Cogliere l’essenza originale e prendersene cura. Il Metodo Lucia Torri Cianci Un corpo liquido dove il sangue parla incessantemente Emozioni e sentimenti. Sono le uniche peculiarità che distinguono l’essere vivente da oggetti e cose inanimate. Infatti è proprio il movimento di questa espressione che rende l’uomo consapevole di essere vivo e animato da percezioni sensoriali le quali gli permettono di comunicare con il sistema circostante: l’ambiente. Da esso riceve costantemente stimoli di ogni genere che esercitano sul sistema limbico una serie infinitamente variabile di reazioni. Ognuno di noi è una storia unica e originale e come tale leggibile solo attraverso la lente della conoscenza, della comprensione e dell’interpretazione ed ogni azione commessa o reazione espressa e non, promuove tali movimenti all’interno del nostro essere che il più delle volte ne siamo inconsapevolmente vittime. Nel nostro “cervello antico” o “mente atavica” abbiamo scritto tutto ciò che serve per resistere alle esperienze dolorose, alle distorsioni del libero pensiero, agli attacchi ingiuriosi della vita, ai traumi accidentali e altro ancora. Tutto questo noi lo affrontiamo con un corpo fisico guidato, sostenuto e salvato da un unico sistema: quello emotivo. Le emozioni hanno una consistenza liquida poiché scorrono nel sangue e danno forma al nostro corpo grazie alla plasticità di questo importante liquido vitale che pulsando trascina con sé il contenuto dei nostri pensieri, belli o brutti che siano, depositandoli in ogni minuscolo anfratto cellulare. Ogni piccola e grande struttura del nostro corpo si è formata da un’informazione genetica approsimativa ma accompaganta di incontri / scontri con la realtà circostante. Si può proprio dire che “l’uomo“ è l’espressione del suo pensiero esperienziale. La vita che viviamo è l’argomento principe del quale corpo, mente e organi discutono in continuazione e i modi in cui ci approcciamo agli eventi sono le cariche attraverso le quali forniamo al nostro corpo un insieme di suggerimenti che vengono codificati a seconda della percezione provata, negativa o positiva che sia. La registrazione, inevitabilmente, prenderà forma in un somatismo che nel caso di percezione positiva esercita una condizione di piacere addolcendo e illuminando i nostri lineamenti, nel caso di percezione negativa esercita una condizione di disagio a volte superficiale, ma che spesso si trasforma in un profondo disagio ingrigendo e indurendo un tratto del volto, alterando la struttura di un tessuto, accendendo un dolore fisico, imbruttendo la nostra espressione. La bellezza esteriore è uno stato illusorio di una condizione di benessere e non è di certo ciò che il Metodo si prefigge di ottenere. Quello al quale ambisce è lo stato nel quale un individuo trovi dentro di sé gli strumenti necessari, le giunture libere, gli stati emotivi originali per dare forma a un cambiamento del suo “modus operandi” fisico e mentale in modo tale da garantirsi autonomamente il piacere di piacersi così com’è, senza trucchi, senza inganni e con il minor numero di stati illusori. Che cos’è il Metodo Lucia Torri Cianci ? è un sistema professionale che fornisce all’operatore del benessere un insieme di tecniche manualistiche arricchite da una preparazione sotto il profilo interpretativo, che lo aiuta a scendere nell’anima dell’individuo affinché ogni somatismo, ogni “difetto”, ogni dolore trovi il suo perché e il suo stazionare in un corpo afflitto da disagi fisici e morali. Il Metodo opera sulle tensioni, sui disequilibri posturali, sulle disarmonie energetiche, sul blocco di liquidi umorali e tissutali, attraverso l’interpretazione di mappe riflesse estese e disegnate su tutto il corpo, dal piede al volto. E’ un sistema completo e ricco di informazioni sul “perché” l’uomo è così e perchè si ostina a cambiare ostinatamente la sua originalità in funzione di piacere agli altri e non e a se stessi. Il percorso formativo inizia da Studi di Riflessologia Applicata che è di fatto l’ingresso obbligatorio nel Metodo Lucia Torri Cianci, da qui l’operatore puo scegliere in merito ai suoi bisogni a quale percorso accedere e tale operazione non pregiudica la possibilità di frequentare più percorsi. STUDI DI RIFLESSOLOGIA APPLICATA E’ l’ingresso obbligatorio nel Metodo Lucia Torri Cianci e si compone di 4 sessioni consequenziali teorico pratiche, le prime tre di 3 giorni e la quarta di 2 giorni solo teorica. STUDI DI RIFLESSOLOGIA APPLICATA 1: la base dell’interpretazione (3 giorni teorico pratici) In questo primo incontro si gettano le basi del nostro Metodo. Si creano i primi ponti fra sentimenti, emozioni, somatizzazioni, inestetismi. Collegamenti intuitivi, semplici ma allo stesso tempo affascinanti nella loro chiarezza, sino a far ritenere, alle volte, “ma come ho fatto a non pensarci prima?” Le ore di lezione alternano momenti di interpretazione psicosomatica integrati a considerazione di carattere fisiologico, il tutto per iniziare un percorso che permetta al professionista di entrare nel vivo della materia sin dalle prime battute. Teoria e pratica si amalgamano nei tre giorni di corso. Infatti, come per tutto il percorso del Metodo, l’intento è di mettere in grado il professionista di applicare quanto appreso non appena ritorni al suo luogo di lavoro. STUDI DI RIFLESSOLOGIA APPLICATA 2: la meraviglia delle sfumature (3 giorni teorico pratici) Applicare la Riflessologia non è semplicemente conoscere le zone di un piede e lavorarle in seguito a varie sintomatologie dichiarate dall’utente, ma significa interpretare i segnali specifici del piede stesso o del corpo che rivelano squilibri che l’utente stesso ignora in quanto non si sono ancora