A.S.A.P.S. Anno 16 - Gen.Feb. 2009 numero 140 A.S.A.P.S. SPEDIZIONE IN AP Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Forlì Notiziario A.S.A.P.S. Via Consolare, 1 - 47100 Forlì Tel. 0543.704015 - Fax 0543.701411 Editoriale di Giordano Biserni* www.asaps.it - [email protected] Riforma del Codice della Strada È partito il tavolo di lavoro presso il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti Lo presiede il ministro Matteoli. Presente anche l’Asaps. Il Ministro Altero Matteoli ne aveva parlato la scorsa estate sull’onda dell’emozione di molti tragici incidenti che avevano insanguinato, puntuali, le strade del nostro Paese: costituiremo un tavolo di lavoro per una riforma complessiva del Codice della Strada. Il 2 dicembre il tavolo è partito, presenti lo stesso Ministro, affiancato dal Capo Dipartimento Amedeo Fumero e dal Direttore Generale per la Sicurezza Stradale Sergio Dondolini. Vi hanno partecipato, oltre al Direttore del Servizio Polizia Stradale Roberto Sgalla, oltre 50 rappresentanti dei settori industriale, economico e sociale e associativo a diverso titolo interessati e coinvolti. “È stata mia precisa intenzione istituire un tavolo così ampio - ha detto il ministro Matteoli nel suo intervento - perché ritengo essenziale ai fini di una riforma complessiva caratterizzata da contenuti concreti e il più possibile efficaci, coinvolgere tutti i soggetti che per varie ragioni hanno competenza in uno dei settori più delicati. Sono certo che arriveranno contributi, proposte e consigli importanti per individuare norme che ci consentano di migliorare la sicurezza delle nostre strade, di far diminuire drasticamente il numero degli incidenti e delle vittime sulle strade ed, inoltre, di affrontare le altre criticità a cui il Codice deve dare soluzione. Auspico - ha aggiunto il ministro - che i lavori proseguano in modo proficuo e si possano concludere nei tempi più rapidi. La risposta massiccia al nostro invito da parte delle associazioni, enti e soggetti interessati alla riforma è un buon viatico e dimostra che aver pensato ad un tavolo di confronto sia stata una scelta equilibrata e giusta”. Amedeo Fumero ha ricordato che sul codice del 1992 sono intervenuti circa 70 provvedimenti di modifica. Secondo il Capo Dipartimento la normativa relativa ai veicoli e ai conducenti è di fatto armonizzata alla normativa Ue quasi al 100%. Il nuovo testo deve considerarsi come un intervento organico di rivisitazione completa del CdS. L’obiettivo perseguito è quello di una delegificazione molto spinta soprattutto per la parte tecnica. Fumero ha poi ricordato che non è possibile prevedere modifiche con leggi che non siano in armonia con la legislazione europea. Il metodo di lavoro del tavolo non seguirà la suddivisione per titoli, e capi del Codice, ma seguirà un approccio per macroaree: Uomo, Veicolo, Strada. Ricordiamo a questo proposito che il tavolo proporrà elementi valutativi e di proposta per la stesura della legge delega, sulla base della quale successivamente il Governo modificherà il Codice. Alle tre macroaree Uomo, Veicolo, Strada, se ne aggiungerà un’altra relativa alla Circolazione con specifica attenzione agli aspetti relativi alla formazione dei conducenti, segnaletica, armonizzazione delle norme e delle modalità di intervento degli oltre 10.000 enti proprietari di strade. Si aggiungeranno poi 3 punti fondamentali: il coordinamento del CdS alle altre norme comunitarie e internazionali e con le norme degli anti locali. Eliminazione delle duplicazioni. Infine un argomento che come Asaps ci sta molto a cuore, cioè la revisione dell’apparato sanzionatorio, tentando di spostare una parte dell’apparato sanzionatorio a norme regolamentatrici foto Coraggio di secondo grado. Si sono succeduti alcuni intereventi di rappresentanti di associazioni e organismi di categoria. Il presidente dell’Asaps Giordano Biserni, ha dichiarato che ci troviamo di fronte ad una occasione storica, rilevando che nel 2007, pur con il vecchio codice modificato più volte, si è conseguito un risultato molto positivo cioè la riduzione di 538 vittime rispetto al 2006. Se nei tre anni che ci separano dal 2010 - ha evidenziato Biserni - dovessimo ripetere questo risultato, diminuiremmo il numero delle vittime di 1.614 unità (538x3), che sottratte alle 5.131 vittime del 2007, ci porterebbero a quota 3.517. Cioè coglieremmo il traguardo che ci ha assegnato l’Ue, che sembrava impossibile fino allo scorso anno. Il presidente dell’Asaps ha voluto mettere in rilievo che questo risultato si è conseguito soprattutto grazie alla quadruplicazione dei controlli antialcol (800.000 nel 2007) e sostanze narcotiche. I risultati si sono visti. Secondo Biserni la migliore delle riforme del codice ha comunque bisogno di forze di polizia adeguatamente presenti su strada (e non mortificate troppo spesso da sentenze creative dei Giudici di Pace), altrimenti sarebbe come É partito il tavolo pag. 1 lavoro presso il Ministero giocare una partita di calcio didelle Infrastrutture e Trasporti senza l’arbitro munito di carpropositiva deel’Asaps pag. 2 tellini gialli e cartellini rossi da L’analisi sulle patenti di guida estrarre al momento giusto. Il tavolo di lavoro per la riforma del C.d.S. ha seguito il seguente calendario: • il fattore umano 11 dicembre 2008; • il veicolo - 18 dicembre 2008; • la strada - 8 gennaio 2009; • la circolazione 22 gennaio 2009. *Presidente Asaps La consapevolezza dei rischi di incidente stradale. Obblighi per i gestori dei locali pag. 4 L’annuario pag. 5 della sicurezza stradale. Un anno sulle strade: il 2008 sotto la lente dell’Asaps Mezzi di estinzione incendio pag. 6 Caratteristiche degli estintori. Violazioni delle leggi complementari I vostri quesiti pag. 8 Posta pag. 10 1 Tavolo di lavoro presso il Ministero dei trasporti per la modifica al Codice della strada L’analisi propositiva dell’Asaps sulle patenti di guida foto Blaco - archivio Asaps (Asaps) - Riscrivere la normativa significa innanzitutto orientare la scelta delle procedure e dei requisiti verso i contenuti della direttiva 91/439 CEE, come modificata ed integrata dalla direttiva 2008/65 CE del 27 giugno 2008. Questa normativa EUROPEA costituisce un punto cardine della disciplina della circolazione stradale e della sicurezza stradale per tutti i Paesi membri. In particolare, ci sembra doveroso segnalare che le scelte operate dall’Unione Europea siano significativamente espresse proprio dalle direttive sulle patenti di guida e, in particolare, dalla