COMUNE DI GORGONZOLA
CONSIGLIO COMUNALE DEL 16 DICEMBRE 2013
PRESIDENTE
Buonasera a tutti. Signori Consiglieri, prego di prendere
posto, iniziamo innanzitutto con l’appello. Prego Signor
Segretario.
SEGRETARIO
(Procede all’appello nominale)
PRESIDENTE
Tutti i Consiglieri presenti.
Solo due comunicazioni di servizio, ma proprio telegrafiche
del Sindaco.
SINDACO
Non è una comunicazione, ma è un invito. Siete tutti
invitati, giovedì 19, alle ore 11, qui in questo Auditorium, per il
tradizionale scambio di auguri con i dipendenti comunali. Quindi
ci troviamo alle 11 per chi vuole, sarei ben contento che ci
fossero
anche
i
Consiglieri
comunali
insieme
all’Amministrazione a scambiarci gli auguri.
PRESIDENTE
Grazie. La seconda. Ricordo che questa sera alle
10,30/10,40 termineremo i lavori del Consiglio. Avremo un aiuto
a ricordare un po’ le festività che ci attendono da parte di un
gruppo di Gorgonzola, un’Associazione culturale, i Fuori tempo.
Poi il tradizionale rinfresco con lo scambio di augur i. Quindi
l’orario è giusto quell’ora, 10,40/10,45 e poi basta. Non si
ricomincia più, poi si va alle proprie case.
Partiamo con il primo punto all’Ordine del Giorno. (Segue
intervento fuori microfono) non ci sono comunicazioni oggi.
Avete visto che non ci sono comunicazioni perché vogliamo
ovviamente chiudere in bellezza, a meno che ci siano delle
motivazioni talmente urgenti e particolari che possono..
altrimenti, come avete visto, l’Ordine del Giorno è proprio
questo. Non abbiamo scritto comunicazioni, se non queste due di
carattere proprio di servizio. (Segue intervento fuori microfono)
allora apriamo le comunicazioni a tutti e vi ricordo che il
Consiglio comunale comunque alle 10,40 chiude. Per cui vedete
voi insomma. Ci sono altri Consiglieri che chie devano di parlare.
(Segue intervento fuori microfono) no. Allora, il discorso è
questo. O è una comunicazione breve, concisa, come le nostre
due, altrimenti se apriamo un confronto, un dibattito, che
richiede magari anche le risposte da parte dell’Amminist razione,
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teniamo conto che i punti all’Ordine del Giorno, ovviamente
verranno ulteriormente prorogati. Io comunque non ho difficoltà.
Se avete delle ragioni motivate, che riguardano l’interesse
collettivo di vera importanza io vi do la parola.
Consigliere Baldi.
CONSIGLIERE BALDI WALTER
Grazie Presidente. Non voleva essere nel Consiglio
natalizio una questione così di creare tensioni, ma penso che sia
interesse dell’Amministrazione, visto che sta montando anche sui
social network, che non frequento, ma s ta montando una polemica
abbastanza importante sul famoso espero di comunicazione,
pensavo che fosse opportuno da parte del Sindaco magari, o del
Segretario, un chiarimento al riguardo. Anche per, lo dico
nell’interesse dell’Amministrazione, smorzare le po lemiche che
stanno crescendo, visto che questo potrebbe fare il paio con
l’altra questione del capo dei Servizi Sociali.
Mi sembrava che le questioni all’Ordine del Giorno fossero
fondamentalmente due o tre a cui può rispondere anche il
Segretario
visto
che
le
domande
sono
tecniche.
Cioè
fondamentalmente, il termine entro cui devono essere presentate
le domande, che scade il 16 e che è stato pubblicato su Radar
pochi giorni prima era una questione.
La seconda questione era se era lecito, visto che l’import o
totale del 14 x 3 superava i 40.000 e superava i 20 anche, che
sono un po’ i termini di gare se la questione appunto fosse lecita
da questo punto di vista. E, appunto da questo punto di vista,
sempre il rischio che poi i Consiglieri più malfidenti piutto sto
che la gente pensi che sia un finto concorso perché di fatto il
professionista è già scelto, visto che circola già il nome del
professionista a cui questa Amministrazione avrebbe già dato
l’incarico. E, quindi, che questo colloquio, questa presentazion e
di curriculum sia qualcosa che serve per mascherare altre cose.
Queste sono le legittime, penso dubbi che ho avuto io appunto
seguendo, ma con me penso tante altre persone e so per certo che
c’è stato già un confronto abbastanza serrato sui social networ k e
penso che non ci sia niente di meglio per spegnere queste
polemiche, che il Sindaco da par suo e il Segretario da par suo,
insomma in qualche maniera rispondano e chiariscano questi
dubbi. Ecco, solo per.
PRESIDENTE
Grazie. Consigliere
microfono) beh, certo.
Marchica.
(Se gue
intervento
fuori
CONSIGLIERE MARCHICA NICOLO’
Avevo prima rinunciato alla mia comunicazione, però,
grazie comunque.
Io volevo solo comunicare che questa sera, in via
sperimentale e senza costi per l’Amministrazione comunale , la
seduta del Consiglio sarà trasmessa in streaming. Anzi, siamo in
streaming. La tecnologia utilizzata è un encoder per la diretta
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senza utilizzo di computer, una telecamera professionale che
garantisce una qualità video di alta definizione, una banda
internet garantita senza pubblicità, che permette la connessione
di un numero di utenti collegati contemporaneo illimitato, la
registrazione su hard disk o chiavetta con invio delle immagini
registrate sul sito del Comune, per cui c’è il collegamento già sul
sito del Comune.
Poi volevo dire che, data la provvisorietà logistica di
questo Consiglio, la sperimentazione utilizza al momento una
sola telecamera. Questa Amministrazione vuole dare alla
cittadinanza un servizio fruibile professionale, per questo
utilizzeremo questa sperimentazione per avere la possibilità di
valutare il migliore impianto e relativi costi. L’obiettivo è quello
di darci degli strumenti di gestione automatica senza presenza di
operatore, che successivamente potranno essere utilizzate da tutte
le future Amministrazioni nella nuova aula consiliare.
PRESIDENTE
Grazie. Consigliere Pedercini. No? Avevi alzato.. (Segue
intervento fuori microfono) come dopo? Va beh.
Consigliere
Algieri.
CONSIGLIERE ALGIERI GERARDO
Se doveva intervenire il collega, rispetto il mio turno
senza..
PRESIDENTE
No, mi sembrava che avesse richiesto prima … (Segue
intervento fuori microfono) ah, ho capito.
CONSIGLIERE ALGIERI GERARDO
Vorrei solo.. velocissimo. Vorrei partire, prima di tutto fare
i complimenti perché oggi è la prima seduta ufficialmente che
l’Amministrazione fa in diretta streaming. Si vede che ogni tanto
il silenzio rumoroso produce degli effetti e mi sembra doveroso,
quando le cose vengono fatte, dare il giusto riconoscimento.
Però, nello stesso tempo, sono un pochettino amareggiato. Non so
se esprimerlo in termini personali oppure come Consigliere
comunale. Perché, nell’ultimo Consiglio, quando ho comunicato
che come Gruppo non facevamo la diretta streaming e, come nella
sana dialettica politica si usano delle parafrasi, mi sono permesso
di dire che, come venivano trovate delle risorse per finanziare un
libro, che sulla qualità sicuramente non entrerò, perché per farlo
vuol dire che l’Amministrazione ha reputato che aveva dei
requisiti di qualità. Poi, stasera ho anche scoperto che era un
vecchio progetto che partiva anche dall’Amministrazione
precedente. Ma, prendere un intervento del genere, con canoni
quasi diffamatori, che possono lasciare intravvedere che si
iniziano ad usare terminolo gie tipo querele ecc. ecc., è una cosa
che, perdonatemi, mi procura tristezza e nello stesso tempo
rabbia. Perché, per come sono fatto io, se ho qualcosa da dire,
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nel bene o nel male, può essere condivisa o non condivisa, la
dico guardando negli occhi le p ersone. Invece noto che si
preferisce far trapelare queste piccole minacce fatte in modo
garbato, che per il carattere che ho io mi procurano un effetto
contrario. Non voglio usare il francesismo che mi fanno
incazzare, però siamo sulla buona strada.
Io non vengo certo qui a fare interventi o a raccontarvi che
ho ricevuto sull’e-mail personale uno scritto di una persona che
io non conosco e questa persona mi invitava di passare dagli
uffici comunali, che mi era stato lasciato il libro con una dedica
personale. Non ho avuto modo di farlo, appena avrò un po’ di
tempo passerò dagli uffici comunali a ritirare questo libro
personale con dedica.
La voglio chiudere qua. Se invece qualcuno vuole
cavalcarla e andare oltre basta saperlo. Basta saperlo e uno si
attrezza.
Io qui voglio continuare a fare politica, politica dialettica,
politica aspra, politica di confronto. Però, se vogliamo andare al
di là della politica, continuo a dire non ci tireremo certo
indietro.
Sul riferimento che ha fatto il Consigliere Baldi , riferito a
voci di popolo per quanto concerne questa consulenza che
l’Amministrazione è propinqua a fare, riferito all’ambito
marketing e comunicazione ecc. ecc., noi abbiamo scritto nel
nostro
non
comunicato,
penso
in
modo
abbastanza
sufficientemente trasparente, che non condividiamo questo
metodo. Però, nello stesso tempo, da persone serie abbiamo
chiuso questo non comunicato in cui riservavamo di esaminare gli
atti ufficiali e solo dopo allora andavamo ad esprimere un nostro
parere su documenti certi. Noi siamo abituati ad operare così.
Però continuo a dire, se vogliamo cambiare metodo di confronto
politico è sufficiente dirlo. Grazie.
PRESIDENTE
A parte che questo tuo messaggio, credo che a molti sia
rimasto oscuro. Nel senso che io, per esempio, no n conosco i
fatti a cui tu ti riferisci. Per cui ritengo che questi messaggi
mandati così, credo che al Consiglio non siano molto utili per
capire esattamente qual era la questione che tu volevi porre.
Allora, le comunicazioni invece, torno a ribadire, de vono
essere comunicazioni che riguardano le questioni di rilievo che
nella realtà comunale avvengono. Io vi lascio la parola, poi non
ho problemi comunque a dire che tutto quello che può essere
risolto all’interno di un confronto tra Consiglieri, Assessori ,
Dirigenti, Funzionari, deve essere ovviamente risolto prima che
ne venga magari il Consiglio a conoscenza. Ripeto, posto che poi
questi messaggi possono essere illuminanti per tutti noi.
Consigliere Pedercini. Poi c’è qualcun altro che vuole fare
comunicazioni? Poi c’è il Sindaco che vuole rispondere, due
comunicazioni che doveva fare. Prego Consigliere Pedercini.
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CONSIGLIERE PEDERCINI MATTEO
Grazie Presidente. Complimenti all’Amministrazione, a
Nicolò, per la ripresa. È giusto qui, credo, ringra ziare anche il
Movimento 5 Stelle che ha fatto questo servizio fino a un paio di
mesi fa o due/tre riprese fa. Credo che sia giusto ringraziare loro
e credo che sia arrivato il momento che sia corretto che lo faccia
l’Amministrazione questo tipo di servizi o. Quindi, complimenti a
lui perché immagino che abbia un po’ seguito tutto lui.
Vorrei ringraziare, credo a nome di tutti i Consiglieri
comunali, anche dei regali da Babbi Natale che sono arrivati sul
tavolo. Peraltro, anche per la frase scelta di Beata Teresa di
Calcutta. Insomma, grazie anche per quello.
Ringrazio il Presidente però più di tutti perché, se non si
fossero fatte le comunicazioni, avrebbe onestamente stonato e il
mio primo gesto era quello di alzarmi e andare via. Nel senso che
credo che ci siano tematiche, quindi lo ringrazio. (Segue
intervento fuori microfono) no, tornavo lo spettacolo alle 10,40.
Quindi lo ringrazio perché sarebbe stato veramente un caso
unico, ma sarò quindi veloce.
Condivido la domanda del Consigliere Baldi e quindi
anch’io chiedo in merito alla legittimità dell’atto al Segretario,
se ci può dare un’indicazione. Mi riferisco alla spesa per il
servizio di consulenza per la comunicazione. Al di là di questo,
però, credo che probabilmente, ed è un dovere sottolineare il
nostro pensiero, non sia una scelta in questo momento così
azzeccata. É un momento di difficoltà, probabilmente anche
dell’Amministrazione, probabilmente si poteva scegliere di
investire su altri settori. Però, questa è una scelta chiaramente
vostra, legittima, e va bene.
In attesa della risposta del Segretario. Questo? Ah, era solo uno.
Era meglio 5 Stelle allora, si sentiva tutto.
Riguardo invece all’altra spinosa questione per la quale il
Sindaco giustamente è venuto a farmi un discorso che in parte
accetto, ma in parte no, però l’abbiamo fatto tra me e lui ed è
giusto che resti tra me e lui.
Ho letto anch’io uno dei due settimanali che sta seguendo la
questione, nella fattispecie la Gazzetta della Martesana, che
effettivamente è andata piuttosto giù chia ra con alcune
espressioni. Non entro nel merito, anche se alla fine i fatti hanno
dimostrato quello che noi abbiamo anticipato già un mesetto e
mezzo fa. Quindi approfitto dell’occasione sicuramente per
augurare al dottor Marzia, che ripeto, avrò piacere a nzi di
incontrarlo spero quanto prima al fine di chiarire una serie di
questioni personali, auguro a lui un buon lavoro. Però, vorrei
citare due questioni. Credo che sulle quali, Sindaco, non
possiamo far finta di nulla.
La prima è la tua espressione. Ci s ono delle mie foto con Simone
Calabrese perché allenava mio figlio, ha detto Stucchi, non vorrei
che il Consigliere Pedercini pensasse che l’ho nominato
Presidente dell’Ente Fiera per quel motivo.
Allora, io spero che il giornalista abbia capito male perch é sennò
mi sento un pochetto preso in giro da te. Nel senso che, questa
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cosa la puoi dire a qualche nonnetta che magari legge la Gazzetta
e dice ah, ha ragione il Sindaco, è simpatico. Ma non mischiamo i
piani. Un conto è una nomina di un Presidente di un Ente che è di
nomina sindacale e pertanto è tua. Liberissima scelta. Pertanto,
per me puoi nominare Presidente dell’Ente Fiera Matteo Renzi, il
mio cane che non ho o Silvio Berlusconi. È uguale. Ho anche
espresso la mia opinione su Simone Calabrese, quindi ti ho già
detto che per me è una persona stimabilissima, ma è una scelta, è
una nomina, spetta te.
Tutt’altra questione è l’altro aspetto, veramente tutt’altra
questione. Nella – ribadisco – legittimità dell’atto, tu hai fatto
un’azione comunque politica
forte, quella di rivolgerti
all’Istituto del comando, un atto legittimo, che però,
indubbiamente, verso il quale non puoi chiedere che ci sia
un’attenzione così prona da parte di tutti quelli che magari hanno
diritto di non pensarla come te.
In questo cont esto, faccio presente peraltro che trovo
estremamente grave, quindi ti invito, al dottor Marzia far
presente che lui non può parlare da politico, come scrive sulla
Gazzetta della Martesana, perché noi sapevamo già che era una
nomina fatta ad un politico. M a, il Signor dottor Marzia, nel
momento in cui diventa dipendente del Comune di Gorgonzola
non deve rilasciare questa dichiarazione. Quando sarà tutto a
posto, dico io vivaddio, vivaddio – non avrò nessun problema ad
esprimere una posizione in merito. (Seg ue intervento fuori
microfono) no, non può farlo. Non può farlo perché è un
dipendente comunale e non è Segretario del P.D. di questo o quel
Comune. Non può farlo. Quindi io auspico che lui non intenda
agire all’interno dell’Amministrazione come al suo pri mo atto.
Poi, io e lui, in faccia mi dirà tutto quello che pensa, io dirò lui
cosa penso di lui e di tutta questa situazione. Grazie.
PRESIDENTE
Ci sono altri interventi di comunicazione? C’è il Sindaco,
poi c’era l’Assessore Basile.
SINDACO
Bene. Allora Matteo, leggo la comunicazione pubblicata
sulla Gazzetta della Martesana, attribuita, visto che è un
virgolettato, a Manuel Marzia.
“Non sono abituato a finire sotto i riflettori, a essere tirato
in mezzo in questo modo non fa piacere. Ci sono però in mezzo
due Amministrazioni pubbliche e, per evitare di creare problemi,
preferisco evitare di commentare fino a che non sarà
ufficializzata la questione. Quando sarà tutto a posto, non avrò
nessun problema a esprimere una posizione in merito”. Quindi
non è una dichiarazione politica. Dice “qualora mi venisse
chiesto, forse potrò dire qualcosa”. Non mi sembra che ci sia un
contenuto politico. Io, invece,
che ci sia credo un altro
contenuto politico quando dice, si dice virgolettato “bocciati fior
di professionisti per favorire un tesserato P.D.” E questa sembra
un’affermazione attribuita a lei.
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Comunque io dico, non dobbiamo inseguire in queste aule
quelli che sono gli articoli che vengono riportati sui giornali. Io,
già la volta scorsa, indicai che questo è il luogo della proposta
politica. Quindi confrontiamoci se vogliamo, e lo dicevo la volta
scorsa, sulle modalità con cui noi intendiamo il welfare. Per
quanto riguarda il welfare è un elemento di investimento, non è
un elemento invece di costo. E su que sto confrontiamoci, non ho
paura a confrontarci, non ho paura a dire quello che abbiamo
fatto nella famosa delibera 143 del 20.11.2013. c’erano scritti
esattamente tutti i passi che l’Amministrazione sta facendo.
