro di qua e 5 euro di là, io
penso che può essere utile per lui una piccola riduzione e così
stimoliamo la gente a venire a Lendinara, visto che non abbiamo
le fabbriche, però abbiamo un servizio che possiamo dare ai
cittadini eccellente; convinciamo i nostri a rimanere a Lendinara.
Questa è stata una proposta che io presenterò di nuovo al
Consiglio comunale da votare a favore di questa proposta, cioè di
ridurre la base di partenza se vogliamo essere concorrenziali e
non essere tagliati fuori. Seconda cosa, vorrei sapere dal
Presidente se veramente è fattibile la proposta del Consigliere
Bassani, formulata nella Commissione, e se è fattibile io chiederei
una attenta riflessione dell'Assessore e del Sindaco alla proposta
che è stata fatta, che mi trova d'accordo se, ripeto, è fattibile
legalmente.
FERIOTTO MARIA CARLA - Consigliere:
Faccio il mio intervento, perché avrei bisogno di un chiarimento da
parte dell'Assessore. Leggendo questa proposta di
delibera, al
comma 2, fatidico, quello del 3641, viene detto che questo
aumento risulta dal calcolo dell'aggiornamento Istat. Ma facendo
proprio due conti, non sono brava in matematica, però mi risulta
che c'è un adeguamento Istat davvero alto, perché in 13 anni, dal
'92 al 2005, risulta esserci un adeguamento Istat di più del 3%
annuo, che è oltre quello che è... Quindi, se l'Assessore poi
magari mi illumina.
Dopo di che resto stupita che un commissario in Commissione
faccia una proposta che mi sembra legittima, perché va a favorire i
cittadini del nostro paese e diminuire loro se non altro anno per
anno degli oneri che andrebbero a pagare tutti sull'unghia in un
unico anno, e la proposta viene bocciata seduta stante. Dopo di
che si sa verbalmente in Consiglio che invece questa cosa è
fattibile. Allora chiedo, questa delibera era urgente o può rientrare
38
con la manovra del bilancio che andremo ad approvare a marzo?
Se non è urgente, quindi si può fare rientrare nel bilancio di marzo
come
manovra
dell'attuale
Amministrazione,
vediamo
se
è
possibile stemperarla nei cinque anni. Dopo di che, però, mi sorge
anche un altro sospetto, che questa Amministrazione non ha
nessuna voglia di ridurre niente, perché ho visto che c'è già
pronta la delibera di Giunta già approvata che dal primo marzo
sono aumentati tutti i servizi a domanda individuale: trasporto
scolastico, mensa scolastica, utilizzo delle palestre. Le avete
aumentate l'anno scorso, e adesso aumentate ancora!
CONTI LUCIANO - Consigliere:
Volevo prendere un attimo la parola per rispondere al Consigliere
Feriotto. La proposta di Bassani quando abbiamo discusso questo
punto, era stata recepita dal geom. Brunetto Piola, il capo del
settore, il quale aveva risposto che non era possibile, però che si
sarebbe visto l'argomento e che il Consigliere Bassani avrebbe
poi
spiegato
eventualmente
la
sua
proposta
in
Consiglio
comunale. Il Consigliere Bassal aveva detto che la presentazione
tecnica gli garbava e quindi dopo ha preso la parola per spiegare
per quali motivi esprimeva il proprio voto in Consiglio comunale.
Quindi, la proposta poi è venuta a conoscenza del Consigliere
Bassani dal Presidente del Consiglio, per cui io neanche sapevo,
e quindi lui ha dato spiegazione di quanto poteva fare con una
revisione di questo punto.
BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio:
Se non ci sono altri interventi, la parola all'Assessore Zambello.
ZAMBELLO EMANUELE - Assessore:
Per quanto riguarda la proposta del Consigliere Bassani di
dilazionare nei cinque anni il 10% l'anno, semplicemente la
risposta è che si devono aggiornare gli oneri secondo quello che è
39
stata la perdita di valore d'acquisto del denaro dall'anno in cui non
si è più aggiornato. A rafforzare questa tesi, per altro, guardando
un po' in giro per l'Italia, ci sono Comuni che non hanno
aggiornato oneri solo da tre - quattro anni a questa parte, o
cinque, il minimo previsto, e che per leggi regionali interne sono
più attenti a questa cosa, che rischiano il commissariamento per
una cosa che noi consideriamo di poco conto, cioè di poterci
permettere di non aggiornarli. Diciamo che non è errore adesso o
politicamente scorretto adesso aggiornare gli oneri, è stato
sbagliato fino adesso non aggiornarli, questo è quello che non è
andato bene. Per altro, ricordo che questo aggiornamento degli
oneri è previsto primo dalla legge Bucalossi, 1977, che già
prevedeva in un suo articolo questo aggiornamento degli oneri
sulla parte del costo di costruzione. Poi, non è che ne sia venuta
fuori con il testo unico del 2001 questa esigenza di aggiornare gli
oneri ogni cinque anni, questo fatto è stato per la prima volta
posto in essere in maniera pesante da una Finanziaria del
dicembre '93, quindi Finanziaria '94, e...
[Audiocassetta n. 2 - Lato A]
...le tabelle parametriche da parte della Regione, che non è
avvenuto, e fino alla definizione delle tabelle stesse, i Comuni
provvedono in via provvisoria con deliberazione del Consiglio
comunale. Provvedono in via provvisoria! Ogni cinque anni i
Comuni provvedono ad aggiornare gli oneri di urbanizzazione
primaria e secondaria in conformità alle relative disposizioni
regionali in relazione ai risconti e prevedibili costi delle opere di
urbanizzazione
primaria
e
secondaria
e
generale.
Quindi
provvede, non c'è una facoltà di potere fare a meno. Questo è
quanto mi sento di dire.
Poi, per quanto riguarda il fatto che è stato richiamato, penso che
anche da un altro punto di vista sia corretto... corretto tra
virgolette, è logico che l'imposizione di una tassa è sempre una
cosa non facile da fare per i cittadini; è vero anche che siamo
40
andati ad approvare un nuovo Piano Regolatore che, tramite
quella che è la cosiddetta rendita di posizione, dà nuove
possibilità a terreni di passare da un valore che pur essendo un
terreno sempre molto... sempre terreno è, passa da un valore
agricolo immediatamente, solo perché gli è stato fatto un
quadrettino, ad un valore enormemente più alto perché poi con
una futura lottizzazione diventa edificabile, quindi non è altro che
una distribuzione, tra virgolette, di una fortuna che è avvenuta per
pochi, perché non tutti hanno la fortuna di avere terreni nelle zone
limitrofe del Comune, viene distribuita tramite una imposizione che
arriva al Comune in un certo modo, che poi usa per il bene
comune, compresi tutti i servizi che ha il Comune di Lendinara.
Quindi, penso che sia, oltre che doveroso per legge, anche il
momento giusto, visto che non è stato fatto finora, dato che ci
siamo dotati di un nuovo Piano Regolatore Generale.
BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio:
La parola al Sindaco Alessandro Ferlin.
FERLIN ALESSANDRO - Sindaco:
Brevemente. Mi verrebbe da dire ritiriamo il punto all'ordine del
giorno perché siamo in carenza di legislazione, nel senso che la
legge ci dice che dobbiamo fare una cosa, ma non ci dice che
cosa succede se non la facciamo. Sono 15 anni che non abbiamo
ottemperato (o 13) a un adempimento, però continuiamo ad
andare avanti così. Prima dovevamo spaccare il capello in quattro,
ora siamo pronti anche a rateizzare. A me starebbe anche bene
rateizzare, però non dice neanche questo. Ed allora, cosa ci
mettiamo a discutere sulla legge regionale? Sospendiamo? Io dico
che ci possono essere delle leggi, le leggi si devono ottemperare,
si devono seguire, si deve anche avere il coraggio, come abbiamo
detto prima, se non vanno, di cambiarle o modificarle come da
nostro regolamento. Io dico che questo è un chiaro esempio di
41
carenza, però cosa facciamo? Sospendiamo? Io credo che siano
tutte migliorabili e rivedibili le cose, però bisogna andare avanti.
Qui
si
dice
"deve",
come
interpretiamo
la
parola
"deve"?
Probabilmente, chi ci ha preceduto, o perché non gli è stato
sottoposto, o perché aveva tutte le sue buone ragioni per non
farlo, non lo ha fatto. Noi ci assumiamo la responsabilità di fare
quello che la legge ci dice: "deve".
Sul fatto poi che l'adeguamento le sembra alto, questo non è altro
che un calcolo puramente matematico, estrapolato indicando dalla
data a cui non si è fatto, ad oggi, al 31 dicembre 2005, quindi
questo è il dato aggiornatissimo.
L'altra cosa, è vero, abbiamo aumentato i servizi a domanda
individuale, ma neanche questa è una sorpresa, noi, fino dal primo
giorno in cui ci siamo insediati, abbiamo detto e ritenuto corretto
aumentare tutti i servizi di quella cifra che il costo della vita e
l'indice Istat ci permette. Vorrei vedere se, a fine anno o a fine
mese il suo stipendio non fosse adeguato al costo della vita, cosa
succederebbe. Allora non facciamo altro che recepire quello che
la legge ci dice. E' puramente demagogia quella di non aumentare
e poi magari chi verrà, fra cinque anni o o quattro, oppure
aumentare l'ultimo anno, tanto poi chi ci sarà subirà, oppure fare
un calcolo puramente politico. Noi, fin dal primo giorno abbiamo
detto: ogni anno aumenteremo di quell'importo che il costo della
vita e l'indice Istat deciderà che è giusto fare per l'anno in corso.
Ce lo diremo per quattro anni... Noi ci siamo impegnati a
recuperare questo costo. Nulla di più. Sul bilancio parleremo fra
pochi giorni.
BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio:
Con questo intervento è terminata la discussione, la parola per
dichiarazione di voto al Consigliere Bassani.
BASSANI PIERO - Consigliere:
42
In dichiarazione di voto e questione sospensiva, mi bastano
abbondantemente i cinque minuti.
La signora Feriotto, come il sottoscritto, non mi pare sia stato
chiesto di non applicare il tributo, su quel "devono i Comuni"
siamo tutti d'accordo, questo ci è stato detto, i Comuni devono
aggiornare.
Stasera,
evidentemente,
c'è
qualche
difetto
di
comunicazione, io prima ho fatto tutta una serie di domande e ho
avuto mezza risposta. Adesso è stato chiesto soltanto se è
possibile, anzi, è stato detto di sì, che è possibile rateizzare in
quattro anni, che è cosa completamente diversa dal "devono",
"non devono". E la signora Feriotto non aveva proposto di non
votare questa cosa, ma semplicemente di rimandare la votazione
su questa cosa una volta acquisito un parere formale su questa
possibilità, se non avevo capito male, e quindi di andare a bilancio
con questa proposta di deliberazione. Quindi, la questione
sospensiva è quella di rinviare ad un altro Consiglio comunale la
deliberazione in oggetto, con l'accertamento se è possibile
realmente, quindi con un parere tecnico legale dell'ufficio che ci
dica se è possibile o non è possibile quella proposta. Altrimenti, la
dichiarazione di voto, per i motivi detti
precedentemente, è
forzatamente contraria.
Un'altra questione che devo dire al Sindaco, semplicemente per
correttezza, in un Consiglio comunale recentemente ha parlato
della
creazione
di
posti
dell'imprenditoria;
di
capisco
lavoro
e
e
sono
delle
problematiche
anche
d'accordo
all'adeguamento automatico dei costi, onde evitare quello che sta
succedendo con gli oneri di urbanizzazione, di farli lievitare di un
colpo solo, purtroppo, però, la informo che la scala mobile è stata
abolita
da
circa
l'adeguamento
vent'anni,
Istat
dello
e
per
stipendio
i
lavoratori
interviene
dipendenti
solo
con
contrattazione collettiva nazionale di lavoro, che per taluni settori
si fa aspettare anche quei dieci - quindici anni degli oneri di
urbanizzazione di Lendinara, per cui, almeno da questo punto di
43
vista, a noi poveri lavoratori dipendenti che abbiamo tutte le colpe
del mal funzionamento d'Italia, lasciateci almeno questo. Non
abbiamo la rivalutazione automatica dello stipendio. Ci fu tolta da
un certo Presidente del Consiglio che si chiamava Bettino Craxi, il
quale riuscì su questo a vincere anche un referendum. Se è giusto
o se é sbagliato non lo so, ma questa è la storia d'Italia.
BASSAL NABEEL - Consigliere:
Mi scusi, Presidente, prima di fare la dichiarazione di voto, io
penso che la Giunta stessa non è informata di quello che il
Presidente del Consiglio ha detto al Consigliere Bassani. Perché
quello
che
sto
capendo
dall'Assessore
competente
e
dall'Assessore al Bilancio e dal Sindaco, dal loro modo di
discutere, che a loro risulta ancora la stessa risposta data nella
Commissione, cioè non si può ammortizzarlo in cinque anni,
mentre il Presidente, cioè lei, e il Consigliere Bassani dite il
contrario. Allora, è giusto, prima di dare la dichiarazione di voto,
sentiamo cosa dice il Presidente, è fattibile o non è fattibile?
Perché l'Assessore dice di no. Chiariamo questo punto e poi
diamo il voto. L'Assessore al bilancio dice che non si può, però
allora sentiamo il Presidente, che si è informato, poi mettiamo al
voto.
BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio:
Assessore, chiarisca bene quello che ha detto questa mattina.
