Tumore del polmone Dopo il tumore della prostata, è il tumore più frequente nei maschi dopo i 40 anni. Rappresenta la prima causa di morte per cancro nel sesso maschile. Mentre l’incidenza è in diminuzione nel sesso maschile questa è in aumento in quello femminile per l’aumentato consumo di tabacco. Fattori di rischio Il fumo di sigaretta, attivo e passivo, rappresenta il principale fattore di rischio. Non va trascurato tuttavia il rischio derivante da cancerogeni ambientali (amianto, cromo, arsenico, idrocarburi aromatici policiclici, cloruro di vinile, radon e nichel) e l’inquinamento atmosferico (elevate concentrazioni di particolato fine nell’aria aumentano del 15% il rischio di contrarre un tumore polmonare). Come si previene L’unica prevenzione efficace (oltre il 90 % di riduzione dei tumori), attualmente nota, si ottiene con l’astensione dal fumo. I fumatori che non riescono a smettere possono rivolgersi ai servizi per il trattamento del Tabagismo, riconosciuti dal Ministero della Salute. La LILT, d’intesa con il Ministero della Salute e l’Istituto Superiore di Sanità, ha introdotto in Italia, dal 1986, i servizi di trattamento della dipendenza da fumo, utilizzando metodologie integrate di gruppo o individuali, aiutando con successo migliaia di fumatori. Anche 1 molte Aziende a livello nazionale si avvalgono per i propri Dipendenti dell’attività che la LILT offre sul territorio relativa alla prevenzione e alla disassuefazione dal tabagismo. La LILT è molto attiva nella lotta contro il tabagismo anche nelle scuole di ogni ordine e grado Alla quit line: SOS LILT 800 998877, inoltre, istituita dalla LILT, ci si può rivolgere per informazioni e anche per essere aiutati nel percorso di disassuefazione dal fumo. Diagnosi precoce I soggetti forti fumatori (oltre 40 sigarette al giorno) o esposti a contaminanti ambientali per motivi professionali debbono effettuare una visita pneumologica specialistica ogni anno con gli accertamenti che ne conseguono. Tutti i soggetti, anche non fumatori, devono effettuare visita specialistica pneumologia nel caso di comparsa di: tosse (secca o con catarro) costante e resistente a cure prescritte dal proprio medico, fatica a respirare a riposo o con minimi sforzi, dolore al torace, sangue nello sputo. 2 Tumore della prostata Rappresenta il secondo tumore più frequente in molti Paesi occidentali. Questa forma tumorale può avere un andamento silente per molti anni, a volte può non dare manifestazioni cliniche per tutta la vita. Con una diagnosi precoce esistono diverse possibilità terapeutiche ed ottime probabilità di guarigione. Fattori di rischio • Età: il rischio aumenta dopo i 50 anni con massima incidenza dopo i 65 anni. • Familiarità: un parente di primo grado (padre o fratello o figlio) affetto da tumore della prostata, soprattutto se diagnosticato prima dei 65 anni. Come si previene Una costante attività fisica, la riduzione del peso corporeo e un’alimentazione equilibrata, povera di grassi e ricca di frutta fresca e verdura (soprattutto ortaggi gialli, pomodori e peperoni dotati di proprietà antiossidanti, sostanze ricche di vitamina A, D, E e selenio) sembrano essere utili nel ridurre il rischio di malattia. Diagnosi precoce La comparsa di disturbi della minzione (minzione difficile (disuria) e frequente (pollachiuria), dolore alla 3 minzione, presenza di sangue nelle urine, senso di peso nella zona retto-vescicale, minzione incompleta e poco controllabile, ritenzione acuta di urina), pur se non specifici della patologia tumorale, vanno attentamente valutati dall’urologo. Tra 50 e 79 anni di età si raccomanda l’esplorazione rettale e la determinazione dell’antigene prostatico specifico (PSA) (totale e libero) una volta all’anno insieme all’ecografia trans rettale, se necessario in base ai risultati degli esami. Il dosaggio del PSA va anticipato a partire dai 40 anni se esiste una storia familiare di neoplasie prostatiche. Valori elevati del PSA non devono necessariamente indurre uno stato di preoccupazione perché talora dovuti a differenti cause non tumorali, ma richiedono comunque una valutazione specialistica. A fronte di un’ecografia sospetta per patologia, completare l’iter diagnostico, prima delle biopsie, ove disponibile, con esame RM della prostata con valutazione spettroscopica. 