PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE (P.A.E.S.) Il Patto dei Sindaci (Covenant of Mayors) è un’iniziativa promossa dalla Commissione Europea mirata a coinvolgere attivamente le città nel percorso verso la sostenibilità energetica ed ambientale. Con deliberazione del Consiglio Comunale n. 76 del 30/11/2012 il Comune ha aderito al Patto dei Sindaci. Tutti i Sindaci firmatari del Patto si sono impegnati a redarre un piano di azioni volte alla riduzione della quantità di CO2 in atmosfera Patto dei Sindaci - Il processo Patto dei Sindaci – I Comuni aderenti 19/12/2013 Il PAES rappresenta uno strumento programmatico in cui si definiscono le politiche energetiche tramite la definizione di azioni e progetti (concernenti sia il settore pubblico sia quello privato) volti a raggiungere gli obiettivi di riduzione della CO2 entro il 2020. Il PAES, strumento trasversale rispetto agli altri piani di gestione del territorio, può essere utilizzato in maniera flessibile. Potrà essere sottoposto a tutte le revisioni necessarie al fine di adeguarlo alle eventuali mutazioni del contesto socioeconomico locale. CHE COS’E’ E COSA SERVE IL PAES L’obiettivo principale del PAES è quello di pianificare azioni specifiche di carattere energetico al fine di ridurre le emissioni comunali di anidride carbonica (CO2), al 2020, almeno del 20% rispetto ad un determinato anno di riferimento detto Baseline che per quanto riguarda il Comune di Orbassano è stata fissata all’anno 2000. COM’E’ COMPOSTO IL PAES DI ORBASSANO Prima parte dedicata alla ricostruzione del bilancio energetico comunale e delle emissioni, aggiornati almeno al 2010 (Inventario Base delle Emissioni). Seconda parte relativa alla creazione di scenari ipotetici di evoluzione dei consumi energetici e delle emissioni al 2020. NB: non riguarda solo il Comune come Ente, bensì il territorio comunale! IL BILANCIO ENERGETICO COMUNALE Scopo della prima fase di analisi è la conoscenza e la descrizione approfondita del sistema energetico locale. valutare l’efficienza energetica del sistema; evidenziare le tendenze in atto e supportare previsioni di breve e medio termine; individuare i settori di intervento strategici. POPOLAZIONE, INDUSTRIA, AGRICOLTURA Le emissioni sono calcolate anche pro-capite in rapporto agli abitanti per «neutralizzare» l’effetto di variazioni demografiche. Il contributo emissivo industria ed agricoltura è stato calcolato, ma non considerato ai fini del raggiungimento dell’obiettivo del 20% di emissioni in quanto il Comune ha limitati poteri di intervento su questi settori. Il PAES di Orbassano Andamento consumi energetici 2000-2011: -6,8% 19/12/2013 Andamento vettori energetici 2000-2011: -cresce l’energia elettrica, i vettori rinnovabili ed il GPL -calano i prodotti petroliferi, mentre il gas è stazionario Il PAES di Orbassano 19/12/2013 Nel 2011 i settori più rilevanti sono i trasporti e l’industria (28%) e la residenza (27%) Tra il 2000 ed il 2011 cresce il terziario, la residenza, l’industria; calano i trasporti Il PAES di Orbassano Cambia la “classifica” dei settori più emissivi. La residenza abbassa il proprio contributo. L’energia elettrica ed il gas naturale costituiscono il 70% dei consumi del territorio. 