Comunicazione
A
Registrazione Tribunale di Bologna n. 7734 del 19.02.2007
Anno secondo - numero 1 - marzo 2008
Periodico di cultura e informazione a cura dell’Agenzia delle Entrate - Direzione Regionale dell’Emilia-Romagna
1
2008
PAGINA SOMMARIO
Buon compleanno “ComunicAzione”
Intervista al Direttore Regionale
di Biagio Cunsolo
Ma che ci fai all’Agenzia delle Entrate?
Intervista al Responsabile del Progetto Grafico
di Biagio Cunsolo
Il controllo nelle società di capitale: teoria e prassi
Benvenuti assunti
di Pierluigi Mercurio
Il benessere organizzativo in Direzione Regionale
di Pierluigi De Rosa e Simone Mirasolo
Processo tributario e diritto comunitario
di Christian Attardi
Un canale in più per dialogare con il fisco
COMUNICAZIONE
Registrazione Tribunale di Bologna
n. 7734 del 19.02.2007
Anno secondo - numero 1 - marzo 2008
di Daniele Venturi
Legale Rappresentante
Ciro De Sio
Reintrodotta la detrazione del 36%
di Biagio Cunsolo
Direttore Responsabile
Biagio Cunsolo
Riflettori sull’Ufficio di Piacenza
Coordinatore Editoriale
Sandra Amovilli
A scuola con Rocco
di Gianpaolo Sebastiano Cannizzo
Alunni in visita all’Ufficio di Guastalla
di Donatella Pierleoni e Assunta Scafa
Il piano di comunicazione dell’Emilia – Romagna
di Antonella Pellegrino
Intervista a Cristina Bulzacchelli
di Giovanna Zannini
Il decalogo della comunicazione scritta
di Giovanna Zannini
INSERTO
Non solo mimose
di Maria Antonietta Sassani
PAGINA Redattori
Pierluigi De Rosa
Simone Mirasolo
Antonella Pellegrino
Daniele Venturi
Giovanna Zannini
Responsabile Progetto Grafico
Giorgio Bertuzzi
Stampa
In proprio
hanno
collaborato
Christian Attardi, Cristina Bulzacchelli,
Gianpaolo Sebastiano Canizzo,
Maria Rita Civolani,
Pasquale Cristillo, Luisa Di Marco,
Santina Esposito, Giuseppe Leone,
Fedele Liscio, Pierluigi Mercurio,
Donatella Pierleoni, Giulia Piroli,
Maria Antonietta Sassani,
Assunta Scafa.
Le comunicazioni
di “ComunicAzione”
Festeggiamo insieme ai nostri lettori il I compleanno di avvenuta registrazione della testata giornalistica “ComunicAzione”, il nostro periodico di
cultura e informazione dell’Agenzia delle Entrate
– Direzione Regionale dell’Emilia – Romagna.
A questo importante evento dedichiamo le prime
pagine di questo numero, il Direttore Regionale
Ciro De Sio e il Responsabile del progetto grafico
Giorgio Bertuzzi ci presentano il primo anno di
“ufficialità” del nostro periodico.
La Facoltà di Economia dell’Università di Bologna, Dipartimento di Discipline Giuridiche dell’Economia e dell’Azienda in collaborazione con la
Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate dell’Emilia Romagna, il Comando Regionale Emilia
Romagna della Guardia di Finanza e la Direzione
Provinciale di Bologna della Banca d’Italia, organizza nel periodo marzo/giugno 2008 un corso di
alta formazione dal titolo “Il controllo nelle società
di capitale: teoria e prassi”.
Il motto “largo ai giovani” sembra essere ormai di
casa qui in Agenzia. Ci eravamo lasciati qualche
mese fa parlando dell’assunzione di 55 nuove leve
ed ecco che, con il nuovo anno, grazie agli accordi
intercorsi e formalizzati nell’ambito della finanziaria, l’Agenzia ha effettuato uno scorrimento
delle graduatorie precedenti riunficate su base unica nazionale per 750 unità.
Lo scorso 12 febbraio il Direttore Regionale, Ciro
De Sio, ha incontrato il personale della DR, in occasione della presentazione dei risultati dell’indagine di clima realizzata nel novembre 2007. Nel
corso della mattinata, dopo l’illustrazione dei pun-
ti salienti della rilevazione da parte del referente
del progetto, Sandra Amovilli, è stato dato spazio
agli interventi dei dipendenti.
La Direzione Regionale dell’Emilia Romagna ha
organizzato un seminario specialistico,rivolto ai
capi team contenzioso della Regione e agli addetti
con esperienza processuale consolidata, per affrontare l’esame degli istituti comunitari in grado di
incidere sul contenzioso tributario.
Le categorie produttive e gli ordini professionali
hanno un canale in più per dialogare con il fisco.
Si è svolta, presso la sala ovale della Direzione Regionale, la prima riunione dell’osservatorio regionale per l’adeguamento degli studi di settore alle
dinamiche delle realtà economiche ed aziendali
presenti sul territorio emiliano romagnolo.
Non è stata prorogata la detrazione del 36% per
chi acquista case ristrutturate bensì reintrodotta, è
questa la corretta interpretazione da dare all’articolo 1, comma 17, della legge Finanziaria 2008.
Nell’ambito del Progetto Fisco – Scuola e nell’ottica di avvicinare i bambini alle istituzioni è stato
avviato un percorso educativo rivolto agli alunni
delle classi IV e V dell’Istituto S.Orsola di Guastalla.
In conformità con il Piano aziendale 2008-2010
e con il Piano di comunicazione nazionale, il Piano di comunicazione 2008 dell’Agenzia delle Entrate Emilia-Romagna disegna le linee strategiche
e le modalità operative attraverso cui si realizza la
comunicazione dell’Amministrazione Finanziaria
a livello regionale.
Da molti anni la nostra Amministrazione - Ministero delle Finanze prima e Agenzia delle Entrate
poi - affida la responsabilità dell’organizzazione
dei corsi e dei seminari specialistici in materia
tributaria ad un partner istituzionale, la Scuola
Superiore dell’Economia e delle Finanze (SSEF).
Intervista alla responsabile della sede bolognese,
Cristina Bulzacchelli.
Tutti sanno quanti e quali tesori d’arte custodisca
Firenze, ma pochi sanno che la conservazione della
maggior parte di essi la dobbiamo ad una donna:
Anna Maria Luisa de’ Medici.
L’inserto di questo numero parla tutto al femminile.
Biagio Cunsolo
PAGINA in rilievo
Buon compleanno “ComunicAzione”
Intervista al Direttore Regionale, legale rappresentante del periodico
...un periodico
che non vuol fare
concorrenza a
nessuno, anzi
nasce come un
arricchimento
in più
“ComunicAzione” festeggia il suo primo compleanno da testata giornalistica regolarmente
registrata, il Legale Rappresentante festeggia
insieme a tutta la redazione?
Certamente festeggio, non solo per celebrare i
risultati raggiunti, i servizi realizzati ed il seguito, che ho potuto constatare, è stato notevole,
ma anche per testimoniare l’entusiasmo e la
partecipazione convinta di tutti i membri della
redazione.
Accettare di rappresentare anche legalmente la
testata giornalistica dell’Agenzia delle Entrate
dell’Emilia Romagna non è cosa da poco.
Non riesco a valutare se accettare di rappresentare legalmente la nostra testata sia cosa da poco
o meno. Posso solo dire che per me è stato naturale, non solo perché nutro piena ed incondizionata fiducia in tutto il corpo redazionale ed
in chi lo dirige, ma anche perché ritengo sia un
PAGINA dovere per un responsabile di struttura rappresentare in tutti i modi ed a tutti i livelli i propri
collaboratori nelle attività che questi pongano
in essere quali appartenenti e nell’ambito
di quella stessa struttura.
Con la registrazione il periodico è diventato non
soltanto il giornale degli “agenti delle entrate
dell’Emilia Romagna” ma anche il giornale del
semplice cittadino o dell’importante professionista, la pubblicazione sull’internet regionale lo ha
veramente reso pubblico?
Speriamo che sia così già da ora; dubito però,
che lo sia. Diciamo che questo è l’obiettivo a cui
bisogna tendere nell’immediato.
Cosa si aspetta ancora dalla sua redazione?
Mi aspetto lo stesso entusiasmo e la stessa voglia
di fare che ha caratterizzato fino ad ora la gestione del periodico.
in rilievo
Quali sono i margini di miglioramento di questo
periodico?
Una delle regole che tutti dovremmo osservare è
quella che non ci si deve mai giudicare perfetti.
A questa regola non può sfuggire neanche “ComunicAzione. Spetta al comitato di redazione,
con continue ed approfondite analisi accompagnate anche da confronti ed indagini con i lettori, individuare le più appropriate linee editoriali
e tra queste quelle perseguibili concretamente
e/o prioritariamente.
Un periodico con cadenza bimestrale che “nasce”
a Bologna e si “sviluppa” a Piacenza, due redazioni che operano all’interno di un connubio
giornalistico fatto soprattutto d’intenti.
La formula delle uscite bimestrali è stata una
scelta ponderata, dettata dall’esigenza di assicurare un prodotto completo in tutti i suoi aspetti.
Non è escluso che in un prossimo futuro si possa pensare ad una cadenza mensile, con undici
uscite nell’anno; ma per fare questo occorrerà
garantire un maggiore impegno da parte di tutti. La nostra deve essere una redazione aperta a
tutti i contributi, da qualsiasi ufficio della regione provengano.
Un periodico che non vuole fare concorrenza a
nessuno, anzi nasce come un arricchimento in
più dell’informazione dell’Agenzia delle Entrate.
Indubbiamente non ci poniamo in concorrenza con altre esperienze similari, ma proprio per
questo bisogna perseguire e conseguire una nostra individualità e peculiarità che ci distingua e
caratterizzi rispetto ad altri periodici.
Il lettore di “ComunicAzione” secondo lei è un
lettore distratto, curioso ma poco attento all’informazione, o attento e attratto dall’informazione diffusa dal periodico?
Io mi auguro che sia un lettore attento, curioso
e perciò attratto dai contenuti del periodico.
Cosa si sente di dire ai lettori?
Ai lettori vorrei dire di sostenere la nostra iniziativa, attraverso un confronto continuo e costante, con suggerimenti e proposte che ci aiutino a
capire le loro esigenze ed i loro interessi.
Biagio Cunsolo
La nostra
deve essere
una redazione
aperta a tutti i
contributi, da
qualsiasi ufficio
della regione
provengano
PAGINA in rilievo
Ma che ci fai tu all’Agenzia delle Entrate?
Intervista al responsabile del progetto grafico del nostro giornale.
Giorgio Bertuzzi è il responsabile
del progetto grafico di “ComunicAzione” ed opera presso
l’ufficio di Piacenza, ovvero
è colui il quale, grazie alla
sua provata esperienza professionale riesce a dare vita al
nostro giornale.
Bertuzzi dirige la redazione
stampa del periodico e in stretta
collaborazione con la redazione di
Bologna riesce a forgiare “ComunicAzione”.
Giorgio, racconta ai nostri lettori
come tecnicamente
ogni bimestre nasce
il nostro giornale.
PAGINA Una delle fasi più importanti nella preparazione di un giornale
è l’impaginazione che
consiste nell’esatta disposizione degli spazi
nella pagina: vanno
considerate le dimensioni del giornale, i contorni e
gli elementi interni essenziali. Le colonne separate
tra loro da uno spazio bianco che agevola la lettura
dividono verticalmente la pagina e devono mantenere il giusto rapporto tra la lunghezza e la grandezza
dei caratteri.
La progettazione della singola pagina, comincia soltanto dopo aver fissato gli argomenti del numero e
stabilito la posizione degli articoli (comprese le foto)
che però non sempre ho quando inizio ad impaginare. Quindi che faccio? I salti mortali ovviamente.
Avere più tempo a disposizione prima di ogni uscita,
mi consentirebbe un’impaginazione più curata, oltre
a scelte grafiche diversificate per rendere l’importanza di un articolo, (tipo di carattere, dimensione per il
titolo, uso di un “fondino” per contrastare ecc.).
Mi piacerebbe curare al minimo dettaglio sia l’impaginazione dei testi che la grafica, per creare un prodotto accattivante che riesca ad imporsi all’attenzione dei colleghi lettori. Essendo ipercritico, devo ammettere di non aver ancora trovato l’aspetto giusto.
