COMUNE DI GORGONZOLA CONSIGLIO COMUNALE DEL 16 DICEMBRE 2013 PRESIDENTE Buonasera a tutti. Signori Consiglieri, prego di prendere posto, iniziamo innanzitutto con l’appello. Prego Signor Segretario. SEGRETARIO (Procede all’appello nominale) PRESIDENTE Tutti i Consiglieri presenti. Solo due comunicazioni di servizio, ma proprio telegrafiche del Sindaco. SINDACO Non è una comunicazione, ma è un invito. Siete tutti invitati, giovedì 19, alle ore 11, qui in questo Auditorium, per il tradizionale scambio di auguri con i dipendenti comunali. Quindi ci troviamo alle 11 per chi vuole, sarei ben contento che ci fossero anche i Consiglieri comunali insieme all’Amministrazione a scambiarci gli auguri. PRESIDENTE Grazie. La seconda. Ricordo che questa sera alle 10,30/10,40 termineremo i lavori del Consiglio. Avremo un aiuto a ricordare un po’ le festività che ci attendono da parte di un gruppo di Gorgonzola, un’Associazione culturale, i Fuori tempo. Poi il tradizionale rinfresco con lo scambio di augur i. Quindi l’orario è giusto quell’ora, 10,40/10,45 e poi basta. Non si ricomincia più, poi si va alle proprie case. Partiamo con il primo punto all’Ordine del Giorno. (Segue intervento fuori microfono) non ci sono comunicazioni oggi. Avete visto che non ci sono comunicazioni perché vogliamo ovviamente chiudere in bellezza, a meno che ci siano delle motivazioni talmente urgenti e particolari che possono.. altrimenti, come avete visto, l’Ordine del Giorno è proprio questo. Non abbiamo scritto comunicazioni, se non queste due di carattere proprio di servizio. (Segue intervento fuori microfono) allora apriamo le comunicazioni a tutti e vi ricordo che il Consiglio comunale comunque alle 10,40 chiude. Per cui vedete voi insomma. Ci sono altri Consiglieri che chie devano di parlare. (Segue intervento fuori microfono) no. Allora, il discorso è questo. O è una comunicazione breve, concisa, come le nostre due, altrimenti se apriamo un confronto, un dibattito, che richiede magari anche le risposte da parte dell’Amminist razione, 1 teniamo conto che i punti all’Ordine del Giorno, ovviamente verranno ulteriormente prorogati. Io comunque non ho difficoltà. Se avete delle ragioni motivate, che riguardano l’interesse collettivo di vera importanza io vi do la parola. Consigliere Baldi. CONSIGLIERE BALDI WALTER Grazie Presidente. Non voleva essere nel Consiglio natalizio una questione così di creare tensioni, ma penso che sia interesse dell’Amministrazione, visto che sta montando anche sui social network, che non frequento, ma s ta montando una polemica abbastanza importante sul famoso espero di comunicazione, pensavo che fosse opportuno da parte del Sindaco magari, o del Segretario, un chiarimento al riguardo. Anche per, lo dico nell’interesse dell’Amministrazione, smorzare le po lemiche che stanno crescendo, visto che questo potrebbe fare il paio con l’altra questione del capo dei Servizi Sociali. Mi sembrava che le questioni all’Ordine del Giorno fossero fondamentalmente due o tre a cui può rispondere anche il Segretario visto che le domande sono tecniche. Cioè fondamentalmente, il termine entro cui devono essere presentate le domande, che scade il 16 e che è stato pubblicato su Radar pochi giorni prima era una questione. La seconda questione era se era lecito, visto che l’import o totale del 14 x 3 superava i 40.000 e superava i 20 anche, che sono un po’ i termini di gare se la questione appunto fosse lecita da questo punto di vista. E, appunto da questo punto di vista, sempre il rischio che poi i Consiglieri più malfidenti piutto sto che la gente pensi che sia un finto concorso perché di fatto il professionista è già scelto, visto che circola già il nome del professionista a cui questa Amministrazione avrebbe già dato l’incarico. E, quindi, che questo colloquio, questa presentazion e di curriculum sia qualcosa che serve per mascherare altre cose. Queste sono le legittime, penso dubbi che ho avuto io appunto seguendo, ma con me penso tante altre persone e so per certo che c’è stato già un confronto abbastanza serrato sui social networ k e penso che non ci sia niente di meglio per spegnere queste polemiche, che il Sindaco da par suo e il Segretario da par suo, insomma in qualche maniera rispondano e chiariscano questi dubbi. Ecco, solo per. PRESIDENTE Grazie. Consigliere microfono) beh, certo. Marchica. (Se gue intervento fuori CONSIGLIERE MARCHICA NICOLO’ Avevo prima rinunciato alla mia comunicazione, però, grazie comunque. Io volevo solo comunicare che questa sera, in via sperimentale e senza costi per l’Amministrazione comunale , la seduta del Consiglio sarà trasmessa in streaming. Anzi, siamo in streaming. La tecnologia utilizzata è un encoder per la diretta 2 senza utilizzo di computer, una telecamera professionale che garantisce una qualità video di alta definizione, una banda internet garantita senza pubblicità, che permette la connessione di un numero di utenti collegati contemporaneo illimitato, la registrazione su hard disk o chiavetta con invio delle immagini registrate sul sito del Comune, per cui c’è il collegamento già sul sito del Comune. Poi volevo dire che, data la provvisorietà logistica di questo Consiglio, la sperimentazione utilizza al momento una sola telecamera. Questa Amministrazione vuole dare alla cittadinanza un servizio fruibile professionale, per questo utilizzeremo questa sperimentazione per avere la possibilità di valutare il migliore impianto e relativi costi. L’obiettivo è quello di darci degli strumenti di gestione automatica senza presenza di operatore, che successivamente potranno essere utilizzate da tutte le future Amministrazioni nella nuova aula consiliare. PRESIDENTE Grazie. Consigliere Pedercini. No? Avevi alzato.. (Segue intervento fuori microfono) come dopo? Va beh. Consigliere Algieri. CONSIGLIERE ALGIERI GERARDO Se doveva intervenire il collega, rispetto il mio turno senza.. PRESIDENTE No, mi sembrava che avesse richiesto prima … (Segue intervento fuori microfono) ah, ho capito. CONSIGLIERE ALGIERI GERARDO Vorrei solo.. velocissimo. Vorrei partire, prima di tutto fare i complimenti perché oggi è la prima seduta ufficialmente che l’Amministrazione fa in diretta streaming. Si vede che ogni tanto il silenzio rumoroso produce degli effetti e mi sembra doveroso, quando le cose vengono fatte, dare il giusto riconoscimento. Però, nello stesso tempo, sono un pochettino amareggiato. Non so se esprimerlo in termini personali oppure come Consigliere comunale. Perché, nell’ultimo Consiglio, quando ho comunicato che come Gruppo non facevamo la diretta streaming e, come nella sana dialettica politica si usano delle parafrasi, mi sono permesso di dire che, come venivano trovate delle risorse per finanziare un libro, che sulla qualità sicuramente non entrerò, perché per farlo vuol dire che l’Amministrazione ha reputato che aveva dei requisiti di qualità. Poi, stasera ho anche scoperto che era un vecchio progetto che partiva anche dall’Amministrazione precedente. Ma, prendere un intervento del genere, con canoni quasi diffamatori, che possono lasciare intravvedere che si iniziano ad usare terminolo gie tipo querele ecc. ecc., è una cosa che, perdonatemi, mi procura tristezza e nello stesso tempo rabbia. Perché, per come sono fatto io, se ho qualcosa da dire, 3 nel bene o nel male, può essere condivisa o non condivisa, la dico guardando negli occhi le p ersone. Invece noto che si preferisce far trapelare queste piccole minacce fatte in modo garbato, che per il carattere che ho io mi procurano un effetto contrario. Non voglio usare il francesismo che mi fanno incazzare, però siamo sulla buona strada. Io non vengo certo qui a fare interventi o a raccontarvi che ho ricevuto sull’e-mail personale uno scritto di una persona che io non conosco e questa persona mi invitava di passare dagli uffici comunali, che mi era stato lasciato il libro con una dedica personale. Non ho avuto modo di farlo, appena avrò un po’ di tempo passerò dagli uffici comunali a ritirare questo libro personale con dedica. La voglio chiudere qua. Se invece qualcuno vuole cavalcarla e andare oltre basta saperlo. Basta saperlo e uno si attrezza. Io qui voglio continuare a fare politica, politica dialettica, politica aspra, politica di confronto. Però, se vogliamo andare al di là della politica, continuo a dire non ci tireremo certo indietro. Sul riferimento che ha fatto il Consigliere Baldi , riferito a voci di popolo per quanto concerne questa consulenza che l’Amministrazione è propinqua a fare, riferito all’ambito marketing e comunicazione ecc. ecc., noi abbiamo scritto nel nostro non comunicato, penso in modo abbastanza sufficientemente trasparente, che non condividiamo questo metodo. Però, nello stesso tempo, da persone serie abbiamo chiuso questo non comunicato in cui riservavamo di esaminare gli atti ufficiali e solo dopo allora andavamo ad esprimere un nostro parere su documenti certi. Noi siamo abituati ad operare così. Però continuo a dire, se vogliamo cambiare metodo di confronto politico è sufficiente dirlo. Grazie. PRESIDENTE A parte che questo tuo messaggio, credo che a molti sia rimasto oscuro. Nel senso che io, per esempio, no n conosco i fatti a cui tu ti riferisci. Per cui ritengo che questi messaggi mandati così, credo che al Consiglio non siano molto utili per capire esattamente qual era la questione che tu volevi porre. Allora, le comunicazioni invece, torno a ribadire, de vono essere comunicazioni che riguardano le questioni di rilievo che nella realtà comunale avvengono. Io vi lascio la parola, poi non ho problemi comunque a dire che tutto quello che può essere risolto all’interno di un confronto tra Consiglieri, Assessori , Dirigenti, Funzionari, deve essere ovviamente risolto prima che ne venga magari il Consiglio a conoscenza. Ripeto, posto che poi questi messaggi possono essere illuminanti per tutti noi. Consigliere Pedercini. Poi c’è qualcun altro che vuole fare comunicazioni? Poi c’è il Sindaco che vuole rispondere, due comunicazioni che doveva fare. Prego Consigliere Pedercini. 4 CONSIGLIERE PEDERCINI MATTEO Grazie Presidente. Complimenti all’Amministrazione, a Nicolò, per la ripresa. È giusto qui, credo, ringra ziare anche il Movimento 5 Stelle che ha fatto questo servizio fino a un paio di mesi fa o due/tre riprese fa. Credo che sia giusto ringraziare loro e credo che sia arrivato il momento che sia corretto che lo faccia l’Amministrazione questo tipo di servizi o. Quindi, complimenti a lui perché immagino che abbia un po’ seguito tutto lui. Vorrei ringraziare, credo a nome di tutti i Consiglieri comunali, anche dei regali da Babbi Natale che sono arrivati sul tavolo. Peraltro, anche per la frase scelta di Beata Teresa di Calcutta. Insomma, grazie anche per quello. Ringrazio il Presidente però più di tutti perché, se non si fossero fatte le comunicazioni, avrebbe onestamente stonato e il mio primo gesto era quello di alzarmi e andare via. Nel senso che credo che ci siano tematiche, quindi lo ringrazio. (Segue intervento fuori microfono) no, tornavo lo spettacolo alle 10,40. Quindi lo ringrazio perché sarebbe stato veramente un caso unico, ma sarò quindi veloce. Condivido la domanda del Consigliere Baldi e quindi anch’io chiedo in merito alla legittimità dell’atto al Segretario, se ci può dare un’indicazione. Mi riferisco alla spesa per il servizio di consulenza per la comunicazione. Al di là di questo, però, credo che probabilmente, ed è un dovere sottolineare il nostro pensiero, non sia una scelta in questo momento così azzeccata. É un momento di difficoltà, probabilmente anche dell’Amministrazione, probabilmente si poteva scegliere di investire su altri settori. Però, questa è una scelta chiaramente vostra, legittima, e va bene. In attesa della risposta del Segretario. Questo? Ah, era solo uno. Era meglio 5 Stelle allora, si sentiva tutto. Riguardo invece all’altra spinosa questione per la quale il Sindaco giustamente è venuto a farmi un discorso che in parte accetto, ma in parte no, però l’abbiamo fatto tra me e lui ed è giusto che resti tra me e lui. Ho letto anch’io uno dei due settimanali che sta seguendo la questione, nella fattispecie la Gazzetta della Martesana, che effettivamente è andata piuttosto giù chia ra con alcune espressioni. Non entro nel merito, anche se alla fine i fatti hanno dimostrato quello che noi abbiamo anticipato già un mesetto e mezzo fa. Quindi approfitto dell’occasione sicuramente per augurare al dottor Marzia, che ripeto, avrò piacere a nzi di incontrarlo spero quanto prima al fine di chiarire una serie di questioni personali, auguro a lui un buon lavoro. Però, vorrei citare due questioni. Credo che sulle quali, Sindaco, non possiamo far finta di nulla. La prima è la tua espressione. Ci s ono delle mie foto con Simone Calabrese perché allenava mio figlio, ha detto Stucchi, non vorrei che il Consigliere Pedercini pensasse che l’ho nominato Presidente dell’Ente Fiera per quel motivo. Allora, io spero che il giornalista abbia capito male perch é sennò mi sento un pochetto preso in giro da te. Nel senso che, questa 5 cosa la puoi dire a qualche nonnetta che magari legge la Gazzetta e dice ah, ha ragione il Sindaco, è simpatico. Ma non mischiamo i piani. Un conto è una nomina di un Presidente di un Ente che è di nomina sindacale e pertanto è tua. Liberissima scelta. Pertanto, per me puoi nominare Presidente dell’Ente Fiera Matteo Renzi, il mio cane che non ho o Silvio Berlusconi. È uguale. Ho anche espresso la mia opinione su Simone Calabrese, quindi ti ho già detto che per me è una persona stimabilissima, ma è una scelta, è una nomina, spetta te. Tutt’altra questione è l’altro aspetto, veramente tutt’altra questione. Nella – ribadisco – legittimità dell’atto, tu hai fatto un’azione comunque politica forte, quella di rivolgerti all’Istituto del comando, un atto legittimo, che però, indubbiamente, verso il quale non puoi chiedere che ci sia un’attenzione così prona da parte di tutti quelli che magari hanno diritto di non pensarla come te. In questo cont esto, faccio presente peraltro che trovo estremamente grave, quindi ti invito, al dottor Marzia far presente che lui non può parlare da politico, come scrive sulla Gazzetta della Martesana, perché noi sapevamo già che era una nomina fatta ad un politico. M a, il Signor dottor Marzia, nel momento in cui diventa dipendente del Comune di Gorgonzola non deve rilasciare questa dichiarazione. Quando sarà tutto a posto, dico io vivaddio, vivaddio – non avrò nessun problema ad esprimere una posizione in merito. (Seg ue intervento fuori microfono) no, non può farlo. Non può farlo perché è un dipendente comunale e non è Segretario del P.D. di questo o quel Comune. Non può farlo. Quindi io auspico che lui non intenda agire all’interno dell’Amministrazione come al suo pri mo atto. Poi, io e lui, in faccia mi dirà tutto quello che pensa, io dirò lui cosa penso di lui e di tutta questa situazione. Grazie. PRESIDENTE Ci sono altri interventi di comunicazione? C’è il Sindaco, poi c’era l’Assessore Basile. SINDACO Bene. Allora Matteo, leggo la comunicazione pubblicata sulla Gazzetta della Martesana, attribuita, visto che è un virgolettato, a Manuel Marzia. “Non sono abituato a finire sotto i riflettori, a essere tirato in mezzo in questo modo non fa piacere. Ci sono però in mezzo due Amministrazioni pubbliche e, per evitare di creare problemi, preferisco evitare di commentare fino a che non sarà ufficializzata la questione. Quando sarà tutto a posto, non avrò nessun problema a esprimere una posizione in merito”. Quindi non è una dichiarazione politica. Dice “qualora mi venisse chiesto, forse potrò dire qualcosa”. Non mi sembra che ci sia un contenuto politico. Io, invece, che ci sia credo un altro contenuto politico quando dice, si dice virgolettato “bocciati fior di professionisti per favorire un tesserato P.D.” E questa sembra un’affermazione attribuita a lei. 6 Comunque io dico, non dobbiamo inseguire in queste aule quelli che sono gli articoli che vengono riportati sui giornali. Io, già la volta scorsa, indicai che questo è il luogo della proposta politica. Quindi confrontiamoci se vogliamo, e lo dicevo la volta scorsa, sulle modalità con cui noi intendiamo il welfare. Per quanto riguarda il welfare è un elemento di