4 Tumore del colon-retto In Italia è la seconda causa di morte per tumore nei due sessi. Fattori di rischio • Età: sebbene possa insorgere a qualunque età nel 90% dei casi si sviluppa dopo i 40 anni • Fattori ambientali, prevalentemente di natura alimentare. Soprattutto il sovrappeso e l’obesità, una dieta ipercalorica, il consumo di grassi animali e carni rosse. Scarsa attività fisica. • Fattori genetico-familiari (4-6 %)che determinano la comparsa di due tipi principali di tumore: a) quello che insorge in pazienti affetti da poliposi familiare (polipi multipli); b) quello ereditario che insorge non su poliposi. Questi tumori caratteristicamente possono manifestarsi in età più precoce. • Malattie infiammatorie croniche dell’intestino come la colite ulcerosa e il morbo di Crohn. Come si previene Seguire una dieta bilanciata ricca di verdure e frutta fresca, povera di carni rosse e conservate (insaccati) e di grassi animali. Mantenere il peso forma. Svolgere un’idonea e costante attività fisica. 5 Diagnosi precoce Segni di allarme che richiedono una visita dal proprio medico curante per gli accertamenti del caso sono: • presenza di sangue nelle feci • cambiamenti persistenti della regolarità intestinale (stitichezza, diarrea o alternanza stitichezza/diarrea) • dolori addominali persistenti • alterazione della forma delle feci e feci di colore molto scuro pur se di forma normale • anemizzazione senza causa evidente Dopo i 50 anni effettuare ogni due anni il test per la ricerca del sangue occulto nelle feci e, in caso di positività, la colonscopia. Attualmente è disponibile presso Centri specializzati anche la colonscopia virtuale, che però, contrariamente a quella tradizionale, non consente procedure bioptiche. In caso di colonscopia negativa invece, si può ripetere la ricerca di sangue occulto fecale dopo 5 anni (in assenza di rischio familiare). Se esiste una storia familiare di carcinoma o di polipi del grosso intestino, bisogna rivolgersi, precocemente a specialisti gastroenterologi per concordare programmi individuali di diagnosi precoce. Il Servizio Sanitario Nazionale, attraverso le Regioni, offre a tutti gli uomini e le donne, a partire dai 50 ai 70 anni di età, la ricerca del sangue occulto nelle feci ogni due anni con un programma di salute pubblica “Screening organizzato”, che assicura la gratuità anche di tutti gli esami successivi di approfondimento e la terapia qualora necessari. 6 Melanoma cutaneo Anche se è il più aggressivo dei tumori cutanei, può essere curato con successo se diagnosticato precocemente. Fattori di rischio • carnagione ed occhi chiari • presenza di numerosi nevi • familiarità per melanoma • pregresso melanoma Come si previene Evitare scottature e/o esposizioni prolungate e violente ai raggi solari, soprattutto nell’infanzia. Utilizzare creme solari ad alta protezione con filtri per raggi UVA e UVB applicandole ripetutamente dopo il bagno o in casi di eccessiva sudorazione. Le persone con carnagione ed occhi chiari debbono evitare l’uso di lettini solari, che comunque non vanno utilizzati dai soggetti di età inferiore a 14 anni. L’autoesame della pelle può svelare questo tumore agli stadi iniziali. Va eseguito a corpo nudo aiutandosi con due specchi o con l’aiuto di un familiare così da poter osservare parti del corpo come il dorso. L’ispezione deve includere anche il cuoio capelluto e gli spazi interdigitali. 