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MESE DI GIUGNO 2008
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DOM ore 9:30 Chiusura anno Catechistico
LUN
Ordinazione Episc. Vescovo Roberto (1990)
MAR ore 21:00 C.P.A.E.
VEN
Primo venerdì del mese
ore 21:00 Concerto in Chiesa
7 SAB ore 18:00 Inizio Santa Messa a Stella Maris
8 DOM ore 6:45 GITA PARROCCHIALE
9 LUN ore 21:00 Commissione famiglia
10 MAR ore 21:00 Lettura direttorio
11 MER ore 19:00 Preghiera e cena missionaria Chiesa Alpini
12 GIO
GITA PRESBITERIALE VICARIALE
13 VEN ore 21:00 Redazione de “il Porto”
ore 21:00 Consiglio Pastorale Vicariale
14 SAB ore 11:00 Matrimonio
ore 18:00 Santa Messa a Stella Maris
ore 20:00 Cresime adulti
Inizio celebrazioni nel cinema
15 DOM ore 16:30 Incontro alla Costa (Adrara) per situazioni
difficili
17 MAR ore 21:00 Consiglio Pastorale Parrocchiale
18 MER ore 20:00 Ufficio comunitario
19 GIO ore 21:00 Commissione famiglia
20 VEN ore 21:00 Genitori Battesimi
21 SAB ore 18:00 Santa Messa a Stella Maris
22 DOM ore 11:00 Battesimi comunitari
ore 16:00 Associazione Santo Rosario
23 LUN
Inizio CER per i ragazzi
25 MER ore 21:00 Lettori e gruppo liturgico
28 SAB ore 18:00 Santa Messa a Stella Maris
Inizio Anno Paolino
SOMMARIO
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In copertina: Dipinto di Cinto Galizzi
Calendario parrocchiale
Editoriale: Chiamato a svegliare il creato!
Fotocronaca parrocchiale
Chiesa universale
Chiesa diocesana
8 per mille
Destinazione Angola
Una serata insieme pensando alle Missioni
Il prossimo numero sarà in distribuzione dal 28 giugno. La Redazione raccomanda la
consegna degli articoli in formato word e delle immagini in formato Jpeg ad alta
risoluzione, entro e non oltre sabato 12 giugno 2008. Il materiale pervenuto oltre il
limite stabilito non potrà essere pubblicato se non nel mese successivo. Grazie per la
collaborazione.
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Un cielo bello, ma vuoto?
Gli auguri di Don Angelo Lorenzi
Riflettiamo: la forza della preghiera
Direttorio liturgico pastorale (1)
Pregevole musica liturgica
Al via “Estate a Sarnico 2008”
Sarnico Plan de Cuques (Coro “il Castello”)
Le donne degli alpini
Bassano del Grappa ci aspettava!
Abbasso il colesterolo
Nello Bucchioni: dottore e maestro gentiluomo
L’Ospedale di Sarnico sotto la luce dei riflettori
Associazione Anzianie Pensionati
I ragazzi del ‘48 - I ragazzi del ‘78
Gita parrocchiale
La prima Comunione
A.S.D. To-dai-clan: 4 ore per vivere più sicuri
Attività dell’A.D.S. Sarnico
Il Coro Callido a Venezia
Progetto Artemide 2008
Object’s metamorphosis
Le pagine del Comune
Sposi all’altare
Rinati alla vita della grazia
Nella casa del Padre
ORARIO SANTE MESSE
Festivo
8.00-9.30-11.00-18.00-20.00
Feriale
8.00-16.00-20.00-7.00
Vigilia di Festa
16 (Casa di Riposo)
18
(Ospedale)
(Stella Maris)
20
(Parrocchia)
Numeri utili
NUMERI DI TELEFONO
Parrocchia
035 910056
don Luciano
348 9049113
Oratorio
035 912078
don Loris
328 3932361
Bellini don Gianni
035 913672
Centro Pr. Ascolto
035 910916
Sacristia
035 914041
Sala Giochi-Meulì
035 912107
Sala Junior
035 910916
Sala Junior(Picco)
380 7240316
Centro Quader
035 912420
Centro Famiglia
035 911252
Casa di Riposo
035 911385
Il Battello
035 914421
Carabinieri Sarnico
035 910031
Emergenza sanitaria
Guardia Medica
Ospedale Sarnico
118
035 914553
035 306 2111
Sito Parrocchiale:
www.parrocchiasarnico.it
E-mail SITO WEB
[email protected]
E-mail Redazione de IL PORTO:
[email protected]
E-mail Parroco:
[email protected]
E-mail don Loris:
[email protected]
Conto Corrente Postale Parrocchia:
N. 49089303
Direttore responsabile: GIUSEPPE VALLI - Redazione e amministrazione: don LUCIANO RAVASIO
Casa parrocchiale: Tel. 035 910 056 - Autorizzazione Tribunale di Bergamo n. 1 del 14.01.1971
Stampa: Tipografia Sebina Sarnico - Hanno collaborato: don Luciano Ravasio, don Loris Fumagalli, don G. Bellini, L. Cuni,
M. Dometti (CIVIS), G. Franco Gaspari, D. Giudici, P. Gusmini, S. Marini, R. Modina, G. Schivardi Progetto grafico: Studio Példy - Ufficio abbonamenti: Segreteria Casa parrocchiale - Tel. 035 910 056 - Inserzioni pubblicitarie: Tipografia Sebina Sarnico - Tel. 035 910 292
da don Luciano: Per chi vuol comunicare vedendo il mio nome Skype è Lucianosar
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EDITORIALE
A cura di Don Luciano
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Chiamato a svegliare il creato!
Mi ha sempre affascinato l’idea che sia l’uomo il senso
del creato e di tutto quello che esiste e, di tanto in tanto,
al mattino, voglio contribuire a far fiorire la vita nel creato. Tutto riacquista il suo splendore e tutto contribuisce
a fare in modo che io gioisca della vita.
Certo molto dipende dal modo con cui mi alzo; se sono
imbronciato o se accentuo i problemi spesso la vita
diventa pesante, l’aria si fa irrespirabile e fatico a svegliare ciò che mi circonda perché non lo vedo.
Così ci sono dei giorni in cui attendo che ci sia qualcosa di straordinario: un regalo, un’attenzione particolare,
un incontro e finisco anche per desiderare qualcosa che
riempia la mia vita, dimenticando che lo straordinario
del mio vivere sono io. Sorge in me l'impegno di vivere
ogni giorno con gioia, sviluppando la forza di sorridere
anche nei giorni più bigi.
Così Dio, incontrato in ogni istante della vita, diventa
non un essere che incontro nel cielo soltanto e nell’impegno di riempire il suo cielo con le preghiere, ma
soprattutto nel pormi in atteggiamento positivo nei confronti della vita e nell’accoglienza incondizionata di ogni
fratello.
Di fronte all’estate che inizia la sua corsa nella frenesia
delle molte iniziative che si rincorreranno, io saprò gioire della vita non tanto se verranno a Sarnico persone
famose, complessi strabilianti, orchestre famose, ma
assaporando il vento dello Spirito. Egli continuamente
soffia e anima l’intimo del mio cuore fino ad accogliere
ogni minuto come dono di Dio. Lo ringrazierò di cuore
per il dono di “esserci”, chiedendo nella preghiera di riuscire ad assaporare la vita svegliandola dentro di me e
attorno a me.
Lo Spirito mi liberi dalla tentazione di lamentarmi di ciò
che non c’è quando sono io chiamato a svegliare la vita.
Allora Dio accompagna e benedice ogni nostra azione,
ogni nostro pensiero.
Questo è costruire la pace attraverso i piccoli gesti di
ogni giorno.
Questo è lasciare che la Parola di Dio illumini la nostra vita.
Una santa diceva: “Ho trovato il cielo sulla terra!”
Tutto diventa gratuità, generosità e si trasforma in capacità di condivisione perché colui che non sa amare vive
da addormentato e non riesce a svegliare la bellezza e
lo stupore della vita. Sorridere a qualcuno e far sorridere qualcuno è convincersi che il mondo potrebbe offrirci molto di più se avessimo gli occhi pronti per vedere e
un cuore per amare soprattutto le piccole cose di ogni
giorno.
Mi piace finire con un pensiero che ho letto in questi
giorni che dice più o meno così:
Signore, sovente mi aspetto solo delle cose.
E mi ritrovo con il cuore vuoto.
Risveglia in me il desiderio di attendere le persone.
Di attendere te.
Dammi capacità di decifrare l'inquietudine
che sempre mi prende: è la tua voce che mi invita a desiderare il nuovo.
Fa' che senta nell'aria il profumo della tua dolce presenza.
Tu, l'amico vero che mai mi abbandona.
Tu, mio futuro sognato e già divenuto realtà.
Perché a te è cara la mia esistenza.
Vivi, Signore, nel mio stupore quotidiano!
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FOTOCRONACA
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A cura di: Foto Silvano
FOTOCRONACA DEL MESE DI MAGGIO
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FOTOCRONACA
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FOTOCRONACA
A cura di: Foto Silvano
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FOTOCRONACA DEL MESE DI MAGGIO
Un pensiero per la festa
della Mamma
Le poesie non si scrivono per gli altri, le scriviamo per noi stessi. Condividerle è un atto di profonda intimità, una manifestazione del desiderio di farsi conoscere per ciò che si è veramente e non per quello che gli altri sono abituati a vedere.
Far leggere le proprie poesie è un dono per gli altri e, allo stesso tempo, un’affermazione di completezza e autenticità per sé.
Numeri utili
Ufficio polizia municipale
tel. 035 924 114 - 335 44846
da lunedì a venerdì
UFFICI COMUNALI
tel. 035 924111 - Fax 035 924165
Uffici amministrativi
(anagrafe, stato civile, leva, elettorale) 035 924126
da lunedì a venerdì
9.00 lunedì martedì giovedì
17.30 -
12.30
18.30
Ufficio tecnico - tel. 035 924145
mercoledì venerdì
12.30
9.00
-
9.00
15.00
Ufficio assistente sociale- tel.035 924 152
lunedì
17.30
mercoledì e giovedì
9.00
Ufficio tributi - tel.035 924 112
lunedi mercoledi venerdì
9.00
giovedì
17.30
“Grazie mamma per essere la
mia mamma, la mia compagna del
caffè, la mia bambina che mi
schiavizza e mi intenerisce con le
sue ingenuità e le sue insicurezze.
Grazie mamma per essere quella che
sei, con la tua intollerabilità e la tua
generosità, il tuo grande amore e il
tuo egoismo ti adoravo da bambina ti
amo da adulta.”
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12.30
18.00
-
18.30
12.30
-
12.30
18.30
Biblioteca Comunale - Tel. 035 912 134
Lun
chiuso
Mar
14.30 19.00
Mer
15.00 19.00
Gio
9.00 12.30
15.00 19.00
Ven
15.00 19.00
Sab
9.00 12.30
15.00 17.00
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Chiesa Universale
Da "Avvenire"
Quotidiano di ispirazione Cattolica
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CHIESA
UNIVERSALE
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8 per mille, una firma che aiuta il bene
Le attività di promozione dell’8xmile alla Chiesa cattolica entrano nel vivo. Le Parrocchie italiane terranno la Giornata di sensibilizzazione per destinare la
più nota delle quote per dell’Irpef alle opere della
Chiesa cattolica. A ricordarlo ai fedeli locandine, pieghevoli e anche - per organizzare riunioni nelle settimane successive - un documentario dvd o vhs, che
i parroci possono richiedere. Nel frattempo scorrono sulle principali tv nazionali i 7 spot - più un filmato «mosaico» riassuntivo - della campagna 2008
della Cei. Il bene dato e ricevuto tramite la firma è
ripercorso dai filmati, con nuovi esempi di interventi in Italia e nei Paesi in via di sviluppo.
Tutti i contribuenti possono scegliere di destinare l’8
per mille alla Chiesa Cattolica. Anche i pensionati e
i lavoratori dipendenti che non avendo altri redditi
all’infuori della pensione o del lavoro dipendente
(ed eventualmente la prima casa) non sono tenuti
ad alcun obbligo fiscale.
Proprio a loro, dunque, è diretta quest’anno una
particolare forma di comunicazione messa in atto
dal Servizio Cei per la promozione del sostegno
economico alla Chiesa. Si tratta di una lettera e di
un opuscolo, che contiene le istruzioni per la scelta,
da effettuarsi tramite l’apposita scheda per la destinazione dell’8 per mille allegata allo stesso modello
Cud. Il sostegno economico alla Chiesa - contribuisce senz’altro a far crescere la corresponsabilità e la
partecipazione dei fedeli alla vita della Chiesa.
Benedetto ad A.C.:
“testimoniate una fede amica dell’intelligenza”
“In Italia si riscontra un’emergenza educativa”
Essere «perfetti di radicalità evangelica». E,
insieme, «testimoni coraggiosi di una fede
amica dell’intelligenza» È il mandato che
Benedetto XVI ha affidato ai centocinquantamila aderenti all’Azione Cattolica che, per il
140° anniversario dell’associazione, hanno trasformato piazza San Pietro, come l’ha definita il
Papa, «quasi un cenacolo a cielo aperto» con
le decine di migliaia di aderenti dell’Azione
Cattolica giunti da tutta Italia per l’incontro col
vicario di Cristo.
Il Pontefice dopo aver ricordato le tre «consegne» affidate ai laici cristiani da Giovanni Paolo
II a Loreto nel 2004 - «contemplazione, comunione e missione» - ha rivolto ai presenti il suo
esigente appello: «In una Chiesa missionaria,
posta dinanzi a una emergenza educativa
come quella che si riscontra oggi in Italia, voi
che la amate e la servite sappiate essere
annunciatori instancabili ed educatori preparati e generosi». Ancora, ha aggiunto, «in una
Chiesa chiamata a prove anche molto esigenti
di fedeltà e tentata di adattamento, siate testimoni coraggiosi e profeti di radicalità evangelica; in una Chiesa che quotidianamente si con-
fronta con la mentalità relativistica, edonistica e
consumistica, sappiate allargare gli spazi della
razionalità nel segno di una fede amica dell’intelligenza, sia nell’ambito di una cultura popolare e diffusa, sia in quello di una ricerca più elaborata e riflessa; in una Chiesa che chiama
all’eroismo della santità, rispondete senza timore, sempre confidando nella misericordia di
Dio»
Tutto questo «sarà certamente possibile ha
aggiunto Papa Ratzinger - se l’Azione Cattolica
continuerà a mantenersi fedele alle proprie
profonde radici di fede, nutrite da un’adesione
piena alla Parola di Dio, da un Amore incondizionato alla Chiesa, da una partecipazione vigile alla vita civile e da un costante impegno formativo»
…«Intensificate la vostra preghiera, rimodulate
la vostra condotta sugli eterni valori del
Vangelo, lasciandovi guidare dalla Vergine
Maria, Madre della Chiesa. Il Papa vi accompagna con un costante ricordo al Signore, mentre di cuore imparte la benedizione apostolica
a voi qui presenti e all’intera Associazione.
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CHIESA
UNIVERSALE
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Il Papa:
4 principi fondamentali per fare un mondo più giusto
Nel discorso rivolto ai partecipanti alla plenaria della Pontificia Accademia delle Scienze
Sociali, il Pontefice ha ricordato che, «quando i
responsabili del bene comune rispettano il
naturale desiderio umano di autogoverno,
lasciano spazio alla responsabilità e all’iniziativa
individuali, ma, soprattutto, all’amore»
Dignità della persona umana, bene comune,
sussidiarietà, solidarietà. Sono i quattro «principi fondamentali della dottrina sociale cattolica», da riaffermare per affrontare «gli imperativi dell’umanità all’alba del XXI secolo». È
quanto ha ribadito Benedetto XVI nel discorso rivolto ai partecipanti alla Sessione plenaria
della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali.
«Una società che onora il principio della sussidiarietà libera le persone dal senso di sconforto e di disperazione, garantendo loro la libertà
di impegnarsi reciprocamente nelle sfere del
commercio, della politica e della cultura.
«…Nel rivelare l’amore del Padre, Gesù ci ha
insegnato non solo come vivere da fratelli e
sorelle qui, sulla terra, ma anche che egli stesso è la via verso la comunione perfetta fra noi
e Dio nel mondo che verrà(…) Mentre vi adoperate per elaborare modi in cui uomini e
donne possano promuovere al meglio il bene
comune, vi incoraggio a sondare le dimensioni
«verticale» e «orizzontale» della solidarietà e
della sussidiarietà: In tal modo, potrete proporre modalità più efficaci per risolvere i molteplici problemi che affliggono l’umanità alla soglia
del terzo millennio, testimoniando anche il primato dell’amore, che trascende e realizza la
giustizia in quanto orienta l’umanità verso la
vita autentica di Dio… »
Sant’Andrea, «ponte» tra Oriente e Occidente
È stato il primo degli Apostoli ad essere chiamato. E ancora oggi conserva una sorta di
«primato», non solo per gli ortodossi, ma
anche come ponte ecumenico tra Est e Ovest.
