COPIA DELL’ORIGINALE Deliberazione n° 46 in data 24/04/2012 COMUNE DI VERBANIA PROVINCIA DEL V.C.O Verbale di Deliberazione di Consiglio Comunale Oggetto: ORDINE DEL GIORNO DEL 2.12.2011 DEI GRUPPI DI MINORANZA RELATIVO ALLA DICHIARAZIONE REDDITI E PATRIMONI ANNO 2010 DI CONSIGLIERI ED ASSESSORI L’anno duemiladodici, addì ventiquattro del mese di Aprile alle ore 21:00 nell’Aula Consigliare, si è riunito il Consiglio Comunale. All’inizio della discussione dell’argomento, risultano presenti e assenti: ACTIS ALBERTO BAVA CARLO BOLDI ROBERTO BOMBACE SAVINO BONZANINI MARCO CANALE MARIA CANALI ANDREA CAPRA DANIELE CARAZZONI ANDREA CARETTI FABRIZIO CHIFU IOAN ADRIAN COLOMBO DAMIANO COZZA CARLA COZZI SERGIO DE AMBROGI CORRADO DE BENEDETTI GIOVANNI DI GREGORIO VLADIMIRO FARAH ATTALLA FRANZI FRANCOMARIA GAGLIARDI ADRIANA GIANI GIAN MARIA P P P P P P P P P P P A P P P P P P P P P GIORDANI IVAN IDI DONATA IMMOVILLI MICHAEL INCERTO VALENTINA IRACA' FELICE MARINONI STEFANO MONTARONE STEFANIA QUARANTA DANILO RAGO MICHELE RESTELLI GIORGIO ROLLA ANGELO SCARPINATO LUCIO SERGIO ROCCO TAMBOLLA ANTONIO TIGANO GIORGIO VARINI PIER GIORGIO VOLPE SCIUME' FABIO ZACCHERA MARCO ZANOTTI CLAUDIO ZORZIT MARCELLA A P P P A P P P P P P P A P P P P P P A I consiglieri Iracà Felice e Zorzit Marcella sono assenti giustificati totale presenti 36 totale assenti 5 Assiste alla seduta il Segretario del Comune ZANETTA CORRADO Il Sig. BOLDI ROBERTO nella sua qualità di Presidente assume la presidenza e, riconosciuta legale l’adunanza, dichiara aperta la seduta. INIZIO DISCUSSIONE DEL PRESENTE PUNTO: ORE 21.25 Si dà atto che sono presenti anche gli assessori Balzarini Adriana, Manzini Massimo, Marcovicchio Matteo, Pella Sergio, Sottocornola Fabrizio, Carazzoni Lidia. Il consigliere Zanotti Claudio (Gruppo Autonomo) presenta l’ordine del giorno: “Quest’ordine del giorno presentato ai primi di dicembre trova la sua ragione d’essere nella legge 441 del 1982 che prevede, per tutta una serie di figure che ricoprono incarichi pubblici, l’obbligo della presentazione della dichiarazione reddituale e patrimoniale. A questo obbligo è stato assoggettato anche il Consiglio Comunale di Verbania quando nel 1992, il 24 aprile – festeggiamo oggi l’anniversario ventesimo – l’ultimo governo Andreotti, approvando il decreto istitutivo della Provincia di Verbania assoggettò i Consiglieri Comunali, gli Assessori, il Sindaco, allora nel 1992 il Consiglio Comunale che esprimeva Assessori e Sindaco, nominandoli all’interno del Consiglio Comunale, alla normativa di dieci anni prima. Il Consiglio Comunale con una certa solerzia, se non ricordo male, essendo io allora il capogruppo della Democrazia Cristina nel 1993 /1994 subito dopo l’istituzione della Provincia di Verbania, ci fu l’adempimento che ebbe luogo in tempi appropriati, tenendo conto del vincolo di obbligatorietà previsto dalla legge e nel 1993 /1994 venne presentata la dichiarazione patrimoniale cosa che accadde, io non ero più Consigliere Comunale, ma accade, credo che il Segretario me ne possa dare conferma in maniera più puntuale, nel 1995 o 1996, forse nel 1995 con la prima Giunta Reschigna di cui abbiamo ancora qualche documentazione agli atti e da allora in avanti la buona pratica che dovrebbe essere ripetuta annualmente cadde in disuso e non venne più, sostanzialmente, praticata, se non per quegli amministratori... Io, ad esempio, da Presidente di azienda speciale consortile feci queste dichiarazioni fino al 2005 sul 2004, essendo stato ancora per qualche mese Presidente di quell’azienda, credo i Parlamentari, ma all’interno del Consiglio Comunale la pratica venne sostanzialmente dimenticata per tutta quella legislatura, così come non venne ripresa nella legislatura 1999 /2004 e nella legislatura 2004 /2009. Nella legislatura attuale io posi la questione del rispetto di questa normativa, anche sull’onda di una ai tempi non particolarmente avvertita, oggi invece molta avvertita sensibilità dell’opinione pubblica sui costi della politica e sulla trasparenza dei politici a tutti i livelli previsti dalla legge, nel luglio 2010, in una conferenza dei capigruppo, posi formalmente al Presidente Boldi la necessità di dare adempimento a questa norma e, nel settembre di quell’anno, partì la presentazione patrimoniale e reddituale sui redditi del 2009 che ebbe, com’era anche giusto ed inevitabile, opportuno che fosse, anche se con tempi un po’ dilazionati, il concorso di tutti gli amministratori ad eccezione dell’assessore Calderoni. Nel 2010 è stata, come da legge, riproposta per la parte reddituale e per le modifiche della parte patrimoniale, è visibile, come la legge impone, sul sito internet del Comune ed i termini scaduti a metà novembre furono rispettati, allora, da un numero considerevole di Consiglieri e Assessori, ma non certamente da tutti gli amministratori e poi da allora, nei mesi successivi, anche i ritardatari giunsero a presentare la dichiarazione reddituale o patrimoniale ad eccezione, consultavo il sito nel pomeriggio di oggi, di un Consigliere Comunale e di un Assessore Municipale. Ora noi crediamo che questo adempimento debba riguardare tutti. È vero che la legge non prevede sanzioni per gli inadempienti se non quella della notorietà del mancato adempimento. Ho ascoltato in questi mesi un concorso, un consenso, una consonanza straordinaria di tutti nell’affermare che questa legge vecchiotta ma attuale, che richiede la trasparenza, è più che mai attuale, lo è forse stata meno in altri periodi in cui nessuno, né la maggioranza né la minoranza ha chiesto che ciò venisse fatto e quindi credo che il Consiglio Comunale debba assumere un atto, lo riteniamo come gruppi consiliari di minoranza tutti, per sollecitare la perfetta esecuzione della legge che, per quanto riguarda il Consiglio Comunale e la Giunta Municipale è quasi perfetta, non so quanto perfetta sia, ma forse il Segretario avrà qualche elemento in più di me, per quanto concerne tutta una serie di soggetti esterni al Consiglio Comunale ma legati al Comune, faccio riferimento ai direttori ed ai Presidenti delle aziende e dei consorzi che promanano dal Comune, ai quali questo obbligo è posto sia dalla legge, sia dal nostro statuto comunale e che non so se abbiano adempiuto a questa prescrizione. Può essere che alcuni non l’abbiano fatto sul sito del rispettivo ente, può essere che abbiano pubblicato sul sito del Comune gli emolumenti percepiti per la carica ricoperta, ma qui noi parliamo di dichiarazione reddituale o patrimoniale. Esiste, poi, l’opportunità, lo dico al Segretario perché vorrà riservatamente verificare la situazione, che alcuni dei Consiglieri Comunali oggi in carica, ma che non lo erano nel settembre /ottobre 2010 quando c’è stata la prima presentazione, che hanno presentato la dichiarazione reddituale, ma non quella patrimoniale. Forse è opportuno che anche i Consiglieri Comunali entrati dopo la prima presentazione, che era evidentemente globale, non si limitino alla reddituale, ma alleghino anche la patrimoniale. Ci troviamo di fronte ad un adempimento che è quasi unanime, ma dev’essere di tutti. Per questa ragione, pur apprezzando lo sforzo che i Consiglieri Comunali hanno fatto di trasparenza, anche oltre i termini fissati dal Presidente del Consiglio Comunale che mi pare fossero quelli di metà novembre per la presentazione di questa documentazione, ad oggi mancano ancora due dichiarazioni relative al 2010. Quella che riguarda il Consigliere Comunale credo che possa vedere noi coinvolti soltanto nella misura in cui possiamo esprimere auspicio, perché il Consigliere Comunale riveste una carica che è inattaccabile, intangibile essendo di diretta derivazione popolare, quindi non può essere né sfiduciato, né revocato, né sanzionato in nessun modo, ma il Consiglio Comunale credo che abbia titolo, diritto, forse anche il dovere di richiamare tutti i Consiglieri Comunali all’adempimento di un obbligo che tutti i Consiglieri hanno ad oggi assicurato. Per quanto riguarda, invece, l’assessore Calderoni che non ha in presentato, né nel 2010, né nel 2011 la dichiarazione patrimoniale, noi invitiamo a fissare un termine perentorio entro il quale la dichiarazione va presentata, decorso il quale termine il Sindaco revoca la delega all’Assessore, perché se non revoca la delega all’Assessore, il Sindaco compie un atto di grande incoerenza rispetto anche a dichiarazioni rese da Zacchera