COMUNICATO STAMPA BANCHE-CONSUMATORI: PRIORITÀ AL DIALOGO, ECCO LA “GUIDA AL RISPARMIO” Il punto sul percorso e le prospettive del “Tavolo di lavoro”: uno strumento di dialogo per la costruzione di intese sui temi di interesse reciproco, con l’obiettivo di ricercare soluzioni condivise e realizzare iniziative comuni. È per questo che nasce la “Guida al Risparmio”: un aiuto concreto sul cosa fare e cosa non fare per pianificare e tutelare con piena consapevolezza i propri in vestimenti. La Guida è disponibile negli sportelli bancari e sarà diffusa anche dalle Associazioni dei Consumatori Il “Tavolo di lavoro” ABI-Associazioni dei Consumatori Un 2007 all’insegna del dialogo: risorsa comune di banche e Associazioni dei Consumatori, puntando in particolare sulla dimensione europea e la regolamentazione dei mercati: queste le priorità delineate in un incontro, oggi in ABI, tra il Presidente, Corrado Faissola, il Direttore generale, Giuseppe Zadra, e i rappresentanti di Adiconsum, Adoc, Altroconsumo, Assoutenti, Cittadinanzattiva, Codacons, Codici, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento difesa del cittadino, Movimento consumatori, Unione nazionale consumatori. Un’occasione di confronto per fare il punto sul percorso compiuto con il “Tavolo di lavoro”, attivo sin dal 1997, quale strumento permanente di dialogo per la costruzione di intese sulle tematiche di interesse comune. Nel corso degli anni il tavolo si è via via evoluto diventando un’importante sede di analisi e informazione a vantaggio di banche e clienti. Si tratta di una struttura che resta centrale nella ricerca di soluzioni condivise e realizzazione di iniziative comuni. Un esempio concreto? La costituzione nel 2005 dell’Osservatorio su Risparmio e investimenti: formato da ABI e da 12 Associazioni dei Consumatori più rappresentative a livello nazionale, ha carattere permanente e ha come obiettivo la comune conoscenza dei mercati e delle regole che li governano. L’Osservatorio, tra gli impegni prioritari, si propone di promuovere attività volte a migliorare le relazioni tra intermediari finanziari e clienti, ricercando soluzioni condivise per prevenire eventuali contenziosi. Tra le altre finalità comuni: l’analisi dell’evoluzione della regolamentazione nazionale ed europea a vantaggio della clientela e del mercato. Nell’ambito dell’Osservatorio è nata la nuova “Guida al Risparmio”: un primo prodotto di una collana per le famiglie con l’obiettivo di rafforzare il valore sociale del risparmio, le opportunità di educazione finanziaria, soprattutto dei giovani, e il rapporto tra intermediari e clienti. La Guida è disponibile negli sportelli bancari e sarà diffusa anche dalle Associazioni dei Consumatori. Si tratta di un agile opuscolo per i risparmiatori – arricchito di grafici, commenti e consigli – utile ad orientare le singole scelte partendo da informazioni semplici e pratiche: un percorso necessario per valutare attentamente le proprie capacità di risparmio e pianificare gli investimenti più adeguati. La “Guida al Risparmio” Perché risparmiare? Come gestire il bilancio familiare? Quanto vale il nostro patrimonio? Come si pianifica una spesa consistente? Quali sono le principali cose da conoscere per scegliere un investimento nel modo più corretto? I risparmiatori italiani troveranno le risposte che cercano, a queste e ad altre domande, nella “Guida al Risparmio” elaborata insieme da Associazioni dei Consumatori e ABI nell’ambito dell’Osservatorio permanente su risparmio e investimenti. Rafforzare il ruolo di un’adeguata educazione finanziaria è uno dei principali obiettivi della Guida, informando e accompagnando passo dopo passo i risparmiatori verso un’approfondita “diagnosi” delle proprie esigenze e una piena consapevolezza delle proprie scelte. Questi temi sono anche in linea con le indicazioni più recenti dell’Unione Europea e dell’Ocse sulla “necessità che operatori privati e istituzioni pubbliche studino azioni di educazione finanziaria per i cittadini”. Dalla scheda di compilazione per esaminare il bilancio mensile, alla sintesi delle principali voci di un patrimonio familiare, alle regole per valutare rischi e obiettivi, la “Guida” fotografa la realtà del risparmio italiano (attestatosi nel 2005 al 14% del reddito disponibile delle famiglie) e mette a disposizione dei risparmiatori una serie di informazioni e strumenti pratici per pianificare il proprio futuro, soddisfare bisogni importanti o semplicemente far quadrare i conti. Essa sottolinea l’importanza che il risparmio ha ancora oggi e la necessità di trasmetterne il valore sociale soprattutto alle giovani generazioni. Dedicare tutto il tempo necessario alle scelte che si intendono effettuare è quindi il punto di partenza fondamentale. La “Guida al Risparmio” aiuta a stabilire con esattezza il proprio quadro patrimoniale, facilitando via via le decisioni sulle esigenze di spesa da soddisfare con obiettivi realistici: dai consumi più comuni, ad un mutuo casa, ad investimenti in strumenti finanziari. La Guida ricorda che esistono investimenti più o meno rischiosi a cui corrispondono rendimenti più o meno elevati, e sta a noi scegliere quello più in linea con le nostre esigenze e possibilità. Le 7 cose da fare sempre… 1) Dedicare all’investimento dei propri risparmi tutto il tempo e l’attenzione che servono, come si fa per acquistare una casa, un’auto o un semplice elettrodomestico 2) Ricordare che gli investimenti hanno rendimenti proporzionali al loro grado di rischio 3) Diversificare gli investimenti. Distribuendo i propri risparmi su più strumenti di investimento si può compensare l’eventuale andamento negativo di alcuni 4) Consegnare il denaro solo nelle forme previste dalle leggi e dal contratto d’investimento 5) Farsi consegnare i prospetti informativi, ove previsto dalla normativa, e leggerli con calma, facendosi aiutare da un esperto nel caso se ne abbia bisogno 6) Seguire costantemente nel tempo i risultati dei propri investimenti 7) Diffidare degli intermediari che non sono stati autorizzati dalla Consob, dalla Banca d’Italia o riconosciuti da altre autorità europee ad offrire servizi di investimento. … e le 7 da non fare mai 1) Avere fretta. Il tempo impiegato è veramente denaro 2) Investire senza aver compreso le caratteristiche di rischio e di rendimento dell’investimento 3) Puntare tutti i propri risparmi su un solo strumento di investimento 4) Consegnare denaro contante a chi propone l’investimento in forme diverse da quelle previste dalle leggi e dal contratto d’investimento 5) Firmare documenti senza averli prima letti o ben capiti 6) Non dimenticarsi mai del proprio investimento dopo averlo effettuato 7) Fidarsi di chi non dimostra di essere un intermediario autorizzato ad offrire servizi di investimento. Roma, Palazzo Altieri, 24 gennaio 2007