Verbale dell’Assemblea generale di ProLitteris, società svizzera per i diritti degli autori d’arte letteraria e visuale, cooperativa del 3 settembre 2011 a Lugano 1 Apertura dell’Assemblea generale 5 Il Presidente, Men Haupt, apre l’Assemblea generale e saluta i soci e gli ospiti d’onore. Men Haupt ricorda che i soci lo hanno eletto Presidente un anno fa e che pertanto hanno diritto di essere informati su come intende condurre ProLitteris nei prossimi anni insieme al Consiglio di amministrazione e alla Direzione. Convinto dell’importanza di una comunicazione trasparente e aperta, Men Haupt desidera fornire al pubblico alcuni ragguagli. L’ordine del giorno è approvato all’unanimità. Sono eletti scrutatori la signora Kunzelmann e i signori Geissler e Roth. Il Presidente legge i nomi dei soci scomparsi dal l’ultima Assemblea generale. In memoria dei defunti i presenti si alzano in piedi e osservano un minuto di silenzio. 2 ProLitteris è una delle cinque società di gestione svizzere titolari di una licenza di gestione dei diritti di autore. La sua legittimazione fonda sul diritto d’autore attualmente in vigore. ProLitteris è una società di gestione organizzata secondo il principio cooperativo, paragonabile a un’organizzazione non profit che opera senza scopi di lucro. Ciononostante è interessata a generare un utile, poiché più sono consistenti le sue entrate, più elevati saranno i contributi che potrà ripartire ai soci. Le entrate generate da tutte e cinque le società di gestione ammontano a quasi CHF 300 milioni l’anno. Esibizione artistica del Duo di Morcote Men Haupt presenta al pubblico il Duo di Morcote, composto dai musicisti Stefano Fedele e Giordano Moretti. Il Duo di Morcote è stato fondato 20 anni fa e propone antichi canti popolari ticinesi e lombardi suonati con mandolino, violino, chitarra e mandola. Il pubblico è deliziato da questa esibizione affascinante e ringrazia gli artisti con un lungo applauso. 3 In merito alla struttura organizzativa di ProLitteris Men Haupt riferisce che il Consiglio di amministrazione si riunisce da tre a quattro volte l’anno per trattare le questioni di attualità. Il Consiglio di amministrazione si compone di rappresentanti dei vari gruppi, che rappresentano da un lato le autrici e gli autori (Gruppo A1–A4), dall’altro lato le case editrici (Gruppo E1–E3). Per rispondere alle evoluzioni che interessano gli svariati settori, il Consiglio di amministrazione ha istituito delle commissioni. Esse si riuniscono secondo le esigenze a intervalli irre golari. La presidenza è assunta congiuntamente da tre persone, la Vicepresidente Alexandra Maurer, il Vicepresidente Stefan Keller nonché il Presidente Men Haupt. Diversità culturale nel canton Ticino Men Haupt ribadisce che il Consiglio di amministrazione si adopera affinché le Assemblee generali di ProLitteris siano organizzate in considerazione delle quattro lingue nazionali e delle varie regioni della Svizzera. Ecco perché l’intermezzo artistico è stato affidato a un gruppo musicale ticinese. Per il primo punto all’ordine del giorno Men Haupt si rallegra di presentare al pubblico lo scrittore Fabio Pusterla, un profondo conoscitore degli ambienti culturali ticinesi. L’intervento di Fabio Pusterla è pubblicato nella Gazzetta n. 50 (2) 2011. 4 Rapporto del Presidente Men Haupt illustra anche gli obiettivi che ProLitteris si propone di raggiungere nei prossimi quattro anni. La determinazione e il raggiungimento di obiettivi non sono prerogative di una società di lucro. Anche le organizzazioni non profit come ProLitteris possono essere gestite in modo mirato, nell’intento di raggiungere gli obiettivi prefissi. Tuttavia gli obiettivi devono essere realistici, comprensibili e verificabili. Per questo motivo, il Consiglio di amministrazione per il quadriennio 2011–2014 ha definito i seguenti obiettivi: Verbale dell’Assemblea generale del 4 settembre 2010 Il verbale dell’Assemblea generale 2010 è approvato con un’astensione. 1 1) Nei prossimi quattro anni ProLitteris deve riuscire a schiudere nuove fonti di entrate e aumentare i contributi agli aventi diritto. 2) Il diritto di seguito e di prestito in Svizzera deve essere radicato nella Legge. 3) Anche in futuro dovranno essere stipulati contratti di reciprocità con altre società consorelle, sempre con l’obiettivo di incrementare le entrate e le somme ripartibili. 4) I costi di amministrazione devono essere stabilizzati, nella misura del possibile attraverso misure di risparmio. 5) Per i soci, la Fondazione sociale è spesso l’ultima rete di protezione. Ecco perché occorre adoperarsi affinché siano aumentati i contributi che la Fondazione versa ai richiedenti. 6) Il Direttore di ProLitteris, Ernst Hefti, a fine 2014 andrà in pensione. Il Consiglio di amministrazione ha istituito una commissione di reclutamento che in tempo debito intraprenderà i passi necessari per assicurare la successione. 