lavoro Giornale dell'Organizzazione cristiano-sociale ticinese 23 luglio 2009 - Anno LXXXIV - N.11 - CHF 1.00 - G.A.A. 6900 Lugano Prossimo numero : 20 agosto 2009 pagina 2 Lavoro ridotto: strumento prioritario per combattere la crisi economica. pagina 3 Settore sanitario: dal 2010 si punta su un contratto unico per tutti. pagina 4 - 6 Il caso: la persona che si ammala a causa del lavoro che svolge ha diritto ad essere tutelata. pagina 12 11 -13 Colonie estive: casa Sant'Angelo a Sonogno, un vero spasso per grandi e piccini! Redazione Il Lavoro - Via Balestra 19 - 6900 Lugano Tel. 091 921 15 51 - Fax 091 924 24 71 - [email protected] - www.ocst.com 2 Sindacato occupazione 23 luglio 2009 il Lavoro Lavoro ridotto L’OCST postula appositi accordi di transizione MEINRADO ROBBIANII* C ome da noi sottolineato in un comunicato di inizio mese, a giugno il lavoro ridotto è ulteriormente lievitato. È così proseguita la traiettoria ascendente rilevabile ormai da inizio anno. Benché i dati ufficiali non siano ancora disponibili (giungono con un ritardo di circa due mesi), gli indennizzi effettuati dalla Cassa disoccupazione OCST, particolarmente rappresentativi, consentono di fornire in anticipo una indicazione di massima sull’evoluzione del lavoro ridotto nel nostro Cantone. Al lavoro ridotto si può da un lato guardare con una moderata soddisfazione. Manifesta infatti la volontà delle imprese colpite dalla crisi di salvaguardare i posti di lavoro, rinunciando a misure di licenziamento. Il lavoro ridotto rimane tuttavia motivo di inquietudine. Qualora le difficoltà economiche dovessero protrarsi nel tempo senza che si intravedano all’orizzonte prospettive tangibili di ripresa, le aziende potrebbero essere indotte ad adeguare il loro organico alla situazione del mercato. Gli oneri fissi che continuano a gravare sulle imprese, affiancati qua e là dalla difficoltà di ottenere crediti supplementari per l’assenza di segnali di rilancio delle ordinazioni, potrebbero indurre ad opzioni di ristrutturazione. L’OCST sta perciò seguendo costantemente l’evolversi della situazione allo scopo di salvaguardare il lavoro ridotto quale strumento prioritario di risposta alla crisi economica. Il perdurare di quest’ultima induce ora l’OCST ad auspicare che il lavoro ridotto rientri anche formalmente in un accordo tra l’impresa in disoccupazione parziale e il sindacato, che gli conferisca uno spessore più netto ed una natura più vincolante. Viene conseguentemente postulata la discussione e l’adozione di precisi “accordi di transizione” tra le imprese e il sindacato, che ruotino attorno in particolare ai punti seguenti: impegno a prolungare il lavoro ridotto fino ad una data concordata, da rinegoziare in caso di persistenti difficoltà produttive; attuazione di iniziative formative, che consentano di utilizzare i periodi di lavoro ridotto per accrescere le conoscenze e competenze professionali delle collaboratrici e dei collaboratori; realizzazione di un’analisi del grado di innovazione dell’azienda e identificazione di provvedimenti che ne promuovano la capacità innovativa (intervento da condurre con il supporto della SUPSI); approfondimento, tra la direzione e la commissione del personale, di settori che configurano la qualità del lavoro in azienda, in modo da valorizzare il personale quale risorsa più autentica e strategica (tra i temi: prevenzione infortuni e protezione della salute/ piani aziendali di formazione continua/ misure per la conciliabilità tra lavoro e famiglia/ promozione della parità uomo-donna/ modalità per valoriz- zare i dipendenti più anziani/ incentivazione dell’inserimento di giovani lavoratori/ modalità di organizzazione del lavoro/ riduzione delle formule precarie di lavoro). Il periodo odierno, pur sotto il giogo di una crisi che si protrae nel tempo, deve tramutarsi in occasione per investire sul futuro, in modo da potersi presentare più competitivi al momento della ripresa. Il lavoro, che è il perno più decisivo della vitalità e della solidità dell’impresa, deve perciò essere tutelato e valorizzato. Questo obiettivo impone che la fase attuale sia vissuta all’insegna di uno stretto dialogo e di una intensa collaborazione sia tra le direzioni e le commissioni del personale, sia tra le imprese e il sindacato. *segretario cantonale OCST Ticino Svizzera Disoccupati iscritti: tasso di disoccupazione in % in Ticino e in Svizzera dal mese di giugno del 2007 al mese di maggio 2009 FONTI: Ufficio di statistica Stabile Torretta CH-6501 Bellinzona Tel. +41 (0)91 814 64 16 Fax +41 (0)91 814 64 19 (Fonte: Statistica sui disoccupati, Segretariato di Stato dell'economia (SECO), Berna. Grafico: Ufficio di statistica, Bellinzona) [email protected] www.ti.ch/ustat Sindacato attualità 23 luglio 2009 il Lavoro 3 Settore sanitario Nuovo contratto di lavoro per i Sacd e rincaro 2008 Sono terminati qualche giorno fa gli incontri di trattativa tra direttori dei Sacd e rappresentanti sindacali e delle commissioni interne sul progetto di contratto di lavoro cantonale per il personale. Al termine dell’ultimo incontro è stato deciso di sottoporre ai comitati delle associazioni di assistenza e cura domiciliare e all’assemblea del personale il progetto finale di nuovo contratto. Se sarà confermata l’approvazione dell’intesa raggiunta dalle delegazioni che hanno partecipato alla trattativa, in ottobre le parti firmeranno il nuovo contratto. RENATO RICCIARDI I sindacati convocheranno in settembre un’assemblea cantonale del personale dei Servizi per la discussione del risultato della trattativa. A conclusione di questa fase negoziale, l’OCST dichiara la propria soddisfazione per il lavoro che le parti hanno svolto per perseguire l’obiettivo di avere dal 2010 un unico contratto per tutti e sei i Sacd, che garantisse adeguate condizioni di lavoro per il personale. Tra le principali modifiche del nuovo contratto (che conferma in modo sostanziale le disposizioni attualmente applicate nel Sopra e nel Sottoceneri), segnaliamo le seguenti: La possibilità di introdurre un’assicurazione per la copertura salariale in caso di malattia per il personale a ore. 4 settimane prima del parto e 14 settimane dopo il parto di congedo pagato di maternità. L’adeguamento delle indennità per lavoro notturno e festivo quando lo Stato le aumenterà per i propri dipendenti. 6 settimane di vacanza dopo i 50 anni di età ritenuto un minimo di 5 anni di servizio. Nuove norme che regolano l’assicurazione per la perdita di salario in caso di malattia. Una regolamentazione più chiara della trattenuta della carta professionale e della quota sindacale. La definizione tra i compiti della Commissione paritetica del ruolo di conciliazione in caso di vertenza tra dipendenti e datore di lavoro. Infine, l’unificazione delle attuali due scale salariali. La nuova scala salariale riprende la scala applicata finora nel Sopraceneri, che è quella valida per i dipendenti dell’EOC. Essendosi chiusi i conti dello Stato del 2008 con un avanzo di esercizio di oltre 26 milioni di franchi, il Consiglio di Stato ha deciso, conformemente all’accordo sottoscritto con i sindacati, di restituire al personale la parte di rincaro non concesso l’anno scorso. L’OCST si è impegnata per difendere il potere di acquisto opponendosi alla decisione del Consiglio di Stato di dimezzare il rincaro. Ora, l’iniziativa sindacale di preservare da tagli impropri il reddito dei dipendenti dei servizi sociosanitari è premiata e l’inflazione non riconosciuta nel 2008 sarà interamente compensata. L’aggiornamento salariale avverrà in due fasi: i Sacd verseranno perciò nei prossimi mesi ai dipendenti il rincaro non concesso; mentre i salari 2009 saranno ricalcolati tenendo conto del rincaro effettivo e un conguaglio sui salari corretti sarà pagato alla fine del 2009. Lo scorso 2 luglio il sindacato OCST ha organizzato una riunione informativa sulla riforma in corso della Cassa pensioni dei dipendenti dello Stato. Nel sito del sindacato www.ocst.com (pagina Settore pubblico) è disponibile la documentazione sui temi trattati durante l’incontro. Interrogazione Soppressione tariffa dell’Ordine degli avvocati: quali gli effetti a un anno e mezzo dall’entrata in vigore? GIANNI GUIDICELLI* I l Gran Consiglio aveva approvato nel mese di ottobre del 2007 la modifica della Legge sull’organizzazione giudiziaria, che ha comportato l’abolizione della tariffa dell’Ordine degli avvocati a partire dal 1° gennaio 2008 (Messaggio 5866). Questa modifica si è resa necessaria a seguito delle raccomandazioni emanate dalla Commissione della concorrenza che ha chiesto di stralciare ogni disposizione che obbliga gli avvocati a fissare gli onorari entro i limiti di una tariffa, perché riteneva questo modo di procedere problematico dal punto di vista della concorrenza. Di questa tematica mi ero occupato in qualità di relatore sul messaggio citato in precedenza. Per tale ragione mi è stato recentemente sottoposto un caso di onorario - molto elevato - di un legale, per una prestazione che non doveva comportare difficoltà particolari. Il cliente in questione ha ora difficoltà a contestare la nota di onorario, perché fatica a trovare dei legali disponibili ad intentare un’azione contro un loro collega. Ma anche perché con l’abolizione della tariffa dell'Ordine degli avvocati è pure stata abolita la Commissione di verifica, che aveva quale scopo di giudicare le controversie in materia di remunerazione dell’avvocato. La Commissione della legislazione, durante l’esame della modifica legislativa, aveva espresso delle preoccupazioni sul fatto che l’abolizione della tariffa non necessariamente avrebbe portato dei benefici ai fruitori dei servizi degli avvocati e, soprattutto, che avrebbero potuto aumentare le contestazioni sulle note dei legali. La Commissione aveva quindi auspicato, seguendo l’îndicazione del Consiglio di Stato, che l’Ordine degli avvocati costituisse un’autorità di conciliazione interna, alla quale le parti potevano concordare di sottoporre le loro controversie. Il Consiglio di Stato aveva pure valutato l’opportunità di sostituire la Commissione di verifica con l’istituzione di un tentativo obbligatorio di conciliazione. Questa ipotesi era stata accantonata. Alla luce di quanto indicato chiedo pertanto al Consiglio di Stato: 1.È a conoscenza di un aumento dei casi di contestazione sulle note dei legali? 2.Se sì, come intende porvi rimedio? 3.Non ritiene di rivalutare la possibilità di istituire un tentativo di conciliazione obbligatorio? * vicesegretario regionale Tre valli deputato in Gran Consiglio e sindacalista OCST 4 Sindacato attualità 23 luglio 2009 il Lavoro IL CASO Le malattie di origine professionale Le consulenze, gli interventi e i contenziosi riguardanti i diritti dei lavoratori nei confronti delle assicurazioni sociali rappresentano una voce importante dell’assistenza giuridica e giudiziaria, offerta dall’OCST ai propri associati. che simili a quelle sopra descritte. La nostra assistita ricorda che non ci fu mai più un miglioramento delle condizioni della sua pelle, salvo in occasione di una lunga assenza dal lavoro, allorché fruì del congedo in seguito alla nascita di un figlio. GIULIANO BUTTI Anzi, trascorsi circa tre anni dalla comparsa dei primi problemi dermatologici, accusò un forte peggioramento e di conseguenza l’azienda decise di trasferirla in un altro reparto, con la speranza che le sue condizioni di salute migliorassero. I nostri collaboratori sono chiamati a seguire una regolare e impegnativa formazione, al fine di essere in grado di affrontare temi spesso complessi e dalle sfaccettature singolari. Per fronteggiare le malattie di origine professionale sono in vigore leggi e ordinanze, che vanno correttamente applicate, affinché vengano riconosciuti i diritti previsti in favore degli assicurati colpiti, sotto forma di prestazioni assicurative, ma anche di precise misure a tutela della salute, che è il bene più prezioso. Diventa perciò fondamentale la prevenzione. In questo numero de “Il lavoro”presento una vicenda dove la prevenzione è stata assolutamente carente. Nello svolgimento della sua quotidiana attività professionale, un’operaia è rimasta troppo a lungo a contatto con sostanze per lei nocive e per giunta successivamente ha corso il concreto rischio di non essere adeguatamente indennizzata. Da anni occupata in un’industria meccanica, addetta al carico, al controllo e allo scarico di macchine semi-automatizzate, è stata esposta al contatto diretto con resine e con colle di vario genere. In un primo momento, a un paio d’anni dall’inizio dell’attività professionale, accusò qualche disturbo respiratorio, con una forma simile ad un raffreddore cronico, successivamente anche un forte bruciore agli occhi. In seguito, si manifestò una dermatite, disturbo che a tutt’oggi le crea i maggiori problemi. In