7 Diagnosi precoce La comparsa, dopo i 40 anni, di un nuovo nevo o il cambiamento in un breve lasso di tempo (3-6 mesi) 68 MESI (nell’opuscolo specifico) della simmetria, della forma, del colore e delle dimensioni di uno o più nevi già esistenti richiedono tempestivamente una visita dermatologica per una diagnosi definitiva e per la terapia del caso. A partire dai 40 anni si consiglia comunque di sottoporsi ad una visita dermatologica rispettando, per i controlli successivi, l’intervallo suggerito dal dermatologo. Tumore del cavo orale Rappresenta il 4% dei tumori maligni nell’uomo e l’1% nella donna. In Italia si registrano annualmente, 4.000 nuovi casi. La diagnosi precoce, facilmente attuabile per la facile accessibilità della sede, consente un’elevata guaribilità. 8 Fattori di rischio • Abuso di alcol e uso di tabacco in tutte le sue forme (se associati, alcol e tabacco potenziano a vicenda i loro effetti lesivi sulla mucosa orale) • scarsa igiene orale, microtraumatismi dentari (denti rotti, scheggiati) e protesici • lesioni pre-tumorali (placchette biancastre o rossastre persistenti non dolenti) Come si previene Eliminazione dei fattori di rischio: alcol e tabacco, cura delle lesioni orali, cura dell’igiene orale, controllo annuale della dentatura presso lo specialista odontostomatologico, dieta ricca di frutta fresca e verdura. Diagnosi precoce Autoesame del cavo orale con particolare riguardo alla lingua, al pavimento della bocca, alla mucosa della guancia, alla regione tonsillare, che si può eseguire facilmente dinanzi ad uno specchio. Ricorso immediato al medico se si nota la comparsa e la persistenza (15 giorni) di macchie bianche o rosse, ulcerazioni o escrescenze, indurimento localizzato. Controllo clinico stomatologico e otorinolaringoiatrico annuale nei forti fumatori e bevitori. 9 Screening e test di screening Screening è un termine inglese che vuol dire selezione. Un test di screening è un esame in grado di identificare nella popolazione presunta sana la maggior parte delle persone forse ammalate. Queste persone, “selezionate” con questo metodo, verranno sottoposte ad ulteriori esami che hanno invece “finalità diagnostica”. Risultare “positivi” al test di screening, quindi, non equivale a “essere portatori di un tumore” ma significa solo che c’è stata la scoperta di segni di significato incerto. In Italia il “programma di screening” consiste nell’invito attivo mediante comunicazione individuale ad entrare in un percorso, nel quale sono assicurati sia il test di screening sia gli ulteriori esami e il trattamento eventualmente necessari. Oggi esistono 3 programmi di screening oncologici che sono risultati “efficaci”, cioè in grado di ridurre il tasso di mortalità per quel tipo di tumore nella popolazione sottoposta a screening, e sono lo screening del tumore della mammella, del tumore della cervice uterina e del colon retto. Nel caso del tumore della mammella il test di screening utilizzato è la mammografia, nel caso del tumore della cervice uterina il Pap test e nel caso del tumore del colon retto la ricerca del sangue occulto nelle feci. 10 La LILT raccomanda caldamente di partecipare sempre ai programmi di screening organizzati nella propria Regione di appartenenza. Qualora questi ultimi non siano ancora attivi o si appartenga ad una fascia d’età per la quale non è previsto lo screening o, ancora, si faccia parte di una categoria maggiormente a rischio rispetto alla popolazione generale, si consiglia di rivolgersi al proprio medico di fiducia. 11 Codice Europeo contro il Cancro Adottando uno stile di vita più salutare è possibile evitare alcune neoplasie e migliorare lo stato di salute. 1 Non fumare; se fumi, smetti. Se non riesci a smettere, non fumare in presenza di non fumatori. 2 Evita l’obesità. 3 Fai ogni giorno attività fisica. 