N NE EW WS SL LE ET TT TE ER R2 25 5--2 20 01 15 5 Iscriviti QUI alla Newsletter del Biologico…e non solo! ..ora siamo anche in Facebook!! NOTIZIE DALL’EUROPA E DAL MONDO L’ARMATA BRANCALEONE PERDE I FINANZIAMENTI PER LA CICLABILE DEI COLLI Gianni Sandon, presidente della Commissione ambiente del Parco dei Colli Euganei e Francesco Miazzi, portavoce del comitato Lasciateci Respirare, stigmatizzano il comportamento dei Comuni euganei e della Direzione del Parco Colli che non hanno saputo fare squadra per concorrere con un progetto condiviso al bando regionale che assegnava 35 milioni per la realizzazione di piste ciclabili. “Un bando - scrive Sandon - impostato, apprezzabilmente, nella direzione di privilegiare (con contributi da 300.000 a 1,8 milioni di euro) interventi preferibilmente di completamento, ad alta fruibilità, in aree di pregio ambientale, in sede propria, lunghi almeno 5 km, presentati da più Comuni… Pareva pensato apposta per realizzare quegli interventi da tempo sollecitati per completare e migliorare l’anello ciclabile dei Colli Euganei”. La Commissione ambiente del Parco, presieduta da Sandon, venuta a conoscenza del bando, già prima della sua pubblicazione si era messa all’opera e aveva presentato al Comitato Esecutivo un preciso elenco di interventi riguardanti in particolare i Comuni di Teolo, Este, Monselice e Montegrotto. Nonostante molteplici incontri e confronti, nessun accordo era stato però raggiunto tra Ente Parco e Comuni del comprensorio euganeo. “E’ andata a finire - continua Sandon - che ogni Comune ha presentato un proprio progetto (magari pagando dei progettisti esterni) e che il Parco ne ha presentato uno, pescato all’ultimo momento, riguardante i Comuni di Este, Baone e Cinto”. Risultato finale: nessun progetto è stato accolto dalla Regione. “Chi fa da sé non ce la fa, è il commento di Miazzi: la mancata collaborazione tra le amministrazioni locali, l’assenza di un forte ruolo di stimolo e di coordinamento da parte del Parco sono state determinanti per l’esclusione. D’altra parte l’Europa non fa beneficienza: vengono finanziate, come è giusto, le iniziative progettuali che rispondano alle necessità collettive esplicate nei bandi, in modo efficace e sostenibile e con un “valore aggiunto” europeo. E questo valore non può certo dirsi che manchi, al nostro territorio: l’eccezionale bellezza e singolarità dei colli, la presenza del più grande centro termale europeo, il patrimonio storico e architettonico, la vicinanza con la città del Santo e con Venezia sono degli attrattori straordinari soprattutto per il turismo straniero. Ma se manca un progetto di qualità che sviluppi le potenzialità dell’idea, in cui tutti gli altri attori la esprimano in maniera completa in un contesto di progettazione estesa… Be’, ė chiaro che la cosa ė destinata a morire sul nascere. Un altro segno dell’inadeguatezza e della miopia della politica locale nell’attrarre risorse, soprattutto sul fronte regionale ed europeo”. Sia Sandon che Miazzi denunciano inoltre, in questa sconfortante vicenda, improvvide interferenze da parte di politici regionali, che hanno contribuito a far perdere un finanziamento a portata di mano. Non è quindi la ricorrente ammantata mancanza di risorse economiche che rende impossibile la realizzazione di interventi utili al territorio, quanto piuttosto la superficialità ed il pressapochismo che contraddistingue troppo spesso l’azione dei nostri amministratori locali. Ci si augura che questo insuccesso serva almeno da lezione; ma sarà bene che i cittadini tengano alto il livello di attenzione e di denuncia degli episodi di inefficienza amministrativa, affinché chi governa si senta costantemente sotto giudizio e sia chiamato pubblicamente a rispondere dei propri errori. (sintesi dei commenti di Gianni Sandon e Francesco Miazzi, a cura della redazione di Ecopolis) (da Ecopolis Newsletter di Legambiente Padova - giugno 2015) FAMIGLIA INGLESE EXTRALARGE A CACCIA DEL “MADE IN VENETO” BORGORICCO (PD): Ha fatto tappa a Borgoricco la famiglia inglese