19/12/2013 Il PAES di Orbassano 19/12/2013 Tra il 2000 ed il 2011 le emissioni calano del 10%. Al 2020 secondo lo scenario tendenziale calano dell’11%. Senza le azioni del PAES l’obiettivo non sarebbe raggiungibile. Il PAES di Orbassano 19/12/2013 L’obiettivo di riduzione è del 27%. Il settore che più contribuisce è quello dei trasporti, seguito dalla residenza, dal terziario e dalla produzione e distribuzione di energia. Il progetto 2020Together 19/12/2013 Il modello EPC (Energy Performance Contract) 19/12/2013 Il progetto SEAP_Alps Il Piano degli Investimenti Pubblici consiste in: -analisi dei consumi energetici degli edifici -identificazione degli edifici prioritari -audit sugli edifici più energivori -piano degli Interventi di riqualificazione energetica 19/12/2013 I CAMBIAMENTI CLIMATICI non e’ solo questione di “temperature” ma di disastri naturali e fenomeni climatici anomali sempre piu’ estremi e GLOBALI Bisogna ridurre l’emissione di CO2 SCHEDE ATTUATIVE del PAES Le 13 azioni proposte nelle schede seguenti sono in linea con la governance del comune. Gli obiettivi di riduzione sono raggiunti mediante il rilancio di molte iniziative di successo già intraprese, l’ottimizzazione dell’uso di risorse locali, il perfezionamento di strumenti legislativi approvati. Le nuove iniziative sono definite a partire dalle esigenze e potenzialità del territorio. Il periodo di attuazione delle azioni è riconducibile a tre possibili fasi: • Breve e Medio periodo: azioni da completare entro 3-4 anni dopo approvazione del PAES; • Lungo periodo: azioni da completare entro il 2020 Scheda Gestione – GESTIONE DEL PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE OBIETTIVI: • Gestire in modo efficace il Piano; • Fornire informazioni ai cittadini e agli operatori economici; • Attivare meccanismi di finanziamento per gli utenti finali; • Fornire consulenza di base per i cittadini; • Indirizzare le scelte dei progettisti ed utenti finali LINEA D’AZIONE: • CREAZIONE SPORTELLO ENERGIA • CAMPAGNE DI DIVULGAZIONE AI CITTADINI E PORTATORI DI INTERESSE • CAMPAGNE INFORMATIVE PRESSO LE SCUOLE (FESTIVAL CINEMAMBIENTE); Schede R – FABBISOGNI ENERGETICI DELL’EDILIZIA RESIDENZIALE Azione R.1 – Applicazione dell’allegato energetico al Regolamento Edilizio – Riqualificazione energetica del parco edilizio privato e sostituzione dei vettori energetici. Azione R.2 – Diffusione dei sistemi solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria. Azione R.3 – Diffusione dei sistemi solari fotovoltaici nel settore residenziale ed efficientamento delle apparecchiature domestiche. OBIETTIVI: Riduzione dei fabbisogni termici Riduzione dei consumi combustibili fossili utilizzati per la climatizzazione invernale; Incremento fonti rinnovabili di energia; Riduzione del fabbisogno di energia elettrica e del consumo di energia elettrica per climatizzazione estiva; Schede T – FABBISOGNI ENERGETICI NEGLI EDIFICI DEL TERZIARIO Azione T.1 – Applicazione dell’allegato energetico al Regolamento Edilizio – Riqualificazione energetica degli edifici del settore terziario e diffusione di sistemi solari termici per la produzione di ACS. Azione T.2 – Diffusione dei sistemi solari fotovoltaici e riduzionedei fabbisogni elettrici del settore terziario. OBIETTIVI: Riduzione dei fabbisogni termici ed elettrici; Riduzione dei consumi combustibili fossili utilizzati per la climatizzazione invernale ed estiva; Incremento fonti rinnovabili di energia; Riduzione del fabbisogno di energia elettrica e del consumo di energia elettrica per climatizzazione estiva; Incremento rendimento di generazione; Produzione di energia da fonte rinnovabile; Schede R e T – LINEE D’AZIONE - Organizzazione di iniziative di informazione/formazione sul tema per gli operatori del settore (progettisti, installatori, artigiani, aziende locali) anche in abbinamento a visite guidate a realizzazioni significative; - Campagne informative nei confronti dei cittadini mirate alla diffusione dei benefici connessi all’utilizzo degli impianti solari termici e fotovoltaici; - Istituzione dello Sportello Energia gestito da un consulente esterno che fornirà informazioni a cittadini e professionisti; - Applicazione