Per questo davanti alla reliquia della testa di
sant’Andrea, esposta alla venerazione in una
teca dorata, nella Chiesa del Collegio Russo a
Roma, il cardinale Leonardo Sandri ha auspicato che le celebrazioni di questi giorni «risveglino opportunamente il senso di un’antica vicinanza tra Oriente e Occidente, di cui ha particolarmente bisogno il nostro tempo»
«Pietro e Andrea da Roma e da Costatinopoli
chiamano i cristiani del nostro tempo alla invocazione di pace per l’Oriente e per
l’Occidente. Invocazione - sottolinea il prefetto
della Congregazione per le Chiese Orientali rivolta a Dio perché conceda serenità e solidale convivenza alle Nazioni e alle Chiese» E
proprio a queste ultime «è anche un invito
perché edifichino la pace nel rispetto delle
diverse identità, in spirito di apprezzamento e
di collaborazione tra culture e religioni per servire la causa comune della vita dell’uomo»
Così Benedetto XVI a Savona e Genova
Un appello a «circondare il Papa e fargli sentire tutto il nostro affetto, la nostra preghiera e
il nostro sostegno». Lo rivolge ai fedeli il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo si Genova,
alla vigilia della visita che Benedetto XVI compirà a Savona e nel capoluogo ligure, sottolineando come «con il fermento organizzativo c’è
grande attesa»
«Una grande gioia - spiega Bagnasco - perché
il Santo Padre, visitando Genova, fa un grande
onore alla nostra città e alla nostra Chiesa
locale, e una grande gioia per la conferma della
fede»
«Sono molto grato al Papa - sottolinea inoltre
il presidente del vescovi italiani - perché ha
scelto Savona e Genova per questa visita
pastorale. Ho quindi un sentimento di profonda riconoscenza al Papa per questa grazia che
fa alla mia diocesi…»
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CHIESA
UNIVERSALE
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GESTI DI SPERANZA
«I cristiani armeni al servizio dell’unità»
Volto di una Chiesa amica e guida di una
comunità i cui numerosi martiri, soprattutto
quelli del XX secolo, «sono un segno della
forza dello Spirito Santo in mezzo a tempi di
oscurità e una promessa di speranza per i cristiani di ogni luogo».
È così che Benedetto XVI ha presentato
Karekin II, patriarca supremo e catholicos di
tutti gli armeni, alle migliaia di pellegrini presenti in Piazza San Pietro.
Una presenza che, oltre a ricordare l’immagine
dei «discepoli con Maria riuniti nel Cenacolo
per pregare, «ci ravviva nella speranza della
piena unità di tutti i cristiani», ha sottolineato il
Papa, dedicando poi la catechesi al significato
dell’imminente festa di Pentecoste e «all’aiuto
dello Spirito Santo per avanzare sulla strada
dell’ecumenismo».
Nel suo discorso Benedetto XVI ha riservato
uno spazio particolare alla figura del catholicos
- che nel pomeriggio si è recato alla Pontificia
università salesiana per ricevere una laurea
honoris causa - e ai rapporti di amicizia che
legano la Chiesa di Roma con quella Armena.
«Prego perché la luce dello Spirito illumini il
suo pellegrinaggio alle tombe degli apostoli
Pietro e Paolo, gli importanti che avrà qui e in
particolare, le nostre personali conversazioni ha aggiunto Ratzinger in inglese prima della
catechesi.
Chiedo a tutti coloro che sono presenti di pregare perché Dio benedica questa visita».
E, prima di ricordare i precedenti scambi di visite tra il patriarca armeno e Giovanni Paolo II, il
Papa ha voluto ringraziare Karekin per il suo
«personale impegno nella crescente amicizia
tra la Chiesa apostolica armena e la Chiesa cattolica»
Il Papa: la Chiesa, strumento della pace
di Dio per i popoli
Solo lo Spirito Santo, che crea unità nell’amore e nella reciproca accettazione delle diversità
Una e universale. Nata da un vero e proprio
«battesimo del fuoco». Costituita «non da una
volontà umana, ma dalla forza dello Spirito di
Dio» Questa è la Chiesa che nasce dalla
Pentecoste. Chiesa che riceve dal Signore e
trasmette agli uomini il dono della Pace.
Benedetto XVI lo ha ricordato nell’omelia della
Messa che ha presieduto nella Basilica Vaticana
in occasione della solennità in cui si fa memoria della discesa dello Spirito Santo sugli
Apostoli riuniti nel cenacolo, cinquanta giorni
dopo la Pasqua. «A Pentecoste - ha sottolineato - la Chiesa viene costituita non da volontà
umana, ma dalla forza dello Spirito di Dio. E
subito appare come questa Spirito dia vita ad
una comunità che è al tempo stesso una e universale, superando così la maledizione di
Babele. Solo lo Spirito Santo, che crea unità
nell’amore e nella reciproca accettazione delle
diversità, può liberare l’umanità dalla costante
tentazione di una volontà di potenza terrena
che vuole tutto dominare e uniformare» La
Pace, infatti, ha concluso, «si diffonde solo tramite cuori rinnovati di uomini e donne riconciliati e fatti servi della giustizia», che non scendono a compromessi con la mentalità del
mondo»
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CHIESA
Chiesa Diocesana
da "L'Eco di Bergamo"
DIOCESANA
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Lourdes Lacrime e sorrisi
Oltre duemila i pellegrini
«Dolce sentire, come nel mio cuore, ora umilmente sta nascendo amore» Le note francescane di Tiziana Manenti aprivano il pellegrinaggio diocesano a Lourdes. La Grotta dove è
apparsa l’Immacolata Concezione è un «dolce
sentire», una carezza sui corpi di tanti ammalati raccolti nella chiesa di santa Bernadette dove
il Vescovo Roberto Amadei ha celebrato la
Messa d’apertura. Nonostante il ritardo di un
paio di aerei, qualche valigia non ancora giunta
a destinazione, i circa duemiladuecento bergamaschi sono arrivati al Santuario dei Pirenei. La
chiesa in cemento armato al di là del fiume
Gave è stipata. Ci sono tutti: più di cinquanta
preti, barellieri e volontari dell’Unitalsi, dame
della Carità, giovani. Il delegato vescovile monsignor Maurizio Gervasoni, ricorda i motivi del
Pellegrinaggio: il ringraziamento per il Sinodo, il
giubileo dei 150 anni delle Apparizioni, i cento
anni del primo grande pellegrinaggio bergamasco ai piedi della Madonna, il cinquantesimo
dell’elezione di Angelo Roncalli al soglio
Pontificio. Il vescovo nell’Omelia dal tono del
pellegrinaggio, si lascia ispirare dal racconto
delle nozze di Cana letto durante la liturgia.
«Fate quello che vi dirà - dice - , cioè : fidatevi
di Lui» Gesù è il vino delle nozze di Cana, perché è la festa, la gioia del cuore dell’uomo. Far
capire ai giovani questa verità è il problema
delle nostre comunità a cui il Sinodo ha cercato di dare una risposta» Al Vescovo basta una
manciata di frasi per dare il senso di questo
viaggio di Lourdes, nel quale si incontrano storie e strade diverse e si incrociano domande,
attese, lacrime e gioie, piccole conversioni…
Gestione non facile È una bellissima giornata
della fine di aprile, il piazzale tra la Grotta e il
fiume è gremito. Malati, vecchi, giovani, famiglie.
Mauro Fenaroli, presidente dell’Unitalsi di
Bergamo, è soddisfatto: «È stata un’esperienza
più impegnativa rispetto agli anni scorsi perché
il numero dei pellegrini era molto elevato, ma
è stata anche un’esperienza di maggiore soddisfazione. Siamo arrivati con treno, pulman,
aerei… anche la somma dei diversi mezzi di
trasporto e di momenti di arrivo ha creato un
impegno organizzativo non indifferente…Devo ringraziare tutti, barellieri, le sorelle,
i medici, tutte persone che offrono il loro valore in maniera del tutto gratuita…
Effetto Bibbia
Il grande codice paradigma della speranze umane
Effetto Bibbia - Prima edizione LIBRI E TESTI TRA STORIA E RILETTURE
Bergamo 2 - 18 maggio ‘08
La proposta di effettobibbia, vuole essere
un’occasione per aiutare le persone a familiarizzare con la Bibbia, mostrandone gli effetti,
più o meno evidenti, sulla nostra cultura occidentale, sul nostro modo di vivere. È questa
l’idea di fondo che ha ispirato il progetto, il
quale ad alcuni potrebbe, come prima impressione, assomigliare alla riesumazione di un
corpo, certamente prestigioso tempo fa, ma
ormai disfatto dai secoli e non più vitale…
Nell’attuale momento storico - culturale, si
assiste ad un rinnovato interesse per la Bibbia,
il grande codice, il più ricco e profondo repertorio di simboli della civiltà dell’Occidente.
La Bibbia afferma il cardinale Carlo Maria
Martini, in virtù del suo passato e del suo pre-
sente, è il Libro per il futuro dell’Europa, ancora in grado di orientare a vivere in modo propositivo entro società sempre più multiculturali e multireligiose.
Certamente l’ambizione del progetto di effettobibbia non è tanto quella di dare risposte,
ma di mettere in sintonia con un libro che
molto spesso suscita domande e lascia inquieti, perché continua a riproporre l’interrogativo
«uomo dove sei?», suggerendo che anche
l’uomo post moderno, ipertecnologico forse
non sa più chi sia davvero. E accanto a questa
domanda affiora subito l’altra, implicante la
responsabilità verso l’altro: «Dov’è tuo fratello?».
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CHIESA
DIOCESANA
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«Tempi di lavoro a misura di famiglia»
«Non c’è progresso nella domenica lontano dai figli»
Responsabilità, partecipazione, collaborazione,
ma soprattutto attenzione alla famiglia sono
stati i punti su cui ha maggiormente insistito il
vescovo Roberto Amadei nell’Omelia pronunciata a Treviolo durante la Messa per il Primo
Maggio.
«Occorre chiedersi - ha detto - se viene insegnato ai figli il valore della fatica quotidiana del
lavoro. Se i figli imparano che l’unica ossessione è sempre il maggior guadagno, entreranno
nel mondo del lavoro con questa idea e saranno guai per tutti».
È sempre più difficile - ha detto - conciliare le
responsabilità familiari con gli impegni di lavo-
ro, che tolgono tempo all’educazione dei figli i
quali necessitano della presenza di entrambi i
genitori.
Un accenno è stato fatto sul tema del lavoro
domenicale. «Ha raggiunto un’estensione
senza limiti - ha detto -. I genitori devono lavorare quando ci sarebbe invece la possibilità di
restare con i propri figli e di vivere momenti di
incontro sul territorio. Fare comunità sulle
cose è progresso? Il progresso non stà nell’avere più soldi, ma in uomini più aperti agli altri. I
ritmi di lavoro a cui le famiglie sono sottoposte non permettono loro di vivere la missione
stupenda alla quale sono chiamate».
Cattolici, evangelici e ortodossi uniti nella
scoperta della Bibbia
Iniziativa di «Effetto Bibbia» Il vescovo Amadei: la Parola ci guidi nella storia
Un momento di preghiera che ha posto al centro la Parola: Si è tenuta nella chiesa di San
Bartolomeo la celebrazione ecumenica della
Parola per la veglia di Pentecoste.
Alla celebrazione, organizzata nell’ambito delle
manifestazioni per la prima edizione di
“Effettobibbia”, hanno partecipato il vescovo
Roberto Amadei, il pastore della Comunità
Cristiana Evangelica, Salvatore Ricciardi, e
l’esarca della chiesa ortodossa russa, padre
Vladimir Zelinski. Numerose le persone che
hanno preso arte al momento di preghiera
accompagnato dal Coro dell’Immacolata.
Padre Ricciardi, commentando un brano del
profeta Neemia, ha, tra l’altro,. Sottolineato «la
gioia per la partecipazione a questa manifestazione e la speranza che questa riscoperta della
Bibbia abbia un effetto di conversione e di condivisione» «Occorre scoprire quale orientamento Gesù può imprimere alla nostra vita. La
Parola di Dio è Parola di perdono; con Lui c’è
sempre la possibilità di ricominciare»
Monsignor Amadei ha ricordato come «senza
lo Spirito Santo la Bibbia rimane muta. Solo
leggendo la Bibbia noi possiamo conoscere il
vero nome di Dio». «Davanti alla Bibbia - ha
proseguito il vescovo commentando il brano
del Vangelo dei discepoli di Emmaus - siamo
“lenti e duri di cuore”: non sappiamo riscoprire Gesù nella nostra vita quotidiana, presente
per condividere tutti i nostri passi, anche quelli nel dolore e nella sofferenza» Dio, ha aggiunto il vescovo Amadei, «ci dona il suo Spirito
perché possiamo leggere la Bibbia come unico
libro, che è Gesù Cristo che parla di Dio, della
sua vita e della nostra ed è dono di Speranza
a tutti»…L’esarca Vladimir Zelinski, commentando un brano dell’Apocalisse ha sottolineato
che «riconoscere l’altro è il primo passo della
riconciliazione». Il brano proposto, tratto dal
primo capitolo dell’Apocalisse, ha concluso
padre Zelinski «è la testimonianza dell’esperienza dell’incontro con il Dio vivente».
Il momento ecumenico «di ascolto e di preghiera - ha sottolineato padre Massimo Rossi,
della comunità dei Domenicani, introducendo
la veglia - ci aiuti a gustare la Bibbia come libro
ispirato, in cui Dio parla al suo popolo, educandolo nella fede, nella speranza e nella carità»…«Quando i credenti scoprono la Bibbia
come segno efficace della presenza del Risorto
ricevono una rinnovata energia per la missione, per la testimonianza, davanti al mondo,
delle meravigliose opere del Signore».
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CHIESA
da "L'Eco di Bergamo"
DIOCESANA
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8 per mille:
nel 2007 alla diocesi 9 milioni di Euro
Nella bergamasca le adesioni sono sopra la media italiana
Dal 1990 la percentuale di persone che, con la propria firma, ha scelto di dare fiducia alla
Chiesa Cattolica ha sempre superato l’80 per cento, sfiorando il 90% lo scorso anno.
Grazie a questo flusso di risorse, la Chiesa cattolica italiana ha garantito la propria missione e avviato nuovi interventi pastorali e caritativi in Italia e nel mondo. Il calcolo della
somma ripartita a ogni diocesi viene effettuato dalla Conferenza episcopale italiana con
criteri identici in tutta Italia, cioè l’ampiezza della Diocesi e i settori di utilizzo. La ripartizione dei fondi ricevuti viene decisa a livello diocesano, dal vescovo locale e dal Consiglio episcopale delle attività economiche, alla luce dei bisogni e delle richieste delle parrocchie.
NELLA NOSTRA DIOCESI
Lo scorso anno, grazie all’Otto per mille, la nostra diocesi ha ricevuto 9.659.924,38 euro,
ripartiti in quattro ambiti: assistenziale-caritativo, sostentamento dei sacerdoti, culto e
pastorale, beni culturali ecclesiastici. «Si può fare molto grazie alla firma per la destinazione dell’Otto per mille alla Chiesa cattolica - sottolinea don Paolo Rossi, vice economo della
diocesi e incaricato diocesano per la promozione del sostegno economico alla Chiesa - .
Fin dagli inizi del nuovo sistema, la percentuale di chi firma nella Bergamasca è superiore
alla media nazionale. Questo dimora la sensibilità dei Bergamaschi, la fiducia verso la Chiesa
e il perdurare dei legami con la propria parrocchia e il clero». Non sono soltanto i praticanti a firmare. «Firmano anche - aggiunge don Rossi - persone che frequentano soltanto
saltuariamente la chiesa, ma che riconoscono il valore di ciò che la Chiesa compie a favore della società italiana e anche delle popolazioni del Terzo Mondo.
GLI AMBITI
L’importo totale a favore della diocesi di Bergamo, proveniente dall’Otto per mille dello
scorso anno ammonta a 9.659.924,38 euro, ripartiti in quattro ambiti. Assistenziale-caritativo, sostegno sacerdoti, culto pastorale, beni culturali ecclesiastici. Hanno ricevuto contributi per le loro attività assistenziali e caritative per un totale di 902.726,19 euro ventisei
soggetti: Aeper, Battana Villa Quarti, Casa Raphael malati di Aids, Casa San Michele malati
di Aids, Centro di aiuto alla vita, Centro Pluriservizi Zabulon, Comunità don Milani di
Sorisole, Comunità Emmaus di
Chiuduno, Comunità Kairos,
Comunità Don Bosco di
Foppenico, Cooperativa Padre
Badiali di Foppenico, Comunità
Ruah, Hospice Istituto Palazzolo,
Istituto Angelo Custode di
Predore, Istituto Palazzolo, Nuovo
Albergo Popolare, Patronato San
Vincenzo (Servizio Notturno),
Prima Accoglienza, Primo ascoltodocce e mensa per i poveri,
Progetto Acs Nembro, Progetto
Betania autismo, Progetto con
Nap, San Vincenzo provinciale,
Segretariato migranti, Servizio
nomadi, Sostegno cooperazione
carcere. Sono stati destinati
5.850.923 euro al sostentamento
dei sacerdoti: ai 641 preti bergamaschi iscritti al sistema ordinario
(media pro capite di 616,87 euro
per dodici mensilità), ai 128 preti
quiescenti iscritti al sistema di previdenza integrativa (media pro
capite 707,95 euro per dodici
mensilità); per contributi per
l’assistenza domestica.
