VIBO VALENTIA E PROV.
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F. M. 1061 - 100.5
REP. PUBBLICITA’ &
MARKETING
TEL. 0963-45733
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MENSILE INDIPENDENTE DI INFORMAZIONE-ATTUALITA’-CULTURA
ANNO VIII n.6 - Giugno 2006
IN EDICOLA OGNI MESE
1,00 EURO
TROPEA
Antonio Euticchio
è il nuovo sindaco
RICADI
Domenico Laria vince la
competizione elettorale
ROSSANA COLACE
Una tropeana “doc” parteciperà per 190
puntate alla soap opera di RaiUno “Sottocasa”
In onda dal 23 maggio
LA PIAZZA GIOVANI
INTERVISTA
All’attore Silvio Muccino
All’interno:
TROPEA
Pag.2 e 3 - Tutti i dati delle elezioni amministrative
Pag. 9 - Rinnovati gli Organi Collegiali della Lega Navale
Pag. 12 - a colloquio con Enrico Guarneri
Pag. 12 - Economia e cultura a confronto nel Seminario di studi
ASSOCIAZIONI
Pag. 6- Tenuta a battesimo la nuova “Accademia degli Affaticati di Tropea”
ANTONIO DE VITA
Pag. 14 - E’ nata la nuova Associazione “Tropea Civica”
Un tropeano famoso a Parigi
Pag. 2 - giugno 2006
- Tropea elezioni -
LA PIAZZA
EUTICCHIO E’ IL NUOVO SINDACO
Riportiamo i risultati delle elezioni amministrative di Tropea per ogni singola lista e per ogni sezione
ANTONIO EUTICCHIO
E’ nato a Tropea il 20/07/1948. Medico
chirurgo presso l’ospedale civile di Tropea.
Consigliere Comunale ininterrottamente dal
1971 al 1990 nelle liste del PCI e dal 90 al 92
nella lista civica Il Faro.
Assessore Comunale in più occasioni.
Consigliere Provinciale dal 1995 al 1999.
Ha partecipato all’ultima competizione
elettorale per il consiglio provinciale nelle
liste dei DS risultando il 2° dei non eletti.
LA PIAZZA
Mensile indipendente
Registrazione Tribunale di Vibo Valentia
n. 82 del 25.02.1994
Editore
ONDA SUD Soc. Coop. A.r.l.
Presidente Pasquale Mazzeo
Direttore responsabile
Saverio Ciccarelli
Capo redattore
Pino Carone
Hanno collaborato in redazione:
Lino Daniele, Clementina De Angelis,
Antonio Ferrara, Maria Zuccalà
Redazione:
via Pontorieri, 89861 Tropea (VV)
Tel/Fax 0963666081
Rep. Pubblicità & Marketing Tel. 096345733
E-mail: [email protected]
Www.lapiazza.135.it
Redazione di Vibo Valentia:
via Santa Aloe, 40 tel e fax: 0963 541705
Progetto grafico di Pino Carone
Stampa:
Grafiche PAPRINT
via Orazio Falduti Tel. 0963263703 - Ionadi (VV)
Chiuso in redazione il 4 giugno 2006
La collaborazione è aperta a tutti. I manoscritti dovranno essere lunghi al
massimo una cartella. La redazione si riserva la facoltà di selezionare gli
articoli da pubblicare. Le opinioni espresse negli articoli appartengono
ai singoli autori dei quali si intende rispettare la libertà di giudizio. I
collaboratori per quel che scrivono si assumono in prima persona ogni
responsabilità di natura civile e penale. Il materiale anche se non
pubblicato, non sarà restituito.
LA PIAZZA
- Tropea elezioni -
DOPO AVERCI FATTO
SOGNARE
Pag. 3 - giugno 2006
Così il nuovo Consiglio Comunale
CONSIGLIERI DI MAGGIORANZA:
ora aspettiamo un… buon governo!!!
di Saverio Ciccarelli
Tessuto sociale da ricomporre, i ragazzi di Locri, l'unione dei comuni, la
casa della cultura, il turismo culturale. Queste le cose dette dai balconi e
queste le cose dette da noi in questi lunghi anni di informazione a
Tropea. Abbiamo fatto opinione fra la gente, ma anche fra quella che
Antonio Euticchio
Nino Valeri
Michele Accorinti
dovrà essere una parte della classe dirigente di questa città. Ci fa molto
piacere; vuol dire che le coscienze maturano e che noi contribuiamo a
questo.
O almeno così ci auguriamo. Speriamo solamente che questi
argomenti non siano stati ripetuti durante i comizi, solo per carpire
qualche voto in più. Speriamo che veramente i “nostri politici” abbiano
capito che Tropea è un tesoro, che abbiamo fra le mani un tesoro e che è
compito di tutta la cittadinanza, ma soprattutto loro, renderlo sempre
più ricco e valorizzarlo sempre più. Speriamo soltanto che non ci si
faccia trascinare in problemi personali e “di bottega” vecchi e di basso
profilo (del tipo: “il piano regolatore lo voglio così, il lavoro
socialmente utile è quello che fa clientelismo, la cultura non paga
Carlo A. De Monte
Nino Macrì
Sandro Cortese
politicamente quindi che la faccio a fare, soldi non ce ne sono e non so
dove trovarli, ad agosto servono parcheggi…e queste cose trite e ritrite
che abbiamo già sentito), speriamo che tutti i buoni propositi, le idee e le
proposte sentite in questa campagna elettorale (che ci ha fatto sognare
ad occhi aperti) siano una volta per tutte messe in pratica.
Speriamo che il motto molto impegnativo (tratto da una canzone del
compianto Giorgio Gaber :”Libertà è partecipazione”) non sia stato
solo uno slogan da campagna elettorale, ma che effettivamente si
rendano partecipi i cittadini, le associazioni, la stampa, i commercianti
ed i giovani, alla gestione della cosa comune, della cosa pubblica.
Speriamo solamente che la trasparenza e la partecipazione durino per
Dina Ruffa
Domenico La Torre Giuseppe Muscia
cinque anni e non solo nei primi mesi, speriamo di essere ascoltati e che
perlomeno sulle cose proposte ci si dica perché si possano o non si
possano fare. Per tredici lunghi anni abbiamo avuto davanti “un muro di
gomma”, abbiamo cercato inutilmente un dialogo con chi ci
amministrava; oggi crediamo sinceramente che si debba tener conto
dell'importantissima funzione che ha la stampa e se così non
sarà…rimarremo tutti molto delusi, ma certamente noi continueremo a
parlare. Nel Consiglio comunale, da una parte e dall'altra, ci sono amici
e colleghi, a costoro chiediamo massimo impegno e competenza. Non
vogliamo vergognarci di essere tropeani. In particolare a Nino Valeri
vogliamo ricordare di essere l'unico esponente che proviene da
un'associazione di volontariato e di aver partecipato alle riunioni della
Saverio Simonelli Saverio Caracciolo Francesco Il Grande
Consulta delle associazioni, in questi anni; questo per noi è molto
importante e ci fa ben sperare.
CONSIGLIERI DI MINORANZA:
Ma soprattutto, a maggioranza ed opposizione, chiediamo una cosa:
lasciateci fare il nostro lavoro, lasciateci fare informazione, cultura e
opinione; se vorrete aiutarci con notizie e rispondendo ai perché nostri e
dei cittadini ve ne saremo grati, ma non dite che siamo di parte (di destra,
di sinistra o di centro) a seconda se riportiamo una notizia buona o cattiva
per chi ci amministra. Capite la nostra opera, basata sul volontariato, la
passione, l'impegno ed il sacrificio personale, a noi interessa solo il
progresso sociale, culturale ed economico della città. Non siamo così
meschini da usare il giornale contro o a favore di questo o di quello. Il
successo e la coesione della squadra che forma questo giornale, le nuove
energie che aggreghiamo di volta in volta, i lettori che ci seguono da ben
Pasquale Orfanò
Alfonso Del Vecchio
dodici anni e le manifestazioni di stima che riceviamo ogni giorno, sono
la testimonianza che siamo una squadra coesa ed unita, in cui ciascuno
può esprimere la propria opinione, da persona libera. Tutto il resto, le
supposizioni, la dietrologia non pensatele nemmeno.
Noi, dopo ben dodici anni, siamo sempre pronti a ritirarci ed a
“spegnere” questa voce libera e democratica. A quel punto avremo
perso tutti noi, dal primo all'ultimo cittadino di questo paese. Non è il
nostro lavoro e non ci mantiene nessuno, solo, questo si, l'Amore per la
città e per i suoi cittadini. Non fateci passare la voglia e dire “è vero a
Tropea non si può fare nulla di positivo” ! Sarebbe una grave perdita per
tutti. Buon lavoro e fate che Tropea diventi veramente “La città della
gioia”. La vostra gioia per aver vinto e la gioia della città per avervi
Domenico Tropeano Pasquale Vasinton
Pino Rodolico
votato!
Pag. 4 - giugno 2006
- Amministrazione -
LA PIAZZA
Tutti i candidati a Sindaco durante la campagna elettorale
hanno parlato di: TURISMO, AMBIENTE, CULTURA,
PIANO REGOLATORE, CENTRO STORICO.
E allora? Perché non sviluppare con il massimo impegno, competenza e
serietà questi settori, creando da essi posti di lavoro? Nient'altro; la
ricetta è molto semplice. Aspettiamo il prossimo Consiglio comunale su
questa sfida !!!
INTANTO AL NUOVO CONSIGLIO COMUNALE CONSEGNIAMO
QUESTA TROPEA : (*)
(*) è solo una parte di ciò che di positivo c’è nella città. Passi avanti se ne sono fatti, ma
oggi vi chiediamo più impegno per essere più civili e benestanti.
Non deludeteci !!
- Amministrazione -
LA PIAZZA
Pag. 5 - giugno 2006
Ma vi consegniamo anche...
Delinquenza
Mare sporco
Estetica ed arredo urbano
Frane della rupe
Rifiuti ingombranti
Segnali e circolazione
Luigi Lacquaniti, Francesco Salerno, Francesco Cipri, Antonino
Nasso e di altri appassionati cultori di quelle discipline, fu
riconosciuto dall'Unesco come Museo di importanza
internazionale. Vi sono i Giganti Mata e Grifone, un telaio di fine
ottocento, oggetti relativi alla magia, alla superstizione, oggetti
relativi alla pesca, alla caccia, all'agricoltura ecc..
La Pinacoteca è una delle più importanti d'arte moderna e
Un appello al futuro assessore alla cultura contemporanea dell'Italia meridionale. Comprende opere di
Modigliani, Sironi, Guttuso, Conti, Boccioni, Zavattini, Gazzarra,
di Saverio Ciccarelli
Levi ecc..
Se ne parla da un po', ne abbiamo parlato noi per primi nel
La Biblioteca è divisa nelle seguenti sezioni: FrancescoCilea
numero di gennaio 2005, dopo oltre due anni ce la ritroviamo nel (musica e storia della musica)- Marta Rempte Guerrisi (Arte e
programma della lista “libertà e partecipazione per Tropea”, è di storia dell'arte)- Francesco Antonio Repaci (Economia e scienze
buon auspicio. Esiste già a Palmi, la sua costruzione iniziò nel delle finanze)- Domenico Zappone ( letteratura contemporanea)1968 per volontà dell'Amministrazione comunale e sotto gli Attilio Zagari (letteratura italiana, latina e greca)- Antonino Basile (
auspici dell'On. Giacomo Mancini,
etnografia, folklore, tradizioni popolari)Ministro dei LL PP del tempo. E' intitolata a
Leonida Repaci (letteratura, arte,
Leonida Repaci, scrittore nato a Palmi,
saggistica)- D.A. Cardone (filosofia,
fondatore del Premio Viareggio e morto a
storia della filosofia, religione)Marina di Pietrasanta (in Toscana) nel 1985.