Sullivan, che vive nei pressi di Londra e ha un incarico da parte di una fiera londinese che segue il “made in Italy” di fare ricerche sui prodotti agroalimentari italiani consumati dalla popolazione inglese. Tania e Mike Sullivan sono molto noti nel Regno Unito, non solo perché hanno 13 figli, ma anche perché hanno un seguitissimo blog dove (www.largerfamilylife.com), pubblicano i risultati dei loro viaggi. Nel fine settimana Tania e Mike sono stati ospiti della famiglia Barduca per visitare la loro azienda di produzione di insalatine confezionate, seguire il ciclo di lavorazione e conoscere bene il prodotto e il territorio. È stato anche girato un video. I Sullivan, con 11 dei loro 13 figli, la più grande di 15 anni e il più piccolo di 15 mesi, si fermeranno in Italia per un intero mese. Nella tappa nostrana Alessia e Laura Barduca con Valentina, amica e interprete, hanno fatto conoscere ai loro ospiti il Camposampierese con la campagna veneta e la centuriazione romana. La famiglia Sullivan ha anche potuto gustare le specialità venete e porterà in Inghilterra le più note ricette locali. (da Il Mattino di Padova.it - giugno 2015) PAPA FRANCESCO, L'ENCICLICA "VERDE": "SALVATE IL PIANETA DALL'UOMO" CITTA' DEL VATICANO Lettera Enciclica “Laudato si’” del Santo Padre Francesco sulla cura della casa comune". C'è il simbolo papale del Pontefice argentino, il suo motto ("Miserando atque eligendo"), e quasi 200 pagine di testo con tanto di citazioni e note. Un'introduzione, sei capitoli, due preghiere finali. L'Espresso ieri pomeriggio ha pubblicato una versione integrale dell'Enciclica già battezzata come "verde", ambientalista, di Jorge Mario Bergoglio, tre giorni prima della presentazione ufficiale in Vaticano. Un testo che, al di là di qualche variazione e limatura finale, sarà molto simile a quello definitivo. Dopo l'uscita del settimanale, il portavoce della Sala stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi, ha rilasciato una dichiarazione: "È stato pubblicato il testo italiano di una bozza dell'Enciclica del Papa "Laudato si'". Si fa presente che non si tratta del testo finale, e che la regola dell'embargo rimane in vigore". Non una smentita del testo anticipato, dunque, di cui presentiamo qui ampi estratti. NOSTRA SORELLA TERRA "Laudato si', mì Signore", cantava San Francesco d'Assisi. In questo bel cantico ci ricordava che la nostra casa comune è anche come una sorella, con la quale condividiamo l'esistenza. Questa sorella protesta per il male che le provochiamo, a causa dell'uso irresponsabile e dell'abuso dei beni che Dio ha posto in lei. Siamo cresciuti pensando che eravamo suoi proprietari e dominatori, autorizzati a saccheggiarla. La distruzione dell'ambiente umano è qualcosa di molto serio. Il Patriarca Bartolomeo si è riferito particolarmente alla necessità che ognuno si penta del proprio modo di maltrattare il pianeta. Su questo punto, egli si è espresso ripetutamente in maniera ferma e stimolante, invitandoci a riconoscere i peccati contro la creazione. Perché "un crimine contro la natura è un crimine contro noi stessi e un peccato contro Dio". Credo che Francesco sia l'esempio per eccellenza della cura per ciò che è debole e di una ecologia integrale, vissuta con gioia e autenticità. È il santo patrono di tutti quelli che studiano e lavorano nel campo dell'ecologia". IL MIO APPELLO “La sfida urgente di proteggere la nostra casa comune comprende la preoccupazione di unire tutta la famiglia umana nella ricerca di uno sviluppo sostenibile e integrale, poiché sappiamo che le cose possono cambiare. Alcuni assi portanti che attraversano tutta l'Enciclica. Per esempio: l'intima relazione tra i poveri e la fragilità del pianeta; la convinzione che tutto nel mondo è intimamente connesso; l'invito a cercare altri modi di intendere l'economia; la grave responsabilità della politica internazionale; la cultura dello scarto e la proposta di un nuovo stile di vita. Esistono forme di inquinamento che colpiscono quotidianamente le persone. C'è da considerare