Bosco Rugareto del Comuni di: Bosco del Rugareto... continuare a conoscere - N° 2 2011 Cislago Gorla Minore Marnate Rescaldina ...continuare a conoscere Aspetti naturalistici del Plis “Bosco del Rugareto” a cura di Andrea Viganò I l PLIS (Parco Locale di Interesse Sovracomunale) “Bosco del Rugareto” è a cavallo delle province di Varese e Milano, interessando i comuni di Cislago (capofila del PLIS), Gorla Minore, L e principali tipologie ambientali presenti nel Parco sono due: bosco e aree agricole. Le aree boscate, che rappresentano la gran parte della superficie del Parco, sono costituite da popolamenti arborei di latifoglie caducifoglie. Solo in alcune aree è presente il pino silvestre (Pinus sylvestris). Il bosco naturale dell’area sarebbe improntato a quercia (Quercus robur) e carpino (Carpinus betulus) e così è effettivamente in alcuni tratti, ma rilevante è la presenza di specie arboree esotiche, che sono ormai diventate di casa, quali quercia rossa (Quercus rubra), robinia (Robinia pseudoacacia) che forma i boschi più estesi, e ciliegio IL PLIS Marnate e Rescaldina. La superficie territoriale destinata a Parco (al 2009) dai quattro comuni è di 1.264 ettari, così distribuiti: Cislago 518 (41% del territorio comunale), Gorla minore 432 (34%), Marnate 109 (9%) e Rescaldina 205 (16%). Tale area collega fra loro altri due PLIS: il Parco Medio Olona a nord e il Fontanile di S. Giacomo a sud-est. GLI AMBIENTI DEL PARCO tardivo (Prunus serotina), tutti alberi di origine nordamericana. Queste specie danno luogo a boschi misti, talora con la quercia, ma anche a boschi dove sono le uniche essenze arboree originando così tutta una serie di tipologie di bosco, anche a seconda del tipo di gestione a cui sono o sono state sottoposte le differenti proprietà. L’area a bosco è estesa e continua, più frammentata in corrispondenza dell’area agricola di Cislago. Le aree agricole, nei comuni di Gorla minore e Cislago, ospitano colture asciutte: in prevalenza grano, poi mais e prati polifiti da sfalcio. Il reticolo idrografico è rappresentato da tre corsi d’acqua che, da ovest foto di Andrea Viganò 2 verso est, sono: Fontanile di Tradate, fosso Gradaluso (perlopiù asciutto) e Torrente Bozzente. Il torrente Fontanile, proveniente da Tradate, spaglia in comune di Gorla minore, a ridosso dell’area industriale sulla SP 21. Per difendere dagli allagamenti quegli impianti industriali, è stata realizzata una vasca di espansione che si è trasformata in una vasta area umida di grandissima importanza per gli animali presenti nel Parco. Lungo la SP 21, che collega Gorla minore con Cislago che taglia in due il PLIS, sono presenti capannoni industriali e due cave, molto utilizzate dalla fauna, in particolare dagli anfibi grazie alla presenza costante di riserve d’acqua. La fauna del Parco a cura di Andrea Viganò N LA FAUNA DEL PARCO el corso del 2009 è stata condotta una ricerca sulla fauna del Parco. Lo studio ha consentito di tracciare una precisa analisi su anfibi e uccelli, ma ha fornito anche un elenco dei rettili e dei mammiferi presenti. Complessivamente il PLIS offre rifugio a 132 specie di vertebrati: 6 Anfibi 5 Rettili 103 Uccelli 18 Mammiferi Di queste specie alcune rivestono una particolare rilevanza ai fini della con- servazione della natura e sono inserite negli elenchi della fauna da proteggere (tre specie di anfibi sono elencate nell’All. IV della Direttiva 43/92/CEE, una specie Rana latastei in Allegato II; quattro specie di rettili in All. IV della Direttiva 43/92/CEE, come pure due fra i mammiferi). Codibugnolo Nel Parco sono anche presenti sei specie di uccelli inseriti dalla legge europea nella fauna da proteggere (All. I della Direttiva 79/409/CEE) e, addirittura 50 sono considerate da proteggere a livello regionale. Pozza