VIBO VALENTIA E PROV. VIBO VALENTIA E PROV. F. M. 1061 - 100.5 REP. PUBBLICITA’ & MARKETING TEL. 0963-45733 F. M. 1061 - 100.5 REP. PUBBLICITA’ & MARKETING TEL. 0963-45733 e-mail: [email protected] MENSILE INDIPENDENTE DI INFORMAZIONE-ATTUALITA’-CULTURA ANNO VIII n.6 - Giugno 2006 IN EDICOLA OGNI MESE 1,00 EURO TROPEA Antonio Euticchio è il nuovo sindaco RICADI Domenico Laria vince la competizione elettorale ROSSANA COLACE Una tropeana “doc” parteciperà per 190 puntate alla soap opera di RaiUno “Sottocasa” In onda dal 23 maggio LA PIAZZA GIOVANI INTERVISTA All’attore Silvio Muccino All’interno: TROPEA Pag.2 e 3 - Tutti i dati delle elezioni amministrative Pag. 9 - Rinnovati gli Organi Collegiali della Lega Navale Pag. 12 - a colloquio con Enrico Guarneri Pag. 12 - Economia e cultura a confronto nel Seminario di studi ASSOCIAZIONI Pag. 6- Tenuta a battesimo la nuova “Accademia degli Affaticati di Tropea” ANTONIO DE VITA Pag. 14 - E’ nata la nuova Associazione “Tropea Civica” Un tropeano famoso a Parigi Pag. 2 - giugno 2006 - Tropea elezioni - LA PIAZZA EUTICCHIO E’ IL NUOVO SINDACO Riportiamo i risultati delle elezioni amministrative di Tropea per ogni singola lista e per ogni sezione ANTONIO EUTICCHIO E’ nato a Tropea il 20/07/1948. Medico chirurgo presso l’ospedale civile di Tropea. Consigliere Comunale ininterrottamente dal 1971 al 1990 nelle liste del PCI e dal 90 al 92 nella lista civica Il Faro. Assessore Comunale in più occasioni. Consigliere Provinciale dal 1995 al 1999. Ha partecipato all’ultima competizione elettorale per il consiglio provinciale nelle liste dei DS risultando il 2° dei non eletti. LA PIAZZA Mensile indipendente Registrazione Tribunale di Vibo Valentia n. 82 del 25.02.1994 Editore ONDA SUD Soc. Coop. A.r.l. Presidente Pasquale Mazzeo Direttore responsabile Saverio Ciccarelli Capo redattore Pino Carone Hanno collaborato in redazione: Lino Daniele, Clementina De Angelis, Antonio Ferrara, Maria Zuccalà Redazione: via Pontorieri, 89861 Tropea (VV) Tel/Fax 0963666081 Rep. Pubblicità & Marketing Tel. 096345733 E-mail: [email protected] Www.lapiazza.135.it Redazione di Vibo Valentia: via Santa Aloe, 40 tel e fax: 0963 541705 Progetto grafico di Pino Carone Stampa: Grafiche PAPRINT via Orazio Falduti Tel. 0963263703 - Ionadi (VV) Chiuso in redazione il 4 giugno 2006 La collaborazione è aperta a tutti. I manoscritti dovranno essere lunghi al massimo una cartella. La redazione si riserva la facoltà di selezionare gli articoli da pubblicare. Le opinioni espresse negli articoli appartengono ai singoli autori dei quali si intende rispettare la libertà di giudizio. I collaboratori per quel che scrivono si assumono in prima persona ogni responsabilità di natura civile e penale. Il materiale anche se non pubblicato, non sarà restituito. LA PIAZZA - Tropea elezioni - DOPO AVERCI FATTO SOGNARE Pag. 3 - giugno 2006 Così il nuovo Consiglio Comunale CONSIGLIERI DI MAGGIORANZA: ora aspettiamo un… buon governo!!! di Saverio Ciccarelli Tessuto sociale da ricomporre, i ragazzi di Locri, l'unione dei comuni, la casa della cultura, il turismo culturale. Queste le cose dette dai balconi e queste le cose dette da noi in questi lunghi anni di informazione a Tropea. Abbiamo fatto opinione fra la gente, ma anche fra quella che Antonio Euticchio Nino Valeri Michele Accorinti dovrà essere una parte della classe dirigente di questa città. Ci fa molto piacere; vuol dire che le coscienze maturano e che noi contribuiamo a questo. O almeno così ci auguriamo. Speriamo solamente che questi argomenti non siano stati ripetuti durante i comizi, solo per carpire qualche voto in più. Speriamo che veramente i “nostri politici” abbiano capito che Tropea è un tesoro, che abbiamo fra le mani un tesoro e che è compito di tutta la cittadinanza, ma soprattutto loro, renderlo sempre più ricco e valorizzarlo sempre più. Speriamo soltanto che non ci si faccia trascinare in problemi personali e “di bottega” vecchi e di basso profilo (del tipo: “il piano regolatore lo voglio così, il lavoro socialmente utile è quello che fa clientelismo, la cultura non paga Carlo A. De Monte Nino Macrì Sandro Cortese politicamente quindi che la faccio a fare, soldi non ce ne sono e non so dove trovarli, ad agosto servono parcheggi…e queste cose trite e ritrite che abbiamo già sentito), speriamo che tutti i buoni propositi, le idee e le proposte sentite in questa campagna elettorale (che ci ha fatto sognare ad occhi aperti) siano una volta per tutte messe in pratica. Speriamo che il motto molto impegnativo (tratto da una canzone del compianto Giorgio Gaber :”Libertà è partecipazione”) non sia stato solo uno slogan da campagna elettorale, ma che effettivamente si rendano partecipi i cittadini, le associazioni, la stampa, i commercianti ed i giovani, alla gestione della cosa comune, della cosa pubblica. Speriamo solamente che la trasparenza e la partecipazione durino per Dina Ruffa Domenico La Torre Giuseppe Muscia cinque anni e non solo nei primi mesi, speriamo di essere ascoltati e che perlomeno sulle cose proposte ci si dica perché si possano o non si possano fare. Per tredici lunghi anni abbiamo avuto davanti “un muro di gomma”, abbiamo cercato inutilmente un dialogo con chi ci amministrava; oggi crediamo sinceramente che si debba tener conto dell'importantissima funzione che ha la stampa e se così non sarà…rimarremo tutti molto delusi, ma certamente noi continueremo a parlare. Nel Consiglio comunale, da una parte e dall'altra, ci sono amici e colleghi, a costoro chiediamo massimo impegno e competenza. Non vogliamo vergognarci di essere tropeani. In particolare a Nino Valeri vogliamo ricordare di essere l'unico esponente che proviene da un'associazione di volontariato e di aver partecipato alle riunioni della Saverio Simonelli Saverio Caracciolo Francesco Il Grande Consulta delle associazioni, in questi anni; questo per noi è molto importante e ci fa ben sperare. CONSIGLIERI DI MINORANZA: Ma soprattutto, a maggioranza ed opposizione, chiediamo una cosa: lasciateci fare il nostro lavoro, lasciateci fare informazione, cultura e opinione; se vorrete aiutarci con notizie e rispondendo ai perché nostri e dei cittadini ve ne saremo grati, ma non dite che siamo di parte (di destra, di sinistra o di centro) a seconda se riportiamo una notizia buona o cattiva per chi ci amministra. Capite la nostra opera, basata sul volontariato, la passione, l'impegno ed il sacrificio personale, a noi interessa solo il progresso sociale, culturale ed economico della città. Non siamo così meschini da usare il giornale contro o a favore di questo o di quello. Il successo e la coesione della squadra che forma questo giornale, le nuove energie che aggreghiamo di volta in volta, i lettori che ci seguono da ben Pasquale Orfanò Alfonso Del Vecchio dodici anni e le manifestazioni di stima che riceviamo ogni giorno, sono la testimonianza che siamo una squadra coesa ed unita, in cui ciascuno può esprimere la propria opinione, da persona libera. Tutto il resto, le supposizioni, la dietrologia non pensatele nemmeno. Noi, dopo ben dodici anni, siamo sempre pronti a ritirarci ed a “spegnere” questa voce libera e democratica. A quel punto avremo perso tutti noi, dal primo all'ultimo cittadino di questo paese. Non è il nostro lavoro e non ci mantiene nessuno, solo, questo si, l'Amore per la città e per i suoi cittadini. Non fateci passare la voglia e dire “è vero a Tropea non si può fare nulla di positivo” ! Sarebbe una grave perdita per tutti. Buon lavoro e fate che Tropea diventi veramente “La città della gioia”. La vostra gioia per aver vinto e la gioia della città per avervi Domenico Tropeano Pasquale Vasinton Pino Rodolico votato! Pag. 4 - giugno 2006 - Amministrazione - LA PIAZZA Tutti i candidati a Sindaco durante la campagna elettorale hanno parlato di: TURISMO, AMBIENTE, CULTURA, PIANO REGOLATORE, CENTRO STORICO. E allora? Perché non sviluppare con il massimo impegno, competenza e serietà questi settori, creando da essi posti di lavoro? Nient'altro; la ricetta è molto semplice. Aspettiamo il prossimo Consiglio comunale su questa sfida !!! INTANTO AL NUOVO CONSIGLIO COMUNALE CONSEGNIAMO QUESTA TROPEA : (*) (*) è solo una parte di ciò che di positivo c’è nella città. Passi avanti se ne sono fatti, ma oggi vi chiediamo più impegno per essere più civili e benestanti. Non deludeteci !! - Amministrazione - LA PIAZZA Pag. 5 - giugno 2006 Ma vi consegniamo anche... Delinquenza Mare sporco Estetica ed arredo urbano Frane della rupe Rifiuti ingombranti Segnali e circolazione Luigi Lacquaniti, Francesco Salerno, Francesco Cipri, Antonino Nasso e di altri appassionati cultori di quelle discipline, fu riconosciuto dall'Unesco come Museo di importanza internazionale. Vi sono i Giganti Mata e Grifone, un telaio di fine ottocento, oggetti relativi alla magia, alla superstizione, oggetti relativi alla pesca, alla caccia, all'agricoltura ecc.. La Pinacoteca è una delle più importanti d'arte moderna e Un appello al futuro assessore alla cultura contemporanea dell'Italia meridionale. Comprende opere di Modigliani, Sironi, Guttuso, Conti, Boccioni, Zavattini, Gazzarra, di Saverio Ciccarelli Levi ecc.. Se ne parla da un po', ne abbiamo parlato noi per primi nel La Biblioteca è divisa nelle seguenti sezioni: FrancescoCilea numero di gennaio 2005, dopo oltre due anni ce la ritroviamo nel (musica e storia della musica)- Marta Rempte Guerrisi (Arte e programma della lista “libertà e partecipazione per Tropea”, è di storia dell'arte)- Francesco Antonio Repaci (Economia e scienze buon auspicio. Esiste già a Palmi, la sua costruzione iniziò nel delle finanze)- Domenico Zappone ( letteratura contemporanea)1968 per volontà dell'Amministrazione comunale e sotto gli Attilio Zagari (letteratura italiana, latina e greca)- Antonino Basile ( auspici dell'On. Giacomo Mancini, etnografia, folklore, tradizioni popolari)Ministro dei LL PP del tempo. E' intitolata a Leonida Repaci (letteratura, arte, Leonida Repaci, scrittore nato a Palmi, saggistica)- D.A. Cardone (filosofia, fondatore del Premio Viareggio e morto a storia della filosofia, religione)Marina di Pietrasanta (in Toscana) nel 1985. Guglielmo Romeo (enciclopedie, narrativa, saggistica). Vi sono testi Sorge sulla parte alta della città ed è antichi del '500, del '600 e del '700, la circondata da un ampio giardino dove sono copia del Codex Purpureus di Rossano. situate sculture in bronzo e dove spiccano due austere colonne di età romana, Il Museo dedicato al musicista F. Cilea provenienti dal sito archeologico dell'antica nativo di Palmi raccoglie spartiti, bozzetti Taureana. La struttura, dotata di ampie sale, di scena, manoscritti e documenti relativi di un auditorium e della biblioteca all'attività del Maestro. Circa cinquemila comunale è sede di musei civici e di una lettere, una ricca documentazione La casa della Cultura pinacoteca d'arte moderna e fotografica ed altre opere importanti. contemporanea. Nella casa delle cultura si svolgono conferenze, Nel Museo Guerrisi sono esposti calchi in gesso di opere (statue dibattiti, concerti, si allesticono mostre d'arte e vengono realizzate e ritratti) di ispirazione classica, una ricca collezione di acquerelli manifestazioni culturali di vario donati dalla moglie e tipo; fra gli appuntamenti opere di altri scultori culturali a cadenza annuale: il locali. L'Antiquarium Concorso nazionale di custodisce reperti esecuzione musicale per flauto e archeologici, anche musica d'insieme “F. Cilea”, subacquei, monete, giunto alla XXVI edizione e il iscrizioni sepolcrali, Premio letterario “Palmi” già statuette in marmo, alla VIII edizione. lucerne, urne cinerarie, Vi è inserito il “Museo di ecc.. etnografia e folklore Raffaele L’atrio della Casa E' sita in Via Felice Un ambiente della Casa Corso”, la Pinacoteca Leonida e Battaglia, per Albertina Repaci, la Biblioteca Domenico Topa, il Museo informazioni 0966262250- Orario lun.