LA SCUOLA TORNA AL CENTRO DELLE SCELTE POLITICHE DI ROMA CAPITALE1 Non è un caso che il titolo risponda a una volontà e a una ambizione ben precisa della nostra Amministrazione. L’idea di una città a misura di bambina e bambino, punto di forza del nostro programma, non poteva che partire da un rilancio dei servizi educativi e scolastici, sul quale concentrare al massimo le forze e gli impegni, anche economici. Perché la scuola torna al centro? Credere fortemente nel capitale umano non deve rappresentare uno slogan, ma un punto di arrivo, cui coloro che a vario titolo sono chiamati a governare e amministrare, devono concretizzare in azioni. Non sempre nel nostro Paese e nella nostra città si è investito abbastanza nei processi di formazione a cominciare dai più piccoli. La scelta di tornare ad investire sulla scuola dopo anni, è il segnale dell’importanza che vogliamo dare alla costruzione di una società che sia al passo con i cambiamenti, che sia più attenta ai bisogni dei più piccoli e delle loro famiglie. Una società che sia inclusiva verso tutte le componenti che stanno all’interno di una comunità e che dia una risposta certa ai disagi e alle fragilità delle nostre ragazze e ragazzi, i quali devono poter sperare che ci sia un futuro possibile e che ci sia qualcuno che, oltre le loro famiglie, investe e scommette su di loro. Il primo dato che segna l’inversione di rotta è la differenza di stanziamenti sulle scuole rispetto alla Giunta precedente. Basti pensare che, in poco più di un anno, abbiamo investito oltre 50 milioni di euro nell’edilizia e manutenzione scolastica, che corrisponde alle somme stanziate nei cinque anni precedenti. A questi fondi si aggiungeranno, entro brevissimo tempo, quelli resi disponibili dalla pubblicazione della graduatoria regionale per gli interventi di manutenzione, una cifra che si aggira tra i 30 e i 40 milioni di euro. La conferma della priorità attribuita alla scuola dalla nostra Amministrazione è riscontrabile anche nel bilancio di previsione 2014, in cui non si registrano tagli al settore. Questo impegno ha consentito l’apertura da questo anno scolastico (2014/2015) di nuove strutture, sia per la scuola elementare, che per quella d’infanzia, che per gli asili nido; strutture che si vanno ad aggiungere al grande patrimonio di cui Roma Capitale dispone. Ad oggi parliamo di: 206 nidi d’infanzia a gestione diretta, 31 sezioni ponte; 222 nidi, micronidi e spazi-bebi in convenzione, 320 scuole dell’infanzia a gestione diretta; 2947 insegnanti di scuola dell’infanzia e 2305 educatrici di nidi d’infanzia, con un numero pari a 56.475 di bambine e bambini tra 0 e 6 anni accolti ogni giorno nei nostri servizi. 1 A cura di Alessandra Cattoi. 1 Il nostro impegno è quello di continuare ad investire sulle scuole, sia dal punto di vista strutturale che dal punto di vista del miglioramento della qualità dell’ offerta formativa, attraverso un percorso di condivisione e dialogo con tutti i soggetti che contribuiscono al progetto: insegnanti e dirigenti scolastici, Municipi, ma anche terzo settore, organizzazioni sindacali, Regione Lazio e tanti altri. Quali risposte ad oggi? Da settembre 2014 sono state aperte 3 nuove scuole elementari, che accolgono 475 alunni, e 5 nuove scuole dell’infanzia (una statale e quattro comunali) con 260 bambine/i 3-6 anni. L’attenzione per queste attivazioni è stata tutta concentrata nelle zone più periferiche, zone che negli ultimi anni hanno avuto uno sviluppo urbanistico eccezionale, territori che soffrivano di carenza di posti nelle scuole e che da tempo chiedevano una risposta. Anche per la fascia 0-3 anni, l’anno educativo si è aperto a settembre con un aumento dei posti disponibili di 125 unità, sempre in territori ad elevata richiesta e con lunghe liste di attesa. Per gli edifici scolastici, l’Amministrazione ha riattivato ogni possibile forma di finanziamento, preparando un piano di interventi a sostegno della manutenzione sia ordinaria che straordinaria. L’ammontare