Marcella Scrimitore Guida alla compilazione della tesi di laurea in materie economiche Premessa Questa guida intende fornire un riferimento metodologico per la stesura della tesi di laurea in economia secondo il modello di una pubblicazione scientifica. La guida ha anche la finalità pratica di cercare di uniformare il formato delle tesi in relazione ad una possibile catalogazione bibliografica o pubblicazione e di migliorare la chiarezza espositiva del lavoro facilitandone la lettura. Naturalmente, i suggerimenti non hanno alcuna natura vincolante. I criteri indicati sono molto generali, pertanto possono essere seguiti sia per le tesi di laurea triennale che per le tesi di laurea specialistica 1. Editing Formato carta: 21 x 29.7 cm. (A4), bianca o riciclabile Stampa: - inchiostro nero; - interlinea doppia (per il testo); - interlinea singola (per le note); - singola facciata; - corpo (font), a scelta, 11-12 pt (punti) per il testo; - corpo. in corrispondenza della scelta per il testo, 9-10 pt per le note; - i titoli dei paragrafi, dei sottoparagrafi, ecc., possono avere un formato carattere diverso dal testo - (grassetto, corsivo, corpo); - la stampa deve essere fatta con stampante inkjet, laser o con macchina da scrivere elettronica; 1 Si ricorda che per la tesi di laurea triennale è prevista la lunghezza massima di 70 pagine. 1 Margini: - 3 cm. in alto (max 4); - 3 cm. in basso (max 4); - 3 cm. a sinistra (max 4); - 3 cm. a destra (max 4). nello spazio bianco lasciato da questa gabbia può essere inserita in alto (o in basso) una intestazione che richiama il titolo del capitolo. Numerazione: - Tutte le pagine, eccetto il frontespizio e l'indice, devono essere numerate progressivamente; - la numerazione delle pagine può essere inserita in alto, o in basso, in posizione centrale o sul lato esterno della pagina, tenendo conto anche dell'eventuale inserimento dell'intestazione; - il sommario e la bibliografia finale possono avere una numerazione distinta dal resto del testo; - si può tralasciare la stampa del numero pagina se la cartella è completamente occupata da grafici o tabelle, occorre comunque conteggiare la pagina nella successione del lavoro. Battitura: La tesi deve essere scritta con computer o macchina da scrivere elettronica. La scelta è libera, ma deve permettere il rispetto delle regole citate riguardanti il formato e la grandezza dei caratteri. Per eventuali controlli si possono esaminare le tesi di laurea già completate; il testo deve essere battuto in cartelle da 25 righe e con un massimo di 60 battute ciascuna; Il testo deve essere giustificato; Il lavoro finale deve essere ordinato, privo di correzioni manuali e conforme al formato standard sopra descritto. L'inizio della tesi di laurea Il laureando deve elaborare, in accordo con il docente relatore di tesi, un progetto di tesi sull'argomento prescelto che può essere organizzato, anche in poche pagine, secondo il seguente schema: - titolo indicativo; - motivazione dello studio ed obiettivi della ricerca; 2 - definizione del problema (si veda l'appendice A); - metodologia; - fonti dei dati (se richiesti dall'argomento); - risultati attesi; - tempi previsti d'attuazione. Nota bene: Almeno sei mesi prima della discussione: consegna del titolo della tesi in Segreteria su modulo disponibile presso la stessa e che deve essere controfirmato dal Relatore. Lo studente che prevede di laurearsi entro la sessione straordinaria di aprile può presentare domanda di iscrizione con riserva all’Anno Accademico di corso entro e non oltre il 31 dicembre. Lo studente che, avendo presentato domanda di iscrizione con riserva, non si laurei entro tale sessione straordinaria, dovrà iscriversi e versare la prima rata entro il 28 febbraio. Il contenuto Il principale obiettivo del lavoro di tesi è di consentire al laureando di acquisire e dimostrare competenza sul tema trattato e di migliorare la sua capacità di articolare compiutamente delle argomentazioni di carattere economico. Il metodo utilizzato e il grado di approfondimento del tema caratterizzano i diversi tipi di tesi, che possono essere i seguenti. Tesi compilativa: richiede la definizione del tema, un'indicazione delle fonti principali di documentazione e può essere completata con un basso grado di elaborazione personale del materiale. Tesi