San Filippo Neri nforma n. 8 anno I Ottobre 2005 Mensile di informazione e partecipazione dell’ACO San Filippo Neri, in collaborazione con Influenza: perchè è importante la vaccinazione degli operatori sanitari Intervista a Lorenzo Sommella, Direttore Sanitario del San Filippo Neri 2 È nata una STAR… STop all’Artrite Reumatoide 6 Pillole…di notizie 7 Intervista a Lorenzo Sommella, Direttore Sanitario del San Filippo Neri al 1979, anno della laurea, ha sempre calcato le scene del mondo sanitario romano. Lorenzo Sommella, il nuovo direttore sanitario del San Filippo Neri, vanta ad oggi una lunga carriera maturata all’insegna del lavoro nelle direzioni sanitarie: dopo 5 anni di attività clinica al Gemelli, entra in direzione sanitaria del medesimo Policlinico, dove diventa vice direttore. Nel 1996 viene nominato direttore sanitario dello Spallanzani, nel1999 della azienda ospedaliera di Terni, per approdare nel 2004 nello staff della direzione generale dell’Azienda Ospedaliera San Giovanni di Roma. Un curriculum importante che testimonia il filo continuo che lega la professionalità del nuovo direttore con il territorio di Roma e del Lazio. Al San Filippo Neri però, ha dovuto iniziare da zero; lo testimonia il primo mese di incarico che ha gestito dedicando la metà del proprio tempo ad incontrare i medici con incarichi di maggiore responsabilità e l’altra metà a girare nell’ospedale per conoscerlo meglio. D Cosa può offrire oggi il San Filippo Neri? Il nostro ospedale è collocato tra strutture di grande prestigio come il Policlinico Gemelli e il Sant’Andrea, che rischiano di offuscare il nostro lavoro. Tra questi due poli di riconosciuto prestigio, il San Filippo Neri deve far emergere le sue migliori professionalità e caratterizzarsi anche come polo specializzato nell’emergenza, perché un buon funzionamento dell’emergenza si riflette poi positivamente sul resto dell’ospedale. Come ha trovato la struttura? L’ospedale è vivace ed è pronto a ripartire. Sono convinto che dove c’è una funzione di guida esercitata con intelligenza, con lo scopo di mantenere all’ospedale un posto di rilievo nella sanità, si riscontra sempre la disponibilità del personale e degli operatori. Certo, ci vuole uno sforzo da parte di tutti per ricominciare. Il San Filippo Neri è fatto di eccellenze ed eccellenti professionalità ma soffre ora, in alcune sue parti, di una struttura inadeguata quando non obsolescente. Parlo degli edifici più vecchi che ri- 2 San Filippo Neri informa chiedono una ristrutturazione, anche per rispettare i requisiti minimi richiesti per legge. L’impegno maggiore e più importante è quello di far decollare l’organizzazione, e per farlo è indispensabile integrare le attività sanitarie svolte nei dipartimenti e garantire la qualità delle prestazioni. Quale il rapporto tra ospedale e case di cura? La missione delle case di cura distaccate è tutta da rivedere. Bisogna diffondere il principio che le patologie acute e iper-acute devono essere trasferite nel blocco principale dell’ospedale e che, di contro, i pazienti che richiedono un’assistenza medio bassa, vengano seguiti da strutture dislocate. E sulla carenza infermieristica? Credo che al San Filippo Neri questo problema sia affrontabile. Abbiamo avviato un processo di verifica sull’impiego delle figure infermieristiche e sono certo che questo lavoro darà buoni frutti. Inoltre, l’incremento dell’utilizzo delle figure di supporto consentirà una crescita professionale degli infermieri. Tanti bei progetti, ma come attuarli? Innanzitutto attraverso la rivisitazione dell’Atto Aziendale. L’Atto aziendale è da rivedere sulla base delle indicaOttobre 2005 - n. 8 anno I zioni fornite dalla Regione, in forma di obiettivi del direttore generale. Stiamo valutando ogni passo, ma senza dubbio sarà un percorso difficile. L’andamento delle attività svolte nel primo semestre del 2005 non è incoraggiante: emerge una flessione