Edizione 2006-2007 Consigli per la prevenzione Polizie comunali associate da 25 anni Volontariato al servizio dei cittadini Attrezzature e competenze nel soccorso FCTSA Federazione Cantonale Ticinese Servizi Ambulanze Vettura urbana di lusso oppure vettura polivalente – adatta ad ogni situazione di vita! Lexus RX 350 3.5 l a 6 cilindri con 276 CV. Cambio automatico a 5 rapporti T-Step5 con TipTronic. A partire da CHF 67 700.– netto (Business) Lexus RX 400h 3.3 l a 6 cilindri a benzina e 2 motori elettrici per un totale di 272 CV. A partire da CHF 87 600.– netto Lexus GS 300 3.0 l a 6 cilindri con 249 CV. Cambio automatico a 6 rapporti con selezione sequenziale. A partire da CHF 66 900.– netto (Business) Lexus GS 430 4.3 l a 8 cilindri con 283 CV. Cambio automatico a 6 rapporti con selezione sequenziale. A partire da CHF 96 400.– netto Lexus GS 450h 3.4 l a 6 cilindri a benzina e motore elettrico per un totale di 345 CV. 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Stampa TBS, La Buona Stampa sa CH-6963 Pregassona Sommario 5 7 9 10 13 15 18 21 23 25 26 31 32 35 36 40 43 44 46 47 49 52 53 54 56 61 65 68 71 73 74 77 80 82 Editoriale Saluto dei responsabili Consigli sulla prevenzione dei furti La violenza: atti delittuosi molto garvi Sicurezza nella terza età Combattiamo la pornografia infantile Scuola Cantonale di Polizia UNIMATOS: le nuove uniformi della Polizia cantonale Agente di Polizia: la sicurezza al servizio dei cittadini La Polizia comunale I 25 anni dell’Associazione delle Polizie comunali ticinesi Distribuzione dei Corpi delle Polizie comunali sul territorio Soluzioni d’allarme wireless di Swissphone Il nuovo sito Internet dei pompieri ticinesi La formazione di un milite pompiere A salvaguardia dei propri polmoni Volontaria pompiere: sicurezza e buon senso Autopompe e autobotti Il servizio di soccorso stradale UPSA Ticino Vasto incendio ad Avegno Da Airolo a Chiasso Servizio «Catering» 365 giorni all’anno In Ticino oltre 1’900 interventi nel 2005 SCUDO: avere il desiderio di rimanere e curarsi a domicilio Come e quando chiamare il 144 La patologia cardiovascolare I sanitari del tunnel più lungo del mondo Casapool: piscine, whirlpool e saune Soccorritrici professionali: per gli altri con competenza Perché devo pagare l’autoambulanza? La Guardia Aerea Svizzera Come diventare soccorritori volontari Una corsa contro il tempo Numeri utili per una vista precisa a tutte le distanze per tutte le condizioni di luce multifocale, fotocromatica, multitrattata, easy clean Lugano 927 • via Nassa 9 dal 1 Tel. 091 923 36 51 OTTICO MICHEL • via Pretorio 14 Tel. 091 922 03 72 Chiasso • C.so S.Gottardo 32 Tel. 091 682 50 66 3 SOCCORSO STRADALE UPSA TICINO A13 A2 A2 VL VP A2 Airolo Airolo Grono Roveredo Biasca Gorduno Quartino Contone Lamone Vezia Lugano Stabio Novazzano Garage Wolfisberg Marco Garage Brasi SA Garage Vaccher SA Riva SA Automeccanica Sprugasci Autocentro Tamagni SA Garage Barberis SA Garage Rollauto SA Cesare Agustoni SA Garage Stiv Car Garage Sport Lugano SA Garage Team Car SA Garage Feliciani Giovanni X X X X X X X X X X X X X X X VL (veicoli leggeri) : < 3500 Kg - VP (veicoli pesanti) : > 3500 Kg VP: > 3500 Kg (0800 777 708 ((0800 777 709 (((0800 777 707 Un servizio organizzato da INTERNATIONAL CALL CENTER: +41 (0)800 777 700 +41 (0)91 973 32 64 Editoriale “SOS” il piacere di crescere informando anche perché ci hanno permesso di offrire ai lettori un’interessante panoramica di informazioni di un mondo tanto utile, per gli importanti benefici che porta alla comunità, quanto misterioso. Stefano Pescia, redattore responsabile e Pietro Izzi, direttore della Edimen Sagl Il desiderio di dialogare con la popolazione attraverso una pubblicazione, unica nel suo genere nel nostro Cantone e in Svizzera, è stata una novità editoriale che ha saputo confermare con successo l’obiettivo della sua nascita. La scelta di creare un affidabile gruppo redazionale, in collaborazione con la Polizia Cantonale, la Federazione Cantonale Ticinese dei Corpi Pompieri e la Federazione Cantonale Ticinese Servizi Ambulanze, ci ha permesso di privilegiare la qualità dei contenuti proposti da professionisti di ognuno dei tre Enti di sicurezza pubblica e di soccorso in Ticino. A loro, in particolare, esprimiamo il nostro più apprezzato ringraziamento In questa seconda edizione dell’annuario abbiamo voluto completare e approfondire quel concetto di sicurezza, che è il giustificato desiderio comune di ogni cittadino, con numerosi consigli che spaziano dalla prevenzione dei furti fino alla sicurezza nella terza età, dalla scuola di polizia, alla formazione di un pompiere, fino ai requisiti e alle modalità per diventare soccorritori volontari. Inoltre, abbiamo completato “SOS” aggiungendo una parte dedicata all’ACPTI e alle polizie comunali, la cui Associazione festeggia quest’anno il 25° di fondazione e uno spazio specifico riservato alla guardia Aerea Svizzera REGA. L’idea di proporre un nuovo annuario di utilità pubblica come “SOS” e il positivo riscontro che abbiamo ricevuto da lettori e inserzionisti, ha stimolato tutti a pensare al prossimo anno. Le tematiche non mancano certamente e così con entusiasmo e impegno abbiamo voluto rinforzare questo prodotto. Ecco perché “SOS” 2007 non sarà più un annuale ma si arricchirà di un ulteriore edizione di primavera che affiancherà la pubblicazione autunnale. Stefano Pescia redattore responsabile 5 I nostri sapori. e p o n i c i T in I Nostrani del Ticino sono la riscoperta dei sapori locali e provengono esclusivamente da aziende ticinesi che ne garantiscono la qualità, la freschezza e la genuinità. In Ticino per il Ticino è l’impegno concreto e coerente nel sostenere agricoltori, allevatori e produttori alimentari della nostra regione. no i c i T r il Saluto dei responsabili Ten. Ivano Jotti - presidente APCTI Magg. Giampiero Butti - presidente FCTCP Dott. Luciano Anselmi - presidente FCTSA Premetto che mi è doveroso rivolgere un sentito ringraziamento alla redazione dell’annuario “SOS” per aver dato l’opportunità all’ACPTI e alle polizie comunali di presentarsi ai suoi lettori. L’Associazione delle Polizie comunali ticinesi festeggia quest’anno il 25º di fondazione. Essa raggruppa i delegati di 46 Corpi di polizia comunale (dal più piccolo al più grande e numeroso) in rappresentanza di 51 Comuni, per un totale a tutt’oggi di 323 agenti, che operano sul territorio nel contesto della sicurezza pubblica. Quel concetto di sicurezza che è il desiderio comune di ogni cittadino ticinese e di cui fanno parte anche i Corpi Pompieri ed i servizi di pronto intervento e soccorso preospedaliero. Sovente l’agente di polizia comunale è chiamato fianco a fianco con i servizi sopraccitati, in particolare durante i loro interventi. A tale proposito mi preme sottolineare come alcuni corpi di polizia comunale recentemente si siano dotati, e altri lo stanno facendo, di un defibrillatore a dimostrazione della buona intesa e di una attiva collaborazione. Nell’ambito della sicurezza l’agente di polizia comunale riveste un ruolo molto importante. Infatti, con la sua costante presenza sul territorio comunale a stretto contatto con la gente, la sua disponibilità, la professionalità e le conoscenze, costituisce per ogni cittadino un punto di riferimento, un aggancio in qualsiasi momento. A voi cari lettori, un cordiale saluto a nome di tutti gli agenti di polizia comunale, e buona lettura. La pubblicazione della prima edizione della rivista “SOS” ha riscontrato un ampio interesse da parte della popolazione ticinese. Ci rallegriamo in quanto, a nostro avviso, si tratta di un segnale forte che conferma il desiderio di conoscere meglio le organizzazioni di primo intervento denominate “luci blu”. Abbiamo quindi deciso, assieme ai nostri partner di primo intervento (Polizia cantonale e Servizi ambulanze), di collaborare con l’editore nella preparazione della seconda edizione. Dopo una prima presentazione dei centri di soccorso cantonali attivi in Ticino, nel presente numero e in quelli futuri approfondiremo delle tematiche particolari e specialistiche con lo scopo di informare e sensibilizzare ulteriormente il lettore. Mi preme ricordare che i pompieri, nella stragrande maggioranza, prestano il loro non sempre facile servizio a beneficio della comunità quali volontari. E’ un’attività accessoria che essi svolgono con grande impegno e dedizione. Grazie a questa condizione essi riescono a fornire le loro molteplici prestazioni sull’intero territorio. Proprio recentemente si è concluso il corso cantonale per la formazione di base per nuovi incorporati che ha visto la partecipazione di ben 84 giovani di età compresa tra i 18 e i 30 anni. Un segnale questo a conferma che l’attività di pompiere continua ad esercitare un forte fascino tra i giovani. Concludo questo mio breve saluto augurandovi una piacevole lettura. Il mondo del soccorso preospedaliero, al di là dell’ambulanza che sfreccia con sirene e luci blù rimane ancora un oggetto misterioso agli occhi del grande pubblico. Ogni iniziativa che possa contribuire a meglio illustrare l’attività svolta quotidianamente da oltre 100 soccorritori professionisti e quasi 500 soccorritori volontari non può pertanto che essere salutata positivamente. In questo ambito, e sulla scorta del successo riscontrato con la prima edizione di «SOS», la FCTSA ed i servizi ambulanza si sono nuovamente resi disponibili per collaborare con l’editore. L’intenzione è quella di creare un canale privilegiato con il lettore in maniera da poter veicolare informazioni sul variegato ed interessante mondo del soccorso preospedaliero ticinese. Dopo le presentazioni sui diversi servizi ambulanza presentate nello scorso numero (i cui contenuti sono disponibili su www.fctsa.ch), ci soffermeremo su alcuni aspetti particolari che ruotano attorno alla formazione, di base o continua, per professionisti o laici del soccorso e alcuni progetti innovativi a livello svizzero. Un annuario esempio del clima ottimo tra i cosiddetti partner delle luci blù presenti in Ticino; non capita infatti sovente a livello svizzero che i diversi attori sulla scena dell’emergenza cerchino di sviluppare sinergiche forme di collaborazione a pieno beneficio dell’utenza finale. Ma di questo parleremo nella terza edizione dell’annuario... Buona lettura a tutti. 7 Polizia cantonale - 117 Questi reati sono molto frequenti e avvengono ovunque Consigli sulla prevenzione dei furti I furti sono in cima alle statistiche: nelle abitazioni, per strada, nei negozi, durante i viaggi, sul posto di lavoro, nei luoghi affollati, ecc. Generalmente i ladri sorprendono le loro vittime in qualsiasi occasione. Dove si trovano soldi o oggetti di valore che sono messi in circolazione, il rischio aumenta. Sovente i ladri agiscono da soli per meglio ingannare la vigilanza o sviare l’attenzione delle loro vittime. A volte agiscono anche in gruppi organizzati allo scopo di distrarre più facilmente le vittime. I ladri approfittano di tutte le occasioni e approfittano dell’opportunità del momento, ma spesso pure della sbadataggine delle loro vittime che sono disattente ed imprudenti. Introduzioni furtive I ladri che si introducono nelle abitazioni senza scasso, approfittano non solo delle occasioni ma anche della sbadataggine delle loro vittime che, lasciando aperte porte e finestre, facilitano loro il compito. Alcune misure semplici di prudenza bastano per evitare questo genere di delitti. Così ci si protegge dall’introduzione furtiva: • Porte chiuse agli estranei. Non fate entrare sconosciuti in casa vostra se non siete convinti. Una catena di sicurezza o una spranga d’arresto renderanno più sicure le vostre porte. • Chiudere. Prima di uscire di casa, chiudete accuratamente porte e finestre. • Oggetti di valore in cassaforte. Depositate gli oggetti di valore e i documenti importanti nella cassaforte o in una cassetta di sicurezza. • I nascondigli per le chiavi spesso non sono nascondigli. Attenzione ai nascondigli per le chiavi apparentemente sicuri. Lo zerbino, la bucalettere, il vaso di fiori, ecc. non sono nascondigli sicuri contro i ladri. Illustrazione: © SKP PSC 2005 Furto con scasso in locali privati “Perché proprio da me?”, si chiedono spesso coloro che hanno avuto la casa svaligiata dai ladri. Queste persone, spesso, non sanno che i ladri, prima di agire, valutano attentamente i propri obiettivi e i relativi rischi e che le loro scelte dipendono da vari fattori. Adottando un comportamento adeguato e delle semplici misure tecniche, è possibile ridurre al minimo il rischio di scassi. Già tenendo un comportamento corretto è possibile ridurre il rischio di furto con scasso: • Osservate. Prima di uscire di casa, come pure al rientro, verificate se qualcuno mostra attenzione per la vostra abitazione. • Non segnalare l’assenza. Non lasciate chiari indizi dell’assenza: biglietti sulla porta, posta che si accumula per giorni, messaggi sulla segreteria telefonica, ecc. • La cassaforte. Deve essere immurata o ancorata al pavimento. • Misure di carattere tecnico. Porte, finestre e lucernari sono spesso ostacoli facili da superare per gli scassinatori. Informatevi con l’aiuto del nostro prospetto sulle possibilità di proteggere meglio i propri locali. 9 Polizia cantonale - 117 Usata senza scrupoli danneggia l’integrità fisica di una persona La violenza: atti delittuosi molto gravi Con o senza armi, e contro chiunque, la violenza ha per scopo la possibilità di arricchirsi, o la sofferenza di una persona. Anche un danneggiamento è un atto di violenza contro dei beni materiali altrui, di privati o di enti pubblici. La violenza non è quindi usata solo contro le persone. Il movente è sempre diverso. Nella violenza contro le cose lo scopo è la loro distruzione. Il motivo? Sfogare la violenza, a volte perché alterati da uno stato di ubriachezza, o perché sotto l’influsso di stupefacenti o semplicemente per fare una bravata. I figli, vittime e autori Collaborate anche voi con la Polizia. Parlate con i vostri figli e spiegate loro cosa sono gli atti di violenza e quali le conseguenze. Rendeteli vigili e attenti e nel contempo responsabili. Evitate che vostro figlio si esponga a rischi inutili, così che non ceda alla tentazione, per lo più indotta da amicizie dubbie, di commettere una violenza o un crimine contro la proprietà o l’integrità delle persone. Confidatevi con i vostri figli così da riuscire a conoscere i luoghi che frequentano, cosa fanno, chi sono i loro amici. Prestate attenzione a comportamenti strani o sospetti. Intervenite duramente dove è necessario e indicate, dove occorre, “la retta via”. Atti di vandalismo Ogni giorno siamo confrontati con atti di vandalismo: vetrine rotte, automobili con la carrozzeria rigata, copertoni tagliati, muri imbrattati, graffiti, ecc. Non esitate a denunciare questa fastidiosa mancanza di rispetto. Impedite con la vostra denuncia che questo atto possa succedere di nuovo. Date alla Polizia la possibilità di punire gli autori. La vostra segnalazione potrebbe portare all’identificazione dell’autore. Gioventù e violenza Per ogni giovane la criminalità e la violenza hanno una propria storia. Né la nazionalità, né l’appartenenza sociale da sole spiegano la tendenza alla delinquenza. Sono molti gli aspetti che svolgono un ruolo importante: i genitori svolgono il loro ruolo di modello? Le persone di riferimento hanno il coraggio di stabilire limiti chiari e di imporli ai giovani? Gli educatori sono in grado, anche nelle difficoltà, di capire e risolvere i conflitti senza ricorrere alla violenza? 10 Foto: © SKP PSC 2005 Prevenzione Non esistono ricette e misure semplici contro la violenza giovanile. Un importante contributo può essere però fornito dalle figure educative più vicine al giovane come i genitori e gli insegnanti. • Aiuto solidale. È importante che i giovani abbiano fiducia in se stessi, che sviluppino una propria volontà e, se necessario, sappiano anche dire chiaramente di “no”. Per far questo hanno bisogno del sostegno e della collaborazione dei genitori, degli insegnanti e di persone di riferimento, di fiducia che facciano parte del loro ambiente e delle istituzioni pubbliche. • Svolgere la funzione di esempio. È necessario fornire esempi di sincerità, correttezza e tolleranza. I giovani violenti e criminali spesso hanno subito violenze essi stessi. In questo modo imparano: i problemi si risolvono con la violenza fisica e psicologica. • Parlare della violenza. I colloqui e i giochi di ruolo possono aiutare a capire situazioni difficili (ricatti di altri scolari, bande che vogliono provocare o compagni che vengono picchiati davanti ai nostri occhi) e a gestirle agendo nel modo giusto. • Riconoscere i segnali. Segnali di allarme che possono denotare l’esistenza di violenza nella scuola: – Rifiuto della scuola. – Comportamento alimentare anormale e disturbi nervosi del giovane. – Progressivo isolamento del giovane. • Reazioni adeguate a lievi mancanze. Una reazione adeguata, ma chiara, di fronte ad azioni illecite di piccola entità può impedire un’”escalation”. I giovani hanno bisogno di limiti. • Riconoscimento tempestivo della violenza. Spesso i primi reati si commettono in gruppo, in una comunità o in banda. Gli adulti devono imparare a riconoscere tempestivamente queste involuzioni e a reagire correttamente. Le statistiche testimoniano che anche in Svizzera la violenza nella famiglia è un dato di fatto. Una forma di comportamento improntata al rispetto e al dialogo non è ovvia nell’ambito familiare. Da 30’000 a 40’000 bambini in Svizzera vivono situazioni di violenza in famiglia, violenza rivolta direttamente contro il bambino o contro altri membri della famiglia. A causa dei grandi cambiamenti sociali, alla scuola viene delegata una responsabilità sempre maggiore per quanto riguarda l’educazione e lo sviluppo della personalità dei bambini. A scuola, tuttavia, i bambini e i giovani vengono anche a contatto con problemi sociali e culturali. La pressione psicologica per aumentare il rendimento e la competizione sono spesso molto forti. Non tutti sono in grado di sopportarla. Molto spesso gli adolescenti e i giovani cercano di liberarsene con la violenza o altri comportamenti devianti. Lo sapevate che un quarto dei colpevoli di reati penali è composto da bambini e giovani? Nella fase di sviluppo di un bambino, l’influenza della famiglia e della scuola diminuisce progressivamente, mentre si intensificano significativamente i contatti con i coetanei durante il tempo libero e aumenta l’influenza dei media. Nell’età che va dai dieci ai dodici anni, le influenze esterne superano quelle della famiglia e della scuola. Una prevenzione che voglia avere prospettive di successo deve iniziare ora e durare fino al termine della scuola dell’obbligo, rivolgendo una particolare attenzione al settore delle attività extra-scolastiche. Lo sapevate che i giovani fra i 15 e i 18 anni sono la fascia più a rischio per quanto riguarda la predisposizione alla violenza? Anche fra le mura di casa... La vita di famiglia non sempre è idilliaca. Il solo fatto di convivere con altre persone in uno spazio circoscritto è fonte di potenziale conflittualità. Negli ultimi tempi si moltiplicano le notizie che parlano di «violenza domestica». Ma davvero la violenza tra persone unite da un legame affettivo è improvvisamente aumentata? No! La violenza nella coppia e nella famiglia è sempre esistita. Da tempo le case delle donne e i consultori cercano di attirare l’attenzione sul fenomeno. E’ però aumentata la sensibilità del grande pubblico ed inoltre il modo di pensare nella società si è modificato. La violenza fra mura domestiche non viene più considerata un problema relazionale che riguarda solo due persone, ma è diventata una questione che tocca tutti e che non deve più essere tollerata. La protezione nei confronti della violenza è un diritto di ogni individuo, e vale anche in casa propria. Lo Stato e la polizia vogliono provvedere a garantire questa protezione. ...la violenza è un reato! Chi picchia esercita violenza. Chi esercita violenza è punibile. Ecco perché la polizia interviene quando viene sollecitata. Per ordine dello Stato protegge le vittime e interroga gli autori. In un opuscolo ottenibile gratuitamente nei posti di Polizia è illustrata la tematica della «violenza domestica» e vi sono considerate sia la vittima che l’autore. La «violenza domestica» si manifesta sotto forma di: • violenza psichica • violenza fisica • violenza sessuale • violenza economica Ecco alcuni esempi di comportamenti violenti che contravvengono direttamente alle norme del Codice penale svizzero: • picchiare • rinchiudere • oltraggiare, intimidire, minacciare con delle armi • utilizzare delle armi Della «violenza domestica» fanno già parte azioni malvagie come: • trascurare • privare del denaro • perseguitare • sorvegliare in modo eccessivo • isolare una persona, per esempio vietandole i contatti 11 • chiavi e riparazioni • posa cilindri e serrature • casseforti • piani di chiusura • incisioni placchette FILOMARINO Via Trevani · 6600 Locarno Tel. 091 751 19 57 · Fax 091 751 15 54 [email protected] · www.filomarino.ch Partner autorizzato sistemi d’allarme • Acquisto e vendita di case, ville e appartamenti. • Promozione e consulenza di nuovi progetti immobiliari. • Amministrazione immobili Ge.Co. 