Fonti:
- Fotocopie
- Puntaderci.it
-Wikipedia.it
A cura di: Camilla Tamborrino
e Natalia Zollino
Che cos’è una duna?
Le dune sono strutture collinari caratteristiche dei
deserti e delle coste sabbiose.
Con il termine di duna marina si definisce un rilievo di
altezza variabile (dal mezzo metro ai 12 metri in Italia)
costituita dall’accumulo di sedimenti incoerenti,
solitamente di forma stretta e allungata che si sviluppa
parallelamente alla linea di costa.
Le dune costituiscono barriere naturali per l’azione di
diversi fattori che, se non filtrati, avrebbero affetti
fortemente negativi sugli ecosistemi interni.
Come si forma?
La duna è una conseguenza del deposito e della
formazione della spiaggia. La spiaggia è la prima a
formarsi per opera del moto ondoso e delle correnti
che,in particolari condizioni, possono favorire
l’accumulo in un determinato sito, di materiale
detritico proveniente da vicine zone costiere o dai
bassi fondali marini. L’azione eolica provoca una
rimozione delle sabbie depositate dal moto
ondoso,dando origine alle formazioni dunali. Infine
ricoprendosi di vegetazione quest’ultime evolvono
in sistemi naturali sempre più complessi.
Tipi di dune
Una prima classificazione delle dune può essere fatta suddividendole in
base alla loro forma osservata dall'alto:
- A mezzaluna (generalmente sono più larghe che lunghe. La
parte anteriore della duna è il lato concavo. Queste dune
sono formate da venti che soffiano da una sola direzione,
sono le più comuni sulla terra)
- Lineari (più lunghe che larghe, tipiche delle regioni in cui
sono presenti venti bidirezionali)
- A stella (a piramide, tipiche del deserto del Sahara)
- A cupola (forma ovale o circolare, tipiche del deserto)
- A parabola (colline a forma di U, tipiche dei deserti costieri)
Le dune di
Porto Cesareo
La linea costiera di questo
comune si sviluppa per 22
chilometri, dei quali circa 4
sono interessati da sistemi
dunali più o meno conservati.
Esistono in questa costa due
habitat che si differenziano
sia per la distribuzione che
per le forme di insediamento:
Ginepro coccolone e Sparto
pungente.
•
Ginepro coccolone:
Si estende su una superficie di circa 13
ettari. Ha una vegetazione di macchia
tipica delle coste sabbiose
mediterranee. LA sua presenza è
legata alle dune stabili.
Essa rappresenta la prima
associazione di piante legnose delle
dune consolidate.
A Porto Cesareo sono presenti nuclei
di macchia con esemplari arborei
secolari di Ginepro.
Le piante si ancorano alla sabbia
contenendo i fenomeni erosivi.
•
Sparta Pungente:
Si estende su una superficie di circa 5
ettari con una frammentazione
maggiore. È caratterizzato da una
vegetazione erbacea dominata da
una graminacea perenne, ed è
l’elemento caratterizzante delle dune
mobili.
L’ Ammofileto è la vegetazione che
grazie agli estesi apparati radicali e
all’elevata copertura del suolo da
parte delle piante stabilizza la duna
creando i veri e propri cordoni dunali.
La flora
La vegetazione che si incontra negli ambienti dunali, è
costituita da specie adatte a sopravvivere in condizioni
estreme (insufficienza idrica, spray marino, forte ventosità e
intensa insolazione). Perciò possiedono una serie di
adattamenti morfologici e fisiologici che ne consentono lo
sviluppo. Per limitare la perdita alcune specie hanno una
spiccata tormentosità, altre, invece, hanno foglie carnose che
trattengono l’acqua e limitano il fenomeno della
traspirazione. Un altro adattamento è l’apparato ipogeo
costituito da un groviglio di radici che permette alle piante di
esplorare lo spazio alla ricerca di acqua e nutrimenti. Inoltre
alcune piante emettono nuove e robuste foglie che bloccano
l’incoerenza della sabbia. Le condizioni ambientali
condizionano la flora, le piante stesse contribuiscono
all’evoluzione delle dune.
