IoCernusco
Info:[email protected]
(Se in aprile piove e piove, saranno grosse le pannocchie)
Dalla raccolta di proverbi di Mario Ferrario
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MENSILE D’INFORMAZIONE CERNUSCHESE
TRE DOMANDE A… PATRIZIA CANOLA
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OMBELICO DEL MONDO-DENTRO
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OMBELICO DEL MONDO-FUORI
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OMBELICO DEL MONDO-DINTORNI
RACCONTAMI DI QUANDO…
IL LAVORO SCOMPOSTO - INTERVISTA
UNA LEGGE SPESSO VIOLATA
ELENA DAL BURKINA FASO
25 APRILE E I NOSTRI BAMBINI
GENTE DI PAESE – CARLO PAPPONE
FACCIA A FACCIA CON IVANO MARAZZI
VOLLEY - CSI G.S. SAN LUIGI CERNUSCO
CALCIO - CSI G.S. SAN LUIGI CERNUSCO
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D&F-28 APRILE 2012 N°72
(dva) Lasciamo alle spalle un mese di
aprile ricco di eventi e impegni ed entriamo in un maggio ancora più intenso.
Come leggerete, saranno tante le attività
a cui poter partecipare. Non è da tutti i
paesi riuscire a mettere in piedi, tenuto
conto delle difficoltà economiche del
momento, tanti eventi culturali, ludici e
sportivi. Inizia quindi un lungo “tour” a cui
poter partecipare. Il nostro sito, che sta
avendo giorno dopo giorno sempre più
visitatori, vi terrà aggiornati con foto, video e i moduli. Siamo anche presenti sul
portale web ibrianza.net., segno di un allargamento dei nostri orizzonti!
LE RUBRICHE DI D&F
PoesiAmo
CUCINA
DialettiAmo
A TUTTA MUSICA
MODA&SPETTACOLO
GIOCHI
CERNUSCO E I CERNUSCHESI
ASSOCIAZIONI CERNUSCHESI
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PROSSIMA USCITA SABATO 26 MAGGIO
CHIESA SAN GIOVANNI BATTISTA (rvr) Nel 2006 in occasione del centenario della consacrazione
della Chiesa parrocchiale, l’allora parroco don Vincenzo Schieppati ha tra
l’altro promosso la realizzazione di un libro a cura di Antonio Fioretti, sulla
parrocchia di Cernusco Lombardone. Nel testo si legge che il progetto di una
nuova chiesa parrocchiale, dell’architetto G. Paliori, è del 1779 poi approvato
dalla Curia milanese nel 1780. La nuova Chiesa fu benedetta e aperta al culto
il 16/12/1787. Nel corso dell’Ottocento furono realizzate costanti e graduali
completamenti come
gli altari laterali di San Carlo e della Madonna del Rosario(1790)
l’altare di San Bernardino (1807)
l’altare di San Andrea poi del Crocifisso (1817)
il nuovo campanile alto 34m e con cinque campane (1833)
l’organo Serassi e l’affresco delle volte del presbiterio (1864)
il restauro di due pulpiti lignei della navata centrale con fregi e sculture
rappresentanti gli apostoli Pietro e Paolo (1866), oggi non più presenti.
Invece l’ampliamento della Chiesa parrocchiale con i transetti laterali è stato realizzato nel 1950 dal parroco Monsignor Riccardo Salvioni.
Foto-copertina di Dario Vanoli - Vendita
a scopo benefico a favore della
casa de Fraternidad di La Paz (Bolivia)
Gruppo redazionale indipendente – STAMPATO IN PROPRIO
il sito: aggiornato ogni giorno www.dentroefuori.net - Mail: [email protected]
Siamo su twitter.com o su
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DentroeFuori Cernusco L
D&Fnews-Cernusco
D&F-28 APRILE 2012 N°72
“TRE DOMANDE A…” Patrizia Canola che esporrà all’Art
Expo di Venezia Mostra internazionale d’arte
contemporanea dal 4 all’11 maggio
- Per chi non la
conoscesse può
presentarsi?
Mi chiamo Patrizia
Canola (nella foto
ndr), sono nata a
Milano il 12 gennaio
1952. Vivo e lavoro
in: via degli Alpini 5.
Adoro la Brianza, i
luoghi che circondano Cernusco. Dipingerli per me è
qualcosa di intenso
e immenso.
- Cos’è per lei
l’arte?
E' ciò che si ha
dentro, ed è connessa alle emozioni. Io sono
sempre ispirata dalla natura, perché per me è il più
grande maestro che ci sia. Con la sua grandiosità
non finisce mai di stupirmi e incantarmi perché è
sempre mutevole e mai fissa. Solo attraverso l’arte
riesci ad essere te stesso e rappresentare il bello
di vivere e la spontaneità. Non c’è nulla da inven-
tare, la natura ci parla e dove viviamo è
un paradiso. “C'è
sempre una soluzione per chi ha il coraggio di pensare in
grande” è la mia frase che scelto per il
mio
sito
www.patriziacanola.
com.
- Cosa ci dice sulle
opere che esporrà
a Venezia?
Il curatore della mostra, tra le diverse
opere proposte, ha
scelto due opere: Girasoli e Momento di
tranquillità, mentre per i Girasoli l'emozione è artistica, per Momento di tranquillità, la scelta è stata
motivata dall'atmosfera di pace e serenità che l'opera trasmette. Questa rappresenta L’oasi
dell’Alberone, visitabile nel Comune di Villa D'Adda
Domenica 29 aprile 11esima Maratonina della Polisportiva Libertas Cernuschese
Domenica 6 maggio ore 16 Concerto di primavera della banda al castello
Martedì 8 raccolta carta - gruppo ecologico
ore 21 in biblioteca serata sui fenomeni meteorologici
Mercoledì 9 raccolta ferro e rottami
Sabato 12 dalle 8 alle 19 Curoniadi al campo
sportivo - ore 21 Corrida dilettanti allo sbaraglio – speciale festa della mamma ingresso
con offerta e biglietto sottoscrizione a premi.
Divertimento assicurato
Domenica 13 ore 11.30 premiazione Qua
Quiz e pensieri per la mamma in chiesa Speciale vendita di rose e fiori del gruppo Caritas sul piazzale della chiesa
Sabato 15 ore 21 in biblioteca serata sul meteo: previsioni e monitoraggio
Venerdì 18 dalle 21 raccolta iscrizione
SL&S’A tennis e calcio presso il San Luigi,
vedi regolamenti e moduli sul sito
www.dentroefuori.net
Sabato 19 ore 18.45 Aperitivo itinerante con
Giovane Cernusco – I bagai di binari: Silverado, Cremeria Gerosa, Caffè del centro e Papeete. Info e iscrizioni Davide 347.8066447 ,
costo totale euro 15.
Domenica 20 Quater pass per quater piatt per
Cernusco e il Parco del Curone
Martedì 22 ore 21 in biblioteca serata sul meteo, le variazioni climatiche
Venerdì 25 Giochi studenteschi dalle 8.30 alle
14 Biathlon e Triathlon al campo sportivo
Sabato 26 ore 18 Cresime
Domenica 27 ore 10.30 Prime comunioni ore
17.30 Inaugurazione SL&S’A race 2012 torneo di calcio a 16 squadre al San Luigi fino al
10 giugno
Sabato 29 ore 21 sesta serata sul meteo: fotografare i fenomeni meteorologici.
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D&Fnews-Cernusco
D&F-28 APRILE 2012 N°72
PITTORI CERNUSCHESI Due eventi importanti
presso la ex biblioteca di Cernusco per gli appassionati di arte. Giuseppe Salomoni esporrà dal 5
al 13 maggio con Anima e corpo della natura. Protagonista dei suoi 30 quadri con olio a spatola, la
natura, con l’astrazione dell’artista. Sabato 5 alle
17 l’inaugurazione. Giovedì 10 alle 21 lettura dei
quadri con il critico Luca Nava. Sarà aperta anche
il 6, il 12 e 13 dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19.
Dal 19 al 27 maggio sarà la volta di Ezio Pesarin
con
Percorsi
di
memoria.
L’inaugurazione sabato 19 alle 17 con
Eleonora Sala che
allieterà la serata
con brani alla tastiera. Le due mostre
sono
organizzate
con il patrocinio del
Comune di Cernusco e la collaborazione del Fotogruppo Effeotto.
Due appuntamenti prima della festa: mercoledì
pomeriggio i vigili del fuoco hanno fatto visita alla
scuola e si sono presentati a tutti i bambini; venerdì mattina i leoni, i bambini dell’ultimo anno, accompagnati dal comandante Valter Savarin e dal
Consigliere incaricato all'Istruzione, Alvaro Pelà si
sono recati in Comune per incontrare il sindaco
Giovanna De Capitani per un momento di educazione sulla sicurezza in auto, a piedi e con i rifiuti.
SCUOLA MATERNA Domenica 22 aprile la scuola
Materna Ancarani ha organizzato una festa a conclusione del progetto Io sono un bambino sicuro
che ha visto protagonisti i bambini e l'Amministrazione comunale, la Polizia locale, la Croce Bianca,
I vigili del Fuoco e gli alpini.
Utilizzando racconti e disegni, abbiamo proposto ai
bambini, delle situazioni di pericolo che ognuno di
loro potrebbe trovarsi a dover affrontare; non terremoti, alluvioni o catastrofi, ma incidenti quotidiani nei quali è facile incappare.
«Gli obiettivi di tale progetto erano crescere bambini responsabili che sanno adottare atteggiamenti
corretti in ogni situazione, dare loro la capacità di
saper affrontare situazioni di pericolo e far conoscere associazioni e persone che vigilano sulla
nostra sicurezza e che sanno affrontare con serietà e professionalità situazioni di pericolo nelle quali
potremmo trovarci - spiega la
coordinatrice Emanuela Valagussa - Essendo bambini molto piccoli
le proposte che abbiamo fatto sono calibrate alla loro età; utilizzando quindi, storie, racconti, disegni,
drammatizzazioni».
Si è puntato molto sulla discussione e il dialogo per sottolineare
l’importanza di adottare comportamenti corretti in situazioni nelle
quali i bambini si trovano quotidianamente: quando camminano per
strada, quando sono in macchina,
quando sono al parco giochi...
GIOVANE CERNUSCO – I BAGAI DI BINARI Dal
2 aprile il gruppo che organizza eventi culturali e
sportivi in paese è diventato associazione. Sabato
21 aprile ha festeggiato l’evento con un aperitivo
presso la Cremeria Gerosa (nella foto). Con
l’occasione ha presentato il programma degli eventi a cui il sodalizio cernuschese sta lavorando da
diversi mesi. Tutte le informazioni sono presenti
sul nostro sito nell’apposita pagina dove trovare le
locandine, le date, i moduli d’iscrizione e i regolamenti dei tornei di calcio, tennis, bocce, burraco,
pallavolo, splash volley, scopa, scala e il palio dei
rioni che torna in occasione delle feste del paese:
venerdì 21, sabato 22 e domenica 24 giugno.a neo
associazione ringrazia tutti i sostenitori, gli sponsor
che ogni anno collaborano per la realizzazione dei
tornei. I proventi verranno devoluti al Granaio e
all’oratorio.
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D&Fnews-Cernusco
D&F-28 APRILE 2012 N°72
INDIA La Polisportiva Libertas Cernuschese ha
organizzato dal 13 al 27 ottobre un tour in India
con visita delle città di Delhi, Manadawa, Bikaner,
Jaisalmer, Jodhpur, Udaipur, Deogarth, Jaipur e
Agra. Il viaggio, con partenza e arrivo da Malpensa, verrà organizzato con un numero minimo di 20
persone. Entro il 30 aprile bisogna iscriversi versando un primo acconto di 500 euro. Il versamento
va saldato entro il 31 agosto. La partecipazione è
aperta a tutti, purché siano o diventino soci. Per informazioni rivolgersi presso la sede della Polisportiva martedì e giovedì dalle 21.15 o la domenica
mattina dalle 11 alle 12 o contattando Dino Biella
allo 039/99002.
in cui si è fortemente creduto. La seconda parte ha
visto sketch comici interpretati dagli attori della
scuola milanese Faro Teatro
SICUREZZA Venerdì 20 alle 21 in sala municipale
il capitano Giorgio Santacroce ha spiegato come
comportarsi in caso di scippi, rapine, borseggi, truffe e furti. Presenti il sindaco Giovanna De Capitani, una trentina di cernuschesi e i consiglieri comunali. Il capitano dei Carabinieri ha ribadito alcuni
concetti base fondamentali: come nei supermercati
nel tragitto tra l'auto e la riconsegna del carrello o
connettere il proprio allarme con il numero dei Carabinieri. Non aver timore nel chiamare in caso di
sospetto, nelle mura proprie o vicine. Massima
cautela nel reagire, pensiamo a
cosa andiamo a perdere e cosa
andiamo a guadagnare? Il sindaco ha voluto ribadire l'importanza
di stare vicino agli anziani, di non
lasciarli soli: le truffe sono all'ordine del giorno, pertanto è stato
consigliato di non dare fotocopie
di bollette e documenti a sedicenti venditori, senza firmare nulla.
Tanti i consigli e gli accorgimenti
che si possono trovare su
www.carabinieri.it. Diverse le
osservazioni dei presenti legati al
vandalismo, agli schiamazzi notturni nel rione Oltre statale, al
senso civico, alla videosorveglianza: a tal proposito il progetto sovraccomunale di cui si è parlato lo
scorso dicembre, sta andando avanti per individuazione dei punti strategici. Si valuterà se realizzare un opuscolo riassuntivo per tutti i cittadini.
VOLONTARIA-MENTE Venerdì 20 aprile si è tenuto lo
spettacolo teatrale al San Luigi Prima parte Marito
o sovrano? La sottile differenza fra essere e apparire, testi scritti e messi in scena dal laboratorio Oltre la Maschera dell'associazione Volontariamente. A prendere la parola il presidente del sodalizio meratese Anna Di
Cagno che ha ringraziato i presenti, le
autorità e Marco Bonanomi regista e
collaboratore del laboratorio teatrale
del centro in via San Dionigi. Una sala
gremita ha accolto gli attori a sostegno della realtà e del progetto "teatro"
LEVA Domenica
22 aprile durante
la S. Messa delle
10.30 la leva del
1942 ha festeggiato il traguardo
dei 70 anni. Al
termine della cerimonia, il gruppo
ha
pranzato
all’Osteria Punto e
a capo di via Lecco. Non mancate
di segnalarci i ritrovi dei coscritti!
