G IULIO C ISARI In corso d’Opera… GRAFICA PER L’ EDITORIA di De Carolis sotto la cui guida affinò le tecniche dell’incisione e di cui fu aiuto in alcune opere di pittura murale, tra le quali gli affreschi per l’aula magna dell’Università di Pisa; è attestato anche il suo incontro con i futuristi, che non sembra aver lasciato traccia nella sua direzione artistica, mentre un posto privilegiato ebbe Leopoldo Metlicovitz. All’origine della ricostruzione dell’opera grafica di Giulio Cisari, le cui copertine sono entrate a far parte degli archivi e delle collezioni del Centro Apice, ci sono la passione e la professionalità di Alessandro Bortone (1933-2014), storico direttore, dal 1966 al 1984, della Biblioteca Comunale di Como: organizzatore di cultura, si dedicò alla valorizzazione di fondi di opere di artisti locali, tra i quali ebbe un posto particolare Giulio Cisari. Pittore, incisore, architetto, Giulio Cisari (1892-1979), nato a Como e trasferitosi con la famiglia a Milano, si diplomò in architettura all'Accademia di Brera dopo aver seguito i corsi di Lodovico Pogliaghi, Cesare Tallone, Giuseppe Mentessi, Raineri Arcaini, Adolfo De Carolis. Frequentò anche il I Corso di Ornato della Scuola artefici di Brera, dalla quale ottenne la Patente il 30 novembre 1915. Risentì particolarmente degli insegnamenti Dopo una prima fase artistica caratterizzata da pitture di paesaggi e di marine, che lo avrebbe accompagnato per tutta la vita, negli anni ’20 e ’30 egli raggiunse la notorietà come illustratore di editoria, ex libris, poster, francobolli, affinando la tecnica della xilografia, alla quale dedicò anche un lavoro teorico che sfociò nel 1926 nel manuale Hoepli La xilografia, ristampato ancora nel 1976. Tra le tante sue attività, importante per spiegare la dedizione di Cisari alla grafica editoriale è la sua presenza tra i docenti della Scuola del libro di Milano negli anni ’20. In quegli stessi anni fu costante la sua partecipazione alle principali esposizioni del periodo: la mostra autunnale della Permanente nel 1920, le Biennali di arte decorativa di Monza (1923- Settembre 2015 1925), le Quadriennali romane (1931-1939), le Biennali di Venezia (19201940). Partecipò come ufficiale volontario nei bersaglieri nella prima e capitano nella seconda guerra mondiale e fu nominato cavaliere per meriti di guerra, commendatore per meriti artistici e cavaliere del Sovrano Ordine di Malta e del S. Sepolcro, membro dell'Accademia di Brera dal 1919, socio fondatore e vicepresidente incisori d’Italia nonché Lauréat du travail de première classe a Bruxelles per meriti artistici e pubblicitari. A Cisari fu riconosciuto un ruolo primario nello svecchiamento e nel rinnovamento della grafica del libro italiano, come stanno a testimoniare originali di copertine e sovraccoperte sciolte (ordinate per editore), ex libris, cartoline, locandine, marchi editoriali e una raccolta di oltre 1600 libri, periodici, fascicoli, opuscoli, spartiti che fanno ora parte del Fondo. Cisari operò soprattutto a Milano e per editori milanesi, ma la sua grafica si trova anche sulle copertine di editori di Como, a Bergamo, Torino, Genova, Savona, Bologna, Firen- ze, Venezia, Vicenza, Udine, Forlì, Bari, Palermo, ecc. Gli originali facenti parte dell’archivio dell’artista e la raccolta, condotta da Bortone, di volumi, riviste, opuscoli, pubblicazioni anche effimere con copertine di Cisari, hanno messo in evidenza la diffusione capillare della grafica editoriale dell’artista, distribuita su titoli e ristampe di 121 case editrici e committenti tra il 1908 e il 1988. A Milano, egli cominciò disegnando copertine per le collane della Treves “Le Spighe”, il “Teatro” e “Il fiore dei musei e monumenti d’Italia”, nonché per “L’Illustrazione Italiana”. Nel primo dopoguerra fu tra i più assidui collaboratori della Alpes di Franco Ciarlantini, mentre nel periodo successivo lavorò assiduamente con Mondadori, Hoepli e Ricordi. Hoepli, in particolare, consentì – fatto non usuale – che sulla copertina comparisse la firma dell’artista, mentre per Mondadori egli realizzò una ricca serie (oggi rara) di s ov ra ccoperte fascianti per i grandi volumi dedicati a “Viaggi e grandi imprese” aeronautiche (Stormi in volo sull’oceano o La centuria alata di Balbo) e di esplorazione (Il mio viaggio nel Tibet occidentale). Settembre 2015 A Cisari venne inoltre spesso affidato dagli editori anche il rilancio, attraverso la pratica della ricopertinatura, di edizioni stampate in anni precedenti e rimaste invendute. Ancora a Milano, Cisari lavorò anche per Unitas, Vitagliano, Modernissima, Morreale, Ceschina, Bietti, Signorelli, Görlich, La Prora, Antonio Vallardi, Sonzogno, Carisch; sue copertine sono presenti anche in libri e stampati di enti, istituzioni, associazioni come il Teatro della Scala, l’Amministrazione provinciale, l’Università popolare, la Banca popolare, la Famiglia meneghina, il Lyceum femminile di Milano, la Scuola di mistica fascista, la Cardinal Ferrari, la Fiera campionaria, l’Istituto grafico Bertieri, l’Umanitaria, il Circolo d’arte e d’alta coltura, La Rinascente, La Permanente e diverse associazioni combattentistiche. La sua grafica fu adottata inoltre nella pubblicità per le ditte o in manifesti e locandine per eventi come fiere, mostre, esposizioni. Tutte le copertine e i materiali grafici della raccolta sono stati schedati e digitalizzati e la loro consultazione è possibile on line a partire dal sito: www.apice.unimi.it. La diffusione della grafica di Cisari su un così gran numero di case editrici, talvolta minori, può inoltre contribuire a scrivere almeno in parte la storia dell’editoria del primo Novecento, grazie alla capillare raccolta dei volumi fatta da Alessandro Bortone. Da segnalare, infine, che dallo stesso collezionista è arrivata la donazione di una ricca serie di cataloghi di vendita ed editoriali di oltre 300 librerie antiquarie e case editrici, tra il 1979 e il 2013, e una piccola raccolta di materiali (proposte di lettura, dattiloscritti, bozze) degli editori Lucchi, Elmo, Aurora, nonché alcuni dattiloscritti di traduzioni di Gian Dàuli. In corso d’Opera… a cura di Claudia Piergigli (direttore), Raffaella Gobbo, Gaia Riitano, Valentina Zanchin