46° Assemblea Generale
RELAZIONE DEL CONSIGLIO INTERNAZIONALE
1. Partiamo da Siracusa
Il Congresso di Siracusa ha segnato una svolta nella storia del Panathlon sul piano umano in quanto, ad
una presidenza durata otto anni, ne succedeva una nuova ed inedita per la provenienza del nuovo
Presidente. Non dai ranghi dirigenziali della struttura precedente, come in una sorta di successione
programmata, ma dalle retrovie del Panathlon in quanto il nuovo Presidente eletto aveva al suo attivo
più di 36 anni di appartenenza al Panathlon ma come esperienza dirigenziale solo quella di sei anni di
presidenza di club.
Inoltre, per la prima volta a livello di elezione del Presidente Internazionale, ha fatto irruzione
nell’assemblea la democrazia elettiva. Infatti le due precedenti presidenze, durate sedici anni
complessivamente, in presenza di una sola candidatura, erano state determinate da un voto per
acclamazione.
A Siracusa i candidati erano tre e le modalità di campagna elettorale, presentazione dei programmi,
ricerca del consenso, hanno seguito logiche molto vicine a quelle della politica parlamentare. Nulla di
preoccupate o negativo. Anzi.
Il confronto esalta sempre le qualità migliori dei candidati e dei loro sostenitori e l’esito della
competizione è sorretto da una maggiore legittimazione.
Come presidente eletto ho sempre considerato questa modalità un mandato ancora più forte di
un’elezione per acclamazione e con questo spirito osai anche lanciare, nella stessa giornata di Siracusa,
qualche segnale di innovazione.
2. La spinta all’internazionalizzazione
Ispirato dalla vocazione internazionale che ha sempre caratterizzato la mia attività professionale di
inviato speciale della RAI-TV e successivamente, i miei quindici anni di parlamentare europeo e
nazionale, indicai subito nell’orizzonte avanzato verso l’internazionalità il mio impegno più ambito.
Dopo avere offerto ai miei due competitori l’opportunità di ricoprire deleghe nel board internazionale,
decisi di fornire subito qualche esempio di apertura oltre il confine italiano indicando in un brasiliano il
vicepresidente, in un belga fiammingo il Presidente della Commissione Scientifica e Culturale, in un
belga di lingua francese il nuovo delegato internazionale al fairplay, confermando nel ruolo di tesoriere
uno svizzero.
Questa spinta verso orizzonti esteri era maturata durante i mesi della campagna elettorale nel corso
della quale avevo raccolto molte preoccupazioni ed altrettante raccomandazioni per il carattere
eccessivamente “italiano” che continuava ad avere il Panathlon, nonostante il suo aggettivo di
“International”.
Non c’era, in questa innovazione, alcuna sconfessione del lavoro portato avanti fino a Siracusa dalle
precedenti presidenze ma semplicemente la presa d’atto dell’evoluzione di un processo che negli anni
aveva portato a questa esigenza di allargamento per valorizzare maggiormente l’impegno dei soci non
italiani.
Insomma, il progetto era partito da lontano, si era sviluppato per forza interiore negli anni ed era giunto
alla sua maturazione. Del resto anche i Padri Fondatori del Panathlon dopo una decina d’anni
all’intuizione di Venezia del 1951, avvertirono l’esigenza di guardare oltre i confini della patria italiana
per trovare l’ossigeno necessario per fare vivere e progredire l’associazione, con il valore aggiunto di un
confronto con altri popoli. E fu così che il Panathlon diventò internazionale con la sua diffusione in
diversi Paesi.
Inoltre la spinta ad accentuare maggiormente il carattere internazionale consente al Panathlon di
reggere meglio il confronto con i club service che operano sui nostri stessi territori e con i quali,
inevitabilmente, si deve convivere ed anche collaborare. Tutti questi club hanno origini e tradizioni non
italiane ma in Italia hanno una struttura poderosa.
Diventare internazionali, in definitiva, fu come pareggiare i conti. Ma ora non basta più.
Il fatto che fino ad oggi il Panathlon International non abbia avuto alcun presidente non italiano
potrebbe costituire un limite anche alla sua espansione.
