S^C ^DI T L E A OPUSCOLI INTERESSANTI TRADOTTI DA Co! LINGUE VARIE I"*aggiunta d*0pufcoli nuovi VOLUME IN Nella XIII. MILANO. 'Stamperia Con Italiani. di licenza MPCCLXXYI. Giuseppe de' Marella Superiori • AVVISO. E ° ad Difpiaciuto di pofti Scelta quefta fi fo0ero d' alcuni di Opufcoli fui io dar che gli Autori principio pro- zione la tradu- (blamente trafcurando foreftieri gli , originali Opufcoli Italiani Trovando giu- . fta u quefta dello fcaduto fi fono anno allontanati corfo nel lagnanza dal loro medeflmo effi alcun co po- ferendon in- proponimento , ferini alcuni originalmente. in che cofe | blica curiofità. ; fatto fa e faranno Jojr vengano la intereffare il,.fan Ap/i; i Letterati invitare il più .comunicate poffano ne Italia- Perfone Molto piando avvenire, da u di coraggio £ie. Ab» ha già /£ Italia,,come tuttavia pub- Rfkier con , della Francia | que' \ Opera h le ^. cognizioni. a volerli valere di queft' , loro periodica feoperte nella di come e dei un progrefli Chiunque Fifica, nella nella del- depofito loro delle Storia rale, natu- nella Medicina , Chi- 4 nella nell* Anatomia, Chirurgia, nella nelle Meccanica, Metafisica nella Arti, nella Morale, nella ca, Chimi- Storia, , nella pofla non le farà Filologia giovare o avrà fue che o al piacere fei contenute teitimonio copie a al piacere Pubblico , franche fpedire allo Marcili che del n1 offriran , della che (coperta, , memorie Giufeppe alcuna loro di Stampatore, i e gli volume, pure e Editori il faranno di in porto braio Li- tre ol- carle, pubbli- cui all' Autore riconofeenza ? RAP- faran m ****************************************** RAPPORTO FATTO DELLE ALL' ACCADEMIA SCIENZE DI BELLETTO. SUL 'L PARIGI Belletto, cui con colorirli lifciarfi, e ufano le le tale, bra n do ornai intere della come d'abbellimento, vero l'Accademia debba refo a quefta dire, che delle che Società e fem- non fé ; ma ne fiderà con- abbellimento è da claffi adottato universale, un occupar Scienze tale guardato ri- guance, femplicemente oggetto Donne la dal- principalmente , piii ragguardevole Jia creduto non. parte poterfi A j del efimere bel feffo, dall' mi- ©fa- delle Accad. 6 le invenzioni minare di Se. rirono offe- che coloro , la quale da tratto efla lignificato flato quindi avrebbono adoperano ftefla è innocue diritto mieri Profu- preflbchè il Belletto fare a efla tinture getali ve- in venuta di e de deputare Juffieu i terminazi de- , i xninare giudicarne Il in Belletti Parigi, a tutti efa- quindi per • del rifultato fummentovati che voisier La- Signori il Giovine , Commiflar; la fatto Rapporto fabbricazione dai all'Accademia d' un Rotto getale ve- , desinato a colorire la pelle , dall* tut- , , fi è la che altri gli generalmente poiché e Sig. eflen- ma ; buon a tutti pretendere , dei , approvazione potuta Parigi a letto il Bel- riguardo quello poi ^e Profumieri Dupont ti tal a Sig. Colin, del ali* né . , Approvò ' , falute alla né nuoceffe il Belletto un vegetali , materie , pelle dole "T compofizione effere «Tantichiflima una feoperta invenzione» de9 lungi moderni Teofrafto è park d'una Bellette* radice d'una» di nome 7 conofciuta Rizion fuoi a da cai tio fot- tempi ricavava!! un y Belletto arraffarne per Naturalifta fa di veniva le d'una menzione Siria fervi e " coiti* anche tingere a i! Plinio gote. radice, va ali* ufo le lane che ftefTo, Quefle . radici fenza avean dubbio della quelle con qualche Robbia porto rap- dell' o , Ancufa . Gli portando Italiani del Belletto de' Medici, di il regno fotto al v'apportarono il metodo di loro Tufo in Francia Gatterina tempo desimo me- llo Que- prepararlo . è metodo fo ancora fi oggidì che a di un pratica ftef- preflb Io ed che in ecco , confile . Prendonfi del i fiori Cartamo lo del- o , Zafferano fecchi meffi e in ficco un " di che tela immergottfi di ìsoccoH di olita , fai monta fccco Io " pigia fino a che n'efc* A4 ^ córrente acqua 6 , fi cangia. fovente almeao monito in Un uomo fcarpe di calpefta gno lee Io , P acqua fenza cuna aU delle Accad. S di tintura cuna mefce al aflblutu e quella prima Dopo chiara. giallo, Se. Cartamo il cinque , fci o Soda del cento per di ovvero Tuo di pefo di cener fi operazione Zafferano o mente fale Tartaro di fi vi : , verfa fé e dell' (opra ottiene n mirto di filtrata o , licore un fugo a fredda acqua il quale gialliccio , limone depone una , fpecie di feccia belletta di o che fi al fi travafa «he vafi de' fondo ca attac- , , in foggiorna, cui fucceffivamente fino e che a , fé tutto fia ne il cavato color rollo . medefima Quella feccia mefcoiata polverizzato e inumidita anche o con parta una fa femplice acqua , che di fugo con , talco a , ma for, mettefi ne1 vafi , , fi e feccare. quefta Benché molto fpecie nel comune di Belletto commercio , un1 però altra fpecie bella men fia ve n' è men ra, ca- , e Quefto è mone li- una che fi Belletto fuol è vendere fatto preparazione di col' in involtini. Cadmino, Cocciniglia. che S'iacor- Bel letto. egualmente corpora col rante talco nella medefìma v'ha Non della indotto quefti il a che colorante dal o fatti alcun qnefti minerali Belletto de' grandiffkni eh1 apparenza commercio : di ftre de e Merciai le di da de9 però quali Belletto altro io o qui poffono v' è ma nel diverfe mo- Lavoifier Profumieri^ affettando di hanno nonne contenere ché fuor- Zafferano r Non j Caratteri quefte diftinguere A produr- • il dar fi varj anche che parazione pre- tritata Signori fpecie, Cocciniglia inutile a}oto cie infime alcuna trovato la i procurate, ricercare farà fi fono Juffieu ; dodici die Belletto, e Quefta poco tra cui in potrebbe fia diffatti trovanti Belletti inconvenienti ella e ; preferivonfi. del re di ricette talora foftituire a il Minio o ferano, Zaf- poffa non Profumiere Cinabro prezzo dallo eftratta Carmino, antiche fi fa fec- e l'alto , in colo materia gurfa. dubbio materia aver quefta j'itiumicKfce, , care 9 y e due coli' fpfr- riferiremezzi i co* quali afficurarfi mezzi di parte cuna La anzi vino del fu dello per* tre a o (ti fpirito il licore colorante fé : paffare riprefe Belletto, materia di vino fatto differenti quattro di d'aver dopo tanto ranti colo- proprietà la hanno fpirito rano Zaffe- materie le vegetali fcioglierfinello dallo eftratta rofla dai ai* contengono. quafi. tutte tratte i Belletti fe minerale tintura , di delle Se. Accadi ip fi carica il talco coficchè ne , redi il bianco, da pub conchiudere, rienza da ricavato offra prietà medeiima il Carmino fua la ha affai rirtìarchevole, con grandiffima ha fpirito. ma ; La facilità Cocci* la di prò* vino, distingue un' cioè ne' era te coloran- materia carattere vegetale Belletto non nello primo materia la : infolubile quefto tal vegetali. materie niglia, è che efpe- fola quefta altra di licori e dalla prietà pro- fcioglieifi alcalini , qual è criftalli bianco p. di in e." una foluzion Soda, fondo e al deboliflìma de* talco reità il allora vafo. In confeguenza di Bdlttu. ii qualunque ciò, (colorato eflere ti volta dallo Belletto un di fpirito pufr è vino , quello volta Belletto un pub non licore, volta né (*)Y animale Belletto la dall' dalP tt£ una da Hnfr in colorante materia qualunque quefto dagli- alcali, bensì è ; fcolorato eflere Io e vegetale qualunque è non di altra è' uà fcioltt quefte due , Cedane, fi pesCare, materie pub allora che io Mercurio de Signori il Cinabro, come o il roflb. precipitato I le fiativi del- Belletto tal minerali, te probabilmen- affai Juffieu e Lavoifier non , fi fono contentati rienze di delle accertarli per Belletto da foftanza che non i Saggi dodici efaminati loro efpe- furriferite alcuna nerai mi- ma gli conteneanò , hanno trattati della zione per della mezzo combinazione calcina- cogli acidi, " e della (*) con fi cut fcrti Pochi Il fa che ignorano, il Carmino, Cocciniglia, fi «(trae Tu . A la * da in- della hanno non di nulla Quindi Zafferano, de9 Cocciniglia , cattiva alcuna Parigi Yegetale, dallo tenuto ot- metallico. a Belletto fto- cafo alcun in conchiude generalmente in dell'alcali: precipitazione pervia gifticato: del del te Se. Accad. 12 quali impresone maniera nuocere che l'Accademia rendali non che principalmente del e niuno fu cavato ri- di Belletto può la alla fare cuna al- pelle, né falute . USL* 1£" METODO Per Con la Defcriziene ORDIGNI DUE DI PADRE DEL MOLINA FRANCESCO DON Viti le formare Monaco Oli fia QUanto y fempre (*) etano. ftata la Vite confiderazione ..grandiffima in attefo , r ed utile il comodo affai che raanifefto , % da efla V proviene ufo fi é quella He fatto, convince a di che comune , , fi fa, continuamente e quegli efficienza ancora , che (*) la Chi potrà quefta defiderafle trovare PAffociazioni prefle di i Memoria Librai part* che , queft' Opera . vono rice- Molina 14 ferrea che le cagioni to di curarli delle goderne Efla, al n ge"e quella come, forza fi mente foltan* che adatta ed è fola non ftrin- e grandilfima atcanciain maniera f yy che fabbricata 5, » Iona fermare, al ma co* fludiare effetti. benefici muovere» w paghi cofe" i „ e" d'indagare* occupando pochiflim» , menti dotti in gli ordigni fra tutti il primo 5, Galileo celebre a luogo *ltfj ftrafoffero non macchina, gran j, 3". fé fanano, non 9" che quegli tf$ttif fa luogo, meritamente meccanici ficcome tewrdee dar Galilei ne, la Vite ,'e Ferrai alla mano è i \ farebbe!!, fono un9 vogliamo fiate E veramente ne* torchi le l'hanno varie quelle, le di Giacomo di fenza le officia alle più ufftato: finimento inventate, Scorranfi Ramelli, occhiata Falegnami, tra e fon luogo. Io il cMnfegna * fé ri- i fempre efla nulla macchine, che più: attive nelle belliffime quali nemente comu- ha efla d'Agoftino Leupoldo., del Bef- fone Mei. quelle fone, di Scienze di far Viti. Parigi, ij infinite ed delle Reale dell'Accademia Meccanici figni U la vedremo d'in- altre adoperata in , divcrfiffime guife vantaggio con e , diffimo. l' Coli' Geremia Ingegnere di nella Città della Chiefa delle a/uto Viti fa Perfoons Roterdam di capace d' alzare la tutta maggiore gran- Torre Lorenzo S. ciò ac, fi rifaceflero fondamenti ci come comodo maggior con attefta gli altri tra , Cornelio Meyer, fovraccennato d'alzare famofa Colonna d' di di Augufto, ma nel V in la Obelifco d'altezza. tariliiTi- quefta comune quale ignorafi della i"58jv Roma, infigne piedi del altezza Trajano 116. più Macchina propofe nuovo Perrendere efempio piti grande a di ivi ergere ad quale Ingegnere il modo ed il i tore l'Inven- , in furono tempi div?rfi penfati varj , Uno mezzi. fchio di d'una poi in conveniente è il Vite laftra feguente fopra lavorato mollificato d'eguale foro, : metallo s'imprime la il ma- acciajo, fatto femmina col un Motiva i6 col D' ottimo un di ufo metallo. ferve, non già mafchio data è temperata richiedono- EfiW fé è non tale fpecialmen^ altro, che per ficcome verme fui V altra ferve di farle invenzione adattando torno a pure , quelle foie che quelle Viti, per picciol - ne invenzio- quefta moltiplicare le Viti, per te 51 volgere di all' eftremità , quello mafchio un di il Vite tandoli quale rivol- , nella mediante femmina il to, mot- , che fi dà deferivere un obbliga quello torno, a egual fpira-. una Per d' al moltiplicare mediocre verme due no fo- che poi quelle, ventati in- pezzi , il de' fono, legno in forma ferro triangolare tagliente, paralielepipeda l'altro eguale entro con cilindro tagliente ferro-, produce della Vite Quefta un il forma di forma in affai limitata mina fem- la invenzione poiché non pure per le Viti di groffezza, che ferve , ialilo, ma- con . è di fatto Tuno quali , legno e di fpira, quella che nata determi- aeceffaria^ mente ìvhVma iS prefentat© ne che chiarezza, farà mi Cominciando la Vite, quefta conofce, a ad efaminare primo afpetto altro, effer non fpirale approfondata m , poffibile. pertanto della figura precifione quella coni fopra che una cilindro un fi dal , fi che devonfi Vite dovendoti che deduce, que' imitare , mediante mi Sia bile (fig* i.) il attorno ti divida in mfcorra quefta fa in A dal delineata cui fi con Spirale A il nel moto di numero medefi* tempo parimente La è mobile quale equa* curva di quella r thiamatfa Archimede da ' . Nella ftefla maniera detta quefto dato un rivoluzione* punto ragiona, mo* da punto, un retta intera una AB retta parti eguali fi defide- , bile nerata. ge- Cominciando equabilmente che viene . quante parti prefe nella mo una medefi- moti fpirale una B punto Coocepi"afi ra. la quali i , formare fi curva fapponga fopra fi un concepire cilindro, ravvolgerli nerata ge- it il attorno Tuo di Met. fiio affé dro nel vede tal moto eflb cilin* chiaramente fi • la generante di 19 lungo Ora punto un comporto che mentre trascorre le Viti* far retto fpirale circolare, e eflere quelli' e , affolutamente verfe ambedue ad potendoli di progreffioni dall' altro, l'uno independenti dn aflegnare moto variarle e condo fe- y il bifogno. la ridurre alla fpirale lopra perciò Volendo della formazione anche, approfondarla ed fé in il ordigno un i , quale indicati moti lindro ci- un convien , , trovare pratica foto non bia ab- unitamente ma , fia fufcettibile fpirali, (fig.z.y Ddy II EF. che foftegni lo e delle neir il pezzo le cilindro da Siano quattro cilindri primo circondato 1afe ino con ed in , cui tà varie- AB, Cc" da giro feor- fia lo, quel- , eftremità B formare la avvolta due libertà debba care attac- Vite al , fia tanto per- . orizzontalmente a fioni, progref- T infinita Viti , rere quelle quali producono le delle di ancora una corda la , qua* qua- le Molina sto le avvolga il cilindro pure C che e è " ^ conneffo d D con Un' corda altra pia .. piccola avvolgali parimente Ddj EFy cilindro porti Vi che cilindro al mediante AB fcavo che pofla pt né fponde dello né avanti , nel mede tempo E' fcavo lunetta, del dro, cilin- mente liberaa tivo mo- pofla non indietro, fimo uni- quefla e , delle fpran- effere quefto girare fopra di effa fé verli muo- nonfpinge il cilindro anche co* quale una nello modo, in ad viene quarto della quelli in quale s'inferifee il rocchetto, un la ILj ghetta Il tefa ben . s' incaftri denti fuoi fia e dri cilin- due ai AB . cofa evidente che tirando la da cor- , più grande, Ccy «ltritre defimo e , per il cilindro della nel ancora, fpranghetta retta i denti modo, gireranno cilindri la in quefta AB; e che giri fteflò tempo nell'iftante procederà IL fteffa line* farà imperciocché fpranghetta il cilindro ad regolato impulfo cagionato ogni ne1 gli me- zare avan- hanno iftante fuoi nea li- per un punti da Met. da punti chcllo giacché e , che divergano , cagionati il quefti fono vi non a per ni cagiodeve così moto roc-' fuc- , cedere alla coftretta effere la del denti ne' procedere quando retta zi gì' impulfi fempre fanno linea far le Viti. corrifpondenti , corpi di a feguire quant' nella cilindro degl' impulfi fpranghetta altro impulfi ma non pub nel AB Ccy dalla to mo- moto tali a EF; fé fi non , altri cilindri tre che medefimo, tempo riceve un il cilindro che muoverli gli ancora seguenza con- , , EF dà ai per e quefto a che è non dal comunicherà direzione poi, AB; riceverà quella acquietare Ciò retto. che , , farà per al cilindro ne fteffa più incaftri la ) unita altrettanti rocchello, è di direzione inoltre la colorazione dunque tale lati E^ quale , una dai ritenuta foftengono. ( per la fpranghetta il riceverà pure il que dun- ; il cilindro circolare moto vono muo- dal lindro ci- retto moto fpranghetta. Prendendo fempre norma dalla me- geo- Molina %i debite le farne diverta la al aflfegnabilesì moto fuccede il , di al circolare, come collante, V altro col mo, ulti- queft' variare primo finalmente o ordigno , rendere col quello indi per progreffione retto col o reftando all' applicazioni che ritrovali, fpirale, della coftruzione metrica o do mutan- Tempre Tempre forme uni- cambiarli , ambedue . da cominciando arbitrio , in e la che eia il in tutte fecondi del le ; zione: rivolu- intera parti, 12. to colloca- parti fuddette, una due , è la e fac^ retta manifefto è punto il punto il rivoluzioni che medefimo e che lo , percorfo chiaro Taria tre e il punto rivoluzioni retto moto fpazio è altri altre due altri che Suppongafi 8. delle 6. ad parti eguali tempo faccia in le 1 (fig. i.) AB retta tante di AB retta trafcorra A trafcorra A in la efempio per fecondo un fu prendano Si è parimente che altresì il eguale ; ma circolare moto , hetla velocità aflòluta, e per con- fe- Met. dì far le Viti 25 . negli fpazj trafcqrfi feguenza fuccede raggi dal de' diftanza delia ordigno nelF la formare di Vite lo fempre e fteflb fia la o cilindro di AB poiché diftanza da ed vario , il retti vuolfi cui qualunque , paflb Cosi , diametro, arbitrario al ragione B. centro il pezzo, applicato venga fé in moto to ret- tal cafo in il fpira air lina , farà altra fempre raedefima la ve di- la e , delle rfici fpiraliconfiderà maggiore archi di del , rivoluzione fé reftando , o to imperfetcollante , variare non da tale poiché retto troppo , circolare, moto tro diame- piti grande p altro per ordigno il dal degli . Sarebbe no cagionata rotondo pezzo più piccolo r grandezza minore o la nel- foitanto fi poteffe o il fatta ri- variazione , la utilità maggiore dell' ordigno fud- detto . fucceda Come variazione é cofa facile , fupponga, che nel tale geometricamente tempo da capirli, d'ogni fé deter- 11 gi- Molina 24 rivoluzione minata della trafcorra il punto di un da o oell' ficcome ordigno , . la velocità quella colla determinare prima di ghetta i cilindri e il quefti, quale velocità nofcere numero indi per alla convenga co* fpran- quale fpazio confeguentemente , trafcorrere debba £ dalla s' aggirano da , rivoluzioni delle dipende retto moto quale , conviene in di fa qui abba punto (bnza delle Che Prima le le rivoluzioni , nello fteflb cilindri, , e fono che motti dono atten- rico- feguenti. . fi fanno perchè e quindi ; a perchè , che quelli, pratica vere per prove ti cer- quali Matematici, alla foltanto nofciamo ai legge come le intereffano non prender meftieri tralafcianfi pofta tempo. proporzioni, alcune bella dato uà ammettendo Meccanica, (Time note del tro al- un cominciando vario, Ma A (fig. u) numero, parti Tempre Tempre AB retta da tempo non da hanno una le quali due lunque qua- T affé mune co- ftefla fune , fono Molina i6 Siccome fi cambia non coli' proporzione il valore invertere na d'u- col e , di i termini erta polliamo ancora , le avere mutare per- Tegnenti analogie . ed: ac: m:N : . ac:N::èd:m • ed Quelle ridotte altre forinole in , eolla del regola danno diretta tre una , Jìafi qualunque Vogliali tzz 36 cor-» che tempo, intera, linee azz.u " " e J 6 — farà %" — pure delle fé il fi ricercafle mero nu- , che rivoluzioni, cilindro Tana- per , , Come al che rivoluzione una facciali 1 zz nel EF fa AB m valore qual e • , cilindro al il cilindro fapere revoluzion di parte rifponde offia efempio per la abbia quantità incognita quarta in AB ro converrebbe- che fuppofizione , l'ultimo due cilindro intere ne facefle ritenendo il per valore efempio de' metri dia- , qui foprapprefo ad fi avrà arbitrio , di Met. 3lX£Xl 1J iftcffo r E =8 = m le Viti. far met0- % 11X6 do fi deve tenere tità, quan- fi ricercano. che Nel fi è detjtopoc'anzi chiarezza maggiore retrogrado come le altre tutte per il de' moto che cioè il per cilindri moto minci co- , cilindro dal affluito nel che quando AB , la premere Ccy ma dà che corda ad moto Dd: a fuflifte maggiore Effondo 2. prop. ) deferi diametri le fé il prenda óltre In- teorema. fi devono tendere in- corde delle , calcolo rivoluzioni del evitare per nella complicazione quelle a i fi fa non del de' cilindri diametri quali eguali verità la aggiunti delle fi maniera qualunque in ai che ed AB , frioto, una il cilindro è maggiore del rocchello EF (per cilindro chiameremo pratica S lo la fpazio , ve . , la fpranghetta del rivoluzione IL in rocchello tera in- una e ? il , paflb che di una deferivo data Vite offia lo fpazio , la fpranghetta z fteffa nel li tetti- pò , Molina 28 d*una fo avrà x rivoluzione N: : periore dunque : P ma ; sr r» V per quéfta analogia forinole, che od le ricaviamo abbisognano nel ch'entrano forinole ite (rimo dell' efiendo dare per infinita d' fono formare fuori di tutte fei vantaggio compita una varietà delle delle confeguenza per un fei, delle dell'ordigno. moto Quer di gran- cognizione fpire circolari , che viti fi pof- , elfo con propofito di ordigno, {tenderle farà non in feguito . Eormola prima p per trovare il paflò. il£ — Seconda, per lo fei conofcere per incognita quantità qualunque una fu- P. S: 7-:: od fi lS/^^:; fi ha r AB" analogia , : Da e : pofto , i S cilindro del fpazio. s^bdP *"" ai Ter- 2? maggio* Per chiarezza e applicazioni Sia per a Quello di Quello dì' ÉFzzitni2. ; volendo to ' fpaz lo linee» io S tr if paflb 'h nee li- i6 die riful- , i termini , SU s= 6. fapere difponendo terà AB 24. "Ddxz.cn finalmente Sia di % Cctzbti di cune al- .• il diametro nominato quello Sia numeri.. in efempio abbiamo che feggitrngo , forfnola, «x^^ come nella prt- fi avrà » ellaVitefc Molin* gb fi deriderà Se converrà quando Dd cilindro al diametro quale fapere il paf- , ib fia efempio per di diametro ghetta ABtz Io EFzziiy di 14 fpazio a C ctz di 30 , dalla trafcorfo il linee» 4. , fpraor- *°?f;tl,"r* 18 ss eguale averemo 5 e: , 14X18 mifura del tilindro 7 deve il avere Dd. Sia il paflb:z:é, linee, ài jiBtz di quello il, farà efempio terzo un per 1=116 rS7, che diametro, — l'altro Ce diametro lo zio fpa- il diametro di D 2236, di UJTpr d li- 6 ~ 9. V ifteffo 36X6. ordigno in generale il la chefaciliti . go luo- hanno altro qualunque delle Viti fabbrica " alla fone di corruzione nella quantità principi medefimi Quelli altre delle fi faccia 9 Così dopo aver fatto io tere met- . prova per qui deferito compiacere ordigno alcune ed per- eflendo , ria* Meu ~di U far Viti Ja riufcita Vite efatta affai 1 5 . ho oe fatta , efegaire altro, un fi lavora che fubifce non il quale nel altro il ferro , nel come , che incide vien di ed Tempre moflb , linea lungo retta fuddetto. pezzo ordinario torno , , per , che moto , il circolare pezzo L'elevazione queft' ordigno geometrica delineata è del l'eftenfione tutta nella fig j. • dove la il cilindro fig. fegnato finalmente fpon de corri fegnato 2. quello A a. del* il cilindro Ce, il cilindro Dd, quello il cilindro B a adJBy C al cilindro D 9 F E . Vite La fi deve quando detta la la a nel e fé Vite il fa le debbafi farà la rocchetto i perni nel ebe EDy della veci cd" quello B e la che cafo 4 , la del- mafehio mafehio, lavorare Vite In . fu b rocchellq il cilindro girare a il pezzo che il incaftrata tutto tutto del veci fabbricare femmina feorrere Che le poiché Vite, gira fa b a D ed bliga ob- , telajo FG feco vi è tare porcato, attac- fpranghetta. femmina, farà lora al- le veci fi leva del il ferro ta- Molina 32 tagliente E, leva voltando la D, faccia fi e al La dà corda la grande mota girare la o cilindro da fa medefimo è gira no Di in il che a in mano la deve D avere il gran bifogno la Vite medefima S- jn G. tagliente £ avanti la inF, ruota ritorni il ferro le qua- ab. arrivato la fi manda il tempo col gere vol- cdyìk fpira della ab. Non tutte è il porta nel Vite ED che Vite, fecondo Vite che e fuddetto maio con , della pio dop- muovere , incide quale fa C, contraria pezzo il avvolge Vite, il pezzo parte' , mediante il cilindro girare all' alfe unito Quando fi la fatta che quella Quefto formare ve de- femmina. che il cilindro do mo- , macchina catena, AB. mezzo pezzo è alla moto , egual la formare per in che pezzo , fervire fi Dd in mette telajo del EF parallela redi che L , il cilindro pure P altro fi colloca vi e le fi fono delineati i parti di quella feconda foftegni macchina tre di Molina 34 cft per fatta fare la Vite in gere alla parte gno, ridurre per nei fecondo t coite metà che proprietà negli altri. ordigni mirabilmente due te nawcjjifiti Se cilindro una C (fig. fono gran delle affai in inolf complicati eftremità guadi ve fer- alba- o pratici di plicata ap- fé-» metallo fi deaera ? dei piane fedamente ) venga 3. ufo, m fi pqf. , dall'ordigno levi cilindro, fa ordigni quanti con Si férmi fi piatirà rotonda un* guata il che ne. oppo- ritrovali avvinare, " con ad fono che , per corpi fyitt non , tartare prdi* primo cilindro© l'altra Qpefta a che corda,- nel EF no voi- pc*ZQ" U contraria quella del e del metà il cilindro muove richiede!!, fé- altro non e pertanto ruota, per alla il in Facendo lungo faccia EF un corda del da grado,, il un triodo, che in il ferro utilità. ahrc la cominciando il cilindro feorrere. ricavare po£« fèguita girare U applicato corpo del non detto in limato E derà inci- lelo paral- telajo, ed unita air *IV del affé un' fia far le Viti di Met. cilindro C di unione 35 . qaefto Se rotonde ladre molte corpo " fono come le mare ad aflbrtimento rofo fervono potrà , un tratto fiflando di for-" per fi degli orologi mote lavorarne quelle che quelle, di nume* un volta ta vol- in " che quev gradi fi formeranno fa manieta i parlando, fagoma da corpo macchine que' ai Memoria delle 2. che Scienze £ ramente primie- . la ) farà di figura bene convene* della e fpran- confultare all' Accademia Parigi dal B io fembrano mi attenzione prefentata der al i. molti, » ghetta (fig. le tutte riguardi gran* Tra del rocchello denti che .* di dare avanti vole in come de' indicherò, maggior il fuddetta. avere prevalertene lunque qua- rendere corrifponda l'effetto acciài pochi di £ quella forma, fagoma conviene di meritare di neralmente .'Ge- Pignoni fia, potrà quelli ordigni, In fiderio alla . il ferro incitò eflb corrifponde diffimi» elfo ifte£ Neil* abbifognano 6 la le Rea- celebre gnor Si- Molina j£ il Camus gnor meffa 'più chiaro, in dal eh. giorno Autore dell' nelle $kan\qut di ai." Febbraio 17??» femplice àfpetts e Din Articolo dell' edizióni varie Me* tert clopedia Enci- Parigi . Neliìfteflò Vite da farfi è cedere che molto, trafeorfi fue- pub grande, rocchetto dal la quando allor ordigno, tutti i , denti ed della fenza AB ed muoverti, Vite a s' , fpirale, una a quefto che - impronterà il fìa ; , abbia fa girare ; due fono ghetta modo £ una mediare ri- Per abbia no me- molti e ne , o inoltre ed linea. potàbile fpranghetta, la già non rocchetto a che pefcxo, circolar ma denti fai allora Cej fegati queft' ultima che , riduce iteiiindro fprànghetta giri volte tre redi ne1 i denti quando' quafi che coficchè quello pofc di denti della trafeorfi, fi tutti corretto lla que- fpranfa il cilindro in C* ? fermarli a quel in col punto guiterebbe ; a Affare dei (labilmente cilindro, muoverli, fé la corda d'onde 6 tiraffe feanco* ra . Mer. la m corda te Viti far fuddetta. corda piccola ed di Potrebbe fcorrere fu fpecralmente EF" corda cilindri i fé fopra. fi Ddt fianó di poca mente doppia- volge eflt di 1* ancora quando circonferenza^ma la 37 . fé " e - gali ten- , tefa ben lo modo sf accrefire, fiftenza de9 che sfregamento r ballerà cilindri fiiperàre la a muoverli a , fervifle, non la fuppon? (fig. a.) re re- fé e db fopra, Affare il cilindro AB come corda* Si di potrà fi in tal , tale che C fi riduce , le foftene- a vite a viti ; grandi i cilindri che baila fiano (fig. 3.) vagliano che fabbricare non che , il cilindro fortezza, il pezzo tendo ed tempre ma vo* da chio tor- fiano porzionati pro- , , al pelo, rìchiedefi ma e una così pure forza gli gni ordidi maggiore , quella d'ut* ibi acqua meno primo ne* uomo mulini difpendiofa ; che farà la Per perb quella dell9 più e adattare * ordigno fpecialmente in a9 attiva, mulini, quelli , che la dunque che propongo, fervono il a gare fe- 4° LETTERA DI SQUARCIO SIGNQR DEL , MANDRIANI MARSIGLIO Di ? , I. SIGNOR Ah ROZTEK AB. Cat. Chiesa della bell'Ac. Dijon, bi Sul Lione, dj Marsiglia di ho intraprefo di ferie di che di ca Franklin colori intorno al cfpofte i ) • un» di gra- corpi di- Tefperien- cartoline fole * ( efiverfi ai Siccome delle he giorni concepifeono colorati. verfamente e + Spe*- le parte qtreftiultimi in Sperienze calore da Eudiometri rienze Io ec. dJverJi Colori ai lalciamo [A M Villafranca* m relativa Calor Soci» Lione, m di fovra diverS Arato- uno di ?MI I III.» ... I ?? l ???? I l.l ? ^ . (*) guenti Si inferiran Volumi . quefte pure in uro de'fe» ai Colori relativo Caldo èi ili frefco neve la per di verfo cafctata quelle fteffe propofto metodo Tranf. delle fpecifico Filof. di di termometro dal petei ri- del ufando nelle Vatfon il bulbo cioè Ma varicolori di- io tinture, Dottor tingere , damento affon- potea fperienze dal ronea, er- Pinegual proceder quelle pefo fembrava mi che ragione 1 4 . del dopo le mil- . ancora trovato che fallace. Poiché ho pruove era afiòrbifcono d'umido raffredda i T ciò deffe feci mi tronde Al- fperienza coftruire . efla Per influenza. qualche con poi nel la differenza e fuperficie può della ture tin- quantità inegualmente termometri qualche avere diverfe {vaporando quale ineguaglianza polimento di il le difeguale una aereo, metodo quefto da pure afficurarmi che perfua- bravo un Arti- , fta Sole due paralleli, montavano rigiiare attaccati Con egualiflkm Termometri li uno alla efpofi fteffa al e e fattone Sole al che fme- amendue t"vola» efperieaze più volte ripetute VdXr con Landriani 42 ho capace, quella Dopo l'altro» cui io fteffa La due Me cate a di due di la lifcia carta Da cui di due fi ciò lifciata boccia con appli«di pezzo nn il che tro, termome- nella lilla dell' più baffo tempre della quitte fperienze con involta era tenevafi comprende ripetuta fteffo colore quindi gradi tornavan ri- paralleli.. Una fiata era anche Sole al ho io dello carta Offendi d'avorio. altro fperienza termometri lifte quelle altro. paralleli. montar a dell' efpofti che fmeriglia- fmerigliare feci trovai e alto più prova lo che trovato fempre tenevafi to far di , fono di efattezza ed P attrazione tutta » hrenkùt di Fa (cala . ufando il imponìbile eflfere di metodo del Vatfvn. Effendo pere fcala la ipondente mille però del a* divertì altre dopo maniere molti importantiffimo rifpettivo colori per ho il calore corri- immaginata riufcirvi tentativi fa- mente Final. mi fono fecalide- perchè caldo, e ani Lanàri 44 i riflette iì fi rifcaldi giallo i caldi, meno raggi più -caldi, i aflorbifce ed quefta idea rio contra- flette ri- perchè meno, caldi, meno lo per e i aflòrbifce più caldi • di Pieno prifma un diverfi colori, fpecchio uno fi al di folare, raggio fi ricevendo e i feparato in però fucceflìvamente uftorio efpo- , fuoco lui che ciafeuno col feompofi tenne Tintenfità di termometro un diverfe a del curio mer- altezze, colore rifleffò condo fe- dallo Jpecchio . Ma ficcome prifma i è diverfi difficile il feparare colori , fono giammai puri poiché -eglino non ricevei -il , alcune in lenti col dello lare fo- raggio fteflb fuoco , ma cófor di i ancora raggi io colorate non il comodo con ho potuto e tutti dei in quefta furono azzurri caldi meno però diverfo, gialli. di fugfi altri fempre colori colori vati tro- avendo Non procacciarmi i diverfi pruova lenti prifmatie?~ ripetere Pefc I" rienra . relativo Calore al Colori 4$ • conchiufi Io uftorio doveafi che indorare non chio quindi i'ingegnofo di Franklin di cui però , è originale di Buffon.. Mr. crefca d'attività fare le e unitamente ad ho io ho non fperienze veruna, deve certo produca «he poi Filofofi dopo avvenir più a mie cui che della per avendo , efpe- Tumido non.fi P umidità fi attacchi del differenza Mt.Mairan ha non almeno eyapprazione vento pel freddo , come hanno molti offervato volte. ìtfelP ordinario creda o modo, co- ti importan- fopraggiugnendo dall' cagionato altre di cui rò pe- dettaglio in delicatiffime fu temere aerea più ai termometri di mezzo il corpo azione fatto il avrò ne meteorologiche per rienze io V idea dolo inargentan- correzione una offervazioni trovato che tofto pubblicherò - che filma le fpec- . voglio io fé Quelle , io Ma efperimentare finora, potuto gentare, inar- vi venturo full' elettricità efperienze importanti • • • rò comunicheche . ME-'" ? 4* METODO le mediar* 'Di folitmrj ojjia i vermi tenie y Signori b a' M ACQUER De Sua tenie, le contro Nouffer , la dopò1 di morte d'ammalati, fimo e , fopra di fempre dai Trudaine Signor di cato pratiro nume- gran un felicif- un con fucceflb prontiffimo incaricati Signor e ha marito fuo vetit' anni per flati acqui- Mad. che Re. fare fampfo folitarj vermi o di Maeftà rimedio un del ordine per DEfiderando d* CARBURI. e pubblicato fto MOTTE, tà , DeJUSSIEU, ivi Parigi in , Ed e ^ y fperimentato LASSONE Morat efaminato negli Svizzeri - in anni praticatoper pia ; Turgot fiamo noi , efaminarlo e dal e fpe- , rimenurlo, e avendolo trovato degno ere- del credito s'è che J?repar di astone la per modo fett' un cuocere tagliato (ufficiente due di di quantità ben unito, nario ordi- un nel te fa- di oncie ne pa- aggiungete ed frefeo, fale che pren* d'acqua due per lo una mento. condi- finattantochè fovente e far alca* fatto libre butiro Rimefchiate fia bollito piccoli pezzi, oncie tre o in di dopo ore fuoco buon a fé pan In eiìge non non , feguente. due cura fé cena pranzo, al abbiamo pubblicarlo. di preparazione, derc 4f degli Ammalati. metodo Quello le tenie. acqwftato, l'ordine prefente na medie, dì Met. divenga tela pana- una . Circa air mirto fé acqua ha non Se due bicchiere con d' quarto ammalato un con un di corpo dell' di coftume ber non in Xfcottini, biancp vino , T ammalato Ài mezzani o no fi daran- dopo ora o puro, femplice acqua vino. avefle neficio be- avuto quel giorno, o foffé Zaffane , 4$ fé foggetto il o ftitichezza a gli farà fé dere pren- , feguente mezz' ei. criftero dopo ora la d'ora quarto un , cena . Prendete di malva, lire di fai po' acqua comune foglie alquanto bòi- vi aggiungete- , colate ; due mefchiate colatura fatele d' oncie di pizzico d'altea, e in- fedici un buon un nella e , oncie d'oliva d'olio . Nel o giorno nove oncie che due o all' tre niente fei o fiori di inghiottire do polvere, finiflima in o fi dà cena to ot- ali' malato am- di quella polvere tiglio, ; quefta' di e fatela e rifciacquan- d' tutta procurate fanciulli fi diminuifce (*) diftillata il bicchiere Pei avanzi. unite d'acqua ammalato volte mafchio di felce ottavi tre quattro felce, la mattina, fpecifico feguente. Prendete a di apprefTo dopo ore lo ridotto Ammalati. degli Cura la dofe di ottavo un . Se (*) Filix ,*o* ramofa desttta C. B. . " inft. R. Pilypidium filix *»#/. Lina. Pi». Met. T ammalato Se manicare od la cofa altra di attenzione fiuterà fa \ fé re del buon il fapor vomitarla e ed gola, in alcuna inghiottire non co- aceto che : della polve* di voglia aveffe finanche ritornale ne però avendo , ottante ritornale feiacquarfi o , licore ancora nulla cib to confetta- cedro aggradevole lla que- potrà naufea, di qualche con 49 prefa aver qualche pezzetto un bocca dopo foffriffe polvere le tenie., medie, di in , bocca, fuo ogni fé inghiottirà sforzo foffe in o la elfo ceffata riprenderà , polvere Due prefa la feconda una fimile polvere, fé la gli fea nau- la del- dofe alla prima. avrà l'ammalato che dopo ta, tut- o farà che accennata, ore mente Final- vomitarla a rà fa- e nuovo, ritenerla. per coftretto parte, di darà il feguente boccone . dodici Prendete ed fcammonea gomma V.XIIL grani di altrettanti d' gutta. Aleppo Fate , una C. di panacea refina cinque fiaiflìma curiale, mer- fecca, di grani di polvere di Lafjonej 50 di l et. ingredienti quelli tre con e di quantità di, confezione formatene fi prefcrive ordinariamente fra due è confezione per difficili lo è a purgare, o ufo di dofe alla monea grani di gomma fibili all' azione pei fanciulli fecondo coftanze un quattordici delle di fcam- ci quindi- in ui grad- medicine fi debbono fen- molto o , purganti, diminuir le , la prudenza cafo, concorrevano fette che colla gutta. in cui del Medico. quelle tutte infieme , dati dicine, me- otto con e perfone deboli le forti refina , mezzo In la e ciafcheduno per Per di no han- che il boccone comporto mercuriale, panacea no fcru- due e temperamento un fatto avanti fi dofi della dofe La . fcrupoli, perfone di le robufto,o e che mezzo. e Per 'e zana. mez- dofi del purgante le fono giacinto di confidenza boccone un Quelle poli ficiente (uf- una , grani e mezzo cir- fi fi"" non di . nacea pa* iu circa quatti* ore d' lo non aveffe da prenderà fufficientemente purgato due , ad fino ritenuto fale di ottavi otto Sedlitz di o , in fciolto Inghilterra d* bicchiere un qua ac- bollente . il Se inviluppo, allora filetto o fila ; ma fimamente ftar del Te Se il pare, frapfrattanto lung* il non purgante air fi darà to ammala- , di fale del deve pendente ,' e abbaftanza operaie pituita ber e redatte cadere fenza tempo collo, caldetto. e verme lui una lo non leggiero, di un maf- avviene entro afpettando in tutto il quando l'ammalato ma che il imbarazzato è tenace, cafca non verme Sedlitz o d' Inghilterra , fi è detto come e fi farà (tare alla feggetta , Se del la non ila caduto verme . quefto avanti compariffe non e pranzo il finché pazientemente V ammalato aveffe polvere, la e di tralafcerà qualche volta medicina pranzare nuta rite- efce nel benché dopo te purgan- , di , verme l'ora , , il , poiché che rado , pranzo Se . cade ac- Se il che non s' è od nella in fé Che decorfo fera giorno precedente fi ha to-troppo opera- l'ammalato modo la parte rà cene- fi e vernerà go- accennato regolerà prenderà in medefixna alla la fai tutto d* ora due polvere, di ottavi otto nel nemmeno l'ammalato notte, del e che o compare feguente in do quan- • mattino fet in o precedente, nel dopo non , nel non della fé tutta, o tutto giorno , debolmente, come il tutto mai il purgante , £j , quafi rigettata polvere in compare avvien non tenie* fé medie, di Met. ore ra, Inghilterla come ma pri- volta. Accade fai •poco di punto avanti fcarico il evacuare o di un ventre il attorno verme un te for- un prova cuòre è o dopo poco , d' ardore l'ammalato quando che fenfb un o fviene , , o fente angofete deli9 ; che* Batta ; bifogna non quello (lato folo Ci lafciar cefTa ripofar quietarten in- tamente. pron- l'am- mala- Zaffane, j6 fario ripetere la la (beffa le circoftanze fecondo volte intorno noftre efperienze a volte noi cui quelli più, cura del male, e Uno abbiamo dopo mene o ammalato. dell* difpofizione tre ec. effere di fatte le cato medi- flato , non ha piti che noi fi troveranno cun al- evacuato verme. In trattato un alle pia (lampe, eftefe de' rimed; che applicazione e alle noi differenze fìnghiamo delle che Pofcurità, la ne pofta dalla ali* , abbiamo tenie. fatta, Noi ci Luglio quer. J. B. E. quefto l'oblio, in cui era duta ca- e la ferveremo con- è (lata e quelli quel Reale vermi lume, in cui Beneneficenza i775vfegnato De lu- in la Mot te. A. Làffone" L. De do mo- Parigi . 15. ra cu- zione prepara- compongono , in di diffìperemo di cura la che zioni cogni- alla accennata, remo da- poco metodo al intorno abbiamo che fra Mac- JuJÌìh. Carburi* VTU 57 UTILITÀ' DELLE ne1 RANE Giardini. dal Trad, Giardinieri I la fanno che IX Frane. l'ordinario, per tutti animali SIC DEL OSSERVAZIONE loro gK tutti a guerra fui trovano i Contadini e terreno : , li confederano tutti cui nimici come va gio- , diftroggere de' e ,. poflìbil foffi?, efterminare tendati alle lacci talpe , la e fé vorrebbe^ quali Che genia. (diano la caccia , ai rofpi, le radici fono manità a tutti noftri gli , infetti, è piante, nocevoli : animali graffa; ma che , \. quanto* il nottro e ródono che ciò che è tanto operiam propria quefti dell' v^è indiflintamente incrudelire terreni vole agli delle animali contro ed inatro con- fu vengono piti biafime- fpventc noi interefle diftrug, C 5 i gea- Utilità 5« degli gendo animali utili il foccorfo de* , è preffo che quali altri contro neceffario inimici difenderci per che fi conofco- mai , no, fi trafcurano o Tale é per la Rana. fé fteflb noftra Queftf fapere compaffione, nofcenza. cui a Ci fa anfibio perchè, molto fa la la merita la anzi nocente in- ognuno , fenza guerra (*)• noftra rico- bene più che , male; fé e ruba ci d* po' un erbetta, ci o (*) Tra gli meritano il animali primo Cimili uccelli altri vantaggio*! iuogo notturni le che ai dini giar- Civette, Giano la f eia ai topi nidori per erbe le e perche per de' cercar e di uccelletti» gentile, alla ad altri con cui e difficili che teneri animali che nella fi pafeendofi te. not- d* infetti quelli alla Primavera o Il . le no Coglio- ma germogli*, efli gì9 infetti per* diftruggerfi, chiamar poiché cao guidano a fotterra vegetazione, talora» in , maniera efeon anche pafeon talpe piante, becco 'giovano cion la non Molti di alle , e nuoc- li rompono Trad. pur fi delle e ci qualche reca finora però Rane. 'altro fi fa non 5J di danno, lo accufare cui pendi com- , abbondantemente coi vantaggi che , ricaviamo. ne delle virtù piacevole quanto parlerò Non del né , cibo che folo deir effe qui fomminiftra ci utilità che reale lue dicinali me- falnbre parlerò : la ne moltitudi- * di più tanto ci volentieri quanto che vantaggio e effe fa. Aveva la il giardini; parlerò, ne conofciuto è meno noftrt ai procura rane io ficcome pure, abitudine cattiva di molti uccidere altri, modo a , di paflatempo, piedi che quante vedeami o vicine a fteflb me Un fece che il danno giorno un tra il cafo ma ; , conofceffi venianmi rane ceva fa- propofemi amico • per guarire preparazione queft' animale; -rata del incomodo un cuore, bifognava Io !1 feci e. e 9 C 6 certa una del e fai dorfo, vi vente parti» da fegato perciò aprir ftrapparne vidi in di la le quel- parecchie alcuni alcuni eie '? Utilità é* di pezzi di quelle, che Pareami che a Rana una della di lumache gufci fono ftrifeiate bei a col gufeio rate reitefuo- ciò che 9 fatta Sif- una dopo ma ; accertai m* oflervazioni lori. co- principio inconcepibile potefle inghiottire lumaca fpe*- , cedeva infatti e che Ratte le anzi avea- , no tali in lumaohe il principai loro trimento nu- . Quella mo no poiché piacere, effe alle Nuocciono il dao- farpeva fiffatte lumache da che ben io grandifft- di fammi feoperta veniane ai giovani piante dino giar- . ne le rodono le altre fteffi, di alcun legume, né mangiali piovofi, grandiffimo o frequentare le la non agli foglie, e donano per- alberi i neri te- . offervatò in lordaa ne e , : Aveva deairfi parti eferementi cui germi tenere loro coi ad più di forti le che tai numero ruggiade fponde lumache del ;'e ve- ne' tempi che foleaa canale ove no era- , molle erbe , comeftibili ,. e legumi, le Utilità 6\ alle gio erbe, delle Iegpmi, ai diftruggendone Rane. il più alle e nocevol piante nimico (*) „ IGRO- I'»" 1MU Poiché (*) del Un'Qflervazjoue, la fervi pub Rana qui Igrofcopo, d* re lle Ra- fecondo Raefel Sig. "^ J riferire il luogo di ' ' delle dell'utilità fuor qui " »'l tratufi fari npn v M ' ' . t-c dicr Rane, generalmente egli, tano can- „ in molto mefi ne* di der tempo lóro amori Marzo d% e Aprile Inten- » de'mafehi, defi fpecie il tempi femmine le fon Anfibj la annunzia lle que- altri Negli d'Igrofcopo feryire poflpn» in mute» gracidare loro onde . poiché d' cioè , gia piogvente vi- , Bafta a tal effetto mettere na Ra- una . in frefea, erbetta dandole, bicchiere, un mofchini de' , infetti altri Un ciba per di Chirurgo dell* ed ganzare, Breslavia ne ten- . cosi Raqa una allottavo perche , « i; Il TraÀ per fette anni gli e morì % dimenticoni di la nutrir- / IGROMETRI. dal Immaginati GIAMBATTISTA P. P. BECCARIA Fisica di mell' Sperimentala Università1 dal? Tratto Padre Opera di Tosano. fua rtcenttmenf pubblicata Elettricità" Della A ATMOSFERICA, che TRovo la terrestre, C"LÒ SERENO elettricità deli* aria contusione di *iek" ftrettiflìma ha eontieffiòne reno ec. umida E però cofa, e in querta in parte del fervazione , e anche neceflaria barometro, dell' ben del anemometro iftromenta, del utile la of- tro termome- y T gneremmo anche ». farà ricerca colla fecca o , fe- quale aiaffimaoiente,farebbe ma tamente cer- abSifoun Igrome- * BeccàrU *4 perfètto, metro di quello efeogitato annetta Quelli di eia avorio it ;• e ila rem- ho zia noti- Sig. Deluc (*) e la -da fecco di canna e tro termome- cannellino nel lo per cannuc~~ fonile faie infle e il ancora avorio ^ difeen- ; peli'u- mente me . , dilata che mido ne che cannellino lo freddo per dal una mercurio quale ftringe de a un caldo, lo per appunto fettimane poche Sono quale defiderare. a ognora il la canna egli il corrifpondente un con che moto rando perb Spa- e ; , fi dee metro termo- al caldo freddo dal al e » , del moto refiduo mifura l'i*, , mido, il fe"ccò. e Tale ne abbia fronto igrometro i altri pregi, di durevolezza;, affai fidererebbe fi gli tra efatta $ V e maggiore prontezza potrà rimediare di fteffo autore ; a. con"~ d"- vi tale alcun. con che pare fetto di- ign"mer- (*) biamo fu Nel VoK pubblicata la corruzione Vili. la del pag. Memoria fuo J7. dei Igrometro cfegg.abSig. Deluc V • Edi:. ' Igrometri. fuflìdiario «retro la dell' proporzione de' fi faggiatore delicatiflimo rare forfè inoltre e ; tf, cun al- con potrà efplocol umido mero nu- gradi nella Intanto careftia nell' anzi af- , ftluta -fetto mancanza parecchi io di tale ne ho ilhromento tentati per* di due e , l'altro Igrometro di lifterelle a nicella, fu- a uno , chiamo che fervito fono mi principalmente le, principache paglia, mo chia- fuffidiario. funicella La ad torti volte parti alcun ogni addoppiamene ; il diametro di linea no li- que cin- cioè , è due picciolezza ze ter- ovvia la Primamente . parecchie cimento cfpofta la efla lentezza alla poco di che ; fili di trentadue di è lafciandola fettimane all' intemperie tefa e da! psfo di , libbre due Poi fenta perchè mente immediata- . rimpreffione fuori io «apo della deferente. ad un dell'aria, fineftra, alla Cioè chiodo, quale a dire e alla ne la viene applico il fi- affiggo diftanza un di do- dici Beccaria 66 la piedi dici avvolgo dalla volte tre quale ad rucolerà, car- una. l'altro penzola po ca- t dal aggravato di pefo Quella in effa giro T e fegna indice il annetto le qua- , di 20.