oggi 10/2014 www.samaritani.ch Gli Help al posto sanitario Pagina 4 Attualità Buone valutazioni per i media FSS Buono a sapersi Veleni e sostanze chimiche: cosa fare Sezioni Canobbio festeggia 60 anni in salute Pagina 10 Pagina 16 Pagina 20 PLANTO-SLIM capsules coupe-faim Votre assistant dans la lutte contre l’excès de poids, le ventre bedonnant et les culottes de cheval! Aux oubliettes, les pénibles privations et les interminables régimes! PLANTO-SLIM est un produit médical certifié élaboré en Allemagne sous contrôles stricts, servant à traiter la surcharge pondérale et à contrôler le poids. Découvrez à présent, la manière dont vous pouvez atteindre votre poids idéal avec Planto-Slim. Voici les deux causes fondamentales de la surcharge pondérale AVANT Matière grasse sous-cutanée Matière grasse excédentaire accumulée contre la paroi abdominale Matière grasse intra-abdominale Matière grasse excédentaire accumulée autour des intestins Le déroulement optimal de la digestion passe également par l’élimination de la matière adipeuse sous-cutanée et intra-abdominale. Avec la liposuccion, seules les graisses sous-cutanées peuvent s’ôter par intervention chirurgicale. Elle reste cependant inopérante vis-à-vis de la graisse intra-abdominale potentiellement dangereuse pour la santé. Celle-ci ne peut donc s’éliminer qu’à travers le métabolisme naturel du corps. Dans cette idée, Planto-Slim peut simultanément vous aider à éliminer la matière grasse sous-cutanée et intra-abdominale. P lanto-Slim est à base de konjacglucomannane, un composant végétal utilisé depuis toujours à titre culinaire au Japon. Il s’agit très probablement d’une raison pour laquelle la population japonaise ne comprend pratiquement personne en surpoids. PLANTOSLIM et c’est la fin de la faim! + = APRÈS Matière grasse sous-cutanée Diminution de la matière grasse située contre la paroi abdominale Matière grasse intra-abdominale Diminution de la matière grasse située autour des intestins Un principe actif naturel exceptionnel Les capsules Planto-Slim renferment de la poudre spéciale de konjac-glucomannane extraite à partir de la racine de konjac même. Une fois prise avec de l’eau, la poudre se met à gon�ler dans l’estomac jusqu’à atteindre le multiple de son volume initial. Arriver plus rapidement à satiété devient donc possible. Se comportant simultanément comme une �ibre alimentaire, elle régule également le cycle digestif. En �in de parcours, la poudre s’élimine directement par voie naturelle sans être digérée. Planto-Slim provient du bulbe de la plante asiatique „Amorphophallus Konjak“ 1 2 à 3 capsules PlantoSlim avant les repas 2 Les avaler en buvant un grand verre d’eau 3 Le contenu des capsules se gonfle d’eau et peut atteindre jusqu’à 50 fois (!) son volume initial. Il permet ainsi d’arriver plus rapidement à satiété en mangeant. Contrôlez votre poids Vous pouvez facilement contrôler votre degré de satiété en prenant simplement 2 à 3 capsules avant chaque repas. La perte de poids résulte du fait que vous mangiez moins. Cela fonctionne sans obligation de sport! Les personnes atteintes de surcharge pondérale pour des raisons nutritionnelles peuvent grâce à ces capsules coupe-faim, perdre du poids de manière contrôlée étant donné qu’elles mangent moins. Le sport n’est pas une obligation. Cependant, nous vous recommandons une promenade quotidienne a�in d’entretenir votre mobilité. Le poids idéal Les capsules coupe-faim Planto-Slim offrent une possibilité de traiter le problème de surcharge pondérale et de contrôler le poids. En cas d’obésité pathologique, veuillez consulter votre médecin. Commander rapidement? Par tél.: 071 634 81 25, par fax: 071 634 81 29 ou sur notre site www.trendmail.ch Perdre du poids dès maintenant, facilement et efficacement! En prenant seulement 2 à 3 capsules Planto-Slim avant chaque repas avec un verre d’eau, vous arriverez plus rapidement à satiété en prenant vos repas. Vous mangerez donc automatiquement moins. Ainsi, vous pouvez perdre non seulement graisse sous-cutanée, poignées d’amour et culottes de cheval, mais également la fameuse graisse intra-abdominale potentiellement dangereuse pour la santé et cause avérée du ventre bedonnant. BON DE COMMANDE OUI, je désire gérer ma surcharge pondérale en contrôlant mon poids de manière naturelle. 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Quest’anno tutto sembra essere scombussolato, come se le stagioni avessero davvero perso il loro ritmo ... Si sta piano piano concludendo un altro anno anche per il movimento samaritano e pure per questa bella rivista che curo sempre con piacere. E con piacere ho constatato che negli scorsi mesi ho sempre ricevuto, da parte delle Sezioni, tre o quattro articoli per ogni edizione della rivista. Bene! Colgo qui l’occasione per ringraziare pubblicamente tutti quei diligenti, interessati ma soprattutto appassionati Samaritani (e Samaritane!!) che mi inviano i loro testi da pubblicare. Alcune Sezioni sono molto attive e mi mandano regolarmente articoli, altre di tanto in tanto; parecchie purtroppo però non le ho mai sentite. Forza e coraggio! Le pagine delle Sezioni sono per voi e per l’Associazione cantonale, che invito pure ad usare con più regolarità questo veicolo di informazione. Mi piacerebbe anche, se e quando possibile, che le Sezioni raccontino magari i loro interventi reali, un caso di soccorso realmente successo, un paziente salvato, un esito peggiore magari evitato ... Sono sicura che ognuna delle vostre Sezioni avrebbe qualcosa da raccontare ... e dimostrare così l’indiscutibile utilità dei Samaritani nella catena del salvataggio. Vi auguro un autunno pieno di caldi e vivaci colori che sappiano trasmettervi tanta energia positiva! Attualità 10 Buone valutazioni per i media della FSS Ancora una volta, il Gruppo di risonanza ha espresso giudizi positivi sui mezzi di comunicazione della Federazione svizzera dei Samaritani, in particolare sulla rivista e sulle Newsletter mensili. Espresse anche alcune interessanti idee. Buono a sapersi 16 Veleni e sostanze chimiche Come trattare e conservare veleni e sostanze chimiche, a cosa prestare attenzione soprattutto in presenza di bambini e come agire in caso di sospetto avvelenamento. Tutto questo lo trovate alle pagine 16 e 17. «oggi Samaritani» 10/2014 Data di apparizione: 22 ottobre 2014 Editore Federazione svizzera dei Samaritani FSS Martin-Disteli-Strasse 27 Casella postale, 4601 Olten Telefono 062 286 02 00 Telefax 062 286 02 02 [email protected] www.samaritani.ch Segretaria centrale: Regina Gorza Abbonamenti, cambiamenti d’indirizzo per scritto all’indirizzo citato Mara Zanetti Maestrani Redazione centrale Olten: Petra Zenhäusern Segretariato: Monika Nembrini Telefono 062 286 02 67 Redazione Ticino e Moesano Mara Maestrani Casa Vescovi, 6717 Dangio Telefono e fax 091 872 17 47 [email protected] Consegna articoli: entro il 15 di ogni mese Inserzioni Zürichsee Werbe AG Verlag und Annoncen Seestrasse 86, 8712 Stäfa Telefono 044 928 56 11 Telefax 044 928 56 00 Prezzo d’abbonamento Singolo abbonamento per terzi: Fr. 33.– annuali Impaginazione, stampa, spedizione AVD GOLDACH AG, 9403 Goldach 10 numeri all’anno Tiratura: 4800 copie Organizzazione di salvataggio della CRS oggi samaritani 10/2014 3 Help in azione ai Campionati svizzeri della Gioventù di pallacanestro ad Aarwangen (BE) Giovani Help al Posto sanitario Non solo Samaritani «rodati», ma anche giovani Help desiderosi di imparare e fare esperienza hanno assistito oltre 30 feriti leggeri in occasione dei Campionati svizzeri U14 e U16 di pallacanestro svoltisi ad Aarwangen. Movimento nel Posto sanitario: giocatrici preoccupate accompagnano e attendono ansiose una loro collega ferita. Testo: Zita Motschi Foto: Patrick Lüthy L’atmosfera nel Centro multiuso di Aarwangen, nel Canton Berna, è bellissima e animata. In questo bel pomeriggio d’inizio autunno, ben 50 squadre per complessivi 850 giocatrici e giocatori di pallacanestro si contendono il titolo di campione svizzero. Assieme a loro, ai bordi dei 16 campi di gioco e sulle tribune, ci sono allenatori, parenti, amici e parecchi curiosi e tifosi. Le partite sono molto contese e l’esito è spesso molto «tirato», ma il gioco si svolge lealmente, all’insegna del «fair play». 