Presentazione dei Progetti dell’A.O. della Provincia di Lodi 26 MARZO 2013 Lodi Dr.ssa Barbara Grecchi – Coordinatore HPH - Direzione Formazione, Azienda Ospedaliera della Provincia di Lodi LA RETE HPH La rete lombarda HPH (Health Promoting Hospitals) è stata costituita con decreto del D.G. Sanità della Regione Lombardia n. 68557 del 16.09.1998, in adesione alla più ampia rete europea HPH promossa dall'Ufficio regionale europeo dell'O.M.S. Nel 1999, in occasione della 3° Conferenza Nazionale HPH, tenutasi a Milano, hanno sottoscritto l’Accordo di adesione alla rete n. 62 strutture sanitarie, tra pubbliche e private (ASL, A.O., IRCCS pubblici e privati, Ospedali Classificati, Case di Cura accreditate). Tale Accordo è stato ratificato dalla Giunta regionale, con d.g.r. n. 215 del 28.06.2000. Dal 2008, il Coordinatore della rete lombarda HPH e le strutture sanitarie e sociosanitarie che hanno aderito alla rete HPH per il periodo 2008-20011 sono 69. Per ognuna di esse è stato individuato un Coordinatore locale HPH. Esso rappresenta il riferimento regionale per le informazioni e il coordinamento delle attività poste in essere dalla struttura stessa anche in collaborazione con gli altri attori. OBIETTIVI DELLA RETE HPH Mettere in pratica la missione, gli scopi e gli obiettivi dei principi dell’OMS per la Promozione della salute a livello nazionale /regionale sostenendo il pensiero e la pianificazione strategica, l’implementazione di HPH, lo sviluppo dei sistemi di comunicazione, la formazione e l’istruzione Sviluppare una strategia e un piano d’azione per l’implementazione HPH Reclutare nuovi ospedali e servizi sanitari nella rete nazionale /regionale e segnalarli al Segretariato Internazionale HPH Raccogliere le quote di adesione di tutti i loro membri come fissate dall’Assemblea Generale HPH e pagare la cifra totale al Segretariato Internazionale HPH entro i termini stabiliti. Fornire periodicamente un rapporto sui progressi all’Organo di Governo Aver approvate dai propri membri costituenti le regole e le funzioni delle Reti. Senza rinunciare al proprio ruolo istituzionale, in questa esperienza, l'ospedale assume in sé anche quello di promotore della salute per chi vi opera e per i cittadini che ad esso si rivolgono. PROGETTI HPH Progetti regionali Questi progetti coinvolgono più strutture sanitarie (ASL, Aziende Ospedaliere, Ospedali Classificati, IRCCS pubblici e privati accreditati, Case di Cura accreditate) e sono coordinate dalla Regione – D.G. Sanità. Sanità. CORRETTI STILI DI VITA EDUCAZIONE PAZIENTE OSPEDALIERO INFORMAZIONE/EDUCAZIONE OSPEDALE E TERRITORIO OSPEDALE INTERCULTURALE OSPEDALE SENZA DOLORE OSPEDALE SENZA FUMO PREVENZIONE/CURA EMERGENZA/URGENZA SICUREZZA UMANIZZAZIONE/ACCOGLIENZA 1. PROGETTO OSPEDALE INTERCULTURALE 2. PROGETTO CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE 3. PROGETTO “SANI STILI DI VITA” 4. PROGETTO “DONAZIONE” 5. PROGETTO DISABILITA’ 6. PROGETTO O.N.Da 7. PROGETTO MEDICINA DI GENERE 1. PROGETTO OSPEDALE INTERCULTURALE PROGETTO “LIMEN” PROGETTO “MIGRA” PROGETTO “SYMBOLUM” PROGETTO “FATIMA” PROGETTO “IUS SCHOLAE” I progetti prevedono azioni prioritarie da mettere in atto per contribuire alla fisionomia di un ospedale interculturale I progetto fanno riferimento all’esperienza internazionale “Migrant – friendly Hospital” a cui hanno partecipato 12 Ospedali Europei PROGETTO OSPEDALE INTERCULTURALE Il progetto è diviso in due fasi, la fase della formazione e la fase dello sviluppo istituzionale delle conoscenze e delle skills culturali. FASE 1 Formazione La formazione è distinta in vari step che comprendono alcuni sottoprogetti: formazione di un Gruppo-guida per un progetto inter-aziendale tra A.O., ASL, Provincia e Comuni (Progetto “LIMEN”). Formazione di tutto il personale dell’A.O. e dell’ASL con il progetto “Migra” Attività convegnistica su precise tematiche rivolte alla cittadinanza quali: - Nascita e maternage in diverse culture – - L’etnopsichiatria - Cura della morte Corsi ad hoc rivolti ai MMG e ai PLS All’interno del percorso formativo facente parte del Progetto “IL TERRITORIO SI FA RETE: INTERVENTI FORMATIVI A