dell’allegato Energetico Comunale e sua revisione con la finalità di introdurre incentivi per chi desideri attuare interventi di riqualificazione energetica con un target superiore a quello previsto dalla legislazione vigente; - Le pratiche edilizie oggetto di incentivo saranno sottoposte a controlli in fase di progettazione, realizzazione e collaudo; Schede P – EFFICIENZA ENERGETICA NEL PATRIMONIO COMUNALE E PRODUZIONE DI ENERGIA DA FONTE RINNOVABILE L’azione prevede: - la riqualificazione energetica di alcuni edifici di proprietà comunale attraverso soluzioni tecnologiche di eccellenza con riferimento sia all’impiantistica, sia agli involucri; - Realizzazione di impianti fotovoltaici su edifici comunali; - Adeguamento impianti di illuminazione pubblica con lampade a basso consumo Scheda P1 - EFFICIENZA ENERGETICA NEL PATRIMONIO COMUNALE E PRODUZIONE DI ENERGIA DA FONTE RINNOVABILE - BOCCIOFILA IN VIA TEVERE La bocciofila di Via Tevere è stata ultimata nel 2014. E’ stato realizzato un edificio a impatto zero con pareti esterne di struttura in legno e isolamento a cappotto in fibra di legno, dotata di impianto solare e fotovoltaico con una pompa di calore del tipo aria-aria con tecnologia ad inverter. Questo ha comportato una riduzione dei consumi energetici di circa l'83%, una classe energetica A , emissioni di CO2 evitate 309,74 kg. Scheda P1 - EFFICIENZA PATRIMONIO COMUNALE ENERGETICA NEL - SCUOLA ELEMENTARE A. GRAMSCI Nel 2015 con il Programma Ministeriale “Scuole Sicure” si è appaltato l’intervento di riqualificazione energetica scuola Gramsci, che prevede: -Sostituzione serramenti esterni: i serramenti presenti sono già stati rimossi e sostituiti con serramenti in alluminio con taglio termico e vetro camera. -Realizzazione nuova copertura: per la realizzazione della copertura si è scelto, in luogo della tetto piano rivestito in guaina bituminosa, un sistema in lamiera precoibentata. Costo dell'intervento: € 700.000,00 finanziato per € 500.000,00 dal Programma Ministeriale per le Scuole il resto dal Comune. Scheda P1 - EFFICIENZA PATRIMONIO COMUNALE ENERGETICA NEL Con il Programma della Comunità Europea 2020 Together, che è stato illustrato precedentemente, si riqualificheranno i seguenti edifici pubblici con il programma EPC: - SCUOLA MEDIA FERMI E UFFICI POLIZIA LOCALE: •Insufflaggio di fiocchi di cellulosa all’interno delle cassevuote delle murature esistenti; •Rifacimento CT con sostituzione generatore di calore esistente -PALESTRA NEGHELLI: •Rifacimento CT con sostituzione generatore di calore esistente Scheda P1 - EFFICIENZA PATRIMONIO COMUNALE ENERGETICA NEL SCUOLA PRIMARIA PAVESE E DELL’INFANZIA ANDERSEN: •Insufflaggio cassevuote delle pareti esterne della scuola Andersen; •Cappotto termico pareti esterne scuola Pavese con 14 cm di EPS grigio; •Coibentazione copertura e sostituzione infissi Scuola Pavese; - SCUOLA PRIMARIA RODARI: •Cappotto termico pareti esterne con 16 cm di EPS grigio; •Cappotto termico pareti esterne mensa con 14 cm di EPS grigio; •Isolamento copertura mensa con 10 cm. EPS grigio e della scuola con 18 cm. Polistirene alta densità con getto di completamento e impermeabilizzazione di finitura; •Rifacimento CT con sostituzione generatore di calore esistente Scheda P1 - EFFICIENZA PATRIMONIO COMUNALE ENERGETICA NEL Si prevede il monitoraggio dei consumi energetici di questi edifici pubblici, pre e post intervento di riqualificazione energetica. A tal fine si intendono utilizzare gli strumenti informatici messi a disposizione dalla Provincia di Torino (ENERCLOUD) e E’ prevista anche la collaborazione di un consulente esterno che provvederà a rilevare i consumi di tutti gli edifici comunali per la realizzazione