LE PARROCCHIE
Hanno ricevuto contributi per
culto e pastorale, per un totale di
1.725.263,19 euro, dieci realtà diocesane (assistenza Rc parrocchie,
Associazione
Giuditta,
Associazione Valle del Lujo, Centro
di aiuto alla vita, Centro diocesano
pellegrinaggi, Fondazione Angelo
Custode, Fondo diversamente
abili, parrocchie per rimborsi interessi passivi fido e mutuo, Ufficio
diocesani sostegno economico) e
novanta parrocchie.
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MISSIONARI
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a cura di
Padre Angelo Besenzoni
Destinazione Angola
Paroquia Bom Pastor
C.P. 14748 Luanda
Angola
aspettando la campanella
Sono quasi pronto per la partenza. Manca solo
il visto, (anch'io devo dimostrare di avere un
contratto di lavoro, una residenza, dei mezzi di
sussistenza, la fedina penale pulita...) e manca
l'ultimo OK del cardiologo, ma ormai è fatta!
Dopo sei anni di servizio al mio Istituto (SMASocietà delle Missioni Africane), e dopo diversi viaggi fatti in Africa per sostenere i miei confratelli, finalmente parto con un viaggio di sola
andata, non più per animare il lavoro degli altri,
ma per ricominciare a “fare il missionario di
base” io stesso.
a scuola sotto l’albero
Missionari lo siamo tutti, ma per ricordarcelo è
bene che qualcuno parta. Ogni angolo del
mondo è luogo di missione, anche nei nostri
paesi, e a me non dispiacerebbe fare il prete a
Parzanica... ! Ma il Vangelo è buona notizia perché rompe le nostre barriere e la Chiesa è cattolica perché è di casa non solo a Roma, ma
dappertutto. Anzi, secondo i criteri evangelici il
cuore della Chiesa sta là dove ci sono i più piccoli, gli ultimi, che sono sempre i privilegiati del
Signore.
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ilPORTO
MISSIONARI
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per tentare di amare e seguire Gesù Cristo, non per cercare delle soddisfazioni. Mi
dicono: quali sono i tuoi progetti? Boh? Il mio progetto sarebbe quello di diventare santo, ma siccome faccio acqua da tutte le parti mi basta provare ogni mattina
a mettermi nel progetto del Padre. Parto in una diocesi dove c'è un Vescovo locale e un piano pastorale: cercherò di ascoltare, vedere, essere disponibile. Parto in
una comunità dove già lavorano altri confratelli e sarò l'ultimo arrivato: farò quel
che mi dicono di fare. Parto per servire la gente che troverò: i progetti e i sogni li
faremo insieme.
La parrocchia a cui sono destinato, almeno per ora, è quella del Buon Pastore, a
Kikolo, nel nord della città di Luanda. Si tratta praticamente di una grande baraccopoli, alla periferia della capitale, dove convivono circa quattrocentomila persone
confluite lì da ogni angolo del paese durante il tempo della guerra civile, che, per
trent'anni, ha dilaniato l'Angola. Sono già presenti quattro padri e io arriverò insieme ad un padre argentino, così la parrocchia potrebbe essere sdoppiata o divisa
per tre nei prossimi anni. Siccome in questa zona non c'erano praticamente scuole statali, il primo obiettivo della parrocchia è stato quello di offrire possibilità di
educazione costruendo scuole. Sono circa settemila i ragazzi tolti alla strada che
studiano (a volte facendo i turni) nelle scuole della Parrocchia. E' un progetto che
è stato aiutato anche da amici di Sarnico, perché lì sono state convogliate diverse
offerte ricevute in questi anni.
20 anni fa
Una decina d'anni fa la SMA aveva iniziato una presenza in Angola, paese
dalle mille risorse, ma handicappato
dalla guerra. Uno dei primi problemi
che ho dovuto affrontare, come
Superiore dei Padri Italiani della SMA,
era se continuare l'esperienza o chiuderla. Avevamo deciso di continuare e
avevo inviato qualcuno dicendo che poi
sarei stato disponibile a mettermi in
gioco anch'io. Ora saldo il conto. Con
qualche costo: conoscevo bene la
Costa d'Avorio e la Nigeria, per averci
già lavorato; conoscevo il francese e
l'inglese e qualche strafalcione di lingue
locali. Ho dovuto cominciare a studiare
il
portoghese
(lingua
ufficiale
dell'Angola) e dovrò ricominciare
anche a conoscere un nuovo paese, una
nuova Chiesa, altre lingue...
Non è facile ricominciare tutto daccapo
alla mia età... ma se non diventerete
come bambini...
Non ho il mal d'Africa. Ho il mal di
cuore! Parto perché trentacinque anni
fa mi sono innamorato di Cristo, della
Chiesa, dei poveri, del mondo più che di
qualche bella ragazza di Sarnico. Parto
Per il resto l'obiettivo è quello di rendere sempre più visibile la presenza pastorale organizzando comunità cristiane che siano sul territorio in grado di gestire la vita
liturgica, le attività di evangelizzazione e catechesi, l'attenzione ai poveri e ai problemi sociali. Sono dodici al momento in parrocchia i centri di culto (destinati a
diventare un giorno parrocchie) attorno ai quali si ritrovano catechisti e comunità
di base.
Per ora basta così, il resto ve lo scriverò dall'Angola.
Approfitto dell'occasione per salutare le missionarie e i missionari di Sarnico o passati da Sarnico che sono sparsi nel mondo e per ringraziare don Luciano, don Loris,
il gruppo missionario e tutti gli amici che ci sostengono con l'affetto, la preghiera
e il contributo economico.
Quel che riusciamo a fare e a essere, è soprattutto merito vostro.
la Chiesa Parrocchiale
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GRUPPO
MISSIONARIO
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Una serata insieme
pensando alle missioni
A cura del
Gruppo Missionario
l’ora di ginnastica nella Mercoledì 11 Giugno 2008, appuntamento
parrocchia dove è destinato all’Oratorio con il Gruppo missionario per un
padre Angelo incontro di riflessione e preghiera seguito da un
momento conviviale e da una lotteria sarà
dedicato ai religiosi di Sarnico in missione e alla
raccolta di fondi a favore del dispensario di
Suor Maria Pedron in Mozambico e dei progetti di Padre Angelo Besenzoni in Angola.
La serata inizierà alle ore 19,30 con un
momento di spiritualità guidato dal Parroco
Don Luciano Ravasio e animato da tutti i presenti, contrassegnato da canti, preghiere e
momenti simbolici:
il tema dell’incontro sarà la vocazione missionaria.
Nel corso della cena si svolgerà l’estrazione dei
premi messi a disposizione da commercianti e
professionisti di Sarnico a sostegno dei progetti del Gruppo Missionario. Ringraziamo per
il significativo contributo:
Abbigliamento Cerdelli, Sarnico
Acconciature Giusy, Sarnico
Acconciature Laura e Cristina, Sarnico
Agriturismo Cressi, Sarnico
Bau bau micio micio, Sarnico
Bohéme, Sarnico
Centro estetico Dibi di M. Martinelli, Sarnico
Centro ottico, Sarnico
Centro sportivo Olimpic, Villongo
Di tutto un po’, Sarnico
Euroargento, Sarnico
L’arte del fiore di Morotti Carlo, Sarnico
La bottega di nonna Pina, Sarnico
Merceria Sacella, Sarnico
Myosotis, Sarnico
Ondei, Sarnico
Oreficeria Carrara, Sarnico
Parrucchiere Quinto, Sarnico
Pasticceria Rebecca, Sarnico
Pellicceria Vigani, Sarnico
Pizzeria d’asporto Time, Sarnico
Pizzeria Paris “Acli”, Sarnico
Stazione di servizio fratelli Zucchetti, Sarnico
Studio dentistico Maurizio Esti, Sarnico
Supermercato Conad, Sarnico
Ringraziamo inoltre la pittrice Pierluisa Pezzini e
Margherita e Carlo Gervasoni che hanno
messo a disposizione altri premi.
La serata avrà successo solo se le presenze
saranno numerose e partecipi: attendiamo
chiunque vorrà collaborare con il Gruppo
Missionario, portando il suo entusiasmo e la
sua sensibilità.
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RIFLETTIAMO
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Un cielo bello, ma vuoto?
a cura di
don Valentino Salvoldi
Trascorro la settimana santa e pasqua con giovani che cercano Dio e si lasciano da lui cercare. Il pregare diventa una festa. Ogni pasto
un’eucaristia. E ogni notte sembra troppo corta,
dopo quelle messe che si prolungano fino
all’una …
Ma poi c’è il rientro a casa. Comincia la vita
d’ogni giorno, con l’impatto con i compagni di
classe che non solo non capiscono come si
possano spendere le vacanze pregando, ma
addirittura lanciano frecciatine contro la
demenza di andare con i preti e con gente alienata, sprezzante delle gioie del mondo.
Frecciatine che sono parole amare anche per
chi le pronuncia, perché è faticoso giocare la
parte dell’ateo quando il cuore sa bene che
senza Dio le cose difficilmente quadrano.
Lì, al ritiro pasquale c’è una giovane liceale che
ha accettato la proposta di una compagna di
classe di fare un’esperienza alternativa. Dice di
non credere, eppure fa la comunione. Ma non
per mettersi in mostra, bensì perché vede la
sublimità di quel gesto e non vuole essere
esclusa dalla circolarità di quell’amore che si
percepisce fluttuante nell’aria.
Il ritorno a casa è drammatico. Mi telefona.
Vuole vedermi. E quando entra nel mio studio
si siede presso la finestra e mi parla guardando
il cielo: «Io speravo…».
«Noi speravamo…». Lo stesso discorso dei
discepoli di Emmaus.
Se ne vanno, al tramonto, delusi due pellegrini.
Fuggono da Gerusalemme, dove sono crollate
le loro speranze, in seguito all’uccisione di
Cristo. Allo sconosciuto che li accosta aprono il
loro cuore: «Noi speravamo che fosse lui a rendere concreti i nostri sogni…».
E’ crollata la speranza perché non è subentrata
la fede. L’esperienza fantastica di camminare
con il Maestro per tre anni non ha retto di fronte allo scandalo di quella croce, erta a maledizione per il giusto, sfidato dalla Sapienza
dell’Antico Testamento: «Maledetto chi pende
dal legno». Le parole di Gesù, che prima facevano ardere il cuore, ora non dicono più nulla,
anzi, sanno di bestemmia.
E quel pane spezzato mentre sublimi parole
venivano pronunciate: «E’ il mio corpo per voi»,
non è più visto come una eucaristia, un rendimento di grazie, ma come una beffa, come un
tradimento.
«Noi speravamo…».
Se la fede non sostiene tutta un’esistenza, non
può essere colto in pienezza il senso del vivere,
muore la speranza e con le altre virtù svanisce
pure la capacità d’amare. Fino ai venticinque,
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RIFLETTIAMO
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trent’anni il problema non si pone in maniera tragica, perché
la vita stordisce. C’è sulla piazza chi s’accorge di te. Sei appetibile sul mercato delle umane possibilità. Le forze si rinnovano in ogni stagione, soprattutto a primavera…Perciò sembra
di potere fare a meno di Dio.
Ma il passare degli anni ti confronta con la sfida: con Dio il
mondo è mistero. Senza Dio è assurdo.
Mi ascolta la giovane amica e non ribatte. Non m’imbarazza il
suo silenzio: lo converto in preghiera e invoco lo Spirito
Santo che mi dia le parole giuste e illumini il suo cuore: «Sono
contento che tu guardi il cielo». «Non sto guardando il cielo,
ma le nubi».
Povera creatura! Altro che nubi, senza una fede!
Le ribadisco l’idea che è assurdo il mondo senza Dio, pur
rimanendo Lui mistero e pur non pretendendo di dimostrarlo. Chi dimostrerebbe l’Illogico per amore? L’amore si sperimenta, non si dimostra.
«Accettare l’assurdo?», sussurra la studentessa. La invito a
meditare lo stupendo brano degli Atti degli Apostoli (capitolo 17), là dove Paolo, all’Areopago, in Atene, elogia la sapienza dei Greci, che hanno eretto un altare al Dio ignoto. Per
paura di escludere un Dio, onorano anche la divinità ignota.
Anche gli idoli. Gli idoli che tanti giovani oggi adorano. Ogni
giovane che passa nelle loro vita è una sfida: potrebbe essere
un amico. Potrebbe essere l’occasione buona. Potrebbe essere colui o colei che riempie la vita. Idoli.
Ma presto l’idolo s’infrange e che pena se ti cade addosso! La
stella brilla per un attimo poi cade. Sono belle le stelle cadenti, quando sono lontane. Terribile quando svaniscono sotto i
tuoi occhi! Per questo Paolo ai tanto religiosi ateniesi imbastisce quel bellissimo discorso su Cristo, iniziando da suo Padre,
quel Dio che ha creato cielo e terra, e nel quale noi viviamo,
ci muoviamo e siamo. Noi fatti a sua immagine. «Di lui stirpe
noi siamo».
Lui, tanto discreto, si cela nel creato, silenziosa firma dell’umiltà di Dio. Un Dio che si rivela nascondendosi, per farsi da noi
cercare, se mai arriviamo a trovarlo, andando a tentoni, come
ci confida ancora l’Apostolo.
A tentoni. Nel buio. Dandogli fiducia. Vivendo come se lui esistesse, anche quanto, soprattutto di fronte al dolore e alla
morte, tutto in noi si ribella all’idea che Egli possa veramente
esistere. Si ribella di fronte ad un eventuale Dio che permetta al male di prevalere sul bene. Un Dio indifferente al fatto
che l’odio non possa essere sconfitto dall’amore e che la vendetta non possa essere disarmata dal perdono.
Vivere come se lui ci fosse, nell’attesa che egli riveli il suo
volto. Nella certezza che quando il miracolo avverrà, saremo
costretti a gridare ad ogni fiore: «Taci! Taci! Tu mi rimproveri
perché tardi ho cercato Dio, verità antica e sempre nuova.
Tardi l’ho amato»…
La giovane amica conosce la citazione di S. Agostino e mi sfida
dicendo che il santo si è convertito a trentatre anni, quindi lei
ha ancora tempo per attendere quel Dio che, se c’è, può
degnarsi di creare con lei un contatto, se è vero che è
l’Amante, l’Amato e l’Amore.
«Continua a guardare il cielo…».
«Le nubi». «Le nubi si stanno tingendo di rosa, non è bello
questo cielo?»
«Ma è vuoto». «Riempilo tu, con la stessa logica con la quale
t’accosti ad una persona. Perché la ami? Che cosa ami? Prima
tu metti in lei l’amore, poi ad esso ti abbandoni e in esso
credi. Così è per il cielo. Così è per Dio. Quindi, credi a S.
Agostino : “Ama e capirai “».
L’amica vorrebbe replicare ma io penso di non avere altro da
aggiungere e le chiedo di fermarsi: non voglio vincere ma convincere, vale a dire vincere assieme. Per il momento, sia per
me che credo, sia per lei che vuole credere può bastare la
frase: «Continua a guardare il cielo…».
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COMUNITÀ
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Gli auguri di don Angelo
per il 40° de “il Porto”
E-mail di
di Angelo Lorenzi
Carissimo Don Luciano, sono sicuro che stai bene, da quello che sento e vedo sul bollettino.
Ho appena letto l'articolo sull'Eco per il 40° del Porto. Don Ferraroli ne sarebbe orgoglioso.
Oso aggiungere anche i miei complimenti di come l'hai impostato tu, facendolo crescere nell'aspetto formativo oltre che informativo, nonché nello stile brillante dell'impaginatura e stampa.
Mi riprometto sempre di passare a salutarti quando vengo dai miei ... Alla prossima.
Ti allego la foto del Coro che ha riscosso un grande successo qui in Santuario la domenica dopo
Pasqua. Il Corna ha goduto nel pigiare i tasti dell'organo che ha trovato perfetto.
Mi dispiace che non possano venire per la festa dell'Apparizione alla Messa del Vescovo: purtroppo è una data ... da ferie. Sarà per un'altra volta.
Qui in Santuario io non mi dimentico di te e della bella Comunità di Sarnico!
Saluti alla Lena, Mario e Sacerdoti. Pace e bene.
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RIFLETTIAMO
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RIFLETTIAMO:
la forza della preghiera
A cura di
Pier Luigi Billi
Ho sempre sostenuto che colui che prega,
dispone della potenza di Dio. Nulla è impossibile a Dio, tutto è possibile per colui che prega
e crede. Ciò che si chiede a Dio con la preghiera, ci verrà accordato. Chiedete ed otterrete, perché la vostra gioia sia piena, dice San
Giovanni evangelista.