particolare, cominciò a lamentare che la pelle nell’incavo tra le dita delle mani «presentava una conformazione molto più dura e secca del normale». L’operaia, utilizzava regolarmente nella sua attività professionale guanti e calze di cotone. Inoltre nessuna tra le sue colleghe ha mai dichiarato, denunciato e accusato problemati- Ciò nonostante, ben presto i problemi alla pelle si ripresentarono in forma sempre più acuta. Su consiglio del medico curante, venne allora annunciata all’Istituto assicurativo contro gli infortuni la sospetta malattia professionale, in quanto scatenatasi verosimilmente dopo una lunga esposizione sul lavoro a sostanze in quel tempo ancora da definire con precisione, a cui l’assicurata era allergica. L’affezione cutanea risultò purtroppo però a quel punto ormai in continua e irreversibile espansione. Prima interessò le mani (nell’incavo tra le dita, sul palmo e la parte laterale, oltre a forti dolori per aprirle e chiuderle, nelle fasi più acute della patologia), poi si estese ai piedi, in seguito agli avambracci, alla schiena, al petto e alle gambe. A partire da quest’ultimo peggioramento, era l’anno 2005, l’operaia fu dichiarata inabile al lavoro e beneficiò delle prestazioni previste dalla legge per un lunghissimo periodo, visto che la cura medica si dimostrò assai complessa. Venne riconosciuta l’origine professionale della patologia, dovuta al contatto con sostanze per lei dannose. Le condizioni della pelle erano divenute talmente precarie che nemmeno la lunghissima assenza dal lavoro, unita alle cure, permetteva di intraprendere la strada della guarigione. Dopo ulteriori tre anni, nell’estate del 2008, l’associata si rivolse finalmente all’OCST, ma solo dopo aver ricevuto una decisione dell’Istituto assicurativo, secondo cui sarebbe risultata estinta la relazione causale tra i disturbi lamentati e la dermatite allergica di origine professionale. In altre parole, a giudizio dell’assicurazione, la nostra associata, pur presentando gli stessi problemi dermatologici sopra descritti, non soffriva più a causa delle conseguenze di una malattia professionale, ma per una malattia preesistente, fino allora asintomatica, la cui naturale evoluzione, sempre secondo l’Istituto assicurativo, avrebbe portato inevitabilmente con gli anni l’assicurata allo stato attuale, anche se non fosse mai intervenuta l’esposizione professionale a determinate sostanze per lei nocive. All’improvviso, seppure confrontata con le suddette sofferenze, l’assicurata veniva quindi privata dell’indennità giornaliera perdita di salario, che sarebbe stata da richiedere, ai sensi della decisione, all’assicurazione malattia competente. Veniva inoltre interrotto il pagamento delle spese di cura. Giova sottolineare a questo punto che, come è noto, le prestazioni erogate dall’assicurazione malattia sono inferiori, rispetto a quelle previste dalla legge a carico dell’assicurazione contro gli infortuni e le malattie professionali. In particolare, al momento della ricezione della decisione, l’assicurata era inabile al lavoro in misura completa da circa tre anni e continuava a beneficiare di tutte le prestazioni legali previste, mentre, nel caso di malattia non di origine professionale, le indennità le sarebbero spettate per un periodo massimo di due anni: una bella differenza, evidente agli occhi di tutti. In qualità di rappresentanti legali, abbiamo proceduto immediatamente a impugnare la decisione di cui sopra e richiesto una perizia specialistica, contestando diversi aspetti, a nostro giudizio lacunosi, dell’istruttoria condotta dall’assicurazione. Ritenevamo inoltre che l’istituto assicurativo, prima di sospendere le prestazioni, avrebbe dovuto, conformemente a quanto prevede l’Ordinanza sulla prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali, almeno pronunciarsi sull’idoneità o meno dell’assicurata a Sindacato attualità 23 luglio 2009 il Lavoro cisa e ampiamente motivata. Nei mesi seguenti è intervenuto un ampio scambio di corrispondenza con l’assicurazione e sono stati presentati anche da parte nostra, com’è prassi, alcune puntuali e precise domande rivolte al perito, incaricato di verificare le condizioni di salute della nostra assistita, affinché, con le sue risposte, si facesse finalmente piena luce sulla patologia che aveva colpito la sfortunata operaia e sulle conseguenze fisiche da lei patite. svolgere l’attività lavorativa precedente, dimostratasi tanto pericolosa per le sue condizioni di salute. Al termine della nuova istruttoria, l’ente assicurativo ha annullato la propria decisione, rimettendo con effetto retroattivo la nostra associata al beneficio delle prestazioni assicurative, riconoscendo di conseguenza che la chiusura del caso precedentemente disposta fosse illegittima e prematura, oltre che ingiusta. L’assicurata si sentiva scaricata e abbandonata, con motivazioni pretestuose e poco chiare. La contestazione OCST nei confronti dell’ente assicurativo è stata quindi ferma, de- Al di là dell’ottimo risultato raggiunto a vantaggio dell’associata, ritengo importante sottolineare la complessità della materia e la necessità di interventi qualificati a tutela del Dalla legge federale sul diritto sulla parte generale del diritto delle assicurazioni sociali (LPGA) Art. 3 Malattia 1 È considerata malattia qualsiasi danno alla salute fisica, mentale o psichica che non sia la conseguenza di un infortunio e che richieda un esame o una cura medica oppure provochi un’incapacità al lavoro.7 2 Sono considerate infermità congenite le malattie presenti a nascita avvenuta. Art. 48 Infortunio È considerato infortunio qualsiasi influsso dannoso, improvviso e involontario, apportato al corpo umano da un fattore esterno straordinario che comprometta la salute fisica, mentale o psichica o provochi la morte. Dalla legge federale sull’assicurazione contro gli infortuni (LAinf) Art. 9 Malattie professionali 1 Sono malattie professionali quelle (art. 3 LPGA14) causate esclusivamente o prevalentemente da sostanze nocive o da determinati lavori nell’esercizio dell’attività professionale.15 Il Consiglio federale compila l’elenco di tali sostanze e lavori, come pure delle malattie provocate da quest’ultimi. 2 Sono considerate professionali anche altre malattie di cui è provato siano state causate esclusivamente o in modo affatto preponderante dall’esercizio dell’attività professionale. 3 Salvo diversa disposizione, la malattia pro- fessionale è assimilata all’infortunio professionale dalla sua insorgenza. Essa è considerata insorta quando l’interessato abbisogna per la prima volta di cura medica o è incapace di lavorare (art. 6 LPGA).16 Dall’Ordinanza sulla prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali (OPI) Capitolo 3: Esclusione di lavoratori in pericolo Art. 78 Decisione concernente l’idoneità di un lavoratore 1 L’INSAI può decidere di escludere da un lavoro pericoloso un lavoratore cui si applicano le prescrizioni sulla prevenzione nel settore della medicina del lavoro (inidoneità) o autorizzarlo ad eseguire tale lavoro a determinate condizioni (idoneità condizionale). Una copia della decisione è trasmessa al datore di lavoro. Se il lavoratore è in grado d’eseguire senza condizione alcuna il lavoro considerato (idoneità), l’INSAI ne informa il lavoratore e il datore di lavoro. 2 L’inidoneità può essere pronunciata soltanto se la salute del lavoratore è seriamente minacciata dalla prosecuzione dell’attività esercitata fino a quel momento. Essa può essere temporanea o permanente. La decisione deve richiamare l’attenzione del lavoratore sulle possibilità di essere consigliato e indennizzato (art. 82, 83 e 86).111 Art. 79 Obbligo d’annunciare Gli altri organi d’esecuzione, gli assicuratori e i datori di lavoro annunciano all’INSAI i lavoratori ai quali sembrano applicabili le prescrizioni concernenti l’esclusione anche se si tratta di lavoratori di 5 lavoratore in difficoltà. Questa rubrica ha anche lo scopo di informare il lettore sull’attività svolta dal sindacato in favore dei lavoratori, assumendo la tutela di numerosi associati, confrontati con una casistica di problemi molto ampia. Grazie ad un’assistenza adeguata, si contribuisce così ad evitare il verificarsi di situazioni ingiuste, favorendo nelle diverse fattispecie la corretta applicazione delle norme giuridiche. *Coordinatore Cantonale Assistenza Giuridica OCST un’azienda non assoggettata alle norme sulla prevenzione nel settore della medicina del lavoro. Art. 80 Effetti delle decisioni 1 La decisione, se accerta l’idoneità, è valida sino alla data o sino alla scadenza del termine stabiliti per una nuova visita di controllo (art. 73). La validità cessa però in anticipo se nel frattempo l’idoneità è messa in dubbio in seguito a sintomi di malattia o ad infortunio.114 In questo caso, il datore di lavoro deve informare l’INSAI. 2 Se la decisione accerta un’idoneità condizionale, il lavoratore deve rispettare le condizioni impostegli per proteggere la salute. 3 Se la decisione accerta un’inidoneità temporanea o permanente, il lavoratore non deve iniziare il lavoro pericoloso o deve attendere la scadenza del termine stabilito. 115 Se è già assegnato a un lavoro di siffatto genere, deve abbandonarlo nel termine stabilito dall’INSAI. 4 Il datore di lavoro è solidalmente responsabile dell’esecuzione della decisione. Art. 81116 Inosservanza di una decisione Se il lavoratore disattende una decisione concernente la sua idoneità e contrae o aggrava pertanto la corrispondente malattia professionale oppure se subisce un infortunio professionale a causa di un rischio inerente alla sua persona, le prestazioni pecuniarie gli sono ridotte o rifiutate giusta l’articolo 21 capoverso 1 LPGA. (Prosegue pagina successiva) 6 23 luglio 2009 il Lavoro (segue dalla pagina precedente) mensilmente e posticipatamente. Capitolo 4: Diritti del lavoratore Sezione 3: Indennità per cambiamento d’occupazione Art. 86 Diritto 1 Il lavoratore che è definitivamente o temporaneamente escluso da un lavoro o che è stato dichiarato soltanto condizionalmente idoneo a svolgerlo riceve dall’assicuratore un’indennità per cambiamento d’occupazione qualora:121 ta. a cagione della decisione, nonostante la consulenza individuale, l’erogazione di una indennità giornaliera di transizione e l’impegno che da lui può essere ragionevolmente preteso affinché compensi lo svantaggio economico sul mercato del lavoro, le sue possibilità di guadagno rimangano considerevolmente ridotte; tb. abbia esercitato, presso un datore di lavoro assoggettato all’assicurazione, l’attività pericolosa durante almeno 300 giorni nel corso dei due anni immediatamente precedenti l’emanazione della decisione o il cambiamento d’occupazione effettivamente avvenuto per motivi medici; tc. presenti all’assicuratore del datore di lavoro che l’occupava al momento in cui è stata presa la decisione una domanda corrispondente entro un periodo di due anni a contare dal momento in cui la decisione è cresciuta in giudicato oppure dal momento in cui si è estinto il diritto a un’indennità giornaliera di transizione. 2 Se durante il termine biennale previsto nel capoverso 1 lettera b il lavoratore è stato impedito di esercitare l’attività pericolosa durante più di un mese a cagione di malattia, di maternità, di infortunio, di servizio militare o di disoccupazione, il termine è prolungato di un periodo equivalente a quello dell’impedimento.123 Sezione 1: Consulenza personale Art. 82 Il lavoratore, che è durevolmente o temporaneamente escluso da un lavoro, può chiedere consiglio all’INSAI. Quest’ultimo deve informarlo esaustivamente sulla portata pratica dell’esclusione e indicargli gli organismi cui può rivolgersi per cercarsi un impiego adeguato. Art. 82a117 Emolumenti La regolamentazione conformemente all’articolo 72a dell’ordinanza del 20 dicembre 1982 118 sull’assicurazione contro gli infortuni si applica per analogia. Sezione 2: Indennità giornaliera di transizione Art. 83 Diritto Il lavoratore, che è escluso durevolmente o temporaneamente da un lavoro, riceve un’indennità giornaliera se l’esclusione gli cagiona, a breve termine, gravi difficoltà economiche, segnatamente dovendo abbandonare l’impiego e non avendo più diritto al salario. Art. 84 Importo e durata 1 L’indennità giornaliera di transizione corrisponde all’intera indennità giornaliera prevista all’articolo 17 capoverso 1 della legge. 2 Essa è versata durante quattro mesi al massimo. Art. 85 Pagamento 1 L’indennità giornaliera di transizione è pagata CORSI DI FORMAZIONE Via S. Balestra 19 6901 Lugano Tel 091 921 15 51 Fax 091 923 53 65 [email protected] www.cfp-ocst.ch INFORMATICA ECDL Start, da settembre 2009, minimo 10 partecipanti, ma-gio, 18.00-21.00, 78 ore. Costo: fr. 792.- soci, fr. 1'377.- non soci. Word Base, da metà agosto, minimo 10 partecipanti, ma-gio, 9.00-12.00, 30 ore. Costo: fr. 350.