ZAMBELLO EMANUELE - Assessore:
Io non so cosa ha recepito il Presidente del Consiglio, però,
quando io ho ripetuto il discorso "devono" è perché intendevo dire
che tutto è possibile, anche non rispettare la legge, cioè ad un
certo punto sappiamo che questi aggiornamenti devono essere
fatti, noi sappiamo che siamo in ritardo di un 40%, calcolato
secondo un calcolo matematico - e quindi rispondo anche al
44
Consigliere Feriotto che mi aveva chiesto di questo calcolo sappiamo che abbiamo un ritardo del 40%, abbiamo in certe zone
d'Italia che hanno ritardi minimi di pochi anni e hanno problemi di
commissariamento
addirittura
per
cose
del
genere,
perché
logicamente in certi Comuni sono diverse le cifre in gioco, e noi
facciamo un adeguamento solo parziale. Questa è la risposta
"devono". Di più non mi esprimo.
Poi, sul fatto dell'eventuale problema di non favorire le zone
industriali, le zone produttive etc., l'abbiamo letto in delibera, la
delibera è molto lunga e complicata, però lo spiego in due parole.
Le zone produttive vengono fatte con dei piani che prevedono una
convenzione;
nella
convenzione
si
può
decidere
sia
la
commistione degli oneri, sia la separazione, e cioè si può
decidere che le strade, le reti che fanno, vadano a scomputo delle
urbanizzazioni primarie, o anche delle secondarie, perché in
genere ciò che spendono per fare queste opere è molto superiore
agli oneri che tirerebbero fuori pagando il Comune. Quindi, molto
spesso già concedendo con la convenzione lo scomputo degli
oneri in base a ciò che fanno sul campo, gli si dà già una
possibilità, cioè spendono già molto di più, quindi non tirano fuori
cinque lire, tra virgolette, quindi non è che si va ad influire su
queste zone produttive in maniera pesante, si va ad influire su
quella che è l'edilizia distribuita e diffusa; per altro è anche fatta
bene, perché negli anni si è sempre aggiustata, nelle zone centrali
dove
si
cerca
di
favorire
il
riutilizzo
degli
edifici,
la
ristrutturazione, gli oneri, se vi guardate le tabelle ed andate a
vedere, hanno dei coefficienti bassi, per altre zone hanno
coefficienti altissimi; nelle zone agricole ci sono coefficienti
altissimi, però il coltivatore diretto agricolo non paga. Questo per
fare qualche esempio. E` logico che un argomento del genere
richiederebbe una trattazione anche molto più ampia di quello che
fa l'Assessore, perché in certe zone bisogna esserci proprio
dentro e provarlo tutti i giorni negli uffici, però dal punto di vista
45
dell'impianto generale è corretta. L'unica cosa che si può
sindacare è che il 40% è tanto, sì, ma sono tanti anche 13 anni,
quindi, abbiamo anche messo in questa delibera, se avete
ascoltato con attenzione, che dopo, con questa delibera di
Consiglio comunale si dà la facoltà alla Giunta di aggiornarlo
automaticamente di cinque anni in cinque anni senza ritornare in
Consiglio comunale.
Spero di essere stato chiaro.
BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio:
Il Consigliere Bassani propone la questione sospensiva, leggo il
paragrafo 2 dell'art. 49: "La questione sospensiva si ha quando
viene chiesto il rinvio della trattazione dell'argomento ad altra
adunanza, precisandone i motivi; può essere posta anche prima
della votazione della deliberazione, chiedendo che la stessa sia
rinviata ad altra riunione". Io dico che questa delibera è
propedeutica al bilancio, quindi, se andiamo a mettere mano su
questa delibera, dovremo andare a rimettere mano a tutto il
discorso del bilancio. Quindi, chiedo ai Consiglieri di valutare
attentamente la proposta, perché tutto si può fare, però ripeto,
questa è propedeutica al bilancio, bilancio che è stato chiuso, di
cui vi sono stati consegnati i documenti; se andiamo a mettere
mano al discorso, l'architrave, i conti non quadrano più. Questo
per precisare, quindi io lo ripeto. E comunque mettiamo in
votazione, perché dobbiamo mettere in votazione la proposta del
Consigliere Bassani. Qualcuno vuole dire qualcosa?
FERIOTTO MARIA CARLA - Consigliere:
Mi ero infatti prenotata perché, nonostante l'Assessore abbia
davvero cercato di illustrare pienamente il motivo per cui si è
arrivati a questa delibera, il punto su cui cerchiamo di porre
l'attenzione è la prerogativa che poi può prendere la Giunta, e
questo bisogna chiederlo appunto al responsabile del servizio
46
finanziario, se nonostante il Consiglio deliberi l'adeguamento dei
13 anni degli oneri, questo possa essere suddiviso. Tutto qua, non
è che chiediamo di non adeguare gli oneri. Adeguiamoli, però la
domanda che noi facciamo, ed è da fare al tecnico, quella solo di
dividere nei quattro anni successivi questo aumento del 41%.
Chiediamo di andare incontro alle famiglie; chiediamo di potere
dare una risposta che non sia solo di aumenti su quelle che sono
le tasse, gli oneri e i servizi, credo che questo sia sacrosanto,
nonostante l'affermazione del Sindaco, che dice che ogni anno ci
devono essere aumenti.
BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio:
Se non ci sono altri interventi, mettiamo in votazione questa
proposta di sospensione, chi è favorevole alla sospensione del
punto all'ordine del giorno è pregato di alzare la mano.
Presenti 18, voti contrari alla sospensione 10, voti favorevoli
all'astensione 7, e 1 astenuto, quindi la proposta del Consigliere
Bassani è stata respinta, andiamo avanti per dichiarazione di voto
sul punto all'ordine del giorno.
BASSAL NABEEL - Consigliere:
Veramente, nella Commissione abbiamo discusso in modo più
positivo che in questa seduta. A me non può soddisfare la risposta
del Presidente del Consiglio e dell'Assessore che non possiamo
mettere le mani perché è già stato fatto il bilancio. Allora, signori
miei, non state a portarla in Commissione a farci perdere del
tempo! L'ho già detto un'altra volta, o le Commissioni hanno un
certo ruolo o non ce l'hanno. La Commissione ha chiesto un
parere, è stato esplicito, è stata data una risposta, che si poteva
farlo in cinque anni. Questo era il succo del discorso. L'Assessore
l'ha capito bene, però non venite a dirmi non si può perché
bisogna rifare tutto il bilancio. Allora ripeto la domanda, ma
perché ci avete fatto perdere una serata intera a discutere una
47
cosa che non si poteva fare niente perché già inserita nel
bilancio? Allora io vi inviterei, la prossima volta, o ci date il tempo
per discuterla o non state a portarla in Commissione, ed ognuno
assume la sua responsabilità. A questo punto, nonostante nel
blocco totale, elaborazione totale i conti contano 41%, perché
l'abbiamo fatto anche noi, ero quasi favorevole e adesso io
personalmente, non mi sono consultato con il mio capogruppo,
personalmente a questo punto mi sento quasi preso in giro e
voterei contro, perché non si può dirmi, dopo ampia discussione in
Commissione, si chiede chiarimenti e poi mi dice non si può
perché va a toccare il bilancio. A questo punto mi sento di avere
perso un'altra serata invece che stare con la mia famiglia, per una
cosa da nulla, a questo punto io voto contro.
BRASIOLI LUCA - Consigliere:
Effettivamente l'intervento del Consigliere Bassal ci dovrebbe fare
riflettere tutti un attimo, perché se una Amministrazione parla per
atti, e gli atti in una Amministrazione sono le delibere, e questa
sera c'è stata la notifica, la consegna del deposito degli atti di
bilancio, consegnati dal messo comunale all'inizio del Consiglio,
io adesso mi chiedo e mi domando, e chiedo a tutti voi, come fa un
bilancio a stare in piedi se prevede una delibera che deve essere
ancora votata. O si esautora il Consiglio comunale dal prendere le
sue decisioni, il Consiglio comunale questa sera ha tutta la libertà
di votare a favore o contrario o astenersi su una delibera di
bilancio, ma come fa lo schema già depositato a prevedere nelle
entrate del bilancio una delibera che deve essere ancora votata?
Mi lascia alquanto perplesso.
BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio:
Non ho sentito la dichiarazione di voto.
BRASIOLI LUCA - Consigliere:
48
La dichiarazione di voto è non favorevole.
BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio:
Altri interventi per dichiarazione di voto? Se non ci sono altri
interventi pongo in votazione il punto n. 3 all'ordine del giorno. Chi
è favorevole a questo punto è pregato di alzare la mano.
Presenti 19, voti favorevoli 10, contrari 7, astenuti 2 (Conti e
Agnoletto). Il Consiglio approva.
Votiamo per l'immediata eseguibilità del provvedimento, chi è
favorevole è pregato di alzare la mano.
Presenti 18, voti favorevoli 12, contrari 6.
Il Consiglio approva.
49
PUNTO N. 4
BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio:
Punto n. 4 all'Odg: Esame approvazione schema di convenzione e
Protocollo Operativo di concertazione per il proseguimento - anno
2006 - delle attività relative alla rete provinciale informaimmigrati.
Dò la parola all'Assessore Gasparetto per illustrare il punto
all'ordine del giorno.
GASPARETTO RODOLFO - Assessore:
Presento brevemente la proposta di delibera. Si tratta appunto di
approvare la convenzione per il proseguo per l'anno 2006 della
convenzione inerente all'apertura e gestione dello Sportello
Informaimmigrati nel Comune di Lendinara. Ricordo che il nostro
Comune aderisce già da diversi anni allo Sportello provinciale
Informaimmigrati, in collaborazione con la Provincia di Rovigo ed
altri Comuni sempre inerenti alla provincia. Questa
consiste in
una di quelle che sono le azioni trainanti per quanto riguarda le
politiche relative all'immigrazione di questa Amministrazione.
Considerato che la ormai consolidata affluenza ed utenza allo
Sportello
Informaimmigrati,
nonché
l'evidente
possibilità
di
risoluzione di reali e quotidiane problematiche, lasciano intendere
che le progettualità poste in essere negli anni passati hanno
conseguito utili e più che positivi risultati.
Il proseguo della collaborazione con la rete provinciale degli
Sportelli Informaimmigrati consentirà da una parte di assicurare
continuità al lavoro sin qui avviato dagli operatori di sportello e
dai mediatori culturali, nel promuovere ed incentivare l'accesso
dell'utenza considerata, e dall'altra di proseguire nella attuazione
di una vera e propria politica dell'accoglienza.
Vediamo ora nel dettaglio la convenzione. Per quanto riguarda il
Comune di Lendinara, la convenzione prevede l'apertura dello
50
sportello
per
quattro
ore
e
mezza
alla
settimana,
e
più
precisamente per due ore settimanali per quanto riguarda l'ambito
culturale dell'Est europeo, due ore settimanali per quanto riguarda
l'ambito culturale asiatico cinese, e una ora ogni quindici giorni
per quanto riguarda la cultura araba.
Per quanto riguarda gli orari, sono invariati rispetto allo scorso
anno e il costo orario previsto è di 20 euro l'ora, che vengono
finanziati per metà parte direttamente dal Comune con apposito
capitolo di bilancio, e per metà parte dal contributo provinciale.
Oltre è da rilevare che i dati statistici relativi all'affluenza e alle
varie problematiche agli sportelli vanno a confluire nella rete
provinciale e regionale che definiscono l'osservatorio dei flussi
migratori. Quindi, non si tratta solamente, come già detto più
volte, di un servizio di informazione rivolto alla popolazione
migrata, ma un vero e proprio osservatorio che va a monitorare e
tenere aggiornati i dati relativi ai flussi migratori.
BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio:
Il punto è stato visto dalla terza Commissione consiliare politiche
per la persona, la parola al vice Presidente per portare il parere
della Commissione.
GHIRARDELLO CLAUDIO - Consigliere:
Il 14 febbraio, alle ore 18, è stata convocata, presso la sede
municipale, la Commissione consiliare politiche per la persona per
visionare l'ordine del giorno. Erano presenti, oltre a sottoscritto, il
Consigliere
Zanini
Pier
Luca;
erano
assenti
i
Consiglieri
Agnoletto, Bassani e Galvan. Erano presenti per assistere ai
lavori gli Assessori Gasparetto e Viaro, e la Consigliere Feriotto,
assistente Tognolo come segretario.
Dopo avere constatato per l'ultima volta il numero dei presenti, è
stata dichiarata ufficialmente deserta la seduta, per mancanza del
numero legale.
51
BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio:
Sul punto apro la discussione, se qualcuno vuole prendere la
parola ne ha facoltà.
MERLO CARLO ALBERTO - Consigliere:
Dispiace intanto sentire che questa Commissione non si sia tenuta
proprio per mancanza delle presenze necessarie. Forse magari
cercando di concordare prima gli orari potevano essere risolti i
problemi di qualcuno e arrivare alla regolare tenuta della riunione.
Entrando del merito, noi siamo favorevoli a questa proposta di
delibera, anche perché ormai è una attività consolidata da tempo,
pure avendo un numero ridotto di ore a disposizione, pur a fronte
dell'aumento del numero degli immigrati, riteniamo che il servizio
sia positivo, come lo è in altri Comuni, sappiamo a livello
provinciale che viene dato un giudizio positivo. I costi tra l'altro
sono piuttosto ridotti perché a fronte di un servizio che viene dato,
di un numero sempre più alto di persone immigrate, la spesa
affrontata dal Comune è solo di 2.340 euro, quindi riteniamo sia
opportuno andare avanti ed eventualmente anche cercare di
incrementare questo servizio, perché i bisogni ci sono e sono di
vario tipo, e le necessità vanno affrontate il più possibile
tempestivamente.
