A.S.A.P.S.
Anno 16 - Gen.Feb. 2009
numero 140
A.S.A.P.S.
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Editoriale
di Giordano Biserni*
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Riforma del Codice della Strada
È partito il tavolo di lavoro presso il
Ministero delle Infrastrutture e Trasporti
Lo presiede il ministro Matteoli. Presente anche l’Asaps.
Il Ministro Altero Matteoli ne aveva parlato la scorsa estate
sull’onda dell’emozione di molti tragici incidenti che avevano
insanguinato, puntuali, le strade del nostro Paese: costituiremo
un tavolo di lavoro per una riforma complessiva del Codice
della Strada. Il 2 dicembre il tavolo è partito, presenti lo stesso
Ministro, affiancato dal Capo Dipartimento Amedeo Fumero
e dal Direttore Generale per la Sicurezza Stradale Sergio
Dondolini. Vi hanno partecipato, oltre al Direttore del Servizio
Polizia Stradale Roberto Sgalla, oltre 50 rappresentanti dei
settori industriale, economico e sociale e associativo a diverso
titolo interessati e coinvolti. “È stata mia precisa intenzione
istituire un tavolo così ampio - ha detto il ministro Matteoli
nel suo intervento - perché ritengo essenziale ai fini di una
riforma complessiva caratterizzata da contenuti concreti e il
più possibile efficaci, coinvolgere tutti i soggetti che per varie
ragioni hanno competenza in uno dei settori più delicati. Sono
certo che arriveranno contributi, proposte e consigli importanti
per individuare norme che ci consentano di migliorare la
sicurezza delle nostre strade, di far diminuire drasticamente il
numero degli incidenti e delle vittime sulle strade ed, inoltre,
di affrontare le altre criticità a cui il Codice deve dare soluzione.
Auspico - ha aggiunto il ministro - che i lavori proseguano in
modo proficuo e si possano concludere nei tempi più rapidi.
La risposta massiccia al nostro invito da parte delle associazioni,
enti e soggetti interessati alla riforma è un buon viatico e
dimostra che aver pensato ad un tavolo di confronto sia stata
una scelta equilibrata e giusta”. Amedeo Fumero ha ricordato
che sul codice del 1992 sono intervenuti circa 70 provvedimenti
di modifica. Secondo il Capo Dipartimento la normativa relativa
ai veicoli e ai conducenti è di fatto armonizzata alla normativa
Ue quasi al 100%. Il nuovo testo deve considerarsi come un
intervento organico di rivisitazione completa del CdS.
L’obiettivo perseguito è quello di una delegificazione molto
spinta soprattutto per la parte tecnica. Fumero ha poi ricordato
che non è possibile prevedere modifiche con leggi che non
siano in armonia con la legislazione europea. Il metodo di
lavoro del tavolo non seguirà la suddivisione per titoli, e capi
del Codice, ma seguirà un approccio per macroaree: Uomo,
Veicolo, Strada. Ricordiamo a questo proposito che il tavolo
proporrà elementi valutativi e di proposta per la stesura della
legge delega, sulla base della quale successivamente il Governo
modificherà il Codice. Alle tre macroaree Uomo, Veicolo,
Strada, se ne aggiungerà un’altra relativa alla Circolazione con
specifica attenzione agli aspetti relativi alla formazione dei
conducenti, segnaletica, armonizzazione delle norme e delle
modalità di intervento degli oltre 10.000 enti proprietari di
strade. Si aggiungeranno poi 3 punti fondamentali: il coordinamento del CdS alle altre norme comunitarie e internazionali e
con le norme degli anti locali. Eliminazione delle duplicazioni.
Infine un argomento che come Asaps ci sta molto a cuore, cioè
la revisione dell’apparato sanzionatorio, tentando di spostare
una parte dell’apparato sanzionatorio a norme regolamentatrici
foto Coraggio
di secondo grado. Si sono succeduti alcuni intereventi di
rappresentanti di associazioni e organismi di categoria.
Il presidente dell’Asaps Giordano Biserni, ha dichiarato che
ci troviamo di fronte ad una occasione storica, rilevando che
nel 2007, pur con il vecchio codice modificato più volte, si è
conseguito un risultato molto positivo cioè la riduzione di 538
vittime rispetto al 2006.
Se nei tre anni che ci separano dal 2010 - ha evidenziato Biserni
- dovessimo ripetere questo risultato, diminuiremmo il numero
delle vittime di 1.614 unità (538x3), che sottratte alle 5.131
vittime del 2007, ci porterebbero a quota 3.517. Cioè coglieremmo il traguardo che ci ha assegnato l’Ue, che sembrava
impossibile fino allo scorso anno.
Il presidente dell’Asaps ha voluto mettere in rilievo che questo
risultato si è conseguito soprattutto grazie alla quadruplicazione
dei controlli antialcol (800.000 nel 2007) e sostanze narcotiche.
I risultati si sono visti. Secondo Biserni la migliore delle riforme
del codice ha comunque bisogno di forze di polizia adeguatamente presenti su strada (e non mortificate troppo spesso da
sentenze creative dei Giudici di
Pace), altrimenti sarebbe come É partito il tavolo
pag. 1
lavoro presso il Ministero
giocare una partita di calcio didelle
Infrastrutture e Trasporti
senza l’arbitro munito di carpropositiva deel’Asaps pag. 2
tellini gialli e cartellini rossi da L’analisi
sulle patenti di guida
estrarre al momento giusto.
Il tavolo di lavoro per la
riforma del C.d.S. ha seguito
il seguente calendario:
• il fattore umano 11 dicembre 2008;
• il veicolo - 18 dicembre 2008;
• la strada - 8 gennaio 2009;
• la circolazione 22 gennaio 2009.
*Presidente Asaps
La consapevolezza dei rischi
di incidente stradale.
Obblighi per i gestori dei locali
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L’annuario
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della sicurezza stradale. Un anno
sulle strade: il 2008 sotto la lente dell’Asaps
Mezzi di estinzione incendio
pag. 6
Caratteristiche degli estintori.
Violazioni delle leggi complementari
I vostri quesiti
pag. 8
Posta
pag. 10
1
Tavolo di lavoro presso il Ministero dei trasporti per la modifica al Codice della strada
L’analisi propositiva dell’Asaps sulle patenti di guida
foto Blaco - archivio Asaps
(Asaps) - Riscrivere la normativa significa innanzitutto orientare
la scelta delle procedure e dei requisiti verso i contenuti della
direttiva 91/439 CEE, come modificata ed integrata dalla
direttiva 2008/65 CE del 27 giugno 2008. Questa normativa
EUROPEA costituisce un punto cardine della disciplina della
circolazione stradale e della sicurezza stradale per tutti i Paesi
membri. In particolare, ci sembra doveroso segnalare che le
scelte operate dall’Unione Europea siano significativamente
espresse proprio dalle direttive sulle patenti di guida e, in
particolare, dalla direttiva 59/2003, dedicata ai conducenti
professionisti e dalla direttiva 91/439, dedicata a tutte le patenti.