delle prestazioni erogate con conseguenti ricadute economiche. Per ripartire abbiamo bisogno di mettere in condizione le strutture che hanno le possibilità di offrire il meglio, di poterlo fare. È obbligo mettere a punto un programma di recupero dove siamo in perdita e un programma di crescita dove possiamo dare di più. E i finanziamenti? Ai sensi dell’articolo 20 della finanziaria del 1988 in materia di finanziamenti destinati all’edilizia sanitaria, abbiamo avuto importanti introiti per costruire strutture nuove e per l’ampliamento di quelle esistenti. Servono soldi per la gestione ordinaria, ma ci aspettiamo anche un aumento dell’efficienza e nuove entrate. È vostra intenzione lavorare molto anche sul territorio? Si, c’è una volontà forte di interagire con l’esterno, e abbiamo già un pre-accordo con l’Azienda USL Roma E per far si che, l’integrazione tra ospedale e territorio, si concretizzi. C’è già in cantiere un piano per affrontare insieme il problema delle liste d’attesa e faremo decollare il dipartimento interaziendale di medicina legale per ottimizzare l’erogazione di questo particolare tipo di prestazioni. Cosa le preme maggiormente? È mia intenzione rafforzare la funzione del governo clinico e far utilizzare le linee guida ed i protocolli diagnostico terapeutici. L’uso dei protocolli è poco diffuso ma il loro utilizzo è importante, evita esami ed attese inutili, offre maggiori garanzie sulle cure prestate e standardizza le procedure, snellendo e facilitando il lavoro. Senza negare l’utilità dell’esperienza clinica, ritengo importante agire fondandosi sempre sull’esperienza scientifica. Desidero avviare un programma per la gestione del rischio clinico, finalizzato alla prevenzione degli errori in medicina, e ho intenzione di sviluppare la day surgery, per abbreviare le degenze dei casi chirurgici più semplici. Il San Filippo Neri ha partecipato all’esercitazione anti-terrorismo del 3 ottobre, cosa ne pensa? È un’iniziativa che serve soprattutto alle strutture per testare se stesse. Purtroppo in Italia questo genere di attività rientra in una cultura che non trova molto spazio. Nel nostro caso, ci siamo mobilitati e abbiamo fatto le “prove generali” su come dare il nostro contributo nel caso di un’ipotetica minaccia terroristica. n. 8 anno I - Ottobre 2005 San Filippo Neri informa 3 Vaccinarsi è bene, vaccinarsi tutti Il vaccino protegge se stessi, i colleghi, i pazienti e i propri famigliari e il dolce tepore dell’estate è ormai un ricordo, con il freddo che bussa alle porte fa capolino l’influenza stagionale che, quest’anno, secondo le stime degli esperti, metterà al letto 5 milioni di italiani. Sempre le stesse le raccomandazioni: vaccinare per tempo bambini, anziani e fasce deboli, attenzione ai soggetti a rischio ed evitare gli allarmismi alla comparsa dei primi sintomi. Mentre la popolazione è tutelata dal S monitoraggio dei medici di base e dai presidi vaccinali territoriali, la salute dell’operatore sanitario, esposto maggiormente al contagio influenzale per le mansioni che svolge in diretto contatto con i pazienti, è tutelata dall’UOS Prevenzione e Protezione dei Rischi. “Da quattro anni – spiega la dottoressa Silvana Cinalli, responsabile della UOS – siamo impegnati nella campagna di vaccinazione interna. L’articolo 86 della 626 del 1994, impone al datore di lavoro la prevenzione del ri- schio biologico per tutelare i lavoratori. Non avendo le aziende ospedaliere un servizio vaccinale interno, il nostro impegno si dispiega nella campagna di vaccinazione che informa i lavoratori della presenza, nelle varie sedi dell’Azienda USL Roma E, di presidi dove, per la categoria, il vaccino è gratuito”. Semplice la procedura, all’operatore basta esibire il tesserino ospedaliero per accedere al servizio e vaccinarsi. Da metà ottobre al via la campagna di vaccinazione ospedaliera per tutelare l’operatore soggetto Nella foto lo staff della