Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L.353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n.46) art.1 comma 2, DCB Vicenza
1-15 MAGGIO 2008 - ANNO XXVII N.9
CRISTIANI OGGI
QUINDICINALE DELLE CHIESE CRISTIANE EVANGELICHE “ASSEMBLEE DI DIO IN ITALIA”
L’O SS E RVATO R I O E VAN G E L I CO
Lui ci è già
passato
Gesù
e i diseredati
Il Vangelo di Luca presenta in modo
mirabile la Grazia universale di Dio,
cioè il Suo favore immeritato esteso
a tutti gli uomini, senza alcuna
distinzione di censo, religione o razza
che ci accingiamo a trattare
LLuca,’argomento
è suggerito dalla lettura del Vangelo di
dalla quale emerge l’attenzione di
Gesù nei confronti dei diseredati, coloro
che non erano in alcun modo presi in considerazione né meritevoli di riguardo.
Il principio di tale attenzione è spiegato
da Gesù stesso: “Ma amate i vostri nemici,
e fate del bene e prestate senza sperarne
alcun che, e il vostro premio sarà grande e
sarete figliuoli dell’Altissimo; poich’Egli è
benigno verso gl’ingrati e malvagi. Siate misericordiosi com’è misericordioso il Padre
vostro”(Luca 6:35-36).
Dio è compassionevole, è mosso da
amore pietoso nei confronti dell’umanità
intera, che, in generale, non è in alcun modo amabile: “…tutti, Giudei e Greci, sono
sotto il peccato, siccome è scritto: Non v’è
alcun giusto, neppur uno” (Romani 3:910).
Il Vangelo di Luca è indirizzato ad un conoscente dello scrittore, un certo Teofilo,
difatti il testo esordisce con queste parole:
“Poiché molti hanno intrapreso ad ordinare
una narrazione dei fatti che si sono compiuti tra noi, secondo che ce li hanno tramandati quelli che da principio ne furono
testimoni oculari e che divennero ministri
della Parola, è parso bene anche a me,
dopo essermi accuratamente informato
d’ogni cosa dall’origine, di scrivertene per
ordine, o eccellentissimo Teofilo, affinché
tu riconosca la certezza delle cose che ti
sono state insegnate” (Luca 1:1-4).
Luca, molto accurato nel racconto, ha la
chiara intenzione di proporre uno scritto
fondato su una ricerca oculata, avallata da
testimonianze dirette.
continua a pagina 2
“Infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non possa simpatizzare
con noi nelle nostre debolezze, poiché egli è stato tentato come noi in
ogni cosa, senza commettere peccato. Accostiamoci dunque con piena
fiducia al trono della grazia, per ottenere misericordia e trovar grazia ed
essere soccorsi al momento opportuno” (Ebrei 4:15,16)
Questi versetti ci ricordano una realtà meravigliosa che speriamo nessuno voglia ignorare.
Qualunque luogo Dio abbia previsto che noi
dovremo raggiungere, qualunque strada percor-
rere, monte valicare o valle attraversare, c’è già
Qualcuno che è andato in avanscoperta: il Signore nostro Dio ci ha preceduto.
continua a pagina 2
“BENZINA GRATIS”
È l’iniziativa di una chiesa d’oltreoceano con l’intento di dare respiro a
famiglie che a stento riescono ad andare avanti, sembra essere davvero
una “buona notizia”, ma lo è realmente?
“Benzina gratis” è il cartello spuntato davanti
ad una chiesa negli Stati Uniti per reclutare nuovi fedeli.
In tempi di impennata dei prezzi del petrolio e
carenza di praticanti, una chiesa di una cittadina vicino ad Atlanta ha messo in palio due
buoni carburante da 500 dollari.
È stato deciso di adottare questa originale
iniziativa per portare più gente in chiesa.
In una società come la nostra, aggravata
sempre di più dall’aumento inarrestabile del
costo della vita, in un sistema economico come il nostro, fatto per atterrare la gente anziché rialzarla, certamente l’iniziativa di questa
chiesa d’oltreoceano sembra voler dare respiro
a famiglie che a stento riescono ad andare avanti; sembra essere proprio una “buona notizia”, ma lo è veramente?
Quando i due buoni da 500 dollari saranno
stati assegnati, i promotori di questa stravagante iniziativa potranno ancora intervenire in
continua a pagina 3
favore della popolazione?
E, soprattutto, quale beneficio spirituale
avranno ricevuto quelle persone?
I N Q U E STO N U M E RO
Osservatorio Evangelico
Gesù e i diseredati..................................... pag. 1,2
Lui ci è già passato .................................... pag. 1,2
“Benzina gratis” ........................................ pag. 1,3
Block Notes ................................................ pag. 2
Dal XX Convegno Pastorale
delle Chiese ADI a Paestum...................... pag. 4,5
Diario del XX Convegno Pastorale ........... pag. 4,5
È tempo di “campeggi”................................. pag. 6
Centri Comunitari Evangelici
Calendario Turni Estate 2008 .................... pag. 7
Cronaca Italiana ........................................ pag. 8
PAGINA 2
CRISTIANI OGGI
prosegue dalla prima pagina
L’O SS E RVATO R I O E VAN G E L I CO
Gesù e i diseredati
prosegue dalla prima pagina
I diversi episodi nei quali Gesù
è compassionevole verso i diseredati e gli ultimi della società di
certo rimasero impressi nella
memoria di quei testimoni a motivo della loro bellezza,e così furono raccontati a Luca, che li ha
immortalati nelle sacre pagine del
suo Vangelo.
Si tratta di incontri di Gesù
con coloro che si potrebbero
definire i rappresentanti dei
diversi gruppi di ultimi della
società palestinese del tempo,
ma, a guardare bene, i loro volti,
le loro parole, la loro condizione
sono quelli degli ultimi di ogni
tempo.
Il Vangelo di Luca presenta in
modo mirabile la Grazia universale di Dio, cioè il Suo favore
immeritato esteso a tutti gli uomini, senza alcuna distinzione di
censo, religione o razza: “Qui
non c’è Greco e Giudeo, circoncisione e incirconcisione, barbaro, Scita, schiavo, libero, ma
Cristo è ogni cosa e in tutti”
(Colossesi 3:11).
Di tale impostazione ne abbiamo chiara testimonianza in tutto
lo scritto, fin dalle sue prime battute.
Infatti, il vecchio Simeone, che
nel Tempio stringe fra le braccia il
piccolo Gesù, esclama: “Ora, o
mio Signore, tu lasci andare in
pace il tuo servo, secondo la tua
parola; poiché gli occhi miei hanno veduto la tua salvezza, che hai
preparata dinanzi a tutti i popoli
per esser luce da illuminar le
genti, e gloria del tuo popolo
Israele” (Luca 2:29-32).
Quale grande gioia e consolazione si prova nel considerare
quel carattere dell’amore di Dio
che va sotto il nome di misericordia, soprattutto quale speranza si
spalanca davanti ad ogni uomo,
chiunque egli sia: “Ma Iddio
mostra la grandezza del proprio
amore per noi, in quanto che,
mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi”
(Romani 5:8).
Salvatore Cusumano
1-15 MAGGIO 2008
Lui ci è già passato
Non c’è sfida, difficoltà, impegno o
tentazione che il credente deve affrontare come se andasse
incontro all’ignoto
assoluto.
