Giornale dell’Organizzazione cristiano-sociale ticinese 5 ottobre 2006 - Anno LXXIIX - N. 15 - franchi 1 - G.A.A. 6900 Lugano Redazione Il Lavoro - Via Balestra 19 - 6900 Lugano Tel. 091 9211551 - Fax 091 9242471 - [email protected] - www.ocst.com Prossimo numero: 19 ottobre 2006 Rinnovati i contratti del Fox Town e della Coop. I dipendenti e i sindacati sono soddisfatti Fox Town e Coop Progetto Harmos pagina 2-3 pagina 7 Istituzioni sociali Il caso pagina 4 pagina 11 Rinnovati i contratti collettivi Le rivendicazioni dei dipendenti I docenti OCST prendono posizione Il frontaliere può dedurre gli alimenti? SINDACATO ATTUALITÀ 2 Comitato della metallurgia iovedì 28 settembre si è riunito a Lugano il comitato della metallurgia, che ha raccolto i membri delle commissioni sindacali delle aziende operanti nel settore. L’incontro è stato un momento per confrontare le proprie esperienze ed analizzare i problemi più urgenti. Si è parlato innazitutto del lavoro interinale e delle difficoltà occupazionali del settore. In particolare è stato sottolineato il paradosso delle aziende che, pur in crescita e con ottime prospettive di sviluppo, non sono più disposte ad investire sul personale in Ticino. La preoccupazione è grande in particolare per le ristrutturazioni della Ge e della Mikron che, con tutta probabilità, comporterà un danno anche per i dipendenti delle molte aziende fornitrici che potrebbero soffrire di riduzioni degli ordini. G Per iscriversi alle università italiane li studenti che vogliono iscriversi alle università italiane devono ottenere l’attestazione Iseeu. A tal fine è necessario compilare la dichiarazione sostitutiva unica. Le università non compiono alcuna attività di assistenza in questo senso, ma tale servizio è svolto negli uffici Caf della CISL che sono a disposizione degli associati OCST. G Indichiamo qui di seguito i numeri telefonici delle sedi principali dei Caf CISL per ulteriori informazioni: Caf Como: Caf Varese: Caf Bergamo: Caf Brescia: Caf Lecco: Caf Sondrio: tel. 031.301880 tel. 0332.241559 tel. 035.324150 tel. 030.3844720 tel. 0341.275607 tel: 0342.510950 5 ottobre 2006 ■ UN ACCORDO IN SENO AL FORUM INDUSTRIALE Sostegno ai lavoratori interinali li aderenti al Forum industriale ticinese, OCST, Unia e l’Associazione industriali ticinesi, hanno firmato un gentlemen agreement, un accordo fra gentiluomimi, per affrontare il problema del lavoro interinale. Si tratta di un fenomeno sempre più diffuso che coinvolge vari settori dell’economia e in particolare il settore produttivo. Le agenzie interinali assumono personale per conto delle aziende con contratti a termine di due o tre mesi; i lavoratori così impiegati sono dipendenti dell’agenzia, ma svolgono dei compiti all’interno dell’azienda. Questo tipo di contratti consente alle imprese di reagire tempestivamente alle necessità del mercato aumentando o, quando necessario, diminuendo la capacità produttiva senza molti traumi. Ma quali sono le conseguenze per i lavoratori? La più immediata è lo stipendio che spesso è, anche all’insaputa delle stesse imprese, eccessivamente basso. Buona parte del salario che l’impresa versa all’agenzia interinale per i lavoratori rimane all’agenzia sotto forma di commissioni. Un altro aspetto penalizzante è la difficoltà per i dipendenti con questo tipo di contratto ad integrarsi; è difficile infatti costruire quella rete di relazioni sociali che è necessaria al benessere e aumenta la qualità di vita. È impossibile in queste condizioni avere degli avanzamenti di carriera o identificarsi con l’azienda; i dipendenti devono sottostare ad una forte condizione di precarietà. Il fenomeno del lavoro interinale ha G molte connessioni con la libera circolazione nel senso che la sua crescita ha assunto proprio dopo l’entrata in vigore degli accordi con l’Ue delle propozioni allarmanti. I dati mostrano che il numero di lavoratori interinali frontalieri nel 2006 ha già raggiunto, nel mese di giugno, i valori di tutto il 2005. In cosa consiste l'accordo? Si tratta di una reciproca collaborazione nella lotta alle degenerazioni del lavoro interinale. I partecipanti si impegnano a «esprimere periodiche e ripetute raccomandazioni ai propri affiliati, in modo tale che le imprese industriali mandanti delle società di intermediazione del personale interinale veglino affinchè i salari corrisposti al personale interinale siano congrui con quelli che per identica funzione sono generalmente versati ai lavoratori a tempo indeterminato dipendenti delle imprese industriali stesse». Fra sei mesi verrà fatto un bilancio della situazione per verificare l’efficacia dell’accordo. ■ UN RUOLO DI PRIMO PIANO NELLA DIFESA DEGLI INTERESSI DELLE REGIONI PERIFERICHE L’OCST partner nazionale nelle trattative con Coop Svizzera Organizzazione Cristiano Sociale Ticinese (OCST) ha rilevato che, a seguito di un comunicato diramato dalla segreteria centrale Unia, nei servizi d’informazione regionali e nazionali è passata un’informazione parziale sulle trattative di fine anno tenute dai partner contrattuali di Coop Svizzera. L’OCST ritiene opportuno precisare che alle trattative per gli adeguamenti salariali di fine anno hanno preso parte attiva non solo le segreterie centrali Unia e Syna, ma anche l’Organizzazione Cristiano Sociale Ticinese, la SIC Svizzera e l’Associazione degli impiegati di Coop Svizzera in qualità di partner firmatari del Contratto collettivo nazionale e quindi con pari dignità e rappresentatività delle altre organizzazioni sindacali. A livello regionale si evidenzia che proprio grazie all’impegno profuso dall’OCST e dalla SIC Ticino, che hanno sempre soste- L’ nuto nelle trattative le legittime rivendicazioni del personale occupato nelle diverse regioni della Svizzera ed in particolare in Ticino, oggi Coop Svizzera adotta parità di trattamento a livello nazionale. Tale impegno sindacale ha fatto sì che i salari e le prestazioni sociali del personale Coop Occupato in Ticino, così come per le altre regioni, siano lievitati progressivamente fino a raggiungere la media nazionale dei salari percepiti dal personale di vendita occupato nella Svizzera centrale. A tale proposito va rammentato che ancora nel 2001 i salari minimi delle venditrici Coop occupate in Ticino, così come quelle impiegate nelle altre grandi imprese della distribuzione, raggiungevano appena i 2'500 / 2’600 franchi mensili, mentre nella Svizzera centrale si registrava una media di 3’200 franchi mensili. L’attività sindacale dell’OCST, sviluppata a livello nazionale nel settore delle grandi aziende della distribuzione, persegue dunque l’obiettivo della parità di trattamento, sociale e salariale, per il personale di vendita che rientra nei contratti collettivi nazionali delle aziende della grande distribuzione. Coop Svizzera è la prima Società Cooperativa che si è dimostrata sensibile a tali politiche sindacali e a fare da apripista nel forzare la mano alle altre grandi imprese, prova ne sia che oggi la media dei salari Coop è uniforme a livello nazionale, senza distinzione tra regioni e regioni. Da ciò la soddisfazione e l’elogio dell’OCST sia al Presidente di direzione, Hansueli Loosli che al direttore generale delle risorse umane, Peter Keller, per avere assunto importanti responsabilità sociali in tutte le regioni della Svizzera. 5 ottobre 2006 SINDACATO VENDITA 3 ■ FIRMATO L’ACCORDO CON I RAPPRESENTANTI DEI 130 NEGOZI DEL CENTRO Un nuovo contratto collettivo d’avanguardia per il Fox Town artedì 19 settembre è stato firmato il nuovo Contratto collettivo di lavoro per il Fox Town, valido da gennaio 2007. Il centro commerciale è stato inaugurato dieci anni fa con la deroga, unica in Ticino, di tenere aperto anche la domenica. Per supplire a questa particolarità i sindacati si sono battuti per migliorare costantemente le condizioni di lavoro. Da questo sforzo è nato un dialogo costante con la delegazione dei locatari dei negozi che ha portato alla nascita del Contratto collettivo che oggi è al terzo rinnovo. Le pretese sindacali sono cresciute di pari passo con l’aumento del fatturato del centro che è esploso fino a raggiungere i 165 milioni di franchi. Nel nuovo contratto, che entrerà in vigore il 1. gennaio 2007, le vacanze sono state aumentate di 1 settimana, e saranno quindi 5 per chi ha meno di 50 anni e 6 per chi ne ha almeno 50. L’incremento dei salari minimi previsto dal nuovo contratto sarà costante dal 2007 al 2011 con un aumento di 100 franchi al mese il primo anno e 75 franchi i seguenti 4 anni. A questo va aggiunto il carovita. Agli stipendi effettivi verrà aggiunto il 70 per cento dell’aumento previsto per i salari minimi (70 franchi al mese il primo anno e 52,50 franchi al mese gli anni M seguenti), cui va comunque aggiunto il carovita. È inoltre cambiato il metodo di calcolo della tredicesima, che prima si basava sullo stipendio e ora considera anche le entrate dei giorni festivi di lavoro. I lavoratori al Fox Town percepiscono infatti il 50 per cento in più dello stipendio per i giorni di festa non parificati alla domenica e il 150 per cento in più dello stipendio per i giorni di festa parificati (stabiliti nel contratto collettivo). Tra i lavoratori c’è soddisfazione per le conquiste del nuovo contratto collettivo. Inoltre ritengono che le condizioni offerte anche ai dipendenti a tempo parziale, la maggior parte, siano buone; il personale che lavora part time, infatti, riceve (in proporzione) le stesse condizioni del personale che lavora full time. L’organizzazione dell’orario di lavoro è infatti piuttosto stabile e ciò consente di far fronte agli impegni familiari e ad altri eventuali impegni lavorativi. Molti dipendenti si dicono interessati ad un’offerta formativa per migliorare la propria professionalità, in particolare in ambito linguistico; quest’ultimo è un aspetto fondamentale al Fox Town, dato che molti clienti non parlano italiano. Questo contratto è una grossa conquista sindacale, unica nel suo genere perchè il centro Fox Town è composto da 130 negozi indipendenti. L’OCST auspica che questa strada d’avanguardia nella difesa degli interessi dei lavoratori sia seguita anche dagli altri centri commerciali ticinesi. ■ UN PARTNER CHE SA ASSUMERSI LE SUE RESPONSABILITÀ SOCIALI Trattative di fine anno fruttuose con Coop Svizzera Le trattative salariali, condotte in uno spirito franco e costruttivo, portate a termine tra la direzione generale di Coop Svizzera e i partner Organizzazione Cristiano Sociale sociali OCST, Syna, Sic Svizzera, Unia e l’Asesprime soddisfazione per la disponibisociazione degli impiegati Coop, si lità dimostrata dalla diresono concluse con piena soddisfazione generale di Coop svizzera zione tra le parti. per l’adeguamento dei salari a Dal 1. gennaio 2007 tutti i collapartire dal 1. gennaio 2007. Oltre boratori Coop vedranno adeguati i ai congrui adeguamenti salariali e loro salari secondo la seguente alle prestazioni sociali predisposti scala: i collaboratori con un salario negli scorsi anni, in particolare per mensile lordo inferiore a 4’500 franil Ticino, a partire dal 1. gennaio chi entrati nell’azienda prima del 1. 2007 la direzione generale ha luglio 2006 beneficeranno di un messo a disposizione il 2,5 per aumento salariale generale di 100 cento della massa salariale a franchi lordi al mese (per 13 menbeneficio dei propri collaboratori. H. Loosli, Presidente silità), ciò garantirà anche queIn occasione delle trattative Direzione generale st’anno l’innalzamento coerente sociali e salariali intervenute negli dei segmenti salariali inferiori, nei ultimi anni, l’OCST ha avuto modo quali sono impiegate molte donne. di apprezzare la sensibilità sociaGli altri collaboratori ottengono un aumento del le e la capacità manageriale, in particolare del salario individuale legato alle prestazioni. Per Presidente Hansueli Loosli e del Direttore promuovere in special modo i salari delle generale del personale Peter Keller, nel ricodonne è previsto lo 0,5 per cento dell’aumento noscere e valorizzare le risorse umane, in tutte salariale complessivo. le regioni della Svizzera, di Coop Svizzera. Saranno altresì aumentati di 100 franchi lordi L’OCST, in qualità di partner contrattuale di al mese le categorie salariali definite nel conCoop Svizzera, vuole evidenziare il suo ruolo tratto collettivo di lavoro. I salari minimi lordi svolto anche a livello nazionale nel sensibilizaumenteranno da 3.400 franchi a 3.500 franchi zare la direzione generale di Coop Svizzera al mese mentre per i salariati pagati a ore il sugli aspetti economici, sociali e sulle peculiasalario orario corrisponderà a 19,80 franchi rità di tutte le regioni della Svizzera ed in partil’ora. Per i collaboratori con formazione biencolare del Ticino, favorendo così equità di tratnale o con attestato il salario di riferimento tamento per tutto il personale. Nando Ceruso L’ ammonta a 3.600 franchi mensili; per quelli con formazione triennale 3.800 franchi e per quelli con formazione quadriennale 4.000 franchi lordi. In segno di riconoscimento per la fedeltà dimostrata all’azienda nel 2006, tutti i collaboratori Coop che non hanno disdetto il rapporto di lavoro, in gennaio 2007 riceveranno un premio supplementare sotto forma di buoni acquisto; i collaboratori con rapporto di lavoro a tempo pieno riceveranno 300 franchi, quelli a tempo parziale e le persone in formazione 200 franchi e i collaboratori a salario orario con all’attivo almeno 100 ore di impiego nel 2006 100 franchi. A partire dal primo gennaio 2007 Coop lancerà inoltre il programma interno «Coop Child Care» (Ccc). Con questo progetto Coop Svizzera vuole sostenere, dal profilo finanziario, le famiglie monoparentali che hanno i figli in asili nido e per l’infanzia. Con queste strategie sociali e salariali Coop Svizzera ha voluto lanciare un messaggio molto positivo volto ad incrementare il potere d’acquisto dei propri collaboratori e a valorizzare lo spirito di appartenenza e di collaborazione nella società. 