Sede centrale: scuola dell’Infanzia , scuola primaria
e scuola secondaria di primo grado
Plesso Principe di Piemonte: scuola dell’Infanzia
e scuola Primaria
POF
ANNO
SCOLASTICO
2013-2014
P.O.F.
I.C. n7 “ ENZO DRAGO”
•
•
•
•
Premessa
Finalità Istituzionali
Regolamento d’Istituto
Analisi del Territotrio
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
LE SCUOLE : risorse e organizzazione oraria
Alunni iscritti : distribuzione
Composizione numerica degli alunni nelle classi S. Drago
Composizione n. degli alunni nelle classi plesso Principe di Piemonte
Locali della scuola dell’infanzia/primaria piano terra S. Drago
Locali della scuola primaria/secondaria /Presidenza primo piano Drago
Locali della scuola secondaria di 1° grado secondo piano S. Drago
Locali della scuola dell’Infanzia e Primaria piano terra Principe di Piemonte
Locali della scuola primaria primo piano principe di Piemonte
Insegnanti :Scuola dell’Infanzia Drago
Orario scuola dell’Infanzia plesso Principe di Piemonte
Scuola dell’Infanzia : La giornata plesso Principe di Piemonte
Scuola dell’Infanzia plesso Principe di Piemonte: Insegnanti
Scuola primaria plesso Principe di Piemonte : insegnanti
Scuola primaria Drago: classi e moduli
Scuola Primaria Drago: Insegnanti
Scuola secondaria: orario cattedre, discipline e n. docenti
Orario scolastico scuola primaria e dell’infanzia Drago/ P. Piemonte
Orario scolastico scuola secondaria di I° grado
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
PROGETTAZIONE EDUCATIVA DIDATTICA
Bisogni formativi dell’utenza
Dai bisogni agli obiettivi
Obiettivi formativi
Patto Educativo di Corresponsabilità
Accoglienza
Obiettivi generali del processo educativo
Convivenza civile
Metodologia
Attività laboratoriale
Contratto formativo e Strumenti di Valutazione
Valutazione alunni
Griglia di valutazione del comportamento scuola primaria
Criteri comportamento scuola Primaria
Scala di misurazione del profitto( scuola primaria e secondaria di II° grado)
Criteri per la valutazione del comportamento scuola secondaria di primo grado
Griglia di valutazione del comportamento ( scuola secondaria di primo grado)
Valutazione finale
Valutazione alunni disabili
Valutazione alunni stranieri in fase di alfabetizzazione
Valutazione INVALSI
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
ARTICOLAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA
Progettazione educativa didattica : scuola dell’infanzia
Progettazione educativa didattica: scuola primaria
Progetti scuola Primaria P.Piemonte «Curriculare»
Progetti scuola infanzia P.Piemonte « Curriculare»
Progetto di alfabetizzazione motoria scuola dell‘Infanzia
Progetto alfabetizzazione motoria nella scuola primaria.
Progetto Multimedia
Progetto d’Istituto « Patto Territoriale» Ed. Ambientale
Progettazione educativo-didattica scuola secondaria di 1° grado
Progetti di arricchimento scuola Primaria e secondaria di 1° grado
Protocollo con alunni DSA
Allegato documenti DSA
Protocollo BES
Accoglienza e integrazione alunni Stranieri
Accoglienza e integrazione alunni Disabili
•
•
•
•
•
•
•
PROGETTO PON F3
Allegato percorso F3
PROGETTO PON P.C.
PROGETTO PON D1
PROGETTO PON C1
PROGETTO PON FESR ASSE 2
PROGETTO FESR A1
•
PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA
•
•
•
Scelte organizzative
Componenti consiglio d’Istituto
Componenti la giunta esecutiva
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Funzioni strumentali
Coordinatori consigli di classe-interclasse-intersezione
Servizi amministrativi
Organigramma servizi Amministrativi
Collaboratori scolastici
Servizio di pre/ scuola
Servizio post/scuola
Iscrizioni 2013-2014
Misure di prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro
Allegato: progetto “ Scuola Sicura”
P.O.F.
• Il POF ( Piano dell’ Offerta
Formativa) contiene le scelte
educative ed organizzative, i
criteri di utilizzazione delle
risorse e costituisce un
impegno per l'intera comunità
scolastica. Viene aggiornato
ogni anno e si integra in modo
coerente con il Regolamento d’
Istituto.
• Il nostro Istituto Comprensivo è
collocato nell'ambito del primo
ciclo di istruzione (3-14 anni) e
comprende il servizio
educativo dalla scuola Infanzia
fino al terzo anno della scuola
secondaria di primo grado.
POF
Definisce le linee
guida e le pratiche
Educative e
Didattiche condivise
Risponde alle
esigenze
del Territorio
Valorizza la
Professionalità
docente
PREMESSA
Con l'entrata a regime dell'autonomia l° settembre 2000 - termina il periodo
biennale di sperimentazione relativo a determinati aspetti di innovazione
avviatosi per alcune scuole, ivi compresa la nostra, a seguito del Decreto
Ministeriale n. 251 del 29 maggio 1998 e del D.P.R. 275/99 che prevedevano
spazi di flessibilità in materia di:

calendario scolastico;

orario delle lezioni;

gruppo classe;

iniziative di recupero, sostegno, continuità e orientamento;

insegnamenti integrativi in rete o in continuità orizzontale;

accordi e convenzioni fra scuole.
Non più, quindi, fase di rodaggio ma di formale e funzionale realizzazione
dell'autonomia.
Le scuole sono diventate autonome sul piano didattico, organizzativo,
amministrativo e hanno acquisito maggiore libertà progettuale e nuovi ambiti
di responsabilità.
Pertanto, ora più che mai, sono chiamate a realizzare percorsi di studio
corrispondenti alle capacità, alle inclinazioni e ai bisogni dell'allievo e che, nel
rispetto della persona, favoriscano lo sviluppo delle potenzialità e
riconoscano e valorizzino le diversità.
Solo operando in tale misura l'istituzione scolastica potrà garantire l'effettivo
passaggio dal "diritto allo studio" al "diritto ad apprendere" sancito dal l'art.
21 della Legge 59 del 1997 e potrà promuovere il raggiungimento del
successo formativo di ciascun discente.
Da un siffatto quadro di intenti, appare evidente l'importanza che riveste il
Piano dell'offerta formativa (P.O.F.). Esso è il documento fondamentale,
costitutivo e testimone dell'identità culturale e progettuale dell'istituzione
scuola, agenzia educativa corresponsabile della formazione integrale
dell'uomo - cittadino del mondo.
Il P.O.F., in coerenza con gli obiettivi nazionali stabiliti dall' art. 8 del D.P.R.
275/99 che richiama gli standard univoci a livello europeo a cui ci si deve
uniformare, esplicita la progettazione curriculare, extracurriculare, educativa
ed organizzativa delle singole scuole.
L'atto della progettazione del Piano supera, quindi, la logica della
progettazione didattica per ambiti: "Ai curricoli. si applicano tutti gli strumenti
della flessibilità organizzativa, didattica e di autonomia di ricerca,
sperimentazione e sviluppo, secondo quanto previsto dal P.O.F. di ciascuna
istituzione scolastica".(D.M. 26/6/00 n. 234 art. 1.2).
Pur riprendendo il lavoro di programmazione da sempre svolto dai docenti, lo
amplia, lo sviluppa e lo completa avvalendosi dell'ausilio compartecipativo e
condiviso del Collegio dei docenti, del Consiglio d' Istituto, delle famiglie e
delle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti sul
territorio che, a seconda delle specifiche competenze e possibilità, apportano
il proprio contributo.
Il Piano dell'Offerta Formativa riflette, dunque, le esigenze del contesto locale
e "lavora con e per esso" nel rispetto delle attese della comunità scolastica,
familiare e territoriale.
La nostra scuola, alla luce delle predette constatazioni e affinché il
P.O.F. sia quanto più possibile chiaro, attuabile e verificabile nonché
efficace nelle proposte di offerta formativa, ha deciso di lavorare alla sua
formulazione mettendo in comunione, con intenti di costruttività e
concretezza, quanto di positivo capitalizzato dalla propria storia
educativo - didattica e quanto in corso di sperimentazione e verifica,
previa valutazione, a scadenza programmata, della qualità della ricaduta
delle esperienze in atto.
Si è deciso, altresì, di articolare il P.O.F., che si pone in termini di
relatività e di adeguamento perché in correlazione a fattori situazionali e
spazio-temporali, ritenendoli esaustivi al fine di una completa, precisa e
puntuale informazione ed esplicitazione delle direttive di percorso che
saranno in futuro adottate dalla nostra scuola.
PRINCIPI FONDAMENTALI
(Fonte di ispirazione fondamentale del Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto
Comprensivo n. 7 Statale “ENZO DRAGO”
sono gli artt. 3, 33 e 34 della Costituzione italiana. )
Uguaglianza e diversità
Imparzialità e regolarità
Accoglienza ed integrazione
Ne deriva che la scuola opera con ogni mezzo per:
• differenziare la proposta formativa adeguandola alle esigenze di ciascuno: a tutti gli alunni
deve essere data la possibilità di sviluppare al meglio le proprie potenzialità;
• valorizzare le molteplici risorse esistenti sul territorio (enti locali, associazioni culturali e
professionali, società sportive, gruppi di volontariato, ma anche organismi privati) allo
scopo di realizzare un progetto educativo ricco e articolato affinché l'offerta formativa della
scuola assuma un ruolo di promozione culturale e sociale.
• Gli utenti hanno diritto ad essere trattati in modo obiettivo e imparziale.
• Sono previsti protocolli di accoglienza sia per la comune fase d’ingresso nella scuola, sia
per l’inserimento di ragazzi disabili, stranieri o in condizioni di svantaggio. L’Istituto, grazie
anche alla collaborazione con i servizi sociali i, attiva tutti i possibili percorsi di integrazione
e propone soluzioni alle diverse problematiche, nel rispetto dei diritti degli allievi e delle loro
famiglie.
FINALITA’
Compito della scuola è
acquisire competenze (saper fare),
promuovere comportamenti (saper essere)
sviluppare l’orientamento (saper scegliere).
sviluppare l’educazione alla
cittadinanza attiva attraverso la
conoscenza della propria identità e
dell’identità altrui
• elaborare strategie formative
In particolare la scuola si propone di:
"personalizzate" per contribuire a
ridurre gli insuccessi e a valorizzare le
• promuovere la crescita educativo-sociale di
eccellenze
ciascun allievo, ponendo al centro di ogni
azione educativa lo sviluppo armonico della
• incrementare competenze orientative
sua personalità
nella scelta futura scolastica e
professionale;
• potenziare la conoscenza e l’uso dei
linguaggi(non solo in termini di lingue parlate - • ampliare gli orizzonti culturali degli
italiano,inglese e francese) - ma anche
alunni e favorire lo star bene insieme
relativamente all’ambito logico-matematico,
anche in altre realtà geografiche e
musicale,corporeo, artistico, tecnologico e
culturali
informatico.
• favorire l’educazione ambientale e la
• favorire la maturazione del senso di
conoscenza del territorio
appartenenza e dell’etica della responsabilità • realizzare percorsi didattico-formativi
attraverso la pratica costante della
diversificati per valorizzare tutti i talenti
partecipazione collaborativa, dell’
a tutela del diritto di ciascuno ad
insegnamento dei cosiddetti saperi della
apprendere.
legalità e degli interventi di prevenzione del
disagio affettivo e sociale.

ANALISI DEL TERRITORIO
DEL 7° ISTITUTO COMPRENSIVO E DELL’AMBIENTE SOCIO-ECONOMICO-CULTURALE
Dall’anno scolastico 2009\10 il 7° Istituto Comprensivo “E. Drago”, grazie alla conclusione dei lavori di ristrutturazione, è
rientrato nei locali della sede di via Catania, ricadente nel territorio del IV quartiere del comune di Messina, in cui risiedono
il maggior numero degli alunni.
Appartengono al 7° Istituto Comprensivo Statale “E. DRAGO”, sede centrale, dove sono situati l’ufficio di presidenza e
l’ufficio di segreteria, una scuola dell’Infanzia, un scuola Primaria ed una scuola Secondaria di 1° grado, e una scuola
dell’Infanzia e una scuola Primaria del Circolo Didattico “ Principe di Piemonte” . Il Circolo Didattico ricade nel III quartiere,
centro urbano nella zona a sud della città, nel rione denominato “ Provinciale”.
Limitrofa all’Istituto si trova, la Villa Dante, il più vasto spazio verde della città, dotato di impianti sportivi circondati da
alberi pregevoli e da ampi prati (attualmente agibile solo in parte per lavori di adeguamento ambientale), nei pressi della
quale è ubicato il capolinea dell’ ATM e la fermata del tram.
Il territorio, nelle adiacenze, inoltre, offre servizi per attività ricreative e sportive tra cui la Piscina Comunale, il Campo di
atletica leggera “S. Maria” e la parrocchia Don Orione, che svolge attività educative con l’Associazione degli Scout. Si
trovano, anche, adiacente all’istituto l’autoparco della polizia e nelle vicinanze il Grande Cimitero Monumentale, scuole di
diverso ordine e grado, gli uffici del CAU, l’Ospedale Piemonte e la caserma dei Vigili del Fuoco. Al limite del territorio è la
sede dell’azienda giornalistica della “Gazzetta del Sud”, la più prestigiosa testata giornalistica della città.
L’ambiente di provenienza degli alunni è eterogeneo. La maggior parte delle famiglie appartiene alla piccola e media
borghesia o alla classe operaio-impiegatizia e, accanto ad un’utenza di livello medio , presenta un discreto numero di allievi
provenienti da zone popolari e da zone svantaggiate notoriamente a rischio. Negli ultimi anni si è rilevata la presenza di
cittadini stranieri che risiedono e lavorano nel nostro quartiere, la scuola accoglie gli alunni appartenenti alle varie
comunità al fine di garantire una piena integrazione. L’Istituto è frequentato anche da alcuni alunni in situazione di
handicap, seguiti da docenti specializzati di sostegno.
Per rendere più efficace l’offerta formativa la scuola dispone di un laboratorio musicale, due laboratori linguistici, un
laboratorio di scienze, un laboratorio d’arte, una sala multimediale, un laboratorio d’informatica e una sala cinema per la
visione di DVD , LIM lavagne multimediali, carte geografiche, televisori , lavagna luminosa, registratori, personal computer,
sussidi didattici per l’insegnamento delle scienze.
Non disponendo di palestra le lezioni di Scienze Motorie si svolgono regolarmente nel vicino Campo S. Maria.
BISOGNI FORMATIVI DELL’UTENZA
Dall’analisi dell’ambiente in cui opera la scuola, dall’esperienza maturata, dai risultati del monitoraggio che è stato
effettuato al termine dello scorso anno scolastico, si sono ricavate le principali informazioni circa la domanda formativa
che genitori e alunni pongono alla scuola. La prima considerazione che si ricava è che, essendo il contesto socio –
ambientale abbastanza eterogeneo, l’utenza esprime bisogni formativi assai diversi e, in questi ultimi anni si registra un
aumento della presenza di alunni stranieri: si va quindi da chi ha bisogno di acquisire gli strumenti di base della
comunicazione in lingua italiana, a chi manifesta ritardi o difficoltà nell’esercizio delle abilità fondamentali, a chi infine
desidera che accanto alla preparazione di base, sia data concreta possibilità di arricchire ed ampliare il proprio percorso
formativo.
Ribadendo un simile contesto così eterogeneo , si richiede di promuovere non solo l’alfabetizzazione di base, ma
soprattutto quella formativa e sociale , per cui obiettivi irrinunciabili sono la costruzione del senso della legalità, lo
sviluppo di un’etica della responsabilità e la costruzione di una scuola di qualità, cioè una scuola che tutti gli alunni
frequentano volentieri , che motiva e garantisce a tutti un clima sereno, gioioso e stimolante per lasciarsi coinvolgere nelle
attività che essa propone, allontanando il rischio dell’abbandono.
Il
POF
di
Istituto
cerca
di
dare
risposte
concrete
a
questi
variegati
e
importanti
bisogni.
Si impegna in primo luogo a fornire a tutti una formazione di base indispensabile per continuare con profitto il proprio
percorso formativo, intendendo per formazione di base l’acquisizione di una significativa gamma di competenze che
consentano di affrontare efficacemente richieste e compiti complessi e, dunque, non solo il possesso di conoscenze ed
abilità ma anche l’uso di strategie adeguate alla loro utilizzazione nei diversi contesti ed il loro controllo ai diversi livelli di
scolarità. Si porrà dunque particolare attenzione alla cura dei curricoli disciplinari, all’acquisizione del metodo di studio e
alla maturazione di piena e consapevole autonomia, differenziando i percorsi formativi nel rispetto dei bisogni e dei ritmi di
apprendimento di ciascuno con attività di recupero – consolidamento - approfondimento per fasce di alunni , con progetti
specifici per l’integrazione di alunni stranieri, per la cura del disagio e dei comportamenti problematici e/o a rischio.
Essendo emersa nel monitoraggio una valutazione, da parte di alunni e genitori, molto positiva delle attività opzionali
organizzate dalla scuola e la richiesta di potenziarle, anche il POF di quest’anno prevede di ampliare l’offerta formativa con
Progetti e Laboratori che sviluppino sia le abilità cognitive sia quelle operativo – pratiche.
DAI BISOGNI AGLI OBIETTIVI
Il profilo della persona che si vuole educata, istruita e formata
La
Programmazione
Educativa
e
Didattica
dell’Istituto
Comprensivo intende privilegiare obiettivi educativi generali nei
quali si riconoscono la famiglia, la comunità locale, le esigenze e le
risorse del territorio, le associazioni extrascolastiche e la
continuità tra i diversi gradi di istruzione scolastica.
La finalità dei tre ordini di scuola deriva dalla visione dell’allievo
come soggetto attivo, impegnato in un processo di continua
interazione con i compagni, gli adulti, il territorio per realizzare la
crescita
globale
ed
armonica
della
personalità.
La proposta formativa deve offrire a ciascuno la possibilità di
sviluppare al meglio le proprie potenzialità nei tempi e nei modi
adatti, valorizzando nel frattempo le capacità di ogni individuo.
Pertanto gli obiettivi educativi sono proposti in modo graduale
tenendo conto dell’età e quindi dell’ordine di scuola frequentata.
Accoglienza
•
L’accoglienza comincia prima dell’arrivo del bambino a scuola, con azioni miranti al
superamento di situazioni ansiogene, e si realizza nel:
• Raccogliere notizie sulle caratteristiche e informazioni sulla cultura di quelli stranieri
creare situazioni piacevoli e di continuità con l’ambiente di provenienza;
favorire momenti di conoscenza reciproca tra insegnanti, genitori , bambini
al fine di :
• valorizzare le differenze;
• promuovere un clima sociale in cui le qualità umane siano un valore primario;
• creare legami autentici tra le persone;
• favorire il rispetto e la comprensione reciproca.
• Cultura d’Istituto
• Promuovere la cultura della reciprocità, contrassegnata da profondo rispetto e stima
per ciascuno ,dialogo, valorizzazione della diversità come condizione indispensabile
di un comune percorso verso l’unità sperimentale nell’ambiente scolastico.
• Un metodo per una diversa qualità della scuola(Rainbow School)
• Persona per la persona
• Promuovere iniziative culturali e formative in ambito educativo finalizzate alla cultura
del dare ed alla centralità della persona,valorizzando tutte le risorse umane presenti
nell’ambiente scolastico.
ACCOGLIENZA ED INTEGRAZIONE ALUNNI
STRANIERI
• L’inserimento scolastico dei bambini stranieri e migranti avviene
sulla base della Legge 40 del 1988 e sul D.P.R. 349/99 tenendo
conto delle Linee Guida per l’accoglienza degli alunni stranieri.
Nell'intento di facilitare l’ingresso degli alunni stranieri, favorire un
clima di accoglienza e promuovere la comunicazione fra scuolafamiglia e territorio, il nostro Istituto ha concordato il seguente
protocollo di accoglienza per alunni figli di migranti.
•
I docenti si impegnano a strutturare un Protocollo di accoglienza per gli alunni
stranieri e per le loro famiglie al fine di sostenere i neo arrivati nella fase di
adattamento al nuovo contesto e favorire un clima di attenzione per rimuovere
eventuali ostacoli alla piena integrazione. Per la prevenzione e il supporto alle
difficoltà di apprendimento alla lingua, l’offerta educativa e didattica del nostro circolo
chiederà la disponibilità di genitori di alunni stranieri o di esponenti delle varie
comunità presenti sul territorio, come mediatori culturali che potranno contribuire a
creare un clima sereno di comunicazione reale.
ACCOGLIENZA ED INTEGRAZIONE DEGLI
ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
Nel nostro istituto viene dedicata particolare attenzione all’inserimento
e alla completa integrazione nel tessuto scolastico degli alunni
diversamente abili attraverso una serie di interventi costanti e
graduali:
la conoscenza degli eventuali deficit;
individuazione delle capacità potenziali e la promozione delle
condizioni in grado di ridurre le situazioni di handicap;
il riconoscimento delle risorse educative della famiglia;
il reperimento delle opportunità esistenti nell’ambiente.
La progettualità del percorso formativo di tali si avvale del contributo di
tutti i soggetti coinvolti: servizi socio- sanitari, servizi assistenziali,
famiglie, insegnanti. Particolare attenzione è rivolta ai progetti di
accoglienza e alla costruzione di un percorso unitario e continuo in
armonia con i ritmi e gli stili di apprendimento.
Disturbi Specifici di Apprendimento (D.S.A.)
Progetto in rete con altri Istituti della città.
Attivo uno sportello d’ascolto.
•
La Legge 170/2010 riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la
discalculia quali disturbi specifici di apprendimento, sinteticamente denominati
"D.S.A.", "che si manifestano in presenza di capacita' cognitive adeguate, in assenza
di patologie neurologiche e di deficit sensoriali, ma che possono costituire una
limitazione importante per alcune attività della vita scolastica".
In considerazione della particolare peculiarità degli stili di apprendimento degli alunni
con D.S.A., i docenti predispongono un piano didattico personalizzato (PDP), atto ad
individuare le strategie didattiche più opportune; vengono quindi stabiliti criteri di
valutazione in relazione agli ambiti coinvolti.
A seconda delle caratteristiche di ciascun alunno con D.S.A. il Piano Didattico
Personalizzato può prevedere misure e strumenti compensativi e dispensativi:
per ciascuna materia o ambito di studio, cioè, vanno individuati eventuali strumenti
(anche tecnologici: calcolatrice, personal computer) che “compensino” le difficoltà
neurologiche dell’alunno o lo “dispensino” formalmente dall’effettuazione di
prestazioni che, per le caratteristiche delle sue difficoltà, risulterebbero irraggiungibili.
Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento adeguatamente certificate,
nello svolgimento dell'attività didattica, delle prove di verifica e di quelle d' esame,
possono quindi essere adottati gli strumenti metodologico-didattici compensativi e
dispensativi ritenuti più idonei (ai sensi degli artt. 2, 5, 7 della legge 170/2010).
ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
La scuola avverte sempre di più l’esigenza di cogliere in tempo le differenze e i
bisogni speciali degli alunni in difficoltà così da poter porre in essere un’efficace
azione didattica, secondo le reali necessità. Pertanto l’Istituto “Enzo Drago”, in
ottemperanza alla D.M. 27/12/2012 e alla C.M. n 8 del 06/03/2013, per garantire il
successo formativo degli alunni con Bisogni Educativi Speciali(BES) effettuerà:

il monitoraggio inerente alla loro individuazione;

l’attivazione di percorsi di studio individualizzati e personalizzati, formalizzati nel
PDP( Piano Didattico Personalizzato).
Nell’ottica del progetto di “inclusione”, si mirerà a realizzare:

la trasversalità fra i diversi ambiti disciplinari;

l’attuazione di un percorso di insegnamento/apprendimento che tenga conto dei
bisogni di ciascun alunno nel contesto della classe;

la sinergia in orizzontale fra scuola-famiglia;

l’utilizzo funzionale delle risorse professionali sulla base del progetto predisposto
e condiviso dall’utenza e dai servizi territoriali;