di una banca dati utile al monitoraggio che si dovrà effettuare ogni due anni dall’approvazione del PAES con trasmissione dei risultati alla Commissione Europea. Scheda P1 - EFFICIENZA PATRIMONIO COMUNALE ENERGETICA NEL Si prevede il monitoraggio dei consumi energetici di questi edifici pubblici, pre e post intervento di riqualificazione energetica. A tal fine si intendono utilizzare gli strumenti informatici messi a disposizione dalla Provincia di Torino (ENERCLOUD) e E’ prevista anche la collaborazione di un consulente esterno che provvederà a rilevare i consumi di tutti gli edifici comunali per la realizzazione di una banca dati utile al monitoraggio che si dovrà effettuare ogni due anni dall’approvazione del PAES con trasmissione dei risultati alla Commissione Europea. Scheda P1 - E PRODUZIONE DI ENERGIA DA FONTE RINNOVABILE l’Amministrazione comunale intende realizzare, degli impianti fotovoltaici sulle coperture di alcuni edifici pubblici: - asilo nido “Il Batuffolo” (24,20) kWp – in programma - scuola materna “Apriero” (24,67 kWp) – in programma - scuola materna “Peter Pan” (62,51 kWp) – in programma - scuola elementare “G.Rodari” (12,22 kWp) – in programma - scuola elementare “A.Frank” (63,92 kWp) – in programma - scuola elementare “C.Pavese” (70,03 kWp) – in programma - scuola elementare “A. Gramsci” (85,31 kWp) – in programma - scuola media “E. Fermi” (112,33 kWp) – in programma - sede Inps (32,43 kWp) – in programma - impianto sportivo (47,94 kWp) – in programma - edifici cimitero (107,87 kWp) – in programma Scheda P.2 – Adeguamento impianti di illuminazionme pubblica con lampade a basso consumo Per quanto riguarda gli interventi sugli impianti di illuminazione pubblica l’azione prevede: - sostituzione e ricablaggio di apparecchi esistenti con moderni alimentatori e rinnovo del parco accessori con ricablaggio di 813 apparecchi: tale intervento comporterà un risparmio annuo di 90 MWh. - sostituzione di Regolatore di Flusso Luminoso (tot 16): tale intervento comporterà un risparmio annuo di 149 MWh. - installazione di sorgenti a LED, su n° 655 apparecchi: tale intervento comporterà un risparmio annuo di 273 Scheda PE – REALIZZAZIONE DI UNA RETE DI TELERISCALDAMENTO Al fine di perseguire gli obiettivi generali di un incremento della produzione energetica sul territorio (obiettivo di auto consumo), e una riduzione delle emissioni di anidride carbonica, il Comune di Orbassano ha previsto la realizzazione di una rete di teleriscaldamento a servizio di aree residenziali e terziarie. OBIETTIVI: Produzione di energia termica ed elettrica a servizio del territorio comunale. Riduzione delle emissioni in atmosfera generate dai singoli impianti di riscaldamento per generare calore da un impianto unico. Smantellamento delle singole caldaie centralizzate condominiali Si prevede la realizzazione di una rete con un volumetria allacciabile pari ad almeno 1.067.736 metri cubi. Scheda PE – REALIZZAZIONE DI UNA RETE DI TELERISCALDAMENTO L'impianto sarà costituito da un motore endotermico alimentato a gas naturale, con potenza elettrica di circa 4,4 MW e potenza termica di circa 4 MW. Verranno inoltre installate altre tre caldaie per integrazione e riserva con potenza utile di circa 12 MW ciascuna (due attive e una di riserva in caso di guasti). Dai calcoli effettuati, la CO2 emessa per produrre energia elettrica nel motore endotermico, determina un fattore di emissione pari a 0,350 ton CO2/MWh. In assenza di impianto cogenerativo, la quota di energia prodotta verrebbe soddisfatta dalla rete nazionale, per la quale si registra un fattore di emissione al 2020 (considerando gli apporti delle fonti rinnovabili elettriche) pari a 0,443 ton CO2/MWh. Si