4 SINDACATO SANITÀ 5 ottobre 2006 ■ L’ASSEMBLEA DEL PERSONALE SI È RIUNITA IN VISTA DEL RINNOVO DEL CONTRATTO Ecco le rivendicazioni dei dipendenti delle istituzioni sociali Renato Ricciardi ell’ambito del rinnovo del Contratto collettivo delle istituzioni sociali l’OCST si pone come obiettivi il raggiungimento di migliori condizioni di presa a carico degli utenti, nuovi posti di lavoro e la difesa dei salari dei dipendenti. L’assemblea cantonale OCST del personale delle istituzioni sociali che si è riunita a Lugano il 3 ottobre ha risolto di sostenere le seguenti rivendicazioni. L’assemblea del personale sociale OCST intende difendere con tutti i mezzi le condizioni di lavoro del settore. La pressione finanziaria, determinata dai vincoli del nuovo sistema di finanziamento tramite i contratti di prestazione e dall’entrata in vigore della nuova Perequazione finanziaria tra Confederazione e cantoni, non può giustificare un peggioramento del Ccl e delle prestazioni alle persone (minorenni e adulti). Il personale ha preso atto con soddisfazione, che, grazie all’intervento sindacale e a seguito del voto popolare dello scorso mese di marzo, cui il personale sociosanitario ha dato un contributo fondamentale, oltre alla restituzione di quanto trattenuto nel 2006, è confermato che il prossimo anno il prelievo salariale del 2,2 per cento sarà definitivamente abolito. In particolare il sindacato OCST rivendica un Ccl cantonale sottoscritto da tutte le istituzioni sociali riconosciute ai fini del finanziamento pubblico. Per raggiungere questo obiettivo il sindacato si impegnerà affinché alla comunità contrattuale attuale aderiscano anche gli istituti che non sono firmatari. L’OCST chiede un formale impegno in questo senso da parte dell’Associazione mantello delle istituzioni sociali e da parte dell’autorità cantonale sussidiante, vincolando il riconoscimento del sussidio all’impegno a sottoscrivere N il Ccl e ad applicare le disposizioni contrattuali per non determinare indebite pressioni e comportamenti scorretti, che finirebbero per penalizzare il personale. La nuova ripartizione dei compiti Confederazione-cantoni, che interesserà tutto il settore degli invalidi, e i relativi flussi finanziari previsti dal 2008 esigono una ferma e unitaria posizione politica per mantenere le risorse attualmente destinate alla cura, al sostegno e all’inserimento professionale delle persone prese a carico, che, lo ricordiamo, sono le più deboli. In tale senso l’OCST ritiene che occorra una comunità contrattuale forte, che non indebolisca il fronte verso l’autorità politica cantonale, che dovrà garantire il finanziamento necessario per prestazioni di qualità in favore degli utenti e per condizioni di lavoro adeguate per il personale. Al fine di profilare un’identità forte del settore l’OCST pensa che le parti contraenti debbano trovare un’intesa, non al ribasso, ma in grado di dare coesione e dignità al lavoro sociale e sanitario nelle istituzioni. Per questo occorre tendere ad armonizzare le condizioni di lavoro di tutte le categorie che vi lavorano. Il nuovo sistema di finanziamento basato sul contratto di prestazioni non deve portare a una diminuzione qualitativa e quantitativa del lavoro nelle Is. Perciò il Dipartimento della sanità e socialità, che dispone i criteri di sussidio, deve evitare che il calcolo dei costi standard penalizzi le cure all’utenza e le condizioni di lavoro del personale. Il personale aderente all’OCST è disposto a ricorrere a ogni mezzo di lotta sociale per ottenere il rispetto di questi principi irrinunciabili. Il settore sociale sta conoscendo una situazione di saturazione dell’occupazione. Un numero sempre maggiore di operatori (educatori, operatori di laboratorio) diplomati della Supsi non riescono a trovare un posto di lavoro. Di fronte a questa urgenza occupazionale l’OCST chiede che le parti sociali (autorità cantonale, Is e sindacati) si impegnino per garantire l’occupazione e creare nuovi posti di lavoro e verificare la possibilità di aumentare le possibilità di stage degli studenti del Dipartimento di lavoro sociale, delle altre Scuole sociosanitarie cantonali e dei neodiplomati. Il personale riunito in assemblea ha deciso di proporre alla controparte durante l’incontro di trattativa previsto il prossimo 17 ottobre di non peggiorare l'attuale Ccl e un impegno formale del Dss a migliorare il rapporto di presa a carico delle persone, l’adeguamento del personale là dove si rende necessario ed il potenziamento dell’offerta sociale e sanitaria nell’ambito della pianificazione settoriale (invalidi adulti, minorenni, sostegno sociale, integrazione professionale) L’OCST richiede inoltre una soluzione adeguata per le rivendicazioni del personale educativo e sanitario (durata del lavoro, vacanze, picchetti) e norme sull’organizzazione del lavoro (pianificazione settimanale, orario giornaliero) che coinvolgano il personale e la commissione interna delle IS. Il personale vuole avere delle certezze e chiede che vengano definiti degli obiettivi impegnativi durante il periodo di durata del Ccl (tre anni) per le parti e per l’ente sussidiante riguardo alla cassa pensioni (una cassa pensioni unica e forte per il personale di tutte le IS) e riguardo alle prestazioni dovute al personale coinvolto in un’eventuale chiusura di servizi o unità lavorative di un’IS (piano sociale). La Commissione paritetica deve inoltre avere compiti più chiari L’assemblea OCST ha infine deciso di aderire alle azioni di lotta che verranno decise dal personale e dai sindacati se un accordo sul nuovo Ccl non potesse essere raggiunto. ■ SONO IN CORSO LE TRATTATIVE PER UNA CONTINUAZIONE DELL’ATTIVITÀ Novità attese per i dipendenti della clinica di Sementina artedì 3 ottobre si è tenuta l’assemblea del personale della clinica di Sementina per informare sullo stato delle trattative per una possibile continuazione dell’attività. Come noto il gruppo sanitario Ars Medica ha presentato al proprietario della clinica, l’assicurazione malattia Helsana, un progetto per assicurare una continuazione parziale dell’attività di cure riabilitative nella forma ambulatoriale. Qualora fosse raggiunto un accordo con Helsana, si prevede di poter iniziare dal 1. di novembre la nuova attività che prevede la ripresa di circa 20 dipendenti. M L’assemblea del personale ha biasimato l’indecisione del proprietario che stenta a concludere un accordo. Una risposta è attesa dai promotori dell’iniziativa per domani. Ars Medica si riserva poi qualche giorno per valutare la risposta e si è impegnata a prendere una decisione definitiva nel corso della prossima settimana. Oltre alla ripresa immediata di una parte dell’attività riabilitativa, il progetto di riconversione prevede tra un anno lo sviluppo di altre attività sanitarie nello stabile della clinica. L’OCST si è impegnata affinchè queste iniziative potessero limitare la perdi- ta di impieghi qualificati. L’OCST ha pure contattato l’Ente ospedaliero cantonale perchè rispondesse favorevolmente alle richieste espresse dal personale, in particolare infermieristico sulle condizioni di un’eventuale assunzione negli ospedali dell’Ente. È stato così concordato, in caso di assunzione, un periodo di introduzione di 6 mesi al termine del quale, se la valutazione è positiva, potranno essere riconosciuti gli anni di servizio prestati in precedenza. Il personale di cura della clinica potrà beneficiare inoltre della possibilità di essere assunti in un ospedale pubblico prescindendo dalla partecipazione ad un concorso. Una parte del personale ha già cercato, sulla base delle indicazioni fornite dal sindacato, altre possibilità di lavoro nel settore ottenendo già alcune risposte positive. P.L. SINDACATO ATTUALITÀ 5 ottobre 2006 5 ■ LA DISOCCUPAZIONE GIOVANILE PREOCCUPA ANCHE A LIVELLO INTERNAZIONALE Proposte per introdurre i giovani nel mondo del lavoro Renato Ricciardi a disoccupazione rimane motivo di grande preoccupazione per le famiglie ticinesi. Lo ha dimostrato la trasmissione della Tsi arena di Buonasera condotta da Fabio Dozio mercoledì scorso. Le domande e le considerazione del pubblico hanno richiamato l’urgenza di trovare vie per favorire l’occupazione per tutti e in particolare per i giovani. «Non si può dormire tranquilli» aveva titolato in modo efficace il Giornale del Popolo, commentando lo studio presentato dall’OCST sulla disoccupazione giovanile. È trascorso qualche mese e, nonostante i propositi rassicuranti espressi periodicamente dai funzionari cantonali e le previsioni congiunturali degli esperti federali, la situazione non sembra migliorare. I governi indugiano stancamente senza curarsi che organismi internazionali richiamino la necessità di politiche più dinamiche1. Da parte mia, durante il dibattito televisivo ho ricordato che una persona senza un lavoro perde la coscienza della propria identità e non può assumersi le responsabilità che desidererebbe per il proprio futuro e verso la propria famiglia. Una menomazione fondamentale, L che non è umanamente sostenibile. La seconda osservazione della realtà è stata che la crescita economica e l’incremento della produttività non creano più nuovi posti di lavoro e nemmeno si trasformano in aumenti dei salari. Da quando la finanza ha preso il posto dell’economia. «Ci sono sempre meno imprenditori - ha riconosciuto in trasmissione Franco Ambrosetti - e sempre più manager». Anche per il sindacato non è facile: ricette purtroppo non ne esistono. Tuttavia per non cedere alla rassegnazione, ho voluto provare a richiamare la responsabilità che tutti abbiamo in questa situazione. Si è spiegato come a molti giovani al termine della formazione professionale o degli studi (qualsiasi sia il livello ottenuto) è precluso l’inizio di un’attività lavorativa. Oltre 750 giovani non hanno mai lavorato. Un’ottantina i neolaureati senza lavoro. Da qui la necessità di aumentare notevolmente gli stage e i periodi di pratica professionale per acquisire quella esperienza richiesta dall’economia, ma che il circuito lavorativo non riesce spesso a favorire. Ho accennato alla responsabilità sociale che aziende pubbliche e private dovrebbero maggiormente assumersi. Due esempi: il primo è il disimpegno di molte aziende pubbliche. In passato, posta, telefonia e ferrovie erano centri di ■ LA VERTENZA DI SWISS EUROPEAN AIRLINES Massima solidarietà ai piloti competenze formative decisivi per una regione periferica come il Ticino. Oggi, le ristrutturazioni, la soppressione di interi settori produttivi e il trasferimento oltre Gottardo dei luoghi decisionali espongono il nostro cantone a un progressivo e drammatico impoverimento. Il secondo esempio riguarda il settore finanziario. Non per preclusione ideologica, ma solo per una disponibilità immediata di alcuni dati significativi. Si potrebbe infatti dire lo stesso per altri rami economici importanti del cantone. Il settore bancario ticinese occupava a fine 2005 7’650 collaboratori. Nel 2005 a fronte di un aumento dei bilanci (che mi pare essere un buon indicatore della crescita del volume dell’attività) delle banche con sede in Ticino del 13 per cento (da 45 mia a 51 mia di franchi) c’è stata (come anche nel 2004) una contrazione del personale dell’1,5 per cento2. Poiché il lavoro è un bene per tutti è ragionevole per un imprenditore e un’azienda guardare con un atteggiamento positivo chi cerca una via per entrare nel mondo lavorativo. 1 L’Ocde préconise des politiques plus dynamiques en matière d’emploi et de revenus, Ocse, 2006. http://www.oecd.org/document/. 