Quindi, tutto questo avviene nella massima trasparenza. Quindi
concediamo, qualche volta, magari se qualche giornalista
interpreta male una mia o una tua dichiarazione. Lo sappiamo,
quindi questo fa parte un po’ del gioco e anche della libertà dei
giornalisti.
Due cose volevo dire; non volevo dirle , però, insomma,
visto che siamo nelle comunicazioni.
Una riguarda delle riprese che si sono effettuate nella
nostra città questa mattina da un TV tedesca, la prima rete TV
della Germania, che ha realizzato un programma sul formaggio
gorgonzola. Questa mattina hanno ripreso alcune parti della
nostra città, c’è stata una breve descrizione di come la leggenda
vuole che nasce il nostro formaggio. Nel pomeriggio si sono
recati al Consorzio del gorgonzola, a Novara, per vedere come
viene prodotto questo formaggi o e questa sera, invece, sono in un
ristorante per vedere invece come viene servito oggi questo
nostro formaggio.
Questo è stato possibile per un’ottima collaborazione tra
l’Amministrazione
comunale,
l’Unione
Confcommercio,
il
Consorzio del gorgonzola e la Pro Loco.
La seconda invece riguarda un evento. E, anche qui,
purtroppo, non è stato riportato sulla stampa come avremmo
voluto. Perché, nello scorso lunedì, due secondo me sono stati gli
elementi che superano un po’ questo confronto vostro magari
aspro, ma sincero. Le due votazioni avvenute all’unanimità. La
prima, quella sulla Via da dedicare al Maresciallo Ceccoro e la
seconda sull’ordine del giorno sulla Martesana per il lavoro.
Come riportava nella fase finale, si invitava il Sindaco a
partecipare a q uesto corteo per il lavoro. Io ho partecipato
insieme al Vice Sindaco Alberto Leoni e all’Assessore con delega
al lavoro Gianalberto Balconi e, insieme a tutti i Sindaci, buona
parete dei Sindaci della Martesana, abbiamo sfilato in corteo da
Cassina de’ Pecchi fino al Comune di Cernusco insieme alle
rappresentanze sindacali. Così abbiamo anche ottemperato
all’altro terzo punto che era contenuto nell’ordine del giorno, che
invitava le Amministrazioni a mettersi in rete. Noi abbiamo già
stabilito di incontra rci nel mese di gennaio, abbiamo due o tre
proposte su cui vogliamo impegnarci a lavorare per far sì che il
lavoro, o sia più facile investire all’interno del territorio della
Martesana.
Ecco, qui viene l’invito. Io invito le forze politiche che
hanno dei loro portali, delle loro pagine Facebook, di pubblicare
questo ordine del giorno e le foto, le trovate sul sito del Comune
di Gorgonzola nella sezione eventi. C’è l’ordine del giorno che
abbiamo approvato, ci sono le foto che ritraggono la
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manifestazione. Ecco, questo per rimuovere un po’ il silenzio che
è stato riservato almeno a uno di questi due ordini del giorno che
sono stati votati all’unanimità.
Io dicevo che dal lavoro, da questa crisi non si può pensare di
uscire da soli, ma insieme possiamo uscire . L’abbiamo fatto
lunedì scorso qui insieme, quando all’unanimità abbiamo votato
questo ordine del giorno; l’abbiamo fatto insieme con i Sindaci
della Martesana, alle RSU, alle rappresentanze di alcune imprese
perché il tema del lavoro riacquisti ancora ce ntralità nel nostro
dibattito politico. Certo, forse, magari uno scontro in Consiglio
comunale produce più attenzione rispetto a un ordine del giorno
approvato a maggioranza, che metteva finalmente il lavoro al
centro del nostro dibattito, però, questi son o i nostri tempi,
queste sono le nostre realtà. Quindi suppliamo noi ad alcune
evidenti difficoltà.
Per quanto riguarda la richiesta, sia del Consigliere Baldi
che del Consigliere Pedercini, provvederemo con un comunicato
in cui andremo a dettagliare e ris ponderemo a tutto quanto è stato
richiesto riguardo alla selezione di quella persona che si dovrà
occupare di comunicazione.
PRESIDENTE
Grazie. Assessore Basile.
ASSESSORE BASILE
Una veloce comunicazione. Semplicemente, perché la scorsa
volta non ho potuto intervenire, rispetto al libro in oggetto, che
fu citato in relazione allo streaming, che si trovarono i soldi.
Una precisazione. Nel senso, come peraltro ha appena detto il
Consigliere Algieri, il progetto iniziò con l’Amministrazione
precedente, in
particolare con l’Assessore Pedercini, e
ringraziamo anche nella prefazione. Questo per spiegare che non
si sono trovati dei soldi per pubblicare il libro, come è stato
riportato anche di uno storico vicino al centrosinistra, ma
semplicemente è stato uno storico scelto da un’Amministrazione
di centrodestra e si è deciso di portare a termine questo libro
semplicemente perché di valore.
Mi sembrava doveroso precisarlo perché credo che, rispetto
ad alcune questioni, il confine spesso sia labile tra quello che si
sta dicendo e quello che si vuole lasciare intendere.
Volevo
semplicemente
chiarire
definitivamente
la
questione.
Ne approfitto anch’io per ringraziare il Consigliere
Marchica per lo streaming di questa sera e per ringraziare il
Movimento 5 Stelle per l o streaming delle sere precedenti.
PRESIDENTE
Grazie. Rallegrandomi.. (Segue intervento fuori microfono)
no, no, sono comunicazioni, non c’è diritto a nessun dibattito. Il
Sindaco ti ha detto, il Sindaco ha detto che darà una
comunicazione congiunta tra lui e l’Amministrazione. Dopodiché,
se ti andrà bene, la prossima volta rinterverrai. Se sulle
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comunicazioni dovessimo aprire un dibattito non andiamo a casa
più, per cui.. (Segue intervento fuori microfono) e allora basta,
allora non c’è nulla da..
CONSIGLIERE BALDI WALTER
Scusa Presidente. Però, io ho fatto delle domande tecniche
al
Segretario,
che
penso
che
possa
rispondere
indipendentemente..
PRESIDENTE
Se ti ha detto il Sindaco che risponderà lui e
l’Amministrazione
al
riguardo,
ci
saranno
anche
le
considerazioni giuridiche e formali che il Segretario ti dovrà
dare.
CONSIGLIERE BALDI WALTER
Ho fatto il Sindaco per 5 anni e ho sempre risposto a tutte
le domande, tecniche o cosa, che venivano fatte nelle
comunicazioni. Perché è chiaro che poi rimane il dubbio che
dicevo. Cioè che il nome della persona che gira ormai è a
conoscenza del popolo e va bene, rimaniamo con questo dubbio e
tra qualche giorno …..
PRESIDENTE
Se i social network che tu hai citato aspettano la
comunicazione, il comunicato stam pa, che il Sindaco e
l’Amministrazione faranno nei prossimi giorni, credo che sia
anche legittimo. Poi, ogni Consigliere, se sarà soddisfatto bene,
altrimenti hai lo strumento delle interpellanze e delle mozioni.
CONSIGLIERE BALDI WALTER
Pensavo che almeno alle domande tecniche, senza entrare …
il Segretario poteva anche chiarirle.
PRESIDENTE
Rallegrandomi che finalmente in Cile vi è un nuovo
Presidente socialista, la socialista Bachelet, diamo inizio
all’ordine del giorno. (Segue intervento fuori micro fono) eh, ci
sono ancora. Non qui, ma in Europa e nel Mondo ci sono. (Segue
intervento fuori microfono) no, ci sono, ci sono.
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COMUNE DI GORGONZOLA
PUNTO N. 1 O.d.G. – C.C. 16.12.2013
MOZIONE PRESENTATA DAL CONSIGLIERE SIG.
WALTER BALDI DELLA LISTA “PROGETTO
GORGONZOLA” SULLA SENTENZA DE.CO.
PRESIDENTE
Iniziamo col punto 1 all’Ordine del Giorno: la mozione
presentata dal Consigliere Walter Baldi, della Lista “Progetto
Gorgonzola” sulla sentenza De.Co.
Prego, Consigliere Baldi.
CONSIGLIERE BALDI WALTER
Premesso che la città di Gorgonzola, con decisione
unanime del suo Consiglio comunale, ha deciso di valorizzare i
prodotti del nostro territorio attraverso l’adesione al marchio
De.Co.;
premesso che la nostra città ha dato il nome a uno dei più
famosi formaggi del mondo e che pertanto si è deciso di
ricominciare a produrre lo stracchino di Gorgonzola, con la G
maiuscola;
premesso che a questa decisione si è opposto il Consorzio
del gorgonzola, tanto che la vicenda è andata per vie legali
nonostante i due formaggi abbiano caratteristiche diverse;
premesso che non si hanno notizie di come il Consorzio,
con sede a Novara, sia venuto in possesso del nostro nome e
comunque certo che non viene riconosciuta nessuna royalty alla
nostra città;
considerato che in data 18 luglio 2013 il Tribunale ha
emesso sentenza sfavorevole alla nostra città;
considerato che, a nostro avviso, questa è una sentenza
ingiusta che non tiene conto delle nostre ragioni;
considerato che nessun accordo scritto è stato preso con il
Consorzio dopo questa sentenza, se non generici e teorici
propositi difficilmente realizzabili;
considerato che da questa decisione dipendono importanti,
potenziali sviluppi economici futuri, ma anche e soprattutto
l’orgoglio per la nostra storia, le nostre tradizioni e per il nome
che portiamo;
si chiede pertanto che questa Amministrazione faccia
ricorso all’ingiusta sentenza e prosegua la battaglia legale per la
tutela dei diritti della nostra città.
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Io avevo segnato anche un P.S. in cui si chiede che venga no
invitati al dibattito in Consiglio comunale l’avv. Cavallaro e il
dottor Lagorio, che si sono detti disponibili, affinché tutti i
Consiglieri possano essere informati in maniera completa dei
reali aspetti di questa vicenda.
PRESIDENTE
Grazie. Prima di aprire il dibattito, volevo su questo punto
segnalare che, nell’impossibilità di avere presenti, proprio
perché il Consiglio comunale ha i suoi tempi e questi
professionisti a volte non sono.. almeno, perlomeno era l’avv.
Cavallaro che non garantiva la pr opria presenza, abbiamo sentito
l’avv. Cavallaro nella conferenza dei Capigruppo il 4 dicembre.
All’incontro erano presenti i Capigruppo e, disponibili quella
sera, l’avv. Cavallaro stesso e il Segretario. Quindi, in quella
sede, ha avuto modo l’avv. Caval laro di dirci alcune cose, che
poi magari nell’ambito del dibattito emergeranno. Mentre, con il
dottor Lagorio ho voluto incontrarmi personalmente proprio per
avere anche da parte sua quello che era un suo giudizio sulla
questione. Che, tenuto conto del pa rere espresso dall’avv.
Cavallaro nella seduta dei Capigruppo del 4 dicembre, credo che
possa essere ampiamente riconosciuto come ipotesi di lavoro
degna di essere valorizzata e, quindi, sottoscrivendo quelle che
possono essere le iniziative che l’Amminist razione può e vuole
intraprendere al riguardo. Poi, credo che i Capigruppo che erano
presenti possono intervenire e riassumere in maniera direi
completa. Io poi, alla fine, qualche considerazione ovviamente
la farò io e le considerazioni finali le farà l’ Amministrazione.
È aperto il dibattito sulla mozione. (Segue intervento fuori
microfono) sì, sono uguali all’ordine del giorno normale. C’è il
Consigliere Poma che non vede l’ora di poter intervenire.
CONSIGLIERE POMA FRANCESCO
Intervengo allora subito . Io avrei un discorso da fare, spero
che non sia lungo perché non mi piace fare discorsi lunghi.
Vorrei partire da alcune considerazioni. Prima su quello che
avevo capito negli anni scorsi e, in seguito, sull’approfondimento
che ho ricevuto in questi gior ni.
Da quello che io conoscevo, la De.Co., è una certificazione
di qualità che certifica la denominazione comunale. Di solito,
viene utilizzata per prodotti specifici territoriali molto
circoscritti, cosa che ci ha confermato anche in conferenza
Capigruppo il dottor Cavallaro. E, di solito, certifica prodotti
esistenti. In questo caso, la mia conoscenza anteriore di questa
esperienza, ì stata confermata dal dottor Cavallaro e in seguito
da altre persone, che sostanzialmente e realmente non esisteva un
prodotto in vita. Cioè in questo Comune non veniva prodotto più
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lo stracchino da Gorgonzola. Pertanto si è dovuto percorrere più
che altro una via culturale per restituire alla città un prodotto
che ormai non era più esistente.
Pertanto è stato, io lo definire i un processo culturale
condivisibile. Però, ha comportato una sperimentazione di
produzione e, successivamente, una certificazione documentata di
un prodotto che veniva a nascere. In questo caso è stata
coinvolta, credo una o due aziende agricole della zo na che si
sono fatte partecipi a questo processo culturale e, in seguito, è
stato iniziato questo processo di certificazione.
Come sia venuto a conoscenza il Consorzio del gorgonzola
non lo so. Però, da questa procedura è venuta fuori una
controversia giuridica a cui il Comune di Gorgonzola con questa
sentenza soccombe al giudizio.
Il dottor Cavallaro ci ha spiegato che questa sentenza, nella
sua stesura contiene la possibilità di una strana contrattazione
successiva che potrebbe essere fatta fra il Consorz io e il Comune
di Gorgonzola. Lui auspicava che questa strada venisse percorsa.
Io ritengo che potremmo anche instaurare un dialogo
extragiudiziale post sentenza con il dottor Cavallaro per poter
procedere a una soluzione di questa controversia successiva alla
sentenza, individuando un ipotetico nome da proporre, che fosse
diverso da quello del gorgonzola come formaggio. Si potrebbe
individuare, non lo so, io nella stesura degli appunti ho pensato
‘stracchigo’. Non lo so. Cioè per dire, si individua una.. p erò,
bisogna
partire
dalla
diversità
della
natura
di
questa
controversia. E l’elemento successivo è quello che adesso noi
siamo, risultiamo soccombenti a questa cosa. Pertanto bisogna
percorrere una strada diversa.
Io penso che nella trattazione di questo accordo
extragiudiziale potremmo trattare sia la possibilità di ripartire
questa produzione. Che, come dicono, nell’esistente. E, da quello
che ho capito, anche le aziende agricole non mi sembrano
economicamente particolarmente interessate attualmente a qu esta
cosa. Poi, nello stesso tempo, dovremmo.. intanto non ci
dovrebbero essere ulteriori costi dal punto di vista.. cioè non
dovremmo pagare ulteriormente l’avvocato, anzi dovremmo
contrattare, come avevo dettola volta scorsa, una riduzione della
parcella, che mi sembrava che. Poi, dovremmo intavolare, in
questa discussione, anche una discussione con il Consorzio del
gorgonzola che al punto 5 dei suoi compiti ha quello della
promozione del gorgonzola.
Siccome noi in questa città, con il nome che la città h a e
con le iniziative che facciamo durante l’anno a promuovere
commercialmente
il
gorgonzola,
potremmo
chiudere
la
controversia giudiziaria chiedendo un contributo per le iniziative
culturali che facciamo per la promozione del gorgonzola. E, se
contestualmente troviamo aziende del territorio disponibili a
12
ripercorrere questa cosa senza essere penalizzati da ulteriori
passi che l’Amministrazione possa fare, penso che questo
percorso si possa affrontare. Ritengo che l’Amministrazione
possa anche percorrere qu esta strada.
Ringrazio tutti per avermi ascoltato.
PRESIDENTE
Grazie Consigliere
Consigliere Mandelli.
Poma.
Ci
sono
altri
interventi?
CONSIGLIERE MANDELLI GABRIELE
Grazie Signor Presidente. Grazie al Consigliere Baldi che
ha proposto questo punto dell ’Ordine del Giorno. Però, io
premetto che ritengo un po’ improvvido parlarne in questa sede.
Non perché non sia interessante per la città e neanche perché non
sia appunto interessante l’intento del collega Baldi, in quanto si
è speso tanto per questa De.Co . Il punto è però processuale.
Cioè, in questo momento, nel quale c’è una sentenza di primo
grado ancora appellabile, noi mostrando tutte quante le nostre
riflessioni,eventuali tentennamenti sull’idea di proporre ricorso e
quant’altro, non facciamo altro c he dire alla controparte, o
perlomeno mostrare alla controparte, che in questo caso è il
Consorzio, esattamente tutti i nostri desideri.
Quindi ritengo che una sede migliore sarebbe una sede più
riservata, non così pubblica. Ripeto, non per un discorso di
mancanza di trasparenza e quant’altro, ma proprio per decidere
con serenità i nostri obiettivi, dopodiché agire efficacemente.
Fatta questa premessa, io mi permetto solo di dire quanto
abbiamo detto in conferenza di Capigruppo. O perlomeno, dire
parte di quanto abbiamo detto in conferenza di Capigruppo.
Quindi ritengo che questa sentenza abbia dei margini di
contraddittorietà tra enunciazioni che vanno in una certa
direzione ed enunciazioni che vanno nel senso opposto.
Ritengo che l’avvocato sia sul pezzo c ome si dice, nel
senso che lucidamente ha osservato i pro e i contro delle diverse
azioni che possiamo fare.
Ritengo che il mandato di trattare, all’avvocato, con il
Consorzio, secondo anche l’indicazione che c’è nella sentenza,
una denominazione di questa De.Co. che sia accettabile e
accettata dal Consorzio, sia per il momento la scelta più
interessante. Riservandoci tuttavia di fare appello, riservandoci
appunto la maggiore libertà nelle nostre azioni.