È ignoto per te,
ma non per il nostro
amatissimo Precursore: Gesù Cristo.
Qualunque situazione affronterai,
anche la più tragica
e dolorosa, Lo sentirai dirti con voce
amorevole e sicura:
“Sta sereno, Io ci
sono già passato”.
Essendo, per
natura, concentrati soltanto sulle nostre sensazioni, potremmo ricevere questa Parola semplicemente come consolatoria e abbandonarci ad inutili e sterili sentimentalismi.
Non è questo lo scopo di Dio.
Lo Spirito Santo ovviamente vuole confortarci,
ma soprattutto stimolarci a credere ed agire sulla
base della fede in Colui che può “simpatizzare con
noi”.
Egli, infatti, ha conosciuto le nostre debolezze
senza subirne le sconfitte, le nostre tentazioni
senza commettere peccato, è andato “avanti a
noi” lasciandoci orme indelebili ed un sentiero
chiaro che porta alla gloria del cielo.
Per questa ragione la nostra preghiera a Dio è
quella di aiutarci a non distogliere gli occhi dal
Maestro sapendo che Egli è in grado di capirci,
consolarci e soccorrerci come nessuno.
Dobbiamo soltanto scegliere di
sottometterci a Lui
come Signore della
nostra vita, confidare in Lui come
Salvatore delle
nostre anime e legarci a Lui, come
tralcio alla vite e
portar frutto per la
gloria di Dio.
Perciò intraprendiamo tutto ciò che
ci tocca fare con la
certezza nel cuore di
avere un’Avanguardia potente nel nostro amato Signore
Gesù. Ovunque porti
la tua strada non temere, e non pensare di poter
fare da solo ma scegli di confidare in Cristo.
A chi è troppo sicuro di sé, Egli dice: “Fa attenzione, Io ci sono già passato, non essere presuntuoso, appoggiati a Me”.
Per chi è timoroso, spaventato o perplesso, la
Sua Parola giunge soave e rassicurante: “Non
temere, Io ci sono già passato, ed ho vinto”.
Egli ha “resi pianeggianti i luoghi impervi e ha
spianato le montagne”, ha aperto innanzi a noi
una via sicura che porta al cielo partendo dalla
croce e dal sepolcro vuoto; passando per prove,
difficoltà e sofferenze come anche per vittorie,
miracoli e svariate benedizioni; puntando direttamente alla gloria beata… dove Egli ci ha preceduti
per prepararci un luogo.
Aniello A. Esposito
B LO C K N OTE S
Guardare o vedere
Quando un giorno la mia maestra elementare, indicandomi compiaciuta un
piccolo granello di sale, mi invitò ad osservarlo attraverso il microscopio sopra
la sua cattedra, non riuscivo a capire cosa avrei potuto trovare di tanto interessante in quel semplice grano di sale. Ma fu grande la mia sorpresa,
quando avvicinando l’occhio alla lente, improvvisamente mi apparve un
mondo nuovo: diafane figure geometriche perfettamente incastonate una
sull’altra, scorrevano sotto i miei occhi. Guardai di nuovo quel minuscolo grano ad occhio nudo,
confrontandolo immediatamente con l’immagine che mi rimandava il microscopio… tutto era completamente diverso. Guardavo il grano di sale con i miei occhi ma non vedevo la sua meravigliosa
struttura.
Guardiamo il mondo intorno a noi e non vediamo la sua struttura spirituale. Guardiamo la corruzione, l’odio, la malvagità che prevale nel mondo ma non riusciamo a vedere la soluzione a tutto que-sto.
In Apocalisse 3:18 è scritto: ”Perciò io ti consiglio di comperare da me… del collirio per ungerti gli
occhi e vedere”.
Oltre il mondo visibile che i nostri occhi guardano, c’è una meravigliosa realtà spirituale di gioia, di
pace, di vita eterna dove regna la giustizia e soprattutto l’Iddio creatore del cielo e della terra, delle cose
visibili ed invisibili. Gesù dice in Giovanni 3:3: “…In verità, in verità ti dico che se uno non è nato di
nuovo non può vedere il regno di Dio”.
Per vedere il Regno di Dio non puoi guardare con gli occhi della tua indifferenza, dei tuoi pregiudizi,
dei tuoi impegni secolari ma attraverso la fiduciosa e attenta lettura della Bibbia, la Parola di Dio, allora
sarai profondamente e radicalmente rigenerato e potrai così vedere il “Regno di Dio”.
Se ripenso all’insegnante, provo per lei profonda gratitudine perché spingendomi verso quell’esperienza mi resta ancora oggi il ricordo di un’emozione intensa… il nostro desiderio è che tu acquisti la
vista per vedere la salvezza della anima tua.
PAGINA 3
CRISTIANI OGGI
1-15 MAGGIO 2008
“BENZINA
GRATIS”
continua dalla prima pagina
Nella Bibbia
leggiamo la storia di un incontro straordinario di Cristo
con una donna
samaritana,
una donna
stanca di andare ogni giorno
al pozzo ad
attingere l’acqua, così quando Gesù le dice:
“…chi beve
dell’acqua che
io gli darò, non
avrà mai più
sete; anzi, l’acqua che io gli
darò diventerà
in lui una fonte
d’acqua che
scaturisce a
vita eterna” ella esclama “…dammi di
quest’acqua,
affinché io non
abbia più sete
e non venga
più fin qui ad
attingere”
(Giovanni
4:14,15).
L’umanità, proprio come quella donna, è in cerca
di “buone notizie” che possano in un certo qual
modo appagare quel vuoto, quell’insoddisfazione
che impera nel cuore senza Dio.
La Scrittura ci ricorda che “una buona notizia
da paese lontano è come acqua fresca a persona
stanca ed assetata” (Proverbi 25:25).
L’essere umano ha bisogno di una “buona notizia”, ma dove può trovarla?
“Ma la parola del Signore… è la Parola della
Buona Novella che vi è stata annunziata” (I Pietro
1:25).
La Parola di Dio è dunque la “Buona Novella” di
Gesù Cristo agli uomini.
L’angelo a Maria: “…Non temere, Maria, perché
hai trovato grazia presso Dio. Ecco tu concepirai e
partorirai un figlio, e gli porrai nome Gesù. Questi
sarà grande e sarà chiamato Figlio dell’Altissimo,
e il Signore Dio gli darà il trono di Davide, suo
padre. Egli regnerà sulla casa di Giacobbe in eterno, e il suo regno non avrà mai fine” (Luca 1:3033).
Dopo qualche tempo ecco un’altra grande,
Buona Novella: “Oggi, nella città di Davide, v’è
nato un Salvatore, che è Cristo, il Signore” (Luca
2:11).
E ancora leggiamo intorno alla Persona di Cristo:
“Egli è stato trafitto a causa delle nostre trasgressioni, stroncato a causa delle nostre iniquità; il
castigo, per cui abbiamo pace, è caduto su di lui e
Notizie dalla scuola…
grazie alle sue
ferite noi siamo
stati guariti.
Noi tutti eravamo smarriti
come pecore,
ognuno di noi
seguiva la propria via; ma il
Signore ha fatto ricadere su
di lui l’iniquità
di noi tutti.