Gran parte del tempo lo dedico alla ricerca delle
foto; vorrei colleghi più collaborativi e immagini più
belle ma è come chiedere la luna…e cosi mi tocca,
qualche volta, ricostruire volti, aprire occhi chiusi,
cancellare gesti.
Quali sono le soddisfazioni che trovi
nell’operare all’interno della redazione di
“ComunicAzione”?
Occuparmi della redazione è un salto nella giovinezza: il mio primo giornale ho cominciato a farlo in
prima ginnasio e l’esperienza mi è piaciuta così tanto
che l’anno dopo ho abbandonato gli studi classici
per frequentare a Milano una delle poche scuole di
grafica pubblicitaria, in quel periodo presente nel
nord Italia.
Negli anni successivi, anche per tenermi allenato e
rimanere al passo con le nuove tecnologie, ho prestato la mia esperienza ad associazioni senza fini di
lucro e a gruppi impegnati nel sociale piacentino.
Costruire prodotti editoriali è una passione; mi piace molto giocare con i caratteri, le foto e i colori;
le preferenze però vanno al prodotto libro: sono un
patito di libri, ne ho a migliaia: mi piace toccarli,
annusarli e farli, oltre che collezionarli; mi diverto a
preparare delle edizioni artistiche fuori commercio
per gli amici, dove nulla è lasciato al caso, dal tipo di
carta alla qualità del carattere di stampa. Questa mia
passione, in questi anni, mi ha portato a collaborare
con molti degli artisti piacentini.
L’altro lato positivo è costituito dal poter collaborare
con le altre persone che fanno parte della redazione,
che ormai sono degli amici.
Infine sono anche gli apprezzamenti che arrivano
dai lettori, (più spesso, purtroppo, di altre regioni),
a spingermi a continuare questa esperienza.
Parlaci di questa tua collaborazione con gli
artisti piacentini.
Da sempre attratto dal mondo dell’immagine,
appena arrivato a Piacenza, mi sono messo a frequentare i luoghi di ritrovo degli artisti; ho cominciato cosi a conoscerli, a frequentare i loro studi e
a fare scambi con loro; io davo fotografie e collaborazione grafica in cambio di quadri o disegni.
Se vuoi alcuni nomi, ti posso fare quello di Bruno
Grassi, il pittore che come, dice Sgarbi, “ha sdoganato gli angeli”, ormai noto a livello internazionale per
i suoi affreschi e i suoi quadri a carattere religioso.
Ho fatto libri erotici con Gianni Marchello, considerato uno dei massimi xilografi italiani; con questo artista ho anche collaborato alla realizzazione di
cartelle che la fondazione Mazzotta di Milano usava
regalare alle personalità invitate all’inaugurazione
delle grandi mostre milanesi da loro organizzate.
Penso a Bruno Missieri e Roberto Tonelli, ottimi incisori per cui ho ideato diverse pubblicazioni a fogli
in rilievo
sciolti.
Con Alberto Gallerati, un altro artista della scuola
piacentina, ho creato cataloghi particolari che ora
sono ricercatissimi dal mercato antiquario.
Una domanda sorge spontanea…ma che ci fai tu
all’Agenzia delle Entrate?
Ti dico solo che sono arrivato inseguendo un amore, amore chiaramente finito subito, ma non voglio
aggiungere altro.
e questo ci costringe a fare degli straordinari
rimanendo, però sempre in stretto contatto
telefonico: cosa ne pensi in merito?
Ho già sperimentato questa modalità in passato, è
ciò che succede normalmente nella redazione di un
periodico, ma anche in uno studio pubblicitario.
L’esigenza del cliente va sempre rispettata e si sa i
clienti sono spesso noiosi, volubili ma poi sono loro
che pagano (quindi Biagio, vedi di mettere mano al
portafoglio).
L’interesse di
Comunicazione
dovrebbe essere
Torniamo ad oggi, come gestisci la redazione Cosa cambieresti graficamente e cosa sostan- quello di rendere
un servizio al
di Piacenza ?
zialmente nel nostro giornale?
Intendi dire come gestisco me stesso? Non lo so… Dipende dal tempo che posso dedicare al progetto.
nostro lettore:
molto spesso mi meraviglio delle cose che riesco a Se ne avessi di più e non avessi limitazione di banda, informarlo su
fare nonostante il poco tempo a disposizione e l’as- farei un giornale graficamente più ricco di immagini
ciò che accade
sillo dei colleghi che pretendono, anche nei giorni che, se scelte bene, valgono più di mille parole.
nei nostri uffici
dedicati al periodico, attenzione da me.
Sostanzialmente mi piacerebbe poi che nel giornale
E’ la parte più stressante del lavoro, molto spesso trovassero posto rubriche fisse.
e dargli delle
succede di avere una piccola idea che sta per pren- Penso a rubriche su libri, cinema, viaggi cultura e
occasioni anche
dere forma ed ecco che lo squillo del telefono o una perché no, anche cucina. Mi piacerebbe che nel giorper riflettere
collega sulla porta la fa dissolvere.
nale si trovasse anche spazio per storie raccontate in
Un computer che non funziona, il direttore che vuo- prima persona dai colleghi: ci consentirebbero di su quanto
le informazioni o altro, cancellano definitivamente conoscere come viene vissuta la vita al di fuori dalle
succede. E poi
ciò che stava spuntando.
mura dell’ufficio.
potrebbe essere
Racconta ai nostri lettori una telefonata tipo Il giornale che ho in mente non deve essere quindi di stimolo, nel
una generica raccolta di testi, ma un giornale con una
tra me e te svolta nei giorni che precedono la
sua precisa identità, con un taglio moderno capace rispetto dei ruoli,
pubblicazione del periodico.
di catturare l’attenzione e di creare un legame con il alla dirigenza
Magari fosse una sola: anche tu sei causa del mio personale di cui è disposto ad ascoltare la voce.
stress…sei sicuro di volere una risposta alla tua do- L’interesse di ComunicAzione dovrebbe essere quel- affinché
manda?
lo di rendere un servizio al nostro lettore: informarlo contribuisca al
Ti accontento subito ricordandomi le telefonate che su ciò che accade nei nostri uffici e dargli delle oc- miglioramento
mi arrivano l’ultimo giorno del mese, che di solito è casioni anche per riflettere su quanto succede. E poi
della vivibilità
il giorno di pubblicazione della rivista.
Biagio: Tutto bene?
Io: (grugnito) Sì, ma ti sento male c’è qualcosa che
non va sulla linea, ci sentiamo più tardi (intanto
muovo la cornetta per creare interferenze).
Biagio: (dopo un’ora ) Tutto bene?
Io: (c.. e invento) Sì però adesso non posso parlarti,
mi sta chiamando il Direttore e non posso darti retta, ci sentiamo più tardi.
Biagio: (dopo un’ora) Tutto bene?
Io: Sì, sto finendo, devo inserire i collaboratori e…
Biagio: Guarda, dovresti cambiare una virgola a pagina 32 …
Io: Le correzioni la facciamo tutte assieme alla
fine…
Biagio: Anche a pagina 12 dovresti invertire una frase e poi…
Io: (recitando mentalmente litanie non tibetane) Sì
ma gli errori li vediamo dopo….
E mi fermo qui per evitare di essere censurato.
La giusta intesa ci fa lavorare serenamente
anche quando siamo costretti a sovvertire
tutta la scaletta, cosa che a volte capita anche
quando siamo già pronti per la pubblicazione
potrebbe essere di stimolo, (nel rispetto dei ruoli),
alla dirigenza affinché contribuisca al miglioramento
della vivibilità
Questo è però un aspetto che non dipende solo da
me o dalla redazione, ma prima di tutto dal tempo
a disposizione e dalla collaborazione di quanti ci seguono, i lettori, ai quali dobbiamo rivolgere il nostro
grazie per l’attenzione che ci dedicano e ai quali rivolgo a nome di tutta la redazione un invito: diventate partecipi della realizzazione del “vostro” giornale!
Smettetela di considerarlo una perdita di tempo, ma
vedetelo come uno strumento di dibattito interno
alla nostra regione. Segnalateci quanto ritenete opportuno, dateci gli stimoli giusti per diventare sempre più la voce dell Agenzia, la vostra voce.
Non ci resta che autoaugurarci buon lavoro
anzi, dimenticavo, come vorresti che fosse il
lettore di “ComunicAzione” ?
Se non si è già capito, vorrei un lettore attento, curioso, critico ma partecipe, solo così ci consentirebbe
un cambiamento in meglio.
Biagio Cunsolo
PAGINA in rilievo
Il controllo nelle società di capitale: teoria e prassi
Il corso sarà
tenuto da
professori di
diverse Università
italiane,
professionisti,
appartenenti
al Corpo della
Guardia di
Finanza,
all’Agenzia delle
Entrate, nonché
da esperti della
Banca d’Italia
e delle società
di Revisione
(Ernst&Young,
Kpmg,
Deloitte&Touche
e PricewaterhouseCoopers)
PAGINA La Facoltà di Economia dell’Università di Bologna,
Dipartimento di Discipline Giuridiche dell’Economia e dell’Azienda in collaborazione con la Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate dell’Emilia
Romagna, il Comando Regionale Emilia Romagna
della Guardia di Finanza e la Direzione Provinciale di
Bologna della Banca d’Italia, organizzerà nel periodo
marzo/giugno 2008 un corso di alta formazione dal
titolo “Il controllo nelle società di capitale: teoria e
prassi”.
Il corso, che si svolgerà presso la sede della Facoltà di
Economia dell’Università di Bologna, sarà valido anche ai fini della Formazione Professionale continua
degli iscritti all’Ordine dei dottori commercialisti e
degli esperti contabili (in corso di accreditamento) e
darà diritto a 27 crediti formativi universitari.
Il Comitato Scientifico,
composto dal Direttore
del corso, prof. Cosimo
Sasso dell’Università di
Bologna, dal Presidente, Prof. Alberto Maffei
Alberti dell’Università
di Bologna, dal Prof.
Marco Lamandini dell’Università di Bologna,
dal Direttore Regionale
dell’Agenzia delle Entra-
te dell’Emilia Romgna, dott. Ciro De Sio e dal Comandante Regionale Emilia Romagna della Guardia
di Finanza, Gen. B. Luciano Carta coordinerà il corpo docente.
Il corso sarà tenuto da professori di diverse Università italiane, professionisti, appartenenti al Corpo della
Guardia di Finanza, all’Agenzia delle Entrate, nonché da esperti della Banca d’Italia e delle società di
Revisione (Ernst&Young, Kpmg, Deloitte&Touche
e Pricewater-houseCoopers) e avrà la durata di 138
ore di didattica frontale.
Informazioni sugli obiettivi del corso, i destinatari
cui sarà rivolto e le modalità di selezione potranno
essere richieste ai referenti locali della formazione.
in rilievo
Benvenuti nuovi assunti
Il motto “largo ai giovani” sembra essere ormai di
casa qui in Agenzia. Ci eravamo lasciati qualche
mese fa parlando dell’assunzione di 55 nuove leve
ed ecco che, con il nuovo anno, grazie agli accordi
intercorsi e formalizzati nell’ambito della finanziaria, l’Agenzia ha effettuato uno scorrimento delle
graduatorie precedenti riunficate su base unica nazionale per 750 unità.
All’Emilia-Romagna è spettato un largo “bottino”:
ben 132 funzionari, infatti, sui 750 previsti, avevano scelto la nostra regione come sede di lavoro ed
avevano qui svolto le prove concorsuali nelle tornate precedenti. Di questi 132, a seguito di rinunce e
decadenze, all’atto di stipula del contratto avvenuto
lo scorso 14 febbraio, si sono presentati in 111, che
oggi sono a tutti gli effetti nostri colleghi di lavoro.
Come è ormai buona abitudine, anche in questa
occasione, l’Agenzia ha organizzato una giornata di
accoglienza tesa a dare il benvenuto ai neoassunti e
a fornire loro un pacchetto di informazioni utili ad
orientarsi nel percorso che stanno intraprendendo
nella nostra organizzazione.
La giornata, gestita dagli Uffici Sviluppo e Valorizzazione delle risorse umane, Amministrazione del
personale e Formazione della Direzione regionale,
è stata organizzata su tre moduli principali: organizzazione dell’Agenzia, struttura, mission e valori;
caratteristiche del Progetto Iride e del percorso di
formazione previsto per i neoassunti; ruolo del funzionario e rapporto di lavoro.