- soci, fr. 550.- non soci. Word Avanzato, da metà agosto, minimo 10 partecipanti, ma-gio, 13.30-16.30, 30 ore. Costo: fr. 350.- soci, fr. 550.- non soci. Excel Base, da metà agosto, minimo 10 partecipanti, lu-mer, 13.30-16.30, 30 ore. Costo: fr. 350.- soci, fr. 550.- non soci. LINGUE Inglese A1 (2° modulo) dal 18 settembre, minimo 10 partecipanti, giovedì 19.00 - 22.00, 30 ore. Costo: fr. 300.- soci, fr. 400.non soci. Tedesco A1 (1° modulo) da fine luglio a fine agosto, minimo 10 partecipanti, due pomeriggi a settimana, 14-16,30, 30 ore. Costo: fr. 300.- soci, fr. 400.- non soci. Inglese B2 preparazione al FCE (First Certificate English) data da definire, minimo 5 partecipanti, due sere la settimana, 19.00 - 22.00, 60 ore. Costo: fr. 550.- soci, fr. 750.non soci. Tedesco B1 preparazione al ZD (Zertifikat Deutsch), data da definire, minimo 10 partecipanti, due sere la settimana, 19.00 -22.00, 60 ore. Costo: fr. 550.- soci, fr. 750.- non soci. Italiano corsi intensivi di lingue, dal 7 settembre, minimo 10 partecipanti, tutti i giorni, 9.00 - 13.00, 80 ore. Costo fr. 1.000. Tedesco (4.a media) dal 10 al 22 agosto, minimo 5 partecipanti, tutti i giorni, 9.00-12.00, 30 ore. Costo: fr. 360.- soci, fr. 450.- non soci. Linguestate 2009 (inglese e tedesco), t dal 3 agosto al 14 agosto t dal 17 agosto al 31 agosto, minimo 5 partecipanti, tutte le mattine o tutti i pomeriggi, 9.00-12.00 o 13.30-16.30, 30 ore. Costo: fr. 360.- soci, fr. 450.- non soci. CONTABILITÀ Contabilità base, dal 14 settembre, minimo 10 partecipanti, lu-mer, 19.00-22.00, 30 ore. Costo: fr. 300.- soci, fr. 500.- non soci. Contabilità avanzato, da settembre, minimo 10 partecipanti, ma -gio, 19.00 - 22.00, 30 ore. Costo: fr. 300.- soci, fr. 500.- non soci. 3 Il lavoratore, se non ha esercitato l’attività pericolosa durante il periodo di 300 giorni previsto nel capoverso 1 lettera b unicamente poiché il genere di tale lavoro lo escludeva praticamente, ha nondimeno diritto all’indennità per cambiamento d’occupazione se ha esercitato regolarmente questa attività.124 Art. 87 Importo e durata 1 L’indennità per cambiamento d’occupazione ammonta all’80 per cento della perdita di salario subita dal lavoratore sul mercato del lavoro a cagione dell’esclusione temporanea o permanente dal lavoro pericoloso o della decisione di idoneità condizionale. È considerato salario il guadagno assicurato giusta l’articolo 15 della legge. 2 Se il beneficiario di un’indennità per cambiamento d’occupazione riceve successivamente indennità giornaliere oppure una rendita per i postumi di un infortunio o di una malattia professionali connessi con l’attività costituente oggetto della decisione, l’indennità per cambiamento d’occupazione può essere computata, integralmente o parzialmente, in tali prestazioni. 3 L’indennità per cambiamento d’occupazione è pagata durante quattro anni al massimo. Art. 88126 Versamento L’indennità per cambiamento d’occupazione è versata ogni mese in anticipo. (V. articolo: Il caso «Le malattie di origine professionale» di Giuliano Butti) Contabilità Banana, inizio da definire, minimo 10 partecipanti, ma - gio, 19.00 - 22.00, 30 ore. Costo: fr. 350.- soci, fr. 550.- non soci. Contabilità: corso di preparazione al diploma cantonale, dal 9 novembre, minimo 10 partecipanti, lunedì o mercoledì, 18.30 21.00, 60 ore. Costo: fr. 750.- soci, fr. 950.non soci. EDILIZIA AutoCAD base, dal 14 settembre, minimo 10 partecipanti, lu-mer, 18.00 - 20.30, 30 ore. Costo: fr. 400.- soci, fr. 600.- non soci. AutoCAD 3D, dal 14 settembre, minimo 10 partecipanti, lu-mer, 18.00 - 20.30, 30 ore. Costo: fr. 400.- soci, fr. 600.- non soci. ALTRI CORSI Corso di segretariato 5.a edizione, da settembre, minimo 10 partecipanti, venerdì 9.00 - 12.00 e 14.00-17.00, 130 ore. Costo: fr. 1’300.- soci, fr. 1’700.- non soci. Corso custode d'immobili, modulo installazioni elettriche, dal 9 settembre. ma-gio + sabato mattina, 19.10-22.00 e 09.00-12.00, 36 ore. Costo: fr. 565. Corso Custode d'immobili APF 3.a edizione, da novembre. Minimo 10 partecipanti, lu-mer sera + sabato mattina, 19.10-22.00 e 09.00-12.00, 398 ore. Costo: fr. 5.612.-- (4 rate semestrali). Attualità parità salariale 23 luglio 2009 il Lavoro 7 Salari al femminile: ancora molta strada da fare Verso la parità salariale: fatti e tendenze Sebbene il diritto a un salario uguale per un lavoro di ugual valore sia ancorato nella Costituzione federale dal 14 giugno 1981, la parità salariale tra donna e uomo in Svizzera è ancora lontana dall’essere raggiunta. Un opuscolo, realizzato dall’Ufficio federale per l’uguaglianza fra donna e uomo (UFU) e dall’Ufficio federale di statistica (UST), presenta in sintesi la situazione attuale, i progressi ottenuti e le discriminazioni salariali ancora esistenti. L’ opuscolo dal titolo «Verso la parità salariale tra donna e uomo!», edito dall’Ufficio federale per l’uguaglianza fra donna e uomo (UFU) e dall’Ufficio federale di statistica (UST), offre una panoramica, breve ma eloquente, sulle discriminazioni salariali dovute al sesso osservate in Svizzera. L’opuscolo si basa su uno studio realizzato a partire dalle rilevazioni svizzere della struttura dei salari dal 1998 al 2006. La buona notizia è che per i salari bassi la situazione è in generale migliorata. Il numero di persone costrette a vivere con salari netti inferiori a 3000 franchi è decisamente diminuito. Nel contempo anche le differenze salariali di natura discriminatoria si sono attenuate. Nonostante ciò, sebbene il diritto a un salario uguale per un lavoro di ugual valore sia ancorato nella Costituzione federale dal 14 giugno 1981, la discriminazione salariale rimane una realtà, e il divario tra i salari particolarmente Le informazioni complete si trovano nei seguenti documenti: Verso la parità salariale tra donna e uomo! Fatti e tendenze. Informazioni per datrici e datori di lavoro e per lavoratrici e lavoratori. Ufficio federale per l’uguaglianza fra donna e uomo (UFU), Ufficio federale di statistica (UST). Maggio 2009 Link: www.ebg.admin.ch/dokumentation/00012/00194/00205/index.html?lang=it Vergleichende Analyse der Löhne von Frauen und Männern anhand der Lohnstrukturerhebungen 1998 bis 2006 Untersuchung im Rahmen der Evaluation der Wirksamkeit des Gleichstellungsgesetzes evidente. Nel 2006, nell’economia privata le donne guadagnavano in media il 24 per cento (1747 franchi) in meno rispetto agli uomini. Il 60 per cento di questa differenza è imputabile alle qualificazioni personali o ad altri fattori legati al posto di lavoro e all’azienda. Il restante 40 per cento non è giustificabile e ha pertanto un carattere discriminatorio. A causa del loro sesso, le donne guadagnano in media 700 franchi in meno degli uomini. Il salario delle donne sposate è mediamente del 31 per cento inferiore a quello dei loro colleghi sposati. Questa circostanza è riconducibile anche al fatto che i posti che esse occupano al rientro nella vita lavorativa o quelli a tempo parziale hanno retribuzioni più basse. Verso la parità salariale: fatti e tendenze Il fenomeno conosciuto come «soffitto di vetro» continua ad esistere: anche le donne che occupano posizioni superiori sono colpite dalla discriminazione salariale, in modo particolare nel settore dei servizi. È in questa categoria che si osserva non solo la differenza salariale più marcata (31%), ma anche la parte più importante di fattori inspiegabili e pertanto discriminatori. Ciò può essere dovuto, per esempio, a criteri di promozione differenti e non esplicitamente dichiarati per donne e uomini. Nel 2006, gli uomini hanno ricevuto mediamente 732 franchi in più delle donne sotto forma di pagamenti straordinari. Oltretutto, l'aumento della parte delle componenti salariali legate ai risultati contribuisce all’incremento del divario salariale registrato nelle fasce salariali più alte. Büro für arbeits- und sozialpolitische Studien BASS AG, Università di Berna Ed.: Ufficio federale per l’uguaglianza fra donna e uomo (UFU), Ufficio federale di statistica (UST) Maggio 2008 DIPARTIMENTO FEDERALE DELL’INTERNO (DFI) Link: www.ebg.admin.ch/themen/00008/00072/ index.html?lang=de Contatto: Alberto Meyer, Addetto alle pubbliche relazioni Tel.: 031 322 68 42 [email protected] La rilevazione svizzera della struttura dei salari Panorama salariale 2006 Ufficio federale di statistica, 2008 Pubblicazione con CD-Rom quadrilingue, disponibile in francese e tedesco Link per la versione francese www.bfs.admin.ch/bfs/portal/fr/index/themen/03/22/publ. html?publicationID=3187 Link per la versione tedesca http://www.bfs.admin. ch/bfs/portal/de/index/themen/03/22/publ. html?publicationID=3185 Ufficio federale per l’uguaglianza fra donna e uomo (UFU) Ufficio federale di statistica (UST) Contatto: Didier Froidevaux, Caposezione Salari e condizioni di lavoro Tel.: 032 713 67 56 [email protected] www.ebg.admin.ch/dokumentation/ 00068/00311/00334/index.html?lang=it www.statistica.admin.ch > Temi > Lavoro e reddito 8 Attualità giovani e formazione 23 luglio 2009 il Lavoro FFS: formazione Nel 2010 le FFS formeranno 180 nuovi macchinisti Nel 2010 le FFS prevedono di istituire 15 classi per la formazione di nuovi macchinisti, ripartite in diverse sedi a livello svizzero. Inoltre formeranno nuovi accompagnatori dei treni per complessivi 125 posti di lavoro supplementari. Nell'ambito della Polizia ferroviaria, già oggi 25 aspiranti svolgono la formazione. L e FFS creano nuovi posti di lavoro tra il personale di locomotiva, dei treni e della polizia ferroviaria. Solo per il personale di locomotiva, nel 2010 l'azienda prevede di istituire 15 classi per complessivi 180 aspiranti macchinisti. L'istruzione, curata dall'associazione per la formazione «login», si articolerà in dodici settimane di teoria alle quali farà seguito l'approfondimento pratico della durata fra i sette e i nove mesi. I primi corsi cominceranno nel mese di marzo 2010. Chi desidera accedere alla formazione di macchinista (uomo e donna) deve soddisfare i seguiti requisiti: aver concluso un tirocinio professionale di tre anni o aver ottenuto una maturità federale, disporre di buone conoscenze orali di almeno un'altra lingua nazionale, godere di buona salute. L'età minima per iniziare la formazione è 20 anni. Le FFS creano anche 125 nuovi posti di lavoro fra il personale dei treni. Questa soluzione dovrebbe permettere di far circolare tutti i treni a lunga percorrenza accompagnati da due agenti a partire dal 2014. Il reclutamento è in corso. La formazione di accompagnatore e accompagnatrice del treno dura un anno. Anche per accedere a questa professione i candidati devono aver concluso un tirocinio professionale, disporre di buone conoscenze linguistiche, godere di buona salute. INFO Login: associazione per la formazione nel mondo dei trasporti. Per oltre 50 ditte associate concepisce e realizza programmi di formazione continua e di perfezionamento professionale orientati alle esigenze del mercato e all’insegna di una qualità duratura. Per ulteriori informazioni consultare il sito www.login.org/it. Le FFS creano altri posti di lavoro in seno alla Polizia ferroviaria: 25 aspiranti seguono già attualmente la formazione. Dopo aver superato con successo l'esame finale potranno rinforzare il corpo della Polfer. Programma aggiuntivo per i giovani che hanno concluso il tirocinio FFS Alla luce della difficile situazione sul mercato del lavoro, dal 2009 ai giovani che porteranno a termine il tirocinio presso l'associazione per la formazione «login» le FFS offriranno quasi 100 posti di stage della durata tra i sei e i dodici mesi. Questa soluzione permetterà di dare loro una prospettiva professionale e l'opportunità di candidarsi ai posti che si libereranno in quel periodo. Allo stesso tempo, tenendo conto dell'evoluzione demografica, le FFS potranno acquisire nuove leve e tenerle nell'azienda. L'offerta di accesso per un avvio efficace della vita professionale è una componente della politica attiva delle FFS a favore degli apprendisti. Oggi l'azienda offre circa 1'300 posti di apprendistato. Attualità formazione 23 luglio 2009 il Lavoro 9 Installazioni elettriche Premiati i neo diplomati P resso il Centro di formazione professionale SSIC a Gordola, l’AIET e la Commissione professionale paritetica nel ramo delle installazioni elettriche ticinesi hanno proceduto venerdì 10 luglio 2009 alla tradizionale proclamazione dei risultati degli esami di fine tirocinio nelle tre professioni del ramo delle installazioni elettriche, alla presenza dei rappresentanti della Divisione della formazione professionale, dei docenti SPAI e AIET, dei membri di Comitato AIET e della Commissione paritetica cantonale, nonché tutti i giovani neo-diplomati con genitori e amici. Oltre alla consegna d’un omaggio a tutti gli 87 neo-diplomati, il Presidente dell’AIET Gianni Albertoni, e