6 sia personale sia tecnico. In questa occasione il signor Hefti desidera esprimere i propri ringraziamenti a tutte le collaboratrici e i collaboratori di ProLitteris per il grande lavoro svolto con impegno e serietà. Egli ringrazia altresì i due vicedirettori per il loro im pegno, profuso in particolare nell’ambito delle lunghe e complesse trattative per le Tariffe comuni 8 e 9. Queste trattative, infatti, si sono rivelate estremamente difficili, visto che le associazioni degli utenti volevano abbassare i compensi previsti dai tariffari. Invece, ProLitteris è riuscita a mantenere invariati i tassi applicabili della Tariffa 8 e addirittura a incrementare quelli della Tariffa 9. Nei settori di gestione «Utiliz za zioni nelle scuole», «Nolegio di copie di opere» e «Supporti vergini» abbiamo dovuto subire alcune perdite minori. Si tratta delle Tariffe comuni 4, vale a dire delle indennità su CD, DVD e altri supporti di memoria riscosse dalla SUISA. Questo settore è problematico, visto che da un lato i supporti vergini sono venduti sempre più a buon mercato, dal l’altro lato la loro capacità di memoria aumenta sempre più. Negli altri settori di gestione invece è stato possibile registrare entrate addizionali consistenti. Ciò ha avuto un impatto sulla somma da ripartire ai soci, che nell’anno in esame ha raggiunto quasi CHF 25 milioni. Sono stati effettuati pagamenti superiori dell’oltre 20% rispetto all’anno precedente. Le spese amministrative lorde, vale a dire le spese effettive prese a carico nell’anno in esame, sono aumentate del 6,7%, un’evoluzione riconducibile soprattutto alle spese postali e alle spese IT. Il cattivo anno finanziario ha causato un incremento del 20% dei costi amministrativi netti. Infatti, abbiamo subito perdite alla voce proventi da titoli mobiliari. Anche la crisi dell’euro ha avuto un impatto negativo. Ciononostante l’aliquota dei costi amministrativi si è portata nuovamente al di sotto del 20% e per l’anno 2010 si è assestata al 19,8%. La quota ordinaria di ProLitteris alla Fondazione sociale si è lievemente ridotta, mentre il contributo al Fondo culturale è più elevato rispetto all’anno precedente. Rapporto annuale Il Rapporto annuale 2010 è approvato all’unanimità. 7 Conto annuale 2010 / Rapporto dell’Ufficio di revisione / Discarico al Consiglio di amministrazione Ernst Hefti osserva che sul lato delle entrate, rispetto all’esercizio 2009, è stata registrata una vera impennata, visto che gli introiti si sono accresciuti di quasi CHF 5 milioni, portandosi a CHF 35 milioni. Questo ottimo risultato tuttavia va relativizzato: non tutti i proventi sono stati generati in Svizzera, la maggior parte infatti è stata versata dalla società consorella tedesca VG Wort, la quale nell’anno in esame ha potuto effettuare un versamento speciale di circa CHF 3 milioni a beneficio dei soci ProLitteris. La stessa ProLitteris, tuttavia, anche senza queste entrate stra ordinarie ha registrato proventi leggermente superiori rispetto all’anno precedente. In varie occasioni la stampa ha definito la ProLitteris un «laboratorio protetto», vale a dire un ente in cui i mezzi finanziari arrivano automaticamente e sono girati ai soci in un processo diretto che non richiede alcuno sforzo lavorativo. Si tratta di osservazioni campate in aria. ProLitteris non solo deve lottare per generare le proprie entrate, ma deve adoperarsi per prevenire un’ulteriore limitazione del diritto d’autore. Inoltre, la ripartizione delle indennità comporta un importante onere Men Haupt ringrazia la Direzione e le collaboratrici e i collaboratori di ProLitteris per l’ottimo risultato dell’esercizio 2010. Il pubblico si associa ai ringraziamenti con un caloroso applauso. Il consuntivo 2010 è approvato con un’astensione. Il rapporto dell’Ufficio di revisione è approvato all’unanimità. Il discarico al Consiglio di amministrazione è dato all’unanimità. 2 8 che non costa nulla allo Stato, ma che dà al controllore dei prezzi la possibilità di intervenire in presenza di prezzi di libri eccessivi. In questo modo anche i lettori possono esercitare un controllo sui libri importati in Svizzera. Senza regolamentazione del prezzo dei libri anche in Svizzera tedesca molte librerie sono destinate a scomparire, soprattutto nelle città di piccole e medie dimensioni. Tuttavia se in Svizzera vogliamo mantenere viva una cultura del commercio del libro variegata abbiamo bisogno di una rete capillare di librerie. Si tratta di una condizione importante anche per le autrici e gli autori ed editori svizzeri, visto che sono soprattutto le piccole e medie librerie che integrano le loro opere nell’assortimento. Se queste librerie scompaiono, si abbassano anche le cifre di vendita delle case editrici svizzere. Per contrastare questo pericolo è indispensabile introdurre la Legge sui prezzi fissi del libro anche in Svizzera. Informazioni relative al prezzo fisso dei libri, alla Legge sulla promozione della cultura e al concordato con Google Prezzo fisso dei libri Il membro del Consiglio di amministrazione Jacqes Scherrer, rappresentante del gruppo E 1 «Editori di libri e di pubblicazioni artistiche» inizia con una breve retrospettiva e costata che il 18 marzo 2011 è una data essenziale per la cultura svizzera del libro. Il 18 marzo, infatti, il Parlamento si è pronunciato a favore dell’introduzione della Legge sul prezzo fisso dei libri. Questa decisione equivale a una grande vittoria per il