Una novità interessante introdotta rispetto alle precedenti edizioni è quella delle testimonianze dirette fornite da ex cfl. Sono stati invitati a partecipare
alla giornata Gianluca D’aquila ed Ettore
Vurchio, due funzionari dell’Ufficio di
Modena impiegati all’area controllo, Simona Messina e Michele Mazzone, due
funzionari dell’Ufficio di Reggio Emilia
assegnati all’area servizi. Ognuno di loro
ha fornito un resoconto “caldo” e spontaneo dell’esperienza vissuta, raccontando
aspettative, criticità, soddisfazioni incontrate nel percorso dall’assunzione come cfl
alla conversione del contratto. L’intervento
dei colleghi è stato apprezzato dal Direttore regionale e dai nuovi assunti che hanno
avuto modo di fare domande e di ricevere
informazioni più vicine alle loro esigenze
da parte di funzionari che sono passati per
la stessa strada.
Dal 18 febbraio l’esercito dei 111 ha raggiunto le
rispettive sedi di assegnazione sparse su tutto il territorio dell’Emilia-Romagna. A loro dovrebbero
aggiungersi, a breve, altri 9 colleghi sulla base degli
ultimi scorrimenti effettuati a seguito delle rinunce
che ci sono state.
E non finisce qui! Il 15 febbraio l’Agenzia ha pubblicato un nuovo bando di concorso per 1180 funzionari amministrativo-tributari da assumere a livello nazionale e all’Emilia-Romagna ne spettano 100
che presumibilmente entreranno in servizio entro il
prossimo autunno. Cambia la modalità di ingresso:
si torna dalla formazione e lavoro al tirocinio teorico-pratico, ma ci sarà modo e tempo per parlare di
questo nuovo capitolo.
Il motto
“largo ai
giovani”
sembra
essere ormai
di casa
qui in Agenzia.
Pierluigi Mercurio
PAGINA in rilievo
Il benessere organizzativo in Direzione Regionale
L’indagine in sintesi
Lo scorso 12 febbraio il Direttore Regionale, Ciro De
Sio, ha incontrato il personale della DR, in occasione della presentazione dei risultati dell’indagine di
clima realizzata nel novembre 2007. Nel corso della
mattinata, dopo l’illustrazione dei punti salienti della
rilevazione da parte del referente del progetto, Sandra Amovilli, è stato dato spazio agli interventi dei
dipendenti, per cogliere spunti di riflessione utili in
vista di eventuali azioni migliorative: su questi si è
soffermato il Direttore Regionale, indicando le linee
di sviluppo che l’organizzazione intende seguire nei
prossimi anni per un progressivo miglioramento del
clima interno; un approfondimento in questo senso è
stato fornito dai responsabili regionali dello Sviluppo
Risorse Umane, Anita Pezzetti, e delle Relazioni Sindacali, Maria Giuseppina Baglivo.
L’indagine è
stata realizzata
mediante la
somministrazione
assistita di un
questionario a
risposte chiuse,
redatto dal
Dipartimento
della Funzione
Pubblica in
collaborazione
con la Facoltà
di Psicologia 2
dell’Università
“La Sapienza” di
Roma
PAGINA 10
L’indagine in sintesi
L’indagine è stata realizzata mediante la somministrazione assistita di un questionario a risposte chiuse,
redatto dal Dipartimento della Funzione Pubblica in
collaborazione con la Facoltà di Psicologia 2 dell’Università “La Sapienza” di Roma, volto a sondare le percezioni dei dipendenti rispetto alla qualità del lavoro
e delle relazioni all’interno dell’organizzazione. Il personale, informato sull’iniziativa da ciascun dirigente
e tramite posta elettronica, è stato convocato in due
aule, di circa 70 persone ciascuna: ad ogni dipendente è stato consegnato una busta contenente il questionario da compilare e inserire in un’apposita urna. Su
153 dipendenti presenti al lavoro (ad eccezione dei
dirigenti e degli incaricati di funzione dirigenziale),
139 hanno compilato il questionario.
È evidente che le caratteristiche del campione con-
siderato, appartenente a una struttura chiusa al
pubblico e con funzioni prevalentemente di coordinamento, impediscono l’estensione degli spunti ricavati dalla ricerca all’intera popolazione regionale:
tuttavia, costituiscono elementi utili per individuare
punti di forza e aree di miglioramento nel “microcosmo” costituito dalla DR, oltre che un modello di
analisi applicabile, in futuro, anche agli Uffici della
regione.
La rappresentazione del benessere/malessere che si
ricava dall’analisi delle risposte segnala la presenza,
all’interno dell’organizzazione, di punti di forza e di
aree critiche, come evidenziato dalla tabella che segue:
Punti di forza
• Ascolto
• Utilità del lavoro
• Circolazione delle informazioni
Punti di debolezza
• Equità
• Stress
• Valorizzazione del personale
Aree di miglioramento (suggerimenti)
• Valorizzazione del personale
• Sistemi di valutazione del personale
• Chiarezza obiettivi e compiti
Nello specifico, gli intervistati registrano una propensione all’ascolto, sia nelle dinamiche top-down
che in quelle bottom-up, mostrando un discreto
grado di soddisfazione per le relazioni maturate sul
in rilievo
lavoro; allo stesso modo, risultano soddisfacenti
la circolazione delle informazioni all’interno della
struttura, lo scambio di dati e la collaborazione con
i colleghi. Una connotazione positiva assume anche
l’utilità sociale rivestita dal lavorare nell’Agenzia delle
Entrate: in linea con la teoria della Publice Service
Motivation (PSM), il personale della DR Emilia-Romagna è consapevole della rilevanza sociale legata al
contrasto all’evasione fiscale e ai servizi di assistenza
al contribuente, ritenendo che il proprio impegno sia
utile al benessere della collettività. Tuttavia, alcune
caratteristiche del lavoro svolto (ripetitività, routine,
rigidità) impediscono agli stessi intervistati di sentirsi
pienamente “partecipi” della missione istituzionale,
percependo il proprio operato come non adeguato
(rispetto a quanto si vorrebbe) al raggiungimento
degli scopi; a questa auto-valutazione negativa si
sovrappone quella del contesto esterno all’organizzazione (opinione pubblica, media), che agli occhi dei
dipendenti non sembra apprezzare adeguatamente la
funzione e le attività dell’Agenzia.
Sul fronte delle “criticità”, la dimensione del benes-
sere che è avvertita come meno frequente è quella
dell’equità: in base ai dati raccolti, lo scarso senso
di equità percepito è riconducibile alla dimensione organizzativa piuttosto che a quella relazionale,
riferendosi ai criteri di valutazione piuttosto che al
comportamento di coloro che valutano, vale a dire
i dirigenti. Questa interpretazione trova riscontro in
un’altra area critica segnalata dall’indagine, la valorizzazione del personale: le competenze e conoscenze
individuali non sono pienamente espresse e non risultano sufficienti le opportunità di aggiornamento e
di sviluppo professionale, ragion per cui il campione
individua proprio in questo l’ambito che necessita di
interventi più urgenti.
Un’ultima “spia” di malessere è lo stress, fenomeno
che interessa soprattutto il personale di età compresa
tra 45 e 54 anni, con diploma di scuola media inferiore, variando in funzione inversamente proporzionale al livello di istruzione e direttamente proporzionale all’età anagrafica.
Pierluigi De Rosa e Simone Mirasolo
Processo tributario e diritto comunitario
A cinquant’anni dalla firma del Trattato di Roma,
l’integrazione giuridica europea è un fenomeno
sempre più incalzante.
I rinvii pregiudiziali interpretativi alla Corte di
giustizia delle Comunità europee si moltiplicano
ed il giudice comunitario è con sempre maggiore
frequenza chiamato ad interpretare il diritto dell’Unione europea e a vigilare sulla conformità degli
ordinamenti nazionali ai princìpi comunitari.
La recente vicenda relativa alla compatibilità comunitaria dell’Irap ha reso evidente il ruolo del diritto
comunitario anche all’interno del nostro sistema
fiscale, dimostrando peraltro l’inadeguatezza degli
operatori nell’affrontare queste questioni “nuove”
per la nostra realtà.
Sempre per rimanere nell’attualità, la sentenza della
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in rilievo
La recente
vicenda
relativa alla
compatibilità
comunitaria
dell’Irap ha
reso evidente il
ruolo del diritto
comunitario
anche all’interno
del nostro
sistema fiscale,
dimostrando
peraltro
l’inadeguatezza
degli operatori
nell’affrontare
queste questioni
“nuove” per la
nostra realtà.
Corte costituzionale relativa alla legittimità costituzionale della cosiddetta “tassa sul lusso” introdotta dalla Regione Sardegna – ancora in attesa di
pubblicazione – testimonia proprio l’importanza
che ha acquistato il diritto comunitario nelle dinamiche interne degli Stati membri; tant’è che, per
la prima volta in assoluto, i giudici della Consulta
hanno rimesso la decisione di una questione interpretativa al giudice comunitario.
È dunque oramai ineludibile l’esigenza di acquisire
dimestichezza con la trattazione di questioni comunitarie, non soltanto sotto il profilo sostanziale,
ma anche dal punto di vista strettamente processuale.
In questa prospettiva, la Direzione regionale dell’Emilia Romagna ha organizzato un seminario
specialistico, tenutosi il 30 gennaio 2008, rivolto ai
capi team contenzioso della Regione e agli addetti
con esperienza processuale consolidata, per affrontare l’esame degli istituti comunitari in grado di
incidere sul contenzioso tributario.
Il corso ha avuto in primo luogo l’obiettivo di approfondire l’assetto relativo alle fonti giuridiche
comunitarie che devono essere tenute in considerazione dal giudice tributario in virtù del princìpio
di prevalenza del diritto comunitario sul diritto
interno.
In seconda battuta, il corso ha focalizzato l’attenzione dei partecipanti sul raccordo tra il processo
tributario e il processo comunitario, attraverso un
esame approfondito delle questioni relative al rinvio pregiudiziale interpretativo alla Corte di giustizia delle Comunità europee.
Successivamente, sono stati affrontati i problemi
attinenti all’applicabilità del diritto comunitario
all’interno dei processi riguardanti le liti fiscali. È
stata l’occasione per riflettere su questioni nodali
come l’invalidità dell’atto impositivo contrario al
diritto comunitario, in relazione all’autotutela e
all’intangibilità del giudicato, e il giusto processo
tributario comunitario.
L’attenzione è stata quindi indirizzata al tema, di
sempre rinnovata attualità, della tutela giurisdizionale relativa agli aiuti di Stato. Le vieppiù ricorrenti
declaratorie di illegittimità od incompatibilità comunitaria di aiuti di Stato domestici comportano
la necessità per gli Stati membri di correre velocemente ai ripari, attraverso il recupero di tali aiuti, al
fine di evitare censure formali da parte delle Istituzioni comunitarie. E non sempre le questioni processuali che emergono dal recupero degli aiuti di
Stato spiccano per chiarezza e facilità di approccio.
Infine, il corso ha preso in esame il tema della prova presuntiva nel contenzioso fiscale, posto che una
copiosissima giurisprudenza comunitaria e nazionale ha spinto il legislatore tributario a ridimensionare drasticamente l’assetto probatorio, fondato su
presunzioni, dichiaratamente pro fisco, che fino ai
tempi recenti ha caratterizzato il rimborso dei tributi indiretti contrari all’ordinamento europeo.
Naturalmente, attesa l’estrema complessità delle
questioni trattate, il corso ha inteso rappresentare
solamente un primo appuntamento tra gli operatori regionali del settore; una prima riflessione sul
fenomeno dell’integrazione giuridica europea. In
attesa di nuove esperienze formative insieme, ancora all’insegna del diritto comunitario.
Proprio la recentissima firma del Trattato di Lisbona, che ha finalmente conferito efficacia giuridica
piena alla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione, potrebbe costituire un pretesto per un nuovo
convegno di studi e di dibattito.
di Christian Attardi
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in rilievo
Un canale in più per dialogare con il fisco
Le categorie produttive e gli ordini professionali
hanno un canale in più per dialogare con il fisco. Si
è svolta mercoledì 30 gennaio 2008, presso la sala
ovale della Direzione Regionale, la prima riunione
dell’osservatorio regionale per l’adeguamento degli
studi di settore alle dinamiche delle realtà economiche ed aziendali presenti sul territorio emiliano romagnolo.
