. "TE •be•bk. .Z.,,P> -V0-1 ,Z 4 •11.. t/ 7/11r1~~-4.1 n1""or...11 4,.."( -•■••••-• Num. 10. Pisa, Domenica 7 Marzo 1897. ANNO V. con o E per Pisa Il Ponte piano, ' ani ) porto Regno. Giornale della Città e Provincia. • E NOTE POLITICHE 27. • •. Il giorno 4 è stato pubblicato il deC> • 4 i. o creto che scioglie la Camera e che con• o voca i comizi elettorali, per eleggere la • • nuova•, il 21 marzo, destinando il 28 ai e • ballottaggi. ✓ • A parte la lettera dell'on. Di Rudinì; • ri o • è certo che durante il periodo della lotta 3:), e- O • )ntro t alcuni ministri parleranno ai loro elettori ìliee • da„ * ir per svolgere più ampiamente quella parte o del programma del Governo che più diIo ri- • inque : 41~ettamente riflette l'opera e le proposte li ente • sta- t 'loro. i la • Non si esclude la probabilità che aliil Presidente del Consiglio pronunzi che Ditta un discorso; ma questo avrà intonazione I Re- o polemica e sarà come una risposta ai di:voto: o scorsi che si annunziano di alcuni autoreSera- • voli uomini dell'opposizione. >1›4›. L' on. Crispi, che si trovava per ragioni brica professionali a Venezia, e che sarà di ridi totorno a Roma oggi, terrà quasi certa•cano. mente a Palermo il suo discorso. L'on. porto Fortis parlerà a Forlì; l'on. Sonnino si i esse dice, parlerà a San Casciano. tanto Si annunziano pure discorsi degli on. 3 INA. Maggiorino Ferraris e dell' on. Boselli, ma entrambi questi oratori si limiterebbero a rendere conto del loro operato, senza la pretesa di voler fare un programma. Intanto la lotta elettorale — della quale 3 ,15 finora n vi è statojhe l'inizio soltanto talcke )olle&i.d— sarà assai calma, 321 e si prevedono, perciò, pochi spostamenti: ). — in tutt6 una quarantina, oltre ai ventidue ex-deputati che non intendono ri50' presentarsi a loro elettori. 2edio sione serve ilisee sione tezza l per la nazione clic con tanto entusiasmo, con tanta fede. con tanto coraggio si prepara alla conquista dei suoi ideali. La deputazione provinciale, riunendosi il giorno di giovedì, inviava al Ministro di Grecia a Roma e al Presidente del Consiglio dei :\ finisti-i in Italia il seguente telegramma: c Deputazione provinciale Pisa riunita deliberava unanime, associandosi manifestazione imponente della opinione pubblica nazionale, fare voto sicuro o fiducioso ohe l' azione dell'Italia nel conflitto ellenico sia inspirata al principio unitario e deliberava inviare al generoso popolo greco il saluto della più viva simpatia ». Figurine pisane. buona notizia. Il marchese I >iero Geni ile-Farinola. dopo una lunga alternativa di ansie e di speranze. che tenne dolorosautente sospesa la famiglia e gli amici, trovasi in piena convalescenza. Sono lieto di dare la buona novella e mando al conlalescente e alla famiglia le più sentite congTa- < I versi. Sono intitolati; La Cugina. e ne è autore i I delicato e nostalgico artista Geraill di Norval e traduttore lppolito Giuliani. L'inverno ha i suoi piaceri. La Domenica, spesso, quando il vento o la pioggia concedano il permesso si va con le cugina, un poco, a passeggiare. — E non vi fate attendere troppo poi desinare — E si rientra parlando della bella giornata così presto trascorsa, così bene impiegata... e rientrando si sente. dalla scala. la voce della mamma in faccende presso il pollo che cuoce. • >-‹ Duomo. La predicazione quaresimale è, quest• anno, affidata al rev. can. Filippo Ciarpella, segretario del cardinale Svampa, arcivescovo di Bologna. .X1 Il guerriero sarebbe tentato di partire per Candia Canottaggio. Giovedì mattina ebbe luogo l' adunanza plenaria delle Società dei canottieri per la elezione del Consiglio direttivo. elezione che riuscì una conferma della direzione passata. A rieuoprire il posto di consigliere lasciato vacante dall' egregio Avv. Guarducci, è stato eletto il sig. Luigi Carini con unanimità di suffragi. A tutti gli eletti e specialmente al nuovo consigliere rallegramenti ed augurii. La masSitua. • lk di Gustavo Droz : Farsi amare è raccogliere dei tesori per I' inverno della vita. - 551 io. (, 3 59 ( 3,35 3,59 ),57 ),3$ ),57 ›-< Un nome la settimana. Elettra — significa — che scuote. >-‹ Italia e Grecia ( La consegna della ota concordata fra le potenze ai governi di Atene e di Costantinopoli dimostra come la concordia della diplomazia europea nel volere la pace sia stata abbastanza forte da vincere le immense difficoltà frapposte alt accordo. Questa fase dell' opera dell'Europa si svolgeva sopra un terreno talmente delicato, che non è meraviglia se le ultime pratiche hanno richiesto un tempo relativamente lungo. Ma in tutte queste trattative il contegno del Governo italiano è stato tale da giovare quanto era possibile ali' interesse della libertà di Candia in quanta era compatibile col supremo interesse della pace europea. Il Governo italiano, unito nel sentimento coli' immensa maggioranza della nazione, desiderava e desidera il giusto svolgimento della nazionalità ellenica. ed è risolutamente contrario al ripristinamento della sovranità turca dove una volta sia cessata. I: autonomia. situazione intermedia fra la soggezione passata e l'unione alla Grecia, è parsa la in~itua concessione che si potesse fare per evitare le questioni irritanti in fondo alle quali si trova la guerra. Questa autonomia, da principio combattuta da qualche potenza che iiroptignava il ritorno puro esemplice di Candia al dominio turco, è oggi accettata da tutti i Gabinetti. compreso quello di Costatitinopoli e la ferma sebbene conciliante attitudine dell'Italia non ha poco contribuito a tale risultato. Ciò nonostante assicurasi nei circoli ufficiali che la risposta del governo ellenico alla nota delle potenze, sarà negativa e dimostrerà l' impossibilità applicare a Creta il regime della autonomia. se gli prestasse i mani .... poli l' amico suo. TESTE e TASTI Penitenza. Satana è cattivo, diceva Santa Teresa, perché non ha mai amato; ebbene, di questa cattiveria non chiederanno mai il perdono, inginocchiate ai solitari confessionali, le belle e le colte signore. Il carnevale esiste ancora al inondo, ed è il carnevale dell' amore: dopo viene la purificazione; i giorni magri della penitenza, i tristi giorni melanconici, ne' quali il sole é velato e cade una pioggerella fitta e sottile come lacrime di fanciulle, incominciano. È il pianto della natura: piangono ancora le anime gentili e conte ci è stato un carnevale dell'amore, succede subito dopo, ed è la moda, la quaresima delle coscienze: e le belle penitenti si danno un'aria di afflizione che le fa più graziose. É cosi: il piacere si sente di più a pensare alle privazioni che verranno dopo; e sono le privazioni che lo fanno poi pregustare e sentire con maggior voluttà, ricominciando. tonalità. >< C±Ik NDIA_ IME• La sottoscrizione pubblica fatta nella nostra città a favore di Candia ha filmato una cospicua somma. Si può dire che fra noi sia generale la simpatia Il segretario di redazione. Blach. — Non saprei. Carlo. — Finirete col perdere quelli che vi restano. Candiotto.