concretizzati in disturbi. Un durone ha un significato diverso rispetto ad un callo o ad una ipercheratosi, pur essendo strutturalmente della stessa natura, per non parlare poi di una verruca o di un capillare, di una macchia o di un “vuoto”. E sul corpo anche una diagnosi “strettamente” medica di artrosi o di tunnel carpale che, a destra o a sinistra sono strutturalmente uguali, per chi apprende il Metodo hanno significati assolutamente diversi e vengono interpretati per essere in grado di fare della prevenzione. Si incomincia a parlare di “energia”. STUDI DI RIFLESSOLOGIA APPLICATA 3: una nuova nomenclatura (3 giorni teorico pratici) Ormai il cammino è avviato. Il corpo, per il professionista, non appare più quello di una volta e, come a scuola, quando si è imparato a leggere non se ne può più fare a meno. Anche il “quotidiano” non strettamente lavorativo diventa un allenamento costante che, anche involontariamente, farà entrare sempre di più il professionista esperto nei profondi intrecci della conoscenza della Riflessologia. In questo corso ci si addentra in quella terminologia ed in quelle definizioni che saranno poi ampiamente riprese nei corsi di Lucia, Elena, Gianpiero. Senza tralasciare di approfondire ancor di più le chiavi di lettura con le quali questo nostro meraviglioso contenitore ci comunica sempre, comunque e con estrema sincerità ciò che accade al suo interno per darci la possibilità di aiutarlo a non ammalarsi. STUDI DI RIFLESSOLOGIA APPLICATA 4: la riflessologia attraverso l’immagine (2 giorni solo teorici) Chi ha concluso il ciclo di corsi di introduzione al Metodo è ampiamente preparato ad affrontare un buon lavoro professionale nel proprio istituto ed è pronto a frequentare qualsiasi itinerario decida di seguire. Tuttavia abbiamo pensato di offrire un ulteriore strumento per semplificare maggiormente la visualizzazione di numerose manifestazioni del corpo e del piede di cui si è fondamentalmente teorizzato, intuito, spiegato, ma non c’è stata ovviamente l’occasione di rappresentare dal vivo. Studi di riflessologia applicata 4 è un corso di 2 giorni, non obbligatorio per la propedeuticità degli itinerari, che attraverso immagini fotografiche vuole riprodurre visivamente, e quindi portare dall’immaginazione alla concretezza, le differenze fra i codici caratteriali, storture, ripiegamenti, duroni, ipercheratosi, calli, occhi di pernice, ma non solo: tensioni, contratture, verruche di vario tipo, rizomeri, ecc. Una panoramica che possa ancor di più illuminare e semplificare il lavoro di chi pratica e vive il Metodo di Lucia togliendo numerosi dubbi. Crescere nelle pieghe magiche della vita. Legno Itinerario Riflessologico LA MIA VISONE DELL’UOMO: LA PROIEZIONE DELL’UOMO DAL SUO INTERNO (tre sessioni teoriche da 3 giorni ciascuna) Una luce dove il buio non è che lo specchio di noi stessi 10 PRIMA SESSIONE: LA MIA VISIONE DELL’UOMO 1 (3 giorni solo teorici) Introduzione sull’uomo alla rovescia Il corpo è una struttura così straordinariamente importante che, per garantirsi delle maggiori possibilità di sopravvivenza, di ogni suo organo, viscere, ghiandola, zona fisica ne ha fatto una fotocopia. Chiamatela “cellula migratoria”, “collegamento neurale”, “ponte sinaptico”: rimane il fatto che quando “l’originale”, per qualsiasi motivo, non si può trattare, ne abbiamo appunto una fotocopia sulla quale poter agire per aiutare, nel loro funzionamento, tutti i sistemi che ne sono collegati. Lavorare un colon sulle gambe, una cervicale sulla caviglia o un rene sull’inguine sono solo alcuni aspetti di questo corso. Inoltre si prendono in considerazione anche le ghiandole principali del nostro sistema endocrino. La ghiandola della crescita Che non finisce di funzionare a 20 anni, ma continua la sua azione anche negli anni a venire. Ci aiuta ad accettare la nostra crescita individuale che comprende anche l’invecchiamento. Infatti spesso bisogna stimolarla, ma per aiutarla non la si può lavorare sul posto, e si deve ricercarla in una zona riflessa non tanto plantare quanto corporea. La ghiandola della verità Le ghiandole non hanno solo funzioni strettamente endocrine in correlazione ai metabolismi organici, ma sono anche in connessione a stati emotivi e comportamentali. Per esempio la ghiandola della verità è strettamente connessa alla sdrammatizzazione delle vicende della vita, laddove ovviamente ciò sia plausibile, per una visione più ottimistica o perlomeno per l’individuazione del bicchiere “mezzo pieno”: forse non ci farà stare meglio, ma sicuramente meno peggio, portando ad un minor stress l’organismo intero. SECONDA SESSIONE: LA MIA VISIONE DELL’UOMO 2 (3 giorni solo teorici) La ghiandola del tempo Quante volte ci troviamo in conflitto con noi stessi per nostre scelte? Quante volte perdiamo la nostra serenità interiore nel tormento dell’indecisione? E quanto tempo stiamo in situazioni di “stallo” consumando invano buona parte delle nostre energie in maniera inconcludente? Il tempo non è uguale per tutti, non solo, ma anche per noi stessi il tempo di un’ora non è mai uguale ad un altro. È importante “prendersi” il tempo utile, ma è sbagliato consumarlo in maniera errata. Noi abbiamo constatato che, spesso, la comprensione dell’incertezza e la stimolazione dei punti di questa ghiandola favorisce una scelta consapevole e l’accettazione di affrontarne le conseguenze, evitandone così l’impiego scorretto. 