Guglielmo Romeo (enciclopedie,
narrativa, saggistica). Vi sono testi
Sorge sulla parte alta della città ed è
antichi del '500, del '600 e del '700, la
circondata da un ampio giardino dove sono
copia del Codex Purpureus di Rossano.
situate sculture in bronzo e dove spiccano
due austere colonne di età romana,
Il Museo dedicato al musicista F. Cilea
provenienti dal sito archeologico dell'antica
nativo di Palmi raccoglie spartiti, bozzetti
Taureana. La struttura, dotata di ampie sale,
di scena, manoscritti e documenti relativi
di un auditorium e della biblioteca
all'attività del Maestro. Circa cinquemila
comunale è sede di musei civici e di una
lettere, una ricca documentazione
La casa della Cultura
pinacoteca d'arte moderna e
fotografica ed altre opere importanti.
contemporanea. Nella casa delle cultura si svolgono conferenze,
Nel Museo Guerrisi sono esposti calchi in gesso di opere (statue
dibattiti, concerti, si allesticono mostre d'arte e vengono realizzate e ritratti) di ispirazione classica, una ricca collezione di acquerelli
manifestazioni culturali di vario
donati dalla moglie e
tipo; fra gli appuntamenti
opere di altri scultori
culturali a cadenza annuale: il
locali. L'Antiquarium
Concorso nazionale di
custodisce reperti
esecuzione musicale per flauto e
archeologici, anche
musica d'insieme “F. Cilea”,
subacquei, monete,
giunto alla XXVI edizione e il
iscrizioni sepolcrali,
Premio letterario “Palmi” già
statuette in marmo,
alla VIII edizione.
lucerne, urne cinerarie,
Vi è inserito il “Museo di
ecc..
etnografia e folklore Raffaele L’atrio della Casa
E' sita in Via Felice
Un ambiente della Casa
Corso”, la Pinacoteca Leonida e
Battaglia, per
Albertina Repaci, la Biblioteca Domenico Topa, il Museo informazioni 0966262250- Orario lun.-ven. 8/13,45. Chiuso
Francesco Cilea, il Museo Michele Guerrisi e l'Antiquarium sabato, domenica e festivi. Visite guidate su prenotazione. Ingresso
“Nicola De Rosa”.
musei € 2,00
Il Museo di etnografia e folklore è stato fondato nel 1955 per (Le notizie sono tratte dall'opuscolo”Casa della cultura L. Repaci- Palmi”
iniziativa di Antonio Basile, Nicola De Rosa, Giuseppe Pignataro, edito dal Comune di Palmi Servizio cultura a cura di S. Marafioti e M. Idà-
Palmi: la Casa della
cultura “Leonida Repaci “
Un esempio da imitare
Pag. 6 - giugno 2006
- Premio letterario -
LA PIAZZA
SILVIO MUCCINO HA TENUTO
A BATTESIMO LA NUOVA
ACCADEMIA DEGLI AFFATICATI di TROPEA
Alla presenza del noto attore rinasce l’Accademia tropeana
di Lino Daniele
Strepitoso successo della (Nuova)
Accademia degli affaticati. Il 17 maggio
scorso si sono festeggiati due eventi: la
rinascita della gloriosa Accademia degli
affaticati di Tropea, che ha svolto un ruolo
molto importante nella cultura locale della
sua epoca e sono state gettate le basi per la
realizzazione di un premio nazionale
letterario nella nostra città. Nell'800 di
questa Accademia fece parte anche
Pasquale Galluppi, con il nome di
“furioso”, poiché era studioso del tasso.La
manifestazione svoltasi nella stupenda
cornice del Teatro la pace, è stata condotta
dal direttore del nostro giornale, l'avv.
Saverio Ciccarelli. La ampia ed elegante
sala, nonostante il teatro sia situato sulla
collina di S. Angelo e quindi un po' fuori
mano, era quasi piena. La gente ha voluto
partecipare. Tra le personalità di spicco vi
erano: l'assessore regionale al turismo
Beniamino Donnici, il Presidente della
Provincia di Vibo V. Gaetano Bruni e,
naturalmente Silvio Muccino, l'ultima
rivelazione cinematografica del 2006,
coprotagonista con Carlo Verdone, del suo
ultimo film “Il mio peggior nemico”,
campione di incassi ai botteghini. Erano
presenti, fra gli altri, il Sindaco di Drapia,
Aurelio Rombolà, il Sindaco di Parghelia,
Vincenzo C al zona, e anche due dei
candidati a Sindaco per il comune di
Tropea, Antonio Euticchio e Pasquale
Orfanò, assente per motivi giustificati
Alfonso Del Vecchio, che ha però
espresso la sua adesione al progetto di un
premio letterario a Tropea.
Gli interventi, calibrati ed efficaci,
hanno messo in luce un pezzo di civiltà
sconosciuta. Il preside Antonio Pugliese,
studioso di letteratura locale e curatore di
tre libri scritti dal sacerdote Carmine
Cortese, ha tracciato un excursus storico
sull'antica Accademia degli affaticati,
fondata da un vescovo, e sul ruolo che ebbe
nel suo tempo. Il giornalista rai Pasqualino
Pandullo, presidente dell'Associazione, ha
parlato della nuova Accademia e del ruolo
che dovrebbe avere oggi in una città
all'avanguardia del turismo. Il prof.
Ciccone , docente presso l'Università di
Arcavacata, ha parlato delle “Lectiones
magistrales”, nel cui ambito è stato inserito
l'intervento di Silvio Muccino che ha
parlato sullo “Scrivere per il cinema”;
quest'ultimo è stata la vera star della serata.
Ha raccontato la sua storia di attore, di
sceneggiatore e di autore di soggetti
cinematografici. Il suo sogno è diventare un
affermato regista. Ha promesso che, non
appena le circostanze lo consentiranno,
evento mediatico in grado di rilanciare
l'immagine di Tropea a livello internazionale.
Il presidente Bruni ha apprezzato
l'iniziativa perché è la prima in tutta la
provincia.
Della manifestazione hanno parlato il
tg3 Calabria e tutti i quotidiani calabresi.
Al Teatro La pace
in scena il
laboratorio teatrale
“I guitti”
Pasqualino Pandullo e Gaetano Bruni
potrebbe girare un film in questa zona.
Interessanti altresì gli interventi di
Beniamino Donnici e di Gaetano Bruni i
quali hanno riconosciuto la validità e
l'importanza del premio letterario, con forti
legami con il cinema, nella nostra città.
Hanno promesso di reperire parte dei
finanziamenti affinché esso rappresenti un
IMPRENDITORIALITA'
GIOVANILE
Pasqualino Pandullo e Saverio Cortese
L’attore Silvio Muccino
Si trova tutto sul sito
www.sviluppoitalia.it sotto la voce
Autoimpiego Lavoro autonomo.
I fondi ci sono, non ci sono scadenze di
alcun tipo, per accedere è necessario
essere disoccupati al momento di
presentare la domanda e residenti nelle
aree agevolate
(www.territori.sviluppoitalia.it)
La domanda si compila on line sempre sul
sito (si tratta di un business plan) e la
risposta viene data da Sviluppo Italia
entro 90 gg.
di Vibo Valentia
Il 27 maggio u.s., fuori abbonamento,
ancora teatro amatoriale al La Pace. Con la
commedia “Taxi a due piazze” di Ray
Cooney, si sono esibiti i nove componenti
del laboratorio teatrale . La regia è stata di
Carlo Antonio Campa, mentre Emilio
Stagliano, Raffaele De Fina, Giusi Fanelli,
Francesca Gradia, Giuseppe Pugliese,
Massimo Fioretto, Federico Vozza e Anna
Vardè, sono stati gli attori che si sono
cimentati nella commedia. La trama è
anche questa volta giocata sull'equivoco:
Mario Rosi, il protagonista è bigamo e
riesce a vivere nascondendo la verità alle
due mogli: Carla e Barbara, l'una non sa
dell'altra. Ma tutto si complica quando , a
seguito di un incidente occorsoglie per
salvare un'anziana da uno scippo, Mario
Rossi, sotto shock, da a due impiegati
dell'ospedale gli indirizzi di entrambi le
mogli. Il finale è stato inaspettato e
sorprendente.
La compagnia teatrale ha sede in
Vibo Valentia alla Via A. De Gasperi- Cell.
3478671622- 3398422483
LA PIAZZA
- Tropea -
Pag. 7 - giugno 2006
ESCLUSIVA PER IL NOSTRO GIORNALE
gli indica Antonio De Vita.
Navarro guarda l'opera italiana di Devi, sembra interessato e gli
affida la realizzazione di parecchie storie. De Vita comincia il lavoro e
disegna così "Le Chevalier d'Harmental" (Il Cavaliere di Harmental)
in 1954 e 1955 poi "L'Aigle de Clermont" (L'Aquila di Clermont) di
1955 al 1961 e soprattutto "Le Petit Duc" (Il Piccolo Duca) durante lo
stesso periodo. Subito è il successo. Essendo libero di realizzare
Il suo nome sarà inserito nel
quello che voleva, senza riferire all'editore, Antonio De Vita fa andare
la fantasia e crea autentici capolavori che piaceranno moltissimo alla
“Dizionario mondiale del fumetto Larousse”
gioventù francese.
Per sette anni, appassionerà i suoi lettori che seguiranno, mese dopo
di Jean-Yves Guerre e Angelo De Vita
mese, anno dopo anno, le avventure di Bussy l'Aquila di Clermont o di
Tropea, la carina città calabrese ha dato alcuni uomini celebri a Mirko il Piccolo Duca. E' ques'ultimo fumetto che avrà il più grande
l'Italia tale il filosofo Pasquale Gallupi o i Fratelli Vianeo, precursori successo. Poi, un giorno dell'anno 1961, Devi scompare. I francesi non
della chirurgia plastica o ancora Raf Vallone l'attore di cinema. Ma c'è ne hanno più notizie di lui. Chi era? (Dato che era solo conosciuto con la
uno che Tropea non ha notato e che, eppure, è diventato famoso in Italia firma). Che gli era successo? Che era diventato? Perché era scomparso?
ma che famoso lo è soprattutto in Francia.Quest'uomo, che Tropea Nessuno lo seppe. Non disegnò più per la Francia ma la sua opera era
sembra aver dimenticato, si è fatto notare nel fumetto e si chiama tante originale e tante particolare che figurava fra (in) tutti gli articoli e
Antonio De Vita.
riviste di fumetti a tale punto che una
leggenda si fece su lui e la sua scomparsa.
Ma chi è questo calabrese, molto
Una leggenda che divenne lentamente un
conosciuto in Francia?
mistero. Un mistero con i suoi fantasmi e le
E' nato nel 26 aprile 1923, qui, a Tropea
sue spiegazioni bizzarre. Era diventato tanto
dove ha passato la sua infanzia e la sua
famoso chefino a poco tempo fa in Francia "Il
giovinezza. Abitava in via Glorizio, dietro
Piccolo Duca" fu ristampato. I ragazzini che
il Duomo. Dopo un'infanzia un po' difficile
avevano letto la sua opera crebbero ma non lo
dovuta al contesto economico dell'epoca,
dimenticarono. E è cosi che Devi è rimasto
riuscì comunque a portare a termine gli
nel cuore di numerevoli piccoli francesi. Per
studi e così, divenne maestro di scuola.
quarant'anni, non si seppe più niente di lui in
Ma, ancora giovane, dovrà accontentarsi di
Francia.
fare delle sostituzioni nei paesini intorni,
Poi, a poco a poco, un francese, Jeannella montagna, dovendo partire molto
Yves Guerre, riuscì a ritrovarlo. Cercandolo
presto per la mattina per raggiungere le
per anni, senza successo, avendo chiesto a
diverse classi che dirigeva. Siamo nel
numerosi disegnatori italiani, ebbe alla fine
1943. Eserciterà (farà) questo mestiere per
l'idea di scrivere a tutti gli Antonio De Vita
quattro anni, mestiere ingrato tuttavia.
d'Italia. Ed è cosi che l'una di queste lettere
Ma Antonio aveva la passione del
arrivò nelle mani di Angelo De Vita, abitante
disegno e mentre completava i suoi studi,
di Tropea (suo fratello chiamato Antonio
illustrava numerose scene per il suo Il fumettista Antonio De Vita
gliela aveva trasmesa) che si mise allora sulle
piacere o a richiesta di alcuni suoi amici i.