— Non si può, dopo un solo anno dal conseguimento della licenza ginnasiale, essere ammessi all'esame dì licenza ficcale. Dice. — Si, avete ragione; quella signorina potrebbe esser più corretta e più seria per la strada : ma se non ci provvede la madre che l'accompagna vorreste impicciarvene forse voi? Pierrette. — Pensateci prima. vi segue con la persona? Attendete, se veramente gli piacete, vi seguirà. — Non c'è nulla di male a ricambiare un'occhiata : tutto sta nel valutarne il significato. Pero. — II romanzo della ho/seme è di Enrico Murger. Vada. — Permettere elio vi baci, no; ma se vi bacia per forza ... >-< Per finire. Fra due vecchi galanti: — A me l'esperienza dice che il miglior mo(k) di riuscire con le donne è quello di prenderle colle cattive. Sarà, ma io ho sempre preferito di prenderle per la vita! PISA CI1E SI DURE La cronaca degli ultimi giorni di carnevale è abbastanza gioconda ed ofl're al cronista discreta messe di notizie: certo la spensieratezza di una volta, por troppo, non c• è più; ma della gente che ama sollevarsi dalla morta gora delle diverse e innumerevoli afflizioni che caratterizza questa melanconica line di secolo, ce II è, fortunamente, ancora. Cronaca rosea. La genti! signorina Rigoletta Adorni, sorella dell' amico nostro Giulio. si è fidanzata col sig. Leopold° Mazzetti di Montelopio. .Auguri e felicitazioni. >- -< dei padroni di casa a passare una serata veramente I ieta, e che tutti ricorderanno con vivo desiderio. Le danze, coefficiente immancabile di tutte le riu- nioni eleganti, durarono animatissime sino a tardi calde a the sontuosa; cordialità squisita ; cotillanbrillantemente diretto dal capitano Bocci:mi. Fra le molte intervenute ricordo le signore: Queivolo, Poggesi, Salvi, Wedard, Gagliardi, Sonsino, Bonaventura, Del Botto, Del Corda, Poggeschi. landi, De Albertis, Focaccetti. Ganibini, Movizzo, Coreos; e le signorine Nunes, Supino, Corradini, Poggeschi, De Rossi, Del Corda, Bellandi. De AlbertiS. MOdiglianO. edi onori di casa fiumi fatti dai signori conillgi Supino con la consueta amabilità e cortesia. In casa Queirolo. La festa era dedicata ai bambini, ma ne approfittarono anche i grandi, e la cortesia di Donna Elena lasciò fare; la forza irresistibile è un argomento irresistibile, ed Ella certo lo compre:O. Tutti i bambini intervenuti indossavano elegantissimi costumi, e gl' invitati non si stancavano di ammirare la vivace e variopinta schiera, gioia e disperazione delle mamme, raggio (li sole che conforta le case. Ricordo: il nipotiim della signora Queirolo in costume di Pierrot, la Messedaglia da spazzacatnino. la D' Ancona da pescatrice, la Fuhini da farfalla, la Landi da illanon ',escimi, la Mazza da Madama sous gcnes. i bambini Bonaventura uno da fashianable in frak iosso, r idtrO da candiotto; e tanti altri elio non mi riuscì di veder fermi un momento solo. V' erano le signore: baronessa Dalla Noce. Viti, Baquis, Semama, Grassi, Supino, Mazza, De Albertis, Fubini, Del Bone, Corcos, Poggesi, Castagnino, An- druzzi, Landi, Bonaventura. Modigliano, Messedaglia, Borroni, D'Ancona, Pinzani. Roncioni, Gambini, Gagliardi, Simoneschi; e le signorine: Do Albertis, Baquis, Castagnino, Dalla Noce, Andruzzi, Modigliano, Nunes.Corradini, Fiori, Para. 'chi, Meftsedaglia. Fubini, Del Bono, Roncioni e D'Ane a. Gli onori di casa erano fatti con la tradizionale squisitezza dalla gentile signora Elena, alli> quale grandi e piccini devono un pomeriggio brillante e signorilmente gaio. In casa Dal Borgo. Festa intima, geniale: la signora contessa Maria Anna e la contessina Eleonora prodigarono agli invitati tutto il tesoro della loro gentilezza: facevano parte del ristretto numero degli ospiti le contessine Lostia di Santa Sofia, la marchesa di S. Elia e la signora Lelli. 3ke 41faud. — Vi accompagna con lo sguardo ma non Segue. Anche l'abito, di quaresima, deve essere di circostanza: semplice, dimesso. Portate, per la chiesa, un vestito di panno tra il marrone e l' avana, il colore dei seguaci di S. Francesco d' Assisi. colore modesto ed insieme sieno di 'Mei di RedaZi011ie o ttURIIMIStrit/ione in Piazza dei Cavalieri, ii, pianterreno. dice la mamma. E quando si è bene, poi giardini visto nuotare i cigni e correre i bambini la fanciulla che ha freddo propone di tonare per non giungere a casa a un ora irregolare. •• • nmerzIatt I: in prima pagina L.2, in s000nda L. l; in terza L. O, 50; in ,inarta L. o, 25, per ogni linea o spazio di linea. [Conto corrente con la Postali. I'.na tttlazioni. Il Ponte :i passa ogni domeniea. —Il pedaggio costa un soldo. — Con mazza o scudo prima si contendevano il Ponte: oggi, per averlo, basta lo scudo spurghi ai buttano in Arno.— Alle lettere solo.— senza francobollo è vietato il libero transito. Al Circolo Margherita. La seconda festa da ballo riuscì affollata ed ani- matissima. Molte signore e signorine, fra le quali cito a memoria: le signore Renault, Bemporad, Pratesi, Monari, Chelini, Morelli, Carniello; e le signorine Andruzzi, Renault, Zantbabli, Cilotti, Chelini, Camila°, l'assetti, Pratesi, Monari: il coti//on ebbe nel simpatico capitano Becciani un direttore hors ligie e riuscì graziosis.simo. Al Circolo degl Impiegati civili. miche lini grande enne01'510, brin ineSanribile ed . animazione straordinaria. ittervenute : le signore Vi I i, Tocca fondi. I tresciani, Fresco, Bemporad, Villareale, Tellitti. Ciloi ti, Carn inno, 'Mercanti. C Itelin i, Trinci, Cablerara, Nlengozzi, Morelli, Mollavi, Lombari', Fossetti, Ricci. Bibolini, Ilessedaglia, 'l'archi: e le signorine Brunazzi, Cilot t i. Itenault, Paccosi. Osti, Che.lini, Lazzari. lercanti. Bresciani , Lombard Carniello Nardi • Tu reltett i IMessedaglia, Bibolini, Fihidcj. lonari, Luc-ebesini, Cornet I i ì Tassetti. A tavola. Non sono mancate le riliniotti fainigliari ; rammentiamo i pranzi in casa Gittli, in casa Orsini- Baroni e in casa Toscanelli. In casa Supino. L' ultimo giorno di carnevale la signora Vittoria ed il cav. Vittorio Supino aprirono i loro saloni ad un ricevimento al quale convennero i numerosi amici Fra educando. Anche presso educandato delle buone suore di S. Giuseppe si è .esteggiato il carnevale con la re- dro" i- - 1.1ieí Al., i - \V-"me-I %me • - ASellt 1V Y (l) . • 1111. citazione di alcune graziose commedie per parte delle alunne, e (finanzi ad un pubblico quasi esclusivamente di signore, ma ogni giorno assai numeroso, e che, applaudì le brave giovinette, le quali tutte recitarono con molta grazia e disinvoltura. \ Santa Caterina. Anello gli alunni del convitto di S. Caterina hanno festeggiato il carnevale, con alcune rappresentazioni di bfilla o i i eommediole. Sani' Anna. Festa simpaticissima, con intervento di molte e 2 4nt ili signore: le giovinette edueande ebbero agio di divertirsi con lo slancio proprio della loro età. - v