anche l'inquinamento prodotto dai rifiuti. La terra, nostra casa, sembra trasformarsi sempre più in un immenso deposito di immondizia"….. continua QUI la lettura di questo articolo (da Repubblica.it - giugno 2015) Sull’Enciclica di Papa Francesco, leggete anche “Enciclica Laudato si’, operazione white-washing” scritto da Andrea Strozzi su Il Fatto Quotidiano di ieri Vacanze al mare con trivelle? Questo è il panorama che vuole regalarti Renzi. Digli NO, scegli il mare! Ciao Amici, Vi piacerebbe vedere delle piattaforme petrolifere in alcuni dei paesaggi marini più belli d'Italia? Fare una nuotata vicino a un pozzo? Vi fareste un selfie con dei gabbiani sporchi di petrolio? Questo è il futuro che vuole darci il Governo: facciamoci sentire! Difendi con noi il mare dalle piattaforme petrolifere, FIRMA ORA La strategia energetica italiana punta tutto su fonti vecchie e sporche come il petrolio. Una scelta assurda, che arricchisce le tasche dei petrolieri e rovina l'ambiente per poche gocce di oro nero: le riserve certe di petrolio sotto i nostri fondali, infatti, equivalgono a meno di 2 mesi dei consumi nazionali. Dobbiamo difendere i fondali dall'aggressione delle piattaforme e dimostrare al Governo che insieme siamo più forti dei petrolieri: UNISCITI A NOI !!! Nelle ultime settimane sono stati autorizzati nuovi pozzi di ricerca e produzione nel Canale di Sicilia e in Adriatico - e nuove aree sono state concesse per la ricerca di greggio e gas. Panorami mozzafiato come quelli di Capo Rizzuto, Otranto, Vasto, Venezia rischiano di rovinarsi per sempre. Quella percorsa dal Governo è una strada a senso unico: da uno sversamento di petrolio non si torna indietro! SCEGLI IL MARE. Difendi il nostro patrimonio marino nazionale dagli interessi economici di pochi: FIRMA ORA PER DIRE NO ALLE TRIVELLE Grazie per quello che farai per difendere il nostro mare dalle trivelle. (da Greenpeace Italia - giugno 2015) HEARTH – IL LINGUAGGIO E LE VIE DELLA TERRA Piticchio di Arcevia – 20-21 giugno 2015 … è un percorso che ha lo scopo di sviluppare diversi punti di vista, un modo per portare alla luce e toccare con mano le diverse realtà del nostro territorio, che hanno il comune interesse per un vivere più etico e sano. Il cuore e la terra, la vita e la natura: è questo il nodo essenziale su cui approfondire la conoscenza e ricercare quella sensibilità che è stata troppe volte messa da parte, per una rinascita condivisa di una spiritualità comune, in cui la relazione con il prossimo, l'ambiente e noi stessi sia feconda e volta al bene… Incontri, Laboratori, Film, Degustazioni; Percorsi e racconti per riscoprire la bellezza dell’armonia tra Uomo e Ambiente. In collaborazione con La Terra e Il Cielo, a Piticchio di Arcevia (Ancona). L’evento è organizzato dall’Associazione “Amici di Piticchio” e con il patrocinio del Comune di Arcevia. (scarica QUI il dépliant con tutti i dettagli dell’evento) (da La Terra e Il Cielo - giugno 2015) “BIOLOGICO, LA PAROLA ALLA SCIENZA”: IL NUOVO LIBRO PER CHIARIRE LE IDEE E SMENTIRE LE FALSE CREDENZE SULL’AGRICOLTURA BIOLOGICA Diffondere studi che di solito restano circoscritti nell’ambito scientifico “Biologico, la parola alla scienza” è il nuovo libro firmato da Roberto Pinton, segretario di AssoBìo (l’associazione delle imprese di trasformazione e distribuzione dei prodotti biologici), che raccoglie più di 70 ricerche pubblicate dalle riviste scientifiche più accreditate. Nell’anno dell’Expo, l’autore vuole dare uno spunto di riflessione sul mondo del biologico, smentendo qualche falsa credenza e fornendo una solida base scientifica agli aspetti salienti di questo tipo di proposta alimentare. «Non vogliamo che l’Expo si riduca a una visita turisticogastronomica tra il padiglione della Cina e quello degli Stati Uniti – spiega Pinton – ma che si fermi un attimo a pensare sull’origine e sulla composizione del cibo che mette in tavola. Per questo abbiamo voluto rendere accessibili al pubblico studi che di solito restano circoscritti nell’ambito strettamente