SUPPORTO DI UN PIANO TERRITORIALE SULLA VIOLENZA DI GENERE” è dedicata un affondo sulla relazione fra violenza e donna straniera, con particolare riferimento ai paradigmi socio-culturali e alle MGF. PROGETTO OSPEDALE INTERCULTURALE FASE 2 Sviluppo istituzionale delle conoscenze e delle skills culturali Elaborazione ed implementazione della Procedura Aziendale di attivazione della Mediazione Culturale Analisi della C-C istituzionale e del personale Nomina referenti interculturali Interfaccia/interazione con i nuovi cittadini Strategie di sviluppo istituzionali e degli stekeholders; Standards per la C-C (in Una 2° fase) Sistema multilingue di documentazione/comunicazione Supervisione interattiva sul lavoro Anagrafica dei dipendenti rispetto alla lingue conosciute PROGETTO LIMEN progetto provinciale per il consolidamento della mediazione Linguistica-culturale nei servizi sociali e sanitari del lodigiano Il progetto si è sviluppato nelle annualità 2007/2008/2009 ha portato alla professionalizzazione di 15 mediatrici/mediatori interculturali che rappresentavano i gruppi linguistici prevalenti sul territorio PROGETTO MIGRA OBIETTIVO* Rafforzare nell’Azienda Ospedaliera una politica dell’accoglienza come garanzia di equità e qualità delle prestazioni orientate a tutte le persone, indipendentemente dai valori religiosi, ideologici ed etici, nonché della cultura, etnia e sesso dell’individuo. Lo scenario è in via di mutamento, le caratteristiche della popolazione cambiano. Gli operatori vanno supportati nel cambiamento fornendo loro conoscenze adeguate che gli permettano di sviluppare un set di valori, comportamenti, atteggiamenti e pratiche per diventare Culturalmente Competenti. * Il tema trattato rientra negli obiettivi della Regione Lombardia e nelle Raccomandazioni della Rete Lombarda HPH Raccomandazioni per un “Ospedale Interculturale” - Decreto N. 3184 del 2.03.2005 PROGETTO MIGRA CHE COS’È LA “COMPETENZA CULTURALE” La competenza culturale è una qualificazione chiave per chiunque operi a diretto contatto con rappresentanti di culture altre. Si acquisisce attraverso uno specifico processo di formazione/aggiornamento. Da parte dell’Operatore vi deve essere motivazione, impegno cognitivo, disponibilità a modificare comportamenti. Definisce le capacità linguistiche, relazionali, psichiche, professionali dell’Operatore che riesce in modo adeguato, non conflittuale, a comunicare con individui o gruppi appartenenti a una o più culture differenti. COSA ABBIAMO TRADOTTO IN A.O.? PROGR. DOCUMENTI QUALITA’ CODICE 1 CONS. ACQUISIZ. FIRMA ADULTI PGA.CI.1-M.01 Rev.2 2 CONS. ACQUISIZ. FIRMA MINORI PGA.CI.1-M.02 Rev.2 3 CONSENSO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI ADULTI PGA.CC.1 – M.1 Rev . 1 REPARTO CONSENSO AL TRATTAMENTO DEI DATI 4 PERSONALI PGA.CC.1 – M.2 Rev . 1 MINORI 5 NOTA INFORMATIVA CONSENSO AL TRATT. DATI PERSONALI PGA.CC.1 – A.01 Rev . 0 6 ANALGESIA PER IL PARTO ANESTESIA E RIANIMAZIONE 7 ABLAZIONE ENDOMETRIALE 8 ASPORTAZIONE CISTI GHIANDOLA BARTOLINI 9 CONIZZAZIONE PGA.CI.1 - A.149 Rev. 1 10 CORREZIONE ALTERAZIONI STATICA PELVICA PGA.CI.1 - A.191 Rev. 1 11 ISTERECTOMIA PGA.CI.1 - A.069 Rev. 1 12 ISTEROSCOPIA OPERATIVA PGA.CI.1 - A.064 Rev. 1 13 LAPAROSCOPIA PGA.CI.1 - A.065 Rev. 1 14 MIOMECTOMIA PGA.CI.1 - A.148 Rev. 1 PGA.CI.1 A.216 Rev.0 Cod. PGA.CI.1 – A.199 Rev 1 GIN_LODI INGL. FRANC. ARABO RUMENO ALBANESE SPAGNOLO PORTOGHESE PROGR. DOCUMENTI QUALITA’ CODICE 15 REVISIONE UTERINA e IVG PGA.CI.1 - A.067 Rev. 1 16 STERILIZZAZIONE VOLONTARIA PGA.CI.1 – A.068 Rev. 1 17 INDUZIONE AL TRAVAGLIO DI PARTO 18 PARTO VAGINALE PGA.CI.1 - A.157 Rev. 1 19 TAGLIO CESAREO ELETTIVO PGA.CI.1 - A.063 Rev. 2 20 PROCEDURA GESTIONALEAZIENDALE PRELIEVO DI SANGUE PLACENTARE AD USO AUTOLOGO 22 AMNIOCENTESI PRECOCE 23 ECOGRAFIA IN GRAVIDANZA Cod. INFO 007 Rev. 1 24 ECOGRAFIA TRA 12 E 14 SETTIMANE DI GRAVIDANZA Cod. INFO 006 Rev. 1 25 FUNICOLOCENTESI PGA.CI.1-A.366 Rev. 1 26 INDUZIONE AL TRAVAGLIO DI PARTO PGA.CI.1 - A.371 Rev. 0 27 INDUZIONE FARMACOLOGICA AL TRAVAGLIO ABORTIVO PGA.CI.1 – A.351 Rev. 1 PGA.CI.1 – A.371 Rev. 0 REPARTO OST_LODI Cod.: PGA.SP.1 – M.1 Rev. 0 PGA.CI.1 – A.364 Rev. 2 OST. CODOGNO INGL. FRANC. ARABO RUMENO ALBANESE SPAGNOLO PORTOGHES E PROGR. DOCUMENTI QUALITA’ 28 VILLOCENTESI 29 PAP-TEST Cod. INFO 005 Rev. 1 30 CATETERISMO CENTRALE PERCUTANEO PGA.CI.1-A.031 Rev. 3 31 CATETERISMO VASI OMBELICALI PGA.CI.1-A.026 Rev. 3 32 DRENAGGIO ADDOMINALE PGA.CI.1-A.238 Rev. 0 33 DRENAGGIO TORACICO PGA.CI.1-A.237 Rev. 0 34 RACHICENTESI PEDIATRICA PGA.CI.1-A.024 Rev. 3 35 VENTILAZIONE MECCANICA PGA.CI.1-A.230 Rev. 0 36 CATETERISMO CENTRALE PERCUTANEO PGA.CI.1-A.156 Rev. 1 37 38 39 CODICE REPARTO PGA.CI.1 – A.367 Rev. 1 PED. - PAT. NEON. -NIDO LODI PED. CODOGNO PROFILASSI NEONATALE E MAMME CON HBIG PGA.CI.1-A.365 Rev. 1 SCONOSCIUTO O POSITIVO RACHICENTESI PEDIATRICA PGA.CI.1-A.155 Rev. 1 AUTORIZZ. COMUNIC. STATO DI SALUTE TERZI Cod. (ME05) IO.1- M.01 Rev. 0 40 MODULO E NOTA GLUCOSIO 41 TEST CARICO ORALE GLUCOSIO 42 MODULO ACCERTAMENTO HIV ADULTI PGA.CI.1-M.01 Rev.0 AMB. DIAB. LAB. ANALISI PGA.CI.1 –A.108 Rev.3 PGA.CC.1-M.03 Rev.0 HIV INGL. FR. ARABO RUMENO ALBANESE SPAGNOLO PORTOGHESE PROGR. DOCUMENTI QUALITA’ 43 MODULO ACCERTAMENTO HIV_MINORI 44 MODULO RECLAMO CODICE REPARTO PGA.CC.1-M.04 Rev.0 PGA.GR.1-M.1 Rev. 0 URP INGL. FRANC. ARABO RUMENO ALBANESE SPAGNOLO PORTOGHESE PROGR. DOCUMENTI CART. 1 DICHIARAZIONE DI NASCITA 2 FRASARIO 3 PRENOTAZIONE CONTROLLI IN GRAVIDANZA 4 FRASARIO 5 CONSIGLI E AVVISI PER LA GESTANTE 6 INFORMAZIONI PER LE PAZIENTI DEGENTI 7 CONS. TEST GEN. SCREENING NEON. FIBROSI CISTICA 8 ORARIO APERTURA GENITORI 9 MODALITA’ DI RITIRO ESAMI AL CUP 10 LIBRETTO DI NASCITA 11 ORARIO DI ENTRATA DEI VISITATORI REPARTO OST. LODI PAT. NEON. LODI NIDO LODI INGL. FRANC. ARABO RUMENO ALBANESE SPAGNOLO PORTOGHESE PROGR. DOCUMENTI CART. REPARTO 12 LIBRETTO DI NASCITA PEDIATRIA LODI 13 CONSIGLI LAVAGGIO NASALE 14 OSSIURIASI 15 PROFILASSI LUSSAZIONE CONGENITA DELL’ANCA 16 STIPSI CRONICA 17 PROFILASSI DELL’ENDOCARDITE BATTERICA 18 DIARIO HOLTER 19 OSSERV. DOMIC. TRAUMA CRANICO 20 CONSIGLI PER CONVULSIONI FEBBRILI 21 MODALITA’ DI RITIRO ESAMI AL CUP 22 LIBRETTO DI NASCITA 23 CORREDINO PER IL NEONATO PEDIATRIA CODOGNO INGL. FRANC. ARABO RUMENO ALBANESE SPAGNOLO PORTOGHESE Abbiamo tradotto in 10 lingue le brochures informative rispetto a: 1. la donazione di sangue in collaborazione con l’AVIS di Lodi 2. il fumo “Progetto: Mamme Libere dal Fumo” Stiamo lavorando per tradurre le brochures informative rispetto a: 1. la violenza domestica 2. la donazione di cellule staminali da sangue cordonale e CONSENSO INFORMATO ALLA DONAZIONE DI SANGUE PLACENTARE basta alla violenza PROGETTO SYMBOLUM G2. SECONDA GENERAZIONE PROTAGONISTA riconoscere e rinforzare il protagonismo della cosiddetta “Seconda Generazione (G2), i nati in Italia da genitori stranieri, quale risorsa ed agente fondamentale nella nuova configurazione interculturale della comunità lodigiana supportare la popolazione straniera residente nel territorio verso un pieno inserimento socio culturale e linguistico sono stati previsti due ambiti di intervento strategici “seconda generazione” può davvero rappresentare la “generazione ponte” tra i genitori immigrati ed i futuri cittadini PROGETTO “FATIMA” sostegno alla mediazione linguistico culturale (2012) Formazione: SALUTE MENTALE ED IMMIGRAZIONE: IL COORDINAMENTO TRA NEUROPSICHIATRA INFANTILE E MEDIATORE LINGUISTICO CULTURALE PROGETTO “Co.r.re.l.a.re: consolidare reti regionali e locali per un’accoglienza responsabile” (2013) - Formazione - IMMIGRAZIONE FORMATO FAMIGLIA - IL REFERENTE INTERCULTURALE NEI SERVIZI E NELLE ORGANIZZAZIONI - SALUTE E MALATTIA IN CHIAVE TRANSCULTURALE - CULTURA E ACCESSO ALLA SALUTE - NUOVE AGGREGAZIONI E DINAMICHE DEL MONDO GIOVANILE NEI PROCESSI MIGRATORI PROGETTO “IUS SCHOLAE” sostegno alla mediazione linguistico culturale (2013) -Formazione - LA MEDIAZIONE LINGUISTICO CULTURALE PER GLI OPERATORI MULTILINGUE DELL’A.O. - COMUNICAZIONE INTERCULTURALE PER GLI OPREARATORI DEL CUP PROGETTO INCONTRO CON LE COMUNITA’ DEGLI STRANIERI 1. 2. 3. 