delle risorse impegnate su questo fronte è stato elevato se raffrontato con l’impegno previsto del precedente quinquennio. In particolare, circa 18 milioni di euro sono stati erogati per interventi straordinari e improcrastinabili (parliamo di rifacimento dei lastrici solari, consolidamento statico, messa in sicurezza dei plessi, ecc.). Tutti gli interventi eseguiti ammontano complessivamente a 49 milioni di euro. A queste risorse vanno aggiunti 3,3 milioni di euro, assegnati ai Municipi, per 49 interventi nelle scuole dell’infanzia comunali nel periodo che va dal secondo semestre 2013 fino ad oggi. Nel medesimo periodo 1,5 milioni di euro sono stati erogati, ancora ai Municipi, per gli asili nido. Complessivamente parliamo di un investimento sulle strutture educative e scolastiche pari a 53,8 milioni di euro. In questi giorni è attesa la pubblicazione della graduatoria della Regione Lazio, nell’ambito del programma straordinario per il recupero e la messa in sicurezza degli edifici scolastici, in attuazione della D.g.R. 295/2013. Roma Capitale ha presentato 86 proposte progettuali di intervento per altrettante scuole per un importo complessivo pari a 37,5 milioni di euro. Si tratta di progetti che, qualora venissero finanziati, sarebbero cantierabili a breve e porterebbero l’impegno economico globale sull’edilizia scolastica di Roma Capitale a oltre 91 milioni di euro. In fase di approvazione del bilancio 2014, nessuna risorsa è stata sottratta al settore educativo e scolastico e auspicabilmente lo stesso avverrà nel 2015; forte è stato l’impegno nei confronti del Governo nazionale per l’allentamento del patto di stabilità sul fronte degli interventi manutentivi degli edifici scolastici. L’effetto immediato è stato la ripresa dei lavori nella nuova scuola elementare di Selva Candida (XIV Municipio) nell’ambito del piano Renzi per le scuole. Rivendicando il ruolo di Roma Capitale e l’elevato numero di edifici scolastici presenti sul territorio, l’Amministrazione ha posto all’attenzione del Governo Nazionale la necessità di 2 prevedere lo sblocco del patto di stabilità anche per un edificio di pregio, posto nel centro storico (Angelo Mai) al fine di consentire la ripresa dei lavori di completamento per un importo pari a 5 milioni di euro, che consentirà di rispondere definitivamente all’esigenza di dare una sede adeguata e definitiva all’Istituto Comprensivo Visconti. Va segnalata infine, la riattivazione del finanziamento, anch’esso bloccato dal patto di stabilità, per riprendere e completare i lavori nello storico nido d’infanzia Alfonso Gallo. v Con il nuovo capitolato speciale d’appalto, la ristorazione scolastica dallo scorso anno è cambiata. Sono stati introdotti notevoli elementi migliorativi a tutela della freschezza garantita, della vicinanza territoriale, della sostenibilità ambientale, della verifica del servizio. A tutela dell’ambiente sono stati ridotti gli imballaggi degli alimenti, il consumo di carburante per la ridotta percorrenza dei prodotti, e i detersivi sono a etichetta “ecolabel”. Roma Capitale offre ogni giorno il servizio di ristorazione scolastica a 145.000 bambine/i e ragazze/i delle sezioni primavera/ponte, delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado. Il servizio di ristorazione scolastica romana è oggi caratterizzato dalla qualità dei menù, dalla tracciabilità degli alimenti, dalla sicurezza alimentare, dall’equilibrio tra i vari componenti nutrizionali e rappresenta un modello di ristorazione sostenibile dal punto di vista sociale ed ambientale. Il menù, elaborato dalle Dietiste di Roma Capitale con la collaborazione della Facoltà di Scienze dell’Alimentazione dell’Università La Sapienza fa riferimento ai livelli di assunzione raccomandati relativi ai fabbisogni in nutrienti per le diverse fasce di età. Nel pieno rispetto della varietà e stagionalità dei cibi, il menù è articolato su nove settimane, in versione estiva ed invernale, e offre piatti semplici e