Dal confronto delle due normative emerge in modo chiaro che
si persegue una cultura nuova della sicurezza, riscrivendo
requisiti, conoscenze e condizioni per la guida dei veicoli, che
ha due significati:
• guida professionale, riservata ai conducenti di veicoli per i
quali è richiesta la titolarità delle patenti C, D, C+E e D+E;
• guida privata, realizzata da tutti i conducenti di veicoli per i
quali è richiesta la titolarità delle patenti A e B.
A queste due tipologie di guida corrispondono approcci normativi
molto diversi in termini di requisiti psicofisici, conoscenze ed
adempimenti. Questa netta diversificazione rappresenta una
svolta epocale da noi condivisa e chiediamo che nella riscrittura
delle normative nazionali si condivida la scelta e si operi di
conseguenza. Così, ad esempio riteniamo che per tutte la patenti
professionali non possa più procedersi ad autocertificazione
dell’assenza di patologie incompatibili con la guida. Attualmente
la nostra legislazione consente a tutti i patentati di autocertificare
l’assenza di patologie come l’etilismo, la tossicodipendenza,
l’epilessia e finanche le turbe psichiche. Riteniamo perciò
fondamentale ripristinare il Certificato Anamnestico del medico
di fiducia, come documentazione di base per la successiva
idoneità alla guida. Ci sembra necessario questo passo anche
per una ragione di serietà istituzionale, in vista dell’imminente
entrata in vigore dell’obbligo di accertamento, iniziale e periodico, di assenza da tossicodipendenza per i conducenti titolari
di patenti C e D. Sarebbe assurdo consentire, da una parte
l’autocertificazione di assenza e, dall’altro, disporre
l’accertamento come obbligatorio. L’ideale sarebbe la eliminazione dell’autocertificazione per tutti i conducenti, ma sappiamo
quanto sia difficile nel nostro Paese correggere le cattive
abitudini. Per questo ci accontenteremmo di ottenerlo almeno
per coloro che guidano veicoli di dimensioni sicuramente più
rilevanti ai fini della sicurezza e per tutti coloro che vivono la
strada professionalmente, come taxisti, conducenti di veicoli
da noleggio o adibiti alle emergenze. Per tutti questi conducenti
si impongono accertamenti più rigorosi proprio alla luce delle
scelte operate dalle normative citate. Anche per i conducenti
dei veicoli per i quali è richiesta la titolarità delle patenti A e
B andrebbero riviste ed eliminate alcune assurdità che attual-
2
mente vivono nella legislazione nazionale, come l’impossibilità
di attuare provvedimenti interdettivi alla guida per coloro che
si trovano ad affrontare percorsi di recupero per tossicodipendenti
o alcolisti. Sebbene ai sensi dell’art. 119 del Codice l’etilismo
e la tossicodipendenza siano cause di incompatibilità alla guida,
succede che le strutture sanitarie, che curano gli interessati ai
percorsi di recupero, non siano tenute e non possono darne
comunicazioni agli uffici competenti ad adottare i provvedimenti
di sospensione della patente. Succede così che, nel nostro Paese,
non esistono, se non in casi eccezionali, persone alle quali
venga tolta la patente perché affette da tossicodipendenza e ci
si scandalizza poi, o si fa finta di farlo, quando, a seguito di
incidenti gravissimi, ci si accorge che il conducente era sotto
l’effetto di sostanze stupefacenti, e non occasionalmente. E il
problema di verificare la corrispondenza delle condizioni
psicofisiche a quanto prescritto, non riguarda solo gli etilisti
ed i tossicodipendenti, ma anche tutta un’altra serie di furbizie
che mal si conciliano con la necessità di far nascere e crescere
rapidamente una cultura della sicurezza stradale che sostituisca
quella attualmente molto diffusa della violazione costante ed
ostentata delle regole giuridiche ed etiche, che non ci stancheremo mai di denunciare. Parliamo dei tanti, troppi, “invalidi”,
che circolano ostentando il contrassegno di portatore di handicap
su auto per la cui guida sono richieste addirittura prestazioni
super. Perchè non prevedere che al momento del rilascio del
contrassegno la ASL debba necessariamente comunicarlo alla
Prefettura e all’Ufficio Provinciale del Dipartimento dei Trasporti
Terrestri, per la verifica ed il riscontro sulla titolarità delle
patenti. Possiamo essere certi che se oggi si facesse questo
riscontro, ne verrebbero fuori della belle, sia quantitativamente
che qualitativamente. In questo primo approccio al tema, ci
siamo concentrati sulle problematiche riguardanti i requisiti
psicofisici, scegliendo alcuni aspetti significativi della necessità
di riscrivere la nostra legislazione in tema di conducenti e di
patenti. Auspichiamo che questo itinerario sia condiviso e ci
impegniamo a collaborare anche per la individuazione di temi
afferenti gli aspetti tecnici della guida e delle procedure di
formazione dei nuovi conducenti. Su questo tema fondamentale
per la sicurezza stradale, nel solco di quanto già contenuto nelle
normative indicate, offriamo la nostra totale collaborazione
anche per la determinazione di itinerari formativi i cui contenuti
e metodologie siano di spessore idoneo a ridare autorevolezza
all’intero sistema. Solo così potremo predisporre strumenti
legislativi che aprano la strada ad una nuova cultura della
sicurezza stradale, condivisa da tutti i conducenti ed acquisita
proprio nel percorso di conseguimento della patente.
Avviso per i soci Asaps
Accesso
alle pagine riservate
del sito www.asaps.it
da gennaio 2009
Si informano tutti i soci e
referenti Asaps che entro
il mese di gennaio 2009
sarà consentito l’accesso a
tutte le pagine riservate ai
soli associati che avranno
rinnovato l’iscrizione e
avranno fatto pervenire singolarmente, o attraverso i referenti, la documentazione del
versamento della quota associativa. Si comunica inoltre
che anche l’opuscolo sui divieti di circolazione 2009 e i
numeri di telaio dei veicoli sarà spedito dalla fine di gennaio
ai soli soci in regola con l’iscrizione 2009.
Napoli
Inaugurata la nuova sede
del Compartimento Polizia
Stradale per la Campania
È intitolata al commissario
Francesco Di Rauso
Per la prima volta unificate
le sale operative del COA e del COC
Ultim’ora
Napoli, furgone pirata
travolge ed uccide l’ispettore
capo Rosario Tornese
della Sottosezione Polizia
Stradale di Fuorigrotta
257 pirati dall’inizio dell’anno.