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Nel mondo
di Claudia Mauri
D&F-28 APRILE 2012 N°72
CIO’ CHE SUCCEDE NEL MONDO E NON SEMPRE VIENE DETTO
(notizie tratte da Misna.org)
IMMIGRAZIONE È stato adottato con 108 sì su
151 voti all’assemblea parlamentare del Consiglio
d’Europa, il rapporto che chiama in causa l’Italia e
altri paesi europei come la Spagna, oltre che la
Nato, per la morte di 63 migranti che cercavano di
raggiungere le coste italiane in fuga dal conflitto in
atto in Libia, nel marzo 2011. Nell’approvare il
rapporto l’organismo ha rigettato gli emendamenti
presentati dai rappresentanti del Partito popolare
europeo e della delegazione italiana finalizzati ad
eliminare la parte del testo in cui si afferma che
l’Italia, come primo paese ad aver ricevuto la
chiamata di aiuto, era da considerarsi responsabile per il coordinamento degli aiuti. Redatto dalla
socialista olandese Tineke Strik e intitolato Vite
perdute nel Mediterraneo, chi è responsabile? il
documento punta il dito contro le disfunzioni del
sistema di sorveglianza in mare, che «non ha reagito alle richieste di soccorso» nella zona in cui
operavano le navi della Nato durante il conflitto in
Libia. Il rapporto chiede alla Nato e ai parlamenti
nazionali dei paesi europei coinvolti di aprire delle
inchieste per accertare i fatti e le eventuali responsabilità. Il mancato soccorso del gommone alla deriva con 72 rifugiati perlopiù eritrei a bordo causò
la morte di 63 persone, tra cui molte donne e
bambini, per fame e sete. Nel 2011 oltre mille persone hanno perso la vita tentando la traversata
verso l’Europa.
nia. La mossa del governo diretto da Benjamin
Netanyahu (nella foto) giunge a tre giorni di distanza dall’invio di una lettera in cui il presidente
Mahmoud Abbas chiedeva il congelamento della
costruzione di colonie come precondizione alla ripresa di colloqui di pace. Le due parti avevano
concordato che il premier avrebbe risposto alle richieste di Abbas entro un limite di due settimane.
A sorpresa, oggi, il gabinetto del primo ministro ha
ufficializzato il riconoscimento dell’insediamento di
Bruchin (350 abitanti), Rechelim (240) e Sansana
(240). La questione relativa allo sgombero e alla
demolizione degli avamposti «selvaggi» in Cisgiordania, negli ultimi giorni, ha messo a dura
prova la coalizione dell’esecutivo, che ha annunciato la costituzione di un comitato ristretto incaricato di occuparsi della faccenda. Del comitato oltre a Netanyahu fanno parte il ministro della Difesa
Ehud Barak, favorevole alle demolizioni ordinate
dalla Corte suprema d’Israele, il vicepremier e ministro degli Affari Strategici Moshe Yaalon, del
partito nazionalista Likud, e l’altro vicepremier
Benny Begin, vicino al movimento dei coloni.
Israele considera illegale la costruzione di colonie
senza previa autorizzazione delle autorità competenti. Tutte le colonie costruite in territorio palestinese, riconosciute o meno da Tel Aviv, sono illegali in base al diritto internazionale.
UGANDA Le donne
scendono in piazza per
protestare contro i metodi brutali con cui la
polizia aggredisce e
maltratta i manifestanti:
un corteo di donne in
reggiseno ha sfilato per
le strade di Kampala
denunciando
l’aggressione subita da Ingrid Turinawe (nella foto), esponente del Fronte per il cambiamento democratico di opposizione, arrestata dieci giorni fa.
La donna era stata aggredita e strattonata da
agenti di polizia il cui assalto, filmato con un cellulare, ha provocato sdegno e polemiche
nell’opinione pubblica del paese. La notizia della
provocatoria iniziativa - prima del suo genere nel
paese - è stata ripresa e diffusa dai siti internet di
opposizione e dai social network. Ma a spingere
gli ugandesi per le strade di Kampala, oltre alle rivendicazioni politiche sono il malcontento per l’alto
tasso di disoccupazione e il carovita.
NIGERIA È 60 volte più grave di quanto sostenuto
dalla multinazionale Royal Dutch Shell la fuoriuscita di greggio che dal 2008 ha privato di mezzi di
sostentamento la comunità di Bodo, nella regione
petrolifera del Delta del Niger: la stima è contenuta
in un rapporto di Amnesty International. Lo studio
è stato pubblicato un mese dopo l’avvio in Inghilterra di un procedimento giudiziario contro Shell
da parte dei rappresentanti di 11.000 pescatori
della comunità. L’esame di testimonianze video
avrebbe rivelato che la quantità complessiva di
greggio finito nei corsi d’acqua, nelle foreste di
mangrovie e nei campi coltivati è compresa tra i
103.000 e i 311.000 barili. Shell aveva ammesso
responsabilità soltanto per 4000 barili. L’avvio della class action a Londra era stato deciso dopo
l’interruzione dei negoziati tra i pescatori e Shell
sull’entità dei risarcimenti dovuti alla comunità.
ISRAELE La presidenza palestinese ha condannato con forza la decisione del governo israeliano
di autorizzare tre insediamenti illegali in Cisgiorda6
Nel mondo
di Claudia Mauri
D&F- 28 APRILE 2012 N°72
sondaggio condotto dall’istituto Monitor País, Chávez supera i 19 punti percentuali Capriles - candidato della coalizione Mesa de Unidad Democrática
- nelle intenzioni di voto per le elezioni del 7 ottobre. L’inchiesta, realizzata su un campione di 1500
intervistati sia in zone urbane che rurali, attribuisce
al presidente uscente il 53% delle preferenze, contro il 34% del governatore dello stato di Miranda.
EGITTO E’ stata pubblicata oggi sulla Gazzetta uf
ficiale una legge approvata la scorsa settimana dal
parlamento egiziano che di fatto esclude dalla corsa presidenziale i candidati che negli ultimi dieci
anni hanno ricoperto incarichi di governo
all’interno del deposto regime di Hosni Mubarak
(nella foto) o incarichi di responsabilità all’interno
del vecchio partito al potere. Dopo l’esclusione di
Omar Suleiman - ex
capo dei servizi segreti
e già vice presidente operata da parte della
Commissione elettorale a fare le spese della
nuova norma dovrebbe essere l’ex primo
ministro
Ahmed
Shafiq. Si salva invece Amr Moussa, uno dei candidati più forti, perché lasciò il suo incarico di ministro degli Esteri nel
2001, quindi oltre i dieci anni previsti dalla norma.
Alla sfida per il primo turno delle presidenziali in
programma il 24 e 25 maggio si erano inizialmente
presentati in 23: dieci però sono stati bloccati dalla
commissione elettorale e attendono ora l’esito dei
rispettivi ricorsi; uno, Shafiq, potrebbe a questo
punto essere escluso per i suoi legami con Mubarak.
BOLIVIA La Central Obrera Boliviana, principale
sindacato del paese, ha annunciato nuove proteste che minacciano di sfociare a fine mese in uno
sciopero a tempo indeterminato, dopo aver respinto l’offerta del governo di innalzare il salario minimo al 18%, tre punti in più della proposta iniziale.
Già alle prese con scioperi dei medici e dei docenti, blocchi stradali e una marcia che mercoledì porterà di nuovo in piazza – sebbene con divisioni interne – gli indigeni dell’Amazzonia che si oppongono al controverso progetto di costruzione di una
strada che taglierà in due la riserva naturale del
Tipnis, l’esecutivo di Evo Morales (sopra nella foto) ha rivolto un nuovo invito al dialogo, rimasto
inascoltato. Con la nuova offerta, il salario minimo
dovrebbe salire all’equivalente di circa 107 euro
mensili, ma i dirigenti sindacali l’hanno rifiutata. Il
confronto aveva già portato l’11 aprile a un primo
sciopero generale, di scarso impatto sulla produzione, ma capace di paralizzare le principali città
del paese con manifestazioni di protesta.
SOMALIA Si è concluso il processo di stesura della bozza di una nuova Costituzione somala, il cui
primo effetto dovrà essere quello di riportare il
paese sulla via dello Stato di diritto dopo oltre un
ventennio di precarietà istituzionale e governativa.
Lo ha reso noto il primo ministro Abdweli Mohammed Ali precisando che il documento è il frutto del lavoro di una Commissione costituzionale
federale e del Comitato di esperti in base a quanto
stabilito dagli accordi di Garowe. «Questa Costituzione appartiene al popolo somalo. Donne, uomini,
bambini, vecchi e giovani – ha precisato il primo
ministro – e se sapremo servircene in modo appropriato diventerà uno strumento potente per la
liberazione di tutti noi dall’oppressione della violenza e da ogni forma di vessazione». Mohammed
Ali ha auspicato che la nuova Carta fondamentale
«possa realizzare le aspirazioni dei cittadini somali
per la pace e lo sviluppo economico».
VENEZUELA Ancora a Cuba per sottoporsi a sessioni di radioterapia a seguito di un secondo tumore, il presidente venezuelano Hugo Chávez ha
rotto un silenzio durato diversi giorni, fatta eccezione per qualche comunicazione via Twitter, che
ha contribuito ad alimentare nuovamente gli interrogativi sul suo reale stato di salute. In una conversazione telefonica lunedì sera, Chávez ha annunciato che tornerà a Caracas ma che dovrà recarsi nuovamente a Cuba per un altro sessione
del trattamento. È intervenuto anche sulle voci circolate nel fine settimana su un aggravamento delle sue condizioni: «Dobbiamo abituarci nei prossimi mesi a vivere tra le dicerie, fa parte di una guerra psicologica…la strategia borghese della destra
venezuelana» ha detto il presidente. Secondo un
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D&Fnews-Dintorni
D&F-28 APRILE 2012 N°72
DENTRO&FUORI-DINTORNI: CRONACA, NEWS E APPUNTAMENTI
ganizzato dal Gruppo Alpini di Osnago con il patrocinio dell’assessorato Formazione, Istruzione e
Sport e la collaborazione della Fiasp, Tafisa e
Groupama Assicurazioni. Per informazioni e iscrizioni contattare Giancarlo Consonni allo
039/587225 o via e-mail: alpiniosnago.it.
OSNAGO Martedì 1 maggio alle 21 presso lo
Spazio Opera di via Matteotti si terrà lo spettacolo
Laboro ergo sum, “Lavoro quindi esisto: ma se il
lavoro non ce l’ho?. Una lettura teatrale sul tema
del precariatodi e con Luca Abbà, Francesco
Ascolese, Gabriella Magni e Roberta Trabucchi
con parole gentilmente offerte da: Andrea Bajani,
Michela Murgia e Fabrizio Buratto.
(dva) OSNAGO Inaugurata lo scorso 24 aprile la
33esima edizione della Fiera di Osnago. Presenti
alla cerimonia il presidente Giancarlo Magni, il
sindaco Paolo Strina, il parroco con Costantino
Prina e l’assessore provinciale Antonio Conrater. La struttura con 50 stand, serate danzanti e
cucina, sarà aperta fino a martedì 1, con ingresso
gratuito.
MONTEVECCHIA Martedì 1 maggio ricorrerà il 4°
anniversario della morte di don Franco Maggioni:
messa alle 11, celebrata dall’arcivescovo Lusaka
Mpundu, alle 12.45 pranzo alla casetta per i soci e
alle 15 quadrangolare di calcio.
OSNAGO Manifesta si terrà come di consueto alla
Fiera di Osnago da venerdì 11 a domenica 13
maggio. Le novità: il tema giovani messo all'odg di
questa edizione, a cui è dedicata l'intera giornata
di sabato con una serata musicale a loro dedicata,
sabato 12 con gli Attimo.
il secondo tema nuovo è lo sport. Manifesta si tiene giusto una settimana prima dell'arrivo del Giro
d'Italia a Lecco, con arrivo ai Piani Resinelli. Allo
sport è dedicata la serata di venerdì con la presentazione di Storie di Sport importanti e alcune
sorprese interessanti.
Ai visitatori daremo grandissima attenzione anche
attraverso visite guidate per illustrare meglio le
singole associazioni la loro storia e le loro finalità.
E’ suggerito quindi ai visitatori di prenotare presso
la segreteria di Manifesta gli orari per una visita
guidata. Venerdì alle 19 l’inaugurazione, domenica mattina alle 11 il Premio Costruiamo il futuro
con l’onorevole Maurizio Lupi e Anna Oxa. Info
sul
programma
dettagliato:
www.manifestavolontariato.it.
MONTEVECCHIA Il presidente del Parco di Montevecchia e del Curone Eugenio Mascheroni invita
le associazioni ambientaliste, agricole o produttive, venatorie e piscatorie, di promozione del territorio, dei fornitori di servizi turistici presenti ed
operanti nel Parco a segnalare all’Ente la propria
presenza e attività nel territorio, a chiedere
l’iscrizione nell’albo predisposto dall’Ente e a indicare un nominativo che la rappresenti, purché di
persona residente all’interno dei Comuni facenti
parte dell’ente Parco. Le comunicazioni dovranno
pervenire al protocollo entro il 31 maggio via fax
(039/9930619) o per posta elettronica, a [email protected]. Si procederà poi alla compilazione dell’albo delle associazioni. Ulteriori informazioni sul portale web parcocurone.it.
OSNAGO Martedì 1 maggio si terrà la 19esima
edizione della Sgambata alpina con ritrovo e partenza presso l’oratorio in via Gorizia dalle 7.30 alle
9. La manifestazione podistica non competitiva
avrà tre percorsi da 7, 14 e 21 km (con riconoscimento ai partecipanti su richiesta), lungo i sentieri
del parco regionale di Montevecchia e del Curone
con qualsiasi condizione di tempo. L’evento è or-
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L’opinione
di Giovanna Ferrando D&F-28 APRILE 2012 N°72
I FATTI DI OGGI PER GLI ADULTI DI DOMANI
A noi bambini negli anni ’60 genitori e nonni raccontavano di
tempi terribili, del fascismo e della guerra, delle privazione e della fame, delle deportazioni e delle partenze per il fronte di conoscenti o parenti mai più tornati,
di vendette consumate subito
dopo la fine del conflitto.