4. STILI DI VITA DONAZIONE PREVENZIONE CULTURA DEI SERVIZI OSPEDALIERI Perché tutti abbiano pari opportunità Procedura Gestionale Aziendale per l’Attivazione della Mediazione Linguistico Culturale presso l’URP. Presentazione della Procedura attraverso incontri con gli operatori: "TRA IL DIRE E IL FARE: LA MEDIAZIONE CULTURALE IN OSPEDALE TRA OPERATIVITÀ E PERSONE“ (2011) Ad incontrarsi o a scontrarsi non sono culture, ma persone. Se pensate come un dato assoluto, le culture divengono un recinto invalicabile, che alimenta nuove forme di razzismo. Ogni identità è fatta di memoria e oblio. Più che nel passato, va cercata nel suo costante divenire. MARCO AIME, Eccessi di culture 2. PROGETTO CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE “BASTA ALLA VIOLENZA” "La violenza contro le donne è forse la violazione dei diritti umani più vergognosa. Essa non conosce confini né geografia, cultura o ricchezza. Fin tanto che continuerà, non potremo pretendere di aver compiuto dei reali progressi verso l’uguaglianza, lo sviluppo e la pace." Sommario •Accessi •Luogo di nascita e aree di provenienza •Cittadinanza •Fasce di età •Luogo dell’evento •Professione •Tipologia dei traumi •Denunce Kofi Annan, Segretario Generale delle Nazioni Unite PROGETTI SIGNIFICATIVI SUL TERRITORIO NAZIONALE • Progetto Urban – Dentro la violenza: cultura, pregiudizi, stereotipi (D.P.O. 1998) • Progetto Arianna • Progetto Fili e Trame • Progetto Donne insieme verso la meta • Progetto MUVI • Campagna Fiocco Bianco • Progetto Daphne III° programma - Piano di sei anni (20072013) Promosso dal: Parlamento Europeo Consiglio d’Europa PROGETTO DAPHNE Le priorità per il 2008 sono state individuate in: • abuso sessuale e traffico di esseri umani • violenza contro le donne e minori negli abusi legati a particolari • tradizioni, come le mutilazioni genitali femminili e i matrimoni forzati • violenze contro particolari gruppi di donne o giovani • raccolta di dati riguardo ai diritti dell’infanzia •violenza contro donne e giovani nell’ambiente di famiglia, nella scuola o in contesti sportivi o ricreativi ACCESSI AL P.S. ANNO 2010 TOTALE ACCESSI 2010 250 200 192 296 LODI 150 CODOGNO 95 100 SANT'ANGELO LOD. 50 9 0 LODI CODOGNO ACCESSI AL P.S. ANNO 2011 SANT'ANGELO LOD. PRESIDI TOTALE ACCESSI 2011 257 180 160 140 120 100 80 60 40 20 0 164 LODI 80 CODOGNO SANT'ANGELO LOD. 13 LODI CODOGNO PRESIDI SANT'ANGELO LOD. ACCESSI AL P.S. 2012 TOTALE ACCESSI 2012 200 150 297 175 100 112 10 50 0 LODI CODOGNO SANT'ANGELO LOD. 3% ACCESSI AL P.S. 2012* 38% LODI 59% CODOGNO SANT'ANGELO LOD. FEMICIDI* ANNO 2012 124 ANNO 2011 129 ANNO 2010 127 ANNO 2009 119 ANNO 2008 113 ANNO 2007 103 ANNO 2006 101 ANNO 2005 84 TOTALE 901 * Del gruppo di lavoro sui femicidi dellaCasa delle donne per non subire violenza, Bologna COSA ABBIAMO FATTO •Ricerca dello stato dell’arte, rispetto al contrasto della violenza di genere, nel nostro territorio. • Monitoraggio degli accessi delle donne vittime di violenza all’A.O. della Provincia Lodi • Elaborazione di un Progetto: “IL TERRITORIO SI FA RETE “ attraverso interventi formativi a supporto di un piano territoriale sulla violenza di genere” • La violenza contro le donne. Percorso formativo multidisciplinare. • Attivazione di un tavolo tecnico aziendale per l’elaborazione di una procedura aziendale di accoglienza della donna che ha subito violenza. •“Procedura gestionale aziendale per la gestione dei casi di violenza domestica in pronto soccorso e unita’ operative” •BROCHURE INFORMATIVA *IL TERRITORIO SI FA RETE: “Interventi formativi a supporto di un piano territoriale sulla violenza di genere” COSA ABBIAMO FATTO • Partecipazione al Bando Ministeriale per il finanziamento di progetti pilota di formazione degli operatori sanitari sulla prima assistenza alle vittime di violenza di genere e stalking • Partecipazione al Bando Regionale per il contributo “Progettare la parità in Lombardia 2012 “ • Mostra “Basta alla violenza” • Eventi informativi rivolti alla cittadinanza basta alla violenza *IL TERRITORIO SI FA RETE: “Interventi formativi a supporto di un piano territoriale sulla violenza di genere” COSA STIAMO FACENDO • Progetto “Il metodo S.A.R.A.” • Messa a punto di un anello di congiunzione fra Ospedale e Territorio attraverso una convenzione al fine di fornire