^ ^ il la carrucolerà con ? mi dicella cor- . porta perno folito umido e di 20,° -? , fecco in la entro ftra anello un danza di fu Ciafcuno d'un de' in dieci per della vetro gradi . fuddivifibile incollato carta fine* comodamente è parti . In ferve mi jnetro piìiy e alla quanto lionata durevolezza mezzanamente maffime correzione che ideilo quando grado all' torna non ideflb finalmente ma debbo y altre alcuna umidità permanente coli' per ufando y fima funicelle qued'J in no an- un proporr tornando raaf- di pioggia di caldo tinuata con- vedo , grado di do umi- poi fodituire fienili tutto, grò- ed eguali , e. cimentate Alla detto con Umilmente. poi foccorro lifterelle di paglia lentezza " fottile " coltello fpacco ho come y in ; quattro cioè con parti fom- I? Igrometri 6y . fommità d* vecchia tma di paglia fegala, fortemente badando in le ad centro la e di quelte di non così infiggo defco un di altro per fibre ; matura uni torco e , ifpezzarae ben e , legno ta tor- fitchè , da fporga amendue che igrometro la di facce inegualmente ma , tale le eflb cioè ; malmente nor- in perando ado- attualmente fto un , lifterella da fporge torta una , faccia del defco con pollice mezzo dall' altra e fua porzione una ga lun- fpor- faccia , l'altra gè porzione fegna mi porzione defco del quali pici il parecchi igrometro i e mi alitarvi gradi a dà che gradi feguiti^i a lifterelle fopra avanti fervito e te tor- non fommità alla la facce le fottiliffime funicella hanno giri, in igrometri La lenti più. Amendue da annefle primo giri fuoi diftinte fegnati pollici . de* mimerò fono Quefti al no co* corta piti lunga. fono due Unga porzione lifterelle torte. . delle muovo: difeorrono , che cominci l'indice a dell:' re muove- maflìmamente a divi- Beccaria 6% . di vi fr re la al fine qual ho fpaccata della umidità prima anneflò che efpongo guazza, al defco uria la fera fuori na can- la del- , fineftra, in modo orizzontalmente che La il defco lifterella giaccia fovrana mi . che V umido accenna dall' alto corre , di munque fotto muove accorre 1 altra , per per V umido che , fotto. RI- ca- Fontana yG fa forfè poflòno danze è vi ma trovaifi chi ancora uniti che fofpetta ef- con l'aria , Ma poffegga quelle non è quanto unita la porterà altro Il vetriolico, fia naturale facoltà né vuole ma perchè di rendere egli abbia verfo del provato fa le affieura acida di qua l'ac- aria cri che l'aria d' acido per non aver la, benché parlare un cipale prin- perde non l'acqua, farla fa rif- atomo fpecie quell'aria di che fua ragione La alcalino anche anzi una de boli Aimo. è, un mi quell'aria. fofliene anco medefima efla qua l'ac- qualche introdurvi coli' contenga non fbpra dità, aci- efame Mare a Prieftley acidula , acido amente celebre fatta Quefto efla. intereflante pomo falu- all'acqua quando di neceffari alla utile quella leggiera è comunica s'imbeve fue principale perchè render può quefta e , j in non delle fola una è la peraltro umana che che ora quella, che fiffa che Io dei corpi ftranieri a per qualità, che te qualità . efaminerò è fue attra- lungo mai bo tu- tuto po- Dell1 Aria fijfa 71 . nefldn con tuto che lieo retrio penfa to le in tinge bensì E* alle ricorre quali fi forma in fia vi i Sig. Prieftley il del prova di Sig. Hey dalla creta Il col titolo che rollo taglio Detche provano fijfa aria ra Ope: nelF vetriolico fi che , , qua ac- cava ec. Sig. Hey non nell' vetriolico aria fua fine della acido di impregnata fentimen- fuo del efperienze punto aereo , , non fog- Turnefole. il Appendice di alcune acido un efperrenze di e d'Upfal Bergman alla do aci- , che leggono di acidula acqua roflò vero gerli, accor- atomo un aria maggior una per queir quèll' che perchè in anco il Profeflòre che giunge fia né vi chimico mezzo riffa, perchè la tintura crede di ha gli acida dalP cangiata che viole fia acido vi fatta acqua non che una in fola , gocciola di inglefe quel unita ad diftillata la liquore d1 acqua bra lib- una ih tinge toITo. Tutte le altre efperienze, che pur gir Fontana jz gli fiifa, dentro grumi di il fa come fi di fai di fchiuma, zucchero di effetti che finalmente il latte coagula l'aria pie- tre che prima queir acqua a durre pro- fog- ; acida fi fa cui con , di feguita tartaro medefimi giugne non di non perchè tubo un cipitazione pre- Tatuato, folo pefo , i in la paffata attraverfo pieno fcioglie di , fìtta all' aria la difficoltà di neflun crede le unito quell'acqua, poco del foffe vi , che pone, di qualche aver acido queir di realmente che fofpettate far potevano bai- lire , fé Ma, io non dimoftrano altro non fé T acido è vi nell' quefte tutte erro, fé fiffa aria che non o è vi in , , di quantità minor gioni ra- fi richiede che quello , per non .manifefhrfi vi è quelle con quella in fuoj effer ne9 maniera fluidi , in vi foftanza fieno ; onde delle efperien2e quando a me o flato, che e noi ce pare efperienze , lo uniamo che pih do quan- dirette # e più decifive per credere in queir .acqua Taci- BeW l'acido vetriolico, attendere le mille di unendola d'aria impregnata fé che, Sa quella queir acida, poco tintura diventar pub bensì da9 cava fifla tinge o lla Que- fenza . quella né acido un roflb in punto tinge pochiffimo inacidifce che tintura E ché giac- fé poffibilità di Tutti attribuirli il color fi dimoftra non follevarfi gli acidi rifcaldati che la fieno co- fi follavano Quella fino e é al legge comune in a i tutti fé il calore mercurio riva ar- , , farlo fiffa coir calore e , V.XIII. Chimica , , vapori. a Pimaria. queir che del rollò prima con , fluidi dovrà vetriolico acido fi V acqua , acido quello nofce coir corpi turnefole, i ro, ve- debolilfima , ria da aci- . T aria a la .tintura , diretta, rofia vato pro- acqua Ev è acqua la è efperienza con fiffa. non o , ho Upfal d' tingere'in roffo a turnefole punto ragioni. Profeffore volte 73 li debbono non contrarie il Dopo fijfa. Aria bollire. olio gran di fchiuderfi Nello vetriolo calóre ma , D folo non vi Fa- è di vi più per- , 1 Fontana 74 perchè vi è parti , una effervefcenza lancia la qua infieme un dentro fìfTa col fino dopo pochi lingua le acido da ordinarie acido queir follevarfi Si che impreffioni dal fparga polvere fi fentirebbero , fé folo bicchiere un di il folito renti diffe- punto , da trova fuila merlo e vetriolico, né quelle bene fi vafo, , vero Dopo fi cuopre il per cencio foffe ff sforzato a di fuoco forza . afciutto turnefole , bicchiere fi e di vetriolo. olio fé lino tro den- caìcaria , inumidito, lafcia vi fortire e bicchiere un folito di minuti i fatti in pietra che certiffimo panno vato pro- . vafo o no fi- e anche fida, fortono e della E' fopra lerà fol- io dovranno collochi , V ho coli' aria , l'aria lima onde ; lei con Si - che quel fluido come , innalzarli vapori di violenta là e caìcaria terra pili volte con parti con , e cavi di interino moto un e di finit- fi collochi dell' aria fiffa . qualche tingerfiin rofio tempo fi offerva quella polvere, qua e e là acqui{lare Dell'Aria fere tintura una dilavato gue fifl a. fimi le il cencio Quefta 75 al fan- riefce éfperienza cora an- . fé fi nel mette vetriolico bicchiere foftanza in il Colo' acido e fi rende fon limili do cal- , col Gli fuoco. effetti le circoftanze medefime le fé vi e , è , divertita qualche perchè è l' aria contro , è vi oltre efperimento quel primo in effervefcenza ancora , di Sono parti: arrivato turnefole in fciolto col o un aveva far poca tubo meffo poca benché aria fiffa tra- criftallo a cui in , polvere piti luoghi quel in pregnare im- di fola l'aria di il roflò coir acqua medefima pattare lungo in tingere a quell'acqua verfo il ciamento lan- e , fiffa, fiifa , calore vf to affat- le turnefo- di tubo avefle , delle T fpugne fcémare per dell' umidità ària almeno in te par- fiffa . Se di tartaro dare una di fi mettono in poche molta leggiera viole, acqua tinta gocciole d'oliò talché badi di verde alla s'impregni e D 2 d'aria per tura tin- fiflà queir Font j6 queir che più tinge non che ; odore di fo por un T acqua al a vetriolo all' un tartaro vero Ho lungo aria veniva gli perire me co- y Tolto che di acido fapore di foftanza queir fifla, perchè nella acida di forma fé acqua la aveva a nella (forbita animali per colT animale acido acido zione. putrefad'aria dall'acqua, che la dar refpifegno l'odore il ed Ex corrotta. accidentale queir di aci- qualità anziché acquifìava fua V e fifla eftrattafenza l'acqua Ma alcuno adunque cipita pre- bianca più maniere, accade come Queir ravano. e , tartaro, in d'aria corpi, faceva te finalmen- e fi unifce di rendere tempo riffa, perchè che par vetriolato. provato impregnarla da' di forte " polvere una olio anzi s' inalba poco di tintura quel che precipita quando vi e a primo? , piccante etto fondo la conferva prima poco oflerva, verde in più non urinofo prenda: fi alcalina, acqua viole ama all' aria entraffe compofizione e ramente ve- ra natu- , Pantana 78 triolico fia nell'aria ve- , fifla in che e 1' acido che opinione diflòluzione di to di fono Io fta- vero un fi dire pofla , , parlando fia vetriolico lo è il Roy , dai l'acido fifla, come naturale aria , dall' ta (ciot- è fifla, come aria naturale aria * fi convenga che par l'aria che Filici, fciotta efperienze del Signor belle le Dopo le air umido dall' r acqua ali1 aria unico vapore fciolco cioè che rigor filolofico, con atmosferica quantità d'acqua una fecondo grande te comunemen- le varie più ne tieo no me- circoftanze , cui in fi efla fifla L' aria (*). trova co9 cavata foliti metodi , e chiufa lo, dentro anche di di Qpefta mefi acida in roflb coftanza quel!' aria, acida pre rendere tingere turnefole. recipienti moltiffimi dopo capace quefta gran o criiUl- l'ho vata tro- l' acqua e , la 'tintura di per di durar di femdire meglio l'im- (*) Vcggafi tazione Voi. del IH. p. inforno Sig. 7- Hamilton GtiSdiL a ciò da anche noi la Difler- inferita nel DeWAriafiffa. di l'impotenza quelle in do quell'aci- lafciare mai non 79 circoftanze benché in te quie- , sì da anche lungo tempo, piti freddi, luoghi in che dimoftrazione lafciata benché e l'aria è vera una fifla fciolto ha , vetrioiico, l'acido flato, quello dall' fciolta ta da diventi fluido quel ftrano e ragionevole è fola quella in sì una la óltre • ci dopo d'un fé quello appunto fcitìl- effere mo- naturai fua fale, fale adunque di di aftìzia fat- aria d' aria di. limili diflfò- Pub qua l'ac- * fciorne é poffa la Chimica fciolta avere fi arriva quantità efempi prefcnta fenti- maniera quantità gran tal un l' acqua come Mille atmosferica; lnzkrai ad venga l'efperienze , Ibrbire che che atta Tutte intendere ad alla fine. par pare tiene . quanto mento, e acqua, fife è perché l'acqua in tiene naturale fifla medefima L'aria lo ve l'aria come l'umidità, vapori, t che e una. ancor» diverfa tà quanti- certa -dell1 altro, qualità L\ qua ac- . ha che D fciolta, e all'orbita un*; 4 . Fontana So natura, anche più come è da fciolta e l'aria quella fne fiffa. Con con qua ac- iafeta mai folcente vetriolico dell' acido naturale veda di di- non di qualità prime aria , , le un1 di fiffa mefcolata 1' aria quefto tutto può fciorre , impregnare e naturate (Paria quantità una vero e perché non , di riefee più fpogliarlo di queir acido* , l'acido già Quefta già V . fiffa arra dà quell'ari*. fciolta benché e attività conferva la tua tutta l'acido fopra delle : prima dèi e che forma appunto sì ammirabile quella merita di cjueU' proprietà tutta non l'attenzione , Fifici,e la Chimica £N reali vantaggi . vetriolico qua e ftefla dunque e là vi là unito pub certo dei cavarne che l'acido dall'acqua, viéfciolto non vi fi trova acqua. proprietà più Angolari avvertita qua ma pri- , , aria e , di vifa dall' acqua una ma , (ciotto lo lafcia più non folvénte vero fcioglie adunque L'acqua non il fuo allora diventata foffe fola fé da l'acqua fé fi dovrebbe pur me co- e mefcolato , è l'aria Ma ma chè per- fciolta in quell* Né Dir// * Anm Né iaicia più ed poto, è o fa renderà acida, queir fcemr defimo flato, nell' ir* ad camello un tinge di fé cosi acida acqua queir che (èco atomo e , A Xefiftenza di la tintura di vo nuo- fi vuole aria inv- elperieaze nel mi il ha aria farlo dalF fortfre tutto fi' è acido queir proprio carattere il (olito acido fuo qua l'ac- né carne fiac- potuto fuo . dunque- torto labbra difciobo, teneva fciogliendo quell' alcun colle acida adunque porta ?etriolico, trar d'en- » Ma L'aria me- prima prima come replicate integrato hanno nel raoftra rende e , : pregnare cono- . turnefole, P acqua fi vi filili è fi trave cut firporetto acido, di l'aria Socchiata acqua applicate fi fente , Foppofto per o fifla, che l'aria acidità gii acqua fapore piò muti rriuna acqua fatto dafP arte per 9* un farcendo , la dubitante che «ruralmente, fiffs. ed ne che creduta, coftituifleun effenziale che o , queir aria fbffe medefuna efli I" 5- un. puro add» 82 Fontina acido vi affatto è accidentale) finché feguita ad effere fin facilmente ora il palato, all' perchè feco dell'aria tire tiene queir l'aria tir dell' fua acido efpongono fi efla punge \ vetriolo del deve come onde ; al. for- natura neceffariamente quell' acido» e dopo poco l' ho nell' tar porra natu- per nendo rima- non qua l'ac- acqua prima di acidula che perciò come tintura acqua perda l'acqua non , la Perché e cangiata infipida ritorna infipida al.for- diflbluzione in fciolto aveva roflò fé acidi piti di quell1 acido aperta fifla punga fifla; l'aria, tutto dall' l'aria ritorni , rotta fi intende di i fali acqua acqua feco ilabilite azione avendo non , . l1 Perchè qui occhi gli lungamente porta mai fifla aria perchè : e facoltà la perde nop per . verità Dalle è aria Quella è, vi non ma queir a fciorre* potérne quando acido, accidentale quello Ai Queir aèreo. , ? turnefole all' arra il fuo lor co- efpofta tempo io oflervato fatta fino 3 mefe dal \ Dell' Aria di xnefe dell' maggio prefenza di molti L'aria dulata il fuo acido alla Amici. miei da acqua porta feco to tut- dimoftrato fi è come aci- queir fortendo e 8j pattato anno fitta forte rotta, e fijfa. di " (òpra *, onde quella deve le dava che rollo perdere anche l' acido il dell* vetrioiico , za Quella fitta. aria dei è non ; verità è principi ftabiltti Te viglia" ara m dell' perchè fopra, talché colore fi perde fé la contro del e fi non " farebbe medefima, aria di quel maraviglia farebbe + confeguen- una dette per- natura vetrioli- faie % co che » fi Né una difciolto tien , creda, che perchè feguita co, dall' acido differente natura di turnefole» fé fciolto olio di vetriolo fitta è volatile deve così L'acido altrimenti* fciolto con da lei : in fé D fbftanza accadere, vetrioiico queir aria l' aria 6 , la rotta quella in di vetrioli- mantenerti a tintura appunto fia quell'acido è (lato \ chè per- e non dell' aria e refo forte dall' qua. cosi ac- Kf Fonttn* fua, dcre forte in fartire fatti Nel acido» il fuo anche turnefole e qua adac- unito . è T olio di vetriolo fluido votatile, bensì fatto fciolto volatile che nel? lo acqua $1 fobrto unito tai net- a via porti ed ; ma non già onde non tra pol- , quefto, per fvaporare è non da né fe. tro al- Per f ficcarne l'acqua fvapora anche , a i vafi no e fi , rimenti fi : fi alla fine queir me* acqua V acida gran là e vien , replicati^efpe*- che qui trova roflò in in fiv te pia facilmen- e con diluito* e co po- profciugaoo quel aggiunga , acqua, fi io verificato fciolto iico anche perde r ho* come fine efpofti all'aria, caldo, nel no alla e poco, a vetrio- quantità difperfb, di pik e mobile. L* acqua cangia non fatta acidula la roflb in dallr tintura aria di fiflk viole , perchè tiene non fciolto tanta acido che , badi di per farla turnefole, in xoflò rofla e , perchè con minor cangia quella la tintura tintura fi gia can- quantità di. acida* Tot- F«*t*na " 8* triolico Paria e fiffa deve così E anche . giacché effere , rfiffolvente l'aria è acido fiffa, alla fua vetriolico quantità benché lafcia è to appun- al fuo pelo j fino nell* ac«* e la né acido queir è tanta 1* acido fiffa.,e e fciolta , abbandona, tenace mente riguardo» principal- avuto mai non qua più , dell" quell'aria, il che ceno , raffiniti l'aria fra vetriolico . Dopo te, V aria perchè fé i cono verità fia parche non Iato, le tutte fiffa fi vuol sì e anche vetriolico giovi all' tanto a fciolto animar che cib ci dir l'acido giovi poco , qui {labili*L'intendere difficile credere Medici fio Queir nell'acqua . acido dell7 fluido e aria da fifla è fotti lizzato efaltato in minuti (Time quel cettibili imper- , molecule, pub to , folidi attraverfo penetrare unito fino e proporzione acido meno pui corpi , Nulla corpi di ciò . fi può attivo ne" entrare fibra e " , in aria fibra tra i tutr per , queir a infmuarli pub meno afpettare fciolto da queir nell' qua, ac- r Dell* Aria qua, e dato 8? Medici, da* così fiffa. altro in o fnodo • L' acido dall' aria fifla fciolto l'ac* o , acidula fatta qaa efempio per da quel!' aria corregge quella all' imeftina arrivata formarti putrefazione, che quelle parti perchè queir aria viene , aflòrbita traverfo sì volatile è ; fciolto a non Onde in to, fio ma non la virtù a di unirli aria bensì vetriolico parti r effe» con guardo ri- per fi debba che par che arriva non queir Medicina acido fi trova tutto per pura at- ra, puJr allo- tutto e ta tut- si fciolto, fuperficie delle penetrarle, tutta poco acqua Pefteriore della a tutto, per ili penetra e L'acido le fibre medefime» perchè toccar a quei luogo, in si attivo, a comincia iciot-\ ma y infornante, volatile, ma i medicamenti appunto tali fo* attivi che , cilmente particelle impercettibili, fa- conofciamo: mobili e , dell' animale il mercurio più e penetranti negli fan-tutto . ne fono umori L'oppio, la china luminofi efempj . Una , Fontana SA delle Una celeb. che Prieftley farà la Gallo Fa in ripieno Iole fi fa nociva,. del Prieftley timento (cintili* una di di tintura ed diventa tintura lana di parte turne* che Tari» che L'efpe* micidiale. ed indubitato è cri- oflerva roffa"e e è coli* cilindro d'un d* aria, comune, e , quella egli pattare e Fifica, naturale deli9 aria attraverso tempi,. nella epoca decompofizione elettrica di quelli aitimi in certamente elettricità. (coperte* fatte dal più. belle io , l'ho qua ceffo, la fono renderli che modi di natura il turrfefole. roflb che diverft in e nofcere pon ripetuto più volte pubblici è principio sì ma gran nell'aria di acido co- che fa tentativi mie* nunjero è intanto pes certor inaspettata- effetto* quefta vi ; acido-, Qpefti fuo meglio per queir in ancora egual con- atmosferica volatile dimoftra.,. e fana, ni» naturale . acido Quello ha p^fte all'acido delle naturale dell9 proprietà del vetrioiico, q aria: tutto mosferica at- op- fia all'acido dcir Aria DelP dell* fifla aria né fiffa. conviene 89 neflbno con , degli acidi, che la che Chimica e prepara, conosciamo. noi V che aria refpiriamo intanto na, Ta- è , in acido è unita quanto naturale, queir parato diventa fi oflerva perchè acido colla nel al fuo intimamente che fcintilla fe- ca elettri- malfana momento ed , uccide. Laddove al fuo Paria acido fifla, benché benché perde malfacenti, quefto per fi non , quel!9 aria ; ; correggerla primo caio nel fecondo non ma refta nel Tue triolo, ve- lità qua- dall' male ani- vertì di- dunque fetti ef- giacché producono acidi divertì le refpira fono ', innocentemente quefti di impregnata , non ta uni- fana rendon badano a malfana tempre 4 , . 1 Levato l'acido queU' diventa co aria micidiale: all' aria naturale diventa aria l'acido unito fifla all' aria quella refta fra loro per fempre qnc' due fifla, vetriolififla , micidiale mosferica, at- refta , : Son acidi dunque naturai*» divertì e ve- trio- Fontana 90 delP triolico, atmosferica, dell' e aria fiffa. farei Né l' afta che fiffa foffe del ipogliata credere tale appunto acido fuo dal lontano punto perchè , naturale è tanto " fontano l'aria che fiffa fia naturalmente acida • L'aria fiffa fi corrompono, fiffa aria efce fiffa che l'aria dai cavata micidiale di, aci- dagli animali, lafcia non e corpi fenza di d'effere che effere vera dal!1 aflbrbita , benché acqua di fare incapace l' aria oppofto Acido aria acida naturale fpogliata dall' aflbrbita viene fpogliata Le fti diventata dunque fiffa. aria -perchè , fuo del Fifiche ultimi lofofi forfè Terfe cidiale mi- la acqui- fiffa aria fuo diventa di proprietà le fomma Per . del acqua, , K acida l'acqua coli' elettricità naturale in fia non , benché r queir , ricerche anni per qualità naturale. acido e con mera indole in que- cominciate tanto fìtcceffo curiofità dell' dai fopra aria le Fidi* naturale» e fat- DelPAriafiffa. fattizia, potrebbero * di Comma ad niamo che la di una che e dopo marca efamini Si è la la dei forgente le è , fi che e che rende del genere di grande umano . che quell'oftinato coraggio, con natura laflb un qualche con felicità la per ci avvici- grandi epoche, quelle , fcoperta che par e conduce natura fecoli fcreve diventare in importanza, ?i ritrovamenti qualità di piìi utili, queir acido nell'aria trova l'aria fanà turale, na- atmosferica, alla refpirazione , e faremo de1 ed in ficuri, ed mezzi l'aria prefto ben che ftefla efficaci tutti gli i Sovrani che fono Pia fcoperta : più ca ricer- egualmente del parte utile ; gio vantag- facilitarne potrebbero comune, migliorar Quefta uomini a ritrovare per refpiriamo. interefla di grado i zi mez- rebbe fa- certamente , della fecolo un dell9 za di fcoperta fa fi credeva ingegno un delle premio umano, ha Longitudini, fuperiore e fatto che che alle ze for- fperan- la ritrovare alla fine. Frat- ì Fontane f% Frattanto, utili/Timo ci moftrafle uiento,che che refpiriamo, e fimo di fatate e da di felute* dire ine unoftro- bontà qual dell'aria metro Termo- nuovo gradi di perfezione dell' aria iftefla Saref. eflb pericolo9 Tede che la i diverfi c'»ndica(Te , farebbe in avvertiti coi ci ia ogni urtante ritroviamo, qua! vantaggio può Un alcuni inventati tale di ftromenta, quefti ultimi nei meli pubblici colle (lampe e fopra l'aria niteofa, che ftromenti un' altra fi k per meglio per addietro, in ognun effere o del cava da rendesb Operetta da9 talli. me- w OS- Baumer 94 falaffo Un degli occhi, di mal a il ma continuarono , di fentire farfi vertigini le e capo fcintille, le diffipò e l'ardore fpenfe piede al in tratto fpezial- tratto , allor niente ella eh' d' efercizio facea la abbacando po' un troppo ella teda ve- " dea allora gli oggetti il e eh' facea dal fé come vedette bolmente de- gli trovò Giovine fo^ più feriori, in- pofti flati foflero tinuo, con- loro era fuperiori che tutti La 4^0 lato che ella gli oggetti e di lagrimar a cangiamento prarvenuto feguito . occhi gli cominciarono In doppi mezzo . di ovviate occhio a col premendo e chiudendo difetto quello dito la un palpebra , cfcell!altro fuperiore . confultato fui Io ilfalaflb e al piede, rilafcianti I corfo di ordinario parer fi dettava nn* ora , eirimed; meftrui gli e , rono curarla dopo doppi Ma ferirti pre- ranti tempe- obbietti lorché al- nondimeno mattina, provava la ed il ceffa- * alla ella e riprefero . , loro per anche medefima fin- Sulla Angolarità Vìfia doppia. che la dopo ricominciava pur , ?J cena. Mi allora recai del afficurarrtii dall' Ammalata flato Tuo p*r inoli lagn- Trovai . occhi gli la la e cellulare membrana la e y occhio del dea mi la ; globo pupilla ella il poco mezzo ali1 insà volta era e pen- , Quefti fintomi diritta a sì dell' globo , qualche fecero il occupava non la , congiuntiva allevavano che rigonfiate inferiore palpebra , . torto ben (coprir la cagione del male . Boerhave nel occhi degli la così fuo queft. j.cap. caufa delle Trattato 2. Quello lattie ma- re deferi- ne da vizio ciò* „ che proviene dell' fondo gli obbietti, pingon raggi il diretti la ritta fon fuor raccòglie dell', affé i le da' ficco- e laterali che» immagini gli de- punti così ; fi ove affetto meno dagli obliqui che , me è occhio , obbietti» in non direzion Situazione retta, appunto Ammalata fi dipingono ma in modo fulla retina . in cui era la pupilla deli' Que- . '* obliquo "1 Baùmtt $6 Quefta di cominciare continuarla fa una trattavafi non fine le io fera, Tufo wiattina, feemò calda dar lo e a poco l'Ammalata dopo guado xnen a porzione ?era libilmente poco, gione L'enfia- giorni coli' vifta fi andò anche occhio nella lor poi infen- • rettificando ogni otto e tal piedi ogni obbietti gli La À letto. a cominciò veder la pupil- diaforetica infufione d'una la a' preferiffii bagni di non ordinaria. fituazione Tua nella fé rimettere diffiparl'enfiagioneper di e più vantaggio- maniera che Comprefi . grado metodica, cura 'nella in pofe mi cognizione nell' altro " t avendo dal nafo oftalmia -ebbe alcun ferofa, allora vedeva politura: .era libera e un del pò (tenore parte xt*"n /lemma, affai Ella fettimane tre per gli ma mandata guarì te. interamen- dopo tetapo reumatifmo capo obbietti diffemi interamente , e in nella nella nella una lor nuca : rale natu- appretto che del fuo pri- Vffta doppia. Sulla fiilero incomodo e quando che 97 facea trop* , pò efercizio , gli e diftinguea te perfettamen- direzione la cui obbietti bensì era la, pani- , perpendicolare, allorché ma la direzione vedeali era piati raddop- obliqua S. KXUL E *E- . 98 P" RELAZIONE PARHAM Dr. DEL Intorno Giovine un a ottima aveva vista, cieco alla fono andato divenla e notte. Tranfaz. TO giorno di che Filofof. ultimamente Suffolk a , •*» ho ove vent' veduto fra'l godea che anni vifta obbietti chè gli all' apprettar a occhi a gueva , (Manza qualunque fuoi fegno da più non affaticati la perdea notte finché fenza, foflero ne della infenfibilmente d' un9 diftinguea perfettamente e , gli circa giorno , ottima di Giovine un nulla ma ; vifta diftirt* non faper pitinemmea di- (*) fin dal tratto ha Aggiugniamo col vaganza fatto Voi. quello del XÓ78. precedente, pel e ben chi racconto per che rapporto la . • fua * Ora* • • Relazione gg . friggere uè i quella delle con Efaminai di e chi alcuna interrompere e vidi non occhi gli che alcun le tutte per vide dalla illuminati luce d' ; ma o ne del ti gli obbietfuoco la dal- q diftin- fapea non , co- occhiali fofler fiamma candela una ben umor ìucceflìvamente Egli provò corfo il parvero , Iaffe. che feoncerto mi di cuna tqfta al- fermare o oc* vizio nella alcuno no gior- ne'faoi alcun né avea né di e oflervai non ; degli" fpiriti ; fatti Giovine malattia, vertigine, poteffe . non conformazione fuoco candele quefto notte, del luce colla partì né guerli . difle che Mi ei trovavafi mifura che non il dall' età quefto flato, in malattia infin flato era di d* che e occhi fé come fuoi s'ofeuravano foflero coperti poco da ; diffe , gli cuna al- prodotto declinava giorno ragione una a che , a poco, nebbia , che lo fteffo qualunque gli luna, avveniva e a coftantemente qualunque a ftagione, e che Parhaml io© e che la gli non luce del fuoco, dolore recava delle e candele il freddo né V comodava. in- , Lavorando ma o lavorafle fteffe oziofo, fteffo periodo poco la fua fudava ei o affai villa , avea molto s'occupaffe Tempre • S. NUO- ; o lo Camus 102 V elettrizzata re alzarfi quori lei fulla fcintilla fteffo pefa-li- fuperficie lo e , allo il , gipdi tre la cavò : fi vide acqua grado, di cadde ri- flromento prima era ove . l'elettricità Quando di badano mota in Per il rifultato ; acqua alle un pareti di coperchio diritto afcender fu piena lo ognor con vetro s' non foro il tubo L'efperienza fatta coltale ac- fece gli un perchè fteffo • fecchiello del il Leida pefa-liquori grande affai mezzo il che impedire efperien- mettendo di boccia una giri otto quefta l' efperimento pefa-liquori d' far per Replicò za. è favorevole nel potefle nell' qua ac- . della Senna fpirito di nello ta, ha dato vale a di dire lo £efa-liquori ma non ha molti di aci- rifultato , s' è alzato pre fem- all' incirca. convincerli foftituì la fé il mercurio all'alzamento contribuiffe parte in e , ftromento gradi tre vino diftilla- non il medefimo fempre Volendo alcuna diftillata, e fabbia in fuo , feop#rto differenza. • L nel rifultato in dèi luogo; alcuna Egli efper.Elettr. Nuove Egli efpone il ragionare lofofi dal ella il fatto falla lafcia cagione dal continente e 103 a' dipende ; contenuto circoftante offervato c;he l'acqua cofa qualche fta crede L' Autore ? più era d' aver Ma que* . vuol congettura di pefante l'operazione dopo dal o , , fluido Fi* confermata eflere . Esperimento Effetto dell'* IL Elettricità fui? inclinazione magnetica. Il prefe Sig. Comus fofpefo ben un pofe fopra il e d' inclinazione ago d'un , magico quadro nel ladra r ago meridiano afeendere la fei di laftra e lafe io gradi verfo ; ago falla cader l'elettrizzò e V girato aver magnetico catena, una fi (caricò Dopo . fi vide il Nord ; nazione l'incli- l'ago riprefe , primiera ihoftra, che fall' ago cita lo fteflb Quella . il fluido circoftante magnetico effetto, che E efperienza 4 durante non diduce pro- l'elettri* producea ma* pri» Comus xo4 »a che e preffione di quefto fluido la , differente Nord dal fo che o , al dell9 dell' foftegno orizzonte fembrato è ; nell'altre fìtuazioni. firaordinaria fulla idee del cagione £ full' o golo an- fico geogra- , facilità, fperienza nuove magnetifmo. II elettrizzato vetro che delle Esperimento Snl fi punti Quella nafcere far pub to gira- di ver maggiore con pigliare ri- prima ha magnetico fi rialzi l'ago in ago pe~ a aveva L'Autore dell' orizzonte che che fuo tende poiché : calamitato. eflere il Sud del perde ago direzione la d' l' 6 coir I. aria foretto un • Si fcalda forma ; vi un non fi foffia minuto, ftintiiTimi. un ; gli dà con e Il di pezzo fi prefentan alcun fegno un foffietto dà fegni vetro di vetro de' que qualun- corpi leggieri d1 elettricità da Orefice di elettricità diventa elettrico : per dicol fof- Nuove fcflSetto anche Il meno* di $6. e/per.Eletti. fenza difco eoi rifcaldato eflerc macchina d'una pollici di diametro loffio fenza *o$ -f elettrica trico elet- divenuto è rifcaldato effere m» Un* • di mafia verfandovi granito ; fione, e e del ciò mercurio più corpo, Congetture fulla che fenza corpo fon fagiane del precedente . pria d'eflere atmosfera ne' fuoi Le dall' aria é rifcaldato ilan vi bili immo- che circodante y le col , coftringe rimanere a il premese fuperficie imprigionate fu corpo egualmente rifcaldafi le Allorché l' aria da il lui Tefito entro nulla condenfa tro ve- fi rimove e , apre , d*amendue . fi uà particelle ignee interftizj trattenute pefa il pafTa fopra. vi . che prcf- la fecondo E/perimento Il vetro piombo fecondo confeguentemente fpecifico del del o meno o te Umilmen- elettrica diventa vetro , alle alle particelle ignee lue molecole. quefta atmosfera E 5 chiude rac- Finché- ignea del v*. io6 Comus è ( che Tetro venendo dilatata l'aria da vetro dà non foffiando ma dà fi fui dell' alcuna alcun per al attività già dilatato condenfarfi lancia per di contro dal l'aria lui fuoco che Col . delP contro mantiene dà i il moto aria primente, com- qualche to minu- fluido igneo è e elettrico , che co po- reazione, fegno vetro a forza una con fi fa non il riftringerla poco a intorno ogni eflerlo) può quanto corretto col tamente alterna- quefto d'impulfione, e fluido allora fegni elettrici. S. AL- , a foffietto riagire : fi io? Altre esperienze elettriche COMUS SIGNOR DEL ai Fatte zj.Febbr. delle la qual pruova del conduttore ta Vatmosft- che agi/cefu $ -» Ho alla conduttore ; dal il fluido il conduttore, Effetto it pefa-liquori dopo ; luogo meffo è pollici dal V ho io ufeito tre it fcaricato avere ove foftegno eh' tempo era dell'" elettricità nel fei di do, flui- un un pefa-liquori s'è al {Moramente fovra diftanza durante elettrizzato, in pefa-liquori quefto meffo criftallo Ho il porto ho e gradi . , elettrizzato fluidi. di prefenza petfone furnmentovate ^Perienzay *»J alla 1775. immerfo prima. full* ago d? inclinazion voto. fono E al 6 recipiente un fo- (legno io! Comue di (legno criftallo ho collocato di altezza dell* fovr' 1$ elfo , recipiente alzato di ; dopo e elettrizzato elettrizzato moto ha e s1 è quefto l' ago , del all' atmosfera fortopofto l'ago conduttore il d' aria gradi. quattro Ho d* intimazione ago votato avere lici pol- fei fua la Tempre confervato cun al- fatto ha non ; , ordinaria inclinazione . RifletternefulP fuori elettrizzato efperienze dell' ago e , del pefa-li- d" inclina- Ktone . due Qpefte efperienze amendue dano dipen- benché elettricità dall' prefen, ciafeheduna tano e effetti agli quanto rifultato un fluido cagiona fto del dì tali coi ; gione. ca- efperienze » pefa-liquori elettrizzato l' elevazione fìromento alla quanto e " Efpoftzionefueeinta Il contrario di levata tre la pefa liquori gradi catena in que~ che munica co- del l'atmosfera , conduttore cagiona la fua elevazione a un pretto di Comus no Sperienza per del produce fui cangiamento Molti Filofofì han il Barometro Barometro., ad provato hanno fton e FeUttricitì che provare zare elettriz- in lui ofler- , ninna vato l'elettricità durante variazione . Io fperienze, ed ho ripetuto quelle durante nel l'elettricità to trova- afcenfione una bile nota- di la variazione Siccome mqrcurìo ho . due pollici e (patio uno n'ho mezzo abbaftanza coftruir fatto del tro barome- confiderabile, fecondo uno Mori Cav. nel forma non l' invenzione metro Baro- Quefto and io . è di comporto di angolo un due mano for- che tubi, gradi novantadue e . mezzo tro ; cui fcorre due tre il orizzonte pollici piedi di lo quattordici ; la nelle che ifòio due pollici fua di mezzo e il ; perpendicolare, mercurio inclinato è all' è tubo un fue riazioni va- zo mez- e lunghezza per è variazione ogni per TaU e quefto linea di dà ne alla Barometro . didanza di cadere nel fei piedi dal vafetto conduttore pieno di ; lafcio mercurio un filo Altre Àio "F ottone dodici giri ni al conduttore attaccato linea di e/per. Elettr. afcende il mercurio qualche d' volta po do- ; d'un to quar- ed terzo un , d' anche , metà una dieci per che ; o fi ferma dodici vazione ele- quefta in ore cade ri- non e , lentifllnamente ho Io fatta . quefta efperienza più volte, vito d'uno ftromento rifiatato Il Per flato afficurarmi fé dalla provenga dalla o il cie del fo fluido di del mercurio, lui del di cui fulla eccita il contiene volume foffietto fluido fp?cie d'ondulazione, fuper- mercurio, fpecie una m'indicherà fperimento Lo fteflb. lo afcenfione coftruire attualmente che col che ne. parago- quefta di elettrico vafetto fcimento fovra dalla di Tempre* dilatazione preflione circoftante,o che perfetto è fonofer- mi e fé di v' ha rometro, Ba- accre- (*). del vetro s' è parlato elettrizzato» nella me- , mo- HI " m (*) feguctne Se . ne darà il I I I — l^f— rifultato ??!?!? nel MI Volume I.— Comits fi" precedente «noria Sig. IVilfon è Culla (lato fatto .par fui tormalina dal vetro e , , filli' ambra. sei rifnltato fi è che piti predo tormalina fta l'ambra fi del lettricità io truova diviene trica elet- tormalina, che il e la Que* vetro » nella trova del P E- Storia Sig. Pritftley tom. letto Ho la che più predo fperienza eh9 differenza La i. che recentemente p. il 408* Cav-" , d'Are?* e il Sig. efperimenti con nel immaginato feriti alla delle al the Scienze Pubblico v'ha 63. pag. il fra han Le Roy un elettrometro 1747. del e Voi. giudicare quelli, che e da fono gli deto loin* y mia dell'Accade- l'anno- per fatto i della 174?. Sta differenza, preferiti. DEL- SPECCHIO DELLO Che l'Aria sott* posti GIORGIO che fcopérto , delle affai aria cofe porte profondità piccola t lo A Filo/. accidentalmente V immagini dall' R EDWARDS. Ttanfaz. ho * Signor del IO a qu ac 7\JE T E L Obbietti agli fa fono fuori podi di effa qua ac- riflettute che più vivamente, dall'acqua l'immagini fìan fott' non degli bietti ob- è Quindi (*) . che (*) chicchcffia Quello eoa fenomeno un metodo fi pub oflervare da fenoplieiflimo » Empia-» Edward? 141 che pefci guizzando i "T un' ficie le didimamente nell' aria debbon chiara acqua proprie noi come alla preflb fupervedere dipinte immagini le reggiamo noftre , dipinte nell'acqua: quefto vantaggio con ' di . Empiati all' d'acqua altro od fi vedrà in alto periore di eflfo Ufando fendo la quefta vafo abbia fa dello il fonde traguardare l'oggetto vedrà fé dell' fpecchio Ma ognor meglio e piano di ed s'immerga, diftintiflìma. getto l'ogeP- dovendoli e re profonda- col efee dal predo s'adoperi ove un quefto ove ficchi eguale a gine l'imma- piccola perche ancora fotto, pinta. di- fi tiene non l'immagine , fu- parte piccolo acqua, . grande obliquamente; obliquamente, guardare un fuperfi- la della bicchiero fuperficie ad chiariffimimente corpo profondità, l'oggetto, campo fu gna Spa- fofpefo verro immagine vederli, poca a 1* un pub non in fotco di dell'acqua cie a! di cera qualunque attraverfo guardili filo; di pezzo un corpo , dentro e , fi cali acqua bicchiere un fi pof- , dità profon- qualunque P fi immagine Quindi è che pefci i Lettera 115 . di più che all' T la acqua onde ombreggiata parte noftre immagini prefentiamo d'ordinario noi , riefcono ofcure ve laddo, all' aria quelli periore di fé la prefentano illuminata da una parte fu- piena lu- ce, . pcfci ad un' in limpida acqua confiderabile profondità una la lor rimento ftar a far alla Intorno il i Nuotatori e Pcfpe- leggieri. quefto no fenome- cofa dir poter piano il Che accertatamente di bono deb- forfè di cagione difficile fembra : fott' acqua potrebbono ne anche veder chiaramente immagine avvezzi cheta e alcuna l' immagine ove . fi fia dipinge lo fovratta quefto da (Irato d' aria all'acqua , follevando che il efattamente colla delT appunto doverfi dall' acqua dire, nell* acqua aria ftefla da+P altro fua fian canto ei viene i raggi dalle riflettuti mai combaciarli confine que adun- Sembra coli' aria. che alla corpo nel immagine aria, come a all' mediatamente im- te eviden- par , fuperficie dell'acqua, che nel pafTare particelle dell' indietro. Ma che concepire un , corpo sì raro , qual certo è Paria, porta per- ri» Edward* ut ce le perciò e loro immagini , bono affai lio più chiare, adito peranche letto né Io vive. più e àefc- effer non cun al- altrove , intorno motto quindi la quefta a credo {coperta Altr' nuova ufo e ; vera- . men- air percuotere di raggi indietro che , in tutti tenendo provato olio ha debb' prefentata gran- efatta feorge fui dell'olio l'acqua Io nell'acqua, effa con era (Ter viviflìma? e immerfo che e de gran- , verfar a nefluna in confine non fol levando fopra- Paria (teflb ; to tira- immagine; nell'olio Poggetto fi immagine punti l'oggetto dell* mi fuoi i ho Io P poiché cosi numero certamente , didimo un , o acqua dall' olio in tanta fono nel fervire di i offerta P raggi ne! nelP aria copia immagine me co- dalP pattare fon ripe all' indietro , (Ti reo che per- pattare dall'acqua nell'olio? potrebb' Non fileno dalP aria noi fé Or prima* ha m' all' olio flante egli pertanto di invece che Ntwton nuova quello pinione all'o- pruova quando allora fieno- noi , reggiamo la noftra immagine in un cri Qal- INDICE DEL di Scienze Metodo di due delle Accademia fui Belletto, Parigi le formare per zione aW fatto TjApporto -/*- XIIL VOL. Viti Ordigni Del la con Defcricesco Fran- Don P. 5 p. . Molina di Squarcio del Lettera Calor fui Sig* al Landriani ZIER Olivet. Monaco siglio Mar- Don Signor Ab. ai diverfi relativo Ro- lori. Co- p. di Metodo le medicare folitarj praticato negli Svizzeri, tenie-, offa più per anni ej aminato da* Parigi in Signori 40 i vermi *»Morat fperimen- e , tato 13 p. Lassone , Macquer, ed Carburi E siìu Utilità del ordine ivi pubblicato Re p. . delle Rane ne Jus- de , , per Motte, la de Giardini 4"J OJferva. zione del Igrometri Sig. D. immaginati " dal Padre P* Giamba- 57 tip Beccaria batista lui da recentemente Tratti terrestre dall' pubblicata; atmosferica reno Ab. il G. del Giovile Tofcana di Mr. Dr. ec. p. che il A. Delort Signori deputati fatti, Efp. I. S. A. Del pefo liquori che Co- innanzi a' e jRo- , per verificare p. P a e SArcet atteflarli. e 98 Si g. , da vi- Chartresy Rouelle , zier del di un p. Tebbr.ijj^. Duca a notte. Elettriche Sig. 69 9? ottima aveva alla cieco a' 5. fatte mus intorno giorno di* di Baumer/k//* Parham E/perienze a* ec. P« diventa e Nuove S. di D. Si* Tifico doppia. Relazione fta9 63 fijfa del Fontana Medica OJJervazione fia VAria Felice R. A. fe- p. Tifiche /opra gnor Vi Cielo , ec. Ricerche S. tricità Dell'Eleta , Opera Elettricità i 101 acerefce Ib, . , Efp. dell" Effetto II. Elettricità magnetica P» . Efp. d'un III. SulP Vetro foffietto . fui P elettrizzato nazione incliI0? coli* aria p. 104 120 Altre ai fatte delle Febbr. 27. Sig* Del Elettriche Efperienze alla 1775. Com preferita fummentovate Peffone tra 1 p. 07 . fperienza la P che qualpruova del atmosfera , induttore elettrizzate ag I b« fluidi ifce fai . dell' affetto Elettricità nel zinne fui? "P ago inclina- Ih» veto . RiflejJlonefulP del efperienze frizzato e delP , Efpofizione f d* inclinazione ago 108 p. . di accinta eUu liquori pefa- tali Ibu efperienze . Sperienza duce per del eie provare fui cangiamento P Elettricità prof Baròmetro p. 1 . Dello pofti fon' VAria che Specchio Lettera Acqua fa agli del Sig. Obbietti gio Gior- . Edwards. p, Uj io PUBLIC LlBKXRY rnUHPATHH*. .