Maltrattato, si
lasciò umiliare
e non aprì la
bocca. Come
l’agnello condotto al mattatoio, come la
pecora muta
davanti a chi
la tosa, egli
non aprì la
bocca. Dopo
l’arresto e la
condanna fu
tolto di mezzo;
e tra quelli della sua generazione chi
rifletté che egli
era strappato
dalla terra dei
viventi e colpito a causa dei peccati del mio popolo? Gli avevano
assegnato la sepoltura fra gli empi, ma nella sua
morte, egli è stato con il ricco, perché non aveva
commesso violenze né c’era stato inganno nella
sua bocca” (Isaia 53:5-9).
Il Nuovo Testamento ci rivela un’ulteriore entusiasmante notizia, dopo la morte di Cristo: “…è
risuscitato, è alla destra di Dio e anche intercede
per noi” (Romani 8:34).
Infine, fra le tante buone notizie rivelate nella
Scrittura, ve n’è una che infonde gioia al cuore dei
redenti: “…noi viventi, i quali saremo rimasti fino
alla venuta del Signore, non precederemo quelli
che si sono addormentati; perché il Signore stesso,
con un ordine, con voce d’arcangelo e con la tromba di Dio, scenderà dal cielo, e prima risusciteranno i morti in Cristo; poi noi viventi, che saremo
rimasti, verremo rapiti insieme con loro, sulle
nuvole, a incontrare il Signore nell’aria; e così
saremo sempre con il Signore. Incoraggiatevi dunque gli uni gli altri con queste parole” (1
Tessalonicesi 4:15-18).
Facciamo attenzione alle “buone notizie” moderne che non producono nulla nella vita dell’uomo.
Ritorniamo o restiamo attaccati alla Buona
Novella dell’Evangelo di Gesù Cristo, l’unica capace
di trasformare il peccatore in un santo e di dare
sicurezza e forza al cuore dell’uomo.
Ora di religione
e crediti
formativi
Come ogni anno il
Ministero della Pubblica
Istruzione ha emanato
un’ordinanza relativa agli
esami di Stato. E, come
già accaduto nel 2007, vi
si afferma che in sede di
scrutinio finale gli insegnanti di religione “partecipano a pieno titolo alle
deliberazioni del consiglio
di classe concernenti l’attribuzione del credito scolastico agli alunni che si
avvalgono di tale insegnamento”.
E gli altri? L’ordinanza
precisa che il credito sarà
riconosciuto anche agli
studenti che hanno frequentato l’ora alternativa o
hanno realizzato un percorso di “studio individuale” certificato e valutato
dalla scuola. Potranno avere un riconoscimento dei
crediti anche gli studenti
che abbiano partecipato a
iniziative formative “certificate” in ambito extrascolastico.
Il problema della diseguaglianza tra gli studenti
che si avvalgono dell’IRC e
gli altri resta comunque,
perché tranne pochissime
eccezioni non esistono
corsi “alternativi” all’IRC,
né programmi organici per
un lavoro individuale che
possa essere riconosciuto.
Inoltre, i crediti per le attività extrascolastiche
riguardano tutti gli studenti, anche quelli che si
avvalgono già dell’IRC.
Insomma, comunque
sia, gli studenti che si
avvalgono di una materia
come l’IRC - che la Corte
Costituzionale ha stabilito
opzionale e quindi non
curriculare - sono comunque avvantaggiati rispetto
agli altri.
Da NEV
Gioacchino Caltagirone
PAGINA 4
CRISTIANI OGGI
1-15 MAGGIO 2008
Dal XX Convegno Pastorale de
“...Come bisogna compo
Poggia su solide fondamenta questo Convegno
Pastorale che si è tenuto a Capaccio Scalo/Paestum
dal 23 al 26 aprile 2008. In qualche modo ce lo ricordano i resti ma soprattutto le colonne dell’antichità, sopravvissute a prove di ogni genere, caratteristica classica di questa straordinaria zona archeologica, mèta per turisti e appassionati provenienti
da tutto il mondo. Così le nostre fondamenta spirituali sono solide perché progettate dall’Architetto
per eccellenza Cristo Gesù, Uno che di instabilità
dell’uomo tanto se ne intende da presentarsi in
soccorso come la Roccia dei secoli: “Scava profondamente, cercami, àncorati a me, non farti distrarre, non lasciarti intimorire dalla pioggia, dai
torrenti, dal vento… e sopravvivrai a qualsiasi
terremoto”, sembra suggerire ancora una volta ad
ogni vero credente che sia davvero parte integrante
della “…Chiesa del Dio vivente, colonna e sostegno della verità” (1 Timoteo 3:15). Ed è proprio
sulla restante parte di questo verso paolino che si
svilupperanno i quattro approfondimenti biblici per
i ministri di culto delle Assemblee di Dio in Italia e
le loro consorti, convenuti a questo importante
appuntamento: “Affinché tu sappia… come bisogna comportarsi nella casa di Dio” (1 Timoteo
3:15).
La seconda colonna
“Come bisogna comportarsi nella comunità dei
credenti”. Angelo Gargano, pastore a Torino - Via
Spalato, ci presenta il Signore che chiede ai Suoi
servi di comportarsi in modo degno dell’Evangelo,
essere esempi di fedeltà, custodire la salvezza ricevuta in Cristo Gesù, trasformare in azioni i sentimenti che ci spingono a piacere a Dio. Ecco allora
che il pastore ha delle responsabilità, e tra queste
quelle di “pascere la chiesa” ricordando che essa
non è sua ma di Dio, perché Egli l’ha “…acquistata
con il proprio sangue” (Atti 20:28). Il servo di Dio
deve preoccuparsi di alimentare il gregge predicando la Parola, servire il Signore (e la chiesa) volenterosamente e con entusiasmo, non dominando su
coloro che gli sono stati affidati, ma essendo un
sostegno e un aiuto per loro. Senza dimenticare la
vigilanza sul proprio carattere e sulla propria condotta (“essere” pastore e non “fare” il pastore).
La terza colonna
“Come bisogna comportarsi nell’insegnamento
della dottrina”. Salvatore Cusumano, pastore a
Roma - Casilino e Porta Maggiore, evidenzia che ai
servi di Dio di ogni tempo è richiesto di non insegnare una “dottrina diversa” da quella compresa
nelle Sacre Scritture, quale conseguenza diretta del
La prima colonna
grande mandato: evangelizzare. È necessario
“Come bisogna comportarsi nella devozione
“…promuovere la dispensazione (amministrazione,
personale”. Tocca a Vincenzo Specchi, pastore a
economia, governo della casa) di Dio che è in fede”
Padova e Vicenza, approfondire il significato della
(1 Timoteo 1:4), avendo come fine “…l’amore prodevozione appassionata di comunione con Dio e
cedente da un cuor puro, da una buona coscienza
della Sua presenza che ogni pastore deve ricercare, e da fede non finta” (1 Timoteo 1:5).
come il discepolo col maestro, il figlio con il
Il termine “dottrina” indica un dato stabilito, che
padre… e non solo per la preparazione di sermoni. si deve trasmettere inalterato, concetto che viene
Come ricercare la comunione e la presenza di Dio?
ribadito anche per mezzo di espressioni quali “sana
Con la stessa intensità della cerva che “…agogna i dottrina” (in buona salute, che genera salute);
rivi delle acque…” (Salmo 42:1 vers.Riveduta),
“sane parole” (quelle della Bibbia e che da esse
letteralmente “è in agonia” senza acqua, per disse- derivano); “deposito” (indica un tesoro affidato,
tare se stessa e poter produrre latte per i propri figli. che va difeso perché potrebbe essere rubato). La
chiarezza della dottrina biblica (vincolante, immutabile) e l’autorevolezza determinata dalla biblicità
della sana dottrina, sono poste quindi in contrasto
con la debolezza della dottrina diversa, caratterizzata da molteplicità (sinonimo di confusione), carnalità (sinonimo di vacuità e immoralità), diabolicità.
