IL TESTO TEATRALE
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Cos’è il teatro?
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DEFINIZIONE
Il TESTO TEATRALE, detto anche DRAMMATICO, è
un’opera letteraria in cui la vicenda non viene raccontata,
ma viene rappresentata dai personaggi, che agiscono
direttamente sulla scena , imitando la realtà.
Sono detti TEATRALI perché il luogo destinato alla
rappresentazione è il teatro (dal greco teaomai=guardare),
DRAMMATICI perché contengono una storia che quando
viene messa sulla scena, è detta DRAMMA ( dal greco
drao=agisco)
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IL GENERE DRAMMATICO
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Come si legge un TESTO
TEATRALE
Per comprendere a pieno un testo teatrale
occorre leggerlo come :
1. TESTO SCRITTO
2. TESTO RAPPRESENTATO (fruizione
dello spettacolo teatrale )
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TESTO NARRATIVO E
TESTO TEATRALE
TESTO
NARRATIVO
TESTO
TEATRALE
storia
x
x
narratore
presente
manca
tempo
vari livelli
presente
spazio
illimitato e variabile
delimitato e
variabile
liv.di comunicazione
unidirezionale
bidirezionale
canali usati
vista
vista e udito
tipo di fruizione
individuale
collettiva
linguaggi usati
ling.verbale
ling.verb.e non
verbale
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La struttura di un Testo
Drammatico
•
•
•
•
personaggi
atti e scene
battute
didascalie
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I PERSONAGGI
Generalmente all’inizio di un testo drammatico c’è
l’elenco dei personaggi, con a lato l’indicazione o
dell’età,o del ruolo sociale,o delle relazioni di parentele o
affettive o del ruolo,l’ordine in cui sono presentati può
essere dettato dall’importanza decrescente del ruolo o
dall’ordine di apparizione o dalla gerarchia sociale o da
una divisione in gruppi(es.uomini/donne).
Per conoscere i personaggi, ad esempio, de La
locandiera di Carlo Goldoni vai al sito:
http://it.wikisource.org/wiki/la_locandiera/Personaggi
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ATTI E SCENE
Il testo teatrale è in genere suddiviso in ATTI ,corrispondenti
ai capitoli di un libro, a loro volta suddivisi in SCENE.
Gli ATTI (da uno a cinque)possono corrispondere a momenti
successivi della struttura del dramma oppure essere legati al
passare del tempo o ancora essere funzionali alla semplice
necessità (riposo per gli attori, cambio di scenografie o
costumi).
Le SCENE sono determinate dall’entrata o uscita dei
personaggi o da cambiamenti di tono o di argomento.Se il
numero delle scene è elevato, la rappresentazione sarà molto
movimentata, se è limitato, sarà più statica.
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LE BATTUTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Sono le PAROLE che gli attori pronunciano sulla
scena.Possono assumere la forma di:
dialoghi
monologhi
soliloqui
concertati
duetti
tirate
a parte
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DIDASCALIE
Generalmente in corsivo e spesso tra parentesi hanno
come destinatari i lettori e chi mette in scena il testo.
Contengono essenzialmente tre tipi di informazioni:
•Descrizioni di luoghi e di personaggi
•Indicazioni relative all’azione scenica (movimenti e
gesti)
•Annotazioni sulla recitazione (tono di voce,ritmo…)
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Gli elementi della messa in
scena teatrale
E’ l’operazione di traduzione di un testo drammatico scritto in
SPETTACOLO. Essa richiede la collaborazione delle seguenti
componenti:
•
•
•
•
•
•
•
•
Il regista
Gli attori
Il pubblico
La scenografia
I costumi
Le luci
La musica
I rumori
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IL REGISTA
Come il drammaturgo è l’autore del testo drammatico,il
regista è il principale autore della messa in scena ,o meglio
il coordinatore di un lavoro che coinvolge molte
professionalità.Egli può decidere o di rimanere fedele al
testo o di reinterpretarlo e adattarlo liberamente o in parte.
Come figura è comparsa solo alla fine dell’Ottocento,
sostituendo quella del CAPOCOMICO.
Ogni regista ha un suo stile che dipende dalla sua poetica
teatrale e dall’utilizzo che fa dei linguaggi a sua
disposizione.