„,,"... SCELTA OPUSCOLI DI INTERESSANTI TRADOTTI DA Ce/P LINGUE VARIE aggiuntad* O pufco VOLUME IN Nella . MILANO. di Giuseppe licenza de* MDCCLIXVI, I Italiani XIV. Stamperia Con li nuovi Marcelli eri Superi * " Camus 4 elettrizzato,io l'ho ripetuta, di che Barometro un e fervito no fo- mi immaginato avea , per conofcere calcolare e il freddo the de' Barometri l'andamento i divertì caldo il e deli1 tro e , di di tubo ripiegato vetro ordinar; ne' come è tubo Queflo po. tem- (JFig. i.) AB finizione. co Baronie* medefimo al Termometro la di ferve flromento Eccone un prelfioni atmosfera. Quello è poffonò diverfe dalle indipendentemente cambiamenti, cagionar , di fu uni gli altri è AC faldati diametri di divertì j altri var di rometri Ba- rto compo- . gli dinari, or- linea una e . di mezza diametro e diciaflette di pollici , di lunghezza. diametro piede un e di cinque è CD di è di dieci di di lunghezza diametro, e ripiegato mezza di linee di lunghezza diametro, EF ; tredici in B diametro è e e di è • lici pol- cinque linee cinque pollici FG ; DE lunghezza " di d'un* diciaffette di linee za, lunghezlinea e pollici di y . Qpefto flromento contiene lib- tre e/per* Elettr. Nuove di libbre mercurio nella e condenfazione fenfibili diametro dà di Réaumur. linea altrettanto nel ed baffo io la do egualmente, Dopo linea. elettriz- ho offervato vedo e ftromento per lo a«- zontale, oriz- divifione, G che an- dell' il che po' Copra un lo ften* della l'accrefcimento l'ho Io volta e fpazio maggiore fovente trovato di una • fulla unito Ho medefima il HI, termometro la rarefazione o tavola condenfazione che " durante al mercurio un m'indica quale , avvenire un alto, elettrizzato, del mercurio occupa ho nelP tubo averlo F. piccòi lo nel fegna di che Io giudicare tengo offervo e totalità fecondo qualche e meglio Per crefcimento mercurio piccia! cui grado d'afcenfione , più. gni fo- , di quarto il per ftromento zione rarefa- fi hanno AG, linea una quefto zato tubi nei la divifione perir nella e ; 3 può l'operazione . Io nutifiìmo darò dell' altrove andamento fottopofto Aj al un ragguaglio di maffimo quefto mirometro Ba- freddo, al e i Comus 6 caldo al maffimo Quello andamento por* . rà fine molte a fovra tempi Nuovo difficoltà quefto a metodo Leida Dopo le te fperienze fluido del clv ella ha della boccia ifolata. il boccia fogliedi (lagno incollo fulla di (lagno ladre fcio pendere boccia e alla di i ; coi ifolo dopo catena alcuni loro del mia . e fuori di Leida; ladra una denti quella criftall'o col la to mo- alla dentro maniera addentellata due il L'efperien* proceflb fuperficieefteriore orizzontalmente maginato im- fi caricherebbe . una ho comuni- corrifpoftoperfettamente afpettazione Eccone di altri, tot* igneo circolante, perfuafo beniffitno Vefto di quello fine far sì che quefto modo per quantunque za da per igneo fluido col caffè a tentate mezzo un la boccia {folata. provato aver varj in ftromento. caricar per moffe rialzati boccia piede ; conduttore giri della fa la- la nelruota, levo Nuove levo la e/per. Elcttr. catena la e j truovafi boccia ricata ca- , ne ; cavo lafciandola fcintilla una, fulla ladra di belliffima criftallo o , fandola fui riefce tavolino. pochi/lime con Sperimento fatto de Metto della la nel pneumatica fono immobili avere V apparato , fra ì cader fui mezzo dopo ta attratle due e reftano campanelli fcintille Le recipiente lafcio di ; elettrizzo al ; campanello macchina che concetto lotto apparato " palline col voto P della 1* aria . elettrici* de! catena punte po- efperienza campanelli macchina fatino Quella ò dai fcoppiano panelli cam- . al medefime rientrar e fiano le palline di i lle que- le line palfcio la- Se agitate prima poi quello da e fenzachè punto l'aria, percuotere a palline, ifolato campanello fubito alle ifolati non . fi fanno terali la- campanelli mezzo come le nel- , efperienze ripetendo ordinarie. più volte A4 Io quello ho offervato (perimento di- i Camus 8 colori diverfi piìi o roto le fi accoda de' te le han fcintille fuochi fcintillc in Avanti di dà artificiali ; efalazioni d'un fono che quello a le perfetto. meni l'aria ne che odia dopo il le fono d'un è voto fcintille bianco perfetto d' fono violetto al eftrat- aver è roflb le , ché allor- vivace; quanto un che roflb più grotta , fcintille var ca- compofizio- la l' aria un poffibile, porporino dente ten- Quefta oflervazione fi quella di Hanksà/e. Boccia di . conforme truova nel Sperìenza a della voti Leida tfalata • ho Io fofpefo di boccia una ifolata al : del rampino Leida, dopo l'ho e fatto il piente recifettamente per- ho voto , elettrizzata la ella boccia s' è caricata , fé come ftata fofle Ho circolanti . con lato una forte che , fu d' un di altezza pezzo \ coi contatto corpi ripetuto quefta efperienza più boccia in di criftallo ella s'è caricata ifo- aveva d' otto lici pol- te. egualmenS$e~ Nuove Speriménto efper*Elettr. del Sofe f elettrice nel Voti * Prenda col quello fperimento per Sole che facto è così Ad : fon** ad angolo far girar quello fbvra fi vi e d'ottone nel retto Affato nel equilibra gira nel fu voto di punta Io luminofa. letta tore, condutlamitato; ca- ago un il pofà il conduttore, indicibile aio* , fulla Arando come per ; fi libera primo celerità una con piegati fenfo nel!' aria elettrizzato Sole tutti medefitno Sole perno un te applicatiorizzontalmen- fili pure cinque chio cer- un , d'ottone pio- un ogni ho piede un filo (lei- una pofato quello le So- ifolato to fat- ho e , il Sole che medefimo elettrizzato ho conduttore» lungamente della del iato, Sole e ha recchia appa- è rimafto aver aperta la chiavetta e-lafciacoagire d'aria, il turbine fé (lato il Sole ma macchina girato quefV r dopo immobile; ognora col comunicarle colla medefima folle fui conduttore Àf l'ho fovra elettriz- facilità,come neir aria Le bera, li- Comus io Le fpefienze tre fummentovate e , molte altre fan mi che riferirò fofpettare che ad altro il fluido tempo igneo , chiufo in diaria fpatio privo uno pofla tamente perfetche conduttore effere ei , la riceva vibrazione della catino la trafmetta neT ifolata Leida fua fuperficie per quefto nel elettrico per nel girare la voto* non elettrica d'un non pub ifolato che ragione fcflendo Sole Il mai. d'una china mac- • (I carica non quando fimamenté , li conduttore imperfettamente metallo ftefla coi Comunica recipiente privo debolif- che La terra. concerto hra contatto con terza un corpo di bottone d'aria il qual tocchi la , fia in la circoftanti corpi caricar a fé comunicane non coi fi verrebbe non la .boccia fi carica; voto à Egli che efteriore modo , circolanti. corpi qual il pneumatica qùefta comunicazione per di macchina al comunichi la e " che fperienfca delle- palline elettrico dipendere dalla immobili llefla nel cagione voto del femS* . NUO- Comus xz to-" come delle molti pur f diverfe diverfi pietre che tavole delle Autori fatti de* e elettrici divenuti fono criftatli e , fritto e | loro fono mi di Molti armati erano foftanze le per foftenuti o quelli quando elettrici ferobrati che di par . , l'erano non al e ; ingannato fono mi corpi comunicazione per af- per , cui con ricomincia- Ho . queft' efame to Matti evitare per terre, è elettrici tutte nella che attenzione le fcopo cibi- Lo . fcoprire le proprj fono fon Chimica quelle pietre, quelle conofcere di binazione la come « terre» così venire di- a coi quelli e la loro lor in terra , praticati , " fatti affin pietre d* analizzare quindi , procedi di fatti che i e maflima abbagli ricerche mie le colle com- te. dominan- , fia quai a quefto e lavoro quello Dopo la terra fluido qual parti componenti potrò io che ferve univerfale fia di refrattaria matrice è ne e re decide- trata, pene- avendo le , indi vifibili fegueaza impenetrabili e , a quello per con- fluicjo; egli r Nuove egli è alla che terre efpr* Eletti*. dobbiamo noi tutti , che l'elettricità quelle ricerche Darcet tutti i Dotti dai Rouclle fenomeni ir* de' gnori Si- cognizioni de* le di parte fono lumi , quali in fuefta t preferita:.Io ne aiutato e quefte due di combinazione 13 da fono Chimica riconofcittte . Ho elettrizzato da pietra come cornea o fucile di agate , calcedoni* jafpide , di felce il to là di . a neffuna ho che fon Gli di pretto dato fé* nicazione. comu- zi duepez- elettrici divenuti ho trecento, per che trovato me co- fopra",e fot» armati e hanno dato , Qiiefte felci hanno un tra pie- , tali orien- ha peraffritto né foglia di (lagno una più di di ; Non vetro» fcoffa roffo né nera e i colori tutti numero , gitielettrici bianca , fino al no pietre filicee» varie come la un color cornalina . Tutte nella le ciafle delle elettriche pezzi cornaline, ben gai elettrici ? fi pongano pietre filicee,divengono egualmente di lava benché che il vetro; liiciati m' han dato vari de1 fé- Ho V Cornar 14 elettrizzato Ho alti , e brodettili quellivenati fti un fatto i itato di bianco. Ecco riluttato (Ingoiare pari fuorché rifpettoa Elettrizzo divar; colori, fono attratti che bianco marmo i verfo un fegno. I/alabaftro aY è quella i che e II dà la alcun fegno.alcuno. attenzione rotonda forma confèrva fègnr elettrici • diviene- elettrico fatti coir Siccome riceve di pezzo dà non nero peifettamente^I geffolbnon più fcrupolofa.: que- punti*bianchi calcare Quefti faggi fon in corpi leggieri non di venato alla ordinari . marmò dato fottopofto Ho parecchi marmi pruova fini, il m' han non fcgno elettrico*. medefima e che , alcun porfidi",gra* divertì piiklungamente fatto ho io re, torni- ,. e fervito lifciare ladre affine d'armarle fa. le che pietre Renderò faggi tentati quelle in che in fi» tatte le binate, fot topofte alla ho hanno da altre terre fatto gliare ta- " m* maniera conto m'ha» " quelle efperienze per in tutte dar refo, la fcof- dei memorie e cottura, pure o e alla com- trificazione ve- S. • r NUOVE ESPERIENZE ELETTRICHE DEL D ME ai Fatte di 20. E I M Maggia ' ' g S O 1775. ' " 'ir' , Continuazione i delle corpiatti a e/peri enze ricevere,e elettrici per IO manipolazione prender fi mentare abbia poffibile,che , il la y molletta volte ; lottolina in queffe efperienze : e di metallo *, fo che girare midollo vuolfi d'angoli Io fperiche la fuà quanto che gli fi dia mf fervo è tef- fé fi druna . per appreffarlo al il difco prefento quindi di precauzioni che le meno figura rotonda full* e fia lifcio fitura il permette, pub fegni eftendermi ir corpo che i . debbono conviene dare a cono/cere comunicazione poflb molta non per di al cinque corpo fambuco una duttore con- fei o pai- / foftenuta da Comus \6 da Se d'ottone. s' dà lino fi! di un attaccato la pallottola fegni elettrici i della cagione è befi fé per attratta, che Iteflò , e non che cofa metallo; determinare fé il foffe di armato potreb- non fperimerita^ corpo maftice a ché poi- , di e quello il tiene che molletta " to è ,è indizio airobbietto attacca bracci» un a o di tf cera , foftemito da Ecco le Iattanze foftanze elettriche Molti Il di che*' fono divenute comunicazione • bianchi. marmi Geflò per vetrificate^ Montmartre criftallizzato . La Spato vitreo bianco violetto , li Criftalia Il Quarzo di Il Criftallo U Criftallo Il Criftallo verde * d'Islanda. calcinato U.Criftallo e di calcinato. non Rocca di Rocca di e ad in aghi* mafia dell1 Elvezia* Madagafcar. Rocca ad aghi bruno » Le Selci Il Rubino» di Medoc. II r rfptt. Elcttr. Nuove II 17 Crifolito. L'AmetiOo d'Elvezia df Oriente, e L'Amianto. li Il Sai bianco gemma ' • verde Vetriolo . ir Carbone di La Pomice. La Stalattite. Il terra» *. Tartaro bianco . Il Sai di Latte . La Sabbia di Nevere vetrificata . Lo La d9 Spato di Creta AIen;on vetrificato Briancon vetrificata » . Il Gefib Il Vetro La ftriato di vetrificato. (lagno Porcellana paro. bifcotta in e L'Argilla cotta vetrificabile L'Argilla cotta non La Terra del coperta» fola. vetrificabile.* Limofino cotta . La Terra La Tegola Il Mattone. da di pipa cotta. Borgogna» C^mus 18 Softanze che han non divenir potuto elettriche * Nefiun Argille Le I Bolo. cotte* non bruni roflì marmi , II di Geflb neri e % . Monttnartre cotto crado e ». di Vofges. La Spato bianco Lo Spato grigio d*Alen$on . L'Ardefia. , Il Talco brano d'Italia « Il V Borace» Allume . Madrepore Le Il Diamante che cie v diamanti con mi ottaedro di i e a punta Malaca. Fifici e i Naturalifti za esperien.le i che il e ch*ei defle i fegui bico, cu- y detto han quali elettrici. fi non han , fo fpe- y fperienza ci" alcun te il diaman- fono il piatto Quefta a P tagliati e date , mare. dato ripetuto ftate conforme truova ho greggi fono ha non io di Fanghi bianco elettrica fegno , Ecco i ptfetede- gli Corniés. 2ò aiante e della fon alla fcarica in iti circonferenza fi è retro ella forte, col incorporata la mille pezzi vetro dal ad polvere ima fi è dividendoli in ha e (carica confermare per la fa appretto dopo ; fottomefla men in ; che retri, batteria centro il beniflìmo due fra porta carte , condotto ha due fra mèffa fiata è ella ; dato tutti i co- , lari metallici fé che non il grìgio , di più formando iride Allorché quefta polvere . ha ricevuto domina fcari che parecchie la , fcintilla la non fjperienze fui eh1 ei metalliche Una tale criftallii che e le fanno mi forfè la fua affai leggonfi vapori delle nella è turare congetdi proprietà ai di Abluzioni idea Queftc penetrare. elettrico entrate offervazioni f. debba alle o più diamante conduttore effere ne. può nerali, mi- foftanzé compofizio- conforme alle mlValltrtus pietre preziofe. fai Tom. i. 2J7% S. NUO. 21 NUOVE ESPERIENZE ELETTRICHE DE L MEDESIMO ai Fatte Speritnze e fenfazione di 24. Giugno 1775. -Congetture fulF origine della cagionata dalla /coffa ; qua-* le effer poffa il fluido igneo la 0 foflanza elettrico in ; cui rifiedé perchè que- fia fenfazione dolorofa fi pruovi piuitofiet in T E ?*^-1 fyerismt altra* un io ho ficcome compongono, i che delle, foltezze uà die in che parte una fatto l'animalo che pure anche quelle con feparano procefli chimici potranno , fomminijffrare. de* intereffante parte non del abbia corpo lumi della né fu no fenome- quello elettricità. Non articolazione fottopofto alla ciafcir- co» v' ha eh1 feoffa. Sono io Corìius 22 corretto Sonp de' corpi rifalire a render per T elettricità che alla zione forma- fendibili preferita he fetti ef- gli Il fluido . igneo fcolato empie lo ciò che con nella loro me* Si aria può ma non , gli de* efleri tre igneo o imprigionano folo tutto fpazio, quello in formazione dello aria . formati fluido coll'aria quefV Tutti igneo fono regni chiamali di fpazio fluido del truovafi e " . lo privare fpazio e llo que- mefcolato o , fpazio frappofto alle fluido Quefto costitutive loro lecole mo- difiufo in . i tutti vi corpi e regno fa diverti alle loro Neil' animale . " diverfe eofti- parti l'armonia che ci , ; e nella egli è il fbttiliffimo te fenfazioni reca pianta egli ftabilifce la circolazione i embrione fviluppa te agen- Nel (*) gno re- . "-minerale non al loro , tuenti e ùfficjfecondo egli perde fua fluidità, e deboliflìmamente che comunica la col fluido (*) Queft' ipotefi 4a altri ma " non i \ che fiata una adottata ipocefi anche II . T. [ e/per.Elettr. Nuove fluido circolante nella che fufione, quefto in egual volume fuo avendo fpazio più igneo ; circolazione di di lui e , che lo la attività che inviluppi loro e la in il che Il la mafia Tutti, i un e iftante ne vie- non di e quefto da la materia, fuoco, che il lafcia non del indeftrut- il fluido i medefimi corpi conduttori la dopo che vetrificabile fulmine in e fi cóme penetrando quale l'aria , producono parti, altro divide air gii vano impedi- e comunicazione racchiudeva, mafia tibile. lue diftruzione ; libertà in mette corpo fi rompono ritenevano moto, interstizio ra ricupe- corpi combuftibili dalla non fluido un i diftruzione fé fluido Quefto la colla malli , tutti in impedifce il confonde delle di fluido men , l'unione vede e che quando lo nel , ciò imprigiona» fua racchiude due , è a pefo fpecifico un materia quefto Affa minerale regno , gli altri che circolazione Il flato. che maggiore ha non e vi comunica non ; 23 elettrico ti. effet- no elettrici fo- ' Cmus 14 ridotti no in batterìa una elettrica fottil quello dalla cenere fluido la j rapidità penetra un feparazione delle la fcarica forte cui con corpo fue di duce pre- parti il e , dèi ravvivamento fuoco dell' e che aria , fra chiudevafi effe neir aria nel e l'arena come i, metalli. fluido- infetto con macchina fi giugnerebbe Che il fluido prova de' metalli, elettrico del meglio La e la di ei de- che in teria bat- una uccello. foltanto conduttore, fi ottiene quefto fluido; attraverfó ^metallica. ; cenerile in- tori Labora- un feorra che fa opportuni incenerire a che .mezzi « feperficie metalliche il noftri forte., -Coi proporzionata te for- Ognun pianta ne' l'elettricità una uni a quella guifa a tutti d'occhio una corpo fpazio calcino cenere. , flogifticaun fa Io batter «n animale un piccolo a in reftan dello igneo fottopofto ridotto è il fulmine che parti divife nell'acqua. Un fckitilla le ; le te nien- calcinazione col una lafìra d'ottone far paffare fottil ia maf- della mia bat- f Elettt. -e/per. Nuove batteria finirà e , elettrico 9 e in in La la animale circonferenza* eflerna di ignea dai mosfera all'at- fa rifluir quella centro nel 9 vittima V.XIV. dello che qual è La . ne me- rigurgitar poco l'animale fperimento B a 0 poffibilifli- il farla pretto t:afo più £N l'apparecchio. fino al cuore, rflaffa comunicata quello fperimento in mo alla centro all'indentro, condenfandola fecondo Neil9 . d'una animale d'un per ra atmosfe- una poco igneo che igneo forma a infetto. fentire vibrazione fluido fua penetrane un fluido fluido La con fi fa agifeepredò che , fo del quello nella IV , non circolazione e li ridurrebbe animali io come feofla igneo, fé che quella guifa cenere, talli me- , il metallo degli de' nell' interno il fluido leverebbe interno Il fluido l'interior penetrale convertirebbe terra; neir Se . tola cor- fempre sflogifticando e , parti tutta ridurli in calce. forza a già è ufo penetra liberamente ria di a non che le loro forza a 15 il fuo farebbe cagione della 26 Comus — -ì la ienfaztone iu un'altra dovuta è l'animale che delle fue alle in piuttofto alle alle fo danze alla loro forma conneOTioni e , , articolazioni loro diverfe compongono, parti che parte una hanno V delle fo- . che ftanze trafmetton la (coffa ed altre che non , che trafmettono la non Quelle . la poffon trafmettere molli altre foftanze , liquide o , poffon non della riceverla igneo, le quanto naturali qualità vi han ha di le Le fattizie o elettriche incorporato colla materia parti di che non quefto ze foftan- debbono le loro fluido igneo primitiva. e a più Pia. facilità comunicarli. conduttrici quefta proprietà ; , fluido trafmetton gione ca- feft ano quefte lor materia a di fluido mani quefto a omogenea foftanze confeguente Tutte tro ve- hanno tanto che materie l'elettricità coiraffritto. o che almen effe racchiudono ma il me affritto per ed , lettricità l'e- ricevono confidenza poca graffo ficco comunicazione, per ; olj come , la che e fcoffa alle che non per vono de- particelle .d'aria. Comus 28 porta igneo è ma di tutta è n' occupa ei puro , incorporato fti medefimi bili elementi è Egli • con que- indeftrotti- e chiamali che mafia , che all' ambra ed vetro dire primi quefta a gli interftizj » così per , il fluido elementi quelli primi Cam noi tori debi- ) fpiegare le tutte niverfo fenomeni folo un agente degli modificazioni prefenta. Tutti i lor diverfa gnizioni co- un no gior- della tura Na- di cagione , efferi che l' U- % ali1 analifi fottomeflì corpi manifestano elettrica alla i tutti d' via per forfè quali guideranno le a cognizioni elettriche, noftre delle diverfamente fecondo Fazione compofizione che , ha quefto fluido fu di loro fi Diftribuire . poflbno quefli corpi comprende in tutti clafli ; tre che quelli la ma pri- ricevono, , e danno fegni i comunicazione ; conduttori e elettrici la feconda trafmetton àfFritto e per quelli che la fcofla , quelli che né trafmetter non per ricevono alcun comunicazione , la fcoifa* ; la fegno e non fon terza per ritto af- poffono Ecco . per ejper. T$lettr. Nuove le fóftatrze animali Ecco fegaendo if ho eh' io delle l'ordine lizzato ana- dadi qui ftabilite * ET s £"•? 5 Qrto a l' rH - 1 t« ? O ° "ss D 'lì cu f re ~ sera ìi 3 ^5; "rr ** «-rt A rt « rrl A rt I 2 8» 3 a* S 2:0 2.E S* Si 8 Al ò ° 8 a "" y*3 "=^5 •» S Beccaria 32 . Gratifluno efpèrkriéntì fuoi co' coli' il Mercurio inferL Egli da Termometri dall' l' altro uno da queir vicende le fleffe all'atmosfera Amendue immaginati no produconenti apparte- all' non , difficile,che fia per Ma ben parlando ufo che ifteflb , inamente mometri Ter- quefti per a me , all' Autore ficcome pure fé ; dei mezzo . furono na- de' luoghi, caldo attirimi tezze al- mercurio: che del fembranmi le che per errore due di altezze conofeiute , . del le correggere già quafi rifponde errore calore incollante per Logaritmi dall' Barometro accre- correggere per che cioè corruzione la che dimo- all' fua equabilmente ciò. : del efpanfion caldo del fcimento cui di ftudiato s' é quel!' ingegnofiffitnoFifico, flrare fee ciò rapprèndere fu mi fom- pare il fecondo metro Termo- riufeire. del fuò Barometro bene Seb, affai cofe v' ammirò che fanno to mol- , onore air efattezza fua e diligenza , pure ore fi rogliano eoa quello mifurare le f JjafumCTTB* le differenti altezze 55 dif$|tivi icorgo" due , die ad effo da defiderarft che fi mova Barometro d9 con a di Barometro un afportare il coli1 Io fingo In- mi . ovviato aver fpazi© lo , fi diminuifea non ramente libe- più che fecondo i Primo, * mercuria H il mercurio fopra roto altri Barometri gli finora, fòtib comuni immaginati è tutti con difetti quefti due fempliciffimacoftru- lione. Ma di prima defcriverlo di dica que' due Barometri. Tutti vizi comuni almeno quegli , poffono- evitarfr, riduconfi che ad fola una naturai forza reftano mercurio coficchè y una più dee paffare , allora qualora effo (betta trova molte le parte una certa da une | la quel- dei ali9 al-* pia ampia una Barometro refillenza ; porche particelledeano B a particelledel le attaccate , tre cui con mente general- cioè cagione, de9 del gli impedimenti del mercuria, movimento ad sì cofa alcuna che Signor Conte, io tetemi permet- , ftaccarf dalle Beccarti 34 dalle ónde vicine pillottile formar , ofltai la colonna mafia del mercurio C'A , Sentì » il pure effenri egli Sig. una De- Lue forza certa mafia minore: alto il mercurio viceverfa di al del rello fu di che per io , nella parte quefto Or fuo a dire, quefto poiché non eh1 egli in ne te annet- la penna che che una perfetta fé ficcome avverte , per Aggiungali del robinetto v' inferifee , continuità guitanto per fvelga. diligentiffimamente tagliata, una qualche oltrepaffare l'impedimento ; havvi aperto, mercurio, fé zio vi- Barometro , così * re . eftranea efia fu tubo braccio mercurio può non al (otto pia efiere quei che nel (fimo fé a Barometri, parte più ampi brevi nel per in feorgefi ifteflo mafia baffo erano poiché que1 nella erano più inferiore in attrae offervò egli la cui per mercurio quindi più larghi fa del maggiore affama anfci ; , la la comunque non co' tubi ; E avrà mai in fatti * ingenuamente , l' Autore , mentre il Barometro fuo afportafi rit- di^ Bar"mefr§ 3 5 . ritto, il mercurio colle ii penetra di robinetto. Ma tenui Tue (lime che fugherò ticelle par- ferve y - eziandio ommeflb difètto quefto \r , ?*è poi altro vizio ben cagione d'inganno peggiore poiché- , è lo fteffo Fifico Gonfefla ? che Ginevrino dalP «purgare che talordevefi fé net aria. tubo Or il chiufo delle darà altezze , può entrar fàlfe alcune o mifure le almeno la falfità diftruggere d'alcune la una di fi fa e agevolmente pub verità tutte ; y che chiaro piccoliflSma, d'aria, comunque barometro è egli . •quantità, fuo il Barometro che molte a y s' quelle Ciò premefTo ii cui, in mio, in move eflb iìbile ; ,re(la aflblutamente e lo . vengo a facile parere difetti con ho e , al ora mio tutta nel fpazio ficcome mente *. fummentovati due dei appoggino la j : tro Barome- v'è niuno il mercurio libertà braccio voto d'aria detto d'una pofchiufo : è fomma- fempliciffima coftruzione B 6 tronde al- Con- . Seccati J jtf Confitte ififr 2* elfo ) in ^ : pollici 30. l'aperto , pollice e qualunque circa uà air* evvi non altra né robinetto • alcun Barometro del moto ile tratt, al mercurio dimento impe- mercurio dall' poffa nafccre quello che v' ha Non aggiunta quefto al del ha , difficile in aito è AB CD pia: alcun non , pertanto di mezzo tubo tro chiafo braccio ABCD continuo tubo un vetro adefione dalla o tura curva- , del è di tubo;, pochi/lima quello al mio io Barometro nel trafporto punto mercurio che non chiufo BA A Con dell'aria oliane ta a diritto fparfa ballò urtare ) e colonna quefto braccia altro non percoterc del minore fé v* il punto» A urto è , refidua fra'l nella fa la gnor Sidiafi poi le ambe e . ancora feoffa , fé del a ché trafportarlo , ( poi- con mercurio riguardo , Barometro Qualunque lo cagiona nel nel Lue. di piene confeguenza trovafi che De- quefto impedimento ma fotto mercurio, colonna viene minore , rifpinAB, e da Beccaria 5 8 tavola la ali9 porzione fo paflare , nel chiafo braccio tale. giuda insù, ta inclina- ' il tatto rio .mercu- Introduco BA * quindi dell' altro fino che. a mercurio il braccio pieno, ma rezza, to di cipio prin- a ficuimbu* un . il cui (figj^) INE vetro Ho infieme preftezza e la nel- maggio» con teramente in- ancora faceva io opero ora y tetti BA ridondi ne Così CD* piegatura chiufo e riprefir varie a NE rubo in , N e è insù, ed air piega alquanto lunghiffimo, coficchè ( tenendo come s'è ) net tubo DC fottiliflìmo la tavola , inclinata detto , trodurfi fino e* in*- pofla tutto, alla ra piegatu- , arrivi. C vola Così dall' il mercurio la inclinata tenendo che IN imbuto , , refta ta.- elevato, nel piovere tubo pafla pel braccio BA NE, cui e tdfta a va ramente integ- , riempie» inutil Reputo ebullizione ne in del quarti tomettefi di al tubo cofa il mercurio, linea per qui parlare e della dinotare della deli* divifioche carta i fot- gradi par- ; e r Bamnetre 39 . parlerò foto della facilità (Scurezza e con , fi coi e può votete .' tràfportare Nella traforato fondo nel la fom'mità reftante fi E mafchio buffo di che veniente con- Barometrò il vare ener- voglio del luogo in M ricurvo inferiormente pia col chiudere quando il tubo metto nel femmina", vite del Barometro, lraltezzà forò traforato quando . buffo mente ferma- Ve e fiia è pofla efattamente trafportaffi di quefto cubo inoltre mafchio, grofla quefto in aperto1, mòdo: a V F cubo uà dell' altezza- ampiamente onde S -, entra del tubo figillata ; dee tavola in pollice figgerti un riempire, nuovamente , di pur al dì fuori é fatto allora nando incli- , a limile vite ed la tavola eguale *F V : di ficcome , fi avvifato il'tubo vota CD fopra fioo in l'aria che al BA che , forma in tafi folo tavola, 0 B un di non di non poffa opponfi punto la penetrare piegatura angolo più acuto. rovefeiare interamente inclinarla nella C a , fenza s' è che Avverk politura op- Untarla 4© • oppofta . DC i" rimetto 1 ofTervazione fatta ho do Quan- s' è indicata che quella , a , che il "mercurio vedalo avea un' m polla, am- , chiudo la frammettendo che Trafportar riffimamente fi hi fondo di dal riceve agitarti per e ficu- alla fcatola, una la trafporto. il Barometro pub na pie- effetto per , fcofle, ferva faltare perà non , le dilatarli pofla bensì del caldo vite fponga, onde di pezzo un , il mercurio colla S matrice tavola S' FV quale no attacca- . in e il Barometro due in ad vengano egli fui, dorfo tal chi coficchè efli guifa Penfo trafpor- , le paffi allacciategli in correggevo braccia , fiffati verfo cordoni altri due tavola raddoppiati cordoni ta alla cima fui la che metà la ventre tando por- , fcatola tal te penden- Barometro . pofla a così cavallo trafportarfianche in ed barca , ec« OS- 41 OSSERVAZIONI TERMOMETRICHE Calore Sul DI del Umane Corpo ANTONIO ROLANDSON MARTIN. del? Aiti delle Accad, Se. Svezia di . l'uomo PUb (Paria che corpo ; egualmente ; fredda più può vivere Offervafi filo bene però prio pro- calda fia ove affai vive e del fia calda più temperatura una reggere fia ove F ambiente che . opera diverfamente i differenti ho gradi fatto delle tri"Ae^fepKH©e il caldo dell' del'fuo fteffo , uman mei dell' Atmosfera fia per relativo Io come diverfe nelle al tanto per- termome- indagare corpo elfo fecondo noi caldo. oflervazioni féttidi caldo di fopra diverfi gradi . I ter- Rolandfon 42 I dal che io fiuo all' termometri Maggio furopo 1763. i termometri Aprile la uno 17Ó4- di Svèzia comuni nominatamente adoperati ho fcala cui (*) , fui fatta , legno ghiaccio che punto primo vi volea da 6. del il Feci quefte, le fra ftomaco 9. Dall* (*) leggefi che appare adoperato gradi del s* * io, i dal di gradi-dei una V camera era. aperta ad. . che Memoria Accademìque di Dijon di Svezia Termometro di Tt ivi antimeridiane quefta Sig» Rolandfon Termometro 4* efige- che termometri- ore in e CoI/eQion nella che , eftrattó le del- fegnafe per caldo a , le digiuno fino l'altro ofTervazioni e , del grado e ghiaccio. il caldo minuti 8. fopra, quarto corpo: ,0 altro un di un del fopra e , efattamente x del parti fedamente ; determinare ben a di al gr* detto diverfe a 85. avea del mezz'ora va fotto z\ di fotto di Col al gradi 100. 30. e , d'ottone ai di era , paragonati Réattmur furio ai me co- Calore de' Gradi Tavola ebbero le del Corpo Umano. temperatura e i Piedi, vil _- che di Calore, il Baffo-ventre Mani, 43 Petto nella dell'Atmosfera. , varia Rolandfon 4* Rolanàfon Dk Calore del Corpo Umano * 47 Rolandfon 48 precedente Tavola dalla Rifulta y I. produce atmosfera caldo di rifentono ne e corpi piedi, ne' e nelT differenza folo non le nel- , che molti nelle ma caldo grande una ne9 efterno mani., del la differenza Che fé Aimo cofce eziandio , nel Queft' petto però caldo di talora nel gr. al inai nella ma fopra il gelo : ma ; in di ed freddo ebbi di ivi l' le mie a gr. ni ma- che avelli cioè a indi a poctfe furon face/fi febbene ore, calde a gr. ebbi 32. i bevuto e alla qualche fera cofa dopo niun gr. , che 8. , movimento dopo io. all'aria aveva anno vrebbe. do- ai io calore, tutto quello fentirfi ftanza mia ni cagio- d'efempio, molto grado minor provato 15. dalla no apporta- maggiore cagion a che no, ordinario facea 17Ó3. aperta, mede- delle corpo or ileorfo Così,, Marzo ne' vedefi come freddo un fecondo che fte/Ta , rimarchevoli, or la Tempre; è V'hanno Tavola. dell' atmosfera azione . non gradi fimi , il zj. : elo dicatman- giare dei Corpo Umano Calare giare '1 e IL atmosfera che variazione in fa a a in e cV parte efler della nel pub la '-iriano nella e del fopra della è mano offervato in trovafi a mani 37. delF gr. 3Ó. in il petto è V.XW. il calor è flato fempre , Per 3^; crefeiuto e fredda, febbre una del tempo a to fia- efterno ma l'interno , a è , offia orina 5. vente So- mare. fìomaco , 1 non cib il calore gradi dello e fui 37., il caldo il che effendo viaggio un no, autun- gradi a 38., gr. info- gr. Luglio 1763. 3. notato di appena principalmente , delle Ai nell' cioè deve caldo del peno, era le febbri- ciò in e $ primavèra, ve de- attribuirli principio corpo del e gelo. naturale che rifreddarfi ftanza cagione V atmosfera mentre al qualche a ricercarli e* lito la mano , p. , . mano , corpi ftraordinaria una parte " do il cal- de* quello luogo a 27. Tavola nella con luogo a gr. a giorno Paragonando dell' Vedefi del moto 49 • freddo è quindi fino a C (lata il caldo gr. 42. a la 26. no ma- gr. della no ma- che prima co- , Rolandfon 50 il fudore cominciale a s' è ridotta poco è fiata L' orina la a fummentovati dato un ha in neli' fovente mano da ifteffo un che ciò un più giorni qualche do. gra- inforge giorno qualche atmosfera 34. ancora per perde ne a 3*$. Nafce a poco a '1 petto e mantenuto calore, Inoltre , differenza quando corpo, 32. gr. Tempre la poi : cagione d'alterazione. cangiati uomo trovali 17 1765,, (64. : gr. dai fino 36., ai 37. in Nóv. Genn.Febk nel in il Die e : gr. del dai in in , 35., Mag. e Giug. Ag. e in non nel come Lugl. 1763., e Ott. maffimo Nov. afeefe più che a 35. Febb. e , e a fu Il calore 34. nel Genn. 34. s'alzò 1764. il gr» baffo-ventre ai 33. , 17Ó3., lore ca- eMarz.de! più che Apr. 36. Sett. efterno nel petto afeefe non ai che efempio - quindi 34. " , del e Tavola la tutta d' cagion a efterno del capgiarfi delle ftagioni ; al efaminando pertanto dell' efefno il calore che Vedefi III. 36, e 1764», gr. Marz, . Die : in / del Corpo Umano Calore Marc. Lugi. a in e della fio a Apr. Mag. gr. 24. : 34. , in ai 21. de' corpi Il fani a Apr. fcefe di è e. 38. ho fempre e 39. ; una ma era Stufa a a del calore fiufe Le prcndonfi i a efterno e , bagni d'acqua ne* ho Io • il Termometro tutto ben derai) confi- tal calore febbrile. bagni bagni ai gr. 32» caldi o Così (*) "ove il_ Cj (*) fino 29. dai 33. nuovo che trovato 34. 20., gr. fall dai maggiore alzare fatto gr. entro a 3 6. gr. ai 37. mai artifiziale,ovvero era fino Mag. Giug. Lugi. dai e s'alzò fino Marz. non volta Giugno in 1763. 1764. è ai fino ai Die più alto grado a e folamente Genn* in Ott. fino 16., a afeefe 35., Ott. in Umano qualche p. in quindi del corpo fino in gr.: IV. ai piedi in Febbr. ai 32. 34«, e gr., in ma 37. , volte Marz. Febbr. fino efter- s'alzò 1763. altre Apr. , . Die. fu Genn. in Il caldo a nel ma Il calore mezzo e mano 29., Lugi. 37. 1 gradi fall a' 3% Giug. 5 . fono calda luoghi ove , affai tomuni ne' Rolandfon J2 il Termometro ed in aveva afceJle 3 8* in -gr. caldo in ed ; 120. gr., a ijo. e fotto Ebbi gr. pur pia nel fatto mare altrettanti pur gr. coficchè collera forte 65. mano, 39. di viaggio tutto , Nel tremava. ardente ai ì a da della 38. edate una furor dal un dell' ebbi di fu 6"x minuto un il calore pulfazioni, le dai era fecco e fredda da cagionatomi che prima caldo del tempo bre feb- una il fu- comincia/Te , la dore., mia calda egualmente caldo mani, il mio i gr. fu mi cui a gradi 42. l'orina era gr. 35. a e era Trovai petto, pure sì feniìbile le e piedi miei il ed' ; . 38. a in mano mie te not- una caldo, che mi?! „ ne' il- il ?..»... fettencrionali paed unii neceflarj e colà per , la promovere t , Clima pel poco fanno trafpira2Ìone che mòto , nell* arreflata gli abitanti inverno Nella ^ 1 do pel freddi quel ftefla mera Ca- . del quale, évvi la temperatura egualmente Tr*d. bagno calda unaftufa, mediante dell'ambiente che l' acqua la rendefi mcdcfiraa It . Kelandfon 54 più che naturalmente cioè gr. 38. Aere dell' calore petto L'orina di 6.* le Per vazioni paure ed legno, del Quefte : fecondo fmoffero, che immaginarli, il Dianzi caldo paura di era 36, difcefe a d'occhio, dopo rifcaldaron le un grado di. lore ca- cavalli una : mano a 34. pub ognun ; delle e e la in la per batter un eh9 cioè , afcei- mi paura, fegrio, più di prima paura. tratto un cefsò a trave, fui Tenia non gr.; mani di il due foftenea della che cafa " io gr. mi {lava- efaiminato , le, fetto ef- un una rovefciarono cafa detta la fatto mentre corpo ofler- Io febbre* pocanzi quaff e le producono della avea mio naturale ctlor fedendo volta un . diverfo una che fuo termometriche ben acqutftato bibite del più e mano, itcmfpiritofi: bere tali per , quello deli* e , il crefcere quello del 38. gr. ile, cofe catt- di fa Ciò 5.0 Per 36. ha grado 37. a a a fuole, non ctbarfi Caffi: e orina baffo-ventre del Pel 4.0 Te, aver fi ebbi io gr. 7* 37» Calore del Umano Corpo 55 • la Per 7/ Maggio la io non era e'1 a era coficcbè ; caldo deir v' due di allo calda men fteffo inferir Quindi di due grado del era del mio la gradi no ma- tre men, ra. V atmosfe- ancor fi 'pub, il tra ore . trovoffi ta del- era quello e fonno un a gradi fopra rapporto atmosfera,, Dopo corpo baffo-ventre L'atmosfera e- 15. niun* ; , , foli a il di 2. fonno prender 34. 36. a ai notte potea gr. petto camera gelb Una : , mano 35., veglia cfe coloro i , dormono quali inquieti del probabilmente la Per 8.° di cavata fi e biano ab- fognano , calore fangue:. nel fangue calore II - . della levate ftate il era mano circa crebbe calore cinque un . delle ma dieci minuto 9." Nel in quando fon t \ di e'1 degVt , di tempo il polfo facea in che anzi di- più amori mometro Ter- Il latte . è tempo pregne gr« 3 5. fangue s'alzò pulfazioni tal efletidomi qualche cioè tempo capre ed , once dopo 56. gr. gr. nove gradi, buoni a 31. a non a J7. gr. ; oltrepafla generalmente VL Rolandfon $6 Così VI. quali le Pel 2.0 è digiuna la . il calore mangiato. d'aver metà Alla foltanto fu d'up.dormieàte mano efler la Tavola fecondo laddove gr. 33., delP 36. gradi. 4,0 Pel freddo a : 6.) " d'Agofto dovea V. num. 3.0 Dopoil~fonno (nmu.V.7.): a minore. digiuno dopo che minore Tempre ( paure ftomaco A : divien corpo principiòdelle Nel i.° del il calore cagioni pe* delle fono vi A , lungamente fcaldarfi gradi l'uomo 13. o 12. molto e fenza. può vi* meno pub non in una.camera reggere sfera atmo- ri- reggere , quando 5. dai Un' : 15. altra è a della che vacche Agofto nel ha Febb. di Marzo fangue e ha folamente ne ha nuovamente ai 24. cavatomi cavatomi 5.0 Pel ne agli /udore 8. Ai . 35*, ai e Il 36. Genn, Apr., «. avea ne 34. mio gr. 1763» aveji* , 30^ 35.. avea Giugno ie Ur- $"S.gr. , in effere di calore l'abbiamo in o agli % 12. diminuzione dall' atmosfera 8. gr. trovafi mano i6.,etalorancodai ai prova cagionata delle della il calore allora gr. dell'atmosfera il calore ,- del Calore adendo fatta della quello del davamo, lunga una mia mano petto di era VII. della vicina il calore tutte vien h" piti ftagionh del petto e de- velocità ineguale il xnedefime altra qualche talora Io , mani, Sovente e però eccezione o , circoli eoa flavi nelle di cagione fono mi s'av- afcelle delle fangue perchè o , ed quefto delle piedi. % fo-ventre baf- del , quel perchè, avvenga fu- uniforme A quella regota foffre qualche ciò , che fronte il calore per quel ma gr. 37. lore ca- 35. gr. appreffo ultimo, il , foli le in per di Generalmente eguale 57 patteggiata era e l , trovali quindi Umani Carpo parti zione varia- fredda fentita la . e calde e pub Schiena le mani anche iudato : petto fia delle mani -un 34. a è efempio VIII. di calore Secondo feiiza aver , , Si j 37. chiede naie gr; del VI. num. tolerar le 35. a , a al che avvenire il calore del quel mentre , che apportammo 5. fovente qual grado fi poffa iteli*' Atmosfera proprie C 5» ì ofjjerienze pu" i'upr Roland/m 5? V formandone uomo fopportare di óo.y 50., do entrai e di t ed 5o*" che ro ora. calore fina avvezzi ben ma IX. quando in agifce ftufa il caldo a che g^do fu alcune* un 6e.y fé ma 70. altrui corpo aliti uno il far lera fi tol- da , • reggere gradi, poiché fuo il tutto del parte una fuo fiato fembra accefo fuoco (*) come , proveniente pub folamente fu fu fi non può uomo agifce egualmente ; . egualmente è parti o a d'ora quarto parti deffotpo, che pocanzir una corpo le maggior a caldo il tutte d'uo lungo a Quando fenfibilea Diflì più non fino reggono , 7 5- f Colo* 60. t 40* fop portai ne , reggo vi fono quindi ma a tare appor- potea non poco ftufe nelle volta gradi/, 40. bagni cai? a gradi. Qjxan- 75. Finlandia fembearon mi fino per nemmeno gr« ftufie la prima per bagni caldi nelle 1* abitudine, poco a poco a Nel fa- . è ' re • (*) per col Ciò cui proviene la loffio verfo forfè fiamma da d'una quella fte(Ta candela , un corpo , agifce fu ne cagio- fpinta di effe mol- Calore it ir ha bagno de* potata festiva del piedi a ai 65: 60. cPun gr. tutto fi non , un abbruttir le ; tollerar labbra Io e fi può non che fia di fenza Dif- ftomaco il Caffè 'l Te e fé gr. 40. , bendolo for- non palato il . , m$dio Il calor X. „ , abhruftia altrimenti • , . prendere caldo più po, cor- licore un y fatti pof- fui calore, -d'egual iamolo parl- fi agifca bere pub perb Ce fi paragonino quali fopra che fui gradi cola der f li me : 45- e tenue caldo cibo mangiare gradi febbene (*). Così, fano 40. 75. o. principio a affai ; 5f . 45. gr. fono intero Umane appena " reggere ardete corpo Corpo in dell1 atmosfera , C jp pili che cui 6 farebbe non co! calor ftio naturale . Sig. Kaffher del Nata Svezzefe \ ftato tradotti dalle Accaddi che oflervaro Svezia. il noflro po cor- , pili fenfibile che dcnfo in un al caldo in Così raro , . ferabra febbene da del tede/co gliArt* in E" (*) cjbe 6* * talora efaminata fia Nota . del piti fredda col lermometro Traduttore un ambiente 1* acqua dell' da fred- atmosfera r me» tede/ce* freir Roland/m io ire freddo Cui ai tenere a Ai 18. gli abiti gradi. 20. ancora- ad comincia 20. fa dell' inverno; caldo, di ; e'1 il caldo freddo sé fentire medio flato freddo tali a e Lo fotto i gr. freddo il 28. caldo del Il caldo il tutto m e generalmente é ne rende che fi ha al molta lenza dita Ma parte fibilità del in che fopra nella cui e £e ho io do il gr. di cal- nelle dell' ftufe acqua ; e diocremente me- gerli immer- poflonó tutto del l'abitudine , minore o freddo , abitudine y feottinfi. maggiore caldo ia. piace gr. quefto calore calda, XII. è a calda Un 37. o generalmente corrifponde le -$6. ; ed vivaci , che di carpo, finite» corpo gr. 28. a g«a» comincia 26. . letto trai uomo né mano quali ne' 2*5», "ei i pida te- temperato». dell* era la gradi ma ; è .e L'acqua . XI.. ma fhte, la il veftito* confiftere i"* uomo un quelli gradi, appunto Newton pub gr. avvicinarti bifogna alleggerire ha caldo, è dai né s'abbia, ha fen- Devefi all' . potuto di poi reggere niella RoUndfo* éz 14. gradi : Boa vi fia temperatura avvezzo più Di di gradi 70. nella ealdo faltare un'atmosfèra ho ne veduto pur fenza ?edito ai jl Termometro mentre al gelo ; penfai e (coperto» petto 1763.. nell'aria Die. 17* col e " gradi» io. leggermente uno, calze , fai teliate veftiti di foli di ftufa una girare lungamente e era ta aper- 36. fotta a vedendo "" s pie (calzi a " in Io di neve, reta da veggonfi de*fanciulli v eh* ano oferebbeefporfi non , cui a * il fredda "che , fé mi il fiato tolto avrebbemi fofli vi " efpofto altra gr. di il gelo freddo caldo: fréddo fo anni fotta di gr. tre fina Il : i : gr. fanciulla in 17». altro un termometro egli r pochi a fcalzo era che ili caldo di due ; ma gradi, piedi torto fuoi piedi giorni fotta dopo il mava tre- e gli 13» aveano il crebbe gelo.; 8. aveano che i. , lagnavaft pel freddo i fuoi ciullo fan- era , vai un* £(fcrvai . dell'abitudine provai di fanciullo quel come e foli lo ftefoffer- gradi £1 rifcaldarono cefsb di lamentarli del freddo in r Calore dot quella in fentia a dal parte; e'I foli freddo che fi Non freddo quali pub vita, che fia 1 abbi fi non , fi regge ai pub fenza camera dagli " e o tome di 8. caldo: gradi di di préffolo fteffo mio in una fi fu biro Mtadefifen* fuoco : verno. v'editi d'in- gradì,vadefi ? fuoco , in molto vi allora non hanno meno le mani più poi.freddo e il fia* lungamente rizziscono inti- di 15; quando poi hanno fenton il cai* che il freddo ilare pub , hanno non ove r gradi ,• ma , camera reggere ai 5, mato affer- d' altri ij.: , gr. para fognano attorci 12. definire ,' che 5. ; di 15. gf. meno Dai una a ben ho : si mia Uff fentir' freddo e fof» a fópporrabileil caldo, fia a menano libile, e to qualcosa ufo era pertanto efperìenza r atmosfera è non dell' atmosfera di genere do la io,, di gradi eglidipoi avvezzato dianzi qual grado fenza ch'egli , coli' 1 13. avendone . a appare che frire fino che avendo eflerff 63 . il freddo ripeteràdall' quel Umano pib caldo, dee Corpo a i5. foli 12., una puntura più forza ftrin- di 1 Roland/on 66 fummentovato vecchio il 25. caldo, di gr. aveane Ai 17. gradi eguali a r Agli Je. era fanciullo gr, 34. le afcelT sfera atmo- fummentovato le fole la e mia 19. y ho che varietà vate tro- * età differenti. che veduto il di degli uomini, animali è pure ;d'un: tra colombo ,: trbvoffi- gradi trovoffi di il guarda ri- del mia gatto gradi ; ed mo abbia- XIII. ) che degli altri grofli i 34., Novembre par e che corpi, ho fopra (num. il caldo ciò de' edema di 35* era oflervato Per grandezza il calore ventre caldo ; to pet- mie mentre gradi 18.. la di verfa .11 fotto del mano aveva nelle fotto più ni an- tre , fono Quelle di la o. mosfera l'at- fui mio il caldo Dicembre, 8. di fotto le afcelle era grado un e mia mano fanciullo un e roani Agofto, effendo 25* ai petto, ayea la mentre 18. gr«, a alle aveà e i 35* fotto le 32. gradi ale, . nel gradi: degnali farigue d'un vitello fcannato. XVI L Sembra pure che le differenti •fta- f del Calore Corpo nuifcano gli altri , trovanfi fiato 1* orina in in Luglio in e , feiuto d'un fendo il freddo lotto gradi alla il Ài freddezza Il versb. di nel Febbraio Gennaro era e a Il mio a Il 35. a 33. calore , pure a ma 34. alquanta non gradi che Aprile 8. frigidi altri pertanto nell'inverno per" molto feorgefidal polfo : * è Dicembre quel degli Sembra 35. ai, 24. uomini e a , agli , Novembre gr. ; generalmente diminuifeafi 34* a36.gr» era fangue fi cui trovoflì fangue degli fedentarj nel di 32. Marzo, • era 32. attribuirli fu che vacca nel e gradi di foli termometro y fieli*Agofto, ere- ef- 17. deve io è , del latte a (Ti l'orina , che non Dicembre, 26. ered* ciò , fé Il gr. ; 34 calore dell' atmosfera trovo caldi men ai 33. tal Agofto grado. gelo, ma dai ftagionedi 36., ogni fan- nell'eftate. che flato fempre dimi- o , alquanto amori nell'inverno, é poco calore, coficchèjl l'interno e gue . alcun ftagiottiaccrefcano 67 Umano che l1 interno Quella il mio è tà varie- ne' fred- pia Rolandfon 6% freddi minuta, ogni Ho H effendo ti 48. gr. caldo 40., a 42. y cuojo a da el pelle la 17^5. muro un fino fi fcaldò da Rangifero la del acque di pecora 39. Finlandia, tedefca ftoffa di 45. a feta Ai Nov. jo. era pelle d'Orfo Corpo .di 15. a ebbe il in, coloro forbenti il fotto gr. 12^ il tela mentre gradi fopra 6. "' la e , foli cuojo le pretto d'un pecora 36. la Calore Agofto 16. d' Orlò d'una ed feguenti corpft , fole dell'atmosfera gelo» l'effetto , 39. a freddo il da facevane efaminato Ai del d'una 35. i pelle una quella a fu rifultato. gr. 41., a lattate 55, a fiate par folari raggi eccone a nella e XVIII. dei 50. 