scientifico, fornendo una raccolta di dati sicuri e attendibili». Gli studi, effettuati in università europee e oltreoceano, sono sintetizzati e raccolti per argomento. Si parla di nutrizione, del periodo prenatale e infanzia, dell’impatto dei pesticidi sulla salute, di micotossine e di ambiente. Spesso l’agricoltura biologica è illustrata come un mondo bucolico «Il libro è pensato per tre categorie di lettori. In primis, le persone che dovrebbero avere un buon livello di cultura alimentare, come i medici e in particolare i pediatri, la cui informazione, purtroppo, non è sempre aggiornata. Si dice sempre che ai bambini dovrebbe essere proposta una dieta variegata, che basta mangiare un po’ di tutto, ma si dovrebbe fare attenzione alla qualità della materia prima. E qui si arriva all’agricoltura biologica, un mondo dove sono assenti i pesticidi e molte altre sostanze chimiche di sintesi dannose per la salute. Un altro gruppo è quello delle soubrette del mondo scientifico, cioè quegli studiosi che non conoscono l’argomento oppure l’hanno orecchiato in maniera distratta, quando non mentono sapendo di mentire. Sto parlando di chi sostiene che l’agricoltura biologica sia contaminata da micotossine cancerogene, argomentazione risibile per gli esperti e non a caso abbondantemente smentita dagli studi da noi pubblicati. Infine, ci rivolgiamo ai media, che illustrano l’agricoltura biologica come un mondo bucolico popolato da Nonne Papere e figli dei fiori. La comunità biologica è in realtà all’avanguardia e in Italia è il settore più avanzato del sistema agroalimentare». La comunità biologica è all’avanguardia e in Italia è il settore più avanzato dell’agroalimentare Il volume è utile e prezioso per tutti gli operatori che vogliono tenersi aggiornati. Per chi desidera degli approfondimenti, entro la fine del mese verranno pubblicati, sul sito di Assobìo, i lavori completi da cui sono stati tratti i riassunti presenti nel libro. “Biologico, la parola alla scienza” è solo alla prima edizione. Verrà infatti rivisto e integrato con nuovi studi non appena verranno pubblicati. Il testo è in italiano e inglese, perché intende fornire un contributo alla conoscenza del fenomeno agricoltura biologica non solo a livello nazionale. Biologico, la parola alla scienza, di Roberto Pinton, 128 pagine, Editore AssoBìo, 2015.In vendita online a € 9,80, e dai prossimi giorni nei punti vendita di prodotti biologici e nelle librerie. (da Il Fatto Alimentare - giugno 2015) NO ALL' OLIO DI PALMA NELLA NUTELLA: E NEI BIOCOMBUSTIBILI? La ministra francese, Ségolène Royal, invitata a Canal + ha consigliato di smettere di consumare la Nutella perché contiene olio di palma. E per quello presente nei biocombustibili, cosa dice? Scriviamo alla ministra dell’ecologia per chiedere di impedire la conversione ad olio di palma della raffineria della Total de La Mède. NO all'olio di palma nella Nutella: e nei biocombustibili? Chiediamo di fermare il progetto della raffineria di biodiesel de La Mède di Total. La ministra dell’ecologia Ségolène Royal durante la trasmissione Le Petit Journal di lunedì 15 giugno su Canal Plus • • • AGISCI INFORMAZIONI (QUI puoi guardare il video) LETTURA "Bisogna smettere di mangiare Nutella”. Durante la trasmissione Le Petit Journal di lunedì 15 giugno su Canal+, la ministra dell’ecologia Ségolène Royal ha fatto questa dichiarazione lapidaria dopo una premessa piuttosto gratificante: “Dobbiamo ripiantare gli alberi urgentemente, è in corso una deforestazione massiccia che causa anche il riscaldamento globale”. Ed ha concluso: "Dobbiamo utilizzare altre materie prime”. Nel frattempo, la compagnia petrolifera statale francese Total ha in progetto la riconversione della raffineria de La Mède, in Provenza, in raffineria ad olio di palma. Il biodiesel prodotto dovrebbe aiutare a proteggere il clima - ma è il contrario. Le foreste pluviali abbattute per fare nuove piantagioni di palma da olio, distruggono la biodiversità, minacciano le persone che vi abitano ed aumentano il riscaldamento globale. In