direttiva 59/2003, dedicata ai conducenti professionisti e dalla direttiva 91/439, dedicata a tutte le patenti. Dal confronto delle due normative emerge in modo chiaro che si persegue una cultura nuova della sicurezza, riscrivendo requisiti, conoscenze e condizioni per la guida dei veicoli, che ha due significati: • guida professionale, riservata ai conducenti di veicoli per i quali è richiesta la titolarità delle patenti C, D, C+E e D+E; • guida privata, realizzata da tutti i conducenti di veicoli per i quali è richiesta la titolarità delle patenti A e B. A queste due tipologie di guida corrispondono approcci normativi molto diversi in termini di requisiti psicofisici, conoscenze ed adempimenti. Questa netta diversificazione rappresenta una svolta epocale da noi condivisa e chiediamo che nella riscrittura delle normative nazionali si condivida la scelta e si operi di conseguenza. Così, ad esempio riteniamo che per tutte la patenti professionali non possa più procedersi ad autocertificazione dell’assenza di patologie incompatibili con la guida. Attualmente la nostra legislazione consente a tutti i patentati di autocertificare l’assenza di patologie come l’etilismo, la tossicodipendenza, l’epilessia e finanche le turbe psichiche. Riteniamo perciò fondamentale ripristinare il Certificato Anamnestico del medico di fiducia, come documentazione di base per la successiva idoneità alla guida. Ci sembra necessario questo passo anche per una ragione di serietà istituzionale, in vista dell’imminente entrata in vigore dell’obbligo di accertamento, iniziale e periodico, di assenza da tossicodipendenza per i conducenti titolari di patenti C e D. Sarebbe assurdo consentire, da una parte l’autocertificazione di assenza e, dall’altro, disporre l’accertamento come obbligatorio. L’ideale sarebbe la eliminazione dell’autocertificazione per tutti i conducenti, ma sappiamo quanto sia difficile nel nostro Paese correggere le cattive abitudini. Per questo ci accontenteremmo di ottenerlo almeno per coloro che guidano veicoli di dimensioni sicuramente più rilevanti ai fini della sicurezza e per tutti coloro che vivono la strada professionalmente, come taxisti, conducenti di veicoli da noleggio o adibiti alle emergenze. Per tutti questi conducenti si impongono accertamenti più rigorosi proprio alla luce delle scelte operate dalle normative citate. Anche per i conducenti dei veicoli per i quali è richiesta la titolarità delle patenti A e B andrebbero riviste ed eliminate alcune assurdità che attual- 2 mente vivono nella legislazione nazionale, come l’impossibilità di attuare provvedimenti interdettivi alla guida per coloro che si trovano ad affrontare percorsi di recupero per tossicodipendenti o alcolisti. Sebbene ai sensi dell’art. 119 del Codice l’etilismo e la tossicodipendenza siano cause di incompatibilità alla guida, succede che le strutture sanitarie, che curano gli interessati ai percorsi di recupero, non siano tenute e non possono darne comunicazioni agli uffici competenti ad adottare i provvedimenti di sospensione della patente. Succede così che, nel nostro Paese, non esistono, se non in casi eccezionali, persone alle quali venga tolta la patente perché affette da tossicodipendenza e ci si scandalizza poi, o si fa finta di farlo, quando, a seguito di incidenti gravissimi, ci si accorge che il conducente era sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, e non occasionalmente. E il problema di verificare la corrispondenza delle condizioni psicofisiche a quanto prescritto, non riguarda solo gli etilisti ed i tossicodipendenti, ma anche tutta un’altra serie di furbizie che mal si conciliano con la necessità di far nascere e crescere rapidamente una cultura della sicurezza stradale che sostituisca quella attualmente molto diffusa della violazione costante ed ostentata delle regole giuridiche ed etiche, che non ci stancheremo mai di denunciare. Parliamo dei tanti, troppi, “invalidi”, che circolano ostentando il contrassegno di portatore di handicap su auto per la cui guida sono richieste addirittura prestazioni super. Perchè non prevedere che al momento del rilascio del contrassegno la ASL debba necessariamente comunicarlo alla Prefettura e all’Ufficio Provinciale del Dipartimento dei Trasporti Terrestri, per la verifica ed il riscontro sulla titolarità delle patenti. Possiamo essere certi che se oggi si facesse questo riscontro, ne verrebbero fuori della belle, sia quantitativamente che qualitativamente. In questo primo approccio al tema, ci siamo concentrati sulle problematiche riguardanti i requisiti psicofisici, scegliendo alcuni aspetti significativi della necessità di riscrivere la nostra legislazione in tema di conducenti e di patenti. Auspichiamo che questo itinerario sia condiviso e ci impegniamo a collaborare anche per la individuazione di temi afferenti gli aspetti tecnici della guida e delle procedure di formazione dei nuovi conducenti. Su questo tema fondamentale per la sicurezza stradale, nel solco di quanto già contenuto nelle normative indicate, offriamo la nostra totale collaborazione anche per la determinazione di itinerari formativi i cui contenuti e metodologie siano di spessore idoneo a ridare autorevolezza all’intero sistema. Solo così potremo predisporre strumenti legislativi che aprano la strada ad una nuova cultura della sicurezza stradale, condivisa da tutti i conducenti ed acquisita proprio nel percorso di conseguimento della patente. Avviso per i soci Asaps Accesso alle pagine riservate del sito www.asaps.it da gennaio 2009 Si informano tutti i soci e referenti Asaps che entro il mese di gennaio 2009 sarà consentito l’accesso a tutte le pagine riservate ai soli associati che avranno rinnovato l’iscrizione e avranno fatto pervenire singolarmente, o attraverso i referenti, la documentazione del versamento della quota associativa. Si comunica inoltre che anche l’opuscolo sui divieti di circolazione 2009 e i numeri di telaio dei veicoli sarà spedito dalla fine di gennaio ai soli soci in regola con l’iscrizione 2009. Napoli Inaugurata la nuova sede del Compartimento Polizia Stradale per la Campania È intitolata al commissario Francesco Di Rauso Per la prima volta unificate le sale operative del COA e del COC Ultim’ora Napoli, furgone pirata travolge ed uccide l’ispettore capo Rosario Tornese della Sottosezione Polizia Stradale di Fuorigrotta 257 pirati dall’inizio dell’anno. In 194 casi il pirata è stato identificato (ASAPS) NAPOLI - Ancora una notizia che la redazione dell’Asaps non avrebbe mai voluto scrivere. A Napoli, Rosario Tornese, ispettore capo in servizio alla Sottosezione Polizia Stradale di Fuorigrotta (Na), verso le 19,30 del 9 novembre 2008 è stato investito ed ucciso da un furgone pirata di colore bianco, datosi subito alla fuga. Il terribile atto criminale è avvenuto a Quarto, un comune della provincia di Napoli, dove l’ispettore si sarebbe fermato per prestare soccorso alla vettura del proprio figlio, a sua volta agente di polizia, rimasta in avaria. In questo frangente sarebbe sopraggiunto il veicolo investitore, che lo ha colpito scaraventandolo a terra. Il mezzo del pirata è attivamente ricercato in tutta la zona. Con questo episodio salgono a 257 gli atti di vigliaccheria stradale monitorati dalla nostra associazione. 