2 La piazza finanziaria ticinese, Centro di studi bancari Villa Negroni, Abt, 2006 Troppo teatro, Signor Zanetti? Lorenzo Jelmini Nando Ceruso Organizzazione Cristiano Sociale Ticinese (OCST) esprime piena solidarietà ai piloti ex Crossair, oggi piloti della Swiss European Airlines, nelle azioni di lotta intraprese. L’OCST ritiene legittima e condivide l’azione determinata dei piloti Swiss European Airlines, poiché si contrappone a supponenti strategie imprenditoriali che calpestano i più elementari diritti di una parte importante del personale. È indubbio che la responsabilità dell’agitazione sindacale sia imputabile alla direzione della compagnia aerea, la quale ha dimostrato scarsa competenza nella gestione delle risorse umane, nonché leggerezza e superficialità nel gestire la ver- L’ tenza sindacale sorta con i piloti che, a giusta ragione, chiedono e fanno valere i loro fondamentali diritti. L’OCST stigmatizza, dunque, il maldestro tentativo della direzione Swiss European Airlines di volere scaricare sui piloti, che hanno dovuto usare l’arma dello sciopero per farsi sentire, la responsabilità del disagio vissuto dai passeggeri e la conseguente caduta d’immagine della compagnia sia a livello nazionale che internazionale. L’OCST auspica che il Consiglio d’amministrazione sappia valutare con la dovuta attenzione tali responsabilità e, contrariamente agli atteggiamenti intimidatori e di minaccia ostentati dal direttore operativo della compagnia, Manfred Brennwald, imponga di ricondurre la vertenza sul piano del dialogo e del rispetto reciproco. i è stato segnalato un trafiletto su un giornale sindacale, firmato dal Signor Zanetti, inerente Autopostale e mi sento costretto a fare alcune precisazioni. Ringrazio, innanzi tutto, il Signor Zanetti per i complimenti espressi in merito alla mia della laurea in scienze politiche. Contrariamente a quanto asserisce il Signor Zanetti, questi studi mi hanno richiesto del tempo ma non mi hanno causato problemi alla memoria. Rilevo invece un po’ di distrazione da parte del Signor Zanetti dovuta forse al troppo impegno teatrale che lo ha reso così famoso. Distratto perché non riferisce che l’opposizione alle targhette di riconoscimento che, secondo Autopostale, tutti gli autisti avrebbero dovuto portare, è stata per prima da me presentata con una lettera il 9 febbraio 2006 (verbalmente avevamo già espresso le nostre riserve). Questo perché avevo rilevato che, come spesso accade, le direzioni centrali dei sindacati (certo, anche il sindacato del Signor Zanetti) stavano dormendo sulla questione. La lettera era stata resa nota ai colleghi di Autopostale ed appesa all’albo. Da parte nostra la questione veniva considerata risolta perché, su nostra indicazione, i collaboratori non erano tenuti a portare e non portavano la targhetta di riconoscimento. Stranamente, alcuni giorni dopo (14 febbraio) anche il Signor Zanetti presentava ad Autopostale la medesima richiesta. Sono contento che la nostra tesi sia stata avvalorata dall’Ufficio per la protezione dei dati, su istanza del sindacato comunicazione, e lo sono ancora di più per il fatto che l’imput iniziale lo abbiamo fornito noi. M 6 SINDACATO FORMAZIONE ■ FESTEGGIATI 49 MURATORI NEO DIPLOMATI Un premio per i migliori apprendisti fine settembre, al centro formazione professionale di Gordola si è svolta la cerimonia di premiazione dei tre migliori apprendisti muratori diplomatisi a giugno. Nella stessa sessione 36 giovani apprendisti hanno ottenuto l’attestato federale di capacità di muratore qualificato. Attraverso l’iter di formazione continua per praticanti muratori proposti dalla SSIC-TI, si sono diplomati anche 13 adulti operanti nei cantieri. Alla cerimonia, giunta ormai alla 15.ma edizione, ha presenziato il prof. Vincenzo Nembrini, direttore della Divisione Formazione Professionale del cantone Ticino, Gian Pietro Losa, direttore del Centro di formazione professionale, Michele Barra, capo dicastero del Centro e Lorenza Santaniello Antonini, patrocinatrice del «Premio Reanto Antonini». Lorenza Santaniello Antonini, patrocinatrice del Premio Renato Antonini, voluto dal padre Renato per invogliare i giovani muratori a studiare e a preparasi bene per l’entrata nel mondo del lavoro, ha premiato gli apprendisti che hanno conseguito i migliori risultati: Luca Bottinelli, impresa Barella SA di Mesocco, Andrea Pesenti, impresa Camponovo SA di Mendrisio e Omar De Bolla, impresa Desig Sa di Castro. Hanno superato l’esame diplomandosi muratori: Yari Bagnovini, Christian Bari, Emanuel Bari, Claudio Bedognetti, Alessandro Butti, Cristian Butti, Antonio Caruso, Luca Clemente, Giovanni Cutrì, Mattia De Carli, Nadir Francioli, Mirco Galli, Olivier Greppi, Lorenzo A I CORSI ALL’OCST INFORMATICA z Introduzione all’informatica, inizio imminente, minimo 10 partecipanti, lunedì e mercoledì, diurno o serale, 36 ore. Costo: fr. 350 soci, fr. 550 non soci. z Word per principianti, inizio imminente, minimo 10 partecipanti, lunedì e mercoledì, diurno o serale, 36 ore. Costo: fr. 350 soci, fr. 550 non soci. z Excel per principianti, inizio imminente, minimo 10 partecipanti, martedì e giovedì, diurno o serale, 36 ore. Costo: fr.350 soci, fr. 550 non soci. z Access per principianti, dal 14 novembre al 21 dicembre, minimo 10 partecipanti, martedì e giovedì, serale, 36 ore. 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Considerazioni in tal senso sono già state espresse in occasione della campagna che ha preceduto la votazione del 21 maggio scorso. P Osservazioni preliminari. Conviene per chiarezza distinguere due piani di discussione: quello che riguarda, per così dire, l’organizzazione della scuola (inizio della scolarità, dell’anno scolastico, durata dei diversi curricoli, ecc.); quello che riguarda la concezione e la realizzazione pedagogico-didattica della riforma. Se la nostra presa di posizione verterà essenzialmente sul primo livello non è perché non si consideri importante il secondo, ma perché su quel piano non sono ancora sufficientemente definiti alcuni elementi fondamentali, in particolare quali siano i contenuti su cui si fissano gli standard comuni (che il progetto prevede per il secondo, sesto e nono anno di scuola obbligatoria). Anche la presentazione avvenuta a Bellinzona non ha per niente convinto: nessuna conclusione e lavori non molto approfonditi da cui traspare una difficoltà di trovare consensi tra le regioni linguistiche. Ci limitiamo quindi a una considerazione molto generale: sappiamo che voci critiche hanno denunciato la «pedagogia degli standard» come voluta dagli ambienti economici e funzionale alle esigenze di quel mondo. Facciamo nostra questa preoccupazione e comunque riteniamo elevato il rischio che si acceleri lo slittamento - già in atto - da una condizione di scuola che si costruisce su esigenze e criteri propri alla condizione di scuola che si progetta invece su criteri ed esigenze esterne. Su questo punto occorrerà essere vigilanti e ci riserviamo di prendere posizione quando i contenuti del progetto saranno più definiti. Un altro aspetto non chiaro riguarda la possibilità per allievi dotati di passare più rapidamente a curricoli successivi: si tratta evidentemente di una proposta molto delicata, di attuazione non facile e che comunque, per poter essere valutata, dovrebbe essere definita in modo più completo. Con queste premesse ci preme anzitutto, nell’ambito di questa consultazione, precisare alcuni punti fermi che non possono essere disattesi senza che il nostro sistema scolastico venga radicalmente stravolto. Fattori irrinunciabili della specificità ticinese. Gli elementi essenziali di HarmoS che qui prendiamo in considerazione sono i seguenti: scolarità obbligatoria dai 4 anni di età; scuola primaria della durata di 6 anni; scuola media di soli 3 anni. Questa impostazione comporterebbe per il Ticino lo smantellamento di un ordinamento scolastico che ha dato buona prova, costituitosi nel tempo attraverso una sperimentazione che, per quanto riguarda la scuola media, ha coinvolto il corpo insegnante, con successivi adattamenti (fino alla recente Riforma 3). Un assetto scolastico che nessuno si sognerebbe di ribaltare se, dalla necessità di mettere a posto un problema sentito soprattutto dai cantoni di lingua tedesca, non fosse nata la proposta di HarmoS. Ricordiamo a tale proposito che il numero di allievi che si trasferiscono ogni anno dalla Svizzera interna in Ticino, per quanto riguarda la scuola dell’obbligo, non arriva generalmente a 50 (tra l’altro per questi il problema di inserimento è dato soprattutto, evidentemente, dalla diversa lingua in cui avviene l'insegnamento). Sembra evidente che il nostro cantone, ove esistesse una chiara volontà politica, non dovrebbe avere soverchie difficoltà a ottenere che non venga stravolto il proprio sistema scolastico, rivendicando in particolare di mantenere: la scuola elementare di 5 anni; la scuola media unica di 4. Per quanto riguarda l’inizio della scolarità, pur senza entusiasmi particolari, non ci opponiamo al fatto che possa essere studiato un inizio a 4 anni, a condizione evidentemente che, in questo delicatissimo campo, non si ceda all’improvvisazione e alla fretta, e siano rispettate le esigenze legittime delle famiglie. Solo un dirigismo insensato, del tutto incongruo rispetto ai dati del problema, e comunque contrario a una concezione equilibrata del rapporto tra uniformazione e specificità, tra potere centrale e sovranità cantonale, potrebbe negare legittimità a queste richieste. Per quanto riguarda la scuola elementare si potrebbe aggiungere che da molti addetti ai lavori si sottolinea come il passaggio alla scuola media dopo il quinto anno, piuttosto che dopo il sesto come propone HarmoS, rispetti assai meglio le dinamiche di socializzazione e di convivenza dei ragazzi (le differenze di sviluppo fisico e psicologico tra i bambini di prima elementare e gli alunni di un eventuale sesto anno non possono che aumentare i problemi legati alla compresenza nella scuola di età diverse). Il sindacato OCST docenti ritiene che la difesa di questi punti semplici sia, in questa fase, prioritaria e debba essere il primo obiettivo del nostro cantone e delle sue autorità in materia di politica scolastica. A tal proposito ci permettiamo di chiedere al dipartimento un ritorno d’informazione sull’esito di questa consultazione, certamente tra le più importanti per l’entità della posta in gioco. *Presidente del sindacato docenti OCST 8 SINDACATO DONNE ■ UNA PROFESSIONE DI MEDIAZIONE Lettera aperta Il complesso lavoro del sindacalista Mara Valente l sindacalista è un «esperto di problemi sociali, soggettivi e sindacali». La dinamica in cui interviene con il suo compito di mediazione è la seguente: tra il padronato, che rappresenta il capitale e l’economia di mercato generale, e i lavoratori, che sono la forza lavoro, il sapere e la produzione di ricchezza, si posiziona il sindacato che ha il compito di soddisfare i bisogni dei lavoratori e rappresenta una visione dell’economia sociale. Questi tre attori tendono ad una situazione di «equilibrio». Il benessere lavorativo è alla base della salute fisica e psichica dell’utente, perché «con il lavoro, l’uomo ordinariamente provvede alla vita propria e dei suoi familiari…» (Christifedeles laici, 1988). Contrapposto al mantenimento della suddetta serenità vi è la salute dei sindacalisti, essi subiscono indirettamente le innovazioni del mondo economico e sociale circostante. Sono, infatti, chiamati in prima linea per I 5 ottobre 2006 contrapporsi alle ingiustizie derivanti dalle sopraffazioni attuate da alcuni datori di lavoro: che hanno come scopo principale il profitto; che sottovalutano sistematicamente la professionalità dei collaboratori; che cercano di acquisire privilegi o di mantenere i diritti acquisiti, rinviando nel tempo le trattative; che danno retribuzioni inadeguate, soprattutto al personale femminile, e via dicendo. Il sindacalista deve tenere sempre ben presente di far parte integrante di una «squadra» che «gioca» in un «ambiente mutevole» dove le domande e le risposte richiedono una comunicazione tra più parti. In Ticino operano sul territorio varie federazioni sindacali, ognuna delle quali ispirata da ideali politici diversi, anche se il nucleo centrale dell’operaro di tutte resta la difesa dell’anello più debole del mondo economico, il lavoratore. Mara Valente siste uno stile che contraddistingue gli operatori dei diversi sindacati. Ci sono alcuni «colleghi» che hanno preso recentemente l’abitudine poco costruttiva di raccontare bugie e infangare l’OCST allo scopo di raccogliere adesioni. Hanno per esempio raccontato agli associati del settore vendita e commercio che l’OCST si stava adoperando per il prolungamento degli orari e per il lavoro domenicale nel settore. Fortunatamente l’unica cosa che hanno ottenuto è stata una rispostaccia da parte del personale informato. Tra l’altro i pochi che hanno inviato le dimissioni al nostro sindacato capendo l’imbroglio stanno man mano tornando sui loro passi. Ora mi chiedo a chi serve, o meglio, chi danneggia tutto ciò? La risposta è: i lavoratori, in primo luogo, poi la professione e l’etica del sindacalista. Invito, dunque i signori colleghi interessati a riflettere sul loro modo di agire e sul loro operato, altrimenti se li prendessimo come esempio dove andrebbe a finire la nostra professionalità e moralità? Dobbiamo lavorare per apportare miglioramenti sociali ed economici alla classe lavorativa e non per andare in giro a raccontare fandonie. Sinceramente non li capisco anche perché non fanno altro che offendere l'intelligenza dei lavoratori. Forse non si sono accorti che le lavoratrici e i lavoratori di oggi sono persone informate, che sanno leggere e scrivere e riescono da soli a discernere ciò che è bene e ciò che è male per se stessi e per la loro categoria? Dunque non vedo perché continuare su questa strada, quali sono i loro obiettivi oltre quelli di danneggiare i lavoratori e il sindacato in generale? Riflettiamoci. E Comitato Cantonale Coordinamento Donna - Lavoro Riunione mercoledì 18 ottobre, ore 18.30 Sala riunione O C S T Via S. Balestra 19, 6900 Lugano Di particolare interesse sarà l’intervento sul testamento biologico a cura di Don Emilio Conrad ■ CONCORSO - «UN MESSAGGIO PER NATALE» Cosa fanno i grandi che io non farei per il Santo Natale ari bambini delle elementari e delle medie, come tutti gli anni il Coordinamento donna-lavoro organizza la festa di Natale. Nel corso della festa saranno premiati i bambini che hanno partecipato al concorso «Un messaggio per Natale». Per partecipare completate il tagliando sottostante e mandateci un disegno entro il 20 novembre 2006 sul tema «Cosa fanno i grandi che io non farei per il Santo Natale». C TAGLIANDO DI PARTECIPAZIONE Nome ___________________ Cognome ______________________ Indirizzo ________________________________________________ Telefono ________________________ Cosa fanno i grandi per Natale che io non farei ________________________________________________________ ________________________________________________________ ________________________________________________________ ________________________________________________________ 5 ottobre 2006 SINDACATO ATTUALITÀ 9 ■ CONGIUNTURA ECONOMICA: EVOLUZIONE 2006 E PREVISIONI PER IL 2007 Rallenta la crescita e il mercato del lavoro resta stabile Fausto Leidi l Segretariato di stato per l’economia (Seco), nei propri aggiornamenti autunnali, prevede, dopo la vigorosa crescita del prodotto interno lordo (Pil) della Svizzera del 2006, un attenuazione del ritmo della crescita dell’economia elvetica nel 2007. In effetti, da metà del 2005, la congiuntura internazionale favorevole aveva permesso una forte ripresa delle esportazioni svizzere. Nei primi mesi del 2006 la forte spinta derivante dal positivo andamento del commercio estero, l’aumento degli investimenti in macchine ed attrezzature ed un’evoluzione positiva del valore aggiunto proveniente dal settore finanziario, hanno sospinto la congiuntura verso una decisa ripresa. Anche la domanda interna (settori del commercio, alberghi, trasporti) ha contribuito, a sostenere la crescita registrata durante tutto il 2006. Si prevede infatti un 2006 decisamente positivo: secondo gli esperti della Confederazione la crescita annuale del Pil dovrebbe mantenersi al 2,7 per cento. A questi dati positivi della congiuntura economica 2006 hanno fatto riscontro elementi parzialmente contraddittori in materia di occupazione e di salari. Qualche dato leggermente positivo in materia di mercato del lavoro: l’occupazione ha registrato solo un lieve incremento. I salari reali medi dei lavoratori in Svizzera (ma in generale anche nel resto dell’Europa) sono rimasti stagnanti. Negli ultimi mesi sono tuttavia emersi dei segnali di un graduale rallentamento dell’economia mondiale. Recenti dati indicano che gli Stati Uniti si stanno movendo verso un rallen- I tamento della congiuntura e un incremento del rincaro. In particolare il settore immobiliare (rincaro dei tassi di interesse e dei finanziamenti, aumento alloggi disponibili,…) e il consumo privato hanno subito una marcata decelerazione. La situazione degli Usa presenta rischi di un ulteriore e più marcato affievolimento congiunturale che comporterebbe rischi per il livello del dollaro e conseguenze negative per i mercati finanziari internazionali. Osserviamo inoltre che i prezzi del petrolio, pur avendo registrato nelle ultime settimane una marcata diminuzione rispetto alle punte registrate nel 2006, resteranno verosimilmente su livelli elevati, per le situazione di instabilità politica in molti paesi produttori e per una domanda comunque elevata. Anche in Svizzera, malgrado per il momento gli indicatori economici restino su livelli elevati, in singoli settori si delinea un certo affievolimento: ciò vale in particolare per l’edilizia. Il boom degli investimenti edili si sta smorzando. Inoltre la minor crescita dello scambio internazionale con importanti partner commerciali, in un’economia aperta come quella svizzera e ticinese, comporterà sensibili effetti sull’economia. La domanda interna dovrebbe stabilizzarsi. Si può affermare che si sta delineando per il 2007 una crescita moderata anche per la Sviz- L’OCST in prima linea sulle rivalutazioni dei salari e delle prestazioni sociali OCST dimostra di essere in prima linea per una politica di rivalutazione dei salari e delle politiche sociali per tutte le regioni della Svizzera. La strategia portata avanti negli ultimi anni dall’OCST è stata orientata al recupero del divario salariale e sociale registrato tra i lavoratori e lavoratrici delle regioni definite «periferiche» e quelli della svizzera centrale nelle diverse categorie professionali. Giova rammentare che fino a qualche anno fa si registravano sperequazioni salariali nell’ordine del 35 - 40 per cento in particolare nei settori del terziario avanzato ed in particolare in quello della vendita. Negli ultiumi cinque anni in qualche settore della grande distribuzione i livelli salariali si sono riequilibrati mentre in altri resta ancora molto da fare. L’OCST sta sviluppando una politica sindacale nazionale, fungendo da pungolo alle segreterie centrali per fare sì che i lavoratori e le lavoratrici che lavorano per le grandi imprese nazionali nelle diverse regioni abbiano equità di trattamento sociale e salariale a parità di funzioni. Fatti concreti dunque tesi a rendere giustizia sociale in tutte le regioni del nostro Paese, ma soprattutto per dare dignità a tutte le categorie dei lavoratori. L’ zera. Il gruppo di esperti bernesi prevede una crescita del PIL di 1,7 per cento. Moderatamente positive sono le previsioni formulate dai suddetti esperti in materia di disoccupazione: il tasso di disoccupazione svizzero dovrebbe scendere dal 3,3 per cento (media prevista) nel 2006 e al 2,8 per cento nel 2007. Purtroppo abbiamo qualche dubbio al riguardo, infatti i dati sul mercato del lavoro svizzero del secondo semestre 2006, indicano una situazione di ristagno e non di diminuzione. È difficile intravedere nelle argomentazioni presentate ora, le ragioni di una diversa evoluzione. ■ MIKRON SA DI AGNO No alle ristrutturazioni a costo zero assemblea dei lavoratori ha ribadito il proprio no ai licenziamenti presso la Mikron Sa di Agno e respinto il principio di licenziamenti a costo zero per l’azienda. I lavoratori in assemblea hanno sollevato dubbi su un progetto di ristrutturazio- L’ ne nel quale emerge la volontà da parte della direzione di ridurre il personale facendo ricorso in modo maggiore a lavoratori interinali. Ciò è prova che una ricerca di flessibilità esasperata prevale sul concetto di salvaguardia dei posti di lavoro e di valorizzazione delle competenze. Allo scopo di manifestare il proprio dissenso ai tagli del personale, l’assemblea dei lavoratori ha dato mandato alla commissione del personale e ai sindacati di non sottoscrivere accordi che prevedano licenziamenti, e di utilizzare in tal senso tutti gli strumenti previsti dalla Convenzione nazionale dell’industria metalmeccanica. SINDACATO IL CASO 5 ottobre 2006 11 Il caso Il frontaliere può dedurre gli alimenti? Al lavoratore frontaliere può essere riconosciuto il contributo alimentare versato al coniuge divorziato? l servizio giuridico ha ricevuto questa lettera: «Buongiorno, sono un lavoratore frontaliere. Lo scorso anno ho divorziato da mia moglie e abbiamo concordato che devo versarle 500 euro al mese per gli alimenti. Ho chiesto la deduzione di questa spesa dal reddito imponibile per le imposte alla fonte che pago in Svizzera ma l’Ufficio delle imposte sostiene che non ho diritto alla deduzione. Mi potete consigliare? Signor X» I Cosa ne pensa il servizio giuridico? Dopo aver analizzato il caso, gli esperti del servizio giuridico hanno confermato che la risposta data dall’Ufficio imposte alla fonte di Bellinzona è corretta. Egli, in quanto titolare di un permesso da confinante paga le imposte alla fonte. (vedi glossario) L’aliquota delle imposte alla fonte viene sta- bilita dall’Amministrazione centonale delle contribuzioni e tiene conto di importi forfetari per le spese professionali, i premi assicurativi, gli oneri finanziari e delle deduzioni per i figli a carico. Come correttamente indicato dall’Ufficio cantonale imposte alla fonte è soggetta a contribuzione solo quella parte dei redditi che il contribuente riceve in Svizzera. Gli altri sono tassati dall’autorità fiscale del paese di residenza. Conseguentemente non può essere riconosciuta in Svizzera la deduzione per gli alimenti versati al coniuge separato o divorziato quale contributo alimentare come pure quello versato per i figli. In un caso analogo il Tribunale federale, con sentenza 8 novembre 1985, ha deciso che gli alimenti versati al coniuge separato o divorziato non presentano alcuna relazione particolare Per difendere i tuoi diritti aderisci all’OCST L’ OCST è firmataria dei Contratti collettivi di lavoro in tutte le categorie professionali. È il sindacato più rappresentativo del Ticino in tutte le categorie. Mette a disposizione i propri Segretariati in ogni regione del Cantone. LE SEDI Segretariato cantonale Lugano, v. Balestra 19, tel. 0919211551, posta elettronica [email protected] Segretariati regionali Bellinzona, via Magoria 4 tel. 091 8214151 Biasca, Piazza Centrale tel. 091 8730120 Chiasso, via Bossi 12 tel. 091 6825501 Lamone, via Sirana tel. 091 9660063 Locarno, via della Posta tel. 091 7513052 Lugano, via Balestra 19 tel. 091 9211551 Mendrisio, via Lanz 25 tel. 091 6405111 con il reddito del lavoro, ma gravano l’intero patrimonio del contribuente. Per quanto sopra ne consegue che se il lavoratore frontaliere ha altri redditi imponibili, quale ad esempio quelli immobiliari, un eventuale richiesta di deduzione per gli alimenti versati deve essere richiesta all’autorità fiscale italiana. Glossario Imposte alla fonte Obbligo del prelievo Il datore di lavoro è tenuto a prelevare, mediante trattenute percentuali sulle retribuzioni, le imposte dei lavoratori al beneficio di un permesso di: dimora, stagionale, confinante. Inizio e fine dell’assoggettamento La trattenuta d’imposta deve essere effettuata dal primo giorno di lavoro e dall’inizio dell’anno civile in cui il lavoratore compie i 18 anni. L’assoggettamento all’imposta alla fonte cessa (poiché sostituito da quello ordinario) dall’inizio del mese successivo a quello durante il quale il lavoratore straniero ha ottenuto un permesso di domicilio oppure ha contratto matrimonio con un cittadino svizzero o con uno straniero in possesso di un permesso di domicilio. Eventuali imposte alla fonte trattenute dopo tale data sono computate, senza interessi, sull’imposta ordinaria. In caso di divorzio o di separazione duratura legale o di fatto il lavoratore straniero è nuovamente assoggettato all’imposta alla fonte se nel frattempo non ha ottenuto un permesso di domicilio. L’assoggettamento alla fonte ha inizio il mese successivo a quello durante il quale è avvenuto il divorzio o la separazione. Retribuzione soggetta a trattenuta Il salario lordo mensile compresa qualsiasi indennità complementare: assegni familiari, indennità di disoccupazione, infortunio e malattia, gratifiche e tredicesima mensilità. Figli e persone a carico È considerato figlio a carico ogni figlio minorenne (sino a 18 anni), a tirocinio o agli studi fino al venticinquesimo anno di età al cui sostentamento il contribuente provvede. Per i figli non più minorenni agli studi o a tirocinio (fino al venticinquesimo anno di età) per i quali il contribuente chiede la deduzione, dovrà essere inoltrata dal datore di lavoro, all’Ufficio delle imposte alla fonte una domanda specifica corredata dalla documentazione attestante la situazione di fatto. È considerata persona a carico ogni persona residente in Svizzera totalmente o parzialmente incapace ad esercitare un’attività lucrativa al cui sostentamento il contribuente provvede in modo essenziale. Il riconoscimento della deduzione ai fini dell’aliquota applicabile può tuttavia avvenire unicamente con decisione dell’Ufficio delle imposte alla fonte al quale il datore di lavoro deve presentare, al momento della nascita del presunto diritto alla deduzione, la relativa domanda debitamente documentata. 