Gli osservatori regionali, istituiti con Provvedimento
8 ottobre 2007 n. 155058 del direttore dell’Agenzia,
prendono il posto dei singoli osservatori provinciali
creati con Decreto del Direttore generale del Dipartimento delle entrate del 15 aprile 1999, al fine di
garantire un migliore funzionamento degli studi di
settore.
Come noto lo strumento studio di settore costituisce uno degli elementi disponibili per combattere
l’evasione attraverso l’analisi di 2 indici, quello di
congruità e quello di coerenza. Il primo esamina in
dettaglio, per esempio, la quantità di materiale usato
per la produzione di un oggetto, il costo dei macchinari, i costi dei trasporti, ecc, mentre il secondo misura gli effettivi risultati ottenuti economici ottenuti
dagli operatori dei vari settori. Se i risultati ottenuti
dai controlli sull’indice di coerenza di un settore sono
alterati rispetto ai risultati previsti, allora si passa ad
accertare se vi sia in quel settore un’evasione fiscale.
L’Osservatorio regionale rappresenta un’innovazione
ed è di notevole importanza in quanto finalizzata, da
un lato, ad implementare l’efficacia della tradizionale funzione degli Osservatori (il monitoraggio delle
realtà economiche territoriali per fornire elementi
utili alla revisione degli studi di settore), dall’altro ad
ampliare le competenze dell’organismo, estendendola alla raccolta di informazioni utili a migliorare
l’applicazione degli studi di settore in sede di accertamento.
Quest’ultimo profilo risponde, peraltro, alla specifica
esigenza di garantire l’applicazione dello strumento
presuntivo in modo ragionevole e calibrato alle effettive condizioni di esercizio delle attività economiche
nelle varie aree territoriali, esigenza più volte evidenziata nelle direttive impartite, da ultimo, con la circolare n. 31/E del 2007.
I nuovi Osservatori regionali avranno dunque un
ruolo rilevante anche sul versante operativo, in quanto forniranno elementi di dettaglio sulle realtà economiche territoriali che, ove non preventivamente
conosciuti dagli Uffici dell’Agenzia, potrebbero determinare criticità nelle varie fasi dell’accertamento
basato sugli studi (dalla selezione delle posizioni al
contraddittorio con il contribuente).
L’Osservatorio regionale studi di settore
si riunirà su invito
del presidente della
Direzione Regionale
o anche su invito di
un singolo componente dell’Osservatorio; si esamineranno
gli elementi più utili
per revisionare uno
o più studi di settore eliminandone gli
eventuali difetti.
Durante l’incontro
del 30 gennaio è avvenuta l’esposizione
del programma di lavoro e degli indirizzi
operativi che si intendono perseguire.
Dopo il saluto introduttivo e la presentazione dei componenti, il Presidente Dott.
Ciro De Sio ha sottolineato l’importanza dei nuovi
Osservatori regionali e richiamato l’attenzione sulle funzioni, sulle aree di intervento e sulle modalità
operative previste nel Provvedimento istitutivo del
Direttore dell’Agenzia soffermandosi, in particolare, sulla possibilità dei componenti di richiedere al
Presidente l’acquisizione di elementi riguardanti
l’applicazione degli Studi di settore in sede di accertamento; ha evidenziato l’impegno della Direzione
Regionale per il buon funzionamento dell’Osservatorio e segnalato l’istituzione di una casella di posta
elettronica dedicata ([email protected]) alla quale i componenti possono far
pervenire le proprie segnalazioni, osservazioni e contributi; ha proposto che l’Osservatorio si riunisca
con cadenza mensile – di regola l’ultimo martedì del
mese - e che le riunioni si svolgano anche in presenza
di un numero ridotto dei suoi componenti; ha rappresentato l’opportunità di effettuare una sintetica
illustrazione delle modalità applicative degli Studi
di settore a beneficio di quei componenti che non
possono vantare una conoscenza approfondita dello
strumento; ha richiesto ai componenti dell’Agenzia
che rappresentano le singole province di predisporre,
per la prossima riunione, una situazione rappresentativa delle realtà che maggiormente caratterizzano
Il confronto fra
l’Agenzia delle
Entrate, il mondo
delle professioni
e le imprese
continuerà
quindi nei
prossimi mesi.
Per snellire le
attività è prevista
la costituzione di
gruppi di lavoro
suddivisi per
settori di attività
economiche.
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il rispettivo territorio sotto il profilo delle diverse
attività economiche, con l’indicazione della consistenza numerica dei contribuenti soggetti all’applicazione degli studi di settore, distinti in relazione
al risultato di congruità e di coerenza dichiarato; ha
sottolineato, infine, l’esigenza che il nuovo organismo non si limiti a cogliere gli elementi di criticità,
ma sappia anche valutare eventuali situazioni che
presentino un andamento positivo nell’ambito di
particolari aree territoriali e di specifici settori economici.
Quindi l’osservatorio esaminerà il contesto produttivo regionale e, più dettagliatamente, individuerà
l’esistenza di particolari condizioni di esercizio di
attività locali quali le modalità di svolgimento delle
attività caratteristiche di specifiche aree geografiche,
analizzando situazioni economiche di crisi o di sviluppo e affrontando problematiche legate alla peculiarità ambientali e territoriali locali.
Da queste analisi potranno nascere le necessarie proposte di revisione per assicurare un’efficace applicazione degli studi di settore anche in sede di accertamento. Gli studi di settore sono uno strumento
utile, ma vanno migliorati in quanto non tengono
conto delle realtà economiche e sociali. Questo Osservatorio regionale dovrebbe avere un’efficacia maggiore in quanto si superano gli strumenti logistici
che non davano un quadro d’insieme. Si tratta di
un passo avanti, ma occorrerà vederne l’applicazione
concreta.
Il confronto fra l’Agenzia delle Entrate, il mondo
delle professioni e le imprese continuerà quindi nei
prossimi mesi. Per snellire le attività è prevista la costituzione di gruppi di lavoro suddivisi per settori di
attività economiche.
Daniele Venturi
Reintrodotta la detrazione del 36%
Non è stata prorogata la detrazione del 36% per chi
acquista case ristrutturate bensì reintrodotta, è questa la corretta interpretazione da dare all’articolo 1,
comma 17, della legge Finanziaria 2008.
Il comma recita: “sono prorogate per gli anni 2008,
2009 e 2010, per una quota pari al 36 per cento delle
spese sostenute, nei limiti di 48.000 euro per unità
immobiliare, ferme restando le altre condizioni ivi
previste, le agevolazioni tributarie in materia di recupero del patrimonio edilizio relative:
a.
agli interventi di cui all’articolo 2, comma 5,
della legge 27 dicembre 2002, n. 289, e successive modificazioni, per le spese sostenute dal 1°
gennaio 2008 al 31 dicembre 2010;
b.
agli interventi di cui all’articolo 9, comma 2,
della legge 28 dicembre 2001, n. 448, nel testo vigente al 31 dicembre 2003, eseguiti dal 1°
gennaio 2008 al 31 dicembre 2010 dai soggetti
ivi indicati che provvedano alla successiva alienazione o assegnazione dell’immobile entro il
30 giugno 2011”.
Per le abitazioni che fanno parte di edifici interamente ristrutturati da imprese, il termine proroga utiliz-
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zato dal legislatore non è perfetto in quanto l’agevolazione specifica cui si vuol fare riferimento era prevista dall’articolo 9, comma 2, della legge 448/2001
con proroga che si rinnovava di anno in anno ma che
finiva al 31 dicembre 2006.
Pertanto, chi ha acquistato nel 2007 un immobile
ristrutturato da un’impresa con lavori di ristrutturazione ultimati entro il 31 dicembre 2006, potrà usufruire della detrazione del 36% nei limiti di 48000
euro purché però l’assegnazione dell’immobile sia
avvenuta entro e non oltre il 30 giugno 2007.
Diversamente, dal 1° luglio 2007 in poi chi ha acquistato un immobile ristrutturato, anche se dallo stesso
edificio sopra menzionato, non potrà usufruire della
detrazione del 36% in quanto la Legge Finanziaria
2007 non ha prorogato i benefici e pertanto anche
se acquistasse l’immobile nel 2008 l’acquirente non
potrà usufruire della detrazione specifica.
Nel confronto diretto tra le finanziarie degli ultimi
due anni emerge una “non continuità” che va forse a
collidere con l’intenzione del legislatore manifestata
attraverso la terminologia usata nell’articolo 1, comma 17, della legge Finanziaria 2008: “prorogata la
detrazione del 36%”.
Biagio Cunsolo
sotto la lente
Piacenza
L’Ufficio di Piacenza è situato in una zona facilmente
accessibile della città, in posizione quasi centrale.
Occupa un bel palazzo moderno, cubico, caratterizzato dal gioco geometrico delle grandi finestre vetrate che riflettono i diversi umori del cielo.
Lo stabile ospita altre organizzazioni importanti per
la vita cittadina: un istituto di credito, l’INPDAP
e un grosso supermercato. E’ insomma un polo di
attrazione, per gli utenti che gravitano nella zona a
est della città.
L’Ufficio è stato attivato il 27 luglio 1998 ed è entrato subito in piena operatività, grazie al contributo
del personale proveniente dai soppressi Uffici Imposte Dirette, IVA, Registro e Sezione Staccata.
La politica gestionale del primo avvio ha comportato che, ai vari servizi istituzionali, fossero assegnati colleghi già esperti, per contenere le resistenze al
cambiamento e per garantire una distribuzione delle
professionalità omogenea e adeguata alle esigenze
operative.
In questi anni, però, una serie di trasformazioni ha
modificato l’assetto originario, per permettere un
più efficace utilizzo delle risorse umane, economiche
e logistiche. Infatti, per quanto riguarda l’elemento
umano, un buon contingente di funzionari assunti con contratto formazione lavoro ha contribuito
a rinforzare l’assetto organico del personale. Da un
punto di vista logistico, invece, l’Ufficio ha subito
una riduzione della superficie utile, per diminuire
l’impatto economico delle spese di gestione.
Ce ne ha parlato il Direttore, Pasquale Cristillo, che
ci ha accolti con estrema disponibilità e ci ha rivelato
la sua soddisfazione nel dirigere un Ufficio efficiente
e bene organizzato. “Non è sempre tutto rose e fiori” ci ha confidato “ma nelle emergenze esce l’aspetto
positivo della carica umana del personale.
Lo dimostra l’intensa frequentazione della sala
d’aspetto da parte dei cittadini, come pure i riscontri
della stampa locale, che non ha mai pubblicato lettere di reclamo o di protesta nei confronti del servizio
prestato ai contribuenti.
All’Ufficio arrivano utenti anche dalla Lombardia,
data la vicinanza del confine di regione. Ma i piacentini si sentono completamente emiliani, nonostante
la distanza dal capoluogo...
Questa distanza ci dà anche la misura del sacrificio
che può comportare, per ogni nostro collega che vive
e opera nelle estreme periferie regionali, raggiungere
Bologna per partecipare ai corsi e alle riunioni fissati
nelle prime ore della mattinata!
La competenza territoriale dell’Ufficio di Piacenza
comprende anche i Comuni di Agazzano – Besenzone – Bettola – Bobbio – Borgonovo Val Tidone
– Calendasco - Caminata – Caorso – Castel San
Giovanni – Castelvetro Piacentino – Cerignale
– Coli – Corte Brugnatella – Cortemaggiore – Farini
– Ferriere – Gazzola – Gossolengo – Gragnano Trebbiense – Monticelli d’Ongina – Nibbiano – Ottone
– Pecorara – Pianello Val Tidone – Piozzano – Podenzano – Ponte dell’Olio – Pontenure – Rivergaro
– Rottofreno – San Giorgio Piacentino – San Pietro
Il rapporto con
i ragazzi delle
scuole
è particolarmente
sentito, perché
la divulgazione
del senso di
dovere civico e
di responsabilità
fiscale, è
considerata un
valore primario
per l’Ufficio di
Piacenza.
“Si semina
per il futuro…
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in Cerro – Sarmato – Travo – Vigolzone – Villanova
sull’Arda – Zerba e Ziano Piacentino. Un territorio
molto vasto, ampiamente sviluppato anche all’interno dell’Appennino emiliano romagnolo. Per agevolare la fruizione del servizio di assistenza, a Bobbio
funziona uno sportello locale, supportato da due
unità operative.
La realtà economica piacentina è imperniata soprattutto sulle attività legate al settore agricolo e
metalmeccanico, con particolare coinvolgimento in
ambito cooperativo.