Ripeto, non è che.. cioè mi trattengo. Ecco, scusatem i, mi
trattengo da dire questo. L’unica cosa che osservo, e questo
appunto lo dico come punto di arrivo dei nostri percorsi a
prescindere da quale percorso decideremo di percorrere – scusate
13
il gioco di parole, ma sono un po’ stanco. Nel senso che, o la
trattativa col Consorzio o il ricorso, penso che l’obiettivo nostro
sia quello di avere una De.Co. dove ci sia la parola gorgonzola.
Io, quindi, seguendo magari le indicazioni che dà la
sentenza di non andare a fare confusione con il marchio del
Consorzio del gorgonzola, però mantenendoci la denominazione,
anche perché è la nostra città e quant’altro, non innamorandoci
però, mi permetto solo di dire, della denominazione che abbiamo
voluto assumere perché.. Dico abbiamo, in quanto per il principio
di continuità io prendo tutto ciò che ha fatto l’Amministrazione
precedente e me la metto sulle spalle, non innamorandoci però
esattamente della De.Co. che abbiamo stabilito: ‘stracchino di
Gorgonzola’. Io, invece, terrei il punto sul fatto che ci sia la
parola gorgonzola. Che poi possa essere appunto un’altra parola
visto che stracchino è stata bocciata, qualunque altra cosa ma
dove ci sia come ‘gorgonzola’.
Ecco, non dico altro. Ripeto, tutto questo mio intervento è
trattenuto per non dire altro che possa essere
usa to da
controparte. Grazie.
PRESIDENTE
Grazie Consigliere
Consigliere Algieri.
Mandelli.
Ci
sono
altri
interventi?
CONSIGLIERE ALGIERI GERARDO
Sicuramente, la finalità della mozione è una finalità nobile
perché bisogna mettere in campo, giustamente com e viene fuori
da questa mozione, tutta la bravura dell’Amministrazione, anche
delle opposizioni, per salvaguardare in modo chiaro gli interessi
degli artigiani, della collettività e del nome gorgonzola stesso.
Nella
riunione
dei
Capigruppo,
che
è
stata
interessantissima, con la presenza del legale che ha curato la
vicenda, sottolinea è stata interessantissima, da quello che
ricordo io il problema non era tanto sulla composizione casearia
del formaggio. Ma, in modo molto semplice,il problema risiedeva
proprio nel nome ‘gorgonzola’. E, se ricordo bene, quello che
l’avvocato consigliava, giustamente come sottolineava anche il
collega Mandelli, noi ci troviamo in presenza di una sentenza.
Una sentenza che, leggendola con attenzione, vedendo anche il
tipo di sanzione pecuniaria che è stata comminata come causa
persa, è una sanzione oserei dire quasi simbolica. Perché di
solito, quando uno perde una causa, le sanzioni sono ben più
elevate.
Quello che consigliava il legale era quello di iniziare dei
colloqui informali con i rappresentanti legali del Consorzio,
vedere loro che tipo di interpretazione davano pure alla sentenza
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e che tipo di interventi si potevano fare per giungere ad una
soluzione con la soddisfazione di entrambe le parti. Vorrei, in
questo caso, anche il supporto dei colleghi che hanno partecipato
a quella riunione dei Capigruppo. Perché, giustamente, quello che
sottolineava il legale dell’Amministrazione, era quello di
rafforzare la tesi che noi come città di Gorgonzola prendevamo
atto della sentenza, ma nello stesso tempo ci rendevamo
disponibili a intraprendere una sorta di strada conciliatrice che
poteva portare a determinate soluzioni.
Tra le righe, in quella riunione, ci siamo anche detti che,
vuoi o non vuoi, deve uscire fuori anche la forza dell a politica. È
qui che chi ha responsabilità di governo deve mettere in campo
tutte le sue bravure. Perché, sottolineo, il problema non è tanto
lo stracchino o non stracchino, il problema risiede tutto nella
parola ‘gorgonzola’. Quindi vedremo.
PRESIDENTE
Grazie Consigliere Algieri. Ci sono altri? Consigliere Baldi
CONSIGLIERE BALDI WALTER
Dopo questo primo giro di interventi dei colleghi
Consiglieri, effettivamente mi sembra giusto forse chiarire alcuni
punti.
Faccio una premessa. Io ringrazio il Presid ente Osvaldo
Vallese, che comunque ha convocato la riunione dei Capigruppo
con l’avvocato e ha convocato una cena informale insomma, in
cui ero presente anch’io, insieme al dottor Lagorio. Che, se
qualcuno non lo sapesse, è la persona che ha seguito la fac cenda
De.Co. insieme a noi e all’Amministrazione. Mi sarebbe però
piaciuto che a questo dibattito partecipassero appunto i due
tecnici che di fatto hanno seguito, chi dal punto di vista legale,
chi dal punto di vista materiale della produzione e della
definizione del disciplinare, questa questione. Perché è vero che
c’erano alcuni Capigruppo, però è anche vero che molti
Consiglieri non c’erano, qualche Capogruppo, tra cui il
sottoscritto, che purtroppo sono stato bloccato da un’urgenza sul
lavoro, non c’era, che quindi sicuramente sono convinto che il
dibattito in Consiglio avrebbe potuto avere una profondità
maggiore.
Io, però, vorrei, ribadisco, chiarire alcuni concetti. Cioè
che, questa sentenza, noi abbiamo perso, penso che sia chiara a
tutti. Qualcuno dice eh beh, però, forse, è una… No, noi abbiamo
perso, il messaggio che è passato è che noi abbiamo perso. Che
vorrei che appunto chi non ce l’ha vada a leggersi la sentenza
dove dice: “per questi motivi, il Tribunale di Milano condanna il
Comune di Gorgonzola e la società agricola Invernizzi, che si
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sono resi responsabili di contraffazioni (quindi siamo accusati di
contraffazioni) ci inibisce ogni ulteriore utilizzo della DOP
Gorgonzola” cioè del nostro nome. Perché, una cosa che trovo
abbastanza assurdo e sconcertante: inibisce al Comune di
Gorgonzola e Società Agricola Invernizzi Francesco ogni
ulteriore utilizzo della DOP Gorgonzola. Poi ci dà la multa
insomma ecc. Ci obbliga alla pubblicazione sul settimanale locale
Radar ecc.
Quindi, io sono convinto c he per prima cosa il Comune di
Gorgonzola, la città di Gorgonzola, ha subito un’ingiustizia
giudiziaria. E questa è un’ingiustizia chiara perché, per i motivi
che poi vado a spiegare, ma anche per un motivo molto tecnico.
Perché, a pagina 4 delle motivazio ni per cui poi si arriva a questa
sentenza, il giudice dice: “vista la perfetta corrispondenza di
tipologia del prodotto non è sufficiente ad escludere l’illiceità
della condotta”.
Quindi il giudice dice, siccome fate due prodotti uguali,
allora l’avete copiato. E, era presente appunto il Presidente
Vallese quando il dottor Lagorio, che da buon bresciano è anche
abbastanza caliente, quando ha letto ‘sta cosa gli sono girate le
cose e ha tirato giù anche un paio di saracchi. Però, soprattutto,
ci ha spiegato, in bresciano, rigorosamente bresciano, ci ha
spiegato anche e ci ha ribadito, per chi non lo sapesse, io
qualcosa mi ricordavo però, insomma, non tutto, che i
disciplinari di produzione dei due formaggi sono completamente
diversi. Sono diversi l’uso del latte, per cui noi prevediamo che
possa essere anche caprino oltre che vaccino; sono diversi i
tempi di stagionatura; sono diverse le forme; sono diversi i pesi
di queste forme. Per cui stiamo parlando di due prodotti diversi.
E poi, soprattutto, evidentem ente noi stiamo pensando di portare
avanti un discorso che valorizzi la produzione artigianale,
agricola locale, a fronte invece di una produzione ormai divenuta
industriale, e qui il Consorzio se vuole può denunciarmi, dove
vengono utilizzate ovviamente t utte le procedure per cui si fa un
formaggio industriale. Quindi tutte le sostanze chimiche ecc. ecc.
Quindi noi volevamo veramente fare un qualcosa che fosse
completamente diverso, perché non aveva nessun senso che noi ci
mettessimo a fare concorrenza a u n mostro per dimensioni e
fatturato che è il Consorzio del gorgonzola.
È chiaro che a fronte di una sentenza, che io reputo
assolutamente sbagliata, perché qualcuno ha detto una sentenza
contraddittoria perché dice ma, sì, forse. Sì, però è sbagliata. E,
se io privato cittadino piuttosto che amministratore o ente
istituzionale reputo di avere subito un’ingiustizia, la prima cosa
che faccio è di rivolgermi un’altra volta alle giustizia, visto che
appunto per fortuna il nostro ordinamento giudiziario preveda
che ci sia un primo grado di giudizio, un secondo grado di
giudizio, addirittura un terzo grado di giudizio.
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Quindi, da questo punto di vista, a me sembra la cosa più
logica e normale quella di appellarmi. È chiaro che su queste
sentenze hanno agito tutta una serie di situazioni che ci sono
contro. È chiaro che il Consorzio ha una potenza economica e
politica diversa da quella che ha il Comune di Gorgonzola.
Perché, se voi sempre andate a vedere la questione, è stato il
Ministero dell’Agricoltura addirittur a quello che di fatto ci ha
fatto causa. Ed è contro non solo il Consorzio, ma addirittura è
contro il Ministero dell’Agricoltura che dobbiamo andare a
portare avanti le nostre ragioni.
Però, la cosa che io trovo veramente offensiva, e qui
ribadisco un concetto che mi sta particolarmente a cuore, non è
solo la questione che abbiamo subito un’ingiustizia perché
probabilmente il giudice non ha ascoltato il perito di parte di cui
noi avevamo chiesto evidentemente la presenza e probabilmente
non ha letto evidentemente la documentazione che noi abbiamo
prodotto. Ma, quello che mi dà particolarmente fastidio, è che
questa è un’offesa al nome che noi portiamo. Perché dice
giustamente il Consigliere Algieri, qui non è questione di
stracchino, perché poteva essere i l salame o la marmellata che
non cambiava niente. Qui è una questione che ci stiamo giocando,
è quella del nostro nome. Del gorgonzola di Gorgonzola, con la G
maiuscola. E, la questione della ‘g’ che è diversa, maiuscola/
minuscola, per me è veramente la q uestione principale. Cioè noi
qui stiamo parlando - e nel convegno che è stato organizzato
dalla società Concordiola mi sono risentito delle cose che
sapevo, ma sentite in maniera sempre molto interessante – della
nostra storia, della nostra cultura, le no stre tradizioni, dei nostri
avi che di fatto han fatto sì che, insomma, quel formaggio, che
adesso il Consorzio produce, prendesse il nome dalla nostra città
e su questo non ci sono dubbi. E che, quindi, a qualcuno adesso,
di fatto non solo disconosce ques ta questione che io trovo
assolutamente straordinaria, ma di fatto ci inibisce a far sì che
noi possiamo fare in maniera – ancora ribadisco – completamente
diversa quello che i nostri avi hanno fatto per centinaia di anni
prima che arrivasse il Consorzio. Perché vorrei ricordare che il
Consorzio nasce nel 1970, che da noi c’è stata una produzione di
formaggio, che adesso la De Vizi non so quando ha smesso di…,
che però probabilmente è andata oltre il 1970, che nel 1996 il
Consorzio ha ottenuto il DOP dall’U nione Europea, ma che di
fatto quel passaggio.. cioè, perché il Consorzio prende il nostro
nome? E, come succede da qualunque altra parte, dovrebbe
r i c o n o s c e r e d e l l e r o ya l t y e v i d e n t e m e n t e a l n o m e c h e h a p r e s o , a l
proprietario da cui ha preso questo nome. D i fatto, di tutto
questo non c’è traccia.
Sta facendo una tesi una ragazza, se la conoscete è
Francesca Mele, che mi ha fatto vedere l’inizio di questa tesi,
dove si cita un articolo importante, che è l’art. 12 del CPI, dove
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si parla di pre-uso. Cioè, di fatto, una delle questioni che non so
se il nostro avvocato ha tenuto presente, però c’è un principio
preciso che regola i marchi dove si parla di pre -uso. Quindi, di
fatto, questo è un altro appiglio su cui è importante che noi
andiamo ad attaccarci.
Finisco questo primo intervento con una questione però
molto importante. Si parla tanto, si è parlato, di accordi con il
Consorzio. Ora, è inutile che ci illudiamo. Non c’è nessun
accordo con il Consorzio, il Consorzio non ha nessun interesse a
portare avanti quelli che sono gli interessi, la visibilità della
nostra città. Tant’è che, e me l’ha passato adesso l’ex
Consigliere Benaglio, adesso, è di poche ore fa la notizia che a
Bellinzago Novarese è stato fatto il panino al gorgonzola più
lungo del mondo.
Allora io mi dico, se il Consorzio del gorgonzola avesse
avuto interesse, come diceva il nostro Sindaco, a far sì che si
sviluppasse questa collaborazione reciproca tra Consorzio e città
di Gorgonzola, probabilmente avrebbe fatto di tutto perché il
panino più lungo del mondo al gorgonzola fosse stato fatto nella
nostra città, per esempio. E di questo, probabilmente noi
avremmo collaborato con la nostra capacità produttiva, con la
nostra pro Loco, con la nostra Associazione Concordiola a far sì
ch evidentemente qu esta collaborazione andasse avanti.
Penso di avere finito, per cui ….. dopo.
PRESIDENTE
Grazie.
Consigliere
Scaccabarozzi.
Ferrari,
poi
la
Consigliera
CONSIGLIERE FERRARI GIANDOMENICO
L’argomento è di estremo interesse. Innanzitutto bisogna
dire che Gorgonzola, pur avendo perso a produzione di questo
formaggio famoso nel mondo, da qualche anno, attraverso la Pro
Loco, attraverso Associazioni e di liberi cittadini, sta tentando
un recupero culturale di questo termine e di questa storia. Questa
va difesa! Innanzitutto con l’affermare che non è una leggenda il
fatto che a Gorgonzola sia nato il formaggio gorgonzola, è una
realtà storica riconosciuta dallo stesso Consorzio del gorgonzola.
Quindi stiamo attenti. Quando noi affermiamo alcuni
principi, dobbiamo essere noi innanzitutto a dire no, Gorgonzola
ha dato i natali a questo formaggio per determinate situazioni
storiche e per determinate situazioni socio -economiche. Nel
senso che a Gorgonzola confluivano le transumanze delle
mandrie, che qui nei mesi di s ettembre e di ottobre si fermavano,
e questa produzione veloce ha - perché il latte va lavorato in
fretta, probabilmente anche su questo non c’è una certezza
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matematica _ determinato la comparsa di queste muffe nel
formaggio.
Detto questo, al di là di ques te volontà, bisogna dire che
Gorgonzola non ha fatto molto per tenere alto questa storia. Cito
solo un esempio. Giacciono nelle cantine del Comune, un
migliaio di documenti, libri, contratti, opuscoli, storie, che sono
stati acquisiti dall’Amministrazione precedente, forse anche dalla
precedente alla precedente, e che sono stati poi abbandonati e che
continuano ad esser abbandonati mentre andrebbero valorizzati.
Perché, se è questa convinzione di tenere alto questo nome, che è
il nostro nome e che, dal momento in cui le produzioni locali
stanno scemando, le aziende chiudono, potrebbe racchiudere una
parte di futuro nuovo per Gorgonzola, non si fa nulla per tenere
in piedi questo. Alcune situazioni addirittura sono state
bellamente dimenticate, possono essere tirate fuori in occasione
di Expo. Ecco perché qualcuno ha suggerito l’idea di non far
passare questo tempo. Perché da qui possono nascere situazioni.
Perché a Expo saranno presenti milioni persone, che se c’è
qualcosa nel nostro Comune, collegato con alt ri Comuni, con
altre realtà, supportato dalla Regione Lombardia, dalla Provincia
di Milano, dai Consorzi, potrebbe determinare qualche cosa e far
coincidere con Gorgonzola la sua storia, la sua cultura e la sua
nuova e futura economia. Se però noi lasciamo passare questi
mesi e discutiamo magari di questo fatto della De.Co., che è una
cosa a latere dalla storia del Gorgonzola, riusciremo a portare a
casa poco.
Perché dico questo? Innanzitutto va detta una cosa. Se
l’Amministrazione comunale intende portare avanti questa causa,
e lo può fare, ha tutti i termini per poterlo ancora fare, i tempi
non sono scaduti e finché non viene, come dice l’avvocato,
presentata, notificata questa sentenza, abbiamo almeno 180 giorni
di tempo. Quindi ci riserviamo tutte le pos sibilità. Però, a mio
giudizio, debbo dire che se, come è stato fatto precedentemente,
Gorgonzola rifà un processo da sola, quindi senza avere un
sostegno da parte della Regione Lombardia, la quale perderebbe
una grossa possibilità e magari non ne conosce neanche la
Regione tutti i termini viste le dichiarazioni che ha fatto
l’Assessore regionale, estremamente imprecise, in occasione
della sentenza che è stata resa nota. Se lo fa senza avere la
De.Co. al suo fianco in questa battaglia possibile nei confront i
del Consorzio, rischia di perdere.
Perché rischia di perdere? E perderebbe una seconda volta.
Perché ci sono regolamenti non nazionali, non del Ministero delle
Politiche Agricole, ma dell’Europa, estremamente protettivi nei
confronti dei marchi. Qualcuno avrà seguito le trasmissioni della
Gabanelli non più tardi di un mese fa, che parlavano delle mele
del Trentino, laddove un agricoltore del Trentino non può
chiamare la sua mela con un termine, forse Melinda o forse no,
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non ricordo bene, perché il Consorz io che raggruppa produttori di
mele è padrone del marchio. È come dire, la sentenza però è
molto sibillina in un certo senso. Perché ci dice che voi, se la
chiamate polenta e merluzzo non potete più farlo, ma se la
chiamate pasticcio di mais con pesce vel oce del Baltico potete
farlo.