Una chiosa: la sana dottrina non ha data di scadenza come i farmaci, e per essere utile deve essere utilizzata, come i farmaci devono essere correttamente
assunti…
La quarta colonna
“Come bisogna comportarsi nei rapporti sociali
con gli altri”. Il pastore Felice A. Loria ci ricorda
come il modello di vita dominante nel nostro tempo
miri ad afferrare soltanto l’attimo della felicità senza
goderne i benefici. In un contesto del genere la norma diventa costrizione, perdita di libertà e di personalità. Questo modo di vivere e concepire la vita
travisa e svilisce il concetto di libertà, che risulta
governato più dal sentimento che dalla razionalità.
Questa odierna libertà “libertina” procura morte
ovunque, dello spirito e del corpo, ponendosi in
contrapposizione netta alla libertà secondo la Parola
di Dio. Qual è la reazione della Chiesa? Essa non
può fondarsi sull’impulso, atteggiandosi a castigatrice di costumi, ma per sua necessità vocazionale
deve “supplicare nel nome di Cristo”. Le regole scaturiscono dalla Parola di Dio, che comprende la
liberazione, e si riceve con dolcezza. Da ciò dipende
la capacità di recupero della società, mediante il
costante essere e manifestarsi “sale della terra e
luce del mondo”. Il credente ha bisogno della conoscenza consapevole di sé (per sapersi rapportare
con gli altri), di possedere la propria personalità
(per essere capace di dominare i propri impulsi,
pensieri, sentimenti), il tutto codificato dall’amore
divino che rende giusti. In generale tendiamo ad
addebitare agli altri il deterioramento dei rapporti
sociali. La disarmonia è nel peccato e gli altri non
Diario del XX Convegno Pastorale A.D.I.
personale”, esposto dal fratello Vincenzo Specchi. Dopo
lo studio Biblico si tiene una prima sessione amministrativa. Nel pomeriggio l’appuntamento è alle ore 15:45
per passare del tempo di preghiera, presiede il fratello
Samuele Plasmati. Alle 16:30 si passa al secondo studio:
“Come bisogna comportarsi… nella comunità dei credenti”, esposto dal fratello Angelo Gargano.
Alle ore 17:30 segue una seconda sessione amministrativa, fino all’ora del culto, che è presieduto dal fratello Vito Nuzzo. Anche in questa riunione siamo edificati
da un coro, quello della chiesa di Portici (NA), quindi
dalla predicazione del fratello Bowler.
Dal 23 al 26 aprile 2008 si è tenuto il XX Convegno
Pastorale Nazionale, al quale hanno partecipato i pastori
delle Assemblee di Dio in Italia, accompagnati dalle
mogli. Il luogo scelto per il convegno è la Sala Congressi
dell’Hotel Ariston, nella bella e accogliente cittadina di
Paestum (SA). Il tema è di grande interesse: “Affinché tu
sappia… come bisogna comportarsi nella casa di Dio” (I
Timoteo 3:15).
venuto è rivolto al fratello Charles Bowler, pastore delle
Assemblee di Dio di Gran Bretagna e Irlanda, nostro
ospite insieme alla gentile consorte Gina. Viene da
Nottingham e sarà il predicatore ai culti serali. La presidenza del culto iniziale è affidata al fratello Carmine
Lamanna, mentre prima della predicazione la corale della
chiesa di Torre del Greco (NA) canta degli inni a lode e
gloria del Signore.
1° giorno - Dopo aver ritirato le cartelline con i documenti del convegno ed essersi scambiati i primi fraterni
saluti, alle ore 18:30 ha inizio il culto introduttivo. Il fratello Felice A. Loria, presidente delle Assemblee di Dio
in Italia, a nome del Consiglio Generale dà il benvenuto a
tutti i pastori e alle consorti presenti. Un particolare ben-
2° giorno - La mattina ci si ritrova per offrire il culto
al Signore. La presidenza è del fratello Francesco
Citarella, mentre la predicazione è affidata al fratello
Davide Mortelliti, presidente delle Assemblee di Dio del
Canada. Dopo il culto si passa al primo studio biblico,
3° giorno - Siamo già a metà del Convegno e pundal titolo: “Come bisogna comportarsi… nella devozione tualmente alle ore 9:00 ci si ritrova per offrire il culto
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CRISTIANI OGGI
1-15 MAGGIO 2008
elle Chiese A.D.I. a Paestum
ortarsi nella casa di Dio”
sono la causa dei nostri peccati, quindi non possiamo e non dobbiamo accusare gli altri.
Allo stesso tempo non dobbiamo rinunciare al
tentativo di migliorare i rapporti sociali mediante
una buona testimonianza, che non è abito mentale
ma parte integrante della nostra vita. In conclusione, le regole del Vangelo sono dentro di noi: non
soffriamole né subiamole, ma viviamole e proclamiamole come possibilità di redenzione eterna in
Cristo.
avanti l’annuncio del Vangelo per mezzo di uomini
fedeli ripieni dello Spirito Santo.
Mercoledì sera il messaggio della Parola è tratto
da Efesini 4:8-12. Il soggetto è l’immensità della
gloria di Gesù: “Colui che è disceso, è lo stesso che
è salito al di sopra di tutti i cieli, affinché riempisse ogni cosa” (v.10). Lo stesso Gesù che è disceso
dalla gloria del cielo, si è umilmente fatto uomo, è
stato disposto a scambiare la Sua immortalità con la
mortalità; è Colui che ha adempiuto a tutta la Sua
opera e ha potuto dichiarare la Sua vittoria, avendo
sconfitto la morte ed essendo gloriosamente asceso
in cielo. Lo ha fatto per ciascuno di noi, salvati per
grazia. Ora, dal cielo, Cristo perora la causa del Suo
regno, perché Lui non è debole. Da uomo non possedeva alcunché, anzi dovette prendere molte cose
in prestito (una barca, un asinello, persino la tomba), ma ora è il Dio potente nella gloria eterna.