-ven. 8/13,45. Chiuso Francesco Cilea, il Museo Michele Guerrisi e l'Antiquarium sabato, domenica e festivi. Visite guidate su prenotazione. Ingresso “Nicola De Rosa”. musei € 2,00 Il Museo di etnografia e folklore è stato fondato nel 1955 per (Le notizie sono tratte dall'opuscolo”Casa della cultura L. Repaci- Palmi” iniziativa di Antonio Basile, Nicola De Rosa, Giuseppe Pignataro, edito dal Comune di Palmi Servizio cultura a cura di S. Marafioti e M. Idà- Palmi: la Casa della cultura “Leonida Repaci “ Un esempio da imitare Pag. 6 - giugno 2006 - Premio letterario - LA PIAZZA SILVIO MUCCINO HA TENUTO A BATTESIMO LA NUOVA ACCADEMIA DEGLI AFFATICATI di TROPEA Alla presenza del noto attore rinasce l’Accademia tropeana di Lino Daniele Strepitoso successo della (Nuova) Accademia degli affaticati. Il 17 maggio scorso si sono festeggiati due eventi: la rinascita della gloriosa Accademia degli affaticati di Tropea, che ha svolto un ruolo molto importante nella cultura locale della sua epoca e sono state gettate le basi per la realizzazione di un premio nazionale letterario nella nostra città. Nell'800 di questa Accademia fece parte anche Pasquale Galluppi, con il nome di “furioso”, poiché era studioso del tasso.La manifestazione svoltasi nella stupenda cornice del Teatro la pace, è stata condotta dal direttore del nostro giornale, l'avv. Saverio Ciccarelli. La ampia ed elegante sala, nonostante il teatro sia situato sulla collina di S. Angelo e quindi un po' fuori mano, era quasi piena. La gente ha voluto partecipare. Tra le personalità di spicco vi erano: l'assessore regionale al turismo Beniamino Donnici, il Presidente della Provincia di Vibo V. Gaetano Bruni e, naturalmente Silvio Muccino, l'ultima rivelazione cinematografica del 2006, coprotagonista con Carlo Verdone, del suo ultimo film “Il mio peggior nemico”, campione di incassi ai botteghini. Erano presenti, fra gli altri, il Sindaco di Drapia, Aurelio Rombolà, il Sindaco di Parghelia, Vincenzo C al zona, e anche due dei candidati a Sindaco per il comune di Tropea, Antonio Euticchio e Pasquale Orfanò, assente per motivi giustificati Alfonso Del Vecchio, che ha però espresso la sua adesione al progetto di un premio letterario a Tropea. Gli interventi, calibrati ed efficaci, hanno messo in luce un pezzo di civiltà sconosciuta. Il preside Antonio Pugliese, studioso di letteratura locale e curatore di tre libri scritti dal sacerdote Carmine Cortese, ha tracciato un excursus storico sull'antica Accademia degli affaticati, fondata da un vescovo, e sul ruolo che ebbe nel suo tempo. Il giornalista rai Pasqualino Pandullo, presidente dell'Associazione, ha parlato della nuova Accademia e del ruolo che dovrebbe avere oggi in una città all'avanguardia del turismo. Il prof. Ciccone , docente presso l'Università di Arcavacata, ha parlato delle “Lectiones magistrales”, nel cui ambito è stato inserito l'intervento di Silvio Muccino che ha parlato sullo “Scrivere per il cinema”; quest'ultimo è stata la vera star della serata. Ha raccontato la sua storia di attore, di sceneggiatore e di autore di soggetti cinematografici. Il suo sogno è diventare un affermato regista. Ha promesso che, non appena le circostanze lo consentiranno, evento mediatico in grado di rilanciare l'immagine di Tropea a livello internazionale. Il presidente Bruni ha apprezzato l'iniziativa perché è la prima in tutta la provincia. Della manifestazione hanno parlato il tg3 Calabria e tutti i quotidiani calabresi. Al Teatro La pace in scena il laboratorio teatrale “I guitti” Pasqualino Pandullo e Gaetano Bruni potrebbe girare un film in questa zona. Interessanti altresì gli interventi di Beniamino Donnici e di Gaetano Bruni i quali hanno riconosciuto la validità e l'importanza del premio letterario, con forti legami con il cinema, nella nostra città. Hanno promesso di reperire parte dei finanziamenti affinché esso rappresenti un IMPRENDITORIALITA' GIOVANILE Pasqualino Pandullo e Saverio Cortese L’attore Silvio Muccino Si trova tutto sul sito www.sviluppoitalia.it sotto la voce Autoimpiego Lavoro autonomo. I fondi ci sono, non ci sono scadenze di alcun tipo, per accedere è necessario essere disoccupati al momento di presentare la domanda e residenti nelle aree agevolate (www.territori.sviluppoitalia.it) La domanda si compila on line sempre sul sito (si tratta di un business plan) e la risposta viene data da Sviluppo Italia entro 90 gg. di Vibo Valentia Il 27 maggio u.s., fuori abbonamento, ancora teatro amatoriale al La Pace. Con la commedia “Taxi a due piazze” di Ray Cooney, si sono esibiti i nove componenti del laboratorio teatrale . La regia è stata di Carlo Antonio Campa, mentre Emilio Stagliano, Raffaele De Fina, Giusi Fanelli, Francesca Gradia, Giuseppe Pugliese, Massimo Fioretto, Federico Vozza e Anna Vardè, sono stati gli attori che si sono cimentati nella commedia. La trama è anche questa volta giocata sull'equivoco: Mario Rosi, il protagonista è bigamo e riesce a vivere nascondendo la verità alle due mogli: Carla e Barbara, l'una non sa dell'altra. Ma tutto si complica quando , a seguito di un incidente occorsoglie per salvare un'anziana da uno scippo, Mario Rossi, sotto shock, da a due impiegati dell'ospedale gli indirizzi di entrambi le mogli. Il finale è stato inaspettato e sorprendente. La compagnia teatrale ha sede in Vibo Valentia alla Via A. De Gasperi- Cell. 3478671622- 3398422483 LA PIAZZA - Tropea - Pag. 7 - giugno 2006 ESCLUSIVA PER IL NOSTRO GIORNALE gli indica Antonio De Vita. Navarro guarda l'opera italiana di Devi, sembra interessato e gli affida la realizzazione di parecchie storie. De Vita comincia il lavoro e disegna così "Le Chevalier d'Harmental" (Il Cavaliere di Harmental) in 1954 e 1955 poi "L'Aigle de Clermont" (L'Aquila di Clermont) di 1955 al 1961 e soprattutto "Le Petit Duc" (Il Piccolo Duca) durante lo stesso periodo. Subito è il successo. Essendo libero di realizzare Il suo nome sarà inserito nel quello che voleva, senza riferire all'editore, Antonio De Vita fa andare la fantasia e crea autentici capolavori che piaceranno moltissimo alla “Dizionario mondiale del fumetto Larousse” gioventù francese. Per sette anni, appassionerà i suoi lettori che seguiranno, mese dopo di Jean-Yves Guerre e Angelo De Vita mese, anno dopo anno, le avventure di Bussy l'Aquila di Clermont o di Tropea, la carina città calabrese ha dato alcuni uomini celebri a Mirko il Piccolo Duca. E' ques'ultimo fumetto che avrà il più grande l'Italia tale il filosofo Pasquale Gallupi o i Fratelli Vianeo, precursori successo. Poi, un giorno dell'anno 1961, Devi scompare. I francesi non della chirurgia plastica o ancora Raf Vallone l'attore di cinema. Ma c'è ne hanno più notizie di lui. Chi era? (Dato che era solo conosciuto con la uno che Tropea non ha notato e che, eppure, è diventato famoso in Italia firma). Che gli era successo? Che era diventato? Perché era scomparso? ma che famoso lo è soprattutto in Francia.Quest'uomo, che Tropea Nessuno lo seppe. Non disegnò più per la Francia ma la sua opera era sembra aver dimenticato, si è fatto notare nel fumetto e si chiama tante originale e tante particolare che figurava fra (in) tutti gli articoli e Antonio De Vita. riviste di fumetti a tale punto che una leggenda si fece su lui e la sua scomparsa. Ma chi è questo calabrese, molto Una leggenda che divenne lentamente un conosciuto in Francia? mistero. Un mistero con i suoi fantasmi e le E' nato nel 26 aprile 1923, qui, a Tropea sue spiegazioni bizzarre. Era diventato tanto dove ha passato la sua infanzia e la sua famoso chefino a poco tempo fa in Francia "Il giovinezza. Abitava in via Glorizio, dietro Piccolo Duca" fu ristampato. I ragazzini che il Duomo. Dopo un'infanzia un po' difficile avevano letto la sua opera crebbero ma non lo dovuta al contesto economico dell'epoca, dimenticarono. E è cosi che Devi è rimasto riuscì comunque a portare a termine gli nel cuore di numerevoli piccoli francesi. Per studi e così, divenne maestro di scuola. quarant'anni, non si seppe più niente di lui in Ma, ancora giovane, dovrà accontentarsi di Francia. fare delle sostituzioni nei paesini intorni, Poi, a poco a poco, un francese, Jeannella montagna, dovendo partire molto Yves Guerre, riuscì a ritrovarlo. Cercandolo presto per la mattina per raggiungere le per anni, senza successo, avendo chiesto a diverse classi che dirigeva. Siamo nel numerosi disegnatori italiani, ebbe alla fine 1943. Eserciterà (farà) questo mestiere per l'idea di scrivere a tutti gli Antonio De Vita quattro anni, mestiere ingrato tuttavia. d'Italia. Ed è cosi che l'una di queste lettere Ma Antonio aveva la passione del arrivò nelle mani di Angelo De Vita, abitante disegno e mentre completava i suoi studi, di Tropea (suo fratello chiamato Antonio illustrava numerose scene per il suo Il fumettista Antonio De Vita gliela aveva trasmesa) che si mise allora sulle piacere o a richiesta di alcuni suoi amici i. Già ragazzino, verso i 6 anni, disegnava al gesso o al carbone sue orme, prendendo il seguito. E perché? Perché Angelo si ricordava, ragazzino, d'un disegnatore di fumetti di questo nome che abitava sullo personaggi e paesaggi sulla terrazza di casa sua. stesso pianerottolo di lui, via Glorizio. E grazie a Angelo, Devi fu Appassionato di quest'arte, con qualche soldo in tasca, decide di tentare la fortuna a Milano, nel disegno. E' l'anno 1947.Contatta allora "ritrovato". In realta, la "scomparsa" non aveva niente di misterioso. diverse case editrici milanesi, propone i suoi servizi e crea così alcuni L'editore francese Navarro voleva che Devi venisse lavorare in Francia, fumetti quali "Za la mort" (Editrice