11 La ghiandola dell’energia L’energia nel nostro corpo non si può caricare o scaricare dall’esterno, ma possiamo non consumare, veicolare in maniera corretta, rigenerare quella che abbiamo come nostro patrimonio personale. Ecco che alcuni si sentono “carichi” di energia poiché ne fanno un buon uso, altri si sentono sempre “stanchi” o tendenzialmente scontenti o, peggio ancora, depressi. Comportamenti errati per noi, repressioni individuali alterano il campo biochimico personale sino, purtroppo, a creare situazioni in cui è indispensabile arrivare al medicinale per salvaguardare l’incolumità. La ghiandola dell’energia viene trattata quando queste fasi sono solo all’inizio in maniera tale da cercare di evitare il peggio. TERZA SESSIONE: LA MIA VISIONE DELL’UOMO 3 (3 giorni solo teorici) La ghiandola della luce È la ghiandola attraverso i cui ormoni l’energia stessa si mette in collegamento con i vari distretti a seconda di dove ce n’è bisogno. Il corpo deve “vedere” e “sentire” i propri limiti, le proprie debolezze, in maniera tale da essere preparato ad affrontare tutti i tipi di stress, ma deve anche riconoscere quando non ce la fa proprio più e quindi è il caso di fermarsi o di rinunciare o di accettare un proprio limite. Altrimenti si rischia di entrare in un vortice di “doverismo” dove è sempre più importante ciò che dicono, pensano, vogliono gli altri rispetto a quello che noi realmente possiamo o vogliamo fare. Allora la luce si offusca e si finisce per non distinguere più il confine fra dovere, volere e piacere. Le ghiandole delle direttive Sono quelle che un po’ dirigono tutta l’orchestra. Organizzano, smistano, registrano le varie esigenze metaboliche ed emozionali del corpo, e di conseguenza ordinano alle singole ghiandole la produzione di specifici ormoni per sopperire alle necessità che via via si vengono a creare nella vita quotidiana. Certo non sono più importanti delle altre, ma un’orchestra senza il suo direttore potrebbe essere composta dai migliori musicisti del mondo, ma non attaccherebbero mai la nota al momento giusto né saprebbero aumentare o diminuire l’intensità del tono. Prendersi cura dunque di queste ghiandole significa garantire una guida sicura a tutto il nostro organismo. Questo corso completa “La proiezione dell’uomo dal suo interno”, una prospettiva unica del nostro essere che deriva dalla pluridecennale esperienza e passione di Lucia per la ricerca. 12 ELEMENTI IN MOVIMENTO (due sessioni teorico pratiche di 3 giorni ciascuna) I nostri abiti stanchi e stropicciati illuminati da un abbraccio. TUTTO QUELLO CHE TOCCHIAMO PERDE SENSO SE NON CI SOFFERMIAMO AD ASCOLTARE LA SENSAZIONE CHE CI DA... MASSAGGIO, MESSAGGIO, SENSAZIONI La consapevolezza del tocco è di fondamentale importanza per l’operatore del benessere, di chi opera sul corpo; ascoltare, sentire con le mani ci permette di entrare in contatto diretto con i vari strati del nostro corpo, i tessuti, che hanno una loro personalità, un movimento e una capacità di espressione che li distingue. Come si riconoscono? Perché sono collegati ai liquidi umorali? Come ci influenzano se non sono liberi di esprimersi attraverso il movimento non solo fisico ma emotivo? Qual’è la loro connessione con le emozioni? Come riconoscere attraverso un inestetismo il blocco del loro naturale movimento? 13 Questo corso si prefigge l’intento di rispondere a tutte queste domande attraverso un viaggio nella conoscenza del corpo non solo anatomica e manualistica, ma esperienziale, con musica e giochi che permetteranno all’operatore di far scorrere le mani libere e sapienti su un corpo che ha bisogno di riscoprire chi è attraverso la libertà del movimento tissutale. PRIMA PARTE: ELEMENTI IN MOVIMENTO 1 (3 giorni teorico pratici) Acquisizione di cinque manualità collegate ai cinque tessuti e inestetismi del corpo. MUSCOLARE: LA RICERCA DELL’ ELASTICITA’ VASCOLARE: LA RICERCA DEL BATTITO PRIMORDIALE DERMICO: LA RICERCA DEL BRODO PRIMORDIALE DOVE LE CELLULE SI CULLANO EPITELLIARE: LA RICERCA DELLO SCAMBIO NELLA SEMI PERMEABILITA’ OSSEO : LA RICERCA DELL’AZIONE CHE PRENDE DIREZIONE. SECONDA PARTE: ELEMENTI IN MOVIMENTO 2 (3 giorni teorico pratici) Acquisizione di cinque manualità collegate ai cinque tessuti e inestetismi del viso. Cinque manualità collegate ai cinque momenti emotivi: rabbia, gioia, preoccupazione, tristezza, paura, espresse dai cinque tessuti nei piedi. Inestetismi del viso e collegamento con i cinque segmenti intestinali. LA LIBERTA’ DEL MOVIMENTO E’ LA CAPACITA’ DI ESPRESSIONE. MANUALITÀ AVANZATE DI RIFLESSOLOGIA APPLICATA (3 giorni teorico pratici) Nei corsi iniziali si è cercato un corretto compromesso fra l’insegnamento della teoria e quello della manualità. Il tutto per garantire l’applicabilità e la sperimentazione del Metodo sin dalle “prime battute”. Ovviamente non c’era spazio per un approfondimento tecnico/manualistico. Così è stato istituito un corso di avanzamento che richiama le manualità dei primi tre corsi, approfondendole, perfezionandole, dandone delle sfumature di applicabilità che sarebbero state troppo complesse e fuorvianti per l’allievo “alle prime armi”. Non mancano in questo corso nuove zone per l’approccio riflessologico per integrare e completare la conoscenza della mappa riflessa. Inoltre, in questi tre giorni, vengono spiegate e provate tutte le manualità che permettono di applicare l’insegnamento di Lucia de “La mia visione dell’uomo”. Risulta dunque intuitivo che per frequentare questo corso occorre aver frequentato almeno la prima sessione del suddetto corso. Laboratorio interpretativo e pratico di tutto il Metodo. 