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È meglio chiamare la Polizia per un falso allarme piuttosto che non chiamarla e poi sapere che la persona sospetta ha aggredito un vostro conoscente o addirittura vostro figlio. Sulla strada come pedoni - Evitate i vicoli bui ed i parchi deserti, se possibile cercate di essere in gruppo o almeno con qualche persona che conoscete. - Meglio allungare il tragitto dando la preferenza a strade illuminate e meno deserte. - Utilizzando bancomat, postomat o tesori notturni, accertate di non essere osservati da estranei. In ogni caso è meglio prelevare denaro di giorno evitando le ore notturne. - Non fate gli eroi, in caso d’aggressione, cedete i vostri oggetti di valore: non mettete in alcun modo a repentaglio la vostra vita. Attenzione al telefono! - Non date troppa confidenza agli sconosciuti che vi chiedono informazioni via telefono. - Quando i bambini rimangono soli in casa, insegnate loro, rispondendo al telefono, a dire: «Adesso la mamma e/o il papà non può venire al telefono». - In caso di telefonate anonime o telefonate moleste, avvisate la Società di telecomunicazioni. - L’uso del telefono per molestare o inquietare le persone è punibile a querela di parte. Con poche misure preventive ed un comportamento adeguato è possibile ridurre notevolmente il pericolo di cadere vittima di atti criminali: - Evitare la calca. Fate attenzione alla folla, è il luogo ideale per i borseggiatori! Sorprendono le loro vittime nei supermercati, alle fermate dei mezzi di trasporto pubblici, nelle stazioni, negli aeroporti, ecc. Prestate la massima attenzione nei luoghi affollati! - Porte chiuse agli estranei. Non aprite la porta a persone sconosciute senza esservi prima accertati della loro identità chiedendo in modo chiaro “Chi è” e le loro intenzioni chiedendo “Cosa vuole”. Una spranga d’arresto o una catena di sicurezza sulla porta, vi permette di aprire uno spiraglio mantenendovi al sicuro e proteggendovi da spiacevoli sorprese. - Chiudere sempre l’automobile. Chiudete sempre a chiave la vostra automobile, anche se vi allontanate solo per qualche minuto. Oggetti di valore lasciati in vista in auto sono un facile bottino e attirano i ladri. Si sa che l’occasione fa l’uomo ladro! - Non firmare subito i contratti. Prima di firmare un contratto, leggete attentamente le condizioni e chiedete consiglio a persone esperte. - Viaggiare con prudenza. Quando siete in viaggio siate prudenti con il denaro, le borse, le borsette, i documenti personali e di viaggio. La sbadataggine e l’ingenuità sono cattivi compagni di viaggio. Tenete sempre sott’occhi i vostri bagagli! Aiutate la polizia Quando notate qualcosa di sospetto, o siete testimoni di un reato, chiamate la Polizia (112-117) in modo particolare quando: - Notate qualche cosa di sospetto; - Siete testimoni di un avvenimento delittuoso; - Vi sentite in pericolo; - Avete subito un reato. Cercate di non lasciarvi sfuggire particolari importanti: - Il numero di targa della vettura sospetta, eventualmente il colore e la marca; - La direzione di fuga e quanti erano i sospetti; - Prestate particolare attenzione ai connotati dell’autore, statura, colore capelli, età, corporatura, la lingua con la quale si è espresso, come era vestito, segni particolari (tatuaggi, cicatrici,…). 13 ■ ■ ■ ■ ■ SORVEGLIANZE SERVIZI SPECIALI IMPIANTI D’ALLARME SERVIZIO MULTE GESTIONE TRAFFICO IN MOVIMENTO LOCARNO LUGANO BELLINZONA MENDRISIO www.prosegur.ch 091 973 32 10 [email protected] in tutto il Ticino e la Mesolcina ★ Pulizia di qualsiasi tipo di immobile, privato o commerciale. ★ Palazzi, banche, ospedali, case per anziani, fabbriche, industrie... ★ SImI (Servizio Immobiliare Itinerante) - Pulizia di vani comuni, taglio erba e lavori di manutenzione in stabili amministrativi privi di un servizio portineria o custode. ★ SED (Servizio Economie Domestiche) - Pulizia singola o in abbonamento di appartamenti abitati. ★ Pronto intervento per incendi e danni acque 24 ore su 24. 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Lo SCOCI si occupa anche di controllare e segnalare alle Autorità cantonali ed estere i siti che permettono di accedere a materiale proibito, come ad esempio la pornografia dura, gli atti di cruda violenza su esseri umani o che trattano argomenti quali l’estremismo, la discriminazione razziale eccetera. Ogni cittadino, per mezzo di un formulario elettronico presente sul sito www.scoci.ch, ha facoltà di segnalare al Servizio preposto un sito illegale oppure altre situazioni illecite quali lo spam, il phishing eccetera. I servizi inquirenti statunitensi avevano infatti precedentemente arrestato delle persone ed erano intervenuti in una società del Texas attiva nella messa in circolazione in Internet di materiale pedopornografico. Per mezzo di un formulario elettronico presente sul sito della società era possibile attivare abbonamenti per un determinato periodo di tempo che permettevano di accedere a siti contenenti materiale di pornografia infantile. L’indagine americana aveva permesso di risalire ai numeri delle carte di credito e ai nominativi delle persone che avevano sottoscritto degli abbonamenti in rete proprio con lo scopo di avere libero accesso a immagini e filmati riguardanti la pornografia infantile. I clienti erano sparsi in 61 paesi tra i quali, appunto, la Svizzera. L’operazione, la prima di questo genere e portata nel nostro paese, si rilevò senza precedenti sia per numero di persone coinvolte che per materiale illegale rinvenuto. Vennero infatti indagate oltre 1000 persone, eseguite circa 1100 perquisizioni, trovati e sequestrati centinaia di migliaia di files proibiti scaricati da Internet. Sicuramente “Genesis” segnò in tutti (politici, magistrati, polizia e opinione pubblica), un importante cambiamento nella percezione del problema legato alla pornografia minorile in Internet. Ci si rese conto, come d’altra parte è accaduto in altre tipologie di reato, che la Svizzera non era “un’isola felice”. Campagna nazionale “Stop alla pornografia infantile su Internet” Nel nostro paese è attualmente in corso una campagna di prevenzione denominata “Stop alla pornografia infantile su Internet”, programmata sull’arco di 3 anni (20052007), che è stata concepita e prodotta dall’Ufficio di Prevenzione della Criminalità svizzero su mandato della Conferenza dei Dipartimenti di Giustizia e Polizia. La campagna di prevenzione si concentra appunto su Internet e, tra altri, ha come scopo anche quello di sensibilizzare adulti e minorenni a un corretto uso di Internet. Un canale privilegiato, quest’ultimo, per coloro che vogliono cercare e acquisire materiale pornografico illegale per loro uso e consumo o per metterlo a disposizione di altri utenti interessati alla tematica. Nelle chat o nei gruppi di discussione, inoltre, può succedere che degli adulti cerchino di entrare in contatto con dei minorenni a scopi sessuali. Internet è una comunità globale che rispecchia, sia in positivo sia in negativo, quella reale. Per analogia bisogna essere coscienti che qualche potenziale pericolo esiste. Pretendere però di difendersi ad esempio non collegandosi a Internet, significa escludere noi stessi e i nostri figli dalle tante, interessanti e utili opportunità che, purtroppo, assieme a qualche rischio evitabile, la rete offre. 15 Files proibiti 2002-2006 Polizia cantonale - 117 1’000’000 422’229 100’000 14’178 10’000 2’046 1’000 256 96 100 Il nostro Cantone non è immune al problema della pornografia infantile. Difatti, in questi anni, sono state indagate una settantina di persone sospettate d’aver cercato e scaricato da Internet files di pornografia concernente minorenni o comunque proibiti. Come confermano i due grafici che seguono i files proibiti trovati in Ticino dalla polizia cantonale su computers o altri supporti elettronici nel corso delle perquisizioni sono migliaia. Ciò dimostra come anche alle nostre latitudini siano attivi degli individui che cercano in Internet e salvano per il loro piacere personale, fotografie e filmati che ritraggono dei bambini o degli adolescenti nudi, ripresi nelle loro parti intime o che, peggio, sono sessualmente abusati. È essenziale non dimenticare mai che la pornografia infantile in Internet non va banalizzata e tenere sempre presente che dietro ogni immagine vi è stato, da qualche parte nel mondo, un abuso su un minorenne. La polizia cantonale, che lavora in stretta e costante colUn ispettore della polizia cantonale mentre sta esaminano con uno speciale software un PC di un indiziato. Filmati animali Immagini animali Filmati violenza Immagini violenza Filmati pedofilia 1 Perquisizioni/sequestri 2002-2006 Perquisizioni 75 PC/HD analizzati PH/HD sequestrati Ticino 76 10 Immagini pedofilia Di conseguenza, come nella vita quotidiana, non dobbiamo ignorare questi pericoli, ma conoscerli e imparare e insegnare ai nostri figli ad evitarli. Ricordiamoci sempre che in Internet le persone possono essere diverse da quelle che dicono di essere. La parola d’ordine per tutti, quindi, è diffidare. Bisogna quindi sforzarsi di educare i bambini e gli adolescenti raccomandando loro: • Non svelate a sconosciuti nome o cognome, indirizzo o numero di telefono; • Non rispondete a coloro che vi fanno domande sulle abitudini, sul corpo, sul sesso; • Non rimanete in una chat se qualcuno vi infastidisce o vi fa sentire a disagio; • non incontrate persone conosciute in chat. Bisogna far capire ai bambini che in Internet si possono trovare cose fantastiche, ma anche sgradevoli. Se viene scoperto o visto qualche cosa di spiacevole è quindi bene informare e chiedere consiglio ai genitori. Nel caso non si riesca a parlare subito con loro è una buona idea rivolgersi ad altri adulti di cui si ha fiducia come ad esempio altri familiari o docenti. CD/DVD sequestrati 155 61 511 laborazione con lo SCOCI, ha creato, dal settembre 2004, un gruppo specialistico che si occupa in generale di reati elettronici e in particolare di quelli commessi in Internet e una grossa parte del lavoro è dedicata alla lotta contro la pedopornografia. Altri reati Altro importante capitolo è quello legato alle truffe in Internet come falsi annunci di vincite al gioco del lotto o delle lotterie, richieste d’aiuto per trasferire grosse somme di capitali con promesse di facili guadagni e il phishing. Il phishing è un tipo di imbroglio concepito per “rubare” l’identità di un utente ottenendo informazioni riservate quali password, numeri di carta di credito e altri dati personali che vengono poi utilizzati a scopi illeciti. Viene attuato mediante messaggi di posta elettronica che sembrano effettivamente provenire ad esempio da un istituto di credito o da una società che emette carte di credito. Questi messaggi e-mail e i siti web sui quali l’utente viene poi dirottato paiono autentici e molte persone cadono nell’inganno di rispondere e quindi fornire dati personali. Come già evidenziato in precedenza occorre essere molto cauti e diffidare, per cui una buona regola è quella di mai rispondere a questo genere di mail, mai fornire dati personali a sconosciuti, mai attivare eventuali link presenti sui messaggi di posta elettronica perché potrebbero portare a siti appositamente concepiti per acquisire illecitamente dati privati. 17 Polizia cantonale - 117 Mai come quest’anno il Centro di Formazione è stato messo alla prova Scuola cantonale di Polizia Ben 60 aspiranti agenti partecipano alla scuola cantonale di polizia, senza calcolare i 13 agenti di polizia che hanno svolto la scuola abbreviata e sono diventati a tutti gli effetti agenti di polizia il 23 giugno 2006 giorno della cerimonia di promozione svoltasi a Monte Carasso presso il Convento delle Agostiniane. Oggi sempre di più si usa affermare che la formazione è uno strumento indispensabile per ogni processo di riforma, di riorganizzazione, di innovazione e di miglioramento della qualità dei servizi erogati al cittadino, dove per il personale è la risorsa primaria su cui investire, anche e soprattutto attraverso percorsi formativi mirati. Il servizio formazione della polizia cantonale si occupa: – della formazione di base degli aspiranti agenti di polizia; – dell’aggiornamento degli agenti di polizia cantonale e delle polizie comunali; – della formazione dei quadri; – della gestione del Centro di Formazione della Polizia (CFP); – della coordinazione dei docenti e istruttori; – della gestione delle iscrizioni ai corsi interni e esterni; – dell’allestimento e aggiornamento del piano di formazione; – della gestione delle piazze di lavoro, di tiro, aule e infrastrutture esterne; – dell’organizzazione e condotta della SCP; – della gestione amministrativa e finanziaria; – della coordinazione enti esterni; (Polizie comunali, ISP, Polizia ferroviaria, CEFOS, privati, etc.) e – della coordinazione delle aree interne in materia di formazione Leggenda delle abbreviazioni Organizzazione del servizio formazione Formazione base 18 SCP SPG Gend/com PG ISP SM/SG RMS Circol CEFOS Scuola Cantonale Polizia Scuola Polizia Giudiziaria Gendarmeria/Polizie Comunali Polizia Giudiziaria Istituto Svizzero di Polizia Stato Maggiore / Servizi Generali Reparti Mobili Speciali Circolazione Centro Formazione dello Stato Responsabile coordinatore Segretariato Formazione permanente Formazione quadri Formazione specialistica Coordinazione Pol com SCP Gend/com Gend/com RMS base Intervento di polizia SPG PG PG circol permanente Psicologia ISP SM / SG PG continua Etica e diritti dell’uomo esterna ISP SG quadri Polizia comunitaria SM specialistica Informatica Obiettivi della formazione Per i prossimi anni gli obiettivi principali del servizio formazione sono stati così definiti: 1. Consolidare il programma della formazione di base in sintonia con il brevetto professionale federale 2. Consolidare il programma di formazione dei quadri in sintonia con gli sviluppi della certificazione federale di “Poliziotto II” 3. Riprogrammare i contenuti della formazione permanente 4. Riassestare dal punto di vista organizzativo e logistico il Centro di Formazione della Polizia 5. Completare in misura del 50% i documenti di supporto didattico per la formazione in tutti gli ambiti principali. Il Concetto generale di formazione, elaborato a livello svizzero e che verosimilmente entrerà completamente in funzione nel corso dei prossimi due anni, porterà a radicali cambiamenti nello scenario della formazione di polizia. Sicuramente i benefici di questi cambiamenti si potranno vedere a corto termine, allorquando i primi collaboratori che avranno seguito la formazione completa saranno operativi nei vari Livello gerarchico Competenze di base ruoli. Sono scenari che implicheranno un Livello di base 1 Conoscenze e competenze tecnico-specialistiche lavoro di ristrutturazione sia dei pro2 Competenze sociali grammi di formazione, sia dei contenuti 3 Capacità di comunicazione 4 Servizio orientato all’utenza dei vari corsi, ma sopratutto una riquali5 Disponibilità ai cambiamenti (flessibilità) ficazione dei formatori. 6 Propensione al rendimento 7 Propensione al ragionamento concettuale Se da un lato tutto può sembrare inte8 Propensione all’apprendimento continuo ressante e stimolante dall’altro lato le Livello intermedio 1-8 + conseguenze non saranno di poco conto, 9 Capacità a lavorare per obbiettivi proprio in considerazione delle attività 10 Capacità di pianificazione e gestione delle risorse amministrative e del lavoro burocratico Livello superiore 1-10 + che questo cambiamento porterà. 11 Capacità dirigenziali Formazione e percorso di carriera Interventi formativi Interventi organizzativi Conoscenze giuridico-legali Responsabile area formazione Gruppo di lavoro progettazione formazione permanente e di base Progettazione formazione continua e regolamento promozioni Progettazione formazione di base Competenze tecnico-specialistiche Lingue Informatica Espressione verbale e scritta Area formazione Formazione permanente (aggiornamento) Interventi formativi - organizzativi Competenze sociali e di comunicazione Formazione manageriale orientata alla programmazione e alla gestione Formazione manageriale orientata alla leadership strategica Formazione per formatori Area organizzazione Formazione continua (quadri) Lavoro di gruppo e gestione delle dinamiche Posizioni di lavoro e analisi di procedure Definizioni delle strategie medio e lungo termine Qualità 19 Sidler/Basel La rendita a vita della Nazionale Svizzera. Per un futuro tutto a colori. Direzione regionale Lugano, Franco Mornata Via Zurigo 22, 6904 Lugano Telefono 091 973 37 37 www.nationalesuisse.ch Nuovo Citroën Jumper Fino a 17m3 di volume utile e 2 t. di carico utile CENTRO VEICOLI COMMERCIALI Via Cantonale 38, 6595 Riazzino - Tel. 091 850 50 10 - Fax 091 850 50 29 - [email protected] Polizia cantonale - 117 UNIMATOS Al fine di rafforzare l’identificazione dell’agente di polizia da parte del pubblico, la polizia cantonale si doterà, a partire dai primi mesi del 2007, di una nuova uniforme, identica a quella delle polizie romande. Queste tenute, eleganti, confortevoli, pratiche e economiche, devono permettere agli agenti di adattare facilmente il loro equipaggiamento alle condizioni metereologiche e di migliorare la loro sicurezza zione di abiti di lavoro sono state incaricate di presentare un prototipo. Nove progetti d’uniforme sono stati sottoposti ad una rigorosa selezione. Tra questi sono stati scelti i migliori prodotti per elaborare l’uniforme definitiva, tenendo conto dei bisogni specifici di ogni Corpo di Polizia. L’uniforme è stata presentata il 1° ottobre 2004 alla conferenza latina dei capi di Dipartimento giustizia e polizia, che ha approvato la proposta. La nuova uniforme permette all’ agente di adattare la tenuta alle condizioni ambientali garantendo nel contempo la medesima visibilità ed il medesimo aspetto generale. Confezionato con materiali innovativi e tecnicamente all’avanguardia, la nuova uniforme è più elegante, pratica, confortevole e molto più semplice nella manutenzione. La semplificazione dell’uniforme e il raggruppamento delle ordinazioni permettono di realizzare dei risparmi importanti rispetto alle dotazioni attuali. La Conferenza dei Comandanti RBT (Romandia, Berna e Ticino) ha dato mandato, nel settembre 2003, ad un gruppo di lavoro denominato UNIMATOS, di presentare un progetto di nuova uniforme comune. UNIMATOS è un progetto d’acquisto in comune di materiale ed equipaggiamento adottato dalla Conferenza latina dei capi di Dipartimento di giustizia e polizia, con lo scopo di realizzare economie in questo ambito. L’acquisizione della nuova uniforme ne è la prima tappa. La sicurezza dell’agente è rafforzata dall’utilizzo, su differenti capi d’abbigliamento, di bande e zone rifrangenti. L’appartenenza cantonale dell’agente è evidenziata dagli stemmi e dalle mostrine propri ad ogni Corpo di Polizia. Istoriato Pianificazione per introduzione PolCa La Polizia cantonale abbandona così la ormai centenaria divisa marrone per ritornare al colore d’origine. Infatti, come descritto nel “Bollettino del Cantone Ticino” nr. 17 del 26 aprile 1807, la prima uniforme della Compagnia assoldata permanente era di colore blu con colletto, rivolte e paramani rossi. Nel corso degli anni l’uniforme divenne verde (1856 – inizio 1900) e, poco dopo la prima guerra mondiale, fu introdotto il colore marrone che ancora oggi, sebbene evoluto, è in dotazione al Corpo. Sulla base di un capitolato preciso, undici ditte Svizzere specializzate nella confe- I cantoni romandi hanno già equipaggiato ca. 3’500 agenti. In Ticino, a partire da luglio 2006, sono stati equipaggianti i 30 agenti dell’attuale Scuola Cantonale di Polizia, mentre il Corpo ne sarà dotato all’inizio della primavera 2007. L’equipaggiamento di base per un agente comprende una giacca tipo parka, due giubbotti in pile (polaire), 3 pantaloni, 6 polo a manica corte, 6 polo a manica lunga e 2 berretti. A termine la Polizia cantonale diverrà comproprietaria, in unione con le polizie romande, dei diritti d’autore relativi a questa nuova uniforme. 