il Segretario della CPC Dario Tettamanti, hanno distribuito un premio ai migliori diplomati nelle tre professioni, come pure 1 medaglia d’argento (media finale 5,3 – 5,4) e 8 medaglie di bronzo (media finale 5,0 – 5,2). Telematici: 4 neo-diplomati Besnik Berisha, Paradiso; Simone Croci Maspoli, Magliaso; Edison Bajrami, Bellinzona; Giuseppe Colonna, Lamone. Montatori elettricisti: 67 neo-diplomati Celik Volkan, di Lugano – media 5.4, medaglia d’argento (Ercolani e Campana SA, Pregassona) 6 medaglie di bronzo: Patrick Valsangiacomo, di Caneggio – media 5.2 (Ortelli sagl, Caneggio), Marveggio Paolo di Ambrì – media 5.1 (Riva Maurizio, Piotta), Pesciallo Jonas di Lavorgo – media 5.1 (Elettronord SA, Faido), Martino Esterino di Cugliate Fabiasco (I) – media 5.1 (Alpiq Intec Ticino SA, Savosa), Ferrari Fidel Mattia – media 5.0 (Salmina e Ferrari SA, Malvaglia), Mancassola Dino di San Bartolomeo (I) – media 5.0 (Bertini e Togni SA, Lugano). Dario Tettamanti, Segretario della Commissione professionale paritetica nel ramo delle installazioni elettriche ticinesi, Gianni Albertoni, Presidente AIET e Silvia Gada, Capo ufficio della divisione formazione professionale, durante la cerimonia di consegna dei diplomi. Altri promossi: Ambrosini Danny, Giornico; Arreghini Fabio, Germignana (I); Sime Atanasov, Locarno; Balmelli Andrea, Caslano; Bellinato Tiziano, Locarno; Belmonte Joel, Caslano; Belotti Loris, Giornico; Bernasconi Davide, Grono; Cardoso Ivan, Prosito; Cavadini Athos, Morbio Inf.; Colombini Maurizio, Giubiasco; Capossela Stefano; Cordella Stefano, Gentilino; Costanzo Luca, S.Pietro di Stabio; Curato Davide, Coldrerio; De Franceschi Joao, Losone; Del Bello Marco, Tenero; Di Stefano Luca, Stabio; Donegana Gabriele, Puria Valsolda (I); Fasani Michael, Soazza; Giovanoli Luca, Caslano; Govoni Alessandro, Faloppo (I); Hermsdorf Patrick, Cavigliano; Kastrati Perparim, Roveredo; Maccarinelli Nadir, Maggia; Marenghi Reto, Vira Gambarogno; Mares Giancarlo, Biasca; Maresca Alessandro, Pazzallo; Marazzo Giu- seppe, Losone; Marti Daniele, Bodio; Martino Johnny, Riazzino; Mazza Simone, San Nazzaro (I); Mazzoletti Andrea, Pura; Mazzolini Teo, Carona; Nardi Gabriele, Chiasso; Orefice Riccardo, S.Pietro di Stabio; Ortelli Simone, Loveno di Menaggio (I); Ozmen Manuele, Pregassona; Paglialonga Ivano, Gordola; Paglialonga Luca, Gordola; Papa Michael, Purasca; Perez Stefano, Grancia; Radovanovic Simone, Minusio; Rendina Gioele, Lugano; Troque Carlos Andres Ricci, S.Antonino; Rodigari Alberto, Novaggio; Rodrigues Xavier, Biasca; Rullo Paolo Andrea, Locarno; Scacchi Massimiliano, Novaggio; Sirica Fabrizio, Locarno; Solcà Mattia, Coldrerio; Reis Sousa Joao Daniel, Cresciano; Spini Luca, Rodi-Fiesso; Stachniak Andrea, Gordola; Stefanelli Marco, San Nazzaro (I); Toscano Giuseppe, Lugano; Treccani Angelo, Lugano; Xavier Alain, S.Antonino; Zambelli Mirko, Pura; Zanotta Gregory, Pellio Intelvi (I). Elettricisti di montaggio: 16 neo-diplomati 2 medaglie di bronzo: Locatelli Marco di Re Fr. Meis (VB) – media 5.0 (Mondini Elettro Gilà, Tegna), Tirotta Francesco di Pregassona – media 4.9 (Alpiq SA, Savosa). Altri promossi: Berisha Suad, Tenero; Di Gironimo Daniel, Muralto; Djordjevic Aleksander, Sigirino; Fazzari Antonio, Cugliate (I); Fiore Andrea, Tronzano (I); Garibovic Haris, Viganello; Gasparini Michele, Viganello; Leoni Denis, Pigra (I); Mavraj Kushtrim, Pallini Federico, Sala Comacina (I); Panduri Andrea, Massagno; Sepielli Luca, Torricella; Tipura Matteo, Locarno; Vitali Alex, Bene Lario (I). Complimenti a tutti e auguri per un futuro professionale ricco di soddisfazioni. Inserzione APA – Associazione Promovimento Abitazioni 6901 Lugano Affittasi a Bodio Affittansi a Camorino Appartamento 2 locali: Fr. 600.-- + spese 150 Appartamento 3.5 locali con sussidio normale senza sussidio Acconto spese Fr. 1’060.-Fr. 1’230.-Fr. 230.-- Per visite sul posto: Tel. 079 6663757 (Marincic) Appartamento 4.5 locali con sussidio normale senza sussidio Acconto spese Fr. 1’260.-Fr. 1’400.-Fr. 260.-- Per informazioni: Tel. 091 921 15 51 (Sigg. Sartori / Libotte) Per visite sul posto Tel. 091 8574653 (Abaterusso) Per informazioni: Tel. 091 921 15 51 (Sigg. Sartori / Libotte) 10 Attualità sicurezza e salute 23 luglio 2009 il Lavoro Estate: fare il bagno sicuri In acqua senz'alcol! Le giornate calde attirano migliaia di persone sulle rive dei laghi e dei fiumi. Non appena entra in gioco l'alcol, però, aumenta il rischio di incidenti nell'acqua. L'Istituto svizzero di prevenzione dell'alcolismo e altre tossicomanie (ISPA) ricorda la regola aurea quando si praticano attività acquatiche: niente alcol! L e temperature estive invitano a tuffarsi nell'acqua fresca. Oltre al refrigerio, però, nell'acqua sono in agguato parecchi pericoli, soprattutto quando si sopravvalutano le proprie forze. Secondo l'upi, l'Ufficio prevenzione infortuni, la maggioranza dei casi di annegamento avvengono nuotando o bagnandosi, soprattutto nelle acque pericolose dei fiumi: stando alla statistica della SSS, la Società svizzera di salvataggio, l'anno scorso nel nostro paese sono annegate 27 persone, 16 delle quali in un fiume. A ciò si aggiungono le migliaia di infortuni che si verificano esercitando un'attività sportiva nell'acqua. È comunque assodato che l'alcol aumenta il rischio di incidenti nell'acqua. Dopo aver consumato alcolici, qualsiasi corso o specchio d'acqua risulta più pericoloso, in particolare i fiumi, che mettono a dura prova anche i nuotatori sobri: spesso si tende a trascurare la corrente, le basse temperature dell'acqua, le onde o i vortici, nonché le rive impervie, che rendono difficile uscire dal fiume. Per nuotare nella corrente di un fiume è indispensabile disporre di tutte le proprie capacità di reazione e di tutte le proprie forze. Valutare i rischi Le cause di un incidente possono essere molteplici: spesso si sopravvalutano le proprie forze, sottovalutando invece quelle dell'acqua. L'alcol aumenta la tendenza a correre rischi e limita la concentrazione. Un tasso di alcolemia troppo elevato compromette le capacità visive, i movimenti automatici e l'equilibrio. Chi entra in acqua in preda ai fumi dell'alcol spesso dimentica di usare la necessaria cautela. I nuotatori che hanno consumato alcolici, inoltre, rischiano di vomitare in acqua, correndo quindi il pericolo di affogare senza poter chiamare aiuto. Quando si pratica un'attività acquatica, una delle regole d'oro è appunto quella di evitare l'alcol. Lo stesso vale anche per altre attività che si svolgono nell'acqua o in prossimità. Un'altra regola ferrea consiste nel non tuffarsi mai in acqua quando si è eccessivamente accaldati, perché il corpo necessita di un periodo di adattamento. INFO: L'ISPA in breve L'attività dell'Istituto svizzero di prevenzione dell'alcolismo e altre tossicomanie (ISPA) è imperniata sulla protezione della salute. Si intende prevenire o diminuire i problemi causati dal consumo di alcol e di altre sostanze psicoattive. L'Istituto studia e realizza progetti di prevenzione, si impegna nella politica sanitaria e nella ricerca psico-sociale. Si tratta di un'organizzazione di pubblica utilità privata e apartitica Censimento upi 2009 In Ticino cinture di sicurezza in netto aumento Il censimento upi 2009 non evidenzia variazioni percentuali significative rispetto all'anno scorso. Sul piano nazionale, l'87 percento dei conducenti (2008: 88%) e l'88 percento dei passeggeri anteriori (2008: 89%) allaccia la cintura. L'unico risultato degno di nota rispetto al 2008 è l'aumento tangibile dell'uso della cintura in Ticino. Da rilevare infine la percentuale d'uso sui sedili posteriori, passata dal 65 al 68 percento. L' ultima rilevazione rappresentativa dell'upi – Ufficio prevenzione infortuni – sulla quota d'uso della cintura di sicurezza evidenzia un quadro differenziato a seconda delle regioni. Particolarmente degno di nota è l'aumento della percentuale tra i conducenti e i passeggeri anteriori in Ticino, passata rispettivamente all'83 percento (2008: 76%) e all'84 percento (2008: 79%). Con questo risultato il cantone raggiunge per la prima volta il livello della Svizzera romanda, dove l'82 percento dei conducenti (2008: 82%) e l'84 percento dei passeggeri anteriori (2008: 86%) allaccia la cintura. Sia in Svizzera francese che in Svizzera tedesca le percentuali sono rimaste sostanzialmente invariate rispetto all'anno precedente: l'89 percento dei conducenti e dei passeggeri anteriori (2008: 90%) rispetta l'obbligo di allacciare le cinture di sicurezza. Da segnalare l'incremento rispetto al 2008 registrato su scala nazionale per i passeggeri posteriori. Se si considera tuttavia che la cintura è obbligatoria anche sui sedili posteriori, la quota d'uso del 68 percento (2008: 65%) è tuttora insoddisfacente. I due obiettivi perseguiti nell'ultimo anno della campagna «Allacciati alla vita» erano l'aumento della percentuale d'uso sui sedili posteriori e il maggiore utilizzo della cintura di sicurezza nelle regioni latine. L'obbligo della cintura sui sedili posteriori ha Inserzione serie motivazioni: il passeggero seduto dietro senza cintura mette in pericolo se stesso, ma anche chi sta seduto davanti in caso di frenata brusca. La campagna «Allacciati alla vita», lanciata dall'upi, il centro svizzero di competenza per la prevenzione degli infortuni, dal TCS e dal Consiglio della sicurezza stradale si concluderà quest'anno. Se allacciare la cintura divenisse un gesto automatico per tutti i passeggeri, in Svizzera si potrebbero salvare ogni anno 40 vite umane ed evitare 150 feriti gravi. Attualità 1° agosto 23 luglio 2009 il Lavoro 11 1° agosto a Berna Festa nazionale: porte aperte a Palazzo federale Quest'anno la tradizionale giornata delle porte aperte a Palazzo federale si svolge in circostanze del tutto particolari: lo stesso fine settimana la città di Berna inaugura la nuova veste della Piazza federale. Il sabato vi saranno diverse attrazioni e un grande concerto rock. Domenica mattina si svolgerà l'inaugurazione ufficiale, mentre il pomeriggio suonerà l'orchestra sinfonica di Berna. Winterschüler Wetzikon» di Wetzikon (ZH) e seguito da quelle dei Glarner Dixielandband «Zigerhorns». La giornata si concluderà con informazioni sul Parlamento e sul Palazzo federale e con la presentazione di alcuni giochi di prestigio. Saranno inoltre esposti i disegni realizzati dai bambini nell'ambito del concorso «Disegna il Palazzo federale dei tuoi sogni il 1° agosto». Per questa occasione la caffetteria di Palazzo federale resterà aperta. I l 31 luglio e il 1° agosto Palazzo federale aprirà le porte. Il sabato dalle 10 alle 18 si potrà visitare liberamente le sale del Consiglio nazionale e del Consiglio degli Stati, come pure l'Atrio della cupola e la Sala dei passi perduti. Il 1° agosto il Palazzo sarà aperto dalle 08.30 fino alle 16. Il giorno della festa nazionale alle ore 13 è prevista una discussione con il pre- INFO: sidente del Consiglio nazionale Max Binder e con il presidente del Consiglio degli Stati Fritz Schiesser. L'incontro sarà preceduto dalle note dell'orchestra di fiati «Bläser ehemaliger Relazioni pubbliche CH- 3003 Berna T 031 322 87 90 F 031 322 53 74 www.parlament.ch [email protected] Storia della Svizzera: alcune date 1291: sul Grütli agli inizi di agosto, Uri, Svitto e Untervaldo rinnovano l’alleanza per la difesa delle loro proprietà e dei loro diritti da aggressori esterni. Nei secoli seguenti altre regioni urbane si aggiungono alla «confederazione». Per oltre 200 anni i Confederati difendono la lega da diversi nemici, aquisendo sempre più potere, fino al 1499. Dopo la guerra di Svevia, ottengono l’indipendenza dal Sacro Romano Impero. Nel 1798 l’esercito francese al comando di Napoleone Bonaparte conquista la Svizzera. Al posto della vecchia Confederazione subentra la Repubblica elvetica, dotata di una costituzione centrale unitaria di stampo francese. Nel 1815 si attua una «restaurazione» della Confederazione in seguito alla sconfitta della Francia nella guerra contro le potenze monarchiche d’Europa: predomina la classe aristocratica nei Cantoni, che si riuniscono in un’alleanza non più vincolante come prima del 1798. Le tensioni tra i Cantoni protestanti liberali e i Cantoni cattolici porteranno alla guerra del Sonderbund nel 1847: dopo una breve campagna delle truppe confederate, i Cantoni cattolici dovranno capitolare. Sarà la fine dell’alleanza separatista cui avevano dato vita. 1848: si fonda il moderno Stato federale che, attraverso la costituzione, centralizza e uniforma diversi settori quali l'esercito, la dogana, la posta e zecca. 1848: si introduce il diritto di voto, unicamente maschile. 