siW AI Teatro Rossi. I (Inc s eglioni non furono eccessivamente brillanti: del resto la musoneria é il colore del tempo. , Quanti però v intervennero mostrarono di divertirsi aliti:Asta dza. mio di Pisa di cotesta inaspettata e insolita sopprespressione di un' importante riunione di corse. Ma..fortunatamente una nuova Societ i si è costituita nella gran capitale del Mezzogiorno, e in questi giorni ha deliberato di tenere le sue giornate di corse nei di 28 marzo e l.' aprile; e per maggior fortuna la Società Lombarda, non pensando che a Napoli si potasse ricostituire cosi sollecitamente la Società, ha indetto una riunione primaverile straordinaria poi_ primi giorni di aprile con circa 40 mila lire di premi. Questi fatti hanno riaccesa la vita nelle nostre scuderie, onde si spiegano le bellissimo iscrizioni ottenute nei premi del Jockey Club, di 13-ccadarno e del Gombo che si correranno quest' oggi 7 marzo, nonostante le Scuderie Lombardo, le quali certamente hanno trovato la maggior convenienza di prepararsi per le corse di Milano, che di scendere a contendere i premi di .Pisa e di Napoli. Di questo risveglio salutare vivamente ci felicitiamo, e lo riteniamo di lietissimo auspicio per tutta l'annata. Nello corse che avremo Doìnenica sull'incantevole prato di San Rossore, si vedranno alle prime prove parecchi cavalli, e l'apertura delle corse piane non hi potrebbe fare cori un maggior gruppo di campioni. Esclusi gli iscritti nella corsa di siepi del premio di Coltane, noi abbiamo nei premi del Jockey Club, di Boccadarno, di Pisa e del Gombo i seguenti cavalli iscritti: 1. Mosquito, 2.: Lady Fred, 3. San Vitale, 4. Geldoni, 5. Varesa, 6. Mongrana, 7. My Boy, 8. Coronet, 9. Agrigento, 10. Sbrigati, 11. Eden, 12. Melrose, 13. Ivrea, 14. Juanita, 15. Dudrinasso, 16. Castellanza, 17. Drusilla, 18. Oak Leaf 19. Hira, 20. Chantilly, 21. Madama Sans Gené, 22, Walton, 23. Adelina, 24. Peters Flower, 25. Kronstadt, 26. Giama, 27. Norandino, 28. Febo. Ora 28 cavalli inscritti in 4 corse non si è forse mai dato di vederli. E siccome queste- nostre corse devono fornire alle scuderie i criterii per fare le successive iscrizioni a Milano e a Napoli, è, quasi certo che correranno i 3 inscritti•nella corsa quinta sulle siepi, cioè Méleagre, Cassio e Virdilio, i quali, per le loro performarices sono tre fortissimi campioni, che daranno spettacolo di una gara animatissima. Analizzando le iscrizioni per ogni singolo premio noi troviamo da notare che nella prima corsa Premio jochey Club, si trovano in lotta Goldoni il vincitore del Derby e del Saint Legar e Varesa che l' anno scorso riportò 8 vittorie, dimostrandosi formidabile specialmente nell' autunno, e guadagnando. al suo proprietario L. 21.600. La classe c'è: ma non sappiamo se ci sia batta la preparazione: questa invece apparirebbe più avanzata in Lady Fred e in Mongrana. Non conosciamo quella di Mosquito, il Vincitore del premio della .pineta nel _novembre passato : non crediamo molto a San Vitale. . Nel Premio di Bocca d'Arno abbiamo, come vuol dirsi in gergosportivo, parecchi cavalli inediti e (,ioè My Boy, Coronet, Eden; Melrose, Juanita e Castellanza. Hanno invece mostrato la loro forza nel criterium del '96 Agrigento, Sbrigati, Ivrea e Dudrinasso. Quest'ultimo, benchè nelle 4 corse fornite non abbia vinto che un secondo premio, pure gode grandissima .fiducia. Ma noi la concediamo molto ma.ggiore alla cavalla Coronet, perché ha delle forme bellissime ed una azione ammirabile. Nel Premio di Pisa sono rimaste iscritte 5 puledre, che sono per riputazione la fin fleur dei tre anni. Drusilla da Melton e Doralice è una puledra di molto robuste forme e dotata di grande azione. Oack Leaf è invero la nostra simpatia, parche l'azione sua e il complesso delle sue forme ci ricordano certo stampo di cavalli, che una volta si vedevano, ma che vanno rendendosi sempre più radi. Hira è una delle più belle figlie di Melton, dotata della speciale azione onde vanno distinti i figli di quel famoso stallone. Chantilly; già in fama all'estero, ha l'aspetto di assai maggiore nobiltà che non le sue coetanee italiane, e su di essa si fondano grandi speranze. Madama Sans Gène scappa via come un topo scottato; la sua andatura è proprio quella dei tigli di Melto.n ed è pur quella di sua madre, la famosa Andreina. Se correranno tutte 5 queste puledre, noi assisteremo ad una gara delle più emozienanti. Il Premio del Gombo, che riunisce cavalli di 3 e di 4 anni, ha sempre fornito un buon criterio di giudizio sulla qualità dei puledri di 3 anni dell'annata. Di anni 4 noi vi troviamo Mosquito, che probabilmente correrà in questa corsa, Adelina _una importazione recente del Cav. L. Marsaglia, o Kronstadt, il quale, dopo la sua apparizione a Pisa nel marzo 1896, più non venne in pubblico. Ma fra i tre anni troviaino Giama che vinse a Livorno il Premio di S, Iacopo, Walton che guadagni, in novembre il Premio degli Escoli Febo che vinse il. Premio Pusiano. Fra gli inediti (ripeto come suol dirsi, perciò non sono i cavalli volumi manoscritti iiè stampati) godono buon nome Norandino, un bel tiglio di Rabicano, e Peters Flower , cavalla di buono promesse. Castellanza è- una assai -ben fatta puledra, che potrà far onore al padre Orbend; ma ci. vuol la prova per giudicare, a chi non cerca di conoscere i segreti di scuderia. Chi vincerà ? Fra i quattro anni teniamo per Kronstadt, fra i tre anni teniamo per Febo. In quanto al Premio Coltano, se Virdilio potè aver ragione di Girthead e di Are il 21 febbraio, ben difficilmente la potrà contro Cassio e Méléagre. Questi due fortissimi cavalli a pari peso, si dividono le probabilità della vittoria. PFiro L. e gi ilc• - 1■1 La presidenza del tiro a segno ha pubblicato l'annuale programma, reso in quest'anno più importante dalla originalità, della sua compilazione, col quale si avverte che col giorno 28 del mese corrente - e non più il 21 per la circostanza delle elezioni politiche - avranno principio le esercitazioni regolamentari per tutti i soci iscritti nei ruoli della società a qualunque reparto appartengano. A cominciare dal 28 marzo, in ogni giorno festivo, dopo che avranno avuto termine le lezioni, saranno eseguite le consuete gare domenicali, a cui potranno prendere parte tutti quei tiratori inscritti nelle cinque categorie colle quali li classifica il bellissimo programma. Notevole fra queste è la cateroria IV, esclusiva per i soci del riparto milizia, esenti dal pagamento della tassa annuale e da quello delle munizioni, e per la quale tutte le singole spese sono state gentilmente assunte dal Presidente Cav. Avv. C'errai. - SPIRITISMO 4 • Nel giornale La Tribuna qualche giorno fa trovai un articolo portante il titolo « Spiritismo ». L' ho letto aspettandonii Dio sa che cosa ; se non altro una imparziale ed esatta esposizione di qualche fatto o di qualche teoria sull'interessante argomento che oggidi appassiona le menti più elette, ma fui delusa dalle prime parole! Sorvolando su alcune espressioni equivoche in taluni punti dello scritto, nè rilevando lo spirito partigiano che tutto lo domina, ho pensato che vale la pena, per semplice amore della verita, di togliere a chi può aver letto quali' articolo, la dolorosa impressione che il sarcasmo dello scrittore, e la sua evidente ignoranza in materia, debbono avergli lasciato. Ciò pure per ristabilire l'autentica cronologia dei fatti. 