21 ElectronicPartner Real Press Antifurti Video sorveglianza Domotica • Progettazione e montaggio antifurti per casa NEWS - ATTUALITA’ - CRONACA 0800 825 522 www.realpress.ch IL VOSTRO PARTNER IMMOBILIARE CH-6901 Lugano, Piazza Dante 8 - C.P. 5113 Tel. 091 923 32 74 / 75 - Fax 091 922 92 08 [email protected] - www.immobiliareceresio.ch o per l'ufficio con 5 anni di garanzia. • Video sorveglianza audio video con registrazione a nastro o digitale. • Realizzazione progetti di domotica, la casa del futuro. Sul nostro sito www.sabbioni.tv, cliccando su questo pulsante, accederete ad un gamma di oltre 6’000 articoli di elettronica del tempo libero acquistabili da noi oppure online! 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Per la simpatica signorina Scano diventare agente di polizia non era il classico sogno nel cassetto anche perché in famiglia suo padre esercita già questa attività. Prima del grande cambiamento, ci racconta, per quattro anni ero attiva nei villaggi turistici come coreografa. Un mondo indubbiamente diverso dove si lavora molto e si riposa poco. Un cambiamento drastico che comunque si è rivelato un indubbio aiuto. Non credo, puntualizza Jenny, che la nostra sia una professione che possono svolgere tutti. La formazione per diventare agente di polizia non pone distinzioni tra l’uomo e la donna. Tutti, ci conferma Jenny Scano, seguono lo stesso programma e gli stessi esami e, anche le possibilità di carriera offerte, si pongono sullo stesso piano. L’unica piccola differenza è costituita dal test fisico d’entrata. Naturalmente per una donna, che mira a crescere professionalmente nella polizia, significa pure mettere in discussione le proprie aspettative nella vita privata. Una realtà con la quale si è confrontati anche a formazione ultimata. I turni di servizio hanno una durata di otto ore e trenta e variano dalle ore 3.45 alle 12.15, dalle ore 11.45 alle 20.15 e l’ultimo turno inizia alle ore 19.45 e termina alle 4.15. Il turno che preferisco? Diciamo che il servizio di pattuglia del pomeriggio è quello che mi piace meno, ci dice sorridente Jenny, quello notturno non mi causa alcun problema. Siamo in Svizzera, un isolotto dove la criminalità è fortunatamente ancora contenuta. Prima di entrare in polizia credo che sarebbe utile avere già alle spalle un’esperienza lavorativa. È vero che è molto variato, ogni giorno è diverso, i reparti mobili in particolare sono composti da molti giovani ma è pure una professione che richiede flessibilità mentale per affrontare situazioni differenti e disponibilità a effettuare dei turni irregolari. Il desiderio di diventare agente di polizia (informazioni direttamente alla Scuola Cantonale di Polizia a Giubiasco), sembra stuzzicare un interesse in crescendo tra i giovani e soprattutto tra le donne come dimostra la loro numerosa presenza, ben quindici, alla Scuola di Polizia 2006/2007. Stefano Pescia 23 Studio Commerciale e Fiduciario Amministrazioni Contabilità Pratiche fiscali Consulenze aziendali Revisioni Un sistema creativo lascia spazio all’individualità. 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La prevenzione deve comunque prevalere sull’ambito repressivo, ed è questo primo aspetto che ci sta particolarmente a cuore, ritenendo che se è svolto in modo confacente, dovremmo limitare gli interventi coercitivi. Per poter compiere nel migliore dei modi la propria missione, la Polizia deve attuare un approccio costruttivo e cordiale con il cittadino. Garantire una buona disponibilità nel consigliare, nel rispondere a quesiti o insicurezze soggettive è uno dei compiti che una polizia urbana deve svolgere con assiduità. Siamo consapevoli che taluni interventi e alcune inchieste, scaturiscono da segnalazioni che giungono spontaneamente dal cittadino, questo non fa che evidenziare l’importanza dell’aspetto comunicativo e di ascolto. Per quanto attiene alla collaborazione con le vicine Polizie comunali e la Polizia cantonale, i rapporti sono intensi e costruttivi, in particolare nel verificare e intervenire laddove i fenomeni delittuosi prevaricano i confini comunali. In questo ambito è in vigore dal 2000 una convenzione di “collaborazione intercomunale delle polizie”, elaborata dai comandanti dei diversi corpi della regione e sottoscritta dai rispettivi Esecutivi. Sicurezza con il cittadino, per il cittadino. Dimitri Bossalini, Cdt Polizia comunale Paradiso Opel Signum Diamond. Un equipaggiamento brillante. Per CHF 42’500.–.* Opel. Idee brillanti, auto migliori. Nobile e sovrana: è il modo in cui si propone la nuova Signum Diamond. Con il suo splendente equipaggiamento che fa impallidire non poche concorrenti: cambio automatico, controllo elettronico della stabilità (ESP), regolatore elettronico di velocità, climatizzatore automatico, sistema di navigazione, cerchi in lega leggera da 16 pollici, lunotto e finestre laterali posteriori in vetro scuro, barre sul tetto color argento e molto altro ancora. Un’emozione di guida eccelsa a un prezzo di una convenienza sbalorditiva. Signum Diamond, da CHF 42’500.– (*2.2 Direct 114 kW/155 CV, cambio automatico a 5 rapporti). www.opel.ch Tutti i motori diesel con filtro antiparticolato privo di manutenzione 25 Polizia comunale I 25 anni dell’Associazione delle Polizie comunali ticinesi nenti del corpo, sono stati i punti cardine per l’elaborazione dello statuto. L’idea veniva sottoposta ai colleghi di tutto il Cantone, raccogliendo un generale consenso, seppur con qualche riserva da parte dei corpi cittadini; perplessità poi chiarite in un incontro fra i comandanti delle città ed i membri del Comitato promotore. Le origini Negli anni ottanta, con la progressiva chiusura dei posti secondari di gendarmeria, si assiste nei comuni ticinesi al potenziamento degli effettivi delle polizie comunali che tendono a ricucire, sul territorio cantonale, lo spazio lasciato scoperto dalla gendarmeria. Ne consegue la necessità di definire a livello cantonale la funzione di agente di polizia comunale, con l’emanazione di precise deleghe di competenza. Si arriva così alla fine dell’anno 1980 (17.10.1980), quando un’improvvida quanto discussa decisione dipartimentale di suddividere per categorie di competenze l’attività delle polizie comunali sollevava una vivace e motivata reazione da parte della maggioranza dei Comuni ticinesi. Nasceva così, fra i vari corpi di polizia comunale, la convinzione della necessità, nell’interesse reciproco, di migliorare i contatti con l’Autorità cantonale. La costituzione Nel gennaio 1981, con il sostegno delle rispettive autorità comunali, i colleghi Daniele Olgiati, Eugenio Marazzi, Ettore Paltenghi, Aroldo Poretti, Pier Luigi Balemi e Alberto Lotti si riunivano per la prima volta, e costituivano un Comitato promotore per gettare le basi di un’associazione delle polizie comunali ticinesi. L’esigenza di omogeneizzare l’operatività dei reparti di polizia comunale, di incentivare lo scambio reciproco di esperienze di intervento e di organizzazione dei settori di lavoro, di promuovere il miglioramento delle qualità professionali degli agenti, nonché la volontà di rafforzare lo spirito di unione e di solidarietà fra i compo- 26 L’assemblea costitutiva si tenne il 7 novembre 1981 a Giubiasco, alla presenza di una trentina di ufficiali e funzionari, con l’approvazione dello Statuto della neocostituita: Associazione dei Capi delle polizie comunali ticinesi Primo presidente veniva eletto il Cap Adriano Meoli della comunale di Chiasso. Quali membri di comitato venivano scelti Daniele Olgiati (Vice Presidente), Eugenio Marazzi (Segretario-cassiere), Sanzio Ruspini, Alberto Lotti, Pier Luigi Balemi e Riccardo Carobbio. Durante l’incontro, i presenti hanno sottolineato l’importanza delle relazioni con le Autorità e con tutte le organizzazioni similari di polizia, come pure la necessità di organizzare e promuovere incontri, assemblee, conferenze, visite e corsi di perfezionamento per migliorare la preparazione degli operatori di questo importante e difficile servizio di polizia territoriale. Una necessità resa ancor più evidente dai nuovi e sempre più vasti compiti d’istituto che le polizie comunali sono chiamate a compiere. L’assemblea costitutiva si è da subito data scadenze operative precise, assumendo impegni di interscambio importanti per il futuro. All’Associazione aderiscono in seguito un’ottantina di agenti appartenenti a tutti i corpi di polizia del Cantone. Fra i primi temi esaminati dal Comitato vi è stata la tanto discussa suddivisione delle deleghe, nel frattempo rivista e modificata nei suoi contenuti con il consenso di tutte le parti in causa. Si trattava di un primo, significativo quanto importante passo verso la collaborazione con il Dipartimento (“allora ancora di polizia”) e le istituzioni in genere; rapporti poi consolidati nel tempo. Comitato Associazione delle Polizie comunali ticinesi Attività Presidente: Vengono organizzate le prime giornate d’informazione, i primi sondaggi interni e viene creato il “Foglio d’informazione” quale strumento di collegamento fra i vari associati. Nel 1990, l’Associazione entra di diritto nella Commissione per l’intensificazione della collaborazione fra la Polizia cantonale e le polizie comunali (CICP). Sanzio Ruspini, membro della Commissione sin dal 1976 e suo presidente durante il quadriennio 1992/1996, viene affiancato da Daniele Olgiati e in seguito da Eugenio Marazzi e Ivano Jotti. Quest’ ultimo è attualmente in carica. Nel luglio 1984, il Presidente Adriano Meoli lascia l’Associazione, per assumere altre funzioni al di fuori della Polizia e viene sostituito nell’aprile 1986 dal collega Brenno Grisetti. Quale Presidente gli subentra il collega Daniele Olgiati, mentre Sanzio Ruspini diventa Vice Presidente. Vice Presidente: Segretario: Cassiere: Membri: Il nuovo vessillo dell’APCTI Ivano Jotti Cdt Polizia comunale Ascona Roberto Torrente Cdt Polizia comunale Lugano Dario Righeschi Coordinatore Polizie Comunali Ticinesi Andrea Ronchetti Cdt Polizia comunale Locarno Brenno Grisetti Cdt Polizia comunale Mendrisio Ivano Beltraminelli Cdt Polizia comunale Bellinzona Nicolas Poncini Cdt Polizia comunale Chiasso Dimitri Bossalini Cdt Polizia comunale Paradiso Giorgio Bergamasco Cdt Polizia comunale Losone Franco Tschopp Cdt Polizia comunale Malvaglia Nell’aprile 1994, dopo un’interessante e costruttiva discussione in occasione dell’assemblea di Biasca, vengono apportate alcune modifiche statutarie e viene approvata la nuova e attuale denominazione: Associazione delle polizie comunali ticinesi Nell’aprile 1998, Pier Luigi Balemi lascia il Comitato, sostituito da Ivano Jotti. Nel mese di maggio 2000, dopo 19 anni, lasciano il Comitato il Presidente Daniele Olgiati, Sanzio Ruspini (Vice Presidente) e Alberto Lotti. Vengono sostituiti da Roberto Torrente, Giorgio Bergamasco e Gianfranco Tamagni. 27 Multi-specialista per l’ufficio Registratori di cassa Ernst Jost SA Via Fusoni 2 / Corso Elvezia 6900 Lugano Tel. 091 922 88 60 Fax 091 923 48 78 [email protected] www.ejost.ch Polizia comunale Nel 2002, lascia il Comitato Riccardo Carobbio. Gli subentra, in rappresentanza dei piccoli corpi, Franco Tschopp. Nel 2004 parte anche Gianfranco Tamagni, sostituito da Ivano Beltraminelli. Sotto la saggia e competente guida di Daniele Olgiati, l’Associazione ha conosciuto un periodo molto intenso e proficuo dal profilo dell’immagine e del prestigio della polizia comunale. Vengono organizzate giornate di perfezionamento professionale, conferenze e incontri culturali, pomeriggi di studio con i capi dei dicasteri di polizia dei comuni a cui partecipano pure eminenti personalità politiche, giuristi, funzionari dello Stato, colleghi e altri professionisti del ramo. Nel 1999 Olgiati elabora uno studio sulla partecipazione delle polizie comunali nell’ambito dell’educazione stradale nelle scuole elementari, dell’infanzia e medie. Nomina un suo membro in seno alla Commissione cantonale d’educazione, partecipando attivamente alla preparazione dei programmi teorici e pratici, tendenti a fornire agli allievi le basi fondamentali di un corretto comportamento nella circolazione. Le polizie comunali (37) si sono occupate - nel 1998 - di questa importante tematica, toccando 9476 allievi delle scuole elementari, 5153 delle scuole d’infanzia oltre ad alcune classi di scuole medie. Con la pubblicazione trimestrale del Foglio d’informazione, gli associati vengono capillarmente informati sulle modifiche di leggi, ordinanze ecc., che toccano tutti i campi d’azione della polizia locale. Vengono intensificati i contatti con la CICP, presieduta da Silvio Martinoli che si è sempre battuto per valorizzare la figura dell’agente di polizia comunale: in sede di assunzione, formazione (di base e permanente) e deleghe di competenze concesse dal Dipartimento. Nel 1992, con il consenso dell’autore, l’Associazione si assume l’onere e il prestigio di dare alle stampe la “Cronistoria della polizia ticinese”: uno studio che descrive minuziosamente due secoli di vita della polizia ticinese. L’importante lavoro di ricerca, portato avanti con competenza e determinazione da Silvio Martinoli, è stato premiato dal successo editoriale che ha portato più volte alla ristampa del libro, l’ultima nel maggio 2004. Nel 1996, l’Associazione sostiene attivamente l’azione della CICP nella ricerca del consenso per l’organizzazione nel Cantone Ticino di un’unica scuola di polizia. Un traguardo raggiunto in particolare grazie all’impegno e alla disponibilità dell’allora Consigliere di Stato Alex Pedrazzini che aveva creduto nel progetto sin dall’inizio e che ha contribuito a segnare un’importante svolta nella storia della polizia ticinese. La prima scuola inizierà a Castione il 1° settembre 1997: una data memorabile. Nel 1999, l’Associazione stipula un’assicurazione collettiva di protezione giuridica in materia penale per gli agenti e i veicoli delle polizie comunali. Un altro passo avanti importante perché ciò garantisce l’assistenza e il patrocinio legale, in casi penali, dell’agente che ne avesse bisogno nell’ambito della sua delicata funzione. 29 Polizia comunale Dal maggio 2000 l’Associazione è presieduta dal collega Ivano Jotti. Fanno parte del Comitato Roberto Torrente (Vice Presidente), Eugenio Marazzi (segretariocassiere), Brenno Grisetti, Ivano Beltraminelli, Giorgio Bergamasco e Franco Tschopp. L’attività associativa continua intensamente, con la presentazioni di temi d’attualità come gli accordi bilaterali tra la Svizzera e l’Unione Europea, la nuova Legge sulla prostituzione, la violenza domestica, gli aggiornamenti sulle modifiche LCStr e relative ordinanze, la pedofilia, il disagio giovanile, ecc. Il Comitato è pure chiamato, in fase di consultazione, a dare il suo preavviso a diverse proposte di modifiche di Leggi federali e cantonali. Non mancano le visite ai più importanti Corpi di polizia municipale della vicina penisola, con lo scopo di approfondire le conoscenze logistiche e organizzative dei colleghi italiani. Interessante è stato l’approccio alla problematica della sicurezza integrata presentato dai colleghi bergamaschi, che comprende pure la figura dell’agente di quartiere quale presidio fisso dell’Ente sul territorio e che molto si avvicina al modello “prossimità” da noi ancora alla ricerca di una soluzione nel rispetto delle tradizioni, delle prerogative e degli indirizzi più prossimi ai bisogni del cittadino. Una tematica che si auspica possa anche da noi trovare presto la sua giusta collocazione. Con l’assemblea del 18 maggio 2005, lascia il Comitato anche Eugenio Marazzi, socio e segretario-cassiere dell’associazione fin dalla fondazione. Su proposta del Comitato l’Assemblea accetta di allargare il Comitato da 7 a 10 membri. Entrano a far parte di quest’ultimo: Andrea Ronchetti che fungerà da cassiere, Dario Righeschi, quale segretario, Nicolas Poncini e Dimitri Bossalini, quali membri. Il Comitato si dà subito obiettivi precisi, dedicando la dovuta attenzione alla riforma della Legge sulla Polizia cantonale in consultazione, segnatamente per quanto attiene le competenze di polizia giudiziaria delegabili alle polizie comunali. Con il 25° di fondazione l’Associazione intende degnamente condecorare questo significativo traguardo, presentando alla cittadinanza il nuovo vessillo dell’Associazione in occasione dei festeggiamenti indetti a Bellinzona il 23 settembre 2006. Effettivi degli agenti di Polizia comunale anno 2006: 325 unità 120 110 100 90 80 70 60 50 40 30 20 0 30 Agno/Bioggio/Manno Airolo Ascona Bellinzona Biasca Bodio Brissago Cadempino Cadro Canobbio Capriasca Caslano Castel San Pietro Chiasso Claro Coldrerio Collina d’Oro Comano Cureglia Faido Giubiasco Gravesano Intercomunale Gordola Lamone Ligornetto Locarno Losone Lugano Malvaglia Massagno Melide Mendrisio Morcote Muralto/Minusio Origlio Paradiso Ponte Tresa Porza Rancate Riva San Vitale Rivera Savosa Sonvico Stabio Taverne Vacallo Vezia 10 Distribuzione dei Corpi delle Polizie comunali sul territorio Agno/Bioggio/Manno ✆ 091 610 20 10 Comano ✆ 091 941 84 56 Airolo Cureglia ✆ 091 966 91 91 Ascona Faido ✆ 091 873 52 23 Bellinzona Giubiasco ✆ 091 850 99 45 Biasca Gravesano ✆ 091 610 44 41 Paradiso ✆ 091 994 24 65 Bodio Lamone ✆ 091 966 09 55 Ponte Tresa ✆ 091 606 53 03 Brissago Ligornetto ✆ 091 647 15 75 Porza ✆ 091 941 81 81 Cadempino Locarno ✆ 091 756 33 11 Rancate ✆ 091 640 44 60 Cadro Losone ✆ 091 785 76 76 Riva San Vitale ✆ 091 648 13 06 Canobbio Lugano ✆ 091 800 81 11 Rivera ✆ 091 946 13 10 Capriasca Malvaglia ✆ 091 870 11 45 Savosa ✆ 091 960 19 79 Caslano Massagno ✆ 091 960 35 60 Sonvico ✆ 091 936 03 19 Castel San Pietro Melide ✆ 091 640 10 80 Stabio ✆ 091 641 69 80 Chiasso Mendrisio ✆ 091 640 32 32 Taverne ✆ 091 935 75 15 Claro Morcote ✆ 091 986 00 01 Tenero/Contra ✆ 091 880 80 80 Coldrerio Muralto/Minusio ✆ 091 735 89 89 Vacallo ✆ 091 695 27 03 Collina d’Oro Origlio ✆ 091 945 15 44 Vezia ✆ 091 966 53 34 ✆ 091 873 81 20 ✆ 091 759 81 52 ✆ 091 821 88 88 ✆ 091 816 30 11 ✆ 091 873 20 84 ✆ 091 786 81 65 ✆ 091 966 93 82 ✆ 091 936 00 57 ✆ 091 936 30 60 ✆ 091 936 03 69 ✆ 091 611 83 62 ✆ 091 646 15 62 ✆ 091 695 09 91 ✆ 091 863 11 60 ✆ 091 646 15 84 ✆ 091 986 46 58 31 Massima prontezza di intervento con soluzioni di allarme Swissphone Nel nostro mondo caratterizzato da rapidi cambiamenti e crescente mobilità, la reperibilità è un argomento fondamentale. Quando questa deve essere garantita sempre e ovunque, è necessaria una perfetta sintonia tra persone e tecnica. Garantire le informazioni nel settore della mobilità è compito primario di Swissphone Wireless. Sono richieste soluzioni complessive su misura che siano in grado di soddisfare le esigenze più disparate. Sicurezza della mobilitazione con due percorsi indipendenti per la segnalazione di allarme tramite paging Le particolari caratteristiche del paging hanno permesso di creare reti di sicurezza focalizzate sull’assoluta reperibilità, affidabilità e qualità. Il paging ha una sicurezza di rete compresa fra il 98 e il 100%. Se altri canali falliscono, è comunque sempre disponibile e assicura nel giro di pochi secondi una reperibilità inimitabile in tutta la Svizzera. I segnali radio pos- sono essere ricevuti chiaramente fino negli scantinati profondi e nei tunnel. Una speciale chiamata di gruppo permette di raggiungere contemporaneamente tutte le persone che si desidera. E questo è importante, se si deve agire con rapidità. A seguito della crescente necessità di mobilità e della riduzione delle risorse, è aumentata anche la richiesta di soluzioni per la mobilitazione ancora più sicure ed efficaci. Swissphone Wireless, con il potenziamento e il consolidamento sistematico delle proprie reti, ha recentemente soddisfatto la richiesta di un drastico aumento della reperibilità mobile. Il sistema avanzato di mobilita zione TELEPAGE DUO® dispone di due percorsi per la segnalazione di allarme tramite paging e offre la massima sicurezza anche con riserve di personale ridotte. Il mondo dinamico per la gestione degli interventi Quando si tratta di vita o di morte, procedure precise e perfetta coordinazione sono indispensabili. In questo delicato ambito del settore della sicurezza, Swissphone si avvale di un ampio know-how a livello di struttura e funzionamento di centrali di comando efficienti ed affidabili; inoltre, offre una consulenza dalla pianificazione fino all’installazione chiavi in mano di soluzioni complessive su misura. Durante l’intero processo di intervento, la soluzione del sistema di gestione degli inter venti secur. CAD di Swissphone garantisce una catena funzionale priva di problemi e completamente sviluppata da un punto di vista tecnico: dalla ricezione della chiamata di emergenza all’accettazione dell’intervento, dalla pianificazione alla segnalazione di allarme, dalla sor veglianza e dal controllo dell’inter vento all’elabora zione successiva. Swissphone Wireless, leader nel mercato svizzero per il settore delle segnalazioni mobili di allarme, conosce da cima a fondo le esigenze delle istituzioni di sicurezza sia pubblica che privata e, grazie a secur. CAD, la soluzione all-in-one è in grado di offrire una soluzione completa e professionale tramite un unico fornitore di servizi. Swissphone Wireless come one-stop-shop Swissphone Wireless offre tutto come unico fornitore: dai sistemi di immissione, alle reti fino ai terminali. In quanto leader del mercato, Swissphone Wireless dispone di un ampio know-how nell’ambito delle soluzioni per la mobilitazione, il che la rende la partner giusta per soluzioni sicure e sensibili alle necessità. La consulenza e l’aiuto regionali vengono garantiti dal commercio specializzato concesso. Swissphone Wireless SA CH-3000 Berna 14 Customer Care tel. 0848 88 99 99 www.swissphone.ch Distributore ufficiale in Ticino: Telecom Security, Sementina Swissphone – il vostro partner di fiducia per soluzioni di allarme sicure. Swissphone Wireless offre tutto come unico fornitore: dai sistemi di immissione, alle reti fino ai terminali. 