Già ragazzino, verso i 6 anni, disegnava al gesso o al carbone sue orme, prendendo il seguito. E perché? Perché Angelo si ricordava,
ragazzino, d'un disegnatore di fumetti di questo nome che abitava sullo
personaggi e paesaggi sulla terrazza di casa sua.
stesso
pianerottolo di lui, via Glorizio. E grazie a Angelo, Devi fu
Appassionato di quest'arte, con qualche soldo in tasca, decide di
tentare la fortuna a Milano, nel disegno. E' l'anno 1947.Contatta allora "ritrovato". In realta, la "scomparsa" non aveva niente di misterioso.
diverse case editrici milanesi, propone i suoi servizi e crea così alcuni L'editore francese Navarro voleva che Devi venisse lavorare in Francia,
fumetti quali "Za la mort" (Editrice Stellissima), "Il Figlio della a Parigi, ma lui non lo poteva perché suo papà stava molto male e lo
Prateria" (Editrice Sportivetto di Vicenzo Baggioli) o "Maschera Blu" voleva a Tropea. I rapporti d'affari fra Devi e Navarro dunque si sono
(da Baggioli sempre). Entra poi nella casa editrice Alpe, la più grande chiusi qua e Devi ha continuato il suo lavoro in Italia, abbandonando i
casa editrice milanese dell'epoca con la Mondadori. Dove realizzerà fumetti. Illustrò enciclopedie per ragazzi con l'editore Fenu, fino al
"Razzo Bill" un famoso western, collaborerà alla serie "Jimmy & 1977. Poi si ammalò e ebbe un herpes all'occhio che da allora gli impedì
Johnny" di cui disegnerà parecchi episodi e soprattutto lavorerà nel di disegnare. Per guadagnare, dovette lavorare in una fabbrica di tessile
testate "Gaie Fantasie" nel quale farà fiabe e favole che firmerà DEVI, fino a lla pensione e.... fino a che Angelo De Vita e Jean-Yves Guerre lo
hanno ritrovato.
il suo nome d'arte. Il tempo passa e arriva l'anno 1954.
Da allora si è rimesso a disegnare (ancora per la Francia) e i
In questi tempi, la produzione italiana era spesso venduta ad editori
francesi, inglesi o tedeschi che la pubblicavano dopo traduzione. Per la francesi sono stati felicissimi di ritrovarlo.
Figurerà fra poco nel " Dictionnaire mondial de la bande dessinée
Francia, era il caso, per esempio, di Cucciolo, Tiramolla, Blek
Macigno, Miki e tanti altri. Ma un editore francese, Marcel Navarro, Larousse" (Dizionario mondiale del fumetto Larousse). Ed è cosi che
direttore della LUG di Lione, voleva trovare un disegnatore che faccia Tropea può inorgoglirsi di avere un altro nativo famoso.
Si ringraziano Angelo De Vita e M. Teresa Grimaldi per la
direttamente delle storie per la Francia. E' cosi che Marcel Navarro si
rivolge al direttore dell'Alpe con cui era spesso in affari e, quest'ultimo, collaborazione prestata.
Un tropeano famoso a Parigi
Antonio De Vita
Greta Medini. (violinista) Nata a
Vibo Valentia. A 9 anni entra in
Conservatorio, a 10 anni
consegue il quinto anno con il
massimo dei voti. Si è esibita in
tutta Italia, nel luglio 2004 ha
suonato in Cina. Ha vinto
numerosi e prestigiosi premi.
1998 Primo premio assoluto
“Ama Calabria”. Primo premio
assoluto Città di Vittorio Veneto
nel 2003 e altri premi. Nel
gennaio 2005 ha suonato dinanzi
al Presidente della Repubblica in
occasione della sua visita a Vibo
Valentia.
Alessandra Selvaggio. Nata a
Vi b o Va l e n t i a . I s c r i t t a a l
Conservatorio di Vibo Valentia nel
corso di canto lirico. Sin da
piccola coltiva la passione per la
musica leggera. Nel 2003 si è
classificata quarta su 3500
partecipanti al Premio Mia
Martini di Bagnara. Nell'inverno
2005/2006 ha vinto il Concorso
“Due voci per l'inverno”
presentato da Mario Merola. Si è
classificata prima al Festival della
canzone napoletana di Mileto. Ha
partecipato al Festival “Sognando
alla luna” presentato da Massimo
Giletti.
Pag. 8 - giugno 2006
-Elezioni Ricadi-
LA PIAZZA
Voglio, a mente serena, fare alcune considerazioni del tutto
soggettive, ma in piena ed assoluta libertà, senza condizionamenti e
con tutta l'obiettività di cui riesco ad essere capace.
Il consenso popolare alla Lista capeggiata da Laria è venuto
principalmente dalle frazioni di Santa Domenica (+ 203) e dal
Dopo un avvincente testa a testa, la lista “Uniti capoluogo (+ 39), mentre la lista capeggiata da Tripodi ha avuto i
per Ricadi” vince per soli 7 voti
maggiori consensi nelle frazioni di Ciaramiti (+ 32) e del Centro (+
203). Per gli amanti delle statistiche e dei numeri, le frazioni di Santa
di Antonio Ferrara
Domenica e del Centro si sono equamente suddivise le rispettive
E' stata un'esperienza davvero sconcertante, quella di trovarsi preferenze favorendo i loro rispettivi Candidati a Sindaco, mentre il
presso l'Ufficio elettorale comunale di Ricadi, la sera del 29 risultato finale è dipeso, praticamente, dal raffronto tra Ricadi
maggio, per seguire personalmente le vicende elettorali e (favorevole a Laria per 39 voti) e Ciaramiti (+ 32 per Tripodi). Fin
raccogliere spunti e sensazioni sul dopo voto. Mano a mano che i qui la fredda analisi matematica, che non lascia margini ad
risultati ufficiali pervenivano alla dott.ssa Capria, dirigente della interpretazioni di sorta. Se però ci volessimo spingere ad altri tipi di
segreteria ed ai dipendenti addetti all'elaborazione dei dati inviati analisi, il discorso si complica alquanto. Perché ha perso la lista
Tripodi? Perché ha vinto Laria? Le
dalle varie sezioni (sei in tutto il
possibili risposte sono tante e tutte
Comune), disponibili nel fornire le
plausibili; sono troppi i fattori che
notizie aggiornate, appariva sempre più
hanno inciso positivamente o
chiara l'incertezza sul risultato finale ed
negativamente per l'una o per l'altra
un alternarsi di notizie confortanti a
lista. Molti dei Consiglieri uscenti,
quelle negative, ora per l'una ora per
non presentatisi in questa
l'altra lista. La stessa incertezza ed
competizione elettorale, si sono
insicurezza che si leggeva sui volti dei
ritrovati, per motivi vari più o meno
sostenitori delle due compagini in
condivisibili, a favorire gli ex
competizione e che alternavano
avversari e viceversa; alcuni dei
espressioni di gioia ad altre di cocente
candidati, già Consiglieri uscenti,
delusione. Erano passate da poco le
non hanno raccolto il consenso
20,30 quando si faceva sempre più
sperato (occorrerà verificare perché);
insistente e certo il risultato definitivo:
alcuni candidati “forti” della lista
la lista “UNITI PER RICADI” voti
“RICADI NUOVA” non hanno
1578, la lista “RICADI NUOVA” voti
saputo, a mio giudizio, cogliere quel
1568. Con uno scarto di appena sette
consenso da tutti dato per certo e
voti, dunque, Domenico Laria era il
scontato (come non considerare
nuovo Sindaco di Ricadi.
Il Sindaco Laria con i Consiglieri Domenico Lo Cane, deludente, per esempio, il risultato di
Questi i risultati della votazione: su Rodolfo De Bella, Giulia Russo, Domenico Catanzariti
Loiacono Agostino, detto
4.161 aventi diritto al voto, hanno votato
3.190 elettori (un'affluenza alle urne non proprio esaltante, appena “Mancino”, o quello di Mercurio De Carlo, per tutti “Rino”).
Perché le frazioni del Centro non hanno dato quel consenso
il 76,11%). I voti validi sono stati 3.143, le schede bianche 15, le
preventivato ai candidati della lista di Laria? Quali sottili (?)
nulle ben 25, mentre quelle contestate sono risultate 7.
Sulle votazioni, tuttavia, è stata gettata un'ombra di presunti ragionamenti hanno guidato la mano degli elettori nello scegliere i
“brogli elettorali” da parte della lista soccombente che ha loro candidati? A queste e ad altre domande si potrebbe (forse)
presentato un esposto alla Procura della Repubblica ed un ricorso trovare una spiegazione a patto di essere onesti e sinceri con le
proprie coscienze.
amministrativo al TAR (Tribunale Amministrativo Regionale).
Adesso ci sarà da rimboccarsi le maniche e da lavorare sodo; i
Resta comunque il risultato, formalmente confermato dal
presidente della sezione capoluogo, che, martedì 30, alle ore 10,00, problemi sono lì che attendono e sono tanti. Buon lavoro ai neo
ha ufficialmente proclamato la vittoria dellalista “UNITI PER Consiglieri ed al neo Sindaco di Ricadi.
RICADI e dunque la nomina del nuovo Sindaco di Ricadi,
Domenico Laria e degli undici neo Consiglieri, in ordine alfabetico:
Caracciolo Antonino (uscente), Catanzariti Domenico, Caronte
Giorgio (uscente), De Bella Rodolfo, Locane Domenico (uscente),
Melidoni Francesco, Miceli Domenico (uscente), Morabito Paolo
(uscente), Pontoriero Giuseppe (uscente), Russo Giulia, Taccone
Francesco. Una lista rinnovata per oltre il 40%, con una potenziale
capacità operativa enorme (N.d.a.: Vedi intervista rilasciata al
Sono passate poche ore dalla proclamazione ufficiale del nuovo
nostro giornale dal Sindaco Laria), ove sono ben rappresentate le
Sindaco di Ricadi, Domenico Laria; il nostro redattore lo ha raggiunto
varie istanze del paese.
presso il Municipio, ove riceveva i saluti e le congratulazioni di molti
amici e sostenitori, alla presenza di alcuni dei neo eletti Consiglieri. Di
Alla lista avversaria, che per quella stessa manciata di voti non
buon grado, sebbene molto stanco dopo una lunga e difficile
ha visto coronata la propria legittima aspirazione, va in ogni caso il
campagna elettorale, il Sindaco Laria ha risposto ad alcune domande
doveroso riconoscimento per una sconfitta molto onorevole che,
che, per il loro contenuto e per la loro spontaneità, gettano una luce
almeno in parte, ripaga l'impegno profuso durante tutta la
molto significativa su quello che, con molta probabilità, sarà la
campagna elettorale; dai banchi dell'opposizione il capo lista
condotta della nuova Amministrazione civica. Ecco il testo
Tripodi Nicola ed i consiglieri De Carlo Mercurio, Francolino
dell'intervista…volante. È il caso di dirlo!
Domenico, La Torre Gianfranco e Mirabello Michelangelo,
D) Mi congratulo, intanto, per la vittoria elettorale della Lista da
daranno, ne siamo sicuri, un contributo costruttivo anche se
te capeggiata, davvero molto sofferta ma anche, credo, molto
doverosamente critico nei confronti della maggioranza
attesa e dunque soddisfacente; a caldo, ad urne appena chiuse,
municipale.
quali sono le tue sensazioni?