compilativa critica: quando la documentazione viene utilizzata in modo personale e si raggiunge un grado di approfondimento del tema sufficientemente ampio. Tesi di ricerca: in generale sono le tesi più impegnative, grazie alle quali si riescono a porre le basi per nuovi approfondimenti del tema. In particolare, il lavoro di una tesi di questo tipo rientra in una delle seguenti definizioni: I. approfondimento critico della letteratura esistente su temi particolarmente impegnativi; II. lavoro empirico sostanziale, dal punto di vista del metodo utilizzato e/o del tipo di dati raccolti/trattati; III. elaborazione di una estensione o variante originale ad un modello teorico esistente. 3 Vi sono tre punti fondamentali da tenere sempre presenti, qualsiasi sia il tipo di tesi prescelto: a) l'argomentazione del tema trattato deve essere chiara e devono essere trasparenti le regole logiche utilizzate; b) per argomentare una tesi o un problema occorre fare riferimento anche alla letteratura relativa al tema prescelto e/o ai dati empirici che devono essere considerati strumenti a sostegno dell'analisi personale. In alternativa, l'argomento può essere svolto mediante un approccio analitico formale; c) deve sempre risultare chiara la distinzione tra l'opinione o argomentazione portata dal laureando e quanto invece viene ripreso in varie forme da altri lavori presenti in letteratura. A questo proposito conviene, quindi, sottolineare che ogni affermazione deve derivare da un ragionamento logico, o dall'analisi della letteratura, ovvero dalla raccolta di dati a sostegno della stessa affermazione. Per questo occorre porre particolare attenzione anche al fatto che ogni riferimento o sintesi della letteratura deve essere accompagnato dalla relativa citazione bibliografica (si vedano le spiegazioni in seguito riportate nel paragrafo sulla bibliografia). Se invece si riporta integralmente una parte di uno scritto, occorre riportare la citazione tra virgolette e nella citazione della fonte si devono indicare anche le pagine esatte dalle quali il testo riportato è stato tratto. Per esempio: ‘I monopoli tendono a usare la discriminazione di prezzo, ma non tutta la discriminazione di prezzo è dovuta ai monopoli. Un esempio di ciò sono i beni pubblici (Wolfstetter 1999, p. 34)’. La forma Struttura del testo Anche per evidenziare la struttura logica dell' argomentazione, è importante distinguere i diversi livelli di testo suddividendo il lavoro in capitoli, paragrafi, sottoparagrafi. La lettura può essere resa più agevole se si usano diversi formati di carattere di stampa in corrispondenza dei diversi titoli. Si ricorda che i programmi di scrittura del testo normalmente utilizzati (word processors) possono creare automaticamente il sommario ed evidenziare stili diversi per i titoli dei capitoli, paragrafi, ecc. Il titolo di ciascun capitolo o sezione, ad esempio, può essere centrato nella parte superiore del foglio, scritto in maiuscolo e in grassetto, con numerazione araba o romana. Paragrafi e sottoparagrafi devono utilizzare lo stesso tipo di numerazione in ordine di posizione: se, ad 4 esempio, ai paragrafi è assegnato un numero arabo 1,2 ecc, i sottoparagrafi corrispondenti saranno indicati da 1.1, 1.2 …, 2.1, 2.2.... Supponendo, ad esempio, che anche i capitoli siano indicati da numeri arabi, il terzo sottoparagrafo del secondo paragrafo del primo capitolo sarà individuato dal numero 1.2.3 (capitolo-paragrafo-sottoparagrafo). La prima linea di ciascun capoverso deve rientrare rispetto al resto del testo. Dopo un segno di punteggiatura (.,:; ecc.) va lasciato uno spazio vuoto. Nei nomi di persone si scrive in maiuscolo solo la prima lettera e non tutta la parola. Teoremi, lemmi, corollari, proposizioni e assunzioni devono essere scritti in un apposito capoverso con il seguente stile: PROPOSIZlONE 3: Si assume l’esistenza di scale di equivalenza di Engel e di preferenze PIGLOG… Le dimostrazioni non devono essere scritte in corsivo. Le formule possono essere incluse nel testo se scritte in una singola riga ( es.