80. a 75. da faceva giorni gradi, gelo. che bevono medicinali . Dovendo io nella fiate di motivo a , bere fatate , d'efaminare fui calore le quale de1 corpi propofinù minerali acque , effetto Io ? producevan' le bevei per effe it. gioì- del Calore dai cioè giorni, giorno, ogni bere Corpo ai 7. óf Luglio di 17. fvegliato, appena offervava Uman$. il caldo delle di avanti dei mani , , del petto, baffo-ventre, de' piedi, Faceva orine. d'aver dopo d' del ed ) la (leda bevuta faceva mediocre moto un zione po- V avvifo giufta , . medico offervazione determinata la Quindi acqua le del- e , , (ino patteggiando la per mezzodì a 1* offervazione allora teva predò volta quarta alla convenevolmente la e ; fera ripe-- : rifaceva dopo re d'ave- patteggiato . eh' L'acqua 14. 5., gradi 15. a 6.y o 12. ) fornaio 22., fu i e di gradi brevità lore negli 26. io darò offervato ii« atmosfera e medio di amore • il grado medio del'ca- fummentovate nelle La i tra era Per mezzo qui giorni. bicchiere il calor onde gradi, 23. e io., quarta. dell' calore Il ogni : di beveane fin quindi 14. mezza una calda era principio a e , contenea beveva bicchieri, 7. ai e io prima colonna parti; dica in- Rolandfon yo dica il calore beveffi; la la della dopo terza d'aver d%" fecola, ^ bevuto} il paffeggio avanti il ch'io prima mattina, zodì mez- , la i della Calore del ...del Mano Petto 33i8-33"3-34iO-34"5- - - fera. 3*i4-37"°- 3S"3-33**- Baffo-ventre delle della calore il quarta 0-33,5. 0-33, 33,2-33, 36,7-36,2-36,5-36,5. Orine-- ... Piedi de* Alla ai dopo e negli mezzodì Il fu calore alle fteffe fteffo,fé giorni era avvenne molto tton fu ai del ore che ai 36. ai 30., 35.) il minimo: e ai quel della 37. e del baffo-ventre , del giorno quafì fempre generalmente ne' che , orina. giore: mag- era 37., petto minore coir dai fu giorni dai quando , , la bibita coftantemente (era beveva dai fu mano primi giorni d' acqua ultimi fa ne' e 37., dofe minor io della il calore mattina gr. 34. 30,7-31,7-3314- 32,4- ... negli primi lo ultimi Lo fteffo . Ma cangioffi: alla il caldo mattina de' da di pie- ji. 33- a 1 Roland/on fi fina e '1 petto della mattina calore alla erano che foffe qualche guenti indizj In 80. la lividi ne: £' in dopo color di altri altronde veniente pro- a fermarono con- i me fe~ , fole 55. e minuto un s'aeceieAi minuto un il mezzodì nelle ; ceva fa- febbri termittenti in- pallido, gli occhi capo fìntomi bibita, fon pUre vero in depofiziorie.come il dolor fo- non del rinfrefcamen- concava -L'orina -non mi pur pulfazioni ie , fimili il che faceva .11 la che , lentamente, 60. e , dopo di febbrile cofa tempo . dopo iLmoro, lavano corpo, fofpettare riguardo polfo batteva pùlfazioni o ie calde .che efler e. acque, almeno a fera fecemi , 75. alla , dalle zna del pia mattina naturalmente il parti , gliono to le , vi i pedi e ancora. divenivano moto mani , le mani principalmente il le e che L'offervare e ; caldi più foflero il laro racqiriftato aveflero la fonnolenza , .che , provanfi foliti indizj di jshe le acque dopo febbre. miserali de* r del Calore debitamente ; che malattia una del trovai baffo- diminuito fudava io dorè tofto buon moto pur il calore cefsò fino l'orina ; del petto febben e erafi calore calore facefli che rifcaldata •fpiritofe trafportano, il iuun pomeridiane, ore che pertanto grado. ma io e del e , d'un poco, alle 9. gradi. Appare -dentro 11 comunemente s'era riacquiftaiil non acquavite, che alcun ; quattr' ore a buona ciò contro ventre Dianzi volta una della credefi, che calore fui effetto produccflero le bevande corpo poi , effere l'altra? cacciatte il pranzo molte potrebbe egli non fpiritofe, bevei dopo in falubri indagare qual Per efterno ma 7 3 . fono prefe malattie Umano Corpo fino le anzi di- avea a 37. bevande così dire, al di per efterno . Una l'effetto nai un volta, rifultato d' averne del V. XIV. 18. Caffè, al contrario bevute rifcaldoffi mia ai a tre Luglio efami- di e ne precedente tazze gradi, 37. D ebbi in me po Do. la mano , il petto, baffo- e'1 Rolandfon 74 baffo-ventre Il 36. a baffo-ventre effere al le già Caffi, Né che paffate a vrebbe fi do- prendon pranzo fonnolenza, la fcaccia Caffé, il foffer acque Il interdire dopo minerali, di là di fangue. coloro a al gradi. 35. mezzo. e folevano caldi bevanda interamente 4: acque 37. non il noftro quella parere a petto più nfcalda dunque mio e1! tutto o l'orina quella ftagione in 34., e , do quan- , il poiché , dà e della vivacità . Rifulca anzidette dalle cofe il che , le bere T atmosfera il fuol 018. nell' cioè bibita, folito, gradi eftate faceva La di fredda mentre caldo la no ma- , d'avere invece foli aveva quando effere Luglio, gr. ne il noftro più una di 24. avea la dopo fecondo metà Alla atmosfera. fa come appunto corpo, rinfrefea minerali acque 3e.gr. 30., l'atmosfera velocità del me co- é a polfo era • qual in pulfazioni alla fuol un effere da minuto mattina, nell' e da 15. inverno 55. 75. ; 60. a 80. a 4 Calore il "!opo "d'aver 60. bifogno aveva $" di faceada e dio ezian- fadare per vefti pefanti forte moto. L'acqua dofene, , e bagnan- a a d'Agofto, 7. induflì 21., ni alcufo- Quefti nuotare di gradi 16. o . paflaje Finterò di vediti giorno femplice piedi igriu- a tela di effi Due . dianzi 34. 5. ai era fedentarj opera; Ai corpi. l'atmosfera e levano efteriormente i l'acqua caldo, di anche , rinfrefca mentre di e , più a 90. fentiami Io dell* ufatò, freddo più dopò acque, mattina", alla 75. a fettimana delle Cura 7 5 • nna e dopopranzo. al 95. la Umano Corpo ; pranzo finita da ne del le avean piedi i mani da 27. , d'aver Dopo nuotato il 33. a , 30. a gr. petto a caldo di . tremavano fé come , arma aveffero la febbre le loro anzi* , erano , come nericce amen io. gradi h per due \ febbre venute di- avviene , che trovai e nelle mani aveano e duto per- nel , di ugne calore, D e 2 nei piedi uno petto 7. Rolandfon #6 » . gr. T altro e , fatto aveano 4L foli dopo di caldo di gr. che Due 13 gradi nel perdettero moto mani petto. e Qualche , erano .7 flap pria di io. piedi , nei divennero d1 efferfi rivediti non zi dian- ,. del nelle che altri . e tempo più nuotare. iX. AR- cai- 77 ARTICOLO DEL DI P. BECCARIA G. Delle P. F. di LETTERA Scuole Tifica Sper. nella MARSIGLIO Sullo Univ. R. di Tori™ Signor al D. Pie LANDRIANI /pesamento de* della nell* vetri atte /carica , e /opra un Elettrometro nuovo . Torino 25. Dicembre primamente QUando fccafioné replicherò rienze boccia alla intorno fmerigliàta avrò ne le al intorno oc- lue fpedella carica maggiore " 1775. particolare , ihdùce che arroffimento nel , elettricità. rienze due Intanto che permetta, coferelle quefte a mie io nuove, D 3 fue la (angue due fpe- corrifponda ma non con blicate-. pub- !"•- Beccaria 7" nell* atto luogo di de* vetri al offervarfi intorno e effo/pensamento genti- e fcrivea due Sig. Nairne dal • egualmente Sig. Prieftley mi liffimo : della/carica^ operofìflìmo V fa cagione dello fpezzament* alla intorno Teoria che anni un ie va- " (fig. 5.) V fpezza nella in nella S Rifpofi quella fi nella nella va quale eflb C. no che ma : oppofta a conduttore arco il conduttore toccare a dotto ad- era parte , quella , a AR che provai, e fpezza addotto era conduttore fi fcarica oppofta il conduttore toccare vafe della atto parte l'arco quale a il .neir S . fatti In ampi rtcati badare parecchie fottili e , conduttore l'arco vuol avendo a R in verfo del vafe) Dico A verfo delle fermezza concorre a variarne ; ( fi giri in fi fono fpezzati efli mi . S conduttore , diftanza fca- addurre con da toccare l'arco che vafi volte la perciocché diverfe il parti del luogo guale inefe va- ficchè r que- Beccaria 8o nella carica è inerente ognora che efteriormente fuoco del V eccetto tutto accorre per per* ; il anco il difetto fupplirne a le qua- , non conduttore nella lontana più parte . tale Dunque dello nell' fpezzamento la i fopraccarica gione ca- della atto fcarica . il Dunque dee che al T lontano luogo efteriormente quale conduttore arco fopraccarica , nel avvenire -quello, di tale luogo fi adduce determina il luogo " dello da fpezzamento. delP Correzione Elettrometro di EIfmey • EIfmey ufa mifùrare a cariche le un . graduato quadrante è D fufcelletto Un •* al colla del vorio ) d'a- la pallotto- finiffirtio un nel quadrante elettricità La (jìg.6. OD ad obbligato perpendicolare effo ABO metallo perno centro B di fofpin- . gè e la dal pallottola; perno al è ed obbligata piano del dal effa a fufcelletto, falire lamente paralle- quadrante. Di- Correz. Elettrometro d'un 8f ' . Divifo Il . e follecitare tale forza il fcoferella dee quadrante angoli Ecco mr di O dito forge della il limite anche limitata ivi pendolo fui mio Felettrometro una fofpefo migliorato. d'ottone Terga la , defco un d'ottone le qua- arriton- quello defco Da margini . parallelepipedo un AC fi. ver porta ne* il limite elettricità la Ora ( fig.7. ) è in è che inegualmente opererà ad egli è difetto ; elettricità. mobilità* loro Il fecondo no, per- alcuna fmarrifcano pendoletto della il che fare, pur ? pendolettd il " quadrante la e medeGmo quadrante fmovente fetti didrante qua- il fufcelletto, difcoftarfi dal a e del del elettricità la y che dal che primo dee palla due quella macchinetta in di ottone poi sm * La teda di m guernita dr un quefto capelletto, perpendicolari perni epperò fegnati parallelepipedo al due con che punti due porta piano della in figura P ed parallelepipedo D 5 ms fono ; e . , Al è affittì nelle Sz Beccati* nelle oppofte a' forma di micerehi d' defco ciafcuno graduati a' medefimi paralleli di col "abc CA a diftanza. de' perni diftanza i adegua lo femidiametri palle pendoli i A a P A a , di a9 due mezzo quali a la le ugua- quefta . , Dunque è fpeflòre del defco delle e cartoncini, elettricità più O . fi no trova- di zo mez- nulla è o fe~ mezzo E e , o , egualmente opera per"!" fi evita il fenfi in . foprap- di e P due di è eflì rettangoletto • alla cartoncini epperò , ABC Qpefto ) due 0 rettangoletto un mente perpendicolar- (cioè pianiffimi , più del piani eguali/Timi La facce contrarj ; ep- difetto primo • £ continuando efteriore giro fi di principio angoli loro il valore cartoncini il fecondo la elettricità tero l'in- per difetto . i due la da tali sfugge , Inoltre uniformemente ; e pendoli loro pofizione colla elettricità. ciprocamente re- verticale femifomma apprefentano della rettificano degli più efattamente Perciocché è ra- Elettrometri d'un Carrez. 8 3 . Tariffiate cofa fi pofla V elettrometro che , limare nel A vero diverge più che ftranieri Sono anche di ; pia trova elettrica atmosfera fcritto fi efempio che fecondo corpi a di cagione f della centro fi trica elet- forza pendolo un pih trova diverge condo fe- meno contrariato cino vi- da un* che he analoga. di più due , elettrometro queflo anni al Signor Franklin ••... \ D 6 LET- *4 ARTICOLO LETTERA DI Signor del ALESSANDRO D. VOLTA Signor al CANONICO FROMOND. Como HO provato quanto ftefa far a giuda la te- una con , la fcelto Ho cornice un 1775. feudo, Io divifato avea d' fu Dicembre ai. • tela incerata fenza e la faccia bacia di feoperta , che Trovo , mia. foglia e e fono mi di che faccia del cornice • feudo corrifponde alla la contorno quefto Dapprima e , contentato d' argento il guarda che incerata maftice, il veftire refta fteffa inargentarne punto , a avendo faccia giuoca tutta Pafpettazion penfato che tocca mente ottima- gentatura l'ar- che il mai) era ice Articolo ^ ài Lettera 85 . J la per era t glio j ii non veftìre di del cornice contorno j y da pochiffimo taraente difmetteva buono ben incerata con* fténto" a ella cavano avvidi mv tela la fi cui poi eflendo dimore che foglia metallica Ma ec. pretto che 1 me- , le fcmtille " il credei inutile manco il fuo e lenco fuo- nativo ^ in Io efigeva, dal viceverf* a vedere l'eccello* che ragione che maftice era chiaro cìb : col toccando del dito a , catenella lo t'orlo titta fi feudo effraeva lì qualche a mento mo- altra un' toccare a co di- piccola fein- una di : tornando toccandone pofato, inargentato, cola pic- , fcintilla e ; così minuti alcuni Da con fucceffivamente ciò per rifultava ne , che alzando così lo fa , feudo fcarica dopo contornata cioè dopo rò di- eftratta , tutta vafi ma quella fcintilla alzando forte dt fcintillette, vibra- fragorofiflìma guizzante effo la feten ferie di feudo fcintilla dopo non ne un ec. fol : camente, toc- fortiva molto» Al- che Vòlta 8"J Allora di ripiego fàccia fa veftir coir alia della della tela: faccia un fot lai pediva l'im- prima Del redo no tor- lica fuperficie metal- una che la guari che fua. cori in tutta tela il dare la foglia metallica eften don dire, al rolfi mi impedendola non fpeffezzà a che fenfibitmente fi fa toccamente, poca di efterna tutta (carica dunque guarda è maftiee il , inutile fenz' alcun altro, di riguardo l'eftrema mobilità che minenza del difperdimento fi trovi sì , T elettricità quella per perfide non : più così però nuda» feudo D'altra che , fuperficie del romperlo, o non parte feriore, in- qualche a una durli tra- fu- quella dell' poi un mile li- affaccia metallo la al- né minaccia di maftiee, fonderlo è prò* te fortemen- maftiee quafi coercente,qual incerata a nel inerente ne9 faccia luogo provoca prima picciota detta in per elettrico qualche e : In fluido facilmente dà efiere nocumenti» metallici, corpi pub anzi colla fcintilla venir nel Volta 88 metallo Noto che (blamente facendo un . Elettroforo la di che (carica oflervata veftito di fuperiore faccia molto non del maftice dando Tello fa, ti che veggo tutti: a gli rimediare di metallo le che te fi potrebbero tavolo dite, quefte fermo un tale e da lla que- metfefime fol di graffe di .così a a che l che pa- Mi effe? . macchinamento che an- poi di affoggettare Ma mente òttima- coprendo fermezza fodo poC- fopra lottili- tavole indi fi nafte tavole efiere Det * il maftice ma delle cia fac- potrebbe che , la Ma preda Sr sì nudo vorrebber linee. pare «effetti, ri di fotto quali fi legno verfanda legno alla ciì" effettuar al difetta lentezza, tavole che tempo legno vicevtrfa o , pub al condurli e " dalla non entro per permeabile inferiore feudo dallo reftituirfi tortamente feudo fi difìnette che odia poco Te facce ambe in a dello cafo metallo farfi può non ( preflb nel il fuoco mercecchè grande lentamente ha come non legno Per guernrun gran prò mi , i (ten- dere Articolo dere il fui fto fui maftrce metallo? modo Ilo efplofioni tanto Amico, un zione di Tórrei di , o defco potremo il che noftro importa Eccovi, - la per coftru- ^che Elettroforo le ecco : immaginare potuto piìi . efeguito feudo allo sì riufcita tremendo ho propo-i quefto ; que»- luogo e : per era un indirizzo veder che piatto ni miglior la quel riguardo mi piti fonile nuovo pur che timore per anziché giacché fpontanee molto 89 nudo, dare a fenza maftice legno ( cib verremo fendere Lettera. Appunto: principio) a alle pur di tanto al riguardo quanto Saranno rezioni cor- le quelle me? ulti- » Non inutili air fo. Ma fono : chiamate le non paffi fempre ingrandimento e i ciò per- che tano por- dati fin , qui furono non mai fenza alcun pro- gretto . Non glio delle fenomeno termino fenza -darvi confiderazioni di elettrizzarli mie un ragguar fui raro coftantemente w Volta 90 in di il maftice pia (i) Elettroforo Io (2) fono grande mio quel perfuafo ben . che voi riufcito farete non ad offeivare il In (1) ihmpara una ne! che Aut. alla nota il maftice fuo del con in pre la mi coftante forprefe, xati fuoi accertarmene vano tentai ftropicciameiuo in pih : collantemente in fino/i e fatta da Tal lui avvifo . fpe- colla de9 mie appa- zarono piccoli s'elettriz- e , te fem- d* elettrizzare alcuno grandi e , , apparati volli in ma ; collo e de* genio offervazione gli altri tutti rienza il contro y mano eletrrizzavafi ce. , pili contro in cuojo panno colla flropicciato comunque troforo, Elet- grande y eh. il avvifavami XII., Tom. antecedente lettela Indi meno i che • non ofando zion fua, che fenomeno fatto. pubblicare fmentita lo da attenzione, cagione, vera Poflervatutte d'efaminare pregai maggior con la Gccom' le il e dagarne d'in- egli ha, F. (2) Voi. venia efperienze, mie far allora Quello XII. p. di P4- cui fi fa menzione nel di Articolo medefitno il fiate voluto L'efTere infinuare maftice febbene quale la né ; grandezza ho tete met- Colo che golarità An- tale dell' apparato grande , limile compofizione dif- Era adoperava che ci io prefentava la mattici vi grande, indicai : mi forte ne altri agli che quello era maniera rileva differenza il 91 l'apparato non punto quella il qualunque in prefo. piccolo o Lettera. . fatto ti riguardo agli ingredien- cofa manipolazione e , la così b ma non poneva , mente a un la alterarlo appiccò la fiamma /e : abbruciato lafcia che fu gl'accidente confumato parte dell' : che maftice, del eottura del o Tempre rante du- fopravvenuto accidente che venne il refiduo di la ta mol- contraile carbone tinta fi vi in ne vuto do- ha ra manie- mano o la " carta quando fi mente che da flropiccia , sfregola. quefta mutata cioè fi nel pofitivamente maftice Portando * ho Dunque alterazione faciliffima* e conclufo dipenda di dole l'in- elettrizzarfi poi pifc ad* den- Volta 92 la dentro che fpettare derivi- confiderazione ilice mezzo virtù di to originaria oflervando : che per e meno, la generofa che L' non induzione difettiva ftoliti In fcritto latina nc di nel e ftrofinano, fima virtù decade, che ma legni danno metallico dura che degradano quali tricità l'elet- legni abbru- mia i , finché ; i della anche corpo i corpi già , dovere, a mente felice- offervato aveva cap. 1771. frefco glia $. fono e elettricità affettano refina , quefti . altri ne lami- con me per ad la che meno tà elettrici- d1 un' . fi effondeva ma- coftantemente medeficna godeva metalliche di iftropicciamen- (Impicciato fino vada pochi flima per via di cotefto aveva l'altro virtù vi infatti elettrizzarli contraeva in almen o fb- a d'indole della bruciato laddove ; prefo mutazione deterioramento dal Elettricità paro cotefta ho a anche in Diflertazioabbruftoliti a qualfivo- quelli fi cui con mifura e la che dall'indole maf- quella fua" e •Articolo e ricevono da talvolta dal di mi quello paflaggio maftice che ho fola- tutti, nella il largo Occupa fin e Or ec. più . il metalli nero fpiega fj da poi panno fi, Ietterai alcuni più, , refina da prima poi mente di campo eftremo un il ottimo veramente , quale leggieriffimo Con breve e ftropic- . ciamento confeguifce generofa maftice bene i Appicciato qual quella di è , grande apparato , fcintilluzza eh1 ciato ( dico fcintilla, forza maggior o che di altri Pi mattici i fi elettrizzano Parallelamente una altra con acquifla ficia Uf- quali china, mac- non tutti no me- i quelli a dunque debo infondendovi poi per nell' ftropic- una mezzo , to. feudo migliore, il maftice forza). piedi ottengo d' elettricità caraffa febeilen- femplicemente perchè colla vaila due appena nello eccita quel quale, sì una per fatto af- eflremo dal bruciato, mezzo lfione l'altro tien ; elettricità una di grago ten- mente conveniente- iftropicciamena quella ori- 1 V4 Va** virtù ginaria il primo Pelettricità dalla -Mercurio o dir per lo ve virtù è foglie di in ordine affatto in la alle indo- pia per , corpi metallici, di i'affritto I qualfivogliacorpo con alla danno talliche me- fecondo, Il . elettrizzarfi che iente con- amalgama mutar a mente forte- nemmeno altre l'ultimo pattato non e più coftringo meglio j non coli' (blamente : che in od dorata» carta sì in meno, elettrizzarli di affetta lo fteffo fk mente final- mezzani . mano nuda carta , , # panno , cuojo ec. , ricevono e foglie di ftagno dorata, dunque, di i'analifi e quel della virtù , vefciarfi V indole Ma credete fervazioni è pò ila ancor io parte fintefi ; e nei voi la voglio che vorrei dire poco del cadimento dero- retinoli . di quelle ? eftefa L' niente of- zione indud' altra : confermata che ferma con- il circa cagione contentarmi troppo in vengono corpi carta ne L'induzio- ec. fofpetto mio dalla colla ho Ma- per Volta $6 _ 51 maftice appiccarvi ad in buona del piò carbone né ; Anzi però retta mi il maftice che cercava ed oltrepaffato poco può : I tivi tenta- mi appagar- la contro pita conce- luogo fegno a elettricità , di ancor alterato di abbia ciàmento la dofe difetto* finifeono non più fenfibile veftir no nemme- fi elettrizza non per . che ma Accrebbi allora ma depongono idea lafciarlo e ; que dun- • adunque non : fiamma, riufeì mi ecceffoy né per fatti la confumare parte quefto con Provai bruciato. metto lo per a di il gno fe- averlo non efferfi elettrizzato non ftropic- oltrepaffato anche dere cre- realmen- te ne gni in più" così ma abbia avuti fono forfè apparato fegni fenfibili fenfibili per ftropicciata debolmente efler che : foltanto tanta la i non quali nel fe- de gran- fuperficie - .? OS- r 97 LETTERA DEL P. BARLÈTT1 CARLO Delle Pub. Puf. Scuole Fif. Sper. nella ài ALESSANDRO VOLTA Sopra d*up Elettroforo. nuovo Pavia mi piace che perpetue, libertà mi attorno Non vi in ci focata, 2. ogni trattengo di contento e fpenta per ho voluto ben E 177*. Elettroforo di per averne, fenz* altro averla lizzarlo. ana- me co- ftrofofvolte quattro tentare , del momento l'elettricità,dopo fott* acqua V.XIV. li il voftrc fcriffi,rifufcitata finamento Univerfiti Signor. al TAnto R. Pavia di D. Pie di farla da 1 Bar letti 98 da principio qua fi bella nafcere Sopra di vetro, di piatto orlo alto una quella piano linee. tre un con altro Un alquanto più ma , di cui nel fiflb fu e fimile preparo Aretto eccovi legno pianto efattamente ottone intorno piatto di bafe una colonnetta ed riufcito. fono ne come fé ; da fpontaneamente grande e , della centro faccia fu- , fiflb periore una di manubrio legno fufo ben e nel formo in V altro mezzo a , fottile ftrato jnobile , e zolfo mentre , zolfo piatto , e piatto più quefti uno de* corpo efamino apparato fenfibile con , elettrometro fé air- , elettricità cuna alcun accodare quefto a di zolfo. di Prima ferente di do. feu- voftro primo fuo alzarlo per quantità fubito fovrapponendovi fretto cima fufficiente Verfo , in col vetro praticate voi col ifolato, come puro di verga comparifea pafladallo congelazione , e fino in fuori dallo flato di fufione alla air ultimo raffred- da Nuova lamento ; e l'orla zolfo piatto più di nfcU' e vìviffima- ali5 quefto Lo fletto più- giornidal altro dallo 1' alzo che ad dall' efterno feguita più nel piatti voftro piti piani non , fegmento ali* orlo di del da legno, levarli ; • d'un applicherò ed per pezzi tre poi fubito, fi mentre mezzo sfera guida un , piatto fuperiore di viranno grande con forma in ma ceduta pre- piatti più altrr- due preparare già apparato , Faccio gratv feparazione de* dae* come lo or- fuccedermi a ogni contatto conduttore grandi to tan- aharfi fcìntilla una . da piccolo, fteflb atto torno in- , fpicca de leggermente pofla pel fuo manubrio ; indizio . fmuovo del f$ alcun trovo ne non ciò Dopo che Elettroforo. quali i tenerlo applica in giudo fretta di ferin io Tul- , zolfo e zolfo fufo } e fejrviranno d'incontro quella per allo groffezza uniforme maggiori. (Irato che 2 di verò tro- effetti x E no, fre- , afpetto Ne più conveniente. affai dare di anche Frat- Bàrletti* loo in Frattanto a la manifeftarfi altro ad effere voftro chiamare fpontane a za *e il ed nome della col vi permette di vindice ad predarli a , rinvigorita e boccetta, di nome di si con opera indeficiente: giacché più non elettrica nutrita mezzo docilità tanta métter flropicciamento feguitQ folito virtù fenza fcintilla vivace di grazia fi in col rrebbe po- elettricità la cofcien- iafciar corre* • AL- «01 OSSERVAZI Sul N'E O Concime fatto MEMBRO Gramigna Signor del V colla I E R TE L S0CIETAX DELLA PaT"IOTICà Slesia di . della fervito ESfendbmi da pata un onde concime campo V effetto xnedefimo fu che tale e di credere^ che a conciate-, Terra a ben la. la gion ra- nel il ftef- tempo Gramigna fertilizzare dotta ri- va vi- ancor le per campo produzioni. Feci che quefta da , ù ho Gramigna , altre campo , diftruggeré a il poi , fo del far he per ingraffarne , ftrap* Gramigna coperto di lungo efperienza Ej no terre- negletto tempo Gramigna- fu_un che y il , era vomere dell1 -1 Vttrul 102 dell' aratro né obbligato farlo il rompere , di non potea ben e coperti di e la al la ammucchiare vi gramigna furono a' cavalli mettendo però fopra il paglia fecondo fu di la fu portato fegale, d'orzo, flavi alle lo di quin- pecore , della tal fine e , fenx' fteflb di un nato lino filo terreno contiene calde, altro «bbondantiflìme avute feci In che terreno fé, argillofeec. più Ne folito fpecie fredde varie ho né l' aria* gramigna , ne , . nato, era né e , ov* compreffi che pcnetraflero. letto concime tempo , pioggia far la (frappare ingranandolo maniera tanto per- confecutivi anni farne i mucchi ia trare pene- . . ftrappata, effa Fui terreno e , , Feci fteflb di tre per zappare gramigna radici intralciatefi modi mille le per , re ter- areno- concime di raccolte fenza ec. che , folo di grami* gna. Tale è la relazione fatta dal Viertel alla Società? Patriotica, la Sig.. quale per 1 104 ARTICOLO DI Scritta Bretagna di ALL' AUTORE d'Agricoltura Gazzetta della la maniera Su LETTERA. di prcfervareil grano dagli Infetti • w J ., ogni Mercato prezzo de' A befi vole torto effer da le noftre . l'effetto dell' abbondanza: Già Credereb- grani quello defidere- mainò, molti anni gli è egli . le perchè ? O Temenze fono coltivati mal Infetti cotaii de' poffeflati fono non noftri prefe il male , a aia fi fono granaj ? tal ben i effetto non gello. fla- un Infetti Vien' biade il diminuifce pi cam- eglino im- le precauzioni hanno l'hanno chè per- fcelte ì noiìri Tutte fettano in- nuito dimi- tolto " e ia r Articolo ìn e dì queft'anno Il per bada non di tema . molto al pel concorfo precipitato avvilito. ftrano Ev pubblicate Infetti niuna fetta. Sembra che quello di in far forte. di la venditori diluzione che di il il chiudervi delle di odor va confer- facendoli prima noce- fcelta La grano maturità la e , , del purezza erbe Tinverniciamento , mezzo o a de' magazzini quello E 5 non e con- prevenire quello a fminuirlo è eltirpazione cattive, lai0 nettezza eglino tribùirebbono danno V concime , delle efatta la e . femenze fia be er- un grana; olio con do meto- con Bretagna f fooi riu- fucceffo abbiano di quefti ben che , Signore è te ricet- tante miglior ftrofinare nettezza tra generale amantemente bene de* : il prezzo e , perire queft*Infetti ol j Un perdere perfettamente avuto con o , fiane ha che la per s' affretta tutto prezzo fatto af- ftate Proprietario .. vendere *oj effere fembfan inutili a Lettera» tro al- almeno ? Un di in qualche fare ma.- ^ to6 articolo maniera abbrustolire paffare fu neir poi una che atto i ne* di il lafciare poiché il vermi e« , laftra di fi le ferro nel mette cui , impunemente aora arrebbe calda, affai granaio potrebbono grano caldo facendola il grano, Panattteri forni Lettera. meno Al. mettere potrebbono fui fatti granajo perire ? . di , OS- j i r 107 OSSERVAZIONI Sulta DI M. DE rende é agitato. ad materia fembra i Fifici fyllacagione dicono che infetti rifplendenti, fosforica» QuefV dee buirli attri- altri ad ultima una ipotefi feguenti of- colle convenire quand* il Mare luminofo Altri affai Mare COUDRENIERE. LA POco s'accordano che del Lince dtlF acqua fervazioni • In onde fa i climi tutti luminofo il il Mare piìtperò , paefi caldi offervato e del , e le notti d'Africa Meffico fino nella Mar del fino dal e , fcbrge ne* V ho Io . tutte fa fi ne* freddi meno deli* rompimento dalle in pure Sud , e E fondo al Golfo La Manica. tutta in 6 code di del S. d' Europa Golfo zo Loren- medefima Peftenfione co- del quello dell' Indie Orien- Coudténicte lo8 Orientali. infetti Or che Teduti efiftano in lucicanti gli che poflibiie è noa fi fono in , qualche e in luogo, le tutte ftagioni tutti quello Se . farebbe fenomeno un dente che la fotto dell' ^alla Luna, torrida, che al bel pia li ro chia- di diftanza de ve- di più piedi. trenta al Dietro fo alla lante sì bril- è marina acqua Zona e , fosforica. diilintiffimamente di fofle piti forpren* affai materia luce La climi, r vafcellor de' cagiona fuo il ore de' ribollimenti, cor- vortici , e altri fono nelP movimenti sì sì fvariati, i chiarori acqua , numerofi sì e goranti, fol- , che fpuma, La par la luminofa in n'è villa abbagliata. formano che tutti i i fuor raf- punti alla neve piutrofto o " alla e vhra , V elfi ap- , fembra più flutti madreperla. la quanto han confervano de' luce La è notte all' argento, è tanto pia buja . chiarori fra di che loro fembran le ftffi ; medefinae di- delV Luce acqua - dì danze Altri fvolazzare e maniere retta linea. colle meteore già alcuno me la il ma molto fosforiche, infetti con teda d'una fon grotti dei loro corpo fé che e vicino , e ha ne co- appena che fpilla , in parte una fi poflfon non , da non fuorché per non piccola luminofi chie parec- rapporto ma . non in re, ma- fovente più. ha Quello lui di fopra \ dal ftaccarfr pajotro . roy . in luogo dere ve- ofcu- ri (Timo . Oltreciò rerfe i j f fiffatti da grandezze ed anche di diametro. Or nafcano grandi T ciocché a un fino meno gli pollice un dirfi che d' infetti del agitazione Mare infetti di- linea' di d' pub ammattì di fon quarto pili a non da (eparare chiarori i *, per- è piik che a concia ac- dunarli ra- , . durata La come la che loro un di tali grandezza lampo chiarori ; altri altri , è varia rano du- non per più. . V* han- condi fe- "1 Coudriniere x io . V'hanno ore che rofi" pia brillanti. che nel alla In ma il fa fi non dappertutto che T effe infetti fi la truova luminofi ; forica fos- materia ab* contiene marina nelle ne* azzurro trovano parti fatine, oleoche , infiammarli zarli poflbno elettriz- quando l'aria con comunica. E" abbiano maravigliolb attribuita che , alla d'un parere bituminole ed la forama dove mare, acqua bondantetnente e , atmosfera al mezzo , fe, e acqua * profondità riccio marli for- fembrano Non fuperdcie dell' coir contatta dell', pitinume- fon chiarori quelli e anche de' giorni, ed non fi che quella meteora lafcia vedere fuperficiedel Mare, crofcopici, ch'elfi Filici rinomati aveano ad rina ma- fé infetti offervato non mi- neli* alga. OS- 1 WAtracq* *i* Onde riflìmo. finamcnto fopra % alla ad Verrebbe da re carta un effe rio sì dal non cagioni nelle Ila e carta già agitate pronto fuoco già; la cui a poiché ffimarciente il calore torna e fi férma . accrefeimento accrefeimento molecole di ignee difpoftiflime a dall' azione carta tenendo , il dito quando (tra* sì vivo? e immobile, il dito egli quefto celere leggeriffimo uà foppor.tabilelunghi anche fi diretta efpofta, fi tiene da calor un forza Dalia mai del di re caloche moto introdotte riceverlo, perchè fuoco ? IL TV* OS- r 113 OSSERVAZIONE DEL AB. SIG. Sulla DICQLUEMARE riproduzionede grandi di riproduzione LA dolce sì è hanno che focietà, loro che " fi ftudrino di coftruirne crefeiuti fi mente trovan pretto vedere di e fede di maletti d'aniin riparare la parte una delle è ne lorquando al- nuove foverchia- riftretti. guardare di (tetto quivi numero troppo fi (lanca di vedere in glio me- polipo viventi quando o amato una abitazione tagliata, no fenome- un il ma impercettibili d' acqua polipi che animale, un de' alcuni immaginare fia . ad parfa ftravagante, di non mare Anemoni mo L'Uoe di non conofeere non , di conofeere circolare , fenza poter degli formare effetti e la delle tena ca- gio ea- * D'tcqntmare 14 Egli gioni. è comodo più il congetturare, all' che ejfere pHÙ del glia bri- con uà verifimile rte fo, tenuità dalla nuto degli agevolmente truovano coloro prefTo le la allora : abbia devole aggra- lentar e immaginazione più e che antiche loro fi obbietti , degli approvatori di temono rovefciare idee . della fiati tolto re fulla libile di di parti tagli fua fatti abili della chiamato corpo un Gli fenza e quefta per moni Ane- quelli fpecie terza aflolutamente poffibilità di di pof- non o capriccio. a difcorre* moltiplicazione foprattutto mare avrebbe* di poflìbile r foflero dito piacere confide fulla e di ho il riproduzione animale via d'un grofTezza parecchi a dolce d' acqua polipi i Se eh' han id vato pro- U replica riproduzione (*) • Ta- (*) Le feoperte dell' della teda riproduzione varie tolto parti Covra Ab. Spallanzani delle fulla Lumache di , della di cib Salamandra ogni dubbio. ec. hanno Il Tu pur r l Riproduz. degliAnemoni Tagliato : te 1 ov' fuperiore la è bocca locali lori ?.; inferiore parte fna colla ti ma 1 riprodotta fiata fitnilmente e ; bafe, cogli giembrane • lari ta ? quefta regione a dalla quefte \ fé ne j zati fezioni partico- ftata riprodot* d' invece le col- «e. dimanierachè fuperiore : di i è quell* ul, mntcoli coi dalla interini , r co* , è ec. fono de' mufcoli , j par- ove e , de' 5 1 la mezzo, per membrane delle ; V animale ì . via per animale un . han le due feorge 1 ne ; bro il in e , fi due perfettamente limili tutto parti al la nell' della uno nell* o lab^ altro EN medefima fezione fi vi non wproduzio- , forma Nel^ primo; perifee, niente alterazione ninna organiz- inutile . ripetere ciì" prima una delle debbo inferita già detto nel Voi. Filofofiche replicare feconda una ho io Memoria Tranfazioni pur che ciò che che Memoria ; in 63. k" non contiene te attualmen- , è fotto di Londra. agli In deUa occhi quefte due R. Memorie Società conver- Dhquefnate nò vedere verrà le le qui corretto fon che figure, particolarità, minute e primere l'op- a . fé Ma' d' vuoifi pollice un città una i fuoi abitanti me co- piccola de on, sfuggire poflano piti groffezza riguardare pur troppo ancor occhi agli della animale un efercitati che an- ajutati e , da' noi microfcop) migliori invitiamo a , prendere invece che fpecie braccio in fette netto- abbia e quando fi lungato al- tagli beli' "T illufione in la fé agio fua che innanzi medefimo fenza e fi microfeopica fuccefllyamente ben e corpo ritirarfi tutto a fei fiafi quefto prontamente al di di uà % mezzo tempo d' lunghezza interamente cifoje per ta quar- groflezza Allorché aperto grandi con alla e pollici. e alla arriva umano, della anemone un farà ; more ti- duta ve- riproduzione , fé vorraflì dubitare noi tuttavia , rem dubitare . lafce- ll? # N I DEL ? E C XIV. VOLUME Efperienze Elettriche IkjUove •^ 1 D fatte9ai Comus la Sperienza ftone del £Apr. 1775. prucva che 4. qual nel Mercurio elettrizzato ha del p. 3. Vafccn- Barometro tazione dila- la caufa per Signor Ib. . Nuovo metodo di Leida la caricar per Boccia ifolata Sperimento nel fatto campanelli de* col voto concerto elettrici p. . nel Sperienza Leida della voto di Sole nel elettrico to* vo- p. Nume ai fatte fiere i 4. di corpi atti elettrici del Elettriche E/perienze Maggio a 8 p. . del 7. Boccia ifolata Sperimento 6. p. . ricevere fer comunicazione* 1775. e a 9. Medefimo per dare cono- i fegni p. 2V«#- xi. 1 n8 Efperienze Elettriche Nuove ai* fatte di 20. del Maggio Mede/me fulìo 1775. fteffo/oggetto p. 15. • Efperienze Elettriche Nuove ai fatte di 24. Sperienzee Giugno del 1775. rifiedeil fluido igneo cui in fa fi pruovi piuttqflo del P. con di al intorno R. Scarna C$n. il Re M. Ib. di in Sardegna di Antonio fuo un fui Calore metro Barop. J . Rolandson p. del le acque Corpo di 1. del Calore Martin. x di ra Inghilter- quellodel Sig. De-Luc Umano Torino Ambafc. Figi confronto £ di P.P. Univ. OffervazioniTermometriche Corpo parte una Beccaria G.B. Tifica Sper. nella S. co elettri- 0 in un* altra. che Sig. fa /cof- perchè quejìafenfazione doloro- y al dalla quale efferpoffala foflanza in y Xettera 21. la full'originedel- congetture fenfazione cagionata • Medeftmo in coloro che f argentimedicinali, 41. bevane p. 62. Ar- V 12© GJfervazione un dotto /ingoiare da OJfervazione Sig. del un del leggeri (fimo riprodtto.iont •Mare. di accreftimente Sig. Ab. de fofrs\ d'ArracQ. a calore ffritto. ^ p. m. la fal- Dicquemare grandi 1 prò- di Anemoni p. 113. THE NE PUBLIC YORK LIBRARY ASTOR, TILDE ti N LENCK FOUNDATIQNS' T • iv^iwnpawi ppp |^^"ri*li p» "? i»-4 SCELTA DI OPUSCOLI Interessanti TRADOTTI DA €o/P VARIE aggiunta d* LINGUE Opufcoli nuovi VOLUME IN Nella " XV. MILANO. Stamperia Con Italiani. di Giuseppe licenza Marelu . de* Super/eri . MDCCLXXVI» 1 r p- ****************************************** LETTERA SIGNOR DEI M O R ./fi J« E V ROZIER /* maniera in cui malattie ì U SIGNOR AB. nelle A lo il Mercuri* agif ce quali delle fpecifico . Li Elogi Home Opera di mi hanno A tatti i del farfi Sig. ultimamente fu mercurio da intefo ho Medici dell' che » de blicata pub- i differenti todi me- amminiftrare il invogliato di leggere 2 %uel Morvtau 4 quel in capo d'agire fcienze tutto T di ama fui il che che reftino ne il rio, mercu- baftévoli diftrutte le più pof- corpo sì far a te virulen- parti agire è del licori nei portano non e che e f altrui. Home cangiamenti eoa propofte agifee inquanto produca de' umano de ila io foggetto colle Sig. ra manie- letto ha che medefimo curativo, come l'ho uno paragonarle Secondo fibile di foa verfato poco mediche) interefle idee fue della tratta febbene e j nelle le cui tali come a , cagione de' difunione della condimenti fvaporabile tenuità tutti per fi fono gli In aperti che la virtù al benefico il veleno che penta venereo la o combinazione folfo vapore , co del ro lo- di cifc mercurio , il cui minerale che emuntorj probabilmente debbafi ed fprigionino confeguenza . egli giudica d'una , , efeano cipi prin- refe oppure ; loro lo di quello fé- trae feompone del \ rio mercu- , cogli acidi pofla effer confiderata me co- e MxmxMH é e quefta appoggia effetti alcali degli fidi fta natura che 1* efaminare fta bili credo ma ; fatti queftì a la che attuali abbiano, il come 2.° : pò proprietà una produrre vie V i che rio mercu- , d'imbeverli la te fi «non comune del difunione differentiffime efige ; di flogi- fi può principi per attaccando mente particolar- , l'uno, fcompongono l'alcali metallico bafe l'altro: o ; il il fecondo primo con cui era così l'acido, egualmente appropri togliendole , no nemme- poiché due i almeno , fto ael che e cognizioni proprietà a , fegno certo un • i. qualunque alcali alcali gli che probabile fino noftre delle que* afferrare comune gii e , fiftema me di tenderebbono non il mercurio tra A fatti poter proprietà una re volatili e buoui i . s'appartiene non fa induzione un e fai andofene il principio combinata. Con- la , Mercùrio. Sul il la fu Congettura nelle Dacché fpecifico. è fi è oonofciuta di cura agi/ce malattie cui nella mercurio lo cui in maniera Mercurio di j del l'efficacia malattie quelle » che fimo della il fratto no fi fo- diffolutezza , fenza tefi dubbio render per fai d* agire la felicemente umano veleno de' libri le cbe un9 applicazione che fé ofo te ola più poffo dalle condotto fui turbiti) fperienze verità, effendone ho a proporre propofito, quello (lato dar io ipotefi una di fiffatti oggetti è minerale creduto ; la confeguenza A 4 la quel- perchè fu e fono vi che poiché delle e ; congettura ftabilire che lettura lappone , efperienze femturanmi la ; fetto con- profonda una egH sì attacca Io contengono , maniera venereo. tali d'ignorare cui con ipo- mente particolar- e , maniera M fua della conto corpo fu molte immaginate ho fat^ quelle nuove congettura naturale, mia, non fia : 1 Morvcau 8 fia mai (lata dianzi Conofco alcun9 da che ta forma- annunziarla per . altro van- ttemi, i fi- taggiofamente hifognerebbe confutare i fatti poffono opporfele che , combinare zioni colle le mie que(V la forze: idea io qual l' ho giudiean degna nelle lor mani limito qualche tarderà non prefentare a concepita ; di a offenra- fuperiore al* farebbe mi farla e , accreditate più tal lavoro ma ; eliminare preceduta, T hanno che fé i Medici attenzione , divenir utile . Ho dimostrato, opinione che fuo il mercurio a dire q almeno allo ceflaria che gli flogiftocome y era , (*) vale potea comune le calcinato- di una il peTdere altri metalli perderne flato la contro fetti imper- parte ne- metallizzazione • cib Tengo potuto farmene addizione lenza fleflb che un come m'ha fatto dubitare : ficuro, la (uà quefta però fervito per (*) Veggafi **». e fegg. riducibilità nel tempo confermare -. ha ne e (i"- (te- Digreflims A$*4tmiques pag* Sul alcune (tenere del natura Mersuri$* f relative confeguenze flogiftico meocanifmo al e aliai r ielle riduzioni rieonofcere a prietà m'ha metalliche, nel particolare e"lufivatnente mercurio che altri agli una gli y zata for- pure prò* appartiene metalli meno al- o , in prietà la è col benché facilità fia da Quella prò* fi ricombina eflb cui con attraverfa che flogifto, non fermato efclufivo. grado un vali i , ad unito alcun alcuna fluffo bafe, di Oflerverò paf- . che "ggio affai proprietà ft concilia 9 con ciò nel mio- bene, luogo fi* la di fluidità una quefta né che mercurio deliquefcenza che- cioè *r timo ul- in fifico-cbimita Saggio erijìàHizzazkne del detto ho la flato affo linamente era flogistica come to Io fla- , di dell' olio acquofa» io ricavo Or tutta fui tartaro dalla la era fummentovata dell' azione teoria veléuo deliquefcenza una proprietà del curio mer- venerea » Il mercurio qualunque in maniera y e fotta qualunque s? amminiflri forma è , A J fcnir '1 * ° Moroeau 'jt+ fcmpre in ftato imo differenti metodi falino i moltT tra : d'amminiftrarlo di cai è "- , ho intefo fcettibiie di che foio il parlare , guardo qualche difficoltà a quello ri- delie ri metodo è coli9; frizioni , unguento mercuriale fa ne' fuoi vedere che , queft'unguento nella che è non proprio ma il metallo, mercurio .attacca n'è almeno ialino che e una -e allo ridotta parte dovuto Avrebbe così fo mifto ve ftato fofpettarfi ciò pih fé fi forte fatta tempo alla attenzione fcioglie confegnenza per . già da lungo medio inter, acido il fuo femplice un dividere a di preparazione , il Baumi Sig. di Farmacia Elementi graffo afato il il ma ; t cui preftezza con rancido divien ; il graf» cifc poiché . è un due principiacido coftituifcono fé Or fce il delia manifefto fegno , e infiammabile che " gli olj. chieggafiin qual fale mercuriale fi , fpondere de* difunione .che non agifcené * maniera pub come agi-* tofto fai ri* neu* tro" r Snl né tro fai neutro, come del fuo del agifce unicamente ed rimedio agifce non altro non : la di bafe unita Dunque quefto fale, tale a fcevra , folo ferirebbe che le fue d'oga* dificare mo- proprietà. dunque, gli acidi d'ogni che l'acido oleofo, l'acido come r acido tal o a , miniera, l'ef-. laddove collante. agifcefola ma foftanza Appare ne ragio- per , " altra é come acido e poiché quefto cangiali acido, Acacia rebbe fa- non , differenti preparazioni , nelle non deli' acido natura di fatu? azione pel grado : inquanto farebbe non dalia e acida fao poiché allora fpecifico fé determinato ir dei ragione per , Mercurie. il vinofo rino, ma- di cremor tar- , taro, e quev fervono non a ai avendo mercurio tutti é fé non per calcinare di s' unifcono . (labi 1ito da calcinarle, A di malattia comune quali noi s'adoperano quali nella arbitrariamente tratta, che tutti 6 una e fi cui la proprietà i talli me- Imperocché parte che il dall'altra, che effo Morve 12 .eflb è non in to au fpecìfico fé flato uno rigorofa- fegue fatino uf*- è quando non , da mente acidi quefti mercurio, cib Da quella bensì ma calce il faciliflìmamente è che bifica la cui tal d'appropriarfelo» di luogo il delia natura rivivificazione di fentire far de9 uno almeno » di tentar materia mor- fcompone , appropriandofi combinarti di agifca rivivificandoli effa qui determinare attraete , , Sarebbe e rio* mercu- avendo d* Angolare lui con probabile di che flogifto , il umano caice ia virtù poflentemente , corpo conchiudo io la nei gii che principi già portano non due fuoi principi eh* effa ; o che tale è t , il vizio fuo di del e pub diftruggerne il ricerche nella per flogifto, a in che e fovrabbondante fviluppato, quefte confide principale fermento è la flogifto arreftarne chi vrabbonda So- una po trop- gii effetti, ; più vazione pri- di ma me medicina. Aggiugnerb confermare la mia lafcio pato occu- mente {bla- congettu- ra " Morveau 14 . che to dava verifimiglianza molta a y 4 uefto de* fittemi fuoi pattando avea ed dai veduto ha pori,, il quale ripigliato il la fio g irto nel corpo curio mer- bio dub- fenta degli malfa ano del tramandare per fpogliato entrando che è ammalati ridotto , ; di umori " cui era , . A* Dh / DISCORSO SULLA TORPEDINE nell'Adunanza Recitato R. della ai annuale Società' di 30. Novem. 