Stellissima), "Il Figlio della a Parigi, ma lui non lo poteva perché suo papà stava molto male e lo Prateria" (Editrice Sportivetto di Vicenzo Baggioli) o "Maschera Blu" voleva a Tropea. I rapporti d'affari fra Devi e Navarro dunque si sono (da Baggioli sempre). Entra poi nella casa editrice Alpe, la più grande chiusi qua e Devi ha continuato il suo lavoro in Italia, abbandonando i casa editrice milanese dell'epoca con la Mondadori. Dove realizzerà fumetti. Illustrò enciclopedie per ragazzi con l'editore Fenu, fino al "Razzo Bill" un famoso western, collaborerà alla serie "Jimmy & 1977. Poi si ammalò e ebbe un herpes all'occhio che da allora gli impedì Johnny" di cui disegnerà parecchi episodi e soprattutto lavorerà nel di disegnare. Per guadagnare, dovette lavorare in una fabbrica di tessile testate "Gaie Fantasie" nel quale farà fiabe e favole che firmerà DEVI, fino a lla pensione e.... fino a che Angelo De Vita e Jean-Yves Guerre lo hanno ritrovato. il suo nome d'arte. Il tempo passa e arriva l'anno 1954. Da allora si è rimesso a disegnare (ancora per la Francia) e i In questi tempi, la produzione italiana era spesso venduta ad editori francesi, inglesi o tedeschi che la pubblicavano dopo traduzione. Per la francesi sono stati felicissimi di ritrovarlo. Figurerà fra poco nel " Dictionnaire mondial de la bande dessinée Francia, era il caso, per esempio, di Cucciolo, Tiramolla, Blek Macigno, Miki e tanti altri. Ma un editore francese, Marcel Navarro, Larousse" (Dizionario mondiale del fumetto Larousse). Ed è cosi che direttore della LUG di Lione, voleva trovare un disegnatore che faccia Tropea può inorgoglirsi di avere un altro nativo famoso. Si ringraziano Angelo De Vita e M. Teresa Grimaldi per la direttamente delle storie per la Francia. E' cosi che Marcel Navarro si rivolge al direttore dell'Alpe con cui era spesso in affari e, quest'ultimo, collaborazione prestata. Un tropeano famoso a Parigi Antonio De Vita Greta Medini. (violinista) Nata a Vibo Valentia. A 9 anni entra in Conservatorio, a 10 anni consegue il quinto anno con il massimo dei voti. Si è esibita in tutta Italia, nel luglio 2004 ha suonato in Cina. Ha vinto numerosi e prestigiosi premi. 1998 Primo premio assoluto “Ama Calabria”. Primo premio assoluto Città di Vittorio Veneto nel 2003 e altri premi. Nel gennaio 2005 ha suonato dinanzi al Presidente della Repubblica in occasione della sua visita a Vibo Valentia. Alessandra Selvaggio. Nata a Vi b o Va l e n t i a . I s c r i t t a a l Conservatorio di Vibo Valentia nel corso di canto lirico. Sin da piccola coltiva la passione per la musica leggera. Nel 2003 si è classificata quarta su 3500 partecipanti al Premio Mia Martini di Bagnara. Nell'inverno 2005/2006 ha vinto il Concorso “Due voci per l'inverno” presentato da Mario Merola. Si è classificata prima al Festival della canzone napoletana di Mileto. Ha partecipato al Festival “Sognando alla luna” presentato da Massimo Giletti. Pag. 8 - giugno 2006 -Elezioni Ricadi- LA PIAZZA Voglio, a mente serena, fare alcune considerazioni del tutto soggettive, ma in piena ed assoluta libertà, senza condizionamenti e con tutta l'obiettività di cui riesco ad essere capace. Il consenso popolare alla Lista capeggiata da Laria è venuto principalmente dalle frazioni di Santa Domenica (+ 203) e dal Dopo un avvincente testa a testa, la lista “Uniti capoluogo (+ 39), mentre la lista capeggiata da Tripodi ha avuto i per Ricadi” vince per soli 7 voti maggiori consensi nelle frazioni di Ciaramiti (+ 32) e del Centro (+ 203). Per gli amanti delle statistiche e dei numeri, le frazioni di Santa di Antonio Ferrara Domenica e del Centro si sono equamente suddivise le rispettive E' stata un'esperienza davvero sconcertante, quella di trovarsi preferenze favorendo i loro rispettivi Candidati a Sindaco, mentre il presso l'Ufficio elettorale comunale di Ricadi, la sera del 29 risultato finale è dipeso, praticamente, dal raffronto tra Ricadi maggio, per seguire personalmente le vicende elettorali e (favorevole a Laria per 39 voti) e Ciaramiti (+ 32 per Tripodi). Fin raccogliere spunti e sensazioni sul dopo voto. Mano a mano che i qui la fredda analisi matematica, che non lascia margini ad risultati ufficiali pervenivano alla dott.ssa Capria, dirigente della interpretazioni di sorta. Se però ci volessimo spingere ad altri tipi di segreteria ed ai dipendenti addetti all'elaborazione dei dati inviati analisi, il discorso si complica alquanto. Perché ha perso la lista Tripodi? Perché ha vinto Laria? Le dalle varie sezioni (sei in tutto il possibili risposte sono tante e tutte Comune), disponibili nel fornire le plausibili; sono troppi i fattori che notizie aggiornate, appariva sempre più hanno inciso positivamente o chiara l'incertezza sul risultato finale ed negativamente per l'una o per l'altra un alternarsi di notizie confortanti a lista. Molti dei Consiglieri uscenti, quelle negative, ora per l'una ora per non presentatisi in questa l'altra lista. La stessa incertezza ed competizione elettorale, si sono insicurezza che si leggeva sui volti dei ritrovati, per motivi vari più o meno sostenitori delle due compagini in condivisibili, a favorire gli ex competizione e che alternavano avversari e viceversa; alcuni dei espressioni di gioia ad altre di cocente candidati, già Consiglieri uscenti, delusione. Erano passate da poco le non hanno raccolto il consenso 20,30 quando si faceva sempre più sperato (occorrerà verificare perché); insistente e certo il risultato definitivo: alcuni candidati “forti” della lista la lista “UNITI PER RICADI” voti “RICADI NUOVA” non hanno 1578, la lista “RICADI NUOVA” voti saputo, a mio giudizio, cogliere quel 1568. Con uno scarto di appena sette consenso da tutti dato per certo e voti, dunque, Domenico Laria era il scontato (come non considerare nuovo Sindaco di Ricadi. Il Sindaco Laria con i Consiglieri Domenico Lo Cane, deludente, per esempio, il risultato di Questi i risultati della votazione: su Rodolfo De Bella, Giulia Russo, Domenico Catanzariti Loiacono Agostino, detto 4.161 aventi diritto al voto, hanno votato 3.190 elettori (un'affluenza alle urne non proprio esaltante, appena “Mancino”, o quello di Mercurio De Carlo, per tutti “Rino”). Perché le frazioni del Centro non hanno dato quel consenso il 76,11%). I voti validi sono stati 3.143, le schede bianche 15, le preventivato ai candidati della lista di Laria? Quali sottili (?) nulle ben 25, mentre quelle contestate sono risultate 7. Sulle votazioni, tuttavia, è stata gettata un'ombra di presunti ragionamenti hanno guidato la mano degli elettori nello scegliere i “brogli elettorali” da parte della lista soccombente che ha loro candidati? A queste e ad altre domande si potrebbe (forse) presentato un esposto alla Procura della Repubblica ed un ricorso trovare una spiegazione a patto di essere onesti e sinceri con le proprie coscienze. amministrativo al TAR (Tribunale Amministrativo Regionale). Adesso ci sarà da rimboccarsi le maniche e da lavorare sodo; i Resta comunque il risultato, formalmente confermato dal presidente della sezione capoluogo, che, martedì 30, alle ore 10,00, problemi sono lì che attendono e sono tanti. Buon lavoro ai neo ha ufficialmente proclamato la vittoria dellalista “UNITI PER Consiglieri ed al neo Sindaco di Ricadi. RICADI e dunque la nomina del nuovo Sindaco di Ricadi, Domenico Laria e degli undici neo Consiglieri, in ordine alfabetico: Caracciolo Antonino (uscente), Catanzariti Domenico, Caronte Giorgio (uscente), De Bella Rodolfo, Locane Domenico (uscente), Melidoni Francesco, Miceli Domenico (uscente), Morabito Paolo (uscente), Pontoriero Giuseppe (uscente), Russo Giulia, Taccone Francesco. Una lista rinnovata per oltre il 40%, con una potenziale capacità operativa enorme (N.d.a.: Vedi intervista rilasciata al Sono passate poche ore dalla proclamazione ufficiale del nuovo nostro giornale dal Sindaco Laria), ove sono ben rappresentate le Sindaco di Ricadi, Domenico Laria; il nostro redattore lo ha raggiunto varie istanze del paese. presso il Municipio, ove riceveva i saluti e le congratulazioni di molti amici e sostenitori, alla presenza di alcuni dei neo eletti Consiglieri. Di Alla lista avversaria, che per quella stessa manciata di voti non buon grado, sebbene molto stanco dopo una lunga e difficile ha visto coronata la propria legittima aspirazione, va in ogni caso il campagna elettorale, il Sindaco Laria ha risposto ad alcune domande doveroso riconoscimento per una sconfitta molto onorevole che, che, per il loro contenuto e per la loro spontaneità, gettano una luce almeno in parte, ripaga l'impegno profuso durante tutta la molto significativa su quello che, con molta probabilità, sarà la campagna elettorale; dai banchi dell'opposizione il capo lista condotta della nuova Amministrazione civica. Ecco il testo Tripodi Nicola ed i consiglieri De Carlo Mercurio, Francolino dell'intervista…volante. È il caso di dirlo! Domenico, La Torre Gianfranco e Mirabello Michelangelo, D) Mi congratulo, intanto, per la vittoria elettorale della Lista da daranno, ne siamo sicuri, un contributo costruttivo anche se te capeggiata, davvero molto sofferta ma anche, credo, molto doverosamente critico nei confronti della maggioranza attesa e dunque soddisfacente; a caldo, ad urne appena chiuse, municipale. quali sono le tue sensazioni? La Campagna elettorale si è svolta in modo sostanzialmente R) Credo che sia impossibile descrivere e capire lo stato d'animo in cui corretto; è volata, è vero, qualche parola grossa, qualche candidato mi trovo in questo momento, a pochissime ore dalla proclamazione della ha usato (forse) termini non del tutto appropriati ed opportuni (si nostra vittoria; è davvero difficile descrivere la gioia che ho provato, che sa, nella foga dei comizi elettorali, ciò è del tutto normale), ma un abbiamo provato, allorquando ne abbiamo avuto la certezza. Abbiamo pò di tensione ci sarebbe poi stata durante lo spoglio, pare anche trepidato fino all'ultimo voto. Di una cosa sono contento: siamo riusciti ad ottenere questo risultato anche grazie agli sforzi ed al nostro impegno di con toni un pò accesi. E' DOMENICO LARIA IL NUOVO SINDACO DI RICADI IL NUOVO SINDACO CI HA RILASCIATO QUESTA BREVE INTERVISTA LA PIAZZA -Elezioni Ricadi- quest'ultimo scorcio di legislatura. L'esito positivo raggiunto ci gratifica di tutti gli sforzi e del nostro impegno. Il mio grazie particolare va a tutti gli elettori delle frazioni di Santa Domenica e di Ricadi il cui apporto è stato davvero eccezionale dimostrandomi un affetto superiore ad ogni aspettativa. D) I sette voti di scarto fra le due liste indicano chiaramente che il paese è letteralmente spaccato in due e di ciò, ovviamente, non si potrà non tenere conto in futuro. Per valutare questo risultato si possono azzardare