(a+b)/(c+d)). Tuttavia ciò non deve essere motivo di ambiguità nella rappresentazione delle formule. Le equazioni più complesse per una maggiore chiarezza vanno scritte in una nuova riga, numerate progressivamente con numeri arabi, compresi tra parentesi, posti a destra dell'equazione. Le equazioni Nel caso di tesi con equazioni, si consiglia di informarsi bene, prima di iniziare la battitura, sul tipo di programma da usare. I software normalmente utilizzati per la scrittura del testo permettono l'inserimento delle stesse. Qualora il numero di equazioni fosse elevato, si consiglia di usare un programma apposito tra quelli che utilizzano il linguaggio Tex o Latex. Grafici, tabelle e figure Nel caso vi siano grafici o tabelle che fuoriescano dai margini impostati, bisogna ridurle così da permettere una lettura agevole del testo. Per le intestazioni e le descrizioni di grafici, delle tabelle o delle figure, si usa il medesimo carattere del testo. Grafici e tabelle possono non essere inseriti all' interno del testo e rimandate alla fine del capitolo o nelle appendici. Le tabelle devono essere numerate con numeri arabi. Si faccia attenzione che i grafici, indipendentemente dalla loro posizione, siano rivolti verso l'alto o verso l' interno. 5 Note I richiami delle note devono essere inseriti vicino al testo. Le note vanno numerate progressivamente, nel corso dell'intera tesi, e poste in fondo alla pagina. La bibliografia I criteri da seguire per la citazione bibliografica sono più di uno, ma la scelta deve essere effettuata all' inizio del lavoro di stesura della tesi. Per costruire una citazione bibliografica, come la bibliografia generale del lavoro, bisogna infatti tenere presente che è necessario, per ogni citazione, dare tutte le necessarie informazioni per poter reperire ed identificare il lavoro citato e che deve essere immediato riconoscere il tipo di lavoro a cui ci si riferisce, se volume, articolo, rapporto ecc. Qui di seguito si danno alcuni consigli esemplificativi secondo le regole seguite dalla letteratura economica nazionale e internazionale. Per il caso italiano si è scelta la Rivista Italiana degli Economisti, periodico della Società Italiana degli Economisti, mentre come rappresentativo delle regole internazionali è stata scelto il Journal of Economic Literature, il miglior repertorio bibliografico di economia. Regole di citazione secondo la Società Italiana degli Economisti. a) Citazione di un autore nel corso del testo: si pone fra parentesi, nel corso del testo, il cognome dell'autore in carattere normale, seguito dall'anno di edizione del lavoro. Es. "...nei tassi di disoccupazione (Cognome 1999)... ; b) richiamo di una fonte bibliografica nel corso del testo: si inserisce il segno di nota e, a piè pagina si riporta il cognome dell'autore in carattere normale e l'anno di edizione del lavoro; c) fonte di dati di una tabella: ai piedi della tabella, con un corpo di carattere uguale alle eventuali note, si scrive Fonte: in corsivo seguita dall'indicazione bibliografica. Se la tabella ha delle note, queste vanno scritte prima della fonte con l'indicazione Nota in corsivo; d) bibliografia finale del lavoro: l'elenco delle opere va fatto in relazione al cognome degli autori seguendo un ordine lessicografico. Citazione di un volume: Cognome autore e iniziale nome in corpo normale, fra parentesi anno di edizione, virgola, titolo del volume in corsivo, città sede della casa editrice, casa editrice. Es. Cognome N. (anno), titolo, città, casa editrice. 6 Citazione di un articolo di una rivista : cognome autore e iniziale nome in corpo normale, fra titolo dell'articolo in corpo normale virgola, in, nome . della rivista, virgola, parentesi anno rivista in corsivo, numero volume o numero uscita virgola, numeri pagina. Es. Cognome N. (anno), titolo, in nome rivista, numero, pp. numero pagina inizio- numero fine; e) casi di più autori di un testo citato: se gli autori sono più di due, nel corso del testo e nelle note a piè pagina, si può scrivere il cognome del primo seguito da et al. in corsivo. Nella bibliografia generale vanno elencati tutti, separando i cognomi e le iniziali del nome con un trattino. Se un volume è composto di più lavori di autori diversi si inizia dal titolo in corsivo, anno fra parentesi, virgola, a cura di cognome iniziale nome, virgola, città, casa editrice; f) citazioni di lavori già citati: questo può avvenire solo nel corso del testo e non nella bibliografia finale. Si usa allora il cognome autore seguito da una virgola e dalla sigla op.cit. se la ripetizione