settore del libro, dopo una lotta iniziata già nel 2003/2004, quando l’ormai scomparso Consigliere nazionale Jean-Philippe Maitre, su iniziativa dei librai della Svizzera romanda ha depositato un’iniziativa parlamentare. I librai della Svizzera romanda erano confrontati con una situazione estremamente difficile, visto che il mercato del libro nella Svizzera romanda sin dagli anni ‘80 era stato oggetto di una liberalizzazione sempre più sfrenata che ha costretto numerose librerie a chiudere i battenti. Il numero di librerie nella Svizzera romanda negli anni ’90 è diminuito di oltre un quarto. Questa erosione è scaturita soprattutto dalle controversie legate al prezzo dei libri. Occorre considerare che in Svizzera circa l’80% dei libri venduti sono importati dall’estero. I prezzi di copertina vengono aumentati, in parte in modo senz’altro giustificato. Attraverso la liberalizzazione del prezzo dei libri, nella Svizzera romanda tuttavia è venuta meno la possibilità di controllare i prezzi, che in seguito si sono accresciuti in modo smisurato. Vi sono dei libri tascabili che in Svizzera costano dal 60 all’80% in più rispetto all’estero. Questa realtà è incomprensibile per i consumatori. Il soggetto più colpito comunque è il libraio, che non riesce a giu stificare un tale aumento dei prezzi. Il commercio del libro intermedio non fattura in euro ma in franchi alle librerie, con un margine che lascia poco spazio di manovra ai librai. Il Parlamento ha riconosciuto che è perciò indispensabile fissare i prezzi dei libri. Lo scorso luglio, tuttavia, gli avversari hanno lanciato il referendum, dopo essere riusciti a raccogliere 70 000 firme, provenienti soprattutto dalla Svizzera tedesca. Questo significa che bisogna sottoporre la legge nuovamente a votazione, probabilmente nel marzo del 2012. Il comitato di referendum è composto dai Giovani radicali liberali e dal Partito pirata. I finanziatori della campagna sono in prima linea la Migros, rispettivamente l’affiliata Ex Libris. Men Haupt ringrazia Jacques Scherrer per queste delucidazioni. Fa notare che l’articolo 2 della Costituzione sancisce che uno dei compiti dello Stato è quello di promuovere la varietà culturale della Svizzera, e la produzione del libro si iscrive senza ombra di dubbio in questo constesto. Che sia proprio un’organizzazione come la Migros, che sfoggia volentieri il suo percento culturale, a sostenere massicciamente il referendum contro la legge sul prezzo fisso dei libri attraverso Ex Libris lascia quanto meno perplessi. Legge sulla promozione della cultura La consigliera Nicole Pfister Fetz, rappresentante del gruppo A1 «Scrittrici e scrittori» in seno al Consiglio di amministrazione informa sulla situazione attuale. Dall’11 dicembre 2009 in Svizzera è in vigore la Legge sulla promozione della cultura. Dal febbraio 2011 è disponibile anche la versione approvata dal Consiglio federale del Messaggio sulla cultura, che costituisce la base del dibattito in corso in Parlamento sin dalla sessione estiva, relativo al Preventivo per la cultura 2012-2015. Come spesso accadde, anche questa volta ne va di quattrini. Quanti soldi deve investire la Confederazione nella cultura? Il Parlamento in realtà non ha dibattuto concretamente sulla questione perché la Confederazione deve promuovere la cultura e non ha intenzione di farlo, ma discuterà soprattutto se e per che cosa è opportuno spendere più mezzi. A livello finanziario il Consiglio federale con il Messaggio sulla cultura prevede sì di stanziare CHF 5,2 milioni in più rispetto alla prassi vigente finora. Tuttavia, alla luce dei compiti attribuiti dal Parlamento anche in virtù della Legge sulla promozione della cultura, il contributo è lungi dal l’essere sufficiente. La promozione dell’arte visuale nel Messaggio sulla cultura subisce notevoli tagli. I fondi previsti a titolo di premi sono ridotti del 28%, e Pro Helvetia deve assumersi nuovi compiti addi zionali, senza tuttavia ricevere i fondi necessari per La legge è semplicissima; comprende una ventina di articoli che da un lato disciplinano il controllo dei prezzi determinati dal commercio del libro intermedio e dall’altro prevede la concessione di ribassi e sconti per determinati clienti. Si tratta pertanto di una legge 3 assolverli. La promozione della letteratura, al di là dei premi e delle distinzioni di ProHelvetia, oramai avviene solo nell’ambito della promozione della lettura. La lotta all’illetterismo e la promozione della lettura nel senso più immediato sono di primaria se non assoluta importanza. In linea di principio non vi è niente da obiettare contro questo impegno. Ma queste restrizioni in poche parole mancano di lungimiranza, anche se si pone l’accento particolare sulla promozione della lettura, come avviene nel Messaggio sulla cultura. Per le case editrici, infine, tranne la presenza alle fiere del libro, a livello federativo non è prevista più alcuna promozione, visto che nella versione del Consiglio federale non sono menzionati né «Succès Livre et Littérature», un modello di promozione particolare, né i premi di edizione di Pro Helvetia. L’unico aspetto davvero positivo è che il mes saggio sulla cultura