alle vittime di violenza risposte integrate e più efficaci • Traduzione della Brochure Informativa nelle lingue delle nazionalità prevalenti nel nostro territorio •Eventi di sensibilizzazione rivolte alle donne durante il corso pre-parto *IL TERRITORIO SI FA RETE: “Interventi formativi a supporto di un piano territoriale sulla violenza di genere” basta alla violenza IL FUTURO •Implementazione della Rete Territoriale con ulteriore formazione • Protocollo d’intesa per la prevenzione del fenomeno delle violenza di genere nei confronti delle donne e per la promozione di strategie integrate di aiuto per le vittime • Sensibilizzazione a forme di violenza in culture altre • Ulteriore formazione agli Operatori Sanitari (S.A.R.A.) • Formazione alle Forze dell’Ordine (Polizia – Carabinieri – Polizia Municipale) • Attività formativa e di sensibilizzazione nelle scuole agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado •….e altro ancora *IL TERRITORIO SI FA RETE: “Interventi formativi a supporto di un piano territoriale sulla violenza di genere” Direzione Formazione Prefettura di Lodi UTG LA VIOLENZA CONTRO LE DONNE. PERCORSO FORMATIVO MULTIDISCIPLINARE Dr.ssa Barbara Grecchi Direzione Formazione A.O. della Provincia di Lodi Obiettivi formativi dell’iniziativa •Aggiornare le conoscenze degli operatori sul fenomeno della violenza interpersonale e sulle sue ricadute a breve e a lunga distanza, sulla salute dei cittadini. •Ampliare le competenze di ascolto e di accoglienza degli operatori. •Implementare la capacità di rilevare i segnali indiretti di una violenza subita e la capacità di fare connessioni nella relazione tra lo stato di salute e la violenza subita. •Rivalutare gli strumenti operativi che il personale sanitario ha a disposizione per contrastare e ridurre il fenomeno della cronicizzazione dei sintomi, alla luce delle effettive difficoltà delle vittime di abuso. •Costruire un linguaggio comune fra tutti gli operatori. •Promuovere gli Interventi integrati in Rete. 3. PROGETTO “SANI STILI DI VITA” PROGETTO DI PREVENZIONE ONCOLOGICA E STILI DI VITA PROGETTO TAKE A BREAK distribuzione automatica di alimenti e promozione della salute PROGETTO “PRENDITI CURA DI TE” PROGETTO NAZIONALE DI COUNSELLING OSTETRICO "MAMME LIBERE DAL FUMO" PROGETTO DI PREVENZIONE ONCOLOGICA E STILI DI VITA •Alimentazione •Attività fisica •Obesità •Fumo •Alcool •Droghe • MTS - Promozione della salute e correlazione con le patologie oncologiche (MMG, Medici Osped.) - La promozione della salute: sviluppare un approccio competente negli interventi educativo sanitari - Progetto Nazionale di Counselling Ostetrico “Mamme Libere dal Fumo" - Corso pre-parto, - formazione dei mediatori G2, - Incontri con le comunità straniere - Corso con i MMG e con i PLS - Progetti con le Scuole* MILLEunaFOGLIA:* EDUCARE ALLA SALUTE E AL DONO LA GIORNATA DELLO STUDENTE PER LE SCUOLE SECONDARIE DI SECONDO GRADO* • LA SENOLOGIA NELLA PROVINCIA DI LODI •PREVENZIONE •DIAGNOSI DI NORMALITÀ •DIAGNOSI DUBBIA O POSITIVA un aiuto per capire e per decidere •INTERVENTO CHIRURGICO •DOPO L’INTERVENTO CHIRURGICO •ATTIVITÀ DI SUPPORTO ALLE CURE SOGGETTI CHE HANNO COLLABORATO • A.O. CON DIREZIONE FORMAZIONE, HPH, DIPARTIMENTOONCOLOGICO, SENOLOGIA, ROL • ASL • ASSOCIAZIONE ALAO PRENDITI CURA DI TE Prevenzione, diagnosi e terapia del tumore della mammella “MAMME LIBERE DAL FUMO” “Mamme libere dal fumo”, Sbrogiò L., Michieletto F., Padovan M., Spiller V., 2009 Mamme libere dal fumo: Strategie • predisposizione di materiale formativo ed informativo idoneo • formazione delle ostetriche al counselling antitabagico, • approfondimento delle conoscenze scientifiche relative a donne e tabacco con collegamento ai temi propri del personale ostetrico (es. allattamento, concepimento, prevenzione ca. collo dell’utero, ecc.) monitoraggio e valutazione di efficacia “Mamme libere dal fumo”, Sbrogiò L., Michieletto F., Padovan M., Spiller V., 2009 MLF: MATERIALI - guida al counselling - materiali didattico per formatrici - schede e data entry per il monitoraggio/valutazione - materiali per l’utenza (opuscolo per le famiglie, bindello,bavaglino, poster