1774. Sic dal Londra di Cav. PRINGLE BARONET(i) » presidente» Signori» ESfendoda alcuni Prefidente voftro Hata anni e al al rimefla Confi- voftro ,. glio (2) la della difpofizione del medaglia pre- In (1) il Cavalieri fi dà Inghilterra titolo cui p\fi* quello a9 . a* nome discendenti , il titolo degli altri Cavalieri femphei ; muore . con cfli ^ . ^ Sdente numero Società La (2) e da un di Membri R. i governata Configlio che fi foroia'0 cangiano da un d'un ogni Precerto anno» PringU i:6 annuale premia ne Cav. del hanno Barone fin avuto foddisfare ila, fondato voftra là qui l'onore della pò* la paranche loro* la Società la e guarda ri- che ciò tutto per di lor in Veramente dìlicatezza ; eflì ventura ottenere approvazione» eftrema buona confidenza da maniera in «formio- una Goffredo Copie/ t quefta a per ferenza lor de- , air la che opinione della difficile gli non che che di r addietro. te le ultimo diverfe volume voi meno fiano per rammenta* neJT contenute Tranfazioni voflre delle , lufingaofr, flati fe efperienze effe onorevole faran non che Perciocché che quefta Edi queUo tamente fat- quelle Opere a avoftronome. avventurati sì ne, attenzio- farebbe, quefta Qccafiorie in ftate loro meglio meritavano diftinzione flato diretti avefler altri favj Membri fono compongono Tobbietto che degli % potrete con sumero pur ricordarvi premura d'effe, che (ebbene te abbia- , applaudito con un ad piacere un gran particola- re 17 udito il delle fatte da IValsh folo pei però avete re Torpedine* fperienze non denti contenuti la per fte in quefto affinchè s'è ; in del que- ha vi fante. con- voftro figlio, Con- venga fermata con- liberamente voftri dio ezian- ma tolto che tempo dine Torpe- cforpren- fcritto la fcelta più da' folla nuovi, egli pel e , ancor fatti che pena, ricerche Ma M. ragguaglio fuffiragj permettetemi y di efporvi in tjuefta che avanti rienze-, affinchè che e eh' Collega, égli la Effendo affai alle efpecune al- ha efeguito* no- fia defraudato fatiche'. fue Torpedine fpecie una nel comune Tue gtuftizia al ninno dovuti to fat- inaippreffo rendiamo encom; Razza tentaffele principali (tato Naturale Storia richiami vi mentre degno degli Walsh è che ciò della parte M. delle ftro fuccinto in di raneo Mediter- mare , ella è ftata infin da' tempi , conofeiuta da' Greci Un piti remoti librò buito attri- . anticamente ad Ippoerate è il primo che . - Pringle i8 the faccia ne parli fola menzione d* come fplo il un quantunque e ; pefce che però di nome ne pub giarli man- nimo Ano- *«?** , di fce bafta Antichi quello indicar per , gli che torpore la gii attribuiche cognizione feoi de' aveana libro , fla- effetti . quafi /o»e certamente hra fcherzevole Socrate in bocca Menano a Arinotele quefto nome. tratta particolarmente Animali. degli s'afconde gli ciò li il tutti Ma tocco , e riferifee anche di gli piglia éi maco fabbia, pelei ella toccano, che altri i e nel li dice limo, Per tre men- lei e la modo, fuo nei è egli, di prttova . che ne e di truovafi , ha Storta" fopra mangia mnggine che fua iatormencifee il di mette difcepolo nella nuotano che più flolò fuci- pefei» febbene della foo Torpèdine, La nella che e dialogo nel fa che animale, ne fenv come paragone quefto con Ippocratt gli effetti eonofceva dallo "P contemporaneo Ariftotete fapefle Torpedine che il gli intormentiva altri r Torpedine altri pefci , fembra queft' effetto agii ancora fé caflcro battone, fenomeni fi trafmetteffe che altri animali frappofieione corda, una sì curiofi d'una o eh' ei di parlarne, che ma fi foffero fra fembra eflere dell' contro che a che Antichi piti guardingo intitolato d' dappoi e eh9 Torpedine fili teftimonio Arifiotite che de9 coli dichiara Pefcatori medefimo ei que' tempi appreflb , , come V umano rire rife- fondato èra non , In egli , maraviglio/* Racconti quello però della il bro li- un . Tutto che- effe* aveJT? rimef* ne , aveva quello qualche luogo fmawrito fi è favolo** Finalmente impoftura» ragguaglio ignoti y come il flato potrebbe puranche, fo il n'av*ffe avuto àvefle gli tatti , che ^ avrebbe flati affatto rigettatigli effondo unr f gli non di darfi nondimeno Potrebbe cognizione. che fé toc* landa non , lafciato la non " colla che ignorato aver ftraordinario non di \"j . come -ì efpreffiifltffnte pure parécchi fe-^ orgoglio fprez* zar Pringle 20 faceva zar fperìenze le va Mela- non e , sì bafle teffe ragionare ammirabile va e fcoprir* le a aveffe della le queir verità ignora* quefta ihtefo giammai che de Gallie paflfate le all'Oceano nafcon Atlantico fare a , è da non aveffe in fino fui le fue fpon- che novella alla maraviglio/i fu quello porta , quella Racconti recarfi felici dubitare effetti Britanna per migliaia d'efperrenze pefce gli Naturalità un per , onde caufe Torpedine fivea cagioni medefimo, , ifcoprire pò- , ingegno fé e fi apprendere Arifiotek cofe. ^operazioni con , sì meccaniche e a delle che fofpéttare pur ei non fuoi de' tefta Cancelliere Il cone Ba- . è flato combattuto Uomo e errore a' «sì contrario cognizioni egli che primo quefto funzione, niane il ha l'onere della dover fcoperto figlio della progredì Umiliando e prò* dell' u- la vanità dell' ? ftefo il poter Natura . iafegnato abbia noi co' acquiftar la fcienza , Egli fudori come di lui fu il te tut- primo della ha te fron- il pane prò* cac- Pringle a» Plinio queir delle Filofofo, ha gliofo , il (bo pilatore com- Antichi degli cognizioni troppo ma del amante troppo e Uboriofo e naturale, Storta nella utile poco maravi- quefto (oggetto trattato Dopo" coftume do feconafferito aver . che fcntirfi può ali1 eftremità che il rende Ju d' è una pafla, ìione, anche a Uom è una robufto più lo il che ella (nella effetto dell' braccia è che efaggera- fteffo Tulle cia, lan- una che para produce diftanza certa più perfona che che e d' aggiugne, la il Torpedine o verga vero, immobile vi della l' effetto falfo affolli- , tamentc. Sebben ila di Plutarco profeflione foffe non ci fornifce , un della ragguaglio più efatto Secondo Torpedine e lui . fce tutte il torpore cagiona le perfone ma attraverfo che anche alle te ottan- non più ampio quello pe- folamente non il Naturali- in tamente, immedia- toccano nelle mani loro reti de' ; e tetori Pe- finan- che, Torpedine che fé fi no o pofa di (opra lieve di eh* io Confeffo que' che vivo l'acqua fpecie una d' alcuni riferire . terra per verfan vano al egli , aggiugne , 23 . lui pruo- , to intormentimenfé fo non getta? timo quefi' ul- . fiato fia fatto pofleriori rienze crederlo, principj del che carco, Sig. alla full' acqua fono, e di che certe che agifeon , indi eflendo pefei che fui fuggire foa di o o reftan vi della così privi fra1 lacci come nuota fcocca , difenderli Plur Torpedine freccle fa-, tenuti trat- come ghiacciati ag- Storia gli de- , éEliano. avendo Animali a coi Aggiugne preda, di guifa a prima coita incompatibile la fua efpe- ripugna non Walsh* quando d'intorno particelle ma : feffendo non da confermato fcritto avrebbe una di darci dovuto , quello pefee altro chi di maggior : ma troppo l'aipettafle riferire alcune che contezza • andrebbe Egli delle fi è cofe lunque qua- nato ingantato conten- che confi dj- Ptingk 24 confi comunemente, affurde così altre cT e ridicole e cune, al- aggiugnerne che pur , d'effere meman non ripetute rimarcabile Plinio che- hanno f quali la , fcritto efpreffamente fian naturale Storia fra (oggetto lafciato che pih i racconti fu hanno ci fui* chi gli Anti- tutti , quelli ramente ve- Elia- ed , *o, è Egli • quefto imperfetti pili e favolofi . Noi fatili paffando Galeno di faremo non la Scribonio dor ri la a era pratica queft' fotto vivea da che fio* , Galeno Ma ragionando . opponendoti affegna empirica Il in gran Tumido. l'Impera- Diofcoride continuamente primitive e ne' raccoglievi come da e effetto. fondato particolarmente e che dopo e le fal- , Claudio, fempre, viva , Largo poco Torpedine opinati capo Aranti . applicavafi di foddif- più ai Medici da' Filofofi parti ammalate, mali molto fuo fifiologico falle quattro parte il freddo , cagione una fiitema il caldo , Or ai- egli immaginò lità qua- il fecce, , che Tor~ la Torpedine. Torpedine operaffe rifico, perchè animatomi torpore miferi e di mille più vedendo al della tocco di de9 mali nella di la Torpedine fredda natura la viva tera at- , fua cedere capo quale effendò intormentiva e fcema- I fuccef- , , va V come fi confermò medefimo, opinione Medicina , . ei munque co- fi foflero, di Galeno anni rie teo- ma ; pur fcuole po col- il le erano deplorabili nelle prevalfero per Tali corpo fa come raziocini di que' tempi , e(fì nel cagiona Torpedine. ci principio frigo* un il freddo certo della per 25 dolore del fenfazione . di fori quefto fecero più. ancor sì facile quando eltratto ch'egli virtù del ridicola un mta V. XV. delle medicina vi a vivo. idea noi era pre Tem- Torpedini vive preparando tutte veggiamo Medici che un perfuafi le quante confeguenza B chiede ri- pur morto, pofTedere degli Antichi Medicina rinfrefcaite animai In in non rimediarono dall' avefie Setta Siccome l'avere una vali, olio di capo di Paolo della quella EgiScuola di Prtnglt 20 Galeno di quell'olio raccomanda della caldo l' umor tre al- per e , rinfre- rimedi chieggon che malattie, gotta perar tem- per fcanti . fé fi confiderà Or che fra lofofi, gli Antichi ne1 e di rame la fcarfa abbiam ne' egli è difficile lofpe- La Poefia trovata Medici, piti ne' i finizione Poeti figlia . che ciò i deli' altro e parti di un fapere irregolari la comporre la ftoria e rale, natu- che , ed che le delfem- loro deformi riferirle dell' Storici quafi tutto, qual guifa in mondo Gli veggon gran fovente bran non fervirfi di rado fia nel politico. nel fia uno ftoria pura di pub dell'immaginazione Fi- non per unirle, de on- dell' Univerfo fabbrica e , Materiali dell' Uomo così gati sle- . formano non getti fine per indifferentiffimi è qualche di per di un che fogil cui Poeta , l'immaginazione cattivare cofa confeguenza grande e di perfetto con di Quin. Oppiano della non ha aggiunto Torpedine, nulla quantunque alla ria fto- ei fia giunto Torpedine nel giunto fuo detenzione Halieutka elegante, non di Natura la ha quello pefee , ma Difilo parti dv' elle le , distingue eziandio, chiama Egli mente. ( i fianchi ) l'animale altri abbia xtfftiAr; ed è la h*y*nt chfe armavi lanciare eh' ei alla allude che da chiama Ci è ne prima di diano in au Oppiano gelido t agli (ignifica zio cui certamente copiato latus Sei fpeciai- parti di facoltà la quefte efpreffioni -quel verfo qùefte come quelle egli immagina termine : rifiedono piccoli dardi, de1 pefei ofeura da e rità ve- egli celebrale fo lo arricchito) una dalla molto che e Non cni darcene a fi feofta. facoltà ly . natura Ma veneno la Natura . Le di freddo ha veleno il fianco armato • il Poeta Siccome di che nuovo Romano fia fuo , , di Storia .gliAntichi £v 4iariD . quanto ho io non ha egli chiuderà potuto, la nulla fra trovar quello pefee flraordi- intorno a d'uopo confettiere che quelle no- 1 PtingU %t fon notizie • veduto abbia delie fatto delle bia che n'abbia ne ufcì che al con notte fonda pro- impero , , non mente eterna- epoca pel riforgimento delle è allora che fiorire fi videro S alvi ani Gefner ed tri al- y y fol non duta ca- , una fecolo xvi. y che meno infieme era del Romano Rondelet Beton com' cognizioni in Egli . anche e ab- n degli Animali memorabile fcienie che la Storia cadere al , nefluna. ,"osì imperfetta l'altre Galeno Torpedini, fpertenze, niu- che notomizzato Effendo tutte , JFiiofofi,tranne degli Antichi no foddisfacenti poco perchè egli fembra meno tanto aflai tutte ci rendettero eie che , nella ma erano cognizioni finalmente e un ai Contuttociò . rare ancor nel e poco le fperienze confiderabiii quadrupedi, e la Ma . nobil fovra numero mente antica- più oltre feguente fecolo Haroey aprì quefta gran faputo eziandio recarono ne , le s' era naturale Storia morte carriera parve, com- done facen- aglincceili e non;giunfe * tron- Prìngh 32 mimico che guenze fu il come sì naturale che predo £" altro quafi Sorelli non colla ftopiafi Forza tutta eziandio che non Qual immaginata però queft'ipotefi? era . confettare è che ^ fuorché era, (bla che differenza Rtaumur che la luogo in falla Siffatte parti da rifultante fluida delia o loro da ne aziotoccava di intormentimento, fofpenfione una nerveo Lorenzi- che mano fenfazione una mufcoli di e , va, defini- non de7 Redi vivacità imprimevano nel di falcati per , quefti foftituito avea ( i mufcoli ni ) che vibranti patti di l'ipotefi , delle ipofratelli, Con- da parve ognuno , fi foffe e ; fuoi anche poi illuminata lVEuropa da1 generalmente adottata tefi fu cordefua La dedotte. avea ne colle inGeme appretto in di moto di ripulsione una , quefto fluido Per fu fenfazione fo a che po- Natura* , obbligato di trafmettere air acqua, ad una che negare, fi rete potette o , a tale una attraver- tutt1 altra fo- t . ciò quello celebre teafegli opporre iifta ovviare . . TwrpeXtm. Iattanza ed motte anche tea di incapace e atcraverfo fofle non il ad baitene, un ore tiegfc infatti Bi eorco refiftfcnza * que- • fta trafmiffiotie orna, di fcoffe tali ; pur quello che della al impre/Eoni già Anton A foltanto degli che Uomini la £»- tateli rifat- di candidezza? mancato, compiangeremo- : hoc-* forfè noi Réaumur per y d'aver te o della quelle Acciaeremo Bortfii, tentóni piìt fi trafmettoao pari die Leida. di da le Torpedine mezzi cola v'ha non Non za debolezd\ preoccupati ira , fiftema che non ferirèbbono Perfana foventé veggon ed i fedi anche i di gli obbietti, altra: qualunque loro medefirni fer , 1* anima , loro fptrito dello fon dire voglia hanno della a . ^ umano quando, a . altra citi infermisi nevoli inchi- , Genj t ragione per ve pife (ablimi, precipitazione troppa render Natura feturi, queir anche la Corn- prevenuto men Umilmente pèangfcrem fa fofle d'ogni de' via a? ha B j sì fenomeno principi gran che cono* numero, che: "PA*gléi J4 fbe aticOrci'reftaaQ.a u debbono pur irammeat*rfent crede va"d'aver ed pò d'una tacciandoli mefcolanzaldi trofi, ali che v "iàl i*n* (piegato UUrh abballava il fulmine Fnfeil . tori Ascolta- dc\"oftri parécchi é tempo, difc*£riro vapori effetti come fulfurei ni- e fi frammiCchiaffero aria Si . dubita al vapori nelt* * al nò? contraria " di fa p pia fa il atmosfera qbefti di dell'- efiftemta prefeate folckil chet cèrto, il fluida cjual produce elettrico qneftff è meteore . medefimo il Or produttrice caufa della BabiU rè fluido. fcoperta La Fi fica alla aprì e alcuni Natura de9 .: fperienza di Leida e do, fecon- , mente eterna- quefta Società Membri tempo quaL con fi fieno valuti accidente più complicati Qpalche vado campo effe-» pibxerto. "fi ricorderanno di avventurato è forfè niente ammi- poteva . della ut% onore i fuoi maeftria queir e gii Uomini ad Niente Torpedine la pure proprietà delle tpén preveduto» femhra ifpiegare per fenomeni dopo di della qqefta fco- perta Torpedine* memorabile pérta Società avendo efiftentc Ad ama celebre di Meipbro e adito quetta pefce d'un parlare negli ftabilimentiOHandefi fitnile rinarri de* Ali M. «di Leida, Profeflbre 35 congri ad un' nondimeno avente e dèlia anguilla fpecie delle prietà pro- , Umili il fiio impegnò della quelle a Torpedine , svGtavefandé M; amicò 5»- a . d* Governato* a Tefperien- farne acconfentì qiiefti volentieri . fcriffe Egli di ciò confeguenza in Alìamand M. a cKe al za, Effequebo che lettera una nel della Tranfazioni In M. efla s* d'anguilla fé i ) tremante effetti medefimi fu dagli chiamata ( pefce Sidder-vh riferifce Tefperienza fatta (lata fendo Harhm. di Società Gravtfande che le del- volume fecondo nel pubblicata po do- poco , fu 1757. ef- che d' cie fpe- una OllandeG ella produf- y l'elettricità fetti ef, il Governatore che adendo nofceva ottimamente fatto dapprima co- col' dotto , fuo la Corrifpondente boccia di parecchie fpérietue Leida.. Ei B diceìpiire 6 coU che fcoffe le PringU 3* fcoffe forti che pih il prodotte pefce della quelle delia infallibilmente che da accompagnati è fande al \ che al medefimo qutbo due e la ver dodei fpecie una le tutte relazioni han fermata con- opinione; feconda et forza, della eftefo da alcune date lui nera, confefli non dal e che ve xvu Società pid tratto l'uba del parte Opera Secondo 1771- fpecie s' Grave* M dappòi Vander-Lott ficcia ; febbene colore e avuto pefce M. nel Tale aggiunge ragguaglio un di di Aliamomi M. pregevol della Harltm me co- elettrica lettera nella truova di di la fu*. la Voi. no era- non feintilla macchina abbiamo Si rà affitti- effetti alcuna A'Artediy ne ra ter- a toccava: queft' anguilla Gymnotus gettava . che effere robufti più r della riftretto in lo quelli , quelli de* era chi contuttocib attorcile boccia perciocché fpecie; acfti erano , ,' ed rivo era fin quello pefce da circa tere let- Ejfe- Rio n' hanno rof- l'altra il trattone difierifcona effen- xiaU r Torpedine. miniente l'una offervb Lett pia p": egli offervb fene fenthre collocata afcende alla elettrica efea ca vale a , *rafmettano alfa» d'una M. s perfona dalla che da' fuoi allora dire acqua bolla materia polmoni febbene metalli i ' generale quefta fluido però, che pib trico, elet- n'hanno tfe che acconci E?' . caratterifti- circostanza che spirare re- per la tal effetto. Al far- potea di danza conchiude in di ha quefl:' anguillaquand' ella fi oflerva alcuni dito al un' altra riferifee che fuperficiedell' ne e^ , eziandio da V . qualche d'aria formata forni- effetti,e elettrico l'urto a efperien- una i fuoi era dell9 apparato V*nder~ dell' parte quefto pefce con glianza maravigliofa quelli M. dall' altra* nella fece che «e 37 gì* altri i • medefimo tempo a un di prettoche le Grave/ande feopriva in America t proprietà elettriche • danfon va va celebre In Africa del Naturali nel fiume fta Francefe del A* M. Gymnotus tnn Senegal un pefce tingi* F 3* pefce identico o cjie quello offerva, altri cogli il Aio fquame dell' acque un* come ne relazio- è qh* egli che Francefi i trembleur anguilla colà che quello piuttoflo nelle braco differire della boccia la chiaman None Torpedine y dolorofiffìmo chi effetto Io Leida, e tato ecci- Ag- tocca:» è gli non dalla fenfihilmente di' e, , di queft* ghezza lun- intormentimento un fa provar membra che giugne lo produce. che tremore un aflai ma " alla riabiliti dice égli , " e agli Indigèni noto dall'effetto già queffo come è affai finor rotondo groffo proporzionatamente y è (*). Egli* poca corpo y fenza Ha pefce abitatori che conofciuti pia (inaile affai o " femfcofla cava fi comuni- che. . ajla tatto fteflà #olla o , foggia col o femplice interpofizione di con* baffo- un ne La (*) fcoperta quella a di fci annifcperochfe 175 i. V. i*nfm al M. syGrav*f*»de del p. Adanfin M. fatta il Giornale Senegal di 137. nel di riore ante- circa del Settembre Viaggio Il e Trsd. di M. A- PimiU 40 delia Gravefande / cui data Vander-Lott .e df il Gymnotus fpecie che medefima hanno ci detenzione la . . La io abbia eh' relazione, pili antica . di trovato Agronomo Ruher mei Scien. V le fue fece WLDuha- di Cayenney oflervazioni diffaifc^^raH; fatto non Quale con fia ave battone un affetti ch^ per ; anche un ha li prova- „ «mfeim*** lettura di ;la ^natura que* paefi , della Storia Dr.Bancroft ove il iti* abbaglia? un pure il , l' efperiea"a JfcdJuQpfo aveflirno guilla del od ferirne medefimo ei pefee mi , jd^I farne A cagipna e M. ove da' congri dito, ai braccia fa tormentimento, mento col toccato cademico, Ac- quefto , che delle Acc. R. dice ha, nell'Ilbla J"ichtr da della Storia 1677* an. , rapportata "a nella di M. quella è queft' anguilla io di maggiori pruove elettrica dell' raccomanderei delia Naturale Membra di fatte da quefb là Gvion* quella Leggitore troverebbe efpcrienze "uriofe %th tà* Socie- parecchie FUofofo fovi* Torpedine. Ma quel pefce (*) fovrr 41 ficcome tal bro li- . le fra è di mani tutti io'ofTerrerò fo- , lamente che M. l'Autore conferma Vander-Lott che ci5 la fcoffa che porta rap- trafmet- , attraverfo tefi rabile a volarne nn che circodanza d'aria nulla ha non confidedi mile li- , che ciò a fia quantunque fcarica della Non a ch'io : quefti curiofi che a cui di pre"- torno in- Viaggatori animali piti tanto niuna trovata fi riguardare dubbj o le precedenti eccetto poffa nale origi- come loro la per che brevità o , vi fi lafciano fcorge parlano. Io debbo tali re gene- pefci i ne fon al intorno fi debbono riferire ond'effi col , perciocché molti Signori, o preziofo tempo relazioni l'inefattezza per adunque, altre che nella elettrica. un n'ho non Torpedine, ordinario effetto un ruberò più lungamente la provar boccia vi fentarvi fa ne trici elet- però ec-" (*) Leggali fiilP anguilla qyffl Opera pure tremante . la Mcm. nel Vói. del V. S\g. Bajon p. 6?. di Pringle 4* fuo nel Condamine che Amazzoni, è il vero comunemente , ritrovali quale abbiamo Non direna già Moore trovò alla vicini de*paefi ne' fiumi del e sì le del- fiume probabilmente che la de M. del Viaggio elettrico Gymmtus defcrive che l'anguilla cettuare na Gita- parlato. dianzi y M. fo in Gambi* a di nemmeno come pref- d'Africa lago un che pefce Io fteffo del quello , che Atkins M. Leona nella vide ftefla egli prefo in lago dell' il pefce che meno nondi- e , Nteuhoff da defcritto un mente Final. difegnato , Serra- mondo evidente citato appena di fiume del parte troppo par elettrico nel Indie come chiamato e , dagli fia punto. non almeno fé delU la poiché , fui Meer-aal Ollandefi dorfo e Il tilunrto delle non miriamo non pefce fpecie del rapprefentazione vi , ( anguilla di Iago ) che ne troviam Pifon medefime può una pur trovò facoltà Gymnotus\ è ne fpina lunga fotto nel che ta efat- al tre. ven- Brafile la Torpedine effige riguardato me co- Torpedine del genere me tore ne la. Può del ( Margraf giatori che fé. di Autori e ; pefce ) eh* 6 le del- chiarii* Pi/o» ha le al* raflbmiglia pur dato n' harr ce queftr Viagv naturale Storia Lo , . ftefib giudizio grus monflruofus volentieri farei io dell' India delCW- di parla cui , EfitereL Bontius. l' forma che a e. che foglio* nna quel Puraqué proprietà figura di contrade, medefìrae la figuraad la dirfi altrettanto Piraqué poiché l'Aa* Gymnotu$% paragona xnedefime 43 . il Quel che grado di fi è M. anni le razza fra che G*/*, avea fog- con che qual- » rifultare da quefti varj conti rac- elettriche non proprietà pefci quella fpècte a Torpedine fi chiama dì né a , , quella fpecie notus i Dr. municato co- Surinam certezza che riftrette a dal temati a fembrami , fon B fcritto uno Sacietà queft» vent' giornate quell'anguilla, -"F argomento Autore cui fu per" di Gymmtus eleclrieur ma che che , la dicefi Gym- natura ha tato do- , delle medefime facoltà varj altri abi- ta* Pringk 44 dell'acque, tutori nofeiamo «he ilricus hanno giuftizia agli parlato del ele- Gymnotut che quelli particolarmente originariamente tal fofpettata della effetti gli fra di quelli Autori , xnigliànza e . , a e , lieo- noti imperfettamente non render han primi i fé per noi febbene ancora Ora x anguilla fo- una Torpedine, elettrica come , fra puranche que' della loro di boccia nomi , di effetti rifpèttivi , Leida, io il ricordare dicevole i loro i giudicare il noftro tolto abbia difarLe.fue da ciò eh' Torpedine una, alcun efperienze, egli in Autori, che elettrica cagione e di loro dea l'i- la al- intorno mai riferirne a lega Col- te unicamen- ma letto aveva Certamente ad da go luo- degno , non. ne occasio- io abbia quantunque the to credu- ho quella in e sarono pen- non gli di cui effetti dio ezian- , una le buona parte vivea leggi dell'elettricità gli flati effetti pcranche del affai foffernote. Gymmtus offertati affai da che prima mente Final- non erana vicino , me- e Torpedine meno elettrico apparato uni aveffe fiate la Ifame fi. potette quii a fegno l'analogia portata dobbiamo noi fidamente, no fino dell» fra gli altri. e Perciò non dir perchè precisone Natura gli quelli con , alcuna con la paragonati ancora 45 • le fatte Torpedine elettrica natura Walsh fperienze prime folla M. a che fia- iftabi- per eziandio ma un , feguito d'altre numerofo ze fu animai ed pure eleganti difegni intero tutto e(perien~ ficcome quefto foggetto, efatti fcelte recchi pa- dell' così de* d' alcuni come , principali la dopo fuoi organi dilezione quali Ma circa . la parte Walsh il dee Sig. quefto to modo Huntery Io febbece già debbo M. ha di Redi, pur Walsh vi Membro fornito per fupplemenquefto Stenon anche M. con * che anatomico da altro un confiderabile un all' efame fatto ni. Gio. ad tima queft' ul- a infìeme Società molto fi veggonq e le anima- Lorenzi-: informarvi abbia mefib eh? Jòtf oc- Pringle 4' la occhio relazione delle principali fpe* , le rienze lue occupazioni , hanno egli nel corfo ha delle fue mi-» particolarità occafione di ricerche, come offervare; io avendomi teftimonio far pollo avuto gli non descrivere curiofe te tutte nutamente eh' di permetto ancora però ne afata la , di gentilezza eh9 feorrere lafciarmi egli ha di tenuto il nale gior- le tutte fue efperienze . dalla Fin diftinto ha Torpedine attraverfando che sì da gran tempo, i medefimi elettrico-, ed qua l'aceffen- , dalie intercetttifeo la duttori con- come , y ' fluido i fluidi animali metalli i quel quefto fluido il fluido eh* do di qualità elettrica la difeoperfe IValsh M. prima foftanze medefime , particolarmente dal al fluido che vetro e elettrico dalla ca lac- cera chiudono il , La faggio fomiglianza tra . non fi riftrinfe ; delle fue M. IValsh alla quelli due fola di flui- circoftanza riconobbe ed zidetta an- è , pia ìumlhofe (coperte, che paC- * una que- fto PringU 48 fua alla Leida alla offia armatura foglia , di Bada , riconofcere quanto elettricità'. fu viva tovaglia bagnata pofero due di Fu d'una ; quella tavola dine Torpe- una druna ifolate Perfone un9 que- lo quel- a coperta cinque tà Cit- è mirabile polla ad intorno di efpe- Rochclte la a raflòmiglia ei quanto e feguente fece Accademia flo .giro , fi Wtlsh M. dell' dell' efteriormente alla attenzione che per reflua . presenza in è , fare rienza onci* " ftagao altr^ tavola e , ciafcuno fili d'ottone piedi tredici con funicelle una delle di fue feta. filo Un fulla altra lunghezza alla fofpefi furon eftremkà coli' e della foffitta pofava gnata ba- tovaglia immerfo era con in un , vafo d' acqua pieno fu cui fulla pollo pieni d'acqua. fonamife ove mano era dito un immerfo altri quattro erano , nell'acqua il filo e un feconda vola ta- vafi milmente Si- La prima Per- del primo vafo, dito dell' altra , nel fecondo, iucceffivamente e finché così fecer tutti comuuicaflero gli altri fcam- Torpedine 49 . fcambievolmente ne" tenuta vafi dell' acqua via per Immerfa del fecondo filo nell' ultimo il dorfo toccò eftremità della del eftremità una . Torpedine e coir all' ? IValsb M. vafo medefimo con* altra iftante le , Perfone cinque fentirono fcoffa una che , in nulla rienza di di fé Leida, fVahb M. da differiva non trafmifEone, che non che fentì fucceflb ella me re anche è ftata deferitta Maire della e noi nella rafforzata v'aveano V. XV. di Fu : petuta ri- le egua- ficco- e Seignetde' uno quella di Gazzetta la dal la abbiamo fmeerità, Collega, Pubblico e alla fua autenticità febbene cérchio con de bole: de- gretari Se- Città , Francia , manca degno M. Rochelle, nella pubblicata niente da Accademia dell' volte Perfone otto con nel nulla. queft' efperienza più efpe- più era era non non dell' quella e di teftimonio altro iaterefle, C del agli de' certezza denza confi- maggior veracità tuttavolta ché Percioc- ; fatti noftro occhi dev' coloro fuorché dei eflere che non quello dell' Pringle 50 dell' è della amore così fé fue le fatto fi Mondo IValsbx M. a dire nafcita celebre al che del credito dell* che la le E Straniero condotta de" faggi foffrire fperienze veramente . la putazione ri- proporzione a acquietavano avventurato die cui poteva non piccolo pregiudizio un il che Riaumut, Fifico come ina , , , la non tutto a medefimo paefe nel ei fegreto in faccia in Egli . zione obbliga- maggiore efperienze pub e del fapere e tanto abbiamo noi ha che quello per verità Accademici la del- e , Rochelle quefte efperienze fu te tale di fegnito in e " inverfo Parigi furono vi del loro ché allor- conofciu? Ofpite che , ben altamente moftrò neir come altre in che fon quefta occafione» elfi veraci ama* , tori del " fapere e delle invidiofi non ed cognizioni della li emo- , riputazione de' lor 1 vicini . benché Ma nuove pruove alle abbiamo non per dare una fperienze di M. meftieri nuova Walsh di ticità auten- \ tut- tavia r Torpedine tavia 4e molto con piacere confeguenze aggiungo delle loro quale la il Dr. , del noftro Imperiali de' fncceffi di M. gio fag- Medico il Vienna a , allorché Italia in k" tratto Ingen-Hous*. Maeftà effondo nuova n'ha egli 1 confermare per , il teftimoirio qui Collega eh' 5 . ricevette Walsh fi , ad iftanza alcune fteflb io e elle Walsh e j quello Io s'accordino le falla confermino effondo udita la fu di ciò mi ha avete Medico tornerò confederando te abbia io quanto voftro tempo, quanto e che perfuafi favellato, l' onore Offorverò sì co po- lettera fcritta a nemmeno che han gli meritato avete folamente gnofo Collega avendo C ora che nuove M. Walsh) già lo occupar- voi quelle , v'ho M. . non effore di , voi ; qual a quelle con egli Torpedine particolaritàfulle fperiente di del fare per di ricordarvi meftieri che tempo Livorno a efperienxe ho non fegno che mia cò re- il biate dob- di veracémen* accordato . noftro ingej diligentemente 2 cui ra- pa- Prìhgìe 52 gli ragonato d'un quelli effetti fluido dtfimo animale che grande ha vata tro- è fiato il elettrica macchina me- qucfto fu agifce che quel , efattamente eflere fulla e con , sì perfuafo appieno vi elettrico apparato lbmiglianza Torpedine della fetta Con. , allorché è carica le pallottole le li accodano che la boccia produce delle Leida di ni attrazio- ripulsioni ne9 corpi leggieri delle e laddove cke però midollo di di fa e me co- Tambuco comunemente , la pito , negli ya luce da e ; de' di nulla fluidi da fimìle alla della A Torpedine et rifponde, che lle que- forni- perfetta e , elettricità ftre- fi ofler- Torpedine» contro fpa- certo un a accompagnata della effetti obbiezioni glianza è onde d'aria zio attraverfo fcarica fua dell' fi carichi ove , gran un coiiffima in quantità appreffo non reiize boccali di numero di la pic- una elettrica materia fi fcarichi ca elettri- materia , prefenterà realmente medefime con della che Tappa Torpedine Difatti . in e Torpedine. in quello fima cafo attraverferà non del parte la la più elideranno non ove fìa non giugnerà a fcaricarli elettrica di derabile dia e Perfone che Ma dove fia in M. Wàlsh folo fimtle di nudo confinevolmente conve- chio. cer- Torpedine la ove dato le al- fenfibile nella parti, può iftanta- quello materia di diffufione che rifulta mente divifione occhio uniti fcoffa una rifponde "perficieneceflaria didima diverfi trovare un quella cerchio un fuperfìcie, elettrica non palli compongono grande quella ad conduttori , contatto diffufa così erfo attra? neamente in ta pun- appretti fi quantunque , materia una diftaaza preci famente palle delle finalmente ; piccola qualunque a pito, cre- , ripulfione e cran il fcintilla , l'attrazione mente facil- i boccali quando all' ordinario cente- che pollice d'aria, attraverfava carichi 55 e farci granfu- una da ? una che gran- anche vedere il che , que' Angolari Torpedine fon organi tubulofi comporti Cj come che le ha fai noftre hat- 1 Pringle 54 di corpi infieme tutte giugnere piti al dal che fi tutti eflendovi e fenza a alcuna della noi neceffità e dello fteffo di boccia fupporremo fparfo fluido fpecie Torpe* dove? Ma quella quiftione ad efaminare lungo con conchiudiamo la fomiglianza della Torpedine , e tra V. l' Appendice . , il quello con- (*) pie efperienze pofteriori (*) che elettrico mine ful- Leida; le la meno al- differente. da ogni per fpecifi-* varietà moltiplicare d'un Non differenza niuna noi che e macchine. noftre provveduta fluido , quello è toltone quell'altrache terreftri il fluido vorrem lafciando e tra «quello che qui elettrica materia appena , dine la corpi .anche " perchè i nelle nota fin differenza nubi, dunque ed che ag- , dalle raccogliamo ca, fra meno trae penetra portiamo . alcuna trovata fu- una quefto raziocinio, a fi è non le cui fac- formano Noi perficieconfiderabile "ti numero gran figura prifmatica, una prefe eie d'un elettriche batterie 1 Ptingjk 5* vi fenfazioae la per necelfarj né fiano non che desinati fiano rirne infe- formare a ) nare adu, diriggere ii e , piìi che di rtenze della noi poflìam non , né l'azione per IVaìsh M. ftezza delle facoltà elettriche interamente in le modo fue ammettendo rifleflioni la noi qualche probabilità con tere po- gin- poffiamo , predire fpe- volontà? fua quello Per to tan- dalle appare fono Torpedine elettrico , quanto per della fluido che i Fi- , avvenire fiologifti di perta fenza di Torpedine Hum\r M. riconofcere dalle mtto filila alcuna ^ónfeguenzafu Ila' natura nerveo avranno faranno non del fperienze di viva e , fulla lumi i dalla M fcodo flui- che Walsh notomia mede/ima . liane qualunque Ma Filofofia naturale le fue fo importante tutto curiofe quello e ; che delle cole* avrà il rifultato,la fempre felici ricerche poiché egli fatto un è per progrefche certo , tende e le a fviluppare te gioni ca- leggi fegrete della Na- Torpedine Natura, fapienza del di meno a piti la vie Creatore farla; non ufo qualche a manifestare a e h fervile giorno un pub non 57 . della ta, vi- potenza e nelle file della fcelta Opere maravigliofe . WALSH.. SIC F)ichèT il Configlio sì maniera ftri approvazione voftre mani come fondata che premio meritato, riceviate non trafTegno Tua sì voi ch'ella del ha ha contribuito ta" all'avanzamento in l' una C sì s tere rimet- R. cietà So- sì mente giusta- che voi con* un durevole la del- di gazione obbli- una maniera de' no- to avanzamen- avete fentimento ad di i una; quefta medaglia ritonofcenza e tutti della dubitando onorevole e che nome per non con (lima, di volto cognizioni umane un in d dipinta è reda mi non , di Londra dell' fatto efpreffiva fui Colleghi alle ha che grandi Perfona così che diftirir obbietti delr la. 1 JS . la fua frmgle iftituzione Permettetemi aggiugnere a di nome fpettabileeh' ella della voftra dell' Natura che aiutarla nella ad attitudine grand' Opera tal modo perfuafa in è sì ri* Società una di' pure . della Interpretazione vi invita iftantemente tinuare con- a , le nobili Ella fatiche voftrè ode . piacere che con al mire altra voi dellr La dotata acque facoltà della più d'energia Torpedine, Società fi . acquifterem noi che di far novelle ha di al lumi tanti farete voi fuo ma con ciò Non in che la Natura codarvi d'ac- temete prefenza di quefta Compagnia dalla sì illuftre , e (*) di M. Si allude PValsb , fi amo al velo ove dell* al patto dice Notar* eie , può alzare. della Noi : cerca, ri- gradò' Animato (*). che , quefta tofto in nafeofto. velo ftrè vo- delle Iufinga da ben Icoperte più le elettrico, a quel!* Gymmtus maraviglia medefirpe già volte avete si Memoria qui ci l'Uomo meco* non Torpedine e sì felice fermare nelle che il che la Uel foggerò di Spirito cui de* oflervate fulla conti* progredì Fiioibfi i i come lo, ve- Mirate i trattiamo (*) traftullati, novelle alcun fperienze tempi ftarfi così Torpedine dei figli dalle foddisfatti e afc ofo follevare. a ornano» origine Mondo le e " io ha non giungano non neir intraprefe Natura tempo nuate dello. fue 5^ . renti indiffe- y alla loro intorno alle fto certezza cagioni d'effetti pefce era geroglifico sì allufione (Scherzevole . emblema un difcorfo una , o al tutt' piti , da. (oggetto fcere ver/i età neir il Mondo ma ; un , di figura una , Que- {travaganti loro per no intor- come avanzandoli col" ere* faperé nel un getta ri, delle maturità nella Natura efperienze (tanno v 'ili'll (*) , guardia s fanno tempi delle zioni, indu- affidano alla contro ai li-niiiii Efpreffione loro ed fatti al , Cd V »m de' cavano ne la del- Interpreti , in immaginazione „?!? Gli bagatelle. limili .i. del rapiiwp ^mimili Cancelliere 1 Bacone.. — óo Pnngle de' «apporto fte. feofi ; felici arti , vile un del armato terribile celefte e de' di da* trao- quel folo del fuoco Antichi dagli riverito formidabile Tarma come animale fulmine, qae^ della velo il abbietto e di mezzo fquarciando , Natura col e Padre Numi* APPENDICE TRADUTTORE DEL fpiegafi Ove' ? qual per della Torpedine ftrepito da IL Pringle Cav. danza di che circa alla Cernir M. dà a luce. conofcere fa, a fé abba* dell' obbiezione forza la tutta /coffa accompagnata da nella che j ni fValsb mancanza fcgni pleurici fia non la raghnt medefimò Torpedine foglioao nella de9 boccia di . .„ Torpedine» di' Leida né la accompagnare dall' altro che canto Ed in che fegni la efpetienxa infino fi' non che accertatamele fleffo M. Walsh che della dal la in cui con troppo di- primo de7 numero il fuperficie-loro air poterliparagonare elettrico ne ragio- compongono la Torpedine, lontana ben dano dipen- fembra fia il che mai potrà Perciocché corpicelli prifmatfci, dorfo nella Or arreca ne grande comunque da? amendue principio. infufficiente. luogo pedine Tor- accompagnare Leida dalto tanca a nella perchè , dire piutamente com- fia accompagnata noti: fogliono di dere ve- Walsk rifpofto vero ragione fcofla la M. né han . fi renda di e i vi non (coffa , egli medeiifflo che 6i egU ne rato appa- il fa è fronto: con- , in perchè non fecondo dia luogo fcintilla quefto dee apparata com? caricarli , egli di ftefib confetta fluido di , elettrico piccolifìTima quantità piccola e , laddove a proporzione e più'nell' Anguilla- ; t^maate nella è pur la fcoffà Torpedine (che fecon- do \ do ogni tteffo apparenza jn finanche v'ha principio feoffa la poiché fé da ii credo non della dine. Torpe, e rienze il ricorrere il Cav. come , Le accennare fulla prosarla per ,. neceflirio nemmen Torpedine ad Prmgtt full' e creda altre efpe-r feaibra Anguilla, abbastanza jl punto non efperiettze già » dimoftrano bia ab- però doverfi dubitar quella identità feoffa da pagnata non da e te treman- motivo fia preflo di loro ftrepito né re pu- fatte , la la e, eziandio fteffo effetto fo- un filinone v Io non , dallo V che ragione che il dipenda to Mol- terra. Priviti Cav. rovefeia- a per foddisfare {dipendere a ultima Uomo elettrica, Io. per fortiffima è (coffa neceffità, aiuna deve , kunv il aggiugne lo la queft* può meno Trad. operar principio ) giugnendo *e. del Appendice 6z" chè per- accom- fcintilla * e non , fo perchè Pringle che quello né , fulla da n£ da ìValsh né da , J^a/m Torpedine o. né " fuir dagli Anguilla mante altri trer i Appendice 6+ momento ed ecco ciò in e lo fteflò dee è velociffimo. toccata,, : cheper o " toccamente terfa rapidamente medefima fa la l'acqua "o cumula ac- quantità più nella elettrico perfona che è boccia di te parla attra- che tócca la fra Leida " ra perfo- correre, per y o— fpoglia ne l'animale e nella moto Il fluido, accumulato oppofta- terra Anguilla neir d'altrettanta e parte come che Quello una di fluido grande la del fuccedere futuramente $ toccati concepifco vibratorio moto all' occafione a tremante) men io non- ne' mufcoli falcati della Torpedine eccita ( Il .. fono in cui qual gqife avvenga fé adunque medefirtio cagione T rad. fi elettrizzano Non. ai del dalla fu- , alla perficie pofitiva paffaggio fi ha la negativa fcofla. Ma quefto paffaggio medefimo non attraverfa perciò perfuafo però- che eiperienza della niuna fi ha non In Rocbelle in ficcome il fluido trico elet- porzione lia, d'a- la fcintilla. fe" M* quefto . Io fo» IValsh nella fua effe fatto che a v il Torpedine. il filo bottone già immerfo non di dalla una o nelP due fuperficie di linee lei avuta , befi la perunaeftxe- tovaglia bagnata colla mità comunicante 6$' foffe acqua o coli' altra ttante di- ma , anche quivi più fareb- fcintilia. 