delle ipotesi: è molto probabile che la lista “Ricadi Nuova” abbia saputo lavorare meglio, raccogliendo molti più consensi del previsto specialmente nelle frazioni delcentro, oppure la tua compagine, data per vincente sulla carta, ha sofferto al suo interno di qualche problema imprevisto? R) Certamente terremo conto del risultato delle urne. Quanto ai motivi di tale risultato, faremo un'attenta analisi e valuteremo con attenzione i nostri errori, se ne abbiamo fatti. Negli schieramenti, in tutti gli schieramenti, ci sono sempre momenti di tensione e di spaccature, fino all'ultimo. Per quanto ci riguarda, oggi, a risultato acquisito, è tutto finito; comincia una nuova vita, un nuovo percorso. Tutti i cittadini di Ricadi sono allo stesso livello, alla stessa stregua. Cercheremo di coinvolgere proprio tutti perché in questo territorio vi sia una vera svolta sotto tutti gli aspetti, sociali, economici, culturali ed anche politici, ma soprattutto si possa avere un rapporto nuovo più umano che sappia privilegiare al massimo il dialogo, per crescere insieme ed avere un “territorio” che si ponga all'avanguardia in tutta la fascia costiera, nel comprensorio del Poro, in tutto il vibonese. L'augurio che mi faccio è quello di raggiungere la massima aggregazione, perché solo con essa potremo avere lo sviluppo sperato nell'economia e nella crescita sociale della nostra comunità. D) E' l'augurio che il nostro giornale - che seguirà con attenzione la vostra azione ed i vostri programmi - fa a te, a tutto il Consiglio e a tutto il paese. Quanto hai appena detto mi fa pensare che (finalmente) avremo davvero un Comune con le pareti di vetro, una casa comunale aperta a tutti e trasparente? R) Indubbiamente si! Ho sempre attuato personalmente la massima trasparenza; ho sempre tenuto le porte del Comune aperte a tutti e a tutte le istanze, pronto a risolvere i problemi della gente, come del resto hanno fatto tutti i componenti la Giunta municipale, senza distinzioni di ceti o di appartenenze. Sono convinto, e ribadisco quanto detto in campagna elettorale, che la vera democrazia nasce dalle discussioni e dal dialogo e non certo dalle chiusure o dalle polemiche, sterili e, molto spesso strumentali. D) Mi rendo conto della tua stanchezza ed il meritato riposo ti attende, dopo una competizione elettorale lunga e difficile, però consentimi un'ultima domanda che è poi una considerazione del tutto personale: dai nomi dei Consiglieri eletti, dalle loro storie, dalle loro esperienze e dall'impegno profuso nelle rispettive occupazioni lavorative, ho tratto la conclusione che vi sono grandi potenzialità nella tua squadra, da cui, ovviamente, gli elettori si attendono molto. Saprete mettere a frutto tali potenzialità? R) Ti ringrazio per questa domanda. Questa squadra l'ho voluta fortemente io, avendo intuito le grandi capacità di ognuno dei Candidati, anche di quelli che non sono stati eletti, per i quali nutro un sentimento di gratitudine per il loro determinante contributo elettorale. Purtroppo sono soltanto 11 i Consiglieri di maggioranza e mi dispiace, specialmente per i giovani, entusiasti e promettenti, rimasti fuori dal Consiglio; sto già pensando a come poterli utilizzare, nei limiti consenti dallo statuto comunale, nell'interesse del paese. Avevo fiducia in essi e non mi priverò di loro, è giunto finalmente il momento di vederli all'opera! Non mi priverò delle loro capacità e del loro contributo di idee; con l'aiuto di tutti mi adopererò per la realizzazione del nostro programma, un programma che, in effetti, è stato già avviato dalla precedente Amministrazione da me diretta, sia pure come Sindaco facente funzioni, che, come ho più volte ribadito anche in campagna elettorale, aveva già gettato le basi per il futuro di Ricadi . Grazie signor Sindaco ed auguri di buon lavoro. Pag. 9 - giugno 2006 RINNOVATI GLI ORGANI COLLEGIALI DELLA LEGA NAVALE ITALIANA sez. Tropea Rinnovate le cariche sociali della sezione tropeana della Lega Navale Italiana, presieduta dal dott. Gerardo Barone Adesi in occasione dell'Assemblea annuale dei soci, svoltasi nei locali della biblioteca bomunale lo scorso mese di maggio. Il dott. Gerardo Barone Adesi, Natale Crai e Francesco Massara, consiglieri uscenti, sono stati riconfermati nella loro carica; Ferdinado Avallone e Giuseppe Laria sono i due nuovi membri del Consiglio direttivo, ridotto a cinque componenti dagli originari sette. I consiglieri uscenti Giuseppe Barone ed Antonio Ferrara, non sono stati riconfermati nella carica. Il primo, non ha dato la sua disponibilità per impegni di lavoro; le ragioni della mancata conferma del dott. Antonio Ferrara, appassionato di vela, organizzatore dei primi corsi di vela a Tropea per i ragazzi delle scuole, regolarmente autorizzati dalla Federazione Italiana Vela e già consigliere allo sport e per i rapporti con le scuole, non sono state rese note. Alla carica di Vice Presidente è stato riconfermato Natale Crai, mentre al neo consigliere Ferdinando Avallone è stata affidata la delicata carica disegretario ed al consigliere Francesco Massara quella di tesoriere. Il collegio dei revisori è composto dal dott. Giancarlo Ciccarelli, dal dott. Roberto De Vincentis e da Vincenzo Ferrara; a quest'ultimo è stata affidata la carica di Presidente dell'organo di controllo della L.N.I.; Il collegio dei probiviri è composto dal dott. Folco Spoleti (Socio decano dell'Associazione e Presidente onorario ) che lo presiede, dal dott. Giuseppe Maria Romano e dall'avv. Ugo Sammartino. Il nuovo Consiglio direttivo, dovrà gestire per il prossimo triennio una situazione complicata: la consistente diminuzione dei soci registrata nel corso dell'ultimo anno sociale e la relazione (o, per meglio dire, la mancata relazione!) con i responsabili della gestione della Società porto di Tropea Spa, che, com'è emerso in modo evidente anche durante la recente campagna elettorale che ha interessato il Comune di Tropea (anche la stampa locale, compreso il nostro giornale, si è più volte interessata al problema), ha mostrato una netta chiusura alle numerose legittime istanze per cercare di risolvere una questione di vitale importanza per la medesima sezione e per la sua sopravvivenza. Il presidente della Lega navale di Tropea, dr. Barone Adesi ha fatto pervenire in redazione una sua nota in cui dichiara l'impegno a “rilanciare l'azione della Lega Navale Italiana nelle scuole, per diffondere tra i giovani l'amore per il mare, nella società tropeana, per supportare la difesa dei diritti degli utenti del mare, sia che si tratti di combattere l'inquinamento marino, sia che si debba stare a fianco dei proprietari delle piccole imbarcazioni.”. La sopravvivenza della Lega Navale Italiana, costituita da oltre 15 anni, non è legata soltanto ale vicende del porto di Tropea, ma anche dalla capacità della società di cogliere le opportunità offerte da leggi nazionali (vedi legge n° 383/2002 e decreto Ministero del lavoro e delle politiche sociali del 4.4.2002) e, prima assoluta in Italia, la recente l.r. Calabria n° 17/2005, che, all'art. 16, riconoscendo ufficialmente il ruolo e gli scopi della Lega navale ne disciplina il diritto alle esigenze di gestione di aree demaniali, coinvolgendo i Comuni in materia di concessioni per aree da ”assentire… esclusivamente per le proprie finalità istituzionali e con assoluta esclusione di ogni scopo di lucro”. Ai nuovi dirigenti della Lega navale giungano gli auguri di tutta la redazione per un fecondo e ricco triennio di iniziative e di successi. (AFER) Il Presidente Gerardo Barone Adesi Enzo Ferrara, Presidente del Collegio Revisori Pag. 10 - giugno 2006 -La piazza giovani- LA PIAZZA Rappresentazione delle problematiche e dei conflitti generazionali. Per lei è possibile la rifioritura di un genere neorealista ti tipo simile, riletto in chiave Il famoso attore di film quali “Che ne sarà di noi” e “Il mio miglior moderna e che affronti le problematiche nemico” presente come ospite alla riapertura dell'Accademia degli Affaticati giovanili. R - Mi parla di un momento del cinema di Francesco Apriceno e Chiara Condò italiano che è troppo alto. Preferirei non mischiare il sacro con il profano. I registi anche come sceneggiatore, soprattutto sono stati dei veri maestri. Io, però, credo D- Oggi ha esposto sul tema ”Scrivere per nel cinema che tende ad emozionare il cinema” ed è stato padrino dell'evento di per le maschere. D - Lei è attore di successo, il suo ultimo veramente il pubblico. Le storie possono presentazione. Come vede l'istituzione di questo premio letterario e soprattutto cosa film con Verdone è campione di incassi essere autentiche o meno, ma ritengo che in ne pensa della neonata associazione? Quali nelle sale cinematografiche. Come si è questo momento ci sia bisogno di film che emozionano. trovato a lavorare con lui? prospettive di crescita ne intravede? D - Il Teatro “La Pace” è una struttura R - E' un maestro, un grande. E' stata una R - E' importante, prima di tutto per portare molto valida quanto giovane che la gente di cinema a Tropea e fargli scoprire sta vedendo il passaggio di una Calabria che non viene mai raccontata numerosi attori professionisti per la bellezza che ha, poi perché è un tramite grazie ad una stagione teatrale ben importante per la diffusione della cultura. Il organizzata. Lei, quali ritiene premio è una cosa meravigliosa e il fatto che siano le possibilità di affermazione io sia stato scelto come padrino è per me un di questa struttura a livello onore enorme. nazionale? D- Secondo lei, nell'ambiente R - Questo teatro è bellissimo. cinematografico si seguono maggiormente Non manca niente. Non ho avuto le esigenze del mercato oppure si scelgono modo di conoscere la stagione vie nuove ed originali? Lei come si perché sono qui di passaggio. Il comporta in merito? fatto che ci sia un teatro è, però, di R - Premetto che non faccio il regista. grande rilevanza. Se Tropea Come sceneggiatore io penso che bisogna diventa una realtà è bene per voi trovare un punto d'incontro nel senso che la abitanti, ma anche per noi in quanto cultura ed il cinema sono in crisi perchè la portare la cultura in provincia è una gente non va al cinema in quanto i progetti sono o troppo commerciali o troppo poco, L’attore Muccino con i ragazzi de la “Piazza Giovani” cosa difficile. D - Ci ha parlato, oggi, del suo quindi è molto difficile trovare un giusto mezzo per avvicinare la gente al cinema ed delle migliori esperienze che abbia fatto in legame particolare con la nostra cittadina, vuole ora rivolgere un saluto ai suoi vita mia. offrirgli qualità. D - Ci sono speranze di rivederLa il abitanti? D - Ha esperienze in campo teatrale? Se R- E' una fortuna avere questo legame. dovesse scegliere di interpretare un'opera, prossimo anno a Tropea? R - Ci sono sicuramente speranze, come Anche se non avessi avuto questo tipo di quale le piacerebbe recitare? rapporto, una volta che l'avrei vista me ne R - Si, per un anno ho lavorato in teatro. turista. sarei sicuramente innamorato. Un saluto D - Nei film come “Che ne sarà di noi” Una in particolare, ma comunque l'opera di abbiamo notato la realistica e neorealista pieno di affetto a tutti i Tropeani, fortunati Pirandello mi ha molto condizionato, abitanti di questa splendida cittadina. Intervista a Silvio Muccino LA VIGNETTA DEL MESE È curata da: Francesco Apriceno, Ines Barritta, Carlo candido, Chiara Condò, Giuseppe Figliuzzi, Francesco Marino, Marco Marino, Chiara Petracca, Giuseppe Privitera, Alberto Tassone E-Mail: [email protected] Elezioni amministrative a Tropea -La Piazza giovani - LA PIAZZA LETTERA APERTA PER IL NUOVO SINDACO All'alba dell'elezione del nuovo sindaco di Tropea, la redazione de La Piazza Giovani, si fa portavoce delle richieste della parte giovanile della città Egregio Signor Sindaco, siamo i giovani, i giovani de La Piazza Giovani, i giovani di Tropea, della piazza, dei bar, delle associazioni. Premettiamo che non conosciamo la sua persona nel momento in cui scriviamo poiché siamo ancora in aperta campagna elettorale, ma abbiamo deciso ugualmente di scriverle questa lettera per evidenziare gli aspetti, a nostro giudizio, importanti da considerare per una seria e competente gestione amministrativa. Come abbiamo premesso, non conosciamo la figura del nuovo Sindaco, ma avendo assistito ad una campagna elettorale accesa, ci siamo fatti le nostre idee e ora intendiamo sostenerle con decisione. Non è facile per noi svolgere azione politica in un paese dove non sempre si è puntato al ricambio della classe dirigente, ma nel corso di queste elezioni abbiamo notato l'inserimento di giovani nelle liste e maggiore attenzione alle nostre problematiche nei programmi. Verba volant, facta manent. Ci rivolgiamo a lei, egregio signor Sindaco, affinché, con l'ausilio della sua compagine di consiglieri, non faccia rimanere quelle parole scritte nel programma, svolga un'azione amministrativa all'insegna della trasparenza e della legalità. Noi non pretendiamo la luna, ma soltanto essere ascoltati, tenuti in considerazione e invitati alla partecipazione. Noi vogliamo... vogliamo forse è una parola grossa, meglio dire quali Pag. 11 - giugno 2006 sono le nostre principali esigenze: maggiore attenzione ed ascolto nei confronti delle nostre proposte, creazione di opportunità di lavoro affinché non siamo costretti a trasferirci, strutture per lo sport e le attività ricreative. Queste sono le nostre esigenze! Un aspetto di fondamentale importanza è costituito soprattutto dalla priorità che verrà data alle nostre richieste e per questo ci appelliamo a lei: la questione giovanile nella nostra cittadina è molto urgente; affinché non si torni nuovamente ad assistere alle tragedie che toccano la comunità, deve essere intrapresa al più presto un’azione volta a tutelare i giovani, ma soprattutto a combatterne il disagio, ripetutamente lamentato. Non vogliamo essere semplicemente usati come punto di forza nei comizi di tanti candidati per poi essere facilmente dimenticati, non tolleriamo più promesse, ce ne sono state fatte troppe e troppe poche sono state mantenute: ora vogliamo fatti. Riconosciamo che la gestione amministrativa non è cosa facile, ma l'impegno dei soggetti candidati può contribuire al superamento di tanti ostacoli. Noi intendiamo una ideale giunta comunale come un “gruppo di lavoro” che, dopo aver discusso insieme gli interventi da effettuare, non esiti a procedere per la risoluzione dei problemi. Ovviamente, sappiamo bene che non può esistere Giunta che alla fine della legislatura abbia risolto tutti i problemi, ma speriamo che la Sua riesca a trattare i punti cardine, arrivando ad un incremento, anche piccolo, della qualità della vita. Per questi motivi ci auguriamo che la sua amministrazione riesca ad avvalersi della sinergia con le numerose associazioni presenti sul territorio. Concludiamo, invitandola ad essere sempre disponibile al dialogo, al confronto, alla concertazione ed a non trascurare la realtà giovanile. Cordiali Saluti I giovani di Tropea Era nostro dovere: e lo abbiamo fatto. Noi, i ragazzi della Piazza Giovani, siamo rimasti ai seggi elettorali che hanno avuto sede nelle Scuole Elementari, dalle 15:00, orario di apertura dello sfoglio, ad oltre le 19:30, orario in cui si è ufficialmente chiuso. Queste elezioni, sono parse tormentate ai nostri occhi, molto poco serene, colme forse di rancore reciproco, incerte fino all'ultima ora, ma alla fine è stato il dott. Euticchio con la sua lista “Libertà è Partecipazione” a primeggiare. Come avevo premesso, era nostro dovere essere partecipi dello spoglio e appena la situazione ha avuto la sua svolta decisiva noi siamo stati pronti ad attraversare la calca di abbracci e congratulazioni che ha sommerso il neo-sindaco per potergli rivolgere qualche domanda riguardo la situazione giovanile. Ecco cosa ha risposto: “ Prometto il mio impegno ai giovani, e d'altra parte, anche loro dovranno rispettare questa promessa. Invito tutti voi infatti ad una maggiore partecipazione”. E alla domanda su cosa ne pensasse all'istituzione di un consiglio comunale dei ragazzi: “ E' opportuno che ci sia a Tropea, come anche c'è in altri comuni. E' assolutamente fattibile e io sono particolarmente predisposto a rendere reale questo progetto”. Abbiamo rivolto la stessa domanda anche alla professoressa Dina Ruffa, che la sua professione porta ogni giorno a stretto contatto con noi ragazzi: “ Io mi impegnerò come ho sempre fatto, e voi lo sapete bene! Con tutta la passione e l'amore che ho per cercare di capire quali sono i vostri desideri e le vostre speranze, per non disilludervi. Riguardo al consiglio comunale dei ragazzi sapete che è già in programma e io vi appoggerò e farò di tutto affinché possa esserci.” Economia e cultura a confronto nel Seminario Cooperazione e Cultura d'Impresa di Ines Barritta Cultura ed economia: binomio dissacrante o illogico sino a pochi anni fa; oggi le cose sono cambiate. A testimonianza di ciò, Venerdì 5maggio, si è tenuto nella biblioteca comunale di Tropea , il seminario Cooperazione e Cultura d'impresa. L'iniziativa, promossa dall'ufficio scolastico regionale della Calabria e dall'istituto d'istruzione superiore classica e scientifica professionale di Tropea, ha approfondito le tematiche sulla formazione dei giovani nella prospettiva di un futuro nel mondo dell'impresa. L'incontro è stato introdotto dalla dirigente dell'istituto Beatrice Lento la quale ha voluto rilevare la necessità di creare un'importante sinergia tra cultura ed impresa, già eloquentemente scandita dalla docente Antonella Fiamingo. "Per questo motivo - ha detto la docente è necessario creare un collegamento tra le due realtà mediante l'individuazione di percorsi formativi che rispondano alle esigenze e alle richieste del territorio". La regione Calabria ha, infatti, realizzato circa 19 percorsi didattici scuola-lavoro individuando i settori d'intervento, tra cui quello del turismo assegnato a Tropea. Gli alunni sono stati coinvolti in esperienze di stage in strutture alberghiere ed imprese tra Capo Vaticano e Vibo, riportando un notevole interesse. Spaccato interessante dell'incontro è stato l'intervento del direttore generale della Confindustria regionale (in sostituzione del presidente della Confindustria Calabria, Pippo Callipo impossibilitato a partecipare) Luigi Leone, che ha risposto in modo quasi esauriente alle domande poste da alcuni studenti dei vari indirizzi; tra queste particolarmente provocatoria la domanda riguardante l'interessamento dell'imprenditore alla politica. Infatti, il mondo sociale è fatto di politica e deve convivere con la politica. L'azione che compie l'imprenditore è un'azione politica nel senso etimologico di polis, perché opera sul contesto della società, nel senso più stretto bisognerebbe compiere quindi una scissione molto netta fra l'imprenditore che voglia sviluppare un'azione politica sfruttando il proprio ruolo, e la politica in quanto tale. Quest'ultima dovrebbe essere infine un qualcosa di super partes nel cui ambito opera l'impresa (purtroppo inesistente nella realtà). Leone ha in seguito illustrato ai ragazzi quelli che, a suo giudizio, sono i capisaldi dell'impresa: prendere iniziative, essere responsabili, accettare i rischi. "Per fare impresa in Calabria - ha aggiunto - per prima cosa occorre migliorare le situazioni di contesto", nessuna novità quindi, che possa fare presa sulla mente di un futuro imprenditore" Il ruolo dei giovani, a scuola e fuori, è fondamentale perché in essi risiedono le speranze e le prospettive di cambiamento della nostra regione". Solita retorica quindi. A questo punto sorge spontanea una domanda, a cui il Direttore generale non ha risposto a pieno: cultura ed impresa sono due mondi totalmente opposti o coesistono pacificamente in contesti molto remoti? Sicuramente la nostra cultura ha una tradizione che è fortemente legata all'economia e alla logica del profitto; non bisogna però dimenticare (usando una definizione del filosofo Denis Diderot) che "oggi voi costituite la prosperità ". Gli studenti sono forse la chiave di lettura, il collante tra impresa e cultura, tra arte ed economia, l'unico rimedio per "alfabetizzare" l'impresa e per rendere più agevole la cultura. Ciò che è proposto è una riflessione su come arte ed economia, al presente, possano stimolarsi vicendevolmente, sembra semplice ma non lo è. Esiste , comunque, un'altra via: dar vita a climi sociali che nel nuovo(in arte e cultura)investano, invece di sentirsene intimoriti. Pag. 12 - giugno 2006 - La Piazza giovani - A colloquio con ENRICO GUARNERI ospite a Tropea per la messa in scena di “LA SCUOLA DELLE MOGLI” di Moliere di Chiara Condò C: A che età è avvenuto il suo primo incontro con il teatro? G: Fu nel 1976 e io avevo all'incirca 22 anni, non ho cominciato giovanissimo. E' stato un incontro del tutto casuale perché nel paese dove abito, San Giovanni La Punta, giovani e meno giovani misero su una compagnia teatrale e mi chiesero se avevo in animo di partecipare, io accettai e da lì cominciò questa avventura. C: E' stata un'opera in dialetto? G: Si, si trattava esattamente de L'eredità dello zio canonico di Giusti. C: Secondo lei che importanza ha nel bagaglio culturale di un attore il proprio dialetto? G: Riguardo ciò sono assolutamente assolutista, non ho dubbi. Io ritengo che il dialetto sia la grande assoluta unica verità dell'attore: ci sono attori che hanno la fortuna di appartenere ad una regione che ha un dialetto che è una vera e propria lingua. Basta pensare ai Romani, i Napoletani, i