Premio nobel 26-27.qxp 05/02/2008 14.25 Pagina 1 Cultura Premi Nobel per la Medicina 2007 Mario Renato Capecchi, Martin J. Evans e Oliver Smithies Camillo De Luca* I l Premio Nobel per Fisiologia o Medicina 2007 è stato assegnato a tre ricercatori: Mario Renato Capecchi nato in Italia, Martin Evans nato in Inghilterra e Oliver Smithies nato in Inghilterra. Sia Capecchi che Smithies sono diventati cittadini degli Stati Uniti, ove attualmente vivono e lavorano. La motivazione del Premio, stabilita dalla Fondazione Nobel è “Per le loro scoperte dei principi per introdurre specifiche modificazioni nel topo con l’uso di cellule staminali embrionali”. Mario Renato Capecchi è nato a Verona il 6 ottobre 1937. Il padre Luciano, arruolato nell’aviazione come mitragliere contraereo, fu dichiarato disperso in Libia durante il secondo conflitto mondiale, ma prima di partire per la guerra consegnò una somma in 26 Notiziario febbraio 2008 denari a una famiglia di contadini altoatesini perché ospitassero il figlio qualora fosse rimasto solo. La madre Lucia Rom-berg, un’artista, dopo l’emanazione delle leggi razziali da parte del governo fascista, scrisse opuscoli antifascisti ed antinazisti, per cui fu prelevata dalla Gestapo e deportata come prigioniera politica a Dachau nel 1942, mentre il figlio fu accolto dalla famiglia altoatesina. Ma quando furono esauriti i soldi lasciati dal padre, il piccolo, che aveva solo cinque anni, fu cacciato (!) e quindi si affiancò ad un gruppo di altri bambini orfani come lui che vagavano per le strade tra Verona e Bolzano, procurandosi il cibo rubacchiando o chiedendo l’elemosina. Nel 1945 il piccolo Renato, per interessamento di un buon cittadino rimasto ignoto, fu ricoverato febbricitante per tifo nell’Ospedale di Reggio Emilia, ove la madre riuscì a trovarlo, dopo che le truppe americane l’avevano liberata da Dachau. Insieme emigrarono negli Stati Uniti, ove furono ospitati da uno zio Henry, fratello della madre, che insegnava alla facoltà di Fisica di Princeton. Qui Renato, che aveva nove anni, frequentò le scuole elementari e medie e divenne cittadino americano. Si laureò in Fisica e Chimica presso l’Università dell’Antioch College nell’Ohio. Subito dopo venne ammesso all’Università di Haward, ove ottenne il dottorato in Biofisica nel 1967 con una tesi di laurea in biologia molecolare sui meccanismi di iniziazione e di terminazione della sintesi proteica con la supervisione di James Watson, premio Nobel per la Medicina 1962 per la scoperta della struttura del DNA. Quindi diventò assistente professore nel Dipartimento di Biochimica presso la Harvard School of Medicine, ove nel 1971 divenne professore associato. Nel 1973 si trasferì all’Università di Utah e dal 1988 collabora anche con l’Howard Hughes Medical Institute. Attualmente insegna all’Università Statale dello Utah, a Salt Lake City. Ha pubblicato 145 ricerche su riviste specializzate nazionali e internazionali Oltre al Premio Nobel 2007 Capecchi ha ottenuto, insieme a Evans e Smithies, il Premio Lasker per la ricerca medica di base. Numerosi altri onori e riconoscimenti ha ottenuto in America, in Europa e in Giappone; fra questi è da ricordare la National Medal of Science consegnata dal Presidente W. Bush. In Italia ha ricevuto la laurea honoris causa dall’Università di Bologna e di Firenze. Renato Capecchi, dopo Camillo Golgi nel 1906, Daniele Bovet nel 1957, Salvatore Luria nel 1969, Renato Dulbecco nel 1975 e Rita Levi Montalcini nel 1986, è il sesto italiano premiato con il Nobel per la Medicina. Attualmente vi sono più di 25 milioni di topi geneticamente modificati, nei laboratori di tutto il mondo, che vengono utilizzati per riprodurre malattie umane... Premio nobel 26-27.qxp 05/02/2008 14.25 Pagina 2 Cultura sono da ricordare, il Premio Nobel per la Medicina 2007 e il Premio Albert Lasker per le ricerche mediche di base nel 2001, ottenuti insieme a Capecchi ed Evans. È stato il primo Professore dell’Università del Nord Carolina-Chapel Hill a ricevere il Premio Nobel. Sir Martin J. Evans è nato il 1° gennaio 1941 a Strond, Glouce-stershire, Inghilterra. Nel 