I cittadini della provincia piacentina conoscono bene
l’Agenzia delle Entrate, anche per merito di un buon
servizio stampa, che evidenzia con efficacia le proposte di “Fisco in Piazza” e di “Fisco e Scuola”.
Il rapporto con i ragazzi delle scuole è particolarmente sentito, perché la divulgazione del senso di dovere
civico e di responsabilità fiscale, è considerata un
valore primario per l’Ufficio di Piacenza. “Si semina
per il futuro… Questi saranno i contribuenti di domani!” ci ha confermato il Direttore.
Per quanto riguarda la gestione delle aree di attività
dell’Ufficio, il rapporto di lavoro e di scambio tra
Area Servizi e Area Controllo è ottimo, improntato
sul reciproco rispetto e sulla collaboratività. Il clima
di apertura e di appartenenza consente un tipo di
rapporto molto fluido, anche al di fuori dell’ambito
burocratico.
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Del personale in attività, i due terzi sono donne, quasi interamente impegnate in servizi di front office.
Incontriamo quindi il responsabile dell’Area Servizi,
Fedele Liscio, per saperne di più. Ci parla dell’intensa attività dei 16 sportelli e del servizio di back office,
a cui tutti gli addetti, a turno, dedicano energie e
impegno. Negli ultimi tempi, anche qui, gran parte
dell’organizzazione è cambiata, grazie ad una “carta
vincente” che ha reso più facilmente gestibile l’accesso dei contribuenti: la prenotazione dell’assistenza tramite appuntamento. Inoltre, nel pomeriggio
di ogni giovedì, è attiva la cosiddetta “Giornata del
cittadino”: iniziativa del Comune di Piacenza, a cui
l’ufficio ha aderito, che consente ai contribuenti di
accedere presso l’Ufficio dalle 12,45 alle 15,00 per il
rilascio di codici fiscali, la consegna di atti e le operazioni relative alle
partite IVA.
In ordine al servizio
di invio telematico
delle dichiarazioni,
la richiesta di assistenza è notevole:
un gruppo di clienti
“fedelissimi” richiede
con costanza l’intervento degli stessi
operatori con i quali ha instaurato un
rapporto di fiducia.
Molti chiedono assi-
stenza per la compilazione, altri solo la trasmissione
delle dichiarazioni: nell’insieme, circa 2000 denunce
all’anno. Il processo di “fidelizzazione” degli utenti,
nei confronti degli impiegati con i quali da anni si
rapportano, permette ai cittadini di “entrare con fiducia nella tana del lupo”.
Anche il servizio relativo ai rimborsi ha dato ottimi
risultati, la qual cosa ha ulteriormente migliorato i
rapporti con i singoli e con gli Ordini professionali.
Riguardo a questi ultimi, la collaboratività dei colleghi piacentini si è estesa ad una serie di incontri di
approfondimento, incentrati su materie spinose, non
disciplinate dalla normativa.
Per quanto riguarda l’Area Controllo, il responsabile,
Giuseppe Leone, ci ha parlato dei 5 team integrati,
del team di assistenza legale e del team di analisi e ricerca. I diversi gruppi di lavoro sono ugualmente impegnati nel raggiungimento degli obiettivi numerici
e qualitativi proposti dall’Agenzia. All’interno dell’Area prevale un clima di serenità e di scambio. Frequenti sono le riunioni con i Capi Team, per l’esame
delle eventuali criticità e per il riscontro dei risultati.
Anche il rapporto con la Guardia di Finanza è fattivo
e solidale, con frequenti confronti sulle problematiche fiscali, in fase istruttoria. La continua interazione
consente di evitare ogni ipotetica conflittualità.
Le attività controllate di recente, attraverso lo strumento delle indagini finanziarie, riguardano il settore
immobiliare. Si tratta di un ambito fino ad ora poco
esplorato, che richiede l’esame delle posizioni dei
contribuenti sotto i diversi aspetti impositivi: questa
tipologia di controllo sta dando ottimi risultati.
La capillarità delle verifiche, su tutto il territorio di
competenza, rappresenta sia un deterrente nei confronti delle tentate frodi fiscali e dell’evasione, sia
una garanzia verso i contribuenti più ligi. L’attività del 2007 ha promosso verifiche ed accessi anche
presso bar e commerci ambulanti, con il riscontro di
irregolarità che hanno portato alla richiesta di chiusura di alcuni esercizi. Spesso la stampa locale, di cui
è un significativo esponente il quotidiano “Libertà”,
pubblicizza i successi delle operazioni di controllo
effettuate dai nostri colleghi: questo tipo di informazione avvicina il pubblico dei lettori ad una categoria
di lavoratori che spesso viene considerata con diffidenza o con disagio.
Per quanto riguarda le verifiche su soggetti di grandi dimensioni, l’accertamento viene effettuato in un
contesto territoriale in cui sono presenti circa una
sessantina di aziende.
Positiva la percentuale di definizione degli accertamenti che si aggira intorno al 80% del totale. Anche
questi numeri danno la misura del rispetto con cui i
contribuenti locali guardano alla professionalità dei
nostri funzionari. Cosa che ci conferma l’alto livello
di considerazione già espresso dal Direttore: davvero
brava gente, i colleghi piacentini!
Giovanna Zannini
sotto la lente
Il mio amico Leone
Mi piace vederlo immerso nelle pratiche, pensieroso e mite, alla ricerca di un’intuizione e di un’interpretazione che possano aiutarlo ad individuare la
soluzione migliore. In quei momenti sembra fuori
dal tempo e dallo spazio, abitante di un mondo fantastico tutto suo.
Mi piace la disponibilità che mostra verso tutti, schiva e generosa e penso che un po’ gli piace questo ruolo di coordinatore sempre presente, necessario peraltro per guidare una squadra composita ed eterogenea. Così lo vedi ieraticamente paziente con giovani
funzionari che mordono il freno, che gli propongono
con “furore giovanilistico” iniziative sempre più ardite, che cercano di dare un input frenetico al proprio
lavoro e a quello della struttura.
Così lo vedi invece energico e pieno di vita con funzionari oramai disincantati, sorpresi mai di nulla,
custodi di saperi antichi. In loro cerca di risvegliare
l’orgoglio oramai sopito toccando le corde dello spirito di appartenenza e della comune difficoltà nello
stare al passo dei tempi, sempre più cinici e freddi.
Mi piace quando nel momento delle decisioni che
assume con il direttore e
con me riesce ad apparire saggio ed equilibrato,
quasi che il mondo per
lui non avesse più segreti
e tutto fosse il dipanarsi
logico di un copione da
lui già conosciuto e previsto.
Mi piace la sua sobria
umanità che riesce con
eleganza a riservare al collega in difficoltà, al
contribuente sfortunato, a chi fa fatica
ed è in difficoltà. Non è una umanità
ricercata, lo vedi che trova fondamento in una complessità d’animo profonda ed ammirevole.
Mi piace la sua incapacità a parlare
male di qualcuno o di qualcosa, e mi
piace perché non è espressione di una
prudenza meschina o compromissoria
bensì di una maturità e di un equilibrio sorprendenti.
Mi piace la sua capacità di fare gruppo, di condividere senza pudore con
altri le proprie debolezze e di vivere le
vittorie come un fatto magicamente
casuale glissando sul lavoro complesso
che è dietro.
Mi piace …. Perché è bello lavorare
con una persona così.
di Fedele Liscio
PAGINA 17
sotto la lente
Dove la “frenesia” è di casa
E bella quella particolare “frenesia” che si respira a
volte all’area servizi, quando la gente si affolla agli
sportelli, quando le emergenze esplodono all’improvviso, quando i problemi si sovrappongono e
paiono irrisolvibili.
Mi pare bella non per snobismo deteriore o per
autolesionismo ingenuo, ma perché mi sembra
che quella frenesia porti i rumori e i colori della
vita in un mondo altrimenti inutilmente ovattato
e formale.
Certo, per soddisfare le richieste dei cittadini occorrono spesso una disponibilità, una competenza, uno spirito di sacrificio incredibili, certo talora
una sottile angoscia si percepisce quando le scelte
sono complesse e la solitudine è rumorosa. Eppure… non è in questa possibilità di garantire ai cittadini un servizio corretto ed efficiente, non è in
questa possibilità di adottare soluzioni che rispettino la legge ed aiutino tutti nella propria attività,
non è in questa possibilità di riuscire a rafforzare
l’immagine di efficienza della propria struttura la
vera dignità e il vero significato del nostro “lavoro
pubblico”?
A me non piacerebbe un lavoro che, circondato
da una asettica tranquillità, trovasse in se stesso
la sua dimensione e la sua giustificazione, privo
completamente di riferimento all’esterno, alla
realtà sociale.
Non mi piacerebbe perché dietro quella tranquillità si nasconderebbe l’inutilità del nulla.
In questi anni trascorsi all’area servizi dell’ufficio
di Piacenza sono riuscito a creare una squadra che
crede in questi principi, in questi convincimenti.
Non esistono isole felici: talora il lavoro è eccessivo, spesso la programmazione non è
ipotizzabile, a volte non si riesce a realizzare il necessario, raramente si riescono ad individuare premi o riconoscimenti giusti. Eppure… Neanche
nei momenti di maggiore difficoltà in qualcuno
viene la voglia di mandare tutto all’aria e cercare
un lavoro magari più complesso e difficile ma più
comodo e forse gratificante. La consapevolezza
di fare parte di una struttura che è veramente al
servizio del cittadino è divenuta orgoglio e spirito di appartenenza e nessun accadimento ormai
può scalfirla ed indebolirla. E questo davvero è
un gran risultato.
di Fedele Liscio
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sotto la lente
Ricordi di scuola dell’Ufficio di Piacenza
Quattro anni di “Fisco e Scuola”
L’avventura inizia nei primi mesi del 2004: nasce
l’idea della rappresentazione teatrale,
realizzata
con il laboratorio di recitazione della
scuola elementare di Podenzano.
Giorgio Bertuzzi ed io iniziamo il
nostro percorso, in febbraio, incoraggiati dal Direttore, Pasquale
Cristillo, che, coinvolto dal nostro entusiasmo, firma il protocollo d’intesa con il Dirigente
scolastico.
Contemporaneamente
il
gruppo, composto da Garifo,
Caltabiano, Torrini, Piroli,
Rossetti, iniziano il progetto
“Gli alunni del fisco” con la
scuola media “Carducci” di
Piacenza che si concluderà
nel 2005.
Il gruppo incontra anche
la scuola media di Castelvetro in collaborazione
con un collega dell’ufficio di Cremona; la collaborazione tra i due
uffici continua anche
nel 2005 tra il collega di Cremona
e Paola Celada che spiega ai ragazzi addirittura “la
fiscalità internazionale”.
La stampa e la televisione locale danno ampio risalto
all’iniziativa del gruppo e alla novità, rappresentata
dalla collaborazione tra i due uffici.
L’attività è, dunque, frenetica, e l’entusiasmo è per
tutti alle stelle, Direttore compreso!
All’inizio non siamo un vero e proprio gruppo, ma,
poi, visti gli interessi e le finalità comuni, il Direttore realizza il gruppo “Fisco e scuola” aperto a
tutti e nel 2007 partecipano alle
iniziative anche Daniela Gregori, Carola
Passerini ed Elena Mariscotti.
Nel maggio 2004, quella che inizialmente è solo
un’idea, dopo mesi di lavoro si realizza: al teatro
dei Filodrammatici
di Piacenza
andiamo in
scena
con
“A spasso nel
tempo con le
Signore Tasse”.
Un
successo
inaspettato! Il
referente regionale del progetto
“Fisco e scuola”
Sandra Amovilli e
il Direttore regionale Villiam Rossi,
che assiste
alla rappresentazione
promettono ai bambini una rappresentazione al Teatro Antoniano di
Bologna.
La stampa locale premia le nostre
fatiche con articoli gratificanti e la
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sotto la lente
televisione trasmette in prima serata l’intera rappresentazione teatrale.
L’esperienza, irripetibile, viene descritta nel “Diario
di un viaggio speciale nel mondo della scuola elementare”
Sempre nel mese di maggio viene realizzato da me,
Giorgio e Mara Rossetti il progetto “Unico e fedele”
con le classi quinte dell’Istituto Superiore “G.D. Romagnosi” di Piacenza.
Il progetto prevede una serie di incontri in cui vengono illustrati i contenuti e le modalità di compilazione della dichiarazione dei redditi ed una sommaria descrizione del sorgere di una controversia.