3. Il Consiglio Internazionale
Il Consiglio Internazionale eletto a Siracusa ha dimostrato di avere recepito questo orientamento
assecondando il dialogo a 360°. Ringrazio per questo spirito di squadra il Past President Enrico Prandi,
generoso nella sua disponibilità e prezioso per i suoi suggerimenti, il vicepresidente Sebastiao Correa de
Carvalho per le acrobazie transoceaniche che compie per essere presente fisicamente o via
teleconferenza, il tesoriere René Hefti, meticoloso custode delle nostre risorse, il Consigliere Ennio
Chiavolini che si è sobbarcato il peso della commissione espansione con grande competenza e passione,
il consigliere Pinuccio Gianduia responsabile del premio comunicazione e dei rapporti con Soleterre, il
consigliere Marcello Marrocco, impegnato nel settore dell’handicap e delegato ai club junior, il
consigliere Mario D’Atri, competente programmatore dei sistemi formativi interni, il consigliere Paul De
Broe che garantisce un ponte prezioso con alcune organizzazioni nordeuropee nel campo del Fair Play e
dell’educazione dei giovani attraverso lo sport.
Desidero ringraziare anche gli organi di controllo nei settori dell’amministrazione e della custodia e
revisione dello Statuto.
4. Rinnovamento anche nei ruoli esecutivi
Ad un Presidente inedito e ad un Consiglio Internazionale per la metà nuovo si è aggiunto anche il
giovane Segretario Generale Leo Bozzo che ha saputo portare in questo ruolo strategico il dinamismo
della sua età, naturali visioni imprenditoriali ed una genuina passione panathletica. Un vantaggio per lui
e per il Presidente è stato poter disporre di una équipe tecnica di segretariato collaudata ed impegnata
che non ha fatto sentire sussulti nel passaggio dirigenziale. A tutti i nostri collaboratori grazie di cuore.
5. I Distretti ed i loro ruolo
Il primo impegno della nuova dirigenza è stato affrontare la riorganizzazione dei distretti, ad iniziare
dall’Italia. Un imprevisto intoppo procedurale non ha consentito il rinnovo del Presidente in questo
Distretto, subito dopo la scadenza naturale del mandato del precedente, ma ha portato ad un lungo
periodo di discussioni e rinvii, ad un commissariamento, fino all’elezione di Federico Ghio.
Coerente con l’indirizzo internazionale annunciato, sono andato subito a fare visita ai distretti esteri.
Sono stato tre volte nel distretto Austria e club Monaco di Baviera dove, sotto la guida di Heinz Recla,
un buon numero di club porta avanti la sua missione. Il più attivo è quello di Graz dove si è trovato un
eccellente rapporto anche con le autorità politiche ed amministrative regionali e comunali, sinergia
preziosa per avere visibilità e sostegni concreti. Per due anni ho partecipato alla consegna del premio
del Panathlon ad eminenti personalità dello sport e della cultura, con il Governatore della Stiria a fare
gli onori di casa. In questo distretto qualche difficoltà esiste a Vienna, forse per le dimensioni della città.
In questa occasione ho avuto modo di ridiscutere l’annoso problema della mancanza di club in
Germania, a parte Monaco, legato alla presenza di un’organizzazione molto radicata come la Deutsche
Olympische Gesellschaft che porta avanti attività e valori molti simili ai nostri.
Anche in Francia ho effettuato tre visite: una al club di Parigi, molto attivo e con esponenti di spicco,
l’altra in occasione dell’assemblea di area dove ho ritrovato il campione di ciclismo Bernard Thévénet e
la terza ad Avignone per sostenere un’importante iniziativa benefica del Distretto guidato da André
Ferren, a favore dei giocatori di rugby in carrozzina.
Nel Distretto Svizzera-Fuerstentum Liechtenstein ho partecipato all’assemblea constatando l’ottima
atmosfera esistente tra i tre gruppi linguistici, sotto la guida carismatica di Pierre Zappelli. In quella
circostanza mi ha impressionato l’impegno profuso per discutere modalità di comunicazione sempre più
nuove ed aggiornate per fare conoscere il nostro movimento anche al di fuori della schiera degli iscritti.
Sempre in Svizzera abbiamo effettuato un incontro con la municipalità di Bulle, territorio del Panathlon
Club Gruyère, grazie all’iniziativa del membro della commissione di controllo statutario Sandro Arcioni,
per la firma di un protocollo d’intesa come “Città dello sport”.
