Marcella Scrimitore
Guida alla compilazione della tesi di laurea in materie economiche
Premessa
Questa guida intende fornire un riferimento metodologico per la stesura della tesi di laurea
in economia secondo il modello di una pubblicazione scientifica. La guida ha anche la finalità
pratica di cercare di uniformare il formato delle tesi in relazione ad una possibile catalogazione
bibliografica o pubblicazione e di migliorare la chiarezza espositiva del lavoro facilitandone la
lettura. Naturalmente, i suggerimenti non hanno alcuna natura vincolante. I criteri indicati sono
molto generali, pertanto possono essere seguiti sia per le tesi di laurea triennale che per le tesi di
laurea specialistica 1.
Editing
Formato carta:
21 x 29.7 cm. (A4), bianca o riciclabile
Stampa:
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inchiostro nero;
-
interlinea doppia (per il testo);
-
interlinea singola (per le note);
-
singola facciata;
-
corpo (font), a scelta, 11-12 pt (punti) per il testo;
-
corpo. in corrispondenza della scelta per il testo, 9-10 pt per le note;
-
i titoli dei paragrafi, dei sottoparagrafi, ecc., possono avere un formato carattere diverso dal
testo
-
(grassetto, corsivo, corpo);
-
la stampa deve essere fatta con stampante inkjet, laser o con macchina da scrivere elettronica;
1
Si ricorda che per la tesi di laurea triennale è prevista la lunghezza massima di 70 pagine.
1
Margini:
-
3 cm. in alto (max 4);
-
3 cm. in basso (max 4);
-
3 cm. a sinistra (max 4);
-
3 cm. a destra (max 4).
nello spazio bianco lasciato da questa gabbia può essere inserita in alto (o in basso) una intestazione
che richiama il titolo del capitolo.
Numerazione:
-
Tutte le pagine, eccetto il frontespizio e l'indice, devono essere numerate progressivamente;
-
la numerazione delle pagine può essere inserita in alto, o in basso, in posizione centrale o sul
lato esterno della pagina, tenendo conto anche dell'eventuale inserimento dell'intestazione;
-
il sommario e la bibliografia finale possono avere una numerazione distinta dal resto del testo;
-
si può tralasciare la stampa del numero pagina se la cartella è completamente occupata da
grafici o tabelle, occorre comunque conteggiare la pagina nella successione del lavoro.
Battitura:
La tesi deve essere scritta con computer o macchina da scrivere elettronica. La scelta è
libera, ma deve permettere il rispetto delle regole citate riguardanti il formato e la grandezza dei
caratteri. Per eventuali controlli si possono esaminare le tesi di laurea già completate; il testo deve
essere battuto in cartelle da 25 righe e con un massimo di 60 battute ciascuna;
Il testo deve essere giustificato;
Il lavoro finale deve essere ordinato, privo di correzioni manuali e conforme al formato standard
sopra descritto.
L'inizio della tesi di laurea
Il laureando deve elaborare, in accordo con il docente relatore di tesi, un progetto di tesi
sull'argomento prescelto che può essere organizzato, anche in poche pagine, secondo il seguente
schema:
-
titolo indicativo;
-
motivazione dello studio ed obiettivi della ricerca;
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-
definizione del problema (si veda l'appendice A);
-
metodologia;
-
fonti dei dati (se richiesti dall'argomento);
-
risultati attesi;
-
tempi previsti d'attuazione.
Nota bene: Almeno sei mesi prima della discussione: consegna del titolo della tesi in Segreteria su
modulo disponibile presso la stessa e che deve essere controfirmato dal Relatore.
Lo studente che prevede di laurearsi entro la sessione straordinaria di aprile può presentare
domanda di iscrizione con riserva all’Anno Accademico di corso entro e non oltre il 31 dicembre.
Lo studente che, avendo presentato domanda di iscrizione con riserva, non si laurei entro tale
sessione straordinaria, dovrà iscriversi e versare la prima rata entro il 28 febbraio.
