INTERNATIONAL CENTRE FOR GENETIC ENGINEERING AND BIOTECHNOLOGY
Il progetto per l’Africa sub – sahariana finanziato dalla Fondazione Bill e Melinda Gates
Formare autorità ed enti preposti alla regolamentazione affinché possano valutare in maniera sicura tutte
le problematiche connesse all’utilizzo degli OGM in un selezionato gruppo di Paesi dell’Africa subsahariana, fra i quali il Burkina Faso, l’Etiopia, il Ghana, la Nigeria, l’Uganda e la Tanzania.
Con quest’obiettivo, la Fondazione Bill e Melinda Gates ha confermato alla Biosafety Unit dell’ICGEB
un nuovo finanziamento da oltre 6 milioni di Dollari per un progetto che va a implementare le attività e le
conoscenze sviluppate durante una precedente fase pilota, incentrata sulla formazione nel campo della
biosicurezza.
Una fase che, dalla sede di Città del Capo dell’ICGEB (naturale snodo di tutta l’area sub-sahariana), ha
consentito l’organizzazione di 8 corsi di formazione frequentati da 193 africani, nonché la partecipazione
di 39 delegati a 8 meeting internazionali (con una presenza femminile complessiva pari al 37%),
favorendo l’integrazione dei risultati scientifici riferiti a 16 master in valutazione del rischio derivante
dagli OGM in agricoltura.
La secondo fase del progetto prevede la definizione, dopo una valutazione delle esperienze in essere, di
un sistema di normative che regolamentino l’uso degli OGM in modo efficace e sostenibile. Con una
miglior interazione fra i programmi di biosicurezza già esistenti nell’Africa sub – sahariana si potrà
inoltre accelerare l’accesso dei piccoli coltivatori a prodotti agricoli migliorati grazie a tecniche
biotecnologiche sicure.
La Biosafety Unit dell’ICGEB, per raggiungere questi risultati, ha predisposto un programma formativo
quadriennale per istruire personale africano affinché raggiunga livelli di competenza molto elevati e possa
poi essere inserito negli organi preposti alla regolamentazione dei propri Paesi. Saranno proposti corsi di
formazione mirati alle esigenze specifiche della regione sub – sahariana, e facilitate le opportunità di
scambio di esperienze tra i diversi uffici di regolamentazione esistenti, impegnati nella valutazione delle
richieste in materia di OGM (dalla ricerca e sviluppo alla commercializzazione). A tal fine, sono previsti
stage all’estero per il personale operante presso gli organi preposti alla regolamentazione africani e per i
loro consulenti scientifici e visite da parte di personale non africano per fornire assistenza in loco atta a
migliorare l’efficacia delle normative in atto.
La Biosafety Unit (Unità di Biosicurezza)
del Centro Internazionale per l’Ingegneria Genetica e le Biotecnologie
Fornire alla comunità internazionale assistenza tecnica in materia di biosicurezza degli OGM: con questa
finalità è stata creta, nel 1997, la Biosafety Unit del Centro Internazionale per l’Ingegneria Genetica e le
Biotecnologie (ICGEB), organizzazione operante dal 1987 nell’ambito del sistema delle Nazioni Unite.
Principale obiettivo della Biosafety Unit è consentire a coloro che prendono decisioni in merito
all’impiego (o al non utilizzo) degli OGM in agricoltura di farlo in maniera informata, consapevole,
trasparente e sulla base di dati scientifici certi, attraverso la diffusione delle informazioni e lo sviluppo di
programmi di formazione e ricerca mirati.
Insieme alle sedi di Trieste, Nuova Delhi e Città del Capo, l’ICGEB promuove attività di formazione e
ricerca volte a garantire un accesso sicuro e sostenibile alle biotecnologie, con particolare attenzione ai
Paesi emergenti: il Centro è oggi un punto di riferimento scientifico riconosciuto dalla maggior parte
degli Stati che hanno ratificato il Protocollo alla Convenzione sulla diversità Biologica per l’uso in
sicurezza degli organismi geneticamente modificati.
Fra le principali attività della Biosafety Unit, la diffusione delle informazioni attraverso le sue pagine
web, che forniscono libero accesso a una serie di strumenti e documentazioni ufficiali sulla biosicurezza
predisposti dalle principali organizzazioni internazionali.
Nell’ambito dell’attività formativa, organizzata o sostenuta dall’ICGEB dal 1996 in poi, oltre 40 corsi
sono stati dedicati al tema, in particolare sui principi generali della valutazione del rischio degli OGM e
sull’esame dei relativi dati scientifici, ed hanno visto la partecipazione di accademici e funzionari
governativi di alto livello, coinvolti a vario titolo nella regolamentazione nazionale sulla biosicurezza.
A livello nazionale, la Biosafety Unit collabora dal 1999 con il Ministero dell’Ambiente, organizzando
seminari sul rischio nei rilasci ambientali di OGM, assistendo i funzionari miniseriali nella redazione di
opuscoli informativi e pubblicando, dal 2001 con il sostegno del Ministero, le Collection of Biosafety
Reviews, una raccolta di articoli sulla biosicurezza degli OGM.
Fra i progetti internazionali di maggior rilievo, proprio quello a sostegno dello sviluppo di un sistema di
regolamentazione delle biotecnologie nell’Africa sub-sahariana, promosso dalla Biosafety Unit
dell’ICGEB grazie all’importante contributo ricevuto dalla Fondazione Bill e Melinda Gates, del valore
complessivo di quasi dieci milioni di dollari.
Trieste, 8 novembre 2012
Per ulteriori informazioni:
Decio Ripandelli - Unità di Biosicurezza, ICGEB
Tel.: +39-040-3757345 Fax: +39-040-3757363 - Email: [email protected]
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La Biosafety Unit (Unità di Biosicurezza) del