Allora questo è il punto, come lo vogliamo chiamare.
Dobbiamo stare qui a stracciarci le vesti per dire si deve
chiamare stracchino di Gorgonzola oppure lo possiamo, con
un’aggiunta del termine tradizionale, o antica ricetta, o
Concordiola, che sarebbe magari un termine molto riferito alla
vecchia Gorgonzola, trovare qualche soluzione? Però, detto
questo, dobbiamo essere tutti d’accordo. Io credo che questa
p o t r e b b e e s s e r e u n ’ o c c a s i o n e p e r d i r e o k a y, a b b i a m o q u e s t e
possibilità sul tavolo, sicuramente il Consorzio, io non so se il
Sindaco ha avuto un abboccamento che va oltre le quattro parole
dette in occasione della Sagra o se queste cose non sono a nostra
conoscenza, però, le possiamo sicuramente giocare.
Quindi, se c’è quest a volontà facciamo un organismo agile
che approfitti di tutta questa situazione con l’Expo che devo
venire e rilanciamo questi argomenti. Fermo restando che tutte le
prerogative sono nella nostre mani e il tempo sta per scadere da
un certo senso, ma non è ancora scaduto dall’altro.
PRESIDENTE
Grazie Consigliere Ferrari. Consigliera Scaccabarozzi, poi
Pedercini.
CONSIGLIERE SCACCABAROZZI ILARIA
Grazie. Io credo, e da questo punto di vista in parte
concordo con il Consigliere Mandelli sul fatto che, forse , certe
discussioni, soprattutto in termini di strategie da adottare, sia in
caso di appello che non in caso di appello, vanno prese nelle
segrete stanze, ma non perché devono essere segrete, ma perché
altrimenti vanifica l’attività processuale che una par te decidere
di intraprendere piuttosto che un’altra. Credo che davvero, però,
questo consesso non sia il posto ideale in cui decidere se fare
appello o non fare appello. Perché, posto che c’è una sentenza,
che io non considero ingiusta, perché nel bene o n el male rispetto
i giudici che l’hanno emessa. Posso non condividerla, ma non la
ritengo ingiusta perché parto dal presupposto che i giudici il loro
lavoro lo sappiano fare, abbiano letto le carte. Pur facendo il
mestiere che faccio, continuo a convincermi che i giudici le carte
le leggono. Però, adesso, far decidere di fare appello, vuol dire
scandagliare nei minimi dettagli pro e contro su quello che
bisogna andare a dire. E credo che questo non sia il posto giusto
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per farla questa cosa. Va fatta, con inn anzitutto l’avvocato che si
è vissuto tutte le udienze, ha visto quali atti sono stati proposti,
come sono stati proposti, come sono andati gli esami dei
testimoni, la presenza dei consulenti di parte. Non so se c’è stato
un consulente nominato anche dal T ribunale di primo grado. E,
sulla base di questo, di chi l’ha vissuta direttamente, ragionare
insieme con chi poi alla fine mette la firma, se è il caso o non è
il caso di appellarsi. Cioè se ci sono gli strumenti perché,
ricordiamoci che in appello non si rifà il processo. In appello si
discute sulle carte, su quello che è già stato fatto.
Quindi, fare un appello vuol dire convincersi che ci sarà
una sezione e altri tre giudici che possono dare una lettura
diversa di questi atti. E soltanto un avvocato abi tuato a fare
questi procedimenti per marchi, che è abituato e conosce quei
giudici, ci può dire se effettivamente una cosa di questo tipo si
può fare. Quindi, decidere qui se fare o non fare appello mi
sembra effettivamente esagerato.
Poi c’è un discorso di opportunità. Perché, non nego che
dietro ci sia anche un discorso di costi, a me preoccupa l’idea
che in questa fase l’Amministrazione comunale si debba assumere
delle ulteriori spese assumendosi anche l’alea di una seconda..
cioè della conferma della s entenza di primo grado tenuto conto
dei tempi che corrono e delle necessità che la nostra città ha, che
forse sono altre. Quando volendo guardare, ma qui anch’io mi
rifiuto di mettere tutte le carte sul tavolo perché mi piacerebbe
farlo a tu per tu. Perché in questi giorni ci ho pensato un po’, a
tu per tu con chi poi eventualmente l’appello lo farà. Perché, per
carità, non credo che domani il Consorzio del gorgonzola andrà a
leggersi i verbali del dibattito del Consiglio comunale
di
Gorgonzola, però non è escluso che lo faccia, quindi mi darebbe
due righe fastidio.
Secondo me, ci sono eventualmente altre strade e altre
strade da percorrere, se vogliamo anche giudiziali, se vogliamo
perseguire questa strada, dove sicuramente avremmo più
opportunità di vincere, o quantomeno di mettere lì dei punti a
nostro favore. Però, ripeto, credo che davvero, un po’ perché non
siamo pronti a prendere questa decisione, a me mancano degli
elementi che sono proprio tecnici, e poi perché davvero credo
non sia questo il luogo in cui decidere nel dettaglio,
giuridicamente parlando, se vale la pena o no appellare questa
sentenza. Fatto salvo il fatto che sono d’accordo su tutto quello
che avete detto, che potevamo, csi poteva, ma questo vuol dire
anni fa, battersi di più perché i l nome di Gorgonzola venisse
riqualificato, venisse portato sugli altari. Però, in questo
momento noi dobbiamo far fronte a questa esigenza, per quanto ci
dispiaccia che quello che doveva essere fatto non lo sia stato
insomma.
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PRESIDENTE
Grazie Consigliera Scaccabarozzi. Consigliere Pedercini.
CONSIGLIERE PEDERCINI MATTEO
Grazie Presidente. Ci sono due piani di discussione,
aspettavo che lo si evidenziasse negli interventi che mi hanno
preceduto, ma evidentemente lo devo fare io.
Il primo è quello sul quale si è parlato. Ed è la causa
promossa dal Consorzio. Ho anch’io massimo rispetto dei giudici,
ma ancor di più della giustizia, non sempre vanno a braccetto,
però questo non mi vieta di poter pensare come il Consigliere
Baldi che questa sia assolutamen te una sentenza ingiusta. Credi
di non fare reato di lesa maestà. Sono convinto che, come la
Consigliera Scaccabarozzi, i giudici leggano le carte. Ed è un
peccato perché credo che nel caso specifico sarebbe bastato
vedere e assaggiare una fetta dell’uno e una fetta dell’altro per
capire che uno era buono e non era il nostro. E che, comunque, si
parlava di due formaggi completamente diversi.
Per cui io credo che la sentenza sia assurda, sia assurdo
scrivere “vista la perfetta corrispondenza di tipologia di
prodotto” perché appunto, quello che stavo dicendo, abbiamo
tutti assaggiato il prodotto realizzato dagli Invernizzi e si può
dire tutto tranne che ci fosse una perfetta corrispondenza di
tipologia di prodotto. E questo mi fa dire che sia assurda la
sentenza. Ma è anche immotivata. Ed è immotivata perché nei
motivi della decisione della sentenza stessa si dice”costituisce
una lesione dei diritti derivanti dalla registrazione DOP”.
Quindi, insomma, credo che la mozione del Consigliere
Baldi possa trovare la nostra approvazione. Fatto salvo le
riflessioni fatte dai due Consiglieri comunali che di professione
fanno gli avvocati, ai quali mi rimando in tema di giudizio
legale. Credo che l’intervento della Consigliera Scaccabarozzi, in
questo senso sia stato asso lutamente illuminante.
Però, c’è un’altra analisi. C’è un’altra analisi che è il
secondo piano della discussione, che è la De.Co.
Concordo con la Consigliera Scaccabarozzi in modo
assoluto quando dice che non è il momento, lo dicevamo in tema
di comunicazioni su altra tematica, ma è la stessa cosa, di
assumersi ulteriori spese. Però, tante volte, ci sono spese che
mandano a frutto altre spese. La De.Co. è una struttura che
all’Amministrazione comunale, alla città di Gorgonzola, è
comunque costata molto in questi anni. C’è un atto che riguarda
l’attuazione della denominazione De.Co.; c’è un atto che riguarda
l’evento di Santa Caterina, non leggo il dettaglio per non tediare.
C’è un secondo atto che riguarda la De.Co.; c’è una determina
che è un impegno di spesa di quando si è fatta quella
22
straordinaria presentazione alla città, veramente uno degli eventi
più belli che ricordo in questa città, almeno negli ultimi anni, per
il quale è venuto giù anche un Ministro della Repubblica; c’è
stato poi una mostra dei pr odotti De.Co. Insomma, il totale di
queste spese arriviamo ad avere investito 24.0000 Euro. A questi
soldi, bisogna aggiungere gli incarichi per l’avvocato, compresi
quelli a saldo; bisogna aggiungere l’acquisto di un fondo
librario, al quale faceva riferi mento sapientemente il Consigliere
Ferrari,
condivido
assolutamente.
Credo
che
la
linea
dell’Amministrazione sia proprio evidentemente quella di
inserire questo fondo, come era nelle linee della precedente,
all’interno dell’ex Aula consiliare spero. C’è un ’altra determina
in questo campo. Insomma, la somma di tutto questo porta ad un
investimento di quasi 65.000 Euro. Cioè la De.Co. è costata a
Gorgonzola 65.000 Euro.
Sommo 23.640 Euro della De.Co. a 392 Euro per la
registrazione del marchio, a 14.400 Euro dell’avvocato – l’ho
detto eh – sommo già i 10.000 a saldo – anche questo ho già
detto, è chiaro, poi andrete a contrattare e quindi andremo a
scendere. Se siete bravi a gratis, sennò sono i 10.000 che ci ha
detto lui – ai 25.000 dell’acquisizione della bi blioteca che era
nel progetto De.Co. (Segue intervento fuori microfono) è chiaro
che non è in sé la De.Co. No, mi sembrava di essere stato chiaro,
chiedo scusa. Quindi, nel costo totale di tutto il progetto si ha un
importo di quasi 65.000 Euro. Se consid eriamo che il povero
Assessore Basile, per l’Assessorato alla Cultura, in questo
bilancio ha 15.000 Euro per tutto il mondo cultura a Gorgonzola,
sicuramente sono cambiati i tempi perché dal 2009 -10 a oggi è
cambiato comunque il mondo anche se sono passati tre anni o
quattro, è innegabile che si tratta di un investimento importante.
E qui la scelte sono due. O lo si butta a mare, abbiamo buttato
via 60.000 Euro, magari non quelli dei libri, ma fuori da
contesto.. va beh, abbiamo dei libri, oppure si cerca c omunque di
investire una parte di questa struttura.
Faccio presente.. lo dico dopo.
Quindi, la De.Co. è il secondo piano di discussione che va a
braccetto con il Consorzio e che va a braccetto con questa
sentenza. In questa ottica, io devo dire che sono un po’
arrabbiato perché a fronte di tutti questi soldi, che comunque non
sono pochi, togliamo anche quelli dei libri evidentemente, non
capisco come la De.Co., che ricordiamo è un marchio inventato,
cioè la De.Co. è un marchio che gode della tutela sulle op ere
dell’ingegno e sulle invenzioni industriali, di quel capitolo 1,
titolo IX, libro V del Codice Civile. Quindi è stata una bellissima
intuizione di una persona, o di una serie di persone, questo non
lo so, però non è che stiamo parlando del.. cioè stiam o parlando
di questo.
23
Quindi, di fronte a questo, io non comprendo come sul sito
dei Comuni De.Co. compaia, in Lombardia, Travedona Monate,
Quinzano
d’Oglio,
Gottolengo,
Desenzano
del
Garda,
Castenedolo, Calvisano, Breno, Berzo Demo, Barbarigo o
Barbariga, chiedo scusa, è un paesino visto nella bassa bresciana.
E Gorgonzola? Signori, dov’è Gorgonzola? (Segue intervento
fuori microfono) certo che non c’è, Gorgonzola non c’è. Quindi
io chiedo immediatamente che questa Amministrazione chiami il
titolare di questo sito e faccia mettere Gorgonzola tra i prodotti
De.Co. o ci restituisca parte di questi 65.000 meno i 25 dei libri
che non c’entrano niente. Perché, evidentemente, sennò qui
qualcuno ha sbagliato qualcosa.
Il problema, in questo contesto, è all’origine . Cioè non è né
il formaggio né altro. Il problema è, chiaramente, il termine
‘gorgonzola’. Il Consigliere Ferrari questo ben lo sa, per questo
sostituirebbe il nome di Gorgonzola con Concordiola o con altri
simili. Io credo che noi, invece, la battaglia, penso di
condividere il pensiero di chi ha propostola mozione, al contrario
la si debba fare sul termine orgoglioso della nostra città da cui il
formaggio ha origine. Credo che, quindi, Concordiola o
Argenziola o chiamiamolo come vogliamo, c’entrino poco. È sul
tema Gorgonzola che, a mio giudizio, a nostro giudizio si debba
fare la battaglia.
In questo caso, concordo anche in questo caso
con il Consigliere Baldi, abbiamo incontrato anche insieme più
volte, mi sembra almeno due o tre, il Consorzio, mi sem bra che
possibilità di accordo non ce ne siano. Anch’io, come lui, ho
stortato il naso quando il Sindaco raccontava di questo amore per
cui si è chiusa la faccenda col Consorzio. Certo, noi abbiamo
t i r a t o i n d i e t r o l a m a n o , a b b i a m o d e t t o o k a y, h a i v i n t o t u . U n a
volta il gigante Golia ha battuto il pastorello . Invece, io credo
che il pastorello Davide possa ancora avere una sua parte in
questa scena. E chiedo anch’io all’Amministrazione di valutare,
di valutare, io non so se è il caso di emendare magari la
terminologia così netta che è presente sulla mozione, a seguito di
quanto hanno detto i due Consiglieri che fanno l’avvocato. Però,
sicuramente non tirare indietro la mano di fronte a una
possibilità di rivendicare i nostri diritti, i diritti della nostra
città, di fronte al Consorzio.
Magari ri-interveniamo dopo. Grazie.
PRESIDENTE
Grazie. Ci sono altri Consiglieri? No, prima lasciamo
vedere se ci sono altri Consiglieri. Allora intervengo io come
Consigliere della Lista ovviamente Civica “Città Amica”.
Il motivo per cui non abbiamo portato i professionisti qui è
pacifico, è palese, al di là degli aspetti direi formali, reali e
concreti. Non si sa quando si inizia, non si sa quando finisce il
24
Consiglio comunale, non possiamo chiedere ai professionisti che
vengono a discutere di qualcosa, quando non si sa esattamente
quando questo tema viene discusso. E questo è un aspetto.
Il secondo perché, ovviamente, in un ambito più ristretto si
riescono a sviscerare talmente tanti argomenti da poter
eventualmente trovare anche delle soluzioni plausibili.
Io ho condiviso molto l’intervento che fede l’avv. Cavallaro
nell’incontro che citavo del 4 dicembre. Perché? L’avv.
Cavallaro, che non esclude la possibilità di un eventuale appello,
dice, ovviamente fa il suo mestiere, sono qui per quello, se
l’Amministrazione comunale lo ritiene naturalmente lo farò, però
l’avv. Cavallaro ha fatto qualche considerazione sulla sentenza,
che alcuni Consiglieri hanno già richiamato alla nostra
attenzione, che ci dà qualche possibilità di uscita. E di un’uscita,
se vogliamo percorrerla, piuttosto interessante da percorrere.
Dice, innanzitutto è una sentenza così, anomala, perché
all’interno di questa sentenza dà essa stessa la soluzione
probabilmente del problema. Cioè prospetta, il giudic e
nell’emettere questa sentenza prospetta un modo di risolvere la
questione che è, direi, perlomeno curioso. Non è che in tutte le
sentenze il giudice ti indica esattamente quello che dovresti o
potresti fare per poter eventualmente avere.
Poi, ovviamente, l’altro aspetto, come citava il Consigliere
Algieri ed altri, che l’ammontare dell’indennizzo che il Comune
di Gorgonzola e la Società Agricola deve corrispondere, 3.000
Euro, è talmente irrisorio rispetto alla questione che proprio sta a
significare che il giudice dice, non avete torto, non avete
ragione, non avete torto, diamo una cifra simbolica.
Allora, io credo però che un dovere dell’Amministrazione
comunale, di fronte a una sentenza di questo tipo, sia proprio
quello di valutare tutte le possibilità . Io non so se il giudice ha
letto o meno il capitolato che attiene alla costruzione e alla
fabbricazione del Gorgonzola. Se ha letto che il nostro magari
può essere di capra, se ha letto che il nostro può avere una forma
diversa rispetto all’altra. Non lo so, penso di sì. Chi fa
l’avvocato, mi dice che in genere i giudici leggono le
motivazioni che portano chi deve ovviamente difendere le
indicazioni delle controparti.
Però, questo giudice, in un
passaggio della sentenza dice: “l’uso da parte del Comune e di
Invernizzi della sola indicazione di provenienza geografica del
prodotto, determina tale rischio di confusione. L’introduzione di
altri elementi denominativi o esplicativi di maggiore dettaglio
potrebbe consentire il superamento di ogni equivoco presso la
platea dei consumatori”. E questa è la frase sulla quale l’avv.