In 194 casi il pirata è stato identificato
(ASAPS) NAPOLI - Ancora una notizia che la redazione
dell’Asaps non avrebbe mai voluto scrivere. A Napoli, Rosario
Tornese, ispettore capo in servizio alla Sottosezione Polizia
Stradale di Fuorigrotta (Na), verso le 19,30 del 9 novembre
2008 è stato investito ed ucciso da un furgone pirata di colore
bianco, datosi subito alla fuga. Il terribile atto criminale è
avvenuto a Quarto, un comune della provincia di Napoli, dove
l’ispettore si sarebbe fermato per prestare soccorso alla vettura
del proprio figlio, a sua volta agente di polizia, rimasta in avaria.
In questo frangente sarebbe sopraggiunto il veicolo investitore,
che lo ha colpito scaraventandolo a terra. Il mezzo del pirata
è attivamente ricercato in tutta la zona. Con questo episodio
salgono a 257 gli atti di vigliaccheria stradale monitorati dalla
nostra associazione. 133 sono avvenuti di giorno ed in 194 casi
le forze di polizia sono riuscite a dare un nome al pirata,
arrestandolo in 87 occasioni e denunciandolo a piede libero in
altre 107.
85 delinquenti sono risultati ebbri, ma quello che più inquieta
è il bilancio: 77 morti e 262 feriti. Un bollettino di guerra.
L’Asaps esprime le sue condoglianze alla famiglia dell’Ispettore
Tornese, nostro associato, e a tutti i colleghi della Sottosezione,
Sezione e del Compartimento di Napoli che con Rosario hanno
diviso tanti anni di servizio. (ASAPS)
Palermo
Due momenti della cerimonia di inaugurazione del Compartimento Polizia Stradale
per la Campania
(ASAPS) NAPOLI - I tagli sono così tanti che quando la nostra
Specialità riceve un’attenzione così particolare, quasi non ci
crediamo. A Napoli, per fortuna, un segno importantissimo: il
Compartimento della Polizia Stradale per la Campania ed il
Molise ha da ieri una nuova sede, inaugurata in memoria del
commissario Francesco Di Rauso, caduto in servizio a soli 31
anni il 3 aprile 1998, a Pofi (Frosinone), lungo l’autostrada A1.
L’Alfa 155 su cui stava viaggiando insieme ad un autista, col
quale si era recato a Roma in missione, venne centrata da un
veicolo che effettuò un salto di carreggiata. La cerimonia si è
tenuta lo scorso 15 dicembre alla presenza del Capo della Polizia
Antonio Manganelli, il direttore centrale delle Specialità della
Polizia di Stato, Luciano Rosini ed il prefetto di Napoli Alessandro Pansa, il direttore del Servizio Polizia Stradale Roberto
Sgalla ed i familiari della vittima del Dovere. La nuova struttura
assicurerà elevati standard logistiche ed operative, visto che
nella “stanza dei bottoni” del Compartimento Polizia Stradale
per la Campania e il Molise, si coordinano le attività di 7
direzioni provinciali, 8 sottosezioni ed 11 distaccamenti. La
vera novità consiste però nel fatto che, per la prima volta, le
sale operative di COA (Centro Operativo Autostradale) e di
COC (Centro Operativo Compartimentale), sono state unificate
in una sola centrale di smistamento delle chiamate di emergenza
e di coordinamento delle pattuglie, per l’intera competenza del
Compartimento. Un passo importante nella razionalizzazione
delle risorse e, soprattutto, nel miglioramento della gestione
informativa: d’ora in poi non sarà più necessario comunicare
da una sala all’altra le novità o le richieste d’aiuto. (ASAPS)
Appuntato dei Carabinieri perde
la vita in un incidente stradale
durante il servizio
Ferito il collega che viaggiava con lui
(ASAPS) - L’Appuntato dei Carabinieri Massimiliano Vazzano
ha perso la vita in
un incidente avvenuto nel pomeriggio dell’11
dicembre scorso.
L’autoradio del
nucleo radiomobile della Compagnia di Bagheria si è
scontrata con un’altra vettura guidata da una donna. Secondo
una prima ricostruzione effettuata dalla Polizia Stradale
intervenuta sul luogo dell’incidente, lo scontro è avvenuto
in curva a causa dell’asfalto bagnato.
In quel momento sopraggiungeva l’utilitaria condotta dalla
donna e l’impatto è stato inevitabile. L’Appuntato è deceduto
sul colpo, mentre il collega che era con lui, Alessandro
Scotti, è rimasto ferito in modo non grave.
A quel punto la macchina di servizio dell’Arma ha continuato
la corsa fino a schiantarsi contro un muro di contenimento.
(ASAPS)
3
* di Franco Medri
La consapevolezza dei rischi di incidente stradale
Obblighi per i gestori dei locali. Il verbale di accertamento e di
verifica delle tabelle e delle altre regole da osservare come il divieto
di somministrazione degli alcolici dalle 2 di notte.
Dal 23 settembre 2008 è entrato in vigore il Decreto del Ministero
del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, in riferimento
all’articolo 6, commi 2 e 4 del Decreto Legge 3 agosto 2007,
n. 117, convertito in Legge 2 ottobre 2007, n. 160, nel quale
si prevede che il Ministro della salute, con proprio decreto
stabilisca i contenuti delle tabelle da esporre nei locali ove si
svolgono spettacoli o altre forme di intrattenimento, congiuntamente alla vendita e somministrazione di bevande alcoliche,
le quali riproducono la descrizione dei sintomi correlati ai
diversi livelli di concentrazione alcolemica nell’aria alveolare
espirata, nonché le quantità, espresse in centimetri cubici, delle
bevande alcoliche più comuni che determinano il superamento
del tasso alcolemico per la guida in stato di ebbrezza, pari a
0,5 grammi per litro, da determinare anche sulla base del peso
corporeo (le tabelle di cui trattasi devono essere esposte
all’entrata, all’interno e all’uscita dei locali).
L’articolo 6, comma 2, del citato decreto legge, prescrive
tassativamente che “Tutti i titolari e i gestori di locali ove si
svolgono, con qualsiasi modalità e in qualsiasi orario, spettacoli
o altre forme di intrattenimento, congiuntamente all’attività di
vendita e di somministrazione di bevande alcoliche, devono
interrompere la somministrazione di bevande alcoliche dopo
le ore 2 della notte ed assicurarsi che all’uscita del locale sia
possibile effettuare, in maniera volontaria da parte dei clienti,
una rilevazione del tasso alcolemico……omissis……”.
L’inosservanza delle predette prescrizioni comporta la sanzione
della chiusura del locale per un periodo compreso tra sette e
trenta giorni, secondo la valutazione dell’autorità competente
(Questore-Sindaco).
Il Ministero dell’Interno, Ufficio
per gli Affari della Polizia
Amministrativa e Sociale, con
circolare prot. n. 557/PAS.56B.
13500.B(18) del 23 aprile 2008
ha precisato che “….omissis…..Con riguardo alla nozione
di somministrazione delle bevande alcoliche, da sospendere
dopo le ore 2, si precisa che essa
va intesa nel suo significato
letterale e va dunque, riferita
alla concreta attività di mescita
e distribuzione delle bevande e
non anche, perciò, al consumo
all’interno degli stessi locali da
parte dei clienti che se ne siano
approvvigionati entro le ore 2.