e locandina “Mamme libere dal fumo”, Sbrogiò L., Michieletto F., Padovan M., Spiller V., 2009 PROGETTO DI PREVENZIONE ONCOLOGICA E STILI DI VITA LA GIORNATA DELLO STUDENTE PER LE SCUOLE SECONDARIE DI SECONDO GRADO* è in fase di progettazione e sarà presentato all’Ufficio Scolastico della Provincia di Lodi entro il mese di Aprile 2013 e attivato nel corso dell’anno scolastico 2013/2014 Incontri di sensibilizzazione insieme alle Forze dell’Ordine nelle scuole sulla violenza contro le donne 4. PROGETTO “DONAZIONE” • PROGETTO MILLEunaFOGLIA: EDUCARE ALLA SALUTE E AL DONO 1. Sensibilizzare gli studenti delle classi seconde della scuola secondaria di primo grado alla tematica del dono 2. Implementare le attività di educazione alla salute coadiuvate anche da altri Enti ed Associazioni per rendere più fruibile la fitta rete di risorse territoriali disponibili ad investire in salute 3. Continuare a costruire attività intersettoriali integrate finalizzate alla maturazione di una coscienza civile e all’assunzione, da parte di tutti i cittadini, di una responsabilità personale nei confronti della salute propria ed altrui. ASSOCIAZIONI COINVOLTE :AVIS – ADMO – ADoCeS – AIDO • PROGETTO ANTROPOLOGICO-CULTURALE per la sensibilizzazione alla donazione di sangue nella provincia di lodi e redazione di una brochure in 10 lingue - AVIS • PROGETTO DONAZIONE CELLULE STAMINALI (formazione ostetricia e CT, serate di sensibilizzazione alla cittadinanza, informazione e sens. alle donne del corso pre-parto e alle donne straniere) • PROGETTO SCINTILLE DI VITA - AIDO • PROGETTO TI VOGLIO DONARE – AIDO • PROGETTO “Dalla mediazione culturale alla banca del sangue: il volontariato tutela la salute” - presentato al FEI a dicembre. - AVIS (fase di valutazione della coerenza documentale e attinenza con la linea di finanziamento: superata) MILLEunaFOGLIA: educare alla salute e al dono OBIETTIVO 1. Sensibilizzare gli studenti delle classi seconde della scuola secondaria di primo grado alla tematica del dono 2. Implementare le attività di educazione alla salute coadiuvate anche da altri Enti ed Associazioni per rendere più fruibile la fitta rete di risorse territoriali disponibili ad investire in salute 3. Continuare a costruire attività intersettoriali integrate finalizzate alla maturazione di una coscienza civile e all’assunzione, da parte di tutti i cittadini, di una responsabilità personale nei confronti della salute propria ed altrui MEDOLOGIA E’ fondamentale che l'attività si regga sull’utilizzo di metodologie di provata efficacia (es. l’educazione tra pari) che punti ad agevolare nei ragazzi lo sviluppo di “life skills”: quella gamma di abilità cognitive, emotive e relazionali che permettono di operare con competenza sia sul piano individuale che sociale, ovvero consentono di acquisire un comportamento positivo e versatile grazie al quale si possono affrontare efficacemente le richieste e le sfide della vita quotidiana. S.m.s. Ada Negri 1° STEP: da Gennaio a Giugno 2012 1° STEP: da Gennaio a Giugno 2012 • Trasmettere il significato e i valori della solidarietà • Far conoscere la realtà associazionistica del volontariato e del dono • Presentare AVIS - Associazione Volontari Italiani del Sangue • Presentare ADMO - Associazione Donatori Midollo Osseo • Presentazione di A.Do.Ce.S. – Associazione Donatori Cellule Staminali • Presentazione AIDO – Associazione Italiana per la Donazione di Organi, Tessuti e Cellule • Sensibilizzare a comportamenti di vita sani e rispettosi del proprio corpo • Dare un’informazione mirata sulle malattie trasmissibili con il sangue e sulle misure di prevenzione 1° STEP: da Gennaio a Giugno 2012 FASE IN AULA · Gli interventi degli specialisti saranno articolati secondo le modalità concordate con gli insegnanti e di norma avranno una durata di circa due ore, differenziandoli e adeguandoli in base al target scolastico. · L’incontro verrà di norma tenuto in aula con l’intervento di un volontario, di uno specialista sanitario (l’incontro dovrebbe essere condotto con un gruppo non molto ampio - una o due classi). Gli incontri saranno supportati dalla proiezione di