Il contenuto
Il principale obiettivo del lavoro di tesi è di consentire al laureando di acquisire e dimostrare
competenza sul tema trattato e di migliorare la sua capacità di articolare compiutamente delle
argomentazioni di carattere economico. Il metodo utilizzato e il grado di approfondimento del tema
caratterizzano i diversi tipi di tesi, che possono essere i seguenti.
Tesi compilativa: richiede la definizione del tema, un'indicazione delle fonti principali di
documentazione e può essere completata con un basso grado di elaborazione personale del
materiale.
Tesi compilativa critica: quando la documentazione viene utilizzata in modo personale e si
raggiunge un grado di approfondimento del tema sufficientemente ampio.
Tesi di ricerca: in generale sono le tesi più impegnative, grazie alle quali si riescono a porre le basi
per nuovi approfondimenti del tema. In particolare, il lavoro di una tesi di questo tipo rientra in una
delle seguenti definizioni:
I.
approfondimento critico della letteratura esistente su temi particolarmente impegnativi;
II.
lavoro empirico sostanziale, dal punto di vista del metodo utilizzato e/o del tipo di dati
raccolti/trattati;
III.
elaborazione di una estensione o variante originale ad un modello teorico esistente.
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Vi sono tre punti fondamentali da tenere sempre presenti, qualsiasi sia il tipo di tesi prescelto:
a) l'argomentazione del tema trattato deve essere chiara e devono essere trasparenti le regole
logiche utilizzate;
b) per argomentare una tesi o un problema occorre fare riferimento anche alla letteratura
relativa al tema prescelto e/o ai dati empirici che devono essere considerati strumenti a
sostegno dell'analisi personale. In alternativa, l'argomento può essere svolto mediante un
approccio analitico formale;
c) deve sempre risultare chiara la distinzione tra l'opinione o argomentazione portata dal
laureando e quanto invece viene ripreso in varie forme da altri lavori presenti in
letteratura.
A questo proposito conviene, quindi, sottolineare che ogni affermazione deve derivare da un
ragionamento logico, o dall'analisi della letteratura, ovvero dalla raccolta di dati a sostegno della
stessa affermazione. Per questo occorre porre particolare attenzione anche al fatto che ogni
riferimento o sintesi della letteratura deve essere accompagnato dalla relativa citazione bibliografica
(si vedano le spiegazioni in seguito riportate nel paragrafo sulla bibliografia). Se invece si riporta
integralmente una parte di uno scritto, occorre riportare la citazione tra virgolette e nella citazione
della fonte si devono indicare anche le pagine esatte dalle quali il testo riportato è stato tratto. Per
esempio: ‘I monopoli tendono a usare la discriminazione di prezzo, ma non tutta la discriminazione
di prezzo è dovuta ai monopoli. Un esempio di ciò sono i beni pubblici (Wolfstetter 1999, p. 34)’.
La forma
Struttura del testo
Anche per evidenziare la struttura logica dell' argomentazione, è importante distinguere i diversi
livelli di testo suddividendo il lavoro in capitoli, paragrafi, sottoparagrafi. La lettura può essere resa
più agevole se si usano diversi formati di carattere di stampa in corrispondenza dei diversi titoli. Si
ricorda che i programmi di scrittura del testo normalmente utilizzati (word processors) possono
creare automaticamente il sommario ed evidenziare stili diversi per i titoli dei capitoli, paragrafi,
ecc.
Il titolo di ciascun capitolo o sezione, ad esempio, può essere centrato nella parte superiore del
foglio, scritto in maiuscolo e in grassetto, con numerazione araba o romana. Paragrafi e
sottoparagrafi devono utilizzare lo stesso tipo di numerazione in ordine di posizione: se, ad
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esempio, ai paragrafi è assegnato un numero arabo 1,2 ecc, i sottoparagrafi corrispondenti saranno
indicati da 1.1, 1.2 …, 2.1, 2.2.... Supponendo, ad esempio, che anche i capitoli siano indicati da
numeri arabi, il terzo sottoparagrafo del secondo paragrafo del primo capitolo sarà individuato dal
numero 1.2.3 (capitolo-paragrafo-sottoparagrafo).