Raccontavano anche però della
dignità della povertà che accomunava tutti, della forza e
dell’impegno
profusi per ricostruire e voltare
pagina,
dell’onestà morale di chi allora
guidava il Paese, di personaggi
politici
quasi mitici, sicuramente molto colti, ma che
parlavano
in
modo incomprensibile ai più.
E noi sperimentavamo gli effetti
del benessere così faticosamente costruito: si materializzava
nelle nostre case sotto forma dei
primi elettrodomestici, delle prime automobili, dei primi viaggi e
delle prime vacanze al mare.
Tutto ciò reso possibile innanzitutto da impieghi sicuri e stipendi
adeguati.
Il contrasto con la realtà che viviamo non potrebbe essere più
stridente: se allora si respirava
fiducia e ottimismo, oggi non si
possono negare le difficoltà della
vita quotidiana di tante famiglie.
Si tratta di epoche diverse, di
ere geologiche diverse e non
comparabili, forse.
A me, però, resta la domanda:
Cosa racconteremo noi ai nostri
figli e nipoti che vivranno gli effetti di questi ultimi anni sciagurati? Potremo parlare della dignità e dell’onestà di tutte le figure alla guida del Paese?
Dell’impegno profuso da tutti,
ma proprio tutti, per uscire dalle
secche della crisi?
Racconteremo di politici importanti, ma generalmente poco acculturati, che disinvoltamente vivevano in super abitazioni pagate a propria insaputa, o partivano per viaggi esotici e godevano
di vari benefit, all inclusive, senza sborsare un euro, ma candidamente senza esserne a conoscenza.
Racconteremo
di un presidente del Consiglio
- i nostri nonni
parlavano
di
De
Gasperi!
(nell’immagine)
–
piuttosto
mondano, molto ricco, che
organizzava
festicciole curiose nei propri
palazzi e che si impegnava a redimere ragazze di strada offrendo loro decine di migliaia di euro
per aprire centri estetici (non
certe per continuare gli studi!) e
si ingegnava a proteggere presunte nipoti di presidenti egiziani
affidandole a consigliere regionali caritatevoli.
Diremo di un partito molto popolare dalle nostre parti, nato con
la vocazione federalista e forse
secessionista e in aperto conflitto con la politica corrotta di Roma, finito a investire le ingenti
somme dei rimborsi elettorali in
Tanzania, o a spenderle nella
scuola privata della moglie del
capo (maestra superbaby pensionata) o nelle auto di lusso dei
figli del capo e in diamanti per i
famigli e amici vari. Per non parlare dei titoli di studio inesistenti
o comprati a caro prezzo, sempre attingendo a fondi pubblici.
Diremo anche che queste somme, non guadagnate personal9
mente, ma riconducibili ai finanziamenti pubblici dei partiti, e
quindi di tutti noi, furono usate
trasversalmente nell’arco costituzionale per pagare di tutto di
più. C’era, infatti, chi pranzava in
ristoranti superstellati e supercostosi, chi acquistava residenze lussuose ovunque, chi si faceva megaviaggi e semplicemente chi si faceva ristrutturare
casa. Tutto a spese nostre e
senza il minimo ritegno o il pudore che probabilmente avevano
i vecchi politici, i quali sicuramente non erano immuni da vizi
ma avevano maggior classe e,
forse, spendevano i denari non
per sé, ma per il partito.
Racconteremo di come mentre
si perdevano posti di lavoro, i
giovani
vivacchiavano
nell’eterno precariato e ogni
giorno qualcuno si toglieva la vita per motivi economici, i soliti
appartenenti alla casta continuassero a vivere tranquillamente, come se nulla fosse, malgrado i numerosi proclami di riduzione di stipendi e di rinuncia
all’accumulo di incarichi molto
ben retribuiti. Diremo, nascondendo un po’ l’imbarazzo, che
finì nel nulla persino una commissione costituita ad hoc per
portare le retribuzioni dei politici
ai livelli europei.
Ci chiederanno poi i nostri nipoti
che fine avessero fatto tutti questi personaggi, una volta screditati, se non addirittura incriminati. Risponderemo che naturalmente rimasero al loro posto, dichiarandosi ovviamente innocenti, puri come acqua di fonte
o, nel caso, solo indagati e dunque non colpevoli fino a prova
contraria.
Aggiungeremo anche che i rari
casi di dimissioni furono accolti
tra ovazioni di giubilo e di ammirazione per il coraggioso gesto.
Riflessioni
di Carlo Airoldi
D&F-28 APRILE 2012 N°72
L’INTERVISTA A MONSIGNOR FRANCO GIULIO BRAMBILLA
(cai) Nel numero scorso di D&F
abbiamo parlato del problema
del lavoro e del modo di lavorare
che negli ultimi anni è profondamente cambiato. Oggi vi proponiamo il tema della festa, riportando un'intervista a monsignor Franco Giulio Brambilla,
(nella foto) di Missaglia, il nuovo
vescovo di Novara e coordinatore del gruppo di lavoro che ha
steso i testi per le dieci catechesi di preparazione all’incontro
mondiale delle famiglie, disponibili
sul
sito
www.family2012.com.
libero può diventare così «mobile», senza essere un giorno
«fisso», pronto ad adattarsi alle
esigenze del lavoro e della sua
organizzazione. La crisi della festa diventa allora una prova per
l’uomo, una «crisi di senso».
L’uomo non vive solo di pane (e
dei suoi bisogni), ma di quella
parola che dà senso al pane (e
ai bisogni), perché li introduce
nel regno della libertà e
dell’amore. Per recuperare il
senso della festa, allora, occorre
partire da qui: dal fatto che
l’uomo non è solo per il lavoro,
la produzione, il consumo.
luzione industriale, con l’avvento
del mondo totalitario del lavoro
(J. Pieper). A questo momento
appartiene la rivalutazione del
negotium come produzione, sviluppo, progresso e si passa alla
considerazione negativa, decadente, passiva dell’otium. La
stessa ripresa del tema della festa viene vista come gioco, rottura delle maglie rigide della
produzione. Tutto questo contiene una sfida par ciascuno e per
la Chiesa: perché il recupero
della festa è una questione di
senso e di coscienza per l’uomo.
Non si realizza solo con un aumento di spazi e di tempo libero,
ma con una nuova qualità del
rapporto col tempo che dà senso
a ciò che accade. La vita come
un dono è ciò che viene celebrato nel giorno della festa. Il debito
originario nei confronti degli altri
e dell’Altro è lo spazio che la festa abita per dare senso anche
al lavoro delle mani dell’uomo. Il
dies Domini oggi deve diventare
il dies hominis.
Mentre è convinzione comune
che solo col tempo e con lo
studio, si apprende a lavorare,
chiunque crede di non aver
nulla da imparare sul saper fare festa. Qual è il significato
cristiano della festa?
Come un corretto senso della
festa può illuminare anche il
mondo del lavoro?
La festa sembra aver perso la
sua pregnanza, a favore di altre componenti, come il tempo
libero, il semplice riposo, o
svago, lo shopping: come recuperarne il senso?
E’ vero, l’uomo d’oggi ha inventato il tempo libero, ma sembra
aver dimenticato la festa. La
domenica appare, anche per il
credente con buone intenzioni,
attratta nella sfera del «fine settimana» e il tempo del riposo è
vissuto come un intervallo tra le
due fatiche. La stessa famiglia,
soprattutto se ha figli adolescenti
e giovani, fatica a trovare un
momento domestico di serenità
e vicinanza. La festa è vissuta
più come un tempo «individuale» che come uno spazio «personale» e «sociale» che genera
prossimità all’altro. Il tempo libero invece seleziona spazi, momenti e persone per costruire
una pausa alternativa alla fatica
quotidiana. In una società «fondata» sul lavoro e sulla produzione, il tempo della festa sembra vuoto, improduttivo, in-utile.
A una società del genere sta a
cuore che il lavoratore si riposi
o, se è giovane, che viva un
momento di evasione. Il tempo
Gli antichi concepivano la festa
come otium, dedicato alla vita
contemplativa e alle arti liberali,
che sviluppavano le qualità nobili dell’uomo capaci di dare senso
alla vita e alle relazioni, mentre il
lavoro era definito non-otium
(negotium, negozio, scambio) e
si caratterizzava per l’esercizio
delle opere servili, produttive. La
comprensione del lavoro in funzione della festa è quindi già antica e continua nella civiltà cristiana occidentale fino alla rivo10
I giorni feriali non stanno senza il
giorno della festa: da essa ricevono il loro significato; allo stesso modo l’opera dell’uomo non
sta senza il dono di Dio che la
rende
possibile.
La
festa/domenica diventa figura della speranza cristiana, giorno del
Risorto. Il tempo della gratuità,
che dà senso al ritmo feriale: la
domenica non è un giorno accanto agli altri, ma è il senso
stesso dei giorni dell’uomo, è il
«signore dei giorni», l’attesa del
tempo escatologico.
(Di F.G. BRAMBILLA è uscito in febbraio il
libro Tempo della festa e giorno del Signore,
ed. San Paolo)
Riflessione
di Silvana Ferrario
D&F-28 APRILE 2012 N°72
…E QUASI MAI SANZIONATA
Sembra che le Leggi in Italia
vengano fatte per essere ignorate, aggirate o comunque non rispettate. Prendiamo ad esempio
l’uso del telefonino in macchina,
vietato dal Codice della Strada,
ma che in molti non osservano.
Può capitare che squilli il cellulare mentre siamo alla guida, ma
la Legge e la prudenza indicano
di fermarsi, accostandosi a lato
della strada (quando è possibile)
o di soprassedere e richiamare
quando si è in condizioni di poterlo fare. Invece l’uso del cellulare senza viva voce o dotato di
auricolare, è divenuto scontato e
non si considerano i pericoli a
cui si espone se stessi e gli altri.
La maggior parte di questi automobilisti chiamati “indisciplinati” ha un’età media di 40 anni,
guida solitamente macchine di
grossa cilindrata (spesso sono
Suv), brillano in prepotenza e
maleducazione e mostrano insofferenza davanti al pedone
sulle strisce. Molti di loro sono
donne alle prese con bambini da
accompagnare e riprendere da
scuola, portarli a nuoto,
calcio, inglese, musica e
quant’altro ancora… Donne il cui tempo è prezioso
perché devono fare la
spesa, andare dal medico,
passare in farmacia, incontrare i professori, preparare la cena… Comprensibile
che cerchino di utilizzare al meglio gli spostamenti, ma non
ammissibile che si telefoni senza
viva voce o altri supporti, con i
bambini
propri
e
altrui
nell’abitacolo, perché basta un
attimo di distrazione, una manovra sbagliata ed è subito incidente. Hanno mai pensato queste persone al pericolo a cui
vanno incontro e che potrebbero
causare ad altri? Hanno mai
pensato alle eventuali conseguenze di un incidente d’auto?
A volte, visto l’uso e abuso che
si fa del telefonino, non si capisce bene se queste persone
sappiano dell’esistenza di un’apposita Legge o se invece, pur
sapendolo, la ignorino volutamente, rischiando pesanti sanzioni amministrative. In caso di
ignoranza in materia, sarebbe
opportuno intervenire per fare
chiarezza in merito, con un’adeguata educazione stradale, cominciando dai bambini della primaria per arrivare ai ragazzi delle scuole medie e delle superiori.
I giovani sono il nostro futuro e
sanno anche dare lezione ai genitori quando necessario.
In caso di legge violata invece è
auspicabile, per la sicurezza degli altri cittadini, che questi furbetti vengano “beccati sul fatto e
dovutamente sanzionati, esattamente come si fa quando si
posteggia senza disco orario o
fuori dagli appositi spazi. Ma, visto il dilagare di questi comportamenti “indisciplinati” si presume
che siano ancora
poche le multe applicate. Perché?
Lo abbiamo chiesto a Valter Savarin (nella foto) comandante della Polizia locale di
Cernusco. «Non è vero che non
si interviene, tutte le forze di polizia (Polizia di stato, Carabinieri,
Guardia di finanza e Polizia locale) sono attive sul territorio
nazionale e tutte partecipano attivamente al fine di prevenire e
reprimere questo mal costume
redigendo verbali di contestazione e applicando la sanzione
prevista di 152 euro e la sanzio-
ne accessoria della decurtazione
di 5 punti e la sospensione della
patente di guida da 15 giorni a
due mesi nel caso di una seconda analoga infrazione nel biennio». Per mostrare il loro impegno, Valter Savarin aggiunge
che nel 2011 a Cernusco sono
state emesse contravvenzioni a
14 automobilisti per il mancato
rispetto dell’articolo 173.
«Possono sembrare poche –
aggiunge – ma il motivo è presto
spiegato. Quando un operatore
di polizia stradale è intento ad
effettuare controlli in strada egli
è molto visibile agli automobilisti,
perché è così che deve essere,
e gli indisciplinati nell’uso del telefono quando ci vedono da lontano abbassano immediatamente la mano con il cellulare, passando davanti alla pattuglia come angioletti per poi, una volta
oltrepassata la posizione di controllo, continuare tranquillamente
la conversazione telefonica».
Precisa inoltre che la Polizia locale è sempre disponibile ad effettuare incontri di informazione
ai cittadini ogni qualvolta venga
richiesto. Ci sarebbero altri modi
per scoraggiare l’uso del cellulare in macchina, partendo dalla
pubblicità delle varie compagnie
telefoniche a quella di Pubblicità
e Progresso, passando anche
attraverso i cartelloni stradali:
tutto può essere valido pur di far
capire l’importanza della sicurezza al volante . «La furbizia è
una qualità italiana – ha detto
Roberto Benigni molti anni fa –
però ci ha rovinato. Sarà meglio
magari diventare scaltri: è una
cosina un pochino più nobile».
E’ stata un’anticipazione datata
1991 e la realtà di oggi è sotto
gli occhi di tutti.