1874: si introduce il diritto di referendum con la revisione della Costituzione federale e nel 1891 si istituisce l’iniziativa popolare. Alla fine del XIX secolo diversi movimenti politici si fondano in partiti: nel 1888 il partito socialdemocratico, nel 1894 quello liberale e quello cattolicoconservatore, oggi noto come PPD. 1914 -1918, Prima guerra mondiale: la Svizzera è risparmiata ma gran parte della popolazione risente della grave crisi prodotta dal conflitto arrivando allo sciopero generale nel 1918. 1918: per la prima volta il Consiglio nazionale è eletto secondo il sistema proporzionale. In questo modo anche la classe operaia viene rappresentata. 1920: la Svizzera aderisce alla Società delle Nazioni, fondata nel 1919, a condizione di poter mantenere la neutralità e non dover partecipare ad azioni militari. 1929: la crisi dell’economia mondiale è la causa di una grave disoccupazione producendo, nel 1936, la svalutazione del franco svizzero. 1937: per il mantenimento della pace sociale, si attua l’accordo dell’industria metalmeccanica. 1938 il retoromancio è riconosciuto quale quarta lingua nazionale. 1947: si introduce l’assicurazione vecchiaia e superstiti, AVS. 1948: viene fondata l’Organizzazione delle Nazioni Unite e la Svizzera decide di non aderirvi, per salvaguardare la propria neutralità. 1959: viene eletto un secondo socialista al Governo. Per la prima volta la composizione del Consiglio federale corrisponde in modo approssimato alla forza elettorale dei partiti. Si adotta la «formula magica» per rappresentare equamente i principali movimenti politici nello Stato federale. Nel 1971 Popolo e Cantoni approvano il diritto di voto per le donne a livello federale. In alcuni Cantoni le donne godevano da tempo degli stessi diritti politici degli uomini. Nel 1978, nasce per secessione da Berna il 26° membro della Confederazione elvetica: il Cantone del Giura. Nel 1984, con l’elezione della liberale Elisabeth Kopp a consigliera federale, si ha per la prima volta nella storia svizzera una donna al Governo. Nel 1992 gli Svizzeri rifiutano di aderire allo Spazio economico europeo. Nel 1999 Popolo e Cantoni accettano la revisione totale della Costituzione federale che entrerà in vigore nel 2000. Impegnata da decenni in svariate organizzazioni, nel 2002 la Svizzera entra a far parte dell’ONU quale membro a pieno diritto, conseguentemente all’approvazione della relativa iniziativa popolare. Nel 2002 entrano in vigore gli Accordi bilaterali con l’Unione europea. Per la prima volta, dopo il 1854 e il 1872, nel dicembre 2003 un membro in carica del Governo non viene rieletto: Ruth Metzler, consigliera federale del partito PPD, dovrà cedere il posto al rappresentante UDC. Nel 2007, durante la sessione invernale, l’Assemblea federale plenaria preferirà a Christoph Blocher la collega di partito Eveline Widmer-Schlumpf. Nel 2008 la neoeletta consigliera federale Widmer-Schlumpf, sarà esclusa dal suo partito. Conseguentemente sceglierà di aderire al nuovo Partito borghese democratico. Con questo episodio, per la prima volta nella storia della Confederazione, un piccolo gruppo politico entra a far parte del Governo federale. altre info: http://www.swissworld.org/it/storia 12 Sindacato colonie 23 luglio 2009 il Lavoro Casa Sant'Angelo Sonogno Meravigliose vacanze in Valle Verzasca MAURIZIA MERLO A Sonogno, caratteristico paesino della Valle Verzasca da quasi quarant'anni la Casa Sant'Angelo, una delle colonie più grandi del Cantone, accoglie ragazzi e ragazze dai 6 ai 12 anni per periodi di vacanza veramente speciali. La struttura, completamente rinnovata, mette a disposizione una sala polivalente di 200 posti, una moderna cucina, camere a 6 letti e camere doppie e locali infermeria. È ubicata nel piccolo borgo di Sonogno (992 m s.l.m.) l'ultimo paese della Valle Verzasca, nel punto di ricongiungimento dei torrenti provenienti dalla Val Redòrta e dalla Val Vogornesso. Il primo turno ha avuto luogo dal 4 al 18 luglio e ha registrato il tutto esaurito. Ben 87 ragazzi hanno potuto trascorrere delle piacevoli giornate all'insegna del divertimento, del gioco, dell'amicizia, in un clima gioioso e attorniati da una natura incontaminata e da un'aria salubre. Tutto si è svolto nel migliore dei modi, sotto Ognuno al suo posto di lavoro ha dato veramente il massimo. La cucina, con a capo un giovanissimo chef, Alessandro Denaro, ha assolto egregiamente al servizio pasti, riscontrando il gradimento di tutti gli ospiti, il personale ausiliario, addetto alla mensa e alle pulizie ha ricevuto i complimenti da parte di tutti. La signora Pia Balemi, custode e addetta alla lavanderia è ormai un punto di riferimento insostituibile. L'infermiere, Pietro Matasci, per fortuna dei ragazzi, si è occupato di medicazioni di routine. Per rendere il più interessante possibile il soggiorno dei ragazzi la direttrice didattica Cinzia Frei e la sua vice Paola Delcò, due giovani ragazze molto ben preparate e formate, coadiuvate da 12 monitori e 3 aiuto monitore (veramente bravi) hanno pensato La direttrice didattica Cinzia Frei, la responsabile della colonia Paola a un filo conduttore che potesse Mauri, e la vice direttrice didattica Paola Delcò con la mascotte Tina. essere il tema di tutte le attività didattiche da svolgere in questo turno. la guida del coordinatore didattico FerdinanLa scelta è caduta su un argomento molto do Garzoni e l'occhio vigile della responsabile affascinate per i ragazzi, che piace sia ai più della colonia Paola Mauri. piccoli che ai grandi, il Medioevo. Sono state formate quattro squadre, Cavalieri, Draghi, Maghi e Fantasmi e le varie attività e i giochi correlati al tema permettono di totalizzare i punti che decreteranno la squadra vincitrice di questo turno. La vacanza in colonia permette ai ragazzi di rafforzare la loro autonomia e insegna a lavorare e collaborare insieme. Nei giochi di squadra si impara a superare piccoli individualismi e ad unire le forze per raggiungere un obiettivo comune. Si dà ampio spazio alla manualità e alla creatività. La vita di colonia segue uno schema prestabilito, con orari e attività da svolgere come da programma, del resto si tratta di una vacanza organizzata, ma non dobbiamo immaginare una vita da caserma, ci sono delle regole, ma ci sono anche numerose possibilità di scegliere le attività in base a predisposizioni e gusti personali. Oltre alle attività obbligatorie, ci si può iscrivere a scelta a diversi atelier, secondo le inclinazioni di ciascuno. I genitori potranno vedere l'abilità e la fantasia dei propri figli nelle T-shirt che ognuno ha decorato e personalizzato a piacere e che ha portato a casa come ricordo di questa colonia 2009. In una colonia montana non possono mancare le gite e le passeggiate per godere appieno di questo verde. In mezzo alla natura anche i giochi consueti acquisiscono un fascino speciale. Anche le visite al Museo della Lana e al Sindacato colonie 23 luglio 2009 il Lavoro 13 Ma non sono solo i giochi, l'ottima cucina, l'ambiente piacevole e allegro che fanno della colonia un luogo di vacanza privilegiato. I bambini amano andare in colonia per ritrovare i proprio amici, per rinsaldare l'esperienza fatta l'anno precedente, per ritrovare monitori e ausiliari già conosciuti. Anche in colonia per loro sono importanti i punti di riferimento, le esperienze già vissute da rivivere. Sono parecchi infatti i ragazzi che iniziano a frequentare la colonia da piccoli e poi continuano questa esperienza come monitori prolungando nel tempo le amicizie e le conoscenze. museo della Valle Verzasca sono apprezzate opportunità culturali ma nel contempo anche ludiche. Ma i più gettonati sono comunque la caccia al tesoro e i giochi con l'acqua, dove tutti sono coinvolti, anche i monitori, direzione compresa. Questo primo turno di colonia si è svolto in generale con prevalenza di bel tempo. Nelle giornate particolarmente calde, oltre alle numerose attività sono state orgnaizzate delle belle passeggiate con pic-nic e bagni nel fiume. Soprattutto in caso di bel tempo vien data la precedenza alle attività fisiche proprio per permettere ai ragazzi di godere appieno dell'ambiente e della possibilità di giochi in spazi grandi. Casa S. Angelo Sonogno Vacanze tutto l'anno I l Comune è raggiungibile con mezzi privati e pubblici, dopo aver percorso tutta la comoda strada cantonale che da Gordola attraversa tutti gli altri villaggi della Valle. È un villaggio di montagna, immerso nella natura. Durante il periodo estivo c'è la possibilità di compiere belle escursioni lungo sentieri in fondovalle ed in montagna, o praticare tennis su 2 campi. Per chi vuole compiere attività sportive all'aperto, durante il periodo invernale, c'è la possibilità di praticare il pattinaggio (pista di ghiaccio artificiale) presso il Centro sportivo di Sonogno e lo sci di fondo (piste per una lunghezza complessiva di 7 km). Che cosa è piaciuto di questa vacanza a Valentina, 12 anni di Chiasso, per la prima volta in colonia con il fratello Giona di 11 anni. «È stato molto bello perchè ho trovato veri amici e dei monitori molto bravi. Tutto è buono e la cucina ottima. Dopo la colonia un pò di mare e poi...si torna a scuola». non ci sono troppi obblighi e si fanno tante attività interessanti e divertenti. Faccio parte della squadra dei fantasmi, abbiamo vinto quasi tutto, siamo forti e io ne sono orgoglioso». Visto il buon esito di questo turno consigliamo a tutti quanti non hanno mai fatto un'esperienza di vacanza in colonia e desiderano passare due settimane piacevoli e intriganti, di lasciarsi tentare. È veramente una bella opportunità... pensateci. Elia, 12 anni viene dal Canton Zugo ed è in colonia con il fratello Nathan di 8 anni. «Anche per noi è il primo anno. È bello e mi diverto. L'ho saputo da un amico e sono contento di averlo ascoltato. È una colonia di vacanze, Per gli amanti della natura e dell'architettura rurale è possibile compiere lunghe camminate e visitare il tipico villaggio vallerano che presenta intatte diverse caratteristiche del passato. A Sonogno, caratteristico paese in Val Verzasca (Ticino) l'associazione Centri di vacanza Leone XIII dell'OCST gestisce un centro di vacanza montano. La struttura, moderna e ben attrezzata, (pensata anche per persone disabili) può ospitare gruppi fino ad un massimo di 100 persone ed è agibile tutto l'anno. Le camere sono a 6 letti ed alcune sono a due letti. La cucina è moderna e ben attrezzata. È disponibile una sala polivalente di 200 posti dotata di apparecchiature audiovisive. È possibile prenotare dei soggiorni per piccoli o grandi gruppi, per periodi corti, medi o lunghi, ad un prezzo accessibile a tutti. Per ulteriori informazioni: Responsabile Paola Mauri tel. 091 921 15 51 fax 091 923 53 65 AAPI T 14 Età d'argento, a cura dell’Associazione Anziani Pensionati Invalidi E 23 luglio 2009 il Lavoro L'argomento Godersi il sole ma... I l sole ha un effetto benefico sull’organismo anche per persone della Terza età. Alcune sue componenti però – i raggi ultravioletti A e B (UVA e UVB) - aggrediscono la pelle e, in dosi eccessive, possono provocare gravi danni cutanei. È oramai assodato che le scottature solari fanno invecchiare prematuramente la pelle e causano lesioni irreversibili. È quindi importante adottare alcune precauzioni: Restate all’ombra tra le 11.00 e le 15.00, ossia quando l’irradiazione solare è più intensa. Tenete presente che l’acqua, la neve o la sabbia chiara riverberano i raggi del sole e rafforzano la loro azione. Indossate un cappello a larga tesa che protegga il viso, la nuca e gli occhi, come pure degli occhiali da sole con filtro che assorbe il 100% dei raggi UV (chiedete consiglio all’ottico). Se avete la pelle delicata, indossate una maglietta o una camicia a maniche lunghe e dei pantaloni lunghi. Certe materie tessili filtrano i raggi ultravioletti. Applicate sulle parti esposte del vostro corpo un filtro solare con elevato indice di protezione. Non dimen- ticate di ripetere l’applicazione prima che il filtro perda la sua efficacia o dopo il bagno. Tenete presente che l’immersione in acqua non protegge dai colpi di sole. Il vostro indice di protezione solare- ossia il periodo durante il quale la vostra pelle può esporsi al sole senza scottarsi- dipende dal vostro tipo di pelle. Chiedete consiglio al farmacista o al droghiere. Esponetevi al sole gradualmente e seguite le raccomandazioni dell’Ufficio federale della sanità. Non rinunciate però al sole per paura di lesioni cutanee. Un’esposizione di breve durata anche se limitata al viso, alle mani e alle braccia, è molto benefica per la salute. Infatti la vitamina D che assorbiamo attraverso gli alimenti è solo un precursore e viene attivata per azione dei raggi ultravioletti. Questa sostanza svolge un ruolo determinante nella formazione delle ossa. Buona estate a tutti! (Tratto dalla guida pratica della Croce Rossa Svizzera) Date da ricordare Gita cantonale AAPI A tutte le amiche e gli amici delle sezioni AAPI del Locarnese, Luganese, Mendrisiotto, Tre Valli e Bellinzonese Siamo lieti di invitarvi alla GITA CANTONALE AAPI Mercoledì 9 settembre 2009 A CREMONA-BUSSETO Una giornata all’insegna della musica che comprenderà una sosta a Cremona per la Santa Messa in cattedrale, una breve visita alla città e pranzo in un ristorante tipico. Trasferimento poi a Busseto e visita al museo Verdi e ai giardini annessi. Le iscrizioni, presso i segretariati regionali, sono aperte sino al 31 luglio (tel 091. 