La prima linea di ciascun capoverso deve rientrare rispetto al resto del testo. Dopo un segno di
punteggiatura (.,:; ecc.) va lasciato uno spazio vuoto. Nei nomi di persone si scrive in maiuscolo
solo la prima lettera e non tutta la parola.
Teoremi, lemmi, corollari, proposizioni e assunzioni devono essere scritti in un apposito capoverso
con il seguente stile:
PROPOSIZlONE 3: Si assume l’esistenza di scale di equivalenza di Engel e di preferenze
PIGLOG…
Le dimostrazioni non devono essere scritte in corsivo. Le formule possono essere incluse nel testo
se scritte in una singola riga ( es.(a+b)/(c+d)). Tuttavia ciò non deve essere motivo di ambiguità
nella rappresentazione delle formule. Le equazioni più complesse per una maggiore chiarezza
vanno scritte in una nuova riga, numerate progressivamente con numeri arabi, compresi tra
parentesi, posti a destra dell'equazione.
Le equazioni
Nel caso di tesi con equazioni, si consiglia di informarsi bene, prima di iniziare la battitura, sul tipo
di programma da usare. I software normalmente utilizzati per la scrittura del testo permettono
l'inserimento delle stesse. Qualora il numero di equazioni fosse elevato, si consiglia di usare un
programma apposito tra quelli che utilizzano il linguaggio Tex o Latex.
Grafici, tabelle e figure
Nel caso vi siano grafici o tabelle che fuoriescano dai margini impostati, bisogna ridurle così da
permettere una lettura agevole del testo. Per le intestazioni e le descrizioni di grafici, delle tabelle o
delle figure, si usa il medesimo carattere del testo. Grafici e tabelle possono non essere inseriti all'
interno del testo e rimandate alla fine del capitolo o nelle appendici. Le tabelle devono essere
numerate con numeri arabi. Si faccia attenzione che i grafici, indipendentemente dalla loro
posizione, siano rivolti verso l'alto o verso l' interno.
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Note
I richiami delle note devono essere inseriti vicino al testo. Le note vanno numerate
progressivamente, nel corso dell'intera tesi, e poste in fondo alla pagina.
La bibliografia
I criteri da seguire per la citazione bibliografica sono più di uno, ma la scelta deve essere
effettuata all' inizio del lavoro di stesura della tesi. Per costruire una citazione bibliografica, come la
bibliografia generale del lavoro, bisogna infatti tenere presente che è necessario, per ogni citazione,
dare tutte le necessarie informazioni per poter reperire ed identificare il lavoro citato e che deve
essere immediato riconoscere il tipo di lavoro a cui ci si riferisce, se volume, articolo, rapporto ecc.
Qui di seguito si danno alcuni consigli esemplificativi secondo le regole seguite dalla letteratura
economica nazionale e internazionale. Per il caso italiano si è scelta la Rivista Italiana degli
Economisti, periodico della Società Italiana degli Economisti, mentre come rappresentativo delle
regole internazionali è stata scelto il Journal of Economic Literature, il miglior repertorio
bibliografico di economia.
Regole di citazione secondo la Società Italiana degli Economisti.
a) Citazione di un autore nel corso del testo: si pone fra parentesi, nel corso del testo, il
cognome dell'autore in carattere normale, seguito dall'anno di edizione del lavoro. Es.