Cavallaro ha detto, se voi ovviamente puntate a dover risolvere
questa questione in maniera vantaggiosa, mantenendo anche il
termine di origine, quindi mantenendo il termine ‘Gorgonzola’,
ma specificando ulteriormente.. poi, in quella sede venivano
25
fuori vecchio stracchino di, oppure stracchino della città ridente
di Gorgonzola. Cioè, ecco, poi si possono trovare varie
articolazioni di questa denominazione. Però ritengo, almeno in
quella sede ho avuto la convinzione che, se dovessimo percorrere
questa strada, cioè quella, in prima battuta, di un confronto
serrato con il Consorzio, perché anche gli avvocati del Consorzio
hanno letto questa sentenza e anche gli avvocati del Consorzio
sono consapevoli di questa indicazione che il giudice ha dato. Se
fossimo davvero capaci di arrivare a un confronto serrato con la
controparte, credo, e anche l’avv. Cavallaro aveva naturalmente
espresso una considerazione al riguardo, potremmo avere delle
possibilità. Non dico buone, poche, tante, quello che è, ma delle
possibilità per poter arrivare ad un accordo in questo senso.
Fermo restando che la possibilità, naturalmente poi di accedere
ad un appello, nei tempi che la giustizia prevede, lo possiamo
sempre fare.
Ecco, io credo che in questo senso la mozione vada direi..
non so se poi vogliamo dire respinta, integrata o modificata.
Questo dipende dal proponente. Io riterrei opportuno, se fossimo
così bravi, da poter arrivare ad una soluzione condivisa di quest o
tipo. Si dà incarico all’Amministrazione comunale di andare ad
espletare tutte le possibilità di accordo tramite il nostro
avvocato, con l’avvocato della controparte, con il Consorzio, in
modo tale da evitare naturalmente qualsiasi altro tipo di
procedimento giudiziario. Questa potrebbe essere la soluzione
che io personalmente, come componente politica di questa
comunità locale, mi
sono
fatto
come idea
principale.
Probabilmente è meglio andare ad un accordo piuttosto che
correre, come diceva l’avv. Scacca barozzi, l’alea anche di un
appello che potrebbe naturalmente confermare il giudizio di
primo grado. E, in questo senso, io propongo che la mozione
possa essere, o accolta se il proponente la modifica o, in questo
senso respinta dando però mandato all’Ammi nistrazione di
percorrere questa strada. Grazie.
Ci sono altri Consiglieri? Consigliere Baldi, per il secondo
intervento di 5 minuti.
CONSIGLIERE BALDI WALTER
Sul fatto che i giudici possano sbagliare o meno c’è stato
anche un referendum, una volontà di referendum che andava in
quella direzione. Quindi, anche i giudici sbagliano perché sono
uomini e, quindi, su quello non ci sono dubbi. È solo il Papa, mi
risulta sia infallibile tra gli uomini, però..
26
PRESIDENTE
Quando poi parla solo di.. e qualcun a ltro che però non
possiamo nominare.
CONSIGLIERE BALDI WALTER
Qualcun altro che pensa di esserlo, ma che non lo è neanche
lui.
Ho seguito con molto interesse gli interventi dei
Consiglieri, ovviamente degli avvocati Consiglieri mi hanno
particolarmente interessato. Vorrei, così, in un dialogo
assolutamente sereno, dire al Consigliere Mandelli che però
effettivamente qui non stiamo parlando di una continuità
amministrativa intesa come un’Amministrazione successiva che
eredita dalla precedente certe situazi oni. Che, bene o male, si
trova giocoforza a dover gestire, ma qui stiamo parlando di una
scelta all’unanimità, quindi maggioranza e opposizione, di
un’Amministrazione e di un Consiglio precedenti. Quindi è un
concetto che ci tengo a ribadire.
Sono d’accordo appunto sul rischio di scopertura di carte,
dato soprattutto da tentennamenti che citava, sempre citando il
Consigliere Mandelli. Ed è per questo che, a mio avviso, ancora
di più serve un’azione decisa e forte di questo Consiglio
comunale, che parla però a nome di tutta una città, nel ribadire,
fermi, determinati principi su cui questa città non ha nessuna
intenzione di transigere.
La questione dell’avv. Cavallaro, io penso che, come tutti i
consulenti di parte, con la massima stima che ho perché l’avv.
Cavallaro è una persona che stimo e che ho avuto modo
evidentemente di conoscere molto bene anche dal punto di vista
personale, è chiaro che l’avvocato, penso, sceglie la via
ovviamente che.. non so come si chiama, il mandante
dell’avvocato, il cliente del l’avvocato evidentemente, bene o
male fa in qualche maniera balenare all’avvocato. Nel senso che
è ovvio che, se l’avvocato avesse avuto me come Sindaco
referente, ovviamente avrebbe fatto immediatamente ricorso. È
chiaro che l’avvocato che ha come Sindaco referente Stucchi e la
sua Amministrazione è più possibilista sul fatto di trovare delle
soluzioni alternative. Questo, penso che sia una logica di tutti i
consulenti di parte. Perché, quando ci avevo parlato io
all’avvocato, mi aveva confermato ovviament e che era una
sentenza ingiusta – ribadisco un concetto che mi sta
particolarmente a cuore – che, ovviamente, a una sentenza
ingiusta c’è un’unica possibilità. Che è quella di appellarsi per
vincere in un secondo grado di giudizio.
Parlando, però, evidentemente non di principi, ma di
questioni molto pratiche, noi abbiamo 180 giorni dal deposito
27
della sentenza. La sentenza è stata depositata il 7 di agosto, è
stata emessa il 18 luglio, ma è stata depositata il 7 agosto.
Quindi, di fatto, il 7 di febbraio sca dono i 180 giorni. E,
ovviamente, questo temporeggiare favorisce il Consorzio che ha
vinto la sentenza che noi che invece l’abbiamo persa. Però, di
fatto, siccome dall’8 agosto ad oggi che è l’8 dicembre sono
passati 4 mesi, che cosa è stato fatto mi piace rebbe chiedere, a
me, chiedermi e chiedere al Consiglio e chiedere al Sindaco e
chiedere all’Amministrazione. Perché noi siamo tutti – mi sembra
di poter usare il termine tutti – d’accordo sul fatto che questa
sentenza non ci va bene. Che poi le soluzioni possano essere
diverse, quindi da parte mia c’è la volontà assoluta, e penso
anche, su cui non transigo, di appellarsi, e da parte di qualcuno
ci sono evidentemente posizioni un poco più transigenti, però, di
fatto, quello che io chiedo ad oggi, che cosa a bbiamo fatto dopo.
Dei 180 giorni ne abbiamo già usati 125, tra un po’ ci sono le
vacanze di Natale, poi, di fatto, dopo l’Epifania ci resta un mese
per decidere. Perché questo è un problema. Io non penso che
domani il Sindaco chiama il Presidente del Cons orzio, dice senti,
se lo chiamo stracchino di Melzo ti va bene? Quello ovviamente
di ci di sì. Ma, se lo chiamo stracchino di Gorgonzola quello dice
di no e siamo punto e daccapo. Quindi siamo all’unica possibilità
che ci resta, che è quella evidentemente dell’appello in secondo
grado di giudizio.
Quindi, da questo punto di vista, la soluzione non è una
soluzione che io vedo a portata di mano. Quando io, mi ricordo, a
suo tempo, a fronte della dichiarazioni ..
PRESIDENTE
Un minuto.
CONSIGLIERE BALDI WALTER
Oh la mado’ di già? Sono già passati 5 minuti?
PRESIDENTE
Purtroppo, il tempo corre.
CONSIGLIERE BALDI WALTER
Va beh, continuerò nella dichiarazione di voto. Però, a
fronte delle mie richieste specifiche, e cioè, caro Sindaco, sei
uscito sui giornali in modo trionfale e qualcuno ha scritto è
scoppiata la pace tra il Consorzio del gorgonzola. Sì, ma la pace
unilaterale di quelle dei russi e degli alleati contro la Germania,
che ci hanno diviso in due e ci hanno messo su il muro. Perché, a
28
questo punto ci manca solo che dobbiamo chiedergli il permesso
per mangiarlo il gorgonzola ancora un po’!
Quindi, di fatto, quella è una resa incondizionata. Quella
non è una trattativa che io vado a fare con il Consorzio. Io avrei
evidentemente cercato, se proprio. . da subito una soluzione a una
sentenza che mi è sfavorevole. Non arrivo a Natale sapendo che
il 7 febbraio poi mi scade il tempo per poter fare qualcosa e
quindi di sicuro non riuscirò a fare niente. Però, sono d’accordo..
quanto mi manca?
PRESIDENTE
Praticamente è esaurito. Avrai la dichiarazione di voto per
poterlo fare. Altri? Solo i Capigruppo per un secondo intervento.
Beh, voglio dire, adesso l’Amministrazione, in questo caso, nel
momento in cui il Consiglio delibera, ha un mandato. Non è che
adesso non ci sia nulla. L’Amministrazione ha un mandato e sarà
il mandato che il Consiglio ovviamente gli darà. E, il Sindaco in
questo caso, avrà la forza necessaria, mi auguro, spero, con
l’aiuto di Enti, organismi che magari possono darci una mano,
per poter risolvere positivamente la questione.
Chiuso il dibattito, per dichiarazione di voto? Consigliere
Pedercini.
CONSIGLIERE PEDERCINI MATTEO
Grazie Presidente. Prima delle dichiarazioni di voto, per
capire cosa andiamo a votare, siccome mi sembrava di av ere
compreso che c’era un invito a modificarla al fine di trovare..
cioè sarebbe bello che questa mozione..
PRESIDENTE
Io l’invito l’ho fatto.
CONSIGLIERE PEDERCINI MATTEO
Sì,, sì, no, io guardo il Presidente perché credo che sia
corretto guardare il Presidente.
PRESIDENTE
Io l’invito l’ho fatto, però penso che dalle dichiarazioni
rese poco fa dal Consigliere Baldi mantiene la sua caratteristica.
29
CONSIGLIERE PEDERCINI MATTEO
Dico questo Presidente, perché trovo che sarebbe bello in
questa
occasione
avere
un
voto,
ovviamente,
unanime
dell’assemblea. Quindi sarebbe bello capire chi è la maggioranza,
che intenzioni ha su questa mozione, al fine di far sì che questa
mozione abbia un ..
PRESIDENTE
In questo caso è il proponente che, se vuole avere..
CONSIGLIERE PEDERCINI MATTEO
Sto spingendo Walter a farlo.
PRESIDENTE
Ecco. In questo caso è il proponente. Dichiarazione di voto
allora. Per il Partito Democratico, il Consigliere Riva.
CONSIGLIERE RIVA LORIS
Sono parole grosse.
PRESIDENTE
Parole grosse. Prego, 5 minuti eh abbiamo.
CONSIGLIERE RIVA LORIS
Quel microfono qui fa paura. La discussione su questa cosa
della De.Co. .. A parte che … essere a Forum. È stato anche bello
da un certo punto di vista, però, insomma..
Cioè, tendenzialmente, qu ello che credo che sia volontà
dell’Amministrazione sia proseguire in questa opportunità di
aprire un dialogo con il Consorzio e capire quali possono essere i
termini per continuare ad avere un ruolo in questa partita.
Poi c’è un’altra vicenda, che però è di fondo in tutta questa
storia qui. Nelle discussioni fatte, nelle dichiarazioni fatte, tutti
quelli che hanno detto, cose che sono anche lì sensatissime,
indipendentemente che in qualche modo possono collimare con
quello che penso io, che pensa il P.D. n elle sue diverse
possibilità di espressione. Tendenzialmente si può difendere la
volontà di produrre un formaggio, una cosa, se c’è. Si può fare
un Consorzio se c’è una roba da vendere. Cioè, uno può mettere
in piedi tutto il mondo, può fare tutto quello che vuoi tu. Domani
apro la più grande concessionaria del Nord Italia, però non hai
30
neanche una macchina, per cui va beh, magari poi vendi i vetri
dopo, perché in qualche modo bisogna venirne fuori.
Quindi, tendenzialmente, io credo che il primo sforzo ver o
da fare sia quello di capire se esistono le condizioni di produrre
un prodotto di qualità che possa competere su un mercato che è
complicato senza che sia una sorta di esperimento più o meno
interessante, senza che necessariamente si debba produrre una
cosa che magari poi non si riesce neanche a mangiare.
L’altro argomento, che adesso è un po’ così, magari non
vuole essere una provocazione, però un’osservazione. Ho sentito
da tutti dire quanto era stata importante questa esperienza e il
lavoro straordinario che era stato fatto, la mostra – che, mi
ricordo, ero andato a vedere anche se era un periodo della mia
vita un po’ particolare. Però, io poi, alla fine mi ricordo che
l’Assessore è stato mandato via un mese e mezzo dopo. Quindi,
tendenzialmente ha mess o in piedi un lavoro che non finiva più, è
stata bravissima, ha avuto un’intuizione straordinaria, finalmente
adesso scopriamo le radici di Gorgonzola, facciamo una roba che
ha valore, ci mettiamo a fare questo formaggio, possiamo fare un
disastro. Però non tu! Dice, perché l’idea è troppo bella, secondo
me. Va mica bene, mi sa che ne mettiamo qui un altro. E questa
cosa qua un pochettino insomma.. probabilmente ha aiutato a
complicare un pochettino questa partita qua.
Io resto convinto che sia una cosa int eressante. Sono
convinto che Gorgonzola nel suo nome ha un patrimonio. Cioè, è
inutile.. è facile dedurlo. Allo stesso modo, ha un patrimonio che
è legato a uno dei marchi più famosi del mondo. E,
tendenzialmente, questo marchio, uno dei più famosi del mon do,
che venga declinato in modalità magari un pochettino particolari,
che lo chiamino blue cheese o un’altra cosa per dire che,
comunque, in qualche modo è sempre il nostro gorgonzola, che
già soffre su scala globale di tentativi di imitazione, ci sono in
giro.. la storia del food italiano è fatta di prodotti adulterati, di
mescole, di cose strane, di nomi che si rincorrono, di suggestioni
diverse che cercano di ….. un gusto o un colore che non è più
quello vero. Beh, io credo che se vogliamo entrare in que sto
mercato, io credo che lo possiamo anche fare, abbiamo noi primi,
a tutela della nostra città, del nostro nome, del nostro marchio,
di mettere lì un prodotto che possa stare sul mercato, sia
competitivo, sia vero. Se decidiamo che andiamo avanti con
questa De.Co., con il Consorzio……… non deve essere una roba
che allora.. Dobbiamo avere un prodotto da mettere lì.
Adesso, io è un mondo che conosco per altre vicende, che
sono molto meno divertenti di questa, ma che sono molto più
prossime a quello che viene scartato alla fine di un processo.
Cioè, ma i Consorzi, che trattano frazioni e quant’altro, ce li
hanno! Cioè ….. Consorzio alla carta, se poi di carta non ce n’è.
Che faccio il Consorzio della carta? Non lo faccio. Allo stesso
31
modo, non faccio il Consor zio del gorgonzola se non ce l’ho.
Ecco, prima, cerchiamo di puntualizzare su questa cosa qua.
Quindi, in estrema sintesi, io credo che tendenzialmente la
posizione che è del Presidente, Consigliere Osvaldo Vallese, che
è quello di, nelle pieghe di quello che avete tutti quanti letto con
maggiore attenzione di me e con assoluta competenza - anche se
vi ringrazio perché comunque un pochettino ho imparato. …..
veramente Forum, più accessibile – sia questa la strada. Cioè,
tendenzialmente continuare a restare nella partita senza
necessariamente
rincorrere
un’opposizione
in
appello
e
quant’altro. Che, tra l’altro, se io non ricordo male, però sono
stato un po’ assente, alcune sere un po’ superficiale, mi sembra
fosse già una posizione espressa dal Sindaco un po’ di tempo fa
insomma. Dopodiché, insomma, questi hanno fatto il panino più
lungo d’Italia con su il gorgonzola, noi abbiamo fatto la Sagra
nazionale del gorgonzola, comunque l’abbiamo fatta noi, ce
l’hanno anche lasciata fare. Abbiamo registrato un luogo del
gorgonzola e ce l’hanno comunque lasciato fare.
Io posso anche capire che ci si possa permettere una
situazione di globalizzazione come questa, dove tutti i prodotti,
italiani, sono pesantemente contaminati sul mercato globale, da
infilarsi con un prod otto che non è assolutamente certo, di
qualità e che possa stare su questo mercato. Ci sono tante.. cioè,
una cosa che potrebbe essere bella, sarebbe quello di fare, non
so, l’ultimo stadio di stagionatura del gorgonzola nel Mulino se
ancora non crolla del tutto. Cioè ci sono tante cose che possono
permetterci di stare. Abbiamo l’Expo che ci può offrire
un’opportunità di riflessione, per cui guarda Walter, io credo
sinceramente, per la passione che ci hai messo, è sicuramente
interesse vero di questa vicend a, al di là dell’inciampo con
l’Assessore che se ne è andato, che comunque quella resta,
secondo me potrebbe essere interessante capire se esiste, come
diceva Matteo Pedercini, una posizione che possa essere
riconducibile alla condivisone del Consiglio. Io credo che, ad
oggi, la nostra posizione non possa che essere questa.
PRESIDENTE
Grazie. Altre dichiarazioni di voto? Consigliere Algieri.
CONSIGLIERE ALGIERI GERARDO
Ribadisco la posizione che ho espresso nel primo
intervento. La m ozione ha una grossa valenza di orgoglio.
Perché, come ha anche ribadito l’avvocato in sede di conferenza
dei Capigruppo, il problema non è tanto su come viene fatto il
formaggio, ma il problema risiede proprio in questo bellissimo
nome, che è il gorgonzola.