BASSAL NABEEL - Consigliere:
Concordo con quello che ha detto il Consigliere Merlo. Però torno
un attimo indietro al problema della Commissione. Da nove anni
insisto, bisogna essere chiari nell'importanza delle Commissioni,
visto che è saltato fuori un altro problema nella Commissione,
direi al Sindaco, al Presidente del Consiglio e al Segretario di
prendere nota e mettere mano al regolamento, che in caso un
commissario per qualche motivo che non possa essere presente
per
malattia o per lavoro, visto che i tempi non vengono
52
concordati, se può essere sostituito dal Capogruppo, non parlo di
qualsiasi Consigliere ma dal suo Capogruppo, con diritto di voto e
di discussione, altrimenti spesso succede che viene a mancare il
numero legale. Penso che possiamo studiare il regolamento, visto
che è saltato fuori questo problema, che il commissario che non
può essere presente possa essere sostituito a pieno titolo dal suo
Capogruppo. Spero che prendiate atto di questo, e se riusciamo a
inserire qualche punto sarebbe utile, se diamo importanza alle
Commissioni.
AGNOLETTO EGIDIO - Consigliere:
Credo
che
riconfermare
questa
convenzione
sia
un
atto
importante, perché ha agevolato il lavoro, l'incontro di tante
comunità con la nostra attraverso servizi all'altezza di problemi
che sono stati posti. Penso, e in questo caso ne approfitto per
dirlo, che noi dovremmo in prospettiva fare un passo avanti. Il
nostro statuto prevede, nel rapporto con gli immigrati di trovare
forme di partecipazione un po' più dirette, è nell'interesse nostro,
perché
siamo
in
grado
di
dare
interlocutori
diretti,
ed
è
nell'interesse della comunità, perché credo che meglio noi
riusciamo ad integrare nel nostro territorio queste comunità o
attraverso
associazioni,
ad
aiutarle
a
sentirsi
organizzati,
potremmo avere interlocutori più concreti, più garanti di qualsiasi
forma di complicazione in rapporto della partecipazione civile che
ci può essere. Non mi dilungo più di tanto, basterebbe prendere
qualche
giornale
o
ascoltare
la
televisione
per
capire
le
problematiche che molte volte insorgono. Credo sia nostro dovere,
invece, agevolare questo incontro, per far sì che chi nei fatti
ospitiamo o che desidera abitare nel nostro territorio, trovi tutte le
condizioni per operare nel modo migliore. D'altronde lo facciamo
con le associazioni sportive, con le associazioni del tempo libero
e tante altre cose, credo sia importante creare questi presupposti,
come d'altronde prevede il nostro statuto, a parte che ancora non
53
abbiamo completato in termini di applicazione, perché per quanto
riguarda le frazioni siamo riusciti ad organizzare i Consigli, credo
che un'altra scadenza sia proprio legata a come pensiamo meglio
organizzare questo incontro fra le nostre comunità. Penso che
questo sia un fatto importante perché ne va anche della
elevazione della partecipazione democratica nel nostro territorio.
GHIRARDELLO CLAUDIO - Consigliere:
Per dire solamente che sono favorevole a questo punto all'ordine
del giorno, ed ovviamente a tutto ciò che aiuta l'integrazione degli
immigrati nel nostro paese, è un fattore anche proprio di
accoglienza e di cultura che speriamo aumenti sempre più questa
possibilità di accoglienza e di integrazione. Sono favorevole
anche a quanto detto dal Consigliere Bassal, anche se in realtà è
la prima volta che succede, almeno in questa Amministrazione,
che va deserta una Commissione; comunque sono d'accordo nella
possibilità
-se
questo
ovviamente
è
possibile
inserirlo
del
regolamento - della sostituzione di un commissario eventualmente
con il Capogruppo, in modo di non perdere occasioni come queste
per discutere di argomenti molto importanti.
BRASIOLI LUCA - Consigliere:
Sicuramente è indubbia l'importanza che questa convenzione
riveste al giorno d'oggi anche in un moderno ente locale.
Effettivamente, chiamiamolo al virtuale sportello dei servizi sociali,
ma non solo, ma anche ormai di altri importanti uffici del Comune,
il confronto con persone non appartenenti alla nostra cultura è
sempre
più
frequente.
Penso
sia
necessario
per
una
Amministrazione moderna mettersi al passo con i tempi e garantire
quel minimo, con quelle ore previste dalla convenzione, un minimo
di agevolazione anche per chi è già in difficoltà, per motivi di
lingua o altro, a raffrontarsi con l'istituzione Comune.
54
Per quanto concerne la proposta del Consigliere Bassal, appare
evidente che questo Consiglio ha già deliberato a suo tempo una
estensione
dei
poteri
alla
Commissione
dello
Statuto
per
revisionare il regolamento, e quella è l'unica maniera che abbiamo
per potere inserire quella clausola, o altre clausole migliorative
alla normativa vigente adesso, quindi, al più presto, come è stato
anche già accennato nel corso di questo dibattito consiliare, sarà
opportuno provvedere a ridare pieni poteri alla Commissione nel
senso
di
accelerare
sostituire
l'iter
il
membro
anche
di
divenuto
revisione
incompatibile
di
tutta
la
e
di
nostra
regolamentazione.
CONTI LUCIANO - Consigliere:
Per dichiarazione di voto su questa delibera, esprimo voto
favorevole del gruppo di Forza Italia per quanto riguarda questo
argomento che ritengo di estrema importanza per il nostro
Comune.
FERIOTTO MARIA CARLA - Consigliere:
Esprimo il mio voto favorevole alla proposta di delibera, è un
servizio che senz'altro è valido, e soprattutto esprime quelle che
sono le reali funzioni anche dell'ente, in quanto promotore di
aggregazione e di integrazione. Questo anche in funzione proprio
del lavoro che viene svolto con gli altri Comuni che partecipano
alla medesima convenzione, per cui, se un determinato giorno
della
settimana
lo
Sportello
Informaimmigrati
è
chiuso
a
Lendinara perché non c'è la lingua cinese, il cittadino sa che può
andare per esempio a Badia e può svolgere il medesimo servizio
che non può avere in quel giorno a Lendinara. Questo è motivo di
crescita per i Comuni che si scambiano quelle informazioni che
sono strutturali e servono proprio per migliorare i servizi.
BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio:
55
Se non ci sono altri interventi per dichiarazione di voto, metterei in
votazione il punto n. 4 all'ordine del giorno. Chi è favorevole a
questo punto è pregato di alzare la mano.
17 voti favorevoli, il Consiglio approva.
Dobbiamo esprimere un'altra votazione perché atto urgente e
dobbiamo dichiararlo immediatamente eseguibile.
Approvato all'unanimità.
56
PUNTO N. 5
BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio:
Punto
n.
5
all'Odg:
Esame
ed
approvazione
schema
di
convenzione con l'A.T.E.R. di Rovigo per l'istruttoria delle
domande di assegnazione alloggi E.R.P. - Bando anni 2005 2006.
La parola all'Assessore Gasparetto Rodolfo per illustrare il punto.
GASPARETTO RODOLFO - Assessore:
Presento anche in questo caso brevemente la delibera.
La legge regionale 10/96, che regola la gestione del patrimonio
relativo all'edilizia residenziale pubblica, attribuisce al Comune
l'onere finanziario per il funzionamento della Commissione per
l'assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale, in maniera
proporzionale al numero di pratiche esaminate. C'è la possibilità
che l'Ater possa essere delegata dal Comune per l'istruttoria delle
domande e l'assegnazione degli alloggi. Questo Comune è già
ininterrottamente, dal 1998, appunto convenzionato con l'Ater per
le pratiche relative alla Commissione. L'Ater di Rovigo, essendo
scaduta la convenzione in
essere, ha presentato lo scorso
dicembre uno schema di convenzione con riferimento ai bandi di
concorso per gli anni 2005 - 2006, relativi alle istruttorie delle
domande di assegnazione di alloggi Erp, al riaccertamento dei
requisiti,
alle
gestioni
della
mobilità
negli
alloggi
Erp,
e
l'esecuzione di ordinanze di decadenza ed annullamento emesse
dai Comuni.
Preso atto che il costo per ogni singola pratica è definito con 70
euro più Iva, e che è previsto un costo aggiuntivo forfettario di 400
euro
più
Iva
per
l'istruttoria
delle
procedure
connesse
al
riaccertamento dei requisiti, alle consulenze alla mobilità e alla
decadenza, importi che sono uguali alla convenzione scaduta, che
57
era quindi presente fino allo scorso anno. La proposta è di
approvare detta convenzione e proseguire con le stesse modalità
previste per l'anno scorso, per i prossimi due anni.
BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio:
Sul
punto,
poiché
la
Commissione
non
l'ha
visto,
apro
immediatamente la discussione. Chi vuole prendere la parola ne
ha facoltà.
BRASIOLI LUCA - Consigliere:
Anche in questo caso valgono le considerazioni fatte per il punto
precedente. Ritengo che la convenzione con l'Ater sia uno
strumento anche in questo caso indispensabile, soprattutto in virtù
del fatto che anche le politiche della casa sono state in tempo
relativamente breve trasferite dall'Ufficio Urbanistica, che si
avvaleva
dell'opera
di
tecnici
competenti,
all'Ufficio
Servizi
Sociali, che mi sembra sia uno dei servizi fra i più oberati, come
carico di lavoro; mi sembra giusto, dove possibile, a un costo
compatibile per l'Amministrazione, di potere snellire le procedure
e i carichi di lavoro, garantendo anche un puntuale adempimento
di queste domande, che come ci ricordiamo servono per preparare
le graduatorie che sono sempre più cospicue di anno in anno,
pertanto, anticipando un po' anche la dichiarazione di voto, non
posso che essere favorevole alla adozione di questa convenzione.
FERIOTTO MARIA CARLA - Consigliere:
Anch'io
esprimo
la
mia
dichiarazione
di
voto
assieme
all'intervento. Magari sottolineando anche una possibile soluzione
per il futuro, se l'Amministrazione vorrà recepire. Visto che il
carico dell'Ater, adesso appunto è passato, come diceva il
Consigliere
Brasioli,
all'Ufficio
Servizi
Sociali,
questo
ha
comportato poi un aumento notevole proprio del numero delle
domande stesse, quindi vuol dire che è stato fatto con cura ed è
58
stato anche pubblicizzato in maniera precisa. Chiedevo se era
possibile, visto che i tecnici dell'Urbanistica si sono sgravati di
questa parte di lavoro, se potevano essere utilizzati in un futuro
proprio per formare la Commissione di valutazione per le domande
Ater. Questo darebbe modo all'ente di risparmiare sulle domande
stesse, quindi fare in modo di avere un rientro nelle entrate.
BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio:
Se non ci sono altri interventi, poniamo in votazione il punto n. 5
all'ordine del giorno.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
18 voti favorevoli, il Consiglio approva all'unanimità.
Dobbiamo procedere ad una seconda votazione perché il punto è
urgente, per dichiarare l'immediata eseguibilità.
Approvato all'unanimità.
59
PUNTO N. 6
BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio:
Punto n. 6 all'Odg: Individuazione dell'aliquota massima per l'anno
2006 della riserva di assegnazioni alloggi E.R.P. per emergenze
abitative.
La parola all'Assessore Gasparetto per l'illustrazione.
GASPARETTO RODOLFO - Assessore:
Sempre la Legge Regionale 10 del '96, prima citata, definisce che
il Comune, per emergenze abitative, quali sgomberi a seguito di
calamità, può riservare una percentuale fino ad un massimo del
15% degli alloggi da assegnare annualmente per l'assegnazione
diretta. Tenendo conto che gli alloggi annualmente assegnati sono
nell'ordine di 10 - 12, ponendo anche il massimo della percentuale
prevista del 15%, il numero di alloggi assegnabili per emergenza
risulta comunque essere pari a 1 per il nostro Comune, quindi, la
proposta è quella di definire il 15%, perciò il massimo della
percentuale prevista, nonché c'è la possibilità di assegnare
annualmente l'aliquota pari al 10% degli alloggi assegnabili per gli
appartenenti alle Forze dell'ordine, con possibilità di sommare
quest'ultima alle precedenti in caso di inutilizzo totale o parziale.
Questo vale quanto prima, comunque per gli alloggi assegnati
sono sempre 1 alloggio anche per quanto riguarda le Forze
dell'ordine, con la possibilità di assegnarlo in emergenza nel caso
questo non venga utilizzato.
La proposta è, quindi, di prendere il massimo dell'aliquota, del
15% e il 10% per gli appartenenti alle Forze dell'ordine.
BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio:
Sul punto apro la discussione.
60
BRASIOLI LUCA - Consigliere:
Solo per un chiarimento, e mi rivolgo all'Assessore, perché non ho
compreso molto bene. Praticamente abbiamo un alloggio con la
percentuale per le emergenze abitative, e un alloggio, sempre in
percentuale per le Forze dell'ordine. Nel caso, decorsi i termini,
nessuno degli appartenenti alle Forze dell'ordine proponesse
domanda, potremmo assegnarne due per le emergenze abitative.
Ho compreso bene il senso?
GASPARETTO RODOLFO - Assessore:
Sì.
BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio:
Se non ci sono altri interventi poniamo in votazione il punto n. 6,
chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
Il Consiglio approva all'unanimità.
Procediamo
alla
votazione
per
immediatamente eseguibile.
Il Consiglio approva all'unanimità.
61
dichiarare
questo
punto
PUNTO N. 7
BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio:
Punto n. 7 all'Odg: Approvazione atto aggiuntivo e modificativo al
contratto di concessione attualmente in essere con la Società
Italgas.
La parola al Sindaco Alessandro Ferlin per l'illustrazione del
punto.