Siciliani. Poi è chiaro che il dialetto è una cosa fortemente legata alla propria regione, quindi bisogna fare in modo di nobilitarlo perché lo si possa rendere fruibile a tutta l'Italia, nel caso in cui si avesse la fortuna di entrare in circuiti nazionali. C: Quindi lei la pensa come Dante? G: Si, ma io credo che qualunque persona intelligente penserebbe ciò. Non a caso Alberto Sordi dava il meglio di sè quando parlava nel suo dialetto. La lingua nazionale non è che uno strumento, un fatto tecnico, usato semplicemente per dare unità ad una nazione, ma l'unica grande verità sta nel dialetto. Che poi ci sia gente capace di nobilitare il dialetto a lingua nazionale è un fatto estremamente soggettivo. C: Già dall'inizio della sua carriera si è accorto che su un palcoscenico doveva rimanerci? G: Te ne accorgi quando lo chiede involontariamente il pubblico, naturalmente il pubblico in senso lato. Un pubblico che è fatto da professori, cardiochirurghi, operai, impiegati, insegnanti di scuola elementare…un pubblico estremamente eterogeneo che non dev'essere composto da persone “addette ai lavori”, quindi mai dire che il pubblico non capisce nulla. Un attore o un regista che dice ciò è un uomo la cui carriera è già finita, e che non è assolutamente riuscito a sposarsi con l'elemento più importante del mondo dello spettacolo: il pubblico. Perché senza pubblico non c'è spettacolo, non ci sono critici, non ci sono addetti ai lavori, non vi è necessità che esistano gli attori. C: C'è un modello a cui si è ispirato nella sua vita d'attore? G: No, non credo ma mi chiedo spesso se i grandi possono avermi influenzato. So di per certo che per me il più grande è stato il catanese Turi Ferro, rimasto catanese per tutta la vita, pur abitando a Roma e che rimase “Turi” e non Salvatore. Ma alla domanda se questo amore per questo attore abbia potuto influenzarmi non saprei rispondere. C: La vita dell'attore di professione è stata sempre molto difficile, anche se oggi i problemi sono aumentati. Ha avuto difficoltà legate al lavoro nella sua vita privata? Ha mai pensato di abbandonare tutto? G: Non è successo perché fino a 10 anni fa, anche se in maniera parttime, svolgevo un'altra attività, perché quando a 21 anni io ebbi la prima esperienza di attore ero già avviato nel mondo del lavoro. Il teatro comunque è arrivato in maniera prepotente e rubò molta energia alle mie altre attività ma quando decisi di passare al teatro professionale era in un momento in cui il mio nome era già affermato e avevo in qualche modo certe garanzie. Ma essendo nel mondo del teatro da ben 30 anni spessissimo molti colleghi mi confessano, sfogandosi, di avere intenzione di mollare perché diventa sempre più difficile. C'è una famosa canzone di Morandi: “Uno su 1000 ce la fa” … ed è verissimo. C: In passato il teatro era maggiormente frequentato, mentre ora l'affluenza è diminuita notevolmente, perché secondo lei? G: Succede per due motivi di base: diventare un attore capace di ammaliare il pubblico, a catturarlo e ad esserne catturato è una cosa che ha bisogno di certe, precise e indiscutibili regole. La famosa gavetta, la fame, i sacrifici, il respirare la polvere del palcoscenico…questi sono passaggi indispensabili per arrivare ad una maturazione che può risultare la formula vincente, che può aver creato l'animale da palcoscenico che catturerà il pubblico e lo “costringerà” ad assistere lo spettacolo e infonderà al pubblico la voglia di rivederlo nuovamente. Oggi si corre troppo, e si parla troppo di scuole. Gli attori tendono a sottolineare esageratamente l'aver frequentato questa o quest'altra accademia con il professore tal dei tali e poveretti, non si rendono conto che sono gli stessi professori a far di loro dei mostri, perché è un mostro chi diventa attore senza il giusto periodo di formazione. Il secondo motivo è la televisione che è come un “asso piglia tutto”. Oggi la gente arriva a casa dopo una giornata di lavoro, chiude la porta dietro di LA PIAZZA se con tre mandate e il mondo resta lì fuori. L'unica finestra rimane la televisione, uno strumento che ha divorato tutto dalla politica, all'arte, dalla cultura allo spettacolo. Tutto passa attraverso la televisione che ormai ha sminuito anche il potere che un tempo aveva la carta stampata. C: E riguardo ai giovani? Secondo lei qual è la strategia da utilizzare affinché i giovani si avvicinino al mondo del teatro? G: I giovani devono trovare un qualcuno che sia per loro un caposcuola, e di questo qualcuno devono innamorarsi quasi in maniera omosessuale. E necessita che lo guardino, lo studino in scena, e pensino che quell'uomo per loro è talmente perfetto che sicuramente non avrà nemmeno bisogni corporali. E il teatro non dev'essere un dovere, ma pura e semplice passione. A scuola andrebbero insegnati i grandi autori come Moliére o Shakespeare e capire a fondo il loro pensiero. C: Parliamo un po' de La scuola delle mogli. Secondo lei il protagonista, Arnolfo, è da compatire o da biasimare? G: Quando Moliére scrisse La scuola delle Mogli, suscitò tale clamore nella società dell'epoca che fu costretto qualche anno dopo a scriverci una critica. Arnolfo a mio parere non è da compatire, né da biasimare, non è un eroe…ma Moliére ha voluto semplicemente fare una fotografia eccellente di quelli che erano gli usi e i costumi dell'epoca. Ciò che gli autori di oggi non fanno più, gravati come sono, dall'ombra dei mostri sacri del passato, ma fortunatamente non per tutti è così. Anche se a mio parere di questa società c'è ben poco da fotografare. C: Cosa ne pensa di questo teatro e della sua stagione? G: Il teatro è molto bello e molto capiente, veramente ben fatto e la stagione è ricca di bei nomi e mi auguro che il pubblico se ne innamori e che questo amore aumenti di opera in opera. E se andrà così, non sarà che una riconferma per la prossima stagione. “Non facciamoci rubare il passato” Riproposta, dopo un anno di assenza, la tradizionale festa de “I TRI DA CRUCI” Di Maria Romana Pedazzo Era finalmente ora che una delle feste più amate della gente del luogo “I tri da Cruci” venisse riproposta dopo l'assenza, a causa di fondi, dello scorso anno. “I tri da Cruci” merita profondamente di essere ricordata perché si lega strettamente a tre particolari avvenimenti che risalgono a quando la vita a Tropea era funestata dalle incursioni saracene, dalle vicende belliche tra sovrani invasori per il predominio del mezzogiorno e da continue catastrofi naturali. Il primo episodio trae origine dall'esistenza di una chiesetta situata intorno al 1500 nell'attuale Via Umbro I che non aveva una struttura molto interessante, ne poteva definirsi ricca d'arredi sacri: l'unica ricchezza per i fedeli erano le tre croci lignee situate sull'altare. Il terremoto del 1875, ne causò il crollo, questa volta irreparabile. La seconda vicenda, è legata alla battaglia di Lepanto, sede finale dello scontro tra Veneziani e Turchi, alla quale parteciparono molti soldati tropeani, tra cui il colonnello Gaspare Toraldo. Si racconta che il ritorno dei superstiti fu preceduto da una colomba che essi inviarono per informare i cittadini sulla vittoria della “Croce” contro la “mezzaluna musulmana”. Infine, con l'ultimo episodio è tradizione ricordare la cacciata definitiva dei saraceni dal territorio di Tropea, ed in particolare, durante la festa, si rappresenta una delle figure più odiate dal popolo, quella dell'infedele turco, quando in groppa ad un cammello girava per la città e per i casali con il compito di riscuotere le tasse. La singolare rievocazione si svolge con la cattura dell'usuraio raffigurato dal “ballu du camiu” fantoccio legato ad un cammello e imbottito di fuochi pirotecnici. Anche quest'anno il programma è iniziato nel pomeriggio e ha anche avuto un enorme successo il pubblico che non era solo formato da tropeani ed abitanti dei paesi limitrofi ma anche dai numerosi turisti che si trovavano a Tropea. Nel pomeriggio hanno avuto inizio i giochi: la gara delle pignate, con i sacchi, con l'uovo, della pasta piccante; per le vie c'è stata la sfilata dei “giganti” accompagnata dal ritmico suono dei tamburi e seguiti da ragazzi. A sera si è esibito il famoso complesso musicale dei “Los Locos” dando alla serata un tocco sudamericano. La serata si è finita con l'accensione “da varca” e “du camiuzzu focu” preceduto dal suono di “caricatumbula” e infine con lo scoppio dei fuochi d'artificio e delle girandole. Un'ottima idea, quindi, quella di ripristinare la festa. Sarebbe una proposta interessante da avanzare, anche da parte del nuovo sindaco, quella di prolungare la durata della festa a tre giorni e magari istituzionalizzarla perché è raro, oggi come oggi, poter ancora così apprezzare con i nostri occhi di persone moderne, feste così strettamente legate alla tradizione antica e alle nostre origini, quindi, non permettiamo che per mancanza di fondi, o di buona volontà il nostro passato ci venga rubato così facilmente, quasi senza accorgercene. Reclamiamolo, in fin dei conti è una nostra prerogativa. In fin dei conti è parte di noi. LA PIAZZA - Televisione - UN'ALTRA TROPEANA DI SUCCESSO La nostra Rossana Colace in onda tutti i giorni dal 23 maggio scorso su Rai uno, per 190 puntate La vita di tutti i giorni nella piazza di un quartiere cittadino, dove le persone e le problematiche sociali di ogni giorno si incontrano. E' questo “Sottocasa”, la nuova soap opera in onda dall'8 maggio scorso nel primo pomeriggio dopo il Tg Uno. L'appuntamento è dal lunedì al venerdì alle 14.10. “Sottocasa” è un real drama in 190 puntate tuttora in lavorazione a Roma. Una trama “gialla” avvolge inizialmente le vite dei protagonisti. Vittorio Ricci (Fabio Testi), un agente immobiliare che presta soldi a strozzo ad alcuni abitanti del quartiere, muore in circostanze poco chiare. Secondo le indagini, il decesso e avvenuto per infarto. Ma le cose sono andate diversamente. Maurizio Ricci (Giovanni Guidelli), suo figlio maggiore, sospetta che il responsabile della morte si nasconda tra le persone legate a Vittorio dai debiti contratti e inizia a prenderle di mira, perseguitandole secondo i “metodi” paterni... Rossana Colace, interpreta il ruolo di Elena Biondi, una delle protagoniste nell'opera televisiva. La fiction si propone come un nuovo esperimento tutto italiano dopo la soap di Raitre Un posto al Sole. La serie, prodotta da Rai Fiction, è realizzata dalla Videa CDE tratta dal format tedesco “Marienhof” di Bavaria Media. 