Talvolta anche gli amici migliori vengono meno,
ma ci consoli sapere che Cristo ci conosce e intercede per noi, che abbiamo tutto in Lui perché “…dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto grazia
su grazia” (Giovanni 1:16). Sappiamo che Colui
che è asceso tornerà, nel frattempo Egli opera tramite i ministeri che ha donato alla Chiesa; porta
Venerdì sera il fratello Bowler predica sul testo di
Matteo 27:33-46, ripercorrendo in ogni dettaglio la
crocifissione di Gesù: “…Dio mio, Dio mio, perché
mi hai abbandonato?” (v.34). Un vibrante ripasso
della morte del nostro Salvatore ci scuote nel
profondo. Ma come, noi credenti non sappiamo tutto del Calvario? Come è vero il sì, così abbiamo
bisogno di ricordarci che Gesù, il Figlio di Dio, il
giusto, è morto per noi e a causa delle nostre iniquità. Colui che era senza peccato si è fatto peccato
per noi. Quel “…perché mi hai abbandonato?” ci
fa volgere lo sguardo su Gesù, mentre la spada della giustizia divina si abbatte su Lui per causa
nostra. Su quella croce appare il peccato in tutta la
sua forza, che tendiamo a sottovalutare, ridimensionare: invece il salario del peccato è la morte, e
Lui è morto per un peccato non Suo, ma nostro.
Mentre la terra si avvolgeva nelle tenebre, c’era un
prezzo da pagare e Lui lo ha pagato per noi. Questo
mentre eravamo ancora peccatori… quale amore
incommensurabile, misericordia immeritata, grazia
senza confronti! Oggi, “non c’è dunque più nessuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù”
mattutino. Presiede il fratello Antonio Di Bello, mentre il
consiglio della Parola viene dal fratello Donato Sablone,
presidente delle Chiese Cristiane Italiane del Nord
Europa. Alle ore 10:00, il fratello Salvatore Cusumano
espone il terzo studio biblico, dal titolo: “Come bisogna
comportarsi… nell’insegnamento della sana dottrina”.
Dopo i preziosi insegnamenti del Signore, alle ore 11:00
si tiene un’ulteriore sessione amministrativa.
Nel pomeriggio, alle ore 15:45, in un’atmosfera di
adorazione, ci si ritrova per la preghiera, presieduta dal
fratello Eliseo Fragnito. Alle ore 16:30 il fratello Antonio
Felice Loira espone il quarto ed ultimo studio: “Come
bisogna comportarsi… nei rapporti sociali”. Al termine
vi è una breve pausa e alle 18:30 ha inizio l’ultimo culto
serale, presieduto dal fratello Gaetano Montante, il quale
invita il presidente della Maranatha Full Gospel Association, fratello Joseph Finny, venuto dall’India, a raccontare
l’opera che Dio sta compiendo in quelle zone così povere e devastate. Il fratello Finny ringrazia i credenti delle
chiese A.D.I. per il concreto aiuto dato ai bambini bisognosi attraverso il Servizio delle Adozioni a Distanza
ADI-AID. Come le altre sere, la sala è gremita grazie alla
partecipazione dei membri delle comunità locali.
Ascoltiamo gli inni cantati dalla corale delle chiesa di
Avellino e passiamo all’ascolto della Parola di Dio.
Giovedì sera il fratello Bowler ci presenta un
Gesù attento non solo alla Sua opera, ma anche ai
Suoi “operai”. Il testo si trova in Giovanni 21:3,
4,9-12 e in particolare in Deuteronomio 33:25:
“…duri quanto i tuoi giorni la tua forza!”. Il
Signore ascolta il grido col quale chiediamo forza,
perché ci sentiamo inadeguati, e sussurra al nostro
cuore ciò che sul piano naturale non possediamo,
La forza della predicazione
perché “…fedele è Colui che ha fatto le promesse”
Charles Bowler, pastore delle Assemblee di Dio di (Ebrei 10:23). Il Signore sa supplire sufficienteGran Bretagna e Irlanda, è il predicatore ai culti di
mente ai nostri bisogni, non mese per mese, ma
risveglio della sera e del sabato mattina, interpreta- giorno per giorno, così da farci scoprire ogni giorno
to come sempre dal fratello Giorgio Botturi.
la Sua forza, mentre moltiplica in noi la Sua pace.
4° giorno - È la giornata delle partenze, si caricano i
bagagli e ci si prepara per il culto conclusivo, che è anticipato alle ore 9:30 per agevolare il viaggio di rientro.
Presiede il culto Felice A. Loria, che dà la parola al
(Romani 8:1). Rivalutiamo insieme il prezzo e il
valore della nostra salvezza!
Sabato mattina il fratello Bowler presenta la
parabola del buon samaritano (cfr. Luca 10:30-35)
senza quasi mai parlare del samaritano stesso.
L’attenzione è tutta sulla locanda, che qui chiama
“chiesa locale”, e sull’oste-pastore. Una locanda
costruita in un luogo pericoloso, isolato, posta tra
Gerusalemme, la città di Dio, e Gerico, la città della
maledizione. “Un uomo scendeva da Gerusalemme
a Gerico e si imbattè nei briganti…” (V. 30)
Il mondo scende, pericolosamente, attaccato dal
diavolo-omicida, cade sempre più in basso… ma su
quella strada c’è la Chiesa. L’oste non era tenuto a
ospitare una persona ferita, sanguinante; dopo tutto
la locanda non è un ospedale. Ma qui il bisognoso
viene accolto, perché la chiesa non è un ambiente
per pochi selezionati ma un luogo dove soccorrere
coloro che sono feriti dal male del peccato. Che la
chiesa locale abbia una grande porta aperta per
accogliere i peccatori! Prendiamoci cura di loro, procuriamo buon cibo spirituale perché si riprendano,
portiamo avanti l’evangelizzazione (perché una
chiesa che non evangelizza diventa un club o al più
una casa di riposo). Il Signore torna e saprà “remunerare” ogni chiesa che sarà trovata fedele.
Il Convegno è finito. L’organizzazione, curata dai
credenti della zona coordinati dal pastore Renato
Mottola, è stata impeccabile. La nostra gratitudine
al Signore per questi giorni di preziose opportunità
di comunione e di crescita spirituale è grande. I nostri legami fraterni di collaborazione e condivisione
di una medesima visione - l’evangelizzazione del
nostro Paese - sono stati ulteriormente rinsaldati.
Una volta ancora, ne è valsa davvero la pena.
Elio Varricchione
fratello Davide Mortelliti, il quale nel prendere i saluti del
convegno assicura che i fratelli e le chiese del Canada ci
sono vicini con la preghiera. Ascoltiamo ancora la Parola
di Dio attraverso il fratello Bowler, quindi celebriamo la
Santa Cena, accostandoci ai simboli del pane e del vino.
Dio sia ringraziato per questi giorni di ristoro e di ammaestramento. Ci siamo salutati nell’amore del Signore,
arricchiti ancora una volta della Sua preziosa Parola, con
l’impegno e il desiderio di servirlo fino al giorno del Suo
ritorno, annunciando in ogni zona della nostra Italia il
messaggio dell’Evangelo. Preghiamo gli uni per gli altri
affinché Dio continui a riversare sulla Sua Chiesa le
benedizioni divine e una rinnovata e potente effusione di
Spirito Santo.
Samuele Faia
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CRISTIANI OGGI
1-15 MAGGIO 2008
È tempo di “campeggi”
Tra breve i Centri Comunitari Evangelici sparsi su tutto il territorio nazionale, definiti
familiarmente “campeggi”, si trasformeranno nella “comunità temporanea” di molti credenti
delle Assemblee di Dio in Italia. Perché questo appuntamento così sentito si ripete ogni anno?