U.O.S. Prevenzione e Protezione dei rischi 4 San Filippo Neri informa Ottobre 2005 - n. 8 anno I Gli operatori sanitari dell’ospedale i più esposti al contagio VACCINAZIONE ANTIINFLUENZALE 2005/2006 Giorni ed orari di apertura Ambulatori AUSL RM/E dal 30/10/2005 al 31/11/2005 alla trasmissione aerea delle malattie. “L’operatore che si vaccina – insiste la dott.ssa Cinalli – protegge se stesso, i colleghi, i pazienti e non ultimi, i propri famigliari. È consigliabile effettuare la vaccinazione, non subito, ma all’inizio del mese di novembre, per assicurarsi una buona copertura per tutto l’inverno”. I problemi maggiori sorgeranno naturalmente con il picco influenzale che si prevede a cavallo dei mesi più freddi: fine gennaio, inizio febbraio. “In questo periodo – spiega la dott.ssa Cinalli – sarà importante tenere sotto controllo l’andamento dell’influenza. Con il picco influenzale si registra una corsa al pronto soccorso e un allarmismo spesso eccessivo, gli accessi in ospedale aumentano e con loro aumentano i contagi. Sarebbe utile una collaborazione del medico di base per filtrare l’accesso in ospedale e per incentivare la vaccinazione dei soggetti deboli e delle categorie a rischio, sorvegliando lo stato di salute dei propri assistiti nei mesi del picco influenzale”. Nonostante il servizio si prodighi per sensibilizzare e promuovere una cultura della vaccinazione all’interno dell’ospedale, gli operatori che si vaccinano sono ancora molto pochi. “L’affluenza – spiega la dott.ssa Cinalli – negli anni passati non è stata alta: circa il 15-20%. Speriamo che quest’anno, anche in virtù delle raccomandazioni sull’ipotetico arrivo della pandemia aviaria, ci sia una crescita” Sulla pandemia di cui tanto si parla, la Dottoressa non si sbilancia, anche perché non è terreno di competenza del suo servizio: “esiste – ci spiega – la probabilità che il virus possa modificarsi quel tanto che gli serve per essere trasmissibile da uomo a uomo. Non sappiamo quando accadrà, ma la possibilità che avvenga è reale”. n. 8 anno I - Ottobre 2005 Via Plinio, 31 Dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 12.00 Lunedì, mercoledì e giovedì anche dalle ore 14.30 alle 17.00 Via Boccea, 626 Lunedì, martedì e venerdì dalle ore 8.00 alle 11.30 Via Jacoboni, 6 Dal lunedì al sabato dalle ore 8.30 alle 11.30 Via Motta Visconti, 65 Mercoledì e venerdì dalle ore 8.30 alle 12.00 Via Offanengo, 33 Lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 8.30 alle 11.30 Via della Stazione di Cesano Lunedì, martedì, mercoledì e venerdì dalle ore 9.00 alle 11.00 Portare : codice regionale codice fiscale tesserino aziendale Campagna vaccinazione antinfluenzale Nella circolare n°1 del Ministero della Salute del 5 agosto 2005, sono riportate le raccomandazioni per la prossima stagione influenzale, che quest’anno assumono una rilevanza particolare per la paventata pandemia di influenza aviaria proveniente dall’estremo oriente. A tal proposito l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ha evidenziato il grave rischio per la salute che verrebbe a determinarsi qualora il virus dell’influenza umana ed aviaria (in particolare A/H5N1) circolassero contemporaneamente nello steso individuo. È evidente come la profilassi primaria sia determinante nel prevenire il contagio degli operatori sanitari che quotidianamente si trovano in prima linea rispetto a questi eventi, e a circoscriverne comunque la diffusione. La nostra Azienda Ospedaliera, come ogni anno, ha provveduto a prendere accordi con l’Azienda USL Roma E per agevolare l’accesso del personale sanitario presso i centri di vaccinazione territoriale. Nella tabella sono riportati gli indirizzi e gli orari dei centri. San Filippo Neri 5 informa UOS Reumatologia È nata una STAR… STop all’Artrite Reumatoide Il dottor Granata ci racconta il programma odi eleganti, facile eloquenza e una splendida cravatta arancione, colore mai tanto in voga come