Monte Siserno: una risorsa, a portata di mano
Martedì 09 Aprile 2013 08:24
L'artic
olo riportato di seguito prende spunto dal lavoro svolto dal Dott. Pietro Salomone, che
ringraziamo per la disponibilità dimostrata nel concedere la pubblicazione in allegato dell' opusc
olo informativo
, redatto nel 2009, relativo all'area del Versante ceccanese di monte Siserno.
Di fronte a noi, a ogni alba e a ogni tramonto, a separarci dal mare e dalla pianura pontina, c’è
una montagna: chiaramente una collina, se paragonata ai giganti dell’Appennino o al più
famigerato gruppo di monte Gemma e monte Cacume (citato addirittura nella Commedia
dantesca); ma è una collina che di quell’Appennino è l’anticipo, essendo la diramazione della
catena dei Lepini.
La montagna in questione, ricoperta di lecci e roverelle, caratterizzata da affioramenti carsici e
da specie animali di grande interesse naturalistico come lo sparviere e il colubro liscio, con i
suoi 790 metri fa da confine naturale alla nostra tanto martoriata Valle del Sacco: parliamo
ovviamente del monte Siserno, un nome che tutti i ceccanesi conoscono, ma non da tutti
purtroppo apprezzato a sufficienza.
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Monte Siserno: una risorsa, a portata di mano
Martedì 09 Aprile 2013 08:24
Pochi infatti sapranno (non per colpa loro, ma per la cronica mancanza di pubblicità offerta
sull’argomento) che il complesso del monte Siserno, che si estende anche nei territori di
Giuliano di Roma, Villa Santo Stefano e Castro, è un’area di riconosciuto valore naturalistico a
livello europeo: l’UE l’ha infatti designata come Zona di Protezione Speciale (ZPS) nell’ambito
del progetto Rete Ecologica “Natura 2000”. Tale riconoscimento si basa sulla presenza di
specie ornitiche, soprattutto rapaci, elencati nella direttiva “Uccelli” 79/409/CEE.
Sarebbe già questa un’ottima occasione per rilanciare il territorio comunale, sfruttando in
maniera ecologica una risorsa naturale che è sotto gli occhi di tutti, e a portata di mano per fare
passeggiate o percorsi naturalistici all’aria aperta.
E invece?
Invece al solito tutto tace: la politica locale sembra, anzi è, impelagata in mezzo a giochi di
potere e spartizioni di giunta; poco lontano da qui il capoluogo della provincia sta collassando
su se stesso, una piccola apocalisse quotidiana di terra acqua e speculazione edilizia che ha
deciso di scoppiare anticipando, forse concretamente come un infausto presagio, l’abolizione
delle province tanto millantata; a Roma si continua a rinviare e procrastinare la formazione di un
governo che possa prendere decisioni decisive sul destino del Paese. Nessuno di quelli che
sosta da anni nei posti di comando pare più preoccuparsi dei problemi seri del Paese, e
soprattutto si ostina a non capire come anche un settore bistrattato, come quello della tutela del
territorio, possa rappresentare invece un importantissimo volano di rilancio economico.
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Monte Siserno: una risorsa, a portata di mano
Martedì 09 Aprile 2013 08:24
Il Siserno non l’abbiamo certo scoperto noi, ma siccome il nostro impegno batte anche
fortemente a favore dell’ambiente e della riqualificazione del territorio in tutti i suoi elementi, il
Siserno lo abbiamo percorso dalla parte del versante ceccanese: con brevi ma piacevolissime
passeggiate, abbiamo potuto toccare con mano la ricchezza della nostra Montagna. Su quei
sentieri abbiamo sentito anche un po’ il paesaggio della Storia (si dice che gli americani In
seguito alla presa della linea Gustav costruirono questo camminamento da Castro dei Volsci a
Ceccano per arrivare a Giuliano di Roma evitando di passare per i centri abitati); abbiamo
respirato finalmente un po’ d’aria pura, lontano dall’ingorgo metallico della valle; abbiamo
ri-sentito finalmente il contatto diretto con la Natura: una natura che purtroppo non è allo stato
selvaggio – per colpa di una mano umana che mostra la sua stupidità anche a piccole altitudini
– ma che è comunque riuscita a crearsi una nicchia preziosa, un regno abitato da specie
vegetali e animali che si credeva fossero del tutto o quasi scomparse, o che sono caratteristiche
e tipiche solo della nostra piccola montagna, o di pochi altri ambienti italiani.
La particolare Selaginella denticolata, una piccola e poco appariscente felce ritenuta addirittura
specie relitta dell’Età Terziaria; tra gli uccelli il Calandro e l’Averla Piccola e poi la piccola
bellissima farfalla
Lycaena thersamon.
Grazie alla testimonianza di qualche allevatore della zona della Pescara abbiamo ri-scovato la
Grotta degli Arcone (o Pozzo dell’Arcaro), una grotta nascosta rispetto al sentiero principale: un
luogo noto anche ad alcuni speleologi e biologi, che l’hanno esplorata in lungo e in largo e
hanno scoperto un sistema sotterraneo ritenuto molto interessante.
Dall'opuscolo del Dott. Pietro Salomone abbiamo perfino scoperto che nel Pozzo dell’Arcaro
vive un piccolo coleottero che prende il nome dalla montagna:
Bathysciola sisernica
. E' una specie endemica della grotta, e quindi della montagna; significa che vive soltanto lì e
in nessun'altra parte del mondo! E' un onore sapere che esiste una specie animale che prende
il nome dalla nostra montagna.
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Monte Siserno: una risorsa, a portata di mano
Martedì 09 Aprile 2013 08:24
Noi non rivendichiamo assolutamente la scoperta della grotta, e non ci prendiamo meriti non
nostri, come qualcun altro ha provato a fare, garantendo allo stesso tempo una valorizzazione
dell’intera area che odora di promessa da marinaio lontano un miglio: semplicemente con
questo gesto abbiamo voluto porre l’interesse su una zona di assoluto interesse naturalistico,
che andrebbe secondo noi pubblicizzata a dovere soprattutto in vista di un rilancio del territorio
dal punto di vista sia occupazionale sia ecosostenibile.
Le idee possono essere tante, ma prima di tutto è importante che sul Siserno si mantengano alti
e reali l’interesse dell’amministrazione e il rispetto etico-ambientale di coloro che, andando a
caccia o per raccogliere funghi o asparagi o quant’altro, non si divertano a lasciare tracce del
loro barbaro passaggio!
Se sono davvero interessati alla valorizzazione del nostro monte, la Maliziola & co. comincino
ad attivare tutti i mezzi burocratici e mediatici possibili. Noi, come nostro solito, continueremo a
vigilare: e, magari, andremo a farci qualche altra passeggiata per conoscere meglio il Siserno e
le sue bellezze naturalistiche!
Concludiamo ringraziando nuovamente il Dott. Pietro Salomone che con questo opuscolo ha
valorizzato flora e fauna di questo nostro unico e prezioso territorio dandoci la possibilità di
conoscerlo ed apprezzarlo.
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