1 ASCOLI FLY MEETING 21-22 OTTOBRE 2011 - Ascoli Piceno (AP) Il 22 e 23 ottobre 2011 si è svolto, nella bellissima cornice del centro storico della città marchigiana, il 1° Fly Meeting - Ascoli Piceno, organizzato dal Fly Fisherman Club (Sezione provinciale UNPeM) in collaborazione con la Provincia di Ascoli Piceno (ass.to Caccia e Pesca) e l'Amm.ne Comunale di Ascoli Piceno (ass.to allo spor). L'evento, che si è sviluppato su due giornate, ha visto la partecipazione di varie Scuole di Lancio e la presenza di "Fly Tier" di provata notorietà ed esperienza e road maker. Ha ospitato, tra l'altro, una mostra fotografica ("Fauna Bentonica la vita e il fiume” a cura di A. Busilacchio) e la conferenza "In mezzo scorre... il Tronto, recupero e valorizzazione di un tratto di fiume cittadino". La vasca di lancio, approntata nei giorni precedenti dallo staff del Fisherman Club di Ascoli e delimitata da una transenna con relativo gazebo. La dimostrazione di lancio da parte delle varie scuole ha avuto luogo il sabato e la domenica mattina. Ha "aperto le danze" dal FFM di Massimo Magliocco coadiuvato dai suoi collaboratori. E' stata poi la volta di Carlo LaRovere (SIM) ed altri istruttori come Romina Pirani e Simone Persichini Seguito dalla SLM, rappresentata da Claudio Tosti. Infine, Carlo Sala e Maurizio Bellinaso (Scuola Nazionale di Lancio-UNPeM) hanno concentrato la loro presentazione su canne "medio-pesanti"... su quelle a due mani e sul "lancio tecnico" da competizione. Non di rado, la mosca è stata posata ben oltre il limite della vasca, ad una distanza valutata intorno ai 45-50 metri utilizzando pochissimi falsi lanci ed una attrezzatura appropriata. Canna a due mani. La coda stesa in avanti viene portata alle spalle e fatta posare sul terreno (Carlo Sala). e con un "roller" viene proiettata in avanti con un solo movimento. Lo stesso lancio fatto con una canna ad una mano (Maurizio Bellinaso). Scattate qua e là durante la manifestazione (da sx) C. Tosti, M. Bellinaso, C. Sala (da sx) L. Santoni, L. Massi, M. Travaglini U. Angelini T. Zandri e L. Santoni Immagini dalle riunioni un po' meno... tecniche e con le gambe sotto il tavolo. A sx: F. Quagliarii (Coord Reg. Marche, uno dei tanti artefici della manifestazione) L. Massi e C. Sala Sezione Costruttori Poco distante da piazza Arringo, si è svolta la sessione dedicata alla costruzione artificiali con esposizione di materiale di vario genere. Il servizio "accoglienza" è stato svolto egregiamente da Ubaldo Angelini, un altro insostituibile del club. Gli opuscoli "Teo & Bepi" ideati dal Tuscia Fly Club di Viterbo e realizzati anche per la provincia di Ascoli P. Borriero e le sue canne in bambu Angelo Rosorani Busilacchio e Rosorani Luca Santoro e M.Di Berardino Terenzio Zandri La giuria della gara di costruzione. Da sx:Terenzio Zandri, Walter Luzi, Marco Travaglini (pres. del Fisherman Club) Alfeo Busilacchio.Premi piatti di maiolica artistica premiata ditta Cordivani 3^ Classificato Fernando Federico 1^ classificato Emiliano Di Cicco 2^ classificato Antonio Piscione La sala del Convegno e relativo allestimento Il Convegno Prof. V. Caputo, Dr. A. Splendiani, (dip. Scienze della Vita e dell'ambiente, Univ. Politecnica Marche), Dr. PP Gibertoni (Mediterranean Trout Research Group) Conclusioni Ottima l'organizzazione e l'ospitalità. Tanto l'interesse nei confronti dei vari partecipanti e numerose le persone che si sono viste girare ed aggirare per la vasca e gli altri stand. Per quanto riguarda il convegno, interventi tutti validissimi e molto interessanti. E' emerso in particolare la necessità di evitare immissioni indiscriminate di pesci alloctoni e di incentivare la conoscenza del mondo acquatico (i pesci sono poco visibili e non attirano l'attenzione). Dai relatori viene suggerito di evitare quanto più possibile (e solo se necessario) il ripopolamento con trote fario essendo queste non originarie dell'areale (essendolo invece la trota mediterranea), sostituendole con trote iridee con le quali non si corre il rischio di incroci indesiderati. E' stata esposta anche la necessità di operare nell'interesse dei corsi d'acqua e non esclusivamente nell'interesse del pescatore sottolineando l'importanza che rivestono gli studi di genetica. Notevole importanza viene rivestita inoltre dai club ed associazioni locali senza le quali le varie realtà oggi presenti non sarebbero state possibili. Molto importante è risultata anche la diversificazione dei vari periodi di frega: è dannoso, infatti, avere una data di apertura e chiusura della pesca uniforme per tutto il Paese essendovi, da una regione all'altra, notevoli differenze climatiche e di regimazione dei fiumi. E' di estrema importanza - ove il prelievo è ammesso - elevare la misura minima affinche il pesce possa riprodursi almeno due o tre volte. Molto negativa anche l'immissione di trote in acque NON da salmonidi in quanto vanno a stravolgere l'habitat con ripercussioni estremamente negative per l'ecosistema. Negative anche le cosiddette transfaunazioni. Consigliabile la creazione di quello che è stato ironicamente definito un "carpodromo in acqua corrente" in zone del fiume di scarso pregio ittico ed alieutico. In altre parole, se proprio dobbiamo ripopolare ed istituire dei tratti a prelievo per accontentare qualche pescatore, lo si faccia in aree ben delimitate e che NON abbiano influenza sul resto del corso d'acqua riservando alle zone di pregio tutte le attenzioni che necessitano. Il Tronto nel suo tratto cittadino è stato rivalutato grazie alla nascita di un "parco fluviale" alla cui realizzazione il Fisherman Club di Ascoli (pur non essendone il gestore) ha fornito la propria collaborazione.