è ora orientato al modello Rete Prevenzione Cultura, e dunque seguirà la soluzione presa per gli operatori culturali a riguardo della sicu rezza sociale. Da un esame più attento del linguaggio scelto nel Messaggio emergono alcune lievi modi fiche intercorse fra la bozza e la versione del Consiglio federale. In generale, il tenore del testo è stato neutralizzato, nel senso che di solito si parla della mediazione e della promozione della cultura in quanto compiti della Confederazione, mentre gli operatori culturali in prima linea sono al servizio di questi com piti. Ciò risulta evidente per esempio alla domanda sui premi e sulle distinzioni, i quali a differenza della prima bozza del Messaggio sulla cultura ora sono intesi esclusivamente in quanto «elemento di una panoramica nazionale delle prestazioni». Non più una parola sul fatto che l’Ufficio federale della cultura voleva onorare „le prestazioni eccellenti di artiste e artisti». In sintesi, il Messaggio sulla cultura, lungo il percorso per arrivare alla rielaborazione in quanto versione del Consiglio federale, non ha considerato le numerose prese di posizione, provenienti anche dagli ambienti culturali ed è stato praticamente sottoposto ad un trattamento di dolcificazione per rendere accettabile per la maggioranza parlamentare almeno a livello linguistico la strategia culturale della Con federazione. Nella sua riunione di maggio, la Commissione della scienza, dell’educazione e della cultura del Consiglio degli Stati ha sorprendentemente richiesto maggiori mezzi finanziari rispetto a quanto definito dal Consiglio federale nel Messaggio sulla cultura, vale a dire in totale CHF 50,6 milioni per quattro anni. Tutto sommato questi mezzi addizionali dovevano essere ripartiti come segue: 20 milioni per la protezione dei monumenti storici e per la pro tezione del patrimonio culturale, 10 milioni per il film, 12 milioni per «Succès Livre et Litterature» e 8,6 milioni per Pro Helvetia. Tuttavia la speranza sbocciata fra gli operatori culturali dopo queste richieste è stata solo di breve durata. Il 15 giugno 2011 il Consiglio degli Stati ha tagliato sia il contributo per «Succès Livre et Litterature» sia l’aumento per Pro Helvetia. Almeno il contributo per il film è stato accolto appena appena, come anche l’aumento per la protezione dei monumenti storici e del patrimonio culturale, anche se effettivamente e rispetto all’anno precedente esso corrisponde ad una riduzione di 5 milioni all’anno. Il 19 agosto la situazione si è ulteriormente inasprita, quando si è riunita la Commissione della scienza, dell’educazione e della cultura del Consiglio nazionale. Ora è stato bocciato anche l’aumento del budget per il film. Il verdetto della commissione è talmente inequivocabile che gli ulteriori stanziamenti per «Succès Livre et Litterature» e per ProHelvetia nella prossima riunione della commissione difficilmente raccoglieranno consensi. Sarà dun que difficile trovare una maggioranza in Consiglio nazionale il 26 settembre, quando si tratterà di decidere un finanziamento adeguato della promozione della cultura prevista dalla Legge. Gli operatori culturali dovranno continuare ad adoperarsi con tutte le loro forze, affinché il Consiglio nazionale non si occupi solo dell’indebolimento della forza del franco, bensì altrettanto vigorosamente per il rafforzamento del franco culturale. Mario Andreotti chiede la parola e torna a parlare del prezzo fisso dei libri. Il ricorso allo strumento del referendum va accettato in quanto dato di fatto. Cio nonostante desidera sapere quali misure pensano di intraprendere ProLitteris e SBVV in termini concreti per vincere la votazione sul referendum. Vorrebbe sapere anche cosa è stato messo in atto per lottare contro lo scaricamento illegale di e-book. Jacques Scherrer risponde anzitutto alla domanda sul prezzo fisso dei libri, affermando che il settore del libro non dispone di mezzi ingenti da investire in questa campagna, e che dunque non è possibile portare avanti un lavoro di lobbying efficace e duraturo. Tuttavia esistono delle strategie regionali, visto che le situazioni nelle svariate regioni linguistiche sono molto diverse le une dalle altre. In mancanza di mezzi per un’ampia campagna ci si concentrerà dunque soprattutto su iniziative da organizzare negli ultimi due mesi dell’anno per sensibilizzare la popolazione in merito alla realtà del commercio del libro. La campagna vera e propria verrà lanciata un mese prima della votazione. Attualmente i vari gruppi di lavoro si riuniscono per elaborare le strategie. Il coordinamento fra le tre regioni linguistiche funziona molto bene. Per quanto attiene alla domanda sul download illegale di e-books: la Legge non può intervenire per quanto riguarda la dimensione del downloading di libri. Il download costituisce semplicemente una modalità diversa di procurarsi un libro per chi non vuole acquistarlo materialmente. Nella legislazione in vigore purtroppo gli e-book non sono considerati. Il primo tentativo di presentare una mozione in tal senso al Consiglio nazionale è fallito. Anche nei paesi limitrofi mancano regolamentazioni in merito agli e-book. La Legge sul prezzo fisso dei libri non sarà certo un deterrente per chi vuole procurarsi un libro via downloading illegale. Occorre innanzitutto scoprire come sono distribuiti gli e-book. È certo che sono necessarie altre regole rispetto a quelle relative ai libri fisici. 