la partecipazione ad iniziative di formazione e/o prevenzione nell’ambito del
territorio.
PROGETTO UNITARIO D’APPRENDIMENTO
raggiungimento
OBIETTIVI
FORMATIVI
mediante
UNITA’ DI
APPRENDIMENTO
OBIETTIVI SPECIFICI
DI APPRENDIMENTO
Identità ed
autonomia
Orientamento
PeCUP
Convivenza
civile
Padronanza degli
strumenti culturali
Il PECUP (Profilo Educativo, Culturale e Professionale) dell’Istituto
Comprensivo:si tratta dell'insieme degli aspetti che la scuola si propone di
sviluppare e consolidare per condurre l'alunno alla maturazione di una
personalità completa.
IL PECUP si articola in quattro direzioni formative:
 Identità e autonomia: operare scelte personali e assumersi responsabilità
 Orientamento: fare piani per il futuro e adeguare il proprio progetto di vita
 Convivenza civile: coesistere, condividere, essere responsabili
 Padronanza degli strumenti culturali necessari per leggere e governare l’esperienza.
Storia
Arte e immagine
Conoscenze Potenzialità espressive dei materiali bidimensionali(
pennarelli pastelli, tempere…) tecniche artistiche e manipolazione
tecnologica;
Il valore estetico sociale del paesaggio e del patrimonio ambientale e
culturale;
Modalità di sensibilizzazione verso le problematiche relative al
patrimonio artistico e paesaggistico.
Lingue straniere
Conoscenze Differenze di abitazioni
( case singole, condomini )
Abilità Leggere e comprendere brevi
testi d’uso e semplici descrizioni.
Confrontare modelli di civiltà e di
cultura diversi.
Italiano e Approfondimento
Conoscenze conoscere il proprio territorio; conoscere la
memoria storica culturale sociale
Abilità: Saper utilizzare diverse tipologie di fonti; saper
osservare e descrivere; saper svolgere progetti tematici.
Conoscenze
Dall’Europa medievale
all’integrazione europea.
Abilità utilizzare in funzione di ricostruzione
stroriografica
testi
letterari.
Epici,
biografici…
Scoprire specifiche radici storiche nella
realtà locale e regionale.
Attualizzare il passato anche per ipotizzare
il futuro.
Abilità Leggere e interpretare i contenuti dei messaggi visivi.
Riconoscere e leggere le tipologie principali dei beni artistic0- culturali
individuare quelli del territorio.
Utilizzare l’immaginefotografica,multimediale; Elaborare ipotesi di
interventi conservativi e migliorativi del proprio patrimonio artistico.
Geografia
Conoscenze Organizzatori temporali, spaziali; Principali forme di rappr. grafica e
cartografica.Concetti di: distanza itineraria, economica, in termini di tempi costi
,coordinate geografiche, fuso
orario.
I più significativi temi geo-antropici contemporanei.
Abilità Orientarsi e muoversi in situazione utilizzando: carta topografica, pianta,
bussola, tabelle orarie e chilometriche.
Analizzare mediante osservazione diretta/indiretta un territorio del proprio
comune. Presentare un problema relativo al proprio ambiente di vita utilizzando
carte, dati statistici, grafici, immagini.
Il territorio
Musica
Conoscenze: Fondamenti della tecnica di uno strumento musicale;
famiglie strumentali;percorsi progettuali visivi grafico notazionali ( mappe
sonore, ideografiche, pittoriche…); fattori prosodici di parole e frasi,
onomatopee, strutture ritmiche delle parole e valori espressivi dei
fenomeni; tecnica di base del canto
Abilità utilizzare la voce e il proprio corpo a partire da stimoli musicali in
giochi, storie e libere attività. Ascolto, interpretazione e analisi
Produzione musicale di brani folkloristici territoriali.
OFP
Interagire con l’ambiente naturale e sociale
che lo circonda…
Educazioni alla Cittadinanza
Conoscenze Distinzioni concettuali tra Repubblica, Stato, Regione, Provincia, Città
Metropolitana, Comune; il rapporto “centro periferia” nel governo e nella gestione
delle attività sociali, educative, economiche culturali.
Abilità: Riconoscere le radici storiche e i contesti geografici di riferimento degli
stemmi regionali provinciali e comunali.
Interagire con i singoli individui e con le organizzazioni sociali e territoriali che
possono partecipare alla definizione e realizzazione del proprio progetto di vita.
Tecnologia e Informatica
Conoscenze: I settori dell’economia; elementi del disegno tecnico e
sistemi di rappresentazione. I principali elementi del computer:
monitor, tastiera mouse;
Principali fonti di energia del territorio di appartenenza.
Abilità:Riconoscere ed analizzare il settore produttivo di provenienza
di oggetti presi in esame;riconoscere, analizzare e descrivere oggetti,
utensili…nelle loro procedure costruttive, nelle loro parti, contesto in
base al rapporto sostenibilità / qualità sociale; individua un’esigenza,
realizzare il sistema di un modello operativo per realizzarlo seguendo
la procedura. Utilizzo del computer per ricerche su internet,
elaborazione di testi su Word;
Formulare ipotesi per il risparmio energetico.
Scienze
Conoscenze:Cellule e organismi unicellulari e
pluricellulari, le piante: ciclo vitale, gli animali;
Ecosistemi locali: fattori e condizioni del loro
equilibrio.
Abilità:identificare in termini essenziali i rapporti
tra uomo, animali e vegetali in ambienti noti;
collegare le caratteristiche dell’organismo di
animali e plancton le condizioni e caratteristiche
ambientali.
Raccogliere dati sperimentali , rappresentarli
graficamente, interpretarli.
Educazione Ambientale
Conoscenze: analisi scientifica dei problemi ambientali individuali nel proprio territorio; Estetica
e funzionamento del territorio e delle sue sistemazioni anche paesaggistiche; varie forme di
inquinamento, desertificazione, effetto serra: cause e d ipotesi di soluzione.
Abilità: individuare ed analizzare da un punto di vista scient. le magg. Problematiche
dell’ambiente in cui si vive ed elaborare ipotesi d’interv. Riconoscere gli inter. Delle istituz.
pubbliche e non che si occupano dei problemi ambientali; individuare un problema di
salvaguardia amb. Elaborare un progetto d’intervento e realizzarlo.
OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO FORMATIVO
LE SCELTE CULTURALI
La Scuola è:
scuola dell’educazione integrale della persona;
scuola che colloca nel mondo ed opera per l’inclusione sociale;
scuola orientativa;
scuola dell’identità;
scuola della motivazione e del significato;
scuola della prevenzione dei disagi e del recupero degli svantaggi;
scuola della relazione cooperativa.
SAPER ESSERE SIGNIFICA:
-esprimere un personale modo di essere e proporlo agli altri;
-interagire con l’ambiente naturale/sociale e influenzarlo positivamente;
-risolvere i problemi;
-riflettere su sé stessi e gestire il proprio processo di crescita, anche chiedendo aiuto;
-comprendere sistemi simbolici e culturali;
-maturare il senso del bello;
-conferire senso alla vita.
CONVIVENZA CIVILE
L’alunno è consapevole di avere diritti e doveri mostra autonomia nel gestire i problemi legati alla
vita rispetta gli altri, riconoscendo codici e regolamenti stabiliti;
rispetta l’ambiente, adotta comportamenti adeguati alla propria e altrui sicurezza.
Obiettivi Formativi Trasversali:
riconoscere e gestire le proprie esperienze motorie, emotive e razionali;
abituarsi a riflettere con spirito critico prima di una decisione, sapersi assumere delle
responsabilità;
distinguere il diverso grado di complessità che caratterizza i vari argomenti;
saper valutare sé stessi e gli altri alla luce dei valori che stanno alla base della convivenza civile;
sapersi orientare nelle scelte e nei comportamenti sociali e civili;
conoscere le regole fondamentali della vita associata e della società democratica;
 acquisire un metodo di lavoro e graduale autonomia
avere consapevolezza delle proprie capacità e progettare il futuro;
saper mettere in atto strategie di superamento delle difficoltà;
acquisire,in itinere, capacità di analisi, sintesi e saper formulare ipotesi;
prendere consapevolezza della diversità come valore, saper riconoscere e superare il
pregiudizio.
Obiettivi culturali comuni alle Discipline:
-far acquisire un metodo di studio autonomo, sviluppando la capacità di organizzare il
proprio lavoro;
-rafforzare la capacità di osservare la realtà, di comprenderla, descriverla ed
interpretarla con l’uso appropriato ed efficace di tutti i tipi di linguaggio verbale e non
verbale;
-sviluppare la capacità di ordinare in modo sequenziale le informazioni ed i contenuti
propri di ciascuna disciplina;
-sviluppare abilità di analisi, sintesi, confronto, valutazione, rielaborazione.
La realizzazione degli obiettivi avviene sia attraverso la programmazione curriculare, sia
attraverso la realizzazione di progetti adeguati alle esigenze emergenti nell’ambito delle
dinamiche di apprendimento degli alunni, ma anche rispondenti alle esigenze emergenti
al fine di essere costantemente all’altezza dei “problemi del giorno”.
SCHEMATIZZAZIONE
OBIETTIVI FORMATIVI trasversali
CLASSE PRIMA
Ambito cognitivo (competenze e attese)
•Sviluppare la capacità di percezione, di osservazione
•Saper leggere e comprendere
•Acquisire capacità di analisi e di sintesi
Ambito affettivo-relazionale
•Rispettare le regole e i principi di collaborazione
Ambito orientamento
•Sviluppare la coscienza di sé e il senso di responsabilità
CLASSE SECONDA
Ambito cognitivo (competenze e attese)
•Formulare ipotesi
•Acquisire capacità procedurali, fare e usare strumenti
Ambito affettivo relazionale
•Assumere il rispetto di se e degli altri
Ambito orientamento
•Acquisire una propria autonomia intesa come capacità autovalutativa
•Assumere le proprie responsabilità
•
CLASSE TERZA
Ambito cognitivo
Acquisire capacità di partecipazione attiva e personale alle varie attività;
Acquisire capacità di stabilire relazioni tra le discipline.
Ambito affettivo relazionale
Prendere coscienza dell’esistenza di realtà e di culture diverse ai fini della tolleranza
e della solidarietà.
Orientamento
Saper individuare le proprie abilità e competenze ai fini dell’orientamento;
Acquisire un proprio metodo di studio consolidando l’interdisciplinare per il colloquio
d’esame;
Socializzazione(come rapporto con glia altri)
Comportamento (come atteggiamento nei riguardi della vita scolastica)
Partecipazione (come impegno, senso di responsabilità)
Apprendimento(come sviluppo di abilità e conoscenze)
Metodo di lavoro (come organizzazione personale e ordine)
Autonomia operativa (individuale e di gruppo)
Orientamento (autovalutazione, capacità di scelta
Patto educativo di corresponsabilità
Istituto Comprensivo n. 7 “ Enzo Drago”
PATTO DI CORRESPONSABILITA’ FORMATIVA
“La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni” (DPR 24 giugno 1998
n.249).
INTRODUZIONE
Il PATTO di CORRESPONSABILITA’ fra Scuola e Famiglia dello Studente si ispira ai principi generali sui quali è fondato il Regolamento di Istituto ed ogni altra forma di regolamentazione
della vita all’interno della scuola, nell’osservanza del complesso di leggi e norme alle quali è comunque soggetta tutta l’attività didattica ed educativa in generale della scuola statale
italiana.
Esso è finalizzato a definire, in modo trasparente e condiviso, diritti e doveri, nel rapporto fra istituzione scolastica autonoma e utenza; il rispetto del Patto costituisce la condizione
indispensabile per costruire un rapporto di fiducia reciproca, atto a rafforzare le finalità educative del Piano dell’Offerta Formativa e il successo scolastico degli studenti.
Esso comporta da parte dei contraenti (studenti/docenti/genitori) un impegno di corresponsabilità finalizzato alla realizzazione di un’armonica e proficua formazione e crescita dell’alunno.
Il rispetto di tale patto costituisce un punto importante per costruire un rapporto di fiducia reciproca che permetta di innalzare la qualità dell’Offerta formativa e guidare gli alunni al successo
scolastico.
I docenti si impegnano a :
Favorire un clima sereno, promuovendo la conoscenza, l’accoglienza, l’integrazione, anche di culture diverse, e il rispetto reciproco.
Formulare programmi di studio in linea con le disposizioni ministeriali e con il POF d’Istituto, al fine di concorrere all’autonomia personale e alla maturazione dell’identità.
Promuovere lo sviluppo dell’apprendimento tenendo conto degli stili cognitivi e dei tempi di ciascun alunno.
Veicolare i contenuti disciplinari, avendo come fine l’arricchimento culturale e il raggiungimento delle competenze.
Offrire iniziative volte al recupero di situazioni di difficoltà e a promuovere il talento e l’eccellenza.
Promuovere comportamenti ispirati alla partecipazione solidale, alla generosità, al senso di cittadinanza.
Informare le famiglie sull’andamento didattico – disciplinare degli studenti.
Mantenere un comportamento coerente con la funzione docente.
Promuovere un rapporto di collaborazione con le famiglie al fine di assicurare il benessere e il successo scolastico degli alunni.
Far rispettare agli alunni lo Statuto degli studenti e delle studentesse.
I genitori si impegnano a:
Valorizzare l’istituzione scolastica condividendo le scelte didattiche ed educative effettuate dai docenti.
Partecipare ai colloqui individuali, consigli di classe e incontri promossi dalla scuola.
Conoscere la proposta formativa (POF) della scuola anche mediante la partecipazione all’assemblea di presentazione di inizio anno.
Sostenere i figli nello svolgimento dei loro impegni scolastici, controllando anche il loro diario personale.
Assicurarsi che i figli portino a scuola il materiale didattico necessario allo svolgimento delle lezioni.
Far riflettere i figli sul loro eventuale comportamento scorretto (assunzione di responsabilità) e sul risarcimento di eventuali danni verso persone o cose.
Prendere visione e firmare le comunicazioni scuola-famiglia.
Educare i propri figli al rispetto e alla cura sia dell’igiene personale che dell’abbigliamento, quest’ultimo deve essere decoroso e adeguato all’ambiente scolastico.
Assicurare la regolare frequenza e la puntualità dei propri figli.
Comunicare tempestivamente al coordinatore di classe problematiche riguardanti la salute (es. allergie alimentari o stagionali) con possibili soluzioni, al fine di far partecipare i propri figli a
gite o uscite didattiche.
Gli studenti si impegnano a:
Rispettare l’ambiente e gli altri, mantenendo un comportamento corretto con i professori, i compagni e il personale ATA .
Garantire la frequenza regolare e impegnarsi nello studio e nelle attività scolastiche con costanza.
Comprendere il significato dello stare insieme impegnandosi nella costruzione di rapporti positivi “con tutti e con ciascuno”.
Riferire sempre alla famiglia tutte le comunicazioni provenienti dalla scuola.
Non falsificare mai la firma del genitore.
Condividere con gli insegnanti e la famiglia la lettura del patto formativo, discutendo con loro ogni singolo aspetto di responsabilità.
Non utilizzare oggetti non pertinenti all’attività scolastica.
Messina, ________________________________________
Il Dirigente Scolastico
Per i docenti _________________________________
Lo studente _________________________________
________________________________
I genitori _____________________________________
METODOLOGIA
Attraverso il metodo scientifico-sperimentale del sapere e del saper fare si guideranno gli allievi
all’individuazione dei problemi mediante la costruzione delle sequenze casuali, la ricerca dei nessi
logici, delle analogie, delle differenze per poi fare confronti e arrivare a conclusioni.
Si partirà sempre dall’esperienza e dagli interessi degli alunni per suscitare nuovi interessi e
allargare e approfondire i loro orizzonti culturali inducendoli a riflettere su se stessi e sulla realtà che
li circonda, considerata nei vari aspetti per arricchire il proprio bagaglio culturale di ordine
soprattutto morale, sociale ed etico.
Mediante frequenti controlli del livello di attenzione si educheranno gli allievi all’ascolto attivo e
proficuo.
Si svilupperà un dialogo aperto con tutti gli alunni sostenendo e accogliendo favorevolmente ogni
loro intervento per dar loro la possibilità di avanzare proposte, di formulare ipotesi e di poterle
discutere liberamente per sviluppare le capacità logiche, comunicative e operative.
Ciascun docente svolgerà la propria attività didattica fondandola su processi di individuazione che
rispettino le caratteristiche di ciascun alunno.
Si cercherà di stimolare la continuità apprenditiva degli allievi attraverso la collaborazione aperta e
continuativa tra tutti i docenti e le famiglie per renderne più attiva e organica la partecipazione.
Sin dal primo giorno il docente guiderà gli allievi a coordinare le informazioni utilizzando quelle di
altre discipline affinché raggiungano nel corso del curriculo capacità di stabilire relazioni
interdisciplinari, pluridisciplinari e transdisciplinari.
CONTRATTO FORMATIVO
La metodologia descritta risulta fondamentale per la maturazione dell'allievo, per la sua
consapevolezza e motivazione, per il suo protagonismo e nello stesso tempo coinvolge anche la
famiglia perché, nella sua responsabilità, essa agisce direttamente e comunque nel processo di
formazione.
Naturalmente questo si realizza con una buona relazione del docente - formatore, ma anche con
una buona comunicazione fra l'allievo e la famiglia e tra la famiglia e la scuola quando cioè i
Genitori, attraverso incontri generali e colloqui individuali, sono informati e condividono il progetto
educativo e didattico per raggiungere insieme la finalità principale, dello star bene.
Gli strumenti della valutazione hanno finalità certificativa e sono:
·
la scheda di valutazione
·
il registro personale dei docente
il registro on-line
·
il registro dei verbali del Collegio dei docenti
·
il registro del Consiglio di classe
·
il registro - giornale di classe
·
le prove di verifica
·
le osservazioni sistematiche.
Il libretto personale dell'allievo, che assume soprattutto la funzione comunicativa fra scuola e
famiglia.
VALUTAZIONE ALUNNI
MODALITA’ E CRITERI PER LA VALUTAZIONE ( DPR n.122/ 2009 )
L’attività valutativa ha per oggetto “ il processo di apprendimento , il comportamento e il
rendimento scolastico complessivo degli alunni”.
Il processo di valutazione si articola nelle seguenti fasi:
•Valutazione diagnostica ( livelli di partenza)
•Valutazione formativa ( in itinere)
•Valutazione sommativa ( relativa ai livelli di abilità e competenze degli allievi a conclusione
di ogni anno scolastico)
La valutazione si attua con voti espressi in decimi, riportati anche in lettere ( Art. 2 e 3 DL n.
169/2008 ), secondo la scala di misurazione allegata.
Nell’attribuzione del voto, espresso con numero intero, si prendono in considerazione i
seguenti elementi:
••livello di partenza
••livello di conseguimento obiettivi educativi e cognitivi
••evoluzione del processo di apprendimento
••impegno profuso per superare eventuali carenze o difficoltà
••metodo di lavoro
••condizionamenti socio-ambientali
••partecipazione alle attività didattiche
••socializzazione e collaborazione
••evoluzione della maturazione personale
Per gli alunni con difficoltà di apprendimento ( DSA ) si tiene conto dei livelli minimi
prefissati.
Ai sensi del DPR n. 122/2009 la valutazione degli alunni con disabilità certificata fa riferimento anche per il comportamento,al piano
educativo individualizzato e in sede d’esame, tenendo conto delle specifiche situazioni soggettive, possono essere utilizzati gli
strumenti metodologico-didattici ritenuti più idonei dal Consiglio di classe.
Per l’insegnamento della religione cattolica la valutazione continua ad essere effettuata con la “speciale nota” redatta
dal relativo docente, senza attribuzione di voto numerico.
CRITERI DI PASSAGGIO ALLA CLASSE SUCCESSIVA
Vengono ammessi alla classe successiva gli alunni che conseguono:
•La validità di frequenza delle lezioni
•Un voto non inferiore a sei decimi in ogni disciplina
•Un voto non inferiore a sei decimi nel comportamento
Nel caso di non ammissione il Consiglio terrà conto dei seguenti criteri:
Assenze superiori a 50 giorni 300 ore circa(Artt. 2 e 14 DPR122/2009)art.14, comma7
" ...ai fini della validità dell'anno scolastico,...per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di
almeno tre quarti dell'orari annuale personalizzato. Le istituzioni scolastiche possono stabilure, per casi eccezionali,...motivate e
strordinarie deroghe al suddetto limite.Tale deroga è prevista per assenze documentate e continuative, a condizione, comunque, che
tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati...."
• salvo diversa delibera del Consiglio di Classe. Tuttavia si ammette una deroga del 10% , così come deliberato nel collegio Docenti.
•Mancanza d’impegno
•Mancati progressi rispetto il livello di partenza
•Carenze nelle abilità fondamentali
•Inadeguato livello di maturazione
•Comportamento scorretto ( vedi criteri e griglia di valutazione per il comportamento)
Nel caso in cui l’ammissione sia comunque deliberata dal Consiglio di classe, si deve attribuire un voto non insufficiente in tutte le
discipline e provvedere a dare comunicazione alla famiglia mediante “ una specifica nota” inserita nel documento di valutazione, che
dovrebbe segnalare, in maniera sintetica, le carenze e le difficoltà incontrate dall’allievo, per dare modo di recuperare nel periodo
estivo.
•Nella scuola Primaria non è previsto un esame finale di licenza.
Per tutti gli alunni della classe conclusiva il Consiglio di classe deve anche formulare un “giudizio
di idoneità” sempre in decimi, come vengono valutate tutte le prove d’esame, compresa quella
nazionale.
Il punteggio finale dell’esame è dato dalla media dei voti delle singole prove, con arrotondamento
all’unità superiore, nel caso di frazioni pari o superiore a 0,5.
Se il voto finale è 10, la commissione può attribuire la lode, con decisione unanime.
Il voto finale attribuito all’esame deve essere” illustrato con una certificazione analitica dei
traguardi di competenze e del livello globale di maturazione, formulata sinteticamente in maniera
descrittiva. ( vedi griglia di valutazione finale)
Tale documento, predisposto dal Ministero, non deve essere compilato per gli alunni non licenziati.
SCALA DI MISURAZIONE DEL PROFITTO
scuola primaria e secondaria di primo grado
Voto
4/10
Giudizio
Profitto gravemente insufficiente
•• Mancato raggiungimento degli obiettivi minimi
•• Esistenza di lacune gravi e diffuse
5/10
Profitto insufficiente
••Parziale raggiungimento degli obiettivi
••Competenze solo in alcune aree
••Presenza di lacune diffuse
6/10
Profitto sufficiente
••Raggiungimento sostanziale degli obiettivi
••Competenze minime
7/10
Profitto discreto
••Raggiungimento complessivo degli obiettivi
••Competenze adeguate
8/10
Profitto buono
••Raggiungimento completo degli obiettivi
••Buone competenze
9/10
Profitto ottimo
••Raggiungimento completo e sicuro di tutti gli obiettivi
••Competenze ampie
••Presenza di capacità critiche e di rielaborazione personale
10/10
Il 10 sarà utilizzato soltanto nei casi di eccellenza con competenze
ampie e sicure
CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
Il comportamento degli alunni, valutato dal Consiglio di classe, concorre alla
valutazione complessiva dell’allievo e, stante la normativa vigente, potrà determinare,
se insufficiente, la non ammissione alla classe successiva o all’esame di stato conclusivo
del primo ciclo di istruzione.
Il voto di comportamento viene attribuito dall’intero consiglio di classe, riunito per le
operazioni di scrutinio, in base ai seguenti criteri:
•Rispetto del regolamento d’istituto
•Partecipazione attiva alle lezioni
•Collaborazione con insegnanti e compagni
Sono considerate valutazioni positive i voti dieci, nove, otto.
L’otto segnala però una presenza in classe poco costruttiva.
I voti sette e sei sono considerati valutazioni non positive comunque accettabili.
Detti voti vengono attribuiti solo in conseguenza di gravi provvedimenti disciplinari
(sospensioni, ripetuti richiami del Dirigente scolastico) o di numerose note sul registro di
classe e/o sul diario personale, sempre segnalate alle famiglie dei minorenni.
Il cinque e voti inferiori ad esso sono valutazioni negative che comportano la non
ammissione alla classe successiva, ovvero all’esame di stato conclusivo del primo ciclo di
istruzione.
CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
Il comportamento degli alunni, valutato dal Consiglio di classe, concorre alla
valutazione complessiva dell’allievo e, stante la normativa vigente, potrà determinare,
se insufficiente, la non ammissione alla classe successiva o all’esame di stato conclusivo
del primo ciclo di istruzione.
Il voto di comportamento viene attribuito dall’intero consiglio di classe, riunito per le
operazioni di scrutinio, in base ai seguenti criteri:
•Rispetto del regolamento d’istituto
•Partecipazione attiva alle lezioni
•Collaborazione con insegnanti e compagni
Sono considerate valutazioni positive i voti dieci, nove, otto.
L’otto segnala però una presenza in classe poco costruttiva.
I voti sette e sei sono considerati valutazioni non positive comunque accettabili.
Detti voti vengono attribuiti solo in conseguenza di gravi provvedimenti disciplinari
(sospensioni, ripetuti richiami del Dirigente scolastico) o di numerose note sul registro di
classe e/o sul diario personale, sempre segnalate alle famiglie dei minorenni.
Il cinque e voti inferiori ad esso sono valutazioni negative che comportano la non
ammissione alla classe successiva, ovvero all’esame di stato conclusivo del primo ciclo di
istruzione.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
Scuola secondaria di primo grado
10
Interesse e partecipazione attiva alle lezioni
Rispetto degli altri e dell’istituzione scolastica
Ruolo propositivo all’interno della classe
Scrupoloso rispetto del regolamento scolastico
9
Buona partecipazione alle lezioni
Equilibrio nei rapporti interpersonali
Rispetto delle norme disciplinari d’istituto
Ruolo positivo e collaborazione nel gruppo classe
8
Limitata attenzione e partecipazione discontinua alle attività scolastiche
Osservanza non regolare delle norme relative alla vita scolastica
Disturbo saltuario del regolare svolgimento delle lezioni
Partecipazione poco collaborativa al funzionamento del gruppo classe.
7
Disinteresse, anche mirato, per le varie discipline
Frequente disturbo dell’attività scolastica
Presenza negativa all’interno della classe
Episodi di mancata applicazione del regolamento scolastico (es.: falsificazione della firma dei genitori, frequenti
ritardi, assenze non giustificate, ecc.)
6
Completo disinteresse per le attività didattiche
Frequenti e reiterati comportamenti scorretti nel rapporto con insegnanti e compagni
Assiduo disturbo delle lezioni
Ruolo negativo con seguito nel gruppo classe
Episodi di violazioni di una certa gravità del regolamento scolastico (es.: danneggiamenti non risarciti, ripetuti
atti di bullismo, ecc.)
dal 5
all’1
Per quanto riguarda l’insufficienza, tenendo presenti le indicazioni ex art.2 c.3 del Decreto-Legge 1
settembre 2008 n. 137 (…correlare la particolare ed oggettiva gravità del comportamento al voto
insufficiente), ne segue che:
Oltre i casi indicati per la valutazione precedente, si considerano gli episodi di
violazioni gravissime del regolamento scolastico e che possono dar seguito oltre 15 gg. di
sospensione.
VOTO
VALUTAZIONE FINALE
Obiettivi raggiunti in modo ottimo : Costante nell’impegno, autonomo, partecipe e interessato,
10
dimostra padronanza e competenze sicure e approfondite, capacità critiche, rielaborative,
analitiche e sintetiche.Usa in modo sicuro ed efficace i codici comunicativi, è in grado di trasferire
le competenze anche in contesti non noti, con contributi originali.
Obiettivi raggiunti in modo distinto : Motivato ed autonomo, costante nell’impegno, dimostra
9
padronanza e competenze sicure in tutti gli aspetti richiesti, ha capacità rielaborative e di
collegamento. Si esprime correttamente e usa in modo corretto i codici comunicativi. Sa formulare
valutazioni critiche.
Obiettivi raggiunti in modo buono : Costante e regolare nell’impegno, dimostra soddisfacenti
8
competenze e padronanza in quasi tutti gli aspetti richiesti; positive capacità di analisi e sintesi.
Usa in modo appropriato i vari codici comunicativi.
Obiettivi raggiunti in modo discreto : Costante nell’impegno, raggiunge con una certa
7
regolarità gli obiettivi prefissati. Usa i codici comunicativi in modo generalmente appropriato.
Obiettivi raggiunti in modo sufficiente : Si orienta con qualche aiuto nello svolgimento delle
6
consegne affidate, raggiungendo sostanzialmente gli obiettivi minimi previsti. L’uso dei codici
comunicativi è, nel complesso, abbastanza appropriato.
Obiettivi raggiunti in modo insufficiente : Superficiale e discontinuo,incostante
5
nell’impegno,si orienta con difficoltà, dimostrando competenze lacunose, pur raggiungendo talvolta
gli obiettivi minimi richiesti. L’uso dei codici comunicativi è ancora incerto.
Obiettivi raggiunti in modo gravemente insufficiente : Molto superficiale, discontinuo e
4
incostante nell’impegno,si orienta con evidente difficoltà,anche se aiutato. Le notevoli lacune
presenti non gli consentono di conseguire neanche gli obiettivi minimi. L’uso dei codici comunicativi
è inadeguato.
VALUTAZIONE ALUNNI DISABILI
Nel D.P.R. del 22 giugno 2009, n.122 art. 9, comma 1, si specifica che” La valutazione degli
alunni con disabilità certificata nelle forme e con le modalità previste dalle disposizioni in vigore è
riferita al comportamento, alle discipline e alle attività svolte sulla base del piano educativo
individualizzato, ed è espressa con voto in decimi.”
Per gli alunni con certificazione il documento di valutazione deve essere utilizzato in modo
funzionale al progetto educativo - didattico predisposto per ognuno di essi. La valutazione, di
conseguenza, viene rapportata agli obiettivi individualizzati, esplicitati nel Progetto Educativo
Individualizzato (PEI) come previsto dalla normativa, che viene predisposto e condiviso da tutto il
gruppo docente e non va evidenziato riferimento al PEI nel documento di valutazione.
Nel PEI si fa riferimento anche alla scelta degli strumenti di verifica degli apprendimenti: essa
si riferisce, coerentemente con i livelli di partenza e le problematiche di ciascun alunno,
prioritariamente all'osservazione sistematica dei comportamenti e alla documentazione delle
esperienze; in determinate situazioni, esplicitate nel PEI, potrà essere previsto anche un utilizzo
flessibile delle prove di verifica comuni alla classe di inserimento.
La flessibilità concerne gli eventuali adattamenti e utilizzo di strumenti compensativi o
dispensativi individualizzati nella somministrazione delle prove di verifica e nella loro valutazione,
tale per cui l'alunno possa sperimentare il successo e il riconoscimento dei propri progressi.
Nei casi in cui la valutazione differenziata per discipline sia particolarmente difficoltosa in
presenza di PEI rivolti principalmente al raggiungimento di una maturazione globale di autonomie
personali e sociali e delle capacità di comunicazione e relazione, si suggerisce di fare riferimento
alla valutazione degli obiettivi previsti nei Campi di Esperienza degli Orientamenti della Scuola
dell'Infanzia, tra i quali è possibile rintracciare i precursori degli obiettivi disciplinari della Scuola
Primaria (vedi la seguente tabella )
CAMPI DI ESPERIENZA EDUCATIVA
DISCIPLINE
a) Il corpo e il movimento
Scienze motorie e sportive
b) I discorsi e le parole
Lingua italiana, lingua
straniera
c) Lo spazio, l'ordine, la misura
Matematica, scienze
d) Le cose, il tempo e la natura
Storia, geografia,
scienze
e) Messaggi, forme e media Tecnologia e informatica, arte e immagine,
musica
f) Il sé e l'altro
Ed. civica (o studi sociali), religione cattolica
o att. alternative, ed. stradale, affettiva …
Non si esclude la possibilità, in presenza di deficit particolarmente
pervasivi e di necessità di Progetti Educativi principalmente volti al
raggiungimento del benessere psico-fisico e a obiettivi di natura
assistenziale, di sostituire la valutazione in decimi differenziata per
discipline con una relazione descrittiva del comportamento dell'alunno e
dei suoi progressi nel raggiungimento di un maggior grado di benessere
e comunicazione con l'ambiente scolastico.
Valutazione INVALSI
• In relazione alla direttiva del MIUR n.76 del
16/08/2009 l’INVALSI provvederà a valutare gli
apprendimenti degli alunni a livello Nazionale . I
test sono rivolti agli alunni delle classi seconda e
quinta della scuola primaria e della prima e terza
della scuola secondaria di primo grado. I risultati
dei test serviranno per fare un sondaggio
statistico sul livello di preparazione delle singole
classi rispetto a parametri di tipo standarizzato.
Le prove seguiranno il calendario nazionale
Ministeriale.
AREA
FUNZIONE
STRUMENTALE
2013/14
DOCENTI
AREA 1
POF
PROF.SSA PORTANOME
AREA2
INVALSI DISPERSIONE SCOLASTICA
PROF.SSA MUSCOLINO
AREA2
LABORATORI SITO WEB
PROF.SSA BORRELLO
AREA 2
DOCUMENTAZIONE DIDATTICA
BANDI PROGETTI
CORSI AGGIORNAMENTO DOCENTI
PROF.SSA FULCO
AREA 2
VISITE DIDATTICHE
VISITE DI ISTRUZIONE
RAPPORTI CON ENTI E TERRITORIO
PROF.SSA URSINO
INS. STAITI
INS. PARADISO
AREA 3
CINEMA TEATRO GIORNALE
NOI MAGAZINE
PROF.SSA GEMELLARO
INS. SANTANGELO
AREA 3
CONTINUITA’ ORIENTAMENTO ATTIVITA’
DI RECUPERO E POTENZIAMENTO
INS. CENTORRINO
INS. DI NUZZO
AREA 3
ORIENTAMENTO SECONDARIA
PROFSSA: MUSCOLINO
AREA 3
CONTINUITA’ E ORIENTAMENTO
SECONDARIA
PROFSSE: FULCO-BORRELLO-URSINOPORTANOME
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
CLASSE
COORDINATORE
CLASSE
COORDINATORE
IA
Prof.Concetta Messina
IB
Prof. Rita Fulco
IC
Prof. Anna Maria Sorrenti
ID
Prof. Nicoletta Bombaci
2A
Prof.Giuseppa Calabrò
2B
Prof. Maria Portanome
2C
Prof. Rosa Parisi
2D
Prof. Amalia Sindoni
3A
Prof. Carmelo Cupito’
3B
Prof. Giuseppa Muscolino
3C
Prof. Rosa Parisi
3D
Prof.
3E
Prof. Giuseppa Gemellaro
SCUOLA PRIMARIA
CLASSI
COORDINATORE
CLASSI
COORDINATORE
I^^
Ins. Rosa Bonaccorso
2^^
Ins. Carmela Ciappina
3^^
Ins. Concettina La Fauci
4^^
Ins. Cesara M.Di Nuzzo
5^^
Ins. Aurora M. La Malfa
Classi a t.p.
Ins. Maria P. Aragona
I^^
Ins. Maria Luca’ Trombetta 2^^
Ins. Maria G. Sacca’
3^^
Ins. Antonietta Siciliano
Ins. Giovanna Russo
5^^
Ins. Rosa Mastronardo
4^^
VALUTAZIONE ALUNNI STRANIERI IN FASE DI
ALFABETIZZAZIONE
La valutazione è collegata al percorso di apprendimento proposto agli alunni. A seconda della
data di arrivo dell'alunno, delle informazioni raccolte durante la prima accoglienza.
La C.M. 24/2006 recita:“… In questo contesto, che privilegia la valutazione formativa rispetto a
quella “certificativa” si prendono in considerazione il percorso dell’alunno, i passi realizzati, gli
obiettivi possibili, la motivazione e l’impegno e,soprattutto, le potenzialità di apprendimento
dimostrate. In particolare, nel momento in cui si decide il passaggio o meno da una classe all’altra o
da un grado scolastico al successivo,occorre far riferimento a una pluralità di elementi fra cui non
può mancare una previsione di sviluppo dell’alunno. Emerge chiaramente come nell’attuale contesto
normativo vengono rafforzati il ruolo e la responsabilità delle istituzioni scolastiche autonome e dei
docenti nella valutazione degli alunni.”
Nel primo quadrimestre la valutazione, in particolare per gli alunni di recente immigrazione o
neo-arrivati, potrà:
· non essere espressa (fase della prima alfabetizzazione);
· essere espressa in base al personale percorso di apprendimento;
· essere espressa solo in alcune discipline.
Sul documento di valutazione verrà pertanto utilizzata, se necessario, la seguente dicitura:
“La valutazione espressa si riferisce al percorso personale di apprendimento in quanto l’alunno si
trova nella fase di alfabetizzazione in lingua italiana” oppure “ la valutazione non viene espressa
in quanto l’alunno si trova nella prima fase di alfabetizzazione della lingua”.
Nel caso in cui l'alunno abbia una buona conoscenza di una lingua straniera, essa potrà essere
utilizzata, temporaneamente, come lingua veicolare per l'acquisizione dei contenuti e l'esposizione
degli stessi.
Nel II quadrimestre la valutazione è comunque formulata perché costituisce la base per il
passaggio o meno alla classe successiva. La valutazione finale non potrà essere semplice media
delle misurazioni rilevate, ma dovrà tenere in considerazione in modo particolare il percorso
dell'alunno, la progressione nell'apprendimento, gli obiettivi possibili, nonché la motivazione, la
partecipazione, l'impegno.
ATTIVITÀ LABORATORIALE
Le attività didattiche che potrebbero essere introdotte in tutte le
discipline come pratica didattica quotidiana sono uno strumento
flessibile che può personalizzare i processi di apprendimento
degli alunni in difficoltà e di quelli molto dotati che per le
molteplici problematiche del gruppo classe, non sono valorizzati
abbastanza.
Esse si articoleranno in ore di lezione curriculari e
extracurriculari in tempi definiti.
Le attività di laboratorio offerte dal POF sono:
•attività informatiche;
•Atività scientifiche;
•attività linguistiche;
•attività espressive ( musica, modellaggio, teatro, cinema);
•attività motorie e sportive; adesione ai giochi della gioventù;
avviamento alla pratica sportiva;
•laboratorio di Recupero e Sviluppo degli Apprendimenti.
•Lezioni di “ Approfondimento” nell’ambito della lingua italiana
SCELTE ORGANIZZATIVE
DIRIGENTE SCOLASTICO
PROF. GIUSEPPA SCOLARO
COLLABORATORE VICARIO
PROF. CARMELO CUPITO’
COLLABORATORE referente scuola media PROF. ANDREA SPARACINO
COLLABORATORE plesso Principe di Piemonte INS.LAURIA COSTANTINO
Coordinatore scuola Infanzia Drago Panto Giuseppa
Coordinatore P.Piemonte inf: Amendolia
Tempo ridotto Fiasconaro Mariagrazia
Franca e Pagano Anna t. normale
Referente primaria P.Piemonte: t. pieno Aragona Patrizia
Referenti primaria Drago
:
Ins. Centorrino Paola
Componenti del Consiglio d’Istituto
Anno 2013/14
Componenti rappresentanti dei genitori:
•
Borgia Salvatore
•
Aricò Lucia
•
Burrascano Giovanna
•
Cuppari Denise
•
Marino Franklin
•
Reitano Francesca
•
Soraci Rosaria
•
Ventimiglia Grazia
Componenti raprresentanti dei docenti:
•
Aragona Maria P.
•
Borrello Giuseppina
•
Cupitò Carmelo
•
Gemellaro Giuseppa
•
Paradiso Valentina
•
Saccà Maria G.
•
Sparacino Andrea
•
Zanghì Maria B.
Componenti rappresentanti del personale ATA:
•
Nucera Maria C.
•
Rigano Alessandro
Presidente: Sig. Borgia Salvatore
Membro di diritto: il Dirigente Scolastico
Giuseppa Scolaro
Componenti la Giunta Esecutiva
Anno 2013/14
Rappresentanti dei docenti:
Cupitò Carmelo
Rappresentanti dei genitori:
Reitano Francesca
Ventimiglia Grazia
Rappresentante personale ATA:
Nucera Maria Carmela
Direttore S.G.A. ( membro di diritto) Sgrò Maria Silvia
Presidente: Prof. ssa Giuseppa Scolaro
Funzione strumentale area 1
scuola secondaria di primo grado
Premessa
Premesso che un P.O.F. è articolato nelle seguenti aree:
1. AREA DELL'ORGANIZZAZIONE
Regolamento d'Istituto
Servizi amministrativi
Descrizione condizioni ambientali della scuola
Piano annuale delle attività
Comunicazione
2. AREA DELLA DIDATTICA
Analisi della situazione e programmazione didattica
Valutazione
3. AREA DEI PROGETTI EDUCATIVI E FORMATIVI
Progetto Accoglienza
Progetto Orientamento
Progetto Dispersione
Progetto Sicurezza
Progetti
4. AREA DELL'AUTODIAGNOSI D'ISTITUTO
Autodiagnosi del sistema scolastico
In particolare quest’anno è stata nominata ad inizio anno una Commissione POF
Così composta:
Commissione P.O.F. d’Istituto
COMPONENTI n.9 , di cui:
1 Scuola dell’Infanzia DRAGO Ins. Valentina Paradiso
1 Scuola dell’Infanzia P.PIEMONTE Ins. Interdonato