quest’anno, il dottor Mauro Granata, direttore della U.O.S. Dipartimentale di Reumatologia, sa mettere le persone a proprio agio fin dal primo incontro. Si parla di artrite reumatoide, una malattia infiammatoria che, se non arginata adeguatamente, produce gravi danni fin dalle prime manifestazioni. “Colpisce soprattutto giovani donne – spiega il dottor Granata – che, la mattina al risveglio, lamentano un irrigidimento delle piccole articolazioni delle mani e dei polsi con carattere di simmetria. Il dolore è intenso e si prova quasi una sensazione di bruciore, tanto che le mani si bloccano e non si riesce a stringere le dita”. L’artrite reumatoide distrugge in poco tempo le articolazioni e provoca dei danni irreversibili, ecco perché è necessaria una diagnosi precoce fin dal primo momento in cui si manifesta. Da qui è nato il progetto STAR (STop all’Artrite Reumatoide), avviato dalla UOS di Reumatologia e, ad oggi, entrato nella II fase di attuazione. Facciamo un passo indietro. La presentazione del budget del San Filippo Neri per il 2005 chiedeva alle UO di stilare un progetto per ottimizzare le risorse, al fine di migliorare le strategie assistenziali, senza un aumento delle spese, dunque in iso-risorse. È stato allora che il dottor Granata, insieme al dottor Alessandro Raco e alla dottoressa Antonella Zedde, ha iniziato a lavorare al progetto STAR e, a ben vedere, non capita spesso che un progetto nato in ospedale, si sposi così bene con la politica sanitaria regionale. Vediamo perché. Il progetto STAR risponde perfettamente ad una richiesta nota dell’assessorato regionale alla sanità che è quella di filtrare, in ogni modo, gli accessi all’ospedale, rafforzando il rapporto con il territorio. Il progetto infatti prevede di fornire ai medici di famiglia, informandoli mediante un opuscolo opportunamente preparato, gli strumenti per sospettare precocemente la presenza della malattia. “Un quarto dei pazienti – spiega il dottor Granata – arriva dal reumatologo dopo 1-3 anni dall’esordio dei sintomi, quando ormai la situazione è compromessa. Con il progetto STAR il medico di famiglia, che riconosce la malattia o ne sospetta i sintomi, compila un modulo predisposto che invia per fax direttamente alla nostra UOS. La UOS, in base all’esperienza acquisita, analizza il caso e telefona al paziente che in poco tempo viene chiamato e visitato dal medico specialista. Così operando si salta la lista d’attesa e il passaggio al Cup. Il lavoro dei medici di base viene così integrato e coordinato con le strutture sanitarie con un’ottimizzazione delle risorse e un risparmio di soldi”. L’accesso in ospedale viene in tal modo selezionato ai casi fondati di M Filippo Neri 6 San informa Tutte le tappe del progetto per la diagnosi precoce che aiuta a salvare le articolazioni sospetta artrite reumatoide. Ad oggi in Italia il 18% della popolazione soffre di reumatismi, con una frequenza, per quanto riguarda l’artrite reumatoide dello 0,5% (300.000/350.000 pazienti). “L’artrite reumatoide – conclude il dottor Granata – come le spondiloartriti e le connetiviti, è una malattia infiammatoria a genesi autoimmunitaria. Queste malattie dipendono da una reazione anomala del sistema immunitario. In alcuni casi, e in soggetti predisposti, può accadere che tale sistema deputato a difendere l’organismo dalle aggressioni esterne, rivolga le sue armi (i suoi anticorpi) contro componenti dell’organismo stesso, scatenando processi autoimmunitari. Esiste una predisposizione genetica all’artrite reumatoide che comunque, anche se conclamata, si può trattare con successo con farmaci che spengono l’attività infiammatoria”. I nuovi farmaci immunomodulatori e, in particolare l’opportunità offerta dall’uso dei farmaci biologici disponibili anche presso la nostra UO, hanno contribuito profondamente a trasformare la storia naturale della malattia, senza dimenticare il ruolo importantissimo e complementare