qualche mese fa e stampigliate con la bella evidenza che merita la dichiarazione del Sindaco del Comune capoluogo sulle Gazzette locali, dove sosteneva che è doveroso, necessario, utile, importante, adesso non dico tutti gli aggettivi, perché sarebbe una fila di sinonimi tutti a definire l’importanza di questo adempimento. Mi stupirei, e con me si stupirebbero tutti i Consiglieri della minoranza, se dopo così impegnativa dichiarazione di colui che garantisce, offre, attribuisce la delega, non ci fosse, davanti al reiterato e mancato rispetto di questa norma, una passività quando invece questa norma dev’essere rispettata e se un assessore non la rispetta evidentemente non ritiene di dover adempiere fino in fondo agli obblighi che derivano dal suo stato di amministratore che la legge gli prescrive e per questa ragione è bene che torni a più opportune occupazioni private, domestiche e non a quelle pubbliche ed amministrative che portano con sé degli impegni, tra cui anche quello della dichiarazione reddituale e patrimoniale. Questo è il senso del nostro ordine del giorno e credo che potrà trovare il rapido e consentaneo consenso di tutto il Consiglio Comunale, perché non è che tutti voi che con me avete presentato dichiarazione siamo stupidotti che l’hanno fatto, devono farlo tutti e chi non l’ha fatto dev’essere appropriatamente ripreso per l’inadempienza e quando vi fosse, nel caso dell’Assessore, un elemento di maggior forza per indurre al rispetto della legge, questa leva che consiste nella revoca della delega dovrebbe, a nostro giudizio, essere utilizzata. Credo di aver brevemente, ma in maniera abbastanza completa, presentato il senso di quest’ordine del giorno e lo lascio alla considerazione del Consiglio Comunale”. Interventi Consigliere Farah Attalla (P.D.L.): “Credo che sentire Zanotti parlare è quasi incantevole, però peccato che parecchie volte predica bene e razzola male, perché se vogliamo andare a vedere che cosa legge, numero 441 del 1982, nello statuto del Comune di Verbania è recepita dall’articolo 34, è introdotta con delibera di Consiglio Comunale nel dicembre 1994. A Verbania è stata quasi sempre inevasa. Le dichiarazioni patrimoniali sono raccolte solo nel 1995 e nel 1994 pubblicate in un opuscolo. Nel 1999, eletto Sindaco Reschigna, non è stato raccolto nessun dato, nulla. Nel 2004 Zanotti Sindaco per cinque anni e nessuno ha fatto assolutamente nulla, non è stata fatta neanche una sola volta, per cui vieni ad incantare tutti, a dire certe cose che tu non hai mai fatto nella tua Giunta. È vero che c’è l’obbligo della legge, però non fino ad un certo punto. Poi, se vuoi vedere la mia dichiarazione, io parlo perché sono uno dei due che non l’ha portata, se vuoi vedere la mia dichiarazione è sufficiente andare all’ufficio delle entrate, è sufficiente anche questo, credimi. Va bene. Nel 1993 il capogruppo D.C., Zanotti, in minoranza, aveva fortemente protestato per la mancata pubblicazione della legge, presentando all’ordine del giorno un ultimatum al Consiglio Comunale. Era in minoranza. Poi è caduta la Giunta Zani, fatto parte della maggioranza, tutto è stato messo a tacere, non è stata proprio presentata in assoluto. Poi la stessa cosa l’ha fatta nel 2009, in maggioranza. Nel 2003 Zanotti ha dichiarato, Presidente Conser VCO e Vicepresidente della Saia, 66.529 cosa che però ha fatto due anni dopo. Quindi è inutile che vieni a predicare quando nella tua Giunta per quattro anni non l’hai mai fatta, non l’hai mai fatta fare. Qualche volta devi avere anche la memoria storica. Quando devi dare obbligo a qualcuno dovresti averlo fatto anche precedentemente, quando tu eri il capo di questa Giunta ed avevi anche il potere di farlo e non l’hai mai fatta fare e non l’hai fatta. Scusami, Rago, sto parlando io. No, no, sto dicendo la verità e qualche volta fa male, perché è questa la verità. Per quattro anni lui, nella sua Giunta, nessuna dichiarazione ha fatto, per cui non venire qua a fare la predica quando nel periodo in cui sei stato Sindaco non è stata mai fatta! Mai stata fatta! Per cui io fortemente respingo questo ordine del giorno, caro Zanotti, perché il principio dev’essere per tutti, dev’essere per te e dev’essere per gli altri” Consigliere Rago Michele (P.D.): “Solo per capire se la lettera che ci è arrivata dalla segreteria è un obbligo al quale noi dobbiamo adempiere o se è una scelta che il Consigliere può fare, perché se è un obbligo siamo tenuti a rispettarlo tutti, ma se è una scelta allora che ci si dica: “È una scelta” ed ognuno di noi si comporterà di conseguenza, però venga data una risposta. Segretario, la può dare Lei questa risposta? Grazie”. Presidente Boldi: “Chiediamo un parere legale al Segretario” Segretario: “È una delle leggi che conoscete meglio, non serve un mio parere”. Consigliere Bava Carlo (Cittadini con Voi): “Ha del comico questa situazione qua, perché mi sembrerebbe assurdo che ci desse un parere adesso il segretario, ma soprattutto è più assurdo ancora che il Presidente lo chieda adesso al segretario, quando mi ha mandato una lettera di sollecito quando mi ero dimenticato di mandare la cosa, facendo riferimenti alla legge. Allora, Presidente, poteva chiederlo prima al Segretario se valeva la pena fare questo discorso, anche perché è ancora più ridicolo, secondo me, mi permetto di dirlo, ridicolo, fare delle analisi storiche sul passato. Sindaco, non mi interessa niente, a me è stato chiesto, due anni fa e l’anno scorso, di fare questa cosa. Come Consigliere Comunale mi è stato detto che la legge mi chiedeva di farlo e l’ho fatto. Perché qualcuno può non farlo? A questo punto chiedo al Presidente ed al Sindaco di non farlo più nei prossimi anni, perché è una baggianata, se è una legge, perché, andando a vedere il regolamento, andando a vedere la legge, l’articolo 7 dice che quando uno, in questo caso dei Consiglieri, sia inadempiente, il Presidente o il Sindaco lo comunicano al Consiglio Comunale. Questo è quanto dice la legge, se volete andare a vedere. L’articolo 14 dice che poi, se continua ad essere inadempiente il Consigliere, la notizia viene iscritta nell’albo comunale, quindi è chiaro che è un problema etico. Probabilmente, se ci fosse una sanzione pecuniaria o disciplinare magari ci sarebbe più sensibilità, c’è un problema etico, vuol dire che l’etica non è uguale per tutti? Questa è la domanda che mi faccio, perché a questo punto io l’anno prossimo non la presento più, ma per quale motivo mi devo sentire obbligato a presentarla, se qualcuno poi fa un’analisi storica, mi dice che è meglio non presentarla perché Zanotti... ma cosa mi interessa? Siamo qui a decidere se un Consigliere ha rispetto degli altri Consiglieri. In questo caso c’è un Consigliere e c’è un Assessore che non ha rispetto degli altri. Ma perché io devo mettere in piazza quello che è il mio reddito e un altro non lo deve fare? Io lo faccio per rispetto al Sindaco e per rispetto al Presidente che me l’ha chiesto e per rispetto ai cittadini o allo Stato. Se uno non lo fa, vuol dire che dell’etica non gliene frega niente, non gli interessa niente. Se siamo d’accordo su questo, per me va benissimo, io continuerò a presentarla, però allora mi dite che l’etica vale per me in un modo e per altri no” Consigliere Di Gregorio Vladimiro (C.I.