10 mesi di riprese per un grande sforzo produttivo che coinvolge 6 registi e oltre 50 attori protagonisti. Rossana Colace nata a Tropea l' 11 luglio 1981, residente a Roma. Ha conseguito il diploma presso il Liceo classico di Tropea, la licenza di terzo anno di canto e solfeggio presso il Conservatorio statale di Vibo Valentia, il diploma di doppiaggio presso l'Accademia di arti cinematografiche di Bologna , il diploma di recitazione presso la libera Accademia d'Arte e Spettacolo “Teatro del Sogno” di Roma diretta da Paolo Ferrari. Ha all'attivo diverse esperienze musicali: vincitrice del primo premio sezione giovani del Festival città di Tropea del 18.05.96; selezionata per la Calabria al “Sanremo Giovani” del 1997; autrice di tre testi di canzoni. Ha frequentato la Scuola di Musical “Mast Master” di Stefano D'Orazio. Ha cominciato come responsabile animazione (spettacoli serali) presso Villaggi turistici estivi, è stata doppiatrice film TV “Soraya”, è stata attrice nel musicall “Gente venite gente” per le scuole e spettacoli serali presso il “teatro del Sogno” di Roma, nello spettacolo teatrale “Atti senza senso” per la regia di Renato Giordano rappresentata al teatro Valle di Roma, nello spettacolo teatrale “After Juliet” per la regia di Matteo Ziglio rappresentata al teatro Colosseo di Roma. Oggi recita nella soap opera “Sottocasa” realizzato da RAI uno. Con la quale ha firmato un contratto per 190 puntate. A Rossana vanno i complimenti di tutta la redazione e dei nostri lettori e l’augurio per una carriera sempre più prospera di successi. Pag. 13 - giugno 2006 ROSSANA COLACE SI RACCONTA INTERPRETE DEL PERSONAGGIO DI ELENA BIONDI NELLA SOAP-OPERA “SOTTOCASA” IN ONDA OGNI GIORNO SU RAIUNO ALLE ORE 14:10 di Chiara Condò C: Quando è stato il suo primo incontro con il mondo della recitazione? R: In realtà da quando ero piccolina ho avuto sempre questo grande e impossibile sogno da realizzare, ma come sai, abitando in un posto dove purtroppo non vi erano mezzi per poter studiare, iniziai a registrare i film imparando le battute per poi dirle davanti allo specchio. Ovviamente i miei genitori mi prendevano per matta, non era molto normale per loro che invece di giocare come le altre bambine io facessi questo tipo di cose…e poi man mano crescendo mi resi conto che sapevo anche cantare così mi iscrissi al Conservatorio Torrefranca di Vibo in canto anche perché era l'unico modo per studiare delle materie attinenti alla musica e al teatro rimanendo a Tropea controvoglia…perché fosse stato per me sarei andata via già intorno ai 15 anni ma ovviamente non potevo farlo perché frequentavo il Liceo Classico e la mia mamma teneva che finissi almeno gli studi liceali. C: E' stato per sua volontà o perché spinta da altri? R: Assolutamente solo per mia volontà, contro tutto e contro tutti. Immagina: mia madre insegnante di matematica e fisica, mio padre ingegnere aeronautico, secondo te?!? Ancora oggi mio padre mi dice: “Ma da dove sei uscita?”. C: In quali ambiti hai lavorato prima di essere conosciuta a livello nazionale con la soap-opera “Sottocasa”? R: Trasferita a Roma ho iniziato a frequentare dei corsi di recitazione in vari posti seguendo anche molti stage estivi e le mie esperienze fino ad ora erano solo di tipo teatrale e doppiaggio. Ho fatto molti spettacoli al teatro La Valle, al Colosseo, ecc. e dei lavori molto gratificanti di doppiaggio, iniziando sempre con piccole parti per poi affrontare dei ruoli molto più di spessore. C: Il suo personaggio è Elena Biondi, ci racconti un po' di lei: è un personaggio che sente vicino alla sua personalità? R: Quando mi fecero leggere il profilo di Elena Biondi dissi tra me e me “cavolo, che figata!”. Pensai subito che mi potevo divertire molto con un ruolo del genere perché è ricco di molte sfaccettature , insomma una difficile e complicata psicologia di personaggio. Elena è una ragazza di 17 anni piena di problemi e di paure, un forte bisogno di amare e di essere amata, vuole sempre su di se l'attenzione degli altri e proprio per questo motivo inizierà a creare attorno a se una serie di intrighi, bugie e sotterfugi. Il suo scopo è di far innamorare di lei un suo compagno di classe, Dino Cataldo, e credimi ne combinerà proprio delle belle. Sicuramente quello che abbiamo in comune è la voglia di arrivare ai propri scopi, ma a differenza sua io cerco di arrivarci in maniera pulita. C: Lei vive a Roma, le piacerebbe in futuro tornare a Tropea per aprire una scuola di recitazione? Sono tanti i giovani che vorrebbero poter provare nuove esperienze attraverso il teatro… R: Bella domanda…!!! A Tropea io ci torno con piacere per ritrovare la famiglia e alcuni amici che dopo anni sono legati a me. Sarebbe bello, importante, fare un passo del genere, anche perché ho collaborato delle volte con la scuola di mia madre per aiutarli a mettere su delle recite, ma credimi Chiara è stato molto difficile trasmettere l'amore che io ho per questo mestiere ai miei coetanei… credo che questa vocazione, così io la chiamo, non ti viene a cercare ma parte dentro di te. Sei tu che rincorri questa passione, studiando ed esercitandoti sempre di più perché senza di lei ti senti vuota! C: La strada che ha compiuto per arrivare ad ottenere ciò che ha adesso deve essere stata dura. Qual è stato il momento di maggior difficoltà? R: Tutti i momenti sono duri. Il fatto che sei lontana da casa, che ce la devi fare da sola, ma sicuramente il momento di maggiore difficoltà è passare mesi e mesi senza fare niente, presentarsi ai provini sentendoti dire “Mi dispiace il casting è chiuso” o “Ti manda qualcuno?” o “La prossima grazie”…magari non ti danno neanche il tempo di fare il proprio pezzo perché hanno già deciso! C: Quali sono adesso le sue aspettative per il futuro? R: Adesso mi aspetta sicuramente un bell'anno di “Sottocasa”. Ti dico subito che questo è un bel trampolino di lancio e non un arrivo. Continuerò a studiare sempre perché non si finisce mai d'imparare, e poi il mio sogno è di ritornare in teatro da protagonista in un musical, perché unire le proprie doti sarebbe fantastico! E lo so, sono troppo sognatrice e ambiziosa, ma d'altronde, quale attore non lo è? In un musical molto famoso il protagonista dice; “ Non sognatelo, ma siatelo” e io gli ho proprio dato retta. Pag. 14 - giugno 2006 E’ nata una nuova associazione “TROPEA CIVICA” ED ORA PASSIAMO AI FATTI! L'Associazione “Tropea civica” che si sta costituendo a Tropea, ha come obiettivo primario la partecipazione diretta dei cittadini alla vita politica e sociale della città. A questo proposito abbiamo seguito con gli occhi delle persone comuni lo svolgimento di queste elezioni. Finita la campagna elettorale, eletto il nuovo sindaco, pensiamo sia tempo di guardare al futuro: riteniamo che i toni delle promesse debbano essere sostituiti dai toni della concretezza. Il tema che più ci sta a cuore è sicuramente quello della partecipazione e della trasparenza, perché riteniamo che il solo metodo volto a realizzare quella democrazia diretta (prevista anche dalle modifiche alla Costituzione art. 118, con l'introduzione del principio di sussidiarietà orizzontale) che realizza la circolarità della democrazia. Ed allora, proprio in virtù di quella partecipazione e trasparenza che ha caratterizzato il programma e la campagna elettorale del neo-sindaco Antonio Euticchio, chiediamo che si comincino a realizzare in tempi brevi delle iniziative volte a dare a queste parole il contenuto necessario per passare ai fatti. Il primo passo per realizzare il previsto “Bilancio partecipativo” è, secondo “Tropea civica”, la pubblicazione (non appena venuti a conoscenza della situazione economica comunale, diciamo entro tre sei mesi) di un opuscolo informativo, snello, nel quale vengano informati i cittadini “dell'individuazione delle priorità ed assegnazione delle risorse”. Perché non decidere insieme ai cittadini quale importanza dare per esempio , all'arredo urbano, prima voce del bilancio del Comune di Cannes (in Francia), che sicuramente migliorerà la qualità della vita dei turisti (fonte di reddito per la città), ma anche quella dei tropeani. Un ulteriore passo in avanti potrebbe essere la realizzazione di una serie di interventi a favore dei giovani e dei bambini: in attesa di sapere che fine farà lo stadio terminato, ma non “inaugurato” ( e di costruire più importanti strutture sportive, magari realizzate con il Consorzio dei comuni limitrofi, attingendo così a fondi più consistenti e realizzando impianti che non siano i doppioni di quelli dei vicini), perché non realizzare dei piccoli campetti di calcio o da calcetto, non troppo onerosi economicamente, che permettano ai giovani di avere uno spazio dove poter giocare e realizzare così anche un centro di aggregazione, positivo e sano, e perchè no, un maggiore rispetto dell'ambiente; se il fattore economico fosse uno sforzo troppo oneroso per le casse comunali, si potrebbe chiedere un piccolo contributo mensile, che consenta anche i costi di manutenzione ordinaria. E siccome ci stanno molto a cuore i bambini, perché non pensare anche a loro, realizzando, in attesa dei due parecchi giochi previsti nel programma, uno spazio sicuro, anche piccolo, dove possano giocare senza paura delle incursioni di motorini e macchine. Queste proposte (insieme ad altre che abbiamo precedentemente illustrato) non vogliono apparire prioritarie rispetto ad altre, ma rappresentano per Tropea civica un punto di partenza per iniziare un'interlocuzione positiva e propositive con la nuova amministrazione. La costruzione di una “Casa della cultura” è sicuramente progetto ambiziosi, e noi vogliamo partecipare a questo obiettivo, gettando le basi per una cultura del diritto, del senso civico e della partecipazione, che senza contenuti, corre il rischio di diventare solo demagogia. Non vogliamo soprattutto aspettare i cinque anni che ci separano dalle prossime elezioni per sentirci chiedere se hanno fatto bene o male, e chiediamo pertanto ancora una volta che siano compiutamente realizzati alcuni istituti di partecipazione e democrazia diretta. Per Tropea civica Caterina Forelli - Associazioni - LA PIAZZA STAGIONE CONCERTISTICA 2006 della “TROPEA MUSICA” Ricorre quest'anno il 250° anniversario della nascita del compositore Wolfgang Amadeus Mozart. I teatri di tutto il mondo, etichette discografiche, edizioni, società di concerti, faranno a gara nel rendere omaggio al genio salisburghese. Il 27 Gennaio 1756 nasceva infatti quello che sarebbe diventato il più grande musicista nel panorama della musica mondiale di tutti i tempi. Ecco perchè "Tropea Musica" ha deciso di dare inizio alla stagione concertistica invernale 2006 proprio nel giorno della nascita di Wolfgang Amadeus Mozart. Al teatro "La Pace" si è tenuto un concerto per flauto, clarinetto, violino, quintetto d'archi,baritono e pianoforte interamente dedicato a Mozart. Con in programma alcune delle pagine di maggiore popolarità del compositore salisburghese si sono esibiti al flauto Verio Sirignano; al clarinetto Salvatore Laureana; al violino Renato Donà; al pianoforte Giorgia