La Campagna elettorale si è svolta in modo sostanzialmente
R) Credo che sia impossibile descrivere e capire lo stato d'animo in cui
corretto; è volata, è vero, qualche parola grossa, qualche candidato
mi trovo in questo momento, a pochissime ore dalla proclamazione della
ha usato (forse) termini non del tutto appropriati ed opportuni (si
nostra vittoria; è davvero difficile descrivere la gioia che ho provato, che
sa, nella foga dei comizi elettorali, ciò è del tutto normale), ma un
abbiamo provato, allorquando ne abbiamo avuto la certezza. Abbiamo
pò di tensione ci sarebbe poi stata durante lo spoglio, pare anche
trepidato fino all'ultimo voto. Di una cosa sono contento: siamo riusciti ad
ottenere questo risultato anche grazie agli sforzi ed al nostro impegno di
con toni un pò accesi.
E' DOMENICO LARIA
IL NUOVO SINDACO DI RICADI
IL NUOVO SINDACO
CI HA RILASCIATO QUESTA
BREVE INTERVISTA
LA PIAZZA
-Elezioni Ricadi-
quest'ultimo scorcio di legislatura. L'esito positivo raggiunto ci
gratifica di tutti gli sforzi e del nostro impegno. Il mio grazie
particolare va a tutti gli elettori delle frazioni di Santa
Domenica e di Ricadi il cui apporto è stato davvero eccezionale
dimostrandomi un affetto superiore ad ogni aspettativa.
D) I sette voti di scarto fra le due liste indicano
chiaramente che il paese è letteralmente spaccato in due e
di ciò, ovviamente, non si potrà non tenere conto in
futuro. Per valutare questo risultato si possono azzardare
delle ipotesi: è molto probabile che la lista “Ricadi
Nuova” abbia saputo lavorare meglio, raccogliendo molti
più consensi del previsto specialmente nelle frazioni
delcentro, oppure la tua compagine, data per vincente
sulla carta, ha sofferto al suo interno di qualche problema
imprevisto?
R) Certamente terremo conto del risultato delle urne.
Quanto ai motivi di tale risultato, faremo un'attenta analisi e
valuteremo con attenzione i nostri errori, se ne abbiamo fatti.
Negli schieramenti, in tutti gli schieramenti, ci sono sempre
momenti di tensione e di spaccature, fino all'ultimo. Per quanto
ci riguarda, oggi, a risultato acquisito, è tutto finito; comincia
una nuova vita, un nuovo percorso. Tutti i cittadini di Ricadi
sono allo stesso livello, alla stessa stregua. Cercheremo di
coinvolgere proprio tutti perché in questo territorio vi sia una
vera svolta sotto tutti gli aspetti, sociali, economici, culturali ed
anche politici, ma soprattutto si possa avere un rapporto nuovo
più umano che sappia privilegiare al massimo il dialogo, per
crescere insieme ed avere un “territorio” che si ponga
all'avanguardia in tutta la fascia costiera, nel comprensorio del
Poro, in tutto il vibonese. L'augurio che mi faccio è quello di
raggiungere la massima aggregazione, perché solo con essa
potremo avere lo sviluppo sperato nell'economia e nella
crescita sociale della nostra comunità.
D) E' l'augurio che il nostro giornale - che seguirà con
attenzione la vostra azione ed i vostri programmi - fa a
te, a tutto il Consiglio e a tutto il paese. Quanto hai
appena detto mi fa pensare che (finalmente) avremo
davvero un Comune con le pareti di vetro, una casa
comunale aperta a tutti e trasparente?
R) Indubbiamente si! Ho sempre attuato personalmente la
massima trasparenza; ho sempre tenuto le porte del Comune
aperte a tutti e a tutte le istanze, pronto a risolvere i problemi
della gente, come del resto hanno fatto tutti i componenti la
Giunta municipale, senza distinzioni di ceti o di
appartenenze. Sono convinto, e ribadisco quanto detto in
campagna elettorale, che la vera democrazia nasce dalle
discussioni e dal dialogo e non certo dalle chiusure o dalle
polemiche, sterili e, molto spesso strumentali.
D) Mi rendo conto della tua stanchezza ed il meritato
riposo ti attende, dopo una competizione elettorale lunga
e difficile, però consentimi un'ultima domanda che è poi
una considerazione del tutto personale: dai nomi dei
Consiglieri eletti, dalle loro storie, dalle loro esperienze e
dall'impegno profuso nelle rispettive occupazioni
lavorative, ho tratto la conclusione che vi sono grandi
potenzialità nella tua squadra, da cui, ovviamente, gli
elettori si attendono molto. Saprete mettere a frutto tali
potenzialità?
R) Ti ringrazio per questa domanda. Questa squadra l'ho
voluta fortemente io, avendo intuito le grandi capacità di
ognuno dei Candidati, anche di quelli che non sono stati
eletti, per i quali nutro un sentimento di gratitudine per il loro
determinante contributo elettorale. Purtroppo sono soltanto
11 i Consiglieri di maggioranza e mi dispiace, specialmente
per i giovani, entusiasti e promettenti, rimasti fuori dal
Consiglio; sto già pensando a come poterli utilizzare, nei
limiti consenti dallo statuto comunale, nell'interesse del
paese. Avevo fiducia in essi e non mi priverò di loro, è giunto
finalmente il momento di vederli all'opera! Non mi priverò
delle loro capacità e del loro contributo di idee; con l'aiuto di
tutti mi adopererò per la realizzazione del nostro programma,
un programma che, in effetti, è stato già avviato dalla
precedente Amministrazione da me diretta, sia pure come
Sindaco facente funzioni, che, come ho più volte ribadito
anche in campagna elettorale, aveva già gettato le basi per il
futuro di Ricadi .
Grazie signor Sindaco ed auguri di buon lavoro.
Pag. 9 - giugno 2006
RINNOVATI GLI ORGANI COLLEGIALI
DELLA LEGA NAVALE ITALIANA sez. Tropea
Rinnovate le cariche sociali della sezione tropeana della Lega Navale
Italiana, presieduta dal dott. Gerardo Barone Adesi in occasione
dell'Assemblea annuale dei soci, svoltasi nei locali della biblioteca bomunale
lo scorso mese di maggio.
Il dott. Gerardo Barone Adesi, Natale Crai e Francesco Massara,
consiglieri uscenti, sono stati riconfermati nella loro carica; Ferdinado
Avallone e Giuseppe Laria sono i due nuovi membri del Consiglio direttivo,
ridotto a cinque componenti dagli originari sette. I consiglieri uscenti
Giuseppe Barone ed Antonio Ferrara, non sono stati riconfermati nella
carica. Il primo, non ha dato la sua disponibilità per impegni di lavoro; le
ragioni della mancata conferma del dott. Antonio Ferrara, appassionato di
vela, organizzatore dei primi corsi di vela a Tropea per i ragazzi delle scuole,
regolarmente autorizzati dalla Federazione Italiana Vela e già consigliere
allo sport e per i rapporti con le scuole, non sono state rese note.
Alla carica di Vice Presidente è stato riconfermato Natale Crai, mentre al
neo consigliere Ferdinando Avallone è stata affidata la delicata carica
disegretario ed al consigliere Francesco Massara quella di tesoriere.
Il collegio dei revisori è composto dal dott. Giancarlo Ciccarelli, dal dott.
Roberto De Vincentis e da Vincenzo Ferrara; a quest'ultimo è stata affidata la
carica di Presidente dell'organo di controllo della L.N.I.; Il collegio dei
probiviri è composto dal dott. Folco Spoleti (Socio decano dell'Associazione
e Presidente onorario ) che lo presiede, dal dott. Giuseppe Maria Romano e
dall'avv. Ugo Sammartino.
Il nuovo Consiglio direttivo, dovrà gestire per il prossimo triennio una
situazione complicata: la consistente diminuzione dei soci registrata nel
corso dell'ultimo anno sociale e la relazione (o, per meglio dire, la mancata
relazione!) con i responsabili della gestione della Società porto di Tropea
Spa, che, com'è emerso in modo evidente anche durante la recente campagna
elettorale che ha interessato il Comune di Tropea (anche la stampa locale,
compreso il nostro giornale, si è più volte interessata al problema), ha
mostrato una netta chiusura alle numerose legittime istanze per cercare di
risolvere una questione di vitale importanza per la medesima sezione e per la
sua sopravvivenza.
Il presidente della Lega navale di Tropea, dr. Barone Adesi ha fatto
pervenire in redazione una sua nota in cui dichiara l'impegno a “rilanciare
l'azione della Lega Navale Italiana nelle scuole, per diffondere tra i giovani
l'amore per il mare, nella società tropeana, per supportare la difesa dei diritti
degli utenti del mare, sia che si tratti di combattere l'inquinamento marino, sia
che si debba stare a fianco dei proprietari delle piccole imbarcazioni.”.
La sopravvivenza della Lega Navale Italiana, costituita da oltre 15 anni, non
è legata soltanto ale vicende del porto di Tropea, ma anche dalla capacità della
società di cogliere le opportunità offerte da leggi nazionali (vedi legge n°
383/2002 e decreto Ministero del lavoro e delle politiche sociali del 4.4.2002) e,
prima assoluta in Italia, la recente l.r. Calabria n° 17/2005, che, all'art. 16,
riconoscendo ufficialmente il ruolo e gli scopi della Lega navale ne disciplina il
diritto alle esigenze di gestione di aree demaniali, coinvolgendo i Comuni in
materia di concessioni per aree da ”assentire… esclusivamente per le proprie
finalità istituzionali e con assoluta esclusione di ogni scopo di lucro”.
Ai nuovi dirigenti della Lega navale giungano gli auguri di tutta la
redazione per un fecondo e ricco triennio di iniziative e di successi. (AFER)
Il Presidente Gerardo Barone Adesi
Enzo Ferrara, Presidente del Collegio Revisori
Pag. 10 - giugno 2006
-La piazza giovani-
LA PIAZZA
Rappresentazione delle problematiche e
dei conflitti generazionali. Per lei è
possibile la rifioritura di un genere
neorealista ti tipo simile, riletto in chiave
Il famoso attore di film quali “Che ne sarà di noi” e “Il mio miglior
moderna e che affronti le problematiche
nemico” presente come ospite alla riapertura dell'Accademia degli Affaticati giovanili.
R - Mi parla di un momento del cinema
di Francesco Apriceno e Chiara Condò
italiano che è troppo alto. Preferirei non
mischiare il sacro con il profano. I registi
anche come sceneggiatore, soprattutto sono stati dei veri maestri. Io, però, credo
D- Oggi ha esposto sul tema ”Scrivere per
nel cinema che tende ad emozionare
il cinema” ed è stato padrino dell'evento di per le maschere.
D - Lei è attore di successo, il suo ultimo veramente il pubblico. Le storie possono
presentazione. Come vede l'istituzione di
questo premio letterario e soprattutto cosa film con Verdone è campione di incassi essere autentiche o meno, ma ritengo che in
ne pensa della neonata associazione? Quali nelle sale cinematografiche. Come si è questo momento ci sia bisogno di film che
emozionano.
trovato a lavorare con lui?
prospettive di crescita ne intravede?
D - Il Teatro “La Pace” è una struttura
R - E' un maestro, un grande. E' stata una
R - E' importante, prima di tutto per portare
molto valida quanto giovane che
la gente di cinema a Tropea e fargli scoprire
sta vedendo il passaggio di
una Calabria che non viene mai raccontata
numerosi attori professionisti
per la bellezza che ha, poi perché è un tramite
grazie ad una stagione teatrale ben
importante per la diffusione della cultura. Il
organizzata. Lei, quali ritiene
premio è una cosa meravigliosa e il fatto che
siano le possibilità di affermazione
io sia stato scelto come padrino è per me un
di questa struttura a livello
onore enorme.
nazionale?