32
Prendo atto anche del consiglio dato dal Presidente. Nello
stesso tempo, non vorrei trovarmi in una situazione a dover
esprimere un voto positivo o negativo. E, nel mio piccolo, vorrei
aggiungere un’ulteriore soluzione, onde evitare un voto sì o un
voto no. Perché, se uno decide di seguire un percorso,
specialmente quando parliamo di percorsi legali e lo fa insieme a
un avvocato, vuol dire che ripone fiducia in questo legale. Per
onestà mi preme anche dire che l’avv. Cavallaro non è che ha
escluso la possibilità di ricorrer e in secondo grado, ma ha
prospettato un percorso un pochettino più tecnico, più articolato.
Magari la fortuna di avere due legali qui in Consiglio, possono
esprimere il concetto in modo più appropriato.
Quindi io voglio partire dal consiglio che è stato d ato dal
nostro legale. Quello di articolare questo percorso in un modo
che possa portare dei benefici in prospettiva futura.
Ribadisco, mi sento di dare questo piccolo consiglio perché
dopo tutto la mozione chiude con una richiesta forte. Che è
quello di far ricorso subito al secondo grado. Secondo me sarebbe
il caso di, sempre se il Consigliere Baldi è d’accordo, di
riportare questa mozione in sede di conferenza dei Capigruppo.
Perché quella sera, quando c’era la presenza appunto dell’avv.
Cavallaro, il ne Baldi non c’era.
Quindi, secondo me, rifare un passaggio in sede di
conferenza dei Capigruppo, magari se è il caso, questo lo lascio
al Presidente del Consiglio, di valutare se è il caso di invitare
nuovamente l’avv. Cavallaro, e lì effettivamente sarebbe
auspicabile che venga fuori una strategia che va al di là delle
colorazioni politiche oppure di maggioranza e opposizione.
Perché, quello che c’è in ballo adesso è il nome di Gorgonzola.
Dopotutto, fra poco c’è anche la scadenza, come giustamente ha
ricordato Riva, dell’Expo, quello là è un passaggio che può
essere importantissimo sia in termini mediatici sia per le piccole
aziende, per la cittadinanza. Può vedere un bel ritorno.
Ribadisco, se uno si affida ad un avvocato vuol dire che ha
fiducia. Se l’avvocato mi traccia un percorso, logica vorrebbe
che seguo questo percorso. Io penso che uno che fa il mestiere
dell’avvocato, non lo faccia in base a delle sollecitazioni a
secondo della colorazione politica perché parliamo di una
professione che dovrebbe av ere degli interessi superiori, che
vanno al di là.
Quindi, come seconda alternativa proporrei, sempre se il
Consigliere Baldi è d’accordo, di riportare questa mozione in
conferenza dei Capigruppo e, magari quella volta sarà presente
anche il Consigliere Baldi e si potrà dare un giudizio più
completo. Sennò ci asteniamo.
33
PRESIDENTE
Grazie Consigliere Algieri. Consigliere Pedercini.
CONSIGLIERE PEDERCINI MATTEO
Nel
sottolineare
che
quanto
pensavamo,
pensiamo,
l’abbiamo già detto nell’intervento preceden te, compreso l’invito
rivolto all’Amministrazione, ma il Sindaco, nel ribadire
l’attenzione – scusandomi per il gioco di parole – che
Gorgonzola merita sul sito della De.Co., crediamo che con il
Consorzio, Consigliere Riva, a nostro giudizio non ci sia par tita.
Credo che ci tengano buoni questi giorni, poi magari ci terranno
buoni ancora un po’ dopo, ma è una partita veramente
assolutamente impari. E per questo, noi crediamo che non sia
giusto avere paura del colosso.
Quindi, come abbiamo già detto, non ave re paura di sognare
che Davide può sconfiggere Golia. Cosa che, tra l’altro, abbiamo
pensato in tutti questi anni.
È vero, Consigliere Riva, che oggi il formaggio non c’è e
che quello era assolutamente un esperimento. Però, non c’è oggi,
ma può esserci dom ani, può esserci dopodomani. È chiara, è
evidente, la paura del Consorzio di produrre un formaggio che si
può chiamare pinco pallo di Gorgonzola. Il pinco pallo di
Gorgonzola che, seppur totalmente diverso dal gorgonzola, viene
venduto a Taiwan o a Pechino, visto il palato non proprio fino
come il nostro di altri abitanti del mondo, evidentemente
potrebbe causare dei danni al Consorzio. Il vero problema poi è
questo. Perché questo è il vero problema. È il fatto che noi
utilizziamo il nome di Gorgonzola con la maiuscola a fronte di un
gorgonzola con la minuscola. Però, su qui c’è poco da fare. O
facciamo un passo indietro, o facciamo un passo avanti. Il tempo
delle mediazioni francamente è finito perché, se il Consorzio
avesse voluto fare questo passaggio di mediazione, in questi tre
anni l’avrebbe senz’altro compiuto.
L’ultimo punto, peraltro che ci pone a prendere una
determinata scelta, è quello che invitiamo l’Amministrazione ad
investire un po’ di ghelli a fronte di quanto è già stato speso.
Quanto è già stato speso, che avrebbe avuto ancora un’aggiunta
di quasi 17.000 Euro, per due eventi che poi è scelto di non fare,
quindi di fronte a un progetto molto grosso e molto ampio.
Insomma, si è discusso Consigliere Baldi, quindi credo che
il fine sia stato raggiunto. Mi ha anticipato il Consigliere
Algieri, anch’io credo che potrebbe essere saggio ritirare la
mozione per poi vedere quale sviluppo far seguire alla stessa.
Sono disponibile da domani a trovarmi in conferma dei
Capigruppo, quindi credo che il tempo possa essere veramente
accorciato, anche prima di Natale eventualmente do la mia
34
disponibilità per fare questa discussione, non rubando ancora
giorni a una tempistica che è sempre più stringente. Ma,
conoscendo bene il Consigliere Baldi, penso invece che voglia
andare avanti. Qualora lui mi stupisse, bene. Qualora invece
facesse quello che penso e quindi volesse portare avanti la
mozione, noi, convintamente, “Uniti per fare” voteremo a favore.
PRESIDENTE
Grazie.
Altri
Consiglieri?
Consigliera Scaccabarozzi. Prego.
Consigliere
Baldi,
poi
CONSIGLIERE BALDI WALTER
Io ringrazio ovviamente tutte le persone, dal Presidente ai
vari Consiglieri che mi hanno chiesto di ritirarla, emendarla
piuttosto che. Ma io penso che, invece, debba rimanere lì a
stimolo. Cioè una specie di spada di Damocle sulla testa del
Sindaco, che così almeno da domani telefona al Consorzio. Anche
perché non ci sono sinceramente i tempi per fare eventuali
emendamenti, ridiscuterla ecc. ecc. Questo tempo è un tempo
invece prezioso per parl are col Consorzio, visto che la decisione
della maggioranza del Consiglio è questa, per arrivare a delle
conclusioni evidentemente che siano interessanti per la città di
Gorgonzola. Cosa di cui dubito perché, giustamente ricordava il
Consigliere Pedercini, col Consorzio ci abbiamo parlato prima
noi.
Al Consigliere Loris, giustamente, noi la produzione
l’avevamo fatta partire, tant’è che io ho in studio una bellissima
foto che tengo per ricordo e che tengo con affetto, che è il
sottoscritto e il Ministro Brambilla, con in mano una forma e
quella sera in fianco a me c’era anche l’Assessore. Quella sera
l’abbiamo anche mangiato ed era anche buono. Non era di sicuro
un esperimento da piccolo chimico, ma era un esperimento di
un’azienda agricola che fa il formagg io e che ha deciso di seguire
un disciplinare. Che poi ce n’era un’altra di azienda che era
partita, che lo fa tuttora mi risulta, il gorgonzola a base di latte
di capra, che mia moglie compra regolarmente e che è apprezzato
anche da tutti i miei amici.
Quindi esiste una potenzialità, esiste già un essere che è
pronto per partire, ma io ci vedo, a differenza forse di molti
altri, invece, delle grandi potenzialità che possono venire fuori
da questo. Perché, chi l’ha detto che una volta che la strada è
libera, che abbiamo aperto il varco, in questo varco non ci si
infili dentro di tutto e di più e che possa veramente crearci una
realtà vera, reale, produttiva, di occupazione e di lavoro per la
nostra città?
35
Sull’Assessore Faenza, ex Assessore Faenza, io non po sso
che dire belle parole, però, sapete che Nemo è profeta in patria.
Quindi, di fatto, le persone valide vengono capite un po’ dopo, a
posteriori, qualcuno anche post mortem. Però beh, speriamo che
in questo caso venga capito…
PRESIDENTE
Se è presente, qualche scongiuro lo fa.
CONSIGLIERE BALDI WALTER
Lo fa, lo fa. Con affetto lo fa.
Sul discorso invece del progetto globale. È vero, questa è
un’intuizione che penso anche il Consigliere Ferrari l’abbia avuta
da tempo. Cioè non ha senso parlare di un’uni ca cosa. Quindi il
museo, le idee che l’Amministrazione precedente aveva, poi i
tempi sono quelli che sono e un solo mandato non è sufficiente
per fare, per finire i progetti, soprattutto quelli importanti. Però,
di sicuro c’era un progetto. Che era quello del museo, che era
quello della biblioteca, che era quello del recupero del vecchio
mulino. Però, all’interno di tutto questo sistema, la produzione
del gorgonzola era il fulcro, non era uno degli aspetti. Perché a
Expo, che tutti citano, quando verranno qui i giapponesi, non
andranno a Novara a mangiare il gorgonzola, ma magari verranno
a Gorgonzola perché sanno che siamo a 20 minuti da Milano e a
20 fermate del Metro.
Quindi, di fatto, noi arriveranno.. e, come succede
regolarmente, mi dicono quelli dell a pro Loco che arrivano
regolarmente gli svizzeri piuttosto che i francesi e dicono ma
dov’è che lo fate? No, non lo facciamo, lo vendono solo le
bancarelle in Fiera e poi finisce lì la storia.
Quindi, questo non è un concetto da poco. E, legato a
questo concetto che non è da poco, questa non è una spesa quella
che abbiamo sostenuto, questo è un investimento. Il concetto è
fondamentalmente diverso. Qua, i soldi che sono stati investiti e
che comprendevano anche la biblioteca del latte e del formaggio,
anche l’idea di preparare un piano di lottizzazione che potesse
far sì che il vecchio mulino venisse recuperato attraverso i soldi
di un operatore, non quelli pubblici che tanto non ci sono e non
ci saranno mai, anche la visibilità della città che ha tratto da
queste iniziative culturali ecc. ecc.. Tutto ciò erano tasselli di
quel famoso progetto..
PRESIDENTE
Mi spiace ricordare che hai solo 30 secondi.
36
CONSIGLIERE BALDI WALTER
Finisco. O sono logorroico io, o tu hai una clessidra che
non funziona. Perché ve ramente, non è possibile.
PRESIDENTE
Guarda, l’ho testato e ri -testato. Controlla anche tu
CONSIGLIERE BALDI WALTER
Non so, perché veramente c’è qualcosa che non mi torna in
tutti …
PRESIDENTE
Sono 5 minuti eh!
CONSIGLIERE BALDI WALTER
No scherzo, permetti, siamo a Natale …. Presidente.
Quindi, di fatto, io sono convinto che in quest’ottica il
Consiglio comunale, e invito l’Amministrazione a farlo, quando
si parla di continuità amministrativa, che non è il prendersi
l’eredità o la rinuncia all’eredi tà nel caso si ereditino i debiti,
ma è quello veramente di capire innanzitutto quello che di buono
un’Amministrazione ha fatto e che è rimasto a metà per mille
ragioni, per questioni di tempo ecc. ecc., ma che ha valore. Che
l’idea della De.Co. non è un’i dea per fare cultura, cioè io non la
metto la De.Co. nel capitolo Assessorato alla Cultura, e non me
ne voglia Basile, ma lo metterei in capitoli un pochino più ami.
Che sono quelli che riguardano l’economia, l’occupazione, il
lavoro ecc. ecc. perché le po tenzialità di questo progetto vanno
in questa direzione.
PRESIDENTE
Vuoi chiudere modificando la tua proposta o?
CONSIGLIERE BALDI WALTER
No. Come ho specificato, io vorrei veramente che questo
rimanga da stimolo all’Amministrazione per ottenere risult ati.
Che, se poi di risultati ne ottiene, sono ovviamente ben felice.
37
PRESIDENTE
Benissimo. Grazie. Consigliera Scaccabarozzi, poi.. (Segue
intervento fuori microfono) no, i Capigruppo solo, salvo che..
Scaccabarozzi. (Segue intervento fuori microfono ) no, il
Capogruppo ha parlato lui ueh, poi Poma. (Segue intervento fuori
microfono) eh no. Consigliera Scaccabarozzi.
CONSIGLIERE SCACCABAROZZI
Siamo in dichiarazione di voto, giusto?
PRESIDENTE
Dichiarazione di voto, certo. Siamo in dichiarazione di
voto. Prego, prego.
CONSIGLIERE SCACCABAROZZI
Visto il vantaggio di essere da soli? Se mi posso permettere
anche una battuta. Io, il fatto che la Ministra Brambilla poi abbia
la forma di Gorgonzola in mano o sia venuta qui, non è che lo
metto proprio come fiore all’occhiello, se proprio, proprio, lo
vogliamo guardare. Però, anche qui è questione di gusti.
Dicevo, io, il voto di “Insieme per Gorgonzola” sarà
contrario a questa mozione, ma mi spiego perché.
Credo che i passaggi da fare siano altri, condivid o la
posizione del Presidente del Consiglio, ma anche la posizione che
ha espresso Gerardo Algieri. Credo che adesso si tratti di fare un
primo passo, che è venuto fuori discutendo con l’avv. Cavallaro.
Perché, se è vero che l’Amministrazione precedente ha avuto dei
contatti con il Consorzio del gorgonzola, è anche vero che però
non c’era questa frase, che è la chiave di volta di questa
sentenza. Che dice, sostanzialmente, che la sola indicazione della
provenienza geografica è quella che crea il qui pro qu o. Che
nulla esclude di poterlo chiamare aggiungendo qualcosa a questa
denominazione.
Quindi l’idea è, si va dal Consorzio, non il Sindaco, il
legale nostro va dal legale del Consorzio e gli chiede: come
interpretate questa frase? Se loro tirano su il muro su questa
frase, io farei un ritorno nella Commissione Capigruppo per
vedere quale è stata la risposta. Perché, anche il giorno che loro
mettono il muro sulla possibilità di chiamarlo.. come dire? Di
estendere la denominazione del formaggio che si produce a
Gorgonzola, c’è anche la possibilità di lasciare formare un
giudicato su questa sentenza che ci consente di usarla, di
metterla in pratica e, il giorno che ci verranno a dire qualcosa,
38
diciamo, ma signori miei c’è una sentenza passata in giudicato
che ci dice che lo possiamo fare.
Quindi voglio dire, le tattiche da utilizzare poi a seguito di
quello che ci diranno i legali del Consorzio, credo che, come si
diceva prima, siano da discutere in un ambito più ristretto come
può essere la Commissione Capigru ppo.
Credo, tra l’altro, che un’indicazione da dare al nostro
legale andando a parlare con i legali del Consorzio è che faccia
presente questa cosa. Dopo questa sentenza, su tutte le
pubblicità, il Consorzio gorgonzola scrive Gorgonzola con la G
maiuscola. Fino a prima di questa sentenza era gorgonzola con la
g minuscola. Quindi, la sentenza non li autorizza a fare questa
cosa. Barattando sul piatto dell’interpretazione anche il fatto
che, secondo me, noi abbiamo qualcosa in mano per poter dire
che Gorgonzola la G maiuscola è la città e non è il formaggio e
che loro stanno usando in maniera sbagliata.
Dopodiché, ripeto, le idee possono venire e sono tante, però
qui mi fermo perché altrimenti davvero leggono i nostri verbali e
ci fregano.
PRESIDENTE
Grazie.
Consigliere
Poma.
(Segue
intervento
fuori
microfono) no. O gli dai la facoltà di parlare per te (Segue
intervento fuori microfono) perfetto. (Segue intervento fuori
microfono) in difformità dal tuo Gruppo? Va bene. Allora
Consigliere Poma e poi..
CONSIGLIERE POMA FRANCESCO
Io volevo segnalare che speravo che quello che ha detto il
Presidente veniva accolto. Perché penso che per questo
argomento era necessario avere una espressione unanime del
Consiglio comunale. Il fatto di andare a una contrattazione
extragiudiziale e il Consiglio comunale aveva un parere unanime
poteva essere una maggiore forza per l’Amministrazione, però
questo non è avvenuto. Solo questo volevo dire.
PRESIDENTE
Grazie. Consigliere Ferrari perché è in difformità dalla
posizione espressa dal Capogruppo.
CONSIGLIERE FERRARI GIANDOMENICO
No, devo dire innanzitutto che sottolineo l’importanza della
dichiarazione di Loris Riva, che mi trova d’accordo. Però voglio,
39
mi piacerebbe che
intervento perché?
il
Consigliere
Baldi
ascoltasse
questo
PRESIDENTE
Ti ascolta, ti ascolta.
CONSIGLIERE FERRARI GIANDOMENICO
La sua posizione è una questione politica importante, se la
sua posizione esce minoritaria ne perde tutto il Consiglio
comunale. Perché, e qui vorrei che fosse compresa questa cosa ,
se il Consorzio non legge certamente i nostri verbali, ma li
raggiunge la notizia che la posizione di Baldi, che è quella che
figura l’unica che vuole mantenere in piedi la querelle con il
Consorzio è minoritaria, si ritiene già vincitore. Per questo noi
non dovremmo, se tutti quanti abbiamo intenzione di dare valore
a questa situazione della De.Co., non dovremmo permettere che
esca questa posizione minoritaria. Ma dovrebbe essere il
Consigliere Baldi a valutare questo momento di debolezza che si
verrebbe a creare, che è il contrario di quello che lui propone
questa sera.