“campeggio”, infatti, farà sì che essi comprendano la necessità di una conoscenza più profonda
di Dio mediante la Sua Parola, per questo l’insegnamento e la predicazione hanno sempre un
Efficace evangelizzazione. Chi non ha ancora ruolo fondamentale nelle attività dei Centri
accettato Gesù come Salvatore, partecipando ad Comunitari Evangelici. Sotto la guida dello Spirito Santo, il “campeggio” offre un’atmosfera
un “campeggio” viene invitato a sperimentare
l’opera divina in maniera personale. Spesso, in- che incentiva la crescita dei credenti, chiamandoli a chiedersi quali siano i loro doni spirituali,
fatti, chi non è “nato di nuovo”, si tratti di un
per poi esercitarli nella chiesa locale. In modo
figlio di credenti o di un cristiano “nominale”, è
particolare, esso offre ad alcuni credenti l’opporassuefatto alla vita superficiale che conduce in
tunità di riconsacrare la propria vita al servizio
chiesa, mentre al “campeggio” viene messo a
contatto con lo stesso messaggio ma in un con- del Signore.
testo diverso, che ne facilita la ricezione.
Maggiore comunione fraterna. Mentre i
“campisti” crescono in una comprensione più
Invito alla consacrazione. I “campisti” che
intima del Signore e della Sua opera, approfonhanno già accettato Gesù vengono spronati
discono anche la loro comunione fraterna.
invece ad approfondire il loro rapporto con Dio,
L’aspetto comunitario dei centri evangelici estivi
a desiderare una maggiore maturità cristiana. Il
Scopi di un “campeggio”
Lo scopo fondamentale, che giustifica l’esistenza di un campeggio, è triplice.
è essenziale, giacché si trasformano per dieci
giorni in una vera e propria comunità. Questo
aspetto è importante specialmente dove le chiese
contano un numero esiguo di credenti o dove
non esiste un gruppo giovanile. L’incoraggiamento che i campisti si danno a vicenda può
sfociare in importanti e significative relazioni
fraterne.
Caratteristiche di un “campeggio”
Perché il “campeggio” si rivela un luogo particolarmente efficace, capace di favorire il raggiungimento di certi scopi spirituali? Certamente
perché possiede alcune caratteristiche, per molti
versi uniche, che facilitano l’apprendimento delle cose di Dio.
Il fattore tempo. La sua natura “temporanea”
permette di avere più tempo. Stare dieci giorni
lontano dalla routine e dagli impegni giornalieri,
lascia più tempo per considerare i bisogni spirituali.
L’assenza di distrazioni. Le distrazioni, come
ad esempio quelle offerte dalla televisione, da
internet, dal gruppo di amici, spesso portano a
sprecare il tempo in maniera inutile e, a volte,
anche dannosa. La mancanza di distrazioni,
unita ad un programma che porta a concentrarsi
su un determinato obiettivo, fa sì che si abbia
un migliore risultato.
L’interruzione di alcune abitudini. Il “campeggio” può aiutare alcuni a liberarsi da radicate
abitudini quotidiane e a stabilirne di nuove e più
utili (lettura quotidiana della Bibbia, preghiera,
maggiore frequenza al culto, ecc.), che una volta a casa dovrebbero sostituire la vecchia routine.
La spinta a prendere delle decisioni. Durante
un “campeggio” è possibile riflettere e acquisire
una prospettiva più spirituale su determinati
aspetti della propria vita, quindi decidere di fare
delle scelte coraggiose. Ad esempio, un adolescente che ha delle amicizie pericolose può rendersi conto dell’importanza di scegliere meglio i
propri amici e decidere di troncarle.
L’esempio di credenti più maturi. L’esempio
personale dei responsabili e dei collaboratori,
accompagnato dal loro interesse autentico per i
“campisti” e da un contatto costante, è utile ad
insegnare praticamente l’amore di Dio e l’applicazione quotidiana dei principi cristiani.
Naturalmente, è necessario ricordare che il
“campeggio” è una “comunità temporanea”,
perciò non può, né deve, sostituire la chiesa
locale. Il suo contributo può avere effetti duraturi soltanto se affiancato dal servizio della chiesa
locale, che invece è permanente. Per questa
ragione, la cura post-campeggio è di grande
importanza: le esperienze estive potrebbero
essere presto annullate se non si mantiene viva
la visione ricevuta.
Non va dimenticato che, in definitiva, i “campeggi” sono essenzialmente delle occasioni propizie per raccogliere i frutti del lavoro svolto dalla chiesa locale durante tutto l’arco di un anno.
*
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CRISTIANI OGGI
1-15 MAGGIO 2008
C E NTR I C O M U N ITAR I E VAN G E L I C I
Centri Comunitari Evangelici
delle Assemblee di Dio in Italia
Estate 2008
In estate le “Assemblee di Dio in Italia” promuovono, presso diversi Centri Comunitari Evangelici
presenti nella penisola, programmi di preghiera, studio e meditazione biblica.
Quest’anno le attività sono state programmate secondo il calendario che segue
Centro comunitario
“VAL D'ULIVI”
Contrada Val d'Ulivi
Castelletto Merli (AL)
Primavera
Adulti
Bambini
Ragazzi
Adolescenti
Giovani
Misto
Autunno
dal 2 Maggio al 4 Maggio
dal 18 al 27 Giugno
(da 51 anni)
dal 28 Giugno al 7 Luglio
(da 6 a 10 anni)
dall’8 al 17 Luglio
(da 11 a 13 anni)
dal 18 al 27 Luglio
(da 14 a 17 anni)
dal 28 Luglio al 6 Agosto
(da 18 anni)
dal 7 al 16 Agosto
(senza limiti di età)
dal 26 al 28 Settembre
Centro comunitario
“LOMBARDIA”
Villaggio Resegone
Rota Imagna (BG)
Anziani
Bambini 1
Bambini 2
Ragazzi 1
Ragazzi 2
Adolescenti
Giovani
Misto Famiglie 1
Misto Famiglie 2
Monitori Monitrici
dal 4 al 16 giugno
(oltre i 50 anni)
dal 14 al 20 giugno
(da 7 a 9 anni)
dal 21 al 27 giugno
(da 10 a 11 anni)
dal 28 giugno al 4 luglio
(da 12 a 14 anni)
dal 5 al 11 luglio
(da 12 a 14 anni)
dal 12 al 21 luglio
(da 15 a 17 anni)
dal 22 al 31 luglio
(da 18 a 35 anni)
dal 1 al 10 agosto
(senza limiti di età)
dal 11 al 20 agosto
(senza limiti di età)
dal 21 al 23 agosto
Centro comunitario
“POGGIALE”
Podere Poggiale
Monzuno (BO)
Bambini
Ragazzi
Adolescenti 1