D- Secondo lei, nell'ambiente
R - Questo teatro è bellissimo.
cinematografico si seguono maggiormente
Non manca niente. Non ho avuto
le esigenze del mercato oppure si scelgono
modo di conoscere la stagione
vie nuove ed originali? Lei come si
perché sono qui di passaggio. Il
comporta in merito?
fatto che ci sia un teatro è, però, di
R - Premetto che non faccio il regista.
grande
rilevanza. Se Tropea
Come sceneggiatore io penso che bisogna
diventa una realtà è bene per voi
trovare un punto d'incontro nel senso che la
abitanti, ma anche per noi in quanto
cultura ed il cinema sono in crisi perchè la
portare la cultura in provincia è una
gente non va al cinema in quanto i progetti
sono o troppo commerciali o troppo poco, L’attore Muccino con i ragazzi de la “Piazza Giovani” cosa difficile.
D - Ci ha parlato, oggi, del suo
quindi è molto difficile trovare un giusto
mezzo per avvicinare la gente al cinema ed delle migliori esperienze che abbia fatto in legame particolare con la nostra cittadina,
vuole ora rivolgere un saluto ai suoi
vita mia.
offrirgli qualità.
D - Ci sono speranze di rivederLa il abitanti?
D - Ha esperienze in campo teatrale? Se
R- E' una fortuna avere questo legame.
dovesse scegliere di interpretare un'opera, prossimo anno a Tropea?
R - Ci sono sicuramente speranze, come Anche se non avessi avuto questo tipo di
quale le piacerebbe recitare?
rapporto, una volta che l'avrei vista me ne
R - Si, per un anno ho lavorato in teatro. turista.
sarei
sicuramente innamorato. Un saluto
D - Nei film come “Che ne sarà di noi”
Una in particolare, ma comunque l'opera di
abbiamo notato la realistica e neorealista pieno di affetto a tutti i Tropeani, fortunati
Pirandello mi ha molto condizionato,
abitanti di questa splendida cittadina.
Intervista a Silvio Muccino
LA VIGNETTA DEL MESE
È curata da:
Francesco Apriceno,
Ines Barritta,
Carlo candido,
Chiara Condò,
Giuseppe Figliuzzi,
Francesco Marino,
Marco Marino,
Chiara Petracca,
Giuseppe Privitera,
Alberto Tassone
E-Mail: [email protected]
Elezioni amministrative a Tropea
-La Piazza giovani -
LA PIAZZA
LETTERA APERTA PER IL NUOVO SINDACO
All'alba dell'elezione del nuovo sindaco di Tropea,
la redazione de La Piazza Giovani, si fa portavoce
delle richieste della parte giovanile della città
Egregio Signor Sindaco,
siamo i giovani, i giovani de La Piazza Giovani, i giovani di Tropea,
della piazza, dei bar, delle associazioni.
Premettiamo che non conosciamo la sua persona nel momento in cui
scriviamo poiché siamo ancora in aperta campagna elettorale, ma
abbiamo deciso ugualmente di scriverle questa lettera per evidenziare gli
aspetti, a nostro giudizio, importanti da considerare per una seria e
competente gestione amministrativa. Come abbiamo premesso, non
conosciamo la figura del nuovo Sindaco, ma avendo assistito ad una
campagna elettorale accesa, ci siamo fatti le nostre idee e ora intendiamo
sostenerle con decisione.
Non è facile per noi svolgere azione politica in un paese dove non
sempre si è puntato al ricambio della classe dirigente, ma nel corso di
queste elezioni abbiamo notato l'inserimento di giovani nelle liste e
maggiore attenzione alle nostre problematiche nei programmi. Verba
volant, facta manent.
Ci rivolgiamo a lei, egregio signor Sindaco, affinché, con l'ausilio della
sua compagine di consiglieri, non faccia rimanere quelle parole scritte nel
programma, svolga un'azione amministrativa all'insegna della
trasparenza e della legalità. Noi non pretendiamo la luna, ma soltanto
essere ascoltati, tenuti in considerazione e invitati alla partecipazione.
Noi vogliamo... vogliamo forse è una parola grossa, meglio dire quali
Pag. 11 - giugno 2006
sono le nostre principali esigenze: maggiore attenzione ed ascolto
nei confronti delle nostre proposte, creazione di opportunità di
lavoro affinché non siamo costretti a trasferirci, strutture per lo sport
e le attività ricreative. Queste sono le nostre esigenze! Un aspetto di
fondamentale importanza è costituito soprattutto dalla priorità che
verrà data alle nostre richieste e per questo ci appelliamo a lei: la
questione giovanile nella nostra cittadina è molto urgente; affinché
non si torni nuovamente ad assistere alle tragedie che toccano la
comunità, deve essere intrapresa al più presto un’azione volta a
tutelare i giovani, ma soprattutto a combatterne il disagio,
ripetutamente lamentato. Non vogliamo essere semplicemente usati
come punto di forza nei comizi di tanti candidati per poi essere
facilmente dimenticati, non tolleriamo più promesse, ce ne sono state
fatte troppe e troppe poche sono state mantenute: ora vogliamo fatti.
Riconosciamo che la gestione amministrativa non è cosa facile, ma
l'impegno dei soggetti candidati può contribuire al superamento di
tanti ostacoli. Noi intendiamo una ideale giunta comunale come un
“gruppo di lavoro” che, dopo aver discusso insieme gli interventi da
effettuare, non esiti a procedere per la risoluzione dei problemi.
Ovviamente, sappiamo bene che non può esistere Giunta che alla
fine della legislatura abbia risolto tutti i problemi, ma speriamo che la
Sua riesca a trattare i punti cardine, arrivando ad un incremento,
anche piccolo, della qualità della vita. Per questi motivi ci auguriamo
che la sua amministrazione riesca ad avvalersi della sinergia con le
numerose associazioni presenti sul territorio. Concludiamo,
invitandola ad essere sempre disponibile al dialogo, al confronto,
alla concertazione ed a non trascurare la realtà giovanile.
Cordiali Saluti
I giovani di Tropea
Era nostro dovere: e lo abbiamo fatto. Noi, i ragazzi della Piazza Giovani, siamo rimasti ai seggi elettorali che hanno avuto sede nelle
Scuole Elementari, dalle 15:00, orario di apertura dello sfoglio, ad oltre le 19:30, orario in cui si è ufficialmente chiuso.
Queste elezioni, sono parse tormentate ai nostri occhi, molto poco serene, colme forse di rancore reciproco, incerte fino all'ultima ora, ma
alla fine è stato il dott. Euticchio con la sua lista “Libertà è Partecipazione” a primeggiare.
Come avevo premesso, era nostro dovere essere partecipi dello spoglio e appena la situazione ha avuto la sua svolta decisiva noi siamo
stati pronti ad attraversare la calca di abbracci e congratulazioni che ha sommerso il neo-sindaco per potergli rivolgere qualche domanda
riguardo la situazione giovanile. Ecco cosa ha risposto: “ Prometto il mio impegno ai giovani, e d'altra parte, anche loro dovranno rispettare
questa promessa. Invito tutti voi infatti ad una maggiore partecipazione”. E alla domanda su cosa ne pensasse all'istituzione di un consiglio
comunale dei ragazzi: “ E' opportuno che ci sia a Tropea, come anche c'è in altri comuni. E' assolutamente fattibile e io sono particolarmente
predisposto a rendere reale questo progetto”. Abbiamo rivolto la stessa domanda anche alla professoressa Dina Ruffa, che la sua
professione porta ogni giorno a stretto contatto con noi ragazzi: “ Io mi impegnerò come ho sempre fatto, e voi lo sapete bene! Con tutta la
passione e l'amore che ho per cercare di capire quali sono i vostri desideri e le vostre speranze, per non disilludervi. Riguardo al consiglio
comunale dei ragazzi sapete che è già in programma e io vi appoggerò e farò di tutto affinché possa esserci.”
Economia e cultura a confronto
nel Seminario
Cooperazione e Cultura d'Impresa
di Ines Barritta
Cultura ed economia: binomio dissacrante o illogico sino a pochi
anni fa; oggi le cose sono cambiate. A testimonianza di ciò, Venerdì
5maggio, si è tenuto nella biblioteca comunale di Tropea , il seminario
Cooperazione e Cultura d'impresa.
L'iniziativa, promossa dall'ufficio scolastico regionale della
Calabria e dall'istituto d'istruzione superiore classica e scientifica
professionale di Tropea, ha approfondito le tematiche sulla
formazione dei giovani nella prospettiva di un futuro nel mondo
dell'impresa.
L'incontro è stato introdotto dalla dirigente dell'istituto Beatrice
Lento la quale ha voluto rilevare la necessità di creare un'importante
sinergia tra cultura ed impresa, già eloquentemente scandita dalla
docente Antonella Fiamingo. "Per questo motivo - ha detto la docente è necessario creare un collegamento tra le due realtà mediante
l'individuazione di percorsi formativi che rispondano alle esigenze e
alle richieste del territorio". La regione Calabria ha, infatti, realizzato
circa 19 percorsi didattici scuola-lavoro individuando i settori
d'intervento, tra cui quello del turismo assegnato a Tropea. Gli alunni
sono stati coinvolti in esperienze di stage in strutture alberghiere ed
imprese tra Capo Vaticano e Vibo, riportando un notevole interesse.
Spaccato interessante dell'incontro è stato l'intervento del direttore
generale della Confindustria regionale (in sostituzione del presidente
della Confindustria Calabria, Pippo Callipo impossibilitato a
partecipare) Luigi Leone, che ha risposto in modo quasi esauriente
alle domande poste da alcuni studenti dei vari indirizzi; tra queste
particolarmente provocatoria la domanda riguardante l'interessamento
dell'imprenditore alla politica. Infatti, il mondo sociale è fatto di politica
e deve convivere con la politica. L'azione che compie l'imprenditore è
un'azione politica nel senso etimologico di polis, perché opera sul
contesto della società, nel senso più stretto bisognerebbe compiere
quindi una scissione molto netta fra l'imprenditore che voglia sviluppare
un'azione politica sfruttando il proprio ruolo, e la politica in quanto tale.
Quest'ultima dovrebbe essere infine un qualcosa di super partes nel cui
ambito opera l'impresa (purtroppo inesistente nella realtà).
Leone ha in seguito illustrato ai ragazzi quelli che, a suo giudizio,
sono i capisaldi dell'impresa: prendere iniziative, essere responsabili,
accettare i rischi. "Per fare impresa in Calabria - ha aggiunto - per prima
cosa occorre migliorare le situazioni di contesto", nessuna novità
quindi, che possa fare presa sulla mente di un futuro imprenditore" Il
ruolo dei giovani, a scuola e fuori, è fondamentale perché in essi
risiedono le speranze e le prospettive di cambiamento della nostra
regione". Solita retorica quindi.
A questo punto sorge spontanea una domanda, a cui il Direttore
generale non ha risposto a pieno: cultura ed impresa sono due mondi
totalmente opposti o coesistono pacificamente in contesti molto remoti?
Sicuramente la nostra cultura ha una tradizione che è fortemente
legata all'economia e alla logica del profitto; non bisogna però
dimenticare (usando una definizione del filosofo Denis Diderot) che
"oggi voi costituite la prosperità ". Gli studenti sono forse la chiave di
lettura, il collante tra impresa e cultura, tra arte ed economia, l'unico
rimedio per "alfabetizzare" l'impresa e per rendere più agevole la
cultura. Ciò che è proposto è una riflessione su come arte ed economia,
al presente, possano stimolarsi vicendevolmente, sembra semplice ma
non lo è. Esiste , comunque, un'altra via: dar vita a climi sociali che nel
nuovo(in arte e cultura)investano, invece di sentirsene intimoriti.