2 Scuola Primaria P. PIEMONTE Ins. La Licata Paolina
2 Scuola Primaria DRAGO Ins. Mastronardo Maria R, Russo Giovanna
3 Scuola Secondaria DRAGO Prof.ss : Fulco Rita, Portanome Maria,Sciacca Lando Maria Antonietta.
INCONTRI E ATTIVITA’ DELLA COMMISSIONE
Durante il primo periodo la Commissione ha lavorato sia in orario extrascolastico il 4/settembre/ 2012, che on-line.
Questa seconda fase è stata coordinata personalmente attraverso ripetute mail di scambio con i docenti delle commissioni nominate collegialmente ad inizio anno per
incominciare ad avere una bacheca dati per le successive modifiche strutturali del POF , già redatto dallo scorso anno in ppt.
ARGOMENTI TRATTATI:
prima analisi Pof: modifiche relative alla nuova realtà del territorio, integrazione e modifiche del regolamento d’istituto e di plesso, revisione degli obiettivi per discipline,
regolamento, orario. In seguito la sottoscritta ha steso una bozza del Patto Educativo di Corresponsabilità tra Scuola e
Famiglia e una prima della stesura del curricolo verticale, tali documenti sono stato poi sottoposti alla Commissione e quindi alla Dirigente per definirne la pubblicazione. Per
continuare a completare il lavoro intrapreso la sottoscritta, rendendosi disponibile a tale incarico propone in sintesi il seguente progetto:
PROGETTO
Nell’ambito di tale area l’insegnante procederà a:
FINALITA’
1. Coordinare e favorire le attività del Piano
2. Individuare e distribuire gli strumenti
3. Promuovere e coordinare la revisione del Piano tra le varie componenti.
OBIETTIVI ANNUALI
Aggiornamento del POF d’istituto e di plesso:
- Rilevazione ed aggiornamento degli aspetti organizzativi e progettuali d’Istituto (orari,
organizzazione interna, regolamenti, servizi all’utenza, progetti, documentazione) ad
inizio anno.
- Redazione aggiornata del POF d’Istituto.
- Redazione del POF di plesso
- Redazione del MINI POF (in versione ridotta per la distribuzione all’utenza prima delle
iscrizioni scolastiche).
- Criteri Valutazione del comportamento
- Criteri Valutazioni didattica
- Criteri corsi di recupero
- Archiviazione elettronica del Pof e successiva distribuzione on line ai plessi tramite
Internet e al docente referente per la pubblicazione sul sito.
Partecipazione incontro genitori future prime
- Preparazione presentazione “power‐point” delle attività di plesso da mostrare ai genitori
dei futuri alunni di classe prima.
- preparazione di una nuova brochure che presenti tutte le iniziative scolastiche
Collaborazione con gli Enti del Territorio
- l’insegnante si preoccuperà di curare i contatti con gli Enti esterni per dare più opportunità organizzative nell’ambito dei vari progetti proposti dalla scuola.
Azioni pubblicitarie
Informazione delle offerte formative attraverso incontri con le famiglie .
Pubblicazione nel sito della scuola.
Articoli nella Gazzetta locale
Autoanalisi e valutazione del POF
Indagine completa d’Istituto sui Progetti d’integrazione all’offerta formativa.
L’indagine sarà intesa sulle tre componenti della scuola (Docenti, Genitori, Alunni ) attraverso questionari redatti preventivamente in collaborazione con la commissione POF
Incontri scadenzati con i referenti delle altre commissioni di lavoro e funzioni strumentali per avere una situazione aggiornata e continua delle attività svolte.
Metodi
Il metodo di lavoro è inteso:
- in stretta collaborazione con la commissione POF in orario extracurriculare da definire con un calendario di scadenze, almeno di tre incontri, e on–line da scuola e/o da casa,
per la produzione, il confronto e la revisione di documenti specifici;
- personale, per la raccolta dei materiali dai plessi e dell’elaborazione del POF d’Istituto
- di collaborazione con tutti i docenti, soprattutto quest’anno con l’unione del plesso scolastico Principe di Piemonte
- di unitarietà al lavoro per garantire coordinamento e organizzazione .
- di raccolta, visione i e cura dei vari progetti via, via proposti da inserire nel POF
- di attenzione e cura per la grafica e per il testo della stesura del POF
- di collaborazione e cura dei rapporti con tutti gli operatori scolastici
- di comunicazione e di diffusione del materiale prodotto per l’informazione a tutti i docenti attraverso avvisi presso la bacheca o sala insegnanti d’Istituto ,copie cartacee o mail .
Prof.ssa
Maria Portanome.
Funzioni strumentali area 3
scuola secondaria di primo grado
PROGETTO : CONTINUITÀ ( Scuole primaria - Secondaria)
A) SCOPO :
Il presente Progetto è destinato agli alunni, e alle rispettive famiglie, che frequentano nel
presente anno scolastico l'ultimo anno della scuola primaria ( 5a elementare) , ha lo
scopo di facilitarne l'ingresso al corso di studi superiori rendendo familiare il nuovo
ambiente di destinazione sotto l'aspetto logistico, didattico e relazionale.
B ) PROGETTO :
Le tappe del percorso prevedono incontri tra le Funzioni Strumentali con genitori ed
alunni interessati.
Detti incontri prevedono la partecipazioni delle classi quinte alle attività dei laboratori di
informatica, di progettazione e realizzazione di cartelloni tematici e di attività ginniche.
Inoltre durante l'anno scolastico gli allievi delle quinte saranno invitati a partecipare ad
alcune visite di accoglienza e conoscenza a classi aperte. Saranno inoltre
programmate delle uscite sul territorio comuni.
A fine progetto, verranno realizzate e sottoposte alle famiglie dei futuri allievi dei
questionari volti ad individuare il gradimento del Progetto realizzato e le necessità
delle famiglie eventualmente emerse.
Messina, 17. 10. 2012
Prof. Grazia Ursino.
PROGETTO : VISITE GUIDATE - CONCORSI - TEATRO.
A) SCOPO :
Il presente progetto vuole realizzare il coinvolgimento degli allievi di tutte le sezioni verso attività
formative orientate al Sociale, alla Cultura, alla Solidarietà , alla formazione individuale e
collettiva, al confronto col mondo extra-scolastico, ecc.
B ) PROGETTO :
Le attività che si intendono programmare, salvo verifica su reale disponibilità, sono qui elencate con il
periodo di possibile programmazione:
AttivitàPeriodo di massimaLa Scuola per Telethon - Fiera del dolce. - Dicembre.Natale a Giarre - visita
guidata. - Mostra del Presepe. Dicembre.La scuola apre al territorio - la notte della cultura Gennaio.Incontro al Palacultura per non dimenticare -il giorno della memoria. Febbraio.Progetto
Bullismo Teatro -Febbraio.Raccolta per il Neuroblastoma. -Febbraio.La Gardenia per l'Aism.
raccolta.-MarzoProgetto solidarietà. Marzo.Incontro Mostra Insecta -Aprile.Incontro con l'autoreMaggio.Poeti in erba .- Maggio.Progettare e conoscere la città. Progetto visita ai Musei Maggio.Gita didattica istruttiva classi 2°- 3.- Maggio.Estemporanea di pittura in piazza Duomo MaggioPartecipazione alla visione di spettacoli teatrali. scelti . Ottobre - MaggioVisione di film
con contenuto didattico , preceduti e seguiti da un dibattito.Ottobre - MaggioPartecipazione a
Concorsi Da definirePartecipazione alla mostra sul riciclaggio . Giugno.
Messina, 17. 10. 2012
prof. Grazia Ursino.
PROGETTO ORIENTAMENTO :
Col presente Progetto si vogliono indicare le azioni necessarie per offrire agli alunni delle terze classi, e alle loro rispettive famiglie, un'informazione utile ad
operare una scelta oculata verso il successivo percorso d'istruzione, avuto riguardo alle capacità di ciascuno, alle disponibilità e aspettative familiari, alla
disponibilità di strutture formative sul territorio e alla capacità di inserimento prospettico nel mondo del lavoro.
A ) ANALISI:
CRITERI CHE PRESIEDONO alle SCELTE di ISTRUZIONE POST SCUOLA MEDIA : Premesso che, data la giovane età degli studenti, il ruolo delle
famiglie risulta determinante nelle reali scelte finali operate , I più comuni criteri che sovrintendono la scelta dei corsi di studio superiori possono così
riassumersi:
Aspettative Familiari : un genitore titolare di uno studio professionale avviato ( es. avvocato, ingegnere, commercialista, ecc.), o avviato ad una professione
di prestigio ( es. docente universitario, insegnate ecc. ) oppure ad un'attività libera ( es. commerciante, artigiano, agricoltore, ecc.), difficilmente non
eserciteranno ogni possibile condizionamento verso una scelta compatibile con le loro rispettive attività orientata quindi ad uno sbocco lavorativo già
individuato e talvolta già avviato;
Ulteriori Aspettative Familiari: un genitore particolarmente sensibile a uno sbocco lavorativo orientato alla cultura o arte, difficilmente non eserciterà anch'esso
ogni influenza verso corsi di studio orientati a tali sbocchi;
Attenzione alle Predisposizioni Individuali : dovrebbe esser questo il criterio preferibile per operare la scelta da parte dei vari soggetti. Ciò si scontra con varie
difficoltà quali le aspettative familiari, il loro reddito, la disponibilità di offerta formativa sul territorio, gli effettivi sbocchi lavorativi;
OFFERTA FORMATIVA SUPERIORE SUL TERRITORIO : nella città di Messina l'offerta formativa disponibile risulta:
DenominazioneTipologia di scuola secondaria di II gradoDescrizioneIndirizzolocalità
" AINIS " MESSINAistituto magistraleistituto principale di II gradovia antonello freri-"ARCHIMEDE" MESSINAliceo scientificoistituto principale di II gradov.le
reg. margherita 3-"BASILE" -MESSINAistituto d'arteistituto principale di II gradovia u. fiore - ss. annunziata -conca d'oromessina"MAUROLICO"
MESSINAliceo classicoistituto principale di II gradovia cavour 63-"SEGUENZA" MESSINAliceo scientificoistituto principale di II gradovia s. agostino n.1ARCANGELO CORELLIconservatorio di musicaistituto principale di II gradovia uberto bonino, nr.1messinaI.S."BISAZZA" MEistituto magistralesezione
associataviale annunziata n. 10/a - rione matteottimessinaI.S."BISAZZA" MEliceo scientificosezione associataviale annunziata
10/amessinaI.S.MINUTOLI MESSINAistituto tecnico agrariosezione associatasan placido calonero'messina/s.placido caI.S.MINUTOLI MESSINAistituto
tecnico commercialesezione associatafondo fucilemessina / gazziI.S.MINUTOLI MESSINAistituto tecnico per geometrisezione associatafondo fucile
c.da gazzimessinaIST. TEC. ECONOMICO "A.M.JACI"istituto tecnico commercialeistituto principale di II gradovia cesare battisti
88messinaIST.ISTR.SUP. "ANTONELLO" MESSINAist prof per i servizi commerciali e turisticisezione associatav.le giostra n.2messinaIST.ISTR.SUP.
"ANTONELLO" MESSINAist prof per i servizi alberghieri e ristorazionesezione associataviale giostra n. 2messinaITN "CAIO DUILIO"istituto tecnico
nauticoistituto principale di II gradovia g. la farina 70messinaPIETRO CUPPARIconvitto annessoistituzione educativamessina/san placido
PROSPETTIVE di INSERIMENTO nel MONDO del LAVORO :
da definire
B ) PROGETTO :
Il progetto che si intende proporre deve fornire una risposta alla domanda che ciascun interessato si pone.
1 . Organizzare una Occasione di Confronto tra le famiglie, responsabili degli Istituti destinatari delle eventuali iscrizioni ed esperti del mondo del lavoro
2 . Visita organizzata presso gli istituti dichiarati di interesse dai singoli
3. Test e grafici da sottoporre agli interessati
4 . Visione di video relativi alle attività e studi svolti negli istituti di interesse
5 . Studio dei mezzi di trasporto deisponibili per raggiungere i vari istituti superiori.
Messina , 17. 10. 2012
prof. Grazia Ursino
SERVIZI AMMINISTRATIVI
Orari di ricevimento uffici di segreteria:
Lunedì – Mercoledì – Venerdì
Dalle 8,30 alle 10,30
Martedì – Giovedì
Dalle 15,00 alle17,00
Per
Iscrizioni 2013 - 2014
Rilascio documenti
PROCEDURA DEI RECLAMI E VALUTAZIONE SERVIZI
I reclami possono essere espressi in forma orale, scritta, telefonica, via e-mail e devono
contenere generalità, indirizzo, reperibilità del reclamante.
I reclami telefonici devono essere successivamente sottoscritti.
I reclami anonimi non sono presi in considerazione.
Il Dirigente scolastico, sentiti i reclami, fatte le dovute indagini, si attiva per risolvere il
problema denunciato con i metodi che riterrà più opportuni e proficui.
Qualora il reclamo non sia di competenza del Dirigente, al reclamante saranno fornite
indicazioni utili alla identificazione del destinatario del predetto reclamo.
Annualmente il Dirigente scolastico relazionerà sui reclami ricevuti e sui provvedimenti
adottati in seno al Consiglio d’Istituto.
ISCRIZIONI 2013/2014
ISTITUTO COMPRENSIVO “ENZO DRAGO” n° 7
c.m. MEIC88700Q
Scuola Secondaria di 1° grado –
Primaria e dell’Infanzia
Via Catania, 103 is. 26 -- 98124 MESSINA
Tel/Fax.
090/[email protected][email protected]
ISCRIZIONI 2013 – 2014
LE ISCRIZIONI ALLA I CLASSE DELLA SCUOLA PRIMARIA E SEC. DI I GRADO DOVRANNO ESSERE EFFETTUATE
ESCLUSIVAMENTE ON LINE DAL 21/01/2013 AL 28/02/2013PER LA SCUOLA PRIMARIA HANNO L’OBBLIGO DI
ISCRIZIONE I BAMBINI CHE COMPIRANNO I 6 (SEI) ANNI ENTRO IL 31 DICEMBRE 2013 – SI POSSONO ISCRIVERE, PER
ANTICIPO, I BAMBINI CHE COMPIRARRO I 6 ANNI ENTRO IL 30 APRILE 2014 PROCEDURA PER ACCEDERE AL
SISTEMA ISCRIZIONI ON LINE
REQUISITO FONDAMENTALE PER POTER ACCEDERE ALLA PROCEDURA E’:
POSSEDERE UNA CASELLA DI POSTA ELETTRONICA (e mail) .
COLLEGARSI AL SITO www.iscrizioni.istruzioni.it – vai alle applicazioni - entrare in iscrizioni on line → e registrarsi indicando un
indirizzo e- mail.
Entrare nella propria casella di posta elettronica ( precedentemente indicata con l’indirizzo e-mail) stampare la password necessaria per
proseguire alla procedura di iscrizione on line e verificare il codice meccanografico della scuola prescelta cliccando sul banner .
Rientrare nel sito www.iscrizioni.istruzioni.it – – MIUR - compilare la domanda in ogni sezione.
Per concludere, procedere all’inoltro della domanda ad una sola Istituzione Scolastica.
Le famiglie, in sede di compilazione della domanda di iscrizione on line devono inizialmente scegliere il plesso di riferimento
dell’Istituto con i seguenti CODICI :
SCUOLA PRIMARIA
CODICE MEEE88701T “E. DRAGO”
OPPURE
CODICE MEEE88702V “PRINCIPE DI PIEMONTE”
Si specifica che la scuola “E. DRAGO” e la scuola “PRINCIPE DI PIEMONTE” fanno parte dello stesso Istituto Comprensivo, pertanto
compilando il modulo relativo ad un plesso si ha la possibilità di optare come II scelta in caso di incapienza indicando il
codice dell’altro plesso.
SCUOLA SEC. DI PRIMO GRADO CODICE MEMM88701R denominazione Scuola Sec. I grado “ E. DRAGO”
Il sistema comunicherà successivamente alla famiglia, via posta elettronica, la trasmissione della domanda di iscrizione all’Istituto indicato in
subordine qualora la domanda non possa essere accolta nella scuola di prima scelta.
Inoltre, sempre con la stessa modalità il sistema comunicherà l’accettazione definitiva della domanda da parte di una delle due scuole indicate.
Nel caso in cui si dovessero riscontrare difficoltà nella procedura, la scuola è a disposizione per qualsiasi chiarimento nei giorni e
ore sotto indicati rivolgendosi agli ass.ti amm.vi. Fiore Cosimo, Muscolino Nunzio e Triolo Antonio:
LUNEDI’ – MERCOLEDI’- VENERDI’
h. 08:00 - 12:30 (sia nella sede di via Catania
che nel plesso Principe di Piemonte)
MARTEDI’ – GIOVEDI’
h. 15:00 - 17:00 (solo nella sede di via Catania)
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
(Prof.ssa Giuseppa Scolaro)
Servizi Amministrativi
Organigramma
Direttore amministrativo: Sgrò Maria Silvia
Assistenti amministrativi
Area finanziaria contabile: Messina Giovanna
Area del personale :La Rocca Angelina , Pellegrino Lavinia
Area alunni: Fiore Cosimo, Muscolino Nunzio Maria, Triolo
Antonio
Collaboratori scolastici
RUOLO RAPPRESENTANTI
Plesso Principe di Piemonte
Pers. ausiliario scuola dell’infanzia:, Sgarano Grazia,
Pellegrino Teresa, Occhipinti Grazia, Zuccaro Caterina.
Pers. ausiliario scuola primaria: Nucera Maria Carmela, La
Fauci Nicola, Saccà Emilio, Muscolino Maria. Curcio
Giovanni
Comprensivo Drago
Pers. ausiliario scuola dell’infanzia: Spuria Grazia
Pers. ausiliario scuola primaria: Brandino Caterina – Guerriera
Stefano.
Pers. ausiliario scuola secondaria 1° grado:Repici Letteria –
Rigano Alessandro – Ziino Irene
Pers. Ausiliario s. s. 1°grado ( piano segreteria ): Andò
Giacomo – Brandino Giuseppa – Chirieleison Nicolina
TOTALE
N.
4
5
1
2
3
3
18
PLESSO DRAGO – NUMERO LOCALI
SECONDO PIANO
1
Presidenza 2
16
Classe 1^B
2
Sala insegnanti
17
Classe 2^B
3
Sala cinema
18
Classe 3^B
4
Ripostiglio
19
Classe 2^ c
5
Classe 1^ D
20
Classe 3^C
6
Porta accesso alle scale –
21
Porta
scala
interna
uscita
D.Orione
Uscita Via Catania
7
Aula sostegno
22
Bagni maschi di cui 1wc H
8
Aula Scienze
23
Postazione
9
Bagni femmine
10
Bagno
collaboratore
scolastico
24
Aula sostegno
(ripostiglio)
25
Aula Arte
11
Classe 1^A
26
Aula Biblioteca – Sostegno
12
Classe 2^A
H
femminile
13 Porta scala emergenza
14
Classe 3^A
15
LABORATORIO
MULTIMEDIALE
PLESSO DRAGO – NUMERO LOCALI
PRIMO PIANO
1
Presidenza
2
Ammnistrazione
Personale/protocollo
3
Amministrazione didattica
4
Auletta fotocopiatrice didattica
5 Porta uscita/entrata scala ai piani
Via Catania
13
Porta emergenza
14
Classe 2^ D
15
Classe 1^ D
16
Laboratorio Musicando
17
Laboratorio Francese
18
Laboratorio inglese
6
Laboratorio informatica
19
Laboratorio Multimediale
7
Dsga
20
Scuola elementare classe IIIB
8
Archivio
21
Porta- scala ai piani lato Orione
9
Bagni alunne
22
Bagni maschi (alunni e personale)
Bagni personale scolastico “F”
23
Postazione collab. scolastico
10
Bagni H - ripostiglio
24
Scuola elementare classe IIIA
11
Classe 3^ E
25
Aula “PALESTRA”
12
Classe 3^ D
PLESSO DRAGO – NUMERO LOCALI
PIANO TERRA
1
Sala giochi
15
Porta emergenza cortile lato monte
2
Sezione Infanzia Ins. Pantò
16
Scuola primaria classe IVA
3
Sezione Infanzia Ins. Sturniolo
17
Scuola primaria classe VB
4
Ripostiglio
18
Scuola primaria classe IB
5
Porta accesso alla Via Catania
19
Scuola primaria classe IIA
6
Sezione
20
Scuola primaria classe IIB
Barbagiovanni
21
Scuola primaria classe VB
7
Infanzia regionale
22
Scuola primaria classe IVB
8
Collaboratore
23
Bagni Femmine (5 wc di cui 1H)
Materiale did.
24
Scuola primaria classe IA
9
Bagni infanzia
25
Sala insegnanti
10
Sezione infanzia Ins. Interlandi
26
Bagni maschi
11
Sezione infanzia Ins. Rovito
12
Bagno alunni H
13
Locale Materiale didattico sez.
Infanzia
Ins.
Scolastico
e
reg.
14
Atrio scuola materna lato Villa
Dante
27 a e 27b
Porte accesso scale
Locali scuola dell’Infanzia e primaria plesso Principe di
Piemonte
– NUMERO LOCALI – PRIMO PIANO
1
Bagni
2
Scuola primaria classe V B
3
Scuola primaria classe II C
4
Scuola primaria classe IIB
5
Scuola primaria classe IVB
6
Scuola primaria classe IVA
7
Scuola primaria classe III A
8
Scuola primaria classe IIA
9
Corridoio primo piano
PLESSO PRINCIPE DI PIEMONTE – NUMERO LOCALI
PIANO TERRA
1
Aula Sussidi (Palestra)
18
Bagni
2
Palestra
19
Scuola primaria classe VA
3
Bagni Palestra
20
Bagni di cui 1 H
4
Scuola primaria classe VD
21
Scuola infanzia 1^ sez.
5
Scuola primaria classe IVC
22
Scuola infanzia 3^ sez. (2porte)
6
Scuola primaria classe IC
23
AULA PSICOMOTRICITA’.
7
Scuola primaria classe V C
24
Scuola infanzia 5^ sez.
8
Atrio Via R. C. + corridoio
25
Scuola infanzia 2 ^ sez.
9
Vano scala Via R. Calabria
26
Scuola infanzia 4^ sez.
10
Scuola primaria classe IIIB
27
Scuola infanzia SEZ. REG.LE
11
Presidenza ed ex Uffici amm.vi
28
Locale Infermeria….
12
Scuola primaria classe IA
29
Vano scala lato cortile interno
13
Scuola primaria classe IB(2
30
Scuola infanzia 7^ sez.( 2
porte)
porte)
14
Bagno personale scolastico
31
Scuola infanzia 6^ sez.
15
Bagni alunni primaria
32
Bagni bambini
16
Scuola primaria classe IID
17
Scuola primaria classe IIIC
Nell’anno scolastico 2013-2014 gli alunni iscritti risultano distribuiti come segue:
SCUOLE
Scuola dell’Infanzia statale Drago
3 sezioni
+
Scuola dell’Infanzia statale Principe di Piemonte
7 sezioni
Scuola dell’Infanzia regionale Drago
2 sezioni
+
Scuola dell’Infanzia regionale Principe di Piemonte
1 sezione
Scuola Primaria Drago +
Scuola Primaria Principe di Piemonte
Totale
Primaria +Infanzia
Scuola secondaria di 1°grado
TOTALE
N. alunni
65 + 190 =255
51 + 26 =77
165 +332=497
892
261
1135
Scuola primaria Drago
SEZ.
N. CLASSI
ORE
Docenti
N.
DOCENTI
2
22+2
3
piano terra
2
22+2
2
piano terra
2
22+2
2
piano terra
2
22+2
2
secondo piano
2
22+2
3
religione
10
20
1
inglese
10
22+2
1
4
22+2
3
CLASSE 2013/14
1°
A /B
A-B
2a
A-B
3a
1
A -B
5a
1
A-B
sostegno
3a
piano terra
5a B - 5a A- 1^A/B
INSEGNANTI SCUOLA PRIMARIA DRAGO
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Ins:
2013/14
Caliri Giuliana religione
Centorrino Paola sostegno
Fede Giuseppa ambito antropologico 1^A/B modulo
Galofaro Angela ambito logico matematico scientifico 1^A/B modulo
Larcan Lidia unica 5^B
Lombardo unica 2^ A/B
Luca’ Trombetta Maria ambito linguistico espressivo 1^A/B modulo
Mastronardo Rosa Grazia unica 5^A
Staiti Loredana inglese
Romaniello Antonella sostegno
Russo Giovanna unica 4^B
Cardile Loredana unica 3^ A
Sacca’ Maria Gabriella unica 2^B
Scalzo Anna Maria unica lab di recupero
Siciliano Antonietta unica 3^B
Truglio Maria sostegno 1^B
Caruso Maria geografia informatica 2^A/B 3^A/B 4^A/B 5^A/B
Biondo Nicolina unica 4^A
•
•
•
•
Totale 18 Docenti
3 Docenti sostegno
1 Docente inglese
1 Docente religione
Scuola dell’infanzia Drago
La scuola dell'infanzia è così composta:
3 sezioni statali
2 sezione regionale
Funzionanti ad orario antimeridiano
É previsto 1'insegnamento della religione cattolica impartito da un docente specializzato.
Le insegnanti propongono all’unanimità l’intervento di uno specialista esterno per l’attuazione di attività psicomotorie e
l’insegnamento della lingua Inglese.
Docenti s. statale
•
Barbagiovanni Lucia
•
Panto’ Giuseppa
•
Sturniolo Concetta
Docenti s. regionale
•
Rovito Angela
•
Interlandi Gaetana
•
Progetto Post scuola da Lunedi a Giovedi dalle ore 13,00 alle ore 13,30
Scuola dell’Infanzia
Plesso Principe di Piemonte
COMPOSIZIONE SEZIONI E INSEGNAMENTI:
La scuola dell’infanzia è così composta:
• 3 sezioni a tempo normale⇨orario 8*00/16*00
• 4 sezioni a tempo ridotto⇨orario 8*00/13*00
• 1 sezione regionale ⇨orario 8*00/13*00
• ⌘È previsto l’insegnamento della religione cattolica
impartito da un docente specializzato. ⌘La lingua
inglese viene proposta ai bambini di 5 anni dalle docenti
di sezione. ⌘L’educazione motoria verrà svolta con gli
esperti esterni e il contributo economico dei genitori.
LA GIORNATA
scuola dell’INFANZIA plesso
DALLE ORE 8:00 ALLE 8:15
DALLE 8:10 ALLE 8:30
8:30
Principe di Piemonte
ACCOGLIENZA PER GLI ALUNNI AVENTI
DIRITTO.
ENTRATA PER TUTTI GLI ALUNNI NELL’ANDRONE
DELLA SCUOLA
CHIUSURA PORTONE INGRESSO
RIENTRO NELLE SEZIONI CON
TEMPO DEL SALUTO ,DELLE PAROLE, DEL
RACCONTO,DELLA SPIEGAZIONE DEI RITMI
E ATTIVITÀ DELLA GIORNATA.
DALLE 8:30
DALLE 9:30 ALLE 10:00
DALLE 10:00 ALLE 10:30
MERENDA ORARIO NORMALE
MERENDA ORARIO RIDOTTO
TEMPO DELL’IGIENE MATTUTINA CON
ASSISTENZA DEL PERSONALE ATA
DALLE ORE 10:00 ALLE 11:15
ATTIVITÀ DIDATTICA PROGETTATA
DALLE ORE 11:15 ALLE 11:45
TEMPO PER IL GIOCO SPONTANEO
DALLE ORE 11:45 ALLE 12:00
TEMPO DELL’IGIENE PERSONALE.
ORE 12:00
ORE 12:45/13:15
PRANZO PER LE SEZIONI A TEMPO NORMALE.
USCITA DEGLI ALUNNI
DELLE SEZIONI A TEMPO RIDOTTO
DALLE ORE 12:45 ALLE 14:30
TEMPO DEL GIOCO LIBERO
DALLE ORE 14:30 ALLE 15:30
GIOCHI ED ATTIVITÀ IN GRUPPO
DALLE ORE 15:30 ALLE 16:10
TEMPO DEI SALUTI E USCITA ORARIO NORMALE.
INSEGNANTI SCUOLA DELL’INFANZIA
PLESSO
PRINCIPE DI PIEMONTE
Anno 2013/14
Scuola dell'Infanzia “Principe di Piemonte”
•
I sez.
Paradiso – Ruggeri
•
II sez.
Bertuccio – Lupo
•
III sez.
Pagano - Ammendolia - Tamà (Sostegno)
•
IV sez.
Gussio
•
V sez.
Parisi
•
VI sez.
Fiasconaro
•
VII sez.
Calabrò – De Dominici (Sostegno)
•
Sez. Regionale Caprì
INSEGNANTI PRIMARIA
PRINCIPE DI PIEMONTE
anno sc. 2013/2014
Scuola Primaria “Principe di Piemonte”
•
•
Classe I A
Bonfiglio E. – Bonaccorso – Trischitta – Lauria –
Calabrese (sostegno)
Classe I B
Bonfiglio E. – Bonaccorso – Lauria – Costa (sostegno)
– Caccamo (sostegno)
•
Classe I C
Oliveri – Salpietro - Bottari
•
Classe II A
(Sostegno)
Ciappina – Cottignoli Bonfiglio D. – Lauria - Cacciola
•
Classe II B
Polisano - Vella - Lauria - Cacciola (Sostegno)
•
Classe II C
Trio – Vella – Lauria - Di Pietro (sostegno)
•
Classe II D
Rappazzo – D’Arrigo - Bottari
•
Classe III A
La Fauci – Vella – Lauria - Gregorio (Sostegno)
•
Classe III B
Sciotto - Bonfiglio D. – Lauria – Zanghì (Sostegno)
•
Classe III C
Laquidara – Materia - Bottari
•
Classe IV A
(Sostegno)
Ignoto - Bonfiglio D. – Lauria – Cottignoli – Costa
•
Classe IVB
Di Nuzzo - Bonfiglio D. – Lauria - Trischitta
•
Classe IV C
Musicò – Santangelo - Bottari - Vella
•
Classe V A
(Sostegno)
La Rosa – Cottignoli - Bonfiglio D. - Lauria – Sarno
•
Classe V B
La Malfa - Bonfiglio D. - Lauria - Trischitta
•
Classe V C
Bonasera - La Licata - Lauria - Vella
•
Classe V D
(Sostegno)
Aragona – Miano – Bottari – Vella - Marguccio
•
Lab. B.E.S. D.S.A Cottignoli
ORARIO DELLE LEZIONI
Plesso Principe di Piemonte – Drago
2013/2014
SCUOLA PRIMARIA
DRAGO no tempo pieno
•
•
Classi a tempo Normale
da LUNEDI’ A GIOVEDI’
VENERDI’
Classi a tempo Pieno da
LUNEDI’ a VENERDI’
dalle ore 8,00alle ore 13,30
dalle ore 8,00 alle ore13,00
dalle ore 8,00 alle ore 16,00
SCUOLA DELL’INFANZIA
Drago
•
Sezioni a tempo Ridotto
•
da LUNEDI’ a VENERDI
•
Plesso P. di Piemonte
Sezioni a tempo Ridotto
•
da LUNEDI’ a VENERDI’
•
•
•
Sezioni a tempo Normale
da Lunedi’ a Venerdi’
dalle 8,00 alle 13,00 con servizio con servizio post scuola
dalle 13,00 alle 13,30
dalle ore 8,00 alle ore 13,00
dalle ore 8,00 alle ore 16,00
Docenti scuola secondaria di primo grado 2013/2014
n.
Cognome
Nome
Materia
A.S. 2013/214
1
Bombaci
Nicoletta
Matematica
Titolare
2
Borrello
Giuseppina
Inglese
Titolare
3
Calabrò
Giuseppa
Lettere (ore 9)
Utilizzata posto Cupitò + ore 09
I.C. Alì
4
Caruso
Silvana
Titolare
Sostegno
5
Casimo
Vincenzina
Francese
Titolare
6
Cupitò
Carmelo
Lettere (ore 9)
Titolare
7
D’Amore
Annino
Ed. Fisica (ore 8)
Utilizzazione 13/14
8
De Pasquale
Giuseppe
Flavia
semiesonero
4 h. I.C.Boer+6h I.C.S.Teresa
Tecnologia (ore 8) Completa con I.C. Verona-Trento
(6h)+I.C. S.Francesco di Paola
(ore 4)
9
Fazzone
Concetta
Educazione Mus.
Titolare
10 Fulco
Rita
Lettere
Titolare
11 Galletta
Concetta
Lettere (ore 4 )
O.F. titolare I.C. Manzoni
12 Galletta
Giuseppa
Francese (ore 8 )
Completa
con
I.C.
Villaggio
Aldisio (ore 10)dal 17/9/13
13 Gemellaro
Giuseppa
Lettere
Titolare
14 Gemelli
Elvira
Tecnologia
Titolare
15 Messina
Concetta
Matematica
Titolare
16 Muscolino
Giuseppa
Lettere
Titolare
17 Orlando
Domenica
Sostegno
Titolare
18 Parisi
Rosa
Lettere
Titolare
19 Pellizzeri
Angela
Sostegno
Titolare
20 Portanome
Maria
Matematica
Titolare
21 Rodilosso
Stellario
Ed. Mus. (ore 2)
O.F. titolare I.C. Manzoni
22 Salpietro
Angelina
Inglese (ore 3)
O.F. Titolare I.C. Manzoni
23 Sambataro
Giuseppe
Religione (ore 10)
Incaricato Religione Cattolica +
24 Schillaci
Marisa
Ed. fisica
Titolare
25 Sciacca Lando
M.Antonietta
Inglese
Titolare
26 Settineri
Anna
Ed. Mus. (ore 2)
Titolare presso
Dal 01.09.13
Damiano
ore 1c/o I.C. Luciani
* posto Accorinti
I.C.
Villaggio
DISTRIBUZIONE E COMPOSIZIONE NUMERICA DEGLI ALUNNI NELLE CLASSI
Anno scolastico 2013/2014 Scuola I.C. E.Drago
Scuola dell’Infanzia Statale
AULE N. ALUNNI
Totale n. alunni
Scuola Primaria
N. ALUNNI
N. SEZIONI
per sez.
1a
2
2a
2
3a
2
4a
2
5a
2
TOTALE
10
A 15 B16
31
A11 B12
23
A16 B16
32
A19 B18
37
A23 B19
42
165
AULE
INFANZIA
25+23+17=
65
3
CLASSE
Scuola dell’Infanzia Regionale
116
2
N.
ALUNNI
25+26 =
51
Scuola Secondaria di primo grado
n.
n.
n.
alunni
alunni
alunni
1A
21
2A
24
3A
23
1B
24
2B
25
3B
24
1C
16
2C
22
3C
22
1D
16
2D
16
3D
14
3E
14
N.
N.
CLASSE SEZIONI ALUNNI
1a
4
77
2a
4
87
3a
5
97
TOTALE
13
261
DISTRIBUZIONE E COMPOSIZIONE NUMERICA DEGLI ALUNNI NELLE CLASSI
Infanzia Plesso Principe di Piemonte
Anno scolastico 2013/2014
Scuola dell’Infanzia Statale
3 Sezioni con orario
a tempo normale
N. ALUNNI
t.n. dalle 8,00 alle
16,00
29
t.n.
28
t.n.
28
4 Sezioni con orario
a tempo ridotto
N. ALUNNI
t.r. dalle 8,00 alle
13,00
30
t.r.
26
t.r.
26
t.r.
23
TOTALE
190
Scuola dell’Infanzia Regionale
Sezione
1
N. ALUNNI
26
Orario a tempo ridotto dalle 8,15 alle 13,15
TOTALE INFANZIA 216
DISTRIBUZIONE E COMPOSIZIONE NUMERICA DEGLI ALUNNI NELLE CLASSI
Prmaria Plesso Principe di Piemonte
Anno scolastico 2013/2014
Scuola Primaria
11 Sezioni con orario
a tempo normale
1^ A
2^A
3^A
4^A
5^A
1^B
2^B
3^B
4^B
5^B
1^C
N. ALUNNI
25
21
26
20
18
24
19
27
11
25
22
Scuola Primaria
6 Sezioni con orario a
tempo pieno
N. ALUNNI
5^D
21
12
19
18
13
11
TOTALE
332
2^C
3^C
4^C
5^C
2^D
PROGETTAZIONE
EDUCATIVA DIDATTICA
Scuola dell’Infanzia
I CAMPI
DI
ESPERIENZA
Progetto ACCOGLIENZA
1Accettare il distacco
dai genitori.
TRAGUARDI :
Il sé e l’altro
Immagini,suoni e colori
2Conoscere e rispettare
semplici regole.
3Sviluppare il senso
dell’identità personale.
1. Esplorare e conoscere
i materiali a
disposizione.
I discorsi e le parole
Il corpo e il movimento
1. Comunicare ,esprimere
emozioni, raccontare,
utilizzando le varie
possibilità che il linguaggio
del corpo consente.
1. Esprimere e comunicare agli altri le proprie
e mozioni e le proprie domande.
2. Ascoltare storie e racconti a tema.
ATTIVITA’:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
CANZONI E FILASTROCCHE A TEMA
BANS E CANTI ANIMATI
GIOCHI MOTORI
ATTIVITÀ DI MANIPOLAZIONE
ESPLORAZIONE LIBERA
LAVORI DI GRUPPO (CONTRASSEGNI,IL QUADRO DELLE REGOLE,
L’OROLOGIO DELLE ATTIVITÀ)
La conoscenza del mondo
1. Orientarsi con
sicurezza negli spazi
e nel tempo della
vita quotidiana.
2. Ritrovarsi negli spazi
conosciuti e
riconoscere il
contrassegno
personale.
OTTOBRE
NOVEMBRE
Progetto AUTUNNO-SAPORE DI MOSTO
TRAGUARDI :
Il sé e l’altro
1. Incrementare il gioco
cooperativo.
2. Conoscere le diversità
culturali e percepirle
come risorsa e occasioni
di crescita.
Il corpo e il movimento
1. Rappresentare il corpo nello
spazio.
Immagini,suoni e colori
I discorsi e le parole
1. Ascoltare, rielaborare e memorizzare
canzoni, poesie e filastrocche
sull’autunno.
2. Comunicare agli altri le abitudini e le
tradizioni della propria famiglia.
ATTIVITA’:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Letture ad alta voce sul tema dei colori
Giochi motori(strega comanda colore).
Collage del letargo
Frottage
Cartellone foglie
La danza delle foglie
Il libro delle foglie (carta riciclata)
Vendemmia
1. Esplorare e utilizzare con creatività i materiali
autunnali
2. Esprimersi attraverso il disegno, la pittura e le
attività manipolative.
3. Conoscere i colori ed esprimersi attraverso di
essi.
La conoscenza del mondo
1. Riconoscere e interpretare aspetti tipici dell’autunno: dalle
abitudini degli animali ai frutti tipici.
2. cogliere le trasformazioni naturali nel lungo e nel breve periodo.
3. Sviluppare l’orientamento, la topologia e la lateralità.
DICEMBRE/FEBBRAIO
Progetto INVERNO-UN SOFFICE MANTO
TRAGUARDI :
Il sé e l’altro
1. Condividere momenti di
affettività, di gioia e di
solidarietà.
2. Conoscere e interiorizzare
i simboli e le tradizioni
tipiche delle ricorrenze
del periodo.
Il corpo e il movimento
1. Affinare la coordinazione oculomanuale.
2. Sperimentare schemi posturali.
3. Sincronizzare gli schemi ritmici e di
movimento.
Immagini,suoni e colori
I discorsi e le parole
1. Comunicare agli altri domande, pensieri
ed emozioni.
2. Ascoltare, comprendere e inventare
narrazioni.
1. Realizzare decorazioni e addobbi pertinenti alle
feste.
2. Tradurre in movimento le variazioni musicali di
ritmo e melodia.
3. Esprimersi ricercando un risultato estetico
gradevole.
ATTIVITA’:
1. Il ghiaccio-facciamo il pupazzo di neve
2. Festa delle arance
3. Giochiamo al mercato (raggruppa per tipo, per
colore-pesi,….)
4. Realizzazione di addobbi natalizi con materiale di
recupero.
5. Drammatizzazione natalizia
6. Festa in maschera
7. Memory di carnevale.
8. Cartapesta.
La conoscenza del mondo
1. Riconoscere e interpretare aspetti tipici dell’inverno: dalle
abitudini degli animali ai frutti tipici.
2. Confrontare e valutare quantità.
3. Raggruppare e ordinare oggetti e materiali secondo criteri
diversi.
MARZO
APRILE
Progetto PRIMAVERA-PROFUMO DI MENTA
TRAGUARDI :
Il sé e l’altro
1. Conoscere i simboli e le
tradizioni pasquali.
2. Vivere con pienezza la
festa pasquale
all’interno della
comunità.
Il corpo e il movimento
1. Sperimentare schemi posturali e motori.
2. Esplorare le potenzialità espressive del proprio
corpo.
Immagini,suoni e colori
I discorsi e le parole
1. Esplorare e utilizzare con creatività i
materiali primaverili.
2. Rielaborare contenuti attraverso la
rappresentazione grafica.
1. Formulare domande,commenti e ipotesi su
narrazioni e contenuti appresi.
2. Ascoltare , rielaborare e memorizzare canzoni ,
poesie e filastrocche sulla primavera.
La conoscenza del mondo
ATTIVITA’:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Lavoretti: tovagliette floreali
Fiori caramellati
Essicchiamo i fiori
Piccolo orto a scuola
Aquiloni da appendere
Poesie e filastrocche
Macedonia a scuola
1.
2.
3.
4.
Cogliere le trasformazioni naturali del periodo
Conoscere i frutti tipici della primavera
Conoscere l’origine di alcuni alimenti
Valutare e confrontare quantità.
MAGGIO
GIUGNO
Progetto ESTATE-IL SUONO DEL MARE
TRAGUARDI :
Il sé e l’altro
1. Vivere con entusiasmo
l’arrivo della bella
stagione
2. Consolidare la sicurezza e
la consapevolezza di sé
1. Apprendere e ripetere sequenze
motorie.
2. Coordinarsi con gli altri bambini
3. Manipolare , mescolare e
prevedere le trasformazioni
degli ingredienti in cucina.
Il corpo e il movimento
Immagini,suoni e colori
I discorsi e le parole
1. Comunicare agli altri domande, pensieri
ed emozioni con proprietà di linguaggio.
2. Formulare domande,commenti e ipotesi
su narrazioni e contenuti appresi.
ATTIVITA’:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Costruiamo Il Cartellone Dei Girasoli
Impastiamo A Scuola (Lab. Pane E Pizza)
Caccia Al Tesoro Dei Pirati
Pesciolini Da Pescare
Drammatizzazione Finale
Saggio Motorio
Remigini
1. Rielaborare contenuti di
narrazioni attraverso la
rappresentazione grafica.
2. Conoscere e utilizzare varie
tecniche espressive.
La conoscenza del mondo
1. Riconoscere e interpretare aspetti tipici della stagione
esteva nei diversi ambienti esaminati.
2. Conoscere l’origine e le trasformazioni di alimenti
semplici e sani (il pane e la pizza).
3. Conoscere alcuni aspetti e animali che popolano il
mondo marino.
4. Individuare sequenze temporali.
PRINCIPI E FINALITÀ DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
La scuola dell'infanzia, secondo la normativa vigente
(indicazioni per il curricolo luglio 2007), ha il compito di "promuovere lo sviluppo dell'autonomia, della
competenza, della cittadinanza."
Il percorso formativo si articola in quattro obiettivi generali:
•
-CONSOLIDAMENTO IDENTITA'
•
-CONQUISTA AUTONOMIA
•
~ RICONOSCIMENTO E SVILUPPO DELLE COMPETENZE
•
~ CITTADINANZA E COSTITUZIONE
I campi di esperienza delle nuove indicazioni nazionali sono:
•
IL SÉ E L'ALTRO
•
IL CORPO e il MOVIMENTO
•
IMMAGINI SUONI E COLORI
•
I DISCORSI E LE PAROLE
•
LA CONOSCENZA DEL MONDO
Gli obiettivi generali del percorso formativo e gli obiettivi specifici di apprendimento si sintetizzeranno
in obiettivi formativi contestualizzati, adeguati ad una realtà concreta,
ritenuti accessibili in
un tempo stabilito e professionalmente misurato.
I docenti si avvalgono della Progettazione didattica triennale per i traguardi per lo sviluppo delle
competenze, al fine di realizzare il pieno sviluppo della personalità del bambino.
Nella progettazione delle unità di apprendimento sono previsti laboratori, che mirano al
raggiungimento di competenze che riguardano alcune aree di apprendimento. L'organizzazione
del laboratorio permetterà l'approfondimento dei seguenti temi:
•
EDUCAZIONE MOTORIA (ORARIO SCOLASTICO)
•
PROGETTO LINGUA INGLESE (ORARIO SCOLASTICO)
ALFABETIZZAZIONE MOTORIA
PROGETTO CURRICULARE
SCUOLA DELL'INFANZIA
“Enzo Drago – P. Piemonte”
CONTENUTI.
Nelle indicazioni nazionali per la scuola dell'infanzia viene sottolineata la necessità dell'attenzione da parte dei docenti
alla corporeità degli alunni. Il corpo è un mezzo di espressione personale, del proprio vissuto, delle emozioni e
dell'affettività.
La conoscenza dello schema corporeo è solo il primo passo di un percorso che necessita di una sperimentazione attiva
e concreta. Per questo si propone l'attuazione di un progetto di alfabetizzazione motoria, che si sviluppi su due
percorsi ben definiti:
Il primo vuole consolidare le abilità motorie di base, la sicurezza e fluidità del movimento; il secondo si concretizzerà
nell'apprendimento di giochi che facciano acquisire il controllo di sé, il rispetto delle regole, il sano agonismo e
spirito di squadra.
L'attività ludico-motoria costituisce un'azione educativa che concorre, in modo significativo, alla corretta formazione di
ciascun individuo, sia sotto l'aspetto fisico sia sotto quello mentale. Le diverse attività proposte avranno quindi
prevalentemente un carattere ludico, polivalente e partecipativo. Il gioco sarà strumento di apprendimento e di
partecipazione collettiva attraverso la quale si perseguiranno obiettivi didattico/educativi di altissimo valore.
Obiettivi:
•
Dotare gli allievi di un livello comune di alfabetizzazione motoria.
•
Graduale costruzione dello schema corporeo
•
Senso della regolarità, precisione, fluidità dei gesti motori
•
Apprendimento dei concetti topologici (vicino-lontano, sopra-sotto, alto- basso…) e dei concetti relativi al tempo
(prima -dopo, lento-veloce).
•
Raggiungimento di una motricità sempre più ricca e armoniosa.
•
Interiorizzazione di regole
•
Seguire un percorso sulla base di indicazioni verbali
•
Giocare in modo costruttivo
CAMPI DI ESPERIENZA
•
Il sé e l’altro
•
Il corpo e il movimento
DESTINATARI:
Tutti i bambini della scuola dell’infanzia statale e regionale.
ATTIVITA’ DIDATTICHE NECESSARIE PER CONCRETIZZARE GLI OBIETTIVI.:
1. Esercizi motori liberi
2. Esercizi motori con l’ausilio di strumenti
3. Percorsi
4. Staffette
5. Giochi di squadra
6. Giochi di imitazioni di cose, persone animali
7. Giochi di movimento a coppie e/o a gruppi
Materiale:
•
•
•
•
Palloni, corde, birilli, aste, clavette, cerchi,bastoni, etc.etc.
Cd audio e lettore mp3
Magliette
Medaglie
Verifiche e valutazione:
L’esperto esterno avrà cura di collaborare con gli insegnanti di sezione al fine di rilevare i progressi ottenuti mediante
griglie di valutazione.
Tempi:
Da Ottobre a Maggio
Le lezioni avranno cadenza settimanale e avranno la durata di un ora.
PRODOTTO FINALE:
Un saggio ginnico alla fine dell’anno scolastico permetterà di conoscere i risultati ottenuti con il lavoro svolto durante
l’anno scolastico.
ISTITUZIONE SCOLASTICA DRAGO
scuola dell’Infanzia
ubicazione logistica
• L'ubicazione logistica della Scuola dell'Infanzia è
al piano terra di un edificio comunale
recentemente ristrutturato , situato in via Catania
is. 26, all'interno del quale si svolgono le attività
della Scuola Primaria e dell'Infanzia. L'entrata
dei nostri alunni avviene dall'ingresso di via
Piazza Dante.
• I bambini iscritti sono suddivisi in cinque sezioni,
di cui tre Statali e due Regionali funzionanti ad
orario antimeridiano.
• Le sezioni Regionali sono dotate di televisore,
videoregistratore.
Progetti della scuola dell’Infanzia
PIEMONTE
• LABORATORIO
• CREATTIV@MENTE
• PROGETTO CURRICULARE
Obiettivi:
 Sviluppare abilità espressive, comunicative e logico-associative
 Sviluppare atteggiamenti esplorativi e creativi
 Esplorare e osservare il colore e i materiali per esprimere emozioni, impressioni e
conoscenze
 Condividere esperienze nel lavoro di gruppo