1 cortesi lettori del Ponte di Pisa si ricorderanno che nell'ottobre del 1892 si fece un gran parlare in Milano delle sedute spiritiche tenute in casa Finti i colla media napoletana Eusapia Paladino. I fenomeni allora osservati, stupirono tutti. E vero però che il Torelli Violler, che in alcuni vivaci articoli comparsi sul Corriere della Sera (7-9-11 ottobre 1892) drappeggiavasi in un manto di incredulità, volle vedere tutto attraverso le lenti della frode; ma non è men vero altresì che a parte la solitaria voce del Torelli, non si parlasse allora mai di un fiasco solenne, nè io non ho trovato traccio di ciò nel rapporto compilato e firmato dalle egregie persone che presenziarono i fenomeni, i cui nomi sono: Ales. Ahsakoft. consigliere di Stato di S. M, l'Imperatore di Russia; G. Schiaparelli, direttore dell'Osservatorio Astronomico (Milano); Carlo Da Psel, prof. in filosofia (Monaco Baviera); Angelo Brotterio, prof. di filosofia; Prof. Gerosa, agricultura (Portici); G. B. Ermacosa, prof. di fisica. Giova notare che queste esperienze erano state precedute da quelle di Napoli nel 1891; oltre a conosciutissimi Professori, vi assistette pure il grande psichiatra Lombroso che in una bella lettera si dichiarava confuso, vergognato di aver 'combattuto con tanta pertinacia la possibilità dei fenomeni così detti spiritici. Sembrami che lo scrittore della Tribuna abbia fatto un lungo e pesante sonno, che ha durato niente meno che dal 1892 fino a quasi ieri l'altro, parche non si è accorto, che nel frattempo quei fatti straordinarii (che pare gli diano fastidio) ben lungi dal cadere nel ridicolo o nell'obblio, suscitarono il più vivo interesse nel inondo scientifico, sfuggendo così, per fortuna dalle mani di coloro che ne volevano fare oggetto di passa tempo, di giuoco od altro. E le esperienze di Milano, furono seguite da (pelle di Napoli nel '93, da quelle di Roma in maggio '94, indi da quelle di Varsavia - sempre con crescente successo nel '95 in Casa del Carlo Richet in Francia - dopo a Cambridge, a d'Agnelas (Francia) presso De Rochas direttore dell'Istituto Politecnico di Parigi e finalmente a Bordeaux (ottobre '96) dove un gruppo di scienziati riconobbe 1' incontestabile reale, dei fenomeni prodotti dalla medianita della Eusapia P. La scienza ufficiale però non si è ancora pronunciata sulla natura dell'agente che produce i fenomeni, ne constata solamente la schiacciante verità. Dopo quanto ho esposto, riuscirà facile lo spiegare il senso di pena che ho provato e che con me altri avranno provato, nel leggere, « che dopo il preteso fiasco di Milano, ed il mortificante silenzio di parecchi anni, si asserisce che Eusapia Paladino furoreggia ora in Francia., perchè l'eterno finale del Rabagas sta sempre a spiegare la fortuna dei ciarlatani in quel paese ». Fa pena il sentire trinciare per dritto e por traverso sentenze su cose che si mostra chiaramente di non conoscere; fa pena-di più il sentire forniulare dei giudizii con frasario equivoco sul conto di una donna sulla cui moralità, fin qui nessuno ha elevato dei dubbi, per quanto e..ssa, Eusapia Paladino, sia grassoccia o belloccia.. - (Vedi l'articolo della .Tribuna). E ciò in onore alla verità che antepongo a tutto. P Contessa Elena Mainandi Bouxhoewden. Eusapia Paladino non aeoorda nai sedute $1)(31111143)1- ! i loollto proi.lia abitazione sia a Napoli sia altrove, e i poi. norma doll'articolista ' olio sembra ignorarlo. gy9/ Le corse di oggi 7 Marzo, La soppressione della Riunione di corse di Napoli aveva seriamento minacciata la riuscita delle corse a Pisa,perchè molti cavalli che erano in preparazione per Pisa e per Napoli, non potendo più contendere i buoni premi della Societi Partenopea, erano stati messi in attesa della riunione di Roma, che veniva a succedere a quella di Pisa alla distanza di oltre 40 giorni. E hen si vide l' adotto dannoso nel l." forfeit del pre- . Giudici, Giudizi e Giudicati Pubblicazioni Nuziali Poiehè la cortesia degli amici mi ha fatto pervenire alcuni opuscoli pubblicati per le nozze AdorniCerrai e poiché l'eco delle feste augurali che accompagnarono quel fausto connubio non è ancora spenta. come è naturale t [lottandosi di persone tanto note, stilliate ed amate, mi. sarà s1),3r0, consentito di scrivere qualche parola intoni() ai pregevoli scritti coi quali alcuni. egregi vollero unirsi alla gioia degli sposi e delle loro famiglie. Il fratello della sposa, Cav. Avv. Giuseppe Raffaello C:errai, appassionato. come dice egli stesso, delle cose antiche. ha tratto da vecchie carte e pubblicato in elep.-„an te edizione dovuta al noto buon gusto del Cav. Mariotti, varie notizie riguardanti la famiglia dello sposo Dott. Giulio Adorni, rintracciandone le antiche origini e le varie vicende; dalla esposizione delle quali si rileva come la famiglia Adorni fosse fino da tempi lontani tenuta in altissima considerazione e come vani suoi membri rieuoprissero nobili cariche ed importantissimi iifficii. Accrescono valore all' opuscolo la pubblicazione di un compiuto ed accurato albero genealogico della famiglia suddetta e la riproduzione de' suoi stemmi: ma sopra tutto gli accresce valore l' affettuosa lettera colla quale il Germi presenta alla sorella il lavoro. L'amico Mazzarini, direttore di questo giornale. ha Poi pubblicato un curioso sonetto composto, un verso por uno, proprio qui lungo l'Arno, al principio del secolo, da quei tre bizzarri ingegni che furono l'Anguilesi, il Do Coureil e il famoso Batacchi. Il sonetto, dedicato al Cocomero, non è certo un capolavoro letterario, né poteva esserlo trattandosi solamente di uno scherzo improvvisato da tre capi scarichi: ma la sua pubblicazione giova a dar contezza (letta franca allegria e del vivace buon lineare una volta imperanti e che dovevano così presto 5'ar luogo alla imbronciata intisoneria dei tempi attuali. Il A1azzarini prelude alla pubblicazione del sonetto con una letterina altrettanto arguta quanto gentile che certo gli sposi devono avere accolto con animo grato. Ed eccoci ad una pubblicazione di cose originali: tre sonetti di Paride Clwlini„ raccolti sotto 1' artistico e indo vinato titolo di Trittico Nuziale. Il poeta; che sente ed intende tutta la solennità di quel grande avvenimento che è l' unione di due esistenze per tutta la vita, ne coglie con felice intuizione i più importanti momenti: la Vigilia, il Giorno, 1* indomani. E sa scrutare con acuto sguardo nel cuore della fanciulla che veglia trepida e sogna e cede inconscia alla tristizia dell' ignoto che l'agita e che pure desidera, della fanciulla che finalmente lascia, come augell°, trepidanie il nido della sua famigliuola ma che si conforta nella dolcezza dell' amore che le è guida nel novo cammino, della fanciulla che, i indomani. associa al ricordo della sua verginale stanzetta la visione dolcissima d'una culla su cui vegliare amorosa. In (pesti sonetti del Chelini io non s veramente so. più ammirare la squisita delicatezza del toceo o il magistero della forma elegante. Come sarebbe stato facile cader nel triviale! In vcce il poeta ha saputo seguire il precetto : glissez, appuyez pa.