"...nei tassi di disoccupazione (Cognome 1999)... ;
b) richiamo di una fonte bibliografica nel corso del testo: si inserisce il segno di nota e, a piè
pagina si riporta il cognome dell'autore in carattere normale e l'anno di edizione del lavoro;
c) fonte di dati di una tabella: ai piedi della tabella, con un corpo di carattere uguale alle
eventuali note, si scrive Fonte: in corsivo seguita dall'indicazione bibliografica. Se la tabella
ha delle note, queste vanno scritte prima della fonte con l'indicazione Nota in corsivo;
d) bibliografia finale del lavoro: l'elenco delle opere va fatto in relazione al cognome degli
autori seguendo un ordine lessicografico. Citazione di un volume: Cognome autore e iniziale
nome in corpo normale, fra parentesi anno di edizione, virgola, titolo del volume in corsivo,
città sede della casa editrice, casa editrice.
Es. Cognome N. (anno), titolo, città, casa editrice.
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Citazione di un articolo di una rivista : cognome autore e iniziale nome in corpo normale, fra
titolo dell'articolo in corpo normale virgola, in, nome . della rivista, virgola, parentesi anno
rivista in corsivo, numero volume o numero uscita virgola, numeri pagina.
Es. Cognome N. (anno), titolo, in nome rivista, numero, pp. numero pagina inizio- numero
fine;
e) casi di più autori di un testo citato: se gli autori sono più di due, nel corso del testo e nelle
note a piè pagina, si può scrivere il cognome del primo seguito da et al. in corsivo. Nella
bibliografia generale vanno elencati tutti, separando i cognomi e le iniziali del nome con un
trattino. Se un volume è composto di più lavori di autori diversi si inizia dal titolo in corsivo,
anno fra parentesi, virgola, a cura di cognome iniziale nome, virgola, città, casa editrice;
f)
citazioni di lavori già citati: questo può avvenire solo nel corso del testo e non nella
bibliografia finale. Si usa allora il cognome autore seguito da una virgola e dalla sigla op.cit.
se la ripetizione è in una pagina diversa; ibidem in corsivo se la citazione è nella stessa
pagina.
Regole di citazione secondo il Journal of Economic Literature.
a) citazione di un autore nel corso del testo: si pone fra parentesi, nel corso del testo, il
cognome dell'autore in carattere normale, seguito dall'anno di edizione del lavoro.
Es. “...nei tassi di disoccupazione (Cognome 1999, p. 22)...", dove l'ultimo riferimento entro
parentesi si riferisce al numero di pagina al quale si fa riferimento, se quest'ultimo si deve
riportare; se si devono citare più lavori, gli stessi si separano con la virgola;
b) richiamo di una fonte bibliografica nel corso del testo: si inserisce il segno di nota e, a piè
pagina, si riporta il cognome dell'autore in carattere normale e l'anno di edizione del lavoro
in parentesi;
c) fonte di dati di una tabella: ai piedi della tabella, con un corpo di carattere uguale alle
eventuali note, si scrive Fonte: in corsivo, seguita dall'indicazione bibliografica. Se la tabella
ha delle note, queste vanno scritte prima della fonte con l'indicazione Nota: in corsivo;
d) bibliografia finale del lavoro: l'elenco delle opere va fatto in relazione al cognome degli
autori seguendo un ordine lessicografico. Citazione di un volume : Cognome e nome autore
per esteso in corpo normale separati da una virgola, punto, anno di edizione, punto, titolo del
volume in corsivo, punto, città sede della casa editrice, due punti, casa editrice.
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Es. Cognome, Nome. Anno. Titolo. Città: casa editrice.
Citazione di un articolo di una rivista : Cognome e nome autore per esteso in corpo normale separati
da una virgola, punto, anno di edizione, punto, titolo dell'articolo tra virgolette, virgola, nome
rivista in corsivo, virgola, numero volume, due punti, numero fascicolo, virgola, numeri pagina.
Es. Cognome, Nome. Anno. "titolo articolo", nome rivista, volume: numero, pp. numero pagina
inizio-numero fine;
e) casi di più autori di un testo citato: se gli autori sono più di due, nel corso del testo e nelle
note a piè pagina, si può scrivere il cognome del primo seguito da et al in corsivo. Nella
bibliografia generale vanno elencati tutti, se sono fino a tre, separando il primo autore con il
punto e virgola, mentre tra il secondo ed il terzo autore si mette la congiunzione e.