Pag. 12 - giugno 2006
- La Piazza giovani -
A colloquio con ENRICO GUARNERI
ospite a Tropea per la messa in scena di
“LA SCUOLA DELLE MOGLI” di Moliere
di Chiara Condò
C: A che età è avvenuto il suo primo incontro con il teatro?
G: Fu nel 1976 e io avevo all'incirca 22 anni, non ho cominciato
giovanissimo. E' stato un incontro del tutto casuale perché nel paese
dove abito, San Giovanni La Punta, giovani e meno giovani misero su
una compagnia teatrale e mi chiesero se avevo in animo di partecipare,
io accettai e da lì cominciò questa avventura.
C: E' stata un'opera in dialetto?
G: Si, si trattava esattamente de L'eredità dello zio canonico di Giusti.
C: Secondo lei che importanza ha nel bagaglio culturale di un attore il
proprio dialetto?
G: Riguardo ciò sono assolutamente assolutista, non ho dubbi. Io
ritengo che il dialetto sia la grande assoluta unica verità dell'attore: ci
sono attori che hanno la fortuna di appartenere ad una regione che ha un
dialetto che è una vera e propria lingua. Basta pensare ai Romani, i
Napoletani, i Siciliani. Poi è chiaro che il dialetto è una cosa fortemente
legata alla propria regione, quindi bisogna fare in modo di nobilitarlo
perché lo si possa rendere fruibile a tutta l'Italia, nel caso in cui si avesse
la fortuna di entrare in circuiti nazionali.
C: Quindi lei la pensa come Dante?
G: Si, ma io credo che qualunque persona intelligente penserebbe ciò.
Non a caso Alberto Sordi dava il meglio di sè quando parlava nel suo
dialetto. La lingua nazionale non è che uno strumento, un fatto tecnico,
usato semplicemente per dare unità ad una nazione, ma l'unica grande
verità sta nel dialetto. Che poi ci sia gente capace di nobilitare il dialetto
a lingua nazionale è un fatto estremamente soggettivo.
C: Già dall'inizio della sua carriera si è accorto che su un
palcoscenico doveva rimanerci?
G: Te ne accorgi quando lo chiede involontariamente il pubblico,
naturalmente il pubblico in senso lato. Un pubblico che è fatto da
professori, cardiochirurghi, operai, impiegati, insegnanti di scuola
elementare…un pubblico estremamente eterogeneo che non dev'essere
composto da persone “addette ai lavori”, quindi mai dire che il pubblico
non capisce nulla. Un attore o un regista che dice ciò è un uomo la cui
carriera è già finita, e che non è assolutamente riuscito a sposarsi con
l'elemento più importante del mondo dello spettacolo: il pubblico.
Perché senza pubblico non c'è spettacolo, non ci sono critici, non ci
sono addetti ai lavori, non vi è necessità che esistano gli attori.
C: C'è un modello a cui si è ispirato nella sua vita d'attore?
G: No, non credo ma mi chiedo spesso se i grandi possono avermi
influenzato. So di per certo che per me il più grande è stato il catanese
Turi Ferro, rimasto catanese per tutta la vita, pur abitando a Roma e che
rimase “Turi” e non Salvatore. Ma alla domanda se questo amore per
questo attore abbia potuto influenzarmi non saprei rispondere.
C: La vita dell'attore di professione è stata sempre molto difficile,
anche se oggi i problemi sono aumentati. Ha avuto difficoltà legate al
lavoro nella sua vita privata? Ha mai pensato di abbandonare tutto?
G: Non è successo perché fino a 10 anni fa, anche se in maniera parttime, svolgevo un'altra attività, perché quando a 21 anni io ebbi la prima
esperienza di attore ero già avviato nel mondo del lavoro. Il teatro
comunque è arrivato in maniera prepotente e rubò molta energia alle
mie altre attività ma quando decisi di passare al teatro professionale era
in un momento in cui il mio nome era già affermato e avevo in qualche
modo certe garanzie. Ma essendo nel mondo del teatro da ben 30 anni
spessissimo molti colleghi mi confessano, sfogandosi, di avere
intenzione di mollare perché diventa sempre più difficile. C'è una
famosa canzone di Morandi: “Uno su 1000 ce la fa” … ed è verissimo.
C: In passato il teatro era maggiormente frequentato, mentre ora
l'affluenza è diminuita notevolmente, perché secondo lei?
G: Succede per due motivi di base: diventare un attore capace di
ammaliare il pubblico, a catturarlo e ad esserne catturato è una cosa che
ha bisogno di certe, precise e indiscutibili regole. La famosa gavetta, la
fame, i sacrifici, il respirare la polvere del palcoscenico…questi sono
passaggi indispensabili per arrivare ad una maturazione che può
risultare la formula vincente, che può aver creato l'animale da
palcoscenico che catturerà il pubblico e lo “costringerà” ad assistere lo
spettacolo e infonderà al pubblico la voglia di rivederlo nuovamente.
Oggi si corre troppo, e si parla troppo di scuole. Gli attori tendono a
sottolineare esageratamente l'aver frequentato questa o quest'altra
accademia con il professore tal dei tali e poveretti, non si rendono conto
che sono gli stessi professori a far di loro dei mostri, perché è un mostro
chi diventa attore senza il giusto periodo di formazione.
Il secondo motivo è la televisione che è come un “asso piglia tutto”. Oggi
la gente arriva a casa dopo una giornata di lavoro, chiude la porta dietro di
LA PIAZZA
se con tre mandate e il mondo resta lì fuori. L'unica finestra rimane la
televisione, uno strumento che ha divorato tutto dalla politica, all'arte,
dalla cultura allo spettacolo. Tutto passa attraverso la televisione che ormai
ha sminuito anche il potere che un tempo aveva la carta stampata.
C: E riguardo ai giovani? Secondo lei qual è la strategia da utilizzare
affinché i giovani si avvicinino al mondo del teatro?
G: I giovani devono trovare un qualcuno che sia per loro un
caposcuola, e di questo qualcuno devono innamorarsi quasi in maniera
omosessuale. E necessita che lo guardino, lo studino in scena, e pensino
che quell'uomo per loro è talmente perfetto che sicuramente non avrà
nemmeno bisogni corporali.
E il teatro non dev'essere un dovere, ma pura e semplice passione. A
scuola andrebbero insegnati i grandi autori come Moliére o
Shakespeare e capire a fondo il loro pensiero.
C: Parliamo un po' de La scuola delle mogli. Secondo lei il
protagonista, Arnolfo, è da compatire o da biasimare?
G: Quando Moliére scrisse La scuola delle Mogli, suscitò tale clamore
nella società dell'epoca che fu costretto qualche anno dopo a scriverci
una critica. Arnolfo a mio parere non è da compatire, né da biasimare,
non è un eroe…ma Moliére ha voluto semplicemente fare una
fotografia eccellente di quelli che erano gli usi e i costumi dell'epoca.
Ciò che gli autori di oggi non fanno più, gravati come sono, dall'ombra
dei mostri sacri del passato, ma fortunatamente non per tutti è così.
Anche se a mio parere di questa società c'è ben poco da fotografare.
C: Cosa ne pensa di questo teatro e della sua stagione?
G: Il teatro è molto bello e molto capiente, veramente ben fatto e la
stagione è ricca di bei nomi e mi auguro che il pubblico se ne innamori e
che questo amore aumenti di opera in opera. E se andrà così, non sarà
che una riconferma per la prossima stagione.
“Non facciamoci rubare il passato”
Riproposta, dopo un anno di assenza, la tradizionale
festa de “I TRI DA CRUCI”
Di Maria Romana Pedazzo
Era finalmente ora che una delle feste più amate della gente del luogo
“I tri da Cruci” venisse riproposta dopo l'assenza, a causa di fondi,
dello scorso anno. “I tri da Cruci” merita profondamente di essere
ricordata perché si lega strettamente a tre particolari avvenimenti che
risalgono a quando la vita a Tropea era funestata dalle incursioni
saracene, dalle vicende belliche tra sovrani invasori per il predominio
del mezzogiorno e da continue catastrofi naturali. Il primo episodio
trae origine dall'esistenza di una chiesetta situata intorno al 1500
nell'attuale Via Umbro I che non aveva una struttura molto
interessante, ne poteva definirsi ricca d'arredi sacri: l'unica ricchezza
per i fedeli erano le tre croci lignee situate sull'altare. Il terremoto del
1875, ne causò il crollo, questa volta irreparabile. La seconda vicenda,
è legata alla battaglia di Lepanto, sede finale dello scontro tra
Veneziani e Turchi, alla quale parteciparono molti soldati tropeani, tra
cui il colonnello Gaspare Toraldo. Si racconta che il ritorno dei
superstiti fu preceduto da una colomba che essi inviarono per
informare i cittadini sulla vittoria della “Croce” contro la “mezzaluna
musulmana”. Infine, con l'ultimo episodio è tradizione ricordare la
cacciata definitiva dei saraceni dal territorio di Tropea, ed in
particolare, durante la festa, si rappresenta una delle figure più odiate
dal popolo, quella dell'infedele turco, quando in groppa ad un
cammello girava per la città e per i casali con il compito di riscuotere le
tasse. La singolare rievocazione si svolge con la cattura dell'usuraio
raffigurato dal “ballu du camiu” fantoccio legato ad un cammello e
imbottito di fuochi pirotecnici. Anche quest'anno il programma è
iniziato nel pomeriggio e ha anche avuto un enorme successo il
pubblico che non era solo formato da tropeani ed abitanti dei paesi
limitrofi ma anche dai numerosi turisti che si trovavano a Tropea. Nel
pomeriggio hanno avuto inizio i giochi: la gara delle pignate, con i
sacchi, con l'uovo, della pasta piccante; per le vie c'è stata la sfilata dei
“giganti” accompagnata dal ritmico suono dei tamburi e seguiti da
ragazzi. A sera si è esibito il famoso complesso musicale dei “Los
Locos” dando alla serata un tocco sudamericano. La serata si è finita
con l'accensione “da varca” e “du camiuzzu focu” preceduto dal
suono di “caricatumbula” e infine con lo scoppio dei fuochi
d'artificio e delle girandole. Un'ottima idea, quindi, quella di
ripristinare la festa. Sarebbe una proposta interessante da avanzare,
anche da parte del nuovo sindaco, quella di prolungare la durata della
festa a tre giorni e magari istituzionalizzarla perché è raro, oggi come
oggi, poter ancora così apprezzare con i nostri occhi di persone
moderne, feste così strettamente legate alla tradizione antica e alle
nostre origini, quindi, non permettiamo che per mancanza di fondi, o
di buona volontà il nostro passato ci venga rubato così facilmente,
quasi senza accorgercene. Reclamiamolo, in fin dei conti è una nostra
prerogativa. In fin dei conti è parte di noi.
LA PIAZZA
- Televisione -
UN'ALTRA TROPEANA DI
SUCCESSO
La nostra Rossana Colace in onda tutti i giorni dal
23 maggio scorso su Rai uno, per 190 puntate
La vita di tutti i giorni nella piazza di un quartiere cittadino, dove
le persone e le problematiche sociali di ogni giorno si incontrano. E'
questo “Sottocasa”, la nuova soap opera in onda dall'8 maggio
scorso nel primo pomeriggio dopo il Tg Uno. L'appuntamento è dal
lunedì al venerdì alle 14.10.
“Sottocasa” è un real drama in 190 puntate tuttora in lavorazione a
Roma.
Una trama “gialla” avvolge inizialmente le vite dei protagonisti.
Vittorio Ricci (Fabio Testi), un agente immobiliare che presta soldi a
strozzo ad alcuni abitanti del quartiere, muore in circostanze poco
chiare. Secondo le indagini, il decesso e avvenuto per infarto. Ma le
cose sono andate diversamente. Maurizio Ricci (Giovanni
Guidelli), suo figlio maggiore, sospetta che il responsabile della
morte si nasconda tra le persone legate a Vittorio dai debiti contratti
e inizia a prenderle di mira, perseguitandole secondo i “metodi”
paterni... Rossana Colace, interpreta il ruolo di Elena Biondi, una
delle protagoniste nell'opera televisiva. La fiction si propone come
un nuovo esperimento tutto italiano dopo la soap di Raitre Un posto
al Sole. La serie, prodotta da Rai Fiction, è realizzata dalla Videa
CDE tratta dal format tedesco “Marienhof” di Bavaria Media. 10
mesi di riprese per un grande sforzo produttivo che coinvolge 6
registi e oltre 50 attori protagonisti.