4 oggi samaritani 10/2014 Quattro pazienti allo stesso tempo Ben sapendo che, malgrado la correttezza nel gioco, eventi sportivi di questo genere e di questa grandezza causano spesso dei feriti, gli organizzatori rispettivamente la Sezione Samaritani di Aarwangen-Schwarzhäusern hanno allestito un Posto sanitario al Centro multifunzionale. E anche qui c’è movimento, specialmente ora poco dopo mezzogiorno. Nel piccolo ma funzionale locale sanitario, infatti, si trovano ben quattro giocatrici che, pur lamentando delle ferite, dimostrano di saperle sopportare. Sono assistite dal capo Posto sanitario Peter Weber, dal monitore di corso e di Sezione Jakob Schori, dalla Sama- ritana e monitrice degli Help Rahel Sommer come pure da due coraggiose e volonterose Help: Michelle Haas (15 anni) e Sara Wyss (17 anni). I cinque soccorritori sono molto concentrati nel loro lavoro: parlano gentilmente con le pazienti, pongono loro domande, chia riscono, medicano, disinfettano, bendano, posizionano stecche o gli appositi sacchetti di ghiaccio; addirittura, dopo un chiarimento telefonico, decidono di portare una giocatrice all’Ospedale regionale di Langenthal. Si vede subito che i cinque soccorritori si conoscono bene, sanno cosa fare e il loro agire assieme dà decisamente un’immagine Reportage Nelle fasi concitate di una partita a basket capita spesso che delle giocatrici si feriscano, anche se leggermente. di un buon team. Si vede a colpo d’occhio, anche, che le due giovani Help sono molto ben integrate nel lavoro e in quel che succede. E questo sempre: nel locale sanitario regna costantemente la calma e la collaborazione. «È normale che sia così», spiega Rahel Sommer (20 anni), che si trova sul posto già dalle 8:30 e che ha vissuto diversi momenti di «affollamento» di pazienti. La monitrice Help, che ha una formazione in specialista della salute ed è pure collaboratrice di Spitex, invita Michelle e Sara ad andare a mangiare qualcosa. E se, improvvisamente, al Posto sanitario non ci fossero soccorritori a sufficienza? Peter Weber e Rahel Sommer rassicura- no: «in caso di emergenza abbiamo due o tre soccorritrici professioniste del posto», spiega Peter Weber che si è adoperato con impegno per far sì che anche gli Help potessero aiutare nei Posti sanitari di grandi eventi. Rahel Sommer aggiunge poi che anche sua madre è a disposizione quale Samaritana e presto la raggiungerà infatti alla Postazione sanitaria. Le origini del Gruppo Help «Aarehüpfer» (le pulci) Monika e Rahel Sommer, madre e figlia, sono molto probabilmente le principali promotrici e trascinatrici del Gruppo Help di Aarwangen, denominato simpaticamente «Aarehüpfer» (le pulci). Con visibile gioia e fierezza, Monica – che, come previsto, nel frattempo è giunta sul posto – spiega gli inizi di questa esperienza, nel 2007. Quell’anno si era davvero animati dal desiderio di creare nella Regione un gruppo giovanile. La prima sera, i bambini e i giovani che hanno risposto «presente» erano già ben 19! La fiammella della passione si era accesa e, nel corso degli anni, il successo iniziale è rimasto e, anzi, si ri-alimenta di anno in anno grazie all’impegno e all’entusiasmo costante di tutti i monitori e degli Help stessi. Il segreto di questo successo è da ricercare in particolare nella coesione sociale del gruppo, nella profonda fiducia reciproca, negli esercizi svolti in comune, nelle gare e nella passione e gioia per quello che si fa. E naturalmente conta anche Bruno Marti, designato da Rahel e da Jakob Schori quale «polo», calmo e riflessivo, del Gruppo Help e della Sezione. «Attualmente abbiamo 32 Helpi» dice raggiante la Samaritana capo Help, nonché segretaria di Sezione. Lo scopo, come spiegano madre e figlia, è quello di avviare piano piano, passo dopo passo, gli Help verso le varie tappe dell’attività e della formazione samaritana. Ed ecco che Michelle e Sara sono di ritorno dalla loro breve pausa pranzo. Le due ragazze – una ancora studentessa, l’altra ausiliaria in cucina – sono giunte un paio di anni fa al Giovani si aiutano a vicenda: Rahel Sommer e Sara Wyss assistono una coetanea con una ferita Anche una scarpa di marca può far male... alla gamba. oggi samaritani 10/2014 5 Reportage movimento degli Help grazie al passa-parola e quindi al desiderio di provare. Esse sono concordi nel dire che l’attività samaritana è anche divertente. «L’ambiente dove ci troviamo ora è forte, l’atmosfera molto allegra e inoltre impariamo molto», aggiunge Michelle. «Non ci si può propriamente preparare per un evento del genere», sostiene Sara, che si rallegra di poter concludere, il prossimo anno, la formazione di monitrice Help. Speriamo che non succeda nulla di grave Abbiamo chiesto loro se, durante la presenza al Posto sanitario, si sono sentite nervose. Michelle confessa di sì: «Un po’… Ovviamente si spera sempre che non succeda nulla di grave. Ad esempio, alla festa cantonale di lotta un ragazzino ha dovuto essere portato all’ospedale con il sospetto di lesione alla colonna vertebrale. Ciò ha rischiesto impegno e concentrazione. Per fortuna, però, poi possiamo parlare di questi casi nel nostro team, nel dopo-manifestazione, al fine di sciogliere emozioni e domande. A me piace in particolare il contatto con i pazienti, alcuni di loro a volte sono anche divertenti e molto simpatici!» Le due giovani Help, al momento, non si sentono sovraccariche di lavoro. «Molti giocatori vengono da noi», spiega Sara, «perché hanno delle vesciche ai piedi o escoriazioni o Sara Wyss e Michelle Haas osservano Jakob Schori che si informa sui dolori che lamenta una giovane giocatrice. problemi muscolari.» Molti pazienti ricevono così del ghiaccio per raffreddare la ferita o un cerotto. Cure o trattamenti speciali vengono ovviamente fatti dai Samaritani adulti. «Vecchie volpi» e giovani principianti: un buon mix Rahel Sommer pensa che il fatto di riunire le «vecchie volpi» del mestiere con i giovani e volonterosi principianti sia una cosa molto positiva. «Si tratta di un ‹dare e riceve- re›; ambedue le parti approfittano di questo scambio e le buone idee sono sempre benvenute», afferma, confessando che anche lei, come collaboratrice di Spitex, spesso si trova a dover improvvisare e imparare. «Comunque», racconta la ventenne, «il Posto sanitario al torneo di oggi è ben più movimentato che lo scorso, allestito in occasione della festa di musica! In quell’occasione, infatti, avevamo piuttosto aiutato solo a… sistemare le uniformi.» Peter Weber, Samaritano attivo da 32 anni nella Sezione e da 12 anni capo Posti sanitari, è però dell’avviso che il fatto di avere con sé gli Help alla postazione dipenda molto dal tipo di manifestazione. «Lavoro molto volentieri con gli Help e ho molta esperienza con loro. Tuttavia per certi eventi, come le gare di bicicletta devo possono verificarsi ferite davvero brutte, non penso abbia senso avere gli Help assieme.» Mentre si parla di questo, una vittima di puntura di vespa di affaccia alla porta del locale sanitario. Il 15enne Jannic Lais è infatti stato punto ben due volte. Rahel lo prende in consegna e lo cura. Il giovane giocatore sa che è in buone mani, dai Samaritani. «Già tre volte, durante simili tornei, ho slogato un dito; anche allora sono stato curato molto bene dagli Help», racconta il giovane. Il torneo di pallacanestro sta volgendo alla fine. Sara e Michelle si stanno preparando per tornare a casa. Tutte e due sono concordi nell’affermare che «è stata una super giornata! Bello parteciparvi!» • I pazienti possono arrivare: Help, Samaritani e materiale sono pronti. 6 oggi samaritani 10/2014 Persone Ursi Held La fata dei bimbi del Bodensee Ursi Held di Kreuzlingen, tre volte mamma e nonna, si intende al meglio con i bambini. Nessuna sorpresa che si trovi benissimo col suo Gruppo Help. Testo di: James D. Walder Il lago di Costanza sembra un mare, in questo grigio giorno d’autunno. Ursi Held, 66 anni, è seduta sulla piccola scala davanti al locale samaritano di Kreuzlingen, presso la Casa per persone anziane, e accarezza la «mascotte della Sezione», un micione affettuoso che fa le fusa mostrando tutta la sua gioia. Proprio come gioiosi e fiduciosi si mostrano i bambini con Ursi. «Amo e adoro i bimbi», dice la tre volte mamma e nonna, mostrando con piacere i disegni e i dolci pensierini dei membri del suo Gruppo Help scritti nel registro di presenza e nell’album di fotografie. «Grazie per tutto quello che mi hai insegnato», sta scritto ad esempio su una pagina. O ancora: «Questa è la cosa migliore che mi possa capitare nella mia vita». È bellissimo vedere come i bambini, gioiosi e felici, imparano in modo ludico i Primi soccorsi. Usando ad esempio i rotoli di cartone della carta igienica si «costruisce» un intestino. Oppure ci si reca in piscina con i compagni della Società svizzera di Salvataggio e si impara a salvare una vittima in acqua. E per guadagnare qualche soldino da mettere nella cassa della Sezione, si realizzano dei bigliettini di Natale che vengono poi venduti. lezioni, che devono essere svolte in modo da esser comprese dai più piccoli, usando termini e immagini adatti alla loro età. «Faccio tutto ciò molto volentieri per la Sezione e per il suo ringiovanimento», precisa Ursi. Ma non si può fare tutto ... La pensionata dedica oggi circa due ore al giorno per il movimento samaritano di Kreuz lingen, Altnau, Arbon, Roggwil e Berg. In qualità di monitrice di corso e di Se- Sarebbe davvero meglio se si potesse ripartire su più spalle la responsabilità dei vari compiti, cosa che tuttavia è difficile da concretizzare poiché è difficile trovare delle persone disposte ad occupare le cariche libere. Suo marito, ex impiegato di banca, per fortuna è cassiere in comitato della Sezione di Kreuzlingen. Inoltre si è messo spesso a disposizione quando bisognava pitturare i locali della nuova sede. «Ho curiosato nel locale samaritani» Ursi è arrivata quasi per caso e relativamente tardi, solo nel 1998, ai Samaritani. Racconta infatti che «un nostro conoscente ha avuto un infarto a 30 anni ed ha potuto sopravvivere solo grazie ad un soccorso prestato immediatamente. A quei tempi ero presidente dell’Associazione delle mamme e mi ero chiesta se, in un caso simile, io fossi stata in grado di reagire e agire in modo corretto. Per trovare delle risposte, un giorno sono semplicemente entrata nel locale dei Samaritani e ... per finire sono rimasta e ritornata spesso!», afferma sorridendo Ursi Held. Per motivi di età, allora aveva addirittura ottenuto un’autorizzazione speciale per insegnare. Ma l’energia, comunque, non le manca mai, anzi! Tre bimbi adottati «L’aiuto va appreso e coltivato» Quanto volentieri i bambini del Gruppo Help stanno con lei, lo dimostra la grandezza del gruppo stesso che esiste ora da 5 anni: i