investimento, non è un elemento invece di costo. E su que sto confrontiamoci, non ho paura a confrontarci, non ho paura a dire quello che abbiamo fatto nella famosa delibera 143 del 20.11.2013. c’erano scritti esattamente tutti i passi che l’Amministrazione sta facendo. Quindi, tutto questo avviene nella massima trasparenza. Quindi concediamo, qualche volta, magari se qualche giornalista interpreta male una mia o una tua dichiarazione. Lo sappiamo, quindi questo fa parte un po’ del gioco e anche della libertà dei giornalisti. Due cose volevo dire; non volevo dirle , però, insomma, visto che siamo nelle comunicazioni. Una riguarda delle riprese che si sono effettuate nella nostra città questa mattina da un TV tedesca, la prima rete TV della Germania, che ha realizzato un programma sul formaggio gorgonzola. Questa mattina hanno ripreso alcune parti della nostra città, c’è stata una breve descrizione di come la leggenda vuole che nasce il nostro formaggio. Nel pomeriggio si sono recati al Consorzio del gorgonzola, a Novara, per vedere come viene prodotto questo formaggi o e questa sera, invece, sono in un ristorante per vedere invece come viene servito oggi questo nostro formaggio. Questo è stato possibile per un’ottima collaborazione tra l’Amministrazione comunale, l’Unione Confcommercio, il Consorzio del gorgonzola e la Pro Loco. La seconda invece riguarda un evento. E, anche qui, purtroppo, non è stato riportato sulla stampa come avremmo voluto. Perché, nello scorso lunedì, due secondo me sono stati gli elementi che superano un po’ questo confronto vostro magari aspro, ma sincero. Le due votazioni avvenute all’unanimità. La prima, quella sulla Via da dedicare al Maresciallo Ceccoro e la seconda sull’ordine del giorno sulla Martesana per il lavoro. Come riportava nella fase finale, si invitava il Sindaco a partecipare a q uesto corteo per il lavoro. Io ho partecipato insieme al Vice Sindaco Alberto Leoni e all’Assessore con delega al lavoro Gianalberto Balconi e, insieme a tutti i Sindaci, buona parete dei Sindaci della Martesana, abbiamo sfilato in corteo da Cassina de’ Pecchi fino al Comune di Cernusco insieme alle rappresentanze sindacali. Così abbiamo anche ottemperato all’altro terzo punto che era contenuto nell’ordine del giorno, che invitava le Amministrazioni a mettersi in rete. Noi abbiamo già stabilito di incontra rci nel mese di gennaio, abbiamo due o tre proposte su cui vogliamo impegnarci a lavorare per far sì che il lavoro, o sia più facile investire all’interno del territorio della Martesana. Ecco, qui viene l’invito. Io invito le forze politiche che hanno dei loro portali, delle loro pagine Facebook, di pubblicare questo ordine del giorno e le foto, le trovate sul sito del Comune di Gorgonzola nella sezione eventi. C’è l’ordine del giorno che abbiamo approvato, ci sono le foto che ritraggono la 7 manifestazione. Ecco, questo per rimuovere un po’ il silenzio che è stato riservato almeno a uno di questi due ordini del giorno che sono stati votati all’unanimità. Io dicevo che dal lavoro, da questa crisi non si può pensare di uscire da soli, ma insieme possiamo uscire . L’abbiamo fatto lunedì scorso qui insieme, quando all’unanimità abbiamo votato questo ordine del giorno; l’abbiamo fatto insieme con i Sindaci della Martesana, alle RSU, alle rappresentanze di alcune imprese perché il tema del lavoro riacquisti ancora ce ntralità nel nostro dibattito politico. Certo, forse, magari uno scontro in Consiglio comunale produce più attenzione rispetto a un ordine del giorno approvato a maggioranza, che metteva finalmente il lavoro al centro del nostro dibattito, però, questi son o i nostri tempi, queste sono le nostre realtà. Quindi suppliamo noi ad alcune evidenti difficoltà. Per quanto riguarda la richiesta, sia del Consigliere Baldi che del Consigliere Pedercini, provvederemo con un comunicato in cui andremo a dettagliare e ris ponderemo a tutto quanto è stato richiesto riguardo alla selezione di quella persona che si dovrà occupare di comunicazione. PRESIDENTE Grazie. Assessore Basile. ASSESSORE BASILE Una veloce comunicazione. Semplicemente, perché la scorsa volta non ho potuto intervenire, rispetto al libro in oggetto, che fu citato in relazione allo streaming, che si trovarono i soldi. Una precisazione. Nel senso, come peraltro ha appena detto il Consigliere Algieri, il progetto iniziò con l’Amministrazione precedente, in particolare con l’Assessore Pedercini, e ringraziamo anche nella prefazione. Questo per spiegare che non si sono trovati dei soldi per pubblicare il libro, come è stato riportato anche di uno storico vicino al centrosinistra, ma semplicemente è stato uno storico scelto da un’Amministrazione di centrodestra e si è deciso di portare a termine questo libro semplicemente perché di valore. Mi sembrava doveroso precisarlo perché credo che, rispetto ad alcune questioni, il confine spesso sia labile tra quello che si sta dicendo e quello che si vuole lasciare intendere. Volevo semplicemente chiarire definitivamente la questione. Ne approfitto anch’io per ringraziare il Consigliere Marchica per lo streaming di questa sera e per ringraziare il Movimento 5 Stelle per l o streaming delle sere precedenti. PRESIDENTE Grazie. Rallegrandomi.. (Segue intervento fuori microfono) no, no, sono comunicazioni, non c’è diritto a nessun dibattito. Il Sindaco ti ha detto, il Sindaco ha detto che darà una comunicazione congiunta tra lui e l’Amministrazione. Dopodiché, se ti andrà bene, la prossima volta rinterverrai. Se sulle 8 comunicazioni dovessimo aprire un dibattito non andiamo a casa più, per cui.. (Segue intervento fuori microfono) e allora basta, allora non c’è nulla da.. CONSIGLIERE BALDI WALTER Scusa Presidente. Però, io ho fatto delle domande tecniche al Segretario, che penso che possa rispondere indipendentemente.. PRESIDENTE Se ti ha detto il Sindaco che risponderà lui e l’Amministrazione al riguardo, ci saranno anche le considerazioni giuridiche e formali che il Segretario ti dovrà dare. CONSIGLIERE BALDI WALTER Ho fatto il Sindaco per 5 anni e ho sempre risposto a tutte le domande, tecniche o cosa, che venivano fatte nelle comunicazioni. Perché è chiaro che poi rimane il dubbio che dicevo. Cioè che il nome della persona che gira ormai è a conoscenza del popolo e va bene, rimaniamo con questo dubbio e tra qualche giorno ….. PRESIDENTE Se i social network che tu hai citato aspettano la comunicazione, il comunicato stam pa, che il Sindaco e l’Amministrazione faranno nei prossimi giorni, credo che sia anche legittimo. Poi, ogni Consigliere, se sarà soddisfatto bene, altrimenti hai lo strumento delle interpellanze e delle mozioni. CONSIGLIERE BALDI WALTER Pensavo che almeno alle domande tecniche, senza entrare … il Segretario poteva anche chiarirle. PRESIDENTE Rallegrandomi che finalmente in Cile vi è un nuovo Presidente socialista, la socialista Bachelet, diamo inizio all’ordine del giorno. (Segue intervento fuori micro fono) eh, ci sono ancora. Non qui, ma in Europa e nel Mondo ci sono. (Segue intervento fuori microfono) no, ci sono, ci sono. 9 COMUNE DI GORGONZOLA PUNTO N. 1 O.d.G. – C.C. 16.12.2013 MOZIONE PRESENTATA DAL CONSIGLIERE SIG. WALTER BALDI DELLA LISTA “PROGETTO GORGONZOLA” SULLA SENTENZA DE.CO. PRESIDENTE Iniziamo col punto 1 all’Ordine del Giorno: la mozione presentata dal Consigliere Walter Baldi, della Lista “Progetto Gorgonzola” sulla sentenza De.Co. Prego, Consigliere Baldi. CONSIGLIERE BALDI WALTER Premesso che la città di Gorgonzola, con decisione unanime del suo Consiglio comunale, ha deciso di valorizzare i prodotti del nostro territorio attraverso l’adesione al marchio De.Co.; premesso che la nostra città ha dato il nome a uno dei più famosi formaggi del mondo e che pertanto si è deciso di ricominciare a produrre lo stracchino di Gorgonzola, con la G maiuscola; premesso che a questa decisione si è opposto il Consorzio del gorgonzola, tanto che la vicenda è andata per vie legali nonostante i due formaggi abbiano caratteristiche diverse; premesso che non si hanno notizie di come il Consorzio, con sede a Novara, sia venuto in possesso del nostro nome e comunque certo che non viene riconosciuta nessuna royalty alla nostra città; considerato che in data 18 luglio 2013 il Tribunale ha emesso sentenza sfavorevole alla nostra città; considerato che, a nostro avviso, questa è una sentenza ingiusta che non tiene conto delle nostre ragioni; considerato che nessun accordo scritto è stato preso con il Consorzio dopo questa sentenza, se non generici e teorici propositi difficilmente realizzabili; considerato che da questa decisione dipendono importanti, potenziali sviluppi economici futuri, ma anche e soprattutto l’orgoglio per la nostra storia, le nostre tradizioni e per il nome che portiamo; si chiede pertanto che questa Amministrazione faccia ricorso all’ingiusta sentenza e prosegua la battaglia legale per la tutela dei diritti della nostra città. 10 Io avevo segnato anche un P.S. in cui si chiede che venga no invitati al dibattito in Consiglio comunale l’avv. Cavallaro e il dottor Lagorio, che si sono detti disponibili, affinché tutti i Consiglieri possano essere informati in maniera completa dei reali aspetti di questa vicenda. PRESIDENTE Grazie. Prima di aprire il dibattito, volevo su questo punto segnalare che, nell’impossibilità di avere presenti, proprio perché il Consiglio comunale ha i suoi tempi e questi professionisti a volte non sono.. almeno, perlomeno era l’avv. Cavallaro che non garantiva la pr opria presenza, abbiamo sentito l’avv. Cavallaro nella conferenza dei Capigruppo il 4 dicembre. All’incontro erano presenti i Capigruppo e, disponibili quella sera, l’avv. Cavallaro stesso e il Segretario. Quindi, in quella sede, ha avuto modo l’avv. Caval laro di dirci alcune cose, che poi magari nell’ambito del dibattito emergeranno. Mentre, con il dottor Lagorio ho voluto incontrarmi personalmente proprio per avere anche da parte sua quello che era un suo giudizio sulla questione. Che, tenuto conto del pa rere espresso dall’avv. Cavallaro nella seduta dei Capigruppo del 4 dicembre, credo che possa essere ampiamente riconosciuto come ipotesi di lavoro degna di essere valorizzata e, quindi, sottoscrivendo quelle che possono essere le iniziative che l’Amminist razione può e vuole intraprendere al riguardo. Poi, credo che i Capigruppo che erano presenti possono intervenire e riassumere in maniera direi completa. Io poi, alla fine, qualche considerazione ovviamente la farò io e le considerazioni finali le farà l’ Amministrazione. È aperto il dibattito sulla mozione. (Segue intervento fuori microfono) sì, sono uguali all’ordine del giorno normale. C’è il Consigliere Poma che non vede l’ora di poter intervenire. CONSIGLIERE POMA FRANCESCO Intervengo allora subito . Io avrei un discorso da fare, spero che non sia lungo perché non mi piace fare discorsi lunghi. Vorrei partire da alcune considerazioni. Prima su quello che avevo capito negli anni scorsi e, in seguito, sull’approfondimento che ho ricevuto in questi gior ni. Da quello che io conoscevo, la De.Co., è una certificazione di qualità che certifica la denominazione comunale. Di solito, viene utilizzata per prodotti specifici territoriali molto circoscritti, cosa che ci ha confermato anche in conferenza Capigruppo il dottor Cavallaro. E, di solito, certifica prodotti esistenti. In questo caso, la mia conoscenza anteriore di questa esperienza, ì stata confermata dal dottor Cavallaro e in seguito da altre persone, che sostanzialmente e realmente non esisteva un prodotto in vita. Cioè in questo Comune non veniva prodotto più 11 lo stracchino da Gorgonzola. Pertanto si è dovuto percorrere più che altro una via culturale per restituire alla città un prodotto che ormai non era più esistente. Pertanto è stato, io lo definire i un processo culturale condivisibile. Però, ha comportato una sperimentazione di produzione e, successivamente, una certificazione documentata di un prodotto che veniva a nascere. In questo caso è stata coinvolta, credo una o due aziende agricole della zo na che si sono fatte partecipi a questo processo culturale e, in seguito, è stato iniziato questo processo di certificazione. Come sia venuto a conoscenza il Consorzio del gorgonzola non lo so. Però, da questa procedura è venuta fuori una controversia giuridica a cui il Comune di Gorgonzola con questa sentenza soccombe al giudizio. Il dottor Cavallaro ci ha spiegato che questa sentenza, nella sua stesura contiene la possibilità di una strana contrattazione successiva che potrebbe essere fatta fra il Consorz io e il Comune di Gorgonzola. Lui auspicava che questa strada venisse percorsa. Io ritengo che potremmo anche instaurare un dialogo extragiudiziale post sentenza con il dottor Cavallaro per poter procedere a una soluzione di questa controversia successiva alla sentenza, individuando un ipotetico nome da proporre, che fosse diverso da quello del gorgonzola come formaggio. Si potrebbe individuare, non lo so, io nella stesura degli appunti ho pensato ‘stracchigo’. Non lo so. Cioè per dire, si individua una.. p erò, bisogna partire dalla diversità della natura di questa controversia. E l’elemento successivo è quello che adesso noi siamo, risultiamo soccombenti a questa cosa. Pertanto bisogna percorrere una strada diversa. Io penso che nella trattazione di questo accordo extragiudiziale potremmo trattare sia la possibilità di ripartire questa produzione. Che, come dicono, nell’esistente. E, da quello che ho capito, anche le aziende agricole non mi sembrano economicamente particolarmente interessate attualmente a qu esta cosa. Poi, nello stesso tempo, dovremmo.. intanto non ci dovrebbero essere ulteriori costi dal punto di vista.. cioè non dovremmo pagare ulteriormente l’avvocato, anzi dovremmo contrattare, come avevo dettola volta scorsa, una riduzione della parcella, che mi sembrava che. Poi, dovremmo intavolare, in questa discussione, anche una discussione con il Consorzio del gorgonzola che al punto 5 dei suoi compiti ha quello della promozione del gorgonzola. Siccome noi in questa città, con il nome che la città h a e con le iniziative che facciamo durante l’anno a promuovere commercialmente il gorgonzola, potremmo chiudere la controversia giudiziaria chiedendo un contributo per le iniziative culturali che facciamo per la promozione del gorgonzola. E, se contestualmente troviamo aziende del territorio disponibili a 12 ripercorrere questa cosa senza essere penalizzati da ulteriori passi che l’Amministrazione possa fare, penso che questo percorso si possa affrontare. Ritengo che l’Amministrazione possa anche percorrere qu esta strada. Ringrazio tutti per avermi ascoltato. PRESIDENTE Grazie Consigliere Consigliere Mandelli. Poma. Ci sono altri interventi? CONSIGLIERE MANDELLI GABRIELE Grazie Signor Presidente. Grazie al Consigliere Baldi che ha proposto questo punto dell ’Ordine del Giorno. Però, io premetto che ritengo un po’ improvvido parlarne in questa sede. Non perché non sia interessante per la città e neanche perché non sia appunto interessante l’intento del collega Baldi, in quanto si è speso tanto per questa De.Co . Il punto è però processuale. Cioè, in questo momento, nel quale c’è una sentenza di primo grado ancora appellabile, noi mostrando tutte quante le nostre riflessioni,eventuali tentennamenti sull’idea di proporre ricorso e quant’altro, non facciamo altro c he dire alla controparte, o perlomeno mostrare alla controparte, che in questo caso è il Consorzio, esattamente tutti i nostri desideri. Quindi ritengo che una sede migliore sarebbe una sede più riservata, non così pubblica. Ripeto, non per un discorso di mancanza di trasparenza e quant’altro, ma proprio per decidere con serenità i nostri obiettivi, dopodiché agire efficacemente. Fatta questa premessa, io mi permetto solo di dire quanto abbiamo detto in conferenza di Capigruppo. O perlomeno, dire parte di quanto abbiamo detto in conferenza di Capigruppo. Quindi ritengo che questa sentenza abbia dei margini di contraddittorietà tra enunciazioni che vanno in una certa direzione ed enunciazioni che vanno nel senso opposto. Ritengo che l’avvocato sia sul pezzo c ome si dice, nel senso che lucidamente ha osservato i pro e i contro delle diverse azioni che possiamo