variati, contemplando tutti gli alimenti. Preme sottolineare che la procedura di cambio appalto è stata gestita durante il periodo di chiusura natalizio delle scuole, senza nessun giorno di interruzione dello stesso e con la garanzia di tutti i posti di lavoro (2300 operatori). Inoltre, il servizio di ristorazione scolastica è oggetto di scrupolosi controlli e al momento è in corso una gara per l’individuazione delle aziende affidatarie del servizio di controllo. v Dallo scorso anno si è proceduto alla completa dematerializzazione delle procedure di iscrizione ai servizi educativi e scolastici di Roma Capitale, sostituendo la domanda di iscrizione cartacea con la domanda on-line. A tutela dei cittadini con oggettive difficoltà all’utilizzo di internet, è stato anche predisposto un sistema di presentazione della domanda di iscrizione assistita presso gli Uffici Municipali e i CAF. Tale dematerializzazione significa: garanzia di trasparenza delle procedure, maggiore rapidità nelle successive fasi relative alla formazione delle graduatorie, snellimento ed efficientamento del lavoro degli Uffici Municipali preposti ed economicità (abbattuti i costi di stampa delle domande cartacee). Un processo complesso ma necessario, che ha visto anche l’informatizzazione delle procedure relative al Diritto allo Studio (fornitura semigratuita dei libri di testo e cedole libra). Inoltre, l’opuscolo informativo alle Famiglie, nonché la domanda di iscrizione, è stata tradotta per la prima volta nelle seguenti lingue: Rumeno, Francese, 3 Spagnolo, Inglese. Tale scelta è nata dalla volontà di agevolare l’accesso alle procedure di iscrizione a tutte le famiglie di nazionalità non italiana, considerando le comunità maggiormente rappresentate nella nostra città. v Roma Capitale affianca le scuole non soltanto dal punto di vista organizzativo ma anche dal punto di vista della qualità dell’offerta formativa che viene erogata. È stata ampliata l’offerta di percorsi didattici per affiancare il POF, integrando la formazione delle alunne e degli alunni di tutte le scuole, dall’infanzia fino alla maturità. In collaborazione con associazioni e istituzioni, comprese tutte le società del gruppo Roma Capitale (Ama, Atac, Acea, Teatro di Roma, Auditorium etc.), è stato possibile coinvolgere un numero elevato di studentesse, studenti e docenti. A tutte le scuole di ogni ordine e grado è stato consegnato il catalogo, oltre 100 pagine di progetti e proposte con tematiche che vanno dall’alimentazione alla scienza, dal teatro alle pari opportunità, dalla memoria all’arte e alla storia, dalla prevenzione e salute alle buone pratiche che fanno bella la città. Dall’anno scolastico 2013-2014 è stato anche possibile riavviare, dopo un anno di interruzione, lo storico progetto dei campi scuola, promosso da Roma Capitale, per gli alunni frequentanti le scuole primarie e secondarie, statali e paritarie. Sono pervenute da parte delle Istituzione Scolastiche 600 richieste di partecipazione, per un totale di 12.208 alunni coinvolti. v Attraverso il Piano Territoriale Cittadino, Legge 285/97, si avvieranno nell’anno scolastico 2014 – 2015 , il Progetto “Giovani Fuori classe”: in questi giorni è in pubblicazione l’Avviso Pubblico per la selezione di un soggetto che realizzerà il Progetto “Giovani Fuoriclasse”, incentrato su azioni di prevenzione e contrasto alla dispersione scolastica con particolare attenzione ai ragazzi/ragazze che non hanno conseguito, o sono rischio di non conseguire, il diploma di scuola secondaria di primo grado. Inoltre, nei prossimi giorni, sarà pubblicata sul sito internet dipartimentale la circolare destinata alle scuole superiori per la selezione di 10 scuole che realizzeranno il Progetto “Rome Music Factory”. Progetto che prevede l’attivazione nelle superiori di laboratori musicali rivolti agli adolescenti, con l’obiettivo di potenziare la creatività dei ragazzi attraverso l’espressione musicale ed in tal modo svolgere una funzione educativa