4 Men Haupt completa che gli e-book destano preoccupazioni sia agli autori e alle autrici, sia alle case edi trici. Prevale l’opinione secondo cui i contenuti elettronici dovrebbero essere accessibili gratuitamente. Ma gli unici valori, di cui dispongono autori e case editrici, sono proprio i contenuti, e la situazione pertanto si prospetta alquanto minacciosa. Alla domanda sulle misure previste da ProLitteris, bisogna dire che ProLitteris ha le mani legate, fintantoché le case editrici non le cedano questi diritti. ProLitteris non può rivendicare diritti di cui non dispone. dovranno spiegare al giudice Danny Chin a New York se intendono elaborare un nuovo concordato. Il nuovo concordato tuttavia deve prendere in considerazione le preoccupazioni del giudice. In ogni caso occorre partire da una cosiddetta soluzione opt-in. Ciò significa che Google può utilizzare solo quelle opere per le quali sono disponibili esplicitamente le concessioni dei diritti da parte dei titolari. Google non può più come ha fatto finora partire dal presupposto che chi tace acconsente, e in mancanza dell’assenso da parte dei titolari dei diritti, dedurne che questi approvino l’utilizzazione delle loro opere in Internet. In assenza di una concessione esplicita dei diritti, Google non deve più utilizzare queste opere, e dunque non deve più nemmeno renderle accessibili al pubblico. Pertanto non si pone neanche la necessità di spiegare il concetto di «possibilità di rimozione», il cosiddetto re-moval. Effettivamente sono solo verità lapalissiane in linea con i principi di base della Legge sul diritto d’autore. Qualora le federazioni americane degli autori e degli editori non dovessero presentare una proposta di concordato, continua la procedura legale ordinaria. Franziska Eberhard passa dunque alle raccomandazioni ai soci ProLitteris. Le autrici e gli autori dovrebbero in prima linea mettersi d’accordo con la propria casa editrice. Se non desiderano che le loro opere siano utilizzate da Google è meglio non aspettare oltre, ma servirsi degli appositi moduli e esigere la rimozione delle opere. Il termine per la rimozione delle opere scade il 9 marzo 2012. Tale termine vale solo per le opere interessate dalla causa. Gli autori che sono d’accordo con l’utilizzazione delle opere da parte di Google dispongono di varie opzioni. La prima opzione è il Google Publisher Program. Molte case editrici nel frattempo hanno scelto questa soluzione e hanno stipulato un contratto diretto con Google. Nel contratto viene disciplinato quali diritti vigono e quali utilizzazioni sono consentite in quali condizioni. Nella misura in cui le parti nella causa in corso elaborano una proposta di concordato approvata dal giudice, un autore le cui opere sono interessate dalla causa, può aderire al concordato. Questa soluzione costituisce la seconda opzione. ProLitteris informerà i soci, non appena saranno disponibili maggiori informazioni relative ad un’eventuale nuova causa. Gli ulteriori passi da intraprendere saranno concordati da ProLitteris anche con le consorelle Literar-Mechana in Austria e VG Wort in Germania. Da questo approccio potrebbe scaturire una terza opzione per i soci interessati. Causa Google La signora Franziska Eberhard, Vicedirettrice di ProLitteris, inizia con una retrospettiva: dal 2004 Google ha scannerizzato gli inventrari completi di alcune grandi biblioteche rendendo le opere accessibili agli utilizzatori via Internet senza autorizzazione delle autrici o degli autori o delle case editrici. L’associazione americana degli autori e la federazione americana degli editori nel 2007 hanno sporto denuncia contro Google per violazione dei diritti d’autore. Google non ha richiesto nessuna autorizzazione ai titolari dei diritti, né per la scannerizzazione delle opere né per il fatto di renderle accessibili al pubblico in Internet. Il 28 ottobre 2008 le parti hanno presentato al giudice la prima bozza di concordato, che prevede di disciplinare le modalità per i libri di tutto il mondo. Per le utilizzazioni passate, Google era disposto a pagare $ 60 per titolo. Nel mese di novembre 2009 le parti hanno sottoposto al giudice un nuovo concordato, questa volta considerando le obbiezioni pervenute dagli ambienti più svariati, anche dall’estero. Il nuovo concordato comprende solo libri pubblicati negli USA, in Gran Bretagna, in Australia e in Canada, o che sono annunciati al Copyright Office statunitense. Nel febbraio del 2010 hanno avuto luogo le udienze davanti ai giudici. Nel febbraio 2011 il giudice si è pronunciato sulla bozza di concordato presentata, definendola iniqua e inappropriata. Per il diritto d’autore questa decisione equivale ad una importante vittoria. Il giudice ha espresso numerose preoccupazioni sul fatto che il concordato permettesse le utilizzazioni da parte di Google senza previa autorizzazione degli autori o delle case editrici. Secondo i giudici il