Workshop SIF-SISS Napoli 19 settembre 2012 L’altra metà del cielo nella scienza italiana dal Settecento al Novecento Studi recenti Clara Silvia Roero Dipartimento di Matematica - Università di Torino http://scienza a 2voci.unibo.it XVIII sec. M. Cavazza, S. Roero-Mazzone I. Porciani, Le donne e la scuola, Fi 1987 – Il Plutarco femminile, in S. Soldani, Mi 1989 Alma Mater Studiorum. La presenza femminile dal XVIII al XX secolo Ricerche sul rapporto Donna/Cultura universitaria nell’Ateneo bolognese, Bo Clueb P. Govoni, Donne e Scienza nelle Università italiane ... 18772005, in Storia, Scienza e Società Ricerche sulla scienza in Italia nell’età moderna e contemp., Bo, Atenei, 2006 R. Simili, Scienza a due voci, Fi, Olschki, 2006 R. Simili, V. Babini, More than pupils..., Fi, Olschki, 2007 E. Luciano, C.S. Roero, Numeri, Atomi e Alambicchi Donne e scienza in Piemonte 1840-1960, Torino, CSDPF, 2008 R. Simili, Sotto falso nome Scienziate italiane ebree, Bo, Pendragon 2010 S. Linguerri, Un matematico un po’ speciale Vito Volterra e le sue allieve, Bo, Pendragon 2010 Libri e articoli: Paula Findlen, Marta Cavazza, G. Fichera, A. Brigaglia, A. Guerraggio, E. Luciano, E. Giannetto, M. Focaccia, ... studi recenti … nel mondo 1848 A Londra è fondato il Queen College, primo collegio femminile 1859 Le università russe ammettono l'iscrizione delle donne 1863 L'Università di Lione è la prima ad ammettere l'iscrizione delle donne 1867 A Parigi e a Zurigo si accettano le iscrizioni femminili 1878 L'Università di Londra concede alle donne il titolo di studio 1897 il matematico Alphonse Rebière pubblica Les femmes dans la science, primo dizionario dedicato alle scienziate 1903 Marie Curie riceve il primo premio Nobel 1911 Marie Curie riceve il secondo premio Nobel … in Italia 1678 Elena Cornaro Piscopia prima donna a laurearsi, all'Università di Padova 1714 Benedetta Clotilde Lunelli riceve il titolo di doctor artium 1727 E' edita a Milano l'Oratio qua ostenditur artium liberalium studia a femineo sexu neutiquam abhorrere, tradotta e declamata da Maria Gaetana Agnesi a 9 anni in cui si difende il diritto delle donne all'istruzione delle arti e delle scienze - 1729 Su proposta di Antonio Vallisneri si pubblicano a Padova i Discorsi accademici di vari autori viventi intorno agli studi delle donne 1732 Laura Bassi si laurea in Filosofia all'Università di Bologna, membro Accademia delle scienze, cattedra di Filosofia stipendiata e riceve una medaglia d'argento 1748-1750 Maria Gaetana Agnesi membro dell'Accademia delle scienze di Bologna, pubblica le Instituzioni analitiche ad uso della gioventù italiana, è nominata da Benedetto XIV lettrice onoraria di Matematica all'Università di Bologna - Instituzioni tradotte in francese e in inglese 1776 Laura Bassi professore di Fisica sperimentale all'Istituto delle Scienze (Bologna) 1777 l'Università di Torino rifiuta la richiesta di Maria Pellegrina Amoretti di sostenere la laurea in Giurisprudenza, che la ottiene a Pavia Il contesto 1893 P. Mantegazza Fisiologia della donna; 1900 P. I. Möbius Über die Anlage zur Mathematik 1901 (1904, 1936) G. Loria Donne Matematiche: si direbbe che la donna, negli studi più ardui, mai cessi di essere scolara; che da larva possa bensì raggiungere lo stato di crisalide, ma le siano vietati i liberi voli della farfalla. A. Conti Congresso dell’Associazione Mathesis, Livorno, 1901 I presidi e gli insegnanti generalmente non accolgono molto volentieri delle signorine nei loro Istituti; e hanno ragione, sia per il lato disciplinare, sia per lo svolgimento stesso degli studi, giacché evidentemente non si può insegnare allo stesso modo a dei giovani o a delle signorine…. A. Padoa è favorevole all’inserimento delle ragazze nelle scuole maschili “come incitamento all‟emulazione”. La proposta, condivisa da Peano, è respinta con 20 voti contrari e 14 favorevoli. 