È necessario pregare, senza mai stancarci.
S.Alfonso disse: “chi prega si salva, chi non
prega si danna. La preghiera deve entrare decisamente nella nostra esistenza, essa ha un
enorme potere. Dio deve essere sempre presente, di giorno e di notte, cercare l’occhio del
padre nel segreto. Gesù Dio nostro maestro,
pregava sempre prima di compiere qualcosa
d’importante. Non dobbiamo avere paura di
tenere la corona in mano, io la tengo.
Gesù si ritirava in luoghi solitari per pregare
suo Padre, in spirito di verità. Egli prega alla
moltiplicazione dei pani e dei pesci, davanti
all’amico Lazzaro che resuscita dopo quattro
giorni, nell’agonia del Getsemani e in quella del
calvario, a tavola risorto, con i discepoli di
Emmaus.
Anche ora Egli sempre prega per noi e intercede presso il padre.
Il figlio di Dio, l’Emanuele, prega e ci insegna a
pregare. Ciò ci commuove, non possiamo sottrarci dal pregare, è una regola di vita. La seduzione del male è forte e per vincere occorre
un aiuto trascendente, che soltanto Gesù-Dio,
può darci.
Delle volte è l’orgoglio che ci impedisce di
pregare, ma così disarmati come possiamo
dominare il peccato?
Io penso che il ricorso tempestivo e spontaneo alla preghiera, sarà per noi forza feconda
e ci donerà la serenità.
Tutta la nostra giornata deve essere vissuta alla
presenza divina, in questo abbandono filiale in
Dio che imbeve tutta la nostra attività. Se Dio
ci dovesse abbandonare, a causa della durezza
del nostro cuore, noi saremmo finiti e ci troveremmo prostrati nella polvere della nostra
falsa sicurezza.
Quanta gente io incontro per strada abbattuta, insicura, sola in maniera terribile anche se si
trovava in mezzo ad una piazza affollata. Per
queste persone, molte a me vicine, per quanto possa fare, come seguace di Cristo, cerco di
dare il risveglio del senso di Dio. La vita dunque si fa preghiera e questa ridà un significato
divino a tutto, anche alla monotonia ed al
dolore. Così è per me.
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COMUNITÀ
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A cura di Giusy Giupponi
DIRETTORIO LITURGICO PASTORALE (I°)
Introduzione
Il DIRETTORIO è uno strumento operativo che contiene indicazioni e normative per l’attuazione degli orientamenti sinodali in ordine alla preparazione, alla celebrazione dei sacramenti e
alla conseguente vita nuova che essi
donano al cristiano e alla comunità.
Le disposizioni del direttorio , che tutti
sono tenuti a seguire, indicano la strada
da percorrere e sono affidate alla saggezza e all’impegno pastorale delle singole parrocchie, dei fedeli e dei ministri sacri.
La liturgia è il culmine verso cui tende
l’azione della Chiesa e, insieme, la fonte
da cui promana tutta la sua virtù.
Infatti le fatiche apostoliche sono ordinate a che tutti, diventati figli di Dio
mediante la FEDE e il BATTESIMO, si
riuniscano in assemblea , lodino Dio
nella Chiesa, partecipino al sacrificio e
mangino la cena del Signore.
A sua volta, la liturgia spinge i fedeli,
nutriti dei “sacramenti pasquali“, a vivere“ in perfetta unione “, domanda che “
esprimano nella vita quanto hanno
ricevuto mediante la fede“. La rinnovazione poi dell’alleanza del Signore con
gli uomini nell’Eucaristia conduce e
accende i fedeli nella pressante carità di
Cristo.
Parte Prima : I SACRAMENTI
Con i sacramenti dell’iniziazione cristiana: il BATTESIMO , la CONFERMAZIONE o CRESIMA e l’EUCARISTIA
sono posti i fondamenti di ogni vita cristiana .
“La partecipazione alla natura divina,
che gli uomini ricevono in dono
mediante la grazia di Cristo, rivela una
certa analogia con l’origine , lo sviluppo
e l’accrescimento della vita naturale .
Difatti i fedeli , rinati nel santo
Battesimo , sono corroborati dal
sacramento della Confermazione e ,
quindi, sono nutriti con il cibo della vita
eterna nell’Eucaristia ...”
Questi tre sacramenti non sono tre
azioni sacre autonome e senza collegamento , ma sono intimamente tra loro
congiunti, al fine di portare i fedeli a
quella maturità cristiana per cui possono compiere nella Chiesa e nel mondo,
la missione propria del popolo di Dio.
…La Parrocchia ha il compito dell’iniziazione cristiana che coinvolge tutta la
comunità dei fedeli. L’attenzione pastorale si rivolge ai bambini e ai ragazzi
battezzati, agli adulti non battezzati che
chiedono il Battesimo e a quegli adulti
già battezzati che hanno bisogno di
“risvegliare la propria fede “e/o di
“completare l’itinerario sacramentale
dell’iniziazione cristiana“.
Il cammino di iniziazione cristiana è
definito CATECUMENATO e si sviluppa nella collaborazione tra
Parrocchia - Vicariato - Diocesi
- I catechisti e i padrini ( o le madrine )
devono avere una preparazione specifica.
- Si eviti di scegliere il padrino unica
mente per ragioni di parentela e per
vincoli di amicizia.
- Il padrino sia invece un testimone cre
dibile del Vangelo e , specie se il cate
cumeno è un immigrato , sia attento
al suo inserimento nella comunità.
I bambini e i ragazzi che chiedono i
sacramenti dell’Iniziazione cristiana , in
età scolare, sono affidati alla cura
pastorale del PARROCO.
Per ogni persona dai 14 anni in avanti ,
che chieda il Battesimo e i Sacramenti
dell’Iniziazione Cristiana, ci si deve rife-
rire al SERVIZIO DIOCESANO per il
CATECUMENATO.
Spetta poi al VESCOVO determinare,
regolare e valorizzare personalmente,
o per mezzo di un delegato , il cammino di fede dei CATECUMENI ADULTI e amministrare i SACRAMENTI
STESSI.
Nella crescita spirituale dei catecumeni
è di fondamentale importanza
l’accompagnamento della propria
COMUNITA’ ECCLESIALE:
l’iniziazione cristiana “non deve essere
soltanto opera dei catechisti, o dei
sacerdoti, ma di tutta la comunità dei fedeli “.
Il catecumenato deve durare almeno
due anni e deve essere un’esperienza
di crescita integrale. Non si tratta semplicemente di imparare delle verità , ma
di essere introdotti al mistero di Cristo
nella Chiesa:
- mettendosi in ascolto della parola di
Dio;
- entrando in un cammino di penitenza ;
- celebrando la gloria di Dio;
- professando la fede ;
- cambiando mentalità;
- dando buona testimonianza con la
propria vita.
Alla catechesi, meglio se condotta in
piccolo gruppo con la partecipazione
di alcuni fedeli, intervengano anche i
padrini, periodicamente, come testimoni di fede e di comportamenti coerenti.
(Foto SIlvano)
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MUSICA
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PREGEVOLE MUSICA LITURGICA
A cura di
Giacomo Schivardi
È stata una gradita sorpresa, offerta ai fedeli
che hanno assistito alla S. Messa delle ore 11
di domenica 6 aprile terza di Pasqua, accompagnando la funzione, quella della partecipazione
del “Coro parrocchiale S. Rocco”, formazione
musicale nata in forma organica nel 1985 ad
Adrara S. Rocco, recentemente composta da
46 elementi, diretta da Alfredo Piccioli
Cappelli, con all’organo Mauro Capoferri, che
ha proposto, con notevole capacità interpretativa, un programma musicale piuttosto ambizioso, quasi per intero riservato a composizioni del grandissimo Wolfang Amadeus Mozart,
il famoso salisburghese del 1700, morto all’età
di 35 anni, un precocissimo genio musicale,
dotato di acuta intelligenza, compositore
fecondissimo tra i più grandi di tutti i tempi.
Il coro, convenientemente preparato ed equilibrato nelle sue varie tonalità, composto da
ottime voci ben impostate sia coralmente che
in parti singole soliste, ha iniziato il suo iter
musicale con l’esecuzione del “Te Deum
Laudamus”, un mottetto composto dall’autore
a soli ventidue anni, seguito dall’esecuzione
della “Missa brevis in do maggiore” Spatzenmesse - composta da Mozart a
Salisburgo nel 1776 all’età di soli venti anni, a
riconferma della sua precoce attività creativa.
Il celebre e dolcissimo “Ave Verum Corpus“,
un versetto musicale chiesastico a più voci, che
commuove ogni volta che lo ascolti, composto
da Mozart nell’anno della sua morte (1791), è
stato eseguito ed interpretato in modo molto
valido dal coro, concludendo così la sua parte
mozartiana, seguita, durante la Comunione da
“Supplica a Maria per la pace nel mondo”, una
bella composizione di A. Castelli.
Il programma musicale ha avuto il suo epilogo
con l’esecuzione della famosa “Alleluja”, la
parte finale del “Messiah” il noto oratorio, che
annuncia con una solenne e limpida espressione musicale la sacra parola di Gesù, composto
da Georg Friedrich Händel, e dove il coro ha
avuto modo di esprimere pienamente le sue
notevoli potenzialità.
Ancora complimenti ai coristi ed al loro maestro, che con tanta passione, dedizione e competenza dirige questa realtà corale, con la promessa di risentirli nella nostra chiesa parrocchiale a condecorare qualche altra cerimonia
religiosa.
Il mese scorso è stato proprio impossibile, per
ragioni di spazio, pubblicare sul nostro periodico la recensione di questa elevazione musicale, che, ripeto, ha meritato tante approvazioni.
Ho ammirato ed ho avuto , sempre, molto piacere, constatare come piccole comunità, tipo
Adrara S. Rocco, sappiano esprimere così
importanti e significative realtà!
(Foto SIlvano)
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EVENTI
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A cura di Luca Cuni
AL VIA “ESTATE A SARNICO 2008”
Con il “Busker”, per la
prima volta artisti
di strada da tutti
i cinque continenti
Risate a go-go
con i “Fichi d’India”
Novità la sera della
processione e
dei fuochi, con la
rappresentazione
“Scior, Picaprede e
Pescadur” nel Centro
Sarnico. Ci penserà la Pro Loco a colorare
l’estate di Sarnico. Appuntamenti per i bambini,
con la tradizione, concerti, festival e ancora
tanto sport, infine le risate di piazza. Il programma è già stato ultimato e dai primi giorni di giugno sarà disponibile presso l’ufficio Pro Loco in
Contrada il calendario tascabile che accompagnerà il programma di <Estate a Sarnico
2008>.
Soddisfatto il presidente della Pro Loco
Lorenzo Bellini: “Il carnet delle iniziative organizzate da Pro Loco, Amministrazione comunale e
dalle varie associazioni di Sarnico, è in linea con
i programmi voluti nelle precedenti estati.
Previsti una sessantina di appuntamenti, peraltro in grado di rispondere alle esigenze più
diversificate. Per la Pro Loco, si tratta di un
investimento complessivo vicino ai 150 mila
euro, equamente suddiviso fra entrate da spon-
sor, contributo dell’amministrazione comunale
e dai guadagni derivati dalla gestione, da parte
della Pro loco, delle attività del servizio porti
per conto del Consorzio Laghi Associati. A tutti
loro va un sentito ringraziamento”.
Due le novità di rilievo rispetto al passato:
l’appuntamento per i bambini con la rassegna
dedicata al Teatro dei Burattini dal 13 al 15 giugno e la rappresentazione teatrale di <Scior,
Picaprede e Pescadur>, ricollocata per le vie
del centro nella tradizionale serata popolarereligiosa con la processione delle barche illuminate e la statua della Madonna Stella Maris, con
spettacolo pirotecnico finale (sabato 19 luglio).
I galloni di manifestazione regina rimangono per
l’affascinante e vincente <Festival degli Artisti di
Strada>, che porterà Sarnico alla ribalta nazionale dal 31 luglio al 3 agosto.
“La musica avrà una largo spazio nell’estate”,
prosegue il presidente Bellini, “due gli appuntamenti di luglio in villa Faccanoni: il concerto di
Massimo Bubola (12 luglio) e la performance di
<Asleep at the Wheel> (13 luglio), una delle
più longeve band del Texas, veri propri baluardi della tradizione western swing. Il gruppo sarà
a Sarnico quale unica data italiana del Tour
Europa 2008. Sempre in luglio, è riconfermata
presso le Residenze sul Porto la presenza della
Columbus Orchestra di Genova (14 luglio)”.
Musica anche sul lungolago in luglio, con la presenza il sabato sera di band giovanili per allietare le calde serate estive. Infine i due concerti
<calamita> d’agosto in piazza XX Settembre,
con la presenza di Riccardo Fogli (venerdì 8
agosto) e <Queenmania> in concerto, uno
spettacolare tributo a Freddy Mercuri ed ai
grandi successi dei Queen (sabato 9 agosto).
Bruno Arena e Massimiliano Cavallai, in arte i
<Fichi d’India>, garantiranno risate in Piazza
XX Settembre domenica 10 agosto. Tra le
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EVENTI
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manifestazioni già collaudate, non mancheranno la <Fiera
degli Uccelli> (15 agosto), la <Degustazione Gastronomica>
in Contrada (24 agosto) e <Aliseo 2008>, la manifestazione
dell’Aeronautica (21 settembre). Fra gli appuntamenti culturali, spicca a fine stagione la mostra itinerante dedicata a
<Bonaventura. I casi e le fortune di un eroe gentile>, con
mostre, incontri e film (dal 6 al 20 settembre).
Tanti come da abitudine gli spazi dedicati allo sport. Tra le esibizioni più attese, non mancheranno: la <Sarneghera>, il 22
giugno, giunta alla 35^ edizione, quindi il 7° Gran Premio di
Motonautica (6/7 luglio), la gara di Triathlon del 30-31 agosto
e l’atteso Torneo Internazionale di calcio, dal primo al 9 settembre, voluto per festeggiare in Centenario della storia calcistica della cittadina. Infine la Festa dello sport, quest’anno
organizzata negli spazi del Lido Nettuno in riqualificazione”.
Va ricordato che numerose delle manifestazioni inserite all’interno del carnet di <Estate a Sarnico 2008> saranno organizzate dall’Amministrazione comunale e dalle associazioni
attive nella cittadina e chiaramente inserite nel calendario
Pro-Loco.
La stagione 2008 non mancherà di dedicare spazi alla solidarietà: infatti i fondi raccolti dalla Pro Loco durante le manife-
stazioni, saranno devoluti in beneficienza.
Per qualsiasi informazione l’Ufficio Pro Loco è aperto dal
martedì al sabato dalle 9 alle 12, 30 e dalle 15-18.30 e la
domenica mattina dalle 9.30 alle 12.30 Tel. 035.910900.
Buona estate.
La novità: per i bambini dal 13-15 giugno:
“Soffia l’’Óra dei Burattini - Rassegna di burattini e marionette”
la chiusura con “Gioppino”
Soffia l’Óra dei burattini. Al via quest’anno, da venerdì 13 a
domenica 15 giugno, una nuova rassegna dedicata al teatro
dei Burattini e delle Marionette dal titolo: <Soffia l’Óra dei
Burattini>. “Auspichiamo che l’iniziativa”, sottolinea Lorenzo
Bellini, “possa diventare uno degli appuntamenti fissi dell’estate e nasce dalla collaborazione instaurata con Daniele
Cortesi, uno dei più grandi burattinai contemporanei, allievo
del maestro Benedetto Ravasio. In questa prima edizione si è
voluto offrire un panorama delle varie tradizioni burattinaie
italiane, dando l’opportunità di conoscere un altro e diverso
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EVENTI
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In caso di maltempo tutti gli spettacoli si terranno c/o il Center Shopping di Via Roma
Dal 31/7 al 3/8 spazio al “Festival degli Artisti di
Strada” in versione “mondiale”
genere di teatro di animazione”.
Quartier generale saranno le piazzette e il Centro storico che
chiaramente saranno prese d’assalto da tantissimi bambini cui
saranno garantite risate e momenti di divertimento.