FERLIN ALESSANDRO - Sindaco:
Questa proposta di delibera è già stata trattata anche dalla
Commissione, che poi leggerà il suo parere. Io non voglio fare la
cronistoria, la materia è alquanto complessa e articolata, parte dal
decreto Letta, al successivo Marzano, e a finire con l'ultima
approvazione di qualche giorno fa, la settimana scorsa del decreto
Milleproroghe. In sostanza, questa legge tende a interrompere
quelle convenzioni decennali, in questo caso parliamo di gas, che
nel nostro caso doveva esaurirsi nel 2017, il decreto dice che
siamo in questo momento obbligati a riconoscere tale convenzione
al massimo fino al 2009.
Abbiamo discusso come Amministrazione, la Giunta tutta, con la
società Italgas da molti mesi a questa parte, quando le cose erano
ancora in movimento e non definite. A quel tempo l'Italgas aveva
naturalmente un forte interesse ad ottenere tutte le proroghe
possibili, per il momento si pensava fino al 2012, ma i vari decreti
potevano mettere in discussione questo già fin dal 2005.
Comunque, ad oggi, la società Italgas ha per legge, per decreto,
la possibilità di rimanere in convenzione con il Comune di
Lendinara fino al 2009. Per questo, come è scritto nella delibera,
e per ottenere un ulteriore anno che la legge ci consente, quindi
estendere la convenzione al 2005, la società Italgas ci propone
l'importo di 20.000 euro all'anno, a partire dal 2005, che è un po'
62
anomalo, visto che poi il decreto che è stato approvato di recente
fissa solo in un anno in più la possibilità da parte nostra per
estendere la convenzione.
La delibera dice anche che l'Italgas si impegna, a fronte
dell'eventuale convenzione sottoscritta, ad investire ulteriormente
nel nostro territorio per la rete del gas, relativa ad un chilometro.
E` un importo minimo stimato di investimenti di almeno altri
100.000 euro.
Ho chiesto alla Commissione, venerdì corso, di potere avere
mandato per contrattare ulteriormente questo importo, visto che
dai contatti avuti e dalle discussioni avviate a suo tempo, quando
la cosa sembrava essere più limitata e quindi l'Italgas avesse
molto più interesse anche ad alzare la posta, le cifre erano
leggermente superiori. Mi sono riservato insieme alla Giunta di
contattare ancora l'Italgas, e di cercare di portarli quanto meno
più vicini alle proposte iniziali. Abbiamo forzato un po' la mano,
c'è stato uno scambio intenso di telefonate ai vari livelli,
naturalmente verso l'Italgas per cercare di capire se la nostra
richiesta poteva essere soddisfatta. Alla fine, siamo giunti ad
ottenere un aumento di 5.000 euro all'anno per i 6 anni, più un
bonus di ulteriori 10.000 euro. Quindi, rispetto alla delibera che
abbiamo questa sera, se l'approviamo in questo senso, cioè
chiedendo all'Italgas di aumentare da 20 a 25.000 euro per i 6
anni, e chiedere a loro ulteriori 10.000 euro, a mio avviso ci sono
ottime possibilità, anzi direi ne ho la certezza, di riuscire a
chiudere la convenzione con questi importi. Direi che alla fine,
ottenere 160.000 euro e un chilometro di rete per solamente la
proroga
di
un
anno,
credo
sia
un
risultato
importante,
estremamente vantaggioso per il nostro Comune. Al tempo stesso,
stante la legislazione attuale, abbiamo 5 anni davanti per
preparare eventualmente il successivo bando di gara, fermo
restando naturalmente queste regole.
63
Io mi sento di ringraziare sicuramente la Giunta che mi è stata
vicina anche in questa trattativa, ed anche la Commissione che ha
accettato questo mio ulteriore rilancio, se così si può dire.
Naturalmente i ringraziamenti vanno anche alla società Italgas,
che in questo frangente non ha fatto retromarcia sulle proposte
iniziali, proposte che, ripeto, presupponevano allungamenti alla
convenzione molto superiori all'anno stesso che questa sera
abbiamo concesso. Quindi, ribadisco, a mio avviso è una
convenzione che per il Comune da Lendinara è sicuramente
vantaggiosa.
BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio:
Il punto è stato visto dalla Seconda Commissione, la parola al
Presidente Luciano Conti per il parere della Commissione.
CONTI LUCIANO - Consigliere:
Questo punto, come abbiamo sentito dalla spiegazione del
Sindaco, è stato visto anche dalla Commissione e i componenti,
dopo l'introduzione da parte del Presidente, prendono atto
dell'esposizione fatta dal responsabile del servizio patrimonio
contratti, geom. Giuseppe Guaraldo. Dopo discussione, si erano
espressi, come anche ha detto il Sindaco, dandogli l'incarico di
contattare appunto l'Italgas per vedere se era possibile portare
questo importo da 20.000 a 25.000 euro annui. Inoltre, la
Commissione aveva anche chiesto di estendere la rete da 1.000 a
1.500 metri lineari, per coprire quelle due zone che attualmente
sono scoperte della distribuzione del gas.
Come abbiamo sentito dal Sindaco, sembra che la trattativa sia
positiva, e abbiamo anche successivamente dato l'incarico alla
Giunta di portare avanti il discorso.
BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio:
64
Sul punto apro la discussione, chi vuole prendere la parola ne ha
facoltà.
MERLO CARLO ALBERTO - Consigliere:
Direi che è una decisione anche difficile da prendere, perché
quando ci sono delle gare, ci sono più ditte che partecipano, ci
sono offerte che possono essere confrontabili, allora lì ci sono
degli elementi concreti e paragonabili sui quali si può dire che una
è meglio dell'altra o viceversa. In questo caso, anche avendo fatto
qualche approfondimento con gli uffici, non c'è stata nessuna altra
ditta che si sia proposta, anche perché fare una proposta per un
anno solo non è conveniente per nessuno, è insostenibile la gara
con Italgas che già è residente, ha tutte le sue tubazioni esposte i
suoi uffici, se uno deve partire, parte quando c'è una gara
effettiva,
quando
ci
sarà
l'apertura,
questa
liberalizzazione
famosa, questa possibilità di ottenere anche sconti, allora lì sarà
possibile. Al momento, pure essendo convinti che ci sia stato il
massimo sforzo da parte del Sindaco e della Giunta, non ci
sentiamo di esprimere un parere, né positivo e né negativo, siamo
per accogliere positivamente quello che si porta a casa, però dire
si poteva fare di più o non si poteva fare di meno, non esprimiamo
neanche giudizi, diciamo che siamo convinti che ci sia stato
l'impegno necessario, però non ci sentiamo neanche di dire va
bene e siamo contenti.
BASSAL NABEEL - Consigliere:
Solo una domanda. Sono contento della risposta del Sindaco, era
presente nella Commissione, però come sempre i segretari,
quando scrivono la discussione nella Commissione, non scrivono
tutto. Io ho fatto una domanda all'Assessore e al Sindaco, se si
poteva fare la stessa cosa che ha fatto l'Enel, cioè per una ora o
due ore alla settimana aprire uno sportello. Pensavo che il
65
Sindaco mi desse la risposta perché su questo argomento ho fatto
una domanda.
BRASIOLI LUCA - Consigliere:
Solo per chiedere una delucidazione alla Giunta, se è possibile,
se questo è già stato magari pensato, per chilometro di rete, se si
è già individuato un ambito territoriale dove intervenire o seppure
le cose sono ancora in itinere, pertanto l'Amministrazione non ha
ancora delle idee precise su dove fare quel chilometro di
estensione di rete.
BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio:
Se non ci sono altri interventi, la parola al Sindaco se vuole
rispondere.
FERLIN ALESSANDRO - Sindaco:
Al Consigliere Bassal rispondo che anche qui non abbiamo
dormito. Molto probabilmente a livello sperimentale, ma direi ormai
al 99%, sul Comune di Lendinara ci sarà la possibilità, almeno
due volte al mese, con possibilità di arrivare a una volta alla
settimana, la presenza di uno sportello informatizzato, telematico,
dove il cittadino potrà rivolgersi e fare tutte le pratiche inerenti
all'Italgas. E` in dirittura d'arrivo la sottoscrizione di questo
accordo, di questa convenzione, ripeto a livello sperimentale,
perché non è una cosa che normalmente Italgas fa; ha già fatto le
sue scelte in passato e stiamo subendo anche i disagi. Credo che
potere
riportare
a
Lendinara
presso
gli
uffici
comunali
la
possibilità di fare contratti, disdire, variazioni e quant'altro, anche
se una mattina o un pomeriggio due volte al mese, ma quasi
sicuramente una volta alla settimana, sia un altro successo. La
stiamo seguendo, per noi è cosa già fatta, formalmente non
abbiamo ancora l'atto, ma abbiamo queste informazioni.
66
Ho capito al volo sulla necessità del chilometro di rete. Anche qui
c'è una richiesta inevasa, una promessa fatta alla precedente
Amministrazione, che era rimasta inevasa, e quindi cercheremo di
portare la rete del gas ai cittadini di via San Rocco (è via San
Rocco dopo la regionale), che ho incontrato anche di recente, li
avevo invitati a riformulare la domanda e quindi anche questi
cittadini, mi sento di dire, avranno buone speranze di essere
raggiunti dalla rete del gas.
Poi c'è un'altra richiesta che credo sia già arrivata, sulla zona di
Rasa, anche qui c'è una richiesta dei cittadini, e tenteremo con
questa possibilità di andarla a soddisfare.
BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio:
Ci sono interventi per dichiarazione di voto?
FERIOTTO MARIA CARLA - Consigliere:
Per dichiarazione di voto, però mi è sfuggito di dirlo prima, quindi
se vorrete rispondermi lo stesso, altrimenti mettetelo magari come
annotazione.
Nel momento della convenzione non so se si può introdurre anche
la possibilità, come fanno altri gestori del gas, della fatturazione
mensile, soprattutto nel periodo invernale. Questo comporterebbe
per le famiglie che si vedono arrivare bollette... e vi garantisco
arrivano delle bollette mega, la possibilità di suddividere il costo
mensilmente, quanto meno da novembre - dicembre a marzo.
Questo sarebbe già una prima risposta che si potrebbe dare.
Il parere è comunque favorevole.
AGNOLETTO EGIDIO - Consigliere:
Condivido anch'io questa esigenza che ha posto adesso il
Consigliere Feriotto. Se si riesce a creare le condizioni attraverso
un ulteriore incontro da farsi con Italgas, procedere in questa
direzione, come d'altronde fanno altri, è meglio. Naturalmente
67
prendo atto dei passi avanti che sono stati fatti, sono per dire: va
bene, quello che mi date è mio e il reso si vedrà. Quello che mi
viene dato, o lo prendo o non lo prendo, e io sono per prenderlo,
però dichiarando che sarebbe meglio sostenere questa ipotesi
come prima formulato, perché può aiutare tante famiglie che
hanno difficoltà economiche in questi periodi, purtroppo, e si
vedono delle spese sostenute.
CONTI LUCIANO - Consigliere:
Anche il mio gruppo è favorevole è a questa delibera, comunque
vorrei specificare che già con Italgas, dando la lettura anche di
mese per mese, si può ottenere la rateizzazione mensile.
BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio:
Poniamo in votazione il punto all'ordine del giorno.
Prima della votazione devo sostituire uno scrutatore della
minoranza, la Consigliere Agnoletto Giulia che è uscita, con
Daziale Giuliano.
Andiamo a mettere in votazione questo punto n. 7 modificato, cioè
nella delibera è scritto 20.000 ma noi andiamo a deliberare per
25.000 come specificato dal Sindaco, più 10.000.
Pongo in votazione il punto all'ordine del giorno, chi è favorevole
è pregato di alzare la mano.
19 votanti, 16 favorevoli e 3 astenuti. Il Consiglio approva.
68
PUNTO N. 8
BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio:
Punto n. 8 all'Odg: Nuova nomina dei componenti effettivi e
supplenti della Commissione Elettorale Comunale ai sensi dell'art.
12 del D.P.R. n. 223/69, modificato dal D.L. n. 1/206, convertito
con modificazioni con Legge n. 22/2006.
Dò lettura in sintesi del testo di delibera.
Questo Consiglio comunale, con deliberazione n. 8 del 25 febbraio
2006, ha provveduto a nominare la Commissione elettorale
comunale nella composizione numerica di 4 membri effettivi e 4
membri supplenti.
Vista la circolare n. 6 del 2006, in data 28 febbraio 2006,
dell'Ufficio
territoriale
del
Governo,
Prefettura
di
Rovigo,
concernente la modifica della composizione numerica della
Commissione elettorale comunale, che trascrive la circolare del
Ministero dell'Interno Direzione centrale per i servizi elettorali n. 6
del 2006.
Preso atto che è necessario procedere alla nomina della
Commissione elettorale comunale nella composizione numerica di
3 membri, oltre al Sindaco, come da modifica da ultimo introdotta
anche per quei Comuni che hanno già provveduto alla nomina ai
sensi dell'art. 10 della legge n. 270 del 2005, nel rispetto dei
termini fissati dalla medesima disposizione.
Dato atto che il Consiglio comunale dovrà attenersi nella nomina
ai criteri specificati dall'art. 13 del Testo Unico 223 del 1967.
Ripeto le modalità della elezione.
L'elezione deve essere effettuata con unica vocazione, a mezzo di
scheda segreta e con la presenza di almeno metà dei Consiglieri
assegnati al Comune.
Il Sindaco non prende parte alla votazione.
69
Risultano eletti effettivi e supplenti i Consiglieri che hanno avuto il
maggiore numero di voi, purché non inferiore a 3.
Nella Commissione deve essere rappresentata la minoranza. Nel
caso in cui non riesca eletto alcun Consigliere di minoranza, dovrà
essere chiamato a fare parte della Commissione, in sostituzione
dell'ultimo eletto della maggioranza, il Consigliere di minoranza
che ha ottenuto il maggiore numero di voti. A parità di voti è
proclamato eletto il più anziano di età.
Con votazione separata e con le stesse modalità, si procede alla
votazione dei membri supplenti.