5V A/^OTUTOk- ME- 1 66 MEMORI A delle Fecondazione Sulla Mr. Di f Piante B* de . Oflervazioni LE di Jungio Grenery Rayy Morlanty fieu , Linneo , della e {lami e Signori dejufci han ec. , de7 due talmente convinti Geof- , Duhamet Bonnet , Camerario, Burcard de1 froyy VaillantyQ quelle , neceflìtà del del piftillaper IViluppo de' loro fe(U nelle te pian- concorfo degli lo moltiplicarle col- femi che farebbe una , fpecie d'erefia in Fifica un' affurda o ofti- , nazione il dubitare di può riguardarlicome vegetabile regno abbiam materia noi più delle , quafi generale e neir nulla importante? legge che quella legge animale. Ma defiderare a fé fu efiftono le eccezioni nel e non quefta in fta que- conofciaaa , noti La delle Feconda*, La noftra miftero nn Piante. impenetrabile ha ci delle de* (lata qui la Divina e pienza Sa- nafcofta noi piante-; delle barlumi fin , egualmente par fecondazione che è generazione '6j la biamo ab- non conghiettu- , fmarriamo ci non la verità cercando in avventura per fé Tempre incerti re: dub, fulla biofi fcelta de* che mezzi lei a ci , condurre poflen non che cognizione na nofi e di fperare diamo pò , di forza a lavori pe- ricerche continuate , . com* Sembraci detto ho io che , regetabili Noi lor nelle nelle che fian riproduzioni leggi che veggiam mafchili i , medefime alle gettf cie niu- li. anima- delle piante fé hanno non gli fog- fpefiori non , a che altre (lami fé producono non , fiori femmine non cioè piftilli altre nalmente fi- , fiori i cui i a due individui e ermafroditi che fui han unifcono medefirno , de* tronco fiori mafchi, e de* fiori mine fem- non con* . Ne* quadrupedi le femmine ce- ; il concorfo fenza cepifcono negli ovipari la il concorfo del fenza fono B* de F. 6% dell* altro le fa femmina mafchio, fo Cefuova quelle ma infeconde. Noi neli' fé afficurare portiamo non % efifta il pulcino novo e » fere fé incerti efifta la invitati a che la è la che credere Par feme. nel pianta e£ fecondazione alla innanzi dazione fecon- dobbiamo confeguente per alla innanzi Gam© che delle fecondante materia mi (la- degli polve , piante all' embrione arrivi niflìmi dilicatiffinri e i fi- canali per , fegnire quali fi , poflbae de' parte e la a la attenzione con pitlilliinnevati full' pia embrione t giudicare che fecondazione medefima Non che efaminando ella ve ne il feflnali poteffero i necefTaria loro a farebbono o produca che per per fenza Ornili le piante? tutte avventura avefler gorgoglione nafcofte, polvere quefta fecondazione ma ; è come quella varie parti le razioni geneprodurre ri- fecondazione l Potendo, quella ma- Fecondar» dar materia Piante ì lume alla Fifica molto qualcuno e ielle fornirne io mi animale fon Allontanando mi io tica vaxioni Maeftro, piglio il Sig. Dukatpel alle guida per moltiplicato za ofar gii e di tuttavia che ho non uni le e di pria altre me fen- conchiudere. la Sviluppiamo che offer- celebre un y ha fiftema- , e , ed fatti ai attengo idea ogni . di prefo piacere , ftudiarla tale vege- alla gene* intorno , razione 69 quiilione fatto glio me- ancor finora . efifta pianta fono che Que' nel feme hanno (lami di e di , di fonile* za Le degli alla la cui ciafcuna la dazione, fecon- polvere di gli de- guaine un contenga . femi in nuotanti piante preefiftono innanzi comporto un che opinione considerato come capfule numero d' alla fecondo fenten» quefta fecondazione (lami liquore un nella Ma qui l'umano Come mai ufando vere poltelletto in- . il perde della . ragion» piante il germe immaginare contenuto in un fol di germe le tutte l Quale 1 , quefto filo Lafciam abiffo! le B. de F. 7o troppo to at- fmarrirci. a polliamo feguire quefta polvere fecondante, e7 veder la via che tiene per Noi fi il piftilioe formonta fovente pone di concerto predano Io efamino , attempo delle moto fé foffe Poffo polvere (i) s feffuali fembra che • le varietà (1) diverfa la Mem. «5. di Gledìtfcb amore e germe le concorfo chap. 3. la art. 2. do quan- di due dividui in- Plantarum di Linnei falla -Fec$nd. delle Piante Accademia V. ta det- moftruofità di Pruffia . (4) ? . fpecie ? (2) Sponfalia V. §. e dal farebbe non dall' fui itami nate nare accen- deli* influenza degli piante di guidato dubitare io confiderò delle della fecondazione naturale , allorché il tulipano , pia vivo verla. rice- per giglio, parti confenfo un il attenzione con ec. polvere queft'accordo veggo all' in- quefta con fiffatta di com* l'ovaia* , tromiflìone il ftigrna, che lo ftilo.e Lo operare. Pbyfiaue des Arbres an. 17Ò7. Liv. £. Àt F. 72 Mo '1 Aio e ftigma crede e parte traforati che la da parte badi ina fecondare per rifinn il mente ei il perciocché ma ; ve- che , così alcune in I ftig- xP avvifo fi faccia quefta fecondazione piante feme già è non folto fparfa polvere quefta a tella parti- menoma , di le B. in tutte egli de cre- " fia ftilo*non lo che traforato llo Que. Naturalità medefimo. ftami che ra produce dal un fpiritofo) gli de- col che e avvolge \ fepa- che fi te liquore (certamenlo ftigma del fecondo vapore , Egli effi , umetta animato di parte oleofo vapore piftillo. Quefto che polvere . facilmente Adanfon foo fecondazione la mirto mefcola la determina e , la analizza -filofofico ingegno dal guidato il al par pronto corpi elettrici Signor di lo quel- s'dnfinua , nelle difeende trachee, alla placenta , fa ai cordoni om bili cali , vegetabile air ove dà la pafvita embrione . Gleditfck neHe piante come crede che negli v'abbiano animali due così prin- cipi wr dèlie Piante. Temidat. éipj fecondanti, l'uno ftarai r altro che 73 dipende dagli che rifiede piftillo nel , Il . Sig. de Haller principi, nel folo rifiedere fa e mafchio, fia lo fteffo la virtù crede e prolifica de' che . queftoFifico l'irritabilitàè che coftitaifce l'animale La vita T irritabilità nel i medefimi ipermatico Mr. nel fecondazione la opera lo procurare fvolgimento che che ciò a era già prima. formato della più fu fcritto da de' Fifici che che materia hanno ciafcuno taccato at- , fiio fiali parer indovinato XV. parte quella al Mettiam ne egli leggendo l'opinio- fembra Non V. che tende di getabile ve- liquore feminale non quori li- de' Secondo animale. quello fluido Bonnet il effetti che genere tando ecci- nei organico produce corpo dà che l' impulfo e , cipio prin- ftami degli polvere . il e , la tabili vege- animali degli come , Secondo quellidue ammette non il parte vere lufingato d'a- fegreto della ogni D Natura? decisione, racco- glia- T. j4 to a' B. fpecie mafchia dì rami con de attaccati ftioi fiori. ho 10 delle tronchi finché quefti Altre che de' avendo fono (lati fiori i pareflero ermafroditi ne tomi però il dato alcun s'è te fecondan- polvere frutto al difeccato dal i fuo lobi bottone, ed ho di vazioni 11 il bifognoj de9 foggettato ella vi Jftribuzione piante hanno ancora, del per la loro Provvidenza i di ha vegetabili fi è il Teme coftituifce ofler- genere. ripeto individui due La cV delle più ufcito più fopra delle citato quefto è conteneva non che qual caduto e cui in oppure il germe né , ; ftefla, momento nel ; , quafi febbe- contentano non di frutto feparati. quali -, cafo frutta , forniti han non fa fatto mai individui do aven- femmine e han non che piante mafchi individui degli diverti veduto pur quefti a concorfo zione» moltiplicatalmente quefta conformata eflcri. dunque legge nella Io af- credo f diver d'a- Tecondaz. ver offervato delle che ne* raafchio tronchi fecondare femmine un ed ai Coltivatore eflendo quarti che han gli individui che vazione individui i fiori e fi di è , mafchi V. Linneo avvegnaché nel dio della legnata facilmente dalie dici ra- ali1 individuo negata il ZxntQxilum* 'tirar Stòria dalla è fatto Dj la vero Egli da ciò mune co- dimeno non- generali y nello feguenda . più guardiamci , Naturale analogia ghietturare d'un , paja cònfeguenze pericolo men di moltiplicarti maniera vegetale regno dai la de' ferni mezzo per corre è viduo l'indi- ec. Ma Si Tale a. fopra fpeffo fpuntano facoltà quefta , fono che che offerin cui piante moltiplica germogli mentre altra femmine fi è, feparati, via Un* le mine fem- fpecie che nelle riguarda femmina per màfchi i foli denza Provvi- i tronchi più feparati. pur mafchi i fiori affai i non la profittano, moltiplica di numero* gran , che 77 vegetabili potendo , un Piante, è una lecito • ftt*via coo- che. avviene in in G che ti Individuo altro uà efamina che fé e9 maturo nollro pericolofo di ragioni perfiftervi, e fatto d'aver dei Giardino Nel d'aver fofpettere- meno giudizio un Re precipitato. fono parecchi , fi anni, allevata è pianticella ella di fola, luppoli ha ifolata e femmina,, de9 prodotto pia tanto crederemo più quanto fcn~ accadere pub divenga errore quello* a decidiamo noi , il mo analogo ma ; efame un BJ de F. 7* meno nondi- e frutti una fecondi • Si recato avea la che più d' di le orto hanno che tratto di hanno ne tane lon- Marna quev che chf feparando mafehie varie fruttificato,mentre V ma ; . a pianticelle pel . lega non della quella fpiegazione fovente to ven- cella pianti- fpecie efatte Ifole tófpondereì Io il una medefima nelF una di polvere perquifizioni più feoperto che , della mafehia le dicendo fatto fpiegò quefto no s'appaga- egli nel un duto acca- medefimo dalle tefe, è ne femmi- quelle tronco non fenrmina Fecondaz. della mina ad no medefima di carico fi frutti Or neceflìtà la per concorfo egli vento Si è sì reca fecondante fu itami fiore fi tagliavano gli ad della che che levar e parti che D che 4 le quel- avvenire alla pianta alla ; de1 fiorì lor fi defima, me- zione perfe- cafo qual feccherebbefi gli ftami ze temen- fian non potrebbe nel tere an- tagliando , trebb' egli fuccedere le diseccate . frutto, (lami ti fon pregiudizio fuo ri fio- le ficcome Ma i allora confeguentemente appaerebbe nei ovaia produrre fi facefle del *he e ; generazione, e s' aperte pianta altre una vere pol- , innanzi neir nulla la agevolmente che l'efperienza di piante ermafrodito fi foflero lènza fteflb tutti o contenute non tagliavate , del ma ; cui , a pruova 2 ripetuta ermafrodite frutto ni an- individui al tempo accennare non due de1 del produzione fembra il del ben quefto vici* gli tutti trovava • la 79 fpecie eflendo mafchio un Piante. delle così non egli an- po- togliefiero delle. delle il il che alla fenzactiè vita , alla fofTero B. efienziali parti ho Io ra de F. 8o generazione creduto dunque fiffatte ripetere aveffero più fica* cola efperienze mafchi fiori i ì fu piante i fiori femmine e , fu il feparati , ricufahdo tronchi fcelto Ho mafchio individuo dall' lli que- dipende che fecondante, principio a tale a • la effetto al di nome che il vafo ; fu d' difefà fu Parigi a di piaste la fottèrra meffo che di che nata canape una nel : prim' ttile fi- ben terreno un • folo uà locato, col- era pian a in fpecie conteneva fineitra una Non altre da fotto (canapa). feminata (lata lontano luogo fativa Cannabis è Ella conofciuta annuale pianta non è che io anno pianticella mafchia no gra- y così perchè chiamo i e per eh1 potuto Il bramava mi (lare cava- fecond' no an- . fi femiùò di canapa grano io che avea ho cognizione niuna ciò non femmina nel medefimo ha ed prodotto , che vafo aveva flato i un una fiori altro ticella piana Io * . . pir F.deB. ti . ben nutrita, fottopofto Ho dae in dividevaG e il Fin qui io circa ai mezzi concorfo prepara* la paragonava di che mia ta, pian- riprodurfi, agli Piova fanno mali ani- il fenza " del mafehio, fanno 'non ma che infeconde* nova, farne Per fubito mede/imi quefti grani elfi in pochiffimi giorni han fbvra ar ,e camminò la in e il germe alle mezza 8. ) ) per Io . foto un (pugna e vi (Fìg* (ledo tempo (Fig+6. (JF*g+ ?v ; due formare conferva di ne Ca- queftl bagnata $'è(vilup- 5. ) fi * ***" il primo- che ; crefeiuti parecchi una piccola radice al vedere d in. fon che fenza colti appena e pure . medefimi grani alzava metto Ho perito pato germogliato, feminatì ho perb prnova ed li feo- lobi ben germe a (Ffc.4.). * ovipari ta lor bucete a* due mezzo fàcilmente piva to "b « 1 di parecchi ali* efame queftt sgrani fpogliandoli delle ( F*"" ?0 lobi. fi foglie feminala di pianta e e quelli grani *pef delle Fec"ndaz. feminarli per alla fé tifìcurarmi che qui fin ; grani di ho vi non perta (co- notabile differenza niuna etf renza diffe- qualche ma! potette diltinguerli dai fecondata canapa X? proflùna Primavera, fotte vi Piante. • Si dirà pianta Reale lungi egli di la il mafchio? l'ho e nuocere n? coperta, Umili piante di fpecie la il di poter che tutti fiano canapa recata la né che non , vafi con , da lontanittima da ficura tanta mi ha. vento alla ettere, i grani quella da lungi e di di D 6 io egli nuto avve- di quella pianta dà una col folo un trometter in- in cui è come di propongo voluto pur Ccurezza (lati fecondati favorevole, vento pianta credeva contro credeva alta viduo indi- fecondazione*. fé Ma d'un confettato fineftra da affai già veli, con d'una fu che ho. no Giardi- recato (lami degli Io volendo non ha vento polvere nel coltivata luppoli che la fperienza del- nella come puro re polve- ajuto cafo d'un ? ripetere quella efpe- F. 84 de 3* ftTperienza (eminando in ftufa ima ancor immaginando , alle Fifico deve vegetabili in da la alcuna Io no nel ho ho che prevengo parlato vafo de' ferire dif- V aveffi creduto fecondata ta reca- che giore mag- potrebbe, ne i Filici gnando impemeco a efperienze, nuove che petuta ri- più fofpet* mafchia e riguardo ciò comunico di cui folo buon ogni (lata canapa rifultar con ra anco- iovolea poter non Coltivatori afficurarfene (lo di Ma. condante fe- interamen* non fotte pianta vento. i quf attraverfo feme, da polve utilità a polvere la duzione in- ogni moltiplicazione di maniera che dal che pubblicarla finché a tare, falla via per da principi che a* veri aver ficnra fperienza quella contraria taluna fenditure. più piccole Effondo canapé però ove introdurfi pofla te chiufa, crederà la non ben di grano un è ed al Pubblico Qf , ho finora eziandio, è (lato mede/imo» offervato« che il feme pofb il fecond' aa- ove crefciuxa era Taa- Tecondaz. Panno antecedente eh' e io TOgliq polvere quefta polvere la per perde fua o virtù prolifica, infinirandofi femmina radici chf ella arrivi del germe. fpero che Io fi avrà più innanzi fica le preferite, *er to di parte e che eccitare che a tìfica delle merita ; e io a piante fulla de' fé- via no» ralizzare genedi Fi- raccomando d' a4 feopo è' (bltàn^ abbandonar non , materia in il mio d' eflfere per forfè tempo confeguenze olfervazio* cognizióni piante tnfegneii fvilup- più perfetta efatte delle moltiplicazione Quello quefte dopò faccian e lo produrre a convinzione una s'avranno mi. in dola fischian- che ali1 embrione rechino pamento e fé e dare fecon- a , ni un , la così da no riufeire pur delle via la , poffa pianta una fé aflìcurarmi itami la 8$ pianticellamafchia* la pure degli all'altro anno lei delle Piante» quefta preffochè nuova, rifehiarata * Studiando e le loro la generazione parti feffuali, non delle piante farebbe % egli po" di F. U B. dhrerfe poflibilcd'aflìcurarfi,fe le non protrengan che dal quella mafchfo, eh9 è pianta dalla pfuttofto dell' femmina è femmina la fvilappe del- della incaricata o là poiché fpecle animale t , fi Non nando Te cupan i luoghi lór aati piante,, fulla un* i li altra che averli dopo le genera » delle potinone no produco- mafehi con* medefima le e t femi- producono femi oc* fegnare pofizione una che pianta ftelo quelli che e Forfè ? fempre femmine che que* femmine e efami* ancora pofizione d'uno rispettivi, mafehie» fervan la e fu grani oflervare piante egli potrebbe femenze collante Io . bramerei d'applicarmi Oggetto» a ben cui interamente però occupazioni dwprfo, non mi a d'un permettono confettarmi - VAR- queft* nere ge- di ARMONICA V LETTERA Signor del BENIAMINO FRANKLIN Padre al dÀMBATISTA BECCARIA Regio1 Professore nell* Fisica dt Umv. 7 Torino Dr •. REV. SlGMQRE "•*.. : volta una è verifimile, fendo io patria in m'è uno tolto in Torino: che ciò appunto- in America ; congedo fiete dT fpera*a;*pure mi IO .-l ? con degli una amici il poter avervi' ficcome ma si fuccedà fui ho godere t tòffo,'efalla ritornare delirato da lettera non di mia der pren- che voi , miei in cui: Europa , vifitare in prefenxa. Vi Franklin tt Vi ringrazio onorati menzione fitto di me nelle Collinfon, fefa delle mie "©fe: bro la ; ftràmfeéto fklerava di tertenere fui vi ho uè noi fo mio che niuno inoltrato gran; farà vivete in alcun di ammae* Zo de* in- mento ritrova- vi né ma : in tempo ora per li* voftro nuova fuggetto da applicato del contraccambio in qualche triche elet- preziofo dei fiata di* gliato pi- alle intorno grandi flima. medefimo Non che potervi con rmfcita m'è di diletto e buona mandato lettura cui geaerofa ultimamente m'avete Signor della opinioni e che sì con fovente al lettere altri: avete così avete voftre ad e che regalo che dell' luogo primo in ft fia io ; qua qui tra fatta. forfè però difcaro fede Italia voi, a. della mufc y ca, la con cui gran notizia sé di qui che numero fcienza* fucilo fia i finimento, nuovo un di accrefciuto già ne Siccome principalmente avea frefca quella pare il lettevole di- che , alia acconcia mu- Franklin pò qui fvcnturatamente rimalo fuo in finimento Reale fece ne , fcegliendo quello, .qualità migliore m'abbia io que' uno o di il figura e che primo Prefo dalla melodia dalla e De- noflra della udito. fuoni E* di fu quefto la imitazione a bicchieri e veduto di dolcezza : arfe Signore ingegnofiffimo Itval, Membro Società Il abitava* egli cW cafa che incendio un co! abbruciato , produceano, che di maggiore alle comodi dopo te venifferp feduta cofa» qual fperienze e perati ado- 9 di vetri de, La fp*ro nume- perfona varie pia uno un tutti e iftrumento. tentate avere ; d'una mani air faccia in toni in Aero ammette chieri i bic- che maniera una infieme ridotti e ; piti angufto, zio voluto avrei difpofti in foflero conveniente io da è diverfe ftata me guife efeguita corno* men nella feguen- maniera . I il bicchieri più che ferì1 e avere fia vogliono poffibile nel mezzo a effere forma uh collo incavati emif- di o pic- ciuo L'Armonica* bucato ciucio vedàfi 91 la fig.2. La fpef- ^ fezza del dipreflò anzi # decima la che meno d'ufi parte no vie ma ; s' avvicina più ali1 orlo ricino vetro a un pollice, maggiore Il collo al è e me co- collo ne9 . bicchieri più larghi pollice, e mezzo le ; iio lungo è indentro largo di quali del collo che bicchieri un più piccolo fià non che più il corto del diametro Il pollice mezzo e capacità dei guifa jperò in un fi fminuifco- alla ; a pollice un enfio ni m proporzionatamente medefimi intorno . bicchiere quello fti due il cui di un mio è più largo del più Tra tre. è quealtri ventitré f diverfo è di di è n' ha ve diametro pollici nove , ftretto bicchieri quarto di l'uno dall'altro Per formarne pollice . almeno fi faranno folo ftromento fei , boflbli di di vetro quello di fé numero grandezza ciafcuna ne Jer tre ottave quali dieno coni ciafcuno tutti ( che la i vóce badano )' i femitorti o e bilmente proba- potranno fcegliere trentafette : ben con* fona Franklin 94 - il fopra di dentro dalla piccola fua larga e undici pollici dalla cinque e , concavità la e cafletta piedi, tre banda più grande mia è più conica " , acciocché s1 acconci meglio dei zion circa ogni per parte La reggano. lunga è (fig. i.) al fi quale bicchieri alla configuraaprefi cafletta Quefta . alla circa metà fua altezza della e y te fuperiore ripiegali indietro, de' d' II gangherella , della mezzo nei neir fianco, un fufo dee e rare gi- poter di metallo del fitti legno IL . il r crefeendo piccola a dove di modo di è un pia groffa in una Vanghetta caffa vite una diametro di quarto alla fi e un del de- va la più pollice fufo termina che fporge quale ftanga attacca un • riquadrata : di è verfo cono eftremità La della fuo più grande, pollice aireftremità fuori e altro neir e ritondo è cafletta Cerchielli due è l'afle, che odia , dentro mézzo per giace orizzontalmente duro ferro un tufo, la par-* la diante me- B ruota . Quefta è ad ufo di rendere equabile il mo- vi- U\Armonha i 95 . quando vimento, j fanno La le col ruota è mia diametro il cai |" girare fpeifezza da piombo. fufo, piede del circa nel pollici, venticinque d'avorio della fuori ruota di affé. Alla la pollici ali9 quattro cocca funicella di quefto la quale , calcola E La cafTetta una tavola un il fporga ne dell' fi debbono di diametro fui fui collo dair la delruota. di piano com-* d'ognuno alcun poco pofla de1 fori in » con modo, il perchè radere poiché : ingrata difcordanza. difuguaie , fufo aggiuntato, non far di- bene dell' altro parte ficcato con- alla e alla nel fuori uno fta mezzo per bicchieri fugherò un' gheri i di piedi. quattro di collo interior a libbre piuolo s'accappia collocare primamente pezzo quale fi deve fua incirca movimento fermare Per ntettefi dà ta- alla D , ftanza ; ; di e capire vicino piuolo di di filatoio foggia a ff legno detto mahogany poter Un i bicchieri e è di diciotto circonferenza i il cib Ai la gionerebbe ca- fu- fucchielli che feuu eia* Franklin fi foro {ufo* intorno vuol mettere fi dee adattato fia fcuti fui erettamente tenere nani mentre e eflb le ambe con altro un fi bicchiere, il perno del Quando ftare. dee cui a quella parte a fa il girare , , Avvertafi il il foro non fi fenda non il rerà fui (ufo bicchiere ; devole, l'altro, del finiftra ; in volgerà, fufo fi modo tal bicchieri feortro con- l'uno all' eftremità largo che he» difaggra- voce i più o irridendo una (*) il effondo e renderà, Pongonfi grofla fi o fia troppo anco non toccando e vicino né ; allora perchè fermo dentro fpigne- , vetro al nello acciocché tiretto largo, più che go luo- fuo al , troppo re bello bene però . fia bel fpignerlo ferro trova che a maio fuo il collo , fia m -" i (*) Tutta parere ; P al ma Traduttore ? ' i ? quefta minuta foverchia 9 quando accompagnò fuo ?? l'A. colla ? ? ? ?? deferizione e (Te odori feri (Te la che figura la lettera mandò trebbe po- ra figu«ori fblo , francefe Sig. Du-inwrg. Armonica V f j . ila rivolto vicino della parte fucceda gli dell'orlo del bicchieri ruota, che fui in Fermi primo ra, politu- pollice un dell* fuori s' avanza fuor perno . ciafcuno il e medefima nella ifporgendo più non i alla , altro pollice un o quarti tre o , di eflb in , egli Ed . de' bicchieri è che la cava- fommità le accodandovi .voce, delle. dita col infieme conferenza cir- dalla appunto zione por- fuori,che l'orlo fopra quelli s'aggirano mentre fufo * . più poco G Per la del -colori ,; E V.XK comune ; i bicchieri e* il compite* ottave tre un al. primo io ho to colori- , fuperficie che bianco le il G è più agevolmente d' occhio vetro do voce racchiude conofcere colpo do alto più della baffo . più largo bicchiere Il mio tà me- fua fporgein , fi della proporzione la o , del è , della note prifma giallo5 all' vicina femitono ogni altre di interiore F ; C verde E quella orlo, i G lafcian- diftinguen- e coi ottava roflb parte ; D fette to arancia- azzurigno ; A iur Franklin fi ìndaco B ; porporino rodo. Indi colore (eccetto è che i nuovo medefimo del vetri l'ottava fono bianchi) i di C e ; dell'altro. l'uno Quefto macchina alla fronte fedendo fi Tuona finimento ficcome a incontro , alla piede quando vogliono da nette tal il ogni vetro, più màhi untume di vibreranno la fuori trarranno co- voce ambe adoperano le • ; che con a averfene viene (onore a girano delle I le più a dolci ancora . voci ritrolb che quando i quando a chieri bra- conda fe- dita. vantaggi voci più toccare OfTervifi tempo un più fi , te d'un afperfe finiffimo Si bea e , e : getto ne e umide alquanto facilmente bicchieri che dita Le . effere pocolino unaj*pu- con chiara d'acqua di bagnando e i i bicchieri quando in inzoppata gna fufo il girare col facendo cembalo; del taratura fue che di quefto rrefcono quelle fono finimento incomparabilmeodi qualunque tro: . al- RISPOSTA STESSO DELLO SIGNOR Ad FRANKLIN B. aUunt fattigli qnifthmi Du-bourg Signor frante/e all'Armonica* riguardo QUando fufo fono bicchieri oflìa Dicembre 8. Londra i Traduttore dal affé 1772* orizzontale , d' efli ben è redefi fermato per , bicchiere il intero all' che e , ognuno fili collocati eftremità nel fho liniftra che bordo fecondo folo moftra primo il : efee che grande, più in do entran- pollice un faori ; , fucceffivamente fporge tiene, feoperto in ogni fuori làfciarido una bicchiere in quella ftrifeia, fu e del così contenuto che quello, da fta lo allo maniera cui fi d9m pub ap- Rifpofla fult il dito. poggiare l'altro, l'uti in guifa il dito che tra onde l'uno bordo follevati però l'altro e toccanti non fono non il 1*1 . bicchieri I ma Armonica poffa interno entrar può non , ftrofinato. effere del intera dito grande più fui bicchieri lo ona parte cib in devono batta ma renderti /che vi ??'? : la 0*H di efperieni diverfi toc- due ore per òelV toftot Arm*~ (*). ^ 1 f. .- • . * lo; Tor- i figura ?? ?,-.... ' - t ..• tocca prèffo meri ben manderà '[ u fi pratico. .;..--..: ... , ben' incidere Faccio aw* alcuni l^efercizio ciò in fo~ di veffemente effere più, alcuni fola poiché iftruire i mette ne La , bicchieri cati, fé eftremo. che mifura-j a più piccolo , l'orlo pub nel e bicchiere del s'impiccolifcono appena za bordo quindi ma , pòlpaftrella la Mettefi . ....... .;. 4 .. . ^ (*) E* 'quella che vedefi nella Tavola . Ej. "*•; , X02 OSSERVAZIONI . Sulla poca neffuna o l'umido colle materie /pentimenti collo amo t, MARSIGLIO /Ingoiare vafe un di gocciole porto RI ANI. alla vetro , nel afciatto. di poi confermato eflb fofpetto un dall' eh* è , efpofto minutiffime metallo di affatto rimane Angolare fenomeno Quello nafcere di pezzo un mezzo ed \ porcellana #fi copte tutto di Parigi fenomeno un rugiada di o mentre fece Reale riferito viene intorno rugiada .alla zolfo LAND (*) km refintfe, atti dell'Accademia NEgli che Signor del D. affinità il quale efperienza mi cioè mi fu che , ' ' * "*- \ . (*) P-JS" Anno 173*. p. : Jji. '; ' Nrflee VoL j„ Zolfo Sullo generalmente ai flagiflcpoco Penfai aereo. , delle fi allora coi per tutti corpi mila 0 fineftre i abbondanti attacchi effer in asciutti la quefta {basa di umide £ delle piombi d'una rimangano 103 ec. gione ra- invetriate cut fi me, dor- i vetri laddove , tutti di ricoprono ghiaccinoli da come , nelle •cui Chiele feriate ', ; e metallici umidi fono Altre lari popo- dimoftrauo fioi maffima quale mente, che involti fiamo anno diflìma la la quefti corpi, un a deli* terzo atmosfera dalle confta come di utile eflere per un' dentemente evi- proprietà pub in che riferire, potrei i mentre . offervaziorii per troviamo bagnati, corpi leggermente appena noi anzi altri e offervarfi umide umidiffimi; marmi le facilmente può ognuno umt- diligenti of- , fui iervazioni nei fogli adi eflere Per d'umido del Milanefe Clima Caffi che regiftrate meriterebbero , continuate. inveftigare fi a ho attacchi E 4 quali corpi meno intraprefe varie fpe- Lanàri 164 tifando fperienze ed ed tenuu dell' umido de9 Primieramente foftanze varie ali1 umido ftanno di tavola una aereo così mi da fi cocpi ridurre cioè le • le aventi efpongo afciuttìiTuna, più per efpofti bene', di Superficie \ e ia col- quantità ver eguali, pezzi in fu di ai procuro eguali groflezze quindi, la s'attacca che né , metodi varj determinare per mero nu- oflervazio- alcune uno un necefTaria, indicare generali, corpi attenzione di contenterò di eftefo fa né fare potate diligenza me dia ; , abbaftanza j"i metodi varj dì , avendole -non ani mentre ; ore deLfal preparo fpolverfczato in di taro tar- mortajo un , rifcaldato tengo e di mira colle foftanze tolto che. afciutto: ben tavola fulla lo* vedo di pezzo un ' ciò preparato, efpofto vetro medefimaV umido ! ritiro e in , ftanza con tartaro la. tavola afcintta f (laccio uno ., uniformemente foftanze % e quindi! próntamente fpargo fui. pezzi Ho offerrando i una it fai delle fu di vede di- quali cor- r Saffo Zolfo torp! pili predo Ora imtfatto ho metodo delle ana rumido: di fi fale di che tardi ftrata Io poiché , la nul- o poco fovfalfpàrfóvi non "' tàrtaro in quali attacca è lo zolfo che trovato foftanzealle in quefto fèbbene con . of fate cada di id~ (Irato éìeliquefcenza t «r. cade Altre* fperien* deliquefcenza . xe anche zolfor efatte più depongono 'dà di favore * fullo fatte me quefta òflerf vafcione . Per qualche trarre quella proprietà dello Aire bocci» fulla zolfo di da9 della quale , fi grande quantità attacca una il aereo, repentino nelP atmosfera 'raffreddamento, Con . fvaporando a come tempo che " quafc» iriforga produce tutti camìccia tale per , vertito av- un i Fifici di è zolfo .; E (*} Per quale poi cangiamento , (*) tro Termome- un gran che noto re- a Filici fu già da y d'umido rifai pe fuperficie nuda , .come la eflb con partito da utile riparare 5 air inconveniente, bache baftcvolmente niente e | mosferay il per conveniente xa baffi cangia* dell' flato Termometro la come at* pia conto verun per jneqnve^ Arano nello avvenga non temere quello :a qualunque per che. menfo, a fi- ripara in-» alcun dimoftrcrfr a^U'Ope* Colori* fui Dalla ne/luna collo aereo affinità zolfo npn dell' .umidi? dipendono eglino ferie -i^^- nafeca nel alcuni hanno tubo di ; da! Stg. ebe Rozitr il tuko all' inconveniente termometro» il cfla, tubo fi attacca 6 raffredda, rifentefi Appare per quella al che vien (Ottobre o boccia alla tubo ; di nu^ del f vaporando damento raffred- tal Termometro, eflfervi miglior prppoftp V » timamente ul- fatte poc? e. Memoria uà paicfce l'umidità? Pincniufo non tanto quello, di ; più attaccarli pub non di Ab. in rapportate e • ri pax* che Blomdeau', Sigi "fri** ) 1775. efperifcnte dalle ma def Giornale net di chiuderlo immaginato retro (vaporazione dalla Termometro dai Edit. eh. ro ripatore Au- Landriaui* loft aie effe furono cuccbia/o dal cavate mttz* , tre ra le loro calde fupetficie sferiche molli e offervb alcuna vi non , anco* etano . , la attrazione leggermente quando cominciarono warfi , e crebbe affai,pie quando divenne raffreddar/i.* a ujato quefle fifianze in invilupparle " eflerna non adoperi la le ed Sig* Grey ma in " principio egli Da involgere per flanella offervb quefii corpi il quanto attività vea j primo giorno fino quantunque quattro al , e bene e trovò vigorofamente in cui di ze cal- Egli ec* conferoarono momento alcuni chele y agire ad continuavano che i per , giorni 30. per corpi i bianca appreffotrovi egualmente operavano nere aria F che y pia grandi re tene- per Jt attrazione maniera toccaffe. una fofianx* . fiato in attrazione la tutta uno bianca carta pia piccioli dal ma** ad quefta perfettamente fredda Il metodo fu fi mamfefik quale filiamo 9 fta que- egli feri- effifoffero gii mefi fiati preparati da • Egli particolarmente parla di gran un cono Stilo di tatto le Zolfo zolfo coperto egli F di fujò avea I0f ec. bicchiere un qua* qualunque che dice e nel , , Volta levava ne il quefio vetro attraeva , che egualmente' il vetro pò fo il lo tonfi* to zjol* quanto c?at± foffe la flagrane y Dice bel era lafciava giammai non contraria comechi -trarre Quando . fortemente attraeva quale peri y zolfo altresì che di: zolfo focaccia una ec. , eh* egli quando della fee detto fcrivea, voi. dì cib che dalie liquefatte.' JLglhfufe e cui colà pò fé intorbo* dello fopra elettriche va conduttore un elettrico lo o zolfo, ra ter- la/cia toh cui trovò flèjfefperienzey f ufo.ity coppe zolfo» non fé di ec. lo zolfo y fréddi elettricità zolfo in"un offervò chrquawdo* -vennero duzione pro- j dello verfando alla . Il Sig. fiipirms feci le e riferì- Wilke fofbanze raffreddare ne fiaccò fortemente lettricità d'e- alla~p*g.4*r. chiama egli /poniamo- prodotte ed Sig. curio fé fperienze varie Il i. fcgni dava (coperta, tenne 'davano e uniti la di metallo coppa alcun dU fegno elet- ' * Landtiaai io . elettrico; e al voci tricità che diedero ne eòe momento furon^Jlaccatì'. Volete fempre feomparve riponeva nella coppa e , quando fi fcparava tra due ri tornavano avrebbero Kello (he Folta ,vjane che linea delle lo havyi if fegni i • JP inconveniente dal prefqrjtto fi» Arato eh* colle all' incirca ,que£o iofervibile gnor Si- pia gfoffo aop cende vi- fcgepola ftagtoni facilmente Io tende che cità elettri- all'Elettroforo, y mem dei fttjditfe ed analizzar condotto xq|fa perb fictome compatire a .Quefte fperietìzebene ci nuor alcuno fé Ma ec. bel di compariva zolfoJi /eparati y fé fi riunivano erano appreffar di lo quando corpifoffefitto privato della fua ntentte te de* mokovir poi U , di e neflun ufo » elettrico . Il foftanze tre r grado ho avendo per d' per anco le al* hanno all' umido rapporto bene che non determinato non , fatte qaefte efperienze diligenza che fembra inaffinità, perb che mi uno pareva Arato con neceflaria. di buona la quelMi ver- nice Zolfi Sulh di gomma» atee nulla o copale, fia attaccabile in te. . di o ambra, poco dall' umidità die forfè potrebbbe della invece re Leyden cbrto due anche armature dell1 Elettroforo delle di boccie irivernr- parimenti costTifolamerito repdere per nudo effere potrebbe fervi- refinofa il labbro ed ; eccellentemente hmina io per , delle più perfetto fo ho ne . due di quefte fervono affai bene ben re per nulla rimane flogifto, l'umido attacca -l arfé le altre arie ho deH* deflogifticate che le doveffi d'acqua campana delle r, fare eguali data una quefte fperienze fatte arie : di in aria e porrei Io fattizia quantità varie una vedere tità quan- fotto in , maggiore quantità però al cafo ma confinata a do umi- , di contatto ftarei di taitroft:,'Pin- . non \ aereo cariche fierò'frifentf bibaci ec effe- refinb- materie ibno^Paria come cfiammabite alle fc M rintracciare a che fi vuol l'intento. averne che dunque o poco ia vernice ma che migliorate, cosi : preparata Porto fe boccie d' acqua di quale foffé Lanàri iiz ie (Vaporata, dell'acqua fima, con vafellin*» fifla, egli è tradotta in poiché di fole e di .quantità (atmosferi(a na ripie- boccia una raffreddati depone maggiore una l'ari* che gocciole d'acqua , umida mediocremente • Se. Le 'arie fattizie in foffero dell' grado diflblvehti sor umidir» è certa, efteriormente mercurio neve lauguantità refidm pefando nel L'aria ani ai» uin umido aereo , m noi ad verremmo il intendere perchè le nel- , arie flogvfticatela trafpirazione*è ec. Mft in altre. cirqoftanze vplo hàrità nelle mie cfo vi te mol- concorrono benché accennate* Ricmfà detf aria pubblicate intorno V anna pedita im- Ma di fth (boriò* iET- ri3 DEL Prof, A R dJRI DIETRO SIC P. E E*T L MOSCATr Chirurgia di ec. .AQLI^UTORI . u? Opuscoli Scelta della agli effetti dei Intorno rapidi paffaggf , dal? eflremo all\eflremoFreddo Caldo fui Umano. Corpo colla gentile premura LA l'onore quale , affinchè d'invitarmi fate~ mi io vi munichi co- , almeno Sperienze da che freddo mi , più diftinte ultimamente fatte me nel producono paffaggi il rifultato in fuccinto dall' caldo dopo obbliga grazie, fùgli rioftro' corpo eftremo i e detti e del fofpetto a refe vene aver colla compiacervi Egli eflere non le reumatiche è da molto le il coftipazioni femplice freddo,al quale occafioni. quella mia Per ci effetto ho colle colta giore mag- rali catar- ed , i,così del caldo efponghiamo verificare congettura le tempo affezioni , raffreddori pidi ra- all' èltremo . io fetti, ef- , follecitudine che delle in varie efperienze l'opportuni*» a del Lettera 14. gagliardo freddo ultigM"ente pattato come quella che la fra d'un9 quella Ho le più atmosferica, temperatura e rifcaldata artificialmente aria forti differenze . delle baffo e (tanti? che affine fettimana di farvi tiere quar- volte più afcmgare entro metodo Il de' bambini la biancheria liei mio fi rifcalda (*) nutrici na d'u- cfolW opportunità inoltre pofittato piccola la poteri!^ mi eoo . cui feguente S' accende rifpond? della danza in di effe; dentro fi può quanto fi cinque la prodotta vien mano accefa fei danza che tutta dalla ha più o , bragia, che di ed porta una la aver- piccola fineftra dal medefimo montiia mano Si legna. , di cor- fpargono nella , queir che quindi, dopo , celli di chiuda la fo- una , Iato la le qua- " folamente quando di fuoco ftufa una infuocata medefima flanza violento un il fe- è . fuori legna rifcaldare giornalmente fi fuole fi apre Tumido accedente folo volta cioè , efalato In qualche quefta biancheria dalla ftanza ho polli è due . u — ? ? . (*) ove .bambini NcIlaSpeda!e il eh. Aut. cfppfti ... Magsjioredi ì P. Prof., quefta e Medico tà, Cit- de* Lettera io ti miopdflfcra il calore; forte nelle refpirazìoni incomoda^PJirari v'entrava; in feguito prime calda a bene refpirava io che , . eranS abiti d* Gli leggiero qualche fenza non quantunque fanno af- vano fi Scalda- di lana • la calore •fono pelle, ed fentito il inetto cerne il caldo capo un allora ad 4a Ora obbligarmi eflenJo volta Qualche quefto era , fotto il o,le prime affannofe ed il tutto .che jion il mi cuore fi : o polfo mi gli àbiti .fenfibile:, non per Il freddo to due mi aperta,che il raezz' ora 6. gradi di R. refpirazìoni erano molto, forza feguito ; in ,fe naturale fiato ferbato hanno dell* aria all'aria fi accelerava allo ottante ben di calore tre con ricomponeva e violento volta una batteva mi maffimo applicare. fiato perfino e 2, 5,4 fortire. a ingombro, poco ,fcfcendo immediatamente . pel foverchio "f incomodarmi fegnò a caler un rigido freddo sferico, atmo- dòpo réfperimen- atmosferica nelle me pri- . refpirazìoni nei , acuto ii a fegno di pochi minuti, giorni più rigidi, produrre prima un dolore alia trachea» era òttufo poi a Mofctti. folamente ifpoIrtìo^Hk tutto più freddo che^mi di pafsò la per in a^P? mi debolezza rale e li?- in piedi il minirho però per quafi danno Donne qui obbligate difguftpfogenere fé dimorano riscaldata o col fintftrino volta in chiflimo,e lamente nel gr. fotto.il. 42. ; alcuna era una , e che cioè: di F. biancheria o, di quefto gr. grada mezz' qualche dura che confeguenza di Febbraio era di piti che rifcaldata frale differenza 48, balia di R. oflìa , che , per ,'0 ora ufcendo la ftufa la maffimo' deliquio atmosferico temperature mezzo ha a te generalmen- che giorno primo do il freddo dijR. al chiufo, cadono non ro~ non impiego per tempo paffaggtera un foffrime me. danza più per Suddette particolare malattia; veruna nella reggermi altronde deperimenti loffrono noti " fenza mia di d'ora le tutte mefc un nella mufcolar* poteva fatte gene* quarto un appena bufta fallate. Fin Le d' giorni una il fiftema meno Ho . efperienze di fentirmi tutto quale nel curare travi ftata più di taezz' ora, poSor . quan-r é. gr. ai era due 98. e la cadde t fangp^P* cavarle fi dovè e erUrnodjHnrtita ful'cofpo, all'aria dicendo guarirla "ficconie medcfime piove, d* riuicì che farla rinvenire Le felicemente. ho fair aria cai-* ripetute nelP aria* fatte , *à fono afcitma* calcia ai medefimo ftate umida ed grado fe- a , che gno i termometri , vapore vifibile era acqueo danno alcun tato ed il bagnati erano , o ; né {concerto n' è riful- ce morkofo Da . , qtìefte efpericnxe credo diverte furono rifulta, che ) quello in ( poiché le celebri nuove Seltnder che il y frireneinoftri climi fatte e di Banks per altro io e getto og- fòf- untano pub previa ne educazio- corpo fenza afpetto , diretta ciò a fenza neceflìtà di robufta , riftanuneo {trattura sfera non d'atmo- cangiamento , foffirendone incomodo fino di , di 47^ offia R. poiché roi.di dannofo io reputo ulteriore fa Ito detto Ho F. *d nel quale altre foffrì gr. infalubre la donna gr.' 47., quell* febbene , fola fra le varie Egli è ben ve-* . ro che vi ugualmente fono ofiervazioni forti |rcfò abitatori fra delle i Mofcoviti di cangiamenti ed altri più gelide regioni ro^ ; -mi Jmfcatt i-x 9 . fino e^M*vique'«popoli fapete che voi t più inf^Ppavvezzi tenera oflervazionl quelle crederli pericolo d'errore efperienza noi a freddo fé il violento paflaggio fra: che mi eccedere non per riferbo ad produrrà mai , quelle così frequenti malattie che do cal- maflimo il fé rapido cotti pa non dell* il maflimo , quefti efiremi fenza* guida la ficura umido, come potevano non adattabili dunque Se . afciutto così fenza e la dal- ? di i limiti ifpiegare che e Quefto è ciò lettera una dimo- fpero , ftrare colle che efperìenze fio. dove in fu fcrivendo ora riferirò quefto altre varie colare parti- operetta una mento argo- intereffanti , fatte fu oflervazioni quefto propofito . Frattanto non ed fé le le crediate perciò della onorate de' vere Ho T ài , onore di di chi l'arduo più facile groffi e voftra coraggio fociale pel vantaggio efatte meno {limabile il filofofico impiegarli fperienze vj pajono ardite* poco e comodo fictfre; zione approva- preferire meftiere utili volumi dichiararmi o di così di fcri- fedendo . ec. IN- IN DEL E §*C D VOLUME 1 XV. ' ' del ZEttera Rozier ' la '' ' ' al Sig. Ah Morfeau Sig. fu ' -7 maniera agi/ce cui in il Mercurio falla Difcorfo j. p. • . del Torpedine Prin- Gru. gle* 15. p. ^ del appendice Traduttore fulla Memoria di V F. Mr. Armonica. al B. riguardo BOURG fulla Offervazioni l'umido ha vof* Sig. * Franklw B. Prof. R. B. dal Lettera Dth p. 100. colle aereo fpecialmente collo affiniti refi- materie zolfo del Sig» p. 102. , Landriani. Marsiglio del P. Prof, la Scelta dei Sig. nejfuna 0 " D. ai all'Armonica, poca 87 p. ec. Franklin quiflìoni fattegli alcune che del fleffo Sig. dello Jlifpojìa 66. p. Beccaria G. Pianti) ; Lettera P. delle Fecondazione r"E 60 p. . di Signor D. Chirurgia d ajìremo Freddo ec. Opufcoli rapidi paraggi Pietro agli Moscati intorno daW fui Corpe dtL Autori ejlremo effetti agli Caldo Umano , p. alP 11 3* NEW THE LIBRARYI PUBLIC AtTOft* TILDE YORK N LENO* FOUNPATIOH»^ I É DA N / VOLUME DEL del ZEttera Rozier XV. al Sig. Morfeau fu la maniera Sig.Jb. cui agi/ce in il Mercurio 3* P- • del Difcorfo Julia Torpedine Prin- Cav. p. i5* gle* , del Traduttore appendice F. Mr. de P. B. Lettera V Armonica. al delle fulla Fecondazione Memoria di p. . Jlifpojìadello Sig. ftejjfo riguardo OJfervazioni fulla BOURG ha che nofe B. e Sig. p. . poca 100. 0 , del Signor Landriani. D. Pietro p. 102. Moscati la delagli Autori Scelta d Opufcoliintorno agli effetti daW alP efiremo Caldo dei rapidipaffaggi fftremeFreddo fui Cerpe Umano p. 1 1 jé P. Prof, di Chirurgia ec. . i ) i J Du- neffuna affiniti colle materie l'umido ufvaereo fpecialmentecollo zolfo del Sig. Marsiglio Lettera dal ali* Armonica , D. ad Franklin quijlìontfattegli alcune 66. Sig. B. Franklin R. Prof. ec. p. 87 Beccaria G. Piante, p. del 60 ! i ?• YORK NE'V THE IPUBLICLIBRARYI ASTOft, TILDE LENOK FOUNOATIOMr N C DI T L E A OPUSCOLI INTERESSANTI TRADOTTI DA Ctf//' LINGUE VARIE aggiunta d* Ofufcoli nuovi VOLUME IN Nella Italiani . XVI. MILANO. Stamperia di Giuseppe Marelli • Cen licenza mpcclxxvi. de* Superiori . ¥ -Et**************************************** * ai- OSSERVAZIONI IDROSTATICHE Su DEL FAGGÒT. GIACOMO SIG. Dagli Bevande. ie delP Atti ' Accnd. di fovente O Svezia. il efaminato cori que' li- di rifpettivo pefo al nutrimento che , degli uomini al loro piacere ; efpongo ora e le mie nelle fervono , o feguenti tavole offervazioni . Ho un adoperato recipiente, preflb una il mafia nelle quale conteneva cubica, A 2 mie non efperienze a un di maggiore di F*gg*t 4 2U 4i 819111 , sì bilancia i73v iò8lv , -^— che efatta, ed \ , una d'on- parte * * 4000 eia muffii era* -L_ a fenfibile, dy oncia ed eranvi i peli corrifpondenti . * 4000 Trovai ( acqua ~ in la , le quindi ; dividere il il farà diffidi nelle nella pefo dell'acqua il tavola e ad altri ridurli in però piaceffe prendere Qualor leggitori pure li- giudicato piti opportuno dell' ridurre i a ho queftò mine ter- fotto maggior a notate quefte a , qui numeri anzi non acqua . Poffono due ho eipofti j prima piccoliffime, pefì fpecifici di paragone de' terminar de- ben i cofa tavole rapportane ) tra pel pefo 1000 di tator dell* pefo per , mentovato 'parti. 15 590 licori altri differenze v9 hanno che del infufficiente parti 1000 ebri gli cui a divifione numeri io modo co- ftel£o proporzioni maggiori, pefì. Ta- . r le Bevande. Su $ TAVOLA Del L pefo proprio de fottomttttilicori * 753. Etere 897. Spirito di vino -- - P33. Acquavite Acquavite 949. Arrac P51. Vine P90. Vino vecchio 990. Vino roflfo di 993* Vino nuovo 996. Vino del 999, Vino di ^50. - - 11440 ..- retti 6cato Svezia di comune di comune 14500 Francia 145^0 di Borgogna - bianco - Pomac - - - bianco Reno, - di Francia 15440 15440 - di Francia 15490 d'Orleans e io Acéto io. 2027. -• - - - 15585 . 155PO - 15750 15750 15760 -------- di Vacca Latte ordinario , io?$. Vino 10^8. Latte 1041. Birra Hip. Vino venderti delle detta 9 di - qual - - - - pafeiuta Bjtrnol . 16020 - 161 - 16190 ben - Spigna in - . Canarie di Vacca Veggonfi loro . ----- fuole licori - «55*0 - Ì009. - loop. 14800 14840 -------- Sciampagna Acqua di piaggia Vino di Portogailo,bianco,o rodo Latte di Capra 1000. 12590 • - - - - - - quefta tavola ordinatamente podi in • - * 16240 - I74Ìc* i nomi de9 ragione del pefo dal più,leggiero- al più A3 io grave e " Faggùt 6 fcorgefi da effe, e i e vini di acqua, i cui di aceto altro per In tartaro. di de9 E i licori generale in fali, che un9 è tanto i licori più i licori della tità quan- diffoluzione in . generale che , di lor più leggieri natura loro leggerezza migliori fenomeno contengono ; né all' e acqua giore mag- oppofto più all'acqua fperar privarseli affatto, poiché vi gra- più pefano quanto devefi quanto , dell' fono che fono migliori tanto , Quefto della ofTervafi^che oflervazione fono "jue* licori, vino deporto proporzione quali fono la nel nuovo , dell' acqua, perduti Il ha tengono pel ancora del perchè non „ rendono. lo leggiero più pure ha ferbandofi fpecie, vino perchè, non , che più medefima del caldo pel maggior piti pefanti. , leggiero è vecchio fono fé e la e pefa più certamente, più pefano dolci, Francia degli fpiriti , vino, pih leggieri dell' vegetali fpumare troppo fono vini deMicori parte L' dolci non gli fpiritidiftillati, che i . che , fi deve di più fpiritofi li- Faggót * al nata s'è pefo fpecifica de' Portò licori la pur trovata così midi., colla che affìcurare borni re maggio- , fi fono accuratezza (Iure n1 è fé fatte , , la qualità, fé e le deferita fono ne mi- efaminata pefo il fiflato le tutte vole, ta- (*) che fianvi bottìglia nella -^ vino di ~ e , d9 acqua tale (*) e fono infame è appunto Tav. di l' acqua e , 15140 , Faggot la peferà 8904 fommati che *ajó E il vino : nelle fue III. // V A. le tutte altri con il pefo dal trovato mifìure, vedefi come « Sig. ael* r. deferive de' mifture licori eftefo per Noi licori non le tavole coir acqua crediamo , ciò . neceflario Je ; cr foltanto indicando di contenteremo d'alcuni Tavole // e licori la di traferivere maggior progreffione delle T. . TA- ufo, tre al- r Su le Bevande. TAVOLA Del pefoy nate 20 J II, delle Acque-vitee famieoi me/colare a grade a grado dai fino al o lo Spiritodi Vino rettificato e bontà colV acqua. A 5 TA~ TA- r A 6 Indi- il Taggot ? Indicheremo fo che produce y mifta a altri di Vino del Vino di Vino forte Vino di - — 5.1 - — $5 - - ** -f- 14 - - - Bjornol — 65 Spagna. fi metodo fteflb de* quali fappiafi — conofee- pub di facciafi che — 186 ----- la due* vini , d'efempio: gion del vi ogni il avrà ftefla — fi di A ea- di no vi- fpecifico . data 15530 un quantità fé fottraendone ; altrettanto pelo eguale progreffione dalla vino pefo foftituifea fi colla il una pefa Reno Portogallo col - • -*-•--* miftura + 6 - - - Canarie re per - - - leggiera, Birra + ij Portogallo Collo e licori. «"?--- Reno delle Birra gli de- 415 Francia qua ac- d'ognuno •--••-.-• Vino d' parte quantità una fummentovati Etere ^ decima ogni di pe- differenza la ora di potrà fapere miftura Portogallo. del 20 tutta vino di vino a 15550 ; aggiunto la porzione pro- del Reno Or Su Or più nato in fapendo migliori fono effi contiene frammifta quanto , a purezza, della e data quella pefo del qualora , mente relativa- migliore dicare giudi licore conofciamo fpecie loro potremo y J , bontà, propria: fpecie alla della pefo loro vi artifizio umano del mezzo per , che e , quefta natura per tanta d* acqua meno dalla o , quindi licori i più puri' fono quanto fotr puri 17 che nor, , fia Bevande'. U il giallo * più ed utili divengono oflervaziotri Quefte intereffanti , venditori di fogliono vino «dora ilraniere materie che quanto , di tanto or con i giunta ag- animali , or vegetabili, colore al minerali or chiaro vino y dar debole e , il guado, talor gufto, ingannando nuocendo o così alla i loro al corpi ftammtfchiao Da minerali ciò . utile fia per effere una appare bilancia e cipalmente prin- " ove vino compratori, falute e dere ren- , chiarezza la e forza al vino quanto idro- ila- Faggot. 