In Svizzera, a Losanna, sono tornato per la riunione della commissione cultura e promozione olimpica
del Comitato Internazionale Olimpico di cui il Presidente del Panathlon è membro. Lì ho riscontrato la
grande considerazione di cui il Panathlon gode, grazie alle qualità personali di Vittorio Adorni ed Enrico
Prandi che mi hanno preceduto in questo ruolo. Spero di essere all’altezza per lasciare intatta questa
stima.
Ho accettato l’invito di Henrique Nicolini per visitare il Distretto Brasile, forte dei suoi 23 club. Mi hanno
accompagnano anche il vice Presidente Correa De Carvalho e il Presidente del distretto William Saad
Abdulnur . Grazie al carisma del nostro membro onorario Nicolini, il Panathlon gode di grande
considerazione, in particolare tra le federazioni sportive e presso la stampa. Memorabile la serata di gala
a San Paulo con la premiazione del concorso grafico nelle scuole. Ma anche la visita al più modesto club
di Taubaté ha costituito una sorpresa per la presenza di moltissimi figli di emigrati italiani.
A Santos gli amici panathleti hanno addirittura affisso una targa all’esterno del palazzo dello sport a
ricordo della giornata.
Ho fatto visita al Distretto Messico, esattamente a Monterrey, dove ho conosciuto alcune persone
degne di un applauso panathletico per la passione da cui sono animate e l’attivismo, in un contesto
oggettivamente complesso. Innanzitutto il Presidente del distretto José Pilar Sanchez Gonzales, la
presidente del club di Monterrey Maria Socorro Samaniego e l’ex Presidente distrettuale Alberto De
Icaza che ringrazio per la sostanza della loro attività, compreso il sostegno ad un centro di ippoterapia
per ragazzi con handicap.
Nel Distretto del Belgio ho avuto l’opportunità di constatare la buona sintonia esistente tra i due gruppi
di lingua fiamminga e francese, nelle persone del presidente del Distretto Vic De Donder , presidente
anche della Commissione Culturale e Scientifica e del Club Wallonie-Bruxelles Philippe Housiaux,
delegato internazionale per il Fair Play.
Ad Anversa abbiamo celebrato la consegna della bandiera dell’ACES di Capitale dello sport 2013. A
Bruxelles ho partecipato due volte alla celebrazione della giornata del fair play con ben 1000 eventi
concomitanti su tutto in territorio.
Nel Distretto Sovranazionale vi è stato il passaggio di testimone tra il Past President Enrico Prandi e l’ex
vice presidente internazionale Jean Pierre Largo il quale ha accettato di subentrare con il ruolo di
Presidente Facente Funzioni, in attesa delle modifiche statutarie necessarie per togliere al Past
President l’obbligo di farsi carico di questo settore. Ringrazio sia Prandi per l’impegno sia Largo per la
disponibilità ad accettare tale responsabilità e per avere già effettuato alcuni incontri importanti come
quelli in Argentina e a San Marino.
RELAZIONE DI JEAN PIERRE LARGO
Il Distretto Sovranazionale non può essere paragonato agli altri distretti nazionali. Non ha strutture, i
club sono dispersi nel mondo e le distanze tra di loro sono tali che un’Assemblea di Distretto è
finanziariamente impossibile. I soli mezzi di contatto sono la corrispondenza scritta per e-mail o per
posta ed il telefono. Il Distretto sovranazionale non dispone di mezzi finanziari ed è ciò che impedisce un
incontro senza l’aiuto eventuale del Panathlon International. Ho pensato di dare delle strutture al
distretto e, per questo motivo, ho presentato un Regolamento alla Segreteria Generale.
Un punto importante è la decisione presa durante questa riunione: non mi occupo dei Club PCU, è un
compito del past-presidente internazionale.
Attività 2013 del Presidente del Distretto
-16-18 settembre: Visita del Panathlon Club Buenos Aires,
-19-22 settembre: Partecipazione alla riunione dei Presidenti di Distretto Panamericani e al X Congresso
Panamericano,
-17-20 ottobre: riunione del Comitato dei Presidenti di Distretto a Rapallo,
-15-17 novembre: visita del Panathlon Club San Marino, partecipazione alla consegna del Premio FairPlay e dei premi dell’ XIII Concorso Internazionale di fotografia,
-03-05 dicembre: visita del Panathlon Club di Lisbona, partecipazione al 34º anniversario del club e
consegna del Premio Fair Play e del Premio al Merito .