riproduttiva rane rosse Picchio rosso maggiore Pipistrello Albolimbato Riccio foto di Andrea Viganò, Picchio rosso maggiore di Armando Battelli 3 Gli Anfibi a cura di Andrea Viganò gli anfibi Numero progressivo Nome italiano Nome scientifico Bufonidi 01 Rospo comune Bufo bufo 02 Rospo smeraldino Bufo viridis Hylidi 03 Hyla intermedia Raganella italiana Ranidi A 04 Rana verde Rana esculenta kl 05 Rana agile Rana dalmatina 06 Rana di Lataste Rana latastei ll’interno del PLIS gli anfibi si riproducono nelle aree di cava, dove spaglia il torrente Fontanile e, scarsamente, lungo il torrente Bozzente; utilizzano anche piccolissime raccolte d’acqua temporanee quali pozze d’acqua di origine piovana che si formano in buche, lungo le sterrate all’interno del bosco, talvolta addirittura nei solchi lasciati dei pneumatici o ancora sfruttano le vaschette realizzate nel bosco quali abbeverate per la fauna selvatica. Di tutte queste il Fontanile ha un ruolo fondamentale per la riproduzione delle locali popolazioni di anfibi, offrendo, sia pure con alcune difficoltà, le migliori opportunità di deporre le uova all’interno del PLIS per 5 differenti specie. Il Fontanile è anche utilizzato dagli uccelli in migrazione che hanno bisogno, lungo la loro rotta, di ambienti umidi; inoltre, ospita anche molte specie di libellule che vi si riproducono. Il rospo è l’anfibio più comune del Parco, con una importante popolazione fra i comuni di Gorla minore e Cislago Rospo smeraldino che si riproduce nelle aree di cava vicine, purtroppo, a strade ad alto scorrimento; ciò causa lo schiacciamento dei rospi che attraversano la strada durante il periodo riproduttivo. Per questo motivo anni fa è stato realizzato un triplo sottopassaggio per anfibi, grazie all’Azienda proprietaria della cava, in collaborazione con le Guardie Ecologiche Volontarie di Saronno e Parco, per cercare di limitare la mortalità dei rospi. Meno abbondante è il rospo smeraldino, dal colore brillante, in grado di insediarsi in piccole pozze occasionali ed apparentemente inospitali. La popolazione del Parco è concentrata nei boschi tra le due cave. Altro anfibio di grande importanza è la raganella che è raffigurata nel simbolo del Parco adagiata su una foglia di quercia. Questo anfibio, piccolo e sfuggente, è molto difficile da osservare; rivela la sua presenza solo grazie al canto serale e notturno che i maschi emettono per attirare le femmine nei luoghi di riproduzione. Rana agile Diffusa su tutto il territorio è, invece, la rana verde grazie alla sua capacità di sfruttare tutti i possibili siti riproduttivi, deponendo uova nelle pozze temporanee e persino nelle vasche artificiali. Anfibio molto meno legato all’acqua, rispetto a quelli precedenti, è la rana agile, una “rana rossa” tipica degli ambienti boscati, nella cui lettiera si confonde grazie alla colorazione mimetica. Questa specie ha ancora una popolazione di consistenza significativa nel “Bosco del Rugareto”. Si riproduce precocemente, alla fine dell’inverno allorché i maschi si recano ai siti riproduttivi e vi attendono le femmine, spesso cantando anche sott’acqua. Altra rana tipica delle aree boscate e presente solo in Pianura Padana e Veneto è la rana di Lataste. Si tratta pertanto di un prezioso endemismo, ovvero una specie assente nel resto del mondo. La presenza, segnalata nel PLIS dalle GEV, si riferisce ad una piccola ma importante popolazione che deve assolutamente essere tutelata. Biacco foto di Andrea Viganò 4 Gli Uccelli a cura di Andrea Viganò L e specie censite, nel 2009-2010, all’interno del territorio del PLIS sono 103 (l’elenco è disponibile sul sito del Parco) mentre quelle che nidificano nell’area sono oltre 50, tra cui rapaci diurni e notturni. L’importanza del Parco quale sito riproduttivo per le specie