133 sono avvenuti di giorno ed in 194 casi le forze di polizia sono riuscite a dare un nome al pirata, arrestandolo in 87 occasioni e denunciandolo a piede libero in altre 107. 85 delinquenti sono risultati ebbri, ma quello che più inquieta è il bilancio: 77 morti e 262 feriti. Un bollettino di guerra. L’Asaps esprime le sue condoglianze alla famiglia dell’Ispettore Tornese, nostro associato, e a tutti i colleghi della Sottosezione, Sezione e del Compartimento di Napoli che con Rosario hanno diviso tanti anni di servizio. (ASAPS) Palermo Due momenti della cerimonia di inaugurazione del Compartimento Polizia Stradale per la Campania (ASAPS) NAPOLI - I tagli sono così tanti che quando la nostra Specialità riceve un’attenzione così particolare, quasi non ci crediamo. A Napoli, per fortuna, un segno importantissimo: il Compartimento della Polizia Stradale per la Campania ed il Molise ha da ieri una nuova sede, inaugurata in memoria del commissario Francesco Di Rauso, caduto in servizio a soli 31 anni il 3 aprile 1998, a Pofi (Frosinone), lungo l’autostrada A1. L’Alfa 155 su cui stava viaggiando insieme ad un autista, col quale si era recato a Roma in missione, venne centrata da un veicolo che effettuò un salto di carreggiata. La cerimonia si è tenuta lo scorso 15 dicembre alla presenza del Capo della Polizia Antonio Manganelli, il direttore centrale delle Specialità della Polizia di Stato, Luciano Rosini ed il prefetto di Napoli Alessandro Pansa, il direttore del Servizio Polizia Stradale Roberto Sgalla ed i familiari della vittima del Dovere. La nuova struttura assicurerà elevati standard logistiche ed operative, visto che nella “stanza dei bottoni” del Compartimento Polizia Stradale per la Campania e il Molise, si coordinano le attività di 7 direzioni provinciali, 8 sottosezioni ed 11 distaccamenti. La vera novità consiste però nel fatto che, per la prima volta, le sale operative di COA (Centro Operativo Autostradale) e di COC (Centro Operativo Compartimentale), sono state unificate in una sola centrale di smistamento delle chiamate di emergenza e di coordinamento delle pattuglie, per l’intera competenza del Compartimento. Un passo importante nella razionalizzazione delle risorse e, soprattutto, nel miglioramento della gestione informativa: d’ora in poi non sarà più necessario comunicare da una sala all’altra le novità o le richieste d’aiuto. (ASAPS) Appuntato dei Carabinieri perde la vita in un incidente stradale durante il servizio Ferito il collega che viaggiava con lui (ASAPS) - L’Appuntato dei Carabinieri Massimiliano Vazzano ha perso la vita in un incidente avvenuto nel pomeriggio dell’11 dicembre scorso. L’autoradio del nucleo radiomobile della Compagnia di Bagheria si è scontrata con un’altra vettura guidata da una donna. Secondo una prima ricostruzione effettuata dalla Polizia Stradale intervenuta sul luogo dell’incidente, lo scontro è avvenuto in curva a causa dell’asfalto bagnato. In quel momento sopraggiungeva l’utilitaria condotta dalla donna e l’impatto è stato inevitabile. L’Appuntato è deceduto sul colpo, mentre il collega che era con lui, Alessandro Scotti, è rimasto ferito in modo non grave. A quel punto la macchina di servizio dell’Arma ha continuato la corsa fino a schiantarsi contro un muro di contenimento. (ASAPS) 3 * di Franco Medri La consapevolezza dei rischi di incidente stradale Obblighi per i gestori dei locali. Il verbale di accertamento e di verifica delle tabelle e delle altre regole da osservare come il divieto di somministrazione degli alcolici dalle 2 di notte. Dal 23 settembre 2008 è entrato in vigore il Decreto del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, in riferimento all’articolo 6, commi 2 e 4 del Decreto Legge 3 agosto 2007, n. 117, convertito in Legge 2 ottobre 2007, n. 160, nel quale si prevede che il Ministro della salute, con proprio decreto stabilisca i contenuti delle tabelle da esporre nei locali ove si svolgono spettacoli o altre forme di intrattenimento, congiuntamente alla vendita e somministrazione di bevande alcoliche, le quali riproducono la descrizione dei sintomi correlati ai diversi livelli di concentrazione alcolemica nell’aria alveolare espirata, nonché le quantità, espresse in centimetri cubici, delle bevande alcoliche più comuni che determinano il superamento del tasso alcolemico per la guida in stato di ebbrezza, pari a 0,5 grammi per litro, da determinare anche sulla base del peso corporeo (le tabelle di cui trattasi devono essere esposte all’entrata, all’interno e all’uscita dei locali). L’articolo 6, comma 2, del citato decreto legge, prescrive tassativamente che “Tutti i titolari e i gestori di locali ove si svolgono, con qualsiasi modalità e in qualsiasi orario, spettacoli o altre forme di intrattenimento, congiuntamente all’attività di vendita e di somministrazione di bevande alcoliche, devono interrompere la somministrazione di bevande alcoliche dopo le ore 2 della notte ed assicurarsi che all’uscita del locale sia possibile effettuare, in maniera volontaria da parte dei clienti, una rilevazione del tasso alcolemico……omissis……”. L’inosservanza delle predette prescrizioni comporta la sanzione della chiusura del locale per un periodo compreso tra sette e trenta giorni, secondo la valutazione dell’autorità competente (Questore-Sindaco). Il Ministero dell’Interno, Ufficio per gli Affari della Polizia Amministrativa e Sociale, con circolare prot. n. 557/PAS.56B. 13500.B(18) del 23 aprile 2008 ha precisato che “….omissis…..Con riguardo alla nozione di somministrazione delle bevande alcoliche, da sospendere dopo le ore 2, si precisa che essa va intesa nel suo significato letterale e va dunque, riferita alla concreta attività di mescita e distribuzione delle bevande e non