1923 la riforma Gentile istituisce per le donne il Liceo femminile, senza sbocchi … a Torino, Firenze, Roma, … 1843 (Babbage a Torino 1840) Ada Byron traduce e commenta L.F. Menabrea Sketch of the analytical Engine invented by C. Babbage 1877 Si laurea in Medicina a Firenze la russa Ernestina Paper 1878 Maria Farné Velleda prima laureata in Medicina a Torino 1881 Livia Poet è la prima laureata in Giurisprudenza a Torino 1881 lauree in Scienze naturali a Roma Evangelina Bottero e Carolina Magistrelli (Istituto superiore femminile di Magistero - Fisica e Scienze naturali fino al 1922) 1883 Margherita Traube è la prima donna a laurearsi in Fisica nel Regno (nel 1880 accettata all'Università di Roma, su presentazione di S. Cannizzaro). 1887 Giuseppina Cattani ottiene la libera docenza in Patologia generale a Torino 1892 Ida Terracini è la prima laureata in Matematica a Torino 1899 Emilia Borghesio e Maria Stroppiana prime laureate in Scienze naturali 1907 Maria Zanghelmi è la prima laureata in Chimica e Maria Soave la prima laureata in Fisica, dopo quella in Matematica conseguita nel 1905 1908 Emma Strada è la prima laureata in Ingegneria civile al Regio Politecnico di Torino e fonderà nel 1957 a Torino l'Associazione Italiana Donne Ingegneri e Architetti, con Anna E. Armour, Ines Del Tetto Noto, Adele Racheli Domenighetti, Laura Lange, Alessandra Bonfanti Vietti e Vittoria Ilardi Riconoscimenti per l’attività scientifica svolta 1879 Ersilia Caetani Lovatelli archeologa Accademia dei Lincei Q. Sella 1875 SIPS soci donne con pari diritti 1884 Circolo Matematico di Palermo Premi Bonavera Maria Teresa Vacca 1956, Maria Pia Colautti 1962, Fulvia Skof 1964 Soci dell’Accademia delle Scienze di Torino -matematica-fisica-arte Maria Pastori 1966, Maria Cibrario 1968, Fulvia Skof 1976, Andreina Griseri 1979, Delfina Roux 1980 Scuola di Peano Studentesse, allieve, assistenti, insegnanti: Luisa Viriglio, Maria Gramegna, Margherita Peyroleri, Virginia Vesin, Rosetta Frisone, Paolina Quarra, Tiziana Tersilla Comi, Gilda Mori Breda, Maria Destefanis, Teresa Dusi, Elisa Viglezio, Piera Chinaglia, Rosa Boccalatte, Domenica Angiola Gili, Clementina Ferrero, Battistina Pizzardo, Maria Cibrario, Fausta Audisio, Margherita Calvi 19 note di allieve presentate da Peano all‟Acc. delle Scienze di Torino e oltre 20 ad altri periodici 1858-1932 Le allieve di Peano - Analisi Superiore 1908-1910: Maria Gramegna, Margherita Peyroleri G. Peano Importanza dei simboli in matematica, 1915, p. 172 Il Prof. Moore dell‟Università di Chicago, ha applicato il simbolismo della logica matematica a studiare il nuovo problema delle equazioni integro-differenziali …. Lo stesso metodo fu applicato dalla Dottoressa Maria Gramegna, vittima del terremoto di Avezzano nel gennaio di quest‟anno, nello scritto Serie di equazioni differenziali lineari, in «Atti della R. Acc. delle Scienze di Torino», 13 marzo 1910. V. Mago In memoria di Maria Gramegna, 1915, p. 304 Nel nuovo problema da lei propostosi tutto doveva ancora acquistare un senso e così andò costruendo una teoria seguendo una via analoga a quella che aveva indicato nel 1887 il professor Peano pel caso d‟un numero finito d‟equazioni, giunse ad analoghe risolventi. Collegò la sua teoria a quella delle equazioni integrodifferenziali di Fredholm … L’Analisi non potrà mai trascurare l’argomento da Lei svolto. E. Luciano, G. Peano and M. Gramegna on Ordinary Differential Equations, Revue d‟Histoire des Mathématiques 12 (2006) 35-79 Insegnamento e divulgazione Luisa Viriglio, traduzione italiana di Grace Chisholm, W. Young, Der Kleine Geometer (Lipsia 1908), Torino, 1912 Paolina