è in una pagina diversa; ibidem in corsivo se la citazione è nella stessa pagina. Regole di citazione secondo il Journal of Economic Literature. a) citazione di un autore nel corso del testo: si pone fra parentesi, nel corso del testo, il cognome dell'autore in carattere normale, seguito dall'anno di edizione del lavoro. Es. “...nei tassi di disoccupazione (Cognome 1999, p. 22)...", dove l'ultimo riferimento entro parentesi si riferisce al numero di pagina al quale si fa riferimento, se quest'ultimo si deve riportare; se si devono citare più lavori, gli stessi si separano con la virgola; b) richiamo di una fonte bibliografica nel corso del testo: si inserisce il segno di nota e, a piè pagina, si riporta il cognome dell'autore in carattere normale e l'anno di edizione del lavoro in parentesi; c) fonte di dati di una tabella: ai piedi della tabella, con un corpo di carattere uguale alle eventuali note, si scrive Fonte: in corsivo, seguita dall'indicazione bibliografica. Se la tabella ha delle note, queste vanno scritte prima della fonte con l'indicazione Nota: in corsivo; d) bibliografia finale del lavoro: l'elenco delle opere va fatto in relazione al cognome degli autori seguendo un ordine lessicografico. Citazione di un volume : Cognome e nome autore per esteso in corpo normale separati da una virgola, punto, anno di edizione, punto, titolo del volume in corsivo, punto, città sede della casa editrice, due punti, casa editrice. 7 Es. Cognome, Nome. Anno. Titolo. Città: casa editrice. Citazione di un articolo di una rivista : Cognome e nome autore per esteso in corpo normale separati da una virgola, punto, anno di edizione, punto, titolo dell'articolo tra virgolette, virgola, nome rivista in corsivo, virgola, numero volume, due punti, numero fascicolo, virgola, numeri pagina. Es. Cognome, Nome. Anno. "titolo articolo", nome rivista, volume: numero, pp. numero pagina inizio-numero fine; e) casi di più autori di un testo citato: se gli autori sono più di due, nel corso del testo e nelle note a piè pagina, si può scrivere il cognome del primo seguito da et al in corsivo. Nella bibliografia generale vanno elencati tutti, se sono fino a tre, separando il primo autore con il punto e virgola, mentre tra il secondo ed il terzo autore si mette la congiunzione e. Es. Cognome, nome; cognome, nome e cognome, nome. Se invece gli autori sono più di tre, si mette il nome e cognome del primo seguito da et al . Se un volume è composto di più lavori di autori diversi si mette il nome del curatore del volume seguito da (a cura dl); f) citazioni di lavori già citati: questo può avvenire solo nel corso del testo e non nella bibliografia finale. Si usa allora il cognome autore seguito da virgola e sigla op. cit. se la ripetizione è in una pagina diversa; ibidem in corsivo se la citazione è nella stessa pagina. Si noti che il titolo di lavori tratti da riviste di lingua inglese è spesso riportato con la prima lettera delle parole (verbi, sostantivi, ma non gli articoli e le preposizioni) in maiuscolo. Per i titoli degli articoli o dei libri riportati dall'italiano in genere va invece tutto in minuscolo (tranne la prima lettera della prima parola del titolo). Nel caso di articoli o note di lavoro (working papers) trovati su Internet, l'indirizzo degli stessi deve risultare per esteso e riportato alla fine, dopo gli altri riferimenti per l'identificazione (autore, titolo, ecc.). Esempio, Cognome nome, anno, titolo, editore, indirizzo web. 8 La fine della tesi di laurea Per l’espletamento delle formalità di segreteria (ammissione agli esami di laurea, pagamento tasse, richiesta eventuale proroga, ecc.) lo studente può rivolgersi agli sportelli della Segreteria studenti della Facoltà oppure può consultare l’opuscolo Norme Generali di Segreteria disponibile all’indirizzo web: http://www.unile.it/ateneo/studenti/norme_segreteria/ Oltre alla copia per la segreteria, una copia della tesi deve essere preparata per il Relatore ed una per il Correlatore. Se il Relatore intende chiedere al Presidente della Commissione di Laurea di considerare la tesi per una valutazione che possa consentire di ottenere un punteggio più elevato, se ne deve predisporre una copia ulteriore da consegnare al Relatore. Nota bene: annualmente l’Ateneo bandisce premi di studio per laureandi per lo