anche, perciò, al consumo all’interno degli stessi locali da parte dei clienti che se ne siano approvvigionati entro le ore 2. In ordine alla tipologia dei locali destinatari del provvedimento, si precisa che da prendere in considerazione, ai fini dell’applicazione della disciplina de qua, è quello che viene svolto con qualsiasi modalità in esercizi nei quali la frequentazione dei clienti non si limiti al tempo necessario per soddisfare le sole esigenze di ristorazione ma possa essere prolungato dalla 4 volontà o dall’intento di assistere a spettacoli o ad altre forme di intrattenimento. D’altro canto, è da ritenere che una individuazione ampia dell’attività di intrattenimento, come specificazione integrativa della categoria degli spettacoli, è funzionale alla ratio legis della normativa in esame che mira a sottoporre le modalità di somministrazione di bevande alcoliche a regole preventive che limitino e controllino le situazioni di pericolo che dal consumo di queste possono insorgere. Relativamente al diverso problema dell’obbligo, per i titolari ed i gestori di locali di intrattenimento che vendono alcolici, di dotarsi di strumenti di misura del tasso alcolemico da mettere a disposizione degli avventori si precisa che, attualmente - in attesa che l’Istituto Superiore della Sanità avvii l’eventuale sperimentazione di altri dispositivi in commercio - gli unici strumenti di misurazione del tasso alcolemico che, per sperimentata affidabilità, possono essere messi a disposizione degli utenti/avventori sono quelli omologati dal Ministero dei Trasporti secondo le prescrizioni tecniche di cui al decreto ministeriale 22 maggio 1990, n. 196….omissis….”. I controlli posti in essere dagli operatori della Polizia Stradale dovranno essere mirati ai fini della verifica dei precetti richiamati dall’articolo 6, comma 2 del D.L. 3 agosto 2007, n. 117, convertito in Legge 2 ottobre 2007, n. 160, utilizzando l’apposito stampato. *Sostituto Commissario della Polizia Stradale L’Annuario della sicurezza stradale Un anno sulle strade: il 2008 sotto la lente dell’ASAPS Prende forma il primo Annuario della Sicurezza Stradale, un condensato di dati, tabelle ed elementi valutativi degli incidenti e di tutti i nostri Osservatori: dai Pirati ai Bambini, dal Contromano agli Infortuni nei Cantieri per rendere le strade sicure bisogna fare in modo che il conducente sia perfettamente sobrio ed il dibattito sulla sicurezza si infiamma sulla possibile alcolemia a valore zero per chi guida. Questa progressiva presa di posizione è stata resa possibile non solo grazie al ruolo dell’Europa, ma anche al duro, durissimo ed instancabile lavoro dell’ASAPS, che ogni giorno fornisce il proprio qualificato contributo in termini di notizie, analisi e valutazioni. E poi ci sono gli osservatori: la “Pirateria Stradale”, il “Contromano”, gli “Sbirri Pikkiati”, il “Lancio dei Sassi” fino ai più recenti report sulla triste sinistrosità dovuta agli “Incidenti con Bambini” ed agli “Infortuni Professionali nei Cantieri”. Dai numeri che ASAPS raccoglie ormai da anni emerge lo spaccato vero del fenomeno e del sangue che lo macchia: si scopre che un morto sulla strada non è una macchia umida rimasta sull’asfalto, ma è la vittima di un delitto, dovuto ad una moltitudine di concause, primo fra tutte lo stile di vita. Ebbene, noi indaghiamo sui moventi, cerchiamo di dare una spiegazione al perché quella vita sia finita lì, in quel modo. Partiremo dalla sinistrosità italiana del 2007, così come ISTAT ce l’ha consegnata (con un anno di puntuale ritardo), passando per considerazioni sullo stato delle infrastrutture e dei conducenti, per l’evoluzione del parco veicolare fino al ruolo delle ebbrezze e delle stanchezze, della velocità sempre eccessiva e dei sistemi che in qualche modo hanno portato l’Italia ad avvicinarsi, a colpi di Tutor e di etilometri, all’obiettivo del 2010: se riusciremo a veder morire meno di 3.500 persone in un anno, allora saremo stati bravi. Anche se si potrà far ancora meglio. Una magra consolazione, ma da qualcosa bisogna pur cominciare. Il nostro contributo è appunto questo. (ASAPS) Il prontuario sarà distribuito da Sicuritalia, casa editrice de Il Centauro e verrà inviata una copia a tutti i referenti (ASAPS) - Un anno di Sicurezza Stradale sotto le lente dell’ASAPS, per sviscerarne i più intimi interrogativi e per uniformare un panorama di mille quotidiane emergenze, per attribuire allo stillicidio di vita e di dolore la sua vera consistenza: quella di una cascata. È l’ultima nostra fatica, per la verità ancora in fase di febbrile redazione al momento di andare in stampa con questo notiziario. L’Annuario della Sicurezza Stradale è qualcosa di più di un semplice computo statistico. Del resto non poteva essere altrimenti, in un Paese - il nostro - nel quale l’ecatombe della strada fa notizia ancora solo quando ad uccidere c’è un extracomunitario, o quando una strage del sabato sera è provocata da un conducente ubriaco o drogato. C’è la tendenza, lo andiamo dicendo da quasi vent’anni, a rendere ogni volta individualistica la colpa che invece è collettiva, che è della società moderna, per come i meccanismi a volte perversi dei media non diamo una fotografia esatta della situazione. Nella migliore delle ipotesi la visione che ne consegue è sfocata: la nostra lente, invece, è un metro di valutazione obbiettivo, perché scientifico. Tuttavia qualcosa sta cambiando: solo pochi anni fa, nessuno avrebbe ritenuto possibile proporre il divieto di bere alcolici prima di mettersi al volante. Oggi il Ministro delle politiche agricole annuncia agli agricoltori che Sapignoli e ASAPS insieme per un altro grande progetto: le giornate di alta formazione sulle principali tematiche del Codice della Strada La Sapignoli, casa editrice dei testi ufficiali ASAPS e leader dei prodotti e servizi per le Autonomie Locali da oltre sessanta anni, ha deciso di patrocinare un interessante progetto sperimentale, fortemente voluto dalla presidenza dell’associazione. In seguito alle numerose segnalazioni pervenute alla segreteria, tramite i vari referenti locali ma anche da parte di tantissimi iscritti, l’ASAPS ha deciso di organizzare per i primi sei mesi del 2009 quattro giornate di alta formazione sulle tematiche del trasporto pesante. Il docente sarà il Dott. Franco Medri, Sostituto Commissario della Polizia Stradale, Consigliere Nazionale ASAPS e autore di numerosi testi in materia. Le sedi e le date delle quattro giornate sono in via di definizione e verranno tempestivamente pubblicizzate tramite il portale www.asaps.it dove, in una apposita sezione, sarà possibile iscriversi. Le giornate saranno gratuite per i soli soci Asaps in regola con l’iscrizione 2009 (ci si potrà iscrivere anche al momento). Nella stessa comunicazione sul portale Asaps saranno riportate altresì le modalità di pagamento della quota di partecipazione per i non soci. Con questa iniziativa l’ASAPS vuole dimostrare come il suo impegno per la sicurezza stradale passi anche tramite la costante e puntuale formazione degli operatori di Polizia Stradale, da sempre promossa con la distribuzione di testi e manuali ai propri iscritti. 