Un’assemblea di distretto a Mosca Durante il mio ultimo soggiorno a Mosca Geova mi ha fatto un bellissimo regalo: ho avuto il privilegio di assistere ad una assemblea di distretto, l'ultima della serie che si è tenuta a Mosca (17-19 settembre 2010). Anche queste assemblee come quelle dello scorso anno si sono tenute in una radura del bosco, fra le betulle e qualche edificio abbandonato. Partecipare è stata una grande emozione, e condividere con questi cari fratelli le difficoltà create da un governo ostile è stato un privilegio. Dell’assemblea vengo a sapere per caso, quando ad alcuni fratelli chiedo quali impegni avevano per il fine settimana. Risposta (via SMS) “Un impegno di tre giorni, simile a quello che tu hai avuto a luglio”. Dal linguaggio cifrato riesco a capire che questi fratelli avevano l’assemblea, pardon il “pic-nic”. Il termine assemblea ormai è sconsigliato, a beneficio di termini alternativi in codice come “pic-nic” per le assemblee, “dacia” per la Sala del Regno (la dacia in Russia è una casa di campagna) e così via. Soprattutto via telefono o SMS bisogna stare particolarmente attenti; l’FSB (erede del KGB) oramai controlla tutto. Chiedo se posso unirmi anche io al “pic-nic”. Mi viene risposto che mi avrebbero fatto sapere per la sera. La sera mi viene accordato il permesso di partecipazione (il pic-nic non è aperto a tutti) e mi vengono date istruzioni per la partecipazione: mi sarei dovuto trovare alle 5.30 in un posto alla periferia di Mosca, dove i fratelli mi avrebbero condotto in un altro posto di ritrovo. Dal centro di Mosca (dov’era il mio albergo) avrei dovuto alzarmi alle 4.30 e prendere un taxi, non c’era altra possibilità. Arrivo puntuale al luogo del primo appuntamento ma durante il tragitto comincia a piovere… come influirà questo sul pic-nic? I fratelli arrivano puntuali all’appuntamento e mi invitano a salire su uno dei rari autobus che circolano a quell’ora. Considerati i tempi, prendiamo un taxi. Per andare dove? Ad un’altra fermata dell’autobus! Questa volta però c’è stranamente molta gente ad attendere. Si tratta dell’intera congregazione! I fratelli sono gioiosi, considerato il felice evento che li attende. Nessuno di loro però indossa il distintivo. Durante l’attesa faccio conoscenza con diversi fratelli e condividiamo l’attesa per l’evento. Arrivato un autobus non di linea saliamo e ci accomodiamo. Ora è possibile indossare i distintivi, che ci verranno controllati all’ingresso del pic-nic. Ma dove si terrà il pic-nic? Nessuno lo sa con esattezza. Solo gli anziani che daranno direttive all’autista. Ci viene solo detto che sarà a circa due ore di pullman da Mosca. Il pic-nic si tiene in un periodo decisamente tardivo per il clima e le abitudini dei fratelli in Russia. A dire il vero, questo avrebbe dovuto essere il primo della serie di pic-nic che si sono tenuti nei dintorni di Mosca. E’ stato rimandato a causa degli incendi che hanno devastato la Russia. Nella zona di Mosca gli incendi non sono arrivati direttamente, ma il fumo rendeva l’aria così irrespirabile che i fratelli responsabili non se la sono sentita di far stare tutti per tre giorni in quelle condizioni. Quando finalmente arriviamo e scendiamo riceviamo indicazioni sull’ultimo tratto di strada da percorrere a piedi, visto che il pic-nic si tiene in un luogo non direttamente accessibile al pullman. Il percorso e l’ambiente in cui si tiene il raduno sono documentati in queste foto. Dalle foto ho provveduto a cancellare i volti dei fratelli, non si sa mai in mano a chi potrebbero andare a finire. Superata una serie di edifici abbandonati arriviamo finalmente al luogo in cui condivideremo l’edificazione spirituale. In una radura sono state sistemate circa duemila sedie di plastica che vanno accuratamente asciugate ogni mattina a causa della rugiada che vi si è formata durante la notte. L’erba è alta almeno ventitrenta centimetri. Per questo i fratelli si sono organizzati: molti indossano sacchetti a protezione delle scarpe. Altri