‹. I' ha composto una finissima e gentilissima cosa, nella quale l' alto mistero d' amore è ritratto insieme con palpitante efficacia e con castigatezza suprema ()bre a ciò il Chelini dimostra anche una volta di saper maneggiare abilmente le forme pOSetiche e di possedere uno stile forbito, elegante. Finalmente il sig. Ezio Martini di Cascina pubbliva alcuni suoi versi passando dai inadrigali e dai rispetti ai distici barbari ed agli aseleniadei e adorna il suo opuscolo colla pubblicazione di una epigrafe inedita del (terrazzi in onore di G. 13. Niecolini. Così dal documento d' archivio all'opera inedita (1' un illustre scrittore e alle gentili inspirazioni di giovani valenti nelle lettere nostre, nulla è mancato a formare la ghirlanda di fiori letterarii che devoti amici offrirono alla sposa gentile, mentre sul suo capo olezzava la nuziale ghirlanda di fiori d'arancio. , . - - . , ft(59 LaZiOt ••••111■--- - - o fitto. li Venerdì mattina incominciò presso il nostro Tribunale la causa per diffamazione intentata dall'On. Morelli contro il direttore e il gerente del D' Artagnan. L 'On. Morelli ha concesso la più ampia facoltà di prova sulla verità dei fatti attribuitigli; ma i suoi avversarii, trincerandosi dietro la pretesa ingiustizia usata dal Tribunale nella risoluzione di un incidente sollevato dalla difesa del D' Artagnan, credettero ben fatto di ritirarsi. La causa, di cui continua ancora lo svolgimento, ha suscitato il massimo interesse. L' On. Morelli tenne venerdì la parola .per oltre due ore, scagionandosi da qualunque censura e provando la falsità delle accuse Con considerazioni ed argomenti confortati dalla scorta di importanti documenti di cui dette n e ti e h n e lettura. e L' On. Morelli, costituitosi P. C., è rappresentato dagli avvocati Muratori, Ricci, Bertini e Vatur i. • s jZiza fgruccfie e ffi6us' I_iL 1301-3,è312.-1, quattro quadri di GIUSEPPF GIACOSA e Leun ILLICA, musica di I. - GIACOMO PCCCINI. IL LIBRETTO. I personaggi elle il Miirger, per le sue creazioni artistiche, sceglieva di preferenza nei bugigattoli e nelle soffitte del Quartiere Latino, li troviamo in vario e completo assortimente nelle scene della Vie de Bohème, Quelle pallide figure su cui per breve ora risplendono i raggi più dolci della poesia e della gioventù e che scompaiono dal mondo prima che la loro giornata sia giunta a sera, se pure e« non sempre procedono di conserva con le osir: gonze della morale, meritano tuttavia non sol( t un' indulgenza affettuosa, ma anche un sensc di viva simpatia. Poichè il fascino dolce e ma« linconico che esse esercitano, manca spesso agli individui più completi nonchè ai geni più ro« busti; il fascino, per così dire, dell'incompiuto di ciò che apre un campo alle fantasticherie. I bohémiens, gli eroi della soffitta come li ,ha chiamati il Costanzo, di continuo affaccendati e anelanti alla conquista della gloria e di ... cinque franchi, hanno ispirato a Giacomo Puccin i l'estro di far vibrare la sua armoniosa lira in onoro di questi poveri reietti dalla fortuna; ed i poeti fl Giacosa e Illica gli hanno preparato con bel garbo la tela poetica, condensando in quattro fi quadri alcuni dei più importanti episodi che nella Vie de Bohème si svolgono tra Rodolfo e il poeta, Schaunard il musicista, Marcello il pittore, Colline filosofb, due incantevoli sii/io uettes femminili, Mimi e 31usetta ed altri per 3 sonaggi secondari. q Un'azione vera e propria manca affatto nel 3 racconto originale di Miirger; a più forte raa crione manca nel libretto di cui diamo breve t mente lo schema. QUADRO I. - Ci troviamo in una posizione e per così dire, elevata; siamo in soffitta. Rodolfo il poeta, e Marcello il pittore che lavora attorno al famoso quadro : Il passaggio del Mar Rosso tremano intirizziti .dal freddo ; per combatterlo Rodolfo fa il sacrifizio immenso di dare alle fiamme un suo dramma o auto-da-fé dello scartafaccio riscalda per qualche minuto i bo hèmiens ai quali viene ad unirsi Colline il fi PC losofo. Mentre gli amici riflettono sulla fragilità .. del dramma e gridano abbasso l'autore quando s'abbassa pure la fiammata, un rumore inat teso fa loro volger gli occhi alla porta da cui entrano due garzoni che portano legna, cibi bottiglie di vino e sigari. o I boemi si danno alla pazza gioia e nella bramosia di dar sotto alle provviste non tro vano il tempo di ringraziare il compratore di tanta dovizia, Schaunard il musico, che ha ri scosso da un inglese il frutto di uno etrimpel lamento di pianoforte. Però sarebbe peccato ai mangiare in casa mentre è la vigilia del Natale e le tasche di Schaunard mandano un sì dolce tintinnio me tallico ; si beva dunque in casa e si ceni n(l quartiere latino. Ma si ode bussare alla porta ; è Benoit :1 padron di casa che viene a reclamare il fitto. I boemi lo accolgono con ogni premura e dopo pochi istanti trovano il modo di cacciarlo via. Tutti escono fuorchè Rodolfo che deve terminare un articolo per il giornale il Castoro; a interromperlo nel lavoro giunge la visita di un' amabile vicina. È Mimi a cui si è spento il lume e viene ad accenderlo da Rodolfo i s i tenwrvi,,tumv,u~noGyrrorS.cumon~«. ; __ 3ati I nostro tentata gerente apia fa mi tigli ; etro la Le nella lalla diratto di svolgise. ola per ue conse con i dalla i dette YA sente male la piccina ed è costretta a sedersi mentre Rodolfo ne ammira la vaghezza dei lineamenti. Mimi esce col lume acceso, ma ritorna subito perchè guardate la combinazione! ha dimenticato la chiave di casa nella ca nera di Rodolfo. E nel cercare la chiave, le mani si incontrano, i volti si sfiorano; l' idilio è cominciato e dichiarato. I boemi tornano a chiamare Rodolfo, quindi tutti insieme, compresa Mimi, se ne vanno a cena da Momus. Quartiere Latino — La scena QUADRO II rappresenta le adiacenze del caffè Momus ; poile vie è un andirivieni di venditori di ogni genere, di una folla avida di mang;ar bene e di divertirsi. I bohèmiens si aggirano in•quel pandemonio; Rodolfo sempre con Mimi sotto braccio corre di bottega in bottega, Colline cerca dei libri usati. Si riuniscono tutti da Momus e fanno apparecchiare la cena sopra una tavola fuori del ca,1Th; le lista dei cibi circola tosto fra le loro mani e si accingono a ordinare, quando all' angolo