5 Trasporto di merci pericolose Mezzi di estinzione incendio Caratteristiche degli estintori Violazioni delle leggi complementari Il capitolo 8.1.4 della normativa ADR annovera una serie di prescrizioni da applicare ai mezzi di estinzione incendio in dotazione alle unità di trasporto di merci pericolose di cui: a) Ogni unità di trasporto deve essere munita di almeno un estintore portatile adatto alle classi di infiammabilità (per la definizione delle classi di infiammabilità, riferirsi alla normativa EN 2:1992 Classi di fuoco) A, B e C, con capacità minima di 2 kg di polvere (o di capacità equivalente per un altro idoneo agente estinguente), adeguato a combattere un incendio del motore o della cabina dell’unità di trasporto; b) Sono richiesti i seguenti apparecchi supplementari: • per le unità aventi una massa ammissibile superiore a 7,5 tonnellate, uno o più estintori portatili adatti alle classi di infiammabilità A, B e C, con una capacità minima totale di 12 kg di polvere (o di capacità equivalente per un altro idoneo agente estinguente), e di cui almeno un estintore con capacità minima di 6 kg; • per le unità di trasporto aventi una massa ammissibile superiore a 3,5 tonnellate ed inferiore o uguale a 7,5 tonnellate, uno o più estintori portatili adatti alle classi di infiammabilità A, B e C con una capacità minima totale di 8 kg di polvere (o di capacità equivalente per un altro idoneo agente estinguente), e di cui almeno un estintore con una capacità minima di 6 kg; • per le unità di trasporto aventi una massa massima ammissibile inferiore o uguale a 3,5 tonnellate, uno o più estintori portatili adatti alle classi di infiammabilità A, B e C, con una capacità minima totale di kg 4 di polvere (o di capacità equivalente per un altro idoneo agente estinguente). NOTA: Si precisa che la capacità del o degli estintori prescritti foto Coraggio al punto a) può essere detratta dalla capacità massima totale degli estintori prescritti al punto b). Le unità di trasporto trasportanti merci pericolose conformemente al 1.1.3.6 (Esenzioni relative alle quantità trasportate per unità di trasporto) devono essere equipaggiate di un estintore portatile adatto alle classi di infiammabilità A, B e C, con una capacità minima di 2 kg di polvere (o di capacità equivalente per un altro idoneo agente estinguente). Gli agenti estinguenti devono essere adatti alla utilizzazione a bordo di un veicolo e soddisfare le pertinenti prescrizioni della norma EN 3 Estintori portatili di incendio, Parti da 1 a 6 (EN 3-1:1996, EN 3-2:1996, EN 33:1994, EN 3-4:1996, EN 3-5:1996, EN 3-6:1995). Se il veicolo è equipaggiato con un dispositivo fisso per lottare contro l’incendio del motore, automatico o facile da fare scattare, non è necessario che gli estintori portatili siano adatti alla lotta contro l’incendio del motore. CARATTERISTICHE DEGLI ESTINTORI Gli estintori di cui sono muniti le unità di trasporto delle merci pericolose debbono avere una serie di particolari caratteristiche, ovvero: 1. gli agenti estinguenti contenuti negli estintori di cui è munita una unità di trasporto devono essere tali che non siano suscettibili di sviluppare gas tossici, né nella cabina di guida, né per influenza del calore di un incendio; 2. gli estintori portatili devono essere muniti di un sigillo che permetta di verificare che non siano stati utilizzati; inoltre, devono avere un marchio di conformità ad una norma riconosciuta dall’autorità competente ed una iscrizione che indichi almeno la data (mese, anno) della prossima ispezione periodica o il periodo limite di utilizzo; 3. gli estintori devono essere periodicamente oggetto di una ispezione in accordo con le norme nazionali, al fine di garantire un funzionamento in tutta sicurezza; 4. gli estintori devono essere installati a bordo dell’unità di trasporto in modo che siano facilmente accessibili per l’equipaggio e la loro installazione deve essere protetta dagli effetti climatici in modo che non siano alterate le loro capacità operative. Si rammenta che con la sanzione accessoria della sospensione della carta di circolazione, il veicolo verrà sottoposto a fermo amministrativo per l’intera durata della sospensione del documento. VIOLAZIONI A LEGGI COMPLEMENTARI L’omessa revisione semestrale dell’estintore può concorrere con una norma extra ADR, ovvero è riconducibile alla violazione di cui agli articoli 34 e 389 lettera “b” del D.P.R. 27 aprile 6 a cura di Ernesto Forino I Vostri Quesiti Trasportino per animali sistemato in portabagagli esterno: in che sanzione si incorre? I possessori di patente B possono guidare anche tricicli e quadricicli di qualsiasi cilindrata? Spettabile Redazione, i possessori di patente "B" che abilita a condurre solo autoveicoli, possono condurre tricicli e quadricicli di qualsiasi cilindrata o potenza? Sul sito del Ministero dei Trasporti non si fa menzione ad alcun limite per i titolari di suddetta patente che sembrano per questo poter condurre tricicli e quadricicli di qualsiasi cilindrata. Grazie. Mail-Brugine (Pd) Salve, desideravo sapere: in caso di autovettura che nel portellone posteriore (non sul tettuccio) ha applicato il portabagagli omologato di marca Thule e vi (Asaps). Con la patente di cateha posto un trasportino per ani- goria B possono essere condotti mali in pvc arrangiato con una tutti i tricicli e quadricicli senza corda (gabbia ove dentro vi era alcuna limitazione di potenza o un cane barboncino), quindi cilindrata. Le limitazioni previall'esterno dell'abitacolo, il con- ste dall'articolo 117 sono infatti ducente in che tipo di sanzione applicabili solamente per la guiincorre? C'è un articolo specifi- da di motocicli. (Asaps) co o si deve ricavare dal codice, per esempio carico non opportunamente sistemato? La segnaletica di Grazie per le spiegazioni. preavviso di email-San Benedetto autovelox va Val di Sambro (Bo) (Asaps). L'articolo 169 comma 6 del vigente Codice della Strada prevede che sui veicoli diversi da quelli autorizzati a norma dell'art. 38 del decreto del Presidente della Repubblica 8 febbraio 1954, n. 320, è vietato il trasporto di animali domestici in numero superiore a uno e comunque in condizioni da costituire impedimento o pericolo per la guida. È consentito il trasporto di soli animali domestici, anche in numero superiore, purché custoditi in apposita gabbia o contenitore o nel vano posteriore al posto di guida appositamente diviso da rete od altro analogo mezzo idoneo che, se installati in via permanente, devono essere autorizzati dal competente ufficio del Dipartimento per i trasporti terrestri. Dalla lettura di tale comma sei non si ravvisano violazioni alle norme sulla circolazione stradale per il tipo di trasporto descritto nel quesito. Potranno ravvisarsi però gli estremi per l'accertamento del reato di maltrattamento di animali previsto e sanzionato dagli articoli 544 e seguenti codice penale. (Asaps) 8 ripetuta ad ogni intersezione? Spett.le ASAPS sono un operatore della polizia municipale e vengo a proporVi questo quesito: i veicoli che viaggiano nel senso opposto di marcia a quello in cui sono posizionate le apparecchiature autovelox se hanno un bivio sulla sinistra, tra la segnaletica della strada principale ed il velox stesso, debbono avere una ripetizione della segnaletica fissa dopo il bivio suddetto? Vi ringrazio anticipatamente per la cortesia. email-Roma (Asaps). La segnaletica di preavviso deve essere ripetuta ad ogni intersezione indipendentemente che si tratti di aree a "T" oppure con bivio a dx oppure a sx. (Asaps) Come sono riconoscibili gli pneumatici da neve utilizzabili in alternativa alle catene? Gentile Redazione, l'articolo 122 del regolamento del Codice della strada prevede l'equivalenza tra catene antineve e pneumatici invernali. Quale marcatura o dicitura si deve trovare sul fianco di un pneumatico per capire che sono quelli equivalenti alle catene? Grazie per la collaborazione. email-Prato (Asaps) Gli pneumatici invernali che possono essere utilizzati in alternativa alle catene da neve sono riconoscibili in quanto possono riportare le seguenti diciture: M+S MS M/S M-S M&S oppure il simbolo di un fiocco di neve. (Asaps) Come sanzionare conducenti di mezzi pesanti che guidano con il gancio per il sollevamento cassoni non retratto? Quale sanzione si applica ai conducenti dei mezzi pesanti che guidano con il gancio per il sollevamento cassoni alzato o meglio non retratto? (Asaps) Alla luce di quanto esposto nel quesito, si rappresenta che se non vi sono particolari prescrizioni riportate nella carta di circolazione del veicolo non è ipotizzabile nessuna violazione del Codice della Strada per il conducente che circola con il gancio della gru meccanica non retratto (si precisa che in ogni caso debbono essere rispettate eventuali sporgenze dal veicolo prodotte dal dispositivo non retratto, nonché i limiti dimensionali di cui all'articolo 61 C.d.S.). (Asaps) Zona disco orario: la limitazione è relativa alle 24 ore e a tutti i giorni compresi i festivi? Gentile Redazione, avrei il seguente quesito. Zona disco orario con cartello indicante 1 ora: vale sempre h24 o ha delle limitazioni temporali o magari con esclusione dei giorni festivi. Vorrei riferimenti normativi se esistenti. Grazie per la fattiva collaborazione. email-Matera (Asaps). La segnaletica verticale di parcheggio regolamentato a disco orario deve essere integrata da pannello indicante: - la fascia oraria - l'eventuale esclusione di qualche giorno (come per esempio i festivi). La mancanza di tale pannello rende applicabile la regolamentazione a disco orario 24 ore al giorno per sette giorni alla settimana. Nulla vieta infatti che, a solo titolo di esempio, una strada possa essere regolamentata a disco orario anche in orario serale o notturno per consentire agli utenti della strada di frequentare un cinema, un teatro, ecc. (Asaps) Udienza dal Giudice di Pace: è possibile delegare qualcuno che non eserciti la professione di avvocato? email-Massa Spettabile Redazione, in caso di ricorso al giudice di pace, nel giorno dell'udienza può il ricorrente delegare una qualsiasi persona che non esercita la professione di avvocato? Grazie. email-Acquaviva (Si) (Asaps). Non è prevista la presenza obbligatoria di avvocato per cui può essere delegata anche una persona priva di tale qualifica. (Asaps) Quali sono le conseguenze per un conducente di autobus che trasporta un numero superiore a quello consentito di persone in piedi? zontale), disciplinati da diverse disposizioni del C.d.S. e, di conseguenza, risulta corretta la contestazione delle due diverse violazioni. (Asaps) Sono regolari gli pneumatici con la stessa misura indicata sul libretto ma con diverso indice di velocità? Salve, sono un conducente di bus extraurbani della Regione Lazio, vorrei sapere a che cosa va incontro un conducente in caso di incidente, o non, se a bordo del bus dove presta servi- Gentile Redazione, sono prozio lascia salire più persone in prietario di una Mercedes ml piedi di quelle ammesse sulla 270 cdi mi trovo costretto a docarta di circolazione (vedere ver cambiare gli pneumatici perpasseggeri in piedi) dove recita ché usurati.mIl problema è che che i posti in piedi sono 16 e i dati sul libretto indicano oltre sono ammessi nel numero e nel- alla misura la sigla della velocità le tratte stabilite dall'ente pro- che viene descritta come 109T prietario delle strade. Vi ringra- OPPURE 106T. zio anticipatamente per il lavoro Volevo sapere cosa cambia se che Svolgete al servizio della monto pneumatici della stessa misura ma con indice di velocità collettività. email - Velletri diverso. (Rm) In tutte le mie ricerche anche estere su internet trovo (Asaps) Alla luce di quanto solo pneumatici contraddistinti esposto nel quesito, si rappre- da indice di velocità 109V OPsenta che la violazione è ricon- PURE 109H-106V-106H. ducibile all'articolo 169, comma Montando questi pneumatici, in 7 del Codice della Strada che caso di controllo cosa accade? recita: "Chiunque guida veicoli Tengo a precisare che l’indice destinati a trasporto di persone, di velocità indicata sul libretto escluse le autovetture, che han- è introvabile anche tra i costrutno un numero di persone e un tori italiani. Grazie. email-Roma carico complessivo superiore ai valori massimi indicati nella carta di circolazione, ovvero (Asaps). La lettera “T” indica che trasporta un numero