video, slides e materiale informativo. · Successivamente all'incontro le classi potranno visitare un Centro di prelievo/Sede AVIS. Al termine dell’intervento saranno consegnati alla classe libretti e schede di lavoro prodotti da AVIS, ADMO, A.Do.Ce.S., AIDO differenziati secondo il livello scolastico, e materiali informativi della Campagna AVIS Regionale. FASE PREAULA LE DUE CLASSI LAVORERANNO INDIVIDUALMENTE CON LE INSEGNANTI NEL SEGUENTE MODO: • Proiezione di due video di 5’ ciascuno inerente il tema. • Discussione in classe • Formazione di tre gruppi per classe 1 °GRUPPO: elaborerà un tema e/o racconto di gruppo 2°GRUPPO: lavorerà a un cartellone/pubblicità con slogan 3°GRUPPO: metterà in scena uno spezzone teatrale •Terminato questo lavoro verrà proiettato un film con relativa discussione DOCENTI SPECIALISTI BarbaraGrecchi – Giuseppe Cambiè – Alberto Degiuli – Emanuela Cuccia: Azienda Ospedaliera della Provincia di Lodi Celeste Zagheno: ASL Lodi Casimiro Carniti AVIS Lodi Alberto Degiuli – Silvia Conca: ADMO Lodi Emerenziano Abbà – Simona Polenghi: AIDO di Lodi DOCENTI SCUOLA Maria Grazia Buongiorno – Luisa Gaggero - Anna Lambri – Paola Papetti – Francesco Pedrini - Sabina Fratantoni LE DUE CLASSI PARTECIPERANNO INSIEME ALL’INCONTRO CON LE INSEGNANTI 1° STEP: da Gennaio a Giugno 2012 LAVORO CON GLI SPECIALISTI 1. INVITO AI RAGAZZI A VISITARE UNA SEDE AVIS 2. MANDATO AI RAGAZZI 2. MANDATO AI RAGAZZI DA PARTE DEGLI OPERATORI SANITARI A. 2. MANDATO AI RAGAZZI DA PARTE DEGLI OPERATORI SANITARI Lavorare alla copertina della brochure che la nostra A.O. ha elaborato per la sensibilizzazione alla donazione di sangue degli stranieri. B. Ideare uno slogan al gesto del dono rivolto a tutti che sarà poi divulgato dalla viva voce dei ragazzi a Radio Lodi. SLOGAN ideato dai ragazzi “Fai la differenza, fai un regalo diverso: donati! RISULTATI C’è bisogno di te per salvare una vita! Diventa donatore, è un’azione che vale! 2° STEP: da Ottobre a Dicembre 2012 L’importante è donare!” • Ripresa del significato del dono e dei valori di solidarietà • Presentare AIDO – Associazione Italiana Donatori di Organi, Tessuti e Cellule • Elaborazione di posters da parte dei ragazzi in previsione della mostra •Video del percorso del progetto: “NOI…CI SIAMO!” La produzione da parte degli studenti di elaborati grafici, temi o altro, inerenti le problematiche trattate saranno nel breve il risultato. Questi ultimi verranno pubblicati sui siti web degli enti e delle associazioni coinvolti. Inoltre sarà allestita una mostra a fine progetto con inaugurazione e presenza delle autorità locali. RESPONSABILE DEL PROGETTO Dr.ssa Barbara Grecchi - Direzione Formazione -HPH A.O. della Provincia di Lodi COORDINATORE SCOLASTICO DEL PROGETTO Prof.ssa Maria Grazia Buongiorno DESTINATARI Ragazzi delle classi seconda/terza della scuola secondaria di primo grado Scuola Statale Secondaria di Primo Grado Ada Negri – Lodi - Plesso di Basiasco MIGLIORARE LA GESTIONE DELLA DISABILITA’ NEI PROCESSI DI CURA attuazione Piano d'azione regionale per le politiche in favore delle persone con Disabilità DGR IX/0983 del 15/12/2010 QUANDO IL MALATO NON VEDE: CHE FARE QUANDO IL MALATO NON VEDE Piano regionale per le politiche in favore delle persone con disabilità – AO Lodi Attività prenotazione delle prestazioni TIPO DISABILITÀ NON VEDENTI ATTIVITÀ Telefonica Presso CUP NON UDENTI Telefonica Presso CUP NON DEAMBULANTI Telefonica: Presso CUP PROBLEMI RISCONTRATI ATTIVITÀ IN ESSERE Impossibilità a ? leggere le impegnative Accompagname Necessita di nto in fase di accompagnato prenotazione re e lunghe operatori attese Servizio Accoglienza Esiste una Impossibilità procedura per all’utilizzo del la prenotazione canale tramite fax Non fruibilità Esistono display delle chiamate numerici verbali Non tutte le prestazioni sono ? prenotabili telefonicamen te Barriere architettonich ? e PRESIDIO LODI PRESIDIO CODOGNO PRESIDIO CASALE PRESIDIO S.ANGELO AZIONI DI MIGLIORAMENT O STRUTTURA AFFERENTE CUP Avvio di corsie preferenziali Servizio Accoglienza / Servizio Accoglienza CUP Adeguamento della logistica 5. PROGETTO DISABILITA’ 6. Bando Bollini Rosa 2014/2015 BOLLINI ROSA AGLI OSPEDALI PIÙ ATTENTI ALLA SALUTE FEMMINILE Dal 2007 O.N.Da, Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna, premia con l’assegnazione dei Bollini Rosa, gli ospedali italiani che offrono servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie femminili, ponendo la paziente al centro delle cure. Il network Bollini Rosa conta oggi 224 ospedali su tutto il territorio nazionale, i cui bollini avranno validità fino al 31 dicembre 2013. 