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Il nuovo portale offre tutte le informazioni utili e necessarie per conoscere l’attività e la storia dei pompieri in Ticino. Il sito contiene pure un accesso “Intranet” accessibile unicamente da parte dei corpi pompieri affiliati alla nostra Federazione. La FCTCP ringrazia Foto Franjo e RealPress per aver gentilmente messo a disposizione la maggior parte delle fotografie 35 Pompieri - 118 La formazione di un milite pompiere È stata recentemente uniformata grazie anche all’introduzione del nuovo “Concetto cantonale per l’istruzione dei pompieri 2003-2013” edito dalla Federazione cantonale ticinese dei corpi pompieri (FCTCP). Nella fase di allestimento di questo documento sono state tenute in considerazione tutte le particolarità della struttura organizzativa dei pompieri a livello cantonale basata ancora prevalentemente sul principio del volontariato. In effetti, la maggior parte dei corsi d’istruzione si svolgono nel tempo libero (la sera, il sabato e la domenica). A livello federale i corsi si svolgono durante i normali giorni lavorativi (dal lunedì al venerdì). I militi che vi partecipano devono quindi imperativamente ottenere un congedo dal proprio datore di lavoro (vacanze o recupero ore). Per evidenti motivi, la formazione di un pompiere avviene in modo graduale nel tempo secondo una logica ben precisa. Formazione interna L’aspirante pompiere partecipa ai corsi di formazione e di aggiornamento organizzati dal Comando del rispettivo Corpo pompieri. Di regola, durante i primi sei mesi di appartenenza al Corpo, un aspirante pompiere prende conoscenza di tutte le attrezzature in dotazione al Corpo pompieri e conosce il loro impiego specifico. 36 Corso di aggiornamento per furieri Impiego cannone autobotte Esercizio di spegnimento con estintori Esercitazione del ritmo della condotta di un capo gruppo Allestimento di un dispositivo di lotta contro gli incendi boschivi Estricazione di un paziente tramite cuscini di sollevamento Formazione regionale/interregionale Alcuni corsi di formazione e di aggiornamento sono organizzati a livello regionale o interregionale (ad esempio la formazione di addetti ai controlli e alla manutenzione degli apparecchi di protezione della respirazione). Questo aspetto è legato in particolare alla razionalizzazione dell’organizzazione dei corsi e al contenimento della spesa. Organizzare dei corsi di formazione dove vi sono militi provenienti dalle diverse regioni favorisce inoltre lo scambio di esperienze e favorisce i rapporti interpersonali. Formazione cantonale I corsi cantonali (in media 10 – 12 ogni anno) sono organizzati dalla Federazione cantonale ticinese dei corpi pompieri con il supporto logistico dei centri di soccorso cantonali (Biasca, Bellinzona, Locarno, Lugano, Mendrisio e Chiasso). La formazione è quindi unificata per tutte le categorie di corpi pompieri (centri di soccorso cantonali, corpi pompieri regionali e locali, corpi pompieri di montagna e corpi pompieri aziendali). Oltre al corso di formazione di base per nuovi incorporati (aspiranti pompieri), vengono organizzati dei corsi di formazione o di aggiornamento per specialisti e per i quadri (ad esempio i corsi di formazione per capi gruppo, corsi per aiuti di condotta e lavoro di Stato maggiore, ecc.). 37 Carrozzeria Fratelli Regazzoni Via Belvedere 19, 6952 CANOBBIO Tel. 091 941 27 51 - Fax 091 942 49 77 ■ Riparazione di automobili, autocarri e bus. ■ Costruzione sovrastrutture per veicoli pesanti. ■ Modifiche veicoli per servizi speciali. di un attiva si pone ir dis zato che utilizza. a h la aC e oniz Med a sincr ti di chi e la bas erali. n m t siste movime ’abbassa perni la d i s con hienale ie ai due binata a ano c z m Lo s tta gra gas co ompagn a c si ad forcella a pirale ac ò essere io Una olla a s o che pu i fissagg m t una stamen ite leva d altezza è e l’ass ato tram mentre l’ seconda c bloc la base ite una enza s m sotto bile tra enti tesi ullo la s rego Rivestim base e n’ottima a leva. orto sull urano u ic supp nale ass stegno. o schie ità di s ic elast Ufficio fiduciario Contenzioso Specializzati in Incassi crediti in Ticino e resto della Svizzera Attività dal 1915 Ufficio di rappresentanza via delle Scuole 6 6600 Locarno tel. 091 792 23 39 fax 091 792 12 83 www.ladifesa.ch • Prevenzione e assistenza giuridica • Controllo solvibilità • Solleciti di pagamento • Azione esecutiva e giuridica a gli s & Fi 10 k c i D . 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Formazione federale Esercitazione di un evento importante a livello federale alla stazione FFS di Friborgo Procedura di selezione per candidati istruttori federali I contenuti dei corsi federali per la formazione di specialisti ed esperti (ad esempio: la gestione di grandi eventi, eventi chimici, ecc.) sono pianificati dalla Coordinazione svizzera dei pompieri e dalla Federazione svizzera dei pompieri. I pompieri che superano tutti i corsi a livello cantonale e i test di selezione, possono partecipare al corso federale di formazione per istruttori. Concluso questo corso, al milite viene assegnata la qualifica di “istruttore federale”. L’importanza della tematica merita sicuramente un approfondimento. Nelle prossime edizioni della rivista «SOS» entreremo più nel dettaglio di alcuni corsi. 39 Pompieri - 118 Tutti i segreti dei pompieri per sopravvivere in mezzo al fumo A salvaguardia dei propri polmoni Ma come fanno a respirare i pompieri quando penetrano in un appartamento invaso dal fumo? Spesso leggiamo sui giornali che “per intervenire i pompieri hanno dovuto utilizzare le speciali maschere antigas”. Si tratta di un’affermazione non del tutto esatta. La maschera antigas è un apparecchio filtrante, cioé un dispositivo che permette di respirare l’aria circostante filtrata dalle impurità. La maschera antigas presenta però dei limiti in quanto non è in grado di sopperire alla carenza d’ossigeno. La combustione provoca l’emanazione di monossido e diossido di carbonio, oltre che un insieme di altri gas tossici e particelle sospese. Il tutto riduce sensibilmente la percentuale d’ossigeno nell’aria e, se a questo uniamo il calore, non si potrà trovare alcun filtro per maschere antigas che possa permettere di proteggere la respirazione. Quando l’ossigeno scende sotto il 17%, il corpo umano può subire delle lesioni gravi fino addirittura a raggiungere la morte. Ergo non in tutte le situazioni un filtro per la respirazione risulta essere il mezzo più appropriato. Ecco che allora si rende necessario ripiegare su dispositivi indipendenti dall’atmosfera ambiente. Ve ne sono di diversi tipi, ma il pompiere utilizza principalmente gli apparecchi per la protezione della respirazione ad aria compressa che chiama familiarmente “APR”. L’APR è una cadola da portare sulle spalle nella quale è istallata una bombola d’aria compressa a 300 bar in un volume di 6.7 litri. L’aria contenuta nella bombola attraversa un riduttore di pressione e viene convogliata verso la maschera indossata dal milite. Ad ogni inspirazione all’interno della maschera si apre una valvola che permette ai polmoni di ricevere aria fresca, mentre con l’espirazione l’aria viziata viene restituita all’ambiente circostante. I gas tossici non possono penetrare nell’organismo grazie ad una leggera sovrapressione tra maschera e viso. Due pompieri muniti di APR escono da uno scantinato dopo aver spento un incendio. 40 Con un APR il pompiere dispone di una riserva di 1800 litri d’aria respirabile, corrispondente circa a 40 minuti di autonomia sotto un ragionevole sforzo fisico. Su alcuni apparecchi si può addirittura montare una seconda bombola raddoppiando di conseguenza la durata dell’autonomia. Tuttavia bisogna tenere conto che il consumo d’aria varia sensibilmente da persona a persona: più un milite è allenato, minore è il suo fabbisogno d’ossigeno. È dunque fondamentale per il pompiere essere in buono stato di salute. L’APR è uno strumento fondamentale per il buon esito dell’intervento, ma in ogni caso indispensabile quando il milite deve lavorare con veleni respiratori. Esso non viene solo usato nei locali chiusi invasi dal fumo, ma anche all’aria aperta quando questa non dà sufficienti garanzie di purità. Un pompiere munito di APR assicura una scala mentre un compagno sale sul tetto dello stabile Tuttavia l’impiego dell’apparecchio non è permesso a tutti, ma solo a coloro che ne sono ritenuti idonei. Tutti i pompieri hanno l’obbligo di sottoporsi periodicamente ad un controllo medico che valuti la capacità fisica al porto dell’APR. L’impiego di un apparecchio può provocare dei disturbi fisiologici traducibili in problemi fisici, sensoriali e relazionali. Il corpo deve sopportare il peso dell’APR (circa 7 kg per un monobombola), il campo visivo si riduce, l’udito resta disturbato dai rumori dell’apparecchio, l’olfatto non può più percepire gli odori (e perciò i pericoli) dell’ambiente circostante, non è possibile avvertire la temperatura esterna tramite la pelle del viso e diventa difficile comunicare con i compagni: l’insieme di questi elementi sommato ad altri fattori (ansia dell’intervento, sensazione di claustrofobia, ambiente ostile e sconosciuto) è origine di un motivo di stress che può portare il portatore ad un aumento del consumo d’aria ed alla perdita dell’autocontrollo e della lucidità. Vi sono comunque delle soluzioni per saper gestire autonomamente queste situazioni: la più appropriata è la frequenza delle esercitazioni. 41 NUOVA CONCESSIONARIO PRINCIPALE HONDA PER IL SOTTOCENERI 6982 Agno - Tel. 091 612 48 00 - www.robbianiautomobili.ch NUOVA CONCESSIONARIO PRINCIPALE HYUNDAI PER IL SOTTOCENERI 6933 Muzzano - Tel. 091 612 48 10 - www.robbianiautomobili.ch Pompieri - 118 Una scelta di utilità pubblica dove ci si compensa ognuno nel proprio ruolo. Volontaria pompiere: sicurezza e buon senso Ragionare velocemente e nell’interesse della squadra sono qualità che si devono integrare, senza sottovalutare le sensazioni che vengono trasmesse dal proprio istinto. Dai colleghi, ci racconta la signora Airoldi, sono subito stata accolta bene e soprattutto mi avevano trasmesso la disponibilità nel sostenermi in ogni situazione. Il mio carattere deciso per non farmi trattare troppo da donna e il desiderio di voler effettuare gli stessi compiti dei miei colleghi, pur cosciente dell’importanza della forza fisica necessaria negli interventi di un pompiere, hanno poi consolidato questo rapporto di reciproco rispetto. Un po’ come in tutte le attività anche in quella di pompiere volontario è l’esperienza uno dei fattori dominanti anche se le decisioni devono essere perse rapidamente. E spesso essere donna, con quella sensibilità e visione della realtà in diverse occasioni più pratica di quella di un uomo, si rileva un fattore vincente in un lavoro dove l’affiatamento del gruppo è fondamentale. Mi ricordo, racconta Francesca Airoldi, che in un intervento ho notato la presenza della cassetta di un gatto all’esterno di una casa completamente chiusa perché i proprietari erano in vacanza. Un particolare che mi ha fatto riflettere e che ci ha permesso di trovare in breve tempo il vicino in possesso della chiave per entrare in casa. Il desiderio di aiutare il prossimo è fortunatamente una delle apprezzabili motivazioni che animano la volontà e la disponibilità di molte persone. Dopo la patente, un ulteriore corso per samaritani e poi l’incognita della scelta. La Croce Verde, ci dice, mi sembrava un po’ troppo perché non sapevo come avrei reagito di fronte a delle persone che stavano male. Poi, dopo una prima prova informativa, la decisione definitiva inizialmente avvenuta per un interesse di coppia. Un amico comune poi, continua, mi aveva confermato che vi erano già altre donne e, conoscendomi, era convinto che non avrei avuto alcun problema. Un saggio consiglio per una persona coraggiosa che non ha paura dell’altezza, del buio, che non soffre di claustrofobia, che è disponibile ad effettuare dei turni di lavoro irregolari, lavorare in una squadra, generalmente composta da otto persone e soprattutto per chi non teme il fuoco, tanto che da sedici anni la simpatica signora Francesca Airoldi, madre di una bambina di pochi mesi, è una dei preziosi volontari del corpo pompieri di Lugano. Dal 1990 gli interventi effettuati da Francesca sono stati numerosi, come i ricordi che spesso ti accompagnano per anni. Una notte, ci racconta ancora, siamo andati da una signora anziana alla quale era scoppiato il televisore e le era bruciato il salotto. Per consolare la signora in lacrime ho cercato di dirle che in questi casi era soprattutto importante non farsi male e che per i danni ci avrebbe poi pensato l’assicurazione. La signora mi diede una risposta che mi ha rattristato… Da quando è morto mi marito ho tolto l’assicurazione incendio perché non avevo più soldi… Il fuoco spesso e purtroppo cancella dei ricordi personali che non si potranno ricomperare. Pensiamoci. All’interno del corpo pompieri si può anche crescere. Sono partita come pompiere e da cinque anni sono diventata caporale e mi va bene così conferma Airoldi. Mi occupo pure di organizzare dei corsi di istruzione. Se siete interessati a conoscere l’affascinante mondo dei pompieri, con i suoi regolari corsi di perfezionamento rivolgetevi al Corpo pompieri Lugano telefonando alla sede principale di via Trevano (091 800 81 51). Stefano Pescia 43 Pompieri - 118 Veicoli utilizzati Autopompe e autobotti I primi progetti di pompe montate su carri risalgono agli inizi del 1500 e i primi prototipi entrano in servizio nel 1600. Le prime pompe azionate a vapore fanno la loro comparsa in Francia nel 1870 e le prime autopompe a vapore entrano in servizio agli inizi del 1900; visto il tempo di impiego di questi mezzi qualche anno dopo cominciarono ad entrare in servizio le prime autopompe a motore. Lo sviluppo e l’impiego su larga scala in Europa di questi mezzi si deve alle decisioni di Napoleone Bonaparte di estendere all’intero impero la cultura e l’importanza di uomini addetti allo spegnimento di incendi. Autopompa - Veicolo munito di una pompa per aumentare la pressione dell’acqua pescata da laghi e fiumi. Autobotte - Veicolo munito di una pompa per aumentare la pressione e di un serbatoio contenente acqua. Con questo mezzo si può usufruire di diversi servizi quali: • servizio condotte • servizio protezione della respirazione • salvataggi • servizio segnaletica stradale • piccoli attrezzi da pioniere • illuminazione Negli ultimi cento anni l’evoluzione di questi imponenti mezzi ha subito un importante passo avanti adattandosi alle reali esigenze dei pompieri, alla geografia del territorio e alle costruzioni. I primi modelli di autopompe a motore erano essenzialmente dei mezzi dotati di una pompa che permetteva di pescare acqua da fiumi e laghi e dare la pressione necessaria alle condotte di spegnimento dei pompieri. Il veicolo era sì valido ma necessitava di un tempo di preparazione e messa in funzione abbastanza lungo, calcolando che non era sempre scontata la vicinanza dell’acqua. Da non dimenticare che la velocità che poteva raggiungere non superava i 40 km/h. Autobotte Mercedes Rosenbauer, in dotazione ai Corpi civici pompieri di Lugano, Locarno, Biasca. Bellinzona e Mendrisio. 44 Oggi, le autopompe sono state sostituite dalle autobotti e anche se il principio è lo stesso, (dare acqua alle condotte di spegnimento) si hanno a disposizione, grazie ad un serbatoio, diverse migliaia di litri di acqua. In Ticino i pompieri dispongono di autobotti con serbatoi della capienza di 1500 litri fino a 4000 litri d’acqua. Esiste inoltre la possibilità di erogare direttamente dall’autobotte non solo acqua ma anche schiuma di spegnimento, anche in questi casi tramite appositi serbatoi. La possibilità di avere direttamente e subito acqua o schiuma, permette ai pompieri un notevole risparmio di forze ed energia sin dai primi minuti dall’arrivo sul luogo dell’incendio. Pompa a vapore Merryweater, anno di costruzione 1885. Bisogna considerare che l’acqua a disposizione direttamente dal serbatoio dell’autobotte non è comunque sufficiente. Basti pensare che una pompa a pieno regime può erogare ca. 2000 litri al minuto e per garantire un continuo approvvigionamento si rende necessario collegare il veicolo alla rete degli idranti pubblici. Così facendo il continuo apporto d’acqua può essere garantito senza limite di tempo. L’autobottte non è solo un grande mezzo di spegnimento (così definito dai pompieri), ma funge anche da trasporto uomini. Il materiale in essa contenuto da la possibilità di svolgere svariate missioni, tra le quali la protezione della respirazione (utilizzo di apparecchi muniti di maschera e bombola d’aria compressa) e i salvataggi (impiego delle scale di cui il mezzo è dotato). Autopompa a motore FIAT 15 TER, anno di costruzione 1914. Con il passare degli anni la lotta contro gli incendi si è fatta sempre più complicata. Il pericolo di confrontarsi con incendi particolarmente pericolosi, con sostanze tossiche e fumi nocivi è praticamente quotidiano. Di conseguenza le autobotti, come tutti gli altri mezzi in dotazione, vengono adattate e migliorate per far fronte alle esigenze moderne. Oggi affrontare un incendio o un qualsiasi altro evento che richiede l’intervento dei pompieri, senza questo prezioso e valido automezzo sarebbe impensabile. Possiamo dormire sonni tranquilli! Autobotte IVECO Eurofire, anno costruzione 2000. Fonte: Corpo civici pompieri Lugano 45 Pubbliredazionale Il servizio del soccorso stradale UPSA Ticino Cosa succederà nel 2007? Novità 2007 L’anno 2006 non è ancora terminato che già si prendono delle importanti decisioni per l’anno 2007. Bisogna fissare obiettivi quantificabili e controllabili per stilare un bilancio del servizio in generale e delle prestazioni dei soccorritori, decidere delle ristrutturazioni per contenere i costi di funzionamento e ridurre così il tariffario a favore degli utenti. Questa costituirebbe la prassi ordinaria, ma per il prossimo anno la gestione di questo servizio costituirà un’incognita a motivo della ristrutturazione in corso. Il lungo e delicato lavoro per definire termini e condizioni per un accordo di collaborazione tra i tre enti proposti al servizio soccorso stradale – TCS, USIC e UPSA – è ormai terminato e in tempi brevi dovrebbe essere firmato dai rispettivi vertici. Si procederà quindi alla costituzione della nuova Commissione paritetica che avrà il compito di gestire questa nuova organizzazione di soccorso stradale in Ticino, che comprenderà in grandi linee i seguenti elementi: – Un’unica centrale d’allarme che riceve tutte le richieste di intervento e li trasmette alle ditte di picchetto nella zona interessata; – Tutte le risorse dei 3 enti formano così un pool unico a disposizione della centrale d’allarme per eseguire in tempi molto brevi e con mezzi idonei ogni tipo di