di per- che i pneumatici debbono corsone superiore a quello indicato rispondere ad un indice di velonella carta di circolazione, è cità di 190 km/h. Nel caso spesoggetto alla sanzione ammini- cifico del quesito: strativa del pagamento di una somma da euro 155 a euro • qualora installi pneumatici con indice velocità “V”, nessun 624". (Asaps) problema in quanto si tratta di un indice superiore rispetto a richiesto e corrispondenÉ corretto applicare quello te alla velocità di 240 km/h due sanzioni per la medesima infrazione? Gentile Redazione, è corretto applicare due sanzioni per la medesima infrazione? Nel dettaglio un mio veicolo si immetteva su una strada con manovra di svolta a sinistra, violando così la segnaletica verticale di obbligo di proseguire diritto e quella orizzontale di striscia continua di mezzeria stradale (applicazione dell'art. 6, 4° e 14°, lett. b) e dell'art. 146, 2°= 78,00 + 38,00? Grazie. email-Monselice (Pd) (Asaps). Nel caso prospettato risultano violati due distinti precetti (inosservanza della segnaletica verticale e di quella oriz- • qualora installi pneumatici con indice velocità “H”, nessun problema in quanto si tratta di un indice superiore rispetto a quello richiesto e corrispondente alla velocità di 210 km/h. In sostanza, purché si monti un pneumatico con indice di velocità pari o superiore a quello indicato nel documento di circolazione, non emerge alcun problema. A seguire una tabella riassuntiva che elenca i vati codici di velocità. (Asaps) Può il conducente di un motociclo fare uso di un casco omologato DGM? Il conducente di motociclo, che circola con casco (scodella) ora non più in vendita, ma ancora in uso, munito all’ interno della targhetta indicante il DGM, si contesta ugualmente l’art. 171 del C.d.S.? Tale uso non è consentito solo per i ciclomotori con cilindrata non superiore a 50 cc.? email-Terracina (Lt) (Asaps). Con l’entrata in vigore della legge 11 gennaio 1986, n. 3, che introdusse l’obbligo dell’uso del casco per i conducenti di motocicli e ciclomotori, il Ministro dei trasporti, ai sensi dell’art. 2 di detta legge, fu delegato a stabilire le caratteristiche tecniche dei caschi protettivi, tenendo conto, per quelli destinati ai conducenti di ciclomotori, delle limitate prestazioni di detti veicoli. Tali specifiche caratteristiche erano contenute nell’art. 3 di detto DM, che così prevedeva: <Tali caschi verranno individuati dal marchio di omologazione DGM seguito da valori numerici che si riferiscono rispettivamente a quello di omologazione e a quello della produzione in serie, tra i quali è inserita la sigla CC, riportati su etichetta conforme a quanto indicato nell’allegato 3>>. Con successivo DM 28 luglio 2000, il Ministro dei trasporti e della navigazione diramò nuove disposizioni relative alla omologazione dei caschi e stabilì, all’art. 1, che i caschi protettivi per i conducenti di ciclomotori devono rispondere alle prescrizioni tecniche del regolamento ECE/ONU n. 22 e che essi sono individuati dal numero di omologazione di cui all’art. 2, comma 2, del DM 18 marzo 1986, il quale stabilisce che i caschi si considerano approvati quando riportano il marchio di omologazione En, dove n indica il numero distintivo del paese che ha rilasciato l’omologazione, seguito dal numero di omologazione e da un numero di serie di produzione del singolo esemplare di casco, con un trattino che separa i due numeri. Il citato Dm 28 luglio 2000, poi, con l’articolo 2 ha disposto la impossibilità di rilasciare omologazioni per caschi protettivi per ciclomotori, dalla data di pubblicazione del provvedimento, che non fossero corrispondenti alla omologazione generale e, a decorrere da una ano dalla data di pubblicazione, il divieto della commercializzazione su tutto il territorio nazionale di caschi protettivi per conducenti di ciclomotori omologati secondo le disposizioni di cui all’art. 3 del DM 18 marzo 1986, articolo poi abrogato dall’art. 3 del DM 38 luglio 2000. Alla luce di tale quadro normativo, e rispondendo al quesito posto, considerato che i caschi omologati DGM, mentre possono essere utilizzati alla guida di un ciclomotore, è escluso il loro utilizzo alla guida di motocicli, giacché essi furono omologati esplicitamente per la guida di ciclomotori. Il conducente di motociclo che fa uso di un casco omologato DGM, risponde della violazione di cui all’art. 171, comma 2, in quanto faceva uso di un casco non omologato per quel tipo di veicolo, mediante applicazione dalla sanzione pecuniaria di euro settanta e di quella accessoria del fermo amministrativo per giorni 60, ovvero per giorni 90 ove lo stesso conducente abbia già violato nel biennio per almeno due volte, le disposizioni sull’uso del casco. (Asaps) 9 La Posta Roma Ora so che gli angeli esistono Agli agenti della Polizia Stradale intervenuti durante l’incidente accorso giovedì 20 novembre 2008 ore 15 sul GRA/km 52.800 c. esterna. So che gli angeli esistono. Ci ho sempre creduto. Certo non pensavo di incontrarli per caso, un giorno come tanti, tornando verso casa. Ti trovi coinvolta in un brutto incidente stradale, l’impatto, gli airbag che esplodono, magari qualche conducente non tanto tranquillo. E la tensione che sale alle stelle e ti blocca le gambe. Non riesci neanche a scendere dalla macchina dalla paura. A 23 anni, sola... Queste situazioni spaventano. Almeno così è stato per me. In quei momenti, quando ti accorgi che in fondo stai benone, a parte una mano livida e una bella scarica di adrenalina, pensi solo che vorresti trovarti in mezzo a persone care, familiari, amici... perché sai che un solo loro sguardo ti calmerebbe. Io ero sola. Ma ho avuto la fortuna di incontrare proprio in quegli istanti gli agenti della Polizia Stradale intervenuti. Non si tratta solo di fare rilievi, raccogliere dati o gestire il traffico. Si tratta di cuore, comunicare tranquillità a chi, come è successo a me, era nel panico puro. E se le macchine vanno ai carrozzieri i ringraziamenti vano agli angeli. Anche se non conosco i vostri nomi, per me siete stati angeli. Non saprei definirvi altrimenti. E quindi ancora grazie di cuore e buon lavoro. Spero di incontrarvi un giorno, per caso, magari per ringraziarvi di persona di quello che avete fatto per me. Con infinita stima e gratitudine Roma,. 