fare. Ritengo che il mandato di trattare, all’avvocato, con il Consorzio, secondo anche l’indicazione che c’è nella sentenza, una denominazione di questa De.Co. che sia accettabile e accettata dal Consorzio, sia per il momento la scelta più interessante. Riservandoci tuttavia di fare appello, riservandoci appunto la maggiore libertà nelle nostre azioni. Ripeto, non è che.. cioè mi trattengo. Ecco, scusatem i, mi trattengo da dire questo. L’unica cosa che osservo, e questo appunto lo dico come punto di arrivo dei nostri percorsi a prescindere da quale percorso decideremo di percorrere – scusate 13 il gioco di parole, ma sono un po’ stanco. Nel senso che, o la trattativa col Consorzio o il ricorso, penso che l’obiettivo nostro sia quello di avere una De.Co. dove ci sia la parola gorgonzola. Io, quindi, seguendo magari le indicazioni che dà la sentenza di non andare a fare confusione con il marchio del Consorzio del gorgonzola, però mantenendoci la denominazione, anche perché è la nostra città e quant’altro, non innamorandoci però, mi permetto solo di dire, della denominazione che abbiamo voluto assumere perché.. Dico abbiamo, in quanto per il principio di continuità io prendo tutto ciò che ha fatto l’Amministrazione precedente e me la metto sulle spalle, non innamorandoci però esattamente della De.Co. che abbiamo stabilito: ‘stracchino di Gorgonzola’. Io, invece, terrei il punto sul fatto che ci sia la parola gorgonzola. Che poi possa essere appunto un’altra parola visto che stracchino è stata bocciata, qualunque altra cosa ma dove ci sia come ‘gorgonzola’. Ecco, non dico altro. Ripeto, tutto questo mio intervento è trattenuto per non dire altro che possa essere usa to da controparte. Grazie. PRESIDENTE Grazie Consigliere Consigliere Algieri. Mandelli. Ci sono altri interventi? CONSIGLIERE ALGIERI GERARDO Sicuramente, la finalità della mozione è una finalità nobile perché bisogna mettere in campo, giustamente com e viene fuori da questa mozione, tutta la bravura dell’Amministrazione, anche delle opposizioni, per salvaguardare in modo chiaro gli interessi degli artigiani, della collettività e del nome gorgonzola stesso. Nella riunione dei Capigruppo, che è stata interessantissima, con la presenza del legale che ha curato la vicenda, sottolinea è stata interessantissima, da quello che ricordo io il problema non era tanto sulla composizione casearia del formaggio. Ma, in modo molto semplice,il problema risiedeva proprio nel nome ‘gorgonzola’. E, se ricordo bene, quello che l’avvocato consigliava, giustamente come sottolineava anche il collega Mandelli, noi ci troviamo in presenza di una sentenza. Una sentenza che, leggendola con attenzione, vedendo anche il tipo di sanzione pecuniaria che è stata comminata come causa persa, è una sanzione oserei dire quasi simbolica. Perché di solito, quando uno perde una causa, le sanzioni sono ben più elevate. Quello che consigliava il legale era quello di iniziare dei colloqui informali con i rappresentanti legali del Consorzio, vedere loro che tipo di interpretazione davano pure alla sentenza 14 e che tipo di interventi si potevano fare per giungere ad una soluzione con la soddisfazione di entrambe le parti. Vorrei, in questo caso, anche il supporto dei colleghi che hanno partecipato a quella riunione dei Capigruppo. Perché, giustamente, quello che sottolineava il legale dell’Amministrazione, era quello di rafforzare la tesi che noi come città di Gorgonzola prendevamo atto della sentenza, ma nello stesso tempo ci rendevamo disponibili a intraprendere una sorta di strada conciliatrice che poteva portare a determinate soluzioni. Tra le righe, in quella riunione, ci siamo anche detti che, vuoi o non vuoi, deve uscire fuori anche la forza dell a politica. È qui che chi ha responsabilità di governo deve mettere in campo tutte le sue bravure. Perché, sottolineo, il problema non è tanto lo stracchino o non stracchino, il problema risiede tutto nella parola ‘gorgonzola’. Quindi vedremo. PRESIDENTE Grazie Consigliere Algieri. Ci sono altri? Consigliere Baldi CONSIGLIERE BALDI WALTER Dopo questo primo giro di interventi dei colleghi Consiglieri, effettivamente mi sembra giusto forse chiarire alcuni punti. Faccio una premessa. Io ringrazio il Presid ente Osvaldo Vallese, che comunque ha convocato la riunione dei Capigruppo con l’avvocato e ha convocato una cena informale insomma, in cui ero presente anch’io, insieme al dottor Lagorio. Che, se qualcuno non lo sapesse, è la persona che ha seguito la fac cenda De.Co. insieme a noi e all’Amministrazione. Mi sarebbe però piaciuto che a questo dibattito partecipassero appunto i due tecnici che di fatto hanno seguito, chi dal punto di vista legale, chi dal punto di vista materiale della produzione e della definizione del disciplinare, questa questione. Perché è vero che c’erano alcuni Capigruppo, però è anche vero che molti Consiglieri non c’erano, qualche Capogruppo, tra cui il sottoscritto, che purtroppo sono stato bloccato da un’urgenza sul lavoro, non c’era, che quindi sicuramente sono convinto che il dibattito in Consiglio avrebbe potuto avere una profondità maggiore. Io, però, vorrei, ribadisco, chiarire alcuni concetti. Cioè che, questa sentenza, noi abbiamo perso, penso che sia chiara a tutti. Qualcuno dice eh beh, però, forse, è una… No, noi abbiamo perso, il messaggio che è passato è che noi abbiamo perso. Che vorrei che appunto chi non ce l’ha vada a leggersi la sentenza dove dice: “per questi motivi, il Tribunale di Milano condanna il Comune di Gorgonzola e la società agricola Invernizzi, che si 15 sono resi responsabili di contraffazioni (quindi siamo accusati di contraffazioni) ci inibisce ogni ulteriore utilizzo della DOP Gorgonzola” cioè del nostro nome. Perché, una cosa che trovo abbastanza assurdo e sconcertante: inibisce al Comune di Gorgonzola e Società Agricola Invernizzi Francesco ogni ulteriore utilizzo della DOP Gorgonzola. Poi ci dà la multa insomma ecc. Ci obbliga alla pubblicazione sul settimanale locale Radar ecc. Quindi, io sono convinto c he per prima cosa il Comune di Gorgonzola, la città di Gorgonzola, ha subito un’ingiustizia giudiziaria. E questa è un’ingiustizia chiara perché, per i motivi che poi vado a spiegare, ma anche per un motivo molto tecnico. Perché, a pagina 4 delle motivazio ni per cui poi si arriva a questa sentenza, il giudice dice: “vista la perfetta corrispondenza di tipologia del prodotto non è sufficiente ad escludere l’illiceità della condotta”. Quindi il giudice dice, siccome fate due prodotti uguali, allora l’avete copiato. E, era presente appunto il Presidente Vallese quando il dottor Lagorio, che da buon bresciano è anche abbastanza caliente, quando ha letto ‘sta cosa gli sono girate le cose e ha tirato giù anche un paio di saracchi. Però, soprattutto, ci ha spiegato, in bresciano, rigorosamente bresciano, ci ha spiegato anche e ci ha ribadito, per chi non lo sapesse, io qualcosa mi ricordavo però, insomma, non tutto, che i disciplinari di produzione dei due formaggi sono completamente diversi. Sono diversi l’uso del latte, per cui noi prevediamo che possa essere anche caprino oltre che vaccino; sono diversi i tempi di stagionatura; sono diverse le forme; sono diversi i pesi di queste forme. Per cui stiamo parlando di due prodotti diversi. E poi, soprattutto, evidentem ente noi stiamo pensando di portare avanti un discorso che valorizzi la produzione artigianale, agricola locale, a fronte invece di una produzione ormai divenuta industriale, e qui il Consorzio se vuole può denunciarmi, dove vengono utilizzate ovviamente t utte le procedure per cui si fa un formaggio industriale. Quindi tutte le sostanze chimiche ecc. ecc. Quindi noi volevamo veramente fare un qualcosa che fosse completamente diverso, perché non aveva nessun senso che noi ci mettessimo a fare concorrenza a u n mostro per dimensioni e fatturato che è il Consorzio del gorgonzola. È chiaro che a fronte di una sentenza, che io reputo assolutamente sbagliata, perché qualcuno ha detto una sentenza contraddittoria perché dice ma, sì, forse. Sì, però è sbagliata. E, se io privato cittadino piuttosto che amministratore o ente istituzionale reputo di avere subito un’ingiustizia, la prima cosa che faccio è di rivolgermi un’altra volta alle giustizia, visto che appunto per fortuna il nostro ordinamento giudiziario preveda che ci sia un primo grado di giudizio, un secondo grado di giudizio, addirittura un terzo grado di giudizio. 16 Quindi, da questo punto di vista, a me sembra la cosa più logica e normale quella di appellarmi. È chiaro che su queste sentenze hanno agito tutta una serie di situazioni che ci sono contro. È chiaro che il Consorzio ha una potenza economica e politica diversa da quella che ha il Comune di Gorgonzola. Perché, se voi sempre andate a vedere la questione, è stato il Ministero dell’Agricoltura addirittur a quello che di fatto ci ha fatto causa. Ed è contro non solo il Consorzio, ma addirittura è contro il Ministero dell’Agricoltura che dobbiamo andare a portare avanti le nostre ragioni. Però, la cosa che io trovo veramente offensiva, e qui ribadisco un concetto che mi sta particolarmente a cuore, non è solo la questione che abbiamo subito un’ingiustizia perché probabilmente il giudice non ha ascoltato il perito di parte di cui noi avevamo chiesto evidentemente la presenza e probabilmente non ha letto evidentemente la documentazione che noi abbiamo prodotto. Ma, quello che mi dà particolarmente fastidio, è che questa è un’offesa al nome che noi portiamo. Perché dice giustamente il Consigliere Algieri, qui non è questione di stracchino, perché poteva essere i l salame o la marmellata che non cambiava niente. Qui è una questione che ci stiamo giocando, è quella del nostro nome. Del gorgonzola di Gorgonzola, con la G maiuscola. E, la questione della ‘g’ che è diversa, maiuscola/ minuscola, per me è veramente la q uestione principale. Cioè noi qui stiamo parlando - e nel convegno che è stato organizzato dalla società Concordiola mi sono risentito delle cose che sapevo, ma sentite in maniera sempre molto interessante – della nostra storia, della nostra cultura, le no stre tradizioni, dei nostri avi che di fatto han fatto sì che, insomma, quel formaggio, che adesso il Consorzio produce, prendesse il nome dalla nostra città e su questo non ci sono dubbi. E che, quindi, a qualcuno adesso, di fatto non solo disconosce ques ta questione che io trovo assolutamente straordinaria, ma di fatto ci inibisce a far sì che noi possiamo fare in maniera – ancora ribadisco – completamente diversa quello che i nostri avi hanno fatto per centinaia di anni prima che arrivasse il Consorzio. Perché vorrei ricordare che il Consorzio nasce nel 1970, che da noi c’è stata una produzione di formaggio, che adesso la De Vizi non so quando ha smesso di…, che però probabilmente è andata oltre il 1970, che nel 1996 il Consorzio ha ottenuto il DOP dall’U nione Europea, ma che di fatto quel passaggio.. cioè, perché il Consorzio prende il nostro nome? E, come succede da qualunque altra parte, dovrebbe r i c o n o s c e r e d e l l e r o ya l t y e v i d e n t e m e n t e a l n o m e c h e h a p r e s o , a l proprietario da cui ha preso questo nome. D i fatto, di tutto questo non c’è traccia. Sta facendo una tesi una ragazza, se la conoscete è Francesca Mele, che mi ha fatto vedere l’inizio di questa tesi, dove si cita un articolo importante, che è l’art. 12 del CPI, dove 17 si parla di pre-uso. Cioè, di fatto, una delle questioni che non so se il nostro avvocato ha tenuto presente, però c’è un principio preciso che regola i marchi dove si parla di pre -uso. Quindi, di fatto, questo è un altro appiglio su cui è importante che noi andiamo ad attaccarci. Finisco questo primo intervento con una questione però molto importante. Si parla tanto, si è parlato, di accordi con il Consorzio. Ora, è inutile che ci illudiamo. Non c’è nessun accordo con il Consorzio, il Consorzio non ha nessun interesse a portare avanti quelli che sono gli interessi, la visibilità della nostra città. Tant’è che, e me l’ha passato adesso l’ex Consigliere Benaglio, adesso, è di poche ore fa la notizia che a Bellinzago Novarese è stato fatto il panino al gorgonzola più lungo del mondo. Allora io mi dico, se il Consorzio del gorgonzola avesse avuto interesse, come diceva il nostro Sindaco, a far sì che si sviluppasse questa collaborazione reciproca tra Consorzio e città di Gorgonzola, probabilmente avrebbe fatto di tutto perché il panino più lungo del mondo al gorgonzola fosse stato fatto nella nostra città, per esempio. E di questo, probabilmente noi avremmo collaborato con la nostra capacità produttiva, con la nostra pro Loco, con la nostra Associazione Concordiola a far sì ch evidentemente qu esta collaborazione andasse avanti. Penso di avere finito, per cui ….. dopo. PRESIDENTE Grazie. Consigliere Scaccabarozzi. Ferrari, poi la Consigliera CONSIGLIERE FERRARI GIANDOMENICO L’argomento è di estremo interesse. Innanzitutto bisogna dire che Gorgonzola, pur avendo perso a produzione di questo formaggio famoso nel mondo, da qualche anno, attraverso la Pro Loco, attraverso Associazioni e di liberi cittadini, sta tentando un recupero culturale di questo termine e di questa storia. Questa va difesa! Innanzitutto con l’affermare che non è una leggenda il fatto che a Gorgonzola sia nato il formaggio gorgonzola, è una realtà storica riconosciuta dallo stesso Consorzio del gorgonzola. Quindi stiamo attenti. Quando noi affermiamo alcuni principi, dobbiamo essere noi innanzitutto a dire no, Gorgonzola ha dato i natali a questo formaggio per determinate situazioni storiche e per determinate situazioni socio -economiche. Nel senso che a Gorgonzola confluivano le transumanze delle mandrie, che qui nei mesi di s ettembre e di ottobre si fermavano, e questa produzione veloce ha - perché il latte va lavorato in fretta, probabilmente anche su questo non c’è una certezza 18 matematica _ determinato la comparsa di queste muffe nel formaggio. Detto questo, al di là di ques te volontà, bisogna dire che Gorgonzola non ha fatto molto per tenere alto questa storia. Cito solo un esempio. Giacciono nelle cantine del Comune, un migliaio di documenti, libri, contratti, opuscoli, storie, che sono stati acquisiti dall’Amministrazione precedente, forse anche dalla precedente alla precedente, e che sono stati poi abbandonati e che continuano ad esser abbandonati mentre andrebbero valorizzati. Perché, se è questa convinzione di tenere alto questo nome, che è il nostro nome e che, dal momento in cui le produzioni locali stanno scemando, le aziende chiudono, potrebbe racchiudere una parte di futuro nuovo per Gorgonzola, non si fa nulla per tenere in piedi questo. Alcune situazioni addirittura sono state bellamente dimenticate, possono essere tirate fuori in occasione di Expo. Ecco perché qualcuno ha suggerito l’idea di non far passare questo tempo. Perché da qui possono nascere situazioni. Perché a Expo saranno presenti milioni persone, che se c’è qualcosa nel nostro Comune, collegato con alt ri Comuni, con altre realtà, supportato dalla Regione Lombardia, dalla Provincia di Milano, dai Consorzi, potrebbe determinare qualche cosa e far coincidere con Gorgonzola la sua storia, la sua cultura e la sua nuova e futura economia. Se però noi lasciamo passare questi mesi e discutiamo magari di questo fatto della De.Co., che è una cosa a latere dalla storia del Gorgonzola, riusciremo a portare a casa poco. Perché dico questo? Innanzitutto va detta una cosa. Se l’Amministrazione comunale intende portare avanti questa causa, e lo può fare, ha tutti i termini per poterlo ancora fare, i tempi non sono scaduti e finché non viene, come dice l’avvocato, presentata, notificata questa sentenza, abbiamo almeno 180 giorni di tempo. Quindi ci riserviamo tutte le pos sibilità. Però, a mio giudizio, debbo dire che se, come è stato fatto precedentemente, Gorgonzola rifà un processo da sola, quindi senza avere un sostegno da parte della Regione Lombardia, la quale perderebbe una grossa possibilità e magari non ne conosce neanche la Regione tutti i termini viste le dichiarazioni che ha fatto l’Assessore regionale, estremamente imprecise, in occasione della sentenza che è stata resa nota. Se lo fa senza avere la