intervento: panne e incidenti di veicoli leggeri e pesanti su tutte le strade del nostro Cantone. – Un unico tariffario, approvato dal competente ufficio dell’Amministrazione cantonale. Bisognerà investire ingenti risorse per far conoscere i nostri recapiti al più vasto pubblico possibile. Principalmente per tutti i conducenti ticinesi, ma anche per i numerosi confederati che spesso soggiornano in Ticino, come pure per tutti quei conducenti che giornalmente attraversano il nostro Paese. Grazie all’ottima collaborazione che già esiste con diverse organizzazioni e con tutti i servizi cantonali che operano nel settore, in particolar modo la Polizia stradale cantonale, siamo certi che questi delicati momenti di rodaggio saranno superati nel migliore dei modi. 46 Perché questa sinergia territoriale? La riflessione è più che giustificata e pertinente. Oggi non mancano in Ticino le ditte private che assicurano questo tipo di prestazioni. Tutte le assicurazioni nazionali offrono a pagamento un servizio di assistenza nel caso di panne e/o d’incidente. Ogni conducente pertanto conosce il numero di telefono che deve chiamare per usufruire di questo servizio. La particolarità sta nel fatto che il soccorritore che interviene non è della compagnia d’assicurazione medesima, bensì una ditta privata convenzionata. Da qui la preoccupazione dei 3 enti – TCS, USIC e UPSA – di voler organizzare un valido e efficiente servizio di soccorso stradale in Ticino, per meglio servire i propri clienti e tutti coloro che, loro malgrado, sono nel bisogno. L’UPSA è fiduciosa nel progetto, e la serietà dei partner come il TCS e l’USIC, accompagnata dalla competenza e professionalità, contribuirà a condurre tutti gli automobilisti a una meta sicura. Pompieri - 118 Un intervento che ha richiesto grande impiego di uomini, mezzi e materiali Vasto incendio ad Avegno Martedì 30 maggio 2006 poco prima delle ore 6, il picchetto del Corpo Civici Pompieri di Locarno è stato allarmato per l’incendio della falegnameria Margaroli, attualmente adibita a deposito di motoscafi. Giunto sul posto, vista la gravità della situazione l’ufficiale di picchetto ha immediatamente allarmato i rinforzi. La carenza di acqua nella zona, che ha obbligato i pompieri a subire l’intervento nei primi minuti, è stata risolta con la stesura di una condotta di trasporto sulla lunghezza di circa un chilometro, dal fiume Maggia fino alla zona del sinistro. I pompieri sono stati confrontati, nei primi minuti dell’intervento, con la violenza delle fiamme, e al forte sviluppo di calore e fumo, al forte vento da nord e alla difficoltà di approvvigionamento idrico. Questi fattori hanno inizialmente impegnato i pompieri su due fronti principali: da un lato la lotta alle fiamme, per contenere l’incendio e impedire il propagarsi dello stesso al lato ancora non attaccato dello stabile; dall’altro la messa in atto del piano di intervento previsto per la zona, nota per la carenza di acqua. Come detto il forte vento ha alimentato le fiamme e non ha certo aiutato il lavoro dei pompieri. Il tetto, in carpenteria metallica, è collassato a causa del calore sviluppatosi. Dopo il crollo i pompieri sono stati impegnati a contrastare le fiamme e a impedire la propagazione verso la zona non ancora interessata dall’incendio e agli stabili posti verso monte. Visto il denso fumo i pompieri hanno impiegato gli apparecchi per la protezione della respirazione e hanno lottato contro le fiamme impiegando principalmente condotte a schiuma. Per abbassare la temperatura nell’epicentro dell’incendio è stato impiegato un elicottero, il quale, tramite diversi lanci, ha permesso di ridurre il calore. In un secondo tempo sono state utilizzate anche le due autoscale del Corpo per effettuare lo spegnimento dall’alto permettendo poi ai militi di avvicinarsi vieppiù alla zona maggiormente colpita e di aver infine ragione delle fiamme. L’incendio è stato domato verso le dieci, anche se lo spegnimento degli ultimi focolai si è protratto più a lungo. Il traffico è stato perturbato lungo la strada della valle Maggia: nei primi minuti dal fumo che impediva la visibilità sul tratto nei pressi dell’incendio ed in seguito dall’attraversamento del campo stradale delle condotte di alimentazione stese dai pompieri. Sul posto la Polizia Cantonale per gli accertamenti del caso, un equipaggio del servizio ambulanze SALVA, gli incaricati del Consorzio Depurazione Acque di Locarno. Pure intervenuta una squadra della SES, per disinserire la corrente dalla vicina cabina elettrica e permettere ai pompieri di intervenire in tutta sicurezza. Ingenti i danni: circa il 60% del capannone è andato completamente distrutto, ed il resto è stato danneggiato dal fumo. Da rilevare che il fumo denso e acre ha creato una comprensibile apprensione nella popolazione, ma il pericolo è stato molto contenuto. Tra i pompieri si lamenta un leggero contuso, curato e già dimesso dal Pronto Soccorso dell’ospedale La Carità di Locarno. Sconosciute infine le cause del sinistro. Mezzi e materiali impiegati Corpo civici pompieri di Locarno - 1 Veicolo comando - 1 Centrale operativa mobile - 1 Veicolo di primo soccorso - 1 Autobotte pesante - 1 Autobotte leggera - 1 Autoscala 30 metri - 1 Scala meccanica motorizzata 22 metri - 1 Veicolo Polvere/CO2 - 2 veicoli leggeri (trasporto uomini e materiale) - 2 Motopompe tipo 2 - 1000 metri di tubi da 75 mm - 400 metri di tubi da 55 mm Heli Rezia - 1 elicottero Ecureuil - 1 benna Bamby-bucket 47 È stato il primo garage specializzato nell’importazione diretta di veicoli di ogni marca e il primo che ha ricevuto il certificato “Garage Plus” in Ticino. Per soddisfare al meglio le aspettative di un cliente che vuole acquistare un’automobile non ci vuole solo una filosofia commerciale dinamica e seria. Oggi il cliente desidera affidabilità, una scelta variata, un servizio flessibile e poter dialogare con un consulente che, oltre alla sua affidabile esperienza, possa contare sui servizi di una struttura completa e professionale. Chi ha il maggior numero di questi elementi è vincente. Il risultato si chiama Auto &More, il primo garage plurimarca specializzato nell’importazione diretta di veicoli di ogni marca e il primo “Garage Plus” certificato in Ticino. Una struttura nuova che ha saputo anticipare i tempi per garantire al cliente un rapporto aperto e trasparente e un insieme di valori aggiunti che vanno oltre alla vendita di un’automobile. Auto&More è il punto di riferimento nel Mendrisiotto: • per chi ama poter scegliere il meglio e in modo indipendente. • per chi vuole comperare un automobile nuova, di qualsiasi marca. • per chi vuole comperare un modello che non è ancora disponibile in Svizzera a prezzi vantaggiosi. • per chi desidera una qualitativa vettura d’occasione. • per chi preferisce valutare con competenza e scegliere la migliore offerta anche per gli acquisti in leasing. • per chi vuole trovare tutto sotto un sol tetto: vendita, officina, carrozzeria e soccorso stradale. Inoltre, con la certificazione “Garage Plus”... • ogni veicolo di qualsiasi marca riceve una garanzia supplementare di un anno per il veicolo d’occasione. • tutti i servizi, indipendentemente dalla marca del veicolo, sono garantiti dalla Casa costruttrice. • avrete la certezza di ricevere dei ricambi originali o qualitativamente equivalenti, conformi al regolamento europeo di esenzione di gruppo in vigore dal 1º gennaio 2005. • per gli amanti delle vetture sportive Auto&More, con Ralli Art Swiss, vende in esclusiva per il Ticino, le vetture da competizione Mitsubishi omologate anche per la circolazione stradale. Tutto questo è Auto& More, il garage plurimarca con il completo profilo dei requisiti richiesti e certificati da “Garage Plus”. Auto & More SA Via Ang. 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Utilizzati 7 automezzi e 4 elicotteri (3 civili e 1 militare). 49 di Carelle Luca Dipl. federale lavori selvicolturali bosco in genere CH-6928 MANNO Tel. 091 605 10 03 Mobile 079 444 13 04 • Taglio alberi + esbosco legnami • Potatura alberi • Macinatura ramaglia con macchina speciale • Manutenzione terreni • Costruzione e manutenzione sentieri • Edilizia forestale • Ingegneria naturalistica Pompieri - 118 21 aprile 2006 - Incidente stradale con ribaltamento di un autocarro a Biasca: lo sgombero ha richiesto 4 ore con l’ausilio di 11 militi e 5 automezzi. 17 luglio 2006 - Incendio di un’automobile a Rodaglio estinto in 2 ore con 12 pompieri e 3 veicoli. 10 agosto 2005 - Salvataggio di un ciclista imprigionato sotto un'automobile a Leontica. Impegnati 10 militi e 3 veicoli sull’arco di 2 ore. 25 settembre 2005 - Una mucca cade in una piscina a Ludiano. Impegnati per 3 ore, 13 uomini con l’ausilio di 3 veicoli, una motopompa e 1 elicottero civile. 1 3 2 1) 16 aprile 2006 - Salvataggio a Sorengo di un operaio caduto all’interno di uno stabile da un’altezza di 4-5 metri. Impegnati 5 militi e 2 veicoli in collaborazione con la Croce Verde di Lugano. 2) 5 maggio 2006 - Recupero di una persona rimasta bloccata su una gru ad una altezza di 25 metri. Sono intervenuti 15 pompieri con 5 veicoli e la Croce Verde di Lugano. 3) Servizio di prevenzione dei militi UIT (Unità di Intervento Tecnico) in collaborazione con il GTS (Gruppo Tecnico di Soccorso) della Croce Verde di Lugano durante la 9ª edizione del Rally di Lugano. 51 Pompieri - 118 Servizio «Catering» 365 giorni all’anno. Ogni Corpo pompieri si occupa, in modo autonomo, di garantire la sussistenza ai militi che sono impegnati in qualsiasi tipo di intervento (sia esso di breve, media o lunga durata), in occasione di corsi d’istruzione e durante le esercitazioni. Di regola, il Corpo dispone di personale attivo quale milite pompiere che, fortunatamente, ha una formazione nell’ambito culinario o ha la passione per la cucina. Queste persone sono evidentemente reperibili durante tutto l’anno (giorno, notte e festivi). Dietro a questo importante e indispensabile “servizio“, si nasconde una struttura organizzativa ben definita e collaudata. Infatti, a dipendenza della situazione (condizioni meteo, orari, durata dell’intervento, località, ecc.), è necessario adeguare il tipo di alimentazione. Per questo motivo il Corpo pompieri dispone di una rete capillare di negozianti disposti, anche durante la notte, la domenica ed i giorni festivi, a fornire la merce richiesta (pane fresco, carboidrati, carne, salumi, verdure, ecc.). È basilare per i militi in intervento un giusto e corretto apporto di calorie. La copiosa sudorazione, indotta dal caldo e dallo sforzo, provoca una forte perdita di liquidi 52 e di sali minerali, generando un senso di spossatezza. In particolari situazioni, soprattutto dove si impiegano gli apparecchi di protezione della respirazione e le tute chimiche, la perdita di liquidi diventa importante: si può arrivare a perderne un litro in circa mezzora. Quando la perdita di liquidi supera il 2% del peso corporeo, l’efficienza fisica cala drasticamente. Da qui l’importanza di una corretta assunzione di liquidi. Acqua, anzitutto, ma anche sali minerali per reintegrare le perdite. A questo proposito sono particolarmente indicate le bevande isotoniche. Sulla base delle esperienze maturate fino ad oggi i pompieri si sono organizzati ed hanno addirittura equipaggiato alcuni veicoli d’intervento con una riserva minima di bevande. A dipendenza della durata dell’intervento viene deciso se attivare o meno il servizio “sussistenza” per la preparazione di una pietanza calda o fredda. Falsi allarmi purtroppo sempre più frequenti non solo nel nostro Cantone In Ticino oltre 1’900 interventi nel 2005 Nel corso degli ultimi decenni, la casistica ha conosciuto degli importanti cambiamenti nella tipologia degli interventi. La tabelle che alleghiamo mostrano la ripartizione degli interventi per tipo. Non viene fatta una distinzione sul numero degli interventi per categoria di corpi pompieri (centri di soccorso cantonali di categoria A, corpi pompieri di categoria B e corpi di supporto locale di categoria C). Oltre evidentemente agli incendi, un aspetto che risalta immediatamente da queste tabelle è l’alto numero di falsi allarmi, fenomeno sempre più frequente nell’attività pompieristica non solo ticinese. Sotto questo cappello rientrano tutte le richieste d’intervento d’urgenza che vengono in seguito annullate durante il tragitto per il luogo dell’evento oppure situazioni dove, all’arrivo dei mezzi sul luogo, si constata che il nostro intervento non è più necessario. Una fetta importante di queste richieste concerne gli apparecchi automatici di detezione incendi installati negli uffici, negozi, imprese, ecc.. Queste apparecchiature, sensibili al fumo e/o al calore, reagiscono immediatamente al minimo impulso sganciando l’allarme per i pompieri. Importante è anche il numero degli interventi antinquinamento e chimici. Una migliore visione della tipologia di questi eventi è evidenziata nella seconda tabella. Nella tipologia “diversi” rientrano una quantità importante di interventi (urgenti o programmati) come ad esempio: l’impiego dell’autoscala per lavori diversi, i salvataggi di animali, la disinfestazione (vespe e calabroni), l’evacuazione di persone infortunate in luoghi difficilmente accessibili. Interventi 2005 • Incendi 606 - Immobili (309) - Bosco (129) - Autoveicoli (100) - Sterpaglie (58) - Discariche mat. (10) • Allarmi impianti automatici (TUS, falsi allarmi, ecc.) • Inquinamenti e chimici • Diversi • Allagamenti • Soccorsi stradali TOTALE 413 376 419 133 21 1968 (nel 2004: 1834) Interventi antinquinamento e chimici 2005 Le richieste di intervento pervenute alla Stazione protezione aria, acqua e suolo sono state 471. In 376 casi è stato chiesto anche l’intervento dei pompieri per un totale di 400 rapporti (328 dai corpi pompieri di categoria A, 71 dalla categoria B e 1 dalla categoria C). TIPOLOGIE D’INTERVENTO: • Incidente stradale • Cause ignote • Guasto meccanico • Prevenzione • Immissione acque non trattate • Negligenza personale • Versamento durante il trasporto • Versamento in fase di carico/scarico • Impianto non conforme • Incendio • Fenomeno naturale • Affondamento natanti 109 103 94 23 23 16 15 11 10 5 5 3 RICHIESTE PER PRESUNTO INQUINAMENTO DI: • Suolo 305 • Corso d’acqua 68 • Laghi Ceresio e Verbano 32 • Aria 11 • Locale serbatoi 1 RESPONSABILE: • Autore identificato • Autore ignoto • Fenomeno naturale, prevenzione 235 133 49 53 essere anziano essere handicappato essere ammalato essere a disagio in famiglia avere il desiderio di rimanere e curarsi a domicilio Vecchiaia mi mancano le forze, ho paura di cadere, perdo la memoria, mi sento solo, sono sempre più dipendente dai miei famigliari, sono preoccupato per il futuro Malattia / Infortunio soffro di una malattia cronica, mi è appena stata diagnosticata una malattia tumorale, ho subíto un intervento chirurgico, ho ferite da medicare, mi sento indebolito Fine di vita necessito di cure giornaliere, mi faccio parecchie domande, sulle cure palliative e sulla terapia del dolore, mi preoccupo per la mia famiglia, spesso mi vengono dubbi - paure Disagio vivo un momento difficile, non riesco ad affrontare i miei impegni famigliari, ho appena partorito, cerco consigli per il mio bambino Telefono 0840 22 44 22 www.sacd-ti.ch Illustrazioni di Carla Campoli-Gaspar Handicap non sono autosufficiente, non conosco bene i mezzi ausiliari, mi mancano i contatti sociali Prevenzione nella mia famiglia c'è tendenza al diabete, il medico mi ha rilevato la pressione arteriosa alta, non so se devo preoccuparmi per tal sintomo tal dolore Rivolgetevi al SACD/Spitex di pubblica utilità attivo nel vostro comprensorio SCuDOServizio Cure a Domicilio del Luganese Via Brentani 11, c.p. 4543, 6904 Lugano Tel. 091 973 18 10 - Fax 091 973 18 19 [email protected] Associazione per l’assistenza e la cura a domicilio del Mendrisiotto e Basso Ceresio Via Mola 20, 6850 Mendrisio Tel. 091 640 30 60, Fax 091 646 83 78 [email protected] MAGGIO - Associazione per l’assistenza e la cura a domicilio del comprensorio Malcantone Vedeggio Via Reina 9, 6982 Agno Tel. 091 610 16 50, Fax 091 610 16 59 Servizio d’assistenza e cura a domicilio della Regione Tre Valli Stabile Bilancia, Via Croce 16 c.p. 2133, 6710 Biasca Tel. 091 873 00 90, Fax 091 873 00 91 [email protected] ABAD - Associazione Bellinzonese per l’Assistenza e cura a Domicilio Salita Mariotti 2, c.p. 236, 6505 Bellinzona Tel. 091 850 40 80, Fax 091 821 50 39 [email protected] ALVAD - Associazione Locarnese e Valmaggese di assistenza e cura a domicilio Via Vallemaggia 18, 6600 Locarno Tel. 091 756 22 70, Fax 091 756 22 77 [email protected] SCuDo il Servizio Cure a Domicilio del Luganese Via Brentani 11, c.p. 4543 6904 Lugano Telefono 091 973 18 10 Fax 091 973 18 19 [email protected] www.scudo.ch SCuDO è un’associazione di diritto privato ma opera su mandato pubblico in conformità alla Legge sull’assistenza e cura a domicilio LACD del 16 dicembre 1997 entrata in vigore il 1° gennaio 2000. Il mandato Il nostro compito è di consentire la permanenza a domicilio delle persone residenti nel suo comprensorio e confrontate a malattia, infortunio, disabilità, maternità, vecchiaia o difficoltà socio-familiari, offrendo loro le necessarie prestazioni. Interveniamo a 360° con professionalità Abbiamo delle équipes multidisciplinari di infermieri in cure generali e con specializzazioni diverse, consulenti materno-pediatriche, aiuto familiari e ausiliarie a disposizione per ascoltarvi e offrirvi: • consulenza e sostegno per affrontare le problematiche di mantenimento a domicilio • cure di base e cure specialistiche prescritte dal medico • cure palliative e accompagnamento in fin di vita • aiuto per mantenere la maggior indipendenza nelle varie attività dell’economia domestica • consulenza per genitori e bambini Cosa pagate e cosa vi viene offerto • le cure di base e quelle infermieristiche prescritte da un medico sono coperte al 90% dalle casse malati. • tutte le altre prestazioni (economia domestica, accompagnamento,...) vengono fatturate all’utente sulla base di una tariffa calcolata in funzione del reddito; parte di queste prestazioni vengono talvolta rimborsate alle assicurazioni complementari e dalla prestazione complementare AVS • le trasferte prima e dopo l’intervento sono a carico del Servizio • l’attività di coordinamento e di attivazione delle risorse è gratuita • la consulenza Genitore e bambino è pure gratuita Lavoro di rete, collaborazioni Operiamo in stretta collaborazione con i medici e con vari serizi di appoggio in particolare: Pro Senectute (consulenza sociale e pasti a domicilio) Pro Infirmis (consulenza sociale e servizi speciali) Hospice e Associazione Triangolo (cure palliative) ATTE (teleallarme, carrozzelle) Centri diurni Servizi Trasporti Gruppi di volontari e altri Necessitate maggiori informazioni? Contattateci all’indirizzo sopraelencato oppure visitate il nostro sito internet. Ambulanze - 144 Il servizio pubblico d’emergenza sanitaria è attivo tutto l’anno, 24 ore su 24. Come e quando chiamare il 144 Attraverso questo numero gratuito, raggiungibile da qualsiasi apparecchio fisso o mobile, è possibile risolvere tutte le situazioni di urgenza o di emergenza indicate dai cittadini grazie una semplice telefonata. Come chiamare il 144? Appena ricevuta la chiamata di soccorso, gli operatori del 144 valutano la situazione e inviano il mezzo e l’equipaggio più appropriato di soccorso sanitario. Il paziente deve essere raggiunto nel minor tempo possibile. Per garantire un servizio efficiente e tempestivo è necessario che i cittadini chiamino il 144 nel più breve tempo possibile dall’inizio della situazione d’urgenza. Quando chiamare il 144? Chiama immediatamente il 144 in caso di: – malore – incidente stradale, domestico, sportivo, sul lavoro – ogni situazione certa o presunta di pericolo di vita – richiesta di ambulanza per ricoveri programmati Quando non chiamare il 144? Non è necessario chiamare il 144 nel caso di: – necessità di consulenze mediche (per questo bisogno componi il 091/800 18 28) – per informazioni riguardo i servizi sanitari fuori orario (per questo bisogno componi il 091/800 18 28 ) – per richieste riguardanti i Servizi di Aiuto Domiciliare (per questo bisogno componi il 0840/22 44 22 ) – per richieste di tipo informativo o amministrativo (per questo bisogno componi il 091/800 18 32 ) 56 Comporre su qualsiasi telefono il numero “ 1 - 4 - 4 “ senza prefisso locale. La chiamata è gratuita: non occorre gettone o tessera. Attendere risposta dalla centrale operativa 144. Rispondere con calma e precisione alle seguenti domande: – Dov’è esattamente l’urgenza – Qual è il numero di telefono dal quale stai chiamando – Qual è il problema. Spiegare esattamente cosa è successo – Sesso del paziente ed età (anche approssimativa). – Il paziente è cosciente? – Il paziente respira? Dov’è esattamente l’urgenza Ovviamente è fondamentale per la centrale operativa 144 capire esattamente dove è richiesto un intervento. Per quel che riguarda l’ambito urbano (città, paese), il problema è relativamente semplice perché in chiunque è ben radicato il concetto di stradario. Sarà quindi sufficiente comunicare all’operatore: – località – indirizzo – numero civico Può essere utile indicare la presenza di punti di riferimento evidenti (distributore di benzina, negozio, ...). Ascolta attentamente l’operatore e rispondi ad eventuali domande che permettano di definire in maniera più precisa il luogo dell’emergenza. Diverso è l’approccio alle richieste provenienti dall’ambito extraurbano. Se si è in autostrada o in una grande strada extraurbana, sono fondamentali i dati della direzione, del chilometraggio e di eventuali punti di riferimento. Nel caso di richieste fuori dall’abitato, l’operatore ha la necessità di avere informazioni dettagliate che descrivano la strada da percorrere per raggiungere il luogo. Qui è riprodotta la prima scheda che l’operatore di Ticino Soccorso compila quando voi chiamate il 144 Qual è il numero di telefono dal quale stai chiamando La comunicazione tra il chiamante e la centrale operativa 144 può interrompersi in ogni momento per problemi di ordine tecnico. Oppure il chiamante può riappendere senza aver dato all’operatore tutte le informazioni del caso. Per l’operatore è assolutamente indispensabile avere un recapito telefonico da richiamare per poter rispondere alla chiamata d’emergenza. Qual è il problema? Spiegare esattamente cosa è successo Chi telefona deve fornire alla centrale operativa 144 il maggior numero possibile di informazioni. Esempi di informazioni importanti sono: – Quanti veicoli sono coinvolti nell’incidente stradale? – Da quanto tempo il soggetto è incosciente? – Che tipo di sostanza ha ingerito? – La persona sul motorino aveva il casco? – Ci sono strade interrotte nelle vicinanze? – Sussiste pericolo d’incendio? È opinione molto diffusa pensare che le domande poste dall’operatore della centrale operativa 144 siano una perdita di tempo e ritardino l’intervento dell’ambulanza. “Ma perché quando telefono per avere un’ambulanza mi fanno tutte quelle domande? Io che ho bisogno subito e quelli stanno a perdere tempo! Cosa gli interessano quelle informazioni? Che mi mandino subito i soccorsi e basta!”