Es. Cognome, nome; cognome, nome e cognome, nome.
Se invece gli autori sono più di tre, si mette il nome e cognome del primo seguito da et al .
Se un volume è composto di più lavori di autori diversi si mette il nome del curatore del
volume
seguito da (a cura dl);
f) citazioni di lavori già citati: questo può avvenire solo nel corso del testo e non nella
bibliografia
finale. Si usa allora il cognome autore seguito da virgola e sigla op. cit. se la ripetizione è in
una pagina diversa; ibidem in corsivo se la citazione è nella stessa pagina.
Si noti che il titolo di lavori tratti da riviste di lingua inglese è spesso riportato con la prima
lettera delle parole (verbi, sostantivi, ma non gli articoli e le preposizioni) in maiuscolo. Per i titoli
degli articoli o dei libri riportati dall'italiano in genere va invece tutto in minuscolo (tranne la
prima lettera della prima parola del titolo).
Nel caso di articoli o note di lavoro (working papers) trovati su Internet, l'indirizzo degli
stessi deve risultare per esteso e riportato alla fine, dopo gli altri riferimenti per l'identificazione
(autore, titolo, ecc.).
Esempio, Cognome nome, anno, titolo, editore, indirizzo web.
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La fine della tesi di laurea
Per l’espletamento delle formalità di segreteria (ammissione agli esami di laurea, pagamento
tasse, richiesta eventuale proroga, ecc.) lo studente può rivolgersi agli sportelli della Segreteria
studenti della Facoltà oppure può consultare l’opuscolo Norme Generali di Segreteria disponibile
all’indirizzo web: http://www.unile.it/ateneo/studenti/norme_segreteria/
Oltre alla copia per la segreteria, una copia della tesi deve essere preparata per il Relatore ed una
per il Correlatore.
Se il Relatore intende chiedere al Presidente della Commissione di Laurea di considerare la tesi per
una valutazione che possa consentire di ottenere un punteggio più elevato, se ne deve predisporre
una copia ulteriore da consegnare al Relatore.
Nota bene: annualmente l’Ateneo bandisce premi di studio per laureandi per lo svolgimento di tesi
di laurea in Italia o all’estero (nell’A.A. 2004-2005 sono stati assegnati 35 premi di studio per lo
svolgimento di tesi di laurea in Italia o all’estero – bando del 30 marzo 2005 che ha stanziato a tal
fine 72.303,70 Euro).
Copyright
Il Laureando può inserire una pagina di copyright, cioè una pagina, dietro al frontespizio, nella
quale vengono riportate le seguenti voci:
© copyright by Nome Cognome 200...
Tutti i diritti riservati
Estratto
Un estratto della tesi, di non oltre 350 parole, firmato dal relatore, può essere allegato alla tesi
stessa, per permettere una descrizione analitica del lavoro. Il titolo dell'estratto deve essere identico
a quello della tesi. L'estratto potrebbe essere utilizzato per costituire un archivio delle tesi del
Dipartimento.
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Il frontespizio
UNIVERSITA' DEGLl STUDI Dl LECCE
Facoltà di Economia
Corso di laurea in ...
Tesi di laurea
TITOLO DELLA TESl
Relatore.
Chiar.mo Prof. Nome Cognome
Laureando:
NOME COGNOME
Anno Accademico 200.. - 200..
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Appendice A - Come fare la ricerca bibliografica
Attraverso Internet si possono trovare libri, working papers, dati statistici e articoli editi dalle
università di tutto il mondo o da altre istituzioni. E’ inoltre possibile accedere a cataloghi delle
maggiori biblioteche italiane e fare quindi le ricerche bibliografiche necessarie.