De.Co. al suo fianco in questa battaglia possibile nei confront i del Consorzio, rischia di perdere. Perché rischia di perdere? E perderebbe una seconda volta. Perché ci sono regolamenti non nazionali, non del Ministero delle Politiche Agricole, ma dell’Europa, estremamente protettivi nei confronti dei marchi. Qualcuno avrà seguito le trasmissioni della Gabanelli non più tardi di un mese fa, che parlavano delle mele del Trentino, laddove un agricoltore del Trentino non può chiamare la sua mela con un termine, forse Melinda o forse no, 19 non ricordo bene, perché il Consorz io che raggruppa produttori di mele è padrone del marchio. È come dire, la sentenza però è molto sibillina in un certo senso. Perché ci dice che voi, se la chiamate polenta e merluzzo non potete più farlo, ma se la chiamate pasticcio di mais con pesce vel oce del Baltico potete farlo. Allora questo è il punto, come lo vogliamo chiamare. Dobbiamo stare qui a stracciarci le vesti per dire si deve chiamare stracchino di Gorgonzola oppure lo possiamo, con un’aggiunta del termine tradizionale, o antica ricetta, o Concordiola, che sarebbe magari un termine molto riferito alla vecchia Gorgonzola, trovare qualche soluzione? Però, detto questo, dobbiamo essere tutti d’accordo. Io credo che questa p o t r e b b e e s s e r e u n ’ o c c a s i o n e p e r d i r e o k a y, a b b i a m o q u e s t e possibilità sul tavolo, sicuramente il Consorzio, io non so se il Sindaco ha avuto un abboccamento che va oltre le quattro parole dette in occasione della Sagra o se queste cose non sono a nostra conoscenza, però, le possiamo sicuramente giocare. Quindi, se c’è quest a volontà facciamo un organismo agile che approfitti di tutta questa situazione con l’Expo che devo venire e rilanciamo questi argomenti. Fermo restando che tutte le prerogative sono nella nostre mani e il tempo sta per scadere da un certo senso, ma non è ancora scaduto dall’altro. PRESIDENTE Grazie Consigliere Ferrari. Consigliera Scaccabarozzi, poi Pedercini. CONSIGLIERE SCACCABAROZZI ILARIA Grazie. Io credo, e da questo punto di vista in parte concordo con il Consigliere Mandelli sul fatto che, forse , certe discussioni, soprattutto in termini di strategie da adottare, sia in caso di appello che non in caso di appello, vanno prese nelle segrete stanze, ma non perché devono essere segrete, ma perché altrimenti vanifica l’attività processuale che una par te decidere di intraprendere piuttosto che un’altra. Credo che davvero, però, questo consesso non sia il posto ideale in cui decidere se fare appello o non fare appello. Perché, posto che c’è una sentenza, che io non considero ingiusta, perché nel bene o n el male rispetto i giudici che l’hanno emessa. Posso non condividerla, ma non la ritengo ingiusta perché parto dal presupposto che i giudici il loro lavoro lo sappiano fare, abbiano letto le carte. Pur facendo il mestiere che faccio, continuo a convincermi che i giudici le carte le leggono. Però, adesso, far decidere di fare appello, vuol dire scandagliare nei minimi dettagli pro e contro su quello che bisogna andare a dire. E credo che questo non sia il posto giusto 20 per farla questa cosa. Va fatta, con inn anzitutto l’avvocato che si è vissuto tutte le udienze, ha visto quali atti sono stati proposti, come sono stati proposti, come sono andati gli esami dei testimoni, la presenza dei consulenti di parte. Non so se c’è stato un consulente nominato anche dal T ribunale di primo grado. E, sulla base di questo, di chi l’ha vissuta direttamente, ragionare insieme con chi poi alla fine mette la firma, se è il caso o non è il caso di appellarsi. Cioè se ci sono gli strumenti perché, ricordiamoci che in appello non si rifà il processo. In appello si discute sulle carte, su quello che è già stato fatto. Quindi, fare un appello vuol dire convincersi che ci sarà una sezione e altri tre giudici che possono dare una lettura diversa di questi atti. E soltanto un avvocato abi tuato a fare questi procedimenti per marchi, che è abituato e conosce quei giudici, ci può dire se effettivamente una cosa di questo tipo si può fare. Quindi, decidere qui se fare o non fare appello mi sembra effettivamente esagerato. Poi c’è un discorso di opportunità. Perché, non nego che dietro ci sia anche un discorso di costi, a me preoccupa l’idea che in questa fase l’Amministrazione comunale si debba assumere delle ulteriori spese assumendosi anche l’alea di una seconda.. cioè della conferma della s entenza di primo grado tenuto conto dei tempi che corrono e delle necessità che la nostra città ha, che forse sono altre. Quando volendo guardare, ma qui anch’io mi rifiuto di mettere tutte le carte sul tavolo perché mi piacerebbe farlo a tu per tu. Perché in questi giorni ci ho pensato un po’, a tu per tu con chi poi eventualmente l’appello lo farà. Perché, per carità, non credo che domani il Consorzio del gorgonzola andrà a leggersi i verbali del dibattito del Consiglio comunale di Gorgonzola, però non è escluso che lo faccia, quindi mi darebbe due righe fastidio. Secondo me, ci sono eventualmente altre strade e altre strade da percorrere, se vogliamo anche giudiziali, se vogliamo perseguire questa strada, dove sicuramente avremmo più opportunità di vincere, o quantomeno di mettere lì dei punti a nostro favore. Però, ripeto, credo che davvero, un po’ perché non siamo pronti a prendere questa decisione, a me mancano degli elementi che sono proprio tecnici, e poi perché davvero credo non sia questo il luogo in cui decidere nel dettaglio, giuridicamente parlando, se vale la pena o no appellare questa sentenza. Fatto salvo il fatto che sono d’accordo su tutto quello che avete detto, che potevamo, csi poteva, ma questo vuol dire anni fa, battersi di più perché i l nome di Gorgonzola venisse riqualificato, venisse portato sugli altari. Però, in questo momento noi dobbiamo far fronte a questa esigenza, per quanto ci dispiaccia che quello che doveva essere fatto non lo sia stato insomma. 21 PRESIDENTE Grazie Consigliera Scaccabarozzi. Consigliere Pedercini. CONSIGLIERE PEDERCINI MATTEO Grazie Presidente. Ci sono due piani di discussione, aspettavo che lo si evidenziasse negli interventi che mi hanno preceduto, ma evidentemente lo devo fare io. Il primo è quello sul quale si è parlato. Ed è la causa promossa dal Consorzio. Ho anch’io massimo rispetto dei giudici, ma ancor di più della giustizia, non sempre vanno a braccetto, però questo non mi vieta di poter pensare come il Consigliere Baldi che questa sia assolutamen te una sentenza ingiusta. Credi di non fare reato di lesa maestà. Sono convinto che, come la Consigliera Scaccabarozzi, i giudici leggano le carte. Ed è un peccato perché credo che nel caso specifico sarebbe bastato vedere e assaggiare una fetta dell’uno e una fetta dell’altro per capire che uno era buono e non era il nostro. E che, comunque, si parlava di due formaggi completamente diversi. Per cui io credo che la sentenza sia assurda, sia assurdo scrivere “vista la perfetta corrispondenza di tipologia di prodotto” perché appunto, quello che stavo dicendo, abbiamo tutti assaggiato il prodotto realizzato dagli Invernizzi e si può dire tutto tranne che ci fosse una perfetta corrispondenza di tipologia di prodotto. E questo mi fa dire che sia assurda la sentenza. Ma è anche immotivata. Ed è immotivata perché nei motivi della decisione della sentenza stessa si dice”costituisce una lesione dei diritti derivanti dalla registrazione DOP”. Quindi, insomma, credo che la mozione del Consigliere Baldi possa trovare la nostra approvazione. Fatto salvo le riflessioni fatte dai due Consiglieri comunali che di professione fanno gli avvocati, ai quali mi rimando in tema di giudizio legale. Credo che l’intervento della Consigliera Scaccabarozzi, in questo senso sia stato asso lutamente illuminante. Però, c’è un’altra analisi. C’è un’altra analisi che è il secondo piano della discussione, che è la De.Co. Concordo con la Consigliera Scaccabarozzi in modo assoluto quando dice che non è il momento, lo dicevamo in tema di comunicazioni su altra tematica, ma è la stessa cosa, di assumersi ulteriori spese. Però, tante volte, ci sono spese che mandano a frutto altre spese. La De.Co. è una struttura che all’Amministrazione comunale, alla città di Gorgonzola, è comunque costata molto in questi anni. C’è un atto che riguarda l’attuazione della denominazione De.Co.; c’è un atto che riguarda l’evento di Santa Caterina, non leggo il dettaglio per non tediare. C’è un secondo atto che riguarda la De.Co.; c’è una determina che è un impegno di spesa di quando si è fatta quella 22 straordinaria presentazione alla città, veramente uno degli eventi più belli che ricordo in questa città, almeno negli ultimi anni, per il quale è venuto giù anche un Ministro della Repubblica; c’è stato poi una mostra dei pr odotti De.Co. Insomma, il totale di queste spese arriviamo ad avere investito 24.0000 Euro. A questi soldi, bisogna aggiungere gli incarichi per l’avvocato, compresi quelli a saldo; bisogna aggiungere l’acquisto di un fondo librario, al quale faceva riferi mento sapientemente il Consigliere Ferrari, condivido assolutamente. Credo che la linea dell’Amministrazione sia proprio evidentemente quella di inserire questo fondo, come era nelle linee della precedente, all’interno dell’ex Aula consiliare spero. C’è un ’altra determina in questo campo. Insomma, la somma di tutto questo porta ad un investimento di quasi 65.000 Euro. Cioè la De.Co. è costata a Gorgonzola 65.000 Euro. Sommo 23.640 Euro della De.Co. a 392 Euro per la registrazione del marchio, a 14.400 Euro dell’avvocato – l’ho detto eh – sommo già i 10.000 a saldo – anche questo ho già detto, è chiaro, poi andrete a contrattare e quindi andremo a scendere. Se siete bravi a gratis, sennò sono i 10.000 che ci ha detto lui – ai 25.000 dell’acquisizione della bi blioteca che era nel progetto De.Co. (Segue intervento fuori microfono) è chiaro che non è in sé la De.Co. No, mi sembrava di essere stato chiaro, chiedo scusa. Quindi, nel costo totale di tutto il progetto si ha un importo di quasi 65.000 Euro. Se consid eriamo che il povero Assessore Basile, per l’Assessorato alla Cultura, in questo bilancio ha 15.000 Euro per tutto il mondo cultura a Gorgonzola, sicuramente sono cambiati i tempi perché dal 2009 -10 a oggi è cambiato comunque il mondo anche se sono passati tre anni o quattro, è innegabile che si tratta di un investimento importante. E qui la scelte sono due. O lo si butta a mare, abbiamo buttato via 60.000 Euro, magari non quelli dei libri, ma fuori da contesto.. va beh, abbiamo dei libri, oppure si cerca c omunque di investire una parte di questa struttura. Faccio presente.. lo dico dopo. Quindi, la De.Co. è il secondo piano di discussione che va a braccetto con il Consorzio e che va a braccetto con questa sentenza. In questa ottica, io devo dire che sono un po’ arrabbiato perché a fronte di tutti questi soldi, che comunque non sono pochi, togliamo anche quelli dei libri evidentemente, non capisco come la De.Co., che ricordiamo è un marchio inventato, cioè la De.Co. è un marchio che gode della tutela sulle op ere dell’ingegno e sulle invenzioni industriali, di quel capitolo 1, titolo IX, libro V del Codice Civile. Quindi è stata una bellissima intuizione di una persona, o di una serie di persone, questo non lo so, però non è che stiamo parlando del.. cioè stiam o parlando di questo. 23 Quindi, di fronte a questo, io non comprendo come sul sito dei Comuni De.Co. compaia, in Lombardia, Travedona Monate, Quinzano d’Oglio, Gottolengo, Desenzano del Garda, Castenedolo, Calvisano, Breno, Berzo Demo, Barbarigo o Barbariga, chiedo scusa, è un paesino visto nella bassa bresciana. E Gorgonzola? Signori, dov’è Gorgonzola? (Segue intervento fuori microfono) certo che non c’è, Gorgonzola non c’è. Quindi io chiedo immediatamente che questa Amministrazione chiami il titolare di questo sito e faccia mettere Gorgonzola tra i prodotti De.Co. o ci restituisca parte di questi 65.000 meno i 25 dei libri che non c’entrano niente. Perché, evidentemente, sennò qui qualcuno ha sbagliato qualcosa. Il problema, in questo contesto, è all’origine . Cioè non è né il formaggio né altro. Il problema è, chiaramente, il termine ‘gorgonzola’. Il Consigliere Ferrari questo ben lo sa, per questo sostituirebbe il nome di Gorgonzola con Concordiola o con altri simili. Io credo che noi, invece, la battaglia, penso di condividere il pensiero di chi ha propostola mozione, al contrario la si debba fare sul termine orgoglioso della nostra città da cui il formaggio ha origine. Credo che, quindi, Concordiola o Argenziola o chiamiamolo come vogliamo, c’entrino poco. È sul tema Gorgonzola che, a mio giudizio, a nostro giudizio si debba fare la battaglia. In questo caso, concordo anche in questo caso con il Consigliere Baldi, abbiamo incontrato anche insieme più volte, mi sembra almeno due o tre, il Consorzio, mi sem bra che possibilità di accordo non ce ne siano. Anch’io, come lui, ho stortato il naso quando il Sindaco raccontava di questo amore per cui si è chiusa la faccenda col Consorzio. Certo, noi abbiamo t i r a t o i n d i e t r o l a m a n o , a b b i a m o d e t t o o k a y, h a i v i n t o t u . U n a volta il gigante Golia ha battuto il pastorello . Invece, io credo che il pastorello Davide possa ancora avere una sua parte in questa scena. E chiedo anch’io all’Amministrazione di valutare, di valutare, io non so se è il caso di emendare magari la terminologia così netta che è presente sulla mozione, a seguito di quanto hanno detto i due Consiglieri che fanno l’avvocato. Però, sicuramente non tirare indietro la mano di fronte a una possibilità di rivendicare i nostri diritti, i diritti della nostra città, di fronte al Consorzio. Magari ri-interveniamo dopo. Grazie. PRESIDENTE Grazie. Ci sono altri Consiglieri? No, prima lasciamo vedere se ci sono altri Consiglieri. Allora intervengo io come Consigliere della Lista ovviamente Civica “Città Amica”. Il motivo per cui non abbiamo portato i professionisti qui è pacifico, è palese, al di là degli aspetti direi formali, reali e concreti. Non si sa quando si inizia, non si sa quando finisce il 24 Consiglio comunale, non possiamo chiedere ai professionisti che vengono a discutere di qualcosa, quando non si sa esattamente quando questo tema viene discusso. E questo è un aspetto. Il secondo perché, ovviamente, in un ambito più ristretto si riescono a sviscerare talmente tanti argomenti da poter eventualmente trovare anche delle soluzioni plausibili. Io ho condiviso molto l’intervento che fede l’avv. Cavallaro nell’incontro che citavo del 4 dicembre. Perché? L’avv. Cavallaro, che non esclude la possibilità di un eventuale appello, dice, ovviamente fa il suo mestiere, sono qui per quello, se l’Amministrazione comunale lo ritiene naturalmente lo farò, però l’avv. Cavallaro ha fatto qualche considerazione sulla sentenza, che alcuni Consiglieri hanno già richiamato alla nostra attenzione, che ci dà qualche possibilità di uscita. E di un’uscita, se vogliamo percorrerla, piuttosto interessante da percorrere. Dice, innanzitutto è una sentenza così, anomala, perché all’interno di questa sentenza dà essa stessa la soluzione probabilmente del problema. Cioè prospetta, il giudic e nell’emettere questa sentenza prospetta un modo di risolvere la questione che è, direi, perlomeno curioso. Non è che in tutte le sentenze il giudice ti indica esattamente quello che dovresti o potresti fare per poter eventualmente avere. Poi, ovviamente, l’altro aspetto, come citava il Consigliere Algieri ed altri, che l’ammontare dell’indennizzo che il Comune di Gorgonzola e la Società Agricola deve corrispondere, 3.000 Euro, è talmente irrisorio rispetto alla questione che proprio sta a significare che il giudice dice, non avete torto, non avete ragione, non avete torto, diamo una cifra simbolica. Allora, io credo però che un dovere dell’Amministrazione comunale, di fronte a una sentenza di questo tipo, sia proprio quello di valutare tutte le possibilità . Io non so se il giudice ha letto o meno il capitolato che attiene alla costruzione e alla fabbricazione del Gorgonzola. Se ha letto che il nostro magari può essere di capra, se ha letto che il nostro può avere una forma diversa rispetto all’altra. Non