14 fatica E* licore da però oflervarfi che (*) • ove uà , d'un trovili dee non pefo quello che nella di minore indicato inganno.. ogni qualunque o è evitare per giore mag- Tav. L tal inferirli che torto , fia licore Nel acqua. con qualità dalla pefò é provenire Aerile terreno , Nella birra e dalla e te pel lat- " ? alla proporzionato da frumento cib pub vino del ftagione piovofa il indebolito artificiofatnente flato la cui* bontà det fi ricava, birra al e , pafcolo del nella beftiame che , fuddetta , eflendo Tav. come vedefi abbondante , , e rende buono il latte pia pefante , e migliore. A. (*) mezzi nel conofcere Per più Voi e fatti , V1IL i pih e p. j. Vini ficuri Il altri conci fi fon ni propo- Ttsd. DE- La io noto Tourrette piìr'meritorie per che quefta affociazione vifcere SpUnchnohgie raifonnie parti felici che l'han della Chirurgia, diftinto e le per e , to tratta- dì titolo col pubblicato tata meri- un per , delle han gli in neli' zioni opera- le tutte Oftetricia Angolarmente . fu Ei aflìftere per ak" quefta Città Il che addolorato, di un di diede M. di meli. fette alla luce parve debole, per Flurtmt che ,, . Madre la veduta dvea la durante potè maravigliare non uè , né prematuro e anche ilraordinaria mefi fette di 1774. Dama una coftitùzion -una piccolezza feto di fola ella del Giugno parto gravida Bambino d'una nel chiamato dei patto d*l debolezza della danza gravi- glio Fi- , Quella Dama nel avea della corfo • (Offerte gravidanza rabili., cui cohofeiuti . adunque ' quiete appeaa. flato Lo /• b una delle .dal morte v e a veano. perdite gli altri confidemezzi moderato * Bambino vicina» annunziava Nondimeno ei r Moflro /ingoiare 17 . ei credette foccorfi. Ma dalla della di prefente Per il dovuta, elleno di creaturina io, debbo delle quali Alla prima alle felli ; ma ancora La e parte s' annunziava carnofa nato feguenti of- aggiugnere, che for* di Flurant M. io fono non lo me- tutt'at fpofitore. fé l'apparenza per prima rapprefentava di offrire mafchile ambi t colarità parti- una « parea dominare Un' . la dato riguar- chimera. una come duto cre- l?*rmafro- fofle non pitiAngolare la lermi vo- tòro? fpecie infatti era di e che e prefentemente avea be Eb- ifpezione il Bambino nell'umana Egli ottenne l'autenticità farebbefi ermafrodito, difrno ti par- la notomia. e dare e il testimonio picche egli avvifarmene, le offervazioni deffmo, quefta . pefo fu colpito nelle l'efame, gentilezza folitr che- trovò il Bambino farne fervazronr è deformità Morto poter la ei miniftrarglieli nel generazione infelice. di dovergli preftare i di venga , appendice e tuo- pel i8 La luogo eh1 che area occupava fenza prepuzio Sotto a piccola prominenza lo fcroto che i tal Una molto avea e * di verfo all' aito dicare in- d'una via per linea una della ve- in giera leg- data profon- così labbri ai rapporto una divifa era prominenza ? , Pappendtce quefta prominenza o né glande fembrava alzando depreffione, ta pun- quella appendice emisferica ma una di longitudinalmente mezzo in fembianza forma la per finiva . deafi e , tuttavolta ; ottafa di Tourrette divifa va vul- della divifione cioè , fotto alia piega dell* appendice deafì una piccola orinario Umile apertura sì ma * camola ve- al che angufta na appe- , ammetteva fonile diletto uno il quale , contuttociò far to mea- penetrò che prefumere, affai avanti, terminaffe per aplla vef- fica • Tale che una zione invitava fpecie di la era a conformazione fofpettare d* ermafrodifmo tutte efteriore, ho come detto, , ; ma quelle parti diffipò la ben differta to- Moflro fingolare 19 . ingannevoli le ùo fui dubbi mife apparenze del ibto vero de9 , vi nuo- Bambino e , di fornito che fine alla fcoperfe realmente delle niuna non era parti effenziali né , dell' dell' né uno feflb altro , la Levata che cute fofpettata fi vi non d'una adipofo fenza veftigio amici, che oonfiftenza affai di tefticoli cioè L' fi cura cercarli per e fcroto, teflfuto un ferma *-ma di vafi fi* tolta M. loto gine, ori- fper- , qualunque Flurant fpecie di urta riconofcere potè la prominenza ricopriva , an^he alla preflb a* vafi grandi» appendice che il rapprefentava y . virile, membro d mente del una teffuto cavernofi ; •La fopra al deftinata Pofta . irtteriornon che forma finalmente non vrfera* e ninna meato come orinario fi è i corpi glande, perforazione. apertura "compiere già , fpugnofo, piccioli a inorganizzata carne uretra, non compofta parve le detto qui paragonata fembrav* medefime fopra infatti ni funzioalla pic- cola La 2 a cola nella della veflka vagina matrice veflka che veftigio alla fomigliaffe delle priva era femiftali chctte alcun liebre mu- , la ; l'uretra trovò nulla e real-~ terminava come fi non ma j rette emisferica prominenza mente Tour fui incollata e veffiretto , , che il tà eflendo Bambino rendere di folidK, fenza queft' ultima da Segue che il fubire quefto Petit alcun né d' di indizio dell' aitro un fé del fonda tre pube era linee ne be- dell' difetto timo ulda negli organi del' non. effo in dell' né dice che dal già trovò non y {opra utero è Egli • parti genitali feffo dfclP .feto oflervato Quelli (*). alimenti accompagnato fimile quafi generazione Sig. vide fi intedino impoffibili- fuor operazione una che difordine nelT vivere , la ro fo- offervazione, fuperfltio degli potea non avvertire un fenza era eftremità. fua alla difordine di colmo per uno egli , una della , fpecie di , fofla larghezza di prò* uno feudo, Qr) Mem.de PAc, dcs Scien* ao. 171^. Moflro /ingoiare 21 • feudo, in e che al avea di un'apertura fotto eh' eminente poco verga vedeafi cui non , potendo lo fé fcandaglio dai non nell' penetrare lati Il " alla chiufo affatto era tura aper- aggiu- retto • gne una formata , . po cor- fofpettò ei clitoride mal una picciol un , o fonda pro- eftremità Tua , . Checché è fia di evidente tà deformi- quell'ultima ella che è non necef- una , faria dell' confeguenza due ne' oflervate grandiffima di bambini) qijali hanno i moftruofità altre fra peraltro £ cui ta, trat- loro una Somiglianza • fenza Or quello dell' interino vizio , effi avrebbono ; verifimilmente ciò e al intorno fi farebbe fe La errore* lo e nell' fola uno civile che nell' pre- due bini bam- Chi avef- , farebbe potea altro im- efterne caduto diflezione e a' apparenze che fi ci affegnare. alle dubbio, v'ha non feffo, potuto ftare volutp quiftione una nell'ondine portantifCma fenta fuppofto vere vi- potuto in diffipar- cafo mo, flran- Arando una 10 fo che raoftri refto loro fuppofizione una limili nel han nel incertezza vera non dicendo fé Tourrette La 21 gratuita poflbno buona una flato. vivere, cortituzione . Io citare potrei all' incirca-, che ?xioftre Tanno 1763 altri abili ta chirurgica fatFlurant M. pur . flato efaminarlo a Anatomici fenza con Queft' Nel feflb Eflcre tanto fpugnofa, trafudare l'orina colia vellica* 11 Cav. maphrodite quello medefimo che per cui la genere tempo fi vedea d'una fidenza con- lafciavano pori all' che fatti ro lo- JEr- art. , ha Enciclopedia i fol- comunicazione di Jaucourt dell' di le parti della rofficcia i razione, ope- efteriore fogliono occupar prominenza una ninna indizio luogo . generazione fubìta avere aveva non in nelle . feiagnrato niun ticinque ven- veduto ho vifita 64 o d'effere ricorda/! var) nella prigioni di anni mendico un più raccolto ftrani e più accertati , riferifee "*) un' . (*) Mem. de al , PAc. delle Scien. ao. 1720. Tourrtttì La *4 ad debbono £anefe al to ( godi A Broli no Calmi Prof. P. Quello Siena pre- deferitto. te par- fcro- Io ba Non affla pube moltiflìma in famiglia ftiperior* penarne . alla La tediceli in due efere- le funzioni di forata cima e , Uretra detto il canale ha è non verga • fanno PA. fecondo ba lati due ai Terga, fcenze,che al Havvi lue- . che apertura , coli' interno un9 fcroto dello comunicazione alcuna la fi- Relazione una di Siena, . alla ma mente go havvi U*iv. nelP dianzi qui limili di Accad. dell' , non in Francefi* Dr. Ermafrodito tefo prefentano im- "?• 167. del ) a - Atti pag. Fihfifi* di volta prete/o Ermafrodito m* prs ù .che .Negli V. alcuna quiftioni (*) circoftanze Tom. hanno , portamiflime, (*) cir- attenta che Tribunali folle decidete fervir genere più la iTpirare a' cofpezione fimi! di Oflervazioni un tì* efee , per con piccolo foro folo nel* V Scaglio e da orina ne* direzione l'efame Siccome atto flato di , e fuoì trafporti lungo la ver* di quefto fatto richieda a Siena, difatti il per giudicare Sig. Dr. sVe pre- della Catari ammogliata. dis- " • , fé fotte atto.al Matrimonio, creduto egli cui . è li ano , , Arcivcfcovile Io ha ha , aflerzione fua ga , lo Sperma tefo ermafrodito Curia verfo cioè effa : non " .ritrova venerei di inferiore parte però r. *5 DISSERTAZIONE Letta Accad. R. nella Parigi di DAL ai e , altro è pia pura THSifton principioil qual la durante lor accrefce il pefo n che aria atmosferica * , la (*) . elleno d'aria -*-1 il metalli coi calcinazione non 1775. LAVOISIER SIC combinafi Apr. z6. dimojlrafi)che Ove Scienze delle realmente Bafta ? fpecie diverfe che egli un corpo fia - (*) prime Le Difcorfo fono quelle fui ; efperienze relative fiate un fatte mercurio prima nel mefe di Novembre con tutte le precauzioni nel M. con V. de XVI. colla tentate laboratorio Ttudaine 1774.1 di anno llo queti avan- no fo- precipitatoper fé ftarc rie a e le Montigny ar 28. di lente ufloria fatte e cure dopo necefla- unitamente Febbraio e , B agli Lmifier xó fia io fiato uno toIc cofótnire per offre che o la che arie arriviamo noi (*) «Tana? fpcde mu divede le ci efpanfiUIità £ nalmente FiNatnra fermale a y fono e feftanze altrettante elleno di.linte fono o particolari modificazioni (empiici , atmosferica? dell'aria fono Quelle fi che le nel contengon formato, ietto mettere m'en occhi agli qomioni ch'io piano che e principali no fo- mi di ptopoflo dell'Accademia. Ma agli t. di 2. fono c!le di e Marzo Mano fiate alla 1775. ripetute dì M. ai moramente de! prefenza R*hef*mcs*It finalmente » à* Sìg. ji« U de Doca di 7W*àft-, M. , de di Mjmtìgnyy M. AUcfatr, e di M. C#- det. (*) fo le de9 Quello Fifici termine e de' ne articolo pieno pia nuove. finirò V. dì riffe pref- coafecraro or dopoché Chimici ha moderno è il fcafo k Emzydefedi* più tor Au- mi in nn ampie alla go lune , paiola Differtazione 27 . Ma ficcome (Ire di alcuna trattarne fione, io mi ad fol xafo un il che metalli di in tutta la il la loro pelò calce, e permette cften- fua re, vede- farò e , è aria li mette né una né un medefima fenza che fé quefta delle parti acido colare parti- dopo efce più acconcia e fiata efiere fletta , in la el- libera, refpirabile , più , e ne l'infiammazio- mantenere de' combustione la tale imprigionata fi rende pura a ne alterazio- fcgno a , ria l'a- è ma ; fenza intera combinazione, ne più tutt' fcompofizione , to (la- nello 1' atmosfera per che calcinazione, , diffidò a* s'unifce qual , non dell' no- queft' oggi per particolare principio il costitutive mi rifiringerò durante n* accrefce non feffioni pubbliche alle confecrato il tempo che corpi, ria l'a- atmosferica . più La non fi tuifcono riducono, allo immediato delle parte fiato vale di a B dire metallo d'una 2 metalliche calci non che materia fi.refti- pel tatto con- incarbo- nita, Lavoifier ai fitta d'una o foftanza che ciò che qualunque , fi chiama flogifto tenga con- In lla que- . il operazione che carbone diftruggefi interamente ri ga s'impiedo- la quando , fc n'c che ben proporzionata la l'aria,' è non nodo fluido del di e lattico e Sebbene nello di fiato qualche dal lo, metalbone car- efca fluido quefto fitta aria duzioni ri- carbone, fprigionafi dal che pertanto . nelle combinazione fprigionato quello fegae in ma della rifultato il è del via per femplice, effer un fprigionafi quale metalliche onde ; fi ha però quefto fiato non , diritto di conchiudere efiftefle pqr nella lei in metallica calce di combinazione la che col avanti carbone . Quefte fcere quanto metalliche rienze fenza van fofle miftero il pare rifleffioni volgere che addizione* Le calci quefla proprietà. quelle le tutte fono" di cono- ifvilup- per riduzione calci a fatto neceffario della il m'han delle ci cal- mie fpe- riducibili ferro Infatti di m' fri of- tutte quel- Differtazione 29 . guelfe naturali e efpofto del al Trudain* delle di e de M. che alcuna n'ha ve lenti gran Orleans £ non biamo ab- noi , foco Duca Signor che artificiali e non , ftata fia ridotta Io ho adunque provato della mezzo interamente» calci di vetro rovefciate lente uftoria lotto ferro nel per di fpecie varie grandi a ridurre a di campane mercuria fon e to giun- , a fprigionarne diffima quantità coli' aria a fé deffer al queft' aria delle niuna •" o era affi- potea non dipeo- otteneva comune deva ren- fottoponeva io e tà capaci- circostanza io che i fenomeni tempo nella rifultati i miei dall' aria qùeft' medefimo quefta , concludente, appieno curare cui gran- ficcome contenuta campana incerti Ma una . comune della pruove d'aria mifta trovavafi aria modo quefto per dall' aria fpri- , gronata dalla di fperienze ae. del calce amendue. al dalla ,o Non foddisfatto fapprimo* qui ferro binazioni com- avendo mio lle que- fcopo la descrizione io , pia tanto " B 3 che Lavoifier je che altre in luogo più effe noverati difficoltà quelle del fteffa natura dipendevano dalla ferro qualità " refrattaria delle dovermi rivolgere calce piti facile calci le come di calce a date riguardi creduto altra trattare fpecie che e di aveffe , di proprietà la ferro II che mercurio è non mercurio di altro cipitato prefuorché alcuni come durli ri- tori Au- , già hanno vie meglio fembrato ignora accennato,' da eh9 ad addizione flìmo ch'io egli di farò ad le volte efporre qui minutamente , non tamente compiu- riducibile però Quantunque m'è .Ninno io creduto deferirne cri medio- abbia fperienze ho fenza calore . moltiflìrne rirà appa- aveva. è grado un come foddisfare a mira diffatti e quella Memoria, opportuno alla mi ita t , un' a a fé, per ho e fa ho le io addizione. fenza dalla calci, infuperabili come una fue addizione, fenza ridurle un opportuno. Come dalla Memorie tuto, ripeche or di dover ciafeuna ia 1 3 Lavoijter 2 da lucerna una fotto vefciata in d'acqua femplice faggio attraverfo Poiché ella del caldo, tenea fi fato nella , dilatò, tea della cagionare quantità ad ftorta fi ne è la s'è ed è più pollice a paf- quelV fenfibi- error incominciò con- lezza picco- Aorta tutt' al un la ria rapidità, attraverfo vi , maggiormente, molta attefa che la che ma vota ti meflb impreffioni poco *, parte fua le prime qualche campana montare Toftochè trodurli, in- potette fu (torta comune e poteva la e fentì l'aria della non non paf- alcun né 1' aria alla fotto ed più fuggire. o fuoco, piena perchè , cui a ro- e , quanto efatto luto, di vetro umilmente più tanto era falciatura, né v'avea di Queft' apparecchio . trodurre poterfiin- piena d'acqua , tinozza una da campana una grandezza {ufficiente le a fua eremita la e ; maniera difpofta in era aria (maltatore non po- cubico. rifcaldarfi fprigionata con afcefa nella pana cam- all'acqua. L'operazione non Differfazione JJ . dotata è fcon il. fuoco qoeft' è pifc di flato Quando e ora , durante temperato pur intervallo quarti «P tre calce la tutta . del fu mercuria ridotta di cefsò l'aria e y fi pattare l'acqua è fermata t dovuto dall' di gran numero la fi fu acqua è che murucarle atta dell' acidule, o di cui il rifultato ; coir agitazione, e dell' proprietà impregnate fop- , combinare a le tutte fottomeffa pruove deferitone era via per , affor- eflere fubrto fiata di minuta i.° che porzione . aria primo pollici attraverfarla neil' acqua fprigio feflantaquanro la fi e , d'aria neeeffariarnente Qpeft' un cui a campana quantità computando non , bèta la fiata cubici nella erafi che era avea V altezza offervata , trovato liata è , d'aria a co* acque fon come , fuelle di di Pyrmmt pochi di Sehzy che 2.° ec. fecondi Pougues" $.° che tutti i facea animali gli le che Buffang, vi' fi combuftibili s ir* perire candele^ corpi B di e mergerne im- ralmente genevi fpe- fi Laveifier J4 ipegneano all'iftante. l'acqua di Comma con volatili àlcali cogli facilità e la quelle quelle della fiffa fpecie mefitica o le fcenze fi te chiamali che da ottiene coli1 addizion fi qual delle manifefto fé e dalle fprfgiona tutte del bone, car- efferve- Egli fermentanti. materie dunque per il mercurio che delle clafle nella entrava cipitato pre- metalliche. Pia fta d'aria qual metalliche e calcL preci fa meri fono , calci era va da- . qualità , e criftallizzarfi di proprietà Tutte e , , loro Mi la caufticità loro toglieva fi combinava 5.0 che calce. va precipita- che 4.0 non calce da reftava fé vedere che fola, fé efaminare ridurla allo que- dizione ad- fenza fteflb fé modo , ne ciò dell' fprigionava determinare avveniffe, queft' foffe aria aria, A tale . porto in pollici mercurio una cubici ftorta di e fuppofto che quale flato in egualmente capacità precipitatoper fé ho io oggetto di due un' oncia fola fola di : dif- ho Differìazione 35 * ch'fpoftol'apparecchio fa che nella fcflero fperienza modo in fatto medefima alla che precedente, le ho e circostanze le tutte efattamente gui- ne riduzio- La fteffe . volta quella che ella ha ; s'è fatta del addizione coli' richiedo ne carbo- di calore pia ficilmente dif- po' pia un non e , v9 è (lato effetto fenfibile fé quando non , la ftortar -incominciò Allora Taria s' é a poco è per (lato due ridotto fon Aorta, aveva lei, e fette fata totto nella nell' groffi mezza di grado il mercurio da nel vafo un e altro diciotto la onde perdita del B6 fegue pefo to can- della vetro ch'io df becco grani trovata un collo al quantità fi è ; di fotto acqua campana la e parte in pollici cubici tutta medefimo l'operazione parte dall' na, campa- interamente. trovati pofto il ore Terminata fi nella paflata , foftenendo e fuoco è poco roventarli ar- fprigionata » a ad leggermente di d'aria curio; mer- paf- di fettan* che dovefle do quanat~ tri- Lavoifier 3tf tribuirfi all'aria, qtiefta avrebbe di due dovuto di terzi fi (coita non pefare molto po' un che il grano nò me- to appun- , dell'aria pefo dal cfi cubica pollice ogni comune . Dopo così avere rifultati mi fon fottomettere i io fatto ria che àvea opportune ed ottenuto coli' che 2.0 acqua diminuiva non ftica. alla non alcali cogli che 5/ non natura via per calcinazione di T la loro potea fervir ne unio- che 4.° qualità cau- nuovamente metalli de' ce. cal- di volatili. punto binarli com- agitazione. nell'una o raviglia ma- a acqua contraeva Mi atta era precipitava non 3.0 che pruové grandiffima con ch'ella i.° la a- , riconofciuto ho le tutte a determinarne per d' pollici cubici 78. fu- di premura , bito quefti primi fittati 6.° che era . diminuita d'un che dell' aria l'aria come d'aria terzo non ave fifla • via ni Lungi coli' comune nìtrofa ; delle una dal far zione addi- te finalmen- proprietà perire me co- r Differtazione 37 • quefta gli animali, fembrava ine acconcia piti refpirazione ; accefi fi mandava più di lucey nell* aria comune 'm'hanno aria eziandio buftibile e , aria in Da il aria era pelo, che qual tutte le è non altro quello medefima di riduzioni (tato di la che il dallo ne che Se metalliche, ella cipio prinrante du- porzione pia flato folidità. carbone, arra e il n* accrefce e che refptriamo , noi s'adopera dell' metalli coi calcinazione quefta operazione a pura che provato combinali lor , bilità ma , viviamo* dell' aria pura queft comune conseguenza più , il che che appieno cifr fembra la e più refpirabile,piìi com- era per cui la ma , ze quefte circostan- Tutte convinto che pi cor- chiarezza di e . folamente non i -e eftinguevano loro allargava notabilmente, fi vi fiamma folo le candele vi trario con- la mantenere a non non ai di da circon- paffa efpanfi- dunque nelle in quali s'ottiene riffa, al carbone in lo nel- medefimo Lavoifier j8 qaeft* effetto mo che fenile fi darebbero che ed deve, le tutte " veri- metalliche calci aria affai è non (e tutte addizione, come comune ri- , fi dur fenza potettero precipitato mercurio Tutto delle eh* cib calci fé per » metalliche nitro che quella a detonazione per ho fa Si da nite infi- . ripetuto maggior dal ottienfi efperienze già pubblicate, io aria applicarli pub , naturalmente dell* detto ho io il un cui la che numero gran di parte di e , è quell'aria nello fiato . di che fiffa aria è che refpirano la che ha mali ani- agli mortifera , la proprie- " tà di . di precipitar l'acqua calce, colla foltanto addolcirli di e d'unirli calce " cogli e Ma criftallizzare farli . , ficcome nitro di ha carbone o luogo che d'un corpo , • tenente del la Aeffo al tempo non è flogifto in cangiamento quella di per l'addizione qualunque con- che verifimile , circofianza aria del detonazione , anche di alcali, comune fi faccia in aria uà la: fif- 4"" ZION;E, COSTRU d* for^a * DE' TELESCOPJ diverfe Oculari a A " {;F$£. " la u oggettiva ila pur Imw Skk che e quinta cada ad l'affe del ed un full' fia Telefcopio del affé lente la 0 di fafcetto obliquo „ di raggi , oggettiva y E lente della eftremo ,. la è linee w rifratto fuccefli- venga ts" wv,vty fian o il ra9 sr" prolungate punti nei Sia O . ( qualora Telefcopio Sia vicina più fafcetto,.e rifpettivamente tutte lente alla lenti le comune orlo effe taglino l'affe del ; ec. OA l'afle nelle vamente , , paflì attravetfo che che la E la D terza f , quarta, la C ocula^ lente prima feconda la B re LUDLAMr SIG. DEL Olà ingrandimento *, foco ^, di y " £ " " , quetto . fa- r Telefcópj 41 . fafcetto dopo oggettiva vi dello di tali fochi pio le fi tirino alTafle del fucceflìve immaginarie fi i a quando procedono ad o elle fé come effe l'immagine fafcetto verfo divergono di lui , Sebbene o i reale, dal da tualmente at- fofferó tali immagini, ché Allor- raggi foco fenza lente o di ogni quand'é foco; , ogni reale, che o rifrazione attualmente. nel ma reali fareb- la quefti raggi dopo o dezze gran- tendeflero, quantunque è s'unifeon ; immaginarie ; veniflero fi formino non o ricevuti raggi dopo i le e dimodoché bianca carta una Telefco- quelle raggi , fopra fono formano, fé vifibili ognuno immagini reali \ frazion ri- db"cz"by , luoghi i le dopo Da eg lente i fiiccefli- b e, oculare. efprimeranno delle della fteflò fafcetto perpendicolari ox, quefte fon d, e, ciafeuna di ber rifrazione fiano e ; fochi la o mai abbia la maginaria im- ne rifrazio- convergono unirli. magine la fua im- immaginaria, nella co Ludlam 42 corruzione in n'hanno ve non fa ver delineata qui che la due, feconda la e di però prima Dee . il quando che eg diritta by , uTervarfi reali dell9 numero , reali immagini , pari è quando diritto vede fi l'oggetto , difpari rovefcia- vedefi , di Galileo immagine reale Telefcopio Il to è (*) in cui non . v'ha ninna non . applicarli agli pub gli Telefcopio Qpefto diritti oggetti vedere fa ftromenti IMncrocicchiamento cellario è ove fili de1 chè per- , quelli da ponnofi non infieme veduti efler ne- , coir luogo in collocare di* oggetto {tintamente . Il de' effenziale punto Telefcopj dello efcano che fimilmente che vedere i raggi li paralle- entrano paralleli , altrimenti corruzione folamente, è fafcetto fteflb nella fi potendo non j diftintamente logget- — — — ?? " (*) ' '?' Cioè ' quello convelfa, e che ha 1/ . — avuto Tr. e formafi che di una il Galilea di oculare per «h— — — i— mm^m gettiva og- una concava primo tore inven- , Telefcopj 4 3 . Quindi getto le 4 focali , di diftanze a gli intervalli . piacere dev' lenti le tutte eccetto fidar fola una fi poflfono che da lle que- , , determinata efler" Così fidata . cofa ogni la tranne lente, efempio per C di una debba effe raggi paralleli fuppongafi che filila oggettiva lente lei i dalle e il luogo trovare per " lente quefla ove da fituazione , O collocata, re cadano fiano e rifratti , ÉcD; lenti dagli fanti af- , intervalli dalle e focali diftanze , di delle fucceffive le fteflb modo full9 oculare cadano lei, dalla e intervalli, ile e lenti avremo immagini by Da Bz. noi focali i cz" DhjBzj offia e che rifratti aflunti dagli delle le leli paral- fian dfqué- diftanze luoghi fucceffive diftanze Ayy dall' intervallo V intervallo, refta e ; Allo raggi i A" B lente dalle f avremo non che , Db. Eg" fuppongafi db egy ox" 0*, luoghi i troveremo immagini dillanze odia da noi lenti quelle fidare totale in tal b z DB tro Al. modo , luogo il Ludtam 44 luogo della lente che C genti raggi diver- i , da C d verfo convergere de9 raggi foco per de9 la grado, la che il dei di cura di C luogo della lente do feconaffume- entro è C tali a fia quefta equazione , Se richiederà equazione focale (fibile pò dato e . , folamente cerca la fua focale b il foco fia Qpefto averfi in pofto z , una diftanza limiti incidenti dovrà e che , . di rifrazione la offia e rifratti raggi foluzione re dopo poffano diftanza Ji quazione l'ey farà femplice e " è Sì da di Teorema un di Scrittori fe detto [ fegue e algebraico il nel il numero * diftanze focali le (bla una Quefto è affé vero del fi che da e fi coftrui- luogo lenti a piacere di nell* punto cerchi unicamen- Smith art. 276. • tro al- pochi , (*" V. e to eccet- quando corfò folo un T.elefcopio il dagli , poflòno foltanto però procedenti le tutte prender fi confideri non raggi di pure ftabilko (*) }*«he Ottica Telefcopio d'un fopra feropre poffibile. Telèfcòpj 45 . che mente fi vegga Ma oggetto la fi oggetto fi veggano le tutte diitinzione. eftremi oculari; delle Ibernare allora fof"ono che paffare attraverfo il luogo, debbono oculari fé almeno poffibile è Perciocché il numero, e diftanze nel dell' parti quanto per riguardarfi all'aberrazione fafeetti i altrimenti affai va che voglia eguale dee cofa dell* mezzo . quando con il chiaro le focali e da tali efler affatto togliere non alle , il imponibile • il merito accuratamente paragonare le è Egli aberrazioni quelle diverfe delle combinazioni del* oculari , che da varj fono fenza fine fiate entrare delle teoria qùefto a mente particolar- troppo , nella propofte aberrazioni Si . offervi però maggiore quanto e V de' aberrazione dall' lenti inevitabil o raggi della è l'apertura, minore dall' che generale in raggi difetto ineguale luce Quindi • la in te len- ogni diftanza focale " farà minore tanto rifratti della o dipenda figura delle rifrangibilità de9 a cofe eguali quel Te- Ludlèm 4.6 Telefcopio in cui le oculari migliore, è focal maggiore diftanza no han- minore e tura aper- , ma/fimamente dell' ultima la formazione Alla lente che quelle , immagine vedefi cui con rifguardano : V ultima • folo magine, im- , accordar/! pub diftanza, fi re fpecialmente poffa febbene Poiché difetti i nuovi di pj fe o delle le Tra lenti diritto di noi quelli lenti minori tanto non ultima ne troviamo femplici crea d' alcun efpe- per microfco- per ancorché indiftinto colore grof- l'oggetto , ftraniero . fpecie varie conveffe, o neir vetri e cinque che ne Telefcopj che a fon oculari han fon debb' moftrar bili preferiQuanto meno nel ti fat- compoftì , contengonfi maggiore di ordinati l'oggetto, quelli quattro a e rendano tingano di ; dita ingran- , lenti fenzaché lo altri ra apertu- riftririge- cagionati rifar fi poffono che rienza, fua lente quefta già dagli immagine però la ove proporzionatamente . focal corta una • tubo efiere re, oculala zione rifra- , Ludlam 48 combinate due lenti colle toccano faccie due eguali moftran bordi a' loro didimo più Similmente ed piano-conveffe l'oggetto fi infieme. quando convelle trimenti, al- che , maflìme Telefcopio un fono fé aberrazioni Le pertanto . dalla procedenti diminuite ranno coir Il rifrazioni. deli9 ne1 genere fafcetti delle fu le cui fi è nume- diverfe razioni aberfi debbono corregger eftremi ver- il accrescere principio, altro oculari quantità la ibernar? e re, delle figura che in è da feparato di parlando a fé cui raggio un rifrazione una bel unir fi debbono far fi debbono fteffi da di nel telefcopio comporto vicino eguale, abbiamo Noi applicazione ne' procedere un'altra 'dell' conveffe, erettamente più o nuovo, pio pattano eterogeneo , rifrazione. rifrazioni gi rag- i , colorati, ad applicate quello di tre dove l'eguali raggi di agli un leli parale efem- principio eguali e delle lari ocu- contrarie que* fafcetti orli traria con- che ocular* fi r Telefcop} 49 . li che del mità da fono liberi ftraniero colore campo ogni nell' veduti gli oggetti , sì fcambievolmente correggono ne beeftre- te interamen- (*) . Si ^ (*) Cioè da ogni tinta vifibile, generalmente « fono prodotta folo % quefte fole forte iride lenti che vede fi poiché telefcopjattorno i colori dalla da e lente (Ter tutti ha ombra ; della a e dell' dalla Vi XVI. di fi in getto* og- te Veramen. difeernere do quan- luce, di di e quefta difperfione riduce lo per Telefcopio la i contorni piìt rappre- definite mal . fia il difetto fteffò in po(Ton oggetto, indiftinti no fo- non ciafeun di contratto nel del campo; , prifma oggettiva confufa fentazione , nel 1' effetto ma lenre render parti forte un te comunemen- incidenti vifibili all'orlo fi oculari*, feparatiabbaftanza oggettiva eftremi i colori tanto agli orli raggi avviene come vi de9 dalle quale la cagionano quel- , , ne' che la le fue Qualunque quefta rapprefentazione prodotto lente oggettiva qualunque ftta parte C , : egli laddove farà Io quei che Ludi 50 Si coftruire pub fole tre am Telefcopio un cioè conveffe lenti eoa va oggetti- un , due e diritto dee immagine intero farli di quella gli provenienti che tali fra lenti ficchè fola luce le non poffono non due feconda attraverfo allora deve l'oculare, lenti , che una che immagine , defi compen- poiché immagini n'ha gibilità rifran- delle contrarie ve la Telefoopio diverfa dalla rifrazioni danno di feconda la di fpecie quella della colie lente, , In farfi tutto fola una odia mezzo oculare. errori di prima cafo quello in rifrazione colla cioè della il rovefeiarnento ma ; l'oggetto moftri che oculari, ve- eflere ne- che celia- fono diverti dcfi la prodotti fecondo la dalle parte rapprefentazione oculari lenti fono del campo in L' indirti nzione cui ve- la del- . prima non colori, che prevenire pittura pub formata rimediarti dalla colle lente oculari , quelle cagionerebbero col convenevolmente. tiva ogget- proporzionarle L*A«f. " e fi ma poffono combinarle i Telefcopj 5 . ceflariamente vedati appaiono la di veffe ogn' altra nondimeno le roefla ancor ) poffa trovarli 275. lenti lenti di l'oggetto la regola limili Nella lente che la che minuifce V crefce la l' eflendo vien fia 0w, rifratto dalla lente verfo dimanierachè fé foffe Con t Il C e lente C diverge E 2 in D è da di- pio Telefcoil , il fe- mezzo ridotto O wv prolungato quefto . della D l' affé del , midiametro tro il diame- lenti che convergente in ac- ma . eftremo taglierebbe di» , fcemando delle la formata ingrandimento diftinzione, dell' aperture fafcetto dimento ingran- innanzi raggi i immagine bensì binare com- delineata qui intercetta prima tica pra- Telefcopj. corruzione £ , per , di diritto ( Ottica determinare e' con- in Smith pretto quantunque : lapihfem- fia comporta fi è non che colorati, e corruzione rapprefentante e , art. fua Telefcopio tal un indiftinti, così febbene plice di mezzo per gli oggetti Diffatti confufa. * a D Ud- v j Ludici* 3* laddove fiata le la prima fermata in ( oonrinoando in qoefto più grande effer fola calo oggettiva il falcetto il femidiametio divergere) a dalla ex 0% be dovreb- Dv dell9 (offe reale immagine immagine per ox comprenderla . I raggi appartenenti «iaicnn altro prima immagine bel di due fafcetto,che reale debbonfi Dy la feconda delle via for" a venga diritta immagine A fto qne- . fi fine dalle loro nella feconda Suppofto fian in D e i t m C ) vadano la eguale alla diftanza di una conveffità loro del falcetto ( ri- fra le ti len- è evi- preffo corta paralleli qnafi paralleli , egli o , che nn diminuiti. , dente, a raggi errori gli fono, le che pertanto^ che perchè rifrazioni immagine e lenti , contrarie eguali fratto due impiegano eg rendere per ficchè C, e a e da divergono convergenti nuovo lenti marfi qoefto, a diitanza ; ev perciò foca! di focale eguale le lenti diftanza, DeC non a farà D £D, do aven- ammet* te- o Telefcop). un' teranno inoltre che quale Telefcopio coli* delle lui di fo lenti nel!9 di dei ver- U laonde è rezione di- nella prodotto alla eguale OE w la rifrazione converge fafcetto angoli del affé v^l), or quefto due D e angolo fafcetto dopo wOE, E totale cangiamento fomraa angola ve De- r. dall' divergeva prima o quefto , il di maggiore apertura offervarfi 53 Per v$D. e , l' ioterpofizione fi in e m fatto fa colla (teda r della raggi è lente fia che prima abbia che de ren- ma Il mata for- fafcetto . confiderato finora m B dirai- reale, piti dipinta immagine D. lente Y altra l'ingrandimento, vero eftremo farebbefi fola immagine giamento can- rifrazioni altrimenti feconda la due maniera i quefto £ con rifrazione intercetta nuifce qui laddove u, Nella che lente della " dopo C la diverge procedendo ma in- rifrazione eflendo dall' affé fé come rifratto C t per del veniffe dalla $ della via te len- Telefcopia, dal lente pùnto B in " ì srjt *efi" LuMtm 54 refe prodotto Quello diminaifee riducendola da t in pio del l'alfe taglierebbe , fé che modo di convergente follie Telefcol1 aitimi . immagine, l'oculare attraverlb nnifee 1* all'oculare lente (ara lente B fafeetto ad fi fofle non fopra sr di il femidiametro ridotto in . l'eftremo Ay dimi- B Convergendo ingrandimento guifa qnefta lente la A e ; fi vede che l'immagine è quella come 6/ a cz qnefta laddove Ar, fé la do continuan- frappofta , fafeetto l'eftremo il femidiametro dovuto avrebbe ex campo oculare di Siccome bafta convergenti abbracciare tutta quefto a e abbia cadono modo» compenfare ingrandimento della lente fi così prodotta , dell' magine l'im- pub lei mettere per- za distanla dall' fenza B fu$ fovra minore una magine im- nel apertura i fafeetti eh' ella focale, ad dell' maggiore . A , " piccola una y oculare lente comprenderla tutta per da divergere a se qnefta effer quando dell' t perdita polazione interaccre- feerc Ludlam 5" Oliando oculare d'ordinario lente fta la e convergenti A full* (òpra, come fi fa fi piana parte cadono fafcetti parecchi -converta piano , verfo volge que- l'occhio, per ca- banfi folli , praticata della di e dell' oculare della , deve e di l'apertura e medefima Aia deve L' diftanza ì re e quefta quella eguale di Aere della un oculare terzo pih, femplice della che di 9 medefima non un fi deve a plice, fem- della lare ocu- quefte della della di- oculari oculare ; femplice la quefte femplice doppio uà " fra fi farebbe c€- diftanza quella a di debb' lente dell' intervallo preftb all'oggettiva di cale fo- apertura . lenti fici Arte- (cioè focal la e feconda della doppia fifer dagli la diftanza : data di apertura focale flanza Quefta all' occhio vicina più femplict dell' fenza oculari quelle di terzi due fola campo. vien fcguente la deb- , prima che quella i una il generalmente che regola terzo di luogo in ire tu che oculari due di ringrandimento,o alterare fere foco il trovare foca! data e due quella che lei accorta* coli' oculare focal oculare diftanza Amen-. . due r T$lefiòpf. Cadendo in quello ufcendo ti, ed colarracnte die falbet- gli eftremi caler dalla J7 piìt perpendl* leote conveflb-convet- fé foffe , Allorché fe.. quelli falcetti convergono afflai due oculari quelle ?effe cfiio la diftanza di , dev* eflere dciT oculare fa giohe focale di ; a diminuita in dell' altra oculare effer Ce m piice doppiata orli del che con Un* pel con campo al? chio oc- in fempMce rx- a ; i quella di l'apertura anche deve e , re della ocula- (beale Telefcopja e* ¥ rad* eflere deve più diftinto vicino agli due oculari di tal fatta, fota altra medefimo di- il dubbio una vicina la £ua. diftanza, Gcchfe (fogni 3 eguale e , fuor di minore e che allora: la tua apertura ma ragione piuttofto focale offcrvare Vuolfi dell'oculare ; t ro la- di prima . dell* oculare quella a l'oc- diftanza della terzo, un dalla cui femplice diftanza fc piana rivolta vcrfo faccia colia e , piano-con- devono efler Huyge* . combinazione fine di pub trovarti prop. Ci si* due nella oculari trica Diot' iMMém 5$ aflai più fi ne, adopera metilico la ragione di oggettiva è letto occhio l'angolo ad attraverfb veduto collocato queftì angoli dà P ultimo to ingrandimenil che io la elprime ad unità F come pare ap- «, primo y ali9 lescopio Te- al ne proporzio- etléndo Telescopio oOx\ in La t*A. rirebbe appa- , eguale angolo un occhio ad dell9 centro un oculare» lente O dall' del ftefla veduto quando di di foffe in rifieflfa* telefcopj F oggetto fono ina per luogo in Se ondo ne* come , forza un d* , nume* ingrandi* mento. Da eftremità 9 tirili una della lente la feconda tendono e " quefta e la prima prima un forma immagine oggetto), nel ne immagial determinerà ficfot- immagine centro delF queft' immagine ; (confiderata ox e tro cen- Imperocché eg. angoli eguali che come E, prima attraverfo oE immagine Foggetto come la linea della la feconda eg tende- gettiva og- cosi ora fot- Tilefiopj. tenderanno lente angoli eguali nel che Ey poiché y raggio un forma la linea £ lente E dalla rifrazione Dei condotta feconda al modo fteflb pel e la ed d dalla lente da A da o formata by b e fi tiri bA pel T determinerà quefta lente ad e mata forfi tiri PimmagH te Finalmen- B dal procederanno formata diftanza infinita parlando raggi dU i , b punto te len- della centro immagine una piìi propriamente A dC . ?ergenti in lente B per e determinerà dalla Allo cz y ne D. , Da C quefta e ne immagi- la linea . cbB della centro ter^a C per ta del- t l'immagine determinerà efla la linea lente quella fi tiri da to cangiamen- l'eftremità per da formata dente inci- e o Similmente (*). , Dà come foco foffre non determinerà D ne immagi- confiderai o immagine della centro feconda la appartenente nella lente 57 dopo la paralleli rifrazione U. a Ora (*) Smith Ottica art. C6 22?. e 24^ ; prendendo Offia ultime ite diverfi i di termini que- alternatamente ragioni noi , il abbiamo di£* a ad ad di Egy di Bz a By, Ox. Vale a dire fecale dei quella focale lente diverfe de' raggi della Dg, e in fta compo- diCb Db, finalmente in oculare diAy ragion una emergenti, lente oggettiva. a ragioni incidenti raggi ragione una C", delle a in tutto della pofta com- drftanza ciafcuna e a della lente ia dilan- quella della la Tthfcopf. In altra fe comparilo di guifa: oculare un* di un' oggettiva fi vedette e fof- Telescopio il Se (blamente 6t e , la fokmente , prima immagine r ^y didanza dell' quella by immagine di re fcemato della grandezza fono £/ ad eg Ma o di £x ad ah o di Dg z di ah a cz o di Ch a di cz a by o di By prima dunque ec Ottica e della , ox quelle • gion ra- oculare dell'- immàgine a (*) Smith una focale oggettiva o imma~. comporta ragion i» ox diftanza in eg di fari accrefciuto achinque prima dell' ultima di mino-; o ingrandimento dell' quella a come farà della comporta gini V proporzione Egli » quella di y medefima nella ma fé l'ulti- M* (*). maggiore anche ox gione ra- l' interpofizione per fi renderà oculari piti nella dell' oculare focale oggettiva te len- alla farebbe ingrandimento della a attraverfo ox art» a Eg Db Cz Bz Nel- no. a Indiai» 6z Nelle riche rifleflìoni delie fuperficie Io elettamente avviene sfc delio , nelle me poiché rifrazioni quelle l'oggetto* in Ibttendono della i le linee di quelle due dello eguali angoli fra come D, , ad ali* immagine diftanza nna parallele , gli angoli l'immagine D$ a Dy e farà eg Cx i e C, centri db comune infinita) in van e dai condòtte cCD lenti come falcetto fteflb lenti Dedy (rimofla cz 9 lente raggi paralleli fra y ) « Se eguali Telefca- medefimo fpecchio della centro vertice del qaefte ibttendono in come sei Io ; ne immagi- nel Tafle (dove interieca piò T e eguali angoli fpecchio lenti alle attravecfo faran faranno C airimmagine termini Db, 9 Ch nel nofi comporre ommettere. fi poflbn genere una e nella eflèndo combinazione fecondo loro forza, le ragione diverte I uguaglianza ragioni di Teiefcopj anche di di conGderare due altri potran- quello come Telefcop; quello principio fi può calcolare C*- , la Ludtàm "f zi dallv altra una di vórfé dalle e immaginr ,, fi foao fianze qui ridotte reali alla le e fono nel oggettiva pio ; fi in a fua e che avere Il ha lafciate luogo nel dU dell.', co»-, Telefco- perfetta idea una fi fpggiungono le dimenfioni decimali parte loro rapprefentare ftroraerrto, pollici feuna pub quello per ma lo tutto Telescopio. non formemente delle fi Cono aperture , quali metà di qui eia.- * Poi. Foco di A ' = d t , B = 6 a , C = ? , ». . P = E G 3 * f 5}i = "4 "5 = , PoL Intervallo fra A B e J5f " 2 , e.C — D C 'e = = D e E =i £ e O z=i j , * , * } a 2$ 2. 3,9 64 di Di r Telefcopf. Da fe quefte dimenfioni immagini de' falcetti Teiefcopio , e dei i 6$ luoghi punti delle in cui , diver- gli (prolungati) tagliano Tafle fi calcolano come affi dei fegue Quin- Ludlam 66 il Quindi quafi offia 39,264 /w L'apertura è di poL Il al è ox 66 0,075 a diametro dell' vale la ultima immagine by tf" 66 come ° come " " 1 come ad ,3875 fua ultima pollice Il Ey due il diametro quando fottende Sole della emergente prima 3° dire a avrà e j 1 . , Percib del X 6 1 , 48 2,25 • deHa ad 6 poi. falcetto diametro , di è del il diametro volte. 30 , onde ingrandite* Telefcopio di angolo un diametro 6" 31' , fcopio Tele- quello in immagine di apparente di 0,4482 un . diametro che dell' apertura il limita campo onde decime il è maflìmo della un pollice angolo " vifione è i.° te len- 4' . Vài* r^ 67 Della quantitàdi Pioggia* differente che cade- ne9 diverjiluoghi Sigko Del r WARGENTIN. PIETRO de/P Atti Accad. di Svezi* . S la Ebbene riiffima pioggia alla fembri ci necefla- sì animale vita che getale, ve- , troviamo purè ferente alcuni e la Paefi così cade ove in di piove due francefe Coromandel e ; ni an- fi fteflb dell* Arabia di ; Egitto tre o lo Iti . mai non dell' ogni parte luoghi o , parte nna goccia (1) qualche Colonia Corta rado in diverfi ne* appena alcuna olferva Nella di avviene fnperiore, la quantità dif- molto eflerne (2) Poncfichery d'ordinario fa non piove (t) HoffeiquiflsRei fi. (2) Hift. gin. des 358. in 8.