. Questo modo di pensare è legato al fatto di non capire come le informazioni richieste permettano di individuare esattamente quali sono i bisogni del chiamante. Occorre tenere presente che il sistema di allarme tra la centrale operativa 144 e i servizi d’ambulanza è informatizzato e non necessita di alcuna comunicazione verbale per inviare i soccorsi. Grazie a questa tecnologia, le ambulanze partono automaticamente e l’operatore può rimanere in contatto telefonico con il chiamante, raccogliere tutte le informazioni necessarie e impartire quelle istruzioni atte a preservare e a migliorare le condizioni di salute del paziente. 57 La via migliore per le PMI. Garantite ai vostri collaboratori una previdenza professionale ideale con i prodotti LPP della Nazionale Svizzera Assicurazioni. Questi sono concepiti su misura per le necessità delle PMI: prodotti individuali, trasparenti e soprattutto sicuri. Se desiderate concentrarvi sui vostri affari, non esitate a contattarci. Direzione regionale Lugano, Franco Mornata Via Zurigo 22, 6904 Lugano Telefono 091 973 37 37 www.nationalesuisse.ch centro medicina di laboratorio Dr Risch Via Arbostra 2 - 6963 Pregassona - Tel. 091 610 43 10 www.cml-risch.ch - mailto: [email protected] • Una moderna infrastruttura • Un ampio pannello analitico • Specialisti medici FAMH: • Chimica clinica • Ematologia • Microbiologia • Immunologia • Personale altamente qualificato i hiesta su ric no preliev a u t t si effe domicilio a permettono di assicurare un servizio di qualità, 365 giorni all’anno, con un regolare servizio di picchetto 24 ore su 24. Un laboratorio creato in Ticino, per il Ticino, integrato nel gruppo Risch che vanta un’attività pluriennale oltre Gottardo con le sedi di Sciaffusa, Schaan e, dal 1. settembre 2004, Berna. Accettazione Chimica clinica Ematologia Immunologia Microbiologia Servizio corrieri Ambulanze - 144 L’ambulanza abbisogna di un certo lasso di tempo per raggiungere il luogo d’intervento. Nei primi minuti siete voi che mettendo in pratica le indicazioni impartite dall’operatore potere assicurare al paziente condizioni compatibili con la vita. Nei casi più estremi l’operatore sarà in grado di guidarvi nella messa in pratica di una respirazione artificiale e di un massaggio cardiaco. Cosa fare in attesa dell’ambulanza? Sesso del paziente ed età Se non conoscete il paziente, indicate l’età approssimativa della persona che abbisogna di soccorso. L’informazione sull’età aiuta l’operatore della centrale operativa 144 a capire quale problema può mettere più probabilmente in pericolo la vita del paziente. E’ infatti scientificamente dimostrato che alcune cause di malessere sono legate di più ad una fascia di età piuttosto che a un’altra. Questa informazione permette quindi all’operatore di consigliare le misure più idonee. Lo stesso discorso vale per il sesso del paziente. Alcuni problemi hanno una possibilità maggiore di presentarsi più in pazienti maschili che femminili, e viceversa. Il paziente è cosciente? Il paziente respira? Il vostro ruolo è assolutamente importante fino a che i soccorsi sono giunti sul posto. Seguite e mettete in atto le istruzioni impartite dall’operatore della centrale 144. Solo grazie al vostro aiuto il paziente avrà qualche possibilità di sopravvivere alla fase critica. Non lasciatevi prendere dal panico, rimanete calmi e seguite le indicazioni dell’operatore. Anche nella situazione più critica, non mettete a repentaglio la vostra vita per prestare i primi soccorsi. Proteggetevi e seguite le indicazioni della centrale 144. In sintesi ricorda queste poche righe: “Allarma il 144, rispondi a tutte le domande che ti vengono poste, rimani in linea, metti in atto le istruzioni impartite dall’operatore della centrale operativa. Non metterti in situazione di pericolo e proteggi il paziente”. Solo così potrai contribuire alla sopravvivenza di chi si trova in situazione d’emergenza. Sandro Muschietti Direttore di Ticino Soccorso 144 La conoscenza dello stato di coscienza e respirazione del paziente sono parametri assolutamente indispensabili per l’operatore della centrale operativa 144 per impartire al chiamante le corrette istruzioni delle manovre da compiere per assicurare la sopravvivenza della persona in situazione d’emergenza. L’operatore è una persona altamente istruita nell’ambito della medicina d’urgenza e può indicarvi quali manovre mettere in pratica per cercare di mantenere in vita il paziente. Ulteriori sconti per gli operatori del primo intervento Gamma completa dei prodotti Helly Hansen www.divescuba.ch c/o FoxTown Mendrisio - Tel. 091 630 25 57 59 LA FARMACIA DI FIDUCIA NELLA TUA REGIONE FAIDO BIASCA GIUBIASCO FARMACIA GRASSI Devibella Grassi farmacista dipl. FPH Bruno Grassi farmacista dipl. fed. Condominio Bosco Grande 6760 Faido Tel. 091 866 12 06 Fax 091 866 02 17 [email protected] Farmacia Dr. D.Cugini Cristina Vanini-Cugini Farmacia Centrale Rolf Dürig Farmacista dipl. fed. Via Pini, 18 CH-6710 Biasca Telefono +41 (0)91 862 12 12 Telefax +41 (0)91 862 43 23 E-mail: [email protected] LOCARNO farmacista dipl. fed. FPH farmacia d’officina Largo Libero Olgiati 83 CH-6512 Giubiasco Tel. 091 857 12 51 Fax 091 857 08 51 [email protected] MAGADINO FAIDO farmadomo La consulenza professionale e la fornitura del materiale ausiliario ortopedia incluso Farmadomo Via Romerio 1 Via R. Simen (5 Vie) CH-6600 Locarno Tel. 091 760 06 66 Fax 091 760 06 68 CASLANO BIASCA LOCARNO GIUBIASCO MAGADINO Farmacia del Gambarogno SA LAMONE LUGANO CASLANO MENDRISIO LAMONE Via Vedeggio 1 CH-6814 Lamone Tel. +41 91 967 45 55 Fax +41 91 967 49 49 [email protected] Matteo Patriarca Farm. Dipl. ETH Via Stazione 66 CH-6987 Caslano Tel. 091 600 94 44 Fax 091 600 94 48 Alain Ranzoni Farm. Dipl. ETHZ - FPH Bianchi Franco Farmacista Dipl. Fed. FPH Farmacia Officina Dietetica - Profumeria Omeopatia - Erboristeria Orari d’apertura: Lunedì-Venerdì: 07:45-12:15 - 14:00-18:30 Sabato: 08:00-12:00 - Pomeriggio chiuso Via Cantonale 94 6573 Magadino Tel. 091 795 14 32 Fax 091 795 25 32 MENDRISIO FARMACIA NUOVA SA gerente responsabile Pietro Ferrazzini Farm. dipl. fed. ETH Via Gismonda 6 6850 Mendrisio Tel. 091 646 12 35 Ambulanze - 144 In Svizzera costituisce il 39,8% dei decessi La patologia cardiovascolare Allestito un piano cantonale di intervento in caso di arresto cardiaco improvviso (ACI) e defibrillazione precoce. È oramai un’evidenza epidemiologica incontestabile che la patologia cardiovascolare rappresenta la causa di morte più frequente nei paesi occidentali, in Svizzera costituisce il 39,8% dei decessi. La manifestazione più drammatica di queste affezioni è sicuramente l’arresto cardiaco improvviso con un’incidenza che si situa tra 0,36 e 1,28 casi per 1000 abitanti. In Ticino questo significa essere confrontati con tale patologia quasi una volta al giorno. Il ritmo cardiaco presente nei primi istanti dell’arresto mostra nel 75-80% dei casi, una fibrillazione ventricolare con un’ottima risposta alla defibrillazione. Purtroppo però senza manovre di rianimazione di base (BLS: Basic Life Support) e defibrillazione rapida (AED), le possibilità di sopravvivenza diminuiscono drasticamente nella misura del 7-10% ogni minuto che passa Un momento della cerimonia di consegna dei defibrillatori La nostra realtà Nel nostro Cantone si contano annualmente circa 300 arresti cardiaci improvvisi (ACI) con una sopravvivenza globale del 14%, che aumenta fino al 28% in caso di fibrillazione ventricolare. Il sistema d’emergenza territoriale ticinese generalmente giunge sul paziente colpito da ACI mediamente in 9 minuti. I tempi di arrivo sul luogo sono influenzati da diversi fattori quali la distribuzione della popolazione, il tipo di territorio, le caratteristiche dell’organizzazione dei servizi di soccorso sanitario e altre variabili. Considerando quanto detto in precedenza è facilmente comprensibile che l’intervallo medio attuale per raggiungere il paziente da parte dei servizi di soccorso professionali non permetta di ottenere degli alti tassi di sopravvivenza. Da un punto di vista epidemiologico, in riferimento ai dati raccolti tramite il Registro cantonale sulle rianimazioni gestito dalla FCTSA, si evince che il maggior numero di ACI avvengono a domicilio ed il 68% di esse si manifestano durante le ore diurne. Il Progetto ticinese Nel 2001, in risposta ad una mozione presentata in Gran Consiglio dal dott. Alessandro Del Bufalo, il Dipartimento della Sanità e della Socialità ha dato mandato alla Federazione Cantonale Ticinese Servizi Autoambulanze (FCTSA) di elaborare una proposta di strategie operative finalizzate a migliorare la presa a carico e di conseguenza anche la sopravvivenza per questa infausta patologia. Lo studio di fattibilità si è concluso nel corso del 2005, in relazione alle più attuali conoscenze scientifiche sulla tematica e alle peculiarità del contesto cantonale, sono stati definiti i seguenti obiettivi: 1. aumentare la sopravvivenza portandola dal 28% al 50% 2. assicurare al cittadino che in caso di ACI gli venga somministrata una defibrillazione entro un tempo massimo di 5 minuti 3. creare i presupposti tecnici, organizzativi, culturali e scientifici per il raggiungimento degli obiettivi previsti. 61 Ambulanze - 144 La strategia e le attività Gli aspetti salienti della strategia prevista per il raggiungimento degli obiettivi esposti sopra possono essere sintetizzati nei seguenti elementi: 1. migliorare l’informazione alla popolazione in merito al riconoscimento dei segni dell’ACI e alle modalità di allarme dei servizi di soccorso ufficiali (Ticino Soccorso 144) 2. Formare un numero sempre crescente di persone alle tecniche di rianimazione (BLS) e di defibrillazione (DAE). 3. Equipaggiare di apparecchi defibrillatori semiautomatici i partner istituzionali dell’urgenza, le imprese private, le associazioni, le società e le singole persone adeguatamente formate e disponibili (first responder) 4. Creare una rete di defibrillatori distribuiti sul territorio Cantonale, coordinata e gestita da Ticino Soccorso 144. 5. Promuovere iniziative pubbliche o private che possano contribuire al raggiungimento degli obiettivi previsti 6. Valutare l’impatto delle azioni intraprese attraverso lo svolgimento di ricerche specifiche. Foto di gruppo alla consegna dei defibrillatori con l’On. Patrizia Pesenti, i corpi di polizia e i corpi dei pompieri 62 Quello ticinese è, attualmente, il primo ed unico Progetto del genere in Svizzera. Alla realizzazione di queste azioni partecipano attivamente tutti i Servizi di soccorso preospedaliero cantonali. La supervisione scientifica è assicurata dalla Commissione medica della FCTSA. Per quanto attiene alla conduzione del progetto è stato stipulato un accordo di collaborazione tra la FCTSA e la SSFS/SUPSI. I destinatari Il Progetto si indirizza, indistintamente a: – Enti pubblici: scuole, uffici statali o parastatali, enti di pronto intervento – Strutture private: banche, assicurazioni, aziende, alberghi, ristoranti, centri commerciali – Strutture del settore sociosanitario: studi medici, farmacie, dentisti, cure a domicilio – Professioni o gruppi a rischio – Associazioni sportive e ricreative – Organizzatori di eventi con grande affluenza di persone e/o con attività a rischio – Singole persone o gruppi di persone interessati alla tematica. Sinergia con i partner del soccorso Lo scorso 23 giugno ha avuto luogo, presso il centro di formazione della Protezione civile di Rivera la cerimonia di consegna dei defibrillatori ai corpi di polizia e pompieri che hanno deciso di aderire al Progetto. Alla presenza della Consigliera di Stato Avv. Patrizia Pesenti i seguenti corpi polizia e pompieri hanno ottenuto la certificazione di qualità quale strutture abilitate alla rianimazione e alla defibrillazione precoce: Claudio Benvenuti responsabile del progetto Mendrisiotto Luganese Bellinzonese e Valli Locarnese Ticino Polizia comunale di Mendrisio Polizia comunale di Massagno Polizia comunale di Bellinzona Polizia comunale di Locarno Polizia cantonale Corpo civici pompieri di Mendrisio Polizia comunale di Collina d’Oro Posto di polizia di Giubiasco Polizia comunale di Losone Polizia ferroviaria Ticino Polizia comunale di Rancate Corpo pompieri di Melide Posto di polizia di Biasca Polizia comunale Minusio / Muralto Polizia comunale di Vacallo Corpo pompieri di Caslano Centro d’intervento del San Gottardo Polizia comunale di Brissago Polizia comunale di Cureglia Corpo pompieri Alta Leventina Polizia comunale di Gordola Polizia comunale di Lugano Corpo pompieri Biasca e Valli Polizia comunale di Melide Polizia comunale di Savosa Polizia comunale di Cadempino Polizia comunale di Comano I defibrillatori sono stati messi gratuitamente a disposizione dalla FCTSA. Ad oggi possiamo affermare con soddisfazione ed orgoglio che la sempre migliore collaborazione tra le diverse strutture di soccorso ha portato il Ticino ad essere il primo Cantone in Svizzera ad aver concretizzato un Progetto di questo genere. Da un punto di vista operativo i diversi corpi saranno direttamente allarmati dalla Centrale Ticino Soccorso 144 attraverso l’invio di un messaggio SMS contenente le informazioni sul luogo di intervento e sul tempo stimato di arrivo dell’ambulanza. Senza obbligo di intervento, la pattuglia di polizia oppure il servizio pompieri disponibili si recano sul luogo e in attesa dell’arrivo dell’ambulanza potranno iniziare le prime misure rianimatorie. Stato: ottobre 2006 Il Comitato della FCTSA ed il Consiglio della Fondazione Ticinocuore ringraziano sentitamente tutte le persone che con entusiasmo e disponibilità hanno aderito al Progetto. Ricordiamo che qualora vi fossero altri corpi Polizia o Pompieri interessati di annunciarsi presso il responsabile di progetto. Informazioni supplementari possono essere richieste a: Fondazione TicinoCuore, c/o FCTSA Piazza 5 Vie 1, CH-6932 Breganzona Tel. 0041 (0)91 9603663 - Fax 0041 (0)91 9601810 Rif. Bancario: BSI - Lugano, cto A344018A [email protected] - www.ticinocuore.ch 63 Componi il numero 144 senza esitare in caso di Sosteneteci! • malore improvviso • perdita di conoscenza • infortunio in strada o a casa • infortunio sportivo o professionale • annegamento • incidente stradale ma anche per • trasferimenti di malati in ospedali del cantone o in Svizzera Preparati • dove mando l’ambulanza? a rispondere • qual’è il tuo numero telefonico? alle seguenti • qual’è il problema / cosa è successo? (quanti sono i feriti / malati?) domande • età e sesso del / dei pazienti? • risponde se lo chiami, reagisce se lo tocchi? • respira, come respira? Cerca di mantenere la calma e segui le istruzioni che l’operatore darà. Attenzione! Rispondere a queste domande non ritarda la partenza dei soccorsi! Tel. +41 91 862 50 20 Fax +41 91 862 15 15 [email protected] • Due le basi operative: Airolo e Biasca • 27 soccorritori professionisti e 65 volontari sono le risorse umane impegnate nel soccorso. • Con i nostri equipaggi d’intervento collaborano 3 medici d’urgenza e diversi medici generici con pratica privata nelle Tre Valli. • 5 ambulanze di prima urgenza, 6 veicoli leggeri polivalenti e 1 unità di soccorso Rescue Unit TAT costituiscono il parco veicoli costantemente aggiornato ed equipaggiato delle moderne tecnologie sanitarie. Grazie per il vostro prezioso contributo! www.trevallisoccorso.ch Tre Valli Soccorso Via Mongheria 4 Casella postale 1004 CH-6710 Biasca • Tre Valli Soccorso è l’unico servizio ambulanze che opera nel territorio delle valli Leventina, Blenio e Riviera. CMTV Circolo Medico Tre Valli Guardia Medica 24 ore, 365 giorni Tel. +41 91 800 18 28 Conto bancario: Banca Raiffeisen Biasca 16663.59 80382 Ambulanze - 144 Collaborando a costruire il futuro ...con discrezione. I sanitari del tunnel più lungo del mondo ...wurm, changehouse, smarino, gunite, betonaggio..., pian piano, sono termini ai quali, i diversi soccorritori diplomati che lavorano nell’ambito dei cantieri del Consorzio TAT, si stanno abituando. Comprendendone il significato, condividono parte dell’attività degli scavi sotterranei con i protagonisti principali di questa ciclopica opera nel massiccio del S.Gottardo. È cominciato tutto quasi per caso, per interesse verso una realtà che presto, si presagiva, avrebbe rivoluzionato e modificato la vita sociale e professionale, quasi monotone, di una regione splendida quale quella delle tre valli, e della sua popolazione, ricca di spunti creativi straordinari, spesso negati alla visibilità dal potere mediatico e sociale delle cittadine, dalla già internazionale notorietà. Era il 2001, procedevano da tempo i lavori di perforazione del lotto 452 di Faido-Polmengo. A luglio avevano raggiunto i 2’550 mt di scavo della discenderia. Ci si informava della quantità di professionisti che avrebbe abitato nella regione durante l’esecuzione dell’opera. Si sapeva che sarebbe durata oltre un decennio, che avrebbero scavato il tunnel più lungo del mondo... Si cercavano dei dati legati ai problemi medici e sanitari con i quali un servizio ambulanza avrebbe dovuto fare i conti per eseguire la propria missione con le medesime garanzie di cure qualitative e sostenibili, diritto di ogni abitante del cantone, sia egli permanente o di passaggio. Le raccomandazioni della SUVA, la consulenza di un medico del lavoro ed il buon dialogo da subito instaurato con i responsabili della sicurezza del Consorzio TAT, hanno permesso di identificare una serie di elementi determinanti la strutturazione di un concetto sanitario per i cantieri sotterranei, che oggi possiamo con certezza definire vincente. 