1963 si è laureato in biologia presso il Christ’s College dell’Università di Cambridge, nel 1969 ottenne il dottorato presso il Collegio Universitario di Londra, ove dal 1966 al 1978 è stato lettore e ricercatore nel Dipartimento di Anatomia ed Embriologia, dal 1978 al 1999 ha lavorato con Matthew Kaufman nel Dipartimento di Ge-netica dell’Università di Cambridge, dal 1999 in poi è Professore di Genetica e Direttore della Scuola di Bioscienza dell’Università di Cardiff nel Galles. Martin Evans ha pubblicato più di cento ricerche su riviste specializzate nazionali e internazionali e, per i suoi studi e per le sue scoperte, ha ricevuto, oltre al Premio Nobel per la Medicina anche il Premio Lasker per la medicina di base insieme a Capecchi e Smithies, e numerosi altri premi e riconoscimenti e, fra questi, il dottorato honoris causa dell’Università di Bath, Inghilterra, e del Mount Sinai School of Medicine di New York. Oliver Smithies è nato il 23 luglio 1925 ad Halifax, Inghilterra. Si è laureato in Chimica e Biochimica a Oxford nel 1952. Dal 1953 al 1960 ha lavorato nel laboratorio di ricerca medica Connaught dell’Università di Toronto (Canadà), dal 1960 al 1988 è stato professore di Genetica e Genetica Medica dell’Università del Wisconsin-Madison (USA), dal 1988 è stato designato Professore di eccellenza in Patologia e Laboratorio Medico dell’Università del Nord-Carolina a Chapel Hill (USA), lavora anche presso l’Istituto per il Genoma della Duke Università e continua a lavorare nel laboratorio dell’attuale moglie, Dr. Nabuyo Maeda. Smithies ottenne la patente di pilota per aerei ed è naturalizzato cittadino statunitense. Ha sposato in seconde nozze Nabuyo Maeda, Professore di Patologia, mentre la prima moglie, Louise Kitze, era una ricercatrice dell’Università del Wisconsin. Per le sue ricerche e i suoi studi, oltre 120, pubblicati su riviste specializzate nazionali e internazionali, Smithies ha ricevuto numerosi onori e riconoscimenti in Canadà, Inghilterra, USA, Giappone, Francia, Germania e Italia e fra questi Le ricerche e gli studi che hanno consentito ai tre ricercatori Mario Capecchi, Martin Evans e Oliver Smithies di ricevere il Premio Nobel per la Medicina 2007 riguardano “le cellule staminali, che sono applicate in quasi tutti gli ambiti della biomedicina”, come precisa la motivazione. Questi studi hanno permesso di modificare il patrimonio genetico dei topi, che è quasi simile a quello dell’uomo, e ottenere mutazioni dei geni desiderati. Attualmente vi sono più di 25 milioni di topi geneticamente modificati nei laboratori di tutto il mondo, che vengono utilizzati per riprodurre malattie umane e sperimentare l’efficacia di nuovi farmaci per curare gravi patologie come i tumori, le malattie cardiovascolari, l’AIDS, la malaria, il diabete, le malattie neurodegenerative, la fibrosi cistica, la talassemia, l’ipertensione e l’ateriosclerosi. Le ricerche dei tre premiati, condotte indipendentemente, hanno portato al primo topo, chiamato “knockout”, nel quale alcuni specifici geni sono stati resi inattivi mediante le tecniche chiamate “gene tarketing” con l’uso di cellule staminali embrionali, che consentono di generare topi con l’assenza di uno specifico gene. Queste tecniche hanno permesso altre tecnologie transgeniche comprese la clonazione e la modifica genetica. Mario Capecchi e Oliver Smithies hanno studiato contemporaneamente e indipendentemente la ricombinazione omologa, che permette lo scambio di sequenze di DNA tra cromosomi omologhi, aumentado la variabilità genetica e permettendo di riparare geni difettosi con DNA esogeno. Mentre è stato Martin Evans il primo scienziato a identificare le cellule formative embrionali, che possono essere adottate per numerosi scopi medici e biomedici. Sostituendo, quindi, i geni sani con quelli portatori di malattie oggi è possibile generare nelle cavie patologie simili a quelle dell’uomo per poi trovare le terapie più opportune. Attualmente sono più di 10.000 i geni di topo che sono stati neutralizzati. *Chirurgo e Storiografo della Medicina. Notiziario febbraio 2008 27