svolgimento di tesi di laurea in Italia o all’estero (nell’A.A. 2004-2005 sono stati assegnati 35 premi di studio per lo svolgimento di tesi di laurea in Italia o all’estero – bando del 30 marzo 2005 che ha stanziato a tal fine 72.303,70 Euro). Copyright Il Laureando può inserire una pagina di copyright, cioè una pagina, dietro al frontespizio, nella quale vengono riportate le seguenti voci: © copyright by Nome Cognome 200... Tutti i diritti riservati Estratto Un estratto della tesi, di non oltre 350 parole, firmato dal relatore, può essere allegato alla tesi stessa, per permettere una descrizione analitica del lavoro. Il titolo dell'estratto deve essere identico a quello della tesi. L'estratto potrebbe essere utilizzato per costituire un archivio delle tesi del Dipartimento. 9 Il frontespizio UNIVERSITA' DEGLl STUDI Dl LECCE Facoltà di Economia Corso di laurea in ... Tesi di laurea TITOLO DELLA TESl Relatore. Chiar.mo Prof. Nome Cognome Laureando: NOME COGNOME Anno Accademico 200.. - 200.. 10 Appendice A - Come fare la ricerca bibliografica Attraverso Internet si possono trovare libri, working papers, dati statistici e articoli editi dalle università di tutto il mondo o da altre istituzioni. E’ inoltre possibile accedere a cataloghi delle maggiori biblioteche italiane e fare quindi le ricerche bibliografiche necessarie. Collegandosi al sito della biblioteca della Facoltà di Economia http://biblioeconomia.unile.it, gli studenti potranno accedere, anche da casa, al catalogo delle biblioteche di ateneo (Opac L'OPAC (Online Public Access Catalogue) dell'Ateneo Salentino che permette l'interrogazione simultanea dei cataloghi di tutte le Biblioteche dell'Università di Lecce. Sul sito della biblioteca (alla pagina http://biblioeconomia.unile.it/banche_dati.asp) lo studente, solo tramite accesso dalle postazioni di Ateneo, potrà consultare le pubblicazioni elettroniche del Centre for Economic Policy Research (CEPR) e del National Bureau of Economic Research (NBER). Agli studenti è peraltro consigliato l'uso della rete d'Ateneo per collegarsi al sito del SIBA (coordinamento Servizi Informatici Bibliotecari di Ateneo) http://siba2.unile.it su cui sono disponibili le principali banche dati come, per esempio, Econlit (la banca dati del Journal of Economic Literature), nonché un’aggiornata e ricca emeroteca virtuale contenente il catalogo Jstore e la versione elettronica dei periodici Academic Press, Blackwell, Elsevier, Springer, Kluwer e Wiley. Per scaricare la brochure Note informative per gli studenti sui servizi offerti dalla biblioteca vai su http://www.marcellascrimitore.it/studenti/brochureBiblioteca.pdf. 11 Siti Internet di interesse economico Di seguito sono riportati i siti web la cui consultazione risulterà utile nella stesura di una tesi in materie economiche. Banche dati: REPEC (http://www.repec.org), Research Papers in Economics, WEBEC (http://www.helsinki.fi/WebEc/), World Wide Web Resources in Economics S-WOPEC (http://swopec.hhs.se/), Scandinavian Working Papers in Economics SSRN, (http://papers.ssrn.com), Social Science Research Network ESSPER (http://www.biblio.liuc.it/biblio/essper/), spoglio dei periodici italiani di economia e scienze sociali. EDIRC (http://edirc.repec.org ), Economics Departments, Institutes and Research Centers in the world SOSIG (http://www.sosig.ac.uk/economics), Social Science Information Gateway Encyclopedia of the new economy (http://www.hotwired.com/special/ene/), glossario di nuovi termini economici, prodotto e aggiornato dagli autori della rivista "Wired" Per la consultazione dei siti delle principali istituzioni ed enti italiani (ISTAT, Ministeri, Regioni, Province, Comuni, Università): http://www.alessandrachirco.info/Entiitaliani.htm Per la consultazione dei siti delle principali istituzioni ed enti esteri ((Eurisco, Eurostat, IMF, Nazioni Unite, OCDE, OMS, Unione Europea, Unisco, ecc.) http://www.alessandrachirco.info/Enti_internaz.htm Per consultare i siti dei principali Istituti di statistica di Enti governativi stranieri): http://www.alessandrachirco.info/Statiesteri.htm 12 Appendice B - Come impostare la ricerca della soluzione di un problema scientifico Si riporta, qui di seguito, la traduzione di uno schema esemplificativo che illustra i passi per affrontare la risoluzione di un problema scientifico. Si tratta di uno dei tanti metodi possibili e si basa su un'indagine di tipo prevalentemente deduttivo. 