65 E! AZION Stufa Barbas Eco 410 in pietra ollare E! AZION Recuperatore di calore Barbas Unilux 65/75/85 O NUOVLLO MODE ESPOSIZIONE PERMANENTE DI 600 MQ LUNEDÌ-VENERDÌ: 08:00/12:00 14:00/18:00 SABATO: 09:00/12:30 SU APPUNTAMENTO Caminetto Barbas Escamo 200 L+R ad angolo Stufa a legna Tulikivi ad accumulazione fino a 24 ore. CH-6916 Lugano (Grancia) Tel. 0041 91 986 50 20 - Fax 0041 91 986 50 29 [email protected] - www.comedil.ch A NITI S I GRA N I N GIAN odrino 6527 L 86 863 22 0 1 9 0 Tel. 34 9 1 863 Tel. 09 863 27 50 1 Fax 09 niti.ch nini-gra i.ch n ia g . www granit ianniniinfo@g 01 ISO 90 Ambulanze - 144 La convenzione sottoscritta tra il Consorzio TAT e la Federazione Cantonale Ticinese dei Servizi Ambulanza è ormai realtà da 5 anni e rappresenta la base contrattuale del servizio sanitario sui cantieri di Faido-Polmengo e Bodio-Pollegio. Il concetto guida è legato alla formazione sanitaria di tutto il personale del Consorzio a due livelli di approfondimento: un corso base comprendente nozioni semplici per il sostegno delle funzioni vitali (Basic Life Support), approfondimenti mirati alla casistica specifica di malesseri o infortuni in ambito di cantieri sotterranei, nonché l’informazione ed addestramento alle procedure di sicurezza e salvataggio contemplate dai piani specifici. Un secondo livello, riservato ad un numero ristretto di operai, eleva la formazione alle funzioni di Nothelfer (Soccorritore Aziendale), figura presente in ciascuna delle sciolte di minatori che lavorano ai fronti di scavo 24 ore su 24. La scelta di formare e mantenere con aggiornamenti periodici le competenze del personale nell’auto-salvataggio, è dettata da due determinanti chiave del soccorso sanitario in ambito di grandi cantieri sotterranei: la progressiva lunghezza dello scavo che allontana l’eventuale infortunato dalle risorse di soccorso disponibili all’aperto e l’insostenibilità costi-benefici di un posizionamento permanente del soccorso sanitario specializzato, all’interno degli scavi sotterranei. Il presidio delle infermerie di cantiere da parte di un soccorritore diplomato nella fascia oraria diurna feriale e la messa in rete delle risorse sanitarie d’urgenza e soccorso disponibili sul territorio, attraverso il coordinamento della Centrale d’allarme cantonale Ticino Soccorso 144, permettono così di far fronte alle esigenze sanitarie extra-ospedaliere del personale impiegato nei due lotti principali AlpTransit 452 e 554. L’attività in prontezza del soccorritore di cantiere, equipaggiato e mobile a bordo di un mezzo tecnico di soccorso (First Rescue Unit TAT), specificamente elaborato da Tre Valli Soccorso, per il gravoso impiego del soccorso in cantiere, prevede anche tutta una serie di controlli delle dotazioni di materiale e presidi sanitari e di sicurezza all’interno delle gallerie di Bodio e Polmengo. 67 Pubbliredazionale Casapool: piscine, whirlpool e saune Nel maggio del 1990 Dieter e Donatella Segler-Grandi hanno iniziato la loro attività con le idee chiare. Tra i loro obiettivi principali la volontà di voler costruire un’immagine di un’azienda solida e disponibile a curare con attenzione la propria clientela. Una filosofia con i piedi per terra, che ha permesso alla ditta a conduzione familiare, di profilarsi e crescere con successo. A sedici anni dalla fondazione questa strategia di indubbia qualità e di fiducia si è trasformata in un solida professionalità apprezzata soprattutto da coloro che, in un rapporto di lavoro, pongono in primo piano la serietà e l’affidabilità. Lo dimostrano anche le cifre che indicano come buona parte della clientela lavora con Casapool da oltre dieci anni. Oggi la flessibile struttura della società opera con sei collaboratori e si è specializzata in particolare nella pianificazione, fornitura ed installazione degli impianti tecnici, posa, copertura, servizi e manutenzione di piscine, bagni turchi, whirlpool e saune. Attiva con un negozio a Curio, aperto tutte le mattine, sabato incluso, o su appuntamento ed un altro, con un’area d’esposizione, a Giubiasco in via Olgiati 9c. Un punto di vendita aperto giornalmente dal primo di aprile al 30 settembre dalle ore 9.00 alle 12.00 (il giovedì dalle 16.00 alle 19.00) e nei rimanenti mesi il giovedì dalle ore 68 16.00 alle 19.00 e il sabato dalle 9.00 alle 12.00 e naturalmente su appuntamento. Chi si rivolge alla dinamica azienda ticinese ha pure il vantaggio di ricevere una consulenza ed un’assistenza completa. Infatti, da Casapool si spazia dall’installazione degli impianti tecnici fino al trattamento delle acque ed alla vendita diretta di accessori diversi. Una pianificazione dalla A alla Z da parte di una ditta che è pure rappresentante ufficiale per il Ticino delle marche Tylö (saune e bagni turchi), Vita Spa (vasche per idromassaggio) e, che vanta in esclusiva, anche l’elegante e pratica scala romana per piscine modello Lugano. Casapool Sagl Curio - Tel. 091 606 53 86 Giubiasco - Tel. 076 366 53 86 Fax 091 606 87 20 - www.casapool.ch Ambulanze - 144 Il sistema di controlling tramite check-list permette l’identificazione della localizzazione dei presidi tecnomedici principali, quali i defibrillatori o gli zaini di soccorso, il loro ristabilimento ed il mantenimento in efficienza in un ambiente dalle condizioni di impiego estreme. Elevati tassi di umidità e temperatura, presenza di particelle volatili in grandi concentrazioni, mettono infatti a dura prova, non solo i materiali ed i mezzi, ma anche il fisico dei professionisti dello scavo. Nella fascia oraria in cui i cantieri non sono presidiati dal soccorritore professionale, rimane attivo un recapito telefonico dedicato per consulenza 24h al giorno, raggiungibile permanentemente con la semplice composizione del numero telefonico 144. In considerazione dell’evidenza che indica come soluzione principale per ridurre le conseguenze dei traumi, una politica attiva di prevenzione primaria, il concetto sanitario prevede la collaborazione e la consulenza nelle campagne di prevenzione Stop Risk elaborate dal committente AlpTransit ed applicate nell’ambito del Consorzio TAT. Le tipologie di assistenza extra-ospedaliera eseguita in questi 5 anni di attività presso i 2 principali cantieri AlpTransit a sud delle Alpi, vede la consulenza e la valutazione clinica semplice al primo posto, seguita dagli interventi di soccorso e di medicazione per traumi minori agli occhi, alle estremità. Gli interventi a seguito dei quali è necessaria un’ospedalizzazione, pur rimanendo in percentuale molto bassa a confronto di attività analoghe, riguardano traumi con esiti da cadute dall’alto, cadute di materiale, movimenti e traffico di macchine, nonché da traumi contusivi ad alta energia. Rari sono pure i malori e gli incidenti da calore, anche grazie ad un comportamento corretto del personale in sotterraneo, verso l’assunzione di acqua in abbondanza. Da annoverare anche gli interventi di soccorso a beneficio dei visitatori, eseguiti nell’ambito dei picchetti sanitari in occasione di grandi eventi pubblici sui due cantieri. L’azione di soccorso sui grandi cantieri di Faido e Bodio, si può definire difficile e complessa a causa delle condizioni di lavoro atipiche per il soccorritore: ambiente caldo-umido, scarsa illuminazione, presenza di attività di cantiere senza interruzione, specialmente negli interventi in galleria. I tempi di intervento risultano dilatati dalla difficoltà e lunghezza di accesso al fronte dello scavo. Attualmente l’evacuazione dalla maggiore profondità verso il portale di Bodio prevede oltre 1 ora di trasporto sotterraneo su rotaia! Nell’immediato futuro, con la migrazione delle maestranze presso il cantiere di Faido, da dove un migliaio di uomini proseguiranno i lavori di scavo verso Sedrun, abbiamo previsto il potenziamento del presidio di un soccorritore diplomato presso l’infermeria di Polmengo. Altri interventi di organizzazione mirati, saranno possibili per incrementare il servizio sanitario in funzione delle esigenze di sicurezza del personale di TAT. Con l’entrata in esercizio della Nuova Trasversale Ferroviaria Alpina nel 2016, saremo pronti e disponibili ad assumere le competenze in ambito di servizi sanitari che le FFS vorranno assegnare alla FCTSA. Stefano Dell’Orto Capo servizio, Tre Valli Soccorso Referente Progetto TAT-FCTSA 69 Elenco dei membri della Associazione Svizzera Maestri Giardinieri Sezione Ticino Presidente Alberto Stierlin, Muzzano Membri del comitato Antonio Farenga, Locarno Francesca Kamber, Aurigeno Martin Keller, Pregassona Mauro Poli, Brusino Arsizio Alessandro Sgarbi, Bellinzona Francesco Toschini, Lottigna Recapito ASMG - Sezione Ticino Via Piodella 18 - 6933 Muzzano Tel. 091 968 12 54 Fax 091 968 15 39 www.asmg.ch Acerbis Paesaggistica SA Antonini Luca Art & Giardini Sagl AQVA Bachmann Fredy Giardini-Tennis SA Bagutti Carlo Baratella Alfredo Benicchio Figli di Giulio Bernasconi Andrea Bernasconi Sandro Berta Francesco Betschon Giardini Sagl Bettosini Carlo Bisanti Daniele Bizzini Fausto SA Buletti Giardini Sagl Bürgi Garden Center Buzzi Martino Cadorin Renato SA Camponovo Ennio Cantoni Michel Carol Giardini SA Cassai Mirko Cattaneo Giovanni Chiaravalloti Giardini Compodino SA Corda Ivano De Taddeo Claudio Edengarden Sagl di F.Frioni Eisenhut Vivai Farenga Linea Verde SA Forster Daniele Frioni Luigi Galeazzi Alain Gianinazzi Sisto Giardiniere Flavio Spigaglia Sagl Hacker Giardini Sagl Hochstrasser Cristian Hofer-Degiorgi SA Kamber Francesca Keller-Thomi SA Kurz Winfried Lirrigazione Sagl Lott E.H. SA - Fiori all'ingrosso Lurati Mauro Manetti Vivai SA Moghini Libero Muser Beat Negrini Vivai Nonella Riccardo Passera Sergio Pedrazzi Giardini Sagl Pesenti Maurizio Petraglio Lorenzo Pini Enea Pinta Fiorita di P.Allio Poli Giardini SA Pometta Oriano Pura Ivano Ranzoni Carlo Rezzonico Giardini Rickenbach Stefano Rigiani Graziano Scarpellini Giardini-Impianti Schiess Jürg Schlatter SA Schmid Jürg Schober Bruno Sgarbi & Pini SA Stänz Heinz Stierlin Alberto Giardini Toschini Sagl Toschini Lucien Wistaria Sagl Zanoli e Brun Zoller Walter Zollinger Beat Via Bellavista Via Mangara Via Fontanella 16 Via R.Simen 47 Via Bellavista 3 Zona la Piana Via Antonietti 9 Via Selva Via Cantonale Via Bataa Via Costa di Dentro 41 Residenza Camarino 17 Bigogno Via Polar 5 Via ai Pree 14 Casella postale 657 Via in Tirada Via Cantonale Via Campo Sportivo Via Pasquée Via Nevaca 8a Via S. Gottardo 24 Via al Carcale 5 Strada di Ronche / CP6 Via Cantonale Via al Funtì 2 Vairano-Cheggio Via al Piano Casa Rosa Via al Funtì 3 Via Stazione Via Cioos 6 Via Mondine 31a Via Riasco 8 Sureggio Via Trevano 85 La Vigeira Via Cantonale 15 Via Cesura 18 Via ai Paiardi Via M. Roggia Strada Cantonale Strecia di Casée 3 Pezza Venerdì 14 Via Maderno 25 Via Bartolomeo 4 Via Ronchetti Via S.Maria 6 Casella postale 28 Via Cantonale Lungolago Roncaioli Via al Motto 2 Casella postale 21 Via al Molino 36 Sportivi-Idrosemina Casa Rosina Via Cremignone 2 Via Buonamano 6 Via Birreria / CP 22 Via Ubrio 37 Via Piodella 18 Sentiero alle Piode 6 Via Mezzaro 8 Via Molino Casella postale 33 Via Ciusaretta 10 6930 Bedano 6984 Pura 6932 Breganzona 6648 Minusio 6952 Canobbio 6822 Arogno 6900 Paradiso 6814 Lamone 6818 Melano 6825 Capolago 6614 Brissago 6516 Cugnasco 6927 Agra 6932 Breganzona 6915 Noranco 6512 Giubiasco 6528 Camorino 6721 Ludiano 6989 Purasca 6834 Morbio Inferiore 6939 Arosio 6652 Ponte Brolla 6965 Cadro 6979 Brè s.Lugano 6710 Biasca 6596 Gordola 6968 Sonvico 6653 Verscio 6834 Morbio Inferiore 6575 San Nazzaro 6592 S.Antonino 6954 Bigorio 6834 Morbio Inferiore 6934 Bioggio 6952 Canobbio 6616 Losone 6614 Brissago 6953 Lugaggia 6900 Lugano 6677 Aurigeno 6963 Pregassona 6616 Losone 6592 S.Antonino 6918 Figino 6853 Ligornetto 6807 Taverne 6949 Comano 6616 Losone 6850 Mendrisio 6528 Camorino 6965 Cadro 6670 Avegno 6743 Bodio 6596 Gordola 6500 Bellinzona 6864 Arzo 6827 Brusino Arsizio 6597 Agarone 6596 Gordola 6995 Madonna del Piano 6862 Rancate 6915 Noranco 6719 Aquila 6928 Manno 6927 Agra 6924 Sorengo 6991 Neggio 6612 Ascona 6503 Bellinzona 6616 Losone 6933 Muzzano 6716 Lottigna 6604 Locarno 6648 Minusio 6612 Ascona 6854 S.Pietro di Stabio 6933 Muzzano 091 945 53 26 079 354 13 74 091 950 07 31 091 743 07 76 091 941 26 71 079 621 05 60 091 994 89 69 091 966 08 38 079 621 06 22 079 444 19 74 091 793 20 05 091 859 29 30 091 994 89 45 091 968 18 60 091 993 13 60 091 857 83 84 091 857 27 27 091 870 19 90 079 617 18 16 091 683 77 60 091 609 11 35 091 796 21 25 079 293 99 61 091 972 46 76 078 745 29 14 091 745 03 31 079 445 68 50 091 796 35 67 091 682 48 05 091 795 18 67 091 858 22 85 091 943 59 55 091 683 16 52 091 605 51 12 079 413 82 25 091 791 45 02 091 793 16 51 079 214 62 75 091 971 25 71 091 753 27 60 091 972 28 14 091 791 28 62 079 817 63 21 091 995 14 26 091 647 09 46 091 945 11 73 091 940 64 91 091 791 26 18 091 646 16 16 079 686 26 75 091 943 51 47 091 753 20 01 091 870 22 84 091 745 45 27 078 617 95 35 091 646 42 16 091 996 13 74 091 859 13 83 091 745 40 05 091 608 29 48 091 646 35 14 091 994 67 71 091 872 22 08 091 605 19 32 091 994 61 79 091 966 79 73 091 606 56 65 091 791 28 88 091 825 31 80 091 791 69 75 091 967 12 68 091 871 12 74 091 751 26 56 079 221 60 39 091 792 16 18 091 647 23 02 091 967 13 23 Ambulanze - 144 Aumentate il numero di chiamate che giungono alla centrale operativa 144 Soccorritrici professionali: per gli altri con competenza Una nuova opportunità che interessa un numero crescente di donne anche nel nostro Cantone per un lavoro che offre tante soddisfazioni e richiede grande sensibilità. Dopo una scuola di formazione specifica durata nove mesi anche Ornella inizia a lavorare come soccorritrice volontaria. Passano ancora alcuni anni poi l’iscrizione a una scuola professionale della durata di due anni (oggi sono tre anni misti tra pratica, teoria e stage in cliniche o ospedali). Il desiderio di continuare con un‘attività di utilità pubblica pone in secondo piano eventuali difficoltà di conciliare la famiglia, il lavoro e la scuola. È stata una bella esperienza, ci racconta sorridente, questo è proprio il mio lavoro. Rispetto ad alcuni anni fa, continua Ornella Ponti, abbiamo anche il vantaggio di poter avere a disposizione diversi supporti per effettuare una diagnosi sul posto e attraverso il 144 riceviamo già delle utili informazioni da parte delle competenti collaboratrici e collaboratori operativi nella centrale di raccolta delle chiamate. Un insieme di elementi, navigatore satellitare sui veicoli compreso, che hanno pure consentito di aumentare la professionalità dei nostri interventi. Mi ricordo, ci racconta Ornella, di una chiamata domenicale per soccorrere un ragazzino che aveva effettuato una brutta caduta in bicicletta. Spaventato, anche per l’assenza di sua madre, lo abbiamo trasportato in ospedale. Quando sono passata in camera a salutarlo il suo inatteso “grazie signora, grazie molto per il suo aiuto” è stato una positiva ricarica morale. Da soccorritrice volontaria a soccorritrice professionale, una strada che per Ornella Ponti sembra segnata nel destino. Si potrebbe aggiungere che la sua scelta è stata influenzata da una tradizione di famiglia. Infatti, diversi anni fa il padre della signora Ponti si occupava, come volontario, di gestire il servizio ambulanze di Chiasso. Considerato che nel 1976 le donne non potevano ancora occuparsi degli interventi operativi dell’allora Croce Verde è ancora una volta il destino a correggere il tiro. Alcuni anni dopo Ornella incontra il suo futuro marito che, guarda caso, era dapprima volontario e poi capo servizio ambulanze. Nel 1985 quando in Ticino le prime donne hanno iniziato ad affiancare gli uomini in questa attività, Ornella Ponti non ha perso l’occasione. Esperienza, grande sensibilità, psicologia e una buona formazione sono alcuni degli aspetti che accompagnano la figura della soccorritrice professionale. Una funzione che per garantire un’ineccepibile professionalità necessita di regolari e differenti corsi di perfezionamento pratici e teorici, in media una quarantina di ore all’anno, per imparare l’utilizzo di nuove tecniche e apparecchiature. Ad affiancare il lavoro sul territorio ogni soccorritore professionale si occupa pure di diversi compiti amministrativi, di gestione dell’attività e in alcuni casi anche dell’organizzazione di corsi specifici all’esterno. Se siete interessati a intraprendere un’attività come soccorritrice volontaria telefonate direttamente allo 091 960 36 63. Stefano Pescia 71 Costruzione e manutenzione giardini 6924 Sorengo Via Cremignone 2 Tel. 091 966 79 73 Fax 091 950 82 50 Natel 079 350 36 86 [email protected] Via Ferruccio Pelli 7 6900 Lugano Tel. 091 923 94 94 - Fax 091 922 07 47 [email protected] - www.igvtravel.com In caso di necessità, la persona che ha bisogno di aiuto preme il tasto di allarme sull’apparecchio o sul bracciale. L’apparecchio dell’abbonato seleziona automaticamente il numero della Centrale e mette la persona direttamente in comunicazione telefonica con quest’ultima. Alla Centrale, operativa 24 ore su 24, si può controllare visivamente la provenienza della chiamata. Tramite l’altoparlante e il microfono è possibile parlare con la persona in pericolo, senza che questa debba raggiungere il telefono e sollevarne il ricevitore; in case molto grandi potrebbero essere necessari più altoparlanti. In base alle indicazioni della cartoteca in possesso della Centrale, si organizza l’intervento. Nella cartoteca ci sono ad esempio indirizzi e numeri telefonici di persone da contattare quali parenti, vicini di casa... Queste persone accettano di intervenire quando non è necessaria la presenza del medico; naturalmente nella cartoteca vengono annotati nome e numero telefonico del medico di casa, delle infermiere, etc. TELESOCCORSO Per non restare da soli Info: 091 8200 505 www.cvbellinzona.ch Ambulanze - 144 Perché devo pagare l’autoambulanza? Grazie alle gentile concessione della rivista “La Borsa della Spesa”, riportiamo di seguito un articolo pubblicato lo scorso inverno nella rubrica delle domande dei lettori, che a nostro modo di vedere illustra in maniera semplice la problematica del sistema di finanziamento dei servizi ambulanza. “A causa di un malore improvviso sono stato trasportato d’urgenza in ospedale. Quando ho ricevuto il conteggio delle spese da parte della cassa malati mi sono accorto che mi è stata rimborsata solo una parte della fattura per l’autoambulanza: 400 franchi su un totale di 800. E ciò malgrado io abbia già consumato tutta la franchigia. Come mai? Io pensavo che la cassa malati avrebbe pagato tutta la spesa.” Effettivamente i costi di trasporto e di salvataggio possono pesare parecchio sulle tasche degli assicurati. La LAMal - Legge sull’assicurazione malattia - non prevede la loro assunzione in modo completo ma unicamente il versamento di un contributo (art. 25 lettera g). L’ordinanza sulle prestazioni riconosciute dalla LAMal precisa che per i trasporti indicati dal profilo medico questo contributo ammonta al 50 % della spesa ma al massimo 500 franchi per anno civile; per i salvataggi in Svizzera il 50% delle spese ma al massimo 5’000 franchi per anno civile. Visto il costo spesso elevato di questi interventi i consumatori sono quasi sempre chiamati a pagare una parte della fattura. A meno che non abbiano una copertura complementare (facoltativa) che assicuri il pagamento dei costi non coperti dall’assicurazione obbligatoria. Un altro sistema per ottenere il pagamento integrale dei costi di trasporto (franchigia e partecipazioni escluse) viene offerto dalle Croce Verde di Lugano e Bellinzona: a chi paga una quota di sostegno (40 franchi per i singles, 70 per le famiglie a Lugano, almeno 100 franchi a Bellinzona) vengono bonificati i costi di un intervento non integralmente coperti dall’assicurazione di base o da una eventuale assicurazione complementare. Ma quanto costa il servizio autoambulanze? Attualmente sono attivi sul territorio cantonale 5 enti con un costo annuo totale di circa 20 milioni di franchi, pari a circa l’1% della spesa sanitaria cantonale. La metà di questi costi vengono assunti dall’ente pubblico (10% dal cantone, 40% dai comuni), il resto viene fatturato alle casse malati che poi lo conteggiano all’assicurato secondo i principi spiegati sopra. Ogni intervento costa in media 1’000 franchi. Una cifra che comprende anche i costi del tempo di attesa: in effetti le ambulanze devono essere sempre pronte a intervenire. A questo proposito è legittimo chiedersi se il costo del tempo di attesa non dovrebbe essere assunto interamente dal cantone riversando sulle casse malati e sugli assicurati unicamente il costo della prestazione ricevuta. Le autorità federali si sono tuttavia espresse più volte contro questo principio in quanto non conforme a quanto previsto dalla LAMal. Per giungere a una diversa ripartizione dei costi del servizio ambulanze sarebbe quindi necessaria una revisione della Legge sull’assicurazione malattia. Una prospettiva per ora piuttosto remota: visti i costi relativamente modesti rispetto alla spesa sanitaria globale il settore della autoambulanze non figura fra le priorità di intervento dell’Ufficio federale della sanità responsabile del dossier “casse malati”. 