Il progetto viene realizzato anche negli anni successivi e nel 2007 partecipa, al posto di Mara Rossetti,
Daniela Gregori.
Anche l’iniziativa con la
scuola media di Castelvetro si ripete nel 2005
e nel 2006; nel 2007 il
progetto sulla fiscalità
internazionale viene proposto agli alunni delle
classi quarte e quinte
della scuola elementare.
Nel 2005, la rappresentazione teatrale viene
proposta ai ragazzi delle
scuole di Bologna al Teatro Antoniano: il Direttore Regionale ha mantenuto la promessa!
Dall’esperienza con i
bambini della scuola di
Podenzano nasce l’idea
di un libretto, in cui le
tasse non solo vengono
spiegate ai bambini ma
anche dai bambini ai
loro coetanei, con il loro
linguaggio semplice ed
efficace.
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Viene, così realizzato il quaderno didattico “E adesso
ve le raccontiamo noi le tasse” in collaborazione con
la Direzione Regionale nelle persone di Sandra Amovilli, Piera Gaiani e Tiziana Sabattini.
Una collaborazione entusiasmante che vede la presentazione del quaderno didattico al “Docet” rassegna internazionale del libro per ragazzi.
La Direzione Regionale ne cura l’edizione e la stampa; le copie vengono distribuite negli incontri con le
scuole della regione.
Il libretto verrà poi citato, e ripreso in alcune parti,
in un libro di testo per le scuole medie di educazione
alla legalità (La tribù degli onesti-Percorsi di educazione alla legalità, ed. Simone).
Sempre nel 2005, Garifo, Piroli, Rossetti, Caltabiano e Celada incontrano gli studenti del terzo e quinto anno di ben tre istituti superiori per illustrare il
modello “Unico” e le agevolazioni fiscali per i giovani
che si avviano al mondo del lavoro.
Nel 2006 Giorgio Bertuzzi ed io realizziamo la campagna pubblicitaria “L’evasore fiscale ti danneggia…
digli di smettere” in collaborazione con le classi quarte e quinte della scuola elementare di Cortemaggiore.
I ragazzi realizzano spot, scenette, canzoni, disegni
ecc. presentati alle autorità e stampa locali il 2 giugno al teatro ”E. Duse” di Cortemaggiore.
Arriviamo così ai primi mesi del 2007: i bambini della scuola di Podenzano sono cresciuti, frequentano il
secondo anno della scuola primaria di secondo grado
(scuola media) e studiano anche le lingue straniere
spagnolo, inglese, francese ed inglese.
Torniamo da loro per approfondire i concetti di imposte, equità fiscale ecc. con un sguardo anche agli
altri paesi europei.
Giorgio ed io incontriamo le insegnanti che aderiscono all’inziativa e parte così il progetto “I piccoli
esperti del fisco vanno in Europa”, dopo la sigla del
protocollo d’intesa tra il Direttore e il Dirigente Scolastico.
Anche se interessante il progetto è certamente impegnativo sia per noi che per le insegnanti e i ragazzi.
sotto la lente
Ma tutto procede per il meglio: gli incontri avvengono in un clima di collaborazione e d’intesa perfetta
con la scuola.
In maggio i ragazzi vengono in visita all’Ufficio e,
per noi, sorge il problema di come organizzare la
giornata.
Una semplice visita al Direttore a me e Giorgio non
piace molto ed ecco l’idea: perché non organizzare
una “conferenza stampa” con i ragazzi in veste di
“giornalisti”?
Le insegnanti accettano con entusiasmo e preparano
le domande che, come in ogni conferenza stampa
che si rispetti, ci vengono anticipate.
A questo punto occorre individuare “gli intervistati”: il Direttore, il Capo Area Controlli, Leone Giuseppe, il Capo Area Servizi, Fedele Liscio e…perchè
no?. Il Comandante della Guardia di Finanza che,
interpellato, accetta subito l’invito.
Nel giorno stabilito arrivano in Ufficio circa 50 ragazzi, armati di penna e di block-notes.
Dopo una breve visita, in cui vengono mostrate
tutte le attività dell’Ufficio, i ragazzi si accomodano
in sala riunioni pronti per fare le loro domande.
Al tavolo dei conferenzieri siedono il Direttore, il
Dirigente Scolastico, i due Capi Area e il Colonnello
con un suo collaboratore ,”in alta uniforme”.
Alla conferenza stampa sono presenti alcuni giornalisti della stampa e la televisione locale.
In chiusura alcuni ragazzi spiegano agli adulti il sistema fiscale spagnolo ed inglese e, poi, il tutto si
conclude con un piccolo buffet, offerto dal nostro
Direttore.
Il progetto, però, non è terminato. Infatti, durante
il suo svolgimento, abbiamo raccolto del materiale e
ora ci chiediamo cosa farne...forse un nuovo libretto
o un DVD?
Intanto nel novembre 2007 il Direttore ha sottoscritto un protocollo d’intesa con il Dirigente Scolastico del 3° Circolo Didattico dal titolo “Anche noi
incontriamo le tasse”.
Il protocollo prevede alcuni incontri, già avvenuti,
con le classi quarte della scuola primaria e nel marzo
di questo anno sono previsti degli incontri, per la prima volta, con i bambini delle classi seconde.
Carola Passerini, Giorgio Bertuzzi ed io
stiamo pensando quale sia il modo più
opportuno per avvicinare alle tasse
bambini di appena...sette anni! Speriamo bene!
Ah dimenticavo! Nel 2007 si è
conclusa la mia esperienza, iniziata nel 2003, di “tutor aziendale” nel progetto “alternanza
scuola-lavoro” realizzata con
le classi quarte dell’Istituto
tecnico “G.D. Romagnosi”
(nel 2006 anche uno studente del liceo scientifico
tecnologico “Colombini”).
Gli studenti del 2007 hanno raccontato,
in modo simpatico, le loro due settimane lavorative
in un CD che mi hanno lasciato che, appena possibile, sarà rivisto da Giorgio e da me.
I miei ricordi terminano qui. Abbiamo lavorato molto e, soprattutto, fuori dall’orario di lavoro ma tutti
noi (Direttore compreso) crediamo veramente nelle
finalità del progetto “Fisco e scuola” per cui posso
tranquillamente affermare…l’avventura continua!
Luisa Di Marco
PAGINA 21
iniziative
A scuola con Rocco
Lezioni di inglese ai colleghi dell’Ufficio di Cesena.
il messaggio più
importante che
questo articolo
vuole veicolare è
che lo spirito di
collaborazione
e la propensione
alla
comunicazione
sono elementi
essenziali per la
nostra crescita
professionale e
personale.
PAGINA 22
Sono le 15,30. Il collega di stanza si alza repentinamente, poi, tolte le vesti di Funzionario, indossa
quelle dello scolaro.
“L’appuntamento è al badge, sbrigati!” strepita il
collega di slancio giù per le scale. La camminata
affrettata e impacciata di chi non vuole perdere
l’incontro, ma neanche apparire inadeguato.
Ci si rivede in aula magna, tutti intorno a un tavolo, braccia tese e gomiti leggermente appoggiati
sul piano.
Dal lato opposto c’è il collega, con lo sguardo perso
in segno d’attesa e un sorriso accomodante di chi
sa di non saperne abbastanza.
Non più convenevoli né gelide gerarchie; qui, davanti al prof. Rocco, siamo tutti uguali: Capi Area,
Funzionari, Direttore.
L’attesa sulle labbra, l’attorcigliarsi delle dita in
segno d’incertezza, sono tipici dei tempi non dimenticati della scuola, ma questa volta è tutto diverso...
La scuola qui non c’entra, qui è tutta un’altra
cosa.
Adesso siamo noi a scegliere di partecipare a una
lezione, di metterci in discussione e superare l’imbarazzo di non saper rispondere o, peggio, di apparire fragili, inesperti e risibili.
Si, questa volta è proprio tutto diverso. Siamo al
sicuro, tutti siamo in attesa d’imparare qualcosa.
Qui non c’è l’atmosfera dura e severa dell’interrogazione di un burbero professore a preoccuparti,
c’è solo la voglia di partecipare all’incontro del
mercoledì con Mr. Rocco.
Ecco, queste sono le sensazioni percepite dai colleghi discenti miei compagni d’avventura che io,
sebbene scolaro, sto cercando di descrivere.
E da buono scolaro distratto, ho dimenticato di
introdurvi bene nel tema dell’articolo!
Vogliate scusarmi…
Ebbene, il nostro collega Rocco Pessolano, con
grandi trascorsi di docente di lingua inglese, si è
fatto promotore e organizzatore, gratuitamente
e fuori dagli orari d’ufficio, di un corso d’inglese
“aziendale”.
Ogni mercoledì pomeriggio, alle 15,30 circa, il
nostro Prof. ha tenuto un ciclo di lezioni aperte a
tutti i colleghi dell’Ufficio di Cesena che ne avessero fatto richiesta. Gli incontri hanno avuto inizio a
settembre e si sono conclusi da appena due mesi.
Il Prof., sempre rigorosamente in lingua, introduceva di volta in volta il tema della lezione, fornendoci il materiale didattico, intrattenendoci, a fine
incontro, con simpatiche ed improvvisate conversazioni.
La partecipazione e l’attenzione sono state tenute
vive dalla straordinaria capacità di coinvolgimento
del prof. Rocco, sempre pronto a metterci a nostro
agio, fornendoci importanti strumenti di comunicazione in lingua inglese.
Solitamente la lezione, della durata di circa un’ora
e mezza, si concludeva sempre su temi di grande utilità: come ordinare al ristorante una pizza?
Come acquistare un abito in una boutique?
Ma la cosa sbalorditiva è che spesso, durante le
pause lavorative, ci siamo cimentati a rivedere il
nostro “mondo” di relazioni, sulla base di quanto
imparato durante l’incontro precedente.
Ci siamo poi misurati in sfide linguistiche dall’incerto risultato, speranzosi di imparare più in fretta
sempre più modi di confrontarci alternativi al solito italiano o, peggio, al “burocratese”.
In fondo, il messaggio più importante che questo
articolo vuole veicolare è che lo spirito di collaborazione e la propensione alla comunicazione sono
elementi essenziali per la nostra crescita professionale e personale.
Adesso che il corso è terminato, se ne è proposta
subito una seconda edizione, quale completamento di un cammino che senza dubbio ci porterà a
migliorare molti aspetti del nostro “imprevedibile”
inglese.
L’entusiasmo e l’impegno di tutti sono assicurati e
questa volta sarà, ancora una volta, tutto diverso.
Gianpaolo Sebastiano Cannizzo
iniziative
Alunni in visita all’Ufficio di Guastalla
Nell’ambito del Progetto Fisco – Scuola e nell’ottica
di avvicinare i bambini alle istituzioni è stato avviato
nel maggio 2007 un percorso educativo rivolto agli
alunni delle classi IV e V dell’Istituto S.Orsola di
Guastalla. L’esperienza è stata coinvolgente in quanto nella prima fase ha visto impegnati la referente
locale del progetto, le insegnanti e i bambini in due
incontri formativi svolti in aula. Tutto si è sviluppato nella forma del gioco e della partecipazione degli alunni che attraverso i disegni hanno espresso la
loro concezione sul mondo delle tasse. Un bambino
ha scritto: “Passando le giornate lavorando e le tasse
pagando contribuisci allo sviluppo della tua città”.