Collegandosi al sito della biblioteca della Facoltà di Economia http://biblioeconomia.unile.it, gli
studenti potranno accedere, anche da casa, al catalogo delle biblioteche di ateneo (Opac L'OPAC
(Online Public Access Catalogue) dell'Ateneo Salentino che permette l'interrogazione simultanea
dei cataloghi di tutte le Biblioteche dell'Università di Lecce. Sul sito della biblioteca (alla pagina
http://biblioeconomia.unile.it/banche_dati.asp) lo studente, solo tramite accesso dalle postazioni di
Ateneo, potrà consultare le pubblicazioni elettroniche del Centre for Economic Policy Research
(CEPR) e del National Bureau of Economic Research (NBER). Agli studenti è peraltro consigliato
l'uso della rete d'Ateneo per collegarsi al sito del SIBA (coordinamento Servizi Informatici
Bibliotecari di Ateneo) http://siba2.unile.it su cui sono disponibili le principali banche dati come,
per esempio, Econlit (la banca dati del Journal of Economic Literature), nonché un’aggiornata e
ricca emeroteca virtuale contenente il catalogo Jstore e la versione elettronica dei periodici
Academic Press, Blackwell, Elsevier, Springer, Kluwer e Wiley.
Per scaricare la brochure Note informative per gli studenti sui servizi offerti dalla biblioteca
vai su http://www.marcellascrimitore.it/studenti/brochureBiblioteca.pdf.
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Siti Internet di interesse economico
Di seguito sono riportati i siti web la cui consultazione risulterà utile nella stesura di una tesi in
materie economiche.
Banche dati:
REPEC (http://www.repec.org), Research Papers in Economics,
WEBEC (http://www.helsinki.fi/WebEc/), World Wide Web Resources in Economics
S-WOPEC (http://swopec.hhs.se/), Scandinavian Working Papers in Economics
SSRN, (http://papers.ssrn.com), Social Science Research Network
ESSPER (http://www.biblio.liuc.it/biblio/essper/), spoglio dei periodici italiani di economia e scienze sociali.
EDIRC (http://edirc.repec.org ), Economics Departments, Institutes and Research Centers in the world
SOSIG (http://www.sosig.ac.uk/economics), Social Science Information Gateway
Encyclopedia of the new economy (http://www.hotwired.com/special/ene/), glossario di nuovi termini economici,
prodotto e aggiornato dagli autori della rivista "Wired"
Per la consultazione dei siti delle principali istituzioni ed enti italiani (ISTAT, Ministeri, Regioni,
Province, Comuni, Università):
http://www.alessandrachirco.info/Entiitaliani.htm
Per la consultazione dei siti delle principali istituzioni ed enti esteri ((Eurisco, Eurostat, IMF,
Nazioni Unite, OCDE, OMS, Unione Europea, Unisco, ecc.)
http://www.alessandrachirco.info/Enti_internaz.htm
Per consultare i siti dei principali Istituti di statistica di Enti governativi stranieri):
http://www.alessandrachirco.info/Statiesteri.htm
12
Appendice B - Come impostare la ricerca della soluzione di un
problema scientifico
Si riporta, qui di seguito, la traduzione di uno schema esemplificativo che illustra i passi per
affrontare la risoluzione di un problema scientifico. Si tratta di uno dei tanti metodi possibili e si
basa su un'indagine di tipo prevalentemente deduttivo.
1. Comprendere il problema.
Primo passo: si deve capire il problema.
Che cosa non si conosce? Quali sono i dati conosciuti? Qual è la condizione?
E' possibile che la condizione sia soddisfatta? La condizione è sufficiente al fine di
determinare ciò che non si conosce? O è insufficiente? O risulta superflua? Oppure
contraddittoria?
Si tracci uno schema. Si introducano le annotazioni appropriate. Si suddivida in diverse parti
la condizione. Si è in grado di farlo7
2. Escogitare un piano.
Secondo passo: è necessario trovare le relazioni tra i dati e ciò che non si conosce. Potrebbe essere
necessario prendere in considerazione problemi secondari se non si riuscisse a trovare alcuna
connessione. Si dovrebbe ottenere infine un "piano" della soluzione.