forestali è dimostrata dalla presenza di molte specie legate all’habitat forestale, tra cui “picchi”, rampichino (Certhia brachydactyla) e cince. Queste specie dimostrano la presenza di lembi boscati ospitali e di buona struttura. Interessanti sono anche le presenze di picchio rosso minore (Dendrocopos minor) e torcicollo (Jynx torquilla). Lo studio ha verificato che la tipologia ambientale di maggior rilevanza per l’avifauna nidificante nel PLIS è rappresentata dal bosco di quercia o dal bosco misto, sempre con presenza di quercia, in cui gli alberi sono di età diversa, con almeno una metà degli alberi vecchi o maturi. Questo dimostra l’importanza di contenere le specie di alberi non tipiche del nostro territorio che, importate, stanno prendendo il sopravvento e creando un ambiente omogeneo che non è idoneo alla presenza di molte specie. Per quanto riguarda l’avifauna migratrice e di zona umida nel nostro terri- GLI UCCELLI torio è avvantaggiata dalla presenza dell’invaso del Fontanile, dei laghetti di cava e similari. Tutte queste aree devono perciò essere valorizzate e gestite con azioni volte a incrementare e diversificare le presenze. Inoltre i boschi del PLIS sono anche importanti per quei migratori, come balia nera e tordi, che li usano per le soste dei loro lunghi tragitti. La presenza delle diverse specie sul territorio del PLIS non è omogenea, ma dipende dagli ambienti presenti: •La porzione più ricca in termine di specie è quella di Gorla minore, che annovera differenti tipologie di uso del suolo, dall’area agricola al bosco, ma soprattutto registra la presenza dell’invaso del Fontanile, che offre opportunità di sosta all’avifauna legata agli ambienti umidi; •La porzione di PLIS facente capo a Marnate è decisamente più omogenea, essendo prevalentemente interessata da ambiente forestale anche limitrofo ad aree industriali con specie boschive e altre legate ad ambienti urbanizzati; •Il territorio di Cislago si caratterizza rispetto agli altri per la presenza di specie terricole legate alle aree agricole, in particolare nel periodo migratorio e preinvernale; •Quello di Rescaldina è interessato da ambienti forestali, che ospitano specie anche di elevato interesse. Da quanto detto sopra emerge chiaramente che il territorio del PLIS è ancora ricco di presenze faunistiche, con popolazioni talora consistenti e specie anche poco frequenti altrove. Tale patrimonio deve essere conservato attraverso il mantenimento dell’attuale destinazione d’uso del territorio e adeguate opere di miglioramento ambientale, riguardanti sia il comparto forestale che quello agricolo. Non solo, ma i risultati dello studio hanno mostrato la principale valenza faunistica e, più in generale, naturalistica del territorio del PLIS che consiste nel fungere da raccordo fra la aree verdi residuali della porzione sud orientale della provincia di Varese; questa importante funzione sarà ridotta dalla realizzazione dell’Autostrada Pedemontana, il cui tracciato corre lungo il confine fra i PLIS “Parco Medio Olona” e “Bosco del Rugareto”, e per la quale sono stati previsti varchi faunistici ma, come richiesto dal PLIS e da tutti i Parchi della Lombardia, saranno da prevedere ulteriori e più consistenti interventi. Cavaliere d’Italia Nibbio bruno foto di Andrea Viganò 5 I Sentieri Percorsi segnalati nel Bosco del Rugareto Gorla Minore Marnate ¯ Cislago Legenda Sentieri Cislago-Rescaldina Anello Marnate Anello Gorla Anello Cislago Gorla-Marnate Collegamento Rescaldina Anello Nizzolina Collegamento Nord Collegamento Sud Rescaldina Confine del PLIS Confini comunali PROGETTO bando FONDAZIONE CARIPLO a cura di Calimali ONLUS CORRIDOI ECOLOGICI DI CONNESSIONE FRA I PLIS DEL BACINO DEL MEDIO OLONA E INTERVENTI PILOTA DI TUTELA E VALORIZZAZIONE Associazione capofila: Volontari Contrada dei Calimali ONLUS In collaborazione con i PLIS: Parco Medio Olona, Parco Rile Tenore Olona e Bosco del Rugareto e con: Fondazione Cariplo Nel marzo 2009 l’Associazione Calimali di Fagnano Olona, ONLUS impegnata da tempo nella salvaguardia del fondovalle del fiume Olona, e i PLIS: Rile-TenoreOlona (con comune capofila Castiglione Olona), Parco Medio Olona (comune capofila Fagnano Olona) e Bosco del Rugareto (comune capofila Cislago) hanno partecipano al Bando di Fondazione Cariplo 2009 dedicato alla “Biodiversità”. Il progetto è risultato vincente aggiudicandosi un cofinanziamento di Cariplo che, con le risorse economiche messe in campo dai PLIS, ha raggiunto i 108.000 euro. Il progetto, dedicato alla tutela e valorizzazione della biodiversità ovvero della ricchezza di specie presenti nel territorio, è articolato in due azioni per la durata di 15 mesi (gennaio 2010 – marzo 2011). La prima azione consiste nell’individuazione e verifica delle connessioni ecologiche esistenti tra i tre PLIS partecipanti, geograficamente vicini ma non tutti confinanti. Le connessioni ecologiche sono corridoi verdi, che consentono il movimento della fauna tra i PLIS, indispensabile alla salvaguardia delle popolazioni animali a medio e lungo termine. La redazione dello studio è affidato ad un team di professionisti, cui spetta il compito di effettuare tutte le analisi degli aspetti floristico – vegetazionali, faunistici, ecologico-paesaggistici e urbanistici del caso, con la collaborazione degli Uffici Tecnici dei Comuni capofila, cui spetta il compito di raccordare i 18 Comuni coinvolti nel progetto e di coordinare la raccolta di dati e informazioni, in raccordo con gli Assessori competenti dei Comuni Capofila e i Comitati di Coordinamento. L’esistenza dei corridoi ecologici non è scontata e nemmeno lo è la loro funzionalità, ma sono note tecniche, interventi e indirizzi utili a crearli o, se esistenti, a potenziarne la funzionalità. La seconda azione è invece incentrata su interventi pilota di tutela e valorizzazione del patrimonio naturalistico all’interno di tutti e tre PLIS. Tali interventi sono coordinati operativamente dall’Associazione Calimali ONLUS in collaborazione con il responsabile dei lavori e con gli Uffici Tecnici che ne seguono gli aspetti autorizzativi e procedurali. Gli interventi previsti hanno come fauna beneficiaria gli anfibi, particolarmente sensibili al degrado del territorio e all’interruzione dei collegamenti tra gli ambienti tramite strade e similari. Gli interventi pilota sono: - Per il PLIS Rile-Tenore-Olona, in collaborazione delle GEV della Provincia di Varese, un sottopassaggio per anfibi e fauna minore, simile a quello esistente nel Bosco del Rugareto, fra Gornate Olona e Castelseprio dove la strada in prossimità del sito riproduttivo degli anfibi causava un’alta mortalità per schiacciamento, tale da venire temporaneamente chiusa nei periodi di maggior movimento; - Per il PLIS Medio-Olona, la realizzazione di una piattaforma per l’osservazione della fauna, la realizzazione di un piccolo stagno e di un vivaio di piante locali per il punto di approdo di Calipolis, area foto di Andrea Viganò 8 di fondovalle dell’Olona recuperata alla fruizione in prossimità della pista ciclopedonale dall’Associazione Calimali; - Nel Bosco del Rugareto è previsto il ripristino di una vasca di abbeverata storica che verrà usata come stagno didattico mediante la messa a dimora di arbusti autoctoni, staccionate di protezione e pannelli didattici per i visitatori, come da accordo con i proprietari. A contorno di questo intervento centrale, verranno risistemate le vasche già presenti per favorire la riproduzione degli anfibi, migliorare la qualità dell’area e fornire siti riproduttivi alternativi limitando