di Via Mazzarino appare » una bellissima signora, dal fare civettuolo e allegro, dal sorriso provocante. Le vien dietro un vecchio pomposo e lezioso ». Musetta, l'ex-amante di Marcello, che si consola con gli scudi del vecchio Alcincloro. La vista del pittore le fa ravvivare l' autica fiamma e per s3durre di bel nuovo Marcello essa mortifica il vecchio Alcindoro con sgarbi e parolaccie e si mette a cantare la Canzone di "setta. Intanto Mimi e Rodolfo continuano a filare idilio. La pace tra Marcello e Musetta è presto conclusa ; non manca che eliminare il vecchio Alcindoro, ma a che non arriva l'astuzia della furbacchiona ? Alcindoro vieta mandato dal calzolaio per comprare le scarpette ; intanto sopraggiunge la ritirata militare e i boemi se ne vanno portando allegramente Musetta in trionfo. QUADRO III. La Barriera d' En fe • — Siamo in prossimità del Quartiere Latino ; è l' alba e dappertutto fiocca la neve. Si scorge sulla scena un Cabarè che ha per insegna il quadro di Marcello, il quale però non rappresenta più 11 passaggio del Mar Rosso, bensì 11 porto di Marsiglia. Dal Cabaret partono allegre voci, tra cui si distingue quella di Musetta. La scena si anima gradatamente per arri' vo degli spazzini, delle lattivendole ecc. che fanno aprire la barriera dai doganieri. Sopraggiunge Mimi che va in cerca di Marcello e lo fa venir fuori del Cabarè. Mimi che è assai deperita in salute e tosse continuamente racconta le sue pene a Marcello, descrivendogli la gelosia di Rodolfo e manistando il proposito di separarsi dall'amante. Mimi si appiatta sentendo la voce di Rodolfo il quale esce dal Cabaret e si confida pure con Marcello avvertendolo che Mimi è seriamente ammalata. Entrano in scena Mimi e Musetta ; i quattro boherniens ciarlano e discutono finchè le due coppie di comune accordo stabiliscono di rompere il legame amoroso e di dividersi. QUADRO TV. — In soffitta.— Ci troviamo nella stanza medesima del primo quadro ; "Starceli° e Rodolfo parlano delle loro antiche amanti e ne rammaricano il distacco. Entrano Colline e Schaunard, ma a tasche vuote; l'unica pietanza per la cena è un' aringa. • Scacciate le idee nere, i boemi si danno alla danza quando l'uscio viene impetuosamente aperto ed entra Musetta in grande agitazione. « C'è Mimi che mi segue, dice, e che sta male ». Rodolfo accorre sulle scale e coll'aiuto di Marcello porta Mimi fino al lettuccio sul quale la mette distesa. La poverina ha freddo, chiede un manicotto che Musetta fa comprare da Marcallo dandogli a vendere gli orecchini. Colline corre ad impegnare la zimarra. Rodolfo sempre al capezzale di Mimi, rammenta insieme alla gicivinetta i bei di trascorsi e il primo istante che si conobbero. La voce di Mimi diventa sempre più fioca, ed il respiro si fa affannoso; le premure di Rodolfo e degli amici a nulla valgono e la fanciulla muore tra le braccia dell'amante. — - rappre Bertini 4IUSEPPE CelNI. e crealei bu,atino, i mento ve ora e della prima e pure le esim solo senso e maso agli iù roipiuto, heri e 3 li ha dati ( cinque l'estro onore i poeti )n bel uattrc li che odolfc elio siMoi pero nel te rabreve- zione, odolfo ;torno reosso, tterlo 3 alle dello i bo- - il fiità iando inata cui cibi, nella trore di rimpelcasa he di MO- - — nel oit il fitto. dopo via. ermi-o; a a di pento i si Il Illaesfro :Porpora. La prima rappresentazione della Bohème e del ballo Coppelia avrà luogo la sera di giovedìL'impresa che è accorta, intelligente e veramente coscienziosa, non ha voluto che si andasse in scena prima che si fosse ottenuto un affiatamento completo. Ed ha fatto benone. Diamo intanto i nomi di tutti gli esecutori. Per la BOFIEME : Rodolfo (tenore) Panbianchi Salvo, Schaunard (baritono) Bartolomasi Fran- .111111■1.1.77■4...■■•••., Tinlir■■ ne11 11 rZ it •••■■■■ <>i' °esco, Beiloit (basso) Faigiotti Giuseppe, 31inaì (soprano) Savelli Maria Stuarda, Parpignol tenore) Zenon Tesauros, Marcello (baritono) Broggi Muttini Enrico, Colline (basso) Cervi Natale, Musetta (soprano) Martelli Maria. , Maestro direttore d' orchestra e concertatore : Palmintori Antonio. Per .1a COPPELIA : coreografo Saraco Lodovico, prima. ballerina Dagnini Norina, prinzo ballerino Faraboni Oreste. 40 ballerine, 15 corifee, 12 ragazzine, 40 comparse e 16 . . . bambole. L'Impresa si è già trovata d'accordo colle direzioni della ferrovia e del tram per dei treni speciali di andata e ritorno dalle città vicine e dalla linea di Pontedera. Su e giù per la Provincia . 11‘., prospera e più sicura dei buoni ed intelligenti impiegati del nostro Comune. È superfluo dire che i brindisi, che furono parecchi, furono tutti amorosamente diretti a dimostrare la giustizia delle aspirazioni dei nostri bravi amici per il conseguimento dei loro diritti. La concordia, il brio, la simpatia scambievole presiedettero in dolce connubio al banchetto, che riuscì una sincera manifestazione del buon senso, della saviezza, della dignità, con cui gli impiegati, riuniti in associazione di tutela e di previdenza, amano arrivare al soddisfacimento dei loro onestissimi e giustissimi intenti. Es011111 i di impiega t I. — Sono stati fatti gli esami di idoneità per l avanzamento di grado nel personale daziario. Vi hanno preso parte otto impiegati. Concerti gratuiti. — Oggi Domenica, 7, dalle ore 12 ' alle 14 la musica militare del 23.° Reggimento fanteria, eseguirà in Piazza di S. Niccola il seguente programma: i. CANTI, Marcia La NUOVO Bfli/Mt Mazurka Lacrime (1' Amore 3. 31EvEnanEn. .ktt.0 I it/fricamt 4. D'Aussto, Fantasia per Clarino Maiirni 2. MUGNONE, 5. FORTUNY, Poicha Ru(/gì() di Luna. il »là à ééit/ tt o Martedì sera, a festeggiare gli ultimi momenti del carnevale, si dettero appuntamento da Orazio Bizzarri, custode della Venerdì alle ore 22, nella otà di vent'anni, si sp e nSocietà del tiro a segno, alcuni tiratori ed altri ta la nobil donna ITALLA MA1VIMOLAI :unici ... dei tiratori. nata Garbagnati, da appena dieci mesi sposa I.a gara consisteva in una cena alla buona, in all'amico nostro il tenente Achille Manunoli, di Rogfamiglia, preparata e servita con tutte le delizie della gio Emilia, del 94." fanteria.. più amorosa C.11 111 (10HW:ditta ; o i tiratori, di una Quanto lacrime su guasta giovinezza cara e precategoria e dell'altra, dimostrarono a sufficienza il ziosa, perduta così presto, si spargeranno dai parenti loro valore. e dallo sposo, disperati por tanta sventura! C;tv. Avv. Corrai, Pr,,sidente della Società. d Cav. Rag. Pellegriiii, il gran papà di tutta quella giovinezza briosa, a llogrra anelo! valorosa. furono SIT.A!TC> CTSTILIE fatti segno — si era in un campo di tiro di dal 27 febbraio al 3 marzo 1897. cortesie e di applausi. NASCITE. Un capo ameno, l'antico Fischer, rallegrò piacevolLegittime : Maschi 15. — Femmine 18. mente la comitiva con graziose trovate O con un Illeyittime: Maschi r,. — Fommine O. Nati morti: Maschi inesauribile programma di giuochi