4 Mangia ogni giorno frutta fresca e verdura (di stagione): almeno cinque porzioni. Limita il consumo di alimenti contenenti grassi di origine animale. 5 Se bevi alcolici, che siano birra, vino o liquori, modera il loro consumo a non più di due bicchieri al giorno se sei un uomo, ad uno se sei donna. 6 Presta attenzione all’eccessiva esposizione al sole. È importante proteggere bambini e adolescenti. Coloro che hanno la tendenza a scottarsi devono proteggersi per tutta la vita. 7 Osserva scrupolosamente le raccomandazioni per prevenire nei posti di lavoro e nell’ambiente l’esposizione ad agenti cancerogeni noti, incluse le radiazioni ionizzanti. Se diagnosticati in tempo molti tumori sono curabili. 8 Rivolgiti ad un medico se noti la presenza di un nodulo; una ferita che non guarisce, anche nella 12 bocca; un neo che cambia forma, dimensioni o colore; ogni sanguinamento anormale; la persistenza di sintomi quali tosse, raucedine, bruciori di stomaco, difficoltà a deglutire, cambiamenti come perdita di peso, modifiche della abitudini intestinali o urinarie. Esistono programmi di salute che possono prevenire lo sviluppo di tumori ed aumentare la probabilità che un tumore possa essere curato. 9 Le donne a partire dai 25 anni dovrebbero partecipare a screening per il tumore del collo dell’utero con la possibilità di sottoporsi periodicamente a strisci cervicali. Questo deve essere fatto all’interno di programmi organizzati, sottoposti a controllo di qualità. 10 Le donne a partire dai 50 anni dovrebbero partecipare a screening mammografici per il tumore del seno con la possibilità di sottoporsi a mammografia. Questo deve essere fatto all’interno di programmi organizzati, sottoposti a controllo di qualità. 11 Donne e uomini a partire dai 50 anni dovrebbero partecipare a screening per il cancro colorettale all’interno di programmi organizzati e sottoposti a controllo di qualità. 12 Partecipa ai programmi di vaccinazione contro l’epatite B. 13 Regalo Speciale Nella ricorrenza dei tuoi compleanni qui riportati fatti un Regalo Speciale Premesso che le categorie considerate a maggior rischio di contrarre tumori (compresa la familiarità) rispetto alla popolazione generale dovrebbero seguire dei protocolli di prevenzione già codificati, a tutti gli altri che comunque non presentano sintomi si suggerisce di seguire questo calendario. 40° Esegui una visita dermatologica soprattutto se sei portatore di nevi multipli e ripeti i controlli seguendo i suggerimenti del dermatologo. Rivolgiti al tuo medico di fiducia per concordare programmi individuali di diagnosi precoce (visita senologica, mammografia, ecografia) e, nel caso, per essere indirizzata verso Centri specializzati 14 50° Partecipa ai programmi organizzati di screening per il tumore del colon retto, se presenti sul tuo territorio (ricerca gratuita del sangue occulto nelle feci ogni due anni a partire dai 50 ai 70 anni di età ed eventuali esami di approfondimento e terapia qualora necessari) Se la tua ASL non ha ancora attivato il programma di screening organizzato concorda con il tuo medico curante l’opportunità di eseguire l’esame del sangue occulto nelle feci ogni due anni Effettua una visita della prostata dallo specialista urologo, da ripetere secondo le indicazioni. 15 Diario della prevenzione Sede tipologia di controllo da effettuare visite specialistiche CUTE (nei) CAVO ORALE COLON RETTO PROSTATA 16 esami strumentali Data e luogo di effettuazione Data controllo successivo 17 Appunti 18 Appunti 19 Appunti a cura della Commissione Nazionale LILT “Anticipazione diagnostica” P.G. Natali - RM, D. D’Ugo - RM, C. Di Maggio - PD, C. Gustavino - GE, D. Messina - CT, M. Salvatore - NA, A. Scalisi - RG, F. P. Selvaggi - BA, G. Simonetti - RM, D. Terribile - RM, A. Di Iorio - RM 20 AD CONCORD SPA www.lilt.it Via A. Torlonia, 15 - 00161 Roma - Tel. 06 4425971 Fax 06 44259732 E mail: [email protected]