Abbiamo già votato, quindi siamo esperti, servono due votazioni,
una per la Commissione effettiva e una per la Commissione
supplente. Ogni Consigliere deve esprimere un unico nominativo.
Chiedo al messo la consegna delle schede.
BASSANI PIERO - Consigliere:
Ritirerò la scheda per i membri effettivi, perché la maggioranza ha
designato i Consiglieri Conti e Zanini. Non ritiro la scheda per i
membri supplenti, perché permane la presenza, a mio modo di
vedere, ancora più ingiustificata questa sera, dell'Assessore
Tognolo come membro supplente. L'Assessore Tognolo, oltre ad
essere Assessore, è anche l'Assessore di riferimento proprio per
questo tipo di problematiche, perché è l'Assessore agli affari
legali, quindi anche l'ufficio elettorale, l'anagrafe e quant'altro.
L'ho già dichiarato e lo dichiaro ufficialmente, credo che sia, dei
tanti Consiglieri presenti, quello che meno si addice ad entrare a
fare parte della Commissione elettorale, anche come supplente,
perché ci ritroveremmo una persona che da un lato sovrintende
alla istruzione delle pratiche di Commissione elettorale, che
stanno diventando sempre più delicate, che è stato superato il
tema del sorteggio, cioè la scelta un pochino diciamo arbitraria,
tra virgolette, degli scrutatori, e quindi io ritengo che chi già come
Assessore delegato ha il compito di predisporre gli atti, non possa
70
poi essere nemmeno come supplente membro della Commissione
che su quegli atti va ad operare le scelte. Pertanto, mentre ritiro la
scheda per la elezione del membro effettivo, non ritiro la scheda
per il membro supplente, per significare fino in fondo tutta la mia
contrarietà a questa designazione.
BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio:
La parola all'Assessore Tognolo.
TOGNOLO LAURO - Assessore:
Se la mia candidatura o la mia nomina diventa un problema, o
potrebbe diventare un problema, ritiro la mia candidatura e se ci
sono degli altri Consiglieri che vogliono candidarsi per me va
bene, così almeno avremo, almeno su questo punto all'ordine del
giorno, una votazione unanime.
BRASIOLI LUCA - Consigliere:
In merito a quanto abbiamo appena sentito, io ritengo che la
candidatura del Consigliere e Assessore Tognolo sia valida a tutti
gli effetti, anche perché questa non è una Commissione consiliare
specifica, pertanto, non vedo, se da un punto di vista politico... ma
queste sono osservazioni personali, ma invito il Consigliere
Tognolo a non ritirare la candidatura, se queste sono le ragioni,
perché non vedo incompatibilità fra il ruolo di Assessore ai servizi
demografici, che ho ricoperto fino a ieri, con il ruolo che è stato
proposto, fra l'altro come supplente, quindi in eccezione alquanto
rara alla sostituzione.
BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio:
Direi di sospendere due minuti, facciamo una riunione e definiamo
questo discorso.
[Il Consiglio comunale viene temporaneamente sospeso]
La parola all'Assessore Tognolo.
71
TOGNOLO LAURO - Assessore:
Dopo la riunione fatta e i chiarimenti e l'intervento del Consigliere
Brasioli, non ritiro la mia candidatura, la lascio ed andiamo alla
votazione.
BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio:
Chiedo al messo di distribuire le schede per le votazioni.
[Il Consiglio comunale procede alla votazione a scrutinio segreto]
Proclamo l'esito della votazione.
Per la Commissione effettiva hanno ottenuto voti: Conti Luciano 7,
Zanini Pier Luca 5, Feriotto Maria Carla 5, Bassal Nabeel 1.
Quindi, proclamo eletti nella Commissione elettorale quali membri
effettivi Conti Luciano e Zanini Pier Luca per la maggioranza, e
Feriotto Maria Carla per l'opposizione.
Per quanto riguarda i supplenti, hanno ottenuti voti: Lauro Tognolo
6, Claudio Ghirardello 5, Carlo Alberto Merlo 3, Piero Bassani 2,
Luigi Viaro 1.
Quindi, proclamo eletti nella Commissione elettorale supplente
Tognolo Lauro e Ghirardello Claudio per la maggioranza, e Merlo
Carlo Alberto per l'opposizione.
Anche questo punto dobbiamo votare l'immediata eseguibilità.
il Consiglio delibera all'unanimità.
72
PUNTO N. 9
BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio:
Punto
n.
9
all'Odg:
Nomina
componente
in
sostituzione
dell'Assessore Comunale Tognolo Lauro in seno alla 1^ e 3^
Commissione Consiliare Permanente.
Come
sapete,
dobbiamo
votare
un
Consigliere
per
ogni
Commissione, cioè per la 1^ e la 3^, perché l'Assessore Tognolo
era presente sia nella 1^ che nella 3^. Voterà soltanto la
maggioranza, perché è un Consigliere di maggioranza.
Se qualcuno ha qualche osservazione?
BASSANI PIERO - Consigliere:
L'avevo chiesto prima, lo chiedo adesso, perché votiamo soltanto
la sostituzione del Consigliere Tognolo Lauro nella 1^ e nella 3^
Commissione, e non anche nella Commissione per la revisione
dello Statuto e del regolamento per il funzionamento del Consiglio
comunale, della quale pur fa parte, e non può più fare parte,
quindi deve essere sostituito? Il fatto può essere insignificante,
ma visto che si sta parlando sempre di modifica delle statuto, e io
dico soprattutto di modifica dei regolamenti, e proprio l'Assessore
competente
anche
per
queste
cose
abbia
dimenticato
o
volutamente trascurato di farsi sostituire in questa che forse in
questo momento è la Commissione più importante di cui fa parte,
è un fatto che va quanto meno segnalato.
BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio:
E` stato un errore purtroppo, capita che si possa dimenticare una
cosa, Consigliere. Comunque purtroppo è stato dimenticato e
chiediamo umilmente venia, lo faremo la prossima volta.
Se non ci sono altri interventi, possiamo distribuire le schede solo
alla maggioranza.
73
[Il Consiglio comunale procede alla votazione a scrutinio segreto]
Proclamo il risultato della votazione. Per la 1^ Commissione
hanno ottenuto voti: Luca Brasioli n. 7; e per la 3^ Commissione
ha ottenuto voti Micheletto Maria n. 10; Luigi Viaro ha ottenuto 1
voto per la 1^ Commissione.
Quindi, dichiaro eletti nella 1^ Commissione Brasioli Luca, nella 3^
Commissione Micheletto Maria.
La delibera prevede di dichiarare il provvedimento urgente, quindi
immediatamente eseguibile.
Il Consiglio approva all'unanimità l'immediata eseguibilità.
74
PUNTO N. 10
BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio:
Punto n. 10 all'Odg: Interpellanza presentata dai Consiglieri
comunali Brasioli Luca, Conti Luciano e Bassani Piero, assunta al
Protocollo Generale al n. 99 in data 03.01.2006, avente oggetto:
"Politiche per la sicurezza urbana".
BRASIOLI LUCA - Consigliere:
Ottemperando all'accordo a cui lei aveva citato all'inizio del
Consiglio comunale, e visto l'approssimarsi dell'ora tarda, come
lei aveva chiesto, chiediamo che le interpellanze vengano poste
come primi punti all'ordine del giorno del prossimo Consiglio
comunale.
BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio:
L'obiettivo chiaramente era diverso, era quello di chiudere entro
mezzanotte per fare delle economie. A questo punto abbiamo
passati la mezzanotte, quindi io direi di chiudere i lavori di questo
Consiglio, perché ritengo che il fine era chiaro, non l'avevo detto,
però il fine era chiaro. Il Consigliere Merlo, che aveva proposto di
aggiungere i punti all'ordine del giorno, lo ha e lo abbiamo
spiegato bene nella Conferenza dei Capigruppo che l'intendimento
era quello di chiudere entro mezzanotte per contenere i costi.
Metto in votazione la proposta, qualcuno vuole parlare a favore o
qualcuno contrario?
BASSAL NABEEL - Consigliere:
Per agevolare il lavoro a tutti, visto che ci sono altre quattro
interpellanze oltre a questa, e visto che il prossimo Consiglio
comunale si parla di bilancio, è obbligatorio mettere ogni volta,
almeno sei, secondo l'accordo. A questo punto chiedo, possiamo
75
ritirarne quattro, e si fa Consiglio comunale con tutte le
interpellanze a disposizione, perché le interpellanze che sono già
arrivate in Commissione non può rinviarle oltre marzo, anche se
c'è il bilancio deve metterle lo stesso. A questo punto facciamo
una unica.
BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio:
Non c'è nessun termine per la presentazione delle interpellanze,
quindi...
BASSAL NABEEL - Consigliere:
Ma se per l'interpellanza passano tre mesi o quattro mesi, finisce
il suo scopo.
BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio:
Il regolamento dice che decide il Presidente, sentito il Sindaco.
VIARO LUIGI - Assessore:
Credo che adesso dividerci su queste questioni, visto che questa
sera è stata già una serata un po', tra sospensioni ed altre cose,
piuttosto impegnativa. Direi una cosa, Presidente, possiamo
anche... è indifferente credo rinviare la trattazione di queste
quattro interpellanze ad un prossimo Consiglio, però la proposta
che faccio è che lei tenga conto, in considerazione del prossimo
incontro dei Capigruppo, di spostare l'orario di inizio dei Consigli
comunali e di anticiparlo, visto che abbiamo tutti la possibilità di
avere una giornata di permesso, moltissimi la utilizzano, quindi,
anziché iniziare alle ore 21, iniziare alle 16 del pomeriggio, e così
possiamo arrivare a notte inoltrata avendo esaurito gli ordini del
giorno e possiamo fare le cose fatte per bene tutti. Questo che
questo sia un atteggiamento, organizzando i tempi chiaramente,
periodi che possono permettere queste cose, altri periodi avremo
delle difficoltà operative, parlando a livello di Capigruppo e a
76
livello di Consiglieri, sentendo le disponibilità, si può organizzare
un programma di lavoro, a volte li organizziamo per le 16 e a volte
per le 21. Però arrivare a mezzanotte, poi sforare di un'ora, è
inutile, e non è né retorica la mia e né tanto meno volere prendere
le difese dell'Amministrazione comunale, però avere dei costi
quando dopo ci dividiamo su mille euro l'aumento di qualcosa in
particolare, credo sia una cosa che ormai potremmo superare
insieme, rivalutando, rivedendo un pochino quella che può essere
la logistica e la tempistica per l'organizzazione dei lavori del
Consiglio. Quindi direi di tenere conto anche di queste cose.
BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio:
A questo punto metto in votazione la proposta. Chi è favorevole al
ritiro dei 4 punti è pregato di alzare la mano.
La proposta è respinta, quindi andiamo avanti con i punti
all'ordine del giorno.
Dò lettura dell'interpellanza al punto n. 10.
"Al signor Sindaco di Lendinara. Al signor Presidente del
Consiglio comunale di Lendinara.
Oggetto: Interpellanza "politiche per la sicurezza urbana".
Siamo all'ultimo dell'anno e si legge sulla stampa dell'ennesima
azione criminosa perpetrata ai danni di anziani sul territorio
cittadino
Evidenziato che entro la fine del mese di novembre 2005, ossia
più di un mese fa, così come riferito in Consiglio il 30/11/2005
dall'allora Assessore alle politiche per la sicurezza urbana Luca
Brasioli, era stato consegnato alla tipografia per la stampa un
opuscolo di consigli per difendersi dal reato in parola, e non solo,
si chiede di conoscere :
1) Per quali motivi il suddetto opuscolo, già finanziato e pronto
alla stampa tipografica, nonché già pubblicato nel sito internet di
codesta Amministrazione, non è stato ancora distribuito alla
popolazione interessata tramite gli annunciati canali.
77
2) Preso atto delle eventuali motivazioni che vorrete fornire,
desideriamo sapere se e con quale tempistica l'Amministrazione
intende portare avanti il programma di distribuzione del predetto
opuscolo, dato il ritardo, evidenziata la notoria consapevolezza di
questa tipologia di reati (vedi i picchi di perpetrazione proprio in
prossimità delle ormai passate feste natalizie di fine anno).
3) Stanno ancora continuando i controlli, in particolare quelli
serali, da parte della nostra Polizia locale?
Confidando in una puntuale e precisa risposta nel corso del
prossimo Consiglio comunale, si porgono distinti saluti.
Firmato i Consiglieri comunali Luca Brasioli, Luciano Conti, Piero
Bassani".
Al Consigliere Luca Brasioli, primo firmatario, la parola per
l'illustrazione della interpellanza.
BRASIOLI LUCA - Consigliere:
Chiaramente non rileggo il testo dell'interpellanza, perché l'ha già
fatto per me il Presidente del Consiglio comunale.
Il tema della sicurezza è un tema che ha interessato il Consiglio
comunale di fine anno scorso, il Consiglio del 30 novembre 2005.
Un tema, quello della sicurezza, ritenuta scottante in quei giorni,
perché riteniamo tutti che in quel periodo si è vissuto un grande
momento di tensione e di preoccupazione a Lendinara per i fatti
che erano accaduti, non ultimo anche una rapina a mano armata.
In questi giorni, immediatamente i sono susseguiti numerosi
articoli sulla stampa locale, c'è stato un grande fermento sul
problema della sicurezza a Lendinara, si sono a più voci richiesti
interventi della Amministrazione comunale per tentare di arginare,
con i mezzi a disposizione, non dico il problema di arginarlo,
perché magari l'Amministrazione comunale potesse avere questa
capacità!, ma sicuramente di porre in essere una serie di
interventi atti a ridurre per quanto possibile il fenomeno della
criminalità.