Ma cosa dice la legge? Quali sono le sanzioni a cui è soggetto chi la infrange?
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11
Dal mondo
D&F-28 APRILE 2012 N°72
LA VITA IN STRADA IN BURKINA FASO –TESTIMONIANZA
E RIFLESSIONI NEI RACCONTI DI ELENA GARIBOLDI
(egb) Esiste la strada, una strada, alcune strade, tante strade…
da raccontare. Le strade dove
viviamo, le strade dove non andiamo mai perché estranee, lontane, pericolose. Strade piene di
vita, luci, ristoranti, negozi, gente; strade buie, isolate e deserte; strade trafficate, di incontri
fugaci; strade di violenza e di solitudine, vicoli cechi dove la gente soffre. Sentieri, vie, percorsi…
sono gli stessi abitanti di queste
strade che possono trasformarle
e aprire nuovi percorsi di vita,
nuove occasioni di incontri.
Di tutte le età, grandi e piccini, si
aggirano per le strade di Ouaga,
giorno e notte. Vestiti di niente,
spesso a piedi nudi, con la “boite
rouge” appesa al collo, un vecchio barattolo di pelati per elemosinare qualche spicciolo. La
manina si tende quasi per istinto
verso ogni passante che incrociano. A volte girano tra i tavoli
dei ristoranti all’aperto, elemosinando i resti di cibo dei clienti.
Quegli stessi clienti che forse
nemmeno ai propri cani darebbero i loro avanzi.
«Quando mi chiamano bambino
di strada mi viene il nervoso.
Cosa vuol dire bambino di strada? Non sono figlio della strada,
ma di qualcuno che mi ha messo al mondo. Non sono nato in
strada, in strada ci vivo e basta». Sopravvivere forse rende
meglio l’idea. Bambini che imparano a scegliere presto il loro
destino e decidono di prendere
in mano la propria vita allontanandosi da chi li ha messi al
mondo, perché violento o troppo
povero; perché da queste parti
l’onore e la dignità della famiglia
vengono prima del benessere
del bambino.
Non bambini di strada, ma bambini in strada. Vivono all’aperto,
fuori. Fuori di casa, ma anche
fuori dal tessuto sociale. Al margine della strada, al margine della società, al
margine della vita.
In strada sono
esposti ad ogni
sorta di difficoltà: la marginalizzazione sociale, lo sfruttamento, le violenze fisiche e
psicologiche, le
malattie, la dipendenza
da
prodotti tossici. Per far fronte a
queste condizioni di vulnerabilità
estrema, si riuniscono spontaneamente in gruppi e costruiscono delle relazioni molto forti
di protezione e di auto aiuto. La
strada diventa la loro casa e i
propri coetanei la loro nuova famiglia.
Eppure sorridono. Eppure sperano. Eppure sognano che questa strada li porti lontano. Il
mondo che portano dentro, il loro coraggio e la forza interiore si
celano troppo spesso dietro maschere di pietismo che diverse
strutture di aiuto hanno interesse
a perpetuare, diffondendo immagini di bambini senza speranza e dignità, che servono solo a
12
giustificare il loro intervento.
Immagini volte a suscitare emozioni di pietà, soprattutto nel
quadro della raccolta di fondi,
spesso scattate e pubblicate
senza il consenso dei diretti interessati. Bambini ripresi nelle situazioni più umilianti: gettati per
terra, con gli abiti stracciati, lo
sguardo perso nel nulla. E tutto
ciò non fa altro che alimentare i
pregiudizi già diffusi nella società, a livello locale, come a livello
internazionale.
Di conseguenza in molti casi i
bambini ed i giovani che vivono
in strada si sentono utilizzati, e
non implicati, dalle strutture qualificate per aiutarli ad uscire dalla
strada.
E’ per riprendersi con le proprie
mani la dignità che si meritano
che quasi 400 bambini e giovani
che vivono per le strade di Ouaga hanno deciso di riunirsi e
creare l’AJER fS, Association
des Jeunes et Enfants en situation de Rue - Face a leur Sort. E’
un’associazione unica nel suo
genere, formata esclusivamente
da giovani e bambini che vivono
in strada o che vi hanno vissuto,
che ha per missione quella di
dare voce ai propri bisogni e reclamare i propri diritti davanti alle istituzioni, alle strutture di aiuto, alla società burkinabé.
E’ necessario avere inventiva,
trovare alternative, mettersi in
gioco e usare ciò che si ha a disposizione in modo intelligente.
Richiede di più in termini di
energie e sinergie, oltre che in
termini di tempo. Ma quello che
poi si ha in cambio è davvero
grande, e rimane dentro.
E l’incredibile entusiasmo per la
vita, per una vita che finora con
loro non è stata molto gentile,
continua ad essere il più straordinario motore di tutto ciò!
Cernusco-Eventi
D&F-28 APRILE 2012 N°72
L’ESPERIENZA DEI BAMBINI DI QUINTA ELEMENTARE
A MARZABOTTO NELLA CERIMONIA DI MERCOLEDì AL MONUMENTO
(dva) Mercoledì 25 aprile si è tenuta la Monumento dei caduti in
piazza della Vittoria la cerimonia
in occasione della 67esima festa
di liberazione dall’occupazione
fascista. Presenti le autorità locali, il sindaco Giovanna De
Capitani, i consiglieri comunali,
la Polizia Locale, i carabinieri, gli
Alpini, il corpo musicale Alessandro Pirovano e i bambini delle classi quinte con le loro maestre Marina e Erica.
Loro i protagonisti di questa cerimonia, coordinata da Renato
Pirovano. Lo scorso 23 marzo
si sono recati a Marzabotto in
Emilia, con visita al cimitero e
alla chiesa di Casaglia. A piedi
hanno raggiunto il cimitero, facendo un percorso in mezzo ai
boschi. Dopo l’incontro con un
sopravvissuto, Francesco Pirini, hanno raccolto le loro riflessioni su quanto fosse stato terribile vivere in tempo di guerra
con la paura dei bombardamenti.
Abbiamo raccolto alcuni loro
pensieri.
«Sono rimasto impressionato
per l’atrocità dei soldati tedeschi
che non si sono fermati nella loro opera di uccidere nemmeno
davanti alle persone rifugiate in
chiesa a pregare e che hanno
pregato fino alla fine» ha scritto
Michele.
Matteo: «Mi ha fatto riflettere la
scritta trovata su un muretto
perché diceva “I loro nomi scritto
nel libro della vita” perché grazie
alla loro vita noi siamo vivi e liberi».
«Io sono rimasta colpita da
un’altra lapide – scrive Eleonora
- su cui era scritto che i nazifascisti erano convinti di agire
nel giusto e lo facevano con tutta tranquillità, nonostante le sofferenze delle vittime».
«L’incontro con il sopravvissuto
è stato molo toccante perché ci
ha detto che ha saputo perdonare pur avendo visto sterminare
tutti mi suoi cari, ritrovando comunque la forza di continuare la
testimonianza
perché
simili
eventi non si ripetano più» ha
scritto Gaia.
13
«Durante la visita al cimitero di
Casaglia, vedere le croci con i
segni dei proiettili, mi ha fatto ripensare alla morte tragica di
tante persone innocenti, soprattutto i bambini. Capisco allora
quanto sono fortunato» è il pensiero di Francesca.
«Pensando ai bambini uccisi io
mi sento molto fortunato e so
che devo con la mia vita continuare a ringraziarli per avermi
fatto nascere in un Paese libero
e in pace – afferma Die - Ho il
dovere di tramandare a chi verrà
dopo di me il ricordo di ciò che è
accaduto»
Durante la cerimonia hanno cantato la canzone Dove vola
l’avvoltoio, testo di Italo Calvino
accompagnati con la chitarra e
la fisarmonica da Marco Ripamonti dei Bastian Cuntrari. Per
l’occasione hanno distribuito ai
presenti una colomba di carta.
Il sindaco, commosso per la viva
partecipazione dei bambini, ha
voluto esortare i presenti a ritrovare quell’impulso utile per affrontare la difficile situazione che
il Paese sta attraversando.
Personaggi
di Silvana Ferrario
D&F-28 APRILE 2012 N°72
EROE PER CASO – RISVOLTI INEDITI DELLA VITA
DEL PROFESSOR CARLO PAPPONE
(sfr) Nonostante sia abituato a
rilasciare interviste per ben altri
giornali nazionali e internazionali, il professor Carlo Pappone
(nella foto) non si nega
all’intervista per D&F e ci riceve
nella sua abitazione di Cernusco.
Non entriamo nel merito della
sua carriera professionale, di cui
spesso parlano le cronache e le
riviste scientifiche. A noi interessano gli aspetti umani e le vicende che lo hanno portato ad
essere il personaggio di oggi.
Colta al volo la nostra richiesta,
il professore ci suggerisce il titolo dell’intervista, che lasciamo
inalterato, e inizia il suo racconto, sfoderando una piacevole
ironia, tutta campana.
«Sono nato a Benevento e lì ho
frequentato il ginnasio e il Liceo
classico, poi ho scelto Napoli per
la facoltà di Medicina, sfidando
mio fratello maggiore che si era
iscritto prima di me».
Qui inizia la cronaca semiseria,
ma reale, di questa prima fase
della sua vita da studente,
un’avventura a lieto fine che si
snoda sulla tratta ferroviaria Benevento - Napoli dove lavora,
come ferroviere, il padre. Le
duemila lire dategli da sua madre gli devono bastare per una
settimana, ma sul treno viene
trovato senza biglietto (come figlio di un ferroviere aveva diritto
a metà percorso gratis) e deve
pagare una multa di mille lire.
Arrivato a Napoli non ci sono
autobus di linea per raggiungere
l’università, ma solo pulmini
abusivi; è in quel momento che
viene attratto da alcuni giocatori
di carte per strada e si lascia
coinvolgere nel gioco. Ma è giovane e sprovveduto e perde anche le mille lire rimaste. Torna a
casa senza aver raggiunto
l’Università e riprova il secondo
giorno. Questa volta arriva
all’ateneo, ma davanti alla facoltà di Medicina c’è una lunghissima coda ed è impossibile entrare in aula. Deluso rientra a
Benevento e ritenta il giorno
successivo, alle sei del mattino.
A quell’ora è tutto deserto ma i
posti in aula sono occupati da
fogli o biro. E’ il terzo giorno di
tentativi falliti e Carlo perde la
pazienza, alza la voce e si impunta per ottenere un posto, il
suo. Ci riesce ed è l’inizio del
suo percorso universitario, in
prima fila.
La seconda tappa è la laurea in
Medicina, con un piccolo neo
che sono le aritmie cardiache,
assai difficili da comprendere.
Scatta così la decisione di concentrarsi su questa patologia e
decide di andare a Pavia, dove
si mette in contatto con un professore, disposto a chiarirgli
meglio
l’argomento.
Dopo
un’attesa di otto ore, il docente
gli parla di “un buon lavoro” e lo
accompagna
nelle
cantine
dell’Università.
«Erano squallide e senza luce e
lui mi spiegò che era un deposito di studi sulle aritmie e io avrei
dovuto mettere tutto in ordine alfabetico e di malattia. Il risultato
era molto improbabile: era come
chiedere a un bambino di leggere senza conoscere le lettere
dell’alfabeto. Intanto a Pavia vi14
vevo dove capitava, arrangiandomi a dormire una volta da una
parte e una dall’altra».
A quel punto teme di dover rinunciare e per qualche giorno
vive nell’incertezza. Ma nel frattempo a Benevento è nata la
sua prima figlia e il senso di responsabilità prevale su tutto, anche su quel “lavoro in cantina”,
che non rientrava nei suoi progetti post laurea. Invece è l’inizio
di un percorso in ascesa perché
mentre riordina, lui si documenta, confronta e studia proprio
quella patologia difficile che farà
la sua carriera e la sua fortuna
economica. L’occasione per mostrare il lavoro svolto, arriva
quando il professore prepara la
relazione per un seminario
sull’argomento e chiede al dottor
Pappone di leggerla. Con audacia e altrettanta sicurezza, lui
sostituisce l’intero discorso con il
suo e parla per due ore consecutive ad una platea ammutolita
e attenta: è la prima vera lezione
sulle aritmie. Quella che segnerà
la svolta della sua vita e della
cantina stessa, trasformata in
biblioteca a suo nome.
Conclusa la permanenza a Pavia, il dottor Pappone torna a
Napoli senza lavoro e senza
equipe e decide di contattare gli
amici medici per convincerli a
studiare le aritmie cardiache. Da
quel momento in poi, l’impegno
personale diventa d’équipe e insieme si affronteranno vari problemi, primo fra tutti la mancanza di sale operatorie per questo
tipo d’interventi. L’idea di utilizzare i sotterranei dell’Università
del Policlinico è pionieristica ma
occorre osare. Ci si dà da fare
per ripulire i locali, ridipingerli e
attrezzarli con le apparecchiature necessarie e, quando tutto è
pronto, ci si accorge che manca
la materia prima: i pazienti.
Personaggi
di Silvana Ferrario
La soluzione vincente è quella di
offrire l’ECG gratuito, ma i problemi sono talmente tanti, che
risolto questo, ecco sorgerne
subito un altro: mancano i reparti
post intervento.
«Anche in questo caso abbiamo
fatto a modo nostro – spiega il
Professore – facevamo accompagnare i pazienti con un’auto
privata direttamente nelle pensioni più vicine all’ospedale. Nel
frattempo erano stati completati
gli studi sul defibrillatore e individuammo, in un fruttivendolo
napoletano, la prima persona su
cui intervenire».
Qui il racconto sembra la scena
di un film di Totò, ambientato in
quella Napoli dai mille risvolti
quotidiani, capace di far ridere,
piangere e sorprendere. Il paziente arriva direttamente con il
camioncino carico di merce e lo
posteggia davanti al nosocomio,
dicendo che lì lui «ci dorme, ci
lavora e ci vive». Ma quando
esce, a intervento perfettamente
riuscito, non trova più il suo
mezzo.
«E’ scattata tra tutti noi una gara
di solidarietà e gli abbiamo ricomperato il camion
che era la sua vita».