1. Comprendere il problema. Primo passo: si deve capire il problema. Che cosa non si conosce? Quali sono i dati conosciuti? Qual è la condizione? E' possibile che la condizione sia soddisfatta? La condizione è sufficiente al fine di determinare ciò che non si conosce? O è insufficiente? O risulta superflua? Oppure contraddittoria? Si tracci uno schema. Si introducano le annotazioni appropriate. Si suddivida in diverse parti la condizione. Si è in grado di farlo7 2. Escogitare un piano. Secondo passo: è necessario trovare le relazioni tra i dati e ciò che non si conosce. Potrebbe essere necessario prendere in considerazione problemi secondari se non si riuscisse a trovare alcuna connessione. Si dovrebbe ottenere infine un "piano" della soluzione. Si è mai dovuto affrontare in precedenza lo stesso problema? Oppure Io stesso problema espresso in termini leggermente diversi? Si conoscono problemi dello stesso tipo? Si conosce un teorema che potrebbe essere utile? Si consideri attentamente ciò che non si conosce! Si provi a pensare a problemi conosciuti che abbiano lo stesso o analogo oggetto d'indagine. Poniamo che ci sia un problema analogo e che sia già stato risolto in precedenza. Può essere utile? Si potrebbe prendere in considerazione il risultato ottenuto, il metodo impiegato? Si è in 13 grado di introdurre ulteriori elementi al fine di poterlo utilizzare? Si può ridefinire il problema? Si torni alle definizioni. Se non si riesce a risolvere il problema proposto, si tenti prima di risolvere problemi ad esso correlati. Si riesce a concepire un problema correlato che sia più accessibile? Un problema che presenti caratteri generali? Un problema più specifico? Un problema analogo? Si è in grado di risolvere una parte del problema? Si prenda in considerazione solo una parte delle ipotesi, tralasciando il resto: quanto lontano si è dalla parte sconosciuta, come può essere modificata? Si può trarre qualcosa di utile dai dati? Si può pensare ad altri dati appropriati per determinare la parte sconosciuta? Si può cambiare ciò che non si conosce oppure i dati, o entrambi se necessario, cosicché la nuova parte sconosciuta e i nuovi dati siano vicini gli uni agli altri? Sono stati usati tutti i dati? Tutte le condizioni? Si è tenuto conto di tutte le nozioni essenziali collegate nel problema? 3. Portare avanti il piano Terzo passo: si porti avanti il piano. Svolgendo il piano della soluzione, si controlli ogni singolo passaggio. Si può osservare chiaramente se i singoli passaggi sono corretti? Si può provare che sono corretti? 4. Guardare indietro. Quarto passo: si esamini la soluzione ottenuta. Si possono controllare i risultati? Si può controllare l'argomentazione portata? E’ possibile arrivare al risultato in maniera diversa? Si può capire intuitivamente? Si possono usare i risultati, o il metodo, per qualche altro problema? Tratto da: Polya G.. 1988. How to Solve it. A New Aspect of Mathematical Method, Princeton NJ: Princeton University Press. 14 Altre fonti Per ulteriori informazioni sulla stesura della tesi di laurea si può fare riferimento ai seguenti manuali, tenendo presente che i testi citati di seguito non sempre si uniformano alle Regole Italiane di Catalogazione Autori (RICA): - Di Domenico G., Innocenti P. (1994), Teoria e pratica della redazione. Guida alla compilazione dei testi e alla loro preparazione per la stampa, Milano, Ed. Bibliografica. - Di Girolamo C., Toschi L. (1988), La forma del testo. Guida pratica alla stesura di tesi di laurea, relazioni, articoli, volumi, Bologna, Il Mulino. - Eco U. (1977), Come si fa una tesi di laurea, Milano, Bompiani. - Fudenberg D., Hodges D. (1997), Manual for Econometrica Authors, Revised, in Econometrica, 65, pp. 965-975. - Lesina R. (1995), Il Manuale di stile. Guida alla redazione di documenti, relazioni, articoli, tesi di laurea, Bologna, Zanichelli. - Sonnenschein H., Hodges D. (1980), Manual for Econometrica Authors, in Econometrica, pp. l -73. - Turabian K.L. (1999), A Manual for Writers of Term Papers, Theses and Dissertation, 6° ed., Chicago, Chicago University Press. - The University of Chicago Press (1982), A manual of style, 13 ed., Chicago, University of Chicago Press 15