lo so, penso di sì. Chi fa l’avvocato, mi dice che in genere i giudici leggono le motivazioni che portano chi deve ovviamente difendere le indicazioni delle controparti. Però, questo giudice, in un passaggio della sentenza dice: “l’uso da parte del Comune e di Invernizzi della sola indicazione di provenienza geografica del prodotto, determina tale rischio di confusione. L’introduzione di altri elementi denominativi o esplicativi di maggiore dettaglio potrebbe consentire il superamento di ogni equivoco presso la platea dei consumatori”. E questa è la frase sulla quale l’avv. Cavallaro ha detto, se voi ovviamente puntate a dover risolvere questa questione in maniera vantaggiosa, mantenendo anche il termine di origine, quindi mantenendo il termine ‘Gorgonzola’, ma specificando ulteriormente.. poi, in quella sede venivano 25 fuori vecchio stracchino di, oppure stracchino della città ridente di Gorgonzola. Cioè, ecco, poi si possono trovare varie articolazioni di questa denominazione. Però ritengo, almeno in quella sede ho avuto la convinzione che, se dovessimo percorrere questa strada, cioè quella, in prima battuta, di un confronto serrato con il Consorzio, perché anche gli avvocati del Consorzio hanno letto questa sentenza e anche gli avvocati del Consorzio sono consapevoli di questa indicazione che il giudice ha dato. Se fossimo davvero capaci di arrivare a un confronto serrato con la controparte, credo, e anche l’avv. Cavallaro aveva naturalmente espresso una considerazione al riguardo, potremmo avere delle possibilità. Non dico buone, poche, tante, quello che è, ma delle possibilità per poter arrivare ad un accordo in questo senso. Fermo restando che la possibilità, naturalmente poi di accedere ad un appello, nei tempi che la giustizia prevede, lo possiamo sempre fare. Ecco, io credo che in questo senso la mozione vada direi.. non so se poi vogliamo dire respinta, integrata o modificata. Questo dipende dal proponente. Io riterrei opportuno, se fossimo così bravi, da poter arrivare ad una soluzione condivisa di quest o tipo. Si dà incarico all’Amministrazione comunale di andare ad espletare tutte le possibilità di accordo tramite il nostro avvocato, con l’avvocato della controparte, con il Consorzio, in modo tale da evitare naturalmente qualsiasi altro tipo di procedimento giudiziario. Questa potrebbe essere la soluzione che io personalmente, come componente politica di questa comunità locale, mi sono fatto come idea principale. Probabilmente è meglio andare ad un accordo piuttosto che correre, come diceva l’avv. Scacca barozzi, l’alea anche di un appello che potrebbe naturalmente confermare il giudizio di primo grado. E, in questo senso, io propongo che la mozione possa essere, o accolta se il proponente la modifica o, in questo senso respinta dando però mandato all’Ammi nistrazione di percorrere questa strada. Grazie. Ci sono altri Consiglieri? Consigliere Baldi, per il secondo intervento di 5 minuti. CONSIGLIERE BALDI WALTER Sul fatto che i giudici possano sbagliare o meno c’è stato anche un referendum, una volontà di referendum che andava in quella direzione. Quindi, anche i giudici sbagliano perché sono uomini e, quindi, su quello non ci sono dubbi. È solo il Papa, mi risulta sia infallibile tra gli uomini, però.. 26 PRESIDENTE Quando poi parla solo di.. e qualcun a ltro che però non possiamo nominare. CONSIGLIERE BALDI WALTER Qualcun altro che pensa di esserlo, ma che non lo è neanche lui. Ho seguito con molto interesse gli interventi dei Consiglieri, ovviamente degli avvocati Consiglieri mi hanno particolarmente interessato. Vorrei, così, in un dialogo assolutamente sereno, dire al Consigliere Mandelli che però effettivamente qui non stiamo parlando di una continuità amministrativa intesa come un’Amministrazione successiva che eredita dalla precedente certe situazi oni. Che, bene o male, si trova giocoforza a dover gestire, ma qui stiamo parlando di una scelta all’unanimità, quindi maggioranza e opposizione, di un’Amministrazione e di un Consiglio precedenti. Quindi è un concetto che ci tengo a ribadire. Sono d’accordo appunto sul rischio di scopertura di carte, dato soprattutto da tentennamenti che citava, sempre citando il Consigliere Mandelli. Ed è per questo che, a mio avviso, ancora di più serve un’azione decisa e forte di questo Consiglio comunale, che parla però a nome di tutta una città, nel ribadire, fermi, determinati principi su cui questa città non ha nessuna intenzione di transigere. La questione dell’avv. Cavallaro, io penso che, come tutti i consulenti di parte, con la massima stima che ho perché l’avv. Cavallaro è una persona che stimo e che ho avuto modo evidentemente di conoscere molto bene anche dal punto di vista personale, è chiaro che l’avvocato, penso, sceglie la via ovviamente che.. non so come si chiama, il mandante dell’avvocato, il cliente del l’avvocato evidentemente, bene o male fa in qualche maniera balenare all’avvocato. Nel senso che è ovvio che, se l’avvocato avesse avuto me come Sindaco referente, ovviamente avrebbe fatto immediatamente ricorso. È chiaro che l’avvocato che ha come Sindaco referente Stucchi e la sua Amministrazione è più possibilista sul fatto di trovare delle soluzioni alternative. Questo, penso che sia una logica di tutti i consulenti di parte. Perché, quando ci avevo parlato io all’avvocato, mi aveva confermato ovviament e che era una sentenza ingiusta – ribadisco un concetto che mi sta particolarmente a cuore – che, ovviamente, a una sentenza ingiusta c’è un’unica possibilità. Che è quella di appellarsi per vincere in un secondo grado di giudizio. Parlando, però, evidentemente non di principi, ma di questioni molto pratiche, noi abbiamo 180 giorni dal deposito 27 della sentenza. La sentenza è stata depositata il 7 di agosto, è stata emessa il 18 luglio, ma è stata depositata il 7 agosto. Quindi, di fatto, il 7 di febbraio sca dono i 180 giorni. E, ovviamente, questo temporeggiare favorisce il Consorzio che ha vinto la sentenza che noi che invece l’abbiamo persa. Però, di fatto, siccome dall’8 agosto ad oggi che è l’8 dicembre sono passati 4 mesi, che cosa è stato fatto mi piace rebbe chiedere, a me, chiedermi e chiedere al Consiglio e chiedere al Sindaco e chiedere all’Amministrazione. Perché noi siamo tutti – mi sembra di poter usare il termine tutti – d’accordo sul fatto che questa sentenza non ci va bene. Che poi le soluzioni possano essere diverse, quindi da parte mia c’è la volontà assoluta, e penso anche, su cui non transigo, di appellarsi, e da parte di qualcuno ci sono evidentemente posizioni un poco più transigenti, però, di fatto, quello che io chiedo ad oggi, che cosa a bbiamo fatto dopo. Dei 180 giorni ne abbiamo già usati 125, tra un po’ ci sono le vacanze di Natale, poi, di fatto, dopo l’Epifania ci resta un mese per decidere. Perché questo è un problema. Io non penso che domani il Sindaco chiama il Presidente del Cons orzio, dice senti, se lo chiamo stracchino di Melzo ti va bene? Quello ovviamente di ci di sì. Ma, se lo chiamo stracchino di Gorgonzola quello dice di no e siamo punto e daccapo. Quindi siamo all’unica possibilità che ci resta, che è quella evidentemente dell’appello in secondo grado di giudizio. Quindi, da questo punto di vista, la soluzione non è una soluzione che io vedo a portata di mano. Quando io, mi ricordo, a suo tempo, a fronte della dichiarazioni .. PRESIDENTE Un minuto. CONSIGLIERE BALDI WALTER Oh la mado’ di già? Sono già passati 5 minuti? PRESIDENTE Purtroppo, il tempo corre. CONSIGLIERE BALDI WALTER Va beh, continuerò nella dichiarazione di voto. Però, a fronte delle mie richieste specifiche, e cioè, caro Sindaco, sei uscito sui giornali in modo trionfale e qualcuno ha scritto è scoppiata la pace tra il Consorzio del gorgonzola. Sì, ma la pace unilaterale di quelle dei russi e degli alleati contro la Germania, che ci hanno diviso in due e ci hanno messo su il muro. Perché, a 28 questo punto ci manca solo che dobbiamo chiedergli il permesso per mangiarlo il gorgonzola ancora un po’! Quindi, di fatto, quella è una resa incondizionata. Quella non è una trattativa che io vado a fare con il Consorzio. Io avrei evidentemente cercato, se proprio. . da subito una soluzione a una sentenza che mi è sfavorevole. Non arrivo a Natale sapendo che il 7 febbraio poi mi scade il tempo per poter fare qualcosa e quindi di sicuro non riuscirò a fare niente. Però, sono d’accordo.. quanto mi manca? PRESIDENTE Praticamente è esaurito. Avrai la dichiarazione di voto per poterlo fare. Altri? Solo i Capigruppo per un secondo intervento. Beh, voglio dire, adesso l’Amministrazione, in questo caso, nel momento in cui il Consiglio delibera, ha un mandato. Non è che adesso non ci sia nulla. L’Amministrazione ha un mandato e sarà il mandato che il Consiglio ovviamente gli darà. E, il Sindaco in questo caso, avrà la forza necessaria, mi auguro, spero, con l’aiuto di Enti, organismi che magari possono darci una mano, per poter risolvere positivamente la questione. Chiuso il dibattito, per dichiarazione di voto? Consigliere Pedercini. CONSIGLIERE PEDERCINI MATTEO Grazie Presidente. Prima delle dichiarazioni di voto, per capire cosa andiamo a votare, siccome mi sembrava di av ere compreso che c’era un invito a modificarla al fine di trovare.. cioè sarebbe bello che questa mozione.. PRESIDENTE Io l’invito l’ho fatto. CONSIGLIERE PEDERCINI MATTEO Sì,, sì, no, io guardo il Presidente perché credo che sia corretto guardare il Presidente. PRESIDENTE Io l’invito l’ho fatto, però penso che dalle dichiarazioni rese poco fa dal Consigliere Baldi mantiene la sua caratteristica. 29 CONSIGLIERE PEDERCINI MATTEO Dico questo Presidente, perché trovo che sarebbe bello in questa occasione avere un voto, ovviamente, unanime dell’assemblea. Quindi sarebbe bello capire chi è la maggioranza, che intenzioni ha su questa mozione, al fine di far sì che questa mozione abbia un .. PRESIDENTE In questo caso è il proponente che, se vuole avere.. CONSIGLIERE PEDERCINI MATTEO Sto spingendo Walter a farlo. PRESIDENTE Ecco. In questo caso è il proponente. Dichiarazione di voto allora. Per il Partito Democratico, il Consigliere Riva. CONSIGLIERE RIVA LORIS Sono parole grosse. PRESIDENTE Parole grosse. Prego, 5 minuti eh abbiamo. CONSIGLIERE RIVA LORIS Quel microfono qui fa paura. La discussione su questa cosa della De.Co. .. A parte che … essere a Forum. È stato anche bello da un certo punto di vista, però, insomma.. Cioè, tendenzialmente, qu ello che credo che sia volontà dell’Amministrazione sia proseguire in questa opportunità di aprire un dialogo con il Consorzio e capire quali possono essere i termini per continuare ad avere un ruolo in questa partita. Poi c’è un’altra vicenda, che però è di fondo in tutta questa storia qui. Nelle discussioni fatte, nelle dichiarazioni fatte, tutti quelli che hanno detto, cose che sono anche lì sensatissime, indipendentemente che in qualche modo possono collimare con quello che penso io, che pensa il P.D. n elle sue diverse possibilità di espressione. Tendenzialmente si può difendere la volontà di produrre un formaggio, una cosa, se c’è. Si può fare un Consorzio se c’è una roba da vendere. Cioè, uno può mettere in piedi tutto il mondo, può fare tutto quello che vuoi tu. Domani apro la più grande concessionaria del Nord Italia, però non hai 30 neanche una macchina, per cui va beh, magari poi vendi i vetri dopo, perché in qualche modo bisogna venirne fuori. Quindi, tendenzialmente, io credo che il primo sforzo ver o da fare sia quello di capire se esistono le condizioni di produrre un prodotto di qualità che possa competere su un mercato che è complicato senza che sia una sorta di esperimento più o meno interessante, senza che necessariamente si debba produrre una cosa che magari poi non si riesce neanche a mangiare. L’altro argomento, che adesso è un po’ così, magari non vuole essere una provocazione, però un’osservazione. Ho sentito da tutti dire quanto era stata importante questa esperienza e il lavoro straordinario che era stato fatto, la mostra – che, mi ricordo, ero andato a vedere anche se era un periodo della mia vita un po’ particolare. Però, io poi, alla fine mi ricordo che l’Assessore è stato mandato via un mese e mezzo dopo. Quindi, tendenzialmente ha mess o in piedi un lavoro che non finiva più, è stata bravissima, ha avuto un’intuizione straordinaria, finalmente adesso scopriamo le radici di Gorgonzola, facciamo una roba che ha valore, ci mettiamo a fare questo formaggio, possiamo fare un disastro. Però non tu! Dice, perché l’idea è troppo bella, secondo me. Va mica bene, mi sa che ne mettiamo qui un altro. E questa cosa qua un pochettino insomma.. probabilmente ha aiutato a complicare un pochettino questa partita qua. Io resto convinto che sia una cosa int eressante. Sono convinto che Gorgonzola nel suo nome ha un patrimonio. Cioè, è inutile.. è facile dedurlo. Allo stesso modo, ha un patrimonio che è legato a uno dei marchi più famosi del mondo. E, tendenzialmente, questo marchio, uno dei più famosi del mon do, che venga declinato in modalità magari un pochettino particolari, che lo chiamino blue cheese o un’altra cosa per dire che, comunque, in qualche modo è sempre il nostro gorgonzola, che già soffre su scala globale di tentativi di imitazione, ci sono in giro.. la storia del food italiano è fatta di prodotti adulterati, di mescole, di cose strane, di nomi che si rincorrono, di suggestioni diverse che cercano di ….. un gusto o un colore che non è più quello vero. Beh, io credo che se vogliamo entrare in que sto mercato, io credo che lo possiamo anche fare, abbiamo noi primi, a tutela della nostra città, del nostro nome, del nostro marchio, di mettere lì un prodotto che possa stare sul mercato, sia competitivo, sia vero. Se decidiamo che andiamo avanti con questa De.Co., con il Consorzio……… non deve essere una roba che allora.. Dobbiamo avere un prodotto da mettere lì. Adesso, io è un mondo che conosco per altre vicende, che sono molto meno divertenti di questa, ma che sono molto più prossime a quello che viene scartato alla fine di un processo. Cioè, ma i Consorzi, che trattano frazioni e quant’altro, ce li hanno! Cioè ….. Consorzio alla carta, se poi di carta non ce n’è. Che faccio il Consorzio della carta? Non lo faccio. Allo stesso 31 modo, non faccio il Consor zio del gorgonzola se non ce l’ho. Ecco, prima, cerchiamo di puntualizzare su questa cosa qua. Quindi, in estrema sintesi, io credo che tendenzialmente la posizione che è del Presidente, Consigliere Osvaldo Vallese, che è quello di, nelle pieghe di quello che avete tutti quanti letto con maggiore attenzione di me e con assoluta competenza - anche se vi ringrazio perché comunque un pochettino ho imparato. ….. veramente Forum, più accessibile – sia questa la strada. Cioè, tendenzialmente continuare a restare nella partita senza necessariamente rincorrere un’opposizione in appello e quant’altro. Che, tra l’altro, se io non ricordo male, però sono stato un po’ assente, alcune sere un po’ superficiale, mi sembra fosse già una posizione espressa dal Sindaco un po’ di tempo fa insomma. Dopodiché, insomma, questi hanno fatto il panino più lungo d’Italia con su il gorgonzola, noi abbiamo fatto la Sagra nazionale del gorgonzola, comunque l’abbiamo fatta noi, ce l’hanno anche lasciata fare. Abbiamo registrato un luogo del gorgonzola e ce l’hanno comunque lasciato fare. Io posso anche capire che ci si possa permettere una situazione di globalizzazione come questa, dove tutti i prodotti, italiani, sono pesantemente contaminati sul mercato globale, da infilarsi con un prod otto che non è assolutamente certo, di qualità e che possa stare su questo mercato. Ci sono tante.. cioè, una cosa che potrebbe essere bella, sarebbe quello di fare, non so, l’ultimo stadio di stagionatura del gorgonzola nel Mulino se ancora non crolla del tutto. Cioè ci sono tante cose che possono permetterci di stare. Abbiamo l’Expo che ci può offrire un’opportunità di riflessione, per cui guarda Walter, io credo sinceramente, per la passione che ci hai messo, è sicuramente interesse vero di questa vicend a, al di là dell’inciampo con l’Assessore che se ne è andato, che comunque quella resta, secondo me potrebbe essere interessante capire se esiste, come diceva Matteo Pedercini, una posizione che possa essere riconducibile alla condivisone del Consiglio. Io credo che, ad oggi, la nostra posizione non possa che essere questa. PRESIDENTE Grazie. Altre dichiarazioni di voto? Consigliere Algieri. CONSIGLIERE ALGIERI GERARDO Ribadisco la posizione che ho espresso nel primo intervento. La m ozione ha una grossa valenza di orgoglio. Perché, come ha anche ribadito l’avvocato in sede di conferenza dei Capigruppo, il problema non è tanto su come viene fatto il formaggio, ma il problema risiede proprio in questo bellissimo nome, che è il gorgonzola. 