invece sono venuti direttamente con gli stivali di plastica, proprio quelli che da noi si usano per scopi agricoli…!!! Alcuni di questi sono proprio belli, le sorelle li hanno comprati addirittura intonati col loro abbigliamento. Ma non sarebbe stato meglio tagliare l’erba? No, mi dicono: lo scorso anno lo abbiamo fatto e con la pioggia il campo si è trasformato in un pantano. Invece abbiamo imparato che è meglio lasciare l’erba sul posto; una volta calpestata non solo non dà più fastidio, ma funge anche da tappeto naturale nel caso dovesse esserci molta pioggia… Non posso che restare colpito dal genere di esperienza maturata da questi cari fratelli: mi spiegano i segreti che hanno imparato per svolgere al meglio un’assemblea sotto la pioggia. A proposito, di pioggia… in effetti è da stamattina che continua a piovere… e io come faccio? Solo io potevo presentarmi all’assemblea in giacca, cravatta e… scarpe eleganti. Mi chiedono, dove hai ombrello, impermeabile, coperta, cappello, stivali? Beh, in effetti, non sono molto abituato ai pic-nic… e poi non siamo a settembre? Non fa ancora venti gradi a Mosca? (Specifico, più venti gradi, da queste parti bisogna sempre specificare se i gradi siano più o meno) Però in effetti, anche a più venti gradi starsene sotto la pioggia non è piacevole. Guardandomi intorno, tutti sono organizzati per la pioggia… ci sono perfino due fratelli con un impermeabile tipo mimetica militare…!!! Ma forse in questi frangenti torna utile mimetizzarsi nell’ambiente. La più forte però è questa sorella che si è creata una piccola tenda intorno a sé; difficilmente avrà potuto vedere qualcosa, ma tanto l’importante è ascoltare, e poi il dramma è ancora lontano… Inizia la musica, è ora di mettersi a sedere; io però non posso fare a meno di accendere la videocamera e di cominciare a filmare. Il piacevole sottofondo musicale fa da cornice ad immagini e scene da vero paradiso spirituale. Per tutti è già un successo riuscire a radunarsi insieme. Tutti hanno pregato Geova affinché non si ripetessero gli episodi dello scorso hanno, quando degli sconosciuti hanno scaricato letame nelle vicinanze del pic-nic, ed addirittura sconosciuti fingendosi proprietari del fondo occupato hanno addirittura accampato pretese economiche. Geova mostrerà di ascoltare queste preghiere. L’atmosfera è veramente serena ed edificante. Iniziata la sessione, è bello potersi sistemare e cercare di ascoltare, nonostante la pioggia che continua a farsi sentire. Le casse acustiche sono accuratamente protette ed a prova di pioggia. Il microfono centrale superimbottito per resistere al disturbo del vento. A me vengono prestati un ombrello ed una coperta, generosamente messi a disposizione da sorelle nei posti vicini che altruisticamente hanno pensato anche agli altri. E’ interessante cercare di prendere appunti: una mano serve per tenere l’ombrello, l’altra per tenere la penna e l’altra ancora per tenere il foglio… ma chi mi dà una terza mano? Durante l’intervallo non posso fare a meno di fare un giro per il campo del picnic. I reparti sono sistemati su tende, e ci sono proprio tutti, compresi gli oggetti smarriti, il guardaroba (!!!!!) ed addirittura il reparto pulizie!!! Certo che il pavimento avrà poco bisogno di essere lucidato, ma la purezza non è forse fondamentale nel popolo di Geova? A proposito di purezza. Come posso lavarmi le mani per mangiare? Qui non c’è acqua corrente. L’unica acqua sembra essere quella della vasca del battesimo. Mi dicono però che non si tratta della vasca del battesimo. In effetti, viene La vasca-serbatoio Secchi d’acqua pronti all’utilizzo usata sin dal primo giorno, degli incaricati la usano per riempire d’acqua una lunga serie di secchi. Mi avvicino incuriosito, per cercare di capire a che cosa servano questi secchi… non ho mai visto nulla del genere a nessuna ass… cioè, a nessun pic-nic. Quello che vedo è sorprendente… i fratelli hanno pensato un praticissimo sistema di acqua corrente per la pulizia personale! L’acqua