l’attraversamento della Strada Provinciale e, con questo, le possibilità di schiacciamento degli individui. Tutti questi interventi, come detto, saranno corredati di pannelli informativi per svolgere anche una funzione didattica ed educativa, presentando i problemi che incontra la fauna nel nostro territorio e sensibilizzare la popolazione. Censimento delle rondini a cura del Comitato di Coordinamento CENSIMENTO DELLE RONDINI – Quante ne servono per fare Primavera? D a sempre le rondini hanno legato la propria esistenza a quella dell’‘uomo, diventando parte inseparabile del paesaggio e della cultura umana. Negli ultimi decenni però sempre meno rondini popolano i nostri cieli, l’’agricoltura intensiva, con l’’eliminazione delle siepi e l’’uso di pesticidi, ha ridotto gli insetti di cui nutrono; la ristrutturazione degli edifici rurali e la scomparsa delle stalle hanno eliminato gli ambienti ideali per la nidificazione. L’a diminuzione delle rondini o, addirittura, la loro assenza, rappresentano un campanello d’allarme per l’ecosistema, poiché questi uccelli rappresentano un ottimo indicatore della qualità dell’Ambiente. Perciò, nel 2010, il Bosco del Rugareto, sulla scia di progetti realizzati da associazioni a livello nazionale e da Parchi Regionali, ha lanciato l’’idea di contare i nidi presenti sul territorio dei Comuni. Nella prima fase lo scopo era di portare l’’attenzione degli abitanti sull’’argomento e invogliare tutti a guardare il cielo nel tentativo di scorgerle ma, osservando così, anche il resto della fauna che solitamente ci passa inosservata sulla testa, oltre a veicolare la tematica ambientale attraverso la naturale simpatia che la Rondine suscita. Per questa prima fase, la Provincia di Varese ha fornito gli opuscoli, sul tema, da distribuire agli alunni delle scuole; il Nome Via/Piazza Comune Alessandro Via Italia Marnate Angelo Via Indipendenza Marnate Flavia P.za Trento Cislago Flavia P.za Trento Cislago Giovanni Via Indipendenza Marnate Marco Via Tagliamento Cislago Marta Via S. Giuseppe Cislago Matteo Via Cavour Cislago UTC Cislago Via Castelfidardo Cislago UTC Cislago P.za Trieste Cislago Veronica P.za S. Francesco Marnate Parco ha allestito una pagina sul proprio sito (www.parcodelrugareto.it) per accogliere le segnalazioni dei nidi e visualizzarle sulla mappa ma negli Uffici comunali sono state anche attrezzate delle apposite cassette per la raccolta dei moduli di segnalazione distribuiti agli abitanti. Nella seconda fase, che avverrà nella Primavere 2011, oltre alla raccolta delle segnalazioni si cercherà, con la collaborazione di Associazioni e volontari preparati, di compilare della schede con le caratteristiche del nido, la sua foto di Gabriele Papale 9 collocazione e il numero di piccoli in essi presenti. Questi preziosissimi dati, saranno poi integrati con progetti a scala più ampia per lo studio scientifico del fenomeno, del suo andamento e delle azioni da mettere in atto per ripopolare il nostro cielo di rondini. Per la prima fase ringraziamo: Alessandro, Marco, Matteo, Angelo, Flavia, Marta, Veronica, Giovanni e Falvia che ci hanno aiutato con le loro segnalazioni. Primo concorso fotografico Bosco del Rugareto I° premio junior punteggio 25 - vince macchina fotografica digitale - Luca Valentino II° premio junior punteggio 24 - vince buono per stampa di fotografie di s 100 - Paola Ugo; III° premio junior punteggio 22 - vince abbonamento annuale ad una rivista di fotografia - Marta Uboldi 10 I° premio senior punteggio 28 - vince buono per materiale fotografico da s 100 - Tiziano Turconi II° premio senior punteggio 26 - vince abbonamento annuale ad una rivista di fotografia - Daria Moroni 11 Divertiti a colorare il simbolo del Parco Tipografia Zaffaroni snc - Mozzate (CO) - 0331833164 Colora il Parco