La prateria di Posidonia minacciata La prateria di Posidonia, oasi di vita Un’ancora ha un impatto molto forte sulla prateria, strappa le radici e gli steli di Posidonia, in media 34 ciuffi di foglie. La rigenerazione della prateria è troppo lenta per compensare un tale sradicamento. Vera foresta sottomarina, è un habitat, una fonte di nutrimento, una zona di riproduzione e un vivaio per numerose specie. Stabilizza i fondali e diminuisce l’erosione delle spiagge. Produce fino a 14 litri di ossigeno al giorno e per metro quadrato. Troppi numerosi danni Ancoraggi inadatti, scaricamento di acque grigie e nere, abbandono di rifiuti, prelievi eccessivi, rumori, disturbi...la navigazione da diporto, come altre attività, può gravemente danneggiare l’ambiente naturale. Una presa di coscienza individuale è necessaria per fermare l’irreparabile. La Caulerpa taxifolia è un’alga introdotta accidentalmente dall’uomo nel Mediterraneo. Presenta un rischio importante per gli ecosistemi marini di ricopertura e banalizzazione dei fondali. Un’ancora gettata in una zona invasa da Caulerpa taxifolia o Caulerpa racemosa sparge decine di talee e aumenta la loro propagazione. Atteggiamenti da privilegiare Adottare tecniche o materiali di ancoraggio che riducono gli impatti. Attrezzare l’imbarcazione con un sistema di ritenzione delle acque usate. Rispettare la normativa sulla pesca. Ridurre i prelievi. NAVARRO Imprimeur Toulon 04 98 00 10 20 - Juin 2006 Il pericolo Caulerpe Per questi motivi, costituisce una priorità per Natura 2000. Per un ancoraggio rispettoso dell’ambiente marino La Posidonia È una pianta con fiori e non un’alga. Cresce molto lentamente (1 cm/anno). Esiste solo nel Mediterraneo. È fragile e minacciata. Per tutte queste ragioni, è una specie protetta. Ancoraggio nella prateria, PERICOLO ! ❶ Avvicinarsi con il vento di fronte e individuare una zona chiara (fondo di sabbia). ❷ Dar fondo all’ancora quando l’imbarcazione è ferma. Nella prateria di Posidonia (fondo scuro) l’ancora non tiene e danneggia le piante. Nella sabbia (fondo chiaro) l’ancoraggio è sicuro e non danneggia i fondali. ❸ Filare la catena (almeno 3 volte l’altezza dell’acqua) man mano che l’imbarcazione indietreggia. ❹ Aspettare che l’imbarcazione sia tornata nella direzione del vento e verificare la tenuta dell’ancoraggio. Nelle rocce l’ancora si incastra frequentemente. Si consiglia l’uso della grippia. Utilizzarla con prudenza nelle zone ad alta frequentazione. Natura 2000, la ricerca di un’armonia Uomo/Natura A Port-Cros, Porquerolles o ancora al Levante, si naviga e si ormeggia nei siti di Natura 2000. Questa rete europea di spazi protetti beneficia di misure di preservazione decise in accordo con gli abitanti, gli utenti e i professionisti del mare. A terra, nell’aria o sotto il mare, ci sono specie e habitat naturali che meritano tutta l’attenzione ed il rispetto. Le poche raccomandazioni elencate in quest’opuscolo sono altrettanti mezzi che consentono di godere di un ambiente preservato rispettandolo al tempo stesso. Al momento della partenza, avanzare fino all’altezza dell’ancora senza tirare sulla catena e poi salpare l’ancora. VENTO ❷❶ ❸ ❹ L’essenziale da ricordare per ridurre l’impatto dell’ancoraggio Scegliere l’ancoraggio “giusto” (ancora adatta all’imbarcazione, lunghezza di catena almeno 3 volte uguale all’altezza dell’acqua…). Individuare una zona di ancoraggio propizia : scegliere un fondo di sabbia, ancorarsi fuori dalla prateria. Manovrare con il vento di fronte e dar fondo all’ancora quando l’imbarcazione è ferma. Salpare l’ancora quando si è giunti all’altezza dell’ancora. Progettazione e testo : Squadra del Parco nazionale di Port-Cros, Con l’aiuto di Marc Creusefond, ECO l’Eau et Michel Ribis. Illustrazioni : Sabine Chautard - Traduzione : Valérie Vilarem L’ancoraggio nella prateria di Posidonia è inutile e pericoloso ! Alla minima trazione, l’ancora strappa ciuffi di prateria e scivola sulle foglie di Posidonia. Scegliere le zone di sabbia per ancorarsi. Se vi sono frammenti di Caulerpa sulla catena o sull’ancora, gettarli nella pattumiera (soprattutto non in mare !). Sulle pareti rocciose, l’ancora e la catena distruggono la flora e la fauna radicate (il coralligeno). Parco nazionale di Port-Cros Conservatorio botanico nazionale Mediterraneo di Porquerolles Castel Sainte-Claire - 83418 Hyères cedex Tel : 04 94 12 82 30 - Fax : 04 94 12 82 31 E-mail : [email protected] www.portcrosparcnational.fr