PROGRAMMA RASSEGNA BURATTINI:
VENERDI’ 13: P.zza Besenzoni – ore 21.00
La Compagnia L’APRISOGNI di Treviso
in “Il Castello di Tremalaterra”
(al termine dello a tutti i bambini una “dolce” sorpresa)
SABATO 14 : Vicolo Aie – ore 17.00
La Compagnia GIORGIO GABRIELLI di Mantova
in “Legno, diavoli e vecchiette…storie di marionette”
(al termine dello spettacolo a tutti i bambini il gelato)
P.zzetta Freti – ore 21.00
La Compagnia ROMANO DANIELLI di Bologna
in “Le avventure di Fagiolino”
(al termine dello spettacolo a tutti i bambini la prima storia da
collezionare sui racconti di gioco di una volta a Sarnico
DOMENICA 15: P.zza Umberto I° – ore 10.45
La Compagnia LUCA DI MATTEO di Napoli
in “Le Guaratelle di Pulcinella”
(al termine a tutti i bambini “l’aperi-bimbo)
P.zza San Paolo – ore 21.00
I Burattini di DANIELE CORTESI di Bergamo
in “…e vissero felici e contenti”
(al termine a tutti i bambini un marionetta da ritagliare)
Senza bisogno di un teatro e di un palcoscenico, gli artisti torneranno ad incantare il Basso
Lago. Arriva il “Busker” da giovedì 31 luglio a
domenica 3 agosto. Un gioiello. Sarnico e le
sue magiche vie trasformate in un palcoscenico
per quattro giorni di show itinerante. Artisti da
tutti i continenti e la certezza di essere fra i più
importanti Busker italiani. Una kermesse in continuo miglioramento e che porterà quest’anno
a Sarnico e nella vicina Paratico oltre 30 compagnie da tutto il pianeta per 150 spettacoli fra
clowneria, fachirismo, teatro, mimo, acrobazie, e
funamboli. Attese oltre 30 mila presenze. La
maratona si svolgerà in una quindicina di location; nelle piazze, nei vecchi cortili della contrada medioevale e sul lungolago, fra luci e colori, fra il profumo dell’arte povera che accompagnerà le gesta degli artisti di strada. Senza dubbio si tratta
della più importante manifestazione organizzata sull’intero
bacino del lago. Nel 2007 giunsero a Sarnico le troupe di
<Studio Aperto> (Italia Uno) e di Rai Tre.
La manifestazione sarà anticipata da una apposita conferenza
stampa. “Organizzare un festival di questa portata”, commenta Lorenzo Bellini, “è una fatica indescrivibile, che regala straordinarie soddisfazioni e che necessita di lunghi mesi di preparazione. Sforzo, peraltro sostenuto dalla presenza di un
valido gruppo di volontari e amici che accompagnano e supportano gran parte degli appuntamenti organizzati.
Chiaramente una manifestazione con il Busker, non sarebbe
pensabile senza il supporto del Comune e degli sponsor.
L’augurio è la quattro giorni sia accompagnata dal beltempo”.
Conclude il sindaco Franco Dometti: “Ringrazio a nome mio
personale e dell’Amministrazione la Pro Loco per lo sforzo
organizzativo e la professionalità che, come sempre, mette in
campo nelle sue iniziative, sia per il Festival degli Artisti di
Strada che per il carnet delle manifestazioni di <Estate 2008
a Sarnico>. Un plauso che estendo a tutti coloro, dagli sponsor ai collaboratori, che rendono possibile tutto questo. Il
Busker rallegrerà anche quest’anno le storiche vie e le piazze
della nostra cittadina. Bello è l’evento è grande è l’attesa per
questo appuntamento che negli anni ha riscosso un notevolissimo successo di partecipazione e di commenti”.
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EVENTI
A cura di Giusi Sandrinelli segretaria del Comitato Gemmellaggio
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Sarnico-Plan de Cuques - Plan de Cuques-Sarnico
Il coro “Il Castello”
Sarnico- Plan de Cuques (1-4 maggio 2008).
L'1 maggio 2008, è partita , da Sarnico la "corriera": destinazione Plan de Cuques. A bordo i componeneti del coro "il
Castello", con il loro Maestro Dott. Mario Carminati, per prendere parte, su invito dai colleghi francesi, ai festeggiamenti del
10° Anniversario, del Coro "Divertimento", della cittadina della
Provenza.
L’allegra compagnia, dopo un viaggio, rallentato dai gitanti che
si recavano al mare, è stata accolta, con gioia e con la proverbiale simpatia dai rappresentanti della locale corale e dal
“Comitato Gemellaggio Pian de Cuques-Sarnico”. Dopo i
saluti ci si da appuntamento al giorno successivo per visita
all’antica colonia romana di Avignone sede, fino al 1464, dei
Papi in esilio. Il “Castello dei Papi” è un’opera in stile romanico,
maestosa al punto tale che mette soggezione solo guardarla.
In questo luogo suggestivo non poteva certamente mancare
un’esibizione del coro “il Castello”, e così è stato; il melodioso
canto ha affascinato anche i turisti, specialmente i giapponesi
che, di fronte a cotanta bravura, hanno fotografato tutto. Il
Cesare Preti (profondo conoscitore della lingua nipponica) ne
ha approfittato per contattarli e definire con loro una futura
trasferta del coro a Tokyo.
In serata si è tenuto il primo concerto, dove i nostri coristi
hanno riscosso successo col loro repertorio comprendente
anche brani di Palestrina e Mozart, accompagnati all’organo da
Mauro Capoferri. Il giorno successivo, grande festa con la partecipazione dei cori. Il Gruppo Folck francese "Le Grihet" e i
tedeschi della Scuola Cantorum, ci hanno intrattenuto con
canti e balli.
In sera nuovo concerto, con la partecipazione anche del Coro
"Divertimento", diretto da una formidabile ed estrosa maestra
che, per la sua vivacità ci ha ricordato, Whoopi Goldberg,
l'attrice protagonista del film "Sister Act"!
Da parte sua il coro "Il Castello" offre un tributo a Sarnico, cantandone l'inno. Il dopo concerto, è festa vera: francesi, italiani e
tedeschi, tutti insieme a celebrare l’anniversario.
Purtroppo il giorno dopo si parte! Il coro, partecipa alla Santa
Messa cantando come sa aiutato anche dall’atmosfera partico-
lare che la chiesa ha creato. Dopo il pranzo, baci ed abbracci,
con qualche lacrimuccia e quindi, dopo essersi dati appuntamento per l'8 maggio a Sarnico ci si avvia sulla strada del ritorno
Approfittiamo per lo spazio concessoci sul Porto per ringraziare il Sindaco di Plan de Cuques Sig. Bertrand, il Presidente
del Coro "Divertimento" e il Presidente del Comitato
Gemellaggio Sig. Mouriez, per averci accolti con tanta squisita
simpatia. Un grazie particolare a Jean Paul ed Eric Possenti, per
la loro disponibilità e cortesia.
Plan de Cuques- Sarnico (8-11 maggio 2008).
Eccoli i Francesi! Sono arrivati da Pian de Cuques, accompagnati dal Sindaco sig. Bertrand, dai suoi Assessori, dal
Presidente del Gemellaggio Sig. Mouriez e dai sempre presenti signori Possenti: …una "corriera" stracolma!
Scopo del viaggio: visitare i Laghi di Como e Maggiore ma,
soprattutto, per vedere ancora una volta Sarnico e incontare
gli amici.
La presidente del “Gemellaggio Sarnico-Plan de Cuques” sig.
Grelaud, insieme ad a acuni consiglieri, accoglie l'allegra brigata.
Nei giorni seguenti, dopo le escursioni programmate, hanno
passeggiato in Sarnico, apprezzando tutte le migliorie fatte.
Grande entusiasmo per essere nuovamente nel nostro Paese.
Le serate si sono concluse festosamente ancora tutti insieme!
Domenica 11 è il giorno dell'ufficialità: visita in Municipio,
l'accoglienza del nostro Sindaco e dei sui assessori; dopo la
proiezione del bellissimo DVD su Sarnico si sono tenuti i
discorsi e lo scambio dei doni. Quindi via al pranzo ufficiale in
allegrria ed amicizia prima della partenza fra baci e abbracci
(per francesi è essenziale) e poi tutti a casa.
E' sempre un piacere vivere questa esperienze di scambio con
un'altra nazione per poter conoscere anche altre realtà e per
dare inizio a nuove amicizie che dureranno nel tempo.
Vogliamo ringraziare il Sindaco Franco Dometti,
l'Amministrazione comunale e tutte le persone che si sono
prestate per rendere possibile la buona riuscita di queste iniziative con gli amici francesi.
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COMUNITÀ
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Le donne degli alpini
a cura di
Nonno Sandro Alpino
Le “alpine” (mogli, madri, nonne, sorelle) sono felici di contribuire a diffondere i valori su
cui si fonda il corpo degli alpini.
Ad ogni sfilata, oltre le transenne, si sprecano in battimani ed “evviva” orgogliosamente
indirizzati al proprio gruppo che marcia trionfante nel cuore del corteo.
A Bassano era presente anche un esercito di “penne rosa” e “penne mozze” (figlie di alpini andati…avanti!).
Brune, bionde, di ogni età, bellissime, con le gote rosse baciate dal sole di maggio, piene
di entusiasmo.
Rosa sì…ma con grinta e instancabili, pronte a tener botta, per amore, anche a una birra
in più all’ora del cappuccino.
Come alpino ho due desideri.
Il primo: il nostro “poeta” Gaspari, inventi un cantico in dialetto per le “alpine”.
Il secondo: il “capo” Angelo Ravelli col suo direttivo, inizi un “reclutamento” tra le “penne
rosa” di Sarnico per allargare il nostro solido gruppo.
Sono l’altra metà del cielo, della storia, della nostra vita, sono una parte di questo mondo
alpino, un po’ maschile, un po’ duro, un po’ cameratesco, ma anche un po’ …tenero.
Dobbiamo simpaticamente coinvolgerle!!
Grazie Anna, Serafina, Nora e anche alle assenti (perché coinvolte in cresime, festa della
mamma ecc.)
Infine grazie anche a te …tenente Silvio che le hai fatte sorridere, cantare con le tue insolite e “galanti avance musicali”
Arrivederci a Latina
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COMUNITÀ
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Bassano del Grappa ci aspettava!
E da Sarnico siamo arrivati puntualmente
ancora
Nonno Sandro Alpino
La sfilata di È una città alpina per eccellenza. Il suo Molto diversa di quella che ogni mezzo di
domenica 11 maggio ponte è simbolo di quella solidarietà che la comunicazione o informazione ci fa vedere
a Bassano del Grappa canzone sottolinea “noi ci darem la mano”. (scandali, crimini, tristezza della politica
È una mano protesa verso quanti hanno
bisogno di aiuto, qualunque sia la necessità.
Qui c’è un patrimonio di amor patrio, di
dedizione, sacrificio e di semplicità che i
nostri alpini hanno saputo tramandare alle
generazioni odierne.
Per alcuni giorni la città è tornata ad essere
degli alpini. Cori, fanfare, incontri con vecchi
commilitoni hanno dato un’immagine gioiosa, serena, solidale del nostro tempo.
ecc.).
Il nostro numeroso gruppo (guidato dai
“capi” Angelo Ravelli, Giuseppe Mutti e
Andrea Bellini per la protezione civile) ha
dimostrato che c’è ancora tanta voglia di
vivere e di respirare un’aria diversa dalla
mortificante quotidianità e di ritrovare una
fraternità tricolore che vada dal Brennero
alla Sicilia.
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SALUTE
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Abbasso il colesterolo
ATEROSCLEROSI
Una lenta e progressiva malattia delle arterie che,
pur iniziando in giovane età, raramente produce sintomi rivelatori prima dell’età media. È una affezione
che colpisce l’”intima”, la tunica interna delle arterie
con depositi di colesterolo sotto forma di placche
giallastre “ateroma“, che possono evolvere verso
l’indurimento e la calcificazione, provocando ispessimento, indurimento accompagnato da una diminuzione di elasticità, da una progressiva riduzione del
calibro delle arterie stesse, con conseguente deficit
circolatorio del sangue, pericolo di formazione di
coaguli, i cosiddetti trombi, procurando lesioni gravissime, quando sono coinvolte arterie carotidee
con conseguenti “ictus“ e paralisi varie o le arterie
coronarie del cuore con conseguente ischemia e,
perciò, infarto del miocardio.
LA MALATTIA CORONARICA
a cura di
Giacomo Schivardi
È una delle sostanze chimiche, che compone i lipidi,
presente in tutti i tessuti animali, che fa parte dei
grassi ed è oggetto di particolare attenzione nella
casistica dei dati che riportano gli esiti di analisi cliniche, che rappresentano, in un certo senso, il termometro del nostro grado di salute, soprattutto in
riferimento, anche, a possibili gravi patologie, che nel
tempo improvvisamente si posso presentare.
COLESTEROLO E PROTEINE
È ora definitivamente accertato che tutto il colesterolo è veicolato nel sangue in combinazione con
proteine, chiamate, per l’appunto, “lipoproteine”, la
maggior parte delle quali sono a bassa densità
“LDL”, mentre la restante parte è, invece, presente
in lipoproteine ad alta densità “HDL”, il colesterolo
“buono”.
Le lipoproteine LDL, quando presenti in eccesso nel
sangue, vengono depositate nella parete arteriosa e
si trovano presenti nella placca aterosclerotica.
In tantissime situazioni, legate a questa molto seria
condizione patologica, è chiara l’evidenza di una
relazione casuale tra il livello di colesterolo nel sangue e l’affezione nelle sue due più classiche espressioni: l’angina pectoris e l’infarto miocardio.
Quasi sempre questa grave patologia è misconosciuta sino al momento del primo attacco cardiaco,
che rivela la sua gravità, spesso, fatale.
Sebbene sia già stato fatto molto per la cura, è fuori
dubbio che la prevenzione della malattia coronarica
ha dato e darà i risultati migliori.
Alcuni fattori di rischio sono stati identificati come
predisponenti alla malattia coronarica: il fumo di
sigaretta, l’ipertensione arteriosa (pressione alta) e
ovviamente, un elevato livello di colesterolo nel sangue, come pure l’obesità, il diabete mellito e la
sedentarietà.
Il rischio è più elevato nell’uomo, aumenta con l’età
e, senz’altro, la familiarità è un fattore predisponente, che è supportato da studi di genetica e di patologia medica in genere.
L’evidenza genetica è chiaramente dimostrata dalla
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SALUTE
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precoce e disastrosa malattia coronarica nei bambini con ipercolesterolemia ereditaria nella forma più severa. Questi ragazzi sono
privi di recettori specifici che, normalmente, rimuovono le lipoproteine LDL del sangue e ne consegue che essi hanno un valore di
colesterolo LDL estremamente elevato sin dalla nascita. La loro
morte, a seguito di infarto, avviene in giovane età e le loro arterie
rivelano una grande quantità di colesterolo depositato in placche.
PROVVEDIMENTI DIETETICI
E FARMACOLOGICI
Un difetto di funzionamento dei ricettori LDL, che regolano i livelli
di colesterolo nel sangue, può essere potenzialmente indotto dalla
dieta e dal modo di vivere, per cui grande attenzione all’uso indiscriminato ed eccessivo di grassi alimentari, comprovato, per esempio,
dalla semplice osservazione che i forti mangiatori hanno sempre un
tasso elevato di colesterolo nel sangue e, perciò, sempre più di altri
soggetti in pericolo delle gravi e, a volte, irreparabili situazioni di
salute, sopra descritti.
Gli alimenti ricchi di colesterolo sono: le uova (soprattutto il tuorlo), il latte ed i suoi derivati come formaggio, burro, panna, le carni
grasse in genere, sia fresche che insaccate.
La prima cosa da fare è ridurre l’apporto di tutti i tipi di grassi in
modo che le loro calorie non superino il 30 per cento del totale
giornaliero.
Come farlo? Non consumare carne più di due o tre volte alla settimana, preferendo quelle bianche (tacchino, pollo, coniglio); eliminare il burro, le salse e i condimenti che contengono derivati del latte;
al bando anche la panna e lardo e ci vuole estrema moderazione
nei formaggi, tra i quali è sempre meglio privilegiare quelli freschi.
Per tenere a bada colesterolo e trigliceridi, che sono grassi neutri
anche loro presenti nel sangue, se la situazione non è grave al punto
da dover richiedere l’intervento dei farmaci, di estrema utilità si
sono rivelati i grassi contenuti nel pesce.
È un alimento sano nutriente, che protegge le arterie dai processi
che portano alla formazione delle placche aterosclerotiche.
I grassi che contengono sono polinsaturi, i famosi “acidi grassi omega
- 3”, favoriscono un aumento dei livelli di colesterolo HDL, quello
buono, riducendo quello “cattivo“ LDL. Possono, inoltre, contribuire
ad abbassare, seppure leggermente, la pressione arteriosa e anche
questo riduce il rischio cardio vascolare.
Gli acidi grassi omega - 3 sono più abbondanti nei pesci che vivono
nelle acque fredde, in particolare salmone, sgombro, pesce azzurro
e tonno.
Il ruolo del pesce è stato individuato, grazie soprattutto a studi di
popolazione condotti sugli eschimesi, che per tradizione lo mangiano ogni giorno e la mortalità per coronaropatie è molto bassa.
In aggiunta a tutto questo, giova moltissimo associare una vita di
movimento, soprattutto all’aperto, lontano da fonti di inquinamento.
Tuttavia, purtroppo, anche alcuni soggetti, che si alimentano in
maniera scrupolosamente attenta, presentano un aumento del
tasso di colesterolo. Molte ghiandole dell’organismo riescono normalmente a sintetizzare il colesterolo: il fegato soprattutto, le ghiandole surrenali e l’ovaio e questa sintesi è destinata , in particolare,
alla produzione di ormoni.
Il colesterolo subisce, a sua volta, delle degradazioni e viene eliminato sotto forma di derivati per mezzo dell’intestino.