Italia abbiamo una grande raffineria, già convertita ad olio di palma a Marghera, di proprietà di ENI. Presto anche quella di Gela subirà lo stesso destino. Attendiamo ancora che la politica italiana si faccia carico di questo problema concretamente, in modo competente ed esaustivo. L'appello unilaterale della ministra chiediamo urgentemente di agire riconversione della raffineria de La produzione per i biocombustibili nella per i consumatori non è dunque sufficiente, le politicamente e concretamente per fermare la Mède, fermare l'importazione e gli incentivi di UE. Unitevi alla nostra petizione! (da Salviamo la Foresta - giugno 2015) PREPARIAMOCI AL FUTURO: LA NUOVA RISTORAZIONE SCOLASTICA TARGATA SLOW FOOD Scommettiamo tutto su bambini e territorio. Perché siamo certi sia la scommessa vincente. Chi di noi non desidera valorizzare le risorse del proprio territorio? E chi non vuole il meglio per i propri figli, nipotini, amici, cari? E allora perché non unire questi due bisogni e farne una soluzione? È quello che stiamo facendo negli Appennini con il progetto “Pensa che mensa… nel Parco”: unire le forze per realizzare qualcosa di molto logico e che in effetti non dovrebbe essere complicato, ma che invece norme, vincoli e mercato rendono difficile realizzare. E allora ecco che una bella squadra composta dalle Condotte Slow Food di Forlì, del Casentino, del Mugello e versante Fiorentino, il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna ha avviato questo progetto dopo un lungo percorso di indagini e ricerche, sotto la supervisione di Slow Food Italia. Due grandi ostacoli separano la domanda dall’offerta: l’impossibilità da parte delle piccole imprese agricole di affrontare da sole il mercato, e una domanda, quella delle mense scolastiche, obbligata a vincoli burocratici incapaci di percepire le difficoltà delle piccole imprese. Il progetto dunque, raggiunge diversi obiettivi: supporto alle produzioni agricole locali affinché possano accedere al mercato e remunerare i produttori, e l’educazione alimentare delle nuove generazioni, dei genitori, degli insegnanti e di tutta la comunità che ruota intorno al Parco. Finalmente adesso “Pensa che mensa … nel Parco” porta a scuola l’eccellenza agricola del territorio. E così 12 Comuni e 258.700 pasti annui consumati nelle scuole del Parco possono diventare il volano per una nuova economia. E la volontà è quella di estendere l’iniziativa a tutto il territorio e ad altre strutture. “Pensa che mensa… nel Parco” è un progetto inserito all’interno di Oltreterra, una nuova avventura che abbiamo avviato nelle montagne appenniniche. Oltreterra nasce da un’idea della Condotta Slow Food di Forlì in collaborazione con la condotta Slow Food del Casentino, le associazioni di promozione locale presenti nei Comuni del Parco Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, e del Parco stesso. L’intento? Sostenere le migliori idee già realizzate nei territori montani (in Italia e all’estero) e replicarle. Oltreterra (www.oltreterra.it) è un’azione locale interna agli Stati generali delle Comunità dell’Appennino, progetto esteso su tutto il territorio nazionale e sostenuto da Slow Food Italia. Se volete saperne di più, l’appuntamento è per il 25 giugno allo Slow Food nel nostro padiglione a Expo Milano 2015. Vi aspettiamo dalle 13 per una giornata interamente dedicata a presentare la nostra esperienza con la rete degli Orti in Condotta e il lavoro sulle mense scolastiche per promuovere l’educazione alimentare! (da Slow Food - giugno 2015) COLPO DI GRAZIA PER L'ELETTRODOTTO DOLOCAMIN La commissione nazionale per la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) ha definitivamente archiviato l'elettrodotto aereo tra Dolo e Camin voluto da Terna spa. Il progetto aveva subito una pesante battuta di arresto già nel giugno 2013, quando il Consiglio di Stato aveva dato ragione al ricorso dei comitati della Riviera del Brenta e di alcuni Comuni con il quale si puntava ad ottenere l'interramento. La sentenza emessa dai giudici della