Altri ancora: “ Le tasse costruiscono sicurezza e tranquillità”; “ Le tasse tuffatrici: le tasse non sono soldi
buttati in acqua”; etc. Gli alunni hanno manifestato
entusiasmo ed hanno preso spunto per le frasi ed i
disegni dagli argomenti presentati in aula, nonché
dal quaderno didattico distribuito dalla referente
del progetto. La finalità dell’iniziativa rientra tra gli
obiettivi d’istituto trasversali in quanto è importante non solo utilizzare la leva quantitativa/qualitativa
degli atti impositivi per incamerare gettito alle casse
dell’erario, ma altresì è essenziale instillare nelle future generazioni di contribuenti i concetti di etica
e di valore che si coniugano con il dovere costituzionale di contribuzione alla spesa pubblica in base
alle proprie possibilità. Nel contesto ludico è stato
spiegato ai bambini in modo semplice che dal dovere di contribuire in modo spontaneo al pagamento
delle imposte derivano diritti preziosi per i cittadini e nel contempo si favorisce lo sviluppo del Paese
nell’interesse pubblico generale. I disegni dei piccoli
sono stati appesi alle pareti dei corridoi e delle stanze
per adornare i locali dell’ufficio a testimonianza del
contributo offerto dai bambini. La seconda fase del
percorso ha previsto una visita guidata presso l’Ufficio e, nel giorno dell’accoglienza, il 1° febbraio 2008,
i bambini accompagnati dall’insegnante hanno tro-
vato all’ingresso un grande cartello
di colore blu riportante il saluto di
benvenuti all’Agenzia delle Entrate. Durante la visita sono stati impegnati i colleghi preposti all’erogazione dei servizi in front office i
quali hanno descritto la loro attività di assistenza ed informazione
nei confronti dei contribuenti
illustrando il funzionamento dell’Anagrafe Tributaria nel momento
dell’attribuzione del codice fiscale/
tessera sanitaria, partita Iva, interrogazione sui soggetti, etc. Monica Bartolo, Giulio Montante e Anna
Maria Iannuzziello hanno catturato l’attenzione degli alunni i quali hanno interagito con attenzione e
curiosità ponendo domande. Come avviene sempre
con i più piccoli i loro interrogativi vanno al cuore
delle questioni: un bambino semplicemente ha chiesto che cosa succede se il cittadino non versa le imposte. Con tali presupposti il dialogo si è sviluppato in
modo fluido e c’è stata la possibilità di spiegare che
nell’Ufficio c’è anche un gruppo di persone che verifica che tutti i contribuenti versino le imposte e ricerca gli evasori (parziali e totali) e svolge tutte le attività
necessarie affinché lo Stato riscuota le imposte dovute. Il direttore ha parlato ai bambini richiamando i
principi della Costituzione e il significato del vivere
in collettività e di seguito ha lasciato il messaggio che
l’Agenzia delle Entrate dialoga con i contribuenti e
svolge una funzione di interesse pubblico in attuazione dei principi costituzionali. Il momento delizioso
dell’incontro è stato quello del buffet che ha trovato
apprezzamento diffuso tra gli alunni. Per fare sentire
gli stessi importanti e protagonisti il direttore a chiusura della giornata ha consegnato ad ogni bambino
l’attestato di partecipazione.
è essenziale
instillare
nelle future
generazioni di
contribuenti i
concetti di etica
e di valore che
si coniugano
con il dovere
costituzionale
di contribuzione
alla spesa
pubblica in base
alle proprie
possibilità
Donatella Pierleoni e Assunta Scafa
PAGINA 23
sotto la lente
Il piano di comunicazione dell’Emilia-Romagna
In conformità con
il Piano aziendale
2008-2010 e con il
Piano di comunicazione nazionale,
il Piano di comunicazione
2008
dell’Agenzia
delle
Entrate Emilia-Romagna disegna le
linee strategiche e le
modalità operative
attraverso cui si realizza la comunicazione dell’amministrazione finanziaria a
livello regionale.
La centralità del
rapporto con il contribuente, il miglioramento qualitativo
e quantitativo della
lotta all’evasione, lo
sviluppo organizzativo si traducono, nel
Piano di comunicazione nazionale, in
una serie di obiettivi
strategici di comunicazione, attraverso i quali la struttura di comunicazione dell’Agenzia intende contribuire al raggiungimento degli obiettivi aziendali, come illustrato nella
seguente tabella.
PAGINA 24
Sulla base di questa articolazione degli obiettivi e
dell’analisi del contesto regionale, sia nella dimensione interna che in quella esterna, sono individuate
le linee strategiche, gli obiettivi operativi, le attività
e la tempistica che caratterizzeranno la comunicazione dell’Agenzia delle Entrate in Emilia-Romagna nel
2008.
Attraverso l’analisi di scenario esterno ed interno, il
Piano di comunicazione, sulla base delle esperienze
maturate nell’anno precedente elabora e successivamente illustra le linee programmatiche della comunicazione regionale. Nel nostro caso, la pianificazione per l’anno 2008 si è sviluppata partendo
dal potenziamento della comunicazione esterna, in
particolare delle relazioni con i media locali, e dall’analisi di clima, realizzata in Direzione Regionale
nel novembre 2007.
COMUNICAZIONE ESTERNA
Obiettivi strategici:
 creare un “effetto deterrente” nei confronti del
fenomeno evasivo;
 diffondere la conoscenza dei servizi dell’Agenzia, agevolando gli adempimenti tributari;
 avvicinare e radicare l’istituzione nel territorio,
promuovendone l’immagine;
 promuovere la legalità fiscale nelle nuove generazioni.
Obiettivi operativi:
1. potenziamento dell’attività di informazione
verso l’esterno
2. sviluppo delle relazioni con gli organi di
informazione
3. diffusione della conoscenza delle attività di
contrasto all’evasione fiscale
4. incremento delle relazioni con enti, istituzioni
locali e interlocutori istituzionali
5. sviluppo della coscienza civica fiscale nelle
scuole di ogni ordine e grado
6. promozione dell’immagine dell’Agenzia
1. Potenziamento dell’attività
di informazione verso l’esterno
Diffusione delle guide fiscali e più in generale dei
prodotti editoriali:
 Guide “L’Agenzia informa” redatte a livello
centrale;
 “Guida alle agevolazioni e contributi per le
persone con disabilità” (realizzato in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna), nella duplice versione cartacea e digitale;
 “Guida per stranieri”, realizzata dall’Ufficio
prodotti editoriali e disponibile in arabo, albanese, rumeno e serbo-croato (distribuzione
tramite gli Uffici dell’Agenzia e gli Sportelli
per stranieri);
sotto la lente
 continuo aggiornamento del sito internet regionale.
2. Sviluppo delle relazioni
con gli organi di informazione
A fronte di un flusso informativo che nel corso del
2007 si è progressivamente consolidato, si è affermato il bisogno di un monitoraggio sistematico della
stampa locale. A tal fine:
 sono stati siglati gli abbonamenti annuali a
13 testate locali, per la consultazione on-line
e cartacea dei quotidiani. Gli articoli di maggiore rilevanza saranno, in seguito, raccolti in
una rassegna stampa settimanale, pubblicata
sulla intranet regionale;
 invio dei comunicati stampa, coordinamento
delle interviste rilasciate agli organi di stampa
dal Direttore Regionale o dai direttori degli
Uffici;
 Convention di presentazione dei risultati della
lotta all’evasione nel 2007 e nei primi mesi del
2008;
del sistema di relazioni con un interlocutore
istituzionale con cui intercorrono stretti rapporti operativi e un più efficace coordinamento nella comunicazione regionale che evita sovrapposizioni o incongruenze nella diffusione
agli organi di informazione;
 una collaborazione con la Scuola di Giornalismo dell’Università di Bologna, finalizzata
all’organizzazione di mini-corsi di alfabetizzazione fiscale per gli studenti del master;
 il coinvolgimento degli Uffici per le Relazioni
con il Pubblico nella distribuzione di guide fiscali e materiale informativo. Limitatamente
al Comune di Bologna, è allo studio la possibilità di estendere la distribuzione di guide e
opuscoli agli Urp di Quartiere;
 l’organizzazione di convegni, seminari e tavole
rotonde in collaborazione con ordini professionali, associazioni di categoria e CAF.
5. Sviluppo della coscienza civica fiscale
nelle scuole di ogni ordine e grado
 collaborazione con le emittenti tv del circuito
7 Gold – Sesta Rete, mediante la partecipazione a rubriche periodiche e programmi informativi.
L’Agenzia delle Entrate dell’Emilia-Romagna, nel
2007, ha stipulato un nuovo Protocollo di intesa con
l’Ufficio Scolastico Regionale. Da questo documento, derivano le principali attività di comunicazione
da intraprendere nel corso del 2008:
3. Diffusione della conoscenza delle attività
di contrasto all’evasione fiscale
 organizzazione di una giornata dedicata alla
“legalità fiscale”;
I risultati e le attività di contrasto all’evasione fiscale
hanno determinato nel 2007 una costante crescita
di visibilità dell’ente - Agenzia. Per l’anno 2008, si
prevede di:
 iniziative per promuovere il coinvolgimento
di alunni, docenti e genitori sul tema della
legalità fiscale, con la diffusione di materiale
informativo;
 rafforzare le relazioni con i media locali (comunicati stampa, interviste al Direttore Regionale, Convention) e la partecipazione a Fisco Oggi (“portale” di informazione fiscale);
 percorsi informativi sugli adempimenti fiscali
e sui servizi offerti, destinati in particolare agli
studenti delle superiori;
 aumentare la disponibilità di informazioni aggiornate sulle singole attività di accertamento
attraverso la mappatura dei dati all’interno
della Direzione Regionale. Sarà possibile, così,
rispondere tempestivamente alle frequenti richieste provenienti dalla stampa sullo “stato
dell’arte” nella lotta all’evasione in regione.
4. Incremento delle relazioni con Enti,
istituzioni operanti sul territorio e
interlocutori istituzionali Tra le
iniziative di partnership con altri
soggetti istituzionali si segnala:
 il progetto per la stipula di un Protocollo di
intesa con la Guardia di Finanza – Comando
Regionale Emilia-Romagna sulla comunicazione istituzionale. Le finalità: miglioramento
Attraverso
l’analisi di
scenario esterno
ed interno,
il Piano di
comunicazione,
sulla base delle
esperienze
maturate
nell’anno
precedente
elabora e
successivamente
illustra le linee
programmatiche
della
comunicazione
regionale
 visite guidate presso gli uffici fiscali.
6. Promozione dell’immagine dell’Agenzia
 Realizzazione del progetto nazionale “Fisco
Mobile”: un camper attrezzato alla stregua di
un Ufficio, in grado di fornire tutti i servizi
offerti al front-office, si muove nel territorio
regionale facendo tappa nelle località che, non
ospitando un Ufficio delle Entrate, raccolgono
comunque un ampio bacino di contribuenti;
 campagna di comunicazione per il nuovo asilo
nido aziendale, che sarà aperto presso la Direzione Regionale Emilia-Romagna.
PAGINA 25
sotto la lente

aggiornamento del sito intranet regionale,
coordinamento degli Uffici in relazione alla
Procedura Eventi Rilevanti e gestione di un
sistema di riunioni, avviato nel 2007, che
coinvolge sia le strutture della Dr, sia gli Uffici
presenti in regione.
2. Consolidamento del senso
di appartenenza
LA COMUNICAZIONE INTERNA
Il personale interno costituisce il destinatario privilegiato cui l’amministrazione si rivolge per il raggiungimento dei seguenti obiettivi strategici:
 creare identità e senso di appartenenza all’interno dell’organizzazione;
Il Piano di
 diffondere conoscenze e prassi lavorative.
comunicazione
definisce cosa
l’organizzazione Obiettivi operativi:
deve comunicare 1. gestione del circuito informativo
all’interno della DR e tra questi e gli Uffici
per supportare in
modo efficace il 2. consolidamento del senso di appartenenza
raggiungimento 3. coordinamento delle attività di comunicazione
degli obiettivi di
degli Uffici attraverso i Referenti locali
politica pubblica 4. sviluppo e condivisione della memoria
che l’ente si è
aziendale
prefissato di
raggiungere in 1. Gestione del circuito informativo
all’interno della DR e tra questa e gli
un certo arco
Uffici
temporale
Allo scopo di favorire lo scambio di informazioni tra
gruppi di lavoro diversi si è pensato di:


PAGINA 26
introdurre un sistema di mappatura dei dati
relativi alle attività di controllo e di assistenza
svolte dagli Uffici e dalla DR, che consenta il
monitoraggio costante dello stato di avanzamento dei lavori. Dalla raccolta dei dati, scaturisce un report periodico pubblicato sul sito
intranet regionale;
creare una rassegna stampa regionale, con cadenza settimanale, pubblicata su Page regionale, nella quale confluiranno tutte le notizie
pubblicate sulla stampa locale, relative all’Agenzia delle Entrate in Emilia-Romagna;

Organizzazione di un incontro del Direttore
Regionale con il personale della DR, in cui
sono presentati i risultati della rilevazione sul
benessere organizzativo, con l’illustrazione di
eventuali azioni di miglioramento e di sviluppo. Queste attività realizzate in via sperimentale in DR, potranno essere estese anche alle
realtà degli Uffici;

istituzione del nuovo asilo nido aziendale con
conseguente pubblicizzazione dell’iniziativa
all’interno, attraverso l’organizzazione della
cerimonia di inaugurazione e il sito intranet;

collaborazione al periodico nazionale “Pagine” e realizzazione del periodico telematico
regionale “ComunicAzione”.