umoristici. ProFemmine 2. prio vero che imo scherzo tira l'altro! MATRIMONI. Lo studi() leaa le del sig. Avv. Tito Gagliardi ■iariotti Aleranio, lavorante in vetro, e Dol Corso Natalina, stato trasferito in Lungarno Mediceo numero 5. att. a casa celibi, di Pisa — Bottoglii Giovacchino, impiogato, Per cima st rada. — Gli abitanti di Via le o Citai Amelia, att. a casa, celibi di Pisa — Inni Antonio, Tiratoie si lamentano zi,sai fortemente per il modo falegname, di Pisa, e Bendinelli Gemma, att. a casa, di S. Miconcio con cui è tenuta la loro strada che C piena chele degli Scalzi, celibi — Barsotti Emilio, cuoco, o Baldacci Paolina, att. a casa, celibi di Pisa Orsini Attilio, counnordi sudiciume e in tempo di pioggia si converte in ciante, di Riglione, o Baldacci Edvige, att. a casa, di S. Giusto una immensa pozzanghera indecentissima. in Cannicci, celibi — Mougholli Pasquale, tintore, o Tognotti Giriamo subito il lamento a chi ha il dovere di • att. a usa, di Santo Stefano extra moenia, collI.i -provvedere a tanta sconcezza e di soddisfare alle Nardi Paris, vetraio, e Donati Elettra, att. a casa, celibi, di giuste ('Si genie (li abit a nt i. Putignano — Di Lupo Francesco, colono, e Allegretti Rosaria, Calle concerto IP Esser. — All' Ussero att. a casa, celibi, di Oratnio — °alletti Francosco, sarto, di San Giovanni al Gatano e Nudi Angiola, att. a Casa, di Pisa, tutte le sere accorre moltissima folla attratta dallo spettacolo veramente divertente. La coppia Marcon- celibi — Bracci Argille, sarto, e Panipana Attilia, att. a casa, celibi, di Pisa — Guerra Pasquale, stagnino, di S. Marco allo cini riscuote gli applausi del pubblico ma più speCappelle, e Ghelardi Italia, att. a casa, di Pisa, celibi — Giola cialmente è oggetto della generale ammirazione la Odoardo, verniciatoro, e Sbrana Corinna, att. a casa, celibi di elegantissima e bravissima romanziera Olga Berg Pisa — Cotrozzi Cesare, muratore, o Baldacci Albertina, att. che pel suo intuito artistico e per la fraseggiatura Cianipi Giuseppe a casa, celibi, di S. Stefano extra /1100 nia Perfetta e per la freschezza della voce squillante bracciante e Pierotti Isola, att. a casa, celibi di Rigliono — sarebbe degna di maggiori scene. Corucci Ezio fornaio, di Pisa, e Costa Iginia, att. a casa, celibi Lincio d'igiene Municipale. — Le ispe- di Barbaricina — Malasoina Lorenzo, bracciante, o Barsotti /ioni fatte da questo vigile sanitario, sig. Timpano Alaide, att. a casa, celibi, di S. Giusto in Cannicci, — Paradis Giacomo Federico, possidente, di Genova, Carrabba Enrichetta, Ihnnenico, nel mese di febbraio u. s. sono: benestante, di San Michele degli Scalzi, celibi — Tingili AuIspezione ai mercati n. 22, alla pescheria 26, ai fruttivendoli ed erbivendoli O. agli spacci di com- gusto, impiegato ferroviario, di S. Marco allo Cappelle, e Del Chicca Emma, att. a casa, di S. Giusto in Cannicci, celibi — mestibili 58, alle fiaschetterie e cantine 55. alle droSenesi Evangelista, impiegato, di S. Biagio a Cisanello, o Burgherie e pasticcerie 8, ai panifici e pastifici 5, ai chielli Teresa, att. a casa, di S. Michele degli Scalzi, celibi — venditori di castagnaccio 2. alle pizzicherie 6, ai Guidotti Guido, impiegato, e Marini Ida, att. a casa, celibi di caffè 7. agli alberghi e trattorie 24, alle friggitorie Pisa — Riparbelli Delfino, vetturale, e Cini Livia, att. a casa, Lane macellerie e laboratori di carni insaccati' celibi, di Putignano — Puccinelli Guglielmo, cuoco, di S. Marco zille industrie insalubri permesse nella città 10, alle alle Cappelle e Chelozzi Rosa, att. a casa, celibi di Pisa — Onesti Narciso, bracciante, e Bauti Maria, att. a casa, di San latterie I. ai rivenditori di latte, panna e burro 71, Giusto in Cannicci, celibi — Vincentini Oreste lavorante in alle case di nuova costruzione 2, alle abitazioni 38, cristalli, e Paolicchi Palmira. att. a casa, di S. Giusto in Canvarie 15. — Totale delle ispezioni numero 357. nicci, celibi — Chericnni Pilade, bracciante, e Ghelardncci Ha contestato le seguenti contravvenzioni alle leggi Norma, att. a casa, di S. Michele degli Scalzi, celibi — Pecori o regolamenti sanitari: Cancetto, calzolaro, e Madrigali Domenica, att. a casa, celibi, Per latte spalmato 5, per vino adulterato (colorito di Pisa — Pardi ni Angiolo, possidenle, o Di Sacco Federiga, artificialmente) :3, per vino annacquato 1, per pepe att. a casa, celibi, di Pisa — Sereni Cesare, fabbro-ferraio, o Diddi Teresa, att. a casa, celibi di Pisa — Parenti Raffaello, mescolato colla pepina 2, per caffè mescolato colla guardia-caccia, di Stagno, o Capannoni Letizia, att. a casa, di cicoria 4, per recipienti di rame non stagnati presso le trattorie 2, per abitabilità di case insalubri 2, per Barbaricina, celibi — Barsacchi Annibale, guardia-caccia, di Barbaricina, e Brenzini Rosa, att. a casa, di Madonna dell'Acvuotatura di pozzi neri per cause varie 3. qua, celibi — I3ardelli Alfredo, bracciante, o Vecchiani CloTotale delle contravvenzioni numero 26. rinda, att. a casa, celibi, di Ilsrbaricina — Parziali Sabatino, Sono state disperse numero 3 bestie vaccino di- bracciante, e Saviozzi Niccolina, att. a casa, celibi, di Putichiarate insalubri dal competente veterinario comugnano — Sbrana Progresso, calzolaro, di Pisa, o Cini, Pia, att. nale, ed un cavallo affetto da morva. a casa di Plitignano, celibi — Leoncini Ezio, carraio, o MauLaboratorio illunicipa le d' IIene, — nocci Concetta, att. a casa, celibi di Rigliono. Le analisi eseguite in questo laboratorio nel mese MORTI. (A domicilio). di febbraio u, s. sono: Dicomani Rosa, noi Panattoni di anni 66, att. a casa, di Pisa Per acque potabili 34, per burro l, per caffè — Volpi Giovanna, nei Carri, 33, tessitrice, di S. iovauni al surrogati 4, per conserve alimentari 6. per farine i, Gatano — Alziator Umberto, 16, celibe, studente di Pisa • Por formaggi 3, per latte 4, per pane e paste alimenToznorzi Felice, 60, vedovo vonditore ambulante di Pisa — tari 6, per pepe e droghe 4, per vino 9, per zucBortinelli Ilertinello, 51, coniugato possidente, di Suvoroto — chero 1. — Totale delle analisi numero 73. !tocchi Clelia, noi Biso, 28, att. a casa, di Carrara Baiocchi Sono stati dichiarati alterati o adulterati i seAblobrando, 22, celibe, falegnanio, di Pisa Sbrana Enuna, guenti campioni: Burro 1 (rancido), latte I (spanI 7 nubdo, tessitrice, di (Mezzano — Nozzolini Inno, 10, di risa nato), vino 3 (coloriti artificialmente coi colori de- — itargeri Orsola, vod. Malaacona, 86, att. a casa, di S. Marco rivati dal catrame). — Totale dei campioni alterati alle Cappelle — Natili Rosa, 85, nubile, att. a casa, di l'isa — Benvenuti Teresa, 50(1 Ruberti 5t) att. a casa, di Pisa o alti lterati numero 5. Riunione di t Aratoti. — . . Case' tè a• Sabato, 27 febbraio, la Fratellanza Militare festeggio solennemente un avvenimento che rimarrà memorabile nei fasti di questa Società. Per opera del nostro deputato