bimbi sono in effetti al momento ben 33. «Cari Helpis, quando avrete 18 anni dovreste entrare in Sezione», ripete spesso ai suoi giovani che, volentieri, rimarrebbero però ancora a lungo nel suo Gruppo. Tuttavia un grosso gruppo di giovani ha anche i suoi limiti. Ursi Held è convinta del fatto che l’aiuto va insegnato, appreso e coltivato in età giovane. Per questa ragione è anche molto impegnata nel progetto «Samaritano scolastico». «È semplicemente bello vedere quanto volentieri i bimbi vengono da me». Ogni tre settimane si incontra con i giovani, dopo essersi ben preparata, sia nelle presentazioni che nelle zione nonché di Istruttrice presso l’Associazione cantonale come pure Samaritana con varie funzioni ai Posti sanitari in occasione di diversi eventi nella Svizzera Nordorientale, le vengono assegnati anche numerosi altri compiti. E ... ora anche la presidenza della Sezione è vacante ma ... Non si può davvero fare tutto … La spontaneità e schiettezza di questa donna non sorprendono, così come non sorprende più il fatto che lei e suo marito, dopo che il loro desiderio di un bambino non si era avverato nei primi anni di matrimonio, hanno deciso di adottare tre bimbi dell’Asia sudorientale che oggi hanno già 30, 32 e 33 anni e che sono diventati a loro volta genitori. Anche il loro cane proviene da un canile spagnolo. «Fa parte della filosofia della nostra famiglia», dice con una strizzatina d’occhio Ursi che, nel tempo libero, ama ascoltare musica classica e operistica. Ma le piacciono anche le passeggiate, specialmente ora in autunno. Tutto questo le permette di ricaricare le batterie per tornare piena di energia dai «suoi» bimbi del Gruppo Help, che aspettano con ansia la loro fata del Lago di Costanza. • oggi samaritani 10/2014 7 Dolori al ginocchio? Finalmente una soluzione (immediata) per alleviarlo? Lei è una persona che, come milioni di altre, soffre di dolore, rigidità o di quella sensazione di fragilità alle ginocchia che le impedisce di fare quello che vorrebbe? Il dolore, causato da una caduta, da una ferita o semplicemente dall’usura dell’articolazione, vi impedisce di godere appieno della vita, limitando la vostra mobilità. Sin dal risveglio il disturbo si fa sentire con vigore e compromette le vostre attività: è una tortura lavarsi, allacciarsi le scarpe, fare giardinaggio e salire o scendere le scale, mentre fare sport è diventato impossibile. Questi disturbi invalidanti possono anche portare alcune persone a isolarsi dalla vita sociale e a ritirarsi in se stesse. Perché questi dolori? Un’azione immediata La ginocchiera KPS è una sorta di cinturino da posizionare sotto la rotula, che riduce la pressione che su di essa viene esercitata. Assorbe gli urti subiti ad ogni passo e mantiene il ginocchio in posizione perfettamente stabile. La fascia si adatta a tutte le forme grazie al suo sistema di fissaggio con velcro . È possibile regolare la tensione di fissaggio a seconda del tipo di sforzo che dovete sostenere (ad esempio, fare sport), prevenendo così l’oscillazione dell’articolazione. Al contrario di altri dispositivi che presentano un effetto simile a quello di un “laccio emostatico”, e possano causare un gonfiore molto spiacevole, la ginocchiera KPS dà sollievo all’articolazione senza bloccare il flusso sanguigno e senza ostacolare la mobilità. Facile da usare per una massima efficacia Nella maggior parte dei casi, il dolore è dovuLa ginocchiera to a un deterioKPS si applica in ramento della pochi secondi, cartilagine, che senza l’aiuto di svolge la funzioun’altra persona, ne di cuscinetto è ultra-leggera ammortizzatore e non è visibile tra tibia e femosotto i pantaloni. re. Una persona Non scivola, non effettua in me- La ginocchiera KPS assorbe le onde d’urto, sostiene il irrita la pelle e dia 10.000 passi ginocchio, allevia il dolore e permette di riacquistare si può indossare al giorno, quindi una completa mobilità tutto il giorno dile ginocchia sumenticandosene biscono quotidianamente 10.000 onde completamente. Grazie ad essa, vi send’urto, paragonabili a piccoli colpi di tirete talmente sicuri che non potrete martello. Con l’avanzare dell’età, è quindi più farne a meno. È adatta per uomini frequente che la cartilagine si usuri, con e donne di tutte le età, ma anche per gli conseguente dolore nella parte più deli- atleti, che sottopongono le ginocchia a cata della gamba: il ginocchio. Contra- forti sollecitazioni. Grazie a questa fariamente agli ammortizzatori di un’au- scia, potrete camminare di nuovo senza tomobile, non è così semplice cambiare dolore e ricominciare a praticare le voun’articolazione. Per porvi rimedio, esi- stre attività preferite. ste una soluzione semplice, pratica e conI vantaggi della ginocchiera KPS fortevole: la fascia per ginocchio KPS ✓ Assorbe gli urti nel ginocchio (Knee Patella Support). L’uso della fascia permette di ammortizzare gli urti (dando ✓ Allevia il dolore e la rigidità così sollievo alla cartilagine) ed inoltre ✓ Sostiene e stabilizza il ginocchio sostiene e rinforza il ginocchio. Tutto ciò ✓ Regolabile, confortevole e resistente SENZA L’USO DI FARMACI e SENZA ✓ Leggera e facile da indossare EFFETTI SECONDARI indesiderabili. ✓ Di facile manutenzione e lavabile Dal primo istante in cui la indosserete, ✓ Nessun effetto collaterale indesiderato avvertirete una netta differenza. Provatela con garanzia di soddisfazione La società Bodybest vi invita a provare la ginocchiera KPS senza alcun rischio. Offriamo una garanzia di soddisfazione completa della durata di 30 giorni. Se dopo un mese di prova non vi riterrete completamente soddisfatti dei benefici della ginocchiera KPS, basterà restituire il prodotto e la fattura sarà annullata senza alcun problema. Non aspettate un altro giorno per alleviare le vostre sofferenze e ritrovare la libertà di movimento. 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I bambini e gli adolescenti amano la comunicazione elettronica e i social network. Questo conferisce anche al bullismo o mobbing una nuova dimensione: il cyberbullismo si propaga velocemente e lascia a lungo i propri segni. Un semplice litigio o già bullismo? Il fenomeno del bullismo non consiste nel riuscire ad avere la meglio in una discussione, bensì nel mortificare e/o terrorizzare sistematicamente un’altra persona, in modo mirato e per un periodo di tempo prolungato. Questo tipo di situazione può sviluppare una pericolosa dinamica di gruppo, nella quale il bullo si vede nel ruolo dominante e calca sempre più la mano. Solo uno scherzetto... I bambini vittime del bullismo soffrono intensamente, sia a livello fisico che psicologico, e reagiscono con un atteggiamento intimorito e impotente. Poiché sono colpiti nella loro autostima, si vergognano e spesso non vogliono parlarne. Tuttavia, da soli, molto difficilmente riescono a uscire da questa situazione. Agli adulti si richiede di tenere occhi e orecchie ben aperti e di cercare il dialogo. Un adolescente su cinque è già stato vittima del cyberbullismo. Se vostro/a figlio/a è vittima del bullismo –Nelle chat, su Facebook ecc., adattate le impostazioni della sfera privata oppure cancellate l’account. Oppure semplicemente adottate la regola d’oro: non reagire alle provocazioni! – In caso di bullismo via e-mail, create un nuovo indirizzo e-mail; in caso di bullismo via cellulare, cambiate compagnia e/o numero di telefono. Se il problema persiste, contattate un punto di consulenza giovanile oppure un assistente socio scolastico. Oppure indirizzate vostro/a figlio/a al sito www.147.ch o al numero di telefono 147: qui potrà ottenere aiuto in modo anonimo e di propria iniziativa. Consulenza e aiuto Pro Juventute: www.147.ch e telefono 147 Se vostro/a figlio/a è autore/autrice di mobbing – Il mobbing avviene all’interno di un gruppo. Scoprite quale ruolo ricopre vostro/a figlio/a in questo gruppo: istiga o è complice? –Cos’è successo prima? Spesso i bambini trasferiscono ad altri in questo modo le pressioni ricevute da insegnanti o altre persone. Mantenete la calma e decidete insieme cosa fare. Incoraggiate vostro/a figlio/a a mettersi nei panni della vittima e ad allontanarsi dagli autori del mobbing: a questi amici può benissimo rinunciare. Le violazioni dei diritti della personalità sono inoltre punibili e possono essere denunciate. Il Mondo della sicurezza della Basilese: assicurare e prevenire Questi consigli di sicurezza sono forniti dal Mondo della sicurezza. Tutto ciò che facciamo alla Basilese è orientato alla vostra sicurezza: abbiniamo l’assicurazione ad una prevenzione intelligente. www.baloise.ch/mondodellasicurezza. Le osservazioni del Gruppo di risonanza 2013/2014 I media federativi sono funzionali e si completano bene I membri del Gruppo di risonanza 2013/2014 si sono nuovamente detti soddisfatti dei media della Federazione. Sono apprezzati in particolare gli articoli specialistici della rivista federativa e la forma compatta attuale delle «Newsletter per le Sezioni Samaritane». Per la terza volta, un Gruppo di risonanza composto da rappresentanti di sei Sezioni Samaritane si è espresso sulla rivista federativa mensile e sulle Newsletter dell’Organizzazione centrale. I sei rappresentanti (tre in provenienza dalla Svizzera tedesca e altri tre da Sezioni romande) sono stati intervistati tre volte, tra l’agosto 2013 e l’aprile 2014, dal team della Comunicazione del Segretariato centrale di Olten sulle edizioni attuali della rivista e delle Newsletter. Gli intervistati hanno risposto in modo completo e approfondito e