Gli incontri con i comitati dei club che ho visitato sono stati molto apprezzati dalle parti interessate. La
presentazione di un regolamento di distretto e la ricerca di una coesione tra i club hanno suscitato
molto interesse.
Attività 2013 dei Club del Distretto
Oltre alle attività menzionate nella rubrica attività 2013 del Presidente, non ho conoscenza di altre
attività dei club del distretto. Ho provato ad avere un contatto in forma scritta e via e-mail ma i club non
hanno risposto. Sembra che non siano interessati, o poco, al distretto.
Attività previste del Presidente del Distretto per il 2014
-Visite al Club di: Lomé, Lussemburgo, Barcellona e Sabadell nel quadro di un'attività dei club
-Finalizzazione del Regolamento del Distretto,
-Eventualmente riunione dei club del distretto presenti all’Assemblea generale 2014 a Rapallo.
Conclusione
- L'incarico di Presidente di un distretto così disperso è uno dei compiti più ingrati, questo soprattutto a
causa dei seguenti punti:
-Inesistenza di finanze,
-Discutibile interesse di alcuni club per la vita del distretto (risposte inesistenti ai contatti).
- La concezione dell'attività del Presidente del Distretto da parte dei dirigenti e della Segreteria generale
sembra essere prima di tutto finanziaria e non la coesione e la vita dei club del distretto.
– L’incasso delle quote dei Club e i richiami non dovrebbero essere la principale preoccupazione del
Presidente del Distretto, cerchiamo di essere un po' più realistici! È un'illusione credere che i rapporti via
e-mail, senza un contatto personale, siano possibili. Un diverso contatto da quello scritto per e-mail è, a
mio parere, molto importante ma non a scapito del Presidente del Distretto!
6. L’orizzonte americano
Un’occasione d’incontro formidabile con tutti i distretti americani è stata rappresentata dal Congresso
Pan-Americano a Guayaquil, in Ecuador, Presidente del Distretto Juan Carlos Faidutti Estrada. Mi felicito
con lui e con tutti gli amici ecuadoriani per la perfetta organizzazione dell’evento e per la generosa
accoglienza.
La presenza al completo dei rappresentanti dei Distretti americani, la qualità dei temi e dei relatori
hanno creato molto interesse ed hanno consegnato un documento in otto punti con indirizzi
fondamentali per il futuro del Panathlon nel continente americano. Tra le decisioni prese c’è la scelta
della sede del prossimo congresso panamericano in Uruguay, sotto la regia di Oscar Schiaffarino.
7. Rappresentanza
In poco meno di due anni ho visitato tutti i distretti, tutte le aree del Distretto Italia, tranne la Sardegna
e complessivamente quasi 200 club. Numerose le ricorrenze ed i compleanni. Per esigenze di economia
ho scelto di partecipare solo ad anniversari di 50 e 60 anni. Ho partecipato a riunioni di ACES,
Fondazione Domenico Chiesa, CONI, manifestazioni varie per premiazioni e concorsi. Importante è
portare il Panathlon soprattutto dove ancora non è conosciuto.
8. Premio Fair Play
Ho raccomandato ai club adottare uno stile nuovo e di inventare occasioni pubbliche per assegnare i
premi Fair Play , direttamente sul campo, per garantire maggiore visibilità, rispetto alla tradizionale
conviviale.
Per dare l’esempio ho consegnato due premi fair play ai campionati del mondo di sci di fondo in diretta
televisiva mondiale in valle di Fiemme. Grande risalto ha trovato sulla stampa anche il premio fairplay
consegnato sul palco del Giro d’Italia ad un corridore ciclista, autore di un gesto di altruismo.
Altrettanto si può dire del premio fair play consegnato durante le premiazioni finali dei campionati del
mondo di calcio per persone non vedenti a Loano.