12 PASSATO PRESENTE ■ SAN BENEDETTO: L’OBBEDIENZA SULLE PICCOLE COSE Un modo nuovo di concepire l’educazione pria. Questo punto di vista è profondamente diverso dalla concezione moderna che vede l’uomo originariamente puro e corrotto proprio dall’educazione. L’educazione è fondata per il Santo sull’obbedienza e sull’ascolto ed è un processo il cui punto di partenza necessario è il desiderio di positività. L’uomo si pone in ascolto, Dio risponde e accompagna e sostiene l’uomo nel cammino educativo come un padre. Tutta la vita del monastero benedettino è fondata sulla Regola che definisce nei minimi particolari la vita dei monaci. Si tratta di un paradosso per la nostra cultura: come conciliare la felicità con la regola e l’obbedienza con la libertà. Quello che insegna la san Benedetto è la necessità dell’uomo di un ordine profondo dello spirito: per questo le regole non sono una gabbia, ma un supporto rigido necessario attorno al quale l’umanità cresce in maniera flessibile. In quest'ottica l’obbedienza è uno strumento che riporta l’ordine, riporta l’uomo al proprio posto a partire dalle piccole cose; riporta l’interesse sul particolare e sulla concretezza della vita, educa a partire dalle piccole cose e dalla vita in comune con una comunità precisa. Che indicazione viene dall'esperienza di Tutte le norme della Regola di san Benesan Benedetto sull'educazione? detto sono valide perchè risalgono ad un prinLa cultura romana in cui è immerso san cipio, «nulla anteporre all’amore di Cristo» Benedetto concepisce l'educazione come che viene declinato in concreto come amore qualcosa di essenziale per compiere l’umaai fratelli e all’abate, ai malati e agli ospiti e nità: un uomo non è definitivamente tale se alla preghiera liturgica. Ecco un altro aspetto non ha compiuto un processo educativo. che viene oggi sottovalutato: la figura del Si tratta per san Benedetto di essere umili, padre. L’abate è per la comunità un padre e di accettare una misura più grande della proun fratello; è incaricato di essere un segno concreto della presenza di Dio, guida, insegna e cura. Vivendo in questi termini non si sente la L’esperienza di San Benedetto: la Regola per chiunque si rinuncia e il disagio, metta alla sequela di Cristo nella vita quotidiana infatti la consapevoMons. Mauro Piacenza lezza che tutto parte Sabato 14 ottobre 2006, ore 17.00 da un desiderio di Sala della Biblioteca Cantonale / Archivio storico a Bellinzona positivitâ che viene compiuto dà energia e Informazioni: www.monasterodiclaro.ch rende il passo svelto Tel: +41 91 863 15 36 e la vita gioiosa. ercoledì 20 settembre si è svolta a Lucino la prima conferenza di un ciclo di tre dedicato all'attualità della figura di San Benedetto da Norcia, patrono d'Europa. Questi incontri sono stati organizzati a margine di una mostra sul Santo esposta al monastero di Claro fino a domenica 15 ottobre. Gli organizzatori, l’associazione Amici del monastero di Claro e la Fondazione San Benedetto, hanno riscontrato già nella prima settimana un grande successo. Le tre conferenze, sono state pensate per riscoprire l’attualità dell’opera di san Benedetto. La prima, tenuta dal professor Francesco Botturi, docente di filosofia morale all’Università cattolica del Sacro Cuore di Milano, si è concentrata sul problema dell’educazione che sembra essere la chiave del malessere di molti giovani. Secondo uno studio il 40 per cento dei ragazzi crede che non valga la pena di andare a scuola, si assiste al diffondersi della violenza giovanile e del disagio in una fascia di età che per natura dovrebbe essere positiva e proiettata al futuro. M Prossimo incontro 5 ottobre 2006 ■ AL VOLO Rinuncia alla cooperazione tra Cpt e Concordia. La cooperazione dei due assicuratori malattie Concordia e Cpt sotto un tetto comune di una holding, annunciata in giugno, non sarà realizzata. Nel corso dei colloqui di cooperazione, le due imprese non hanno potuto trovare un accordo per la realizzazione concreta della collaborazione. Per questo motivo hanno deciso concordemente di non proseguire nelle trattative. Rimarrà comunque immutata la cooperazione già esistente e fruttuosa nel settore delle prestazioni. Analisi allarmanti sui capi d’abbigliamento venduti in Europa. Da un’indagine partita dalla Camera di commercio di Varese e dal Italian textile fashion (Itf), l’organismo delle camere di commercio italiane per la moda, risulta che il 57,6 per cento dei capi d’abbigliamento venduti nei negozi europei non rispettano le prescrizioni della Direttiva europea 97/74/CE relativa all’etichettatura sulla composizione dei tessuti e, più preoccupante, il 9,5 per cento contiene sostanze nocive e cancerogene proibite dalle Direttive comunitarie. Alla luce di questi risultati l’Itf propone di intensificare i controlli per rendere efficaci le norme stabilite a livello europeo. Statistica sulla situazione della piazza finanziaria ticinese. Il Centro di studi bancari ha pubblicato un opuscolo contenente le statistiche relative alla piazza finanziaria ticinese nel 2005. Conformemente alla tendenza del 2004, a fronte di un aumento del 13 per cento del bilancio, il personale occupato è diminuito dell’1,5 per cento. Questo dato in diminuzione è in controtendenza rispetto alla Svizzera nel suo complesso e al personale del settore finanziario svizzero occupato all’estero. Si tratta di un segnale di sofferenza della piazza finanziaria ticinese che sempre più spesso cede le posizioni di responsabilità alle sedi centrali localizzate altrove. I crediti ipotecari continuano a salire. I ticinesi, rispetto al resto della Svizzera, risparmiano meno e hanno più crediti ipotecari. La Svizzera prima per competitività. La Svizzera è prima nella graduatoria sulla competitività del Forum economico mondiale (Wef). Si tratta di un classifica creata in base ad un sondaggio d’opinione su 11 mila capi d’impresa e su alcuni dati chiave che sono disponibili al pubblico. La Svizzera in particolare si distingue per la ricerca scientifica che lavora in stretta collaborazione con le imprese che investono molto stimolando l’innovazione. La stessa sofisticazione è evidente anche nell’ambiente degli affari e della finanza. Anche la qualità delle infrastrutture e l’efficienza delle sue istituzioni figurano ai primi posti della classifica. Solo il settore agricolo sembra essere in difficoltà tanto che figura al centoundicesimo posto su 125. Con il Papa per costruire la vera pace. Ieri sera si è svolto in Cattedrale a Lugano un momento di riflessione e di preghiera per cercare di comprendere il problema della pacifica convivenza delle religioni nel mondo. La scelta del 4 ottobre, San Francesco d’Assisi, non è a caso. Il santo infatti non esitò a recarsi dal Saladino. Ieri ricorreva anche il ventennale dell’incontro interreligioso indetto ad Assisi da Giovanni Paolo II. POLITICA ATTUALITÀ 5 ottobre 2006 13 ■ MOZIONE DEL GRUPPO PARLAMENTARE PPD SULL’ASSICURAZIONE MALATTIA È necessario stabilire nuovi criteri di assegnazione dei sussidi Gianni Guidicelli a più parti viene riconosciuto come l’attuale valutazione del diritto al sussidio ai premi dell’assicurazione malattia non sia mirato. C’è quindi il concreto pericolo che si versino dei sussidi a chi non ne avrebbe probabilmente bisogno, mentre non vengono versati a chi si trova in una situazione di necessità. In un’interrogazione del 27 settembre 2004 (no. 172.04) avevo già sollevato questo tema, evidenziando come il criterio del reddito imponibile fiscalmente non permette sempre di avere una visione chiara della reale situazione di reddito dei richiedenti. Anche con il passaggio alla tassazione annuale, c’è sempre un divario di almeno tre anni tra il reddito imponibile fiscalmente e l’anno in cui viene preso in considerazione per la determinazione del diritto al sussidio; per il 2007 il sussidio sarà valutato sulla base del reddito imponibile 2004. In tre anni la situazione economica e familiare dei richiedenti può modificarsi in modo sostanziale, senza che questi cambiamenti siano presi in considerazione: per esempio la nascita di figli. Il parametro di valutazione del reddito imponibile fiscalmente per determinare il diritto al sussidio è insoddisfacente anche per altri aspetti. Il reddito imponibile fiscalmente è anche influenzato da deduzioni che non corrispondono ad una minore disponibilità di reddito. Sono in particolare la deduzione per contributi alla previdenza individuale vincolata (3° pilastro) e, nell’ambito della deduzione massima per oneri assicurativi, le deduzioni per assicurazioni sulla vita e gli interessi di capitali a risparmio. Può quindi rientrare nella cerchia dei beneficiari ai sussidi chi magari ha versato per il 3° pilastro (che come detto è una forma di risparmio individuale) degli importi che possono raggiungere attualmente fr. 6.192 per i salariati e fr. 30.960 per gli indipendenti. Questi importi, come detto in precedenza, vanno a diminuire il reddito imponibile fiscalmente. È pur vero che per alcuni casi, previsti all’art. 67 del Regolamento della legge cantonale sull’assicurazione malattia, si può procedere all’accertamento del diritto sulla base delle situazione economica reale dell’assicurato; ma questi casi sono troppo limitati e il metodo di D valutazione, tramite apposite tabelle elaborate dall’Istituto delle assicurazioni sociali in collaborazione con l’Amministrazione delle contribuzioni, porta a dei risultati spesso contraddittori e che, ancora una volta, non tengono conto della reale situazione economica dei richiedenti. Lo stesso Tribunale cantonale delle assicurazioni (Tca) ha più volte evidenziato come questo metodo sia insoddisfacente. In una sentenza del 23 gennaio 2006 il Tca scriveva: «Purtroppo l’uso delle tabelle, obbligatorio per l’amministrazione e il giudice, conduce a risultati in apparente contrasto con i dati fiscali poiché per la loro stessa natura le tabelle non possono pienamente rendere la realtà fiscale. Come evidenziato però il giudice deve applicare le norme esistenti anche se il risultato a cui esse conducono è insoddisfacente e poco rispondente ai bisogni sociali di categorie di persone sfavorite dai bassi salari» (sentenza pubblicata su www.sentenze.ti.ch). S’impone quindi un rapido cambiamento del Affittansi a Camorino Affittansi a Bodio Affittasi a Faido App. 4 locali (sussidiati): Appartamento 3 locali: Fr. 800.-- + spese (150) Appartamento 4 locali: Fr. 870.-- + spese (200) Appartamento 4 locali: da Fr. 891.— + spese (220) APA – Associazione Promovimento Abitazioni 6901 Lugano sistema di valutazione del diritto al sussidio, con il passaggio al criterio del reddito disponibile. Questa soluzione era già stata prevista nel Messaggio 4773 del 1.7.1998 riguardante l’introduzione della Legge sull’armonizzazione delle prestazioni sociali (Laps). Ancor prima della sua entrata in vigore, la legge era stata modificata togliendo appunto il coordinamento per il sussidio ai premi della cassa malati. Rispondendo alla mia interrogazione citata in precedenza, il Consiglio di Stato aveva condiviso le osservazioni che avevo esposto e sostenuto la necessità di passare al criterio del reddito disponibile. Nel Messaggio 5759, del 7 marzo 2006 riguardante una modifica della Lamal, il Consiglio di Stato aveva indicato che la nuova normativa non potrà entrare in vigore prima del 1° gennaio 2008. Ora sembra che, secondo alcune affermazioni della Consigliera di Stato Pesenti, si sta considerando di non modificare il sistema di valutazione. Sono quindi trascorsi quasi dieci anni da quando si è iniziato a ritenere opportuno un cambiamento di sistema, senza che concretamente si siano portati dei correttivi. Chiedo pertanto, a nome del gruppo Ppd, che si proceda senza ulteriore indugio ad una valutazione più mirata dei diritto ai sussidi, ritenendo il metodo del reddito disponibile il più affidabile. Già per la determinazione del diritto al sussidio per il 2007 si potrà affinare l’attuale sistema, con una modifica del Regolamento della legge cantonale sull’assicurazione malattia, introducendo i seguenti correttivi: 1. Epurare dal reddito imponibile le deduzioni che non corrispondono ad una diminuzione della disponibilità di reddito (3. pilastro, interessi di capitali a risparmio, ecc.) 2. Prevedere l’accertamento del reddito da parte dell’Istituto delle assicurazioni sociali (art. 67 Regolamento della legge cantonale sull’assicurazione malattia) per una casistica più ampia; in ogni caso la nascita di figli dovrà essere considerata in quest’elenco. 3. Per l’accertamento del reddito, nei casi previsti dall’art. 67 del Regolamento, non dovranno più essere usate le attuali tabelle ma bisognerà verificare la reale disponibilità finanziaria dell’assicurato. Per visite sul posto: Tel. 857.46.53 (Sig.ra Abaterusso) Per informazioni: Tel. 091 / 921.15.51 (Sigg. Sartori / Libotte) Per visite sul posto: Tel. 091 / 864.17.72 (Sig. Canal) Per informazioni: Tel. 091 / 921.15.51 (Sigg. Sartori / Libotte) Fr. 995.-- + spese (110) Per informazioni: Tel. 091 / 921.15.51 (Sig. Libotte) SGUARDI OLTRE 5 ottobre 2006 15 ■ ORIZZONTI NORD-SUD Perché una pubblicazione sul consumo «sostenibile»? Andrea Rezzonico l crescente squilibrio tra Nord e Sud, gli effetti negativi del cambiamento climatico, la diminuzione delle risorse naturali, la sovrapproduzione di rifiuti e l’inquinamento rendono necessaria un’immediata presa di coscienza sull’attuale modo di sviluppo del mondo industrializzato, non più sostenibile a lungo termine. Sulla base di questa constatazione, le 180 nazioni che nel 1992 si sono riunite a Rio per il Vertice della Terra, hanno manifestato la volontà di impegnarsi in un programma di azione per il 21º secolo (Agenda 21). Lo scopo è di proiettarsi verso uno sviluppo sostenibile, «quello sviluppo che consente alla generazione presente di soddisfare i propri bisogni senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i loro» (definizione ufficiale della Commissione Brundtland, istituita dalle Nazioni Unite nel 1987). Nell’ambito di un’economia globalizzata, il I ruolo del consumatore va oltre il semplice gesto di acquisto: spendere soldi significa avere un potere e delle responsabilità che possono influenzare gli equilibri sociali, economici ed ambientali a livello planetario. Per far fronte alle future sfide, i consumatori sono chiamati a diventare dei «consum’attori», cioè dei consumatori responsabili, perché come sottolinea il Rapporto del Vertice mondiale sullo sviluppo sostenibile svoltosi a Johannesburg nel 2002: «per realizzare uno sviluppo sostenibile su scala mondiale è indispensabile realizzare dei cambiamenti importanti nel modo di produrre e di consumare delle società». La «Guida ai Consumi Responsabili» fornisce utili elementi d’informazione e di riflessione, affinché ognuno possa usufruire di beni e servizi riducendo al minimo gli impatti negativi dovuti agli acquisti, conservando la libertà di Senso di responsabilità Lavinia Sommaruga nostri gesti quotidiani non sono più così innocenti e nell’ambito di un mondo globalizzato come il nostro, il ruolo del consumatore diventa cittadinanza attiva, responsabile e partecipativa agli equilibri sociali, economici e ambientali sul piano planetario. La cittadinanza attiva va di pari passo con la responsabilità assunta dai governi 14 anni fa a Rio nell’ambito della Conferenza mondiale dell’ONU sull’ambiente e lo sviluppo. Infatti, 179 