sesta sezione imponeva di fatto a Terna spa di presentare un progetto completamente nuovo e un nuovo Studio di Impatto ambientale, oltre a eventuali altre osservazioni. Nonostante formale richiesta, nessuna risposta è però giunta da Terna nei termini stabiliti per legge, e per questo motivo lo scorso 16 giugno la Direzione Generale per le Valutazioni e le Autorizzazioni ambientali con una nota ufficiale ha definitivamente archiviato il procedimento. Ora per Terna è davvero tutto da rifare. Intanto Opzione Zero intende chiedere l'immediato ripristino dei luoghi danneggiati dai vari cantieri aperti e poi abbandonati. (da Comitato Opzione Zero - giugno 2015) L'ACRILAMIDE NEGLI ALIMENTI E' CANCEROGENO? ARRIVA FINALMENTE IL PARERE DELL'EFSA L'acrilamide nei cibi aumenta il rischio di cancro? L'Efsa ha espresso l'atteso parere scientifico sull'acrilamide nell'alimentazione e ha definito la presenza di acrilamide nei cibi come motivo di preoccupazione per la salute pubblica. Un anno fa l'Efsa aveva dato il via ad una consultazione pubblica online con l'obiettivo di raccogliere pareri sul proprio documento scientifico dedicato alla presenza di acrilamide negli alimenti. Ora l'Efsa, l'Autorità europea per la sicurezza alimentare, ha pubblicato il proprio parere scientifico sull'acrilamide. Il parere rappresenta un aggiornamento di una precedente valutazione dell'Efsa dell'esposizione alimentare all'acrilamide, valutazione che risaliva al 2011. L'Efsa ha espresso il proprio parere basandosi su nuovi dati sui tenori di acrilamide negli alimenti e sui consumi alimentari. Secondo il parere dell'Efsa, l'acrilamide può aumentare il rischio di sviluppare il cancro per tutte le fasce di età. Secondo gli studi su questa sostanza condotti sugli animali, l'acrilammide e il suo metabolita, la glicidammide, sono genotossiche e cancerogene: danneggiano cioè il DNA e provocano il cancro. Le prove desunte da studi sull'uomo che l'esposizione alimentare all'acrilammide provochi il cancro sono invece limitate e poco convincenti. Al momento per quanto riguarda l'uomo le prove sono limitate, ma l'Efsa ricorda comunque che l'allarme per la salute riguarda tutti i consumatori di qualsiasi fascia di età, con particolare riferimento ai bambini, che rischiano di essere i maggiori consumatori di prodotti che contengono acrilamide. L'acrilamide infatti è presente in alimenti molto comuni consumati anche dai bambini, come prodotti fritti a base di patate, patatine fritte a bastoncino o croccanti, biscotti, cracker, pani croccanti e pane morbido, fette biscottate, oltre che nel caffè. Cos'è l'acrilamide e perché è presente nei cibi? L'Efsa spiega che l'acrilammide è una sostanza chimica che si forma naturalmente nei prodotti alimentari amidacei durante la normale cottura ad alte temperature (frittura, cottura al forno e alla griglia e anche lavorazioni industriali a più di 120° con scarsa umidità). Si forma per lo più a partire da zuccheri e aminoacidi (principalmente un aminoacido chiamato asparagina) che sono naturalmente presenti in molti cibi. Il processo chimico che causa ciò è noto come "reazione di Maillard" e conferisce al cibo quel tipico aspetto di "abbrustolito" che lo rende più gustoso (ma forse più pericoloso per la salute). La presidentessa del gruppo di esperti scientifici, dott.ssa Diane Benford, ha dichiarato: "La pubblica consultazione ci ha aiutato a mettere a punto il parere scientifico. In particolare abbiamo chiarito ulteriormente la nostra valutazione degli studi sugli effetti dell'acrilammide negli esseri umani e la nostra descrizione delle principali fonti alimentari di acrilammide per i consumatori. Sono inoltre stati incorporati nel parere scientifico finale anche studi recenti dei quali siamo venuti a conoscenza nel corso della pubblica consultazione". Il problema dell'acrilamide riguarda soprattutto la cottura ad alte temperature. Come spiega l'Efsa, una volta ingerita, l'acrilammide viene assorbita dal tratto gastrointestinale, distribuita a tutti gli organi e ampiamente