-Rif.Com) : “Noi ieri abbiamo approvato una convenzione con la Prefettura che, sostanzialmente, ci dice che dobbiamo stare attenti alla legalità, al fatto che le leggi si rispettano ed anzi vanno osservate ed in alcuni casi vanno osservate con molta attenzione. Noi stiamo parlando di una legge che dice alcune cose. Il fatto che ci siano o non ci siano sanzioni, non vuol dire assolutamente nulla, è comunque una legge che prevede un adempimento e quindi dal punto di vista legale, ma soprattutto come diceva il collega Bava, dal punto di vista etico, noi siamo tenuti, per questioni di legalità, ma anche e soprattutto di trasparenza nei confronti dei cittadini, a consegnare e rendere pubblici i nostri redditi, quindi credo che questo sia un fatto che non dobbiamo neanche mettere in discussione. Io non posso accettare le parole del consigliere Attalla, perché lui mette di fatto in discussione una legge dello Stato e credo che questo non sia possibile. Il fatto che nel passato non sia stato fatto non è una scusante, questo non è un adempimento a carico del Sindaco o della Giunta, questo è un adempimento in capo al Consiglio Comunale e non per niente la richiesta reddituale è stata chiesta dal Presidente e credo che sia un fatto, appunto, che sia preminente un adempimento di tipo consiliare e quindi in carico al Consiglio Comunale stesso in qualità noi di Consiglieri Comunali. Dopodiché il Sindaco, come capo dell’Amministrazione, può sollecitare, può intervenire, ma credo che questa sia un’autoregolamentazione che dovrebbe essere in capo al Consiglio Comunale ed alla sua organizzazione interna. Per cui io credo che sia giusto, legittimo e sacrosanto chiedere al Consigliere che non ha presentato ed all’Assessore ulteriormente la presentazione, dopodiché, visto che non ci sono sanzioni almeno per quanto riguarda il Consigliere, però per quanto riguarda l’Assessore visto che è di nomina del Sindaco, per una questione di giustizia, di moralità, di etica, credo che sia possibile, fattibile, auspicabile e sollecitabile che il Sindaco, vista la non presentazione e quindi un non adempimento di legge da parte di un Assessore, sia nella giusta causa di revocare la delega, in quanto, appunto, non è di nomina popolare e quindi non ha un mandato elettivo, ma solo una nomina di fiducia da parte del Sindaco. Per cui, se il Sindaco non fa questo conseguente adempimento, credo che si renda anche lui, dal punto di vista etico, collaborante e complice di chi non presenta, come la legge prescrive, la dichiarazione per rendere trasparenti, di fronte all’opinione pubblica, ai cittadini ed agli elettori, la propria posizione reddituale economica e finanziaria”. Consigliere Franzi Francomaria (P.D.L.): “L’applauso che ha accompagnato le parole del consigliere Bava e la reazione non propriamente vivace che i Consiglieri di minoranza hanno avuto dopo l’intervento del consigliere Attalla e dopo l’intervento del consigliere Bava, ha dimostrato la strumentalità, chiaramente, di quest’ordine del giorno. È del tutto evidente che una norma che non è stata applicata in passato, era valida anche in passato ed è troppo comodo dire oggi: “Siamo in questo momento... noi siamo eticamente...” questo vale soprattutto per chi era già presente “Noi siamo eticamente legittimati a dire...”, ma proprio chi ha illustrato la norma, ha dimostrato la strumentalità, perché quando l’ordine del giorno viene presentato da chi, comunque, è stato seduto in passato in questo Consiglio Comunale e non ha ottemperato e non ha fatto ottemperare ad una normativa già esistente, ha dimostrato semplicemente quanto sia strumentale questo atteggiamento. A questo punto, evidentemente, pur riconoscendo la validità delle parole del consigliere Bava, lo ribadisco, io credo che – inviterò per questo, poi vedremo se ci sarà una dichiarazione di voto – dal mio punto di vista è nostro dovere respingere quest’ordine del giorno che è del tutto strumentale. È stato presentato per ragioni completamente strumentali e quindi non ha nessun valore di carattere etico ma solo un bassissimo valore politico”. Consigliere Rolla Angelo (P.D.): “Si tratta di un argomento così semplice, di soluzione facile, che non meriterebbe neanche una discussione così lunga, però mi viene da dire qualcosa. Non può essere questo il ragionamento, non può essere che chi ci rappresenta svilisca o meno una norma di legge. Il principio per cui se una cosa non è stata fatta da qualcuno, può essere non fatta da tutti è un principio completamente sbagliato. Ci si può accorgere anche che è stato commesso un errore e che d’ora in poi non si deve più commettere. Premesso che il dovere di far rilevare la questione è in capo al Presidente del Consiglio, ma poi anche il fatto che non esista una sanzione per cui ognuno si sente libero. Io ho sentito molto spesso il Sindaco rilevare, sui giornali, una fattispecie di questo genere, sembrerebbe forzato il confronto, ma mi pare che possa calzare. Succede spessissimo che noi, i cittadini, in spregio ad una legge o ad una norma, ad un regolamento, siccome si è praticamente in assenza di una sanzione... perché quando uno di notte viaggia per la strada, va a 150 all’ora sapendo che non c’è nessuno che li controlla, adotta un comportamento simile a questo, cioè “Sono quasi certo che non esiste la sanzione, faccio quello che voglio” ed il Sindaco quante volte rileva, dopo i week end, che sono state sfasciate le panchine, che si sono trovati vetri da tutte le parti, vandalismi a destra ed a sinistra, fa appello al buon senso civico e quindi all’etica di cui parlava il consigliere Bava, perché ciascuno non agisca in funzione di una sanzione, ma di un principio che è valido per tutti. Quindi perché richiamare in questi casi e non richiamare in questo caso? La fattispecie, secondo me, è completamente identica. Quindi noi, che rappresentiamo i cittadini, che siamo qui a rappresentare una città, che esempio possiamo dare se in virtù del fatto che non c’è una sanzione, non ottemperiamo ad una legge promulgata allo scopo di rendere palese, di rendere pubblico un qualcosa degli amministratori di questa città? Perché non dev’essere osservata con lo stesso criterio? Ripeto ancora, Franco, sulla questione di chi la presenta o meno, mi sembra veramente un voler trovare una ragione per non dire una cosa che ciascuno Consigliere, con il proprio buon senso direbbe: è una norma e da tutti va rispettata. Che non sia stata rispettata prima, ragione di più, ce ne accorgiamo adesso, la poniamo in evidenza e d’ora in poi la si osservi e tutti presentino quello che il Presidente del Consiglio ha richiesto. Ma perché attaccarsi alla strumentalità? Ma lì c’è un fatto evidente. Fate come volete, però di fatto qui in cuor suo ogni Consigliere sa che questo è un dovere, e quindi che lo faccia. Se non lo volete fare andiamo avanti così. Una brutta dimostrazione, un brutto esempio diamo ai cittadini, siamo i primi noi a non osservare una legge che esiste. Fate come volete”. Consigliere Bombace Savino (I.D.V.): “Io è la prima volta che ho l’onore di entrare, di sedere in questo Consiglio Comunale per cui non sono a conoscenza di ciò che è stato il passato e di eventuali, passatemi il termine, vecchie ruggini o altro che ci può essere stato nel passato e che possono essere alla base della scelta di qualcuno di non adempiere a questo che comunque è un obbligo di legge. Io, francamente, non ho problemi e non ho avuto problemi a presentare la mia dichiarazione dei redditi, perché personalmente non ho nulla da nascondere e quindi non mi sento in nessuna condizione per non farlo. Ritengo, nella mia personale opinione, che sia giusto che chi amministra una città renda la propria vita, quindi anche quella personale, trasparente ai propri elettori, perché agisce su loro mandato. Detto questo, chiaramente, chi vuole agire in maniera diversa ovviamente lo fa assumendosi le proprie responsabilità. Non è prevista alcuna sanzione di nessun tipo, per chi non adempie a questo obbligo e questo la fa diventare un obbligo morale e quindi etico, come era stato detto precedentemente da chi mi ha preceduto. Un’ultima cosa che vorrei dire su questo ordine del giorno e poi chiudo, perché comunque credo ci sono altre cose molto più importanti che non questa ostinazione a non adempiere a questa formalità molto semplice ed è questa, chi ha presentato questa mozione, quindi chi ricorda l’esistenza di questa legge e quindi l’obbligo di tutti di adempiere, non è la maggioranza, non è il Sindaco, non è il Presidente del Consiglio, ma è la minoranza. Questo vuol dire che negli anni in cui questa norma non è stata ricordata e non è stata applicata, chi allora ricopriva il ruolo di minoranza, ma anche un semplice Consigliere che allora sedeva, poteva benissimo farlo. Quindi, se di una responsabilità, e sottolineo il se, parliamo è una responsabilità che, secondo me, va in senso trasversale in tutti quelli che negli anni precedenti in cui questa norma è stata dimenticata, non si sono presi la briga di ricordarlo”. Consigliere Tigano Giorgio (P.D.L.): “C’è qualche motivo per cui non si può votare quest’ordine del giorno, che non è di tipo etico come sottolineava l’amico Bava, ma è un altro il motivo. Io mi pongo la domanda: la trasparenza traspare dalle dichiarazioni? Vorrei che tutti ci potessimo, prima di tutto, interrogare su questa domanda. Io credo che questa legge qui, da quello che vediamo tutte le sere in televisione e dalle notizie pubblicate sui giornali risulta esattamente il contrario, che