32 Prendo atto anche del consiglio dato dal Presidente. Nello stesso tempo, non vorrei trovarmi in una situazione a dover esprimere un voto positivo o negativo. E, nel mio piccolo, vorrei aggiungere un’ulteriore soluzione, onde evitare un voto sì o un voto no. Perché, se uno decide di seguire un percorso, specialmente quando parliamo di percorsi legali e lo fa insieme a un avvocato, vuol dire che ripone fiducia in questo legale. Per onestà mi preme anche dire che l’avv. Cavallaro non è che ha escluso la possibilità di ricorrer e in secondo grado, ma ha prospettato un percorso un pochettino più tecnico, più articolato. Magari la fortuna di avere due legali qui in Consiglio, possono esprimere il concetto in modo più appropriato. Quindi io voglio partire dal consiglio che è stato d ato dal nostro legale. Quello di articolare questo percorso in un modo che possa portare dei benefici in prospettiva futura. Ribadisco, mi sento di dare questo piccolo consiglio perché dopo tutto la mozione chiude con una richiesta forte. Che è quello di far ricorso subito al secondo grado. Secondo me sarebbe il caso di, sempre se il Consigliere Baldi è d’accordo, di riportare questa mozione in sede di conferenza dei Capigruppo. Perché quella sera, quando c’era la presenza appunto dell’avv. Cavallaro, il ne Baldi non c’era. Quindi, secondo me, rifare un passaggio in sede di conferenza dei Capigruppo, magari se è il caso, questo lo lascio al Presidente del Consiglio, di valutare se è il caso di invitare nuovamente l’avv. Cavallaro, e lì effettivamente sarebbe auspicabile che venga fuori una strategia che va al di là delle colorazioni politiche oppure di maggioranza e opposizione. Perché, quello che c’è in ballo adesso è il nome di Gorgonzola. Dopotutto, fra poco c’è anche la scadenza, come giustamente ha ricordato Riva, dell’Expo, quello là è un passaggio che può essere importantissimo sia in termini mediatici sia per le piccole aziende, per la cittadinanza. Può vedere un bel ritorno. Ribadisco, se uno si affida ad un avvocato vuol dire che ha fiducia. Se l’avvocato mi traccia un percorso, logica vorrebbe che seguo questo percorso. Io penso che uno che fa il mestiere dell’avvocato, non lo faccia in base a delle sollecitazioni a secondo della colorazione politica perché parliamo di una professione che dovrebbe av ere degli interessi superiori, che vanno al di là. Quindi, come seconda alternativa proporrei, sempre se il Consigliere Baldi è d’accordo, di riportare questa mozione in conferenza dei Capigruppo e, magari quella volta sarà presente anche il Consigliere Baldi e si potrà dare un giudizio più completo. Sennò ci asteniamo. 33 PRESIDENTE Grazie Consigliere Algieri. Consigliere Pedercini. CONSIGLIERE PEDERCINI MATTEO Nel sottolineare che quanto pensavamo, pensiamo, l’abbiamo già detto nell’intervento preceden te, compreso l’invito rivolto all’Amministrazione, ma il Sindaco, nel ribadire l’attenzione – scusandomi per il gioco di parole – che Gorgonzola merita sul sito della De.Co., crediamo che con il Consorzio, Consigliere Riva, a nostro giudizio non ci sia par tita. Credo che ci tengano buoni questi giorni, poi magari ci terranno buoni ancora un po’ dopo, ma è una partita veramente assolutamente impari. E per questo, noi crediamo che non sia giusto avere paura del colosso. Quindi, come abbiamo già detto, non ave re paura di sognare che Davide può sconfiggere Golia. Cosa che, tra l’altro, abbiamo pensato in tutti questi anni. È vero, Consigliere Riva, che oggi il formaggio non c’è e che quello era assolutamente un esperimento. Però, non c’è oggi, ma può esserci dom ani, può esserci dopodomani. È chiara, è evidente, la paura del Consorzio di produrre un formaggio che si può chiamare pinco pallo di Gorgonzola. Il pinco pallo di Gorgonzola che, seppur totalmente diverso dal gorgonzola, viene venduto a Taiwan o a Pechino, visto il palato non proprio fino come il nostro di altri abitanti del mondo, evidentemente potrebbe causare dei danni al Consorzio. Il vero problema poi è questo. Perché questo è il vero problema. È il fatto che noi utilizziamo il nome di Gorgonzola con la maiuscola a fronte di un gorgonzola con la minuscola. Però, su qui c’è poco da fare. O facciamo un passo indietro, o facciamo un passo avanti. Il tempo delle mediazioni francamente è finito perché, se il Consorzio avesse voluto fare questo passaggio di mediazione, in questi tre anni l’avrebbe senz’altro compiuto. L’ultimo punto, peraltro che ci pone a prendere una determinata scelta, è quello che invitiamo l’Amministrazione ad investire un po’ di ghelli a fronte di quanto è già stato speso. Quanto è già stato speso, che avrebbe avuto ancora un’aggiunta di quasi 17.000 Euro, per due eventi che poi è scelto di non fare, quindi di fronte a un progetto molto grosso e molto ampio. Insomma, si è discusso Consigliere Baldi, quindi credo che il fine sia stato raggiunto. Mi ha anticipato il Consigliere Algieri, anch’io credo che potrebbe essere saggio ritirare la mozione per poi vedere quale sviluppo far seguire alla stessa. Sono disponibile da domani a trovarmi in conferma dei Capigruppo, quindi credo che il tempo possa essere veramente accorciato, anche prima di Natale eventualmente do la mia 34 disponibilità per fare questa discussione, non rubando ancora giorni a una tempistica che è sempre più stringente. Ma, conoscendo bene il Consigliere Baldi, penso invece che voglia andare avanti. Qualora lui mi stupisse, bene. Qualora invece facesse quello che penso e quindi volesse portare avanti la mozione, noi, convintamente, “Uniti per fare” voteremo a favore. PRESIDENTE Grazie. Altri Consiglieri? Consigliera Scaccabarozzi. Prego. Consigliere Baldi, poi CONSIGLIERE BALDI WALTER Io ringrazio ovviamente tutte le persone, dal Presidente ai vari Consiglieri che mi hanno chiesto di ritirarla, emendarla piuttosto che. Ma io penso che, invece, debba rimanere lì a stimolo. Cioè una specie di spada di Damocle sulla testa del Sindaco, che così almeno da domani telefona al Consorzio. Anche perché non ci sono sinceramente i tempi per fare eventuali emendamenti, ridiscuterla ecc. ecc. Questo tempo è un tempo invece prezioso per parl are col Consorzio, visto che la decisione della maggioranza del Consiglio è questa, per arrivare a delle conclusioni evidentemente che siano interessanti per la città di Gorgonzola. Cosa di cui dubito perché, giustamente ricordava il Consigliere Pedercini, col Consorzio ci abbiamo parlato prima noi. Al Consigliere Loris, giustamente, noi la produzione l’avevamo fatta partire, tant’è che io ho in studio una bellissima foto che tengo per ricordo e che tengo con affetto, che è il sottoscritto e il Ministro Brambilla, con in mano una forma e quella sera in fianco a me c’era anche l’Assessore. Quella sera l’abbiamo anche mangiato ed era anche buono. Non era di sicuro un esperimento da piccolo chimico, ma era un esperimento di un’azienda agricola che fa il formagg io e che ha deciso di seguire un disciplinare. Che poi ce n’era un’altra di azienda che era partita, che lo fa tuttora mi risulta, il gorgonzola a base di latte di capra, che mia moglie compra regolarmente e che è apprezzato anche da tutti i miei amici. Quindi esiste una potenzialità, esiste già un essere che è pronto per partire, ma io ci vedo, a differenza forse di molti altri, invece, delle grandi potenzialità che possono venire fuori da questo. Perché, chi l’ha detto che una volta che la strada è libera, che abbiamo aperto il varco, in questo varco non ci si infili dentro di tutto e di più e che possa veramente crearci una realtà vera, reale, produttiva, di occupazione e di lavoro per la nostra città? 35 Sull’Assessore Faenza, ex Assessore Faenza, io non po sso che dire belle parole, però, sapete che Nemo è profeta in patria. Quindi, di fatto, le persone valide vengono capite un po’ dopo, a posteriori, qualcuno anche post mortem. Però beh, speriamo che in questo caso venga capito… PRESIDENTE Se è presente, qualche scongiuro lo fa. CONSIGLIERE BALDI WALTER Lo fa, lo fa. Con affetto lo fa. Sul discorso invece del progetto globale. È vero, questa è un’intuizione che penso anche il Consigliere Ferrari l’abbia avuta da tempo. Cioè non ha senso parlare di un’uni ca cosa. Quindi il museo, le idee che l’Amministrazione precedente aveva, poi i tempi sono quelli che sono e un solo mandato non è sufficiente per fare, per finire i progetti, soprattutto quelli importanti. Però, di sicuro c’era un progetto. Che era quello del museo, che era quello della biblioteca, che era quello del recupero del vecchio mulino. Però, all’interno di tutto questo sistema, la produzione del gorgonzola era il fulcro, non era uno degli aspetti. Perché a Expo, che tutti citano, quando verranno qui i giapponesi, non andranno a Novara a mangiare il gorgonzola, ma magari verranno a Gorgonzola perché sanno che siamo a 20 minuti da Milano e a 20 fermate del Metro. Quindi, di fatto, noi arriveranno.. e, come succede regolarmente, mi dicono quelli dell a pro Loco che arrivano regolarmente gli svizzeri piuttosto che i francesi e dicono ma dov’è che lo fate? No, non lo facciamo, lo vendono solo le bancarelle in Fiera e poi finisce lì la storia. Quindi, questo non è un concetto da poco. E, legato a questo concetto che non è da poco, questa non è una spesa quella che abbiamo sostenuto, questo è un investimento. Il concetto è fondamentalmente diverso. Qua, i soldi che sono stati investiti e che comprendevano anche la biblioteca del latte e del formaggio, anche l’idea di preparare un piano di lottizzazione che potesse far sì che il vecchio mulino venisse recuperato attraverso i soldi di un operatore, non quelli pubblici che tanto non ci sono e non ci saranno mai, anche la visibilità della città che ha tratto da queste iniziative culturali ecc. ecc.. Tutto ciò erano tasselli di quel famoso progetto.. PRESIDENTE Mi spiace ricordare che hai solo 30 secondi. 36 CONSIGLIERE BALDI WALTER Finisco. O sono logorroico io, o tu hai una clessidra che non funziona. Perché ve ramente, non è possibile. PRESIDENTE Guarda, l’ho testato e ri -testato. Controlla anche tu CONSIGLIERE BALDI WALTER Non so, perché veramente c’è qualcosa che non mi torna in tutti … PRESIDENTE Sono 5 minuti eh! CONSIGLIERE BALDI WALTER No scherzo, permetti, siamo a Natale …. Presidente. Quindi, di fatto, io sono convinto che in quest’ottica il Consiglio comunale, e invito l’Amministrazione a farlo, quando si parla di continuità amministrativa, che non è il prendersi l’eredità o la rinuncia all’eredi tà nel caso si ereditino i debiti, ma è quello veramente di capire innanzitutto quello che di buono un’Amministrazione ha fatto e che è rimasto a metà per mille ragioni, per questioni di tempo ecc. ecc., ma che ha valore. Che l’idea della De.Co. non è un’i dea per fare cultura, cioè io non la metto la De.Co. nel capitolo Assessorato alla Cultura, e non me ne voglia Basile, ma lo metterei in capitoli un pochino più ami. Che sono quelli che riguardano l’economia, l’occupazione, il lavoro ecc. ecc. perché le po tenzialità di questo progetto vanno in questa direzione. PRESIDENTE Vuoi chiudere modificando la tua proposta o? CONSIGLIERE BALDI WALTER No. Come ho specificato, io vorrei veramente che questo rimanga da stimolo all’Amministrazione per ottenere risult ati. Che, se poi di risultati ne ottiene, sono ovviamente ben felice. 37 PRESIDENTE Benissimo. Grazie. Consigliera Scaccabarozzi, poi.. (Segue intervento fuori microfono) no, i Capigruppo solo, salvo che.. Scaccabarozzi. (Segue intervento fuori microfono ) no, il Capogruppo ha parlato lui ueh, poi Poma. (Segue intervento fuori microfono) eh no. Consigliera Scaccabarozzi. CONSIGLIERE SCACCABAROZZI Siamo in dichiarazione di voto, giusto? PRESIDENTE Dichiarazione di voto, certo. Siamo in dichiarazione di voto. Prego, prego. CONSIGLIERE SCACCABAROZZI Visto il vantaggio di essere da soli? Se mi posso permettere anche una battuta. Io, il fatto che la Ministra Brambilla poi abbia la forma di Gorgonzola in mano o sia venuta qui, non è che lo metto proprio come fiore all’occhiello, se proprio, proprio, lo vogliamo guardare. Però, anche qui è questione di gusti. Dicevo, io, il voto di “Insieme per Gorgonzola” sarà contrario a questa mozione, ma mi spiego perché. Credo che i passaggi da fare siano altri, condivid o la posizione del Presidente del Consiglio, ma anche la posizione che ha espresso Gerardo Algieri. Credo che adesso si tratti di fare un primo passo, che è venuto fuori discutendo con l’avv. Cavallaro. Perché, se è vero che l’Amministrazione precedente ha avuto dei contatti con il Consorzio del gorgonzola, è anche vero che però non c’era questa frase, che è la chiave di volta di questa sentenza. Che dice, sostanzialmente, che la sola indicazione della provenienza geografica è quella che crea il qui pro qu o. Che nulla esclude di poterlo chiamare aggiungendo qualcosa a questa denominazione. Quindi l’idea è, si va dal Consorzio, non il Sindaco, il legale nostro va dal legale del Consorzio e gli chiede: come interpretate questa frase? Se loro tirano su il muro su questa frase, io farei un ritorno nella Commissione Capigruppo per vedere quale è stata la risposta. Perché, anche il giorno che loro mettono il muro sulla possibilità di chiamarlo.. come dire? Di estendere la denominazione del formaggio che si produce a Gorgonzola, c’è anche la possibilità di lasciare formare un giudicato su questa sentenza che ci consente di usarla, di metterla in pratica e, il giorno che ci verranno a dire qualcosa, 38 diciamo, ma signori miei c’è una sentenza passata in giudicato che ci dice che lo possiamo fare. Quindi voglio dire, le tattiche da utilizzare poi a seguito di quello che ci diranno i legali del Consorzio, credo che, come si diceva prima, siano da discutere in un ambito più ristretto come può essere la Commissione Capigru ppo. Credo, tra l’altro, che un’indicazione da dare al nostro legale andando a parlare con i legali del Consorzio è che faccia presente questa cosa. Dopo questa sentenza, su tutte le pubblicità, il Consorzio gorgonzola scrive Gorgonzola con la G maiuscola. Fino a prima di questa sentenza era gorgonzola con la g minuscola. Quindi, la sentenza non li autorizza a fare questa cosa. Barattando sul piatto dell’interpretazione anche il fatto che, secondo me, noi abbiamo qualcosa in mano per poter dire che Gorgonzola la G maiuscola è la città e non è il formaggio e che loro stanno usando in maniera sbagliata. Dopodiché, ripeto, le idee possono venire e sono tante, però qui mi fermo perché altrimenti davvero leggono i nostri verbali e ci fregano. PRESIDENTE Grazie. Consigliere Poma. (Segue intervento fuori microfono) no. O gli dai la facoltà di parlare per te (Segue intervento fuori microfono) perfetto. (Segue intervento fuori microfono) in difformità dal tuo Gruppo? Va bene. Allora Consigliere Poma e poi.. CONSIGLIERE POMA FRANCESCO Io volevo segnalare che speravo che quello che ha detto il Presidente veniva accolto. Perché penso che per questo argomento era necessario avere una espressione unanime del Consiglio comunale. Il fatto di andare a una contrattazione extragiudiziale e il Consiglio comunale aveva un parere unanime poteva essere una maggiore forza per l’Amministrazione, però questo non è avvenuto. Solo questo volevo dire. PRESIDENTE Grazie. Consigliere Ferrari perché è in difformità dalla posizione espressa dal Capogruppo. CONSIGLIERE FERRARI GIANDOMENICO No, devo dire innanzitutto che sottolineo l’importanza della dichiarazione di Loris Riva, che mi trova d’accordo. Però voglio, 39 mi piacerebbe che intervento perché? il Consigliere Baldi ascoltasse questo PRESIDENTE Ti ascolta, ti ascolta. CONSIGLIERE FERRARI GIANDOMENICO La sua