Attività:
 MANI IN PASTA : attività di libera manipolazione, realizzazione di pupazzi, animali,
oggetti con pasta di sale, pasta di mais, plastilina, das. ….
 COLORANDIA: libera esplorazione dei colori primari, sperimentazione della
formazione dei secondari,realizzazione di timbri con tappi, contenitori, frutta e
verdura,spugne, pasta,tecnica del soffio, spruzzo e graffito, lasciare impronte con
mani e piedi.
 RICICLANDO RICICLANDO: raccolta , progettazione e realizzazione di giocattoli
utilizzando materiale riciclato: bottiglie , confezioni di detersivi, tappi,
mollette,stoffe, lattine....
 CARTA “ I LOVE YOU”: laboratorio della carta riciclata.

Destinatari :
 tutti i bambini della scuola dell'infanzia

Tempi:
 da ottobre a maggio

Docenti:
 le docenti si alterneranno nei vari atelier, organizzati per argomenti, e si
coordineranno per il raggiungimento degli obiettivi prefissati. I prodotti dei laboratori
saranno utilizzati come regali per le ricorrenze e confluiranno in un mercatino
scolastico.

Materiale:
 carta, cartoncino, colori, tempere, cannucce, spruzzini, das, farina, sale, colla,
pennelli, timbri, semi, pasta,plastilina,carta di giornale, contenitori di
plastica,tappi......etc.etc.
Progetto di attività curriculare
A.s.2013/2014 plesso “P.di Piemonte” Me
“ La Musica , i Canti e i Balli della tradizione popolare siciliana”
In collaborazione con esperti dell’Associazione “ i Cariddi”, riconosciuta “ Gruppo di
interesse nazionale” dal Tavolo nazionale per la promozione della musica popolare
istituito dal Ministero dei Beni Ambientali e Culturali con Decreto 4 marzo 2010,
alcune classi della scuola primaria Principe di Piemonte partecipano a tale progetto
in orario curriculare per 1 ora a settimana. Gli studenti aderenti contribuiranno con
una quota di 10 euro di iscrizione per tutto il periodo. Obiettivo del progetto è di
offrire ai nostri alunni la possibilità di riscoprire le antiche origini e l’evoluzione della
musica popolare siciliana, nonché quello di contribuire a recuperare il patrimonio
strumentale, i canti e le danze del catalogo regionale, consentendo loro di vivere
un’esperienza formativa e culturale, attraverso un viaggio all’interno delle loro radici
e del loro essere siciliani. A conclusione dell’iniziativa sarà realizzato un saggiospettacolo.
Le classi aderenti sono:
 II A / II B/ II C/ III C/ IV A/ IV B/ V C / V D
Anno scolastico 2013/2014 Progetto curriculare
In occasione dell’ottantesimo anniversario dell’inaugurazione del plesso
scolastico “Principe di Piemonte” e per tutto l’anno scolastico 2013/14
saranno predisposte iniziative , attività, incontri al fine di celebrare e
valorizzare la presenza della comunità scolastica che in questi lunghi anni
ha dato il suo contributo educativo, sociale, culturale, in questo territorio .
Utilizzando il materiale in archivio, saranno realizzate ricerche, indagini
statistiche, interviste, mostre fotografiche, video e tutto ciò che sarà
ritenuto utile a tale scopo. Destinatari di questa attività sono tutti gli alunni
della scuola “Principe di Piemonte”.
A.S. 2013/14 Patto territoriale Progetto di
Educazione ambientale e alimentare
A scuola per “ Seminare e produrre”
Progetto : Orto a scuola: piantumazione e gestione delle piante officinali
Destinatari : Alunni delle classi di scuola primaria
Classi interessate : II A- II B – II C ; III A - III B plesso “Principe di Piemonte”
Finalità:
Promuovere cambiamenti negli atteggiamenti e nei comportamenti a livello
individuale e collettivo in relazione all’ambiente naturale, alla sua difesa,
promozione e valorizzazione.
Obiettivi educativi
Conoscere la realtà del verde vicino casa
Sviluppare la consapevolezza dell’importanza del verde come qualità della vita
Assumere comportamenti responsabili e consapevoli
Metodologia operativa
Lezioni frontali, laboratori didattici, escursioni sul campo per l’osservazione ,
l’analisi, la raccolta e il riconoscimento
Escursioni previste
Visita d’istruzione presso l’Istituto Cuppari come esempio di agricoltura
ecosostenibile
Escursione guidata presso il parco della forestale per visitare il centro
polifunzionale di Camaro.
Fase operativa - Orto didattico
Lezione frontale e interventi specifici di approfondimento dell’esperto
I.C.n.7
“ENZO DRAGO”
MESSINA
SCUOLA
P.
DI PIEMONTE
PROGETTO CONTINUITA’ SCUOLA INFANZIA-PRIMARIA
FINALITA’: fare familiarizzare gli alunni di 5 anni con la scuola Primaria
per un sereno passaggio al successivo ordine di scuola
DOCENTI: scuola Infanzia; scuola Primaria delle classi I e V
DESTINATARI: bambini di 5 anni della scuola dell’Infanzia
LUOGO : aule della scuola dell’Infanzia e delle classi I della Primaria
TEMPI
: incontri settimanali dall’ultima settimana di novembre fino a
tutto gennaio ; incontri mensili da febbraio a maggio; si allega calendario.
ORARIO : le docenti di V opereranno nelle ore di contemporaneità.
Hanno dato la disponibilità per un massimo di 5 ore ciascuna
in orario extrascolastico le docenti:
- Aragona per poter incontrare i bambini delle sezioni a tempo ridotto
- La Malfa se impegnata per supplenze nella contemporaneità.
ATTIVITA’: attività grafiche, di letto-scrittura , di raggruppamento e ordinamento secondo criteri diversi, riconoscimento di quantità,
canti in lingua inglese; ascolto di racconti, visione di filmati.
MODALITA’ OPERATIVE : ci saranno due tipologie di incontri:
I MOMENTO: le docenti di V incontrano gli alunni di 5 anni nelle loro sezioni
II MOMENTO: le docenti di V accompagnano gli alunni di 5 anni in prima
RISORSE,MATERIALI E MEZZI: sussidi vari , schede operative, quaderni,
penne, matite, colori, CD,…
VALUTAZIONE E VERIFICHE : Il lavoro svolto verrà presentato ai genitori
In incontri programmati.
PROGETTAZIONE
EDUCATIVA DIDATTICA
Scuola primaria
OBIETTIVI EDUCATIVI
I docenti della Scuola Primaria ritengono opportuno precisare gli obiettivi educativi che prenderanno in esame nel corso del corrente
anno scolastico:
•Saper vivere con gli altri
•Saper vivere in una determinata società
•Intervenire criticamente ed operativamente in una data società
•Prendere consapevolezza delle grandi problematiche sociali, economiche e di prevenzione, nazionali ed internazionali
•Percepire correttamente
•Avere la capacità di esprimere esperienze soggettive ed oggettive
•Fornire ai discenti gli strumenti per poter risolvere i problemi che affronteranno in futuro
•Educare alla creatività
•Possedere la strumentalità di base
•Saper ragionare in termini logici ed effettuare indagini di tipo statistico probabilistico
•Saper ragionare su ipotesi ed imparare a verificarle
Si favoriranno altresì indagini nell’ambiente vissuto e relative:
a fatti culturali
ecologico-ambientali
giuridico sociali
economici
politici
a tematiche della pace e della cultura della non violenza
del mondo del lavoro per evidenziare mutamenti,processi di sviluppo che consentiranno al bambino di prevenire alla capacità di
ricostruire fasi e di comprendere i cambiamenti per suscitare negli alunni capacità critiche e progettuali
all’esame dei diritti dell’uomo e dell’infanzia alla luce del diritto internazionale umano
I vari progetti educativi elaborati e programmati, sulla base degli obiettivi educativi fissati e che vengono attuati nell’ottica della
continuità,rappresentano scelte educative
e modalità organizzative atte a migliorare il servizio che si vuole erogare nell’ampio e complesso processo di formazione.
Le attività curriculari sono integrate ed arricchite attraverso la definizione di obiettivi trasversali, tratti dai progetti educativi,che
offrono,peraltro,anche numerosi spunti interdisciplinari.
E’ di fondamentale importanza l’aspetto collaborativo, infatti ciascun operatore scolastico interviene con le proprie specificità e
responsabilità.
Significativo è anche il ruolo delle famiglie e dell’extrascuola che, attraverso una maggiore visibilità e condivisibilità del processo
formativo e delle sue finalità, contribuiscono ed affiancano l’opera educativa.
Si cercherà di realizzare un coinvolgimento e un rinvigorimento del rapporto scuola- famiglia-extrascuola al fine di promuovere una
sorta di “consenso” che ottimizzi la percezione sulla collettività dell’immagine e del ruolo strategico della scuola.
DISPERSIONE SCOLASTICA
Il problema della “ dispersione scolastica”(scarsa frequenza, ripetenze, abbandoni, profitto
deficitario) ha interessato questa scuola in maniera abbastanza rilevante negli anni passati e, solo
grazie al solerte e professionale impegno di tutti i docenti, si è assistito ad un confortante cambio
di rotta.
Dopo la “costruzione” della “mappa” dei bisogni formativi degli studenti in difficoltà,si attuerà
l’intervento didattico vero e proprio, articolato attraverso le seguenti fasi:
progettazione di strategie contro la dispersione scolastica nei singoli contesti
diagnosi valutativa delle situazioni individuali degli allievi
attivazione di interventi di riequilibrio sociale e culturale,con contestuale misurazione degli esiti
valutazione dell’efficacia delle strategie poste in atto e valutazione dei materiali utilizzati
Progetto Formativo
ISTITUTO COMPRENSIVO
E.DRAGO (MESSINA)
A.S. Pallavolo Messina
Tel.3394619875 – 3402560892 3394625246
Crescere nello Sport
“Un grande
insegnante non ha
eventi
da consegnare alla
storia;
la sua vita confluisce
in altre vite.
Uomini così sono la
linfa del tessuto
intimo delle nostre
scuole, sono i più alti
sacerdoti custodi di
un tempio e
continueranno ad
essere una fiamma
che arde e una forza
che darà significato
alle nostre vite.”
Dal film “Il club degli
Imperatori”
Introduzione al progetto.
Vent’anni di progettualità intensa portata avanti in differenti scuole tra la città
e la provincia ed a contatto con tutte le sfumature sociali che compongono la
popolazione, ci rendono estremamente consapevoli di quanto lo sport a scuola sia
NECESSARIO non solo per accompagnare lo sviluppo dinamico dell’equilibrio
psicofisico di un bambino/ragazzo, ma anche per l’energia che questo tipo di attività
(spesso relegata ad una sola ora a settimana) permette di far fluire in maniera
lineare e sana.
I rischi più grandi per i ragazzi. Perdita di punti di riferimento e perdita di
prospettiva.
Nichilismo e Società liquida sono concetti che vanno tristemente di moda di
questi tempi. La nostra idea di crescita nello sport mira dritta a migliorare la
consapevolezza di sé dell’alunno sia in termini corporei che di coordinazione ed
equilibrio. La progettualità deve incastonarsi in un’idea di crescita che parta dalla
scuola dell’infanzia e accompagni l’alunno fino al termine della scuola dell’obbligo in
modo da co-creare, insieme alla didattica in aula, una figura che si affaccia all’età
adulta già munita di strumenti che possano provvedere in maniera sostanziale al
proprio autosostegno ed equilibrio.
Cosa c’è di nuovo rispetto ai soliti progetti. Incontri sulla genitorialità consapevole
L’associazione si farà affiancare da un’azienda specializzata nella gestione delle
risorse umane (Affila la Lama) integrando nella propria offerta figure professionali
(psicologi-psicoterapeuti) grazie alle quali avrà la possibilità di organizzare incontri
dedicati alla genitorialità consapevole a cadenza trimestrale (e senza costi
aggiuntivi). Questa nuova metodologia di lavoro nasce con l’obiettivo di creare uno
spazio di confronto tra i genitori dei bambini che partecipano al progetto. In modo
da comprendere meglio le modalità relazionali messe in atto dalla coppia genitoriale
nei confronti dei propri figli e, successivamente, offrire nuovi strumenti di
risoluzione dei problemi nell’interazione familiare. Nello stesso tempo cureremo
l’elaborazione delle dinamiche di coppia e/o familiari che spesso influiscono nella
crescita dei figli. Le stesse figure si prenderanno cura della formazione e della
supervisione dei nostri istruttori in modo tale da mettere a disposizione un
coordinamento costante del lavoro svolto con i bambini e la possibilità di rimodulare
gli obiettivi precedentemente fissati e le attività in base alle necessità dei fruitori.
Descrizione del progetto
Il progetto, vuole essere uno strumento di dialogo e monitoraggio tra vari
soggetti che collaborano alla crescita del bambino come la famiglia, la scuola, le
società sportive ecc presenti nei luoghi dove si creano tutte quelle dinamiche,
situazioni, esperienze sia positive che negative, sia libere che guidate e che sono
determinanti per la formazione della personalità dell’individuo, sviluppato in modo
da migliorare il livello di autonomia, di sicurezza in sé e di responsabilità all’interno
del gruppo. La sinergia e la globalità dell’offerta sono la garanzia della qualità
dell’intervento. E’ chiaro che la Scuola funge da perno in tutto questo. Ed è
altrettanto chiaro che una maggior conoscenza da parte di tutti (alunni, docenti,
atleti, allenatori, genitori, amministrazioni) di un corretto uso delle attività
motorie – sportive – educative è punto qualificante. D’altro canto lo sport
agonistico - praticato nei tempi e nei modi corretti - è altresì riconosciuto come
strumento importante nel processo educativo dei giovani e completa un percorso di
avviamento e formazione del giovane nella singola disciplina sportiva, percorso
promosso e gestito dalle Associazioni sportive largamente presenti sul territorio
Modalità
a. L’associazione mette a disposizione della scuola più esperti docenti
(vedi Curricula in allegato) che affiancheranno un’insegnante
all’interno dell’orario curricolare.
b. L’attività sarà concordata in modo da garantire almeno un’ora
settimanale per classe o due ore in base alle esigenze e/o richieste.
Attività e Metodologie scuola dell’infanzia
Si cercherà di promuovere significative e motivanti esperienze trasversali attraverso
i diversi campi di esperienza. La forma privilegiata per svolgere le attività previste
nel progetto, sarà l’attività ludica, che consentirà la partecipazione attiva e creativa
di ciascun bambino: è infatti, attraverso il gioco strumento privilegiato di
apprendimento e di relazione, che il bambino diventa attore e costruttore delle
proprie conoscenze e protagonista attivo del proprio processo di apprendimento.
Cercheremo di attuare, nella realizzazione del progetto, esperienze motorie ad
orientamento relazionale ossia interventi che rispettano i tempi e i bisogni, spesso
molto particolari, di tutti i bambini e soprattutto, del bambino in difficoltà,
utilizzando tre forme principali di gioco:
-
Gioco motorio;
-
Gioco simbolico;
-
Gioco cognitivo.
Attività e Metodologie scuola primaria
Le proposte di lavoro dovranno rispettare alcuni parametri metodologici essenziali,
che andiamo ad elencare e descrivere molto sinteticamente:
1. Modularità [dal facile al difficile e dal semplice al complicato]
2. Gradualità [libera esplorazione, scoperta guidata, consegna e problem
solving]
3. Multilateralità
[Varietà
e ricchezza nella scelta delle proposte e dei
contenuti]
4. Trasversalità
[sia
tra i diversi apprendimenti intradisciplinari sia tra
quelli transdisciplinari]
Risorse Umane messe a disposizione dall’associazione
Coordinatore progetto: Prof. Siracusa Carmelo (curriculum allegato) tel.3394619875
Personale con mansioni di istruttore:




Prof. Camaroto Antonio (curriculum in allegato);
Prof. D’andrea Nicola (curriculum in allegato);
Prof. Rando Alessandra (curriculum in allegato);
Prof. Bonarrigo Carmelo (curriculum in allegato);
Personale con mansioni di Psicoterapeuta:
-
Dott.ssa Cristiana Cunsolo
Si informa inoltre che l’associazione, su richiesta dell’ Istituto, è disponibile a
valutare l’eventuale impiego di Istruttori con comprovata esperienza che
hanno svolto progetti similari negli anni precedenti presso la stessa scuola.
a) Beni e servizi:
 Verrà organizzata una festa d’Istituto per la conclusione del progetto
alla presenza dei genitori.
 Verranno invitate rappresentative/classi della scuola a tutte le
manifestazioni sportive svolte dalla Pallavolo Messina e dalle altre
società affiliate al progetto
 Risorse logistiche : Palestra scolastica, spazi assimilabili o all’aperto;
 Materiali per le attività saranno forniti dalla sociatà sportiva
 Suggerimenti, solo se richiesti, di indirizzo presso società sportive di
riferimento per le attività extrascolastiche inerenti il Nuoto, la
Pallavolo, la Ginnastica Artistica e il Calcio
 Controllo e prevenzione di Paramorfismi
a) Finalità :
Aiutare la crescita globale del bambino, non solo con il diritto al gioco e
alle attività del tempo libero, ma promuovendo l’integrazione dello Sport
con le altre materie, con nuove metodologie di insegnamento, visto
l’evolversi dei processi formativi , educativi e didattici, usando lo sport
come attrezzo didattico, per sviluppare in Esso, progetti educativi mirati
alla promozione di valori e al potenziamento dei bisogni sociali di base,
fondamentali allo sviluppo corretto della personalità, della socializzazione
e della maturazione giovanile, in questa fase delicata della crescita.
a) Obiettivi:
 Formazione in situazione degli insegnanti per il miglioramento nel
tempo della qualità educativo-sportiva degli interventi
 Migliorare la qualità dell’intervento formativo al fine di riscoprire la
motivazione e l’interesse come elementi fondanti dell’apprendimento
 Avviare gli alunni alle attività sportive e prepararli alla pratica sportiva
 incrementare e valorizzare l’avviamento alla pratica sportiva in un
rapporto sinergico e programmato tra momento curriculare ed
extracurriculare
 Supportare l’attività prevista nel P.O.F.
 Ridurre la dispersione scolastica
 Favorire l’integrazione sociale e culturale degli svantaggiati
Responsabili progetto:
Sig. Muscolino Giorgio quale responsabile legale della Società A.S. PALLAVOLO
MESSINA
Parte Finanziaria :
Per l’attività di un ora la settimana delle classi coinvolte nel progetto, la spesa
prevista è di €3.00 mensili per alunno, per il primo fratello che frequenta lo stesso
progetto, la spesa sarà del 50%, per eventuali altri fratelli il progetto è gratuito.
Per l’attività, di tutti gli alunni diversamente abili e per gli alunni con comprovata
condizione di indigenza partecipanti, il progetto è totalmente gratuito.
Messina,18/09/2013
Il Presidente
Giorgio Muscolino
ORARIO SCOLASTICO SCUOLA PRIMARIA
All’attuazione della riforma scolastica ( legge n. 53 ) le prime le seconde , le terze e quarte classi
hanno l’ insegnante unico mentre la quinta classe continuerà con l’organizzazione modulare. In
totale 10 classi 2 per seione.
Per tutte le classi sono previste 27 ore settimanali in orario antimeridiano dal lunedì al venerdì.
L’orario settimanale sarà suddiviso in cinque giorni e sarà così strutturato:
Da Lunedi a Giovedì
Entrata ore 8,00
- Uscita ore 13,30.
Venerdì
Entrata ore 8,00
Uscita ore 13,00
CONTINUITA’ EDUCATIVA
Il concetto di continuità ha assunto nei “NUOVI PROGRAMMI” della
scuola elementare un significato che travalica le connotazioni
pedagogiche e didattiche e ne assume uno più ampio che,
sostanzialmente, la rende sinonimo di “scuola di base”.
Nella premessa si parla, infatti, di “momenti di raccordo
pedagogico,curriculare ed organizzativo con la scuola materna e con la
scuola media, volti a promuovere la continuità del processo educativo,
condizione questa essenziale per assicurare agli alunni il positivo
conseguimento delle finalità dell’istruzione obbligatoria”.
Gli insegnanti,tenendo conto di tali precise indicazioni,sono pienamente
convinti della necessità dell’unità delle tre scuole.
Per questo si ritiene opportuno promuovere incontri diretti tra i docenti
dei tre ordini di scuola, per concordare tecniche da adottare,sin
dall’inizio delle attività didattiche,in considerazione delle caratteristiche
psicologiche, cognitive, comportamentali di ogni singolo alunno.
ACCOGLIENZA
Il concetto di accoglienza,come viene proposto nel seguente contributo,si
caratterizza per una duplice accettazione:
Attività finalizzate a creare relazioni educative che valorizzino tutti i protagonisti
del sistema scuola
Momenti specifici che trovano nella festa di inizio d’anno una manifestazione
evidente
Obiettivi:
Offrire opportunità per la costruzione di rapporti significativi fra insegnanti,
alunni, genitori, altro personale operante nella scuola
Integrare i nuovi insegnanti, perché possano percepirsi ed essere percepiti fin
dall’inizio come membri significativi della comunità educante
Favorire la conoscenza,la condivisione,il rispetto dell’organizzazione e delle
regole della scuola: ritmi della giornata e della settimana,organizzazione degli
spazi, momenti istituzionalizzati dell’anno scolastico
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
scuola PRIMARIA
.
OTTIMO
DISTINTO
BUONO
SUFFICIENTE
NON
SUFFICIENTE
•
•
•
•
Partecipazione costruttiva allo svolgimento delle attività scolastiche.
Buone capacità di gestire i rapporti interpersonali.
Rispetto consapevole delle norme disciplinari dell’Istituto.
Ruolo positivo e collaborativo nel gruppo classe.
•
•
•
•
Partecipazione attiva allo svolgimento delle attività scolastiche
Si relaziona positivamente con i compagni e gli insegnanti
Buona osservanza delle norme relative alla vita scolastica
Rispetto degli impegni assunti e frequenza regolare
•Discreta attenzione e partecipazione alle attività scolastiche.
•Buoni rapporti col gruppo classe
•Discreta osservanza delle norme relative alla vita scolastica.
•Rispetto degli impegni assunti e frequenza regolare.
•Discontinua attenzione e partecipazione alle attività scolastiche.
•Disturbo saltuario del regolare svolgimento delle lezioni.
•Osservanza non regolare delle norme relative alla vita scolastica.
•Partecipazione poco collaborativa al funzionamento del gruppo classe.
•Disinteresse per le attività didattiche e difficoltà a relazionarsi col gruppo classe
•.Mancato rispetto delle regole del gruppo classe.
•Frequente disturbo dell’attività scolastica.
•Elevato numero di assenze ed anche ritardi immotivati
CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO SC.PRIMARIA
Per quanto riguarda il comportamento in base alla legge169/2008 è
prevista la valutazione con voto in decimi per gli studenti della secondaria di
primo grado. Per gli alunni della scuola Primaria la valutazione viene
espressa invece con un giudizio, non con voto in decimi.
•Il comportamento degli alunni, valutato dal consiglio di Interclasse, concorre alla
valutazione complessiva dell'allievo e, stante alla normativa vigente, potrà
determinare , se insufficiente, la non ammissione alla classe successiva.
•Il voto di comportamento viene attribuito, all'interno del consiglio di interclasse,
riunito per le operazioni di scrutinio, in base ai seguenti criteri:
•Rispetto del regolamento d’Istituto
•Impegno e partecipazione alle attività curriculari ed extracurriculari.
•Collaborazione con insegnanti e compagni
Progetto continuta’
ISTITUTO COMPPRENSIVO E. DRAGO
PROGETTO CONTINUITÀ
La continuità nasce dall’esigenza di assicurare all’alunno il diritto ad un percorso
educativo coerente ed organico che, pur nelle peculiarità delle diverse istituzioni scolastiche, garantisca la costruzione dell’identità del soggetto.
Continuità, infatti, non significa uniformità o assenza di cambiamento ma piuttosto valorizzazione delle competenze già acquisite dall’alunno e riconoscimento
della specificità educativa di ogni ordine di scuola.
Affrontare un ambiente nuovo può causare ansia, paura, disorientamento; per evitare difficoltà di inserimento nella nuova scuola, il seguente progetto mira a
prevenire il disagio emotivo che può presentarsi negli alunni nel fronteggiare il cambiamento.
Finalità
Prevenire le difficoltà d’inserimento per favorire positivamente il passaggio dell’alunno da un ordine di scuola all’altro.
Obiettivi
Sviluppare le capacità socio-relazionali per interagire con l’altro in modo positivo.
Conoscere la nuova realtà scolastica per superare il disagio emotivo e gestire le proprie emozioni e i cambiamenti.
Conoscere le regole per comprenderle e condividerle.
Attività – soggetti coinvolti – tempi
In orario scolastico a tutti i bambini frequentanti l’ultimo anno delle sezioni di scuola dell’infanzia, saranno fornite occasioni di preliminare conoscenza degli
ambienti, dei compagni e dei docenti che incontreranno nell’anno scolastico successivo, mediante visite ed esperienze vissute insieme come feste e
tombolate natalizie.
In particolare:
i bambini di cinque anni della scuola dell’infanzia del plesso Is. 26 saranno coinvolti in laboratori di Lingua Inglese e di informatica attivati da insegnanti di
scuola primaria.
Agli alunni delle quinte classi verranno fornite occasioni di preliminare conoscenza degli ambienti, dei compagni e dei docenti che incontreranno nell’anno
scolastico successivo, alla scuola Secondaria di 1° grado, mediante visite, esperienze vissute insieme, progetti attuati in comune.
In particolare verranno attuati laboratori di Informatica e laboratori espressivi attivati da docenti della scuola secondaria.
Saranno inoltre previsti incontri tra i docenti di scuola dell’infanzia e i docenti di scuola primaria,tra i docenti di scuola primaria e i docenti di scuola secondaria
per la programmazione degli incontri e dei laboratori e per scambi di informazioni sugli alunni.
I genitori degli alunni che transiteranno da un ordine all’altro della scuola, verranno coinvolti in incontri con i docenti che illustreranno le finalità e
l’organizzazione della nuova scuola.
Metodologie
Si svilupperanno dei percorsi educativo-operativi legati all’esperienza diretta degli alunni per stimolare e tenere vivi l’interesse e la partecipazione. Verrà
privilegiata l’espressione corporea, orale e artistica per esprimere emozioni e comunicare.
L’approccio alle attività sarà di tipo attivo ludico,creativo e collaborativo.
Verifica
I risultati raggiunti verranno verificati in itinere e alla fine dell’anno scolastico con prodotti realizzati dagli alunni.
LE INSEGNANTI
ANASTASIA MESSINA
GABRIELLA SACCA’
FRUTTA NELLE SCUOLE
ISTITUTO COMPRENSIVO N. 7 “ENZO DRAGO”
Via Catania, 103 n. 26 – 98124 Messina
SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2012/2013
Sintesi Progetto/Attività
Sezione 1 – Descrittiva
1.1 Denominazione progetto
Frutta nelle scuole
1.2 Responsabile progetto
Ins. Antonina Cono Genova
1.3 Obiettivi
Descrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e le metodologie utilizzate. Illustrare
eventuali rapporti con altre istituzioni.
Aumentare il consumo di frutta e verdura da parte dei bambini e ad attuare iniziative che supportino più corrette abitudini alimentari e una nutrizione
maggiormente equilibrata, nella fase in cui si formano le loro abitudini alimentari.
1.4 Durata
Descrivere l’arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività da svolgere in un anno
finanziario separatamente da quelle da svolgere in un anno.
A.s. 2012/2013
1.5 Risorse umane
Indicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di utilizzare. Indicare i nominativi delle
persone che ricopriranno ruoli rilevanti. Separare le utilizzazioni per anno finanziario.
Personale ata – collaboratori scolastici addetti alla distribuzione.
1.6 Beni e servizi
Indicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione. Separare gli acquisti da effettuare per anno
finanziario.
Risorse finanziarie: Finanziamento statale Risorse strumentaliDistribuzione di prodotti ortofrutticoli
Data, ________________
Il Responsabile del progetto
Ins. Antonina Cono Genogenova
PROGETTO MOTORIO MULTIDISCIPLINARE PER LE SCUOLE PRIMARIE E DELL’INFANZIA
PREMESSA
La diffusione della sedentarietà presso i giovanissimi ha raggiunto livelli gravi.
La diffusione dei videogames ed internet ha portato i nostri ragazzi a passare ore ed ore davanti alla TV, togliendo, così, tempo prezioso al gioco e all’attività motoria e allo sport
intesi come essenziali e fondamentali attività formative psico-fisiche.
Tutto ciò ha provocato da un lato ad una riduzione drammatica delle capacità condizionali (forza, velocità e resistenza), delle capacità coordinative e della mobilità articolare.
Dall’altro un aumento degli obesi già in età pre-scolare e scolare. In prospettiva ciò determinerà generazioni con rischi altissimi legati a patologie legate alla sedentarietà:
Malattie cardiovascolari, obesità, ansia, depressione, ecc..
L’educazione motoria e lo sport non interessa solo il fisico dell’individuo ma la sua globalità.
E’ scientificamente provato come attraverso l’attività motoria e lo sport correttamente esercitati non solo si raggiungono scopi di carattere salutare o sportivo ma viene fortemente
stimolato lo sviluppo mentale, sociale, estetico, morale dei bambini e degli adolescenti. In particolare:
Aumento dell’efficienza e della creatività
Miglioramento del livello di attenzione e concentrazione
Miglioramento nella gestione del tempo
Miglioramento del morale e del senso di benessere
Socializzazione
Riduzione dello stress
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Diffusione dell’attività motoria multidisciplinare nelle scuole primarie e dell’infanzia per un corretto ed armonico sviluppo psico-fisico dei giovanissimi, per sviluppare ed esaltare il
linguaggio corporeo, per educarli ad un stile di vita attivo evitando future e gravi conseguenze per la salute, per combattere la sedentarietà in età prescolare e scolare e
per ricondurre l’attività motoria ai suoi valori educativi
OFFERTA FORMATIVA
Il progetto motorio multidisciplinare fornirà un’offerta formativa variegata ed appagante tendente anche all’integrazione dei diversamente abili. In particolare:
Attività motoria di base.
Organizzazione di piccoli tornei e gare sportive (Volley, basket, ecc.).
Educazione alla salute (igiene della persona, dell’ambiente, ecc.).
Educazione alimentare (tipologia di alimenti, la composizione nutritiva dei cibi, ecc.).
Ginnastica correttiva.
SVILUPPO DEL PROGETTO
Il progetto motorio multidisciplinare si svilupperà nel seguente modo:
N. 1 seduta di attività motoria inserita nell’arco della settimana.
Dall’inizio alla fine dell’anno scolastico.
Nelle ore curriculari.
Nelle palestre scolastiche.
Saggio e torneo di fine anno.
Su richiesta sono previste altresì:
Attività motoria e sportiva nelle ore extra-curriculari
L’organizzazione di gite, nei fine settimana, in ambiente naturale per praticare trekking, bici, ecc. e scoperta dei sapori e dei prodotti tipici del territorio.
PROPOSTA ECONOMICA
€ 3,00 a bambino al mese per tutta la durata dell’anno scolastico.
Nella stessa cifra sono compresi:
Saggio sportivo di fine anno.
IMPORTANTE:
In caso vi siano più fratelli nella stessa scuola, il secondo ed il terzo fratello non pagheranno nulla.
N.B. Resta ben inteso che la proposta economica verrà discussa con il dirigente
LABORATORIO ESPRESSIVO (progetto continuità)
Obiettivi di apprendimento
Facilitare processi integrativi nel gruppo classe stimolando la capacità di ascolto,di comprensione,di
collaborazione
Favorire la socializzazione e la responsabilizzazione
Attivare e potenziare la sensibilità percettiva, tattile,visiva,uditiva
Riconoscere ed utilizzare pratiche comunicative non verbali
Conoscere tecniche e strumenti ed il loro relativo utilizzo
Potenziare le abilità individuali
Migliorare l’autonomia operativa
Raggiungere una più generale capacità creativa
Sviluppare l’attitudine ad esplorare, ricercare,progettare
Stimolare ed esercitare l’attitudine critica
Conquistare un maggior senso d’identità
Sapersi porre nelle relazioni in modo più equilibrato e soddisfacente
SERVIZIO POST/ SCUOLA
Scuola dell’Infanzia e Pimaria Statale « Enzo Drago» - «Principe di Piemonte»
Progetto Post- Scuola
Contenuti e obiettivi: L’attività di post-scuola si inserisce in una politica di sostegno alle famiglie.
Durante il post/scuola vengono proposte attività educative, di gioco libero e strutturato. Il progetto
favorisce la socializzazione e l’instaurarsi di proficui rapporti
Interpersonali, incoraggiando atteggiamenti cooperativi fra alunni di età diverse e favorisce il
relazionarsi con docenti di altre classi.
Metodologie: il clima ludico sarà il fulcro di tutte le attività che verranno svolte, le docenti si
adopereranno per favorire la socializzazione tra parti e l’acquisizione di competenze con ricaduta
sul curriculo.
Attività: le docenti proporranno canti, filastrocche, giochi, favolecon riferimento alla progettazione del
periodo.
Materiale: cd, audiolibri, libri di favole, riprodurre audio, marionette.
Destinatari: i bambini della scuola dell’infanzia e della scuola primaria frequentanti l’istituto
Comprensivo iscritti al progetto.
Tempi: dalle 13,00 alle 13,30.dal lunedì al giovedì.
ISTITUTO COMPRENSIVO
“E. DRAGO”
Scuola Primaria
MESSINA
a.s. 2013/2014
PROGETTO POST SCUOLA
Premessa
Il progetto Post-scuola ha come finalità primaria la custodia degli alunni in orario extrascolastico ed è
realizzato da un team di docenti che oltre ad effettuare un servizio di vigilanza, attuerà un percorso
flessibile e articolato di attività ludico-educative finalizzate alla creatività e alla socializzazione.
__________
Il servizio post scuola si propone come supporto e collaborazione alle famiglie che sono
impossibilitate a prelevare con puntualità i propri figli all’orario d’uscita ( solo per alunni con
fratelli/sorelle frequentanti la Scuola Secondaria di I° grado),e che hanno prenotato il servizio per tutto
l’anno scolastico.
Pertanto si avverte la necessità di fornire un servizio qualificato con tutti i limiti reali legati alla brevità
degli orari. Gli alunni avranno l’opportunità di fare esperienza comune in uno spazio sereno e
rilassante, alternando giochi a semplici attività interattive: giochi di gruppo, giochi interattivi, attività
con la LIM..
Obiettivi generali
1)Vigilanza e assistenza degli alunni.
2)Promuovere momenti di aggregazione e di collaborazione.
3)Favorire la creatività.
4)Rispettare le regole.
Il progetto si attuerà dal mese di novembre al mese di maggio, con il seguente orario: da lunedì a
giovedì dalle ore 13.30 alle ore 14.00 e venerdì dalle ore 13.00 alle ore 14.00
Il progetto sarà svolto dalle Insegnanti: Mastronardo Rosa Grazia, Lombardo Giuseppa, Centorrino
Paola.
lunedì : Mastronardo-Centorrino
martedì: Mastronardo-Lombardo
mercoledì: Mastronardo-Lombardo
giovedì: Centorrino-Lombardo
venerdì: Centorrino-Lombardo
La Referente del Progetto
Paola Centorrino
SERVIZIO PRE SCUOLA PLESSO P. PIEMONTE
N°7 ENZO DRAGO
PLESSO PRINCIPE DI PIEMONTE
SCUOLA DELL’INFANZIA
Contenuti e obiettivi: L’attività di prescuola si inserisce in una politica di
sostegno alle famiglie in cui i genitori ,sono impegnati in attività
lavorativa al momento dell’inizio delle lezioni scolastiche.
Durante il prescuola vengono proposte attività educative, di gioco libero e
strutturato. Il Progetto favorisce la socializzazione e l’instaurarsi di
proficui rapporti interpersonali,incoraggiando atteggiamenti cooperativi
fra alunni di età diverse e favorisce il relazionarsi con docenti di altre
classi.
Metodologie : il clima ludico sarà il fulcro di tutte le attività che verranno svolte,
la docente si adopererà per favorire la socializzazione tra pari e
l’acquisizione di competenze con ricaduta sul curricolo.
Attività: la docente proporrà canti, filastrocche, giochi, favole con riferimento
alla progettazione del periodo.
Destinatari : i bambini della scuola dell’infanzia e della scuola primaria
frequentanti la direzione didattica ed iscritti al progetto.
Tempi : dal lunedì al venerdi dalle 7,50 alle 8.00.(Orario extrascolastico).
Docente incaricata: Maria Caprì
Messina…………………………
Firma……………………………………………
PROGETTAZIONE
EDUCATIVA DIDATTICA
Scuola secondaria di primo grado
ITALIANO BIENNIO
CONOSCENZE
(sapere)
ASCOLTARE
-Imparare ad ascoltare testi orali complessi (come un telegiornale o una
conferenza);
-Saper prendere e riutilizzare appunti;
-Saper anche giudicare ciò che si ascolta.
OBIETTIVI MINIMI:
- Imparare ad ascoltare testi orali complessi e riassumerne i contenuti salienti
ABILITÀ
(saper fare)
– Identificare attraverso l’ascolto attivo e finalizzato vari tipi di testo e il loro scopo.
– Comprendere testi d’uso quotidiano (racconti, trasmissioni radiofoniche e televisive, istruzioni,
canzoni…) e riorganizzare le informazioni raccolte in appunti, schemi, tabelle, testi di sintesi vari.
OBIETTIVI MINIMI:
– Comprendere testi d’uso quotidiano e riassumerne in modo chiaro le informazioni nelle forme più
consone all’alunno/a
PARLARE
-Saper utilizzare registri diversi mentre si parla (raccontare, descrivere, dialogare)
-Essere capaci di preparare e ricordare un discorso orale
-Distinguere i vari tipi di discorso, da quello quotidiano (modi di dire, luoghi
comuni) a quelli più formali
OBIETTIVI MINIMI:
-Essere capaci di preparare e ricordare un discorso orale
-Distinguere i vari tipi di discorso, da quello quotidiano a quelli più formali
– Ricostruire oralmente la struttura informativa di una comunicazione orale con/senza l’aiuto di note
strutturali.
– Interagire con flessibilità in una gamma ampia di situazioni comunicative orali formali e informali con
chiarezza e proprietà lessicale, attenendosi al tema, ai tempi e alle modalità richieste dalla situazione.
OBIETTIVI MINIMI:
– Interagire in una gamma ampia di situazioni comunicative orali formali e informali in modo corretto,
attenendosi alle modalità richieste dalla situazione.
LEGGERE:
– Strategie per migliorare il proprio modo di leggere ad alta voce (pause,
intonazioni ecc.).
– Strategie per migliorare il proprio modo di leggere silenziosamente
– Imparare il piacere di leggere classici o altre letture autorevoli anche al di là dei
propri impegni scolastici.
– Leggere anche testi presenti su software, CD-ROM e “navigazione” in Internet.
OBIETTIVI MINIMI:
– Strategie per migliorare il proprio modo di leggere ad alta e silenziosamente
– Leggere anche testi presenti su software, CD-ROM e “navigazione” in Internet.
– Leggere silenziosamente e ad alta voce utilizzando tecniche adeguate.
– Comprendere e interpretare in forma guidata e/o autonoma testi letterari e non (espositivi, narrativi,
descrittivi, regolativi ecc.) attivando le seguenti abilità:
• individuare informazioni ed elementi costitutivi dei testi;
• individuare il punto di vista narrativo e descrittivo;
• comprendere le principali intenzioni comunicative dell’autore;
• operare inferenze e anticipazioni di senso, anche in riferimento a un lessema non noto;
• leggere integrando informazioni provenienti da diversi elementi del testo (immagini, tabelle, indici,
grafici, capitoli, didascalie ecc.);
• comprendere impliciti e presupposizioni.
– Leggere in forma guidata e/o autonoma testi poetici d’autore e analizzarli a livello fonico, metricosintattico, polisemico.
– Leggere testi su supporto digitale e ricavarne dati per integrare le conoscenze scolastiche.
– Riferirsi con pertinenza e usare nei giusti contesti brani e riferimenti poetici imparati a memoria.
OBIETTIVI MINIMI:
– Leggere silenziosamente e ad alta voce utilizzando tecniche adeguate.
– Comprendere e interpretare in forma guidata e/o autonoma testi letterari e non
– Leggere testi su supporto digitale e ricavarne dati per integrare le conoscenze scolastiche.
OSA ITALIANO BIENNIO CONTINUAZIONE
SCRIVERE:
– Imparare a scrivere appunti e ad evidenziare con sottolineature, utilizzo
di segnali grafici; uso di abbreviazioni, sigle, disegni, mappe, uso della
punteggiatura come elemento di registrazione.
– Imparare ad usare le caratteristiche testuali fondamentali dei testi
informativi, regolativi, espressivi, epistolari, descrittivi.
– Riscrittura e modificazione di un testo narrativo, descrittivo, regolativo,
espositivo, poetico (riassunti, espansioni, introduzione di nuove parti,
spostamento di paragrafi, riassunto, parafrasi ecc.).
OBIETTIVI MINIMI:
– Imparare a scrivere appunti e ad evidenziare con sottolineature, utilizzo
di segnali grafici
– Imparare ad usare in modo sufficientemente chiaro le caratteristiche
testuali fondamentali dei testi informativi, regolativi, espressivi, epistolari,
descrittivi.
– Produrre testi scritti, a seconda degli scopi e dei destinatari, espositivi,
epistolari, espressivi, poetici, regolativi, informativi, testi d’uso.
– Compilare autonomamente una “scheda di lettura” ragionata per testi di vario
tipo.
– Costruire un semplice ipertesto.
– Riscrivere testi narrativi applicando trasformazioni quali:
• modificare l’ordine delle sequenze del testo, riscrivendolo a partire dalla fine;
• eliminare o aggiungere personaggi;
• modificare gli ambienti
OBIETTIVI MINIMI:
– Produrre testi scritti, a seconda degli scopi e dei destinatari, espositivi,
epistolari, espressivi, poetici, regolativi, informativi, testi d’uso.
– Costruire un semplice ipertesto.
RIFLETTERE SULLA LINGUA
(grammatica, sintassi, analisi logica):
– Conoscenza sistematica delle categorie morfologiche e sintattiche.
– Il lessico (famiglie di parole, campi semantici, legami semantici tra
parole, impieghi figurati ecc.);
- Uso dei dizionari.
– Basi della metrica (divisione in versi, ripresa di gruppi di suoni, rima,
assonanza, consonanza, allitterazione ecc.).
- Principali tappe evolutive della lingua italiana, valorizzandone, in
particolare, l'origine latina.
- Rapporto esistente tra evoluzione della lingua e contesto storico-sociale.
OBIETTIVI MINIMI
– Conoscenza sistematica delle categorie morfologiche e sintattiche.
- Uso dei dizionari.
– Riconoscere e analizzare le funzioni logiche della frase semplice.
– Utilizzare tecniche di costruzione della frase semplice in base al profilo
comunicativo.
- Applicare modalità di coesione-coerenza.
- Usare consapevolmente strumenti di consultazione.
- Usare creativamente il lessico.
- Utilizzare tecniche di lettura metrica.
- Individuare le caratteristiche fondamentali che collocano e spiegano
storicamente un testo o una parola
OBIETTIVI MINIMI
– Riconoscere e analizzare le funzioni logiche della frase semplice.
– Utilizzare tecniche di costruzione della frase semplice
ITALIANO TERZA CLASSE
ASCOLTARE
Strategie di utilizzo degli elementi predittivi di un testo orale (contesto, titolo,
collocazione, …)
Elementi che servono a identificare anche a distanza di tempo gli appunti (data,
situazione, argomento, autore) e a utilizzarli.
Il punto di vista esplicativo, valutativo ed argomentativo, in contesti e testi diversi.
Esempi di argomentazione come forma di ragionamento che parte da un problema,
formula ipotesi di soluzione, scarta quelle insostenibili, formula una tesi basandosi su prove.
Interpretazione di film e documenti visivi come comunicazione che utilizza vari
linguaggi e codici (linguistico, visivo, sonoro, ecc.)
OBIETTIVI MINIMI:
- Strategie di utilizzo degli elementi predittivi di un testo orale (contesto, titolo, collocazione,
…)
-Il punto di vista esplicativo, valutativo ed argomentativo, in contesti e testi diversi.
-Esempi di argomentazione come forma di ragionamento che parte da un problema, formula
ipotesi di soluzione, scarta quelle insostenibili, formula una tesi basandosi su prove.
Adottare, secondo la situazione comunicativa, opportune strategie di attenzione e
comprensione.
Dato un testo orale adeguato identificare e confrontare opinioni e punti di vista del
mittente.
Valutare la natura e l’attendibilità del messaggio ascoltato secondo il proprio punto di
vista.
Sostenere tramite esempi il proprio punto di vista o quello degli altri.
- Avviarsi alla selezione di fonti ritenute occasioni di arricchimento personale e culturale.
OBIETTIVI MINIMI
- Adottare, secondo la situazione comunicativa, opportune strategie di attenzione e
comprensione.
- Dato un testo orale adeguato identificare e confrontare opinioni e punti di vista del
mittente.
Valutare la natura e l’attendibilità del messaggio ascoltato secondo il proprio punto di
vista.
PARLARE
- Tecniche e strategie per argomentare.
- Alcuni semplici concetti retorici (captatio benevolentiae, incipit, ecc.).
- Interventi critici mirati in situazioni scolastiche ed extrascolastiche.
OBIETTIVI MINIMI:
- Tecniche e strategie per argomentare
- Ricostruire oralmente la struttura argomentativa di una comunicazione orale.
- Intervenire nelle discussioni usando argomentazioni per formulare e validare ipotesi, per
sostenere tesi o confutare tesi opposte a quella sostenuta; per giustificare, persuadere,
convincere, per esprimere accordo e disaccordo, per fare proposte.
- Descrivere, argomentando, il proprio progetto di vita e le scelte fatte per realizzarlo.
- Memorizzare testi e poesie
OBIETTIVI MINIMI:
- Descrivere, argomentando, tesi di vario tipo, il proprio progetto di vita e le scelte fatte
per realizzarlo.
- Memorizzare testi e poesie
LEGGERE
- Elementi caratterizzanti il testo argomentativo.
- Elementi caratterizzanti il testo letterario narrativo (novella, racconto della memoria,
monologo interiore, romanzo, ecc.).
- Elementi caratterizzanti il testo poetico e l'intenzione comunicativa dell'autore.
- Principali caratteristiche testuali di quotidiani, periodici, riviste specializzate.
- Testi presenti su software.
- Navigazione in una enciclopedia classica e in Internet.
OBIETTIVI MINIMI:
- Acquisire in modo almeno sufficiente le conoscenze sopraelencate
- Comprendere e interpretare autonomamente/con guida testi, non solo letterari, di
tipologie diverse per:
· Riconoscere e formulare ipotesi sul significato di particolari scelte narrative e stilistiche,
· Riconoscere le tesi esposte e l’opinione dell’autore
· Esplicitare le principali relazioni extra-testuali (rapporti del testo con altri testi, col
contesto culturale e le poetiche di riferimento, …),
· Approfondire la comprensione degli impliciti e delle presupposizioni.
· Riflettere sulla tesi centrale di un testo a dominanza argomentativa ed esprimere
semplici giudizi
·Dimostrare la competenza della sintesi.
OBIETTIVI MINIMI:
-
Comprendere e interpretare autonomamente/con guida testi, non solo letterari, di
tipologie diverse per riconoscere le tesi esposte e l’opinione dell’autore.
·Dimostrare la competenza della sintesi
ITALIANO TERZA CLASSE (CONTINUAZIONE)
SCRIVERE
- Conoscere e utilizzare la struttura del testo argomentativo: gli elementi di cornice (tema,
riferimenti allo scopo, ai destinatari, informazioni sul contesto, tempo, spazio, fonti), e gli
elementi che fanno parte del nucleo argomentativo (una tesi o un’opinione, le
argomentazioni, un ragionamento che utilizzi le argomentazioni per confermare o dedurre
la tesi oppure per negarla)
- La scrittura imitativa, la riscrittura, la manipolazione di testi narrativi letterari.
- L'ipertesto.
OBIETTIVI MINIMI:
- Conoscere e utilizzare la struttura del testo argomentativo
- Costruire un semplice ipertesto
RIFLETTERE SULLA LINGUA
(grammatica, sintassi, analisi logica)
- Approfondimenti su classi di parole e loro modificazioni.
- Approfondimenti sulla struttura logica e comunicativa della frase semplice.
- Struttura logica e comunicativa della frase complessa (coordinazione,
subordinazione).
- Struttura logica e argomentativa di brevi segmenti testuali; alcune classi di
“movimenti” testuali (esemplificazione, giustificazione, consecuzione, ...).
- Approfondimenti sul lessico.
- Approfondimenti sulla metrica.
- Approfondimenti sulle principali tappe evolutive della lingua italiana,
valorizzando l’origine latina.
- Rapporto esistente tra evoluzione della lingua e contesto storico-sociale.
OBIETTIVI MINIMI:
- Approfondimenti sulla struttura logica e comunicativa della frase semplice.
- Struttura logica e comunicativa della frase complessa (coordinazione,
subordinazione).
- Ricercare materiali e fonti da utilizzare nello sviluppo di un testo a dominanza
argomentativa.
- Riconoscere e riprodurre le caratteristiche testuali delle più consuete tipologie
di comunicazione scritta.
- Scrivere testi a dominanza argomentativa (tema, commento, recensione,
intervista, dialoghi, …) su argomenti specifici usando un linguaggio oggettivo e
un registro adeguato.
- Riscrivere testi letterari con procedure creative guidate, applicando
manipolazioni a livello stilistico (riscrivere un racconto modificando tempi
verbali, passando dalla prima alla terza persona, cambiando punto di vista del
narratore, ecc…).
- Scrivere testi "imitativi" dello stile di un autore cogliendone le peculiarità più
significative.
- Scrivere testi di tipo diverso (relazione, curriculum vitae, …) per spiegare e
argomentare le scelte orientative compiute.
- Organizzare testi mono/pluri tematici articolati anche in forma multimediale.
OBIETTIVI MINIMI:
- Riconoscere e riprodurre le caratteristiche testuali delle più consuete tipologie
di comunicazione scritta.
- Scrivere testi di tipo diverso (relazione, curriculum vitae, …) per spiegare e
argomentare le scelte orientative compiute.
- Riconoscere i principali mutamenti e le permanenze lessicali e semantiche
della lingua latina nell’italiano e nei dialetti.
- Individuare ed utilizzare strumenti di consultazione per dare risposta ai propri
dubbi linguistici.
- Essere consapevole della variabilità delle forme di comunicazione nel tempo e
nello spazio geografico, sociale e comunicativo.
- Operare confronti tra parole e testi latini, lingua italiana, dialetti, e altre lingue
studiate.
- Riconoscere le caratteristiche più significative di alcuni importanti periodi
della storia della lingua italiana.
OBIETTIVI MINIMI:
- Individuare ed utilizzare strumenti di consultazione per dare risposta ai propri
dubbi linguistici.
- Essere consapevole della variabilità delle forme di comunicazione nel tempo e
nello spazio geografico, sociale e comunicativo.
OBIETTIVI DIDATTICI LINGUE STRANIERE (INGLESE E FRANCESE)
ANNO SCOLASTICO 2013-14
CLASSE I
INDICATORI
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
COMPRENSIONE ORALE
ASCOLTANDO INSEGNANTE, COMPAGNI, REGISTRAZIONI
Riconoscere e distinguere elementi fonetici e sequenze linguistiche
Cogliere semplici dati: numeri, orari, quantità, date, dati personali
Capire semplici descrizioni
COMPRENSIONE SCRITTA
Ricavare dati e informazioni essenziali relativi a: nome, età, nazionalità, rapporti di
parentela, possesso, abilità, aspetto fisico, orari
Ricavare il senso globale ed informazioni essenziali da testi di vario tipo e
materiali autentici
PRODUZIONE ORALE
Riprodurre suoni e ritmi della lingua rispettandone la pronuncia e l’intonazione
Descrivere in termini semplici l’aspetto fisico, la casa, oggetti, animali e
abbigliamento
Descrivere semplici illustrazioni
INTERAZIONE ORALE
Interagire per socializzare presentando se stessi ponendo domande e
rispondendo a coetanei per conoscerli, fornendo dati personali
Sostenere una semplice conversazione utilizzando forme di saluto/congedo
formali e informali
Utilizzare funzioni e lessico acquisiti in situazioni di lavoro di coppia o gruppo
PRODUZIONE SCRITTA
Descrivere in modo elementare oggetti, luoghi, persone, animali, immagini
Scrivere semplici messaggi
CONOSCENZA DELLA CULTURA E DELLA
CIVILTÀ
Conoscere aspetti caratteristici della civiltà del paese straniero studiato
Confrontare tali aspetti con la propria esperienza
RIFLESSIONI SULLA LINGUA
Riconoscere e memorizzare funzioni, lessico e strutture relativi al contesto affrontato
Applicare strutture, funzioni, lessico adeguati alla situazione
Riconoscere e correggere i propri errori se guidati
OBIETTIVI DIDATTICI LINGUE STRANIERE (INGLESE E FRANCESE)
ANNO SCOLASTICO 2013-14
CLASSE II
INDICATORI
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
COMPRENSIONE ORALE
ASCOLTANDO INSEGNANTE, COMPAGNI, REGISTRAZIONI
Riconoscere e distinguere suoni e sequenze linguistiche
Cogliere il significato globale e individuare semplici dati e informazioni specifiche da
conversazioni e messaggi di vario tipo
Capire semplici descrizioni di personaggi, luoghi ed eventi
Comprendere richieste, inviti, offerte, previsioni, ordini e proibizioni
COMPRENSIONE SCRITTA
Comprendere il senso globale ed individuare informazioni essenziali da brani, schede,
articoli, siti e testi di vario tipo
Capire istruzioni, dati, indicazioni fornite da segnali, slogan, cartelli, annunci
PRODUZIONE ORALE
Riprodurre suoni e ritmi della lingua nella ripetizione e produzione di parole e sequenze
linguistiche rispettandone la pronuncia e l’intonazione
Descrivere in termini semplici aspetto fisico, personalità, interessi, personaggi, luoghi,
eventi, esperienze passate
Descrivere immagini
INTERAZIONE ORALE
Sostenere una semplice conversazione per formulare richieste e rispondere,
formulare/rifiutare/accettare inviti e offerte, esprimere accordo e disaccordo,
fornire/richiedere indicazioni stradali, fare acquisti, localizzare luoghi e servizi,
confrontare
Porre domande e rispondere su problemi, esperienze presenti e passate, preferenze
Utilizzare funzioni e lessico acquisiti in situazioni di lavoro di coppia o gruppo
PRODUZIONE SCRITTA
Descrivere esperienze ed aspetti della vita quotidiana
Redigere semplici testi o messaggi per descrivere azioni passate e azioni in corso
CONOSCENZA DELLA CULTURA E DELLA
CIVILTÀ
Conoscere aspetti caratteristici della civiltà del paese straniero studiato
Ricavare notizie da testi, articoli, cartine, immagini, opuscoli
Confrontare tali aspetti con la propria esperienza
RIFLESSIONI SULLA LINGUA
Riconoscere e memorizzare funzioni, lessico e strutture relativi al contesto affrontato
Applicare strutture, funzioni, lessico adeguati alla situazione
Individuare strategie per un apprendimento efficace
Riconoscere e correggere i propri errori se guidati
OBIETTIVI DIDATTICI LINGUE STRANIERE (INGLESE E FRANCESE)
ANNO SCOLASTICO 2012-13
CLASSE III
INDICATORI
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
COMPRENSIONE ORALE
ASCOLTANDO INSEGNANTI, COMPAGNI, REGISTRAZIONI AUDIO-VIDEO
Riconoscere e distinguere suoni, espressioni e sequenze linguistiche
Cogliere il significato globale e informazioni specifiche esplicite e implicite da messaggi di vario tipo
Individuare semplici dati e informazioni specifiche da annunci, descrizioni e messaggi
Desumere dati e informazioni importanti da brani, messaggi, articoli, locandine, siti web, opuscoli
COMPRENSIONE SCRITTA
Individuare informazioni esplicite ed implicite da testi di vario tipo
PRODUZIONE ORALE
Riprodurre suoni e ritmi della lingua rispettandone la pronuncia e l’intonazione
Relazionare su argomenti e problemi vicini alla propria esperienza
Descrivere immagini
INTERAZIONE ORALE
Sostenere una semplice conversazione formulando domande e risposte su esperienze personali
Utilizzare lessico e funzioni acquisite in situazioni di lavoro di coppia o gruppo
PRODUZIONE SCRITTA
Descrivere persone, luoghi e avvenimenti
Redigere lettere e messaggi informali
CONOSCENZA DELLA CULTURA E DELLA
CIVILTÀ
Conoscere aspetti caratteristici della civiltà del Paese straniero studiato
Confrontare tali aspetti con la propria esperienza
RIFLESSIONI SULLA LINGUA
Riconoscere, memorizzare funzioni, lessico e strutture legati al contesto affrontato
Applicare strutture, funzioni, lessico appropriati alla situazione
Individuare strategie per un apprendimento efficace
Riconoscere e correggere i propri errori se guidati
PER TUTTE LE PRIME
(INGLESE-FRANCESE)
OBIETTIVI MINIMI
COMPRENSIONE ORALE:
 comprende il senso
globale di semplici
messaggi
COMPRENSIONE SCRITTA:
 Comprende globalmente, se
guidato, semplici messaggi
PRODUZIONE ORALE:
 Sa ripetere enunciati
minimi
PRODUZIONE SCRITTA:
 Sa copiare
 Sa completare messaggi
minimi
PER TUTTE LE SECONDE (INGLESE/FRANCESE)
OBIETTIVI MINIMI
COMPRENSIONE ORALE:
 Sa ascoltare, se guidato,
semplici messaggi
COMPRENSIONE SCRITTA:
 Comprende globalmente, se
guidato, semplici messaggi
PRODUZIONE ORALE:
PRODUZIONE SCRITTA:
 Sa rispondere a semplici
 Sa completare o produrre
domande con ritmo e
intonazione
brevi testi, se guidato
 Sa riprodurre qualche
semplice situazione anche CONOSCENZA DELLA
CULTURA E DELLA
con un lessico limitato
CIVILTA’:

PER TUTTE LE TERZE (INGLESE/FRANCESE)
OBIETTIVI MINIMI
COMPRENSIONE ORALE:
 Comprende il senso
globale di semplici
messaggi, se guidato
COMPRENSIONE SCRITTA:
 Comprende globalmente, se
guidato, semplici testi,
dialoghi e/o documenti
autentici
PRODUZIONE ORALE:
PRODUZIONE SCRITTA:
 Sa rispondere a semplici
 Sa rispondere a semplici
domande con ritmo e
domande
intonazione
 Sa completare o produrre
 Sa riprodurre qualche
brevi testi, se guidato
semplice situazione anche
con un lessico limitato ma
corretto
CONOSCENZA DELLA
CULTURA E DELLA
CIVILTA’:

Conosce alcuni aspetti della
civiltà.
Conosce alcuni aspetti della
civiltà.
STORIA BIENNIO
CONOSCENZE
(sapere)
ABILITÀ
(saper fare)
– In relazione al contesto fisico, sociale, economico, tecnologico, culturale e
religioso fatti, personaggi, eventi e istituzioni caratterizzanti:
• l’Europa medioevale fino al Mille;
• la nascita dell’Islam e la sua espansione;
• la civiltà europea dopo il Mille e l’unificazione culturale e religiosa
dell’Europa: le radici di una identità comune pur nella diversità dei diversi
sistemi politici;
• l’apertura dell’Europa a un sistema mondiale di relazioni: la scoperta
dell’“altro” e le sue conseguenze;
• la crisi della sintesi culturale, politica e sociale del Medioevo;
• Umanesimo e Rinascimento;
• la crisi dell’unità religiosa e la destabilizzazione del rapporto sociale;
• il Seicento e il Settecento: nuovi saperi e nuovi problemi; la nascita dell’idea
di progresso e sue conseguenze;
• l’Illuminismo, la Rivoluzione americana e la Rivoluzione francese.
OBIETTIVI MINIMI:
- Conoscere in modo almeno sufficiente i principali elementi e le caratteristiche
salienti dei periodi storici e delle questioni sopra elencate
– Utilizzare termini specifici del linguaggio disciplinare.
– Costruire “quadri di civiltà” in base a indicatori dati di tipo fisico-geografico, sociale, economico,
tecnologico, culturale e religioso.
– Comprendere aspetti essenziali della metodologia della ricerca storica e delle categorie di
interpretazione storica.
– Distinguere tra svolgimento storico, microstorie e storie settoriali o tematiche.
– Distinguere e selezionare vari tipi di fonte storica, ricavare informazioni da una o più fonti.
– Utilizzare, in modo pertinente, gli aspetti essenziali della periodizzazione e organizzatori temporali tipo
ciclo, congiuntura, accelerazione, stasi…
– Utilizzare in funzione di ricostruzione storiografica testi letterari, epici, biografici…
– Scoprire specifiche radici storiche medievali e moderne nella realtà locale e regionale.
– Approfondire le dimensioni e le risonanze locali di fenomeni ed eventi di interesse e portata nazionale e
sovranazionale.
– Identificare in una narrazione storica problemi cui rispondere adoperando gli strumenti della
storiografia.
OBIETTIVI MINIMI:
– Utilizzare termini specifici del linguaggio disciplinare.
– Costruire “quadri di civiltà” in base a indicatori dati di tipo fisico-geografico, sociale, economico,
tecnologico, culturale e religioso.
– Comprendere aspetti essenziali della metodologia della ricerca storica e delle categorie di
interpretazione storica.
– Approfondire le dimensioni e le risonanze locali di fenomeni ed eventi di interesse e portata nazionale e
sovranazionale.
STORIA TERZA CLASSE
CONOSCENZE
(sapere)
ABILITÀ
(saper fare)
– In relazione al contesto fisico, sociale, economico, tecnologico, culturale
e religioso fatti, personaggi, eventi e istituzioni caratterizzanti:
– Distinguere tra storia locale, regionale, nazionale, europea, mondiale, e coglierne le
connessioni, nonché le principali differenze (anche di scrittura narrativa).
– Mettere a confronto fonti documentarie e storiografiche relative allo stesso fatto,
problema, personaggio, e interrogarle, riscontrandone le diversità e le somiglianze.
– Approfondire il concetto di fonte storica e individuare la specificità dell’interpretazione
storica.
– Utilizzare in modo paradigmatico alcune fonti documentarie per verificarne la
deformazione, volontaria o involontaria, soprattutto per quanto riguarda i mass media.
– Riconoscere la peculiarità della finzione filmica e letteraria in rapporto alla ricostruzione
storica.
– Usare il passato per rendere comprensibile il presente e comprendere che domande poste
dal presente al futuro trovano la loro radice nella conoscenza del passato.
– Di un quotidiano o di un telegiornale comprendere le notizie principali, utilizzando i
nessi storici fondamentali necessari per inquadrarle.
OBIETTIVI MINIMI:
– Distinguere tra storia locale, regionale, nazionale, europea, mondiale, e coglierne le
connessioni, nonché le principali differenze (anche di scrittura narrativa).
– Riconoscere la peculiarità della finzione filmica e letteraria in rapporto alla ricostruzione
storica.
– Usare il passato per rendere comprensibile il presente e comprendere che domande poste
dal presente al futuro trovano la loro radice nella conoscenza del passato.
• Napoleone e l’Europa post-napoleonica;
• il collegamento tra cittadinanza, libertà, nazione: la costituzione dei principali Stati liberali
dell’Ottocento;
• lo Stato nazionale italiano e il rapporto con le realtà regionali; il significato di simboli quali
la bandiera tricolore, gli stemmi regionali, l’inno nazionale;
• l’Europa e il mondo degli ultimi decenni dell’Ottocento;
• le istituzioni liberali e i problemi, in questo contesto, dell’Italia unita;
• le ideologie come tentativi di dar senso al rapporto uomo, società, storia;
• la competizione tra Stati e le sue conseguenze;
• la Prima guerra mondiale;
• l’età delle masse e la fine della centralità europea;
• crisi e modificazione delle democrazie;
• i totalitarismi;
• la Seconda guerra mondiale;
• la nascita della Repubblica italiana;
• la “società del benessere” e la crisi degli anni Settanta;
• il crollo del comunismo nei Paesi dell’Est europeo;
• l’integrazione europea.
OBIETTIVI MINIMI:
- Conoscere in modo almeno sufficiente i principali elementi e le caratteristiche salienti dei
periodi storici e delle questioni sopra elencate
GEOGRAFIA BIENNIO
CONOSCENZE
(sapere)
ABILITÀ
(saper fare)
– Principali forme di rappresentazione grafica (ideogrammi, istogrammi, diagrammi a barre)
e cartografica (carte fisiche, politiche, stradali, tematiche, topografiche e topologiche).
– Concetti di: distanza itineraria, distanza economica in termini di tempo e costi, reticolo
geografico, coordinate geografiche (latitudine, longitudine, altitudine), fuso orario.
– La popolazione: densità, movimento naturale e flussi migratori.
– Sistema territoriale e sistema antropofisico.
– Caratteristiche fisico-antropiche dell’Europa e di alcuni Stati che la compongono: aspetti
fisici, socio-economici e culturali.
– Le origini dell’Unione Europea e le sue diverse forme istituzionali.
– L’Italia nell’Unione Europea.
OBIETTIVI MINIMI:
- Conoscenza almeno sufficiente delle principali questioni sopra elencate e degli strumenti
necessari per la comprensione della geografia.
– Orientarsi sul terreno con l’uso della carta topografica, della pianta, della bussola.
– Riconoscere le trasformazioni apportate dall’uomo sul territorio, utilizzando carte e immagini.
– Leggere e interpretare statistiche, carte topografiche, tematiche e storiche, grafici, cartogrammi,
fotografie da terra e aeree (oblique e zenitali) e immagini da satellite.
– Analizzare i più significativi temi (antropici, economici, ecologici, storici) utilizzando fonti varie.
– Analizzare, mediante osservazione diretta/indiretta, un territorio (del proprio comune, della
propria regione, dell’Italia, dell’Europa) per conoscere e comprendere la sua organizzazione,
individuare aspetti e problemi dell’interazione uomo-ambiente nel tempo.
– Operare confronti tra realtà territoriali diverse.
– Disegnare, utilizzando una simbologia convenzionale, schizzi di carte mentali dell’Europa, carte
tematiche e grafici.
OBIETTIVI MINIMI:
– Orientarsi sul terreno con l’uso della carta topografica, della pianta, della bussola.
– Riconoscere le trasformazioni apportate dall’uomo sul territorio, utilizzando carte e immagini.
– Analizzare, mediante osservazione diretta/indiretta, un territorio (del proprio comune, della
propria regione, dell’Italia, dell’Europa) per conoscere e comprendere la sua organizzazione,
individuare aspetti e problemi dell’interazione uomo-ambiente nel tempo.
– Operare confronti tra realtà territoriali diverse.
.
GEOGRAFIA TERZA CLASSE
CONOSCENZE
(sapere)
-
Conoscere i principali elementi del pianeta Terra: continenti, oceani, mari, climi.
Conoscere i processi di formazione dei continenti e la costituzione endogena del
pianeta.
Elementi di demografia, economia, intercultura
Continenti e Stati del Mondo: territorio, popolazione, economia, cultura.
OBIETTIVI MINIMI:
- Conoscenza almeno sufficiente delle principali questioni sopra elencate e degli
strumenti necessari per la comprensione più approfondita della geografia e della
geopolitica.
ABILITÀ
(saper fare)
•Analizza e descrive il paesaggio come sistema antropo-fisico, nelle dimensioni mondiale,
europea, nazionale e locale.
•Individua le trasformazioni subite dai paesaggi nel tempo e ipotizza possibili evoluzioni
future.
•Si orienta sul terreno e sulle carte geografiche.
•Interpreta tabelle e carte geografiche a diverse scale.
•Possiede carte mentali per collocare spazialmente fatti e fenomeni fisici e antropici.
•Conosce, seleziona e organizza le informazioni anche con risorse digitali.
•Costruisce tabelle e grafici, schizzi e carte tematiche relativi a problemi geografici,
utilizzando la simbologia convenzionale appropriata.
•Individua relazioni causali tra fenomeni geografici.
•Legge e interpreta tabelle e grafici relativi a fenomeni demografici ed economici.
•Identifica e descrive le differenze culturali.
OBIETTIVI MINIMI:
•Analizza e descrive il paesaggio come sistema antropo-fisico, nelle dimensioni mondiale,
europea, nazionale e locale.
•Si orienta sul terreno e sulle carte geografiche.
•Individua relazioni causali tra fenomeni geografici
•Legge e interpreta tabelle e grafici relativi a fenomeni demografici ed economici.
•Identifica e descrive le differenze culturali.
Scuola Media Statale “E. Drago” – Messina
Matematica PRIMA Classe
Conoscenze
Abilità
(sapere )
(saper fare)
Aritmetica
Gli Insiemi
Il numero:
– Ripresa complessiva dei numeri interi e dell’aritmetica della Scuola
Primaria:
• operazioni con i numeri naturali;
• i multipli e i divisori di un numero;
• i numeri primi;
• minimo comune multiplo, massimo comun divisore;
• potenze di numeri naturali;
• la frazione come rapporto e come quoziente;
• operazioni con i numeri razionali;
• Aspetti storici connessi alla matematica.
- Saper riconoscere ed utilizzare la nozione di insieme.– Risolvere
problemi e calcolare semplici espressioni tra numeri interi mediante
l’uso delle quattro operazioni.
– Elevare a potenza numeri naturali.
–Ricercare multipli e divisori di un numero; individuare multipli e
divisori comuni a due o più numeri.
–Scomporre in fattori primi un numero naturale.
–Leggere e scrivere numeri naturali e decimali in base dieci usando la
notazione polinomiale e quella scientifica.
– Riconoscere frazioni equivalenti.
–Confrontare numeri razionali e rappresentarli sulla retta numerica.
– Eseguire semplici calcoli con numeri razionali usando metodi e
Geometria
- Il Sistema Internazionale di Misura
– Ripresa complessiva della Geometria piana e solida della Scuola
Primaria:
• Figure piane; proprietà caratteristiche di triangoli e quadrilateri,
poligoni regolari.
• Somma degli angoli di un triangolo e di un poligono.
• Perimetro dei poligoni.
- Esprimere le misure con le unità del Sistema Internazionale
- Conoscere proprietà di figure piane e solide e classificare le figure
sulla base di diversi criteri.
– Riconoscere figure uguali.
–Osservare, classificare e argomentare proprietà delle figure.
–Risolvere problemi usando proprietà geometriche delle figure
ricorrendo a modelli materiali e a semplici deduzioni e a opportuni
strumenti di rappresentazione (riga, squadra, compasso e,
eventualmente, software di geometria).
strumenti diversi
.
Scuola Media Statale “E. Drago” – Messina
Matematica SECONDA Classe
Conoscenze
(sapere )
Abilità
(saper fare)
ARITMETICA
– Approfondimento e ampliamento del concetto di numero:
• scrittura decimale dei numeri razionali;
• operazioni tra numeri razionali;
• la radice quadrata come operazione inversa dell’elevamento al
quadrato;
• rapporti, percentuali e proporzioni;
• proporzionalità diretta ed inversa
– Eseguire operazioni con i numeri razionali.
– Saper riconoscere ed estrarre una radice quadrata;
- Saper risolvere proporzioni;
- Saper calcolare una percentuale;
- Saper risolvere problemi sulla proporzionalità diretta ed inversa.
Geometria
• Equiscomponibilità di semplici figure poligonali e calcolo delle aree.
• Teorema di Pitagora.
• Circonferenza e Cerchio
• Nozione intuitiva di trasformazione geometrica: traslazione,
rotazione e simmetria.
• Rapporto tra grandezze.
• Omotetie, similitudini.
• Introduzione al concetto di sistema di riferimento: le coordinate
cartesiane, il piano cartesiano.
– Riconoscere grandezze proporzionali in vari contesti; riprodurre in
scala.
–Calcolare aree e perimetri di figure piane.
- Saper applicare il Teorema di Pitagora
- Riconoscere gli elementi fondamentali della Circonferenza e del
Cerchio.
–Riconoscere figure simili in vari contesti.
– Rappresentare sul piano cartesiano punti, segmenti, figure.
DATI E PREVISIONI
• Fasi di un’indagine statistica.
• Tabelle e grafici statistici.
• Valori medi e campo di variazione.
• Concetto di popolazione e di campione.
•Probabilità di un evento: valutazione di probabilità in casi semplici.
- Identificare un problema affrontabile con un’indagine statistica,
individuare la popolazione e le unità statistiche a essa relative,
formulare un questionario, raccogliere dati, organizzare gli stessi in
tabelle di frequenze.
– Rappresentare graficamente e analizzare gli indici adeguati alle
caratteristiche: la moda, se qualitativamente sconnessi; la mediana,
se ordinabili; la media aritmetica e il campo di variazione, se
quantitativi.
MATEMATICA BIENNIO CONTINUAZIONE
Introduzione al pensiero razionale (da
coordinare in maniera particolare con
tutte le altre discipline nelle attività
educative
e didattiche unitarie promosse)
– Passare dal linguaggio comune al linguaggio specifico,
comprendendo e usando un lessico adeguato al contesto.
– Comprendere il ruolo della definizione.
– Individuare regolarità in contesti e fenomeni osservati.
– Produrre congetture relative all’interpretazione e
Spiegazione di osservazioni effettuate in diversi contesti.
– Analizzare criticamente le proprie congetture,
comprendendo
la necessità di verificarle in casi particolari e di
argomentarle
in modo adeguato.
– Esprimere verbalmente in modo corretto i ragionamenti e
le argomentazioni.
– Riconoscere gli errori e la necessità di superarli
positivamente.
– Riconoscere situazioni problematiche, individuando i dati
da cui partire e l’obiettivo da conseguire.
– Schematizzare anche in modi diversi la situazione di un
problema, allo scopo di elaborare in modo adeguato una
possibile procedura risolutiva.
– Esporre chiaramente un procedimento risolutivo,
evidenziando
le azioni da compiere e il loro collegamento.
– Confrontare criticamente eventuali diversi procedimenti
di
soluzione.
Classe I
Obiettivi minimi

Saper risolvere le quattro operazioni e calcolare le potenze elementari .

Saper risolvere semplici wspressioni con i numeri interi

Saper individuare, mediante scomposizione, MCD e mcm fra coppie di numeri entro il 100

Conoscere il concetto di frazione come operatore

Conoscere i concetti fondamentali della geometria piana

Saper individuare i dati e strategie risolutive di semplici problemi aritmetici e geometrici

Saper utilizzare la terminologia e la simbologia essenziale.
COMPETENZE
Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico , rappresentandole anche sotto forma grafica
Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni
Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi
Classe II
Obiettivi minimi

Saper risolvere operazioni e semplici espressioni con le frazioni.

Saper calcolare le radici di semplici numeri mentalmente e con l’uso delle tavole numeriche







Saper risolvere una semplice proporzione e calcolare percentuali
Conoscere e applicare formule dirette per il calcolo delle aree di poligoni
Saper risolvere semplici problemi con l’applicazione del teorema di Pitagora
Conoscere ed applicare formule dirette per il calcolo delle aree dei poligoni
Saper risolvere semplici problemi con l’applicazione del teorema di Pitagora
Sapersi orientare nel piano cartesiano
Saper utilizzare la terminologia e la simbologia essenziale
COMPETENZE
Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto
forma grafica
Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni
Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi
MATEMATICA TERZA CLASSE
Conoscenze
(sapere)
Abilità (saper fare)
Aritmetica
-I numeri relativi ed operazioni con essi.
-Allineamenti decimali, periodici e non, esempi di numeri
irrazionali.
-Ordine di grandezza, approssimazione, errore, uso consapevole
degli strumenti di calcolo.
-Scrittura formale delle proprietà delle operazioni e uso delle
lettere come generalizzazione dei numeri in casi semplici.
-Elementi fondamentali di calcolo algebrico.
-Calcolo letterale.
-Semplici equazioni di primo grado.
-Alcune relazioni significative (essere uguale a, essere multiplo
di, essere maggiore di, essere parallelo o perpendicolare a…).
-Funzioni: tabulazioni e grafici.
-Funzioni del tipo e loro rappresentazione grafica.
Semplici modelli di fatti sperimentali e di leggi matematiche
Riconoscere i vari insiemi numerici con le loro proprietà
formali e operare in essi.
Effettuare semplici sequenze di calcoli approssimati.
Rappresentare con lettere le principali proprietà delle
operazioni.
Saper risolvere operazioni con monomi e polinomi.
Risolvere equazioni in casi semplici.
Risolvere problemi con l’uso delle equazioni.
In contesti vari, individuare, descrivere e costruire relazioni
significative: riconoscere analogie e differenze.
Utilizzare le lettere per esprimere in forma generale
semplici proprietà e regolarità (numeriche, geometriche,
fisiche…).
Riconoscere in fatti e fenomeni relazioni tra grandezze.
Usare coordinate cartesiane, diagrammi, tabelle per rappresentare
relazioni e funzioni.
Geometria
Lunghezza della circonferenza e area del cerchio.
Significato di π e cenni storici a esso relativi.
Calcolo delle aree delle superfici dei principali poliedri e
solidi di rotazione.
Calcolare lunghezze di circonferenze e aree di cerchi.
Visualizzare oggetti tridimensionali a partire da una
rappresentazione bidimensionale e viceversa,
rappresentare su un piano una figura solida.
Risolvere problemi usando proprietà geometriche delle
figure ricorrendo a modelli materiali e a semplici deduzioni
e a opportuni strumenti di rappresentazione (riga, squadra,
compasso e, eventualmente, software di geometria).
Calcolare i volumi e le aree delle superfici delle principali figure
Calcolo dei volumi dei principali solidi
solide.
MATEMATICA TERZA CLASSE
Conoscenze
(sapere)
Abilità (saper fare)
Probabilità e Statistica
Istogramma di frequenze.
Frequenze relative, percentuali, cumulate.
Fonti ufficiali dei dati: loro utilizzo.
Comprendere in modo adeguato le varie concezioni di probabilità:
classica, frequentista e soggettiva
Costruire istogrammi e leggerli.
Ricavare informazioni da raccolte di dati e grafici di varie
fonti.
Utilizzare strumenti informatici per organizzare e
rappresentare dati.
Calcolare frequenze relative, percentuali e .
Comprendere quando e come utilizzare le diverse misure di
probabilità (classica, frequentista, soggettiva).
Logica Matematica
Dal linguaggio naturale al linguaggio formale: le proposizioni e
l’introduzione dei connettivi logici non, et, vel.
Saper passare dal linguaggio naturale al linguaggio formale
utilizzando i connettivi logici
Introduzione al pensiero razionale
(da coordinare in maniera particolare con tutte le altre discipline
nelle attività educative e didattiche unitarie promosse)
Utilizzare diversi procedimenti logici: induzione e
generalizzazione, deduzione, funzione di esempi e
controesempi.
Giustificare in modo adeguato enunciazioni,
distinguendo tra affermazioni indotte
dall’osservazione, intuite e ipotizzate, argomentate
e dimostrate.
Documentare i procedimenti scelti e applicati nella
risoluzione dei problemi.
Valutare criticamente le diverse strategie risolutive di un
problema.
Classe III
Obiettivi minimi

Saper eseguire le operazioni negli insiemi Z e Q.

Saper risolvere semplici espressioni con i polinomi.

Saper risolvere semplici equazioni di primo grado

Saper risolvere semplici problemi sulla similitudine, sulla lunghezza della circonferenza e l’area del
cerchio.

Saper rappresentare graficamente i principali solidi geometrici e saper calcolare superfici e volumi .

Saper comprendere e utilizzare la terminologia e la simbologia specifica essenziale.

Saper risolvere semplici problemi di statistica e probabilità.