la trasparenza non si può evincere dalle dichiarazioni di tantissimi, non dico dei nostri Consiglieri o di noi, perché non ho dubbi, non ho dubbi, ma in genere, mi pare che la lettura dei quotidiani, l’ascolto dei telegiornali eccetera ci porta sicuramente a questa considerazione. È una considerazione mia, probabilmente, anzi sicuramente sbagliata, ma penso che interiormente ciascuno di noi, ciascuno di voi, questa mia perplessità la condivide. È una legge un po’ demagogica perché se lo spirito della legge sarebbe quello all’inizio di ogni Amministrazione, in particolare il Consigliere, l’Amministratore, deve dichiarare il suo reddito, alla fine si deve andare a vedere, come pure parlava il nostro amico Di Gregorio, se il reddito di questa persona è aumentato in senso sconsiderevole e possa avere usufruito della propria carica per aver accumulato dei beni non guadagnati in maniera onesta. Lo spirito della legge è questo. È vero anche che per tantissimi anni questo non è stato chiesto agli amministratori, non mi risulta... no, forse un anno sì, io mi ricordo che con Reschigna ce lo chiesero, ma fu fatto un anno solo, perché mi ricordo che ero Consigliere della Fiamma e presentai... credo di essere stato il primo a presentare questa dichiarazione, forse le segretarie lo possono anche confermare. Ma detto questo, è anche vero perché globalmente l’etica non ha un inizio, non ha una fine, l’etica è qualcosa di superiore che o esiste sempre o non esiste, quindi dobbiamo dire che questa sera invochiamo l’etica e questa etica, invece, non era etica in altri tempi, ma comunque queste qui sono considerazioni sempre mie personali che sicuramente non possono essere condivise da altri Consiglieri. Volevo poi dire che l’assurdo di questo ordine del giorno, al di là del fatto che io posso condividere il fatto... anzi condivido il fatto che se l’abbiamo fatto tutti è giusto che lo facciano anche l’assessore Calderoni e è giusto che lo facciano anche tutti i Consiglieri, ripeto più forse per una forma di rispetto verso gli altri Consiglieri che non per andare a rendere valido lo spirito di una legge che, sinceramente, sa solo di demagogia. Ripeto, la storia dei partiti e degli amministratori di questi anni credo che mi dia ragione e non possa essere confutata. La cosa che mi lascia perplesso e per cui io non posso votare quanto meno a titolo personale, così faccio dichiarazione di voto, questo ordine del giorno, è che chi l’ha presentato, che è il caro amico Zanotti, tutta la minoranza dopo questo lungo appello a questa legge etica, di quest’etica che finalmente riemerge dalle profondità marine, alla fine non solo invita, giustamente, la persona e comunque gli inadempienti ad essere adempienti per rispettare quest’etica, ma va oltre la legge e va a stabilire la pena. Allora qui, questa sera, abbiamo visto il nostro caro amico Zanotti imbracciare il littore, sai cos’è il littore, il littore era l’espressione della legge, poi dopo fu adottato anche da Mazzini, in seguito ancora fu adottato anche da altri movimenti, ma il littore era un fascio di verghe, dove le verghe significavano le legnate, le bastonate che venivano date a chi violava la legge e poi, in mezzo a queste verghe, c’era l’ascia. L’ascia che cosa significava? Significava la pena di morte, il massimo della pena. Allora io questa sera mi sono visto Zanotti, perché era lui, con questo fascio littore enorme in mano, andare ad invocare la pena di morte per l’assessore Calderoni il quale non ha presentato la dichiarazione. Questo mi lascia perplesso, questo mi impedisce eticamente di andare a votare un ordine del giorno che, se ha sicuramente dei contenuti etici, anche se non sono contenuti etici retroattivi, va oltre la legge e stabilisce la pena di morte. Il fascio littorio che riemerge nella sua parte più cupa della sua storia millenaria, che risale a duemila anni fa. Io chiederei ai signori della minoranza di togliere assolutamente le ultime frasi di “impegna il Sindaco”, l’impegno al Sindaco ad invitare, non certamente a revocare, con quella che è la pena di morte, attraverso questo simbolo assolutamente cupo nella storia degli ultimi 2500 anni”. Consigliere Montarone Stefania (P.D.): “Mi sarei aspettata, questa sera, interventi tutti un po’, da parte della maggioranza, tipo quello del consigliere Tigano, nel senso che sinceramente questo ordine del giorno nasce dalla minoranza e quindi il gioco delle parti vuole che come minoranza i dispositivi degli ordini del giorno siano qualche volta anche volutamente provocatori. Non c’è niente di scandaloso, è sempre successo. Io ricordo ordini del giorno che chiedevano dimissioni o al Sindaco o anche in precedenza di togliere le deleghe per situazioni simili a queste, quindi sinceramente mi aspettavo che la discussione vertesse più sul dispositivo che non su quello che dice la legge e sul fatto che si debba o non si debba rispettare. Quindi colgo positivamente anche l’intervento del consigliere Tigano. Al di là di questo credo che non ha ordinato il dottore di svolgere un ruolo pubblico e di svolgere la funzione di pubblici amministratori, ma ognuno di noi sa che nel momento in cui si accetta un ruolo pubblico, cose che per un normale cittadino non sono dovute, a noi sono dovute e quindi, proprio per una questione di trasparenza, proprio per una questione di rispetto del ruolo che svolgiamo, rispetto verso chi ci ha eletto e grazie ai quali noi siamo qui, perché non dobbiamo dimenticarci che comunque li rappresentiamo. Siamo già in un momento in cui credo che la politica ha toccato, spero, il suo fondo e non si possa andare oltre e quindi il fatto che quaranta Consiglieri Comunali su quarantuno abbiano rispettato una legge e abbiano dato riscontro ad una richiesta che arriva dagli uffici del Comune, la vedo come una cosa molto positiva, quindi non accetto, personalmente, che si dica: “Siccome prima non è mai stato chiesto, siccome prima non è stato mai fatto, allora siamo legittimati a non farlo”. Io non condivido questo modo di pensare, tant’è che anche nei prossimi anni, anche se la segretaria non dovesse richiedere di presentare, personalmente io continuerò a farlo, perché ritengo che sia un adempimento doveroso da chi fa l’amministratore pubblico. Spesso, addirittura, anche la nostra vita privata diventa momento pubblico, quindi il fatto che il nostro patrimonio, i nostri redditi, debbano essere anche pubblicizzati attraverso un sito internet, io credo sia un nostro dovere. Per quanto riguarda il passato, io credo che noi dobbiamo guardare avanti e smetterla di continuare a guardare indietro, perché altrimenti davvero non arriveremo mai da nessuna parte. Fatta questa premessa non è vero che in passato non è stato mai richiesto il rispetto del nostro regolamento e della legge. Io, personalmente, nei primi due anni di permanenza del Consiglio, l’ho richiesto ai Consiglieri Comunali, credo che forse soltanto la metà, allora, aveva rispettato questa richiesta. Non esisteva ancora un sito internet, quindi non c’era la possibilità di pubblicare questi dati, venivano sollecitati e non c’era risposta, se n’era discusso nei capigruppo ed alla fine si era deciso, proprio perché non c’era una possibilità di sanzionare chi non rispettava questo adempimento di non sollecitarlo, perché tanto alla fine non si arrivava da nessuna parte. Avevamo, addirittura, pensato di toglierlo quando abbiamo rivisto lo statuto, i capigruppo che allora facevano parte della conferenza dei capigruppo credo che possono ricordarlo, proprio perché tanto non si dava mai seguito, un po’ come nel nostro regolamento è prevista la figura del Consigliere aggiunto al quale, però, alla fine non abbiamo mai provveduto. In realtà, poi, a maggioranza, la capigruppo aveva ritenuto di lasciare questo dispositivo anche se risultava un po’ una lettera morta. Questo solo per dovere di dire un po’ le cose come sono state in passato. Poi, ripeto, personalmente credo che se si vuole emendare il dispositivo è una questione, se invece si vuole entrare nel merito che è giusto, è legittimo ed è giustificato non presentare la dichiarazione perché in passato non si è mai fatto, io su questo personalmente credo che come Consiglieri Comunali non è giusto e non è corretto che vengano dette queste cose”. Consigliere Restelli Giorgio (L.N.): “Noi, senza problemi, abbiamo presentato tutti quanti la nostra dichiarazione dei