hanno fornito diverse buone idee. Qui di seguito riportiamo gli aspetti e le opinioni ricorrenti e più importanti. Tematiche sui Primi soccorsi e Buono a sapersi In generale, i membri del Gruppo apprezzano molto gli articoli della rivista «samariter», «nous, samaritains» e «oggi Samaritani» che parlano di temi legati ai Primi soccorsi e al mondo del salvataggio. Ad esempio, è stato lodato l’articolo sulle Sezioni Samaritane che hanno partecipato a progetti di First Responder ed è stato molto apprezzato il contributo sulla «Manutenzione e la pulizia del manichino Anne». «In alcuni luoghi ho trovato dei manichini davvero assai sporchi e non curati», ha riferito un membro del Gruppo. Un altro complimento è stato rivolto al tema «Diabete», ben presentato e valutato positivamente anche da persone colpite loro stesse dalla malattia. In concreto, sono richiesti soprattutto articoli che riguardano i problemi che i Samaritani possono incontrare durante i Posti sanitari, come pure informazioni su malattie rare e contributi nel campo dell’anatomia umana. Inoltre sono sempre apprezzati contributi su interventi reali o ancora su progetti di Sezioni Samaritane che hanno avuto successo, specialmente nel reclutamento di nuovi soci. A mo’ di esempio è stato citato l’articolo sulle Sezioni che hanno partecipato con successo all’edizione 2013 del Trofeo Samaritano. Una lucentezza modesta che avvantaggia le foto La presentazione e l’impaginazione della rivista hanno sollevato poche osservazioni. Da anni, a proposito della rivista federativa emerge sempre l’osservazione (critica) che questa viene stampata su carta lucida. In effetti, però, la rivista è stampata su un tipo di carta da rivista economicamente conveniente. Poichè si tratta di carta colorata, questa tende a risplendere, ciò che – per la stampa delle foto – rappresenta un vantaggio. La vera carta lucida è però tutt’altra cosa. A proposito dei costi, anche per la rivista federativa vale lo stesso discorso che vale in praticamente tutti i settori: i costi del materiale sono molto inferiori rispetto ai costi del personale (redazione, Tematiche sui Primi soccorsi, articoli su intertraduzioni, impagiventi reali e su progetti delle Sezioni Samaritanazione, ecc.). Regone: ecco i contenuti che i membri del Gruppo di larmente emerge poi risonanza si aspettano di leggere nelle pagine sempre il desiderio di della rivista federativa mensile. 10 oggi samaritani 10/2014 fare in modo che gli articoli della rubrica «Buono a sapersi» possano staccarsi facilmente dalla rivista; la FSS potrebbe poi anche offrire un apposito classatore per raccogliere tutti questi articoli. Tuttavia, negli Anni 90 quando il «samariter» appariva ancora 24 volte all’anno, la FSS aveva già proposto un simil modo di raccolta degli articoli, ma senza un grande successo. Oggigiorno, nell’era di Internet, una simile offerta non avrebbe decisamente più motivo d’essere. Ci si potrebbe anche chiedere se bastano davvero dieci articoli di «Buono a sapersi» all’anno per dare una visione completa su certi temi: quello che infatti riesce a proporre di volta in volta la redazione, è solo una minuscola parte, un tema scelto, di un immenso sapere che riguarda il corpo umano e le sue malattie. Google trova rapidamente ogni articolo apparso sulla rivista federativa della FSS. Google trova gli articoli di «Buono a sapersi» Molti lettori della rivista, inoltre, non sanno che oggi tutte le edizioni si trovano in formato PDF in Internet (www.samaritani.ch sotto prestazioni). Si possono quindi stampare le singole pagine, a piacimento e secondo interesse. I singoli articoli si trovano anche nel Menu, sotto Primi soccorsi. Anche il motore di ricerca Google trova ed evidenzia singoli articoli apparsi sulla rivista federativa della FSS. Basta immettere delle parole chiavi nella ricerca, come ad esempio «Samaritani e diabete» e Google ci mostra, tra i primi risultati della ricerca, proprio il rispettivo articolo di «Buono a sapersi» apparso sulla rivista. I pro e i contro Il Gruppo di risonanza è un piccolissimo gruppo di controllo. I risultati del suo lavoro non hanno quindi né il valore né il peso di un sondaggio davvero rappresentativo. Tuttavia le voci dei sei Samaritani hanno comunicato e fornito un’immagine molto differenziata e questo specialmente per quel che riguarda i contributi forniti e pubblicati dalle Sezioni. Alcuni rappresentanti sostengono infatti che «è bello che le Sezioni abbiano la possibilità di presentare il loro lavoro.» Altri sostengono invece che «le Associazioni cantonali hanno già i propri giornalini dove pubblicare questi articoli sezionali.» Altri ancora trovano interessanti «i buoni articoli con foto sugli esercizi di Sezione.» Attualità Segretaria centrale Anche sullo Smartphone «Sempre attuali e interessanti, non si possono più ignorare»: questa è infine l’opinione ricorrente sulle Newsletter che ogni mese vengono inviate via mail ai quadri delle Sezioni Samaritane. Per le Newsletter si chiede di non raggruppare troppi temi, non sono desiderate le ripetizioni e si vedreb be con piacere qualche fotografia in più. Le Newsletter così come sono ora impostate piacciono e sono addirittura ben leggibili sugli Smartphone. Interessanti sono i link verso temi in Internet o in Extranet della FSS, come ad esempio il test sui Primi soccorsi oppure contenuti della Cassetta degli attrezzi. Eugen Kiener • Il Team del Segretariato centrale nell’Oberland bernese Incontro a Grindelwald invece che a Olten Collaboratrici e collaboratori del Segretariato centrale sul Männlichen nell’Oberland bernese. A dire la verità, lo scorso 4 settembre Fritz Wiederkehr, presidente della Sezione Samaritani di Grindelwald, voleva andare a Olten per prendere della merce allo Shop della FSS. Fortuna tamente si era annunciato per tempo e così ha saputo che proprio quel giorno, i collaboratori del Segretariato centrale avevano in programma la loro gita aziendale annuale. E, caso vuole che la meta di quest’ultima fosse proprio Grindelwald! Così il presidente dei Samaritani di Grindelwald non si è fatto certo pregare e anzi molto spontaneamente ha deciso di ricevere nel suo comune gli ospiti in provenienza da Olten ed ha organizzato per loro un ricevimento con tanto di caffè. Durante l’incontro ha informato sui vari servizi di picchetto e Posti sanitari che la Sezione locale organizza ogni anno. In seguito ha fornito delle informazioni turistiche sul suo comune, svelando alcuni segreti e dando con sigli per chi volesse tornarvi sia in estate che in inverno. La comitiva da Olten è quindi salita in teleferica al Männlichen da dove ha preso avvio la classica e breve passeggiata verso la Kleinen Scheidegg. Alcune nubi nascondevano di tanto in tanto le cime dell’Eiger, del Mönch e della Jungfrau ma hanno anche fatto in modo che nes suno soffrisse di colpi di sole! La comitiva è quindi rientrata in treno verso Wengen dove si è svolto un Apéro durante il quale la Segretaria centrale Regina Gorza ha elogiato e onorato tre collaboratrici per i loro 10 anni ciascuna di lavoro al Segretariato: Helen Baumann, Doris Gagnaux e Sandra Leuenberger. Eugen Kiener Fritz Wiederkehr, presidente della Sezione Samaritani di Grindelwald, ha salutato con piacere gli ospiti provenienti da Olten. La Gioventù: fondamento dell’iniziativa faro Impegnata, variegata, attiva e vivace: così si presenta e appare la Gioventù samaritana sull’attuale edizione della rivista federativa (solo nella versione in lingua tedesca; in questa – italiano e francese – gli Help sono i protago nisti del Reportage e della rubrica «Persone» a p.7, ndr). È davvero bello vedere come il nostro movi mento giovanile si sviluppa e trovo magnifico constatare come i bambini e i giovani si orientino verso i nostri valori e principi di base interessan dosi ai Primi soccorsi con passione ed entusiasmo. Dobbiamo dare ai giovani dei compi ti idonei alla loro età, accompagnarli nel loro svolgimento, incoraggiarli, motivarli anche quando magari le cose non vanno come desiderato, dobbiamo apprezzarli e mostrare riconoscimento quando fanno qual cosa di buono: solo così possiamo fare in modo che rimangano sempre entusiasti e motivati e che non perda no la gioia di far parte del movimen to samaritano. La gioventù è il nostro presente e il nostro futuro. Assieme ai nostri Help e ai nostri bimbi Samaritani (Sama Kids) possiamo davvero costruire il futuro. Sono loro i migliori amba sciatori della nostra causa, con il loro entusiasmo e la loro energia dirom pente. Con il loro sorprendente impegno, ci mostrano che, con la Strategia 2020 e il settore d’attività chiave della Gioventù, la FSS ha scelto la buona via. Abbiamo cioè posto un solido fondamento per questa iniziativa faro, la Gioventù appunto. Assieme possiamo poi costruire il futuro. • Regina Gorza, Segretaria centrale FSS oggi samaritani 10/2014 11 L’intervistata: Helen Baumann, collaboratrice del Segretariato centrale della FSS «Noi, Samaritani verso l’anno 2020» Ad inizio estate, il Comitato centrale ha licenziato la Strategia 2020 per la FSS. Attualmente le singole Associazioni cantonali stanno pianificando gli sviluppi da seguire. Helen Baumann ci racconta di due Workshops che ha accompagnato in veste di moderatrice. 