Stati riconoscevano che il mondo era afflitto da una povertà sempre maggiore, da un aumento delle disuguaglianze tra Nord e Sud e da un importante degrado ambientale. I capi di stato ammisero che le «cause principali della situazione del degrado ambientale, erano i consumi e le produzioni sconsiderate, soprattutto nelle nazioni industrializzate». Consumare in modo critico e responsabile - pensando ai nostri figli e nipoti implica non solo una riflessione sui bisogni e sui diritti dei produttori, ma pure sul modo in cui avviene la produzione, la trasformazione della merce e il suo arrivo negli scaffali dei magazzini. Il nostro impegno come organizzazioni di cooperazione allo sviluppo va nella direzione della creazione di legami sociali, di relazioni eque e di una produzione sostenibili per l’umanità: il commercio equo e solidale. Quanto ci soffermiamo sul succo d’arancio brasiliano bevuto alla mattina; sulla camicia di cotone bengalese che I indossiamo; sul computer indiano che utilizziamo in ufficio o sulla rosa keniana ricevuta in dono? Quanto sul fatto che l’aumento del consumo di merce prodotta in condizioni eque proveniente da un determinato paese del Sud, permette di contribuire ad un miglioramento della condizione delle persone in povertà? Gli scambi commerciali solidali hanno un loro ruolo anche nella diminuzione delle migrazioni. La «Guida ai Consumi responsabili» invita a prendere coscienza della complessità dei rapporti economici. La precarietà sempre maggiore e la povertà assoluta, di cui soffre una grande parte dell’umanità, mostra a quale punto sia indispensabile trasformare i principi di Rio in volontà politica internazionale e promuovere un’economia di cooperazione. Nell’economia mondiale, ricchi e poveri vivono in quartieri e aree distinti. Non è forse il consumo un mezzo per sentirsi vicino a un «gruppo sociale» sempre più lontano ma che permette di costruire una vita più degna? Un’equa ripartizione delle risorse (acqua, bosco, materie prime, ecc) significa promuovere una cultura del consumo responsabile e sobrio che fa coincidere il proprio comportamento di acquisto con i propri ideali, e che privilegia beni e servizi di qualità rispettosi delle condizioni sociali dignitose (produzione e trasformazione) dei lavoratori di tutto il mondo: un arricchimento per tutti e la nostra eredità che possiamo lasciare alle generazioni future! privilegiare questo o quel criterio di scelta. Comunità di lavoro Swissaid - Sacrificio Quaresimale - Pane per tutti - Helvetas Caritas - Aces. Luoghi di acquisto Andrea Rezzonico onsumare secondo i principi dello sviluppo sostenibile non significa solo scegliere con accuratezza i prodotti ed i servizi che ci servono, ma si devono anche prendere in considerazione i luoghi di acquisto. La scelta dei negozi ed il modo in cui ci si reca hanno delle conseguenze inaspettate, quali l’aumento del traffico motorizzato o la scomparsa dei piccoli negozi di quartiere. In Ticino, circa il 20 per cento degli spostamenti sono destinati agli acquisti. La metà di questi movimenti vengono effettuati con l’autoveicolo, contribuendo così all’inquinamento dell’aria, al riscaldamento climatico e all’aumento dell’inquinamento fonico. Quando gli ipermercati, i luoghi di svago (piscine, palestre ecc.) e i cinema multisala sono situati in periferia e sono mal serviti dai trasporti pubblici, si genera un traffico automobilistico privato in continua crescita. Inoltre le strade di accesso e i capienti posteggi occupano spesso superfici immense. Lo sviluppo dei supermercati e dei centri commerciali contribuisce anche alla sparizione dei piccoli negozi di quartiere. In Svizzera - malgrado l’aumento demografico - il numero dei dettaglianti è diminuito quasi del 10 per cento nel periodo 1985-2001. La scomparsa dei negozi di quartiere obbliga ad andare più lontano per fare le compere e genera una diminuzione degli impieghi locali ed un’erosione dei legami tra gli abitanti dello stesso quartiere, che si incontrano sempre meno nei negozi e nelle strade. Senza dimenticare che i commerci di prossimità sono essenziali per le persone anziane e per quelle con difficoltà di spostamento. La grande distribuzione ha però un grande vantaggio: diminuendo il numero di intermediari ed acquistando in grandi quantità ha permesso di ridurre i prezzi. E nei suoi reparti alimentari i prodotti sono generalmente freschi, ben controllati e, in molti casi, con marchi di garanzia di qualità. C 16 LAVORO OPPORTUNITÀ ANNUNCI DI LAVORO [email protected] z giovane, cittadinanza svizzera, qualsiasi lavoro, zona Luganese. [email protected] z impiegata, zona Locarnese, x lavoro a ore la mattina, anche privati. Tel. 078 7882705. z autista 39enne, cat. B+C+E+ADR, esperienza bilico. Tel. +393932359979. z infermiere di anestesia, sala operatoria. [email protected] z laurea ing. meccanica disegnatore/progettista, 27enne, esperto. Tel. +393493543375. z impiegata 26enne, diploma, buon uso pc, zona Chiasso e dintorni. Tel. +393498460350. z ragioniere 30enne esperto, qualsiasi impiego. Tel. +393934642418. z laureanda lingue straniere, 22enne. Ottima conoscenza pc. 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Tel. 0797591478. z cuoco o aiuto, mense, snack, istituti, o custode, zona Luganese, tel. 091 9213292. 5 ottobre 2006 INFO BALCANI 17 Pagina a cura di Slavko Bojanic Gradjevina EDILIZIA Prekinuti pregovori o povecanju plata stalni porast produktivnosti koji je procijenjen na 7,5% u odnosu na proslu godine. Potreba radnika da u platnoj listi iduce godine nadju znacajnije povecanje plate nije cak uzeta u razmatranje od strane vecine poslodavaca. Cini se da su ovoga puta postojali idealni uslovi za vodjenje pregovora izmedju sindikata i poslodavaca , i zbog toga je neshvatljiva odluka poslodavaca da prekinu pregovore cak prije bilo kakve rasprave o povecanju. OCST-SYNA nadaju se da ce cim prije biti uspostavljen ozbiljan i odlucan dijalog pregovarackih strana koji ce dovesti do obostrano korisnog dogovora. oslodavci u gradjevinskom sektoru prekinuli su pregovore o povecanju plata u 2007. godin, koji su odrzani u Cirihu sredinom proslog mjeseca. Sindikati su trazili povecanje plata iduce godine za 220 franaka mjesecno, za sve radnike. Ponuda poslodavaca bila je zarista vise nego mizerna i sramna, povecanje plata za nekoliko destina franaka mjesecno, cak bez priznanja integralnog iznosa povecanja troskova zivota koji do sada nikada nije bio sporan. Sve to u uslovima kada ekonomski pokazatelji ukazuju na euforican rast , pogotovu porast u stambenoj oblasti gdje dostignut visok nivo uposlenosti i P SLUCAJ DIz SKUD-a «Branko Radicevic» upucuju vam Moze li mehanicar naplatiti bolovanje? proslom broju nasih novina naveden je, sa pravne strane, veoma interesantan i poucan slucaj koji objasnjava sve pravne aspekte individualnog osiguranja za nadoknadu izgubljene zarade tokom bolovanja, odnosno sta znaci to individualno osiguranje i ko ga moze koristiti?! Pravna sluzba pozvana je ovih dana da rijesi jedan dosta komplikovan slucaj koji se odnosi na osiguranje za nadoknadu izgublkjene zarade zbog bolovanja. Rijec je o gospodinu koji je radio kao mehanicar u jednoj garazi. Poslije tri godine rada dobio je otkaz na poslu, koji je najvjerovatnije prouzrokovan cestim izostancima sa posla zbog bolovanja. Sve do isteka radnog ugovora dobijao je dnevnu nadoknadu za gubitak zarade zbog bolovanja u iznosu od 80% od plate i bio placen od kolektivnog osiguranja sa kojim je garaza u koj je radio sklopila taj ugovor. Ali, s obzirom da je i nakon isteka otkaznog roka i dalje bio nesposoban za rad zbog bolesti, trazio je od istog osiguranja da ga nakon isteka radnog ugovora prebace sa kolektivnog na individualno osiguranje i nastave placanje. Medjutim, ugovor o osiguranju koji je garaza napravila sa osiguranjem nije predvidjao pravo prelaska sa kolektivnog na individualno osiguranje. Garaza je, ustvari, zakljucila sa osiguranjem ugovor prema odredbama LCA, odnosno prema zakonu koji regulise ugovorna osiguranja, a ne prema LAMal-u, zakonu o obaveznom osiguranju u slucaju bolesti. Zbog toga, po misljenju osiguranja, nas clan nema pravo U na dalju nadoknadu gubitka zarade od momenta prestanka radnog odnosa. Sta o tome misli nasa pravna sluzba? Strucnjaci u nasoj pravnoj sluzbi, odmah da kazemo, ne dijele isto misljenje sa pravnicima osiguranja, a to objasnjavaju sledecim razlozima: Shodno odluci br. 963 od 26 februara 1997. godine koju je donio drzavni Savjet Republike i Kantona Ticino, radni odnos izmedju jedne garaze i njenih zaposlenih, podlijeze "Kolektivnom radnom ugovoru" za osoblje u toj djelatnosti u Kantonu Ticino. Taj kolektivni ugovor u clanu 29, tacka a, navodi sledece: "Poslodavac mora osigurati radnike za nadoknadu gubitka zarade zbog bolesti i trudnickog bolovanja. To osiguranje se mora zakljuciti sa osiguravajucim kompanijama koje garantuju "pokrivenost" shodno odredbama LAMal-a, odnosno Zakona o obaveznom osiguranju. S obzirom da je garaza zakljucila ugovor o osiguranju prema odredbama Zakona o ugovornim osiguranjima (LCA) nije postupila u skladu sa obavezom koja je definisana u Kolektivnom ugovoru. Prema tome, mora nadoknaditi stetu koju je na taj nacin prouzrokovala svom bivsem radniku i obavezna je platiti gubitak zarade sve do ozdravljenja istog, odnosno najkasnije do kompletnog isteka roka od 720 dana, kao sto je definisano odredbom Kolektivnog radnog ugovora. Napomena: ova obaveza postoji samo u oblastima gdje su obaveze radnika i poslodavaca definisane Kolektivnim radnim ugovorom. Poziv na jesenju zabavu KUD "Branko Radicevic" iz Lugana organizuje, u subotu 7. oktobra, tradicionalnu jesenju zabavu u mestu Pregassona (Capannone, Via Ceresio) od 17:30 casova. Sve posetioce zabave ocekuje veoma sadrzajan i interesantan program sa zivopisnim narodnim nosnjama i koreografijama, dosta pesme i igara. Gosti programa su clanovi KUD-a "Vise Turisticke skole" (Politehnicka Akademija) iz Novog Beograda i glumica Ljiljana Lasic. Nakon nastupa kulturno-umetnickih drustava vece se nastavlja zabavom uz dobru muziku koju obecava orkestar "Ledurango" (Goran i Dule Resavac), i bogatom ponudom iz domace kuhinje uz popularne i svima pristupacne cene. S Foto: Nema treme pre nastupa pred prepunom salom. 18 5 ottobre 2006 Pagina a cura di Moises Palmeiro BUENA NOTICIA PARA PENSIONISTAS DE AHV E IV Suben las rentas a ley establece que las rentas del Seguro Federal de Vejez, Supervivientes e invalidez, se reajusten cada dos años, teniendo en cuenta la evolución de los precios y los salarios. El último reajuste se hizo en el año 2005, con una subida del 1,9 por ciento. Para el 2007 la subida será del 2,8 por ciento. L Para calcular el aumento se toma por una parte el índice de precios y, por otra, el de salarios. De la suma de los dos se saca la media aritmética, que nos da el llamado «índice mixto». Las rentas aumentan en el porcentaje resultante, en este caso, en el 2.8 por ciento. También suben, lógicamente, los importes de las rentas individuales mínima y máxima. La mínima sube en 30 francos, quedando en 1'105 francos al mes y la máxima, el doble, es decir, 2'210 francos mensuales. Insisto, una vez más, en que sólo puede tener derecho a esta renta mínima quien no tenga lagunas en su cotización, es decir, los hombres que han cotizado desde los 20 a los 65 años de edad, y las mujeres, hasta los 64. Repercusiones Esto tiene repercusión también en las prestaciones complementarias, pues sube también el mínimo existencial, que pasa a ser de 18'140 francos al año para personas solas y de 27'210 para matrimonios; para los huérfanos será de 9'480 francos anuales. Como contrapartida, sube también la cotización mínima al AHV/IV/EO, que será de 445 francos al año. La subida afecta también a la cotización a la caja de pensiones. Por una parte, el descuento del sueldo real para determinar el sueldo asegurado será de 23'205 francos. Y el sueldo mínimo anual que ha de percibir un trabajador para tener derecho a la afiliación obligatoria a la caja de pensiones se queda en 19'890 francos. Por último, la cantidad máxima que un trabajador asalariado puede ingresar en el Ter- cer Pilar (y descontarla en la declaración de impuestos) será a partir de 2007 de 6'365 francos. ■ EN UNA MEDIA DEL 2,2 POR CIENTO Suben las primas del seguro de enfermedad as primas del seguro de enfermedad subirán en una media del 2.2 por ciento en el 2007. La prima media para adultos ascenderá el año que viene a 313 francos por el seguro básico obligatorio. Pero las diferencias son notables. Así, en diez cantones la subida queda por debajo de la media; en el cantón de Ginebra incluso hay una reducción, si bien hay que aclarar que es uno de los cantones con primas más altas. En siete cantones la subida oscila entre el 2,3 por ciento y el 3 por ciento, mientras que en los nueve cantones restantes la subida se mueve entre el 3,1 por ciento y el 4.8 por ciento. Desde la entrada en vigor de la Ley actual en el año 1996 ésta es la vez que las primas L suben menos (el año pasado, por ejemplo, lo hicieron en un 5.06 por ciento). Sin embargo, los expertos no ven muchos motivos para el optimismo. Porque el hecho de que la subida no sea mayor se debe en buena parte a que las cajas deben reducir sus reservas legales, de forma que los asegurados tienen que pagar menos. Esto seguirá siendo así hasta que las cajas bajen las reservas hasta el mínimo legal, lo que sucederá dentro de unos tres años. Y