La voce su questa équipe che opera nei sotterranei riadattati del Policlinico si sparge e i professori mostrano una certa perplessità. Nessuno
però interviene perché a
questo punto i risultati ottenuti parlano da soli.
Ormai si può andare alla grande
e organizzare un convegno internazionale. Siamo a fine anni
ottanta e anche l’Università subisce una vera trasformazione
che porta lustro ma anche
“l’invidia” dei potenti verso gli artefici di tanto successo. Il dottor
Pappone preferisce andarsene
in una clinica privata ad Avellino.
Ed è mentre opera in questa clinica che arriverà, inaspettata, la
chiamata di un emissario di Don
Verzè che lo vuole al San Raffaele
D&F-28 APRILE 2012 N°72
L’offerta è un lavoro per tre mesi
a 800 mila lire al mese, ma non
bastano a pagare l’affitto di una
casa allargata per tutta l’équipe.
Se la Banca non concede prestiti è il direttore della stessa, a cui
il dottor Pappone si rivolge, a
concederglielo personalmente.
Prestito ben dato perché il dopo
è tutto un decollo e il dottore arrivato da Benevento diventa a
Milano il professore che tutti conosciamo con gli interventi, le
pubblicazioni e la fama a livello
mondiale. Dopo quindici anni al
S Raffaele, prima delle ormai
note vicende
giudiziarie che
hanno coinvolto l’istituto, il professor Pappone se ne va alla
clinica Villa Maria, di Cotignola
(Ra) che oggi dispone di sale
operatorie tra le più attrezzate
del mondo.
Il resto è storia, quella di un uomo che ha avuto coraggio e fortuna, anche nella vita privata
con una bella famiglia (moglie e
due figlie) e una casa che un
tempo fu dei nobili Lurani Cernuschi (nella foto sotto, particolare degli interni).
«Una domenica stavo passeggiando con un amico brianzolo,
quando ho visto questa bella villa che sembrava abbandonata.
Mi sono dato da fare per comperarla». Dice che vorrebbe aprirla
in più occasioni, e già lo ha fatto
per concerti e processioni, dando il via a un “cambiamento sociale” un tempo impensabile.
«La cosa più bella del mio lavoro
– dice sorridendo il professore è
che incontro persone diverse e
le vedo praticamente “in mutande: in questa veste sono tutti
15
uguali, grandi o piccoli che siano».
Ma ciò che non potremmo mai
supporre è che un simile personaggio possa soffrire di noia.
«Eppure è così – spiega – ed è
per questo che mi sposto di continuo e la regola è che quando
sono a casa desidero aggiungere sempre qualcosa di nuovo, in
giardino o all’interno: può essere
un albero, o un oggetto
d’arredo». O, aggiungiamo noi,
una particolare bottiglia di vino
per la collezione privata, solo da
ammirare però, perché il Professore non beve.
Mentre stiamo conversando,
suonano le campane e dobbiamo interrompere per un attimo.
«Questo suono fa male all’udito
e al cuore»- dice. Ma il tasto è
dolente, perché le campane,
anima del paese dai tempi della
civiltà contadina, sembrano prioritarie rispetto alla salute pubblica.
Di aneddoti o incontri particolari
il professor Pappone ne avrebbe
tantissimi da raccontare, ma noi
abbiamo spazi da rispettare. E’
piacevole però ascoltarlo
mentre racconta la sua vita,
con quell’aria pacata e rassicurante di chi si prende cura
del “cuore della gente”.
Concludiamo con una sua
considerazione: «Nella vita
sono importanti gli incontri di
ogni giorno; inoltre bisogna
essere attenti ai rapporti
umani e saper trasmettere
qualcosa in più alle persone»
Professor Pappone medico e inventore, quale dei due?
«Entrambi – risponde: come
medico occorre essere una brava persona e come inventore
occorre pensare le cose giuste.
Altra regola – aggiunge prima di
congedarci - stare sempre
dall’altra parte: meglio capo
dell’opposizione che uno dei tanti».
Lui invece è uno dei pochi che
ce l’ha fatta. Da solo e con determinazione.
Politica
di Dario Vanoli
D&F-28 APRILE 2012 N°72
IVANO MARAZZI CONSIGLIERE DI MINORANZA, TESSERATO
UDC, DA 19 ANNI IN CONSIGLIO COMUNALE
(dva)Prosegue con successo il nostro viaggio a tu per tu con i politici
locali, per conoscere meglio la persona, le sue idee e l’opinione su
fatti di cronaca e attualità.
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Nato a Mantova il 19 febbraio1949 - Coniugato con 2 figli vive
a Cernusco dal 1974
Pensionato dal 2007, nel mondo del lavoro è stato assistente
tributario presso il Ministero delle Finanze – Agenzia delle Entrate di Merate, con incarico di referente degli Enti locali del distretto di Merate che comprende 26 Comuni
Entrato attivamente in politica dal 1993 al 1997 è consigliere di
maggioranza con delega ai Tributi - Gruppo di appartenenza
Democrazia Cristiana
Dal 1997 al 2001 assessore Bilancio e Tributi - Gruppo di appartenenza Democrazia Cernuschese
Dal 2001 al 2006 consigliere di minoranza - Gruppo di appartenenza Democrazia Cernuschese
Maggio 2004 candidato alle elezioni provinciali per l’Udc- Collegio 26 (Cernusco– Lomagna - Osnago) ottenendo il 5,9 % dei
voti
Dal 2006 al 2011 consigliere di minoranza – Indipendente UDC
novembre 2004 delegato Udc area Lecco al congresso nazio-
nale Anci
Dicembre 2004 eletto Segretario amministrativo Udc Sezione Brianza lecchese
2009 Candidato elezioni Provinciali nel Partito Udc, nel collegio di Merate, Missaglia-Montevecchia,
ottenendo il 5,6 % dei voti
2010 Componente del Coordinamento Provinciale del Partito Udc per la costruzione del Nuovo Polo
Politico – Il Partito della Nazione
Quando e perché è arrivato a
Cernusco?
za, ma sempre eletto in Consiglio con diverse preferenze.
Sono arrivato nel 1974, anno del
matrimonio, dopo aver vissuto
quattro anni presso il Convento
di Sabbioncello. Per motivi di lavoro mi sono spostato in diversi
paesi, fino ad arrivare a lavorare
a Merate.
Cosa ricordi con piacere di
quegli anni?
Quando si è avvicinato alla
politica cernuschese?
Nel 1992, quando nel 1993 ci
sono state le elezioni e sono stato eletto sia in quell’anno che nel
1997. Nel primo mandato, con
sindaco Conrater, avevo la delega ai tributi, mentre assessore
al bilancio era Michele Orma.
Dal ’97 al 2001 sono stato assessore al Bilancio e Tributi.
Quindi ho fatto 8 anni di maggioranza e, ad oggi, 11 di minoran-
Tutto è stato bello; ho imparato
molto. Le casistiche erano diverse rispetto al mio lavoro. Cernusco è stato il primo paese ad
applicare l’addizionale comunale.
E cosa ricorda con dispiacere?
Nel 2001 la prima batosta; l’ho
poco digerita il fattore della
scuola è stato visto nell’ottica
sbagliata. La scuola è stato un
investimento
all’avanguardia,
bella e funzionale, pronta ad essere ampliata verso viale Europa
per altre cinque aule. Nel 2006
la seconda batosta. In questo
16
decennio abbiamo dato suggerimenti all’Amministrazione Bagnato, ma pensava che le proprie capacità amministrative fossero più alte delle nostre. Ora
siamo ancora in minoranza con
un sindaco nuovo; l’approccio è
cambiato, è decisamente più
tranquillo. Prima con Bagnato il
rapporto era più conflittuale. Devo ammetterlo, mi manca
quell’acceso dibattito politico in
aula, anche se l’attuale maggioranza tiene ugualmente certe
posizioni politiche.
Cosa le piace di Cernusco?
Al centro paese, alle vecchie cascine
è
stato
dato
un
bell’aspetto, dando prestigio a
queste abitazioni. Si sta bene a
Cernusco e mi è sempre piaciuto per la sua tranquillità.
Politica
di Dario Vanoli
D&F-28 APRILE 2012 N°72
Cosa non le piace?
La piazza, il monumento in quella posizione. Avrei modificato
la sistemazione delle
vecchie scuole, creando un luogo di ritrovo
dove
la
gente
s’incontra e discute.
Così era nel Mantovano. E poi non ci sono
partecipazione e colloquio con la gente. E’
difficile per le nuove
persone entrare in un
paese così chiuso. In
undici anni di Amministrazione di Insieme per Cernusco, non è stato fatto nulla, a
parte il raddoppio ferroviario,
l’asilo nido e la biblioteca. Andava realizzato di più!
Sulla viabilità cosa mi dice?
Non sono mai stato un promotore delle rotonde e ne sono convinto. Il semaforo è la cosa migliore e dà sicurezza ai pedoni.
Pensiamoci: quanti incidenti ci
sono stati da quando c’è il semaforo? Ci potranno essere dei
momenti in cui le rotonde velocizzano il traffico, ma non nelle
ore di punta. Il sottopasso non mi
convince, non so se lo userò, vivendo nel rione Oltre statale. La
soluzione è realizzare la bretella
da Cernusco a Merate e rendere
i semafori ancora più “intelligenti”
e questo era quello che
all’unanimità abbiamo votato con
l’Amministrazione Bagnato. Ora
con la nuova Giunta l’indicazione
è cambiata. Noi non siamo mai
stati d’accordo con la Provincia
di Lecco con le sue proposte fatte in questi anni, sia con Brivio
che con Nava. Ma sono i dirigenti e i tecnici a comandare, non gli
assessori. Nessun progetto dal
2000 ad oggi è stato all’altezza.
E delle elezioni dello scorso
anno cosa mi dice?
Io sostengo che la maggioranza
sia in minoranza. Noi con Zardoni siamo il 51%. Zardoni non
doveva impuntarsi a portare
avanti il Pgt, doveva per me ab-
ci sono ancora sprechi negli uffici pubblici, nella pulizia delle
strade e ridurrei il
numero dei consiglieri.
Parliamo delle Consulte: il suo capogruppo le definisce
decorative; lei è dello stesso avviso?
bandonare prima. Ha portato via
i voti a noi, non all’ex maggioranza. Non avrei messo nessun
simbolo politico e questo l’ho
sempre detto prima e dopo. Bastava presentarsi come Democrazia cernuschese. All’inizio non
volevo partecipare, poi mi sono
dovuto adeguare. Il vero simbolo
politico non esiste più. I partiti
hanno perso credibilità.
Ma lei non è dell’Udc?
Sì, sono l’unico consigliere con
tessera politica dell’Udc. Nel
2004 con Dario Perego e nel
2009 con Cariboni ero candidato alle elezioni provinciali.
Cosa pensa della politica di
oggi?
Sono contrario al Governo tecnico. Non ha dato tranquillità e in
loro non ci si riconosce. Ha sbagliato il Governo precedente a
non fare le riforme; non ha funzionato la condivisione dei partiti
che non sono stati in grado di far
andare avanti il Paese.
Sull’introduzione dell’Imu cosa
pensa?
Noi vorremmo per Cernusco aliquote al minimo; faremo opposizione per tenerle basse. Spero
che vada in porto l’emendamento del Pdl secondo cui
l’Imu sulle prime case verrà applicato solo quest’anno. Ridurrei
comunque la spesa in questo
momento di crisi; sì ai tagli, no
ad alzare le imposte. A Cernusco
17
Non ci ho mai creduto, la partecipazione
non è questa. Parlano, parlano, ma non
concludono nulla. Le
vecchie Commissioni
prendevano decisioni con gli assessori e sottoponevano a giudizio le proposte dei cittadini. Consulte Cultura e Giovani funzionano, ma le altre no. Basta vedere
cosa succede in Consulta Urbanistica e lavori pubblici con il
progetto dell’ex magazzino ferroviario, ancora fermo e discusso,
e soprattutto con la pista ciclabile
di via San Dionigi. Quest’ultimo
progetto non è piaciuto alla Consulta e ha votato contro, eppure
la maggioranza ha continuato a
realizzare l’opera, nonostante
questo parere negativo. Ma forse
non si sono resi conto di come è
stretta ora la strada e che i pedoni sono comunque in pericolo.
Se succederà qualcosa di chi sarà la responsabilità?
Bilancio partecipativo, cosa mi
dice?
Funzionerà forse tra due, tre anni; è un metodo un po’ farraginoso e costoso che non darà i frutti
desiderati. Cernusco non partecipa molto, in ogni cosa. 100 mila euro è poi una cifra esagerata.
E poi cosa manca a Cernusco?
Lo sappiamo: una sala civica,
una piazza ben fatta, semafori
intelligenti, una struttura per gli
anziani che aumentano anno
dopo anno…
Saranno gli ultimi anni come
consigliere?
Non so, mi manca amministrare;
vedremo cosa succederà.