Noi non ci priviamo nulla ancora in questa fase delle azioni
che potremmo eventualmente mettere in campo, questo deve
essere chiaro. Cioè non c’è stata una dichiarazione dove si dice
che non si perseguirà. Si dà mandato al Presidente del Consiglio,
al Sindaco, di portare avanti questo argomento cercando di trarre
maggior vantaggio per il Comune. Perché sennò – e qui concludo
– il Consigliere Baldi, che ha fatto una battaglia, importante da l
suo punto di vista, ma non solo dal suo punto di vista, si
vedrebbe già di fatto con le gambe tagliate da questo
atteggiamento che risulterebbe minoritario questa sera.
Vorrei far riflettere su questo punto.
PRESIDENTE
Io però tengo a precisare che la posizione che ho espresso,
e altri Consiglieri hanno espresso, non esclude l’appello. Quindi
la posizione, che anche il Consorzio dovesse leggere domani
mattina il mandato che viene dato se il Consiglio lo ritiene
opportuno, il mandato che verrebbe dato in questo caso al
Sindaco è di andare a trattare fino a che non vediamo
un’opposizione netta tale per cui ci consenta la possibilità di
ricorrere in appello. Ecco, è in questo senso che probabilmente la
nostra posizione alla fine potrebbe ricongiungersi se n el
frattempo non si riuscisse a trovare la soluzione a noi idonea.
Comunque, l’ultima e poi si va al voto.
40
CONSIGLIERE BALDI WALTER
Apprezzo la sensibilità e l’astuzia se vogliamo anche, anche
perché può darsi che magari qualcuno del Consorzio sia qui a
sentire il dibattito. Non lo so, qualche sconosciuto. Però, il
problema è veramente quello che diceva di fatto il Presidente.
Nel senso che mi sembra di capire che questo sia un passaggio
intermedio a quella trattativa. Però, io non ho sentito, forse mi
sono disperso e non l’ho sentito, i tempi con cui si debba
prendere una decisione di partenza perché..
PRESIDENTE
I tempi
interveniamo.
sono
i
tempi
che
prima
facciamo,
prima
CONSIGLIERE BALDI WALTER
Cioè nel senso, quale organismo? Perché giustamente si è
detto, il Consiglio comunale è meglio che non discuta di quando
si va a parlare di strategie ecc. ecc. cioè, a questo punto la
prende l’Amministrazione e ce lo fa sapere perché, o la prendono
i Capigruppo piuttosto che..
PRESIDENTE
No, no, no, i Capigruppo no. È l’Amministrazione che
insieme al legale andrà a trattare.
CONSIGLIERE BALDI WALTER
Perché, di fatto, quello che noi dovremo discutere – scusa
Presidente – è la proposta che ci verrà fatta dal Consorzio di
utilizzare a questo punto un nome che non sia stracchino di
Gorgonzola. Perché poi, alla fine, la sostanza è questa qua. Noi
abbiamo chiesto di produrre lo stracchino di Gorgonzola e loro su
questo ci hanno fatto appello. Sia per stracchino sia per
Gorgonzola. Quindi, dei fatto.. E, quello ch e sarà la proposta
alternativa mi viene difficile pensare che ce ne sia una che ci
vada bene.
PRESIDENTE
Ce ne sono, ce ne sono, ce ne sono.
CONSIGLIERE BALDI WALTER
Comunque, i tempi sono fondamentali.
41
PRESIDENTE
I tempi, credo che entro la metà, la fine di gennaio si debba
risolvere. Altrimenti torniamo alla conferenza dei Capigruppo
come suggeriva la Consigliera con la conclusione e poi si vedrà.
Chiusa la discussione con le dichiarazioni espresso, pongo
in votazione la mozione presentata dal Consi gliere Walter Baldi
della Lista “Progetto Gorgonzola” sulla sentenza De.Co. e con le
conclusioni del dibattito così come sono state formalizzate.
I favorevoli:
04
I contrari:
11
Gli astenuti:
Consigliere Ferrari, Consigliere Algieri
Do i risultati della votazione: favorevoli 04, contrari 11 e
02 astenuti Consiglieri Ferrari e Algieri.
(Segue intervento fuori microfono) dopo, dopo lo faremo,
dopo.
42
COMUNE DI GORGONZOLA
PUNTO N. 2 O.d.G. – C.C. 16 DICEMBRE 2013
CEM AMBIENTE – PRESA D’ATTO DELLA
CONCLUSIONE FASE ISTRUTTORIA ED APPROVAZIONE
PROPOSTA DI REVISIONE DELLO STATUTO IN ADESIONE
ALLA QUALIFICAZIONE DI CEM AMBIENTE S.P.A. QUALE
SOCIETÀ IN HOUSE RICONDUCIBILE ALL’AMBITO DEI
SERVIZI PUBBLICI LOCALI IN CONFORMITA’ AL PARERE
N. 531/2012 RESO DALLA CORT E DEI CONTI – SEZIONE
REGIONALE DI CONTROLLO, ED ULTERIORI
PRECISAZIONI IN MATERIA DI “CONTROLLO ANALOGO”.
MODIFICHE DEGLI ARTT. 4, 5, 8 QUATER, 8 QUINQUIES,
9, 12, E 21 TER DELLO STATUTO – PROVVEDIMENTI
CONSEGUENTI.
PRESIDENTE
Passiamo ora al punto
Ambiente – presa d’atto della
approvazione della proposta
adesione alla qualificazione
società in house e tutto
L’Assessore Balconi.
2 all’Ordine del Giorno: CEM
conclusione di fase istruttoria ed
di revisione dello Statuto in
di CEM Ambiente S.p.A. quale
il seguito della deliber azione.
ASSESSORE BALCONI GIOVANNI
Quello che facciamo questa sera è la presa d’atto della
conclusione di tutta la fase istruttoria che è stata fatta verso tutti
i Comuni che compongono praticamente il CEM Ambiente e
dell’approvazione, quindi, della proposta di revisione dello
Statuto che prende atto di due modifiche importanti che sono
state apportate.
La prima modifica è quella relativa agli amministratori
delle società totalmente partecipate, che sono passate quindi da
Consiglio di Amministrazione ad Amministratore Unico. Questa è
una modifica fatta dall’assemblea degli azionisti nel 2008 e nel
2011.
La seconda modifica è quella della presa d’atto del parere
reso dalla Corte dei Conti per verificare la riconducibilità di
CEM Ambiente alle società operanti nell’ambito dei servizi
pubblici locali e alle società strumentali ed affermare in tal modo
un’indicazione sulla prospettiva di breve e medio termine della
società nel rispetto delle vigenti norme.
Sono stati modificati gli artico li 4, che è appunto l’oggetto
sociale, l’art. 5 che è il capitale sociale e le azioni conseguenti;
l’art. 8-quater che è il controllo politico e amministrativo; l’art.
8-quinquies che è il controllo dei soci; l’art. 9 che è la
convocazione e costituzione d ell’assemblea; l’art. 12 è
43
l’attribuzione dei poteri dell’assemblea; l’art. 21 -ter che è le
competenze del Comitato per l’indirizzo ed il controllo.
Ovviamente, questa presa d’atto e questa approvazione,
viene fatta da tutti i Comuni che sono partecipanti al CEM, che
poi verrà dato mandato al Sindaco nell’assemblea dei Sindaci di
renderla operativa.
PRESIDENTE
Ovviamente, questa è una delibera che è già stata vista un
po’ in ambito anche di Commissione. Ci sono i Consiglieri che
vogliono intervenire? Altrimenti mettiamo in votazione il punto 2
all’Ordine del Giorno.
I favorevoli.
I contrari.
Gli astenuti.
Unanimità. Il Consiglio approva.
Approviamo anche l’immediata eseguibilità di questa
deliberazione.
I favorevoli.
I contrari.
Gli astenuti.
Unanimità.
44
COMUNE DI GORGONZOLA
PUNTO N. 3 O.d.G. – C.C. 16 DICEMBRE 2013
RICOGNIZIONE DELLE SOCIETA’ PARTECIPATE
DAL COMUNE DI GORGONZOLA, AI SENSI DELL’ART. 3,
COMMI 27-32, DELLA LEGGE N. 244/2007 –
ADEGUAMENTO AL DETTATO DELL’ART. 14 – COMMA 32
– D.L. 78/2010 CONVERTITO IN LEGGE 122/2010.
PRESIDENTE
Passiamo al punto 3 all’Ordine del Giorno, la ricognizione
delle società partecipate dal Comune di Gorgonzola, ai sensi
dell’art. 3, commi e seguenti. Riferisce l’Assessore Leoni.
ASSESSORE LEONI ALBERTO
La delibera di questa sera è relativa alla ricognizione che
l’Amministrazione intende fare sulle società partecipate del
Comune di Gorgonzola.
Gorgonzola detiene partecipazioni societarie nelle seguenti
società:
- IDRA Patrimonio S.p.A. con una quota di partecipazi one
del 6,158%;
- CEM Ambiente S.p.A. per una quota del 3,49%;
- COGESER S.p.A. per l’11%:
- La società CIED s.r.l., società di informatica in
liquidazione, con il 10,11%;
- La società Gestione Servizi comunali, controllata per il
100% dal Comune di Gorgonzola;
- La società Navigli Lombardi con una partecipazione dello
0,20%;
- Una partecipazione alla Banca Popolare Etica per lo
0,027%.
La legislazione, in questi ultimi anni ha posto una serie di
vincoli molto precisi nella partecipazione degli enti pubblici in
società che devono essere oggi, per poter essere partecipate,
società che svolgono attività di interesse pubblico. Da questo
punto di vista:
IDRA Patrimonio S.p.A. e CEM Ambiente, rispondono a
queste finalità. La prima, che è specializzata nel ciclo integrato
gestione delle acque; CEM Ambiente, anche questa società di
pubblico interesse, ha per oggetto la gestione di servizi integrali
di raccolta, trasporto e smaltimento rifiuti.
La società COGESER S.p.A., che ha anch’essa finalità di
pubblico interesse, ed è la società che gestisce il servizio
pubblico di distribuzione e di misura del gas.
La società CIED s.r.l., invece, che è una società in
liquidazione, è una società che operava sul mercato informatico e
produceva beni e servizi per le pubbliche amministrazioni .
La società Gorgonzola Servizi comunali s.r.l., anche questa
società è da considerarsi azienda che produce beni e servizi
45
necessari per il perseguimento delle finalità istituzionali
dell’ente.
Così pure per la società Navigli Lombardi.
Per quanto riguarda , invece, la Banca Popolare Etica
S.c.p.A., ha per oggetto la società la raccolta del risparmio,
l’esercizio del credito anche con non soci e non rispecchia quelli
che sono i criteri più restrittivi dettati dalla legislazione.
I presupposti per il mantenim ento della partecipazione da
parte del Comune in queste società risale ormai alla
deliberazione del Consiglio comunale del 21 ottobre 2008.
Quindi, considerando, come dicevo poc’anzi, che la
legislazione e la giurisprudenza in questi ultimi anni,
conformandosi anche alla disciplina della Comunità Economica
Europea, hanno progressivamente ristretto gli ambiti delle
partecipazioni locali ponendo vincoli sempre più severi alla
costituzione e alla partecipazione delle società.
Si ravvisa quindi l’opportunità d i fare una nuova
valutazione sul mantenimento delle proprie partecipazioni
all’interno delle varie società dell’Ente.
Riteniamo, come proposta al Consiglio comunale, di
mantenere la legittima partecipazione societaria alle seguenti
società:
- IDRA Patrimonio S.p.A.;
- CEM Ambiente;
- COGESER S.p.A.;
- Società Gestione e Servizi comunali s.r.l.;
- Navigli Lombardi.
Per queste società sussistono i presupposti di legge dal
momento che svolgono attività di produzione di beni e servizi di
interesse generale nonché attivit à necessarie per il perseguimento
delle finalità istituzionali dell’Ente.
Riteniamo, invece, si debba procedere alla dismissione
delle partecipazioni societarie del Comune di Gorgonzola nella
società CIED. Società, tra l’altro, in liquidazione, in quanto i n
questa società non vengono rispettati i requisiti per il
mantenimento della partecipazione, non aveva il bilancio in utile
negli ultimi tre anni, negli ultimi tre esercizi. Quindi prendiamo
atto del fallimento della società e seguiremo il percorso dispos to
dal magistrato per la liquidazione della società.
Per quanto riguarda Banca Popola Etica, pur trattandosi di
una partecipazione che ha un valore sostanzialmente simbolico,
sono circa 5.000 Euro il capitale investito in questa società, la
detenzione di questa partecipazione non è da ritenersi
compatibile con il vigente ordinamento in materia di
partecipazioni societarie non avendo, questa società, per oggetto:
attività strettamente necessarie per le finalità istituzionali del
Comune di Gorgonzola.
Per quanto riguarda, invece, la società GSC s.r.l., oltre ad
avere i requisiti di cui prima parlavo, la società comunque ha un
fatturato, anche questo rispetta un altro requisito imposto dalla
normativa, nel complesso con almeno il 10% di fatturato nei
confronti di soggetti diversi dall’Ente ed è una società che ha
presentato, come dicevo prima, i bilanci in pareggio.
Quindi, nella sostanza, quello che l’Amministrazione
propone al Consiglio comunale:
46
-
di autorizzare il mantenimento delle partecipazioni
possedute dal Comune di Gorgonzola in IDRA Patrimonio
S.p.A., CEM Ambiente, COGESER S.p.A. e Gestione
Servizi Comunali s.r.l. nonché Navigli Lombardi;
- di dare atto che queste società partecipate svolgono attività
di produzione di servizi di interesse generale e che q uindi è
legittimo il mantenimento della partecipazione;
- di procedere contestualmente alla dismissione delle
partecipazioni detenute da Gorgonzola in CIED s.r.l.,
società in liquidazione e Banca Popolare Etica;
- di autorizzare gli uffici competenti all’adozi one degli atti
necessari per la vendita nell’anno delle quote di
partecipazione in Banca Popolare Etica.
Dalla discussione che abbiamo avuto in Commissione
Bilancio è emersa la volontà e anche l’interesse da parte
dell’Amministrazione di mantenere un inter vento in questo
Settore. Si tratta di una partecipazione nel capitale della Banca.
Quindi è ovvio che il ricavato dalla vendita delle azioni non può
essere trasferito in una spesa, ma possiamo trovare, qui il
Consiglio comunale potrebbe dare anche delle in dicazioni e fare
una riflessione comune, dare dei suggerimenti per un
investimento
da
attuarsi
in
organismi
o
società
che
legittimamente possiamo detenere nel nostro portafoglio di
partecipazioni.
PRESIDENTE
Grazie Assessore. Consiglieri Baldi, poi Poma. Prego.
CONSIGLIERE BALDI WALTER
Alcune domande tecniche. Come è possibile procedere alla
dismissione con una liquidazione in corso? Penso che si debba
aspettare la fine della liquidazione, perché che cosa..
ASSESSORE LEONI ALBERTO
Sì, sì, è così. Part ecipiamo, non facciamo.. ovviamente
siamo coinvolti nel processo di liquidazione. Oggi abbiamo un
capitale residuo di circa 18.000 Euro in questa società.
CONSIGLIERE BALDI WALTER
Però tu hai detto, scusa Assessore, che noi adesso stiamo
deliberando una dismissione a CIED che non possiamo di fatto
fare. Perché, se c’è una liquidazione in corso, cosa dismettiamo?
Che sarà tutto sotto tutela evidentemente del giudice
fallimentare. Perché c’è qualcosa, magari il Segretario mi può
dare una notizia più precisa. Ed è la prima domanda.
La seconda domanda. Volevo sapere, noi abbiamo azioni in
Banca Popolare Etica, mi hai detto per circa 5.000 Euro. Quanto
ci abbiamo investito in Banca Popolare Etica per 5.000 Euro e
quanto hanno “reso”. O, comunque, il concetto è, noi abbiamo
messo una certa cifra, a parte la presenza simbolica, ma questi
5.000 Euro che Banca Popolare Etica ha usato per noi, cosa li ha
47
usati per fare negli anni in cui abbiamo mantenuto la componente
di quota azionaria?
ASSESSORE LEONI ALBERTO
È una partecipazione azionaria dello 0,027% nel capitale
della società. Non ..
CONSIGLIERE BALDI WALTER
No, non mi interessa di sapere.. io sono azionista della
FIAT e compro azioni a 2 Euro e dopo 10 anni esco a 4 Euro o a
0,5 Euro, nel frattempo però vogl io sapere cosa ha fatto essendo
azionista, cosa ha fatto la società di cui sono azionista in questi
anni in cui di fatto ho partecipato alla società. È un’idea,
insomma penso che arrivi dalla finanza, non dall’etica in questo
caso. Ed effettivamente, a que sto punto, se la legge non mi
permette di partecipare a Banca Popolare Etica perché di fatto
non strettamente necessario al perseguimento delle finalità
istituzionali proprie dell’Ente, che di fatto però non è
esattamente così perché tra le finalità istitu zionali dell’Ente c’è
anche quella di fare, possiamo dire etica, per non dire
beneficienza. Però, se noi usiamo quei 5.000 Euro per fare, come
tu dici, etica o beneficienza, di fatto facciamola stessa cosa. Cioè
c’è anche qui, secondo me, un contrasto di b ase tra l’uscire da
una banca per poi spenderli con la stessa finalità con cui siamo
dentro nella banca. Secondo me.