1. Come mai, in veste di collaboratrice del Segretariato centrale, ha moderato questi due Workshops sulla Strategia 2020? Helen Baumann: il Segretariato centrale sostiene le Associazioni cantonali nella procedura di implementazione della Strategia 2020. In questo ambito sono stati organizzati i due Workshops cui hanno partecipato l’Asssociazione dei Samaritani friborghesi (di lingua tedesca) e l’Associazione di S.Gallo e del Liechtenstein. Erano presenti funzionari delle due Associazioni come pure presidenti di Sezione e monitori di corso e di Sezione. Da parte mia, ho preparato e moderato i due Workshops assieme a Prisca D. R. Widmer del Settore Direzione. Il tema era «Noi Samaritani costruiamo assieme il nostro futuro». È stato molto interessante e volentieri accogliamo altre Associazioni interessate ad un simile lavoro. 2. Come è stata valutata, dai partecipanti, la Strategia 2020? Nella prima parte dei lavori, i partecipanti dovevano concentrarsi sulla situazione attuale delle loro Sezioni: cosa si fa con piacere e cosa funziona bene? Cosa invece ci preoccupa? Dove sono le nostre chances future? Cosa succederebbe alla Sezione se non si cambiasse nulla? In una fase successiva, partecipanti hanno quindi sviluppato delle risposte e delle proiezioni attorno al tema «Noi Samaritani nel 2020». Ne è scaturito un consenso di base sui punti della Strategia e si è riconosciuta la necessità di puntare sui quattro settori d’attività chiave: salvataggio, formazione, gioventù e assistenza. 3. In quali settori i partecipanti hanno sviluppato idee concrete? In ambedue i Workshops è emerso chiaramente che il settore dell’assistenza va rafforzato e migliorato. Inoltre i Samaritani devono mantenere la posizione di monopolio nei corsi di Primi soccorsi. In questo senso, è importante portare nelle scuole di tutti i livelli il messaggio e le conoscenze dei Primi soccorsi. Ai partecipanti è però apparsa subito chiara la difficoltà di gestire questo settore solo con i monitori di corso volontari. Sono poi stati proposti anche dei cambiamenti nella vita delle Sezioni: Helen Baumann, ad esempio formare un solo comitato per le collaboratrice del Sezioni Samaritane di una stessa Regione, in Settore Formazione luogo di molti comitati con tante persone. e Consulenza del 4. Ora cosa faranno le Associazioni? Porteranno queste argomentazioni e idee in seno alle loro Associazioni e Sezioni. Lo scopo è quello di facilitare la realizzazione degli obiettivi della Strategia. Segretariato centrale, esperta per i temi riguardanti le Sezioni e la conduzione delle stesse e l’organizzazione allo sviluppo. Sistemi di raccolta complementari TEXAID amplia il sistema REVANT Care Samaritane, cari Samaritani Da quando nel 1978 TEXAID diede il via insieme a voi alle raccolte di abiti usati in strada, la situazione è molto cambiata. I prodotti tessili smessi rappresentano oggi in tutto il mondo un ramo importante dell’economia con un notevole valore ecologico. Questa nuova realtà fa di loro dei beni molto richiesti: sul mercato si fanno così strada nuovi concorrenti e vengono sviluppati nuovi metodi che rivoluzionano la raccolta dei tessili usati in Svizzera. Alcuni anni fa, per esempio, è uscito il sistema di ripresa dei capi d’abbigliamento smessi nei negozi di moda. TEXAID non ha potuto chiudere gli occhi di fronte a questa nuova tendenza e ha così messo a punto il proprio sistema di raccolta REVANT (www.revant.com) che ormai da un anno viene praticato con successo nelle case di moda Schild e Modissa. Nel frattempo si sono aggiunti, o lo faranno a breve, alcuni nuovi partner che vogliono rendere visibile la propria responsabilità ecologica nella collaborazione con TEXAID: – www.outfittery.ch, un offerente online di outfit maschili, da settembre di quest’anno allega alle proprie forniture un sacco TEXAID da rendere con materiale usato. –SportXX introdurrà il sistema REVANT nell’area economica della cooperativa Migros Lucerna. La partenza è prevista per la metà di ottobre 2014. – C’est allestirà box REVANT nel proprio shop di Basilea. I nuovi metodi sono sistemi complementari che vanno a integrare le consolidate raccolte in strada e container. TEXAID continuerà ovviamente a sostenervi nelle raccolte tradizionali, ottimizzando insieme le procedure e adoperandosi affinché la quota di ricavi provenienti da container e raccolte TEXAID nella vostra regione possa tornare a beneficio dei Samaritani. Per qualsiasi richiesta e idea non esitate a contattare Bernd Schmid, 041 874 54 22, b.schmid.texaid.ch. Siamo sempre a vostra completa disposizione! www.texaid.ch Attualità Il soccorritore professionista Markus von Arx racconta la sua appassionante professione I Natel causano più incidenti stradali dell’alcool Nascita e morte fanno parte della vita professionale di tutti i giorni di un soccorritore. Parole di Markus von Arx, da anni attivo quale soccorritore professionista a Olten e pure assistente di volo presso Air Zermatt. Oggi lavora alla Centrale d’allarme del Canton Soletta. Markus von Arx, 54 anni, dal 1983 lavora nel servizio di soccorso. La scorsa fine d’agosto ha tenuto una conferenza presso la Sezione Samaritani di Olten durante la quale ha parlato dei vari aspetti della sua professione. Una professione dove si vivono diverse situazioni: da un infortunato colpito da un macchinario pesante ma che ha riportato solo ferite leggere poiché la fortuna lo ha fatto cadere in una sorta di fossa che lo ha protetto, alla presunta malattia alla pancia di una cittadina straniera che poi dà alla luce un bel bambino. Ma ci sono stati anche inci- Markus von Arx, socdenti gravi con diverse vittime, incidenti che corritore professionidifficilmente si dimenticano. sta diplomato I Samaritani hanno fatto la colletta per acquistare la prima ambulanza Markus von Arx evoca diversi eventi e li ricollega allo sviluppo generale avvenuto nel settore del soccorso. Non sono ancora passati 100 anni da quando, nel 1920, la città di Olten aveva acquistato la prima ambulanza. Su un investimento totale di, allora, 34 000 franchi, il Canton Soletta aveva versato 8000 franchi; il resto era stato coperto grazie a donazioni per le quali si impegnarono molto in particolare le Sezioni Samaritane della Regione. Oggigiorno, un’ambulanza equipaggiata di tutto il necessario costa come minimo 300 000 franchi! Inoltre oggi le aspettative della popolazione verso i servizi di soccorso sono enormi. I soccorritori professionisti sono chiamati ad essere immediatamente sul posto dell’incidente. Ma nel contempo, in tutto il settore sanitario, cresce la pressione sui costi e la necessità di risparmio, cosa che può tradursi in limitazioni e diminuzione, ad esempio, del servizio notturno. Fretta e stress, Natel e sport nel tempo libero «Ma come mai, in pieno giorno e in questo incrocio di strade di quartiere dove vige il 30km/h, si è verificato uno scontro?» chiede Markus von Arx mostrando una foto dell’incidente. Ed ecco subito la sua risposta: «La colpa è da ricercare nella fretta e nello stress generale: nella fattispecie due mamme che volevano recuperare velocemente i loro bambini da scuola e che praticamente si sono scontrate fuori dalla porta di casa loro.» Ma non solo: oggi è soprattutto la costante manipolazione di telefonini alla guida a causare un numero incredibilmente elevato di incidenti stradali. Infatti oggi gli incidenti che si verificano a seguito Le aspettative verso i soccorritori professionidella disattenzione sti sono elevate: appena succede un incidente, causata dai telefonini ci si aspetta che arrivino subito sul posto. hanno superato di gran lunga quelli causati dall’abuso di bevande alcoliche, che erano fino a poco tempo fa la causa principale degli incidenti stradali. Maneggiare il Natel mentre si è al volante non è assolutamente una trasgressione perdonabile, ha sottolineato con forza Markus von Arx. A proposito di incidenti, sono poi aumentati quelli che avvengono durante le occupazioni del tempo libero, come ad esempio gli infortuni in bicicletta, in significativa crescita. Gli sviluppi delle abitudini sociali e lo stato della società in generale influiscono pure sulla tipologia degli interventi. Oggi, ad esempio, ci sono più persone alcolizzate e/o dipendenti dall’uso di droghe. Come soccorritore professionista, spesso si è anche confrontati con persone socialmente trascurate o che vivono nell’indigenza. E ovviamente, nella nostra società odierna formata da molti anziani, i soccorritori sono spesso confrontati con persone attempate. Tra le qualità che un soccorritore deve avere, non possono mancare la decisione, la rapidità e la sicurezza nell’agire. Tuttavia bisogna saper essere anche sensibili e discreti, specialmente con gli anziani e quando si ha a che fare con decessi e famigliari. Il compagno Cervino La vivace presentazione di Markus è stata accompagnata da molte immagini di interventi reali. In molte diapositive appariva il Cervino. «Questa maestosa montagna è infatti stata una compagna importante nella mia carriera» ha spiegato Markus von Arx, che è stato impiegato sia come assistente medico, che tecnico presso Air Zermatt. Alla domanda, come valuta il comportamento del primo soccorritore sul luogo di un incidente, egli ha risposto che la maggior parte delle persone si sentono molto insicure. Molti di coloro che chiamano la centrale d’allarme, ad esempio, addirittura non sanno se i feriti sono coscienti o meno. E sul luogo dell’incidente, egli ha notato che sono piuttosto i giovani quelli disposti ad aiutare. Markus von Arx ha infine fornito dei consigli per la prevenzione degli incidenti, incitando al rispetto reciproco e al rispetto delle norme del buon comportamento che, da sole, possono già aiutare ad evitare parecchi incidenti. Eugen Kiener • Un libro «Blaulichtleben» Markus von Arx ha scritto in un libro i vari aspetti della sua esperienza di soccorritore professionista. Il libro, edito nel 2013, porta il titolo «Blaulichtleben» e conta 150 pagine con molte illustrazioni. Costo: 29 franchi. Per comande o richieste di conferenze scrivere a: [email protected]. oggi samaritani 10/2014 13 Products La vita in movimento! ! O V O NU IBILE DISPON CIA E A IN FARM RIA. DROGHE Sviluppato in collaborazione con medici specialisti e fisioterapisti. www.myFuturo.ch 3M (Svizzera) Sagl E regge! – Esperienze con i cerotti di fissaggio Molte delle medicazioni disponibili sul mercato non sono autoadesive, ma possono essere fissate con bende elastiche o coesive. Sui punti del corpo difficilmente accessibili o sottoposti a intensi movimenti è tuttavia più semplice e opportuno utilizzare dei cerotti di fissaggio. Con Micropore, Transpore e Silicone Tape, 3M offre una gamma completa di cerotti di fissaggio per diverse indicazioni. La maggior parte dei prodotti è presente da molti anni sul mercato ed ha affermato la sua efficacia nell’applicazione. Nella sottostante tabella, sono riportati i prodotti e le rispettive indicazioni. (Elenco delle applicazioni Fissaggio) Solo 30 anni fa, l’unico requisito ricercato in un cerotto di fissaggio era una lunga e sicura aderenza. Al giorno d’oggi, i requisiti sono molto più elevati: il cerotto deve contenere un adesivo ipoallergenico, aderire rapidamente e bene, ma deve essere facile e possibilmente indolore da staccare. Inoltre, l’applicazione deve essere semplice e maneggevole, se possibile senza usare forbici. In generale sono però diversi i fattori da considerare nella scelta. Essendo il sito di applicazione comunque sempre la pelle, vale la pena guardarla più da vicino ed eventualmente esaminarla al tatto, per scoprire in che condizioni essa si trovi. Soprattutto nelle persone anziane, la pelle è secca, screpolata, squamosa e sottile come pergamena. In questo caso, la forza adesiva va applicata con cautela, perché staccando il cerotto si potrebbero provocare lesioni dell’epidermide, lo strato più superficiale della cute. Un altro dettaglio da considerare è la traspirazione della pelle. Non tutti i cerotti di fissaggio aderiscono sulla pelle umida o che suda. In queste condizioni, la forza adesiva deve essere molto intensa, per far aderire la medicazione anche in caso di particolari sollecitazioni. Una domanda che ci si deve sempre porre in anticipo, è la durata della medicazione che si desidera fissare. Non avrebbe senso, infatti, utilizzare un cerotto di fissaggio a lunga aderenza per fissare, ad esempio, il tamponcino apposto dopo un prelievo di sangue. È poi necessaria una particolare cautela nella scelta del cerotto di fissaggio per le persone con malattie cutanee preesistenti. A volte, il trattamento locale con pomate e creme rende impossibile il fissaggio con prodotti adesivi. Vale sempre la pena anche dare un’occhiata al tesserino delle allergie, se disponibile. Importante: il fissaggio con il cerotto più adatto è tanto importante quanto la scelta della medicazione giusta. 3M (Svizzera) Sagl | Eggstrasse 93 | 8803 Rüschlikon | 044 724 90 00 | www.3M.com/ch Danni tossici «L’informazione non è veleno» I veleni e le sostanze chimiche si trovano pressoché ovunque: nella natura, negli alimenti avariati e anche in casa. Un innocuo olio profumato o un detergente possono trasformarsi in un pericolo sottovalutato. I bambini scoprono il mondo mettendosi in bocca qualsiasi cosa, con rischio di avvelenamenti e corrosioni. Testo: Petra Zenhäusern Profumi fragranti inducono i piccoli a bere i liquidi. Mentre giocano, provano cosmetici e farmaci. Sono curiosi e scoprono l`ambiente circostante, afferrando e assaggiando qualsiasi cosa. Non riescono a valutare i pericoli, pertanto possono verificarsi velocemente casi di avvelenamento o corrosione. Come dimostra la statistica 2013 del Centro svizzero d’informazione tossicologica, oltre il 53% dei casi di avvelenamento riguarda i bambini (v. tabella). Nella maggior parte dei casi, l’età dei bambini interessati era inferiore a cinque anni (44,2 %). La maggior parte dei contatti con i veleni è avvenuta attraverso i farmaci (36,1%), seguiti dai prodotti per la pulizia della casa (27,1 %) e dalle piante (8 %). Pericoli tossici in casa Detersivi per piatti in cucina, concimi in giardino, farmaci in bagno o solventi nella stanza degli hobby: sono tanti i pericoli tossici in agguato in ambito domestico. Meno veleni e sostanze chimiche si utilizzano, minori sa- 16 oggi samaritani 10/2014 ranno il rischio d’incidenti e l’inquinamento ambientale. Se poi in casa vivono bambini piccoli, è necessaria una maggior cautela. Alla loro età, le spiegazioni non servono a molto e i bambini devono essere protetti con altri mezzi. L’UPI raccomanda a riguardo quanto segue: –conservare i prodotti potenzialmente tossici, come medicinali, cosmetici, detersivi e detergenti, in luoghi chiusi o fuori dalla portata dei bambini. – quando si fanno le pulizie, non perdere mai di vista i bambini, nemmeno per un secondo, per evitare che entrino in contatto con detergenti tossici. –vietare espressamente ai bambini di mangiare piante e bacche, senza prima chiedere a un adulto. –lasciare giocare i bambini solo con giocattoli fabbricati con vernici sicure che corrispondono alla norma EN 71. – non lasciare in giro sigarette, tabacco o simili. Tuttavia il rischio non riguarda solo i bambini, perché anche gli adulti devono manipolare con cura i potenziali veleni: – conservare le sostanze chimiche e i medicinali nella confezione originale; non travasare mai sostanze chimiche in bottiglie di acqua minerale e di altre bibite. – seguire scrupolosamente le istruzioni d’uso e le avvertenze stampate sulle confezioni o allegate ai prodotti. – riportare regolarmente le sostanze chimiche e i medicinali non utilizzati o scaduti in farmacia o nei punti vendita per uno smaltimento adeguato. –indossare sempre i guanti di protezione quando si manipolano sostanze nocive per la salute. Se si manipolano acidi forti e liscive, usare anche gli occhiali di protezione. –ventilare bene il locale se si formano vapori. Per proteggere la salute e l’ambiente, le sostanze chimiche velenose o tossiche sono contrassegnate da specifici simboli di avvertenza. I simboli di pericolo riportati sulle confezioni forniscono chiarimenti sulle norme di sicurezza. Dal 2012 vengono utilizzati simboli unitari a livello internazionale (v. «I simboli di pericolo in sintesi» qua sotto). Buono a sapersi I veleni nella natura I pericoli tossici non sono solo in casa, ma anche fuori. Oltre ad alimenti commestibili, la natura produce anche bacche, piante e funghi velenosi. Proprio ai bambini è necessario spiegare che non devono mangiare bacche o frutti che non conoscono. La cosa migliore a riguardo, è controllare regolarmente il giardino e l’area giochi dei bambini. I controllori ufficiali esaminano i funghi raccolti. Una lista dei luoghi di controllo funghi della Svizzera è disponibile su www.vapko.ch. Sintomi di avvelenamento Un avvelenamento può verificarsi malgrado tutte le misure di sicurezza adottate. Sostanze velenose come farmaci, veleni domestici o stupefacenti possono essere assunte attraverso il canale digerente, le vie respiratorie, il circolo sanguigno o la pelle. Esse entrano nel sangue tramite tutte queste quattro vie, mettendo così a rischio l’intero organismo. I sintomi di avvelenamento possono essere molto diversi a seconda del tipo di veleno. I seguenti sintomi indicano un avvelenamento: –dolori –malessere – nausea improvvisa, vomito –diarrea –disturbi respiratori e circolatori: shock, accelerazione o rallentamento del polso – disturbi fisici tra cui, in stati di ebrezza: aggressività, depressione, euforia La combinazione di stati confusionali e vomito è rischiosa per chi si è avvelenato. Misure di primi soccorsi Si distingue tra avvelenamento provocato dall’ingerimento di veleni e sostanze chimi- Sostanze tossiche/Fascia di età Farmaci Prodotti per la pulizia della casa Piante Prodotti tecnici e industriali Prodotti per cura del corpo, cosmetici Alimenti e bevande Generi voluttuari, droghe e alcol Prodotti per l’agricoltura e il giardinaggio Funghi Animali (velenosi) Farmaci veterinari Altre sostanze nocive o sconosciute Totale Per info che, e quello dovuto a inalazione di sostanze tossiche. Se sono state ingerite sostanze tossiche, il paziente non può bere niente. Si sconsiglia inoltre di provocargli il vomito. Se è stata ingerita una sostanza corrosiva, benzina e petrolio o prodotti schiumogeni, può essere addirittura pericoloso intervenire perché, a seconda del caso, sussiste il rischio di aspirazione o di compromettere ulteriormente l’esofago. Il paziente dev’essere assistito e monitorato. Se i veleni vengono inalati, la protezione personale e la circolazione di aria fresca sono importanti. Bisogna agire con cautela anche in locali chiusi, silos, cantine di fermentazione o fosse agricole. Il Centro Tox fornisce aiuto al numero telefonico 145, dando le relative indicazioni. Una forma terapeutica è l’assunzione tempestiva di una quantità sufficiente di carbone attivo, che assorbe la maggior parte di sostanze tossiche e farmaci nel tratto gastrointestinale. In caso di avvelenamenti, il carbone risulta abbastanza efficace solo in forma liquida (come sospensione pronta da bere o preparato in polvere). Il carbone è disponibile in farmacie e drogherie; le compresse e le capsule di