Rossana
Colace
nata a Tropea l' 11
luglio 1981, residente
a Roma. Ha conseguito
il diploma presso il
Liceo classico di
Tropea, la licenza di
terzo anno di canto e
solfeggio presso il
Conservatorio statale
di Vibo Valentia, il
diploma di doppiaggio
presso l'Accademia di
arti cinematografiche
di Bologna , il diploma
di recitazione presso la
libera Accademia
d'Arte e Spettacolo
“Teatro del Sogno” di
Roma diretta da Paolo
Ferrari. Ha all'attivo
diverse esperienze
musicali: vincitrice del primo premio sezione giovani del Festival
città di Tropea del 18.05.96; selezionata per la Calabria al “Sanremo
Giovani” del 1997; autrice di tre testi di canzoni.
Ha frequentato la Scuola di Musical “Mast Master” di Stefano
D'Orazio. Ha cominciato come responsabile animazione (spettacoli
serali) presso Villaggi turistici estivi, è stata doppiatrice film TV
“Soraya”, è stata attrice nel musicall “Gente venite gente” per le
scuole e spettacoli serali presso il “teatro del Sogno” di Roma, nello
spettacolo teatrale “Atti senza senso” per la regia di Renato Giordano
rappresentata al teatro Valle di Roma, nello spettacolo teatrale “After
Juliet” per la regia di Matteo Ziglio rappresentata al teatro Colosseo di
Roma. Oggi recita nella soap opera “Sottocasa” realizzato da RAI
uno. Con la quale ha firmato un contratto per 190 puntate.
A Rossana vanno i complimenti di tutta la redazione e dei nostri
lettori e l’augurio per una carriera sempre più prospera di successi.
Pag. 13 - giugno 2006
ROSSANA COLACE SI RACCONTA
INTERPRETE DEL PERSONAGGIO DI ELENA
BIONDI NELLA SOAP-OPERA “SOTTOCASA”
IN ONDA OGNI GIORNO SU RAIUNO ALLE ORE 14:10
di Chiara Condò
C: Quando è stato il suo primo incontro con il mondo della
recitazione?
R: In realtà da quando ero piccolina ho avuto sempre questo grande
e impossibile sogno da realizzare, ma come sai, abitando in un posto
dove purtroppo non vi erano mezzi per poter studiare, iniziai a
registrare i film imparando le battute per poi dirle davanti allo
specchio. Ovviamente i miei genitori mi prendevano per matta, non
era molto normale per loro che invece di giocare come le altre bambine
io facessi questo tipo di cose…e poi man mano crescendo mi resi conto
che sapevo anche cantare così mi iscrissi al Conservatorio Torrefranca
di Vibo in canto anche perché era l'unico modo per studiare delle
materie attinenti alla musica e al teatro rimanendo a Tropea
controvoglia…perché fosse stato per me sarei andata via già intorno ai
15 anni ma ovviamente non potevo farlo perché frequentavo il Liceo
Classico e la mia mamma teneva che finissi almeno gli studi liceali.
C: E' stato per sua volontà o perché spinta da altri?
R: Assolutamente solo per mia volontà, contro tutto e contro tutti.
Immagina: mia madre insegnante di matematica e fisica, mio padre
ingegnere aeronautico, secondo te?!? Ancora oggi mio padre mi dice:
“Ma da dove sei uscita?”.
C: In quali ambiti hai lavorato prima di essere conosciuta a
livello nazionale con la soap-opera “Sottocasa”?
R: Trasferita a Roma ho iniziato a frequentare dei corsi di
recitazione in vari posti seguendo anche molti stage estivi e le mie
esperienze fino ad ora erano solo di tipo teatrale e doppiaggio. Ho
fatto molti spettacoli al teatro La Valle, al Colosseo, ecc. e dei lavori
molto gratificanti di doppiaggio, iniziando sempre con piccole parti
per poi affrontare dei ruoli molto più di spessore.
C: Il suo personaggio è Elena Biondi, ci racconti un po' di lei: è
un personaggio che sente vicino alla sua personalità?
R: Quando mi fecero leggere il profilo di Elena Biondi dissi tra me
e me “cavolo, che figata!”. Pensai subito che mi potevo divertire
molto con un ruolo del genere perché è ricco di molte sfaccettature ,
insomma una difficile e complicata psicologia di personaggio. Elena è
una ragazza di 17 anni piena di problemi e di paure, un forte bisogno di
amare e di essere amata, vuole sempre su di se l'attenzione degli altri e
proprio per questo motivo inizierà a creare attorno a se una serie di
intrighi, bugie e sotterfugi. Il suo scopo è di far innamorare di lei un
suo compagno di classe, Dino Cataldo, e credimi ne combinerà
proprio delle belle. Sicuramente quello che abbiamo in comune è la
voglia di arrivare ai propri scopi, ma a differenza sua io cerco di
arrivarci in maniera pulita.
C: Lei vive a Roma, le piacerebbe in futuro tornare a Tropea
per aprire una scuola di recitazione? Sono tanti i giovani che
vorrebbero poter provare nuove esperienze attraverso il teatro…
R: Bella domanda…!!! A Tropea io ci torno con piacere per
ritrovare la famiglia e alcuni amici che dopo anni sono legati a me.
Sarebbe bello, importante, fare un passo del genere, anche perché ho
collaborato delle volte con la scuola di mia madre per aiutarli a
mettere su delle recite, ma credimi Chiara è stato molto difficile
trasmettere l'amore che io ho per questo mestiere ai miei coetanei…
credo che questa vocazione, così io la chiamo, non ti viene a cercare
ma parte dentro di te. Sei tu che rincorri questa passione, studiando ed
esercitandoti sempre di più perché senza di lei ti senti vuota!
C: La strada che ha compiuto per arrivare ad ottenere ciò che
ha adesso deve essere stata dura. Qual è stato il momento di
maggior difficoltà?
R: Tutti i momenti sono duri. Il fatto che sei lontana da casa, che ce
la devi fare da sola, ma sicuramente il momento di maggiore difficoltà
è passare mesi e mesi senza fare niente, presentarsi ai provini
sentendoti dire “Mi dispiace il casting è chiuso” o “Ti manda
qualcuno?” o “La prossima grazie”…magari non ti danno neanche il
tempo di fare il proprio pezzo perché hanno già deciso!
C: Quali sono adesso le sue aspettative per il futuro?
R: Adesso mi aspetta sicuramente un bell'anno di “Sottocasa”. Ti
dico subito che questo è un bel trampolino di lancio e non un arrivo.
Continuerò a studiare sempre perché non si finisce mai d'imparare, e
poi il mio sogno è di ritornare in teatro da protagonista in un musical,
perché unire le proprie doti sarebbe fantastico! E lo so, sono troppo
sognatrice e ambiziosa, ma d'altronde, quale attore non lo è? In un
musical molto famoso il protagonista dice; “ Non sognatelo, ma
siatelo” e io gli ho proprio dato retta.
Pag. 14 - giugno 2006
E’ nata una nuova associazione
“TROPEA CIVICA”
ED ORA PASSIAMO AI FATTI!
L'Associazione “Tropea civica” che si sta costituendo a
Tropea, ha come obiettivo primario la partecipazione diretta
dei cittadini alla vita politica e sociale della città. A questo
proposito abbiamo seguito con gli occhi delle persone
comuni lo svolgimento di queste elezioni. Finita la campagna
elettorale, eletto il nuovo sindaco, pensiamo sia tempo di
guardare al futuro: riteniamo che i toni delle promesse
debbano essere sostituiti dai toni della concretezza.
Il tema che più ci sta a cuore è sicuramente quello della
partecipazione e della trasparenza, perché riteniamo che il
solo metodo volto a realizzare quella democrazia diretta
(prevista anche dalle modifiche alla Costituzione art. 118,
con l'introduzione del principio di sussidiarietà orizzontale)
che realizza la circolarità della democrazia.
Ed allora, proprio in virtù di quella partecipazione e
trasparenza che ha caratterizzato il programma e la campagna
elettorale del neo-sindaco Antonio Euticchio, chiediamo che
si comincino a realizzare in tempi brevi delle iniziative volte
a dare a queste parole il contenuto necessario per passare ai
fatti. Il primo passo per realizzare il previsto “Bilancio
partecipativo” è, secondo “Tropea civica”, la pubblicazione
(non appena venuti a conoscenza della situazione economica
comunale, diciamo entro tre sei mesi) di un opuscolo
informativo, snello, nel quale vengano informati i cittadini
“dell'individuazione delle priorità ed assegnazione delle
risorse”. Perché non decidere insieme ai cittadini quale
importanza dare per esempio , all'arredo urbano, prima voce
del bilancio del Comune di Cannes (in Francia), che
sicuramente migliorerà la qualità della vita dei turisti (fonte
di reddito per la città), ma anche quella dei tropeani.
Un ulteriore passo in avanti potrebbe essere la
realizzazione di una serie di interventi a favore dei giovani e
dei bambini: in attesa di sapere che fine farà lo stadio
terminato, ma non “inaugurato” ( e di costruire più importanti
strutture sportive, magari realizzate con il Consorzio dei
comuni limitrofi, attingendo così a fondi più consistenti e
realizzando impianti che non siano i doppioni di quelli dei
vicini), perché non realizzare dei piccoli campetti di calcio o
da calcetto, non troppo onerosi economicamente, che
permettano ai giovani di avere uno spazio dove poter giocare
e realizzare così anche un centro di aggregazione, positivo e
sano, e perchè no, un maggiore rispetto dell'ambiente; se il
fattore economico fosse uno sforzo troppo oneroso per le
casse comunali, si potrebbe chiedere un piccolo contributo
mensile, che consenta anche i costi di manutenzione
ordinaria. E siccome ci stanno molto a cuore i bambini,
perché non pensare anche a loro, realizzando, in attesa dei
due parecchi giochi previsti nel programma, uno spazio
sicuro, anche piccolo, dove possano giocare senza paura
delle incursioni di motorini e macchine. Queste proposte
(insieme ad altre che abbiamo precedentemente illustrato)
non vogliono apparire prioritarie rispetto ad altre, ma
rappresentano per Tropea civica un punto di partenza per
iniziare un'interlocuzione positiva e propositive con la nuova
amministrazione. La costruzione di una “Casa della cultura”
è sicuramente progetto ambiziosi, e noi vogliamo partecipare
a questo obiettivo, gettando le basi per una cultura del diritto,
del senso civico e della partecipazione, che senza contenuti,
corre il rischio di diventare solo demagogia. Non vogliamo
soprattutto aspettare i cinque anni che ci separano dalle
prossime elezioni per sentirci chiedere se hanno fatto bene o
male, e chiediamo pertanto ancora una volta che siano
compiutamente realizzati alcuni istituti di partecipazione e
democrazia diretta.
Per Tropea civica Caterina Forelli
- Associazioni -
LA PIAZZA
STAGIONE CONCERTISTICA
2006 della “TROPEA MUSICA”
Ricorre quest'anno il
250° anniversario della
nascita del compositore
Wolfgang Amadeus Mozart.
I teatri di tutto il mondo,
etichette discografiche,
edizioni, società di concerti,
faranno a gara nel rendere
omaggio al genio
salisburghese.
