Associazione Culturale "Giulianova sul Web" - C.F. 91040070673 Rivista Madonna dello Splendore n° 21 del 22 Aprile 2002 La ricorrenza della nascita di Vincenzo Bindi e Vincenzo Cermignani di Ludovico RAIMONDI Il 2002 coincide con le importanti ricorrenze che riguardano due illustri personaggi giuliesi: il 150° anniversario della nascita di Vincenzo Bindi (Giulianova, 28 Gennaio 1852) ed il Centenario della nascita di Vincenzo Cermignani (Giulianova, 19Luglio 1902). Vincenzo Bindi Una graduatoria di merito e di importanza dei due celebri concittadini sarebbe irriguardosa e ingiusta. Sarebbe come chiedere ad un genitore quale dei figli è il suo prediletto. Un buon padre o una buona madre ama le sue creature a prescindere, di un amore viscerale, indissolubile, inclassificabile. Giulianova ha partorito molti figli di elevata dignità la cui immortalità, in diversi casi, è testimoniata nel tempo in maniera visibile. Di Raffaello Pagliaccetti (Giulianova, 31 Ottobre 1839 10 Maggio 1900) resta imponente il monumento a Vittorio Emanuele II, in Piazza della Libertà, realizzato dallo scultore su commissione dell’Amministrazione Comunale per ricordare il passaggio del primo Re d’Italia nella nostra città. Meritevoli di altrettanta giusta considerazione sarebbero le opere (alcune riconosciute come veri capolavori) esposte nella Sala museale intitolata allo scultore verista, la quale, tuttavia, si presenta alla stregua di un ripostiglio anziché di una sede museale degna del suo nome e del valore artistico della raccolta ospitata. Un minimo riscatto a Pagliaccetti viene concesso dalla Cappella Dé Bartolomei dove i suoi alti e bassorilievi sono conservati almeno in locazione di decenza. Di Gaetano Braga (Giulianova, 9 Giugno 1829 Milano, 20 Settembre 1907) è ben visibile, oltre al monumento eretto da Roberto Macellaro in Via Bindi, la casa natia in Corso Garibaldi. Tra le recenti destinazioni più consone all’edificio, dopo temporanea accoglienza ad una emittente radiofonica locale, quella di Centro di documentazione musicale e, attualmente, di sede dell’associazione culturale che porta il nome del violoncellista. Una destinazione lodevole, ma non pienamente valorizzatrice delle pur interessanti risorse documentarie che la stessa associazione, con perseveranza e scarsi mezzi, è riuscita a raccogliere. La Casa Braga, infatti, attende di essere inserita nel sistema museale a pieno titolo, con i crismi convenienti, opportuni e dovuti al ricordo del musicista. Parte fondamentale del Polo Museale è, invece, la Casa Cerinignani, in via Piave: assieme ai quadri beneficiati dal Comune, una buona dotazione bibliografica, prevalentemente d’arte e di politica in lingua francese, un fornitissimo archivio di diapositive e materiale fotografico (in specie spaccati della vita d’artista e di bohèmien del pittore giuliese), bozzetti, schizzi ~i~ incompiuti che attendono il definitivo riordino. Nel locale sottostante il Belvedere è riposto, inoltre, il sidecar a bordo del quale Cermignani era solito girare in città al suo ritorno dall’esilio politico in Francia. A Vincenzo Bindi si deve il bene culturale più prezioso e cospicuo che comprende i due piani superiori del Palazzo Monumentale, in Corso Garibaldi, la Biblioteca e la Pinacoteca, inevitabilmente ed imprescindibilmente intitolate al suo nome. “Il fondo bindiano” della Biblioteca consiste in circa 8.000 volumi e pubblicazioni, 15.000 fra lettere, appunti, autografi, schede, scritti e manoscritti, 26 raccoglitori della corrispondenza letteraria ed artistica. Il fondo della Pinacoteca, di cui una parte delle opere ereditate dal suocero di Bindi, Consalvo Carelli, rappresentante di spicco della dinastia familiare che ha lasciato un’impronta marcata nella pittura napoletana dell’Ottocento, consta di 400 quadri. Ragioni di spazio ne consentono l’esposizione di poco più della metà nel bellissimo ed irrinunciabile contesto logistico-ambientale delle sei sale della Pinacoteca. Per ricordare questi grandi personaggi, ai quali vanno, aggiunti altri che non sono vissuti di pari popolarità ma certo di pari prestigio ed altezza, è stato avviato, tramite la Biblioteca Civica, un progetto di commemorazione che mi sembra doveroso ed opportuno ricostruire in breve. Nel 1997, presso il Caffé de’ Baroni, si tenne un Convegno di presentazione della prima edizione del volume VINCENZO CERMIGNANI: Vita d’Artista. Nel 1998, nel 700 Anniversario della morte di Bindi (Napoli, 2 Maggio 1928), fu tenuta una conferenza-seminario presso la Sala Consiliare del Comune, in occasione della quale furono date alle stampe gli scritti inediti dell’umanista: NICCOLÒ DI GUARDIAGRELE e IL PAESAGGIO A NAPOLI NEL SECOLO XIX E L’ARTISTICA FAMIGLIA CARELLI. La partecipazione di Luisa Martorelli, della Sovrintendenza di Napoli, elevò il significato della conferenza, che fu accompagnata dall’allestimento di una mostra, limitata nello spazio ma ugualmente affascinante ed apprezzata, dal titolo emblematico I CARELLI , curata dall’Associazione Atlantide. Vincenzo Cermignani Vita d’Artista, a cura di Giovanni Bosica - Regione Abruzzo e Comune di Giulianova Prima edizione 1997 Seconda