D&FSport
di Martina Cereda
D&F-28 APRILE 2012 N°72
CSI VOLLEY – ULTIME DUE PARTITE PER UNDER 10
E UNDER 14 PRIMA DELLA FINE DEL CAMPIONATO
UNDER 10
31/03 G.S. SAN LUIGI
OSGB MERATE 2003
1 - 6
14/04 OSGB MERATE “B”
G.S. SAN LUIGI
7 - 0
21/04 G.S. SAN LUIGI
AC PAGNANO
4 - 3
(mcd) Un’altra bella e inaspetta- gli avversari. La vittoria potrebbe
ta vittoria per le piccole giocatrici essere a portata di mano ma ecdel San Luigi contro Ac Pagna- co la rimonta e il pareggio
no. La squadra avversaria mo- dell’Ac Pagnano aiutato anche
stra subito la propria superiorità da molti sbagli del Cernusco in
tecnica giocando con i tre pas- ricezione. Decisivo il settimo set
saggi che, in alcune azioni, risul- giocato in completo equilibrio
tano efficaci ma in altre avvan- dove la squadra avversaria abtaggiano il Cernusco che si ag- bandona i tre passaggi e butta
giudica i primi tre set, anche se subito la palla dall’altra parte,
di misura, grazie anche a battute ma ha la meglio il San Luigi tra
e ricezioni efficaci che spiazzano l’esultanza generale di giocatrici
Prossimi incontri
28/04 POL. ORAT. PEREGO G.S. SAN LUIGI
05/05 G.S. SAN LUIGI
NUOVA RONCHESE
UNDER 12
14/04 G.S. SAN LUIGI
CASATE 2000
22/04 BRIVIO 2001
G.S. SAN LUIGI
Convincente la prestazione della squadra
nell’ultima partita di campionato con Ra Pol. renatesesi aggiudica la vittoria ma soprattutto gioca
come vuole l’allenatore costruendo azioni di attacco e andando a segno con le schiacciate. Ma il
campionato non finisce qui, infatti la squadra sta
partecipando ai playout che vedono le ultime quattro squadre affrontarsi con le ultime squadre
dell’altro girone. Giocando con il Casate 2000 e il
Brivio 2001 conquistano due belle vittorie. Le ragazze sono molto migliorate, giocano bene,
schiacciano e si vede l’intesa fra di loro. Grazie a
questi risultati la squadra giocherà la finale a maggio e dopo questo anno difficoltoso la squadra merita davvero di vincere.
e allenatrici e genitori felici ma
increduli della vittoria. Increduli
perché la squadra veniva da due
brutte sconfitte frutto anche di
poca concentrazione delle bambine con conseguenti sbagli evitabili con l’Osgb Merate 2003 e
Osgb Merate “B”. Rimangono
ancora due partite alla conclusione del campionato che potrebbero dare altri punti per la
classifica.
2 - 1
1 - 2
UNDER 14
31/03 G.S. SAN LUIGI
US SGB SARTIRANA 3 - 1
14/04 AS PADERNESE
G.S. SAN LUIGI
3 - 2
Facile la vittoria con il Sartirana, squadra decisamente inferiore ed esaltante la partita con la Padernese,
prima in classifica. Anche se la squadra di Giosuè Airoldi ha perso l’incontro ha mostrato grinta e determinazione che le hanno permesso di recuperare i due set di svantaggio e di giocare convinte di potercela fare, andando su tutti i palloni anche quelli impossibili. Hanno difeso bene sotto rete e si è visto
l’affiatamento tra le ragazze. Decisivo il quinto set che ha dato ragione alla squadra avversaria, ma onore al G.S. San Luigi che ha dato tutto quello che poteva dare.
Prossimi incontri
28/04 G.S. SAN LUIGI
GS SAN MARCELLINO
06/05 POLISP. BERNATE
G.S. SAN LUIGI
18
D&FSport
a cura di Paolo Crippa D&F-28 APRILE 2012 N°72
GLI OPEN B RETROCEDONO IN PROMOZIONE.
DISCRETO FINALE DI STAGIONE DEI TOP JUNIOR,
MA NON BASTA PER SALVARE LA CLASSIFICA
 TOP JUNIOR
CLASSIFICA TOP JUNIOR
NB. 1: Bosisio Parini, Castello Brianza, Orobia Robbiate e San Luigi Cernusco hanno riposato 3 volte rispetto alle 2 volte delle altre squadre.
NB. 2: Bosisio Parini nonostante abbia 35 punti rispetto ai 36 del Cibrone è davanti in classifica per la differenza punti/partite giocate.
RISULTATI
20a Giornata
Squadre
Punti
Partite giocate
Bernate
Airuno
Bosisio Parini
Cibrone
Castello Brianza
Orobia Robbiate
Beverate
San Luigi Cernusco
Olgiate Molgora
47
42
35
36
32
27
18
15
9
20
20
19
20
19
19
20
19
20
riposo
21a Giornata San Luigi Cernusco - Orobia Robbiate 4-3 tripletta di Biffi (nella foto) – Es Sanany
Convincente prestazione della squadra con anche due legni (palo-traversa) nell’ultima partita in casa per
questa stagione
22a Giornata
Olgiate Molgora - San Luigi Cernusco 3-1 (Spada)
«La partita è stata equilibrata per tutto il primo tempo – spiega l’allenatore Emanuele
Nava dopo il match -poi loro son rimasti più lucidi e ci hanno creduto fino alla fine... Noi
invece li abbiamo aiutati con un’espulsione ingenua di Cereda. Puntavano ai 12 punti
nel girone di ritorno, invece ne abbiamo fatti solo 10 Peccato».
LE
PAGELLE:
Vigna 5
Cereda: 4
Pinori: 6
Spada: 6.5
Di Stefano 6 Brambilla: 6
Biffi: 6
Bourasse 5.5
Es Sanany 5.5
 OPEN “B” – Girone Eccellenza Brianza
RISULTATI
CLASSIFICA OPEN “B”
Squadre
Orobia Seacet
Foca Capriano
AC Pannocchie
Rogoredo
Casatesport San Luigi
a
Recupero 12 Giornata
San Luigi Cernusco “B” - Sartirana 4-5 (Bottari, Brivio, Riva,
Valsecchi)
a
20 Giornata
San Luigi Cernusco “B” Nuova Ronchese “A” 3-5 (Brivio, Crippa, Valsecchi)
Ars Rovagnate Digidea
Nuova Ronchese “A”
Sartirana
Paderno Rugen
San Luigi Cernusco “B”
Beverate Bar Babele
San Marcellino
19
Punti
Partite Giocate
55
55
43
38
34
30
28
27
22
20
12
9
22
22
21
22
22
21
22
21
21
22
22
22
D&FSport
a cura di Paolo Crippa
D&F-28 APRILE 2012 N°72
21a Giornata
AC Pannocchie - San Luigi Cernusco “B”
2-1 (Bottari)
22a Giornata
San Marcellino - San Luigi Cernusco “B”
2-3 (Biffi, Crippa, Valsecchi)
(pcr) Al termine di un combattuto finale di stagione gli Open “B” non sono riusciti a restare in Eccellenza.
La partita clou è stata quella del recupero contro il
Sartirana. La partita è stata tirata per tutti i 60 minuti di gara, ma non c’è stato nulla da fare. Il Sar-
tirana è riuscito a vincere lo scontro diretto da
dentro o fuori nei minuti finali e il Cernusco ha dovuto così dire addio alla speranza di una salvezza
accarezzata dopo le belle vittorie del mese di febbraio.
San Luigi B in festa dopo una rete
PLAYOFF 2011/2012
Ora che sono terminati i campionati Open della
zona Brianza inizieranno i playoff. Ci sarà un
turno preliminare a cui sono ammesse le prime
due classificate dei quattro gironi Promozione,
secondo il seguente schema: 1A-2C, 1B-2D,
1C-2B, 1D-2A. I quattro incontri si disputeranno
a scontro diretto sui campi delle prime classificate. Le quattro squadre vincitrici verranno abbinate tramite sorteggio alle prime quattro classifica-
 OPEN “A” – Girone Promozione “Brianza C”
RISULTATI
18a Giornata
Fisiocosmesi Calcio - San Luigi Cernusco “A” 10-2
Recupero 17a Giornata
sco “A” - Rogoredo “B”
San Luigi Cernu2-5
te del girone Eccellenza per determinare le otto
partecipanti ai quarti di finale. Una volta generato il tabellone delle fasi finali, si procederà ad
eliminazione diretta, ossia con scontro unico. Le
fasi finali si svolgeranno all'oratorio di Cernusco,
in memoria di Luca Catalano. Le date delle fasi
finali non sono ancora state decise, però è probabile che le semifinali si svolgano domenica 13
Maggio e la finale domenica 20 maggio.
CLASSIFICA OPEN “A”
Squadre
Perego Riazor
Verderese
Fisiocosmesi Calcio
S. Michele Cortenuova “A”
Orobia Eb Automazione
San Luigi Cernusco “A”
Arlate 85
Olgiate Mea Case
Rogoredo “B”
Barzanò “B”
20
Punti
Partite Giocate
49
43
40
31
29
23
15
15
14
3
18
18
18
18
18
18
18
18
18
18
D&FSport
a cura di Paolo Crippa
Recupero 10a Giornata
D&F-28 APRILE 2012 N°72
San Luigi Cernusco “A” - Barzanò “B” 9-1
(lss) La stagione del Sanlu, per certi versi amara e
deludente, si conclude nel migliore dei modi: una
sonora vittoria sul sintetico di casa contro il Barzanò mette fine ad un campionato sicuramente altalenante. La classifica finale di "Open a 7 Brianza Promozione C", che conferisce il primato indiscusso alla squadra di Perego, vede i nostri ragazzi
stabilizzarsi al quinto posto, esattamente a metà
classifica. I giocatori del Sanlu si dichiarano però
soddisfatti, in quanto durante l'intera stagione hanno affrontato squadre la cui rosa era formata da
ragazzi addirittura di vent'anni più giovani di loro,
per forza di cose fisiologicamente più pronti ad affrontare, perlomeno dal punto di vista fisico, cia-
scun match. Ma ciò non ha impedito ai ragazzi di
Tiziano Lavelli di confrontarsi dignitosamente e
spesso uscire dal campo da vincitori, grazie all'esperienza, alla compattezza e all'orgoglio del
gruppo. Inoltre, è ancora possibile una piccola vittoria: si può continuare a votare il Sanlu A per il
concorso "Bravissimo", ideato dal Giornale di Merate, che attualmente vede i ragazzi saldi al terzo
posto come miglior squadra della zona. Nella speranza che Mister Lavelli e i suoi ragazzi possano
festeggiare con questa inusuale medaglia d'argento, diamo appuntamento al Sanlu per la stagione
2012-2013, sempre pronti e carichi ad affrontare
con grinta una nuova stagione.
 OPEN “C” – Girone Promozione “Brianza B”
RISULTATI
Recupero 14a Giornata
San Luigi Cernusco “C” - Calò “B”
Recupero 15a Giornata
Orobia Luna di Panna - San Luigi Cernusco “C” 9-0
1-11 (Pietro Formenti)
18a Giornata S. L. Cernusco “C” - Paderno “B” 3-4 (Andrea Ferrara, Pietro Formenti, Giacomo Trecci)
Recupero 11a Giornata San Luigi Cernusco “C” - Olgiate Molgora (persa a tavolino da entrambe le
squadre per mancato accordo sulla data del recupero)
CLASSIFICA OPEN “C”
Squadre
NOTIZIE FLASH
-Venerdì 11 maggio alle 21 al cineteatro San Luigi si terrà l’assemblea
del GS San Luigi con i soci della
società sportiva che quest’anno ha
iscritto 5 squadre di calcio e tre di
volley.
- I Top junior di Nava e Airoldi saranno impegnati nel quadrangolare
in memoria di padre Franco Maggioni presso il campo la casetta di
Montevecchia martedì 1 maggio.
Domenica 13 saranno impegnati ad
Olgiate
- Anche Emanuele Nava oltre al San
Luigi A resta sempre ai vertici della
classifica del Bravissimo del Giornale di Merate. Questa è l’ultima
settimana per sostenerli, ritagliando
i coupon presenti e lasciandoli
nell’apposita urna presso il Bar
Biella. In bocca al lupo!
Nuova Ronchese “B”
Bernate
Novate Brianza
Calò “B”
Sporting Verderio
Orat. S. Giuseppe Olgiate M.
Paderno “B”
Orobia Luna di Panna
San Luigi Cernusco “C”
Perego Drink Team
Punti
Partite Giocate
47
42
31
29
26
24
23
19
7
6
18
18
18
18
18
17
18
18
17
18
CLASSIFICA OPEN “D”
Squadre
Punti
Partite Giocate
Soleluna
44
18
Atletico Briosco 02
42
16
Brugarolo Calcio
27
15
Oratorio Monticello
24
16
Olgiate Cbv Stampi
24
12
Valaperta
19
17
Rogoredo Junior
19
17
Barzanò C
16
15
San Luigi D
9
12
FoCa Fornaci
3
16
21
Cultura&Tempo libero
D&F-28 APRILE 2012 N°72
LE POESIE VINCITRICI DEL 2° CONCORSO MARIO FERRARIO
Prima classificata: VENEZIA di Anna Maria Cardillo di Roma
Una descrizione fotografica che coglie sfumature spesso fuggenti. Il ritorno dei ricordi che accompagnano la vita e il ritorno ad essere adolescenti pieni di sogni e voglia di vivere, dentro uno stile fresco e originale, con parole che ben si legano tra loro, mai abusate né banali.
VENEZIA
Gocciola via Venezia
nei miei pensieri…
Ancora una volta
mi penetrano i suoi silenzi;
feriscono, tagliano, invadono
i suoi grigi cangianti,
i suoi ori sfacciati,
scoprono arcani desideri
mai confessati…
Stringe Venezia
sogni dilatati dal vento,
incontri, volti,
sguardi di una vita archiviata;
tornano al cuore
amori indovinati tra le calli,
sui ponti segreti…
Sospesi, tra lame di sole,
effimeri,
ci abbandoniamo
all’onda di una risacca instancabile
per ritrovarci, finalmente,
adolescenti… ancora
Seconda classificata: AMMUTINAMENTO di Paola Caselli di Firenze (sotto con Franca Oberti)
Almeno due delle poesie presentate dall’autrice avevano acceso l’interesse della giuria; la scelta si è
orientata a questa, dopo un’alternanza di indecisioni. L’autrice esprime una rassegnata consapevolezza,
ma ha la capacità di tenere vivo l’interesse del lettore pur suscitando un senso di inesorabile abbandono.
Stanchezza e solitudine si dilungano nei brevissimi versi in rigoroso e ruvido linguaggio marinaro verso
l’ineluttabile conclusione.
AMMUTINAMENTO
Siamo
divenuti
una nave
ammutinata
le cime consunte
l’ancora abbandonata
sul fondo;
a bordo
io e te
soltanto
i nostri anni i pensieri
comuni
sezionati
dai granchi
e dalle
meduse:
siamo un
relitto
abitato dai
pesci
una chiglia storta
mangiata dalla
salsedine
22
Cultura&Tempo libero
D&F-28 APRILE 2012 N°
Terza classificata: COLORI di Anna Francesca Basso di Bassano del Grappa (sopra a destra, con
Iside Ferrario)
Anche in pieno inverno, una donna innamorata riesce a regalarsi un’alba primaverile. Con alcuni passaggi che sfiorano la genialità, l’autrice canta l’amore e ne trasmette le sensazioni. Buono il contenuto e
buona la forma.