entonces será el asegurado quien tendrá que tirar de cartera. Por eso las moderadas subidas de estos últimos años son engañosas. No es que los costes sean menores (sólo se ha reducido un poco el coste de los medicamentos), y por eso se reducen las primas. Es que los enfermos pagan más desde que se aumentó la franquicia mínima y la participación en los costes; y además una buena parte de los costes los pagan las cajas, hasta que reduzcan sus reservas legales al límite que establece la ley. 19 5 ottobre 2006 Pagina a cura di Rogerio Sampaio OS ARGUMENTOS SÃO A CRIMINALIDADE, PROSTITUIÇÃO E RAZÕES ECONÓMICAS Novas Leis do asilo e dos estrangeiros aceites pelo povo Suíço povo suíço chamado as urnas para votar alteração a leis tão sensíveis como asilo e lei dos estrangeiros, responderam positivamente a vontade do seu mentor Christoph Blocher, hoje ministro da justiça, sobejamente conhecido pela sua politica anti-estrangeiro, que aliás lhe deu notoriedade. Como seria de prever, qualquer lei visando os estrangeiros têm campo fértil, baseado no racismo camuflado denominado «aversão aos estrangeiros», praticado por larga maioria do povo, com apoio dos partidos da direita e extrema direita. Os 68 % de votos demonstram essa triste e preocupante realidade com que teremos que viver. Se os argumentos apresentados e massivamente defendidos são a criminalidade, prostituição e o asilo por razões económicas, são factores realistas, mas praticados por uma pequena percentagem dos estrangeiros e exilados, por isso, pergunto: porque uma lei que penaliza a maioria de estrangeiros e asilados? Porque a policia não desempenha a sua função e castiga os que cometem os crimes? As razões são outras, porque antes de Sr. Blocher ser Ministro, já eram bem conhecidas as suas posições a respeito dos estrangeiros, quer sejam eles asilados ou não. Os dois referendos sobre as leis do asilo e dos estrangeiros requeriam uma maioria do povo, por isso não foi difícil fazê-la passar atendendo o que acima foi citado.. Penso que a argumentação de que a lei não afecta os estrangeiros da União Europeia ou da EFTA, não deve ser orgulho para nenhum estrangeiro, pois somos todos estrangeiros e foi um dia negro para todos. A iniciativa popular de financiamento da aposentaria mínima (AVS) exigia dupla maioria, dos votos e dos cantões, porque seria necessária uma emenda constitucional. A lei passou como vai ser o futuro? A nova lei dos estrangeiros e a revisão da lei sobre o asilo foram aprovadas por 68% dos votos. Em outra votação federal, os eleitores rejeitaram por 58% uma iniciativa de financiamento da aposentadoria mínima AVS, com lucros do Banco Central. Na Suíça, onde vigora o princípio da democracia directa e não apenas parlamentar, os eleitores votam questões importantes e não somente para eleger seus representantes. Em caso de referendo, é exigida apenas a maioria de votos. Outra votação federal de domingo era uma iniciativa popular - também dos partidos de esquerda - que propunham financiar o sistema de aposentadoria mínima (AVS), com lucros do Banco Nacional (BNS), o banco central suíço. MUDANÇA DE CONDUÇÃO DO SINDICATO SYNA do mandato a Presidência. A eleição do novo Presidente terá lugar no congresso do Syna, a realizar a Outubro de 2006. Em simultâneo com a eleição do novo Presidente do Syna outras importantes funções serão ocupados por novos candidatos, devido a ida para a reforma de alguns e mudança de funções de outros. A retirada de Max Haas oferece a possibilidade de continuar por um lado a parceria social construtiva e eficaz do Syna, por outro também para colocar novos acentos na actividade sindical. A Comissão director congratula-se de propor ao Congresso um sindicalista experiente na pessoa Kurt Regotz como presidente. Kurt Regotz (nasceu em 1952) dispõe de uma grande experiência de negociação e também O Kurt Regotz candidato à Presidência. a sua reunião no início Setembro a comissão director do Syna propôs, Kurt Regotz como candidato à Presidência do Syna, dado que o actual presidente Max Haas, não se disponibilizou para um segun- N A lei dos estrangeiros. Nada muda para os cidadãos da União Europeia (UE) e da Associação Europeia de Livre Comércio (AELC), da qual a Suíça é membro. Eles são regulados por acordos bilaterais que a Suíça tem com esses dois blocos de países. Os demais estrangeiros, visados pela nova lei, terão regras muito mais estritas do que os cidadãos da UE e da AELE. A lei precisa que, para exercer uma actividade lucrativa, os estrangeiro deve atender aos interesses económicos da Suíça. A lei prevê ainda procedimentos simplificados para os estrangeiros que já têm emprego na Suíça, legalmente. Eles poderão mudar de profissão e mudar-se de um cantão para outro, se surgir uma nova oportunidade de trabalho. A lei dá também uma base jurídica para as autoridades combaterem certos abusos como casamentos falsos, trabalho clandestino e estadia ilegal. Revisão da lei do asilo. Um referendo popular também foi lançado pelos partidos de esquerda contra a revisão da lei do asilo. A lei introduzirá várias restrições adoptas pelo governo e pelo Parlamento para combater, oficialmente, de maneira mais eficaz certos abusos em matéria de asilo. Segundo as autoridades, a tradição humanitária da Suíça não será afectada. Os autores do referendo discordavam denunciando um ambiente cada vez mais hostil aos refugiados e violações de tratados internacionais assinados pela Suíça. Como a lei aprovada, os requerentes de asilo que se apresentarão na fronteira suíça sem seus papéis de identidade, serão proibidos de entrar no país. Outras medidas previstas: a supressão da ajuda social aos requerentes de asilo que tiveram seus pedidos negados (eles receberão apenas uma ajuda de urgência), e a possibilidade de prender os requerentes de asilo recusados por até dois anos enquanto aguardam a expulsão. Em alguns casos, a lei facilita a vida dos refugiados admitidos provisoriamente com autorizações de trabalho ou possibilidade de trazer as famílias. Iniciativa Segurança AVS. A iniciativa popular "lucros do Banco Central para a AVS", lançada pelo Comité pela Segurança da AVS (COSA), queria uma outra repartição dos lucros do Banco Central, para sanear a aposentadoria mínima até 2015. Nesse caso havia confronto com as administrações cantonais, que perderiam parte dos recursos que recebem, por lei, do Banco Central (BNS). provou ao longo de vários anos como coordenador da região Oberwallis as suas qualidades de dirigente. A Comissão director lamenta a retirada do actual Presidente e agradece-lhe pelo seu empenho e interesse pelos trabalhadores. Max Haas contribuiu muito para a consolidação da fusão do Syna. Durante o seu mandato, a situação financeira e o número de sócios do sindicato Syna melhorou de maneira eficaz. A eleição do novo presidente tem lugar a 28 de Outubro de 2006. Nesse dia o Syna conduz o seu Congresso sob os temas «Futuro social ou Crash mundial?» O papel do Syna num mundo do trabalho globalizado . Qualquer informação: Charles Steck, director geral 079 685 73 17. 20 5 ottobre 2006 ASSOCIAZIONE ANZIANI PENSIONATI INVALIDI DELL’OCST L’anziano e la fede l nostro assistente spirituale, don Emilio Conrad, che è stato per diversi anni missionario in Colombia, ha presentato, giovedì 21 settembre, a un gruppo di anziani della sezione di Lugano, il tema «l’anziano e la fede». Quale premessa della sua chiara e convincente esposizione ha sottolineato come la persona sia l’oggetto e il soggetto della vita, da cui ognuno deve capire la propria posizione nei confronti della fede. L’anziano di oggi è nato e cresciuto in un momento particolare della storia, in un contesto che era principalmente contadino e agricolo. A quel tempo la chiesa era al centro della nostra vita e il parroco era una persona molto importante a cui rivolgersi per ogni necessità. L’uomo aveva bisogno dell’aiuto della fede per risolvere i numerosi problemi che la vita di quel tempo gli riservava e dove anche il morire era diverso. Dopo gli eventi del 1938, il sistema che regge la famiglia si è trasformato radicalmente, rendendola più fragile tanto che quasi la metà dei matrimoni si conclude oggi in breve tempo in un divorzio. I La fede non si acquista tramite un diploma ma è un dono che viene dal battesimo. San Giacomo diceva che «la fede senza un’opera concreta, non serve a niente». I missionari sono stati mandati da paesi ricchi in paesi poveri per evangelizzare quella gente meno fortunata di noi: però e ben più difficile evangelizzare i ricchi: occorre un reciproco senso della povertà. Don Conrad ha poi toccato il problema della confessione dicendo che chi ha fede ha una responsabilità personale per dare un proprio giudizio equilibrato a ciò che ritiene il peccato. Ha poi citato alcuni brani del libro «Mio Dio… perché» scritto dall’Abbé Pierre ricordando in particolare l’affermazione «la sofferenza non la si cerca ma la si accetta con amore». Nella nostra fede c’è una riflessione da fare sul mistero della morte: presto o tardi il nostro traguardo è la morte e non dobbiamo aver paura ma avere fede nella vita eterna. Per questo, in collaborazione con la Caritas, si sta preparando un documento da sottoporre al vescovo che un anziano credente può sottoscrivere per facilitare la donazione dei suoi organi ed evitare l’accanimento terapeutico e avere una morte serena. Conclude don Conrad dicendo «noi siamo fratelli di un Dio che è amore e crediamo nell’infinita sua misericordia». L’attiva partecipazione di diverse persone presenti a questa interessante esposizione è la conferma che il tema trattato è di grande attualità e merita un continuo approfondimento. Le innumerevoli bellezze della Valle di Muggio enerdì 15 settembre la sezione AAPI di Mendrisio è salita in valle per una visita culturale. Il mattino molto piovoso non ha scoraggiato i sessanta partecipanti che hanno comunque goduto della bella opportunità. Con i torpedoni dell’autopostale Valle di Muggio ci siamo recati a Cabbio per la visita guidata al Museo Etnografico, molto interessante ed esauriente la spiegazione di Silvia Ghirlanda sul territorio e sul tema di quest’anno «l’albero monumentale». Si tratta di una curata esposizione allestita per mettere l’accento sull’aspetto ancora poco conosciuto, l’albero è una presenza costante nel territorio e diventa monumentale per volontà dell’uomo. Molto interessante la visita della bellissima chiesa parrocchiale dell’Ascensione a Cabbio, fresca di restauro è ritornata allo splendore settecentesco. La visita, foto © Colombo guidata dal presidente Fontana, ci ha rivelato alcuni segreti suggeriti dalla custode della chiesa, signora Codoni, che ringraziamo. Un buon pranzo a Lattecaldo e poi, con un bel sole settembrino, su per Scudellate ad ammirare lo stupendo panorama sulla valle. Una interessante visita alla mostra fotografica «Ramine e sigarette» nella sala Ostello dove l’amico Edmondo Clericetti ci attendeva per raccontarci la vita dei «sfrusaduu» negli anni 40-70. Una pagina di cultura nostrana dei tempi passati. Con una visita al paesino e un buon bicchiere all’osteria Manciana, è arrivata l’ora di scendere al piano pienamente soddisfatti. Un partecipante V elleerre ■ AGENDA Bellinzona Tombola e castagnata, venerdì 20 ottobre. ore 14, ristorante Orello a Gnosca. Iscrizioni: tel. 091 8292005, Tatiana. Locarno Castagnata, giovedì 19 ottobre, ore 15, ristorante Panorama (nel palazzo dove ci sono gli uffici del segretariato regionale OCST di Locarno). Per ragioni organizzative e di spazio confermare la presenza telefonando allo 091 7513052. Ogni primo giovedì del mese ritrovo per il pranzo mensile, ore 12, sala riservata ristorante Stella d’Italia, via Mantegazza 5, Locarno. Annunciarsi al segretariato. Lugano Conferenza «l’anziano e la fede», relatore don Conrad, assistente spirituale OCST. Oggi, 21 settembre, ore 14.30, sala conferenze OCST, Lugano. Segue merenda e due giri di tombola. Pranzo comune mercoledì 18 ottobre, ore 12, Centro Labor (centro ACLI), via Simen 9 (angolo via agli Orti). Costo fr. 15-20, bibita esclusa. Il centro (dietro il Mercatino della Caritas) è raggiungibile con il bus 3, fermata piazza Molino Nuovo. Iscrizioni: tel. 091 9102021. Conferenza di Piergiorgio Tettamanti, giovedì 19 ottobre, ore 14.30, sala conferenze OCST, Lugano. Segue merenda e due giri di tombola. Pedicure curativa in sede, al giovedì mattina. Costo: fr. 35-45. Info: tel. 0919102021. Mendrisio Conferenza medica «Salute dell’anziano», relatore dr. Michel Fritz, spec. medicina interna. Mercoledì 11 ottobre, sala parrocchiale Castel San Pietro, ore 14.30. Segue rinfresco. Iscrizioni entro il 4 ottobre, tel. 091 6405111. Posteggi gratuiti sul sagrato chiesa parrocchiale. Assemblea sezionale e castagnata, martedì 14 novembre, sala oratorio Ligornetto. Inizio ore 14.30. Saranno presenti il nuovo presidente cantonale Giacomo Falconi e il nuovo assistente spirituale cantonale don Emilio Conrad. Iscrizioni: tel. 091 6405111 entro il 7 novembre. Posteggi gratuiti nelle vicinanze. Tre Valli Errata corrige: la Gita gastronomica ricreativa, Morbegno-fiera del bitto (formaggio tipico), si terrà venerdì 13 e non giovedì 12 ottobre. Visita della fiera e possibilità di acquisto specialità valtellinesi. Segue pranzo al ristorante La Brace. Costo: fr. 60, non soci fr. 75 tutto compreso. Iscrizioni dal 2 al 10 ottobre, tel. 091 8730120. Gita in Emilia Romagna, dal 21 al 25 maggio 2007, con visita di Ferrara, Ravenna, delta del Po, in torpedone. Costo fr. 880 tutto compreso. Accompagnatori: padre Angelo Fratus, Carlo Franscini, Gerolamo Cocchi e Maurizio Lo Piccolo. Per permettere di riservare il torpedone, gli alberghi e i ristoranti preghiamo gli interessati di dare tempestivamente l’adesione di massima telefonando all’OCST di Biasca, 091 8730120. 