Quarra, Raccolta di problemi, Bollettino di Matematica, 1919 Tina Pizzardo, Quaestiones de arithmetica in Beda, Schola & Vita, 1926 Clementina Ferrero, traduce in latino sine flexione l‟opuscolo sulla cucina vegetariana di Mary Crosland Taylor Analisi – Fisica matematica Pia Nalli, Maria Pastori, Maria Cibrario Cinquini, … Maria Cibrario è stata una figura eccezionale per molti motivi. È stata una delle prime donne in Italia a salire la cattedra universitaria, ha lavorato scientificamente con grande successo, intensità e straordinaria continuità, imponendosi all‟attenzione di tutto il mondo matematico, non solo di quello italiano, ha saputo conquistarsi l’affetto e la gratitudine dei Suoi allievi e dei tanti studenti della Università di Pavia, che hanno seguito le sue lezioni, e la simpatia e l’amicizia di quanti hanno avuto la fortuna di incontrarla; è stata moglie e madre esemplare in una famiglia altrettanto esemplare, è riuscita insomma a comporre e portare avanti bene, con intelligenza, grande equilibrio e serenità, tanti ruoli, tutti molto impegnativi. (Magenes 1994, p. 37) G. Fichera, Il contributo femminile al progresso della matematica, 1978, Opere storiche 2002 A. Brigaglia, G. Masotto, Donna è brutto anche in matema-tica: Pia Nalli, in Il Circolo matematico di Palermo, Pa, Dedalo, 1982 Mister Italian Science 1893-1900 cattedra di Meccanica razionale a Torino 1900-1940 cattedra all‟Università di Roma 1907 Società italiana per il Progresso delle Scienze contatti con laureate e insegnanti Vito Volterra 1860-1940 Biblioteca di Volterra: 135 estratti di donne, 94 italiane (M. Gramegna, P. Nalli, R. Brunetti, M. Pastori, M. Cibrario, MT. Zappelloni, allieva di F. Enriques, M.G. Sittignani, A. Enriques De Benedetti, Libera Trevisani) 1908 Comitato talassografico italiano “ponte tra scienza, tecnologia e produzione” 1923 CNR – legami con International Research Council conobbe personalmente: 1888 S. Kovalevskaja, 1905 M.Curie «Ho avuto oggi» così Volterra scriveva da Parigi il 13 febbraio 1918 alla moglie Virginia per informarla dell’andamento delle trattative «una lunghissima conversazione con la Signora Curie, che è una donna veramente straordinaria per altezza di mente. In genere non vuole vedere nessuno, ma oggi ho molto potuto parlare di questioni scientifiche». Le osservazioni della Curie influirono in maniera determinante nella creazione di una Commissione nazionale di studio delle sostanze e delle emanazioni radioattive che fu varata con decreto legge del 30 marzo 1919 e grazie alla quale, nel 1923, sorse l’Ufficio del radio con sede nell’Istituto fisico di Roma, diretto da O.M. Corbino. M. Curie a Volterra, 9.9.1918 Allieve di Volterra Cornelia Fabri Elena Freda Eleonora Freda Emma Sciolette Cesira Orlandi Pierina Quintili Giuditta Graziani Gina Zanoni Carteggi C. Fabri a V.Volterra 26.7.1891 È stata per me una grandissima fortuna l‟averla avuta per Maestro ed è a Lei, più che ad ogni altro, che io debbo essere riconoscente e grata per l’aiuto incessante che Ella, tanto gentilmente, mi ha favorito nei miei studi. Volterra a Ruggero Fabri 4.7.1890 1890 Acc.Scienze Torino, 1893 Atti Ist.Veneto, 1895 Annali SNS Pisa L’impegno sociale Maria Gaetana Agnesi, Cornelia Fabri, Cesarina Boccalatte, Irene Gentile, … Cornelia Fabri Volterra a Mesini 1925 1904 morte del padre assistenzialismo sociale 1908 ordine della visitazione – 1910 vuole prendere i voti, ma le responsabilità famigliari glielo impediscono 24.5.1915 muore a 46 anni Anch‟io ho avuto il privilegio di conoscere da vicino la preside Boccalatte Allemano …. Portava scolpita nel cuore la certezza che il sapere è vita, progresso e libertà, testimoniandolo con un impegno senza soste o arretramenti. Per sua volontà erano intanto