9. Lo Statuto
Anche in questi ultimi due anni è continuato il lavoro di adattamento dello Statuto alle mutate
condizioni del mondo panathletico e dell’ambiente che lo circonda. Ringrazio in particolare Diego
Graziosi, presidente della commissione di garanzia statutaria per il paziente lavoro di affinamento delle
diverse iniziative. Tra le proposte di modifica che saranno portate all’esame dell’Assemblea
Straordinaria figurano l’abolizione del vincolo del ruolo di Presidente del distretto Sovranazionale per il
Past President. Dal comitato dei presidenti di distretto è emersa la proposta di integrare il Consiglio
Internazionale con tre membri indicati dai distretti.
10. Club Junior
E’ stato portato a conclusione il dibattito sul regolamento dei club junior con l’approvazione di un testo
molto sintetico ma chiaro e facilmente applicabile, condiviso anche dal comitato dei presidenti di
distretto nella loro riunione di Rapallo.
I club Junior sono definiti “organizzazioni esterne propedeutiche alla futura esperienza di giovani
associati soggetti esclusivamente ai propri club padrini; la loro esistenza si propone sia solo in
dipendenza dei club padrini, senza organizzazione territoriale, con diritto di proposta ed intervento alle
assemblee del club padrino, ma senza diritto di voto, salvo diverse indicazioni del distretto di
competenza.” In definitiva, si indicano linee guida molto generali e poi si affida alla saggezza dei
dirigenti di distretto, di area e di club l’instaurazione di rapporti armonici.
11. P.C.U. nelle Università
E’ continuata l’azione di implementazione delle strutture dei PCU, i club universitari costituiti ad Anversa
nel
2007
e
attivi
anche
come
organizzatori
dei
giochi
universitari.
E’ stato nominato un presidente internazionale nella persona del belga Peter Verboven il quale si sta
impegnando a fondo per ottenere i necessari riconoscimenti per operare e per individuare occasioni di
collaborazione per i giochi. I club attivi sono una ventina. Rimane da definire meglio la loro operatività e
l’inserimento organico nei ranghi del Panathlon, quindi anche con il regolare pagamento di una quota.
12. I Club e i Soci
Nel biennio 2012-2013 la situazione per quanto riguarda i club è così suddivisa.
Nell’anno 2012 sono stati costituti 16 Club di cui 11 Club Universitari e 5 Club nel Distretto Italia.
Nel 2013, sono stati chiusi 2 Club nel Distretto Italia, 1 nel Distretto Sovranazionale e 1 nel Distretto
Argentina, causando così la chiusura dello stesso. Infatti con la chiusura del Club Rosario in Argentina è
rimasto solo il Club di Buenos Aires che di conseguenza passa sotto la tutela del Distretto
Sovranazionale.
Nel 2013 invece troviamo un decremento nella crescita dei Club, infatti ne sono costituiti soltanto due
in Italia, mentre ne sono stati chiusi 2 in Italia, 2 nel Distretto Sovranazionale e 1 nel Distretto Austria.
Purtroppo il 2013 è stato un anno abbastanza negativo per l’andamento dei club e dei soci del
Panathlon International, si è registrato infatti un forte calo di soci, le cause sono dovute un po’ all’età
avanzata degli stessi, ed in parte anche alla situazione economica generale.
Il calo più forte dei soci si è concentrato nel Distretto Italia.
Per quanto riguarda i Club Junior nel biennio 2012-2013 sono diventati 27 , la maggioranza dei quali si
trova in Italia. Abbiamo solo un Club Junior in Messico, uno nel Distretto Sovranazionale e precisamente
a San Marino ed uno in Belgio.
Con l’entrata in vigore del nuovo Regolamento i soci del Club Junior da quest’anno dovranno pagare il
25% della quota di affiliazione dei Club padrini e questo sta provocando una diminuzione degli iscritti.
13. La Commissione Espansione
L’espansione rimane l’obiettivo più ambizioso ma anche più difficile da raggiungere, in una congiuntura
mondiale messa a dura prova dalla crisi economica. La commissione, tenacemente guidata dal
Consigliere Internazionale Ennio Chiavolini ha lanciato nuove iniziative per proiettare politiche di
espansione soprattutto nelle zone in cui il Panathlon è ancora assente.
