Filosofia e cultura ebraica 3.
L’Illuminismo ebraico
e Moses Mendelssohn
Lezioni d'Autore
Per Illuminismo ebraico, Haskalah,
s’intende quel movimento filosofico e culturale
che portò la cultura e la tradizione religiosa
ebraica a contatto con la cultura filosofica
tedesca del XVIII secolo.
Moses Mendelssohn (1729-1786) è
l’esponente più illustre e l’iniziatore
dell’Haskalah.
In Mendelssohn s’incontrano e si fondono due
culture, quella tedesca del Settecento e
quella ebraica della quale era un profondo
studioso.
Moses Mendelssohn
Mendelssohn: cenni biografici
Di famiglia israelita molto povera.
Si reca adolescente a Berlino dove, formatosi
una vasta cultura filosofica e letteraria, diviene
amico e sodale dei giovani illuministi
tedeschi.
Nel 1763, Federico di Prussia gli concede il
privilegio di riscatto dall’inferiorità civile
alla quale doveva sottostare in quanto
ebreo.
Tra le opere:
Dialoghi filosofici (1755)
Commento al Millot Ha-Hagaion di Maimonide
(1760-61)
Saggio sull’evidenza delle scienze metafisiche
(1763)
Fedone, ossia della spiritualità ed immortalità
dell’anima (1767)
Jerusalem: ovvero sul potere religioso e il
giudaismo (1783)
Una pratica etica impegnata nel concreto
Critico e avversario sia dell’antisemitismo
cristiano sia dell’ortodossia rabbinica
Mendelssohn s’impegna in un’attività
incessante di divulgazione della filosofia.
Con lui lo spirito illuminista diviene una
pratica etica profondamente impegnata
nell’esistente concreto.
Religione e filosofia
L’impegno costante di Mendelssohn è per
l’integrazione tra ebraismo e filosofia.
Nel Fedone fa esporre le sue tesi a Socrate
con l’intenzione dichiarata di evitare la
rivelazione nell’approccio al problema
dell’eternità dell’anima → Evidenzia in
questo modo la scelta di argomentare sul
piano della ragione, in piena coerenza con lo
spirito del suo tempo.
Il commento a Maimonide
Lo studio della logica non è in
contraddizione con gli studi religiosi, in
particolare della Torah.
L’integrazione tra la filosofia e la religione
aiuta l’uomo religioso a distinguere tra
verità ed errore, evitando gli inganni e le
superstizioni.
→ La logica di Maimonide diviene la chiave
attraverso la quale far confluire nel
pensiero religioso a lui contemporaneo la
razionalità e il pensiero scientifico
dell’Illuminismo.
Jerusalem: Un percorso a due vie
 Da una parte, Mendelssohn vuole portare
la filosofia dei lumi all’interno della
cultura religiosa
 dall’altra, vuole partecipare alla cultura –
filosofica, ma non solo – del suo tempo, con la
ricchezza interpretativa ed etica
dell’ebraismo.
Il filosofo afferma insieme la sua fede
illuminista e la sua fede ebraica, e in
queste affermazioni e in questa pratica non
vede contraddizioni.
Verità eterne e verità storiche
Le uniche verità eterne sono quelle che non
solo la ragione concepisce, ma che essa è in
grado di esporre e dimostrare.
Vi sono verità eterne, accessibili alla ragione
‘comune’, che sono patrimonio di tutti gli uomini
e per tutti gli uomini hanno valore: sono le
verità che fanno parte dell’ambito morale.
Esse non sono patrimonio di una singola
religione.
Poi esistono verità temporali, storiche, che
sono temporalmente definite e determinate
come quella della religione ebraica (la rivelazione
ebraica della Legge).
FINE
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