stima pertanto un risparmio netto di circa 1.625 tonnellate di CO2 all’anno. Scheda PE – REALIZZAZIONE DI UNA RETE DI TELERISCALDAMENTO Per quanto riguarda invece la produzione di energia termica,che avviene attraverso il consumo di gas naturale nel motore endotermico e nelle 3 caldaie di integrazione e riserva, anche in questo caso, emerge come il fattore di emissione (CO2 emessa/consumo di calore) risulti 0,179 ton CO2/MWh. La riduzione delle emissioni di CO2 generata dalla differenza tra lo scenario senza impianto (con fattore di emissione pari a 0,202 ton CO2/MWh associato al consumo di gas naturale nelle singole caldaie presso le utenze finali) ed in presenza dell'impianto, sarà di 1.824 tonnellate di CO2. La somma delle due riduzioni porterà ad un abbattimento totale di 3.449 ton. CO2. Scheda PE – REALIZZAZIONE DI UNA RETE DI TELERISCALDAMENTO La realizzazione dell'intervento comporterà una riduzione anche di altri inquinanti emessi sul territorio di Orbassano. L’impianto installato nella centrale prevede un abbattimento degli l'NOx (Ossidi di Azoto) del dell'13,2% (scenario ottimistico) rispetto ai valori attuali. Vantaggi: - Abbattimento dell’inquinamento ambientale (polveri sottili, CO2, etc) - Tariffe scontate e ridotte per le utenze comunali; - Riduzione dei costi per le utenze private; - Possibilità di utilizzo dell’infrastruttura della fibra ottica per il Comune (che può decidere di usare per la videosorveglianza, il wi-fi, per parlare gratuitamente tra gli uffici comunali…) - Rifacimento di tutti i tappetini sulle strade oggetto dell’intervento. Scheda TR – SOSTENIBILE PROMOZIONE DELLA MOBILITA’ Azione TR.1 – Svecchiamento rinnovo del parco veicolare privato e pubblico Azione TR.2 – Realizzazione di piste ciclabili, allargamento della zona a traffico limitato, Pedibus. Azione TR.3 – Progetto del Sistema Ferroviario Metropolitano (FM5) e Linea Metropolitana 2 Obiettivi: - Riduzione consumi combustibili fossili; - Riduzione del traffico, della incidentalità stradale e dei tempi di spostamento da e verso Torino; Scheda TR – SOSTENIBILE PROMOZIONE DELLA MOBILITA’ LINEE Azione TR.1 L’azione prevede la sostituzione di tutti i veicoli Euro 0, 1, 2 e 3 con vetture ecologiche. Si cercherà di intervenire soprattutto mediante campagne di sensibilizzazione della cittadinanza sull’utilità veicoli ecologici nei termini di risparmio energetico e di risparmio dei consumi oltre ad sollecitare eventuali meccanismi di incentivo a livello regionale e nazionale. L’Amministrazione comunale si è posta l’obiettivo di sostituire l’intero parco auto in dotazione con veicoli ecologici Scheda TR – SOSTENIBILE PROMOZIONE DELLA MOBILITA’ Azione TR.2 : Implementazione circuito piste ciclabili esistenti (PLANIMETRIA PAES) Scheda TR – SOSTENIBILE PROMOZIONE DELLA MOBILITA’ Azione TR.2 : Realizzazione pista ciclabile Strada Ravetto - Corona Verde L’intervento prevede la realizzazione di una pista ciclabile che collega il circuito Fausto Coppi e si sviluppa lungo il tracciato di strada Ravetto raccordandosi sia con la ciclabile prevista lungo la strada provinciale di prossima esecuzione (Variante di Borgaretto) sia con il tracciato di strada Rotta Palmero. La pista che prevede un tracciato lungo circa 2 Km. è in corso di realizzazione e sarà ultimata entro la fine del 2015 Scheda TR – SOSTENIBILE PROMOZIONE DELLA MOBILITA’ Scheda TR – SOSTENIBILE PROMOZIONE DELLA MOBILITA’ Azione TR.3 : Progetto del Sistema Ferroviario Metropolitano e Linea Metropolitana 2 L’area individuata per l’insediamento del “Movicentro” e delle strutture pertinenziali alla Fermata San Luigi / Orbassano, è posta a margine della Via San Luigi e in prossimità del rilevato ferroviario e della