78
Fra questi interventi, l'Amministrazione comunale ha pensato di
iniziare con la messa a disposizione di alcuni fondi che erano
contenuti nel Peg del Comandante della Polizia Locale, del Piano
esecutivo di gestione riguardante le politiche per la sicurezza
urbana, per organizzare dei turni notturni della Polizia municipale.
Chiaramente, per fare questo, se bene ricordate, abbiamo
proposto anche delle variazioni di bilancio proprio in quella sede,
e purtroppo, per una contrattazione sindacale interna agli uffici del
Comune non è stato possibile eseguire i turni notturni ma si sono
svolti dei turni serali. Un turno serale è iniziato proprio la sera
antecedente al Consiglio comunale del 30 novembre, ne abbiamo
avuto conferma anche dalle dichiarazioni del Consigliere Merlo,
che in quella occasione ha dichiarato di avere visto in orario
serale passare la pattuglia della nostra Polizia urbana. Pertanto,
essendo che alcuni giorni dopo non ho più ricoperto la carica di
Assessore, e quindi non ho potuto monitorare il servizio svolto nei
giorni e nei mesi a seguire, si è nella domanda n. 3 richiesto alla
Amministrazione
comunale
di
conoscere
se
stanno
ancora
continuando questi controlli, in particolare quelli serali da parte
della nostra Polizia locale, perché il problema della sicurezza,
anche se non messo in risalto, per fortuna, per grossi eventi
criminosi nel corso delle ultime settimane e mesi, sicuramente non
è un problema da tenere in secondo piano, quindi, alcune misure
per le quali erano anche stanziati dei fondi vogliamo conoscere se
sono state continuate in questo periodo.
Per quanto invece riguarda l'opuscolo, il vademecum di consigli
che questa Amministrazione aveva già intenzione di fare e che ha
reso l'occasione in quel determinato periodo di porre in essere,
perché era già previsto nel programma esecutivo di gestione fin
dall'inizio dell'anno, devo ribadire che ci ha lasciato alquanto
perplessi il fatto che un opuscolo che era già stato confezionato,
collezionato, portato in tipografia per l'urgenza con la quale si
riteneva di doverlo consegnare, alla data dell'ormai 18 febbraio
79
non è ancora stato consegnato. Chiaramente abbiamo letto oggi
sulla stampa locale alcune motivazioni, cioè che il lavoro,
sebbene ben fatto, è da rivisitare con disegni, fumetti per bambini
e memorandum per le medicine da parte degli anziani, però ci
tengo a ribadire quanto ho dichiarato quella sera in Consiglio
comunale a proposito dell'opuscolo. Testualmente, estratto dal
verbale, dichiaravo: "Per quanto invece riguarda l'opuscolo, cui
prima facevo cenno, abbiamo consegnato già una bozza alla
tipografia; la pubblicheremo in 2.500 copie, avendo privilegiato il
numero rispetto magari alla qualità, perché riteniamo che sia in
questo caso l'informazione che deve girare e non fare un prodotto,
una vetrina, in situazioni così gravi, solo per dare magari lustro
all'iniziativa. Quindi, abbiamo puntato proprio al numero più che
alla
forma.
Spero,
contrariamente
alla
disponibilità
della
tipografia, di poterlo distribuire al più presto possibile. Mi prendo
anche l'impegno, nel frattempo, che questo vademecum, anche se
mi rendo conto che per le persone anziane questo è uno
strumento forse po' difficile, di pubblicarlo anche sul sito internet
dell'Amministrazione comunale". Ribadendo un concetto, che in
quel determinato periodo, che antecedeva di circa un mese le
feste natalizie, che per statistica sono il periodo dove le truffe
vengono effettuate con maggiore frequenza, ritenevo urgente di
non aspettare oltre modo a distribuire questo opuscolo che in
numero di 2.500 copie vuol dire che potrebbe coprire quasi il 60%
dei nuclei familiari della città di Lendinara, e a mio avviso sembra,
visto che era pronto per la stampa, sembra che sia stato vanificato
un impegno che si riteneva urgente sulla questione.
Penso che come introduzione sia più che sufficiente, aspettiamo
le risposte dell'Amministrazione.
BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio:
Assessore Tognolo, se vuole prendere la parola, lo faccia con il
microfono altrimenti non viene sentito.
80
TOGNOLO LAURO - Assessore:
Dialogavo così, perché aveva detto "dopo eventualmente", ma
dopo cosa? Se lo presentava tutto o in parte, questo chiedevo al
Consigliere Brasioli.
Io invece prendo lo spunto dal loro scritto per rispondere punto
per punto.
Per il primo punto, tutti sanno i tempi in cui io ho preso l'incarico,
sono succeduto proprio al suo mandato. Proprio i primi giorni sono
stato indirizzato dal Sindaco di presentarmi al Comando dei nostri
Vigili urbani perché c'era questo lavoro, questo opuscolo da
mandare in tipografia. L'informazione che ho avuto in quel
momento è che era sì stato detto che sarebbe stato consegnato
alla tipografia, ma non era ancora stato consegnato perché
mancava la presentazione che nei momenti prima era stata
costruita dall'Assessore uscente, e che dato che in stampa andava
in quei giorni in cui io avevo avuto l'incarico, avrei dovuto
presentarlo o perlomeno avere messo la firma io. Mi sono portato
al Comando della Polizia municipale, o incontrato il Comandante
Dallagà e mi sono fatto presentare l'opuscolo, il prodotto fatto dal
mio predecessore. Me l'ha mostrato nel Pc, io gli ho chiesto una
copia, ha tentato di stamparla ma non si poteva stampare in quel
momento, non so il perché, comunque me l'ha messo su un
supporto magneto-ottico e me ne ha dato una copia. Io l'opuscolo
l'ho visto da solo, me lo sono portato a casa, l'ho valutato, ho
valutato il prodotto e, considerando i fatti, le necessità, ho
valutato sia l'obiettivo per cui era stato pensato, e quindi anche a
chi doveva essere indirizzato, persone che erano nelle loro case,
queste persone sono di massima persone anziane o bambini, chi
trascorre la gran parte delle ore in casa sono le persone anziane
e bambini o chi non va a lavorare.
Visto e stampato, perché sono riuscito a stamparlo anche se era
prodotto in un programma PDF che non si poteva correggere in
81
nessun modo con i normali programmi, prodotto l'opuscolo, non ho
condiviso al cento per cento gli obiettivi e il prodotto. Cosa ho
fatto? La prima riunione di Giunta ho portato il lavoro fatto dal mio
predecessore ai miei colleghi, anche perché non volevo prendermi
questa responsabilità e l'abbiamo visto insieme; i miei colleghi di
Giunta mi hanno riferito che di questo opuscolo loro non avevano
visto nulla, che non era stato mai portato in Giunta tanto per dare
una opinione. Dal primo momento in cui ho partecipato alle
riunioni di Giunta, tutti i miei colleghi hanno sempre parlato anche
fuori sacco di tutto, ho contribuito sull'operato dei miei colleghi
anche se non erano di mia competenza tante cose, loro per quelle
poche cose che fino ad oggi e in special modo nei primi giorni ho
potuto fare, hanno contribuito sui lavori.
Per non averlo visto prima molto probabilmente non hanno potuto i
miei colleghi essere di aiuto al Consigliere Brasioli per stimolarlo
a verificare dei concetti che poi ho espresso.
Quando io poi l'ho avuto in mano, e qui ne ho una copia che
potete verificare il tipo di prodotto che con i soldi dell'azienda...
dell'USL... pardon, dell'Amministrazione si andava a produrre...
INTERVENTO DI...
[fuori microfono - incomprensibile]
TOGNOLO LAURO - Assessore:
Io lavoro in USL e sono prestato alla politica, se voi siete dei
politici prestati alla lavoro, me ne dispiace.
BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio:
Vada avanti, Assessore.
TOGNOLO LAURO - Assessore:
Io vado avanti, però se i colleghi rispettano un po' le persone...
Questo è l'opuscolo e lo potete verificare.
82
Nell'analisi fatta in Giunta, verificato gli obiettivi e quindi anziani e
bambini quelli che erano i più sensibili a questi atti, e parlato con
il Comandante dei Vigili urbani, il quale ha condiviso il concetto
che io esprimevo, cioè che era una buona raccolta fatta dal sito
dei Carabinieri, una buona raccolta di leggi, una buona raccolta di
suggerimenti che tutti possono andare a leggere con un semplice
pc e in linea Internet presso appunto il sito dei Carabinieri, come
buona raccolta, secondo noi avrebbe avuto bisogno di quello che
noi oggi stiamo cercando di fare.
Oltre tutto, visto che era una raccolta tratta dal sito dei
Carabinieri, sono stato al Comando della Stazione dei Carabinieri
e ho parlato con il Comandante della Stazione, chiedendoli se era
a conoscenza di questo lavoro, al che mi ha detto: sì, me ne ha
parlato l'Assessore uscente che avrebbe fatto queste cose. Però
lui non l'aveva visto. Alla informazione sul contenuto e su come
era costruito, anche il Comandante della Stazione di Carabinieri di
Lendinara condivideva il fatto che, aggiunto a questo lavoro, per
lo meno aggiunto a questo lavoro, un qualcosa di fatto con o
figure o qualcosa che balzasse alla mente o all'occhio dei bambini
e degli anziani sarebbe stato utile. Se qualcuno lo vuole vedere è
qui a disposizione.
Appunto per il punto 1, valutati i fatti, abbiamo prodotto una
delibera di Giunta di integrarlo o di costruirlo usufruendo pure
delle informazioni che sono comunque utili, perché non sono
stupidaggini, e costruirlo in maniera appropriata, secondo noi.
Quindi, i tempi sono quelli di andare a raccogliere, tramite una
persona interpellata, alcuni lavori per poi produrlo.
Per il punto 2, l'informazione è questa. L'opuscolo si intende
produrlo sicuramente, con le migliorie che abbiamo elencato, sarà
necessario concentrare i concetti più importanti, rappresentarli
con le vignette, di immediata comprensione, perché l'anziano,
fintanto che legge tutto quello che c'è scritto qua e che lo ricorda,
diventa molto probabilmente di poco uso. Sarà importante
83
leggerlo, che lo possa leggere qualcuno che ha meno difficoltà
con la vista e che sia un po' più giovane.
Gli scritti li ho portati, come ho detto...
BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio:
Assessore, se può stringere, perché siamo...
TOGNOLO LAURO - Assessore:
Ha fatto una richiesta dettagliata e volevo informarlo in modo che
fosse sicuro il mio predecessore che non era sperperato il lavoro
che lui aveva fatto, sarà tenuto in considerazione, ma certamente
migliorato, dato che copiare dal sito web sono capaci tutti e
costruire un qualcosa di più definito è un po' più difficile.
Comunque, tra l'altro l'opuscolo non è stato portato alla visione
della Consulta degli anziani, anche per avere da loro il parere, e
questo invece sarà fatto, quando sarà costruito secondo il nostro
indirizzo andrà alla consulta degli anziani e sarà prodotto.
Sulla questione del terzo punto che chiedono i tre Consiglieri,
stanno ancora continuando controlli. Su questo passaggio mi
riferisce il Comandante Dallagà che già a dicembre aveva risposto
per iscritto al mio predecessore, oggi Consigliere Brasioli, quindi
credo che già sappia di preciso come sono andate le cose fino a
quel momento. Sicuramente sappiamo tutti che è un problema, i
Vigili urbani non hanno possibilità, secondo il loro contratto, di
fare dei turni notturni dopo la mezzanotte, in special modo con un
certo
numero
di
dotazione
organica.
Comunque,
si
sono
impegnati, almeno in quel periodo, di farlo, e l'hanno fatto una o
due volte, fino a poco tempo fa. E tra l'altro sarà anche impegno
dell'Amministrazione verificare fino a che punto e in che modo
sarà possibile continuare nel tempo queste uscite, almeno fino a
mezzanotte, come ha già detto il Consigliere Brasioli.
L'altra cosa è che il Comandante della Stazione dei Carabinieri mi
ha anche informato che con l'inizio dell'anno ha avuto un aumento
84
del personale, della dotazione organica, e ha aumentato anche le
uscite sul territorio, e questo a suo riferimento ha diminuito in
maniera sensibile i reati. Quindi, siamo convinti che l'agire solo e
soltanto con i Vigili urbani o agire solo attraverso altre forme
comunque individuali non sia produttivo, e che sia necessario
coordinare tutte le forze sul territorio, sia i Vigili, sia i Carabinieri,
e questo sarà fatto, perché c'è già stato un incontro con il
Comandante dei Carabinieri.
C'è anche da informare che c'è già il Commissariato on-line attivo
dal 15 febbraio, di cui i cittadini possono usufruire in attesa di
questo
indirizzo,
sicuramente
che
di
questo
l'abbiano
opuscolo,
le
famiglie.
che
E
è
importante
sulla
questione
dell'informazione sulla stampa del calendario, riteniamo che il
calendario sia un qualcosa di più facile che rimanga sotto gli occhi
delle persone anziane per il fatto che ha già espresso anche il
Consigliere Brasioli che nel calendario è facile segnare le
necessità delle persone anziane, quindi anche avere sott'occhio le
cose che sono utili per salvaguardare dai furti le famiglie.
Volevo anche segnalare che i furti ci sono stati negli anni scorsi,
nelle frazioni di Valdentro e Molinella, senza essere stati nel
centro di Lendinara; tutti gli anni ci sono tanti furti, è importante
comunque dare un segnale ai cittadini e stimolare i cittadini a
diventare una comunità, stare tutti allerta ed aiutare uno con
l'altro a salvaguardare i propri territori.
BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio:
Volevo solo ricordare che per la risposta, il Sindaco o l'Assessore
hanno dieci minuti e non cinque, ha sforato di qualcosa,
comunque erano dieci i minuti a disposizione.