Il 27 Gennaio 1756 nasceva infatti quello che sarebbe diventato il più
grande musicista nel panorama della musica mondiale di tutti i tempi. Ecco
perchè "Tropea Musica" ha deciso di dare inizio alla stagione concertistica
invernale 2006 proprio nel giorno della nascita di Wolfgang Amadeus
Mozart. Al teatro "La Pace" si è tenuto un concerto per flauto, clarinetto,
violino, quintetto d'archi,baritono e pianoforte interamente dedicato a
Mozart. Con in programma alcune delle pagine di maggiore popolarità del
compositore salisburghese si sono esibiti al flauto Verio Sirignano; al
clarinetto Salvatore Laureana; al violino Renato Donà; al pianoforte
Giorgia Alessandra Brustia e Sergio Coniglio; il baritono Daniele
Tommaso Mellace ed il "Quintetto Mediterraneo". Tutti musicisti dalla
grande espressività, precisione agogica e dinamica. Concertisti che hanno
saputo comunicare l'ambivalenza della musica di Mozart, che sotto la
levità di un ideale di grazia e bellezza raggiunti senza sforzo apparente,
nasconde inquietudini, improvvisi addensamenti e zone d'ombra tali da
mostrare contenuti espressivi più complessi e stratificati. Applausi
scroscianti a fine concerto!
Nel mese di Febbraio "Tropea Musica" ha organizzato il suo secondo
appuntamento alla Chiesa del Gesù, nel cuore del centro storico. E' stato un
concerto per chitarra ,tromba e pianoforte. Si sono esibiti due giovani
musicisti: Giuseppe Morfea alla chitarra e Giuseppe Lomanno alla tromba,
sorretto al pianoforte dall'accompagnamento spigliato del M° Francesco
Silvestri. In programma tutte musiche di repertorio noto, che hanno
letteralmente catturato l'entusiasmo del numeroso pubblico presente. Il
chitarrista Giuseppe Morfea ha dato prova di possedere un raffinato gusto
dei particolari timbrici, buona tecnica ed una sicura musicalità.
Brillantezza tecnica e maturità interpretativa anche per il trombettista
Giuseppe Lomanno, che ha infatti evidenziato potenza di sonorità e
naturalezza di comunicativa col pubblico. Lunghi applausi per questi
giovani concertisti.
Terzo appuntamento dell'Associazione "Tropea Musica",nel mese di
marzo, sempre alla chiesa del Gesù, è stato un concerto per viola-violino e
pianoforte. Con in programma musiche di elegante bellezza e grande
virtuosismo, il violista e violinista Marco Misciagna, ha sbalordito tutti per
le sue doti musicali non comuni. Con la sua freschezza pensosa e la fluida
scioltezza tecnica è stato interprete ideale e molto applaudito. Marco
Misciagna non ha nulla da invidiare ai rinomati interpreti del momento.
Molto professionale ed accurato anche l'accompagnamento pianistico di
Francesco Silvestri.
A fine Aprile, per l'Associazione "Tropea Musica",è stata la volta di un
concerto per canto, violoncello e pianoforte, organizzato in occasione del
"Premio Nazionale Don Francesco Mottola", giunto alla diciottesima
edizione. Il concerto, tenutosi sempre alla chiesa del Gesù, ha visto nella
prima parte della serata l'esibizione della violoncellista Costanza
Persichella. La giovanissima concertista (appena quindicenne) ha imposto
una maturità suasiva e persino già inquieta. Tutti hanno potuto ascoltare un
violoncello valorizzato in ogni risorsa timbrica e sonora, messo al servizio
di un programma arduo, ricco di momenti virtuosistici. Buono
l'accompagnamento pianistico del M° Paolo Manfredi.
Nella seconda parte della serata si è esibita il sopranno Annalisa
Sprovieri, sempre ben sorretta al pianoforte dal M° Paolo Manfredi.
Attraverso un programma di grande lirismo, Annalisa Sprovieri, ha
evidenziato notevole forza espressiva ed una voce molto potente e chiara
soprattutto negli acuti. Questa giovane concertista alle buone doti musicali
unisce anche una forte e precisa personalità, che crea un dialogo perfetto
con il pubblico. Tanti applausi per tutti i musicisti a fine concerto.
Vi aspettiamo numerosi ai prossimi appuntamenti !
Elisa Laureana
LA PIAZZA
- attualità -
Via Accademia degli Affaticati a Tropea
Pag. 15 - giugno 2006
Caro direttore:
di C. de Angelis e M. Zuccalà
La via che va da Viale Stazione al Triangolo al Tondo prende il nome dalla
Accademia degli Affaticati, associazione di persone di elevata cultura letteraria
e scientifica e comprovate doti morali, sorta in Tropea in epoca rinascimentale.
Ne dà testimonianza Francesco Barone di Maurizio, segretario
dell'Accademia, il quale, in un'adunanza del 1778, ne fa risalire la nascita a
periodo anteriore al 1538. Per il canonico Giuseppe Scrugli, pare che ne sia
stato promotore Sigismondo Pappacoda , vescovo di Tropea dal 1492 al 1536.
Anche lo storico tropeano Francesco Sergio, vissuto dal 1642 al 1727, lascia
intendere che le origini dell'Accademia sono da collocarsi in epoca molto
anteriore alla sua.
L'Accademia deriva il nome dal latino “allaborantium” vale a dire di
quegli uomini di cultura che vedono nella fatica letteraria la via verso la
conquista della virtù. Risulta pertanto di agevole interpretazione la frase
riportata sul simbolo dell'associazione, costituito da un globo celeste:
indefessus agendo, tratta da Le Metamorfosi di Ovidio in riferimento alle
fatiche di Ercole.
Gli accademici si riunivano una volta al mese nel Convento dei Minori
conventuali di San Francesco d'Assisi in largo Galluppi, oppure nel Collegio
dei Gesuiti , ora residenza dei Padri redentoristi. In un secondo momento, nella
Cattedrale o nell'ampio locale della Munizione, un forte che, fino al 1927, era
ubicato nella piazzetta alle spalle della Cattedrale. Ma ci si riuniva anche nel
salone del palazzo signorile del presidente dell'associazione. Questi, detto
anche princeps, stava al vertice dell'Accademia in carica elettiva per un anno.
Coadiuvato da un segretario, egli apriva l'adunanza, proponendo la trattazione
di vari argomenti, sempre privilegiando la poesia.
Nel XVIII secolo, gli affaticati, presero a riunirsi in Cattedrale per
festeggiare il compleanno del re, l'onomastico di personalità di spicco, il Natale,
la Pasqua, la festa di Santa Domenica, di Maria Assunta e della Madonna di
Romania. I festeggiamenti erano aperti al pubblico e, nell'occasione, venivano
recitati dei sonetti collegati tra loro dall'ultimo verso, che era il primo del
componimento successivo.
Ogni accademico entrava nell'associazione con un nomignolo, collegato ad
un suo dato caratteriale. Ad esempio: Pasquale Galluppi era detto il Furioso,
Alessandro Pelliccia l'Impicciato, Francesco Ruffa il Felice, Luigi Fazzari lo
Sfiatato, e l'elenco continuava con il Tremoroso, il Tardo, il Subitaneo, lo
Stordito, il Costernato, l'Affannato… E' provato che nel 1818 il cenacolo
contasse anche la presenza di due donne: Silvia di Francia, detta la Riflessiva, e
Beatrice di Francia, detta la Sagace. Soci di altre accademie non disdegnavano
di far parte di quella di Tropea, cui, nel 1600, aderì Fabio Bove, detto
l'Infortunato, de Gli erranti di Brescia, nonché Andrea Lombardi de
L'Accademia Cosentina. Da una nota di Pasquale Galluppi apprendiamo
inoltre che nel 1818 l'associazione aveva rapporti stretti di collaborazione con
l'Accademia Sebezia di Napoli.
L'attività dell'Accademia fu sospesa per varie cause, tra cui la vendita
illegale di Tropea, città demaniale, fatta nel 1612 dal vicerè Pedro Fernandez de
Castro al principe Vincenzo Ruffo di Scilla. Riprese nel 1616 quando il re
Filippo III, su intervento di ambasciatori tropeani, rescisse l'atto di vendita. E
però lo splendore dell'Accademia che la aveva prima contrassegnata non si
ripresentò. Nel 1641 ci tentò il canonico Pontoriero a sollecitare quelli che
erano oramai divenuti spiriti lenti e pigri verso l'ardore dell'operosità. Fu
l'inizio di un nuovo slancio per l'Accademia, sotto lo spirito di uomini di valore
come Antonio Migliarese, autore della traduzione delle favole di Fedro in verso
sciolto, delle favole di Aviano in terza rima, e della Batracomiomachia in ottava
rima. Nel 1737 l'Accademia ebbe il patrocinio del re di Napoli e di Sicilia Carlo
III, al quale Migliarese dedicò un sonetto di riconoscenza. Quando il 3 febbraio
1783 la Calabria fu colpita dal rovinoso terremoto, gli Affaticati, scombussolati
per l'evento, bloccarono la loro attività fino al 1817. In tale data il commissario
civile delle Calabrie Marchese Vito Nunziante si adoperò con il dotto Luigi di
Francia per dare nuova vitalità al cenacolo, ed il 6 luglio 1818 gli affaticati
onorarono S .Domenica, martire tropeana, in Cattedrale.
Nel 1848 un provvedimento governativo restrinse l'attività dell'Accademia,
cui impose di limitarsi a trattare argomenti di letteratura. La libertà espressiva
veniva così compromessa, sì da rendere definitivamente inoperosi gli
allaborantes.
“Dall'uscita Pizzo dell' A3 proseguite per
Tropea. Seguire l'indicazione Tropea centro ed
ecco a Voi lo spettacolo che vi si presenta
davanti... bello vero? Ma questo è solo l'inizio
e naturalmente la continuazione di una strada
piena di buche ed erbacce tanto da restringere
la carreggiata. E ora godetevi quel poco che di
bello ancora permane, ciò che la natura ci ha
dato e quello che i nostri avi hanno creato per
noi e purtroppo ciò che stupidamente stiamo
distruggendo".
Caro futuro Sindaco un caloroso saluto ed un
in bocca al lupo sincero.
Una cittadina che vorrebbe vedere Tropea
rifiorire
La Calabria e Vibo Valentia
alla Fiera Internazionale del
Libro di Torino
Si è aperta il 4 maggio al Lingotto di Torino la
Grande fiera internazionale del libro alla quale
assieme a innumerevoli espositori italiani e
stranieri parteciperanno anche i principali editori
calabresi singolarmente e attraverso la loro
associazione.
Prenderanno parte inoltre, com'è già avvenuto
a Napoli in occasione di Galassia Gutenberg, i
principali istituti culturali regionali per illustrare
il loro lavoro ed esporre la propria produzione
editoriale; per la provincia di Vibo Valentia
hanno partecipato il Sistema Bibliotecario
Vibonese e l'Istituto della Biblioteca Calabrese
di Soriano Calabro.
La partecipazione dell'associazione degli
editori calabresi è sostenuta dalla Regione
Calabria Assessorato alla Cultura.
Numerosissime anche le manifestazioni
culturali che si sono svolte nell'arco delle cinque
giornate della rassegna il cui tema è quello
dell'avventura.
Avventura come curiosità, ricerca, ricupero di
progettualità e creatività, sfida rivolta a se stessi,
volontà di ampliare le proprie conoscenze.
Perché, come recita un pensiero di Marcel Proust,
"il vero viaggio di scoperta non consiste nel
cercare nuove terre, ma nell'avere nuovi occhi".
Nel fitto calendario di iniziative predisposto
dagli editori calabresi, una, importante, che
riguarda il vibonese e si è svolta presso lo spazio
incontri dello stand, sul tema: “Editoria e
Biblioteche. La promozione del libro e della
lettura in Calabria”. La conversazione è stata
tenuta dal Direttore del Sistema Bibliotecario
Vibonese Gilberto Floriani.
Pag. 16 - giugno 2006
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Giugno 2006 - Mensile La Piazza