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GLI ATTORI
Sono il punto focale dello spettacolo.
La loro caratteristica è quella di riuscire a calarsi in parti sempre
nuove e di recitare in ruoli diversi.
A differenza di quelli cinematografici, non hanno la possibilità
di ripetere una scena venuta male, per cui devono essere dotati di
calma e di concentrazione.In particolare devono essere in grado
di controllare:
- la propria voce
- la propria mimica facciale
- i gesti
La recitazione può essere naturale o artificiosa e può andare da
un massimo di immedesimazione ad un massimo di
estraniamento nei confronti del personaggio.
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IL PUBBLICO
E’ l’elemento che fa la differenza principale tra la recitazione al
cinema e quella nel cinema.Il teatro, infatti,si svolge in diretta di
fronte al pubblico, che partecipa in un certo senso alla
rappresentazione.Le sue risposte possono caricare e riempire di
entusiasmo gli attori o al contrario frenarli e demoralizzarli.
Poiché, inoltre, il teatro si basa sull’imitazione della realtà, il
pubblico accetta questa convenzione ( PATTO ) così come gli
attori recitano come se il pubblico non esistesse (quarta parete ).
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LA SCENOGRAFIA
E’ costituita dagli elementi dell’ARREDO, dai FONDALI
scenici e dalle QUINTE laterali.
E’ importante per individuare l’epoca e il luogo in cui si
svolgono i fatti.
Negli antichi teatri greci erano fisse,nel corso del tempo
sono diventate mutabili ( uso dei fondali dipinti).
Lo scenografo può realizzare scenografie realistiche o
simboliche, dettagliate o essenziali, fisse o mobili.Egli
lavora seguendo le indicazioni del regista.
Oggi i teatri dispongono di attrezzature straordinarie:
palchi girevoli, quinte scorrevoli o a scomparsa…
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I COSTUMI
Gli abiti di scena permettono allo spettatore di
comprendere la provenienza sociale di ciascun
personaggio e l’epoca in cui si svolge la storia.
Possono essere realistici o simbolici e più o
meno dettagliati.
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LE LUCI
L’illuminazione era un elemento
sconosciuto in epoca antica, quando le
recite avvenivano di giorno.Con
l’introduzione dei teatri coperti,dal
Cinquecento in poi,venne illuminato il
palco con candelabri o lampade a
petrolio.Con l’invenzione dell’elettricità
fu anche scongiurato il pericolo di
incendi. L’impiego delle luci è oggi
affidato a tecnici che si occupano di
posizionare i riflettori.Esse servono a
- aumentare il realismo delle scene
- sottolineare gli effetti emotivi
- creare effetti simbolici
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LA MUSICA
Ha da sempre accompagnato gli spettacoli
teatrali ( vedi teatro greco).
Il suo ruolo è prevalentemente psicologico,
perché tende a commentare e a sottolineare le
reazioni dei personaggi e i cambiamenti di
situazione, un po’ come la colonna sonora del
cinema.
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I RUMORI
I rumoristi, ovvero i tecnici che si occupano della
realizzazione dell’apparato sonoro, creano effetti che
conferiscono naturalezza all’ambientazione: tuoni,
scrosciare della pioggia, motori di automobili ecc.
Determinati rumori contribuiscono ad aumentare la
tensione durante la rappresentazione: per esempio,
l’urlo di una donna o il rumore di una porta che cigola.
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LA LINGUA DEL TEATRO
Dal punto di vista della sintassi il drammaturgo si avvicina in
genera al PARLATO, con costruzioni semplici e frasi più bravi
che in un testo narrativo, per facilitare la comprensione di chi
ascolta e per dare una rappresentazione più realistica di una
conversazione.
La terza persona,quasi sempre presente nelle narrazioni,è rara a
teatro, mentre più frequenti sono la prima e la seconda persona.
Caratteristici sono infine i DEITTICI, cioè i termini che si
riferiscono a tempo e spazio ( ieri,oggi,questo,quello…)
Nelle didascalie compaiono i TERMINI TECNICI usati per
indicare le varie parti del palcoscenico
(fondo,quinte,proscenio… )
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IL TESTO TEATRALE