In ordine alla tipologia dei locali
destinatari del provvedimento,
si precisa che da prendere in
considerazione, ai fini dell’applicazione della disciplina de
qua, è quello che viene svolto
con qualsiasi modalità in esercizi nei quali la frequentazione
dei clienti non si limiti al tempo
necessario per soddisfare le sole
esigenze di ristorazione ma
possa essere prolungato dalla
4
volontà o dall’intento di assistere a spettacoli o ad altre forme
di intrattenimento.
D’altro canto, è da ritenere che una individuazione ampia
dell’attività di intrattenimento, come specificazione integrativa
della categoria degli spettacoli, è funzionale alla ratio legis
della normativa in esame che mira a sottoporre le modalità di
somministrazione di bevande alcoliche a regole preventive che
limitino e controllino le situazioni di pericolo che dal consumo
di queste possono insorgere.
Relativamente al diverso problema dell’obbligo, per i titolari
ed i gestori di locali di intrattenimento che vendono alcolici,
di dotarsi di strumenti di misura del tasso alcolemico da mettere
a disposizione degli avventori si precisa che, attualmente - in
attesa che l’Istituto Superiore della Sanità avvii l’eventuale
sperimentazione di altri dispositivi in commercio - gli unici
strumenti di misurazione del tasso alcolemico che, per sperimentata affidabilità, possono essere messi a disposizione degli
utenti/avventori sono quelli omologati dal Ministero dei Trasporti secondo le prescrizioni tecniche di cui al decreto ministeriale 22 maggio 1990, n. 196….omissis….”.
I controlli posti in essere dagli operatori della Polizia Stradale
dovranno essere mirati ai fini della verifica dei precetti richiamati
dall’articolo 6, comma 2 del D.L. 3 agosto 2007, n. 117,
convertito in Legge 2 ottobre 2007, n. 160, utilizzando l’apposito
stampato.
*Sostituto Commissario
della Polizia Stradale
L’Annuario della sicurezza stradale
Un anno sulle strade: il 2008 sotto la lente dell’ASAPS
Prende forma il primo Annuario della Sicurezza Stradale, un condensato di dati, tabelle ed elementi valutativi degli
incidenti e di tutti i nostri Osservatori: dai Pirati ai Bambini, dal Contromano agli Infortuni nei Cantieri
per rendere le strade sicure bisogna fare in modo che il conducente sia perfettamente sobrio ed il dibattito sulla sicurezza si
infiamma sulla possibile alcolemia a valore zero per chi guida.
Questa progressiva presa di posizione è stata resa possibile non
solo grazie al ruolo dell’Europa, ma anche al duro, durissimo
ed instancabile lavoro dell’ASAPS, che ogni giorno fornisce
il proprio qualificato contributo in termini di notizie, analisi e
valutazioni. E poi ci sono gli osservatori: la “Pirateria Stradale”,
il “Contromano”, gli “Sbirri Pikkiati”, il “Lancio dei Sassi”
fino ai più recenti report sulla triste sinistrosità dovuta agli
“Incidenti con Bambini” ed agli “Infortuni Professionali nei
Cantieri”. Dai numeri che ASAPS raccoglie ormai da anni
emerge lo spaccato vero del fenomeno e del sangue che lo
macchia: si scopre che un morto sulla strada non è una macchia
umida rimasta sull’asfalto, ma è la vittima di un delitto, dovuto
ad una moltitudine di concause, primo fra tutte lo stile di vita.
Ebbene, noi indaghiamo sui moventi, cerchiamo di dare una
spiegazione al perché quella vita sia finita lì, in quel modo.
Partiremo dalla sinistrosità italiana del 2007, così come ISTAT
ce l’ha consegnata (con un anno di puntuale ritardo), passando
per considerazioni sullo stato delle infrastrutture e dei conducenti,
per l’evoluzione del parco veicolare fino al ruolo delle ebbrezze
e delle stanchezze, della velocità sempre eccessiva e dei sistemi
che in qualche modo hanno portato l’Italia ad avvicinarsi, a
colpi di Tutor e di etilometri, all’obiettivo del 2010: se riusciremo
a veder morire meno di 3.500 persone in un anno, allora saremo
stati bravi. Anche se si potrà far ancora meglio. Una magra
consolazione, ma da qualcosa bisogna pur cominciare. Il nostro
contributo è appunto questo. (ASAPS)
Il prontuario sarà distribuito da Sicuritalia, casa editrice de Il
Centauro e verrà inviata una copia a tutti i referenti
(ASAPS) - Un anno di Sicurezza Stradale sotto le lente
dell’ASAPS, per sviscerarne i più intimi interrogativi e per
uniformare un panorama di mille quotidiane emergenze, per
attribuire allo stillicidio di vita e di dolore la sua vera consistenza:
quella di una cascata. È l’ultima nostra fatica, per la verità
ancora in fase di febbrile redazione al momento di andare in
stampa con questo notiziario. L’Annuario della Sicurezza
Stradale è qualcosa di più di un semplice computo statistico.
Del resto non poteva essere altrimenti, in un Paese - il nostro
- nel quale l’ecatombe della strada fa notizia ancora solo quando
ad uccidere c’è un extracomunitario, o quando una strage del
sabato sera è provocata da un conducente ubriaco o drogato.
C’è la tendenza, lo andiamo dicendo da quasi vent’anni, a
rendere ogni volta individualistica la colpa che invece è collettiva,
che è della società moderna, per come i meccanismi a volte
perversi dei media non diamo una fotografia esatta della
situazione. Nella migliore delle ipotesi la visione che ne consegue
è sfocata: la nostra lente, invece, è un metro di valutazione
obbiettivo, perché scientifico. Tuttavia qualcosa sta cambiando:
solo pochi anni fa, nessuno avrebbe ritenuto possibile proporre
il divieto di bere alcolici prima di mettersi al volante. Oggi il
Ministro delle politiche agricole annuncia agli agricoltori che
Sapignoli e ASAPS insieme per un altro
grande progetto: le giornate di alta
formazione sulle principali tematiche
del Codice della Strada
La Sapignoli, casa editrice dei testi ufficiali ASAPS e leader dei
prodotti e servizi per le Autonomie Locali da oltre sessanta anni,
ha deciso di patrocinare un interessante progetto sperimentale,
fortemente voluto dalla presidenza dell’associazione. In seguito
alle numerose segnalazioni pervenute alla segreteria, tramite i
vari referenti locali ma anche da parte di tantissimi iscritti, l’ASAPS
ha deciso di organizzare per i primi sei mesi del 2009 quattro
giornate di alta formazione sulle tematiche del trasporto pesante.
