PROGRAMMA DI AZIONE REGIONALE PROMOZIONE DELLA SALUTE 2005-2006 (DD 466 - 29.11.04) BANDO REGIONALE 2005-2006 PROGETTI DI PROMOZIONE DELLA SALUTE (DD 284 - 28.11.05–BURP 13–30.03.06) SOGNI IN…FUMO Responsabile di progetto Comino Giovanni ASL 16 - Responsabile Dipartimento di Prevenzione Via Fossano 4-12084 Mondovì [email protected] Tel. 0174.550861 – Fax 0174.550869 Partner non definiti Filone tematico Azione 10 Fumo Promozione della motivazione a intraprendere un percorso di disassuefazione dal fumo di sigaretta in target specifici di popolazione,quali donne in gravidanza,personale medico e sanitario,insegnanti di ogni ordine e grado e genitori in setting sanitario e scolastico attraverso interventi informativi,educativi,formativi e organizzativi. Destinatari finali Tutta la popolazione dell’ ASL 16 selezionata in target specifici sulla base del tipo di intervento Operatori sanitari dell’ ASL 16 Medici di Medicina Generale Gestori di locali pubblici e di svago Genitori convocati in occasione delle sedute di vaccinazione Destinatari intermedi Setting Evento formativo ECM per operatori sanitari Ambulatorio di Pneumologia Locali pubblici di svago Ambulatori vaccinazioni obbligatorie e facoltative Ambulatori Psicologici Corsi di preparazione al parto Integrazione con azioni locali Il progetto si integra con 1) attività di lotta al fumo di tabacco facenti parte dei percorsi della rete HPH di cui i 2 presidi ospedalieri fanno parte 2) attività avviate presso i 2 ambulatori del centro antifumo,presso il SERT di Mondovì e nel Reparto di Medicina di Ceva . 3) attività avviate a seguito dell’ adesione allo “STUDIO ENFASI” –Gruppo Profea 4) percorsi formativi organizzati in azienda nel 2005 sul ruolo degli operatori sanitari nella lotta al tabagismo Coinvolge inoltre:Direzione Sanitaria Ospedaliera S.S. Oncologia Tipologia dell’intervento Durata Informativo Comunicativo Formativo Educativo Organizzativo Sviluppo di comunità Ambientale Sociale e comportamentale x x x x x x Biennale ProSa on-line: P0763 VALUTAZIONE PROGETTO: 32/32 FINANZIAMENTO: € 14.000 ABSTRACT Contesto di partenza e razionale Da alcuni anni nell’ ambito dell’ASL 16 sono in corso una serie di attività, sia ospedaliere che territoriali, per la lotta al fumo di tabacco. I 2 presidi ospedalieri del territorio hanno aderito alla rete HPH;sono stati attivati gli ambulatori del Centro antifumo. In passato sono stati curati nelle scuole medie inferiori alcuni interventi a carattere informativo sull’argomento, finanziati dalla LILT. Durante i corsi di preparazione al parto vengono realizzati interventi informativi. L’ analisi di queste esperienze ha però evidenziato una mancanza di coordinamento tra le attività ospedaliere e territoriali e di una adeguata rete di informazione/documentazione tra gli operatori interessati al problema. Sembra opportuno in questa fase responsabilizzare tutti i soggetti coinvolti, con la loro capacità di collaborare in tavoli di confronto nell’ ambito di obiettivi comuni e condivisi per contrastare i determinanti di salute. Un recente rapporto speciale comparso sul New England Journal of Medicine sugli interventi efficaci per la riduzione dell’esposizione al fumo passivo, inserisce tra i 4 ingredienti che portano al successo gli sforzi della sanità pubblica in questo settore i “difensori appassionati “. Il presente progetto nasce quindi dalla volontà di continuare le attività intraprese programmando interventi di promozione della salute, correttamente analizzati alla luce di prove di efficacia ed esempi di buona pratica. Lo sforzo di questa analisi può essere, a nostro avviso, un’utile occasione per agire al meglio sui 3 livelli di strategie per ridurre i danni da fumo, evidenziati dal Ministero della Salute, perché attualmente ritenuti più efficaci per ridurre il carico di morte e le malattie fumo-correlate: - diminuire l’esposizione al fumo passivo - diminuire il numero delle persone che iniziano a fumare - aumentare il numero delle persone che smettono di fumare