L’1 dicembre 2012 si costituisce, approvata dal Consiglio Internazionale, la nuova International
Expansion Commission, con acronimo IEC, costituita da 11 Membri: 1 Presidente, 1 Segretario, 4
Membri americani e 5 Membri europei.
Viene immediatamente divulgato a tutti gli Organi Internazionali, ai Presidenti di Distretto, ai
Governatori ed ai Presidenti di Club l’Opuscolo “L’Espansione nel Panathlon International” redatto dal
Presidente della IEC. L’Opuscolo, che contiene i criteri con cui opera la IEC e quelli con cui ai vari livelli
dirigenziali devono essere organizzate e sviluppate le azioni volte a creare nuovi Club ed aumentare il
numero dei Soci, viene inserito sul sito web del P.I., Settore pubblicazioni. A questo documento fanno
seguito una serie di lettere a firma del Presidente Internazionale, volte a sensibilizzare tutti i Dirigenti
sulla impellente esigenza di operare per l’Espansione, aspetto fondamentale per il futuro
dell’Associazione.
Significativo al riguardo è il lancio dello slogan “Ogni Socio un nuovo Socio; Ogni Club un nuovo Club”.
I Membri della IEC si riuniscono trimestralmente in video conferenza, al fine di monitorare la situazione
dei Club ed individuare i possibili interventi sull’apparato dirigenziale dell’Associazione e per
sensibilizzare tutti al problema Espansione.
Situazione Club e Soci 2011, 2012 e 2013
Risulta una situazione attuale che presenta, a fronte di una relativa stabilità nel numero dei Club, un
bilancio progressivamente negativo nel numero dei Soci, che riscontro ormai da alcuni anni (2005:
11027 Soci), con ovvie ripercussioni di carattere finanziario ed operativo. Questa situazione lascia,
comunque, la porta aperta a ben sperare per il fatto che emerge un aumento dei Club e dei Soci Junior,
fattore importante per il futuro dell’Associazione.
Prendo però lo spunto per invitare con forza, ancora una volta, i Presidenti di Distretto, i Governatori, i
Presidenti di Club ed i Membri della IEC ad operare con maggiore attenzione e decisione nel settore
dell’Espansione, ad avere tra loro più stretti contatti ed a collaborare fattivamente, in quanto un
ulteriore calo del numero dei Club e dei Soci sarebbe estremamente pericoloso per l’Associazione.
Mi auguro di avere conferma di quanto appena auspicato al termine del 2014.
14. La Commissione Scientifico-Culturale
La riunione costitutiva della CSC si è tenuta a Gand nel marzo 2013, sotto la presidenza di Vic De Donder.
Vi hanno partecipato tutti i membri designati, comprese due figure nuove di membri non soci, invitati in
considerazione del loro spessore scientifico. Tra le iniziative annunciate figurano l’organizzazione del
congresso sull’attualità del sentimento olimpico che si terrà a Rapallo in occasione delle assemblee di
maggio e una grande manifestazione celebrativa del primo decennale della Carta di Gand programmata
per il mese di ottobre 2014 nella città fiamminga.
15. Il Premio Comunicazione
L’introduzione di sistemi informatici innovativi al servizio della comunicazione del Panathlon ha favorito
nuovo slancio nella comunicazione istituzionale. Grazie alla rapidità di tali sistemi le news e le e-mail
sull’attività dei club e delle altre strutture del Panathlon vengono messe in rete quasi in tempo reale. Da
ogni angolo del mondo le informazioni convergono su Rapallo da dove vengono smistate dall’ufficio
stampa e comunicazione. Per i club sarà molto più facile anche concorrere al premio comunicazione
perché l’informatica ha consentito a molti di creare giornali elettronici di ottima fattura.
16. La Rivista si rinnova
A nome del Panathlon esprimo un grazie sentito a Claudio Bertieri che per 25 anni ha curato la direzione
della nostra Rivista quadrimestrale. La sua passione e la sua competenza ci hanno consentito di fornire,
anche in forma cartacea, un documento da tutti apprezzato. Direttore responsabile sarà da ora il
Presidente Internazionale.