posizione è una questione politica importante, se la sua posizione esce minoritaria ne perde tutto il Consiglio comunale. Perché, e qui vorrei che fosse compresa questa cosa , se il Consorzio non legge certamente i nostri verbali, ma li raggiunge la notizia che la posizione di Baldi, che è quella che figura l’unica che vuole mantenere in piedi la querelle con il Consorzio è minoritaria, si ritiene già vincitore. Per questo noi non dovremmo, se tutti quanti abbiamo intenzione di dare valore a questa situazione della De.Co., non dovremmo permettere che esca questa posizione minoritaria. Ma dovrebbe essere il Consigliere Baldi a valutare questo momento di debolezza che si verrebbe a creare, che è il contrario di quello che lui propone questa sera. Noi non ci priviamo nulla ancora in questa fase delle azioni che potremmo eventualmente mettere in campo, questo deve essere chiaro. Cioè non c’è stata una dichiarazione dove si dice che non si perseguirà. Si dà mandato al Presidente del Consiglio, al Sindaco, di portare avanti questo argomento cercando di trarre maggior vantaggio per il Comune. Perché sennò – e qui concludo – il Consigliere Baldi, che ha fatto una battaglia, importante da l suo punto di vista, ma non solo dal suo punto di vista, si vedrebbe già di fatto con le gambe tagliate da questo atteggiamento che risulterebbe minoritario questa sera. Vorrei far riflettere su questo punto. PRESIDENTE Io però tengo a precisare che la posizione che ho espresso, e altri Consiglieri hanno espresso, non esclude l’appello. Quindi la posizione, che anche il Consorzio dovesse leggere domani mattina il mandato che viene dato se il Consiglio lo ritiene opportuno, il mandato che verrebbe dato in questo caso al Sindaco è di andare a trattare fino a che non vediamo un’opposizione netta tale per cui ci consenta la possibilità di ricorrere in appello. Ecco, è in questo senso che probabilmente la nostra posizione alla fine potrebbe ricongiungersi se n el frattempo non si riuscisse a trovare la soluzione a noi idonea. Comunque, l’ultima e poi si va al voto. 40 CONSIGLIERE BALDI WALTER Apprezzo la sensibilità e l’astuzia se vogliamo anche, anche perché può darsi che magari qualcuno del Consorzio sia qui a sentire il dibattito. Non lo so, qualche sconosciuto. Però, il problema è veramente quello che diceva di fatto il Presidente. Nel senso che mi sembra di capire che questo sia un passaggio intermedio a quella trattativa. Però, io non ho sentito, forse mi sono disperso e non l’ho sentito, i tempi con cui si debba prendere una decisione di partenza perché.. PRESIDENTE I tempi interveniamo. sono i tempi che prima facciamo, prima CONSIGLIERE BALDI WALTER Cioè nel senso, quale organismo? Perché giustamente si è detto, il Consiglio comunale è meglio che non discuta di quando si va a parlare di strategie ecc. ecc. cioè, a questo punto la prende l’Amministrazione e ce lo fa sapere perché, o la prendono i Capigruppo piuttosto che.. PRESIDENTE No, no, no, i Capigruppo no. È l’Amministrazione che insieme al legale andrà a trattare. CONSIGLIERE BALDI WALTER Perché, di fatto, quello che noi dovremo discutere – scusa Presidente – è la proposta che ci verrà fatta dal Consorzio di utilizzare a questo punto un nome che non sia stracchino di Gorgonzola. Perché poi, alla fine, la sostanza è questa qua. Noi abbiamo chiesto di produrre lo stracchino di Gorgonzola e loro su questo ci hanno fatto appello. Sia per stracchino sia per Gorgonzola. Quindi, dei fatto.. E, quello ch e sarà la proposta alternativa mi viene difficile pensare che ce ne sia una che ci vada bene. PRESIDENTE Ce ne sono, ce ne sono, ce ne sono. CONSIGLIERE BALDI WALTER Comunque, i tempi sono fondamentali. 41 PRESIDENTE I tempi, credo che entro la metà, la fine di gennaio si debba risolvere. Altrimenti torniamo alla conferenza dei Capigruppo come suggeriva la Consigliera con la conclusione e poi si vedrà. Chiusa la discussione con le dichiarazioni espresso, pongo in votazione la mozione presentata dal Consi gliere Walter Baldi della Lista “Progetto Gorgonzola” sulla sentenza De.Co. e con le conclusioni del dibattito così come sono state formalizzate. I favorevoli: 04 I contrari: 11 Gli astenuti: Consigliere Ferrari, Consigliere Algieri Do i risultati della votazione: favorevoli 04, contrari 11 e 02 astenuti Consiglieri Ferrari e Algieri. (Segue intervento fuori microfono) dopo, dopo lo faremo, dopo. 42 COMUNE DI GORGONZOLA PUNTO N. 2 O.d.G. – C.C. 16 DICEMBRE 2013 CEM AMBIENTE – PRESA D’ATTO DELLA CONCLUSIONE FASE ISTRUTTORIA ED APPROVAZIONE PROPOSTA DI REVISIONE DELLO STATUTO IN ADESIONE ALLA QUALIFICAZIONE DI CEM AMBIENTE S.P.A. QUALE SOCIETÀ IN HOUSE RICONDUCIBILE ALL’AMBITO DEI SERVIZI PUBBLICI LOCALI IN CONFORMITA’ AL PARERE N. 531/2012 RESO DALLA CORT E DEI CONTI – SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO, ED ULTERIORI PRECISAZIONI IN MATERIA DI “CONTROLLO ANALOGO”. MODIFICHE DEGLI ARTT. 4, 5, 8 QUATER, 8 QUINQUIES, 9, 12, E 21 TER DELLO STATUTO – PROVVEDIMENTI CONSEGUENTI. PRESIDENTE Passiamo ora al punto Ambiente – presa d’atto della approvazione della proposta adesione alla qualificazione società in house e tutto L’Assessore Balconi. 2 all’Ordine del Giorno: CEM conclusione di fase istruttoria ed di revisione dello Statuto in di CEM Ambiente S.p.A. quale il seguito della deliber azione. ASSESSORE BALCONI GIOVANNI Quello che facciamo questa sera è la presa d’atto della conclusione di tutta la fase istruttoria che è stata fatta verso tutti i Comuni che compongono praticamente il CEM Ambiente e dell’approvazione, quindi, della proposta di revisione dello Statuto che prende atto di due modifiche importanti che sono state apportate. La prima modifica è quella relativa agli amministratori delle società totalmente partecipate, che sono passate quindi da Consiglio di Amministrazione ad Amministratore Unico. Questa è una modifica fatta dall’assemblea degli azionisti nel 2008 e nel 2011. La seconda modifica è quella della presa d’atto del parere reso dalla Corte dei Conti per verificare la riconducibilità di CEM Ambiente alle società operanti nell’ambito dei servizi pubblici locali e alle società strumentali ed affermare in tal modo un’indicazione sulla prospettiva di breve e medio termine della società nel rispetto delle vigenti norme. Sono stati modificati gli artico li 4, che è appunto l’oggetto sociale, l’art. 5 che è il capitale sociale e le azioni conseguenti; l’art. 8-quater che è il controllo politico e amministrativo; l’art. 8-quinquies che è il controllo dei soci; l’art. 9 che è la convocazione e costituzione d ell’assemblea; l’art. 12 è 43 l’attribuzione dei poteri dell’assemblea; l’art. 21 -ter che è le competenze del Comitato per l’indirizzo ed il controllo. Ovviamente, questa presa d’atto e questa approvazione, viene fatta da tutti i Comuni che sono partecipanti al CEM, che poi verrà dato mandato al Sindaco nell’assemblea dei Sindaci di renderla operativa. PRESIDENTE Ovviamente, questa è una delibera che è già stata vista un po’ in ambito anche di Commissione. Ci sono i Consiglieri che vogliono intervenire? Altrimenti mettiamo in votazione il punto 2 all’Ordine del Giorno. I favorevoli. I contrari. Gli astenuti. Unanimità. Il Consiglio approva. Approviamo anche l’immediata eseguibilità di questa deliberazione. I favorevoli. I contrari. Gli astenuti. Unanimità. 44 COMUNE DI GORGONZOLA PUNTO N. 3 O.d.G. – C.C. 16 DICEMBRE 2013 RICOGNIZIONE DELLE SOCIETA’ PARTECIPATE DAL COMUNE DI GORGONZOLA, AI SENSI DELL’ART. 3, COMMI 27-32, DELLA LEGGE N. 244/2007 – ADEGUAMENTO AL DETTATO DELL’ART. 14 – COMMA 32 – D.L. 78/2010 CONVERTITO IN LEGGE 122/2010. PRESIDENTE Passiamo al punto 3 all’Ordine del Giorno, la ricognizione delle società partecipate dal Comune di Gorgonzola, ai sensi dell’art. 3, commi e seguenti. Riferisce l’Assessore Leoni. ASSESSORE LEONI ALBERTO La delibera di questa sera è relativa alla ricognizione che l’Amministrazione intende fare sulle società partecipate del Comune di Gorgonzola. Gorgonzola detiene partecipazioni societarie nelle seguenti società: - IDRA Patrimonio S.p.A. con una quota di partecipazi one del 6,158%; - CEM Ambiente S.p.A. per una quota del 3,49%; - COGESER S.p.A. per l’11%: - La società CIED s.r.l., società di informatica in liquidazione, con il 10,11%; - La società Gestione Servizi comunali, controllata per il 100% dal Comune di Gorgonzola; - La società Navigli Lombardi con una partecipazione dello 0,20%; - Una partecipazione alla Banca Popolare Etica per lo 0,027%. La legislazione, in questi ultimi anni ha posto una serie di vincoli molto precisi nella partecipazione degli enti pubblici in società che devono essere oggi, per poter essere partecipate, società che svolgono attività di interesse pubblico. Da questo punto di vista: IDRA Patrimonio S.p.A. e CEM Ambiente, rispondono a queste finalità. La prima, che è specializzata nel ciclo integrato gestione delle acque; CEM Ambiente, anche questa società di pubblico interesse, ha per oggetto la gestione di servizi integrali di raccolta, trasporto e smaltimento rifiuti. La società COGESER S.p.A., che ha anch’essa finalità di pubblico interesse, ed è la società che gestisce il servizio pubblico di distribuzione e di misura del gas. La società CIED s.r.l., invece, che è una società in liquidazione, è una società che operava sul mercato informatico e produceva beni e servizi per le pubbliche amministrazioni . La società Gorgonzola Servizi comunali s.r.l., anche questa società è da considerarsi azienda che produce beni e servizi 45 necessari per il perseguimento delle finalità istituzionali dell’ente. Così pure per la società Navigli Lombardi. Per quanto riguarda , invece, la Banca Popolare Etica S.c.p.A., ha per oggetto la società la raccolta del risparmio, l’esercizio del credito anche con non soci e non rispecchia quelli che sono i criteri più restrittivi dettati dalla legislazione. I presupposti per il mantenim ento della partecipazione da parte del Comune in queste società risale ormai alla deliberazione del Consiglio comunale del 21 ottobre 2008. Quindi, considerando, come dicevo poc’anzi, che la legislazione e la giurisprudenza in questi ultimi anni, conformandosi anche alla disciplina della Comunità Economica Europea, hanno progressivamente ristretto gli ambiti delle partecipazioni locali ponendo vincoli sempre più severi alla costituzione e alla partecipazione delle società. Si ravvisa quindi l’opportunità d i fare una nuova valutazione sul mantenimento delle proprie partecipazioni all’interno delle varie società dell’Ente. Riteniamo, come proposta al Consiglio comunale, di mantenere la legittima partecipazione societaria alle seguenti società: - IDRA Patrimonio S.p.A.; - CEM Ambiente; - COGESER S.p.A.; - Società Gestione e Servizi comunali s.r.l.; - Navigli Lombardi. Per queste società sussistono i presupposti di legge dal momento che svolgono attività di produzione di beni e servizi di interesse generale nonché attivit à necessarie per il perseguimento delle finalità istituzionali dell’Ente. Riteniamo, invece, si debba procedere alla dismissione delle partecipazioni societarie del Comune di Gorgonzola nella società CIED. Società, tra l’altro, in liquidazione, in quanto i n questa società non vengono rispettati i requisiti per il mantenimento della partecipazione, non aveva il bilancio in utile negli ultimi tre anni, negli ultimi tre esercizi. Quindi prendiamo atto del fallimento della società e seguiremo il percorso dispos to dal magistrato per la liquidazione della società. Per quanto riguarda Banca Popola Etica, pur trattandosi di una partecipazione che ha un valore sostanzialmente simbolico, sono circa 5.000 Euro il capitale investito in questa società, la detenzione di questa partecipazione non è da ritenersi compatibile con il vigente ordinamento in materia di partecipazioni societarie non avendo, questa società, per oggetto: attività strettamente necessarie per le finalità istituzionali del Comune di Gorgonzola. Per quanto riguarda, invece, la società GSC s.r.l., oltre ad avere i requisiti di cui prima parlavo, la società comunque ha un fatturato, anche questo rispetta un altro requisito imposto dalla normativa, nel complesso con almeno il 10% di fatturato nei confronti di soggetti diversi dall’Ente ed è una società che ha presentato, come dicevo prima, i bilanci in pareggio. Quindi, nella sostanza, quello che l’Amministrazione propone al Consiglio comunale: 46 - di autorizzare il mantenimento delle partecipazioni possedute dal Comune di Gorgonzola in IDRA Patrimonio S.p.A., CEM Ambiente, COGESER S.p.A. e Gestione Servizi Comunali s.r.l. nonché Navigli Lombardi; - di dare atto che queste società partecipate svolgono attività di produzione di servizi di interesse generale e che q uindi è legittimo il mantenimento della partecipazione; - di procedere contestualmente alla dismissione delle partecipazioni detenute da Gorgonzola in CIED s.r.l., società in liquidazione e Banca Popolare Etica; - di autorizzare gli uffici competenti all’adozi one degli atti necessari per la vendita nell’anno delle quote di partecipazione in Banca Popolare Etica. Dalla discussione che abbiamo avuto in Commissione Bilancio è emersa la volontà e anche l’interesse da parte dell’Amministrazione di mantenere un inter vento in questo Settore. Si tratta di una partecipazione nel capitale della Banca. Quindi è ovvio che il ricavato dalla vendita delle azioni non può essere trasferito in una spesa, ma possiamo trovare, qui il Consiglio comunale potrebbe dare anche delle in dicazioni e fare una riflessione comune, dare dei suggerimenti per un investimento da attuarsi in organismi o società che legittimamente possiamo detenere nel nostro portafoglio di partecipazioni. PRESIDENTE Grazie Assessore. Consiglieri Baldi, poi Poma. Prego. CONSIGLIERE BALDI WALTER Alcune domande tecniche. Come è possibile procedere alla dismissione con una liquidazione in corso? Penso che si debba aspettare la fine della liquidazione, perché che cosa.. ASSESSORE LEONI ALBERTO Sì, sì, è così. Part ecipiamo, non facciamo.. ovviamente siamo coinvolti nel processo di liquidazione. Oggi abbiamo un capitale residuo di circa 18.000 Euro in questa società. CONSIGLIERE BALDI WALTER Però tu hai detto, scusa Assessore, che noi adesso stiamo deliberando una dismissione a CIED che non possiamo di fatto fare. Perché, se c’è una liquidazione in corso, cosa dismettiamo? Che sarà tutto sotto tutela evidentemente del giudice fallimentare. Perché c’è qualcosa, magari il Segretario mi può dare una notizia più precisa. Ed è la prima domanda. La seconda domanda. Volevo sapere, noi abbiamo azioni in Banca Popolare Etica, mi hai detto per circa 5.000 Euro. Quanto ci abbiamo investito in Banca Popolare Etica per 5.000 Euro e quanto hanno “reso”. O, comunque, il concetto è, noi abbiamo messo una certa cifra, a parte la presenza simbolica, ma questi 5.000 Euro che Banca Popolare Etica ha usato per noi, cosa li ha 47 usati per fare negli anni in cui abbiamo mantenuto la componente di quota azionaria? ASSESSORE LEONI ALBERTO È una partecipazione azionaria dello 0,027% nel capitale della società. Non .. CONSIGLIERE BALDI WALTER No, non mi interessa di sapere.. io sono azionista della FIAT e compro azioni a 2 Euro e dopo 10 anni esco a 4 Euro o a 0,5 Euro, nel frattempo però vogl io sapere cosa ha fatto essendo azionista, cosa ha fatto la società di cui sono azionista in questi anni in cui di fatto ho partecipato alla società. È un’idea, insomma penso che arrivi dalla finanza, non dall’etica in questo caso. Ed effettivamente, a que sto punto, se la legge non mi permette di partecipare a Banca Popolare Etica perché di fatto non strettamente necessario al perseguimento delle finalità istituzionali proprie dell’Ente, che di fatto però non è esattamente così perché tra le finalità istitu zionali dell’Ente c’è anche quella di fare, possiamo dire etica, per non dire beneficienza. Però, se noi usiamo quei 5.000 Euro per fare, come tu dici, etica o beneficienza, di fatto facciamola stessa cosa. Cioè c’è anche qui, secondo me, un contrasto di b ase tra l’uscire da una banca per poi spenderli con la stessa finalità con cui siamo dentro nella banca. Secondo me. L’ultima domanda. Io so, perché appunto avevo seguito la questione di GSC, che