7. MEDICINA DI GENERE EQUITY ACT L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha inserito nel 2000 la medicina di genere nell’Equity Act a testimonianza di come l’equità sia un principio che si applichi non solo all’accesso ma anche all’appropriatezza della cura, a poter disporre cioè della terapia più consona al singolo Genere. “Il genere è un fattore determinante ed essenziale per la salute in quanto lo stato di salute, il benessere e la sua percezione, la promozione della salute, l’insorgenza delle malattie e il loro decorso, gli approcci terapeutici e la loro efficacia sono diversi tra le donne e gli uomini.” (Ministero della Salute) ALIMENTAZIONE Corretta Alimentazione Disturbi del Comportamento Alimentare MALATTIE NEURODEGENERATIVE Malattia di Alzheimer Morbo di Parkinson Sclerosi multipla DIABETE GINECOLOGIA Endometriosi Procreazione medicalmente assistita Contraccezione tra prevenzione e benessere MTS Infezione da papillomavirus (HPV) AIDS/HIV Cervico – vaginiti Il rapporto dei giovani con la salute e la prevenzione ONCOLOGIA Oncogenetica Seno – Polmone Utero Collo dell'utero Ovaio PATOLOGIE PSICHICHE Depressione in gravidanza e nel post partum Disturbi dell'umore Anoressia e bulimia Psicosi e schizofrenia SALUTE MATERNO-INFANTILE Promozione della naturalità del parto Prevenzione del sovrappeso e dell’obesità dalla gravidanza ai primi anni di vita Disturbo da deficit di attenzione e iperattività Le staminali cordonali VESCICA IPERATTIVA Incontinenza ARTRITE REUMATOIDE Ricerca: dolore e rigidità articolare mattutina compromettono la qualità di vita LUPUS Il LES colpisce prevalentemente donne giovani, dunque durante l'età fertile e produttiva, rappresentando un fattore di rischio per la gravidanza DOLORE Dolore e psiche Oncologico, cronico e da parto Fibromialgia MALATTIE CARDIOVASCOLARI Scompenso cardiaco Patologie tromboemboliche Sindrome da anticorpi antifosfolipidi Anticoagulanti orali in gravidanza MENOPAUSA Patologie tumorali Osteoporosi Vaginite atrofica Vampate di calore, insonnia e depressione OSTEOPOROSI PELLE Tumori della pelle Psoriasi Sclerodermia Il Fenomeno di Raynaud VIOLENZA Violenza Domestica Violenza Sessuale LA MEDICINA DI GENERE “Attuare la Medicina di Genere significa assicurare migliore salute a tutti, uomini e donne, adulti e bambini, Significa raggiungere l‟appropriatezza preventiva e terapeutica declinata nel genere. Naturalmente dobbiamo chiedere ai decisori di rivedere le politiche sociali per la donna” LA SPERIMENTAZIONE FARMACOLOGICA SULLE DONNE Il Comitato Nazionale per la Bioetica ha pubblicato un documento dal titolo “La Sperimentazione Farmacologica sulle donne” il quale sottolinea come in Italia sia ancora ridotto l’impegno profuso nel campo della terapia farmacologica di genere Vantaggi della Medicina di Genere Diminuire il livello di errore nella pratica clinica Promuovere l’appropriatezza terapeutica Utilizzare una terapia su misura Conoscere meglio i farmaci ed il profilo di tollerabiltà ( utile anche per l’industria farmaceutica) Risparmio sui costi da parte del Sistema Sanitario MOSTRA FOTOGRAFICA “NON GIOCARE, VINCI! “ MOSTRE MOSTRA L’IMPORTANTE E’ DONARE “MILLEunaFOGLIA:MILLEunaFOGLIA: educare alla salute e al dono” e altre iniziative MOSTRA: BASTA ALLA VIOLENZA PROGRAMMA: - MOSTRA FOTOGRAFICA dei Padri Somaschi “MI VEDI FRAGILE?” - LETTURE TEATRALI con la partecipazione dell’attrice GRETA ZAMPARINI - MOSTRA del Centro Antiviolenza di Lodi “Testimoni parlanti” - MOSTRA della Scuola Secondaria di Secondo Grado “Maffeo Vegio” di Lodi: Femminicidio 2012 "Se questo è amore" - CADEAU a tutte le donne presenti da parte dell’Erbolario di Lodi