carbone non sono adatte per produrre la sospensione. Il dosaggio ideale va da 0,5 a 1,0 grammo di carbone attivo per chilogrammo di peso corporeo. Se un bambino o un adulto ha bevuto shampoo, bagno schiuma o detergenti per le mani, è utile un farmaco contro la formazione di schiume (ad es. Flatulex). miche, in genere acidi forti o liscive. Ne risultano ferite difficili da curare e una relativa cicatrice del tessuto. In presenza di un paziente colpito da corrosione, è importante che il soccorritore non corra rischi (protezione personale). I capi di vestiario corrosi devono essere tolti immediatamente e le parti della pelle colpite, così come l’area circostante, devono essere lavate sotto l’acqua corrente per almeno 15 minuti. Se la sostanza raggiunge gli occhi sotto forma di spruzzi, è necessario sciacquarli immediatamente sotto l’acqua corrente per almeno 15 minuti, mantenendo ben aperte le palpebre del paziente. L’importante è eseguire il lavaggio dal naso verso l’esterno, altrimenti l`acqua entra in contatto con l’occhio sano. La chiusura della palpebra è la normale reazione dell`occhio alla penetrazione di corpi estranei o spruzzi. Pertanto ne risulta che il lavaggio dell’occhio è molto difficile e spesso necessita di un’anestesia locale in ospedale. Corrosioni per contatto cutaneo Fonte: Ufficio prevenzione infortuni, upi In presenza di corrosioni, il tessuto può essere distrutto molto velocemente. La pelle o le mucose vengono lesionate da sostanze chi- www.cheminfo.ch e opuscolo FSS «Emergenze con i bambini» • Centro Tox: 145 Il Centro Tox risponde a domande relative ai pericoli tossici. I medici forniscono consulenza in presenza di casi di avvelenamenti acuti. Il numero d’emergenza 145 è presidiato 24 ore su 24 e la consulenza è gratuita. Adulti 5721 2591 573 1474 309 687 591 424 Bambini 4910 5374 1789 389 1532 483 391 328 Età indefinita 6 3 2 2 2 1 3 10637 7968 2364 1865 1841 1172 983 755 Totale 36,1 % 27,1 % 8,0 % 6,3 % 6,3 % 4,0 % 3,3 % 2,6 % 281 239 53 732 13 675 152 116 35 238 15 737 – 1 – 3 23 433 356 88 973 29 435 1,5 % 1,2 % 0,3 % 3,3 % 100 % Frequenza dei gruppi di sostanze tossiche in tutti i casi in cui il veleno è entrato in contatto con le persone. (Fonte: Rapporto annuale Centro svizzero d’informazione tossicologica). oggi samaritani 10/2014 17 L’importanza della donazione delle cellule staminali del sangue «La malattia ci ha uniti ancora di più» Il 13 gennaio di cinque anni fa viene pronunciata la diagnosi: Bea ha la leucemia. Suo marito Tom si ricorda bene di quella giornata. La notizia giunge del tutto inaspettata quando Bea viene ricoverata in ospedale a seguito di un incidente sugli sci. Diventa chiaro abbastanza in fretta che per sopravvivere Bea ha bisogno di una donazione delle cellule staminali del sangue. In questa intervista i coniugi raccontano le loro esperienze personali con questa malattia e come è cambiata la loro vita. Tom, cosa ha significato per Lei la diagnosi? Tom: All’inizio non ero del tutto consapevole della situazione. Solo col tempo ho capito veramente cosa ci aspettava. Nei mesi seguenti sono andato avanti quasi per inerzia, tutto il resto non aveva più importanza. Grazie alla grande flessibilità del mio datore di lavoro sono riuscito in qualche modo a gestire il tutto. La nostra vita era stata letteralmente stravolta. Bea: Il peso che ero diventata per mio marito era difficile anche per me da sostenere. Sapevo che non riusciva a dormire né a concentrarsi come si deve al lavoro. Dovergli infliggere questo calvario mi ha fatto soffrire molto. In che modo ha sostenuto Sua moglie durante questo periodo difficile? I coniugi Bea e Tom. Foto: Natasha Mooser © Fino al giorno dell’incidente la loro vita scorreva tranquilla. I due novelli sposi avevano molti progetti per il futuro. Non c’era praticamente alcun sintomo della grave malattia. Durante l’intervista con Swiss Blood Stem Cells (SBSC) i coniugi spiegano come hanno gestito la malattia, quali ripercussioni ha avuto sulla loro vita e come stanno oggi. SBSC: Come vi siete sentiti quando vi è stata comunicata la diagnosi? Entrambi: È stato uno shock. Inizialmente nessuno dei due sapeva cosa avrebbe implicato la diagnosi di leucemia per il nostro futuro. Il mio obiettivo è sempre stato quello di motivarla, ascoltarla e soprattutto essere sempre presente, a prescindere da come andassero le cose. In situazioni simili a volte non c’è molto da dire. Avrei voluto fare di più per aiutarla, ma non potevo. Essere al suo fianco e amarla era la cosa più importante. Tom, cosa ha fatto per se stesso per superare quel periodo? Nulla. In molti mi hanno suggerito di giocare di tanto in tanto a golf, che era già il mio hobby, per sfogarmi un po’. Ma non ce la facevo, volevo trascorrere ogni minuto libero accanto a mia moglie. Chi di voi ha accettato meglio la malattia o se l’è presa di più con il destino? Non abbiamo rifiutato la malattia nel vero senso della parola. Eravamo entrambi pronti a combattere; volevamo semplicemente sconfiggerla. Quando avete saputo che sarebbe stata necessaria una donazione delle cellule staminali del sangue? Quali ripercussioni ha avuto la malattia sulla vostra relazione? Entrambi: In un primo momento i medici speravano di riuscire a curare la malattia con i medicamenti e la chemioterapia. A un certo punto, però, hanno deciso che non sarebbe bastato. Ha rafforzato la nostra relazione unendoci più che mai. Siamo sempre stati molto affiatati, ma questa fase della nostra vita ci ha legati indissolubilmente. Abbiamo un’immensa fiducia reciproca. A quell’epoca conoscevate la donazione delle cellule staminali del sangue? Potete dare qualche consiglio ai famigliari di altri malati su come gestire una situazione difficile come quella che avete vissuto? No, sapevamo davvero poco in merito. Come avete vissuto il periodo della ricerca di un donatore compatibile? La ricerca è durata circa tre mesi, che a noi sono sembrati un’eternità. Pensavamo che nella nostra era digitale bastasse inserire i dati tessutali in un programma per trovare in poco tempo un donatore compatibile. La ricerca invece è stata abbastanza complessa. Per fortuna è stato trovato un donatore. 18 oggi samaritani 10/2014 Non è certamente facile sostenersi e motivarsi a vicenda, accettare di farsi aiutare e chiedere aiuto. Abbiamo tratto molta forza leggendo libri di vario tipo e letteratura specializzata. L’elemento decisivo comunque è stato l’aver cambiato la nostra visione generale della vita, altrimenti non ce l’avremmo fatta. Quello che voglio dire è che spesso non si può cambiare una situazione, ma si può cambiare il proprio modo di vederla. La propria visione delle cose ha un impatto decisivo sullo stato d’animo e il benessere personale. Non importa quanto Panorama siano brutte le sorprese che il destino ci riserva: nel nostro caso, i veri amici e la famiglia sono stati molto importanti per superare questo duro colpo del destino. Bea, come si sente oggi? Ho sconfitto la leucemia grazie alla donazione delle cellule staminali del sangue. Tutto ciò ha però lasciato delle tracce: non possiamo fondare una famiglia e dipendo ancora da molti medicamenti. Anche se c’era una compatibilità di dieci caratteristiche tessutali tra le mie cellule staminali e quelle del donatore, ancora oggi subisco reazioni di rigetto. Si tratta di reazioni croniche chiamate anche GvHD (Graft-versus-Host Disease), per cui il sistema immunitario del donatore aggredisce le cellule del ricevente. Il fatto che la leucemia sia sconfitta non significa purtroppo che è tutto a posto. Il decorso della malattia e il processo di guarigione variano in modo sostanziale da un paziente all’altro. La malattia ha cambiato i vostri obiettivi di vita? In che modo? Pianifichidamo molto meno di prima e viviamo di più alla giornata. Ci godiamo i momenti in cui stiamo bene. Spendiamo di più per goderci il presente e in generale pensiamo meno al futuro più lontano. Bea: Il mio obiettivo è di essere felice e accettare i problemi fisici, senza prendermela con il destino, e godermi la vita.• Le donazioni Swiss Blood Stem Cells (SBSC) SBSC tiene la banca dati dei donatori in Svizzera nonché recluta e media i donatori di cellule staminali del sangue per i pazienti in Svizzera e all’estero. SBSC è un settore di Trasfusione CRS Svizzera. Marianne Müller, membro dell’as Uniti contro la leucemia Contribuite anche voi! Ancora troppo poche persone cono scono l’importanza della donazione delle cellule staminali del sangue. Le possibilità di impegnarsi personalmente sono numerose: maggiori informazioni su www.sbsc.ch/it. Potete attirare l’attenzione sulla donazione delle cellule staminali del sangue e la sua importanza vitale anche nell’ambito della vostra Colletta samaritana. SBSC mette volentieri materiale informativo a vostra disposizione. Per domande: 031 380 81 81. sociazione dei Samaritani Däni ken-Gretzenbach: «Nella nostra regione quattro persone che conosco personal mente sono affette da leucemia. Per me era chiaro che mi sa rei impegnata nella Giornata della buona Giornata della buona azione Un sentito ringraziamento va a tutte le associazioni dei Samaritani che hanno sostenuto la Giornata nazionale di azione il 23 agosto 2014. In tutta la Svizzera 55 gruppi e circa 200 volontari hanno attirato l’attenzione della popolazione sulla tematica della donazione delle cellule staminali del sangue. La giornata è stata un grande successo: il numero delle registrazioni online è triplicato nell’arco delle due settimane intorno al 