edizione 2001 "MEDIA" Editoria Grafica Stampa Mosciano S.A. Nel 1999, fu avviata, in collaborazione con l’Istituto Musicale Pareggiato “Gaetano Braga” di Teramo, una serie di iniziative celebrative nel 170° Anniversario della nascita di Gaetano Braga, (Giulianova, 9 Giugno 1829) nell’ambito del Progetto Braga 2000. Il progetto è culminato con la presentazione del mio volume GAETANO BRAGA, SUGGESTIONI IN LETTERATURA, avvenuta nella Sala Consiliare nel Giugno 2000. Parallelamente, è stato prodotto dalla Casa Bongiovanni, a cura della già citata Associazione Culturale “Braga”, un delizioso CD di musiche del violoncellista, molte delle quali anche inedite, che sono state eseguite in un concerto tenuto nel dicembre scorso, presso la Sala “G. Trevisan” della Piccola Opera Charitas. Nel 2000 è stato ricordato il Centenario della scomparsa di Pagliaccetti con una riuscitissima ed apprezzatissima mostra di sculture presso il Museo d’Arte dello Splendore. La stampa di un calendario delle opere dell’artista nella dotazione civica e di un depliant-opuscolo, a cura dell’Associazione Atlantide per conto dell’Assessorato alla Cultura e della Biblioteca Civica, ha arricchito la commemorazione. Nel 2001 è stato reso omaggio al 30° Anniversario della morte di Vincenzo Cermignani, (Giulianova, 14 febbraio 1971) attraverso la stampa della seconda edizione del catalogo pubblicato nel 1997 e di una cartolina raffigurante l’autoritratto del pittore, riportata anche sulla copertina del sunnominato volume. La distribuzione ha seguito un canale istituzionale (musei e biblioteche abruzzesi ed interregionali) ed introduce negli intendimenti commemorativi che nel corso di quest’anno riguarderanno la ricorrenza della nascita di Bindi e del Cermignani stesso. Nel periodo autunnale sarà realizzato un programma di manifestazioni convegnistiche, editoriali ed espositive al fine di rendere onore ai due illustri personaggi. Particolarmente attesa è una mostra dal titolo L’OTTOCENTO DEI DEPOSITI, giusto ed opportuno delta di un progetto articolato di recupero e di rivalorizzazione del patrimonio artistico nei depositi della Pinacoteca affidato alle discrete e sapienti mani dello storico dell’arte Francesco Tentarelli, Direttore tecnico-scientifico del Polo Museale Civico. Il fremito per un così importante ~ ii ~ appuntamento, tuttavia, è direttamente proporzionale all’atavico, fisiologico reticolo inibitore di ordine finanziario e di carattere vario, non ultima la precarietà in cui versano le strutture. La Casa Cermignani è tuttora interdetta al pubblico, in attesa di interventi adeguati almeno al ripristino delle visite guidate e in previsione dell’auspicabile, ma lontano, recupero a contenitore culturale dell’intero stabile dell’ex caserma Rossi. Sulle condizioni del Palazzo Bindi è il caso di stendere un velo, quantunque l’urgenza di una ristrutturazione e di un ristabilimento statico non ammetta più deroghe ed incertezze. Di pari passo alla precarietà delle situazioni strutturali, altri legittimi interrogativi e dubbi incalzano sulla reale convinzione e sull’effettiva unità d’intenti e di causa di rendere il dovuto tributo a due importanti figure della memoria storica, quali Bindi e Cermignani, tenendo conto che sono personaggi non appartenuti esclusivamente alla nostra città, bensì ad un contesto culturale più ampio in virtù della statura di gloria e di fama che hanno conquistato all’estero nei rispettivi campi. Figure che appaiono persino scomode, ciascuna a suo modo: Bindi per la sua aristocratica intellettualità, Cermignani per la vecenda umana e politica vissuta durante il fascismo. Il giusto ed obiettivo motivo di riflessione, probabilmente, conduce più lontano. L’amore verso le loro città natali non ha frenato la spinta o la necessità di emigrazione altrove, anche all’estero, dei Bindi, dei Cermignani, dei Braga, dei Pagliaccetti. Lo stesso Venanzo Crocetti, nei confronti del quale è stato compiuto il lodevole gesto riparatore del conferimento della cittadinanza onoraria nel Luglio 2000, è esempio vivente dell’incapacità di Giulianova di sapere essere patria dei suoi profeti, buona chioccia delle sue creature. Se il filo di Arianna è rappresentato dall’Arte, la stella cometa che ha guidato i nostri illustri personaggi al di là dei confini cittadini, regionali e nazionali, si rivelano inammissibili le barriere e le speculazioni incrociate. Altrimenti anche le commemorazioni, dalle quali è intelligente e nobile trarre lezioni ed insegnamenti per la crescita delle presenti e delle future generazioni, rischiano di rimanere doverosi e rituali appuntamenti, rinchiusi nel ghetto di un municipalismo frustrante e vuoto. ---------------------------------------------------------------------FONTI BIBLIOGAFICHE • MARGHERITA MARIA ANTONELLI, Le cento città d’Italia illustrate: Giulianova, La Posillipo degli Abruzzi, Teramo, Galleria d’Arte Moderna di Cada Limoncelli & C., 1992; • ARTE, Pinacoteca Civica Vincenzo Bindi: i paesaggisti napoletani scelti con l’occhio di un amatore, Guide Illustrate per il collezionista, Milano, Editoria Giorgio Mondatori. 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