nei secchi viene versata in contenitori muniti di rubinetto. Basta aprire il rubinetto, prendere il sapone… ed ecco che possiamo lavarci le mani. Non posso fare a meno di riflettere sulle comodità che abbiamo noi e che diamo per scontate… Il momento del battesimo è sempre emozionante in ogni assemblea. Dei 1572 presenti alla sessione del sabato mattina ben 50 si alzano per rispondere “DA!” alle due domande. Ma dove avverrà il battesimo? A 30 chilometri di distanza, in una piscina privata. I battezzandi riempiono un intero pullmann. Su 50, ben 39 sono sorelle: davvero un grande esercito! Durante l’intervallo è bello conoscersi meglio ed edificarsi a vicenda. E’ bello anche condividere il cibo! Qualcuno raccoglie addirittura dei funghi… in effetti, siamo in pieno bosco! E’ proprio il caso di dire che Geova ha organizzato un vero pic-nic, e provvede perfino cibo materiale! Tre giorni di edificazione spirituale, e di riflessione sul privilegio che abbiamo quando possiamo servirlo liberamente. In Russia la situazione legale dei fratelli si sta facendo sempre più difficile. Due corti, quella di Taganrog e di Gorno-Altaisk hanno dichiarato “materiale estremista” diverse nostre pubblicazioni, la cui diffusione è ora considerata un reato di tipo terrorista. Le sentenze sono valide sull’intero territorio della federazione russa. Predicare con materiale dichiarato “estremista” o possederlo in quantità potrebbe significare una condanna a due anni. Eppure il morale dei fratelli è alto; scherzando, molti dicono che ai tempi sovietici la pena era di tre anni; oggi la “democrazia” fa uno sconto di un anno. Molte misure di sicurezza sono state prese per prepararsi al peggio. Tra queste, ad esempio, il fatto che le congregazioni non tengono più registrazioni cartacee di nessun tipo, di evitare di parlare al telefono di disposizioni teocratiche, e molte altre. Tutti i fratelli hanno chiuso le loro caselle di posta elettronica residenti su server russi (yandex.ru, rambler.ru e mail.ru) per la estrema facilità con cui potrebbero essere tenute sotto controllo e trasferito la loro corrispondenza su server americani o europei. Infine, tutte le pubblicazioni inserite nella “Lista” vengono tenute solo per uso personale in luoghi sicuri. Nel ministero non vengono più usate. Tra queste, il libro Cosa insegna la Bibbia, il libro racconti biblici e le riviste La Torre di Guardia e Svegliatevi! Effettivamente la Russia nel 2010 ha ancora un “Indice di libri proibiti” di memoria medievale. La recente vittoria ottenuta dai fratelli alla Corte Europea dei diritti dell’uomo non ha avuto alcun effetto positivo sulla loro situazione. Lo stato russo ha infatti presentato ricorso alla Grande Camera della Corte, esattamente l’ultimo giorno in cui avrebbe potuto farlo, con l’evidente intenzione di prendere tempo. Le ultime foto che voglio mostrare sono quelle delle nuove pubblicazioni speciali per la Russia. Provate a vedere se le riconoscete… dovreste averle viste da qualche parte. In realtà sono opuscoli, vengono distribuiti e segnati nel rapporto di servizio di campo come tali. Con questo racconto vorrei esortare tutti a pregare per i fratelli in Russia affinché possano restare forti, saldi e perseverare. In armonia con le parole dell’apostolo Paolo, “Esorto perciò, prima di tutto, che si facciano supplicazioni, preghiere, intercessioni, rendimenti di grazie riguardo a ogni sorta di uomini, riguardo a re e a tutti quelli che sono altolocati; affinché continuiamo a condurre una vita calma e quieta con piena santa devozione e serietà” – 1 Timoteo 2:1,2. Spero anche possa essere di incoraggiamento a tutti noi, in modo da poter apprezzare quello che ci viene concesso di fare liberamente. Andrea Pascucci Congregazione Civitanova Marche Russa Adunanza per interessati al servizio alla Betel Fratelli in fila per ritirare le nuove pubblicazioni La maggioranza dei reparti era dislocata in tende. Nella foto il reparto Primo Soccorso Geova provvede cibo spirituale e materiale…!