Ginepro feniceo:
Pianta presente sulle dune sia in
forma arbustiva che arborea.
Osservabile sulle dune di Porto
Cesareo. La corteccia desquama in
nastri arrotolati che lasciano
scoperto lo strato sottostante,
rossastro. Le bacche sono ovali e di
colore bruno.
Carota spinosa:
Diffusa in tutto il bacino del
mediterraneo è una pianta erbacea
molto robusta ed aromatica. I segmenti
delle foglie sono carnosi e rigidi e
terminano con un apice spinoso. I fiori
sono presenti da giugno a ottobre.
Gramigna delle spiagge:
È una pianta erbacea perenne, provvista
di lunghi,duri rizomi striscianti ad ampio
raggi. possiede numerosi germogli eretti
fioriferi.
Vilucchio di mare:
È una pianta strisciante e le sue foglie
carnose tappezzano tratti di duna dalla
primavera all’autunno .I fiori sono di
colore rosa intenso. Ben rappresentata
a Porto Cesareo.
Altri esempi di vegetazione sono:Ginestrino delle dune,giglio di mare,santolina delle
spiagge,papavero cornuto,lantisco ,mirto,ilatro comune…
La Fauna
• Le condizioni di vita offerte dagli ambienti dunali per
la fauna sono spesso estreme (la natura mobile del
substrato,l’elevata ventosità,la salsedine,la forte
insolazione e l’aridità).D’altra parte altri fattori sono
favorevoli al perpetuarsi della vita animale (la
mitigazione del clima,il continuo approdo di materiale
organico,e il cosiddetto effetto siepe che blocca molti
piccoli organismi trasportati dal vento)La complessità
delle catene alimentari viene aumentata dalla
presenza delle praterie dio posidonia, una pianta
marina dove trovano rifugio e nutrimento numerosi
invertebrati.
Beccaccio di mare:
È diffuso negli ambienti costieri
estuari o pianure erbose,ma sempre
in vicinanza dell’acqua.Si nutrono di
molluschi,lumache, crostacei,
lombrichi e insetti.
Ramarro:
Conduce una vita terricola o
arboricola; abile rampicatore
sceglie il suo rifugio in tronchi
marci o mucchi di foglie secche.
Frequente negli ambienti con
macchia a ginepro.Si nutre di frutti
insetti o uova di uccelli.
Scarabeo stercorario:
Ha la particolare abitudine di
ritagliare pezzetti di escrementi di
altri animali e di trasformarli in
pallottoline che utilizza come cibo.
Lucertola campestre:
Animale opportunista, si trova
abitualmente sulle dune, tra la
vegetazione, dove trova riparo nelle ore
più assolate e si sposta nelle zone
scoperte dove la sabbia è più calda. Si
nutre di vegetali e di piccoli insetti.
Altri esempi di fauna dunale sono: Formicaleone, Fratino, Larve..
Degrado e tutela
• L’elevato flusso balneare che si verifica nel
periodo estivo, ha determinato una serie di
eventi negativi che hanno accelerato
l’erosione del cordone dunale. In particolare
l’apertura di sentieri, che partendo dalla
strada litoranea permettono l’accesso al mare,
è avvenuta con il taglio di numerosi esemplari
arborei e arbustivi e con lo sbancamento di
numerosi tratti dunali. Tali sbancamenti hanno
permesso al vento di infilarsi con conseguente
accentuazione dei fenomeni erosivi. Inoltre il
calpestio e la sosta dei bagnanti determinano
lo scivolamento della sabbia verso il mare e
soprattutto l’inibizione della formazione di
coperture vegetali. Quindi le forti pressioni
antropiche del periodo estivo costituiscono
una minaccia per i processi naturali di
costruzione della duna.
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Ecosistema dunale