Il docente sarà il Dott. Franco Medri, Sostituto Commissario della
Polizia Stradale, Consigliere Nazionale ASAPS e autore di numerosi testi in materia. Le sedi e le date delle quattro giornate sono
in via di definizione e verranno tempestivamente pubblicizzate
tramite il portale www.asaps.it dove, in una apposita sezione, sarà
possibile iscriversi. Le giornate saranno gratuite per i soli soci
Asaps in regola con l’iscrizione 2009 (ci si potrà iscrivere anche
al momento). Nella stessa comunicazione sul portale Asaps saranno
riportate altresì le modalità di pagamento della quota di partecipazione per i non soci. Con questa iniziativa l’ASAPS vuole
dimostrare come il suo impegno per la sicurezza stradale passi
anche tramite la costante e puntuale formazione degli operatori
di Polizia Stradale, da sempre promossa con la distribuzione di
testi e manuali ai propri iscritti.
5
Trasporto di merci pericolose
Mezzi di estinzione incendio
Caratteristiche degli estintori
Violazioni delle leggi complementari
Il capitolo 8.1.4 della normativa ADR annovera una serie di
prescrizioni da applicare ai mezzi di estinzione incendio in
dotazione alle unità di trasporto di merci pericolose di cui:
a) Ogni unità di trasporto deve essere munita di almeno un
estintore portatile adatto alle classi di infiammabilità (per la
definizione delle classi di infiammabilità, riferirsi alla normativa
EN 2:1992 Classi di fuoco) A, B e C, con capacità minima di
2 kg di polvere (o di capacità equivalente per un altro idoneo
agente estinguente), adeguato a combattere un incendio del
motore o della cabina dell’unità di trasporto;
b) Sono richiesti i seguenti apparecchi supplementari:
• per le unità aventi una massa ammissibile superiore a 7,5
tonnellate, uno o più estintori portatili adatti alle classi di
infiammabilità A, B e C, con una capacità minima totale di 12
kg di polvere (o di capacità equivalente per un altro idoneo
agente estinguente), e di cui almeno un estintore con capacità
minima di 6 kg;
• per le unità di trasporto aventi una massa ammissibile superiore
a 3,5 tonnellate ed inferiore o uguale a 7,5 tonnellate, uno
o più estintori portatili adatti alle classi di infiammabilità A, B
e C con una capacità minima totale di 8 kg di polvere (o di
capacità equivalente per un altro idoneo agente estinguente),
e di cui almeno un estintore con una capacità minima di 6 kg;
• per le unità di trasporto aventi una massa massima ammissibile
inferiore o uguale a 3,5 tonnellate, uno o più estintori portatili
adatti alle classi di infiammabilità A, B e C, con una capacità
minima totale di kg 4 di polvere (o di capacità equivalente per
un altro idoneo agente estinguente).
NOTA: Si precisa che la capacità del o degli estintori prescritti
foto Coraggio
al punto a) può essere detratta dalla capacità massima totale
degli estintori prescritti al punto b).
Le unità di trasporto trasportanti merci pericolose conformemente
al 1.1.3.6 (Esenzioni relative alle quantità trasportate per unità
di trasporto) devono essere equipaggiate di un estintore portatile
adatto alle classi di infiammabilità A, B e C, con una capacità
minima di 2 kg di polvere (o di capacità equivalente per un
altro idoneo agente estinguente). Gli agenti estinguenti devono
essere adatti alla utilizzazione a bordo di un veicolo e soddisfare
le pertinenti prescrizioni della norma EN 3 Estintori portatili
di incendio, Parti da 1 a 6 (EN 3-1:1996, EN 3-2:1996, EN 33:1994, EN 3-4:1996, EN 3-5:1996, EN 3-6:1995).
Se il veicolo è equipaggiato con un dispositivo fisso per lottare
contro l’incendio del motore, automatico o facile da fare scattare,
non è necessario che gli estintori portatili siano adatti alla lotta
contro l’incendio del motore.
CARATTERISTICHE DEGLI ESTINTORI
Gli estintori di cui sono muniti le unità di trasporto delle merci
pericolose debbono avere una serie di particolari caratteristiche,
ovvero:
1. gli agenti estinguenti contenuti negli estintori di cui è munita
una unità di trasporto devono essere tali che non siano suscettibili
di sviluppare gas tossici, né nella cabina di guida, né per
influenza del calore di un incendio;
2. gli estintori portatili devono essere muniti di un sigillo che
permetta di verificare che non siano stati utilizzati; inoltre,
devono avere un marchio di conformità ad una norma riconosciuta dall’autorità competente ed una iscrizione che indichi
almeno la data (mese, anno) della prossima ispezione periodica
o il periodo limite di utilizzo;
3. gli estintori devono essere periodicamente oggetto di una
ispezione in accordo con le norme nazionali, al fine di garantire
un funzionamento in tutta sicurezza;
4. gli estintori devono essere installati a bordo dell’unità di
trasporto in modo che siano facilmente accessibili per
l’equipaggio e la loro installazione deve essere protetta dagli
effetti climatici in modo che non siano alterate le loro capacità
operative.
Si rammenta che con la sanzione accessoria della sospensione
della carta di circolazione, il veicolo verrà sottoposto a fermo
amministrativo per l’intera durata della sospensione del documento.
VIOLAZIONI A LEGGI COMPLEMENTARI
L’omessa revisione semestrale dell’estintore può concorrere
con una norma extra ADR, ovvero è riconducibile alla violazione
di cui agli articoli 34 e 389 lettera “b” del D.P.R. 27 aprile
6
a cura di Ernesto Forino
I Vostri Quesiti
Trasportino per
animali sistemato
in portabagagli
esterno: in che
sanzione si incorre?
I possessori di
patente B possono
guidare anche tricicli
e quadricicli di
qualsiasi cilindrata?
Spettabile Redazione, i possessori di patente "B" che abilita a
condurre solo autoveicoli, possono condurre tricicli e quadricicli di qualsiasi cilindrata o
potenza? Sul sito del Ministero
dei Trasporti non si fa menzione
ad alcun limite per i titolari di
suddetta patente che sembrano
per questo poter condurre tricicli
e quadricicli di qualsiasi cilindrata. Grazie.
Mail-Brugine (Pd)
Salve, desideravo sapere: in caso di autovettura che nel portellone posteriore (non sul tettuccio) ha applicato il portabagagli
omologato di marca Thule e vi (Asaps). Con la patente di cateha posto un trasportino per ani- goria B possono essere condotti
mali in pvc arrangiato con una tutti i tricicli e quadricicli senza
corda (gabbia ove dentro vi era alcuna limitazione di potenza o
un cane barboncino), quindi cilindrata. Le limitazioni previall'esterno dell'abitacolo, il con- ste dall'articolo 117 sono infatti
ducente in che tipo di sanzione applicabili solamente per la guiincorre? C'è un articolo specifi- da di motocicli. (Asaps)
co o si deve ricavare dal codice,
per esempio carico non opportunamente sistemato?