Obiettivi - rafforzare e consolidare la collaborazione , il coordinamento e l’ integrazione tra figure professionali aziendali che come “attori impegnati nella lotta al fumo” svolgono un ruolo chiave nella promozione di iniziative di contrasto al fumo di sigaretta - raggiungere un target di popolazione più ampio possibile Metodologia L’ impostazione metodologica del progetto seguirà i 2 imperativi che L.W.Green,autore insieme a M.W.Kreuter del modello PRECEDE/PROCEED, ha così definito: - ecologico (la combinazione di metodi e azioni differenti è più efficace di un singolo metodo o di una singola azione) - onnicomprensivo (compresenza di azioni e componenti diverse in una strategia integrata ) Attivita’ - organizzazione di evento formativo ECM in edizioni ripetute rivolto agli operatori sanitari aziendali, distinti per categoria professionale (intervento formativo- tutte le strutture coinvolte nel progetto) - interventi per promuovere la cessazione del fumo nelle donne in gravidanza durante i corsi di preparazione al parto (intervento educativo/ sociale comportamentale- Dip.materno-infantile: S.C. Pediatria-S.C.Ostetricia e Ginecologia) - intervento con i gestori di locali pubblici e di svago , già selezionati con campionamento random secondo le indicazione del gruppo PROFEA e successivamente contattati per la somministrazione dei questionari dello “Studio ENFASI ”: in occasione di incontri per fornire un ritorno dell’ informazione a questi soggetti sui risultati ottenuti dallo studio, si potranno proporre pubblicizzazione di materiale informativo/dissuasivo, incontri informativi e di sensibilizzazione su eventuali gruppi stabili di frequentatori dei locali stessi; è previsto il coinvolgimento dell’ Associazione Conf-Commercio (intervento informativo/comunicativo/educativoS.S. Epidemiologia/S.C. S.I.S.P/S.C. SERT ) - intervento all’interno di un colloquio-counseling proposto ai genitori in occasione della convocazione presso gli ambulatori per le vaccinazioni obbligatorie e facoltative (intervento educativo/sociale comportamentale - S.C. S.I.S.P. ) - intervento presso l’ ambulatorio di pneumologia su target specifico di popolazione ( > 40 anni di età ) attraverso chiamata attiva; successivo coinvolgimento MMG su intervento clinico minimo secondo la strategia delle 5A ( intervento informativo/educativo/organizzativo-S.C. Medicina–Ambulatorio Pneumologia ospedale Ceva) - l’ intervento psicologico oltre che nel setting degli ambulatori specifici, si colloca trasversalmente rispetto ai target individuati dai diversi tipi di intervento, come attività integrata medico-psicologica, soprattutto nei casi in cui vengono riportati nelle linee guida cliniche livelli di evidenza 1 e forza delle raccomandazioni A (esempio donne in gravidanza ) Valutazione e strumenti Il piano di valutazione e i relativi strumenti , trattandosi di un progetto che prevede interventi multidisciplinari con un lavoro articolato in modo interdipartimentale, tra ospedale e territorio, verranno previsti nel piano specifico per la valutazione di processo e in quello per la valutazione di risultato. Nell’ ambito di questi piani specifici, il cronoprogramma prevederà l’ avvio di una 1.a fase del progetto per giugno 2006 ed una 2.a fase per gennaio 2007. 1° REPORT STATO DI AVANZAMENTO 1. ATTIVITÀ E RISULTATI NELL’AVVIO DEL PROGETTO 1.1. Costituzione del gruppo di progetto - Il progetto è stato condiviso sia attraverso riunioni/tavoli di confronto con tutti i componenti del gruppo costituito (all.1/all.2 ) sia comunicazioni interne di trasmissione della documentazione (all.3/all.4/all.5/all.6/all.7 ) - La presenza puntuale, nonostante gli impegni lavorativi in azienda, agli incontri ha evidenziato interesse notevole alla tematica affrontata , disponibilità al confronto con gli altri, condivisione degli obiettivi proposti - Non sono emerse particolari resistenze o conflitti da parte dei diversi attori interessati - E’ stato curato un costante e reciproco scambio di documentazione sull’ argomento ( all.8 ) da utilizzare nel corso degli interventi in progetto; già nel corso del 2005 si era svolto in azienda un evento formativo specifico sulla tematica - La collaborazione reciproca è stata una fondamentale opportunità per l’ avvio delle attività 1.2. Creazione di alleanze tra gli attori interessati al progetto -La metodologia di condivisione del progetto si è basata soprattutto sulle riunioni/tavoli di confronto/incontri sia all’interno dell’azienda tra gli operatori del gruppo di progetto, sia all’ esterno con un primo gruppo di soggetti individuati come stake-holder (altri operatori sanitari, MMG, gestori locali pubblici e di svago )( all.1 /all.9/all.20) -Le modalità di collaborazione concordate hanno previsto l’ attivazione di procedure e protocolli per la definizione degli ambiti specifici e le modalità operative sulla base del tipo di intervento, in un’ottica sistemica di rete -Non sono emerse particolari resistenze o conflitti da parte dei diversi attori interessati, ma più che altro difficoltà legate al fatto che il progetto prevede un lavoro interdipartimentale e intersettoriale tra ospedale e territorio, coinvolge diverse figure professionali, non sempre abituate ad uno stile di conduzione progettuale euristico e autodiretto. -Il primo risultato ottenuto è il coordinamento tra tutti gli attori impegnati nella lotta al fumo di tabacco nell’ Asl, con l’ opportunità di creare una rete di informazione/documentazione condivisa e multidisciplinare. 1.3. Contatto della popolazione target e conduzione della diagnosi educativa - Il contattato con il target dei destinatari sia intermedi che finali (selezionati sulla base del tipo di intervento previsto ) è avvenuto secondo le modalità riportate successivamente nella gerarchia degli obiettivi e delle attività svolte - C’è stata piena condivisione della tematica e degli obiettivi del progetto con i gruppi target - Gli obiettivi si confermano rilevanti ed interessanti per la popolazione target - Nella fase attuativa del progetto si sta procedendo a verificare la validità della iniziale diagnosi educativa attraverso la conduzione di focus group con un campione di gravide fumatrici ( all’ interno dei servizi che seguono le donne in gravidanza) , nei colloqui/counseling con neomamme fumatrici ( in occasione delle sedute vaccinali), nell’ intervento su soggetti fumatori >40 contattati nell’ ambulatorio pneumologico per una valutazione ( all.N° 19 ) -I fattori PAR sui quali si è deciso di intervenire ci sembrano confortati da quanto evidenziato nella nostra esperienza locale durante l’ attività ambulatoriale del Centro antifumo; inoltre altri dati sono stati raccolti durante il progetto pilota di collaborazione tra MMG del distretto di Ceva e S.C. Medicina Ceva, le attività nell’ ambito degli ambulatori psicologici, e il progetto proposto per il bando HP dello scorso anno dal SERT, in tema di tabagismo nelle aziende del territorio. -Il cambiamento proposto è al momento congruente con i bisogni-desideri espressi dalla popolazione target contattata -I principali fattori selezionati dai e con i destinatari sono: attivazione del processo che mette le persone in grado di aumentare il controllo della propria salute e migliorarla;spinta per i fumatori a cercare aiuto per smettere;sviluppo di una cultura critica individuale rispetto alle tematiche sul fumo;motivazione dei fumatori che hanno deciso di smettere;esperienza di lavoro comune e condiviso determinando sinergie tra fumatori e non fumatori, tra destinatari intermedi e finali favorendo quindi il coinvolgimento di tutta la comunità L’ opportunità emersa in questo processo di analisi è quella dell’ avvio del processo di empowerment nei destinatari . 