910.20.21). La quota di Fr. 75.- comprende il viaggio in bus Granturismo, il pranzo con ¼ di vino e ½ di acqua compresi, l’ingresso con visita guidata alla “Villa Museo Verdi (compreso i giardini) e l’accompagnatore per tutto il giorno. 1° agosto 2009 al San Gottardo e 6 settembre 2009 a Locarno. Due appuntamenti da non mancare per testimoniare la nostra identità! 1° agosto: il Natale della Patria al San Gottardo. Commemorazione della Diocesi, organizzata dalla Parrocchia di Airolo. 6 settembre: Piazza Grande a Locarno. Commemorazione del pellegrinaggio mariano svoltosi nel 1949. Ore 15.00 Santa messa celebrata dal Mons. Vescovo. Età d'argento, a cura dell’Associazione Anziani Pensionati Invalidi T 23 luglio 2009 il Lavoro AAPI AA 15 Sezione Mendrisiotto Dal San Salvatore al lago Ceresio CARLO FONTANA U na piacevole giornata di sole ha favorito la gita della sezione AAPI del Mendrisiotto di giovedì 18 giugno, con meta San Salvatore e un riposante giro sul lago nel pomeriggio. Un torpedone al completo non è stato sufficiente ad accogliere, per ragioni logistiche, tutti i soci iscritti a questa passeggiata. Saliti con la ripida funicolare, sulla terrazza sopra la chiesina dedicata a San Salvatore, ci attendeva una vista a 360 gradi su tutto il Luganese incorniciato dalle creste montuose, con uno strapiombo sulla strada di Capo San Martino. Ha seguito poi la visita della chiesetta carina, pulita e composta, con le spiegazioni dell’amico Pietro Vignutelli che ci ha messo il cuore nel suo dire, legato da tanti anni quale «cerimoniere» della benemerita Confraternita fondata fin dal secolo XVI. Altra visita interessante al museo sotto la chiesa tra il verde del bosco, con numerose sculture, quadri antichi di numerosi autori e documenti religiosi legati alla chiesa e alle attività della Confraternita. È poi seguito un gustoso pranzo al ristorante Vetta, ben servito e poi la discesa verso il Lago Ceresio, dove ci attendeva il battello che ci portava sulle placide onde per un bel giro riposante fino a Gandria e Campione d’Italia. Una bella giornata in compagnia, apprezzata da tutti i soci AAPI. Arrivederci ai prossimi appuntamenti in programma! Sezione del Bellinzonese Agenda Conosci il tuo paese Bellinzona Venerdì 28 agosto visita ai Grotti di Cama. Ritrovo ore 15.30 presso il posteggio vicino uscita autostrada a Roveredo. Visita guidata ai grotti con il signor Dante Peduzzi. Seguirà spuntino ai grotti (piatto misto di salumi e formaggio). Costo Fr. 25 (bibite incluse). Per iscrizioni e trasporto telefonare a Tatiana 091 829 20 05 o 079 756 55 00. Q ualcuno aveva detto: «Sappiamo dove sono Pukhet o le Maldive, ma conosciamo troppo poco il nostro Ticino». ma copia dell’originale di Leonardo da Vinci, dipinto in Santa Maria delle Grazie a Milano, e la chiesa conventuale di Santa Maria Assunta al Bigorio. Così abbiamo scelto come itinerario della nostra gita del 10 giugno, la Capriasca e la Valcolla. Non è mancata la parte gastronomica, gustata al Ristorante Campana di Maglio di Colla, dove abbiamo apprezzato pure il piacere del trovarci assieme, scambiando quattro chiacchiere e dando sfogo alle nostre qualità canore, trascinati dai nostri musicisti Rita e Bruno. Alla prossima! SF Abbiamo ammirato il dolce paesaggio prealpino, con i piccoli villaggi incastonati nel verde lussureggiante del bosco di latifoglie e visitato due gioielli dell’arte religiosa ticinese, ossia il cenacolo di Ponte Capriasca, fedelissi- Locarnese Martedì 15 settembre gita in treno a Santa Maria Maggiore. Visita del Museo dello Spazzacamino, pranzo e rientro nel pomeriggio. Per ragioni organizzative gli interessati devono iscriversi entro il 31 luglio telefonando al no. 091 751 3 052. AAPI T 16 Età d'argento, a cura dell’Associazione Anziani Pensionati Invalidi E 23 luglio 2009 il Lavoro Soggiorni AAPI 2009 Allegre vacanze a Flims S iamo un gruppo di anziani e pensionati dell'AAPI che ha trascorso dei giorni indimenticabili a Flims, nell'accogliente e confortevole albergo «Curtgin». La compagnia è stata meravigliosa sotto ogni aspetto, ci siamo divertiti passeggiando e conoscendo magnifici posti: Laax turistica località sportiva, Falera ridente paesino montano da cui si gode un panorama sulla valle del Reno, Flims ora diventato più tranquillo, grazie alla nuova galleria di transito e poi l'azzurro Caumasee, stupenda oasi tra le estese pinete; insomma vacanze ideali per chi desidera tranquillità, moto e riposo. Alla sera, simpatici incontri con Gianna ..., film, documentari e tombole! È regnata nel gruppo una simpatica amicizia, con nuove conoscenze e tanta allegria! Siamo pure stati favoriti dal tempo che ci ha permesso tutti i giorni di organizzare passeggiate piacevoli e interessanti. Tutto questo grazie alla Associazione AAPI con il responsabile del soggiorno Carlo Fontana, che ringraziamo, per come ha svolto il suo compito. In questo gruppo la terza età ci è sembrata una seconda giovinezza! Sezione Luganese Visita al museo della radio a Rivera L a sezione di Lugano è stata recentemente in visita al museo della radio a Rivera. L'incontro ha suscitato molto interesse fra i partecipanti. Infatti è stato possibile conoscere la Storia della radio da Guglielmo Marconi (1895) ad oggi ed ammirare l'esposizione di ricevitori radio, parti di trasmettitori, apparecchi di misura, ecc come la biblioteca di tecnica e della storia della radiocomunicazione. Grazie di cuore all'Associazione AAPI, sperando che il soggiorno a Flims si ripeta anche l'anno prossimo! Una partecipante a nome di tutti Pagina a cura di Slavko Bojanic 23 luglio 2009 il Lavoro Info Balcani 17 Iz «Bosone» «Obiljezena godisnjica stradanja u Srebrenici»... Obiljezena godisnjica stradanja u Srebrenici Zemlja je smrtnim sjemenom posijana Ali smrt nije kraj Jer smrti zapravo i nema I nema kraja Smrću je samo obasjana Staza uspona od gnijezda do zvijezda (Mehmedalija Mak Dizdar) U subotu u 20 h, 11. jula 2009, u prostorijama bošnjačkog udruzenja «Bosona» u Mezzovicu nije se puno pričalo. Nije ni trebalo. Osjećala se samo tuga. Zrak je mirisao na krv srebreničkih zrtava. Voda je imala okus suza srebreničkih majki, sestara, supruga. Posjetioci, koji su se iskupili da odaju počast ljudima koji su prije četrnaest godina zvjerski ubijani i ženama kojima je čast oduzi- mana na najbrutalniji mogući način, bili su skamenjeni slušajući svjedočanstva preživjelih. Nije trebalo puno riječi da se opišu užasi kroz koje su prošli. Nakon kratkog uvoda, nastavilo se sa projekcijom filma «Rezolucija 819» G. Battijatija, i završilo iščitavanjem «Pisma srpskom prijatelju» Emira Suljagića, te priznanja Dražena Erdemovića, zločinca iz Srebrenice. Kao i svake godine 11. jula, i ove godine u Srebrenici su ukopani posmrtni ostaci identifikovanih žrtava. Ove godine njih više od 500, među kojima i nekolicina dječaka koji su 1995 godine imali samo 14 godina. Podsjećamo: u Srebrenici su od 11. do 16. jula 1995 godine vršena masovna sistematska smaknuća bošnjačkih muškaraca svih uzrasta, i silovanja bošnjačkih žena. Još uvijek nije pokopano svih 8000 i više žrtava. Bošnjačko udruženje Bosona, iako još u povoju, osjećalo se dužnim da PODGORICA: BiH «meko š» i «meko ž» Pasoši N ovi crnogorski pravopis imat će 32 slova i temeljit će se na načelu «piši kao što govoriš, a čitaj kako je napisano», rekao je crnogorski ministar obrazovanja i znanosti Sreten Škuletić prigodom predstavljanja novog pravopisa. Škuletić je novinarima u petak rekao da su uvedena dva nova slova «meko š» i «meko ž», dodavši da su «prihvaćene sve inačice, i đ i dj, i đevojka i djevojka, i ćerati i tjerati, i śekira i sjekira». «Model za crnogorsku standardno-jezičku normu je zajednički i opći jezički sloj koji pripada svim autohtonim crnogorskim građanima ... ijekavica je normativna, u skladu s crnogorskom tradicijom i suvremenom upotrebom», navodi Škuletić. On ističe da se pravopisom crnogorskog jezika neće provoditi jezička arhaizacija, niti će se njime normirati lokalizmi, dijalektizmi i provincijalizmi te da u svemu ostalom neće se odstupati od pravopisa srpskohrvatskog književnog jezika, koji je do sada bio u upotrebi u Crnoj Gori. (Hina) SLOVENIJA OD 01.07. NOVA CIJENA VINJETA U SLOVENIJI Od 01. jula 2009 godine na slovenačkim cestama stupila je na snagu nova cijena naljepnica (vinjeta) za korištenje autocesta za putnička vozila. Teretna vozila i dalje plaćaju cestarinu na naplatnim kućicama, s tim da je od 01.07. 2009. došlo do poskupljenja, koje na nekim odsjecima iznosi i do 40%. Cijene vinjeta za putnička vozila su sljedeće: za 7 dana: 15 EUR ; za mjesec dana: 30 EUR; za godinu dana: 95 EUR Cijene vinjeta za motocikle su sljedeće: za 7 dana: 7,50 EUR ; polugodišnja: 25 EUR ; godišnja: 47,50 EUR ovaj dan obilježi i sjeti se žrtava srebreničkog genocida. Toliko smo im dužni. I ne samo. Svake godine udruženje preuzima obavezu da svoje članove okupi i podsjeti ih na ono sto su srpski vojnici uradili 11. jula 1995 godine. U ime budućih generacija. Da se zlo ne ponovi. Trebamo pamtiti i sjećati se, ali ne mrziti. To ćemo ostaviti onima sličnim zlikovcima koji su počinili zločine u Srebrenici. Neka je vječni rahmet žrtvama, a preživjelima sabur i snaga da nastave svoj život sjećajući se svojih najmilijih. AMBASADA BiH RADE ŠEGRT A ko je BiH u nečemu šampion, to je sigurno u sposobnosti da do kraja zakomplikuje dobre zamisli. Primjer za to je novi način izdavanja pasoša i predaja zahtjeva za lična dokumenta, koji je, osim što je neophodan kako bi se BiH jednog dana našla na bijeloj šengen listi, trebalo da skrati muke građanima u borbi s administracijom i mukotrpnim vađenjem papira. Nažalost, više nego nesrećno je izabran trenutak kada će se krenuti s testiranjem novog sistema. Ako se može govoriti o «špicu» kada raste potreba za novim dokumentima, produžavanjem starih i zahtjevima za nove - to je upravo početak ljetne sezone. Baš ovih dana na hiljade naših ljudi iz inostranstva koristi svoje godišnje odmore kako bi došli u BiH i obnovili svoje pasoše i druga dokumenta, te riješili razna imovinskopravna pitanja. Takođe, većina ljudi se pred godišnji odmor sjeti da im je istekao pasoš. Tako su se svi oni koji su mislili da će zahtjeve za nova dokumenta predati u periodu od 26. juna do 6. jula prevarili. VAŽNO OBAVJEŠTENJE ZA JAVNOST Prelazak na novi sistem Civilnog registra i biometrijskih putnih isprava BiH Zbog prelaska na novi sistem Civilnog registra i biometrijskih putnih isprava BiH, sva diplomatsko-konzularna predstavništva BiH prestaju sa primanjem zahtjeva za izdavanje putnih isprava po starom sistemu, zaključno sa petkom, 26. juna 2009. godine u 20:00 sati. Diplomatsko-konzularna predstavništva BIH će sve zahtjeve za izdavanje putnih isprava koji se dostave po isteku ovog roka vratiti podnositeljima zahtjeva sa popratnom dokumentacijom, kao i novcem uplaćenim za konzularnu taksu. Od 6. jula 2009. godine počet će se sa akvizicijom biometrijskih podataka za putne isprave u Ambasadi BiH u Beču i generalnim konzulatima BiH u Minhenu, Štutgartu, Frankfurtu i Čikagu. MINISTARSTVO VANJSKIH POSLOVA BOSNE I HERCEGOVINE URED ZA ODNOSE SA JAVNOŠĆU 25.06.2009: OBAVIJEST! Čak i oni koji su s nestrpljenjem čekali 6. juli mogli su na taj dan samo da poljube vrata CIPS-a, jer kao što je i bilo za pretpostaviti javili su se tehnički problemi. Pošto kod nas sve kasni, nejasno je što se sa puštanjem u rad novog sistema nije sačekala jesen. Ovo nas vraća na početak i pitanje odakle talenat u ovoj zemlji da se jednostavne stvari stalno komplikuju. Poštovani, Obavještavamo vas da od dana, 01.07.2009. godine počinju da funkcionišu novi sistemi Civilnog registra i biometrijskih putnih isprava Bosne i Hercegovine. Sva diplomatsko-konzularna predstavništva Bosne i Hercegovine, pa tako i Ambasada Bosne i Hercegovine Bern, do daljnjeg, prestaju sa zaprimanjem zahtjeva za izdavanje putnih isprava od petka, 26.06.2009. godine. 