Cascina Gonzole Il Sistema Ferroviario Metropolitano (SFM) nasce nel 1999 su proposta della Regione Piemonte. E’ un progetto strategico per migliorare l’accessibilità e la mobilità interna all’area torinese, riducendo la quota di trasporto su gomma e individuale, e per aumentare la sostenibilità del territorio nel suo complesso. Progetto del Sistema Ferroviario Metropolitano FM5 Il 2014 e stato approvato l'accordo di programma tra Regione Piemonte, Provincia di Torino, comuni di Grugliasco e Orbassano, Agenzia per la Mobilità Metropolitana e Regione con adesione di Rete Ferroviaria Italiana e T.R.M. per avviare la realizzazione dell’intervento. Il progetto sta prendendo corpo e comprenderà il collegamento alla via San Luigi in corrispondenza della rotatoria di accesso all’ospedale con un parcheggio per 400 vetture, i terminali bus e navette, il bike box e la stazione con biglietteria, bar e servizi con un tunnel per il collegamento con la pensilina di fermata del treno; Il progetto sta prendendo corpo e comprenderà il collegamento alla via San Luigi in corrispondenza della rotatoria di accesso all’ospedale con un parcheggio per 400 vetture, i terminali bus e navette, il bike box e la stazione con biglietteria, bar e servizi con un tunnel per il collegamento con la pensilina di fermata del treno; Progetto del Sistema Ferroviario Metropolitano FM5 Progetto del Sistema Ferroviario Metropolitano FM5 La stazione sarà del tipo ipogeo con un fronte emergente rivestito con materiale composito e con il tunnel offrirà un ulteriore accesso al Parco del Sangone in particolare per i ciclopedoni costituendo una porta di accesso al parco da parte dei torinesi, per contro gli abitanti della Val Sangone avranno un comodo accesso alla città di Torino potendola attraversare longitudinalmente fino a Porta Susa e Stura e con la fermata delle Gru a raggiungere un importante centro commerciale. Con i terminali bus e navette verranno garantiti ogni 30 minuti i collegamenti con i comuni della Val Sangone e con l’Ospedale San Luigi e consentirà di ridurre sensibilmente l’uso della vettura privata per l’area metropolitana. Progetto del Sistema Ferroviario Metropolitano FM5 Progetto del Sistema Ferroviario Metropolitano FM5 La realizzazione del progetto comporterebbe una riduzione del traffico veicolare al momento stimato in 15.000 auto al giorno. Al fine di si è considerato il potenziamento ed estensione della rete delle piste ciclabili per collegare efficacemente gli abitati di Orbassano, Beinasco e Rivalta, inoltre organizzando il noleggio (bike-sharing) ed aumentando l’accessibilità all’area parco del Sangone per attività ludico ricreative. Si consideri infine che con un efficace sistema di navetta di collegamento con il territorio che gravita con isocrone inferiori alla mezz’ora si abbraccia un ampio bacino di utenza. Scheda Adattamento: Interventi di adattamento ai cambiamenti climatici - ASSORBIMENTO DI CO2 DA PARTE DELL’APPARATO ARBOREO E ARBUSTIVO DELLE AREE DI COMPENSAZIONE AMBIENTALE PREVISTE NEGLI STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE URBANISTICA -ELABORAZIONE DI UN PIANO CLIMA ASSORBIMENTO DI CO2 DA PARTE DELL’APPARATO ARBOREO E ARBUSTIVO La strumentazione urbanistica e l’allegato ambientale al P.R.G.C. (VARIANTE 12, VARIANTE 19, NUOVO P.R.G.C) del Comune prevede l’implementazione dell’impianto arboreo a livello comunale al fine di attuare una compensazione ambientale all’incremento antropico. Al fine del calcolo del numero di piante previste nelle aree di espansione al 2020, si sono analizzati i BTC (Biocapacità territoriale) degli elementi che compongono il mosaico paesistico sotto il profilo antropico-colturale, antropico-insediativo