redditi, Consiglieri, Assessori e quant’altro e non ci siamo neanche posti il problema di non farlo. Al di là di questo tipo di discorso che è nostro, che è personale, noi non abbiamo questi problemi qua, magari ne abbiamo altri, ma ce li avete anche voi. Però mi lascia un attimo perplesso questa nuova versione di Zanotti che con il malleus maleficarum e lo spillone andava ad infilare nei meandri della Pubblica Amministrazione alla ricerca delle streghe e quindi abbattendo quello che poteva essere un compenso di professionisti che nessuno ha mai posto in discussione e che quindi andava alla ricerca di qualcosa... non lo so, di quello che potrebbe essere una specie di velleitario modo di porre in discussione un compenso, chiamiamolo così. Oggi la stessa cosa viene fatta da tutta la minoranza nei confronti di un Assessore che penso possa essere considerato fuori dubbio uno dei migliori presenti in questo contesto, in questo Consiglio Comunale. Noi ce ne saremmo rimasti sull’Aventino come abbiamo fatto ieri sera, lasciandovi combattere questa guerra tra partiti che sono la fine di una seconda Repubblica, senza preoccuparci di fare molto altro, invece poi valutando che nell’ordine del giorno veniva posto il problema di chiedere le dimissioni di Calderoni allora a questo punto anche noi siamo obbligati a difendere una posizione che non è secondo noi eccezionale, però io non mi sento di chiedere a nessuno di fare nient’altro di più di quello che noi abbiamo fatto, per cui è la coscienza di ognuno di noi che deve decidere se ottemperare o meno ad un determinato tipo di provvedimento, ad un determinato tipo di normativa. Però non penso e non credo che sia compito vostro, né del PD e neppure del fratellastro Partito della Rifondazione Comunista o come si chiama adesso, chiedere in un ordine del giorno le dimissioni dell’Assessore. Per cui noi, da un momento di astensione e quindi di completo distacco da questo discorso, e faccio anche la dichiarazione di voto, a questo punto, per conto del Partito della Lega Nord, voteremo sicuramente contro a questo ordine del giorno, salvo che non togliate la parte relativa alle dimissioni dell’Assessore e del Consigliere”. Consigliere Tambolla Antonio (Autonomo): “Io, essendo Consigliere di questa prima tornata, comunque quando mi è stato richiesto di presentare il mio reddito l’ho fatto, però potevo anche farne a meno. Io sono un libero professionista, è giusto che se la legge dice di presentare e io di fatto ho presentato la dichiarazione tutt’e due gli anni tranquillamente; però è il brutto del rovescio della medaglia, perché quando poi si viene attaccati o per lo meno qualcuno si è permesso anche – sarebbe stato anche da denunciare – di dire: “Non ha denunciato nulla” ma cosa ne sa lui della mia storia, dell’artigiano che sono io, che cosa posso avere? Io potrei anche avere dei soldi e non li ho recuperati o per lo meno aver lavorato sei mesi e sei mesi sono stato a casa, per cui qualcuno mi ha anche attaccato. Dentro qua ce n’è parecchi che hanno detto: “Abbiamo visto il suo reddito. Porcata!” per cui dico, personalmente, se c’è una legge che dice che si è obbligati, che secondo me è una legge porcata perché è stata fatta per gli onorevoli, io dico che va bene, come Consigliere potrei anche farlo, ma siccome io prendo i gettoni e faccio solamente il Consigliere, dovrei dichiarare solamente il gettone per le presenze nel Consiglio Comunale. Cosa prendo? Quattrocento o ottocento nell’arco dell’anno? Dovrei denunciare solo quelle cose lì e basta. Giustamente un Assessore o uno che è in Regione o in Provincia dovrebbe dichiarare tutto perché lavora, cioè viene stipendiato dal Comune, ma io non vengo stipendiato dal Comune, per cui secondo me è stata una legge un po’ porcata. Io, comunque, l’ho fatto volentieri e lo farò, non ci sono problemi, però è brutto essere nominati come quelle persone che non hanno dichiarato niente. Penso che se c’è una legge da adempiere , è giusto che si faccia, ma se si tratta di demagogia come ha detto il consigliere dottor Tigano, va bene staremo a vedere ” Consigliere Rolla Angelo (P.D.): “Una proposta di emendamento. Sentendo gli interventi che mi sono succeduti – sentito Restelli, sentito Tigano e magari anche altri che hanno questa esigenza – noi toglieremmo la parte finale “impegna il Sindaco a revocare la nomina ad Assessore …” e ci fermeremmo al “Sollecita gli amministratori comunali a presentare, entro venti giorni dall’approvazione del presente ordine del giorno la dichiarazione...” cioè togliamo, come suggerito da Tigano, l’ultima parte.” Signor Sindaco: “Cari colleghi, l’assessore Calderoni svolge le funzioni di direttore finanziario della ditta Alessi e lavora in questi giorni a tempo pieno come Assessore alle finanze del nostro Comune per 375 euro al mese, essendosi autoridotto lo stipendio già al 50% ed ulteriormente ridotto. Non è vero che la sua dichiarazione non sia pubblica, la sua dichiarazione è pubblica, lui si rifiuta di depositarla, ma perché vuole nascondere il proprio reddito? Lo fa per una questione di protesta nei confronti dell’ex Sindaco Zanotti da cui è stato, a suo avviso, insultato. Quando l’assessore Calderoni avrà le scuse ufficiali da parte del consigliere Zanotti, un minuto dopo, non posso parlare per lui perché volutamente non è qui questa sera, non ha nulla in contrario a depositare la sua dichiarazione che è pubblica. D’altronde, se voi leggete il foglio virtuale Verbania 70 di oggi, ulteriormente ci sono delle critiche all’assessore Calderoni, che sono al di là del buon gusto, perché in questo periodo penso che tutti gli Assessori alle finanze d’Italia siano in difficoltà nel fare i bilanci. Quindi questo è un moto di protesta da parte dell’assessore Calderoni, nei confronti di un atteggiamento che lui ritiene non essere conforme a quello che è il normale dibattito democratico di accuse e contro accuse quando escono dal buonsenso. Faccio presente che la sua dichiarazione è pubblica, basta andare al Comune di Casale Corte Cerro ed è affissa, ma è notorio quanto guadagna, perché è scritto anche sui giornali, fa il lavoratore dipendente e quindi penso che 99% del suo reddito sarà quello di - anzi ormai adesso è andato in pensione - ex direttore finanziario. D’altronde non torniamo, come diceva giustamente il consigliere Montarone, sul passato, anche se obiettivamente è un po’ ipocrita, però farsi sentire la morale da chi, lo dicevamo anche ieri, addirittura ha cercato di avere il doppio dei propri emolumenti senza averne diritto, è un po’ forzato. Qualcuno presenti le scuse all’assessore Calderoni e sono convinto che l’assessore Calderoni, che ringrazio pubblicamente per il lavoro che sta facendo, non avrà nulla in contrario a depositare la propria dichiarazione, perché la dichiarazione è pubblica e tanto meno l’assessore Calderoni non vuole nascondere il suo reddito che appunto è facilmente recuperabile da tutti i tabulati che si vogliono. Se arriveranno delle scuse può darsi che l’assessore Calderoni si muova, sennò l’assessore Calderoni ha già detto che lui è prontissimo a dimettersi, io mi rifiuterò fino all’ultimo giorno possibile, ovviamente, di accettare le sue dimissioni...Se tu vuoi cacciarmi perché non deposito la dichiarazione fai pure, io non solo esprimo la massima fiducia e solidarietà con l’assessore Calderoni ma lo ringrazio perché sta svolgendo, specialmente in questi giorni ed in questi mesi un lavoro improbo per l’appunto per il nominale di 375 euro al mese. L’etica, si fa anche lavorando per la città, che tra l’altro non è neanche la sua città, perché lui è residente a Casale Corte Cerro, lo fa magari perché è amico personale del sottoscritto da quarant’anni, perché abbiamo fatto le scuole insieme a cominciare dalle medie inferiori, anzi dalla prima ragioneria laureandoci insieme, avendo una perdita netta ad occuparsi di questa città, ma lo fa per amicizia, per impegno, per senso civico. L’etica non è depositare una dichiarazione dei redditi, ma è comportarsi bene, oltretutto, ripeto, come lavoratore dipendente non ha neanche le possibilità di fare redditi assurdi. Quindi qualcuno presenti finalmente le scuse, consigliere Zanotti, e forse l’assessore Calderoni potrà prendere in considerazione di depositare la dichiarazione. Lei, se non riterrà di dover presentare le sue scuse, non potrà pretendere... potrà censurare finché vuole l’assessore