21 novembre 2008 Silvia Domenici (N.d.r.) Da accertamenti compiuti in seguito, la pattuglia 10 intervenuta all’epoca dei fatti risultò così composta: Capo pattuglia Assistente Ivan Walter Capelli Gregario Agente Scelto Ornello Egidi Solidarietà in poesia per ricordare l’Assistente Francesco Ciquera genere lo sa benissimo. Poi si continua comunque a “combattere” come sempre soprattutto per onorare chi non è più tra noi, nella speranza per le nuove generazioni e per i nostri stessi figli che il sacrificio di quanti ci hanno lasciato nell’adempimento del proprio dovere rimanga nella memoria di tutti come traccia indelebile. “Se ogni piccolo uomo, nel suo piccolo mondo, fa una piccola cosa, il mondo cambia”. Don Mario Picchi Bari, 5 ottobre 2008. Antonio Genchi a nome suo e di tutti i colleghi del Reparto Prevenzione Crimine “Puglia Settentrionale” di Bari Porto Recanati (MC) Alfio Pulvirenti, comandante del Distaccamento Polizia Stradale, ha lasciato il servizio attivo È una bella poesia che ho avuto modo di leggere recentemente: Preg.ma Sig.ra Daniela Cira Perrone (vedova Ciquera) È sempre difficile in certe situazioni trovare le parole giuste per manifestare la propria vicinanza, ma sono convinto che un piccolo e semplice gesto di solidarietà incoraggia a credere in quei valori indispensabili della vita che molti purtroppo credono ormai scomparsi... Nei giorni scorsi insieme a tanti altri poliziotti provenienti da varie regioni mi trovavo nella provincia di Caserta per contrastare l’offensiva posta in essere dal clan dei Casalesi. In questa circostanza ho appreso purtroppo con molta amarezza altre due tragiche notizie che hanno coinvolto tre colleghi appartenenti ai Reparti Prevenzione Crimine in due distinti eventi, uno a Genova dovuto alla follia di un alienato mentale e l’altro a Villa Literno in provincia di Caserta a causa di un pericoloso inseguimento. Il sentimento di rabbia e di disperazione che si prova in queste situazioni è indescrivibile e chi appartiene direttamente e/o indirettamente alla famiglia della Polizia di Stato e delle forze dell’ordine in Nei tuoi sogni, bambino si fanno e si sfanno castelli d’ario azzurra circondati da nuvole rosee e immensi giardini fioriti. Quelle rose senza spine che sbocciano, bambino emanano un profumo cosi gradevole... Cogli papaveri rossi in quei giardini, e danzi avvolto da una musica soave... Il sole splende lassù, e tu lo guardi beato, con quegli occhi dolci, con quel sorriso che par ti sia stampato in viso. Ma poi, bambino ti volti verso lo realtà, dove sono quei castelli magici? e quei giardini? Le rose hanno le spine qui, e quello musica non è più tanto soave... In questo mondo, bambino, dove non ci sono più valori, e la guerra è alle porte, non ti resta altro che sognare, e sperare, sperare nella solidarietà delle persone, perché in fondo tutti hanno un cuore, dovrebbero solo imparare ad ascoltarlo! Sostituto Commissario della Polizia di Stato Alfio Pulvirenti, classe 1951, si è arruolato nel Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza il 1° settembre 1969. Ha frequentato un anno di corso di Allievo presso la Scuola di Polizia di Alessandria al termine del quale fu dapprima trasferito al il Reparto Mobile di Napoli e successivamente al Caps di Cesena per la frequenza del corso di specializzazione nei Servizi di Polizia Stradale. Dopo anni di attività in vari Reparti dell’area centro settentrionale, nel 1991 fu nominato Comandante del Distcccamento Polzia Stradale di Porto Recanati, comando che ha retto sino al suo collocamento in pensione. Nella lunga sua carriere, Alfio Pulvirenti si è distinto per le sue particolari doti di invetigative che lo hanno portato ad ottenere numerosi riconoscimenti dall’Amministrazione. Per il personale del Distaccamento di Porto Recanati, che sentiranno la sua mancanza, è stato un privilegio e un onore avere avuto un Comandante come lui per i pregi, le doti umane, l’impegno, la professionalita e l’altissimo senso del dovere profusi nello svolgere il duro e impegnativo lavoro della Polizia Stradale. Ora dedicherà il suo tempo alla nipoge Giada di un anno e mezzo. Il Sost. Commissario Alfio Pulvirenti, iscritto all’ASAPS da molti anni, benché in pensione da alcuni mesi, ha manifestato la sua intenzione di voler continuare a sostenere la meritoria azione della nostra associazione. Giovanni Lupetti Referente Asaps Sezione Polizia Stradale Macerata Viterbo Un ex referente ringrazia l’Asaps per la disponibilità e professionalità dimostrata dalla redazione Spettabile Redazione, vorrei ringraziarvi per la Vostra cortesia, soprattutto per la disponibilità e professionalità dimostratemi. Per diversi anni, sono stato Referente Provinciale della Sezione Polizia Stradale di Viterbo e ho avuto modo di conoscere persone veramente valide e serie che vi appartengono. Nonostante abbia lasciato l’incarico ad un altro collega (solo per motivi di salute), mi sento sempre in diritto di far conoscere ai colleghi le notizie che voi pubblicate, e soprattutto porre in evidenza come la redazione costituisca un vero aiuto morale e professionale, a cui qualsiasi persona - a QUALSIASI CATEGORIA CHE APPARTENGA - possa ricorrere quotidianamente. Io sono fiero di appartenere alla Polizia Stradale, e grazie anche alla vostra sicurezza dimostrata in modo professionale, il lavoro in mezzo alla strada è reso sempre più sicuro sia per noi, che per la circolazione stradale. Sicuramente sarò uno dei tanti che vi dirà questo, ma rimane l’unico modo per sdebitarmi per tutto il vostro operato. Un ringraziamento particolare lo voglio rivolgere al Vice Presidente, nonché amico Franco Corvino, sempre pronto a rispondere a qualsiasi richiesta Ass. C. Stefano Patara Sezione Polizia Stradale Viterbo Da oltre dieci anni ASAPS offre ai propri Soci l’opportunità di usufruire dei VANTAGGI grazie alla “CONVENZIONE ASAPS UNIPOL” Settore AUTO rischi diversi Settore VITA • Incendio e furto • Tassi e condizioni come da Convenzioni Nazionali che prevedono uno sconto medio del 20% dei tassi normalmente praticati • Prodotti Assicurativi/Finanziari • Prodotti Linea Vitattiva 90 • Garanzie Accessorie: - Eventi Socio Politici - Eventi Atmosferici - Tutela Giudiziaria - Infortuni del Conducente - Sconto del 15% sui tassi correnti IL CENTAURO - NOTIZIARIO DELL’ASAPS - COMITATO DI REDAZIONE Prezzo abbonamento 30,00 euro (comprensivo dalla quota iscrizione) Biserni Giordano - Corvino Francesco - Forino Ernesto - Rocchi Roberto. Progetto grafico: Alessandro Gagliardi A3 Formule di Comunicazione - Via Alberi, 14 Forlì tel. 0543.781013 Stampa LA GRECA Arti Grafiche Via Euclide, 15 Forlì. Diffusione gratuita agli iscritti ASAPS. Direttore Resp. 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