L’ultima domanda. Io so, perché appunto avevo seguito la
questione di GSC, che GSC di fatto è vero che nel 2011 ha
fatturato il 10% nei con fronti di soggetti diversi dall’Ente, ma
era COGESER di fatto. Perché, di fatto, COGESER riconosceva a
GSC, possiamo dirlo, non penso che sia una cosa segreta, una
serie di mini appalti per poter mantenere il 10%, perché sennò
COGESER ci chiude dall’oggi al domani visti i canoni stringenti
del nuovo Decreto Legge. Per cui, di fatto, per quest’anno
COGESER è riuscita a mantenere - la domanda che ti faccio visto
che ormai l’anno è finito – questo 10% in quanto so per certo che
COGESER non passa più certi tipi di allacciamenti così a GSC?
PRESIDENTE
Consigliere Poma.
CONSIGLIERE POMA FRANCESCO
Mi fa piacere sentire dall’Assessore che nella Commissione
Bilancio c’è stato, io non ero presente, una discussione intorno
alla nuova destinazione di questi fondi ne lla sfera comunque
etica ho capito. Ho capito bene? Non lo so, poi comunque me lo
dirà.
Io, però, volevo segnalare una cosa, un mio pallino
personale che qualcuno già conosce. Che è la costituzione di una
banca del credito sociale in collaborazione con le Associazioni
del territorio in cui Gorgonzola ha un profilo che si distingue.
Penso che questo, a me farebbe piacere che l’uscire da Banca
48
Etica e recuperare soldi possa essere la prerogativa a cui il
Comune di Gorgonzola consideri questa mia idea, che pos sa
essere valutata e in futuro realizzata, per essere un modo per
creare un nuovo modo di essere vicino all’etica di una comunità.
Grazie.
PRESIDENTE
Grazie. Consigliera Scaccabarozzi. Ma c’è un microfono
solo che gira adesso? Dove sono i microfoni?
CONSIGLIERE SCACCABAROZZI ILARIA
Anch’io volevo chiedere una cosa. Ma questa normativa a
cui si fa riferimento nel titolo della delibera del Consiglio
comunale, io me la stavo guardano, non si applica mica ai
Comuni sopra i 30.000 abitanti? E quelli sotto i 30.000 abitanti,
a meno che le società non abbiamo dei requisiti che però non
avete evidenziato. Cioè dice: non si applicano a meno che le
società a cui si partecipa abbiano il bilancio in utile degli
esercizi, gli ultimi tre anni e così via. No? o ho sbag liato a
capire?
PRESIDENTE
Ci sono altri interventi? Assessore Leoni.
ASSESSORE LEONI ALBERTO
Per quanto riguarda CIED, la società è in liquidazione. Con
questo atto, ovviamente, non possiamo che partecipare al
processo che è in atto e che probabilment e non porterà al
riconoscimento del capitale residuo nel quale abbiamo investito,
che attualmente è ancora investito dal Comune di Gorgonzola.
La formulazione, adesso non so Segretario se qui può dare
adito, ma nella sostanza la linea, l’indirizzo è che no i
partecipiamo al percorso di liquidazione e, quindi, decadrà
questa società, non essendo necessario altro atto da parte nostra.
Questo io ho inteso leggendo la delibera.
PRESIDENTE
Il Segretario concorda.
ASSESSORE LEONI ALBERTO
Non lo vedevo. Come di cevo prima nella presentazione, non
stiamo deliberando sulla base di una scadenza, un termine
tassativo. (Segue intervento fuori microfono) sì, prego.
CONSIGLIERE BALDI WALTER
Penso che sia una questione, per carità, molto tecnica. Però,
noi stiamo deliberando, perché c’è scritto delibera, per le
motivazioni di cui in premessa, di dare atto ecc. ecc., di
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procedere alla dismissione della partecipazione detenuta nel
Comune nella società CIED s.r.l. Ma noi non possiamo procedere
alla dismissione se questa è in liquidazione. Almeno.. per quello
che mi risulta. Cioè, prima.. per questo mi piaceva sentire il
Segretario. Cioè, prima bisogna aspettare penso la procedura
fallimentare per poi avere potere su qualcosa che in questo
momento non hai. Perché non puoi.. non conti più tu se è finita
nelle mani del giudice fallimentare. Non è più tua, quindi non
puoi dismettere una cosa che non è tua. Penso che sia delibera..
adesso ci sono dei tecnici, per carità, che ne capiscono più di me,
per questo chiedevo al Segreta rio. Ma penso che, o è inutile o
non è possibile secondo me procedere a una delibera di questo
tipo.
PRESIDENTE
Prego ….
SEGRETARIO
Direi che la procedura della liquidazione non è più in mano
nostra, ovviamente è una procedura che si deve concludere. P oi,
su questo, io riterrei di sì. Cioè si prende atto che evidentemente
il Comune non ha più interesse.. cioè non ci sarà più nel
patrimonio del Comune la partecipazione. È chiaro che però la
dismissione è in mano a.. sì, possiamo cambiare anche la
formulazione. Di prendere atto della procedura fino alla
conclusione.
PRESIDENTE
Assessore. Facciamo concludere all’Assessore, poi..
ASSESSORE LEONI ALBERTO
Io ho colto l’osservazione di Baldi e credo che sia
pertinente. Per come ho inteso, con questa deliber a noi diamo
mandato all’Amministrazione di seguire il processo al percorso
di liquidazione non accampando più poi comunque interesse nella
società. Quindi sì, potrebbe essere temporalmente successivo il
nostro interesse alla chiusura della società. Non so, Segretario,
se da questo punto di vista possiamo introdurre..
PRESIDENTE
Adesso sta formulando un’ipotesi diversa.
ASSESSORE LEONI ALBERTO
.. un chiarimento, ma è chiaro l’indirizzo che questa
Amministrazione non intende comunque mantenere, a nessun
titolo, partecipazioni in questa società ancorché ci fossero
risultati del giudice che non portino alla liquidazione completa.
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PRESIDENTE
Consigliere Algieri.
CONSIGLIERE ALGIERI GERARDO
Velocissimo, proprio su questa storia della liquidazione. In
Commissione Bilancio, non si era parlato di messa in
liquidazione
coattiva,
ma
era
una
liquidazione
decisa
dall’assemblea dei soci il 15 dicembre 2010. Hanno deliberato,
hanno votato di mettere la società in liquidazione. Quindi non è
un tipo di azione coattiva con incarico dato al Tribunale.
Fatta questa premessa qua, quello secondo me che va
sottolineato è la scelta che uno deve fare.
Nel corso degli anni si sono create svariate società,
sicuramente non sarà il caso di queste società menzionate in
questa che è stata messa in votazione, ma vi erano svariate
società che, volenti o nolenti, erano diventate, come posso dire?
Scusate il termine improprio, dei piccoli carrozzoni politici. Cioè
servivano anche per distribuire in …. un po’ di poltroncine.
Senza entrare nello specifico, se prendiamo come esempio
il caso della società CIED, vediamo che questa società ha visto il
Comune di Gorgonzola entrare nel capitale nel 1999 con 670
azioni pagandole, come prezzo di acquisto, 64 Euro. Subito, con
il seguire degli an ni, vi è stato un susseguirsi di aumenti di
capitale con conseguenze di acquisto di altre azioni e i bilanci
non hanno mai avuto, specialmente negli ultimi anni come è stato
citato, un ritorno in termine di beneficio per l’Amministrazione e
per i cittadini di Gorgonzola. Il 2010, l’assemblea dei soci decide
di metterla in liquidazione.
Il residuo, partendo da investimenti che vanno da 43.000
Euro in avanti, ci troviamo, ad oggi, con un residuo di 18.000
Euro. 18.000 Euro, come è stato sottolineato, che dif ficilmente
verrà recuperato. Se la finalità che ci diamo noi come Consiglio è
quello di sfoltire società che rischiano di essere improduttive e,
nello stesso tempo vanno a togliere risorse economiche alla
comunità ben venga; se poi invece si vuole fare una sorta di
tatticismo o altre……, penso che lasciano il tempo che trovano.
Io personalmente, lo dico con molta chiarezza, se si fa una buona
potatura di alberi che non producono frutti, penso ben venga,
perché le vacche grasse sono terminate, sennò il prezzo lo
pagheranno sempre i cittadini.
PRESIDENTE
Grazie Consigliere Algieri. Consigliere Pedercini.
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CONSIGLIERE PEDERCINI MATTEO
Soltanto per un’ulteriore domanda alla comunque già chiara
esposizione dell’Assessore. Quando è stata presentata uguale
delibera in un Consiglio comunale l’ultima volta?
ASSESSORE LEONI ALBERTO
L’ultima ricognizione è stata fatta il 21 ottobre 2008.
quindi riteniamo, in un contesto legislativo alquanto complicato
e confuso, ma con un indirizzo molto chiaro da parte della Co rte
dei Conti, da parte della legislazione nazionale e anche
regionale, di ridurre le partecipazioni societarie, mantenendo
soltanto
interessi
nelle
società
che
svolgono
funzioni
strettamente inerenti alle finalità dell’Ente.
Quindi, da questo punto di vis ta, siamo assolutamente
dell’idea che debba essere fatta questa revisione chiudendo la
nostra partecipazione in Banca Etica, che ha svolto nel settore
creditizio un ruolo inizialmente anche di sostegno alle aziende
che operavano sul territorio, comunque in settori particolarmente
sensibili dal punto di vista etico al sostegno a piccole imprese
con forme di micro credito ecc., ma che oggi nella sostanza sta
svolgendo
un’attività
creditizia,
come
ricordava
anche
nell’incontro della Commissione Algieri, è un’a ttività creditizia
ordinaria con condizioni nemmeno particolarmente favorevoli
alla clientela.
Quindi riteniamo assolutamente non più necessaria la nostra
partecipazione.
Per quanto riguarda sempre dicevo CIED, l’indicazione è
questa. Che è di seguire il p ercorso di liquidazione della società,
dando mandato però all’Amministrazione di mantenere la volontà
ferma di uscire dalla compagine.
PRESIDENTE
Scusa Assessore. Al riguardo si è provveduto ad una
integrazione, diciamo una postilla, relativa al CIED, la ddove si
dice: si sta procedendo ad opera dei liquidatori allo scioglimento
della società, si aggiunge: si procederà alla dismissione una volta
chiusa la procedura di scioglimento della società stessa. Quindi
è un’ulteriore specificazione del provvediment o.
ASSESSORE LEONI ALBERTO
Scusa, una piccola precisazione. Per quanto riguarda CIED,
che ha una storia estremamente tormentata, c’è da dire che nel
2007 con la vendita, con la gara di aggiudicazione della società,
il Comune è rientrato per circa quasi 5 0.000 Euro, 49.179 Euro,
dal proprio investimento. Quindi diciamo che la perdita in conto
capitale non è secca anche se è significativa.
Ritengo, per la tipologia di questa società, sia stato un
errore anche forse nel passato operare in un settore, quello
informatico, altamente volatile e di difficile gestione.
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PRESIDENTE
Ci sono altri
Consigliere Baldi.
interventi?
Prego,
il
microfono
per
il
CONSIGLIERE BALDI WALTER
Un’altra domanda, altre due domande per la precisione di
cui non ho avuto risposta. Un a era sulla Banca Popolare Etica.
ASSESSORE LEONI ALBERTO
Ho risposto. Ho detto che le finalità erano di un certo
tipo……
CONSIGLIERE BALDI WALTER
Sono cambiate. Però, tanto più, cioè hai detto che di fatto…
ASSESSORE LEONI ALBERTO
Diciamo che nella p rassi, in realtà oggi non.. A parte il
fatto che comunque è un banca ordinaria, di credito ordinario,
quindi non potremo mantenere le partecipazioni. E, comunque,
anche le attività di questa banca non giustificano più a mio
parere ..
CONSIGLIERE BALDI WALTER
Ancora di più. Alla luce appunto della parziale risposta,
dicevo, i nostri 5.000 Euro, io avevo chiesto notizie dei nostri
5.000 Euro. Cioè quanto erano all’inizio e quanto ..
ASSESSORE LEONI ALBERTO
Adesso.. verranno vendute a mercato, le azioni so no.. il
valore della partecipazione azionaria è quella, è chiaro che
dovranno essere vendute, non credo che sia stata quotata in
borsa, quindi verrà negoziata sul mercato ristretto la vendita di
queste azioni. Onestamente, non so quale sia il corso delle a zioni
in questo ……
CONSIGLIERE BALDI WALTER
È possibile saperlo, Segretario, a quanto siamo entrati,
quanto tempo è passato e quanto valgono adesso, dopo che le
abbiamo vendute in un valore teorico. Perché, se siamo sul
mercato ristretto, sappiamo bene c he il prezzo lo fa chi compra e
non chi vende. Per cui, visto lo scarso flottante, suppongo che …
PRESIDENTE
Te lo faranno sapere.
53
CONSIGLIERE BALDI WALTER
Ecco, mi piacerebbe saperlo.
ASSESSORE LEONI ALBERTO
Sicuramente daremo comunicazione.
CONSIGLIERE BALDI WALTER
Un’altra cosa che avevo chiesto era la situazione di GSG
riguardo quel famoso 10% che è condizione sine qua non per
poter rimanere in piedi, oltre a quella del bilancio dei tre anni
attivi. Cioè, di fatto, se GSC riesce ancora a fare, attraverso
appunto quel 10% di fatturato non al Comune, perché sennò è
chiaro che ce la contestano come una scatola cinese, ma riesce
ancora ad avere vita propria di almeno il 10% del fatturato.
Volevo sapere se anche questo..
ASSESSORE LEONI ALBERTO
Facendo riferimento al bilancio 2012, che è l’ultimo
deliberato, sì. E, per quanto riguarda il 2013, la valutazione è
positiva. Sì, dovrebbe essere all’interno del 10%. Non dovesse
essere più verificata questa condizione, dovremo tornare a fare
una riflessione sulla società e sulla partecipazione. Anche perché
abbiamo il 100% di questa. Più che una partecipazione, una
riflessione per forza di cose sulla società.
CONSIGLIERE BALDI WALTER
È una riflessione che già eravamo stati costretti almeno a
cominciare. Per questo che te l’ dico, perché sai che la cosa era
g i à i n c o r s o d i e s s e r e . O k a y, g r a z i e .
PRESIDENTE
Grazie. Ci sono altri interventi? Dichiarazioni di voto?
Consigliera Scaccabarozzi.
CONSIGLIERE SCACCABAROZZI ILARIA
Il voto di “Insieme per Gorgonzo la” su questa delibera sarà
contrario. Sarà contrario per questo motivo. Sostanzialmente
perché il voto è contro la decisione di uscire da banca Etica. Mi
stupisce il fatto che un’Amministrazione che si dice di sinistra,
dica stasera, un Assessore dica che secondo lui le finalità di
Banca Etica non hanno niente a che vedere con le finalità
istituzionali del Comune di Gorgonzola.
Per delucidazione, su Wikipedia dice che gli obblighi di
Banca
Etica
sono
l’eticità
degli
impegni
finanziari,
l’autodeterminazione del tasso, la nominatività del rapporto e la
trasparenza. Sono quattro concetti fondamentali se vogliamo dare
una svolta a un sistema di finanza che di fatto uccide le persone
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invece di aiutarle. Banca Etica è stato un modello ed è l’unico
modello alternativo alla finanza così come concepita. Finanza che
strozza tutti. Finanza, banche che strozzano tutti.
Quando il Comune di Gorgonzola decise di entrare in Banca
Etica, Giunta Lampertico, e qui c’è gente che era in Giunta con
Lampertico, decise di entrare i n Banca Etica facendo una precisa
scelta politica di sinistra. Adesso uscire, spiegatemi dove sta la
decisione, da che parte politica sta questa decisione. Sono 5.000
Euro, potevano anche essere 2.000 Euro, però, non mi si venga a
dire che usciamo perché poi questi 5.000 Euro li investiremo da
qualche parte con finalità etiche. Perché poi voglio vedere alla
prova dei fatti. Alla fine non succederà niente. È un segnale
chiaro quello di stare in Banca Etica. Voglio dire, un Comune ha
il dovere di respirare al di là dei propri confini. E la scelta di
entrare in Banca Etica era una scelta di questo tipo, che guardava
al di là dei confini di Gorgonzola. Vorrei sapere dove sta,
politicamente parlando, la scelta invece di venirne fuori
contravvenendo a quelli che e rano gli obiettivi di quando si è
entrati. Non mi si venga a dire che è una decisione che ci impone
la legge perché il dettato normativo non lo impone. E le parole
dell’Assessore stasera sono state chiare: ‘a mio parere non
c’entra niente Banca Etica con l e finalità dell’Ente’. A mio
parere, presumo sia a parere di questa Amministrazione. E
veramente è impossibile per “Insieme per Gorgonzola” votare a
favore di una delibera di questo tipo.
PRESIDENTE
Grazie. Altre dichiarazioni di voto? Pongo in votazione
allora la deliberazione n. 3: ricognizione delle società
partecipate dal Comune di Gorgonzola.
I favorevoli:
13
I contrari:
01, Scaccabarozzi
Gli astenuti:
Baldi, Radaelli e Algieri.
Votiamo anche l’immediata esecutività della deliberazione.
(Segue intervento fuori microfono) non c’è. Niente, allora
nessuna immediata esecutività.
Io mi scuso con i Consiglieri Scaccabarozzi, Algieri,
Pedercini, Baldi, ma le mozioni le faremo ad anno nuovo (Segue
intervento fuori microfono) quando avremo la Martesana
trivellata.
Adesso,
invece,
ci
apprestiamo,
faremo
entrare
l’Associazione culturale Fuori Tempo. Che, prima del brindisi
finale, ci darà il suo saluto di Buon Natale e di Felice Anno
Nuovo
a
tutti
voi
da
parte
della
Presidenza
e
dell’Amministrazione.
Adesso chiamo l’Associazione Fuori Tempo, intanto noi ci
predisponiamo a vivere un momento di leggera e intensa
letteratura. Grazie.
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Verbale Consiglio Comunale del 16_Dic_13