3. Coordinamento delle attività di
comunicazione degli Uffici attraverso i
referenti locali

supporto nella programmazione delle iniziative locali; riunioni periodiche di confronto,
aggiornamento della cartella condivisa, collaborazione su attività specifiche o progetti
particolari;

compatibilmente con le risorse disponibili,
incontri di informazione-formazione sulle
teorie e le tecniche della comunicazione esterna ed interna.
4. Sviluppo e condivisione della memoria
aziendale

archivio digitale e cartaceo presso la segreteria
del Direttore regionale, manutenzione bacheca
aziendale;

aggiornamento on line della guida “Muoversi
nell’organizzazione”, contenente tutte le informazioni utili sulla Direzione regionale e sugli
Uffici dell’Emilia-Romagna.
Antonella Pellegrino
la pagina della formazione
Intervista a Cristina Bulzacchelli
Responsabile della sede bolognese della Scuola Superiore dell’Economia e delle Finanze
Da molti anni la nostra Amministrazione - Ministero delle Finanze prima e Agenzia delle Entrate poi
- affida la responsabilità dell’organizzazione dei corsi
e dei seminari specialistici in materia tributaria ad un
partner istituzionale, la Scuola Superiore dell’Economia e delle Finanze (SSEF). La SSEF è nata nel 1957
come centro nazionale per la formazione del personale dell’amministrazione economica e finanziaria
e, da allora, alle proposte tematiche di intervento
istituzionale è stata aggiunta un’offerta formativa in
campo organizzativo, gestionale, economico e tecnico-informatico.
La SSEF è rappresentata da una sede centrale, a
Roma, e dalle sedi esterne di Bari, Bologna, Milano,
Torino e Palermo.
La struttura bolognese è situata nel centro storico, in
un ex convento francescano il cui giardino ospita le
antiche arche dei glossatori, in piazza Malpighi 19.
Della direzione della sede è incaricata, dal 1999, la
dottoressa Cristina Bulzacchelli. La nostra redazione
l’ha raggiunta, presso i locali dove sono ubicate la
direzione, la segreteria e le aule del centro formativo
bolognese, per conoscere qualche cosa di più della
sua attività.
Cristina Bulzacchelli, pugliese, 45 anni, è in Amministrazione dal 1993, dopo aver vinto il concorso
per funzionario delle Imposte dirette. Dal 1999 è responsabile della Sede esterna di Bologna della SSEF.
Dirigente, vincitrice di concorso nel 2001, laureata
in Giurisprudenza con lode nel 1986, abilitata alla
professione forense nel 1989, ha conseguito la specializzazione triennale in Diritto amministrativo
presso l’Università degli Studi di Bologna nel 1997
e ha concluso il master biennale per Comunicatori
pubblici, organizzato dalla SSPA, nel 2002.
Ci vuole parlare dei compiti istituzionali della
Scuola di Bologna? I nostri lettori conoscono la
vostra sede per averne frequentato i corsi, ma
è raro sentir parlare delle loro caratteristiche
organizzative…
La nostra attività principale è l’erogazione dell’attività formativa progettata dai Dipartimenti didattici
e di ricerca della SSEF: Scienze Aziendali, Scienze
Economiche, Scienze Giuridiche e Scienze Tributarie. Per realizzare un progetto formativo, l’organizzazione pratica e logistica sono fattori imprescindibili,
che assicurano il regolare svolgimento delle attività.
Ciò, anche sotto il profilo della qualità delle prestazioni rese. Buona organizzazione amministrativa e
corretta gestione delle aule, quindi, sono fattori imprescindibili.
Quale è l’ambito territoriale dell’operatività
della sede?
Le regioni nelle quali, e per le quali, questa sede organizza interventi formativi sono l’Emilia Romagna,
il Veneto e il Friuli Venezia Giulia.
Ci vuole anche dire quali sono i principali committenti?
L’attività formativa della Scuola è volta a soddisfare
le esigenze formative di tutta l’amministrazione economico-finanziaria ivi comprese le Agenzia Fiscali,
nonché quelle di altri enti che operano nel settore
della fiscalità e dell’economia tra cui, per la sede di
Bologna, vi è l’Inps.
PAGINA 27
la pagina della formazione
Più concretamente, in
questo primo semestre a
Bologna, Venezia e Trieste stiamo organizzando
corsi per l’Agenzia delle entrate, l’Agenzia del
Territorio, le Commissioni tributarie, il Dipartimento Affari generali
del MEF e l’Inps.
La vostra offerta formativa spazia entro un
ambito tematico molto
ampio. Quali sono le
materie maggiormente
trattate?
Sempre facendo riferimento al semestre in corso, ad esempio, per l’Inps
stiamo
organizzando
corsi sull’Audit interno,
sul cosiddetto diritto di
accesso agli atti amministrativi e sul codice
della privacy, mentre per
l’Agenzia del Territorio
stiamo svolgendo le varie
edizioni del corso di alta
formazione in materia di
valutazioni immobiliari.
La Scuola ha ottenuto
la certificazione UNI
ISO 9001:2000, per
ciò che riguarda il Sistema di gestione per
la qualità: qual è la
percezione dei discenti
circa la qualità dell’attività didattica proposta in aula?
Sicuramente il nostro
benchmark è il questionario di valutazione, che
i discenti compilano a fine corso.
Posso affermare, con una punta di orgoglio, che i
giudizi sono, in genere, molto positivi.
La qualità del clima d’aula dipende, in modo cruciale, dalla rigorosa selezione dei formatori: i docenti
della Scuola sono esperti di fama, con una pluriennale esperienza di formazione.
Il confronto con i docenti su problematiche complesse, spesso oggetto di contrastanti interpretazioni,
comporta per gli addetti ai lavori un valore aggiunto
che agevola l’applicazione delle nuove conoscenze
sul carico lavorativo. Ma il senso della formazione
non è soltanto quello dell’approfondimento scientifico: è anche quello di motivare e stimolare lo sviluppo della propria flessibilità, in ambito sia tecnico
che relazionale.
Il rientro nei rispettivi uffici di appartenenza rappresenta così un momento di crescita personale, una
consapevole applicazione al caso concreto delle conoscenze e dell’aggiornamento appresi in aula, nonché un contributo al percorso di autostima professionale che ogni dipendente è chiamato a completare
in “solitudine istituzionale”.
Dall’entusiasmo con cui ne parla si percepisce
passione, nei confronti del suo lavoro. Che vuol
dire per lei “fare formazione”?
La domanda meriterebbe una risposta molta articolata, ma non intendo annoiare troppo chi legge…
Mi limito perciò a dire che gli attori che presidiano
i percorsi formativi all’interno delle organizzazioni,
oggi, devono fare richiamo, soprattutto, all’etica della responsabilità. Responsabilità rispetto alle competenze possedute e rispetto ai risultati predefiniti e
verificati.
In questo momento, in Italia siamo agli ultimi posti,
a livello europeo, negli investimenti sistematici in
formazione. Per invertire questa tendenza occorre, a
mio avviso, responsabilizzare tutti gli attori che interagiscono in un percorso di apprendimento, per realizzare una formazione attenta ai risultati conseguiti
e alla validazione delle competenze, dei percorsi e dei
prodotti formativi.
Un’ultima domanda: è in grado di darci qualche
“numero” sull’attività dell’anno appena
concluso? Nel 2007,
quali risultati avete
raggiunto?
Dare i numeri è facile: lo
scorso anno questa Sede
ha gestito 1840 discenti,
215 docenti ed un monte ore di formazione pari
a 69. 493 ore.
PAGINA 28
Giovanna Zannini
appunti di scrittura 3
Un nuovo decalogo
Dieci regole per la scrittura del testo
1. Scrivere frasi brevi
Le ricerche dicono che frasi con più di 25 parole sono
difficili da capire e da ricordare. Ogni frase deve comunicare una sola informazione. E’ sempre preferibile
dividere la frase lunga, aumentando dunque l’uso della punteggiatura.
2. Usare parole
del linguaggio comune
Rispetto alle parole di un dizionario, quelle che usiamo di solito sono in numero molto contenuto. Il Vocabolario di base della lingua italiana contiene meno
di 7000 parole e sono quelle che dobbiamo preferire
se vogliamo essere capiti da chi legge.
3.Usare pochi termini tecnici
e spiegarli
Contrariamente a quanto si crede, in un “testo di
servizio” (un testo che informa o fornisce istruzioni)
il numero di termini tecnici indispensabili è normalmente molto basso. In media, in un testo amministrativo le parole tecniche sono meno di cinque su cento. E’ bene usare solo quelle veramente necessarie e,
quando possibile, spiegarne il significato in una nota
oppure con un piccolo glossario.
4.Usare poche abbreviazioni
e sigle
E’ bene evitare abbreviazioni e sigle: spesso sono ovvie per chi scrive ma non sono capite da chi legge. Se
le usiamo, è bene che la prima volta che compaiono
siano sciolte e scritte per esteso. Fanno eccezione abbreviazioni e sigle d’uso consolidato e molto note (per
esempio: Fiat, Cgil, Istat).
5.Usare verbi nella forma
attiva e affermativa
E’ buona regola costruire il periodo usando prevalentemente frasi attive. Il testo con il verbo attivo e in forma affermativa è più incisivo, le frasi sono più brevi, la
lettura più rapida.
6. Legare le parole e le frasi
in modo breve e chiaro
Costruire il testo in modo semplice e compatto significa anzitutto rendere esplicito il soggetto e ripeterlo
quando è necessario. E’ opportuno evitare le sequenze
di parole che non hanno un verbo in forma esplicita.
7.Usare in maniera coerente
le maiuscole, le minuscole
e la punteggiatura
Le maiuscole sono mezzi ortografici che hanno lo scopo di segnalare l’inizio di un periodo e i nomi propri.
I testi amministrativi affidano spesso alle maiuscole
contenuti stilistici di rispetto di
gerarchia, di enfasi. Questi usi
sono retaggio di una cultura
retorica, appesantiscono lo
stile e il tono della comunicazione: essi devono essere eliminati o ridotti quanto più è possibile. La
punteggiatura, per
contro, suddivide il
testo in unità di senso.
Essa non solo guida l’occhio e
la voce, ma articola il contenuto logico di quanto è
scritto. Una buona punteggiatura obbliga a togliere
ambiguità al testo e a collegare in modo corretto i
contenuti.
8. Evitare neologismi,
parole straniere e latinismi
Non si deve essere ostili, a priori, ai neologismi. Ma è
consigliabile usarli solo se sono effettivamente insostituibili e non usarli se sono effimeri fenomeni di moda.
Analogamente le parole straniere e i latinismi vanno
evitati quando esiste l’equivalente termine in lingua
italiana. E’ ormai frequente il ricorso a termini tecnici
propri della società dell’informazione e dell’elettronica: da evitare se ve ne siano di equivalenti nella lingua
italiana.
9.Uso del congiuntivo
Il testo scritto richiede il rispetto del congiuntivo.
Dove il contesto lo permette, è opportuno però sostituire il congiuntivo con l’indicativo o con l’infinito.
L’indicativo rende il testo più diretto ed evita informazioni implicite o ambigue.
10.Usare in maniera corretta
le possibilità di composizione
grafica del testo
I sistemi di video scrittura mettono a disposizione
di chi scrive enormi possibilità di scelte grafiche e
tipografiche. Neretti, sottolineature, corsivi, caratteri, grandezza del corpo, elenchi (puntati) sono solo
alcuni esempi di tali possibilità e possono aiutare a
focalizzare l’attenzione. E’ bene tuttavia non abusarne
e utilizzarli con parsimonia. Il testo sobrio è sempre
visivamente leggibile e coerente.
Dal prossimo numero vi proporremo alcuni ulteriori
consigli di tipo sintattico, formale.
Per quanto riguarda i contenuti dei testi… beh, è tutto un altro discorso!
Giovanna Zannini
Continua il
nostro “viaggio”
tra le regole
della scrittura
amministrativa.
Le semplici linee
guida che vi
proponiamo sono
state suggerite
dall’ex Ministro
per la Funzione
Pubblica,
Franco Frattini,
e rimangono
tuttora un valido
strumento per
padroneggiare
l’uso dell’italiano
scritto. Sono
state formulate
per il lavoro
quotidiano,
ma sono utili
anche per la
comunicazione
privata.
PAGINA 29
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Marzo 2008 - pdf - Direzione regionale Emilia Romagna