Calderoni, ma siccome Lei non è più il Sindaco, Lei non revoca più nessuno. Ne prenda atto, si candidi la prossima volta, verrà sicuramente a furore dei cittadini rieletto Sindaco, Lei non farà certo l’assessore Calderoni come Assessore alle finanze, detto da Lei, però, glielo ripeto davanti alla faccia un’altra volta, che ha avuto l’impudenza addirittura di chiedere il doppio della sua liquidazione senza averne titolo, che ieri ed oggi abbia l’impudenza e la faccia di tolla di chiedere queste cose, è veramente ridicolo. No, no, è Lei che ha la coda lunga e la coscienza di paglia, oppure giri Lei i sostantivi, ma è sempre la stessa cosa. Brutta figura continua a farla e continuerà a farla, buon divertimento e buon proseguimento, io l’assessore Calderoni non lo revoco”. Consigliere Zanotti Claudio (Gruppo Autonomo) per fatto personale “Dico al Segretario di prendere nota, perché il Sindaco Zacchera, nervosissimo, ha dichiarato che io ho insultato l’assessore Calderoni. Voglia il Segretario prendere nota di questa affermazione del Sindaco e chiedere, perché lo domando io come Consigliere Comunale, che l’assessore Calderoni dica in quale contesto, circostanza, io l’ho insultato. Perché se il Sindaco Zacchera questa sera vuole fare un po’ di cabaret e ci vuole far divertire, essendo notoriamente esperto nel genere, citando il mio bel articoletto su Verbania 70 come insulto... il Segretario prende buona nota e poi il Segretario comunicherà che il consigliere Zanotti intende sapere dall’assessore Calderoni quali insulti io gli ho rivolto, perché che tu venga qui a fare il “ninin” a raccontare... che Lei, signor Sindaco, venga qui a dire delle cose che non stanno né in cielo né in terra quando io sugli strumenti di comunicazione faccio attività politica e se dico che l’assessore Calderoni, su mandato dittatoriale del Sindaco, stabilisce che l’IMU del 2012 sarà del 60% più elevata rispetto all’ICI del 2007, non credo sia un insulto. Io, però, voglio sapere il tenore... e siccome Lei, signor Sindaco, avendo ricevuto, nel suo capace seno, dall’assessore Calderoni il rammarico, la costernazione, la mortificazione e tutti i sentimenti di doglianza che possono albergare nell’animo di un uomo mite e sensibile quando viene insultato, io gradirei sapere in cosa consiste l’insulto che ho rivolto all’assessore Calderoni. Io faccio una certa polemica politica, un’oratoria qualche volta al calor bianco, un pochettino incalzante, di tanto in tanto mi capita di usare il fioretto, poi la sciabola, poi la spada, qualche volta di piatto, qualche volta di taglio, ma che io abbia insultato l’assessore Calderoni intenderò vedere quando è successo. Questo per fatto personale e poi interverrò come Consigliere Comunale, avendo presentato prima il mio ordine del giorno.” Consigliere Giani Gian Maria (P.D.): “Solo per le parole del Sindaco, mi spieghi, c’è una legge ed uno perché si è sentito offeso non ottempera la legge? No, perché se io quando mi sento offeso non dovessi ottemperare alle leggi che ci sono, a questo punto magari mi comporterei diversamente. C’è una legge che dice che ognuno di noi deve presentare la dichiarazione dei redditi pubblica e questa è una legge dello Stato e finché questa legge c’è, se non è stato fatto in passato è stato fatto un errore in passato ed io non lo nego, però c’è questa legge, è stato chiesto di rispettarla, io ammetto di essere uno di quelli che ha consegnato la dichiarazione in ritardo, richiamato pesantemente dal Presidente con una lettera minatoria che mi intimava tot giorni per presentare la dichiarazione dei redditi..” Presidente Boldi: “Consigliere Giani, io non mando lettere minatorie, cerchi di moderare i termini”. Riprende la parola il consigliere Giani Gian Maria “L’ho tenuta e mi sono assolutamente offeso, però c’è una legge, il Presidente del Consiglio mi ha richiamato all’ordine ed io ho inviato, giustamente, la mia dichiarazione dei redditi. Adesso non condivido il discorso di uno che si sente offeso e non ottempera una legge. Qua non ci rendiamo conto che noi stiamo perdendo anche credibilità su queste cose, perché se siamo i primi a non rispettare le leggi dello Stato, che credibilità abbiamo? Io l’ho anche proposta ed il consigliere Rolla ha fatto l’emendamento, non vogliamo avere il fascio littorio in mano, per carità, lo lasciamo al consigliere Tigano, è giusto non dare nessuna sanzione all’Assessore, però è anche giusto che chi dirige il Comune faccia questa richiesta all’Assessore di presentare la dichiarazione dei redditi come da legge. Dopodiché io non parlo di etica, non mi interessa, quando ci sono le leggi ci sono le leggi, non c’è l’etica, uno si può comportare bene o comportare male, ma quando c’è una legge, la legge è quella che è stata stabilita e quindi tutti ci dovremmo attenere a questa legge. Per cui chiedo al Consiglio Comunale di votare l’ordine del giorno emendato perché altrimenti il Comune di Verbania, in questa piccola cosa, poi non so in altro, ma in questa piccola cosa si pone al di fuori della legge”. Consigliere De Benedetti Giovanni (P.D.): “Io mi aspettavo questa sera un minimo di coerenza, qui non c’è nessuno che mette in discussione la credibilità dell’assessore Calderoni, la sua capacità amministrativa, il ruolo civico che ha e chiaramente la sua vita quotidiana, mi scuserei io per primo nei suoi confronti, ma qui si tratta che questo Consiglio Comunale sta avallando la disobbedienza da parte di due amministratori che guarda caso, volutamente, disobbediscono alla legge dello Stato. Poi ci lamentiamo, il Sindaco si lamenta che la gente non ha il senso civico, non rispetta le regole, non rispetta la legge e siamo i primi noi ad avallare il fatto che in questo Consiglio Comunale due amministratori non si adeguano alle leggi. Mi sembra veramente un’assurdità. Io non sono certamente per chiedere le dimissioni dell’assessore Calderoni, però mi aspettavo da Attalla, lui che io ritenevo una persona attenta e seria nel rispetto della società, mi sembra oggi che si contraddica la sua personalità. Non lo capisco, cosa vuol dire? A me non interessa cosa guadagna lui, non me ne frega niente di cosa guadagna l’assessore Calderoni, non mi frega niente di cos’ha guadagnato ognuno di voi, ma mi sembra, però, che ci sia da dare un segnale forte in questo momento dove siamo tutti sulla bocca di tutti, dopo quello che altri hanno fatto, non certamente gli amministratori del Comune di Verbania, non i Consiglieri Comunali di Verbania, ma tutti dalla Lega a Forza Italia al PD eccetera, alla Margherita, quello che hanno rubato. Certamente, se ci fosse stata più chiarezza, cari i miei collaboratori, colleghi della maggioranza, se ci fosse stata più chiarezza e più attenzione anche là dove c’è il potere, probabilmente non sparivano, non si acquistavano i diamanti. Voi, questa sera, volete avallare la disobbedienza da parte degli amministratori, ma non venite più a chiedere perché il cittadino A si è permesso di non andare a fare la dichiarazione dei redditi o perché il Tizio non ha rispettato la panchina, quando siete voi i primi ad avallarli”. Esce l’assessore Pella Consigliere Actis Alberto (P.D.L.): “Immaginavo che con un ordine del giorno del genere ci fosse la voglia di rendere più seri gli incontri che noi facciamo qua, non che alcune volte non riusciamo a fare cose serie, ma in certi casi, quando si innescano dei meccanismi personalistici e di esibizione che francamente quelle del teatrino dei burattini... alcune parole messe ad arte, infilate tra l’una e l’altra, possono fare male, ma tanto male, tanto male quanto le persone che mettono a repentaglio con le loro opere dialettiche e magari anche articolistiche, mirate a distruggere, piuttosto che a costruire, non immagino neppure che cosa riescono a fare. Io sono qui per difendere l’assessore Calderoni e per ringraziare la Sinistra che mi omaggerà del fatto che l’anno prossimo pagherò meno tasse grazie anche al loro intervento mediatico e la cosa, per un certo verso, mi fa piacere, dall’altra parte, ovviamente, può infastidire. Quindi, ci leggeremo l’anno prossimo insieme tutte le denunce dei redditi e mi auguro lo si faccia a ragion veduta per capire quali sono le cause e gli effetti delle persone sconsiderate che alcune volte si infilano nella vita privata delle persone solo nel chiedere la denuncia dei redditi che ovviamente è opportuna, doverosa e sentitamente