14 Il respiro caldo di parole animate 15 Fuoco Itinerario caratteriALE DINAMICHE CONNETTIVALI: LE CARATTERISTICHE DELLA PERSONALITÀ (due sessioni teoriche, una da 3 giorni e una da 2 giorni) Essere vivo nella moltitudine di energie cosmiche Quante volte abbiamo ascoltato grandi banalità sui segni zodiacali! Suggerimenti standardizzati su ciò che ci dovrebbe accadere nelle successive 24 ore, o suggerimenti di comportamenti da adottare nelle classiche situazioni “lavoro”, “salute”, “amore”, ecc. In effetti è un vero peccato che questa insulsaggine debba vanificare, per i più, la possibilità di applicare lo zodiaco ai fini di conoscenza del singolo individuo in modo tale da comprendere se la personalità che vive è proprio la sua o è una costruzione indotta da educazione, ambiente, situazioni sociali. Il Metodo, tramite questo corso, rivaluta invece il concetto di “sistema zodiacale” sicuramente non a livello di “pronostico” ma per migliorare ancor di più l’approccio di intervento manualistico personalizzato. Si parte dal presupposto che ogni segno zodiacale ha un dono ben specifico che dovrebbe esprimere. Purtroppo gli eventi della vita spesso lo allontanano dal suo compito per assumere quello di un altro segno. Ciò può creare degli squilibri che devono essere trattati in maniera specifica. Dopo il primo giorno di introduzione, ogni ulteriore giornata è dedicata ad un singolo elemento, sia nella teoria che nella pratica, che consiste nel pulire quell’area fisica che ha raccolto i tossici di una personalità e caratterialità non riconosciuta. 16 LA PERSONALITA’ E IL DONO (una sessione teorica di 3 giorni) In questa sessione, di sola teoria, vengono approfonditi i concetti di personalità e del dono, affrontando più specificamente le motivazioni per cui proprio noi ci ritroviamo ad avere queste caratteristiche. Ciò aiuta innanzitutto a comprenderci meglio ma anche a comprendere gli altri nelle loro specificità e, nel lavoro, a spiegargliele facendogliele anche accettare. La personalità? Esistono persone che sanno sviluppare alcune caratteristiche personali che rendono se stesso più sicuro nel suo modo di proporsi agli altri. Abbiamo mai pensato ai numeri? Alla data di nascita? A un dono ricevuto e lasciato libero dentro di noi come guida? Le idee accompagnano l’ariete, la pazienza guida il toro, insegnamento rafforza i gemelli, il pensiero pulito aiuta la vergine, la scoperta della libertà illumina l’acquario, lo scopo guida lo scorpione, l’unione di un insieme nutre il cancro, l’entusiasmo accompagna il leone, il ragionamento sostiene il capricorno, il perdono avvolge la bilancia, l’attenzione all’ascolto innalza i pesci, l’ottimismo nutre il sagittario. Ogni essere ha in sè una di queste caratteristiche la cui sede è sul corpo fisico. Se questa non può essere lasciata libera si ingabbia e forma delle alterazioni da una semplice tensione ed atteggiamenti posturali scorretti. Tutti per ricordare che in alcuni momenti il dono nella sofferenza non ha trovato libero sfogo. E’ come aver ricevuto un regalo ed averlo lasciato incartato mentre c’è stato donato per arricchire ognuno di noi. L’infantile e atavico bisogno di un simbolo 17 NUMERI E PAROLE (una sessione teorica di 3 giorni) In questa sessione, di sola teoria, vengono presi in esame i significati dei numeri e delle singole lettere. Infatti non solo il momento della nascita è importante come situazione astrale, ma anche la data ci può aiutare per intervenire su “punti” specifici qualora uno squilibrio sia identificabile in questo contesto. Inoltre i numeri ci aiutano a trovare cause complementari degli scompensi psicofisici. Purtroppo questa conoscenza ha un grosso limite: se viviamo emozioni e sentimenti questi numeri ci daranno una mano; altrimenti avranno poco significato. Frasi, parole, sillabe... il gioco degli istinti che comunicano 18 Umida, pesante, compatta come la consapevolezza di una meta raggiunta 19 Terra Itinerario sul congenitismo Prendi il cuore e rendilo umano laddove sia possibile Molto spesso il termine congenito viene utilizzato quando non si riesce a dare una spiegazione riguardo un sintomo o una manifestazione che non si contestualizza in alcun quadro clinico. In realtà quando si parla di congenitismo si deve intendere tutto ciò che fin dai primi abbozzi cellulari embrionali da forma alle strutture fisiche, alle predisposizioni emotive caratteriali, alle forme di un corpo e di un pensiero. La formazione dell’essere avviene attraverso sommarie indicazioni di carattere genetico, ma viene specificato e diversificato dal contesto umorale e fisico materno nel quale l’embrione si sviluppa. Quali sono le emozioni di una donna in gravidanza? Quali sono le sue risposte somatiche alle esperienze che vive? Quanto e come un embrione registra su di sè il risultato di un pensiero doloroso e di un sentimento trattenuto dalla propria madre? Questi sono i quesiti che in questo percorso verranno affrontati per offrire delle risposte concrete sulle quali poter operare concettualmente e manualisticamente. 20 IL CONGENITISMO EMOTIVO: IL SENTIMENTO DIMENTICATO (2 sessioni teorico pratiche di 3 giorni ciascuna) Nei corsi precedenti si apprende chiaramente come molte nostre sofferenze fisiche dipendano fondamentalmente da sofferenze più profonde, sottili, potremmo dire “della psiche” e quindi dell’ “anima”. Vi sono cariche emotive accese da eventi esterni a noi che dovrebbero essere espresse attraverso significativi gesti quali un pianto, uno scatto di rabbia, una domanda chiarificatrice, una fuga da qualche situazione per noi ansiogena. Si chiamano “emozioni”. Ma spesso esprimere queste emozioni potrebbe creare disagio nel prossimo o mettere noi stessi in discussione. Queste inibizioni spesso sono indotte da educazioni ricevute, da esperienze frustranti o punitive vissute nei primi anni di vita. Alle volte però non è stata proprio trasmessa, durante i nove mesi di gravidanza, la capacità di percepire la stimolazione di alcuni sentimenti, e quindi vi è una impossibilità “congenita” di esprimerli attraverso le corrispondenti emozioni. Nel congenitismo