Saper comprendere e utilizzare la terminologia e la simbologia specifica essenziale.
COMPETENZE
Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto
forma grafica
Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni
Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi
SCIENZE BIENNIO
CONOSCENZE
(sapere)
ABILITÀ
(saper fare)
– Come si muovono i corpi: velocità e traiettoria, accelerazione.
– Rappresentare in diagrammi spazio/tempo diversi tipi di movimento; interpretare i diagrammi.
– Le forze in situazioni statiche e come cause di variazioni del moto.
– Fare forza e deformare; osservare gli effetti del peso; trovare situazioni di equilibri.
– Peso, massa, peso specifico.
– Misurare forze (dinamometro, bilancia).
– Lavoro ed energia.
– Stimare il peso specifico di diversi materiali d’uso comune.
– Il galleggiamento; il principio di Archimede.
– Dare esempi tratti dall’esperienza quotidiana in cui si riconosce la differenza tra temperatura e
calore.
– Primo approccio alla chimica: acidi, basi e sali nell’esperienza ordinaria
come esempi di sostanze chimiche.
– Caratteristiche dei suoli: loro origine e relazione con le sostanze chimiche
presenti in essi. Cenno ai concimi.
– Cellule e organismi unicellulari e pluricellulari.
– Piante vascolari: ciclo vitale.
– Animali vertebrati e invertebrati.
– Sistemi e apparati del corpo umano: apparato motorio, sistema circolatorio,
apparato respiratorio.
– Ecosistema Terra; ambiente terrestre e marino.
– Eseguire semplici reazioni chimiche (per esempio acidi e basi con alcuni metalli, carbonato di
calcio… saponi, dentifrici) e descriverle ordinatamente.
– Illustrare praticamente l’importanza delle proporzioni fra le sostanze chimiche che prendono
parte a una reazione (per esempio usando indicatori).
– Effettuare semplici esperimenti di caratterizzazione di terreni diversi.
– Riconoscere le piante più comuni in base a semi, radici, foglie, fiori e frutti.
– Attraverso esempi della vita pratica illustrare la complessità del funzionamento del corpo umano
nelle sue varie attività (nutrimento, movimento, respirazione…).
– Raccogliere dati sulla frequenza cardiaca e su quella respiratoria.
– Ecosistemi locali: fattori e condizioni del loro equilibrio.
– Individuare, spiegare e riproporre con semplici modelli che cosa accade nel movimento del corpo
umano.
– Concetti di habitat, popolazione, catena e rete alimentare.
– Identificare in termini essenziali i rapporti tra uomo, animali e vegetali in ambienti noti.
– Raccogliere informazioni sulle catene alimentari in ambienti noti.
– Collegare le caratteristiche dell’organismo di animali e piante con le condizioni e le
caratteristiche ambientali.
Obiettivi minimi Scienze
Classe I
1. Conoscere le proprietà della materia e i suoi stati di aggergazione
2. Conoscere i concetti di calore e temperatura
3. Saper riconoscere le principali caratteristiche dell’idrosfera, dell’atmosfera e della litosfera e
individuarne le cause di inquinamento
4. Conoscere le caratteristiche dei viventi, la struttura e le funzioni della cellula
5. Conoscere la struttura e le funzioni delle piante
6. Conoscere le principali caratteristiche degli invertebrati e dei vertebrati
Classe II
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Conoscere i concetti di forza, peso e peso specifico
Conoscere il concetto di leva e il suo funzionamento
Saper distinguere i fenomeni fisici da quelli chimici
Comprendere la struttura dell’atomo
Conoscere la differenza fra elementi e composti e il significato di reazione chimica
Conoscere la struttura e le funzioni dei principali apparati del corpo umano
SCIENZE TERZA CLASSE
CONOSCENZE
(sapere)
– Introduzione ai principi della meccanica con semplici esperimenti illustrativi.
– Flusso dei liquidi: velocità dell’acqua e portata di un canale o di una
tubatura.
ABILITÀ
(saper fare)
– Mostrare come il moto apparente del Sole permetta di individuare le stagioni, la latitudine, l’ora
del giorno: la meridiana.
– Attribuire il nome ai diversi tipi di rocce in base alle loro caratteristiche e alla loro origine.
– Differenza fra temperatura e calore. Il termometro.
– Classificare gli alimenti in base ai loro principi alimentari.
– Elettricità: concetti di carica e corrente elettrica.
– Valutare l’equilibrio della propria alimentazione e fare un esame del proprio stile di vita
alimentare.
– Il magnetismo; la calamita, i poli magnetici terrestri, la bussola.
– Onde elettromagnetiche e trasmissione di segnali radio.
– Spiegare perché i farmaci, in particolare gli anabolizzanti e gli psicofarmaci, vanno assunti solo
in caso di necessità e con il consiglio del medico.
– Il Sole e il sistema solare: dalle osservazioni degli antichi alle ipotesi della
scienza contemporanea.
– Spiegare perché e in che modo l’uso di sostanze stupefacenti, dell’alcool e del fumo nuoce
gravemente alla salute.
– Principali movimenti della Terra: rotazione, rivoluzione; il giorno e la notte,
le stagioni.
– Confrontare i cicli riproduttivi di piante, e animali invertebrati e vertebrati.
– Il globo terracqueo: dimensioni, struttura.
– Principali tipi di rocce (magmatiche, sedimentarie e metamorfiche)
attraverso i loro caratteri macroscopici.
– La funzione nutritiva: gli alimenti e i loro componenti, controllo
dell’alimentazione, sostanze dannose.
– Sistema nervoso nell’organismo umano e effetti di psicofarmaci, sostanze
stupefacenti o eccitanti.
– Notizie generali sulla riproduzione dei viventi e sulla genetica.
– Malattie che si trasmettono per via sessuale.
– La riproduzione nell’uomo: sua specificità, specie per quanto riguarda
l’allevamento della prole.
– Mostrare come il moto apparente del Sole permetta di individuare le stagioni, la latitudine, l’ora
del giorno: la meridiana.
– Attribuire il nome ai diversi tipi di rocce in base alle loro caratteristiche e alla loro origine.
– Classificare gli alimenti in base ai loro principi alimentari.
– Valutare l’equilibrio della propria alimentazione e fare un esame del proprio stile di vita
alimentare.
– Spiegare perché i farmaci, in particolare gli anabolizzanti e gli psicofarmaci, vanno assunti solo
in caso di necessità e con il consiglio del medico.
– Spiegare perché e in che modo l’uso di sostanze stupefacenti, dell’alcool e del fumo nuoce
gravemente alla salute.
– Confrontare i cicli riproduttivi di piante, e animali invertebrati e vertebrati.
Obiettivi minimi
Classe III
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Comprendere il concetto di energia e saperne individuare le principali fonti
Saper riconoscere fenomeni elettrici e magnetici
Conoscere le principali caratteristiche della luce
Conoscere la struttura di un vulcano e le caratteristiche di un teremoto
Conoscere i principali organi del sistema nervoso e le sostanze che alterano il suo funzionamento
Comprendere il concetto di evoluzione e il significato di ereditarietà dei caratteri
TECNOLOGIA BIENNIO
ABILITÀ
(saper fare)
CONOSCENZE
(sapere)
– I settori dell’economia.
– La transizione dall’industriale ai sistemi
biodigitali.
– Elementi del disegno tecnico e sistemi di
rappresentazione.
–Principi di economia domestica.
– Riconoscere e analizzare il settore produttivo di provenienza di oggetti presi in
esame.
– Riconoscere, analizzare e descrivere oggetti, utensili, macchine, impianti, reti e
assetti territoriali nelle loro procedure costruttive, nelle loro parti, nella loro
contestualizzazione e in base alla loro sostenibilità/qualità sociale.
– Rappresentare graficamente un oggetto in modo intuitivo o con il supporto di mezzi
tecnologici, applicando regole delle proiezioni ortogonali e forme elementari di
assonometria.
– Individuato un bisogno, realizzare il modello di un sistema operativo per soddisfarlo,
seguendo la procedura: ideazione - progettazione - rappresentazione - realizzazione collaudo - produzione - dismissione - riciclo.
– Individuare e praticare esperienze di design, cucitura, tessitura e ricamo per scopi
funzionali ed estetici.
– Costruire bozzetti o modelli riferiti a oggetti d’uso comune, dai vasi ai tessuti, ai
vestiti, utilizzando materiali elementari e di facile uso.
– Esercitare attività di decorazione e grafica su modelli volumetrici.
OBIETTIVI MINIMI
Classe prima
1.
2.
3.
piane.
Conoscere gli strumenti per il disegno e il loro uso specifico.
Conoscere i contenuti dell’area tecnologica e descriverli con
un linguaggio essenziale.
Conoscere la costruzione delle principali figure geometriche
Classe seconda
1.
Conoscere gli strumenti per il disegno e il loro uso specifico.
2.
Conoscere i contenuti dell’area tecnologica e descriverli con
un linguaggio essenziale.
3.
Conoscere il metodo delle proiezioni ortogonali.
TECNOLOGIA TERZA CLASSE
ABILITÀ
(saper fare)
CONOSCENZE
(sapere)
– Modalità di produzione e di trasformazioni tra differenti
tipi d’energia.
– Formulare ipotesi per il risparmio energetico e analizzare le tecnologie
esistenti già in grado di attuarlo.
– Modalità di utilizzazione.
– Rappresentare in modelli semplificati le principali tipologie di generatori di
energia.
– Le fonti non rinnovabili e rinnovabili.
– Lo spreco energetico.
– Le conseguenze dell’uso dell’energia sulle componenti
dell’ecosistema.
– Riconoscere il ruolo delle ecotecnologie per i punti critici della sostenibilità
(depurazioni, smaltimento, trattamenti speciali, riciclo, riusi ecc.).
– Utilizzare il disegno tecnico (proiezioni ortogonali e assonometrie) per la
progettazione e la realizzazione di modelli di oggetti in generale (bricolage,
modellismo ecc.) o riferibili all’energia e al suo uso.
– Leggere e comprendere alcuni semplici disegni tecnici, in particolare
planimetrie di manufatti e assonometrie di componenti meccaniche.
OBIETTIVI MINIMI
Classe terza
1.
2.
3.
Conoscere gli strumenti per il disegno e il loro uso
specifico.
Conoscere i solidi elementari.
Conoscere i contenuti dell’area tecnologica e descriverli
con un linguaggio essenziale.
MUSICA
CONOSCENZE
(sapere)
ABILITÀ
(saper fare)
– Fondamenti della tecnica di uno strumento musicale.
Pratica strumentale
– Famiglie strumentali.
– Possedere le elementari tecniche esecutive degli strumenti didattici ed eseguire
semplici brani ritmici e melodici, sia a orecchio sia decifrando una notazione.
– Percorsi progettuali visivi grafico-notazionali (mappe sonore,
ideografiche, pittoriche…).
– Fattori prosodici di parole e frasi, onomatopee, strutture
ritmiche delle parole e valori espressivi dei fonemi.
– Realizzare improvvisazioni guidate che approdino a sequenze dotate di senso
musicale.
Pratica vocale
– Relazioni tra linguaggi.
– Riprodurre con la voce, per imitazione e/o per lettura, brani corali a una o più voci
anche con appropriati arrangiamenti strumentali, desunti da repertori senza
preclusioni di generi, epoche e stili.
Produzione musicale
– Criteri di organizzazione formale tradizionali, principali strutture
del linguaggio musicale e loro valenza espressiva.
– Improvvisare sequenze ritmiche e melodiche a partire da stimoli di diversa natura
(musicali, grafici, verbali ecc.).
– Analogie, differenze e peculiarità stilistiche di epoche e generi
musicali diversi, con riferimento anche alle aree extraeuropee.
– Elaborare commenti musicali a testi verbali o figurativi, azioni sceniche.
– Tecnica di base del canto.
– Principali usi e funzioni della musica nella realtà
contemporanea, con particolare riguardo ai mass media.
Obiettivi minimi
Classe I
Conoscere le caratteristiche del suono e del rumore e
saperlo riconoscere in base all’altezza, intensità , timbro
e durata.
Saper leggere e scrivere le note.
Saper distinguere gli strumenti identificandolo nelle loro
famiglie.
Classe II
Saper leggere e scrivere le note.
Saper eseguire facili melodie con uno strumento ( flauto
o tastiera).
Conoscere gli strumenti appartenenti alle varie famiglie e
saper riconoscere i loro timbri strumentali.
– Elaborare semplici materiali sonori mediante l’analisi, la sperimentazione e la
manipolazione di oggetti sonori, utilizzando semplici software appropriati.
Ascolto, interpretazione e analisi
– Riconoscere e analizzare con linguaggio appropriato le fondamentali strutture del
linguaggio musicale e la loro valenza espressiva, anche in relazione ad altri linguaggi,
mediante l’ascolto di opere musicali scelte come paradigmatiche di generi, forme e stili
storicamente rilevanti.
Obiettivi minimi
Classe III
Saper leggere e scrivere le note.
Saper eseguire con uno strumento ( flauto o tastiera) un semplice brano
tratto dal repertorio classico e leggero.
Saper riconoscere gli elementi caratteristici di un brano.
ARTE E IMMAGINE BIENNIO
CONOSCENZE
(sapere)
– Il rapporto immagine-comunicazione nel testo visivo e narrativo.
– Funzioni e caratteri dell’immagine espressiva, emozionale, enfatica,
estetica; gli stereotipi e la generatività iconica.
– Il linguaggio visivo e i suoi codici; segni iconici e simbolici.
– Gli strumenti, i materiali e le metodologie operative delle differenti
tecniche artistiche; i processi di manipolazione materica; le tecniche di
manipolazione tecnologica.
– La raffigurazione dello spazio nelle tre dimensioni; la prospettiva
intuitiva, la rappresentazione prospettica; proporzione tra le parti di un
disegno e le relazioni tra i piani e il fondo; i contrasti luce-ombra e gli
effetti cromatici; il movimento e la composizione; staticità e
dinamismo; il ritmo e l’aritmia.
– Paradigmi del percorso dell’arte nei secoli: dalla preistoria al XIX
secolo.
– Il valore sociale e il valore estetico del paesaggio e del patrimonio
ambientale e culturale.
– Gli elementi fondamentali dei linguaggi audiovisivi, multimediali e
informatici: dalla fotografia all’arte elettronica.
ABILITÀ
(saper fare)
– Leggere e interpretare i contenuti di messaggi visivi rapportandoli ai contesti in
cui sono stati prodotti.
– Utilizzare criticamente immagini di diverso tipo; riconoscere e visualizzare le
metafore visive, cogliendo il valore simbolico di oggetti, animali, paesaggi;
individuare e classificare simboli e metafore utilizzati nel campo dell’arte e della
pubblicità.
– Inventare e produrre messaggi visivi con l’uso di tecniche e materiali diversi.
– Rappresentare oggetti piani e solidi, e ambienti in prospettiva (frontale e
d’angolo).
–Analisi di opere d’arte d’epoche storiche diverse attraverso criteri quali: superfici
e figure geometriche piane; textures e contrasto materico di superfici; volumi
chiusi, volumi aperti e la tridimensionalità volumetrica; il fenomeno cromatico e i
colori fondamentali (primari, secondari, terziari); colori acromatici e miscele
cromatiche; regole della composizione; effetti del movimento.
–Riconoscere e leggere le tipologie principali dei beni artistico- culturali (zone
archeologiche, complessi architettonici, collezioni pittoriche…); individuare i beni
artistici e culturali presenti nel territorio, compreso l’arredo urbano, riconoscendo
le stratificazioni†dell’intervento dell’uomo.
–Utilizzare l’immagine fotogࡲafica, multimediale ed elettronica (rielabࡲrazione
con softwareဠiѮterattiv⁩ di opere, progettazione di oggetti e di ambienti ecc.).
ARTE E IMMAGINE TERZA CLASSE
CONOSCENZE
(sapere)
– Approfondimenti sulla rappresentazione dello spazio nelle tre
dimensioni e sull’uso della prospettiva; gli effetti dell’illuminazione; il
movimento e la composizione; staticità e dinamismo; il ritmo e
l’aritmia; la composizione e le leggi del peso visivo; simmetria e
asimmetria; il fenomeno dello spettro solare e le onde luminose; la
spazialità, la luminosità e la temperatura del colore; armonie e
contrasti cromatici; le simbologie cromatiche.
– Approfondimenti dell’utilizzo di varie tecniche artistiche, audiovisive
e informatiche.
– Gli elementi fondamentali dei linguaggi informatici interattivi: la
progettualità del design.
– Paradigmi del percorso dell’arte dal XIX secolo a oggi.
– Le funzioni dell’arte nel tempo e il valore estetico del patrimonio
culturale; le attività di cura del bene artistico e la funzione del
restauro.
– Modalità di sensibilizzazione (segnalazione alle istituzioni preposte)
verso le problematiche relative alla tutela del patrimonio artistico e
paesaggistico.
ABILITÀ
(saper fare)
– Comprendere le relazioni tra la realtà e le diverse forme di raffigurazione;
utilizzare procedure per l’osservazione analitica e selettiva.
– Riconoscere e applicare le metodologie operative delle differenti tecniche
artistiche, audiovisive e informatiche (testi filmici, testi video, testi web ecc.).
– Rappresentare e documentare, anche utilizzando il PC, le fasi della
progettazione di un oggetto mettendo in rapporto materiali, colori, destinazione
d’uso, funzionalità, qualità.
– Analisi di opere d’arte del periodo storico considerato, attraverso le varie
componenti della comunicazione visiva, i fattori che determinano soluzioni
rappresentative e compositive, il contesto sociale, le tecniche.
– Leggere i documenti visivi e le testimonianze del patrimonio artistico-culturale,
riconoscendone le funzioni; analizzare e confrontare le diverse funzioni dei beni
del patrimonio culturale e ambientale individuandone il valore estetico.
– Elaborare semplici ipotesi di interventi conservativi e migliorativi del patrimonio
artistico del proprio territorio e piccoli progetti di cura e riutilizzo dei beni
presenti nel proprio territorio.
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE BIENNIO
CONOSCENZE
(sapere)
– Consolidamento delle capacità coordinative.
– Livello di sviluppo e tecniche di miglioramento delle capacità condizionali
(forza, rapidità, resistenza, mobilità articolare).
–Elementi tecnici e regolamentari di alcuni sport (in particolare quelli
realizzabili a livello scolastico).
– Effetti delle attività motorie e sportive per il benessere della persona e la
prevenzione delle malattie.
– L’attività sportiva come valore etico.
– Valore del confronto e della competizione.
–Tecniche di espressione corporea.
–Presa di coscienza del proprio stato di efficienza fisica attraverso
l’autovalutazione delle personali capacità e performance.
– Rapporto tra la prontezza di riflessi e una situazione di benessere fisico.
– Norme fondamentali di prevenzione degli infortuni legati all’attività fisica
anche in strada.
– La segnaletica stradale e le norme di conduzione dei cicli e ciclomotori.
ABILITÀ
(saper fare)
– Utilizzare efficacemente le proprie capacità in condizioni facili e normali di esecuzione
(accoppiamento e combinazione dei movimenti, differenziazione, equilibrio, orientamento, ritmo,
reazione, trasformazione…).
– Utilizzare consapevolmente piani di lavoro razionali per l’incremento delle capacità condizionali,
secondo i propri livelli di maturazione, sviluppo e apprendimento.
– Modulare e distribuire il carico motorio-sportivo secondo i giusti parametri fisiologici e rispettare
le pause di recupero.
– Gestire in modo consapevole abilità specifiche riferite a situazioni tecniche e tattiche negli sport
individuali e di squadra.
– Utilizzare le conoscenze tecniche per svolgere funzioni di giuria e arbitraggio.
– Inventare nuove forme di attività ludico-sportive.
– Applicare i principi metodologici dell’allenamento funzionali al mantenimento di uno stato di
salute ottimale.
– Relazionarsi positivamente con il gruppo rispettando le diverse capacità, le esperienze pregresse,
le caratteristiche personali.
– Rispettare il codice deontologico dello sportivo e le regole delle discipline sportive praticate.
– Usare consapevolmente il linguaggio del corpo utilizzando vari codici espressivi, combinando la
componente comunicativa e quella estetica.
– Rappresentare idee, stati d’animo e storie mediante gestualità e posture, individualmente, a
coppie, in gruppo.
– Sperimentare piani di lavoro personalizzati.
– Riconoscere il corretto rapporto tra esercizio fisico - alimentazione - benessere.
–Ai fini della sicurezza, utilizzare in modo responsabile spazi, attrezzature, veicoli sia
individualmente, sia in gruppo.
–Mettere in atto comportamenti corretti nell’uso della bicicletta.
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE TERZA CLASSE
CONOSCENZE
(sapere)
– Fase di sviluppo della disponibilità variabile.
– L’anticipazione motoria.
– Fantasia motoria.
–Metodi di allenamento.
ABILITÀ
(saper fare)
– Utilizzare le abilità apprese in situazioni ambientali diverse in contesti problematici, non solo in
ambito sportivo, ma anche in esperienze di vita quotidiana.
– Prevedere correttamente l’andamento e il risultato di un’azione.
–Risolvere in forma originale e creativa un determinato problema motorio e sportivo ma anche
variare, ristrutturare e riprodurre nuove forme di movimento.
–Ampliare l’applicazione dei principi metodologici dell’allenamento per mantenere un buon stato di
salute.
–Tecniche e tattiche dei giochi sportivi.
– I gesti arbitrali in diverse discipline sportive.
–Tecniche relazionali che valorizzano le diversità di capacità, di
sviluppo, di prestazione.
–L’espressione corporea e la comunicazione efficace.
–Rapporto tra l’attività fisica e i cambiamenti fisici e psicologici
tipici della preadolescenza.
–Regole di prevenzione e attuazione della sicurezza personale a
scuola, in casa, in ambienti esterni.
–Regole del codice stradale anche per la guida di cicli e
motocicli.
–Gestire un proprio programma di allenamento.
–Rispettare le regole in un gioco di squadra (pallavolo, basket, calcio ecc.), svolgere un ruolo attivo
utilizzando al meglio le proprie abilità tecniche e tattiche.
–Arbitrare una partita degli sport praticati.
–Impostare, a turno, una tattica di squadra.
–Stabilire corretti rapporti interpersonali e mettere in atto comportamenti operativi e organizzativi
all’interno del gruppo.
–Mettere in atto, nel gioco e nella vita, comportamenti equilibrati dal punto di vista fisico, emotivo,
cognitivo.
–L’espressione corporea e la comunicazione efficace.
–Rapporto tra l’attività fisica e i cambiamenti fisici e psicologici tipici della preadolescenza.
–Regole di prevenzione e attuazione della sicurezza personale a scuola, in casa, in ambienti esterni.
–Regole del codice stradale anche per la guida di cicli e motocicli.
EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA
CONOSCENZE
(sapere)
ABILITÀ
(saper fare)
– La funzione delle norme e delle regole.
– La Costituzione e i suoi principi.
– L’organizzazione della Repubblica italiana.
– Le modifiche del Titolo V del 1948 con la Legge costituzionale 18
ottobre 2001, n. 3.
– Distinzioni concettuali tra Repubblica, Stato, Regione, Provincia,
Città metropolitana, Comune.
– Confrontare l’organizzazione della Repubblica italiana con quella degli Stati UE di cui si studia la lingua.
– Analizzare, anche attraverso la stampa e i mass media, l’organizzazione della Repubblica e la funzione delle
varie istituzioni.
– Il rapporto “centro periferia” nel governo e nella gestione delle
attività sociali, educative, economiche, culturali.
– Come, perché e quando, nel corso della storia nazionale, lo Stato
è intervenuto nei settori della vita sociale ed economica.
– Il valore dell’autonomia degli enti territoriali, delle istituzioni
scolastiche e delle formazioni sociali della società civile.
– I principi di sussidiarietà, adeguatezza e differenziazione nei
servizi.
– E-governement e gestione delle organizzazioni pubbliche.
– Il rapporto tra scuola ed enti territoriali.
– Riconoscere le radici storiche e i contesti geografici di riferimento degli stemmi regionali, provinciali e
comunali.
–
–
–
–
–
–
–
–
– Ricostruire le tappe dell’unificazione europea e le modalità di governo dell’Europa.
Organizzazione politica ed economica dell’UE.
La moneta unica.
Carta dei Diritti dell’UE e Costituzione europea.
Dichiarazione universale dei Diritti dell’uomo.
ONU.
Unesco, Tribunale internazionale dell’Aia.
Alleanza Atlantica.
Amnesty International, Croce Rossa.
– Riconoscere in situazione l’istituzione che ha promosso determinate attività e iniziative.
– Organizzare un Consiglio comunale dei ragazzi.
– Comparare l’efficacia comunicativa attraverso la grafica dei siti e gli altri strumenti di comunicazione utilizzati
dalle istituzioni.
– Analizzare il linguaggio delle diverse istituzioni per valutarne l’efficacia ai fini di una comunicazione adeguata
ai destinatari.
– Utilizzare i mezzi informatici per richiedere certificati, dichiarazioni, servizi...
– Organizzare visite guidate, reali o virtuali, agli uffici comunali, per risolvere problemi o utilizzare servizi.
– Identificare le iniziative che nascono dal rapporto tra la scuola e gli enti territoriali.
– Leggendo i giornali e seguendo i mass media, riconoscere, nelle informazioni date, le azioni, il ruolo e la storia
di:
• organizzazioni mondiali e internazionali,
• alleanze di carattere politico-militare,
• associazioni internazionali umanitarie.
– Statuto dei lavoratori e Statuto dei lavori.
– L’organizzazione del mercato del lavoro.
– Il sistema scolastico italiano tra istruzione e formazione.
– Identificare gli elementi significativi della “coscienza professionale” nei vari settori lavorativi.
– Prepararsi alla scelta del percorso formativo del secondo ciclo degli studi consapevoli delle offerte presenti nel
territorio e delle proprie inclinazioni.
– Fattori che determinano lo squilibrio Nord-Sud, Est- Ovest del
nostro pianeta.
– Il dialogo tra culture e sensibilità diverse.
– Individuare, analizzare, visualizzare ed esporre i collegamenti esistenti tra globalizzazione, flussi migratori e
problemi identitari.
EDUCAZIONE STRADALE
CONOSCENZE
(sapere)
– Il nuovo codice della strada: segnaletica stradale, tipologia
dei veicoli e norme per la loro conduzione.
– Il valore giuridico del divieto.
ABILITÀ
(saper fare)
– Realizzare percorsi in situazione reale e simulata vissuti nei diversi ruoli (pedone, ciclista,
motociclista).
– Acquisire comportamenti corretti e responsabili quali utenti della strada (pedoni, ciclisti,
motociclisti).
– Riconoscere e rispettare, in situazione, la segnaletica stradale.
– Rischi tecnici derivanti dalla mitizzazione del mezzo meccanico,
istinto di potenza, eccesso di velocità, sottovalutazione del pericolo,
errata valutazione del rapporto mezzoprestazioni richieste ecc.
– Chiedere al mezzo di locomozione che si usa niente di più di ciò che meccanicamente può
dare, senza abusi e forzature d’impiego.
– Principi di sicurezza stradale; l’uso del casco.
– Scorretta assunzione di farmaci, uso di droghe e alcool, mancato
equilibrio alimentare e conseguenze sulla guida.
– Primi elementi di pronto soccorso.
– Progettare e realizzare situazioni simulate di intervento e mettere in atto comportamenti di
prevenzione e di pronto soccorso.
– Le funzioni fisiologiche e cognitive che entrano in gioco
nell’utilizzo dei vari mezzi di locomozione (energia visiva,
vigilanza sensoriale...).
– Riconoscere le situazioni negative, psicologiche e fisiche, che interagiscono con la
circolazione stradale.
– L’inquinamento ambientale legato al traffico (atmosferico,
acustico...).
– Essere consapevole del rapporto traffico-ambiente e assumere comportamenti coerenti a
mantenerlo in una condizione di equilibrio.
– Analizzare problematiche ambientali relative alla circolazione: problemi e ipotesi di
soluzione.
EDUCAZIONE AMBIENTALE
CONOSCENZE
(sapere)
ABILITÀ
(saper fare)
– Analisi scientifica dei problemi ambientali individuati nel
proprio territorio.
– Relazione tra problematiche ambientali e patrimonio
artistico.
– Estetica e funzionalità del territorio e delle sue sistemazioni
anche paesaggistiche.
– Realizzare percorsi in situazione reale e simulata vissuti nei diversi ruoli (pedone, ciclista,
motociclista).
– Acquisire comportamenti corretti e responsabili quali utenti della strada (pedoni, ciclisti,
motociclisti).
– Individuare e analizzare da un punto di vista scientifico le maggiori problematiche
dell’ambiente in cui si vive ed elaborare ipotesi d’intervento.
– Scoprire problemi di manutenzione delle piante in ambienti diversi (orti, giardini interni ed
esterni, serre ecc.).
– Analisi scientifiche e differenti scuole di pensiero
nell’affrontare i problemi ambientali.
– Individuare le modalità comunicative più efficaci per diffondere nel proprio territorio le
analisi elaborate.
– Analizzare documenti specifici elaborati da organismi nazionali e internazionali sulle
problematiche ambientali.
– Analizzare dati internazionali, nazionali, locali relativi ai più vistosi problemi ambientali.
– Funzioni delle varie istituzioni esistenti a difesa e tutela
dell’ambiente.
– Strumenti tecnologici utilizzati dalle varie istituzioni per il
controllo e il monitoraggio ambientale (laboratori, rilevatori
satellitari, impianti di depurazione...).
– Analizzare l’efficacia di intervento delle varie istituzioni.
– Riconoscere in situazione gli interventi delle istituzioni pubbliche e non che si occupano dei
problemi ambientali.
– Progettare e realizzare visite guidate.
– Varie forme di inquinamento, desertificazione,
deforestazione, effetto serra: cause e ipotesi di soluzione; il
dibattito scientifico.
– Collegamento tra locale e globale nei comportamenti individuali: il contributo di ciascuno
alla soluzione dei problemi di tutti.
– Individuare, nell’ambiente prossimo, un problema di salvaguardia ambientale, elaborare un
progetto d’intervento e realizzarlo.
– Verificare, in laboratorio, i problemi connessi al restauro di oggetti.
OSA EDUCAZIONE ALLA SALUTE
CONOSCENZE
(sapere)
ABILITÀ
(saper fare)
– Comportamenti corretti e responsabili nelle varie situazioni
di vita.
– Adottare comportamenti sani e corretti.
– Esercitare la responsabilità personale in attività che richiedano assunzione di compiti.
– Distribuire correttamente le attività motorie e sportive nell’arco della giornata.
– Fumo e salute: le malattie del sistema respiratorio e
cardiocircolatorio e l’incidenza del fumo attivo e passivo.
– Attività controindicate per i fumatori: limitazioni e rischi.
– Riconoscere in situazione o nei mass media le problematiche legate al fumo attivo e
passivo nel privato e nei luoghi pubblici e gli effetti del tabagismo.
– Collaborare con esperti alla realizzazione di progetti comuni di prevenzione.
– Le problematiche affettive e psicologiche tipiche della
preadolescenza e le manifestazioni psicosomatiche.
– Utilizzare tecniche di controllo dell’emotività, di rilassamento, di osservazione critica del
rapporto mente-corpo.
– Primi elementi di pronto soccorso.
– Conoscenze scientifiche indispensabili per affrontare
improvvise situazioni di tossicità.
– Realizzare esercitazioni e simulazioni di pronto soccorso.
– Mettere in atto comportamenti corretti in situazione di pericolo ambientale o personale.
– Partecipare alla elaborazione del progetto sicurezza della scuola.
– Le biotecnologie: strumenti, mezzi, finalità.
– La biotecnologia e il mondo dello sport.
– Utilizzando dati disponibili, su casi specifici legati all’utilizzo delle biotecnologie, elaborare
un’opinione personale argomentata.
EDUCAZIONE ALIMENTARE
CONOSCENZE
(sapere)
– Rapporto: alimentazione-benessere-realizzazione
personale.
ABILITÀ
(saper fare)
– Adottare comportamenti sani e corretti.
– Esercitare la responsabilità personale in attività che richiedano assunzione di compiti.
– Distribuire correttamente le attività motorie e sportive nell’arco della giornata.– Riconoscere
in situazioni concrete gli effetti del rapporto alimentazione-benessere-realizzazione personale.
– Fabbisogno calorico medio dei vari nutrienti.
– Distinguere gli alimenti in relazione alla loro densità calorica.
– Il fabbisogno calorico in rapporto all’attività motoria, fisica – Consultare regolarmente le etichette dei cibi e le informazioni nutrizionali.
e sportiva.
– Relazione tra i pasti e le energie necessarie al nostro organismo.
– Un’alimentazione equilibrata: i L.A.R.N. (livelli di assunzione
raccomandati di energia e nutrienti).
– Composizione e valore energetico dei principali alimenti: frutta,
verdura, legumi, pesce.
– Operare una corretta distribuzione dei pasti nell’arco della giornata in relazione alla propria
attività.
– Consumare in quantità adeguata frutta, verdura, legumi, pesce.
– Predisporre menu equilibrati, anche attraverso Laboratori di cucina.
– Abitudini alimentari in Paesi ed epoche diverse.
– Le problematiche alimentari nella storia e nella geografia
(fabbisogno, carestie, eccesso di produzione ecc.).
– Tappe storiche della tecnologia alimentare.
– Cucinare usando tecnologie e metodi diversi, contestualizzati anche alle tappe storiche più
importanti della tecnologia alimentare.
– Il fabbisogno idrico dell’organismo in relazione all’attività motoria,
fisica e sportiva.
– Condotte alimentari devianti.
– Comportamenti alimentari in presenza di malattie.
– Conseguenze fisiche e psichiche della denutrizione, della
malnutrizione e dell’ipernutrizione.
–
–
–
–
– Organismi internazionali che combattono la fame nel mondo.
– Cause storiche, geografiche, politiche della fame nel mondo, la
discussione sulle possibili soluzioni.
– Essere consapevole del problema alimentare nel mondo e contribuire, nei propri limiti personali, a risolverlo
con opportune iniziative e con adeguati comportamenti.
Calcolare e regolare l’equilibrio del proprio bilancio idrico.
Valutare il proprio regime alimentare paragonandolo con un regime equilibrato.
Organizzare la comunicazione per un incontro tra esperti, ragazzi e famiglie sull’educazione alimentare.
Mettere in rapporto le proprie scelte alimentari con le dinamiche relazionali connesse.
EDUCAZIONE ALL’AFFETTIVITA’
CONOSCENZE
(sapere)
ABILITÀ
(saper fare)
– Testi letterari e non che affrontino il problema della
conoscenza di sé, dell’autostima, della ricerca
dell’identità propria del periodo preadolescenziale.
– La preadolescenza nell’arte (pittura, musica, cinema
ecc.).
– Approfondire la conoscenza e l’accettazione di sé, rafforzando l’autostima,
anche apprendendo dai propri errori.
– Comprendere le modificazioni fisiche del proprio corpo e metterle in relazione
con quelle psicologiche e di comportamento sociale.
– Espressioni artistiche dell’affettività e della sessualità
in epoca odierna e in epoche passate.
– Cambiamenti fisici e situazioni psicologiche.
– Essere consapevole delle modalità relazionali da attivare con coetanei e adulti
di sesso diverso, sforzandosi di correggere le eventuali inadeguatezze.
– Leggere e produrre testi (scritti, multimediali, iconici, filmici), oppure condurre
discussioni argomentate su esperienze di relazioni interpersonali significative e
sui problemi dei diversi momenti della vita umana (la nascita, la fanciullezza, la
preadolescenza, la giovinezza, la vita coniugale e familiare, la vecchiaia).
– Anatomia dell’apparato riproduttivo, la fecondazione, la – Riconoscere il rapporto affettività-sessualitànascita, le fasi della vita umana.
moralità.
– L’aspetto culturale e valoriale della connessione tra
– Riconoscere attività e atteggiamenti che sottolineano nelle relazioni
affettività- sessualità-moralità.
interpersonali gli aspetti affettivi e ne facilitano la corretta comunicazione.
A.S. 2013/2014
PROGRAMMAZIONE DI APPROFONDIMENTO LETTERARIO
• L’approfondimento letterario si pone l’obiettivo di
promuovere, da un lato, occasioni di recupero per allievi
con particolare difficoltà di apprendimento e dall’altro,
momenti di consolidamento per gli allievi interessati e
motivati.
Finalità principali saranno:
• Proporre – attraverso letture, analisi, confronti ed esercizi –
modi e percorsi che siano di stimolo per un migliore uso
creativo della lingua scritta e parlata.
• Promuovere un approccio positivo e motivato alla lettura
che consenta l’arricchimento del lessico e una maggiore
proprietà di linguaggio.
Per l’anno scolastico 2013-2014 saranno previste le seguenti attività, articolate
per classi parallele.
Classi Prime
Riflessioni sulla lingua (settembre, ottobre, novembre)
Educazione alla lettura (libro a scelta proposte anche da agenzie del
territorio)
Esercitazioni in vista delle prove Invalsi.
Classi Seconde
Riflessioni sulla lingua (settembre, ottobre, novembre)
Lavorare su un testo narrativo a scelta
Lavorare per mappe interdisciplinari.
Classi Terze
Riflessioni sulla lingua (settembre, ottobre, novembre)
Lavorare su un testo narrativo a scelta
Elementi fondamentali della Lingua Latina
Lavorare per mappe interdisciplinari.
Approfondimento
OBIETTIVI TRASVERSALI classe I
• Sviluppare la capacità di percezione, di osservazione.
• Saper leggere e comprendere.
• Acquisire capacità di analisi e sintesi.
• Rispettare le regole e i principi di collaborazione.
• Sviluppare la coscienza di sé e il senso di responsabilità.
OBIETTIVI TRASVERSALI classe II
• Formulare ipotesi.
• Acquisire capacità procedurali, fare e usare strumenti.
• Assumere il rispetto di sé e degli altri.
• Acquisire una propria autonomia.
• Assumere le proprie responsabilità.
OBIETTIVI TRASVERSALI classe III
• Acquisire capacità di partecipazione attiva e personale alle varie attività.
• Acquisire capacità di stabilire relazioni tra discipline.
• Prendere coscienza dell’esistenza di realtà e di culture diverse ai fini della
tolleranza e della solidarietà.
• Saper individuare le proprie abilità e competenze ai fini dell’orientamento.
• Acquisire un proprio metodo di studio consolidando l’interdisciplinarietà per il
colloquio d’esame.
Approfondimento
OBIETTIVI DIDATTICI
• Diventare più consapevoli della propria voce narrante.
• Migliorare la lettura e la propria scrittura (in termini di accuratezza, coerenza,
chiarezza e profondità dell'espressione).
• Riappropriarsi del proprio territorio e delle proprie radici.
• Capacità di interpretare un testo letterario.
• Capacità di interpretare un periodo storico
METODOLOGIA
Il lavoro si svolgerà in un clima di dialogo e amicizia, dove si legge, si scrive, si immagina,
si ascolta, si riflette insieme e si condividono testi, impressioni, esperienze e idee.
L'approfondimento avviene continuamente attraverso un confronto vivo con i testi, le
letture e le sensibilità coinvolte.
I contenuti saranno rapportati alle esigenze specifiche degli alunni. Ciascun alunno
procederà verso i migliori traguardi raggiungibili rispetto al suo livello di maturazione,
seguendo itinerari personalizzati e tempi adeguati.
Verrà dedicata un’ora settimanale per ciascuna classe durante tutto l’anno scolastico.
Approfondimento
Strategie:
Importante sarà lo studio guidato e assistito ed esercizi graduati per il
coinvolgimento diretto di ciascun alunno.
VERIFICA E VALUTAZIONE
• Le forme di verifiche e di valutazione si effettueranno sia in itinere
che alla fine delle singole unità.
• La verifica del livello di apprendimento sarà effettuata con colloqui,
interrogazioni, conversazioni, esercitazioni individuali e collettive.
• La valutazione verrà intesa come verifica dell’efficacia della
programmazione, come incentivo al perseguimento dell’obiettivo del
massimo possibile sviluppo della personalità, come confronto tra
risultati ottenuti e risultati previsti. Si terrà conto pure, della
situazione di partenza, dei ritmi e dei tempi di apprendimento,
dell’interesse, della motivazione e dell’impegno dimostrato nello
svolgimento dei lavori.
SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA
PROGETTI
Scuola Promaria e Secondaria di primo grado 2013/14
DOCENTE REFERENTE
TITOLO PROGETTO/ATTIVITÀ in orario curriculare
PORTANOME
PROGETTO ED.AMBIENTALE “PATTO TERRITORIALE”
“ A scuola per .., seminare e produrre” ISTITUTO
PORTANOME
GIOCHI DELLE SCIENZE SPERIMENTALI 2014
PORTANOME
SETTIMANA DESS UNESCO 2014
Tema: “ I paesaggi della bellezza dalla valorizzazione alla creatività” Titolo Concorso
“Lo Stretto di Messina tra natura ,tradizioni, arte e sviluppo” ISTITUTO
BOMBACI
GIOCHI MATEMATICI DI SICILIA
PORTANOME
Progetto di educazione ambientale
« Riduzione,Riuso,Riciclo,Recupero». ISTITUTO
CUPITO’
Progetto e Concorso Nazionale “Articolo 9 della Costituzione”
FULCO - MUSCOLINO
LA REPUBBLICA@SCUOLA Secondaria
SPARACINO
SCUOLA SICURA ISTITUTO
ROSA GRAZIA
MASTRONARDO
“IL PASSATO INTORNO A NOI” Primaria Drago
GIOVANNA RUSSO
“VIAGGIO NEL PASSATO” Primaria Drago
R.G. Mastronardo
“Amici sempre” Primaria Drago
PROGETTO MULTIMEDIA
ISTITUTO COMPRENSIVO N. 7 “ENZO DRAGO”
Via Catania, 103 n. 26 – 98124 Messina
SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2012/2013
Sintesi Progetto/Attività
Sezione 1 – Descrittiva
1.1 Denominazione progetto
Multimedia
1.2
Responsabile progetto
Il Dirigente Scolastico
1.3
Obiettivi
Descrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e le metodologie utilizzate. Illustrare eventuali
rapporti con altre istituzioni.
Incrementare le dotazioni informatiche dell’istituzione scolastica;Migliorare l’efficienza dei servizi didattici, amministrativi, di documentazione;Realizzare un
accesso condiviso ad internet.
1.4 Durata
Descrivere l’arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività da svolgere in un anno finanziario
separatamente da quelle da svolgere in un anno.
A.s. 2012/2013
1.5
Risorse umane
Indicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di utilizzare. Indicare i nominativi delle persone
che ricopriranno ruoli rilevanti. Separare le utilizzazioni per anno finanziario.
Personale ata e docente
1.6
Beni e servizi
Indicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione. Separare gli acquisti da effettuare per anno
finanziario.
Risorse finanziarie:Economie anni precedenti; Finanziamenti statali:Risorse strumentaliSpese di funzionamento connesse all’utilizzo dei sussidi
informatici;rinnovo e/o acquisto apparecchiature multimediali.
Data, ________________
Il Responsabile del progetto
Il Dirigente Scolastico
Prof.ssa Giuseppa Scolaro
PON progetti
INFRASTRUTTURE
L’I: C. n7 “ Enzo Drago” in riferimento al bando
10621-05/07/2012
FSER ( Laboratori ed Agenda Digitale )
Partecipa per la richiesta di dotazioni Tecnologiche
( netbook, software, lim, notebook… ) da inserire
nelle aule della scuola.
Azione: A1 Dotazioni Tecnologiche e Laboratori
Multimediali per le scuole del primo ciclo .
Progetto PON F3
ISTITUTO COMPRENSIVO N. 7
“ENZO DRAGO”
Via Catania,103 is. 26 - Tel./Fax 0902939556 - 98124 Messina
C.F. 80006740833 - Email:meic88700qistruzione.it ;
Progetto: F-3-FSE04_POR_SICILIA- 2013-104
•
•
•
•
•
Fondi Strutturali Europei 2007/2013
Competenze per lo sviluppo ( FSE)
Vista la Circolare Ministeriale Prot. AOODGAI/11666 del 31/07/2012 nella
quale vengono date indicazioni per la presentazione delle candidature
relative alla Programmazione dei Fondi Strutturali per la “Realizzazione di
prototipi di azioni educative in aree di grave esclusione sociale e culturale ,
anche attraverso la valorizzazione delle reti esistenti” ( POR FSE)
Il Nostro Istituto Comprensivo n7 “ Enzo Drago” partecipa in rete, con l’I.C.
n1 capofila “ Leonardo da Vinci” Ponteschiavo Messina , al piano di azione
e coesione
“ REALIZZAZIONE AZIONE F 3”
ISTITUTO COMPRENSIVO N. 7 “ENZO DRAGO”
VIA CATANIA, 103- 98124 MESSINA
PON FESR 2007-2013 Asse II “Qualità degli ambienti scolastici” Obiettivo C “Ambienti per l’apprendimento” 2007-2013
– Avviso congiunto prot. AOODGAI/7667 del 15/06/2010 e s.m.i.
Con nota prot. AOODGAI 13207 del 28 settembre 2012 il Miur – Dipartimento per la Programmazione – Direzione Generale
per gli Affari Internazionali, Ufficio IV – Programmazione e Gestione dei Fondi Strutturali Europei e Nazionali per lo Sviluppo e
la Coesione Sociale, avente ad oggetto “Autorizzazione dei piani di intervento e prime disposizioni attuative per le Istituzioni
Scolastiche ammesse al finanziamento annualità 2012/2013, ha autorizzato, nell’ambito dell’Avviso Congiunto Prot. AOODGAI
/7667 del 15.06.2010, a questa Istituzione Scolastica, i seguenti progetti:
Codice nazionale
C-1-FESR06_POR_SICILIA-2010-1273
C-1-FESR06_POR_SICILIA-2010-1292;
importo
349.938,40 Plesso Principe di Piemonte
16.076,82 Plesso Enzo Drago
C-3-FESR06_POR_SICILIA-2010-1034; 152.914,68 Plesso Enzo Drago
C-4-FESR06_POR_SICILIA-2010-948;
1.415,68 Plesso Enzo Drago
C-5-FESR06_POR_SICILIA-2010-837;
176.960,00 Plesso Enzo Drago
Totale Euro 697.305,58
L’Asse II “Qualità degli ambienti scolastici”, del Programma Operativo Nazionale “Ambienti per l’Apprendimento”, a
valere sul FESR, finanzia progetti finalizzati alla riqualificazione degli edifici scolastici.
I sopra indicati progetti sono stati deliberati dal Collegio Docenti in data
La
descrizione
sintetica
dell’Obiettivo/Azione /i C1,C2,
C3, C4, C5 è riassunta dalla
presente tabella: Obiettivo C
Incrementare la qualità delle infrastrutture scolastiche, l’ecosostenibilità e la sicurezza
degli edifici scolastici; potenziare le strutture per garantire la partecipazione delle persone
diversamente abili e quelli finalizzati alla qualità di vita degli studenti.
Azione C1
Interventi per il risparmio energetico
Azione C2
Interventi per garantire la sicurezza degli edifici scolastici
Azione C3
Interventi per aumentare l’attrattività degli istituti scolastici
Azione C4
Interventi per garantire l’accessibilità a tutti gli operatori scolastici
Azione C5
Interventi finalizzati a promuovere le attività sportive, artistiche e ricreative.
Con l’Europa investiamo nel vostro futuro
ISTITUTO COMPRENSIVO N.7 “ENZO DRAGO”
Via Catania, 103 is. 26 c- 98124 Messina
SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA
Sintesi Progetto/Attività
Indicare i responsabili del progetto.
Dirigente Scolastico Prof.ssa Giuseppa Scolaro
Indicare Codice e denominazione del progetto.
Progetto Pon C- 1- FSE – 2013- 1774
Autorizzato con nota Miur prot. AOODGAI- 8387 del 31/07/2013 avente per oggetto”Programmazione
dei Fondi Strutturali 2007/2013 – Programma Operativo Nazionale: Competenze per lo
Sviluppo”2007IT051PO007 – finanziato con il FSE. Circolare AOODGAI prot. 2373 del 26.02.2013Autorizzazione Piano Integrato – Anno scolastico 2013/14
e Deliberato dal Collegio Docenti in data 17/10/2013
1.2 Responsabili progetto
Indicare i responsabili del progetto.
Dirigente Scolastico Prof.ssa Giuseppa Scolaro
1.3 Obiettivi
Descrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le
finalità e le metodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni.
Finalità:
 Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani.
Obiettivi:
 Migliorare la socializzazione, la partecipazione e la comunicazione
 Ampliare l’offerta formativa, mediante attività volte a sviluppare attitudini e potenzialità
degli allievi.
 Ampliare gli scambi di esperienze e le contaminazioni costruttive tra scuola e mondo
esterno
 Realizzare un effettivo rinnovamento della didattica.
Moduli e Destinatari: Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave
I nutrienti amici della salute
Alunni scuola primaria Drago
Logica-mente
Alunni scuola primaria Drago
Let’s speak english
Alunni scuola primaria Drago
Smart english
Alunni scuola primaria P.Piemonte
Fabulando
Alunni scuola primaria P.Piemonte
Noi e la logica
Alunni scuola primaria P.Piemonte
Sapore e sapere
Alunni scuola primaria P.Piemonte
Scientificamente
Alunni scuola secondaria 1° Drago
Matematica e logica: mettersi alla prova Alunni scuola secondaria 1° Drago
I willsurvive
Alunni scuola secondaria 1° Drago
Metodologie:
metodo di insegnamento-apprendimento di tipo esperienziale-cooperativo; discussioni e riflessione;
indagini e approfondimenti; visione di filmati e documentari, lavoro di gruppo, lezioni interattive,
visite guidate, Problem solvine, E-learning, Peer educatione, Cooperative learning, Role Play,
approccio ludico….
Rapporti:
 Autorità di gestione
1.4 Durata
Descrivere l’arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative
individuando le attività da svolgere in un anno finanziario separatamente da quelle da
svolgere in un anno.
 Anno scolastico 2013-2014
1.5 Risorse umane
Indicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si
prevede di utilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti .
Separare le utilizzazioni per anno finanziario.
 Dirigente Scolastico, Gruppo operativo del Piano (GOP), Referente per la valutazione,
Facilitatore/animatore, Esperti ,Tutor , Personale Ata
1.6 Beni e servizi
Indicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione.
Separare gli acquisti da effettuare per anno finanziario.
Risorse finanziarie
Finanziamento UE Risorse strumentali
 Beni di consumo (carta, cancelleria, stampati e facile consumo);
 Materiali didattici specifici.
 Sussidi didattici ed audiovisivi, laboratori.
Messina,22.08.13
Il Responsabile del Progetto
Il Dirigente Scolastico
Prof.ssa Giuseppa Scolaro
ISTITUTO COMPRENSIVO N. 7 “ENZO DRAGO”
Via Catania, 103 n. 26 – 98124 Messina
SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA
Sezione 1 – Descrittiva
1.1 Denominazione progetto
Progetto Pon D-1-FSE-2013-697
Autorizzato con nota Miur prot. AOODGAI- 8387 del 31/07/2013 avente per
oggetto”Programmazione dei Fondi Strutturali 2007/2013 – Programma Operativo Nazionale:
Competenze per lo Sviluppo”2007IT051PO007 – finanziato con il FSE. Circolare AOODGAI prot.
2373 del 26.02.2013- Autorizzazione Piano Integrato – Anno scolastico 2013/14
e Deliberato dal Collegio Docenti in data 17/10/2013
1.2 Responsabile progetto
Dirigente Scolastico Prof.ssa Giuseppa Scolaro
1.3 Obiettivi
Descrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e
le metodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni.
Obiettivi:
Programmare ed insegnare con le nuove tecnologie;
Espandere e migliorare gli investimenti nel capitale umano promuovendo l’attuazione di didattiche
multimediali.
Destinatari:
Il progetto prevede che il personale acquisisca competenze efficaci al fine di aprire la propria didattica ai
modelli on line e nello stesso tempo avere il controllo con il computer.
Il fine è l’acquisizione di competenze avanzate sull’uso delle nuove tecnologie in modo da produrre anche
materiale multimediale utilizzabile in diverse formazioni didattico-educative.
Metodologie:
Creare ambienti entro cui organizzare le forme di conoscenza avvalendosi di una metodologia didattica
fondata sulla ricerca-azione;
Acquisire testi e contenuti da internet e modificarli in base ai propri obiettivi disciplinari;
Acquisire competenze per la gestione di un laboratorio di informatica.
1.4 Durata
Descrivere l’arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le
attività da svolgere in un anno finanziario separatamente da quelle da svolgere in un anno.
Anno scolastico 2013/2014
1.5 Risorse umane
Indicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di
utilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti. Separare le utilizzazioni
per anno finanziario.
Dirigente Scolastico, Facilitatore, Referente per la valutazione, Docente esperto esterno, Tutor docente
interno, personale ata
1.6 Beni e servizi
Indicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione. Separare
gli acquisti da effettuare per anno finanziario.
Finanziamento Unione Europea
Beni strumentali:
Utilizzare contenuti e strumenti informatici, laboratorio di inglese, laboratorio di francese, laboratorio di
informatica, laboratorio di musica, tablet, Lim, tavolo digitale per rinnovare le proprie metodologie di
insegnamento.
Data, 22/08/2013
Il Responsabile del Progetto
Dirigente Scolastico
(Prof.ssa Giuseppa Scolaro)
Programma Operativo Regionale 2007 IT161PO011 FESR Sicilia
Con l’Europa , investiamo nel vostro futuro
ISTITUTO COMPRENSIVO N.7 “ENZO DRAGO”
Via Catania, 103 is. 26 c- 98124 Messina
SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA
Sintesi Progetto/Attività
Sezione 1 – Descrittiva
1.1 Denominazione progetto
Indicare Codice e denominazione del progetto.
Progetto Pon A-1-FESR06_POR_SICILIA-2012-1127
Autorizzato con nota Miur prot. AOODGAI/9412 del 24/09/2013 avente per oggetto:
Programmazione dei Fondi Strutturali Europei 2007/2013 – Riferimento avviso prot. n. 10621 del
05/07/2012 per la presentazione delle proposte relative all’Asse I “Società dell’Informazione e della
conoscenza”, Obiettivo A) “Incrementare le dotazioni tecnologiche e le reti delle istituzioni
scolastiche “, Obiettivo B) “Laboratori per migliorare l’apprendimento delle competenze chiave” a
carico del Programma Operativo Regionale – FESR2007IT161PO011 della Regione Siciliana.
Annualità 2013 e 2014, attuazione dell’Agenda digitale . Autorizzazione dei piani presentati dalle
scuole.
Deliberato dal Collegio Docenti in data 17/10/2013
Indicare i responsabili del progetto.
Dirigente Scolastico Prof.ssa Giuseppa Scolaro
Descrivere gli obiettivi misurabili che si intendono
perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e le
metodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con
altre istituzioni.
Finalità:

Ampliare e sostenere l’offerta di istruzione.
Obiettivi:

Realizzare un effettivo rinnovamento della didattica;

Migliorare i risultati del sistema di istruzione con
riguardo all’acquisizione delle competenze chiave
mediante l’introduzione della pratica educativa di
linguaggi digitali e tecnologie

Realizzare un laboratorio mobile per la scuola media
“Informatica in classe con i tablet”;

Realizzare un laboratorio mobile per la scuola
primaria E.Drago “Didattica innovativa con
l’informatica”;

Realizzare un laboratorio mobile per la scuola
primaria Principe di Piemonte “Studiare con tablet e
netbook”
Rapporti:

Autorità di gestione
Indicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione.
Separare gli acquisti da effettuare per anno finanziario.
Risorse finanziarie: Finanziamento UE per Acquisto attrezzature, compensi per installazione,
progettazione, collaudo e spese di pubblicità
Indicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si
prevede di utilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti .
Separare le utilizzazioni per anno finanziario.

Dirigente Scolastico, Dsga, Progettista, Collaudatore,.
Descrivere l’arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative
individuando le attività da svolgere in un anno finanziario separatamente da quelle da
svolgere in un anno.

Anno scolastico 2013/14 – da concludersi entro il 31/03/2014.
Messina,30/09/2013
Il Responsabile del Progetto
Il Dirigente Scolastico
Prof.ssa Giuseppa Scolaro
TITOLO: A scuola per “seminare e produrre”
Proposta di Progetto di educazione ambientale e alimentare
Ipotesi di progetto :
Adottare zone verdi limitrofe o attigue all’istituto per migliorarne la conservazione e la fruizione attraverso un percorso di
classificazione storico- scientifico ( Es. Villa Dante ) allo scopo di rendere un area verde della città fruibile per azioni didattiche
nel campo come laboratorio ambientale all’aperto.
Orto a scuola: piantumazione e gestione delle piante officinali
Progettazione di aiuole che sviluppano un tema scelto.
Destinatari:
Alunni della scuola primaria e secondaria di primo grado :
In particolare ogni classe seguirà un percorso in base all’età dell’alunno e alle programmazioni dell’anno in corso.
Tempi:
.
Dal mese di Ottobre, per tutta la durata dell’anno scolastico, in orario curriculare ed extracurriculare con orari da concordare in
seguito con i docenti coinvolti.
Le attività si svolgeranno a settimane alterne tra le tipologie di scuola primaria e secondaria con la presenza di almeno due
insegnanti e di un esperto. S i prevede di lavorare con piccoli gruppi di alunni per volte che si alternano in una formazione
eterogenea ma equilibrata .
In collaborazione con : Ente ARPA S.T. Messina – ANISN sez. Messina
Finalità
Il progetto fa ferimento ai contenuti etici dell’Educazione Ambientale, non ridotta a semplice studio dell’ambiente naturale, ma
come azione che promuove cambiamenti negli atteggiamenti e nei comportamenti sia a livello individuale che collettivo. Concetti
e conoscenze, non sono nozioni fine a se stessi e la scelta dei metodi e degli strumenti vuole promuovere processi intenzionali di
cambiamento attraverso l’azione.
Obiettivi generali:
studio della realtà in cui vivono gli alunni, per educare alla fruizione, al rispetto e alla tutela del patrimonio comune
apertura al territorio
consapevolezza delle trasformazioni ambientali, in particolare quelle ad opera dell’intervento dell’uomo
formare competenze
incoraggiare l’assunzione di comportamenti virtuosi
promuovere una efficace ed effettiva collaborazione tra scuola e famiglia
Obiettivi didattici
conoscenza dell’ambiente scelto
comprendere i concetti di ecosistema , biodiversità e indicatori biologici
conoscenza delle problematiche ambientali legate all’intervento dell’uomo
conoscenza degli strumenti per rappresentare il territorio
Obiettivi educativi
conoscere la realtà del verde vicino casa
sviluppare la consapevolezza dell’importanza del verde come qualità della vita
sensibilizzare al rispetto assumendo atteggiamenti responsabili e consapevoli Educare al rispetto dell’ambiente domestico, scolastico, urbano e
naturale
Educare al risparmio energetico ed alla raccolta differenziata dei rifiuti
Educare a valutare comportamenti etici finalizzati allo sviluppo sostenibile
sviluppare la capacità di osservazione, analisi, confronto e sintesi
acquisire fiducia nelle proprie capacità
utilizzare un linguaggio specifico e comunicare le esperienze attraverso linguaggi diversificati
Metodologia operativa
La metodologia della pratica laboratoriale sul campo, sarà uno strumento per coinvolgere con una partecipazione attiva tutti i destinatari,
stimolandone creatività e riflessioni.
lezioni frontali
laboratori didattici
uso del laboratorio di scienze
laboratorio artistico
laboratorio di tecnologia
uso della LIM
uso del laboratorio multimediale
escursioni sul campo per l’osservazione, l’analisi, la raccolta e il riconoscimento
Escursioni previste:
visita d’Istruzione presso l’Istituto Cuppari come esempio di agricoltura ecosostenibile
visite d’istruzione presso Frantoi e Palmenti
escursione guidata presso il parco della forestale per visitare il percorso del centro Polifunzionale di Camaro
•
Conclusioni