obbligatoria da parte degli amministratori presentare. L’abbiamo fatto, ho aggiunto anche dei fogli, perché non bastavano, così, per la soddisfazione di qualcuno, ma questo è un fatto personale. La richiesta mia personale è questa, lo chiedo anche al mio gruppo, di respingere questo ordine del giorno, anche con tutte le modifiche che il consigliere Rolla ha desiderato fare per rimettere su un piano più serio questo tipo di discussione. Mi auguro che, se ci fosse un’ulteriore richiesta di emendamento che riconduca a dei toni un pochino più umani o anche un attimino consoni al livello dell’assemblea, si riesca a concludere in modo, direi, configurante quello che la città ha desiderato e desidera che i Consiglieri facciano. Pertanto immagino che il mio capogruppo abbia già pronto un pezzettino da discutere con la minoranza in modo tale da poterlo insieme votare. Nel caso contrario già anticipo quello che dirò, respingo quell’ordine del giorno fatto in quella maniera. Discutetelo insieme al mio capogruppo e poi vediamo successivamente”. Il Presidente Boldi “Scusate un attimo. Mi viene in mente un conclave che si è tenuto a Viterbo nel Medioevo. Dopo due anni che non riuscivano ad eleggere il Papa hanno tolto il tetto alla seduta del conclave per convincere i Cardinali ad eleggere questo Papa, finalmente. Noi ci troveremo nella stessa situazione: un giorno o l’altro i cittadini verranno a toglierci il tetto sulla testa. Scusate l’inciso, questo è personale.” Consigliere Franzi Francomaria (P.D.L.): “Noi abbiamo ascoltato con grande interesse tutta la discussione e siamo rimasti comunque convinti che evidentemente ci sia una parte di strumentalità, però non possiamo non riconoscere che evidentemente ci si richiama a norme vigenti in quest’ordine del giorno. Per cui siamo ben lieti di accogliere la correzione che la minoranza ha deciso e di emendare l’ordine del giorno, però vi proponiamo un emendamento ulteriore. Per cui noi chiederemo al Consiglio Comunale di votare l’inserimento, all’interno di questo ordine del giorno, di questa frase che in questo momento vi leggo: “Considerato che la pubblicizzazione di cui al presente ordine del giorno, costituisce non soltanto obbligo di legge, ma anche un importante gesto di trasparenza ed una manifestazione di rispetto nei confronti dei cittadini e degli elettori, stigmatizzando gli interventi provocatori e strumentali delle opposizioni, sollecita gli amministratori comunali ancora inadempienti a presentare entro venti giorni...” è l’emendamento che io propongo”. Dichiarazioni di voto sugli emendamenti proposti Consigliere Rolla Angelo (P.D.): “Noi proponiamo un emendamento di questo tipo che non snaturi completamente l’ordine del giorno. Noi vorremmo che si votasse senza quella frase e basta, senza altre variazioni, se ce ne dovessero essere altre che sono provocazioni, non provocazioni di chi parla, ma provocazioni scritte, a questo punto non possiamo accettare una cosa del genere. Quindi noi votiamo l’ordine del giorno, come ho detto prima, solo se emendato della parte che abbiamo proposto.” Il consigliere Giorgio Tigano propone di togliere dall’ordine del giorno i cognomi e l’ultima parte del dispositivo dopo “impegna il Sindaco”. Consigliere Angelo Rolla (P.D.): “In riferimento alla proposta del consigliere Tigano che venga tolto anche ogni riferimento a cognomi espressi nell’ordine del giorno, noi ottemperiamo a questo, toglieremo qualsiasi riferimento preciso e propongo la votazione senza i nomi delle persone che compaiono in quest’ordine del giorno e senza l’ultimo “impegno””. Consigliere Claudio Zanotti (Gruppo Autonomo): “Noi abbiamo presentato un documento, dal dibattito che è emerso si va definendo, anche se nella maniera più incoerente ed irrazionale e poco lucida, una possibile convergenza su un documento che espunge i nomi, anche perché l’abbiamo fatto ai primi di dicembre ed in realtà quasi tutti quei nomi sono entrati tra i presentatori della dichiarazione ed eliminando l’ultimo capoverso da “impegna il Sindaco” in giù. Noi proponiamo che venga votato l’ordine del giorno dalla minoranza presentato togliendo i nomi e togliendo l’ultimo capoverso. Noi proponiamo al voto questo documento che ci sembra il frutto del dibattito. Il richiamo forte a presentare le dichiarazioni è contenuto nel primo disposto deliberativo, togliamo il secondo che personalizza troppo, ma l’assessore Calderoni coglierà, nella parte più generale, un invito rivolto anche a lui, e noi siamo disponibili. Io, da presentatore dell’ordine del giorno, mi sento di poter proporre al Consiglio Comunale adesso la sua approvazione, dando per quanto riguarda il mio gruppo, che non ho avuto neanche molta difficoltà a consultare, il voto favorevole”. Presidente: “A questo risultato si può arrivare soltanto votando prima gli emendamenti e poi l’ordine del giorno, oppure, se si raggiunge un accordo per un documento unitario mediante una piccola sospensione, si può anche arrivare ad un altro testo, però me lo dovete mettere per iscritto, se volete fare un documento unitario mettetelo per iscritto. Un momento. Il capogruppo Franzi non accetta”. Consigliere Franzi Francomaria (P.D.L.): “Noi chiediamo che venga inserita quella frase che abbiamo proposto” Consigliere De Ambrogi (P.D.): “Chiedo scusa, forse perché sono abituato a leggere le leggi ed ad applicarle. Io credo che la legge imponga la presentazione delle dichiarazioni, tutto il resto sono chiacchiere.” Consigliere Di Gregorio Vladimiro (C.I:-Rif.Com.): “Io, nonostante condivida integralmente l’ordine del giorno, per venire incontro alle richieste della maggioranza sono anche disposto ad eliminare quella parte di testo dell’ultimo paragrafo. Ora, la miopia della maggioranza che non riesce a capire che oltre ad essere dalla parte del torto, oltre a sottolineare il fatto che c’è un inadempimento di legge e loro lo rivendicano, da questo punto di vista, non riescono ad arrivare al fatto, appunto, che noi concediamo una parte del nostro ordine del giorno per venire incontro e rimettere sul piano della legalità la questione. Ora, che il fatto sia senza sanzione, non vuol dire che non abbia valore come altro. Se uno ruba una mela viene condannato quanto altri reati, ma non per il fatto che rubi una piccola entità. Per cui, da questo punto di vista, credo che stiano facendo una brutta figura davanti all’opinione pubblica, perchè stanno mettendo in risalto ed in contestazione una norma di legge a cui il 99%, quasi, dei Consiglieri e Assessori hanno adempiuto. Per cui credo che da parte nostra c’è stata un’ampia disponibilità a venire incontro a quanto detto dalla maggioranza, ma probabilmente c’è una cattiva volontà da parte della maggioranza di non applicare la normativa e quindi da questo punto di vista si mettono veramente dalla parte del torto tutti quanti, anche coloro che hanno adempiuto alla normativa di legge. Io, come Tigano, nel 1999, presentai la dichiarazione dei redditi, per cui io nel passato, perché un’Amministrazione di centrosinistra me l’ha chiesto, l’ho presentata. Ora sono tornato nuovamente in Consiglio, mi è stato chiesto e l’ho ripresentata, ma perché altri non l’hanno presentata come l’ho presentata io?” Consigliere Bava Carlo (Cittadini con Voi): “Rubo qualche aggettivo e qualche definizione dai colleghi che hanno parlato prima. Come giustamente ha detto Tigano c’è da essere perplessi di fronte alla situazione che si è creata e come ha detto bene il Consigliere della Lega mi sembra che abbia davvero poco senso perdere così tanto tempo per questa questione. D’altra parte, come dice Actis, ho visto questa sera dei comportamenti assolutamente non consoni per questa assemblea e, rubando una definizione al signor Sindaco, tanta gente questa sera si è bruciata le dita sui vetri, perché mi sembra che se abbiamo voluto dimostrare una cosa, questa sera, con i vostri interventi, e non mi sembra che sia strumentale l’atteggiamento della minoranza di chiedere questa cosa, ma mi sembra che sia strumentale, invece, chiedere, scusa Franzi, di togliere i nomi da un ordine del giorno, nel momento in cui la legge dice che il Sindaco avrebbe dovuto addirittura applicare la censura per questa cosa e pubblicare sull’albo. La legge dice: “Pubblicare sull’albo del Comune i nomi degli inadempienti”. C’è il regolamento. Sì, il Sindaco dice la legge, se vuoi ce l’ho qua, attraverso il mio wireless c’è