La Rivista cartacea conserva tutta la sua validità anche nell’era dell’elettronica e dell’informatica. Esso
raggiunge i tavoli di soggetti internazionali dai quali dipendono molte forme di collaborazione e di
promozione della nostra presenza e del nostro ruolo nel mondo dello sport. Il giornale viene stampato
in italiano, inglese e francese, mentre viene fornita per via informatica la traduzione in tedesco,
spagnolo e portoghese. La stampa, in queste lingue, viene affidata ai club eventualmente interessati.
Un plauso va anche ad alcuni giornali cartacei che vengono stampati in Europa e in America. In
particolare in Brasile dove viene fornito tradotto anche in italiano.
17. La Fondazione “P.I. Domenico Chiesa”
Il ruolo della Fondazione P.I. Domenico Chiesa rimane un patrimonio morale e materiale
importantissimo per la storia e la vita attuale del Panathlon. La presenza della Fondazione si realizza in
alcune manifestazioni culturali, tra le quali il concorso di arti grafiche nelle scuole, grazie al quale la
fantasia dei giovani fornisce ogni volta idee nuove e simboli inediti del nostro modello di sport. Il
presidente della Fondazione è Enrico Prandi, segretario generale Sergio Allegrini. Fondamentale è
l’appoggio della famiglia Chiesa, attraverso la presenza delle due eredi
nel direttivo.
Nel corso della passata stagione la Fondazione ha sposato anche la Transalpina Bike, una gran fondo
ciclistica che unisce in dieci tappe altrettanti club da Monaco di Baviera a Venezia, seminando ideali
panathletici e rievocazioni della figura di Domenico Chiesa.
La Fondazione, inoltre, assegna i prestigiosi “Domenico Chiesa Award” a figure fortemente significative
del mondo dello sport e del Panathlon.
18. Il P.I. presente in Organismi Internazionali
La novità dopo Siracusa è l’ingresso del Panathlon International nell’organismo del Consiglio d’Europa
APES/EPAS che si occupa di promozione dello sport e coordinamento tra grandi organismi internazionali,
tra i quali SportAccord, di cui eravamo aggregati e ora siamo partner alla pari. Rimangono rapporti di
partenariato con istituzioni tradizionali come
CIFP- Comitato Internazionale per il Fair Play. Accanto ad Antonio Spallino e Maurizio Monego,
membri benemeriti, c’è Philippe Housiaux, delegato del P.I
UNESCO- cerchiamo di riallacciare rapporti concreti nel campo dei giovani
ICSSPE- consiglio internazionale dello sport, scienze ed educazione fisica
19. Siamo nel C.I.O. e nel C.O.N.I.
Il Panathlon è membro del Comitato Olimpico Internazionale ed il suo presidente partecipa ai lavori
della commissione cultura e promozione olimpica, assieme all’ex presidente Vittorio Adorni che è stato
confermato ad personam. Dallo scorso anno anche il CONI ha riconosciuto il Panathlon tra le
Organizzazioni benemerite.
20. Cooperazioni e partneship
Con molti altri organismi internazionali il Panathlon intrattiene da anni rapporti di collaborazione:
SPECIAL OLYMPICS – lo sport anche per gli svantaggiati
ICES – centro internazionale di etica di Gand
L’ICES è una piattaforma per tutti, per quelli che sono interessati o vogliono essere coinvolti nel campo
dell'etica nello sport e dell’educazione fisica.
L’ICES è un'associazione indipendente che riunisce esperti del mondo dell'etica nello sport ed
dell’educazione fisica, che raccoglie le loro conoscenze ed esperienze e le diffonde a un pubblico più
ampio. ICES passa anche ad applicazioni pratiche che possono essere utilizzate come esempio e/o
possono sostenere pratiche quotidiane.
L’ICES organizza corsi di aggiornamento, simposi e seminari in collaborazione con diversi partner come:
Panathlon International, Federazione Fiamminga per lo Sport.
Nel 2013 l’CES è stata nominata dall'Assessorato alla Cultura, Gioventù, Sport e Media per realizzare il
progetto: "Fornire conoscenze nel settore dell'etica nello sport, tra cui temi riguardanti l'integrità,
l'abuso sessuale e la violenza." in collaborazione con quattro Università fiamminghe e altri partner legati
al paesaggio sportivo fiammingo.
Nel 2014 è prevista una conferenza con il Prof. Dr Mike McNamee, un corso “Sport e Diritti Sportivi" e
formazione sulla Gestione dell’Etica.