concordato avrebbe avuto maggiori opportunità di essere approvato se gli autori e le case editrici fossero stati coinvolti nel concordato attraverso una previa e esplicita concessione di diritti. Inoltre è da considerarsi problematico il fatto che il concordato comprenda opere estere. Il concordato creerebbe anche il pericolo di un monopolio di Google per quanto riguarda le opere orfane, vale a dire le opere i cui diritti non sono rivendicati dagli aventi diritto. In occasione di varie udienze nei mesi di aprile, giugno e luglio 2011 le parti in causa hanno chiesto ai giudici di accordare loro una proroga. Il 15 settembre è il giorno fatidico: le parti ora 5 9 ha potuto dar seguito alla richiesta. La mozione presentata dalla signora Wydler è considerata finanziabile dal Consiglio di fondazione, il quale raccomanda all’Assemblea generale di accoglierla. Mozioni dei soci Il signor Haupt costata che è stata inoltrata una mozione entro i termini previsti. La mozione della signora Teres Wydler recita così: Il socio Peter Laube sostiene la mozione, ma non è d’accordo con la formulazione scelta. Propone piuttosto il seguente testo: «…se al momento del raggiungimento dell’età AVS, ma al più tardi con il settantesimo anno di età, è stato/stata socio di ProLitteris per almeno dieci anni.» «La norma attualmente contenuta nel regolamento della Fondazionesociale stabilisce che, per avere diritto a una rendita, un socioProLitteris debba avere maturato almeno dieci anni di adesione al momento del raggiungimento dell’età AVS. Proposta di modifica: Il diritto alla rendita maturerà se, al momento del raggiungimento dell’età AVS, il socio aderisce a ProLitteris da almeno dieci anni. Deve sussistere tut tavia la possibilità di rinviare la riscossione della rendita fino al 70° anno d’età, in modo da soddisfare il requisito dell’adesione decennale.» Rolf Niederhauser, Presidente del Consiglio di fondazione spiega che il Consiglio di fondazione della Fondazione sociale in linea di principio è favorevole a estendere il termine fino al raggiungimento del settantesimo anno di età. Il testo della mozione della signora Wydler è stato redatto dal Consiglio di fondazione secondo le modalità seguite dalla fondazione per rispettare questo limite. La base della rendita in quanto prestazione di solidarietà è costituita dal numero di soci che in linea di massima provvedono a generare le entrate di ProLitteris, di cui un’aliquota predefinita è versata alla Fondazione sociale. Il termine di dieci anni dovrebbe evitare che una persona non si preoccupi per lungo tempo di aderire a ProLitteris e si affili solo poco prima dell’età pensionabile, con l’unico obiettivo di assicurarsi una rendita. Chi beneficia di una rendita dovrebbe anche aver contribuito in qualche modo all’entità delle prestazioni. L’estensione del termine, come richiesta dalla mozione, considera questo pensiero e permette al contempo un’adesione relativamente tardiva. Ernst Hefti illustra la mozione della signora Teres Wydler: la Fondazione sociale di ProLitteris opera su due versanti. Da un lato si occupa del versamento di rendite ai soci aventi diritto, dall’altro lato del sostegno finanziario ai soci che versano in situazioni di emergenza. In merito al secondo campo di attività i soci devono inoltrare le domande di sostegno all’attenzione del Consiglio di fondazione che deciderà in merito. L’oggetto della mozione trattata in sede dell’odierna Assemblea è la rendita ai soci. Per poter beneficiare di una rendita il socio deve soddisfare quattro requisiti, definiti nel Regolamento della Fondazione al punto 5.2: – Raggiungimento dell’età AVS, vale a dire 64 o 65 anni di età. – Qualità di socio ProLitteris ininterrotta per un periodo di dieci anni al momento del raggiungimento dell’età AVS. – Il socio deve aver percepito da ProLitteris compensi per diritti d’autore per almeno CHF 1000. – Il reddito imponibile per l’imposta federale diretta non deve superare i CHF 50 000. Ernst Hefti osserva che tutte e due le formulazioni, vale a dire sia il testo di Teres Wydler sia la proposta di Peter Laube, a livello materiale hanno lo stesso effetto. Tuttavia il termine «al più tardi» da un punto di vista giuridico non è ineccepibile, visto che rap presenta una relativizzazione, che non appare adatta ad una disposizione definita in un regolamento. A livello di contenuto è indifferente quale formulazione si vorrà scegliere. Importante è sapere se l’Assemblea generale intende o no accogliere la proposta di modifica. L’ammontare della rendita dipende da un lato dal red dito imponibile, dall’altro dalla somma dei compensi per diritti d’autore percepiti. Questa modalità di cal colo è stata definita già nel 1981. Se un’autrice o un autore si affilia a ProLitteris a 56 anni, al raggiungimento dell’età AVS sarà stato socio di ProLitteris solo per un periodo di nove anni. Pertanto il terzo re quisito non è soddisfatto e oggettivamente non potrà essere soddisfatto. La signora Wydler propone una flessibilizzazione di questa regola, nella misura in cui secondo lei dovrebbe bastare che il socio soddisfi il requisito dei dieci anni di qualità di socio entro il compimento del settantesimo anno di età. Il Consiglio di fondazione avrebbe anche accolto un’estensione di questo termine, cosa che però per motivi finanziari non è fattibile e la Fondazione perciò non Il socio Gabor Lazko considera più sensato mantenere il termine di dieci anni, senza tuttavia riferirlo ad un’età definita. Se qualcuno per esempio aderisce a 80 anni e vive fino all’età di cent’anni potrebbe beneficiare della rendita per un periodo di dieci anni. Men Haupt osserva che questo supera di gran lunga le possibilità finanziarie della Fondazione sociale. 