Adolescenti 2
Giovani 1
Giovani 2
Adulti
dal 23 al 29 giugno
(da 7 a 10 anni)
dal 1 al 7 luglio
(da 11 a 12 anni)
dal 9 al 15 luglio
(da 13 a 14 anni)
dal 17 al 26 luglio
(da 15 a 17 anni)
dal 28 luglio al 6 agosto
(da 18 a 20 anni)
dal 8 al 17 agosto
(da 21 a 40 anni)
dal 19 al 28 agosto
(senza limiti di età)
Centro comunitario
“FILADELFIA”
Via Vicenne
Tossicia (TE)
I Turno
II Turno
III Turno
IV Turno
V Turno
VI Turno
VII Turno
VIII Turno
IX Turno
dal 15 al 25 giugno
(da 9 a 10 anni)
dal 25 giugno al 5 luglio
(da 11 a 12 anni)
dal 5 al 15 luglio
(da 13 a 14 anni)
dal 15 al 25 luglio
(da 14 a 15 anni)
dal 25 luglio al 4 agosto
(da 16 a 17 anni)
dal 4 al 14 agosto
(da 18 a 35 anni)
dal 14 al 24 agosto
(da 18 a 35 anni)
dal 24 al 31 agosto
(giovani coppie)
dal 31 agosto al 6 settembre
(anziani)
Centro comunitario
“EMMANUEL”
Contrada Cerrutolo
Ruvo del Monte (PZ)
Bambini
Ragazzi
Adolescenti 1
Adolescenti 2
Giovani 1
Giovani 2
Misto 1
Misto 2
Centro comunitario
“SION”
Località Praci
Caccuri (KR)
Centro comunitario
“ROCCAMONFINA”
Via Sessa Mignano
Roccamonfina (CE)
Bambini
Bambini
Ragazzi
Adolescenti 1
Adolescenti 2
Giovani 1
Giovani 2
Giovani 3
Giovani 4
Misto 1
Misto 2
Anziani
dal 21 al 28 giugno
(da 8 a 10 anni)
dal 28 giugno al 5 luglio
(da 11 a 12 anni)
dal 5 al 12 luglio
(da 13 a 14 anni)
dal 12 al 19 luglio
(da 14 a 15 anni)
dal 19 al 26 luglio
(da 16 a 17 anni)
dal 26 luglio al 2 agosto
(da 18 a 21 anni)
dal 2 al 9 agosto
(da 22 a 39 anni)
dal 9 al 16 agosto
(da 22 a 39 anni)
dal 16 al 23 agosto
(senza limiti di età)
dal 23 al 30 agosto
(senza limiti di età)
dal 30 agosto al 6 settembre
(oltre 40 anni)
dal 14 al 20 giugno
(da 7 a 10 anni)
dal 21 al 30 giugno
(da 11 a 13 anni)
dal 1 al 10 luglio
(da 14 a 15 anni)
dal 11 al 20 luglio
(da 16 a 17 anni)
dal 21 al 30 luglio
(da 18 a 25 anni)
dal 31 luglio al 9 agosto
(da 26 a 40 anni)
dal 10 al 19 Agosto
(Senza limite di età)
dal 20 al 29 agosto
(Senza limite di età)
Adolescenti
Giovani 1
Giovani 2
Giovani 3
Misto 1
Misto 2
dal 23 al 29 giugno
(da 7 a 10 anni)
dal 30 giugno al 7 luglio
(da 11 a 14 anni)
dal 8 al 17 luglio
(da 15 a 17 anni)
dal 18 al 27 luglio
(da 18 a 35 anni)
dal 28 luglio al 6 agosto
(da 18 a 35 anni)
dall’8 al 17 Agosto
(Senza limite di età)
dal 18 al 27 agosto
(Senza limite di età)
Centro comunitario
“ELIM”
Superstrada Catania/Ragusa
Coffa di Chiaramonte Gulfi (RG)
Bambini
dal 24 al 30 giugno
(da 6 a 10 anni)
Ragazzi
dal 2 al 10 luglio
(da 11 a 13 anni)
Adolescenti
dal 12 al 20 luglio
(da 14 a 17 anni)
Giovani
dal 22 al 30 luglio
(da 18 a 39 anni)
Misto 1
dall’1 al 9 agosto
(Senza limite di età)
Misto 2
dal 11 al 19 agosto
(Senza limite di età)
Misto 3
dal 21 al 29 agosto
(Senza limite di età)
Famiglie e Over 40 dal 31 agosto al 8 settembre
(Senza limite di età)
PAGINA 8
CRISTIANI OGGI
1-15 MAGGIO 2008
C RONACA I TALIANA
Isola di Capo Rizzuto (KR):
Convegno Pastorale Calabro
Il 1° marzo presso la Chiesa di Isola di Capo Rizzuto
(KR) si è svolto il Convegno che ha visto insieme pastori
e membri dei Consigli delle chiese della Calabria. Dalle
pagine di questo giornale vogliamo ricordare con gratitudine i momenti trascorsi nell’ascolto della Parola e nell’adorazione. Il Signore ha preparato per i Suoi servi una
reale consolazione. Per lo studio biblico, che si è tenuto
al mattino, e per la predicazione, nel culto del pomeriggio, è stato invitato il fratello Angelo Gargano, pastore a
Torino. Entrambi i messaggi sono stati chiari, completi e
appassionati. Proprio perché guidati dallo Spirito Santo,
hanno realmente contribuito all’edificazione di tutti i presenti. Nello studio biblico è stato considerato un aspetto
che nella vita secolare è sempre meno invitante, ma che
non può mancare nella Chiesa, ossia il “servizio”; questa
propensione deve necessariamente incidere nella vita di
ogni credente chiamato a fare la volontà divina. Di esso
si è considerata l’attitudine, il modo e la responsabilità
necessarie per compierlo bene. Mentre lo spirito secolare promuove la ricerca del potere come scopo dell’esistenza, Cristo sostiene che la soddisfazione e il compimento della persona è nel servire: “...il Figlio dell’uomo
non è venuto per essere servito ma per servire e per dare la sua vita come prezzo di riscatto per molti”; “In ogni
cosa vi ho mostrato che bisogna venire in aiuto ai deboli
lavorando così, e ricordarsi delle parole del Signore
Gesù, il quale disse egli stesso: «Vi è più gioia nel dare
che nel ricevere»” (Matteo 20:28; Atti 20:35). Nella predicazione, invece, è stata considerata l’esperienza di
Val D’Ossola (VB): Giornata
d’Evangelizzazione
Condividiamo con i lettori di Cristiani Oggi la gioia
della bella opportunità che Dio ci ha concesso sabato 8
marzo di predicare l’Evangelo nelle piazze. I responsabili
delle chiese delle province di Biella, Novara, Verbania e
Vercelli hanno concordato di evangelizzare la zona della
Val d’Ossola e in una fresca giornata di sole, i credenti
delle chiese delle province coinvolte si sono divisi tra il
paese di Pieve Vergonte e la cittadina di Domodossola.
La mattina, dopo la distribuzione degli opuscoli, si sono
tenuti anche dei culti all’aperto, durante i quali è stato
presentato il lieto messaggio di Gesù. Abbiamo avuto
subito dei segni visibili che l’Evangelo ha toccato i cuori
di alcuni: sono stati presi dei contatti e si è pregato per
le richieste presentate da chi ascoltava. Dopo l’evangelizzazione, nel pomeriggio, ci si è riuniti in una sala del
comune di Domodossola per celebrare un culto al
Signore. Il filo conduttore della riunione è stato il ringraziamento per la possibilità avuta di evangelizzare, e la
Parola di Dio ha confermato questo sentimento.
Paolo scampato alla tempesta nella navigazione verso
Roma. In particolare è stato sottolineato l’episodio della
vipera che morde l’apostolo a Malta (cfr. Atti 28:1-10).