CONCLUSIONI
Una precisa definizione di ipercolesterolemia (elevazione anormale
del colesterolo nel sangue) è difficile da stabilire, ma da studi attendibili si può dedurre, a secondo dell’età, i seguenti valori:
ETA’
RISCHIO MODESTO
RISCHIO ELEVATO
20-29
oltre 200 mg.
oltre 220 mg.
30-39
oltre 220 mg.
oltre 240 mg.
40 e oltre
oltre 240 mg.
oltre 260 mg.
Gli individui con elevato rischio, è ovvio, che necessitano di terapia
farmacologica, che, in aggiunta alle appropriate modificazioni dietetiche, deve essere presa singolarmente, caso per caso, tenendo
conto della storia familiare, dell’età e della presenza di altri fattori
di rischio, specialmente, coronarico.
I soggetti con un modesto rischio, usualmente rispondono in modo
adeguato alla sola dieta, che in ogni caso deve considerarsi importante e, sicuramente, utile.
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PERSONAGGI
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NELLO BUCCHIONI
dottore e
maestro
gentiluomo
a cura di
CIVIS
Nello Bucchioni è stato per tantissimi anni un
maestro elementare, una figura che ha sempre
avuto un ruolo fondamentale nell'infanzia di
tante persone; uno di quei maestri che gli allievi ricordano con affetto e riconoscenza. Egli ha
attraversato le varie tappe della carriera scolastica arrivando anche a ricoprire per cinque
anni la carica di vicedirettore, ma non si è mai
separato da quel ruolo di maestro elementare
che tanto ha amato.
Nativo di Calice al Cornoviglio In provincia di
La Spezia, a pochi chilometri da quella magnifica e misteriosa terra di confine, serena ed ospitale, dall’elevato valore storico, culturale ed
artistico chiamata “Lunigiana”, dopo essersi
diplomato alle magistrali, nel 1954 iniziò la sua
carriera di insegnante non ai bambini, ma ai
militari di marina vicino a La Spezia. Foresto
Sparso e Capriate furono poi le scuole che
fecero seguito alla sua prima esperienza scolastica in Liguria.
Approdò nel circolo didattico di Sarnico nel
1964 e vi rimase fino al 1996 quando, dopo 42
anni di insegnamento, fu collocato a riposo per
raggiunti limiti di età. A onor del vero la pensione l’aveva raggiunta anni prima, ma l’insistenza
dei genitori e il suo amore per la scuola lo convinsero a rimanere ancora in servizio; evidente-
mente al nostro maestro il malcostume delle
“baby pensioni” nella scuola (…inventate nel
1973 dai governi Andreotti 2° -DC-PSDI-PLIe Rumor -DC-PSI-PSDI-PRI- abolite da Prodi
durante il suo governo 1996-1998), non lo
hanno mai interessato molto.
La cultura pedagogica di Nello Bucchioni è
quella stabilita dal buon senso, dalla profonda
cultura che ne ha fatto un maestro non solo di
scuola, ma anche di vita. Lo testimonia l’ex collega maestra Delfina Brignoli Bolis, che, in una
sua lettera, così afferma: “Sono passati molti
anni da quando l'ho conosciuto e mai l'ho
dimenticato. …Era un vero amico. gentile.
pronto ad aiutarti in silenzio e senza falsità. Un
signore che ti consigliava per il meglio senza
salire in cattedra, un maestro davvero coscienzioso.
Eravamo vicini di classe. Ci chiamavamo
entrambi per cognome tant'è vero che ancor
oggi fatico a ricordare il suo nome. lo andavo
sempre di corsa, e lui era sempre pronto ad
ascoltare a e placare le ansie che avevo per via
dei miei figli lasciati a casa nelle mani di
un'inesperta quanto giovanissima colf.
…Ai suoi alunni gettava il seme dell'insegnamento lasciando loro tempo e tranquillità alfine
che tutti potessero apprendere senza che egli
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si ritrovasse poi a dover premiare, come spesso capita, solo i
più bravi. Non sono i soldi che fanno di un ricco un vero gentiluomo.
Cosa che non posso dire di alcune persone di Sarnico pronte a non so quali espedienti per farsi accettare . Questa caduta di stile a lui non è mai appartenuta.”
Nel corso della sua carriera scolastica Nello Bucchioni ebbe
proprio come obiettivo principale quanto affermato dalla
maestra Delfina Brignoli e cioè far si che, non solo i più dotati, ma tutti i bambini avessero la possibilità di apprendere,
Fu uno dei primi insegnanti ad applicare il “Metodo globale”
nell’insegnamento, un criterio che si basa sulla visione globale
delle singole lettere all’interno della parola. Una forma di
memoria visiva di simboli. In pratica invece di insegnare ai
bambini i suoni e la grafia delle singole lettere, delle sillabe e
dei numeri, li si espone da prestissimo alla lettura e alla scrittura di parole o perfino intere frasi superando la difficoltà dei
piccoli alunni nell’unire la consonante alla vocale. Ed è proprio
per questo il maestro Bucchioni ha realizzato alcune interessanti pubblicazioni sul metodo globale: “Nuova tecnica nell’applicazione del metodo globale”-“Nuova tecnica nell’applicazione del metodo intuitivo globale all’aritmetica”-“Il metodo
intuitivo globale applicato alla geometria elementare”. Per aiutare poi i suoi alunni nella conoscenza delle tabelline realizzò
delle tavole semantiche o aritmetiche delle 4 operazioni.
Sono libretti che, in forma chiara, svelta, essenziale, con assoluta precisione di termini e con stile rigoroso parlavano senza
astrattismi e teorie, ma con un’applicazione pratica ed espli-
cativa rivedevano in alcuni punti certe impostazioni e, più,
certa pratica nel leggere e nello scrivere nelle scuole elementari. Rileggendo questi opuscoli si evince quanto sia stata profonda la preparazione specifica di Nello Bucchioni e quanta
passione mettesse nel suo lavoro, coerentemente finalizzato
all’agevolare l’apprendimento scolastico. Un lavoro, il suo, che
un collega definì: “…una rivalutazione dell’intelligenza”.
Nello Bucchioni è un uomo di cultura ma anche un uomo di
fede, una fede che ha appreso, come dice lui stesso, dai suoi
genitori “col latte materno, col pane e con l’esempio di atti di
carità” e che lo ha portato a scrivere due libri che inviterei
tutti a leggere: “Ragione e fede” sul valore della ragione al servizio della fede e “Attualità di Gesù Cristo”.
Con la caparbietà che sempre ha contraddistinto la sua vita,
decise di riprendere in mano i libri e, nel 1988 all’età di 62
anni raggiunse il fatidico traguardo, troppo a lungo rimandato:
la laurea in pedagogia con la tesi “Arte, società e impegno
politico dell’intellettuale in Jacques Maritain”, sicuramente uno
dei più importanti filosofi cattolici del Novecento.
Nello Bucchioni raggiungendo il dottorato ci da un grande
insegnamento e cioè che la società oggi richiede di saper
investire nell'intelligenza in quanto, la nostra è una società
nella quale si insegna e si apprende e, in essa, ogni individuo
può costruire la propria professione mettendo in atto la propria
professionalità.
Una società, in sostanza, nella quale le strutture di formazione e istruzione devono adattarsi alle necessità dell'individuo e
non viceversa. Il sapere non ha età.
Una pensiero che l’amico Gian Mario Savardi e tutto il
gruppo Atletica Sarnico vogliono dedicare al Dott.
Bucchioni.
“Con l’opportunità che “il Porto” ci concede, esprimo
l’amicizia che lega me e tutto lo staff dell’atletica Sarnico
al Sig. Nello Bucchioni.
E’ stato un piacere avere nel nostro gruppo una persona
sempre disponibile all’aiuto gratuito verso gli altri e assiduo nella partecipazione alle innumerevoli manifestazioni.
Una persona veramente SPECIALE sia per gentilezza che
per modestia. Me lo ricordo nelle gare, quando non lo si
vedeva soltanto correre, ma anche scattare meravigliose
fotografie al nostro gruppo e ai bellissimi paesaggi che
questa attività sportiva ci permetteva di visitare.
Una persona veramente impegnata in tutti i fronti.
Grazie per l’impronta indelebile lasciata nel nostro gruppo. Un grosso Saluto e un Arrivederci a presto.”
Gian Mario Savardi e il Gruppo Atletica Sarnico
Nello Bucchioni con l’olimpionico di maratona Gelido Bordin
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“Oboi al vento” di Nello Bucchioni
“Oboi al vento”è una raccolta di poesie scritte da
Nello Bucchioni, ne abbiamo tratta una, molto significativa che vogliamo proporre ai lettori del Porto.
Maestro
Quanti volti han guardato a me fiso!
Quanti cuori in attesa!
La mia parola è scesa
a conforto e speranza!
Quanti cuori han battuto
lo stesso mio ritmo, fieri!
Quante menti han condiviso
i miei retti pensieri!
Quanti passi sonanti,
sul mio stesso cammino
di luce e di amore,
in un sogno divino!
Un doveroso ringraziamento
Per la stesura dell’articolo sul dott. Nello Bucchioni mi
sono avvalso oltre che della collaborazione della gentile signora che ringrazio per la disponibilità, anche di
una persona realmente “meravigliosa”:
Alessandro Poli.
Questo bravissimo giovane, mi ha dimostrato con la
sua dolcezza, la sua gentilezza “vera”, che per essere
vicino a chi soffre e a chi si sente triste, non occorre
fare grandi cose, può bastare un sorriso o un semplice “ciao” e possiamo essere, davvero, operatori di
pace.
Bravo Alessandro, da queste pagine ti vada la mia
stima e il mio affetto. Civis
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SANITÀ
a cura della Dott.ssa Elena Raspini
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L’ospedale di Sarnico sotto
la luce dei riflettori
Prosegue con fervore l’attività di riqualificazione dell’Ospedale di Sarnico.
Si sta lavorando con serietà nell’interesse della popolazione del Basso Sebino con
l’obiettivo di realizzare un modello di offerta sanitaria adeguato alla domanda territoriale.
Il sindaco Franco Dometti ha accolto con entusiasmo e partecipazione il progetto di rilancio del nosocomio.
Lo scorso 21 maggio presso l’Auditorium del Municipio si è tenuto un incontro
organizzato dal Comune, l’Istituto Clinico Habilita-Ospedale di Sarnico,
l’Assemblea dei sindaci del Basso Sebino e il Rotary Club in cui si è illustrato il
nuovo piano gestionale pubblico-privato dell’Ospedale.
La serata è stata un momento di confronto importante per permettere di instaurare un dialogo costruttivo tra i diversi attori sociali coinvolti nel progetto.
L’ottimizzazione del servizio sanitario offerto ai cittadini passa attraverso il coinvolgimento di tutti gli operatori che a vario titolo operano nel governo della domanda sanitaria (dirigenti regionali, direttori di Asl e Aziende ospedaliere, partner privati, medici di base, amministratori locali).
Il quadro che sembra emergere a poco più di quattro mesi di distanza dall’avvio
della nuova gestione è più che incoraggiante.
Sono iniziati i lavori di potenziamento del servizio di radiologia. In particolare sono
state avviate opere di ristrutturazione per la posa di una risonanza magnetica aperta - un’apparecchiatura di primaria importanza nella diagnosi di numerose malattie - e di nuovi ecografi.
Nella prospettiva di ampliare l’attività ambulatoriale polispecialistica, si è intrapreso il potenziamento del servizio di cardiologia e di ortopedia con nuovi qualifica-
ti medici specialisti – dr. Trani, dr. Barbieri
– entusiasti di entrare in una struttura
fortemente inserita nel tessuto sociale di
una città come Sarnico.
A breve verranno consegnati i nuovi
poliambulatori e il Day Hospital di riabilitazione.
E’ terminata la ristrutturazione integrale
comprensiva di arredi di quaranta posti
letto per i quali si attende
l’accreditamento regionale.
Con l’obiettivo di soddisfare la domanda
crescente di erogazione di servizi di
terapia riabilitativa è stato incrementato
in organico il personale fisioterapista.
Le ambizioni sono evidentemente quelle di effettuare una definitiva riqualificazione che consenta all’Ospedale di
Sarnico di raggiungere uno standard riabilitativo di eccellenza.
A tale proposito vorrei menzionare la
collaborazione recentemente attivata
con gli Ospedali Riuniti di Bergamo per
il trattamento riabilitativo del paziente
parkinsonsiano come risposta alla necessità di un’integrazione che porti alla
creazione di un’equipe di cura competente nella malattia, nei bisogni e nelle
diverse dinamiche in essa presenti.
(Foto San Marco)
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ASSOCIAZIONI
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Associazione Anziani e Pensionati
Felicemente concluso il XII Corso Accademico
dell’Università per Anziani
a cura di
Gianfranco Gaspari
Mercoledì 14 maggio scorso alla presenza
delle Autorità si è chiuso con solennità e la
consueta aria di festa il XII° Corso Accademico
della nostra Università per Anziani.
Hanno portato il loro saluto ed il loro compiacimento il Sindaco Rag. Franco Dometti con
l’Assessore ai Servizi Sociali Sig.na Romy
Gusmini, l’Assessore della Comunità Montana
del Monte Bronzone e Basso Sebino Sig. Silvio
Belotti ed il Prevosto Don Luciano Ravasio che
per l’occasione festeggiava anche il suo compleanno.
Particolarmente sentito il ringraziamento della
nostra Presidente Sig.na Emy e del Sig. Gaspari.
E’ stato questo XII° Corso una esperienza
tutta da ricordare per la sua singolarità, per la
sua durata e per le iniziative assunte per sempre meglio sottolineare l’importanza della
nostra Università.
Tra le visite guidate la bella ed elogiata gita alla
Reggia di Venaria ed alla Sacra di San Michele
che ha occupato tutta la giornata.
Altrettanto apprezzata la vista guidata a
Gromo, anche se disturbata dal tempo inclemente.
Un cenno tutto particolare per la sua originalità merita la visita guidata alla Accademia Tadini
di Lovere con un centinaio di corsisti entusiasti
tra l’altro per la gita sul Battello da Sarnico a
Lovere e viceversa, un battello a nostra completa disposizione, incorniciata anche da una
giornata pressoché primaverile.
Non poteva chiudersi il Corso in modo migliore che con la lezione conclusiva, sempre attesa
dai corsisti, tenuta dal Prof. Del Prato che davvero ha portato un po’ di cielo nell’aula universitaria.
Un grazie particolare quindi al Prof. Del Prato
che va esteso a tutti i Docenti e in particolare
al nostro concittadino Mons. Maurizio
Gervasoni.
Ringraziamento anche alla nostra Comunità
Montana, alla Anteas di Bergamo con il
Presidente Sen. Bombardieri, il Direttore Dr.
Fiorendi ed il Dr Anfuso per chiudere con i
Dirigenti e collaboratori della nostra
Associazione Anziani e Pensionati ed un nuovo
grazie al Sig. Sindaco ed al Corpo della Polizia
Municipale.
Ci diamo appuntamento per l’anno prossimo
per celebrare il XIII° Corso con le novità ed
iniziative nuove sempre attese.
A voi tutti Corsisti un grazie commosso per la
vostra corrispondenza.
Al 2009 dunque.
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ANNIVERSARI
a cura dei ragazzi del ‘48 E DEL ‘78
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I ragazzi del ‘48
O quarantotto, quarantotto
due volte trenta,
“è una tappa con il botto”
che si fa? Andiam sul Brenta!
Sani, belli e un po’ schizzati
pur se di grigio screziati
non ci è mancata l’allegria
amiam la compagnia
Dopo Villa Pisani
che ci ha abbagliati
e al desco rifocillati
dal Santo ci siam recati
Sant’Antonio abbiam pregato,
tienci la mano sul capo
che se 60 sono tanti
a dispetto dei Santi
ci siamo divertiti, tutti quanti.
I ragazzi del ‘78
I “Ragazzi del 1978”, alla festa dei loro trent’anni, hanno invitato i loro insegnanti e i bidelli.
Gli invitati ringraziano sentitamente. Maria Magiona ha letto una poesia a loro dedicata scritta da un’amica.
Scopa, straccio, spazzettone,
sulla tuta un grembiulone
mi presento con sussiego
proprio grazie al mio impiego.
Or vi stringo in un abbraccio,
ma ahimé, come faccio?
siete tanti, siete belli
mi converrà cantarvi due stornelli.
Sono la Maria, bidella,
sono proprio ancora quella
che puliva bene i banchi,
consolava i bimbi stanchi,
Grandi siete diventati,
alcuni di voi sono sposati.
Continuate a essere felici
a sentirvi come allora buoni amici.
li portava al gabinetto,
li lavava al rubinetto,
raccontava ora una storia,
ora una poesia a memoria;
Tenete nel cuore le cose più buone
donate a voi da quelle persone
che vi hanno educato sui banchi di
scuola
e vi saluto con una parola.
che giocava nel cortile,
che cantava assai gentile
quando era più contenta
“Viva, viva la polenta!”