1.4. Diffusione del progetto Il progetto è stato fatto conoscere all’ interno e all’ esterno dell’ ASL secondo quanto programmato nel “ Piano delle attività” e nel “ Piano di comunicazione” attraverso - comunicato stampa per i media locali e il giornale della formazione ( All.10 ) cartellonistica predisposta dalla S.C. Psicologia ( All. 11) comunicazione con presentazione alla Direzione Aziendale (all. 12 ) informativa pediatri libera scelta (all.13 ) comunicazione e incontro con MMG (all.1/all.14 ) 2. GERARCHIA OBIETTIVI E ATTIVITÀ SVOLTE Periodo Obiettivi Giugno 2006 Settembre/novembre 2006 Attività Difficoltà Opportunità Plenaria del gruppo di progetto Creare spazi di riflessione condivisi per sviluppare una cultura critica individuale rispetto alle tematiche sul fumo Informativa Pediatri /Comunicazione MMG/incontri con equipe Plenaria del gruppo di progetto Novembre 2006 gestione di gruppi con diverse figure professionali, non sempre abituate ad uno stile di conduzione progettuale euristico e autodiretto. Scambio reciproco di informazioni sulla tematica Note: variazione nella tempistica per il workshop con i MMG ( già sensibilizzati negli incontri di equipe e con le informative) per motivi organizzativi legati alla sovrapposizione di altre attività professionali Giugno/ottobre 2006 raggiungere il target degli adolescenti e oltre (esempio partner, fratelli e sorelle maggiori dei piccoli convocati per la seduta vaccinale ) Luglio/settembre 2006 raggiungere il target degli adolescenti e oltre ( esempio frequentatori abituali di locali pubblici e di svago ) ; predisposizione opuscoli informativi per i genitori alla 1.a seduta vaccinale preparazione e attivazione colloqui individuali/ counseling formativo-informativo (del tipo messaggio personalizzato ) da attivarsi durante le sedute vaccinali con i genitori identificati dall’ analisi precedente o su richiesta specifica Incontri a gruppi, a Mondovì e Ceva con i gestori dei locali pubblici modalità organizzative negli ambulatori delle vaccinazioni periferici che al momento limitano l’ attività agli ambulatori dei 2 distretti principali Non si sono evidenziate particolari difficoltà La partecipazione dei cittadini alla crescita di una cultura diffusa e condivisa del non fumo La partecipazione dei cittadini alla crescita di una cultura diffusa e condivisa del non fumo rafforzare il rapporto intersettoriale con componenti esterne giugno 2006 Ampliare il target di popolazione raggiunta dall’ intervento in progetto Settembre 2006 Favorire le opportunità per spingere i fumatori a cercare aiuto per smettere Motivare e sostenere i fumatori che hanno deciso di smettere Rinforzare l’ adesione attraverso i trattamenti di gruppo intervento presso l’ ambulatorio di pneumologia su target specifico di popolazione ( > 40 anni di età ) attraverso chiamata attiva e attività collegate Counseling informativo/formativo presso i “ punti allattamento ” e durante i corsi di preparazione al parto Non si sono evidenziate particolari difficoltà Non si sono evidenziate particolari difficoltà Integrazione degli interventi in modo contestuale e sinergico con azioni di carattere comunicativo-educativo, di supporto al percorso di disassuefazione Utilizzo della multidisciplinarietà per favorire la collaborazione culturale e operativa tra diverse professionalità a sostegno dei percorsi di disssuefazioone Riorganizzazione attività all’ interno dell’ ambulatorio per il fumo e predisposizione follow up infermieristico Le risorse previste nella programmazione utlizzate si sono fino ad ora dimostrate adeguate: il ritardo nell’ attivazione dell’ incarico per lo psicologo legato ai normali tempi tecnici necessari, è stato superato garantendo l’ attività in progetto rispetto al cronoprogramma, in regime di autofinanziamento da parte dell’ azienda in orario straordinario, dagli altri operatori della S.C. Psicologi 3. STRUMENTI E DOCUMENTI PRODOTTI - opuscolo informativo in corso di stampa per tutta la popolazione target ( All. N°15 ) fotocopie di materiale già predisposto per attività inerenti i vari tipi di intervento ( All. N° 8 ) questionario gravide ( all. 16) fac-simile per la stesura verbali tavoli di confronto/riunioni/incontri (all.18) 4. VARIAZIONI AL PROGETTO INIZIALE Fino alla data di stesura del report, le variazioni al progetto