emotivo si analizzano i contenuti emotivi che una madre attraverso il sangue trasferisce al feto registrando su di esso quei ricordi e quelle storie che caratterizzeranno un’impronta temperamentale, una colorazione umorale, regalando al futuro bambino un bagaglio esperienziale unico e originale sul quale far vibrare i colori della sua unicità. In ogni area corporea quali braccia, gambe, addome, dorso e testa si raccolgono informazioni emotive e su tali zone si imprimono le particolari inclinazioni dell’individuo che nella vita gli serviranno per affrontare con forza e vigore esperienze di ogni tipo, da quella più entusiasmante a quella più dolorosa. Ogni esperienza emotiva e fisica vissute dalla madre nei 9 mesi intra uterini fornisce un tesoro di informazioni che renderanno quel bambino un essere magico, animato dal fuoco di un sangue ricco e nutriente non solo per le cellule ma anche per tutte le strutture percettive sensoriali. Questo corso, diviso in due sessioni teorico pratiche di tre giorni ciascuna, vuole cercare di ristabilire il contatto fra il soggetto ed il “sentimento dimenticato” in maniera tale da ripristinare la capacità stessa di esprimerlo. In questo modo si restituisce all’individuo la possibilità di scegliere autonomamente di volta in volta quando lasciarsi andare o quando piuttosto trattenere per sé ciò che sta provando. 21 IL CONGENITISMO PSICOFISICO: IL MOVIMENTO CONGENITO DEL SANGUE (2 sessioni teorico pratiche di 3 giorni ciascuna) Il congenitismo psicofisico è il naturale proseguimento del congenitismo emotivo. La parola stessa suggerisce l’argomento che caratterizza questo corso, in quanto verranno trattate tematiche legate ad un contenuto che prende forma e matrice nel congenitismo ma che analizza l’aspetto più fisico e psichico che l’individuo eredita dal patrimonio mnemonico materno e paterno nel periodo intra uterino. Se nella prima parte di questo percorso si prendono in considerazione gli eccessi di un’emotività materna con tutte le ripercussioni sull’embrione, qui si analizzeranno aspetti legati più al movimento cellulare che unisce indissolubilmente la materia fisica genitoriale con quella del proprio figlio. Ogni esperienza materna vissuta attraverso un’intensità emotiva mette in gioco risposte fisiche e biologiche che nell’armonia del piacere e della gratificazione esercitano un aumento del flusso sanguigno e nutritizio nel torrente emetico intra uterino, mentre nel disagio profondo della rinuncia a comunicare o a esprimere lo stato umorale di un sentimento, si verificano del rallentamenti se non degli arresti, dell’afflusso di ossigeno e altre sostanze nutritizie importanti per l’accrescimento del feto. Ne consegue un’esperienza di profondo disagio nel bambino che, nel suo difendersi da tali mancanze sviluppa inconsapevolmente un adattamento forzato di sopportazione e accondiscendenza, non solo di tipo emotivo ma anche di tipo fisico. Le aree celebrali del feto si riempiono del contenuto di una storia e di un’esperienza sofferente tanto da indurre nel bambino, dopo la sua nascita, un atteggiamento che lo aiuti a strappare dal suo corpo gli strati di un dolore che non gli appartiene. Difficile sarà la svestizione, complesso sarà il cammino verso la nudità originale e arduo sarà il suo riappropriarsi di un’identità libera e armoniosa. Psicosi, tic, bambini ipercinetici, dislessia, sono solo alcune delle disarmonie che possono rendere complicato il vivere di molto bambini. Questo corso insegna a lavorare nelle parti più intime, nascoste e sofferenti di un infante ma anche in quelle aree di un adulto che lo tengono ancorato a un ricordo, a una memoria congenita che penalizza l’approccio fisico e psichico alla vita di tutti i giorni. Teoria e pratica molto coinvolgenti indurranno i partecipanti di questo corso ad una inevitabile auto analisi del proprio vissuto. 22 Il sottile e tagliente segno della saggezza 23 Metallo Itinerario strutturale NEUROSTRUTTURALE: STUDIO DEI RAPPORTI SEGMENTARI DEL CORPO (una sessione teorico pratica di 5 giorni) Un segreto. Un dolore dell’anima nel ripiegarsi di un corpo. 24 Il nostro istinto di conservazione, in situazioni normali, fa si che noi ci si difenda da tutto ciò che ci può far male o che ci fa soffrire. E non bada alle conseguenze di questa reazione: l’importante è risolvere l’immediato. Cosicché periodi infantili di prolungate sofferenze o traumi difficilmente accettabili molto spesso provocano delle reazioni di difesa del nostro corpo fisico creando quelle che vengono denominate “corazze caratteriali”. Alcune di queste alterano direttamente i rapporti segmentari del corpo (sproporzioni nell’armonia della crescita fisica) ed ovviamente sono irreversibili; altre invece implicano maggiormente stati fisiologici “cronici” che svelano la grande sofferenza vissuta. Ma se da una parte in questo modo il corpo “mura” la sofferenza vissuta in una sorta di oblio, è altrettanto vero che contemporaneamente ne viene limitata la capacità di provare il piacere. Inoltre, dove c’è una corazza, lì l’energia si ingorga. Il Metodo, con questo corso, insegna a riconoscere queste corazze per interpretarle e per alleggerirne la tensione, o perlomeno, laddove siano appunto irreversibili, per lavorarne i sistemi collegati, in modo da migliorarne il flusso energetico. Con la formula di uno stage, comprende 5 giorni di studio teorico al mattino, pratico al pomeriggio, con una sessione di specifiche precisazioni dopo la pratica. Ogni giorno si affronta una “stanza” distinta, l’ambiente in cui si è vissuta la sofferenza; ogni giorno si affronta il “bambino offeso” che è dentro di noi e che ci ha obbligato a difenderci a costo della rinuncia di provare il