Dentro al cuore questa sera
una gioia grande, vera.
Per concludere mi affretto
a ringraziarvi dell’affetto
Quanti cori sui gradini,
che bei tempi! E che bambini!
Insieme a voi era una festa
lavorare; ora mi resta.
che mi avete dimostrato
vi assicuro: l’ho gustato!
Questa è la cosa più bella
che può capitare a una bidella.
Ripongo la scopa e lo spazzettone
e mi levo il grembiulone
perché adesso la rima è finita.
Vi voglio bene! E…su con la vita!
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TRADIZIONI
A cura di Nonno Sandro
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LA PRIMA COMUNIONE
Sarnico, 2 maggio 1948.
Subito dopo l’Epifania iniziano i primi tormenti delle istruzioni sulla dottrina cristiana.
Tutti i bambini della mia classe (solo maschi) e alcuni “ripetenti” (perché allora si bocciava!) eravamo schierati sulle
panchine dell’oratorio delle suore.
Cominciava la tortura con i quesiti sullo Spirito Santo, i suoi
Sette doni, le Virtù Teologali (che spesso scambiavo una per
l’altra) ecc…
Poi iniziavano gli “esami” del prete, le “torture” sulle finalità
della vita quaggiù, sulla natura di Dio lassù, sulla colpa di
Adamo ed Eva e così via…
La memoria si inceppava sui Novissimi e si bloccava sul
Giudizio Universale… Poi…la faticosa preparazione alla prima
comunione.
Tutti con la lingua fuori… penzolante per imparare ad ingerire perfettamente la particola. Guai se i denti avessero
incontrato le Sacre Specie, guai a loro se… masticavano Dio!
Poi guardarsi bene di rispettare il digiuno della mezzanotte
(solo un bicchiere d’acqua era ammesso). Chi ignorava le
istruzioni sarebbe incorso in peccato mortale.
Con tanta tensione in corpo arriva il giorno atteso, di fronte
a tutto il parentado agghindato a festa.
Appena ingerita la Particola un conato di vomito rigettò le
sacre specie! “Nemmeno il Signore lo vuole…” fu il commento di una zia che conosceva bene la mia indole di
monello (incompreso! Anche questa volta… e per fortuna… la Particola era rimasta intera, altrimenti avrei dovuto
leccare il pavimento fino alla balaustra!)
Più tardi inizia il rinfresco dalle suore. Bisognava rimanere
fermo sulla sedia, davanti a piramidi di pasticcini e cioccolatini, senza accettarne più di due; poi bere il tè sorbendolo lentamente, senza fare rumore, asciugarsi con la salvietta
appoggiandola appena, appena alle labbra; tenere la testa
eretta, lasciare qualche goccia nella tazza. Ero guardato a vista
dalle Suore e dal parentado che si aspettavano che le “dame
presenti” soddisfatte dicessero a mia madre con un largo
sorriso:”che bambino educato… complimenti cara”:
Fine del primo atto perché poi nel pomeriggio c’era la
Cresima.
NOTA: Della prima comunione non ho alcuna foto, perché
il giorno della prima confessione (24 ore prima del grande
evento) il mio amico “il Bocione”, nel corso di un gioco, mi
scagliò uno zoccolo in faccia, provocandomi un ematoma
periorbitario che alterava il viso e faceva tener chiuso un
occhio.
Tuttavia nel giorno più radioso della vita ho chiesto, di cuore,
benedizione per i miei cari e per il “Bocione” a Gesù ed alllo
Spirito Santo.
Ho cercato nell’archivio ma non ho trovato fotografie della
“Prima Cumunione” anno 1948. Se “nonno Sandro” si accontenta ne pubblichiamo una datata 1928 con al centro Mons.
Pietro Bonassi. (Civis)
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A.S.D. T0-DAI CLAN
4 ore per vivere più sicuri
A cura del presidente
Franco Bellini
Il giorno 19 Aprile 2008 presso il Centro Sportivo di Sarnico,
si è svolto il secondo seminario di difesa personale tenuto da
Sifu (maestro in cinese) Luca Marinello, per le province di
Bergamo e Brescia.
Luca Marinello (www.JKDitaly.com), Maestro di fama internazionale di Jeet Kune Do, arte da combattimento reale ideata dal
leggendario Bruce Lee, nonché primo ed unico italiano insignito del titolo International Hall of Fame - Italian Legend of Jeet
Kune Do, ha saputo, in sole quattro ore, regalare ai quasi quaranta partecipanti all'evento semplici quanto efficaci mezzi per
poter “fornire un primo intervento” in situazioni di pericolo per
sé o per qualcun altro.
Sifu Marinello ha giustamente parlato di un “primo intervento”
poiché quattro ore non sono certamente sufficienti ad apprendere il Jeet Kune Do, ma certamente possono essere utili,
soprattutto se passate sotto l'occhio attento e professionale di
un Maestro quale Luca Marinello, per capire alcuni principi
base che possano essere realmente utilizzabili nelle situazioni di
pericolo in cui le nostre strade cittadine, purtroppo, ci possono spesso portare.
Le tecniche e i principi studiati durante il seminario sono il frutto di numerosi anni di studio da parte del Maestro Marinello
con gli studenti diretti di Bruce Lee, quali Richard Bustillo, Dan
Inosanto e Taky Kymura, con i migliori maestri al mondo di
diverse discipline marziali nonché attraverso il lavoro con esponenti di rilievo nell'ambito militare italiano ed internazionale
allenando infatti molti corpi delle forze dell'ordine e dei reparti speciali.
La giornata, organizzata dall'Istruttore Bellini Franco, studente
diretto di Luca Marinello,
membro del TEAM operativo Marinello Academy
e rappresentante per la
stessa Accademia per le
province di Bergamo e
Brescia, in collaborazione
con il Comune di Sarnico
che ha gentilmente concesso i locali, era aperta a
chiunque volesse partecipare, senza limiti di età,
sesso o di esperienza in
arti marziali; a dimostrazione la par tecipazione
straordinaria di due giovanissimi guerrieri di 8 e
12 anni che hanno dato
prova di grande volontà.
Sia a uomini che a donne
sono aperti anche i corsi
tenuti da Bellini Franco in
qualità di istruttore e
allenatore
ufficiale
Marinello Academy, organizzati presso l'A.S.D. ToDai Clan e attraverso i
quali tutti possono imparare tattiche di combattimento e difesa personale
in modo semplice e
diretto, nonché avvicinarsi alla filosofia del grande
Bruce Lee (sito provinciale:
www.JKDbrescia.com).
Certamente non un arrivo, ma sicuramente un
ottimo inizio.
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ATTIVITA’ DELL’ A.S.D.
JUDO SARNICO
A cura di
Giovanni Cadei
L’attività agonistica è in questo periodo intensissima: molte sono le competizioni in cui i
nostri atleti si sono cimentati e buoni i risultati
conseguiti. Grande è la soddisfazione del
Maestro Galimberti e del suo braccio destro
Giuseppe Tengattini in particolare per quanto
messo in mostra dal settore giovanile:
l’entusiasmo e la gioia che i nostri bambini
dimostrano negli allenamenti e nelle competizioni a cui partecipano sono notevoli ed anche
i traguardi conseguiti sia in termini di risultati
agonistici ma soprattutto in termini di crescita
personale sono veramente incoraggianti.
In questo periodo abbiamo potuto seguire
l’esordio agonistico di moltissime “matricole”,
giovani atleti che si sono affacciati alla pratica
del Judo per la prima volta nello scorso settembre e che ora, dopo aver acquisito alcune tecniche elementari, cominciano a voler misurare
la propria preparazione con quella di altri bambini.
Diamo inizio alla lunga cronaca degli eventi:
Il 24 febbraio si è svolta a Gorle la 1° Prova
Giovanile della Regione Lombardia, gara regionale riservata ai bambini dai 6 ai 12 anni. In
questa occasione abbiamo visto salire sul gradino più alto del podio l’agguerrita Arianna
Valente, che nonostante i soli 11 anni di età, ha
ormai acquisito un’esperienza invidiabile.
Medaglia d’argento per Andrea Belussi e Cadei
Giulia. Sono invece stati premiati con il bronzo
Amanuel Giudici e Samuele Belotti. Al quinto
posto si sono infine classificati Tsion Giudici,
Irene Zani, Luca Passeri Alessio Peri e Michele
Cossu.
Proseguiamo il nostro resoconto con il 9°
Trofeo Venturelli, gara giovanile organizzata a
Gussago il 6 Aprile dalla locale scuola di Judo. In
questa occasione abbiamo visto classificarsi al
primo posto Tsion Giudici, Amanuel Giudici,
Andrea Belussi e Gabriele Valli; al secondo
posto Giulia Cadei, Capelli Alessandro, Cadei
Francesco e Valente Arianna; terzo posto per
Mattia Morandi, Zani Irene e Belotti Samuele.
Gli ottimi risultati ottenuti hanno permesso ai
nostri atleti di conquistare il terzo posto nella
classifica per società. Da segnalare in particolare la grinta e la preparazione dei due fratelli
Giudici, Tsion e Amanuel, che, sebbene alle loro
prime esperienze agonistiche, stanno già raccogliendo ottimi risultati.
Il 13 Aprile si è svolto a Gorle il campionato
regionale assoluto, gara riservata esclusivamente ad atleti agonisti. Ha saputo cogliere il successo in questa occasione Barbara Cadei che,
classificatasi al 1° posto nella sua categoria, ha
conquistato il titolo di Campionessa Regionale.
Da segnalare anche gli ottimi terzi posti raggiunti da Alessandro Zerbini e Cressi Diego;
completiamo segnalando il 7° posto di Alessio
Peri e Cossu Michele ed il 9° posto di Marco
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Cinoni.
Il 20 Aprile è stata la volta del 15° Trofeo Città
di palazzolo s/O, manifestazione ormai entrata
in maniera definitiva nel nostro calendario agonistico ed occasione di esordio per numerosi
piccoli atleti. I nostri bambini, ben 25, si sono
riversati pieni di entusiasmo nel palazzetto
della cittadina bresciana ed hanno saputo
cogliere numerosi allori permettendo alla
società di classificarsi al primo posto nella speciale classifica a punti. Nel dettaglio, hanno raggiunto il gradino più alto del podio: Leonardo
Pozzaglio, Tsion Giudici, Giulia Cadei, Amanuel
Giudici, Andrea Belussi, Samuele Belotti,
Riccardo Cadei, Arianna Valente, Valli Gabriele
e Alessandro Zerbini. Medaglia d’argento per
Mattia Morandi, Alessandro Capelli, Davide
Galiani, Nicola Poli, Francesco Cadei, Gianluca
Cancelli e Cossu Michele. Terzo posto per
Michele Perani, Thomas Patelli, Aldo Besenzoni,
Matteo Barcella, Irene Zani, Chiara Besenzoni,
Barbara Cadei e Alessio Peri.
Il mese di maggio è iniziato con una gara riservata agli atleti agonisti: la Coppa Lombardia,
svoltasi a Gorle il giorno 4. Buono il primo
posto conquistato da Giulia Donati a cui hanno
fatto da corollario i terzi posti di Ionut
Oancearelu, Martina Maffi e Andrea Tengattini.
L’appuntamento clou per la nostra associazione è stato però il “7° meeting di Judo per giovanissimi”, gara giovanile organizzata l’11 maggio a Sarnico presso il Palazzetto dello Sport.
Galimberti e collaboratori si sono impegnati in
un’attività febbrile per fare in modo che questa
manifestazione riuscisse nel migliore dei modi
ed i risultati ottenuti hanno ampiamente ripagato gli sforzi profusi: oltre 200 bambini in rappresentanza di 20 società provenienti da tutta
la Lombardia hanno animato i 5 “tatami” predisposti. Ecco i risultati ottenuti dai nostri giovani atleti:
Medaglia d’oro per Mattia Morandi, Andrea
Belussi, Giulia Cadei, Alessandro Capelli e
Beatrice Alari; seconda posizione per: Thomas
Patelli, Leonardo Pozzaglio, Samuele Belotti,
Marcello Giudici, Arianna Valente, Gabriele Valli,
Francesco Cadei, Michele Cossu, Alessio Peri e
Alessandro Zerbini. Al terzo posto si sono classificati infine: Aldo Besenzoni, Jennifer Belussi,
Tsion Giudici, Samuele Tengattini, Lorenzo Poli,
Irene Zani, Amanuel Giudici, Ilaria Cisco,
Davide Galiani, Gianluca Cancelli, Arios
Rodney, Nicola Poli, Riccardo Cadei e Barbara
Cadei.
L’attività della nostra associazione si concluderà il 7 di giugno con la festa sociale e la consegna dei premi ai vincitori della classifica sociale
a punti.
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ASSOCIAZIONI
di Luciana Morelli
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Il coro “Callido” a Venezia: gioia e basta
Un’altra pagina da inserire nell’ ”album dei ricordi” del nostro coro, per non dimenticare
mai quell’appuntamento che da anni ci porta a Venezia in occasione della festa del
Patrono.
25 aprile 2008:la stessa poesia della vita che si respira in questa città unica, la stessa voglia
di cantare là, in alto, tra i mosaici dorati, la stessa emozione che non è spiegabile ma che
arricchisce il cuore e la mente.
Il repertorio comprendente
nuovi brani oltre alla Santa
messa, ci ha impegnati tanto,
consapevoli dell’importanza di
questa celebrazione.
E’ stato un onore essere accompagnati all’organo dal maestro
della Basilica di San Marco, con la
direzione del nostro maestro
Giancarlo Corna.
E così è il cuore che canta, i coristi cominciano ad entrare pienamente nella tranquillità di
un’esecuzione più complessa e
partecipata.
Una commozione lunga, un
richiamo alla gioia di quei
momenti
GIOIA E BASTA!
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ASSOCIAZIONI
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A cura del Presidente Piero Cristinelli
PROGETTO ARTEMIDE 2008
Avis Volontari Autoambulanza Basso Sebino
L’ AVIS VOLONTARI AUTOAMBULANZA BASSO SEBINO con
sede a SARNICO E CREDARO
con il presente comunicato stampa
informa di aver presentato il progetto
ARTEMIDE 2008 per
l’impiego di Volontari/e in servizio
Civile in Italia; pertanto le ragazze e
i ragazzi che fossero interessati
possono prendere contatti e informazioni con la nostra
Associazione.
Cos’è il Servizio Civile Volontario?
Non stiamo parlando del servizio di leva, ma di un servizio
volontario retribuito che permetterà ai giovani di ricevere nel
contempo anche una formazione specifica utile nel proseguo
della vita e dei loro “crediti formativi”.
All’ Avis Volontari Autoambulanza Basso Sebino si può realizzare questa possibilità !
I requisiti per accedere sono:
- Avere un’età compresa tra i 18 e i 28 anni;
- Avere una disponibilità oraria settimanale di circa 30 ore
- Avere voglia di immergersi per 12 mesi in una realtà di
Volontariato quale è una Pubblica Assistenza;
- Aver voglia di percepire uno stipendio mensile di 433,80
euro netti (dato riferito ai progetti anno 2005).
Il bando per i TRE POSTI riguarda appunto il progetto
d’impiego denominato “ARTEMIDE 2008”; per ulteriori chiarimenti bisogna rivolgersi presso la sede dei volontari autoambulanza basso sebino:
Info-line 035/935499 al mattino, oppure: [email protected]
Vista l'opportunità che offriamo ai giovani studenti o non
ancora inseriti nel mondo del lavoro, confidiamo in un significativo riscontro di adesioni a questo progetto d'impiego.
Ringraziando anticipatamente per l'attenzione prestata e per
quanto potrete diffondere il messaggio, restiamo a completa
disposizione per ogni ulteriore informazione.
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ARTE
A cura di Chiara Seghezzi Fondazione Ambrosetti
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Object’s metamorphosis
Domenica 30 marzo si è conclusa la
mostra Object’s metamorphosis,
curata da Paolo Campiglio, consulente scientifico della Fondazione
Ambrosetti Arte Contemporanea.
Inaugurata il 15 dicembre 2007 e
aperta al pubblico presso le due sedi
della Torretta civica di Sarnico e di
Palazzo Panella di Palazzolo s/O, ha
sviluppato un progetto di Servizi
Comunali spa, l’azienda che, con sede
a Sarnico, eroga servizi a settantadue
comuni nella provincia bergamasca,
bresciana e milanese e realizza
impianti per la trasformazione dei
rifiuti solidi urbani, nel rispetto delle
più recenti normative, al fine di ridurre l’impatto ambientale, limitando la
proliferazione degli impianti stessi e
valorizzando i rifiuti destinati allo
smaltimento.
La sinergia tra una fondazione d’arte
contemporanea e una società che
eroga servizi, tra cui la raccolta dei
rifiuti, ha una particolare valenza: prolungare la vita di ciò che pareva aver
concluso il proprio ciclo vitale per
costruire un argine al consumismo
dilagante, si allinea alla vigilanza intellettuale esercitata da molti artisti nel
riportare all’unità primitiva ciò che
era stato scisso e gettato.