Si è mai dovuto affrontare in precedenza lo stesso problema? Oppure Io stesso problema
espresso in termini leggermente diversi?
Si conoscono problemi dello stesso tipo?
Si conosce un teorema che potrebbe essere utile?
Si consideri attentamente ciò che non si conosce!
Si provi a pensare a problemi conosciuti che abbiano lo stesso o analogo oggetto d'indagine.
Poniamo che ci sia un problema analogo e che sia già stato risolto in precedenza. Può essere utile?
Si potrebbe prendere in considerazione il risultato ottenuto, il metodo impiegato? Si è in
13
grado di introdurre ulteriori elementi al fine di poterlo utilizzare? Si può ridefinire il
problema? Si torni alle definizioni.
Se non si riesce a risolvere il problema proposto, si tenti prima di risolvere problemi ad esso
correlati. Si riesce a concepire un problema correlato che sia più accessibile? Un problema che
presenti caratteri generali? Un problema più specifico? Un problema analogo? Si è in grado di
risolvere una parte del problema? Si prenda in considerazione solo una parte delle ipotesi,
tralasciando il resto: quanto lontano si è dalla parte sconosciuta, come può essere modificata? Si
può trarre qualcosa di utile dai dati? Si può pensare ad altri dati appropriati per determinare la parte
sconosciuta? Si può cambiare ciò che non si conosce oppure i dati, o entrambi se necessario,
cosicché la nuova parte sconosciuta e i nuovi dati siano vicini gli uni agli altri? Sono stati usati tutti
i dati? Tutte le condizioni? Si è tenuto conto di tutte le nozioni essenziali collegate nel problema?
3. Portare avanti il piano
Terzo passo: si porti avanti il piano.
Svolgendo il piano della soluzione, si controlli ogni singolo passaggio. Si può osservare
chiaramente se i singoli passaggi sono corretti? Si può provare che sono corretti?
4. Guardare indietro.
Quarto passo: si esamini la soluzione ottenuta.
Si possono controllare i risultati?
Si può controllare l'argomentazione portata? E’ possibile arrivare al risultato in maniera diversa? Si
può capire intuitivamente? Si possono usare i risultati, o il metodo, per qualche altro problema?
Tratto da: Polya G.. 1988. How to Solve it. A New Aspect of Mathematical Method, Princeton NJ:
Princeton University Press.
14
Altre fonti
Per ulteriori informazioni sulla stesura della tesi di laurea si può fare riferimento ai seguenti
manuali, tenendo presente che i testi citati di seguito non sempre si uniformano alle Regole Italiane
di Catalogazione Autori (RICA):
-
Di Domenico G., Innocenti P. (1994), Teoria e pratica della redazione. Guida alla
compilazione dei testi e alla loro preparazione per la stampa, Milano, Ed. Bibliografica.
-
Di Girolamo C., Toschi L. (1988), La forma del testo. Guida pratica alla stesura di tesi di
laurea, relazioni, articoli, volumi, Bologna, Il Mulino.
-
Eco U. (1977), Come si fa una tesi di laurea, Milano, Bompiani.
-
Fudenberg D., Hodges D. (1997), Manual for Econometrica Authors, Revised, in Econometrica,
65, pp. 965-975.
-
Lesina R. (1995), Il Manuale di stile. Guida alla redazione di documenti, relazioni, articoli, tesi
di laurea, Bologna, Zanichelli.
-
Sonnenschein H., Hodges D. (1980), Manual for Econometrica Authors, in Econometrica, pp. l
-73.
-
Turabian K.L. (1999), A Manual for Writers of Term Papers, Theses and Dissertation, 6° ed.,
Chicago, Chicago University Press.
-
The University of Chicago Press (1982), A manual of style, 13 ed., Chicago, University of
Chicago Press
15
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