La segnaletica di
Grazie per le spiegazioni.
preavviso di
email-San Benedetto
autovelox va
Val di Sambro (Bo)
(Asaps). L'articolo 169 comma
6 del vigente Codice della Strada prevede che sui veicoli diversi da quelli autorizzati a norma
dell'art. 38 del decreto del Presidente della Repubblica 8 febbraio 1954, n. 320, è vietato il
trasporto di animali domestici
in numero superiore a uno e
comunque in condizioni da costituire impedimento o pericolo
per la guida. È consentito il
trasporto di soli animali domestici, anche in numero superiore, purché custoditi in apposita
gabbia o contenitore o nel vano
posteriore al posto di guida appositamente diviso da rete od
altro analogo mezzo idoneo che,
se installati in via permanente,
devono essere autorizzati dal
competente ufficio del Dipartimento per i trasporti terrestri.
Dalla lettura di tale comma sei
non si ravvisano violazioni alle
norme sulla circolazione stradale per il tipo di trasporto descritto nel quesito.
Potranno ravvisarsi però gli
estremi per l'accertamento del
reato di maltrattamento di animali previsto e sanzionato dagli
articoli 544 e seguenti codice
penale. (Asaps)
8
ripetuta ad ogni
intersezione?
Spett.le ASAPS sono un operatore della polizia municipale e
vengo a proporVi questo quesito: i veicoli che viaggiano nel
senso opposto di marcia a quello
in cui sono posizionate le apparecchiature autovelox se hanno
un bivio sulla sinistra, tra la
segnaletica della strada principale ed il velox stesso, debbono
avere una ripetizione della segnaletica fissa dopo il bivio suddetto? Vi ringrazio anticipatamente per la cortesia.
email-Roma
(Asaps). La segnaletica di preavviso deve essere ripetuta ad
ogni intersezione indipendentemente che si tratti di aree a "T"
oppure con bivio a dx oppure
a sx. (Asaps)
Come sono
riconoscibili
gli pneumatici da
neve utilizzabili
in alternativa
alle catene?
Gentile Redazione, l'articolo
122 del regolamento del Codice
della strada prevede l'equivalenza tra catene antineve e pneumatici invernali. Quale marcatura o dicitura si deve trovare
sul fianco di un pneumatico per
capire che sono quelli equivalenti alle catene?
Grazie per la collaborazione.
email-Prato
(Asaps) Gli pneumatici invernali che possono essere utilizzati
in alternativa alle catene da
neve sono riconoscibili in quanto possono riportare le seguenti
diciture:
M+S
MS
M/S
M-S
M&S
oppure il simbolo di un fiocco
di neve. (Asaps)
Come sanzionare
conducenti di mezzi
pesanti che guidano
con il gancio per il
sollevamento cassoni non retratto?
Quale sanzione si applica ai
conducenti dei mezzi pesanti
che guidano con il gancio per
il sollevamento cassoni alzato
o meglio non retratto?
(Asaps) Alla luce di quanto
esposto nel quesito, si rappresenta che se non vi sono particolari prescrizioni riportate nella carta di circolazione del
veicolo non è ipotizzabile nessuna violazione del Codice della
Strada per il conducente che
circola con il gancio della gru
meccanica non retratto (si precisa che in ogni caso debbono
essere rispettate eventuali sporgenze dal veicolo prodotte dal
dispositivo non retratto, nonché
i limiti dimensionali di cui
all'articolo 61 C.d.S.). (Asaps)
Zona disco orario:
la limitazione
è relativa alle 24 ore
e a tutti i giorni
compresi i festivi?
Gentile Redazione, avrei il seguente quesito.
Zona disco orario con cartello
indicante 1 ora: vale sempre h24
o ha delle limitazioni temporali
o magari con esclusione dei
giorni festivi.
Vorrei riferimenti normativi se
esistenti. Grazie per la fattiva
collaborazione.
email-Matera
(Asaps). La segnaletica verticale di parcheggio regolamentato a disco orario deve essere
integrata da pannello indicante:
- la fascia oraria
- l'eventuale esclusione di qualche giorno (come per esempio
i festivi).
La mancanza di tale pannello
rende applicabile la regolamentazione a disco orario 24 ore al
giorno per sette giorni alla settimana.
Nulla vieta infatti che, a solo
titolo di esempio, una strada
possa essere regolamentata a
disco orario anche in orario
serale o notturno per consentire
agli utenti della strada di frequentare un cinema, un teatro,
ecc. (Asaps)
Udienza dal Giudice
di Pace: è possibile
delegare qualcuno
che non eserciti la
professione di
avvocato?
email-Massa
Spettabile Redazione, in caso
di ricorso al giudice di pace, nel
giorno dell'udienza può il ricorrente delegare una qualsiasi persona che non esercita la professione di avvocato?
Grazie.
email-Acquaviva (Si)
(Asaps). Non è prevista la presenza obbligatoria di avvocato
per cui può essere delegata anche una persona priva di tale
qualifica. (Asaps)
Quali sono
le conseguenze
per un conducente
di autobus che
trasporta un numero
superiore a quello
consentito di
persone in piedi?
zontale), disciplinati da diverse
disposizioni del C.d.S. e, di conseguenza, risulta corretta la
contestazione delle due diverse
violazioni. (Asaps)
Sono regolari
gli pneumatici
con la stessa misura
indicata sul libretto
ma con diverso
indice di velocità?
Salve, sono un conducente di
bus extraurbani della Regione
Lazio, vorrei sapere a che cosa
va incontro un conducente in
caso di incidente, o non, se a
bordo del bus dove presta servi- Gentile Redazione, sono prozio lascia salire più persone in prietario di una Mercedes ml
piedi di quelle ammesse sulla 270 cdi mi trovo costretto a docarta di circolazione (vedere ver cambiare gli pneumatici perpasseggeri in piedi) dove recita ché usurati.mIl problema è che
che i posti in piedi sono 16 e i dati sul libretto indicano oltre
sono ammessi nel numero e nel- alla misura la sigla della velocità
le tratte stabilite dall'ente pro- che viene descritta come 109T
prietario delle strade. Vi ringra- OPPURE 106T.
zio anticipatamente per il lavoro Volevo sapere cosa cambia se
che Svolgete al servizio della monto pneumatici della stessa
misura ma con indice di velocità
collettività.
email - Velletri diverso.