nati, ad Oulx, il ginnasio liceo, sezione staccata dal liceo di Susa, e a Bardonecchia la scuola media. C. Boccalatte Elena Freda carteggio con Volterra 61 lettere: 1915-1939; 1918 libera docenza; 1925Relazione di Volterra, Corbino, Almansi, Marcolongo Messina 1923-24 cattedra di Fisica matematica „braccio destro‟ “ricercatrice e segretaria” (traduzioni, correzioni, attività editoriale 1935 D‟Ancona-Volterra, Les associations biologiques étudiées au point de vue mathématique, ....) Il gruppo Lastre a Fisica Lab. del sincrotrone; lab. della Testa Grigia a Plateau Rosà 1952 Anna Debenedetti, Maria Vigone: pacco di emulsioni nucleari 1953-1955 Carola Maria Garelli guida del gruppo; palloni con pacchi di emulsioni nucleari BRISTOL 1954-1956 A. Debenedetti, C. M. Garelli, L. Tallone e M. Vigone Il gruppo è apprezzato in Italia e all‟estero 1956 premio Società Italiana di Fisica ribaltamento di ruoli rispetto ad altre sedi italiane: tecnici osservatori uomini e ricercatori donne Torino Le “ricercatrici” del gruppo lastre seguono le operazioni di lancio di un pallone con i prof. Deaglio e Wataghin, nel campo d‟aviazione di Casale Monferrato nell‟autunno del 1955. Uno dei palloni che ha portato ai limiti dell‟atmosfera un pacco di emulsioni nucleari esponendole ai raggi cosmici primari. Maria Vigone e Anna Debenedetti e, di schiena, Carola M. Garelli. Fotografia di gruppo della Scuola di Varenna nel 1953. Fra i docenti si nota Enrico Fermi; fra gli studenti almeno due fra le ricercatrici del gruppo lastre: Carola M. Garelli e Lucia Tallone. Un gruppo di fisici nel 1954, di fronte al portone dell‟Istituto di Torino, dopo un seminario di F. Houtermans. Compaiono nelle due prime file da destra Giuseppe Lovera, Gleb Wataghin, Giuseppina Aliverti, Anna Debenedetti, Maria Vigone, Lucia Tallone e Carola M. Garelli. 1954-1956 A. Debenedetti, C. M. Garelli, L. Tallone e M. Vigone 12 lavori 1956 premio della Società Italiana di Fisica Edoardo Amaldi: «Il risveglio dell‟interesse per la fisica era però anche più generale. A Torino G. Montalenti e L. Radicati (1947) si aggiungevano a C.M. Garelli e G. Lovera (1943),…» «Anche a Torino le cose si muovevano, sia al Politecnico che all‟Università. Il ritorno di Gleb Wataghin dal Brasile nel 1949 ebbe certamente un‟influenza sulle nuove leve, fra le quali ricordiamo ….. A. Debenedetti, T. Regge, M. Vigone (1953), B. Bosco, G. Ghigo e L. Tallone (1954).» Richard Dalitz, fisico teorico di Oxford famoso per le sue ricerche sulla fisica delle particelle, cita le ricerche del gruppo di Torino: «In emulsion, the - particle proved rather elusive at first since its decay can be observed only in flight, the - undergoing nuclear absorption after coming to rest in emulsion. However, a fortunate event recorded by Debenedetti, Garelli, Tallone and Vigone (1954) ...» 1957- Rosanna Cester, Ilde Quassiati, Alberta Marzari Chiesa, Giuseppina Rinaudo … Io sono di quelle che pensano che la scienza abbia in sé una grande bellezza. Uno scienziato nel suo laboratorio non è soltanto un tecnico: è anche un fanciullo posto in faccia ai fenomeni naturali, che lo impressionano come una fiaba. Noi non dobbiamo permettere che si creda che tutto il progresso scientifico si riduca a meccanismi. Io non credo nemmeno che nel nostro mondo, lo spirito di avventura rischi di sparire. Se vedo intorno a me qualcosa di vitale, è proprio questo spirito di avventura che sembra indistruttibile. Marie Curie La Signora Curie di Eve Curie, Milano, Mondadori 1938, p. 391 “il bello spirito e le scienze anzi che innalzare il sesso non servono che a disonorarlo” Sigismondo Gerdil, Modo facile per imparare la storia della Sacra Bibbia, con una breve sposizione de’ caratteri della vera religione, Vercelli, 1778, p. 130