18 Sindacato Interprofessionale - Pagina a cura di Angela M. Carlucci* 23 luglio 2009 il Lavoro Industria alberghiera e della ristorazione svizzera: nuovo CCL Cambiamenti essenziali per tutto il settore Sotto il motto «bene per tutti» hanno agito i partner sociali nell’elaborare il nuovo contratto collettivo del settore alberghiero e della ristorazione. Per le collaboratrice e i collaboratori, i miglioramenti essenziali si sono concretizzati in: un orario di lavoro chiaro, nella sicurezza, nei salari ed in modo particolare sulla formazione professionale che, sicuramente, genererà grossi vantaggi per tutto il settore. MAGDALENA BERTONE* L’ obiettivo più importante per tutti i partner sociali è stato quello di elaborare un contratto collettivo veramente nuovo ed innovativo per valorizzare l’immagine del settore alberghiero e della ristorazione. Con circa 200 000 collaboratori, dei quali circa 120 000 collaboratrici un gran numero di donne e 30 000 imprenditori, il settore alberghiero e della ristorazione è uno di più grandi ed importanti dell’economia Svizzera. Dopo due anni di intense trattative, finalmente, nel dicembre 2008 le parti sociali hanno trovato un punto d’incontro per sottoscrivere il nuovo contratto collettivo. A causa dell’attuale crisi economica i partner sociali hanno concordato che il nuovo sistema salariale entrerà in vigore solamente dal 1° gennaio 2012. Anche questo è un segnale forte della buona collaborazione tra i partner sociali. I rinnovamenti più importanti del contratto sono: Sostenere i costi della formazione professionale e promuoverla molto intensamente Regole chiare per avere sicurezza e fiducia tra i collaboratori e i datori di lavoro Maggiori controlli nell’ambito degli orari di lavoro in modo che gli straordinari, e non solo, siano pagati. Nel contratto collettivo attuale, gli straordinari devono essere compensati con tempo libero di pari durata entro un termine ragionevole. Se tale compensazione non fosse possibile, gli straordinari devono essere pagati al più tardi alla fine del rapporto di lavoro. In questo modo il pagamento degli straordinari viene spesso posticipato e il numero delle ore si cumula. Il montante dovuto frequentemente diventa un problema finanziario per il datore di lavoro. Di conseguenza spesso gli straordinari non vengono pagati e così si sviluppava il lavoro gratuito. Grazie ad una maggiore professionalità: Le collaboratrici e i collaboratori avranno salari più alti e saranno meglio apprezzati grazie alle loro aumentate capacità. GIi imprenditori potranno offrire alla propria clientela servizi più elevati. I clienti saranno più soddisfatti dei servizi ricevuti. L’obbligatorietà generale, decretata dal Consiglio federale, assicura che il nuovo contratto collettivo «bene per tutti» sia obbligatorio per 200 000 collaboratori e 30 000 imprenditori del settore alberghiero e della ristorazione Svizzera. Il nuovo contratto collettivo, grazie ai suoi punti innovativi, offre una buona opportunità per posizionare positivamente il settore alberghiero e della ristorazione Svizzera. Grazie ad un dialogo costruttivo con i partner sociali, siamo certi di riuscire a valorizzare l’immagine del settore e a dare la giusta competitività anche a livello internazionale, che è un aspetto importante nell’era della globalizzazione. *Vicepresidente Syna Responsabile del Settore terziario Settore ristorazione, Katja Fuchs 23 luglio 2009 il Lavoro Pagina a cura di Angela Carlucci* - Sindacato Interprofessionale 19 WINTERTHUR: Convegno su doppia cittadinanza e identità trasformate Auspicata una società del rispetto verso il diverso Le persone con retroscena migratorio percepiscono con sensibilità più forte il cambiamento sociale. Una nuova cittadinanza non crea ancora una nuova identità individuale. «Biografie transnazionali» relativizzano le appartenenze nazionali, giustificano ulteriori identità. La vera sfida è formare una società che si costruisce sul «rispetto» altrui. Un contributo importante è costituito dagli impulsi religiosi nei servizi pastorali. Questo è quanto si è manifestato nel convegno sulla doppia cittadinanza che ha avuto luogo nel mese di maggio a Winterthur. Gli organizzatori erano istituzioni italiane di Winterthur e Sciaffusa. Nella foto: da sinistra, lo storico e teologo Alois Odermatt, la giurista Cristina Micieli, Angela M. Carlucci del sindacato Syna e il Prof. Sandro Cattacin, direttore del settore di sociologia all’università di Ginevra. ALOIS ODERMATT* Sviluppo stimolante nella popolazione immigrata Il relatore principale è stato il Prof. Sandro Cattacin, direttore del dipartimento di sociologia all’università di Ginevra. Proviene dalle parti di Padova, è cresciuto a Zurigo ed è oggi un ricercatore e pubblicista nel campo dell’emigrazione e delle minoranze. Egli ha fatto il punto sul cambiamento dell’appartenenza, dalla Seconda guerra mondiale ad oggi. All’inizio la formazione dell’identità si formava tramite il lavoro (Fordismus). La forma di organizzazione nell’emigrazione era di tipo sindacale. La «logica del lavoro» definiva anche un eventuale conversione in una nuova cittadinanza. Negli anni '80 il modello di produzione è andato in crisi e la globalizzazione ha creato nuovi collegamenti. Gli immigrati hanno iniziato a creare autosufficientemente delle «isole di identità» nelle quali portavano sempre più caratteristiche regionali e individuali. Il sogno diventò piano guida di una «società multiculturale». Dal 1992 è diventata possibile la doppia cittadinanza. Cultura e riconoscenza Oggi stiamo vivendo un nuovo cambiamento. Ci troviamo di fronte a evidenti abbinamenti nazionali. Le identità personali si allargano e si moltiplicano. In questo modo è da capire l’affermazione «in fondo non sono né svizzero né italiano.» La vera sfida però è altrove: come sviluppiamo una cultura di riconoscenza e di solidarietà? In ciò, ci sorprende come vengono sostenute le risorse trasmesse dalla seconda e terza generazione. Molteplici esperienze nella formazione dell’identità La «tavola rotonda» è servita per uno scambio di esperienze. Sotto la guida di Mons. Antonio Spadacini, che è stato Delegato Nazionale della conferenza Episcopale per la Pastorale dei fedeli di lingua italiana in Svizzera, si è discusso con il relatore principale professor Cattacin, Angela M. Carlucci del sindacato Syna, la giurista Cristina Micieli e lo storico -teologo Alois Odermatt. Fredy Isler ha portato i saluti dell’Esecutivo della Corporazione Cattolica del cantone di Zurigo. Il presidente della Kirchenpflege Peter Allemann (primo presidente del sindacato Syna) ha parlato a nome della Kirchgemeinde di Winterthur. Il microfono «volante» ha raggiunto un gran numero di presenti in sala che hanno preso la parola. È stato visibile come la Parrocchia personale di lingua italiana - S. Francesco - di Winterthur, si fosse trasformata in un punto d’incontro di biografie transnazionali. La cultura italiana, nota per la scioltezza di comportamento, attira anche molti giovani svizzeri che trovano in essa un supplemento o un’alternativa allo stile di vita delle loro parrocchie. Il prof. Cattacin ha sottolineato che proprio questo instaura una sfida, dando vita a quel- la società di rispetto e di gratitudine verso il diverso. Un partecipante ha espresso la richiesta che i diritti fondamentali di ogni persona, preesistenti alla formazione delle varie nazioni, vengano riconosciuti più che concessi benignamente dalla comunità politica Svizzera, superando, così, le norme disciplinari che spesso non sono più attuali nel loro valore originario. * Storico e teologo 20 Sindacato Interprofessionale - Pagina a cura di Angela M. Carlucci* 23 luglio 2009 il Lavoro Syna - 6 settimane di vacanza per tutti L’iniziativa è accettata! L’iniziativa «6 settimane di vacanza per tutti» è stata accettata con un totale di 107'639 firme dalla Cancelleria federale. Questa ottima notizia gratifica il sindacato interprofessionale Syna, Travail. Suisse, l’organizzazione indipendente delle lavoratrici e dei lavoratori e le sue federazioni affiliate. KURT REGOTZ* C on un totale finale di ben 107'639 firme dichiarate valide, l’iniziativa popolare «6 settimane di vacanza per tutti» è stata accettata in data 15 luglio 2009. Syna, sindacato interprofessionale e Travail. Suisse si rallegrano del risultato e sono desiderosi di cominciare al più presto il dibattito a livello politico. La Cancelleria federale ha dato il via libera al Consiglio federale e al Parlamento di discutere dell’iniziativa. I temi, punti culminanti dell’iniziativa «6 settimane di vacanza per tutti», quali la massa di lavoro e il riposo sono finalmente stati integrati nell’agenda politica. Tutte le persone attive in Svizzera devono poter permettersi una pausa sufficientemente lunga per recuperare le forze, oramai esaurite, da un carico di lavoro costantemente in aumento negli ultimi vent’anni. Il ritmo, la densità dei compiti portati a termine e la flessibilità sempre più richiesta creano una grave situazione di stress a più della metà delle persone attive e queste ne soffrono. Questo stato di cose è inaccettabile ed è quindi ancora più necessario che le esigenze minime legali siano adattate alla realtà quotidiana del mondo del lavoro odierno e che le vacanze annuali passino da 4 a 6 settimane. Stimolante per le imprese/ Per le nostre imprese Numerosi imprenditori comprendono la necessità e l’utilità di un’estensione delle vacanze e hanno già concordato con noi, i sindacati, dei regolamenti progressisti in merito. Ma le convenzioni collettive di lavoro di una numerosa quantità di settori non ci sente molto da questo lato. La generalizzazione dell’aumento delle vacanze permetterebbe di ristabilire l’uguaglianza. 6 settimane di vacanza per tutti! Syna ha depositato, venerdì, 26 giugno 2009, insieme alle altre federazioni affiliate a Travail. Suisse, l’iniziativa «6 settimane di vacanza per tutti» con circa 108'000 firme dichiarate valide. L’iniziativa vuole aumentare a 6 settimane il diritto minimo di vacanze annue fissato dalla legge. Come l’iniziativa per degli assegni familiari per i bambini più equi, anche l’iniziativa «6 settimane di vacanza per tutti» è molto stimolante. Abbasso il conservatorismo vogliamo partecipare all’elaborazione di condizione di vita e di lavoro avanguardista. Stimolante per la salute /Per la nostra salute Le esigenze, la pressione e lo stress sono in crescita continua nel mondo del lavoro. La crisi rende il lavoro opprimente. Per questo un supplemento di vacanze sarebbe un efficace ricostituente per la salute delle lavoratrici e dei lavoratori. Stimolante per la società/Per la nostra società Un’estensione delle vacanze significa equilibrare il carico di lavoro concedendo più giorni completi di congedo. Ciò vuol dire anche più tempo per la famiglia, tra genitori e figli, più tempo per le amicizie e per l’inserimento sociale. Un aumento delle vacanze rinforza la coesione sociale. Stimolante per la creazione di posti di lavoro/ Per i nostri posti di lavoro Molte lavoratrici e molti lavoratori preferiscono dei giorni di congedo pagati alla riduzione del tempo di lavoro settimanale. In questo caso le stesse persone eseguono la stessa quantità di lavoro in minor tempo. Ora un aumento delle vacanze permetterebbe l’assunzione di nuove forze lavoro e impedirebbe le compressioni di personale. Un aumento delle vacanze è dunque necessario per assumere e mantenere il più gran numero di collaboratori. Stimolante per la produttività/ Per la nostra produttività Da un punto di vista puramente contabile, una settimana di vacanza supplementare costa all’incirca il 2,3%. Una visione più globale del problema l’otteniamo solo allontanandoci dalle pure cifre: delle vacanze supplementari significano un aumento della produttività. In effetti, delle collaboratrici e dei collaboratori freschi e disponibili, che lavorano meglio e più velocemente, meritano senza alcun dubbio delle vacanze supplementari. Sei settimane di vacanza per tutti in Svizzera Sei settimane di vacanza: progresso in Svizzera. * Presidente Syna Attualità sociale 23 luglio 2009 il Lavoro 21 Pietro e Paolo Due grandi Santi nella storia della Chiesa ANTONIO SANNA O gni città, ogni paese ha il suo patrono da venerare e quasi sempre si identifica con la chiesa storicamente principale. Basti pensare a Roma per il culto di San Pietro, a Venezia per quello di San Marco. a Milano per Sant'Ambrogio, a Como per Sant'Abbondio. Anche qui dove abito, a ridosso della frontiera, abbiamo i nostri patroni e di che caratura! Niente meno che Pietro e Paolo. Parlando di Pietro non posso fare a meno di ricordare il romanzo che Sienkiewicz intitolò «Quo vadis» usando la domanda che l'Apostolo rivolge a Cristo apparsogli sulla via Appia e la cui risposta lo fa tornare a Roma da lui abbandonata per sfuggire alla persecuzione di Nerone. E il pensiero mi porta al massimo tempio della cristianità, alla basilica fondata sul suo nome, alla piazza del martirio. Ed ancora, da un maggior approfondimento culturale sulle radici cristiane, prendere coscienza del ruolo di Pietro che sottoscrive il primo documento ufficiale uscito dall'assemblea di Gerusalemme, opera in sintonia con gli «inviati» confermandone l'attività. Insegna, corregge, guarisce e porta in prima persona la responsabilità delle