GSC di fatto è vero che nel 2011 ha fatturato il 10% nei con fronti di soggetti diversi dall’Ente, ma era COGESER di fatto. Perché, di fatto, COGESER riconosceva a GSC, possiamo dirlo, non penso che sia una cosa segreta, una serie di mini appalti per poter mantenere il 10%, perché sennò COGESER ci chiude dall’oggi al domani visti i canoni stringenti del nuovo Decreto Legge. Per cui, di fatto, per quest’anno COGESER è riuscita a mantenere - la domanda che ti faccio visto che ormai l’anno è finito – questo 10% in quanto so per certo che COGESER non passa più certi tipi di allacciamenti così a GSC? PRESIDENTE Consigliere Poma. CONSIGLIERE POMA FRANCESCO Mi fa piacere sentire dall’Assessore che nella Commissione Bilancio c’è stato, io non ero presente, una discussione intorno alla nuova destinazione di questi fondi ne lla sfera comunque etica ho capito. Ho capito bene? Non lo so, poi comunque me lo dirà. Io, però, volevo segnalare una cosa, un mio pallino personale che qualcuno già conosce. Che è la costituzione di una banca del credito sociale in collaborazione con le Associazioni del territorio in cui Gorgonzola ha un profilo che si distingue. Penso che questo, a me farebbe piacere che l’uscire da Banca 48 Etica e recuperare soldi possa essere la prerogativa a cui il Comune di Gorgonzola consideri questa mia idea, che pos sa essere valutata e in futuro realizzata, per essere un modo per creare un nuovo modo di essere vicino all’etica di una comunità. Grazie. PRESIDENTE Grazie. Consigliera Scaccabarozzi. Ma c’è un microfono solo che gira adesso? Dove sono i microfoni? CONSIGLIERE SCACCABAROZZI ILARIA Anch’io volevo chiedere una cosa. Ma questa normativa a cui si fa riferimento nel titolo della delibera del Consiglio comunale, io me la stavo guardano, non si applica mica ai Comuni sopra i 30.000 abitanti? E quelli sotto i 30.000 abitanti, a meno che le società non abbiamo dei requisiti che però non avete evidenziato. Cioè dice: non si applicano a meno che le società a cui si partecipa abbiano il bilancio in utile degli esercizi, gli ultimi tre anni e così via. No? o ho sbag liato a capire? PRESIDENTE Ci sono altri interventi? Assessore Leoni. ASSESSORE LEONI ALBERTO Per quanto riguarda CIED, la società è in liquidazione. Con questo atto, ovviamente, non possiamo che partecipare al processo che è in atto e che probabilment e non porterà al riconoscimento del capitale residuo nel quale abbiamo investito, che attualmente è ancora investito dal Comune di Gorgonzola. La formulazione, adesso non so Segretario se qui può dare adito, ma nella sostanza la linea, l’indirizzo è che no i partecipiamo al percorso di liquidazione e, quindi, decadrà questa società, non essendo necessario altro atto da parte nostra. Questo io ho inteso leggendo la delibera. PRESIDENTE Il Segretario concorda. ASSESSORE LEONI ALBERTO Non lo vedevo. Come di cevo prima nella presentazione, non stiamo deliberando sulla base di una scadenza, un termine tassativo. (Segue intervento fuori microfono) sì, prego. CONSIGLIERE BALDI WALTER Penso che sia una questione, per carità, molto tecnica. Però, noi stiamo deliberando, perché c’è scritto delibera, per le motivazioni di cui in premessa, di dare atto ecc. ecc., di 49 procedere alla dismissione della partecipazione detenuta nel Comune nella società CIED s.r.l. Ma noi non possiamo procedere alla dismissione se questa è in liquidazione. Almeno.. per quello che mi risulta. Cioè, prima.. per questo mi piaceva sentire il Segretario. Cioè, prima bisogna aspettare penso la procedura fallimentare per poi avere potere su qualcosa che in questo momento non hai. Perché non puoi.. non conti più tu se è finita nelle mani del giudice fallimentare. Non è più tua, quindi non puoi dismettere una cosa che non è tua. Penso che sia delibera.. adesso ci sono dei tecnici, per carità, che ne capiscono più di me, per questo chiedevo al Segreta rio. Ma penso che, o è inutile o non è possibile secondo me procedere a una delibera di questo tipo. PRESIDENTE Prego …. SEGRETARIO Direi che la procedura della liquidazione non è più in mano nostra, ovviamente è una procedura che si deve concludere. P oi, su questo, io riterrei di sì. Cioè si prende atto che evidentemente il Comune non ha più interesse.. cioè non ci sarà più nel patrimonio del Comune la partecipazione. È chiaro che però la dismissione è in mano a.. sì, possiamo cambiare anche la formulazione. Di prendere atto della procedura fino alla conclusione. PRESIDENTE Assessore. Facciamo concludere all’Assessore, poi.. ASSESSORE LEONI ALBERTO Io ho colto l’osservazione di Baldi e credo che sia pertinente. Per come ho inteso, con questa deliber a noi diamo mandato all’Amministrazione di seguire il processo al percorso di liquidazione non accampando più poi comunque interesse nella società. Quindi sì, potrebbe essere temporalmente successivo il nostro interesse alla chiusura della società. Non so, Segretario, se da questo punto di vista possiamo introdurre.. PRESIDENTE Adesso sta formulando un’ipotesi diversa. ASSESSORE LEONI ALBERTO .. un chiarimento, ma è chiaro l’indirizzo che questa Amministrazione non intende comunque mantenere, a nessun titolo, partecipazioni in questa società ancorché ci fossero risultati del giudice che non portino alla liquidazione completa. 50 PRESIDENTE Consigliere Algieri. CONSIGLIERE ALGIERI GERARDO Velocissimo, proprio su questa storia della liquidazione. In Commissione Bilancio, non si era parlato di messa in liquidazione coattiva, ma era una liquidazione decisa dall’assemblea dei soci il 15 dicembre 2010. Hanno deliberato, hanno votato di mettere la società in liquidazione. Quindi non è un tipo di azione coattiva con incarico dato al Tribunale. Fatta questa premessa qua, quello secondo me che va sottolineato è la scelta che uno deve fare. Nel corso degli anni si sono create svariate società, sicuramente non sarà il caso di queste società menzionate in questa che è stata messa in votazione, ma vi erano svariate società che, volenti o nolenti, erano diventate, come posso dire? Scusate il termine improprio, dei piccoli carrozzoni politici. Cioè servivano anche per distribuire in …. un po’ di poltroncine. Senza entrare nello specifico, se prendiamo come esempio il caso della società CIED, vediamo che questa società ha visto il Comune di Gorgonzola entrare nel capitale nel 1999 con 670 azioni pagandole, come prezzo di acquisto, 64 Euro. Subito, con il seguire degli an ni, vi è stato un susseguirsi di aumenti di capitale con conseguenze di acquisto di altre azioni e i bilanci non hanno mai avuto, specialmente negli ultimi anni come è stato citato, un ritorno in termine di beneficio per l’Amministrazione e per i cittadini di Gorgonzola. Il 2010, l’assemblea dei soci decide di metterla in liquidazione. Il residuo, partendo da investimenti che vanno da 43.000 Euro in avanti, ci troviamo, ad oggi, con un residuo di 18.000 Euro. 18.000 Euro, come è stato sottolineato, che dif ficilmente verrà recuperato. Se la finalità che ci diamo noi come Consiglio è quello di sfoltire società che rischiano di essere improduttive e, nello stesso tempo vanno a togliere risorse economiche alla comunità ben venga; se poi invece si vuole fare una sorta di tatticismo o altre……, penso che lasciano il tempo che trovano. Io personalmente, lo dico con molta chiarezza, se si fa una buona potatura di alberi che non producono frutti, penso ben venga, perché le vacche grasse sono terminate, sennò il prezzo lo pagheranno sempre i cittadini. PRESIDENTE Grazie Consigliere Algieri. Consigliere Pedercini. 51 CONSIGLIERE PEDERCINI MATTEO Soltanto per un’ulteriore domanda alla comunque già chiara esposizione dell’Assessore. Quando è stata presentata uguale delibera in un Consiglio comunale l’ultima volta? ASSESSORE LEONI ALBERTO L’ultima ricognizione è stata fatta il 21 ottobre 2008. quindi riteniamo, in un contesto legislativo alquanto complicato e confuso, ma con un indirizzo molto chiaro da parte della Co rte dei Conti, da parte della legislazione nazionale e anche regionale, di ridurre le partecipazioni societarie, mantenendo soltanto interessi nelle società che svolgono funzioni strettamente inerenti alle finalità dell’Ente. Quindi, da questo punto di vis ta, siamo assolutamente dell’idea che debba essere fatta questa revisione chiudendo la nostra partecipazione in Banca Etica, che ha svolto nel settore creditizio un ruolo inizialmente anche di sostegno alle aziende che operavano sul territorio, comunque in settori particolarmente sensibili dal punto di vista etico al sostegno a piccole imprese con forme di micro credito ecc., ma che oggi nella sostanza sta svolgendo un’attività creditizia, come ricordava anche nell’incontro della Commissione Algieri, è un’a ttività creditizia ordinaria con condizioni nemmeno particolarmente favorevoli alla clientela. Quindi riteniamo assolutamente non più necessaria la nostra partecipazione. Per quanto riguarda sempre dicevo CIED, l’indicazione è questa. Che è di seguire il p ercorso di liquidazione della società, dando mandato però all’Amministrazione di mantenere la volontà ferma di uscire dalla compagine. PRESIDENTE Scusa Assessore. Al riguardo si è provveduto ad una integrazione, diciamo una postilla, relativa al CIED, la ddove si dice: si sta procedendo ad opera dei liquidatori allo scioglimento della società, si aggiunge: si procederà alla dismissione una volta chiusa la procedura di scioglimento della società stessa. Quindi è un’ulteriore specificazione del provvediment o. ASSESSORE LEONI ALBERTO Scusa, una piccola precisazione. Per quanto riguarda CIED, che ha una storia estremamente tormentata, c’è da dire che nel 2007 con la vendita, con la gara di aggiudicazione della società, il Comune è rientrato per circa quasi 5 0.000 Euro, 49.179 Euro, dal proprio investimento. Quindi diciamo che la perdita in conto capitale non è secca anche se è significativa. Ritengo, per la tipologia di questa società, sia stato un errore anche forse nel passato operare in un settore, quello informatico, altamente volatile e di difficile gestione. 52 PRESIDENTE Ci sono altri Consigliere Baldi. interventi? Prego, il microfono per il CONSIGLIERE BALDI WALTER Un’altra domanda, altre due domande per la precisione di cui non ho avuto risposta. Un a era sulla Banca Popolare Etica. ASSESSORE LEONI ALBERTO Ho risposto. Ho detto che le finalità erano di un certo tipo…… CONSIGLIERE BALDI WALTER Sono cambiate. Però, tanto più, cioè hai detto che di fatto… ASSESSORE LEONI ALBERTO Diciamo che nella p rassi, in realtà oggi non.. A parte il fatto che comunque è un banca ordinaria, di credito ordinario, quindi non potremo mantenere le partecipazioni. E, comunque, anche le attività di questa banca non giustificano più a mio parere .. CONSIGLIERE BALDI WALTER Ancora di più. Alla luce appunto della parziale risposta, dicevo, i nostri 5.000 Euro, io avevo chiesto notizie dei nostri 5.000 Euro. Cioè quanto erano all’inizio e quanto .. ASSESSORE LEONI ALBERTO Adesso.. verranno vendute a mercato, le azioni so no.. il valore della partecipazione azionaria è quella, è chiaro che dovranno essere vendute, non credo che sia stata quotata in borsa, quindi verrà negoziata sul mercato ristretto la vendita di queste azioni. Onestamente, non so quale sia il corso delle a zioni in questo …… CONSIGLIERE BALDI WALTER È possibile saperlo, Segretario, a quanto siamo entrati, quanto tempo è passato e quanto valgono adesso, dopo che le abbiamo vendute in un valore teorico. Perché, se siamo sul mercato ristretto, sappiamo bene c he il prezzo lo fa chi compra e non chi vende. Per cui, visto lo scarso flottante, suppongo che … PRESIDENTE Te lo faranno sapere. 53 CONSIGLIERE BALDI WALTER Ecco, mi piacerebbe saperlo. ASSESSORE LEONI ALBERTO Sicuramente daremo comunicazione. CONSIGLIERE BALDI WALTER Un’altra cosa che avevo chiesto era la situazione di GSG riguardo quel famoso 10% che è condizione sine qua non per poter rimanere in piedi, oltre a quella del bilancio dei tre anni attivi. Cioè, di fatto, se GSC riesce ancora a fare, attraverso appunto quel 10% di fatturato non al Comune, perché sennò è chiaro che ce la contestano come una scatola cinese, ma riesce ancora ad avere vita propria di almeno il 10% del fatturato. Volevo sapere se anche questo.. ASSESSORE LEONI ALBERTO Facendo riferimento al bilancio 2012, che è l’ultimo deliberato, sì. E, per quanto riguarda il 2013, la valutazione è positiva. Sì, dovrebbe essere all’interno del 10%. Non dovesse essere più verificata questa condizione, dovremo tornare a fare una riflessione sulla società e sulla partecipazione. Anche perché abbiamo il 100% di questa. Più che una partecipazione, una riflessione per forza di cose sulla società. CONSIGLIERE BALDI WALTER È una riflessione che già eravamo stati costretti almeno a cominciare. Per questo che te l’ dico, perché sai che la cosa era g i à i n c o r s o d i e s s e r e . O k a y, g r a z i e . PRESIDENTE Grazie. Ci sono altri interventi? Dichiarazioni di voto? Consigliera Scaccabarozzi. CONSIGLIERE SCACCABAROZZI ILARIA Il voto di “Insieme per Gorgonzo la” su questa delibera sarà contrario. Sarà contrario per questo motivo. Sostanzialmente perché il voto è contro la decisione di uscire da banca Etica. Mi stupisce il fatto che un’Amministrazione che si dice di sinistra, dica stasera, un Assessore dica che secondo lui le finalità di Banca Etica non hanno niente a che vedere con le finalità istituzionali del Comune di Gorgonzola. Per delucidazione, su Wikipedia dice che gli obblighi di Banca Etica sono l’eticità degli impegni finanziari, l’autodeterminazione del tasso, la nominatività del rapporto e la trasparenza. Sono quattro concetti fondamentali se vogliamo dare una svolta a un sistema di finanza che di fatto uccide le persone 54 invece di aiutarle. Banca Etica è stato un modello ed è l’unico modello alternativo alla finanza così come concepita. Finanza che strozza tutti. Finanza, banche che strozzano tutti. Quando il Comune di Gorgonzola decise di entrare in Banca Etica, Giunta Lampertico, e qui c’è gente che era in Giunta con Lampertico, decise di entrare i n Banca Etica facendo una precisa scelta politica di sinistra. Adesso uscire, spiegatemi dove sta la decisione, da che parte politica sta questa decisione. Sono 5.000 Euro, potevano anche essere 2.000 Euro, però, non mi si venga a dire che usciamo perché poi questi 5.000 Euro li investiremo da qualche parte con finalità etiche. Perché poi voglio vedere alla prova dei fatti. Alla fine non succederà niente. È un segnale chiaro quello di stare in Banca Etica. Voglio dire, un Comune ha il dovere di respirare al di là dei propri confini. E la scelta di entrare in Banca Etica era una scelta di questo tipo, che guardava al di là dei confini di Gorgonzola. Vorrei sapere dove sta, politicamente parlando, la scelta invece di venirne fuori contravvenendo a quelli che e rano gli obiettivi di quando si è entrati. Non mi si venga a dire che è una decisione che ci impone la legge perché il dettato normativo non lo impone. E le parole dell’Assessore stasera sono state chiare: ‘a mio parere non c’entra niente Banca Etica con l e finalità dell’Ente’. A mio parere, presumo sia a parere di questa Amministrazione. E veramente è impossibile per “Insieme per Gorgonzola” votare a favore di una delibera di questo tipo. PRESIDENTE Grazie. Altre dichiarazioni di voto? Pongo in votazione allora la deliberazione n. 3: ricognizione delle società partecipate dal Comune di Gorgonzola. I favorevoli: 13 I contrari: 01, Scaccabarozzi Gli astenuti: Baldi, Radaelli e Algieri. Votiamo anche l’immediata esecutività della deliberazione. (Segue intervento fuori microfono) non c’è. Niente, allora nessuna immediata esecutività. Io mi scuso con i Consiglieri Scaccabarozzi, Algieri, Pedercini, Baldi, ma le mozioni le faremo ad anno nuovo (Segue intervento fuori microfono) quando avremo la Martesana trivellata. Adesso, invece, ci apprestiamo, faremo entrare l’Associazione culturale Fuori Tempo. Che, prima del brindisi finale, ci darà il suo saluto di Buon Natale e di Felice Anno Nuovo a tutti voi da parte della Presidenza e dell’Amministrazione. Adesso chiamo l’Associazione Fuori Tempo, intanto noi ci predisponiamo a vivere un momento di leggera e intensa letteratura. Grazie. 55