23 agosto. L’obiettivo «trovare per ogni paziente il donatore compatibile» non è però ancora raggiunto. Pertanto SBSC organizzerà una Giornata nazionale della buona azione anche l’anno prossimo. azione. Membri dell’associa zione dei Samaritani Grosshöchstetten nella Giornata della buona azione. Bassa Vallemaggia Una dimostrazione per la Giornata samaritana cantonale Sabato 13 settembre scorso cadeva l’appuntamento con la Giornata samaritana cantonale. Uno splendido sole ha fatto finalmente da bella cornice all’iniziativa proposta in questo senso dalla Sezione Samaritani Bassa Vallemaggia. Sabato 13 settembre scorso, come noto, a livello cantonale c’era l’appuntamento con la Giornata samaritana. Favorita da un tempo stupendo, l’iniziativa promossa dalla nostra Sezione ha raccolto un buon successo. La giornata è iniziata di buon mattino con l’entusiasta Gruppo Help che ha mostrato le sue conoscenze affrontando situazioni diverse presentate ai giovani soccorritori via via in vari punti lungo un percorso prestabilito. Il pubblico, i soci e i simpatizzanti presenti hanno poi avuto la possibilità di assistere ad un’ interessante dimostrazione con un cane da ricerca. Si trattava di un cane di St.Uberto dell’allevamento «Fiuto dei Laghi» operativo in seno all’AID di Bellinzago, che viene chiamato dalle forze dell’ordine in caso di necessità. Quindi ha fatto seguito un gradito aperitivo e il pranzo offerto a tutti i presenti. Nel pomeriggio i Samaritani hanno organizzato una dimostrazione di rianimazione cardio-polmonare, con l’invito ai presenti a voler provare loro stessi il massaggio cardiaco sul manichino. Alla manifestazione erano presenti pure alcuni rappresentanti delle Autorità dei comuni di Avegno Gordevio e Maggia che, nella persona dell’onorevole Carlos Facchi, hanno ringraziato la Sezione per il lavoro che svolge a favore della comunità. Gianni Maddalena • oggi samaritani 10/2014 19 Colonna Canobbio Guida alla Strategia 2020 La prossima Conferenza d’autunno è già alle porte. In questa occasione, i rappresentanti delle Associazioni cantonali e il Comitato centrale si riuniscono per discutere assieme tematiche importanti. Da parte sua, il Segretariato centrale lavora sempre intensamente, prima e durante la conferenza, per fare in modo che tutto si svolga senza problemi e intoppi. Un tema in discussione sarà l’implementazione della Strategia 2020 che è stata approvata dall’Assemblea generale dei Delegati e che mostra la via da seguire per il futuro. Affinché il movimento samaritano possa camminare sulla giusta via, occorrono però delle misure. Queste sono state decise durante la riunione di clausura dell’agosto scorso del Comitato centrale. Dato che non tutti gli impulsi possono essere lanciati contemporaneamente, alcuni di loro e i loro passi successivi devono essere pianificati su un periodo di tempo più esteso all’interno della Strategia, sull’arco di una pianificazione di più anni. Quest’ultima verrà di volta in volta presa in considerazione dalle Associazioni cantonali e dalle Sezioni in occasione della pianificazione annuale. Presenteremo queste misure alla Conferenza d’autunno; inoltre mostreremo dei piani concreti che possono servire alla realizzazione della Strategia. L’implementazione della Strategia riguarda tutti i livelli dei Samaritani e spero molto che impulsi ed idee possano essere trasmessi dai presidenti cantonali alle loro singole Sezioni. Solo con il sostegno di tutti i Samaritani possiamo intraprendere assieme la strada verso il futuro. Anita Tenhagen Vicepresidente FSS 20 oggi samaritani 10/2014 Grande festa per i 60 anni della Sezione Con semplicità ma con grande calore di pubblico, la Sezione Samaritani di Canobbio ha festeggiato domenica 7 settembre scorso alle scuole comunali il suo 60.mo anno di fondazione. La popolazione di Canobbio è accorsa numerosa ed ha potuto visionare e prendere conoscenza di quanto la nostra Sezione Samaritani sa offrire alla gente di Canobbio attraverso corsi di vario tipo e l’aiuto che può prestare alle nostre società e associazioni durante le loro manifestazioni. Molto seguita è stata dimostrazione di come si usa il defibrillatore ed alcune persone si sono dette interessate a seguire il corso che abilita all’uso dello stesso. Apprezzata è stata la mostra fotografica dove su dei pannelli erano appese delle gigantografie di foto che raffiguravano scenari di attività svolta dai Samaritani di Canobbio anche assieme alla popolazione locale, ed in molti si sono visti quando avevano qualche anno in meno, oltre che ad aver rivisto volti di care persone che non sono più con noi. Si è poi passati alla parte ufficiale aperta dal presidente sezionale Fiorenzo Gianinazzi che ha porto il saluto di benvenuto alle numerose persone intervenute. A nome dell’Esecutivo ha preso la parola il municipale Fiorenzo Ghielmini che ha illustrato come sia importante nel nostro Comune avere una Sezione Samaritani. Pure gradito è stato l’intervento della presidente dell’Associazione cantonale dei Samaritani (ASSTM) Janine Hunkeler. I festeggiamenti si sono conclusi con un grande aperitivo ben preparato dal Gruppo Genitori di Canobbio. La simpatia e l’amicizia venutesi a creare, accompagnate dalle note di due fisarmonicisti e da una splendida giornata, hanno certamente lasciato in ogni partecipante un lieto ricordo. Il gruppo di Samaritani che hanno festeggiato i Sezione Samaritani Canobbio 60 anni assieme alla popolazione. Croce Verde – Bellinzona Aggiornamento di… «fuoco»! Durante la scorsa primavera i Samaritani della Sezione Croce Verde di Bellinzona hanno ricevuto una particolare istruzione: si è trattato di una formazione antincendio con i seguenti temi: come comportarsi in caso di incendio e utilizzo dei piccoli mezzi di spegnimento. La formazione è stata realizzata grazie alla disponibilità del Corpo Pompieri della capitale, pompieri che dopo la formazione hanno mostrato ai Samaritani i propri mezzi e le infrastrutture in dotazione. Un’esperienza entusiasmante che non può far altro che arricchire il proprio «bagaglio samaritano». Nella foto, i partecipanti alla giornata. Sezione Samaritani CVB • Sezioni, Associazione Tenero-Contra e Circolo della Navegna Un Posto samaritano mobile Il 17 settembre è stato inaugurato il Posto samaritano mobile, un furgone equipaggiato con tutto il necessario per assistere i pazienti in attesa dell’arrivo dell’ambulanza. In occasione del 65° di fondazione, la Sezione Samaritani Tenero-Contra e Circolo della Navegna, grazie a numerosi sponsor privati e al sostegno dei comuni del comprensorio, è riuscita ad acquistare un furgone da utilizzare durante i numerosi servizi di picchetto richiesti in occasione delle varie manifestazioni sportive e culturali: le associazioni della zona potranno ora usufruire di un servizio samaritano ancora più efficiente. Finora i Posti samaritani venivano allestiti in spazi «di fortuna». Non è infrequente che chi si trova a organizzare un torneo o un concerto si ricordi solo all’ultimo di prevedere uno spazio per l’accoglienza di eventuali infortunati. Il Posto samaritano mobile viene incontro a questa esigenza: i pazienti ora potranno essere accolti sul mezzo dei Samaritani, così da ricevere cure in un ambiente pulito, caldo e accogliente. I Samaritani d’altra parte potranno prestare le prime cure in un luogo più idoneo e con tutto il materiale a portata di mano. Trattare una bagatella o una situazione più critica sarà ancora più facile. Il veicolo non ha invece lo scopo di trasportare pazienti all’ospedale, compito che per legge è affidato ai servizi ambulanza preposti. Non si tratta dunque di un’alternativa all’ambulanza, ma un valido complemento dell’offerta nell’ambito del soccorso preospedaliero. Il veicolo è già stato collaudato in alcune occasioni: concerti, picchetti sportivi e… anche in occasione di un intervento come First Responder. L’inaugurazione del 17 settembre è stata l’occasione per ringraziare i Samaritani che hanno lavorato al progetto, le autorità dei Comuni che hanno finanziato l’acquisto del furgone e tutti gli sponsor, senza i quali il Posto samaritano mobile sarebbe rimasto solo un sogno. Nicodemo Cannavò mentre presenta il Posto samaritano mobile. Il bel gruppo dei Samaritani di Tenero-Contra e Circolo della Navegna. La Sezione • Acquarossa-Serravalle e Blenio Giornata samaritana in comune ai ritmi del Country Anche le due Sezioni della Valle di Blenio non hanno voluto lasciar cadere l’appuntamento cantonale con la Giornata samaritana indetta dall’Associazione Sezioni Samaritane del Ticino e Moesano. Così hanno unito le forze e hanno incontrato la popolazione presentando anche le loro attività in un clima ricreativo, favorito dalla bellissima giornata. Le persone che hanno colto l’invito, tra simpatizzanti, amici e curiosi, sono state un centinaio. A tutti i presenti, i Samaritani hanno offerto un buon pranzo, preparato con cura da Mister Grill Martinelli. Durante la giornata, ci si è anche divertiti con i balli Country e una ricca lotteria. Sono stati pure allestiti un banco con informazioni sulle attività delle due Sezioni e una postazione per la rianimazione cardio-polmonare e la defibrillazione sul manichino. Grande l’interesse e l’entusiasmo mostrato dai bambini! Chissà se ci sarà qualche giovane nuova leva? Ringraziamo tutti i partecipanti e i collaboratori delle Sezioni organizzatrici per il lavoro svolto nel preparare la sala e i dolci. Ausilia Canepa, presidente Sezione Blenio oggi samaritani 10/2014 • 21