6 Jacques Scherrer informa che la Fédération Romande des Consommateurs partecipa al gruppo di coordinamento per il prezzo fisso dei libri e che si adopera affinché la Legge corrispondente sia varata. Nella Svizzera tedesca la situazione è un po’ più complessa, visto che le organizzazioni dei consumatori partono dal presup posto che la Legge sul prezzo fisso dei libri renderebbe i libri più cari. Le trattative sono in corso, e comples sivamente si può dire che queste organizzazioni sono piuttosto favorevoli al prezzo fisso dei libri. La FNAC non ha preso posizione in merito. Si tratta di un’azienda francese senza amministrazione in Svizzera. Tuttavia non ha avanzato obiezioni contro i prezzi fissi dei libri in Svizzera, come non lo ha fatto in Francia, in Italia o in Germania, dove i prezzi fissi sono già realtà. Naville si attiene ai prezzi predefiniti dagli editori. Le grandi librerie quali Payot, Orell Füssli, Thalia o Weltbild, si esprimono tutte a favore del prezzo fisso. Il socio Schlegel non vede alcuna differenza essenziale fra le due formulazioni proposte. Vorrebbe perciò invitare a mettere ai voti la mozione della signora Wydler. Per il socio Doris Rudin-Lange si pone il problema che il testo rischia di non essere più corretto, se cambia l’età pensionabile prevista dalla legge. Chiede se il Consiglio di amministrazione potrebbe trovare una formulazione che prenda in consi derazione anche un’età pensionabile modificata? Men Haupt spiega che il testo in caso di modifica dell’età pensionabile potrebbe essere modificato senza alcun problema. Ribadisce che il Consiglio di amministrazione ritiene sensata la proposta della signora Wydler e che la sostiene. Vorrebbe metterla ai voti. La mozione di Teres Wydler è accolta con sette voti contrari e sette astensioni. Pertanto il requisito della maggioranza dei due terzi è soddisfatto, e non è necessario mettere ai voti la seconda proposta. Il nuovo punto 5.2. cpv. 2 del Regolamento sociale pertanto recita come segue: «se lei/lui nel lasso di tempo intercorso fra il raggiungimento dell’età pensionabile AVS e il settantesimo anno di età è stato/a socio di ProLitteris ininterrottamente per almeno 10 anni». Il socio Walter Bianchini ha già proposto tre anni fa di eleggere una persona di madrelingua italiana in seno al Consiglio di amministrazione, affinché possa fungere da persona di contatto fra il presidente e i soci italofoni e curare le questioni che stanno loro a cuore. Men Haupt risponde che i membri del Consiglio di amministrazione per lo più sono proposti dalle Federazioni. Il Consiglio di amministrazione auspica che i membri del Consiglio rappresentino tutte le regioni linguistiche della Svizzera, tuttavia spesso è difficile trovare le per sone adatte. Il socio Jörg Keller fa notare la pertinenza dell’obbiezione relativa ad un’eventuale futura modifica dell’età AVS. Come illustrato dal signor Hefti il limite dei settant’anni è stato appoggiato perché in tal modo per la Fondazione sociale la prassi resterebbe finanziabile. Tuttavia se l’età pensionabile prevista dalla legge in Svizzera dovesse essere abbassata, l’obiettivo è compromesso. Il socio Bernasconi deplora il fatto che il minuto di silenzio per i soci defunti non duri effettivamente un mi nuto. Secondo lui i defunti meritano questo segno di rispetto. Ringrazia il signor Pusterla per la sua relazione sulla creazione culturale nel Canton Ticino e conferma di condividere pienamente le posizioni esposte. Per Men Haupt sarebbe immaginabile anche commemorare i defunti in una forma diversa rispetto a quanto fatto finora e invita a inoltrare eventuali proposte in tal senso. 10 Domande dei soci Men Haupt osserva che questo punto all’ordine del giorno è riservato a domande di interesse generale. Non si dovrebbero dunque trattare problemi indi viduali o questioni giuridiche, che possono essere sottoposti invece al servizio legale di ProLitteris disponibile durante tutto l’anno. Il socio Marie Frei ha una domanda relativa al reddito massimo di CHF 50 000 per avere diritto alla rendita. Questa soglia si riferisce al reddito coniugale o al reddito individuale del socio? Ernst Hefti spiega che per un reddito che ammonta a CHF 50 000 o supera tale importo non sussiste più il diritto alla rendita. Una persona non sposata riceve una decisione di tassazione individuale che prende in considerazione il suo reddito personale. Questa decisione costituisce altresì la base di calcolo per la rendita. Per le persone coniugate la decisione di tassazione è presa considerando entrambi i redditi, di modo che il reddito comune imponibile costituisca la base di calcolo della rendita. Il Consiglio di fondazione è consapevole del fatto che le persone coniugate aventi diritto alla rendita in tal modo sono leggermente penalizzate, effettivamente si stanno studiando delle modalità per una soluzione più equa. Un socio propone di approfittare dell’Assemblea generale per predisporre alcuni tavoli sui quali i partecipanti espongono le proprie opere. Secondo Ernst Hefti questa proposta può essere tradotta in realtà senza problemi, tuttavia l’Assemblea generale non deve diventare una fiera del libro. Il socio Nihal Arisoy vorrebbe sapere, in riferimento al prezzo fisso dei libri, quale è la posizione di FNAC e Naville nella Svizzera romanda e come si sono posizionate le organizzazioni dei consumatori a proposito. 