metabolizzata. La glicidammide è uno dei principali metaboliti che risultano da questo processo ed è la più probabile causa di mutazioni genetiche e tumori riscontrati in studi su animali. Oltre al cancro, il gruppo di esperti ha esaminato anche i possibili effetti nocivi dell'acrilammide sul sistema nervoso, sullo sviluppo pre e post natale e sul sistema riproduttivo maschile. Questi effetti, sulla base dei correnti livelli di esposizione, non sono stati ritenuti motivo di preoccupazione. Secondo l'Efsa, la scelta degli ingredienti, il metodo di conservazione e la temperatura alla quale il cibo è cucinato possano influire sulla quantità di acrilamide nei diversi tipi di alimenti e quindi sul livello di esposizione alimentare. Il cibo è l'unica fonte di acrilamide? La risposta dell'Efsa è no. Infatti l'acrilammide è presente anche nel fumo di tabacco, che è pertanto una fonte non alimentare di esposizione per fumatori e non fumatori (tramite il fumo passivo). Per i fumatori il fumo di tabacco è una fonte di esposizione all'acrilammide più importante dei cibi. Infine, l'acrilammide ha un'ampia varietà di usi industriali non alimentari e pertanto per alcune persone l'esposizione sul luogo di lavoro può avvenire mediante assorbimento cutaneo o inalazione. Consulta QUI il parere scientifico dell'Efsa sull'acrilamide. QUI maggiori informazioni. Scarica QUI l'opuscolo "L'acrilamide negli alimenti". (da Greenme.it - giugno 2015) FERMIAMO IL TRATTATO CHE CANCELLA LA NOSTRA DIVERSITÀ Per le centinaia di associazioni unite nella campagna “STOP TTIP”, questa settimana avrebbe dovuto avere come protagonista il voto di parere del parlamento europeo del 10 giugno. Ma mentre si ribadivano con ogni mezzo le sollecitazioni ad aderire alla raccolta di firme per fermare il Trattato (fino al 15 ottobre si firma qui: stop-ttip-italia.net), il 9 pomeriggio, improvvisamente, il tema è stato tolto dall’ordine del giorno dell’indomani e rimandato a data da destinarsi, per via degli oltre 200 emendamenti, che consigliavano una seduta dedicata. I commentatori contrari al trattato interpretano questa decisione in modo diverso: c’è chi la vede come il segnale che la pressione da parte dei parlamentari dei gruppi Socialisti e Democratici, oltre che della società civile (sono oltre due milioni le firme raccolte in Europa, e l’Italia sta per raggiungere la soglia prevista, ma ancora non l’ha fatto…firmate!) sta dando i suoi effetti e finalmente i nostri parlamentari si rendono conto di aver bisogno di tempo per capire e prendere posizioni ponderate. C’è chi invece teme che questo sia un ulteriore tentativo di togliere il Trattato da sotto i riflettori: cancellarlo dall’ordine del giorno per tornare a muoversi nella penombra delle azioni di lobbying da parte delle poche grandi aziende che – in caso di approvazione – ne sarebbero le uniche beneficiarie. Abbiamo più volte parlato, qui, delle tante ragioni per opporsi a un trattato intercontinentale che – in ambito agroalimentare – favorirebbe decisioni e politiche a supporto della produzione agricola industriale. Ma ancora non se ne sta parlando abbastanza e la maggior parte dei cittadini (e dei politici eletti!) non ha idea di cosa sia il TTIP. L’appello è ai mezzi di informazione e alle comunità locali: bisogna creare occasioni di informazione alla cittadinanza, per difendere, in Italia, in Europa e negli Usa sia la qualità delle produzioni alimentari, e dunque l’ambiente e la salute pubblica, sia la qualità delle democrazie. (da Slow Food - giugno 2015) FESTAMBIENTE IN SACCISICA: QUANDO LA FESTA È ECOLOGICA Prende il via la 7.a edizione di Festambiente della Saccisica che si terrà - dal 18 al 21 giugno 2015 - presso la cinquecentesca Villa Roberti Bozzolato a Brugine, una ambientazione d’eccezione, nel cuore di un vasto parco, a 15 km da Padova e a 25 km da Chioggia. L’evento, organizzato dal Circolo Legambiente della Saccisica, come gli altri ecofestival estivi promossi dai circoli associativi sul territorio nazionale, unisce intrattenimento e approfondimenti