analisi di tutto il materiale sviluppato per realizzare un pieghevole

sintesi di tutte le osservazioni e conoscenze acquisite

preparazione delle pagine del pieghevole o cartelloni

considerazioni sulla qualità della vita della zona della città esaminata

far conoscere i risultati a chi si ritiene più opportuno

produzione multimediale di una presentazione in power-point
“I Giochi delle Scienze Sperimentali”
La scienza in gioco per gli studenti delle scuole secondarie di primo grado, quarta edizione.
L’ANISN (Associazione Nazionale Insegnanti di Scienze Naturali), con il patrocinio del MIUR, organizza per l’anno
Scolastico 2013/2014 “ I Giochi delle Scienze Sperimentali” per la scuola secondaria di primo grado, con lo scopo
di iniziare un costruttivo confronto tra le realtà scolastiche delle varie regioni. I Giochi sono rivolti agli studenti delle
classi terze. L’iniziativa nasce sull’esempio delle ormai consolidate e prestigiose Olimpiadi di Scienze, rivolte alle
scuole superiori . Lo svolgimento dei Giochi delle Scienze sperimentali si articolerà in tre fasi successive, come
precisato nel bando del concorso inserito nel sito www.anisn.it
I Giochi delle Scienze Sperimentali consistono in prove scritte formate da domande a
scelta multipla o aperta riguardanti diversi argomenti scientifici. I quesiti, indipendenti l’uno dall’altro, sono volti ad
accertare la capacità di analizzare, interpretare e selezionare informazioni su vari aspetti delle conoscenze scientifiche
e di utilizzare procedure trasversali e strumenti logici e matematici per individuare o proporre corrette soluzioni.
Fasi di svolgimento :
Fase di Istituto: è finalizzata a selezionare gli alunni partecipanti alla successiva fase .
Ogni Istituto individuerà autonomamente le modalità di selezione degli studenti (numero massimo 25) che
affronteranno la prova d’istituto, predisposta dall’ANISN e inviata alla scuola poco prima del giorno della
somministrazione. La gara di Istituto si svolgerà l’11 marzo 2014, alle ore 11.00, all’interno degli Istituti che hanno
aderito all’iniziativa. La graduatoria d’istituto sarà comunicata al Referente regionale, mediante apposito
modulo, entro il 19 marzo 2014.
Fase Regionale: la prova regionale si svolgerà contemporaneamente in tutta Italia il
27 marzo 2014, alle ore 11.00, e sarà sostenuta dagli studenti primi classificati di ciascuna scuola,
nella nostra sede polo di riferimento per la Sicilia Orientale:
7° Istituto Comprensivo“E. Drago”di Messina
.
Referente ANISN per la Sicilia Orientale : Prof .ssa Maria Portanome
GIOCHI MATEMATICI DI SICILIA
Anche quest’anno la scuola parteciperà ai Giochi Matematici di Sicilia indetti
dall’associazione AICM (Associazione degli Insegnanti e dei Cultori di Matematica).
Lo scopo della gara è quello di far scoprire agli alunni aspetti della matematica
diversi dal puro calcolo.
Ai giochi parteciperanno gli alunni delle classi V della scuola elementare, sia dell’E.
Drago che della P. di Piemonte, e le tre classi della scuola secondaria di primo grado.
La prima prova di qualificazione si terrà nel mese di Novembre e nel corso dell’anno
scolastico si svolgeranno le varie prove fino ad arrivare alla Finale Regionale.
Nell’anno scolastico precedente quattro alunni, due della scuola secondaria di I
grado e due della scuola elementare, si sono classificati nei primi posti della Finale
Provinciale e hanno partecipato alla Finale Regionale che si è svolta a Palermo.
Progetto di educazione ambientale
« Riduzione,Riuso,Riciclo,Recupero».
•
Considerata la valenza formativa del progetto, le azioni sinergiche previste e i risultati conseguiti nella precedente edizione, si riportano i
punti essenziali del progetto di cui trattasi e dei ruoli dei partners per la opportuna valutazione da parte delle Istituzioni Scolastiche circa
l’adesione.
•
“Il progetto di educazione ambientale denominato “Riduzione, Riuso, Riciclo, Recupero” è rivolto a tutte le Istituzioni Scolastiche del
Comune di Messina e si svilupperà attraverso informazioni e sensibilizzazione nelle azioni essenziali per la gestione di un corretto ciclo
integrato del rifiuto al fine di ridurlo, riciclarlo e riutilizzarlo.
•
•
•
•
•
a)
•
a)
L’obiettivo del Progetto è sensibilizzare gli studenti ad acquisire conoscenze traducibili in nuove capacità comportamentali, più
consapevoli e responsabili, al fine di una riduzione dei rifiuti e del loro recupero e riuso.
Il Progetto si svolgerà durante tutto l’anno scolastico 2013/2014 e comprenderà due tipologie di intervento:
attività di formazione, informazione sulle tematiche sopra indicate, nonché la messa in atto, presso i plessi principali degli Istituti scolastici
di ogni ordine e grado del comune di Messina, della raccolta differenziata relativa a: carta, cartone, plastica, alluminio, per il loro
possibile riuso. A tal fine, ogni plesso principale degli Istituti del Comune di Messina, sarà dotato di apposite isole ecologiche.
Attività di sensibilizzazione per gli studenti e le loro famiglie sulle problematiche relative ai rifiuti tecnologici, ancora poco conosciuti,
attraverso lo di sviluppo del “Progetto Leonardo”, già esistente sul territorio nazionale che prevede la raccolta differenziata di
consumabili esausti dei sistemi di stampa elettronica e di telefoni cellulari e di un possibile riuso o riciclo. Il Progetto Leonardo verrà
realizzato non solo presso i plessi scolastici principali degli Istituti del Comune di Messina ma anche presso quelli della
provincia di Messina. A tal fine ogni plesso principale del Comune e della provincia di Messina sarà dotato di appositi Eco Box, adibiti alla raccolta
differenziata dei predetti rifiuti tecnologici e non graverà nel budget finanziario del Progetto.
Ruolo dei Partners
Di seguito si specifica il ruolo svolto da ciascun Partner nel Progetto ed il suo coinvolgimento o meno nella relativa copertura finanziaria.
Il COMUNE DI MESSINA patrocinerà il progetto e si impegnerà a mettere a disposizione, una struttura atta ad ospitare un minino
di 800 alunni con spazi adeguati per la fruizione della mostra attinente al concorso “ Piccoli Gesti per un Mondo Migliore” , facendosi
carico dei costi in relazione alla specificità della struttura. Detti costi non faranno parte del budget di spesa di cui al successivo punto 3.
L’USP ME si occuperà di coinvolgere e coordinare le scuole attraverso la realizzazione di una rete finalizzata al raggiungimento
degli obiettivi del Progetto. Esso inoltre divulgherà e promuoverà tutte le iniziative inerenti al Progetto in sinergia con i Partner e senza
costi.
La PROVINCIA DI MESSINA, patrocinerà il Progetto e in sinergia con i Partners divulgherà e promuoverà tutte le iniziative inerenti
al Progetto. Essa parteciperà alla copertura finanziaria del Progetto ed attraverso il proprio laboratorio provinciale In.F.E.A., coordinerà
l’attività progettuale inserendola nella Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti, attività che da anni è in itinere.
MESSINAMBIENTE si occuperà del servizio di trasporto della frazione raccolta separatamente nelle isole ecologiche posizionate
nei plessi principali delle Istituzioni scolastiche del comune di Messina, sostenendone i costi.
TIRRENOAMBIENTE si occuperà di ideare e produrre il materiale didattico formativo - informativo; gestire i contatti con le scuole
mediante visite periodiche (fase inziale – intermedia – finale ) utili a monitorare il coinvolgimento degli alunni e delle famiglie in relazione
alle tematiche trattate nel Progetto; provvederà alla pianificazione della campagna di comunicazione, provvederà all’organizzazione della
manifestazione di premiazione finale a conclusione del Progetto. Inoltre parteciperà alla copertura finanziaria del Progetto.
ECO RECUPERI provvederà alla fornitura e posizionamento degli Eco Box presso i plessi scolastici principali del comune e della
provincia di Messina ed effettuerà la raccolta della frazione tecnologica differenziata,sostenendone i costi.
•
CONCORSO
DESS Unesco 2013 – < I Paesaggi della Bellezza>
“Lo Stretto di Messina tra natura, tradizioni, arte e sviluppo”
Il nostro Istituto partecipa al concorso indetto dall’ARPA sez ME
“Lo Stretto di Messina tra natura, tradizioni, arte e sviluppo” che si inserisce nelle attività della Settimana Unesco di Educazione allo
Sviluppo Sostenibile 2013
< I Paesaggi della Bellezza>.
Il Concorso è finalizzato alla promozione della cultura ambientale nella sua dimensione ecologica ed antropologica, nonché alla diffusione di
modelli di sviluppo ecosostenibile.
Con i seguenti elaborati :
Scuola Primaria Enzo Drago:
classi : prime A e B, seconde A e B terze A e B quarte A e B quinte A e B
il Titolo unisce tutti gli elaborati delle classi
"Il luccichio del mio mare: storia, realtà e ciò che sarà"
In formato cartaceo e una drammatizzazione in DVD.
Scuola Primaria Principe di Piemonte:
classe III A “La bellezza dello Stretto: titolo “Messina tra storia e paesaggi mozzafiato” in formato CD PPT.
Classe III B “Cucina tradizioni locali “A tavola …. Con i sapori dello stretto in formato CD PPT.
classi VA e VB Titolo: “Lo stretto di Messina Leggende e tradizioni” in formato digitale .
classe VC Titolo: “ La Madonnina bellezza dello stretto” in formato cartaceo .
Scuola Secondaria E.Drago:
classi IIB e IID Titolo: “ Lo stretto di Messina e i suoi mostruosi abitanti: I pesci Abissali” in formato cartaceo e digitale .
@Scuola
http://scuola.repubblica.it/
Da quest’anno l’Istituto aderisce anche al progetto nazionale
Repubblica@Scuola, promossa dal quotidiano “La Repubblica”, volto ad
avvicinare gli studenti non soltanto alla scrittura, in particolare a quella
giornalistica, ma anche, e soprattutto, a stimolare la loro curiosità verso il
mondo che li circonda esercitandola in modo non ingenuo, ma critico.
Gli studenti-reporter, guidati dai docenti caporedattori e dalla Referente
d’Istituto, costituiscono dei team di lavoro, con accesso on-line al sito
dedicato all’Istituto “Enzo Drago” all’interno del portale di
Repubblica@scuola:
http://scuola.repubblica.it/sicilia-messina-ic7enzodrago/
con la possibilità di scrivere i loro articoli sia su temi liberi, nella sezione
“dalla scuola”, sia sui temi proposti, di volta in volta, dalla redazione
nazionale del quotidiano.
La “vetrina della scuola”, sempre on-line, permette di dare visibilità nazionale
all’Istituto e ai suoi giovani redattori che si trovano in un dialogo ideale con i
coetanei di tutta l’Italia, utile per stimolarli, anche attraverso campionati di
scrittura, ad una positiva competizione volta all’approfondimento del proprio
sapere e della propria partecipazione alla vita civile del nostro Paese.
Progetto e Concorso Nazionale
“Articolo 9 della Costituzione”
•
Promuovere una cittadinanza attiva per valorizzare il patrimonio culturale della memoria
storica a cento anni dalla Prima Guerra Mondiale è l’intento di questo Progetto Nazionale ed
il motivo per cui la Scuola Secondaria di primo grado ha deciso di aderirvi. I ragazzi delle
classi terze, infatti, potranno – nello spirito dell’educazione tra pari – far parte della
commissione giudicatrice che valuterà i lavori, le risorse, i filmati e tutto ciò che i loro
compagni delle Secondarie superiori realizzeranno nell’ambito del progetto, potendo, così, in
cambio, usufruire di materiali innovativi e creativi per accostarsi alla memoria storica. I
promotori del progetto, infatti, e i docenti del nostro Istituto sono convinti che non si possa
crescere e formarsi senza la consapevolezza del valore della memoria e senza riflettere in
modo approfondito, al di là della celebrazione delle ricorrenze di eventi importanti, su questi
stessi eventi – per altro parte fondamentale del programma di Terza – e sulle conseguenze
che essi hanno provocato. Tutti gli studenti partecipanti al progetto potranno usufruire di
lezioni in streaming da parte di esperti, visite guidate e risorse didattiche, già disponibili sul
sito www.articolo9dellacostituzione.it
LA SCUOLA VA A TEATRO
PREMESSA
Il teatro non è finzione ma l’ aspetto reale di essa e assistere a spettacoli
“dal vivo” è un esperienza diretta, sensoriale, percettiva ed emotiva per
conoscere e riconoscere se stessi, gli altri, il mondo.
Assistere ad una rappresentazione teatrale è una esperienza piuttosto
rara per i
ragazzi della nostra scuola per cui si coglie con entusiasmo l’ occasione
offerta dal teatro , “V.Emanuele” che propone anche per l’ anno scolastico
2012/13 l’ abbonamento studenti al costo di 31,00 € a quattro spettacoli
,diversificati dal punto di vista dei generi , dei linguaggi, dei contenuti,
adatti ad un pubblico giovane ancora da educare all’ ascolto, alla visione
e al commento dei testi teatrali.
Gli spettacoli del cartellone riservato agli studenti saranno rappresentati
da Febbraio a Maggio, nei giorni di venerdì e sabato, in orario
pomeridiano e avranno inizio alle ore 17.00.
Progetto di educazione ambientale -” Riduzione,Riuso,Riciclo,Recupero”.
PREMESSA
L’Istituto aderisce all’iniziativa solo per la raccolta differenziata presso i locali della scuola, ma non al concorso rivolto agli alunni.
Il progetto si articolerà per tutto il corso dell’anno scolastico con gli stessi tempi e metodi indicati nel regolamento di seguito.
Si rende noto alle SS. LL che la Provincia Regionale di Messina – Assessorato Ambiente, l’A.T.O. ME 3 S.p.A., Messinambiente S.p.A.,
la Coop Rete Abile a.r.l., Tirrenoambiente S.p.A., la Eco-Recuperi s.r.l. hanno predisposto un progetto di educazione ambientale
denominato -” Riduzione,Riuso,Riciclo,Recupero” chiedendo la collaborazione di quest’Ufficio per la promozione e divulgazione
dell’iniziativa senza alcun onere per le scuole.
Considerata la valenza formativa del progetto e le azioni sinergiche previste, si riportano i punti essenziali del progetto di cui trattasi e dei ruoli
dei partners per la opportuna valutazione da parte delle Istituzioni Scolastiche circa l’adesione.
“Il progetto di educazione ambientale denominato “Riduzione, Riuso, Riciclo, Recupero” è rivolto a tutte le Istituzioni Scolastiche del
Comune di Messina e si svilupperà attraverso informazioni e sensibilizzazione nelle azioni essenziali per la gestione di un corretto ciclo
integrato del rifiuto al fine di ridurlo, riciclarlo e riutilizzarlo.
L’obiettivo del Progetto è sensibilizzare gli studenti ad acquisire conoscenze traducibili in nuove capacità comportamentali, più consapevoli e
responsabili, al fine di una riduzione dei rifiuti e del loro recupero e riuso.
Il Progetto si svolgerà durante tutto l’anno scolastico 2012/2013 e comprenderà due tipologie di intervento:
attività di formazione, informazione sulle tematiche sopra indicate, nonché la messa in atto, presso i plessi principali degli Istituti scolastici di
ogni ordine e grado del comune di Messina, della raccolta differenziata relativa a: carta, cartone, imballaggi in plastica, imballaggi in
alluminio, banda stagnata e acciaio, imballaggi in vetro e abiti usati per il loro possibile riuso. A tal fine, ogni plesso principale degli Istituti
del Comune di Messina, sarà dotato di apposite isole ecologiche. Tale attività, considerata dai Partners, una prosecuzione delle attività
avviate negli scorsi anni dall’Ufficio Scolastico Provinciale e dal Laboratorio Provinciale In.F.E.A., verrà estesa negli anni successivi
anche agli Istituti Scolastici della Provincia di Messina.
Attività di sensibilizzazione per gli studenti e le loro famiglie sulle problematiche relative ai rifiuti tecnologici, ancora poco conosciuti, attraverso
lo di sviluppo del “Progetto Leonardo”, già esistente sul territorio nazionale che prevede la raccolta differenziata di consumabili esausti
dei sistemi di stampa elettronica e di telefoni cellulari e di un possibile riuso o riciclo. Il Progetto Leonardo verrà realizzato non solo
presso i plessi scolastici principali degli Istituti del Comune di Messina ma anche presso quelli della provincia di Messina. A tal
fine ogni plesso principale del Comune e della provincia di Messina sarà dotato di appositi Eco Box, adibiti alla raccolta differenziata dei
predetti rifiuti tecnologici e non graverà nel budget finanziario del Progetto.
Ruolo dei partners
La Provincia di Messina, patrocinerà il Progetto e in sinergia con l’Ufficio Scolastico dell’ambito territoriale di Messina divulgherà e
promuoverà tutte le iniziative inerenti al Progetto. Parteciperà alla copertura finanziaria del Progetto ed attraverso il proprio laboratorio
provinciale In.F.E.A., coordinerà tutta l’attività progettuale, inserendola nella Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti, quale
prosecuzione di analoghe attività già svolte, in pregressi anni scolastici, in materia di riuso e riciclo di rifiuti raccolti in modo differenziato.
ATO ME3 gestirà i contatti con le scuole mediante visite periodiche (fase iniziale – intermedia – finale) utili a monitorare il coinvolgimento degli
alunni e delle famiglie in relazione alle tematiche trattate nel Progetto e gestirà in sinergia con Tirrenoambiente S.p.A. la campagna di
comunicazione.
ATO ME 3 parteciperà alla copertura finanziaria del Progetto.
MESSINAMBIENTE S.p.A. si occuperà del servizio di trasporto di tutte le frazioni merceologiche di rifiuti raccolti in modo differenziato nelle
isole ecologiche allocate nelle singole scuole, sostenendone i costi. Detti costi non faranno parte del budget di spesa di cui al successivo
Punto 3.
RETE ABILE provvederà al posizionamento delle isole ecologiche presso i plessi scolastici principali. Si occuperà inoltre della selezione,
riduzione volumetrica e immissione in filiera del materiale proveniente dalla raccolta differenziata di cui al Punto 1, a). Tutti detti costi non
faranno parte del budget di spesa di cui al successivo Punto 3. Inoltre parteciperà alla copertura finanziaria del Progetto.
TIRRENOAMBIENTE si occuperà di ideare e produrre i kit didattici informativo-formativi per le singole scuole partecipanti ; gestirà i contatti
con le scuole mediante visite periodiche (fase iniziale – intermedia – finale ) utili a monitorare il coinvolgimento degli alunni e delle
famiglie in relazione alle tematiche trattate nel Progetto; provvederà alla pianificazione ed attuazione della campagna di comunicazione in
sinergia con ATO ME 3 S.p.A.; provvederà all’organizzazione della manifestazione di premiazione finale a conclusione del Progetto.
Inoltre parteciperà alla copertura finanziaria del Progetto.
ECO RECUPERI provvederà alla fornitura e posizionamento degli Eco Box presso i plessi scolastici principali del Comune e della Provincia di
Messina ed effettuerà la raccolta della frazione tecnologica differenziata, sostenendone i costi. Detti costi non faranno parte del budget di
spesa di cui al successivo Punto 3.
Premesso quanto sopra, le Istituzioni Scolastiche interessate all’attività progettuale, dovranno compilare la scheda allegata e
dichiarare il proprio interesse a costituirsi in rete con i soggetti proponenti .
IL Dirigente
Emilio Grasso
SCUOLA SICURA
• Il progetto intende promuovere la cultura della
sicurezza attraverso la conoscenza di norme e
la prevenzione dei rischi. Si propone di esaltare i
valori di solidarietà e di collaborazione. E’ rivolto
a tutti gli studenti e a tutti gli addetti della scuola.
• In qualità di esperto ASPP programmerò,
durante il corso dell’anno scolastico e sotto la
supervisione del Dirigente Scolastico, attività,
simulazioni e corsi di formazione - informazione
adeguati, in relazione alla circolare Ministeriale
29 aprile 1999,n.119.
Referente
Prof. Andrea Sparacino
PROGETTO“IL PASSATO INTORNO A NOI”
FINALITA’: Riconoscere le tracce delle antiche civiltà greca e romana presenti nel territorio siciliano ed analizzarle per
ricostruire quadri di civiltà.
OBIETTIVI:
Conoscere ed analizzare la religione e le principali divinità degli antichi Greci e degli antichi Romani.
Conoscere la funzione e la struttura del tempio e del teatro presso i Greci.
Conoscere aspetti della vita dei Romani: le abitazioni, le terme, gli spettacoli.
Produrre informazioni da tracce della civiltà greca e della civiltà romana presenti nel nostro territorio.
Riconoscere ed apprezzare le espressioni artistiche della civiltà greca e della civiltà romana presenti in Sicilia.
DESTINATARI:
Alunni delle classi quinte della Scuola Primaria “E. Drago”
METODOLOGIA:
Letture – conversazioni – ricerche – visione di filmati relativi alle antiche civiltà greca e romana – analisi, riproduzione dei
caratteri dell’alfabeto greco e comparazione con quello italiano – lettura e scrittura dei numeri romani – illustrazioni realizzazione di cartelloni esplicativi - realizzazione di un DVD relativo alle varie fasi di sviluppo del progetto.
DOCENTI:
Docenti delle classi quinte (G. Caliri – M. Caruso - P. Centorrino – L.Larcan – R. G. Mastronardo – A. Romaniello)
TEMPI:
INTERO ANNO SCOLASTICO
Le attività si svolgeranno in modo trasversale coinvolgendo tutte le discipline, per la durata dell’intero anno scolastico, in
orario curriculare.
Si prevedono, inoltre, 3 incontri con gli alunni, in orario pomeridiano, per la realizzazione del prodotto finale.
PRODOTTO FINALE: Cartelloni di sintesi – DVD
MATERIALE E STRUMENTI:
Libri – CD – DVD – computer – macchina fotografica – fotocamera – LIM - materiale di facile consumo.
PROGETTO: “VIAGGIO NEL PASSATO”
FINALITA’: Promuovere la formazione personale e sociale degli alunni mediante la conoscenza della civiltà cinese di ieri e di
oggi.
OBIETTIVI:
Conoscere ed analizzare le antiche civiltà orientali: LA CIVILTA’ CINESE
Conoscere l’organizzazione sociale cinese; la Cina ieri e oggi.
Conoscere alcuni aspetti della scrittura cinese.
Conoscere invenzioni della civiltà cinese.
Conoscere miti e leggende cinesi.
DESTINATARI:
Alunni della classe quarta B della Scuola Primaria “E. Drago”
METODOLOGIA:
Letture – conversazioni libere e guidate – ricerche – didattica interattiva con la LIM - visione di filmati relativi alla civiltà cinese
di ieri e di oggi – analisi e riproduzione di semplici ideogrammi cinesi – disegni di simboli cinesi su magliette - realizzazione di
illustrazioni e cartelloni esplicativi – realizzazione di scenografie – realizzazione di un DVD relativo alle varie fasi di sviluppo
del progetto.
TEMPI:
INTERO ANNO SCOLASTICO
Le attività si svolgeranno in modo trasversale coinvolgendo tutte le discipline, per la durata dell’intero anno scolastico, in
orario curriculare.
Si prevedono, inoltre, 10 incontri con gli alunni in orario pomeridiano, per l’approfondimento della tematica e per la
realizzazione del prodotto finale.
DOCENTI:
Docenti della classe quarta B ( M. Caruso – G. Russo – L. Staiti)
PRODOTTO FINALE:
Drammatizzazione di un mito cinese - DVD
MATERIALE E STRUMENTI
Libri – CD – DVD – computer – macchina fotografica – fotocamera – LIM –
panno di vari colori rosso – lanterne – festoni - magliette.
materiale di facile consumo – rotoli
PROGETTO: “Amici sempre”
FINALITA’:
Prevenire il fenomeno del bullismo mediante percorsi educativi finalizzati al miglioramento della stima di sé e degli altri e allo sviluppo di un comportamento
responsabile, cosciente e consapevole.
OBIETTIVI:
acquisire consapevolezza delle dinamiche sociali all’interno di una comunità;
acquisire consapevolezza delle problematiche relazionali all’interno di una comunità;
acquisire corrette modalità relazionali all’interno del gruppo di appartenenza;
saper cogliere comportamenti solidali;
saper cogliere comportamenti negativi e distinguere la loro gravità;
controllare le proprie emozioni e saperle comunicare in modo socialmente corretto;
riconoscere gli elementi della comunicazione visiva ed utilizzarli nella realizzazione di vignette;
produrre un fumetto relativo alla tematica del bullismo impaginando vignette mediante programmi software.
DESTINATARI:
Alunni delle classi 5ªA - 5ªB della Scuola Primaria “E. Drago
METODOLOGIA:
Proiezione di un film sul bullismo - Lettura di racconti, testi, articoli di cronaca - Discussione/ rielaborazione.
Somministrazione di un questionario e intervento dei docenti sui temi: Cos’è il bullismo / Differenza tra bullismo, scherzo, violenza, atti vandalici e mobbing.
Lavoro di gruppo sulla tematica del bullismo.
Creazione di un “giornale” in cui gli alunni scrivono gli atti di violenza o
sopruso di cui sono a conoscenza.
Installazione in classe di una “cassetta” in cui in modo anonimo
ciascun alunno può denunciare atti di violenza.
Discussione in classe sugli eventi riferiti. Sono atti di bullismo?
Realizzazione di illustrazioni e vignette relative alle tematiche trattate.
Impaginazione di vignette mediante programmi software.
PRODOTTO FINALE:
Giornalino a fumetti. DVD
TEMPI:
INTERO ANNO SCOLASTICO
Le attività si svolgeranno in modo trasversale coinvolgendo tutte le discipline, per la durata dell’intero anno scolastico, in orario curriculare.
Si prevedono, inoltre, 3 incontri con gli alunni di ore 3 ciascuno, in orario pomeridiano, per la realizzazione del prodotto finale
DOCENTI:
Docenti delle classi quinte (G. Caliri – M. Caruso - P. Centorrino – L.Larcan – R. G. Mastronardo – A. Romaniello).
MATERIALE E STRUMENTI:
CD – DVD – computer – stampante – inchiostro vari colori - macchina fotografica – fotocamera – LIM – materiale di facile consumo.
REGOLAMENTO INTERNO
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO “ ENZO DRAGO”
REGOLE GENERALI DI DISCIPLINA E SICUREZZA
Art. 1
La scuola è un luogo di formazione e di educazione mediante lo studio,
l’acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica.
Art. 2
Gli alunni hanno diritto alla libertà di apprendimento ed esercitano
autonomamente il diritto di scelta rispetto al tempo scuola e alle
opportunità di ampliamento dell’offerta formativa.
Art. 3
Gli alunni stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa
della comunità alla quale appartengono.
Art. 4
Tutti gli alunni sono tenuti a frequentare regolarmente le lezioni e ad
assolvere assiduamente gli impegni di studio.
Art. 5
Gli alunni sono tenuti ad avere nei confronti del D.S., dei docenti, del
personale tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto,
anche formale, che chiedono per se stessi.
Art. 6
Gli alunni sono tenuti a rispettare luoghi, arredi e attrezzature, nonché il
materiale proprio e altrui;
Art. 7
Gli alunni sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative nei vari
momenti dell’attività didattica (entrata e uscita dalla sede scolastica,
intervallo, uso dei laboratori, palestra, aule speciali)
Art. 8
Gli alunni sono tenuti ad avere un abbigliamento consono alle attività da
svolgere e in ogni caso all’ambiente scolastico; a portare a scuola
esclusivamente oggetti di stretta pertinenza scolastica (evitando in
particolare giochi e oggetti pericolosi);
Art. 9
Gli alunni sono tenuti ad osservare le disposizioni di sicurezza dell’istituto e
dei laboratori .
Art 10
Telefonini- il telefono cellulare può essere portato a scuola purchè rimanga
spento. L’uso è ammesso in casi eccezionali, previo permesso
dell’insegnante.
VIGILANZA SUGLI ALUNNI
Art. 11
La ricreazione per la scuola secondaria di I grado si svolge in classe sotto la
sorveglianza del docente; è consentito recarsi in bagno uno alla volta
( vedi regolamento obbligo di Vigilanza alunni).
Art. 12
In caso di assenza di un docente , qualora non sia possibile effettuare
sostituzioni, saranno divisi in piccoli gruppi e affidati ad altre classi, di
preferenza dello stesso anno o sezione secondo un programma
prestabilito e comunicato/esposto in ogni classe.
Art. 13
Gli alunni, durante il cambio d’ora, sono tenuti a rimanere seduti, a non
allontanarsi dalla classe, a riporre il materiale della disciplina
precedente e a preparare il materiale per l’ora successiva.
REGOLAMENTAZIONE RITARDI E ASSENZE
Art. 14
Gli alunni entrano ordinatamente a scuola al suono della campana , alle ore
8,00;
L’orario di ingresso dovrà essere rigorosamente rispettato da tutti gli alunni
frequentanti la Scuola Secondaria.
In casi eccezionali i ragazzi sono ammessi alla lezione fino alle 8,15.
Art. 15
l’alunno in ritardo viene ammesso in classe al suo arrivo, e se il ritardo supera
i 15’, il giorno successivo dovrà essere giustificato dai genitori. In caso
di ritardi regolari e costanti, saranno convocati i genitori. Il Docente
deve registrare, nel registro di classe il ritardo dell’alunno, che sarà
considerato a tutti gli effetti assenza da valutare ai fini del monte ore
obbligatorio per essere ammesso alla classe successiva.
USCITA ALUNNI FUORI ORARIO
Art. 16
All’inizio di ogni anno scolastico si procederà alla richiesta di autorizzazione
annuale ai genitori degli alunni per consentire l’uscita, a piedi o con li
mezzi pubblici nell’ambito del territorio attraverso un patto di
corresponsabilità tra scuola e famiglia.
Art. 17
Solo i genitori possono prelevare i propri figli da scuola, o coloro che sono stati
autorizzati mediante delega dei genitori deposta in segreteria.
Il permesso d’uscita può essere concesso dal Preside, dal Vicepreside o in
loro assenza dal Professore della classe.
Il Docente annota sul registro di classe l’ ora di uscita. Il genitore, o chi ne fa le
veci, che deve prelevare l’alunno, attende all’ingresso.
SANZIONI DISCIPLINARI
Art. 18
I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al
rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino dei rapporti
corretti all’interno della comunità scolastica
Art.19
La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto
a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le
proprie ragioni. Le infrazioni disciplinari connesse al comportamento
in taluni casi possono interferire sulla valutazione del profitto (D.P.R.
22/06/2009 n.122
Art. 20
Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate all’infrazione
disciplinare e ispirate per quanto possibile, al principio della
riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione
personale dello studente.
Allo studente è sempre offerta la possibilità di convertirle in attività in favore
della comunità scolastica.
Art. 21
Qualora il personale scolastico rilevi da parte degli alunni
parolacce e bestemmie: nota sul registro di classe e sul diario personale;
convocazione dei genitori;
minacce verbali ai compagni, al personale docente e non docente: nota sul
registro di classe, avviso sul diario e convocazione dei genitori; atti
vandalici nei confronti dei locali, degli arredi e degli oggetti: ,
convocazione dei genitori, opportuni provvedimenti, risarcimento in
denaro del danno procurato da parte della famiglia;
violenza fisica intenzionale nei confronti dei compagni, atti di bullismo: nota
sul registro di classe, convocazione dei genitori, per le recidive, il C.
di C. si riserva di attuare provvedimenti più idonei;
utilizzo di oggetti non pertinenti all'attività scolastica,: il telefono cellulare
può essere portato a scuola purché rimanga spento. L’uso è
ammesso, in casi eccezionali, previo permesso dell’insegnante;
cellulari accesi, giochi e oggetti pericolosi verranno ritirati e
consegnati al termine elle lezioni; la seconda volta requisiti e portati
in custodia in segreteria e verranno consegnati solo ai genitori. In
caso di reiterazione non potrà più usarlo a scuola.
falsificazione della firma dei genitori: nota sul registro di classe, avviso alla
famiglia;
fumo nei locali della scuola: nota sul registro di classe, avviso alla famiglia.
Art. 22
L’alunno che, in classe, assume un comportamento scorretto e
irresponsabile e che abbia avuto n. 5 note disciplinari sul giornale di
classe, nel primo quadrimestre, o che disturba durante le visite
guidate e che per questi motivi ha avuto sanzioni disciplinari ,verrà
escluso dalle visite successive e da qualsiasi attività didattica
extracurriculare, nell’ambito del consiglio di classe.
PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI
Richiamo scritto con annotazioni sul registro di classe per:
. gravi scorrettezze verso i compagni;
.disturbo continuato durante le lezioni;
. violazioni alle norme di sicurezza;
Richiamo scritto sul diario
Continue mancanze nell’impegno scolastico;
Allontanamento dalla scuola da 1 a 5 giorni con il parere del Consiglio di classe per:
. il ripetersi dei comportamento precedenti;
. assenze ingiustificate e arbitrarie;
.reiterazioni ai compagni, agli insegnanti al personale scolastico;
. molestie continue nei confronti dei compagni;
. danneggiamento volontario di oggetti di proprietà della scuola o di altri;
Allontanamento dalla scuola fino a 15 giorni per:
.il continuo ripetersi dei comportamenti precedenti ai sensi dell’art.D:P:R: n. 249/1998
Sanzioni più rigorose potranno condurre alla non ammissione allo scrutinio finale o
all’esame di stato.
La Scuola prende atto della Direttiva Ministeriale n. 16 del 5 febbraio 2007, che ha
per oggetto le linee guida per la prevenzione e la lotta al bullismo.
CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
Il comportamento degli alunni, valutato dal Consiglio di classe, concorre alla
valutazione complessiva dell’allievo e, stante la normativa vigente, potrà
determinare, se insufficiente, la non ammissione alla classe successiva o
all’esame di stato conclusivo del primo ciclo di istruzione.
Il voto di comportamento viene attribuito dall’intero consiglio di classe, riunito per le
operazioni di scrutinio, in base ai seguenti criteri:
. Rispetto del regolamento d’istituto
. Impegno e Partecipazione attiva alle attività curriculari ed extracurriculari.
. Collaborazione con insegnanti e compagni
Sono considerate valutazioni positive i voti dieci, nove, otto.
L’otto segnala però una presenza in classe poco costruttiva.
I voti sette e sei sono considerati valutazioni non positive comunque
accettabili.
Detti voti vengono attribuiti solo in conseguenza di gravi provvedimenti disciplinari
(sospensioni, ripetuti richiami del Dirigente scolastico) o più di 5 note per
quadrimestre sul registro di classe e/o sul diario personale, sempre segnalate
alle famiglie dei minorenni.
Il cinque e voti inferiori ad esso sono valutazioni negative che comportano la
non ammissione alla classe successiva, ovvero all’esame di stato
conclusivo del primo ciclo di istruzione
RAPPORTI SCUOLA - FAMIGLIA
Colloqui individuali.
Comunicazioni epistolari.
Consegna quadrimestrale e a fine anno del Documento di Valutazione.
Ora di ricevimento durante la prima e terza settimana di ogni mese e due incontri
pomeridiani annuali: all’albo della scuola è affisso l’orario di ricevimento di
ogni docente secondo un calendario preventivamente comunicato agli alunni
Incontri relativi a progetti specifici sulle tematiche educative.
REGOLAMENTO SCUOLA PRIMARIA
REGOLE GENERALI DI DISCIPLINA E SICUREZZA
Art. 1
La scuola è un luogo di formazione e di educazione mediante lo studio,
l’acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica.
Art. 2
Gli alunni hanno diritto alla libertà di apprendimento ed esercitano
autonomamente il diritto di scelta rispetto al tempo scuola e alle
opportunità di ampliamento dell’offerta formativa.
Art. 3
Gli alunni stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa
della comunità alla quale appartengono.
Art. 4
Tutti gli alunni sono tenuti a frequentare regolarmente le lezioni e ad
assolvere assiduamente gli impegni di studio.
Art. 5
Gli alunni sono tenuti ad avere nei confronti del D.S., dei docenti, del
personale tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto,
anche formale, che chiedono per se stessi.
Art. 6
Gli alunni sono tenuti a rispettare luoghi, arredi e attrezzature, nonché il
materiale proprio e altrui;
Art. 7
Gli alunni sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative nei vari
momenti dell’attività didattica (entrata e uscita dalla sede scolastica,
intervallo, uso dei laboratori, aule speciali)
Art. 8
Gli alunni sono tenuti ad avere una grembiule blu, consono alle attività da
svolgere e in ogni caso all’ambiente scolastico; a portare a scuola
esclusivamente oggetti di stretta pertinenza scolastica (evitando in
particolare giochi e oggetti pericolosi); Art. 9
Gli alunni devono venire a scuola forniti di tutto l’occorrente per le lezioni del
giorno
Art. 10
Telefonini – Divieto di usare il telefonino all’interno dell’istituto e/o durante
visite guidate e uscite brevi. In caso di necessità gli alunni possono
usufruire dell’apparecchio telefonico della scuola. In caso di ritiro del
telefonino, uno dei genitori, dovrà recarsi dal Dirigente Scolastico per
la restituzione del telefonino stesso.
In caso di reiterata infrazione (3 volte) si riunirà il Consiglio di Interclasse
per stabilire la sanzione
VIGILANZA SUGLI ALUNNI
Art. 11
La ricreazione per la scuola primaria si svolge in classe sotto la
sorveglianza del docente; è consentito recarsi in bagno due alla volta
secondo gli orari stabiliti e esposti in ogni classe.
Art. 12
Al di fuori degli orari stabiliti per evitare inutili interruzioni è consentito
recarsi in bagno solo se strettamente necessario, in presenza di
certificazione medica.
Art. 13
In caso di assenza giustificata di un docente , qualora non sia possibile
effettuare sostituzioni, saranno divisi in piccoli gruppi e affidati ad
altre classi, di preferenza dello stesso anno o sezione secondo un
programma prestabilito e comunicato/esposto in ogni classe.
Art. 14
Gli alunni, durante il cambio d’ora, sono tenuti a rimanere seduti, a non
allontanarsi dalla classe, a riporre il materiale della disciplina
precedente e a preparare il materiale per l’ora successiva.
REGOLAMENTAZIONE RITARDI E ASSENZE
Art. 15
Gli alunni entrano ordinatamente a scuola al suono della campana , alle ore
8,00; L’orario di ingresso dovrà essere rigorosamente rispettato da
tutti gli alunni frequentanti la Scuola . In casi eccezionali i ragazzi
sono ammessi alla lezione fino alle 8,15.
Art. 16
l’alunno in ritardo viene ammesso in classe al suo arrivo, e se il ritardo
supera i 15’, il giorno successivo dovrà essere giustificato dai
genitori. In caso di ritardi regolari e costanti, saranno convocati i
genitori. Il Docente deve registrare, nel registro di classe il ritardo
dell’alunno.
USCITA ALUNNI FUORI ORARIO
Art. 17
All’inizio di ogni anno scolastico si procederà alla richiesta di autorizzazione
annuale ai genitori degli alunni per consentire l’uscita, a piedi o con li
mezzi pubblici nell’ambito del territorio attraverso un patto di
corresponsabilità tra scuola e famiglia.
Art. 18
L’alunno può essere prelevato da un genitore o da un parente che all’inizio
dell’anno scolastico abbia depositato una fotocopia del documento di
riconoscimento. Il permesso d’uscita può essere concesso dal
Preside o dal Vicepreside .
Il personale addetto annota sul registro di classe l’ ora di uscita facendo
firmare il genitore o chi ne fa le veci.
SANZIONI DISCIPLINARI
Art. 19
I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del
senso di responsabilità ed al ripristino dei rapporti corretti all’interno della
comunità scolastica
Art.20
La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a
sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie
ragioni. Le infrazioni disciplinari connesse al comportamento in taluni casi
possono interferire sulla valutazione del profitto (D.P.R. 22/06/2009 n.122
Art. 21
Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate all’infrazione disciplinare e
ispirate per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse
tengono conto della situazione personale dello studente.
Allo studente è sempre offerta la possibilità di convertirle in attività in favore della
comunità scolastica.
Art. 22
Qualora il personale scolastico rilevi da parte degli alunni
parolacce e bestemmie: nota sul registro di classe e sul diario personale;
convocazione dei genitori;
minacce verbali ai compagni, al personale docente e non docente: nota sul registro
di classe, avviso sul diario e convocazione dei genitori;
atti vandalici nei confronti dei locali, degli arredi dei laboratori e degli oggetti:
convocazione dei genitori, opportuni provvedimenti, risarcimento in denaro
del danno procurato da parte della famiglia;
violenza fisica intenzionale nei confronti dei compagni, atti di bullismo: nota sul
registro di classe, convocazione dei genitori, per le recidive, il C.di Interclasse
si riserva di attuare provvedimenti più idonei;
utilizzo di oggetti non pertinenti all'attività scolastica,: il telefono cellulare può essere
portato a scuola purché rimanga spento. l’uso è ammesso, in casi
eccezionali, previo permesso dell’insegnante; cellulari accesi, giochi e oggetti
pericolosi verranno ritirati e consegnati al termine elle lezioni;
falsificazione della firma dei genitori: nota sul registro di classe, avviso alla famiglia;
PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI
Richiamo scritto con annotazioni sul registro di classe e convocazione genitori per:
. gravi scorrettezze verso i compagni;
.disturbo continuato durante le lezioni;
.continue mancanze nell’impegno scolastico;
. violazioni alle norme di sicurezza;
La Scuola prende atto della Direttiva Ministeriale n. 16 del 5 febbraio 2007, che ha
per oggetto le linee guida per la prevenzione e la lotta al bullismo
CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
Il comportamento degli alunni, valutato dal consiglio di Interclasse, concorre alla
valutazione complessiva dell'allievo e, stante alla normativa vigente, potrà
determinare , se insufficiente, la non ammissione alla classe successiva.
.
Il voto di comportamento viene attribuito, all'interno del consiglio di
interclasse, riunito per le operazioni di scrutinio, in base ai seguenti
criteri:
Rispetto del regolamento d’Istituto
Impegno e Partecipazione attiva alle attività curriculari ed extracurriculari.
Collaborazione con insegnanti e compagni
•
OTTIMO
•
Partecipazione costruttiva allo svolgimento delle attività
scolastiche.
•
Buone capacità di gestire i rapporti interpersonali.
•
Rispetto consapevole delle norme disciplinari dell’Istituto.
•
Ruolo positivo e collaborativo nel gruppo classe.
•
•
DISTINTO
•
Partecipazione attiva allo svolgimento delle attività scolastiche
•
Si relaziona positivamente con i compagni e gli insegnanti
•
Buona osservanza delle norme relative alla vita scolastica
•
Rispetto degli impegni assunti e frequenza regolare
•
BUONO
•
Discreta attenzione e partecipazione alle attività scolastiche.
•
Buoni rapporti col gruppo classe
•
Discreta osservanza delle norme relative alla vita scolastica.
•
Rispetto degli impegni assunti e frequenza regolare.
•
SUFFICIENTE
•
Discontinua attenzione e partecipazione alle attività scolastiche.
•
Disturbo saltuario del regolare svolgimento delle lezioni.
•
Osservanza non regolare delle norme relative alla vita scolastica.
•
Partecipazione poco collaborativa al funzionamento del gruppo
classe.
•
NON SUFFICIENTE
•
Disinteresse per le attività didattiche e difficoltà a relazionarsi col
gruppo classe
•
.Mancato rispetto delle regole del gruppo classe.
•
Frequente disturbo dell’attività scolastica.
•
Elevato numero di assenze ed anche ritardi immotivati
- RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA
Consigli di interclasse docenti – genitori.
Incontri pomeridiani secondo un calendario prefissato.
Incontri relativi a progetti specifici sulle tematiche educative.
Colloqui individuali.
Comunicazioni epistolari.
Consegna ,quadrimestrale e a fine anno ,del Documento di Valutazione.
REGOLAMENTO SCUOLA DELL’INFANZIA
REGOLE GENERALI DI DISCIPLINA
Art. 1
La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza che
promuove la solidarietà tra i suoi componenti.
Art. 2
La comunità scolastica contribuisce allo sviluppo della personalità del
bambino, anche attraverso l’educazione alla consapevolezza e alla
valorizzazione dell’identità di genere, del senso di responsabilità e
dell’autonomia individuale.
Art. 3
Gli alunni stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa
della comunità alla quale appartengono.
Art. 4
I bambini sono tenuti ad avere nei confronti di tutto il personale della scuola
e dei loro compagni un comportamento corretto e rispettoso.
Art. 5
I bambini sono tenuti all’uso del grembiule a quadretti rosa per le femmine e
celeste per i maschi.
Art. 6
Per la prevenzione della pediculosi i genitori sono invitati a controllare
sistematicamente i bambini. È opportuno sospendere la frequenza
scolastica nel caso in cui si palesi questo inconveniente.
Art. 7
La scuola dell’infanzia accoglie bambini e bambine dai 3 ai 6 anni . Possono
essere accolti anche bambini di due anni e mezzo che compiono i
tre anni entro il 30 aprile, purché siano autonomi.
Art.8
Per questioni di praticità, igiene e sicurezza i bambini non dovranno
indossare body, scarpe coi lacci, bretelle, salopette, cinture, ciucci,
collane o altri monili.
Art.9
È vietato introdurre giocattoli o oggetti a scuola. E’ vietato entrare a scuola
con passeggini o animali. Le docenti non possono garantirne la
restituzione integra degli stessi e inoltre possono essere fonte di
pericolo. A tal proposito s’invita ad evitare di dare per merenda ovetti
di cioccolata, sacchetti di patatine o snack vari che contengano al
loro interno sorprese di piccole dimensioni.
Art.10
I bambini sono tenuti a rispettare luoghi, arredi e attrezzature, nonché il
materiale proprio e altrui;
VIGILANZA SUGLI ALUNNI
Art. 11
I genitori sono invitati ad accompagnare i propri figli nell’androne della scuola, dove
troveranno i docenti a cui affideranno i bambini. È vietato l’accesso alle
sezioni, per evitare l’interruzione dell’attività didattica ed il crearsi di occasioni
di distrazione alla vigilanza degli alunni.
La puntualità è un dovere dei genitori e dei docenti, sia all’entrata sia all’uscita.
Art. 12
E’ prevista una pausa durante l’attività didattica , dalle ore10,30 alle11,00.
Il personale docente vigila affinché siano evitati comportamenti degli alunni che
possano risultare pericolosi, avendo cura di organizzare anche momenti
ricreativi.
Art. 13
I bambini a metà mattinata consumeranno una merenda, si propone ai genitori di
fornire alimenti leggeri e salutari nell’ottica di una educazione alimentare
quotidiana e sistematica.
Art. 14
A scuola non è consentito festeggiare compleanni e onomastici o consumare
alimenti non forniti dai genitori ai propri bambini. Solo nelle occasioni annuali
di festa quali Natale, Pasqua e fine anno si organizzeranno degli scambi di
auguri con la presenza dei genitori, e sarà consentito consumare dei dolci
confezionati. Questa norma è necessaria perché sono presenti bambini con
allergie alimentari.
Art. 15
I docenti non possono somministrare medicinali ai bambini, in caso di necessità i
genitori dovranno compilare un modulo da presentare al Dirigente Scolastico,
che autorizzerà i docenti secondo le modalità suggerite dal medico curante.
REGOLAMENTAZIONE RITARDI E ASSENZE
Art. 16
L’entrata è consentita dalle ore 8*10 alle ore 8*30, è tollerata l’entrata entro le ore
8*45
( plesso P.Piemonte) ; dalle 8*00 alle 9*30 ( Drago)
I ritardi devono essere giustificati e mai superare l’orario d’uscita previsto. Nel caso di
visite mediche i genitori avviseranno la scuola telefonicamente, comunicando
l’orario di arrivo del bambino. Per i bambini aventi diritto alla mensa è
necessario comunicare la presenza non oltre le ore 9 per consentire la
comunicazione dei pasti necessari alla ditta fornitrice.
Dopo il terzo sistematico ritardo le docenti comunicheranno al Dirigente Scolastico
l’inconveniente.
Art.17
L’ uscita è consentita dalle ore 12*45 alle 13*10 per il tempo ridotto, dalle ore 15*45
alle 16*10 per il tempo normale ( plesso P. Piemonte) . Dalle 12*00 alle
13*00 per la (Drago)
Art. 18
Le assenze per motivi di salute, superiori a cinque giorni compresi i festivi,
dovranno essere giustificate con certificazione medica.
Le assenze, per motivi di famiglia, di salute e/o per qualsiasi motivo,
superiori a 5 giorni, dovranno essere giustificate dalle famiglie, con
motivazione scritta, di cui si assumono la piena responsabilità.
Art.19
I genitori sono invitati a compilare una scheda d’ingresso per fornire più
informazioni utili possibile ai docenti. In special modo si comunichino
, verbalmente e per iscritto: allergie, malattie o problematiche che
richiedano una particolare attenzione o intervento.
USCITA ALUNNI FUORI ORARIO
Art. 20
Nel caso di uscita anticipata i genitori dovranno compilare l’apposito
modulo all’ingresso. Il collaboratore scolastico presenterà il
permesso al docente e provvederà a consegnare il bambino al
genitore.
Art. 21
Solo i genitori possono prelevare i propri figli da scuola, o coloro che sono
stati autorizzati mediante delega depositata in segreteria all’inizio
dell’anno. Non saranno fatte eccezioni, ed assolutamente non sarà
consentito prelevare i bambini a minorenni. Le deleghe vanno
rinnovate annualmente.
Art.22
Nel caso di malesseri improvvisi durante l’orario scolastico (febbre, vomito,
diarrea….) i genitori saranno avvertiti telefonicamente ed invitati a
prelevare il figlio per salvaguardare la salute del bambino ed evitare
contagi.
RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA
È prevista un’assemblea generale in cui i docenti presenteranno ai genitori
questo documento, i moduli e le autorizzazioni da firmare e quanto
necessario ad avviare l’anno scolastico.
Sono previsti incontri bimestrali con le famiglie per relazionare
sull’andamento scolastico.
Incontri relativi a progetti specifici sulle tematiche educative.
Comunicazioni epistolari.
ORARIO DELLE LEZIONI SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
DA LUNEDI’ A VENERDI’
8,00 – 14,00
per un totale di 30 ore settimanali.
Gli alunni entrano ordinatamente a scuola al suono della campana , alle ore 8,00;
1° ORA 8,00 – 9,00
2° ORA 9,00 – 10,00
3° ORA 10,00 – 11,00 (11,05
– 11,15 INTERVALLO)
4° ORA 11,15 – 12,00
5° ORA 12,00 – 12,55
6° ORA 12,55 – 13,50
L’uscita viene regolata nel seguente modo: al suono della prima campana escono le classi del 1° piano) e del 2° piano le prime
6 classi, alla seconda campana sempre quelle del 2° piano le restanti classi. Dovranno rispettare tutte ordinatamente l’uscita per
uno in fila indiana accompagnati dall’insegnante dell’ultima ora di lezione fino al cancello d’uscita.
Ritardo: l’alunno in ritardo viene ammesso in classe al suo arrivo, e se il ritardo supera i 15’, il giorno successivo dovrà
essere giustificato dai genitori. In caso di ritardi regolari e costanti, saranno convocati i genitori
Il Docente deve registrare, nel registro di classe il ritardo dell’alunno;
•USCITA ALUNNI FUORI ORARIO
•Art. 16
•All’inizio di ogni anno scolastico si procederà alla richiesta di autorizzazione annuale ai genitori degli alunni per consentire
l’uscita, a piedi o con li mezzi pubblici nell’ambito del territorio secondo quanto stabilito nel patto di corresponsabilità tra
scuola e famiglia.
•Art. 17
•Solo i genitori possono prelevare i propri figli da scuola, o coloro che sono stati autorizzati mediante delega dei genitori
deposta in segreteria.
• Il permesso d’uscita può essere concesso dal Preside, dal Vicepreside o in loro assenza dal Professore della classe.
•Il Docente annota sul registro di classe l’ ora di uscita. Il genitore, o chi ne fa le veci, che deve prelevare l’alunno, attende
all’ingresso.
•
CURRICOLI VERTICALI PER COMPETENZE
dalla scuola dell’Infanzia alla scuola secondaria di primo grado
PREMESSA
I CURRICOLI DEL PRIMO CICLO DELL’ISTRUZIONE
“ Il compito specifico del primo ciclo è quello di promuovere l’alfabetizzazione di base attraverso l’acquisizione dei linguaggi simbolici che
costituiscono la struttura della nostra cultura, in un orizzonte allargato alle altre culture con cui conviviamo. La padronanza degli alfabeti di base è ancor più
importante per bambini che vivono in situazioni di svantaggio: più solide saranno le strumentalità apprese nella scuola , maggiori
saranno le probabilità di inclusione sociale e culturale attraverso il sistema dell’istruzione … Le competenze sviluppate nell’ambito delle singole
discipline concorrono alla promozione di competenze più ampie e trasversali, che rappresentano una condizione essenziale per la piena
realizzazione personale e per la partecipazione attiva alla vita sociale …” (Dalle Indicazioni Nazionali)
L’elemento centrale di tutte le attività della scuola è il processo di insegnamento - apprendimento. La qualità dell’offerta formativa è data prima di tutto dai
risultati relativi all’apprendimento degli alunni. In questo contesto l’attenzione al curricolo rappresenta la parte più importante di tutta l’attività della
scuola e ne caratterizza profondamente l’essenza stessa.
Il riferimento Istituzionale per la connotazione del curricolo sono le Indicazioni per il curricolo adottate con il DM 31 luglio 2007
e con la Direttiva n. 68 del 3 agosto 2007 ed il nuovo Regolamento dell assetto ordinamentale organizzativo e didattico della scuola
dell infanzia e del primo ciclo di istruzione DPR 89/2009.
Il curricolo definisce:
· finalità;
· traguardi di sviluppo delle competenze (sono piste da percorrere per garantire uno sviluppo integrale della persona e posti al
termine della scuola dell’infanzia, della scuola primaria, della scuola secondaria di I grado);
· obiettivi di apprendimento (ritenuti strategici per lo sviluppo delle competenze previste dalle indicazioni, definiti al termine del
terzo e quinto anno della scuola primaria e al terzo anno della scuola secondaria).
Con l’autonomia scolastica, i curricoli disciplinari d’Istituto, elaborati collegialmente dai docenti sulla base delle “Indicazioni
Nazionali per il Curricolo”, costituiscono il punto di riferimento di ogni insegnante per la progettazione didattica e la valutazione
degli alunni.
CARATTERISTICHE DEL CURRICOLO
• Verticalità
• Coerenza interna
• Prospettiva unitaria
• Trasversalità
• Significatività
• Essenzialità
• Orientatività
• Rivedibilità
• Verificabilità e Certificabilità
METODOLOGIA
Attraverso il metodo scientifico-sperimentale del sapere e del saper fare si guideranno gli allievi all’individuazione dei
problemi mediante la costruzione delle sequenze casuali, la ricerca dei nessi logici, delle analogie, delle differenze
per poi fare confronti e arrivare a conclusioni.
Si partirà sempre dall’esperienza e dagli interessi degli alunni per suscitare nuovi interessi e allargare e approfondire
i loro orizzonti culturali inducendoli a riflettere su se stessi e sulla realtà che li circonda, considerata nei vari aspetti
per arricchire il proprio bagaglio culturale di ordine soprattutto morale, sociale ed etico.
Mediante frequenti controlli del livello di attenzione si educheranno gli allievi all’ascolto attivo e proficuo.
Si svilupperà un dialogo aperto con tutti gli alunni sostenendo e accogliendo favorevolmente ogni loro intervento per
dar loro la possibilità di avanzare proposte, di formulare ipotesi e di poterle discutere liberamente per sviluppare
le capacità logiche, comunicative e operative.
Ciascun docente svolgerà la propria attività didattica fondandola su processi di individuazione che rispettino
le caratteristiche di ciascun alunno.
Si cercherà di stimolare la continuità d’apprendimento degli allievi attraverso la collaborazione aperta e continuativa
tra tutti i docenti e le famiglie per renderne più attiva e organica la partecipazione.
Sin dal primo giorno il docente guiderà gli allievi a coordinare le informazioni utilizzando quelle di altre
discipline affinché raggiungano nel corso del curriolo capacità di stabilire relazioni interdisciplinari,
pluridisciplinari e transdisciplinari.
Vedi Allegati per discipline
SCUOLA SICURA
• Il progetto intende promuovere la cultura della sicurezza
attraverso la conoscenza di norme e la prevenzione dei
rischi. Si propone di esaltare i valori di solidarietà e di
collaborazione. E’ rivolto a tutti gli studenti e a tutti gli
addetti della scuola.
• In qualità di esperto ASPP programmerò, durante il
corso dell’anno scolastico e sotto la supervisione del
Dirigente Scolastico, attività, simulazioni e corsi di
formazione - informazione adeguati, in relazione alla
circolare Ministeriale 29 aprile 1999,n.119.
Referente
Prof. Andrea Sparacino
Scarica

POF-2013-14 - ENZO DRAGO