7 Tuttavia bisogna considerare che un calcolo separato per le persone coniugate comporterebbe delle conseguenze finanziarie per la fondazione, e dunque occorre trovare un modo di calcolo che non si traduca in una decurtazione della rendita. Se fosse possibile aumentare i contributi di ProLitteris alla Fondazione sociale, questa iniquità di calcolo delle rendite potrebbe essere eliminata. gli importi complessivi dei compensi per diritti d’autore. Questi conti dovrebbero essere attivati nel corso dell’anno prossimo. 11 Varia La Vicepresidente Alexandra Maurer informa in merito al nuovo Premio ProLitteris introdotto recentemente. L’Assemblea generale del 2008 ha deciso di versare ogni anno l’uno per cento delle entrate di ProLitteris al Fondo culturale. Di questo importo CHF 50 000 sono versati a titolo di sostegno per manifestazioni culturali, CHF 120 000 sono a disposizione per la parte esterna della Gazzetta e una volta l’anno viene assegnato d’ora in poi il Premio ProLitteris dotato di CHF 50 000. Questo premio comprende da un Premio principale di CHF 40 000 e un Premio di promozione di CHF 100 000. Il Premio ProLitteris è assegnato ogni anno ad un’autrice o ad un autore o ad una casa editrice che con il proprio operato hanno creato qualcosa di eccellente e di duraturo. La persona insignita del premio principale assegna il Premio di promozione a un degno rappresentante dello stesso settore artistico. Ogni anno è costituita una nuova giuria indipendente che designa il vincitore o la vincitrice del Premio Principale. Sono escluse le can didature per l’assegnazione del premio. Nel mese di marzo 2012 verrà consegnato per la prima volta il Premio ProLitteris per la letteratura. Seguiranno poi i settori Arte visuale e fotografia nell’anno 2013, Giornalismo nell’anno 2014, e Editoria nel 2015. Accanto al sostegno di manifestazioni il Premio ProLitteris è un’altra forma di promozione della creazione culturale operata dal Fondo culturale. Il socio Viviann Berg ringrazia la signora Eberhard e il suo team per il giornale «Respect@Copyright» e chiede qualche informazione addizionale a tale proposito. ProLitteris dovrebbe essere più presente nelle università e nelle scuole universitarie professionali. Gli studenti che concludono gli studi e intraprendono una carriera accademica dovrebbero conoscere i loro diritti d’autore. La signora F. Eberhard riferisce che il giornale «Respect@Copyright» viene utilizzato nelle scuole e che pertanto è stato adattato alle esigenze dei giovani. Gli insegnanti utilizzano questo giornale per trattare il diritto d’autore, o anche nel contesto di esibizioni in ambito scolastico. A tale proposito le cinque società di gestione hanno elaborato un progetto congiunto. Autrici e autori si recano nelle scuole dove creano un’opera insieme agli allievi, approfittando dell’occasione per trasmettere informazioni sul diritto d’autore. In cantiere vi è anche un progetto di un opuscolo per le scuole universi tarie e le scuole universitarie professionali. Il Vicedirettore Werner Stauffacher completa che la Kunsthochschule di Zurigo prossimamente pubblicherà un’opera didattica sul diritto d’autore, che si rivolge proprio al pubblico menzionato dalla signora Berg, vale a dire agli studenti che stanno per concludere gli studi. L’opera si propone di integrare tutti i settori dell’arte. 12 Assemblea generale 2012 La prossima Assemblea generale avrà luogo il 1° settembre 2012 a Davos. Il socio Peter Laube chiede se per un autore esiste la possibilità di controllare su Internet gli importi che gli sono stati versati a titolo di compenso per diritti d’autore, e in caso negativo, se è possibile introdurre tale opportunità. Men Haupt ringrazia i soci per la loro partecipazione e la loro disponibilità al dialogo. Un ringraziamento va anche agli interpreti per la collaborazione e alle collaboratrici e ai collaboratori di ProLitteris, nonché alla Direzione per l’impegno profuso. Ernst Hefti riferisce che ProLitteris dall’aprile del 2011 dispone di un nuovo sito web. La segnalazione di opere per via elettronica è già possibile mediante password. Inoltre è previsto di istituire un conto per ogni socio, che permetta di prendere visione di tutti i dati personali relativi al socio, per esempio Il Presidente chiude l’Assemblea generale 2011 e invita i presenti a passare al buffet. Il Presidente Dr. Men Haupt 8 Per il verbale: Marianne Fabrin