nel trattamento, svolto dalla fisioterapia. Ci aspettiamo perciò la partecipazione dei Medici di medicina generale che speriamo aderiscano a questa iniziativa che vedrà, quelli che avranno partecipato, invitati l’anno prossimo ad un convegno interattivo che li vedrà di nuovo protagonisti di una sanità moderna, integrata e multidisciplinare”. Il materiale operativo è facilmente scaricabile dalla sezione News del sito web www.sanfilipponeri.roma.it. Nella foto il dottor Granata, la dottoressa Zedde e il dottor Raco Ottobre 2005 - n. 8 anno I Diario di bordo Pillole…di notizie Corso di formazione per operatori sanitari “Il rischio e la sicurezza lavorativa” Edizione X 22/23 novembre edizione XI 29/30 novembre L’Italia aderisce alla campagna OMS contro le infezioni sanitarie È partita il 13 ottobre 2005 la Campagna contro le infezioni associate all’assistenza sanitaria lanciata dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità): “Global Patient SaSono stati assegnati al corso 11 crediti formativi. fety Challenge”, con il tema “Clean Care is Safer Care”. La La sede del corso è al centro didattico pad.17 scuoCampagna ha come obiettivo generale quello di incoragla infermieri. Piazza Santa Maria della Pietà, 5. giare i diversi paesi ad organizzare eventi a livello nazionale sul tema “Una cura attenta all’igiene è una cura più siResponsabili scientifico culturali: cura”. I Ministri della Salute hanno assunto ufficialmente dott.ssa Elisabetta Atzori – psicologa SPPR ACO San l’impegno a sostenere questa campagna firmando una diFilippo Neri, chiarazione con la quale affermano di voler valorizzare e sig.ra Maddalena Sanna – responsabile infermieri promuovere iniziative a livello nazionale volte a ridurre le Servizio Assistenza Infermieristica Ostetrica ACO infezioni legate all’assistenza sanitaria. A partire dall’igieSan Filippo Neri. ne delle mani, riconosciuta come pratica efficace, e sulla quale nel corso della giornata è stata messa a disposizione la guida OMS “Clean Care is Safer Care”. 250 i partecipanti appartenenti a strutture differenti dei diversi stati (agenzie internazionali, agenzie governative, istituzioni mediche). A moderare l’incontro Sir Liam Donaldson, Presidente dell’Alleanza Mondiale per la Sicurezza dei Pazienti, Dirigente medico in Inghilterra e Consigliere Medico del Governo del Regno Unito. Per quanto riguarda l’Italia, il Ministero della Salute, ha tenuto a sottolineare che, sin dagli anni Ottanta, sono stati prodotti documenti di indirizzo per contrastare le infezioni ospedalieri e sono stati condotti numerosi studi di prevalenza e di incidenza, non ultimo, il controllo delle infezioni è stato posto tra gli obiettivi del nuovo Piano sanitario nazionale. Presso il Centro per la prevenzione e il controllo delle malattie, istituito presso il Ministero della Salute, è stato avviato un importante progetto per lo sviluppo di sistemi di monitoraggio delle infezioni, che prevede la diffusione di linee guida, programmi formativi e programmi di comunicazione del rischio infezione. Nell’assumere il proprio impegno a sostenere e promuovere in Italia la campagna contro le infezioni associate all’assistenza sanitaria, il Ministero della Salute provvederà a monitorare il profilo epidemiologico delle infezioni e a promuovere l’igiene delle mani come uno dei metodi di controllo efficace delle infezioni stesse. La dieta riesce meglio agli uomini Meno problemi per gli uomini che decidono di mettersi a dieta. La notizia arriva da uno studio del gruppo britannico Slimming World Research, pubblicato sul Journal of Human Nutrition & Dietetics, che ha confrontato i diversi risultati ottenuti, durante le diete, da uomini e donne in soprappeso. Dalla ricerca emerge che in 12 settimane il 91% degli uomini messi a dieta è riuscito a perdere il 5% del proprio peso corporeo, perdendo in media 11 chili per uno. Risultati meno sorprendenti per il gentil