Anche cogliere in materiali o cose, altrimenti destinati allo scarto, una preziosa
risorsa da plasmare è una capacità condivisa dagli artisti contemporanei che
architettano nuovi usi e nuove vite per gli oggetti eliminati.
Chi ha visitato la mostra, veniva introdotto alla tematica del riuso dagli oggetti
del Museo Guatelli: anonimi assemblage che la civiltà contadina ha sempre creato, per consuetudine o per abitudine alla conservazione, re-impiegando con funzionalità pratica materiali altrimenti buttati. Accanto a questa sorta di design
spontaneo si potevano vedere opere di artisti contemporanei che a livello estetico hanno sviluppato la pratica del riuso: Davide Benelli, Francesco Bocchini,
Enrica Borghi, Dafne Boggeri, Flavio Favelli, Michael Fliri, Marcello Maloberti,
Albano Morandi, Perino&Vele, Laura Renna, Tom Sachs si sono infatti appropriati
di materiali di scarto quali latta, plastica, vetri, unghie finte, cartapesta, lana di
materassi, congegni di computer e, infondendo in essi una nuova linfa vitale, li
hanno trasformati in sculture, tappeti, lampadari, fucili.
Pertanto Object’s metamorphosis, oltre ad offrire l’opportunità di conoscere
giovani artisti con una biografia però già significativa, ha consentito di riflettere
su temi quali la raccolta differenziata, il riciclaggio dei rifiuti quotidiani e lo spreco, mentre con i fucili e le pistole dell’artista americano Tom Sachs il discorso si
spostava sulla violenza della società americana e sugli status symbol della cultura
di massa.
Proprio per l’attualità degli argomenti oggetto di interesse anche della scuola, la
Fondazione Ambrosetti Arte Contemporanea ha organizzato laboratori con
tipologie di percorsi didattici differenziati a seconda delle scuole e Servizi
Comunali spa ha bandito un concorso, “Premio Servizi Comunali s.p.a.”, destinato alle classi IV e V degli istituti superiori, cui hanno aderito: l’Istituto Serafino
Riva di Sarnico, il Liceo artistico Olivieri e l’Abba-Ballini di Brescia, l’Istituto
Einaudi e l’Istituto salesiano S. Bernardino di Chiari, il Liceo artistico di Sarezzo
e l’Istituto Falcone di Palazzolo s/O.
Una commissione composta, fra gli altri, da Enrico de Tavonatti, amministratore
delegato di Servizi Comunali s.p.a.; Paolo Campiglio, docente di storia dell’arte
contemporanea presso l’Università degli Studi di Pavia, consulente scientifico
della Fondazione Ambrosetti Arte Contemporanea e curatore della mostra
Object’s metamorphosis; Albano Morandi, docente del corso fondamentale di
Scenografia presso l’Accademia LABA di Brescia e artista presente anche nella
mostra Object’s metamorphosis e da giornalisti di quotidiani bresciani e bergamaschi, assegnerà alle prime tre scuole classificate un premio per un valore complessivo di euro seimila.
Gli oltre ottanta lavori pervenuti sono stati allestiti nella sala dell’ex-biblioteca di
Sarnico in una mostra inaugurata venerdì 30 maggio e rimarranno esposti al pubblico fino a domenica 29 giugno: la varietà e l’originalità di queste realizzazioni
conferma quanto l’arte contemporanea, difficile da capire e decodificare, resti
comunque un linguaggio molto affascinante per i giovani, là dove docenti, sensibili a iniziative di questo tipo, assecondino e sviluppino gli stimoli offerti.
Pertanto il messaggio circa le possibilità di riutilizzo di uno scarto indiscriminato
lanciato da Servizi Comunali S.p.a. attraverso le seducenti creazioni degli artisti
di Objec’s metamorphosis, non solo è stato il leit motive dei lavori dei ragazzi,
ma è diventato anche lo spunto per una riflessione di carattere ambientale,economico e sociale.
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a cura di Sara Venchiarutti - Ufficio Stampa Comune di Sarnico
A nuovo la caserma di Sarnico
650.000 Euro
per ristrutturare
e ampliare
la struttura
di Via Cortivo
Taglio del nastro per la nuova Caserma dei
Carabinieri di Sarnico. Di fronte al
Comandante dei Carabinieri di Bergamo
Domenico Cristaldi, al Colonnello del
Comando Provinciale dei Carabinieri di
Bergamo Roberto Tortorella, al Comandante
della Stazione dei Carabinieri di Sarnico Marco
Meneghini e al Sindaco Franco Dometti è stata
presentata lo scorso 19 Aprile la nuova struttura reduce da importanti lavori di ristrutturazione edilizia e di ampliamento durati circa 8
mesi.
<< Con l’inaugurazione ufficiale della nuova
Caserma- ha dichiarato il primo cittadino di
Sarnico Franco Dometti- il nostro Comune
insieme a tutti i paesi consorziati vuole ribadire la fondamentale importanza delle Stazioni
dei Carabinieri, che costituiscono, soprattutto
grazie alla funzione sociale svolta, un insostituibile presidio di legalità e sicurezza, testimoniando la presenza rassicurante dello Stato anche
nelle più piccole comunità. La cerimonia
d’inaugurazione non fa altro che sottolineare
l'irrinunciabilità della presenza dei Carabinieri
nei nostri paesi, per la loro efficace azione nel
quotidiano, che li rende un riferimento indispensabile per la popolazione>>.
Il nuovo edificio, che sostituisce un fabbricato
costruito negli anni ’60, copre una superficie
totale di 483,62 mq. Con le opere di ampliamento è stato infatti costruito un nuovo bloc-
co, composto da piano terra ad uso mensa e
archivio e da un primo piano ad uso appartamento residenziale (attrezzato anche con
alloggi per donne). I lavori di ristrutturazione
globale della porzione di fabbricato hanno
invece reso possibile il rifacimento dei pavimenti e di tutti i serramenti, interni ed esterni
al fine di garantire un migliore contenimento
dei consumi energetici, in linea con le nuove
direttive.
Gli interventi effettuati sulla nuova caserma
hanno avuto un costo totale di 650.000 Euro:
una spesa che è stata sostenuta dai Comuni di
Sarnico, Villongo, Foresto Sparso, Credaro,
Adrara San Martino, Gandosso, Viadanica e
Adrara San Rocco che hanno contribuito
rispettivamente al 40%, 23%, 10%, 8%, 5%, 4 %,
3% della spesa.
<< Siamo grati alle amministrazioni comunaliha dichiarato il Comandante della Stazione dei
Carabinieri di Sarnico Marco Meneghini- per
aver consentito la ristrutturazione della nostra
Caserma: un sostegno che siamo sicuri gioverà non solo a noi rappresentanti dell’arma ma
anche alla qualità del nostro lavoro in termini
di efficienza e di prontezza nelle risposte ai
bisogni dei cittadini. Un segno tangibile quello
che le amministrazioni hanno voluto dare della
fiducia che i Comuni del nostro territorio continuano a riservare nei confronti dei
Carabinieri e del loro lavoro.>>
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A Sarnico scende in campo la grande
SCHERMA
Ha fatto da teatro alla Coppa Italia Regionale di scherma il
piccolo Comune sul Sebino, conosciuto oltre che per la vocazione turistica anche per l’indissolubile legame che lo unisce
allo sport.
Con oltre 20 associazioni presenti sul territorio infatti
Sarnico si propone ormai come importante centro di riferimento per la promozione delle attività sportive.
“Siamo entusiasti- ha dichiarato il Sindaco Franco Dometti-
di poter ospitare competizioni così importanti. Il nostro
Comune ha da sempre creduto nella scherma che, pur essendo un’attività poco conosciuta, viene praticata a Sarnico da
oltre 10 anni. Il nostro augurio è che eventi di questo livello
continuino ad approdare nel nostro piccolo ma sportivissimo
Comune.”
E proprio sabato 26 e domenica 27 aprile si sono disputate
le gare della coppa Italia Regione Lombardia 6 armi, organizzate dalla sala scherma Marcellini presso il Palazzetto dello
Sport. L’importanza della competizione stava soprattutto nel
costituire una tappa obbligata per tutti gli atleti intenzionati ad
approdare ai Campionati nazionali assoluti. I 240 atleti iscritti
a tutte le società lombarde che sono arrivati a Sarnico per
l’occasione si sono sfidati a suon di fioretto, spada, sciabola
femminile e maschile.
Ottimi i risultati per il team della sala scherma Marcellini presente a Sarnico con più di trenta iscritti: Lorenzo Mammi (alla
sua prima gara ufficiale in questa stagione agonistica) ha infatti vinto il primo posto della gara di fioretto maschile, mentre
sul terzo gradino del podio è salito un altro atleta della
Marcellini Federico Fico.
Incontro con l’autore: Gabriele Nissim
dalla biblioteca comunale per la promozione della lettura.
La biblioteca sta lavorando alla preparazione di un nuovo ciclo di incontri con
diversi scrittori da proporre nella prossima stagione autunnale.
(Foto : "realizzata dal Circolo fotografico Le Molere")
Nella foto lo scrittore Gabriele Nissim
durante l'incontro tenutosi presso
l'auditorium comunale di Sarnico il 23
aprile scorso per la presentazione del
libro: "Una bambina contro Stalin".
L'iniziativa, che ha visto una buona partecipazione di pubblico, rientra nelle
serie di incontri con l'autore organizzata
Non si stanca mai di organizzare, inventare e proporre la biblioteca di Sarnico.
Anche maggio e giugno ospiteranno infatti eventi interessanti per i più piccoli e
non.
Prima fra tutti“Fiato ai libri”, un festival di letture fatto di 13 incontri per un magico viaggio letterario tra le parole, la musica e il suono.
L’evento è organizzato dalle biblioteche del Sistema Bibliotecario Seriate Laghi e si
svolgerà dal 21 maggio al 5 giugno.
Mercoledì 28 maggio presso la pinacoteca Gianni Bellini alle ore 21.00 “Serata
Carver”: gli allievi diplomandi della scuola d’arte drammatica “Paolo Grassi” di
Milano leggeranno brani tratti da “Da dove sto chiamando” e “Tutte le poesie” di
Raymond Carver.
Il programma completo con le indicazioni per tutti gli appuntamenti è in distribuzione in biblioteca.
In arrivo però anche un’altra importante novità . Grazie al progetto“La biblioteca
desiderata” da giugno sarà infatti possibile suggerire l’acquisto di un libro compilando un apposito modulo. La biblioteca valuterà l'opportunità di acquistare le opere
suggerite in base alle disponibilità finanziarie, alla coerenza col proprio patrimonio
o al fatto che esse risultino possedute da altra biblioteca del sistema. Quindi per
chi volesse suggerire titoli di libri di cui proprio non si può fare a meno, non c’è
altro da fare se non proporre la propria idea. A presto,, la biblioteca vi aspetta.
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RINASCE L’ OSPEDALE
DI SARNICO
9.000.000 Euro
di spesa per
macchinari,
attrezzature e
riqualificazione
delle strutture
Sarà affidata a nuovi servizi, nuove apparecchiature e nuove strutture la riqualificazione
dell’ospedale Faccanoni di Sarnico.
Un vero e proprio intervento di riqualifica
studiato e progettato dalla Habilita, la società
che lo scorso 17 dicembre si è aggiudicata
l’appalto per l’affidamento del nosocomio sarnicese fino al 2017, e presentato ai cittadini il
21 maggio in un incontro organizzato dal
Comune, dalla Casa di Cura, dall’Assemblea
dei Sindaci del Basso Sebino in collaborazione
con il Rotary Club di Sarnico e Valle Cavallina.
“Le ambizioni che la casa di Cura Habilita riveste
nei confronti dell’ospedale di Sarnico- ha dichiarato Roberto Rusconi, Amministratore
Delegato della Casa di Cura Habilita -sono
quelle di effettuare una definitiva riqualificazione
che consenta alla struttura di raggiungere uno
standard riabilitativo di eccellenza. Nel 2001 il
direttore dell’azienda ospedaliera di Seriate
Amedeo Amadeo aveva intuito che l’unica soluzione per evitare la chiusura dell’ospedale di Sarnico
poteva essere l’attivazione di un progetto di sperimentazione gestionale di commissione pubblicoprivato e la sua riclassificazione. Noi- ha concluso Rusconi- intendiamo continuare in questa
direzione e gli interventi che sono stati effettuati
e che verranno realizzati nei prossimi anni non
fanno altro che dimostrarlo.”
Ecco quindi in dettaglio gli interventi previsti
per i prossimi mesi. Si comincia con il rinnovamento totale dei servizi di diagnostica per
immagini con l’entrata in funzione entro luglio
di una risonanza magnetica nucleare total
body aperta. Sono inoltre previsti nuovi ecografi, un ormopantomografo oltre che una
nuova macchina per la radiologia classica.
All’introduzione di questi nuovi macchinari si
accompagnerà anche l’inevitabile ristrutturazione sia delle aree che del resto della strumentazione. Fondamentale anche l’aumento
dei posti letto: dai 74 attuali si prevede di passare a fine lavori a 114 posti.
Entro fine maggio verrà inaugurata la nuova
palestra mentre si potenzierà anche l’attività
ambulatoriale classica con la realizzazione di
12 ambulatori messi a disposizione degli utenti per un’importante attività polispecialistica.
Già ripresi invece i servizi dentistici-odontoiatrici, ortopedici e dermatologici. Nei prossimi
mesi verrà inoltre messa in funzione anche
l’attività ambulatoriale di chirurgia vascolare.
A questi interventi, per i quali è prevista una
spesa pari a circa 9.000.000 Euro, sarà affiancata anche la collaborazione con nuovi qualificati medici specialisti.
“Il nostro Comune- ha dichiarato Franco
Dometti Sindaco di Sarnico- giudica positivamente il programma di interventi proposti dalla
Casa di Cura Habilita per il nostro ospedale. Si
tratta di una struttura indispensabile per tutti i
cittadini ma che si rivelerà di fondamentale
importanza per tutto il territorio grazie agli investimenti previsti soprattutto nel settore riabilitativo. Non di meno rilievo inoltre l’importanza storica che il nosocomio riveste per Sarnico: nato infatti nel 1914 grazie ad una donazione dei fratelli
Faccanoni il nostro ospedale è stato un punto di
riferimento per gli abitanti del nostro territorio e
appartiene ormai alla memoria storica del nostro
Paese.”
(Foto San Marco)
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SPOSI ALL’ALTARE
1) Morelli Giuseppe (da Capriolo) con Pagani Giovanna
da Palazzolo S/O.
Data del matrimonio: 11.04.2008.
Testimoni: Zanni Luca, Foglieni Luca, Pagani Micol e Tonelli Sara.
2) Sandrinelli Marco (da Foresto S.) con Duci Chiara E.
Giotto
“Il matrimonio di
Maria e Giuseppe”
Cappella degli Scrovegni
Padova
(Corso Europa)
Data del matrimonio: 12.04.2008.
Testimoni: Sandrinelli Simone, Sandrinelli Anna e Duci Stefano
e Vitali Ilenia.
3) Bonardi Luca (via Calchera, 36) con Bellini Silvia
(via Calchera, 36).
Data del matrimonio: 12.04.2008.
Testimoni: Bonardi Ornella, Mussinelli Stefano, Bellini Lorenza e
Bellini Manuela.
Belussi Simone con Balosetti Antonella Maria
Data del matrimonio: 05.04.2008.
Parrocchia S.Antonio Abate - Piazza di Sovere
Testimoni: Belussi Michele, Bersini Alberto, Balosetti Massimo
e Pinessi Paola
Celebrante: Don Camillo Brescianini
Foto Silvano
Foto Silvano
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Rinati alla vita della grazia
9) Parzani Martina
di Massimo e di Martinelli Paola.
Nata il 20.12.2007 a Iseo.
Battezzata in questa Parrocchia
il 20.04.2008.
Madrina: Parzani Mara.
10) Bellini Andrea
di Giuseppe e Gianni Silvia.
Nato il 05.12.2007 a Iseo.
Battezzato in questa Parrocchia
il 20.04.2008.
Padrino: Gianni Fabrizio.
Madrina: Bellini Elisabetta.
12) Danesi Francesca
di Paolo e di Ubiera Montas
Dolka E.
Nata il 13.08.2007 a Iseo.
Battezzata in questa Parrocchia il
20.04.2008.
Madrina: Cedeno Dejesus Luz C.
Madrina: Cadei Adele,
testimone: Kenia.
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11) Catania Giulia
di Francesco e di
Romanowicz Renata.
Nata il 22.05.2007 a Iseo.
Battezzata in questa Parrocchia
il 20.04.2008.
Padrino: Catania Antonio.
Madrina: Ravelli Anna Maria.
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Nella casa del Padre
Mese di Aprile
10) Consoli Giacinto
di anni 78
Deceduto il 02/04/2008
11)
Pedrini Ancilla
di anni 79.
Deceduta il 21.04.2008
10
16) Pagliara Teresa (Nennella)
di anni 91.
Deceduta il 26.04.2008
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Maggio - Parrocchia di Sarnico Bergamo