piacere della vita stessa. Al di là dell’aspetto professionale, questo è un corso di massima introspezione personale. NEUROSTRUTTURALE: COMPLETAMENTO DEL SISTEMA ARTICOLARE (una sessione teorico pratica di 3 giorni) È un corso prettamente pratico di 3 giorni che completa la conoscenza delle manualità dello stage. Verranno in questa sede trattati quei distretti corporei che contribuiscono, nel loro essere elastici e flessibili, a far sì che il corpo umano sia un insieme armonioso nel quale l’energia, così come le emozioni, circolano liberamente permettendo una maggiore consapevolezza. Impastamenti profondi, stiramenti, trazioni e mobilitazioni, sono alcune delle manualità che contraddistinguono questa tecnica, ridare armonia ed elasticità sono lo scopo della manualità. IL MASSAGGIO VISCERALE RIFLESSO (una sessione teorico pratica di 3 giorni) Si tratta di un metodo prezioso di indurre l’autocorrezione da parte dell’organismo ed è uno dei mezzi per perseguire tale scopo. Ogni tecnica è un potente mezzo per introdursi nell’intero sistema stimolando una risposta auto-correttiva, spingendo l’organismo ad attivare le proprie difese traendole dalle proprie riserve. L’Encefalo è l’organo sede della memoria, del comportamento, dei sogni, delle passioni, dei progetti, raccoglie milioni di stimoli ogni secondo, attraverso le terminazioni nervose della vista, dell’udito, dell’olfatto, del gusto, del tatto, quelle propriocettive e dell’equilibrio che elabora e memorizza adattando le risposte del corpo alle condizioni esterne e interne. Il Midollo Spinale si collega agli organi del corpo e agli arti per mezzo dei Nervi Spinali e dei loro gangli spinali che fuoriescono dalla colonna vertebrale. Quando una vertebra ha perduto il suo “allineamento” può creare pressione sui nervi ostacolando il corretto flusso delle informazioni nervose vitali per il corpo, per questo conoscere ogni singola vertebra sapendo con quale organo si può interagire diventa il tutto “un gioco di prestigio senza trucco”.L’individuo si esprime nella sua totalità, attraverso diversi sistemi predisposti che collegano ogni parte del corpo per mezzo del sistema fasciale, che è il più esteso dei tessuti connettivi e che serve da legame, sostegno, involucro per gli organi e da collegamento di questi al sistema muscolo-scheletrico (diaframma, colonna vertebrale, ecc.). La fascia avvolge e modella la forma anatomica del corpo la quale si adatterà a tutte le sollecitazioni meccaniche, biochimiche e psichiche subite durante il proprio vissuto diventando la nostra postura. Le tecniche viscerali permettono di interagire sulla mobilità e motilità dell’organo, sulla circolazione dei liquidi, sugli spasmi dello sfintere e muscolari, sulla produzione biochimica e ormonale e non ultima sulla psiche.La conoscenza anatomica vi permette di visualizzare l’organo e utilizzando un potente mezzo quello dell’intenzione, entrerete in sintonia con la parte che state trattando in un ascolto più profondo, collegandovi al vissuto di quell’organo, abbinando così “la frase” che possa intervenire dilatando quella tensione costruitasi nel tempo.Per questo è molto importante calarsi con la consapevolezza della conoscenza ed è con un tocco gentile che si scende attraverso i tessuti, in modo più o meno diretto a seconda dell’organo col quale si deve interagire, rispettando la sua dolorabilità che porta ad utilizzare un tempo giusto per quella tensione. 25 Piccoli pezzetti di vita in minuscole gocce di emozioni Acqua 26 Itinerario Energetico LA LEGGE DEL TAO (3 sessioni teoriche di 3 giorni ciascuna e 1 sessione teorico pratica di 3 giorni) Il Metodo sin dalle prime battute dei primi corsi, in maniera molto delicata, introduce il professionista ai concetti del Tao e quindi del Micromassaggio. Sicché quando affronta questo corso, non si trova di fronte a concetti del tutto nuovi o addirittura estranei alla sua conoscenza, ma recupera dalla sua esperienza lavorativa sono Io chi essere voglio 27 cognizioni già in parte elaborate ed assimilate, in maniera tale da affrontare con meno perplessità le leggi che il Tao suggerisce. È un viaggio sulle strade dell’Energia, quella seria, che non è confinata all’applicazione lavorativa, ma ci permea ogni istante e ci fa capire quando sbagliamo nei confronti di noi stessi. Le leggi del Tao sono universali; la loro applicabilità va adeguata e compresa singolarmente. Ma attenzione, non cerchiamo di imbrogliare, poiché il corpo ce lo rivelerebbe immediatamente! CHE COS’E’ L’ENERGIA? Non la puoi vedere poiché è invisibile, non la puoi distruggere perché è eterna, non la puoi creare perché è unica ed esiste da sempre, noi possiamo vedere solo i risultati delle sue trasformazioni nella sua immensa potenza costruttiva e nella sua terribile potenza distruttiva. Essa è ovunque nello spazio impalpabile, è nella roccia più concreta, nel passaggio delle nubi più lontane e nell’ abbraccio della persona più cara e vicina. A seconda di come si manifesta è talmente sottile da non essere registrata da nessuno strumento umano solo percepita da chi è più libero e pulito o talmente grossolana da nemmeno essere considerata più energia. È positiva o negativa, mai buona o cattiva poiché non si lascia condizionare dalla morale e dai costumi, ma è sempre giusta nelle sue leggi; queste leggi non sono modificabili dall’essere umano, ma possono essere solo osservate o trasgredite; osservarle mantiene l’armonia del cosmo, della natura, della salute dell’essere umano. La loro trasgressione crea disgrazia, disastri ecologici e malattie. Prima riesci a riconoscere le sue trasformazioni e più facilmente riesci a correggere la trasgressione della sua legge. La differenza fra la prevenzione