E’ l’alba, si stingono
i colori nel bianco del giorno;
mi accarezza leggero
l’odore della tua pelle;
voli di uccelli si levano
dai nidi tra i rami spogli
intorno al grande lago,
opaco specchio increspato,
dove i massi affioranti
ascoltano immemori,
come perle racchiuse
dentro un molle viluppo,
protette dal gelo notturno.
La tua voce mi scalda
mi attira la tua bocca;
l’ombra di una nuvola
ci accompagna nell’andare,
dà il ritmo al nostro passo;
chiazze bianche di neve
coprono le ferite della terra
tra il profumo di aghi e di foglie.
È primavera anche se i fiori
sono di neve, gemme mai sbocciate
che temono le carezze del sole.
Respiro la luce dei tuoi occhi,
il vento mi scioglie i capelli.
Il luccichio dell’acqua è un incanto,
tenue è il riflesso delle stelle
Grazie a Effeotto per i testi e le immagini; è possibile acquistare l’antologia con tutti racconti e le poesie
iscritti al concorso; [email protected] a 10 euro
Inviaci la tua poesia a [email protected]
23
Cucina
di Maria Grazia & Marta Perego
D&F-28 APRILE 2012 N°72
BISCOTTI SALATI ALLA SALVIA
Ingredienti per 4 persone:
gr
500 farina 00
n
1 bustina di lievito per torte salate
n
1 mazzetto di salvia
n
1 cucchiaino di sale
gr
150 burro
n
1 bicchiere di latte
In una terrina, unire la farina con il lievito, le foglioline di salvia finemente tritate, il burro fuso e il
sale. Versare poco alla volta il latte, mescolando bene gli ingredienti.
Amalgamare il composto e quindi tirare una sfoglia dello spessore di 1 cm circa.
Con uno stampino rotondo (o di un’altra forma a piacere), ritagliare i biscotti. Trasferirli su una
teglia imburrata e cuocere in forno a 180° C per 12 minuti circa.
TAGLIOLINI CON CREMA SPINACI E SALMONE
Dosi per 4 persone:
gr
250
gr
150
n
1
gr
300
n
1
gr
50
gr
100
n
1
sale, pepe
tagliolini paglia e fieno (tagliatelle fresche gialle e verdi)
salmone fresco
confezione di panna da cucina
spinaci
cucchiaio di noci tritate (gherigli)
burro
parmigiano grattugiato
pizzico di noce moscata
Pulire gli spinaci, lavarli molto bene per togliere ogni traccia di terra. Farli cuocere 5 minuti in
poca acqua salata. Scolarli e farli intiepidire. Passarli poi nel frullatore unitamente alle noci.
Versare questa crema in una padella capiente, dopo aver fatto sciogliere il burro. Fare
insaporire pochi minuti, prima di aggiungere la panna da cucina, un pizzico di noce moscata, il
salmone a dadini, il sale e il pepe.
Nel frattempo cuocere i tagliolini al dente, scolarli molto bene e farli saltare in padella con la
crema di spinaci e salmone.
Condire con abbondante parmigiano grattugiato e servire subito.
24
Cucina
di Maria Grazia & Marta Perego
D&F-28 APRILE 2012 N°72
CONIGLIO ALLA CACCIATORA
Dosi per 4 persone:
gr
gr
n
n
n
n
n
n
n
n
n
sale
800
400
1
2
2
2
2
2
2
8
1
coniglio
pomodorini freschi (o pelati)
carota
coste di sedano
pizzichi di prezzemolo
pizzichi di basilico
rametti di rosmarino
rametti di salvia
foglie di alloro
cucchiai di olio di oliva
bicchiere di vino bianco secco
Mettere in un tegame l’olio e tutti gli aromi (carota compresa), lavati e tritati grossolanamente.
Lavare e asciugare bene il coniglio, poi tagliarlo a pezzi; unirli al trito nel tegame, accendere il
fuoco e fare rosolare. Salare, versare il vino e farlo evaporare, aggiungere infine i pomodori (o
pelati) tagliati a pezzetti.
Mescolare, coprire col coperchio, mettere sul fuoco al minimo e fare cuocere per almeno 45
minuti.
In alternativa si può fare rosolare il coniglio sulla fiamma e poi passarlo in forno. È la cottura più
adatta e meno impegnativa; è meno facile che bruci o che asciughi troppo. Il forno deve essere
preriscaldato a 200° C e il tegame adatto a questo tipo di cottura che deve durare almeno
un’ora.
PLUME CAKE
Ingredienti:
gr
300 farina
gr
200 zucchero
gr
150 burro
n
5 uova
n
2 cucchiai di rhum
gr
100 uva sultanina
n
1 bustina di lievito vanigliato
scorza grattugiata di un limone
un pizzico di sale
Mettere a macerare in acqua tiepida l’uva sultanina.
In una terrina lavorare a lungo lo zucchero con i tuorli d’uovo. Aggiungere il burro liquefatto e
freddo, il liquore, la scorza di limone grattugiata, la farina e il sale. Continuando a mescolare,
unire le chiare sbattute a neve e l’uva sultanina ben asciugata ed infarinata. Amalgamare,
infine, con molta cura, il lievito vanigliato.
Versare in uno stampo rettangolare, imburrato e spolverato di farina e passare subito in forno
appena acceso.
Tempo di cottura: un’ora circa a 175° C, senza aprire lo sportello; lasciare il dolce, in forno
spento, ancora per 5 minuti.
25
Cultura&Tempo libero
D&F-28 APRILE 2012 N°72
…NON PERDIAMO IL DIALETTO
Penser che ogni tant vegnen a gala
Inscì bell bell, sensa meta né penser andavi
a fà quater pass per ciapà ‘l fresch
in dal parch da la vila; quand ho vist un murun; una rarità al dì d’incô.
L’era là quasi scundüü tra la sces, la mürela e
al buschètt.
M’è parüü de
vess
turnâ
indrê
nel temp de
cinquant’ann
quand
mì
s’eri pinela;
però, n’emm
fada de strada quand i
mè gent meteven i cavalê
e nel ricord
ho
rivissüü tött
quei mument;
quand
mia
mamm
l’andava dal
bigatê a ritirà la
sumensa di cavalê, dô, tre uns, segund quej
ch’aveven prenutâ.
Mè pà, dopu avè disinfestâ la cà, el piantava
in pê tre scarunad de tavul.
Praticament in cà per nün gh’era pù post; se
salvava el fugurâ, un tavulìn,
la cardensa, el marnett del pan giald, la squalera di piatt e el scagn di pignatt.
Perfi n l’altarìn de la Madona con bela manera el tiraven via.
Per i prim dì l’era un divertiment; l’er’ assê on
sul cavagnö de föja tajada
cul curtell;
dopu vigneva ‘l bell!
Pensieri che ogni tanto affiorano
Cosi bel bello senza meta ne pensieri andavo
a fare quattro passi per prendere il fresco
nel parco della villa(Borromeo d'Adda ad Arcore nella foto ndr);
Quando ho visto un gelso; una rarità al giorno
d'oggi.
Era là quasi
nascosto tra
una siepe un
muro ed il
boschetto.
Mi è sembrato di essere tornato
indietro nel
tempo
di
cinquant'anni
quando
ero un ragazzino;
però, ne abbiamo fatta
di strada da
quando
i
miei genitori
allevavano i bachi da seta e nel ricordo
ho rivissuto tutti quei momenti; quando mia
mamma andava dal droghiere a prendere le
larve
dei bachi da seta, due, tre once, a secondo di
quanti ne aveva prenotati.
Mio papà, dopo aver disinfettato la casa metteva in piedi tre tavolacci.
Praticamente in casa per noi non c'era più
posto; si salvava il focolare, un tavolino,
la credenza, la madia del pane giallo, la spalliera dei piatti e lo sgabello delle padelle.
Perfino l'altarino della Madonna con
bella maniera veniva spostato
Per i primi giorni era un divertimento;
era abbastanza una sola cesta di foglia di gelso tagliata con il coltello;
dopo veniva il bello!!!
Anonimo
26
Musica
D&F-28 APRILE 2012 N°72
SPECIALE CLASSIFICHE, LA CANZONE DI APRILE 2012
(dva) Nella classifica Fimi-Music nel periodo dal 9
al 15 aprile tra gli album si conferma al 1° posto Vasco Rossi con L'altra metà del cielo, debutta al 2°Marco Carta (sotto a destra nella foto),
vincitore di Amici 7 e del Festival di Sanremo
2009, con Necessità lunatica, scende al
3° Madonna con MDNA. Emma Marrone, dell'ul-
timo Festival di Sanremo, dal 12° al 11° posto con
Sarò libera.
Annalisa Scarrone, seconda
ad Amici 10, dal 15° al 13° con Mentre tutto cambia. Alessandra Amoroso, vincitrice di Amici 8,
dal 32° al 15° con Cinque passi in più. Arisa dal
14° al 17° con Amami. I Modà, secondi a Sanremo 2011, dal 23° al 19° con Viva i romantici.
DOWNLOAD SINGOLI
CLASSIFICA ALBUM
1.Somebody that I used to know Gotye
2. We are young - Fun feat Janelle Monàe
3. Ai se eu te pego - Michel Telò.
4. Drive by – Train
5. La notte – Arisa
6. Mi hai guardato per caso – Marco Carta
7. Tacatà – Romano e Sapienza
8. Titanium – David Guetta feat. Sia
9. Girl gone wild – Madonna
10. Ti
dedico
tutto –Biagio
Antonacci
1. L’Altra metà del cielo - Vasco Rossi
2. Necessità Lunatica Marco Carta
3. Mdna - Madonna
4. 21 – Adele
5. 12000 lune – Lucio Dalla
6. Making Mirrors – Gotye
7. Caro amico ti scrivo – Lucio Dalla
8. L’amore è una cosa semplice – Tiziano Ferro
9. Up all night – One direction
10. Wrecking Ball – Bruce Springsteen
SENZA RISERVE - ANNALISA
Mi sorprende ritrovarti
sulle scale quando torno a casa
sorpreso di vedermi
come se fosse la prima volta
e racconto senza freni
le mie gioie e i miei dolori
e tu mi sorridi
e condividi tutto con me
Io ti regalerò ogni singolo
risveglio la mattina
e poi lascerò i capelli
scivolarmi fra le dita
ti regalerò ogni singola carezza
quando è sera
ho imparato già
ad amarti senza più riserva alcuna.
Mi sorprendo ad immaginarti
sulla porta quando torno a casa
ansiosa di vederti e di scrutare
ogni tua movenza
e parlarti senza sosta
dei miei ottimi propositi
nella vita e soprattutto verso te
Io ti regalerò ogni singolo
risveglio la mattina
e poi lascerò i capelli
scivolarmi fra le dita
ti regalerò ogni singola carezza
quando è sera
ho imparato già
ad amarti senza più riserva alcuna.
Io ti regalerò
io ti regalerò ogni singolo
risveglio la mattina
e poi lascerò i capelli
scivolarmi fra le dita
ti regalerò ogni singola carezza
quando è sera
ho imparato già
ad amarti senza più riserva alcuna
senza più riserva alcuna
27
Moda&Spettacolo
(mbn) SIPARIO Le donne
di Shakespeare tra commedia
e tragedia
Ai tempi di Shakespeare, la professione teatrale era considerata
di stretta pertinenza maschile.
Sul continente, specie in Francia
e in Italia, vi erano nella medesima epoca esempi abbastanza
frequenti di donne che recitavano sulle scene, ma in Inghilterra
non se ne videro fino al 1660,
quando per la prima volta un'attrice, Margaret Hughes, interpreto la parte di Desdemona
nell'Otello. La Hughes divenne
attrice in un periodo di grandi
cambiamenti nel dramma inglese. Al tempo di Shakespeare,
invece, i ruoli femminili erano di
regola riservati ai ragazzi. Ogni
compagnia ne aveva un certo
numero: si trattava di apprendisti, quasi sempre figli d'arte, che
compivano il loro duro tirocinio
sotto la guida degli attori più anziani. Ofelia, Giulietta, Desdemona, la soave Cordelia furono
presentate per la prima volta sulle scene da questi ragazzotti,
che forse già si radevano il mento e recitavano in un curioso falsetto, sforzandosi di tenere alta
ed esile la voce.
E Rosalinda, Porzia e Viola, le
eroine delle commedie costrette
a celare la loro identità sotto abiti maschili, erano ambiguamente
interpretate da ragazzi che si
fingevano donne travestite da
uomini. Tuttavia, per strano che
possa parere un simile costume
dal punto di vista estetico e da
quello della verisimiglianza, in
realtà esso era suggerito principalmente da motivi pratici.
Senza donne, Senza donne, la
compagnia, quando girava per le
province, poteva spostarsi molto
più rapidamente e a buon mercato. Gli attori si sistemavano
tutti insieme nei cameroni delle
locande, molto simili alle antiche
foresterie dei conventi. Inoltre, la
D&F-28 APRILE 2012 N°72
la natura della donna e espressa
in tutta la sua profondità, nelle
sue mille sfaccettature, nelle sue
certezze, nelle sue contraddizioni. Gli stessi protagonisti maschili daranno le proprie impressioni e definizioni.
(continua)
vita dell'attore era cosi faticosa
che difficilmente una donna
avrebbe potuto adattarcisi senza
risentirne nella salute. Le esigenze dei copioni e quelle del
pubblico imponevano all'azione
un continuo movimento: salti
spettacolari, scalate, cadute,
prove di resistenza e di destrezza erano disseminati in ogni intreccio; occorreva inoltre una vera abilita di trasformista nel mutare di costume e d'aspetto nel
minor tempo possibile, perché
ogni membro della compagnia
sosteneva almeno quattro o cinque ruoli diversi nel corso di ogni
rappresentazione, tanto fitte di
personaggi erano le commedie e
le tragedie rispetto all'esiguità
numerica delle compagnie.
Nonostante ciò, nelle tragedie,
nei drammi storici e nelle commedie di Shakespeare le figure
femminili sono molte e significative. Donne forti e malvagie, fragili e buone, romantiche ed innamorate, pazze d’odio e matte
per amore: ogni personaggio
gioca un ruolo ben preciso in
ogni opera ed e fondamentale
per l’evolversi della storia.