di sviluppo armonico della personalità e di prevenzione del disagio sociale. Si sono sviluppati programmi per la scolarizzazione dei Rom, per facilitare e incrementare la frequenza scolastica a partire dalla scuola dell’infanzia e fino alla conclusione del percorso formativo, per migliorare le condizioni per l’apprendimento, per favorire il proseguimento del percorso formativo degli adolescenti dopo il conseguimento della licenza di scuola secondaria di primo grado e per facilitare la responsabilizzazione degli adulti rom rispetto alla scolarizzazione dei figli verso l’autonomia. Per l’anno scolastico 2013 - 2014 abbiamo registrato 367 iscrizioni alla scuola dell’infanzia, 952 alla scuola elementare, 636 alle scuole medie e 22 alle scuole superiori; 63 ragazzi si sono avviati alla formazione professionale. 4 Anche sul tema dell’inclusione è stato avviato un confronto, un percorso che sta coinvolgendo Dirigenti dei Municipi, Funzionari educativi, GID Municipali, personale che opera nei nidi e nelle scuole dell’infanzia, ASL, Centri Accreditati e mondo Universitario. Obiettivo è quello di produrre un documento che superi le Delibere 697/2003 per la scuola dell’infanzia e 128/2005 per il nido in materia di inclusione scolastica e che, alla luce dell’attuale normativa nazionale di riferimento, ridisegni il piano delle politiche inclusive nei nidi e nelle scuole dell’infanzia di Roma Capitale. La nuova Delibera ridefinirà le politiche relative all’inclusione sociale, la normativa riguardante l’assegnazione dell’insegnante di sostegno e la documentazione di riferimento, con l’obiettivo di unificare criteri e procedure tra nido e scuola. I lavori verranno esposti in un Convegno che sarà organizzato alla stesura del documento. Quali sono i prossimi obiettivi? A gennaio 2015 è prevista l’apertura di 2 nuove scuole dell’infanzia comunali per ulteriori 100 posti, ancora in quei Municipi con lunghe lista di attesa; da settembre 2015 apriranno 2 nuove scuole secondarie di primo grado per 600 alunne/i; 5 nuove scuole dell’infanzia, per 400 bambine/i, saranno disponibili dal prossimo anno educativo e scolastico. Cinque nidi saranno attivati, ad ultimazione dei lavori, a gestione diretta per complessivi 175 posti. Inoltre, sono pronte per l’apertura, prevista anche questa dal prossimo anno educativo e scolastico, 12 strutture educative per la fascia 0-3 anni per un totale di oltre 800 nuovi posti. Negli ultimi anni, proprio per rispondere alla sempre maggiore richiesta di servizi 0-3 anni , si è proceduto ad una diversificazione dei soggetti gestori, mettendo in atto procedure di accreditamento, di convenzionamento, di concessione di servizi. Forme di gestione che attualmente affiancano la rete delle strutture a gestione diretta dell’Amministrazione Capitolina. Nell’ apertura e nella gestione dei nuovi nidi saranno coinvolti da una parte l’Amministrazione Capitolina, quale titolare delle funzioni di governo e controllo del sistema e, dall’altra, i soggetti privati e del privato sociale. Il sistema dei servizi integrati 0-3 anni ha raggiunto un livello importante di diffusione; gli elementi di crescente complessità che stanno caratterizzando il sistema necessitano quindi di un lavoro di analisi e approfondimento circa i costi dei servizi, la valutazione degli elementi organizzativi e degli elementi gestionali. Per questo, è stata istituita una specifica commissione, composta da esperti della materia e riconosciuti a livello nazionale, “esterni” all’Amministrazione, di elevata competenza nel settore, con l’obiettivo e il compito di evidenziare punti di forza e criticità dell’attuale sistema di partenariato pubblico-privato nella gestione di servizi dedicati alla fascia 0-3 anni, nonché di porre in essere eventuali azioni correttive laddove si ravvisino deviazioni, migliorando il servizio ed il programma di intervento. Il lavoro della commissione sarà utile alla luce del rinnovo dello schema di convenzionamento previsto per il luglio 2015. 