° Voy*g+ toro, i. • pag. • Wargtntin 61 mai .piove alla giorni hanno lo per d'America, Paefi de' contrario dì Il ove d* la Conclamine de Signor • felvofo Inogo un di nudici dell' anno generalmente ove dell' (i). d'Ottobre fine menzione fa te fet- per non , piove quali ogni mefi fé Tanno tutto , otto o V in anno talor e anche , intero , folo maggior hanno vofi pioggia no gior- un (2). Nella V pafla fenza appena mefi certi dell9 caldi Paefi fempre anno fono altri gli mentre de' parte pio- collantemente " afciutti Il fereni e vofi è don delle il caldo mefi La fteflb. colà (che piogge, febbene no lo fempre de' numero . , Ragione fi chiama fia non pio- Inverminore ) anche 3 , dura alcuni in mefi e luoghi altri in 5 , Molti hanno paefi all'anno. I mefi 1,2,0 % due di 6 e feguito ftagio ni ftefli* che in piovofe paefe un fono des (1) Hifl. gin. (2) Relation tt Ama^oaet « des un Voyag. Vojagt tom. par • 56. la riviete Quantità piovofi, fono in dittante molto di Pioggia fono fereni negli che fteflì luoghi fienili prevedere fu abitatiti le ogni i medeiimi Ivi gli e } la regolano i loro piantano il economia no fo- facile è venture quella previfione no an- mefi pertanto ftagioni domenica loro . generalmente • il (*) , però fempre è non afciutti e , Offervafi che altro, un #9 • e ri lavó- , feminano effi : e , altri e di vegetabili che buon'ora, crefeitnento e fé tale alcuna la cioè i qual pozzi limili tri è neceffario in certe vi -y In adacquarla i , gli (lagni , al- e fomminiftran che alcuni ac- fupplifcono le ftagioni (») Hifl. gin. d*t Voyag. tom. canza man- abbondanti de' inondazioni determinate alla paefi ; mezzi , in le no pie- crefeere pur pronti , , luoghi o fono rufcelli i sì la ficcità fottentra , cofa loro al giunti deve d'acqua rugiade, fiano pianta Inoltre "qua. ftagion piovofa quando ftagione per alla grano fiumi per 42, la pag. che pia- nura jqo# Watgtntin yo inondazioni canali, di trombe, Circa ne' molta anni pur di che ho luoghi varj de ca- ai- trovata probabilmente ne' quali rano mode- e , pioggia non maggior farà vi negli e , nella Zona in in piogge, ben or in , grandine fluide gocce in o , quefte regioni , neve piogge havvi , in or ti tut- late conge- Eppure . ftabilito un'ordine le cadono ma cui , hanno non regioni in temperata l'Europa, tempi delle parte regolari ftagioni , certe i co9 diverfi. efiftenti v'è io : differenza Nella che caldi paefi di . quantità la offervazione cuna (*) piacimento a fanno mezzo per trattengono , quelle opere d'argini, e dividono acqua Di • maravigliofe con profitto gli Egizj trarre T fpandono fi ampiamente aura che an- riguardo alle dal Creatore , merita Dacché le noftre gli uomini, ricerche. e fono ora pò* co (*) HaffelquiftsRiffe . W 71 la che terra argentiti d' mancanza per , • .inabitabile verrebbe di- acqua Dobbiamo noi tanto per- . impiegare fenomeno quefto T economìa che ni e , alcun mai fegue fue ci collantemente ; colla e che d'inferire trovare è te di prevederli le veggonfi fi fa debba e , quando fi ragion dei di menti cangia- confeguentemen- e come , il tempo Opere potàbile Ne* . quando da quelle leggi ficurezza Eccliflì leggi abbiamo l'origine con da meditazione che dell'atmosfera, é Ma certamente giorno un potere nelle e porci, op- re prende- fenza certe Natura cui che oflervazio- fempre viene, alfine, dal fcoprono noflre v'hanno efperienza colla le la ordinate Dio per filofofo poco cangiamento-. che offervarfi, sì Natura, dovremo qual indagare . tutte cognizioni il tempo farvi della alcuno con in importante propria forfè Potrà fludj tanto generale noftra la per noftri i paefi piovofo il fereno ; pre- caldi già cominciar ma per quiac- sì ijuiftare una offervazioni, giungeffimo utile di preflò Pioggia. di Quantità noi dell' atmosfera molto gliono vo- più moltiplicate e noi Se tempo. prevedere a vi cognizione più lungo e 73 il cangiamento certamente mo avrem- , guadagnato ne ; almeno o far che fi Ev termine zien vuole vi za di pria operazioni inutili. a que- collante e pa- debbonfi perciò non , pe' tempi giungere tempo ma previfio- fono opere lungo e le coperto, molte che vera o al t'al fu ferberemm a do riguar- potremmo regolarci ponno che piovofi, fio cofe molte a allora : , in tenere che di conto offervazioni Polliamo fi fanno frattanto le perdute cavarne • degli intanto cagion a in chiegga con ciò di liceità un altri d' vantaggi efempio, dato tempo le regolare e re, determina- , quant' la così e campagna irrigazioni Poffiamo ri- acqua in tempo il calcolare ve- . ro vantaggio de9 bofehi . che i paefi foverchiamente generalmente V. ; XVI. umidi mentre , D poiché fappiamo fplvofi air fono oppofto i IVargentin j6 tiaprefe Regno Upfal, in Io Milano In già Oflervazioni Aflronomi delle alla loro quantità concorda , C*jfè fi Il divario gli fola differenza in fogli detti oflervazioni in a cui Sigg. dei la inefattezza fogli co' ceflaria, perche dia me- Ciò non fatte I. ante* fogli de9 uno f media della di in ai del 69 pag. gia pioglici pol- 22 re proveni- per più tanto che rapportate anni primi Aflronomi delle Onde la • o al pioggia, nelle accennati Sig. lio. tempi, attribuirli raccoglieafi qualche ne' de* 8 oflervazioni coincidono dovrà differenza de* delle anni ultimi quantità grande troppo e . dalla è Milano in la Tom. quantità da gentilmente , e 1764 la cade te relativamen- in rapportate e *i e y Oflervazioni altre che dicefi }} Sigg. Brera dì che e , Tanno per che pioggia pollici con riormente ove di e da' Oflervazioni di lignificatomi annua Specola R. fi fanno anni molti da ^Meteorologiche della rifuhato del luoghi (»). (*" loro altri in e luogo, o o forfè anche oflervazioni Appare vafi a rite infe- dalla moria Me- . fV. la quanta pioggia diligenza iOon (ia ne- difperdafi pri- di Quantità Io mi fu nare, Torme del luoghi devo di alcuni tra rente diffe- la erti mare Il dal fé deve fi notarli vafo di fteffo è adoperato Inglefe in comodo un le note è che pieno, fi volte quante EN maniera, quando e • fono cui formato è : dà votafi offia flato è Wren aperto dimenfioni Ombrometro primo Dott. vafo piccol Mifu- del , Idrometro. defcritto Ma . menzione dell' e , caduta pioggia far prima ra-pioggia tal la , quantità io che Lecbs, pafTa ben efami- offervazioni che di affine di Prof. Sig. accuratiffime differenza piccola 77 pertanto propongo fatte qui ha Pioggia. e Un vota . delle ficuro ben e , forti piogge poco T acqua ; fé ma fvapora he d* eflere del rifulta cade che Il Tu effer e fami cade, nata; da e che I. pag. abbiamo diverfa nello fteflb la di 106 quantità luogo, a ria Memo- una , Voi. e vi appena 3 Heberdcn Sig. nel quafi , D prima lungamente piova blicata pub- quefT Opera, di direrfe pioggia , altezze » Wargtntm 7" onde cade il vafo pub con riempirli pub non : , inoltre non facilmente sì poiché mifurarfi effo la fi non ve ne- vota • , Generalmente fi adopera di qualunque lato un latta di caffa nna da aperta mifurar per ben gia piog- (lagno ftagnata tile porta- anche pub : metallo la marti foraltro di o , Deve tamente efat- eflerne • la conofciuta larghezza la e , lunghezza p. , di piedi 2 di i Non e mezzo o , è più grande devefi é tanto il determinarne importa foto i , quanto : migliore. l'altezza di e. che fia alta fuole care. nevi- oflervare , almeno alcuni di la fua cflere anche co, cilindri- qualunque altra forma purché poffa poi ridurli o in tal capacità quadrata. Si colloca in qualunque luogo liberamente fi T aria ove vafo Pub e pollici , fu piano alto da mifura a tetto un terra ove Mettefi mova » la col- • parte in una aperta egoal verfo il cielo e fi chiude , cada di groffo legno ché accioc, il Iole troppo ribaldandolo non fac- ne Quantità faccia di tal in mifura dell' guifa con quantità mifura e che pria mifurare a sì è che tenue , d' efla parte una , forte colla riconofcibile è ne l'altezza qualunque quella ta già Vapora- è fi vada Per nire preve- . ultimo queft' la bocca abbia la la cui bottiglia vafo per , cade in come allora con una fura mi- una , che fottile La e(fo fi mifura e del apertura in che foggia d'imbuto, a fteffa pioggia formafi inconveniente, vafo del . piede o , dopo non acqua braccio un talora ma V mifurare caduta ; 79 (Vaporar efattamente acqua pioggia la predo troppo Puoffi Pioggia, di liquefa, fi neve comodo conofciuta fé la (*). fi mifura e anzidetta. maniera nella introdurvifi poffa qua l'ac- Sarebbe più profondità della , fi neve, ? *»? tiene 1 . nella R. 1 quant' fia- acqua ? 1 pifc metodo Un (*) inferire potette Specola ficwo di quello e Brera fi che Evvi ma ci- in • alla d'un mezzo di in cevefi la Specola canale elfo porta piano un in un vafo che quadrato per , di piombo l'acqua in inferiore, e altro proporzione un un da pitipiccolo col vafo al attaccato altro vafo e do fon- te fiIdea- qtieftol'acqua vafo pò (lo fu la di cui è ri- nota Specola. ti T\ Watgentìn So ne ufcire per la poiché fuol qual n'aveva metà, la 24 noftro la tità, quan- che la da ia avendo ta fat- dell' tanto 38 come la : neve Qtie- z . al parte dell' quella Il pefo fpecifico in molta più vò tro- acqua. tra del calore la gelata trovata ora devefi minor è fteffa n'ebbe neve differenza quanto neve la ha 31:1, o U Dt (i). la non piti leggiera la divertita poiché fu Celfio fla , . volte come fé caduta pollice d'acqua un fperienza ora ra leggie- neve Muffchenbroeck neve A. di n'ebbe volta ha Scdileau appena volta ebbe r acqua e effere una cioè pollicidi pollici 6 qua d'ac- quantità contiene. un'altra e mente egual- fempre pollice d'acqua un (a) effondo medefima la da che trovato fattibile , Tempre non è non , non neve denfa, Mire ciò ma \ è più pefante giore, mag- atmosfera ; temperata e , acquofa " e — • --?-?- - 1 (1) Mem. de PAc.".dts Se. 1666 , (X) . Up IV"U .?:... top?. — 8l IVargentln diverfi in differente la esplorare luoghi di quantità cadata pioggia Cominceremo . da Parigi fonofi ore , offervazioni che di corto Nel altrove. lunghe più fatte , dal cioè anni 66 al fino 1689 1754 , Tanno in 7 e 1 171 della media affai (*) afciutti di il I p.ede Parigi pollici ; e ma del di ficco quello Trad. in 3 i furono ne 12 25 anni 30 armi lo furono te di lo quel- di videi! qucHo me di importan- minore e 66 per anni farebbe e i offia primi ultimi Svezia , pollice fvezzefe 171 gli : piovofi, Il tutti piovofi, dopo nuovamente in pollici dTFrancia, fvezzefi. fuffegueuti quantità La annuale di pollici 25 Svezia. fommamente furono più di 23 17 mezzo e allora pioggia di fa anni Nots 6 più pio volò L'anno (*). caddero : offia Francia, fi pollici pollici offia Francia di Svezia il io foli anno dero cad- ; .1723 , mezzo 17 di terzi il fu quell9 tutto due e fu afciutto più , avviene m che , e tcd. maggiore del parigino • Quantità te il re qualche fapere fé di Pioggia. ciò in ordine s*è Il altro ogni mefe flato Agofto è i è fecondo io Gennala del- il circondano. A Weftminfter 17 di preflò poli. fvezz. il mezzo e ; 14 altri Un. dal "no 1697, poli. odia ingh di- un a , L'anno afcefe t'acqua nel più piovofo poli. a asciutto più che 26 fu e il , afcefe a fori poH. n kigL Tn , luoghi dell' Inghilterra D (1) 8 la quel- (2),. nel annualmente 19, r che Londra cioè d'acqua. 1709 1709 Parigi (i)^ a ai monti in anni, 18 che doppio caddero 14 Nel monti afcrivere città decorfo lontani o r . Lione devefi che meno y vicini y il ove , dai e acque a 17 e , luoghi più ove più erano piovve fu furono altri Negli piovuto che dalle 17 Giugno . Francia al piovofi Febbraio e quindi ; meno , che plac- te generalmen- piovuto Luglio e : cui in , , è offerta- potino . in 8$ Mem* (*) Fbìl. de PAc Tran/. è piovuto 6 des Voi. di più,_ Scie». xxix- 1710*. Inargenti* 24 pifi, talora e dalle pare anche ap~ filolofiche. dodici Da a come fparfe nelle oflervazioni varie Tranfazioni doppio, il Padova Catte df oflervazioni anni (*), cioè dal al fino 1725 1736 , ap- (*) Relativamente Oflervazioni mia Meteorologiche Giufeppe Signor in ec. Polenta ha ne e media in d'Aftrono- cel. ha tinuate con- Sig. March* Sappiamo delia ed di Quella che lui da cade che pioggia i Padova terzo un e 4 Prof. degl* ingegnofi dedotti . annualmente thiariflìmo Egli del le dei Univerfità. Corollari quantità lin. P. Oflervazioni importanti la Toaldo quella le abbiamo Padova a poli, parig. che cade jx nezia Ve- in . fu calcolata le oflervazioni foli di 5 , inni, pure di % in caduta del fopra parlato Reno , lin. differente di e lo La egli dà Ci 11 . fi ver febbene traferi veremo, di $3 della nota una pioggia poli, di differenza . Svezzefe e che luoghi molti come di quantità qui , gii abbiamo '1 tra 8 a , piede 7 Poi!, . r Quantità di Pioggia. che appare fia colà la quantità media di polL e 30 85 della pioggia fvezzefi. mezzo La Poli, Utrcch Arlem e , , - H - - Dclft e Dodrecht 27 - • - Middleburg , ¥" - - • «----$? Parigi Berlino , e Roma *o - .--•---37 Lion Pffa 34 Zurigo jx •-..--• Ulma 16 Vittemberga 16 Lancaftro 41 ------ Uprainfter Piimout, Upfal Algeri e Madera- - - „ vede, mie x -' - dice 51 .•-..- qucfto che il fc l* Ottobre; w ,-, dine il 15 *7 tavole, Padova 31 " Charleftown Si i 'P Edemburgo » Reno *9Ì Leydc Aja del Giugno, eh. Profeflbre, dalfe mefe in pitipiovófo fegtiito per il Maggio, l'Aprile or- il , Set„ a W*Tg*mu %6 ftefla" quantità la dipreflò Roma a pioggia cade di folo nel ove Otto- bre , Settembre ti *, Febbraio *1 e Marzo, il Agofto, Novembre il dopo , Dicembre; è 1a l'in medi La verno #, V (ècco fu il 1740, „ il Ma dal ri fui il Luglio» più afeiur- primavera, r 1728 autunno. 'I e ; curiofo pi il tato fi il pifc 1762. e TimMo Signor la fu piovofo più anno „ i fono piovofiflimo Pedate, mezzana tnt- Gennajo Ragione piovofa | di , . „ piovofo meno . „ „ mefe Il y uà a oflervato fommando che e „ la caduta pioggia „ (òttime fi di in 9 quafi trovano „ , eguali Sempre . mi parfo e che la rivoluzione la quale le anni 9 del Peri- „ „ della geo Luna , anni meno , „ mefi * circolare gli dentro „ in ,„ „ d* quantità certa „ parola una (ragioni Plinio il circolo di fpecie rapporta 8 anni „ ni „ iato come le per ricava mede fimi nelP di come tanto per " maree Lo 9 (Te far dove incirca, anni in compie impresone una . fi una aria di circolo avverato le ftagio» fleflb fui ri- . a un dipreflò dalie ; Oflerva- zioni bre del 1741 Ma caddero ne Carolina Dal (2?} Sf pollici (1) 9 abbondarne più nella Pioggia. ài Quantità è la ancor meridionale in del 1738 principio gia piogrica Amefino , . aita alcun in e del fine di m che , anno intero. 3 fu Il , di La pollici più 41 fovente ; più noi nell* d'ogn' altro predo mefe tità quan- . colà cade mai -fvezz. poli, r 56 cade ne afcefe non * anni 15 non acqua fino mefe folo un di mena afcefe 1740 media e a anpo nel l'acqua 1752 * pio- zioni di ferifce Parigi ciò da un ridotte Novennio a corollario ed ; in- ciofe economico , che d9 fojfxbile il prodotto P calcolare \ le fi non de* tanto pili giudo, fue i molto , giorni (1) Phil. {z} ld. piovofi. Tranf. Voi. Il Quefto rollario co- che condo fe- quefta venti fia fi devi quanto da che , Novennio. oflervaaioni fcoftano giuflo campagna una tPun entrata al più ragguagliare per , regola, i numeri e TV. Voli. XXXVIII " XLVin • XI, XLH.' Wargtnùn 88 è piovofb i'Agofto Luglio Settembre , fon Gennajo (accedono : Giugno , ; quindi i fecchi più Novembre. e , Berlino (1) 1728-4 fvez. 17 anni 24 8 1728-* Muffchenbroeck gonfi pioggia caduta di 39. ? di . poli* 21 fvez., alla Fifica ove leg- pur , differenti varj in 16 è ftata odia cap. (2) , media le rapportate poli. Prefazione , poli, Wittemberg " Reno, nella leggefi come di del piede a tità quan- per annuale 1735 F altezza Utrecht dei di . , A danno , pioggia Qpelle 7 , fatte anni 12 1739 della media di di offervazioni Le quantità luoghi (3) di . Le (1) Mifc. Berolin. Tom. ir , la che (2) 16. (3) Dalle Svevia la Part. 9 annr quantità poli. 27 lin. , ti § 4. offervazioni per e latte 1712 media, 9 -i i della la — a net* Ulm 1720, pioggia quantità rifatta e ta fta- mag- giore i Wargtnttn p2 Carolina noi a dannofe (come , le così d' Italia farebbono o , V* Cecità noftre bono fareb- loro a tevoli no- delle hanno . ftagioni nelle quali foverchia rj, che liceità efaminando di ciò cui ci ai il la o , oppongonfi ben ma la gia piog- defidc- noftri mo trovere- tutto lagniamo forfè è , utile . Ad Abo la più abbondante vefi in altura parte tra è che Upfal in , alPeffere due fpaziofi laghi pioggia di grandi generalmente , e quella Città ftretti Finlandia , ; in bofeaglie delle quali la Finlandia e de- ciò fu un* gli tra. parte alle abbonda # A. OS- OSSERVAZIONE " UN Fatta MONORCHIDE Milano in Dal GIAN Ti ai Sic PALLINGTON. yTOltiplicifono le natura, fpeffo le della aberrazioni febbenenon quali, utilità d' effere però 1776 Dottore -GIORGIO -*??-*• Febbrajo 19 meritano apparente defcritte biano ab- , confervate e o , perchè perchè gazione Angolari ci perchè o nuovi fenomeni. fono alla le offervazioni naturali artificiali Monorchidi Mo- quelle , di fpie- di numerofe pih anche , volta alcuna Rariffime od rare , guidano di norchidi , refi cioè tali , dall'arte, fi come Diemerbroeck e può Verhegen , riferifce che gli vedere Ottentotti ; in anzi per Enzio, Kolbio antica per- fu- Palltngton 94 perdizione colo deftro. In più grande Ftifico offervai Il deliro. fcroto fi vide Non ne né , plire il al finiftra, del minore Feftirpazio- che poteffe fup- , credeva Io difetto perciò Gratjfy Btrtholini Ma diligenza il in baffo che , tre, ven- Morgagni , ec il baffo aperto trovare efempi abbiamo che nel rimafto foffe Tefticolo rale. natu- cicatrice . di I cavità indicarne veruno corpo Lo . efteriormente potette che pube peli di la doppio il perciò alcuna, che avea il guance, coperti ben morto Tefticolo del le di 38 ordinaria mancanza mento, non era dell' la tuttavia erano d'anni Celibe uomo un fiatata ed Tefti- il che confervano non abbia io ventre ufato fegno minimo di per ta quan- potei non Tefticolo . vafi fpennatici fcendevano foliti dai nafcevano lungo la parte tronchi polle- , riore del Peritoneo pampiniforme e , formando il perdevanfi nella pieflò cellu- lare Monorchtde. lare del lògliono Peritoneo ove incrociar/! coir all' anello cavali i\Ma foltanto che unito ali9 anello fpermaticì uretere da per canale tarli porftac- luogo qnel fottile, affai deferente canale Il vafi i ramicello un al y$ conducenti deferente due nei . inferiori terxi più cioè , confervavano zione alla qualche per , vefficola naturale la anzi groffezza Il cavità, di terzo lui e vicino tratto trovava!! feminale giallo-fcuro all' infer- vicini di tinto ef- fuperiore . fendo uretere fi riftrinfe effo con air arrivato incrociarli per immediatamente di , che maniera do qualche appena unì perdette pofeia col la cavità linea ramicello ai quale di confervanSì groflezza. fpermatico disfacendoli in detto anzi- una lulare cel- , confufa s* impiantò ed obliqui, lopiano Le che con in parte in quella dei nell' anello nel parte Peritoneo, de' mufcoli legamento Fai- . vefcifchette bislunghe feminali contenevano piti rotonde entrambe umo- un Pallington y6 uguale, giallo-fcuro perfettamente umore il . che non effendo T vife origine può non dineli' paffare deferente nella deftro immeabile chiufo era tefticolo za una il canale ed altra, fua di ché impercioc- ; naturalmente vefficole le umore forprefe mi poco fen, , Perciò feparatore cacciai . dell' vefficola nella aria fkiiftra quale la , tofto ben deftra. le fi diftefe l1 aria nella penetrò del deftra* dai ufciva ordeaceo uretra fi non efiftenti fori Nemmeno fcoprì qua* qua Quell'ac- per ? taglio la ma , vefficola premendo grano V per nella paffare injettai dell'acqua, Dopo fcacciò fenza fui mezzo comunicazione fra le vefficole . Proftata La pofta alle immediatamente vefcichette fotto- bianca era te, refluen, fpugnofa, non diede alcuna Il goccia Tefticolo coficchè di premuta liquore. fìniftro ed l'origine, direzione, ayeano non i e fuoi mole . RE- vali turale na- 97 NUOVE OSSERVAZIONI ED Sul ESPERIENZE Sangue F fu e j Origine Calore del Animale. Del D. R, Signor PIETRO Prof, MOSCATI Chimica di nel eleménti comunemente nella guere Medicina Cogliono diftin- chiarezza principalmente ed il Cruore o y to fi fangue con il Siero cioè ec. Milano. in DUe Chirurgia dalla ifpezione malattie molte Craflamen- de9 varietà e ca prati- quali le nel- , ricavano, ad A V.XVir to tut- con una felice , fenz' operando fé fatali errori inconfeguenza . ci condurrebbero non , giorno teoria che principi provati fopjra ipotetici appoggiate fi confeguenze fallaci e di fatto non avvedersne quefti due elementi E fi correggefTe la fallacia alcuni della hanno ag- Mofcgti 98 la aggiunta linfa coagulabile oflìa del brofa fangue fenza però differenze le a/legnarne , caratteriftiche fi- parte , dagli altri due o , ocularmente dimoftrarne l'efiftenza II mo pri- . fiafi accinto che elemento lo abbia e chiamato nome dimoftrare a zo ter- adattato proprio con del Muco quefto fia credo fangue , il celebre plausìbile fi legge centiffime fo né Sig.J"?Haen\ fino oflfcrvazioni del alle per Inglefe Sig. f"wfvn di lui altro di dopo eccellenti dotto Una ed re- ingegno- tale fcarfezza intorno ad . di chiare così punto motTe per diftinte e importante fino analifi nuova che nozioni dall' del anno della Medicina 1769 a fangue la violenta mi tentare una tutt' altri con un decompofizione zi mez- fa of- ignea , la chimica analifi Alcune private . ftanze mi hanno impedito lavoro ufcite alla di Hevofon il luce fatte coraggio le : e fegurtare frattanto efperienze principi profeguirle cominciato l'in- effendopoi incomparabili fui medefimi di di circo- e dare io perdetti ad fe ef- Moftaù ìoo arte o naturale per fi f volge gli tutti , effetti produce fciuto fuoco luftre fopra citato Fifico chiama In altri tempi avrebbe un attuale, . avanti tutto diventa e la provare condenfato dei corpi decompofizione Fifico fenza fuoco diftrug- fcoperte dell' mortale im- , Stabi polliamo y fatto, come nel fangue già condenfato e fra elementi eftrarto umano fui , i , diverfi di loro dal quale principalmente v'hanno efpcrimentato ho quello aflinnere chimico. affiorila un Dunque corpo, do flui- dovuto poffibilitàd'un le dopo noi ma ; IMI- Fuoco , gerli cono- che ciò ne' corpi inerte del i.° feguenti il Siero . 2.° 3.0 i Globoli il Muco, ?i quali s'aggiugne fluido fangue nel figurati e rolli, dell' confiderevole una , vivente uomo quantità di fio* gifto» __ za fiogifto del in alcuni condenfato Mar gno figlio Lanàri poflaeftere di Fifico ani la ; ed fommin fra amico che pare e maggiore, Tumido attrarre ci farà corpi Pilluftre tentando ragguardevole fperierrze che ingegnofe dalle in almeno , o to idra- te attualmenil Voi. xv. pag. minore D. fé» lità faci- LyA*t. atmosferico 102. Sig. quello . Veggafi copia Sul da gifto cui io* . dipende principalmente , del Sangne medefimo fpecificamente Il Siero . meno la del grave Muco di è non all' , dei e Globoli fepararfi più agitato efterna aria da acidi dagli do Stri- d'i rimanere , freddo al ti quando e(Iì di e , denfarfi ha , proprietà fangne la fluidità con- , minerali ad e lore ca- un , vicino Oltre quello a quefte proprietà a un' altra bollente. dell'acqua io n*ho ve perta (co- rimarchevole affai cioè , quella di condeafabile nel paffare fatto 'gifto di eflere anche medefimo fenza fuoio-prinàpio che dal fio- iftato in fi ecciti ò refazione ra- , calore o colle fi dimoftra Se in di pezzo fi eccita viva quefta un tà proprie- nuova efperienze. Tegnenti data una un ; due o tre ^perfino fotto 60 gr. a fi rarefa le ad di di once ce cal- che calore forte cune al- , , volte merga s'im- quantità d'acqua una arriva campana l'aria Réaumuri del pareti criftallo cina vi- fcot- , tano qualche e afciutto e 2 la calce fé volta il , , ben fatta tempo eflb , fi è fpez- Mofcati io* quefti fegni A ia della sfioritura fluido calce la , non do neir era, convien olfia di che foffe iftato in flogifto nella calce Siero di pezzo calce s' Conile V r are che a aria quella una qualche r aria fi non imbevuta campana dopo qualche •diventa opaco d* fimo uno il fi acqua trova fé come s' non di gra- intorbida, tredici tordici quat- rapprefo trova foffe Frattanto bollente un criftallo , ore ; lentamente Siero quindi dopo venti indurito, fé due # «ed corpi fiatfi o rarefi, il oca ; dai frattanto e " efplo- per nonfale, mai fi non na macchi- una (*) mede v*ita fcalda o o quello , ; Hales bicchiere termometro più annetta di data o al dentro abbia nel immerga fono recente umano cristallo al fé Ora , e foli- . fonile di co fuoacqua , , un nella del prefenza ficcome quale U conofce ognuno . flato la nell' calce fi . eftinta ,* incapace di più rifcaldar l'ac- (*) Statica de* Veg. fig. J J. cap. 6. pag. Sul P un Pefato pezzo. fi vi •appena il sfiorirvi, o acqua, da Siero pochiffimo trova fé folo a del fuo pefo fenza da né effe della liane é la di vece il Siero può efee d'un fedo In dal aria ro, Sie- aflbrbifce ne Il . mi fu venne poteffe in ficure . fé ro Sie- nel farlo efperimenti fitta, ed pezza nel immergerla una forza altri in una che entrare ignota Quindi tutta altre per . calce pefato perduto aver che tutto coagulare qualunque rapprendere chiufi : non che calce per , diminuzione punto fafpetto pruno il punto quello procedo tutto efattamente fi vede in tutta e perdere più evaporazione per afeiutta conila, me ioj altronde quando , efperienze *la Sangue. in Siero ve , per qualche linea quando ottante folamente profondandovela fovrappofi, il Siero, ed ; calce la ciò e ben feguito im- forte era non , fi preparata merfi altro nuovamente la rapprefe già adoprata calce recente In . , e lo fluido Siero coagulaffe £ 4 " una per ma volta in offervare fé inutilmente: quando Mofctti 104 le quando però calce del dalla foftanza 'Siero, ù confuma calce nel in coir fermentare il principio di quiete calce (tanza di di fuoco che rifcaidarla che dunque il Siero prefi afficurarmi dall' femi-eftinta calce chiamata quella eh9 calce paflamfo elfi chiamano ftato sfiorita ; aereo dai fo- congettura lentamente umido dolce igneo mente maggior- quefta ragionevole della i.° T nello . di iftato all' intima rientrare Per di cioè in conteneva fenza la . , coagulato attuale tutto proprietà la immediatamente elfo che , appare abbia principio dalla ; e acqua igneo che col terra Ora efperimento perde non quefta principio un primo effo calce dalla , di da bensì ma gulo coa- dipende non bevuta acquea mefcoiama dalla non cafo quello in Siero la e il prefe (*)« Dunque ben erano fra il Siero proporzioni muratori forte e della 2.? ; 3.* di La fola . dif- (*) Di altre quefte proporzioni minute fari circoftanw , Opera. ficcome ancora parlato di ncfl* Suf che differenza ze delta meglio follati za mede to$ quefte fra paffa dir per o y Sangue. foftaii1* tre quefti fra nel fi è che fima flati tre mo pri- , il flogifto nel e che fecondo nel è quafi vi 6 Diffatt* terzo copia minor in trova ; evaporato tutto fpenre avendo tutte . quefte fé " calci tre fotto acqua ftallo mòltiffimo neir feparate pari do- in di campane calore di atto dalla eccitarti fpegnerfi crfc- offervai il termometro, entro con uguale pefo z" calce te fordalla minore , dólce pochiflimo y. sfiorita. porte quefte Ora calce lo sfiorita mòltiffimo, fuor e di di' che di fpecie ctòzio della itdb proceffo non il per coàgulo. del prefenza chimico E che 5 cente re- vidi che h ce dol- la forte Dunque re pa- ; flogiftofia V addietro Ma in Siero coagula; tenacemente. quefta fciuta Io difcretamente dubbio di circostanze non rapprefe foftanze tre pieni medefime nelle la bicchieri feparati tre dalla quafi- inftnfibile e un gione ca- cono* altro flogifto è fempre la un accorra pagna. in*cu- • Mafctt* io* qaefti efperimenrj pigna d'un cioè di la Ibnnazioiie , coli9 cai fona in odorato circonda calce la del rimanente iafipido di capaci che e qnale fbmmiaiftrarlo nel affatto é di nel cali queftf al- Siero che che fi lente Ora editano pre- Siero noo il qnale la di odore. del non cooofce lembo Siero, volatile, recente \ fenxa e fi quel tatto volatile, alcali penetranrifliino fano e elementi gli tatti i Chimici , unno eflérne Pofte dovuta le . » egli fofpettare T acido la l'aceto Né poiché zeppo nei anche due di di (addetti il Siero di é ambe non licori prende? rap- Folio coagula queflo fugace molto più i per ché giac- e che Io e lle que- lo non opporre flogHlo vino flogHlo, diftillato varrebbe olio di giacché cariche potrebb* fi non coagolaflero Taflbciazione nel!7 la formazione fpiriro lo medefima, fon foftanze pieno che fuoco cofe quali vitriolico ragione al ({retta quali col mento ele- che go lun- , contatto dell' aria ne perdono una ; gran Mofcati io8 element cennati i del qttefto importante Di . vaghe perfino ed ai vedere nella fon di (2) vole ed il la quale , trorafi globoli fanguignt, elfi che ciò corpo fare, ficcome difFerifce che per , fé ,: tempre y ai ffeur- Sig. raggirante- quella fangue fi divida non intende li che Ce fteffi potrebbono inoltreremo feguitoe in dal*Siero flogiftoè viene ché poi- Per da ottenere fangue ficcome F. quello, quefto infegna flùido ai 100 gradi Sig. de Haen , (ebbene agitando molto ixt barfta folo Muco il eh. dal il Siero riman e calda nell'acqua e mentre * . catfar di fluido mantenuto condensato quella fi coadenfa all' aria aperta ibi un , il Muco «oar unita in tega non effenxiaimente mortale im- quefto Con (i). descrivere del parte arte io dell' Fifioiogia Mailer intendo nome pub fi noi a , grande Signor to quan- fi avtifero idee vicini pik , elemento inadequate tempi co al Mu- cioè fangue l'acqua io , fia arri- (t) Elem. Pijfi (2) Htfiory of Tom. the thod $£. pag. tic fecond editiom* ». : Sul ad «frisato ottenerlo anche anzi coli' globoli i condenfa fluido heil' qua, ac- medefL- nella ei roffo, il Muco Elfo tenaci e it Allora . fi piccoli pezzetti molli icf tanti fi bianeaftri fredda fciolgono in minore f rirtiàne fi colorandola ma lt"$ calore a acqua fangue del Siero Sangue. cio cen- ottenerti pub . dibattendo ancora il fenz1 che poiché rarmi in lata foftanza fi vafo un il è che- realmehte ta, bacchetnel vafo, ad* eflb Par aflicu- . quella diverta' fangue cavava malattia coagu* dal ho ne ad bicchiere acqua calda xmiina Tho to-, Sis- ricevuta un la , un mane ri- feguenti esperienze. le fi alia fluido luogo Muco, condenfa, coàgulo primo fatte per ifr s'unifcono fanguigm Mentre in cade formare però ho chetta bac- cafo tal aderente il Siero globoli fenza in dell- aria contatto mentre i cade* ramofa , filamentofo ed una' che fangue acqua al con e che fubito r veriato ed flava dopo mo uo- tà me- immerfo compiuta agitato nell'acqua l'altra in la 'y Mcfcsti io i •n altra ha raccolto ricevuta bicchiere» che vi v'era l'acqua coagulò, dentro paragonandone e feparato dal. (angue pochiflima Muco del è non calda acqua il fluido; (angue di avanti io il' nel farla ii dilu- che pelo ro, Sie- quello eoa bicchiere,; fierofiu vai tro- quefto dall' Ma gli etementi tutti agitati bollire vi dunque : quale aveva bollire far a pefai quefto Jbftanza nella qua nell'ac- Siero differenza la in ventiquattrore condenfato mefla fi ferbata e Dopo il Muco quindi : ridi l'ho metà 1* altra fi non era che altro cavato » % il Muco, tifiìmo è la io l'acqua roflb ho legata condeniata ed era fluida e denlà materia Inoltre gue e nel fane fubito pio ho una veduto molto r del il Muco • di fan- porzione in za, pezfa , di roflò; quindi (otto globoli fanguigni fparfiper una fredda acqua provenire mol- ordinario bicchiere goccia tinta dunque grum* l'altra agitandola nelP quefta colorita rimafta mef- il xntcrofeo* il colore effa. Ho dai bata fer- Sul \ bata queft* acqua che mai la al grave fondo, dunque fi ; ed due diftinri aria aperta vafi ed *e della due ibffanze ali* co Mu- il molto diverfirà più di fra verità chiufo non e il a che oflervato Sig» Hew/on poiché effo ho io non ripetuti gli fi condenfa , rimanga tocchi volte, condenfa } Intorno . ha efperimenti fé in Siero che oflervato indizio quelle Muco con e dofe una apertura s'imputridiva e altro quefto ( • y di loro ho fé fola , puzzava pretto uguale di ravano colodiverfa per di , colorar* che mefla dofe ugual una na appe- foitonza ho pia V acqua a una volta lei che peri* coagulàbile non altra Muco di nuovamente fono e Un' folamen* globotf fanguignt i Muco e fenza leggermente tutta V acqua dal coagulo modo in anche effa tempo colorante materia agitando tornava niun ni l'ungo per facefle depofe te di Sangue. nei vafi l'aria atmosferica nello alivaria affato di aperta dell'animale, ; che ne alcufi effo falute, pretto; ed in tal cafo, . Mofcati ii2 avendo' caio nella diffidi fo danza fua i , globoli fanguigm, altre mentre il coagulo volte malattie infiammatorie erto f nelle iìngoiarmente e , roffo rimari rapprende ir r lentamente più : che (anguign*, verfo dere la allora fono iL fondo del condenfata fua znembranofa lafcia più la , bicchiere,, ,.é cib che Ma di fcea- più gravi rimane e denfa? btancaftra faperfkie ritica pleu- chiamafrCro/r* tarda boli glo- ai campo cotiden"zione è un . d'una legno fluidità maggiore egli fagacemente concbiufb malattie f ammatorie più difcìòka più fia ad lunque ria a qui in co9 io pleuritica ed io. voleflt a non era quali ( riferirli), era la erotta da né- arri* qua* lafeiar 1* , voglia malattia malattie conclusione minutamente fangue quefté efperimènti ottenere mia (angue dal flato fempre medefima' co9 miei importa fare Alla denfo. andato yato iL in- quella parterdet lingue (ebbene creduto nelle effere , Medici h» dunque : Il m qualunque pia fòrte infeijnmato- nodo la del- però ? difficoltà flava nel ricercare la regio* ne Sul ite la per nelle 113 nell'aria il Muco quale e Sangue. malattie fi lale coagu- infiammatorie ventane di- , difficilmente più al Hewfon primo ; dalla due non fenomeno reazione de1 efperienza Se infiammabile per di pia fluido quefti efami- io la col- ma , il rifultato. di Muco fotto fi metta' effo giorni coli' ottenuto PrieJHey'-, di pajo un ho ragionate coagulato e Oa medici eccone porzióne una calda acqua ed Sig: lattie ma- . punti ; il diveffe in diverfa tempi torno In- lo ha dedotto vafi fedentario con dettò ha il fecondo importanti nati nulla punto drverfi e coagulabile. e fi vi na Ta- tenga fi troverà to mol- , di prima altrettanto Se le Ami- . Muco di calce fi metta viva effo vece fuoi il Siero, vi Ct fr unifcono pezzi d'oleofa tnofa la , ,Se per in quale ultimo in come non fi metta fermenta del varj trova palla cogli fangue fic- me uniforfi la.cake denfa una i malfa una e di pezzo ammollrfce, confidenza, ridotta tutta un condenfarfi, di in , comefà ad attorno un- acidi • eftratto re- MofcMti H4 tnteftiaale d'altre effa te fot- o carboni fotto o , che umana fo rie fe- nna per , fperienze mie anch' fere fi rapprenda fiogifticatadai T aria T aria che avanti «ceutemente ef- certamente finalmente fiogifticatao to (ot- , l'aria da fangne che tenacemente ho aria il meflb fé aveflè come , nelle vene Nerbarlo fenza che l'aria punto facoltà e Io ho raccolti ferie di . una ed ho in fatte Pavia in mentre ed Maggiore in per di fare parte era parte di Milano modi fei e colà in anzi ; IV entro fempre pia di ed di fùa quello la cande- poche righe in vplte variate, fette mabilità, infiam- alia feoppio molte circolato cmquant'ose anni Profeffore alla (angue , brevità efperienze diverfi di meno fi uidiftùno perdefle per affiti fluido potuto , inalterato ed atmosferica fangne ho infiammabile qoefto provenga porzione nna nell* tenuto quando zia piii tardi affai che ammalato qualunque fi condenserà fienile fi vedrà infiammabile, noftro prefenza, tute ripe- le quali fono in mia, d'Anato- Spedai anzi coiT opera: x Mofcati x6 Muco nelle de, dalla non dalia ma che allora molti lofa fi pk" Muco che della donde copia di la nari il bocca. , hnghiifimo il efem- per abbondantiflkna le fpattna mor- e avvenire in rezza chia- e fana Così beniflimo cofe quali femplkità animale. quella tutta Hew- flogifto di le Porte fenomeni capirà venga dofe maffima economia come vali, ec- ingegnofiffimo maggior alla dipeli- de1 azione contiene. ridotti reco variata l'altronde opmò fem\ infiammatorie malattie tricolo ven- y canale inteftraale i y , polmoni ec vafi per ne* di vafi parti vedrà fkudiffimo prende perchè per il nelle corpo il ferite maravigliofa coagulo falutare giovino selle è noia pus ; ne1 vafi al difende le di attività fi formi di e fi formi (trattura tagliati ; infiammatorie colare cir- efpofto perchè neceflkà e minutezza: ; corpo rovi in apparenza «more fepararfi tenace, • prenda ttn miciofcopica dalla animali Si efla e è dell'aria contatto pofla come denfo unto chinfo e : chè per- malattie i così r Sul Sangue l i detti così fluide ze refrigeranti" bafe a conduttori neir tempo co che Ma , fevero piuttofto vedere. la efiftenza fangue fano deli* efaufta miniera alcune del per cofa qual mie fangue , quefti fi fcrifle di (2) ; il ito, Segu- di quale dalla dirò ciò tutto fapeva, quando fua fuppongo ed in in- deriva ; riferite elemento terzo Io . nella rezza chia- la e avere raffi le delicatiffime rebbe vor- elfo dopo i Globoli anzi logico vivente uomo fui effi dica me- quello flogistonel fperienze noto della maggiore con , brevità pq? fpargo rapida* d'innovazione qualche teoria della per tutto io mentre quefti fetni e che refpirabile(r). forfè mente lenti eccel- modo agitata perde acqua diventa e fono flpgifto, per fteffa infiammabile l'aria le foftan* tutte e acquea del t\j che fuppongo intorno a Piliuftre Haller grande Fi Oologia anche molta conofeiute parte vere (poi(t) Ptieftley Obfervations "c. 2. (i) Elem" PtifioL Tom. pag. 50, e ftgg. Mofcsti US ho molte (poiché io vazioni microfcopiche ne ripetute) del Inglefe Hewfon (*) impropriamente chiamati mefcolati vere col gnigni Siero che volte di roflò d' dopo vidi a- fan* che finché da e ; i Globoli umano, bensì medefiroi ai Globetti dirò varie lodato fopra intorno partendo dati quelli offer- lo loravano co- no rimaneva- , fparfi efiò in fegnito cadendo al effi coli9 alcune nava tor- giallognolo color : mefcoiava io nella i quale , fi ore in il Siero diftillata acqua che ma • fondo a quando contrario Globoli dopo , naturai? fuo lo per confafi e Compongono la io , vidi colorata in , la turbava non quale anche fofpettai della il colore col microfcopio globoli fangnigni, figurate comunque io perchè fai af- pellucidità dell'acqua, oflervata né dimoftrava uniformemente il Siero che meglio roflb minime lora Al. che la materia quale feparatamente il Voi. altre particelle te coloranniuno IX. pag.j. che , io - V. non né , (*) la di quella Scelu. Sul io ha fappia trattato , la quale , del parte fvolgeffe fé Globolo E ripetendo le fbpraccitate di fon Hew col microfcopio ingrandifce più del d' punto ogni quafi materia una colorata fofpettai , del Iemento ed , effere colore Egli . riferire in di attornia de' alla e fa la perfine nella maflìma avendo molto mai più fatto confiftere quel è tro cen- quello a diafana e non l' e* punto il inutile qui tilmente inu- tentato foftanza per efla del ballerà fé pura che parte il di Opera, colorante, materia attorno trovato mia nel quelli impercettibili folamente : to vedu- opaco abbia gelatinofa Globoli riferirò abbia feparar dalla atomi modi quanti che ,• aveva il punto globetto Ofiervazioni comporto, femplice chiarezza con non per-* . che il tutto qualche fi non decompofizione colla foffe folamente ma eflb fi? non , Globulo, di Sangue. non di gli corpo dire che modo, ehe ottenere la puriflìma,. meno al- quello che 1* addietro ho altri perto (co- , in una terra d' indole \ T20 iole particolare, di colore neir fangue del quale fi mantien è di frefeo lo fa al nero: fa tornare lo dal florido ciò che del «tementi tutto , il color lice aflerke altcutbile Per dipendè ecco freddo dopo dalla tre maggiore la varietà conV io la verdognoferbata anche coagulato ho o del colore Ho fatto • nel , giorni quattro minor in- chiufa. flogifto è o fé ; il che non roflb fi perde averla , cavato fé -quattordicimefinon provare anche fangue «he per tolgo perpetuamente dopo lo nero dagli altri diviene materia , così perfino fé lo e colorante terra. ferbandofi tale color roflb ; fangue, la e umane, fi pilo.ottenere non , feparando la fola fangae carico dal feetno, flogifto , vene roflb mafia del mafia dalle eftratto al affatto alla tanto in- pel fbgifto, Quello . paflare nella e ginario ori- che e , roffa imbevuta fé il naturale vivente accrefeo T io cai verdognolo è nomo del fé Mofcati . copia nei che an- ; e d' effo fangue , prefi varj pezzi SutS'gngme. pèzzi di " cioè florido Cruore ili quello , die fta meffi ho fuperficie del alla fpirazione degli anche fono diventati al è lore , infiammabile ed anzi Ri- neri • dell'aria contatto flòrido nelle e due In fi fa ; o del porzione forprendere la libera in fé : viene quefta un9 non effa fi un impedita la V.XVI. io gifto floèva- potrò quando flogifticata; il fuo deflogifticherà fé flogifto Torniamo . , dunque la sferica atmo- fangue evaporazione aria flogifto fangue, flogiftooriginario, fomminiftra flogifticata fangue del efterna al fan* produrre: pub nel nell'aria comunicando Tarla dei nero efalazione libera additizio è lo originariamente contenuto quale la ro ne- Dunque . impedendo co* nuovamente e il color maniere il edema, fopra dette. arie flogifticataproduce gue ; rinale inte- quefti pezzi tutti ore nericci tornato ed carboni , meffi re* , poche in : dai animali V aria fotto , flogifticatadalia V aria Cotto gli e gramo alia fedele guida F della efperienza, Se XUftaii li» fi Se t aria nkrofa fi conofca (*) freddo di giorni prima con una trenta anche del di ore, dunque flogifto fopra gifticatadai fi quindi flogi? contiene altri traverà infiammabile ; quelle fangue fio-* aria infiammabile e , ore che dopo arie , nel il ranta qua- d'effe fi ognuna flogifticata. prima dunque arie di pezzi efplorino quelle ugualmente pafla da q , più /vapora e lotto carboni e freddo anche fangue fi metteranno cinquanta venti per evidentemente . come vetro ga tratten- queft' il Se fi vi o quindi s'efamini recente non due cavato chiofo fé $ bontà, di grado (angue fi troverà aria, effa fticata ; il campana più o coli' aria previo efperimento per pezzo tre od, la del- comune , quale un lotto metta flogifto non fangue, e la fato* ra- (*) Vedi polfiede non fcione dette Pricjlley bene potrà delle la dei , teoria comprendere mie confeguenze ne chi non e gli efpcri menti la rapida cfperienze, che quale ni ricavo. la " \ enuncia- j Scurezza, j L'Avi* i #hfcati 124 ad gifto ifcoprire viene a e noi in fono Io dagli efperimenti. dedotti to gioi- che provare il fio» dotto intro- perpetuamente . rinnovato e ed ih in parte , piìi in della prjncipale~"veicolo che : flogifto quale il fangue, col noi il che animale.: pinguedine quotidiana decompofixione lenta meno o la per menti ali- cogli parte cola cirè ne il d' avervi dopo . circolato (Vapora pei polmoni; fperienze pia e del e (*) la ed quale , anche fempré ; nel oltre Hales dimoftrative Sig. in D. altra parte le (bi- provato poi " del Dottor Marsiglio parte dalle Lanla per te co- flogiftica anche te, fortemen- più florido di queir tutta come già è di prima in " , driani che ciò ingegnofe Prieflley continuamente all' aria averlo (lato che io fallite, fic- tocca, veduto fi è , f compiaciuto di confermare con ripetuti efpe- (?) Rtmcbe intoni* élt* fmlièèrhì J*W x -**** ec. Sut efperimenti del Se finite a l'aria viziata, quello foftanze di polle elploiri dalle Varie fermentare a " che dopo animali dalle km (abita "CT* alterata oflta liere Cava- apparato un di Mscbridc alimentàri hanno illuftre mezzo principalmente e **$ fullodato per . Sangue. fi troverà fermentazione , che dal!1 fiffa aflòdribile all'aria óltre ae* , qba data, hanno to"fiderevole copia una pih dei mifcuglf nel e iogifto, la quale però di nel feconda meno t* Se Attentate. Solamente modo fi éfamioi Taria belle e d'uomini malattia di ma la o* il diverto ventricolo nel ta anche fuori , di varia fica ver di efpe* contenne i ntèftina fenzà morti previa animali faniflimi non ficco- \ , fono me i di vitelli frefco ammazzaci f effa fi troverà cata fino .ad eflere Ài anche infiammabile. applichi un mokiflìmo tempre Se vafo di F nei alla a 3 fi umana modo di cop~ petta, ' ??? craffi intelti- cute vetro flegiiH- ' ??» . (*) do Effa's à*txpeuincts pag. 48. - "c. Saggio fecon* 1J* fari* ch«n»;«pkael. ifcpiUa. » Sg. Mattisi»» a Tawàm *àia d^3tfttCXQÌ" le k taf» a riferite qadb qwk lTBCtCVC vi n aie. eoa Per pe» i «n, flflHBVft «{periene 4eQc che Lm*imm9 è IBQ efico «Irimo i fé Sul U pinguedine umana ehtufo al alla ed temperatura fola qualche iikata atmosferica della medefi-' fi troverà queftat che dai le animali fatti appoggiata ferie di fimo numero ed erezione i.° del 3. fra fa grandif- un e d*-un la T utilità: fudore fpeflb la in neceflità delle fano e malattie pih flogiftoentra della fenza Tuomo grandiffitno pericolo quando - del qjiali certo . trafpirazione delle meccanifmo noi tralpirazione (T ferbi infenfibile féin flogifto perchè INibmo umida di credo io neceflltà grandiifima qual la perpetua i'ingreflo fi- circolazione eicrezione flogifto*. 2.0 equilibrio ad appa«* zare analiz- Porta -' la eflk fuoco per efperimenti di concludere poter del Chimici foftanze fci mezzi e flogw poterli: efficaci meno adoperato nora dimoflra artifici con molto renza fenfibil mente tempo dò v feomporre 4*° inverno in ift tm*vafi9 efponga , dopo di fi 'dell' aria contatto anche ma, tif Sangue. il farebbe di vita • torie, infiammao fi fvolgè Mofcatì 1*8 gè t di noi io pei polmoni oltre (ciano con a fifolofift e e la troppo molte vari ; efce delle neeeffifà altre punti medica impeto cuce tride pu- flogiftofi e deduzioni della h per queflo condensato quando fvolge che quello . finora rapidità,, che rove- ricevute teoria» OS- OSSERVAZIONE . SUL PERIODO NOVENNALE Del Sig. famente Prof. in Volume Toaldo rifulta nelle alla Meteore. leggefi nella di Padova d? Gazzette di Francfort- è 1770' in Ui * „ Ev ta da- tti qua- , termini " che quella, Apiculture, Febbràjo 14 Periodo alle Oflervaxioni Relativa cel. Agronomo del 87. di quefto pag" novennale certo un dei compendio- riferite nota una • Meteorologiche Oflervazioni DAlle rigido freddo pia . ikk) offérvato Vienna a e „ in al- , ' yf *„ che ràania " il freddo di quell'anno f«pèrato quel- ha , lo dei del .„ fono Offervafì 1709 9Ì 1740; i-7ji-i 1749 rimarchevoli dati freddo yj ; di freddo v 5, ^ così d'un epoca che gli inverni . in 17"9 *767f periodico f anni. del rigore prefenfe Panno ritorno 9, " pel # 9j Gef principati della Città .tre è la di fella gran u A. *3° INDICE DEL VOLUME XVI. le Bevande. lehcftaticbefu OSfervazioni Del di Descrizione quale Faggot. Giacomo Sig. Sambino un p. 3. il deforme, , "F apparenza una con crmafro- . difmo dell' privo era Di Seffo delly e , De fy . uno Latourret- TE. 15. p. letta, Differìazione Scienze Dal e tro al- di nella Parigi R. ai bei il guai .metalli durame la lor 1775. dimofirafit ove " il principio Apr. %6. Sig. Lavoisier delle Aecad. coi combinafi calcinazione e , »' accrefee. il pefo aria atmpsferit*. Ciflruzione i Telefcopj la altro che . più J* £ non , pura e forza a divptfe Oculari. 25. jx . d£ ingrandimento LUDLAM. Del Sig. JH 4Q# . Della differentequantità di Pioggia, eh* cada