73 Ambulanze - 144 Il territorio Svizzero, Vallese escluso, è raggiunto da un elicottero Rega entro 15 minuti. La Guardia Aerea Svizzera Dal 1980 l’eliambulanza della Base Ticino si è alzata in volo quasi 10’000 volte per soccorrere persone di ogni età, in difficoltà in ogni parte del Cantone e del Moesano. La posizione centrale della base consente di portare la medicina d’urgenza nei posti più remoti e impervi entro pochi minuti di volo. Il servizio della REGA è garantito 24 ore su 24 da tre piloti, tre soccorritori professionali, una decina di medici d’urgenza, una decina di specialisti elicottero del Soccorso Alpino Svizzero e un meccanico d’elicotteri. • Privata e indipendente: la Rega è una fondazione privata e non riceve alcun sussidio pubblico. Essa vive esclusivamente grazie alla fedeltà e alla generosità delle sostenitrici e dei sostenitori che in tutta la Svizzera raggiungono gli 1,9 milioni. • Catena di salvataggio: naturalmente la Rega non opera da sola. Membro della Federazione Cantonale Ticinese dei Servizi Ambulanze (FCTSA), gode dello stretto appoggio dei servizi ambulanza terrestri e degli altri partner del soccorso quali il Soccorso Alpino Svizzero, la polizia, i pompieri e le altre organizzazioni di pronto intervento. • Solidarietà: Con il versamento della quota annua, sostenitrici e sostenitori, non si assicurano contro le malattie o gli infortuni, ma hanno, in caso d’emergenza, la certezza di poter contare sulla Rega, giorno dopo giorno, notte dopo notte, poiché sono loro stessi, con la loro solidarietà, a garantire l’efficienza e la disponibilità costante della Rega. 74 Modalità d’allarme: La Rega Ticino viene allarmata dalla Centrale operativa Rega con sede a Zurigo-Kloten se viene selezionato il numero 1414, se invece il chiamante compone il 144 e si trova sul comprensorio Ticinese o del Moesano, la chiamata viene ricevuta dalla Centrale di Ticino Soccorso che in base ai protocolli d’intervento può optare per l’impiego dell’elicottero. Durante le ore diurne, delle 08.00 fino alle 18.30 l’equipaggio Rega si trova in Base e garantisce una prontezza al decollo di 5 minuti, negli orari notturni, l’equipaggio si trova fuori sede ed è pronto ad intervenire in 30 minuti. L’elicottero „ticinese“ copre il comprensorio del Ticino e Moesano, ma può valicare questi confini su richiesta della centrale operativa di Zurigo per andare ad intervenire in un comprensorio di un’altra base se questa fosse già impegnata. Logistica: La sede della Base Rega Ticino si trova sull’aeroporto cantonale di Locarno e dispone di due infrastrutture. Nella prima trovano posto gli uffici con tutto l’occorrente per pianificare gli interventi come pure una parte abitativa con delle camere da letto ed un soggiorno con cucina, in modo che, se l’equipaggio dovesse restare in Base durante la notte, ci sia la possibilità di dormire. La seconda infrastruttura è dedicata alle apparecchiature di volo, vi si trovano l’Hangar con l’elicottero Agusta A 109 K2 e tutto il materiale operativo e sanitario. Completano questo secondo edificio una sala teoria e uno spogliatoio. I numeri: Durante l’anno 2005 l’elicottero della Base Ticino è decollato 436 volte. Gli interventi primari, cioè dove l’elicottero si reca direttamente sul luogo dell’incidente, sono la maggioranza 80 %, il restante sono interventi secondari, cioè trasferimenti da ospedale a ospedale. La casistica degli interventi primari è abbastanza variegata e spazia dagli incidenti in montagna (la grande maggioranza) via via verso gli incidenti sul lavoro, malattia, incidenti stradali e incidenti sportivi. Per quel che riguarda i secondari si contano numerosi i trasferimenti di minacce di parto premature come i rimpatri di turisti d’oltralpe verso centri specializzati. Particolarità: La conformazione del territorio e l’utilizzo di esso fa si che i mesi estivi sono quelli dove la nostra attività raggiunge le punte, grazie al numero di turisti che affluiscono e popolano i rustici, spesso ubicati lontano da vie di accesso; oltre all’aumento degli sport avventurosi che si svolgono in luoghi altrimenti inaccessibili. Da qui il numero elevato dell’utilizzo del verricello ben 70 volte che permette di posizionare il medico d’urgenza vicino al paziente. Pure in costante crescita gli interventi notturi, 74. In questo caso il pilota si avvale dei visori notturni NVG che aumentano la luce residua permettendogli di muoversi in modo sicuro nel nostro territorio. Oltre ai visori notturni l’equipaggio si avvale di diversi altri apparecchi utili per l’individuazione del paziente, tra questi il più usato è un cellulare collegato all’elicottero che permette al pilota di dialogare in conferenza con la persona che allarma. Strumento rivelatosi di estrema importanza per localizzare in modo veloce il chiamante che spesso non è della zona e perciò non sempre in grado di fornire delle indicazioni precise per individuarlo. Basta entrare nel raggio visivo o udibile ed egli può così dirigerci in modo preciso. 75 CA RROZZERIA CARROZZERIA BRUMANA 1956 BRUMANA MENDRISIO Riparazioni Messa in dima Costruzioni - Modifiche Verniciature con sistema computerizzato e con vernice ecologica RIPARAZIONI DI CARROZZERIA FIDATE E A REGOLA D’ARTE Sostituzione vetri Riparazione alternativa per danni da grandine Sottostiamo alle rigorose condizioni USIC-EUROGARANT affinché il veicolo del cliente, dopo una riparazione, presenti le stesse qualità e caratteristiche di sicurezza che hanno determinato la sua scelta al momento dell’acquisto. Su tutte le riparazioni lo specialista USIC-EUROGARANT accorda una garanzia di 3 anni. Trattamenti invernali per barche Soccorso stradale Compra vendita nuovo ed usato 1956 50 ANNI 2006 Via A. 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Sei interessato a ciò che il servizio ambulanza della tua regione ti può offrire? – Ambiente dinamico e giovanile – Formazione nel campo del soccorso – Possibilità di soddisfare il bisogno di sentirsi utili – Possibilità di socializzare Allora sei un potenziale soccorritore volontario. Definizione e ruolo Il Soccorritore Volontario (SV) è una persona che svolge la propria attività, non retribuita, dopo aver seguito una formazione di base riconosciuta dalla Federazione Cantonale Ticinese Servizi Autoambulanza, dal Dipartimento della sanità e della socialità e dall’Interassociazione Svizzera di Salvataggio. Assolve essenzialmente un ruolo di assistente del soccorritore professionale diplomato, del soccorritore diplomato specialista o del medico d’urgenza. Come candidarsi? Per candidarsi in qualità di soccorritori volontari occorre avere un’età compresa tra i 18 anni (compiuti) e i 60 anni, un diploma professionale o un certificato di capacità e godere di una buona salute psicofisica. Sul nostro sito, www.fctsa.ch, trovate i recapiti dei servizi ambulanza che potete contattare per le informazioni di dettaglio (date dei corsi, requisiti particolari,...) La formazione da seguire Dopo essere stati ammessi come candidati soccorritori volontari occorre seguire la formazione di base (corso per soccorritore volontario d’autoambulanza) e superare gli esami finali. 77 per la vostra PUBBLICITÀ su... La storica rivista familiare distribuita gratuitamente a tutti i fuochi del Canton Ticino e della Mesolcina. Esce 12 volte all’anno con una tiratura per numero di oltre 130'000 copie. Periodico d’informazione del Municipio di Lugano, distribuito 6 volte all’anno a tutti i residenti della città. Politica, cultura e tempo libero sotto un’unica testata. Tiratura 48'000 copie. Bimestrale illustrato d’informazione, cultura e tempo libero del Mendrisiotto e Basso Ceresio. Edito da Armando Dadò Editore e distribuito in abbonamento con una tiratura di 4'000 copie. La Rivista del MENDRISIOTTO Rivista trimestrale edita dall'Ufficio di statistica del Canton Ticino, si occupa di ricerche e statistiche socio-economiche della realtà pubblica e privata ticinese. Distribuita in abbonamento con una tiratura di 2'000 copie Informazioni e immagini sull’attività dei corpi di pubblica sicurezza e soccorso in Ticino. Con statistiche, consigli e indirizzi utili per la popolazione. Edito e distribuito da Edimen in 12'000 copie. Annuario dell'Associazione Svizzera Maestri Giardinieri (sezione Ticino) Distribuito gratuitamente a tutti i soci ASMG, al Cantone, a tutti i Comuni del Canton Ticino e agli studi d'architettura. Edito da Edimen in 2'500 copie. ...consultateci edimen Agenzia pubblicitaria Gestione e pianificazione annunci Acquisizione pubblicitaria Grafica Edimen Sagl Via Monte Boglia 1 Casella postale 4622 CH-6904 Lugano Tel. +41 91 970 24 36 Fax +41 91 970 24 39 www.edimen.ch Struttura del corso • Formazione teorico-pratica in aula (durata: 150-170 ore). • Formazione pratica durante i turni in autoambulanza (durata: ca. 200 ore) • La frequenza varia a dipendenza del servizio, indicativamente durante il finesettimana o durante le serate. • Il calendario dei corsi è in accordo con le vacanze scolastiche Ulteriori possibilità di formazione dopo il corso di base • Autista volontario veicoli di salvataggio • Altre specializzazioni a dipendenza del servizio ambulanza Mansioni del soccorritore volontario – Il soccorritore volontario valuta un paziente secondo un protocollo prestabilito – Ventila un paziente che non respira – Pratica la rianimazione cardiopolmonare, defibrilla – Assiste nelle manovre di intubazione – Prepara i medicamenti per il soccorritore professionale – Rileva i parametri vitali (misurazione PA, monitorizzazione) – Collabora nell’esecuzione delle tecniche di soccorso (stabilizzazioni, fissazioni, ecc..) – Conosce e utilizza tutto il materiale tecnico-sanitario in dotazione sui veicoli – Conosce e utilizza i sistemi di radiocomunicazione e i sistemi di localizzazione del luogo di intervento (GPS, cartine topografiche, ecc...) Impegno richiesto Essere soccorritore volontario è un impegno prolungato nel tempo, sia dal punto di vista della formazione permanente e continua, sia per quanto concerne i turni in autoambulanza (quantità e tipologia). Annualmente, ogni soccorritore volontario deve: – prestare un minimo di 220 ore di servizio (turni in autoambulanza) – seguire 20 ore di formazione permanente e continua Tipi di turni I tipi di turni variano a dipendenza del servizio ambulanza, indicativamente sono concentrati sulla fascia serale e notturna come pure durante i finesettimana ed i giorni festivi. Attività supplementari Oltre ai turni in autoambulanza, ogni soccorritore volontario è chiamato a svolgere le seguenti attività: – Picchetto di reperibilità in caso d’incidente maggiore – Picchetto per manifestazioni particolari (sport, concerti,...) – Trasferimenti a media-lunga distanza Inoltre cura gli aspetti relazionali interni ed esterni al servizio, è attento alle necessità dei pazienti, dei parenti, dei colleghi e dei partner del soccorso. 79 Ambulanze - 144 Il racconto Una corsa contro il tempo Ri-animare un paziente, ridare ossigeno al suo cervello è un po’ come “riacciuffare l’anima” e restituirla al suo legittimo proprietario: il nostro compito più nobile e nello stesso tempo più arduo. “Riacciuffami l’anima”: questo è il titolo che il regista Andrea Canetta della RTSI ha voluto dare al suo documentario sulla Croce Verde Lugano (CVL), trasmesso poco tempo fa. sensibile alla mancanza d’ossigeno: per farlo arrivare di nuovo occorre intervenire con una rianimazione cerebrocardio-polmonare (RCCP). Non sempre ci riusciamo. Ma a volte può anche finire bene ciò che è cominciato male. Riacciuffare l’anima è il nostro compito più nobile e nello stesso tempo uno dei più ardui. Circa cento volte all’anno riceviamo chiamate per pazienti colpiti da arresto cardio-respiratorio (ACR) dove è necessario praticare la rianimazione cardio-polmonare (RCP). Fermi il cuore e i polmoni, al cervello, sede biologica dell’anima, non arriva più ossigeno. Nell’arco di pochi secondi si passa alla perdita di conoscenza profonda - il coma - e dopo pochi minuti i danni provocati al cervello dalla mancanza di ossigeno possono diventare irreversibili. La nostra rianimazione diventa così una corsa contro il tempo. Il cervello è l’organo più È questo il caso di un paziente ottantenne, apparentemente in forma, che un mattino durante la spesa al supermercato Coop crolla davanti agli scaffali con i legumi. Che spavento per sua moglie! ma anche per il personale dell’emporio, che dopo aver sentito il tonfo accorre immediatamente e chiama la centrale d’allarme sanitario 144 di Ticino Soccorso. L’operatrice identifica con poche domande mirate l’ACR, invia subito la più vicina autoambulanza e contemporaneamente il veicolo del soccorso specialistico urgente (SSU), con a bordo un soccorritore- infermiere specialista e un medico. 80 ostruita e per posarci uno “stent”, un tubicino a rete che la mantiene aperta. Il decorso immediato è favorevole: il cuore del paziente riprende a lavorare normalmente. Il giorno dopo il paziente comincia a svegliarsi progressivamente dal suo coma e recupera completamente tutte le funzioni cerebrali. Questa volta noi siamo davvero riusciti a “riacciuffare l’anima”. Alla Coop un inserviente inizia le manovre di rianimazione di base (BLS) con compressioni toraciche (con il “massaggio cardiaco”) per fare circolare il sangue del paziente. In questo sforzo viene guidato al telefono dall’operatrice del 144. Nel frattempo sopraggiungono anche una soccorritrice volontaria della CVL ed un’infermiera che si trovavano per caso nel negozio. Continuano in tre il BLS, combinando compressioni toraciche con insufflazioni d’aria nei polmoni (la “respirazione artificiale”) e così mantengono una circolazione del sangue ossigenato, seppure ridotta, per i due organi più importanti in questo momento: il cervello e il cuore. Poco dopo giunge l’equipe dell’autoambulanza. I soccorritori professionali riprendono il BLS dai presenti, attaccano il paziente all’apparecchio monitore/defibrillatore e constatano un disturbo del ritmo elettrico grave, una fibrillazione ventricolare che impedisce al cuore di svolgere la sua attività regolarmente. Con scariche elettriche controllate “defibrillano” il cuore del paziente, correggendo così il disturbo elettrico, e in seguito somministrano i medicamenti adatti. Il cuore del paziente riprende a lavorare. L’equipe del SSU giunto sul posto assicura le vie aeree del paziente e gli inietta una medicina che riesce a sciogliere il trombo che aveva causato l’infarto. La diagnosi è chiara: infarto del miocardio acuto (IMA), provocato da un grumo di sangue che ostruiva un’arteria coronaria del cuore interrompendo l’apporto di sangue e quindi di ossigeno al muscolo del cuore stesso. Chi siamo noi? Siamo tutti quelli che hanno contribuito a rianimare il paziente: il personale della Coop, l’operatrice della centrale 144 , la soccorritrice volontaria e l’infermiera presenti già casualmente sul posto, gli equipaggi della Croce Verde di Lugano, il personale del Pronto Soccorso del Civico e del Cardiocentro. Tutti assieme abbiamo formato quella che è conosciuta come la “catena di salvataggio”. Tutti gli anelli di questa catena sono importanti: ogni catena è forte come il suo anello più debole. In questo caso tutti gli anelli hanno funzionato al meglio. Il risultato è il paziente rianimato che è potuto tornare a casa e riprendersi la sua vita. Per poter vincere la corsa contro il tempo, in casi come questo è importante essere preparati bene. È importante la formazione: il personale Coop segue regolarmente dei corsi di rianimazione (organizzati anche dal nostro ente di soccorso). La Coop è anche dotata di apparecchi defibrillatori (DAE) in quanto aderisce ad un progetto di defibrillazione precoce promosso dalla Fondazione Ticino Cuore in collaborazione con la Federazione Ticinese Servizi Autoambulanze (FCTSA). È importante la professionalità: la centrale d’allarme sanitario deve poter identificare rapidamente il problema ed assistere al telefono i presenti, per guidarli nelle manovre di rianimazione basilari che permettono di guadagnare tempo prezioso. È importante la tempestività: le equipes delle autoambulanze devono essere pronte in qualsiasi momento a correre immediatamente sul luogo dell’urgenza con competenza e attrezzature adeguate. Il lavoro va completato poi presso un ospedale adeguato, per intervenire senza indugio su casi di estrema urgenza. Guadagnare tempo in casi come questo vuole dire davvero, e letteralmente, guadagnare cervello.. “time is brain”! Ri-animare vuole dire riacciuffare l’anima e restituirla al paziente, che così potrà tornare a vivere pienamente la sua vita. Dott. Giuseppe Savary Direttore Medico Croce Verde Lugano Il paziente viene in seguito trasportato al Pronto Soccorso dell’ospedale Civico di Lugano, dove gli viene confermata la diagnosi, e successivamente al Cardiocentro Ticino. Qui viene effettuata quella che noi in gergo chiamiamo PTCA: in pratica, l’introduzione di un sondino con un palloncino per riaprire la coronaria 81 Numeri utili Chi chiamare e cosa fare in caso d’emmergenza 112 117 118 144 1414 145 143 147 Numero generale d’emergenza in Svizzera. Risponde il comando di polizia più vicino. Polizia cantonale Risponde il comando della polizia cantonale. Pompieri Risponde il centro di soccorso più vicino. Emergenza sanitaria Risponde la centrale cantonale di Ticino Soccorso. Vi serve aiuto? 117 Incendio? Casi urgenti di intossicazione Assistenza medica gratuita 24/24h. Telefono amico Da ascolto a chi si trova in una situazione di crisi. Pro Juventute Linea di assistenza telefonica per bambini e giovani. Chiamate la polizia con il 117! Dite chi siete. Cos'è successo, dov'è successo... Aspettate l’arrivo della Polizia! Non intervenite (es. in caso di ladri) Osservate tutto attentamente, per fornire indicazioni alla polizia (es. sulle persone) Chiamate il 118! Dite chi siete, dove brucia e cosa brucia? Odore di gas? Chiudete porte e finestre! 118 REGA Soccorso aereo svizzero. Informate gli altri inquilini e mettetevi in salvo. Se vi sono estintori cercate di spegnere l’incendio. Chiudete i rubinetti del gas di casa e principale in cantina. Avvisate gli altri inquilini, non usate i campanelli. Non usate il telefono di casa o il cellulare! Abbandonate l'edificio. Non accendete luci, non usate il campanello e non usate il lift! Portatevi fuori dalla zona a rischio e chiamate i pompieri (118)! Aprite porte e finestre. Emergenza sanitaria? 144 82 Restare calmi! 1 Osservare 2 Pensare 3 Agire Attenersi allo schema del semaforo Valutare la situazione Riconoscere i pericoli Cosa è successo? Chi è coinvolto? Chi è colpito? Pericolo per i soccorritori? Pericolo per altre persone? Pericolo per la vittima? Protezione personale Prendere le misure di sicurezza necessarie Prestare i primi soccorsi TBS, La Buona Stampa sa Via Fola • 6963 Pregassona Telefono +41 (0)91 973 31 71 • Fax +41 (0)91 973 31 72 E-mail: [email protected] Internet: www.tbssa.ch libri e brossure riviste e periodici cataloghi prospetti pubblicitari stampati commerciali di ogni genere www.vw-nutzfahrzeuge.ch Il nuovo VW Crafter. Sfacciatamente forte. Una capacità quasi sfacciata, quella che il nuovo VW Crafter mette a Sua disposizione. In tutte le versioni possibili e immaginabili, con un’eccezionale scelta di carrozzerie ed equipaggiamenti. Abbini uno dei tre diversi passi con quattro lunghezze del vano di carico e tre altezze del tetto, per creare un efficiente veicolo su misura per soddisfare le Sue esigenze. Resterà sorpreso, con quale flessibilità la sua capacità di carico fino a 17 m 3 metta in moto i Suoi affari. Azionato da uno dei potenti ma ciononostante eccezionalmente parsimoniosi motori TDI a 5 cilindri. La porta scorrevole estremamente larga, il comando con joystick del cambio a sei marce, airbag per il conducente, chiusura centralizzata con radiotelecomando e molti altri highlight di serie non permettono che una conclusione: la nuova forza si chiama Crafter. Di serie con filtro antiparticolato per diesel: motori diesel da 2,5 litri con 88, 109, 136 e 164 CV. 3ERVICE0ACKAGE L L ANNIKMRIPARAZIONE SERVIZI hd egZ 8db Il VW Crafter in versione camioncino, combi e furgone. Veicoli commerciali