e la medicina, in fondo è arrivare a riconoscere l’energia ad uno stato sottile quindi già materializzata, ma non ancora grossolana da essere riconosciuta dagli strumenti, da venire identificata come malattia. L’energia ti premia per la tempestività e ti punisce per la tua ottusità, ma è pronta a smaterializzarsi se riconosci per tempo di aver sbagliato; ti mette in comunicazione con l’universo se la rispetti, ma ti isola fino alla morte se non l’ascolti; non chiederti come e perché agisce, ma osservala con umiltà poiché tu le appartieni e lei in tutte le sue cellule ascolta sempre poiché ti parla con tutte le sue manifestazioni. E rispettarla sarà come ascoltare e rispettare il primo principio comunque tu lo voglia chiamare poiché se così non fosse non ci avrebbe messo a disposizione questo splendido strumento per imparare a riconoscerlo e ringraziarlo per la nostra esistenza. È un percorso che si articola principalmente sul concetto di energia e di come essa prende forma nell’uomo attraverso le dinamiche emotive, fisiche, ambientali, stagionali e come esse si manifestano per mezzo dei 5 elementi. In questo itinerario vengono illustrate e sviluppate le leggi energetiche fondamentali che regolano il funzionamento del sistema bio organico nei 5 metabolismi. Legge costruttiva, Legge distruttiva, Legge Madre-Figlio, Legge di incesto, Legge di contro inibizione sono le basi conoscitive che permettono di entrare nella comprensione del micromassaggio e delle sue componenti applicative sui meridiani energetici. Quattro sono le sessioni di questo corso, di tre giorni ciascuna, di cui 3 di sola teoria e la quarta, istituita di recente, di pratica manualistica ed interpretazione analitica del linguaggio dell’energia. 28 integrazioni avanzate IL VOLTO CHE RIVELA (3 sessioni teoriche di 3 giorni ciascuna) Certo, per affrontare uno squilibrio si deve parlare con il soggetto, osservare dove il corpo presenta inestetismi, alterazioni; prenderne in esame il piede per vedere dove soffre; chiedergli una data di nascita per comprenderne la personalità; osservarne i segmenti corporei per individuarne eventuali sofferenze “murate”… Ma se conoscessimo il linguaggio del volto, si potrebbero certamente indirizzare le nostre indagini in maniera più mirata risparmiando tempo ed energia. In fondo sul viso abbiamo la rappresentazione di tutto il corpo, dal punto di vista fisico, fisiologico, emozionale. E non c’è sfumatura impressa sul volto che non abbia un suo proprio significato. Una specifica ruga, un sopracciglio, un neo evidente, una gibbosità, uno spazio evidente ed uno ristretto, un labbro che si distingue, la forma di un orecchio: sono tutti elementi che inconsciamente l’essere si costruisce contraendo costantemente un muscolo, depauperando in un punto la circolazione, alterando la strutturazione di formazione di un pezzetto specifico del volto stesso. Ed ecco che lo studio accurato di tutti questi particolari porta il professionista a farsi per lo meno un’idea di chi si trova di fronte, non per giudicare ovviamente, ma per essere più mirato nella sua indagine che poi troverà il rimedio nel trattamento del piede e del corpo stesso, o, comunque, nel dialogo con il soggetto trattato, che è un aspetto fondamentale del Metodo. Il corso si sviluppa in tre sessioni di 3 giorni ciascuna che trattano principalmente: IL VOLTO CHE RIVELA 1: il quadro, ovvero il volto nel suo insieme. IL VOLTO CHE RIVELA 2: le rughe, il corpo, gli organi, ovvero la loro rappresentazione sul volto. IL VOLTO CHE RIVELA 3: il dettaglio, ovvero un viaggio nella minuziosità. 29 L’essere celato nel divenire LINFODRENante STRUTTURALE: IL CORPO COME UNITA’ DI FUNZIONI (una sessione teorico pratica di 3 giorni) Molto spesso la nostra attenzione cade solo dove si manifesta un’alterazione. Questo fenomeno ben si analizza nei corsi di ingresso al Metodo, dove inestetismi e squilibri superficiali e profondi assumono per il professionista significati ben distanti da quanto la tradizione interpretativa per decenni ci ha fatto credere. Allo scopo di fare della prevenzione e, laddove la materia sia di nostra competenza, al fine di riequilibrare le cause che hanno portato alle alterazioni, il Metodo usa tutte le “armi” in suo potere, ed in suo diritto di usare, e la scelta articolata dei percorsi ben dimostra quanto studio sia stato impiegato per raggiungere questi fini. In questo contesto si inserisce il corso Linfodrenante strutturale, che non si limita a riepilogare l’irrinunciabile linfodrenaggio di base, ma rispettandone i principi, con un’elaborazione mirata si propone altresì di eliminare gli ostacoli alle vie di comunicazione del corpo. Il concetto di unità corporea parte dal lavoro dei tre diaframmi. La loro stretta relazione con le strutture corporee coinvolte, svolge una funzione di pompa ed esercita un ruolo fondamentale nel garantire il processo di omeostasi corporea, ossia la condizione di stabilità interna degli organismi che deve mantenersi anche al variare delle condizioni esterne. Condizione che si ottiene attraverso la cooperazione dei vari sistemi che collaborano alla salvaguardia della costanza di composizione chimica ottimale del plasma, del liquido interstiziale e del liquido intracellulare. Se viene a mancare questa collaborazione rischia di alterarsi la sincronia tra i tre plessi, e di conseguenza si possono creare disequilibri a carico delle impalcature ossee a cui si affidano, o a carico degli organi in essi contenuti. Il lavoro si sviluppa su tre sistemi: • superficiale - nel quale l’apertura delle vie del drenaggio ricopre un ruolo fondamentale; • intermedio – che implica il lavoro su fasce muscolari e tendine centrale; • profondo – con