scritto. La cosa che mi è sembrata e mi sembra particolarmente pesante ed interessante è che se questa sera la maggioranza voleva dare dimostrazione concreta dell’assoluta scarsa autorità ed autorevolezza del nostro Presidente del Consiglio, questa sera l’avete dimostrato, perché questa sera tutti, con le giustificazioni che avete dato, avete cercato di dimostrare che è assolutamente non autorevole il nostro Presidente, perché è a lui che si è mancato di rispetto, perché un Consigliere ed un Assessore non hanno presentato quanto lui chiedeva, quindi le sue richieste valgono come aria fritta, a questo punto. Io questa sera sono autorizzato a pensare che le sue richieste valgono come aria fritta, con tutto il rispetto che ho per il mio collega ed amico Boldi. Questo è quello che, signori, purtroppo, e dico purtroppo perché mi sento mortificato da questa cosa e quello che stasera mi avete dimostrato”. Presidente: “Consigliere Bava, io non posso costringere con la pistola a presentare la dichiarazione. Per quanta riguarda me io sono stato tra i primi a presentare la dichiarazione , perché ritengo che sia giusto”. Consigliere Bava Carlo (Cittadini con Voi): “È questione di un’autorevolezza di una maggioranza e basta, non discuto più di niente, è questione di autorità e di autorevolezza. Questa sera la maggioranza avrebbe potuto dimostrare che lei è una persona autorevole, questa sera la maggioranza non l’ha sostenuta in niente, proprio in niente e per niente. Io volevo vedere il sostegno della sua maggioranza, Presidente la maggioranza non le ha dato nessun sostegno, ma si rende conto? Lei è espressione della maggioranza e sarei stato contento, soddisfatto, se questa sera tutti avessero detto: “Sì, ce ne sono due di amministratori che non l’hanno presentata, domani la presenteranno perché il Presidente gliel’ha chiesto”. Basta. Mi sembra la cosa più semplice del mondo”. Presidente: “Abbiamo capito che presentare la dichiarazione dal punto di vista legale è legato alla coscienza della persona. E’ così perché se non esiste un regime sanzionatorio è così”. Consigliere Bava Carlo (Cittadini Con Voi): “Aggiungo che il Comune di Rovereto si è dato un regolamento per fare questa cosa e, addirittura, se il Consigliere o chi è inadempiente, non presenta nei termini dati la cosa, il verbale della seduta di Consiglio nel quale viene resa pubblica in Consiglio Comunale l’inadempienza, il verbale di seduta viene trasmesso all’ufficio distrettuale delle imposte dirette o agenzia delle entrate che dir si voglia. Ci sono dei Comuni che fanno anche questo. Potremmo darci un Regolamento, perché il Presidente abbia più autorità ed autorevolezza”. Consigliere Franzi Francomaria (P.D.L.): “Mi sembra evidente e che i numeri stessi sottolineati in passato, sottolineati durante la serata, hanno dimostrato che la quasi totalità, evidentemente, del Consiglio di maggioranza, può intervenire con coscienza assolutamente tranquilla perché personalmente ha ottemperato. Quindi, di conseguenza, evidentemente il tuo intervento non tocca la quasi totalità dei Consiglieri, ne può toccare solo uno. A prescindere da questo voglio far notare una cosa che, evidentemente, proprio perché riconosciamo che quanto è stato sollevato dalla minoranza trova sicuramente giustificazione, proprio per questo ci siamo offerti di poter votare determinate condizioni, noi non possiamo non rilevare la strumentalità dell’atteggiamento, quindi siamo prontissimi a votare, purché voi riconosciate la strumentalità del problema che avete sollevato... la strumentalità non del problema, ma dell’atteggiamento assunto. Io non dico che il problema non esiste, io sostengo che è strumentale il modo in cui è stato sollevato ed in cui è stato portato, le ragioni, perché quando le persone stesse che non hanno ottemperato in passato si accorgono improvvisamente di una carenza che in questo momento è presente, ma non se n’erano accorti negli anni precedenti, questo è strumentale. Quindi, evidentemente, riconoscete la strumentalità e tutti saremo perfettamente d’accordo nel sostenere questo ordine del giorno”. Consigliere Marinoni Stefano (L.N): “Non voglio entrare in polemica in questo momento però sono due ore che stiamo parlando e siamo solo al secondo punto, ce ne mancano 17. Tutte le volte arriviamo che abbiamo ordini del giorno indietro di sei mesi. Io dico andiamo avanti, facciamo questi due emendamenti e poi chi vorrà fare, chi non vorrà fare... Questa sera io donerei il gettone di presenza ai servizi sociali, perché veramente abbiamo dato un brutto spettacolo. Questo è il mio pensiero”. Il Segretario legge l’emendamento proposto dal consigliere Rolla (allegato A): “Rilevato che le dichiarazioni patrimoniali e reddittuali relative all’anno 2009 sono stati effettuate, pur se in tempi diversi, da – e qui aggiunge – quasi tutti gli amministratori di Verbania” e si cancella “Ad eccezione dell’assessore Stefano Calderoni, il quale nonostante le formali sollecitazioni ad adempiere si è rifiutato di presentare la dichiarazione” e riprende “che le dichiarazioni reddituali e le variazioni patrimoniali relative all’anno 2010 alla data di presentazione di quest’ordine del giorno sono state presentate da ed aggiunge “Quasi tutti i componenti del Consiglio Comunale” e cancella “Ad eccezione del consigliere Farah, mentre risultano inadempienti gli assessori Balzarini, Airoldi, Carazzoni, Sottocornola, Pella, Vincenzi e Manzini” e cancellata la parte da “impegna” in poi. Questo sarebbe l’oggetto della prima votazione come emendamento”. Il Presidente pone in votazione l’emendamento proposto dal consigliere Rolla, ed IL CONSIGLIO COMUNALE ad unanimità dei voti espressi nei modi e termini di legge; DELIBERA di approvare l’emendamento. Il Segretario legge l’emendamento proposto dal consigliere Franzi (allegato B): “Il consigliere capogruppo Franzi ha presentato l’ordine del giorno con aggiunte dopo “considerato che la pubblicizzazione” ecc,mettere “stigmatizzando gli interventi provocatori e strumentali delle opposizioni”. Questa è la seconda votazione, con la cancellazione, altresì di “impegna”. Il Presidente pone in votazione l’emendamento proposto dal consigliere Franzi, ed IL CONSIGLIO COMUNALE Con voti favorevoli n. 12 e voti contrari n. 21 su n. 36 presenti e n. 33 votanti, essendosi astenuti n. 3 consiglieri (Cozza, Restelli e Quaranta), espressi nei modi e termini di legge; DELIBERA di respingere l’emendamento. Il Presidente pone quindi in votazione l’ordine del giorno con l’emendamento accolto, ed IL CONSIGLIO COMUNALE Con voti favorevoli n. 24 (Zanotti, Di Gregorio, Bava, Bombace, Giani, Caretti, De Ambrogi, De Benedetti, Idi, Bonzanini, Montarone, Rago, Rolla, Varini, Scarpinato, Volpe, Quaranta, Restelli, Farah, Tambolla, Gagliardi, Incerto, Immovilli e Tigano) su n. 36 presenti e n. 24 votanti, essendosi astenuti n. 12 (Sindaco, Cozzi, Chifu, Marinoni, Carazzoni, Canale, Canali, Cozza, Franzi, Actis, Capra e Boldi) espressi nei modi e termini di legge; DELIBERA di approvare l’ordine del giorno così come emendato. Il consigliere Zanotti comunica di voler ritirare l’ ordine del giorno ad oggetto “ Ordine del giorno del 7.12.2011 dei gruppi consiliari di minoranza relativo alla sentenza n. 211/2011 della Corte costituzionale”. Letto approvato e sottoscritto IL PRESIDENTE f.to BOLDI ROBERTO IL SEGRETARIO COMUNALE f.to ZANETTA CORRADO REFERTO DI PUBBLICAZIONE E COMUNICAZIONE AI CAPIGRUPPO CONSILIARI (art. 124 D.Lgs. 18.8.2000, n. 267 ed art.125 D.Lgs. 18.8.2000, n. 267) Si certifica, su conforme dichiarazione del messo, che copia del presente verbale viene affisso all’albo comunale, per la pubblicazione di 15 giorni consecutivi, dal .....……………….... IL SEGRETARIO COMUNALE f.to ZANETTA CORRADO Addi .............................…………………... Copia conforme all’originale in carta libera per uso amministrativo IL SEGRETARIO COMUNALE ZANETTA CORRADO Lì, …………………. Il sottoscritto Segretario, visti gli atti d’ufficio ATTESTA CHE la presente deliberazione è divenuta ESECUTIVA il .............….…………........... decorsi 10 giorni dalla data di inizio della pubblicazione (art. 134 comma 3° D.Lgs. 267/2000). IL SEGRETARIO COMUNALE f.to ZANETTA CORRADO La presente deliberazione è immediatamente eseguibile ai sensi e per gli effetti dell’art. 134, comma 4, del D.Lgs. 267/2000. ………………………………………………. IL SEGRETARIO COMUNALE f.to ZANETTA CORRADO 46 - 24/04/2012