sull’attualità, musica dal vivo, cultura e degustazione di cibi biogici e di prodotti tipici, laboratori, mostre e proposte dedicate a stili di vita sostenibili. Festambiente è ecologica anche perché utilizza stoviglie compostabili, differenzia i rifiuti ed è certificata AzzeroCO2. Anche quest’anno le varie iniziative di Festambiente della Saccisica si rivolgono ad un pubblico ampio. Nell’aia e nel prato della Villa si alterneranno spettacoli di teatro, di musica e di danza. Non mancherà l’animazione per i bambini. ** SCARICA QUI IL PROGRAMMA COMPLETO DELLA MANIFESTAZIONE ** (da Ecopolis Newsletter di Legambiente Padova - giugno 2015) IN NICARAGUA, IL POPOLO DICE NO AL GRANDE CANALE Deforestazione in grande scala, distruzione di aree naturali, espropriazioni. Un paese diviso in due. Presto si costruirà un nuovo canale in Nicaragua che favorirà il traffico per l’esportazione di materie prime e mercanzia su grandi navi container e petroliere. Intanto, cresce la resistenza al progetto. Unitevi alla petizione. Mentre il presidente del Nicaragua annuncia l’arrivo di una nuova era con il Canale, i cittadini rispondono “No al Canale!”. Ci sono già state 45 manifestazioni in difesa della bellezza naturale, le terre, l’acqua ed il lago. L’ultima manifestazione, sabato scorso, 13 giugno. Circa 280 km di lunghezza, 520 m di ampiezza e 30 m di profondità – molto più grande del canale di Panama – queste le dimensioni del Canale che stabilirebbe una comunicazione da costa a costa, tra l’Oceano pacifico e Atlantico attraverso il mar dei Caraibi. Effetti negativi sulla natura e gli esseri umani: 100.000 persone soffriranno per espropriazione e trasferimento coatto, senza sapere dove e quando avverrà, non ci sono state né riunioni né consulta previa. 400.000 ettari di foresta, con i suoi giaguari, tapiri,lamantini, aquile arpia e scimmie ragno sono minacciati. Dragheranno il Lago Nicaragua, riserva di acqua dolce dell’America Centrale, per 90 km per far entrare le grandi navi, danneggiando gravemente i pesci ciclidi e gli squali. “Non ci sono studi tecnici, ambientali, di fattibilità finanziaria o di proiezione sui benefici, ovvero, non ci sono le condizioni minime per iniziare il progetto”, chiarisce Monica Lopez Baldonado, avvocata ambientalista. Progetto Ambizioso Non solo il canale e le relative chiuse: strade per il traffico pesante, reti ferroviarie, oleodotti, zone industriali; porti, aeroporti, idroelettriche, cementifici, acciaierie, fabbriche di esplosivi e installazioni ausiliarie. Il governo del Nicaragua ha dato in concessione la costruzione ed amministrazione del Canale ad un impresario cinese, Wang Ying, per 50 anni, prorogabili per altri 50. Non è chiaro come la sua azienda, HKND Hong Kong Nicaragua Development, registrata nelle isole Cayman, finanzierà la megacostruzione. FIRMA QUI LA PETIZIONE (da Salviamo la Foresta - giugno 2015) … se per caso nel fine settimana dovesse far brutto… abbiamo da leggere!! • Altro cemento attorno alla ex Romagnoli? • Tavolo verde senza una gamba: i comitati lasciano • Padova, la più inquinata d’Italia nel I. trimestre 2015 da Ecopolis Newsletter di Legambiente Padova – giugno 2015 • Glifosato, il governo italiano fa orecchie da mercante • Saviano alla corte di Berlusconi • Combustibili fossili? L'addio senza rimpianti da Il Cambiamento– giugno 2015 • Referendum (sull’acqua pubblica), 4 anni dopo • Genuini e resistenti • Abiti usati, abiti puliti da Altreconomia – giugno 2015 • L'allevatore che ha sfidato il colosso Perdue a Expo: perche' l'allevamento intensivo non puo' nutrire il pianeta (VIDEO) • Mele avvelenate: troppi cocktail di pesticidi nei meleti da Greenme.it – giugno 2015 • I trucioli nel piatto dell’Expo • L’altro modo di possedere la terra • Le due amiche da OlioOfficina Magazine – giugno 2015 §§§ …la stagione è quella che é… ma ora sono pronti i meloni… ed Eleonora ha pensato a noi con le sue Ricette di Giugno. … e se venite al Tamiso, i meloni sono dolci e maturi: … squisiti!!!! B a !!!! urra ettttu a lle na on uo Bu