(Rm) In tutte le mie ricerche
anche estere su internet trovo
(Asaps) Alla luce di quanto solo pneumatici contraddistinti
esposto nel quesito, si rappre- da indice di velocità 109V OPsenta che la violazione è ricon- PURE 109H-106V-106H.
ducibile all'articolo 169, comma Montando questi pneumatici, in
7 del Codice della Strada che caso di controllo cosa accade?
recita: "Chiunque guida veicoli Tengo a precisare che l’indice
destinati a trasporto di persone, di velocità indicata sul libretto
escluse le autovetture, che han- è introvabile anche tra i costrutno un numero di persone e un tori italiani. Grazie.
email-Roma
carico complessivo superiore
ai valori massimi indicati nella
carta di circolazione, ovvero (Asaps). La lettera “T” indica
che trasporta un numero di per- che i pneumatici debbono corsone superiore a quello indicato rispondere ad un indice di velonella carta di circolazione, è cità di 190 km/h. Nel caso spesoggetto alla sanzione ammini- cifico del quesito:
strativa del pagamento di una
somma da euro 155 a euro • qualora installi pneumatici
con indice velocità “V”, nessun
624". (Asaps)
problema in quanto si tratta di
un indice superiore rispetto a
richiesto e corrispondenÉ corretto applicare quello
te alla velocità di 240 km/h
due sanzioni
per la medesima
infrazione?
Gentile Redazione, è corretto
applicare due sanzioni per la
medesima infrazione?
Nel dettaglio un mio veicolo si
immetteva su una strada con
manovra di svolta a sinistra,
violando così la segnaletica verticale di obbligo di proseguire
diritto e quella orizzontale di
striscia continua di mezzeria
stradale (applicazione dell'art.
6, 4° e 14°, lett. b) e dell'art.
146, 2°= 78,00 + 38,00?
Grazie.
email-Monselice (Pd)
(Asaps). Nel caso prospettato
risultano violati due distinti precetti (inosservanza della segnaletica verticale e di quella oriz-
• qualora installi pneumatici
con indice velocità “H”, nessun
problema in quanto si tratta di
un indice superiore rispetto a
quello richiesto e corrispondente alla velocità di 210 km/h. In
sostanza, purché si monti un
pneumatico con indice di velocità pari o superiore a quello
indicato nel documento di circolazione, non emerge alcun
problema.
A seguire una tabella riassuntiva che elenca i vati codici di
velocità. (Asaps)
Può il conducente
di un motociclo fare
uso di un casco
omologato DGM?
Il conducente di motociclo, che
circola con casco (scodella) ora
non più in vendita, ma ancora
in uso, munito all’ interno della
targhetta indicante il DGM, si
contesta ugualmente l’art. 171
del C.d.S.? Tale uso non è consentito solo per i ciclomotori
con cilindrata non superiore a
50 cc.?
email-Terracina (Lt) (Asaps).
Con l’entrata in vigore della
legge 11 gennaio 1986, n. 3,
che introdusse l’obbligo
dell’uso del casco per i conducenti di motocicli e ciclomotori,
il Ministro dei trasporti, ai sensi
dell’art. 2 di detta legge, fu delegato a stabilire le caratteristiche tecniche dei caschi protettivi, tenendo conto, per quelli
destinati ai conducenti di ciclomotori, delle limitate prestazioni
di detti veicoli.
Tali specifiche caratteristiche
erano contenute nell’art. 3 di
detto DM, che così prevedeva:
<Tali caschi verranno individuati dal marchio di omologazione DGM seguito da valori
numerici che si riferiscono rispettivamente a quello di omologazione e a quello della produzione in serie, tra i quali è
inserita la sigla CC, riportati
su etichetta conforme a quanto
indicato nell’allegato 3>>.
Con successivo DM 28 luglio
2000, il Ministro dei trasporti
e della navigazione diramò nuove disposizioni relative alla
omologazione dei caschi e stabilì, all’art. 1, che i caschi protettivi per i conducenti di ciclomotori devono rispondere alle
prescrizioni tecniche del regolamento ECE/ONU n. 22 e che
essi sono individuati dal numero
di omologazione di cui all’art.
2, comma 2, del DM 18 marzo
1986, il quale stabilisce che i
caschi si considerano approvati
quando riportano il marchio di
omologazione En, dove n indica
il numero distintivo del paese
che ha rilasciato l’omologazione, seguito dal numero di
omologazione e da un numero
di serie di produzione del singolo esemplare di casco, con
un trattino che separa i due
numeri.
Il citato Dm 28 luglio 2000, poi,
con l’articolo 2 ha disposto la
impossibilità di rilasciare omologazioni per caschi protettivi
per ciclomotori, dalla data di
pubblicazione del provvedimento, che non fossero corrispondenti alla omologazione generale e, a decorrere da una ano
dalla data di pubblicazione, il
divieto della commercializzazione su tutto il territorio nazionale
di caschi protettivi per conducenti di ciclomotori omologati
secondo le disposizioni di cui
all’art. 3 del DM 18 marzo
1986, articolo poi abrogato
dall’art. 3 del DM 38 luglio
2000.
Alla luce di tale quadro normativo, e rispondendo al quesito
posto, considerato che i caschi
omologati DGM, mentre possono essere utilizzati alla guida
di un ciclomotore, è escluso il
loro utilizzo alla guida di motocicli, giacché essi furono omologati esplicitamente per la guida di ciclomotori.
Il conducente di motociclo che
fa uso di un casco omologato
DGM, risponde della violazione
di cui all’art. 171, comma 2, in
quanto faceva uso di un casco
non omologato per quel tipo di
veicolo, mediante applicazione
dalla sanzione pecuniaria di
euro settanta e di quella accessoria del fermo amministrativo
per giorni 60, ovvero per giorni
90 ove lo stesso conducente abbia già violato nel biennio per
almeno due volte, le disposizioni
sull’uso del casco. (Asaps)
9
La Posta
Roma
Ora so che gli angeli
esistono
Agli agenti della Polizia Stradale intervenuti durante
l’incidente accorso giovedì 20
novembre 2008 ore 15 sul
GRA/km 52.800 c. esterna.
So che gli angeli esistono.
Ci ho sempre creduto.
Certo non pensavo di incontrarli per caso, un giorno come
tanti, tornando verso casa.
Ti trovi coinvolta in un brutto
incidente stradale, l’impatto,
gli airbag che esplodono, magari qualche conducente non
tanto tranquillo.
E la tensione che sale alle stelle e ti blocca le gambe.
Non riesci neanche a scendere
dalla macchina dalla paura.
A 23 anni, sola...
Queste situazioni spaventano.
Almeno così è stato per me.
In quei momenti, quando ti
accorgi che in fondo stai benone, a parte una mano livida
e una bella scarica di adrenalina, pensi solo che vorresti
trovarti in mezzo a persone
care, familiari, amici... perché
sai che un solo loro sguardo
ti calmerebbe. Io ero sola. Ma
ho avuto la fortuna di incontrare proprio in quegli istanti
gli agenti della Polizia Stradale
intervenuti.
Non si tratta solo di fare rilievi,
raccogliere dati o gestire il
traffico. Si tratta di cuore, comunicare tranquillità a chi,
come è successo a me, era nel
panico puro.
E se le macchine vanno ai carrozzieri i ringraziamenti vano
agli angeli.
Anche se non conosco i vostri
nomi, per me siete stati angeli.
Non saprei definirvi altrimenti.
E quindi ancora grazie di cuore e buon lavoro.