Quel morso è immagine dell’attacco che i servi di Dio
ricevono dal serpente antico il cui intento è quello di
scoraggiare. Il fratello ha visto in quell’aggressione la crisi, il cinismo e la critica che a volte ricevono i credenti
impegnati nel servizio cristiano. Ma Dio liberò Paolo, e
convertì il male in bene! Davanti a tale incoraggiamento
ogni presente si è sentito di chiedere al Signore la forza
di andare avanti. È stata una occasione di riflessione e di
ricerca nell’intimo del cuore, perché nessun ministro di
Dio è avulso da tali assalti; tuttavia, quando si possiedono gli stessi sentimenti di Paolo, è sicuro che Dio porterà a compimento la Sua opera gloriosa.
In queste righe vogliamo ricordare con gratitudine
anche il servizio concreto dei giovani e di tutti i credenti
di Isola C. R., che hanno provveduto all’accoglienza e al
pranzo dei convenuti. È testimonianza di quel servizio
prima accennato, ed è stato apprezzato da tutti come
gesto di vero amore e generosità.
*
Il fratello Francesco Davide Scianna, pastore a Novara, ha predicato dal testo biblico di 1 Pietro 1:3-9, esortando i presenti a benedire sinceramente il Signore per
le numerose opere che Egli compie per i Suoi figli, ma in
particolare per ciò che è davvero importante. Egli ci ha
fatto rinascere, ci ha dato una speranza viva, custodisce
per noi una gloriosa eredità. Questi sono motivi pienamente sufficienti per far sorgere spontaneamente nei
credenti la lode, la gioia e la benedizione verso Dio.
Incoraggiati dal messaggio predicato, abbiamo concluso
questa splendida giornata benedicendo il Signore.
Preghiamo e continuiamo a evangelizzare senza scoraggiarci, ricordandoci le parole del nostro Maestro:
“…alzate gli occhi e guardate le campagne come già
biancheggiano per la mietitura” (Giovanni 4:35).
Corrado Siciliano
Caccuri (KR): 3° Incontro
Fraterno della Calabria
mani vuote quanti si accostano per ricevere “un dono”. Il
secondo messaggio ha preso spunto dal passo di Marco
11:20-26 e il Signore, tramite la meditazione della Sua
Parola, ha invitato a rimuovere ogni montagna, ogni
ostacolo che intralcia il nostro cammino ed il nostro rapDal 22 al 24 marzo si è tenuto a Caccuri (KR), presso
porto personale con Lui. Non è raro, infatti, che impariail Centro Evangelico Comunitario “Sion”, il 3° incontro
mo a coabitare con ciò che ci impedisce di ricevere il
fraterno della Calabria. Giovani e meno giovani si sono
tocco glorioso di Dio. Per spostare le montagne è
ritrovati presso l’accogliente struttura col desiderio di
necessario pregare, aver fede e disporsi all’azione, ricoessere ristorati ed ammaestrati dalla Parola di Dio. Gradinoscendo l’autorità di Cristo e la potenza che scaturisce
ti ospiti sono stati il fratello Gaetano Montante, membro
da Lui. L’ultimo messaggio, tratto da Ruth 2:1-3, ha avudel Consiglio Generale delle Chiese A.D.I., e la corale
to
come tema centrale l’espressione “per caso”, che
peggio”. Ogni seguace di Gesù è chiamato a fermarsi e a
della comunità di Raffadali (AG), da lui curata. Tramite il
ritroviamo
nel passo. In realtà, come avvenne per Ruth,
canto sono state proclamate le lodi e la gloria del Signo- riflettere per esaminare la propria vita e, quando necessario, ravvedersi sinceramente. Il rischio che ancora oggi anche nella vita del cristiano nulla avviene per caso: posre risorto, per l’edificazione dei cuori di quanti hanno
partecipato alle riunioni. Gli studi che si sono susseguiti corriamo è di perdere, a causa della mancanza di amore siamo, infatti, scorgere sempre il piano perfetto di Dio
hanno avuto come tema centrale l’espressione usata da fraterno, i benefici dell’opera potente di Cristo. Altrettan- che guida ogni suo figlio verso la perfezione ed il bene.
Come Boaz non si disinteressò della giovane moabita,
Paolo in I Corinzi 11:33 “…aspettatevi gli uni gli altri”. Il to edificanti sono stati i sermoni predicati durante i tre
fratello Montante ha sottolineato la necessità e l’urgenza culti. In particolare, il primo messaggio, tratto da Giudici così Gesù, il nostro Boaz, si prende cura di noi a patto
15:13-20, ha ricordato a tutti l’importanza di accostarsi che non ci allontaniamo dal Suo campo. Sono stati giordi una maggiore unità e coesione nella Chiesa affinché
ni meravigliosi che hanno certamente lasciato un segno
umilmente a Dio, e a Lui solo, per ricevere aiuto nel
nessuno debba rimanere indietro. I credenti, è stato
nel cuore e nella vita di quanti hanno partecipato.
momento del bisogno; Dio è fedele e non rimanda a
rimarcato, devono radunarsi “per il meglio e non per il
Francesco Vito Molea
Massafra (TA): 9° Incontro
Fraterno di Puglia e Basilicata
dicatore dell’incontro è stato il fratello Salvatore Cusumano, pastore delle Chiese di Via Repetti e Via dei Bruzi,
a Roma. Il tema: “Vegliate dunque”, tratto da Matteo
25:13, è risultato attuale se si considera il particolare
periodo che i credenti stanno affrontando, nel quale
Il 9° incontro fraterno delle chiese A.D.I. di Puglia e
spesso le forze fisiche ed anche spirituali rischiano di
Basilicata si è svolto quest’anno dal 22 al 24 marzo nella
affievolirsi lasciando il posto al sonno spirituale. È stato
bella cittadina di Massafra, in provincia di Taranto, presutile per tutti i presenti ricordare che “la grazia non renso l’Appia Palace Hotel. Massafra è un rigoglioso centro il
de i credenti meno umani, ma li trasforma per mezzo
cui territorio si estende dalla costa, per arrampicarsi lendell’intervento divino. Ogni giorno potrebbe essere l’ultitamente sugli spalti dell’altura murgese, creando un
mo, la cura quotidiana della comunione con il Signore è
habitat vario e articolato dal punto di vista naturalistico,
storico e urbanistico. Questo incontro non ha avuto tut- partecipanti, sia residenti che visitatori, sono stati nume- di vitale importanza… Beato quel padrone che arrivando
tavia peculiarità turistiche ma spirituali, tutti i partecipanti rosissimi (circa 700) e sicuramente sarebbero stati molti troverà il servo così occupato”. Siamo certi che quest’incontro fraterno sia stato una pietra miliare sul cammino
hanno potuto realizzare immense benedizioni dal cielo e di più se non avessimo avuto alcuni problemi legati alla
i giovani rispondere prontamente alla chiamata al servi- capienza della sala conferenze, che non poteva ospitar- di molti cristiani che si sono disposti a fare appieno la
zio ed alla santificazione, rivolta loro dallo Spirito Santo. I ne in numero maggiore. Relatore degli studi biblici e pre- volontà di Dio.
Il Comitato di Zona di Puglia e Basilicata
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