I caratteri, i vizi e le virtù dei personaggi sono indagati con una
misteriosa intuitiva capacita di
penetrare e capire l’animo umano e rappresentati con accuratezza in ogni strato dell’animo e
in ogni contraddizione di comportamento; il carattere di ogni
donna e rapportato al contesto e
alle situazioni in cui si viene a
trovare, e in base a questi ulteriori elementi assume ogni volta
una luce nuova: non ci sono stereotipi, maschere caratteristiche,
28
MODA - CHIC E
SHOCK
(csr) Cari amici di D&F, ben ritrovati!
In questo numero vorrei darvi
qualche dritta riguardante il “
bon ton d’ufficio.
Su posto di lavoro oltre alla vostra professionalità o competenza, dovete prestare un po’ di attenzione anche ai comportamenti extralavorativi. Anche al lavoro
è, infatti, importante seguire un
galateo che indichi i comportamenti da adottare in ogni situazione e in ogni tipo di azienda.
Appena entrati in una nuova
azienda è dunque necessario
cercare di capire il codice non
scritto dei comportamenti richiesti e adottarlo il prima possibile:
la formalità dei saluti (dare del
“tu” o del “lei”) e dell’abbigliamento, le regole per mantenere le privacy del proprio ufficio (es: tenere le porte aperte o
chiuse), le regole da seguire durante il pranzo ecc.
Vediamo alcune di queste regole
di base, dettate dal buon senso
e dall’educazione, che è opportuno seguire sempre, in ogni tipo
di azienda:

Quando si presentano
due persone l’una all’altra, rivolgersi sempre per prima alla persona che occupa una posizione
Moda&Spettacolo
propria gerarchica superiore,
presentandole quella di minor riguardo.
 .Dare la mano a qualsiasi
persona si incontra per la prima
volta con cui staremo a contatto.

Alzarsi per salutare qualsiasi persona che entra nel ufficio, tranne i colleghi con i quali
si lavora solitamente, e invitarla
ad accomodarsi.

Bussare sempre prima di
entrare in un ufficio se la porta è
chiusa, ed aspettare di essere
invitati ad entrare prima di aprirla. Prima di cominciare a parlare
chiedere se si disturba o si sta
interrompendo qualche lavoro
importante.

Parlare in modo educato e
trasparente. Evitare i pettegolezzi, l’arroganza, le minacce ed
il sarcasmo.

Cercare di essere in
buoni rapporti con tutti, ma scegliere di approfondire le amicizie
in modo oculato: essere troppo
in confidenza con i colleghi con i
quali si deve lavorare può essere controproducente.

Offrire spontaneamente il
proprio aiuto ai colleghi che ne
hanno bisogno, ma solamente
se questi non hanno l’abitudine
di approfittarne.

Ringraziare e mostrare
riconoscimento per l’aiuto ricevuto dai colleghi.

Evitare di usare espressioni crude e volgari.

Durante una conversazione con il proprio superiore,
aspettare sempre di essere congedato
e
non
prendere
l’iniziativa di finire l’incontro.

Se bisogna parlare ad un
superiore di un problema sorto
in ufficio, presentarlo come un
problema professionale e non
personale. Parlare del problema
con calma e diplomazia, senza
screditare o colpevolizzare nessuno.
L’abbigliamento
d‘ufficio
è
estremamente diversificato, ogni
realtà ha ed esige un codice interno. Mai esagerare negli ac.
D&F-28 APRILE 2012 N°72
cessi: mai gonne troppo corte,
mai pantaloni troppo stretti, mai
tacchi esageratamente altri…
Insomma il buon senso fa da
padrone.
CINEMA (dva) To Rome with
Love è il film più visto della settimana e segna il miglior esordio
di sempre di Woody Allen al
box office. Secondo, stabile, rimane Battleship, mentre Titanic
scivola dalla vetta al gradino più
basso del podio. Biancaneve
perde una posizione e si ferma
al quarto posto, mentre è iniziata
la fase discendendente per
Quasi amici, che finisce al nunumero sei. Al contrario, Diaz
fa un bel balzo in avanti e raggiunge la quinta posizione dalla nove della settimana scorsa.
Tra le new entry, si balla nelle
maggiori città europee con
Street Dance 2 3D alla posizione numero sette, mentre tra
giochi di spie, risate e seduzione Una spia non basta entra in coda alla top 10.
TV COSA ABBIAMO
VISTO Il mese di aprile ha visto protagonisti tra i programmi
tv Amici 11 il sabato sera con i
ragazzi della scuola e i veterani
del talent show. A tal proposto
due pensieri: il televoto si conferma la rovina dei programmi;
29
non è espressione di risultati
popolari, ma di un target. Lo eliminerei da Sanremo e altri talent
show. La seconda riguarda Belen Rodriguez che Maria De Filippi ha saputo inquadrare dal
punto di vista lavorativo, lasciando dietro di sé tutto il resto.
Buon successo anche per Tale e
quale show con Carlo Conti su
Raiuno. Scherzi a parte tiene,
piace il varietà e la diretta, ma
non brilla, battuto dalla fiction di
Raiuno con Stefania Sandrelli
Una grande famiglia. Su Canale
5 intriga Le tre rose di Eva il
mercoledì sera che avrà ancora
8 puntate. Benvenuti a tavola su
Canale 5 e Nero Wolfe si contendono il primato il giovedì sera. Il dottor House chiude la serie storica, ora il martedì sera su
Canale 5, ma non ha grande
audience.
TV COSA VEDREMO
Tra le novità il nuovo preserale
di Canale 5. The money drop lascia il testimone a Il braccio e la
mente con Flavio Insinna (nella
foto) che torna in tv dopo
l’edizione della Corrida del 2011
Una scenografia che riprende il
tema della fabbrica di giocattoli,
un corpo di ballo composto da
soldatini e bambole, una mascotte che si aggira indisturbata
all’interno dello studio di riprese.
Assisteremo alle ultime puntate
di Zelig con due meglio di… e alla finalissima di Amici all’Arena
di Verona. Su Italia 1 torna
Mammoni, chi vuole sposare
mio figlio?.
Tempo libero
7
4
1
2
5
3
9
8
8
1
2
di Marta Perego
9
8
9
4
9
9
2
4
8
4
5
1
5
5
8
1
4
6
2
4
2
3
1
4
6
8
7
8
6
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8
8
1
4
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8
5
D&F-28 APRILE 2012 N°72
5
4
4
7
9
2
6
1
1
Dove siamo?
I quattro quadretti
Quelle che vedete non sono tartarughe
marine in secca ma dei massi
tondeggianti di pietra sedimentaria,
l'attrazione principale di una spiaggia
unica al mondo che si chiama
Koekohe. Il loro diametro in alcuni casi
supera i 2 metri e la loro origine, con
buona pace delle leggende locali, è del
tutto naturale.
Sapreste dire in quale Stato
ci troviamo?
Rebus (7,8)
Solo quattro dei 21 quadretti numerati sono stati presi dal
disegno grande. Quali?
30
Storia locale(rubrica a puntate)
D&F-28 APRILE 2012 N°72
CERNUSCO NEGLI ANNI ‘30 (3A PARTE)
(segue da D&F n°71)
In questa parte Nord di Cernusco c’era la strada provinciale
Lecco – Monza che passava direttamente in paese, attraversandolo in tutta la sua lunghezza, da Carsaniga a Osnago (la
strada statale SS 36 non era
stata ancora costruita) con la
pavimentazione a “risciul”.
Venendo da Carsaniga verso
Osnago, sul lato destro si trovava: Carsaniga (Carsaniga), ul
stabilimênt (lo stabilimento di
tessitura della seta) e l’Isulêta
(Isoletta), che appartenevano al
territorio di Merate; poi, in territorio di Cernusco, l’Uröbia (la centrale elettrica della società Orobia), ul Cimêntër (il Cementaio)
con la cappellina dedicata alla
Madonna, ul Giardinön (il Giardinone) che era una grande ortaglia cintata da mura, la curt di
Bielet, la curt del ferè, del selè,
del legnamè (la corte del maniscalco, del sellaio e del falegname), ul Munimênt (il Monumento ai Caduti), i Tasinet e i
Pustè (Brivio e Villa), i Valtulina
(villa Valtolina), poi, passata la
mura che cingeva i prati declinanti a valle di fronte a villa Lurani, e si arrivava a ul Vêrga (villa Verga) che era l’inizio di Villa.
Poi venivano i Ribuni (villa Riboni), la curt di Bagulet, i Baruni
(villa Baroni), i Masè nëv (la corte dei massai nuovi), ul Ramè o
Tulön (la corte del Ramaio), ul
Büscinat (la casa del commerciante di bovini), ul Bregulön e
l’Ost (l’osteria Bonfanti e il caseggiato di don Ferdinando Fumagalli), Sisen (casa Riva), ul
Belavista (perché il proprietario
della villa proveniva dalla Bellavista delle Orane di Osnago), poi
i campi sino a l’Ancaroni (Ancarani) che congiungevano Cernusco a Osnago.
Sempre partendo da Carsaniga
verso Osnago, sul lato sinistro
trovavamo: alcune ville con relativi giardini, ul Palasön (Casa
Clapis), un edificio dall’aspetto di
una chiesa che ospitava una
piccola industria del legno, ul
Redaêl (Redaelli), ul Gas (Località Pensiero, dove c’era la produzione del gas di città), ul
Maverêt (Mauri), i Pirëla së là (i
Pirovano), ul Giarden di suori
(l’Ospedale Borgazzi), la curt di
Maeri (Magliaie), la curt de Tripuli (Tripoli), la curt del Fatur
(Fattore, perché vi abitava il fattore di casa Lurani), i Burgas
(palazzo Borgazzi), curt de Michêtu (Valagussa), si attraversava quindi piazza S.Giovanni dove c’era la chiesa parrocchiale, il
sagrato selciato a “risciul”, la Cà
del Cürat (Casa del Curato), ul
Pulvara (Polvara), la pesa pubblica e riprendendo, oltre la
piazza, Cunt Lüron (Conte Lurani), la Pösta (l’ufficio postale),
curt de Bes (dove c’era il laboratorio di pasticceria) e all’interno
la curt del Chëc (corte del cuoco), i Piciava, ul Caimi (dove
c’erano una tipografia e un laboratorio di falegnameria), i Multeni
(Molteni) e ul Riposu (la trattoria
Riposo), l’Asilu (l’Asilo infantile),
ul Lacen (Cereda), poi ortaglie e
campi sino ad Osnago.
Da questa strada principale che
attraversava tutto il paese si dipartivano vie e stradette laterali.
<Trentesima parte > di Mario
Ferrario, da Il Segno (Ottobre
1973)
Foto storica di via
Spluga ad angolo con
via Vittorio Emanuele
piazza della chiesa, una lunga
(Giardino delle suore), L’Uspedà
31
Associazioni cernuschesi
D&F-28 APRILE 2012 N°72
LA FORZA DELLA CONDIVISIONE TORNA IL 24 MAGGIO A OSNAGO
(dva) L’associazione cernuschese A força da partilha, il cui presidente è don Marco Tenderini
organizza da 15 anni manifestazioni culturali, musicali, come
Note di condivisione, sportive o
di altro genere, finalizzate al sostegno dei progetti seguiti dal
gruppo.
Sostiene inoltre aiuti finanziari e
materiali a religiosi, laici, gruppi,
associazioni, istituzioni ed enti
già operanti nelle situazioni di intervento; inoltre promuove e organizza campi di conoscenza e
lavoro volontario in Brasile o in
situazioni di bisogno di altri Paesi. «La nostra realtà vuole promuovere e diffondere la cultura
della condivisione, della solidarietà, della pace, della giustizia
sociale e del volontariato - spiega il presidente - e sostenere alcune realtà nel nord-est del Brasile e in altri Paesi del sud del
mondo che si occupano dell'accoglienza e del recupero dei
"meninos de rua" (i bambini e i
ragazzi di strada abbandonati) e
della promozione educativa, sociale e lavorativa di persone povere ed emarginate».
Sono attive anche una proposta
di sottoscrizione di adozioni a
distanza di bambini bisognosi e
una raccolta con invio di fondi,
materiale didattico, vestiario e di
altri generi di prima necessità
per un intervento diretto nelle situazioni di bisogno.
«Siamo sempre alla ricerca di
volontari per dare una mano alle
diverse iniziative che vengono
svolte sul territorio; tra i nostri
iscritti, oltre ad una forte presenza di volontari del Meratese, ci
sono adesioni anche dal Lecchese, Cornate, Muggiò, e molti
altri - spiega soddisfatta una dei
referenti, Claudia Cereda Questo ci dà la possibilità di essere presenti a diverse manifestazioni e coinvolgere anche
realtà diverse, ma pur sempre
unite dallo spirito di solidarietà
che ormai da 18 anni ci contrad-
distingue. Dal 24 al 27 maggio
torna Note di condivisione presso la fiera di Osnago.
Ecco i nomi dei protagonisti:
- giovedì 24 Danilo Sacco già
voce dei Nomadi
- venerdì 25 esibizione dei tre finalisti della seconda edizione
del premio Beppe Gentile a seguire Biglietto per l’inferno.org, i
Luf e Sulutumana
- sabato 26 Davide Van de
Sfroos
- domenica 27 Crifiu e i Doppia
goccia.
Per l’intero programma, info e
ulteriori
dettagli
contattare:
328/1547757, via mail: [email protected]
www.laforzadellacondivisione.it
Prevendita Caffè del Centro a
Cernusco.
Oltre ai progetti in Brasile e Kenya i proventi saranno devoluti
alla Locanda del Samaritano di
Osnago e il Granaio di Paderno
d’Adda.
Visita il sito: www. associazioni.eu
SOLUZIONE GIOCHI pag.30
REBUS (7,8): Appalto edilizio. - I QUATTRO QUADRETTI: I quadretti corretti sono 7, 10, 12, 15. DOVE
SIAMO?: In Nuova Zelanda. I massi, detti «Moeraki Boulders», si trovano su un tratto di costa della regione di Otago (Isola del Sud).
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D&F n°72 - Dentro e Fuori