L’ICES continuerà i progetti: "Lo Sport con i confini" e "Etica nello Sport".
Paul De Broe era presente a tutte le riunioni del consiglio 19/02/13 21/05/29 13/08/13 e 19/11/13 ed è
stato rieletto come membro del consiglio.
FICTS - Federazione Italiana Cinema e Televisione per lo Sport
SOLETERRE - Onlus per la cooperazione con il terzo mondo nello sport
DOG - Associazione Tedesca con finalità molto simili alle nostre
ACES EUROPE - Associazione Capitali Europee dello Sport e città dello sport
JU-JITSU - protocollo con la federazione internazionale di questa arte marziale
21. Risorse finanziarie e patrimoniali
Rimando ogni dettaglio alla relazione del Tesoriere René Hefti, al quale dovremmo fare un monumento
di tenacia ed efficienza. Lo stesso vale per i revisori dei conti.
Mi limito ad osservare che la crisi economica generale si è ripercossa pesantemente anche sulla nostra
situazione associativa con riduzione nel numero dei Soci e dei Club.
Purtroppo per molti il pagamento della quota, anche se modesta, costituisce un onere non più
sostenibile.
Il trasloco fatto da Villa Porticciolo a Villa Queirolo ha rappresentato un onere straordinario. Oggi la
situazione logistica nella nuova sede è ideale e il nostro personale riesce a contribuire al contenimento
delle spese di locazione con prestazioni straordinarie a beneficio dei servizi comunali ospitati accanto ai
nostri uffici.
Come iniziativa innovativa nell’utilizzo delle risorse segnalo l’aumento delle immobilizzazioni materiali in
quanto si è ritenuto opportuno acquistare l’impianto di traduzioni simultanee al fine di dotare la
Segreteria Generale di una sala riservata per tutte le riunioni degli Organi Internazionali.
Le immobilizzazioni finanziarie si riferiscono alla polizza assicurativa per il fondo trattamento di fine
rapporto dei dipendenti.
I crediti iscritti a bilancio sono esigibili e iscritti al loro valore reale.
I debiti sono iscritti al loro valore nominale.
Inoltre abbiamo affrontato costi per il miglioramento dell’immagine della nostra Associazione
investendo, seppur con rigore, nel miglioramento del sito internet, creando un ufficio comunicazione e
promuovendo l’attività del Panathlon international in eventi internazionali come i Campionati del
mondo in Val di Fiemme, il Giro d’Italia e i campionati Euroblind a Loano.
Questo sicuramente ci permetterà di essere al passo in un sistema che è in continua evoluzione. Ogni
spesa, prima di essere deliberata, è stata scrupolosamente valutata dal Tesoriere in sinergia con il
Segretario Generale.
I risultati di bilancio non sono sicuramente ottimali ma rispecchiano l’andamento generale della
situazione economica italiana, europea e mondiale. Il primo risultato negativo è il freno che ne deriva
all’impegno di espansione del nostro movimento e all’incremento delle attività.
22. Risorse umane
L’ufficio di Rapallo è retto dal Segretario Generale con il coordinamento del Presidente Internazionale.
In esso lavorano complessivamente nove persone che si dividono le seguenti mansioni, spesso
intercambiabili, ma così articolate :
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Segretario Generale
Segreteria del Presidente, organizzazione internazionale, Commissione Culturale e Scientifica,
Commissione di Controllo Statutario, Gemellaggi
Organizzazione Comitati e Consigli, travel manager, organizzazione eventi, rapporti con gli
sponsor
Amministrazione, gestione del personale, Fondazione “P.I. Domenico Chiesa”, Newlife,
Panathlon Facilities
Gestione soci, centralino, statuti e regolamenti
Biblioteca e traduzioni
Redazione Rivista, ufficio stampa, pubblicistica, sito web, newsletter, Premio Comunicazione,
Concorso Arti Grafiche, Commissione Espansione
Osservatorio, gestione attività, corporate identity, social network, layout eventi, Assistente
Segretario Generale
Archivio, magazzino, fattorinaggio, pulizie generali di tutta la sede, cura del parco
Per il Consiglio Internazionale
Giacomo Santini
Presidente Internazionale
Scarica

Relazione del Consiglio Internazionale