21 5 ottobre 2006 ASSOCIAZIONE ANZIANI PENSIONATI INVALIDI DELL’OCST Vivere con l’Alzheimer i è tenuto il 21 settembre a Lugano un interessante simposio dal titolo «L’invecchiamento, le demenze e la ricerca». Alla giornata, organizzata dagli istituti sociali comunali della città di Lugano per sottolineare la ricorrenza del trentesimo di fondazione di Casa Serena, una delle strutture per anziani della città, erano presenti quasi un migliaio di persone, tra cui molti giovani che si affacciano al mondo del lavoro che ruota intorno all’anziano e personale già occupato nelle case per anziani. Molteplici e stimolanti gli interventi e le relazioni su un tema oggi molto attuale, quello delle demenze senili. Un problema che spazia dalle difficoltà della presa a carico di questi pazienti, alle componenti psicologiche ed etiche che ne derivano, sino alle ultime scoperte della scienza che aprono importanti orizzonti sul piano diagnostico e nuove speranze su quello terapeutico. La ricerca scientifica è indirizzata su nuovi ritrovati che possano rallentare la degenerazione neurologica in età avanzata, prima ancora di puntare solo sul prolungamento della vita biologica. Alcuni interventi hanno illustrato l’esperienza maturata a Lugano, da sempre aperta a cogliere ed anticipare le trasformazioni dei bisogni. Molto toccanti le testimonianze di familiari di malati di demenza. Una giornata molto interessante, sia per l’autorevolezza dei relatori, che per la multidimensionalità dell’approccio al tema. La malattia di Alzheimer è la principale S causa di demenza senile e colpisce il 5 per cento della popolazione al di sopra dei 65 anni. Nei prossimi decenni avremo un netto aumento del numero di individui affetti da questa malattia fortemente debilitante e dai costi economico-sociali elevatissimi. Oggigiorno molti soldi vengono investiti nello studio di questa malattia. Moltissimi gruppi di ricerca sparsi per il mondo cercano di capire come questa malattia nasce, progredisce, attacca le cellule del nostro cervello e le distrugge. Lo scopo di queste ricerche è quello di migliorare la diagnosi per poter intervenire in modo tempestivo e di mettere a punto dei trattamenti che riescano a rallentare o addirittura arrestare il progredire della malattia. È emerso in modo ben chiaro che purtroppo il numero dei malati di Alzheimer è in costante aumento. La nostra popolazione invecchia e non si dispone ancora di mezzi di guarigione o di prevenzione delle demenze. La malattia dura per anni e conduce ad una dipendenza totale, il malato perde progressivamente e in modo irreversibile le sue capacità intellettuali e la possibilità di compiere le più semplici attività quotidiane. L'evoluzione della malattia, che porta ineluttabilmente a una dipendenza completa dura in media da otto a nove anni. Si dice che l’Alzheimer è anche la malattia dei familiari. Molto coinvolti emotivamente devono portare un pesante fardello ed elaborare il lutto dalla relazione abituale con il malato. Da gennaio aumento delle rendite AVS/AI del 2,8 per cento inalmente una buona notizia. Il Consiglio federale ha deciso di adeguare le rendite AVS/AI all’evoluzione economica a partire dal 1° gennaio 2007. Le rendite AVS/AI e gli importi delle prestazioni complementari destinati a coprire il fabbisogno vitale saranno aumentati del 2,8 per cento. Il Consiglio federale ha inoltre deciso l’adeguamento degli importi limite che definiscono il salario coordinato nella previdenza professionale. Le rendite AVS/AI sono adeguate ogni due anni secondo l'evoluzione dell’ «indice misto», cioè della media aritmetica tra l’indice dei salari e l’indice dei prezzi. L’ultimo adeguamento risale al 1° gennaio 2005. Le prestazioni saranno adeguate a partire dal 1° gennaio 2007 sulla base dei seguenti dati: nel 2005, l’indice dei prezzi e l’indice dei salari sono aumentati F entrambi dell’1 per cento; l’aumento previsto entro il dicembre del 2006 è dell’1,3 per cento per l’indice dei prezzi e dell’1,7 per cento per quello dei salari. Calcolato sulla base di questi dati e tenendo conto che l’importo della rendita minima è arrotondato per eccesso ai cinque franchi superiori, l’indice misto consente un adeguamento delle prestazioni AVS/AI del 2,8 per cento. La rendita minima di vecchiaia passerà da 1.075 a 1.105 franchi mensili, quella massima da 2.150 a 2.210. Gli importi annuali delle prestazioni complementari AVS/AI, destinate alla copertura del fabbisogno vitale, ammonteranno a 18.140 (17.640) franchi per le persone sole, a 27.210 (26.460) per le coppie ed a 9.480 (9.225) per gli orfani. Anche gli assegni per grandi invalidi saranno adeguati. In Ticino, grazie anche alla collaborazione di pro Senectute, che li gestisce, funzionano cinque centri diurni nei quali operatori e volontari si occupano di persone affette da demenza senile. Grazie a queste strutture, alla rete familiare, ai servizi di cura e assistenza a casa, molti anziani affetti da Alzheimer possono restare ancora al proprio domicilio e godere se non proprio della completa autonomia, almeno dell’affetto dei loro cari. La malattia e la crescente dipendenza non devono intaccare la dignità né la qualità del trattamento. L’associazione Alzheimer Svizzera difende gli interessi dei malati e dei loro familiari, fornendo informazioni e consigli. La sezione Ticino è in via Vanoni 8/10 a Lugano. Tel. 091 9121707 [email protected] www.alzheimer-ti.ch Telefono Alzheimer: 0244260606 Bere the verde per non invecchiare na ricerca giapponese ha scoperto che il tè verde è un elisir di giovinezza per il nostro sistema nervoso a prescindere da altri fattori, quali: la dieta, il fumo o lo stile di vita. I risultati di questo studio, pubblicato sull’«American Journal of Clinical Nutrition», hanno portato alla conclusione che, bere regolarmente due tazze di tè verde al giorno, aiuta a prevenire malattie come l’Alzheimer e il morbo di Parkinson. L’analisi condotta su un campione di 1000 giapponesi con più di 70 anni di età ha rilevato risultati straordinari: più tazze di tè si assumono, più la degenerazione delle cellule cerebrali viene ritardata. Questa ricerca spiega anche perché malattie di questo tipo sono poco frequenti nei paesi asiatici: il tè verde è una bevanda tipica di questi luoghi. U 5 ottobre 2006 GIORNALE APERTO ■ LE DOMANDE DEI LETTORI Da inviare alla redazione. Le risposte sono degli esperti OCST e associazioni affiliate. 23 Non ho diritto alla rendita di vecchiaia? D Sono vedova da più di 15 anni, e ricevo dalla Svizzera una pensione di vedovanza attualmente di circa 300 euro mensili. Sei mesi fa ho fatto domanda di pensione ma la cassa AVS mi ha risposto che siccome la mia pensione risulterebbe inferiore a quanto percepisco attualmente, continuerò a ricevere questo importo. Ma è giusto che io in tanti anni di lavoro abbia pagato i contributi e non ho diritto a niente? Giuseppina F. - Como R Carissima Giuseppina, la risposta che ha ricevuto dalla Cassa Svizzera di Compensazione di Ginevra è, purtroppo, corretta. Infatti la legge svizzera, nello specifico l’articolo 24b LAVS, cita testualmente: «se una persona soddisfa contemporaneamente le condizioni per la concessione di una rendita per superstiti e di una rendita di vecchiaia, è versata soltanto la rendita più elevata», al contrario della legge italiana che prevede la contemporanea erogazione delle pensioni dirette (calcolate per i contributi versati personalmente) da quelle indirette (calcolate con i contributi versati dal coniuge defunto). Nel suo caso specifico, in quanto titolare di rendita vedovile, al momento del compimento dell’età per il pensionamento ha correttamente presentato domanda di rendita di vecchiaia in quanto a sua volta ha lavorato e versato contributi. L’ente elvetico ha effettuato il calcolo comparativo tra la rendita vedovile in pagamento e la pensione di vecchiaia spettante in base agli anni di lavoro svolti in Svizzera, maggiorata del 20 per cento in quanto vedova. Nel rispetto della disposizione citata, continuerà a percepire la rendita vedovile in quanto di importo più elevato rispetto alla rendita di vecchiaia. Roberto Crugnola Responsabile Inas -Cisl Svizzera z a Erica Graziadei di Gentilino, fedele socia AAPI del Luganese, che domenica 15 ottobre, attorniata dai suoi cari festeggerà i 70 anni. z a Yvonne Luraschi di Mendrisio, socia segretariato Mendrisio, per la morte del caro papà Arturo. z a Giovanni Bonazzi, socio sezione AAPI Locarno, e a tutti i familiari per la scomparsa del fratello Domenico. z a Pierantonio Invernizzi di Corrido, socio settore Metallurgia, ai figli Michela e Felice, alla suocera Lidia, alle sorelle, al fratello, cognati e familiari tutti, per la prematura scomparsa della loro cara congiunta Rita Del Fante. z alla moglie Eliuccia, ai figli Davide e Luana, alla cognata Rosy Mazzara, membro del Coordinamento Donna-Lavoro, e parenti tutti, per la prematura scomparsa del loro caro Carlo Di Fazio, socio segretariato del Luganese. z alla moglie Adriana, alla figlia Sarilena, al fratello Massimo, al cognato Sandro Mecatti, segretario regionale di Mendrisio, per la prematura e repentina scomparsa del loro caro Giancarlo Vigorelli di Arcisate, già nostro socio nel settore Confezioni. z alla moglie Liliana, ai figli Andrea, Gabriele e Giulia, ai parenti e colleghi tutti, per la prematura scomparsa, dopo lunga malattia, di Gianluigi Restelli, segretario generale della Cisl di Varese e Ticino Olona. ■ VITA NOSTRA Fedeltà all’OCST z In questo mese di ottobre due colleghi festeggiano significative tappe di servizio all’Organizzazione cristiano-sociale. Nando Ceruso, vice segretario cantonale, in forza alla sede centrale di Lugano, festeggia i 15 anni di attività. Ricopre numerosi incarichi di grande importanza all’interno dell’organizzazione. Dinamico e combattivo coordinatore cantonale per il settore vendita e del gruppo lavoratori esteri. Presiede con autorevolezza e competenza numerose commissioni sindacali e cantonali. Gianpietro Leonardi festeggia invece i 10 anni di servizio, è in forza al segretariato regionale di Locarno, addetto al servizio esterno e presidente della sezione Edili Locarno. Per la facilità di comunicazione e la cordialità è molto apprezzato dai numerosi associati. Ai due colleghi formuliamo l’augurio di continuare a lungo il loro prezioso servizio a favore dell’organizzazione cristiano sociale. Congratulazioni z a Giuseppe De Pasquale, figlio del collega Mimmo, che ha brillantemente superato gli esami di fisioterapista. Auguri di intraprendere una brillante carriera lavorativa. Auguri Editore Organizzazione cristiano-sociale ticinese (OCST), via Balestra 19, 6900 Lugano Redattrice responsabile Benedetta Rigotti Segretaria di redazione Maurizia Conti Felicitazioni z a Dino Albini di Garzeno, socio settore Edile, e alla moglie Sara, per la nascita di Erika alla quale facciamo tanti auguri per un futuro sereno accanto alla sorellina Vanessa. z ad Angelo Bianchi di Arcisate, socio settore Edile, e alla moglie Carmelina per la nascita di Riccardo, al quale auguriamo ogni bene. z a Davide Biacchi di Menaggio socio settore Pittori, e alla moglie Onita Corina, per la nascita di Victor Renato, al quale auguriamo tanta gioia accanto al fratellino Dennis. z alla collega del segretariato cantonale Yasemin Avci e al marito Kazim, per la nascita di Nilay, alla quale auguriamo di crescere felice accanto ai fratelli Evrim e Kadir. z a Renato e Dorina Codazzi, soci sezione AAPI Locarno, di cui Renato è da lunghi anni autorevole membro di Comitato, che il 22 settembre hanno festeggiato l’invidiabile traguardo dei 55 anni di matrimonio. z il dolce sorriso di Martina è giunto ad illuminare il focolare di Christian e Katia Leonardi e per la felicità dei nonni Dorina e Clementino, collaboratore del segretariato di Locarno. Alla neonata i migliori auguri affinché possa crescere sana e serena, attorniata dall’affetto dei suoi cari. Condoglianze z alla moglie Angelica, ai figli Patrizia, Angela, Stefano, Ester, soci OCST, e parenti tutti, per la scomparsa del loro caro congiunto Aurelio Moresi, fedele socio AAPI del Luganese dal 1987. Redazione e amministrazione via Balestra 19, 6900 Lugano, tel. 0919211551, fax 0919242471, e-mail [email protected] Stampa Corriere del Ticino SA via Industria, 6933 Muzzano Pubblicità Areafin Communication SA tel. 0919101070, fax 0919101071 e-mail [email protected] Tiratura controllata REMP 41.616 copie In memoria A sedici anni dalla scomparsa, ricordiamo con affetto e rimpianto l’avv. Vittorio Torriani, apprezzato presidente OCST dal 1979 al 1987. z Consiglio esecutivo Presidente: Romano Rossi Vicepresidente: Bruno Ongaro Membri: Carla Albertoli, Fausto Leidi, Gianfranco Poli, Roberto Poretti, Enrico Pusterla, Meinrado Robbiani, Flavio Ugazzi Segretario cantonale e Copresidente Meinrado Robbiani Segretario amministrativo Fausto Leidi Vicesegretari cantonali Nando Ceruso, Renato Ricciardi Segretari regionali Lugano: Dario Tettamanti Mendrisio: Alessandro Mecatti Bellinzona: Paolo Locatelli Locarno: Arturo Trezzini Tre Valli: Giancarlo Nicoli