VENEZIA - VENETO
COORDINAMENTO REGIONALE POLIZIA LOCALE
Venerdì 20 novembre alle ore 15.30 si è svolto presso la sede della Segreteria Regionale UIL FPL di
Corso del Popolo 231 in Mestre (Ve) il Coordinamento Regionale dell’Area Professionale della
Polizia Locale.
All’ordine del giorno dei lavori sono stati posti temi rilevanti quali: la legge 66/2003, la formazione
e l’aggiornamento professionale degli operatori, il trattamento economico e l’art.208, il porto
dell’arma di servizio, la creazione di una banca dati regionale degli operatori di PL iscritti UILFPL.
Sul primo punto della discussione è emersa l’unanime volontà del Coordinamento Regionale di
sollecitare la Segreteria Nazionale affinché sia richiesta, così come per il personale del SSN,
l’applicazione della legge 66/2003 in tema di orario di lavoro, turni di riposo, ecc…
Sul secondo punto, il Coordinamento, facendo proprie le istanze provenienti dalla generalità degli
operatori di polizia locale, iscritti e non, sull’esigenza di una formazione continua che fornisca loro
quegli adeguati livelli di conoscenza e quella preparazione professionale richiesta dal ricorrente
evolversi del quadro normativo, reputa essenziale l’istituzione di una scuola di formazione e
aggiornamento professionale regionale sul modello lombardo.
(E’ doveroso ricordare che la “Scuola Regionale Veneta per la Sicurezza e la Polizia Locale era stata
istituita con L.R n. 24 del 23 novembre 2006 ma poi …… è stata abrogata con L.R. 5 aprile 2013, n.
3, art. 9 - legge finanziaria 2013.)
Riteniamo che la Regione Veneto, così come prevede la LR n. 40/88, debba dare una risposta
qualificata e significativa alle istanze della categoria e alle necessità formative e di aggiornamento
del personale in servizio nelle polizie locali attraverso l’organizzazione di una scuola regionale
quale istituzione permanente per organizzare corsi di:
-formazione obbligatoria (teorica, pratica, fisica, psicologica ed etica) per fornire gli elementi e le
conoscenze necessarie all'impiego del personale di nuova assunzione nei servizi e nei corpi di
polizia municipale del Veneto;
- aggiornamento professionale per dare risposte agli operatori sulle mutate e sempre nuove
esigenze delle politiche locali.
Sul terzo punto emerge dai territori una generalizzata diminuzione del trattamento economico
accessorio che si aggiunge ad una sempre più evidente differenza tra lo stipendio dell’operatore di
Polizia Locale di un comune capoluogo di provincia e lo stipendio di un operatore di un piccolo
comune, (in taluni casi, ad esempio, vengono messe in discussione anche le indennità di turno, per
non parlare dell’annosa questione legata alle festività/straordinari…..), quasi a significare che il
ruolo e le competenze dell’operatore dipende, ahimè, soprattutto dalla capacità di Bilancio del
singolo Ente Locale.
Su questo tema il Coordinamento ritiene necessario quel riconoscimento della specificità e
peculiarità dei Corpi di Polizia Locale così come reputa fondamentale quel giusto riconoscimento e
valorizzazione del ruolo e delle funzioni della Polizia Locale rispetto agli altri dipendenti comunali.
Ciò nella consapevolezza e nell’auspicio che “la logica conseguenza è che la specificità e la
peculiarità della Polizia Locale si realizzi concretamente con un’apposita sezione contrattuale
all’interno del CCNL AA. LL.”
Art. 208 : La Corte dei Conti, in diverse pronunce, sottolineando che parte dei proventi vincolati
dell’art. 208 vanno a finanziare l'assistenza e la previdenza complementare del personale di Polizia
municipale specificava che tale tipologia di spesa, infatti, intende più propriamente “compensare”
le condizioni di disagio - sotto il profilo della sicurezza e della salute – in cui operano tali soggetti.
Sul quarto punto riguardante il porto dell’arma di servizio, arriva dagli iscritti, incalzante e attesa,
la richiesta di modifica ( e di superamento) del quadro normativo di riferimento quale è la legge
65/86 per renderla più rispondente al mutato quadro normativo e istituzionale, uniformando su
tutto il territorio nazionale le condizioni operative della Polizia Locale (così come da proposta di
modifica presentata da questo Coordinamento a gennaio di quest’anno articolata in 5 punti che
prevede tra l’altro l’estensione del porto dell’arma di servizio su tutto il territorio nazionale).
In questi ultimi anni le condizioni normative e di lavoro della Polizia Locale ci consegnano un
quadro di degrado istituzionale e normativo che impone un’azione decisa di tutela delle funzioni e
della dignità di questi operatori, azione peraltro avviata in forma unitaria con le manifestazioni ed i
presidi del febbraio u.s. .
Il perseguimento della riaffermazione e della valorizzazione della professionalità di una categoria
che svolge ormai un ruolo essenziale ed insostituibile all’interno delle città e nel territorio,
garantendo ai cittadini servizi fondamentali sotto l’aspetto della prevenzione e delle politiche per
la sicurezza, oltre ad essere ampiamente condiviso dagli Operatori di Polizia Locale, si conferma un
obiettivo fondamentale della nostra Organizzazione Sindacale come ampiamente è riscontrabile
nell’opuscolo “QUALE RIFORMA PER LA POLIZIA LOCALE? LINEE GUIDA SULLA POLIZIA LOCALE: UNA
SEZIONE CONTRATTUALE E LA MODIFICA DELLA LEGGE 65/86.”
Per questo diamo ampio mandato alla Segreteria Nazionale UILFPL affinché intraprenda tutte le
iniziative opportune per una valorizzazione giuridica e contrattuale della Polizia Locale
riconoscendone ruolo, specificità e funzioni in modo che sia data alla Polizia Locale uniformità di
condizioni operative su tutto il territorio nazionale nonché strumenti e mezzi necessari a garantire
sicurezza e prevenzione.
In conclusione, sul quinto e ultimo punto della discussione, il Coordinamento esprime la necessità
della creazione di una base dati regionale, una sorta di anagrafe che raggruppi gli operatori di
Polizia Locale iscritti alla UIL FPL . A tale scopo i coordinatori provinciali si faranno parte attiva per
“recuperare” i dati presso i rispettivi territori. Lo scopo principale è di “raggiungere” direttamente
e più facilmente gli operatori di Polizia Locale iscritti per documentare attività, offrire servizi,
organizzare opportunità formative e promozionali, tutte iniziative che speriamo favoriscano la
circolazione di informazioni sia a livello locale che regionale.
Il Coordinatore Regionale
Area Professionale Polizia Locale
UIL FPL Venezia – Veneto
f.to Maurizio Veronese
Il Segretario Generale Regionale
UILFPL Venezia – Veneto
f.to D’Emanuele Scarparo
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