Spero di incontrarvi un giorno,
per caso, magari per ringraziarvi di persona di quello che
avete fatto per me.
Con infinita stima e gratitudine
Roma,. 21 novembre 2008
Silvia Domenici
(N.d.r.) Da accertamenti compiuti in seguito, la pattuglia
10
intervenuta all’epoca dei fatti
risultò così composta:
Capo pattuglia Assistente
Ivan Walter Capelli
Gregario Agente Scelto
Ornello Egidi
Solidarietà in poesia per
ricordare l’Assistente
Francesco Ciquera
genere lo sa benissimo. Poi si
continua comunque a “combattere” come sempre soprattutto
per onorare chi non è più tra
noi, nella speranza per le nuove generazioni e per i nostri
stessi figli che il sacrificio di
quanti ci hanno lasciato
nell’adempimento del proprio
dovere rimanga nella memoria
di tutti come traccia indelebile.
“Se ogni piccolo uomo, nel
suo piccolo mondo, fa una piccola cosa, il mondo cambia”.
Don Mario Picchi
Bari, 5 ottobre 2008.
Antonio Genchi
a nome suo e di tutti i colleghi
del Reparto Prevenzione
Crimine “Puglia
Settentrionale” di Bari
Porto Recanati (MC)
Alfio Pulvirenti,
comandante del
Distaccamento Polizia
Stradale, ha lasciato
il servizio attivo
È una bella poesia che ho avuto modo di leggere recentemente:
Preg.ma
Sig.ra Daniela Cira Perrone
(vedova Ciquera)
È sempre difficile in certe situazioni trovare le parole giuste per manifestare la propria
vicinanza, ma sono convinto
che un piccolo e semplice gesto di solidarietà incoraggia a
credere in quei valori indispensabili della vita che molti purtroppo credono ormai scomparsi...
Nei giorni scorsi insieme a
tanti altri poliziotti provenienti
da varie regioni mi trovavo
nella provincia di Caserta per
contrastare l’offensiva posta
in essere dal clan dei Casalesi.
In questa circostanza ho appreso purtroppo con molta amarezza altre due tragiche notizie
che hanno coinvolto tre colleghi appartenenti ai Reparti
Prevenzione Crimine in due
distinti eventi, uno a Genova
dovuto alla follia di un alienato
mentale e l’altro a Villa Literno in provincia di Caserta a
causa di un pericoloso inseguimento.
Il sentimento di rabbia e di
disperazione che si prova in
queste situazioni è indescrivibile e chi appartiene direttamente e/o indirettamente alla
famiglia della Polizia di Stato
e delle forze dell’ordine in
Nei tuoi sogni, bambino
si fanno e si sfanno castelli
d’ario azzurra
circondati da nuvole rosee e
immensi giardini fioriti.
Quelle rose senza spine che
sbocciano, bambino
emanano un profumo cosi
gradevole...
Cogli papaveri rossi in quei
giardini, e danzi
avvolto da una musica soave...
Il sole splende lassù,
e tu lo guardi beato,
con quegli occhi dolci,
con quel sorriso che par
ti sia stampato in viso.
Ma poi, bambino
ti volti verso lo realtà,
dove sono quei castelli
magici?
e quei giardini?
Le rose hanno le spine qui,
e quello musica non è più
tanto soave...
In questo mondo, bambino,
dove non ci sono più valori,
e la guerra è alle porte,
non ti resta altro che sognare,
e sperare,
sperare nella solidarietà delle
persone,
perché in fondo
tutti hanno un cuore,
dovrebbero solo imparare ad
ascoltarlo!
Sostituto Commissario della
Polizia di Stato Alfio Pulvirenti, classe 1951, si è arruolato
nel Corpo delle Guardie di
Pubblica Sicurezza il 1° settembre 1969.
Ha frequentato un anno di corso di Allievo presso la Scuola
di Polizia di Alessandria al
termine del quale fu dapprima
trasferito al il Reparto Mobile
di Napoli e successivamente
al Caps di Cesena per la frequenza del corso di specializzazione nei Servizi di Polizia
Stradale.
Dopo anni di attività in vari
Reparti dell’area centro settentrionale, nel 1991 fu nominato
Comandante del Distcccamento Polzia Stradale di Porto Recanati, comando che ha retto
sino al suo collocamento in
pensione.
Nella lunga sua carriere, Alfio
Pulvirenti si è distinto per le
sue particolari doti di invetigative che lo hanno portato ad
ottenere numerosi riconoscimenti dall’Amministrazione.
Per il personale del Distaccamento di Porto Recanati, che
sentiranno la sua mancanza, è
stato un privilegio e un onore
avere avuto un Comandante
come lui per i pregi, le doti
umane, l’impegno, la professionalita e l’altissimo senso
del dovere profusi nello svolgere il duro e impegnativo lavoro della Polizia Stradale.
Ora dedicherà il suo tempo
alla nipoge Giada di un anno
e mezzo.
Il Sost. Commissario Alfio
Pulvirenti, iscritto all’ASAPS
da molti anni, benché in pensione da alcuni mesi, ha manifestato la sua intenzione di
voler continuare a sostenere
la meritoria azione della nostra
associazione.
Giovanni Lupetti
Referente Asaps
Sezione Polizia Stradale
Macerata
Viterbo
Un ex referente
ringrazia l’Asaps
per la disponibilità
e professionalità
dimostrata dalla
redazione
Spettabile Redazione,
vorrei ringraziarvi per la Vostra cortesia, soprattutto per
la disponibilità e professionalità dimostratemi. Per diversi
anni, sono stato Referente Provinciale della Sezione Polizia
Stradale di Viterbo e ho avuto
modo di conoscere persone
veramente valide e serie che
vi appartengono. Nonostante
abbia lasciato l’incarico ad un
altro collega (solo per motivi
di salute), mi sento sempre in
diritto di far conoscere ai colleghi le notizie che voi pubblicate, e soprattutto porre in evidenza come la redazione
costituisca un vero aiuto morale e professionale, a cui qualsiasi persona - a QUALSIASI
CATEGORIA CHE APPARTENGA - possa ricorrere quotidianamente. Io sono fiero di
appartenere alla Polizia Stradale, e grazie anche alla vostra
sicurezza dimostrata in modo
professionale, il lavoro in mezzo alla strada è reso sempre
più sicuro sia per noi, che per
la circolazione stradale. Sicuramente sarò uno dei tanti che
vi dirà questo, ma rimane
l’unico modo per sdebitarmi
per tutto il vostro operato. Un
ringraziamento particolare lo
voglio rivolgere al Vice Presidente, nonché amico Franco
Corvino, sempre pronto a rispondere a qualsiasi richiesta
Ass. C. Stefano Patara
Sezione Polizia Stradale
Viterbo
Da oltre dieci anni ASAPS offre ai propri Soci
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11
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L`analisi propositiva dell`Asaps sulle patenti di guida