sesso, in 12 settimane solo il 53% delle donne è riuscita a perdere peso con una media di 7 chili in meno ciascuna. Ma ciò che lascia a bocca aperta è la perseveranza degli uomini, che pur raddoppiando le settimane a stecchetto, continuano a perdere peso. Una vera sconfitta per le donne, tutte ossessionate, almeno una volta nella vita, dal desiderio di apparire magre. E forse proprio l’ossessione di perdere peso condiziona i risultati delle diete delle donne troppo pressate da emozioni, aspettative e dal fattore psicologico. La sigaretta rovina la vista Che gli effetti del fumo siano dannosi per la salute, è fatto noto, ma che la sigaretta sia responsabile anche dei disturbi alla vista è notizia recente. Lo studio è della rivista Eye, di The Royal College of Ophthalmologists di Londra e mette in guardia chi fuma da alcune malattie legate alla vista. Dalla ricerca emerge infatti che i fumatori sono esposti a un rischio doppio, rispetto a chi no fuma, di perdere la vista in età avanzata . Il rapporto tra una patologia della vista come la degenerazione maculare senile (DMS) e il fumo è nota almeno quanto quello tra l'insorgere dei tumori ai polmoni e le sigarette. Il danneggiamento della retina causato dalla DMS, che compare dopo i 50 anni, ha, per adesso, come unica causa accertata proprio il fumo. Due istituti prestigiosi inglesi che studiano òla cura della vista: la AMD Alliance e il Royal National Institute of the Blind, hanno chiesto al governo britannico di far apparire sulle confezioni delle bionde scritte specifiche sui danni che il fumo provoca alla vista e ad intensificare le campagne di sensibilizzazione. La redazione sarà lieta di accogliere e pubblicare tutte le nuove iniziative attivate dalle UOC. Potete scriverci all’indirizzo mail: [email protected] n. 8 anno I - Ottobre 2005 San Filippo Neri informa 7 Numeri utili Casa di Cura Convenzionata “Valle Fiorita” Via Torrevecchia, 156 Tel. 06 35500401 DIREZIONE AZIENDALE Direzione Generale Tel. 06 33062830 CUP (Centro Unico Prenotazioni Ambulatoriali) Tel. 06 30600940 CUP Regionale Tel. 800986868 Ufficio Comunicazione e Relazioni con il Pubblico (URP) Tel. 06 33062676 E-mail: [email protected] Direzione Sanitaria Tel. 06 33062837 Direzione Amministrativa Tel. 06 33062821 Prenotazioni Visite Intramoenia Tel. 06 33062960 OSPEDALE “SAN FILIPPO NERI” Sito Internet www.sanfilipponeri.roma.it ALTRI SERVIZI Centralino Tel. 06 33061 Donazioni di Sangue Tel. 06 33062279 / 2583 PRESIDI OSPEDALIERI Direzione Sanitaria di Presidio Tel. 06 33062387 Ospedale “San Filippo Neri” Via G. Martinotti, 20 Tel. 06 33061 Cartelle Cliniche Tel. 06 33063707 Direzione Amministrativa di Presidio Tel. 06 33062572 Presidio “Sant’Andrea” Via Cassia, 721 Tel. 06 33063609 Certificazioni Sanitarie Tel. 06 33062974 Assistenza Sociale Tel. 06 33062208 Servizio Assistenza Infermieristico-Ostetrica Tel. 06 33062479 Casa di Cura Convenzionata “Salus Infirmorum” Via della Lucchina, 41 Tel. 06 302511 Posto di Polizia Tel. 06 33062273 Farmacia Tel. 06 33062682 TOMBA DI NERONE A LU CC I Salus Infirmorum Pad. 90 BIS IL M AR AM TO RR EV EC CH IA Comitato di redazione: Lorenzo Sommella, Laura Scaringella, Dario Fratoni. Progettazione, realizzazione e composizione: Medilife S.r.l. Via G. Antonelli, 41 00197 - Roma, Tel. 06 80690766 fax 06 80693048 www.medilifesrl.com www.progettoarchimede.com IA PA RI O Direttore Responsabile: Francesco Prost Redazione Medilife: Arianna Ugolini. V Editore: Azienda Complesso Ospedaliero “San Filippo Neri” Piazza S. Maria della Pietà, 5 00135 - Roma V. D. FOR O ITA L I CO V Valle Fiorita VIA CA LA DEL C DEL M IA V Sant'Andrea O NCIA IA O DI FRA AMIN CORS IA F L DI IN IA FL E G.R.A. SETTENTR IONA L SA L A L E VI A CA SS I AM TRION F A San Filippo Neri Iscritto nel Registro dei Periodici del Tribunale di Roma n. 481/2004 del 7 dicembre 2004 Finito di stampare: Ottobre 2005 c/o Centro Stampa Xerox via Castagnola snc