iniziale riguardano: -il cambio di un nominativo nel gruppo di progetto per trasferimento del dipendente dr. Alovisi Carlo, sostituito dalla dr.ssa Signorile -intervento nell’ ambito degli ambulatori di vaccinazioni dell’ infanzia con le mamme alla 1.a dose: per motivi organizzativi e ad evitare nell’ immediato disagio all’ utenza negli ambulatori distrettuali periferici, l’ attività è al momento svolta con l’ utenza degli ambulatori dei 2 distretti principali Mondovì e Ceva, che raccolgono anche il maggior numero di genitori convocati per la seduta vaccinale - variazione nella tempistica prevista per le serate del workshop con i MMG ( peraltro già informati e sensibilizzati sul progetto negli incontri di equipe), per motivi organizzativi legati alla sovrapposizione in questo momento di altre attività professionali: ricordiamo nello specifico che in questo periodo è in corso la campagna antinfluenzale 2005/2006 che per ovvi motivi, come nella maggior parte delle realtà, vede gli operatori sanitari , MMG compresi, particolarmente impegnati. 5. PROSEGUIMENTO DEL PROGETTO Nell’ immediato si prevede l’ attivazione dell’ incarico per N° 1 psicologo per continuare le attività già avviate in questo settore di intervento. In particolare verrà rafforzato l’ intervento psicoeducazionale secondo il modello delle Life Skills, trasversale agli altri interventi a supporto della ricerca azione verso la comunità ( destinatari intermedi e finali, con specifico riferimento alle mamme non fumatrici durante le sedute vaccinali nella trasmissione del messaggio all’ interno del nucleo familiare, i MMG, operatori sanitari, gestori dei locali pubblici e di svago ). Le altre attività proseguiranno rispettando il programma presentato nel progetto , monitarizzando il percorso secondo gli indicatori previsti nei piani per la valutazione di processo e di risultato, parti integranti del progetto stesso 6. RENDICONTAZIONE ECONOMICA (nota: indicare le spese sostenute al 30 novembre 2006 relative alle voci analitiche finanziate) Tipologia di spesa Voci analitiche di spesa previste Auto/co-finanziamento Personale interno: Dirigenti medici referenti nel progetto e componenti del gruppo di progetto N° 2 dirigenti psicologhe (età evolutiva e adulta ) N° 2 medici igienisti Dipartimento Prevenzione (con incarico libero professionale già attivato per gli ambulatori vaccinali ) Modifiche voci di spesa Finanziamento richiesto NO NO Spese sostenute (al 30.11.06) L’ Azienda si è fatta carico interamente del costo di questo personale 100% per le attività svolte fino alla data di scadenza del report (all.1 ) N° 1 infermiera professionale ambulatorio spirometrie N° 2 ostetriche corsi Mondovì N° 1 ostetrica corsi Ceva 1.200 400 600 200 N° 1 infermiera professionale ambulatorio SERT 1.500 500 N° 2 assistenti amministrativi Dipartimento Prevenzione 2.000 1.000 4.000 3.000 3.000 ∗∗ 1.500 ∗ ∗∗ Personale esterno N° 1 medico pneumologo con precedente incarico libero professionale in scadenza N° 1 psicologo con attivazione incarico libero professionale Attrezzature Sussidi L’ Azienda si è fatta carico interamente del costo di questa attività al 100% per quanto svolto svolte allo stato attuale fino alla data di scadenza del report NO Opuscolo informativo per tutta la popolazione target ( in corso di stampa ) NO L’ Azienda si è fatta carico del costo dell’ attività fino ad ora svolta Fotocopie materiale informativo già predisposto utilizzato nei vari interventi ( all.N°8) Spese di gestione e funzionamento L’ Azienda si è fatta carico interamente del costo di questa attività al 100% per quanto svolto svolte allo stato attuale fino alla data di scadenza del report NO Spese di coordinamento NO Altro NO TOTALE € € 14.000 ∗∗ € 4.300 Incarico in corso di attivazione : l’ attività in progetto rispetto al cronoprogramma è stata al momento svolta in regime di autofinanziamento da parte dell’ azienda in orario straordinario dagli altri operatori della S.C. Psicologia ∗ ∗∗ Emessa fattura dalla tipolitografia all. N° 17