on. Orsini-Baroni, S. A. R. il Principe di Napoli concesso al sodalizio l'alto onore d'intitolarsi dal suo Augusto Nome, s'inscrisse socio benemerito elargendo un contributo di L. 200, ed acconsenti a ricevere in particolare udienza una Commissione incaricata di presentargli un'artistica pergamena, prezioso lavoro dell'egregio pittore Ugolino Ugolini La festa sociale riuscì oltremodo brillante; vi presero parte, oltre a tutti i componenti il patriottico sodalizio, tutte le rappresentanze delle varie Associazione del paese, unitamente al corpo musicale. Il Presidente della Fratellanza Militare sig. Narciso Iacoponi presentò con belle parole ai coadunati l'on. Orsini-Baroni, ed il Relatore della Commissione sig. Ezio Martini informò i soci dell'opera assidua, disinteressata spiegata, come sempre, anche in questa occasione dall'amato nostro deputato, l'unico uomo nel nostro Comune che potesse affrontare con speranza di riuscita le difficoltà dell'ardua impresa o conseguir felicemente l' intento. Unanimi acclamazioni ricevè dai presenti l'on. Orsini-Baroni, il quale, commosso ringrazio con affettuose parole, dichiarandosi felice di aver con favorevole esito prestata l'opera propria a vantaggio di una così benemerita istituzione. Mentre si serviva il rinfresco, il ff. Sindaco, sig. Angiolo Adorni, iniziò i brindisi, esprimendo la fiducia che in una prossima occasione gli abitanti di Cascina sapranno splendidamente dimostrare all' oii. OrsiniBaroni la loro riconoscenza. Fu letta una cortese lettera di adesione del Senatore Ten. Generale Diego Angioletti, Presidente onorario della Società, ed un'altra, inspirata ad alti sensi di patriottismo, del Cav. Avv. Cesare Luperi-Centoni. Durante l'indimenticabile riunione la banda suonò tra gli applausi la marcia reale e l'inno montenegrino, e furono fatti entusiastici evviva all'on. Orsini-Baroni, e frenetiche continue ovazioni a S. A. R. il Principe di Napoli, al quale fu inviato un affettuosissimo telegramma. Dell'altissimo onore che questa Fratellanza ha ottenuto, il merito principale è dell'infaticabile nostro deputato on. Orsini, il quale, per realizzare il patriottico desiderio della Società, non ha risparmiato sacrifizi di sorta, e si è recato perfin cinque volte a tal uopo a Firenze dal primo aiutante di campo, Generale Terzaghi. — Piè del Ponte Marzo (Gioriii 31). In tutto il mese cresce il giorno di ore 3 e minuti 46. .1« 7 Dom. I di Quaresima. Vangelo : Digiuno di Nostro Signore per 40 giorni net deserto, e tentazione di Satana. (S. Mat. IV). S. Tommaso d'Aquino Dottore angelico, protettore della gioventù studiosa. — Festa in S. Caterina. e in S. Torpè dove esiste la pia Unione del di lui sacro Cingolo. Le 40 ore nella prioria di S. Marco alle Cappelle con messa solenne a ore 11 e processione. In S. Rocco festa del Volto Santo. 8 Ltin. S. Giovanni di Dio istitutore degli Ospitalieri, detti: Fate bene fratelli. In S. Paolo a Ripadarno nella sera processione solenne per il termine delle 40 ore. 9 Mart. I Santi quaranta Martiri di Sebaste, patroni minori di Pisa. — Comincia la Novena di S. Giuseppe in S. Torpè, al Carmine, in S. Frediano, in S. Martino, in S. Eufrasia e in S. Michele degli Scalzi a ore 17 e mezzo; dopo le 18 in S. Giuseppe. In S. Marco terminano le 40 ore con processione nella sera. Cominciano in S Anna. 10 Merc. Digiuno de' Quattro Tempi. S. Francesca Romana ved. 11 iov. S, Sofronio V. di Gerusalemme. 12 Ven. Digiuno come sopra. L'il'. della sacra Lancia o Chiedi del N. S. Gesù Cristo. S. Gregorio magno P. e D. — Festa nelP oratorio della Misericordia. Le 40 ore in San Niccola. La Via Crucis come nel primo venerdì di questo mese. 13 Sab. Digiuno come sopra. S. Eqfrasia V. — Festa alla sua chiesa. 11 ;ziorno 11 : P. Q. a ore 16 e minuti 29. — All'Università. — Il giorno 4 furono riprese regolarmente le lezioni, e tutto procedette con la massima tranquillità. I nostri bravi studenti sono tornati pieni di buon volere, dando così una solenne smentita a qualche inascoltata Cassandra, che prevedeva nuovi disordini, forse per darsi il gusto di assistere a repressioni e castighi. Gli studenti hanno mostrato buon senso e noi ci congratuliamo vivamente con loro. La società degli impiegati comunali. — Giovedì sera, in una sala del Ristoratore il NPttuno, la società fra gli impiegati del nostro Comune solennizzò con un banchetto fraterno il V anniversario della sua fondazione. Gli impiegati, circa una sessantina, con alla testa il loro benemerito Presidente, avevano invitato gentilmente alla riunione tutti i loro amici migliori, protettori ed aiutatori della loro causa giustissima. Il banchetto ebbe questo valore : la riaffermazione degli ideali comuni nella solidarietà delle coscienze e l' aspirazione ad una vita più — — . . — — — Per il forno crematorio. — Il Consiglio Direttivo della Società per la cremazione dei cadaveri, finalmente, dopo l' ultimo incidente, ha riconosciuto la opportunità di provvedere al regolare funzionament o del forno crematorio, divenuto inservibile: ed ha deliberato di far premure presso tutti i soci affinchè vogliano pagare le tasse già scadute ed assicurare i mezzi necessaiii a disimpegnare agli uffici pei quali c ,t tit istituita. Per i caduti ad Adula. — Lunedì sera, ricorrendo l' anniversario della infausta battaglia di Adita, la Venerabile Areiconfraternita della Misericordia celebrò nel suo oratorio un ufficio di requiew in suffragio delle anime <lei prodi infelicissimi che vi perirono. Certo non poteva essere più gentile il pensiero del Magistrato che presiede alla Istituzione religiosa, e pietosamente patriottico. Gli insegnanti si adunano. — Alle ore lo di stamani avrà luogo adunanza generale degli insegnanti elementari della provincia per disebtere alcuni loro affari riguardanti lo statuto e ,, sercizio della loro associazione. Marro dott. Vittorio, 32, celibe, impiegato regio di Cuneo — Madrigali Amelia, nubile, tessitrice di Pisa. gotto i cinque anni: Maschi 2 — Femmine (Ai Ile,qi .','pedali). Barbieri Maria, vedova Marconi, di anni 47, int a casa, di Ceciva — 1Vagner Egidio, 21, celibe, bracciante di Pisa — Stefanini Giuseppe, 76, vedovo bracciante, di liuti Patri Attilio, 30, coniug. bracciante, di Pontassurchio Paludi Ida noi Brandini, 4:1 att a casa, di S. Michele degli Scalzi. Sotto í cinque anni : Maschi O — Femmine I. — — Volete conserva in pani puro pomodoro? ut ----- Inviatemi Lire Sei: spedirovvi franco porto e imballo un pacco di Kg. 5 in tutto il Regno. Per partite faccio concessioni speciali. FERDINANDO CHIAVACCI - CECINA. ALFREDO MORESCRI gerente responsabile. Pisa, Tipografia di Francesco Mariotti. ey,,,a k-Az/X xy --..› •■•• dcf■si :r>, W 1'..D '4.- el) e>fri'"4,0 ct o 53. , o 5 -• - Li o GZ C.4 C* ai GZ CO GZ W GZ W CA "..,D W P C.2 I rd Cn ci ci g zn CR Cn CJ't 13- Pri -.4» P C) P CD r •-" (D 3 o .... P. - o 0. 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