Alessandra Brustia e Sergio Coniglio; il baritono Daniele Tommaso Mellace ed il "Quintetto Mediterraneo". Tutti musicisti dalla grande espressività, precisione agogica e dinamica. Concertisti che hanno saputo comunicare l'ambivalenza della musica di Mozart, che sotto la levità di un ideale di grazia e bellezza raggiunti senza sforzo apparente, nasconde inquietudini, improvvisi addensamenti e zone d'ombra tali da mostrare contenuti espressivi più complessi e stratificati. Applausi scroscianti a fine concerto! Nel mese di Febbraio "Tropea Musica" ha organizzato il suo secondo appuntamento alla Chiesa del Gesù, nel cuore del centro storico. E' stato un concerto per chitarra ,tromba e pianoforte. Si sono esibiti due giovani musicisti: Giuseppe Morfea alla chitarra e Giuseppe Lomanno alla tromba, sorretto al pianoforte dall'accompagnamento spigliato del M° Francesco Silvestri. In programma tutte musiche di repertorio noto, che hanno letteralmente catturato l'entusiasmo del numeroso pubblico presente. Il chitarrista Giuseppe Morfea ha dato prova di possedere un raffinato gusto dei particolari timbrici, buona tecnica ed una sicura musicalità. Brillantezza tecnica e maturità interpretativa anche per il trombettista Giuseppe Lomanno, che ha infatti evidenziato potenza di sonorità e naturalezza di comunicativa col pubblico. Lunghi applausi per questi giovani concertisti. Terzo appuntamento dell'Associazione "Tropea Musica",nel mese di marzo, sempre alla chiesa del Gesù, è stato un concerto per viola-violino e pianoforte. Con in programma musiche di elegante bellezza e grande virtuosismo, il violista e violinista Marco Misciagna, ha sbalordito tutti per le sue doti musicali non comuni. Con la sua freschezza pensosa e la fluida scioltezza tecnica è stato interprete ideale e molto applaudito. Marco Misciagna non ha nulla da invidiare ai rinomati interpreti del momento. Molto professionale ed accurato anche l'accompagnamento pianistico di Francesco Silvestri. A fine Aprile, per l'Associazione "Tropea Musica",è stata la volta di un concerto per canto, violoncello e pianoforte, organizzato in occasione del "Premio Nazionale Don Francesco Mottola", giunto alla diciottesima edizione. Il concerto, tenutosi sempre alla chiesa del Gesù, ha visto nella prima parte della serata l'esibizione della violoncellista Costanza Persichella. La giovanissima concertista (appena quindicenne) ha imposto una maturità suasiva e persino già inquieta. Tutti hanno potuto ascoltare un violoncello valorizzato in ogni risorsa timbrica e sonora, messo al servizio di un programma arduo, ricco di momenti virtuosistici. Buono l'accompagnamento pianistico del M° Paolo Manfredi. Nella seconda parte della serata si è esibita il sopranno Annalisa Sprovieri, sempre ben sorretta al pianoforte dal M° Paolo Manfredi. Attraverso un programma di grande lirismo, Annalisa Sprovieri, ha evidenziato notevole forza espressiva ed una voce molto potente e chiara soprattutto negli acuti. Questa giovane concertista alle buone doti musicali unisce anche una forte e precisa personalità, che crea un dialogo perfetto con il pubblico. Tanti applausi per tutti i musicisti a fine concerto. Vi aspettiamo numerosi ai prossimi appuntamenti ! Elisa Laureana LA PIAZZA - attualità - Via Accademia degli Affaticati a Tropea Pag. 15 - giugno 2006 Caro direttore: di C. de Angelis e M. Zuccalà La via che va da Viale Stazione al Triangolo al Tondo prende il nome dalla Accademia degli Affaticati, associazione di persone di elevata cultura letteraria e scientifica e comprovate doti morali, sorta in Tropea in epoca rinascimentale. Ne dà testimonianza Francesco Barone di Maurizio, segretario dell'Accademia, il quale, in un'adunanza del 1778, ne fa risalire la nascita a periodo anteriore al 1538. Per il canonico Giuseppe Scrugli, pare che ne sia stato promotore Sigismondo Pappacoda , vescovo di Tropea dal 1492 al 1536. Anche lo storico tropeano Francesco Sergio, vissuto dal 1642 al 1727, lascia intendere che le origini dell'Accademia sono da collocarsi in epoca molto anteriore alla sua. L'Accademia deriva il nome dal latino “allaborantium” vale a dire di quegli uomini di cultura che vedono nella fatica letteraria la via verso la conquista della virtù. Risulta pertanto di agevole interpretazione la frase riportata sul simbolo dell'associazione, costituito da un globo celeste: indefessus agendo, tratta da Le Metamorfosi di Ovidio in riferimento alle fatiche di Ercole. Gli accademici si riunivano una volta al mese nel Convento dei Minori conventuali di San Francesco d'Assisi in largo Galluppi, oppure nel Collegio dei Gesuiti , ora residenza dei Padri redentoristi. In un secondo momento, nella Cattedrale o nell'ampio locale della Munizione, un forte che, fino al 1927, era ubicato nella piazzetta alle spalle della Cattedrale. Ma ci si riuniva anche nel salone del palazzo signorile del presidente dell'associazione. Questi, detto anche princeps, stava al vertice dell'Accademia in carica elettiva per un anno. Coadiuvato da un segretario, egli apriva l'adunanza, proponendo la trattazione di vari argomenti, sempre privilegiando la poesia. Nel XVIII secolo, gli affaticati, presero a riunirsi in Cattedrale per festeggiare il compleanno del re, l'onomastico di personalità di spicco, il Natale, la Pasqua, la festa di Santa Domenica, di Maria Assunta e della Madonna di Romania. I festeggiamenti erano aperti al pubblico e, nell'occasione, venivano recitati dei sonetti collegati tra loro dall'ultimo verso, che era il primo del componimento successivo. Ogni accademico entrava nell'associazione con un nomignolo, collegato ad un suo dato caratteriale. Ad esempio: Pasquale Galluppi era detto il Furioso, Alessandro Pelliccia l'Impicciato, Francesco Ruffa il Felice, Luigi Fazzari lo Sfiatato, e l'elenco continuava con il Tremoroso, il Tardo, il Subitaneo, lo Stordito, il Costernato, l'Affannato… E' provato che nel 1818 il cenacolo contasse anche la presenza di due donne: Silvia di Francia, detta la Riflessiva, e Beatrice di Francia, detta la Sagace. Soci di altre accademie non disdegnavano di far parte di quella di Tropea, cui, nel 1600, aderì Fabio Bove, detto l'Infortunato, de Gli erranti di Brescia, nonché Andrea Lombardi de L'Accademia Cosentina. Da una nota di Pasquale Galluppi apprendiamo inoltre che nel 1818 l'associazione aveva rapporti stretti di collaborazione con l'Accademia Sebezia di Napoli. L'attività dell'Accademia fu sospesa per varie cause, tra cui la vendita illegale di Tropea, città demaniale, fatta nel 1612 dal vicerè Pedro Fernandez de Castro al principe Vincenzo Ruffo di Scilla. Riprese nel 1616 quando il re Filippo III, su intervento di ambasciatori tropeani, rescisse l'atto di vendita. E però lo splendore dell'Accademia che la aveva prima contrassegnata non si ripresentò. Nel 1641 ci tentò il canonico Pontoriero a sollecitare quelli che erano oramai divenuti spiriti lenti e pigri verso l'ardore dell'operosità. Fu l'inizio di un nuovo slancio per l'Accademia, sotto lo spirito di uomini di valore come Antonio Migliarese, autore della traduzione delle favole di Fedro in verso sciolto, delle favole di Aviano in terza rima, e della Batracomiomachia in ottava rima. Nel 1737 l'Accademia ebbe il patrocinio del re di Napoli e di Sicilia Carlo III, al quale Migliarese dedicò un sonetto di riconoscenza. Quando il 3 febbraio 1783 la Calabria fu colpita dal rovinoso terremoto, gli Affaticati, scombussolati per l'evento, bloccarono la loro attività fino al 1817. In tale data il commissario civile delle Calabrie Marchese Vito Nunziante si adoperò con il dotto Luigi di Francia per dare nuova vitalità al cenacolo, ed il 6 luglio 1818 gli affaticati onorarono S .Domenica, martire tropeana, in Cattedrale. Nel 1848 un provvedimento governativo restrinse l'attività dell'Accademia, cui impose di limitarsi a trattare argomenti di letteratura. La libertà espressiva veniva così compromessa, sì da rendere definitivamente inoperosi gli allaborantes. “Dall'uscita Pizzo dell' A3 proseguite per Tropea. Seguire l'indicazione Tropea centro ed ecco a Voi lo spettacolo che vi si presenta davanti... bello vero? Ma questo è solo l'inizio e naturalmente la continuazione di una strada piena di buche ed erbacce tanto da restringere la carreggiata. E ora godetevi quel poco che di bello ancora permane, ciò che la natura ci ha dato e quello che i nostri avi hanno creato per noi e purtroppo ciò che stupidamente stiamo distruggendo". Caro futuro Sindaco un caloroso saluto ed un in bocca al lupo sincero. Una cittadina che vorrebbe vedere Tropea rifiorire La Calabria e Vibo Valentia alla Fiera Internazionale del Libro di Torino Si è aperta il 4 maggio al Lingotto di Torino la Grande fiera internazionale del libro alla quale assieme a innumerevoli espositori italiani e stranieri parteciperanno anche i principali editori calabresi singolarmente e attraverso la loro associazione. Prenderanno parte inoltre, com'è già avvenuto a Napoli in occasione di Galassia Gutenberg, i principali istituti culturali regionali per illustrare il loro lavoro ed esporre la propria produzione editoriale; per la provincia di Vibo Valentia hanno partecipato il Sistema Bibliotecario Vibonese e l'Istituto della Biblioteca Calabrese di Soriano Calabro. La partecipazione dell'associazione degli editori calabresi è sostenuta dalla Regione Calabria Assessorato alla Cultura. Numerosissime anche le manifestazioni culturali che si sono svolte nell'arco delle cinque giornate della rassegna il cui tema è quello dell'avventura. Avventura come curiosità, ricerca, ricupero di progettualità e creatività, sfida rivolta a se stessi, volontà di ampliare le proprie conoscenze. Perché, come recita un pensiero di Marcel Proust, "il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell'avere nuovi occhi". Nel fitto calendario di iniziative predisposto dagli editori calabresi, una, importante, che riguarda il vibonese e si è svolta presso lo spazio incontri dello stand, sul tema: “Editoria e Biblioteche. La promozione del libro e della lettura in Calabria”. La conversazione è stata tenuta dal Direttore del Sistema Bibliotecario Vibonese Gilberto Floriani. Pag. 16 - giugno 2006 - pubblicità - Vibo Valentia e prov. F.M. 100.5 - 106.1 - 90.0 Piana di Gioia Tauro F.M. 106.1- 92.0 - 99.1 Piana di Lamezia F.M. 90.0 - 106.1 - 100.5 Catanzaro e prov. F.M. 106.1 - 104.6 - 93.1 Radiogiornale Nazionale dalle 7,00 alle 23,00 ogni ora LA PIAZZA Cosenza e prov. F.M. 103.5 - 106.1 - 103.0 -103.2 - 103.4 Crotone e provincia F.M. 103.6 - 106.1 - 104.6 Reggio Calabria e prov. F.M. 99.8 - 99.1 - 106.1 Radiogiornale Regionale alle ore 8,00 - 10,00 - 12,00 - 14,00 15,00 - 16,00 - 18,00 - 19,00 per la tua pubblicità locale, provinciale, interprovinciale e regionale tel. 0963 - 45733