o propriamente naturale, inseriti nell’Allegato Ambientale. Secondo la suddetta pianificazione si prevede che al 2020 vi sia un incremento arboreo di 58.281 unità. La BTC fornisce una misura delle soglie di metastabilità di un sistema paesistico, dove per metastabilità si intende una condizione soddisfacente di equilibrio dinamico tra i processi naturali e le azioni umane a scarso impatto ambientale. ASSORBIMENTO DI CO2 DA PARTE DELL’APPARATO ARBOREO E ARBUSTIVO Alberi e arbusti hanno effetti positivi anche sul clima urbano: - in estate, infatti, l’ombreggiamento, unitamente alla traspirazione, limita il fenomeno delle isole di calore, riducendo la necessità di condizionamento degli edifici; - in inverno, le latifoglie, garantiscono la “permeabilità” della radiazione solare. Oltre al recupero di aree marginali, la rivalutazione di aree a parcheggio e percorsi ciclopedonali, si possono prevedere alcune ipotesi innovative, quali tetti e pareti verdi che possono ospitare, con intensità diversa, verde arboreo, arbustivo ed erbaceo. Le nuove strutture possono essere progettate per ospitare tipologie di verde più articolato e con maggiore capacità di rimozione degli inquinanti. ASSORBIMENTO DI CO2 DA PARTE DELL’APPARATO ARBOREO E ARBUSTIVO Per questo è importante pianificare il verde attraverso una progettazione sensibile, che dia spazio alle superfici a verde, limitando l’impermeabilizzazione del suolo. Una particolare attenzione si dovrà dare alle opere di urbanizzazione a scomputo degli strumenti urbanistici esecutivi, al fine di una progettazione più attenta a questi aspetti ed un controllo nella fase esecutiva. Nelle convenzioni si potranno inserire obblighi a carico dei cittadini residenti di occuparsi della manutenzione delle aree verdi afferenti gli interventi residenziali. ASSORBIMENTO DI CO2 DA PARTE DELL’APPARATO ARBOREO E ARBUSTIVO Attraverso alcune campagne promozionali, è inoltre possibile coinvolgere i commercianti associazioni di via, condomini, privati cittadini dando loro l’opportunità di “adottare” aree verdi, con un contestuale risparmio di spesa per l’Amministrazione pubblica della manutenzione. Lo sviluppo del verde cittadino non deve essere circoscritto ai soli parchi e giardini, ma deve essere esteso anche agli altri spazi aperti disponibili quali marciapiedi, strade, parcheggi e rotatorie. Si ricorda che la legge 10/2013 “norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani”, obbliga il comune di residenza, di porre a dimora un albero per ogni neonato. Tale disposizione è da ritenere, oltre che solo un dovere, un opportunità per incrementare il patrimonio verde urbano. ELABORAZIONE DI UN PIANO CLIMA Nel PAES il Comune si è impegnato all’elaborazione di un PIANO CLIMA per poter limitare gli effetti, sul territorio, dei cambiamenti climatici in divenire. A titolo esemplificativo si riportano le tematiche che potrebbero essere ivi sviluppate: A livello edilizio: – Tetti verdi; – Facciate verdi; – Schermature solari/apporti solari passivi; – Cisterne raccolta acqua piovana; – Riuso delle acque reflue bianche; – Permeabilità superfici non coperte dei lotti; – Parcheggi e viabilità permeabili; – Target minimi per la piantumazione di specie arboree. ELABORAZIONE DI UN PIANO CLIMA A livello di pianificazione urbanistica: – Limitazione del consumo di suolo; – Individuazione di aree boscate da vincolare a parco pubblico; – Identificazione dei materiali per le pavimentazioni a bassa emissività per la riduzione delle isole di calore urbano; – Progettazione urbanistica: ombreggiamento reciproco tra edifici; – Energia solare passiva; – Schermatura venti freddi invernali. ADATTAMENTO AI CAMBIAMENTI CLIMATICI Grazie per l’attenzione