intervento che coinvolge la dura madre. Pompaggi articolari, detossinazione dei tessuti, drenaggi alternati a tecniche di sblocco danno l’input al corpo per realizzare, nella specificità, l’armonia di cui l’essere umano ha un costante bisogno. Le strade del nostro difendersi 30 MASTER (su convocazione di Lucia) È un incontro di altissimo livello destinato a professionisti che si distinguano per la loro capacità non solo operativa ma anche di sensibilità intuitiva ed interpretativa del Metodo stesso. Attualmente ci sono tre livelli di master in cui Lucia dedica agli operatori del settore due giornate. La scelta dei partecipanti è di stretta competenza di Lucia. LABORATORIO DI VALUTAZIONE COMPARATA (una sessione teorico pratica di 3 giorni) Il laboratorio nasce con l’intento di unire gli elementi della valutazione riflessologica e quelli della valutazione strutturale, ponendosi come obiettivo la “messa a punto” di un trattamento che tragga dal patrimonio teorico-pratico del Metodo il massimo del risultato. In questo corso le molteplici manualità acquisite nel Metodo Lucia Torri Cianci verranno approfondite e arricchite con nuovi elementi di valutazione e protocolli di trattamento, ponendo così le basi di un percorso che sarà elaborato nel dettaglio nelle cinque sessioni delle TECNICHE DI INTERVENTO SUI MECCANISMI NEUROFISIOLOGICI DELLE POSTURE. TECNICHE DI INTERVENTO SUI MECCANISMI NEUROFISIOLOGICI DELLE POSTURE (cinque sessioni teorico pratiche da 3 giorni ciascuna) Prendendo in considerazione i segmenti della colonna vertebrale andremo ad analizzarla nella sua anatomia e fisiologia. Questo percorso ci condurrà al trattamento della colonna vertebrale non con un fine correttivo, ma bensì con uno scopo forse più ambizioso nel quale considereremo i suoi legami viscerali, nervosi, riflessologici ed energetici. Il trattamento mirato sarà orientato e guidato dalla nostra “stella polare”, la riflessologia, al fine di ridurre ed allentare quei blocchi che impediscono un armonico movimento del corpo, un libero fluire dell’energia ed un corretto funzionamento del nostro organismo. 31 eventi a larga partecipazione Crescere nel conoscere GIORNATE INFORMATIVE SUL BAMBINO: L’AVVENTURA DELL’UOMO - BAMBINO (una sessione teorica di 2 giorni) Sono due giornate a disposizione di tutti coloro che desiderino conoscere quali eventi e comportamenti possono migliorare l’esistenza del bambino e rinforzare le sue potenzialità umane e sociali. Quindi non è un corso per “gli addetti ai lavori”, o necessariamente per genitori o per chi si prepara a diventarlo, ma per tutti coloro che capiscono che la società del domani, di ogni “domani”, è necessariamente formata dal bambino di oggi, e che non ci si può auspicare un futuro migliore se non si migliora già dal principio il rapporto con il 32 bambino stesso. Luoghi comuni e disinformazione infatti spesso portano ad alterare i rapporti formativi con il bambino. Ed è sulla correzione di questi principi sbagliati che si deve cercare di operare. Una sintesi dei corsi professionali, adattati ad un largo pubblico, ed una libertà di esposizione ad ampio raggio sono la chiave del successo che queste giornate hanno già ottenuto in passato. SEMINARIO DI RIFLESSOLOGIA PER IL PUBBLICO (3 giorni solo teorici) Il compito principale del Metodo è quello di fornire ai professionisti del campo del benessere e della salute alcuni strumenti per ottenere migliori risultati nel trattamento degli squilibri che quotidianamente ci vengono sottoposti. Ma un altro intento è quello di divulgare quanto più possibile che per ogni sintomatologia esiste una causa non accidentale, non casuale, ma lentamente costruita da noi. Ed il Seminario si rivolge ad un pubblico vasto, eterogeneo, fatto di professionisti curiosi, di persone che non svolgono il nostro lavoro, pensionati, casalinghe, impiegati, artigiani: chiunque desideri conoscere. Lo scopo del Seminario non è quello di insegnare specificamente qualcosa, ma di diffondere la consapevolezza che si è costantemente presi in giro da chi vuole vendere costantemente prodotti per migliorare la salute, spacciandoli per “risolutori” dei propri disturbi, inducendo ad affrontare il problema da un’ottica completamente sbagliata. Dando alcune spiegazioni di come si sviluppa lo psicosomatismo, chiarendo le reali cause dei più comuni e semplici disturbi, interessando il pubblico ad una realtà di cui raramente viene a conoscenza, tramite il Seminario si stimola la platea a rivolgersi al professionista di fiducia anche per quei problemi che prima non credeva potessero essere spiegati o affrontati. Sarà poi il professionista stesso a decidere se intervenire direttamente o mandare dal medico competente per la consultazione o le analisi del caso. Infatti, dopo l’accertamento medico e la sua eventuale terapia, un intervento manualistico mirato è sempre di grande aiuto. CONGRESSO (una sessione teorica di 3 giorni) Si tratta di un appuntamento annuale “a tema”, il cui contenuto interessa non solo la categoria per l’approfondimento professionale, ma chiunque voglia avvicinarsi al “linguaggio” ed alla filosofia del Metodo Lucia Torri Cianci. 33 Elena, Gianpiero, Lucia e Claudio 34 grafica e stampa Anche Semiste è amica degli alberi! Questo opuscolo è stato realizzato su carta completamente riciclata. Passo dopo passo, insieme dalla parte della Natura Semiste s.a.s. via Blaserna, 3 - 34074 Monfalcone (GO) tel +39 0481 414256 - fax +39 0481 1902001 mail [email protected] - web www.metodoluciatorricianci.it Quando soffia il vento della banalità restare in piedi diventa un’arte. Pensare in modo diverso può essere rischioso, ma offre un grande vantaggio. Quello di appartenere a una minoranza.