comunità predicando dalla Giudea alla Samaria. In particolare fanno riflettere le due lettere che l'apostolo scrive da Roma: la prima rivolta ai cristiani dell'Asia Minore basata sul tema della Speranza e avverte: rendere onore a tutti, esercitare l'uguaglianza, avere timore di Dio e rispetto verso l'autorità. La seconda mette in guardia i cristiani dell'Asia da chi abbandona la Fede, invita a distinguere i falsi maestri introdottisi nella comunità, confuta gli avversari. È in sintesi il manifestarsi del primato che Gesù diede a Pietro ricomparendo sulla riva del lago agli Apostoli, dopo la resurrezione e mangiando con loro. Passando alla figura di Paolo mi torna alla mente un momento del viaggio come animatore di pellegrinaggi organizzato sulle orme deII' Apostolo delle genti da Salonicco ad Atene negli anni '90. Assistevamo alla Messa che il nostro assistente spirituale aveva scelto di celebrare davanti alla tribuna dove Paolo dovette affrontare le accuse del console romano Gallione. La lettura di quel capitolo degli Atti, tra ciò che restava dello storico agorà, pervase tanto l'animo degli astanti da leggere la commozione sul volto di tutti. La personalità di Paolo si forma nella sue radici familiari e storiche. Dalla sua famiglia eredita la forte identità ebraica e dalla città di nascita l'impulso a ricercare sempre nuove frontiere. Egli guarda alle regioni occidentali dell'impero dall'Asia minore alla Macedonia all'Acaia fino a Roma. Arrivare alla capitale è il suo obiettivo anche se la sua evangelizzazione mira alla Spagna; ma un tribunale romano il 29 giugno del 67 d.C. lo condanna a morte per decapitazione. Paolo di Tarso può essere considerato il più grande missionario di tutti i tempi. Diffuse il messaggio evangelico nel mondo mediterraneo di allora con i suoi 4 viaggi apostolici, con le sue 14 lettere rivolte alle diverse comunità cristiane ed ai suoi discepoli; con le sue parole ha tessuto vangelo e storia. Viene da chiedersi come abbia potuto fare tutto ciò se non lo si riferisse alla luce divina che lo accecò sulla via di Damasco cambiando il corso della sua vita. Che coppia straordinaria di Santi! Molti i dipinti della tradizione cristiana che si ispirano a questi padri della chiesa, soprattutto visti singolarmente, quali quelli del Caravaggio o del Perugino. Meno facile trovarli assieme su unica tela, ma si possono vedere a Brera, a Verona a Barcellona. Nella chiesa cinquecentesca della Madonna della Porta in Lavena c'è una icona di Jonescu raffigurante i due apostoli che si abbracciano. Chi gli scorsi giorni ha festeggiato questi patroni lo ha fatto in concomitanza con la chiusura dell'anno paolino per il bimillenario della nascita di Paolo di Tarso. Si è parlato troppo di lui e poco di Pietro? La commemorazione di uno richiama anche storicamente l'altro, accomunati entrambi dal martirio ma anche dalla luce di Cristo che colpisce Paolo sulla via di Damasco e induce Pietro, in fuga dalle persecuzioni, a tornare sui suoi passi. Memorie nostre In ricordo di Lino Arrigoni I l 3 luglio ad Arzo è deceduto Lino Arrigoni, già funzionario postale, apprezzato per il suo ordine e la sua precisione quale buralista a Morbio Inferiore. Il caro Lina merita una particolare citazione su «Il lavoro» essendo stato un fedele e convinto propugnatore dell'ideale cristianosociale nel settore delle allora PTT. Fu, infatti, attivo nel settore degli impiegati federali, che negli anni 50 era costiuito da un piccolo ma pugnace gruppo guidato e incoraggiato dal compianto sindacalista Francesco Masina. Con il trascorrere degli anni, i postelegrafonici cristiano-sociali aumentarono il loro effettivo guidati da Emilio Ferretti, appunto, con il sostegno di Lino Arrigoni. Tempi difficili, che richiedevano coraggio e soprattutto convinzione nei nostri ideali. Vennero poi a dare manforte Dante Pani e Fausto Pianca, che erano rientrati a Lugano dopo i consueti, a quei tempi, anni di lavoro negli uffici della Svizzera interna. A questi pionieri si aggiunsero, tra gli altri, Luigi Bernardoni, Sandro Verda e Paolo Gauchat. Il buon seme germogliò e nel 1956 fu fondata la sezione di Lugano, staccatasi da quella di Bellinzona, già esistente dal 1951. Queste due sezioni comprendevano i soci del Sopraceneri, rispettivamente del Sottoceneri. Lino Arrigoni fece parte del comitato del Sottoceneri e nella nostra mente è rimasta impressa l'assiduità del caro Lino, sempre presente alle sedute di comitato. Questo suo impegno avrà certamente contribuito a procurargli il premio eterno. Alla vedova signora Pierina, ai figli Marisa, Mauro, Arnoldo e Angelo, al fratello don Angelo, alla cognata Lina Mona e ai parenti tutti, presentiamo i sensi del nostro cordoglio. Riposa in pace, caro Lino! a.pe Anniversari t a sette anni dalla scomparsa, 18 luglio 2002, ricordiamo con affetto Pin Riva. Pin collaborò con Mons. Del-Pietro e fu l'iniziatore del sindacato cristiano sociale dei dipendenti dello Stato e dell'Associazione Anziani Pensionati e Invalidi; di questi importanti settori dell'OCST è stato animatore e presidente. ta tre anni dalla scomparsa, 8 agosto 2006, ricordiamo con affetto e rimpianto Andrea Isolini. Andrea è stato uno dei collaboratori di Mons. Luigi Del-Pietro e di Giovanni De-Giorgi. Di lui ricordiamo la grande competenza e precisione nello svolgere il suo lavoro nel settore dell'amministrazione e nell'organizzazione delle Colonie e la sua simpatia e giovialità. 22 Lavoro opportunità In internet www.ocst.com RICERCHE di collaboratori abili cucitrici, ditta Camiro SA, 6828 Balerna. Tel. 091 6466118. perito chimico, settore galvaniche decorative per controllo gestione dei bagni galvanici. 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(EU 1.a fascia + Polonia, Ungheria) in casa con anziani autosufficienti e non in Ticino. Contratto economia domestica + vitto e alloggio. C.V. fotocopia documenti e attestati a: [email protected] o liliane. [email protected]. Info: 091-7433000;079 7433000; 079 7430101Roberta; 079 7430202 Davide. brave cucitrici, ditta BTH-Job Dress, piazzale Roncàa 4, 6850 Mendrisio. Tel. 091 6463494. disegnatore genio civile per studio d'ingegneria. Padronanza AUTOCAD, esperienza sopra e sottostruttura. CV a: CP 225, 6915 Pambio Noranco. venditore Cassa Malati, ottime provvigioni. Ambosessi, Ch o permesso. C.V. a: giovanni.barbiera@ bluewin.ch o tel. 076 2437380. Per le posizioni seguenti curriculum a: [email protected] Tel: 091 6956757. impiegato/a per ricezione centralino e piccole mansioni segretariato. Ottima conoscenza inglese. 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Tel. +39 3938054541. venditrice, centralinista, assis. segretaria. Conoscenze D, F, Ingl. PC. [email protected] tecnico industrie elettroniche, 22enne, esperto elettricista e vendita materiale elettrico. adpjhotmail.it autista pat. C e E, serio e affidabile. Tel. +39 031505408; +39 3384141016. carpentiere tetti, muratore, esperto. Tel. +39 3497205309 o +39 0332 576242. Giornale Aperto 23 luglio 2009 il Lavoro 23 Le Domande dei Lettori In caso di divorzio chi ha diritto alla rendita completiva per i figli? Gentile redazione, nei giorni scorsi ho ricevuto dall’ufficio dell’assicurazione invalidità (AI) il progetto d’assegnazione di una rendita intera di invalidità, retroattiva all’anno 2007. Ho due figli, avuti uno dal primo e uno dal secondo matrimonio. Per il figlio del primo matrimonio verso all’ex moglie gli alimenti, così come stabilito dalla sentenza di divorzio che ha affidato il figlio alla mamma. Avendo diritto alla rendita completiva per i figli chiedo se mi spetta anche per il primo figlio oppure se ne ha diritto la mamma. Grazie per la risposta che potrete darmi. Luciano G entile signor Luciano, la legge federale stabilisce che se i genitori non sono sposati, non sono più sposati o vivono separati, la rendita per i figli è versata su richiesta, al genitore non beneficiario della rendita principale. La cassa di compensazione, competente al pagamento della rendita, deve scrivere all’ex moglie per farle notare la possibilità di un pagamento diretto della rendita per il figlio. Se la stessa desidera far valere il suo diritto, deve confermare per iscritto, entro 10 giorni dal ricevimento della lettera. Solo per una mancata risposta o per rifiuto da parte dell’ex moglie, la cassa di compensazione verserà a lei la rendita completiva unitamente alla rendita di invalidità. Saluti cordiali. Antonio Cartolano Responsabile della sede di Lugano del Patronato ACLI Uffici del Patronato ACLI nel Cantone Ticino: Lugano: via S. Balestra 19 - tel. 091 9239716 Bellinzona: via G. Motta 3 - tel. 091 8254379 Biasca: via Pini 9 - tel. 091 8622332 Giubiasco: via Berta 22 (c/o Casa parrocchiale, ogni mercoledì dalle ore 10 alle 12) Locarno: via A. Nessi 22 A - tel. 091 7522309 (tutti i giovedì) Chiasso: C.so S. Gottardo 48 - tel. 091 6900247 (solo il martedì pomeriggio) VITA NOSTRA Fedeltà all’OCST t JM QSPTTJNP BHPTUP JM DPMMFHB Giovanni Scolari, vice segretario del Luganese, festeggia 20 anni di attività all’OCST. Responsabile della sede di Lamone e del settore industria e artigianato segue con competenza e grande professionalità i lavoratori di questi settori e con il suo impegno sta incrementando la crescita della nuova sede in via Cantonale a Lamone. A Giovanni i complimenti per questo bel traguardo di fedeltà professionale e l’augurio di continuare ancora a lungo il prezioso servizio a favore dell’Organizzazione Cristiano Sociale e dei suoi numerosi associati. Felicitazioni t all’avvocato Giovanni Jelmini e alla moglie Cinzia per la nascita di Ludovica, alla quale auguriamo un futuro sereno e ricco di tante cose belle accanto alla sorellina Martina. Auguri t a Rosanna, socia segretariato del Luganese, e Walter Editore Organizzazione cristiano-sociale ticinese Redazione e amministrazione Responsabile: Benedetta Rigotti Sostituto responsabile: Manuela Balanzin In redazione: Maurizia Conti tel. 0919211551 ; fax 0919242471 via Balestra 19, 6900 Lugano [email protected] Mettler-Soldati, che il 30 giugno scorso, attornaiti dai loro cari hanno festeggiato i 30 anni di matrimonio. ta don Mario Pontarolo, fedele abbonato, che il 29 giugno ha festeggiato il 50.mo di ordinazione sacerdotale. t a padre Angelo Somaini, fedele abbonato, che il 28 giugno ha festeggiato i quarant’anni di sacerdozio. Condoglianze talla moglie Idina, ai figli don Patrizio, Claudio e Luisa, socia sezione Docenti, alla nuora Franca Lepori, socia, ai nipoti e parenti tutti per la scomparsa del loro caro congiunto Carlo Foletti, socio AAPI segretariato del Luganese. Il nostro socio Carlo è stato per ben mezzo secolo fedele al movimento cristiano sociale. Ci uniamo al dolore dei familiari per questa perdita. talla moglie Anni, ai figli Roland, socio Dipendenti dello Stato, Daniele, Peter, Cristina e Patrick, ai parenti tutti, per la scomparsa del loro caro congiunto Giuseppe David. t a Maria Teresa Brödl-Stoppa di Ligornetto, socia segretariato Mendrisio, e familiari tutti, per la morte del marito Giovanni. t alla sorella Mariangela con il marito Giampiero Butti, alle cognate Eliana e Anna, ai parenti tutti, per la scomparsa del loro caro congiunto don Renzo Tettamanti, nostro fedele abbonato. t ai familiari e parenti tutti per la scomparsa del loro caro congiunto Luigi Pecoraro, socio sezione AAPI, segre- Stampa Corriere del Ticino Sa Via Industria, 6933 Muzzano Pubblicità Publilavoro Sagl Via Balestra 19, 6900 Lugano, tel 0919211551 [email protected] Tiratura confermata REMP 41101 copie tariato Locarno. ta Marco Poli, socio Sezione AAPI Segretariato Locarno, per la morte della zia Evelina Candolfi. talla moglie Ida, alla figlia Giuseppina, al genero Roberto Broglio, socio segretariato del Luganese, ai nipoti, Alessandro, Paolo e Stefano, ai parenti tutti, per la scomparsa del loro caro congiunto Vittorio Bottari. AVVISO Si informa l’utenza che l’ufficio OCST di Stabio, rimarrà chiuso dal 20 luglio al 30 agosto compresi. Per informazioni, rivolgersi al Segretariato di Mendrisio. Tel.: + 41 91 640 51 11 Fax.: + 41 91 646 74 52 Segretario cantonale e copresidente Meinrado Robbiani Via Balestra 19, 6900 Lugano Consiglio esecutivo - Presidente: Romano Rossi - Vicepresidente: Bruno Ongaro - Membri: Carla Albertoli, Fausto Leidi, Gianfranco Poli, Roberto Poretti, Enrico Pusterla, Meinrado Robbiani, Flavio Ugazzi Segretario amministrativo Fausto Leidi Vicesegretari cantonali Nando Ceruso, Renato Ricciardi Segretari regionali Lugano Dario Tettamanti Mendrisio Alessandro Mecatti Sopraceneri Paolo Locatelli Tre Valli Giancarlo Nicoli $ % & $ % & ! " # $% ! " # % # $% !" !" ' () () # " " " # " " " & '()) * + ,) - ., (, (/) ,/ ,0 * +1 ., (, (/, 2 ,0 3%%#- * 444-%%#- ) ) *+ '( &! ) *+ / . ) , , &! " ' ' &! 0 ) *+ ! "#$%%% ! 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