La parola ritorna al Consigliere Brasioli, interpellante, per
dichiararsi soddisfatto o meno della risposta avuta.
BRASIOLI LUCA - Consigliere:
85
Grazie, Assessore, per le precise informazioni che ci ha dato. Per
quanto riguarda i punti 2 e 3 mi posso anche considerare
parzialmente soddisfatto, ma per quanto riguarda il punto 1 la mia
insoddisfazione è palese, ed esplicitiamo anche i motivi. Da quello
che lei ha riferito, per il quale la ringrazio e sono sicuro che lei
compirà un lavoro egregio nelle nuove funzioni cui è assegnato,
ma l'insoddisfazione nasce dal fatto che tutto quello che ci ha
raccontato è qualcosa che lei ha fatto, mentre l'interpellanza da
noi presentata porta la data del 3 gennaio, quindi, in data bene
antecedente alla sua nomina ad Assessore, e già c'era un ritardo.
Sulle motivazioni dell'opuscolo, chiaramente, con la lettura che ho
fatto prima e che non vado nemmeno a ripetere, abbiamo detto:
non
privilegiamo
la
forma,
ma
privilegiamo
la
sostanza
dell'informazione. E su questo è stato copiato un vademecum
pronto, fatto da esperti dell'Arma dei Carabinieri, che non mirava a
volere portare nulla di stravolgente ma solo di dare quelle basilari
informazioni capillarmente a più persone possibile.
Il fatto... e qui è l'unica inesattezza, ma lei non era presente,
quindi non lo può sapere, quindi è totalmente da estromettere da
qualsiasi tipo di responsabilità, era già stato consegnato in
tipografia,
perché
l'abbiamo
portato
personalmente
io
accompagnato dal Comandante Dallagà, quindi mi sembra un po'
strano che si rivalutasse se mandarlo in tipografia o meno: c'era
già. Però, quello che abbiamo capito a chiare lettere è che il
motivo principale per cui non è stato dato alle stampe era perché
c'era l'introduzione a firma di un Assessore che non era più
Assessore. Per carità, io penso che quella, di tutto l'opuscolo,
possa essere la pagina che possa essere anche stralciata
completamente, perché aveva un messaggio politico che poco può
interessare
ai
cittadini
rispetto
alle
più
importanti
notizie
contenute quell'opuscolo che tutti possono fare scaricandolo da
Internet. Chiaramente, adesso, sono sicuro che sarà migliorato,
attenzione a non ricopiare le cose dei Carabinieri, perché
86
modificando si potrebbe violare il diritto del copyright, quindi è
meglio fare proprio una operazione ex novo, e sono convinto e
spero che sia distribuito al più presto, benissimo con l'ausilio
anche delle associazioni degli anziani, ma vi invito comunque a
fare presto, perché fra il 27 - 30 novembre ad oggi, purtroppo, altri
anziani hanno subito delle ingenti perdite a causa delle truffe. Non
voglio dire che il vademecum li avrebbe risparmiati da questi
dolorosi atti di criminalità, però tutto contribuisce a rendere più
agevole l'intervento anche delle Forze dell'ordine.
Vista l'ora tarda non mi dilungo con ulteriori considerazioni, che
non mi sembra proprio il caso, vista l'ora e visto che abbiamo altre
tre
interpellanze
da
discutere
questa
sera,
e
ripeto,
fondamentalmente non mi ritengo soddisfatto.
BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio:
La parola al Segretario Generale perché deve intervenire.
Dr. FRANCESCO PEDUTO - Segretario Generale:
L'Assessore Tognolo prima ha parlato di una delibera che è stata
fatta in Giunta; non è una delibera, è stato portato un argomento
su cui è stato discusso poco tempo fa, quindi non esistono
delibere di Giunta che modificano. Voglio rettificare, in modo che
dopo non si cerchi la delibera.
87
PUNTO N. 11
BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio:
Punto n. 11 all'Odg: Interpellanza presentata dai Consiglieri
comunali Brasioli Luca, Conti Luciano e Bassani Piero, assunta al
Protocollo Generale al n. 101 in data 03.01.2006, avente oggetto:
"Viabilità e sicurezza stradale su quartiere residenziale".
Al signor Sindaco di Lendinara, al signor Presidente del Consiglio.
Oggetto: Interpellanza "Viabilità e sicurezza stradale su quartiere
residenziale".
Avendo avuto sentore da parte di alcuni residenti del quartiere
comprendente le vie Francesco Mossa, Ugo La Malfa, Domenico
Montagnana, Angelo Rasi, Duode, circa la pericolosa situazione
della viabilità stradale dovuta a scarsa visibilità nelle curve, negli
stop, ed altre difficoltà derivanti dal doppio senso di marcia su
carreggiate alquanto strette, con la presente siamo a chiedere:
1) Quali misure intende prendere l'Amministrazione per risolvere i
problemi lamentati;
2) tenuto conto degli ingenti proventi derivanti dall'utilizzo delle
apparecchiature autovelox, nel corso del 2005, per altro destinati
per legge a migliorie della sicurezza stradale, ritiene codesta
Amministrazione doveroso stanziare a bilancio di previsione 2006
una somma di almeno 5.000 euro da destinare alla segnaletica
stradale?
Confidando in una puntuale e precisa risposta nel corso del
prossimo Consiglio comunale, si porgono distinti saluti.
I Consiglieri comunali Luca Brasioli, Luciano Conti, Piero Bassani.
[Audiocassetta n. 3 - lato B]
Prego Consigliere.
BRASIOLI LUCA - Consigliere:
88
Come ben conosciamo, dato che siamo tutti lendinaresi, stiamo
parlando di alcune vie che costituiscono uno dei quartieri più
recenti come costruzione e come denominazione topografica di
quartiere, che Lendinara ha conosciuto negli ultimi tempi, uno dei
quartieri anche più densamente popolati, e che appunto riguarda
quel Pep che è stato costituito nel 1995 e anni seguenti, per
appunto questo piano di edilizia integrata.
La viabilità però di questo quartiere è sicuramente degna di una
rivisitazione sul piano proprio della viabilità e della sicurezza
stradale, perché vi sono numerose tipologie di problemi inerenti a
quel quartiere, dovute a delle carreggiate, anche a detta dei
residenti, abbastanza strette, con murette e siepi che non
permettono nemmeno una piena visibilità nelle curve; una curva in
particolare in via Ugo La Malfa, proprio a 90 gradi, che è stata
anche fonte di incidenti, mentre su via Mossa, alcuni stop,
soprattutto la sera, non sono nemmeno molto percettibili dai
conducenti di motoveicoli o autoveicoli. Chiaramente, interessato
anche all'epoca il Comandante della polizia municipale, lo stesso
mi evidenziava il fatto che sulla questione sarebbe opportuno
provvedere a una ridisegnazione più ampia della viabilità, perché
correggere il singolo problema potrebbe originarne degli altri, data
la conformità della zona. In questo senso tende la prima domanda
della nostra interpellanza.
Per quanto invece riguarda la seconda domanda, mi rispondo in
automatico quasi da solo, visto che anche in questo caso
l'interpellanza era datata 3 gennaio, ma da un attento esame degli
atti vediamo che in data 13 febbraio, quindi alcuni giorni fa, la
Giunta, con una deliberazione, la n. 27, di destinazione proventi e
sanzioni amministrative per violazione norme del codice della
strada anno 2006, che ha revocato una precedente delibera del 31
gennaio 2006, ha stanziato 8.598,53 euro, per potenziamenti e
miglioramento della segnaletica stradale. Il fatto che questa
revisione sia avvenuta dopo la nostra interpellanza ci rende
89
orgogliosi
che
il
nostro
suggerimento
abbia
portato
l'Amministrazione a ripensare le somme da prevedere per il
miglioramento della segnaletica stradale.
BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio:
La parola al Sindaco Alessandro Ferlin.
FERLIN ALESSANDRO - Sindaco:
Agli atti non risultano a questa Amministrazione lamentele da
parte dei residenti del quartiere interessato, tuttavia non abbiamo
e non ho motivo di dubitare che ci possano essere delle lamentele
e delle difficoltà. Ricordo solo che quella zona è frutto di un
progetto di lottizzazione approvato solo qualche anno fa dalle
precedenti Amministrazioni comunali. Si tratta naturalmente di un
insediamento nuovo, anche ad alta densità abitativa, e che per
effetto del fatto che è proprio stato approvato di recente non ho
motivo ulteriore di dubitare che quanto fatto corrisponda alle
norme almeno minime di rispetto della dimensione e della viabilità
in generale. Tuttavia, se all'atto pratico per qualsiasi motivo o
ragione abbiamo a riscontrare problemi, credo che non ci sia nulla
di sensazionale o comunque nulla di grave se si va a discutere e
cercare di mettere in ordine l'area. Mi farò carico di portare nella
Commissione consiliare competente una planimetria dell'area con
la viabilità, farmi fare una relazione dal Comandante del Polizia
locale e, se ci sono strade in particolare, incroci che a voi
risultano particolarmente pericolosi, sicuramente è doveroso da
parte dell'Amministrazione intervenire quanto prima.
Sul fatto di una recente delibera, non è per togliere l'entusiasmo
dell'interpellanza, ma sono automatismi che vengono fatti, e gli
importi poi a bilancio sul fatto della segnaletica mediamente sono
almeno di 35.000 - 40.000 mila euro all'anno. Non sono mai
sufficienti, perché la segnaletica sia verticale che orizzontale ha
sempre bisogno di continua manutenzione, però questo è quello
90
che permette il bilancio, e quindi anche qui, se carente di
segnaletica orizzontale e verticale, nella Commissione consiliare
che andrà ad interessarsi di questa zona, se necessaria,
sicuramente appunto sarà nostra premura segnalarlo agli uffici
competenti.
BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio:
La parola torna al Consigliere Luca Brasioli per dichiararsi
soddisfatto o meno della risposta.
BRASIOLI LUCA - Consigliere:
Non posso che dichiararmi soddisfatto perché, come al solito, le
domande a cui risponde il Sindaco sono sempre puntualmente
attese e le risposte sono precise. Ci attendiamo chiaramente
questo impegno di rivisitazione tramite l'opportuna Commissione
consiliare. Tengo solo a precisare, come fra l'altro scritto e firmato
dai Consiglieri che insieme a me hanno siglato l'interpellanza, che
quanto abbiamo attestato non è una idea che è nata dalle nostre
menti, ma da cittadini che ci hanno contattato. Nel caso specifico,
senza volere assumere alcun onore o onere, alcuni cittadini ci
avevano chiesto se era necessario fare una petizione o raccolta
firme, o se bastava parlare con alcuni Consiglieri per portare
avanti il problema. Ritengo che senza scomodare petizioni o
raccolte di firme popolari per un problema che un Consigliere può
tranquillamente portare avanti con l'istituto dell'interpellanza e
dell'interrogazione di avere fatto, insieme ai miei colleghi, il nostro
dovere di Consigliere Comunale.
91
PUNTO N. 12
BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio:
Punto
n.
12
all'Odg:
Interpellanza
presentata
dal
Gruppo
Consigliare "Agnoletto - Centrosinistra", assunta al Protocollo
Generale
al
n.
1388
in
data
17.01.2006,
avente
oggetto:
"Rimozione bacheche affisse sulla parete del Palazzo Pretorio in
via Adua".
Dò lettura all'interpellanza.
"Al signor Presidente del Consiglio, al signor Sindaco, Comune di
Lendinara.
Oggetto: Interpellanza "Rimozione bacheche".
Da oltre vent'anni le bacheche affisse sulla parete del Palazzo
Pretorio di via Adua erano individuate come un momento di
informazione per tutti i cittadini della vita dei partiti e delle varie
associazioni che operano nel nostro paese, e la rimozione toutcourt ci sembra alquanto sbagliata.
Il
luogo
dell'affissione
era
stato
individuato
dalle
passate
Amministrazioni per convergere in un solo punto le sparse
collocazioni.
Alla luce di quanto sopra si chiede, nell'ottica di un miglioramento
urbano,
quali
sono
i
provvedimenti
conseguenti
che
l'Amministrazione intende adottare per concentrare in un solo
posto le rimosse bacheche, al fine di continuare a garantire
l'informazione locale utile alla partecipazione democratica dei
nostri concittadini.
E' un problema questo, sentito anche presso le frazioni, le quali
richiedono uno spazio che non sia il semplice tabellone su cui
incollare manifesti.
Certo della vostra disponibilità a ragionare su questo problema,
che
si
ritiene
di
grande
importanza
92
per
la
democrazia
dell'informazione, si attende una risposta nel prossimo Consiglio
comunale.
Cordiali saluti. Per la Lista Centrosinistra, Agnoletto Egidio".
La parola va al Consigliere Agnoletto per illustrare ulteriormente
l'interpellanza.
AGNOLETTO EGIDIO - Consigliere:
Lei già con la lettura ha dato un quadro dell'osservazione, della
richiesta che io ho fatto, primo perché penso che non si risolva il
problema del degrado urbano della città avendo spostato...
avendo eliminato un po' d'imperio, cosa che poi ha riguardato una
parte e non tutti, come mi ha suggerito poco fa anche il
Consigliere Merlo, non tutte le bacheche sono state spostate. Io
penso fosse più utile creare le condizioni, con tutti gli interlocutori,
ma anche con altri, di trovare altri siti, altre modalità per potere
incrociare le informazioni sulla nostra partecipazione democratica
fra i nostri concittadini. E` un problema che si sente al centro, è
un problema che si sente in periferia. A suo tempo, nelle modalità
dovute, l'avevano risolto uniformando in un unico posto questa
occasione di informazione, credo che sia doveroso da parte
dell'Amministrazione, anche per recuperare l'atto in se stesso, che
è stato un po' d'imperio, creare le condizioni per trovare un altro
sito, sia per quanto riguarda il centro del paese, sia per quanto
riguarda
le
frazioni,
dove
ci
sia
l'occasione
che
chi
è
rappresentato nel Consiglio comunale, chi è rappresentato nella
cosiddetta partecipazione democratica, abbia la possibilità di
avere un mezzo di informazione con la gente. Credo che questo
sarebbe doveroso da parte nostra, anche per dare un segnale
importante di livello anche di considerazione che ha la nostra
Amministrazione
fra
chi
vuole
trasmettere
informazione alla comunità.
BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio:
93
conoscenze
e
La parola al Sindaco Alessandro Ferlin per la risposta.
FERLIN ALESSANDRO - Sindaco:
C'è diciamo una generale ambizione di mettere un po' d'ordine a
tutte quelle cose che negli anni passati, non per cattiva volontà
sicuramente, ma perché frutto di abitudini del tempo, così come
sono
state
dati
in
uso
locali
pubblici
ad
associazioni
di
volontariato, sportive etc., così più o meno è successo anche per
la posa di queste bacheche. Abbiamo fatto una indagine, alcune
erano autorizzate, altre erano totalmente abusive, ed anche sulla
spinta di alcuni cittadini che da anni ed anni ci chiedevano la
rimozione dal Palazzo Pretorio di queste bacheche, siamo proprio
reduci da una discussione molto lunga sul famoso tubo dell'Enel,
io credo che se con altrettanto impegno ci fossimo dedicati anche
a quello che stava a qualche metro sotto al tubo, probabilmente, o
degnato di uno sguardo più attento, sicuramente quelle bacheche
non erano collocate nel posto giusto o per lo meno più ideale.
Non è stata neanche volontà di togliere spazio alle comunicazioni
dei partiti e delle associazioni, ma era una volontà di mettere in
ordine quella parete. Per altro, come previsto dal piano generale
degli impianti di pubbliche affissioni che è stato approvato nel
dicembre del 2003, c'è un articolo dove si parla di pubblicità
diretta, cioè quella pubblicità, o avvisi che quant'altro, che può
essere affissa da chiunque, e naturalmente non per scopi
commerciali o scopo di lucro; abbiamo in questo regolamento la
possibilità di aggiungere ulteriori 16 impianti simili agli attuali che
sono stati dislocati, per la pubblicità a pagamento, sulle vie di
Lendinara ed anche uno per ogni frazione. Intendevamo dare
risposta con la futura posa di queste ulteriori 16 tabelle per 72
metri quadrati di superficie, proprio andando ad installare nelle
vie, nel territorio, deciso appunto dal Consiglio comunale, dare
questa opportunità.
94
Nel bilancio 2006 ci sono anche i fondi per acquistare questi
ulteriori tabelloni, e sono circa 6 mila euro, che a bilancio
approvato
e
quindi
nelle
prossime
settimane,
poi
potremo
acquistare e successivamente posare. Ciò non toglie che se
qualche associazione, qualche partito avesse la necessità di una
bacheca intesa come un vetro o qualcosa che si chiude, siamo
pronti
e
disponibili
a
valutare
eventuali
riposizionamenti,
naturalmente magari in prossimità, se serve, delle sedi oppure in
altri luoghi, ma che siano più consoni alla messa appunto a
dimora di queste bacheche.
BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio:
La parola torna al Consigliere Agnoletto, interpellante, per
dichiararsi soddisfatto o meno della risposta.
AGNOLETTO EGIDIO - Consigliere:
La risposta va nella direzione giusta, quella di garantire questa
opportunità, penso che sia anche importante, come si è stati così
zelanti nei confronti di alcuni cittadini, recuperare anche con chi di
dovere per comunicare a questi partiti che avevano queste
bacheche, della opportunità che l'Amministrazione metterà in
campo, per dare a Cesare quello che è di Cesare, nel senso che
io penso che sarebbe stato la soluzione migliore quella di
mandare a chiamare, trovare un'altra soluzione e poi levarle.
Averle levate e poi dire troveremo soluzione, penso che non sia
stato il modo più esatto. Questa disponibilità recupera in questo
senso e quindi vanno coinvolti i proprietari di quelle bacheche per
spiegare che la volontà dell'Amministrazione va nella direzione
non di depotenziare ma di potenziare le occasioni di informazione,
sia per il centro che per la periferia.
95
PUNTO N. 13
BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio:
Punto
n.
13
all'Odg:
Interpellanza
presentata
dal
Gruppo
Consiliare "Agnoletto - Centrosinistra" assunta al Protocollo
Generale al n. 1389 in data 17.01.2006, avente oggetto: "Degrado
urbano di via Sciacca".
Chiede la parola il Consigliere Bassani.
BASSANI PIERO - Consigliere:
Presidente, io volevo fare notare una cosa. Era stato chiesto,
prima della discussione delle interpellanze, di posticipare questa
discussione. Vorrei che notasse, perché poi possa prendere
almeno
il
provvedimento
del
richiamo,
che
la
stragrande
maggioranza dei Consiglieri che hanno votato per discutere le
interpellanze ha abbandonato definitivamente l'aula consiliare; a
garantire il mantenimento del numero legale sono coloro che
hanno presentato interpellanze e coloro che si sono astenuti su
quella richiesta. Mi sembra che il comportamento sia quanto meno
scorretto, quindi la prego, nella sua serenità, di richiamare i
Consiglieri alla coerenza quanto meno con ciò che hanno votato
dieci minuti prima. Noi continuiamo a rimanere per rispetto del
Consigliere
Agnoletto
perché
sarebbe
a
questo
punto
estremamente comodo uscire in alcuni e fare venire meno il
numero legale. Ma il comportamento di troppi colleghi credo che
quello sì sia veramente censurabile questa sera.
BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio:
Grazie, Consigliere, di avere fatto notare, condivido la sua
osservazione, perché se tutti abbiamo accettato di continuare il
Consiglio, tutti si doveva continuare a rimanere in Consiglio.
96
Interpellanza presentata dal Gruppo Consiliare "Agnoletto Centrosinistra" assunta al Protocollo Generale al n. 1389 in data
17.01.2006, avente oggetto: "Degrado urbano di via Sciacca".
Al signor Presidente del Consiglio comunale, al signor Sindaco del
Comune di Lendinara.
Oggetto: "Degrado urbano di via Sciacca".
Si
chiede
alla
S.V.
quali
sono
i
provvedimenti
che
l'Amministrazione comunale intende adottare per la sistemazione
di via Sciacca. La via è l'ultima strada di accesso al centro del
paese dalla strada regionale n. 88, che non ha trovato in questi
ultimi anni alcun intervento manutentivo: illuminazione al lumicino,
marciapiedi inesistenti, segnaletica ridotta al minimo; è a doppio
senso di marcia ma con uscita a senso unico; sicurezza degli
accessi dalle vie laterali (vedi via Tito Vecelio e via Gallani) sono
solo alcuni dei problemi che rendono gravosa la viabilità della via
in oggetto.
In attesa di una concreta proposta di intervento a questa mia
interpellanza, invio cordiali saluti.
Per Centrosinistra, Egidio Agnoletto.
La parola al Consigliere Agnoletto per illustrare ulteriormente
l'interpellanza.
AGNOLETTO EGIDIO - Consigliere:
Con l'occasione ringrazio il Consigliere Bassani dell'osservazione
che ha fatto al Presidente, perché è una questione di coerenza
nell'impegno partecipativo. Poi prendiamo atto che l'ora è tarda e
posso capire, però non c'è ombra di dubbio che va fatto presente,
almeno in termini di impegno quando questo viene onorato con un
voto.
Io ho presentato questa interpellanza perché è noto, l'ho fatta
anche verbalmente al signor Sindaco, le condizioni di questa
strada,
la
mancanza
di
marciapiedi,
condizioni
anche
di
insicurezza per come si propone, un senso unico che ha un
97
doppio senso, nel senso che crea delle condizioni anche di
insicurezza per chi ci abita; zona che molte volte è sottoposta
purtroppo agli allagamenti quando ci sono piogge consistenti
come talvolta capita, una strada che è a ridosso del centro storico,
è a pochi metri dalla chiesa di Santa Sofia, con passaggi di
bambini, perché ci sono scuole, quindi io penso che è importante
da parte dell'Amministrazione prendere atto dello stato di degrado
e di insicurezza e di intervenire concretamente, almeno per dare
un segnale di attenzione alla comunità che lì vi abita, che molte
volte ha dovuto sopportare condizioni di insicurezza anche di
vivibilità piuttosto discutibili, quindi chiedo che in questa direzione
si intervenga al più presto, cominciando a dare dei segnali
concreti, proprio di attenzione da parte dell'Amministrazione.
BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio:
La parola al Sindaco Alessandro Ferlin per la risposta.
FERLIN ALESSANDRO - Sindaco:
Non posso che concordare con quanto segnalato dal Consigliere
Agnoletto, perché il problema non è nuovo, per altro aveva già
segnalato problematiche sul vicolo, sulla stradina, cosa che non
abbiamo ancora ottemperato, e comunque l'impegno è di trovare
una soluzione con i residenti che vada nel senso di agevolare la
viabilità per quelle famiglie. Per altro interessa specificatamente
solo due famiglie, e altri hanno anche possibilità ulteriori di
entrata ed uscita.
In questi giorni si stanno completando sul territorio del centro di
Lendinara la messa a norma di tutti gli impianti elettrici di pubblica
illuminazione, credo che si possa notare che nell'arco dell'ultimo
anno molte vie sono state rimesse a nuovo, l'ultima credo sia in
lavoro via Valli, via XXV Maggio, abbiamo risolto dei problemi
all'interno di via Guardi, da sempre al buio nelle zone delle case
Ater, lì abbiamo portato la luce, per chi è abituato ad avere la
98
pubblica illuminazione sotto casa sembra una cosa scontata, ma a
pochi metri dal centro c'era una via completamente al buio, e il
problema è stato risolto. E` rimasta per ultima nei programmi del
centro via Sciacca. C'è tutta l'intenzione di farla, è previsto non
solo il potenziamento e la messa a norma ma anche la posa di
nuovi pali. Stiamo concordando con la Telecom e l'Enel il
possibile interramento di tutti i cavi, in modo da fare una completa
pulizia della via, visto che dovremo scavare per mettere la linea
elettrica
pubblica,
vorremmo
al
tempo
stesso,
nello
scavo
introdurre anche la linea generale dell'energia elettrica ed anche
quella telefonica. Questo è un lavoro che poi snellisce molto sui
cigli delle strade la presenza di colonne e tralicci, in modo
successivamente di progettare un marciapiede. Tra l'altro ho già
fatto fare un progetto preliminare del marciapiede su via Sciacca,
e l'importo è orientativamente attorno ai 114 mila euro per fare il
marciapiede dalla strada regionale entrando verso il Duomo a
destra, questa sarebbe l'ipotesi costruttiva.
Confermo anche le richieste che sono state fatte nel tempo e che
recentemente ho fatto ripresentare ad un gruppo di cittadini,
proprio
perché
ci
sia
sempre
attenzione
da
parte
dell'Amministrazione.
Non ultimo, questa mattina qualcuno mi poneva proprio il
problema dell'uscita dei bambini dalla scuola, e quindi anche la
richiesta di posa di dissuasori.
Concludo dicendo che l'impianto di illuminazione e l'interramento
dei cavi lo faremo appena concorderemo con gli enti interessati la
possibilità di pulire questa situazione. Potremmo sicuramente
rafforzare la segnaletica verticale ed anche mettere qualche
dissuasore. Sul fatto della costruzione del marciapiede, che
condividiamo, anche perché potrebbe allacciarsi al pista ciclabile,
quindi creare delle direttive verso il centro in sicurezza, sarà una
questione di scelte nei lavori pubblici e di disponibilità di bilancio.
Avere già un progetto preliminare, una indicazione del costo ci
99
permetterà di meglio valutare, e ho tutta l'intenzione di fare
passare tutte queste scelte alle Commissioni consiliari competenti,
abbiamo già cinque o sei progetti da decidere e priorità da fare.
Non appena il bilancio sarà approvato ci metteremo attorno ad un
tavolo e decideremo tutti assieme quali priorità dare ai lavori
pubblici.
BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio:
La parola torna al Consigliere Agnoletto per dichiararsi soddisfatto
o meno della risposta.
AGNOLETTO EGIDIO - Consigliere:
Il quadro che si presenta in termini di proposta è interessate e
soddisfa la richiesta. Mi auguro che queste soluzioni trovino, a
partire dalle cose fattibili, concrete risposte. I dissuasori, o
comunque sensi unici o rivedere le strade, chiedo che queste
scelte, o almeno quelle che non comportano grandi spese
vengano onorate al più presto.
BISI ROBERTO - Presidente del Consiglio:
Con questo punto abbiamo concluso l'ordine del giorno.
Prima di sciogliere la seduta una comunicazione rapida. Sabato
25 febbraio, alle ore 17, presso la Biblioteca comunale, convegno
per i 150 anni di Buffetti. Comunque arriveranno a tutti a casa gli
inviti, intanto se volete, potete metterlo in agenda.
Detto questo, dichiaro sciolta la seduta ed auguro la buona notte
a tutti.
100
INDICE DEI PUNTI ALL’O.D.G.
PUNTO N. 1
1
PUNTO N. 2
3
PUNTO N. 3
31
PUNTO N. 4
50
PUNTO N. 5
57
PUNTO N. 6
60
PUNTO N. 7
62
PUNTO N. 8
69
PUNTO N. 9
73
PUNTO N. 10
75
PUNTO N. 11
88
PUNTO N. 12
92
PUNTO N. 13
96
101
Scarica

Verbale del 17 febbraio 2006