5 E’ necessario dare risposte ai bisogni delle famiglie durante i mesi estivi, trovando formule e/o modalità organizzative che, stante le strutture delle quali dispone Roma Capitale, diano una risposta alle famiglie con bambini 0-6 anni nei mesi estivi e nei periodi di sospensione delle attività educative e didattiche. L’impegno è quello di coniugare il bisogno delle famiglie di avere luoghi di accoglienza e di cura anche durante i mesi estivi con una avviata cultura dell’infanzia e con il patrimonio delle strutture educative, di elevato livello, di cui la città dispone. Regole e modalità uguali per tutti i Municipi, monitoraggio centrale per garantire pari opportunità e resa dei servizi, possibilità di bandi locali che rispondano alle diverse esigenze, avvalendosi eventualmente del privato sociale. Particolare attenzione va data alle lavoratrici e ai lavoratori che, quotidianamente, svolgono un prezioso lavoro nei servizi di Roma Capitale. Al fine di assicurare il diritto all’educazione, nei nidi e nelle scuole dell’infanzia sono stati rinnovati o prorogati fino al 31 luglio 2015 i contratti di lavoro a tempo determinato del personale educativo e scolastico. Al fine di mettere ordine al tema, è stata avviata una procedura per la revisione della graduatoria per le supplenze brevi nella scuola dell’infanzia. Obiettivo principale è stato quello di ripulire la graduatoria da coloro che non erano più interessate a svolgere incarichi di supplenza nei servizi dell’Amministrazione e arrivare, quindi, a stilare una graduatoria effettiva sia dal punto di vista dell’aggiornamento dei punteggi di ciascuna insegnante, sia dal punto di vista della consistenza numerica. Passaggio importante, questo, per poter attivare percorsi di stabilizzazione e di riqualificazione professionale, superando il paradosso odierno che vede Roma Capitale investire economicamente per mantenere condizioni di precariato, laddove lo stesso impegno potrebbe dare risposte alle lavoratrici e garantire stabilità degli organici sin dall’apertura delle scuole. A sostegno della professionalità di tutti le insegnanti e le educatrici e dei funzionari dei servizi educativi e scolastici abbiamo proposto un’ampia offerta formativa. L’offerta di percorsi formativi per insegnanti ed educatrici è stata ampliata ed arricchita con tematiche che definiscono ulteriormente la cornice dei servizi. Nella formazione di base, obbligatoria per interi collegi docenti/gruppi educativi, ciascun gruppo ha autonomamente definito, con il supporto del formatore assegnato, la tematica da sviluppare sulla base delle esigenze, dei bisogni e delle specificità di ciascuno. Per quanto concerne la formazione complementare, sono stati inseriti percorsi formativi con tematiche diverse: il modello di ricerca montessoriano, l’accoglienza delle famiglie, i bisogni educativi speciali, la didattica delle scienze, l’alfabeto teatrale, le attività laboratoriali come la costruzione dei giocattoli, l’educazione musicale e/o le esperienze sensoriali e grafiche. Altri percorsi, invece, sono volti a promuovere le buone pratiche educative cittadine; servizi che hanno avviato modalità educative di elevato livello saranno promotori di scambi esperienziali con altri strutture, proprio per dare voce e far circolare le tante buone realtà di cui il territorio dispone. Per i Funzionari dei Servizi Educativi, figure centrali nella gestione del sistema, partirà una formazione specifica dopo anni di interruzione, formazione mirata non solo a 6 consolidare le competenze/conoscenze fin qui maturate ma anche con l’obiettivo di migliorare la governance dei servizi. Abbiamo in mente gli obiettivi da raggiungere, che non sono soltanto la declinazione delle cose fatte e delle cose da fare, ma l’impegno costante ad esserci, in collaborazione con i tanti soggetti che, sul territorio e in ogni scuola, sono impegnati a voler sostenere sempre con maggiore determinazione il bene dei nostri piccoli e grandi cittadini. 7